Periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma - OPI ROMA
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Anno XV - N. 2- Aprile-Giugno 2005 - Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Roma periodico di idee, informazione e cultura del Collegio Ipasvi di Roma
Rubriche 1 EDITORIALE di Gennaro Rocco Organo Ufficiale di Stampa del Collegio IPASVI di Roma 3 SETTE RISPOSTE SETTE Duecento infermieri dirigenti Direzione - Redazione - Amministrazione Viale Giulio Cesare, 78 - 00192 ROMA hanno incontrato l’assessore Tel. 06.37511597 - Fax 06.45437034 alla Sanità della Regione Lazio DIRETTORE RESPONSABILE Augusto Battaglia. Gennaro Rocco Gli impegni per arginare SEGRETERIA DI REDAZIONE l’emergenza infermieristica e Nicola Barbato, Stefano Casciato, Mario Esposito, Matilde Napolano, Carlo Turci sbloccare le assunzioni. COMITATO DI REDAZIONE Le cifre della crisi Bertilla Cipolloni, Rodolfo Cotichini, Maurizio Fiorda, Maria Vittoria Pepe, Francesca Premoselli, 11 Intervista al Ministro della Salute Maria Grazia Proietti, Ausilia M.L. Pulimeno, Emanuela Tiozzo, Marco Tosini. Francesco Storace Rivista trimestrale gennaio/marzo 2005 “INFERMIERI, ECCO I MIEI IMPEGNI” Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. post. - D.L. 353/2003 13 Intervista al Senatore Cesare (conv. in. L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 90 Cursi, Sottosegretario del 09/02/1990 al Ministero della Salute FOTO: MARIO ESPOSITO “CARI INFERMIERI, STAMPA: GEMMAGRAF EDITORE ABBIATE FIDUCIA” 00193 Roma - Lungotevere Prati, 16 Tel. 06 687.98.67 - Fax 06 687.52.70 e-mail: info@gemmagraf.191.it 17 2005 Viaggio di Studio in Brasile 27 Maggio-5 Giugno Finito di stampare: Giugno 2005 di Laura Sabatino, Alessandro Stievano, Tiratura: 25.000 copie Gaetano Romigi 32 L’infermiere in terapia intensiva “Infermiere Oggi” pubblica articoli inediti di interesse neonatale: un ponte tra due infermieristico, previa approvazione del Comitato di Redazione. L’articolo è sotto la responsabilità diversi mondi-i genitori dell’Autore o degli Autori, che devono dichiarare: e il neonato pretermine nome, cognome, qualifica professionale, ente di di A. Andruccioli, I. Dall’Oglio appartenenza, recapito postale e telefonico. Il conte- nuto non riflette necessariamente le opinioni del Comitato di Redazione e dei Consigli Direttivi. 41 Indennizzo 210/92 Quando il contenuto esprime o può coinvolgere la Un diritto dell’operatore sanitario responsabilità di un Ente, o quando gli Autori parlano di Massimiliano Conforti a suo nome, dovrà essere fornita anche l’autorizza- zione dei rispettivi responsabili. Il testo deve essere il più conciso possibile, compatibil- 42 Centro di Salute Internazionale mente con la chiarezza di esposizione. Le bozze ver- e di Medicina Transculturale (CSI) ranno corrette in redazione. I lavori non richiesti e di Issa El-Hamad, Maria Chiara Pezzoli non pubblicati non verranno restituiti. Le citazioni bibliografiche devono essere strettamen- te pertinenti e riferirsi a tutti gli Autori citati nel testo. 55 Il difficile cammino Le citazioni da periodici devono comprendere: il di un associazione: A.N.O.T.E. cognome e l’iniziale del nome dell’Autore o dei primi di J. Patricia Burga due Autori, nel caso di più di due Autori, verrà indica- to il nome del primo, seguito da “et al”; il titolo ori- 57 L’angolo dei media ginale dell’articolo, il titolo del periodico; l’anno di pubblicazione, il numero del volume, il numero della pagina iniziale. 59 Recensione libro Le citazioni di libri comprendono: il cognome e l’ini- di Stefano Casciato ziale del nome degli Autori, il titolo del libro (even- tualmente il numero del volume e della pagina, se la 60 Infermieri in rete citazione si riferisce ad un passo particolare), l’editore, di Fabrizio Tallarita il luogo e l’anno di pubblicazione. Gli Autori che desi- derano la riserva di un certo numero di copie del numero contenente il loro articolo, devono farne richiesta esplicita al momento dell’invio del testo. Tutto il materiale deve essere spedito o recapitato al Collegio IPASVI di Roma, Viale Giulio Cesare, 78 - 00192 Roma.
e d i t o r i a l e Spesa farmaceutica: è anche affare nostro di Gennaro Rocco he in Italia la spesa sanitaria sia in singola dose del farmaco non sembra pe- C costante aumento è un dato di fatto. Come pure è inconfutabile che, all’interno di questa, la spesa farma- ceutica pesi non poco. L’imperativo è ta- regrino o fine a se stesso. D’altra parte, così accade già in molti dei Paesi a sanità avanzata. Una strategia che, se pure non risolutiva del problema, può certamente gliare i costi; il risultato è grandi pole- contribuire alla causa della riduzione miche e spesa alle stelle. Eppure è un della spesa farmaceutica. E neppure l’in- punto essenziale, condizione base per as- troduzione dei ticket è valso ad evitare sicurare una copertura sanitaria ade- l’escalation dei costi. Semmai ha solo guata ai cittadini. E’ evidente che la ne- spostato una parte del peso economico cessità di ridurre la spesa complessiva dalle casse dello Stato alle tasche dei cit- non può essere riversata sul capitolo dei tadini. Un peso che non può essere asso- servizi e degli ospedali, se non per lutamente ignorato. colpire forme di abuso e sperpero che L’allungamento della vita media e il con- pure esistono e che, in quanto tali, vanno comitante incremento delle patologie contrastate. croniche e degenerative pone nuovi in- La sanità pubblica è cosa di tutti, un bene terrogativi sotto l’aspetto economico e prezioso per i singoli e per la comunità. colpisce soprattutto la fascia di popola- Provate allora a chiedere ai cittadini, in- zione più debole: gli anziani. Sono formandoli sugli effetti, se concordano sempre di più le persone che non con i tagli alle spese ospedaliere, se con- possono permettersi di curarsi al meglio, dividono la riduzione dei fondi da de- dovendo lesinare perfino sulla spesa in stinare ai servizi ambulatoriali e territo- farmacia. E’ questo un dato sociale non riali, se approvano il ridimensionamento trascurabile e potenzialmente esplosivo, degli esami clinici e diagnostici. Vi rispon- nei confronti del quale è indispensabile, deranno di no: alla salute non si rinuncia. anche per le sue implicazioni etiche e E allora discutere su come comprimere la morali, individuare una soluzione, una spesa farmaceutica non appare un’idea via d’uscita. così balzana. Vero è che i tentativi di con- Il recente decreto del Ministero della tenere le prescrizioni, come l’aver posto salute che introduce la possibilità per le un limite alle confezioni farmaceutiche farmacie di praticare sconti sulla vendita prescrivibili dal medico, non ha dato dei prodotti da banco, continua a suscitare finora risultati apprezzabili. Non per polemiche non sempre comprensibili. Av- questo, però, si può desistere dal perse- vertiamo poi una serie di resistenze al- guire l’obiettivo. Il dibattito divampato l’idea di ampliare la rete distributiva dei 1 in questi mesi sulla possibilità di pre- farmaci oltre quella tradizionale delle far- scrivere non già le confezioni ma la macie, così come avviene già da molti anni 1
in Europa e in Nord America. Ma in Italia, pedendo alle industrie farmaceutiche di al solito, la logica del profitto travalica promuovere i loro prodotti attraverso quella del buon senso, a scapito di chi i metodi immorali quanto diffusi. Come farmaci, e non certo per vezzo, è costretto quello dei viaggi premio o dei congressi ad usarli. E ad acquistarli. “all inclusive” a chi prescrive in via prefe- Per affrontare un problema cruciale e renziale farmaci di una certa marca. E’ complesso come questo, non è lecito rifu- ora di finirla! Non è accettabile che il far- giarsi in soluzioni miracolose che in dello generato da questo ignobile si- realtà non esistono. Nessuna misura, da stema ricada sulle spalle dei cittadini più sola, è in grado di farlo. Dunque l’ap- bisognosi e indifesi: i malati. proccio deve necessariamente essere di- Per quanto ci riguarda, auspichiamo il verso, multilaterale. Ben venga allora lo pugno duro dello Stato contro questa sconto sui farmaci da banco, ben venga deprecabile pratica. Di più. Siamo dis- anche una più ampia rete distributiva posti a metterci in gioco anche su questo capace di generare quella concorrenza fronte. Gli infermieri non sono soltanto i che oggi manca e che finisce per ali- somministratori del farmaco, ma in mentare strategie commerciali di “car- questo campo hanno competenze e ca- tello” fra le grandi multinazionali del pacità per esercitare il ruolo di educatori farmaco. Misure come queste e altre e di informatori. Siamo pronti a dare il ancora possono concorrere al raggiungi- nostro contributo nella formazione e mento dell’obiettivo. nell’educazione sanitaria dei cittadini, un Soprattutto, però, occorre premere sul- settore questo che ci compete e per il l’acceleratore dell’educazione, della sen- quale siamo noi stessi formati, in linea sibilizzazione e dell’informazione. E non con la nuova figura professionale dell’in- solo nei confronti dei cittadini. L’anello fermiere di famiglia, di comunità, scola- centrale della catena commerciale legata stico e dei luoghi di lavoro. al farmaco resta quello dei medici che lo Come sempre, non ci tiriamo indietro. prescrivono, a volte non in modo scru- Tanto più quando in gioco c’è il be- poloso. Risulta utile, allora, arginare il fe- nessere dei cittadini, specie dei più nomeno delle prescrizioni improprie, im- fragili. LA RABBIA un 20% di probabilità in più rispetto ai calmi di morire per problemi cardiaci. Secondo quanto FA MALE AL CUORE riferito da Elaine Eaker, della Eaker Epide- miology Enterprises di Chili, nel Wisconsin Il cuore degli uomini soffre per gli accessi di (Usa), esprimere le proprie emozioni può non collera e l'indole perennemente imbronciata. sempre assumere una valenza positiva, so- Uno studio pubblicato sulla rivista Circulation prattutto quando queste emozioni sconfinano dimostra infatti che i maschi vanno incontro nella rabbia. Lo studio in questione ha preso con probabilità superiore del 30% ad aritmie in considerazione i dati sanitari di 1.769 2 e fibrillazione atriale quando hanno un ca- uomini e 1.913 donne con un'età media di 48 rattere facile all'irritabilità e all'aggressività e anni. 2
Sette risposte Sette Duecento infermieri dirigenti hanno incontrato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Augusto Battaglia. Gli impegni per arginare l’emergenza infermieristica e sbloccare le assunzioni. Le cifre della crisi n’emergenza che non accenna quali hanno ribadito le loro richieste, ar- U ad attenuarsi e che anzi si va ag- gravando di anno in anno. La ca- renza di infermieri nelle strutture sani- tarie pubbliche e private del Lazio ha ticolandole in sette punti precisi, per poter affrontare l’emergenza e rilanciare l’assistenza sanitaria nella regione. E non solo per quanto riguarda la carenza di raggiunto ormai la soglia critica. Il rischio personale. che interi reparti ospedalieri debbano Il presidente del Collegio Ipasvi di Roma essere chiusi e che diversi servizi sanitari Gennaro Rocco, a nome del Coordina- non possano più garantire i livelli minimi mento dei Collegi Ipasvi del Lazio, ha di assistenza è quanto mai reale, ag- svolto un’articolata relazione snoccio- gravato ulteriormente dal periodo fe- lando le cifre, indicando i problemi più riale estivo. Né conforta la tendenza in urgenti e suggerendo le relative solu- atto, con un numero di infermieri neo- zioni.
632 (242 da Tor Vergata, 220 da La Sapienza, 152 dalla Cattolica, 18 dal Campus Biomedico), meno della metà del ne- cessario per sostituire il personale che ha cessato il servizio. Finora - ha ag- giunto il presidente del Collegio Ipasvi di Roma - si è riusciti ad evitare la chiusura di reparti e servizi solo ricorrendo agli infermieri extraco- munitari>. Nei primi sei mesi del 2005, gli infer- mieri extracomunitari iscritti ai cinque Collegi provinciali Ipasvi del dente Rocco - operano circa 30 mila in- Lazio risultano essere circa 3.500. . cessivi e stressanti, oltre a una lunga serie Gli infermieri dirigenti hanno chiesto e di mansioni improprie. Di fatto, nelle ottenuto dall’assessore Battaglia l’im- piante organiche delle Aziende sanitarie pegno prioritario della Regione per lo e ospedaliere del Lazio mancano circa 4 sblocco progressivo delle assunzioni e dei mila infermieri, per un rap- concorsi per infermieri. Non solo. Il ti- porto di 5,5 infermieri per tolare della Sanità laziale ha condiviso le mille abitanti contro il 7,7 della media europea>. Rocco ha descritto inoltre una tendenza in rapido peggioramento:
appeal e per venire in aiuto delle scuole sedi di formazione infermieristica, alle prese con una profonda crisi di carattere economico e finanziario.
possesso di una spe- cifica laurea speciali- stica o del titolo Dai>. Dal canto suo, l’assessore Battaglia ha assicurato un suo rapido inter- vento sui direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere per l’immediata atti- vazione dei Di- partimenti del- l’assistenza. Battaglia ha inoltre af- fermato di condividere le preoccupa- zione degli infermieri circa il corretto utilizzo delle figure sanitarie di supporto all’attività infermieristica, come quella dell’Oss. . Gli infermieri dirigenti del Lazio hanno inoltre sollecitato il decollo della Diri- genza infermieristica e dei Dipartimenti dell’assistenza.
sottolineato il pre- sidente Rocco - at- tribuire loro man- sioni svolte oggi per quanto riguarda il capitolo dell’Ecm impropriamente che ha bisogno di nuove regole e nuove dagli infermieri, condizioni operative. . Tra le soluzioni, gli il diretto controllo infermieri indicano l’attivazione di corsi degli infermieri, aziendali, l’assegnazione di specifiche ri- dai quali gli Oss sorse finanziarie al programma Ecm, il ri- dovranno poi es- corso a strumenti più moderni come la sere coordinati e formazione a distanza, l’e-learning e guidati>. l’autoformazione. Articolata la ri- E insistono sulla necessità di attivare gli 7 chiesta degli infer- ambulatori infermieristici, sull’esempio mieri laziali anche di alcune esperienze avviate in diverse 7
Asl della regione con ottimi risultati, e l’impegno per l’istituzione di un Osserva- sullo sviluppo della figura dell’infer- torio regionale sulle professioni sanitarie miere di famiglia per la gestione ot- per la verifica costante della situazione timale dei pazienti affetti da patologie riferita al personale e dell’applicazione croniche, sempre più numerosi con l’au- di norme e disposizioni. . IL TESTO DEL DOCUMENTO CONSEGNATO ALL’ASSESSORE ALLA SANITÀ DELLA REGIONE LAZIO Egregio Assessore, a nome dei 30 mila infermieri che operano nel Lazio La ringraziamo per que- sto incontro. Siamo consapevoli che la Sua lunga militanza nel mondo dell’assisten- za sociale La rende particolarmente vicino alla professione infermieristica, alla sua mission, al ruolo che questa esercita nella società al fianco dei cittadini. E’ dunque questa un’occasione importante per augurarLe di poter portare nella gestione della sanità laziale i frutti della Sua esperienza e per rappresentarLe speranze e crucci della categoria, confidando in un rapporto di collaborazione serrato e proficuo. L’impegno da Lei assunto al vertice della sanità regionale è certamente gra- voso. Lo è tanto più oggi che le questioni sollevate dagli infermieri sono ormai divenute emergenze. A Lei chiediamo dunque un impegno forte e convinto sulle questioni ancora aperte. Da tempo, attraverso un confronto continuo e l’incessan- te lavoro di relazione dei Collegi provinciali IPASVI, gli infermieri del Lazio hanno individuato una griglia di priorità riferite alle scelte di politica sanitaria regionale e all’organizzazione dei servizi. Lo hanno fatto dalla loro ottica, quella di prota- gonisti principali dell’assistenza, che pone al centro le necessità assistenziali del cittadino. Sono molte tuttavia le richieste rimaste inascoltate e gli impegni non mantenuti. ASSISTENZA E TERRITORIO Oggi l’assistenza sanitaria è orientata sempre più a fornire prestazioni fuori dalle strutture sanitarie tradizionali e a concentrarsi sul territorio. Occorre investire sulla continuità assistenziale, fornendo servizi adeguati alle varie fasi della cura, dalla diagnosi alla fase post-terapeutica, con un piano di assistenza senza soluzione 8 di continuità. Su questo fronte, gli infermieri appaiono pronti a mettersi in gioco. 8
Chiedono però di non essere lasciati soli. Chiedono di sviluppare la territorializza- zione dell’assistenza con servizi resi al cittadino dove questo vive e opera, incre- mentare le strutture specialistiche per l’assistenza, far decollare l’assistenza domici- liare, aumentare le attività di promozione della salute, impiegare le competenze infermieristiche fuori dall’ambito ospedaliero o ambulatoriale (nei luoghi lavoro, nelle scuole, nei centri sportivi, nelle unità produttive), utilizzare gli infermieri nei processi di educazione alimentare, nella diagnosi precoce, nella prevenzione gene- rale, nelle attività di educazione alla salute. Gli infermieri rappresentano una risor- sa insostituibile di una sanità moderna ed efficace. Hanno fatto passi da gigante sul piano della formazione, della competenza e dell’autonomia. Sono però piuttosto sfi- duciati. Troppo spesso assistono all’evidente difficoltà di tradurre le nuove scelte legislative nel concreto. Ciò finisce per svilire le aspirazioni di crescita professionale che stanno faticosamente rincorrendo e per generare un senso di scoramento gene- rale che non favorisce l’erogazione di prestazioni all’altezza delle attese. EMERGENZA INFERMIERISTICA Sulle altre situazioni critiche svetta la drammatica carenza di personale infer- mieristico, da cui deriva un onere eccessivo per gli infermieri in servizio costretti a sopportare prestazioni professionali improprie, turni massacranti e consecutivi, frut- to spesso di “precettazioni” indispensabili a garantire il livello minimo di assistenza. E’ la conseguenza del perdurante blocco del turn-over che negli anni ha condotto a paurosi vuoti negli organici delle Aziende. La stessa Regione Lazio calcola in circa 4.000 i posti vacanti nelle piante organiche delle sue Asl. Un problema, questo, che non risparmia l’ospedalità privata, sempre più spinta ad avvalersi di infermieri extra- comunitari per poter assicurare il servizio. Affrontarlo significa rinforzare subito gli organici, utilizzare in via prioritaria le prestazioni aggiuntive degli infermieri, esten- dere il ricorso alla libera professione intramoenia, attivare contratti a termine senza attendere le lungaggini dei concorsi. SEDI DI FORMAZIONE INFERMIERISTICA Il saldo annuale del turn over infermieristico nelle strutture sanitarie del Lazio resta pesantemente negativo, con circa 1.500 infermieri in quiescenza o tra- sferiti per poco più di 600 studenti che conseguono il titolo che li abilita alla pro- fessione. Il che aggrava la già scarsa dotazione organica della sanità pubblica. Per invertire la tendenza occorre puntare con decisione sulla formazione dei giovani, investendo risorse economiche ed energie in tale direzione. La promozione della figura infermieristica deve essere più incisiva, con iniziative e campagne d’informa- zione che avvicinino i ragazzi alla professione. Va regolata con urgenza la questio- ne dei fondi alle sedi convenzionate con l’università, sia pubbliche che private, per la formazione degli infermieri; molte di queste infatti non ricevono finanziamenti da oltre 6 sei anni e rischiano di dover sospendere l’attività. Si rende anzi necessario un adeguamento della quota regionale per ridurre i costi che gravano sugli studen- ti. Lo strumento delle borse di studio può incentivare l’iscrizione ai corsi di laurea in Infermieristica. SERVIZI INFERMIERISTICI E DIPARTIMENTI DELL’ASSISTENZA Altra nota dolente per gli infermieri è quella dell’autonomia professionale. All’esordio formale dei Servizi Infermieristici non è seguita un’attuazione concreta significativa e alcuni buoni esempi realizzati a Roma stentano a realizzarsi altrove. E anche l’attivazione dei Dipartimenti dell’assistenza è rimasta al palo. C’è bisogno di modelli organizzativi diversi dagli attuali, spesso inadeguati. Abbiamo contezza di 9 quanto il cittadino chiede al Sistema Sanitario Regionale e di quanto, per contro, 9
non riusciamo a garantire. I tempi, gli orari, i ruoli ai quali il cittadino deve sotto- stare non si rivelano all’altezza. E troppo spesso gli infermieri si imbattono in una mentalità e una cultura organizzativa tutt’altro che funzionale alla qualità della pre- stazione assistenziale da erogare. Le chiediamo pertanto di voler dar corso agli impegni assunti in campagna elettorale per un impulso decisivo all’attivazione dei Servizi Infermieristici e dei Dipartimenti dell’Assistenza in tutte le Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione. PROGRAMMA ECM Poche professioni sanitarie hanno dimostrato di saper cogliere la sfida dell’ECM quanto quella infermieristica, che svolge un ruolo di primo piano in seno alla Commissione Regionale per l’ECM. Ma l’impegno che la categoria profonde nel campo dell’aggiornamento ricade per intero sulle spalle e sulle tasche degli infer- mieri, costretti a sopportare gravi disagi logistici, economici e di orario per frequen- tare i corsi. Da tempo sollecitiamo l’attivazione degli eventi ECM nelle singole Aziende, a cura e a spese di queste, utilizzando personale docente interno per con- tenere i costi e tagliare l’offerta formativa sulle specifiche esigenze aziendali. E’ importante inoltre sostenere quei professionisti che intendono frequentare corsi di specializzazione e master, dare impulso alla formazione complementare finanzian- do corsi specialistici per rispondere all’esigenza formativa post-diploma e di pro- gressione della carriera. IL RUOLO DEGLI OSS All’infermiere è attribuito il ruolo di esperto della globalità assistenziale, referente diretto della persona nel suo complesso, del processo di cura, della presa in carico del malato, delle diverse fasi curative e assistenziali. L’infermiere deve ren- dersi capace di rispondere a tutti i bisogni della persona malata: dall’aspetto infor- mativo, a quello relazionale, fino ai rapporti con la famiglia dell’assistito. Il percor- so formativo attuale consente agli infermieri di operare adeguatamente in tale dire- zione sulla base di conoscenze e competenze specifiche. In questo contesto, l’utiliz- zo distorto delle figure professionali di supporto all’attività infermieristica, come nel caso degli OSS, può rivelarsi assai pericoloso. Il miglioramento dell’assistenza non può infatti realizzarsi in base a criteri quantitativi piuttosto che qualitativi. Gli Operatori Socio Sanitari possono certamente coadiuvare gli infermieri, supportarli nella loro azione, ma non certo sostituirli. E’ dunque sciagurato pensare di poter arginare l’emergenza infermieristica ricorrendo a tali figure professionali. L’OSSERVATORIO REGIONALE SULLE PROFESSIONI SANITARIE L’istituzione di un osservatorio regionale sulle professioni sanitarie può rivelarsi par- ticolarmente utile per monitorare costantemente l’applicazione e l’efficacia dei provvedimenti adottati in materia, rilevando dagli stessi operatori gli eventuali cor- rettivi migliorativi e per misurare l’effettivo fabbisogno di personale sia nelle strut- ture pubbliche sia in quelle private e procedere con una programmazione corretta. Gli infermieri del Lazio Le sottopongono questi problemi con animo fiducioso per una loro pronta soluzione. Offrono a tal scopo la loro fattiva collaborazione e tutto il loro impegno. A Lei, egregio Assessore, chiedono di non essere delusi. 10 10
Intervista al Ministro della Salute Francesco Storace “Infermieri, ecco i miei impegni” re questioni cruciali per traverso una formazione spe- T gli infermieri: la carenza degli organici, l’utilizzo delle figure di supporto, l’ade- guamento dei compensi. Sono i cifica, di elevare la professione dell’ex infermiere professionale al livello di professione intellet- tuale. Anche il riconoscimento temi su cui “Infermiere Oggi” ha di titoli conseguiti all’estero, in sollecitato il neo ministro della Paesi comunitari ed extracomu- Salute, che anticipa i suoi pro- nitari, punta ad assicurare getti e assume impegni precisi. sempre la qualità delle presta- Ministro Storace, nonostante zioni sanitarie. Infatti, è con- l’adeguamento normativo e i sentito l’ingresso nel nostro provvedimenti-tampone degli ultimi Paese solo a personale in possesso di anni, la carenza di infermieri nelle un’adeguata formazione. strutture sanitarie pubbliche e La formazione incide sulla qualità, private resta a livelli di emergenza. dunque. Ecco perché, già negli anni Gli impegni che si sono succeduti per scorsi, il Ministero della Salute ha chiesto la copertura degli organici non al Ministero dell’Istruzione di aumentare hanno avuto effetti concreti e gli in- l’offerta formativa delle varie Università. fermieri sono costretti a misurarsi Purtroppo, gli effetti di ciò si produr- con turni ripetuti e carichi di lavoro ranno solo fra tre anni e comunque, mi massacranti che pregiudicano la risulta che le richieste siano state accolte qualità e la tempestività dell’assi- solo parzialmente. stenza infermieristica. La situazione Va detto, però, che più recentemente il resta allarmante e anzi tende ad ag- Ministero dell’Istruzione, dell’Università gravarsi. Come è possibile arginare e della Ricerca, al fine di colmare la ca- l’emergenza e invertire la tendenza? renza che ogni anno si verifica tra la do- Quanto tempo occorrerà e che im- manda e l’offerta di formazione di di- pegni può assumere in proposito? verse figure professionali dell’area socio- . ficare l’attuale percorso di studio univer- Gli infermieri sono preoccupati per 11 sitario per le professioni infermieristiche la tendenza che va manifestandosi che finalmente ha consentito, proprio at- sull’utilizzo distorto delle figure sa- 11
nitarie di supporto all’assistenza. E’ formazione di livello universitario, il caso degli OSS, a cui molte Aziende attiva anche nella ricerca, nella pre- Sanitarie e Ospedaliere tendono a ri- venzione e nell’educazione sanitaria. correre in luogo del personale infer- Ma al passo da gigante compiuto mieristico, pure assai carente. Ne dalla categoria nell’ultimo decennio consegue una pericolosa perdita in non ha corrisposto un riconoscimento professionalità e qualità dell’assi- economico adeguato. Così anche stenza, con rischi crescenti a carico l’appeal che la professione esercita dei cittadini e degli stessi infermieri. sui giovani ne risente, ostacolando il Ha motivi per rassicurare gli uni e gi ricambio generazionale e disegnando altri? uno scenario a tinte fosche per i . LE RUGHE DEL DNA teggerle dal logoramento. Con il passare del tempo, i telomeri si usurano a loro volta, e nel caso di obesi o fu- Il fumo e i grassi non provocano solo tumori e matori, questo processo avviene molto più ra- malattie cardiache, ma hanno fra gli altri ef- pidamente: il campione studiato di donne fetti nocivi anche quello di invecchiare il Dna obese mostra infatti un invecchiamento bio- di chi coltiva per lungo tempo tali abitudini. Lo logico maggiore di nove anni rispetto al sostiene una ricerca condotta su un cam- normale e quello delle fumatrici incallite (un pione di oltre mille donne da Tim Spector, del pacchetto al giorno per 40 anni) di sette anni. St Thomas' Hospital di Londra, pubblicata Secondo gli autori della ricerca, tale effetto sulla rivista The Lancet. A fare le spese del sui telomeri contribuisce a spiegare perché consumo di sigarette e cibi grassi sono i te- queste condizioni aumentino notoriamente il 12 lomeri, cioè le sequenze poste alle estremità rischio di malattie legate all'età, come quelle delle molecole di Dna con la funzione di pro- cardiache. 12
Intervista al Senatore Cesare Cursi, Sottosegretario al Ministero della Salute “Cari infermieri, abbiate fiducia” l progetto di trasformare i ogni senso le professioni sani- I Collegi professionali in Ordini e le sue conseguenze sulla categoria infermieristica; il nuovo percorso di carriera degli tarie ex comma 3 art. 6 del D.L.gs. n. 502/92 a quelle storica- mente già consolidate come i medici, i farmacisti, gli odon- infermieri; il tema della docenza toiatri, ecc. Dunque, anche per e delle cattedre universitarie gli infermieri si prospetta una specifiche. Su questi argomenti rinnovata affermazione di pari abbiamo chiesto il parere del dignità professionale con tutti Sottosegretario al Ministero gli operatori del Servizio Sani- della Salute Cesare Cursi. tario Nazionale, per poter Senatore Cursi, è all’esame delle adempiere al meglio ad una sanità at- Camere una proposta di legge per la tuata in equipe multidisciplinare, ormai trasformazione dei Collegi profes- superata dalla concezione de1lavoro sionali in Ordini. A che punto è il suo diviso per compiti>. iter? Qual è la sua idea in proposito La seconda parte della Proposta di e quali prospettive sono prevedibili legge per la trasformazione dei per gli infermieri? Collegi in Ordini prevede un nuovo
nella prevenzione e nell’educazione sani- collocato a pieno titolo nella docenza taria. Analogamente, si ritiene che lo svi- universitaria, sia riconoscendo agli infer- luppo della figura infermieristica debba mieri la presidenza dei relativi corsi di proseguire con il giusto riconoscimento laurea. Alcune esperienze sona state già di una attività elevata anche in campo attivate, ma il numero dei corsi di laurea clinico, in una ottica consolidata di inte- di base per infermieri è tale che sarebbe grazione con gli altri professionisti sa- auspicabile una più larga diffusione delle nitari. Ma questa ulteriore evoluzione responsabilità accademiche primarie per non può prescindere dal conseguimento i professionisti più qualificati>. di una specifica formazione accademica Quale messaggio si sente di inviare che consenta all’infermiere di arricchire il agli infermieri all’inizio di questo proprio bagaglio di conoscenze e di pro- suo nuovo importante incarico? fessionalità>.
Aspetti organizzativi, clinici, formativi e di ricerca nella cultura infermieristica brasiliana di Laura Sabatino, Alessandro Stievano, Gaetano Romigi LA CONTRADDIZIONE ostante l’umidità.Il 30/05/05 dopo avere BRASILIANA attraversato il sambodromo, aver visto molte favelas o comunidad, come le Io non so perchè chiamano i nativi, che come piccoli L’essere più puro come il bimbo presepi si arrampicano su tutti i morros Ancora una volta venga maltrattato della città, e dopo essere passati ac- Da una realtà brasiliana così cruda e canto al jardin zoologico, andiamo a vi- contraddittoria sitare l’Ospedale Universitario Pedro Er- Io non so perchè le giovani donne nesto di Rio (HUPE) che si trova nel Perdano la loro verginità quartiere Villa Isabel nella direzione di Con tanta semplicità e violenza allo Jacarè. Arriviamo nell’aula magna del- stesso tempo l’ospedale dove ad accoglierci c’è il di- rettore della scuola infermieri Sergio Tiziana Reggio Correa Marquis con altri dirigenti infer- mieri. Dopo il saluto di rito e l’introdu- È da molti anni ormai che il Collegio Ipasvi Roma per implementare lo scambio di conoscenze e compe- tenze infermieristiche con altri paesi, or- ganizza “viaggi studio” nei quali il gruppo zione ai lavori, e dopo averci informato che è da poco passata la “settimana in- fermieristica” che in Brasile è un evento regolato da norme ben precise, caratte- rizzato da varie commemorazioni svolte infermieristico italiano, costituito da circa all’interno della facultade de enfer- 35 persone, effettua esperienze di magem (facoltà di infermieristica), a scambio proficue sia sul piano intellet- tutti i partecipanti è stata consegnata tuale che sul piano dei costumi e delle una documentazione bilingue sui lavori abitudini. Quest’anno abbiamo scelto il presentati e una simpatica tessera di in- Brasile, non solo per l’indiscutibile bel- fermieri onorari dell’HUPE. lezza di un paese che i brasiliani defini- scono, a ragione per la sua grandezza La parola è passata subito alla Prof. Dr (circa 30 volte l’Italia), un continente, ma Helena Maria S. Leal che ci ha parlato soprattutto per l’incredibile ricchezza pro- del Sistema Sanitario Brasiliano (SUS), fessionale di cui il Brasile è portatore. della sua legislazione e della sua orga- Il nostro viaggio è cominciato in quel di nizzazione. Il sistema Unico di Salute Rio de Janeiro ... incantevole località brasiliano ha molti aspetti analoghi a adagiata sull’Oceano Atlantico dove, quello italiano, il servizio è gratuito per sebbene sia inverno, il sole splende tutti i cittadini e notevole importanza è 16 sereno e sovrano, i 30c° sono la norma, data agli aspetti di prevenzione delle insomma, è per noi piena estate non- malattie endemiche tipiche del paese. 16
40% degli abitanti del Brasile (i più ab- bienti) preferiscano pagare un piano di assistenza privata, il cui costo varia sulla base dei servizi of- ferti, soprattutto nelle grandi città, dove gli ospedali pubblici hanno diffi- coltà a funzionare bene anche per l’ampio bacino d’u- tenza, a fronte di scarse risorse umane e materiali investite in questo settore. Tuttavia, non c’è una separazione totale Conferenza nell’ospedale universitario Pedro Ernesto tra sistema pubblico dell’Università di Rio de Janeiro. e privato, infatti, alcuni servizi (emo- Essendo il Brasile un paese immenso ci dialisi, etc.) sono forniti esclusivamente sono alcune diversità di offerta di da ospedali pubblici. Dal punto di vista servizi tra il nord più povero ed il sud legislativo il Brasile ha tre sistemi di re- est (regione di Rio, S. Paolo, Rio Grande golazione: do Sul) più ricco. Anche se il Brasile ha Un sistema federale che si occupa di un enorme percentuale di giovani ri- centri d’eccellenza dove si eseguono spetto a paesi come l’Italia, anche qui si trapianti ed interventi medico-infer- comincia a notare un certo invecchia- mieristici ad elevata tecnologia, mento della popola- zione anche se bi- sogna ricordare che la media di vita degli uomini è circa 67 anni e leggermente più alta è quella delle donne. La mor- talità infantile, d’al- trocanto è molto elevata con punte del 37% nel nord est (regioni di Bahia, Pernambuco, Piarà, Maranhao, etc.) e del 17% nel sud-est, con una media del 25,6% nell’intero territorio. Stante queste cifre di mortalità infantile e visitando le strutture 17 sanitarie pubbliche, Un momento dell’incontro nell’Hospital Universitario capiamo come circa il Pedro Ernesto dell’università di Rio de Janeiro 17
Un sistema statale (dei singoli stati di Biologia, dalla facoltà di Infermieri- cui è costituito il Brasile) che si occupa stica, etc). La nostra meraviglia a di ospedali di media complessità, questo punto cresce sentendo un’infer- Un sistema comunale, il livello più miera direttrice di una facoltà di infer- vicino ai cittadini che si occupa di pro- mieristica che è anche direttrice con- grammi di salute per la famiglia tramite giunta di tutte le facoltà biomediche équipe integrate tra medici, infermieri, (in Italia tale fatto ci sembra un’utopia: agenti di comunità, etc.. attualmente, infatti, non esiste alcuna Dopo aver enfatizzato la necessità di facoltà di nursing, pertanto, non ab- gestire meglio le dinamiche politiche che esistono anche nel sistema sanitario brasiliano, la Prof. Dr Helena Maria S. Leal ha lasciato la parola al direttore della scuola infermieristica Prof. Sergio C. Marques, il quale ci ha parlato della struttura organizzativa dell’ospedale Pedro Ernesto che è il nosocomio col- legato dell’Università statale di Rio de Janeiro. Il Padre Ernesto è un nosocomio di 541 posti letto ed è un ospedale che offre molti servizi specialistici tra cui : chi- rurgia vascolare, cardiochirurgia, neu- rochirurgia, ginecologia, oftalmologia, ortopedia, urologia, otorinolarin- goiatria, pediatria, malattie infettive etc.. Il prof Marquis che è anche il di- rettore infermieristico dell’HUPE, ci il- lustra l’organigramma dell’ospedale con particolare attenzione all’articola- zione del dipartimento di infermieri- stica che è in staff al Manager dell’o- spedale. Le unità totali infermieristiche Traduzione appassionata da parte dell’ospedale ammontano a circa 1100 di un interprete italiana trasferitasi unità tra infermieri con graduaçao (lau- da molti anni in Brasile. reati) circa 220, tecnicos de enfer- magem (figure infermieristiche tec- niche) circa 500 e auxiliares de enfer- biamo neanche infermieri che rivestono magem (ausiliari di infermeria) circa il ruolo di presidenti al corso di laurea 400. Vedremo in seguito il livello di for- in infermieristica!!). mazione di queste 3 figure infermieri- La parola è poi passata all’infermiera stiche e il ruolo ricoperto all’interno laureata, Abilene Gouveia, coordi- delll’assistenza nonchè la possibilità di nartice dell’unità oprativa di ostetricia proseguire la formazione con corsi di e ginecologia, che ha presentato il Pro- specializzaizone, corsi di mestrado e getto “Hospital Amigo da Criança” (l’o- dottorati di ricerca. Il Prof. Sergio C. spedale amico dei bambini ); un pro- Marques conclude la sua relazione ri- getto elaborato già dal 1991 per fa- cordando l’opera della direttrice della vorire l’allattamento al seno attraverso facoltà di infermieristica, l’infermiera 10 passi sequenziali di una metodologia Thiresinha Hobrega da Silva, dell’Uni- consolidata a livello internazionale. 319 versità di Rio de Janeiro, che è anche ospedali brasiliani prendono parte a direttrice di tutto il centro biomedico questa iniziativa. L’ultimo intervento 18 dell’università di Rio, composto dalla della proficua mattinata è stato effet- facoltà di Medicina, di Odontoiatria, di tuato dalla infermiera Graciete S. 18
Marques, coordinatrice dell’unità ope- di comfort e accoglienza. rativa di chirurgia generale, che ci ha Dopo un volo notturno da Rio de Ja- parlato del ruolo e delle competenze neiro a S. Paulo arriviamo a notte, stanchi ed abbastanza affamati nella città paulista ma con il pensiero solle- ticato dal fatto che l’indomani avremmo visto una delle più efficienti strutture sanitarie del Sud America l’In- stituto de Ensino e Pesquisa “Albert Einstein” dell’Università Israelita di Salute. Nel percorso in pulmann sco- priamo l’immensità della città paulista con i suoi 20 milioni di abitanti i suoi in- numerevoli grattacieli e le immancabili favelas. L’ospedale fondato il 20/09/1955 con 450 letti e 5000 collaboratori medici, in- fermieri, tecnici etc., è una delle massime istituzioni ospedaliere dell’A- merica Latina ed è una struttura in- Mappa geografica del Brasile. serita in un meraviglioso quartiere resi- denziale. L’ospedale è il primo temporalmente dell’infermiere tecnico all’interno del accreditato dalla Jcaho al di fuori degli reparto di chirurgia, dell’elevata per- Stati Uniti. Oltre all’ospedale la fonda- centuale di chirurgia proctologica zione Albert Einstein ha un istituto di svolta dal dipartimento per il quale ricerca ed insegnamento e l’istituto lavora enfatizzando, soprattutto, la israelita di responsabilità sociale. metodologia scientifica con la quale gli Dopo la calorosa accoglienza della di- infermieri dell’unità operativa erogano rettrice infermieristica dell’ospedale assistenza, utilizzando il processo di Drssa. Anna Margherita Bork, respon- nursing così come descritto chiara- mente da una impor- tante infermiera bra- siliana degli anni 80 del 900 Wanda de Aguiar Horta. Dopo la serie di rela- zioni prestabilite ed il dibattito sui con- cetti presentati, siamo stati accompa- gnati all’interno del- l’ospedale universi- tario per visitare le varie unità operative che abbiamo poi confrontato con quelle degli ospedali privati successiva- mente visitati e che, 19 Visita nelle unità operative dell’Hospital Universitario purtroppo, non of- Pedro Ernesto di Rio de Janeiro. frono lo stesso livello 19
molto praticata in Brasile), otorinolarin- goiatria, etc., dell’or- ganigramma del di- partimento infermie- ristico e soprattutto degli indici di qualità assistenziale uti- lizzati nel nursing. Tra di essi abbiamo potuto distinguere tra indicatori pretta- mente amministrativi e organizzativi (il tasso di assenteismo, il rapporto tra per- sonale di assistenza e singolo malato nelle diverse unità ope- rative, l’indice di turn-over assisten- Foto di gruppo nell’atrio dell’ospedale Albert Einstein di S. Paulo. ziale), ed indicatori clinici che sono stati sabile dell’assistenza all’Hospital A. Ein- ripresi dagli indicatori di qualità consi- stein, siamo stati informati sul suo gliati dall’ANA, come l’indice di flebite ruolo gestionale nel dipartimento in- dopo pratica intravenosa (rispettando fermieristico del nosocomio; nel suo specifici standard dell’intravenous lavoro è coadiuvata da 20 dirigenti in- nursing society), l’indice di caduta dei fermieri, 390 infermieri laureati e 988 pazienti, l’indice di contenzione per pa- tra infermieri tecnici ed ausiliari, questo zienti con disorientamento spazio-tem- personale infermieristico collabora al- porale, l’indice per misurare l’insor- l’assistenza di circa 30.000 pazienti rico- verati all’anno, all’e- secuzione di circa 26.000 interventi chi- rurgici e 326.395 esami diagnostici sempre per anno. La parola è passata, quindi, all’infermiera Dr.ssa Cristina Mizoi del Treinamento em Saùde che ci ha parlato più appro- fonditamente della struttura delle varie unità operative insite nel nosocomio tra cui: endocrinologia, cardiochirurgia, uro- logia, chirurgia pla- 20 stica (che è una spe- Un momento della conferenza all’ospedale Albert Einstein di S. Paulo. cialità chirurgica 20
genza di ulcere da pressione nei pa- zienti a rischio, etc.. La parola è poi passata alla Dra. Elisa Reis del Departamento de Pratica Assi- stencial che ci ha Presentato il Centro Studi per lo sviluppo e la Ricerca dell’I- stituto sottolineando il fatto che la ri- cerca condotta ad alti livelli si focalizza sulla sperimentazione farmacologia al- l’interno del nosocomio e delle 3 unità collegate all’Albert Einstein, che sono l’unità diagnostica situata nel barrio di Jardins sempre a S. Paulo, l’unità avanzata di Alphaville e la struttura per la riabilitazione Villa Mariana. Inoltre, ha sottolineato che il suo dipartimento ha nella sua mission l’ensino, cioè, si deve interessare della formazione con- tinua di tutto il personale sanitario e organizza corsi di formazione continua in vari campi di interesse sanitario tramite anche la modalità dell’e- learning che è in via di sviluppo. Protocollo per la prevenzione delle cadute all’interno Dopo la visita ad alcune unità operative di una unità operativa di geriatria. della struttura dove abbiamo notato un’eccellente qualità strutturale e clinico assistenziale paragonabile ai più una facoltà privata, con un’elevatissima avanzati ospedali nord americani, ab- qualità didattica e di docenza. La diret- biamo ripreso il bus per un breve tratto trice della facoltà di infermieristica ci di strada ed abbiamo visitato la facoltà ha illustrato le caratteristiche del corso di infermieristica dell’Albert Einstein, di laurea in infermieristica offerto dalla scuola di salute Albert Einstein che offre tra l’altro corsi di master. Il corso che ha una durata di 4 anni offre la possibilità a 50 stu- denti ogni anno di iscriversi ed è com- posto da una parte teorica e da una parte pratica, il tiro- cinio di circa 1300 ore. In totale il corso è di circa 3700 ore con un costo di circa 997 real al mese, costo abbastanza elevato anche per la classe brasiliana media (circa 300 euro 21 Aula di esercitazione nella facoltà di infermieristica al mese), le borse di dell’ospedale Albert Einstein. studio coprono circa 21
il 20% delle spese di ogni studente meri- tevole. Nel corso di laurea insegnano infermieri (15) e medici (10) ed esiste la valutazione dei docenti. Ogni 10 studenti c’è un tutor d’aula che segue da vicino il tirocinio degli studenti. Nella scuola ci sono aule attrezzate di tiro- cinio aule con com- puter collegati alla rete, ed una corposa biblioteca infermieri- stica con numerose riviste e libri d’infer- Aula multimediale della Facoltà di infermieristica mieristica in porto- dell’ospedale Albert Einstein. ghese ed in inglese. La direttrice ci spiega che esiste anche il funzionamento della mazione scolastica media superiore (11 scuola per infermieri tecnici, biennale, anni di scolarità rispetto ai 13 in Italia), non si svolge a livello universitario ma superano il cosiddetto “vestibular”, negli ultimi anni della scuola secon- cioè la prova d’ingresso, la quale pare daria superiore brasiliana e che non è essere assai selettiva. Ci viene riferito, offerta dal centro didattico dell’Albert infatti, che, a fronte di 80 posti dispo- Einstein. Tra i circa 140 studenti pre- nibili di primo anno, vi sono ben 2000- senti nella struttura la quasi totalità 3000 aspiranti!!! Questo è dovuto al (95%) è di sesso femminile connotando, quindi, una certa prevalenza del sesso femminile ad intraprendere la profes- sione infermieristica anche se la percen- tuale dei maschi negli ultimi anni sta aumentando considerevolmente. Il giorno seguente, dopo un breve tra- gitto in pulmann, siamo arrivati alla Escola de Enfermagem dell’Università di S. Paolo dove abbiamo visitato la fa- coltà di Infermieristica dell’Università federale brasiliana. Questa università, esistente da circa 60 anni, è pubblica, fi- nanziata dal governo dello Stato di San Paolo. Nei locali sede della scuola è av- venuto l’incontro con una delegazione rappresentata dalla dott.ssa Anna- maria Chiesa del Dipartimento di salute collettiva, nonché docente della facoltà di infermieristica. Ci è stata illustrata la formazione di 22 Biblioteca della Facoltà di infermieristica base: accedono al corso di laurea quegli dell’ospedale Albert Einstein. studenti che, concluso l’iter della for- 22
costo minore che gli studenti devono esistono altre 20. Nella sede dell’uni- sostenere nelle università pubbliche ri- versità di San Paolo sono presenti spetto a quelle private. Spesso coloro complessivamente 320 studenti del che non riescono a superare la prova corso di base e di questi la pressoché d’ingresso tentano di accedere in altre totale maggioranza sono donne (gli sedi universitarie, per lo più private. uomini aspiranti infermieri sono La sede di San Paolo naturalmente appena il 3-4% !). non è l’unica, ma nello stesso Stato ne Il corso dura 4 anni, circa 4170 ore a tempo pieno. Questo dato è importante, se paragonato a quanto avviene in Italia dove la forma- zione universitaria di base dura 3 anni ed il monte ore com- plessivo risulta essere superiore (suddiviso tra teoria, pratica clinica e studio indi- viduale), quindi, più concentrato, denso di discipline, con- tenuti ed attività tecnico pratiche. Inoltre, in Italia sembra esservi mag- gior attenzione al ti- rocinio clinico, ma scarsissima o nulla at- Facoltà di Infermieristica dell’Università pubblica federale di San Paolo. tenzione alla ricerca infermieristica ri- spetto al Brasile. Esiste anche in Brasile, come in Italia, fin dal 1986 una legge che de- termina l’autonomia delle Università; in base a tale nor- mativa alcune sedi possono far durare il corso un anno di meno, cioè 3 anziché 4, ma in seguito ad un accordo na- zionale il corso non può durare assoluta- mente meno di 3 anni. Nella sede della Escola de Enferma- 23 Gruppo di studio durante la conferenza gem dell’università all’Università Federale di San Paolo. di San Paolo il tiro- 23
ecc… Il primo è un anno introduttivo alle scienze infermieristiche, mentre, giunti al secondo, gli studenti scelgono obbligatoriamente una delle seguenti quattro aree: salute dell’adulto, salute della donna, salute del bambino e salute collettiva. Tali aree, offerte due volte nell’arco di un anno accademico, durano un semestre intero che può essere opzionalmente effettuato nel- l’arco del 2° o 3° anno. Al 4° ed ultimo anno, lo studente effettua una ricerca monografica seguito da un relatore (la nostra tesi di laurea) ed effettua uno stage di 6 mesi pre-laurea presso strutture, anche esterne, di eccellenza. L’offerta formativa dell’Università Fe- derale di San Paolo non si esaurisce con i corsi di base per infermieri, ma vengono effettuati anche dei Master della durata di 2 anni (ad esempio in Cardiologia o in terapia intensiva) oppure viene offerto il corso di Dot- Biblioteca dell’Università Federale torato in infermieristica (PhD) così di San Paolo. come nella sede dell’Università di San Paolo di Ribeiro Preto. cinio inizia a partire dal secondo anno e Quest’ultimo esiste da circa 30 anni nel- viene effettuato prevalentemente nelle l’Università Federale, dura 4 anni e può strutture ospedaliere o nei centri di ri- dare accesso alla carriera universitaria. abilitazione. La medicina generale, del Come in Italia così anche in Brasile, la territorio o di famiglia, pur se di frequenza alla formazione post-base estrema importanza per un paese con le caratteristiche demo- grafiche, socio-sani- tarie ed economiche del Brasile rimane una “cenerentola”, a parte sporadiche ini- ziative, di cui par- leremo successiva- mente, e le attività, fin dalla formazione stessa, rimangono “ospedalo-centriche”. Come in Italia, ogni anno di corso consta di due semestri e molte sono le discipline me- diche previste, per ci- tarne alcune: “ge- netica”, “amministra- 24 zione”, “salute menta- le”, “odontoiatria” La professoressa Annamaria Chiesa con il gruppo direttivo Ipasvi-Roma. 24
(Corsi di specializza- zione, Master o Dot- torato) è pensata per permettere la con- temporanea condi- zione di studenti e lavoratori. La popo- lazione universitaria iscritta ai vari anni dei corsi di forma- zione post-base della sede di San Paolo, è pari a circa 600 stu- denti-lavoratori che assieme ai 320 dei corsi di base forma una popolazione ge- nerale dell’area in- fermieristica di più di 900 iscritti. I blocchi dell’Ospedale Sao Joaquim a San Paolo. Infine l’offerta for- mativa dell’Univer- sità di San Paolo oltre che all’area in- mente al “Consiglio federale degli in- fermieristica si estende ad altre cate- fermieri”. gorie di aspiranti professionisti della Al Consiglio sono iscritti, pur se in cosiddetta area bio-medica (facoltà di elenchi distinti e separati, coloro che, Medicina, Odontologia). con una formazione non universitaria, Una volta che gli studenti hanno ter- della durata di due anni, inserita a con- minato il ciclo di studi di base, per clusione della scuola secondaria supe- poter esercitare la professione di infer- riore, vogliono esercitare la professione miere, debbono iscriversi obbligatoria- di “Infermieri tecnici” ed anche gli “In- fermieri ausiliari” che svolgono un per- corso di formazione di durata inferiore ed hanno una prepa- razione di base minore. Questi ultimi rappresentano in proporzione una grossa parte degli at- tuali infermieri brasi- liani e garantiscono per lo più attività di assistenza diretta al cittadino, sempre però sotto il coordi- namento e la super- visione dagli infer- mieri “laureati”. In virtù di tale scelta, gli infermieri “laureati”, 25 Tutto il gruppo nella sala conferenze dell’Ospedale pur essendo una mi- Sao Joaquim a San Paolo. noranza rispetto agli 25
partimento di salute collettiva, afferma che, in verità, il nuovo Presidente del Brasile (Lula) aveva avviato un anno fa un programma mini- steriale di “Salute della famiglia” ri- volto alle persone che risiedevano nelle numerose favelas della città e del- l’intero Paese. Questo programma prevedeva la costitu- zione di équipe formate da 1 medico, 1 infermiere, 2 infer- mieri ausiliari e 1 psi- Saluti di benvenuto nella sala conferenze dell’Ospedale Sao Joaquim a San Paolo. cologo che, assieme a persone consa- pevoli e consenzienti infermieri totali, rappresentano una delle favelas stesse, effettuavano visite parte forte ed autonoma. domiciliari, attività di cura, preven- Ritornando per un attimo alla medicina zione e riabilitazione, interventi edu- territoriale, abbiamo accennato come cativi e sociali ecc…All’inizio, nella città tutte le attività ruotino attorno alle di San Paolo, vi erano solo 6 equipe che strutture ospedaliere e l’offerta di base dovevano lavorare per 40 ore setti- si limiti alle emergenze, alla cura delle manali e servire un migliaio di famiglie, malattie sociali, alle indagini diagno- cioè 6000 persone circa! stiche di routine. Ciò significa che, L’obiettivo programmatico a lungo anche nella formazione, non sono pre- termine del Ministero era quello di ga- viste esperienze di tirocinio esterne, se rantire la costituzione di ben 20.000 non volontarie, sul territorio accanto equipe nella sola città di San Paolo e alla famiglia. I motivi individuati, si addirittura 50.000 in tutto il Paese. configurano nell’assenza di accordi isti- Questo obiettivo, purtroppo, non è tuzionali, nella carenza di personale stato ancora raggiunto. Le poche che possa “guidare” tali esperienze équipe esistenti, considerata l’enorme (tutor), ma, probabilmente sono anche mole di lavoro per rispondere ai bisogni da attribuire alle politiche socio-sani- di base della popolazione e alle priorità tarie di un paese che, spinto da forti di intervento che tale popolazione ri- contraddizioni, tende a lasciare la me- chiede, non hanno potuto concentrarsi dicina e l’assistenza delle comunità in sul perseguimento degli obiettivi spe- mano a iniziative sporadiche, estempo- cifici ed originari del programma. ranee, volontarie, mostrando di de- Questa situazione ha determinato il stinare poche risorse ed investimenti momentaneo fallimento del pro- ad un settore sociale e sanitario con- gramma stesso e il ritiro degli investi- traddistinto da gravi emergenze (edu- menti ministeriali. cazione sessuale, scolastica, alimentare, Dopo un breve tragitto siamo arrivati igiene ecc..). nell’ospedale portoghese di benefi- La professoressa Annamaria Chiesa, che cienza Sao Joaquim a San Paolo, della 26 oltre ad essere docente del corso di reale benemerita associazione porto- laurea per infermieri, lavora per il Di- guesa de beneficenza. 26
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