L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine

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L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
Anno 12 / Numero 2                          Dicembre 2016
                                                                                              16

                                       L’ANGELO
                                       DI SANTA MARIA
                                         DI CASTELLO
                                       Bollettino della Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Chiesa Metropolitana
                                       Registrato al numero 42/05 del Registro dei periodici del Tribunale di Udine
                                       Direttore Responsabile: Marco Tempo • Stampa a cura di: Grafiche Filacorda - Udine

Bollettino della Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Chiesa Metropolitana

… ex Deo nati
        sunt!
Carissimi parrocchiani,
        se ci fermiamo davanti al
presepio soltanto a guardare la
culla, la scena, i pastori, ignoran-
do la missione di Gesù e la nostra
relazione con Lui, morto e risorto,
corriamo il pericolo di prendere in
visione soltanto una rievocazione
poetica di una nascita ma non
                                                                                                            © Photolife.it
contempliamo il mistero di amore
che ci ha cambiato la vita.            le, ha bisogno di tutto. La vita              È un dono. Lo possiamo godere
Dio crea il mondo con la sua paro-     in lui appare fragile ma Lui è                qui, adesso.
la, porta vita e luce. Col mistero     la Vita offerta all’umanità. Qui            - Hanno ricevuto la luce che
della incarnazione avviene una         tocchiamo il mistero di Dio: per              rischiara noi e la storia umana.
nuova creazione che ci interessa       amore la Parola si è fatta carne.             Ci permette di comprendere il
personalmente e come comunità          Ha dato così a noi la possibi-                senso, la direzione e l’approdo
di credenti.                           lità di esser trasfigurati. I figli           di tutta la storia.
Chi accoglie la Parola                 dell’uomo diventano figli di                - Hanno ricevuto l’amore gratuito
diventa figlio di Dio.                 Dio perché… ex Deo nati sunt!                 e disinteressato, infinito ed eter-
Solo adesso possiamo tornare           Cosa significa? Vuol dire che                 no, offerto a tutti.
al Presepio: la Parola di Dio è        come figli nati da Dio:                     - Hanno ricevuto la verità per
quel bambino posto nella man-          - Hanno ricevuto la vita stessa di            avere una visione nuova di Dio
giatoia. Piange, ha fame, è debo-         Dio: una vita piena ed eterna.             che è Padre, una visione nuova
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 di se stessi come figli suoi, degli    il Cristo. Se abbiamo contem-
 altri come fratelli da amare,          plato il logo del buon samari-
 della storia che va verso il suo       tano, che è Cristo, che si carica
 compimento.                            sulle spalle il malcapitato lungo
Come vivere il Natale?                  la strada è perché ci fermiamo e
Con gioia. È una luce nelle tene-       raccogliamo i feriti della vita, se
bre. Possiamo sperare in un’epo-        abbiamo osservato il Cristo che
ca nuova. Scompariranno guerre          trasporta il ferito dalle tenebre
e umiliazioni. Non siamo abban-         verso la luce è perché noi stessi
donati a noi stessi. Il nostro Dio      sappiamo dare una testimonianza
tornerà nella gloria. Non siamo         di accompagnamento dei fratelli
immersi nella tristezza. La storia      dalla morte alla vita, se abbiamo
è nelle sue mani e i suoi predi-        notato l’occhio destro di Cristo
letti sono coloro che sentono il        che combacia con l’occhio sinistro
bisogno di Lui. Se non sentiamo         della persona che viene portata in
il bisogno del suo aiuto è inuti-       spalla è perché sappiamo vedere
le che ci avviciniamo al prese-         il mondo come lo vede lui.
pio, vedremmo solo folklore, non        È un programma di vita, semplice
potremmo accogliere la speranza         ed impegnativo, è alla portata di        Alla vigilia della quarta domeni-
e cantare con gli angeli. Il mistero    tutti. Nessuno che si dica cristia-      ca di Quaresima, in S. Pietro, il
della incarnazione non ci allon-        no, si può esimere. È il cammino         13 marzo 2015, Papa Francesco
tana dalla realtà per farci sognare     della vita cristiana. Non è difficile.   ha annuciato l'indizione di un
ad occhi aperti. Anzi, ci introdu-      È sufficiente un occhio attento,         "Giubileo straordinario che abbia
ce con responsabilità nella storia      non distratto. Ogni giorno può           al suo centro la Misericordia di
umana. Dio ha detto sì alla storia      essere santo. Allora l’anno santo        Dio". Ma che cosa significa la
degli uomini. Noi siamo chiamati        non è finito, non finisce mai per-       parola "Misericordia"?
a dire sì a Dio, con fiducia e gioia.   ché la fonte dell’amore, che è la        Il termine indica pietà, com-
Il Natale dopo l’anno santo.            Trinità divina, continuerà sempre        passione che induce a soccor-
È stato un anno di risveglio delle      a fluire e a inondare il mondo con       so; deriva dal latino misericordia
coscienze, di accoglienza della         la sua grazia. Dove l’amore viene        che, a sua volta, deriva dall'ag-
misericordia del Padre. È finito?       accolto ed espresso anche in pic-        gettivo misericors composto dal
No, è stato soltanto un momento         coli gesti, lì il Regno di Dio cresce.   tema miseri, cioè avere pietà e
alto di un percorso che conti-          Non è lontano. È più vicino di           cor, cuore. È il traboccare di questi
nua nella coscienza e nella vita        quanto si creda.                         sentimenti in un atto di soccorso
del popolo di Dio. Se abbiamo           È in famiglia, nel lavoro, nella         rivolto a ciò che suscita pietà: per
esperimentato la misericordia           professione, nella scuola, nella         i cristiani è una virtù morale.
del Signore è perché possiamo           sanità, nella politica ecc…              Il Giubileo della Misericordia
essere misericordiosi come Lui.         Nessuno è così povero da non             affronta con coraggio e con pas-
Se abbiamo ricevuto il perdono          poter compiere un gesto di amore         sione la crisi di fede in un mondo
incondizionato da Lui è perché          perché tutti siamo nati da Dio che       che rischia di smarrire il volto di
abbiamo la forza di donarlo agli        è amore... ex Deo nati sunt!             Dio, percepito da molti come lon-
altri. Se abbiamo oltrepassato la       Vi auguro un Natale nella gioia di       tano, freddo o, comunque, sbia-
porta santa è perché sappiamo           una vita rinnovata continuamente         dito. Il punto centrale, il cuore
aprire la porta del nostro cuore        dall’amore di Dio.                       del messaggio del Giubileo è che
e noi stessi diventare porta che                                    Il parroco   nessuno può essere escluso dalla
favorisce l’incontro dei fratelli con                   don Luciano Nobile       Misericordia di Dio e che tutti
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L’Angelo di Santa Maria di Castello                                                                            3

conoscono la strada per accedervi      lo sottovaluta, ma non cessa di          Entrare nella
e la Chiesa è la Casa che accoglie
tutti e spalanca le sue porte per
                                       amare cercando di imitare Gesù.
                                       Così, l'abbraccio del Padre, che
                                                                                   Chiesa di
donare la certezza del Perdono.        è esercizio infinito d'amore,          San Pietro martire
L'evangelista S. Luca, è definito
l'evangelista della Misericordia
                                       rigenera ciò che è propriamen-
                                       te umano. Misericordia e libertà
                                                                                il sabato sera
per le parabole presenti nel suo       sono co-protagoniste della storia,     Durante questi 9 anni di devo-
vangelo come la pecora smarrita,       del destino personale di ciascuno      zione all'Adorazione Eucaristica
la dramma perduta, il padre mise-      di noi.                                nella chiesa di San Pietro martire,
ricordioso. Egli viene definito da     Il dialogo tra la Misericordia e la    abbiamo avuto una popolazione di
Dante il narratore della mitezza       libertà è il contenuto permanen-       adoratori che nel tempo è variata
di Cristo.                             te dell'esistenza di ogni uomo.        molto.
Il Giubileo della Misericordia è       La Misericordia del Padre suscita      Alcuni dopo qualche tempo hanno
stata un'occasione data a tutti i      ed accompagna la libertà umana         lasciato con motivazioni varie, qual-
fedeli per richiedere la remissione    qui, ora e sempre. Il perdono di       che altro è potuto tornare tra noi
dei peccati e la penitenza e, per la   Dio in Cristo, perciò, non è solo      con nostra immensa gioia. Questa
prima volta, le Porte Sante sono       tenera cura, ma forza dirompente       presenza comunque ha consentito
state aperte in tutte le Diocesi       di Grazia, capacità reale di riscat-   di mantenere la chiesa aperta ogni
sparse nel mondo.                      tare la vita umana attraverso la       sabato.
Ciò significa che, per ottenere        potenza vittoriosa di un Amore
l'indulgenza, i fedeli non sono        che convince i cuori, perché vince
stati costretti a recarsi necessa-     il male con il bene e muove la
riamente a Roma, ma potevano           libertà alla conversione. Questo
svolgere l'atto penitenziale nella     ci dà buoni motivi per non spa-
loro Diocesi.                          ventarci per quanto abbiamo di
La Misericordia, dunque, è come        fronte. La tenerezza di Dio e la
quella santa Porta che precede         Sua onnipotenza di salvezza sono
l'edificio sacro, non è dunque         all'opera nel mondo oggi." Ecco
successiva al pentimento, ma,          perché non dobbiamo avere alcu-
come una porta per l'edificio,         na nostalgia del passato e vive-
lo precede suscitando nel cuore        re, in un'angoscia debilitante, i
dell'uomo una domanda che non          problemi del presente" conclude
si può eludere. Fonda, allora, la      Scola. In ogni momento ed in
libertà in quanto rende possibile      modo misteriosamente efficace,
la consapevolezza della propria        la Misericordia raggiunge tutti gli
imperfezione.                          uomini che fanno l'esperienza          È stato un piccolo contributo in que-
Si creano, allora, le condizioni per   della fragilità e della colpa.         sto Anno Giubilare che si è appena
il pentimento e per la domanda         Ed anche attraverso la Porta           concluso, permettendo, speriamo di
del perdono di cui è prototipo la      Santa della nostra Cattedrale          cuore, quell’incontro con la miseri-
parabola del Figliol Prodigo.          molti fedeli, operatori pastorali,     cordia di Dio.
È, a questo punto, che la liber-       malati, scout cattolici, congrega-     Per facilitare questo, quando il
tà viene abbracciata dalla             zioni religiose hanno potuto fare      tempo non è stato inclemente,
Misericordia. Che cos'è, dunque,       questa esperienza che, speriamo,       abbiamo preferito lasciare la porta
il perdono? Non è "far finta di        porti i frutti tanto attesi.           in fondo alla chiesa aperta quasi ad
nulla": chi perdona vede bene                                                 abbattere qualsiasi barriera materia-
la gravità del torto subìto e non                          Roberto Lesa       le tra lo spazio sacro e il mondo. Non
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siamo è vero andati nelle periferie
ma abbiamo cercato di far presente
                                         I sordi a Tolmezzo                      tratta opere di carattere religioso
                                                                                 di avanzato livello.
la chiesa in un momento di vita          e Illegio                               La mostra "Oltre. In viaggio con
della nostra città che magari è più                                              cercatori, fuggitivi, pellegrini."
orientato allo svago e alla spensiera-   Dopo aver concluso l'anno pasto-        (terminata il 9 ottobre, scorso)
tezza. L'ingresso di diverse persone,    rale a Pradis con le sue splendide      e stata veramente apprezza-
soprattutto di passaggio, è stato per    grotte, noi sordi abbiamo ripre-        ta; le guide davvero competenti
noi un regalo del Signore, una con-      so l'attività andando di nuovo          e i percorsi artistici notevoli, 5
ferma della bontà di questa nostra       tra i monti, stavolta in Camia, a       in tutto: CHIAMATI: in viaggio
piccola azione. Persone giunte a         Tolmezzo e Illegio. Tolmezzo con        per intervento di Dio. CAMBIATI:
Udine per ricoverarsi in ospedale        il suo Duomo, con la S. Messa,          trasformati lungo il cammino.
o assistere dei parenti si sono unite    molto sentita e partecipata, offi-      PROFUGHI: in viaggio tra speran-
in preghiera con noi. Incontri di        ciata da Don Alessio Geretti e con      za e disperazione. PELLEGRINI:
sofferenza ma anche di speranza.         il saluto anche di Mons. Angelo         mendicanti della grazia. PIÙ IN LÀ:
Qualche tempo fa abbiamo notato          Zanello.                                l'audacia della conoscenza, dell'a-
una mamma ed un bambino che              Ci è stata fatta la piacevole sorpre-   more, dell'eternità.
si sono fermati davanti all'altare       sa della recita del Padre Nostro        In certi momenti sarebbe stato
della Madonna. Li abbiamo visti          nella lingua dei segni assieme a        interessante soffermarci un atti-
entrambi in ginocchio, assorti in        tutti i fedeli. Un plauso lo dobbia-    mo in più su alcuni capolavori ma
preghiera. Mentre stavano accen-         mo dare per questa bella celebra-       il flusso dei visitatori era conti-
dendo delle candele, avvicinandosi       zione con il rammarico per i sordi      nuo e così a malincuore si dove-
ci siamo rivolti al bambino dicendo:     che non hanno potuto partecipa-         va proseguire. Chi avrebbe mai
"Sei fortunato piccolo perchè hai        re perché c'erano altri eventi in       pensato che un paesino “ninino”
una mamma che ti insegna a pre-          concomitanza.                           come Illegio sarebbe diventato
gare. Normalmente questo compito         Abbiamo colto l'occasione di            un importante centro espositivo,
è riservato ai nonni. Ma se lo fa la     abbinare alla funzione religio-         culturale e religioso? Un meritato
mamma è ancora più bello". A que-        sa una visita guidata ad Illegio,       riconoscimento va al Comitato
sto punto la mamma, occhi profon-        presso la Casa delle Esposizioni,       di San Floriano per la coraggiosa
di e tristi, che fino a quel momento     sede di importanti mostre d'arte        trasformazione e ottima intuizio-
non ci aveva rivolto uno sguardo,        sacra cristiana, una delle poche in     ne nello scegliere Illegio e nell'a-
ci ha regalato un bellissimo sorriso.    Friuli, ma soprattutto in Italia, che   verlo fatto conoscere su scala
Non sapremo mai quanto sia stato
utile trovare una chiesa aperta il
sabato sera in coincidenza dell'anno
Giubilare della Misericordia ma per
quanto ci riguarda il nostro impe-
gno è quello di continuare a tenerla
aperta ogni sabato in attesa di colo-
ro che hanno bisogno di entrare.
Speriamo che altri amici si uniscano
a noi in questa bellissima esperien-
za e che tutti possiamo portare una
luce dove c’è tenebra, una speranza
dove c’è disperazione.
                             Il Gruppo
         “Una Luce nella Notte”
L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
L’Angelo di Santa Maria di Castello                                                                         5

nazionale. Come per me e stata          Africani Universitari di Udine. Nel   ad amare Dio e non amare i suoi
una bella scoperta il paese e il        corso degli anni i suoi membri        figli? L’amore del Signore passa
suo museo. Sono uscita piena di         si sono laureati uno dopo l’altro     e si manifesta attraverso l’amore
ammirazione!                            dando soddisfazione sia al grup-      per il prossimo. Papa Francesco
La mostra «Oltre. In viaggio            po stesso sia a Mons. Luciano         durante quest’anno giubilare
con cercatori, fuggitivi, pellegri-     Nobile, Arciprete del Duomo           ha spiegato più volte il signifi-
ni» ripercorre Bibbia, mitologia        che ci ha sempre incoraggiato e       cato della parola “Misericordia”
greca e latina, letteratura cristiana   sostenuto nella attività corale e     e domenica 13 Novembre duran-
medioevale e Divina Commedia,           spronato fortemente allo studio.      te il suo discorso ha parlato di
per raccontare con colpi di scena       Noi siamo una famiglia Africana       “giornata dei poveri”, “misericor-
d'arte la storia sacra del viaggiare    (veniamo da diversi paesi africa-     dia degli esclusi” questi sono frasi
umano, attraverso un percorso           ni) che cerca di offrire una buona    che devono farci riflettere anche
suggestivo e raffinato di quaran-       testimonianza a tutti attraverso la   se in certe situazioni uno si sente
tacinque dipinti dal Quattrocento       nostra partecipazione alla Messa      escluso.
al Novecento, provenienti da
trenta collezioni d'Europa. Illegio
fa rivivere quei viaggi, attuali per
mille motivi e la loro fatica neces-
saria per ritrovare il cuore.
Come noi sordi che mensilmen-
te siamo pellegrini nel viaggio
verso chiese e località del Friuli
per beneficiare dell'accessibilità
comunicativa nelle funzioni reli-
giose e approfondire le conoscen-
ze culturali. Arrivederci al prossi-
mo cammino.
                Sarita Nadalutti

                                        domenicale. Il nostro gruppo è        Vogliamo avere sempre più spe-
                                        un’esperienza viva di speranza,       ranza e fiducia, che il Signore Dio
    Coro Giovani                        perché siamo tutti stranieri ma       possa aprire gli occhi e i cuori di

      Africani                          siamo riusciti a integrarci nella
                                        comunità friulana nonostante le
                                                                              coloro che guardano gli altri come
                                                                              “diversi” a causa del colore della
   Universitari di                      difficoltà e oggi ci sentiamo parte   pelle, o del paese di provenienza

       Udine                            integrante di essa. In quest’an-
                                        no giubilare noi abbiamo avuto
                                                                              oppure per altri motivi, affinché
                                                                              loro possano capire che siamo
Il Coro “Giovani Africani univer-       dei momenti di riflessione sulla      tutti figli dello stesso Dio. Alla
sitari di Udine” è un gruppo che        parola di Dio e ognuno nel suo        fine di quest’anno giubilare come
iniziò la sua attività nel 2012 nella   piccolo ha cercato di migliora-       ha detto Papa Francesco stes-
cattedrale di Udine ed è il quinto      re il suo comportamento verso         so saranno chiuse le porte sante
Coro del Duomo. È composto solo         il prossimo, com’è scritto nelle      delle Cattedrali ma “apriamo gli
di Giovani Africani, tutti arrivati a   Sante scritture, “Amerai il tuo       occhi al prossimo, soprattutto al
Udine per proseguire gli studi          Dio con tutte le tue forze”. A        fratello dimenticato ed escluso, al
universitari, cosi il gruppo natu-      questo proposito, ci sorge spon-      “Lazzaro” che giace davanti alla
ralmente si chiama Coro Giovani         tanea una domanda: come si fa         nostra porta”.
L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
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Venerdì 11 Novembre il coro ha         rare l’universalità della Chiesa e ci   gio di andata, la corriera in cui
organizzato, nell'occasione dei        ha messo in contatto con giovani        viaggiavamo si fermò nel paese
cinquanta anni di sacerdozio di        provenienti da diverse parti del        di Wysokie Mazowieckie, loca-
Mons. Luciano Nobile, una cena         mondo, per vivere in unità la fede      lità della diocesi di Łomza, ad
“africana” per festeggiare anche       in Gesù.                                attenderci c’era un comitato di
noi insieme a lui. È stata una         Partiti martedì 19 luglio e tornati     benvenuto composto da tanti gio-
serata ricca di divertimento, di       il primo di agosto, abbiamo vis-        vani del paese e dalle famiglie in
preghiere, di canti e sopratut-        suto due settimane ricche di pre-       cui ciascuno di noi sarebbe stato
to di consigli. Vogliamo cogliere      ghiera, storia, cultura, tradizioni,    ospitato. Ci colpì subito una frase,
quest’occasione per ringraziare        regalateci dal popolo polacco e         detta da un genitore: “Era da tre
l’Arciprete del Duomo di Udine,        da giovani del mondo lì riuniti.        anni (ovvero da quando seppero
prima per l’opportunità che ha         La prima parte del nostro viaggio       di essere stati scelti per ospitare la
dato a noi, poi per la sua fiducia,    fu il gemellaggio con una diocesi       GMG dopo quella di Rio nel 2013)
il suo aiuto prezioso e il sostegno    polacca: la diocesi di Łomza, che       che vi aspettavamo e non vedeva-
a tutto il nostro gruppo.              si trova a nord-est della Polonia.      mo l’ora di abbracciarvi anche
Per concludere, noi siamo un           Per raggiungere Łomza, abbia-           senza conoscervi”. Proprio questo
gruppo di giovani che hanno sete       mo fatto varie tappe lungo la           fu il di più del gemellaggio: nei tre
della Parola di Dio e sono aperti e    strada: la prima è stata a Vienna,      giorni trascorsi in questo picco-
disponibili a partecipare a tutte le   mentre il giorno seguente abbia-        lo paese della Masovia, ci siamo
iniziative cristiane. Vi auguriamo     mo visitato, verso il tramonto,         sentiti in famiglia perché consi-
in anticipo Buon Natale, Joyeux        il campo di concentramento di           derati di famiglia; infatti abbiamo
Noel à tous, Merry Christmas,          Auschwitz. Lungo i viali, nel           potuto conoscere le varie realtà
Bon Nadâl.                             silenzio più totale, abbiamo fatto      del territorio, pregare assieme ai
                Nathalie Medha         memoria del male lì avvenuto, ma        giovani e alla comunità locale,
                                       confortati dalle luci di bene che       tessere relazioni con le famiglie
                                       hanno brillato in quei momen-           ospitanti, soprattutto durante i
                                       ti bui: san Massimiliano Kolbe          pasti in casa, sfoderando a volte
Giornata Mondiale                      e santa Teresa Benedetta della          un inglese maccheronico.
  della Gioventù                       Croce (Edith Stein), che sono stati     Dopo aver lasciato un pezzo di
                                       veri testimoni di misericordia di       cuore a Wysokie Mazowieckie,
       2016                            fronte al degenerare della violen-      col volto triste ma col cuore colmo
Chiamati a lasciare                    za umana. Le nostre preghiere e         di gioia per l’esperienza fino a
un’impronta nella vita                 le vostre preghiere, cari parroc-       qui vissuta, abbiamo proseguito
Questa estate, un gruppo di 250        chiani, quelle che ci avete conse-      il nostro viaggio verso Cracovia
giovani da tutta la nostra diocesi è   gnato prima di partire, le abbiamo      pronti ad affrontare la GMG vera
partito verso Cracovia, in Polonia,    presentate, il terzo giorno, nel        e propria.
per partecipare alla trentunesima      santuario più importante della          Nei vari giorni, scanditi dalle
Giornata Mondiale della Gioventù       Polonia: Jasna Góra (Montagna           catechesi nella parrocchia del
(GMG), voluta da papa Francesco        Luminosa) a Czestochowa. In             paese vicino ma assieme ai gio-
e inserita perfettamente in questo     questo santuario, caro a tutti i        vani delle altre tre diocesi del
Anno Santo della Misericordia. In      polacchi, è venerata da secoli l’I-     Friuli-Venezia Giulia, e dagli spo-
mezzo a questa gioventù friulana,      cona della Madonna nera, di cui         stamenti a Cracovia, siamo entrati
c’eravamo anche noi giovani delle      è stato particolarmente devoto          veramente nell’atmosfera inter-
parrocchie del Duomo e di San          anche uno dei due santi patroni         nazionale che le GMG regalano,
Giorgio, pronti a vivere un’espe-      della GMG: san Giovanni Paolo II.       dandoci la possibilità di speri-
rienza unica, che ci ha fatto respi-   Finalmente dopo il lungo viag-          mentare le varie attività in pro-
L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
L’Angelo di Santa Maria di Castello                                                                        7

gramma, legate al titolo di questo    no insignificante, ci esortò a non     appartenenza, Papa Francesco ha
grande incontro di fede: “Beati i     essere “giovani da divano” ovve-       annunciato il luogo e l’anno in cui
Misericordiosi perché troveran-       ro giovani che ricercano la felicità   si svolgerà la prossima Giornata
no misericordia”(Mt 5,7), verset-     nella comodità poiché non siamo        Mondiale della Gioventù:
to ripreso dal brano evangelico       venuti al mondo per “vegeta-                    Panama 2019 !!!
delle Beatitudini e donatoci da       re” ma, al contrario, per lasciare     Tornando a casa i nostri volti
papa Francesco perché anche noi       un’impronta. “Ciò che dobbiamo         erano radiosi, veramente abbia-
giovani ci confrontassimo con la      fare per seguire Gesù è - dice il      mo incontrato il Signore nei volti
Misericordia e le sue opere.          papa – cambiare il divano como-        dei nostri compagni di viaggio,
Dopo l’arrivo del Santo Padre e       do con un paio di scarponcini che      nei volti di migliaia di giovani
la Via Crucis da lui presieduta,      ci aiutino a camminare su strade       provenienti da ogni continente,
il venerdì, nel parco di Błonia, il   che ci possono aprire nuovi oriz-      e per questo ancora oggi rin-
momento più intenso fu la veglia      zonti capaci di contagiare gioia,      graziamo Dio per il “tempo di
del sabato sera nella spianata del    quella gioia che nasce dall’amore      Grazia” che abbiamo potuto vive-
Campus Misericordiae, allestito       di Dio e da ogni atteggiamento di      re e che ci fa essere giovani “con
nella periferia di Cracovia.          misericordia”.                         gli scarponcini” pronti a lasciare
Durante la veglia, papa Francesco,    Il giorno seguente, terminata la S.    la nostra impronta nella vita e nel
ci parlò per quasi un’ora, ci disse   Messa di conclusione della GMG,        servizio alle nostre comunità.
che vi sono dei mali che para-        con l’invio dei giovani a ritor-
lizzano la nostra vita e la rendo-    nare nelle proprie comunità di                          Simone Carlini

Tutti assieme                         pagnati dagli animatori Anna,
                                      Fabio, Gabriella e Agata.
                                                                             iniziato il giro delle giostre con
                                                                             le "Gabbie Volanti", dove siamo
al luna park!                         Dopo esserci riuniti nel cortile       rimasti sorpresi dall’abilità delle
                                      dell'oratorio di via Grazzano,         coppie formate da Francesco e
Il 12 Novembre 2016 noi del           favoriti dalla giornata calda e        Matteo e da Marzia e Agata. Un
gruppo medie delle Parrocchie di      soleggiata, ci siamo avviati con       gruppetto di noi poi ha provato la
Santa Maria Annunziata e di San       entusiasmo e allegria per le vie       "Rana Meccanica", un'avventura
Giorgio Maggiore, siamo andati        di Udine, arrivando agli attesi        saltellante e movimentata.
al luna park di Santa Caterina        Baracconi. Qui avevamo l'im-           Successivamente alcuni ragazzi
in piazza Primo Maggio accom-         barazzo della scelta e abbiamo         si sono messi alla prova con tiri
L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
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di pallacanestro, dimostrando            sport e divertimento partecipando      di squadra, aggiudicandoci, per
la bravura nel centrare i cesti.         al torneo di pallavolo che, ormai      quest’anno, il penultimo posto. Il
Passando per l'adrenalinico              da qualche anno, la parrocchia di      terzo motivo è l’aver avuto occa-
"Tornado" e viaggiando con "Il           Basaldella organizza per la festa      sione di conoscere altri ragazzi
giro del mondo in 80 risate”, ci         del “Perdon de quarte d’avost”.        che, come noi, svolgono attività
siamo infine lanciati sugli auto-        Sono state due giornate molto          in parrocchia e con cui è stato
scontri dove, appunto, gli incon-        utili per diversi motivi: per prima    bello “scontrarsi” in un clima
tri-scontri non sono mancati!            cosa era molto tempo che le            di amicizia! Sicuramente parteci-
Prima di rientrare, tutti insieme        nostre parrocchie non partecipa-       peremo anche il prossimo anno
abbiamo mangiato le irrinuncia-          vano a dei tornei interparrocchiali    poiché è stato un modo sano
bili frittelle o lo zucchero filato...   e per questo orgogliosi di giocare     e genuino per divertirsi insie-
una vera delizia! Gustandole, ci         per esse; la seconda motivazione       me, condividendo un momento
siamo scambiati opinioni e com-          è stata la possibilità di cono-        molto diverso da quelli che vivia-
menti sulle esperienze vissute           scerci meglio come gruppo met-         mo durante l’anno.
e sulle nostre emozioni prova-           tendocela tutta e facendo unità                       Gruppo Giovani
te sulle varie attrazioni, dandoci
a vicenda dei suggerimenti per
le eventuali scelte future. Così
chiacchierando e ridendo il tempo
è volato ed era già ora di ritrovarsi
con i genitori per rientrare a casa.
Per me è stata una bellissima
ed emozionante esperienza per-
ché mi ha dato la possibilità di
conoscere meglio i miei vecchi e
nuovi compagni di catechismo
e gli animatori, che ci sono stati
sempre accanto, favorendo una
nostra conoscenza e unione. Dato
che è stata la mia prima esperien-
za di uscita senza i miei genitori,
mi sono sentita protetta e guidata
                                         Sulle colline di Savorgnano al Torre
con loro a fianco e felice con il        Domenica 16 ottobre… finalmen-         coinvolge sempre e ci incanta.
mio nuovo gruppo di amici.               te è arrivata questa domenica che      Era il vangelo del giudice iniquo
                      Sofia Pascoli      fin dall’inizio del catechismo ci      che per togliersi dai piedi quel-
                                         era stata promessa.                    la povera vedova, alla fine l’ha
                                         Molti bambini si sono trovati più      esaudita. don Luciano ci ha rac-
Torneo del “Perdon di                    che puntuali in Duomo per rice-        comandato di essere anche noi
    Basaldella”: il                      vere le vesti da chierichetti, l’in-   insistenti così con il Signore; ci

Duomo-S.Giorgio c’è!!!                   carico da svolgere, le preghiere da
                                         leggere durante la Santa Messa
                                                                                ha ripetuto di pregare mattina e
                                                                                sera. Come ogni giorno parliamo
Il primo weekend di settembre            della famiglia.                        col papà e la mamma ed i com-
come apertura, non ufficiale,            È stata una Messa bellissima,          ponenti della nostra famiglia così
dell’anno catechistico, noi giovani      pensate che don Luciano ha fatto       parliamo con Dio che ci ascolta e
delle nostre parrocchie, ci siamo        la predica solo per i bambini con      ci parla e mantiene “sempre” e
ritrovati per vivere due giorni di       qualche richiamo agli adulti, lui ci   “tutte” le promesse che fa.
L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
L’Angelo di Santa Maria di Castello                                                                         9

                                                                             nissime noci. Davide e Filippo
                                                                             hanno avuto il loro bel da fare a
                                                                             raccoglierle, a sgusciarle, a lavar-
                                                                             le e ad offrirle a tutti i presenti.
                                                                             Sono state graditissime. Peccato
                                                                             che tutta la vigna fosse già stata
                                                                             saccheggiata! Di giochi ce n’era
                                                                             a volontà, calcio, palloni, tunnel
                                                                             per la botte, colori per disegnare,
                                                                             pennarelli, glitter, matite, e, nella
                                                                             sala, c’era anche la stufa accesa.
                                                                             Ci siamo esercitati alla corda, alla
Le promesse di Dio sono robe            re avrà fatto don Luciano per        corsa dei sacchi, al gioco dell’ar-
grandi eh, mica noccioline, Lui         ottenere tanto, chissà quale         cobaleno, a twister.
non scherza, con i suoi doni: è         santo ha pregato, glielo dobbia-       Ci siamo proprio impegnati a
generosissimo.                          mo chiedere, un amico in più         fondo perché come premio c’era
Che bello essere i bambini che          può sempre essere utile. Infatti     in palio una cioccolata calda,
sussurrano a Dio che gli volete         già due volte abbiamo dovuto         nonché la torta di compleanno
bene. Bisognerà proprio che ci          in precedenza annullare la gita      della nostra amica Matilde.
alleniamo, considerato poi che          a causa della pioggia. Arrivati      E che torta Matilde: una torto-
per parlare con Lui non si pagano       alla casa Giorgiutti sulle colline   na! Perciò ti cantiamo ancora
neanche gli scatti telefonici.          di Savorgnano abbiamo trovato        “Tanti auguri a teeee, tanti auguri
I Pueri Cantores che ci hanno           già le tavole imbandite con ogni     a te…”, Cento di questi gior-
accompagnati con i loro canti           ben di Dio. Va detto che le nostre   ni, pensavamo. Noi giocavamo,
sembravano, proprio appena              mamme quando si mettono, ce          le mamme chiacchieravano ed
scesi dal cielo. Ed eccoci in par-      la mettono proprio tutta. Sono       ammiravano quella bella natura
tenza per Savorgnano: passare           impagabili. Però anche i papà        circostante che cominciava appe-
un pomeriggio a correre su e giù        hanno fatto la loro bella figura:    na a tingersi dei colori autunnali;
per le colline è sempre pazzesco        hanno affettato salumi e formaggi    i papà sono andati a camminare
per i bambini, se poi si aggiun-        e aperto bottiglie.                  per i boschi con don Luciano,
ge che ad attenderci ci sono            Poi siamo giunti noi che con         forse alla disperata ricerca di fun-
Veronica, Paolo e i loro figli Paola,   buon appetito abbiamo iniziato a     ghi, ma non ne hanno trovati.
Francesco, Benedetta e i papà e         “spazzolare il tutto” senza troppi   Sono però arrivati un’ora dopo
mamme indaffarate a preparare           complimenti. Intanto è arrivato      stanchi e accaldati: poverini, non
pizze, tartine, stuzzichini, tramez-    anche don Luciano che, deposti       erano allenati. Dopo la merenda
zini nonché dolci, torte e bevande      i paramenti sacri, indossava una     è arrivato purtroppo il tempo di
a volontà, leccornie e sfizi vari, il   comoda tuta sportiva più adatta      rientrare, peccato.
quadro è completo. Man mano             per giocare poi con noi. Eh vaiii…   Prima però bisogna dire un “gra-
che in auto con i nostri genitori, ci   bravo don Luciano!                   zie” fragoroso a Veronica e a
avvicinavamo alla meta, il cielo si     Il pomeriggio è stato tutto dedi-    Paolo per la loro grande ospita-
faceva sempre più azzurro, il sole      cato ai giochi preparati dai gio-    lità: G-R-A-Z-I-E! (Ci auguria-
più splendente, l’aria più tiepida.     vani animatori, alle scorribande,    mo che abbiano sentito perché
Siccome la mattina il tempo si          alle libere capriole e… alla rac-    noi l’abbiamo proprio gridato).
presentava imbronciato tutto ci         colta delle noci. Sì, avete capito   È stata una giornata fantastica,
sapeva di miracolo.                     bene, perché lassù c’è anche un      speriamo che si ripeta ancora.
Chissà, che triduo di preghie-          grandissimo noce, che fa buo-                    Suor Valentina Riva
L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
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   0                                                                   L’Angelo di Santa Maria di Castello

Buon Compleanno                         parole di gratitudine per il prof. e
                                        a nome di tutti gli ha donato un
                                                                               lavoro che stiamo facendo giorno
                                                                               per giorno. Sono davvero molto
     prof. Savino                       simpatico simbolo musicale opera       felice. Non so come posso rin-
                                        di Engelbert Demetz ed il Parroco      graziarvi per il vostro aiuto per i
È stata una felice sorpresa. Il 20      lo ha ringraziato anche a nome         bambini bisognosi. Stavo curando
novembre il prof. Savino Paiani,        dei suoi predecessori che hanno        i bambini affetti da HIV / AIDS
                                                                               e ho trovato la gioia di aiuta-
                                                                               re coloro che sono indesiderati
                                                                               nella società. Purtroppo abbiamo
                                                                               dovuto affrontare un problema e
                                                                               consegnare a un’altra organizza-
                                                                               zione il nostro piccolo ospedale.
                                                                               Ma tutto accade per il nostro
                                                                               bene. Si vede che il Signore ci sta
                                                                               chiamando altrove.
                                                                               Infatti, ora stiamo lavorando con
                                                                               un gruppo di studenti che deside-
                                                                               rano diventare infermieri. Hanno
                                                                               davvero bisogno di essere aiutati
                                                                               a imparare la loro professione.
                                                                               Abbiamo ricevuto la vostra offerta
essendo della Clape del 36, ha          potuto godere del suo importan-        legata all'iniziativa della parroc-
compiuto 80 anni. Pensava che           te servizio in ambito liturgico –      chia "La luce di Betlemme", per
l’evento passasse in sordina,           musicale, donandogli l’immagine        soddisfare le loro esigenze. Io
invece è risultato allegro e canoro.    dell’angelo di S. Maria di Castello    sono sempre grata a voi per il
Tutto è stato preparato in silen-       su rame dorato della ditta Comelli     vostro contributo, e ancora una
zio: col passaparola si è organiz-      di Nimis. Ben si addicono al prof.     volta vi ringrazio per il vostro
zata una serata conviviale degna        Paiani le parole del Salmo 91,15       aiuto per i bisognosi e i poveri.
del prof! Infatti egli ha profuso       “Nella vecchiaia daranno ancora        Sarò sempre grata a voi nella mia
per quasi 40 anni tante energie e       frutti, saranno vegeti e rigoglio-     vita. Ho chiesto ai nostri studenti
competenza per fondare e man-           si…” e noi continueremo a gode-        di pregare per voi. Ora sto stu-
tenere in vita l’Associazione Pueri     re di quanto ancora vorrà donarci      diando per la laurea specialisti-
cantores del Duomo. Erano tutti         mentre gli auguriamo “Ad multos        ca in Infermieristica. Allo stesso
presenti… i Pueri di ieri e di oggi     annos”.                                tempo sto donando ai bisognosi
e l’Aquilejensis Chorus. La sala                    Francesca Marinelli        una parte del mio tempo (più di 8
parrocchiale non riusciva a con-                                               ore al giorno in un ospedale).
tenere le persone accorse a dire                                               Teniamo presente nelle nostre
il loro grazie per la passione e la                                            preghiere quotidiane anche la
dedizione dimostrate in tanti anni
di servizio gratuito in parrocchia
                                        Notizie dall’India                     vostra comunità. Vogliamo ser-
                                                                               vire i bisognosi, fino alla fine
come organista e come direttore         Rev. Padre Luciano Nobile              della vita. Chiedo anche a voi
artistico dell’Associazione. Il prof.   "Pace e gioia a tutti nel nome di      di pregare per i nostri studenti.
ha ricoperto vari ed importanti         Gesù che verrà a salvarci."            Rimaniamo uniti nella preghiera.
ruoli in ambito anche naziona-          Sono Suor Antony. Desidero dire                   Ringraziandovi
le. Il presidente dell’Associazio-      grazie un’altra volta per il vostro                         Cordiali saluti
ne Francesco Caproni ha avuto           contribuito generoso al nostro         Pudota. Antony Lourdu Mary
L’Angelo di Santa Maria di Castello                                                                          1
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     “Siamo                            pastorali per il decennio 2010-
                                       2020 “Educare alla vita buona
                                                                               - al quale, forse, non ci opponia-
                                                                               mo efficacemente - dell’indiffe-
   chiamati a                          del Vangelo”, dice tra l’altro: “La     renza e dell’assuefazione innanzi

   manifestare                         carità educa il cuore dei fedeli e
                                       svela agli occhi di tutti il volto di
                                                                               a tante tragedie. Siamo consa-
                                                                               pevoli che accanto alle povertà
   Cristo agli                         una comunità che testimonia la          di tipo materiale sono diffuse

    altri...”                          comunione, si apre al servizio,
                                       si mette alla scuola dei poveri e
                                                                               forme di sofferenza spirituale,
                                                                               relazionale e affettiva, causate
 Anche la solitudine è una             degli ultimi, impara a riconoscere      spesso dalla solitudine. Trattasi
sofferenza che compromette             la presenza di Dio nell’affamato        della solitudine che affligge cop-
   la salute, salute fisica            e nell’assetato, nello straniero e      pie di anziani, persone vedove
        ed emotiva…                    nel carcerato, nell’ammalato e          isolate, vecchi ricoverati in strut-
Vogliamo creare un gruppo              in ogni bisognoso. La comunità          ture protette perché rifiutati dai
di sostegno, che rappresenti           cristiana è pronta ad accogliere e      legami parentali, anziani che pur
   la comunità cristiana,              valorizzare ogni persona, anche         vivendo in famiglia con i figli
per chi vive questa dolorosa           quelle che vivono in stato di disa-     si sentono abbandonati, persone
         esperienza.                   bilità o svantaggio”. Qualcuno,         emarginate per il solo fatto di
                                       ora, leggendo, potrà chiedersi          essere di origine straniera o di
Il nostro Parroco, mons. Luciano       perché questi riferimenti, queste       bassa estrazione sociale.
Nobile, ha richiamato più volte        citazioni? Essi vogliono essere         Uno scenario, quello descritto,
l’attenzione della comunità sui        uno stimolo – in primis per me          davvero complesso, tormentato,
fondamentali per essere Chiesa.        stesso - alla riflessione, al fine      specchio di un mondo pieno di
Tra questi, come da lui stesso         di meglio accogliere gli insegna-       criticità, che non può, comun-
evidenziato, vi sono la condi-         menti di nostro Signore Gesù            que, farci cadere nell’insicurez-
visione e la Carità, non di rado       Cristo e adottare eventuali cor-        za e nella demoralizzazione, né
trascurate.                            rettivi al proprio stile di vita,       farci rifugiare nei “vuoti para-
Il Papa emerito Benedetto              iniziando percorsi nuovi, assu-         disi dell’evasione e dell’indiffe-
XVI, nella sua prima enciclica         mendo nuove iniziative a favo-          renza”. La fede cristiana, infatti,
DEUS CARITAS EST, afferma:             re dei più deboli, ottemperando         ci infonde speranza, mobilita le
“L'intima natura della Chiesa si       all’impegno della testimonianza         coscienze, ci sprona ad agire per
esprime in un triplice compi-          comunitaria della carità.               non lasciarci vincere dal male, e
to: annuncio della Parola di Dio       Viviamo già da diversi anni,            per vincere il male con il bene,
(kerygma-martyria), celebrazio-        come tutti sappiamo, una crisi          alla luce del Vangelo.
ne dei Sacramenti (leiturgia), ser-    economica - scaturita anche, se         Il Regno di Dio, come sappiamo,
vizio della carità (diakonia). Sono    non del tutto, da una profonda          progredisce nella misura in cui
compiti che si presuppongono           crisi di valori morali e cristia-       regrediscono il male e la mise-
a vicenda e non possono essere         ni - che miete tante vittime e          ria. Il cristiano e l’intera comu-
separati l'uno dall'altro. La carità   che influenza negativamente il          nità sono sulla strada indica-
non è per la Chiesa una specie         benessere interiore, la serenità,       ta dal Maestro quando hanno
di attività di assistenza sociale      la relazione. Abbiamo sotto gli         cura degli affamati, dei poveri,
che si potrebbe anche lasciare         occhi il triste, doloroso fenome-       degli afflitti, quando con la forza
ad altri, ma appartiene alla sua       no dell’immigrazione (quanti            dell’amore e della solidarietà-
natura, è espressione irrinuncia-      morti nelle acque del mediter-          combattono contro le ingiusti-
bile della sua stessa essenza”.        raneo, quanta immane sofferen-          zie e contrastano tutte le cause
Anche la Conferenza episcopa-          za di bambini, uomini, donne).          dei profondi squilibri esistenti.
le italiana, negli orientamenti        Avvertiamo la presenza del tarlo        “La Chiesa ha il compito di non
12
   2                                                                   L’Angelo di Santa Maria di Castello

tacere, di denunciare e di osteg-       nibilità e per quanto altro del        • Essere buono è perdonare pen-
giare le iniquità, le illegalità e      caso. Se realizzata, sarebbe que-         sando che la miseria umana è
gli abusi, nella consapevolezza         sta un’altra opera corporale, e           più grande della cattiveria.
che Cristo avrebbe alzato la voce       nello stesso tempo spirituale, di      • Essere buono è avere pietà
senza paura di andare a morire          misericordia della nostra comu-           della debolezza altrui pensan-
sulla croce”. Costruisce il Regno       nità cristiana. “Dio ci chiama a          do che noi non siamo diversi
di Dio chi s’impegna con tutte          riconoscere il potere della sua           dagli altri e, nelle loro condi-
le sue forze e le sue possibilità a     presenza in noi, a riappropriarci         zioni, forse saremmo peggiori.
rendere la terra più vivibile. “Se      del dono del suo amore e del suo       • Essere buono è chiudere gli
non sono capace di fare grandi          perdono e a diventare messagge-           occhi davanti all’ingratitudine.
cose, non mi scoraggio, ma ne           ri di questo amore misericordio-       • Essere buono è dare anche
faccio delle piccole”. Non trascu-      so […]” (Papa emerito Benedetto           quando non si riceve, sorriden-
riamo detto concetto... a volte,        XVI).                                     do a chi non comprende o non
infatti, incapaci di grandi gesti,      Il Santo Natale è alle porte, e           apprezza la nostra generosità.
tralasciamo le “piccole” cose,          circola nell’aria come un richia-      • Essere buono è sacrificar-
ben alla nostra portata, che pure       mo, un desiderio, una nostalgia           si, aggiungendo al peso delle
sono tanto feconde. Al riguardo,        di un mondo in cui i rapporti             nostre pene di ogni giorno
ascoltiamo queste parole di Gesù:       umani siano caratterizzati dalla          quello delle pene altrui.
“Bene, servo buono e fedele, gli        bontà. Spesso, però, tutto svani-      • Essere buono è tener ben stret-
rispose il padrone, sei stato fede-     sce in fretta, si scioglie come una       to il proprio cuore per riuscire
le nel poco, ti darò autorità su        caramella in bocca, perché, come          a soffocare le sofferenze e sor-
molto; prendi parte alla gioia del      dicevano i profeti, “il nostro            ridere costantemente.
tuo padrone” (Mt 25,21).                cuore è lontano da Dio”.               • Essere buono è accettare il fatto
Un appello in prossimità                Accettiamo dunque di crescere             poco simpatico che più done-
del Natale                              insieme al Bambino di Betlemme,           remo più ci sarà domandato.
Con l’attenzione rivolta alle sof-      scoprendo che Lui è il figlio di       • Essere buono è acconsentire a
ferenze non strettamente mate-          Dio in mezzo a noi, l’unico in            non avere più nulla riservato a
riali di cui ho detto sopra, a volte    grado di modificare il nostro             se stessi, tranne la gioia della
poco considerate, il Consiglio          cuore, di renderci buoni e capaci         coscienza pura.
Pastorale Parrocchiale, guidato         di amare. “Il Signore è venuto         • Essere buono è riconoscere che
dal Parroco, vuole organizzare          per rinnovare il volto dell’uomo          davvero buono è solo Dio.
un servizio di visita ai malati, agli   e della storia.                        Termino, da ex allievo salesia-
anziani, alle persone sole, per         È venuto da Piccolo per solleci-       no, con una massima di San
offrire loro compagnia, sostegno,       tarci, con la sua infanzia e la fra-   Giovanni Bosco: “Fra di voi ama-
conforto morale, ascolto, e per         gilità naturale, a esercitare tutte    tevi, consigliatevi, correggetevi,
soddisfare piccole eventuali esi-       le capacità di bene che portiamo       ma non portatevi mai né invidia
genze del vivere quotidiano.            dentro”(mons. Pio Vittorio Vigo,       né rancore, anzi il bene di uno sia
Per realizzare il progetto è neces-     arcivescovo emerito).                  il bene di tutti, le pene e le sof-
sario, ovviamente, creare un ade-       E su cosa sia, realmente, essere       ferenze di uno siano considerate
guato gruppo di volontari dispo-        buono, Il Papa San Giovanni            come pene e sofferenze di tutti,
nibili a donare qualche ora del         XXIII, espresse un decalogo, che       e ciascuno studi di allontanarle o
proprio tempo. Pertanto, chi rite-      qui di seguito trascrivo, sul quale,   almeno mitigarle”.
nesse di poter aderire all’inizia-      di tanto in tanto, sarebbe bene        Buon Natale a tutti, di cuore e
tiva, cortesemente, voglia porsi        riflettere:                            con affetto!
in contatto con don Luciano per         • Essere buono è dimenticare se                   Sebastiano Ribaudo
comunicare la propria dispo-               stessi per pensare agli altri.                        Segretario CPP
L’Angelo di Santa Maria di Castello                                                                              1
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  Ringraziamento                             mi ha riconfermato sia come
                                             Parroco che Vicario Urbano.
                                                                                   ceri, alle volte nascosti sotto un
                                                                                   sorriso splendido sul volto (non
     per il 50°                            • il grande popolo di Dio che ho        per barare ma per non far pesa-

  di ordinazione                             cercato di servire. È stato anche
                                             lui ad impreziosire la mia vita, il
                                                                                   re situazioni personali sugli altri
                                                                                   e sulla vita comunitaria), silen-
    sacerdotale                              popolo di Basiliano di cui sono       zi dovuti, ferite celate, insuccessi
                                             un frutto a motivo della nascita      patiti, fatiche provate negli avvi-
      (9 ottobre 2016)                       e per la vocazione; di Colloredo      cendamenti da una parrocchia
Ci siamo trovati insieme a ringra-           di Prato dove sono stato fuga-        all’altra. Me le ritrovo tutte. Le ho
ziare Dio con tutto il cuore, per la         cemente, di S. Paolo in Udine,        guardate tutte, in questi giorni,
salvezza che ci ha donato. Io lo             di Rivignano, di Mortegliano, di      con disincanto. Non faccio poesia.
ringrazio per quello che Egli ha             Pavia di Udine, di S. Quirino         Dico una verità che ha il valore
fatto nella mia vita. Una vita bella,        in Udine, del seminario inter-        della testimonianza, specialmente
ricca di relazioni con tante persone         diocesano di Castellerio, di S.       per i sacerdoti più giovani perché
che hanno detto grazie insieme               Maria Annunziata nella chiesa         siano incoraggiati a volare alto.
con me in questa messa giubilare.            Metropolitana. Mi sono formato        Vedo le preoccupazioni e le soffe-
Tutti sono qui presenti:                     come sacerdote anche grazie a         renze ora trasformate. Oggi sono
• i miei genitori ed i fratelli defunti,     questo popolo di Dio che mi           per me preziose. Sono screpolatu-
  il fratello e le sorelle viventi cui
  debbo gratitudine per l’accom-
  pagnamento costante e sempre
  discreto. I genitori mi hanno
  accompagnato sempre nelle
  varie parrocchie, non si sono
  mai lamentati per i tanti trasfe-
  rimenti e tutti hanno voluto loro
  bene. Dappertutto ci siamo inse-
  riti come una nuova famiglia e ci
  siamo trovati sempre bene.
• i confratelli sacerdoti (giovani e
  anziani, vivi o defunti) ai quali mi
  sento strettamente unito attra-                                                                       © Photolife.it
  verso l’Ordine del Presbiterato,
  l’amicizia ed un affetto che riten-         ha accompagnato, spronato, alle      re non vuote ma riempite da oro
  go sinceri.                                 volte preoccupato ma anche gra-      passato nel crogiolo, oro puro che
• i vescovi: Giuseppe Zaffonato               tificato ed incoraggiato. Potrei     tiene unito ancora il vaso della mia
  che mi ha ordinato sacerdote                raccontare tanti episodi di vita     vita e che contemplo adesso come
  assieme ai miei confratelli in              vissuta per dire quanto sia stato    una ricchezza, non conquistata
  questa cattedrale il 29 giugno              bello essere prete e non solo fare   ma ricevuta in dono, perché mi
  1966, Alfredo Battisti che ha               il prete, sentirmi pastore.          hanno abituato ad essere un po’
  avuto tanta fiducia da affidarmi         Certamente le difficoltà non sono       più comprensivo, più accogliente;
  il Seminario Interdiocesano di           mancate. Ho avuto l’impressione         mi hanno insegnato a relativizzare
  Castellerio nel 1994, Pietro Brollo      di essere stato alle volte come un      i problemi, a non prendere paura,
  che mi ha affidato la comuni-            vaso di coccio tenuto insieme dal       a sperare, ad uscire da me stesso
  tà della Chiesa Metropolitana,           fil di ferro. Qualche screpolatura      e a ridere di me e dei miei difetti,
  Andrea Bruno Mazzocato che               provocata dalle sofferenze: dispia-     a prendere coraggio, ad affrontare
14
   4                                                                          L’Angelo di Santa Maria di Castello

situazioni diverse e condividere il
cammino con persone non scelte
ma con quelle incontrate lungo la
strada della vita. È la nostra vita
di sacerdoti. Una vita nella libertà.
Più si è liberi, anche da se stessi, e
più si è felici. È la vita: ricca e fati-
cosa insieme. Sorretta dalla fede,
vissuta con la comunità cristiana
e col Signore che non abbandona
mai. Per le giornate belle vissu-
te, per le preoccupazioni superate,
per i fallimenti incontrati: Deo gra-
tias, poiché tutto è grazia.                                                                               © Photolife.it
              don Luciano Nobile            beneficiato di un tratto prezioso         nome di tutti, il Direttore del CPP
                                            del suo ministero. In questi cin-         Ettore Candotti ed il Segretario
                                            quant’anni di donazione fedele, il        Sebastiano Ribaudo, con paro-

Una festa
                                            Signore Gesù ha fatto dono a don          le di stima e di affetto hanno
                                            Luciano di un’umanità squisita,           offerto due omaggi: Innanzitutto
  semplice                                  che si è fatta “grembo” di una            un ritratto, che don Luciano ha

      e sentita
                                            spiritualità feconda; questo suo          accolto con un sorriso divertito
                                            tratto amabile, coincide con quella       ma raccomandando con arguzia e
Domenica 9 ottobre scorso, nella            “carità pastorale” che egli esprime       aria faceta di esporlo dopo “il suo
bellissima Cattedrale, assieme al           in maniera spontanea e sempre             beato transito”. In secondo luogo
“Monsignore”, così lo chiamia-              gioiosa. La “carità pastorale” è          la pubblicazione del libro “Buen
mo scherzando con confidenza,               “l’elemento unificante della vita e del   Camino” dove don Luciano rac-
abbiamo ringraziato il Signore per          ministero presbiterale”, affermava        conta il suo Pellegrinaggio a
il suo ministero fedele e gioio-            San Giovanni Paolo II nell’Esor-          Santiago di Compostella, in bici-
so. Ognuno di noi conserva un               tazione Apostolica Pastores dabo          cletta. Anche l’Arcivescovo di
tratto umano e spirituale di don            vobis (nn. 21-23). Questa carità          Udine, tramite il Vicario Generale,
Luciano; personalmente non                  del cuore che nel pastore diventa         ha fatto pervenire gli auguri, così
posso dimenticare la delicatezza            “pastorale”, è il centro unificante       pure l’Arcivescovo emerito di
e la serenità che mi dimostrò nel           nella vita di un prete; se ci pen-        Gorizia ha inviato una lettera letta
mio primo giorno in seminario.              siamo bene, il dialogo d’amore            dal sacerdote Mirko Franetovich.
Un tratto sacerdotale che mi ha             tra Gesù Risorto e Pietro – “mi           A sorpresa ha voluto intervenire
accompagnato sempre e che ha                ami tu?”, “tu sai che ti amo” (cfr.       anche il Sindaco, che non è ricor-
la capacità di farti sentire accol-         Gv 21, 15-17) – rimane il “segre-         so a parole di rito ma ha voluto
to senza fretta e superficialità. In        to permanente” della vita sacer-          esternare brevemente il contenuto
quella solenne Eucaristia, la pre-          dotale. La domanda sull’amore             di qualche suo incontro personale
senza di molti sacerdoti amici,             verso Gesù Pastore, precede cioè          col Parroco del Duomo. Ha con-
tra i quali il nuovo rettore del            e innerva il mandato di pascere il        cluso don Luciano con una breve
Seminario don Loris Della Pietra            gregge. Se il ministero presbitera-       e ricca testimonianza della sua
che ha tenuto un’elevata omelia,            le non nascesse da questo amore,          vita, riportata su questo Bollettino.
e di centinaia di fedeli che affolla-       cadrebbe in una prestazione adat-         Caro don Luciano, personalmen-
vano il duomo, ha voluto testimo-           ta ad un funzionario.                     te - e con tutte le persone che
niare che ognuno, nella vita, ha            Al termine della celebrazione, a          ti vogliono bene - ti auguro che
L’Angelo di Santa Maria di Castello                                                                              1
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questo cinquantesimo sia dun-              Bisogna innanzitutto constatare         ricercare ciò che unisce. Le comu-
que l’occasione per rinnovare e            che molte delle nostre comunità         nità devono aprirsi una all’altra in
rafforzare interiormente quei              non hanno più persone e risorse         una collaborazione nuova.
sentimenti positivi e grandi che           adeguate per mettere in atto effi-      L’Episcopato italiano ha quindi
vengono dalla nostra ordinazio-            cacemente quelle azioni pastorali       offerto un indirizzo metodologi-
ne presbiterale: “Grazie a questa          per assicurare ai propri fedeli:        co prezioso anche per la Chiesa
consacrazione operata dallo Spirito        l’evangelizzazione, l’iniziazione       udinese, che ne ha tratto ispira-
nell'effusione sacramentale dell'Or-       cristiana, la liturgia, la testimo-     zione, confortata pure dall’espe-
dine, la vita spirituale (del sacerdote)   nianza della carità. Ciò a causa        rienza di altre Diocesi italiane, per
viene improntata, plasmata, conno-         della diminuzione del numero dei
tata da quegli atteggiamenti e com-        sacerdoti, della diversa distribu-
portamenti che sono propri di Gesù         zione della popolazione sul ter-
Cristo Capo e Pastore della Chiesa e       ritorio e del mutato rapporto di
che si compendiano nella sua carità        appartenenza territoriale a moti-
pastorale” (Pastores dabo Vobis,           vo della mobilità delle persone.
n. 21). Rinnovare e rafforzare la          Di fronte a questa realtà la Chiesa
“carità pastorale” significhi per te       diocesana si è dovuta seriamen-
allora continuare a donarci il tuo         te interrogare riguardo a quali
entusiasmo; continuare a testimo-          metodi adottare per continuare a
niarci la tua profonda unione con          svolgere sul suo territorio la mis-
Cristo; continuare a rallegrarci con       sione affidatale da Cristo.
la tua umanità vera; continuare a          Nell’esortazione apostolica Evan-
costruire senza sentirti mai vec-          gelii Gaudium Papa Francesco ci
chio, ma saggio; continuare que-           indica chiaramente la strada da         l’elaborazione del progetto delle
sta tua “imitazione di Cristo” per         seguire: «La pastorale in chiave        Collaborazioni Pastorali.
il dono di nuove vocazioni e il            missionaria esige di abbandonare        Tale progetto chiede alle parroc-
bene della nostra amata Chiesa di          il comodo criterio pastorale del        chie di un determinato territorio di
Udine. Con affetto.                        “si è fatto sempre così”. Invito        aprirsi alle comunità vicine in una
                  don Ilario Virgili       tutti ad essere audaci e creativi in    dinamica di comunione fraterna e
                                           questo compito di ripensare gli         di rinnovata passione missiona-
                                           obiettivi, le strutture, lo stile e i   ria. Il criterio di fondo utilizzato
 “Siano una cosa                           metodi evangelizzatori delle pro-
                                           prie comunità. Un’individuazione
                                                                                   non è quello di accorpare le par-
                                                                                   rocchie e quindi di sopprimerne
    sola perchè                            dei fini senza un’adeguata ricerca      alcune, bensì quello di metterle in

 il mondo creda”                           comunitaria dei mezzi per rag-
                                           giungerli è condannata a tradursi
                                                                                   relazione collaborativa stabile tra
                                                                                   loro, nella convinzione che unen-
Le collaborazioni pastorali                in mera fantasia».                      do le risorse umane e spirituali si
I mutamenti avvenuti negli ultimi          Nella nota pastorale della CEI “Il      sarà più efficaci nell’annunciare
anni in ambito culturale, socia-           volto missionario delle parroc-         il Vangelo e nel favorire quindi
le e religioso impongono anche             chie in un mondo che cambia” è          l’incontro delle persone con Gesù
alla Chiesa di Udine di ripensa-           detto a chiare lettere che è finito     e la sua azione salvifica. Il proget-
re le modalità con le quali essa           il tempo della parrocchia auto-         to delle Collaborazioni Pastorali,
svolge la propria azione pastorale         referenziale, chiusa in se stessa,      già delineato nei tratti essenziali,
sul territorio friulano, per essere        che si confronta con le parrocchie      verrà nelle prossime settimane
fedele all’identità e alla missione        contermini più per evidenziare          analizzato dai Consigli Pastorali
che Cristo le ha affidato.                 le reciproche differenze che per        delle singole parrocchie, che
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