29 1 Conferenza stampa di presentazione sabato, 4 febbraio 2017 - Città di Mondovì - Comune di Mondoví
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Città di Mondovì 29 1 Conferenza stampa di presentazione sabato, 4 febbraio 2017 Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 1
CARLEVÉ ‘D MONDVÌ 2017 La Corte del Moro Moro Carlo Comino Béla Monregaleisa Marzia Petrolini Imperatore Mattia Germone Principessa Adelasia Anna Regis Aleramo Jacopo Barbera Pietro Matteo Gazzola Cantastorie Jessica Franceschinis Karim Paolo Costamagna Conte Ailulfo Enrico Natta Damigelle Marzia Arena, Noemi Bertaina, Miriam Bottero, Beatrice (Bissi) Bruno, Mary Caramello, Eleonora Costamagna, Veronica Colombero, Paola Dadone, Melania Yaya Dho, Enrica Garello Armigeri Leonardo Degrandis, Ivano Serra, Marco Vaschetto, Federico Robaldo Menestrelli Giuseppe Bessone (tromba), Gianfranco Costamagna (tromba), Igor Dadone (fisarmonica), Gianluca Dho (basso), Giorgio Giubergia (batteria), Simone Marchesani (voce), Luca Olivero (clarinetto), Andrea Toscano (fisarmonica), Marcello Turco (chitarra basso e fisarmonica) Menestrella Ombretta Marabotto (piatti) La Famija Monregaleisa Presidente e tesoriere: Enrico Natta Vice presidente: Giorgio Colombo Segretario: Milena Dellaferrero Boeti Pasquale, Carlo Comino, Paolo Costamagna , Mattia Germone, Renato Sciolla Segreteria Esedra Mondovì (tel. 0174 552192) Ufficio stampa Paolo Cornero (stampa@carnevaledimondovi.it - 339.4331947) Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 2
Carlevè ‘d Mondvì 2017 Tutto è pronto: torna, anche quest’anno, la magia del Carnevale. E Mondovì afferma ancora una volta la sua tradizione, sotto la guida del Moro e della sua “Bèla”. Un evento che regala momenti di festa, per allontanare il grigiore dell’inverno, le ansie, le preoccupazioni, e guardare con rinnovato entusiasmo e speranze alla bella stagione ed al prossimo futuro. E mai come oggi, in cui la situazione che viviamo è avara di momenti di spensieratezza, si sente il bisogno di un’occasione in cui l’allegria e il divertimento prendano il sopravvento sulla routine quotidiana. Tante le iniziative da vivere con gioia con la propria famiglia e con i propri amici: il Moro, la Bela Monregaleisa e tutta la Corte sono pronti come ogni anno a portare il sorriso non solo ai più piccoli ma a tutti coloro che hanno bisogno della loro allegria. Una tradizione che si rinnova anche quest’anno grazie alla fattiva collaborazione tra Comune, Famija Monregaleisa, enti, associazioni e sponsor che operano sul territorio. Per questo è doveroso un ringraziamento a chi lavora dietro le quinte per coordinare un difficile impegno organizzativo. A tutti, buon divertimento: viva il Carnevale! L’ASSESSORE IL SINDACO Guido Tealdi Stefano Viglione Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 3
Enrico Natta, presidente della Famija Monregaleisa E sono quattro... Dall’edizione 2014, infatti, il Carlevè ‘d Mondvì porta la firma del presidente Enrico Natta. Dapprima curioso scopritrore ed attento osservatore di una macchina organizzativa ben avviata e ‘rodata’ grazie all’accurata gestione del predecessore, Enzo Garelli. Poi, la spinta innovatrice verso un Carnevale sempre più al passo con i tempi ma indelebilmente legato al suo passato: dalla sfilata delle ex Bèle all’esordio della cena dei Lombardi in Santo Stefano, dall’anticipazione della consegna delle chiavi sino ai corsi di ballo per il Moro e la sua Corte, sempre più affiatata. Piccole grandi rivoluzioni che bene si sono integrate in quelle che sono le aspettative di una Città che da sempre celebra la sua maschera, il Moro, con due grandiose sfilate che rimangono al centro dei sacfirici organizzativi della Famija Monregaleisa: vero e proprio fiore all’occhiello del Carlevè. «Quattro anni fa - afferma il presidente della Famija Monregaleisa, Enrico Natta - ero emozionatissimo, quasi impaurito. Le aspettative di un’intero territorio pesavano sulle mie spalle, tanto da non farmi ben godere appieno le emozioni del ‘mio’ primo Carlevè. A mente fredda, mi sono fermato a pensare e ragionare su quanto vissuto in quelle tre settimane e tutt’ora trovo in quelle emozioni la ragione di continuare, nonostante le quotidiane difficoltà e le forti pressioni. Il Carlevè è una macchina complessa, ma al suo interno ci sono tantissimi volontari ed altrettante figure professionali in grado di rendere ogni edizione non solo emozionante ma indimenticabile» Il programma ha visto sempre piccole grandi innovazioni, cosa ci si deve aspettare quest’anno? «La vera novità dell’edizione 2017 del carnevale di Mondovì sarà lo spettacolo di ‘mapping’: una proiezione 3D che andrà in scena tutte le sere, dalle 19,00 alle 23,00, dall’11 al 18 febbraio. Quinta dello spettacolo saranno i palazzi storici di Corso Statuto, a fianco della fontana “La Goi d’esse a Mondvì”. Vi invitiamo sin d’ora all’inaugurazione, fissata per sabato 11 febbraio alle ore 18,30 con il ‘mapping musicale’. Ad aspettarvi ci saranno il Moro e la sua Corte per proporvi uno spettacolo del tutto inedito nel Monregalese e non solo... Ne siamo certi: rimarrete a bocca aperta!» Quindi tutti in Corso Statuto per un’intera settimana di spettacolo, una vetrina per l’intera Città di Mondovì, illuminata per lanciare le grandiose sfilate di domenica 19 e domenica 26 febbraio: «Sì, proprio così - continua Natta - una vera e propria vetrina che metterà in mostra non solo i personaggi del nostro rinomato carnevale ma anche i tesori della terra monregalese, in un gioco interattivo tra realtà e finzione. Uno spettacolo che ci auguriamo possa portare a Mondovì numerosi spettatori, incuriositi da una novità assoluta per il territorio. Il ‘mapping’ sarà una vera e propria rampa di lancio per le sfilate, maestose come sempre, in scena nel tradizionale circuito di Mondovì Breo». Quattro anni di Carlevè, quattro anni di emozioni, ricordi e... nuove amicizie: «Il mio ruolo di presidente è vissuto in ‘prima linea’. Da un paio d’anni vesto i panni del Conte Aliuffo non solo perchè mi piace il carnevale, ma per vivere in prima persona gli eventi, conoscere meglio i valorosi membri della Corte del Moro ed essere in qualche maniera appagato per i sacrifici organizzativi: invisibili ai più ma sempre molto opprimenti. Bisogna vivere il Carlevè per poterlo capire. E’ proprio nei panni del Conte Aliuffo che ho colto e sviluppato alcune nuove idee...» Oltre al ‘mapping’ ci saranno altre anteprime? «Sorriso e solidarietà da anni si uniscono nel nostro carnevale: nel 2017 “Un sorriso per Giorgia” raggiunge quota undici edizioni ed al suo fianco proporremo “Cabarettando per Mauro e Daniela”. Due eventi distinti, uniti dal comune intento di ricordare col sorriso, facendo sì che il dolore si trasformi in solidarietà, consegnando contributi a ben cinque realtà, tutte operanti sul territorio, che rivolgono l’operato e le attenzioni ai bisognosi. Per questo voglio avviare i ringraziamenti proprio dalla famiglia Cavarero e Denise Pecchenino. In secondo luogo i personaggi della Corte del Moro che dedicano tempo e risorse alla comunità, regalando sorrisi troppo spesso sottovalutati. Il carnevale entra nelle scuole e nelle case di riposo, diventa elemento sul quale si innestano innumerevoli iniziative. Un’intera Città che si ritrova non solo per le maestose e incantevoli sfilate ma anche per condividere le emozioni di un coro di bambini: quello “Zecchino... Moro” di cui andiamo pienamente fieri. Appuntamenti variegati che fanno del Carnevale di Mondovì il fiore all’occhiello delle manifestazioni della nostra Provincia. In questi anni di generale difficoltà economica siamo orgogliosi di poter confermare nella sua totalità il programma della scorsa edizione, grazie all'indispensabile contributo del Comune di Mondovì, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, della Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo di Carrù, dei commercianti di Mondovì tramite l’associazione La Funicolare, di Mondovicino e di tanti tanti sponsor privati che di fatto portano nelle casse della Famija Monregaleisa buona parte dei fondi necessari per la realizzazione di una manifestazione così grandiosa. A loro il mio più sincero ringraziamento, evviva il Carlevè!» Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 4
Carlo Giorgio Comino, il Moro Ad appena trentatre anni, Carlo Giorgio Comino si appresta a vestire per il nono anno consecutivo i panni del Moro, storica e tradizionale maschera della Città di Mondovì. Non solo statua ‘animata’ che ogni dì incalza il ritmo dei monregalesi dall'alto della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, ma vera e propria icona di un territorio che nel segno del Carlevè si unisce in una festa senza eccessivi campanilismi, pronta ad invadere con i suoi colori le vie del centro storico di Breo per la gioia di adulti e bambini. Nove edizioni significano secondo posto assoluto nell’albo d’oro, poco oltre la metà di Aurelio Cattò, primatista con diciassette edizioni, ma ad un passo dalla doppia cifra... «Eh sì - attacca Comino -, Cattò rimane per me una vera e propria chimera. Diciotto edizioni significano due decadi della propria vita dedicate interamente al carnevale, grandi emozioni ma anche grande passione e dedizione. Io non voglio pormi obiettivi, di anno in anno valuto la possibilità che mi viene offerta cercando di capire se il ruolo è compatibile con la mia attività lavorativa e la mia vita privata. Detto a carnevale può far sorridere, ma l’appetito vien mangiando... spero dunque di potermi permettere la maglia del “numero 10”, chissà...» Lo scorso anno un’assoluta novità è entrata nei cuori e nella memoria dei bambini che hanno ricevuto la visita della Corte del Moro, vuoi raccontarcela? «Lo racconto volentieri perchè è stato forse l’elemento che ci ha regalato maggiori emozioni e soddisfazioni. Parlo al plurale sapendo di interpretare il sentimento di tutta la Corte. Un nuovo personaggio è entrato a far parte del gruppo, una cantastorie, che a suon di tamburello intona la filastrocca del Moro. Un pezzo coinvolgente, di facile apprendimento ed altamente caratterizzante : un racconto semplice della storia delle maschere. Non vedo l’ora di ritornare nelle scuole per ascoltare i bambini che nel frattempo hanno avuto un anno di tempo per ‘studiare’ il brano: mi auguro di poterlo raccontare accanto alle loro voci, un passaggio indelebile nella memoria collettiva. Il Carlevè è soprattutto storia e tradizione, per questo ringrazio Lucia e Jessica per tutte le volte che hanno intonato ed intoneranno la filastrocca, dando il ‘là’ a tutta la Corte». Lo scorso anno ci hai parlato di un “Grande Fratello” con i personaggi della Corte, un intero mese vissuto sotto i riflettori ed a stretto contatto con persone che si ritrovano di anno in anno, unite nel carnevale. La sensazione rimane invariata? «Assolutamente sì - conferma Comino -, il carnevale riunisce ed unisce un gruppo di persone che per undici mesi l’anno compie percorsi di vita differenti. Singoli individui che condividono una passione viscerale: quest’anno siamo oltre trenta, anche se di rado tutti insieme, con un gruppo di menestrelli numeroso come non mai, un vero e proprio complesso musicale in grado di animare in ogniddove, supportato anche da altre figure in grado di fare animazione a 360°. Una Corte sempre pronta a far festa con musica e balli ininterrotti. A loro, veri e propri professionisti del divertimento, va il mio applauso: volontari che si mettono a disposizione della Città per poter tramandare una tradizione secolare». Da Savona a Busca sino alle vie di Mondovì. Quest’anno come non mai il Moro ha fatto visita ai carnevali della Granda e della Liguria. Una maschera che esporta allegria e ‘monregalesità’: «L’idea di portare il nostro saluto ai carnevali ‘amici’ nasce proprio dall’intento di far conoscere sempre più il nome di Mondovì, invitando le persone a quello che unanimemente viene celebrato come il carnevale più importante della provincia di Cuneo, grazie ai suoi tremila sfilanti ed un numero di spettatori che ha raggiunto anche le ventimila unità. Un evento di enorme portata che può ancora avere margini di miglioramento. Amici monregalesi, invitate tutti i vostri amici a Mondovì per le sfilate: non limitiamoci alla potenza della comunicazione web e cartecea, utilizziamo anche il passaparola per dire quanto è bella la nostra Città dipinta con i colori del Carlevè!» Ed ecco il proclama del Moro: «Tutti a Mondovì, il Carlevè più bello è proprio qui!» Troppo banale? A carnevale ogni proclama vale... Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 5
Marzia Petrolini, la Bèla Monregaleisa Un’intera vita trascorsa osservando la Città di Mondovì dall’alto, un balcone allo stesso tempo privilegiato e distaccato dalla realtà. La collina di Piazza è così, un osservatorio con il sapore di ‘alcova’: un angolo intimo e nascosto, tra i meravigliosi palazzi medievali del quartiere, in cui covare i propri sogni e maturare le proprie ambizioni. Marzia Petrolini ha ventisei anni, ha occhi sorridenti ed intraprendenza da vendere. Gli studi l’anno portata lontana da Mondovì, così come l’amore. Ma il suo cuore è sempre qui, sul Monte Regale. La famiglia, gli amici, i ricordi vissuti nelle aule delle scuole elementari, medie e della scuola musicale, tutti rigorosamente ‘in quota’. Poi il diploma al liceo linguistico e la volontà di seguire le orme materne, cercando di coronare il sogno di diventare insegnante. Nel mezzo opportunità lavorative che non si lascia sfuggire. Una vita intensa che quest’anno, e forse proprio solo quest’anno, le concede una minima tregua... Ed ecco l’annuncio, tanto inatteso quanto meraviglioso, ancor più indelebile perchè ‘portato’ da un’amica speciale: «Anna (Regis, ndr) ed io - commenta emozionata Marzia - siamo amiche da sempre. Insieme abbiamo affrontato e vissuto gli anni dell’adolescenza, unite dal percorso scolastico e dalle consuete ‘pazzie’, come i due carri di carnevale: dagli ‘egizi’ a ‘calciatori e veline’. Quando lei mi ha detto: “Enrico ti vuole parlare” ho immaginato quale potesse essere il contenuto. Credevo però in una proposta per diventare damigella, all’annuncio ho realizzato cosa stava realmente accadendo. Ho sempre visto la Bèla come un traguardo lontano da quello che sono io… Una meta, a volte sognata, ritenuta totalmente irraggiungibile. L’occasione è giunta proprio tra la fine degli esami universitari e la Laurea, lontana dai corsi e prima di nuovi risvolti lavorativi: al destino non si comanda, per questo ho accettato». Mamma Elena la prima confidente del segreto, a seguire la sorella Clelia e papà Lucio. Settimane di attesa trascorse tra ansia ed attesa, con in testa quel Moro che entrava nelle scuole della sua infanzia: «Ho da sempre in testa la canzone dal Carlevè ‘d Mondvì - confessa Marzia - sin da quando la Corte capitanata da Aurelio Cattò visitò la mia scuola dell’infanzia. Ricordi indelebili. Oggi sarò io ad entrare non solo nelle aule ma anche nei cuori di tanti bambini per portare gioia e felicità. In qualche modo sento di voler restituire le emozioni che ho ricevuto». Una Bèla con il ritmo nel sangue, la passione per la danza maturata sin dalla scuola materna sfociata prima nella ginnastica ritmica poi nel modern jazz. Pronta a lanciarsi nei balli e nei canti del Carlevè: «Da piccola ho sempre visto le sfilate. Due volte sono stata tra gli sfilanti. Credevo però che la mia parentesi carnascialesca fosse da ritenersi chiusa, ed invece... Quando Cinzia Ghigliano mi ha fatto vedere il bozzetto del vestito mi sono realmente emozionata: è esattemente come lo immaginavo, lei è stata bravissima a mettere su carta i miei pensieri». Marzia sarà una Bèla dai colori dell’aria e del mare, tonalità di blu e azzurro che si mescolano come onde impreziosite da una 'spuma' di perline bianche. Il tutto sormontato da un sorriso sincero e da occhi scintillanti, pieni di gioia. «Sono tante le persone che devo ringraziare per aver potuto gestire questa meteora scagliata in una vita regolare. Una quotidianità che per certi versi verrà stravolta da tre settimane di impegni tanti inattesi quanto emozionanti. Parto da Enrico ed Anna, i primi ad avermi immaginata Bèla. Proseguo con Cinzia, Tiziana e Mariarosa. Concludo con il mio compagno Matteo, la mia famiglia e i miei due soci che per alcune settimane faranno a meno della mia presenza. Ma soprattutto grazie alla Città di Mondovì ed alla sua storia, ai tanti sorrisi che incrocerò per strada, alle tante mani che mi saluteranno ed ai tanti bambini che cercheranno l’abbraccio della Bèla». Il Carlevè, come ogni anno, volerà via con il vento di primavera, ma il suo ricordo sarà per sempre... Marzia Petrolini, nata a Savigliano il 28 maggio 1990, risiede a Mondovì, da sempre nel quartiere di Piazza. Ha conseguito il diploma di Liceo scientifico linguistico "G. Vasco" e frequenta la Facoltà di Scienze della Formazione Primaria presso l’Università di Torino. E’ titolare, con altri due soci, di White e Bodino, negozi di accessori, scarpe, borse e abbigliamento con sede a Cuneo e Borgo San Dalmazzo. Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 6
Mondovì e Bergamo unite dal Carlevè: il Moro incontra Arlecchino Il Monregalese unito in gemellaggio con la storica maschera orobica La tradizione dei gemellaggi carnascialeschi continua: dopo aver ospitato nel 2016 il 'Papà del Gnocco', tradizionale maschera veronese, il 2017 sarà l'anno di 'Arlecchino'! La Famija Monregaleisa, infatti, stringerà un solido patto con il gruppo folkloristico Arlecchino che vanta oltre settant'anni di incessante attività con innumerevoli partecipazioni in Italia e all'estero. La Corte del Moro, dunque, incontrerà a Mondovì una delle maschere più rinomate della tradizione italiana, un nome altisonante, una tradizione che non ha un’età ben precisa, perché lo riconosciamo tanto nello sguardo divertito e curioso di un bimbo, quanto nella battuta sapida e arguta di un adulto già attempato. Con una certa disinvoltura attraversa anche la storia e gli ambienti sociali più diversi: nasce sulle piazze, ma non diserta salotti, teatri e regge; dialoga, interroga, stupisce e si racconta, ma più che altro svela un mondo in cui ancora si può sognare: lui, che viene dalla fame e sempre si affanna per sopravvivere. «Arlecchino è un po’ tutto questo e altro ancora – racconta Giampaolo Locatelli, presidente del gruppo folkloristico Arlecchino -, che nasce dal confronto diretto col pubblico continuamente provocato dai suoi lazzi. Certo non è mai prevedibile e qualche volta è anche un po’ scomodo, soprattutto quando denuncia vizi e difetti che rispecchiano da vicino la nostra identità. Bisogna pur ammettere che non sempre siamo all’altezza di capire il sottile compiacimento di un’autoironia che governa sulle scene, anche quando la vita mette a dura prova la nostra resistenza. Siamo allora tentati di disconoscerlo questo Arlecchino, ma lui, quasi ad ulteriore sfida, non esita a dirsi bergamasco. Oggi siamo in grado di affermare le sue radici, grazie al ricercatore Locatelli Eliseo ed al suo libro “ARLECCHINO CHE PARLA BERGAMASCO”. Ed è con onore che porteremo anche a Mondovì, in omaggio al Moro ed alla sua Corte, la storia della nostra maschera, fieri di tramandare l’origine Bergamasca di Arlecchino». Dall'affascinante figura di Ester, celebrata nel 2013, cardine della festa ebraica del Purim, al genovese Capitan Spaventa (2014), sino ad Al Dsèvod, maschera ufficiale della Città di Parma, e al veronese Papà del Gnocco: a Mondovì si incontrano i carnevali più rinomati della tradizione italiana ed internazionale. «Il gemellaggio carnascialesco - dichiara Enrico Natta, presidente della Famija Monregaleisa - vuole omaggiare la tradizione secolare del nostro 'Moro' inserendola in un circuito di carattere nazionale, portando il nome della Città di Mondovì ben al di là dei confini orografici. La festa del Carnevale intesa come unione tra diverse culture della nostra variegata penisola». Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 7
ARLECCHINO Arlecchino è una figura riconducibile direttamente allo “zanni” (buffone), personaggio rappresentativo di un preciso ceto sociale e geografico, che, per esigenze di sopravvivenza nella Venezia del 1500, ha dato origine a quella forma di spettacolo denominata “Commedia dell’Arte”. L'origine del nome, invece, pare derivare addirittura da leggende nordeuropee, note fin dal sec XI. Per esigenze di scena, nasce come attore di spalla, ingenuo e sciocco, ma sempre pronto allo scherzo e immediato nel commento e nella risposta, a volte anche dirompente e provocatore ma, come tutti gli “zanni”, sempre proverbialmente affamato. Già nella metà del quidicesimo secolo lo si trova in alcune commedie rappresentate in Francia e, in seguito, anche in Spagna. In Italia consoliderà la sua notorietà, verso la fine del 1700 grazie anche al commediografo Carlo Goldoni. Arlecchino, divenuto così protagonista, è una delle maschere più conosciute al mondo, un’icona che entra facilmente nell’immaginario di grandi e piccini. Il merito va anche gli interpreti che l'hanno rappresentato sin dagli esordi e che, nella tradizione dello spettacolo di piazza, si è evoluto nel suo genere teatrale. Le sue caratteristiche principali sono: il vestito con stoffa di diversi colori, la tipica maschera e l' immancabile “batocio”, il bastone che tiene sempre infilato nella cintura. Si è appurato inoltre che i primi attori ad impersonare Arlecchino fossero di origine bergamasca, o presunta tale, proprio per la loro particolare gestualità e, soprattutto, per la parlata dialettale tipica dello “zanni” (variazione del nome Giovanni). Lo “zanni” ha il suo centro geografico di origine nel paese di San Giovanni Bianco -in val Brembana- ma la sua notorietà è dovuta a Venezia, per la cospicua migrazione dell'epoca da parte di valligiani in cerca di lavoro. A parziale testimonianza, in una sua frazione, Oneta, si trova ancora una casa con caratteristiche riconducibili al periodo storico della “dominazione veneta”. L'edificio, totalmente restaurato, contiene al suo interno affreschi originali con le ambientazioni e testimonianze riferite alla “Commedia dell'Arte”; per questo motivo viene - per tradizione - definito: la casa di Arlecchino”. GEMELLAGGI DEGLI ULTIMI 10 ANNI EDIZIONE MASCHERA PROVENIENZA 2006 Pulcinella Napoli 2007 Pantalone Venezia 2008 Brighella Bergamo 2009 Colombina Venezia 2010 Meneghino e Cecca Milano 2011 Burlamacco e Ondina Viareggio 2012 Stenterello Firenze 2013 Regina Ester Purim - Carnevale ebraico 2014 Capitan Spaventa Genova 2015 Al Dsèvod Parma 2016 Papà del gnocco Verona Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 8
Le maestose sfilate: domenica 19 e domenica 26 febbraio 2017 Carnevale, lo abbiamo visto, è... tante cose. Ma il cuore vero e proprio della manifestazione, l’evento più atteso e seguito, è rappresentato dalle due sfilate che - come da tradizione - si terranno sul circuito di Breo in due distinte domeniche: il 19 febbraio ed il 26 febbraio 2017, con inizio alle ore 14,30. Il percorso è il seguente: - Partenza: Corso Statuto, davanti a Piazzetta Levi - Percorso carri allegorici e gruppi mascherati: Corso Statuto, ponte Cavalieri d’Italia, via f.lli Durando, via Baretti, via Malfatti, ponte della Madonnina, corso Statuto (due passaggi davanti al palco) - Palco e passerella: corso Statuto, salvagente pedonale di fronte al bar Aragno - Arrivo: corso Statuto, dinnanzi al palco «Nove grandi carri allegorici, ognuno dei quali rappresenta una vera e propria opera d’arte - evidenzia il presidente della Famija Monregaleisa, Enrico Natta -, più undici gruppi mascherati vivaci e colorati. Ancora una volta, le sfilate del Carnevale di Mondovì saranno ricche e sapranno stupire ed entusiasmare». Ed ancora una volta lo faranno in totale sicurezza, grazie alle caratteristiche del circuito che rispetta pienamente le normative di sicurezza specifiche per le sfilate. Come avviene da tempo, grazie al lavoro della Famija Monregaleisa - coordinata, in questo particolare aspetto, dall'opera del suo vice-presidente Giorgio Colombo - a Mondovì ci si diverte... sicuri! Ne sia prova la presenza di tanti carri, provenienti da tutta la provincia di Cuneo e dalla cintura Torinese. Un totale di circa 3mila sfilanti, una cifra record che eguaglia il prestigioso traguardo tagliato proprio nell’edizione 2016. Una vera e propria ‘marea colorata’ che si riunirà ai piedi del palco di Corso Statuto per assistere alla cerimonia di premiazione: i vincitori delle categorie carri e gruppi verranno infatti proclamati al termine della seconda sfilata, quella di domenica 26 febbraio, nuovamente alla Cà del Moro. In caso di maltempo una delle due sfilate e la premiazione saranno rinviate a domenica 5 marzo. I volantini con l’elenco dei partecipanti ed il percorso effettuato saranno distribuiti,durante le sfilate, dalle damigelle della Corte del Moro, accompagnate dalle note della banda musicale di Mondovì e dei Menestrelli. Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 9
I carri partecipanti CARRO DEL MORO CANDIOLO Tra la tristezza e la magia dominerà la follia CARAGLIO - FRAZIONE PASCHERE Paschere sulla cresta dell'onda FOSSANO - BORGO ROMANISIO Un carnevale di super Puffi MARGARITA - FRAZIONE FERRIERA Quando la realtà annoia, la fantasia vive! RACCONIGI La crisi avanza ROLETTO Doctor mat PEVERAGNO Giullar sognando… SCALENGHE Acrobazie bestiali I gruppi mascherati MONDOVI' - CANTINE BONAPARTE "Capitan Harlock" sbarca a Mondovì MONDOVI' - PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA Urti…..CANTI in allegria! MONDOVI' - SCUOLA DI DANZA LA TERNA La salute vien danzando MONDOVI' BORGO FERRONE Pingu, Pingi, Pongi - immigrazione antartica BEINETTE Mucche pazze allo sbaraglio MONDOVI' FRAZIONI Vita da pecora: meglio due domeniche da pecora che 100 da leoni MONDOVI' SANT'ANNA Fidel nastro S.QUINTINO VILLERO DI BASTIA MONDOVI' Kung fu panda, col Villero e la sua banda PROLOCO PIANFEI I gondolieri del lago di Pianfei ROCCAFORTE MONDOVI' A carnevale ogni meta vale VALLE TANARO (DA NUCETTO A ORMEA) Gli indigeni della Val Tanaro Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 10
Conferenza Conferenza stampa di presentazione delstampa di presentazione del Carlevè ‘d Mondvì 2017 Carlevè ‘d Mondvì 2017 Sabato 4 febbraio, Mondovì Sabato 4 febbraio, Mondovì La promozione dello sviluppo locale, attraverso la valorizzazione turistica delle risorse culturali e naturali presenti nei nostri territori, è una delle priorità che la Fondazione CRC si è data, nella La promozione dello sviluppo locale, attraverso la valorizzazione turistica delle risorse culturali e convinzione che rappresenti una chiave di volta per il futuro delle giovani generazioni e una risposta naturali presenti nei nostri territori, è una delle priorità che la Fondazione CRC si è data, nella efficace e concreta per il rilancio socio-economico provinciale. convinzione che rappresenti una chiave di volta per il futuro delle giovani generazioni e una Il Carlevè ’d Mondvì è un evento di grande tradizione per la storia cittadina e un’occasione davvero risposta efficace e concreta per il rilancio socio-economico provinciale. importante per far conoscere il territorio monregalese a un pubblico vasto. Per questo motivo la Il Carlevè ’d Mondvì è un evento di grande tradizione per la storia cittadina e un’occasione Fondazione CRC ha inserito questo appuntamento tra le Manifestazioni rilevanti: l’importante davvero importante per far conoscere il territorio monregalese a un pubblico vasto. Per questo contributo economico garantito per il 2017, 2018 e 2019 permette di guardare alle future edizioni motivo la Fondazione CRC ha inserito questo appuntamento tra le Manifestazioni rilevanti: con maggiore serenità e di concentrare le energie degli organizzatori sulla programmazione, l’importante contributo economico garantito per il 2017, 2018 e 2019 permette di guardare alle sull’innovazione e sul continuo miglioramento di questo appuntamento imperdibile per il nostro future edizioni con maggiore serenità e di concentrare le energie degli organizzatori sulla territorio. programmazione, sull’innovazione e sul continuo miglioramento di questo appuntamento La imperdibile Fondazioneper CRCil nostro territorio. è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con La Fondazione CRC è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di soggetti del territorio, nei settori dello sviluppo locale e dell’innovazione, dell’arte e della cultura, promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e del welfare, dell’educazione, della salute pubblica e dell’attività sportiva. La Fondazione opera in privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con soggetti del territorio, nei provincia di Cuneo, prevalentemente nelle zone di tradizionale operatività relative alle aree settori dello sviluppo locale e dell’innovazione, dell’arte e della cultura, del welfare, dell’educazione, della dell’Albese, del Cuneese e del Monregalese. salute pubblica e dell’attività sportiva. La Fondazione opera in provincia di Cuneo, prevalentemente nelle La Fondazione CRC festeggia nel 2017 i 25 anni di vita: dalla sua nascita ad oggi ha erogato sul zone di tradizionale operatività relative alle aree dell’Albese, del Cuneese e del Monregalese. territorio 500 milioni di euro di contributi. La Fondazione CRC festeggia nel 2017 i 25 anni di vita: dalla sua nascita ad oggi ha erogato sul territorio 500 milioni di euro di contributi. Fondazione CRC è anche su Fondazione CRC è anche su Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 11
“Un sorriso per Giorgia”: lo sguardo che unisce un’intera comunità Venerdì 3 marzo in scena i Trelilu ed il Mago Alexander Una tradizione nata undici anni or sono per volere di Stefania e Silvio Cavarero, sempre al fianco dei Trelilu, in ricordo della piccola Giorgia. Nel gennaio 2005, proprio dopo aver incontrato il Moro e la sua Corte, un malore improvviso negò alla piccola Giorgia, di appena quattro anni, la possibilità di rivedersi ritratta in uno scatto sulle ginocchia della damigella. Un dolore entrato nel cuore dei monregalesi trasformatosi poi in qualcosa di diverso. Dal 2007, infatti, il Carlevè ‘d Mondvì prevede nel suo programma un momento di riflessione, un’iniziativa con finalità benefiche di grande valenza sociale ed umanitaria che si rinnova ogni anno garantendo il sostegno a tanti bambini sia in Italia che all’estero. In questi anni sono stati raccolti oltre 122mila Euro, donati a svariate realtà in ambito sociale. Per quanto riguarda il progetto 2017, saranno ben tre le iniziative a cui verranno destinati i proventi dell'iniziativa: - ad Autismo HELP Onlus per la donazione di supporti informatici da utilizzare come “Agenda visiva” a favore dei soggetti autistici con difficoltà di comunicazione verbale; - al Centro Diurno “L'Alveare” di Mondovì per finanziare un'iniziativa di turismo solidale con il fine di consentire ai ragazzi che frequentano il Centro Diurno di trascorrere una giornata a contatto con gli animali al Parco Zoom di Cumiana (Torino); - ad AIFA Onlus di Cuneo (Associazione Italiana Famiglie ADHD) per l'allestimento di una biblioteca ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) a sostegno delle famiglie dei bambini con disturbo di attenzione e iperattività. «Dieci anni di emozioni - dichiara Silvio Cavarero, padre di Giorgia - e la consapevolezza di essere riusciti a mutare un evento che ha stravolto le nostre vite in un 'qualcosa' di incredibilmente positivo per tutta la comunità in cui Giorgia continua a vivere. La cifra record di 122.000 Euro raccolti in dieci edizioni parla da sola: tutto il Monregalese ricorda oggi il nome di nostra figlia legandolo non solo al suo sorriso solare ma anche al 'bene' che è in grado di portare con sé». Venerdì 3 marzo 2017, a partire dalle ore 21,15, presso il teatro Baretti di Mondovì saliranno sul palco, come da tradizione, i Trelilu, formazione che da dieci anni è al fianco della Famiglia Cavarero nel ricordo della piccola Giorgia. In questa speciale occasione, proprio per festeggiare il traguardo, verranno accompagnati dal Mago Alexander: uno strano ed inedito mix che unirà la magia della musica all'illusionismo. Per informazioni e prenotazioni Esedra Mondovì, tel. 0174 552192. Dal 18 febbraio prevendite a Mondovì presso Mondo Food (Piazza della Repubblica, 5) e Sporting abbigliamento (Corso Statuto, 41). Affinchè lo sguardo di Giorgia continui ad unire un'intera comunità... L’iniziativa 2016 è tuttora aperta: chiunque desideri contribuire a favore delle iniziative indicate può farlo con un versamento sul conto corrente della Banca Alpi Marittime – Credito Cooperativo Carrù – filiale di Mondovì Breo intestato a “Famija Monregaleisa – donazioni” - Causale: ”Un sorriso per Giorgia” Codice IBAN: IT 93W 08450 46480 000060130630 Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 12
ANNO 2014 - UN SORRISO PER GIORGIA CUNEO e MONDOVI’– sostegno all’associazione “Fiori DONAZIONI EFFETTUATE sulla Luna” per le attività di musicoterapia, ippoterapia, laboratori musicali, progetto siblings, ANNO 2007 - UN ASILO PER GIORGIA supporto economico e psicologico alle famiglie con ECUADOR - Realizzazione Centro Educativo “Giorgia bambini disabili. Cavarero” nella comunità di Illagua Chico. 10.000 Euro 11.100 Euro MONDOVI’- Scuole primarie e d’infanzia di Mondovì - Acquisto di materiali informatici, strumenti musicali, ANNO 2008 - UN SORRISO PER GIORGIA attrezzatura per scuola d’infanzia, hardware e MONDOVI’ - Realizzazione spazio gioco reparto di software specifico per sostegno didattico a favore di pediatria Nuovo Ospedale. bambini con diversi gradi di disabilità. 13.300 Euro 11.050 Euro TOTALE ANNO 2014: 21.050 Euro ANNO 2009 - UN SORRISO PER GIORGIA BRASILE - Realizzazione Pousada “Giorgia Cavarero” a ANNO 2015 - UN SORRISO PER GIORGIA Fortaleza. CEVA e MONDOVI’- in collaborazione con i reparti di 11.900 Euro Medicina dell’ospedale di Ceva e Oncologia di Mondovì: acquisto di presidi medici (cateteri venosi) a ANNO 2010 - UN SORRISO PER GIORGIA favore dei pazienti sottoposti a terapie endovenose di MONDOVI’ - Realizzazione centro di musicoterapia lunga durata quali chemioterapia, nutrizione nel Nuovo Ospedale. parenterale, trasfusioni, idratazione, terapia 12.000 Euro antibiotica continuativa. 5.000 Euro ANNO 2011 - UN SORRISO PER GIORGIA MONDOVI’ - Croce Rossa Italiana, sezione di Mondovì MONDOVI’ - continuazione progetto di musicoterapia – allestimento nuovo ambulatorio a beneficio delle presso il reparto di pediatria del nuovo Ospedale persone con difficoltà economiche e disagio sociale. - realizzazione vetrofanie nella Sala di Musicoterapia Acquisto di attrezzatura e strumentazione a servizio del nuovo Ospedale di Mondovì con utilizzo di disegni dell’ambulatorio. gentilmente messi a disposizione dall’artista 5.000 Euro monregalese Cinzia Ghigliano. TOTALE ANNO 2015: 10.000 Euro 6.300 Euro GOVONE - parziale realizzazione sala artistica ANNO 2016 – UN SORRISO PER GIORGIA polivalente presso “La Collina degli Elfi”. LILT sezione di Mondovì – donazione di una nuova 5.000 Euro autovettura “FIAT Qubo Multijet” completamente TOTALE ANNO 2011: 11.300 Euro serigrafata con i disegni dei bambini delle scuole dell'infanzia che hanno partecipato al progetto. ANNO 2012 – UN SORRISO PER GIORGIA 9.250 Euro GOVONE– completamento sala artistica polivalente MONDOVI’ – Centro Diurno l’Alveare – acquisto di presso “La Collina degli Elfi” . materiali per attività ricreative e didattiche ed ausili 10.000 Euro per deambulazione destinati agli ospiti della struttura al fine di contribuire ad implementare le attività ANNO 2013 – UN SORRISO PER GIORGIA creative all’interno del Centro e facilitare la mobilità LILT sezione di Mondovì - donazione di una nuova delle persone con disabilità motoria. automobile “FIAT Grande Punto” serigrafata con i 2.000 Euro disegni dei bambini delle scuole dell'infanzia che TOTALE ANNO 2016: 11.250 Euro hanno partecipato al progetto comprensiva di tagliando ed assicurazione per un anno più forfait di TOTALE DEVOLUTO AI PROGETTI spese gestionali iniziali. dal 2007 al 2016 = 122.000 Euro 10.100 Euro Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 13
Trelilu e Mago Alexander in scena con “Lilusione” “Festeggeremo i nostri venticinque anni, se il Mago non ci farà sparire...” Proprio nell’anno del venticinquesimo compleanno artistico dei Trelilu, da undici anni protagonisti di “Un Sorriso per Giorgia”, venerdì 3 marzo Magister Spiegazza, Bertu, Piero e Franco saliranno sul palcoscenico del teatro Baretti con uno spettacolo del tutto inedito ed esclusivo, “Lilusione”, con il rientro in scena del mitico Mago Alexander. Dieci giorni dopo, lunedì 13 marzo, al teatro Alfieri di Torino in programma i festeggiamenti ufficiali del primo quarto di secolo del Trelilu, cantori ufficiali della tradizione piemontese: «Vi aspettiamo! Festeggeremo il nostro anniversario, se il Mago non ci farà sparire!!!» Elio Degrandi, in arte Mago Alexander, nasce a Torino ed incontra la Magia all’età di dieci anni. Si dedica alla manipolazione, privilegiando in special modo quella con le monete. Nella primavera del 1973 partecipa al “Festival Internazionale della Magia di Saint Vincent”, che si svolge nel teatro del locale Casino. Si aggiudica il Gran Premio “Bustelli”. Prime interviste e prime foto sui giornali. Qualche mese dopo a Parigi, vince il primo premio nella categoria della manipolazione al Congresso mondiale della FISM (il campionato mondiale dei prestigiatori che si svolge ogni tre anni). Prima di allora nessun italiano si era aggiudicato un premio in quella categoria. E ancora fino ad ora, nessuno lo ha eguagliato. 3 Ottobre 1976: Alexander debutta su Raiuno, nella prima serie di. “Domenica in “. Ospite fisso di tutte le puntate, il suo successo è sbalorditivo. In quell’anno ottiene le copertine dei maggiori settimanali italiani. L’inizio di una lunga carriera che l’ha portato ininterrottamente nelle case degli italiani tra gli anni ’70, ’80 e ’90. Dal 2000 riduce gli impegni televisivi: «Dopo aver passato gran parte della mia vita a intrattenere il pubblico davanti a milioni di persone, dai grandi palcoscenici dei sabati sera di Rai Uno negli anni ‘80, ai più prestigiosi teatri a livello internazionale, oggi è giunto il momento per me di insegnare alcune delle mie tecniche più interessanti. Nei miei spettacoli ho sempre unito abili trucchi di illusionismo con tecniche reali basate su studi e ricerche scientifiche, in primis l’ipnosi: non ci sono trucchi quando mando in trance i miei soggetti. La mia l’ipnosi non è a scopo terapeutico, non serve a “curare” patologie o malattie, anche perchè questo non è l’obiettivo del mio lavoro. L’ipnosi può però indurre uno stato di benessere, proprio come quello dichiarato da tutti i volontari protagonisti negli spettacoli televisivi». Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 14
I Trelilu sono un gruppo nato nel 1992 (il secolo scorso) nelle Langhe, in provincia di Cuneo. Venticinque anni di vita con all'attivo più di mille concerti, 16 cd e 2 dvd. Suonano con lo stesso impegno in un teatro o in un cortile, al festival internazionale e alla sagra del panino imbottito, fondendo musica e cabaret. Fanno concerti di beneficenza, anche se, vendendo un carro armato, se ne farebbe tanta ma tanta di più. Se trovate uno di quei bar col dehors fuori potete vedere un gruppo di amici intorno al tavolo, sono loro: Maestro Spiegazza (Beccaria) - voce; Roberto ’Bertu’ Bella - chitarra e voce; Piero ’Peru’ Ponzo - clarinetto percussioni e voce; Francesco ’Franco’ Bertone - contrabbasso e voce. Il gruppo si propone di continuare la tradizione dei cantastorie: melodie originali, di vario genere ”popolare”, testi che miscelano comicità e riflessione, attualità e tradizione, uso della lingua piemontese e di un italiano maccheronico. Strumenti tradizionali affiancati ad altri autocostruiti usando materiali di recupero. I Trelilu hanno suonato con (in ordine sparso) Il Banco, Lucio Dalla, Giorgio Conte, Omar Pedrini, Fabio Treves, Banda Osiris e Gipo Farassino. Tra le partecipazioni più importanti ‘Clarinette Populaire’ (Glomel- Francia 2005), Festival ‘Piteros’ (Santander- Spagna 2009), Vignale Danza, Collisioni e Festival Le Gru. Già ospiti del ‘Salone del Libro’ e ‘Salone del Gusto’ nel 2004, “Festival Nazionale del Cabaret” Torino (2002) e presenza fissa ogni anno al Teatro Erba di Torino. Con l'album “El Cico Latino”, i Trelilu sono stati nominati tra i finalisti delle Targhe Tenco 2015, nella sezione 'dialetto'. Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 15
Il Cabaret regala sorrisi eo offre solidarietà Venerdì 24 febbraio i comici dello Zelig in scena al Dancing Christ Uniti dal linguaggio internazionale e multiculturale della risata, ecco che il Carlevè 'd Mondvì si presenta con una nuova iniziativa solidale: “Cabarettando per Mauro e Daniela”. Una coppia affiatata, carrucese lei torinese lui, unita non solo dall'amore ma anche dalla passione per il cabaret. Scomparsi entrambi tra il 2013 ed il 2014, dopo esser stati uniti anche nella lunga malattia, Mauro Giorcelli e Daniela Bollati tornano insieme per la solidarietà. Dopo un primo appuntamento torinese, andato in scena nel marzo 2015, “Cabarettando” farà tappa al Carlevè per una serata che promette non solo solidarietà ma anche 'grasse' risate. Perché il cabaret? Mauro e Daniela, entrambi dipendenti del Comune di Torino, hanno fatto per anni del buon umore una vera e propria ragione di vita, non professionale ma 'passionale'. Mauro Giorcelli, giornalista, autore, storico del cabaret è stato definito da Bruno Gambarotta “il don Bosco del cabaret”, mentre per Antonio Ricci era “la Mamma Ebe del cabaret”. Con il suo Festival Nazionale del Cabaret, fondato nel 1992, ha lanciato tanti comici oggi famosi, come Max Pisu, Franco Neri, Beppe Braida, Annamaria Barbera, Claudio Lauretta, Ficarra & Picone, Luca & Paolo. Pioniere della tv privata in Piemonte, aveva fondato con Franco Cannavò il giornale satirico La Tampa. «Di Mauro e Daniela – dichiara Denise Pecchenino, figlia di Daniela - tutti conserviamo un ottimo ricordo, soprattutto lo spirito scherzoso e bonario con cui affrontavano le difficoltà della vita. Sono venuti a mancare troppo presto e nei cuori dei loro amici più cari è nata l’idea di ricordarli come avrebbero voluto loro: tante persone raccolte in un teatro o in un locale per ridere tutti insieme al cospetto dell’ironia che solo i cabarettisti riescono a tirar fuori sul palcoscenico. Per questo ho aderito con piacere all'invito della Famija Monregaleisa: quale migliore contesto del Carlevè per continuare a ricordarli!» L'inedita serata benefica andrà in scena venerdì 24 febbraio 2017, alle ore 21.00 presso il Dancing Christ di Mondovì: sul palcoscenico, introdotti e presentati da Margherita Fumero ed Enrico Beruschi, grandi comici italiani, un ricco panel con ospiti calibro di Max Pisu, noto ai più come “Tarcisio”, Claudio Batta, Capocenere “l'enigmista” di Zelig, Urbano Moffa, Ricky Bokor e Filippo Bessone, amico di Mauro e Daniela. Il ricavato della serata verrà devoluto in beneficenza al Fondo di Solidarietà per i Terremotati ed alla Croce Rossa di Mondovì per contribuire al finanziamento del servizio “Orecchio di Venere”, rivolto alle donne vittime di violenze domestiche. Per informazioni 347.7330590, prevendite a Mondovì (Cremeria dell'Antico Borgo, Piazza Maggiore n.18), Carrù (Pasticceria Caffetteria Durando Via Garibaldi n. 18) e Farigliano (Cremeria La Fontana Piazza Vittorio Emanuele n. 54). Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 16
Cabarettando per Mauro e Daniela I protagonisti Presentano la serata Margherita Fumero ed Enrico Beruschi Massimo Pisu, il mio nome d'arte è Max Pisu (Ok, non ho avuto molta fantasia). Ecco la mia biografia. Il grande pubblico televisivo ha imparato a conoscermi nei panni di Tarcisio, il mio fervente frequentatore di parrocchie e gite a Lourdes, un po'. "strano", ma, a conti fatti, assolutamente non descrivibile come un perdente che, con la sua ingenuità e la sua infantile cattiveria, (e rispondendo al telefono col suo Ciaaaaaoooo..!) ha fatto ridere le platee di tutta Italia. Così come Tarcisio è riuscito ad allontanarsi dall'oratorio per imbarcarsi nelle avventure più incredibili, ho cercato di dare sfogo alla mia poliedricità artistica, accantonando spesso, negli anni, il personaggio per calarmi nei panni di conduttore, cabarettista e attore. Ciò mi ha dato modo di esplorare, approfondire, svariate realtà legate a questa professione: locali di cabaret, radio, cinema, televisione di intrattenimento, fiction, sit-com, teatro, editoria. Cerco di portare in scena la mia comicità e la mia recitazione senza essere volgare, svariando dal romantico all'ingenuo, dal cinico al surreale. Claudio Batta è nato a Milano il 10 Agosto 1968. Il grande pubblico ha imparato a conoscerlo nel personaggio di Capocenere "l'enigmista" di Zelig e come protagonista della sit-com "Belli Dentro" ambientata in carcere, con il personaggio capo-cella Ciccio. Dal 2000 al 2006 prende parte a sei edizioni di "Zelig circus" in prima serata, partecipando a numerose speciali dirette televisive. Attualmente è impegnato nel tour teatrale col suo nuovo monologo "Da quando ho famiglia sono single" di Riccardo Piferi e Claudio Batta, regia Riccardo Piferi, debuttato nel Marzo 2015. Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 17
Urbano Moffa è monologhista e caratterista dalla grande energia e capacità interpretative. Il suo cabaret è accompagnato dalla chitarra di Fazio Armellini. Urbano Moffa, oltre ad essere un cabarettista affermato, è anche attore di teatro. Ha partecipato a numerosi festival nazionali di cabaret e a trasmissioni televisive come "La sai l'ultima?" su Canale 5, "Scherzi a parte" sempre su Canale 5, "Bulldozer" su Rai 2, "Caffè Teatro Cabaret" su Rai2 e ha fatto parte del Laboratorio Zelig. Riky Bokor nasce artisticamente nel lontano 1990 in coppia, successivamente opta per la carriera da solista per meglio spaziare nelle argomentazioni e sperimentazioni che più lo attraggono: lo studio e la conseguente dissacrazione delle abitudini degli italiani con le loro convinzioni, usanze e manie. Ama il dialogo con il suo pubblico che cerca spesso durante lo spettacolo rendendolo in qualche modo partecipe e attivo nello svolgimento dello stesso fino a modificarne, in alcune occasioni, anche la struttura. Filippo Bessone è nato a Carrù dove vive tuttora. Autore di tutte le storie musicate dei Trelilu fino al 2012 data che ha segnato il termine della sua partecipazione come cantante e frontman del gruppo. Autore della parte letteraria e cantante del trio Para-Guai vincitori del festival Gaber nel 2005. Oggi un nuovo progetto teatrale in lingua italiana dal titolo “L’Ora Canonica”, dove sarà protagonista nella veste di un prete laico, che oltre a declamare parabole, “Quelle che troverete in questo libro”, canterà storie musicate e canzoni originali. Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 18
“Carlevé ’d Mondvì” 2017 Torna lo “Zecchino Moro” sostenuto dalla “Banca Alpi Marittime in collaborazione con “Giuggia Costruzioni”e “Edilvetta” È diventata tradizione per il “Carlevè ’d Mondvì”, annoverare fra i suoi principali sponsor la “Banca Alpi Marittime” di Carrù, che, per il settimo anno, anche nell’edizione 2017 continua sostenerlo. Il “Carlevè” è infatti una delle manifestazioni più sentite della Città, che ogni anno richiama e coinvolge migliaia di persone sia nelle due sfilate di carri e di gruppi mascherati, come in momenti di incontro del Moro e della sua Corte con i bambini delle Scuole, con le Associazioni e con gli ospiti di parecchie Case di riposo. In particolare la Bcc di Carrù ha scelto di seguire - sin dalla prima edizione - lo “Zecchino Moro”, la manifestazione canora del “Carlevè” cui partecipano centinaia di ragazzi delle scuole primarie cittadine, che per due serate, al cine-teatro “Baretti” di Mondovì, sono protagonisti, interpretando canzoni e musiche in dialetto. Anche questa edizione la manifestazione è sostenuta da altri sponsor importanti: “Edilvetta” e “Giuggia Costruzioni” di Villanova Mondovì. Due gli appuntamenti dello Zecchino Moro, nelle serate di lunedì 20 e martedì 21 febbraio, con la partecipazione dei ragazzi delle Scuole Primarie cittadine, del 1° e 2° Circolo: in tutto oltre 270 ragazzi, divisi in dieci di cori che si esibiranno interpretando una serie di brani. Nel ruolo di “insegnante” e docente di canzoni della tradizione è sempre Roby Bella, dei “Trelilu”, che ha iniziato il lungo cammino per preparare i cantanti in erba, sin dall’inizio del corrente Anno scolastico. «La preparazione dei giovanissimi cantanti - racconta Roby Bella - inizia sin da ottobre. Sul palco, anche in questa edizione, saliranno dieci cori in rappresentanza delle classi terze, quarte e quinte della Scuola Primaria degli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Mondovì (Trigari, Carassone, Piazza, Breolungi, Ferrone, Borgo Aragno, Pianfei) guidati dalle due dirigenti scolastiche, Elena Sardo e Vilma Peirone. Ogni classe presenterà tre brani: uno della tradizione del “Carlevè”, uno del dialetto piemontese ed uno dello Zecchino d’Oro. Il coro al completo canterà poi i brani,: Fratelli d’Italia, il Carlevè ‘d Mondvì, Famija Monregaleisa. A questi se ne aggiungono altri: “Buon viaggio”, “L'estate di John Wayne”, e “Hit the road Jack” - in italiano e in inglese - che parlano di turismo sostenibile, visto che il 2017 è l’anno dedicato dall’Unesco. “Buon viaggio” è un viaggio nel presente, mentre “L'estate di John Wayne” è nel passato. È piaciuto tanto ai ragazzi ed essendo un brano “amarcord” non mancherà di stuzzicare la memoria anche ai genitori». Quindi aggiunge: «Sono trascorsi sette anni dalla “prima edizione” e per me è sempre un momento emozionante. E quando si arriva al debutto… mi godo lo spettacolo. Parlando di viaggi è bello il percorso. Vedere il coro che si trasforma nel tempo, con una crescita tecnica continua sino a diventare quasi una voce sola. Un vero “lavoro” di squadra dove, tutti insieme ci si prodiga per avere il risultato migliore». Carlo Ramondetti, Direttore Generale della Bam: «La Banca Alpi Marittime, sponsorizzando il “Carlevè ’d Mondvì” ed in particolare lo “Zecchino Moro” si è posta come obiettivo di far riscoprire ai bambini le antiche tradizioni, partecipando sin da piccoli alla vita della città. La nostra presenza, accanto alla “Famija Monregaleisa” si manifesterà anche col dono, a tutti i cantanti in erba che si esibiranno al Baretti, della maglietta con il logo della manifestazione, della Banca Alpi Marittime e degli altri “sponsor”. Nel rispetto di quello spirito che ha sempre animato la nostra Bcc: essere presente non solo nel sostegno economico a famiglie ed imprese in ogni momento del loro cammino, ma permettere lo svolgimento di manifestazioni che fanno parte della vita e delle loro realtà cittadine». Aggiunge Gianni Cappa, Presidente della Banca Alpi Marittime: «Il “Carlevè ’d Mondvì” non è solo una manifestazione folkloristica, ma ha profonde radici culturali, essendo fra i più importanti del Piemonte. La scelta poi dello spettacolo dello “Zecchino Moro”, dove i protagonisti sono i bambini, che riscoprono canzoni anche in lingua piemontese, permette di non farne perdere la memoria. È questa la motivazione fatta propria dal Consiglio di amministrazione della Bam che ha sostenuto da subito un’idea dell’allora presidente del “Carlevè”, Enzo Garelli, con la realizzazione di uno spettacolo, diventato dopo sette anni sempre più partecipato e seguito». Raffaele Sasso - Addetto Stampa Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo Carrù ufficiostampa@bancaalpimarittime.it – comunicazione@bancaalpimarittime.it Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017 19
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