Unione della Romagna Faentina - lunedì, 16 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina
     lunedì, 16 marzo 2020
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Prime Pagine

 16/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                               4
 Prima pagina del 16/03/2020

 16/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                    5
 Prima pagina del 16/03/2020
 16/03/2020   Il Sole 24 Ore                                                                             6
 Prima pagina del 16/03/2020
 16/03/2020   Italia Oggi Sette                                                                          7
 Prima pagina del 16/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 16/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                                               8
 Due decessi, salgono a cento i contagiati
 16/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                               9
 L' appello: «Molte operazioni sono possibili anche da casa»
 16/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                              10
 «Abbiamo tempo, riscopriamo la tradizione»
 16/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                              12
 Resta nuota verso Tokyo «Il mio sogno a 5 cerchi»
 16/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                              14
 MotoE, il campione iridato brucia tutti nei test

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 16/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 10                                         16
 Primi due morti nel Forlivese, registrati ben 9 casi alla casa per anziani "Artusi"

 16/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                         18
 Nel Ravennate già 100 contagi e 2 morti Sono una ravennate e il primo faentino

 16/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                         20
 La Cassa ai clienti: oggi filiali aperte ma restate a casa
 16/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                         21
 Casola Valsenio , dopo le campanate tutti a cantare
 16/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                        SERGIO SERMASI   22
 I ritratti "romagnoli" di Giuseppe Mazzini

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 16/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                   24
 La Pa si ferma, stop alle scadenze
 16/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 7                                                    Beda Romano    25
 Banche, flessibilità e governi: l' Europa attacca in tre mosse
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16/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 7                                                                                         27
Più spesa pubblica per «eventi inusuali»

16/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 9                                      Nino Amadore, Dario Aquaro, Cristiano Dell' Oste   28
Tasse sospese, mercati chiusi e aiuti: si attiva la macchina dei Comuni

16/03/2020   Italia Oggi Sette Pagina 14                                                                                     30
P.a. con peso leggero negli Ets
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[ § 1 § ]

     lunedì 16 marzo 2020
                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            lunedì 16 marzo 2020
                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
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[ § 3 § ]

            lunedì 16 marzo 2020
                                                    Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

            lunedì 16 marzo 2020
                                                  Italia Oggi Sette

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
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[ § 1 5 5 5 8 5 0 2 § ]

                          lunedì 16 marzo 2020
                          Pagina 30

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Due decessi, salgono a cento i contagiati
                          Le vittime sono una ravennate di 68 anni e un faentino di 74 ricoverato a Forlì. Ventidue nuovi casi di cui nove legati
                          al cluster della palestra

                          Ci sono 22 nuovi casi di positività al coronavirus accertati in provincia di
                          Ravenna, 9 sono donne e 13 uomini. Di questi, nove sono ricoverati in
                          ospedale a Ravenna mentre gli altri tredici sono in isolamento domiciliare
                          poiché privi di sintomi o con sintomi molto lievi. Sale così a cento, in
                          totale, il numero dei contagiati dal virus. Da questi va purtroppo eliminato
                          il nome di una paziente di 68 anni, Elena Bonetti, di Ravenna, deceduta
                          ieri. Anche in questo caso si tratta di una persona con problemi di salute
                          pregressi. La donna era stata ricoverata circa una settimana fa nel
                          reparto di malattie infettive, poi il suo quadro clinico era peggiorato e
                          pochi giorni dopo era stata trasferita in terapia intensiva, dove ieri si è
                          spenta. È inoltre deceduto un 74enne di Faenza che si trovava ricoverato
                          al Morgagni Pierantoni di Forlì, sempre nel reparto di malattie infettive
                          con patologie pregresse. Dei nuovi casi di contagio a Ravenna, 9 sono
                          ricollegabili con la palestra ravennate già oggetto dell' indagine
                          epidemiologica dell' igiene pubblica che vedeva giù altre quattro persone
                          sotto osservazione. In totale sono quindi 13 i casi riconducibili al cluster della palestra, di cui due terzi erano
                          frequentatori della struttura e i restanti sono familiari o persone loro vicine: un totale di quattro o cinque famiglie
                          coinvolte. Tutti gli iscritti di quella palestra, fanno sapere dal Comune, sono stati contattati e informati. Altri due nuovi
                          casi fanno invece riferimento a un cluster forlivese, mentre gli altri sono riconducibili a casi già accertati e monitorati;
                          l' indagine epidemiologica del Dipartimento di Sanità pubblica dell' Ausl prosegue per verificare tutti i contatti dei
                          pazienti. Si registrano, infine, quattro persone clinicamente guarite. Le autorità tornano a ribadire che è di
                          fondamentale importanza che la cittadinanza rispetti le indicazioni impartite, e cioè la permanenza a domicilio
                          limitando i contatti se non strettamente indispensabili e il rispetto rigoroso della quarantena per chi è sottoposto a
                          questo regime. Nello specifico, «salgono a 14 i residenti faentini colpiti dal Coronavirus - scrive il sindaco di Faenza,
                          Giovanni Malpezzi -, di cui uno clinicamente guarito e uno, purtroppo, deceduto. Ai famigliari le mie sentite
                          condoglianze, anche a nome della comunità. Sono stati riscontrati tre nuovi casi, una ragazza di 36 anni e due uomini
                          settantenni. Tutti e tre sono ricoverati a Ravenna, non in terapia intensiva». «Oggi nessun caso positivo si aggiunge ai
                          13 segnalati nei giorni scorsi scrive il sindaco di Cervia, Massimo Medri -. La città ha risposto in modo adeguato e ha
                          rispettato le ordinanze e i decreti emanati. Un ringraziamento allo sforzo effettuato da tutte le forze dell' ordine e
                          dagli agenti della polizia locale».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 8
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[ § 1 5 5 5 8 5 0 3 § ]

                          lunedì 16 marzo 2020
                          Pagina 32

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il Gruppo Cassa di Ravenna

                          L' appello: «Molte operazioni sono possibili anche da casa»

                          Un appello alla cittadinanza è stato rivolto dal presidente e dal direttore
                          generale del gruppo bancario Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli e Nicola
                          Sbrizzi: oggi, lunedì, le banche riapriranno, come disposto dal Governo,
                          con le previste prudenze sanitarie. Il Gruppo Cassa di Ravenna, che
                          comprende anche la Banca di Imola, invita i cittadini a contribuire al
                          massimo alla lotta al coronavirus evitando ogni rischio di contagio. Il
                          presidente Patuelli e il direttore Sbrizzi sottolineano che sono
                          numerosissime le operazioni bancarie possibili da casa tramite computer
                          e telefono portatile; molto diffusi sono anche i "Bancomat" all' esterno
                          delle filiali che forniscono denaro e permettono ricariche telefoniche,
                          bollo auto Aci, pagamenti Mav e di bollettini vari. Operano anche
                          "bancomat evoluti" con i quali possono essere inoltre effettuate
                          operazioni di versamento: sono installati per la Cassa in Piazza 20
                          Settembre (piazza dell' Aquila) a Ravenna, presso l' Agenzia di Alfonsine
                          nella locale Piazza centrale, a Faenza presso la centralissima Filiale in
                          Piazza della legna e per la Banca di Imola, presso la Sede Centrale, in vIa Appia. Patuelli e Sbrizzi rivolgono un appello
                          soprattutto a chi desiderasse andare comunque in banca, in particolare agli anziani che avessero meno confidenza
                          con le tecnologie: invece e prima di andare nella filiale bancaria, telefonate da casa alla filiale per consigliarvi su
                          come risolvere il problema che avete, senza uscire di casa: ci sono tante possibilità che vanno ricercate e che sono
                          realizzabili facilmente per telefono con le filiali bancarie senza uscire di casa. Vi invitiamo cordialmente a telefonare
                          in banca prima di uscire di casa.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 16 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 5 5 8 5 0 1 § ]

                          lunedì 16 marzo 2020
                          Pagina 34

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Abbiamo tempo, riscopriamo la tradizione»
                          La campagna social 'Ricette del recupero' lanciata da Carlo Catani: «Non consideriamo lo stop forzato come uno
                          spreco»

                          «Spesso usiamo la cronica mancanza di tempo come pretesto per
                          scansare le ricette più complesse: ora questa scusa è crollata
                          miseramente. Abbiamo a disposizione intere giornate per sbizzarrirci ai
                          fornelli». Nasce da questa premessa la campagna social 'Ricette del
                          recupero', lanciata dal faentino Carlo Catani - autore del libro Tempi di
                          recupero e noto promotore della sostenibilità in cucina - per invitare a
                          riscoprire il piacere di cucinare i piatti della tradizione ai tempi del
                          coronavirus. Carlo Catani, com' è nata l' idea di questa campagna
                          social? «Le rispondo con un' altra domanda: lei vive in condominio o in
                          una palazzina indipendente?». In condominio, perché? «Si sarà
                          sicuramente accorta, allora, che, da quando sono scattate le misure più
                          restrittive di isolamento domestico, dalle porte dei vicini arrivano spesso
                          dei profumi deliziosi. A me è capitato di sentire degli odori che credevo di
                          aver dimenticato: mi hanno riportato immediatamente all' infanzia, ai
                          piatti della nonna. Insieme alla mia compagna Laura e al mio socio Piero
                          Perlino - che curano la nostra comunicazione sui social - abbiamo pensato che questo tempo dilatato poteva essere
                          visto non solo con angoscia e timore, ma anche come occasione per rilassarsi, godersi la famiglia e, perché no?
                          Divertirsi ai fornelli». Recupero di tempo per sé e per i propri cari, oltre che dei piatti di una volta. «Sì, dobbiamo
                          imparare a considerare questo stop forzato non come tempo perso, ma come opportunità per recuperare le piccole
                          cose che, forse, avevamo smarrito nella frenetica quotidianità cui eravamo abituati. Il piacere di rispolverare ricette
                          antiche e laboriose, per esempio. E il gusto di realizzarle insieme ai nostri familiari, anziché affidarci sempre ai piatti
                          pronti. Soluzioni comode, è vero, ma il più delle volte realizzate senza alcun rispetto per la stagionalità e i ritmi della
                          natura». Che riscontro avete avuto, fino a questo momento, alla vostra iniziativa? «È partita pochi giorni fa,
                          con la pubblicazione della prima ricetta del recupero: lo yogurt fatto in casa. Un alimento immancabile sulle nostre
                          tavole, amato da grandi e piccini. Proseguiremo con altre,

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 5 5 8 5 0 1 § ]

                          lunedì 16 marzo 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          tratte dal mio libro: dalla torta di pane povera (ricavata dagli avanzi di pane raffermo) al lesso rifatto con patate. I
                          risultati non si sono fatti attendere: sono già piovute decine di foto dei piatti in cui si sono cimentati i nostri follower.
                          Le pubblicheremo presto sui nostri canali». Maddalena Defranchis © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 11
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Resta nuota verso Tokyo «Il mio sogno a 5 cerchi»
                          Il giovane atleta paralimpico si allena tutti i giorni, tranne la domenica, per oltre due ore. «Voglio sfruttare al volo la
                          possibilità di partecipare»

                          NUOTO Vincere divertendosi. È questo il motto che accompagna da
                          sempre il faentino Massimo Resta, 15enne nuotatore paralimpico, che
                          sta vincendo medaglie in Italia e in Europa a suon di record. Resta è
                          tesserato per il Nuoto Club 2000 Faenza, ma disputa le gare con il DLF
                          Disabili Bologna, ed infatti durante la settimana si allena con entrambe le
                          società, riuscendo molto bene a far convivere lo sport con la scuola
                          (frequenta il secondo anno del liceo linguistico a Faenza), nuotando tutti
                          i giorni tranne la domenica per due ore e un quarto. In che modo?
                          Ovviamente con il sorriso sulle labbra. «Ho iniziato i primi corsi quando
                          avevo quattro mesi - spiega - e da quel giorno non ho più abbandonato il
                          nuoto. Quando mi è capitata l' occasione di disputare gare a livello
                          agonistico, l' ho subito sfruttata, perché mi piace molto mettermi in
                          gioco. Nuotare poi mi rilassa e soprattutto mi fa divertire». Divertimento:
                          una parola che da sempre ti accompagna. «Merito di Ilario Battaglia che
                          mi ha allenato fino allo scorso anno: mi ha sempre detto che ogni volta in
                          cui scendo in vasca devo per prima cosa divertirmi, perché con questo spirito e con il lavoro arrivano poi i risultati.
                          Anche adesso che le aspettative sono più alte non ho abbandonato questa filosofia. Devo ringraziare anche
                          Francesco Ghezzi che mi allena da questa stagione, perché con lui mi sto trovando molto bene». Sin dalle prime
                          gare sei subito diventato uno dei migliori nello stile libero, nella rana e nel dorso nella tua categoria: quale
                          è stata la tua vittoria più importante? «La prima volta in cui mi sono classificato agli assoluti, perché era uno dei
                          miei obiettivi. Poi ci sono stati tanti record conquistati e tra questi spicca quello assoluto nella categoria SB7 nei 100
                          rana ottenuto lo scorso novembre a Portici». E poi questa estate c' è stato il poker di medaglie vinto in Finlandia ai
                          Giochi Europei Giovanili. «Una grande soddisfazione. Essere convocato in nazionale è stupendo ed inoltre ho vinto
                          ben quattro argenti nei 50 e 400 stile libero, nei 100 dorso e nei 200 misti. È stata un' esperienza davvero
                          indimenticabile» Ora l' obiettivo è puntato sulle Paralimpiadi di Tokyo: quante chance pensi di avere? «I miei tempi
                          sono buoni, ma al momento non posso qualificarmi, perché non sono nel ranking mondiale.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 12
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                          lunedì 16 marzo 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Per entrarci devo ottenere buoni risultati in una gara World Series: questo è l' ultimo ostacolo. La prossima è a
                          Sheffield in Inghilterra ad inizio aprile, ma purtroppo ci sono problemi con gli aerei causa coronavirus per arrivarci
                          dall' Italia: difficilmente la situazione si sbloccherà nelle prossime settimane». Ci saranno altre possibilità? «Spero
                          che la FINP me lo comunichi nelle prossime settimane. Faccio parte della long list dei possibili convocati e quindi se
                          ci fosse l' opportunità la sfrutterei al volo». È scontato chiederti quale sia il tuo sogno «Partecipare alle Paralimpiadi,
                          ma se non dovessi andare a Tokyo ci saranno altre occasioni». Luca Del Favero.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          MotoE, il campione iridato brucia tutti nei test
                          Il riminese Matteo Ferrari in forza al Team Trentino Gresini ha fatto registrare il miglior tempo nella tre giorni di prove
                          in Spagna

                          JEREZ DE LA FRONTERA Aveva fatto finta di niente, la Spagna, come se
                          il Covid-19 fosse un fatto di altri. Così mentre impazzavano rinvii e
                          cancellazioni di manifestazioni sportive, nella penisola Iberica il
                          MotoMondiale aveva organizzato i test per la MotoE, regolarmente
                          disputati a Jerez de la Frontera. Venerdì, però, tornare in Italia per piloti e
                          tecnici di casa nostra - ben quattro i romagnoli al via nel Mondiale - è
                          stata una vera e propria odissea, con quasi 24 ore di viaggio dopo la
                          cancellazione dei voli diretti tra Spagna e Italia. In ogni caso il campione
                          del Mondo in carica, il romagnolissimo Matteo Ferrari -riminese per l'
                          esattezza - con l' altrettanto romagnolissimo Team Trentino Gresini
                          MotoE - di Faenza - ha chiuso la tre giorni con il miglior tempo. Ferrari ha
                          compiuto ben 56 giri firmando il miglior crono in 1'47''494: il pilota ha
                          lavorato sul setting per continuarne lo sviluppo in vista dell' esordio nel
                          Mondiale che si terrà, virus permettendo, proprio a Jerez s inizio maggio.
                          Ferrari ha preceduto Granado (1'47''546) e Aegerter (1'47''719). «Un buon
                          test - ha detto lo stesso Ferrari - c' è da fare ancora qualche modifica per capire se la direzione che stiamo
                          prendendo è quella giusta. Non è stato facile, anche per la mancanza del telemetrico dal secondo giorno. Abbiamo
                          fatto uno sforzo per supplire alla sua mancanza: ho registrato buoni tempi e sono venuti senza forzare, e questo è
                          sicuramente un buon segno». È riminese anche il compagno di scuderia di Ferrari, il 21enne Alessandro Zaccone, al
                          debutto nella categoria. Per lui 13º posto in 1'48'744 dopo 56 giri: «Era la mia prima uscita - ha spiegato Zaccone -
                          con la MotoE e mi è servita per capire un po' questa moto. Il peso si sente tanto e va guidata molto più dolcemente
                          rispetto alla Moto2: bisogna farla correre tantissimo in ingresso di curva e bisogna frenare pochissimo». Tra i migliori
                          anche il sammarinese Alex De Angelis, uno dei piloti più esperti della MotoE, quinto alla fine in 1'47'944 con il team
                          Pramac: «Sono contentissimo di come abbiamo affrontato questi test: l' ultimo giorno ho fatto il mio miglior tempo e
                          abbiamo migliorato sia il passo, sia il set-up. Voglio ringraziare il mio team per essere rimasto qui con me in questo
                          momento così particolare, speriamo che si possa tornare alla normalità il più presto». Ai test di Jerez non ha
                          volutamente partecipato Sic58 Squadra Corse con Mattia Casadei, come ha spiegato lo stesso team: «Pilota e i
                          meccanici della MotoE Sic58 sono residenti nella zona rossa: Paolo Simoncelli ha deciso, seguendo il decreto
                          emanato dal Governo, di non mettere a rischio la loro salute e quella di altre persone, seguendo l' esempio anche di
                          partner tecnici. Ci teniamo a precisare che non è una questione economica poiché voli e alberghi erano già stati
                          pagati».

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                          lunedì 16 marzo 2020

                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ugo Bentivogli.

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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Primi due morti nel Forlivese, registrati ben 9 casi alla casa per anziani "Artusi"
                          I contagi arrivati a quota 65 Apprensione a Forlimpopoli, primo positivo invece a Castrocaro Terme

                          FORLÌ Salgono a quota tre i decessi per coronavirus nella provincia di Forlì -
                          Cesena. Dopo la morte di un cesenate di 77 anni, nella giornata di ieri le prime
                          due vittime nel Forlivese, entrambe ricoverate all' ospedale Morgagni-
                          Pierantoni: una persona anziana di Forlimpopoli, che era ospite della casa per
                          anziani e che era stata ricoverata giorni fa per altre patologie, poi risultata
                          positiva al Coronvirus e un faentino di 74 anni, Adriano Belletti, anch' egli
                          ricoverato nei giorni scorsi per varie patologie. Complessivamente in provincia,
                          stando agli ultimi dati di ieri, sono 100i casi. Di questi 35 nel cesenate e 65 nel
                          forlivese (23 in più di ieri). Di questi ultimi 36 solo a Forlì (nella giornata di
                          sabato erano 27, sei in più a distanza di 24 ore). Dei casi del capoluogo, 8
                          pazienti sono ricoverati in ospedale nel reparto di malattie infettive e gli altri
                          domiciliati presso la propria abitazione. FOCOLAIO A FORLIMPOPOLI Dopo il
                          primo caso dei giorni scorsi e il decesso di ieri, sono stati registrati altri 9 casi di
                          "Covid 19" alla residenza per anziani "Pellegrino Artusi" a Forlimpopoli. Ieri,
                          seguendo i contatti avuti da una signora contagiata dal virus che era stata
                          ospite nella struttura una decina di giorni fa, i medici dell' Ausl hanno iniziato ad
                          effettuare una serie di tamponi a dipendenti (circa una ventina) e ai 40 ospiti della casa di riposo di Forlimpopoli. A
                          seguito dell' indagine sono emersi appunto 9 casi di contagio confermati, tutte donne, nessuno di questi coinvolge il
                          personale impiegato nella "Artusi". A confermare quanto avvenutola sindaca Milena Gara vini. «Il controllo effettuato
                          oggi dai medici dell' Ausl, a seguito del fatto che una signora che aveva visitatola struttura dieci giorni fa, ha visto 9
                          casi positivi. Nella struttura è già attivo da giorni il protocollo di sicurezza, che prevede la chiusura dell' accesso a:
                          ospiti, parenti ed a chi frequenta il servizio del centro diurno. Stiamo cercando di monitorare la situazione. E' chiaro
                          che quanto avvenuto preoccupa e ci pone in una situazione critica, perché nella casa di risposo ci sono molti
                          soggetti fragili. Si registra il primo decesso, di un paio di giorni fa, di una persona per cui si è verificata
                          successivamente la positività al coronavirus, ospite anch' essa della casa di riposo, con problematiche di salute
                          importanti». Il sindaco rassicura poi i cittadini: «La situazione della casa di riposo è per noi la principale
                          preoccupazione, ma non dimentichiamo il resto della cittadinanza, la prima domenica è trascorsa con tranquillità».
                          CASTROCARO TERME Da segnalare il primo caso di contagio a Castrocaro Terme e Terra del sole. Ad Annunciarlo è
                          la sindaca Marianna Tonellato: «Il paziente si trova in isolamento domiciliare e l' Ausl Romagna sta facendo le
                          opportune verifiche. Al momento la persona è in condizioni stazionarie e non è in pericolo di vita. I cittadini saranno
                          tempestivamente informati se dovessero essere adottate particolari procedure». La prima cittadina, per
                          tranquillizzare gli abitanti, aggiunge: «Continueremo, secondo il protocollo,

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 16
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                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          a tenere monitorata la situazione che al momento non prevede ulteriori accorgimenti oltre a quelli già comunicati e
                          che riguardano la nostra regione. Bisogna uscire solamente per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 17
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Nel Ravennate già 100 contagi e 2 morti Sono una ravennate e il primo faentino
                          Tra i 22 nuovi casi positivi nove sono ricoverati all' ospedale Quattro le persone guarite

                          RAVENNA Sale a quattro il numero delle vittime nella provincia di Ravenna che
                          si sono ammalate di Covid-19 e non ce l' hanno fatta. Dopo i due decessi di
                          venerdì, ieri il bollettino della Regione Emilia Romagna emesso nel pomeriggio
                          (unico giorno di pausa per le conferenze stampa in streaming del commissario
                          straordinario per l' emergenza Sergio Venturi) ha raddoppiato il triste bilancio. Si
                          tratta della 68enne che da giorni si trovava ricoverata in terapia intensiva. Elena
                          Bonetti, così si chiamava la donna, aveva perso il marito pochi anni fa. Ora
                          lascia due figli. PRIMO DECESSO A FAENZA Anche Faenza ieri ha registrato il
                          primo decesso. Lo ha reso noto il sindaco Giovanni Malpezzi, annunciando
                          anche che gli abitanti del capoluogo manfredo che si sono ammalati hanno
                          raggiunto quota 14. Fra questi, anche il 74enne Adriano Belletti, purtroppo
                          deceduto all' ospedale di Forlì dove si trovava già ricoverato per altre patologie.
                          «Il virus - scrive il primo cittadino amareggiato sul proprio profilo Facebook - non
                          gli ha lasciato scampo. Ai famigliari le mie sentite condoglianze, anche a nome
                          della comunità faentina». Annunciando che c' è anche una persona guarita,
                          Malpezzi conclude: «Spero di terminare presto con questi bollettini di guerra
                          giornalieri. Tutto questo è veramente triste». POSITIVE ALTRE 22 PERSONE In tutto, la giornata di ieri è stata segnata
                          da 22 casi di positività in più nel Ravennate, che hanno fatto salire la quota degli ammalati di Coronavirus a 100. La
                          provincia ha reso noto che 9 sono donne e 13 uomini. Nove in tutto le persone ricoverate al "Santa Maria delle Croci"
                          di Ravenna mentre le altre 13 sono in isolamento domiciliare poiché prive di sintomi o con sintomi molto lievi. Il trend
                          di contagio rimane quindi in linea a quello dei giorni precedenti, in particolare a quello di sabato, quando si è
                          registrato il "record" di 23 ulteriori casi positivi. Inoltre non è secondario -come del resto rimarca anche la nota della
                          Regione che 9 fra i nuovi contagi siano riconducibili alla palestra che già nella giornata di sabato è stata individuata
                          come luogo di contatto per cinque persone risultate positive al coronavirus (l' approfondimento nell' articolo a pag.
                          27). Tornando al bilancio, altri due casi fanno riferimento al cluster forlivese emerso nella giornata di sabato, mentre
                          gli altri sono riconducibili a casi già accertati e monitorati. Per questo continua l' indagine epidemiologica del
                          Dipartimento di Sanità pubblica dell' Ausl, per verificare tutti i contatti dei pazienti. Non mancano le note positive, che
                          riguardano fortunatamente le guarigioni. Sono altre quattro le persone

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                          lunedì 16 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          clinicamente guarite, che hanno superato l' incubo e vinto la battaglia contro il coronavirus.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          lunedì 16 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La Cassa ai clienti: oggi filiali aperte ma restate a casa

                          RAVENNA Un appello alla cittadinanza è stato rivolto dal Presidente e dal
                          Direttore generale del gruppo bancario Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli e
                          Nicola Sbrizzi: «Oggi le banche riapriranno, come disposto dal Governo, con le
                          previste prudenze sanitarie. Il Gruppo Cassa di Ravenna - si legge in una nota -
                          che comprende anche la Banca di Imola, in vita i cittadini a contribuire al
                          massimo alla lotta al coronavirus evitando ogni rischio di contagio». Il
                          Presidente Patuelli e il Direttore Sbrizzi sottolineano che «sono numerosissime
                          le operazionibancarie possibilidacasatramite computer e telefono portatile;
                          molto diffusi sono anche i "Bancomat" all' esterno delle filiali che forniscono
                          denaro e permettono ricariche telefoniche, bollo auto ACI, pagamenti MAV e di
                          bollettini vari. Operano anche "bancomat evoluti" con i quali possono essere
                          inoltre effettuate operazioni di versamento: sono installati per la Cassa in
                          Piazza 20 Settembre (Piazza dell' Aquila) a Ravenna, presso l' Agenzia di
                          Alfonsine nella locale Piazza centrale, a Faenza presso la centralissima Filiale in
                          Piazza della legna e per la Banca di Imola, presso la Sede Centrale, in vIa
                          Appia». Patuelli e Sbriz zi rivolgono un appello soprattutto a chi desiderasse
                          andare comunque in banca, in particolare agli anziani che avessero meno confidenza con le tecnologie: «invece e
                          prima di andare nella filiale bancaria, telefona teda casa alla filiale per consigliarvi su come risolvere il problema che
                          avete, senza uscire di casa: ci sono tante possibilità che vanno ricerca tee che sono realizzabili facilmente per
                          telefono con le filiali bancarie senza uscire di casa. Vi invitiamo cordialmente a telefonare in banca prima di uscire di
                          casa».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 20
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                          lunedì 16 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Casola Valsenio , dopo le campanate tutti a cantare
                          Il sindaco plaude all'iniziativa dopo lo sfogo dello scrittore Cavina contro chi ancora non si adegua

                          CASOLA «Alle 12.30 in punto la campana della Chiesa di Sopra ha suonato! Al
                          segnale convenuto, in tanti hanno suonato e cantato alle finestre e ai balconi.
                          Forza e coraggio, Casola. Forza e coraggio, Italia. Ce la faremo», Il sindaco di
                          Casola Giorgio Sagrini plaude all' iniziativa dei suoi concittadini di Casola
                          Valsenio che ieri, come in altre zone d' Italia, hanno provato a esorcizzare il
                          virus con la musica. Nel caso specifico a Casola ieri si sono dati appuntamento
                          "all' antica", ovvero con il tocco delle campane. E c' è chi con tanto di microfono
                          si è esibito in una versione spontanea de "L' italiano" hit anni 80 di Toto Cotugno
                          con un chiaro riferimento all' orgoglio nazionale. Una bella iniziativa che arriva
                          nella piccola ma da sempre attiva comunità di Casola dopo lo sfogo del loro
                          concittadino più illustre, lo scrittore Cristiano Cavi na che su Facebooksi era
                          lasciato andare a una critica a una parte della popolazione locale che fatica a
                          capire la gravità del momento. Parole dure, ma sicuramente anche cariche di
                          affetto. «Vabbè, mi son rotto le p... - aveva scritto Cavina - Stamattina hanno
                          chiamato una signora a lavare le scale. A lavare le scale! È una pandemia non la
                          festa di Sant' Antonio. Un viavai di pensionati in visita. Tutti in giro tranquilli.
                          Forse non hanno capito. Il virus non arriva con le truppe cammellate dalla bassa e finché non lo vediamo a Borgo
                          Rivola facciamo il cavolo che ci pare, poi ci chiudiamo dentro. Il virus statisticamente potrebbe già essere qui!
                          Dobbiamo stare in casa per evitare di passarcelo l' un l' altro. Abbiamo un solo super mercato e una farmacia e
                          qualche alimentare. Non si trasmette solo starnutendosi in faccia. Si trasmette toccando cose. Domenica scorsa a
                          Casola c' erano un fottio di turisti di città in giro. Hanno mangiato, girato, si sono seduti qui. In Cina andavano a fare
                          la spesa una volta alla settimana accompagnati da un soldato. C' era un militare davanti a ogni porta per non fare
                          uscire. Qual è la parte del "dobbiamo cambiare le nostre abitudini" che non ci entra in testa? Stasiv in cà!».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 21
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                          lunedì 16 marzo 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          EMPORIO. L' omaggio ad arte al patriota genovese

                          I ritratti "romagnoli" di Giuseppe Mazzini
                          In Romagna tanti anonimi e pittori conosciuti hanno dipinto il "padre dell' Idea" tra loro Sante Nucci, Silvestro Lega,
                          Fortunato Teodorani e Paolo Bacchetti

                                                                                                                                       SERGIO SERMASI

                          Giuseppe Mazzini, il patriota genovese che identifica nell' Unità la condizione
                          insostituibile per l' esistenza e il progresso di una nazione, e nella Repubblica l'
                          unica forma legittima di governo, muore clandestino a Pisa il 10 marzo 1872
                          ospite di Sara Nathan Rosselli, con il falso nome di Giorgio Rosselli Brown.
                          Militante repubblicano, Silvestro Lega (Modigliana 1826 -Firenze 1895), uno dei
                          principali protagonisti del movimento macchiaiolo, accorre subito a Pisa dove
                          appunta alcuni aspetti ambientali dell' evento. Nell' anno successivo dipinge "Gli
                          ultimi giorni di Giuseppe Mazzini", lo straordinario quadro nel quale la dignitosa
                          e composta sofferenza del triumviro della Repubblica Romana del 1849, in un
                          contesto di sobria povertà, rivela la sincera commozione dell' artista. La
                          vecchia coperta grigia a quadrettini bianchi che lo ricopre è la stessa che tre
                          anni prima avvolge il corpo di Carlo Cattaneo, un altro patriota difensore del
                          pensiero federalista repubblicano. La tela, in asta da Christie' s a Londra nel
                          1959, viene acquistata dal mercante d' arte Julius Weitznerper 150 ghinee e
                          venduta al Rhode Island School of Design Museum of Art di Providence, Usa.
                          Un' occasione mancata per riunirla al bozzetto preparatorio nel Museo Civico di
                          Modigliana, che mostra un Mazzini epico e glorioso con i capelli scompigliati e i segni profondi dalla sofferenza sul
                          volto. In Romagna sono numerosi i ritratti del "padre dell' Idea", tanti anonimi, altri autografi di pittori conosciuti come
                          Sante Nucci (Bologna 1819-1892), un buon ritrattista oltre che freschista, operativo a Rimini con Andrea Besteghi
                          alla decorazione dell' atrio del Teatro Nuovo e con Angelo Trevisani al restauro della chiesa di Santa Rita. Fervente
                          repubblicano, è fra i fondatori del Circolo bolognese "Edera" per il quale esegue numerosi ritratti di patrioti e politici
                          italiani fra i quali quello di Giuseppe Mazzini seduto con il "mezzo -toscano" in mano. L' apprezzamento generale per
                          la tela lo spinge a produrne diverse copie come quelle nei Musei del Risorgimento di Bologna e di Ravenna, nella
                          Malatestiana di Cesena e riprodotto da Fortunato Teodorani (Cesena 1888-1960) in anni più recenti. Ieratico e
                          completamente vestito di nero lo dipinge Paolo Bacchetti (Forlimpopoli 1848-1886), pittore diplomato all' Accademia
                          di belle arti di Ravenna, il quale ottiene i suoi migliori risultati proprio nei ritratti. Tra il 1874 e il 1886, dipinge i reali d'
                          Italia e illustri personaggi del Risorgimento tra i quali il Mazzini della Raccolta comunale d' arte di Forlimpopoli. Il bel
                          busto in terracotta nel Museo del Risorgimento e dell' Età Contemporanea di Faenza mostra un austero e pensieroso
                          Mazzini, con i capelli leziosamente pettinati in avanti sulle tempie e la barba curata, modellato nel 1900 da Domenico
                          Baccarini (Faenza

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                  Pagina 22
[ § 1 5 5 5 8 5 0 7 § ]

                          lunedì 16 marzo 2020

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                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          1882-1907), il talentuoso capo carismatico di un' intera generazione di giovani artisti raccolta nel Cenacolo
                          faentino che prende il suo nome. Vittorio Guaccimanni (Ravenna 1859-1938), allievo di Arturo Moradei a Firenze e all'
                          Accademia di Ravenna, della quale diventa direttore nel 1903, pittore di ottima mano e prolifico incisore, realizza con
                          l' acquaforte almeno due ritratti di Mazzini. Giuseppe Maestri nel 1985, per conto del "Monogramma" di Ravenna,
                          stampa dalle lastre originali di Gaspare Gambi (Ravenna 1899-1968) il bel ritratto del patriota ripreso da una celebre
                          foto dell' epoca.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
[ § 1 5 5 5 8 5 1 2 § ]

                          lunedì 16 marzo 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

                          La Pa si ferma, stop alle scadenze

                          L' emergenza sanitaria sospende fino al 15 aprile il conteggio dei termini di
                          scadenza di tutti i procedimenti amministrativi pendenti al 23 febbraio o
                          avviati dopo quella data, e mantiene validi fino al 15 giugno i permessi e le
                          concessioni di qualsiasi tipo in scadenza fra il 31 gennaio e il 15 aprile. Per i
                          documenti di identità in scadenza nel periodo dell' emergenza la validità è
                          prorogata fino al 31 agosto, tranne che per l' espatrio. Viene prevista la
                          regola generalizzata del lavoro a distanza, o dell' utilizzo massivo di ferie,
                          permessi e congedi quando lo smart working è impossibile, con la sola
                          eccezione dei contingenti minimi in presenza per i servizi essenziali
                          individuati dai dirigenti. Per gli enti territoriali arriva la democrazia a
                          distanza, con la possibilità di riunire in videoconferenza giunte e consigli
                          regionali e comunali. Slitta al 31 maggio il termine per i rendiconti di
                          Comuni, Città e Province.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                          lunedì 16 marzo 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          oggi i ministri delle Finanze Ue e il G-7

                          Banche, flessibilità e governi: l' Europa attacca in tre mosse

                                                                                                                                     Beda Romano

                          bruxelles I ministri delle Finanze dell' Unione europea si riuniranno oggi in
                          videoconferenza per fare il punto della situazione economica sulla scia
                          dell' epidemia influenzale che sta colpendo il continente. All' ordine del
                          giorno dei dirigenti vi sarà un pacchetto di misure nazionali coordinate tra
                          loro che dovrebbero essere il terzo tassello della risposta comunitaria
                          dinanzi al crollo dei mercati finanziari e al forte rallentamento economico.
                          Tra l' altro, oggi anche il G7 si riunirà per un summit straordinario sullo
                          stesso tema. Il tentativo dei ministri Ue sarà di smentire la Banca centrale
                          europea che nei giorni scorsi aveva rimproverato ai governi di sottostimare
                          l' impatto economico della crisi sanitaria e di mostrare inerzia e noncuranza
                          (complacency, in inglese). In una intervista al Financial Times, il presidente
                          dell' Eurogruppo Mário Centeno ha assicurato che i ministri sono pronti ad
                          agire su tre fronti: aiuto sanitario, appoggio alle famiglie e ai lavoratori, e
                          sostegno alle imprese. Le risposte a più livelli Secondo le informazioni
                          raccolte qui a Bruxelles, la risposta europea sul fronte politico sarà la
                          somma di misure nazionali, non una azione comunitaria. Funzionari della
                          zona euro spiegano che per ora l' obiettivo è di assorbire lo shock economico, aiutare alcuni settori e soprattutto
                          evitare che la crisi sanitaria si traduca in una crisi bancaria o debitoria. «Non si tratta di sostenere l' economia in
                          questa fase - aggiunge un esponente comunitario - ma di garantire liquidità e di finanziare l' emergenza». Il tassello
                          politico dovrebbe completare le due azioni messe a punto nei giorni scorsi. Giovedì la Banca centrale europea ha
                          annunciato nuovi acquisti di titoli sui mercati finanziari e soprattutto un importante alleggerimento dei requisiti di
                          capitale delle banche: «La Bce consentirà alle banche di operare temporaneamente al di sotto del livello di capitale
                          previsto nel pilastro 2 (P2G), del cuscinetto di conservazione del capitale (CCB) e del coefficiente di copertura della
                          liquidità (LCR)». Secondo esperti di mercato, l' alleggerimento di capitale - deciso dalla vigilanza bancaria europea
                          presieduta da Andrea Enria - vale circa 800 miliardi di euro, una somma enorme che dovrebbe permettere agli istituti
                          di credito di assorbire le perdite e di aiutare i propri clienti (si veda Il Sole 24 Ore di venerdì scorso). L' obiettivo di
                          queste misure mirate, commentano gli economisti di Ing Bert Colijn e Carsten Brzeski, è «di evitare una stretta
                          creditizia». Venerdì è giunta la risposta regolamentare, da parte della Commissione europea. «Massima flessibilità»
                          sulle regole relative agli aiuti di Stato e nel quadro del Patto di stabilità, ha affermato la presidente dell' esecutivo
                          comunitario Ursula von der Leyen. «In Italia verrà autorizzato

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 25
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                          lunedì 16 marzo 2020

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          un ampio ventaglio di aiuti». La Commissione europea ha poi ricordato che il Patto di stabilità permette spesa
                          pubblica eccezionale per far fronte a «eventi inusuali». Il Mes fuori dall' agenda Questa settimana, i ministri avrebbero
                          dovuto anche dare il benestare politico alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità. L' agenda della riunione è
                          stata modificata e sulla questione i dirigenti politici dovrebbero solo fare il punto. Bisogna ricordare che la riforma
                          deve permettere al Mes di diventare il paracadute del fondo di risoluzione bancaria e di velocizzare l' emissione di
                          prestiti precauzionali ai Paesi in difficoltà. In cambio sarà facilitata l' eventuale ristrutturazione dei debiti pubblici. Nei
                          fatti, la crisi sanitaria sta colpendo l' economia in vari modi. Le misure di prevenzione riducono l' offerta e la
                          domanda, e ostacolano le catene produttive, mentre l' epidemia provoca preoccupazioni sui mercati finanziari. L'
                          obiettivo dell' establishment comunitario sarà di evitare un eventuale ritorno del contagio bancario e del circolo
                          vizioso tra debito bancario e debito sovrano, come avvenne in occasione dello sconquasso finanziario del 2008-
                          2009. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 26
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          commissione ue

                          Più spesa pubblica per «eventi inusuali»

                          Patto di stabilità flessibile Massima flessibilità sulle regole relative agli aiuti
                          di Stato e nel quadro del Patto di stabilità che permette spesa pubblica
                          eccezionale per far fronte a «eventi inusuali». Quanto all' Italia, verrà
                          autorizzato un ampio ventaglio di aiuti. È quanto ha garantito venerdì
                          scorso la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Rinvio della Tari deciso a Roma, Torino e in molti altri centri. Serrata dei parchi pubbliciStop alle rate di
                          nidi e mense a Genova e Ferrara. Consegne a domicilio per gli anziani

                          Tasse sospese, mercati chiusi e aiuti: si attiva la macchina dei Comuni

                                                                                                   Nino Amadore, Dario Aquaro, Cristiano Dell' Oste

                          - I Comuni sono in prima linea nell' emergenza coronavirus. Non solo nella
                          campagna #iorestoacasa. Ma anche per offrire un aiuto agli anziani, ai
                          negozianti, alle famiglie con bambini piccoli e agli operatori sanitari. Con
                          interventi che comprendono lo stop alla tassa rifiuti e i servizi di consegna
                          a domicilio e assistenza per i soggetti più deboli. Tari e altri tributi rinviati
                          Molte città sono intervenute sul pagamento della tassa rifiuti (il calendario
                          varia su base comunale e spesso prevede una scadenza ad aprile). A Bari
                          la spedizione degli avvisi di pagamento è rinviata a data da destinarsi. A
                          Torino lo stop riguarda le prime due rate per le utenze non domestiche, in
                          cui ricadono i negozi colpiti dalla serrata decisa dal Governo. Altre forme di
                          sospensione o rimodulazione sono previste anche a Milano, Padova, Roma
                          e Vercelli. In alcuni centri, come Cagliari, Grosseto, Mantova e Pavia, lo stop
                          interessa anche il canone o la tassa di occupazione del suolo pubblico
                          (Cosap o Tosap, versata tra l' altro dai bar per i dehors). A Napoli, oltre allo
                          stop a tributi locali e Ztl, è stato prorogato anche il pagamento delle
                          lampade votive dei cimiteri. Non sempre i provvedimenti sono formalizzati.
                          In alcuni casi si tratta di annunci di sindaci e assessori, o di proposte al vaglio. In altri di comunicati sui siti web. A
                          Catanzaro il sindaco ha chiesto alla Soget, la società che riscuote i tributi comunali, di sospendere l' avvio di nuove
                          procedure di riscossione coattiva. Mentre Anci Sicilia ha presentato al governo regionale un documento in dieci punti
                          in cui chiede, tra l' altro, la proroga dei termini di tutti gli adempimenti finanziari, contabili e certificativi e un fondo per
                          bilanciare dilazioni e ritardi di riscossione. A Rimini, intanto, si sospende anche il pagamento per le associazioni
                          sportive che non possono utilizzare le strutture pubbliche. Consegne a domicilio e altri aiuti Nel pacchetto di aiuti,
                          quasi ovunque sono attivi servizi di consegna a domicilio di ricette mediche, farmaci o viveri. Spesso, come a
                          Vercelli, sono attive anche linee telefoniche di supporto psicologico. Ad Asti la mensa sociale si è attrezzata per
                          consegnare pasti al sacco anziché nei locali interni. Pisa ha chiesto al prefetto e al tribunale di congelare sino a fine
                          aprile gli sfratti per morosità e finita locazione e gli accessi di ufficiali giudiziari. Rette congelate (e da rimborsare)
                          Inevitabile la sospensione delle rette per gli asili nido e le mense

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 28
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                          lunedì 16 marzo 2020

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                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          scolastiche, già annunciata - tra le altre - da Ferrara, Genova, Prato, Rimini e Roma. Per chi ha già pagato in
                          anticipo, in arrivo rimborsi e compensazioni, come a Milano. Parchi, mercati e strisce blu Per ridurre i rischi di
                          contagio, diverse città sono andate oltre le indicazioni del Governo, chiudendo i giardini pubblici recintati e
                          disponendo controlli della polizia municipale in quelli aperti (così a Bergamo, Brescia, Padova, Pescara, Roma e
                          Vicenza). Moltissimi Comuni hanno chiuso tutti i mercati, compresi i banchi alimentari (come a Novara e Brescia), o
                          con limitazioni d' orario (a Cagliari). Frequenti anche le chiusure dei cimiteri, come a Bergamo, forse il punto caldo
                          dell' emergenza. A Messina il sindaco Cateno De Luca ha emesso tre ordinanze, l' ultima della quale battezzata
                          espressamente di "coprifuoco". Nell' ottica di alleggerire la pressione sui mezzi pubblici, spesso si concede di
                          parcheggiare gratis in zona blu ed entrare nelle Ztl (a Torino, Palermo, Cremona, Ascoli, Milano, con varie regole).
                          Novara offre trasporti pubblici gratuiti a medici e infermieri (mostrando il badge). Hanno collaborato Marta Casadei e
                          Michela Finizio © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 29
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                          lunedì 16 marzo 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Emerge da una nota del Minlavoro: ai fini del controllo, valgono le regole del codice civile

                          P.a. con peso leggero negli Ets
                          Non ammesse posizioni dominanti per gli enti esterni

                          LUCIANO DE ANGELIS - Le pubbliche amministrazioni, le formazioni e
                          associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali e di
                          rappresentanza di categorie economiche possono partecipare alle
                          organizzazioni del terzo settore ma senza assumere un ruolo dominante. Ai
                          fini della verifica di situazioni di controllo, direzione e coordinamento vanno
                          utilizzate, con i dovuti adattamenti, le disposizioni del codice civile. È quanto
                          si legge nella nota direttoriale del ministero del lavoro n. 22243 del 4 marzo,
                          firmata dal direttore generale Alessandro Lombardi avente a oggetto «Codice
                          del Terzo settore. Art. 4, comma 2. Direzione, coordinamento e controllo
                          degli enti del terzo settore. Prime indicazioni» (si veda ItaliaOggi del 6
                          marzo). L' articolo oggetto di chiarimenti. Ai sensi dell' art. 4, comma 2 del
                          Codice del terzo settore (dlgs 117/2017), non sono enti del Terzo settore, le
                          amministrazioni pubbliche (amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli
                          istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende e
                          amministrazioni dello Stato a ordinamento autonomo, le regioni, le province, i
                          comuni, le comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni
                          universitarie, gli istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro
                          associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti
                          del Servizio sanitario nazionale), le formazioni e le associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali e
                          di rappresentanza di categorie economiche, le associazioni di datori di lavoro (d' ora innanzi definiti «soggetti
                          esclusi) nonché gli enti sottoposti a direzione e coordinamento o controllati dai suddetti enti. Da quanto sopra
                          scaturisce il problema di definire il concetto di direzione, coordinamento e controllo a cui l' art. 4 intende riferirsi visto
                          che nel dlgs 117 non si fornisce un espresso significato di tali sostantivi nel mondo degli Ets. Ok al mondo degli Ets
                          per protezione civile, vigili del fuoco ed ex Ipab. In primo luogo, la nota ricorda che per espressa previsione legislativa
                          (ultima parte del comma 2 del citato articolo 4), rimangono estranei al campo applicativo della norma i soggetti
                          operanti nel settore della protezione civile, il corpo dei volontari dei vigili del fuoco e nonché le ex Ipab. Le prime due
                          categorie, secondo la nota ministeriale, fanno infatti riferimento a strutture, a forte base volontaristica, organizzate e
                          stabilmente costituite, operanti con continuità, incardinate nei rispettivi sistemi territoriali di protezione civile e di
                          sicurezza antincendio e collegate alle amministrazioni pubbliche da relazioni

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[ § 1 5 5 5 8 5 1 3 § ]

                          lunedì 16 marzo 2020

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          disciplinate dalla normativa particolare. In merito alle associazioni e fondazioni di diritto privato ex Ipab (Istituto
                          pubblico di assistenza e beneficenza) l' esclusione dall' ambito applicativo del citato art. 4, comma 2 è determinata
                          dal fatto che «la nomina da parte della pubblica amministrazione degli amministratori di tali enti si configura come
                          mera designazione, intesa come espressione della rappresentanza della cittadinanza, e non si configura quindi
                          mandato fiduciario con rappresentanza, sicché è sempre esclusa qualsiasi forma di controllo da parte di quest'
                          ultima». Il concetto di controllo traibile dal codice civile. Il ministero ritiene che ai fini del controllo sia necessario
                          prendere le mosse dall' art. 3, comma 2 del Cts ove si prevede che in mancanza di un' espressa disciplina contenuta
                          nel dlgs n. 117/2017, si applichino, le norme del codice civile e in particolare dell' art. 2359 c.c. rubricato «società
                          controllate e collegate». Nella nota si distinguono le seguenti situazioni: Controllo interno di diritto: può derivare da
                          una partecipazione maggioritaria al capitale di una società, tale da determinare la disponibilità della maggioranza di
                          voti esercitabili nell' assemblea ordinaria (art. 2359, comma 1, n. 1); Controllo interno di fatto: può derivare da una
                          partecipazione minoritaria, la quale tuttavia per la presenza di azioni senza diritto di voto o per l' assenteismo diffuso
                          degli altri azionisti, consenta di far prevalere la propria volontà nell' assemblea ordinaria e quindi imprimere,
                          attraverso la nomina degli amministratori e dei sindaci, l' indirizzo amministrativo della società (di fatto un controllo
                          dominante sull' assemblea ordinaria, ex art. 2359, comma 1, n. 2); Controllo esterno di fatto: particolari vincoli
                          contrattuali che consentono a un soggetto di esercitare un' influenza dominante sulla società (art. 2359, comma 1, n.
                          3). L' adattamento della nozione di controllo per gli Ets. In relazione al fatto che gli Ets non risultano costituibili in
                          forma societaria, la nozione di controllo non potrà essere indagata con riferimento alla misura della partecipazione
                          al capitale, ma dovrà subire gli opportuni adattamenti. Si legge, infatti, nella nota: «La sussistenza del controllo
                          potrebbe essere verificata con riferimento all' effetto che la partecipazione maggioritaria determina negli enti (per
                          es.: la disponibilità della maggioranza di voti esercitabili negli organi decisionali dell' ente). In altri termini, si ritiene
                          che la situazione di controllo «di diritto» possa verificarsi laddove l' atto costitutivo e lo statuto riservino a un
                          determinato soggetto escluso (oppure a un insieme di soggetti esclusi, anche appartenenti a diverse tipologie di
                          essi) la maggioranza dei voti esercitabili nell' organo assembleare, di indirizzo o nell' organo amministrativo, a
                          prescindere dai diversi schemi di governance che gli Ets possono adottare». È questa una situazione di controllo che
                          potrebbe verificarsi anche quando la maggioranza dei voti nell' organo assembleare o amministrativo possa
                          configurarsi solo a seguito della sommatoria dei voti da parte di una pluralità di soggetti esclusi. Un controllo di fatto
                          si può determinare, senza che esso emerga dall' atto costitutivo da situazioni

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 31
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                          lunedì 16 marzo 2020

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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          «oggettivamente riscontrabili alla luce delle circostanze del caso concreto, per esempio, dall' esame delle
                          deliberazioni degli organi in grado di indirizzare l' attività dell' ente, con particolare riferimento a quelli amministrativi».
                          Un «controllo esterno», potrebbe allo stesso modo determinarsi nel caso in cui emerga all' evidenza, l' esistenza di
                          appositi accordi di natura contrattuale tra due o più enti, dei quali quello (o quelli) appartenente alle categorie
                          escluse, sia (o siano) posto in condizione, in virtù di tali accordi, di esercitare un' influenza dominante sull' altro,
                          determinandone gli indirizzi gestionali. Il concetto di direzione e coordinamento. Considerazioni simili valgono per l'
                          eventuale sussistenza di situazioni di direzione e coordinamento da parte di soggetti appartenenti a categorie
                          escluse dal terzo settore, situazioni peraltro non espressamente definite nel codice civile. Tale attività può, tuttavia,
                          essere identificata come l' esercizio di una pluralità sistematica e costante di atti di indirizzo idonei a incidere sulle
                          decisioni gestorie dell' ente, cioè sulle scelte strategiche ed operative. Secondo il Ministero, la sussistenza di una
                          attività di direzione e coordinamento da parte dei soggetti esclusi dovrà «essere valutata in concreto sulla base di
                          elementi suscettibili di indicare un' effettiva influenza sulla gestione dell' ente da parte del soggetto "escluso"». Una
                          presunzione di direzione e coordinamento viene individuata dall' art. 2497-sexies c.c., salvo prova contraria nel
                          consolidamento dei bilanci, o in caso di controllo (come si è già visto) esercitato ai sensi dell' art. 2359 c.c.
                          Conclusioni. Ciò premesso, conclude la nota direttoriale, la compartecipazione dei soggetti esterni al mondo Ets
                          nella organizzazione e coogestione dell' Ente non deve ritenersi totalmente preclusa. La ratio della disposizione di
                          cui all' art. 4, comma 2, del Cts, si legge nella stessa è, infatti: «... quella di precludere l' adozione della qualifica di Ets
                          a enti equiparabili ai cosiddetti soggetti «esclusi», in ragione di una effettiva commistione nella governance o nei
                          processi gestori e decisionali, per altro verso deve considerarsi ammissibile la possibilità per le amministrazioni
                          pubbliche e per gli altri enti esclusi dalla qualifica di Ets di partecipare alle organizzazioni del Terzo settore, purché
                          tale partecipazione non si traduca nell' esercizio da parte dei soggetti «esclusi» di un' influenza dominante sull' Ets,
                          né nella disponibilità da parte degli stessi della maggioranza dei voti nelle sedi deputate ad adottare decisioni
                          determinanti ai fini dell' amministrazione e della gestione dell' ente». © Riproduzione riservata.

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