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Il mio futuro è Sostenibile (e maledettamente complesso. Posso chiamarvi se non lo capisco?) Manuale per l’albergo empatico A cura di Thomas Bialas
Il mio futuro è Sostenibile/ Manuale per l’albergo empatico A cura di Ideazione e design Stampa Quest’opera Thomas Bialas dei contenuti Graphic Masters è stata rilasciata con licenza CoMoDo Creative Commons Edito da Comunicare Grazie ai direttori Federalberghi Moltiplica Doveri e ai segretari federalberghi.it delle organizzazioni Direzione artistica aderenti a Marco Tortoioli Ricci Federalberghi per Grafica la collaborazione. e impaginazione Marina Turci Questo volume Illustrazioni è pubblicato da Marco Tortoioli Ricci Cfmt Milano Editing Centro di Formazione Nicola Cappelletti Management Coordinamento del Terziario Alba Beni cfmt.it
Il mondo è complesso, ma insieme possiamo renderlo più ospitale e sostenibile. L’idea di una nuova sostenibilità non è un’idea da poco, perché prende di petto la parola sostenibilità per declinarla nella vita quotidiana di ogni albergo. La quale vita di tutti i giorni ha nella relazione con le persone e il territorio il vero cuore dell’attività. E dunque albergo empatico che respira con ogni cliente per conoscerlo e comprenderlo profondamente. Il libro nasce da un’intuizione di Thomas Bialas, giornalista, innovatore e futurologo, che spesso si occupa anche di ospitalità, ed è un viaggio originale in un mondo pieno di stimoli e idee da mettere in pratica nel proprio albergo. Non è il classico libro da “esperti” ma piuttosto l’osservazione di chi ha fatto del futuro la propria professione e il proprio viaggio. Talvolta alcune cose possono apparire stravaganti o complesse, ma, come suggerisce il titolo, Federalberghi lavora insieme a te per aiutarti a costruire un futuro più ospitale e sostenibile. Chiamaci pure quando vuoi. Noi ci siamo. Bernabò Bocca, presidente Federalberghi Il mio futuro è sostenibile 2/3
Prologo dell’albergatore empatico Quand’è che il mio futuro diventa sostenibile? Quando riconosco nell’altro la mia sostenibilità. Il mio futuro è sostenibile 4/5
ph. Noah Buscher Sostiene l’albergatore del futuro: “Better for me, better for you, better for the planet”. Stringi stringi la sostenibilità (ambientale, sociale, economica, ecc.) è evitare un futuro peggiore e garantirne (idealmente) uno migliore. In definitiva una cosa è sostenibile quando garantisce un futuro di qualità non inferiore. Sostenibilità d’impresa significa in sintesi durare nel tempo e far durare nel tempo tutto ciò che ruota intorno all’albergo (risorse, territorio ma anche i clienti). Ma non basta. Bisogna anche focalizzarsi su un nuovo approccio alla sostenibilità che metta in primo piano le relazioni con i clienti, i collaboratori, i fornitori, i partner, il territorio, le istituzioni e i cittadini. > Il prerequisito è l’azione sostenibile che si esplica nell’impatto positivo ambientale, sociale ed economico. > Il requisito nuovo è la relazione sostenibile che si esplica nell’impatto positivo delle esperienze e dello stile di vita dei clienti e cittadini. Il mio futuro è sostenibile 6/7
ph. Tim Mossholder Indice 01 Le sfide della vera 02 Le 24 sostenbilità sostenibilità per l’albergo del futuro p. 11 p. 29 03 Work in progress: 04 Le nuove sostenibilità le sostenibilità in 10 passi per l’impresa sono infinite p. 102 p. 91 Il mio futuro è sostenibile 8/9
Il declino di Roma fu anche un generale Clima presente avvelenamento da piombo. Più avanti il C’è clima di imbarazzo per i cambiamenti Medioevo iniziò a perfezionare un altro climatici. Il presente ci stupisce per la disastro: quello dell’aria. Già Orazio retorica. Carbon neutral, clima neutral, Effetto circolare / lamentava il fumo e il rumore di Roma. carbon free, carbon credit o diritti ad L’eterno ritorno Ma il disastro evolse. A far lasciare il castello di Notthingham inquinare come asset finanziario. Le sigle si sprecano per attestare salvifiche nel 1257 ad Eleonora di Provenza non soluzioni. Inquinare nel luogo A e, come utile fu Robin Hood, ma un nuovo vapore: compensazione, disinquinare nel luogo B. quello del carbone bruciato. Qualche È come sganciare una bomba atomica decennio e Edoardo I vietava che si sull’Iraq e, come utile compensazione, bruciasse carbone mentre il parlamento piantare un milione di alberi in Texas. era riunito. Senza effetto. Visto che È come bruciare la Sicilia e, come utile la grande Elisabetta era pure lei, tre compensazione, finanziare una fattoria a secoli dopo, afflitta dai fumi. Tanto che energia eolica in India. È come fare voli tale John Eveleyn scrisse nel Seicento lunghissimi verso località remote nelle Clima passato un suo trattato sull’inquinamento, quali l’energia non arriva da cavi elettrici “Se vuoi conoscere il futuro, studia il proponendo parchi e fiori come rimedi ma da generatori a gasolio inquinanti e passato”, diceva Confucio. Procediamo, convenienti. Ancora un secolo dopo inefficienti e, come utile compensazione, rievocando un mirabile saggio di non v’era accordo se fosse peggio l’aria richiedere al turista un costo aggiuntivo di Geminello Alvi: L’effetto serra ai tempi di rovinata dal fumo di legna o di carbone. disinquinamento. Ha senso questo “easy Orazio. Il primo disastro e monito ecologico Poi venne la rivoluzione industriale e being green” che neutralizza la coscienza, di cui vi sia memoria è l’epopea dell’eroe il primato del carbone come rimedio solo la coscienza? Non c’è il rischio che giri sumero Gigamesh nel III millennio avanti ecologico per salvare le foreste. Ma solo molta carta (crediti, certificati, carte bollate) Cristo. Gilgamesh uccide Humbala, dio nell’Ottocento, in Occidente, nacquero ma poca aria buona? A questo punto, cosa delle imponenti foreste di cedro e le gli antenati più rimossi dell’ecologismo: ci riserva il futuro? taglia. Il cielo per punirlo maledice la terra i luddisti e i romantici. Anche se non col fuoco: l’aridità mangerà il cibo dei si badava ancora molto alla teoria di Clima futuro sumeri e berrà al posto loro. L’immagine Fourier secondo la quale il calore solare Il futuro è già scritto, e comunque sia dell’erosione dei suoli e della perdita di poteva intrappolarsi nell’atmosfera si andrà avanti di questo passo. fertilità ci ricorda così, profeticamente, i come in un vaso di vetro gigante. In Italia sarebbe necessario, per compensare drammi dello sviluppo insostenibile. Man Profeti inascoltati come quel Rudolf le emissioni, piantare ogni anno un milione mano i vari disastri della Mesopotamia Steiner che in tempi non sospetti di ettari di bosco, una superficie equivalente si estesero al Mediterraneo orientale. previde sia i disastri dell’agricoltura a quella delle Marche. E in ogni caso, non Toccò anche a Cipro, l’isola più bella, intensiva, sia la mucca pazza e il buco ha senso. O c’è riduzione o c’è distruzione. prima coperta di pini. Anche il declino nell’ozono. Nel Novecento il petrolio Ma neppure quella basta. Se noi volessimo della civiltà minoica fu forse tutt’uno con divenne la materia prima da cui le stabilizzare le emissioni al livello attuale l’impoverirsi dell’humus. Né lo splendore economie ricavavano tutto, compreso dovremmo ridurre la produzione energetica della grecità classica rallentò il disastro. una nuova parola: smog, usata per la dell’80%; e i cambiamenti climatici Tanto che Platone ne contempla l’esito, prima volta dal medico Des Voex in un evolverebbero per almeno due secoli scrivendo che le parti più ricche e soffici rapporto sull’accumulo di fumi che a prima di segnare il passo, perché la CO2 erano scivolate via dalle colline e restava Glasgow aveva ucciso nel 1909 almeno nell’atmosfera scende molto lentamente. solo lo scheletro della terra. Ma i disastri mille persone. Il resto è storia di disastri È già tardi. A questo punto, cosa ci riservava più riusciti si preparavano in Occidente, e disagi moderni. A questo punto, cosa il passato? invisibili ma più insidiosi, come saranno ci riserva il presente? quelli moderni. Non servì che il medico Galeno biasimasse i danni delle miniere di rame, o Nicandro intuisse gli effetti mortali Treehotel: un albergo del piombo bianco usato in pittura e sugli alberi nel cuore cosmesi. I romani non vi badarono ed anzi della foresta artica addolcivano il vino con acetato di piombo. Il mio futuro è sostenibile 12 / 13
C’è clima di cambiamento, quello vero. Scarica il rapporto CDP Scarica il rapporto Climate Change: Il cambiamento climatico richiede molta Climate Change report: Implications for Tourism https://tinyurl.com/y4fjtuny https://tinyurl.com/yy989bmt prontezza. Ogni albergatore deve essere pronto al peggio ma anche al meglio, immaginando un’altro modo di fare convince che c’è un’unica strada significa che ormai ci siamo persi per strada. Il diktat APPROCCI: economia. Alcuni percorsi. economico è preponderante, arrogante e spesso invecchiato (male). Uscire Reconomy dall’economicismo significa anche, per Reuse, reduce, recycle, renew, repair, ecc. le aziende, svincolare gli obiettivi dalla Il prefisso Re come codice esegetico dittatura della crescita (fatturato, redditività, di un’auspicabile ospitalità verde. ecc.). Puntare per esempio al senso (da I principi sono: 1) trasformare scarti in incarnare e rappresentare) e al valore risorse; 2) riutilizzo dei prodotti dando come “better world hotel company” che nuova vita; 3) drastica riduzione di ogni ph. Renee Fisher risolve grandi sfide per l’umanità. È un rifiuto; 4) trasformazione materiale fino cambio di visione, anche per l’innovazione all’upcycling creativo che genera valore che abbandona il “nuovo per forza” per il aggiunto. “meglio per tutti”. Cradle to cradle Entra nel maturalismo Dalla culla alla culla, copiando la natura Da materialismo a “maturalismo”. L’essere e adattandosi ad essa. L’approccio - umano quando è maturo non cresce più. elaborato da Michael Braungart, ex Non per questo vive peggio. Ho smesso attivista di Greenpeace e visionario di crescere all’età di circa vent’anni (così, chimico tedesco - alla progettazione a memoria). Da lì in poi è stata, come e produzione che utilizza i giusti materiali immagino per tanti, una lenta crescita al momento giusto, per rigenerare senza identitaria, spirituale, culturale, forse del impattare è uno dei più suggestivi di questo gusto e della comprensione del mondo. secolo, anche per la creazione e gestione Che fa stare meglio a prescindere dal degli edifici. possesso materiale, anche perché, per Certo, per le imprese i rischi informatici del cotone (più calde sono le temperature, molti, l’accumulo quantitativo è stato Low growth sono tanti e ben assortiti, ma lo sono tanto peggiore è il cotone). Temere è spodestato da quello qualitativo: da status Potremmo anche chiamarla la altrettanto quelli climatici. Secondo un giusto. Reagire è meglio. Anche perché symbol a status experience, da superfluo a “enoughness” economy. Da contrapporre sondaggio condotto da CDP (ex Carbon nuovi modelli di business basati sul clima superiore nell’essenza. Per il “maturalista” sia alla crescita continua sia alla decrescita Disclosure Project) sul Gotha mondiale (adattando prodotti e servizi) possono il lusso è un fatto sostanziale che passa felice. Un mindset che punta alla delle imprese, la preoccupazione è alta e aprire nuovi mercati. dal tangibile all’intangibile. Trovare il senso sostenibilità e che oppone al principio i rischi climatici sono già stimati per in ogni gesto. Giusto. E ancora più giusto del consumare e avere di più quello un costo potenziale di circa un trilione Esci dall’economicismo è consumare pensieri: non inquinano del consumare e avere abbastanza. di dollari. Unilever teme la difficoltà di “Chi crede che una crescita esponenziale e liberano il clima. Dobbiamo ambire a Da abbinare ovviamente al low profit reperimento di determinati prodotti se possa continuare all’infinito in un mondo un futuro nel quale l’economia, anche (lucrare con moderazione). l’accesso all’acqua pulita si deteriora; finito è un folle oppure un economista”, dell’ospitalità, non deve per forza crescere Bmw teme costi più elevati a lungo avvertiva il sottotitolo del piccolo e ormai ma piuttosto maturare meglio. termine a causa della minore disponibilità vecchio saggio Obiettivo decrescita. di risorse naturali e danni agli impianti e Uscire dall’economicismo e puntare alle infrastrutture per eventi meteorologici alla decrescita conviviale era la teoria estremi; Allianz teme gravi catastrofi alternativa di economisti e pensatori come naturali sia come investitore che come Serge Latouche o Paul Ariér, ampiamente assicuratore, mentre Adidas un calo criticati e superati. Però è vero che nulla e peggioramento nella coltivazione è peggio del pensiero unico. Quando ci si Il mio futuro è sostenibile 14 / 15
Il caso vuole / È come la gara per chi L’albergo del vicino è sempre più verde? costruisce il grattacielo L’Hotel più ecologico del mondo si trova più alto del mondo, solo che qui l’altezza si misura in Norvegia, ma non deve fare invidia. in sostenibilità. Periodicamente qualcuno annuncia in pompa magna di avere finalmente fra le mani il vero e unico albergo ecologico a impatto zero. Questo volta a gridarlo sono gli architetti di Snøhetta che hanno progettato (a loro dire) il primo hotel a energia positiva ai piedi del ghiacciaio Svartisen, in Norvegia. Si chiama “Svart”, Non solo. In futuro la competitività che significa nero in norvegese, e si ispira (e accoglienza sul mercato) si misurerà agli scuri ghiacciai di quella zona. anche in termini di azioni responsabili che La struttura, la cui apertura è prevista generano valore sia per il territorio sia per per il 2021, è unica non solo per il design la collettività. Far bene, fa bene agli affari. rotondo che richiama l’economia circolare Far bene significa trasformarsi in “better ma soprattutto per la sua sostenibilità. world company”. Non è un vezzo ma vera Rispetto a un hotel convenzionale, sfida come dimostra bene la fondazione i consumi energetici saranno inferiori The B Team, voluta e creata dall’eclettico dell’85% e l’intera energia sarà imprenditore Richard Branson, il cui piano autoprodotta. B sta per better, (più) buono. Buono per il mondo e buono per il futuro dell’umanità. È un simbolo, solo un simbolo, ma ci dice Suona un pochino sentimentale, ma qui non qualcosa di importante. La sostenibilità è siamo di fronte ad ambientalisti romantici oggi un trend “sostenibile” che ha anche ma a imprenditori di successo (fra cui oltre effetti significativi sull’estetica alberghiera. al fondatore del Virgin Group, personalità “L’edilizia ecologica non è opzione ma quali Arianna Huffington, fondatrice del uno standard” afferma categoricamente gruppo editoriale Huffington Post; Oliver l’architetto Matteo Thun. Come dire: da Bäte, ceo di Allianz Group; Emmanuel turismo di massa a sostenibilità di massa, Faber, ceo di Danone; Ratan Tata, dunque nuovo mainstream. presidente del Gruppo Tata; Muhammad La green hospitality deve diventare priorità Yunus, fondatore di Grameen Bank e premio assoluta delle agende politico-strategiche Nobel per la Pace. Lo scopo? Catalizzare un di tutti i principali attori dell’ospitalità. movimento di imprenditori leader per ideare Il turismo è diventato una delle principali un modo migliore di fare impresa, finalizzato industrie del mondo e già ora l’industria al benessere delle persone e del pianeta. dell’accoglienza deve misurarsi con il suo Giusto così, anche per gli albergatori. impatto sul pianeta. Il risparmio energetico La formula dell’ospitalità 2020 deve essere: e l’accoglienza verde saranno uno dei 20% in più di efficienza, 20% in meno temi del futuro. Il turismo del futuro avrà di emissioni serra e 20% di energie dalle quindi il delicato compito di contribuire rinnovabili. al “raffreddamento globale” privilegiando e promuovendo proposte realmente eco-compatibili. Il mio futuro è sostenibile 16 / 17
Sostengo Greenpeace fin dalla nascita e sostengo scenari green fin da quando General Mills, dove i consumatori possono scrivo e mi occupo di futurologia. ordinare prodotti di marca in imballaggi “Il futuro sarà verde o non sarà” amavo riutilizzabili anche cento volte. Il tutto con Plastic free ammonire in passato durante svariate un servizio di consegna e ritiro a casa hospitality conferenze, e indubbiamente la plastica tramite Ups. Giusto così. In futuro le persone è pesantemente di intralcio per la pretenderanno dalle imprese soluzioni sopravvivenza del pianeta e dell’uomo. che siano utili al pianeta, confortevoli Ora siamo sempre tutti (imprese e (convenience) nell’uso, al motto di istituzioni) un pochino indolenti e pigri, “semplificare senza penalizzare” (chiedendo non prevediamo ma reagiamo. Per grossi sacrifici). Il trend è chiaro: affermarsi esempio a notizie drammatiche come come zero plastic company. Anche in questa: la Cina rimanda al mittente albergo. o meglio blocca l’import di rifiuti e residui riciclabili. Panico e caos per gli Il vero lusso è saper dire di no occidentali, che però arrivano sempre “Luxury hotels go plastic free”, si legge tardi nel ragionamenti. Chi ragiona sa da Tutti “senza” appassionatamente su molte testate internazionali. Forse è così Noi ignari umani ingeriamo tempo che il riciclo è un palliativo come La vita di plastica non è così fantastica. e sicuramente è un bene. Six Senses ha un quarto di chilo di plastica molte delle superficiali tesi sullo sviluppo Segno dei tempi: dal no alla pelliccia al annunciato che tutti i suoi resort saranno all’anno, l’equivalente di sostenibile. Intanto i fatti raccontano no alla plastica. Sempre più consumatori privi di plastica entro il 2022, stesso altre storie. Punto numero uno: i rifiuti (e dunque anche viaggiatori) cercano obiettivo, ma due anni prima (entro il 2020) una carta di credito alla di plastica sono raddoppiati negli ultimi alternative più sostenibili, e i brand per Akaryn Hotel Group, il cui Akyra TAS settimana. Non proprio il due decenni (fine del discorso sulle inutili stanno iniziando a reagire. Gli esempi Sukhumvit Bangkok, è stato il primo hotel in massimo da servire a tavola. chiacchiere condite di grandi proclami sono già migliaia e vanno dalle classiche Asia ad aprire senza plastica monouso nelle da parte della Commissione Europea, campagne come quella della Coop, che camere, ristoranti e bar, mentre già nel 2018 ONU o quello che vi pare). Punto numero recentemente ha annunciato e promesso il gruppo Meliá Hotels International aveva “Plastic is over. If you want it”, e la gente due: proprio un rapporto dell’ONU, di ridurre l’utilizzo della plastica nei provveduto a eliminare dai suoi 318 hotel lo vuole. Sta per diffondersi il motto: “ogni chiarisce che solo il nove per cento circa suoi prodotti a marchio, ai bicchieri e tutti gli oggetti usa&getta in plastica. giorno ambientalismo”. I consumatori dei nove miliardi di tonnellate di plastica cannucce organiche commestibili della Prossimo step. L’albergo propone ai propri sono alla ricerca di modi per diventare il finora prodotte in tutto il mondo è stato startup Loliware, che possono essere clienti iniziative di lifestyle e fashion plogging. cambiamento che vogliono vedere nel riciclato e solo il dodici per cento è stato letteralmente mangiati dopo l’uso, Il cosiddetto plogging è un fitness trend mondo. Al netto del fenomeno mediatico bruciato. Il restante 79 per cento finisce alla rimozione di cannucce di plastica nato in Svezia che consiste nel raccogliere Greta, resta il fatto che la Plastic free in discariche, oceani, fiumi, laghi o in promessa da Starbucks per i suoi coffee rifiuti mentre si corre, ovviamente postando economy è il mega trend del secolo. O qualsiasi altro luogo in natura, per restarci shop; alla realizzazione di mattoncini con poi sui social o fitness app. Il termine è un meglio: evitare la plastica come la peste forse per l’eternità. Come se non bastasse materiali biodegradabili a base vegetale neologismo, combinazione delle parole è il denominatore comune di ogni futuro di tutto questo noi moriamo (e non solo (Lego); all’utilizzo di sola plastica riciclata svedesi “plocka upp” (raccogliere) e business. di tumori). Bisognerebbe andare alla (obiettivo dichiarato di Adidas entro il “jogging”. La guerra alla plastica si vince radice. Ripensare altre economie, 2024) o contenitori riutilizzabili (Lush), ai anche e soprattutto con l’engagement La futura plastic free economy circolari, che inondano il mondo non di viaggi in aereo senza materiali di plastica (divertente e divertito) dei clienti. Microplastiche. L’inquinamento invisibile rifiuti ma di servizi, che non ne producono monouso a bordo (voli charter Hi Fly); (più piccolo di un millimetro) che non ti più. Dal packaging ai prodotti di uso ai supermercati completamente plastic aspetti. Ci laviamo e il mare sporchiamo, comune, tutto va ripensato e innovato free (Ekoplaza Lab ad Amsterdam) fino grazie ai polimeri sintetici (plastica) con scelte sostenibili che coprano tutta a iniziative (in apparenza estreme) come contenuti in buona parte dei detergenti e la filiera (dall’approvvigionamento “grandi marche senza imballaggio”, cosmetici. Macroplastiche. Nell’Oceano all’erogazione dei servizi), ovvio, anche o quasi: usare cento volte lo stesso Pacifico galleggia un’isola di plastica in albergo. barattolo per ricaricare il gelato Häagen- grande 3 volte la Francia. Basterebbe Dazs o lo stesso flacone per ricaricare questo “piccolo” dato per dichiarare la il detersivo Tide. Impossibile? Non per plastica il problema con la P maiuscola. Loop, la nuova piattaforma lanciata da Conosco bene questo materiale e non alcune multinazionali di largo consumo solo perché come tutti lo uso da una vita. come Unilever, Procter & Gamble e Il mio futuro è sostenibile 18 / 19
Wasteconomy/ Mi rifiuto di rifiutare i rifiuti Il messaggio, indipendentemente dalle (ad oggi le sostanze prodotte dall’uomo Ripartire da zero rifiuti, non producendoli, case history, è chiaro: ripartire da molti ma molti meno (o tanti) rifiuti. È già un inizio. sono chimicamente molto stabili e difficili da decomporre nei loro essenziali componenti). o da molti rifiuti, sfruttandoli. Non scartate l’energia Un approccio che guarda alla natura come modello di trasformazione ed efficace Le strategie della nascente “Wasteconomy” Quella proveniente dai rifiuti. Aperto nel “energy management”. sono attraenti. Alcune suggestioni. 2017 a Copenhagen, Amager Bakke si candida a diventare un punto di Ti hanno promesso un preciclo? riferimento (o comunque un ottimo Recycling o precycling? Ritrasformare esempio) in tutto il mondo di quella che il rifiuto in un prodotto simile a quello ho battezzato la “wasteconomy”. Un di partenza oppure ridurre i rifiuti, evitando progetto avveniristico per trasformare i di produrli? Questione di progettazione. rifiuti urbani in energia o, più esattamente, A volte basta poco e non bisogna per forza un mega impianto in centro città che non essere grandi industrie o grandi designer per solo riesce a trattare rifiuti restituendo ottenere risultati di grande impatto, come elettricità e riscaldamento, ma che dimostra in Gran Bretagna silobrighton.com, contemporaneamente è anche luogo il primo ristorante integralmente zero waste di intrattenimento per le sue attività che ha fatto della filiera e dei passaggi ricreative grazie a piste da sci e pareti per che un prodotto compie (dalla produzione l’arrampicata. Curiosamente, ma neanche alla distribuzione, al consumo in sala) il poi tanto, l’idea di utilizzare i rifiuti come suo “metodo” per eliminare ogni rifiuto. fonte di energia va a cozzare con un Stesso discorso per il rinomato Amass di paradigma caro a molti ecologisti, quello del Copenhagen diretto da Matt Orlando, ex zero waste. Parecchi anni or sono la catena capo chef di Noma (forse oggi il ristorante di supermercati Sainsbury’s inaugurò il suo più famoso al mondo) che interpreta la primo punto vendita che ricava l’energia sostenibilità in modo radicale e creativo per il funzionamento e il riscaldamento con una riduzione dell’immondizia del 75%. dagli scarti alimentari. Come dire: più rifiuti Per gli alberghi un esempio da seguire. più energia. Forse il tema in futuro non è un talebano fondamentalismo che grida “a Semplicemente waste mindset morte i rifiuti” ma un equilibrato relativismo Tutti a parlare di design e digital mindset, che sussurra “nuova vita ai rifiuti”. e se invece la vera rivoluzione del pensiero Ambientalismo anno zero modo che fanno ora i grandi? Cose così: la fosse guardare agli scarti come nuovo valore Ambientalismo: da ideologico a logico. catena di supermercati olandese Albert Heijn Mission impossibile? aggiunto che produce benessere? Può Logica conseguenza della volontà sta testando il pricing dinamico e digitale Questo materiale si autodistruggerà esistere un futuro in cui tutto può essere di sopravvivenza. Anche le grandi per evitare sprechi in negozio; Unilever entro 5 secondi. Impossibile? Non per la gettato senza che si producano rifiuti da multinazionali hanno capito che se vogliono testa con la linea Seventh Generation il suo Technical University of Munich (Germania) smaltire? Apparentemente un paradosso, fare (ancora) business as usual devono ambizioso obiettivo di utilizzare entro il 2025 che ha messo a punto nuovi materiali che ma solo in presenza di visioni ristrette. diventare più unusual. Insomma consci che solo imballaggi riutilizzabili o compostabili; si autodistruggono alla fine del loro ciclo di Molte imprese e startup stanno lavorando la solita minestra riscaldata non fa altro che PepsiCo con l’iniziativa “Beyond the Bottle”, vita (e utilità). In pratica è come se avessero su tecnologie e processi che consentono da riscaldare il pianeta, ora le aziende puntano tenta di eliminare la plastica usa e getta dei un timer che predetermina la durata un lato ai prodotti di vivere, per così dire, una su nuove ricette, abbandonando (parrebbe) distributori con apposite stazioni (presto e sopravvivenza. Mi rendo conto che la vita eterna, e dall’altro di rendere i prodotti il patetico greenwashing (termine coniato disponibili anche per alberghi) con bottiglie spiegazione è poco “scientifica”, ma la modulari e separabili nei più minuscoli nel 1986 da Jay Westerveld, e impiegato riutilizzabili e dotate di codice QR individuale. mia cultura umanistica mi costringe a componenti. Dalla progettazione, nota come inizialmente per stigmatizzare la pratica Spesso però le cose più divertenti (e creative) queste scorciatoie. Comunque sia, sono “Cradle to Cradle”, all’economia circolare. delle catene alberghiere che facevano escono dalla testa di piccoli startuppari super molecole che si autoassemblano L’idea di fondo non è quella di eliminare leva sull’impatto ambientale del lavaggio come il team di raupeimmersatt.de che a e poi scompaiono e si disintegrano alla o evitare la spazzatura, ma di progettare della biancheria per invitare gli utenti a Stoccarda ha aperto un food sharing café data stabilita. Resta il fatto, suggestivo, prodotti che si rigenerano quasi all’infinito. ridurre il consumo di asciugamani, quando sostenibile che offre pasti “salvati” dalla di un nuovo approccio che si libera del in realtà l’interesse era di puro risparmio pattumiera (ancora ottimi ma non più costoso e spesso dispendioso (in termini di economico, dunque marketing). Ad ogni commerciabili nella grande distribuzione). consumo energetico) riciclaggio dei rifiuti Il mio futuro è sostenibile 20 / 21
Sostenibilità è partecipazione Anche la sostenibilità deve essere sostenibile: un progetto ambientale, sociale, culturale Caro albergatore, fammi ed economico oltre ad avere un reale scegliere la tua sostenibilità impatto deve anche dotarsi di un adeguato Dammi un buon motivo per sostenere le tue scelte. No, non voglio essere pagato storytelling per essere sostenuto dal cliente. (non necessariamente!) ma ingaggiato, Sopratutto deve divertire e stupire. portato a bordo. In un’epoca dominata dai social media ogni cliente è mediamente presente quando si tratta di postare commenti, immagini o video. Questione di spazio (da mettere a disposizione) ma anche di sostanza. Ti scelgo perché le tue scelte valgono. Ti scelgo perché le tue Non è solo un’idea ma una possibilità. scelte fanno bene anche a me. Ti scelgo Il progetto, nato in Inghilterra, si chiama perché le tue scelte di sensemaking gumdropltd.com e si presta benissimo confortano non solo il nostro ambiente per eventi sul territorio. Oppure ancora, (circostante) ma anche il mio. Ti scelgo trasformate la facciata dell’albergo in una infine perché le tue scelte di sostenibilità facciata camaleonte che cambia colore sono puro lifestyle e non burocratica con l’inquinamento come ha fatto lo efficienza e performance ambientale che shopping mall Hanwha Galleria a Seoul. parla l’oscura lingua del rating. È semplice: D’accordo questo è meno divertente sostenibilità e solidarietà vanno volentieri e forse spaventa, ma il tema per tutti è: a braccetto, ma solo se siamo avvolti da far vivere la sostenibilità in modo creativo. vero calore umano. Sostiene Richard Branson Caro albergatore, fammi Odi alberghi e crociere? Gridi sempre vivere la tua sostenibilità “Gimme, gimme more?”, “we did, and it’s Canta una nuova canzone: “Imagine all all included”. Venite a vedere come la the people, living for fun”. La sostenibilità Virgin fa crociere con virginvoyages.com può essere divertente? E perché non e ospitalità con virginhotels.com. dovrebbe? Imaginate di lasciare sul Sostanzialmente è musica. È puro sound: comodino della stanza dei profilattici nel linguaggio, nel tono e sì, nei contenuti. vegani che rispettano l’ambiente. Prendiamo le crociere le cui navi salperanno Esistono, si chiamano einhorn.my, il loro nella prossima primavera (2020): sono motto è “it makes sense to make a fair, di nicchia (adults-only), sono buffet e sustainable and vegan condom” e sono, code addio, sono drag queen al posto di per esempio, l’ideale per un albergo camerieri, sono servizi e intrattenimenti frequentato da giovani tribù disinvolte inediti e sono anche eco-friendly (sulla e cosmopolite. Oppure immaginate una carta). Assolutamente da studiare. grande “pink call action” con cestini rosa E guardate che l’hardware (navi o edifici) appositamente progettati per la raccolta è questione di soldi, ma non il software e smaltimento dei chewing gum sparsi (contenuti e narrativa). Investite nelle per la città da cui poi ricavare posate, (poche) persone giuste. Fanno la differenza. bicchieri, decorazioni per biciclette, yo-yo, cover per cellulari, fermaporte, plettri per chitarra, scarpe da tennis e perfino contenitori per pranzo al sacco da vendere o regalare negli alberghi aderenti. Il mio futuro è sostenibile 22 / 23
http://ecoship-pb.com Secondo uno studio di http://peaceboat.org/english/ Transport&Environment le 203 navi da Clima: è tempo di mobilitasi http://oliverdesign.es/en/ crociera circolanti nelle acque europee Se non ti muovi, non inquini. https://weflywright.com inquinano 20 volte di più delle 260 milioni https://pavegen.com di auto che percorrono le strade dell’Ue, Se non ti muovi, non viaggi. e tanto per gradire fra le 50 città costiere Bel dilemma, che però va risolto, più colpite dall’inquinamento dei mega- transatlantici, 10 sono italiane: con Venezia, anche perché i grandi movimenti Civitavecchia, Napoli e Genova nelle prime 13 posizioni. Va bene, anzi, va male così. pesano sul clima. Potrebbe andare diversamente? Potremmo applicare la teoria e pratica della mobilità sostenibile anche a questi elefanti del mare? L’Ong giapponese PeaceBot promette di fare pace con l’ambiente con una nave da crociera che mira a diventare un laboratorio galleggiante di sostenibilità e innovazione verde grazie a un funzionamento basato su zero scarichi, zero rifiuti e su una riduzione stimata del 40% delle emissioni di anidride carbonica rispetto a una nave da crociera con propulsione convenzionale. Ecoship è stato progettato da Oliver Design e dovrebbe iniziare il suo viaggio inaugurale nel 2020. Dieci anni dopo dovrebbero iniziare a volare anche i primi aerei elettrici di EasyJet per rotte a corto raggio (meno di tre ore) grazie a una partnership con la startup statunitense Wright Electric. Tutte cose molte belle, ma a venire (forse). Nel frattempo anche gli albergatori nel loro piccolo possono, non incazzarsi, ma attivarsi, per diffondere la mobilità sostenibile. Come? Con creatività, per esempio invitando a rinunciare all’ascensore con un’innovativa scala brucia calorie progettata da esperti di fitness e aerobica, con tanto di diversi gradi di difficoltà, e sessioni di allenamento per salire da soli o in gruppo. Oppure trasformando la passeggiata dei clienti nella hall in energia per illuminare l’albergo (per esempio sfruttando i pavimenti Pavegen). Una cosa è certa: la mobilità sostenibile (in primis veicoli elettrici, vedi chargehotels.com, e biciclette) deve fare parte dell’attività di ogni albergo secondo le proprie possibilità. Il mio futuro è sostenibile 24 / 25
I limiti Sostenere I vantaggi Sostenere della sostenibilità un mondo che della sostenibilità relazioni che come azione dura nel tempo come relazione durano nel tempo Riciclare, riusare, risparmiare. Spesso il tutto è condito da toni moralistici Per un cliente, e più in generale per ogni Lo stesso discorso vale per la linea Le imprese più avvedute sanno che la e di responsabilizzazione degli individui. essere umano, l’ospitalità è sostenibile cortesia (per il corpo) che deve sopravvivenza del pianeta, della società Questo “catechismo sostenibile” è spesso quando è compatibile con le proprie prima di tutto essere sostenibile per e dell’economia, dipendono anche (e storicamente) insostenibile e non esigenze. Che poi questo produca un il cliente (salutare per il proprio corpo da scelte sostenibili che coprono tutta porta molto lontano perché l’individuo impatto positivo su ambiente, società perché privo di agenti irritanti ecc.): la filiera (dall’approvvigionamento è individualismo. Le aziende fanno bene ed economia viene dopo o, meglio, il fatto di non usare polimeri sintetici all’erogazione dei servizi). a operare con azioni sostenibili, ma per come virtuosa conseguenza. derivati dal petrolio, non compostabili I 17 Sustainable Development Goals avere adesione e complicità da parte La domanda dunque, tanto per fare nell’ambiente, che inquinano per la (SDGs) del World Tourism Organization dei clienti, e delle persone in generale, un esempio simbolico, è: la reception loro lunghissima permanenza nelle (UNWTO) sono un interessante bisogna fare altro. Concentrarsi non solo è sostenibile ovvero sopportabile, acque e nel terreno, non deve essere strumento per le imprese, ma non per sulla gestione e rating della sostenibilità tollerabile, accettabile per il cliente? il messaggio “sostenibile” ma una le persone intese come singoli cittadini. ma anche sulla sostenibilità della relazione. Una colazione sostenibile è in primis semplice conseguenza. Oppure A dirla tutta spesso queste azioni messe un’esperienza rispettosa e piacevole per l’attribuzione delle stelle, che in ottica di in campo si basano su paradigmi il mio benessere. Se poi questo produce sostenibilità per il cliente deve basarsi su e piani programmatici che richiedono anche benessere ambientale (km zero), parametri qualitativi e non quantitativi. alle persone una buona dose di coscienza sociale (fair trade) economico (rilancio In altre parole la sostenibilità non è mai civica e un’astrazione dalla vita quotidiana produzione locale) ecc, tanto meglio, privazione ma semmai partecipazione (mi devo immaginare le conseguenze ma qui l’albergo deve “imporre” scelte (io sostengo le tue scelte) grazie a “nefaste” dell’operato umano). utili per la società con un storytelling che esperienze premium. valorizzi quelle scelte con esperienze “egoisticamente” utili per il cliente (fa bene a te e fa bene alla società). Il mio futuro è sostenibile 26 / 27
ph. Hemis / Alamy Foto Stock 02 Le 24 sostenibilità per l’albergo del futuro Il mio futuro è sostenibile 28 / 29
Albergatore: ma quanto sei empatico! Quand’è che in albergo Diversità d’aspetto, di colore, stai veramente bene? di opinioni, di gusti, di abitudini, Quando è un luogo empatico che respira con te, cliente. di genere. L’albergo empatico deve essere “all inclusive”: includere, A furia di parlare in ogni occasione di accettare e servire diversità, discontinuità, ci siamo scordati che nella nostra vita economica e sociale c’è anche senza mai prendere posizione. molta continuità. Soprattutto nel turismo. È vero: la tecnologia ha introdotto molti elementi dirompenti e/o di disturbo (vedi Airbnb, Tripadvisor, Booking.com, tanto per citarne tre) ma è altrettanto vero che da secoli il viaggiatore continua a Mettiti nei panni di chi viaggia. ph. Nathan Dumlao chiedere, tutto sommato, le stesse solite Quindi, non pensare più al turista. Come cose: un buon letto, una bella stanza, un turista sei escluso dalla vita reale, escluso buon cibo, una buona accoglienza e buona dal trambusto autentico che ruota attorno compagnia. Empatia, ecco quello che all’albergo. Come turista sei racchiuso chiede. in un mondo ermeticamente sigillato dell’industria turistica, che è, però, una Da quant’è che non senti il tuo cliente? facciata. Una facciata che non rappresenta Non dico telefonicamente, ma più il desiderio di chi è in viaggio. L’albergo empaticamente. Cioè sentirlo veramente. come luogo empatico abbandona il turista Il termine tedesco Einfühlung, (sentire come categoria per abbracciare l’uomo in dentro), ci porta verso una simpatia costante movimento e cambiamento. L’arte simbolica reciproca. Sento l’altro e lo dell’ospitalità stabilisce il servizio centrale capisco e lui sente che è proprio così. Ergo: del futuro: “incontrarsi”. sta bene, nel tuo albergo. Si parla tanto e fin troppo di competenze specialistiche, Artempatica. Suona strano? come se bastasse una buona gestione In un’epoca dominata dalla digitalizzazione della reception o della sala. Quello che e dall’automazione, l’umanizzazione è la ogni albergatore (e tutto il suo personale) risposta. Detto diversamente: la tecnologia deve mettere in scena è la competenza ormai è scontata (un prerequisito) e dunque cognitiva, sia nella gestione sia nella non vale più niente. Il tocco umano sarà relazione. Dunque conoscere l’altro (il l’elemento stabilizzatore degli anni a venire. cliente) profondamente. La comprensione L’albergo come luogo empatico e l’empatia empatica è tutta qui. Ma è il cuore come arte della vera ospitalità. Un albergo dell’attività alberghiera. Il resto è solo che sente e pre-sente, che percepisce perfezione di ogni servizio. e reagisce alle esigenze di ogni singolo cliente. Suona complicato ma in realtà è un nuovo mindset che presuppone che i processi siano (non solo) tecnicamente corretti ma umanamente sorretti. segue > Il mio futuro è sostenibile 30 / 31
ph. Pascal Bernardon (modificata da Co.Mo.Do) Sing the song: https://tinyurl.com/luussa7 Differenziazione per ogni diversità. Empatico, dunque senza target. Per l’albergatore che cerca il dialogo Le segmentazioni socio-demografiche Dall’enciclopedia Treccani con ogni tipo di cliente i detti vanno appartengono a un remoto passato. Le Empatìa s. f. [comp. del gr. ἐv «in» contraddetti. Niente cliché, please. Se imprese che insistono ancora con queste e -patia, per calco del ted. Einfühlung (non) lo conosci lo eviti, ma se lo conosci pratiche rischiano di non riconoscere (v.)]. Capacità di porsi nella situazione veramente senza pregiudizi di sorta ti si l’unicità di ogni singolo cliente e di ogni di un’altra persona o, più esattamente, aprono le porte della relazione, quella vera. servizio su misura. Al posto del target di comprendere immediatamente Gli alberghi che vogliono differenziarsi in abbiamo oggi lo stile di vita di ogni i processi psichici dell’altro. modo sostenibile dalla concorrenza devono singola persona, e soprattutto identità In psicologia, in generale, la capacità concentrarsi sulle diverse culture della multiple e mutevoli. Niente che si possa di comprendere lo stato d’animo nostra società. Se vuoi entrare in sintonia standardizzare. Niente che si possa evitare e la situazione emotiva di un’altra con i nuovi stili di vita, devi conoscerli nel senso che: questa moltiplicazione persona, in modo immediato, meglio delle tue tasche per poi proporre delle forme di vita innesca in ogni persona prevalentemente senza ricorso un’ospitalità estremamente fluida. la consapevolezza di identità diverse da alla comunicazione verbale. mettere in scena a seconda della situazione e del contesto. Il mio futuro è sostenibile 32 / 33
La sfida delle 24 sostenibilità del futuro Per ogni persona ogni momento può Per favorire la conoscenza di esperienze risultare insostenibile, distante anni meno note, abbiamo realizzato una luce dal proprio benessere psicofisico. carrellata di casi stranieri, senza nulla L’albergo veramente empatico sostiene togliere al valore delle tante imprese clienti, cittadini e territorio in ogni che contribuiscono al successo del momento, per una vera esistenza sistema turistico italiano, con proposte sostenibile. Per aiutare l’albergatore empatiche e sostenibili. in questa sfida abbiamo realizzato un percorso a tappe con le varie declinazioni, o meglio applicazioni, che il termine “sostenibilità” può avere in coppia con un altro termine, nella vita quotidiana di un’impresa alberghiera. Ne abbiamo individuate 24 ma potevano essere molte di più. Alcune sostenibilità aprono ampi orizzonti, altre si chiudono su piccoli dettagli che nessun albergatore può trascurare. Le coppie di termini elencate sono impulsi, punti di partenza per iniziare un viaggio riflessivo e ideativo verso le destinazioni future dell’ospitalità alberghiera. Un percorso per inaugurare un nuovo modello di cliente/residente in nome di una politica di engagement che miri all’autenticità di esperienza e residenza; l’obiettivo è portare all’estremo l’idea dell’ospitalità come pura relazione. Il target è sostenibile quando cessa di esistere come categoria. Il target del futuro è ogni singola persona e ogni singolo stile di vita. Il mio futuro è sostenibile 34 / 35
01—Relazione sostenibile La relazione alberghiera è sostenibile quando diventa il cuore di ogni attività sia verso l’interno sia verso l’esterno. L’albergatore empatico sostiene ogni cliente con accurata personalizzazione, coinvolgente partecipazione, meditata socializzazione e veloce automazione, laddove serve. Innovazione relazionale: chi sono e cosa Da un lato bisogna tenere alto il livello mi distingue? Si dice da tempo che i mercati di dialogo “empatico” in carne e ossa sono conversazioni, a maggior ragione in garantendo un colloquiale human touch di ambito turistico e alberghiero. Solo che nicchia, dall’altro bisogna introdurre nuovi ora il dialogo è anche digitale sotto forma approcci di dialogo con il cliente, basati su d’interazione via messenger di testi, video, gesti (automatici) veloci e risposte veloci, audio o chatbot automatizzati. Naturale. magari corredate da consigli. Una cosa Per le nuove generazioni la rete è vitale è certa: il dialogo non è un servizio da come per i pesci l’acqua. La fusione fra esternalizzare, ma da tenere in casa come online e offline comporta anche la fusione “core business”. Alla fine human hospitality fra automazione e umanizzazione della non significa altro che creare luoghi o relazione con il cliente. Usare un digital meglio comunità di senso che mettano al human (come l’impiegato artificiale generato centro l’uomo e che utilizzino la tecnologia al computer e usato per la customer come strumento e non come fine (a sé experience da Air New Zealand) è dunque stesso). funzionale di questi tempi? Dipende. Bisogna concepire un modello ibrido. Il mio futuro è sostenibile 36 / 37
02—Territorio sostenibile Il territorio di un albergo è sostenibile quando non è semplice occupazione ma bensì valorizzazione dell’economia e della vita locale. L’albergatore vocazionale sostiene alleanze collaborative e virtuose con la propria terra per esaltarne la pura unicità e servire “autentità” ai clienti. Gli alberghi sono luoghi in un altro luogo, Corretto, giacché quanto più globale, mobile a cui appartengono. Solo il grande artista e digitale diventa il nostro mondo di tutti i Banksy poteva concepire e realizzare giorni, tanto più cerchiamo esperienze reali l’albergo con la vista più brutta del mondo, che coinvolgono tutti i nostri sensi. In futuro direttamente sul “muro cecchino” che i viaggiatori pretenderanno di poter vivere in separa Israele dalla Palestina. Si chiama modo credibile l’originalità di un paesaggio Walled Off Hotel, ha dieci stanze, quasi tutte e la specificità della cultura locale. Questo con le opere dell’artista, un curioso bar- richiede responsabilità, collaborazione ristorante e ambienti che fanno riflettere su e protezione del territorio. Certo, poi si quel territorio. Autenticità, dunque, ma non può, come con il progetto Hello Martime solo. “Regiofair” è l’altro termine a cui fare a Belfast, usare tecnologia e smartphone riferimento: essere, come albergatori, giusti per far interagire e dialogare i turisti con ed equi con la propria regione per esaltarne le attrazioni del luogo semplicemente vocazioni e tradizioni. Oggi nessuna regione inquadrandole. Ma questo è già dettaglio. sopravvive senza una chiara visione, cosa ben testimoniata dal Tirolo, che si è posizionato sul “innovare secondo natura e regalare vere esperienze locali”. Il mio futuro è sostenibile 38 / 39
03—Vita sostenibile La vita alberghiera è sostenibile quando rispecchia quella vera, in continuo divenire. L’albergatore antropologo sostiene la metamorfosi da albergo in luogo empatico dove prendono vita soluzioni e risposte alle mutevoli esigenze e abitudini quotidiane di ogni nuovo stile di vita. In albergo come in casa. Con gli stessi di passaggio. I loro must sono la modularità, servizi. Il modo di viaggiare è cambiato la tecnologia user-friendly, il design profondamente negli ultimi anni, soprattutto ricercato ma accessibile, la realizzazione di per le nuova classe creativa, sempre eventi e l’offerta di soluzioni come i bar che in movimento. Non si viaggia più per servono no-stop colazioni, caffè, cocktail sfuggire alla quotidiana routine ma, anzi, e cibo a tutte le ore. Chiaro: rivolte a chi si per ritrovare le stesse abitudini e tool sente “cittadino del mondo”. Il marketing della propria vita a casa. Stessi ritmi e antropologico è spesso sottovalutato, così stessi piaceri. Gli alberghi della catena come lo studio e comprensione profonda Stay Generator, Casa Camper, CitizenM dei nuovi comportamenti delle persone. sono alberghi antropologici che studiano Prossima tappa? L’hôtellerie approda nel l’essere umano nel suo tempo. Luoghi settore abitativo. Segnale: Ollie all inclusive ibridi di democratizzazione, che accolgono co-living offre appartamenti, monolocali l’ospite come a casa grazie alle particolari e e suite già arredate con eventi e servizi ben studiate ambientazioni, a partire dalle in perfetto stile hotel compreso cambio lounge colorate e progettate per essere asciugamani. vissute: non più intese come meri luoghi Il mio futuro è sostenibile 40 / 41
04—Sonno sostenibile Il sonno in albergo è sostenibile quando ogni dettaglio crea la giusta atmosfera per rigenerarsi bene. L’albergatore coach sostiene ogni facilitazione per combattere una delle piaghe dell’era moderna, l’insonnia, e per diffondere la nuova arte dello sleepness come principale servizio. Nostalgia del riposo perfetto. Sui social per farsi scegliere. Per gli alberghi evoluti e siti di recensione un utente su due un bel salto di qualità anche in termini di commenta anche la qualità del sonno. competenze: diventare “sleep scientist” e Ergo: urgono nuovi approcci. Digital Detox “dream maître”. È questione di sfumature Holidays punta su alberghi dove ricaricarsi e non solo di rumori e temperature troppo senza smartphone, Four Seasons su un elevate da evitare. Ovvio, anche qui la ampio programma chiamato Signature tecnologia, volendo, corre in soccorso Sleep. La stessa cosa la fanno lo sotto forma di device intelligenti nei Swisshotel a Berlino con il suo Deep Sleep cuscini, coperte, pigiami e sì, anche Package e il Corinthia Hotel di Londra con materassi come il “biometrico” Sleep il Mindfull Sleep, con tanto di menù per Number che si adatta in modo proattivo la buonanotte. Giusto così. Il sonno è il alle caratteristiche personali; ma la vera naturale core service (e business) di ogni sfida è sorprendere con servizi “umani” albergo. Peccato che venga trascurato o o accessori inediti come un bel letto limitato a un buon materasso. L’albergatore trasformista con schienale modellabile che non dorme in piedi sostiene e diffonde e tavolino da letto per il proprio tablet. la nuova arte dello sleepness come leva Il mio futuro è sostenibile 42 / 43
05— sostenibile Le stelle di un albergo sono sostenibili quando si basano su parametri qualitativi e non quantitativi. L’albergatore veramente stellato e illuminato sostiene servizi che privilegiano l’esperienza, al motto “albergo 5 stelle? Meglio 100 stelle vere da ammirare dalla propria stanza”. Qualche stella in meno e molti millennial caso di hotellerie vegan-friendly). Per altri in più: sempre più strutture rubano “l’aria ancora poter seguire l’orientamento della di casa” alla filosofia dell’home sharing. luna in un eco-resort galleggiante (il 5 Certi ostelli di design non hanno certo stelle Z9 Resort in Thailandia) che parla il televisore in camera ma in compenso il linguaggio della terra, con un approccio un’atmosfera cocooning che abbaglia. Ma sostenibile basato sulle 3 R (riutilizzo, di cosa stiamo parlando quando parliamo riciclo, e riduzione); oppure vivere il brivido di attribuzione delle stelle? Di parametri di una stanza d’albergo senza pareti che definiscono “burocraticamente” tra le Alpi svizzere con vista sulle stelle determinati standard e servizi. Forse (Nullsternhotel, l’albergo zero stelle), o andava bene in passato, ma non in futuro. di una che si reca dal cliente, ovunque Oggi ogni cliente ha la sua personale idea lui si trovi (Scandic To Go). L’albergatore di stellato. Per alcuni significa stare sdraiati veramente “stellato” non solo è flessibile nelle cupole con enormi vetrate per e adattabile ma passa da status standard a ammirare il suggestivo cielo stellato (Elqui status experience con servizi, esperienze, Domos, Cile). Per altri poter soggiornare atmosfere e privilegi che sono superiori in una vera propria suite interamente nell’essenza, come i Treehotel in Svezia. vegana (Hilton London Bankside, primo Il mio futuro è sostenibile 44 / 45
06—Tecnologia sostenibile La tecnologia alberghiera è sostenibile quando il grado di accettazione e/o utilizzo è già elevato fra i clienti. Inoltre l’albergatore lungimirante sostiene anche la futura Tecnological Social Responsability (TSR) calcolando il vero impatto del cambiamento tecnologico in ogni aspetto. ph. Freestocks-Unsplash L’Eccleston Square Pimlico a Londra è un solutions” che innondano il mercato. concentrato di tecnologia all’avanguardia Il dilemma per ogni albergatore è dove tutto è controllato in modo high tech intercettare il cambiamento e reale impatto dall’ospite, pur rimanendo fedele allo stile in tempo utile, o meglio ancora, in leggero storico britannico. Ma non è questo il punto. anticipo. Le due dimensioni, technology e Non puoi fare a meno di WeChat o di Alipay, mindset, rappresentano le due aree che che oggi contano più di un miliardo di utenti, ogni impresa deve monitorare e indagare. (praticamente il 100% della popolazione Ogni tecnologia deve attraversare le due digitale cinese). Non puoi fare a meno di dimensioni (evoluzione e accettazione) step essere rintracciabile dagli assistenti digitali by step in crescendo, prima di affermarsi come Alexa, Siri, Cortana, Google Assistant, come eventuale innovazione dirompente. altrimenti la tua destinazione turistica non La sfida: cogliere oggi l’innovazione esiste. Non puoi fare a meno delle app più che domani vivrà di approvazione (e utilizzate, di chatbot e delle nuove soluzioni accettazione). Ma non basta. La tecnologia in realtà virtuale e aumentata. Puoi fare però fuori controllo è un reale rischio, anche a meno di molta tecnologia perché almeno ambientale. Per questo è tempo di un buon 80% è solo fuffa, o meglio “fake tecnological social responsibility. Il mio futuro è sostenibile 46 / 47
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