Carceri in fiamme SPECIALE - Polizia Penitenziaria
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ISSN 2421-1273 ANNO XXVII NUMERO 281 MARZO 2020 SOCIETÀ GIUSTIZIA & SICUREZZA SPECIALE Poste italiane spa • spedizione in abbonamento postale 70% Roma • AUT. MP-AT/C/RM/AUT.14/2008 Carceri in fiamme www.poliziapenitenziaria.it
04 In copertina: Il carcere di Milano San Vittore in fiamme SOCIETÀ GIUSTIZIA & SICUREZZA Anno XXVII • n. 281 • Marzo 2020 06 04 EDITORIALE 20 CRIMINOLOGIA Ora e sempre, La rapina a mano armata commessa 05 Onore alla Polizia Penitenziaria con una pistola giocattolo di Donato Capece di Roberto Thomas 05 IL PULPITO 22 DIRITTO E DIRITTI Ci salveranno le vecchie zie? Colloqui familiari del detenuto 41bis O.P. di Giovanni Battista de Blasis con videoconferenza di Giovanni Passaro 06 SPECIALE 24 CRIMINI E CRIMINALI 20 22 Attacco allo Stato e alla Polizia Penitenziaria! Le esecuzioni capitali nella Roma papalina di Roberto Martinelli di Pasquale Salemme 17 CINEMA DIETRO LE SBARRE 26 MONDO PENITENZIARIO Il diritto di opporsi - Just Mercy Come disporre del tempo che ci è dato a cura di G. B. de Blasis di Francesco Campobasso 18 L’OSSERVATORIO POLITICO 28 L’ANGOLO DELLE MERAVIGLIE 24 26 E Barbara D’Urso ringrazia i detenuti Isola dell’Asinara. per aver fatto decine di milioni danni Tanti utilizzi, un solo scopo: garantire la sicurezza di Giovanni Battista Durante di Antonio Montuori 19 L’ESECUZIONE PENALE ESTERNA 30 COME SCRIVEVAMO L’esecuzione esterna Santo Stefano, Capraia, Asinara e Pianosa ai tempi del coronavirus L’amministrazione perde i pezzi della sua storia 28 30 di Gennaro Del Prete di Giovanni Battista de Blasis SOCIETÀ Per ulteriori approfondimenti GIUSTIZIA visita il nostro sito e blog: & SICUREZZA www.poliziapenitenziaria.it Organo Ufficiale Nazionale del S.A.P.Pe. Direzione e Redazione centrale Chi vuole ricevere la Rivista al proprio domicilio, può Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma farlo versando un contributo per le spese di spedizione tel. 06.3975901 • fax 06.39733669 pari a 25,00 euro, se iscritto al SAPPE, oppure di Direttore responsabile: Donato Capece e-mail: rivista@sappe.it 35,00 euro se non iscritto al Sindacato, tramite il conto capece@sappe.it web: www.poliziapenitenziaria.it corrente postale numero 54789003 intestato a: Direttore editoriale: Giovanni Battista de Blasis POLIZIA PENITENZIARIA Società Giustizia deblasis@sappe.it Progetto grafico e impaginazione: e Sicurezza Via Trionfale, 79/A - 00136 Roma, spe- © Mario Caputi www.mariocaputi.it Capo redattore: Roberto Martinelli cificando l’indirizzo, completo, dove va recapitata la martinelli@sappe.it “l’appuntato Caputo” e “il mondo dell’appuntato Caputo” rivista. © 1992-2020 by Caputi & de Blasis (diritti di autore riservati) Redazione cronaca: Si consiglia di inviare la copia del bollettino pagato alla Umberto Vitale, Pasquale Salemme Registrazione: redazione per velocizzare le operazioni di spedizione. Tribunale di Roma n. 330 del 18 luglio 1994 Redazione politica: Giovanni Battista Durante Cod. ISSN: 2421-1273 • ISSN web : 2421-2121 Comitato Scientifico: Prof. Vincenzo Mastronardi (Responsabile), Stampa: Romana Editrice s.r.l. Edizioni SG&S Cons. Prof. Roberto Thomas, Via dell’Enopolio, 37 - 00030 S. Cesareo (Roma) On. Avv. Antonio Di Pietro Finito di stampare: Marzo 2020 Donato Capece, Giovanni Battista de Blasis, Il S.A.P.Pe. è il sindacato Giovanni Battista Durante, Roberto Martinelli, Questo periodico è associato alla più rappresentativo del Corpo Giovanni Passaro, Pasquale Salemme Unione Stampa Periodica Italiana di Polizia Penitenziaria Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020 • 3
Siamo uomini e donne fieri che vivono la loro vita con umiltà, in Donato Capece Direttore Responsabile Segretario Generale Ora e sempre, silenzio, sempre pronti a pagare e mai in ginocchio. Perché, come diceva la poetessa Emily Dickson, sappiamo che la riva è Onore alla Polizia del Sappe più sicura eppure ci piace combattere contro le onde del mare! capece@sappe.it Dobbiamo tuttavia avere cura affinché i giovani, portatori di un capitale ineguagliabile di sogni, desideri e volontà di cambia- Penitenziaria mento, sposino la nostra stessa fede. Aristotele diceva che per i ragazzi l’avvenire è lungo e il passato I breve. E sono più coraggiosi poiché sono impetuosi e facili a n questo mio editoriale, a poche settimane dalle incande- sperare, e di queste due qualità la prima impedisce loro di aver scenti giornate che hanno visto coinvolte molte carceri in paura, la seconda li rende fiduciosi. un turbinio di violenze e devastazioni assurde ed ingiusti- Noi che abbiamo qualche primavera in più e che magari non ficate, vorrei ringraziare a nome del SAPPE, Sindacato che possiamo contare sulla stessa forza dei nostri esordi cono- mi onoro di rappresentare e che resta il primo e più rappresen- sciamo bene i segreti del volo e sappiamo insegnare ai più gio- tativo del Corpo di Polizia Penitenziaria a dispetto degli inutili vani a spiegare le ali affinché sia un agevole viaggio. denigratori di professione, tutte le donne e gli uomini del Corpo Ecco, sono qui con voi per esortarci a riconquistare tutti assieme per come hanno saputo affrontare quelle ore e quei giorni ter- la voglia e l’impeto che ci suggeriscono i più giovani. ribili. Professionalità, spirito di servizio, coraggio, abnegazione, Quel cieco desiderio di riconquistare i cieli: quelli nei quali ab- senso del dovere, senso dello Stato soprattutto, sono le carat- biamo scorrazzato e quelli ancora inesplorati. Perché è in alto teristiche che, cementate ed amalgamate tra loro, hanno per- che si compie il destino del SAPPE. messo ad ognuno di loro, coinvolto nella prima linea, di Come ho detto nel corso del Consiglio Nazionale del SAPPE che affrontare al meglio la drammatica di situazione. si è tenuto a Palermo lo scorso anno, noi abbiamo scelto di es- La mia, nostra, solidarietà va principalmente ai circa sessanta sere sindacato nella sua accezione originale. E per operare con colleghi rimasti feriti e contusi in quelle concitate ore, che giustizia abbiamo deciso, fin dal nostro esordio, di non inginoc- hanno pagato lo scotto più pesante in termini di impegno fisico chiarci davanti a nessuno che non fosse la legalità, l’equità, la spesso senza mezzi o, quando c’erano, con strumenti inadatti tutela dei deboli. Quantomeno provandoci con tutta la nostra e inadeguati. Ma a tutti – Agenti, Assistenti, Sovrintendenti, anima! L’intuizione, il nucleo forte del progetto SAPPE fu con- Ispettori, Funzionari e Dirigenti della Polizia Penitenziaria – va cepire e costruire un sindacato capace di contare solo sulla la nostra vicinanza ed il nostro ringraziamento. forza del suo essere una libera associazione di interessi collet- Ho seguito passo passo, con i miei colleghi della Segreteria tivi. O meglio di liberi pensatori in divisa e dal cuore audace che Generale, l’evoluzione delle violenze, in costante ponte radio hanno trovato nel loro essere comunità la possanza e nella Po- con tutti i Segretari nazionali, regionali, provinciali e locali del lizia Penitenziaria che volevamo la nostra idealità. Il nostro SAPPE (ai quali, tutti!, va il nostro ringraziamento) che ci hanno punto di arrivo. La nostra ragion d’essere. Nella foto: aggiornato in tempo reale sull’evoluzione delle diverse situa- Tutto questo, amici miei, ci ha guidato e ci guida ancora, perché l’orgoglio della Polizia zioni, sin dalle prime manifestazioni di Salerno e Poggioreale. non siamo ancora arrivati a destinazione… la Polizia Penitenzia- Penitenziaria Ai giornalisti di tutte le testate che mi hanno chiamato per un ria che vogliamo è di là da venire… ma una cosa è certa: il commento su quel che stava succedendo ho detto, chiaro e SAPPE sarà dentro tutti i processi di cambiamento come parte forte, che nelle carceri italiane non erano affatto pregiudicate attiva, pungolo e custode di valori non negoziabili quali dignità le condizioni di sicurezza e la dignità della detenzione dei ri- nell’operatività quotidiana, rispetto delle peculiarità del Corpo stretti perché le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria e cura dei diritti soggettivi inalienabili dei lavoratori, perché noi svolgono quotidianamente il servizio con professionalità, zelo, non abbiamo padroni, a differenza degli altri, che non siano i no- abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai com- stri colleghi. Ed è così vero che noi come SAPPE ci siamo anche plicato. Questo è anche il ruolo del SAPPE e del Sindacato. quando non si parla di poliziotti penitenziari. Il primo Sindacato dei Baschi Azzurri è tornato a evidenziare Siamo attenti e monitoriamo anche quello che accade in altri che la Polizia Penitenziaria è formata da persone che nono- settori lavorativi. Ci siamo perché operiamo con giustizia e mal stante l’insostenibile, pericoloso e stressante lavoro credono tolleriamo gli abusi da qualsiasi parte provengano, perché ben nella propria professione, che hanno valori radicati e un forte sappiamo come iniziano certe cose e dove possono andare a fi- senso d’identità e d’orgoglio, e che ogni giorno in carcere fanno nire. Tacere e distogliere lo sguardo dall’altra parte non appar- tutto quanto è nelle loro umane possibilità per gestire gli eventi tiene alla storia della Polizia Penitenziaria e del SAPPE. critici che si verificano ogni giorno. Perché noi siamo liberi e per quello forti! Siamo ormai un faro per il passato e il futuro. Permettetemi di Alle donne e agli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria rin- dire che lo siamo anche per quelli che ci osteggiano, ci criticano novo il mio, nostro, ringraziamento per il loro straordinario im- e tentano di metterci in difficoltà. pegno quotidiano nelle carceri del Paese e per come hanno I Baschi Azzurri del Corpo sono una garanzia. fronteggiato l’emergenza dello scorso marzo. Lo siamo stati sempre. Dieci, cento, mille volte GRAZIE! l 4 • Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020
Ci salveranno le Giovanni Battista de Blasis Direttore Editoriale Segretario Generale Aggiunto del Sappe vecchie zie? deblasis@sappe.it P iù di sessanta anni fa, Leo Lon- Tutt’al più si potrebbero cimentare coi ganesi scrisse uno dei suoi vecchi merletti. pamphlet più originali: Ci salve- Le vecchie zie avrebbero potuto affron- ranno le vecchie zie? tare le rivolte coi biscottini e i vecchi Longanesi era uno che si definiva “un merletti. conservatore in un paese in cui non c’è E le avrebbero sedate lo stesso. niente da conservare”. E, comunque, le hanno fronteggiate Le vecchie zie per lui erano fusti di quer- loro. E hanno anche sconfitto il male- cia dalle radici ben solide, custodi del- detto coronavirus. l'ordine classico, fedeli gendarmi dello Non ci credete? E, allora, leggete Peccato che alle vecchie zie capita anche Nelle foto: sopra stato. E, pur tuttavia, sapeva benissimo quello che ha scritto la più vecchia di comandare le navi da terra! la copertina del libro che non ci avrebbero salvato perché delle zie (dopo aver citato Einstein): Come quella vecchia zia siciliana che ha di Leo Longanesi erano finite in soffitta come busti impa- “eppure, noi Dirigenti Penitenziari, delocalizzato la direzione del carcere, sotto gliati, spodestate dal progresso e dai ni- lungi da fuggire, come i comandanti di senza metter piede in istituto e, quindi, alcuni detenuti poti ribelli. una nave, stretti a tutto l’equipaggio segnando la strada da casa sua. protestano sui tetti durante la rivolta Anche qui da noi siamo pieni di vecchie ed ai passeggeri a noi affidati, siamo La vecchia zia ha potuto far questo “...at- nelle carceri zie. I direttori penitenziari, in primis, fusti fermi sul ponte di comando, per evi- teso il registrato grave stato pandemico di quercia dalle radici ben solide, custodi tare che la nave possa affondare so- da COVID 19”, così come ha scritto la zia dell'ordine classico, fedeli gendarmi dello praffatta dalla tempesta” più vecchia da Palermo. stato. Quelli che, all’indomani della ri- E, ancora: “noi Direttori, in questo mo- Hic manebimus optime, dicono le vec- forma del 1991, si sono inseriti in tutti i mento, dobbiamo continuare a dimo- chie zie … si trovano benissimo al vertice gangli dell’amministrazione, autorepli- strare, nonostante i gravissimi fatti della catena alimentare con l’auspicio candosi a dismisura e monopolizzando che sono avvenuti sul sistema peniten- che, grazie a San Paolo, rimanga sempre pressoché tutta l’organizzazione peniten- ziario, di essere coloro che hanno sa- per loro “il tempo favorevole”. ziaria. puto segnare la strada, che sono stati Insomma …riusciranno le vecchie zie a Poco più di trecento (ma non giovani e capaci di chiamare, coralmente, a rac- salvarci dall’invasione cosacca? forti) vecchie zie che, come i borghesi in colta, tutto il personale” Io credo proprio di no. l gelatina di Longanesi, ci hanno raccon- tato che nelle carceri italiane tutto an- dava male prima di loro e che loro sono arrivate per risolvere la situazione. Le vecchie zie si sono presentate come la panacea di tutti i mali. Poco importa se si sono trovate a gestire un corpo mi- litarmente organizzato di oltre quaranta- mila uomini. Lo hanno fatto, e lo continueranno a fare, come fosse preparare il the delle cinque. Del resto, le vecchie zie sono famose per il the coi biscottini.Non sono altrettanto brave, però, con i dispositivi di protezione individuale e, men che meno, con le at- trezzature antisommossa. Le vecchie zie non possono conoscere si- mili strumenti di difesa, non fanno parte della loro cultura. Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020 • 5
Roberto Martinelli Capo Redattore Segretario Generale Aggiunto del Sappe martinelli@sappe.it Attacco allo Stato e alla Polizia Penitenziaria! è sabato 7 marzo scorso il giorno, nostro Paese, dunque, è stato molto pro- Maria Capua Vetere, Piacenza, Ferrara, la data, che il SAPPE, con le babilmente l’alibi per dare corso ad una Reggio Emilia, Bologna, Cassino, Roma donne e gli uomini appartenenti serie di proteste violente nelle carceri Rebibbia e Regina Coeli, Rieti, Genova al Corpo di Polizia Penitenziaria, italiane, che hanno visto detenuti sui tetti Marassi, La Spezia, Milano San Vittore, non dimenticherà per molto e molto di molti penitenziari e la commissione di Como, Cremona, Pavia, Isernia, Torino, tempo. una lunga serie di atti violenti. Il Decreto Alessandria, Foggia, Bari, Trani, Palermo Nel pomeriggio di quel drammatico Legge n. 9, entrato in vigore il due marzo Ucciardone, Catania Piazza Lanza, Augu- giorno, infatti, si sono avute – dirompenti scorso, all'art. 10, comma XIV, stabilisce sta, Termini Imerese, Pisa, Prato, Firenze – le avvisaglie di una follia criminale che, che "sino alla data del 31 marzo 2020 i Sollicciano ed altre ancora -, spesso cominciate nel carcere di Salerno, di lì a colloqui con i congiunti o con altre per- spalleggiati all’esterno da movimenti di qualche ora contagerà oltre trenta strut- sone cui hanno diritto i condannati, gli in- solidarietà costituiti da loro familiari – Nella foto: ture detentive sull’intero territorio nazio- ternati e gli imputati sono svolti a con striscioni pro amnistia e indulto – in- scritte sui muri di Marassi a Genova nale, con circa 60 poliziotti penitenziari distanza, mediante, ove possibile, appa- credibilmente pronti (!) a manifestare feriti e contusi, 13 detenuti morti per recchiature e collegamenti di cui dispone contestualmente, anche bloccando il abuso di farmaci (9 a Modena e 4 a l'amministrazione penitenziaria e mino- traffico cittadino, nelle aree attigue ai Rieti), interi Reparti detentivi devastati, rile o mediante corrispondenza telefo- penitenziari, la frangia più violenta dei incendiati e distrutti, Agenti sequestrati, nica". Ne è seguita una rivolta violenta in detenuti di alcuni penitenziari, come maxi evasioni, fuoco e fiamme un po' molti penitenziari: per diversi giorni ab- detto, ha strumentalizzato le richiamate ovunque. biamo assistiamo, con preoccupazione, a decisioni assunte dal Governo per fron- Come è noto, gli strumenti normativi si- crescenti episodi di violenza in diverse teggiare l’emergenza “coronavirus” nora utilizzati per affrontare l’emergenza carceri del Paese, una situazione che (prese a tutela dei detenuti stessi, dei epidemiologica da COVID-19 nel Paese stiamo costantemente monitorando at- loro familiari e di chiunque in carcere la- sono stati quelli della decretazione d’ur- traverso le nostre strutture regionali sul vori!) per distruggere e rendere inutiliz- genza, dei decreti del presidente del con- territorio. La frangia più violenta dei de- zabili celle e interi Reparti detentivi, siglio dei ministri, delle ordinanze di tenuti di alcuni penitenziari – tra i quali anche sollecitando provvedimenti stra- protezione civile. L’incalzare dell’emer- Salerno, Poggioreale, Modena, Frosinone, ordinari clemenziali. Il combinato dispo- genza epidemiologica da Covid-19 nel Opera, Matera, Melfi, Ariano Irpino, Santa sto di proteste e violenze nelle celle e di 6 • Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020
manifestazioni di sostegno all’esterno ha del braccialetto elettronico). Una solu- lenta. A loro va il nostro grazie. subito fatto pensare ad un disegno di de- zione, insomma, modulata sulla "svuota- Dieci, cento, mille volte grazie per il loro stabilizzazione e caos, in funzione di carceri" del 2010, la legge n. 199, messa impegno oltre ogni orario di servizio, provvedimenti pro-amnistia ed indulto, a punto dal ministero della Giustizia per oltre ogni umano sacrificio, oltre ogni piuttosto che di preoccupazioni reali per affrontare l'emergenza sanitaria negli normale e lecita paura umana, spesso il contagio da coronavirus. Ed anche per istituti carcerari. C’è anche stata la equipaggiati alla bene e meglio, spesso questo, fin da subito, abbiamo auspicato scelta ministeriale riferita alla anticipata senza neppure gli strumenti necessari – che la risposta dello Stato fosse ferma assegnazione nelle sedi servizio dei neo scudi, caschi, manganelli – a fronteg- in termini penali e disciplinari verso i re- Agenti del 176° e dl 177° corso, ai quali giare le costanti e pericolose violenze ma sponsabili delle devastazioni, perché non è stata ridotta eccezionalmente la durata sempre in prima linea, nonostante tutto si può prendere a pretesto una vera e del corso di formazione proprio in consi- e tutti. Una collega di Modena - Assi- propria emergenza nazionale per porre derazione dell’emergenza coronavirus. stente Capo Coordinatore di Polizia Pe- in essere aggressioni e violenze. Nessun Come SAPPE, ci eravamo rivolti, nelle ore nitenziaria, presente su Facebook con il cedimento è ammesso verso coloro che immediatamente successive alla prime nickname Biscotto - ha descritto in un hanno generato quelle inaccettabili vio- rivolte e proteste violente, al Presidente messaggio, subito diventato virale nelle lenze, provocando danni alle carceri del Consiglio Giuseppe Conte affinché varie chat di WhatsApp, quei drammatici nell’ordine di milioni e milioni di euro che mettesse a disposizione del Corpo di Po- momenti. Lo riporto integralmente: “Di dovranno pagare i cittadini onesti con i lizia Penitenziaria - con la massima ce- me sapete che amo i gatti, la buona ta- proventi delle loro tasse: questi criminali lerità - personale e mezzi idonei a vola, il buon vino. Ciò che ignorate in- avrebbero dovuto avere dallo Stato la ri- fronteggiare le costanti e pericolose vio- vece, è che la mia vita non è solo mestoli, sposta di una tolleranza zero, ma vera e lenze, considerato che le donne e gli uo- fusa e degustazione; io indosso anche la Nelle foto: la mobilitazione reale, non lo slogan che i politici strillano mini della Polizia Penitenziaria, alcuni da divisa blu notte della Polizia Penitenzia- del personale prima delle elezioni. Non si sarebbe do- molte ore in servizio, stanno gestendo ria. E il senso del dovere ha voluto che la vuto parlare di atti di clemenza o di al- con grande professionalità l’incande- indossassi anche l’otto marzo, durante la leggerimento della pena davanti a questi scente situazione. rivolta nel carcere di Modena. Non so facinorosi, che dallo Stato avrebbero do- Ma c’è una cosa, più di tutte, che merita come dirlo, quindi lo dico e basta: in vuto avere una sola risposta: quella della di essere evidenziata: se, in questi giorni quella sommossa ero certa morire. Oggi fermezza nel far rispettare le regole! di follia violenza e distruzione, il sistema muoio qui, ho pensato udendo le loro urla E invece…. La risposta dello Stato, con- penitenziario non è imploso è solamente di giubilo mentre spaccavano vetri, porte tenuta nel decreto “Cura Italia” è stata: grazie alle donne e agli uomini della Po- e finestre. Che morte stupida, mi ripe- fuori dal carcere e agli arresti domiciliari lizia Penitenziaria che, spesso coadiuvati tevo. Ero di riposo e sono tornata in uffi- chi ha non più di 18 mesi di pena da dai colleghi delle altre Forze di Polizia e cio per far telefonare i detenuti anziché scontare. Con differenza tra chi ha non Forze Armate, hanno fronteggiato nel mi- starmene a casa. Idiota io e il mio senso più di 6 mesi e chi invece ha da 6 mesi e glior modo possibile – con grande pro- del dovere, continuavo a ripetere a me 1 giorno a 18 mesi (solo per questi ultimi fessionalità, spirito di servizio, sacrificio, stessa mentre avvertivo la mia fine farsi s la modalità di controllo prevista è quella abnegazione - la montante protesta vio- sempre più vicina. Può sembrare una Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020 • 7
frase da film o da romanzo, ma la sensa- aveva il coraggio di ammettere tale ne- mini e donne stringersi tanto calorosa- zione era questa, ed era reale. Provate a fando pensiero. “Resistete ragazzi, vi ti- mente intorno al proprio Comandante; immaginarla, se volete. Ignoro come reremo fuori di lì”, ci ripeteva il come lui non aveva abbandonato noi, noi tutto sia iniziato, so solo che a un certo Comandante tramite radio, “non vi ab- ora eravamo con lui, come un solo indi- punto ho udito le urla dei colleghi che mi bandono, tranquilli” ribadiva spesso con viduo. Ho visto ragazzi di nemmeno 23 ordinavano di chiudermi in ufficio perché tono accorato. L’angoscia di quelle ore anni entrare e lottare a mani nude contro era in corso una rivolta. Non hanno nem- non può essere descritta. Quando le urla detenuti armati fino ai denti, ho visto uo- meno avuto il tempo di terminare la frase hanno iniziato a sovrastare i rumori degli mini che non hanno mai indietreggiato un che gli allarmi hanno iniziato a suonare, allarmi, delle sirene e degli elicotteri, ab- sol attimo nonostante la schiacciante in- le luci a spegnersi, le linee telefoniche a biamo capito che i detenuti si stavano feriorità numerica. Se non lo faccio io, non dar più segni di vita. Ero impietrita avvicinando sempre di più a noi. Nel mo- chi racconterà la storia di questi eroi si- dal terrore. Oggi muoio qui, ho pensato, mento in cui abbiamo cominciato a per- lenziosi che tutti ignorano? Ci vuole co- e la mia angoscia più grande non era per- cepire odore di fumo e rumore di sbarre raggio a entrare in un carcere posto a dere la vita, ma lasciare i miei adorati fresate, abbiamo capito che ormai ben ferro e fuoco con pochi scudi ed elmetti, Nelle foto: gatti al loro destino in un gattile. Folle a pochi metri ci dividevano. Il carcere era tra l’altro dismessi, di almeno 40 anni fa. sopra e a destra dirsi, ma è la verità. Il tempo pareva non perduto, i detenuti erano ovunque. Se Eppure lo hanno fatto, senza indugio. Campobasso passare mai. Udivo urla, vetri infrangersi, non fosse stato per il nostro Coman- Metro dopo metro ci siamo ripresi il car- al centro Firenze Sollicciano tutto era confuso e ovattato. Era impos- dante, dubito che saremmo usciti sani e cere e abbiamo salvato non solo noi a destra sibile capire chi stesse avendo la meglio, salvi da quella situazione. “Uscite ra- stessi, ma anche coloro che non avevano Bologna ed è stato così non per pochi minuti, che gazzi” ci disse dopo quelli che erano partecipato alla rivolta. Perché, è il caso già sarebbero sembrati eterni, ma per sembrati secoli. “Sarete scortati da una di dirlo, non tutti i ristretti erano d’ac- ore. A un certo punto hanno bussato alla delegazione di detenuti, non vi faranno cordo con la sommossa. Non ho mai com- porta e sono trasalita. “Apri, Fulvia, siamo nulla. Voi però non parlate e non cedete preso perché un criminale venga sempre noi” ha detto finalmente una voce amica, alle provocazioni”. Abbiamo aperto la giustificato, mentre morire per lo Stato ma non era ancora finita, anzi. “Dob- porta, ci siamo consegnati. Abbiamo for- è dato per scontato. Nessuno racconterà biamo barricarci tutti insieme dentro la mato un cordone al centro del quale ab- la nostra storia perché noi siamo gli in- terza stanza”. Ho spalancato la porta, e biamo posizionato i civili, e ci siamo visibili, coloro che non contano, che non quando ho visto che oltre ai colleghi, era avviati verso l’uscita. Quei 400 metri mi interessano; ecco perché, da sopravvis- presente anche il personale medico e in- sono parsi chilometri. Quando abbiamo suta, sento forte il bisogno di rivendicare fermieristico, ho capito che la situazione varcato l’ultima porta lui era lì, a since- il rispetto che meritiamo. Non potete giu- era davvero grave. Abbiamo messo rarsi personalmente che tutti stessimo stificare questa apocalisse minimizzando quanti più ostacoli possibili tra noi e loro, bene ed è stato in quel frangente che ho azioni di tale nefandezza, asserendo che abbiamo chiuso tutti i cancelli, aspet- capito perché lo chiamano Capitano: un avevano paura del contagio del Corona- tando barricati in ufficio i rinforzi. Tutti Comandante così, lo segui fino alle vi- virus, o tirando in ballo, senza conoscere in quella stanza avevamo la certezza che scere dell’inferno se occorre, e così è i fatti, la sospensione dei colloqui. La so- non ne saremmo usciti vivi, ma nessuno stato. Io non ho mai visto così tanti uo- spensione dei colloqui si era resa neces- 8 • Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020
saria per via dell’emergenza sanitaria, come guardie carcerarie o secondini, noi come taluni hanno affermato (tra essi, non era certo un capriccio. Inoltre, non è siamo la POLIZIA PENITENZIARIA. Onore Roberto Saviano su L’Espresso) indu- stata un taglio netto, perché in sostitu- a noi e tutti coloro che ci sono stati ac- cendo in errore i lettori! zione era stata data la possibilità di ef- canto in quei giorni infernali”. Quante ve- Questo sarebbe stato un dato da sbat- fettuare telefonate e videochiamate via rità, Biscotto Clandestino! tere in faccia a tutti, per fare capire e Skype ai propri cari ed è per questo mo- Onore a Voi e con Voi, EROI INVISIBILI comprendere le difficoltà operative della tivo che pur essendo di riposo sono stata CON IL BASCO AZZURRO, Onore alle Polizia Penitenziaria: altro che “l’abbrac- richiamata in servizio domenica. Nono- donne e agli uomini della Polizia Peniten- cio ai detenuti” di Barbara D’Urso pro- stante ci fossimo ampiamente prodigati ziaria che, a Modena e a Salerno, Poggio- prio mentre la frangia più violenta per far chiamare gli interessati anche reale, Modena, Frosinone, Opera, Matera, devastava e distruggeva Reparti e celle tre, quattro volte in una settimana, era Melfi, Ariano Irpino, S. Maria Capua Ve- (e bene ha fatto Donato Capece, segre- palese che ai più facinorosi nessuno tere, Piacenza, Ferrara, Reggio Emilia, tario generale del SAPPE, a farle chie- sforzo bastasse, che cercassero una Bologna, Cassino, Roma Rebibbia e Re- dere per cinque volte scusa per le sue scusa per fomentare la rivolta. Non po- gina Coeli, Rieti, Genova Marassi, La “guardie carcerarie”). tete minimizzare o giustificare, mi Spezia, Milano San Vittore, Como, Cre- “Noi siamo degli eroi che lei poco cono- spiace. Altro non è stato che un pretesto mona, Pavia, Isernia, Torino, Alessandria, sce. Lei ci deve delle scuse, ci deve resti- per porre tutto a ferro e fuoco. Provate Foggia, Bari, Trani, Palermo Ucciardone, tuire la dignità che ci ha tolto. Noi siamo a immaginare la situazione che ho de- Catania Piazza Lanza, Augusta, Termini la Polizia Penitenziaria e non le guardie scritto quando ci apostrofate come Imerese, Pisa, Prato, Firenze Sollicciano carcerarie”, ha detto Capece alla D’Urso. sbirri, guardie, secondini. Avete per noi ed altre ancora. Onore a tutti Voi che Parole che hanno fatto breccia in Barbara solo appellativi dispregiativi come se, per avete fronteggiato con grande compe- che ha risposto prontamente e umil- via della professione che svolgiamo, non tenza, sacrificio, professionalità, capa- mente: “Io chiedo umilmente scusa della fossimo capaci di essere portatori di bel- cità tutte le gravi situazioni di rischio e mia grandissima ignoranza e di aver per lezza, eccellenza, umanità. È per questo pericolo che si sono verificate! E Dio solo errore chiamato guardia carceraria la Po- motivo che scrivo dalla pagina di Bi- sa quanto sarebbe servito, proprio in quei lizia Penitenziaria”. scotto Clandestino: per dimostrarvi drammatici giorni, un vero Referente per Ma ad indisporre, me e molti altri colle- quanto siete in errore. Infine, e mi ri- la Comunicazione del Corpo di Polizia Pe- ghi, sono state le parole buoniste di Daria volgo soprattutto ai professionisti della nitenziaria, che ci mettesse la faccia e Bignardi, giornalista e volontaria all'in- comunicazione, sono passati 30 anni gestisse i rapporti con giornalisti ed or- terno di San Vittore, che ha prima riser- dalla promulgazione della 395/90, gani di informazione, a caccia di notizie, vato parole di encomio per il lavoro della Legge con la quale è stato sciolto il conferme e smentite in tempo reale. Ses- direzione del carcere – ma non per quello Corpo degli Agenti di Custodia e istituito santa sono stati i colleghi feriti in questi della Polizia Penitenziaria! – ed ha poi quello della Polizia Penitenziaria; se pro- giorni di follia – 60! - e 13 i detenuti commentato: "Però mettiamoci nei panni prio non riuscite a stimarci, almeno ab- morti per abuso di farmaci sottratti alle dei detenuti, siamo tutti basiti per quello biate la compiacenza di chiamarci in infermerie durate i disordini, e non quindi che sta succedendo a Milano, pensate a s maniera corretta. Smettetela di indicarci conseguenza delle rivolte nelle carceri essere chiusi dentro a una cella con il Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020 • 9
bombardamento delle informazioni che Non poteva mancare il “sermoncino” di arrivano da fuori. Pensate alle angosce Roberto Saviano, quello che una certa in- che abbiamo tutti noi e pensate a come tellighenzia della sinistra radical-chic si può sentire angosciato un detenuto considera (non si sa in ragione di che chiuso dentro a un carcere”! cosa) quasi un santone laico e che già Non l’hanno sfiorato nemmeno per sogno tempo fa dimostrò la sua ignoranza nel le angosce delle vittime dei reati, vittime dibattere temi penitenziari, schierandosi delle quali si è ben guardata dal mettersi tout court dalla parte di un detenuto per nei loro, di panni… Posizione non molto le sue presunti accuse di maltrattamenti diversa da quella di Gad Lerner, che in un (L’Espresso 11/12/2015 – “Ascoltiamo la tweet aveva invocato "pietà per i dete- denuncia di un uomo colpevole. Rachid nuti" e "rispetto per le loro sofferenze". Assarag, marocchino condannato per "Si, anche la loro vale la nostra - aveva stupro, ha le prove di aver subito violenze scritto il giornalista - per quanto abbiano in carcere. Lo Stato di diritto vale anche sbagliato. Perché la dignità è una sola. per lui”). Ebbene, nella sua rubrica “L’an- Oggi più di ieri il grado di civiltà del titaliano” de L’Espresso del 15 marzo Paese si misura dalle sue carceri". 2020, Saviano fa capire come la pensa Anche qui pietà, sofferenze, dignità val- fin dal titolo: “Le ultime persone di cui gono solo ed esclusivamente per i dete- occuparsi”, ossia “i cittadini che stanno nuti, figurarsi se per vittime dei reati e in carcere. Un pianeta disumano che vo- poliziotti… gliamo rimuovere dalla coscienza. So- prattutto adesso”. Poi, si avventura in un pistolotto clerico-laicale di alto livello: “...e allora mi sono messo nei panni di chi in carcere, sbagliando, ha ceduto alla violenza; di chi in carcere ha creduto di non avere altra scelta che quella. E spero che queste persone, aiutate dalle fami- glie, capiscano che la violenza è l'unica arma che non dovrebbero mai utiliz- zare...”. Per concludere il sermone, vai 10 • Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020
sone che non sanno nemmeno di cosa con positivi in costanza di gravissima ca- stanno parlando e invocano ‘pugno di renza di Dispostivi di protezione indivi- ferro’ e azioni militari. Le scorciatoie pro- duale (DPI). Una questione sulla quale il poste preparano soltanto i peggio”. SAPPE ha protestato con fermezza in Orlando non sa, o fa finta di non sapere, una lettera diretta tra gli altri al Premier che quel che è avvenuto è anche la con- Giuseppe Conte, ai Ministri Bonafede seguenza della scellerata vigilanza dina- (Giustizia) e Speranza (Salute), al Capo mica delle carceri e del regime aperto della Protezione civile Angelo Borrelli. Il delle celle - (inizialmente previsto per i Capo del dipartimento dell’amministra- detenuti meno pericolosi e poi estero zione penitenziaria, lo scorso 13 marzo anche a quelli in alta sicurezza) -, del- ha infatti emanato una nuova direttiva l'abolizione delle sentinelle sulle mura di con ulteriori indicazioni operative per la cinta e del depotenziamento del Corpo di prevenzione del contagio da coronavirus Polizia Penitenziaria attuato dai Governi negli istituti penitenziari nel quale in cui il vice segretario nazionale del Pd espressamente di prevede che gli opera- era ministro… tori di Polizia Penitenziaria in servizio In tutto questo contesto, il Garante na- presso le strutture penitenziarie, in col “Liberi tutti!”: “Ancora poche setti- zionale dei diritti delle persone detenute quanto operatori pubblici essenziali, deb- mane fa sentivo parlare di inasprimento o private della libertà personale Mauro bano continuare a prestare servizio delle pene per chi sia recidivo allo spac- Palma ci ha tenuto a far sapere che ha anche nel caso in cui abbiano avuto con- cio di modiche quantità ili sostanze stu- formalizzato alla Procura di presentarsi tatti con persone contagiate o che si so- pefacenti, come se le carceri non come persona offesa nei procedimenti spetti siano state contagiate. Al riguardo, stessero già esplodendo così. Ci sono mi- relativi all’accertamenti delle cause dei il SAPPE ha espresso tutto il proprio dis- sure urgenti come la detenzione domici- decessi avvenuti in carcere nei giorni senso per l’enorme rischio clinico per i liare e l'affidamento in prova ai servizi delle proteste. Così, a prescindere… poliziotti penitenziari a causa della gra- sociali che sono l'unica soluzione per de- Ipocriti e moralisti a senso unico, che si vissima e persistente carenza di DPI. In- congestionare il sistema penitenziario. schierano dalle parti di Caino e dimenti- fatti, tutto il materiale DPI distribuito- So che siamo in emergenza, ma chi è pri- cano sistematicamente Abele! per altro all’ultimo momento! - è già in vato della libertà proprio a causa del- Dal quintetto D’Urso-Bignardi-Orlando- via di esaurimento (e in parecchi istituti l'emergenza non può più aspettare”. Saviano-Lerner, nessuna parola di vici- è già esaurito) e Provveditori regionali e Capito, il Saviano? nanza e solidarietà per le decine e decine direttori delle carceri hanno emanato ul- Non ha perso tempo per farci sapere la di poliziotti che, in quelle drammatiche teriori direttive secondo le quali i dispo- Nelle foto: istituti penitenziari sua anche il vice segretario del Partito rivolte e devastazioni, sono rimasti feriti, sitivi (mascherine e guanti) non vanno in fiamme democratico Andrea Orlando, già Mini- contusi, aggrediti (anche verbalmente), indossati nello svolgimento del servizio stro della Giustizia nei governi Renzi offesi, umiliati. Per le colleghe ed i col- ma solo se si entra in contatto con indi- prima e Gentiloni poi, in polemica con al- leghi, evidentemente, non va alcuna pietà vidui positivi o ammalati di coronavirus. cune dichiarazioni del leader della Lega e rispetto da parte loro! E nessuno di loro E’ macroscopicamente evidente la con- Matteo Salvini: “Leggo dichiarazioni a ha avuto parole di sdegno e di allarme traddizione delle disposizioni, allor- ruota libera sulle carceri e sui tragici per la Polizia Penitenziaria obbligata a quando nessuno è in grado di sapere se s eventi di queste ore, rilasciate da per- continuare servizio anche dopo contatto si trova a contatto con individui infetti Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020 • 11
prima che costoro manifestino sintomi tela sanitaria individuale delle donne e un colabrodo in termini di sicurezza con conclamati della malattia. degli uomini della Polizia Penitenziaria, celle aperte più ore al giorno ed una mi- In attesa della loro solidarietà e vici- in particolare dal Garante dei detenuti nore presenza di Agenti nelle Sezioni de- nanza, che mai ci sarà, il Sindacato Au- Palma o dal quintetto D’Urso-Bignardi- tentive con detenuti liberi di girare senza tonomo Amministrazione Penitenziaria Orlando-Saviano-Lerner? essere impegnati in alcuna attività: vigi- SAPPE ha provveduto a diffidare formal- O qualche parola di solidarietà ai Baschi lanza che era già stata concausa dell’im- mente il Capo DAP Francesco Basentini, Azzurri l’avete per caso sentita da Asso- pennata di eventi critici – aggressioni, tramite lo Studio Legale Putignano, per ciazione Antigone, Cgil, Anpi (sic!), Arci, risse, rivolte – ed è stata determinante la lettera circolare che impone di pre- Gruppo Abele, Conferenza Nazionale Vo- negli ultimi gravissimi eventi accaduti. stare servizio ai poliziotti penitenziari con lontariato Giustizia e Ristretti Orizzonti, La vigilanza dinamica va sospesa senza persone contagiate o a sospetto conta- pronti a criticare le soluzioni per defla- indugi perché è stato un provvedimento gio. Il SAPPE invoca la contrarietà al zionare le carceri decise dal Governo nel fallimentare e pericoloso. Ma la Polizia principio di correttezza e buona fede e la Decreto “Cura Italia” con queste parole: Penitenziaria deve essere dotata di stru- violazione dell’articolo 32 della Costitu- “ci vuole molto ma molto di più, sia in menti utili al mantenimento dell’ordine e zione. L’appello del SAPPE al Premier termini di ulteriori vie di uscita dal car- della sicurezza interna, come i body Giuseppe Conte, ai Ministri Bonafede cere sia in termini di qualità socio-sani- scanner, il taser e la totale schermatura (Giustizia) e Speranza (Salute), al Capo taria della vita interna”? all’uso dei telefoni cellulari (che vergo- della Protezione civile Angelo Borrelli è La via non è facile, ma è obbligata. gna avere visto, durante le recenti pro- Nelle foto: stato quello che tutto il personale di Po- Continuiamo a dire, con tanti altri, nel teste in un carcere, i detenuti che fumo e proteste lizia Penitenziaria impegnato in prima nome di una comune idea di umanità che devastano le Sezioni e le celle ed uno di nelle carceri linea fosse messo in sicurezza, fornendo noi restiamo dalla parte di Abele. Sempre loro che li riprendeva con un telefo- loro di adeguati DPI (in particolare ma- e comunque! nino...). Altro che i tanto decantati jam- schere FFP2 e guanti) tenuto conto che Tornando al fine settimana di follia che mer, che si sono dimostrati un inefficace all’interno degli istituti penitenziari non ha visto oltre 30 carceri interessate da palliativo: serve la totale schermatura è possibile distinguere chi è stato espo- devastazioni, rivolte, distruzioni, maxi delle Sezioni detentive all’uso dei telefoni sto e chi no. I poliziotti penitenziari po- evasioni, Agenti sequestrati, feriti, con- cellulari! trebbero diventare fonte essi stessi di tusi, umiliati, scritte contro la Polizia Pe- Tornando al suo intervento al Senato infezione, per cui deve diventare obbli- nitenziaria sulle mura di edifici adiacenti della Repubblica, il Ministro Bonafede, il- gatorio indossare mascherine e guanti. le carceri (come nel caso di Marassi, a lustrando le conseguenze delle violenze Altrettanto importante è che tutto il per- Genova), l’11 marzo scorso il Ministro che hanno riguardato moltissime strut- sonale esposto sia sottoposto a tampone della Giustizia ha relazionato il Parla- ture di pena, ha voluto esprimere la sua e che il risultato sia prontamente dispo- mento su quel che è avvenuto: da lui ci gratitudine nei confronti dei servitori nibile nella considerazione che ogni ri- saremmo aspettati una netta e ferma as- dello Stato che hanno lavorato per ripor- tardo nell’esecuzione e nella proces- sunzione di responsabilità e provvedi- tare la situazione sotto controllo: “Rin- sazione del tampone ha risvolti colposi, menti straordinari per la Polizia grazio la Polizia Penitenziaria e tutto il poiché favorisce il contagio. Penitenziaria. Incominciando, ad esem- personale dell’amministrazione peniten- Eppure, qualcuno di voi ha sentito, nel pio, dal fallimento della folle scelta della ziaria perché ancora una volta hanno di- merito, dichiarazioni a sostegno della tu- vigilanza dinamica, che ha reso le carceri mostrato professionalità, senso dello 12 • Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020
Stato e coraggio nell’affrontare, met- di fronte agli atti delinquenziali che si tendo a rischio la propria incolumità, si- stavano consumando”. Per il Guardasi- tuazioni molto difficili e tese in cui, ciò gilli “fuori dalla legalità, e addirittura, che fa la differenza è spesso la capacità nella violenza non si può parlare di pro- di mantenere i nervi saldi, la lucidità e testa: si deve parlare semplicemente di l’equilibrio nell’intuire e scegliere, in atti criminali. I disordini e gli episodi più pochi istanti, la linea di azione migliore gravi sono ascrivibili a una ristretta parte per riportare tutto alla legalità”. dei detenuti; la maggior parte di loro, in- Il Guardasigilli ha anche parlato dell’im- fatti, ha manifestato la propria sofferenza pegno del Ministero per contenere il ri- e le proprie paure con responsabilità e schio di contagio e garantire sicurezza e senza ricorrere alla violenza”. salute: “Gli sforzi profusi dall’amministra- Da Bonafade ci aspettavamo altro. Come zione per evitare che l’epidemia si faccia detto, dalla relazione al Parlamento del Mi- largo nelle carceri rischiano di essere nistro della Giustizia Alfonso Bonafede sui gravemente compromessi dalle rivolte di giorni di follia e violenza nelle carceri ita- questi giorni, che hanno causato l’inagi- liane ci si aspettava una ferma assunzione bilità di un numero elevatissimo di posti di responsabilità politica e provvedimenti detentivi. Stiamo lavorando senza sosta straordinari per la Polizia Penitenziaria. la battaglia contro il coronavirus. La task Nulla di tutto ciò abbiamo sentito, anzi. Nelle foto: proteste dei detenuti force del Ministero sta preparando pos- E allora l’unica soluzione potrebbe essere e, all’esterno, sibili interventi per garantire, da un lato, quella di porre subito il Corpo di Polizia dei familiari i poliziotti penitenziari e, dall’altro lato, i Penitenziaria, che è un Corpo di Polizia detenuti. Da oggi, d’intesa con la prote- dello Stato, alle dipendenze del Ministero zione civile, anche in conseguenza del- dell’Interno, visto che il Dicastero della l’estensione della cosiddetta ‘zona Giustizia sembra non saperlo.... protetta’ a tutto il territorio nazionale, Dal ministro Bonafede nulla abbiamo verranno effettuati i tamponi ai detenuti sentito sulla sospensione della vigilanza trasferiti a vario titolo, che si sommano dinamica, che ha reso le carceri un cola- alle operazioni di triage. Questo è un mo- brodo in termini di sicurezza con celle mento difficile per il Paese, ma è nostro aperte più ore al giorno ed una minore dovere chiarire, tutti insieme, che lo presenza di Agenti nelle Sezioni deten- Stato italiano non indietreggia di un cen- tive con detenuti liberi di girare senza es- timetro di fronte all’illegalità. In tutti i sere impegnati in alcuna attività, che era casi più gravi le istituzioni si sono dimo- già stata concausa dell’impennata di strate compatte: magistrati, prefetti, eventi critici – aggressioni, risse, rivolte questori e tutte le forze dell’ordine sono – ed è stata determinante negli ultimi intervenute senza esitare rendendo an- gravissimi eventi accaduti. s cora più determinato il volto dello Stato Nulla abbiamo sentito sulle responsabi- Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020 • 13
MODENA Cronaca di una devastazione Tre detenuti sono morti nel carcere di Modena, dove si è svilup- pata una vera e propria rivolta dei carcerati, circa 530, in segno di protesta per le restrizioni ai colloqui dovute all'emergenza co- ronavirus. Altri due in rianimazione: sono in corso indagini sull'accaduto, mentre si registrano ancora forti tensioni all'interno del penitenziario, dove gli agenti stanno cercando di rientrare forzando le sbarre. "Devastato anche il carcere di Modena dopo quello di Salerno e di Poggioreale, trasferiti 70/80 detenuti in altre carceri", dichiarano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario na- Nelle foto: destazione e fumo zionale. "Si tratta solo di quei detenuti - spiega Durante- che erano riusciti a raggiungere il cortile, per tentare di evadere. a Modena Al momento, ci riferiscono i colleghi, gli altri detenuti si trovano all'interno del carcere, dove sono barricati e probabilmente in possesso di armi improprie. Si sta valutando come e quando intervenire per ripristinare la legalità, all'interno di un carcere che, da quanto ci viene riferito, è ormai completamente distrutto". "Sembra sia stato addirittura incendiato anche l'ufficio matricola, dove sono custoditi i fascicoli dei detenuti" spiega ancora Durate. Una protesta, quella di questi giorni, che testimonia la situazione di grave insicurezza delle carceri. "Da tempo stiamo dicendo che nelle carceri non c'è piu' sicurezza - conclude il segretario del Sappe - un solo agente deve gestire 70-80 detenuti e non si riesce più a garantire l'ordine. Una situazione rispetto alla quale dovrebbero assumersi la responsabilità morale alcuni politici e amministratori che hanno governato il sistema peni- tenziario negli ultimi anni. Riteniamo anche assolutamente inopportuna la richiesta di indulto e amnistia fatte in questi giorni da alcune associazioni - conclude Durante - in piena emergenza coronavirus". Nelle foto: fiamme e detenuti RIETI sui tetti a Rieti Rivolta nel carcere di Rieti: penitenziario distrutto, tre detenuti morti e sette in rianimazione Scenario di guerra al carcere reatino. La rivolta messa in atto dai detenuti è andata avanti fino a notte fonda lasciando morti, feriti e devastazione nel pe- nitenziario sabino. Tre detenuti morti, sette ricoverati in terapia intensiva (di cui due gravissimi), il carcere com- pletamente distrutto. I Vigili del Fuoco avrebbero dichia- rato inagibile la struttura. Così come già successo a Modena, I detenuti morti e quelli ricoverati sarebbero tutti andati in overdose dopo aver in- gerito sostanze stupefacenti sottratte dalla farmacia del- l’infermeria del carcere. Sono due stranieri ed un italiano i morti. Giovanni Battista de Blasis 14 • Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020
FOGGIA Rivolta nel carcere di Foggia. Niente morti grazie al coraggio di alcuni poliziotti, medici e infermieri A cinque giorni dalla rivolta del carcere di Foggia, dove lo vogliamo ricordare sono evasi ben 72 detenuti cosa mai accaduta in una nazione civile e democratica, oltre al quasi milione di euro di danni provocati dai detenuti, vengono a galla tutta una serie di episodi che potevano rendere una giornata drammatica ancora più tragica. Come tutti sanno nelle rivolte delle carceri di Modena e Rieti sono morti 12 detenuti a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti sottratte dalle infermerie dei penitenziari du- rante le rivolte. Anche a Foggia poteva accadere quanto avvenuto negli altri penitenziari e sarebbe stata una tragedia nella tragedia, se non ci fosse stato l’intervento di alcuni poliziotti , infermieri e sanitari che, a rischio della propria vita, visto cosa stava accadendo, hanno immediatamente provveduto a mettere sotto chiave il “metadone” e tutti i medicinali “pericolosi” nonostante i detenuti Nelle foto: i danni alle si fossero avvicinati paurosamente all’infermeria. cancellate e il Come pure deve essere chiarito l’andirivieni per tutta la giornata di Lunedì, dei detenuti presso la sezione femminile tentativo di dopo aver abbattuto i cancelli, e ci hanno detto, di alcune detenute alle sezioni maschili. evasione Mercoledì i poliziotti di Foggia e delle altre carceri, hanno riconquistato un pezzetto di legalità che rischia di essere ef- di alcuni detenuti dal carcere fimera se lo Stato per conto dei suoi rappresentanti Ministro della Giustizia e Capo DAP, non prende i dovuti provvedi- di Foggia menti più volte richiesti dal SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria, e mai arrivati. Non vorremmo che ancora una volta invece di affrontare e risolvere la questione dei penitenziari italiani, ci si lavi le mani come giuda, e si facciano provvedimenti di clemenza con l’uscita di migliaia di detenuti che non risolvono nessun problema, ma che determinano la sconfitta dello Stato che invece di garantire un espiazione della pena nel rispetto della legge e della dignità delle persone, prende una scorciatoia che ripresenterà il problema ancora più devastante dopo pochi mesi. Peraltro con ciò si bastoneranno le vittime di reati che non avranno mai piena giustizia, ed i poliziotti penitenziari che nonostante la professionalità, l’abnegazione ed il sacrificio, continueranno a rimanere in ostaggio dei detenuti, senza alcuna possibilità di far rispettare la legge per colpe assai precise. Federico Pilagatti s Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020 • 15
lità per la mancata distribuzione a tutto terna, come i body scanner, la totale controllano i trasporti dei detenuti in il personale dei dispositivi di protezione schermatura all’uso dei telefoni cellulari tutto il Paese sui mezzi del Corpo, i pian- individuale e in particolare delle masche- e del taser agli Agenti per garantire l’in- tonamenti, i sistemi stessi di sicurezza rine, che il SAPPE aveva sollecitato fin columità fisica individuale. delle carceri – che segue la scelta scel- da gennaio. Ma alcuna traccia di tutto questo c’è nel lerata di chiudere sul territorio carceri e Guarda caso, proprio il giorno dell’audi- resoconto del Guardasigilli al Parla- Provveditorati regionali dell’amministra- zione in Parlamento di Bonafede, in piena mento. Manca, sostanzialmente, la con- zione penitenziaria - alla faccia delle pru- pandemia, con migliaia di contagiati e sapevolezza di avere alle proprie riginose dichiarazioni di impegno centinaia di morti nel Paese, l’Ufficio re- dipendenze un Corpo di Polizia dello sull’importanza della territorialità della lazioni sindacali del DAP ha comunicato Stato, al quale appartengono decine di pena, specie in relazione al manteni- che “a breve” ne verranno distribuite migliaia di donne e uomini con un grande mento dei rapporti familiari per i dete- Nelle foto: 97.200 (!), numero insignificante ri- senso di appartenenza e di orgoglio che nuti e dei rapporti di collaborazione con le devastazioni dei locali e spetto alle reali necessità. li ha aiutati a superare con grande com- gli Enti locali nonché all’altrettanto invo- delle sezioni negli Nulla abbiamo sentito dal Guardasigilli petenza e professionalità quelle giornate cata volontà di creare Commissariati e istituti interessati sulle responsabilità per la mancata di- terribili di marzo e li aiuta a “reggere” un Nuclei di Polizia Penitenziaria per il con- dalle rivolte sponibilità di scudi, manganelli e caschi sistema penitenziario sovraffollato ed al trollo reale di tutta l’area penale ai Reparti di Polizia Penitenziaria, in pri- tracollo. esterna... - in ragione di supposte razio- mis proprio a coloro hanno fronteggiato Un Corpo di Polizia dello Stato che però nalizzazioni, oppure l’affidamento a im- le violenze delle ultime ore con mezzi di non può operare senza uomini, mezzi e piegati non appartenenti dunque al fortuna. strumenti, senza Centrali Operative Re- Corpo dell’organizzazione dei corsi di for- Tutti abbiamo visto i colleghi, impegnati gionali, senza Nuclei Cinofili, Basi Navali mazione di Agente, Sovrintendente ed nella incandescente prima linea di molte e ogni altra utile specializzazione. Basta Ispettore e financo la titolarità della di- carceri, indossare i caschi (fuori uso!) con questo continuo depotenziamento rezione di Scuola di formazione. Quasi ci della Polizia di Stato o, addirittura, quelli della Polizia Penitenziaria dal ruolo di fosse un progetto, a tavolino, per depo- in dotazione degli Agenti di Custodia, di- Corpo di Polizia dello Stato! tenziare il ruolo della Polizia Penitenzia- sciolto Corpo dal quale sono stati eredi- In questi ultimi anni abbiamo assistito ed ria, anche nei suoi compiti di polizia tati anche alcuni degli scudi usati per assistiamo ad una serie continua di prov- stradale… fronteggiare le violenze! vedimenti sbagliati e gravi, come ad E questo è inaccettabile! Dal ministro Bonafede ci saremmo esempio l’imposizione dei numeri degli E allora, forse, la soluzione potrebbe es- aspettati tutto questo e parole chiare organici del Corpo negli Istituti e servizi sere proprio quella che molti auspicano: sulla dotazione anche al Corpo di Polizia penitenziari senza alcuna logica, la sop- ossia, passare il Corpo di Polizia Peniten- Penitenziaria di strumenti utili al mante- pressione delle Centrali Operative Regio- ziaria alle dipende del Ministero dell’In- nimento dell’ordine e della sicurezza in- nali della Polizia Penitenziaria – che terno. l 16 • Polizia Penitenziaria n. 281 • MARZO 2020
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