L'ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO - Cattedrale di Udine
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Anno 12 / Numero 2 Dicembre 2016 16 L’ANGELO DI SANTA MARIA DI CASTELLO Bollettino della Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Chiesa Metropolitana Registrato al numero 42/05 del Registro dei periodici del Tribunale di Udine Direttore Responsabile: Marco Tempo • Stampa a cura di: Grafiche Filacorda - Udine Bollettino della Parrocchia di Santa Maria Annunziata nella Chiesa Metropolitana … ex Deo nati sunt! Carissimi parrocchiani, se ci fermiamo davanti al presepio soltanto a guardare la culla, la scena, i pastori, ignoran- do la missione di Gesù e la nostra relazione con Lui, morto e risorto, corriamo il pericolo di prendere in visione soltanto una rievocazione poetica di una nascita ma non © Photolife.it contempliamo il mistero di amore che ci ha cambiato la vita. le, ha bisogno di tutto. La vita È un dono. Lo possiamo godere Dio crea il mondo con la sua paro- in lui appare fragile ma Lui è qui, adesso. la, porta vita e luce. Col mistero la Vita offerta all’umanità. Qui - Hanno ricevuto la luce che della incarnazione avviene una tocchiamo il mistero di Dio: per rischiara noi e la storia umana. nuova creazione che ci interessa amore la Parola si è fatta carne. Ci permette di comprendere il personalmente e come comunità Ha dato così a noi la possibi- senso, la direzione e l’approdo di credenti. lità di esser trasfigurati. I figli di tutta la storia. Chi accoglie la Parola dell’uomo diventano figli di - Hanno ricevuto l’amore gratuito diventa figlio di Dio. Dio perché… ex Deo nati sunt! e disinteressato, infinito ed eter- Solo adesso possiamo tornare Cosa significa? Vuol dire che no, offerto a tutti. al Presepio: la Parola di Dio è come figli nati da Dio: - Hanno ricevuto la verità per quel bambino posto nella man- - Hanno ricevuto la vita stessa di avere una visione nuova di Dio giatoia. Piange, ha fame, è debo- Dio: una vita piena ed eterna. che è Padre, una visione nuova
2 L’Angelo di Santa Maria di Castello di se stessi come figli suoi, degli il Cristo. Se abbiamo contem- altri come fratelli da amare, plato il logo del buon samari- della storia che va verso il suo tano, che è Cristo, che si carica compimento. sulle spalle il malcapitato lungo Come vivere il Natale? la strada è perché ci fermiamo e Con gioia. È una luce nelle tene- raccogliamo i feriti della vita, se bre. Possiamo sperare in un’epo- abbiamo osservato il Cristo che ca nuova. Scompariranno guerre trasporta il ferito dalle tenebre e umiliazioni. Non siamo abban- verso la luce è perché noi stessi donati a noi stessi. Il nostro Dio sappiamo dare una testimonianza tornerà nella gloria. Non siamo di accompagnamento dei fratelli immersi nella tristezza. La storia dalla morte alla vita, se abbiamo è nelle sue mani e i suoi predi- notato l’occhio destro di Cristo letti sono coloro che sentono il che combacia con l’occhio sinistro bisogno di Lui. Se non sentiamo della persona che viene portata in il bisogno del suo aiuto è inuti- spalla è perché sappiamo vedere le che ci avviciniamo al prese- il mondo come lo vede lui. pio, vedremmo solo folklore, non È un programma di vita, semplice potremmo accogliere la speranza ed impegnativo, è alla portata di Alla vigilia della quarta domeni- e cantare con gli angeli. Il mistero tutti. Nessuno che si dica cristia- ca di Quaresima, in S. Pietro, il della incarnazione non ci allon- no, si può esimere. È il cammino 13 marzo 2015, Papa Francesco tana dalla realtà per farci sognare della vita cristiana. Non è difficile. ha annuciato l'indizione di un ad occhi aperti. Anzi, ci introdu- È sufficiente un occhio attento, "Giubileo straordinario che abbia ce con responsabilità nella storia non distratto. Ogni giorno può al suo centro la Misericordia di umana. Dio ha detto sì alla storia essere santo. Allora l’anno santo Dio". Ma che cosa significa la degli uomini. Noi siamo chiamati non è finito, non finisce mai per- parola "Misericordia"? a dire sì a Dio, con fiducia e gioia. ché la fonte dell’amore, che è la Il termine indica pietà, com- Il Natale dopo l’anno santo. Trinità divina, continuerà sempre passione che induce a soccor- È stato un anno di risveglio delle a fluire e a inondare il mondo con so; deriva dal latino misericordia coscienze, di accoglienza della la sua grazia. Dove l’amore viene che, a sua volta, deriva dall'ag- misericordia del Padre. È finito? accolto ed espresso anche in pic- gettivo misericors composto dal No, è stato soltanto un momento coli gesti, lì il Regno di Dio cresce. tema miseri, cioè avere pietà e alto di un percorso che conti- Non è lontano. È più vicino di cor, cuore. È il traboccare di questi nua nella coscienza e nella vita quanto si creda. sentimenti in un atto di soccorso del popolo di Dio. Se abbiamo È in famiglia, nel lavoro, nella rivolto a ciò che suscita pietà: per esperimentato la misericordia professione, nella scuola, nella i cristiani è una virtù morale. del Signore è perché possiamo sanità, nella politica ecc… Il Giubileo della Misericordia essere misericordiosi come Lui. Nessuno è così povero da non affronta con coraggio e con pas- Se abbiamo ricevuto il perdono poter compiere un gesto di amore sione la crisi di fede in un mondo incondizionato da Lui è perché perché tutti siamo nati da Dio che che rischia di smarrire il volto di abbiamo la forza di donarlo agli è amore... ex Deo nati sunt! Dio, percepito da molti come lon- altri. Se abbiamo oltrepassato la Vi auguro un Natale nella gioia di tano, freddo o, comunque, sbia- porta santa è perché sappiamo una vita rinnovata continuamente dito. Il punto centrale, il cuore aprire la porta del nostro cuore dall’amore di Dio. del messaggio del Giubileo è che e noi stessi diventare porta che Il parroco nessuno può essere escluso dalla favorisce l’incontro dei fratelli con don Luciano Nobile Misericordia di Dio e che tutti
L’Angelo di Santa Maria di Castello 3 conoscono la strada per accedervi lo sottovaluta, ma non cessa di Entrare nella e la Chiesa è la Casa che accoglie tutti e spalanca le sue porte per amare cercando di imitare Gesù. Così, l'abbraccio del Padre, che Chiesa di donare la certezza del Perdono. è esercizio infinito d'amore, San Pietro martire L'evangelista S. Luca, è definito l'evangelista della Misericordia rigenera ciò che è propriamen- te umano. Misericordia e libertà il sabato sera per le parabole presenti nel suo sono co-protagoniste della storia, Durante questi 9 anni di devo- vangelo come la pecora smarrita, del destino personale di ciascuno zione all'Adorazione Eucaristica la dramma perduta, il padre mise- di noi. nella chiesa di San Pietro martire, ricordioso. Egli viene definito da Il dialogo tra la Misericordia e la abbiamo avuto una popolazione di Dante il narratore della mitezza libertà è il contenuto permanen- adoratori che nel tempo è variata di Cristo. te dell'esistenza di ogni uomo. molto. Il Giubileo della Misericordia è La Misericordia del Padre suscita Alcuni dopo qualche tempo hanno stata un'occasione data a tutti i ed accompagna la libertà umana lasciato con motivazioni varie, qual- fedeli per richiedere la remissione qui, ora e sempre. Il perdono di che altro è potuto tornare tra noi dei peccati e la penitenza e, per la Dio in Cristo, perciò, non è solo con nostra immensa gioia. Questa prima volta, le Porte Sante sono tenera cura, ma forza dirompente presenza comunque ha consentito state aperte in tutte le Diocesi di Grazia, capacità reale di riscat- di mantenere la chiesa aperta ogni sparse nel mondo. tare la vita umana attraverso la sabato. Ciò significa che, per ottenere potenza vittoriosa di un Amore l'indulgenza, i fedeli non sono che convince i cuori, perché vince stati costretti a recarsi necessa- il male con il bene e muove la riamente a Roma, ma potevano libertà alla conversione. Questo svolgere l'atto penitenziale nella ci dà buoni motivi per non spa- loro Diocesi. ventarci per quanto abbiamo di La Misericordia, dunque, è come fronte. La tenerezza di Dio e la quella santa Porta che precede Sua onnipotenza di salvezza sono l'edificio sacro, non è dunque all'opera nel mondo oggi." Ecco successiva al pentimento, ma, perché non dobbiamo avere alcu- come una porta per l'edificio, na nostalgia del passato e vive- lo precede suscitando nel cuore re, in un'angoscia debilitante, i dell'uomo una domanda che non problemi del presente" conclude si può eludere. Fonda, allora, la Scola. In ogni momento ed in libertà in quanto rende possibile modo misteriosamente efficace, la consapevolezza della propria la Misericordia raggiunge tutti gli imperfezione. uomini che fanno l'esperienza È stato un piccolo contributo in que- Si creano, allora, le condizioni per della fragilità e della colpa. sto Anno Giubilare che si è appena il pentimento e per la domanda Ed anche attraverso la Porta concluso, permettendo, speriamo di del perdono di cui è prototipo la Santa della nostra Cattedrale cuore, quell’incontro con la miseri- parabola del Figliol Prodigo. molti fedeli, operatori pastorali, cordia di Dio. È, a questo punto, che la liber- malati, scout cattolici, congrega- Per facilitare questo, quando il tà viene abbracciata dalla zioni religiose hanno potuto fare tempo non è stato inclemente, Misericordia. Che cos'è, dunque, questa esperienza che, speriamo, abbiamo preferito lasciare la porta il perdono? Non è "far finta di porti i frutti tanto attesi. in fondo alla chiesa aperta quasi ad nulla": chi perdona vede bene abbattere qualsiasi barriera materia- la gravità del torto subìto e non Roberto Lesa le tra lo spazio sacro e il mondo. Non
4 L’Angelo di Santa Maria di Castello siamo è vero andati nelle periferie ma abbiamo cercato di far presente I sordi a Tolmezzo tratta opere di carattere religioso di avanzato livello. la chiesa in un momento di vita e Illegio La mostra "Oltre. In viaggio con della nostra città che magari è più cercatori, fuggitivi, pellegrini." orientato allo svago e alla spensiera- Dopo aver concluso l'anno pasto- (terminata il 9 ottobre, scorso) tezza. L'ingresso di diverse persone, rale a Pradis con le sue splendide e stata veramente apprezza- soprattutto di passaggio, è stato per grotte, noi sordi abbiamo ripre- ta; le guide davvero competenti noi un regalo del Signore, una con- so l'attività andando di nuovo e i percorsi artistici notevoli, 5 ferma della bontà di questa nostra tra i monti, stavolta in Camia, a in tutto: CHIAMATI: in viaggio piccola azione. Persone giunte a Tolmezzo e Illegio. Tolmezzo con per intervento di Dio. CAMBIATI: Udine per ricoverarsi in ospedale il suo Duomo, con la S. Messa, trasformati lungo il cammino. o assistere dei parenti si sono unite molto sentita e partecipata, offi- PROFUGHI: in viaggio tra speran- in preghiera con noi. Incontri di ciata da Don Alessio Geretti e con za e disperazione. PELLEGRINI: sofferenza ma anche di speranza. il saluto anche di Mons. Angelo mendicanti della grazia. PIÙ IN LÀ: Qualche tempo fa abbiamo notato Zanello. l'audacia della conoscenza, dell'a- una mamma ed un bambino che Ci è stata fatta la piacevole sorpre- more, dell'eternità. si sono fermati davanti all'altare sa della recita del Padre Nostro In certi momenti sarebbe stato della Madonna. Li abbiamo visti nella lingua dei segni assieme a interessante soffermarci un atti- entrambi in ginocchio, assorti in tutti i fedeli. Un plauso lo dobbia- mo in più su alcuni capolavori ma preghiera. Mentre stavano accen- mo dare per questa bella celebra- il flusso dei visitatori era conti- dendo delle candele, avvicinandosi zione con il rammarico per i sordi nuo e così a malincuore si dove- ci siamo rivolti al bambino dicendo: che non hanno potuto partecipa- va proseguire. Chi avrebbe mai "Sei fortunato piccolo perchè hai re perché c'erano altri eventi in pensato che un paesino “ninino” una mamma che ti insegna a pre- concomitanza. come Illegio sarebbe diventato gare. Normalmente questo compito Abbiamo colto l'occasione di un importante centro espositivo, è riservato ai nonni. Ma se lo fa la abbinare alla funzione religio- culturale e religioso? Un meritato mamma è ancora più bello". A que- sa una visita guidata ad Illegio, riconoscimento va al Comitato sto punto la mamma, occhi profon- presso la Casa delle Esposizioni, di San Floriano per la coraggiosa di e tristi, che fino a quel momento sede di importanti mostre d'arte trasformazione e ottima intuizio- non ci aveva rivolto uno sguardo, sacra cristiana, una delle poche in ne nello scegliere Illegio e nell'a- ci ha regalato un bellissimo sorriso. Friuli, ma soprattutto in Italia, che verlo fatto conoscere su scala Non sapremo mai quanto sia stato utile trovare una chiesa aperta il sabato sera in coincidenza dell'anno Giubilare della Misericordia ma per quanto ci riguarda il nostro impe- gno è quello di continuare a tenerla aperta ogni sabato in attesa di colo- ro che hanno bisogno di entrare. Speriamo che altri amici si uniscano a noi in questa bellissima esperien- za e che tutti possiamo portare una luce dove c’è tenebra, una speranza dove c’è disperazione. Il Gruppo “Una Luce nella Notte”
L’Angelo di Santa Maria di Castello 5 nazionale. Come per me e stata Africani Universitari di Udine. Nel ad amare Dio e non amare i suoi una bella scoperta il paese e il corso degli anni i suoi membri figli? L’amore del Signore passa suo museo. Sono uscita piena di si sono laureati uno dopo l’altro e si manifesta attraverso l’amore ammirazione! dando soddisfazione sia al grup- per il prossimo. Papa Francesco La mostra «Oltre. In viaggio po stesso sia a Mons. Luciano durante quest’anno giubilare con cercatori, fuggitivi, pellegri- Nobile, Arciprete del Duomo ha spiegato più volte il signifi- ni» ripercorre Bibbia, mitologia che ci ha sempre incoraggiato e cato della parola “Misericordia” greca e latina, letteratura cristiana sostenuto nella attività corale e e domenica 13 Novembre duran- medioevale e Divina Commedia, spronato fortemente allo studio. te il suo discorso ha parlato di per raccontare con colpi di scena Noi siamo una famiglia Africana “giornata dei poveri”, “misericor- d'arte la storia sacra del viaggiare (veniamo da diversi paesi africa- dia degli esclusi” questi sono frasi umano, attraverso un percorso ni) che cerca di offrire una buona che devono farci riflettere anche suggestivo e raffinato di quaran- testimonianza a tutti attraverso la se in certe situazioni uno si sente tacinque dipinti dal Quattrocento nostra partecipazione alla Messa escluso. al Novecento, provenienti da trenta collezioni d'Europa. Illegio fa rivivere quei viaggi, attuali per mille motivi e la loro fatica neces- saria per ritrovare il cuore. Come noi sordi che mensilmen- te siamo pellegrini nel viaggio verso chiese e località del Friuli per beneficiare dell'accessibilità comunicativa nelle funzioni reli- giose e approfondire le conoscen- ze culturali. Arrivederci al prossi- mo cammino. Sarita Nadalutti domenicale. Il nostro gruppo è Vogliamo avere sempre più spe- un’esperienza viva di speranza, ranza e fiducia, che il Signore Dio Coro Giovani perché siamo tutti stranieri ma possa aprire gli occhi e i cuori di Africani siamo riusciti a integrarci nella comunità friulana nonostante le coloro che guardano gli altri come “diversi” a causa del colore della Universitari di difficoltà e oggi ci sentiamo parte pelle, o del paese di provenienza Udine integrante di essa. In quest’an- no giubilare noi abbiamo avuto oppure per altri motivi, affinché loro possano capire che siamo Il Coro “Giovani Africani univer- dei momenti di riflessione sulla tutti figli dello stesso Dio. Alla sitari di Udine” è un gruppo che parola di Dio e ognuno nel suo fine di quest’anno giubilare come iniziò la sua attività nel 2012 nella piccolo ha cercato di migliora- ha detto Papa Francesco stes- cattedrale di Udine ed è il quinto re il suo comportamento verso so saranno chiuse le porte sante Coro del Duomo. È composto solo il prossimo, com’è scritto nelle delle Cattedrali ma “apriamo gli di Giovani Africani, tutti arrivati a Sante scritture, “Amerai il tuo occhi al prossimo, soprattutto al Udine per proseguire gli studi Dio con tutte le tue forze”. A fratello dimenticato ed escluso, al universitari, cosi il gruppo natu- questo proposito, ci sorge spon- “Lazzaro” che giace davanti alla ralmente si chiama Coro Giovani tanea una domanda: come si fa nostra porta”.
6 L’Angelo di Santa Maria di Castello Venerdì 11 Novembre il coro ha rare l’universalità della Chiesa e ci gio di andata, la corriera in cui organizzato, nell'occasione dei ha messo in contatto con giovani viaggiavamo si fermò nel paese cinquanta anni di sacerdozio di provenienti da diverse parti del di Wysokie Mazowieckie, loca- Mons. Luciano Nobile, una cena mondo, per vivere in unità la fede lità della diocesi di Łomza, ad “africana” per festeggiare anche in Gesù. attenderci c’era un comitato di noi insieme a lui. È stata una Partiti martedì 19 luglio e tornati benvenuto composto da tanti gio- serata ricca di divertimento, di il primo di agosto, abbiamo vis- vani del paese e dalle famiglie in preghiere, di canti e sopratut- suto due settimane ricche di pre- cui ciascuno di noi sarebbe stato to di consigli. Vogliamo cogliere ghiera, storia, cultura, tradizioni, ospitato. Ci colpì subito una frase, quest’occasione per ringraziare regalateci dal popolo polacco e detta da un genitore: “Era da tre l’Arciprete del Duomo di Udine, da giovani del mondo lì riuniti. anni (ovvero da quando seppero prima per l’opportunità che ha La prima parte del nostro viaggio di essere stati scelti per ospitare la dato a noi, poi per la sua fiducia, fu il gemellaggio con una diocesi GMG dopo quella di Rio nel 2013) il suo aiuto prezioso e il sostegno polacca: la diocesi di Łomza, che che vi aspettavamo e non vedeva- a tutto il nostro gruppo. si trova a nord-est della Polonia. mo l’ora di abbracciarvi anche Per concludere, noi siamo un Per raggiungere Łomza, abbia- senza conoscervi”. Proprio questo gruppo di giovani che hanno sete mo fatto varie tappe lungo la fu il di più del gemellaggio: nei tre della Parola di Dio e sono aperti e strada: la prima è stata a Vienna, giorni trascorsi in questo picco- disponibili a partecipare a tutte le mentre il giorno seguente abbia- lo paese della Masovia, ci siamo iniziative cristiane. Vi auguriamo mo visitato, verso il tramonto, sentiti in famiglia perché consi- in anticipo Buon Natale, Joyeux il campo di concentramento di derati di famiglia; infatti abbiamo Noel à tous, Merry Christmas, Auschwitz. Lungo i viali, nel potuto conoscere le varie realtà Bon Nadâl. silenzio più totale, abbiamo fatto del territorio, pregare assieme ai Nathalie Medha memoria del male lì avvenuto, ma giovani e alla comunità locale, confortati dalle luci di bene che tessere relazioni con le famiglie hanno brillato in quei momen- ospitanti, soprattutto durante i ti bui: san Massimiliano Kolbe pasti in casa, sfoderando a volte Giornata Mondiale e santa Teresa Benedetta della un inglese maccheronico. della Gioventù Croce (Edith Stein), che sono stati Dopo aver lasciato un pezzo di veri testimoni di misericordia di cuore a Wysokie Mazowieckie, 2016 fronte al degenerare della violen- col volto triste ma col cuore colmo Chiamati a lasciare za umana. Le nostre preghiere e di gioia per l’esperienza fino a un’impronta nella vita le vostre preghiere, cari parroc- qui vissuta, abbiamo proseguito Questa estate, un gruppo di 250 chiani, quelle che ci avete conse- il nostro viaggio verso Cracovia giovani da tutta la nostra diocesi è gnato prima di partire, le abbiamo pronti ad affrontare la GMG vera partito verso Cracovia, in Polonia, presentate, il terzo giorno, nel e propria. per partecipare alla trentunesima santuario più importante della Nei vari giorni, scanditi dalle Giornata Mondiale della Gioventù Polonia: Jasna Góra (Montagna catechesi nella parrocchia del (GMG), voluta da papa Francesco Luminosa) a Czestochowa. In paese vicino ma assieme ai gio- e inserita perfettamente in questo questo santuario, caro a tutti i vani delle altre tre diocesi del Anno Santo della Misericordia. In polacchi, è venerata da secoli l’I- Friuli-Venezia Giulia, e dagli spo- mezzo a questa gioventù friulana, cona della Madonna nera, di cui stamenti a Cracovia, siamo entrati c’eravamo anche noi giovani delle è stato particolarmente devoto veramente nell’atmosfera inter- parrocchie del Duomo e di San anche uno dei due santi patroni nazionale che le GMG regalano, Giorgio, pronti a vivere un’espe- della GMG: san Giovanni Paolo II. dandoci la possibilità di speri- rienza unica, che ci ha fatto respi- Finalmente dopo il lungo viag- mentare le varie attività in pro-
L’Angelo di Santa Maria di Castello 7 gramma, legate al titolo di questo no insignificante, ci esortò a non appartenenza, Papa Francesco ha grande incontro di fede: “Beati i essere “giovani da divano” ovve- annunciato il luogo e l’anno in cui Misericordiosi perché troveran- ro giovani che ricercano la felicità si svolgerà la prossima Giornata no misericordia”(Mt 5,7), verset- nella comodità poiché non siamo Mondiale della Gioventù: to ripreso dal brano evangelico venuti al mondo per “vegeta- Panama 2019 !!! delle Beatitudini e donatoci da re” ma, al contrario, per lasciare Tornando a casa i nostri volti papa Francesco perché anche noi un’impronta. “Ciò che dobbiamo erano radiosi, veramente abbia- giovani ci confrontassimo con la fare per seguire Gesù è - dice il mo incontrato il Signore nei volti Misericordia e le sue opere. papa – cambiare il divano como- dei nostri compagni di viaggio, Dopo l’arrivo del Santo Padre e do con un paio di scarponcini che nei volti di migliaia di giovani la Via Crucis da lui presieduta, ci aiutino a camminare su strade provenienti da ogni continente, il venerdì, nel parco di Błonia, il che ci possono aprire nuovi oriz- e per questo ancora oggi rin- momento più intenso fu la veglia zonti capaci di contagiare gioia, graziamo Dio per il “tempo di del sabato sera nella spianata del quella gioia che nasce dall’amore Grazia” che abbiamo potuto vive- Campus Misericordiae, allestito di Dio e da ogni atteggiamento di re e che ci fa essere giovani “con nella periferia di Cracovia. misericordia”. gli scarponcini” pronti a lasciare Durante la veglia, papa Francesco, Il giorno seguente, terminata la S. la nostra impronta nella vita e nel ci parlò per quasi un’ora, ci disse Messa di conclusione della GMG, servizio alle nostre comunità. che vi sono dei mali che para- con l’invio dei giovani a ritor- lizzano la nostra vita e la rendo- nare nelle proprie comunità di Simone Carlini Tutti assieme pagnati dagli animatori Anna, Fabio, Gabriella e Agata. iniziato il giro delle giostre con le "Gabbie Volanti", dove siamo al luna park! Dopo esserci riuniti nel cortile rimasti sorpresi dall’abilità delle dell'oratorio di via Grazzano, coppie formate da Francesco e Il 12 Novembre 2016 noi del favoriti dalla giornata calda e Matteo e da Marzia e Agata. Un gruppo medie delle Parrocchie di soleggiata, ci siamo avviati con gruppetto di noi poi ha provato la Santa Maria Annunziata e di San entusiasmo e allegria per le vie "Rana Meccanica", un'avventura Giorgio Maggiore, siamo andati di Udine, arrivando agli attesi saltellante e movimentata. al luna park di Santa Caterina Baracconi. Qui avevamo l'im- Successivamente alcuni ragazzi in piazza Primo Maggio accom- barazzo della scelta e abbiamo si sono messi alla prova con tiri
8 L’Angelo di Santa Maria di Castello di pallacanestro, dimostrando sport e divertimento partecipando di squadra, aggiudicandoci, per la bravura nel centrare i cesti. al torneo di pallavolo che, ormai quest’anno, il penultimo posto. Il Passando per l'adrenalinico da qualche anno, la parrocchia di terzo motivo è l’aver avuto occa- "Tornado" e viaggiando con "Il Basaldella organizza per la festa sione di conoscere altri ragazzi giro del mondo in 80 risate”, ci del “Perdon de quarte d’avost”. che, come noi, svolgono attività siamo infine lanciati sugli auto- Sono state due giornate molto in parrocchia e con cui è stato scontri dove, appunto, gli incon- utili per diversi motivi: per prima bello “scontrarsi” in un clima tri-scontri non sono mancati! cosa era molto tempo che le di amicizia! Sicuramente parteci- Prima di rientrare, tutti insieme nostre parrocchie non partecipa- peremo anche il prossimo anno abbiamo mangiato le irrinuncia- vano a dei tornei interparrocchiali poiché è stato un modo sano bili frittelle o lo zucchero filato... e per questo orgogliosi di giocare e genuino per divertirsi insie- una vera delizia! Gustandole, ci per esse; la seconda motivazione me, condividendo un momento siamo scambiati opinioni e com- è stata la possibilità di cono- molto diverso da quelli che vivia- menti sulle esperienze vissute scerci meglio come gruppo met- mo durante l’anno. e sulle nostre emozioni prova- tendocela tutta e facendo unità Gruppo Giovani te sulle varie attrazioni, dandoci a vicenda dei suggerimenti per le eventuali scelte future. Così chiacchierando e ridendo il tempo è volato ed era già ora di ritrovarsi con i genitori per rientrare a casa. Per me è stata una bellissima ed emozionante esperienza per- ché mi ha dato la possibilità di conoscere meglio i miei vecchi e nuovi compagni di catechismo e gli animatori, che ci sono stati sempre accanto, favorendo una nostra conoscenza e unione. Dato che è stata la mia prima esperien- za di uscita senza i miei genitori, mi sono sentita protetta e guidata Sulle colline di Savorgnano al Torre con loro a fianco e felice con il Domenica 16 ottobre… finalmen- coinvolge sempre e ci incanta. mio nuovo gruppo di amici. te è arrivata questa domenica che Era il vangelo del giudice iniquo Sofia Pascoli fin dall’inizio del catechismo ci che per togliersi dai piedi quel- era stata promessa. la povera vedova, alla fine l’ha Molti bambini si sono trovati più esaudita. don Luciano ci ha rac- Torneo del “Perdon di che puntuali in Duomo per rice- comandato di essere anche noi Basaldella”: il vere le vesti da chierichetti, l’in- insistenti così con il Signore; ci Duomo-S.Giorgio c’è!!! carico da svolgere, le preghiere da leggere durante la Santa Messa ha ripetuto di pregare mattina e sera. Come ogni giorno parliamo Il primo weekend di settembre della famiglia. col papà e la mamma ed i com- come apertura, non ufficiale, È stata una Messa bellissima, ponenti della nostra famiglia così dell’anno catechistico, noi giovani pensate che don Luciano ha fatto parliamo con Dio che ci ascolta e delle nostre parrocchie, ci siamo la predica solo per i bambini con ci parla e mantiene “sempre” e ritrovati per vivere due giorni di qualche richiamo agli adulti, lui ci “tutte” le promesse che fa.
L’Angelo di Santa Maria di Castello 9 nissime noci. Davide e Filippo hanno avuto il loro bel da fare a raccoglierle, a sgusciarle, a lavar- le e ad offrirle a tutti i presenti. Sono state graditissime. Peccato che tutta la vigna fosse già stata saccheggiata! Di giochi ce n’era a volontà, calcio, palloni, tunnel per la botte, colori per disegnare, pennarelli, glitter, matite, e, nella sala, c’era anche la stufa accesa. Ci siamo esercitati alla corda, alla Le promesse di Dio sono robe re avrà fatto don Luciano per corsa dei sacchi, al gioco dell’ar- grandi eh, mica noccioline, Lui ottenere tanto, chissà quale cobaleno, a twister. non scherza, con i suoi doni: è santo ha pregato, glielo dobbia- Ci siamo proprio impegnati a generosissimo. mo chiedere, un amico in più fondo perché come premio c’era Che bello essere i bambini che può sempre essere utile. Infatti in palio una cioccolata calda, sussurrano a Dio che gli volete già due volte abbiamo dovuto nonché la torta di compleanno bene. Bisognerà proprio che ci in precedenza annullare la gita della nostra amica Matilde. alleniamo, considerato poi che a causa della pioggia. Arrivati E che torta Matilde: una torto- per parlare con Lui non si pagano alla casa Giorgiutti sulle colline na! Perciò ti cantiamo ancora neanche gli scatti telefonici. di Savorgnano abbiamo trovato “Tanti auguri a teeee, tanti auguri I Pueri Cantores che ci hanno già le tavole imbandite con ogni a te…”, Cento di questi gior- accompagnati con i loro canti ben di Dio. Va detto che le nostre ni, pensavamo. Noi giocavamo, sembravano, proprio appena mamme quando si mettono, ce le mamme chiacchieravano ed scesi dal cielo. Ed eccoci in par- la mettono proprio tutta. Sono ammiravano quella bella natura tenza per Savorgnano: passare impagabili. Però anche i papà circostante che cominciava appe- un pomeriggio a correre su e giù hanno fatto la loro bella figura: na a tingersi dei colori autunnali; per le colline è sempre pazzesco hanno affettato salumi e formaggi i papà sono andati a camminare per i bambini, se poi si aggiun- e aperto bottiglie. per i boschi con don Luciano, ge che ad attenderci ci sono Poi siamo giunti noi che con forse alla disperata ricerca di fun- Veronica, Paolo e i loro figli Paola, buon appetito abbiamo iniziato a ghi, ma non ne hanno trovati. Francesco, Benedetta e i papà e “spazzolare il tutto” senza troppi Sono però arrivati un’ora dopo mamme indaffarate a preparare complimenti. Intanto è arrivato stanchi e accaldati: poverini, non pizze, tartine, stuzzichini, tramez- anche don Luciano che, deposti erano allenati. Dopo la merenda zini nonché dolci, torte e bevande i paramenti sacri, indossava una è arrivato purtroppo il tempo di a volontà, leccornie e sfizi vari, il comoda tuta sportiva più adatta rientrare, peccato. quadro è completo. Man mano per giocare poi con noi. Eh vaiii… Prima però bisogna dire un “gra- che in auto con i nostri genitori, ci bravo don Luciano! zie” fragoroso a Veronica e a avvicinavamo alla meta, il cielo si Il pomeriggio è stato tutto dedi- Paolo per la loro grande ospita- faceva sempre più azzurro, il sole cato ai giochi preparati dai gio- lità: G-R-A-Z-I-E! (Ci auguria- più splendente, l’aria più tiepida. vani animatori, alle scorribande, mo che abbiano sentito perché Siccome la mattina il tempo si alle libere capriole e… alla rac- noi l’abbiamo proprio gridato). presentava imbronciato tutto ci colta delle noci. Sì, avete capito È stata una giornata fantastica, sapeva di miracolo. bene, perché lassù c’è anche un speriamo che si ripeta ancora. Chissà, che triduo di preghie- grandissimo noce, che fa buo- Suor Valentina Riva
10 0 L’Angelo di Santa Maria di Castello Buon Compleanno parole di gratitudine per il prof. e a nome di tutti gli ha donato un lavoro che stiamo facendo giorno per giorno. Sono davvero molto prof. Savino simpatico simbolo musicale opera felice. Non so come posso rin- di Engelbert Demetz ed il Parroco graziarvi per il vostro aiuto per i È stata una felice sorpresa. Il 20 lo ha ringraziato anche a nome bambini bisognosi. Stavo curando novembre il prof. Savino Paiani, dei suoi predecessori che hanno i bambini affetti da HIV / AIDS e ho trovato la gioia di aiuta- re coloro che sono indesiderati nella società. Purtroppo abbiamo dovuto affrontare un problema e consegnare a un’altra organizza- zione il nostro piccolo ospedale. Ma tutto accade per il nostro bene. Si vede che il Signore ci sta chiamando altrove. Infatti, ora stiamo lavorando con un gruppo di studenti che deside- rano diventare infermieri. Hanno davvero bisogno di essere aiutati a imparare la loro professione. Abbiamo ricevuto la vostra offerta essendo della Clape del 36, ha potuto godere del suo importan- legata all'iniziativa della parroc- compiuto 80 anni. Pensava che te servizio in ambito liturgico – chia "La luce di Betlemme", per l’evento passasse in sordina, musicale, donandogli l’immagine soddisfare le loro esigenze. Io invece è risultato allegro e canoro. dell’angelo di S. Maria di Castello sono sempre grata a voi per il Tutto è stato preparato in silen- su rame dorato della ditta Comelli vostro contributo, e ancora una zio: col passaparola si è organiz- di Nimis. Ben si addicono al prof. volta vi ringrazio per il vostro zata una serata conviviale degna Paiani le parole del Salmo 91,15 aiuto per i bisognosi e i poveri. del prof! Infatti egli ha profuso “Nella vecchiaia daranno ancora Sarò sempre grata a voi nella mia per quasi 40 anni tante energie e frutti, saranno vegeti e rigoglio- vita. Ho chiesto ai nostri studenti competenza per fondare e man- si…” e noi continueremo a gode- di pregare per voi. Ora sto stu- tenere in vita l’Associazione Pueri re di quanto ancora vorrà donarci diando per la laurea specialisti- cantores del Duomo. Erano tutti mentre gli auguriamo “Ad multos ca in Infermieristica. Allo stesso presenti… i Pueri di ieri e di oggi annos”. tempo sto donando ai bisognosi e l’Aquilejensis Chorus. La sala Francesca Marinelli una parte del mio tempo (più di 8 parrocchiale non riusciva a con- ore al giorno in un ospedale). tenere le persone accorse a dire Teniamo presente nelle nostre il loro grazie per la passione e la preghiere quotidiane anche la dedizione dimostrate in tanti anni di servizio gratuito in parrocchia Notizie dall’India vostra comunità. Vogliamo ser- vire i bisognosi, fino alla fine come organista e come direttore Rev. Padre Luciano Nobile della vita. Chiedo anche a voi artistico dell’Associazione. Il prof. "Pace e gioia a tutti nel nome di di pregare per i nostri studenti. ha ricoperto vari ed importanti Gesù che verrà a salvarci." Rimaniamo uniti nella preghiera. ruoli in ambito anche naziona- Sono Suor Antony. Desidero dire Ringraziandovi le. Il presidente dell’Associazio- grazie un’altra volta per il vostro Cordiali saluti ne Francesco Caproni ha avuto contribuito generoso al nostro Pudota. Antony Lourdu Mary
L’Angelo di Santa Maria di Castello 1 11 “Siamo pastorali per il decennio 2010- 2020 “Educare alla vita buona - al quale, forse, non ci opponia- mo efficacemente - dell’indiffe- chiamati a del Vangelo”, dice tra l’altro: “La renza e dell’assuefazione innanzi manifestare carità educa il cuore dei fedeli e svela agli occhi di tutti il volto di a tante tragedie. Siamo consa- pevoli che accanto alle povertà Cristo agli una comunità che testimonia la di tipo materiale sono diffuse altri...” comunione, si apre al servizio, si mette alla scuola dei poveri e forme di sofferenza spirituale, relazionale e affettiva, causate Anche la solitudine è una degli ultimi, impara a riconoscere spesso dalla solitudine. Trattasi sofferenza che compromette la presenza di Dio nell’affamato della solitudine che affligge cop- la salute, salute fisica e nell’assetato, nello straniero e pie di anziani, persone vedove ed emotiva… nel carcerato, nell’ammalato e isolate, vecchi ricoverati in strut- Vogliamo creare un gruppo in ogni bisognoso. La comunità ture protette perché rifiutati dai di sostegno, che rappresenti cristiana è pronta ad accogliere e legami parentali, anziani che pur la comunità cristiana, valorizzare ogni persona, anche vivendo in famiglia con i figli per chi vive questa dolorosa quelle che vivono in stato di disa- si sentono abbandonati, persone esperienza. bilità o svantaggio”. Qualcuno, emarginate per il solo fatto di ora, leggendo, potrà chiedersi essere di origine straniera o di Il nostro Parroco, mons. Luciano perché questi riferimenti, queste bassa estrazione sociale. Nobile, ha richiamato più volte citazioni? Essi vogliono essere Uno scenario, quello descritto, l’attenzione della comunità sui uno stimolo – in primis per me davvero complesso, tormentato, fondamentali per essere Chiesa. stesso - alla riflessione, al fine specchio di un mondo pieno di Tra questi, come da lui stesso di meglio accogliere gli insegna- criticità, che non può, comun- evidenziato, vi sono la condi- menti di nostro Signore Gesù que, farci cadere nell’insicurez- visione e la Carità, non di rado Cristo e adottare eventuali cor- za e nella demoralizzazione, né trascurate. rettivi al proprio stile di vita, farci rifugiare nei “vuoti para- Il Papa emerito Benedetto iniziando percorsi nuovi, assu- disi dell’evasione e dell’indiffe- XVI, nella sua prima enciclica mendo nuove iniziative a favo- renza”. La fede cristiana, infatti, DEUS CARITAS EST, afferma: re dei più deboli, ottemperando ci infonde speranza, mobilita le “L'intima natura della Chiesa si all’impegno della testimonianza coscienze, ci sprona ad agire per esprime in un triplice compi- comunitaria della carità. non lasciarci vincere dal male, e to: annuncio della Parola di Dio Viviamo già da diversi anni, per vincere il male con il bene, (kerygma-martyria), celebrazio- come tutti sappiamo, una crisi alla luce del Vangelo. ne dei Sacramenti (leiturgia), ser- economica - scaturita anche, se Il Regno di Dio, come sappiamo, vizio della carità (diakonia). Sono non del tutto, da una profonda progredisce nella misura in cui compiti che si presuppongono crisi di valori morali e cristia- regrediscono il male e la mise- a vicenda e non possono essere ni - che miete tante vittime e ria. Il cristiano e l’intera comu- separati l'uno dall'altro. La carità che influenza negativamente il nità sono sulla strada indica- non è per la Chiesa una specie benessere interiore, la serenità, ta dal Maestro quando hanno di attività di assistenza sociale la relazione. Abbiamo sotto gli cura degli affamati, dei poveri, che si potrebbe anche lasciare occhi il triste, doloroso fenome- degli afflitti, quando con la forza ad altri, ma appartiene alla sua no dell’immigrazione (quanti dell’amore e della solidarietà- natura, è espressione irrinuncia- morti nelle acque del mediter- combattono contro le ingiusti- bile della sua stessa essenza”. raneo, quanta immane sofferen- zie e contrastano tutte le cause Anche la Conferenza episcopa- za di bambini, uomini, donne). dei profondi squilibri esistenti. le italiana, negli orientamenti Avvertiamo la presenza del tarlo “La Chiesa ha il compito di non
12 2 L’Angelo di Santa Maria di Castello tacere, di denunciare e di osteg- nibilità e per quanto altro del • Essere buono è perdonare pen- giare le iniquità, le illegalità e caso. Se realizzata, sarebbe que- sando che la miseria umana è gli abusi, nella consapevolezza sta un’altra opera corporale, e più grande della cattiveria. che Cristo avrebbe alzato la voce nello stesso tempo spirituale, di • Essere buono è avere pietà senza paura di andare a morire misericordia della nostra comu- della debolezza altrui pensan- sulla croce”. Costruisce il Regno nità cristiana. “Dio ci chiama a do che noi non siamo diversi di Dio chi s’impegna con tutte riconoscere il potere della sua dagli altri e, nelle loro condi- le sue forze e le sue possibilità a presenza in noi, a riappropriarci zioni, forse saremmo peggiori. rendere la terra più vivibile. “Se del dono del suo amore e del suo • Essere buono è chiudere gli non sono capace di fare grandi perdono e a diventare messagge- occhi davanti all’ingratitudine. cose, non mi scoraggio, ma ne ri di questo amore misericordio- • Essere buono è dare anche faccio delle piccole”. Non trascu- so […]” (Papa emerito Benedetto quando non si riceve, sorriden- riamo detto concetto... a volte, XVI). do a chi non comprende o non infatti, incapaci di grandi gesti, Il Santo Natale è alle porte, e apprezza la nostra generosità. tralasciamo le “piccole” cose, circola nell’aria come un richia- • Essere buono è sacrificar- ben alla nostra portata, che pure mo, un desiderio, una nostalgia si, aggiungendo al peso delle sono tanto feconde. Al riguardo, di un mondo in cui i rapporti nostre pene di ogni giorno ascoltiamo queste parole di Gesù: umani siano caratterizzati dalla quello delle pene altrui. “Bene, servo buono e fedele, gli bontà. Spesso, però, tutto svani- • Essere buono è tener ben stret- rispose il padrone, sei stato fede- sce in fretta, si scioglie come una to il proprio cuore per riuscire le nel poco, ti darò autorità su caramella in bocca, perché, come a soffocare le sofferenze e sor- molto; prendi parte alla gioia del dicevano i profeti, “il nostro ridere costantemente. tuo padrone” (Mt 25,21). cuore è lontano da Dio”. • Essere buono è accettare il fatto Un appello in prossimità Accettiamo dunque di crescere poco simpatico che più done- del Natale insieme al Bambino di Betlemme, remo più ci sarà domandato. Con l’attenzione rivolta alle sof- scoprendo che Lui è il figlio di • Essere buono è acconsentire a ferenze non strettamente mate- Dio in mezzo a noi, l’unico in non avere più nulla riservato a riali di cui ho detto sopra, a volte grado di modificare il nostro se stessi, tranne la gioia della poco considerate, il Consiglio cuore, di renderci buoni e capaci coscienza pura. Pastorale Parrocchiale, guidato di amare. “Il Signore è venuto • Essere buono è riconoscere che dal Parroco, vuole organizzare per rinnovare il volto dell’uomo davvero buono è solo Dio. un servizio di visita ai malati, agli e della storia. Termino, da ex allievo salesia- anziani, alle persone sole, per È venuto da Piccolo per solleci- no, con una massima di San offrire loro compagnia, sostegno, tarci, con la sua infanzia e la fra- Giovanni Bosco: “Fra di voi ama- conforto morale, ascolto, e per gilità naturale, a esercitare tutte tevi, consigliatevi, correggetevi, soddisfare piccole eventuali esi- le capacità di bene che portiamo ma non portatevi mai né invidia genze del vivere quotidiano. dentro”(mons. Pio Vittorio Vigo, né rancore, anzi il bene di uno sia Per realizzare il progetto è neces- arcivescovo emerito). il bene di tutti, le pene e le sof- sario, ovviamente, creare un ade- E su cosa sia, realmente, essere ferenze di uno siano considerate guato gruppo di volontari dispo- buono, Il Papa San Giovanni come pene e sofferenze di tutti, nibili a donare qualche ora del XXIII, espresse un decalogo, che e ciascuno studi di allontanarle o proprio tempo. Pertanto, chi rite- qui di seguito trascrivo, sul quale, almeno mitigarle”. nesse di poter aderire all’inizia- di tanto in tanto, sarebbe bene Buon Natale a tutti, di cuore e tiva, cortesemente, voglia porsi riflettere: con affetto! in contatto con don Luciano per • Essere buono è dimenticare se Sebastiano Ribaudo comunicare la propria dispo- stessi per pensare agli altri. Segretario CPP
L’Angelo di Santa Maria di Castello 1 13 Ringraziamento mi ha riconfermato sia come Parroco che Vicario Urbano. ceri, alle volte nascosti sotto un sorriso splendido sul volto (non per il 50° • il grande popolo di Dio che ho per barare ma per non far pesa- di ordinazione cercato di servire. È stato anche lui ad impreziosire la mia vita, il re situazioni personali sugli altri e sulla vita comunitaria), silen- sacerdotale popolo di Basiliano di cui sono zi dovuti, ferite celate, insuccessi un frutto a motivo della nascita patiti, fatiche provate negli avvi- (9 ottobre 2016) e per la vocazione; di Colloredo cendamenti da una parrocchia Ci siamo trovati insieme a ringra- di Prato dove sono stato fuga- all’altra. Me le ritrovo tutte. Le ho ziare Dio con tutto il cuore, per la cemente, di S. Paolo in Udine, guardate tutte, in questi giorni, salvezza che ci ha donato. Io lo di Rivignano, di Mortegliano, di con disincanto. Non faccio poesia. ringrazio per quello che Egli ha Pavia di Udine, di S. Quirino Dico una verità che ha il valore fatto nella mia vita. Una vita bella, in Udine, del seminario inter- della testimonianza, specialmente ricca di relazioni con tante persone diocesano di Castellerio, di S. per i sacerdoti più giovani perché che hanno detto grazie insieme Maria Annunziata nella chiesa siano incoraggiati a volare alto. con me in questa messa giubilare. Metropolitana. Mi sono formato Vedo le preoccupazioni e le soffe- Tutti sono qui presenti: come sacerdote anche grazie a renze ora trasformate. Oggi sono • i miei genitori ed i fratelli defunti, questo popolo di Dio che mi per me preziose. Sono screpolatu- il fratello e le sorelle viventi cui debbo gratitudine per l’accom- pagnamento costante e sempre discreto. I genitori mi hanno accompagnato sempre nelle varie parrocchie, non si sono mai lamentati per i tanti trasfe- rimenti e tutti hanno voluto loro bene. Dappertutto ci siamo inse- riti come una nuova famiglia e ci siamo trovati sempre bene. • i confratelli sacerdoti (giovani e anziani, vivi o defunti) ai quali mi sento strettamente unito attra- © Photolife.it verso l’Ordine del Presbiterato, l’amicizia ed un affetto che riten- ha accompagnato, spronato, alle re non vuote ma riempite da oro go sinceri. volte preoccupato ma anche gra- passato nel crogiolo, oro puro che • i vescovi: Giuseppe Zaffonato tificato ed incoraggiato. Potrei tiene unito ancora il vaso della mia che mi ha ordinato sacerdote raccontare tanti episodi di vita vita e che contemplo adesso come assieme ai miei confratelli in vissuta per dire quanto sia stato una ricchezza, non conquistata questa cattedrale il 29 giugno bello essere prete e non solo fare ma ricevuta in dono, perché mi 1966, Alfredo Battisti che ha il prete, sentirmi pastore. hanno abituato ad essere un po’ avuto tanta fiducia da affidarmi Certamente le difficoltà non sono più comprensivo, più accogliente; il Seminario Interdiocesano di mancate. Ho avuto l’impressione mi hanno insegnato a relativizzare Castellerio nel 1994, Pietro Brollo di essere stato alle volte come un i problemi, a non prendere paura, che mi ha affidato la comuni- vaso di coccio tenuto insieme dal a sperare, ad uscire da me stesso tà della Chiesa Metropolitana, fil di ferro. Qualche screpolatura e a ridere di me e dei miei difetti, Andrea Bruno Mazzocato che provocata dalle sofferenze: dispia- a prendere coraggio, ad affrontare
14 4 L’Angelo di Santa Maria di Castello situazioni diverse e condividere il cammino con persone non scelte ma con quelle incontrate lungo la strada della vita. È la nostra vita di sacerdoti. Una vita nella libertà. Più si è liberi, anche da se stessi, e più si è felici. È la vita: ricca e fati- cosa insieme. Sorretta dalla fede, vissuta con la comunità cristiana e col Signore che non abbandona mai. Per le giornate belle vissu- te, per le preoccupazioni superate, per i fallimenti incontrati: Deo gra- tias, poiché tutto è grazia. © Photolife.it don Luciano Nobile beneficiato di un tratto prezioso nome di tutti, il Direttore del CPP del suo ministero. In questi cin- Ettore Candotti ed il Segretario quant’anni di donazione fedele, il Sebastiano Ribaudo, con paro- Una festa Signore Gesù ha fatto dono a don le di stima e di affetto hanno Luciano di un’umanità squisita, offerto due omaggi: Innanzitutto semplice che si è fatta “grembo” di una un ritratto, che don Luciano ha e sentita spiritualità feconda; questo suo accolto con un sorriso divertito tratto amabile, coincide con quella ma raccomandando con arguzia e Domenica 9 ottobre scorso, nella “carità pastorale” che egli esprime aria faceta di esporlo dopo “il suo bellissima Cattedrale, assieme al in maniera spontanea e sempre beato transito”. In secondo luogo “Monsignore”, così lo chiamia- gioiosa. La “carità pastorale” è la pubblicazione del libro “Buen mo scherzando con confidenza, “l’elemento unificante della vita e del Camino” dove don Luciano rac- abbiamo ringraziato il Signore per ministero presbiterale”, affermava conta il suo Pellegrinaggio a il suo ministero fedele e gioio- San Giovanni Paolo II nell’Esor- Santiago di Compostella, in bici- so. Ognuno di noi conserva un tazione Apostolica Pastores dabo cletta. Anche l’Arcivescovo di tratto umano e spirituale di don vobis (nn. 21-23). Questa carità Udine, tramite il Vicario Generale, Luciano; personalmente non del cuore che nel pastore diventa ha fatto pervenire gli auguri, così posso dimenticare la delicatezza “pastorale”, è il centro unificante pure l’Arcivescovo emerito di e la serenità che mi dimostrò nel nella vita di un prete; se ci pen- Gorizia ha inviato una lettera letta mio primo giorno in seminario. siamo bene, il dialogo d’amore dal sacerdote Mirko Franetovich. Un tratto sacerdotale che mi ha tra Gesù Risorto e Pietro – “mi A sorpresa ha voluto intervenire accompagnato sempre e che ha ami tu?”, “tu sai che ti amo” (cfr. anche il Sindaco, che non è ricor- la capacità di farti sentire accol- Gv 21, 15-17) – rimane il “segre- so a parole di rito ma ha voluto to senza fretta e superficialità. In to permanente” della vita sacer- esternare brevemente il contenuto quella solenne Eucaristia, la pre- dotale. La domanda sull’amore di qualche suo incontro personale senza di molti sacerdoti amici, verso Gesù Pastore, precede cioè col Parroco del Duomo. Ha con- tra i quali il nuovo rettore del e innerva il mandato di pascere il cluso don Luciano con una breve Seminario don Loris Della Pietra gregge. Se il ministero presbitera- e ricca testimonianza della sua che ha tenuto un’elevata omelia, le non nascesse da questo amore, vita, riportata su questo Bollettino. e di centinaia di fedeli che affolla- cadrebbe in una prestazione adat- Caro don Luciano, personalmen- vano il duomo, ha voluto testimo- ta ad un funzionario. te - e con tutte le persone che niare che ognuno, nella vita, ha Al termine della celebrazione, a ti vogliono bene - ti auguro che
L’Angelo di Santa Maria di Castello 1 15 questo cinquantesimo sia dun- Bisogna innanzitutto constatare ricercare ciò che unisce. Le comu- que l’occasione per rinnovare e che molte delle nostre comunità nità devono aprirsi una all’altra in rafforzare interiormente quei non hanno più persone e risorse una collaborazione nuova. sentimenti positivi e grandi che adeguate per mettere in atto effi- L’Episcopato italiano ha quindi vengono dalla nostra ordinazio- cacemente quelle azioni pastorali offerto un indirizzo metodologi- ne presbiterale: “Grazie a questa per assicurare ai propri fedeli: co prezioso anche per la Chiesa consacrazione operata dallo Spirito l’evangelizzazione, l’iniziazione udinese, che ne ha tratto ispira- nell'effusione sacramentale dell'Or- cristiana, la liturgia, la testimo- zione, confortata pure dall’espe- dine, la vita spirituale (del sacerdote) nianza della carità. Ciò a causa rienza di altre Diocesi italiane, per viene improntata, plasmata, conno- della diminuzione del numero dei tata da quegli atteggiamenti e com- sacerdoti, della diversa distribu- portamenti che sono propri di Gesù zione della popolazione sul ter- Cristo Capo e Pastore della Chiesa e ritorio e del mutato rapporto di che si compendiano nella sua carità appartenenza territoriale a moti- pastorale” (Pastores dabo Vobis, vo della mobilità delle persone. n. 21). Rinnovare e rafforzare la Di fronte a questa realtà la Chiesa “carità pastorale” significhi per te diocesana si è dovuta seriamen- allora continuare a donarci il tuo te interrogare riguardo a quali entusiasmo; continuare a testimo- metodi adottare per continuare a niarci la tua profonda unione con svolgere sul suo territorio la mis- Cristo; continuare a rallegrarci con sione affidatale da Cristo. la tua umanità vera; continuare a Nell’esortazione apostolica Evan- costruire senza sentirti mai vec- gelii Gaudium Papa Francesco ci chio, ma saggio; continuare que- indica chiaramente la strada da l’elaborazione del progetto delle sta tua “imitazione di Cristo” per seguire: «La pastorale in chiave Collaborazioni Pastorali. il dono di nuove vocazioni e il missionaria esige di abbandonare Tale progetto chiede alle parroc- bene della nostra amata Chiesa di il comodo criterio pastorale del chie di un determinato territorio di Udine. Con affetto. “si è fatto sempre così”. Invito aprirsi alle comunità vicine in una don Ilario Virgili tutti ad essere audaci e creativi in dinamica di comunione fraterna e questo compito di ripensare gli di rinnovata passione missiona- obiettivi, le strutture, lo stile e i ria. Il criterio di fondo utilizzato “Siano una cosa metodi evangelizzatori delle pro- prie comunità. Un’individuazione non è quello di accorpare le par- rocchie e quindi di sopprimerne sola perchè dei fini senza un’adeguata ricerca alcune, bensì quello di metterle in il mondo creda” comunitaria dei mezzi per rag- giungerli è condannata a tradursi relazione collaborativa stabile tra loro, nella convinzione che unen- Le collaborazioni pastorali in mera fantasia». do le risorse umane e spirituali si I mutamenti avvenuti negli ultimi Nella nota pastorale della CEI “Il sarà più efficaci nell’annunciare anni in ambito culturale, socia- volto missionario delle parroc- il Vangelo e nel favorire quindi le e religioso impongono anche chie in un mondo che cambia” è l’incontro delle persone con Gesù alla Chiesa di Udine di ripensa- detto a chiare lettere che è finito e la sua azione salvifica. Il proget- re le modalità con le quali essa il tempo della parrocchia auto- to delle Collaborazioni Pastorali, svolge la propria azione pastorale referenziale, chiusa in se stessa, già delineato nei tratti essenziali, sul territorio friulano, per essere che si confronta con le parrocchie verrà nelle prossime settimane fedele all’identità e alla missione contermini più per evidenziare analizzato dai Consigli Pastorali che Cristo le ha affidato. le reciproche differenze che per delle singole parrocchie, che
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