Estate 2017 Il giornalino della scuola "A. Manzoni" - ic correzzola

Pagina creata da Alessio Damiani
 
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Estate 2017 Il giornalino della scuola "A. Manzoni" - ic correzzola
Il giornalino della scuola “A. Manzoni”
         Estate 2017
Estate 2017 Il giornalino della scuola "A. Manzoni" - ic correzzola
•    INTERVISTA ALLA PRESIDE
•    SPETTACOLO DI FINE ANNO
•    NATALE
•    SCUOLA
     - continuità
     - un peu de poesie
     - saluti alla scuola media - finale col botto
•    USCITE
     - classi terze
     - classi seconde
     - classi prime
•    EVENTI
     - Inaugurazione spazio lettura e orto giardino
     - incontri con l’autore
•    NO CYBERBULLISMO
•    APPRENDISTI POETI CRESCONO
•    RACCONTI D’AVVENTURA
•    UNA GIORNATA IN BIANCO E NERO
•    VIVI LO SPORT

    La redazione e gli insegnanti augurano a tutti…

                                            BUONE
                                           VACANZE!!!

Insegnanti: Lotto, Mengardo              Copertine: Laura G.
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INTERVISTA ALLA PRESIDE
Alla fine di quest’anno scolastico, la nostra Dirigente andrà in
pensione…abbiamo quindi pensato di realizzare un’intervista
per conoscerla meglio e permetterle di salutare tutti i lettori
del nostro giornalino…

1. Da quanto tempo fa la Preside?     Sono preside dal 2005.

2. Cosa faceva prima di assumere quest’incarico?         Ero una docente della scuola primaria.

3. Dove ha iniziato? Ho iniziato giovanissima ad insegnare a Cavarzere, il mio comune di residen-
za.

4. Si ricorda un episodio che merita di essere raccontato nella sua esperienza scolastica? Sì, io
sono stata, penso, una delle prime a creare l'orto a scuola, proprio come avete fatto voi quest’-
anno!

5. Qual è stato il momento più difficile come Preside? Il momento più difficile è sempre quello in
cui devo richiamare qualche alunno per comportamenti non corretti all'interno della scuola.

6. Com’è cambiata la scuola in questi anni? La scuola è cambiata moltissimo e probabilmente con-
tinuerà a cambiare, ma siete soprattutto voi ragazzi a cambiare con molta velocità.

7. Le mancherà la scuola? Sì, sicuramente tanto. Comunque mi sono già organizzata ed entrerò a
scuola con altre mansioni…

8. A quale attività si dedicherà il prossimo anno? Alle passioni che ho trascurato in questi anni,
fra cui il volontariato.

9. Come si è trovata nella nostra scuola? Io sono arrivata nel 2009 e qui sono stata accettata
benissimo; mi sono sentita sin da subito una di voi: non la Preside, ma un'amica che vi avrebbe
dato volentieri una mano in caso di bisogno.

10. Ha qualche messaggio da lasciare agli studenti? Siate sempre voi stessi ed ascoltate gli inse-
gnamenti dei professori, fatene tesoro!

Un abbraccio da chi vi vuole molto bene e buone vacanze!
                                                               La vostra (quasi) ex preside,
                                                               Maria Corallina Crocco

Un ringraziamento speciale alla nostra Preside, che ci ha accompagnato in questi ultimi otto anni:
come in tutte le circostanze della vita, arriva il momento di chiudere una pagina importante dal
punto di vista lavorativo e professionale, per aprirne un’altra che sa di avventura, ma con un ba-
gaglio di esperienza che racchiude gioie, condivisioni e anche qualche dolore, che fa inevitabil-
mente parte del percorso…

                                                                   GRAZIE!
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Anche quest’anno, come da tradizione, la Scuola Secondaria di I° di Correzzola ha presen-
tato lo spettacolo di fine anno. La rappresentazione, dal titolo “Lezione infernale – testo
diabolicamente ispirato all’Inferno di Dante”, si è svolta sabato 27 maggio 2017 presso il
Palazzetto dello Sport di Concadalbero e ha visto la partecipazione di tutti gli alunni e gli
insegnanti della scuola. La serata, un mix di recitazione, canto, ballo e movimento, è stata il
frutto di un lavoro corale, alla realizzazione del quale hanno contribuito tutti. Dal copione
dello spettacolo, scritto e rielaborato e stupendamente interpretato durante il laboratorio
teatrale, ai testi delle canzoni riadattati dalla prof. Baldo, alla coreografia messa a punto
dal prof. Pistore e da tutti i ragazzi, alla scenografia curata dal prof. Branciforti durante il
laboratorio pratico-manuale, fino al flash mob finale coordinato dalla prof. Lotto e dal labo-
ratorio Movimente, mai come quest’anno si è vista una collaborazione così entusiasmante e
produttiva. Grazie di cuore a tutti i colleghi per il loro sostegno e aiuto costante, grazie ai
genitori per l’incoraggiamento e la partecipazione e soprattutto grazie a voi ragazzi non so-
lo per l’impegno e la dedizione, ma anche perché la vostra gioia di vivere e la vostra passione
sono state contagiose e hanno permesso a noi “grandi” di affrontare la fatica con maggior
serenità!
Buone vacanze a tutti!                                                    Prof. Chiara Salmaso

  INTERVISTA A “DANTE ALIGHIERI”
Quest’anno ho iniziato a studiare una nuova materia: storia della lettera-
tura italiana.
Studiando questa materia, ho avuto l’occasione di conoscere “La Divina
Commedia”, un capolavoro composto da Dante Alighieri. Questo argomen-
to in generale mi ha molto appassionato.
Nel secondo quadrimestre poi la professoressa Salmaso, animatrice del
laboratorio di teatro insieme ad alcuni colleghi, ha proposto proprio Dan-
te Alighieri come argomento per lo spettacolo di fine anno scolastico.
Per me è stata una sorpresa meravigliosa: avrei interpretato il personaggio che più mi ha appas-
sionato, il padre della lingua italiana.
Quando ho visto gli abiti con cui avrei recitato, mi sono un po’ spaventato: avrei indossato una
lunga tunica, un naso finto e una corona d’alloro (il naso, per fortuna, non l’ho messo!).
Quando sono salito sul palco ero molto agitato; anche se le prove generali erano andate bene, mi
sentivo comunque emozionato: avevo paura di dimenticarmi una battuta, l’ansia di sbagliare qual-
cosa…
Dopo un po’ mi sono “ambientato” e ho iniziato a calmarmi; se non mi fosse passata l’agitazione,
molto probabilmente ve ne sareste accorti!
Quando lo spettacolo è terminato, ho tirato un sospiro di sollievo. Avevo realizzato il mio sogno,
recitare nei panni del mio personaggio preferito…che emozione!
                                                                                    Nicolò S.
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Continuità con la Scuola Primaria
                                        E' sempre un momento condiviso importante al di là della
                                        tematica che si porta avanti: la continuità didattica tra i
                                        diversi ordini di scuola è un requisito essenziale per un'a-
                                        zione educativa attenta ai bisogni degli alunni, poichè la
                                        scuola è soprattutto luogo di incontro e di crescita di
                                        persone.
                                        Il passaggio da una scuola all'altra rappresenta, per l'a-
                                        lunno, un momento estremamente delicato attorno al qua-
                                        le si concentrano fantasie, interrogativi e timori; entrare
in un nuovo ordine di scuola significa uscire dalle sicurezze costruite nella vecchia scuola e af-
frontare nuove relazioni, nuove regole e responsabilità.
A metà di Aprile, presso la nostra scuola sono venuti i ragazzi delle classi 5° elementare di Cor-
rezzola, Villa del bosco e Civè.
Siamo andati in palestra, dove tutti i ragazzi di 5° e di 1° media sono stati divisi in quattro squa-
dre: centauri, grifoni, troll ed elfi.
Abbiamo fatto dei giochi e un cartellone per scrivere il punteggio, inventando addirittura uno
slogan per ogni squadra.
Il primo gioco consisteva nell' estrarre 4 parole e scrivere per ogni parola una frase sensata e
mimarla, ogni parola aveva un significato specialistico e uno di uso comune.
Abbiamo creato un disegno rappresentativo per il nome della squadra rappresentandolo al me-
glio.
Insomma…abbiamo “giocato” con le parole, affrontando un argomento di solito difficile come il
lessico in maniera giocosa e divertente!
                                                                Luca B.            Asia R.
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UN PEU DE POÉSIE…UN PO’ DI POESIA

Anche le classi prime hanno affrontato il tema della poesia in
lingua francese. A partire da questo modello proposto dall’inse-
gnante, gli alunni hanno “riscritto” la poesia modificando i colo-
ri e, ovviamente, l’umore generale, che è passato da negativo a
positivo!

                                  Mon humeur bariolée
                              Mon humeur est de tristesse
                                noire comme la paresse.
                                 Je ne suis pas content
                              mais tout gris et préoccupé.
                                 Aujourd’hui c’est lundi
                               et dimanche bleu est parti.
                              Mon humeur est de tristesse
                                     mais d’accord
                                    plus de paresse!
Ed ecco il risultato!

      Un arc-en-ciel de félicité                L’humeur colorée de la sixième B

     Notre humeur est aux étoiles                  Notre humeur est de félicité
        et jaune comme le soleil.                    bleu claire comme le ciel.
      Nous sommes tous contents                    Nous sommes super contents
     et colorés comme l’arc-en-ciel.                  et encore verts sereins.
       Aujourd’hui c’est vendredi                     Aujourd’hui c’est mardi
         et demain bleu samedi.                  et dimanche blanc est encore ici.
     Notre humeur est aux étoiles                  Notre humeur est de félicité
               et d’accord                                  et d’accord
          une félicité spéciale!                 nous ne sommes plus préoccupés!

                               Classe 1°A                                  Classe 1° B
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SALUTI ALLA SCUOLA MEDIA...
E’ vero, non si chiama più così...oggi si dice “Scuola Secondaria di I grado”,
ma rimarrà sempre la vecchia scuola media...ecco alcuni stralci di pagine di
diario di alunni della classe 3^B, che fanno un bilancio della loro esperienza
alla “A. Manzoni” di Correzzola, proprio quando si apprestano a salutarla
per iniziare una nuova avventura (non prima di aver superato gli esami!!!).

Caro diario,
all’inizio dell’anno scolastico ero felice di finire le medie, avevo voglia di cambiare aria e di cono-
scere persone nuove. Allo stesso tempo mi sentivo più motivata allo studio e nel diventare più
estroversa (su questo ci devo ancora lavorare...). Non ho avuto molti problemi con lo studio, an-
che se la matematica...i miei voti sono buoni e ne vado fiera, anche se non mi monto la testa, per-
ché non si sa mai...[...]
Arrivata alla fine dell’anno, ho cominciato a riflettere su cosa ho imparato in questi tre anni di
scuola, guardando sempre in superficie e mai in profondità. Oltre agli argomenti scolastici, ho
imparato molto altro:
- ho “quasi” imparato a relazionarmi con gli altri, cercando di superare la mia timidezza;
- ho imparato ad osservare meglio le persone, cercando di capire cosa vogliono dire anche senza
parole;
- ho imparato ad accettare qualche voto negativo, ma senza sentirmi “buona a nulla”...ho sempre
recuperato!!;
- ho imparato a rialzarmi dopo una sconfitta;
- ho imparato che il tempo va troppo veloce, che i momenti belli passano come folate di vento;
- ho imparato ad apprezzare le piccole cose, anche se non sempre sono positive;
- ho imparato a rischiare;
- ho imparato ad accettare me stessa, con i miei pregi, ma anche i difetti;
- ho imparato a non fermarmi mai davanti alle difficoltà;
- ho imparato che nessuno ha il potere di giudicare ciò che sei o chi sei;
- ho imparato che le persone cambiano;
- ho imparato che non sempre la vita va come vogliamo, ma a volte dobbiamo fare in modo che
accada...
NON ho ancora imparato a fidarmi del tutto, ho paura, spesso mi tengo tutto dentro, ma anche
questo fa parte della crescita.
Caro diario, all’inizio della pagina ho scritto di essere felice di finire la scuola media, forse è
stato questo il mio errore, l’errore che non mi ha permesso di godermi appieno i giorni trascorsi
con i miei compagni e con i prof. Tutti mi hanno sempre chiesto cosa farò da grande, ma penso
che l’unica che può rispondere in questo caso, è la vita.

Caro diario,
scusa se ti ho svegliato, ma le lacrime serali oggi non volevano
smettere di scendere e il cervello mi voleva far ricordare troppe
cose. È quasi dall’inizio dell’anno che piango, da quando ho realiz-
zato che questo è l’ultimo anno in questa “maledetta” scuola, che
è stata allo stesso tempo prigione e scrigno di bei ricordi e di
emozioni, di amicizie brevi o lunghe.
Se ripenso a tre anni fa, mi sembra ieri, ma mi sento anche molto diversa da come sono entrata
qui dentro [...] Forse noi alunni immaginiamo sempre i prof. come “esseri” che non hanno un’anima
e che sono invincibili o inavvicinabili, ma durante le gite invece si scopre la vera persona che c’è
dietro alla figura dell’insegnante…
                                                                             Alunni Classe 3B
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Finale col botto!
Come ogni anno, il nostro motto della
3A è stato e sarà sempre: "imparare,
divertendoci."
Come potevamo concludere il nostro
percorso in bellezza?
Questo dilemma è stato risolto dalla
nostra insegnante di lettere, prof. ssa
Cancelli.
Un giorno, ci ha fatto una proposta: studiare un periodo storico, il boom economico, in modo alquanto
bizzarro. La risposta è stata ovvia. Abbiamo scelto sotto la sua supervisione, una serie di canzoni da
imparare a memoria. Finalmente era finito l'incubo delle noiosissime e innumerevoli poesie da impara-
re dei grandi autori della letteratura italiana (perchè voi non lo sapete, ma la nostra prof.ssa è osses-
sionata dall'esercizio mnemonico); non che sia stato più facile, solo più divertente. E da quel giorno in
poi, non ci siamo più fermati.
La prima cosa è stata scegliere i vari personaggi e associarli a noi alunni. Abbiamo riordinato le canzo-
ni in ordine cronologico, costruendo così la famosa scaletta. Il passo successivo è stato ideare la sce-
nografia: le vespe, la cucina, i mattoni, il jukebox e infine i becchi e le zampe delle papere.
E a gran sorpresa due nostri compagni di classe, Nicolas e Samuele, hanno preparato per noi la 500 e
il pulmino della Volkswagen. I costumi di scena, rigorosamente in stile, sono stati ideati e cuciti dalla
nostra stilista di fiducia, la signora Luciana.
Non dimenticheremo mai il 13 maggio 2017, il giorno del nostro debutto. Tre ore di spettacolo e di-
vertimento; la palestra in delirio, che cantava all'unisono. Siamo riusciti a trasmettere le nostre emo-
zioni e il nostro entusiasmo anche ai muri... e qui lasciamo spazio all'immaginazione.
Un ricordo indelebile nei nostri cuori e auguriamo alle future classi terze di vivere un'esperienza si-
mile alla nostra, continuando a tuffarsi nel passato come abbiamo fatto noi.
Ringraziamo i nostri genitori, i nostri compagni e la nostra prof.
                                                                               Alunni Classe 3A

                                            Sono Gloria, ho accompagnato Linda nel suo percorso scola-
                                            stico e ora siamo giunti alla fine di questi tre anni. Devo rin-
                                            graziare gli insegnanti, i collaboratori scolastici, tutti gli
                                            alunni e in particolare la classe terza A per aver contribuito
                                            a rendere piacevoli e sereni questi anni. Meritate 5 stelle
                                            per l’integrazione!

                                            Intervista a Linda S.
                                            Ti sei trovata bene in questa scuola? L: Sì, mi sono trovata
                                            bene.
                                            Cosa ti piace fare?                     L: Dipingere e ballare
                                            Chi sono i tuoi amici? Alberto, Luca, Emma, Michele C., Giu-
                                                    lia, Michele R., Nicole, Elvia, Fatima, Matteo ,Ilias…..
Ti è piaciuta l’attività nell’orto giardino della scuola?
L: Sì, ho piantato le piantine nella terra e anche i fiori. Ho anche lasciato andare un palloncino (il gior-
no dell’inaugurazione dell’orto)
Ti sei divertita durante l’attività svolta con la classe sugli anni ’60-‘70?
L: Sì, mi sono messa la gonna e ho ballato papaveri e papere mi sono divertita tanto .
Chi ti accompagna al pulmino?          L: Matteo e Emma
Sei preoccupata per gli esami?         L: No
Cosa vuoi dire ai tuoi amici ?         L: Ciao a tutti e buone vacanze!
                                                                                               Gloria A.
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GITA CLASSI TERZE: LAGO MAGGIORE E COMO...
Il giorno 26 Aprile 2017 noi classi terze siamo partite per una
gita scolastica al Lago Maggiore e Como: la gita d’istituto con
tutte le classi terze di Correzzola, Agna e Candiana. Il viaggio,
all’andata, è stato abbastanza lungo, perché abbiamo trovato
traffico nella zona di Milano e per il tempo...pessimo! Alla fine,
dopo due soste e il pranzo a sacco in autogrill siamo arrivati alla
prima tappa: Angera, sul Lago Maggiore, dopo circa quattro ore
e mezza. Durante il viaggio, abbiamo rivisto l’Albero della vita di
EXPO 2015, che abbiamo visitato l’anno scorso.
Arrivati ad Angera (siamo saliti alla Rocca in pullman, risparmiandoci una bella scarpinata!), ab-
biamo visitato la Rocca, che ospita il museo della bambola, dove abbiamo visto molti giocattoli
antichi (e qualche bambola parecchio inquietante) e abbiamo ammirato il panorama da alcune bel-
lissime terrazze. Diciamo che mancava un raggio di sole ad illuminare il lago, ma almeno non pio-
veva...come invece durante la tappa successiva ad Arona, dove non siamo riusciti a vedere bene
l’enorme statua di San Carlo Borromeo (il cosiddetto “San Carlone”) a causa della nebbia e piog-
gia fitta. Grazie ad un bell’acquazzone, ci siamo diretti subito in albergo, dove, dopo esserci si-
stemati nelle nostre stanze e aver giocato un po’ a carte fra compagni, abbiamo cenato e siamo
andati in stanza a dormire...in fondo eravamo svegli dalle 5 del mattino!!
La sveglia del secondo giorno è suonata (o meglio, ha bussato la prof.) alle 7 in punto: tante le
cose da fare e da vedere. Quella che mi è piaciuta di più è stata la visita all’Isola Bella e alla villa
della famiglia Borromeo, con i suoi splendidi interni, i giardini e le sue grotte. Con i miei compa-
gni, ci siamo divertiti molto durante il tragitto in battello sia verso l’Isola Bella, che verso l’Isola
dei Pescatori, dove abbiamo pranzato. Ritornati sulla terra ferma, siccome il tempo peggiorava,
non abbiamo potuto fare una passeggiata sul lungo-lago di Stresa e ci siamo diretti verso Verba-
nia dove abbiamo solo tentato di scendere e raggiungere il centro, ma purtroppo il tempo non ce
lo ha permesso e quindi siamo tornati all’hotel.
Mentre eravamo all’Isola dei pescatori, io, un mio compagno e il prof. Novo siamo andati a visita-
re il Museo della pesca (uno dei nostri sport preferiti), dove abbiamo visto i metodi e gli attrez-
zi che usavano i pescatori di una volta.
Dopo essere tornati in hotel, abbiamo cenato, siamo stati un po’ in camera con i nostri compagni
e siamo andati a dormire.
Il terzo giorno, 28 Aprile, ci siamo svegliati alle 7.30, ci siamo preparati le valigie e siamo andati
a fare colazione. Successivamente, abbiamo caricato tutto sul pullman e ci siamo diretti (sempre
sotto un acquazzone) verso la città di Como. Durante la mattinata i prof. ci hanno lasciato un po’
di tempo libero per una passeggiata e per acquistare qualche souvenir. Dopo pranzo, abbiamo
                          visitato il Museo della seta, dove abbiamo scoperto cose molto interes-
                          santi sul baco e sulla lavorazione di questo prezioso filato. Una volta
                          usciti, siamo ripartiti per Correzzola, con il sole che iniziava a spuntare
                          da dietro le nuvole...
                          I nostri accompagnatori sono stati i prof. Mengardo, Novo, Cancelli e
                          Salmaso; con noi classi terze è venuta anche la Preside!! Questa gita mi
                          è piaciuta, anche se il tempo non è stato a nostro favore, diciamo che il
                          sole è apparso solo sulla via del ritorno...
                          Come ultima gita, siamo stati contenti, anche se spero ci saranno altre
                          occasioni per passare del tempo insieme ai miei compagni, nonostante
                          siamo alla conclusione della nostra avventura alla scuola media.
                                                                               Davide B. Matteo T.
MIRABILANDIA!!!
Il 22 aprile noi classi terze di Correzzola siamo andati al Parco Divertimenti di Mirabilandia.
Alla mattina, noi classe 3B, abbiamo partecipato a un’attività basata sullo studio delle fisica at-
traverso le giostre. Due guide ci hanno spiegato i vari tipi di moto (nel senso di movimento!) e le
sensazione che si provano nell’Autosplash. Dopo vari giri e dopo esserci “lavati” per bene abbia-
mo pranzato.
Al pomeriggio ci siamo divisi in gruppi e abbiamo provato le varie
attrazioni del parco, fra cui:
   - El Dorado Falls: giostra acquatica in cui si affronta un salto
       d'acqua mozzafiato da 27 metri a oltre 70 km orari, con
       una strepitosa onda finale alta 15 metri!

   - Master Thai VR: è un percorso in cui si usa il visore a realtà virtuale per immergersi in una
       savana Thailandese.

   - Le Oil Towers sono due torri di estrazione petrolifera che
       "svettano" nel cielo di Mirabilandia per 60 metri d'altezza.
       Con le loro ciminiere fumanti, le Oil Towers detengono ri-
       spettivamente il primato di Space Shot e Turbo Drop to-
       wer più alte d’Italia.

   - La Oil tower 2 è un Turbo Drop: salirà lentamente per poi spin-
       gerti nel vuoto ad una velocità di 65 chilometri orari, solle-
       vandoti dai sedili con una spinta pari a – 2g!

   - iSpeed: è un roller coaster in cui all’inizio si subisce un’accelera-
       zione fino a 100Km/h in 2,2 secondi per poi arrivare a 120-
       Km/h nelle curve mozzafiato

   - Katun: è il rollercoaster n.1 in Europa che per 1200 metri rag-
       giunge i 110 km orari e lo fa con loop a 360 gradi e un salto di 50 metri.

Tutti hanno affrontato le giostre che più si adattavano all’umore e all’ispirazione del momento:
da quella più tranquilla a quella più spericolata!!!

Ecco qualche domanda presente
nella scheda che ci hanno conse-
gnato durante il laboratorio:

                   Nicola P.
                   Gaia P.
SULLA NEVE!
                                Chi riesce a dormire la notte prima di una gita scolastica? Con l’an-
                                sia di aver dimenticato qualcosa di fondamentale, (anche se tutti
                                sappiamo che lo si scopre solo quando è troppo tardi), oppure la
                                paura di non riuscire ad organizzarsi da soli, di non poter chiedere
                                aiuto alla mamma. Paura, ma l’esaltazione la supera. Passare 4 giorni
                                da soli con gli amici, senza scuola, come una breve vacanza spensie-
                                rata. Molte scuole non fanno questi tipi di gite, alcune non le fanno
                                affatto, ma la A. Manzoni di Correzzola ha dato agli alunni delle
        ^
classi 2 A e 2^B e alle seconde di Agna e Candiana questa possibilità.
I ragazzi, partiti la mattina presto del giorno 11 Gennaio, erano super carichi ed eccitati, alcuni
preoccupati ed altri molto addormentati! Il viaggio non è stato eccessivamente lungo, quindi ab-
biamo fatto il primo incontro con l’equipaggiamento da sci molto presto. Forse troppo, dato che
un po’ tutti avrebbero preferito incontrare quei pesantissimi ed ingombranti scarponi il più tardi
possibile. La vista di questi grandi monti innevati, delle piste limpide, dei tipici paesaggi di mon-
tagna insomma, mette una serenità immane.
Se dovessimo assegnare dei punti alle difficoltà di sciare, di gestire l’attrezzatura, la prima sa-
rebbe: trovare gli sci. Già, perché sono tutti uguali e come si fa a riconoscere il proprio? La sot-
toscritta li stava per perdere! Poi: indossare gli sci. Per dei principianti come noi, avere ai piedi
qualcosa di piatto che poggia sul giaccio è uguale ad essere perennemente per terra e a rotolarsi
come lombrichi cercando di tirarsi su...
La prima giornata è stata una specie di osservazione della zona, di quello che sarebbe stato il
nostro campo di battaglia. Non è andata così male, anche perché la neve era artificiale e i mae-
stri hanno detto che era molto più facile muoversi. Tornati in baita e spogliati di scarponi, ca-
schetti e tute, dopo essersi fatti una bella doccia calda e rilassante, siamo andati giù per la ce-
na. La serata è passata veloce, e noi abbiamo dormito appena appoggiata la testa sul cuscino. Il
giorno seguente è stato quello più intenso, dove abbiamo fatto più cose. La mattina siamo tornati
sulle piste, ma neanche quel giorno ha nevicato. Quasi tutti i gruppi hanno preso lo skilift, e alcu-
ni ragazzi cominciano ad odiarlo di già. Per chi non lo sapesse, questo è una specie di attrezzo
che ti porta su per la pendenza, con un disco rotondo su cui ti appoggi e un bastone metallico a
cui tenerti: la difficoltà sta nel tenere gli sci paralleli mentre si sale in modo da non sviare, e
ovviamente non cadere.
Il pomeriggio invece siamo andati tutti nella piscina coperta dell’hotel: ci siamo divertiti molto,
anche con il prof. Pistore che ci buttava in acqua. La sera invece sono venuti dei ragazzi a met-
tere della musica, quindi si era creata una specie di “discoteca”. In poche parole: una volta a let-
to, eravamo distrutti.
Finalmente la neve! Mentre il pomeriggio del terzo giorno siamo sulle piste, sentiamo questi dolci
e candidi fiocchi d’acqua fredda sul viso e, mentre noi eravamo esaltati, vedevamo gli altri scia-
tori che iniziavano a preoccuparsi: poco dopo abbiamo capito il perché. Sciare con la neve fresca
è davvero difficile. Soprattutto se i fiocchi di neve che si vedono nei cartoni Disney in realtà
sono palline di polistirolo che ti sbattono sulla faccia. Ci sono state più cadute del solito in quelle
due ore! E, giunta poi l’ora di tornare a casa, abbiamo saputo che il pullman aveva avuto un rallen-
tamento per via del traffico. E questo è equivalso a prendere ancora più neve. L’ultima serata
della gita siamo stati un po’ tra di noi, a conversare con i nostri nuovi amici, che probabilmente
non avremmo rivisto per tempo. E alla fine, l’ultima buonanotte. La mattina seguente, fatte le
ultime discese, abbiamo riconsegnato tutto l’equipaggiamento (anche gli scarponi!) e abbiamo
liberato la stanza, siamo saliti in pullman e abbiamo salutato con tristezza i monti innevati che ci
hanno accompagnato in questi quattro giorni.
                                                                              Flora M.
MUSME - PADOVA

Il 12 aprile 2017 gli alunni di 2A' e 2B'
siamo andati a visitare questo museo di
storia della medicina di Padova.
Il MUSME, inaugurato il 5 giugno 2015, è considerato un’eccellenza a livello nazionale.
Si tratta di un museo di nuova generazione che racconta, con linguaggio rigoroso ma accattivan-
te, lo straordinario percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna, con partico-
lare attenzione alla storia della Scuola medica padovana. In equilibrio tra passato e futuro, il
MUSME rivoluziona il concetto di Museo scientifico, coniugando Storia e Tecnologia.
Incrocio tra una tradizionale collezione di reperti e un moderno Centro scientifico, fonde e rin-
nova gli approcci museali e riesce a conquistare tutti, proponendo un percorso espositivo che si
adatta al visitatore: dalla narrazione giocosa per i più piccoli all’approfondimento per gli studio-
si.

Sono entrati prima i nostri compagni di A, mentre noi di B siamo andati a vedere una libreria
molto fornita: la Feltrinelli...sai che rifornimento per lo spazio-lettura!!
Una vota entrati al museo, abbiamo aspettato la guida e quando è
arrivata abbiamo cominciato la visita.
Il museo è diviso in 6 piani:
Storia del museo e significato del nome;
Anatomia e i suoi studi, progressi e mezzi;
Fisiologia e i suoi studi, progressi e mezzi;
Patologia e i suoi studi, progressi e mezzi;
Cura e i suoi studi, progressi e mezzi ;
Sala interattiva (dove noi abbiamo visto un video sulla crescita);
Bambini nati con deformità.
Il museo è pieno di giochi interattivi per capire meglio ciò che ci diceva la guida.
Alla fine abbiamo preso dei ricordi e siamo andati in Prato della Valle per mangiare.
Alla fine abbiamo fatto un piccolo giro nei paraggi e abbiamo preso il pullman per il ritorno.
É stata un'esperienza bellissima e molto interessante, dove ci siamo divertiti imparando.
                                                    Tommaso G.         Laura G.
TEATRO VERDI
STORIA
Il Teatro Nuovo, oggi Teatro Verdi, è il principale teatro padova-
no. L'edificio, commissionato da una società di nobili padovani,
venne realizzato dall'architetto padovano Giovanni Gloria su pro-
getto dell'architetto Antonio Cugini di Reggio. Nel 1751 venne
inaugurato con un melodramma di Metastasio e fu chiamato
"Teatro Nuovo e della Nobiltà". Nel 1847 fu ristrutturato al suo esterno da Antonio Monte su
disegno di Giuseppe Jappelli. Nel 1884 fu rimodernato internamente dall'architetto milanese
Achille Sfondrini, che aveva progettato il Teatro dell'Opera di Roma. La volta, che rappresenta
la Danza delle Ore, fu dipinta da Pietro Paoletti e rifatta successivamente da Giacomo Casa. L'i-
naugurazione avvenne l'8 giugno 1884 con l'attuale nome. Le musiche per l'apertura del teatro
rimodernato sono dovute al musicista patavino Angelo Tessaro. Attualmente il Verdi è la sede
operativa del Teatro Stabile del Veneto e sede unica dell'Accademia d'arte drammatica
"Palcoscenico".

2B A TEATRO
Domenica 16 Febbraio la classe 2B è andata al teatro Verdi a Padova. Abbiamo assistito alla rap-
presentazione teatrale de "La Bella e la bestia", che è cominciata alle ore 16 ed è finita alle ore
17:30 circa. Ci siamo ritrovati davanti al teatro con i professori che ci aspettavano per darci il
biglietto d'entrata. Dopo 5 minuti siamo entrati e i direttori del teatro ci hanno accolti dentro
alla sala (wow!!), ci hanno fatto spegnere i cellulari e, calate le luci, lo spettacolo è iniziato! Gli
attori erano talmente bravi, la cornice del teatro così coinvolgente, che siamo rimasti a bocca
aperta!!

                                                                              Elisa T., Aurora M.
GITA RAFTING 2017: DIARIO DI UN VIAGGIO
05 GIUGNO 2017:
Siamo partiti alle ore 7:45 e abbiamo fatto un viaggio che è durato circa due ore, eravamo tutti
agitati e volevamo arrivare prima possibile.
Arrivati a destinazione, abbiamo camminato nel bosco per circa 1 km per fare un'arrampicata
sulla parete rocciosa di una montagna, attrezzati di imbragatura, caschetto e corde.
C'era un’unica speranza: quella di non cadere.
Ognuno voleva arrivare più in alto degli altri.
Finita l'arrampicata, siamo andati a mangiare dei panini portati da casa...ci voleva proprio!
Dopo aver finito di mangiare abbiamo fatto una passeggiata lungo il Brenta con la guida che ci
illustrava il tragitto di 6 km circa. Giunti a Bassano abbiamo avuto mezz'ora di libertà nella piaz-
za principale per mangiare un gelato o per comprarci qualcosa.
Poi le ragazze sono andate in hotel "Ai Cavallini", mentre i ragazzi sono andati nella casa sul fiu-
me.
Alle 19:30 sono arrivati i ragazzi e le ragazze per andare a cenare.
Verso 21:30 i ragazzi sono tornati nelle stanze della casa sul fiume, le ragazze sono salite nelle
stanze dell'hotel, ci hanno ritirato i telefoni e alle 23.00 abbiamo spento le luci per dormire…
che bella giornata!

06 GIUGNO 2017
Alla mattina verso le 7.00 ha suonato la sveglia.
Abbiamo fatto colazione tutti insieme alla casa sul fiume e poi… a vestirci per fare rafting con:
costume, muta, giacca, salvagente, caschetto, scarpe vecchie e, per remare, una pagaia per cia-
scuno.
Siamo andati con i pullman fino all' inizio del percorso, dove siamo saliti nei gommoni con un pro-
fessore e un istruttore.
Appena partiti c'era una piccola cascata, seguita da delle rapide: più avanti c'erano dei massi e
altre rapide, ad un certo punto abbiamo fatto dei tuffi da un muretto di roccia, bagnandoci con
l'acqua gelida del Brenta.
Dopo pranzo, verso le 14 siamo andati a Cittadella con il pullman per visitare le mura della città,
a 20 m di altezza, accompagnati da una guida.
Sopra a queste mura lunghe un 1 km e mezzo abbiamo camminato e fatto foto del paesaggio.
Finito il giro siamo saliti in pullman e siamo tornati a scuola, dove ci aspettavano i nostri genitori.
E' stata una bellissima gita, ringraziamo i professori che ci hanno permesso di fare una fanta-
stica esperienza insieme agli alunni di Agna e Candiana.

                                                               Giorgia F., Carlotta P., Christian P.
INAUGURAZIONE SPAZIO-LETTURA E ORTO-GIARDINO ...
Il 5 maggio è stata una mattina che ha dato un senso al nostro agire di quest'anno scolastico.
Tutto è iniziato incontrando il prof. Piergiorgio Bighin, autore di diversi libri ambientati a Chiog-
gia, la sua città natale. Per questo evento dobbiamo ringraziare il signor Baldo Federico, rappre-
sentante dei genitori della classe 2^B che ci ha offerto questa possibilità. Pensate che il prof.
Bighin è stato il suo insegnante delle superiori che ha ritrovato dopo tanto tempo con l'occasio-
ne della presentazione del libro "Piero delle vele". Ringraziamo il signor Baldo che ha inoltre aiu-
tato ad animare la lettura con diapositive e con sottofondi musicali suggestivi dei Truma, gruppo
locale emergente. Sono seguiti poi, due momenti importanti alla presenza dell'Assessore Marca-
to: l'inaugurazione dello spazio lettura e dell'orto-giardino.
Lo spazio lettura, quest'anno, ha visto il susseguirsi di autori, la prof.ssa Ilaria Cavalletto, Giulia
Borgato, Piergiorgio Bighin, che hanno letto alcune parti dei loro scritti e hanno stimolato la di-
scussione sulla scrittura. Una raccolta di avventure è stata fatta anche dagli alunni della classe
1^A e alcuni racconti horror sono stati prodotti dalla classe 2B. Infine abbiamo ospitato la clas-
se seconda di Sant'Angelo che ci ha intrattenuto con la lettura animata del libro “Malala”.
E per il prossimo anno? Altri incontri, nuove emozioni, altri libri per continuare a viaggiare e im-
parare a scrivere!

L'orto-giardino ha dato i suoi frutti. Abbiamo raccolto i piselli e abbiamo mangiato un buonissi-
mo piatto tipico della nostra tradizione veneta "risi e bisi". Dobbiamo ringraziare il ristorante
“La famiglia”, adiacente alla nostra scuola, che ce li ha preparati e durante la mensa del venerdì
gli alunni hanno potuto mangiarli tutti insieme. Che soddisfazione mangiare ciò che si produce! E
poi dopo la fioritura delle nostre varietà floreali abbiamo raccolto le prime melanzane, zucchi-
ne, qualche pomodoro, le cipolle e il farro. Con l'arrivo delle vacanze gli alunni si stanno organiz-
zando per prendersi cura di questo spazio, innaffiarlo e seguire l'evoluzione stagionale delle
piantine... sempre sotto l'occhio vigile di Guglielmo, lo spaventapasseri|
"La natura è uno scrigno di saggezza dalla quale trarre esperienza per apprendere... Il desiderio
di agire a nome dell'ambiente può tradursi in azioni che onorano i nostri doni e le nostre abilità
personali".

                                                                La redazione
IL CUSTODE DELL'ORTO
Come anticipato nell’introduzione a queste pagine, il 5 Maggio è stato
ufficialmente inaugurato l’orto-giardino della nostra scuola, che già da
qualche mese richiedeva le nostre cure…a vegliare sulle piantine, è
stato sistemato un custode molto particolare!!

Ho deciso di creare lo spaventapasseri perché mi piaceva l'idea di decorare l'orto-giardino del-
la scuola. Questo spazio rappresenta il nostro impegno per valorizzare una zona che era lasciata
abbandonata, trasformandola in uno spazio pieno di piante e fiori di ogni genere.
Mi è bastato il disegno dello spaventapasseri che ho copiato su una tavoletta di legno e della
stoffa colorata…ovviamente mia mamma mi ha aiutata e ci sono voluti due giorni di lavoro!
Per prepararlo ho utilizzato il manico di una scopa, l'imbottitura di un vecchio cuscino e dei sem-
plici pezzi di stoffa colorata. Quando l'ho portato a scuola, la prof.ssa Lotto mi ha accolto con
un grande sorriso stupito e io mi sono sentita felice.
Ora il mio spaventapasseri sorveglia le piante e i fiori dell’orto giardino…. Che dire ora, buone
vacanze a tutti!
                                                                               Elisa M.

                                              MOVI…MENTE
                                 Voi avete mai provato chiudere gli occhi e conoscere i tratti del
                                 viso toccando con le mani un compagno? Scoprirete un mondo e so-
                                 prattutto coglierete delle somiglianze con volti già conosciuti o con
                                 animali. E' quello che abbiamo fatto a Movimente dove ci siamo
                                 truccati, giusto per avere oltretutto qualche suggerimento per ani-
mare una festa di Carnevale. La lezione successiva abbiamo fatto delle maschere con delle gar-
ze intinte nel gesso. Queste sono servite al laboratorio pratico manuale per colorarle come i
dannati danteschi dell'Inferno per la scenografia dello spettacolo
finale della scuola. Con l'avvicinarsi del periodo pasquale, abbiamo
creato delle uova davvero originali con palloncini, lana, colla e filo.
Tornati dalle vacanze di Pasqua, abbiamo creato la carta marmorizza-
ta con i colori acrilici. E infine, ispirati da una lunga passeggiata lungo
l'argine osservando la natura nel risveglio primaverile, abbiamo dise-
gnato in tavolette di polistirolo squarci di giardini e fiori colorati.
Nelle ultime lezioni ci siamo allenati per mettere a punto il flash mob
che doveva coinvolgere tutte le classi e che abbiamo fatto nello spet-
tacolo di fine anno.
                                         Anna S.            Thomas B.
lNCONTRl ...d’AUTORE                                           PROF. CAVALLETTO

Ognuno di noi sa che esistono libri, e probabilmente ognuno di noi ne ha letto almeno uno in vita
sua.
Ma cos’è che porta una persona a scrivere? Ci sono persone che scrivono cose differenti per
motivi differenti, magari perché si ha un bisogno disperato di dare o ricevere aiuto, perché si ha
una forte passione o semplicemente perché si è portati. Questo talento spicca già alla nostra
età e non si può ignorarlo. Per questo la scuola A. Manzoni di Correzzola propone degli incontri
con alcune persone o autori che hanno conosciuto meglio questo “mondo” fatto di parole e di rac-
conti. Tra questi c’è anche la professoressa Cavalletto, ex insegnante di Correzzola e attuale
docente di lettere della scuola media di Sant’Angelo di Piove, partecipante ad alcuni concorsi di
scrittura. Il giorno 12 Maggio è venuta con la classe seconda dell’istituto dove insegna per fare
un “ gemellaggio” e per scambiarci alcuni pareri, consigli e attività sulla lettura e non. Loro ci
hanno spiegato, in questo anno scolastico, hanno affrontato la lettura del libro di una ragazza
che ha vinto il premio Nobel per la Pace nel 2014: Malala, di Viviana Mazza. Con l’aiuto di una
compagnia teatrale, sono riusciti a mettere in piedi una lettura animata molto completa e signifi-
cativa. Noi li abbiamo ospitati nello Spazio Lettura e abbiamo mostrato loro l’orto giardino, spie-
gando loro il progetto e il coinvolgimento delle classi.
Precedentemente, nel mese di Novembre, la prof. Cavalletto era venuta a leggerci due dei suoi
racconti inviati ai numerosi concorsi di scrittura della regione. Non ha mancato di ribadire che
lei non si ritiene una vera e propria scrittrice, che ha solamente colto questa occasione per ci-
mentarsi in esperienze nuove. Quando ci siamo presentati ai ragazzi della sua scuola, ognuno di
noi ha menzionato un libro letto di recente, e da questi scambi sono iniziate nuove amicizie.
Il bisogno di vivere in mondi diversi da quello reale, la voglia di incontrarsi con altre persone che
condividono la nostra stessa passione per la lettura, per i racconti, la curiosità di sapere come
continua una storia è fortissima per chiunque ami le parole.
Non esistono persone a cui non piaccia leggere, semplicemente non hanno trovato ancora il libro
giusto!
Quanta ispirazione e amicizia può nascere da una cosa semplice come un libro. Basta solamente
saper cogliere le occasioni.

INTERVISTA ALLA PROF. CAVALLETTO
1.  Ha sempre avuto la passione per la let-
    tura o è affiorata solo negli ultimi anni?
2.  Qual è stato il suo primo libro o quello
    che le è piaciuto di più? Perché?
3.  Ha intenzione di continuare a partecipa-
    re a concorsi, magari anche più rinoma-
    ti?
4.  Ha mai pensato di scrivere un libro vero
    e proprio?
5.  Ed infine, cosa prova quando scrive o legge?
1. Ho cominciato a leggere fin da ragazzina. Il mio primo ricordo in questo senso risale alla fine
della scuola elementare, quando ho chiesto come regalo, per aver superato l'esame di quinta, un
libro. Il libro era "Cuore" di Edmondo de Amicis. In realtà poi me ne sono arrivati due, quello
richiesto e "Il Milione" di Marco Polo.
2. Non ho un libro preferito, ma posso dire che mi è molto piaciuto il libro, letto di recente, di
Kristin Harmel "Finchè le stelle saranno in cielo", la storia di Rose sopravvissuta all'Olocausto.
3. Continuerò a partecipare a concorsi con i miei racconti brevi e non escludo un giorno di parte-
cipare anche a qualche concorso di più alto livello. E' un mio sogno nel cassetto!
4. Sì, c'è un libro (o meglio alcuni capitoli già scritti) racchiuso nel mio pc, al quale spero di dare
"voce" presto. Io purtroppo mi dedico alla scrittura a tempo pieno prevalentemente durante l'e-
state e quindi il lavoro risulta sempre rallentato, ma spero di riuscire in questo obiettivo.
5. La lettura e la scrittura, come del resto anche passeggiare, sono le mie "ancore di salvezza"
perché in quei momenti riesco a evadere totalmente dalla realtà e dai problemi quotidiani e a
ricaricare "le pile". Sono attività che mi rigenerano.
                                                                                            Flora M.
Ma cosa dicono i nostri corrispondenti da Sant’Angelo?
NUOVI AMICI A CORREZZOLA
Noi ragazzi di 2B il 12 Maggio siamo andati in visita alla scuola secondaria di Correzzola per co-
noscere i nostri “omonimi” cioè la classe 2B di quell’istituto.
Appena arrivati ci hanno accompagnato nella loro “ Stanza di Lettura” e tutti ci siamo presentati
dicendo il nostro nome e l’ultimo libro che abbiamo letto. Successivamente ci siamo trasferiti
nell’atrio e noi abbiamo presentato loro la lettura recitata del libro “Storia di Malala”. Abbiamo
fatto merenda assieme e ci siamo conosciuti meglio. Dopo l’intervallo, i nostri ospitanti ci hanno
mostrato il loro “Orto-Giardino” e poi un’alunna ci ha letto un suo racconto horror. Ci siamo di-
vertiti molto quella mattina, abbiamo conosciuto ragazzi nuovi che si sono rivelati subito molto
simpatici e socievoli e ci auguriamo di tornare l’anno prossimo in visita per un’altra attività assie-
me.
                                                                               Erica B., Vittoria R.

lNCONTRl ...d’AUTORE                                             GIULIA BORGATO
Il giorno Giovedì 1 Giugno dalle ore 10.00 alle 11.00 le classi 2A,
2B e 3B hanno partecipato all'incontro con Giulia Borgato, una
giovane bibliotecaria di Polverara, scrittrice di alcuni racconti e
libri prevalentemente fantasy. L’incontro è stato organizzato
da Monica, la custode della nostra biblioteca di Correzzola!
Il Fantasy è un genere letterario che parla di miti, leggende,
ricco di elementi e personaggi fantastici ed immaginazione. I
protagonisti principali di questi testi sono vampiri, lupi mannari,
streghe o angeli. L'autrice si è presentata dicendo che "fa dav-
vero molte cose nella vita", tra queste solo in minima parte
scrivere. La passione per la scrittura deriva quasi sempre dalla
passione per la lettura, e proprio per questo l'autrice si è con-
frontata molto sui libri che leggiamo noi ragazzi, anche non
fantasy.
Tra i numerosi libri elencati e discussi sono spiccati Harry Pot-
ter, Percy Jackson, Hunger Games, Twilight, Fallen, Shadowun-
ters e chi più ne ha più ne metta!
Giulia ci ha spiegato anche che esistono numerose piattaforme,
tra cui la più frequentata è Wattpad, che permettono di legge-
re e/o scrivere piccoli racconti o fanfiction, rendendoli poi disponibili a tutti gli utenti; una spe-
cie di inizio per piccoli autori.
Abbiamo poi ascoltato qualche brano da alcuni suoi libri più riusciti: "Accanto a un Angelo" e "Il
poema di Antenore".
L'insegnamento più importante che è uscito da questo scambio di idee è che non si può mai ab-
bandonare un sogno, perché, con fatica e sacrificio, è molto probabile che ciò che desideriamo
possa un giorno essere nostro.

www.wattpad.com                                                         Flora M.     Elena B.
Il giorno 5 maggio, presso lo spazio lettura nella nostra
scuola, è venuto a farci visita uno scrittore che io defini-
sco “di mare”: Piergiorgio Bighin.
Il signor Bighin, o per meglio dire, professore, insegna
religione in una scuola di Chioggia, ovvero il suo paese e la
sua principale fonte di ispirazione.

Ma perché Piergiorgio scrive? “Il motivo per il quale si
scrive è lo stesso per cui si parla, si lavora, si ama, si co-
struisce una famiglia, si fa musica o si dipinge” dice. Per
lui, la scrittura è desiderio di comunicare la bellezza del
vivere, comunicare la propria originalità. E’ come un nau-
frago che, in un’isola deserta, mette un biglietto dentro
alla bottiglia e lo getta in mare. Non sa mai se sarà letto, ma lancia ugualmente la sua richiesta
di aiuto. Piergiorgio paragona la scrittura all’uscita dal cerchio del proprio narcisismo per incon-
trare gli altri. Questa è la vera motivazione per cui scrive.

                      Ha una fonte di ispirazione/ uno scrittore preferito? Piergiorgio non si
                     definisce uno scrittore compulsivo, gli piace leggere poco e bene. La sua
                     casa è inondata di libri che attendono di essere letti e che talvolta dona ai
                     suoi alunni, poiché pensa e teme che non gli basterà la sua vita terrena per
                     leggerli tutti.
                     Il suo scrittore preferito è Dino Buzzati, quello della ‘Boutique del miste-
                     ro’, una breve raccolta di racconti a parer suo straordinari; oppure Buzzati
del ‘Deserto dei Tartari’, il romanzo dell’attesa: “la nostra vita è come quella del maggiore Gio-
vanni Dogo, che aspetta la definita battaglia con i Tartari che tarda a venire e forse non arrive-
rà mai.” Gli piace molto anche F. Dostoevskij in ‘Delitto e castigo’, o ‘I fratelli Karamazov’.

Cos’è il mare per il signor Bighin? In qualche modo, per lui il mare (vedi il suo romanzo ‘Piero
delle vele’) è come il suo tavolo per scrivere: rappresenta la somma di infinite possibilità di viag-
gio, di incontro, di approdi o di naufragio. In una parte del suo romanzo ‘Rosso fuoco laguna-
’ (disponibile in tutte le librerie ed editato da Marietti), lo scrittore descrive il mare secondo
vista, olfatto, gusto, tatto, udito e sesto senso.
Il mare per me è sempre stato una fonte di ispirazione, un luogo frequentabile pure a Dicembre,
con 2 gradi al sole.
Questo incontro sinceramente è stato qualcosa di favoloso; è stato fantastico poter condividere
una stessa passione con più persone, ma soprattutto con Piergiorgio, che in una sola ora di lezio-
ne è stato in grado di riuscire a farmi re-innamorare del mare, ancora per una volta.
                                                                                  Laura B.
“Be the change: unite for a better internet” è lo slogan del Safer Internet Day 2017, la Giorna-
ta mondiale per la sicurezza in Rete istituita e promossa dalla Commissione Europea che, giunta
alla sua XIV edizione, si celebra quest’anno il 7 febbraio, in contemporanea in oltre 100 nazio-
ni di tutto il mondo. Obiettivo dell’evento: far riflettere le ragazze e i ragazzi non solo sull’uso
consapevole della rete, ma anche sul ruolo attivo e responsabile di ciascuna e ciascuno nella rea-
lizzazione di internet come luogo positivo e sicuro.
In concomitanza con il Safer Internet Day, quest’anno, si terrà la prima Giornata nazionale
contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola dal titolo “Un Nodo Blu - le scuole unite contro il
bullismo”. Un’iniziativa lanciata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricer-
ca nell’ambito del Piano nazionale contro il bullismo.
Sulle parole della canzone “Guerriero” di Marco Mengoni, Paola Cortellesi inizia il monologo sul
bullismo che abbiamo visto in classe in questo 7 Febbraio: “mi chiamo Giancarlo Catino e credo
nell’amicizia”. Interpretato durante lo show di “Laura&Paola”, la Cortellesi racconta la storia di
questo studente vittima di bullismo durante tutto il suo percorso scolastico, fatto di insulti, of-
fese e violenza fisica. Davvero molto emozionante. Il monologo si conclude con un duetto con
Marco Mengoni:
“Io sono un guerriero /veglio quando è notte /ti difenderò da incubi e tristezze. Ti riparerò da
inganni e maldicenze e ti abbraccerò per darti forza sempre” .
Lo stesso cantante ha rivelato che il testo della canzone contiene una lettera scritta a se stes-
so, a quel Marco bambino, schivo e solitario che era solito rifugiarsi nelle storie degli eroi dei
fumetti e che ha subito atti di bullismo.
Questa canzone ci ha aiutato a riflettere su questo argomento così complesso e difficile, crean-
do degli slogan e un cartellone da appendere in classe e avere sempre davanti agli occhi.
                                                                                Gessica T.

Ecco una poesia di Gabriele B., un alunno di una classe seconda media della provincia di Asti che
ha vinto il primo premio al Concorso di poesia “Ilario Fiore” e, tramite un insegnante della nostra
Scuola, la sua opera è arrivata fino a noi per farci riflettere!

Il bullismo

Bullismo...                                    Bullismo...
Perché offendere una persona                   E non c’è un motivo quando ci facciamo male,
Se non ti ha fatto niente,                     se poi l’amicizia più dell’oro vale.
solo perché è divertente?
                                               Essere amici è tra le cose più importanti
Bullismo...
                                               Perché solo stando uniti si diventa grandi!
Perché una persona buona e speciale
Deve essere trattata male?

Bullismo...                                                                         Gabriele B.
Calci, pugni, schiaffi e un grande dolore,
perché sono le prese in giro
che fanno più male al cuore!
APPRENDISTI POETI CRESCONO...

                 Anche nel corso di questo anno scolastico, gli alunni delle classi 2^B e
                 3^B si sono trasformati i “poeti per qualche giorno” e hanno inviato le
                 loro opere ad alcuni concorsi letterari del territorio, ottenendo anche
                 buoni piazzamenti, in particolare un secondo posto al Concorso Maggio
Pontelongano e una segnalazione di merito al Concorso “Anch’io poeta, Marco Compa-
gno”. Ecco le poesie premiate e alcune altre fra quelle inviate.

MARGHERITA                                     GUERRA

Distolgo il mio sguardo dal cielo,             Guerra, una maschera di ghiaccio,
lì sul campo una margherita                    uomini ribelli alla vita.
è perfetta e fragile e delicata, diversa
dalle altre                                    Guerra è illusione,
incurante di ciò che la circonda,              è credere in qualcosa che
è libera e serena.                             finora non si è mai stati.
Sarebbe bello, domani
Svegliarmi margherita.                         Guerra è speranza,
                   Giulia G., 2^B              è voglia di vivere,
             Riconoscimento di merito          di rinascere,
             Concorso Fossò                    di tornare a sorridere.
LA PACE
                                               Guerra è preghiera.
                                                                         Miriam P., 3^B
                                                                         2 Premio ex aequo
                                                                         Concorso Pontelongo

                                               ESTATE

                          Davide B., 3^B       Estate
                                               sole splendente,
SOGNO                                          acqua trasparente,
                                               infinite nottate.
Sogno   di volare lontano
Sogno   di viaggiare, scoprire nuovi paesi     Estate
Sogno   di ballare isolandomi dal mondo        alberi fioriti,
Sogno   di stare con le persone a cui voglio   frutti proibiti,
bene                                           sabbie dorate.
Sogno   un mondo senza guerra
Sogno   la vita che ho davanti, a cui tengo    Estate
                                               notte chiara,
Sogna e non smettere mai di sognare:           notte amara,
il primo passo per arrivare al tuo traguar-    piazze affollate.
do.                                                                      Luca M., 3^B
                        Beatrice L., 3^B
RITRATTO                                         LA VITA
                                                  La vita è come un fiore in un prato:
                                                  coglilo, assapora il suo profumo che ti inebria.
                                                  Non farlo calpestare perché quel fiore
                                                  Sarà il più bello di tutto il prato.
                                                  La vita è come l’acqua:
                                                  sarà dolce ma anche salata,
                                                  tu non sprecarla però
                                                  usala nel migliore dei modi.
                                                  La vita è come un tramonto:
                                                  goditelo, ammiralo perché, per quanto mera-
                                                  viglioso e spettacolare sia,
                                                  non durerà per sempre.
                                                  La vita è come una nuvola:
                                                  lasciala volare libera nel cielo e, alcune volte,
                                                  fermati ad osservarla, potrai scoprirne molte
                                                  cose delle quali non ti eri reso conto.
                                                  La vita è come una tempesta:
                                                  affrontala con tutte le tue forze.
                                                  E ricordati che dopo la tempesta
                                                  C’è sempre l’arcobaleno.
                                                                                    Giulia G., 2^B
                                                  BASTA UNA MUSICA
                                                  Basta una musica per animare una festa;
                                                  basta una musica per portare il sorriso in un
                                                  mare in tempesta;
                                                  basta una musica per divertirsi con gli amici;
                                                  basta una musica per rilassarsi.
                                                  Basta una musica per ascoltarsi
                                                  Perché una musica è melodia e arte.
                                                                             Tommaso G., 2^B
                                                  TRISTEZZA
                                                  Una notizia mi arrivò all’orecchio
                                                  Che mi sconvolse assai, parecchio.
                                                  Provai ad esitare
                                                  Provai a capire
                                                  Mi era impossibile reagire.
                                 Gaia P., 3^B     La mia tristezza è dolore
LA FARFALLA                                       E per ora sarà!                   Anna S., 2^B
Ecco tra i fiori una farfalla.
                                                  SVEGLIATI!
Piccola, allegra e tutta gialla.
                                                  Bisogna accontentarsi
Si guarda attorno spaventata
                                                  Per riuscire a non disperare
Da questa vita così agitata.
                                                  Per non consumarsi sperando che tutto sia
E’ una piccola speranza
                                                  diverso
In mezzo a tutta questa ignoranza.
                                                  Per non far morire mente e corpo
Riesce a sorridere nei momenti peggiori
                                                  Rincorrendo una vita che non è nostra.
Trasmettendo a tutti gioia e colori.
                                                  E bisogna aprire gli occhi
Eccola là, pronta a spiccare il volo,
                                                  Per vedere la realtà
alla ricerca di un mondo nuovo.
                                                  E per trovare qualcosa,
                                 Aurora M., 2^B
                                                  un motivo valido per viverla. Flora M., 2^B
RACCONTO D’AVVENTURA
In classe abbiamo affrontato il testo narrativo e abbiamo conosciuto quali sono le sue parti e la
sua struttura.
Abbiamo voluto cimentarci a scrivere delle storie, delle vicende che fossero inventate da noi. Ci
siamo proposti di organizzarci in piccoli gruppi e dopo aver deciso tutti insieme
quali fossero i personaggi, il luogo, il tempo, ogni gruppo è partito a produrre simpatiche ed emo-
zionanti esperienze.
Lavorare in gruppo non è sempre facile, è stato un momento per socializzare e conoscerci meglio
e condividere pensieri.
Ci piace l'idea di raccogliere i racconti in un unico libricino, creando una copertina e proponendo-
lo ai nostri compagni nello spazio lettura della scuola.
Ecco alcune parti delle nostre “fatiche”...

L’ISOLA
Durante le ricerche videro una tenda diversa dalle altre , entrarono e videro una marea di corpi
di persone imbalsamate , cercando con più attenzione trovarono il loro amico cacciatore imbalsa-
mato e in un angolo della tenda videro dei fogli di carta dove c’ era scritto un accordo tra la tri-
bù e l’ agenzia di crociere dove era andata la famiglia . Esso diceva che l’ agenzia di crociere
doveva far affondare ogni sua nave vicino all’ isola perché la tribù amava collezionare corpi di
persone non appartenenti all’isola e se non lo facevano la tribù poteva attaccarli, visto che erano
in maggioranza. E poi in basso a destra c’ erano due firme: una del saggio della tribù e l’ altra del
presidente di quell’ agenzia .
                                                                        Eros F., Sara LM., Jacopo T.
ISOLA SPERDUTA
La tribù ed il ricco non avevano idea di che cosa fare; nel frattempo però videro un’altra isola e
provarono a raggiungerla a nuoto ma sul fondo del mare c’erano tanti squali bianchi cercarono di
nuotare più veloce che poterono, però due persone della tribù morirono.
Finalmente le altre persone della tribù e il vecchio arrivarono sula piccola isola e cosi si potero-
no salvare, improvvisamente sbucarono dei pirati che li vollero saccheggiare, ma il vecchio e la
tribù avevano lasciate tutte le loro cose sull’altra isola.
                                               Camilla B., Ermes F., Matteo C., Dennis B., Livio WZ.
UNA VACANZA TRAGICA
Un giorno un ricco con la sua famiglia va in vacanza in America a bordo del suo yacht.
La moglie distrattamente scivola e cade in acqua.
Prima di risalire però ,viene aggredita dagli squali.
Il marito e i figli sono dispiaciuti per la perdita della madre e iniziarono a piangere.
Il padre e i figli continuarono il viaggio nonostante il dolore ;
successivamente il padre mentre camminava sul ponte dello
yacht si sente male , sviene cade a terra . Nel frattempo i
bambini dormono nella stiva ,dopo 3 ore circa i bambini si sve-
gliano sentendo un urto. Si accorgono di essere andati addosso
a qualcosa; escono dalla stiva e vedono il padre steso a terra
privo di sensi.
             Mattia B., Sarah C., Valentina F., Ilaria A., Elena B.
L'ISOLA FANTASMA
Dopo averci pensato alcuni giorni si sentì colpevole per averli abbandonati al loro destino. A que-
sto punto Scott si sbrigò ad andarsene, ma senza mantenere la parola data. Il senso di colpa si
faceva giorno per giorno sempre più grande, allora quando non ne potè più decise di ripartire e di
ritornare dagli indigeni. Arrivato all’isola corse subito dal capo della TRIBU’ e gli disse: “venite
con me vi porterò alla salvezza”. Gli indigeni stando in guardia per paura di essere uccisi lo se-
guirono. Scott li fece salire sulla nave. Navigarono fino ad un’isola chiamata FAER OER dove
Scott fece edificare 500 case. Il capo lo ringraziò e gli disse: -Grazie per averci salvato-. Scott
prese la sua nave e………
10 anni dopo gli indigeni tornarono da Scott per ringraziarlo portandogli doni e regali, ma alcune
persone dissero a loro che Scott non tornò mai a casa da quel viaggio e non fu più TROVATO!!!!!!

                                            Christian P., Denise C., Matilde T., Marco M., Irene P.

AVVENTURA FANTASTICA
Il negoziante incuriosito ascoltò la conversazione e sentì che il signore voleva catturare la tribù.
Appena sentite queste parole, il negoziante andò ad avvertire i ragazzi e tutti insieme decisero
di andare ad avvertire la tribù.
Presero delle scialuppe che erano a bordo della nave e si misero a remare e dopo ore e ore arri-
varono all’isola dove viveva la tribù.
La tribù impaurita prese le armi per difendersi ma i bambini si accorsero che erano i loro com-
pagni e fermarono la tribù.
Il negoziante avvertì la tribù del pericolo che correvano ma proprio in quel momento arrivò il
ricco signore con i suoi aiutanti.
I ragazzi, i bambini e il negoziante cercarono di far capire al ricco signore che catturando la
tribù rovinava una civiltà ma il signore non li ascoltò e ordinò ai suoi aiutanti di catturarli.
Le persone insieme alla tribù combatterono e alla fine catturarono il ricco signore e i suoi aiu-
tanti.
Era giunto il momento di tornare a casa per i ragazzi e i bambini, consegnando alla polizia il ricco
signore e i suoi aiutanti.
Prima di andarsene i ragazzi dissero alla tribù che non avrebbero detto a nessuno i loro segreti.
I ragazzi e i bambini partirono per tornare a casa felici di aver catturato dei criminali e felici di
aver vissuto un’avventura fantastica e straordinaria.

                                                   Giulia T., Camilla S., Nikolas Z., D. Elio K.
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