Il Brachiosauro TERRA DI NESSUNO - Lucio Caracciolo - RecSando

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Il Brachiosauro TERRA DI NESSUNO - Lucio Caracciolo - RecSando
Anno VIII – Giugno 2018 - N. 05

Il Brachiosauro
IL GIORNALE DEL NOSTRO CLUB, MOLTO OLTRE IL GIURASSICO

                       TERRA
                   DI NESSUNO
             La drammatica situazione del Medio Oriente

                                 Intervista esclusiva a

                  Lucio Caracciolo
                            Direttore della rivista
                                    di Geopolitica
Il Brachiosauro TERRA DI NESSUNO - Lucio Caracciolo - RecSando
Tutti in vacanza, ma le temperature sono
alte anche nella situazione internazionale

ESTATE DI FUOCO
E’ finito un altro anno scolastico per tutti noi ragazzi, ormai siamo
proiettati verso un’estate davvero pazzesca. Infatti, mentre saremo a
rilassarci sotto l’ombrellone, ci saranno giorni davvero caldi su tutte
le principali questioni che tengono banco nel panorama mondiale,
per non parlare della nuova sfida di governo del premier Giuseppe
Conte, guardata da molti con entusiasmo, da altrettanti con
diffidenza, arrivando all’allarme immigrazione, tra le situazioni
di sfruttamento dei braccianti, tornate sotto i riflettori dei media
dopo la morte del sindacalista Soumaila Sackho, e la chiusura dei
porti alle ONG che ha scatenato il caso della nave Acquarius.
In questo numero abbiamo inoltre il privilegio di ospitare con
un’intervista il fondatore di Limes Lucio Caracciolo, esperto di
politica internazionale, con cui abbiamo approfondito nel dettaglio
le dinamiche dei conflitti in Medio Oriente.
Buona lettura e buone vacanze, vi aspettiamo a settembre!
SOMMARIO

                 3   Cesare Cremonini: Kashmir Kashmir
              4-7    Governo Conte al via
              8-9    L’opinione: le accuse a Mattarella
             10-11   Il governo sulla politica interzionale
           12-13     ACQUARIUS e l’immigrazione
                14   La svolta: Trump e Kim Jong-un
            15-17    G7 in Quebec
           18-19     Spagna: Sanchez è il nuovo premier
           20-21     Philip Roth: Pastorale americana
           22-37     Intervista: LUCIO CARACCIOLO
               38    Il silenzio degli in-docenti
           39-41     Millenials: “Così ho convinto Apple”
           42-43     Basket: LBA Finals
               44    L’uomo del mese
               45    Arabobarze
               46    Quiz strizzacervelli
               47    Il puzzle del gufo

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Il Brachiosauro TERRA DI NESSUNO - Lucio Caracciolo - RecSando
LA NOSTRA HIT
KASHMIR
 KASHMIR
Figlio di un mujaheddin
Nato sotto il cielo del Kashmir
Hai perso il paradiso ma l’Europa è così
Cerca il diavolo negli occhi degli altri
Ti chiamano "mujaheddin"
Ma tu non hai nemmeno mai creduto nei santi
La gente si spaventa quando è in metro con te
Più li guardi e più ti sembrano pazzi
È vero che hai imparato le canzoni di Pharrell
Tutto sommato fai una vita normale
Ma tutte le ragazze qui, ti vedono così
Come un mezzo criminale, una spia mediorientale
Io se fossi un dio vi direi così
Io coi mocassini ai piedi faccio miracoli
Take me to the party
Voglio girare il mondo, non andarci contro
Take me to the party
Voglio trovare il centro, camminarci dentro
As-salamu alaykum, as-salamu alaykum

                                                     CESARE
Non sono un mujaheddin
Ma nel cuore porto il fuoco del Kashmir
La luce della fede mi ha portato fin qui
Come il vento soffia dietro ai miei passi
Vi giuro che ho studiato nelle scuole migliori
So che gli alcolici ti portano fuori
                                                  CREMONINI
Ma il giorno del Signore qui, è sempre venerdì    Take me to the party
Questa vita occidentale no, non è così male       Voglio girare il mondo, non andarci contro
Io se fossi un dio ballerei così                  Take me to the party
Io coi mocassini ai piedi faccio miracoli         Voglio trovare il centro, camminarci dentro
Take me to the party                              Take me to the party
Voglio girare il mondo, non andarci contro        Voglio girare il mondo, non andarci contro
Take me to the party                              Take me to the party
Voglio trovare il centro, camminarci dentro       Voglio trovare il centro, camminarci dentro
Take me to the party                              Figlio di un mujaheddin
As-salamu alaykum, as-salamu alaykum              Nato sotto il cielo del Kashmir
Kashmir-kashmir                                   Hai perso il paradiso ma l’Europa è così
Kashmir-kashmir                                   Cerca il diavolo negli occhi degli altri
Kashmir-kashmir                                   Cerca il diavolo negli occhi degli altri
Kashmir-kashmir                                   Cerca il diavolo negli occhi degli ah

                                                                                          3
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MASSIMO GAGGI
    GOVERNO
    TECNOLOGIE                                 CORRIERE
                                                        MONICA
                                                 IL CORRIERE
                                                         DELLA
                                                               GUERZONI
                                                             DELLA SERA©©RIPRODUZIONE
                                                                SERA      RIPRODUZIONE RISERVATA
                                                                                       RISERVATA

                 “Noi populisti”                                                   Il duetto in Aula”
                 Giuseppe Conte                                                    Il dialogo alla Camera
                 si è presentato davanti                                           tra il premier
                 ai senatori per la fiducia.                                       Giuseppe Conte
                 E ha spiegato                                                     e il suo vice Luigi Di Maio.
                 “Le forze che sostengono                                          Il capo del governo
                 la maggioranza sono                                               per un’attimo non trovava
                 accusate di essere                                                i suoi appunti e rivolto
                 populiste e antisistema.                                          al leader M5S
                 Se populismo è attitudine                                         “Questo lo posso dire?”
                 ad ascoltare i bisogni                                            Secca la risposta: “No”
                 della gente, allora lo                                            Per Conte il primo
                 rivendichiamo”                                                    test internazionale.

       I (primi)
    giorni del Premier
    Inizia l’avventura di governo del prof. Giuseppe Conte
ROMA Dalle aule universitarie di                      delle economie più avanzate del
Firenze ai bilaterali con i grandi della              mondo, il docente di Diritto privato
Terra, il passo è lungo. Eppure Giuseppe              accolto dai giornali di mezzo pianeta
Conte è salito sull’aereo di Stato                    come «il premier sconosciuto»,
convinto di farcela, grazie all’inglese               approderà oggi (era l’8 Giugno, ndr) a
fluente, allo studio pignolo dei dossier e            Charlevoix (Canada). E lì, sulle magiche
alla massima scolpita sul suo profilo                 sponde del fiume San Lorenzo, si
WhatsApp: «Ogni successo comincia                     troverà faccia a faccia con Trump,
con la decisione di provarci».                        Merkel, Macron, May, il pa-drone di
Il debutto al G7 Ai collaboratori che lo              casa Trudeau e il giapponese Abe.
scortano tra gli arazzi e i cristalli di              A loro «l’avvocato difensore dei
Palazzo Chigi, il premier pugliese nativo             cittadini» dovrà confermare l’alleanza
di Volturara Appula ha confidato «un                  privilegiata con gli Usa, spiegare le
po’ di paura per l’incontro con Trump»,               sostanziose aperture alla Russia e
ma anche l’emozione e l’orgoglio per il               mostrare di muoversi con disinvoltura e
debutto internazionale al G7, «il primo               senza foglietti su temi esplosivi come
e già così importante».                               Iran, Libia, politiche migratorie e dazi
Ben felice di ritrovarsi alla guida di una            americani.

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MASSIMO
                                                 MONICA   GAGGI
                                                        GUERZONI
  GOVERNO
  TECNOLOGIE                           CORRIERE  DELLA
                                         IL CORRIERE    SERA
                                                     DELLA SERA©©RIPRODUZIONE  RISERVATA
                                                                  RIPRODUZIONE RISERVATA

Le gaffe e gli scontri E mentre i leader       passi avanti non mettendo la spaz-
delle grandi potenze proveranno a              zatura sotto il tappeto, ma buttandola
capire cosa c’è oltre la perfezione            fuori di casa».
sartoriale dell’abito e la pochette nel        Il duello con l’Anac Il ministro Danilo
taschino del nuovo arrivato, in Italia le      Toninelli ha provato a metterci una
polemiche politiche faticheranno a             vistosa pezza, promettendo de visu a
spegnersi. Sono stati tre giorni di fuoco,     Cantone «una collaborazione proficua».
per il premier debuttante. Martedì             E lo stesso premier si è prodotto in una
l’esordio da cardiopalma al Senato:            «cordiale» telefonata al presidente
esame superato. Mercoledì a Monte-             dell’Anac, che iniziava con un
citorio lo scontro con il Pd sul conflitto     imbarazzato dietrofront: «Le mie parole
di interessi e la gaffe sul nome di            sono state male interpretate». Il nodo
Piersanti Mattarella, il fratello del          però resta. Al vertice del M5S pensano
presidente della Repubblica ucciso dalla       che il codice degli appalti arranchi,
mafia nel 1980. «Non faccia il pupazzo         mentre Cantone tira diritto: «Non mi
nelle mani dei partiti», gli ha gridato        sento       sotto     attacco,      sono
contro il capogruppo dem Graziano              tranquillissimo. Continuo a fare il mio
Delrio. E ieri la tempesta con l’Autorità      lavoro, che finirà nel 2020». Intanto,
nazionale anticorruzione, cui Conte ha         incassata con disinvoltura numerica e
attribuito risultati deludenti.                qualche impaccio di imma-gine una
Per quanto stupefatto, il presidente           massiccia fiducia alla Camera, l’ufficio
dell’Anac Raffaele Cantone ha risposto         comunicazione guidato dal super-
con fermezza: «Possiamo anche essere           portavoce Rocco Casalino sforna
insoddisfatti, ma abbiamo fatto grandi         bollettini.

   Il presidente dell’Anac Raffaele Cantone e il ministro Danilo Toninelli

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Il Brachiosauro TERRA DI NESSUNO - Lucio Caracciolo - RecSando
MASSIMO GAGGI
    GOVERNO 2018
    TECNOLOGIEIL CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA

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MASSIMO GAGGI
 GOVERNO 2018
 TECNOLOGIE    IL CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA

Andiamo
a governare!
Ecco i nuovi
ministri !

                                                                 7
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GIOVANNI LUILLI
    L’OPINIONE                               Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

    “Avevano già                                         La leader di Fratelli
    pronto Cottarelli”.                             d'Italia, Giorgia Meloni:
    Luigi di Maio                                             "Impeachment
    alza i toni e chiede                                  per Mattarella, non
    l’impeachment per                                      può fare interessi
    Sergio Mattarella.                                  di nazioni straniere"

ACCUSE A MATTARELLA,
GIUSTE O SBAGLIATE?
Come molti sapranno di recente il              TECNICAMENTE
Presidente della Repubblica Sergio
Mattarella è stato accusato di alto tradi-     Dal punto di vista teorico il Presidente
mento, in seguito al veto su Paolo             della Repubblica Sergio Mattarella è
Savona come Ministro dell’Economia e           innocente in quanto, come lui stesso ha
in seguito a ciò che è successo                affermato, il potere di nominare i
immediatamente dopo (anche se in               ministri spetta a lui su suggerimento del
breve tempo l’accusa è stata ritirata e        Presidente del Consiglio (art. 92 della
alla fine Savona è stato nominato              Costituzione della Repubblica Italiana),
ministro degli Affari Europei), la             così come è in suo potere nominare lo
domanda e l’accusa è (era) fondata e           stesso Presidente del Consiglio, pertanto
corretta oppure il presidente è stato          le accuse di alto tradimento sono del
accusato ingiustamente?                        tutto infondate.

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GIOVANNI LUILLI
   L’OPINIONE                                 Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

PRATICAMENTE                                     non si può denotare né un conflitto di
Dal punto di vista pratico, ossia se si          interessi né incompetenza nel caso di
osserva l’ordine cronologico degli eventi        Savona (anche contando una serie di
e le motivazioni apportate dallo stesso          ministri decisamente più incompetenti
Mattarella, egli sembra decisamente più          accettati da Mattarella).
colpevole:
• in primo luogo le motivazioni da lui         • quarto, il fatto che al Presidente sia
  apportate, l’antieuropeismo di Savona          concesso qualcosa dalla Costituzione
  e l’aumento dello Spread, si sono              non vuol dire che sia giusto e lecito
  dimostrate del tutto infondate: Savona         farlo (ad esempio per un premier è
  ha da poche settimane rilasciato               lecito chiedere dieci fiducie al giorno
  un’intervista in cui abiurava la sua tesi      per motivi insensati, in quanto ciò è
  antieuropeista; il governo alla cui            garantito dalla Costituzione, ma nella
  guida avrebbe dovuto esserci Carlo             pratica non si può definirla un’azione
  Cottarelli, appena nominato ha                 corretta).
  causato un aumento dello Spread (303
  punti dopo l’incontro del premier            ALLA FINE
  incaricato con Mattarella).                  In ogni caso tutte queste discussioni
                                               sono inutili in quanto alla fine il Prof.
• in secondo luogo il fatto che il             Giuseppe Conte è diventato comunque
  Presidente Mattarella abbia impiegato        Presidente del Consiglio dei ministri e il
  quasi tre mesi per nominare un               prof. Paolo Savona, come detto, è
  governo, di cui poi ha rifiutato un          diventato (altra prova dell’ipocrisia di
  ministro causandone la caduta, e ci          Mattarella) Ministro degli Affari Europei
  abbia messo solo quattro ore per             e le accuse sono state ritirate.
  nominare come nuovo premier Carlo
  Cottarelli e accettare tutta la sua lista
  di ministri è sembrato un tantino
  sospetto.                                       NOTA
                                                  In questo giornale siamo abituati
• terzo, i casi in cui un ministro è stato        a dar voce a tutte le opinioni,
  rifiutato nel corso della storia sono           tuttavia su un tema delicato come
  stati rarissimi (circa uno su cento) e          questo ci tengo a precisare che,
  generalmente basati su motivi deci-             seppur discutibile, la scelta del
  samente più palesi di questo (esempio:          Capo dello Stato è stata legittima
  chiari conflitti di interesse o evidente        e il clima di attacco alle istituzioni
  incampetenza nello svolgere il compito          che ne è seguito è da condannare.
  affidato) e mai hanno causato la                               Jean Claude Mariani
  caduta di un governo; e certamente
                                                                                           9
Il Brachiosauro TERRA DI NESSUNO - Lucio Caracciolo - RecSando
MASSIMO FRANCO
     LA NOTA                        CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA

Maggioranza con troppe voci
sulla politica internazionale
Venerdì 8 Giugno 2018 - Il fatto che il     sanzioni contro Mosca: anche forzando
vicepremier Luigi Di Maio debba             la mano agli alleati. Dall’estero si accusa
confermare l’alleanza con gli Stati Uniti   l’altro vicepremier, Matteo Salvini, di
e la permanenza nella Nato non è un         volere staccare l’Italia dall’Ue. Giudizio
buon viatico per il premier Giuseppe        schematico e magari strumentale; ma
Conte. Significa che in questi giorni il    non può essere liquidato come «una
profilo internazionale dell’Italia ha       medaglia» da appuntarsi al petto. È
rischiato un’incrinatura. Per quanto        l’ennesimo indizio di un rischio di isola-
prudenti, le aperture filo-russe nel        mento da circoscrivere con parole
dibattito sulla fiducia in Parlamento non   meno avventate. L’arrivo di Giuseppe
hanno lasciato solo una scia polemica       Conte alla riunione del G7 in Canada
col Pd: quello sarebbe il meno. Piut-       non avviene sullo sfondo di un’Italia più
tosto, hanno ridato corpo all’immagine      forte. Il risultato del 4 marzo l’ha resa
di una maggioranza nella quale              semmai più preoccupante, agli occhi
soprattutto la Lega punta a rivedere le     degli interlocutori occidentali.

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MASSIMO FRANCO
   LA NOTA                              CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA

Quando la cancelliera tedesca Angela            rivendicato «una funzione dell’Italia
Merkel chiede che Germania e Italia             storicamente nell’ambito della Nato,
parlino «gli uni con gli altri, invece di       dell’alleanza occidentale»; dialogante
parlare gli uni degli altri», compie un         «con le nazioni dell’Est, come la Russia;
gesto distensivo. Ma in parallelo               e con Paesi come quelli del Mediter-
segnala il rischio di «una comunicazione        raneo, del Nord Africa, che ci
in modo indiretto, con insinuazioni e           permetteranno di risolvere il problema
congetture». È un messaggio al proprio          dei flussi migratori». Sono parole prive
mondo, forse; di certo, è a M5S e Lega,         di qualunque riferimento alle sanzioni
che ieri con Salvini ha anche difeso i          contro la Russia, che avevano
dazi di Trump, decisi «per arginare la          provocato una reazione di Nato e Usa. Il
prepotenza tedesca». Ma presentare al           problema è capire se di qui alle Europee
G7 un’Europa divisa e appoggiare                del 2019, tra Di Maio e Salvini
Trump è un azzardo. La precisazione             aumenteranno o no le distanze sulla
arrivata ieri da Di Maio tenta di               politica estera.
attenuare sul nascere una diffidenza            Sul piano interno, un potenziale
destinata altrimenti a crescere. E              contrasto come la chiusura delle
segnala una differenza di toni con              acciaierie Ilva di Taranto sembra
l’alleato leghista e con il premier, pure       rientrare.
indicato dal M5S.                               Smentendo il suo Movimento, Beppe
Conte mercoledì aveva parlato alla              Grillo ieri ha comunicato che «nessuno
Camera di «revisione» delle sanzioni            ha mai pensato di chiudere l’Ilva».
contro la Russia. Ieri Di Maio ha               L’aveva solo fatto credere.

9/6/2018 - I capi di stato del G7 di fronte al rifiuto di Donald Tramp alla firma del trattato

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MASSIMO
                                                   GIULIANO   GAGGI
                                                            FERRARA
     IMMIGRAZIONE
     TECNOLOGIE                              IL CORRIERE
                                                       ILDELLA
                                                         FOGLIOSERA©©RIPRODUZIONE
                                                                      RIPRODUZIONE RISERVATA
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     Migranti tratti in soccorso dalla MV Aquarius di MSF al largo della Libia (foto LaPresse)

I porti non si chiudono al soccorso
    per alcun motivo al mondo
       Salvini ha vinto con il vangelo della vergogna, ma ha
       mostrato un’idea di Italia da respingere a tutti i costi
11 Giugno 2018 alle 19:44 - Salvini ha            Victor Serge “a mezzanotte del secolo”,
vinto. Il fatto di aver previsto quello che       e per la seconda volta da un secolo
avrebbe fatto venerdì scorso qui, e che           all’altro, un’opinione costruita da quelle
avrebbe vinto, e che c’è una razionalità          bestiole dell’informazione andante e dai
realista nel suo agire, non rende meno            mostri del web.
spregevole e sconfortante l’atto di               Se non arrivano, non partono.
chiudere i porti, almeno dal mio punto            Se non arrivano, siamo più sicuri.
di vista fondamentalista: le frontiere            Padroni a casa nostra.
sono importanti, il controllo dell’immi-          Prima gli italiani. Sono nelle mani di
grazione è importante, il diritto del mare        trafficanti di esseri umani, strappia-
è assoluto, non importante, assoluto. La          moglieli anche se il costo sia ridurli a
vittoria di Salvini è presto detta.               oggetti smarriti nell’acqua.
E’ con lui l’opinione stralunata della            L’immigrazione è un business regolato
maggioranza di un paese con pochi                 per loschi interessi da quelli delle coop e
immigrati, sbarchi ridotti del 75 per             delle ong, protetti dagli umanitari di
cento dall’amministrazione di Minniti             Capalbio e dalla plutodemocrazia
(Pd), un paese umanista e cristiano e             giudaica dei sorosiani, nuova categoria
cosmopolita che si ritrova come scriveva          politologica molto vecchia e antisemita.

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MASSIMO
                                              GIULIANO   GAGGI
                                                       FERRARA
   IMMIGRAZIONE
   TECNOLOGIE                           IL CORRIERE
                                                  ILDELLA
                                                    FOGLIOSERA©©RIPRODUZIONE
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C’è un dettaglio decisivo: i porti non si     prenderemo sempre finché non saremo
chiudono al soccorso per alcun motivo al      capaci di imitarli, si predicano attesa e
mondo. Punto. Salvini ha vinto, bran-         realismo, chi è aggressivo è debole,
dendo il vangelo della vergogna e della       distinguere e non cadere nelle trappole,
propaganda, il dogma del soccorso ha          pronti, figuriamoci, sull’attenti di fronte
perso, e pensare che è un semplice            al nulla metodologico, ma non c’entra la
codice etico. Attuare le quote di             destra o la sinistra, quando si parla del
ripartizione in Europa, quelle che gli        diritto     del    mare,      c’entra    la
alleati di Salvini (ungheresi e polacchi)     consapevolezza contro la demagogia,
rifiutano categoricamente, e con questi       c’entra una base minima di civiltà contro
mezzi, ecco, è una vittoria di Pirro.         la brutalità del vaffanculo e della ruspa,
Sanchez ha fatto il giusto, salvando il       c’entra il fatto che non c’è alcuna
salvabile e la decenza, Salvini il torto,     differenza antropologica, non c’è alcun
compromettendo l’Italia in una figura di      disprezzo morale, non c’è almeno da
merda da tutti rispettosamente omag-          parte mia umanitarismo radical chic, ma
giata. Non c’è molto altro da dire. Non ci    c’è una radicale differenza tra la loro
sono le condizioni per una battaglia di       morale e la nostra, siamo tutti noi
arresto del peggio, forse. L’Italia che non   invischiati in questa deriva e in questa
è con loro ha paura della schiacciante        pena, ma loro sono loro e sono pessimi,
maggioranza, nonostante Brescia e Ivrea       bisogna cacciarli dal governo e bisogna
e Trapani e i municipi di Roma, la bella      che il popolo, chi disse popolo disse
governata da bestie, non ha leader, non       mille volte uno pazzo, come scriveva
ha idee, aspetta che come dice                Guicciardini, sappia che una minoranza,
Panebianco si butti la zavorra, che si        non intransigente, non sprezzante, non
individuino le contraddizioni nel fronte      arrogante, ma sicura del fatto suo,
avversario, teme che sulla sicurezza le       semplicemente non ci sta.
                                                                                      13
DALLA RETE
  LA SVOLTA                                    Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                   Il faccia a faccia
                                                   con Kim Jong-un è andato
                                                   "molto, molto bene"
                                                   ha detto il presidente
                                                   Donald Trump,
                                                   per il quale i due già hanno
                                                    una "eccellente relazione"

“Molti avranno pensato
ad un film di fantascienza”

Singapore, 12/6/2018 – Donald Trump e Kim Jong-un: “Stati Uniti e Corea del Nord uniranno i
propri sforzi per la costruzione di un duraturo e stabile regime di pace nella penisola coreana”

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SERENA RIFORMATO
   G7 IN QUEBEC                               La Repubblica © RIPRODUZIONE RISERVATA

   Conte al G7 in Canada:

   "Sono d'accordo con Trump:
   la Russia torni nel G8"
Sabato 9/6/2018 - "Avete riportato una         parole della Cancelliera, che di recente
grande vittoria, un grande risultato.          ha sottolineato la solitudine italiana
Complimenti, sono molto contento, tu           nella gestione della crisi migratoria.
sei il grande vincitore delle elezioni in      Merkel si è mostrata molto interessata
Italia". Con queste parole il presidente       al nuovo governo italiano e ha suggerito
degli Stati Uniti Donald Trump ha              il modello tedesco per l'ottimizzazione
salutato il nuovo primo ministro               dei centri dell'impiego, una delle
Giuseppe Conte, al suo debutto                 promesse del governo Lega-M5s. Prima
internazionale al G7 in Quebec. E poprio       i vertici del'Ue, poi i leader di Francia,
nel suo primo tweet dal Canada, il             Inghilterra e Germania. L'agenda del
presidente Conte aveva espresso il             primo giorno del vertice internazionale
proprio endorsement alla posizione             di Conte è stata per lo più dedicata al
trumpiana di apertura al Cremlino.             confronto con i partner continentali.
"Sono d'accordo con il presidente              Intanto, da Como, si è fatto sentire il
Donald Trump: la Russia dovrebbe               ministro dell'Interno e vicepremier
rientrare nel G8". A margine dei lavori,       Matteo Salvini: "Io sono per la Nato, a
Conte ha anche sostenuto un colloquio          cui chiediamo un'alleanza difensiva", ha
bilaterale con la cancelliera Angela           dichiarato. "Siamo sotto attacco.
Merkel. Fra i temi principali, fanno           Ricordo anche tutti gli allarmi di
sapere da fonti italiane, c'è stata la         infiltrazioni di terrorismo negli ingressi,
situazione in Libia: Merkel si è               l'Italia è attaccata da sud non da est. Ho
congratulata per il lavoro fatto finora        chiesto a Conte di farsi portavoce di
dall'Italia e Conte si è detto grato per le    questa richiesta anche al G7"

                                                                                       15
G7 IN QUEBEC

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G7 IN QUEBEC

Le prime parole del premier Giuseppe
Conte, in conferenza stampa al
termine del G7 di Charlevoix:

“Il rapporto con Trump è stato
da subito molto cordiale.
Ha mostrato una grande
apertura e attenzione                  ll premier italiano riceve i complimenti di
verso questa nuova                     Trump, via Twitter.
esperienza di governo”
                                       "Ho appena incontrato il
Il premier ha poi aggiunto:            nuovo primo ministro italiano
"Dal mio punto di vista                Giuseppe Conte, davvero un
il bilancio complessivamente è         bravo ragazzo. A breve sarà
positivo perché                        ricevuto con tutti gli onori a
sono stati due giorni                  Washington, alla Casa Bianca.
veramente intensi”.                    Farà un grande lavoro.
                                       Gli italiani hanno fatto bene".
                                                                               17
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  LA SVOLTA                                                © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pedro Sanchez leader del Psoe alla consegna dal dimissionario Primo ministro Mariano Rajoy

Mariano Rajoy sfiduciato in Spagna:
Pedro Sanchez è il nuovo premier !
Hanno votato a favore 180 deputati. Sanchez è il primo a spode-
stare il presidente del governo attraverso una mozione di sfiducia
Il parlamento spagnolo ha approvato la        governo attraverso una mozione di
mozione di sfiducia presentata dal            sfiducia. L’ex professore di economia
leader del Psoe, Pedro Sanchez, contro il     non è nemmeno più un parlamentare.
primo ministro Mariano Rajoy. Hanno           La sua carriera politica è stata
votato a favore 180 deputati, oltre ai        caratterizzata da alti e bassi, e qualche
socialisti hanno appoggiato Sanchez an-       caduta da cui è riuscito a rialzarsi, più
che Podemos, i partiti catalani, Erc e        forte di prima. L’ultima due anni fa
PDeCAT, i nazionalisti baschi del Pnv e di    quando venne defenestrato dal suo
Bildu.                                        partito, il Partito Socialista Operaio
Per il meccanismo previsto dall’articolo      Spagnolo (Psoe), per il suo rifiuto di
114 della Costituzione spagnola, Rajoy e      appoggiare il ritorno in carica di Rajoy in
i suoi ministri dovranno presentare le        seguito alle due elezioni generali che
dimissione al re Felipe VI, che nominerà      non avevano consegnato una maggio-
Padro Sanchez nuovo capo del gover-           ranza netta.
no. Sanchez si conquista il suo capitolo      Ma poco meno di 8 mesi più tardi,
nella storia spagnola come primo              Sanchez vinse a sorpresa le primarie con
politico a spodestare il presidente del       il 49% e tornò segretario.
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  LA SVOLTA                                                  © RIPRODUZIONE RISERVATA

Sanchez reagì abbandonando il suo               consigliere comunale di Madrid. È stato
seggio e annunciando un viaggio per             deputato tra il 2009 e il 2011, quando ha
ricongiungersi con i socialisti scontenti in    perso il seggio ed è tornato al mondo
tutta la Spagna. «Non andrò contro il           accademico. Nel 2013, è rientrato in
mio partito o contro le mie promesse            Parlamento ed è stato eletto leader del
elettorali», spiegò. Nato a Madrid nel          Psoe l’anno successivo. È sposato e ha
1972, è entrato a far parte del Psoe nel        due figlie. Ha una passione per la
1993. Dopo aver studiato scienze                pallacanestro e per le lingue: parla bene
economiche e commerciali all’Università         sia inglese che francese. Ora la aspetta
Complutense di Madrid, ha conseguito il         un viaggio tutt’altro che semplice. Il suo
primo dei tre master alla Libera                governo probabilmente lotterà per
Università di Bruxelles e ha lavorato nel       accogliere la miriade di richieste molto
Parlamento Europeo.                             diverse delle parti che hanno appoggiato
Nel 1999, ha servito come capo dello            la sua mozione mentre si prepara a
staff per l’Alto rappresentante delle           tenere le elezioni generali che ha
Nazioni Unite in Bosnia durante il              promesso.
conflitto in Kosovo. Ciò è stato seguito        Dovrà anche occuparsi della questione
da periodi come consulente autonomo             dell’indipendenza catalana, la peggiore
per le imprese straniere, consigliere           crisi politica che ha colpito la Spagna da
economico del comitato esecutivo                quando è tornata alla democrazia dopo
federale del Psoe e cinque anni come            la morte di Franco.

11 su 17 ministri donne più che uomini, ". Il dicastero dell'Uguaglianza, di responsabilità è
della vicepremier Carmen Calvo, sarà una "autentica priorità dell'esecutivo", ha
sottolineato il primo ministro iberico.

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LA LETTURA                                      PHILIP
                                                   ROTH

Pastorale americana (American Pastoral)
È un romanzo scritto nel 1997 da Philip Roth. In esso si racconta la vita del suo
personaggio principale, Seymour Levov ("lo svedese", o "the Swede"), e in particolare
come le sue grandi doti personali e i suoi enormi sforzi non siano sufficienti a evitare
un disastro familiare. Con questo libro Roth vinse il Premio Pulitzer per la narrativa
del 1998. La cornice di Pastorale americana è il 45° ritrovo degli allievi di una scuola
superiore cui partecipa Nathan Zuckerman, un personaggio che compare quale alter
ego dell'autore in diversi romanzi di Roth.

Trama                                          Nei due incontri Seymour appare felice
Al ritrovo degli ex-alunni della sua scuo-     e fin troppo soddisfatto della sua vita e
la, Zuckerman incontra il suo vecchio          dei tre figli avuti dalla seconda moglie,
amico Jerry Levov, che gli racconta            ma evita di parlare del suo primo
brevemente i tragici eventi della vita di      matrimonio se non facendo qualche
suo fratello maggiore Seymour, che il          riferimento agli shock che avevano
giovane Nathan aveva idolatrato per via        colpito la sua famiglia; la conversazione
delle sue doti sportive. Nel resto del         con Jerry rivela che questi shock
romanzo Zuckerman ricostruisce una             riguardano soprattutto Merry, la figlia
biografia immaginaria dello "svedese",         nata dal primo matrimonio dello
basandosi sui suoi ricordi di due brevi        "svedese".
incontri avuti con lui negli ultimi anni,      La ricostruzione immaginaria della vita
sul racconto di Jerry e su alcuni ritagli di   di Seymour si limita a questo primo
giornale.                                      matrimonio e termina nel 1974.

20
LA LETTURA

Seymour Levov nasce e cresce a               balbetta. Ma, mentre infuria la Guerra
Newark, in New Jersey. Suo padre è di        del Vietnam ed i disordini razziali degli
origini ebraiche e possiede una piccola      anni sessanta distruggono il centro di
fabbrica di guanti in rapida espansione,     Newark, Merry, ormai sedicenne,
la Newark Maid. Seymour viene presto         diventa sempre più ribelle e politiciz-
soprannominato "lo svedese" per via          zata e si unisce all'organizzazio-ne
della sua capigliatura bionda, dei suoi      politica di estrema sinistra dei
occhi blu e del suo bell'aspetto nordico;    Weathermen. La "vita pastorale" di
eccelle in tre sport (baseball, basket e     Levov viene distrutta quando Merry
football), cosa che lo rende una sorta di    compie un attentato dinamitardo
eroe nella scuola che frequenta. Più         contro un ufficio postale, uccidendo
tardi egli sostituisce il padre alla guida   una persona e dandosi poi alla fuga.
della Newark Maid e sposa Dawn               Nei successivi 5 anni Levov cerca in tutti
Dwyer, una cattolica di origini irlandesi,   i modi di tenere assieme quel che resta
ex Miss New Jersey.                          della propria famiglia e persino di
La vita dello "svedese" è apparen-           riportare Merry a casa. Ma nell'ultima
temente perfetta, con una famiglia           giornata descritta nel romanzo queste
armoniosa, affari soddisfacenti e una        illusioni si dissipano definitivamente e
bella casa immersa nella natura delle        le vite personali dei protagonisti vanno
zone rurali del New Jersey. Il principale    completamente in pezzi, mentre sullo
problema sembra essere il fatto che          sfondo le udienze dello scandalo
Merry (unica figlia di Seymour)              Watergate scuotono gli Stati Uniti.
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INTERVISTA                  JEAN CLAUDE MARIANI
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Tutte le cartine presenti nelle pagine, seguenti tratte da Limes, sono state
disegnate da Laura Canali. © RIPRODUZIONE RISERVATA

INTERVISTA ESCLUSIVA

      LUCIO
 CARACCIOLO
L’edizione 2018 del Festival di Limes si è tenuta dal 4 al 6 maggio a
Genova, nella splendida cornice del Palazzo Ducale. Il Festival di
Limes ha avuto come tema “Lo stato del mondo”: una ricognizione
dei principali temi geopolitici la cui evoluzione ha subìto negli ultimi
anni una notevole accelerazione. Lo Stato del mondo è anche il titolo
del nuovo numero di Limes, ampiamente discusso durante il Festival.
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INTERVISTA                            JEAN CLAUDE MARIANI
                                              Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

LUCIO CARACCIOLO - Direttore e Fondatore di Limes

“È necessario un punto di
vista italiano sui nostri
interessi nel mondo,
una visione strategica
da costruire.”
Stazione Centrale – Prima della sua
lezione all’Università San Raffaele,
durante una pausa-snack, appena
arrivato da Roma, ho avuto l’onore
di intervistare Lucio Caracciolo,
per approfondire la situazione
complessa del Medio Oriente.

Allora, iniziamo con la nostra solita        che altro mi occupavo di storia. Poi
domanda, per conoscere il nostro             nell’82 mi sono stufato di fare il
personaggio anche da un punto di vista       giornalista, ho preso un anno di
umano: chi è Lucio Caracciolo?               sabbatico e sono andato in Germania a
Sono romano romanista, con tre figli, di     fare la tesi di laurea. Nell‘86          ho
una famiglia che da entrambi i rami è di     cominciato la rivista “MicroMega” con
origine napoletana. Da ragazzino ho          Paolo Flores d’Arcais e Giorgio Ruffolo,
studiato fino alla terza media alla Scuola   un periodico di cultura di sinistra, fino a
Svizzera. Poi ho cominciato a fare           quando nel ’93, insieme a Michel
politica presto: nel 1971 sono entrato       Korinman, che è un germanista (studio-
nella Federazione giovanile comunista e      so storia tedesca) francese allora fra gli
a 19 anni ero redattore della rivista        autori della rivista Hérodote, abbiamo
“Nuova generazione”. Nel ’76 ho              provato a vedere se la geopolitica, che in
partecipato – da ragazzo di bottega –        Francia andava già abbastanza di moda,
alla nascita de “La Repubblica”, e quindi,   potesse essere importata anche in Italia.
dal ‘76 all’‘82, ho fatto il giornalista,    Grazie all’editore del Gruppo Espresso
occupandomi soprattutto di parlamen-         dell’epoca, Carlo Caracciolo (non siamo
to. Nel frattempo facevo finta di fare       parenti), siamo partiti con Limes e ci è
l’università. Ho fatto un percorso un po’    andata bene…
strano, la facoltà era filosofia, ma più     Samo ormai al 26° anno!
                                                                                     23
INTERVISTA                       JEAN CLAUDE MARIANI
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Un domanda dovuta, visto che da              Poi ci siamo occupati anche di
poco s’è concluso il festival di Limes.      argomenti un po’ meno ovvi come il
Ci racconti com’è andata.                    rapporto tra follia e potere, oppure lo
Fare questa domanda a me, che ho             stato della Chiesa sotto Francesco.
partecipato all’organizzazione, significa    Si è parlato anche di temi più classici,
chiedere all’oste se il vino è buono. A      ovvero il Medio Oriente o l’Europa.
me è piaciuto, e credo anche a una           C’è stata la presenza di quello che era
buona parte delle migliaia di persone        e tutt’oggi è (era il 18 maggio, ndr) il
che hanno partecipato, anche grazie al       governo, con il presidente Gentiloni e il
fatto che a Genova la struttura di           ministro Minniti.
Palazzo Ducale funziona molto bene.          Posso dire che è stato un evento
Quest’anno direi che le cose più             piuttosto     variegato,    con     fiore
interessanti sono stati soprattutto i        all’occhiello una mostra delle nostre
confronti tra cinesi e americani,            carte, disegnate da Laura Canali, che
parlando della sfida della Cina agli Stati   sono parte fondamentale del marchio
Uniti e della posizione russa.               di Limes.

      4-5-6 Maggio 2018, Festival di Limes – L’inaugurazione con il dialogo tra
           Lucio Caracciolo e l’ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni

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INTERVISTA                           JEAN CLAUDE MARIANI
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Iniziamo ad addentrarci nei temi              migratori che partono dai paesi in
cruciali dell’intervista, col nuovo           guerra del Medio Oriente ci toccano,
governo che si sta andando a formare          anche se meno di quelli africani, poi
come crede cambierà la posizione              perché abbiamo dei rapporti storici,
dell’Italia sul fronte internazionale e su    anche in campo energetico, e, soprat-
quello del Medio Oriente?                     tutto, (fatto che si tende a dimenticare)
Credo che se lei ponesse questa               perché abbiamo qualche migliaio di
domanda ai leader che hanno firmato il        soldati nella regione, in particolare nel
contratto, Di Maio e Salvini, non             contingente UNIFIL, al confine tra
avrebbero idee molto precise sul tema.        Libano e Israele, dove se ci fosse, com’è
In Italia in generale ci si occupa poco, al   possibile, uno scontro aperto fra Israele
livello di classe politica, di politica       ed Hezbollah (il braccio armato del
internazionale. L’approccio geopolitico       Partito di Dio libanese, legato all’Iran), o
è un approccio che noi stiamo in              addirittura tra Israele e Iran in quel
qualche modo promuovendo, ma non              teatro, sarebbe un problema. Abbiamo
mi pare con grande successo nella             soldati anche in Afghanistan, precisa-
classe politica, magari di più invece in      mente nella zona occidentale che è
altri settori del nostro pubblico. L’Italia   sotto l’influenza iraniana, qualcuno an-
è un paese che si trova coinvolto per         cora sparso in Iraq… insomma il rischio,
mille ragioni, innanzitutto perché i flussi   anche per i nostri militari è forte.

                                                                                       25
INTERVISTA                        JEAN CLAUDE MARIANI
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                                                         “USA-Israele:
                                                        un rapporto di
                                                       fratellanza che
                                                        oserei definire
                                                     unico al mondo.”

Evento degli ultimi giorni è lo                tense, un paese sostanzialmente -, per
spostamento dell’ambasciata Usa da             varie ragioni, anche di carattere mistico
Tel Aviv a Gerusalemme. Perché questa          o religioso. In conclusione è una mossa
mossa di Trump e quali sono le                 che esprime una tendenza di lungo
conseguenze immediate?                         periodo degli Stati Uniti e il cui obiettivo
In realtà Trump ha attuato una decisione       è quello di impedire che sorga una
già presa diversi anni fa dagli Usa,           potenza troppo forte in contrasto con
riconoscendo così, come capitale,              Israele e pericolosa per l’America, o per
Gerusalemme. Ma dal punto di vista             l’impero americano, per dirla in modo
logico è normale, perché Israele la            più esplicito. Un esempio di questo è
considera tale, infatti se lei va a Tel Aviv   che l’11 Settembre 2001, con la strage
non ci trova il governo: gli organi            delle Torri Gemelle, gli USA sono stati
istituzionali dello Stato israeliano sono      colpiti da sauditi, ma non se la sono
situati a Gerusalemme. È chiaro che            presa con questi, bensì prima con gli
Trump abbia voluto dare un segnale             afghani, poi con gli iracheni e adesso con
forte, di schieramento degli Stati Uniti a     gli iraniani, accusandoli di essere la
sostegno di Israele, ma che è una              centrale del terrorismo mondiale. Cosa
posizione che va oltre la figura di Trump      che non mi sembra, da quello che si può
e mette in evidenza un aspetto fonda-          vedere, supportata da alcun fatto
mentale nel rapporto di fratellanza tra i      concreto, visto che la totalità degli
due Stati che oserei definire unico al         attentati che sono stati compiuti in
mondo. Gli americani hanno delle alle-         Occidente non vede protagonisti
anze, hanno degli Stati più o meno             iraniani, ma arabi o europei di matrice
clienti o vassalli, ma Israele è considera-    sunnita e jihadista che, diciamo, non
to, non solamente dagli ebrei americani,       vedono di buon occhio l’Iran e la
ma anche dall’opinione pubblica statuni-       variante sciita iraniana dell’Islam.
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INTERVISTA                           JEAN CLAUDE MARIANI
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Festeggiamenti a Teheran per la firma dell’accordo, siglato durante il governo Obama

Parliamo della rapporto America-Iran:        nomia iraniana. Poi naturalmente, da
la questione nucleare persiste da            parte iraniana, si fermava il programma
tempo                                        nucleare, il che non vuol dire che l’Iran
L’America ha annunciato di ritirarsi         tra 10 a vent’anni non decida di ripren-
dall’accordo sul nucleare, che in realtà     derlo, perché ha le capacità per farlo. In
non era tanto un accordo sul nucleare,       realtà da un punto di vista economico-
quanto un accordo politico-commer-           commerciale, non avendo l’America
ciale che implicava il ritorno dell’Iran     quasi relazioni economiche con l’Iran,
sulla scena internazionale, rilegittimato    quelli che ci rimettono siamo noi italiani
a partecipare alle relazioni normali tra     e noi europei in genere, che nel tempo
le grandi potenze, implicava la possibili-   abbiamo strutturato rapporti commer-
tà di superare il regime delle sanzioni,     ciali ed economici piuttosto forti con
quindi di trarre un vantaggio per l’eco-     l’Iran.

La revoca unilaterale dell’accordo sul nucleare decretata dall’amministrazione Trump
                                                                                       27
INTERVISTA             JEAN CLAUDE MARIANI
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“L’11 Settembre 2001
gli USA sono stati colpiti da
sauditi, ma se la sono presa
con gli iraniani, accusandoli
senza prove di essere
la centrale
del terrorismo mondiale.”
“Il patto era un accordo politico-
commerciale che implicava la
rilegittimazione dell’Iran sulla
scena internazionale.
Si fermava inoltre
il programma nucleare, ma
l’Iran tra dieci o vent’anni
avrebbe potuto riprenderlo.”
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INTERVISTA                          JEAN CLAUDE MARIANI
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La guerra in Siria è uno dei focolai più     designato di suo padre Hafiz, che è
decisivi del panorama mondiale che           stato il fondatore della Siria moderna e
viste le potenze che stanno agendo in        che ha utilizzato metodi piuttosto
quel territorio può per certi versi          sanguinari per mantenere suo potere, il
ricordare la guerra fredda. Parliamo di      fratello maggiore, (Basil al Assad, ndr) è
Assad, della sua figura che spesso,          morto in un incidente. Lui si trova ad
come europei, immaginiamo come il            essere il portabandiera di un regime
cattivo, un sanguinario che usa le armi      molto strutturato che, contro molte
chimiche, mentre i buoni sono i ribelli.     previsioni, sta vincendo la guerra,
Ognuno di noi ha le sue opinioni e sono      innanzitutto perché gli avversari di
tutte legittime, ma per fare analisi         questo regime, inizialmente gruppi di
geopolitica non puoi partire dalla           ribelli foraggiati in maniera piuttosto
categoria buono o cattivo, devi cercare      limitata dall’America ed alcuni paesi
di capire come ragionano - o non             occidentali, si sono dimostrati incapaci
ragionano - i vari protagonisti della        di sconfiggerlo militarmente e anche di
partita. Dal punto di vista biografico, il   costruirsi un consenso nel paese,
signor Assad si trova per caso alla guida    essendo spesso tra l’altro impegnati a
della Siria, nel senso che l’erede           combattersi tra di loro.
                                                                                      29
INTERVISTA                      JEAN CLAUDE MARIANI
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     “La Siria è
     fondamentale
     per l’Iran
     per avere
     un sbocco sul
     Mediterraneo
     e per rimanere
     collegato
     al Libano”

Qual è la composizione esatta degli         americani, i francesi, un po’ gli inglesi, i
oppositori del regime?                      sauditi e in generale il golfo arabo, che
La composizione è molto variegata, ma       hanno cercato di rovesciare al Assad
c’è una forte componente originaria di      per molte ragioni, ma per una princi-
tipo qaedista (che fa capo all’organiz-     pale, ovvero il fatto che lo considerano,
zazione terroristica di al Qaeda, n.d.r.)   con buona ragione, una sorta di
di cui il gruppo Al Nusra è la parte        avamposto iraniano: infatti la Siria è
essenziale, poi è arrivato anche lo Stato   fondamentale per l’Iran per avere una
Islamico e altri gruppi. C’è un fondo       sbocco sul Mediterraneo e per rima-
qaedista nell’opposizione ad Assad          nere collegato al Libano. Nella perce-
molto pronunciato e, come spesso            zione dei nemici dell’Iran, perché la
accade, noi occidentali da una parte        contrapposizione principale di questi
condanniamo e combattiamo il                paesi è con l’Iran non certo con la Siria,
terrorismo islamico, dall’altra cerchia-    questa è un tassello importante che va
mo di utilizzarlo, quello che chiamiamo     riavvicinato verso l’influenza dei paesi
terrorismo islamico, che poi diventano      del Golfo, verso gli Stati Uniti, verso le
combattenti per la libertà quando sono      potenze europee che sostengono
dalla nostra parte. Ciò che ha cambiato     questi paesi anche per ragioni piutto-
la situazione è stato l’intervento di       sto concrete: affari e penetrazione
potenze esterne, in particolare gli         finanziaria di questi paesi in Occidente.
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INTERVISTA                              JEAN CLAUDE MARIANI
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Quali sono stati gli interessi della             ha ancora una sua proiezione che vada
Turchia nel conflitto e quale il ruolo           aldilà della sua area canonica ex-
della Russia di Putin?                           sovietica. Non a caso ha scelto la Siria,
La Turchia ha cercato di ricavarsi, e in         perché probabilmente è lo stato più
parte ci è riuscita, uno spazio in quel          sovietico: la sua classe dirigente parla
territorio che una volta faceva parte del        russo, è stata educata a Mosca e la
dominio ottomano, all’inizio di questa           burocrazia è di origine sovietica. Quindi
crisi il presidente della Turchia Erdogan        la Russia sta ravvivando alcune relazioni
annunciava di voler andare presto a              che tempi dell’Urss erano state stabilite
pregare nella moschea di Damasco, ma             con alcuni paesi arabi, infatti l’esercito
credo che ci vorrà ancora un po’ di              russo è intervenuto in maniera
tempo… Intanto, con la scusa di                  piuttosto efficace dall’aria e sul terreno,
combattere i curdi, che sono insediati           contribuendo in maniera importante al
nella loro area di pertinenza nel nord           rovesciamento dei fronti e a quella che,
della Siria, ma si sono anche allargati          ad oggi, appare la vittoria di al Assad,
un po’ più a sud, nell’area araba,               nel senso che la Siria è spartita ma la
l’esercito turco è penetrato in Siria e          parte più importante della Siria la
penso che ci resterà abbastanza lungo.           controlla Damasco, grazie anche a
Dopo la sconfitta subita in Ucraina,             questo apporto esterno, iraniano da
Putin ha utilizzato la Siria come risposta       una parte, Russo dall’altra e poi con
all’America per dimostrare che la Russia         Hezbollah, ovvero i libanesi sciiti.

Carri armati turchi ad Hassa, nella provincia turca di Hatay, vicino al confine con la Siria

                                                                                               31
INTERVISTA           JEAN CLAUDE MARIANI
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                                  “Putin ha utilizzato la
                                  Siria per dimostrare che
                                  la Russia ha ancora una
                                  sua proiezione aldilà
                                  dell’area canonica ex-
                                  sovietica”

“La Turchia ha cercato
di ricavarsi uno spazio
 e, con la scusa di
combattere i curdi,
l’esercito turco è
penetrato in Siria ”
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INTERVISTA                          JEAN CLAUDE MARIANI
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C’è il rischio che in questa situazione,    americani non hanno a mio avviso uno
come successo in altre occasioni con        scopo strategico che vada oltre il
Saddam o con Gheddafi, l’intervento         mantenimento della propria sfera di
della Nato, giustificato dall’utilizzo di   influenza, cioè oltre l’impedire che, per
armi chimiche o di violenze sul popo-       esempio, la Russia, la Cina, o magari
lo, possa poi portare a una destitu-        l’Iran, costruiscano una rete di alleanze
zione del regime e a un conseguente         nella regione che possa minacciare i
peggioramento?                              loro interessi e naturalmente anche
Per la precisione, nei casi che hai         Israele, quindi non hanno una visione
citato, non è stata la Nato a               di lungo periodo, soprattutto visto che,
intervenire, ma è stata l’America con       dopo la cattiva esperienza dell’Afgha-
alcuni paesi occidentali. Poi nel caso di   nistan e dell’Iraq, dove restano
Gheddafi, più ancora dell’America, la       impantanati, sia pure meno di prima,
Francia, con il supporto inglese e, a un    non sono più disponibili a fare grandi
certo punto, con quello americano.          campagne militari come quella che
Diciamo anzi che gli americani hanno        fecero nel ‘91 o nel 2003, ma
tenuto la Nato a distanza, perché           preferiscono combattere attraverso
pensavano di potercela fare da soli. Il     clienti, attraverso alleati sul terreno
problema è che gli interventi militari      che spesso si rivelano poco affidabili.

                                                                                     33
INTERVISTA                        JEAN CLAUDE MARIANI
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      “Vi sono poteri di carattere tribale, che si contendono
      le risorse e non sono capaci di costruire una comunità
                                         dotata di istituzioni”

        Una riunione del consiglio delle tribù libiche

Tornando sul Medio Oriente più in             struttura statuale come la conosciamo
generale, crede che questa situazione         noi in Europa, sono territori ex
si perpetuerà, che i focolai che sono         coloniali, ex ottomani, ex francesi, ex
presenti continueranno ad essere in           britannici, anche ex italiani, che in
qualche modo terreni di battaglia tra         qualche caso assomigliano degli Stati,
Occidente, Russia e le altre com-             come l’Egitto, in qualche caso non
ponenti o è possibile trovare una             esistono più in quanto Stati, come la
soluzione?                                    Siria, in qualche caso sono spartiti
Noi abbiamo fatto un dibattito a              come l’Iraq, l’Afghanistan o la Libia,
Genova, tra le altre cose, parlando del       che non sarà mai più la Libia che
perché le guerre in Medio Oriente non         abbiamo conosciuto.
finiscano mai, e temo che effettiva-          Il problema fondamentale di quella
mente si tratti di conflitti che hanno        regione è la frammentazione politico-
una loro ciclicità: ci sono momenti di        istituzionale, dovuta al fatto che vi
punta, momenti di sonno e fasi inter-         sono poteri di carattere tribale, o
medi e, raramente si trova una solu-          semplicemente miliziani, trafficanti e
zione. Questo perché la soluzione             terroristi che si contendono le risorse e
implicherebbe il radicamento di istitu-       non sono capaci di costruire qualcosa
zioni forti su territori che in realtà non    di simile a una comunità dotata di
hanno mai avuto un vera e propria             istituzioni.

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INTERVISTA                          JEAN CLAUDE MARIANI
                                               Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

In qualche modo il cambiamento delle         misura anche l’Italia, considerano
guide politiche dei paesi dell’Occid-        quell’aria fondamentale per la vendita
ente comunque segna un punto di              delle armi, tutti questi paesi si stanno
svolta, da Macron a Trump, fino al           armando fino ai denti e noi abbiamo
nuovo governo che avremo in Italia,          interessi commerciali sotto questo
daranno secondo lei una svolta anche         punto di vista molto importanti. Dal
nelle politiche dell’Occidente in Medio      punto di vista energetico, nonostante
Oriente?                                     sia chiaro il fatto che l’America è
Io credo che noi in Occidente, anche         entrata in modo molto forte sul
per colpa dei media, tendiamo a              mercato dell’energia ed è ormai il
sopravvalutare il ruolo delle leadership     primo produttore di idrocarburi al
politiche. Vi sono delle linee strate-       mondo, per cui per loro è meno
giche, molto spesso semplicemente            importante il Medio Oriente, rimane in
tattiche, dei vari paesi europei,            modo decisivo l’importanza di questa
occidentali, che derivano da una storia,     area a livello energetico per noi certa-
dal colonialismo e dal post-colo-            mente, ma più ancora per la Cina, che
nialismo e da interessi economici molto      guarda l’energia fossile mediorien-tale
consolidati.                                 come un fattore importante per alimen-
Per esempio la Francia e in qualche          tare il suo sistema industriale.

Bilaterale tra il premier USA Donald Trump e il presidente francese Emmanuel Macron
                                                                                      35
INTERVISTA                      JEAN CLAUDE MARIANI
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                                             “Non è vero che c’è un
                                             Islam radicalizzato, è il
                                             radicalismo che sia
                                             islamizzato. I giovani che
                                             sono allo sbando, vengono
                                             attratti dall’idea di una
                                             rivolta vittoriosa: questo è
                                             un segnale di come siamo
                                             messi noi.”

Possiamo ritrovare ad esempio nel            per farsi pubblicità, perché gli serve per
terrorismo islamico le conseguenze           avere visibilità e per avere reclute.
delle intrusioni dell’Occidente nel          Infatti lo Stato islamico ha reclutato
mondo arabo e nel Medi Oriente?              migliaia e migliaia di combattenti
Tralasciando il fatto che sulla definizio-   dall’esterno, pare da un centinaio di
ne di terrorismo islamico ci sono delle      paesi, ovvero mezzo mondo, grazie
idee molto diverse, in parte sì, nel         anche a queste campagne terroristiche
senso più generale che dicevo, cioè          e alla sua propaganda che, avendo
nella nostra colonizzazione che è stata      avuto efficacia anche tre giovani come
in molti casi anche violenta e di rapina,    lei, magari per niente musulmani, credo
in altri casi meno, ma diciamo fonda-        ci dia da pensare sul grado di sconcerto
mentalmente così, quindi questo ha           e di spaesamento che c’è oggi fra i
generato un risentimento verso il            giovani in Europa.
mondo occidentale, un senso di frustra-      Per cui, per dirla tutta, Userei una
zione, dall’altra non dobbiamo dimenti-      formula di uno studioso francese,
care che si tratta però fondamental-         Olivier Roy, il quale dice che non è vero
mente di fenomeni endogeni, radicati in      che c’è un Islam radicalizzato, è il
quegli spazi. In questo momento i            radicalismo che sia islamizzato, o
musulmani si combattono tra loro             meglio diciamo che i ribelli, i giovani
utilizzando la religione come pretesto,      che sono allo sbando, vengono attratti
come vessillo, e poi eventualmente           dall’idea di una rivolta vittoriosa, che dà
fanno degli attentati in Europa o in         anche un certo senso al proprio ego.
America, non perché pensano di               Ecco, questo è un segnale di come
conquistare Washington o Roma, ma            siamo messi noi.
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INTERVISTA                             JEAN CLAUDE MARIANI
                                                  Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

La situazione dell’ISIS sul campo nel           siano delle carte o dei planisferi
mondo arabo?                                    incentrati sull’Europa o sull’Italia, se
Prima di tutto ISIS è una sigla che             invece lei va in Giappone o in America
adesso è scaduta, adesso si chiama              troverà dei planisferi incentrati sul
semplicemente Stato islamico, per               Giappone o sull’America, questo per
usare l’acronimo inglese è Is (Islamic          dire che in geopolitica il punto di vista è
State). Non sopravvaluterei, come               molto forte. Quello che all’Italia manca,
invece è stato fatto, lo Stato islamico:        quello che noi cerchiamo di contribuire
ne abbiamo fatto una specie di mostro,          a formare, è proprio la coscienza di
capace di colpire chiunque dovunque in          dover averne uno noi italiani, noi siamo
qualsiasi momento, ma non è così. Le            stati diseducati a pensare a partire da
sue origini sono nell’area sunnita              noi stessi.
dell’Iraq     tribale,    dove,    durante      A noi, a noi tutti, in particolare a voi
l’occupazione americana, Al Qaeda si è          giovani, spetta la costruzione di un
infiltrata e poi si è diffusa verso la Siria.   punto di vista, naturalmente discusso,
Credo che lo Stato islamico sia ormai           discutibile e cambiabile, in un libero
ridotto territorialmente ai minimi              dibattito democratico, ma che sia un
termini, ma non è escluso che molti di          punto di vista italiano su quali sono i
quei combattenti possano usare altre            nostri interessi nel mondo, su quali
sigle, altre bandiere per proseguire una        risorse possiamo impiegare per
battaglia che fondamentalmente è                difenderli, su quali sono gli interessi
quella jihadista.                               vitali e quelli secondari, insomma avere
                                                una visione del mondo strategica,
In ultimo, visto anche il tema del              perché altrimenti quello che noi non
festival di Limes, qual è la risposta che       decidiamo lo decideranno altri per noi.
vi siete dati su dove va questo mondo?          E questo sarebbe davvero un peccato!
Nessuno credo sia in grado oggi di fare
un quadro complessivo, noi abbiamo              Bene allora, grazie mille
provato a tratteggiare, a schizzare,            Grazie a voi, tanti auguri! (sorride, ndr)
alcuni punti. Credo che però sia molto
importante imparare a guardare il
mondo dall’Italia, non immaginare che
vi sia un punto di vista ecumenico,
esterno e universale, perché ognuno
tende a guardare il mondo dal proprio
punto di vista. D’altronde quando si
disegnano le mappe, ognuno le disegna
a proprio uso e consumo, infatti
immagino che nella vostra scuola ci
                                                                                         37
SCUOLA                           ALESSANDRO D’AVENIA
                                            CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA

                              Il silenzio degli
                              in-docenti
                              Ricevo decine di lettere simili. All’inizio pensavo
                              fossero esagerazioni tipiche della frustrazione
                              adolescenziale di fronte alla durezza della vita,
                              poi però sono diventate troppe.
«Frequento la quinta superiore e la             minano la mia curiosità? Voglio
scuola mi ha delusa profondamente!              imparare ed essere ripagato per i
Molti dei miei professori sono spesso as-       sacrifici che ho fatto, faccio e farò per
senti e ci ritroviamo a guardare la lava-       studiare. Voglio una società in cui il
gna. Mi sveglio e spero di trascorrere un       merito conti qualcosa, ma quotidiana-
giorno con tutti i professori presenti!         mente ricevo delusioni. Devo rassegnar-
Torno a casa demoralizzata. Ho una              mi? Ho voglia di andar via».
docente che non ha voglia di far nulla.         Di recente è apparso sui muri di una
Abbiamo saltato moltissimi capitoli, a          nota scuola milanese un manifesto di
pochi mesi dalla maturità siamo indietro        protesta gentile che riassume in poche
e abbiamo svolto un solo compito                parole il contenuto di tutte queste
scritto. Il preside ci ha definiti “polemici”   lettere: «Quando entriamo a scuola
e ha detto che dobbiamo arrangiarci,            siamo pervasi da una sensazione di noia
perché ha le mani legate. Ci sentiamo           o di vacuità che ci rende insofferenti e
presi in giro. So che posso studiare            polemici: alla nostra vita così come alla
autonomamente, ma avere dei profes-             scuola chiediamo di generare senso».
sori che facciano il loro lavoro non è          Per fortuna ci sono centinaia di
forse un diritto? Non ce la faccio più,         insegnanti che riescono a generare
vorrei solo imparare!».                         senso e ne abbiamo incontrato almeno
«Sono un diciassettenne sempre più              uno sul nostro cammino. Ne ricordiamo
consapevole di quanto sia difficile per i       il modo di vestire, incedere, spiegare, e i
ragazzi curiosi accettare la scuola             tesori che ci ha affidato. Vorrei che quel
italiana. Ogni giorno è sempre lo stesso        docente diventasse la normalità, invece
copione. Voglio solo avere la cultura           di una scuola in cui non è garantita la
garantita dalla nostra Costituzione.            presenza continuativa dello stesso
Perché devo lottare con professori che          insegnante.

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