"Àlzati e mettiti confidando nella Promessa - in cammino" (Dt 10,11) - figlie di san paolo
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Anno XII - n. 60
maggio-luglio 2019
Figlie di San Paolo - Casa generalizia
Via San Giovanni Eudes, 25 - 00163 Roma
sicom@paoline.org - www.paoline.org
«Àlzati e mettiti
in cammino» (Dt 10,11)
confidando nella Promessa
1Sommario
CARISSIME SORELLE...
Bacheca paolina
Calendario del governo generale
Dalle circoscrizioni
Thailandia: 25 anni di Fondazione
Sud Africa: 25 anni di Fondazione
Italia: A sr Myriam Castelli l’Onorificenza di Commendatore
Premio Paoline 2019
Gran Bretagna: Prima suora nominata Direttrice dell’Ufficio Nazionale Vocazioni
Canada: Bambini in libreria
Kenya: Alzare la Voce
Stati Uniti: Le Paoline di Charleston ospitano il Festival musicale Piccolo Spoleto
Congo: Attestato di eccellenza alla rivista Génie féminin
Angola: Pastorale biblica
I nostri studi
Corso di formazione sul Carisma della Famiglia Paolina 2018-2019
IL PATTO: 100 ANNI DI FEDELTÀ
Entrare nello spirito del Patto o Segreto di riuscita
IN CAMMINO CON TECLA
Maestra Tecla: una donna realizzata
Ci Raccontiamo
Trovare Cristo attraverso i libri
AGORÀ DELLA COMUNICAZIONE
Dalla “folla delle solitudini” alle tecnologie di comunità
Famiglia Paolina
Congo: Promesse dei Cooperatori Paolini
Italia: Festival biblico
Italia: Settimana e Festival della Comunicazione 2019
Focus sull’attualità
Finestra sulla Chiesa
Congresso internazionale della Federazione Biblica Cattolica a 50 anni dalla Fondazione
Religiose seminatrici di speranza
Premio Eroe contro la tratta di persone
Finestra sul mondo
Giornate internazionali dell’editoria cattolica
Più libri che persone
Sfruttamento lavorativo minorile
Finestra sulla comunicazione
Giffoni Film Festival
Inaugurata Luys TV, prima rete televisiva in lingua armena e turca
Nuovo sito della Città del Vaticano
Eventi e Appuntamenti
Nuove professioni
Nella casa del Padre
2Uscire dal si è sempre fatto così per la-
Carissime sorelle... “Alzati e mettiti
in cammino...”
sciarci guidare dallo Spirito del Signore, da
quello Spirito che fa nuove tutte le cose, apre
strade nuove, inimmaginabili e meravigliose.
Uscire, con quell’audacia, intraprenden-
za, creatività che ha caratterizzato la vita di
don Alberione, «umile, silenzioso, instanca-
bile, sempre vigile sempre intento a scrutare
i segni dei tempi».
Uscire per riscoprire l’itineranza, il rappor-
to con il territorio, con le Chiese locali, con
Carissime sorelle, un volto missionario nuovo, con strumenti e
modalità apostoliche in grado di raggiungere
siamo ormai quasi alla
quanti non frequentano i “luoghi” abituali del
vigilia del nostro Capi-
nostro apostolato... (cfr. Strumento di lavoro,
tolo generale ed è bel-
30), valorizzando con più convinzione quel
lo cogliere quest’occa-
patrimonio di fede, di energie, di creatività
sione per porgere un
che sono i laici...
grazie commosso e
affettuoso a ognuna di Uscire per comunicare la fede in un mon-
voi. Grazie alle sorelle do e in una Chiesa sempre più multiculturali
più anziane che hanno e interconnessi; per adeguare la missione
portato e continuano a agli interrogativi su Dio che i nostri contem-
portare la congregazione sulle loro braccia poranei si pongono, per raggiungere quelle
pregando, soffrendo, offrendo, consumando periferie esistenziali «dove c’è più bisogno
la loro esistenza in una liturgia di lode perché
tutti abbiano la Vita.
Grazie alle sorelle più giovani che ci aiu-
tano a sognare una congregazione più ade-
guata alle sfide di oggi...
Grazie alle sorelle che, nella maturità del-
la vita, continuano ad aprirsi con audacia ai
segni dei tempi e sono spesso chiamate a
scrivere pagine di coraggio e a volte di eroi-
smo missionario.
La nostra è veramente una bella e mera-
vigliosa famiglia, un «mosaico di volti, razze,
lingue, culture...»: volti universali che sono
una risposta positiva a tante situazioni di
intolleranza che si sperimentano su questa
terra. Vi sono molte “sante” nella nostra con-
gregazione... E questo è il nostro più grande
vanto.
Il tema del Capitolo invita tutte noi ad “al-
zarci”. Alzarsi (anàstasis, in greco) è il verbo
che indica la risurrezione, il ritorno alla vita di
una persona morta: «Àlzati e cammina…»;
«Coraggio, svegliati! Ti chiama» (Mc 10,49).
È il verbo che indica la “fretta” di Maria che si
mette in cammino... È un verbo pasquale...
è il verbo dell’amore.
Come Maria, come la Maddalena, siamo
invitate anche noi ad alzarci, a camminare, a
uscire, mosse dall’amore.
3della luce del Vangelo» (EG 20), dove man-
Carissime sorelle... ca la speranza, dove sono minacciati i valori
della vita, della famiglia, dell’accoglienza in-
clusiva e solidale, della creazione (cfr. Stru-
mento di lavoro, 30).
Uscire per aprire le nostre comunità a una
vita nuova, dove ogni sorella si impegni a vi-
vere l’umiltà dell’ascolto, il coraggio di rinun-
ciare alla propria affermazione, dove sia più
visibile la comunione, il dialogo, l’accoglienza
reciproca delle fragilità, la “mistica del vivere
insieme”.
Uscire dalle nostre visioni limitate, per pre-
sentare ai giovani la vita consacrata nel suo
«incanto originario, come antidoto alla “parali-
si della normalità” e come apertura alla grazia
che scompiglia il mondo e le sue logiche. Per
risvegliare il fascino della radicalità evange-
lica nelle giovani generazioni così da poter
Strumento di lavoro, 47), ci faccia individuare
riscoprire la profezia della castità, povertà,
cammini nuovi di conversione, di attualizza-
obbedienza come anticipazione del Regno e
zione del carisma per rispondere alla missio-
realizzazione piena della propria vita» (cfr. In-
ne oggi, una missione che configura tutte le
strumentum laboris Sinodo dei giovani, 103).
dimensioni della nostra vita.
Uscire dai confini ristretti di circoscrizione Contiamo sulla preghiera e sull’offerta di
per assumere la congregazione nella sua in- ogni sorella perché tutte “entriamo in Capi-
terezza e globalità, per acquisire un sentire di tolo”: la stessa Assemblea capitolare sarà il
congregazione anche nelle scelte concrete; simbolo vivo di tutto l’Istituto.
per alimentare la cultura dell’incontro, creare Lo Spirito rafforzi la nostra fede nella
tra noi più interdipendenza, collaborazione, Promessa perché possiamo davvero, insie-
solidarietà, comunione nei discernimenti che me, accogliere l’invito ad alzarci e metterci
riguardano soprattutto la nostra presenza in cammino.
missionaria, la ridisegnazione delle comunità Con profondo affetto e tanta riconoscenza.
e delle circoscrizioni.
Ci auguriamo che il Capitolo sia un even-
to carismatico che ravvivi «la gioiosa consa-
pevolezza di essere chiamate a collabora- Sr Anna Maria Parenzan
re con lo Spirito alla missione di Dio» (cfr. Superiora generale
Quattro verbi
Cari fratelli e sorelle, la risposta alla sfida posta dalle migrazioni contempo-
ranee si può riassumere in quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e
integrare. Ma questi verbi non valgono solo per i migranti e i rifugiati. Essi espri-
mono la missione della Chiesa verso tutti gli abitanti delle periferie esistenziali,
che devono essere accolti, protetti, promossi e integrati.
Se mettiamo in pratica questi verbi, contribuiamo a costruire la città di Dio e
dell’uomo, promuoviamo lo sviluppo umano integrale di tutte le persone e aiutia-
mo anche la comunità mondiale ad avvicinarsi agli obiettivi di sviluppo sostenibi-
le che si è data e che, altrimenti, saranno difficilmente raggiunti.
Papa Francesco
4kok, hanno pronunciato il loro si per sempre tra
Bacheca Paolina ThAILANDIA
25 anni di Fondazione
le Figlie di San Paolo. Il cammino missionario
e vocazionale in questa “terra dei sorrisi” con-
tinua con san Paolo come ispiratore e model-
lo di fede in Gesù Cristo: «So infatti a chi ho
creduto e sono convinto che egli è capace di
conservare il mio deposito fino a quel giorno»
(2Tm 1,12).
SUD AFRICA
25 anni di Fondazione
Le Figlie di San Paolo a Bangkok, in Thai-
landia, una presenza particolare per la missio-
ne paolina in questa parte del mondo, sono il
frutto del Progetto missionario delle Figlie di
San Paolo promosso nel 1994 in occasione del
Centenario della nascita di Maestra Tecla.
La strada era stata aperta dal defunto vesco-
vo George Yod Phimphisan, allora presidente
della Conferenza Episcopale di Thailandia e
presidente del Centro Cattolico di Comunica-
zioni Sociale, che aveva voluto affidare alle Sono trascorsi 25 anni dall’arrivo delle Figlie
Figlie di San Paolo la gestione del Centro di di San Paolo in Sud Africa, la terra di Nelson
Comunicazione Sociale della diocesi. Mandela. Anche questa è una presenza nata
dal Progetto missionario delle Figlie di San Pa-
Il 21 aprile 1994, una sorella giapponese
olo realizzato nel 1994. Il grazie al Signore è
e due sorelle filippine – sr Yoko Abe, sr Ju-
stato espresso con una solenne celebrazione
liet Narisma e sr Clothilde de las Llagas – ar-
presieduta dall’arcivescovo di Johannesburg
rivarono nel Regno di Thailandia, un Paese
mons. Buti Joseph Tlhagale, alla presenza di
prevalentemente buddista, per fondare una
sacerdoti, religiosi, laici, amici e collaborato-
nuova comunità e diffondere il Vangelo attra-
ri. Le testimonianze sul cammino della prima
verso i mezzi di comunicazione sociale. Con
comunità, della quale due sorelle sono ancora
impegno hanno studiato la lingua thailandese,
presenti, hanno arricchito l’evento in un clima di
svolgendo allo stesso tempo l’apostolato pao-
gioia e ringraziamento.
lino. Nell’aprile di quest’anno, la comunità ha
celebrato con gioia e riconoscenza il 25°anno Le prime quattro sorelle arrivarono a Jo-
di fondazione. hannesburg il 12 aprile 1994, due settimane
prima delle elezioni democratiche, in cui la
Per commemorare questo traguardo, le so-
maggioranza dei cittadini sudafricani votava
relle hanno compiuto un pellegrinaggio nei luo-
per la prima volta e, con l’elezione di Mande-
ghi significativi del loro cammino in Thailandia,
la come Presidente, il Sud Africa usciva dalla
e hanno visitato diverse comunità religiose e
legge razziale dell’apartheid.
persone dalle quali erano state accolte gene-
rosamente contribuendo alla presenza paolina Le Paoline hanno respirato l’atmosfera di
in questo bellissimo Paese. Nelle parrocchie libertà nella società e nella Chiesa e si sono
sono state organizzate mostre del libro con integrate nel nuovo cammino del Paese.
la presentazione della Congregazione e della La piccola comunità, assumendo il motto di
missione particolare. Molte sono le ragioni per san Paolo mi sono fatto tutto a tutti, ha sempre
lodare e ringraziare il Signore. Con la profes- avuto le caratteristiche di una comunità missio-
sione perpetua delle prime vocazioni paoline naria, internazionale, aperta a tutte le etnie e a
della Thailandia, questo 25° anno di fondazio- tutte le religioni Caratteristiche che sono cre-
ne ha visto il coronamento di tanta fede, fati- sciute lungo gli anni con l’arrivo di nuovi mem-
che e sacrifici. Sr Athitaya Jamoo e sr Parichat bri, nuovi passi in avanti nella missione paolina
Jullamonthon, il giorno 15 giugno 2019, a Bang- e con l’apertura di un’altra comunità a Durban.
5Bacheca Paolina
L’articolo sul settimanale cattolico Sou- professionisti, operatori della comunicazione,
thern Cross, e l’intervista a Radio Veritas a tutti accomunati da meriti ufficialmente rico-
una delle prime sorelle missionarie, condotta nosciuti.
dall’Arcivescovo di Pretoria, mons. William
Slattery, ha contribuito a diffondere la notizia Premio Paoline 2019
in tutto il Paese.
ITALIA
A sr Myriam Castelli
l’Onorificenza di Commendatore
Sr Myriam Castelli,
«una Figlia di San Pao-
lo, giornalista e condut-
tore televisivo», è stata Nel contesto della 53a Giornata Mondia-
insignita con Decreto le delle Comunicazioni Sociali, si è svolto a
del Presidente del- Roma un incontro di riflessione sul tema scel-
la Repubblica Sergio to per la Giornata, Siamo membra gli uni de-
Mattarella, dell’Onorifi- gli altri. Dalle social network communities alla
cenza di Commenda- comunità umana. L’appuntamento è stato or-
tore dell’Ordine al “Me- ganizzato, come ogni anno, dall’Ufficio comu-
rito della Repubblica nicazioni sociali della diocesi di Roma e l’As-
Italiana”. Sr Myriam ha sociazione Paoline Comunicazione e Cultura.
a suo attivo quasi quarant’anni di lavoro giornali- In questo contesto celebrativo è stato con-
stico e venti di conduzione televisiva. ferito il Premio Paoline 2019 a monsignor
Gli italiani nel mondo riconoscono ovunque il Marco Frisina, compositore e direttore di coro
suo volto, apprezzano le qualità e la forza spi- e orchestra. Il riconoscimento va «a un arti-
rituale che la contraddistinguono, ammirano sta – dichiara la motivazione – che ha sapu-
la dolcezza e la chiarezza della sua comuni- to donare il suo straordinario talento per una
cazione, un carisma eccezionale capace di musica che unisce vita e spiritualità, favorisce
penetrare le coscienze, di dare un’anima alle l’incontro con il Signore, promuove la comuni-
azioni, di suscitare pensieri di pace e di armo- tà umana come ambiente in cui si manifesta
nia e soprattutto di dare un significato all’esi- quella comunione che segna la nostra identità
stenza. di credenti».
«Dedico agli italiani nel mondo questa Ono- Durante l’incontro il Coro della Diocesi di
rificenza, a loro giunga la mia immensa gratitu- Roma, fondato da monsignor Frisina nel 1984,
dine carica di stima e di affetto». Così sr Myriam ha eseguito alcuni brani dell’autore.
ha commentato il prezioso riconoscimento. Il Premio Paoline, giunto alla sua 13a edi-
La comunità italiana del mondo ha accolto zione, viene conferito con cadenza annuale a
con grande gioia questo annuncio, lo considera quelle persone o associazioni che si segnala-
ampiamente meritato e riconosce in sr Myriam no per aver dato la migliore espressione con
valori di fede cristiana, cultura, impegno e de- la vita, con un’opera o un’attività, al Messag-
dizione alla causa degli italiani fuori dall’Italia. gio del Papa per la Giornata delle comunica-
Tutti concordi nel dire che «è una emigrante zioni sociali.
tra gli emigranti, una donna speciale per tutti
noi che ogni domenica seguiamo il programma
televisivo della Rai, Cristianità».
GRAN BRETAGNA
La consegna dell’Onorificenza è stata fatta
nel corso di una cerimonia nella Prefettura di
Prima suora nominata Direttrice
dell’Ufficio Nazionale Vocazioni
Roma, tenutasi il 14 giugno quale prolunga-
mento della festa della Repubblica del 2 giu- Sr Elaine Penrice, delle Figlie di San Pao-
gno. A ricevere l’onorificenza una quindicina lo, è stata nominata Direttrice dell’Ufficio
di personalità rappresentative di varie aree Nazionale delle vocazioni dalla Conferenza
di servizio alla società civile, tra cui impren- episcopale di Inghilterra e Galles.
ditori, economisti, medici, docenti universitari, Il vescovo Terence Drainey, annunciando
6blico. Un contatto privilegiato che consente ai
Bacheca Paolina bambini di scoprire le fasi della creazione di un
testo. Inoltre, narratori e artisti realizzano attività
di animazione attraverso racconti, mimi, musi-
ca, letture. Il tutto per favorire e accrescere la
cultura di base, rafforzare la relazione affettiva
con il lavoro e guidare i bambini a sviluppare il
gusto per la lettura.
la sua nomina, ha dichiarato: «Ho lavorato per KENYA
diversi anni con sr Elaine nel suo compito di Alzare la Voce
promotrice di vita religiosa e di vice-direttore
dell’Ufficio nazionale per le vocazioni. Sono
certo che continuerà a portare un contributo
innovativo anche nel futuro». Attualmente sr
Elaine lavora come Coordinatrice delle Edizio-
ni al Centro Pauline Books & Media ed è con-
sigliera della Delegazione delle Figlie di San
Paolo per la pastorale vocazionale.
«Essere la prima donna a coprire questo
incarico – ha detto sr Elaine – è una sfida
«Offrite ambienti sani e protetti», questa
esaltante. Ringrazio tutti per la fiducia e il so-
la raccomandazione del cardinale John Njue,
stegno. Seguire la propria vocazione porta
arcivescovo di Nairobi, all’apertura dell’As-
una profonda pace. La Chiesa ha bisogno di
semblea annuale di CaPEIA, l’Associazione
tutti noi per testimoniare la ricchezza di questo
delle istituzioni educative cattoliche, che si è
mistero, che è Cristo Gesù».
svolta presso l’Università Cattolica dell’Africa
Nell’incontro annuale dei responsabili della orientale.
pastorale vocazionale delle Conferenze Epi-
La Settimana Nazionale di CaPEIA aveva
scopali d’Europa, sr Elaine è stata nominata
come tema: Alzare la Voce. Salvaguardare
nuova vice-coordinatore.
tutti i bambini è una nostra responsabilità.
A lei i nostri più cari auguri!
Le Paulines Publications Africa, insieme
ad altri editori, hanno partecipato all’evento
con una mostra della propria produzione.
CANADA
Durante l’incontro, le Paoline hanno pre-
Bambini in libreria
sentato alcuni volumi di una collana nata in col-
laborazione con la Chiesa locale e in sintonia
con l’invito pastorale di Papa Francesco di aiu-
tare e dare una risposta ai differenti tipi di abu-
si che avvengono nella società di oggi. I libri
sono stati utilizzati e sperimentati nelle scuole
cattoliche delle diocesi di Malindi e Kitale. Una
esperienza nata dalla collaborazione tra diffe-
renti religioni: cattolica, anglicana, musulmana
e religioni tradizionali. Tutti si sono dimostrati
interlocutori preziosi per realizzare seminari,
workshops, discussione e condivisione.
Ogni anno la Librairie Paulines de Mon-
tréal organizza incontri a temi per interessare
i bambini alla lettura e favorire il lancio di no-
vità editoriali. Momenti culturali che si svolgo- STATI UNITI
no normalmente durante le feste di quartiere e Le Paoline di Charleston ospitano
avvicinano le giovani generazioni al meraviglio- il Festival musicale Piccolo Spoleto
so mondo del libro. Una caratteristica di questi
eventi è la partecipazione di autori e illustratori Le Pauline Books & Media di Charleston
che vanno in libreria per incontrare il loro pub- hanno aperto le porte a un gruppo di musicisti
7sua linea editoriale la quale, lontana da ogni
Bacheca Paolina sterile rivendicazione femminista, si impegna
a risvegliare la vera coscienza femminile e a
rivelarne la parte migliore.
Già dal titolo si comprende che parlare
della donna oggi significa riconoscere il con-
tributo che essa può offrire nella costruzione
di un futuro migliore per l’umanità. Le dodici
rubriche della rivista si fanno portavoce del-
la leadership e dell’imprenditoria femminile e
durante un festival musicale annuale denomi- presentano la testimonianza di alcune donne
nato Piccolo Spoleto, accogliendo una folla di che hanno dato un grande apporto in ambiti
circa 700 persone. esistenziali come arte, salute, politica, scien-
L’evento, con 14 concerti, è stato realizza- za, sviluppo del proletariato e dell’educazione
to da Listen for Life Productions, fondata da alla pace.
Donna Stoering, una pianista che interpreta Génie féminin si avvale della redazione
jazz, musical di Broadway, tradizioni popolari qualificata delle Figlie di San Paolo, ma anche
e musica gospel. della collaborazione di altre donne impegnate
Questa organizzazione no-profit è finaliz- nel progresso della società congolese. Tra le
zata alla conservazione e al progresso della lettrici si contano intellettuali, mamme, giovani
cultura musicale in tutto il mondo. Stoering ha studenti e religiose.
invitato anche il gruppo israeliano Levoná,
un professionista dello strumento cinese
Guzheng Winnie Wong, l’arpista spagnola ANGOLA
Anna Maria Mendieta e il cantante di Bro- Pastorale biblica
adway Stephen Guggenheim.
Erano presenti tra il pubblico due fami-
glie provenienti dalla sinagoga Tree of Life di
Pittsburgh, Pennsylvania, dove 11 persone
sono state uccise in una sparatoria nel 2018.
La musica è stata definita da tutti benefi-
ca e pacificante. Gli incontri hanno permesso
ai partecipanti di conoscere più da vicino le
Paoline e la loro missione. Il prossimo anno si
spera di poter aderire anche con alcuni mem-
bri del Coro delle Figlie di San Paolo.
CONGO
Attestato di eccellenza La Chiesa in Angola ha annunciato il 2°
alla rivista Génie féminin
Simposio nazionale sulla pastorale biblica
In occasione del lancio per il mese di settembre 2020. L’evento sarà
ufficiale della piattafor- preceduto da pre-simposi diocesani affidati al
ma per le donne per coordinamento del Segretariato della Com-
l’economia di comunio- missione Biblica Nazionale. L’annuncio è sta-
ne, chiamata COGen, to dato a conclusione della Settimana Biblica
del Movimento Focola- Nazionale tenutasi nell’Arcidiocesi di Luanda
ri di Kinshasa, è stato dal 1° al 5 luglio.
conferito alle Figlie di Sr Elisabete Corazza delle Figlie di San
San Paolo della RD Paolo, membro del comitato organizzativo,
Congo un attestato di che ha dato un prezioso contributo a nome
eccellenza per la pubblicazione della rivista di tutte le Paoline dell’Angola, si è dichiara-
Génie féminin. ta entusiasta di continuare a lavorare per la
Il periodico, al suo quarto numero, ha rice- formazione e l’animazione biblica in tutte le
vuto il prestigioso riconoscimento grazie alla pastorali.
8Bacheca Paolina Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina
2018-2019
Progetti elaborati a fine Corso
SR ANA PAULA RAMALHO, BRASILE infinite manifestazioni del suo amore, che ci
La notte, la luce e il mattino spinge ad essere amore. L’amore è così: si
comincia in silenzio e nello scambio di sguar-
In questo lavoro di in- di, come lo ha vissuto il giovane Alberione
tegrazione tematica è in quella Notte fondante. Un’esperienza di
stata scelta la Veglia amore che ci sorprende. Una Luce all’im-
nel Duomo di Alba provviso... particolare e trasformante.
quale esperienza fon-
damentale per scor-
gere le tracce di una SR FRANCINE VOAHANGIMALALA,
vita ascetico-mistica MADAGASCAR1
nella persona del bea- I Cooperatori Paolini
to Giacomo Alberione; i segni, cioè, che la- Don Alberione ha
sciano trasparire un’esistenza docile all’azio- avuto il carisma di
ne di Dio, fatta di accoglienza e movimento annunciare il Van-
verso di Lui e verso gli altri. gelo di Gesù Divino
Il percorso si compone di diverse tappe Maestro, Verità, Via,
di approfondimento: la predicazione di don Vita, nel mondo in-
Alberione sull’ascesi e sulla mistica; la let- tero. Egli ha cercato
tura della pagina sacra di Abundantes divi- di rispondere all’invi-
tiæ gratiæ suæ con un approccio teologico- to di Gesù: «Venite
mistico-simbolico e l’approfondimento della ad me omnes» e di
dimensione eucaristica della Famiglia Pao- dare Gesù a questo mondo bisognoso. Ha
lina, soprattutto della Visita intesa come pre- chiesto una mano a tutti per portare avanti la
ghiera sorgente di intimità con Gesù, fonte di missione. È stato fondatore di congregazio-
comunione e trasformazione in Lui, inizio e ni e di opere, organizzatore di Cooperatori e
I nostri studi
senso di ogni apostolato. amici che si sono lasciati guidare dalla mano
Abbiamo compreso che in un contesto di
amore si possono vivere l’ascesi e la misti- 1
Sr Francine, rientrata in Madagascar dopo aver conclu-
ca cristiana. In realtà, la vita cristiana non so l’anno del Corso sul carisma della FP, ha raggiunto pre-
maturamente la “Casa del Padre”. Da lì certamente inter-
è un fare meccanicamente mille cose per il
cederà perché possa concretizzarsi il sogno di far nascere
Signore, ma accogliere consapevolmente le l’Associazione dei Cooperatori Paolini nella sua Isola.
9di Dio. Secondo don Alberione, per la mis- dell’umanità. Nell’Inter mirifica – scelto da
Bacheca Paolina sione è necessario unire le forze per vincere
il male e utilizzare i mezzi di comunicazione
sr Gemma come testo da mettere in rap-
porto con AD – la comunicazione sociale
che si stanno evolvendo in ogni tempo per è il luogo dell’evangelizzazione e la “luce”
raggiungere il maggior numero di persone e trova un significato nuovo. La spiritualità
annunciare il Vangelo. della comunicazione richiede la morte a se
Il tempo in cui don Alberione cominciava stessi per vivere Cristo, il perfetto Comuni-
la sua opera era pieno di difficoltà: guerre, catore, la conformazione a Lui e il donarsi
movimenti contrari alla Chiesa. Molte per- agli altri per suo amore.
sone si allontanavano dalla fede. Sensibile Possa questa “luce”, presente nella vita
all’appello del Papa di portare l’annuncio del del Paolino e della Paolina, bruciare anco-
Vangelo a tutti, Alberione scelse la stampa ra per una Chiesa sempre più luminosa e
per raggiungere il maggior numero di perso- incentrata su Cristo. Possa questa fiamma
ne e orientò i suoi figli e figlie a utilizzare i continuare a condurci alla totale configu-
nuovi mezzi. San Paolo – che considerava razione a Lui, fino a raggiungere la piena
il vero fondatore e protettore della Famiglia luce nel seno eterno del Padre.
Paolina – gli ispirava il coraggio, il senso di
collaborazione, l’organizzazione, la fiducia SR GISSELA I.
negli altri. GALARZA MENDOZA, BOLIVIA
Sr Francine conclude il suo lavoro con La santificazione della mente
la convinzione dell’importanza di costitui-
re anche in Madagascar l’associazione dei Sr Gissela cerca di
Cooperatori Paolini, per partecipare ai laici attualizzare, nel lin-
la bellezza della spiritualità e dell’apostolato guaggio e nei concet-
paolino. Essere accanto a loro può aiutare ti, il pensiero di don
anche a leggere i segni dei tempi, per attua- Alberione espresso
lizzare e rendere sempre più feconda la no- nel testo Santifica-
stra missione. zione della mente, e
di fornire a chi lo leg-
ge nuovi strumenti
SR GEMMA RIA LOURDES per affrontare questo
DELA CRUZ, FILIPPINE tema. Lo fa lasciandosi illuminare dai con-
La luce che orienta cetti di due scienze attuali: la neurocodifica-
ogni Paolino
zione e il pensiero multifocale.
Nell’elaborato si è cer- Nella mente Dio rivela se stesso, si fa
cato di approfondire conoscere, si lascia trovare e interrogare.
quella “luce” che bru- Nella mente ci sono processi così incredi-
ciava nel cuore, nell’a- bili che solo una Mente potente avrebbe
nima e nella mente potuto crearla. Non c’è scienza umana che
del beato Giacomo possa superare così tanta sapienza, ma
Alberione. Allo stesso l’intelligenza, in tutte le sue sfaccettature,
tempo si è potuto rag- a poco a poco può approfondirla e spie-
giungere una migliore garla per darci luce e aiutarci a compren-
conoscenza della centralità della Luce, che dere il mistero dell’essere umano.
è il Cristo, per ogni Paolino e Paolina. Secondo l’approfondimento che sr
In Abundantes divitiæ gratiæ suæ il no- Gissela ha fatto, verificandolo – come lei
stro Fondatore usa, in particolare, le espres- stessa sostiene – nella sua stessa vita,
sioni: «la notte della luce» e «la luce parti- la santificazione, che si ottiene grazie
colare». La luce diventa il centro vitale che alla crescita nella fede, deve percorrere il
I nostri studi
risponde al senso più profondo della vita di sentiero che ci fa passare, a poco a poco,
don Alberione. Germogliano così la spiritua- dall’io come gestore del pensiero a Dio
lità e l’apostolato paolino, la stessa Famiglia quale ”dominus” della nostra mente e sua
Paolina. guida. Non si tratta di un passaggio facile:
Il Primo Maestro ha spronato molte ge- richiede di far morire gradualmente il no-
nerazioni a operare a favore della Chiesa e stro desiderio di controllo e di potere. Vale
10però la pena realizzare questo itinerario, poi- SR MARIA THERESIA SWAI,
Bacheca Paolina ché attraverso di esso ci viene data umiltà e
libertà e siamo aiutate a metterci nel posto
TANZANIA
La donna apostola
giusto davanti al Creatore, combattendo in secondo don Alberione
questo modo una delle malattie che danneg-
giano maggiormente l’essere umano: l’orgo- Riflettendo sulla vita
glio della mente. di Maestra Tecla, che
ha dato la sua vita per
il Vangelo, sr Maria
SR PIERMARIA RUMIKO KONDO,
Theresia si concen-
GIAPPONE
tra sul valore che don
Gesù Maestro, itinerario di speranza Alberione attribuisce
in un mondo globalizzato
alla figura femminile.
Il lavoro di sr Pier- Nel 1910, egli riceve
maria è una prova una nuova luce e una
e una riflessione su più profonda comprensione della missione
un’inculturazione del della donna, vista come individuo, nella fami-
metodo paolino: Gesù glia e nella società. La donna può, dice don
Maestro Via Verità Alberione, coadiuvare lo “zelo sacerdotale”
e Vita, in Giappone. in diversi modi.
Il punto di partenza Oggi la Figlia di San Paolo può contribuire
della tesina è la re- in modo speciale al ministero della cura delle
altà dei giovani nella anime, usando i mezzi della comunicazione.
società giapponese globalizzata, caratteriz- In Africa, la “donna” Figlia di San Paolo deve
zata dalla perdita di speranza e dall’assenza affrontare diverse sfide mentre predica la
di modelli da seguire. Per recuperare questi Parola di Dio con i media. Il suo obiettivo è
due elementi, si indicano due percorsi. la trasformazione della società umana attra-
Il primo percorso è l’approfondimento del verso l’annuncio della Buona Notizia e la te-
metodo paolino, per «dare al mondo Gesù stimonianza vivente nella Chiesa. È ciò che
Cristo Via, Verità e Vita» come modello au- i Vangeli definiscono “Regno di Dio” e che
tentico. Riflettendo sul metodo tradizionale si realizza promuovendo la pace, la giustizia
giapponese, sr Piermaria ha cercato di com- e la riconciliazione, ripristinando la dignità
prendere come è possibile che Gesù Maestro umana e avvicinando il mondo il più possibile
si formi nei giovani utilizzando questi due me- ai disegni di Dio.
todi, e ha trovato una certa sintonia tra loro.
Il secondo percorso è l’interpretazione di SR SAMUELA LEE,
alcuni modelli proposti da Papa Francesco COREA DEL SUD
nell’Esortazione apostolica Christus vivit. Lo spirito della “riparazione”
Egli invita i giovani a crescere in una relazio- secondo gli insegnamenti
ne intima con Dio e con gli altri nella vita quo- del beato Giacomo Alberione
tidiana, mettendo in pratica il “fare la volontà Scorrendo i testi del Fon-
del Padre” e considerando che Gesù Cristo datore, scopriamo che
è vero amico. Inoltre, egli invita la comunità egli menziona dovunque
cristiana a diventare il luogo dove poter in- lo spirito di riparazione.
contrare Gesù vivente per tutti. Tra i dieci testi dell’O-
Alla fine sono emersi tre possibili nuovi pera omnia già tradotti
modelli per i giovani: il Padre (Dio), i genitori, il in coreano, sr Samuela
maestro. A cui aggiungere Gesù Cristo, l’ami- prende in considerazione
I nostri studi
co. I tre modelli sono stati funzionali, per se- soprattutto: Alle Figlie di
coli, ai vari ruoli civili, sociali, morali e religiosi. San Paolo: Spiegazione delle Costituzioni,
Tutti i membri della Famiglia Paolina in Alle Figlie di San Paolo 1940-1945 e Alle Fi-
Giappone sono impegnati a recuperare i va- glie di San Paolo 1955.
lori di questi modelli nella prospettiva evan- Secondo don Alberione, quando viviamo
gelica. autenticamente la riparazione, la nostra vita
11si fa “terreno fertile” per vivere e dare Gesù teranno a uscire dalle
Bacheca Paolina Cristo Via, Verità e Vita al mondo.
Nella preghiera Offertorio Paolino (1923)
nostre “zone di comfort”
per abbracciare le real-
è contenuto il forte appello rivolto a tutti i tà concrete della nostra
membri della Famiglia Paolina perché vivano gente.
la riparazione per gli errori e gli scandali che
vengono diffusi nel mondo con gli strumen- Noeline RAZA-
ti della comunicazione sociale, non dimen- NATSEHENO,
ticando, però, che la riparazione affonda le Madagascar
sue radici nella misericordia di Dio. Il cuore è una grande potenza
È importante sentire il “dovere” della ripa- Nel suo lavoro, sr Noeline affronta il tema
razione e l’impegno a fare della stessa no- della formazione del cuore secondo don
stra vita una riparazione nel mondo comples- Giacomo Alberione, a partire dagli opuscoli
so e spesso ambiguo della comunicazione. pubblicati in Anima e corpo per il Vangelo,
cercando di scoprire le “perle” che hanno
SR LISSY MARUTHANAKUZHY, contribuito alla formazione di tanti Paolini e
INDIA Paoline, per condividerle e proporle al di là
Una Missione: due Apostoli del cerchio della Famiglia Paolina.
Nella prima parte della tesina viene forni-
In questo breve lavoro
ta la spiegazione di alcuni termini riguardanti
vengono considerate le
la formazione e il cuore nell’opera citata e la
caratteristiche della mis-
finalità della formazione del cuore, che per-
sione vissuta da san Pao-
metterà di entrare gradualmente nella com-
lo e dal beato Alberione:
prensione della frase di don Alberione: «Il
la configurazione a Cristo,
cuore nel cuore di Cristo».
lo spirito dell’universalità,
l’andare alle periferie, i La seconda parte offre un saggio di let-
collaboratori nella missione. tura del brano Formare il cuore, attualizza-
to con l’Esortazione apostolica Gaudete et
Un inaspettato incontro personale con
exsultate.
Cristo ha lasciato un segno indelebile nella
loro vita, trasformandoli totalmente. Entram- La terza parte si concentra su come l’Edi-
bi hanno sentito che il Signore li chiamava toriale paolino in Madagascar possa applica-
ad annunciare la Buona Novella di Gesù alle re l’orientamento del Fondatore nel contesto
persone, dovunque. Paolo è andato da un malgascio, anche se l’opera è destinata pri-
luogo all’altro, evangelizzando, invitando tut- ma di tutto alla Famiglia Paolina.
ti nell’ovile di Cristo. Il desiderio di Alberione «Il cuore è l’impronta dello Spirito Santo,
di raggiungere tutti lo ha indotto a fondare il cuore è una grande potenza», dice don
la Famiglia Paolina: cinque Congregazioni, Alberione. Formarlo è un’arte che dura tutta
quattro Istituti secolari e l’Associazione dei la vita. Ed è un impegno, un cammino, una
Cooperatori Paolini. lotta, una bellezza da saper leggere, gustare
La missione di Paolo e di Alberione conti- giorno dopo giorno, che richiede uno sguar-
nua oggi attraverso i loro fedeli collaboratori. do interiore sempre fisso alla meta: avere lo
Le quattro caratteristiche della loro missione stesso sentire di Cristo, lasciare che al no-
sono essenziali anche per noi oggi. Ci aiu- stro cuore si sostituisca il suo.
Calendario del Governo generale
I nostri studi
25-28 luglio Romania Visita finalizzata sr Anna Maria Parenzan
12tissima a cui non potete giungere con le sole
Il Patto: 100 anni di fedeltà Entrare nello spirito del
Patto o Segreto di riuscita
vostre forze e con le grazie ordinarie… Sulla
vostra coscienza pesano un milione, tre milio-
ni, dieci milioni di anime... ecco perché dovete
L a rivelazione di
Gesù Eucaristico al
giovane Alberione nel-
essere molto santi e molto più santi dei sacer-
doti ordinari. Si tratta di salvare molte anime,
di salvarne dieci milioni o di salvarne un milio-
la notte di passaggio ne solo…» (Diario, 25 gennaio 1919).
del secolo è sentita da In seguito, gli ambiti del Patto diventano
lui come “decisiva” per quattro, come quattro sono le ruote del “carro
la comprensione della paolino”: allo studio e alla santità il Fondatore
sua vocazione: «La not- aggiunge l’apostolato e la povertà.
te che divise il secolo Risulta molto evidente, fin dalla prima for-
scorso dal corrente fu decisiva per la specifi- mulazione rintracciata (anteriore al 1922), la
ca missione e spirito particolare in cui sarebbe consapevolezza dell’altissima missione rice-
nato e vissuto il suo futuro Apostolato…» (AD vuta: «Noi dobbiamo corrispondere a tutta la
13). Il giovane percepisce con maggior chia- vostra altissima volontà, arrivare al grado di
rezza l’invito di Gesù: «Venite ad me omnes»: perfezione e gloria celeste, cui ci avete de-
«Una particolare luce venne dall’Ostia santa, stinati, umilmente e santamente esercitare il
maggior comprensione dell’invito di Gesù “ve- Divino nostro apostolato: per la vostra gloria e
nite ad me omnes”; gli parve di comprendere il pace degli uomini».
cuore del grande Papa, gli inviti della Chiesa,
E le proporzioni sono ben precisate: si do-
la missione vera del Sacerdote» (AD 15).
manda al Signore di esaudirci «facendoci im-
Sente di dover dare la sua adesione all’ap- parare il quattro per uno, dandoci di santità il
pello del Signore, associando a sé altre per- dieci per uno, di abilità al lavoro il cinque per
sone. Ha consapevolezza chiara della propria uno, di beni materiali il sei per uno».
nullità, ma insieme sente «che in Gesù-Ostia Per il Patto sono coinvolti, come sappiamo
si poteva aver luce, alimento, conforto, vittoria bene, due garanti ben degni di fiducia: Maria
sul male» (AD 15). Regina degli Apostoli e san Paolo apostolo.
Per tale missione è indispensabile un’alta Trattandosi di un Patto, di una alleanza,
formazione intellettuale, a dispetto delle po- sono ben definiti – come possiamo costatare
che ore che lui e i giovani hanno da dedicare dalla prima versione manoscritta – gli impegni
allo studio. Di qui la convinzione di “ricevere reciproci:
immediatamente da Dio”, facendo con Lui un
Patto chiaro, in un clima di forte fede: «Que- – da parte nostra: «fiduciosi nella vostra mi-
sta fede è essenziale nello spirito della Casa sericordia, promettiamo e ci obblighiamo:
(come egli chiama il suo Istituto); come è nuo- a cercare in ogni cosa e con pieno cuore,
vo lo spirito, così possiede nuovi mezzi: uno nella vita e nell’apostolato, solo e sempre,
dei principali, parte essenziale dello spirito è la vostra gloria e la pace degli uomini»;
la fede di imparare senza tanto studio» (parole – da parte del Maestro Divino: «E contiamo
riportate da Timoteo Giaccardo nel Diario, 13 da Parte Vostra vogliate darci tutto come
marzo 1918). Per questo egli spiega la natura per aggiunta: lo spirito buono, la grazia, la
dello studio in Casa: «studiare mezzo tempo scienza, i mezzi di bene. Moltiplicate, se-
e imparare il doppio»; studiare cioè un’ora e condo la misericordia vostra particolare per
imparare per quattro. noi, i frutti del nostro lavoro spirituale, dello
Ancor più necessario per l’altissima mis- studio, dell’apostolato e della povertà».
sione ricevuta si rivela il deciso orientamento La ricorrenza del primo centenario del Pat-
verso la santità. A tal fine ecco don Alberione to è vissuta da tutti noi come preziosa oppor-
insegnare a “moltiplicare il corso sulla via del- tunità per entrare sempre meglio nello spirito
la santità”: «Voi dovete avere una moltiplica: di tale Alleanza: si comprende bene che non si
facendo uno sforzo, dovete guadagnare per tratta solo di una preghiera da “recitare” spes-
dieci, facendo un esame di coscienza… pro- so, quanto di un vero e proprio Patto da sotto-
gredire nella santità come in dieci esami, in scrivere e vivere con fede profonda.
una Comunione come in dieci Comunioni…
Perché il Signore vi chiama ad una santità al- Guido Gandolfo, ssp
13Quando poi, crescendo, andavo chie-
In cammino con Tecla Maestra Tecla:
una donna realizzata
dendomi “che cosa avessero di strano” le
due mie sorelle più grandi per aver fatto
“una scelta così strana come il convento”,
scoprii in Maestra Tecla una donna che nel-
la vita consacrata si stava veramente rea-
lizzando!...
Noi fratelli abbiamo fatto parte dell’Azione
Cattolica, i primi nella parrocchia della basi-
lica di San Paolo, gli altri nella cappella della
Collina Volpi (anche se la nostra parrocchia
era il Buon Pastore alla Montagnola). Ci ac-
compagnava una Figlia di San Paolo, e al-
cune volte ci trovavamo nella loro casa per
delle recite, per pregare nella loro cappella o
per incontrarle in tipografia.
Nella loro comunità ho rivisto qualche vol-
ta la Prima Maestra. Per me sono stati anni
bellissimi: un’adolescenza e una giovinezza
serene. Le Figlie di San Paolo ci hanno aiu-
T ra i doni più grandi ricevuti dal Signore
considero anche quello della vicinanza
tra la casa in cui sono nata e ho vissuto e la
tato tanto e bene, come sorelle. Ricordo sr
Carmelina, sr Giuseppina, sr Eulalia che poi
partì per la Corea, Maestra Assunta che ci
sede dei Paolini e delle Paoline a Roma, nel- tenne alcuni incontri, e altre.
la zona di San Paolo. Questo ha significato Credo che la Prima Maestra Tecla abbia
molto per la mia vita. Infatti, mentre don Al- dato il “la” alle Figlie di San Paolo e a tutta la
berione verso gli anni ’30 faceva costruire a Famiglia Paolina!
Roma le prime case per i Paolini, mio padre Mia madre raccontava che, quando la mia
faceva costruire una palazzina per la mia fa- prima sorella Pastorella fece la professione
miglia (molto numerosa: 8 fratelli, tra cui poi religiosa (1940) a Genzano, la Prima Mae-
4 sorelle consacrate, 2 tra le prime suore Pa- stra e un’altra Figlia di San Paolo andarono
storelle). I nostri terreni erano confinanti, non a prenderla a casa e l’accompagnarono lì; e
li divideva neppure il muro che li separa oggi. fu lei a proporre al Primo Maestro, per mia
Tra don Alberione, don Timoteo Giaccar- sorella, il nome di mio padre (Agostino), mor-
do e mio padre c’erano amicizia e collabora- to da poco tempo, e così avvenne. Quando
zione, per cui più volte venivano nella nostra un’altra sorella si sposò, la Prima Maestra le
casa. Ma, anche dopo la morte di mio padre regalò un bellissimo pizzo bianco. Piccole/
(1939, un anno dopo la mia nascita), don Al- grandi cose, espressione di un cuore gran-
berione continuò a venire nella nostra fami- de, felice di dare a tutti.
glia, per confessare e portare la comunione I miei incontri con Maestra Tecla sono
a una mia sorella che dovette restare immo- poi continuati anche dopo la mia entrata tra
bile per tre anni. le suore Apostoline.
Anche Maestra Tecla Merlo in quegli anni Oltre alle varie cele-
venne qualche volta nella mia famiglia. E io brazioni di Famiglia
conservo di lei un ricordo bellissimo, pieno Paolina, ricordo un
di gratitudine. Sentimento condiviso da tutti giorno del 1957 a
i miei familiari. La ricordo come una donna Castel Gandolfo: non
semplice, decisa, capace, una donna uma- ero ancora entrata in
nissima nei confronti di mia madre, rimasta comunità e, mentre ci
vedova con otto figli piccoli, e verso di noi trovavamo nel corti-
(nei dieci giorni che seguirono la morte di le, lei arrivò e, senza
mio padre volle che un mio fratello e una mia scendere dall’auto,
sorella, cinque e sette anni, si fermassero mi consegnò un pic-
nella loro casa). colo magnetofono.
14«Così potrete registrare le meditazioni del
In cammino con Tecla Primo Maestro», mi disse. E, infatti, ci è sta-
to utilissimo! Poi, nel 1958, dopo la decisione
che avremmo indossato l’abito religioso, ne
preparammo uno e lei, insieme al Primo Ma-
estro, venne per dare l’approvazione.
Quando nel 1961 ci fu la prima Mostra
vocazionale ad Alba, le Figlie di San Paolo
avevano preparato diversi pannelli sulla vo-
cazione in generale. Il Primo Maestro desi-
derò che poi fossero dati a noi, che stavamo
iniziando in questo campo. Qualcuna tra loro
obiettò, facendo presente alla Prima Maestra
la spesa e il lavoro affrontati… E lei, tranquil-
la: «E provvederete voi anche alla spedizione nunciate in altra occasione): «Si chiudono gli
dei pannelli a Castel Gandolfo!». Quando me occhi di qua e si aprono di là, e si vede Dio:
lo riferirono, vi confesso che provai più gioia che bello!».
per la magnanimità della Prima Maestra che
per i pannelli ricevuti (pure molto graditi… al- Nell’ottobre 1985 ho avuto la bella oppor-
lora ero l’incaricata delle Mostre vocazionali). tunità di dare una piccola testimonianza su di
Il suo stile aperto, generoso è rimasto una ca- lei per la Curia diocesana di Alba.
ratteristica delle Figlie di San Paolo. Ringrazio profondamente il Signore per
La rividi ancora, sofferente, nella clinica aver incontrato Maestra Tecla, e spero pro-
Regina Apostolorum di Albano, nei suoi ul- prio di poterla rincontrare.
timi tempi, dove ci accolse con un sorriso Nazarena De Luca, ap
dolce, luminoso. Penso alle sue parole (pro-
Rendiamo sempre
grazie a Dio per tutti voi.
1Ts 1,2
SR ANNA MARIA PARENZAN - Superiora generale
SR CLARICE WISNIEWSKI - Vicaria generale e Consigliera Formazione
SR KAREN M. ANDERSON - Consigliera Formazione
SR SAMUELA GIRONI - Consigliera Spiritualità-Cooperatori
SR ANNA CAIAZZA - Consigliera Apostolato-Collaboratori Laici
SR M. LUCIA KIM - Consigliera Apostolato-Collaboratori Laici
SR SHALIMAR RUBIA - Consigliera Comunicazione
SR ANGELA PICCINATO - Segretaria generale
SR GABRIELLA SANTON - Economa generale
Grazie!
15Un giorno ho incontrato una signora che
Ci raccontiamo Trovare Cristo
attraverso i libri
lavorava alla reception di una chiesa catto-
lica. Questa donna è diventata, in seguito,
la mia madrina. Ho parlato con lei del mio
desiderio di essere una religiosa, e lei mi ha
guidata e incoraggiata. Dopo due anni di ca-
techesi e di formazione cristiana, ho ricevuto
il battesimo. Sono diventata cristiana a 24
anni, dopo un periodo di difficoltà personali
e di malattia.
La mia madrina aveva due amiche tra le
Figlie di San Paolo. Ho potuto così cono-
scere la bellezza della vocazione paolina.
La testimonianza di quelle suore mi ha fatto
S ono Piermaria Kondo Rumiko. Figlia di
un falegname, sono nata nella prefet-
tura di Ehime, nel nord-ovest dell’isola di
capire dove il Signore mi stesse chiamando.
Sono entrata così in questa “mirabile” fami-
glia religiosa.
Shikoku. La mia famiglia professa le fedi tra- Per me la fede è stata una grazia e la
dizionali del Giappone. Quando sono nata, vocazione mi ha reso felice. Anche se i miei
i miei genitori mi hanno offerta al Tempio, genitori non condividevano la mia scelta, mi
come la maggior parte dei giapponesi e io, hanno lasciato andare e nel 2012 ho emesso
da bambina, il primo giorno del nuovo anno i voti perpetui. Non ho mai sentito il bisogno
andavo sempre al Tempio shintoista. Duran- di convertirli, perché la fede è una grazia, e
te l’infanzia seguivo la fede della nonna, mol- sono sicura che anche loro credono in Dio,
to devota alle regole shintoiste e buddiste: anche se lo adorano in modo diverso.
pregava Buddha ovunque trovasse una delle Oggi mio padre non c’è più. Il mio unico
sue statue, alimentando in me un profondo fratello fa ancora fatica a comprendere la
amore verso Dio. mia scelta, e così mia madre, ma, per l’amo-
Poiché amavo leggere, frequentavo una re che nutre per me, continua a dirmi di es-
libreria. Andavo lì per trovare qualche libro sere felice della mia vocazione.
da leggere e un po’ di tranquillità, ma anche Piermaria Kondo Rumiko, fsp
stimoli per la mia vita. Ho scoperto così un li-
bro di Carl Hilty, For Sleepless Nights, zeppo
di citazioni bibliche. Dai versetti del Vangelo
ho ricevuto tanta consolazione, e allora ho Inno sulla perla
iniziato a leggere la Bibbia.
Posi (la perla), fratelli miei,
Mi sono resa conto che Gesù non mi
avrebbe mai abbandonata, qualunque cosa sul palmo della mia mano,
fosse accaduto alla mia vita. Ne ho avuto con- per poterla esaminare.
ferma leggendo il Vangelo di Giovanni: «Tutto Mi misi ad osservarla dall’uno
ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che e dall’altro lato:
viene a me, non lo respingerò» (Gv 6,37). aveva un solo aspetto da tutti i lati.
Attraverso, poi, i versi di una canzone in (Così) è la ricerca del Figlio,
voga presso i protestanti: «Maestro, ogni of- imperscrutabile, perché essa è tutta luce.
ferta d’amore è gravosa e dolce», mi è sem- Nella sua limpidezza, io vidi il Limpido,
brato di sentire la chiamata di Gesù. Iniziai che non diventa opaco;
a frequentare una chiesa protestante e pian e nella sua purezza,
piano nacque in me il desiderio di dedicar- il simbolo grande del corpo
mi al Signore per tutta la vita. Misi a parte il di nostro Signore, che è puro.
Pastore di quanto sentivo, e lui mi suggerì di Nella sua indivisibilità,
andare in una chiesa cattolica perché quella
io vidi la verità, che è indivisibile.
protestante non è organizzata ad accogliere
persone che intendono seguire una vita di Sant’Efrem, il Siro
speciale consacrazione.
16ry Turkle. In virtù della presenza dei dispo-
Agorà della comunicazione Dalla “folla delle solitudini”
alle tecnologie di comunità
sitivi, ci si distrae, ci si isola, ci si dimentica
dell’altro che subisce, pertanto, un proces-
so di vera e propria espulsione. L’erosione
D i solito si pensa
ai media, soprat-
tutto i media digitali e
dei legami, il ripiegamento nel privato, la di-
sconnessione intesa come perdita di vista
delle relazioni, sarebbero dunque il prezzo
sociali, nella prospet- da pagare allo sviluppo di una società che
tiva dell’indebolimen- sembrerebbe prometterci l’esatto contrario,
to del legame. Come ovvero la connessione sempre e ovunque.
qualche anno fa in un
Il cardinal Martini, nella sua lettera Effatà,
bel libro André Caron
usava una bella metafora per esprimere que-
e Letizia Caronia fa-
sta condizione: la folla delle solitudini che «si
cevano notare, se si è fuori a cena in due e
toccano l’una con l’altra ma non si parlano».
ciascuno ha con sé il proprio cellulare, di fat-
È la folla che si raduna intorno a Gesù in Mt
to si è a cena in quattro. I dispositivi digitali
15,29-31: «Gesù giunse presso il mare di
sono attori sociali: non sono semplici stru-
Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attor-
menti, perché gli strumenti non ci allertano,
no a lui si radunò molta folla recando con sé
non ci invitano a rispondere, non ci spingono
zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati;
a fare cose. Di più. Questi dispositivi, piccoli e
li deposero ai suoi piedi ed egli li guarì. E la
sempre connessi, ci consentono di occupare
folla era piena di stupore nel vedere i muti
i tempi morti (pochi, a dire il vero) della nostra
che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi
giornata e di ripensare completamente la no-
che camminavano, i ciechi che vedevano».
stra esperienza temporale.
Martini riporta questa scena a quella cui poté
Il tempo dei media digitali è un tempo den- assistere durante la sua visita a Varanasi,
so, un tempo in cui si impacchettano come dove ebbe modo di vedere la stessa folla di
tanti layers tempi diversi, che possono esse- persone sofferenti ammassate prima del ba-
re vissuti nello stesso momento. Ecco per- gno sacro nelle acque del Gange.
ché i media digitali indebolirebbero i legami:
Quel che colpisce il cardinale, nell’episo-
perché ci consentono di vivere il tempo del
dio del Vangelo come a Varanasi, è il fatto
lavoro, mentre viviamo il tempo dello svago,
che ciascuno di quei disperati pensi solo a se
mentre viviamo il tempo familiare. È quel che
stesso e al proprio male e che nessuno parli
mi capita quando sono seduto in salotto, con
con chi gli sta accanto.
mio figlio di fianco, guardando la televisione,
mentre rispondo alla posta dal computer che Nell’immagine della folla delle solitudini vi
ho sulle ginocchia. sono due aspetti da cogliere. Il primo è l’i-
solamento, il blocco della comunicazione, la
Pare che veramente si sia “soli insieme”,
centratura sul proprio io: sono rilievi che cer-
come suggerisce il titolo di un libro di Sher-
to valgono per descrivere un certo modo di
stare nei social oggi, dove non conta
l’altro, ma la capacità del singolo di
farsi apprezzare e di stare al centro
dell’attenzione. Ma c’è un secondo
aspetto.
Quella folla è fatta di persone che
vogliono guarire, che cercano in qual-
che modo la strada per uscire dalla
loro situazione. Come a dire che pur
in una forma scomposta cercano la
via per accedere a una comunicazio-
ne autentica.
Pier Cesare Rivoltella
Docente presso l’Università Cattolica
di Milano
Touann Gatouillat Vergos-unsplash
17ha coinvolto anche i territori di Como, Alba
Famiglia Paolina CONGO
Promesse dei Cooperatori Paolini
e Treviso. Resta immutata l’intuizione inizia-
le, di portare la Scrittura nel tessuto anche
controverso della quotidianità, conservan-
do sempre l’equilibrio tra approfondimento
specialistico e occasioni più divulgative. Al
centro del Festival, le Scritture e l’oggi con
molteplici approcci e linguaggi per indagare
le tre prospettive al centro della riflessione
di quest’anno, dedicata al tema della Polis:
biblica e teologica, antropologica e dell’abi-
tare, socio-culturale e politica.
ITALIA
Il 30 giugno, per le Figlie di San Paolo
di Lubumbashi, è stato un grande giorno di
Settimana e Festival
della Comunicazione 2019
festa. Nell’anno vocazionale della Famiglia
Paolina, il Signore ha permesso che quat-
tro laici, Micheline, Yvonne, Donald e Pierre,
dopo anni di formazione, si impegnassero
nell’Associazione Cooperatori Paolini. Han-
no partecipato alla Messa, celebrata da don
Blanchard Makanga Mfidja della Società San
Paolo, rappresentanti di tutti gli Istituti della
Famiglia Paolina presenti a Lubumbashi, ol-
tre a tanti fedeli, parenti e amici.
Ricordando gli orientamenti di don Albe-
rione ai nuovi Cooperatori, il celebrante li ha
invitati ad essere santi, a diffondere la Parola Per dare rilievo alla Giornata mondiale
di Dio, ad essere pienamente impegnati nel- della comunicazione, Paoline e Paolini d’Ita-
le loro parrocchie, senza dimenticare di imi- lia organizzano ogni anno la Settimana e il
tare don Alberione, Maestra Tecla e Madre Festival della Comunicazione.
Scolastica che hanno donato la vita per la In tutta Italia, vengono organizzate una
diffusione del Vangelo nel mondo, missione serie di iniziative pastorali e culturali – con-
a cui anche loro hanno aderito diventando vegni, concorsi, laboratori, attività nelle libre-
Cooperatori Paolini. rie Paoline e San Paolo, video proiezioni,
eventi musicali, spettacoli e molto altro –
che coinvolgono giornalisti e operatori della
ITALIA comunicazione, personalità del mondo ec-
clesiastico, artisti e personaggi del mondo
Festival biblico
dello spettacolo.
Grande attenzione viene riservata al mon-
do della scuola: insegnanti, studenti, edu-
catori e genitori, diventano i protagonisti di
concorsi a tema, giochi e laboratori creativi,
partecipano agli spettacoli e alle video proie-
zioni, vengono chiamati a realizzare happy
book, testi, video e giornalini. Perché la co-
municazione è dialogo, è ascolto, è innova-
La 15a edizione del Festival Biblico, ma- zione, è creatività.
nifestazione organizzata dalla Società San In programma anche il Festival della co-
Paolo, che da Vicenza si è allargata nel tem- municazione, che si è svolto a Chioggia/Ve-
po ad altre città del Veneto (Padova, Vitto- nezia dal 17 maggio al 2 giugno, in collabo-
rio Veneto, Rovigo, Verona), da quest’anno razione con la diocesi.
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