CSV FC - Assiprov martedì, 04 febbraio 2020

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                                                     martedì, 04 febbraio 2020

Prime Pagine

 04/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                   4
 Prima pagina del 04/02/2020

 04/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                         5
 Prima pagina del 04/02/2020
 04/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                        6
 Prima pagina del 04/02/2020

ambiente e protezione civile

 03/02/2020   Cesena Today                                                                                             7
 Nucleo di area fredda sulla Romagna, scatta l' allerta meteo per vento
 03/02/2020   Forli Today                                                                                              8
 Madonna del Fuoco col Garbino: la Protezione Civile attiva l' allerta "gialla"

csv e scenario locale

 03/02/2020   Cesena Today                                                                                             9
 Il Pd cesenate: "Soddisfazione per l' Area del Riuso, intitoliamola ad Alfredo Magnani"
 03/02/2020   Forli Today                                                                                             10
 Ambiente, il Comune cerca volontari per la cura e la gestione dei conigli del Parco Urbano
 03/02/2020   Forli Today                                                                                             11
 Fra shopping e beneficenza torna la fiera "Commercianti per un giorno"
 04/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 42                                     Maddalena De Franchis   13
 «I nostri capelli per dare forza a chi è in cura»

 04/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 42                                                             15
 «Il nodo del look per chi è malato è tutt' altro che frivolo»

 04/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 22                                                              16
 Il dono di Coop Alleanza 2.400 tonnellate di cibo

salute e assistenza

 03/02/2020   Forli Today                                                                                             17
 Madonna del Fuoco: torna la Urban Night Trail tra bellezze nascoste e solidarietà
 04/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43                                                              18
 Torna Urban night, la patrona celebrata con la corsa di solidarietà

volontariato

 04/02/2020   Avvenire Pagina 11                                                                                      20
 Nasce in carcere il turbante per le donne in lotta col male
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03/02/2020    Redattore Sociale                                                                                    21
È la Puglia la prima regione italiana ad assegnare per legge un contributo economico ai Csv.
04/02/2020    Corriere della Sera Pagina 18                                                                        22
La piattaforma «iRaiser» arriva in Italia

04/02/2020    Corriere della Sera Pagina 4                                                       di GIULIO SENSI   23
Il volontariato civile per ricucire la società

04/02/2020    Corriere della Sera Pagina 9                                                     Francesca Morandi   25
Il volontario cremonese e il Nobel per la pace

04/02/2020    Corriere della Sera Pagina 2                                                      PAOLO FOSCHINI     26
«Torniamo alle virtù o siamo perduti»
04/02/2020    Corriere della Sera Pagina 11                                                                        29
Il premio Argis per le tesi di laurea Candidature aperte sino a fine mese
04/02/2020    Corriere della Sera Pagina 11                                                                        30
Volontari e rimborsi spese
04/02/2020    Corriere della Sera Pagina 11                                                                        31
Con Avis il dono senza confini
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[ § 1 § ]

            martedì 04 febbraio 2020
                                       Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     martedì 04 febbraio 2020
                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     martedì 04 febbraio 2020
                                  Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 1 5 3 7 0 1 0 3 § ]

                          lunedì 03 febbraio 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Nucleo di area fredda sulla Romagna, scatta l' allerta meteo per vento
                          La Protezione Civile dell' Emilia Romagna ha infatti diramato un' allerta meteo per "vento" per la giornata di martedì

                          Cambio di circolazione atmosferica all' orizzonte. La Romagna sarà sfiorata
                          dalla discesa di un nucleo di aria fredda che interesserà prevalentemente il
                          centro-sud Italia. Tale sarà preceduto da un richiamo della ventilazione dai
                          quadranti occidentali. La Protezione Civile dell' Emilia Romagna ha infatti
                          diramato un' allerta meteo per "vento". Viene spiegato nell' avviso che "nella
                          prima parte della giornata di martedì, l' avvezione di correnti occidentali
                          determinerà un rinforzo della ventilazione su tutte le aree appenniniche e
                          sulle zone di pianura adiacenti, ma valori superiori alla soglia interesseranno
                          soltanto il settore orientale con effetti di venti di caduta. Dal pomeriggio l'
                          ingresso di aria fredda dai quadranti settentrionali determinerà una rotazione
                          e un' intensificazione del vento su tutto il settore centro-orientale, pianura e
                          fascia collinare. Valori medi compresi tra 62 e 74 km/h e raffiche localmente
                          superiori, più probabili in Romagna". Mercoledì è prevista invece una sensibile
                          diminuzione per effetto di un' avvezione di aria fredda proveniente dalla
                          Penisola Balcanica. Le temperature minime nel corso della settimana
                          torneranno a rientrare nella norma climatica, mentre le massime
                          continueranno ad essere leggermente al di sopra della media. I venti soffieranno deboli-moderati dai quadranti nord-
                          occidentali in pianura, diretti dai quadranti settentrionali con rinforzi sui rilievi; tendenza in serata a ruotare da nord-
                          est. Verso la fine della settimana lo spostamento verso levante della saccatura consentirà l' ingresso di correnti di
                          origini atlantiche più temperate, che porteranno un aumento della nuvolosità."

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 7
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[ § 1 5 3 7 0 1 0 2 § ]

                          lunedì 03 febbraio 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Madonna del Fuoco col Garbino: la Protezione Civile attiva l' allerta "gialla"
                          La Protezione Civile dell' Emilia Romagna ha diramato un' allerta meteo per "vento"

                          Si annuncia una Madonna del Fuoco inizialmente mite e a tratti ventosa. La
                          Protezione Civile dell' Emilia Romagna ha diramato un' allerta meteo per
                          "vento". "Nella prima parte della giornata di martedì - viene illustrato nell'
                          avviso - l' avvezione di correnti occidentali determinerà un rinforzo della
                          ventilazione su tutte le aree appenniniche e sulle zone di pianura adiacenti,
                          ma valori superiori alla soglia interesseranno soltanto il settore orientale con
                          effetti di venti di caduta. Dal pomeriggio l' ingresso di aria fredda dai
                          quadranti settentrionali determinerà una rotazione e un' intensificazione del
                          vento su tutto il settore centro-orientale, pianura e fascia collinare. Valori
                          medi compresi tra 62 e 74 km/h e raffiche localmente superiori, più probabili
                          in Romagna". La tendenza è per un' attenuazione della ventilazione. La
                          Romagna sarà nei giorni a seguire sfiorata da una discesa di aria fredda, che
                          avrà l' effetto di provocare un abbassamento delle temperature,
                          specialmente nei valori minimi, con gelate mattutine. Successivamente lo
                          spostamento verso levante di una saccatura atlantica, consentirà l' ingresso
                          di correnti più temperate, che porteranno un aumento della nuvolosità dalla
                          giornata di sabato con piogge sui rilievi domenica.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
CSV FC - Assiprov martedì, 04 febbraio 2020
[ § 1 5 3 7 0 1 0 6 § ]

                          lunedì 03 febbraio 2020

                                                                                  Cesena Today
                                                                                csv e scenario locale

                          Il Pd cesenate: "Soddisfazione per l' Area del Riuso, intitoliamola ad Alfredo Magnani"
                          Il Partito Democratico di Cesena esprime grande soddisfazione a proposito dell' Area del Riuso inaugurata nei giorni
                          scorsi presso l' Isola Ecologica di via Romea

                          "Da tanti anni, attraverso i nostri consiglieri di quartiere, consiglieri comunali,
                          amministratori locali e regionali, sollecitiamo la creazione di un' area all'
                          interno dell' isola ecologica, in grado di intercettare oggetti ancora in buono
                          stato prima che diventino rifiuti, e quindi non più recuperabili - commenta
                          Laura Moretti, segretaria PD cesenate. - Con la nuova Area del Riuso
                          finalmente si dà una risposta efficace non solo al cittadino, che può nello
                          stesso luogo conferire sia i rifiuti in maniera differenziata sia oggetti in buono
                          stato, ma anche ai più bisognosi che, attraverso il prezioso lavoro dell'
                          associazione di volontariato Campo di Emmaus, possono acquistare oggetti
                          di seconda mano in buono stato a poco prezzo. Senza dimenticare l' impatto
                          positivo sull' ambiente, che vede diminuire la quantità di rifiuti da smaltire e la
                          quantità di energia e risorse necessarie alla produzione di nuovi beni."
                          "Sosteniamo da sempre l' importanza delle 3 R: Riduci, Ricicla, Riusa, e lo
                          abbiamo fatto anche attraverso diverse mozioni in consiglio comunale, con
                          una attenzione particolare a coloro che da anni lavorano in questo campo,
                          come i volontari del Campo di Emmaus - commenta Caterina Molari, ex
                          consigliera comunale e coordinatrice del Gruppo Ambiente del PD Cesena insieme ad Andrea Vergaglia. - Per questo
                          lanciamo una proposta, che speriamo venga sostenuta dall' intero Consiglio Comunale e accolta da Hera: sarebbe
                          bello intitolare l' Area del Riuso ad Alfredo Magnani, anima e pilastro del Campo di Emmaus sin dalla sua fondazione
                          ed instancabile sostenitore di progetti di recupero e riuso, deceduto qualche anno fa: senza il suo impegno non
                          esisterebbe oggi una realtà così importante come il Campo di Emmaus, capace di dialogare con le istituzioni (Hera,
                          per il progetto cambia il Finale, il Comune, la Caritas, la Regione...) e di dare risposte di solidarietà concreta ai più
                          bisognosi della città. La proposta, già condivisa con l' Associazione Campo Emmaus e i familiari, è una occasione
                          importante per valorizzare, attraverso la figura di Alfredo, il lavoro dei tanti volontari, umili e silenziosi, che ogni giorno
                          in città, attraverso tante associazioni, si occupano di dare una mano a chi è meno fortunato".

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
CSV FC - Assiprov martedì, 04 febbraio 2020
[ § 1 5 3 7 0 1 0 4 § ]

                          lunedì 03 febbraio 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                              csv e scenario locale

                          Ambiente, il Comune cerca volontari per la cura e la gestione dei conigli del Parco Urbano
                          L' impegno previsto è ipotizzabile in due giorni settimanali, in date preventivamente pianificate e comunque sulla
                          base di quelle che saranno le varie esigenze

                          L' Amministrazione comunale di Forlì cerca volontari da impiegare nella
                          gestione della colonia di conigli al Parco Urbano "Franco Agosto" di Forlì, in
                          particolare nell' ambito delle attività finalizzate alla sterilizzazione e
                          vaccinazione. I volontari verranno opportunamente formati a cura dell'
                          Azienda Sanitaria ed opereranno in sinergia con gli enti (Comune e Ausl) e la
                          società che ha in gestione il parco. L' impegno previsto è ipotizzabile in due
                          giorni settimanali, in date preventivamente pianificate e comunque sulla base
                          di quelle che saranno le varie esigenze. Non sono richieste competenze
                          specifiche, ma è preferibile avere già una conoscenza della corretta gestione
                          del coniglio. In vista di tali operazioni, domenica 9 febbraio alle 10:30, nella
                          saletta riunioni situata nell' edificio all' interno del Parco, adiacente ai
                          campetti sportivi, raggiungibile dal parcheggio pubblico situato al termine
                          della via Fiume Montone (prima traversa a destra di viale dell' Appennino), si
                          terrà un primo incontro tra il Comune e gli aspiranti volontari per illustrare e
                          chiarire la situazione e le fasi del procedimento. All' incontro saranno
                          presenti i volontari delle Associazioni Made in Bunny Odv e Follow the Bunny
                          che si occuperanno di supportare la formazione per quanto concerne l' etologia del coniglio. Gli interessati sono
                          pregati di scrivere a:info@madeinbunny.org inserendo come oggetto "Ricerca volontari Forlì".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 10
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                          lunedì 03 febbraio 2020

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                                                                              csv e scenario locale

                          Fra shopping e beneficenza torna la fiera "Commercianti per un giorno"

                          Torna alla Fiera di Forlì Commercianti per un giorno , l' appuntamento con il
                          risparmio e l' acquisto utile e intelligente. Domenica 9 febbraio 2020, dalle
                          9.00 alle 19.00, i padiglioni di via Punta di Ferro si aprono alla manifestazione
                          totalmente ed esclusivamente dedicata ai privati senza partita Iva,
                          associazioni, enti di beneficenza i quali, per un' intera giornata, potranno
                          vendere, comprare o scambiare merci e prodotti di loro proprietà. Sono 350
                          gli espositori presenti e visitando la fiera, oltre a trovare straordinarie
                          opportunità di acquisto e risparmio, si potranno aiutare le realtà che a Forlì e
                          in Romagna si prendono cura degli altri. A Commercianti per un giorno sono
                          presenti gli stand di associazioni di volontariato, istituti scolastici, gruppi
                          parrocchiali e Club service del territorio che mettono in vendita la propria
                          merce a scopo benefico. In questa edizione, attraverso un "acquisto utile" al
                          loro stand, si possono sostenere i progetti del Lions Club Forlì Host, aiutare i
                          volontari degli Amici di Medjiugorie, contribuire a realizzare laboratori per i
                          bambini della scuola forlivese Santa Maria del Fiore e donare una speranza di
                          futuro a un bambino o una bambina dell' Eritrea grazie a un acquisto nello
                          spazio curato dal Gruppo di lavoro per le adozioni a distanza della parrocchia dei Cappuccinini. Le volontarie
                          sostengono, infatti, il Progetto Speranza del Comitato per la lotta contro la fame nel mondo e sono già 10 i piccoli
                          adottati anche con il loro aiuto nelle missioni di Suor Letizia, responsabile di 5 comunità di Clarisse Cappuccine nel
                          Paese africano. Loro e tutti gli altri espositori presenti, sono accomunati dalla volontà di dare una seconda chance
                          ad oggetti che altrimenti sarebbero destinati ad invecchiare in casa o in cantina, proponendoli invece ai visitatori per
                          essere scambiati o acquistati. Questo consentirà loro di fare veri e propri affari dal punto di vista economico, ma
                          permetterà anche all' oggetto di rivivere e diventare una risorsa. L' etica di questo evento ha, infatti, radici sane: non
                          solo si ricava un utile da prodotti non più utilizzati, ma si dà anche l' opportunità ad ognuno di noi di rispettare l'
                          ambiente attraverso il riciclo, sbarazzandosi del non-utile in modo ecologico ed evitando, quindi, costosi e dannosi
                          sprechi. La manifestazione, organizzata da Romagna Fiere, non è semplicemente un grande mercato dell' usato,
                          riciclato e recuperato, è un' occasione per ridare nuova vita a prodotti inutilizzati, contenere la produzione di rifiuti,
                          educare ad una migliore gestione del denaro. Ciò che a qualcuno non serve più, per altri è utile. Setacciando i banchi
                          è sorprendente la quantità di merce esposta. Tra il grande assortimento di oggetti si può trovare di tutto e rinnovare il
                          guardaroba, gli ambienti della casa, l' angolo giochi dei bambini, spendendo pochi euro e divertendosi a cercare l'
                          oggetto più adatto alle esigenze e ai gusti di ognuno: giocattoli, bambole, lampade, biciclette, riviste, vecchi dischi e
                          cd, mobili, quadri, pregiate bottiglie, abbigliamento, accessori, computer,

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 11
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                          lunedì 03 febbraio 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                              csv e scenario locale

                          telefonia, supporti audio-video. Alla Fiera di Forlì si può trascorrere una domenica diversa e originale ottenendo un
                          doppio scopo: ripulire la casa e offrire la possibilità di trovare oggetti che, di seconda mano, possono essere
                          acquistati a prezzi irrisori. Orario: dalle ore 9.00 alle ore 19.00 con apertura a orario continuato. Ingresso: intero 7
                          euro, ridotto 5 euro con coupon scaricabile dal sito www.commerciantiperungiorno.it. Attendere un istante: stiamo
                          caricando la mappa del posto... Caricamento in corso... Auto A piedi Bici.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 12
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                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          «I nostri capelli per dare forza a chi è in cura»
                          La scelta di Virginia, Elisa e Gian Matteo, che hanno donato le loro ciocche: diventeranno parrucche per le donne in
                          chemioterapia

                                                                                                                            Maddalena De Franchis

                          di Maddalena De Franchis «Ieri mi sono comportata male nel cosmo / Ho
                          passato tutto il giorno senza fare domande / senza stupirmi di niente».
                          Sono un poetico inno alla magia delle piccole cose i versi - scritti da
                          Wislawa Szymborska - che la 25enne cesenate Virginia Pollarini ha
                          inviato, assieme alla sua lunga treccia, alla Fondazione Prometeus Onlus,
                          artefice del Progetto Smile. Un progetto nato ormai dieci anni fa, grazie al
                          quale è possibile donare i propri capelli per la realizzazione di parrucche
                          naturali, da offrire gratuitamente alle pazienti oncologiche in
                          chemioterapa. «Non mi sento un' eroina», chiarisce subito Pollarini.
                          «Sono venuta a sapere di questa possibilità circa un anno fa, guardando
                          per caso dei video su YouTube. È stato allora che ho deciso di lasciar
                          crescere i capelli fino a raggiungere la lunghezza richiesta dal progetto.
                          Ho svolto un tirocinio post-laurea in Neuropsicologia e seguito pazienti
                          che avevano subìto interventi al cervello, anche a causa di tumori. Ho
                          ascoltato le loro storie: ogni volta era un pugno nello stomaco. Questa
                          donazione è il mio modo per ringraziarli di tutto ciò che mi hanno dato. Spero che le mie ciocche rendano felice
                          qualcuna come lo sono stata io nel compiere questo gesto». Anche Elisa Sabattini, 25 anni, di Cesena, ha appreso di
                          questa opportunità dai social. «Non accorciavo i capelli da due anni e non avevo programmato un taglio così
                          drastico», racconta. «Ma, qualche giorno prima di andare dal parrucchiere, mi è capitato di vedere un post pubblicato
                          su Instagram da una ragazza che aveva donato. Non ci ho pensato: ho deciso subito di seguire il suo esempio. Mi
                          sono messa in cerca di qualche associazione che raccogliesse capelli, quindi ho spedito le mie ciocche all'
                          associazione pugliese 'Un angelo per capello'». E chi ha detto che donare i capelli sia una prerogativa
                          esclusivamente femminile? Anche gli uomini possono farlo, purché le ciocche siano di lunghezza non inferiore a 25
                          cm. Lo sa bene il giovane cesenate Gian Matteo, che qualche anno fa si è presentato alla madre Paola Drudi con la
                          testa rasata e una lunga treccia in mano. «Erano mesi che lo rimproveravo per i capelli troppo lunghi», ricorda oggi la
                          madre. «Ma, quando è rincasato con quella treccia in mano e mi ha detto di volerla donare, il mio cuore è scoppiato
                          di gioia». Sono numerosi i parrucchieri che hanno aderito con entusiasmo alla causa: tra questi, lo staff di Sensazioni
                          Parrucchieri, in via Rasi Spinelli a Cesena. Spiega una delle due titolari, Giusy Argentiero: «Come donna e come
                          professionista posso comprendere

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          quanto sia traumatica la perdita dei capelli per chi già deve vivere l' esperienza di un tumore. Mi auguro che tante
                          altre persone imitino Virginia, Elisa e Gian Matteo. Basta che le ciocche siano lunghe almeno 25 cm e possono
                          essere trattate o tinte, purché di un unico colore. Un gesto semplice, ma che significa molto per chi ne beneficia». ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 14
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                          martedì 04 febbraio 2020
                          Pagina 42

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Lo Ior da anni porta avanti il Progetto Margherita

                          «Il nodo del look per chi è malato è tutt' altro che frivolo»
                          Parrucche offerte gratuitamente: sono circa 500 le donne romagnole aiutate finora

                          Guardarsi allo specchio, spazzolarsi i capelli, fare una passeggiata senza
                          sentirsi gli occhi degli altri puntati addosso. Sprazzi di quotidianità che
                          non sono più così scontati dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro. I
                          trattamenti antitumorali provocano infatti, si sa, come principale effetto
                          collaterale la caduta dei capelli. Una perdita che incide pesantemente
                          sulla percezione della propria immagine, un segnale chiaro e
                          inequivocabile della presenza della malattia. «Il problema della caduta
                          dei capelli non va considerato una mera frivolezza: al contrario, è un
                          momento davvero delicato e difficile per una donna», si legge però sul
                          sito dedicato al Progetto Margherita, ideato dall' Istituto Oncologico
                          Romagnolo per offrire gratuitamente una parrucca alle pazienti
                          oncologiche. Un servizio di cui hanno usufruito, solo nel 2019, circa 500
                          donne romagnole: tra queste, 241 risiedono nella provincia di Forlì-
                          Cesena (88 a Cesena e provincia). Ciascuna di loro ha scelto una
                          parrucca con il supporto di un parrucchiere volontario, che mette a
                          disposizione la propria professionalità e il proprio tempo. «Le nostre parrucche sono sintetiche, ma di ottima qualità»,
                          assicurano dallo Ior. «Quelle naturali, più costose e difficili da gestire, richiedono una manutenzione costante, che
                          non sempre si è in grado di garantire quando si devono affrontare terapie così importanti. Ogni giorno ci contattano
                          tante donne che chiedono di donare i propri capelli, ma la nostra risposta è sempre la stessa: consigliamo di
                          effettuare una ricerca accurata e selezionare con attenzione l' associazione che si occupa della raccolta». Ma c' è
                          anche un' altra ragione per cui lo Ior preferisce le parrucche sintetiche: «Quando le doniamo alle nostre pazienti,
                          ricordiamo loro che è solo un aiuto temporaneo. E che presto non ne avranno più bisogno, perché torneranno a
                          pettinare i loro, di capelli. Per questo motivo, i nostri volontari suggeriscono sempre parrucche dal taglio più corto: in
                          questo modo, infatti, i capelli delle pazienti ricresceranno e arriveranno alla medesima lunghezza della parrucca in
                          minor tempo. E le nostre pazienti potranno tornare prima alla normalità». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                              csv e scenario locale

                          Bologna: lotta agli sprechi

                          Il dono di Coop Alleanza 2.400 tonnellate di cibo

                          Da scarto a risorsa: è il progetto 'Buon fine' di Coop Alleanza 3.0. Con il
                          coinvolgimento di 261 negozi sono state destinate 2.400 tonnellate di
                          cibo a 466 associazioni di volontariato e garantiti alle persone in
                          difficoltà ogni giorno circa 13mila pasti, per un valore di quasi 11 milioni
                          euro.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          lunedì 03 febbraio 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                                salute e assistenza

                          Madonna del Fuoco: torna la Urban Night Trail tra bellezze nascoste e solidarietà
                          Oltre a corse e camminate anche un percorso culturale per scoprire gli angoli meno conosciuti della città. Il ricavato
                          andrà a sostenere un progetto in favore delle famiglie con persone disabili

                          Con la festa della Madonna del Fuoco, martedì 4 febbraio, giunge a Forlì
                          anche la 6^ edizione della Urban Night Trail. Il ritrovo è alle ore 17.00 presso il
                          Chiostro di San Mercuriale in piazza Saffi. Dopo la benedizione del parroco,
                          alle 18.30 è prevista la partenza per il percorso artistico guidato da Serena
                          Vernia e delle camminate, mentre alle 19.30 ci sarà la partenza ufficiale della
                          Corsa podistica. Un' occasione per festeggiare la Patrona di Forlì
                          attraversando di corsa o al passo le strade della nostra città. Un percorso
                          culturale alla scoperta della città per conoscere gli angoli nascosti, i parchi e
                          dimostrare che la solidarietà può cambiare veramente la vita delle persone.
                          Per il quinto anno consecutivo, infatti, il ricavato della manifestazione verrà
                          devoluto a CavaRei. Nelle quattro edizioni passate, la Urban Night Trail ha
                          contribuito per 9.000 euro alla realizzazione di CavaRei che nel 2016 era solo
                          un progetto. Quest' anno CavaRei continua la sua raccolta fondi per il nuovo
                          cantiere in fase di ultimazione presso la casa di San Leonardo dove saranno
                          realizzati ulteriori servizi per dare risposte ai bisogni di famiglie con persone
                          disabili. Anche il ricavato delle iscrizione dell' Urban Night Trail 2020
                          contribuirà a sostenere il Dopo di noi di CavaRei. Ideatori e realizzatori di tutto questo sono gli atleti di AVIS
                          Podistica, che ogni anno attirano oltre 1.000 camminatori e podisti per percorrere il tracciato che da San Mercuriale
                          arriva al Parco Urbano Franco Agosto, passando per il centro storico e nella coreografia dei lumini della Madonna del
                          Fuoco, patrona di Forlì.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 17
[ § 1 5 3 7 0 1 1 2 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020
                          Pagina 43

                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                                 salute e assistenza

                          Torna Urban night, la patrona celebrata con la corsa di solidarietà
                          La manifestazione dalle 18.30 attraversa i luoghi più suggestivi della città e raccoglie fondi per il progetto CavaRei

                          Davanzali e balconi illuminati coi lumini per celebrare il miracolo che si
                          consumò nella notte 4 febbraio 1428 (quando l' icona della Vergine non
                          fu toccata dalle fiamme che distrussero la scuola in cui era appesa l'
                          effigie). Con la città punteggiata dalle caratteristiche luci scattano oggi i
                          festeggiamenti della Madonna del Fuoco, patrona della città e della
                          diocesi. (A dire il vero già ieri dalle 17.30, coi primi vespri e il canto delle
                          litanie e la messa del vescovo Corazza, si è vissuto il prologo
                          prettamente votivo-religioso della ricorrenza). Poi per tutta la giornata di
                          oggi le messe (che avranno inizio alle 6) si susseguiranno fino alle 19.30.
                          Ma con la festa della patrona della città torna - per la sesta edizione -
                          l'«Urban night trail», che è l' occasione per festeggiare l' immagine sacra
                          della Madonna attraversando di corsa o al passo le strade della nostra
                          città. Un percorso culturale alla scoperta di Forlì per conoscere gli angoli
                          nascosti, i parchi «e dimostrare che la solidarietà può cambiare
                          veramente la vita delle persone» spiegano gli organizzatori in una nota.
                          La manifestazione, infatti, sostiene CavaRei Impresa Sociale. Nelle edizioni passate la «Urban» ha contribuito per
                          9mila euro alla realizzazione di CavaRei, che nel 2016 era solo un progetto e oggi una realtà sociale. Quest' anno, in
                          particolare, la raccolta fondi sarà destinata al nuovo cantiere in fase di ultimazione alla casa di San Leonardo, dove
                          saranno realizzati ulteriori servizi per dare risposte ai bisogni di famiglie con persone disabili. Anche il ricavato delle
                          iscrizione dell' Urban Night Trail 2020 contribuirà a sostenere «il Dopo di noi» di CavaRei». Ideatori e realizzatori del
                          progetto sono gli atleti di Avis podistica, che ogni anno attirano oltre mille camminatori e podisti per percorrere il
                          tracciato che da San Mercuriale arriva al Parco Urbano Franco Agosto, passando per il centro storico e per la
                          coreografia dei lumini della Madonna del Fuoco». Alle 18.30 è prevista la partenza per il percorso artistico guidato da
                          Serena Vernia. Sempre oggi, alle 11 invece, alla Galleria Angolo Mazzini (corso Mazzini angolo via Pedriali),
                          inaugurazione di una mostra collettiva, in cui - a rotazione settimanale nel mese di febbraio - verranno esposte opere
                          di piccolo formato. Gli artisti invitati parteciperanno con lavori delle dimensioni massime di 50x50 centimetri. La
                          mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. (Info: info@angolo-mazzini.it;
                          3518512018).

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 18
[ § 1 5 3 7 0 1 1 2 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                              salute e assistenza

                          Partecipa alla festa anche l' associazione esercenti del quartiere Cava, battezzata «Ignoranti per far festa», che ha
                          allestito il più grande lumino della Madonna del Fuoco, con una luce rossa del diametro di 3,5 metri che si spargerà
                          nella rotonda in piazza don Mario Ricca Rossellini.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 19
[ § 1 5 3 7 0 1 1 3 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                                      Avvenire
                                                                                     volontariato

                          SARTORIA SAN VITTORE DI MILANO

                          Nasce in carcere il turbante per le donne in lotta col male

                          Inuovi turbanti sono stati confezionati con cura grazie a cotoni
                          provenienti dall' India. Ma ogni foulard creato per vestire le donne che
                          lottano contro il cancro, ha colori e disegni per infondere fiducia e
                          speranza. La particolare collezione verrà presentata questo pomeriggio,
                          alle 18.30, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale contro
                          il cancro, nella sede del Consorzio Viale dei Mille di Milano, che aiuta le
                          organizzazioni che operano con detenuti o ex detenuti a comunicare l'
                          essenza del lavoro negli istituti di pena, gestendo anche il primo concept
                          store cittadino interamente dedicato al 'made in carcere'. I turbanti infatti
                          vengono realizzati nella sartoria del carcere milanese di San Vittore grazie
                          all' iniziativa 'La vita sotto il turbante - progetto Cristina', in collaborazione
                          tra l' Associazione 'Go5 - per mano con le donne' (organizzazione di
                          volontariato impegnata nel reparto di ginecologia oncologica dell' Istituto
                          nazionale dei tumori di Milano) e la Cooperativa sociale Alice che cura la
                          Sartoria Sanvittore. Nell' incontro sarà anche presentato in anteprima il
                          video 'Io sono qui' girato dal regista Fabio Ilacqua per Go5. L'
                          associazione con le sue volontarie, sostiene le donne che stanno affrontando le cure e le loro famiglie e lo fa anche
                          attraverso iniziative come queste, lanciata circa un anno fa. I turbanti, capi morbidi e colorati, sono disegnati da
                          Rosita Onofri e pensati non solo per vestire le donne che lottano contro il cancro ma anche per tutte quelle che
                          vogliono sostenere una alleanza tra donne malate e donne detenute alla ricerca di una seconda possibilità. Venduti
                          dal Consorzio Viale dei Mille, il ricavato viene devoluto a Go5 per finanziare le attività dell' associazione sviluppate
                          per l' Istituto tumori del capoluogo lombardo. Ospite speciale dell' evento, Sabrina Scampini, giornalista e autrice
                          televisiva italiana che qualche anno fa ha combattuto la malattia. A illustrare gli scopi e gli obiettivi del progetti
                          saranno Luisa Della Morte, presidente del Consorzio Viale dei Mille, il presidente di Go5, Francesco Borasi e la vice
                          presidente dell' associazione Daniela Risina. ( V. Sal. ) RIPRODUZIONE RISERVATA Questo pomeriggio la
                          presentazione della speciale collezione di foulard creati da detenuti ed ex detenuti con colori e disegni che
                          esprimono fiducia e speranza.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 20
[ § 1 5 3 7 0 1 0 8 § ]

                          lunedì 03 febbraio 2020

                                                                               Redattore Sociale
                                                                                     volontariato

                          È la Puglia la prima regione italiana ad assegnare per legge un contributo economico ai
                          Csv.

                          È la Puglia la prima regione italiana ad assegnare per legge un contributo
                          economico ai Csv. Lo fa con la legge n. 52 del 30 novembre 2019 -
                          "Assestamento e variazione al bilancio di previsione per l' esercizio
                          finanziario 2019 e pluriennale 2019-2021" - che all' art. 40 prevede una
                          assegnazione straordinaria di 15 mila euro per ciascuno dei quattro Csv
                          operanti nel 2020: Foggia , Bari , Taranto e quello appena nato dalla fusione in
                          atto tra Brindisi e Lecce . La somma ha lo scopo generale di "incentivare lo
                          svolgimento di attività di volontariato", ma potrà essere destinata, a scelta,
                          solo alle due seguenti finalità: "alla patrimonializzazione del fondo sociale
                          volta al riconoscimento della personalità giuridica o al cofinanziamento di
                          progetti in risposta a bandi europei e nazionali a elevata ricaduta sociale sul
                          territorio regionale". La prima finalità si riferisce all' obbligo, anche per i Csv,
                          di possedere un patrimonio minimo di 15 mila euro (come stabilito dall' art.
                          22 comma 3 del Codice del terzo settore) per conseguire la personalità
                          giuridica . In alternativa, i Csv possono appunto usare il contributo per
                          presentare progetti su bandi che prevedono un cofinanziamento. Come
                          detto, si tratta della prima legge regionale nel suo genere, anche se non è ovviamente il primo caso in cui le regioni
                          (tra queste Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana ecc.) hanno stanziato somme per sostenere attività dei
                          Centri di servizio, sia nella promozione del volontariato che per fronteggiare situazioni normative particolari. In
                          questo secondo caso era stata la stessa Regione Puglia ad aver previsto nel 2018 - all' interno del suo programma
                          "Puglia sociale 2.0" - un contributo di 20 mila euro per ogni Csv destinati a coprire le numerose incombenze
                          determinate dall' attuazione della riforma del terzo settore (la regione aveva già creato nel 2017 un "Tavolo"
                          specifico con tutte le parti coinvolte). Allora però le risorse provenivano dall' assegnazione alla Puglia di fondi che il
                          ministero del Lavoro e delle Politiche sociali stanzia ogni anno per il sostegno di progetti "innovativi e generativi" del
                          volontariato e del terzo settore.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 21
[ § 1 5 3 7 0 1 1 4 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          La piattaforma «iRaiser» arriva in Italia

                          «iRaiser» arriva in Italia per aiutare il Terzo settore a rendere più efficace la
                          raccolta fondi delle organizzazioni non profit. Con oltre 7,2 miliardi di
                          donazioni da privati e 1 miliardo dalle imprese, l' Italia è uno dei mercati più
                          promettenti. «iRaiser» fornisce soluzioni software per la raccolta fondi online
                          delle organizzazioni non profit attraverso strumenti che si propongono di
                          digitalizzare tutto il processo di donazione sia per l' utente sia per l'
                          organizzazione. Ognuno può creare la propria campagna digitale e l' utente è
                          guidato nel processo. www.iraiser.eu.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          Il volontariato civile per ricucire la società

                                                                                                                                  di GIULIO SENSI

                          È un lavoro concreto e silenzioso sul territorio quello che ha contribuito a far scegliere Padova
                          come Capitale europea del volontariato: qualifica che conserverà per tutto il 2020 ma che di
                          fatto attraversa un triennio e comincia ufficialmente con tre giorni di inaugurazione, dal 7 al 9
                          febbraio, alla presenza del presidente Sergio Mattarella e con i titolo «Ricuciamo insieme l'
                          Italia». Lavoro concreto e silenzioso, si diceva. A cominciare dall' operosità veneta delle quasi
                          6500 realtà che si occupano dei più fragili e si prendono cura della comunità: 0,7 associazioni
                          ogni 100 abitanti, secondo quanto registrato nel report 2019 del Centro Servizi al volontariato di
                          Padova relativo a tutto il territorio di riferimento. Una ogni cento nel comune capoluogo. E nel
                          complesso quasi cento in più rispetto al 2018, nonostante la riforma del Terzo settore che
                          altrove sta facendo rallentare il trend di crescita per le complicazioni burocratiche che comporta.
                          Più della metà si occupa di attività culturali e sportive, il 21 per cento di progetti sociali o
                          sociosanitari e il resto di tutte le altre tipiche attività in carico al Terzo settore. La loro fonte
                          principale di sostentamento sono le risorse private - quelle piccole dipendono solo per un terzo
                          dai contributi pubblici e quelle più grandi per poco più di un quinto - e la loro presenza è sempre
                          più radicata. «La scelta di Padova come Capitale europea del volontariato - spiega il presidente
                          del Csv locale Emanuele Alecci - è stata dettata anche dalla capacità che abbiamo avuto di
                          comprendere il volontariato e in generale il Terzo settore; e soprattutto dal fatto di essere riusciti a intercettare e
                          raccontare le realtà più innovative. Non siamo più bravi di nessuno, ma nel contesto europeo possiamo
                          rappresentare i valori e il valore del volontariato e la sua capacità di ricucire la società». E la ricucitura si trova in
                          tantissime azioni del volontariato padovano, da quelle di welfare aziendale al «Reddito di inclusione attiva»: una
                          misura regionale di reinserimento sociale e in parte lavorativo tramite il volontariato che a Padova ha trovato
                          particolare successo. Nel 2019 il Centro servizi al volontariato ha inserito circa 200 persone in condizioni di
                          esclusione sociale in nuovi percorsi: 60 su 100 sono donne e buona parte di esse madri sole scivolate fuori dal
                          mercato del lavoro. «È un modo molto veneto - commenta ancora Alecci - di affrontare le cose. Impegnarsi nel
                          volontariato diventa un segno di restituzione da parte di chi entra a far parte di un programma di sostegno, un modo
                          di aiutare in un' ottica generativa». Molte di queste persone sono riuscite a trovare anche qualche piccola
                          collocazione lavorativa. E risultati positivi sono stati raggiunti anche da un altro progetto come quello di far scontare
                          in modo alternativo

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 23
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                          martedì 04 febbraio 2020

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                                                                                    volontariato

                          le sanzioni disciplinari ricevute a scuola da ragazzi con problemi di devianza. «Da anni a molti di questi ragazzi
                          offriamo un percorso - spiega Alecci - e tanti di loro sono riusciti a superare le difficoltà. Non vengono sospesi a
                          scuola e fanno qualcosa di utile. Vedere a distanza di tempo che alcuni sono diventati a loro volta presidenti di
                          associazioni è un motivo di orgoglio». I più giovani sono spesso i protagonisti delle nuove forme di impegno, ma il
                          loro coinvolgimento nelle cariche di responsabilità dentro le associazioni è ancora scarso, come in generale in tutto
                          il volontariato italiano. Secondo l' indagine del Csv di Padova i componenti degli organi direttivi che hanno meno di
                          46 anni sono solo il 17,2 per cento del totale. Fra gli under 30 però emergono di più le donne (26 su 947 a fronte di
                          soli 17 maschi), a conferma di un maggiore dinamismo femminile nelle fasce più giovani. Peraltro, nonostante i
                          volontari in generale siano per metà uomini e per metà donne, le posizioni di responsabilità sono più che altro
                          maschili: solo in 7 delle 147 realtà analizzate c' è una parità di rappresentanza nei consigli direttivi. «Qualche passo
                          indietro da parte degli uomini - prosegue Alecci - deve essere fatto: il ricambio, sia di giovani sia di genere, va
                          costruito e non lasciato al caso. Bisogna investire di più sulla formazione dei nuovi quadri». Nonostante queste luci e
                          ombre gli elementi di innovazione del volontariato padovano che lo faranno emergere in questo anno sotto i riflettori
                          sono molti. Come ricorda il presidente del Csv: «Ci sono iniziative di recupero della socialità in diversi quartieri e
                          borghi della provincia. Questi progetti ci fanno capire che c' è un volontariato che si mette a disposizione della
                          comunità e insieme affronta i problemi. Ci sono quartieri difficili in cui i cittadini si sono uniti e danno risposte nuove.
                          Alcune di queste azioni non sono ancora organizzate in associazioni, ma stanno facendo delle piccole grandi cose
                          che rendono più vivibile la città». Un modo inedito di essere volontariato a cui l' Europa guarda con attenzione: «Al di
                          là delle azioni classiche e tipiche che vanno incentivate e sostenute - conclude Alecci - l' elemento più importante è
                          la cultura solidale che costruiamo. Ci sono tante organizzazioni che mettono al centro il tema culturale, per rendere
                          queste idee di dominio pubblico. Come impegno della comunità. È un modo nuovo per recuperare quel valore
                          politico del volontariato che sembrava un po' perduto. Una forma rinnovata di fare anche politica. Perché senza
                          questo il v olontariato rimane solo assistenza».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
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                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                              Corriere della Sera
                                                                                     volontariato

                          La proposta

                          Il volontario cremonese e il Nobel per la pace

                                                                                                                              Francesca Morandi

                          L' annuncio lo ha dato lui stesso su Facebook: «Ho ricevuto la candidatura al
                          Nobel per la pace. È il più grande onore della mia vita. Sono stati anni difficili, e
                          gli ultimi mesi specialmente. Questa notizia arriva in un momento in cui sento
                          di aver quasi toccato il fondo e mi solleva lo spirito». Nicolò Govoni, di
                          Cremona, 26 anni, da molto tempo è attivo nel volontariato internazionale con
                          l' associazione «Still I Rise». Ora è impegnato in Turchia, e commenta così la
                          proposta fatta da Sara Conti e Paolo Berardi, consiglieri della Repubblica di
                          San Marino che lo hanno conosciuto nell' ambito della sua attività a favore dei
                          bambini del campo profughi di Samos, in Grecia: «La proposta che hanno fatto
                          mi onora, ma non facciamoci illusioni. In lizza c' è anche Greta Thunberg, ma
                          se questo serve per aiutare, ben venga». Poi Niccolò spiega che «Still I Rise» è
                          al lavoro «per aprire a Gaziantep la prima scuola internazionale per bimbi
                          profughi. L' idea è proporre il modello delle grandi scuole esclusive che
                          formano la classe dirigente internazionale a bambini profughi non
                          accompagnati. La prima scuola per piccoli profughi, un vero e proprio
                          percorso di formazione di eccellenza nascerà proprio qui, al confine con la
                          Siria». Dopo il diploma al liceo classico Daniele Manin, Govoni è partito per l' India e si è unito a una missione
                          umanitaria all' orfanotrofio «Dayavu Boy' s Home». L' esperienza l' ha raccontata nel suo libro, pubblicato da Rizzoli
                          nel 2018, «Bianco come Dio». Nel 2019 gli è stato assegnato, a Milano, il premio «Campione». È la prima volta nella
                          storia di San Marino che lo Stato candida qualcuno al Nobel. «Noi siamo i primi - scrive Govoni su Facebook -. Noi.
                          Perché considero questo un nostro traguardo, non solo mio. Siamo stati noi, insieme, a creare "Still I Rise", onlus
                          indipendente che ha costruito Mazì, la prima Scuola per minori profughi di Samos». E aggiunge: « Il meglio, lo giuro,
                          deve ancora venire».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 25
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                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          «Torniamo alle virtù o siamo perduti»

                                                                                                                               PAOLO FOSCHINI

                          Lo dice con quel suo accento allegro che nel mondo del Terzo settore rende il professor Stefano
                          Zamagni inconfondibile da una vita: «Certo che era necessaria, una week dedicata alle virtù civili,
                          alla cittadinanza attiva, in definitiva alle persone. E per almeno tre ragioni». Ne anticipi una. «Per
                          riallacciare i fili, le corde dei legami sociali che sono state tagliate. Perché o si riallacciano
                          oppure, semplicemente, siamo perduti». Il tono resta quello di cui sopra, Zamagni non è un tipo
                          apocalittico. E anzi la sua è l' analisi di chi, se come docente di economia politica conosce bene
                          il disincanto del reale, come presidente storico dell' Agenzia per il Terzo settore (fino a quando è
                          esistita) nonché (tuttora) di molte altre cose tra cui la Pontificia accademia delle scienze sociali
                          sa altrettanto bene tutte le potenzialità che i termini «sociale» e «civile» contengono. «E ora
                          vanno tirate fuori con forza», ripete: a maggior ragione ora, quando manca un mese alla Civil
                          Week nazionale che avrà luogo a Milano dal 5 all' 8 marzo: del cui comitato promotore Zamagni
                          fa parte in prima persona. Ricominciamo. Perché «Civil»? «Intanto perché la categoria del
                          civile, quella che oggi chiamiamo appunto cittadinanza attiva, appartiene alla tradizione culturale
                          italiana. Per esempio quella della Milano settecentesca di Pietro Verri: dove economia civile
                          voleva dire che una economia può evolvere solo se coinvolge l' intera comunità». Far star meglio
                          tutti rendendo tutti partecipi: pare impossibile non essere d' accordo. Eppure... «Per tanto tempo
                          si è pensato che il progresso economico dipendesse dalla produzione di merci e basta, indipendentemente dal
                          contesto. Ora è diventato a tutti chiaro che il progresso economico non può prescindere dai luoghi, non come spazi
                          geografici ma come contesti culturali. Le imprese di una volta erano tende del deserto, che potevano essere piantate
                          oggi qui e domani là, mentre le imprese di oggi sono come le piramidi: parte del luogo. Quindi della gente». E l' Italia
                          come è messa? «Ho già detto che parlare di civil week significa proprio, per prima cosa, recuperare la parte più

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 26
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                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          interessante della tradizione italiana. Il concetto stesso di città è nato in Italia nel dodicesimo secolo. Con la
                          piazza. Sulla quale si affacciavano tutti i protagonisti della società: la Cattedrale per lo spirito, il Municipio per l'
                          amministrazione, la Loggia dei mercanti per il commercio e le confraternite per la società civile». Torniamo lì: come
                          stanno il senso civico e la società civile d' Italia? «E io ripeto: l' Italia deve recuperare la sua tradizione. In tre
                          direzioni. La prima è quella di capire che, anche nella odierna società dell' intelligenza artificiale, non basta inventare.
                          L' invenzione va tradotta in innovazione, cioè va messa al servizio degli altri. Il che può avvenire solo grazie al civile,
                          cioè al senso civico. Ecco il punto: noi italiani siamo bravissimi nell' invenzione, ma un disastro nell' innovazione». L a
                          seconda direzione? «È quella cui accennavo all' inizio: coesione sociale. Che è un concetto preciso: la coesione è
                          formata da corde, e corda era il termine latino per fides , fiducia, senza la quale non c' è società. Promuovere una
                          Civil Week vuol dire riaffermare la necessità di riallacciare le corde tagliate». E si può fare con una Civil Week?
                          «Una Civil Week può indicare la strada. Che è il terzo fattore e che si chiama progetto educativo. Una informazione
                          superficiale tende oggi a confondere i concetti di istruzione e educazione, in realtà opposti. Con l' istruzione
                          "mettiamo dentro" alla testa di un giovane nozioni e informazioni mentre educazione, da ex-ducere, vuol dire "tirare f
                          uori": siamo bravi a riempirli di tante cose ma non a tirare fuori dalla loro testa così istruita la capacità di agire». Cioè
                          la «cittadinanza attiva». «Appunto. Il proposito della Civi Week è quello di rimettere in circolo una parola, la "conazio
                          ne", che è la crasi di conoscen za e azione: la conoscenza è legata all' istruzione, ma l' azione presuppone la
                          volontà». E la volontà come si e sercita? «Con la pratica delle virtù. Come il coraggio, la resil ienza (che una volta si
                          chiamava fo rtezza), la prudenza. Di questo deve tornare a parlare il nostro sistema scolastico». La scuola italiana
                          non le insegna? «Non solo non lo fa: oggi lo vieta. Se un professore ci prova lo accusano di "far politica". Tutti a
                          parole dicono di volerla, l' educazio ne. Ma poiché non si fidano gli uni degli altri preferiscono far senza. E senza
                          fiducia, come dicev o, non c' è società». La Civil Week di Milano però racconterà, con oltre 400 eventi, una Italia che
                          la

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 27
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                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          fiducia ce l' ha. «Non c' è dubbio. Perch é la parte positiva esiste, ed è importante farla vedere. Se non altro per
                          mettere una pulce nell' orecchio agli altri».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 28
[ § 1 5 3 7 0 1 1 8 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                           Corriere della Sera
                                                                                  volontariato

                          Terzo settore e imprese sociali

                          Il premio Argis per le tesi di laurea Candidature aperte sino a fine mese

                          Argis, Associazione per la Governance dell' Impresa Sociale, promuove un
                          premio destinato alle tesi di laurea che abbiano saputo esprimere con
                          maggiore accuratezza e precisione l' evoluzione del Terzo settore o c h e
                          abbiano esaminato, analizzato e sviluppato casi di successo nel campo delle
                          imprese sociali. Possono partecipare al premio gli studenti che hanno
                          conseguito la Laurea Magistrale nell' anno solare 2019: la scadenza è fissata
                          per il 29 febbraio 2020. www.argis.it/argis/premio-argis.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
[ § 1 5 3 7 0 1 2 0 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                            Corriere della Sera
                                                                                   volontariato

                          Gio 06.02

                          Volontari e rimborsi spese

                          Volontari sì, ma non a ogni costo. A Genova oggi si tiene il corso «I rimborsi
                          spese nelle associazioni e negli Ets» (ore 17.30, Celivo, via di Sottoripa 1). La
                          formazione ha lo scopo di fornire agli enti del Terzo settore gli strumenti per
                          poter rimborsare ai soci e ai volontari le spese sostenute durante le attività
                          istituzionali dell' associazione. Il corso è gratuito ma a numero chiuso. Per
                          informazioni: www.celivo.it .

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
[ § 1 5 3 7 0 1 1 9 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020
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                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          Con Avis il dono senza confini

                          Un convegno per rilanciare l' inclusione sociale e la solidarietà come modelli
                          virtuosi e per ribadire l' impegno che l' Associazione Volontari Italiani del
                          Sangue porta avanti nel mondo del volontariato. Si intitola «Senza confini. Il
                          dono tra etica, inclusione e accoglienza», è organizzato da Avis Nazionale,
                          Avis Regionale Veneto, Avis Provinciale Padova e Avis Comunale e si tiene l' 8
                          febbraio a Padova (ore 9.30, Sala Elettra, Palazzo della Salute, via San
                          Francesco 90). L' incontro rientra tra le prime iniziative del 2020, anno in cui si
                          celebra la città veneta come Capitale europea del volontariato, e rappresenta
                          un momento di dibattito e di confronto su tematiche sociali che vadano oltre
                          la donazione di sangue e plasma. Il convegno, infatti, offrirà l' occasione per
                          ascoltare le testimonianze di coloro che, proprio grazie ad Avis, hanno avuto la
                          possibilità di integrarsi e mettersi a disposizione degli altri. Diverse le
                          personalità che interverranno: tra queste il sottosegretario di Stato per il
                          Lavoro e le Politiche sociali Stanislao Di Piazza, il presidente di Uildm Marco
                          Rasconi e il responsabile Public Health della Croce Rossa Italiana Andi
                          Nganso. «In un' epoca in cui siamo sempre più circondati da egoismi e
                          personalismi diffusi - spiega il presidente di Avis Nazionale Gianpietro Briola - l' impegno della nostra associazione
                          deve assumere ancora più valore. Avis Nazionale anche stavolta vuole dimostrare la sua trasversalità in merito a
                          tematiche legate alla solidarietà e all' impegno civico. A Padova, inoltre, presenteremo un progetto di comunicazione
                          a cui teniamo molto, che attraverso la ginnastica ritmica e il coinvolgimento di atlete paralimpiche vuole veicolare un
                          messaggio di accoglienza e inclusione sociale. Un' occasione utile per ribadire come la generosità non passi
                          soltanto attraverso la donazione». www.avis.it.

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