29 1 Conferenza stampa di presentazione sabato, 4 febbraio 2017 - Città di Mondovì - Comune di Mondoví

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Città di Mondovì

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                                  Conferenza stampa di presentazione
                                       sabato, 4 febbraio 2017

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                               1
29 1 Conferenza stampa di presentazione sabato, 4 febbraio 2017 - Città di Mondovì - Comune di Mondoví
CARLEVÉ ‘D MONDVÌ 2017
         La Corte del Moro

Moro                             Carlo Comino

Béla Monregaleisa                Marzia Petrolini

Imperatore                       Mattia Germone

Principessa Adelasia             Anna Regis

Aleramo                          Jacopo Barbera

Pietro                           Matteo Gazzola

Cantastorie                      Jessica Franceschinis

Karim                            Paolo Costamagna

Conte Ailulfo                    Enrico Natta

Damigelle                       Marzia Arena, Noemi Bertaina, Miriam Bottero, Beatrice (Bissi) Bruno,
                                Mary Caramello, Eleonora Costamagna, Veronica Colombero, Paola
                                Dadone, Melania Yaya Dho, Enrica Garello

Armigeri                        Leonardo Degrandis, Ivano Serra, Marco Vaschetto, Federico Robaldo

Menestrelli                     Giuseppe Bessone (tromba), Gianfranco Costamagna (tromba), Igor
                                Dadone (fisarmonica), Gianluca Dho (basso), Giorgio Giubergia (batteria),
                                Simone Marchesani (voce), Luca Olivero (clarinetto), Andrea Toscano
                                (fisarmonica), Marcello Turco (chitarra basso e fisarmonica)

Menestrella                     Ombretta Marabotto (piatti)

    La Famija Monregaleisa

Presidente e tesoriere: Enrico Natta
Vice presidente: Giorgio Colombo
Segretario: Milena Dellaferrero

Boeti Pasquale, Carlo Comino, Paolo Costamagna , Mattia Germone, Renato Sciolla

Segreteria
Esedra Mondovì (tel. 0174 552192)

Ufficio stampa
Paolo Cornero (stampa@carnevaledimondovi.it - 339.4331947)

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Carlevè ‘d Mondvì 2017
Tutto è pronto: torna, anche quest’anno, la magia del Carnevale.

E Mondovì afferma ancora una volta la sua tradizione, sotto la guida del Moro e della sua “Bèla”.

Un evento che regala momenti di festa, per allontanare il grigiore dell’inverno, le ansie, le
preoccupazioni, e guardare con rinnovato entusiasmo e speranze alla bella stagione ed al prossimo
futuro.

E mai come oggi, in cui la situazione che viviamo è avara di momenti di spensieratezza, si sente il
bisogno di un’occasione in cui l’allegria e il divertimento prendano il sopravvento sulla routine
quotidiana.

Tante le iniziative da vivere con gioia con la propria famiglia e con i propri amici: il Moro, la Bela
Monregaleisa e tutta la Corte sono pronti come ogni anno a portare il sorriso non solo ai più piccoli
ma a tutti coloro che hanno bisogno della loro allegria.

Una tradizione che si rinnova anche quest’anno grazie alla fattiva collaborazione tra Comune, Famija
Monregaleisa, enti, associazioni e sponsor che operano sul territorio.

Per questo è doveroso un ringraziamento a chi lavora dietro le quinte per coordinare un difficile
impegno organizzativo.

A tutti, buon divertimento: viva il Carnevale!

       L’ASSESSORE                                                         IL SINDACO
        Guido Tealdi                                                     Stefano Viglione

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Enrico Natta, presidente della Famija Monregaleisa
E sono quattro... Dall’edizione 2014, infatti, il Carlevè ‘d Mondvì porta la firma del presidente Enrico Natta.
Dapprima curioso scopritrore ed attento osservatore di una macchina organizzativa ben avviata e ‘rodata’
grazie all’accurata gestione del predecessore, Enzo Garelli. Poi, la spinta innovatrice verso un Carnevale sempre
più al passo con i tempi ma indelebilmente legato al suo passato: dalla sfilata delle ex Bèle all’esordio della
cena dei Lombardi in Santo Stefano, dall’anticipazione della consegna delle chiavi sino ai corsi di ballo per il
Moro e la sua Corte, sempre più affiatata.
Piccole grandi rivoluzioni che bene si sono integrate in quelle che sono le aspettative di una Città che da
sempre celebra la sua maschera, il Moro, con due grandiose sfilate che rimangono al centro dei sacfirici
organizzativi della Famija Monregaleisa: vero e proprio fiore all’occhiello del Carlevè.
         «Quattro anni fa - afferma il presidente della Famija Monregaleisa, Enrico Natta - ero emozionatissimo,
quasi impaurito. Le aspettative di un’intero territorio pesavano sulle mie spalle, tanto da non farmi ben
godere appieno le emozioni del ‘mio’ primo Carlevè. A mente fredda, mi sono fermato a pensare e ragionare
su quanto vissuto in quelle tre settimane e tutt’ora trovo in quelle emozioni la ragione di continuare,
nonostante le quotidiane difficoltà e le forti pressioni. Il Carlevè è una macchina complessa, ma al suo
interno ci sono tantissimi volontari ed altrettante figure professionali in grado di rendere ogni edizione non
solo emozionante ma indimenticabile»
Il programma ha visto sempre piccole grandi innovazioni, cosa ci si deve aspettare quest’anno?
         «La vera novità dell’edizione 2017 del carnevale di Mondovì sarà lo spettacolo di ‘mapping’: una
proiezione 3D che andrà in scena tutte le sere, dalle 19,00 alle 23,00, dall’11 al 18 febbraio. Quinta dello
spettacolo saranno i palazzi storici di Corso Statuto, a fianco della fontana “La Goi d’esse a Mondvì”. Vi
invitiamo sin d’ora all’inaugurazione, fissata per sabato 11 febbraio alle ore 18,30 con il ‘mapping musicale’.
Ad aspettarvi ci saranno il Moro e la sua Corte per proporvi uno spettacolo del tutto inedito nel Monregalese
e non solo... Ne siamo certi: rimarrete a bocca aperta!»
Quindi tutti in Corso Statuto per un’intera settimana di spettacolo, una vetrina per l’intera Città di Mondovì,
illuminata per lanciare le grandiose sfilate di domenica 19 e domenica 26 febbraio:
         «Sì, proprio così - continua Natta - una vera e propria vetrina che metterà in mostra non solo i
personaggi del nostro rinomato carnevale ma anche i tesori della terra monregalese, in un gioco interattivo
tra realtà e finzione. Uno spettacolo che ci auguriamo possa portare a Mondovì numerosi spettatori,
incuriositi da una novità assoluta per il territorio. Il ‘mapping’ sarà una vera e propria rampa di lancio per le
sfilate, maestose come sempre, in scena nel tradizionale circuito di Mondovì Breo».
Quattro anni di Carlevè, quattro anni di emozioni, ricordi e... nuove amicizie:
         «Il mio ruolo di presidente è vissuto in ‘prima linea’. Da un paio d’anni vesto i panni del Conte Aliuffo
non solo perchè mi piace il carnevale, ma per vivere in prima persona gli eventi, conoscere meglio i valorosi
membri della Corte del Moro ed essere in qualche maniera appagato per i sacrifici organizzativi: invisibili ai
più ma sempre molto opprimenti. Bisogna vivere il Carlevè per poterlo capire. E’ proprio nei panni del Conte
Aliuffo che ho colto e sviluppato alcune nuove idee...»
Oltre al ‘mapping’ ci saranno altre anteprime?
         «Sorriso e solidarietà da anni si uniscono nel nostro carnevale: nel 2017 “Un sorriso per Giorgia”
raggiunge quota undici edizioni ed al suo fianco proporremo “Cabarettando per Mauro e Daniela”. Due
eventi distinti, uniti dal comune intento di ricordare col sorriso, facendo sì che il dolore si trasformi in
solidarietà, consegnando contributi a ben cinque realtà, tutte operanti sul territorio, che rivolgono l’operato
e le attenzioni ai bisognosi. Per questo voglio avviare i ringraziamenti proprio dalla famiglia Cavarero e
Denise Pecchenino. In secondo luogo i personaggi della Corte del Moro che dedicano tempo e risorse alla
comunità, regalando sorrisi troppo spesso sottovalutati. Il carnevale entra nelle scuole e nelle case di riposo,
diventa elemento sul quale si innestano innumerevoli iniziative. Un’intera Città che si ritrova non solo per le
maestose e incantevoli sfilate ma anche per condividere le emozioni di un coro di bambini: quello
“Zecchino... Moro” di cui andiamo pienamente fieri. Appuntamenti variegati che fanno del Carnevale di
Mondovì il fiore all’occhiello delle manifestazioni della nostra Provincia. In questi anni di generale difficoltà
economica siamo orgogliosi di poter confermare nella sua totalità il programma della scorsa edizione, grazie
all'indispensabile contributo del Comune di Mondovì, della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, della
Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo di Carrù, dei commercianti di Mondovì tramite l’associazione La
Funicolare, di Mondovicino e di tanti tanti sponsor privati che di fatto portano nelle casse della Famija
Monregaleisa buona parte dei fondi necessari per la realizzazione di una manifestazione così grandiosa. A
loro il mio più sincero ringraziamento, evviva il Carlevè!»

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                             4
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Carlo Giorgio Comino, il Moro
Ad appena trentatre anni, Carlo Giorgio Comino si appresta a vestire per il nono anno consecutivo i
panni del Moro, storica e tradizionale maschera della Città di Mondovì. Non solo statua ‘animata’ che
ogni dì incalza il ritmo dei monregalesi dall'alto della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, ma vera e propria
icona di un territorio che nel segno del Carlevè si unisce in una festa senza eccessivi campanilismi,
pronta ad invadere con i suoi colori le vie del centro storico di Breo per la gioia di adulti e bambini.
Nove edizioni significano secondo posto assoluto nell’albo d’oro, poco oltre la metà di Aurelio Cattò,
primatista con diciassette edizioni, ma ad un passo dalla doppia cifra...
         «Eh sì - attacca Comino -, Cattò rimane per me una vera e propria chimera. Diciotto edizioni
significano due decadi della propria vita dedicate interamente al carnevale, grandi emozioni ma anche
grande passione e dedizione. Io non voglio pormi obiettivi, di anno in anno valuto la possibilità che mi
viene offerta cercando di capire se il ruolo è compatibile con la mia attività lavorativa e la mia vita
privata. Detto a carnevale può far sorridere, ma l’appetito vien mangiando... spero dunque di potermi
permettere la maglia del “numero 10”, chissà...»
Lo scorso anno un’assoluta novità è entrata nei cuori e nella memoria dei bambini che hanno ricevuto
la visita della Corte del Moro, vuoi raccontarcela?
«Lo racconto volentieri perchè è stato forse l’elemento che ci ha regalato maggiori emozioni e
soddisfazioni. Parlo al plurale sapendo di interpretare il sentimento di tutta la Corte. Un nuovo
personaggio è entrato a far parte del gruppo, una cantastorie, che a suon di tamburello intona la
filastrocca del Moro. Un pezzo coinvolgente, di facile apprendimento ed altamente caratterizzante :
un racconto semplice della storia delle maschere. Non vedo l’ora di ritornare nelle scuole per
ascoltare i bambini che nel frattempo hanno avuto un anno di tempo per ‘studiare’ il brano: mi
auguro di poterlo raccontare accanto alle loro voci, un passaggio indelebile nella memoria
collettiva. Il Carlevè è soprattutto storia e tradizione, per questo ringrazio Lucia e Jessica per tutte le
volte che hanno intonato ed intoneranno la filastrocca, dando il ‘là’ a tutta la Corte».
Lo scorso anno ci hai parlato di un “Grande Fratello” con i personaggi della Corte, un intero mese
vissuto sotto i riflettori ed a stretto contatto con persone che si ritrovano di anno in anno, unite nel
carnevale. La sensazione rimane invariata?
         «Assolutamente sì - conferma Comino -, il carnevale riunisce ed unisce un gruppo di persone
che per undici mesi l’anno compie percorsi di vita differenti. Singoli individui che condividono una
passione viscerale: quest’anno siamo oltre trenta, anche se di rado tutti insieme, con un gruppo di
menestrelli numeroso come non mai, un vero e proprio complesso musicale in grado di animare in
ogniddove, supportato anche da altre figure in grado di fare animazione a 360°. Una Corte sempre
pronta a far festa con musica e balli ininterrotti. A loro, veri e propri professionisti del divertimento,
va il mio applauso: volontari che si mettono a disposizione della Città per poter tramandare una
tradizione secolare».
Da Savona a Busca sino alle vie di Mondovì. Quest’anno come non mai il Moro ha fatto visita ai
carnevali della Granda e della Liguria. Una maschera che esporta allegria e ‘monregalesità’:
         «L’idea di portare il nostro saluto ai carnevali ‘amici’ nasce proprio dall’intento di far
conoscere sempre più il nome di Mondovì, invitando le persone a quello che unanimemente viene
celebrato come il carnevale più importante della provincia di Cuneo, grazie ai suoi tremila sfilanti ed
un numero di spettatori che ha raggiunto anche le ventimila unità. Un evento di enorme portata che
può ancora avere margini di miglioramento. Amici monregalesi, invitate tutti i vostri amici a
Mondovì per le sfilate: non limitiamoci alla potenza della comunicazione web e cartecea, utilizziamo
anche il passaparola per dire quanto è bella la nostra Città dipinta con i colori del Carlevè!»

Ed ecco il proclama del Moro: «Tutti a Mondovì, il Carlevè più bello è proprio qui!»
Troppo banale? A carnevale ogni proclama vale...

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Marzia Petrolini, la Bèla Monregaleisa
   Un’intera vita trascorsa osservando la Città di Mondovì dall’alto, un balcone allo stesso tempo
   privilegiato e distaccato dalla realtà. La collina di Piazza è così, un osservatorio con il sapore di ‘alcova’:
   un angolo intimo e nascosto, tra i meravigliosi palazzi medievali del quartiere, in cui covare i propri
   sogni e maturare le proprie ambizioni.
   Marzia Petrolini ha ventisei anni, ha occhi sorridenti ed intraprendenza da vendere. Gli studi l’anno
   portata lontana da Mondovì, così come l’amore. Ma il suo cuore è sempre qui, sul Monte Regale. La
   famiglia, gli amici, i ricordi vissuti nelle aule delle scuole elementari, medie e della scuola musicale, tutti
   rigorosamente ‘in quota’. Poi il diploma al liceo linguistico e la volontà di seguire le orme materne,
   cercando di coronare il sogno di diventare insegnante. Nel mezzo opportunità lavorative che non si
   lascia sfuggire. Una vita intensa che quest’anno, e forse proprio solo quest’anno, le concede una
   minima tregua... Ed ecco l’annuncio, tanto inatteso quanto meraviglioso, ancor più indelebile perchè
   ‘portato’ da un’amica speciale:
           «Anna (Regis, ndr) ed io - commenta emozionata Marzia - siamo amiche da sempre. Insieme
   abbiamo affrontato e vissuto gli anni dell’adolescenza, unite dal percorso scolastico e dalle consuete
   ‘pazzie’, come i due carri di carnevale: dagli ‘egizi’ a ‘calciatori e veline’. Quando lei mi ha detto:
   “Enrico ti vuole parlare” ho immaginato quale potesse essere il contenuto. Credevo però in una
   proposta per diventare damigella, all’annuncio ho realizzato cosa stava realmente accadendo. Ho
   sempre visto la Bèla come un traguardo lontano da quello che sono io… Una meta, a volte sognata,
   ritenuta totalmente irraggiungibile. L’occasione è giunta proprio tra la fine degli esami universitari e
   la Laurea, lontana dai corsi e prima di nuovi risvolti lavorativi: al destino non si comanda, per questo
   ho accettato».
   Mamma Elena la prima confidente del segreto, a seguire la sorella Clelia e papà Lucio. Settimane di
   attesa trascorse tra ansia ed attesa, con in testa quel Moro che entrava nelle scuole della sua infanzia:
           «Ho da sempre in testa la canzone dal Carlevè ‘d Mondvì - confessa Marzia - sin da quando la
   Corte capitanata da Aurelio Cattò visitò la mia scuola dell’infanzia. Ricordi indelebili. Oggi sarò io ad
   entrare non solo nelle aule ma anche nei cuori di tanti bambini per portare gioia e felicità. In qualche
   modo sento di voler restituire le emozioni che ho ricevuto».
   Una Bèla con il ritmo nel sangue, la passione per la danza maturata sin dalla scuola materna sfociata
   prima nella ginnastica ritmica poi nel modern jazz. Pronta a lanciarsi nei balli e nei canti del Carlevè:
           «Da piccola ho sempre visto le sfilate. Due volte sono stata tra gli sfilanti. Credevo però che la
   mia parentesi carnascialesca fosse da ritenersi chiusa, ed invece... Quando Cinzia Ghigliano mi ha
   fatto vedere il bozzetto del vestito mi sono realmente emozionata: è esattemente come lo
   immaginavo, lei è stata bravissima a mettere su carta i miei pensieri».
   Marzia sarà una Bèla dai colori dell’aria e del mare, tonalità di blu e azzurro che si mescolano come
   onde impreziosite da una 'spuma' di perline bianche. Il tutto sormontato da un sorriso sincero e da
   occhi scintillanti, pieni di gioia.
           «Sono tante le persone che devo ringraziare per aver potuto gestire questa meteora scagliata
   in una vita regolare. Una quotidianità che per certi versi verrà stravolta da tre settimane di impegni
   tanti inattesi quanto emozionanti. Parto da Enrico ed Anna, i primi ad avermi immaginata Bèla.
   Proseguo con Cinzia, Tiziana e Mariarosa. Concludo con il mio compagno Matteo, la mia famiglia e i
   miei due soci che per alcune settimane faranno a meno della mia presenza. Ma soprattutto grazie
   alla Città di Mondovì ed alla sua storia, ai tanti sorrisi che incrocerò per strada, alle tante mani che
   mi saluteranno ed ai tanti bambini che cercheranno l’abbraccio della Bèla».

   Il Carlevè, come ogni anno, volerà via con il vento di primavera, ma il suo ricordo sarà per sempre...

Marzia Petrolini, nata a Savigliano il 28 maggio 1990, risiede a Mondovì, da sempre nel quartiere di Piazza.
Ha conseguito il diploma di Liceo scientifico linguistico "G. Vasco" e frequenta la Facoltà di Scienze della
Formazione Primaria presso l’Università di Torino. E’ titolare, con altri due soci, di White e Bodino, negozi di
accessori, scarpe, borse e abbigliamento con sede a Cuneo e Borgo San Dalmazzo.

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Mondovì e Bergamo unite dal Carlevè: il Moro incontra Arlecchino
           Il Monregalese unito in gemellaggio con la storica maschera orobica

La tradizione dei gemellaggi carnascialeschi continua: dopo aver ospitato nel 2016 il 'Papà del
Gnocco', tradizionale maschera veronese, il 2017 sarà l'anno di 'Arlecchino'! La Famija Monregaleisa,
infatti, stringerà un solido patto con il gruppo folkloristico Arlecchino che vanta oltre settant'anni di
incessante attività con innumerevoli partecipazioni in Italia e all'estero.
La Corte del Moro, dunque, incontrerà a Mondovì una delle maschere più rinomate della tradizione
italiana, un nome altisonante, una tradizione che non ha un’età ben precisa, perché lo riconosciamo
tanto nello sguardo divertito e curioso di un bimbo, quanto nella battuta sapida e arguta di un adulto
già attempato. Con una certa disinvoltura attraversa anche la storia e gli ambienti sociali più diversi:
nasce sulle piazze, ma non diserta salotti, teatri e regge; dialoga, interroga, stupisce e si racconta, ma
più che altro svela un mondo in cui ancora si può sognare: lui, che viene dalla fame e sempre si
affanna per sopravvivere.

        «Arlecchino è un po’ tutto questo e altro ancora – racconta Giampaolo Locatelli, presidente
del gruppo folkloristico Arlecchino -, che nasce dal confronto diretto col pubblico continuamente
provocato dai suoi lazzi. Certo non è mai prevedibile e qualche volta è anche un po’ scomodo,
soprattutto quando denuncia vizi e difetti che rispecchiano da vicino la nostra identità. Bisogna pur
ammettere che non sempre siamo all’altezza di capire il sottile compiacimento di un’autoironia che
governa sulle scene, anche quando la vita mette a dura prova la nostra resistenza. Siamo allora
tentati di disconoscerlo questo Arlecchino, ma lui, quasi ad ulteriore sfida, non esita a dirsi
bergamasco. Oggi siamo in grado di affermare le sue radici, grazie al ricercatore Locatelli Eliseo ed
al suo libro “ARLECCHINO CHE PARLA BERGAMASCO”. Ed è con onore che porteremo anche a
Mondovì, in omaggio al Moro ed alla sua Corte, la storia della nostra maschera, fieri di tramandare
l’origine Bergamasca di Arlecchino».
Dall'affascinante figura di Ester, celebrata nel 2013, cardine della festa ebraica del Purim, al genovese
Capitan Spaventa (2014), sino ad Al Dsèvod, maschera ufficiale della Città di Parma, e al veronese
Papà del Gnocco: a Mondovì si incontrano i carnevali più rinomati della tradizione italiana ed
internazionale.
        «Il gemellaggio carnascialesco - dichiara Enrico Natta, presidente della Famija Monregaleisa -
vuole omaggiare la tradizione secolare del nostro 'Moro' inserendola in un circuito di carattere
nazionale, portando il nome della Città di Mondovì ben al di là dei confini orografici. La festa del
Carnevale intesa come unione tra diverse culture della nostra variegata penisola».

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ARLECCHINO
       Arlecchino è una figura riconducibile direttamente allo “zanni” (buffone), personaggio
rappresentativo di un preciso ceto sociale e geografico, che, per esigenze di sopravvivenza nella
Venezia del 1500, ha dato origine a quella forma di spettacolo denominata “Commedia dell’Arte”.
L'origine del nome, invece, pare derivare addirittura da leggende nordeuropee, note fin dal sec XI. Per
esigenze di scena, nasce come attore di spalla, ingenuo e sciocco, ma sempre pronto allo scherzo e
immediato nel commento e nella risposta, a volte anche dirompente e provocatore ma, come tutti gli
“zanni”, sempre proverbialmente affamato. Già nella metà del quidicesimo secolo lo si trova in alcune
commedie rappresentate in Francia e, in seguito, anche in Spagna. In Italia consoliderà la sua
notorietà, verso la fine del 1700 grazie anche al commediografo Carlo Goldoni. Arlecchino, divenuto
così protagonista, è una delle maschere più conosciute al mondo, un’icona che entra facilmente
nell’immaginario di grandi e piccini. Il merito va anche gli interpreti che l'hanno rappresentato sin
dagli esordi e che, nella tradizione dello spettacolo di piazza, si è evoluto nel suo genere teatrale. Le
sue caratteristiche principali sono: il vestito con stoffa di diversi colori, la tipica maschera e l'
immancabile “batocio”, il bastone che tiene sempre infilato nella cintura. Si è appurato inoltre che i
primi attori ad impersonare Arlecchino fossero di origine bergamasca, o presunta tale, proprio per la
loro particolare gestualità e, soprattutto, per la parlata dialettale tipica dello “zanni” (variazione del
nome Giovanni). Lo “zanni” ha il suo centro geografico di origine nel paese di San Giovanni Bianco -in
val Brembana- ma la sua notorietà è dovuta a Venezia, per la cospicua migrazione dell'epoca da parte
di valligiani in cerca di lavoro. A parziale testimonianza, in una sua frazione, Oneta, si trova ancora
una casa con caratteristiche riconducibili al periodo storico della “dominazione veneta”. L'edificio,
totalmente restaurato, contiene al suo interno affreschi originali con le ambientazioni e testimonianze
riferite alla “Commedia dell'Arte”; per questo motivo viene - per tradizione - definito: la casa di
Arlecchino”.

                           GEMELLAGGI DEGLI ULTIMI 10 ANNI
    EDIZIONE                             MASCHERA                               PROVENIENZA
      2006                                Pulcinella                                Napoli
      2007                                Pantalone                                Venezia
      2008                                Brighella                               Bergamo
      2009                               Colombina                                 Venezia
      2010                          Meneghino e Cecca                               Milano
      2011                         Burlamacco e Ondina                            Viareggio
      2012                               Stenterello                               Firenze
      2013                              Regina Ester                      Purim - Carnevale ebraico
      2014                           Capitan Spaventa                              Genova
      2015                                Al Dsèvod                                 Parma
      2016                            Papà del gnocco                              Verona

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                     8
29 1 Conferenza stampa di presentazione sabato, 4 febbraio 2017 - Città di Mondovì - Comune di Mondoví
Le maestose sfilate: domenica 19 e domenica 26 febbraio 2017

Carnevale, lo abbiamo visto, è... tante cose. Ma il cuore vero e proprio della manifestazione, l’evento
più atteso e seguito, è rappresentato dalle due sfilate che - come da tradizione - si terranno sul
circuito di Breo in due distinte domeniche: il 19 febbraio ed il 26 febbraio 2017, con inizio alle ore
14,30.

Il percorso è il seguente:
    - Partenza: Corso Statuto, davanti a Piazzetta Levi
    - Percorso carri allegorici e gruppi mascherati: Corso Statuto, ponte Cavalieri d’Italia, via f.lli
   Durando, via Baretti, via Malfatti, ponte della Madonnina, corso Statuto (due passaggi davanti al palco)
    - Palco e passerella: corso Statuto, salvagente pedonale di fronte al bar Aragno
    - Arrivo: corso Statuto, dinnanzi al palco

        «Nove grandi carri allegorici, ognuno dei quali rappresenta una vera e propria opera d’arte -
evidenzia il presidente della Famija Monregaleisa, Enrico Natta -, più undici gruppi mascherati vivaci e
colorati. Ancora una volta, le sfilate del Carnevale di Mondovì saranno ricche e sapranno stupire ed
entusiasmare».
        Ed ancora una volta lo faranno in totale sicurezza, grazie alle caratteristiche del circuito che
rispetta pienamente le normative di sicurezza specifiche per le sfilate. Come avviene da tempo, grazie
al lavoro della Famija Monregaleisa - coordinata, in questo particolare aspetto, dall'opera del suo
vice-presidente Giorgio Colombo - a Mondovì ci si diverte... sicuri!
        Ne sia prova la presenza di tanti carri, provenienti da tutta la provincia di Cuneo e dalla cintura
Torinese. Un totale di circa 3mila sfilanti, una cifra record che eguaglia il prestigioso traguardo
tagliato proprio nell’edizione 2016. Una vera e propria ‘marea colorata’ che si riunirà ai piedi del
palco di Corso Statuto per assistere alla cerimonia di premiazione: i vincitori delle categorie carri e
gruppi verranno infatti proclamati al termine della seconda sfilata, quella di domenica 26 febbraio,
nuovamente alla Cà del Moro.
        In caso di maltempo una delle due sfilate e la premiazione saranno rinviate a domenica 5
marzo. I volantini con l’elenco dei partecipanti ed il percorso effettuato saranno distribuiti,durante le
sfilate, dalle damigelle della Corte del Moro, accompagnate dalle note della banda musicale di
Mondovì e dei Menestrelli.

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                      9
29 1 Conferenza stampa di presentazione sabato, 4 febbraio 2017 - Città di Mondovì - Comune di Mondoví
I carri partecipanti

CARRO DEL MORO

CANDIOLO
     Tra la tristezza e la magia dominerà la follia
CARAGLIO - FRAZIONE PASCHERE
     Paschere sulla cresta dell'onda
FOSSANO - BORGO ROMANISIO
     Un carnevale di super Puffi
MARGARITA - FRAZIONE FERRIERA
     Quando la realtà annoia, la fantasia vive!
RACCONIGI
     La crisi avanza
ROLETTO
     Doctor mat
PEVERAGNO
     Giullar sognando…
SCALENGHE
     Acrobazie bestiali

                                          I gruppi mascherati
MONDOVI' - CANTINE BONAPARTE
     "Capitan Harlock" sbarca a Mondovì
MONDOVI' - PARROCCHIA CUORE IMMACOLATO DI MARIA
     Urti…..CANTI in allegria!
MONDOVI' - SCUOLA DI DANZA LA TERNA
     La salute vien danzando
MONDOVI' BORGO FERRONE
     Pingu, Pingi, Pongi - immigrazione antartica
BEINETTE
     Mucche pazze allo sbaraglio
MONDOVI' FRAZIONI
     Vita da pecora: meglio due domeniche da pecora che 100 da leoni
MONDOVI' SANT'ANNA
     Fidel nastro
S.QUINTINO VILLERO DI BASTIA MONDOVI'
     Kung fu panda, col Villero e la sua banda
PROLOCO PIANFEI
     I gondolieri del lago di Pianfei
ROCCAFORTE MONDOVI'
     A carnevale ogni meta vale
VALLE TANARO (DA NUCETTO A ORMEA)
     Gli indigeni della Val Tanaro

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                    10
Conferenza
   Conferenza stampa di presentazione delstampa di presentazione del
   Carlevè  ‘d  Mondvì  2017                      Carlevè ‘d Mondvì 2017

   Sabato 4 febbraio, Mondovì                 Sabato 4 febbraio, Mondovì

La promozione dello sviluppo locale, attraverso la valorizzazione turistica delle risorse culturali e
naturali presenti nei nostri territori, è una delle priorità che la Fondazione CRC si è data, nella
    La promozione dello sviluppo locale, attraverso la valorizzazione turistica delle risorse culturali e
convinzione che rappresenti una chiave di volta per il futuro delle giovani generazioni e una risposta
    naturali presenti nei nostri territori, è una delle priorità che la Fondazione CRC si è data, nella
efficace e concreta per il rilancio socio-economico provinciale.
    convinzione che rappresenti una chiave di volta per il futuro delle giovani generazioni e una
Il Carlevè ’d Mondvì è un evento di grande tradizione per la storia cittadina e un’occasione davvero
    risposta efficace e concreta per il rilancio socio-economico provinciale.
importante per far conoscere il territorio monregalese a un pubblico vasto. Per questo motivo la
    Il Carlevè   ’d   Mondvì è un evento di grande tradizione   per   la   storia   cittadina   e   un’occasione  
Fondazione CRC ha inserito questo appuntamento tra le Manifestazioni rilevanti: l’importante
    davvero importante per far conoscere il territorio monregalese a un pubblico vasto. Per questo
contributo economico garantito per il 2017, 2018 e 2019 permette di guardare alle future edizioni
    motivo la Fondazione CRC ha inserito questo appuntamento tra le Manifestazioni rilevanti:
con maggiore serenità e di concentrare le energie degli organizzatori sulla programmazione,
    l’importante  contributo economico garantito per il 2017, 2018 e 2019 permette di guardare alle
sull’innovazione e sul continuo miglioramento di questo appuntamento imperdibile per il nostro
    future edizioni con maggiore serenità e di concentrare le energie degli organizzatori sulla
territorio.
    programmazione,   sull’innovazione   e   sul   continuo   miglioramento   di   questo   appuntamento  

La imperdibile
    Fondazioneper
               CRCil nostro territorio.
                     è un ente  non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e
di promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti
pubblici e privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con
   La Fondazione CRC è un ente non profit, privato e autonomo, che persegue scopi di utilità sociale e di
soggetti del territorio, nei settori dello sviluppo locale e dell’innovazione, dell’arte e della cultura,
   promozione dello sviluppo economico, attraverso erogazioni di contributi a favore di soggetti pubblici e
del welfare, dell’educazione, della salute pubblica e dell’attività sportiva. La Fondazione opera in
   privati non profit e attraverso progetti promossi direttamente, in partenariato con soggetti del territorio, nei
provincia di Cuneo, prevalentemente nelle zone di tradizionale operatività relative alle aree
   settori  dello  sviluppo  locale  e  dell’innovazione,  dell’arte  e  della  cultura,  del  welfare,  dell’educazione,  della  
dell’Albese, del Cuneese e del Monregalese.
   salute  pubblica  e  dell’attività  sportiva.  La  Fondazione opera in provincia di Cuneo, prevalentemente nelle
La Fondazione CRC festeggia nel 2017 i 25 anni di vita: dalla sua nascita ad oggi ha erogato sul
   zone  di  tradizionale  operatività  relative  alle  aree  dell’Albese,  del  Cuneese  e  del  Monregalese.
territorio 500 milioni di euro di contributi.
   La Fondazione CRC festeggia nel 2017 i 25 anni di vita: dalla sua nascita ad oggi ha erogato sul territorio
   500 milioni di euro di contributi.
Fondazione CRC è anche su

   Fondazione CRC è anche su

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                                                  11
“Un sorriso per Giorgia”: lo sguardo che unisce un’intera comunità
                     Venerdì 3 marzo in scena i Trelilu ed il Mago Alexander
Una tradizione nata undici anni or sono per volere di Stefania e Silvio Cavarero, sempre al fianco dei
Trelilu, in ricordo della piccola Giorgia. Nel gennaio 2005, proprio dopo aver incontrato il Moro e la
sua Corte, un malore improvviso negò alla piccola Giorgia, di appena quattro anni, la possibilità di
rivedersi ritratta in uno scatto sulle ginocchia della damigella. Un dolore entrato nel cuore dei
monregalesi trasformatosi poi in qualcosa di diverso.
Dal 2007, infatti, il Carlevè ‘d Mondvì prevede nel suo programma un momento di riflessione,
un’iniziativa con finalità benefiche di grande valenza sociale ed umanitaria che si rinnova ogni anno
garantendo il sostegno a tanti bambini sia in Italia che all’estero. In questi anni sono stati raccolti
oltre 122mila Euro, donati a svariate realtà in ambito sociale. Per quanto riguarda il progetto 2017,
saranno ben tre le iniziative a cui verranno destinati i proventi dell'iniziativa:

- ad Autismo HELP Onlus per la donazione di supporti informatici da utilizzare come “Agenda
  visiva” a favore dei soggetti autistici con difficoltà di comunicazione verbale;
- al Centro Diurno “L'Alveare” di Mondovì per finanziare un'iniziativa di turismo solidale con il fine
  di consentire ai ragazzi che frequentano il Centro Diurno di trascorrere una giornata a contatto con
  gli animali al Parco Zoom di Cumiana (Torino);
- ad AIFA Onlus di Cuneo (Associazione Italiana Famiglie ADHD) per l'allestimento di una biblioteca
  ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) a sostegno delle famiglie dei bambini con disturbo di
  attenzione e iperattività.

       «Dieci anni di emozioni - dichiara Silvio Cavarero, padre di Giorgia - e la consapevolezza di
essere riusciti a mutare un evento che ha stravolto le nostre vite in un 'qualcosa' di incredibilmente
positivo per tutta la comunità in cui Giorgia continua a vivere. La cifra record di 122.000 Euro
raccolti in dieci edizioni parla da sola: tutto il Monregalese ricorda oggi il nome di nostra figlia
legandolo non solo al suo sorriso solare ma anche al 'bene' che è in grado di portare con sé».

Venerdì 3 marzo 2017, a partire dalle ore 21,15, presso il teatro Baretti di Mondovì saliranno sul
palco, come da tradizione, i Trelilu, formazione che da dieci anni è al fianco della Famiglia Cavarero
nel ricordo della piccola Giorgia. In questa speciale occasione, proprio per festeggiare il traguardo,
verranno accompagnati dal Mago Alexander: uno strano ed inedito mix che unirà la magia della
musica all'illusionismo. Per informazioni e prenotazioni Esedra Mondovì, tel. 0174 552192. Dal 18
febbraio prevendite a Mondovì presso Mondo Food (Piazza della Repubblica, 5) e Sporting
abbigliamento (Corso Statuto, 41).

                  Affinchè lo sguardo di Giorgia continui ad unire un'intera comunità...

L’iniziativa 2016 è tuttora aperta: chiunque desideri contribuire a favore delle iniziative indicate può farlo con un
versamento sul conto corrente della Banca Alpi Marittime – Credito Cooperativo Carrù – filiale di Mondovì Breo
                             intestato a “Famija Monregaleisa – donazioni” - Causale:
                   ”Un sorriso per Giorgia” Codice IBAN: IT 93W 08450 46480 000060130630

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                              12
ANNO 2014 - UN SORRISO PER GIORGIA
                                                         CUNEO e MONDOVI’– sostegno all’associazione “Fiori
           DONAZIONI EFFETTUATE
                                                         sulla Luna” per le attività di musicoterapia,
                                                         ippoterapia, laboratori musicali, progetto siblings,
ANNO 2007 - UN ASILO PER GIORGIA                         supporto economico e psicologico alle famiglie con
ECUADOR - Realizzazione Centro Educativo “Giorgia        bambini disabili.
Cavarero” nella comunità di Illagua Chico.                                                10.000 Euro
                                 11.100 Euro             MONDOVI’- Scuole primarie e d’infanzia di Mondovì -
                                                         Acquisto di materiali informatici, strumenti musicali,
ANNO 2008 - UN SORRISO PER GIORGIA                       attrezzatura per scuola d’infanzia,      hardware e
MONDOVI’ - Realizzazione spazio gioco reparto di         software specifico per sostegno didattico a favore di
pediatria Nuovo Ospedale.                                bambini con diversi gradi di disabilità.
                            13.300 Euro                                                   11.050 Euro
                                                                   TOTALE ANNO 2014: 21.050 Euro
ANNO 2009 - UN SORRISO PER GIORGIA
BRASILE - Realizzazione Pousada “Giorgia Cavarero” a     ANNO 2015 - UN SORRISO PER GIORGIA
Fortaleza.                                               CEVA e MONDOVI’- in collaborazione con i reparti di
                               11.900 Euro               Medicina dell’ospedale di Ceva e Oncologia di
                                                         Mondovì: acquisto di presidi medici (cateteri venosi) a
ANNO 2010 - UN SORRISO PER GIORGIA                       favore dei pazienti sottoposti a terapie endovenose di
MONDOVI’ - Realizzazione centro di musicoterapia         lunga durata quali chemioterapia, nutrizione
nel Nuovo Ospedale.                                      parenterale, trasfusioni, idratazione, terapia
                           12.000 Euro                   antibiotica continuativa.
                                                                                           5.000 Euro
ANNO 2011 - UN SORRISO PER GIORGIA                       MONDOVI’ - Croce Rossa Italiana, sezione di Mondovì
MONDOVI’ - continuazione progetto di musicoterapia       – allestimento nuovo ambulatorio a beneficio delle
presso il reparto di pediatria del nuovo Ospedale        persone con difficoltà economiche e disagio sociale.
- realizzazione vetrofanie nella Sala di Musicoterapia   Acquisto di attrezzatura e strumentazione a servizio
del nuovo Ospedale di Mondovì con utilizzo di disegni    dell’ambulatorio.
gentilmente messi a disposizione dall’artista                                              5.000 Euro
monregalese Cinzia Ghigliano.                                      TOTALE ANNO 2015: 10.000 Euro
                                   6.300 Euro
GOVONE - parziale realizzazione sala artistica           ANNO 2016 – UN SORRISO PER GIORGIA
polivalente presso “La Collina degli Elfi”.              LILT sezione di Mondovì – donazione di una nuova
                                    5.000 Euro           autovettura “FIAT Qubo Multijet” completamente
           TOTALE ANNO 2011: 11.300 Euro                 serigrafata con i disegni dei bambini delle scuole
                                                         dell'infanzia che hanno partecipato al progetto.
ANNO 2012 – UN SORRISO PER GIORGIA                                                            9.250 Euro
GOVONE– completamento sala artistica polivalente         MONDOVI’ – Centro Diurno l’Alveare – acquisto di
presso “La Collina degli Elfi” .                         materiali per attività ricreative e didattiche ed ausili
                                 10.000 Euro             per deambulazione destinati agli ospiti della struttura
                                                         al fine di contribuire ad implementare le attività
ANNO 2013 – UN SORRISO PER GIORGIA                       creative all’interno del Centro e facilitare la mobilità
LILT sezione di Mondovì - donazione di una nuova         delle persone con disabilità motoria.
automobile “FIAT Grande Punto” serigrafata con i                                             2.000 Euro
disegni dei bambini delle scuole dell'infanzia che                 TOTALE ANNO 2016: 11.250 Euro
hanno partecipato al progetto comprensiva di
tagliando ed assicurazione per un anno più forfait di          TOTALE DEVOLUTO AI PROGETTI
spese gestionali iniziali.
                                                               dal 2007 al 2016 = 122.000 Euro
                               10.100 Euro

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                           13
Trelilu e Mago Alexander in scena con “Lilusione”
 “Festeggeremo i nostri venticinque anni, se il Mago non ci farà sparire...”
Proprio nell’anno del venticinquesimo compleanno artistico dei Trelilu, da undici anni protagonisti di
“Un Sorriso per Giorgia”, venerdì 3 marzo Magister Spiegazza, Bertu, Piero e Franco saliranno sul
palcoscenico del teatro Baretti con uno spettacolo del tutto inedito ed esclusivo, “Lilusione”, con il
rientro in scena del mitico Mago Alexander. Dieci giorni dopo, lunedì 13 marzo, al teatro Alfieri di
Torino in programma i festeggiamenti ufficiali del primo quarto di secolo del Trelilu, cantori ufficiali
della tradizione piemontese: «Vi aspettiamo! Festeggeremo il nostro anniversario, se il Mago non ci
farà sparire!!!»

Elio Degrandi, in arte Mago Alexander,
nasce a Torino ed incontra la Magia all’età di
dieci anni. Si dedica alla manipolazione,
privilegiando in special modo quella con le
monete. Nella primavera del 1973 partecipa
al “Festival Internazionale della Magia di Saint
Vincent”, che si svolge nel teatro del locale
Casino. Si aggiudica il Gran Premio “Bustelli”.
Prime interviste e prime foto sui giornali.
Qualche mese dopo a Parigi, vince il primo
premio nella categoria della manipolazione al
Congresso mondiale della FISM (il campionato
mondiale dei prestigiatori che si svolge ogni
tre anni). Prima di allora nessun italiano si era
aggiudicato un premio in quella categoria. E
ancora fino ad ora, nessuno lo ha eguagliato.
3 Ottobre 1976: Alexander debutta su Raiuno, nella prima serie di. “Domenica in “. Ospite fisso di
tutte le puntate, il suo successo è sbalorditivo. In quell’anno ottiene le copertine dei maggiori
settimanali italiani. L’inizio di una lunga carriera che l’ha portato ininterrottamente nelle case degli
italiani tra gli anni ’70, ’80 e ’90. Dal 2000 riduce gli impegni televisivi: «Dopo aver passato gran
parte della mia vita a intrattenere il pubblico davanti a milioni di persone, dai grandi palcoscenici
dei sabati sera di Rai Uno negli anni ‘80, ai più prestigiosi teatri a livello internazionale, oggi è
giunto il momento per me di insegnare alcune delle mie tecniche più interessanti. Nei miei spettacoli
ho sempre unito abili trucchi di illusionismo con tecniche reali basate su studi e ricerche scientifiche,
in primis l’ipnosi: non ci sono trucchi quando mando in trance i miei soggetti. La mia l’ipnosi non è
a scopo terapeutico, non serve a “curare” patologie o malattie, anche perchè questo non è
l’obiettivo del mio lavoro. L’ipnosi può però indurre uno stato di benessere, proprio come quello
dichiarato da tutti i volontari protagonisti negli spettacoli televisivi».

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                   14
I Trelilu sono un gruppo nato nel 1992 (il secolo scorso) nelle Langhe, in provincia di Cuneo.
Venticinque anni di vita con all'attivo più di mille concerti, 16 cd e 2 dvd. Suonano con lo stesso
impegno in un teatro o in un cortile, al festival internazionale e alla sagra del panino imbottito,
fondendo musica e cabaret. Fanno concerti di beneficenza, anche se, vendendo un carro armato, se
ne farebbe tanta ma tanta di più.
Se trovate uno di quei bar col dehors fuori potete vedere un gruppo di amici intorno al tavolo, sono
loro: Maestro Spiegazza (Beccaria) - voce; Roberto ’Bertu’ Bella - chitarra e voce; Piero ’Peru’ Ponzo -
clarinetto percussioni e voce; Francesco ’Franco’ Bertone - contrabbasso e voce. Il gruppo si propone
di continuare la tradizione dei cantastorie: melodie originali, di vario genere ”popolare”, testi che
miscelano comicità e riflessione, attualità e tradizione, uso della lingua piemontese e di un italiano
maccheronico. Strumenti tradizionali affiancati ad altri autocostruiti usando materiali di recupero. I
Trelilu hanno suonato con (in ordine sparso) Il Banco, Lucio Dalla, Giorgio Conte, Omar Pedrini, Fabio
Treves, Banda Osiris e Gipo Farassino. Tra le partecipazioni più importanti ‘Clarinette
Populaire’ (Glomel- Francia 2005), Festival ‘Piteros’ (Santander- Spagna 2009), Vignale Danza,
Collisioni e Festival Le Gru. Già ospiti del ‘Salone del Libro’ e ‘Salone del Gusto’ nel 2004, “Festival
Nazionale del Cabaret” Torino (2002) e presenza fissa ogni anno al Teatro Erba di Torino. Con l'album
“El Cico Latino”, i Trelilu sono stati nominati tra i finalisti delle Targhe Tenco 2015, nella sezione
'dialetto'.

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                  15
Il Cabaret regala sorrisi eo offre solidarietà
       Venerdì 24 febbraio i comici dello Zelig in scena al Dancing Christ
Uniti dal linguaggio internazionale e multiculturale della risata, ecco che il Carlevè 'd Mondvì si
presenta con una nuova iniziativa solidale: “Cabarettando per Mauro e Daniela”. Una coppia
affiatata, carrucese lei torinese lui, unita non solo dall'amore ma anche dalla passione per il cabaret.
Scomparsi entrambi tra il 2013 ed il 2014, dopo esser stati uniti anche nella lunga malattia, Mauro
Giorcelli e Daniela Bollati tornano insieme per la solidarietà.
Dopo un primo appuntamento torinese, andato in scena nel marzo 2015, “Cabarettando” farà tappa
al Carlevè per una serata che promette non solo solidarietà ma anche 'grasse' risate. Perché il
cabaret? Mauro e Daniela, entrambi dipendenti del Comune di Torino, hanno fatto per anni del buon
umore una vera e propria ragione di vita, non professionale ma 'passionale'.
Mauro Giorcelli, giornalista, autore, storico del cabaret è stato definito da Bruno Gambarotta “il don
Bosco del cabaret”, mentre per Antonio Ricci era “la Mamma Ebe del cabaret”. Con il suo Festival
Nazionale del Cabaret, fondato nel 1992, ha lanciato tanti comici oggi famosi, come Max Pisu,
Franco Neri, Beppe Braida, Annamaria Barbera, Claudio Lauretta, Ficarra & Picone, Luca & Paolo.
Pioniere della tv privata in Piemonte, aveva fondato con Franco Cannavò il giornale satirico La Tampa.

                                                 «Di Mauro e Daniela – dichiara Denise Pecchenino, figlia
                                           di Daniela - tutti conserviamo un ottimo ricordo, soprattutto lo
                                           spirito scherzoso e bonario con cui affrontavano le difficoltà
                                           della vita. Sono venuti a mancare troppo presto e nei cuori dei
                                           loro amici più cari è nata l’idea di ricordarli come avrebbero
                                           voluto loro: tante persone raccolte in un teatro o in un locale
                                           per ridere tutti insieme al cospetto dell’ironia che solo i
                                           cabarettisti riescono a tirar fuori sul palcoscenico. Per questo
                                           ho aderito con piacere all'invito della Famija Monregaleisa:
                                           quale migliore contesto del Carlevè per continuare a
                                           ricordarli!»

                                           L'inedita serata benefica andrà in scena venerdì 24 febbraio
                                           2017, alle ore 21.00 presso il Dancing Christ di Mondovì: sul
                                           palcoscenico, introdotti e presentati da Margherita Fumero ed
                                           Enrico Beruschi, grandi comici italiani, un ricco panel con ospiti
                                           calibro di Max Pisu, noto ai più come “Tarcisio”, Claudio Batta,
                                           Capocenere “l'enigmista” di Zelig, Urbano Moffa, Ricky Bokor e
                                           Filippo Bessone, amico di Mauro e Daniela.

Il ricavato della serata verrà devoluto in beneficenza al Fondo di Solidarietà per i Terremotati ed
alla Croce Rossa di Mondovì per contribuire al finanziamento del servizio “Orecchio di Venere”,
rivolto alle donne vittime di violenze domestiche.

Per informazioni 347.7330590, prevendite a Mondovì (Cremeria dell'Antico Borgo, Piazza Maggiore
n.18), Carrù (Pasticceria Caffetteria Durando Via Garibaldi n. 18) e Farigliano (Cremeria La Fontana
Piazza Vittorio Emanuele n. 54).

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Cabarettando per Mauro e Daniela
                                                                     I protagonisti

                                                                Presentano la serata
                                                       Margherita Fumero ed Enrico Beruschi

Massimo Pisu, il mio nome d'arte è Max Pisu (Ok, non ho avuto
molta fantasia). Ecco la mia biografia. Il grande pubblico televisivo
ha imparato a conoscermi nei panni di Tarcisio, il mio fervente
frequentatore di parrocchie e gite a Lourdes, un po'. "strano", ma, a
conti fatti, assolutamente non descrivibile come un perdente che,
con la sua ingenuità e la sua infantile cattiveria, (e rispondendo al
telefono col suo Ciaaaaaoooo..!) ha fatto ridere le platee di tutta
Italia.
Così come Tarcisio è riuscito ad allontanarsi dall'oratorio per
imbarcarsi nelle avventure più incredibili, ho cercato di dare sfogo
alla mia poliedricità artistica, accantonando spesso, negli anni, il
personaggio per calarmi nei panni di conduttore, cabarettista e
attore. Ciò mi ha dato modo di esplorare, approfondire, svariate
realtà legate a questa professione: locali di cabaret, radio, cinema,
televisione di intrattenimento, fiction, sit-com, teatro, editoria. Cerco
di portare in scena la mia comicità e la mia recitazione senza essere
volgare, svariando dal romantico all'ingenuo, dal cinico al surreale.

                                                      Claudio Batta è nato a Milano il 10 Agosto 1968.

                                                      Il grande pubblico ha imparato a conoscerlo nel
                                                      personaggio di Capocenere "l'enigmista" di Zelig e
                                                      come protagonista della sit-com "Belli Dentro"
                                                      ambientata in carcere, con il personaggio capo-cella
                                                      Ciccio. Dal 2000 al 2006 prende parte a sei edizioni
                                                      di "Zelig circus" in prima serata, partecipando a
                                                      numerose speciali dirette televisive. Attualmente è
                                                      impegnato nel tour teatrale col suo nuovo monologo
                                                      "Da quando ho famiglia sono single" di Riccardo
                                                      Piferi e Claudio Batta, regia Riccardo Piferi,
                                                      debuttato nel Marzo 2015.

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Urbano Moffa è monologhista e caratterista dalla grande energia e
                                     capacità interpretative. Il suo cabaret è accompagnato dalla chitarra
                                     di Fazio Armellini. Urbano Moffa, oltre ad essere un cabarettista
                                     affermato, è anche attore di teatro. Ha partecipato a numerosi
                                     festival nazionali di cabaret e a trasmissioni televisive come "La sai
                                     l'ultima?" su Canale 5, "Scherzi a parte" sempre su Canale 5,
                                     "Bulldozer" su Rai 2, "Caffè Teatro Cabaret" su Rai2 e ha fatto parte
                                     del Laboratorio Zelig.

Riky Bokor nasce artisticamente nel lontano 1990 in coppia,
successivamente opta per la carriera da solista per meglio spaziare nelle
argomentazioni e sperimentazioni che più lo attraggono: lo studio e la
conseguente dissacrazione delle abitudini degli italiani con le loro
convinzioni, usanze e manie.
Ama il dialogo con il suo pubblico che cerca spesso durante lo spettacolo
rendendolo in qualche modo partecipe e attivo nello svolgimento dello
stesso fino a modificarne, in alcune occasioni, anche la struttura.

                                              Filippo Bessone è nato a Carrù dove vive tuttora. Autore di
                                              tutte le storie musicate dei Trelilu fino al 2012 data che ha
                                              segnato il termine della sua partecipazione come cantante e
                                              frontman del gruppo. Autore della parte letteraria e cantante
                                              del trio Para-Guai vincitori del festival Gaber nel 2005.
                                              Oggi un nuovo progetto teatrale in lingua italiana dal titolo
                                              “L’Ora Canonica”, dove sarà protagonista nella veste di un
                                              prete laico, che oltre a declamare parabole, “Quelle che
                                              troverete in questo libro”, canterà storie musicate e canzoni
                                              originali.

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“Carlevé ’d Mondvì” 2017
  Torna lo “Zecchino Moro” sostenuto dalla “Banca Alpi Marittime
      in collaborazione con “Giuggia Costruzioni”e “Edilvetta”
È diventata tradizione per il   “Carlevè ’d Mondvì”, annoverare fra i suoi principali sponsor la “Banca Alpi
Marittime”   di Carrù, che, per il settimo anno, anche nell’edizione 2017 continua sostenerlo. Il “Carlevè” è
infatti una delle manifestazioni più sentite della Città, che ogni anno richiama e coinvolge migliaia di persone
sia nelle due sfilate di carri e di gruppi mascherati, come in momenti di incontro del Moro e della sua Corte con
i bambini delle Scuole, con le Associazioni e con gli ospiti di parecchie Case di riposo. In particolare la Bcc di
Carrù ha scelto di seguire - sin dalla prima edizione - lo “Zecchino Moro”, la manifestazione canora del
“Carlevè” cui partecipano centinaia di ragazzi delle scuole primarie cittadine, che per due serate, al cine-teatro
“Baretti” di Mondovì, sono protagonisti, interpretando canzoni e musiche in dialetto. Anche questa edizione la
manifestazione è sostenuta da altri sponsor importanti: “Edilvetta” e “Giuggia Costruzioni” di Villanova
Mondovì.
Due gli appuntamenti dello Zecchino Moro, nelle serate di   lunedì 20 e martedì 21 febbraio, con la
partecipazione dei ragazzi delle Scuole Primarie cittadine, del 1° e 2° Circolo: in tutto oltre 270 ragazzi, divisi in
dieci di cori che si esibiranno interpretando una serie di brani. Nel ruolo di “insegnante” e docente di canzoni
della tradizione è sempre Roby Bella, dei “Trelilu”, che ha iniziato il lungo cammino per preparare i cantanti in
erba, sin dall’inizio del corrente Anno scolastico.
«La preparazione dei giovanissimi cantanti - racconta   Roby Bella - inizia sin da ottobre. Sul palco, anche in
questa edizione, saliranno dieci cori in rappresentanza delle classi terze, quarte e quinte della Scuola
Primaria degli Istituti Comprensivi 1 e 2 di Mondovì (Trigari, Carassone, Piazza, Breolungi, Ferrone, Borgo
Aragno, Pianfei) guidati dalle due dirigenti scolastiche, Elena Sardo e Vilma Peirone. Ogni classe presenterà
tre brani: uno della tradizione del “Carlevè”, uno del dialetto piemontese ed uno dello Zecchino d’Oro. Il coro
al completo canterà poi i brani,: Fratelli d’Italia, il Carlevè ‘d Mondvì, Famija Monregaleisa. A questi se ne
aggiungono altri: “Buon viaggio”, “L'estate di John Wayne”, e “Hit the road Jack” - in italiano e in inglese -
che parlano di turismo sostenibile, visto che il 2017 è l’anno dedicato dall’Unesco. “Buon viaggio” è un
viaggio nel presente, mentre “L'estate di John Wayne” è nel passato. È piaciuto tanto ai ragazzi ed essendo
un brano “amarcord” non mancherà di stuzzicare la memoria anche ai genitori».
Quindi aggiunge: «Sono trascorsi sette anni dalla “prima edizione” e per me è sempre un momento
emozionante. E quando si arriva al debutto… mi godo lo spettacolo. Parlando di viaggi è bello il percorso.
Vedere il coro che si trasforma nel tempo, con una crescita tecnica continua sino a diventare quasi una voce
sola. Un vero “lavoro” di squadra dove, tutti insieme ci si prodiga per avere il risultato migliore».
Carlo Ramondetti, Direttore Generale della Bam: «La Banca Alpi Marittime, sponsorizzando il  “Carlevè ’d
Mondvì”   ed in particolare lo “Zecchino Moro” si è posta come obiettivo di far riscoprire ai bambini le
antiche tradizioni, partecipando sin da piccoli alla vita della città. La nostra presenza, accanto alla “Famija
Monregaleisa” si manifesterà anche col dono, a tutti i cantanti in erba che si esibiranno al Baretti, della
maglietta con il logo della manifestazione, della   Banca Alpi Marittime  e degli altri “sponsor”. Nel rispetto
di quello spirito che ha sempre animato la nostra Bcc: essere presente non solo nel sostegno economico a
famiglie ed imprese in ogni momento del loro cammino, ma permettere lo svolgimento di manifestazioni che
fanno parte della vita e delle loro realtà cittadine».
Aggiunge Gianni Cappa,   Presidente della Banca Alpi Marittime: «Il “Carlevè ’d Mondvì” non è solo
una manifestazione folkloristica, ma ha profonde radici culturali, essendo fra i più importanti del Piemonte.
La scelta poi dello spettacolo dello “Zecchino Moro”, dove i protagonisti sono i bambini, che riscoprono
canzoni anche in lingua piemontese, permette di non farne perdere la memoria. È questa la motivazione
fatta propria dal Consiglio di amministrazione della Bam che ha sostenuto da subito un’idea dell’allora
presidente del “Carlevè”, Enzo Garelli, con la realizzazione di uno spettacolo, diventato dopo sette anni
sempre più partecipato e seguito».

Raffaele Sasso - Addetto Stampa Banca Alpi Marittime Credito Cooperativo Carrù
ufficiostampa@bancaalpimarittime.it – comunicazione@bancaalpimarittime.it

Carlevè ‘d Mondvì, dall’11 febbraio al 4 marzo 2017                                                                19
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