PoliziaPenitenziaria Società Giustizia e Sicurezza - Il mal di vivere dei poliziotti penitenziari - Polizia Penitenziaria
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PoliziaPenitenziaria Società Giustizia e Sicurezza anno XXVI • n.270 • marzo 2019 2421-2121 www.poliziapenitenziaria.it SPECIALE Il mal di vivere dei poliziotti penitenziari Poste italiane spa spedizione in abbonamento postale 70% Roma AUT M P - AT / C / R M / A U T. 1 4 / 2 0 0 8
18 08 10 05 22 24 Polizia Penitenziaria SPECIALE: IL MAL DI Società Giustizia e Sicurezza VIVERE DEI POLIZIOTTI anno XXVI • n. 270 • marzo 2019 PENITENZIARI 04 EDITORIALE 18 CRIMINOLOGIA 05 IL PULPITO I bluff del Dap e i nemici della La prevenzione criminologica dell’educazione Polizia Penitenziaria alla cittadinanza in ambito scolastico La tragicità delle coincidenze di Donato Capece di Roberto Thomas di Giovanni Battista de Blasis 14 ATTUALITA’ 08 IL COMMENTO 20 DIRITTO E DIRITTI Sovraffollamento e stranieri detenuti: Termini e responsabilità del procedimento Il rischio suicidario nella Polizia Penitenziaria problemi europei in attesa di rapide soluzioni amministrativo previsti dalla Legge 241 di Michele Lorenzo di Roberto Martinelli di Giovanni Passaro 16 MA CHI SIAMO 10 L’OSSERVATORIO POLITICO Il male di vivere delle Forze dell’ordine E’ necessario risolvere al più presto i problemi 22 CRIMINI & CRIMINALI di Chiara Sonia Amodeo organizzativi dell’amministrazione Gaspare Zinnati: volevo solo salvare le anime di Giovanni Battista Durante di Pasquale Salemme 24 MONDO PENITENZIARIO Il suicidio, un cancro da estirpare 12 DALLE SEGRETERIE 26 UEPE di Francesco Campobasso Rocco Tralli ci ha lasciato L’Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna di Gennaro Del Prete 28 COME SCRIVEVAMO 17 CINEMA DIETRO LE SBARRE Sport antidepressivi, una terapia per il burn out The Life of David Gale 31 L’AGENTE SARA RISPONDE... di Lara Liotta a cura di G. B. de Blasis Assenza per malattia del bambino PoliziaPenitenziaria Società Giustizia e Sicurezza Per ulteriori approfondimenti visita il nostro sito e blog: www.poliziapenitenziaria.it Organo Ufficiale Nazionale del S.A.P.Pe. Direzione e Redazione centrale Chi vuole ricevere la Rivista al proprio Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma domicilio, può farlo versando un contributo per le spese di spedizione tel. 06.3975901 • fax 06.39733669 pari a 25,00 euro, se iscritto SAPPE, Direttore responsabile: Donato Capece e-mail: rivista@sappe.it oppure di 35,00 euro se non iscritto al capece@sappe.it web: www.poliziapenitenziaria.it Sindacato, tramite il conto corrente Direttore editoriale: Giovanni Battista de Blasis postale numero 54789003 intestato Progetto grafico e impaginazione: a: POLIZIA PENITENZIARIA Società deblasis@sappe.it © Mario Caputi www.mariocaputi.it Giustizia e Sicurezza Via Trionfale, Capo redattore: Roberto Martinelli “l’appuntato Caputo” e “il mondo dell’appuntato Caputo” 79/A - 00136 Roma, specificando martinelli@sappe.it © 1992-2019 by Caputi & de Blasis (diritti di autore riservati) l’indirizzo, completo, dove va recapitata la rivista. Si consiglia di inviare la copia Redazione cronaca: Registrazione: del bollettino pagato alla redazione per Umberto Vitale, Pasquale Salemme Tribunale di Roma n. 330 del 18 luglio 1994 velocizzare le operazioni di spedizione. Redazione politica: Giovanni Battista Durante Cod. ISSN: 2421-1273 • web ISSN: 2421-2121 Comitato Scientifico: Prof. Vincenzo Mastronardi (Responsabile), Stampa: Romana Editrice s.r.l. Edizioni SG&S Cons. Prof. Roberto Thomas, Via dell’Enopolio, 37 - 00030 S. Cesareo (Roma) On. Avv. Antonio Di Pietro Finito di stampare: marzo 2019 Donato Capece, Giovanni Battista de Blasis, Il S.A.P.Pe. è il sindacato Giovanni Battista Durante, Roberto Martinelli, Questo periodico è associato alla più rappresentativo del Corpo di Giovanni Passaro, Pasquale Salemme Unione Stampa Periodica Italiana Polizia Penitenziaria Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019 • 3
L’EDITORIALE I bluff del Dap e i nemici Donato Capece Direttore Responsabile Segretario Generale del Sappe della Polizia Penitenziaria capece@sappe.it L a situazione all’interno degli istituti penitenziari sta pur glorioso Corpo degli Agenti di Custodia (...usi obbedir tornando a livelli allarmanti e, di conseguenza, tacendo...), dirigenti diventati tali magari non per titoli e peggiorano anche le condizioni di lavoro delle donne capacità ma per l’infausta legge Meduri, che non perdono e degli uomini appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. l’occasione per tentare di depotenziare la nostra identità di I freddi numeri ci dicono che al 28 febbraio 2019 erano Corpo di Polizia dello Stato, che ci vorrebbero confinati detenute nelle carceri per adulti italiane 60.348 persone sempre e solo dentro le carceri non già per supposte ragioni (erano 58.285 lo stesso giorno del 2018), precisamente di razionalizzazione del personale ma in realtà per bloccare la 2.623 donne e 57.725 uomini. proiezione esterna del nostro ruolo operativo, sappiano Lo stesso giorno erano, invece, 1.469 i minori presenti nei costoro - maestri del bluff - che il SAPPE difenderà sempre servizi residenziali - Istituti penali per minorenni, Centri di con le unghie e con i denti le nostre prerogative e le nostre prima accoglienza, Comunità ministeriali e private. specificità di Polizia! I soggetti in carico agli Uffici di servizio sociale per Tra i tanti bluff nei quali l’Amministrazione Penitenziaria si è minorenni, per l’esecuzione di un provvedimento e/o per distinta nel tempo vi è quello della annunciate (e non indagini sociali e progetti trattamenti, sono 13.994 mentre gli rispettate) misure sul benessere organizzativo e di contrasto adulti in carico agli Uffici per l’esecuzione penale esterna del disagio lavorativo del personale dell’Amministrazione sono ben 96.577 tra misure (56.500) e indagini o consulenze Penitenziaria, di cui ci occupiamo in questo numero della (40.077). nostra Rivista. Quindi in Italia, complessivamente, l’area penale - interna ed E’ luogo comune pensare che lo stress lavorativo sia esterna - è “affollata” da ben 172.388 persone! Con tutto appannaggio solamente delle persone fragili e indifese: il quello che questo comporta in termini di operatività del fenomeno colpisce inevitabilmente anche quelle categorie di Corpo di Polizia Penitenziaria (che rispetto all’organico lavoratori che almeno nell’immaginario collettivo ne previsto di 37.181 unità ne ha oggi in forza 31.410, ossia sarebbero esenti, ci riferiamo in modo particolare alle 5.771 in meno...), di sicurezza interna e di eventi critici. cosiddette “professioni di aiuto”, dove gli operatori sono I numeri riferiti agli eventi critici avvenuti tra le sbarre delle costantemente esposti a situazioni stressogene alle quali carceri italiane nell’intero anno 2018 sono inquietanti: ognuno di loro reagisce in base al ruolo ricoperto e alle 10.423 atti di autolesionismo (rispetto a quelli dell’anno specificità del gruppo di appartenenza, spesso in condizioni 2017, già numerosi: 9.510), 1.198 tentati suicidi sventato in di lavoro difficili aggravate dall’endemica carenza di Agenti. tempo dalle donne e dagli uomini della Polizia Penitenziaria Il riferimento è, ad esempio, a tutti coloro che nell’ambito Nella foto: (nel 2017 furono 1.135), 7.784 colluttazioni (che erano state dell’Amministrazione di appartenenza spesso si ritrovano soli il Ministro della 7.446 l’anno prima). Alto anche il numero dei ferimenti, con i loro vissuti, demotivati e sottoposti ad innumerevoli Giustizia 1.159 ferimenti, e dei tentati omicidi in carcere, che nel 2018 rischi e ad occuparsi di vari stati di disagio familiare, di Alfonso Bonafede sono stati cinque e nel 2017 furono due. problemi sociali di infanzia maltrattata ovvero tutto quel La cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati mondo della marginalità che ha bisogno, soprattutto, di un proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la aiuto immediato sulla strada per sopravvivere. vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia Il Ministero della Giustizia e il Dipartimento con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni dell’Amministrazione Penitenziaria poco e nulla hanno fatto detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia per prevenire il disagio lavorativo dei poliziotti penitenziari, Penitenziaria. Ed è grave che il Dipartimento ma non si può continuare a tergiversare su questa dell’Amministrazione Penitenziaria guidato da Francesco drammatica realtà. Basentini non sia ancora stato in grado di mettere in campo Servono soluzioni concrete per il contrasto del disagio efficaci strategie di contrasto a questa spirale di sangue e lavorativo del Personale di Polizia Penitenziaria. Come anche violenza, preferendo piuttosto avallare scellerati hanno evidenziato autorevoli esperti del settore, è necessario provvedimenti di depotenziamento dell’identità del Corpo di strutturare un’apposita direzione medica della Polizia Polizia Penitenziaria quale forza di Polizia dello Stato quali, ad Penitenziaria, composta da medici e da psicologi impegnati a esempio, la chiusura delle Centrali Operative Regionali, la tutelare e promuovere la salute di tutti i dipendenti soppressione di alcune Basi navali, o il depotenziamento dei dell’Amministrazione Penitenziaria. servizi di Polizia Stradale (a marzo inoltrato ancora senza la Non si perda altro prezioso tempo nel non mettere in atto modulistica adeguata ed aggiornata!). immediate strategie di contrasto del disagio che vivono gli Se ne facciamo una ragione i nemici della Polizia appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria! Penitenziaria, gli esponenti di quella Amministrazione Vorrei fare un appello al Ministro della Giustizia Alfonso matrigna che ci vorrebbero ancora nel ruolo ‘confinato’ del Bonafede: se ci sei, batti un colpo! F 4 • Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019
IL PULPITO La tragicità delle coincidenze: fine 2007 inizio 2008, quattro suicidi; Giovanni Battista fine 2018 inizio 2019, quattro suicidi. de Blasis Direttore Editoriale Segretario Generale Aggiunto del Sappe Nel frattempo 70 vittime del mal di vivere deblasis@sappe.it L e coincidenze delle tragedie assistenti sociali, fisioterapisti, analisi statistica elaborata (credo a fini fanno riflettere più di ogni altra anestesisti, studenti di medicina, scolastici) in Sicilia. L’estensore ha cosa. responsabili e addetti a servizi di premesso che il limitato numero di A cavallo tra la fine del 2007 e l’inizio prevenzione e protezione, educatori e soggetti coinvolti suggerisce di del 2008, il Corpo fu shoccato dal operatori del volontariato. considerare i dati emersi come suicidio di quattro poliziotti Questi lavoratori sono sovraccaricati indicazioni di tendenza, più che penitenziari. da una duplice fonte di stress: quello elementi su cui trarre vere e proprie Undici anni dopo, a cavallo tra la fine personale e quello della persona conclusioni. del 2018 e l’inizio del 2019, il Corpo è aiutata. Cito testualmente: “Dai risultati di nuovo funestato dal suicidio di altri La prevalenza della sindrome nelle emersi si può evincere un livello di quattro poliziotti penitenziari (19 varie professioni non è ancora stata burnout medio-alto, in quanto gli dicembre Monza, 4 gennaio Milano, chiaramente definita, ma sembra agenti di Polizia Penitenziaria 16 febbraio Sanremo e 22 febbraio essere piuttosto elevata tra operatori manifestano segni particolarmente Cuneo). sanitari, insegnanti e poliziotti (un marcati di depersonalizzazione, E, purtroppo, tra i due periodi sono recente studio olandese in infatti, il gruppo coinvolto presenta stati 70 i colleghi che si sono tolti la Psychological Reports, indica nel un valore medio molto alto (10,65) vita. 40% la percentuale che andrebbe Nei dieci anni precedenti (1997/2007) incontro ad elevati livelli di burnout). 65. Ne consegue che, se non Una media spaventosa: 7 poliziotti opportunamente trattati, i soggetti penitenziari ogni anno. colpiti dalla sindrome cominciano a Questi drammatici eventi hanno sviluppare un lento processo di profondamente colpito il cuore, la logoramento o decadenza psicofisica coscienza e la mente di ognuno di noi, dovuta alla mancanza di energie e di facendo nascere molti dubbi sul capacità per sostenere e scaricare lo rischio di una pericolosa diffusione stress accumulato (burnout in inglese del senso di disagio e di malessere tra significa bruciare). rispetto al valore dal quale il Nella foto pistola le fila della Polizia Penitenziaria. In queste condizioni può succedere manuale (Maslach, 1981) considera alla tempia Sappiamo tutti che il mestiere di che ci si faccia un carico eccessivo alta questa dimensione (6); lo stesso poliziotto (e quello penitenziario in delle problematiche delle persone a vale per la scala di realizzazione particolar modo) è una di quelle cui si bada, non riuscendo più a personale, che il manuale considera Professioni dell’Aiuto a maggior discernere tra la propria vita e la loro. come alto livello di burnout al di rischio per la sindrome da burnout. Un cocktail micidiale, poi, potrebbe sotto di 31 e che nel gruppo ha La sindrome da burnout (o più venir fuori dalla concomitanza di raggiunto un livello medio di 29,18 semplicemente burnout) è l'esito problemi personali, familiari o di evidenziando una ridotta patologico di un processo stressogeno salute ( ...e questo è ciò che potrebbe realizzazione personale. Invece, la che colpisce le persone che esercitano essere accaduto ai nostri poveri media della scala di esaurimento quelle che vengono chiamate, colleghi). emotivo (20,79) non si allontana appunto, Professioni dell'Aiuto Non può essere sottovalutato il dato molto dal livello medio stabilito dal (Helping Profession), quando non si che emerge dalla statistica sul numero campione di standardizzazione del riescono ad ottenere risultati dei suicidi, dalla quale si evince che manuale (tra 14 e 22).” proporzionati ai carichi eccessivi di nel Corpo di Polizia Penitenziaria si Ovviamente queste considerazioni stress del lavoro. riscontra una media doppia rispetto a vanno prese con il beneficio Il burnout, secondo gli esperti, quella nazionale (1,30 a fronte di 0,60 d’inventario, tenuto conto che non interessa poliziotti, poliziotti ogni 10.000). sono in grado di verificare penitenziari, vigili del fuoco, medici Tornando al burnout, attraverso una l’attendibilità della fonte. Á ospedalieri, medici di base, insegnanti, rapida e superficiale ricerca che ho Un articolo pubblicato dalla Rivista infermieri, psicologi, psichiatri, fatto su internet, ho trovato una piccola specializzata PsichoLit, ha analizzato Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019 • 5
IL PULPITO uno studio (uno dei pochissimi se non strettissima correlazione tra soprattutto, in considerazione l’unico esistente) sull'analisi del l’autostima e il burnout: più è basso il dell’aspetto umano. fenomeno del burnout negli agenti livello d'autostima più alta è la John Donne nel sonetto Nessun uomo che operano all'interno degli istituti di percentuale di burnout. è un’isola diceva: “La morte di pena. Si tratta di una ricerca empirica Le conclusioni hanno anche qualsiasi uomo mi sminuisce, effettuata in Francia nel 1999 che ha riscontrato una autostima più alta nei perché io sono parte dell'umanità. E studiato la relazione tra burnout e soggetti più giovani e, quindi, una dunque non chiedere mai per chi autostima tra i sorveglianti dei percentuale maggiore di burnout nel suona la campana: suona per te”. penitenziari. personale con più anni di servizio. Ed io voglio aggiungere: la morte di un I risultati hanno riscontrato una E’ evidente come ci sia più di una collega mi sminuisce doppiamente, tendenza a resistere alla sindrome da ragione di preoccupazione nella triste perché io e lui siamo anche parte del esaurimento occupazionale e una vicenda dei quattro suicidi, anche, e Corpo. F Istruzioni: per ciascuna domanda, mettere un segno nella colonna che più si avvicina AUTO DIAGNOSI BURN OUT alla verità. E’ possibile una sola risposta per riga. Una volta risposto a tutte le domande calcolare il totale secondo i criteri fissati dalla tabella indicativa a piè pagina. sempre spesso a volte è raro mai 1. Ti senti scarico di energie fisiche o emotive ? 2. Trovi che sei propenso a pensieri negativi circa il tuo lavoro? 3. Trovi che sei più duro e meno empatico verso persone che forse non lo meritano? 4. Sei facilmente irritato da piccoli problemi, o dai tuoi colleghi o collaboratori? 5. Ti senti incompreso o poco apprezzato dai tuoi colleghi? 6. Senti di non avere nessuno con cui parlare? 7. Senti di avere meno successi di quanti dovresti? 8. Senti di avere uno sgradevole livello di pressione verso il successo? 9. Senti di non ottenere quello che vuoi dal tuo lavoro? 10. Senti di stare nella organizzazione sbagliata o di fare una professione sbagliata? 11. Sei frustrato da alcuni aspetti del tuo lavoro? 12. Senti che le politiche aziendali o la burocrazia frustrano l a tua capacità di fare un buon lavoro? 13. Senti di avere più lavoro da fare di quello che sei capace di fare? 14. Senti di non avere tempo per fare molte cose che sono importanti per un lavoro di qualità? 15. Senti di non avere tempo per programmare quanto ti piacerebbe? Punteggio risposte: mai = 0; è raro = 1; a volte = 2; spesso = 3; sempre = 4 . Valutazione: 00 - 05 = niente burnout; 05 - 18 = poco burnout a meno che il valore di una voce sia particolarmente basso; 18 - 35 = attenzione! sei a rischio, in particolare se parecchie voci sono alte; 35 - 45 = hai un serio rischio burnout: fa qualcosa urgentemente; 45 - 60 = sei in pieno burnout: cerca aiuto ! 6 • Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019
LETTERE AL DIRETTORE IL LIBRO DEL MESE Il Prof. Mauro Palma Dino Frambati QUANDO LA NOTIZIA E’ BUONA risponde al nostro STEFANO TERMANINI Editore editoriale pagg. 202 - euro 15,00 N I ello scorso numero di febbraio abbiamo parlato, nell’editoriale, l bene fa notizia? Dino Frambati, giornalista free della spiacevole vicenda dei commenti offensivi postati sulla mostra lance da quasi 40 anni e consigliere dell'Ordine pagina Facebook contro il Garante Nazionale dei detenuti Il nazionale dei giornalisti, con questo suo libro ci Professor Mauro Palma ci ha inviato la lettera che qui sotto volentieri dimostra che, nonostante l'epoca individualistica e pubblichiamo. ipermassmediatica in cui ci troviamo, la risposta è: sì. Il bene fa notizia. Anzi, come ci dicono le storie che nel libro si raccontano, che faccia notizia è giusto. Più e meglio del male. “Il bene, alla fine, prevale sempre sul male”, scrive Dino Frambati nell’introduzione del suo libro. Il bene, rispetto al male, “è molto più abbondante” e ci invita “ad avere fiducia nella vita”, in noi stessi, nella bontà del prossimo. Comincia così un ampio racconto, che si dipana attraverso numerose storie “di bene”, tutte diverse perché tutte personali; storie che in qualche caso cominciano male, ma che in ogni caso finiscono bene. Al contrario di quello che la cronaca – troppo spesso e con troppa macabra insistenza – ci ha in molti anni insegnato. Mettendo da parte ogni ottimismo di maniera e mai con superficialità, Dino Frambati mostra, racconta, spiega che ci sono molte più “buone notizie” di quante ve ne siano di “cattive” e ci dice che il bene è sommesso, pudico, non fa chiasso. Per questo, e al contrario di quello che il merito imporrebbe, il male spicca e il bene tende a non farsi vedere. Così, almeno, fino a che non lo si riporta in luce. Giornalista free lance da quasi 40 anni, Dino Frambati ha cominciato a scrivere su “Il Giornale” di Indro Montanelli. In lui, pur a distanza di tanti anni, continua a riconoscere un esempio e un maestro. Ha collaborato con testate locali e nazionali, è opinionista, editorialista e conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 1984 è corrispondente di “Avvenire”. Per 17 anni vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti ligure, per il quale ha organizzato tra l’altro numerosissimi corsi formativi, è ora consigliere dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e fa parte del Centro Studi per giornalismo nelle scuole in ambito del Cnog. F Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019 • 7
IL COMMENTO Sovraffollamento e stranieri Roberto Martinelli Capo Redattore Segretario Generale Aggiunto del Sappe detenuti: problemi europei in martinelli@sappe.it attesa di rapide soluzioni I l numero dei detenuti in Italia traffici ricevono in Occidente da quanti complicità della compagna ammessa a torna a livelli allarmanti, come cercano di interpretare come un colloquio, due sorveglianti con un confermano le 60.348 presenze problema umanitario quello che è in coltello in ceramica. Per 9 ore, la attestate al 28 febbraio scorso. In realtà un grave problema di sicurezza coppia si era asserragliata nella questo contesto, assume preoccupante e una minaccia alla stabilità della struttura, prima di un blitz delle teste evidenza il numero degli stranieri nazione. di cuoio durante il quale la donna è ristretti, oggi ben oltre quota ventimila L’accoglienza indiscriminata praticata rimasta uccisa. Il detenuto, 27 anni, (20.325): dato, quest’ultimo, che deve negli ultimi anni è stata riservata, condannato per reati di sangue a 30 fare seriamente riflettere sulle ricadute spessissimo, non a popoli e persone anni di reclusione e a un anno dell’attuale grande fenomeno oppressi da guerre e persecuzioni ma per apologia pubblica di atto migratorio, nelle sue cause prossime e semplicemente a chiunque paghi terroristico, si era barricato con la sua remote, in quelle palesi ed occulte, in trafficanti per raggiungere l’Europa, compagna all’interno dell’Unità “Vita quelle subìte e volute. nell’illusione di trovare un Eldorado a familiare” della struttura, dove i detenuti possono trascorrere del tempo con i coniugi, dichiarando di avere una cintura esplosiva, come ha riportato l’Agenzia di stampa France Info. Per il Ministro della Giustizia francese, Nicole Belloubet, «non ci sono dubbi sul carattere terroristico di questo attacco». Una dei feriti ha raccontato che la donna (che si diceva incinta) ha finto di sentirsi male provocando così l’ingresso dei due agenti, che poi ha aggredito aiutando il marito nel suo piano. I due colleghi sono rimasti Nele foto: Avvertire che l’accoglienza sregolata portata di mano. Altrettanto oggettivo è gravemente feriti: uno è stato colpito sopra danneggia tutti non vuol dire negare rilevare che i risultati di questa al torace ed è stato sottoposto ad un il carcere francese di che si debba dare ad ogni uomo accoglienza sregolata hanno intervento chirurgico, l'altro al viso, Condé-sur-Sarthe quanto gli è dovuto in quanto uomo, determinato, e determinano, un alla mascella e alla schiena. Prima di ma al contrario permettere una vera coinvolgimento di stranieri nelle colpire i due sorveglianti il detenuto a destra il Ministro della giustizia nei confronti di tutti. Bisogna attività delinquenziali e criminali in avrebbe gridato "Allah Akbar". Giustizia francese tenere presenti quelli che emigrano Italia e, quindi, un’alta loro presenza Secondo quanto comunicato dal Nicole Belloubet perché costretti, quelli che emigrano tra i detenuti ristretti in Italia. Che ministro della giustizia, il perché attirati e dolosamente illusi, comportano, a ricaduta, anche altri 27enne sarebbe uscito di prigione quelli che vengono sfruttati da problemi, come quelli della solo nel 2038 mentre fonti della organizzazioni criminose. E non si radicalizzazione violenta e del polizia hanno riferito a Le Monde che deve avere paura di dire che proselitismo fondamentalismo l'uomo si era radicalizzato in prigione l’immigrazione illegale su vasta scala islamico all’interno degli istituti ed era stato condannato ad un altro che interessa l’Italia in Europa, penitenziari. Problemi, questi, non anno per apologia pubblica di atto soprattutto dal 2013, attraverso le solamente italiani, ma di portata terroristico. Il detenuto era stato rotte del Nord Africa e della Turchia europea. Ha infatti avuto grande eco, individuato come radicalizzato nel rappresenta un fenomeno di portata anche in Italia, quel che è avvenuto in 2010 e in Francia, a seguito di questo storica non solo per l’entità dei flussi Francia a inizio marzo. grave episodio (l’ultimo in ordine di migratori illeciti ma anche e forse Nel carcere di Condé-sur-Sarthe, nella tempo di una serie di eventi critici tra soprattutto per il supporto che, regione dell’Orne in Normandia, le sbarre di cui si sono resi direttamente e indirettamente, questi un detenuto ha aggredito, con la protagonisti integralisti islamici), è 8 • Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019
IL COMMENTO esploso con veemenza il dibattito sulla oggi in materia penale e carceraria. alla guerra islamista sia porosità del sistema penitenziario Gli agenti non sono più disposti a l'appeasement, ossia una politica di rispetto al virus jihadista. tollerare la violenza e di rischiare la acquiescenza nei loro confronti. Convocata dal Parlamento, Nicole vita per mano degli islamisti e di I loro nuovi esperimenti vanno tutti Belloubet, ministra francese della altri radicali che li minacciano nella stessa direzione: perseguire Giustizia, ha promesso più indumenti mentre svolgono il loro lavoro in l'illusione che "se siamo gentili con i protettivi per i sorveglianti e risorse carcere. Anziché ritenere che jihadisti, questi ultimi saranno per correggere le disfunzioni in un l'islamismo abbia cambiato gentili con noi". sistema penitenziario additato dalle sostanzialmente la questione della La situazione risulta bloccata a causa agenzie internazionali anche per i tassi politica penale e carceraria, il del rifiuto di formulare il problema su di sovrappopolazione carceraria che ministero della Giustizia continua a una base fattuale. Finché i decisori complicano quotidianamente il lavoro pensare che i problemi maggiori politici non considereranno del personale. Come la polizia e i vigili siano il sovraffollamento nelle l'islamismo come il principale del fuoco, infatti, i sorveglianti delle carceri e le pessime condizioni problema della politica carceraria, gli carceri francesi vivono in un clima carcerarie”. agenti penitenziari francesi permanente di violenza e paura e la Ovviamente, tali problemi sono continueranno a pagare con le loro loro esasperazione cresce, fino ad importanti, ma l'inerzia sofferenze e forse anche con la loro arrivare alle clamorose protese che amministrativa, unitamente alla stessa vita. nel 2018 portano gli agenti francesi negazione politica permanente del “E dopo gli agenti delle carceri, allo sciopero. fatto che gli islamisti sono in guerra in saremo noi”, ha concluso il suo Allora, in meno di dieci giorni, un Francia, impedisce ai politici e ai articolo Mamou. “Entro il 2020, certo numero di sorvegliati che funzionari pubblici di vedere il infatti, il 60 per cento dei jihadisti prestavano servizio in varie carceri del carattere distruttivo dell'islamismo detenuti nelle carceri uscirà dai Nelle foto: sopra paese era stato aggredito e ferito, nelle prigioni. Invece di rivedere tutte penitenziari. Ovvero, in meno di il quotidiano soprattutto da islamisti reclusi per le politiche carcerarie tenendo conto due anni...”. francese reati di terrorismo o da piccoli del rischio islamista – il rischio che gli E non sono solamente Italia e Francia “Le Monde“ criminali che hanno intrapreso la agenti penitenziari vengano uccisi e ad avere un numero sproporzionato di a sinistra un strada della radicalizzazione. che i detenuti musulmani, i quali stranieri in carcere. Soeren Kern, poliziotto In risposta, gli agenti bloccarono costituiscono la maggioranza dei 70 senior fellow al Gatestone Institute di penitenziario l'ordinario funzionamento della mila prigionieri islamici, si New York, ha recentemente curato un francese maggior parte delle prigioni. "Ciò che trasformino in autentici jihadisti – il approfondimento dal quale è emerso al centro gli agenti stanno esprimendo è la governo cerca di compare la pace che il numero dei detenuti stranieri Yves Mamou loro sensazione di abbandono", ha degli agenti con qualche aumento di nelle carceri tedesche ha raggiunto scritto il quotidiano Le Monde. stipendio e con degli «esperimenti livelli record, come rilevato da una Come rilevò in un articolo per il volti a ‘reintegrare’ gli islamisti in recente inchiesta condotta sul sistema Gatestone Institute Yves Mamou, che una ‘vita normale’ nella ‘società penitenziario dei 16 Stati federati ha lavorato per vent'anni come normale’». Invece di capire che i tedeschi (Länder). A Berlino e giornalista per il quotidiano famosi centri di deradicalizzazione – Amburgo, ad esempio, oltre il 50 per d’Oltralpe Le Monde, lo sciopero degli spesso ospitati in castelli medievali cento dei reclusi è di origine straniera, agenti penitenziari è stato “un convertiti – non si sono rivelati utili secondo il reportage, che ha anche sintomatico esempio delle perché la deradicalizzazione non ha rivelato un aumento del numero degli Á conseguenze di politiche inadeguate avuto luogo, i decisori politici francesi islamisti nel sistema carcerario che sono state perseguite fino ad continuano a pensare che la soluzione tedesco. I dati, raccolti dal Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019 • 9
IL COMMENTO L quotidiano Rheinisch Post, mostrano Anteriore conta ora 160 detenuti a nostra amministrazione che il forte aumento di detenuti stranieri provenienti da 66 paesi sembra ormai navigare a vista. stranieri è iniziato nel 2015, quando la diversi. Una frase, questa, che avevo cancelliera Angela Merkel permise a Come in Italia e Francia, anche le già scritto tempo fa, ma che sembra più di un milione di migranti per lo autorità tedesche hanno segnalato un essere ancora attuale, anzi, in questo più incontrollati e provenienti aumento del numero di musulmani periodo di grandi incertezze lo è dall'Africa, Asia e dal Medio Oriente di presenti nelle carceri tedesche. La ancora di più. Incertezze dovute anche entrare nel paese. Secondo il giornale, percentuale dei musulmani reclusi è e soprattutto a contrasti interni alla tutti i Länder tedeschi hanno registrato ora nettamente superiore alla loro stessa amministrazione, rispetto a negli ultimi tre-cinque anni un quota di popolazione totale. programmi ed obiettivi non sempre "fortissimo aumento" di detenuti Un articolo del Berliner condivisi. stranieri e apolidi, sebbene sia difficile Morgenpost titolato "Il tedesco Siamo sostanzialmente passati da una da calcolare il loro numero diventa una lingua straniera in gestione in cui vertice politico ed complessivo a livello nazionale a causa molte carceri" spiega che il crescente amministrativo andavano tutti nella delle differenze nel modo in cui gli numero di conflitti tra gli agenti stessa direzione, ad una in cui sono Stati federati elaborano le statistiche. penitenziari tedeschi e i detenuti evidenti le incertezze, dovute a stranieri è dovuto alle barriere resistenze interne che tentano ancora linguistiche. "L'esigenza di corsi di di mettere in atto programmi che lingua e servizi di interpretariato è dovrebbero ormai essere superati. in aumento e la capacità di Vediamo quali erano i programmi confrontarsi con altre culture è precedenti, di cui peraltro abbiamo già necessaria", ha dichiarato Dieter scritto in passato, ma è bene sempre Lauinger, ministro della Giustizia della ricordarlo ai più, visto che nella mente Turingia. Le autorità tedesche di qualcuno non sono stati ancora segnalano inoltre aggressioni al resettati. personale penitenziario da parte dei La precedente gestione politica è, per detenuti. intenderci, quella caratterizzata dal Il Sindacato della Polizia Penitenziaria ministro Orlando a capo del Dicastero Nella foto: Dal 2016, ad esempio, negli Stati (Bund der Strafvollzugsbediensteten della Giustizia, affiancato da un paio di un poliziotto federati occidentali la percentuale dei Deutschlands, BSBD) ha registrato consiglieri prediletti, nelle vesti di penitenziario tedesco detenuti stranieri è passata ad 550 "episodi speciali", nel 2017. novelli Polluce e Castore; in mezzo a Amburgo dal 55 per cento al 61 per Nel Nord Reno-Westfalia, ad esempio, loro un autorevole giurista che ha cento; a Berlino, dal 43 al 51 per dal 2016 il numero di tali aggressioni guidato sapientemente relazioni e cento; nel Baden-Württemberg, dal 44 è più che raddoppiato. iniziative politico programmatiche. al 48 per cento; a Brema, dal 35 al 41 In conclusione, è del tutto evidente La politica di questo periodo è stata per cento; nel Nord Reno-Westfalia, che quelli del sovraffollamento caratterizzata dalla precisa volontà di dal 33 al 36 per cento; penitenziario e dell’alta presenza di ridimensionare il più possibile la nello Schleswig-Holstein, dal 28 al 34 stranieri tra i detenuti non sono polizia penitenziaria, fino al tentativo per cento; nella Bassa Sassonia, dal 29 problemi solamente italiani ma, come di “trasformarla in una polizia della al 33 per cento; in Renania-Palatinato, abbiamo visto, europei. E, per tanto, le rieducazione”, come ha affermato lo dal 26 al 30 per cento; nel Saarland, istituzioni europee devono farsi stesso ministro dell’epoca nel corso di dal 24 al 27 per cento. In Assia, la concretamente carico di questi un incontro, perché ritenuta da percentuale è cresciuta leggermente problemi: favorendo e impegnando gli ostacolo ad ogni iniziativa dal 44,1 per cento di tre anni fa al Stati membri ad Accordi bilaterali che trattamentale e di riorganizzazione del 44,6 per cento di oggi. prevedano l’espulsione degli stranieri sistema dell’esecuzione penale in In Baviera, la percentuale è aumentata detenuti per far scontare loro nelle chiave deflattiva e di apertura verso attestandosi al 45 per cento, rispetto al carceri del Paese di appartenenza la l’esterno, ma ancor più all’interno 31 per cento nel 2012. Lo stesso pena inflitta. Ma anche stanziando delle carceri stesse. fenomeno si riscontra negli Stati rapidamente adeguati fondi europei Questo periodo è stato caratterizzato federati orientali. In Sassonia, il per la formazione e l’aggiornamento da una visione che ha posto il detenuto numero dei detenuti di origine professionale del personale di Polizia al centro dell’azione politica e straniera è più che raddoppiato dal Penitenziaria e degli altri Stati membri, amministrativa, una visione che 2016. La maggior parte di tali reclusi utili in primis all’apprendimento delle potremmo definire arriva dalla Polonia, dalla Tunisia, lingue (francese, inglese, arabo) “Detenutocentrica”, dove non si dalla Libia, dalla Repubblica ceca e necessarie a relazionarsi con gli considera l’uomo per quello che ha dalla Georgia. stranieri ristretti nelle carceri di tutta fatto, ma l’uomo in quanto tale, Il Meclemburgo-Pomerania Europa. F portatore di diritti universali che non 10 • Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019
L’OSSERVATORIO POLITICO probabilmente troppo autonome. E’ necessario risolvere al più La scure ha tentato di abbattersi anche su settori ritenuti altrettanto scomodi, presto i problemi organizzativi come il Gruppo Operativo Mobile (GOM) e il Nucleo Investigativo Giovanni Battista Durante Redazione Politica Centrale (NIC), assolutamente Segretario Generale dell’amministrazione contrastanti con i progetti dei “riformisti”, la cui distorsione Aggiunto del Sappe giovanni.durante@sappe.it ideologica li porta a non considerare perdono la loro forza davanti ad alcun itinere è cambiato il governo ed i utili servizi che hanno contribuito e altro diritto o interesse che a questi nuovi inquilini di Palazzo Chigi contribuiscono in maniera dovesse contrapporsi. avevano programmi diversi dai determinante a garantire la sicurezza Tale visione ha portato l’azione predecessori. Accanto a queste nazionale. politica e quella amministrativa a iniziative, intanto, prendevano corpo Basti pensare al lavoro, quello più pensare ed a cercare di mettere in atto altri progetti di tipo più strettamente evidente, di monitoraggio sui detenuti una riforma dell’esecuzione penale e amministrativo, tendenti a islamici che è stato determinante per del sistema penitenziario che prevedessero misure di più ampio favore possibile nei confronti dei detenuti, anche a scapito della sicurezza nazionale, principio di rango costituzionale, ma evidentemente soccombente nella mente di chi ritiene l’uomo con i suoi diritti naturali al di sopra di ogni cosa, indipendentemente da quello che ha fatto nella vita e del pericolo che può costituire per la società. E’ nota la forte presa di posizione politica e sociale di alcuni ridimensionare il ruolo della Polizia l’espulsione di oltre il 50% delle Nella foto: detenuti islamici schieramenti e associazioni rispetto Penitenziaria e dei suoi vertici, ancora persone allontanate dall’Italia, oppure in preghiera all’ipotesi di rivedere il 41 bis, o troppo deboli per poter avere un alle tante attività di controllo e addirittura di abolirlo, di concedere ruolo di contrasto determinante. investigative svolte su delega misure alternative al carcere e sconti I due dioscuri studiavano con dell’autorità giudiziaria. Ma è del tutto di pena anche a coloro che si erano impegno le riforme da portare avanti e evidente che argomentazioni di questo resi responsabili di gravi reati, anche le mettevano nero su bianco, mentre tipo non sfondano il muro ideologico attraverso con la modifica normativa qualcuno più autorevole tesseva trame di coloro che ritengono che i diritti volta a favorire lo scioglimento del e relazioni che avrebbero dovuto naturali dell’uomo in quanto tale sono cumulo per coloro che erano stati spianare la strada alle riforme stesse. al di sopra del modo di essere condannati per più reati, ipotesi tipica E’ stata fatta la riorganizzazione del dell’uomo stesso, delle sue intenzioni nei casi di reati associativi, per cui il Ministero che, per quanto ci riguarda, ma, soprattutto, delle sue azioni. divieto di concessione dei benefici, ha cancellato l’ufficio del cerimoniale, L’azione dei “riformatori” ha tenuto il vigeva e vige, per fortuna, visto che la ha sottratto alla dirigenza della polizia passo anche nella vicenda che ha riforma non è passata, sia per il reato penitenziaria tre dei quattro posti a coinvolto la Polizia Penitenziaria nel associativo, sia per quelli aventi titolo livello centrale, affidandoli ai dirigenti riordino delle carriere. diverso, ma commessi per la stessa penitenziari, sono state chiuse le Anche in questo caso l’obiettivo di uno finalità ed avvalendosi del vincolo centrali operative regionali e le basi dei due dioscuri è stato tutto proteso a medesimo. navali, delle quali solo due sono comprimere ogni possibile crescita “I riformisti” avrebbero voluto far rimaste in funzione, sono stati ridotti del Corpo, tentando di schiacciarlo il cadere il divieto per i reati diversi da gli organici del Corpo in maniera più possibile verso il basso. Purtroppo quello puramente associativo, in modo spropositata, sono stati avviati progetti ha dovuto subire l’iniziativa delle altre che, scontata la pena per il reato di per togliere la Polizia Penitenziaria Forze di polizia, in particolare la cui all’articolo 416 bis, potevano dalle sedi extramoenia, come il Dap Polizia di Stato, che hanno abbassato essere concessi i benefici per le ed i Prap, ammantando l’iniziativa di la dirigenza alla qualifica di Vice condannate inflitte per estorsione, sani propositi, come la rotazione Questore aggiunto (Commissario rapina ecc. decennale, ma in realtà finalizzata solo coordinatore), facendo così lievitare il Á Come abbiamo detto tale riforma non a togliere da queste sedi persone numero dei dirigenti in modo tale da è andata a buon fine, perché in ritenute scomode, perché turbare il sonno a più di qualcuno. Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019 • 11
L’OSSERVATORIO POLITICO SEGRETERIE Allora ecco pronta la reazione: amministrazione. Ormai anche i limitare il più possibile le funzioni. Provveditori ed i Direttori Generali Lutto Per esempio, mentre prima i vengono assegnati con interpello, funzionari potevano fare i Vice funzione senz’altro utile quella Direttori di ufficio, adesso ai dirigenti dell’interpello, ma per determinati Rocco Tralli, amico non è permesso neanche questo; qui incarichi dovrebbe essere solo arriva in soccorso del “riformista” ricognitivo e non vincolante. Infatti, e sindacalista del anche il protocollo Calliope, un con gli ultimi movimenti fatti, sono progetto mascherato sotto la formula state coperte alcune sedi ma ne sono Sappe ci ha lasciato di nuovo sistema di protocollazione state sguarnite tante altre, per cui che, in realtà, pone vincoli ben precisi abbiamo istituti e servizi con tanti ai Provveditori sulla distribuzione funzionari e altri senza neanche il S i è spento all'età di sessanta anni degli incarichi e su chi deve fare cosa. Comandate, o il Direttore. il Sostituto Commissario Rocco Nella prima bozza, addirittura, il La nostra è un’amministrazione dove Tralli, da pochi anni in pensione. Nucleo Investigativo Regionale (NIR) succede che un dirigente generale Era nato a Miglionico, provincia di veniva posto alle dipendenze di un viene nominato Vice Capo vicario del Matera, e si era arruolato negli agenti di funzionario amministrativo. Dipartimento e poi torna a fare il Custodia nel 1978; aveva prestato L’intervento del sindacato ha posto provveditore; immaginate un servizio negli istituti di Parma, Milano rimedio a tale scelleratezza, anche se Comandante in seconda della Guardia San Vittore e Cosenza, per poi essere il protocollo, ora sub iudice, ha di Finanza o dei Carabinieri che assegnato con le funzioni di Comandate anche obbligato i provveditori a terminato l’incarico torna a fare il di Reparto all'Istituto per Minori di riorganizzare i provveditorati, senza Comandante regionale, oppure un Vice Lecce e, infine, in quello di Torino, dove neanche convocare le organizzazioni Capo della Polizia che torna a fare il aveva svolto la stessa funzione per circa sindacali. Questore? Chi ha perso tanto tempo 15 anni. Ultima iniziativa in ordine di tempo, il nel cercare di annichilire la Polizia Rocco era stato anche un Dirigente tentativo di togliere la Polizia Penitenziaria, avrebbe fatto sindacale del Sindacato Autonomo Penitenziaria dalle Procure e dai sicuramente meglio a risolvere tanti Polizia Penitenziaria, a cui aveva aderito tribunali, dove svolge anche funzioni piccoli problemi organizzativi. fin dalla sua costituzione. di sorveglianza. Per esempio, regolamentare meglio la Era stato per alcuni anni Segretario Questa iniziativa ha suscitato la forte mobilità che andrebbe fatta a Regionale della Calabria, fino al reazione dei Magistrati. giugno/luglio, come fanno altre momento del suo trasferimento a Lecce Tutti i Procuratori Generali si sono amministrazioni e non nel corso ed aveva fatto anche parte di alcune riuniti ed hanno scritto al ministro, dell’anno, come capita, creando così commissioni a livello centrale, sempre evidenziando l’eccellente lavoro della disagi a chi ha i figli a scuola. in rappresentanza del SAPPe. F Polizia Penitenziaria, sia nelle L’accordo quadro è scaduto dal 2004, Nella foto: Procure, sia nella gestione della sono anni che se ne discute, una immagine sorveglianza nei Tribunali. finalmente si è giunti ad una bozza di Rocco Tralli in uniforme Nell’incontro tenuto dal Ministro è condivisa, grazie al lavoro fatto al però emerso che il Ministro Orlando, tavolo tecnico, ma il Direttore probabilmente su suggerimento di uno Generale ha pensato bene, alla fine dei dei due dioscuri, aveva normato il lavori, di rimettere tutto in tutto, rendendo impossibile il discussione, ostacolandone, di fatto, la prosieguo del lavoro di sorveglianza definitiva approvazione al tavolo della Polizia Penitenziaria nei politico; tutto questo perché secondo tribunali. lui andava ridiscusso articolo per Per quanto riguarda le Procure, articolo, disconoscendo così anche il stiamo assistendo a qualcosa di lavoro dei suoi delegati. incredibile: il personale viene Forse sarebbe stato meglio dare sostituito attraverso interpelli, senza direttive diverse prima di iniziare i neanche sentire i capi degli uffici lavori. In ogni caso, l’ultima riunione interessati, per capirne le esigenze e al tavolo politico è stata fatta qualche senza tenere conto del fatto che per mese fa e da allora nessuno ha saputo svolgere attività e compiere atti di più nulla. polizia giudiziaria necessità Negli istituti aumentano le aggressioni determinate qualifiche. nei confronti della Polizia Quella degli interpelli è una storia Penitenziaria e gli eventi critici in ormai grottesca nella nostra generale, ma nessuno fa nulla. F 12 • Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019
CONVEGNO PAL E RM O 14 M A GGI O 2 0 1 9 LA RIFORMA PENITENZIARIA E IL DECRETO SICUREZZA IL RUOLO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA ore 15:30 800.75 4 4 4 5 • www.eurocqs.it Sala Congressi del San Paolo Palace Hotel Via Messina Marine, 91 Palermo • tel. +39 091 6211112 • www.sanpaolopalace.it D.A.P. - DIPARTIMENTO CORPO DI ACCADEMIA EUROPEA CITTA’ AMMIN. PENITENZIARIA POLIZIA PENITENZIARIA STUDI PENITENZIARI DI PALERMO Convegno organizzato nell’ambito dei lavori del XXXII Consiglio Nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria • Palermo 14-15-16 maggio 2019
ATTUALITA’ Michele Lorenzo Il rischio suicidario nella Segretario Nazionale del Sappe rivista@sappe.it Polizia Penitenziaria È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti er arginare il rischio suicidario ma vorrei che l’attenzione si d’interesse su questo fenomeno. P nel Corpo di Polizia Penitenziaria è arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. focalizzasse anche sulle morti in carcere e su tutti quei gesti estremi che sono sinonimo di malessere. Parlo di autolesionismo ma anche di Dai dati prodotti mi soffermerei sui 18 tentati sudici sventati dalla Polizia Penitenziaria di Marassi, che diventano 30 in Liguria e addirittura Partendo dalla ratio dell’accordo sul danneggiamenti e proteste. 1198 in Italia. Sventati grazie documento recante “Piano nazionale Vorrei che fosse inquadrata l’attività all’immediatezza dell’intervento del per la prevenzione delle condotte del poliziotto penitenziario, ovvero poliziotto, il che giustifica la richiesta suicidane nel sistema penitenziario uno degli operatori attivi nel carcere, di una maggiore presenza di poliziotti per adulti” approvato definitivamente quale componente importante nella nelle sezioni detentive utile ad alzare da parte della Conferenza Stato- lotta al fenomeno suicidi in carcere. la percentuale di intervento per Regioni del 27/7/17 e pubblicato in Punto di partenza deve essere l’analisi salvare una vita umana. Gazzetta Ufficiale il 14 agosto dello di dati numerici prodotti dalla Ed ecco il primo step: maggiore stesso anno, possiamo dire che sono quotidiana vita penitenziaria: nel 2018 presenza di personale significa due gli elementi chiave : formazione e a Genova Marassi si sono verificati 242 aumento delle probabilità di evitare le collaborazione fra gli operatori attivi atti di autolesionismo, 1 decesso 1 morti in carcere. nei carceri. suicidio e 18 tentati suicidi. Su questo fronte la politica non ci è Il Piano Nazionale, incorporando le In Liguria, invece, 444 autolesionismi, stata d’aiuto avendo effettuato un indicazioni fornite dall’Organizzazione 4 suicidi, 30 tentati suicidi. In Italia incisivo taglio lineare delle piante Mondiale della Sanità nel documento 10.423 autolesionismi, 100 decessi, organiche della Polizia Penitenziaria. del 2007 “La prevenzione del 61 suicidi, 1198 tentati suicidi. Da 41.335 unità nel 2013, a 37.181 suicidio nelle carceri” delinea, per Popolazione detenuta in Italia 60125, unità nel 2017. contrastare il problema, un modus in Liguria 1495, a Marassi 727. Il che si pone in controtendenza con operandi “integrato” e Questi dati, sconvolgenti, meritano più la richiesta di maggiore presenza di “multidisciplinare” che dovrà attenzione d’analisi da parte del personale in un campo che vede un permeare il lavoro futuro di tutti i Ministero della Giustizia, del aumento della popolazione detenuta. soggetti che operano nel sistema Dipartimento dell’Amministrazione Il poliziotto penitenziario agisce sul penitenziario. Penitenziaria, della politica e anche suicidio, in senso materiale, Sono pervenute preziose indicazioni dell’opinione pubblica e devono fisicamente. per arginare il fenomeno del suicidio indurre ad accelerare quel processo Nulla o poco può fare sull’aspetto 14 • Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019
ATTUALITA’ scientifico della voglia suicidaria, è E’ inoltre necessario programmare sostegno nei casi in cui si manifestino questa che va prevenuta, qui bisogna aggiornamenti annuali, corsi di primo sintomi di disagio e di disadattamento. intervenire individuando chi e come soccorso, di rianimazione È l’obiettivo che si sono prefissati il deve farlo, più che l’intervento in cardiopolmonare (RCP), saper Provveditorato Regionale del Lazio, senso materiale che è l’ultimo stadio utilizzare i presidi sanitari di Abruzzo e Molise, per conto del del compimento dell’insano gesto. emergenza anche sotto forma di Ministero della Giustizia – Una componente dell’effetto suicidario esercitazioni pratiche. Dipartimento dell’Amministrazione è la “causa personale” la quale è alla La formazione è un obbligo imposto Penitenziaria, e l’Ordine degli base del progetto suicidario, bisogna dall’art.11 del Regolamento del Corpo Psicologi del Lazio con il protocollo agire su tutte le componenti che e del disposto dell’art. 7 dell’A.Q.N. d’intesa firmato qualche giorno fa. inducono al suicidio in carcere, mi 2004 dove si prevedono 12 giornate L’accordo intende promuovere il riferisco sul se e sul perché le riservate all’aggiornamento benessere organizzativo degli condizioni di detenzione e l’ambiente professionale. operatori penitenziari e le misure di detentivo possano incidere al Anche qui abbiamo il riferimento contrasto del disagio all’interno del compimento di questo atto estremo. normativo ma non si riesce ad attuarlo. contesto lavorativo, al fine di Quindi per agire sulla prevenzione dei Concludo con un invito alle autorità migliorare nel complesso le suicidi è necessaria l’adozione di amministrative locali a farsi promotrici condizioni di lavoro del personale che norme che assicurino, tra le varie di un progetto che parta dall’impatto svolge le sue mansioni cose, maggiori contatti con l’esterno, che un suicidio o un evento critico ha quotidianamente in istituto. un maggior ricorso alle misure sul personale coinvolto, questo ha un Allora ben vengano queste importanti alternative, una struttura penitenziaria peso psicologico ed emotivo che non iniziative per la Polizia Penitenziaria maggiormente ospitale. può essere trascurato. che detiene, purtroppo, il primato del I suicidi non si prevengono attraverso Per tale motivo le indicazioni generali più alto tasso di suicidi tra tutte le condizioni che alimentano conflitti segnalano la necessità di una attività di forze dell’ordine, e se vogliamo che il rielaborazione e sostegno per il pianeta carcere cambi in positivo Nella foto: (sovraffollamento e promiscuità) o in il gesto ambienti angusti e malsani che non personale interessato, congiuntamente dobbiamo concretizzare e passare estremo aiutano a far dimenticare la voglia tra parte sanitaria e penitenziaria più dalla fase dello studio alla suicidaria. conosciuto come debriefing. realizzazione e, vi assicuro, come Né si prevengono solo affidandosi alla Monitorare e verificare periodicamente dirigente nazionale del Sappe, che la Polizia Penitenziaria che diventa poi, lo stato psicologico del singolo Liguria penitenziaria (così come il se già non lo è, il capro espiatorio di operatore di Polizia Penitenziaria per resto d’Italia) ne sente davvero la turno, sovente accusato di non fornirgli una forma di ausilio e necessità. F sorvegliare il detenuto in modo costante. Dove agire allora? Sull’intervento materiale degli agenti preposti al controllo o sul miglioramento generale del benessere all’interno delle strutture o anche ricorrendo alla detenzione esterna? Se fosse colpa delle strutture allora monitoriamole e facciamo mea culpa su Savona dove è stato cancellato l’istituto penitenziario e ancora oggi, dopo quasi 5 anni non vi è interesse per la costruzione di un nuovo, moderno e capiente istituto. Domandiamoci il perché e valutiamo gli effetti che la chiusura di questo carcere ha prodotto sugli altri istituti della regione. Altro elemento importante è la formazione e l’aggiornamento della Polizia Penitenziaria, rivedendo i corsi di formazione. Il neo agente deve arrivare negli istituti preparato alle emergenze. Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019 • 15
CHI SIAMO? ? Il male di vivere Tutti sanno e tutti fanno Chiara Sonia Amodeo rivista@sappe.it dei poliziotti finta di penitenziari niente È accaduto di nuovo, e non sono passate neanche qualcuno... ho trovato questo numero sul sito del quattro settimane dall’ultima volta che un collega si Ministero, so che vi occupate della prevenzione del è tolto la vita. Non è possibile che tutto questo passi suicidio...” ancora come un evento normale, non è concepibile che - “Ah, sì ...solo un momento prego.” dopo l’ultimo, e purtroppo ennesimo, episodio suicidario Terza pausa, attesa senza neanche la musica. l’amministrazione non si muova. - “Risponde il centro prevenzione suicidi, purtroppo la Non si può accettare come un fatto consuetudinario, un sezione è stata momentaneamente sospesa a causa di alea del mestiere, il togliersi la vita. carenza di personale” C’era una volta un numero telefonico di riferimento al TU-TU-TU-TU. quale gli appartenenti al Corpo potevano ricorrere in caso E questa, nonostante l’incipit fiabesco, non è di certo una di necessità, dedicato proprio alla prevenzione del suicidio. storia a lieto fine, e anche se può sembrare una barzelletta è purtroppo invece, la triste verità. Questo numero di riferimento, che da qualche tempo è stato rimosso, tutto faceva tranne che essere d’aiuto. Era solo una presa in giro, l’ennesima dimostrazione di quanto i nostri “capi” prendano sotto gamba il disagio psicologico che può portare all’estrema decisione ...e intanto le tragedie continuano. Tutti sono al corrente delle dure condizioni lavorative che ci troviamo ad affrontare noi appartenenti alla Polizia Penitenziaria. Tutti sanno e tutti fanno finta di niente; nessuno si reputa abbastanza competente, potente o direttamente coinvolto al punto da prendere l’iniziativa. E il risultato è che le disgrazie continuano ma nessuno si sente responsabile quando in realtà dovremmo sentirci tutti complici. Suicidarsi è una scelta davvero radicale, data da più fattori Nella foto: Ed era un contatto sponsorizzato durante i corsi di e la componente lavorativa non può essere considerata la richiesta di aiuto telefonico formazione, addirittura inserito sulla pagina web principale sola incidente ma pensiamo a quante persone potevano del sito del Ministero della Giustizia. Quando, però, (per essere salvate se fosse stato istituito uno sportello fortuna solo per pura curiosità), ho provato personalmente d’ascolto in ogni istituto, se quel numero di telefono messo a chiamare, ho potuto constatare innanzitutto che il servizio a disposizione direttamente dal Ministero fosse stato attivo. era inattivo la sera e solo verso le 9, quando finalmente ha Qualcuno però ci pensa a questa triste condizione in cui risposto qualcuno le cose sono andate più o meno così: verte il nostro Corpo ed è il Capo della Polizia Gabrielli, - “Buongiorno, Ospedale Sant’Andrea. Come posso che ha emanato lo scorso 8 febbraio un Decreto che aiutarla?” sancisce la nascita de l’Osservatorio Permanente - “Salve, chiamo perché vorrei parlare con qualcuno interforze sul fenomeno suicidario tra gli appartenenti alle della prevenzione al suicidio” Forze di Polizia. Pausa Chissà che non sia la volta buona, però mi chiedo: ci voleva - “Mmm, non saprei chi passarle a dir la verità, qui è il così tanto? centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma...” Sono stati censiti 250 morti tra il 2010 e il 2018 nelle - “Ma come è possibile? Io ho trovato questo numero sul Forze Armate, un numero così elevato in così poco tempo sito del Ministero della Giustizia!” è davvero impressionante ed ora che è stata presa questa Pausa. splendida iniziativa dell’Osservatorio nessuno ne parla, i - “Attenda un attimo in linea” media tacciono, perché chiaramente è preferibile far Attesa accompagnata da musichetta. scalpore con notizie che infangano chi indossa la divisa - “Reparto psichiatrico” piuttosto che occuparsi di tutte quelle uniformi che non - “Si, salve, chiamo perché vorrei parlare con verranno indossate mai più. F 16 • Polizia Penitenziaria n. 270 • marzo 2019
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