Comune di Russi mercoledì, 29 aprile 2020
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Comune di Russi mercoledì, 29 aprile 2020 Prime Pagine 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 3 Prima pagina del 29/04/2020 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 29/04/2020 sanità, sociale e servizi per l'infanzia 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2-3 FEDERICO SPADONI 5 Contagiato un infermiere della casa protetta chiusa 29/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 ALESSANDRO MONTANARI 7 In aiuto degli anziani si rinforzano ancora le Unità speciali di medici a domicilio 29/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31 8 Una donna positiva dall' 11 marzo 28/04/2020 Ravenna Today 9 Da medico del reparto Covid a ricoverato nel suo stesso reparto: "Virus subdolo, batosta anche per i giovani" 28/04/2020 Ravenna24Ore.it 11 Covid-19. Oggi 8 nuovi positivi in provincia di Ravenna 29/04/2020 RavennaNotizie.it 12 Covid-19. "In Ascolto, lontani ma vicini": a Russi attivato nuovo servizio di sostegno alle famiglie Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 29/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Marco Morino 13 Il trasporto locale dà l' allarme 29/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 G.Tr. 14 Sconti Tari ai pubblici esercizi e zero tasse su nuove occupazioni 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 27 15 La Fed compra più bond municipali 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 34 16 Con le nuove regole in cantiere lievita il costo finale dell' opera 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 35 SERGIO TROVATO 18 Il virus abbatte la tassa rifiuti 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 37 20 Sblocco assunzioni alla prova Covid 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 37 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO 21 Sospensione mutui, si parte 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 38 22 Dadone: occupazioni di suolo più facili 29/04/2020 Italia Oggi Pagina 38 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO 23 Fase 2, rischioso usare i mezzi
[ § 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 3
[ § 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 1 5 7 6 6 5 7 0 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 2-3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia Contagiato un infermiere della casa protetta chiusa Secondo giorno senza vittime, ma leggera risalita di chi ha contratto il virus Tra gli 8 nuovi positivi, due sono legati alle strutture per anziani di Ravenna e Russi FEDERICO SPADONI RAVENNA Terzo giorno di sollievo, con nessuna nuova vittima da aggiunge real triste conteggio dei pazienti affetti da coronavirus che in provincia di Ravenna non ce l' hanno fatta. Il totale delle vittime dell' epidemia nel nostro territorio rimane fermo a 58, dopo l' ultimo caso registrato domenica a Cervia. Sale, seppure lievemente, l' andamento dei tamponi positivi, che ieri, dopo il record di "zero contagi" di domenica e la giornata di lunedì con una sola nuova positività, ha registrato ulteriori 8 casi (in tutto 978 dall' inizio dell' epidemia). Si tratta di 5 donne e 3 uomini, le cui condizioni sono state considerate non gravi, tanto da non rendere necessario il ricovero. Un altro contagio al Giglio d' oro Il fronte delle case protette continua a essere quello più caldo. Uno fra nuovi casi certificati ieri riguarda infatti un infermiere della residenza per anziani "Giglio d' oro", la struttura di Ravenna chiusa sabato dall' Ausl alla luce del focolaio che ha interessato sia ospiti che personale. Frai contagi che nei giorni scorsi hanno comportato l' inevitabile chiusura con il trasferimento di tutti i pazienti, era risultata positiva anche la responsabile del centro. Nel capoluogo bizantino il nu mero delle persone che hanno contratto il virus sale così a 444, due in più rispetto al giorno precedente. La situazione a Russi È sotto controllo invece la situazione alla casa protetta "Baccarini" di Russi, dopo lo "smantella mento" dell' area Covid per ripristinare in sicurezza gli spazi della struttura. Il nuovo contagio che ieri ha fatto salire il totale delle diagnosi di coronavirus nel comune a quota 59, riguarda però proprio un familiare di un operatore della residenza per anziani, che già nei giorni scorsi era stato trovato positivo. A comunicarlo è il primo cittadino Valentina Palli, che aggiorna anche sullo stato dei controlli: «Oggi (ieri, ndr) sono stati eseguiti i tamponi su tutti gli operatori della Cra, quindi domani in serata avremo un aggiornamento della situazione». Verso la riapertura dei parchi Palli anticipa anche la direzione verso la quale si stanno muovendo i 18 sindaci della provincia in vista della "fase 2" del prossimo 4 maggio. «L' idea è quella di none mettere ordinanze di chiusura preventiva (quindi riapriremo i parchi, le sommità arginali, e quanto previsto nel decreto) ma testi con i quali andremo a disciplinare come queste aree debbano essere fruite. Non possiamo permetterci un nuovo picco epidemiologico -aggiunge -e conseguentemente un altro inasprimento delle prescrizioni». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 7 6 6 5 7 0 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia A Cervia guarisce un minore Ilvirus torna a fare breccia con un caso per i comuni di Alfonsine, Bagnacavallo e Fusignano. La geografia del contagio passa poi a Cervia dove i nuovi positivi sono un 32enne e una 36enne che avevano avuto contatti con alcuni frai casi già noti, su un totale di 64 persone accertate dall' azienda sanitaria. Nella Città del sale si registra però la guarigione di un minore e di una donna di 84 anni. È incoraggiante il dato complessivo di chi ha superato la malattia: 30 i guariti, ai quali si aggiungono altre 18 guarigioni cliniche che ora attendono i tamponi di negativizzazione. Anche il totale delle persone in quarantena e sorveglianza attiva rimane stabile. Ieri erano 183; un nume roche secondo le stime dovrebbe essere destinato a calare progressivamente in vista della ripresa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 7 6 6 5 7 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia In aiuto degli anziani si rinforzano ancora le Unità speciali di medici a domicilio Richiamato in servizio un geriatra che affiancherà i colleghi Usca per monitorare le case di riposo ALESSANDRO MONTANARI RAVENNA Le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) che hanno dato un aiuto decisivo al contenimento dell' epidemia di coronavirus nelle case dei ravennati si rinforzano ulteriormente per limitare ancora di più i focolai nelle case di riposo. Appartamenti e strutture per anziani rappresentano insieme i luoghi dove si sono registrati oltre un quarto dei contagi in Emilia-Romagna. Per la precisione tra i soggetti conviventi si è registrato l' 11,4% dei contagi. Un altro 15% è stato registrato nelle strutture residenziali socio sanitarie. I nuclei di assistenza territoriale L' Ausl Romagna ha formato i Nat (Nuclei di assistenza territoriale), attivi sulle tre province. A Ravenna ci sarà quindi un coordinamento unico con sede centralizzata a Russi, come spiega il dirigente del Nucleo Cure Primarie di Ravenna, Mario Marabini. Ai giovani (per la maggior parte) medici Usca sono stati affiancati colleghi esperti tra cui un geriatra, tornato in servizio dalla pensione, e un medico della protezione civi le. La decisione di potenziare le squadre Afronte della attuale fase epidemiologica, che vede nel territorio la necessità di concentrare l' assistenza per l' identificazione e il trattamento precoce dei soggetti sintomatici sospetti Covid al proprio domicilio o in struttura, e di garantire la continuità dell' assistenza ai pazienti dimessi dopo un periodo di rico vero ospedaliero per patologia correlata al decorso della malattia, su impulso della direzione sanitaria, si è deciso quindi di aumentare il numero di medici Usca, così come il «volume delle loro attività svolte». Si prevede quindi l' attivazione progressiva di dieci unità su Rimini, dodici unità su Forli -Cesena, otto unità su Ravenna (anche se al momento i numeri sono inferiori). «Siamo partiti con il servizio di continuità assistenziale a domicilio - spiega ancora il dottor Marabini - per poi allargarlo anche nelle strutture per anziani, dalle case di riposo alle Rsa». Come intervengono Le unità speciali intervengono su richiesta del medico di medicina generale a domicilio e nelle strutture residenziali, nelle case famiglia disponendo gli interventi terapeutici ritenuti appropriati. Insieme ai medici di base viene concordata l' eventuale necessità di programmare il monitoraggio o la rivalutazione del paziente condividendo la pianificazione degli ulteriori controlli. Oltre alle attività previste di tipo clinico, qualora indicato e in accordo con il medico curante, viene prescritto e lasciato a domicilio il trattamento completo con idrossiclorochina, farmaco che si sta dimostrando molto efficiente. Inoltre può eseguire il tampone nasofaringeo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 7 6 6 5 6 0 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) sanità, sociale e servizi per l'infanzia NUOVI otto CASI Una donna positiva dall' 11 marzo Un operatore sanitario della comunità per anziani Il Giglio d' oro, un parente di un operatore della casa residenza Baccarini di Russi, due parenti di infermieri. Ieri i nuovi casi di Coronavirus registrati nel nostro territorio sono stati 8: 5 donne e 3 uomini, 2 ravennati, 2 cervesi, 1 russiano, 1 alfonsinese, 1 bagnacavallese e 1 fusignanese. Nessuno di loro è ricoverato. Oltre ai già citati casi legati in maniera diretta o indiretta alle strutture sanitarie, ci sono anche due persone che erano state a contatto rispettivamente con casi noti di Cesena e di Cervia, e un caso su cui dovrà ancora essere fatta chiarezza, una donna che aveva avuto sintomi l' 11 marzo e la cui positività è emersa da un test sierologico seguito da un tampone: è ancora contagiosa a oltre un mese e mezzo dai sintomi. Nel frattempo, dopo l' ennesimo caso di un positivo al Giglio d' oro, ieri i tre ospiti negativi sono stati sottoposti nuovamente al tampone. I tre anziani nei giorni scorsi sono stati trasferiti al Baccarini, così il test è stato fatto anche sui 27 ospiti della struttura di Russi, sottoposti a controlli periodici. Dal Baccarini, una buona notizia: da oggi è disponibile un tablet per le videochiamate con i parenti all' esterno della struttura. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 7 6 6 5 5 9 § ] martedì 28 aprile 2020 Ravenna Today sanità, sociale e servizi per l'infanzia Da medico del reparto Covid a ricoverato nel suo stesso reparto: "Virus subdolo, batosta anche per i giovani" Per un mese e mezzo è stato in prima linea come medico pneumologo nel reparto Covid di Ravenna, poi la settimana scorsa il virus ha colpito anche lui e si è ritrovato dall' altra parte della barriera 1 Tragedia in mattinata: 54enne precipita per trenta metri e muore schiacciato sotto al trattore 2 Schianto all' incrocio con un' auto: motociclista sbalzato sull' asfalto 3 Si schianta fuori strada e rompe una tubatura: il getto d' acqua è altissimo 4 Buone notizie per gli innamorati: tra i "congiunti" rientrano anche i fidanzati Video del giorno Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Per un mese e mezzo è stato in prima linea come medico pneumologo nel reparto Covid di Ravenna, poi la settimana scorsa il virus ha colpito anche lui e nel giro di pochi giorni si è ritrovato dall' altra parte della barriera , ricoverato in un letto del suo stesso reparto, tra i pazienti dai lui stesso curati prima del contagio. "Quando ho visto la febbre crescere e i primi colpi di tosse mi sono detto 'Ecco, stavolta tocca a me'. La mattina ero al lavoro, la sera è salita la febbre fino a 39°, poi il tampone, la Tac che indicava la polmonite bilaterale e due giorni dopo ero ricoverato", spiega. E da allora, da 5 giorni, si trova nel reparto Covid di Ravenna. E' la vicenda di Filippo Babacci, pneumologo forlivese di 44 anni in forza alla Pneumologia dell' ospedale di Lugo prima dell' emergenza sanitaria, e poi spostato col suo reparto in blocco a Ravenna a curare i malati di Coronavirus. "Non ho capito come ho potuto contagiarmi. Non ho un momento in cui mi son detto 'Accidenti, qui mi sono sbagliato con le protezioni', anche se è un attimo farlo", spiega. Infatti, non solo si devono indossare mascherine, tute usa e getta, guanti, occhiali protettivi etc., ma c' è tutto un protocollo su come vestirsi e svestirsi, tanto che - una volta vestiti per il turno di lavoro - anche interrompere per andare qualche minuto al bagno rischia di diventare un problema. "Ed anche a casa ho rispettato ogni scrupolo. Nell' ingresso faccio la pulizia delle scarpe con la candeggina, mi spoglio e infilo direttamente gli abiti nella lava-asciuga, lasciando quindi solo l' ingresso come 'ambiente sporco'. Lavo il giubbotto, disinfetto il telefono appena rientrato in casa e faccio la doccia", spiega. "Eppure questo è un virus molto contagioso e anche con tutti gli scrupoli del caso mi sono infettato". "Sono un po' preoccupato per le riaperture - aggiunge -, anche se mi rendo conto che non possiamo stare chiusi in casa per sempre". L' importante è tenere sempre alta la guardia: "E' molto contagioso, a parlare coi pazienti la gran parte non capisce come lo può aver preso. E' per questo che sono preoccupato per il dopo. Psicologicamente convivere col virus è diverso dall' isolarsi da esso. Il rischio è di sottovalutarlo, e non bosogna farlo se no il rischio è di tornare indietro e se poi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 7 6 6 5 5 9 § ] martedì 28 aprile 2020 Ravenna Today sanità, sociale e servizi per l'infanzia gli ospedali tornano a sommergersi come è successo al Nord il mese scorso diventa poi difficile garantire le cure". L' importante è "stare attenti, avere mille scrupoli, disinfettarsi e mantenere le distanze". Spesso chi non è anziano tende a sottovalutare il rischio contagio. Spiega Babacci, che appartiene alla generazione dei quarantenni e quindi fuori dall' età a rischio: "Giustamente si ragiona sugli anziani perché sono a maggior rischio di decesso.... ma non è che gli altri non stiano male. Ora mi sento come se mi avesse travolto un camion, totale spossatezza, fiato corto, polmonite, febbre alta, ne avrò per almeno un mese, di cui diversi giorni di ricovero in ospedale. Insomma, è una bella batosta anche per un giovane. Poi... c' è anche chi se la cava con due starnuti. E' un virus subdolo". Il medico forlivese da un mese e mezzo vive in una casa sfitta che ha come punto d' appoggio a Russi, separato da moglie e dai figli di 4 e 7 anni che vivono a Forlì . "Col lavoro che faccio e tenuto conto che la mia famiglia vive coi miei suoceri, sarebbe stato un rischio molto alto. I miei genitori non li vedo da due mesi. I miei bambini li vedo solo in videochiamata, se la passano perché vivono in una casa col giardino. Ma non è facile neanche per loro: mia moglie lavora in smart working e per le lezioni a distanza e i compiti i bambini delle Elementari vanno seguiti per molto tempo", spiega Babacci, dando uno spaccato anche sui sacrifici nella sfera privata che la gran parte del personale sanitario sta facendo ormai da lungo tempo. Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi disattivare ad-block per riprodurre il video. Spot Il video non può essere riprodotto: riprova più tardi. Attendi solo un istante , dopo che avrai attivato javascript . . . Forse potrebbe interessarti , dopo che avrai attivato javascript . . . Devi attivare javascript per riprodurre il video. Quasi superfluo chiedere se si trova bene tra le cure dei suoi colleghi: "Con loro sono tra amici - commenta -, ma è davvero un' equipe fantastica a vederli dall' altra parte. Dobbiamo anche dire che in questo mese e mezzo abbiamo imparato molte strategie contro questo virus e mi sento ben curato e seguito". Ora il medico sta meglio, il peggio sembra essere alle spalle. Alla fine di quest' incubo ci sarà almeno la sensazione di 'essersi tolto il dente'? "Una volta guarito sicuramente c' è un' immunità, ma che questa duri 3 mesi, 6 mesi o per tutta la vita la scienza ancora non lo sa. Quindi neanche dire che una volta guarito non temi di non riprenderla una seconda volta a settembre". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 7 6 6 5 5 8 § ] martedì 28 aprile 2020 Ravenna24Ore.it sanità, sociale e servizi per l'infanzia Covid-19. Oggi 8 nuovi positivi in provincia di Ravenna I casi diagnosticati da inizio contagio sono 978 Nella giornata di oggi per il territorio del Ravennate sono state comunicate 8 nuove positività. Si tratta di 5 pazienti di sesso femminile e 3 di sesso maschile, nessuno dei quali è ricoverato. Si tratta di positività conseguenti a contatti con casi già accertati. Non sono stati comunicati decessi e si sono verificate ulteriori 30 guarigioni complessive più 18 guarigioni cliniche di pazienti che effettueranno tamponi di negativizzazione. Sono 183 le persone che restano in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti con casi positivi o rientrate in Italia dall' estero. I casi diagnosticati da inizio contagio sono 978, confermati alle 12 del 28 aprile, la cui distribuzione per comune è la seguente. 51 residenti al di fuori della provincia di Ravenna 444 Ravenna 125 Faenza 64 Cervia 66 Lugo 59 Russi 29 Alfonsine 32 Bagnacavallo 22 Castelbolognese 8 Conselice 11 Massa Lombarda 3 Sant' agata Santerno 16 Cotignola 8 Riolo Terme 21 Fusignano 7 Solarolo 10 Brisighella 2 Casola Valsenio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 7 6 6 5 7 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 RavennaNotizie.it sanità, sociale e servizi per l'infanzia Covid-19. "In Ascolto, lontani ma vicini": a Russi attivato nuovo servizio di sostegno alle famiglie Il comune di Russi ha attivato 'In Ascolto - lontani ma vicini', un serviziodi supporto alle famiglie per gestire questo difficile momento. Il progetto è Il comune di Russi ha attivato 'In Ascolto - lontani ma vicini', un servizio di supporto alle famiglie per gestire questo difficile momento. Il progetto è destinato a famiglie ed educatori ed è stato attivato grazie al contributo della Regione Emilia Romagna. È totalmente gratuito e verrà svolto esclusivamente online tramite colloquio telefonico o videochiamata. L' obiettivo è quello di offrire uno spazio di ascolto ai genitori, alle famiglie e anche agli educatori, in cui confrontarsi e raccontarsi, per poter affrontare al meglio questa situazione di emergenza. 'La gestione dei bambini - scrivono gli enti organizzatori - richiede ai genitori impegno ed energie, per trovare continui intrattenimenti ed attività creative. Per chi sta utilizzando la didattica a distanza, è complessa l' organizzazione di orari ed impegni, oltre al necessario supporto motivazionale ed emotivo da fornire ai bimbi/ragazzi, sempre più provati da questo grande cambiamento di routine. La sensazione comune è di non avere mai abbastanza risorse per fare tutto, ci si sente stanchi e nervosi, oltre che preoccupati. C' è una maggiore esposizione e visibilità per le famiglie, osservate (e forse giudicate) da altre persone nella loro privacy e nelle loro abitazioni tramite le video-chiamate didattiche. Anche gli insegnanti sono particolarmente vulnerabili a critiche e giudizi, dovendo operare sotto gli occhi dei genitori, con limitata serenità operativa e relazionale. Mai come ora può crearsi un terreno fertile per scontri, nervosismi e distanziamenti sociali significativi, che sarà complicato gestire quanto si rientrerà a scuola e alla vita di comunità, ciascuno con nuove 'etichette' incollate addosso. L' isolamento sociale forzato, infine, ci toglie la possibilità di stare vicini ai nostri familiari e di ritagliarci momenti di svago, sfogo e cura personale. E' diventato difficile dedicarsi al nostro benessere psico-fisico, alla nostra salute personale, al nostro equilibrio emotivo, aspetti tuttavia fondamentali per poter avere risorse adeguate a fronteggiare l' attuale situazione'. Il progetto prevede incontri di 'ascolto a distanza', gestiti dalla Dott.ssa Serena Brunelli, Psicologa e Psicoterapeuta. I consulti verranno svolti esclusivamente on-line, mediante colloquio telefonico o video-call (tramite Skype o WhatsApp), nel pieno rispetto della normativa sulla privacy e del segreto professionale degli Psicologi previsto per Legge. Per fissare un appuntamento e stabilire la modalità di svolgimento più idonea, è necessario contattare la Dott.ssa Serena Brunelli al n. 338/8383729 oppure via e-mail all' indirizzo: serenabrunelli.psy@gmail.com . Verrà inviato il modulo del Consenso e Trattamento dati, che dovrà essere firmato e re-inviato prima del colloquio concordato. I. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 7 6 6 5 6 4 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali distanziamento a rischio Il trasporto locale dà l' allarme Giana e Gibelli: abolire il metro di distanza, mantenere solo l' obbligo della mascherina Marco Morino milano Lunedì 4 maggio si avvicina e nelle aziende del tpl (trasporto pubblico locale) crescono ansia e preoccupazione. A uscire allo scoperto sono Agens e Asstra, le due associazioni che rappresentano la quasi totalità degli operatori. In una lettera inviata alla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, i presidenti Arrigo Giana (Agens) e Andrea Gibelli (Asstra), oltre a sollevare una serie di dubbi sulla praticabilità di alcune misure previste per il settore, affermano che i mezzi di trasporto pubblico (autobus, tram, metropolitane, ma anche le carrozze dei treni regionali) non sono in grado di soddisfare i requisiti di distanziamento sociale richiesti dal governo. Da notare che Giana è il direttore generale di Atm Milano mentre Gibelli è il presidente di Ferrovie Nord Milano, quindi sono entrambi in prima linea nella sfida che attende il tpl nella fase 2. «Il distanziamento ipotizzato di un metro per la fase 2 limita la capacità del sistema dei trasporti di persone al 25-30% dei passeggeri trasportati in condizioni di normalità» spiegano Giana e Gibelli. Esempio: a Milano, prima del coronavirus, ogni giorno nella metropolitana circolavano 1,5 milioni di passeggeri. Nella fase 2, per garantire il distanziamento di un metro tra una persona e l' altra, sul metrò milanese non potranno viaggiare più di 400mila utenti al giorno. Ma c' è di più. Secondo i due manager il limite deciso dal governo «riguarderebbe sia la capienza dei veicoli, sia quella dei luoghi di attesa dei mezzi, siano essi stazioni o fermate di superficie» e di conseguenza «l' offerta di trasporto sarebbe insufficiente, anche a fronte di una domanda che, si prevede, sarà inferiore rispetto alla normalità». Il vincolo di un metro potrebbe inoltre generare «sovraffollamento a ridosso delle aree di attesa delle stazioni e alle fermate, ottenendo un effetto contrario a quello desiderato» con «assembramenti non controllabili e pericolosi per la salute delle persone» oltre che «potenziali problemi di ordine pubblico». Per questi motivi il direttore generale di Atm Milano e il presidente di Ferrovie Nord chiedono al ministro di mantenere solo il «criterio incardinato sull' obbligo di utilizzo delle mascherine da parte degli utenti, rigorosamente applicato, coerentemente, a quanto disposto nel protocollo generale per la riapertura delle imprese». Il presidente di Regione Lombardia, Attlio Fontana, solleva la questione dei controlli nel settore del tpl: «Abbiamo bisogno di regole certe su chi fa i controlli, sulla titolarità che le persone che fanno i controlli hanno di fare certe imposizioni o di negare l' accesso a qualcuno». Fontana ha già parlato della questione al premier Conte. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 7 6 6 5 6 8 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali TASSE LOCALI Sconti Tari ai pubblici esercizi e zero tasse su nuove occupazioni Il 30% dei 3,5 miliardi per sostenere le casse locali sarà distribuito subito G.Tr. Oltre ai rimborsi misurati sulla perdita di fatturato, la macchina degli aiuti per bar, ristoranti ed esercizi commerciali in crisi si addentra sul terreno del fisco locale. Terreno delicato, per la serie di richieste comunali che si concentrano proprio sui settori commerciali più colpiti dal lockdown. L' emergenza sanitaria sta colpendo in realtà tutte le entrate locali, al punto che ieri nelle audizioni sul Def i Comuni hanno rilanciato la stima di perdite fra i 5 e gli 8 miliardi e le Province hanno parlato di un crollo di 820 milioni per le loro imposte quasi interamente collegate alle vendite di auto, oggi azzerate nell' emergenza. La sofferenza delle casse locali è chiara anche agli occhi del ministro dell' Economia Gualtieri, che oltre a confermare il fondo da 3,5 miliardi in arrivo nella maximanovra ha spiegato ieri che il 30%, quindi oltre un miliardo di euro, sarà distribuito subito in proporzione alle entrate di ogni ente. Ma ovviamente a soffrire sono soprattutto i contribuenti ai quali il distanziamento sociale ha azzerato il fatturato. Per loro le mosse in cantiere sono due. La prima riguarda l' occupazione di suolo pubblico, che negli anni normali porta quasi 900 milioni nelle casse dei Comuni. A pagare sono in particolare i bar e ristoranti che mettono i tavoli all' aperto. Per venire loro incontro l' idea, discussa ieri anche dalla ministra della Pa Fabiana Dadone con il presidente Anci Antonio Decaro, è quella di azzerare tasse e canoni per le nuove occupazioni, o per quelle aggiuntive rispetto al passato. Anche perché nei prossimi mesi gli spazi all' aperto possono rappresentare l' unico modo per recuperare un po' di coperti rispettando le esigenze del distanziamento. Sulla Tari i Comuni si stanno già muovendo da soli con la sconti o con la sospensione tout court delle cartelle. Per mettere ordine è intervenuta l' Arera, l' Autorità che da quest' anno disciplina le tariffe sui rifiuti, annunciando nuove misure in arrivo per alleggerire il conto a carico di chi ha dovuto sospendere l' attività. Per l' Arera si tratta di applicare anche nella crisi il principio «chi inquina paga»: perché chi ha chiuso non inquina (e quindi dovrebbe pagare meno). Servono almeno 400 milioni, avverte l' Authority in una segnalazione a governo e Parlamento, anche per non dover compensare tutti gli sconti caricando le bollette degli altri. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 7 6 6 5 6 6 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 27 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La Fed compra più bond municipali La Federal Reserve ha deciso di ampliare il numero di governi ed enti locali da cui comprerà municipal bond attraverso il programma di prestiti. Saranno acquistati titoli emessi da contee con almeno 500 mila persone e da città con almeno 250 mila abitanti rispetto alle soglie finora previste rispettivamente a 2 milioni e a un milione di cittadini. La banca centrale Usa rileverà anche debito con scadenza fino a tre anni e non più fino a due anni, come stabilito in un primo momento. La Fed erogherà fino a 500 miliardi di dollari (461,5 mld euro) attraverso il meccanismo di finanziamento e il Dipartimento del Tesoro ha fornito 35 miliardi (32,3 mld euro) per coprire eventuali perdite. Diversi parlamentari e funzionari avevano esortato l' istituto guidato da Jerome Powell a espandere il numero di enti locali idonei a ricevere i finanziamenti. Il programma è stato annunciato un paio di settimane fa e inizialmente la partecipazione era limitata a 76 emittenti, compresi tutti i 50 Stati e il Distretto di Columbia. Ora, invece, il numero di enti che potranno partecipare al programma salirà a 261. La Fed, comunque sia, concederà prestiti solo a chi abbia ricevuto un rating elevato prima dell' 8 aprile, il giorno precedente all' annuncio del programma di municipal bond. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 7 6 6 5 6 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali il dpcm del 26 aprile fa ripartire i lavori in molti settori Con le nuove regole in cantiere lievita il costo finale dell' opera ANDREA MASCOLINI - Dal 27 aprile aperti i cantieri del dissesto idrogeologico, dell' edilizia penitenziaria e scolastica, dell' edilizia residenziale pubblica; dal 4 maggio gli altri settori delle costruzioni; una settimana per prepararsi all' attuazione del nuovo protocollo per la sicurezza nei cantieri; rimane il nodo delle responsabilità e dei costi. È questa la situazione a valle del protocollo del 24 aprile 2020 condiviso da ministero del lavoro e delle politiche sociali, con Anci, Upi, Anas, Rfi, Ance, Alleanza delle cooperative, Feneal Uil, Filca-Cisl e Fillea Cgil e allegato al nuovo dpcm del 26 aprile 2020 sulle riaperture, che si applica ai cantieri rimasti aperti (del settore delle infrastrutture) e a quelli che dovrebbero essere aperti dal 4 maggio. Intanto alcuni cantieri, prima chiusi, possono riaprire in base al chiarimento fornito dai ministri dell' interno, dello sviluppo economico, della salute e delle infrastrutture e trasporti rispetto al concetto di «attività di rilevanza strategica per l' economia nazionale» contenuto all' art. 2, co. 7 del dpcm 10 aprile. In particolare i ministri hanno specificato che in questa nozione rientrano le «imprese che svolgono attività la cui prolungata sospensione rischia di determinare riflessi negativi sull' intera economia nazionale» e, fra le altre, anche quelle del settore costruzioni che riguardano interventi volti al contrasto del dissesto idrogeologico, l' edilizia residenziale pubblica, scolastica e penitenziaria. In questi casi, si precisa nella nota, «tutto il personale impiegato nelle attività che vengono autorizzate, sia i lavoratori che i fornitori, non verrà sottoposto naturalmente a limitazioni della mobilità per raggiungere il posto di lavoro.» Pertanto, previa comunicazione prefettizia, la ripresa di queste imprese può quindi da ieri avvenire attuando le previsioni del protocollo sulla sicurezza negli ambienti di lavoro relativo a tutti i settori produttivi e del protocollo di regolamentazione per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 nei cantieri, entrambi sottoscritti venerdì 24 aprile. Il protocollo sui cantieri è, nei fatti, la riedizione di quello stipulato fra le stesse parti il 19 marzo (cui seguì anche una edizione più di dettaglio siglata il 24 marzo dalle parti firmatarie del contratto degli edili). Una prima importante novità è il valore cogente del protocollo che, in quanto allegato al decreto, assume una valenza prescrittiva ed una maggiore efficacia giuridica. Un ruolo essenziale è affidato al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione assieme a quello della progettazione che dovrà «con il coinvolgimento del Rls (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ndr) o, ove non presente, del Rlst (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale, ndr), adeguare la progettazione del cantiere alle misure contenute nel protocollo, assicurandone la concreta attuazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 7 6 6 5 6 1 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il coordinatore per l' esecuzione, invece, «ove nominato ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 provvede ad integrare il Piano di sicurezza e di coordinamento e la relativa stima dei costi con tutti i dispositivi ritenuti necessari; il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione». All' impresa spetta il compito di «rinnovare a tutti i lavoratori gli indumenti da lavoro prevedendo la distribuzione a tutte le maestranze impegnate nelle lavorazioni di tutti i dispositivi individuale di protezione anche con tute usa e getta». Inoltre, ed è una novità, l' impresa deve garantire che «in ogni cantiere di grandi dimensioni per numero di occupati (superiore a 250 unità), sia attivo il presidio sanitario e, laddove obbligatorio, l' apposito servizio medico e apposito pronto intervento». Nei cantieri più piccoli le attività di soccorso saranno «svolte dagli addetti al primo soccorso, già nominati, previa adeguata formazione e fornitura delle dotazioni necessarie con riferimento alle misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19». Appare evidente come l' adeguamento dei costi del cantiere, riorganizzato per seguire le indicazioni dei protocolli, determinerà forti incrementi sul costo finale dell' opera, forse non assorbili dalle somme a disposizione delle stazioni appaltanti. Rimangono poi i profili delle responsabilità, a vario titolo, connesse alla qualificazione dell' evento come infortunio sul lavoro ai sensi dell' articolo 42, comma 2 del decreto Cura Italia. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 7 6 6 5 6 5 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Una nota Ifel che tiene conto della minore produzione causa chiusura dei locali Il virus abbatte la tassa rifiuti I comuni possono concedere riduzioni Tari ai negozi SERGIO TROVATO I comuni possono concedere riduzioni della Tari in seguito all' emergenza pandemica che ha comportato anche una minore produzione di rifiuti da parte delle attività commerciali, e più in generale delle utenze non domestiche, ancorché queste agevolazioni non siano previste espressamente dalla legge e gli enti non abbiano sostenuto dei costi decisamente minori per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, sia sotto forma di tassa sia di tariffa corrispettiva. Lo ha chiarito l' Ifel con una nota del 24 aprile scorso. L' Ifel con la nota sopra citata ha dato delle indicazioni ai comuni in ordine al potere di concedere agevolazioni Tari a causa della pandemia. Si tratta di benefici atipici per le utenze non domestiche, che hanno dovuto sospendere le attività o le hanno esercitate in forma ridotta a causa dell' emergenza determinata dalla pandemia Covid-19. Le agevolazioni potrebbero essere ascritte a una categoria di tipo «misto». Per l' Istituto di finanza locale dell' Anci, infatti, «non è possibile inquadrarle tra le riduzioni tipiche, in quanto - se è incontestabile una minor produzione di rifiuti da parte di tali categorie - è altrettanto vero che si tratta di una minor produzione di rifiuti che influisce in misura limitata sull' ammontare complessivo dei costi, ivi compresi quelli variabili». Del resto, «il servizio resta comunque erogato sull' intero territorio comunale per tutta la durata delle chiusure obbligatorie». Le riduzioni tariffarie possono essere finanziate con entrate proprie del bilancio comunale, con deliberazione da adottare entro il prossimo 30 giugno. Le risorse utilizzabili per questo scopo possono derivare da maggiori entrate riscosse a seguito della lotta all' evasione, da avanzi di amministrazione o da «altre disponibilità, anche straordinarie, dell' ente». Infine, nella nota viene precisato che sarebbe opportuno «stabilire sin da subito proroghe dei termini di pagamento per le categorie più colpite dalla chiusura forzata o dalla crisi economica». L' Ifel fa una disamina delle agevolazioni tipiche previste dalla legge. Va ricordato che mentre per la Tarsu i comuni avevano la facoltà di prevedere agevolazioni fiscali, sempre che avessero anche le risorse per finanziarle e non incidessero sui contribuenti soggetti al prelievo, con l' istituzione della Tari, invece, il consiglio comunale può decidere di far ricadere il peso sull' intera platea dei contribuenti e di finanziarle con l' iscrizione in bilancio delle relative somme come autorizzazioni di spesa. In effetti, le spese non coperte rimangono a carico della collettività e vanno finanziate attraverso la fiscalità generale. Con regolamento possono essere deliberate esenzioni e riduzioni tariffarie tipiche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 7 6 6 5 6 5 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali per particolari situazioni individuate dalla legge: occupante unico dell' immobile, attività stagionali e via dicendo. Ma devono essere comunque coperti i costi del servizio. Per ogni contribuente che non paga o paga di meno, se le agevolazioni non vengono finanziate, ci sono altri soggetti che devono sostenere un esborso maggiore. La riduzione tariffaria può essere riconosciuta in presenza di determinate circostanze in cui si presume che vi sia una minore capacità di produzione di rifiuti. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 7 6 6 5 6 7 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Sblocco assunzioni alla prova Covid Per molti comuni lo sblocco della assunzioni rischia di restare sulla carta. L' entrata in vigore del decreto attuativo dell' art. 33 del dl 34/2019 (pubblicato sulla G.U. n. 1089 del 27 aprile) rischia di complicare la vita a molti enti, accentuando le difficoltà del periodo emergenziale in corso. La norma nasce con un obiettivo pienamente condivisibile, ossia quello di sganciare i nuovi reclutamenti dalle cessazioni, misurando l' ampiezza del turnover in base al peso della spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti. In pratica, chi spende meno per gli stipendi dovrebbe poter assumere di più, ma ciò non sempre accade. Le amministrazioni nelle quali l' indicatore si colloca al di sotto della soglia minima fissata dal provvedimento potranno effettuare assunzioni a tempo indeterminato in misura superiore alla propria capacità assunzionale. Ma esse dovranno rispettare comunque due paletti: la spesa complessiva, da un lato, non potrà superare la medesima soglia, dall' altro non potrà registrare un incremento annuo superiore alle percentuali individuate dal decreto. Il primo limite, per di più, si applica anche all' utilizzo dei c.d. resti, con l' effetto paradossale, in diversi casi, di ridurre (anziché incrementare) gli spazi assunzionali. Per contro, le amministrazioni nelle quali tale rapporto si colloca al di sotto della soglia massima fissata dal provvedimento dovranno adottare un piano che consenta loro di rientrare nel 2025 entro i parametri fissati dal provvedimento medesimo. Ma il nodo è che sull' indicatore è destinato ad abbattersi il calo delle entrate causato dal coronavirus e dal lockdown, con effetti che rischiano di invertire il verso della riforma anche per gli enti virtuosi. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 7 6 6 5 6 9 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Cassa depositi e prestiti ha diffuso la circolare operativa con le istruzioni per gli enti locali Sospensione mutui, si parte Il 6/5 l' elenco dei prestiti rinegoziabili. Adesioni fino al 3/6 PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO Inizia a prendere forma la maxi-operazione di rinegoziazione dei mutui erogati da Cassa depositi e prestiti agli enti locali e che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe portare ossigeno per oltre 1 miliardo ai bilanci di comuni, province e città metropolitane soffocati dal calo delle entrate innescato dal coronavirus. Con la circolare di Via Goito n. 1300/2020 arrivano le prime indicazioni, anche se occorrerà attendere il 6 maggio per conoscere l' elenco dei prestiti rinegoziabili e le condizioni applicate alla rinegoziazione, che verranno diffuse tramite una sezione dedicata all' operazione nel sito internet www.cdp.it. Poi ci sarà tempo fino al 3 giugno per aderire, trasmettendo i documenti necessari, fra cui la delibera di consiglio che approva l' operazione di rinegoziazione, esecutiva a tutti gli effetti di legge. La struttura del meccanismo quella già nota: per la rata di giugno, posticipata al 31 luglio, verrà sospeso il pagamento della quota capitale e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano di ammortamento vigente, mentre la quota capitale della rata di dicembre sarà corrisposta nella misura dello 0,25% del debito residuo 2020 e gli interessi saranno calcolati sulla base del piano post rinegoziazione, la cui scadenza minima è prevista per il 2043. I pagamenti riprenderanno a giugno 2021, comprensivi della quota capitale ordinaria post rinegoziazione. Per poter accedere alla rinegoziazione, gli enti dovranno aver approvato il bilancio di previsione 2020, il che preclude per il momento la strada alle tante amministrazioni che devono ancora licenziare il preventivo; ma sul punto, dovrebbe intervenire a breve un correttivo, che si auspica possa semplificare l' iter anche per chi è in regola. Possono essere rinegoziati i prestiti connotati dalle seguenti e contestuali caratteristiche: a) prestiti ordinari, a tasso fisso o variabile, e flessibili; b) oneri di ammortamento interamente a carico dell' Ente beneficiario; c) in ammortamento al 1° gennaio 2020, con debito residuo a tale data pari o superiore a euro 10.000,00, e scadenza successiva al 31 dicembre 2020. Sono inclusi nella rinegoziazione anche i prestiti oggetto di precedenti operazioni di rinegoziazione attivate dalla Cdp successivamente alla trasformazione in società per azioni, nonché quelli rinegoziati ai sensi del dm Mef del 20 giugno 2003. Sono rinegoziabili i prestiti intestati ad enti in procedura di dissesto, purché, al momento della domanda risulti approvata l' ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 7 6 6 5 6 2 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Dadone: occupazioni di suolo più facili Ridurre gli oneri e i tempi della burocrazia per favorire la ripresa economica del Paese. La pubblica amministrazione darà una mano alle imprese, ai pubblici esercizi e alle attività culturali, per esempio facilitando nuove occupazioni di suolo pubblico in modo da rendere più facile la ripresa delle attività garantendo la distanza minima di sicurezza. Allo studio inoltre ipotesi di esenzione per il 2020 dai prelievi sulle occupazioni. Lo ha annunciato ieri la ministra della p.a. Fabiana Dadone in audizione in commissione affari costituzionali della Camera. In ambito edilizio, ha anticipato la numero uno di palazzo Vidoni, saranno snelliti i procedimenti e ridotti i tempi, «senza abbassare i livelli di tutela del paesaggio e dei beni culturali». In arrivo anche interventi diretti al Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (dpr n. 380 del 2001). E sempre sul fronte delle semplificazioni, la ministra ha ribadito l' impegno del suo dicastero affinché i cittadini «non restino impigliati in una assurda quanto ingiustificata richiesta plurima di informazioni e dati che dovrebbero già essere in possesso delle amministrazioni». È il principio del «once only» (una volta sola), secondo cui la p.a non chiede più quello che già conosce. Forse il principio più inattuato della pubblica amministrazione italiana, ma al tempo stesso anche quello che più sta a cuore ai cittadini, come emerso dalla consultazione pubblica recentemente conclusasi e avviata a fine 2019. L' idea della Funzione pubblica è di realizzare una sorta di patto tra amministrazioni e utenti. «La p.a. si fida dei cittadini senza appesantire le procedure di accesso a agevolazioni, finanziamenti e benefici ma, nello stesso tempo, per impedire che qualche furbo approfitti dell' autocertificazione, oltre alle sanzioni penali e alla decadenza del beneficio, si intende valutare l' introduzione anche di esclusioni dall' accesso alle medesime misure per un certo periodo», ha concluso la ministra. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 7 6 6 5 6 3 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Pagina 38 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' Inail con l' Iss ha predisposto un decalogo anti contagio in vista della riapertura Fase 2, rischioso usare i mezzi Al lavoro con il tpl 3,6 mln di utenti. Meglio bici o a piedi PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO Il trasporto pubblico locale sarà un rischio per gli italiani che dovranno tornare al lavoro con la Fase 2. I 3,6 milioni di lavoratori che normalmente utilizzano autobus, tram, metro o treno per il tragitto casa-lavoro (il 15,6% del totale) andranno incontro a un pericolo di aggregazione medio alto, destinato ad aggravarsi nelle ore di punta, soprattutto nelle aree metropolitane. A rischiare sono soprattutto le categorie professionali che più di tutte fanno uso dei mezzi pubblici, ossia i lavoratori dei settori finanziari e assicurativi (21,3%), delle attività scientifiche, tecniche e professionali (21,2%), della ristorazione (19%) e dell' informazione (18,2%). Quelli che rischieranno di meno sono i lavoratori che si spostano maggiormente con mezzi propri, ossia quelli della sanità e dell' agricoltura. Per ridurre le probabilità di contagio da Covid 19, l' Inail ha predisposto un decalogo di comportamento che innanzitutto raccomanda di utilizzare i mezzi solo in casi necessari e in via subordinata, ove possibile, di privilegiare altre forme alternative di mobilità, quali la bicicletta o il tragitto a piedi. Le dieci regole di comportamento sono contenute in un documento tecnico predisposto dall' Istituto, nell' ottica della ripresa del pendolarismo in piena emergenza Coronavirus. Il documento si integra con le linee guida del Mit sul traporto pubblico con cui il ministero delle infrastrutture ha dato le indicazioni (si veda ItaliaOggi di ieri) per ridurre il rischio di contagio in viaggio: dall' uso obbligatorio delle mascherine agli ingressi separati per la salita e la discesa sulle vetture, dalla capienza ridotta dei mezzi ai marker segnaposto che dovranno indicare dove sedersi per mantenere la distanza di sicurezza, dalla vendita online dei biglietti alla possibilità per gli autisti di saltare fermate in modo da evitare l' affollamento di passeggeri a bordo. Lo studio, realizzato in collaborazione con l' Istituto superiore di sanità e approvato dal Comitato tecnico scientifico (Cts), ha evidenziato come l' utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico sia diminuito già prima dell' entrata in vigore delle misure di contenimento, subendo poi una caduta netta successivamente all' adozione di tali misure, con una riduzione di oltre l' 80% a Milano e dell' 89% a Roma. Secondo l' Inail, tuttavia, durante il periodo di lockdown che ha interessato 7,3 milioni di lavoratori in particolare nei settori del manifatturiero, delle costruzioni e del commercio, «la fortissima riduzione nell' utilizzo del trasporto pubblico non ha richiesto la realizzazione di particolari misure organizzative che saranno invece assolutamente necessarie in previsione del progressivo allentamento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 7 6 6 5 6 3 § ] mercoledì 29 aprile 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali delle misure contenitive, proprio in previsione della ripresa della mobilità». Solo nei settori del manifatturiero, delle costruzioni e del commercio saranno circa 700 mila i lavoratori, potenziali utenti del trasporto pubblico, che si riverseranno sui mezzi. Anche se l' invito a rimanere a casa rivolto dal governo agli over 55 e ai portatori di patologie croniche degenerative potrebbe, secondo l' Inail, ridurre tale numero di almeno il 20%. Di qui la necessità di puntare l' attenzione su alcune regole di comportamento basilari, riassunte appunto nel decalogo. Vediamole. Non si dovrà usare il trasporto pubblico in caso si avvertano sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore). Durante il viaggio i passeggeri dovranno igienizzare frequentemente le mani, anche utilizzando gli appositi dispenser ed evitare di toccarsi il viso. Dovrà essere seguita la segnaletica e i percorsi indicati all' interno delle stazioni o alle fermate mantenendo sempre la distanza di sicurezza. Dovranno essere correttamente utilizzate le porte dei mezzi indicate per la salita e la discesa. Bisognerà sedersi solo nei posti consentiti mantenendo il distanziamento dagli altri occupanti e si dovrà evitare di chiedere informazioni al conducente. Infine sarà obbligatorio indossare la mascherina, anche di stoffa, per proteggere naso e bocca. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
Puoi anche leggere