Unione della Romagna Faentina - sabato, 02 novembre 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - sabato, 02 novembre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
   sabato, 02 novembre 2019
Unione della Romagna Faentina - sabato, 02 novembre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                    sabato, 02 novembre 2019

Prime Pagine

 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                      4
 Prima pagina del 02/11/2019
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                           5
 Prima pagina del 02/11/2019
 02/11/2019   Il Sole 24 Ore                                                    6
 Prima pagina del 02/11/2019
 02/11/2019   Italia Oggi                                                       7
 Prima pagina del 02/11/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                      8
 «A Ravenna turni massacranti E i camici bianchi vanno altrove»
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                      9
 Potenziata la guardia medica
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                      10
 Ausl a caccia di medici: ma non se ne trovano
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                      12
 Benzina, Ravenna sempre meno conveniente
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                      13
 Arriva il festival dell' Orientamento, incontri con aziende e professionisti
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                      14
 Prima pagina Faenza-Lugo
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                      15
 Gli incontri nel giorno dei morti
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                      16
 Passerella di via Lapi, una storia tormentata
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                      18
 Concetta Cossa fa rinascere i Verdi: comunali nel mirino

 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                      19
 Ex caserma degradata «Si attende un acquirente»

 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                      20
 Liverani vittorioso a Grosseto
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                      21
 La chiesa di San Bartolomeo apre per una visita guidata
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 67                      22
 Il match clou a Castel Bolognese tra la rivelazione Sparta e il Cervia
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 68                      23
 A Faenza il derby tra Virtus e Frugesport
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69                      24
 Fare il colpo in Sardegna per imprimere una svolta
 02/11/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 69                      25
 Contro la forte Jesi i Raggisolaris cercano un pronto riscatto
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Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37               CHIARA BISSI      26
 «Sarei onorata di potermi mettere a servizio della mia città»
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                 28
 Scontro tra due auto, sei persone ferite
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                 29
 Brisighella, nuovi orari uffici comunali
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                 30
 Faenza -Berlino, trent' anni dopo il muro ritrovato
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42                                 32
 Brienza: «Sangiorgi unica responsabile di questa situazione»

 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 20                                 33
 Oggi il derby Forlì-Rimin i al Villa Romiti

 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 21           GIOVANNI MORINI       34
 E -Work, viaggio lungo e insidioso in casa del San Salvatore Selargius

 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22            DANNY FRISONI        35
 Ecco il Giro dei Gessi Una poltrona per tre
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 22                                 36
 Faenza se la gioca ma il Tc Genova è troppo forte
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26           RICCARDO ROSSI        37
 Romagna, vittoria a tavolino col Bologna E oggi c' è il Chiaravalle
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                 38
 Ct Massa e Ct Russi vanno a segno nel trofeo "Palmieri"
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31            ANDREA DOLCINI       39
 Baccarini e Nonni che "ballavano" con Duncan
 02/11/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                 40
 Un Guercino da Brisighella alla sua Cento

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 02/11/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 7                                          Gianni Trovati   41
 «Non aumenteremo le tasse, ora combattiamo l' evasione»
 02/11/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 7                                         Paolo Armaroli    43
 REGIONI SPECIALI, SCELTA DA AGGIORNARE
 02/11/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 17                                      Massimo Romeo       44
 Non si paga Imu per la casa occupata abusivamente
 02/11/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 18                                        Laura Ambrosi     45
 Impugnazione al giudice dove ha sede l' esattore
 02/11/2019   Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 12                                Saverio Fossati    46
 La ruspa Imu sulle seconde case
 02/11/2019   Italia Oggi Pagina 3                                        FRANCO ADRIANO        48
 Renzi va alla guerra delle tasse

 02/11/2019   Italia Oggi Pagina 23                                                             51
 Tasse locali, difficile scappare

 02/11/2019   Italia Oggi Pagina 26                                                             53
 Ora le Zes diventano strategiche

 02/11/2019   Italia Oggi Pagina 26                                          LUIGI OLIVERI      55
 Più pubblicità ai concorsi E più attenzione agli idonei
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[ § 1 § ]

     sabato 02 novembre 2019
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            sabato 02 novembre 2019
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
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[ § 3 § ]

            sabato 02 novembre 2019
                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

            sabato 02 novembre 2019
                                                         Italia Oggi

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[ § 1 4 9 3 5 8 3 2 § ]

                          sabato 02 novembre 2019
                          Pagina 40

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ravenna

                          «A Ravenna turni massacranti E i camici bianchi vanno altrove»
                          La spiegazione del sindacato della Uil alle carenze d' organico: «Un esempio è il reparto di Medicina: a Ravenna di
                          notte c' è un solo medico, a Cesena due con un numero di pazienti minore»

                          Ovviamente la cronica carenza di medici in ospedale spaventa i sindacati:
                          «Una situazione di protratta criticità di personale non fa che aumentare la
                          scarsa attrattività del reparto e dell' ospedale per i medici. I quali, potendo
                          scegliere dove lavorare, preferiscono impiegarsi altrove», accusano dalla
                          Uil-Fpl. «Un reparto come quello ravennate di Medicina, dove di notte un
                          professionista si trova a dover seguire un numero elevatissimo di
                          pazienti, assistito solo dalla guardia medica - mentre a Cesena i medici
                          sono due e con un numero di pazienti assolutamente minore - paga un
                          tributo ingente, in quanto ad attrattività, rispetto ad altri ospedali dove le
                          condizioni di lavoro sono più accettabili. I medici in Italia sono pochi, e
                          questo dà loro la possibilità di scegliere accuratamente il luogo di lavoro».
                          Le ridotte dimensioni dell' offerta di professionisti rispetto alla domanda
                          sono evidenti anche sul fronte delle sostituzioni di chi è in congedo
                          maternità, sempre più rare per via della difficoltà di reperire personale
                          disponibile per periodi limitati, a causa della concorrenza che esiste nell'
                          accaparrarsi i medici a livello nazionale e internazionale (quelli italiani
                          sono tra i più richiesti all' estero). C' è scetticismo anche nei confronti
                          delle soluzioni-tampone, quali i liberi professionisti messi sotto contratto
                          per coprire le carenze nei vari reparti: «medici per cui abbiamo il
                          massimo rispetto, ma che non offrono le stesse garanzie di esperienza
                          consolidata», analizza la Uil. La competizione è in atto però anche a livello più strettamente locale: «E' quello che si
                          sta verificando sul fronte della chirurgia: il reparto di Ravenna rischia di venire fagocitato non solo dall' omologo di
                          Forlì e dal trauma center di Cesena, ma anche da quello di Faenza, che, sin dall' arrivo del nuovo primario, è riuscito a
                          ritagliarsi una nicchia d' eccellenza per le patologie dell' apparato digerente». E il punto è proprio questo: la provincia
                          di Ravenna vive una condizione che in regione nessun' altra sperimenta. L' ospedale di Faenza è considerato un
                          centro d' eccellenza sotto molti aspetti, basti pensare all' équipe messa in piedi alcuni mesi fa dai reparti di Ortopedia
                          e Neurologia, sotto la guida dello svedese Rickard Brånemark (l' inventore della cosiddetta «mano bionica»), grazie
                          alla quale una donna campana che aveva perso entrambe le braccia ha potuto vedersi impiantate due protesi
                          mioelettriche proprio all' ospedale manfredo. «Per motivi come questo, oltre che per l' ampiezza dei bacini di Faenza
                          e Lugo, per la provincia di Ravenna deve essere elaborata una progettualità specifica. Parliamo di due ospedali che
                          servono 80mila abitanti ciascuno». Il frequente legiferare in tema pensionistico non è d' aiuto: «La periodica apertura
                          di finestre che consentono ai professionisti di andare in pensione - scelta personale che non intendiamo giudicare -
                          aumenta l' imprevedibilità del sistema», conclude la Uil. La soluzione? «Occorrono più assunzioni. Necessarie non più
                          solo per tornare ai livelli previsti dagli organici, ma per evitare - è questa la nuova grande emergenza - che le
                          condizioni di lavoro dei professionisti a Ravenna diventino tali da rendere un miraggio l' arrivo qui di nuovi medici».
                          f.d. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Unione della Romagna Faentina - sabato, 02 novembre 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 4 9 3 5 8 3 7 § ]

                          sabato 02 novembre 2019
                          Pagina 40

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          SANITÀ

                          Potenziata la guardia medica

                          Come sempre l' arrivo di una festività coincide con la chiusura degli
                          ambulatori dei medici di base. E così l' Ausl cerca di correre ai ripari:
                          «Oggi e domani - annuncia l' azienda sanitaria romagnola - sono stati
                          disposti potenziamenti del servizio di Continuità assistenziale (la
                          cosiddetta Guardia Medica). Ecco dove. A Ravenna, nella sede di via
                          Pistocchi 41, sarà aperto un secondo ambulatorio in orario diurno. A
                          Faenza: gli ambulatori di via della Costituzione 28-50 saranno aperti
                          anche in orario mattutino (ore 9 - 13). Infine a Lugo gli ambulatori di viale
                          Dante, 10 saranno aperti anche in orario mattutino (ore 9 - 13).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - sabato, 02 novembre 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 4 9 3 5 8 3 5 § ]

                          sabato 02 novembre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ravenna

                          Ausl a caccia di medici: ma non se ne trovano
                          Situazione complicata soprattutto a Pediatria, dove dei concorsi sono andati deserti. Buchi d' organico in molti reparti

                          Un' emergenza nazionale, avvertita ovunque in Italia ma che causa più
                          preoccupazione proprio laddove l' efficienza del sistema sanitario
                          regionale aveva assunto, a partire dagli anni Novanta - quando era
                          effettivamente riconosciuta a livello mondiale - quasi i connotati di un
                          culto laico. La scarsità di medici sul mercato del lavoro è la madre di gran
                          parte delle difficoltà che attanagliano la sanità anche in provincia di
                          Ravenna, finita nell' occhio del ciclone per le carenze di cui soffrono molti
                          reparti, tra cui la Pediatria, sotto organico di sei medici, per la quale in
                          passato furono organizzati concorsi andati addirittura deserti.
                          «Attualmente la direzione aziendale è al lavoro per individuare sei medici
                          pediatri», fanno sapere dall' Ausl Romagna, «al fine di integrare
                          stabilmente l' équipe che lavora su tutti e tre i presidi ospedalieri di
                          Ravenna, Faenza e Lugo, tenendo anche conto che di una dottoressa è
                          previsto il rientro in servizio ad inizio 2020». L' Ausl sottolinea di aver
                          comunque messo in campo varie misure: «un medico operante nelle
                          strutture del Riminese è temporaneamente in forza a Ravenna. La
                          direzione ha inoltre attivato, attraverso un apposito bando, una
                          convenzione per l' affidamento in via temporanea di servizi di attività
                          medica pediatrica, sia per quanto riguarda i turni diurni che quelli notturni,
                          ad una cooperativa di specialisti che garantiscono attività equivalente a
                          quella di tre medici». Ma la carenza di personale è generalizzata, come elenca la Uil snocciolando quello che pare un
                          bollettino degno di una pandemia: «in Neurologia i presìdi della provincia di Ravenna scontano tre medici in meno
                          rispetto all' organico. In Medicina manca un numero analogo di unità, così come ce ne sono tre in meno per Ostetricia
                          e due per Fisiatria». Numeri che talvolta arrivano ad essere ancora più elevati: «alla Senologia si fa fronte a quattro
                          medici in meno rispetto alla pianta organica, così come in Psichiatria, mentre in Radiologia ne mancano addirittura
                          dieci su un organico previsto di 57. Non a caso», proseguono dalla Uil, «la provincia di Ravenna conta 12,8 assunti
                          nella sanità pubblica ogni mille abitanti - il dato più basso in Emilia Romagna, pur a fronte della popolazione più
                          anziana - mentre quella di Bologna ne vanta quasi 18 ogni mille persone. Significa il 30% in più». Numeri che a
                          differenza di altre realtà regionali vanno calibrati sulla natura peculiare della sanità a Ravenna: «La scarsità di ostetrici
                          e pediatri viene amplificata dalla suddivisione del personale in tre presìdi ospedalieri, facenti però capo a reparti
                          unificati. La carenza di anche solo una unità per presidio viene a incidere pesantemente sulla quantità e sulla qualità
                          dell' offerta di prestazioni. In più non dobbiamo dimenticare che il blocco delle assunzioni che è rimasto vigente anni
                          fa continua a gravarci dei suoi strascichi: l' età media dei medici si innalzò, ed oggi ci troviamo in una situazione per
                          cui le nuove assunzioni non riescono a stare al passo con i pensionamenti». Anche quello che auspica la direzione
                          sanitaria dell' Ausl Romagna, per voce del direttore Stefano Busetti (foto), è del resto che sul fronte del personale
                          possano giungere dai vertici nazionali e regionali «nuovi strumenti per intervenire in maniera ancor più efficace». Quel
                          che Busetti vuole che sia chiaro è che «la situazione temporanea della Pediatria non è in alcun modo dovuta a una
                          volontà della direzione aziendale che, al contrario, sta cercando di sopperirvi attraverso procedure concorsuali per
                          incarichi a tempo indeterminato, e attivando modalità di sostituzione come l' utilizzo flessibile dei professionisti dei
                          vari territori - per andare in soccorso di quelli maggiormente

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 10
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          in difficoltà - insieme a nuovi strumenti di reperimento del personale come il ricorso alle cooperative». Filippo
                          Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 11
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Benzina, Ravenna sempre meno conveniente
                          La provincia resta sotto la media nazionale, ma di poco. Quinta in regione per i prezzi medi del diesel, terza per la
                          senza piombo

                          di Roberto Romin Dopo una estate in progressivo calo, i prezzi dei
                          carburanti hanno ripreso inesorabilmente a crescere. Le tensioni in Medio
                          Oriente giocano sempre un ruolo determinante, ma, sul prezzo del barile,
                          hanno inciso anche situazioni contingenti come in Venezuela. La nostra
                          provincia resta (relativamente) un' isola felice. Fino a qualche tempo, la
                          media dei prezzi nei 18 comuni del Ravennate era costantemente la
                          migliore rispetto alle medie regionale e nazionale. Oggi però la
                          'convenienza' si è contratta sensibilmente. Nella provincia di Ravenna il
                          prezzo medio della benzina è 1,572. In regione è 1,579. A livello
                          nazionale è 1,593. Ancora più risicato è il margine per il diesel: 1,477 la
                          media provinciale; 1,479 la media regionale; 1,485 la media nazionale. Al
                          netto delle promesse elettorali, bisogna sempre tenere in considerazione
                          che, in Italia, sul prezzo dei carburanti, incidono pesantemente le
                          cosiddette accise, ovvero quelle imposte studiate per fronteggiare
                          finanziariamente le emergenze (dalla guerra di Etiopia al disastro del
                          Vajont; dai terremoti di Belice, Irpina e Friuli, alle missioni Onu in Libano e
                          Bosnia). Una volta decadute le motivazioni originarie, nessuna di queste
                          accise è stata abolita. Anzi, a partire dal 1995, sono state inglobate in una
                          unica accisa indifferenziata, il cui gettito finanzia il bilancio statale nel suo
                          complesso. Solo per fare un esempio, su un litro di benzina che costa
                          1,593 euro, appena 0,578 euro costituiscono il prezzo netto del carburante; 0,287 euro è l' Iva; 0,728 euro è il valore
                          delle accise. Poi c' è il 'rapporto' con gli altri paesi europei che è eloquente. Se in Italia, infatti, la benzina costa 1,59
                          euro, in Francia si trova a 1,49 euro, in Germania a 1,40 euro, in Spagia a 1,29 euro, in Slovenia a 1,27 euro e in
                          Polonia a 1,15 euro. Detto questo, su base regionale, la nostra provincia - che una volta primeggiava - è solo al quinto
                          posto fra i prezzi medi più economici del diesel, e al terzo posto fra i prezzi medi più economici della benzina. Il
                          metano è ancora sotto la soglia psicologica dell' euro (0,983), quando invece a livello nazionale ha 'sfondato' (1,002
                          euro). Per benzina e diesel, il mese cruciale è stato settembre. Dal 6 al 24, un pieno di benzina è infatti aumentato fino
                          a 1,40 euro mentre un pieno di diesel è lievitato di quasi 2 euro. Saper scegliere resta comunque l' esercizio migliore.
                          Secondo i dati dell' osservatorio del Ministero dello sviluppo economico, la pompa Esso di via Laghi a Faenza è la
                          più economica in provincia: 1,459 la benzina e 1,389 il diesel. La città manfreda si mostra infatti la meno cara in
                          assoluto, con sette distributori che propongono la benzina sotto 1,50 euro al litro, e quattro col diesel sotto 1,40 al
                          litro. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Lavoro

                          Arriva il festival dell' Orientamento, incontri con aziende e professionisti

                          Con l' obiettivo di offrire delle mete ai più giovani e di restituire loro
                          fiducia nel futuro, nasce la prima edizione del 'Festival dell' orientamento',
                          in programma a Ravenna il 15 novembre e a Faenza il 10 dicembre. In
                          oltre 300 incontri con aziende e professionisti, gli studenti delle quarte e
                          quinte delle scuole superiori potranno approfondire la conoscenze del
                          mondo del lavoro, ma anche degli strumenti e dei servizi per la ricerca di
                          un impiego. Il festival si colloca nell' ambito del 'Piano di azione triennale
                          per l' orientamenti e il successo formativo', messo a punto dalla Provincia
                          di Ravenna in collaborazione con la rete degli istituti scolastici, l' Ufficio
                          scolastico, i Comuni e la Camera di commercio sulla base delle
                          indicazioni e del finanziamento della Regione. Le attività sono realizzate
                          da un insieme di enti di formazioni coordinato dal gruppo Aeca. Com' è
                          nata l' idea del festival? «Da una esperienza empirica personale - spiega il
                          presidente della Provincia Michele de Pascale -. Durante gli incontri con i
                          ragazzi delle classi quinte negli ultimi tre anni, ho percepito l' ansia per il
                          futuro che la mia generazione non aveva. Per molti di loro, l' università
                          viene vista come una scelta obbligata per avere maggiori garanzie di
                          occupazione. Mi sono poi accorto che i più disorientati sono proprio
                          quelli che hanno avuto maggiori difficoltà durante il percorso scolastico o
                          che non pensano di proseguire gli studi dopo il diploma. Questi ultimi
                          hanno ancora più bisogno di supporto in una scelta così importante per il loro futuro». Nel complesso, 1.454 studenti
                          di Ravenna parteciperanno ai 170 incontri in programma all' Almagià e in altri luoghi della città, e 1.310 studenti di
                          Faenza a 130. «I ragazzi hanno bisogno di sogni e di capire come trasformarli in realtà - aggiunge Maria Luisa
                          Martinez, consigliere provinciale con delega all' Istruzione -. Ogni studente frequenterà cinque incontri della durata di
                          un' ora ciascuno, individuati sulla base di risposte date dai ragazzi stessi a questionari somministrati loro nei mesi di
                          settembre e ottobre e a colloqui individuali svolti con orientatori». Scopo dell' incontro con i professionisti e le aziende
                          è di 'seminare curiosità e conoscenze', come evidenziato dal dirigente provinciale del settore Formazione, Lavoro e
                          Istruzione Andrea Panzavolta. Le due giornate di festival saranno precedute da tre lezioni magistrali.

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La ricorrenza

                          Gli incontri nel giorno dei morti

                          di Beppe Sangiorgi Nei paesi emigrazione come Brisighella e Casola
                          Valsenio, oggi molti tornano a «trovare» i loro morti. E i cimiteri si
                          affollano di persone - parenti e amici - che si ritrovano dopo molto tempo.
                          Di qui abbracci, pacche sulle spalle e un fiume di ricordi tra commozione
                          e qualche sorriso attorno alla tomba dei defunti. C' è chi lo trova
                          disdicevole perché il luogo richiede compostezza. Mi piace pensare
                          invece che ai morti faccia piacere ritrovare parenti e amici che li
                          aggiornano sui fatti della vita: un modo per ricomporre il cerchio
                          famigliare e il legame degli affetti. Come avviene nel caso di quelle
                          persone anziane che nella solitudine dei cimiteri del resto dell' anno,
                          sussurrano parole d' affetto e ricordi ai loro cari.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Passerella di via Lapi, una storia tormentata
                          Ora il collegamento sulle mura è chiuso alle bici. Il Comune: «Messo in sicurezza. E siamo al lavoro per trovare una
                          soluzione definitiva»

                          «Peccato che sia chiusa. E dire che oltre a essere utile sarebbe anche
                          bella». Transenne lungo la discesa ciclabile a sbarrarne il passo, assi
                          sconnesse, rotte e in qualche caso mancanti e puntelli per tutta la
                          lunghezza: benvenuti alla passerella che mette in collegamento via Lapi
                          con via Mura gioco del pallone. «Da oltre un mese - racconta un
                          negoziante che ha l' attività poco distante - sono venuti degli operai e
                          hanno sistemato transenne lungo il percorso per interdirne l' uso a chi
                          percorreva la passerella in bici. Al contempo hanno sistemato i puntelli
                          nella zona sottostante». Segno inequivocabile che la struttura portante,
                          completamente in legno, evidentemente inizia a flettersi sotto al suo
                          stesso peso anche per l' acqua che ha intriso le travi. Un vero peccato:
                          quando la struttura fu realizzata, siamo nei primi anni del 2000, era utile
                          perché finalmente permetteva di poter mettere in collegamento le due
                          strade su piani differenti. La struttura arrivò dopo anni di richieste da parte
                          di tanti, non solo residenti. Prima, infatti, chi doveva recarsi da via Lapi
                          verso il centro e viceversa, aveva due opzioni: da Porta Montanara o da
                          via del Torrino verso via Renaccio, dove per le bici era stata realizzata
                          una ripidissima striscia di asfalto, fattibile solo in discesa e da chi aveva
                          buoni freni e vigore fisico. Così venne realizzata la passerella. Si decise
                          che la struttura dovesse essere a basso impatto ambientale e ben inserita
                          nel contesto della zona, quindi nel parco sotto le mura. Si optò per una struttura in legno. La cosa ovviamente
                          presupponeva una certa manutenzione ordinaria e straordinaria, anche se già dall' inverno dell' inaugurazione ci si
                          rese conto che con le basse temperature sul piano della ciclabile si formava un sottile quanto insidioso velo di
                          ghiaccio. Si corse ai ripari dotando la passerella di strisce anti-sdrucciolo, non molto resistenti però agli agenti
                          atmosferici, così la misura funzionò per brevissimo tempo. Nel frattempo la struttura riceveva meno manutenzioni del
                          necessario così qualche asse iniziò a cedere. Negli anni scorsi sono stati anche segnalati alcuni incidenti nel periodo
                          invernale. Fatti che portarono a chiusure parziali o totali, per alcuni periodi, ai quali si alternavano interventi per
                          tamponare i problemi in attesa di risolvere la questione definitivamente. Arriviamo ai giorni nostri quando
                          evidentemente dopo un sopralluogo si è deciso di chiudere al transito ciclabile la passerella lasciando aperta solo la
                          scala i cui gradini sono però scivolosi. Per evitare rischi è necessario aggrapparsi al corrimano in corda che in un
                          giorno umido come ieri non restituiva però una bella sensazione. Tanti ancora non sanno della chiusura. E così
                          arrivano in bici convinti di poter percorrere la passerella. La zona è uno snodo importante per il centro storico. Tra i
                          tanti progetti, nelle giunte dell' inizio degli anni duemila si favoleggiava ad esempio di creare una strada carrabile per
                          permettere di far arrivare le auto dalla zona di via Lapi al grande parcheggio di Faenza Sales. «Conosciamo il
                          problema - fanno sapere da Palazzo Manfredi - e gli uffici sono al lavoro per trovare una situazione definitiva. Nel
                          frattempo abbiamo messo in sicurezza la struttura portante e sostituito diversi assi pericolanti, contiamo di poterla
                          rimettere in sesto al più presto anche perché è un utile via di comunicazione».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          sabato 02 novembre 2019

                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          sabato 02 novembre 2019
                          Pagina 55

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La politica

                          Concetta Cossa fa rinascere i Verdi: comunali nel mirino
                          Con l' ex assessore in campo anche Linda Maggiori Presto un evento per presentarsi alla città

                          Il loro è un ritorno dopo circa 15 anni di assenza in città. I Verdi sono da
                          poche ore ufficialmente di nuovo parte della vita pubblica faentina. La loro
                          è al momento una presenza per la maggior parte al femminile: a curare la
                          ricostituzione della sezione faentina del 'Sole che ride' è stata infatti
                          Concetta Cossa, architetto e professoressa all' Isia, affiancata dalla
                          blogger e attivista Linda Maggiori, impegnata in varie battaglie cittadine in
                          difesa dell' ambiente - l' ultima, e forse la più eclatante è stata quella
                          contro il traffico davanti alle scuole. Cossa - che già in passato ha fatto
                          parte dei Verdi, è stata anche assessore - figura anche nel direttivo
                          provinciale del partito, che in Emilia Romagna ha cominciato a ricostituirsi
                          in tutte le province. L' obiettivo dei Verdi faentini è di essere presenti alle
                          amministrative 2020 in un centrosinistra allargato: nelle ultime settimane i
                          primi contatti. «Alle europee, pur non avendo goduto di grande visibilità in
                          campagna elettorale, sono stati più di 800 i faentini che hanno scelto i
                          Verdi», spiega. «E' la prova della presenza anche qui di una sensibilità
                          che trova scarsa o nulla attenzione nelle altre formazioni politiche».
                          Filippo Donati.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                          sabato 02 novembre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ex caserma degradata «Si attende un acquirente»
                          Reda, preoccupano anche gli enormi pini e la loro scarsa manutenzione E le radici arrivano sotto agli edifici vicini:
                          «Condizioni in peggioramento»

                          Sono passati cinque anni e mezzo, e si vedono tutti. Da tanto è chiusa l'
                          ex caserma di Reda, in via Birandola 142, abbandonata dopo l' addio dell'
                          Arma a maggio del 2014. Eliminate le insegne, la stazione dei carabinieri
                          del paese è ora solo un edificio vuoto e anonimo. Da fuori si intravedono
                          i primi effetti della solitudine: l' intonaco gonfio d' umidità che si stacca sul
                          soffitto del porticato all' ingresso e anche nel cornicione sotto al tetto. L'
                          immobile è di proprietà del Comune, che ad agosto ha concesso a un
                          gruppo di volontari - gli stessi che si prendono cura del parco del paese -
                          si entrare nel cortile e tagliare l' erba del prato, cresciuta a dismisura. A
                          preoccupare più di tutto i residenti però sono i due giganteschi pini che si
                          trovano nel cortile: «Le radici arrivano fin sotto al mio ingresso di casa -
                          spiega Isidoro Baggioni, che vive proprio di fianco alla ex caserma -.
                          Sono andato più volte in Comune a parlare del problema, e mi è stato
                          riferito che è venuto anche il responsabile del verde a controllare, anche
                          se non l' ho incontrato personalmente. Il problema è che le radici arrivano
                          fin sotto al mio vialetto di casa, e già una volta, alcuni anni fa, ho dovuto
                          metterci mano. Ora l' asfalto si sta di nuovo deformando». C' è poi il
                          problema del vecchio edificio in disuso, che sta soffrendo a causa dell'
                          abbandono: «Il tetto rischia di marcire per gli aghi di pino - prosegue
                          Baggioni, indicando la grondaia dell' edificio -. Là sopra è tutto ricoperto
                          di aghi, si vede anche da qui. Le grondaie sono letteralmente piene, non svolgono più la loro funzione. E tra l' altro
                          spesso nel giardino si crea una vera e propria 'foresta' da cui arrivano animali, e dobbiamo solo ringraziare i volontari
                          che quest' estate hanno provveduto a migliorare la situazione». Tra gli abitanti della zona c' è amarezza per l'
                          abbandono dell' edificio, ricordo di un servizio apprezzato e che non c' è più: «È triste che un bene pubblico sia
                          lasciato a se stesso - aggiunge Bruno Zannoni -. Le condizioni stanno peggiorando rispetto a subito dopo l' addio dell'
                          Arma, e più passa il tempo e peggio sarà. Si vede già ora che il cornicione è marcito, ricordo che tempo fa ci era
                          nato addirittura un fico». Già nel 2015, del resto, con le maxi piogge di inizio febbraio, l' edificio si era allagato per
                          mezzo metro: i vigili del fuoco erano intervenuti per rimuovere l' acqua solo un mese e mezzo più tardi, sia perché
                          essendo un edificio disabitato non c' era priorità, ma anche probabilmente perché senza inquilini inizialmente nessuno
                          si era accorto dell' accaduto. Attualmente l' immobile è inserito nel piano 'Alienazioni e valorizzazioni' del Comune: l'
                          amministrazione punta a venderlo. «Un paio di interessati ci hanno chiesto informazioni in merito - spiegano da
                          Palazzo Manfredi - ma niente di concreto. Stiamo tuttora cercando un acquirente». Sara Servadei ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
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                          sabato 02 novembre 2019
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                          CAVALIERI

                          Liverani vittorioso a Grosseto
                          Conquista gara e circuito 'Giostra all' anello Csi' su Zorzittu

                          Cavalieri Faentini sempre in evidenza. In questa parte finale della
                          stagione agonistica lo scorso weekend il fantino privato manfredo Alberto
                          Liverani sul suo nuovo cavallo Zorzittu si è imposto all' ippodromo il
                          Casalone Grosseto nella 5ª tappa (Finale) del primo Circuito Giostra all'
                          anello CSI. Liverani oltre ad aggiudicarsi la tappa, sbaragliando gli altri 26
                          avversari in lizza si è anche aggiudicato il Circuito Giostra all' anello CSI
                          2019 pur prendendo parte solo a 4 tappe. Liverani è stato premiato anche
                          come migliore cavaliere, per il portamento, dell' ultima tappa del
                          campionato 2019. g. g.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                          sabato 02 novembre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La chiesa di San Bartolomeo apre per una visita guidata
                          L' edificio di fine X secolo in corso Matteotti, fresco di restauro, sarà visitabile nel corso della giornata di domani

                          È una delle chiese più antiche della città, realizzata in quel periodo - la fine
                          del X secolo - in cui il perimetro urbano faentino vedeva spuntare in quelli
                          che oggi sono i dintorni del Duomo vari luoghi di culto che, a seconda
                          della varie situazioni, sarebbero sopravvissuti alla storia o ne avrebbero
                          fatto irrimediabilmente le spese. San Bartolomeo, iconica per l'
                          insopprimibile divario che la rende riconoscibilissima all' angolo tra corso
                          Matteotti e via Scaletta, è tra quelle che sono giunte al presente, a
                          differenza delle coeve Santo Stefano (posta in corso Mazzini) e San
                          Vitale, ancora esistente benché la sua facciata sia appena riconoscibile
                          tra gli edifici confinanti. Chiese non a caso posizionate lungo il cardo e il
                          decumano della città, quasi come in omaggio alle direttrici da cui il
                          cristianesimo era approdato in terra manfreda: da Rimini, dove la via
                          Flaminia incontra la Via Emilia, e da Classe, unita all' Italia centrale
                          proprio dalle vallate faentine. Aperta solo in rarissimi casi, benché non
                          presenti pericoli di accessibilità, San Bartolomeo sarà visitabile
                          eccezionalmente domani dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18: una visita
                          guidata è prevista per le 10.30, a cura di Luisa Renzi e della Pro Loco
                          cittadina. San Bartolomeo è del resto sempre rimasta nel cuore della città
                          là dove la volle la sensibilità della fine del primo millennio, nonostante la
                          sua storia appaia alquanto travagliata: nel 1171 fu distrutta da un incendio,
                          e l' originale pianta romanica - nonostante la chiesetta sia tra quelle che più testimoniano quel capitolo della storia dell'
                          arte europea, insieme alla chiesa di san Lazzaro posta sulla via Emilia Levante, in condizioni a dir poco critiche - non
                          uscì del tutto indenne dal restauro attuato nel '500 e da quello che la trasformò nel Tempio ai Caduti, nel 1925, alcuni
                          anni dopo essere stata dichiarata monumento nazionale (nel 1935 fu invece ripristinato il campanile). Restauro -
                          quello attuato nel Novecento - attuato secondo le consuetudini dell' epoca, quando più che alle evidenze monumentali
                          della struttura spesso si agiva in un' ottica di ossequio del gusto dell' epoca della costruzione. Di tutt' altra natura il
                          ripristino conservativo realizzato quest' anno, presentato al pubblico per la prima volta un mese fa, il 28 settembre:
                          interventi volti a restaurare l' insegna vescovile presente sulla facciata della chiesa, il mobilio, il crocifisso ligneo, la
                          porta laterale di accesso, la pavimentazione dell' abside, dei gradini e della balaustra e la collocazione di una
                          riproduzione della pala d' altare originaria, conservata in pinacoteca. Contestualmente sono state attuate anche delle
                          verifiche di stabilità sulla travature, che hanno dato responso positivo. Molto commossi, al momento della
                          presentazione dei restauri, i discendenti delle vittime faentine dei conflitti del Novecento - in particolare quelle della
                          Grande Guerra - cui è dedicata la chiesetta, intitolata appunto ai Caduti di tutte le guerre. Filippo Donati ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 21
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                          sabato 02 novembre 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Calcio Promozione

                          Il match clou a Castel Bolognese tra la rivelazione Sparta e il Cervia
                          Il Russi capolista ospita la Due Emme, nel girone C tiene banco la sfida tra Cotignola e Lavezzola

                          Nel campionato di Promozione si giocano domani, domenica alle 14.30,
                          le gare del 10° turno di andata. I riflettori sono sul girone D dove il Russi
                          si è fatto raggiungere in vetta dal sorprendente Sparta Castel Bolognese
                          (Conti 6 gol). Proprio al 'Bolognini' di Castel Bolognese si gioca il match
                          clou. In arrivo c' è infatti il Cervia che, con i 6 gol rifilati alla Vis Novafeltria
                          nel turno precedente, è salito al 5° posto col miglior attacco e a -3 dalla
                          vetta. Il Russi, che per la prima volta deve dividere la leadership, ospita la
                          Due Emme di Mercato Saraceno che, in trasferta, ha già vinto due volte a
                          Pietracuta e Sant' Ermete. In agguato, a -2 dalla vetta, c' è anche il
                          Faenza che, un po' in sordina (3 pareggi e 1 vittoria nell' ultimo mese), si
                          sta ritagliando uno spazio importante. I manfredi sono di scena sul
                          sintetico di San Piero in Bagno. Contro la Sampierana la tradizione (2
                          vittorie, 1 pareggio e ben 7 sconfitte) è negativa. Il San Pietro in Vincoli
                          ospita la Vis Misano in uno scontro diretto per la tranquillità. Nel
                          frattempo lo Spiv, reduce dal colpo gobbo esterno col Pietracuta, è uscito
                          dalla crisi, mettendo in fila 3 vittorie e 1 pareggio nelle ultime 4 giornate. Il
                          bilancio degli scontri diretti col Misano è in assoluta parità (1 vittoria per
                          parte e 2 pareggi). La Reno dovrà prestare la massima attenzione alla
                          trasferta di Sant' Arcangelo contro il Novafeltria, poiché troverà un
                          avversario che viene dai 6 gol incassati per mano del Cervia. In coda, il
                          redivivo Bagnacavallo ha messo in fila la 2ª vittoria esterna consecutiva, e ora prova a sbloccarsi anche fra le mura
                          amiche (dove finora ha sempre perso), ospitando il Gambettola. Il Fosso Ghiaia, ultimo, ospita il Gatteo che fuori
                          casa ha già vinto 2 volte. Nel girone C, il Massa Lombarda, reduce da 3 vittorie di fila che lo hanno catapultato al 2°
                          posto a -5 dalla vetta, è di scena a Borgo Tossignano sul campo del Valsanterno degli ex Tonini e Tumolo. Tiene
                          banco il derby di Fruges, fra il Cotignola e il Lavezzola (mai vittorioso nei 5 precedenti), mentre la rivelazione Riolo
                          Terme, al debutto in Promozione e imbattuta da 6 turni, ospita il Porretta. In coda, il Solarolo, che viene da 4 ko
                          consecutivi, è di scena a Mesola.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 22
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                          sabato 02 novembre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          A Faenza il derby tra Virtus e Frugesport

                          CALCIO PRIMA CATEGORIA Un solo derby ravennate nel girone G, a
                          Faenza tra Virtus, in piena corsa playoff, e Frugesport, a caccia di punti
                          salvezza. Il Santagatasport (nella foto) fa parte del terzetto che insegue la
                          capolista Fontanelice: sarà ospite del Carpena. Gare casalinghe alla
                          ricerca di punti pesanti per Savio (ospita il Civitella) e San Rocco (col
                          Forlimpopoli), mentre è ostico il compito della Pol. 2000 col Fratta Terme,
                          candidata alla promozione. Infine trasferta a Bubano con l' obbligo di far
                          punti per il Savarna col Placci Bubano. Nel girone F, deve muovere la
                          classifica il Conselice dopo il ko interno col X Martiri: sarà a Tresigallo
                          contro i locali che non hanno segnato in 5 delle 7 partite giocate.
                          Programma (8ª giornata, alle 14,30). Girone G: Pol.2000-F.Terme,
                          P.Bubano-Savarna, Carpena-Santagatasport, Meldola-Cibox, S.Rocco-
                          Forlimpopoli, S.Leonardo-Fontanelice, Savio-Civitella, V.Faenza-
                          Frugesport.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
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                          sabato 02 novembre 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Fare il colpo in Sardegna per imprimere una svolta
                          Oggi l' E-Work gioca a Selargius e coach Rossi auspica un successo: «Sarebbe fondamentale per iniziare una serie
                          di vittorie consecutive»

                          Alla conquista della Sardegna. L' E-Work cerca il primo colpo in trasferta
                          in casa della Techfind San Salvatore Selargius, dove sarà impegnata oggi
                          alle 18. Una partita ricca di insidie, dato che le sarde sono una delle
                          formazioni più quadrate e organizzate del girone, candidate ad un posto
                          nei playoff come dimostra l' attuale 3° posto condiviso con La Spezia,
                          Umbertide e Cus Cagliari. Anche i numeri le danno ragione: la playmaker
                          Arioli è la miglior realizzatrice del girone con 18.8 punti di media e l' ala
                          Gagliano, rivelazione del campionato e fino a poco tempo fa quasi
                          sconosciuta agli addetti ai lavori, è la rimbalzista più prolifica con 11.8
                          carambole ad incontro. L' E-Work vista contro La Spezia non dovrebbe
                          comunque avere problemi a centrare il colpo grosso, ma guai ad
                          abbassare la guardia contro un' avversaria imbattuta in casa e capace di
                          superare proprio Faenza nella scorsa stagione con una rimonta nel finale.
                          «La settimana di stop dovuta al turno di riposo non ci ha di aiutato -
                          sottolinea coach Paolo Rossi - perché stavamo attraversando un buon
                          momento e giocare è il miglior modo per restare in forma. Ci siamo
                          comunque preparati bene a questa insidiosa trasferta e lavorato per
                          correggere alcuni aspetti tattici in cui non avevamo brillato nelle prime
                          gare. Anche fisicamente tutto sommato stiamo bene, pur con qualche
                          piccolo acciacco. A Selargius servirà un' ottima prestazione». Oltre alle
                          percentuali offensive, come sempre sarà determinante la difesa che sta consentendo all' E-Work di concedere
                          appena 60 punti alle avversarie nelle ultime uscite. «Fondamentale sarà limitare Arioli, perché dalle sue invenzioni
                          dipende il gioco di Selargius: è una giocatrice completa ed esperta, brava a mettere in ritmo le compagne. Nel reparto
                          esterne c' è anche Pertile da tenere sotto osservazione poi bisognerà farsi valere a rimbalzo, perché con Gagliano,
                          Tibè e Bungaitè ci sarà da lottare. Dovremo quindi essere attenti e concentrati - conclude Rossi - dando continuità alle
                          ultime prestazioni. Una vittoria sarebbe anche fondamentale per iniziare una striscia di successi consecutivi che
                          ancora non abbiamo centrato». Luca Del Favero.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
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                          sabato 02 novembre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Contro la forte Jesi i Raggisolaris cercano un pronto riscatto

                          «Bisogna tornare a giocare di squadra e ad aiutarsi in campo, lasciando
                          da parte l' egoismo individuale per mettersi al servizio del gruppo». Il
                          general manager Andrea Baccarini fotografa il momento della Rekico,
                          scottata dalla negativa prestazione nel derby di Cesena, gara affrontata
                          senza la giusta mentalità, tanto da uscire dal match dopo pochi minuti. Un
                          campanello d' allarme che non è stato sottovalutato dal clan faentino. In
                          settimana gli allenamenti di coach Friso sono stati ancora più intensi, con
                          la squadra che ha mostrato il giusto atteggiamento e grande
                          concentrazione. Guai dunque a fare drammi dopo sole 6 giornate, ma è
                          chiaro che la dirigenza voglia un pronto riscatto domani nel match
                          casalingo con Jesi, altra formazione di alta classifica. «Dobbiamo
                          trasformare la sconfitta con Cesena in rabbia positiva per rialzare subito
                          la testa - spiega Baccarini - La forza del gruppo è sempre stata la nostra
                          arma in più dai tempi della Promozione e dovrà tornare ad esserlo. Solo
                          in questo modo potremo mostrare il nostro vero valore. Le qualità non ci
                          mancano come si è visto nelle prime 5 giornate, nonostante abbiamo
                          avuto troppi alti e bassi». L' obiettivo è puntato su Jesi, 2ª , che ha
                          appena salutato Pederzini, ex Lugo e Forlì, liberatosi dal contratto per
                          motivi personali. Comunque i marchigiani mantengono un roster lungo e
                          con tanta qualità, «Ho sempre pensato che Jesi fosse una delle squadre
                          più forti del girone, nonostante in estate non fosse mai considerata alla pari delle big, e l' ottimo avvio di stagione lo
                          dimostra». l.d.f.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 25
[ § 1 4 9 3 5 8 4 6 § ]

                          sabato 02 novembre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          MANUELA RONTINI / CONSIGLIERE REGIONALE PD

                          «Sarei onorata di potermi mettere a servizio della mia città»
                          La consigliera non si sbilancia su una sua possibile candidatura a sindaco di Faenza, ma si dice disponibile a uscire
                          dalla Regione per il Comune

                                                                                                                                 CHIARA BISSI
                          FAENZA Più volte indicata come candidata faentina a alle prossime
                          competizione elettorale, regionali in gennaio e comunali in primavera
                          Manuela Rontini torna a mettere ordine in un quadro politico che si
                          presenta fluido con movimenti tattici ancora non del tutto dichiarati. La
                          città manfreda sarà la prima al voto dopo l' assalto che il centro destra
                          darà in gennaio per conquistare la guida dell' Emilia Romagna. Entro il 20
                          novembre il Pd renderà noti i nomi dei candidati al consiglio
                          regionale: qual è il clima attorno a una sua ricandidatura? «Forse
                          questa domanda, più correttamente, andrebbe rivolta ai militanti del
                          Partito democratico. Però posso dire che il segretario provinciale
                          Barattoni, già quest' estate, ha chiesto a noi 3 consiglieri uscenti la
                          disponibilità a ricandidarci. Inoltre nei giorni scorsi il coordinatore del Pd
                          della Romagna Faentina, Fabio Anconelli, ha detto pubblicamente di aver
                          rilevato, in tutti gli incontri sul territorio, unanime e trasversale
                          apprezzamento per il mio lavoro e per l' impegno con il quale mi sono
                          messa a disposizione di amministratori, associazioni e singoli cittadini,
                          per cui sono stata un punto di riferimento sempre disponibile e
                          autorevole. Inutile nascondere che la cosa mi abbia fatto molto piacere».
                          Giovane, donna, con esperienza politica di primo piano sono
                          caratteristiche adatte anche per un sindaco. Si candiderà alla carica
                          di primo cittadino di Faenza nella primavera del 2020? «Ho dato la mia
                          disponibilità e sarei onorata di potermi mettere a servizio della mia città e
                          in ascolto dei bisogni dei faentini, facendo un passo di lato rispetto all'
                          impegno in Regione. Ma sarà la comunità dei Democratici, collegialmente
                          e al momento opportuno, a decidere. Non si sceglie da soli se candidarsi o meno: non l' ho mai fatto e sarà così
                          anche stavolta». La disponibilità più volte espressa a partecipare è vinco lata a quali condizioni? «Vorrei potermi
                          mettere a disposizione di un progetto ampio, che metta al centro Faenza, capace di cogliere le opportunità che
                          viaggiano sull' asse della via Emilia e di dare protagonismo alle tante esperienze di associazionismo, politiche e
                          civiche, presenti in città. Un progetto popolare, plurale e inclusivo, che possa coinvolgere tutti coloro che non si
                          rassegnano alla rabbia e al rancore, ma si vogliono impegnare per lasciare ai più giovani un territorio più bello in cui
                          crescere e vivere». Dopo il voto in Umbria teme per la tenuta dell' Emilia-Romagna? «Le elezioni in Umbria arrivano
                          dopo una vicenda di scandali in sanità ed è comprensibile che i cittadini abbiano scelto di voltare pagina. Anche se le
                          situazioni non sono paragonabili, sarebbe però sbagliato far finta di non vedere cos' è successo. Bonaccini ha
                          dimostrato di essere un bravo governatore, ma ancor di più un buon sindaco dell' Emilia Romagna: qui possiamo
                          vincere e ce la metteremo tutta per riuscirci». L' idea di Bonaccini di dare vita a una lista del presidente non piace
                          al Pd che non vede di buon occhio la mancata scesa in campo di Italia Viva e la possibile presenza di figure
                          non civiche in corsa per

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 26
[ § 1 4 9 3 5 8 4 6 § ]

                          sabato 02 novembre 2019

                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          l' assemblea regionale. Cosa ne pensa? «Le discussioni di questo tipo non mi hanno mai appassionata, le lascio ai
                          commentatori. Bonaccini fa bene a provare a tenere insieme tutte le persone di buona volontà che in questi anni,
                          aldilà dell' appartenenza politica, hanno apprezzato sul campo il suo costante impegno per la nostra terra». Il
                          centrodestra evocherà il vento del cambiamento, con quali argomenti intendete contrattaccare? «Tenendo
                          insieme l' orgoglio di essere emiliano romagnoli, di abitare in una regione in cui la disoccupazione è scesa al 5% e in
                          cui le persone scelgono di venire a curarsi per la qualità dei servizi, con le sfide che abbiamo davanti. A partire dalla
                          necessità di una svolta verde, che metta al centro la mobilità sostenibile e la rigenerazione urbana per fermare il
                          consumo di suolo, e dall' impegno che prenderemo sugli asili nido: meno cari e accessibili a tutte le famiglie. Perché
                          anche in questi anni non abbiamo mai smesso di innovare e ripensarci».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 27
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                          sabato 02 novembre 2019
                          Pagina 37

                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Scontro tra due auto, sei persone ferite

                          FAENZA Doveva essere un serata di festa, quella di Halloween, ma si è
                          trasformata in un incubo per sei persone coinvolte in un pauroso incidente
                          stradale giovedì sera verso le 20.30. Alle porte di Faenza, all' incrocio tra
                          via Pana e via Lughese si è verificato uno scontro frontale tra due vetture.
                          Un Audi che viaggiava in direzione Solarolo, per cause in corso di
                          accertamento da parte della polizia municipale, si è scontrata con una
                          Musa che proveniva dalla direzione opposta e stava per svoltare in via
                          Pana. Alla guida dell' Audi c' era una donna che viaggiava con la figlia di
                          10 anni, entrambe sono state portate al Bufalini di Cesena, ma non sono
                          in pericolo di vita. A bordo della Musa invece c' erano quattro ragazzi,
                          rimasti tutti feriti, ma non in modo grave. Sul posto, oltre ai sanitari del
                          118 sono intervenuti gli agenti della polizia locale per effettuare i rilievi e i
                          vigili del fuoco intervenuti per estrarre dalle lamiere alcune persone
                          coinvolte e per mettere in sicurezza la zona dopo l' incidente.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 28
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                          sabato 02 novembre 2019
                          Pagina 37

                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Brisighella, nuovi orari uffici comunali

                          BRISIGHELLA Da lunedì 4 novembre entreranno in vigore i nuovi orari
                          relativi all' apertura e alla chiusura al pubblico degli uffici della Residenza
                          municipale del comune di Brisighella. I l s i n d a c o d i Brisighella,
                          Massimiliano Pederzoli, ha infatti disposto con proprio decreto la
                          revisione degli orari di apertura degli uffici. Tra le novità nel decreto è
                          prevista l' introduzione dell' apertura pomeridiana nelle giornate di martedì
                          e giovedì, che si aggiungerà alla tradizionale apertura del mattino.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                          sabato 02 novembre 2019
                          Pagina 39

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Faenza -Berlino, trent' anni dopo il muro ritrovato
                          Alberto Fabbri e Alessandro Fiori ricordano il loro viaggio nel 1989 Nella casa dove abitò Alteo Dolcini è appeso un
                          pezzo del muro

                          FAENZA Faenza, novembre 2019: nella casa dove abitò Alteo Dolcini un
                          grande frammento del Muro di Berlino, donatogli nel 1992 dall' amico
                          berlinese Joachim Hagen, osserva lo scorrere del tempo. Faenza 9
                          novembre 1989: Alessandro Fiori e Alberto Fabbri, ventiquattrenni, sono
                          pronti a partire per Berlino. Il clima in Germania Est lascia presentire
                          cambiamenti epocali. Un imprevisto, il viaggio salta. La sera stessa a
                          Berlino Est il ministro Schabowski, incalzato dalle domande del
                          corrispondente italiano per l' Ansa, è costretto ad ammettere l' attuazione
                          di nuove leggi che permettono ai cittadini della Ddr di viaggiare all' estero.
                          Da subito, senza più veti: simbolicamente e materialmente il Muro di
                          Berlino sta per crollare. I due faentini partirono quattro giorni dopo. E non
                          mancarono inconvenienti, incontri grotteschi e ricordi indimenticabili. Che
                          Fiori racconta, trent' anni dopo. Come affrontaste i 1200 chilometri che
                          separano Faenza da Berlino? «Sulla scelta dell' auto non ci furono
                          dubbi: entrambi avevamo una Renault R4, optammo per quella di Alberto.
                          Prima tappa a Monaco, per visitare l' indomani il campo di
                          concentramento di Dachau; alla frontiera con la Germania gli agenti si
                          insospettiscono per la R4 e i miei capelli lunghi. Ci fermano, ci fanno
                          scendere, perquisiscono l' auto. Aprono tutte le valigie, sequestrano due
                          innocui manubri da palestra che usavo per allenarmi e non contenti ci
                          conducono dentro i loro uffici e ci dicono, in un italiano da strisce di
                          Sturmtruppen: "Ora foi fuotate tutte fostre tasche Ja". Io vuoto le tasche,
                          sono piene di caramelle al mentolo... Le scartano tutte, una per una,
                          perché pensano che contengano dosi di sostanze proibite. Dopo ore di
                          attesaci lasciano andare dicendoci, questa volta in inglese: "Next time..."
                          e ci fanno il segno delle manette». Quale atmosfera trovaste a Berlino? «Pernottammo a Berlino Ovest. La Chiesa
                          di Gedächtniskirche era come un pugno nello stomaco, solo poche rovine rimanevano, in mezzo ai palazzi moderni e
                          alle luci sfavillanti del capitalismo occidentale, e guardarla contro il cielo cupo, nel freddo pungente, ti faceva
                          ripiombare nell' orrore della seconda guerra mondiale. Di giorno assistevamo alla processione dei berlinesi dell' est in
                          adorazione mistica di fronte alle vetrine dei negozi, soprattutto quelli di elettrodomestici e i sexy shop. E poi la ressa
                          dei residenti, di turisti ce n' erano veramente pochi, per staccare pezzi del Muro. Le file chilometriche di Trabant che
                          procedevano verso Berlino Ovest e il denso fumo nero che emettevano. Una sera ci spingemmo fino alla Porta di
                          Brandeburgo, simbolo della divisione della città; vicino al monumento ai sovietici ci fu aizzato un cane da alcuni
                          poliziotti poiché ci eravamo avvicinati troppo». Altre complicazioni al ritorno? «Purtroppo sì, non mancammo di
                          pagare un fio alla morente Repubblica Democratica Tedesca: ci fermò una pattuglia e ci comminò due multe, una a
                          me perché a un certo punto mi ero tolto la cintura di sicurezza

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
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                          sabato 02 novembre 2019

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          e una all' auto per eccesso di velocità: una R4!. Eravamo nella Ddr, ma le multe si pagavano, e subito, con il marco
                          occidentale e non con quello orientale». Oggi Alessandro Fiori è insegnante di scuola secondaria superiore presso l'
                          Istituto Professionale "Persolino-Strocchi" a Faenza. Ha conseguito tre lauree presso l' Università di Bologna di cui la
                          prima in Storia con una tesi dal titolo "T4 Tiergantenstrasse, 4: come iniziò la discesa agli inferi" dedicata alla villa
                          berlinese nella quale fu concepito l' atroce programma per la eliminazione dei disabili e dove fu pianificato l' uso delle
                          camere a gas esteso poi contro gli ebrei. Dachau, Berlino, Faenza: quel viaggio non è stato inutile.

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