"Àlzati e mettiti confidando nella Promessa - in cammino" (Dt 10,11) - figlie di san paolo
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Anno XII - n. 60 maggio-luglio 2019 Figlie di San Paolo - Casa generalizia Via San Giovanni Eudes, 25 - 00163 Roma sicom@paoline.org - www.paoline.org «Àlzati e mettiti in cammino» (Dt 10,11) confidando nella Promessa 1
Sommario CARISSIME SORELLE... Bacheca paolina Calendario del governo generale Dalle circoscrizioni Thailandia: 25 anni di Fondazione Sud Africa: 25 anni di Fondazione Italia: A sr Myriam Castelli l’Onorificenza di Commendatore Premio Paoline 2019 Gran Bretagna: Prima suora nominata Direttrice dell’Ufficio Nazionale Vocazioni Canada: Bambini in libreria Kenya: Alzare la Voce Stati Uniti: Le Paoline di Charleston ospitano il Festival musicale Piccolo Spoleto Congo: Attestato di eccellenza alla rivista Génie féminin Angola: Pastorale biblica I nostri studi Corso di formazione sul Carisma della Famiglia Paolina 2018-2019 IL PATTO: 100 ANNI DI FEDELTÀ Entrare nello spirito del Patto o Segreto di riuscita IN CAMMINO CON TECLA Maestra Tecla: una donna realizzata Ci Raccontiamo Trovare Cristo attraverso i libri AGORÀ DELLA COMUNICAZIONE Dalla “folla delle solitudini” alle tecnologie di comunità Famiglia Paolina Congo: Promesse dei Cooperatori Paolini Italia: Festival biblico Italia: Settimana e Festival della Comunicazione 2019 Focus sull’attualità Finestra sulla Chiesa Congresso internazionale della Federazione Biblica Cattolica a 50 anni dalla Fondazione Religiose seminatrici di speranza Premio Eroe contro la tratta di persone Finestra sul mondo Giornate internazionali dell’editoria cattolica Più libri che persone Sfruttamento lavorativo minorile Finestra sulla comunicazione Giffoni Film Festival Inaugurata Luys TV, prima rete televisiva in lingua armena e turca Nuovo sito della Città del Vaticano Eventi e Appuntamenti Nuove professioni Nella casa del Padre 2
Uscire dal si è sempre fatto così per la- Carissime sorelle... “Alzati e mettiti in cammino...” sciarci guidare dallo Spirito del Signore, da quello Spirito che fa nuove tutte le cose, apre strade nuove, inimmaginabili e meravigliose. Uscire, con quell’audacia, intraprenden- za, creatività che ha caratterizzato la vita di don Alberione, «umile, silenzioso, instanca- bile, sempre vigile sempre intento a scrutare i segni dei tempi». Uscire per riscoprire l’itineranza, il rappor- to con il territorio, con le Chiese locali, con Carissime sorelle, un volto missionario nuovo, con strumenti e modalità apostoliche in grado di raggiungere siamo ormai quasi alla quanti non frequentano i “luoghi” abituali del vigilia del nostro Capi- nostro apostolato... (cfr. Strumento di lavoro, tolo generale ed è bel- 30), valorizzando con più convinzione quel lo cogliere quest’occa- patrimonio di fede, di energie, di creatività sione per porgere un che sono i laici... grazie commosso e affettuoso a ognuna di Uscire per comunicare la fede in un mon- voi. Grazie alle sorelle do e in una Chiesa sempre più multiculturali più anziane che hanno e interconnessi; per adeguare la missione portato e continuano a agli interrogativi su Dio che i nostri contem- portare la congregazione sulle loro braccia poranei si pongono, per raggiungere quelle pregando, soffrendo, offrendo, consumando periferie esistenziali «dove c’è più bisogno la loro esistenza in una liturgia di lode perché tutti abbiano la Vita. Grazie alle sorelle più giovani che ci aiu- tano a sognare una congregazione più ade- guata alle sfide di oggi... Grazie alle sorelle che, nella maturità del- la vita, continuano ad aprirsi con audacia ai segni dei tempi e sono spesso chiamate a scrivere pagine di coraggio e a volte di eroi- smo missionario. La nostra è veramente una bella e mera- vigliosa famiglia, un «mosaico di volti, razze, lingue, culture...»: volti universali che sono una risposta positiva a tante situazioni di intolleranza che si sperimentano su questa terra. Vi sono molte “sante” nella nostra con- gregazione... E questo è il nostro più grande vanto. Il tema del Capitolo invita tutte noi ad “al- zarci”. Alzarsi (anàstasis, in greco) è il verbo che indica la risurrezione, il ritorno alla vita di una persona morta: «Àlzati e cammina…»; «Coraggio, svegliati! Ti chiama» (Mc 10,49). È il verbo che indica la “fretta” di Maria che si mette in cammino... È un verbo pasquale... è il verbo dell’amore. Come Maria, come la Maddalena, siamo invitate anche noi ad alzarci, a camminare, a uscire, mosse dall’amore. 3
della luce del Vangelo» (EG 20), dove man- Carissime sorelle... ca la speranza, dove sono minacciati i valori della vita, della famiglia, dell’accoglienza in- clusiva e solidale, della creazione (cfr. Stru- mento di lavoro, 30). Uscire per aprire le nostre comunità a una vita nuova, dove ogni sorella si impegni a vi- vere l’umiltà dell’ascolto, il coraggio di rinun- ciare alla propria affermazione, dove sia più visibile la comunione, il dialogo, l’accoglienza reciproca delle fragilità, la “mistica del vivere insieme”. Uscire dalle nostre visioni limitate, per pre- sentare ai giovani la vita consacrata nel suo «incanto originario, come antidoto alla “parali- si della normalità” e come apertura alla grazia che scompiglia il mondo e le sue logiche. Per risvegliare il fascino della radicalità evange- lica nelle giovani generazioni così da poter Strumento di lavoro, 47), ci faccia individuare riscoprire la profezia della castità, povertà, cammini nuovi di conversione, di attualizza- obbedienza come anticipazione del Regno e zione del carisma per rispondere alla missio- realizzazione piena della propria vita» (cfr. In- ne oggi, una missione che configura tutte le strumentum laboris Sinodo dei giovani, 103). dimensioni della nostra vita. Uscire dai confini ristretti di circoscrizione Contiamo sulla preghiera e sull’offerta di per assumere la congregazione nella sua in- ogni sorella perché tutte “entriamo in Capi- terezza e globalità, per acquisire un sentire di tolo”: la stessa Assemblea capitolare sarà il congregazione anche nelle scelte concrete; simbolo vivo di tutto l’Istituto. per alimentare la cultura dell’incontro, creare Lo Spirito rafforzi la nostra fede nella tra noi più interdipendenza, collaborazione, Promessa perché possiamo davvero, insie- solidarietà, comunione nei discernimenti che me, accogliere l’invito ad alzarci e metterci riguardano soprattutto la nostra presenza in cammino. missionaria, la ridisegnazione delle comunità Con profondo affetto e tanta riconoscenza. e delle circoscrizioni. Ci auguriamo che il Capitolo sia un even- to carismatico che ravvivi «la gioiosa consa- pevolezza di essere chiamate a collabora- Sr Anna Maria Parenzan re con lo Spirito alla missione di Dio» (cfr. Superiora generale Quattro verbi Cari fratelli e sorelle, la risposta alla sfida posta dalle migrazioni contempo- ranee si può riassumere in quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. Ma questi verbi non valgono solo per i migranti e i rifugiati. Essi espri- mono la missione della Chiesa verso tutti gli abitanti delle periferie esistenziali, che devono essere accolti, protetti, promossi e integrati. Se mettiamo in pratica questi verbi, contribuiamo a costruire la città di Dio e dell’uomo, promuoviamo lo sviluppo umano integrale di tutte le persone e aiutia- mo anche la comunità mondiale ad avvicinarsi agli obiettivi di sviluppo sostenibi- le che si è data e che, altrimenti, saranno difficilmente raggiunti. Papa Francesco 4
kok, hanno pronunciato il loro si per sempre tra Bacheca Paolina ThAILANDIA 25 anni di Fondazione le Figlie di San Paolo. Il cammino missionario e vocazionale in questa “terra dei sorrisi” con- tinua con san Paolo come ispiratore e model- lo di fede in Gesù Cristo: «So infatti a chi ho creduto e sono convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno» (2Tm 1,12). SUD AFRICA 25 anni di Fondazione Le Figlie di San Paolo a Bangkok, in Thai- landia, una presenza particolare per la missio- ne paolina in questa parte del mondo, sono il frutto del Progetto missionario delle Figlie di San Paolo promosso nel 1994 in occasione del Centenario della nascita di Maestra Tecla. La strada era stata aperta dal defunto vesco- vo George Yod Phimphisan, allora presidente della Conferenza Episcopale di Thailandia e presidente del Centro Cattolico di Comunica- zioni Sociale, che aveva voluto affidare alle Sono trascorsi 25 anni dall’arrivo delle Figlie Figlie di San Paolo la gestione del Centro di di San Paolo in Sud Africa, la terra di Nelson Comunicazione Sociale della diocesi. Mandela. Anche questa è una presenza nata dal Progetto missionario delle Figlie di San Pa- Il 21 aprile 1994, una sorella giapponese olo realizzato nel 1994. Il grazie al Signore è e due sorelle filippine – sr Yoko Abe, sr Ju- stato espresso con una solenne celebrazione liet Narisma e sr Clothilde de las Llagas – ar- presieduta dall’arcivescovo di Johannesburg rivarono nel Regno di Thailandia, un Paese mons. Buti Joseph Tlhagale, alla presenza di prevalentemente buddista, per fondare una sacerdoti, religiosi, laici, amici e collaborato- nuova comunità e diffondere il Vangelo attra- ri. Le testimonianze sul cammino della prima verso i mezzi di comunicazione sociale. Con comunità, della quale due sorelle sono ancora impegno hanno studiato la lingua thailandese, presenti, hanno arricchito l’evento in un clima di svolgendo allo stesso tempo l’apostolato pao- gioia e ringraziamento. lino. Nell’aprile di quest’anno, la comunità ha celebrato con gioia e riconoscenza il 25°anno Le prime quattro sorelle arrivarono a Jo- di fondazione. hannesburg il 12 aprile 1994, due settimane prima delle elezioni democratiche, in cui la Per commemorare questo traguardo, le so- maggioranza dei cittadini sudafricani votava relle hanno compiuto un pellegrinaggio nei luo- per la prima volta e, con l’elezione di Mande- ghi significativi del loro cammino in Thailandia, la come Presidente, il Sud Africa usciva dalla e hanno visitato diverse comunità religiose e legge razziale dell’apartheid. persone dalle quali erano state accolte gene- rosamente contribuendo alla presenza paolina Le Paoline hanno respirato l’atmosfera di in questo bellissimo Paese. Nelle parrocchie libertà nella società e nella Chiesa e si sono sono state organizzate mostre del libro con integrate nel nuovo cammino del Paese. la presentazione della Congregazione e della La piccola comunità, assumendo il motto di missione particolare. Molte sono le ragioni per san Paolo mi sono fatto tutto a tutti, ha sempre lodare e ringraziare il Signore. Con la profes- avuto le caratteristiche di una comunità missio- sione perpetua delle prime vocazioni paoline naria, internazionale, aperta a tutte le etnie e a della Thailandia, questo 25° anno di fondazio- tutte le religioni Caratteristiche che sono cre- ne ha visto il coronamento di tanta fede, fati- sciute lungo gli anni con l’arrivo di nuovi mem- che e sacrifici. Sr Athitaya Jamoo e sr Parichat bri, nuovi passi in avanti nella missione paolina Jullamonthon, il giorno 15 giugno 2019, a Bang- e con l’apertura di un’altra comunità a Durban. 5
Bacheca Paolina L’articolo sul settimanale cattolico Sou- professionisti, operatori della comunicazione, thern Cross, e l’intervista a Radio Veritas a tutti accomunati da meriti ufficialmente rico- una delle prime sorelle missionarie, condotta nosciuti. dall’Arcivescovo di Pretoria, mons. William Slattery, ha contribuito a diffondere la notizia Premio Paoline 2019 in tutto il Paese. ITALIA A sr Myriam Castelli l’Onorificenza di Commendatore Sr Myriam Castelli, «una Figlia di San Pao- lo, giornalista e condut- tore televisivo», è stata Nel contesto della 53a Giornata Mondia- insignita con Decreto le delle Comunicazioni Sociali, si è svolto a del Presidente del- Roma un incontro di riflessione sul tema scel- la Repubblica Sergio to per la Giornata, Siamo membra gli uni de- Mattarella, dell’Onorifi- gli altri. Dalle social network communities alla cenza di Commenda- comunità umana. L’appuntamento è stato or- tore dell’Ordine al “Me- ganizzato, come ogni anno, dall’Ufficio comu- rito della Repubblica nicazioni sociali della diocesi di Roma e l’As- Italiana”. Sr Myriam ha sociazione Paoline Comunicazione e Cultura. a suo attivo quasi quarant’anni di lavoro giornali- In questo contesto celebrativo è stato con- stico e venti di conduzione televisiva. ferito il Premio Paoline 2019 a monsignor Gli italiani nel mondo riconoscono ovunque il Marco Frisina, compositore e direttore di coro suo volto, apprezzano le qualità e la forza spi- e orchestra. Il riconoscimento va «a un arti- rituale che la contraddistinguono, ammirano sta – dichiara la motivazione – che ha sapu- la dolcezza e la chiarezza della sua comuni- to donare il suo straordinario talento per una cazione, un carisma eccezionale capace di musica che unisce vita e spiritualità, favorisce penetrare le coscienze, di dare un’anima alle l’incontro con il Signore, promuove la comuni- azioni, di suscitare pensieri di pace e di armo- tà umana come ambiente in cui si manifesta nia e soprattutto di dare un significato all’esi- quella comunione che segna la nostra identità stenza. di credenti». «Dedico agli italiani nel mondo questa Ono- Durante l’incontro il Coro della Diocesi di rificenza, a loro giunga la mia immensa gratitu- Roma, fondato da monsignor Frisina nel 1984, dine carica di stima e di affetto». Così sr Myriam ha eseguito alcuni brani dell’autore. ha commentato il prezioso riconoscimento. Il Premio Paoline, giunto alla sua 13a edi- La comunità italiana del mondo ha accolto zione, viene conferito con cadenza annuale a con grande gioia questo annuncio, lo considera quelle persone o associazioni che si segnala- ampiamente meritato e riconosce in sr Myriam no per aver dato la migliore espressione con valori di fede cristiana, cultura, impegno e de- la vita, con un’opera o un’attività, al Messag- dizione alla causa degli italiani fuori dall’Italia. gio del Papa per la Giornata delle comunica- Tutti concordi nel dire che «è una emigrante zioni sociali. tra gli emigranti, una donna speciale per tutti noi che ogni domenica seguiamo il programma televisivo della Rai, Cristianità». GRAN BRETAGNA La consegna dell’Onorificenza è stata fatta nel corso di una cerimonia nella Prefettura di Prima suora nominata Direttrice dell’Ufficio Nazionale Vocazioni Roma, tenutasi il 14 giugno quale prolunga- mento della festa della Repubblica del 2 giu- Sr Elaine Penrice, delle Figlie di San Pao- gno. A ricevere l’onorificenza una quindicina lo, è stata nominata Direttrice dell’Ufficio di personalità rappresentative di varie aree Nazionale delle vocazioni dalla Conferenza di servizio alla società civile, tra cui impren- episcopale di Inghilterra e Galles. ditori, economisti, medici, docenti universitari, Il vescovo Terence Drainey, annunciando 6
blico. Un contatto privilegiato che consente ai Bacheca Paolina bambini di scoprire le fasi della creazione di un testo. Inoltre, narratori e artisti realizzano attività di animazione attraverso racconti, mimi, musi- ca, letture. Il tutto per favorire e accrescere la cultura di base, rafforzare la relazione affettiva con il lavoro e guidare i bambini a sviluppare il gusto per la lettura. la sua nomina, ha dichiarato: «Ho lavorato per KENYA diversi anni con sr Elaine nel suo compito di Alzare la Voce promotrice di vita religiosa e di vice-direttore dell’Ufficio nazionale per le vocazioni. Sono certo che continuerà a portare un contributo innovativo anche nel futuro». Attualmente sr Elaine lavora come Coordinatrice delle Edizio- ni al Centro Pauline Books & Media ed è con- sigliera della Delegazione delle Figlie di San Paolo per la pastorale vocazionale. «Essere la prima donna a coprire questo incarico – ha detto sr Elaine – è una sfida «Offrite ambienti sani e protetti», questa esaltante. Ringrazio tutti per la fiducia e il so- la raccomandazione del cardinale John Njue, stegno. Seguire la propria vocazione porta arcivescovo di Nairobi, all’apertura dell’As- una profonda pace. La Chiesa ha bisogno di semblea annuale di CaPEIA, l’Associazione tutti noi per testimoniare la ricchezza di questo delle istituzioni educative cattoliche, che si è mistero, che è Cristo Gesù». svolta presso l’Università Cattolica dell’Africa Nell’incontro annuale dei responsabili della orientale. pastorale vocazionale delle Conferenze Epi- La Settimana Nazionale di CaPEIA aveva scopali d’Europa, sr Elaine è stata nominata come tema: Alzare la Voce. Salvaguardare nuova vice-coordinatore. tutti i bambini è una nostra responsabilità. A lei i nostri più cari auguri! Le Paulines Publications Africa, insieme ad altri editori, hanno partecipato all’evento con una mostra della propria produzione. CANADA Durante l’incontro, le Paoline hanno pre- Bambini in libreria sentato alcuni volumi di una collana nata in col- laborazione con la Chiesa locale e in sintonia con l’invito pastorale di Papa Francesco di aiu- tare e dare una risposta ai differenti tipi di abu- si che avvengono nella società di oggi. I libri sono stati utilizzati e sperimentati nelle scuole cattoliche delle diocesi di Malindi e Kitale. Una esperienza nata dalla collaborazione tra diffe- renti religioni: cattolica, anglicana, musulmana e religioni tradizionali. Tutti si sono dimostrati interlocutori preziosi per realizzare seminari, workshops, discussione e condivisione. Ogni anno la Librairie Paulines de Mon- tréal organizza incontri a temi per interessare i bambini alla lettura e favorire il lancio di no- vità editoriali. Momenti culturali che si svolgo- STATI UNITI no normalmente durante le feste di quartiere e Le Paoline di Charleston ospitano avvicinano le giovani generazioni al meraviglio- il Festival musicale Piccolo Spoleto so mondo del libro. Una caratteristica di questi eventi è la partecipazione di autori e illustratori Le Pauline Books & Media di Charleston che vanno in libreria per incontrare il loro pub- hanno aperto le porte a un gruppo di musicisti 7
sua linea editoriale la quale, lontana da ogni Bacheca Paolina sterile rivendicazione femminista, si impegna a risvegliare la vera coscienza femminile e a rivelarne la parte migliore. Già dal titolo si comprende che parlare della donna oggi significa riconoscere il con- tributo che essa può offrire nella costruzione di un futuro migliore per l’umanità. Le dodici rubriche della rivista si fanno portavoce del- la leadership e dell’imprenditoria femminile e durante un festival musicale annuale denomi- presentano la testimonianza di alcune donne nato Piccolo Spoleto, accogliendo una folla di che hanno dato un grande apporto in ambiti circa 700 persone. esistenziali come arte, salute, politica, scien- L’evento, con 14 concerti, è stato realizza- za, sviluppo del proletariato e dell’educazione to da Listen for Life Productions, fondata da alla pace. Donna Stoering, una pianista che interpreta Génie féminin si avvale della redazione jazz, musical di Broadway, tradizioni popolari qualificata delle Figlie di San Paolo, ma anche e musica gospel. della collaborazione di altre donne impegnate Questa organizzazione no-profit è finaliz- nel progresso della società congolese. Tra le zata alla conservazione e al progresso della lettrici si contano intellettuali, mamme, giovani cultura musicale in tutto il mondo. Stoering ha studenti e religiose. invitato anche il gruppo israeliano Levoná, un professionista dello strumento cinese Guzheng Winnie Wong, l’arpista spagnola ANGOLA Anna Maria Mendieta e il cantante di Bro- Pastorale biblica adway Stephen Guggenheim. Erano presenti tra il pubblico due fami- glie provenienti dalla sinagoga Tree of Life di Pittsburgh, Pennsylvania, dove 11 persone sono state uccise in una sparatoria nel 2018. La musica è stata definita da tutti benefi- ca e pacificante. Gli incontri hanno permesso ai partecipanti di conoscere più da vicino le Paoline e la loro missione. Il prossimo anno si spera di poter aderire anche con alcuni mem- bri del Coro delle Figlie di San Paolo. CONGO Attestato di eccellenza La Chiesa in Angola ha annunciato il 2° alla rivista Génie féminin Simposio nazionale sulla pastorale biblica In occasione del lancio per il mese di settembre 2020. L’evento sarà ufficiale della piattafor- preceduto da pre-simposi diocesani affidati al ma per le donne per coordinamento del Segretariato della Com- l’economia di comunio- missione Biblica Nazionale. L’annuncio è sta- ne, chiamata COGen, to dato a conclusione della Settimana Biblica del Movimento Focola- Nazionale tenutasi nell’Arcidiocesi di Luanda ri di Kinshasa, è stato dal 1° al 5 luglio. conferito alle Figlie di Sr Elisabete Corazza delle Figlie di San San Paolo della RD Paolo, membro del comitato organizzativo, Congo un attestato di che ha dato un prezioso contributo a nome eccellenza per la pubblicazione della rivista di tutte le Paoline dell’Angola, si è dichiara- Génie féminin. ta entusiasta di continuare a lavorare per la Il periodico, al suo quarto numero, ha rice- formazione e l’animazione biblica in tutte le vuto il prestigioso riconoscimento grazie alla pastorali. 8
Bacheca Paolina Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina 2018-2019 Progetti elaborati a fine Corso SR ANA PAULA RAMALHO, BRASILE infinite manifestazioni del suo amore, che ci La notte, la luce e il mattino spinge ad essere amore. L’amore è così: si comincia in silenzio e nello scambio di sguar- In questo lavoro di in- di, come lo ha vissuto il giovane Alberione tegrazione tematica è in quella Notte fondante. Un’esperienza di stata scelta la Veglia amore che ci sorprende. Una Luce all’im- nel Duomo di Alba provviso... particolare e trasformante. quale esperienza fon- damentale per scor- gere le tracce di una SR FRANCINE VOAHANGIMALALA, vita ascetico-mistica MADAGASCAR1 nella persona del bea- I Cooperatori Paolini to Giacomo Alberione; i segni, cioè, che la- Don Alberione ha sciano trasparire un’esistenza docile all’azio- avuto il carisma di ne di Dio, fatta di accoglienza e movimento annunciare il Van- verso di Lui e verso gli altri. gelo di Gesù Divino Il percorso si compone di diverse tappe Maestro, Verità, Via, di approfondimento: la predicazione di don Vita, nel mondo in- Alberione sull’ascesi e sulla mistica; la let- tero. Egli ha cercato tura della pagina sacra di Abundantes divi- di rispondere all’invi- tiæ gratiæ suæ con un approccio teologico- to di Gesù: «Venite mistico-simbolico e l’approfondimento della ad me omnes» e di dimensione eucaristica della Famiglia Pao- dare Gesù a questo mondo bisognoso. Ha lina, soprattutto della Visita intesa come pre- chiesto una mano a tutti per portare avanti la ghiera sorgente di intimità con Gesù, fonte di missione. È stato fondatore di congregazio- comunione e trasformazione in Lui, inizio e ni e di opere, organizzatore di Cooperatori e I nostri studi senso di ogni apostolato. amici che si sono lasciati guidare dalla mano Abbiamo compreso che in un contesto di amore si possono vivere l’ascesi e la misti- 1 Sr Francine, rientrata in Madagascar dopo aver conclu- ca cristiana. In realtà, la vita cristiana non so l’anno del Corso sul carisma della FP, ha raggiunto pre- maturamente la “Casa del Padre”. Da lì certamente inter- è un fare meccanicamente mille cose per il cederà perché possa concretizzarsi il sogno di far nascere Signore, ma accogliere consapevolmente le l’Associazione dei Cooperatori Paolini nella sua Isola. 9
di Dio. Secondo don Alberione, per la mis- dell’umanità. Nell’Inter mirifica – scelto da Bacheca Paolina sione è necessario unire le forze per vincere il male e utilizzare i mezzi di comunicazione sr Gemma come testo da mettere in rap- porto con AD – la comunicazione sociale che si stanno evolvendo in ogni tempo per è il luogo dell’evangelizzazione e la “luce” raggiungere il maggior numero di persone e trova un significato nuovo. La spiritualità annunciare il Vangelo. della comunicazione richiede la morte a se Il tempo in cui don Alberione cominciava stessi per vivere Cristo, il perfetto Comuni- la sua opera era pieno di difficoltà: guerre, catore, la conformazione a Lui e il donarsi movimenti contrari alla Chiesa. Molte per- agli altri per suo amore. sone si allontanavano dalla fede. Sensibile Possa questa “luce”, presente nella vita all’appello del Papa di portare l’annuncio del del Paolino e della Paolina, bruciare anco- Vangelo a tutti, Alberione scelse la stampa ra per una Chiesa sempre più luminosa e per raggiungere il maggior numero di perso- incentrata su Cristo. Possa questa fiamma ne e orientò i suoi figli e figlie a utilizzare i continuare a condurci alla totale configu- nuovi mezzi. San Paolo – che considerava razione a Lui, fino a raggiungere la piena il vero fondatore e protettore della Famiglia luce nel seno eterno del Padre. Paolina – gli ispirava il coraggio, il senso di collaborazione, l’organizzazione, la fiducia SR GISSELA I. negli altri. GALARZA MENDOZA, BOLIVIA Sr Francine conclude il suo lavoro con La santificazione della mente la convinzione dell’importanza di costitui- re anche in Madagascar l’associazione dei Sr Gissela cerca di Cooperatori Paolini, per partecipare ai laici attualizzare, nel lin- la bellezza della spiritualità e dell’apostolato guaggio e nei concet- paolino. Essere accanto a loro può aiutare ti, il pensiero di don anche a leggere i segni dei tempi, per attua- Alberione espresso lizzare e rendere sempre più feconda la no- nel testo Santifica- stra missione. zione della mente, e di fornire a chi lo leg- ge nuovi strumenti SR GEMMA RIA LOURDES per affrontare questo DELA CRUZ, FILIPPINE tema. Lo fa lasciandosi illuminare dai con- La luce che orienta cetti di due scienze attuali: la neurocodifica- ogni Paolino zione e il pensiero multifocale. Nell’elaborato si è cer- Nella mente Dio rivela se stesso, si fa cato di approfondire conoscere, si lascia trovare e interrogare. quella “luce” che bru- Nella mente ci sono processi così incredi- ciava nel cuore, nell’a- bili che solo una Mente potente avrebbe nima e nella mente potuto crearla. Non c’è scienza umana che del beato Giacomo possa superare così tanta sapienza, ma Alberione. Allo stesso l’intelligenza, in tutte le sue sfaccettature, tempo si è potuto rag- a poco a poco può approfondirla e spie- giungere una migliore garla per darci luce e aiutarci a compren- conoscenza della centralità della Luce, che dere il mistero dell’essere umano. è il Cristo, per ogni Paolino e Paolina. Secondo l’approfondimento che sr In Abundantes divitiæ gratiæ suæ il no- Gissela ha fatto, verificandolo – come lei stro Fondatore usa, in particolare, le espres- stessa sostiene – nella sua stessa vita, sioni: «la notte della luce» e «la luce parti- la santificazione, che si ottiene grazie colare». La luce diventa il centro vitale che alla crescita nella fede, deve percorrere il I nostri studi risponde al senso più profondo della vita di sentiero che ci fa passare, a poco a poco, don Alberione. Germogliano così la spiritua- dall’io come gestore del pensiero a Dio lità e l’apostolato paolino, la stessa Famiglia quale ”dominus” della nostra mente e sua Paolina. guida. Non si tratta di un passaggio facile: Il Primo Maestro ha spronato molte ge- richiede di far morire gradualmente il no- nerazioni a operare a favore della Chiesa e stro desiderio di controllo e di potere. Vale 10
però la pena realizzare questo itinerario, poi- SR MARIA THERESIA SWAI, Bacheca Paolina ché attraverso di esso ci viene data umiltà e libertà e siamo aiutate a metterci nel posto TANZANIA La donna apostola giusto davanti al Creatore, combattendo in secondo don Alberione questo modo una delle malattie che danneg- giano maggiormente l’essere umano: l’orgo- Riflettendo sulla vita glio della mente. di Maestra Tecla, che ha dato la sua vita per il Vangelo, sr Maria SR PIERMARIA RUMIKO KONDO, Theresia si concen- GIAPPONE tra sul valore che don Gesù Maestro, itinerario di speranza Alberione attribuisce in un mondo globalizzato alla figura femminile. Il lavoro di sr Pier- Nel 1910, egli riceve maria è una prova una nuova luce e una e una riflessione su più profonda comprensione della missione un’inculturazione del della donna, vista come individuo, nella fami- metodo paolino: Gesù glia e nella società. La donna può, dice don Maestro Via Verità Alberione, coadiuvare lo “zelo sacerdotale” e Vita, in Giappone. in diversi modi. Il punto di partenza Oggi la Figlia di San Paolo può contribuire della tesina è la re- in modo speciale al ministero della cura delle altà dei giovani nella anime, usando i mezzi della comunicazione. società giapponese globalizzata, caratteriz- In Africa, la “donna” Figlia di San Paolo deve zata dalla perdita di speranza e dall’assenza affrontare diverse sfide mentre predica la di modelli da seguire. Per recuperare questi Parola di Dio con i media. Il suo obiettivo è due elementi, si indicano due percorsi. la trasformazione della società umana attra- Il primo percorso è l’approfondimento del verso l’annuncio della Buona Notizia e la te- metodo paolino, per «dare al mondo Gesù stimonianza vivente nella Chiesa. È ciò che Cristo Via, Verità e Vita» come modello au- i Vangeli definiscono “Regno di Dio” e che tentico. Riflettendo sul metodo tradizionale si realizza promuovendo la pace, la giustizia giapponese, sr Piermaria ha cercato di com- e la riconciliazione, ripristinando la dignità prendere come è possibile che Gesù Maestro umana e avvicinando il mondo il più possibile si formi nei giovani utilizzando questi due me- ai disegni di Dio. todi, e ha trovato una certa sintonia tra loro. Il secondo percorso è l’interpretazione di SR SAMUELA LEE, alcuni modelli proposti da Papa Francesco COREA DEL SUD nell’Esortazione apostolica Christus vivit. Lo spirito della “riparazione” Egli invita i giovani a crescere in una relazio- secondo gli insegnamenti ne intima con Dio e con gli altri nella vita quo- del beato Giacomo Alberione tidiana, mettendo in pratica il “fare la volontà Scorrendo i testi del Fon- del Padre” e considerando che Gesù Cristo datore, scopriamo che è vero amico. Inoltre, egli invita la comunità egli menziona dovunque cristiana a diventare il luogo dove poter in- lo spirito di riparazione. contrare Gesù vivente per tutti. Tra i dieci testi dell’O- Alla fine sono emersi tre possibili nuovi pera omnia già tradotti modelli per i giovani: il Padre (Dio), i genitori, il in coreano, sr Samuela maestro. A cui aggiungere Gesù Cristo, l’ami- prende in considerazione I nostri studi co. I tre modelli sono stati funzionali, per se- soprattutto: Alle Figlie di coli, ai vari ruoli civili, sociali, morali e religiosi. San Paolo: Spiegazione delle Costituzioni, Tutti i membri della Famiglia Paolina in Alle Figlie di San Paolo 1940-1945 e Alle Fi- Giappone sono impegnati a recuperare i va- glie di San Paolo 1955. lori di questi modelli nella prospettiva evan- Secondo don Alberione, quando viviamo gelica. autenticamente la riparazione, la nostra vita 11
si fa “terreno fertile” per vivere e dare Gesù teranno a uscire dalle Bacheca Paolina Cristo Via, Verità e Vita al mondo. Nella preghiera Offertorio Paolino (1923) nostre “zone di comfort” per abbracciare le real- è contenuto il forte appello rivolto a tutti i tà concrete della nostra membri della Famiglia Paolina perché vivano gente. la riparazione per gli errori e gli scandali che vengono diffusi nel mondo con gli strumen- Noeline RAZA- ti della comunicazione sociale, non dimen- NATSEHENO, ticando, però, che la riparazione affonda le Madagascar sue radici nella misericordia di Dio. Il cuore è una grande potenza È importante sentire il “dovere” della ripa- Nel suo lavoro, sr Noeline affronta il tema razione e l’impegno a fare della stessa no- della formazione del cuore secondo don stra vita una riparazione nel mondo comples- Giacomo Alberione, a partire dagli opuscoli so e spesso ambiguo della comunicazione. pubblicati in Anima e corpo per il Vangelo, cercando di scoprire le “perle” che hanno SR LISSY MARUTHANAKUZHY, contribuito alla formazione di tanti Paolini e INDIA Paoline, per condividerle e proporle al di là Una Missione: due Apostoli del cerchio della Famiglia Paolina. Nella prima parte della tesina viene forni- In questo breve lavoro ta la spiegazione di alcuni termini riguardanti vengono considerate le la formazione e il cuore nell’opera citata e la caratteristiche della mis- finalità della formazione del cuore, che per- sione vissuta da san Pao- metterà di entrare gradualmente nella com- lo e dal beato Alberione: prensione della frase di don Alberione: «Il la configurazione a Cristo, cuore nel cuore di Cristo». lo spirito dell’universalità, l’andare alle periferie, i La seconda parte offre un saggio di let- collaboratori nella missione. tura del brano Formare il cuore, attualizza- to con l’Esortazione apostolica Gaudete et Un inaspettato incontro personale con exsultate. Cristo ha lasciato un segno indelebile nella loro vita, trasformandoli totalmente. Entram- La terza parte si concentra su come l’Edi- bi hanno sentito che il Signore li chiamava toriale paolino in Madagascar possa applica- ad annunciare la Buona Novella di Gesù alle re l’orientamento del Fondatore nel contesto persone, dovunque. Paolo è andato da un malgascio, anche se l’opera è destinata pri- luogo all’altro, evangelizzando, invitando tut- ma di tutto alla Famiglia Paolina. ti nell’ovile di Cristo. Il desiderio di Alberione «Il cuore è l’impronta dello Spirito Santo, di raggiungere tutti lo ha indotto a fondare il cuore è una grande potenza», dice don la Famiglia Paolina: cinque Congregazioni, Alberione. Formarlo è un’arte che dura tutta quattro Istituti secolari e l’Associazione dei la vita. Ed è un impegno, un cammino, una Cooperatori Paolini. lotta, una bellezza da saper leggere, gustare La missione di Paolo e di Alberione conti- giorno dopo giorno, che richiede uno sguar- nua oggi attraverso i loro fedeli collaboratori. do interiore sempre fisso alla meta: avere lo Le quattro caratteristiche della loro missione stesso sentire di Cristo, lasciare che al no- sono essenziali anche per noi oggi. Ci aiu- stro cuore si sostituisca il suo. Calendario del Governo generale I nostri studi 25-28 luglio Romania Visita finalizzata sr Anna Maria Parenzan 12
tissima a cui non potete giungere con le sole Il Patto: 100 anni di fedeltà Entrare nello spirito del Patto o Segreto di riuscita vostre forze e con le grazie ordinarie… Sulla vostra coscienza pesano un milione, tre milio- ni, dieci milioni di anime... ecco perché dovete L a rivelazione di Gesù Eucaristico al giovane Alberione nel- essere molto santi e molto più santi dei sacer- doti ordinari. Si tratta di salvare molte anime, di salvarne dieci milioni o di salvarne un milio- la notte di passaggio ne solo…» (Diario, 25 gennaio 1919). del secolo è sentita da In seguito, gli ambiti del Patto diventano lui come “decisiva” per quattro, come quattro sono le ruote del “carro la comprensione della paolino”: allo studio e alla santità il Fondatore sua vocazione: «La not- aggiunge l’apostolato e la povertà. te che divise il secolo Risulta molto evidente, fin dalla prima for- scorso dal corrente fu decisiva per la specifi- mulazione rintracciata (anteriore al 1922), la ca missione e spirito particolare in cui sarebbe consapevolezza dell’altissima missione rice- nato e vissuto il suo futuro Apostolato…» (AD vuta: «Noi dobbiamo corrispondere a tutta la 13). Il giovane percepisce con maggior chia- vostra altissima volontà, arrivare al grado di rezza l’invito di Gesù: «Venite ad me omnes»: perfezione e gloria celeste, cui ci avete de- «Una particolare luce venne dall’Ostia santa, stinati, umilmente e santamente esercitare il maggior comprensione dell’invito di Gesù “ve- Divino nostro apostolato: per la vostra gloria e nite ad me omnes”; gli parve di comprendere il pace degli uomini». cuore del grande Papa, gli inviti della Chiesa, E le proporzioni sono ben precisate: si do- la missione vera del Sacerdote» (AD 15). manda al Signore di esaudirci «facendoci im- Sente di dover dare la sua adesione all’ap- parare il quattro per uno, dandoci di santità il pello del Signore, associando a sé altre per- dieci per uno, di abilità al lavoro il cinque per sone. Ha consapevolezza chiara della propria uno, di beni materiali il sei per uno». nullità, ma insieme sente «che in Gesù-Ostia Per il Patto sono coinvolti, come sappiamo si poteva aver luce, alimento, conforto, vittoria bene, due garanti ben degni di fiducia: Maria sul male» (AD 15). Regina degli Apostoli e san Paolo apostolo. Per tale missione è indispensabile un’alta Trattandosi di un Patto, di una alleanza, formazione intellettuale, a dispetto delle po- sono ben definiti – come possiamo costatare che ore che lui e i giovani hanno da dedicare dalla prima versione manoscritta – gli impegni allo studio. Di qui la convinzione di “ricevere reciproci: immediatamente da Dio”, facendo con Lui un Patto chiaro, in un clima di forte fede: «Que- – da parte nostra: «fiduciosi nella vostra mi- sta fede è essenziale nello spirito della Casa sericordia, promettiamo e ci obblighiamo: (come egli chiama il suo Istituto); come è nuo- a cercare in ogni cosa e con pieno cuore, vo lo spirito, così possiede nuovi mezzi: uno nella vita e nell’apostolato, solo e sempre, dei principali, parte essenziale dello spirito è la vostra gloria e la pace degli uomini»; la fede di imparare senza tanto studio» (parole – da parte del Maestro Divino: «E contiamo riportate da Timoteo Giaccardo nel Diario, 13 da Parte Vostra vogliate darci tutto come marzo 1918). Per questo egli spiega la natura per aggiunta: lo spirito buono, la grazia, la dello studio in Casa: «studiare mezzo tempo scienza, i mezzi di bene. Moltiplicate, se- e imparare il doppio»; studiare cioè un’ora e condo la misericordia vostra particolare per imparare per quattro. noi, i frutti del nostro lavoro spirituale, dello Ancor più necessario per l’altissima mis- studio, dell’apostolato e della povertà». sione ricevuta si rivela il deciso orientamento La ricorrenza del primo centenario del Pat- verso la santità. A tal fine ecco don Alberione to è vissuta da tutti noi come preziosa oppor- insegnare a “moltiplicare il corso sulla via del- tunità per entrare sempre meglio nello spirito la santità”: «Voi dovete avere una moltiplica: di tale Alleanza: si comprende bene che non si facendo uno sforzo, dovete guadagnare per tratta solo di una preghiera da “recitare” spes- dieci, facendo un esame di coscienza… pro- so, quanto di un vero e proprio Patto da sotto- gredire nella santità come in dieci esami, in scrivere e vivere con fede profonda. una Comunione come in dieci Comunioni… Perché il Signore vi chiama ad una santità al- Guido Gandolfo, ssp 13
Quando poi, crescendo, andavo chie- In cammino con Tecla Maestra Tecla: una donna realizzata dendomi “che cosa avessero di strano” le due mie sorelle più grandi per aver fatto “una scelta così strana come il convento”, scoprii in Maestra Tecla una donna che nel- la vita consacrata si stava veramente rea- lizzando!... Noi fratelli abbiamo fatto parte dell’Azione Cattolica, i primi nella parrocchia della basi- lica di San Paolo, gli altri nella cappella della Collina Volpi (anche se la nostra parrocchia era il Buon Pastore alla Montagnola). Ci ac- compagnava una Figlia di San Paolo, e al- cune volte ci trovavamo nella loro casa per delle recite, per pregare nella loro cappella o per incontrarle in tipografia. Nella loro comunità ho rivisto qualche vol- ta la Prima Maestra. Per me sono stati anni bellissimi: un’adolescenza e una giovinezza serene. Le Figlie di San Paolo ci hanno aiu- T ra i doni più grandi ricevuti dal Signore considero anche quello della vicinanza tra la casa in cui sono nata e ho vissuto e la tato tanto e bene, come sorelle. Ricordo sr Carmelina, sr Giuseppina, sr Eulalia che poi partì per la Corea, Maestra Assunta che ci sede dei Paolini e delle Paoline a Roma, nel- tenne alcuni incontri, e altre. la zona di San Paolo. Questo ha significato Credo che la Prima Maestra Tecla abbia molto per la mia vita. Infatti, mentre don Al- dato il “la” alle Figlie di San Paolo e a tutta la berione verso gli anni ’30 faceva costruire a Famiglia Paolina! Roma le prime case per i Paolini, mio padre Mia madre raccontava che, quando la mia faceva costruire una palazzina per la mia fa- prima sorella Pastorella fece la professione miglia (molto numerosa: 8 fratelli, tra cui poi religiosa (1940) a Genzano, la Prima Mae- 4 sorelle consacrate, 2 tra le prime suore Pa- stra e un’altra Figlia di San Paolo andarono storelle). I nostri terreni erano confinanti, non a prenderla a casa e l’accompagnarono lì; e li divideva neppure il muro che li separa oggi. fu lei a proporre al Primo Maestro, per mia Tra don Alberione, don Timoteo Giaccar- sorella, il nome di mio padre (Agostino), mor- do e mio padre c’erano amicizia e collabora- to da poco tempo, e così avvenne. Quando zione, per cui più volte venivano nella nostra un’altra sorella si sposò, la Prima Maestra le casa. Ma, anche dopo la morte di mio padre regalò un bellissimo pizzo bianco. Piccole/ (1939, un anno dopo la mia nascita), don Al- grandi cose, espressione di un cuore gran- berione continuò a venire nella nostra fami- de, felice di dare a tutti. glia, per confessare e portare la comunione I miei incontri con Maestra Tecla sono a una mia sorella che dovette restare immo- poi continuati anche dopo la mia entrata tra bile per tre anni. le suore Apostoline. Anche Maestra Tecla Merlo in quegli anni Oltre alle varie cele- venne qualche volta nella mia famiglia. E io brazioni di Famiglia conservo di lei un ricordo bellissimo, pieno Paolina, ricordo un di gratitudine. Sentimento condiviso da tutti giorno del 1957 a i miei familiari. La ricordo come una donna Castel Gandolfo: non semplice, decisa, capace, una donna uma- ero ancora entrata in nissima nei confronti di mia madre, rimasta comunità e, mentre ci vedova con otto figli piccoli, e verso di noi trovavamo nel corti- (nei dieci giorni che seguirono la morte di le, lei arrivò e, senza mio padre volle che un mio fratello e una mia scendere dall’auto, sorella, cinque e sette anni, si fermassero mi consegnò un pic- nella loro casa). colo magnetofono. 14
«Così potrete registrare le meditazioni del In cammino con Tecla Primo Maestro», mi disse. E, infatti, ci è sta- to utilissimo! Poi, nel 1958, dopo la decisione che avremmo indossato l’abito religioso, ne preparammo uno e lei, insieme al Primo Ma- estro, venne per dare l’approvazione. Quando nel 1961 ci fu la prima Mostra vocazionale ad Alba, le Figlie di San Paolo avevano preparato diversi pannelli sulla vo- cazione in generale. Il Primo Maestro desi- derò che poi fossero dati a noi, che stavamo iniziando in questo campo. Qualcuna tra loro obiettò, facendo presente alla Prima Maestra la spesa e il lavoro affrontati… E lei, tranquil- la: «E provvederete voi anche alla spedizione nunciate in altra occasione): «Si chiudono gli dei pannelli a Castel Gandolfo!». Quando me occhi di qua e si aprono di là, e si vede Dio: lo riferirono, vi confesso che provai più gioia che bello!». per la magnanimità della Prima Maestra che per i pannelli ricevuti (pure molto graditi… al- Nell’ottobre 1985 ho avuto la bella oppor- lora ero l’incaricata delle Mostre vocazionali). tunità di dare una piccola testimonianza su di Il suo stile aperto, generoso è rimasto una ca- lei per la Curia diocesana di Alba. ratteristica delle Figlie di San Paolo. Ringrazio profondamente il Signore per La rividi ancora, sofferente, nella clinica aver incontrato Maestra Tecla, e spero pro- Regina Apostolorum di Albano, nei suoi ul- prio di poterla rincontrare. timi tempi, dove ci accolse con un sorriso Nazarena De Luca, ap dolce, luminoso. Penso alle sue parole (pro- Rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi. 1Ts 1,2 SR ANNA MARIA PARENZAN - Superiora generale SR CLARICE WISNIEWSKI - Vicaria generale e Consigliera Formazione SR KAREN M. ANDERSON - Consigliera Formazione SR SAMUELA GIRONI - Consigliera Spiritualità-Cooperatori SR ANNA CAIAZZA - Consigliera Apostolato-Collaboratori Laici SR M. LUCIA KIM - Consigliera Apostolato-Collaboratori Laici SR SHALIMAR RUBIA - Consigliera Comunicazione SR ANGELA PICCINATO - Segretaria generale SR GABRIELLA SANTON - Economa generale Grazie! 15
Un giorno ho incontrato una signora che Ci raccontiamo Trovare Cristo attraverso i libri lavorava alla reception di una chiesa catto- lica. Questa donna è diventata, in seguito, la mia madrina. Ho parlato con lei del mio desiderio di essere una religiosa, e lei mi ha guidata e incoraggiata. Dopo due anni di ca- techesi e di formazione cristiana, ho ricevuto il battesimo. Sono diventata cristiana a 24 anni, dopo un periodo di difficoltà personali e di malattia. La mia madrina aveva due amiche tra le Figlie di San Paolo. Ho potuto così cono- scere la bellezza della vocazione paolina. La testimonianza di quelle suore mi ha fatto S ono Piermaria Kondo Rumiko. Figlia di un falegname, sono nata nella prefet- tura di Ehime, nel nord-ovest dell’isola di capire dove il Signore mi stesse chiamando. Sono entrata così in questa “mirabile” fami- glia religiosa. Shikoku. La mia famiglia professa le fedi tra- Per me la fede è stata una grazia e la dizionali del Giappone. Quando sono nata, vocazione mi ha reso felice. Anche se i miei i miei genitori mi hanno offerta al Tempio, genitori non condividevano la mia scelta, mi come la maggior parte dei giapponesi e io, hanno lasciato andare e nel 2012 ho emesso da bambina, il primo giorno del nuovo anno i voti perpetui. Non ho mai sentito il bisogno andavo sempre al Tempio shintoista. Duran- di convertirli, perché la fede è una grazia, e te l’infanzia seguivo la fede della nonna, mol- sono sicura che anche loro credono in Dio, to devota alle regole shintoiste e buddiste: anche se lo adorano in modo diverso. pregava Buddha ovunque trovasse una delle Oggi mio padre non c’è più. Il mio unico sue statue, alimentando in me un profondo fratello fa ancora fatica a comprendere la amore verso Dio. mia scelta, e così mia madre, ma, per l’amo- Poiché amavo leggere, frequentavo una re che nutre per me, continua a dirmi di es- libreria. Andavo lì per trovare qualche libro sere felice della mia vocazione. da leggere e un po’ di tranquillità, ma anche Piermaria Kondo Rumiko, fsp stimoli per la mia vita. Ho scoperto così un li- bro di Carl Hilty, For Sleepless Nights, zeppo di citazioni bibliche. Dai versetti del Vangelo ho ricevuto tanta consolazione, e allora ho Inno sulla perla iniziato a leggere la Bibbia. Posi (la perla), fratelli miei, Mi sono resa conto che Gesù non mi avrebbe mai abbandonata, qualunque cosa sul palmo della mia mano, fosse accaduto alla mia vita. Ne ho avuto con- per poterla esaminare. ferma leggendo il Vangelo di Giovanni: «Tutto Mi misi ad osservarla dall’uno ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che e dall’altro lato: viene a me, non lo respingerò» (Gv 6,37). aveva un solo aspetto da tutti i lati. Attraverso, poi, i versi di una canzone in (Così) è la ricerca del Figlio, voga presso i protestanti: «Maestro, ogni of- imperscrutabile, perché essa è tutta luce. ferta d’amore è gravosa e dolce», mi è sem- Nella sua limpidezza, io vidi il Limpido, brato di sentire la chiamata di Gesù. Iniziai che non diventa opaco; a frequentare una chiesa protestante e pian e nella sua purezza, piano nacque in me il desiderio di dedicar- il simbolo grande del corpo mi al Signore per tutta la vita. Misi a parte il di nostro Signore, che è puro. Pastore di quanto sentivo, e lui mi suggerì di Nella sua indivisibilità, andare in una chiesa cattolica perché quella io vidi la verità, che è indivisibile. protestante non è organizzata ad accogliere persone che intendono seguire una vita di Sant’Efrem, il Siro speciale consacrazione. 16
ry Turkle. In virtù della presenza dei dispo- Agorà della comunicazione Dalla “folla delle solitudini” alle tecnologie di comunità sitivi, ci si distrae, ci si isola, ci si dimentica dell’altro che subisce, pertanto, un proces- so di vera e propria espulsione. L’erosione D i solito si pensa ai media, soprat- tutto i media digitali e dei legami, il ripiegamento nel privato, la di- sconnessione intesa come perdita di vista delle relazioni, sarebbero dunque il prezzo sociali, nella prospet- da pagare allo sviluppo di una società che tiva dell’indebolimen- sembrerebbe prometterci l’esatto contrario, to del legame. Come ovvero la connessione sempre e ovunque. qualche anno fa in un Il cardinal Martini, nella sua lettera Effatà, bel libro André Caron usava una bella metafora per esprimere que- e Letizia Caronia fa- sta condizione: la folla delle solitudini che «si cevano notare, se si è fuori a cena in due e toccano l’una con l’altra ma non si parlano». ciascuno ha con sé il proprio cellulare, di fat- È la folla che si raduna intorno a Gesù in Mt to si è a cena in quattro. I dispositivi digitali 15,29-31: «Gesù giunse presso il mare di sono attori sociali: non sono semplici stru- Galilea e, salito sul monte, si fermò là. Attor- menti, perché gli strumenti non ci allertano, no a lui si radunò molta folla recando con sé non ci invitano a rispondere, non ci spingono zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; a fare cose. Di più. Questi dispositivi, piccoli e li deposero ai suoi piedi ed egli li guarì. E la sempre connessi, ci consentono di occupare folla era piena di stupore nel vedere i muti i tempi morti (pochi, a dire il vero) della nostra che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi giornata e di ripensare completamente la no- che camminavano, i ciechi che vedevano». stra esperienza temporale. Martini riporta questa scena a quella cui poté Il tempo dei media digitali è un tempo den- assistere durante la sua visita a Varanasi, so, un tempo in cui si impacchettano come dove ebbe modo di vedere la stessa folla di tanti layers tempi diversi, che possono esse- persone sofferenti ammassate prima del ba- re vissuti nello stesso momento. Ecco per- gno sacro nelle acque del Gange. ché i media digitali indebolirebbero i legami: Quel che colpisce il cardinale, nell’episo- perché ci consentono di vivere il tempo del dio del Vangelo come a Varanasi, è il fatto lavoro, mentre viviamo il tempo dello svago, che ciascuno di quei disperati pensi solo a se mentre viviamo il tempo familiare. È quel che stesso e al proprio male e che nessuno parli mi capita quando sono seduto in salotto, con con chi gli sta accanto. mio figlio di fianco, guardando la televisione, mentre rispondo alla posta dal computer che Nell’immagine della folla delle solitudini vi ho sulle ginocchia. sono due aspetti da cogliere. Il primo è l’i- solamento, il blocco della comunicazione, la Pare che veramente si sia “soli insieme”, centratura sul proprio io: sono rilievi che cer- come suggerisce il titolo di un libro di Sher- to valgono per descrivere un certo modo di stare nei social oggi, dove non conta l’altro, ma la capacità del singolo di farsi apprezzare e di stare al centro dell’attenzione. Ma c’è un secondo aspetto. Quella folla è fatta di persone che vogliono guarire, che cercano in qual- che modo la strada per uscire dalla loro situazione. Come a dire che pur in una forma scomposta cercano la via per accedere a una comunicazio- ne autentica. Pier Cesare Rivoltella Docente presso l’Università Cattolica di Milano Touann Gatouillat Vergos-unsplash 17
ha coinvolto anche i territori di Como, Alba Famiglia Paolina CONGO Promesse dei Cooperatori Paolini e Treviso. Resta immutata l’intuizione inizia- le, di portare la Scrittura nel tessuto anche controverso della quotidianità, conservan- do sempre l’equilibrio tra approfondimento specialistico e occasioni più divulgative. Al centro del Festival, le Scritture e l’oggi con molteplici approcci e linguaggi per indagare le tre prospettive al centro della riflessione di quest’anno, dedicata al tema della Polis: biblica e teologica, antropologica e dell’abi- tare, socio-culturale e politica. ITALIA Il 30 giugno, per le Figlie di San Paolo di Lubumbashi, è stato un grande giorno di Settimana e Festival della Comunicazione 2019 festa. Nell’anno vocazionale della Famiglia Paolina, il Signore ha permesso che quat- tro laici, Micheline, Yvonne, Donald e Pierre, dopo anni di formazione, si impegnassero nell’Associazione Cooperatori Paolini. Han- no partecipato alla Messa, celebrata da don Blanchard Makanga Mfidja della Società San Paolo, rappresentanti di tutti gli Istituti della Famiglia Paolina presenti a Lubumbashi, ol- tre a tanti fedeli, parenti e amici. Ricordando gli orientamenti di don Albe- rione ai nuovi Cooperatori, il celebrante li ha invitati ad essere santi, a diffondere la Parola Per dare rilievo alla Giornata mondiale di Dio, ad essere pienamente impegnati nel- della comunicazione, Paoline e Paolini d’Ita- le loro parrocchie, senza dimenticare di imi- lia organizzano ogni anno la Settimana e il tare don Alberione, Maestra Tecla e Madre Festival della Comunicazione. Scolastica che hanno donato la vita per la In tutta Italia, vengono organizzate una diffusione del Vangelo nel mondo, missione serie di iniziative pastorali e culturali – con- a cui anche loro hanno aderito diventando vegni, concorsi, laboratori, attività nelle libre- Cooperatori Paolini. rie Paoline e San Paolo, video proiezioni, eventi musicali, spettacoli e molto altro – che coinvolgono giornalisti e operatori della ITALIA comunicazione, personalità del mondo ec- clesiastico, artisti e personaggi del mondo Festival biblico dello spettacolo. Grande attenzione viene riservata al mon- do della scuola: insegnanti, studenti, edu- catori e genitori, diventano i protagonisti di concorsi a tema, giochi e laboratori creativi, partecipano agli spettacoli e alle video proie- zioni, vengono chiamati a realizzare happy book, testi, video e giornalini. Perché la co- municazione è dialogo, è ascolto, è innova- La 15a edizione del Festival Biblico, ma- zione, è creatività. nifestazione organizzata dalla Società San In programma anche il Festival della co- Paolo, che da Vicenza si è allargata nel tem- municazione, che si è svolto a Chioggia/Ve- po ad altre città del Veneto (Padova, Vitto- nezia dal 17 maggio al 2 giugno, in collabo- rio Veneto, Rovigo, Verona), da quest’anno razione con la diocesi. 18
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