Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino

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Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
ANNO LXV - POSTE ITALIANE SPA - SPED. ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 n. 46) ART. 1 COMMA 2, DCB - BO

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                                                                                                                                                       GIUGNO-LUGLIO 2021

Ben comune, gaudio intero
Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
MESSAGGERO CAPPUCCINO                                                   Poste italiane s.p.a. - Sped. abb. post.
Periodico di cultura e formazione cristiana                             D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
dei Cappuccini dell’Emilia-Romagna                                      art. I comma 2. DCB - BO
ISSN 1972-8239                                                          Filiale di Bologna Euro 0,08
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Dino Dozzi
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Sommario
P      arliamo di politica. Che resta molto importante per tutti, perché si occupa - o almeno dovrebbe occuparsi -
       del bene comune, cioè di tutti. Di politica parla spesso anche papa Francesco - e per questo chiamato da
alcuni “comunista” - ma anche la Bibbia a saperla leggere. Abbiamo coinvolto specialisti e politici di professione,
donne in particolare, ma anche gli ospiti della Dozza e gli amici della Caritas di Bologna. Perché davvero la politi-
ca riguarda tutti, soprattutto oggi che i partiti sono partiti (senza lasciare recapito).

  1     EDITORIALE                                                      26      Bene comune, mon amour
        Come piccole stelle nel mondo                                           a cura della Caritas Diocesana
        di Francesco Occhetta                                                   di Bologna
 4      PAROLA E SANDALI PER STRADA                                     29      FOTO CHE PARLANO
        C’è uno sguardo nuovo sotto il sole                                     di Annalisa Vandelli
        di Angelo Reginato
                                                                        32      IN CONVENTO
 7      PAROLA E SANDALI PER STRADA                                             a cura della Redazione
        La moltiplicazione dei pani e dei                                       L’Uno coniugato nei molti
        francescani                                                             di Filippo Gridelli
        di Dino Dozzi
                                                                        35      Ricordando padre Aurelio Rossi
10      PAROLA E SANDALI PER STRADA                                             di Lorenzo Volpe
        Non ti scordar di me
        di Matteo Prodi                                                 37      FESTIVAL FRANCESCANO
13      E il tonno disse: “Viva la rete!”                                       a cura della Segreteria del Festival
        di Aluisi Tosolini                                                      Francescano
                                                                                Molte volte c’è
16      I compromessi sposi                                                     di Cinzia Vecchi
        di Gilberto Borghi
                                                                        39      Un amico come te
19      Politica al femminile                                                   di Nicoletta Contini
        intervista a Anna Maria Bernini, Paola
        Boldrini e Silvia Zamboni                                       41      IN MISSIONE
        a cura di Saverio Orselli                                               a cura di Saverio Orselli
                                                                                La meglio gioventù
22      L’ECO DELLA PERIFERIA                                                   di Matteo Ghisini
        Venghino elettori venghino
        a cura della Redazione                                          43      PROVARE PER CREDERE
        di “Ne vale la pena”                                                    a cura di Gilberto Borghi
                                                                                In piccioletta barca desiderosi d’andar
                                                                                di Sergio Di Benedetto
      Mauro Fochi
      Appassionato di arte, si dedica alla fotografia
      fin da ragazzo. Ha partecipato ad alcune                          47      RELIGIONI IN DIALOGO
      mostre locali tematiche. Con i cappuccini ha                              a cura di Barbara Bonfiglioli
      partecipato ad un campo estivo a Sighet in                                Il mondo è nel pallone
      Romania. Vive a Piacenza con sua moglie                                   di Marco e Cristina Mirri
      Giorgia e i due figli Virginia e Giampaolo.

messaggero cappuccino
Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
EDITORIALE
COME PICCOLE
STELLE
NEL MONDO
    Le radici della buona politica.
    Tra ecologia integrale e fraternità

 di Francesco Occhetta *

O
            gni stagione politica distingue co-
            loro che sperano da quelli che di-
            sperano. L’esperienza di un anno
            luttuoso, costellato da desola-
zione e da errori, ha fatto emergere false
speranze e ferite personali, politiche ed
ecclesiali, per molto tempo taciute: tutto
era iniziato con lo slogan “ne usciremo
migliori”, poi la rassegnazione e la rabbia
sociale sono gradualmente cresciute, ma
chi spera continua a rimanere in prima
linea anche a costo della vita.
    La Chiesa non si stanca di definire la
politica come la forma più alta di amore.
Lo ha recentemente ribadito anche papa
Francesco nell’enciclica Fratelli tutti che ai
laici chiede di impegnarsi in una trasfor-
mazione della politica basata su due grandi
temi: l’ecologia integrale e la fraternità.
Eppure su 100 persone che vanno a messa
alla domenica, la metà non ha votato nelle
ultime elezioni. Cosa fare allora per non
rifugiarsi nel privato e ritornare alla testi-
monianza dei cattolici in politica?

Investire sull’ecologia integrale
   Oltre al vaccino sanitario, nel dibattito
pubblico si inizia a riflettere anche sul
“vaccino sociale” che è composto «dalla
rete di legami di solidarietà, dalla forza

                                                  n.04 giugno-luglio 2021       1
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EDITORIALE

             delle iniziative della società civile e degli    vita umana: “Ogni lesione della solida-
             enti intermedi che realizzano nel concre-        rietà e dell’amicizia civica provoca danni
             to il principio di sussidiarietà anche in        ambientali”» (LS n. 142).
             momenti così difficili», come scrivono i             Inoltre la consapevolezza che se davve-
             vescovi nel Messaggio per la Festa del 1°        ro tutto è connesso «l’analisi dei problemi
             maggio 2021.                                     ambientali è inseparabile dall’analisi dei
                 Il dato politico a cui guardare come         contesti umani, familiari, lavorativi, urba-
             Chiesa in Italia è la necessità di far nascere   ni, e dalla relazione di ciascuna persona
             una nuova stagione costituente che ripensi       con sé stessa» (LS n. 141).
             regole, riforme, parole nuove e orizzonti            Infine la politica è chiamata a prendere
             verso cui portare il Paese. Il paradigma         atto che «non ci sono due crisi separate,
             culturale di riferimento è nel significa-        una ambientale e un’altra sociale, bensì
             to antropologico di “economia integra-           una sola e complessa crisi socio-ambienta-
             le” e di “transizione ecologica”, entrambi       le». Per questo il Papa chiede di impegnarsi
             concetti che la Chiesa ha il merito di           per il bene comune che significa fare scelte
             avere anticipato nel 2015 con l’enciclica        solidali sulla base di «una opzione prefe-
             Laudato si’ rispetto alle agende dei Governi.    renziale per i più poveri».
             Ritornando a questo testo, la politica può
             riscoprire un metodo e un approccio nuo-         Costruire l’amicizia solidale
             vo non limitato all’ecologismo verde, ma            Come in ogni sfida occorre lasciare il
             aperto a tutte le dimensioni antropolo-          vecchio per il nuovo e farlo con la forza
             giche dell’esperienza umana. Da anni la          della “spiritualità ambientale”: un modo
             Chiesa sta proponendo una “conversione           di vivere e di stare nel mondo in cui, prima
             ecologica” che tocca stili, comportamenti        di essere competitori, siamo prossimi. La
             e scelte dal punto di vista etico-sociale ed     “transizione ecologica” inizia dai nostri
             educativo per arginare il paradigma tecno-       comportamenti come l’essere attenti agli
             economico-finanziario che ha fallito. Per        sprechi di acqua, all’uso della plastica,
             la politica investire sull’ecologia integrale    agli investimenti sostenibili e così via. Ma
             significa tenere insieme tre aspetti.            anche investire sulla qualità delle relazioni
                 Anzitutto il tema dell’ecologia delle        per impedire che il distanziamento fisico
             istituzioni. Scrive Francesco, «se tutto è       diventi lontananza sociale e spirituale. C’è
             in relazione, anche lo stato di salute delle     bisogno di gesti, di testimonianze sobrie e
             istituzioni di una società comporta conse-       di sostanza, ma anche di coerenza. Solo
             guenze per l’ambiente e per la qualità della     forti spinte ideali e di valore cambiano

 2           messaggero cappuccino
Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
EDITORIALE
la realtà: «Ci sono persone che lo fanno              di sviluppo non più sostenibile. Il desiderio
e diventano stelle in mezzo all’oscurità»             di abbracciare “più-vita” non passa da un
(Fratelli tutti, n. 222).                             nuovo “rinascimento”, come alcuni politici
    La classe politica ha l’urgenza di discer-        propongono, in cui si ri-nasce seppellendo
nere, a partire dai principi costituzionali, i        ciò che è stato, ma da un “ri-sorgimento”
grandi temi politici sul tavolo come la qua-          sociale e spirituale in cui la vita, che porta
lità dei (nuovi) lavori e la ridefinizione di         i segni del dolore e della morte di questo
famiglia, il senso (umano) dei nuovi diritti          drammatico anno, si rialza dallo stato
soggettivi e le politiche ambientali olistiche,       piegato in cui si trova, rendendo tutti più
fino ad arrivare alle riforme e alle regole del       umani e più vicini.
gioco politico che includono una visione                  Basterebbe che ciascuna delle ventisei-
rinnovata di comunità e di mondo. In politi-          mila parrocchie italiane aiutasse a ritrovare
ca ogni scelta di bene e ogni testimonianza           le radici nella responsabilità generosa verso
di servizio sono un appello alla coscienza            i territori che si abitano e nel sogno euro-
matura di un popolo per risvegliarlo e                peo degasperiano o del personalismo di
nutrirlo di vita. Ad una condizione però:             Maritain e di Paolo VI. Davanti a noi si è
«per diventare uomini del discernimento»,             aperto il tempo (spirituale) del pensare, del
ha sottolineato Francesco, «bisogna essere            fare e del connettere. Esistono esperienze di
coraggiosi, dire la verità a sé stessi. Il discer-    buona amministrazione pubblica, associa-
nimento è una scelta di coraggio». Dalla              zioni del terzo settore, le community legate
qualità del discernimento politico dipende            sull’etica ambientale e della rete, i progetti
la qualità di una civiltà.                            di economia sociale e imprenditoria solida-
    Per costruire l’amicizia sociale, intesa          le da unire insieme. Tutto questo è ciò in
come processo politico, occorre passare               cui crede anche Comunità di Connessioni
per la via stretta delle comunità e aiutare           che, senza chiedere e pretendere, da anni
le popolazioni e le culture a porsi una               porta avanti silenziosamente un progetto
domanda radicale: «Chi è la persona titola-           culturale che rimane al servizio di tutti.
re di diritti?». La risposta a questa domanda
                                                      * gesuita, docente alla Pontificia
emerge nelle soluzioni pratiche, ad esem-              Università Gregoriana
pio nel modo in cui uno Stato rispetta gli
immigrati, i carcerati, i poveri, le famiglie
bisognose, i bambini abbandonati, le donne
violentate, gli anziani, i rifugiati e gli sfollati
che sono circa 45 milioni. L’Italia può dirsi
rispettosa di questa nuova etica?

Ripartire dal piccolo
    Esiste una via d’uscita: credere, insegnare
e testimoniare che la costruzione dell’a-
micizia sociale, che fonda diritti e doveri,
possa costruire un mondo migliore. Occorre
ricominciare da «posti piccoli, vicino a casa,
il quartiere in cui si vive, la scuola che si fre-
quenta, la fabbrica, il campo o l’ufficio in cui         Dell’Autore segnaliamo:
si lavora», come ricordava Eleanor Roosevelt,            Le politiche del popolo. Volti,
una tra i protagonisti della Dichiarazione dei           competenze e metodo
diritti dell’Uomo del 1948.                              Edizioni San Paolo, Roma 2021
    Il colpo d’ala rimane quello di scom-                e il sito di “Comunità di
mettere sui principi (costituzionali) di soli-           Connessioni”: https://comunita-
darietà e di uguaglianza, di libertà e di                diconnessioni.org/
sussidiarietà per sostituire l’attuale modello

                                                             n.04 giugno-luglio 2021                     3
Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              C’è uno
                              sguardo nuovo
                              sotto il sole
                                                                                 grado di abbracciarne «la larghezza, la lun-
                               di Angelo Reginato       *

                              N
                                                                                 ghezza, l’altezza e la profondità» (Ef 3,18).
                                           ella biblioteca biblica, prevale il
                                           “noi” rispetto all’“io”. Fin dalla    Sentire in grande
                                           prima pagina, Dio non dà forma            Dunque, la domanda preliminare per
                                           ad un’anima che lo desideri,          affrontare il nostro tema è: come leggiamo
                              ad una religione che lo celebri, ma crea           la Bibbia? E come il Libro stesso domanda
                              un mondo. Un mondo plurale, abitato da             di essere letto, in modo tale da suscitare
                              diversi popoli, che parlano lingue differen-       conversione e aprire nuovi orizzonti? C’è
                              ti. Un mondo il cui governo Dio affida agli        stato un tempo in cui lo stile di lettura del-
                              umani, chiamati a custodire e coltivare la         le Scritture era caratterizzato dal “sentire
                              terra, a dare forma a quella vita buona che        in grande”. Basta sfogliare le pagine che
                              Lui ha sognato “in principio”. Chi apre            riportano le predicazioni ed i commenti
                              questo Libro, è invitato a far propria la sfi-     biblici dei cosiddetti padri della chiesa,
                              da dell’imparare a leggere nientemeno che          ovvero di quei credenti delle prime genera-
                              la vita: il microcosmo della nostra vicenda        zioni cristiane che si sono assunti l’onere
                              personale, certo, ma anche il macrocosmo           di spezzare sapientemente il pane della
                              della storia umana. Noi, però, leggiamo le         Parola per nutrire i cercatori di senso. Vi
                              Scritture con occhiali che non sanno più           troviamo un’interpretazione della storia
                              mettere a fuoco il sogno ed il compito di          umana, compreso il presente, mai però
                              abitare la terra in modo divino. Il panora-        ridotto alla stretta attualità. Ma al “senti-
                              ma che compare sotto i nostri occhi è quel-        re in grande” del momento aurorale del
                              lo dell’anima. Viviamo cioè il paradosso di        cristianesimo è subentrato un “sentire in
                              avere tra le mani un testo “politico”, ma di       piccolo”, che ha ristretto l’orizzonte biblico
                              leggerlo in tutt’altro modo. Per recuperare        entro i recinti del sacro: la Bibbia parla del-
                              il lievito pubblico delle Scritture, occorre       le cose della religione, rivolgendosi esclusi-
                              allargare l’orizzonte dell’atto di lettura,        vamente all’anima di chi legge.
                              perché non si riduca ai ristretti confini              La prima sfida riguarda i nostri occhi di
                              dell’anima.                                        lettori, prima ancora di trovare testi che ci
                                  Leggere è abitare un mondo e non solo          possano far riflettere sulla dimensione poli-
                              attingere a sentimenti che consolano. La           tica della fede. E una volta pulito lo sguar-
                              narrazione biblica desidera accendere la           do, non c’è che l’imbarazzo della scelta.
                              passione per un mondo diverso dal nostro,          Quest’ultima sarà, per forza di cose, det-
                              il Regno di Dio. Differente ma non estra-          tata dal presente, dalle urgenze del proprio
                              neo alla nostra storia, al punto di proporsi       tempo. Formulo in estrema sintesi un’ipo-
                              come suo lievito, sale e luce. Solo leggen-        tesi di lavoro, il mio discernimento su que-
                              do la Bibbia nel teatro della storia, si è in      sto tempo: per cogliere, oggi, il potenziale

   4                          messaggero cappuccino
Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA
FOTO DI ROD LONG VIA UNSPLASH

        È necessario riaprire gli occhi alla
        valenza politica delle pagine bibliche

politico delle Scritture, dobbiamo prestare     domanda di passare da problema a proble-
attenzione alla letteratura sapienziale (in     ma. Dio non parla più con la voce tonante
particolare, al Qohelet). Finora lo sguardo     del Sinai. Tocca agli umani decidere quale
di chi ricercava ispirazioni per un pensiero    sia la scelta adeguata alla circostanza in
politico a partire dalle Scritture si volgeva   cui vengono a trovarsi. All’epica dei tempi
al fuoco della Torah e della parola profeti-    fondatori e dei successivi oracoli profetici,
ca, che infiamma la scena solenne dell’al-      i sapienti preferiscono una narrazione che
leanza tra Dio ed Israele.                      esplori la condizione umana nei suoi diver-
                                                si e contraddittori aspetti. Un po’ come il
Sapienza quotidiana                             romanzo moderno, che Milan Kundera
   Nello sguardo sapienziale non c’è il         presenta in questi termini: «Mentre Dio
pathos dell’ideale e nemmeno l’urgen-           andava lentamente abbandonando il posto
za della redenzione. Piuttosto, si presta       da cui aveva diretto l’universo e il suo ordi-
attenzione al quotidiano e alle necessarie      ne di valori, separato il bene dal male e
competenze per muoversi nella realtà della      dato un senso ad ogni cosa, don Chisciotte
vita. Lo sguardo si appunta in una storia       uscì di casa e non fu più in grado di rico-
concreta, particolare. E la realtà messa a      noscere il mondo. Questo, in assenza del
fuoco dallo sguardo sapienziale non è più       Giudice supremo, apparve all’improvviso
a tutto tondo, come nella scena iniziale,       in una temibile ambiguità; l’unica Verità
ma risulta profondamente ambigua, mute-         divina si scompose in centinaia di verità
vole. Non offre stabili prospettive ideali ma   relative, che gli uomini si spartirono fra

                                                       n.04 giugno-luglio 2021                         5
Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              loro. Nacque così il mondo dei Tempi
                              moderni, e con esso il romanzo, sua imma-
                              gine e modello».
                                 Pensiamo al nostro passato prossimo e
                              a questo inafferrabile presente. Al tempo
                              fondativo della Costituzione è seguito il
                              tempo profetico della denuncia del suo tra-
                              dimento, dell’imporsi di una costituzione
                              materiale differente da quella scritta sulla
                              carta; ora, anche quella stagione della con-
                              testazione sembra esaurita e ci ritroviamo

                                                                                                                                FOTO DI FATHER JAMES VIA UNSPLASH
                              a dover ripensare il senso di un’umanità
                              smarrita. Il linguaggio solenne dei valori
                              costitutivi, come quello militante che ha
                              dato voce alla stagione delle lotte, sembra
                              non parlare più alla nostra generazione.
                              Come nel canone biblico, sorge l’esigen-
                              za di un altro linguaggio, che si smarchi
                              dalla lingua parlata in precedenza, troppo
                              compromessa con i sacerdoti difensori
                              dell’istituzione e con i falsi profeti. Lo       il mio consiglio... la mia istruzione» (Prov
                              sguardo sapienziale è appuntato a quanto         1,20ss). La passione politica delle Scritture,
                              succede “sotto il sole”, pur sapendo che c’è     la cura per il mondo sognato da Dio, oggi,
                              anche un “sopra”, e che alla fine i giochi li    si gioca, innanzitutto, nel compito edu-
                              farà Dio. Il presente, però, sollecita mosse     cativo di formare cittadini e ristabilire i
                              parziali e, allo stesso tempo, sagge, astute,    legami, secondo la sapienza delle Scritture.
                              che evitino la paralisi di fronte all’immane     Riapriamo la Bibbia non più solo nel chiu-
                              potenza del negativo.                            so della nostra stanzetta ma anche nel bel
                                                                               mezzo della piazza della nostra città!
                              Scendere in piazza                               * pastore battista
                                  La sapienza è sguardo lucido, mosso
                              da una passione educativa. Sta qui il suo
                              apporto principale per il nostro tempo.
                              Perché oggi a surriscaldarsi non è solo il
                              clima ma anche gli animi! La sapienza sa
                              che gli occhi sono filtri, non specchi: vedo-
                              no quello che vogliono vedere. Di qui l’im-
                              portanza di agire a monte, sullo sguardo.
                              E agire con scaltrezza, con un linguaggio
                              che si sottragga al rifiuto pregiudiziale che
                              gli esseri umani oppongono di fronte ad
                              argomenti ritenuti scomodi. Spaventati dai
                              sintomi di una crisi che minaccia l’esisten-
                              za sul pianeta, molti manifestano la loro
                              preoccupazione scendendo nelle piazze               Segnaliamo il volume:
                              (perlopiù solo in quelle virtuali, postando         LIDIA MAGGI-ANGELO
                              sui social foto, video, slogan, considerazio-       REGINATO
                              ni varie). Anche la sapienza «grida per le          Liberté, égalité, fraternité. Il
                              vie, fa udire la sua voce per le piazze; nella      lettore, la storia e la Bibbia
                              città, la sapienza pronuncia i suoi discorsi:       Claudiana, Torino 2014, pp. 146
                              volgetevi ad ascoltare la mia correzione...

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Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA
  di Dino Dozzi          *

L
          a storia francescana può bene col-
                                                    Il dis-ordine
          locarsi tra Babele e Pentecoste, due      francescano tra
          racconti che mettono in gioco l’u-
          nità e la diversità, con possibilità      frammentazione,
di interpretazioni diverse, se non contrap-
poste. Un po’ come la politica.
                                                    nostalgia e
    Nel racconto di Babele «un unico popo-          diversità perfetta
lo e un’unica lingua» è il punto di partenza
da cui nasce il progetto umano prome-
teico di costruire «una torre la cui cima
tocchi il cielo», il sogno megalomane,           permetterà) la dispersione su tutta la terra
adolescenziale e pretenzioso di «farsi un        e risulterà quindi provvidenziale, come
nome», insieme con la paura infantile del        peraltro anticipato nella “tavola dei popo-
«disperdersi su tutta la terra». La confu-       li” di Genesi 10. Ma ci vorrà il senno di
sione delle lingue operata dal Signore,          poi o una lettura di fede per cogliere come
liberata dall’impressione di un pizzico di       provvidenziale la “punizione” divina della
permalosa punizione divina, provocherà (o        divisione-confusione-dispersione e lo stes-

LA MOLTIPLICAZIONE
DEI PANI E DEI
FRANCESCANI

FOTO DI IVANO PUCCETTI

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PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              so peccato di autonomia da cui deriverà           cato originale sociale» - vogliamo aggiunge-
                              una possibile lettura redentiva.                  re anche “politico”? - consistente nel voler
                                                                                conservare-imporre una lingua unica, una
                              Puniti o benedetti?                               città-civiltà monolitica, una globalizzazione
                                  Secondo alcuni esegeti Gen 11,1-9             omogeneizzante, un totalitarismo orgoglio-
                              descrive un tipico caso di “delitto e casti-      so che «salga fino al cielo» sfidandolo e che
                              go”: come Adamo ed Eva sono condannati            permetta di «farsi un nome» monumentale
                              perché hanno voluto «essere come dèi»             ed empio. La Pentecoste (At 2,1-11) viene
                              (Gen 3,5.22), così gli uomini di Babele           presentata da Luca e dai Padri come l’anti-
                              (Gen 11,1-9) sono castigati per aver osato        Babele, la ripresa del progetto di Dio di
                              avventurarsi in zone riservate alla divinità.     «radunare tutte le nazioni e le lingue perché
                              La grande varietà di lingue e quindi di cul-      vengano e vedano la gloria del Signore» (Is
                              ture sarebbe vista come una conseguenza           2,2-4), donando agli apostoli la capacità
                              negativa della presunzione umana, della           di parlare tutte le lingue, permettendo così
                              loro hybris. Questa era già l’interpretazio-      la costruzione di una società pluralista
                              ne di Giuseppe Flavio nelle sue Antichità         basata sul rispetto, sulla valorizzazione e
                              giudaiche. Negli ultimi anni si è notato il       sull’armonia delle diversità. Che sia que-
                              vocabolario politico più che religioso del        sta la “buona politica” di cui parla papa
                              brano e si è fatta strada una nuova ipotesi       Francesco nella Fratelli tutti?
                              esegetica: una dura critica delle imprese             C’è un parallelismo tra Gen 11,1 e At
                              imperialistiche (babilonesi) e una chiara         2,1. In entrambi i casi, apparentemente è
                              difesa delle diversità linguistiche e culturali   una situazione di tranquillità, ma in effetti
                              (già presentate come processo naturale nel-       è una tranquillità solo apparente: in Genesi
                              la “tavola dei popoli” di Gen 10). Nell’uso       è una situazione di globalizzazione e di
                              comune “Babele” significa “confusione” e          omologazione, in Atti si tratta di paura. In
                              si collega all’interpretazione tradizionale       Genesi, la dispersione nel mondo e l’abban-
                              che vedeva la “confusione delle lingue”           dono della scalata al cielo avvengono grazie
                              come punizione. La nuova interpretazione          alla provvidenziale “confusione delle lin-
                              legge come peccato il progetto totalitario        gue”; in Atti, l’uscita dal cenacolo e il corag-
                              omogeneizzante e come provvidenziale              gioso discorso di Pietro a tutta quella gente
                              la varietà delle lingue. A quale delle due        di lingue e popoli diversi avviene grazie alla
                              interpretazioni collegare la variegata storia     discesa della Spirito che opera il miracolo
                              francescana e il suo policromo mosaico            non della riunificazione delle lingue, ma
                              anche attuale?                                    della capacità degli Apostoli di farsi capire
                                  Sospendiamo per un attimo il giudizio e       da tutti, di parlare le lingue di tutti.
                              passiamo al racconto della Pentecoste (At             Come nel caso di Adamo ed Eva Dio si
                              2,1-17), che è essenziale nel libro degli Atti    ricorderà della loro tentazione di «diventare
                              perché introduce il personaggio principale        come dèi» e in Gesù Cristo troverà il modo
                              attorno a cui gira la seconda parte dell’ope-     di soddisfare il loro desiderio, così nel caso
                              ra lucana, lo Spirito, come la prima parte, il    di Babele, Dio riprenderà la loro tentazione
                              vangelo, girava attorno alla figura di Gesù.      di «un unico popolo e di un’unica lingua»
                              Evidente è il collegamento tra la Pentecoste      e «su tutti effonderà il suo Spirito» (cfr. Gl
                              e Babele. L’azione dello Spirito permette         3,1; At 2,17) rendendo possibile la reciproca
                              agli Apostoli di parlare agli uditori nella       comprensione e l’unità profonda di tutto il
                              loro propria lingua: viene qui sottolineata la    genere umano. La Pentecoste redime e por-
                              vocazione universale della Chiesa.                ta a compimento il peccato di Babele.

                              Unità nella diversità                             Tra Babele e Pentecoste
                                 Il peccato della costruzione della torre di       Le divisioni e le incomprensioni della
                              Babele (Gen 11,1-9), soprattutto nella più        storia francescana fanno parte di una storia
                              recente interpretazione esegetica, è «il pec-     di salvezza. Anche in questo caso, come

   8                          messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA
sempre, la salvezza non sta dietro di noi,       che, con felice eufemismo, viene chiamato
in un’unità oggetto di nostalgia, ma sta         “Movimento francescano” (in perpetuo
davanti a noi, in una nuova possibilità di       movimento). Accanto alla «grazia delle
comprensione vicendevole, dono dell’uni-         riforme», si parla così anche, con serena
co Spirito: «A ciascuno è data una mani-         autoironia, di «dis-ordine francescano».
festazione particolare dello Spirito per il      Nel 2017 è stato ricordato il quinto cente-
bene comune» (1Cor 12,7).                        nario della bolla pontificia di Leone X Ite
    L’itineranza e la provvisorietà sono         vos che, per riportare l’unità o almeno la
caratteristiche tipicamente francescane: il      pace, decretò la scissione tra frati minori
nuovo continuamente sostituisce l’esisten-       della regolare osservanza e frati minori
te; questo a volte crea problemi istituzio-      conventuali. E, per non farsi mancare
nali, ma spesso rende possibile il rapido        proprio nulla e per dare un ulteriore contri-
adattamento alle esigenze della vita che         buto alla varietà imprevedibile della storia
cambia. Certo, la frammentazione è un            francescana, appena una decina di anni
rischio, ma la varietà è una grande ricchez-     dopo nascerà un’ulteriore riforma, quella
za: accanto ai santi dottori Bonaventura         dei frati minori cappuccini, dei quali fa
da Bagnoregio e Lorenzo da Brindisi c’è          parte anche chi scrive.
tutta una schiera di santi fratelli questuanti       Il francescanesimo continua il suo cam-
analfabeti. La varietà e la complementa-         mino tra Babele e Pentecoste, tra nostalgia
rietà, l’accoglienza e la valorizzazione di      dell’unità e rischio di frammentazione o, se
ogni fratello come dono del Signore piace-       si preferisce, tra il rischio dell’unità globa-
vano molto a Francesco che indicava come         lizzata omogeneizzante e la nostalgia della
“perfetto frate minore” non un singolo, ma       diversità complementare e armoniosa. Il
la somma delle qualità di ben dieci fratelli     carisma francescano respira libertà e non
(FF 1782) e che, alla fine della vita, inco-     ha paura delle diversità, se può permettersi
raggiava i fratelli a «cominciare tutto da       di dare persino a un gesuita il nome e lo
capo» (FF 500).                                  stile di Francesco. E anche questa, forse,
    Negli ultimi otto secoli della loro storia   è politica.
i francescani l’han preso molto spesso alla
lettera questo incoraggiamento e, tra una
riforma e l’altra, ne è nato quel calderone      * Direttore MC

                                                        n.04 giugno-luglio 2021                          9
PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              Non ti scordar
                                  La democrazia
                                  è in crisi quando
                                  la politica si
                                                                              di me
                                                                              crisi è quella dell’Homo democraticus, senza
                                  dimentica del                               il quale nessuna istituzione può davvero
                                  popolo                                      consentire al popolo di essere il decisore
                                                                              ultimo delle traiettorie per costruire il
                                                                              bene comune. Vi è, inoltre, una domanda
                                                                              ancora più a monte: come ci consideriamo
                                                                              gli uni gli altri? Siamo degni di fiducia o
                               di Matteo Prodi *                              solo per convenzione non ci facciamo la

                              E
                                                                              guerra reciprocamente? Il potere è servizio
                                        Esiste ancora la democrazia? La       o dominio? È condivisione delle esistenze
                                        domanda dalla quale parte questo      o è a servizio sempre delle élite?
                                        contributo è davvero interessantis-       Nella nostra storia ci sono modi per
                                        sima; è ovvio che ancora mol-         creare distanze e privilegi e sono l’ingan-
                              ti Stati nel mondo hanno la democrazia          no e la menzogna; questi sono anche alla
                              come governo della cosa pubblica; ma            base del potere e della sua conservazione,
                              è ancor più evidente che la situazione          come ha mirabilmente dimostrato Niccolò
                              oggi è particolarmente delicata e proble-       Machiavelli. Molti esperimenti sociali con-
                              matica. Spingendo il ragionamento alle          ducono a spiegare come sopravvivano i più
                              estreme conseguenze, ed anticipando la          amichevoli. Ma alcune persone riescono
                              conclusione del nostro contributo, la vera      ad emergere perché sfruttano a loro van-

   10                         messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA
taggio la caratteristica di non rispecchiarsi,   la Repubblica e si restringono quelli del
di non connettersi con gli altri. Il potere è    Parlamento. Erdogan, notevolmente raf-
una anestesia che ci isola dagli altri. Chi      forzato, potrà, in teoria, continuare a rima-
arriva a comandare è spesso senza vergo-         nere al potere fino al 2029. L’esecutivo
gna, è come se si disumanizzasse, inven-         sarà totalmente concentrato nelle mani del
tando sempre più giustificazioni per con-        presidente e sparirà la figura del premier.
solidare la sua posizione. Anche in demo-        Per gli avversari il nuovo sistema non avrà
crazia si può usare questo meccanismo.           alcun contrappeso, aprendo la strada a un
Si è affermato che anche la Costituzione         regime autocratico. Il popolo ha votato per
americana è stata scritta per tenere fuori il    avviarsi a una dittatura?
popolo dalla gestione del potere; essa è un          Il 1° ottobre 2017, in Catalogna, regio-
documento intrinsecamente aristocratico,         ne appartenente allo Stato spagnolo, si è
volto ad arginare le tendenze democratiche       svolto il Referendum per la sua autodeter-
dell’epoca (Noam Chomsky).                       minazione. A parte la difficoltà a capire se
                                                 effettivamente la maggioranza della popo-
Alcuni segnali della crisi                       lazione catalana approvi la separazione
    Ma quali eventi ci possono aiutare a         dalla Spagna (il referendum non avrebbe
capire la crisi della democrazia? Il 5 luglio    raggiunto il quorum; le successive elezioni
2015 in Grecia si è svolto il Referendum         nella regione non hanno dato la maggio-
sul piano di ristrutturazione del debito pro-    ranza assoluta dei voti ai partiti autonomi-
posto dai creditori, per ottenere altri finan-   sti), si pone un problema: è lecito votare
ziamenti. I cittadini hanno votato contro la     apertamente contro la Costituzione? Le
proposta al 61%. Ma, dopo pochi giorni,          primavere arabe hanno portato alcuni frut-
il leader Tsipras ha dovuto sottoporsi a         ti anche per la democrazia: la costituzione
misure ancora peggiori. Il popolo non è          tunisina è davvero molto apprezzabile.
stato ascoltato. Il 16 aprile 2017 si è svolto       Purtroppo, molte delle promesse di quel
in Turchia un Referendum per appro-              movimento di popolo si sono dissolte.
vare alcune modifiche alla Costituzione.         È consentito al popolo di seguire i suoi
Il popolo ha approvato e aumentano               sogni? Infine, il 6 gennaio 2021, negli Usa
notevolmente i poteri del Presidente del-        si è toccato uno dei punti più problematici

                                                        n.04 giugno-luglio 2021                     11
PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              per la storia delle democrazie. Un par-           La democrazia come mezzo
                              lamento preso d’assalto e un presidente               Rimane da analizzare il livello pratico:
                              uscente che potrebbe avere approvato l’a-         cosa possiamo fare? Il vero nodo è conside-
                              zione (non voglio sbilanciarmi sulle varie        rare la democrazia non come un assoluto,
                              ricostruzioni; non è neppure necessario). Il      ma come un mezzo che prepara all’asso-
                              popolo è solo massa manovrabile?                  luto. L’assoluto è costruire il bene comune,
                                                                                che ha nella responsabilità delle persone
                              Liberismo e populismo                             verso il popolo un pilastro fondamentale.
                                  Per dare qualche risposta a tutto questo      Sono le persone che si allenano ad essere
                              occorrerebbe studiare la storia (la Catalogna     democratiche attraverso le istituzioni che si
                              è davvero integrabile nella Spagna?), la          definiscono tali. Questo vuol dire allenarsi
                              psicodinamica delle nazioni (il popolo tur-       incessantemente al dibattito, al confronto,
                              co attende ancora il grande impero otto-          anche al conflitto, se necessario e soprattut-
                              mano?), i rapporti tra lo Stato e ciò che         to al dissenso personale e comunitario. La
                              sta sopra gli stati (in particolare l’Unione      nostra Costituzione è nata dentro un’aula
                              Europea), l’eventuale attitudine democrati-       con infinite tensioni.
                              ca di popoli e confessioni religiose. Ci pare         Occorre creare una democrazia sostan-
                              urgente, in ogni caso, ascoltare le profonde      ziale, che aiuti le persone a contribuire libe-
                              riflessioni di papa Francesco sulla politica,     ramente e insieme alla grande impresa di
                              contenute nell’enciclica Fratelli tutti, che      essere popolo. I partiti, che vivono all’inter-
                              sono il primo passo per capire come affron-       no e all’esterno la democrazia, sono neces-
                              tare la crisi della democrazia.                   sari. La democrazia deve aiutare a cercare
                                  L’attuale pontefice prende come punto di      la verità che aiuta a crescere come popolo,
                              partenza delle sue riflessioni due fenomeni       nel dialogo, nell’accoglienza, nell’integra-
                              contrapposti: il populismo e il liberalismo.      zione, nella condivisone. È evidente che il
                              «Il problema sono populismi e liberalismi.        tassello necessario per la democrazia è il
                              In entrambi i casi si riscontra la difficoltà a   lavoro, perché solo questo può consentire
                              pensare un mondo aperto dove ci sia posto         a tutti di collaborare responsabilmente al
                              per tutti, che comprenda in sé i più deboli e     bene comune. Ne consegue che la politica
                              rispetti le diverse culture» (FT 155).            non deve sottoporsi all’economia.
                                  Queste due derive annientano l’impor-             La democrazia poi esige passione,
                              tanza e la bellezza della parola popolo           studio, formazione ma anche tenerezza,
                              in politica, cioè esattamente l’insieme di        capacità di condividere esistenzialmente
                              persone aperto, accogliente e capace di           le ferite dei più poveri. Sono tutte doti che
                              integrare. Si può, quindi, affermare che la       vorremmo trovare nei nostri leader.
                              democrazia, nella sua sostanza, perde i suoi
                              connotati se in qualsiasi modo si dimentica       * sacerdote bolognese, docente di
                                                                                 Teologia morale sociale presso la
                              del popolo, cioè l’orizzonte entro cui ogni        Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna
                              persona valorizza e comprende se stessa            e della Facoltà Teologica dell’Italia
                              nella mutua relazionalità con i suoi com-          Meridionale
                              pagni di viaggio. Democrazia non è solo
                              potere del popolo; è anche, o soprattutto,
                              potere a vantaggio del popolo.
                                  E il popolo cresce anche in quanto è
                              responsabilizzato. Potere del e a vantag-           Dell’Autore segnaliamo:
                              gio di sono momenti e movimenti capaci              Regno di Dio e mondo nel De
                              di alimentarsi a vicenda. Per questo papa           Civitate Dei. Una parola attuale
                              Francesco, nella Fratelli tutti, concentra la       per il cambiamento d’epoca
                              sua parte propositiva su parole come amore          Il pozzo di Giacobbe, Trapani
                              politico, cura, vicinanza, prossimità: tutto        2021
                              quanto serve per costruire il popolo.

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PAROLA E SANDALI PER STRADA
                                    di Aluisi Tosolini *
                                                                                         manità nell’era dei nuovi poteri. Sono passati

                                   M
                                                                                         poco più di vent’anni e lo scenario è com-
                                                anuel Castells pubblicò nel 1996         pletamente cambiato.
                                                il primo volume (La nascita della            Ed è uno scenario brutale, come ha
                                                società in rete) di una trilogia dedi-   sintetizzato la stessa Zuboff: «Chi è che sa?
                                                cata alla società contempora-            Chi è che decide chi sa? Chi è che decide
                                   nea e alle sue trasformazioni connesse a              chi decide chi sa? Ora i capitalisti della
                                   internet e al digitale. Una delle “radici”            sorveglianza hanno in mano la risposta a
                                   di internet, scrive Castells, è il filone liber-      ciascuna di queste domande, anche se non
                                   tario, ovvero l’idea che grazie alla rete, al         li abbiamo mai eletti per governarci. Ed è
                                   digitale, alla comunicazione “uno a uno”              questa l’essenza del colpo di stato cogni-
                                   vi sarebbe stato più dialogo, più libero con-         tivo. Queste persone rivendicano l’auto-
                                   fronto tra idee, maggiore partecipazione e            rità di decidere chi detiene la conoscenza
                                   democrazia.                                           accampando diritti di proprietà sulle nostre
                                       A fine 2018, sempre negli Stati Uniti, la         informazioni personali, e difendono questa
                                   professoressa Shoshana Zuboff pubblica il             autorità con il potere di controllare siste-
                                   volume tradotto poi in Italia con il titolo:          mi e infrastrutture informativi di cruciale
                                   Capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell’u-     importanza».

                                   E IL TONNO DISSE:
                                   “VIVA LA RETE!”
FOTO DI JACOB OWENS VIA UNSPLASH

                                                                                                n.04 giugno-luglio 2021                   13
PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              Dentro una bolla                                     de. Nel corso della campagna elettorale del
                                  Il livello di analisi della Zuboff è quel-       2016 entrarono infatti in azione moltissimi
                              lo strutturale, macro. È il livello che vede         account falsi gestiti automaticamente da
                              nelle grandi aziende digitali che control-           programmi di intelligenza artificiale (chia-
                              lano i dati di buona parte dell’umanità il           mati boot) che diffondevano notizie false
                              rischio enorme della fine della democrazia.          in tempo reale in concomitanza con i più
                              L’opposto della medaglia, il livello micro, è        importanti eventi elettorali calibrando i
                              costituito dalla vita quotidiana in cui ognu-        passaggi sui diversi social e misurando con
                              no di noi è alle prese con la propria bolla.         precisione le reazioni degli utenti “reali”
                              Lo studioso Eli Pariser ha pubblicato, nel           così da spostare l’opinione pubblica a favo-
                              2011, un libro di grandissimo interesse inti-        re di Trump. Se a tutto questo si aggiunge
                              tolato Il filtro. Quello che internet ci nasconde.   che probabilmente in questo gioco inter-
                              Pariser fa riferimento al fatto che, grazie          vennero anche molte società straniere, pro-
                              agli algoritmi che tracciano la nostra vita          babilmente russe, che avevano tutto l’inte-
                              in rete, i nostri interessi, i siti che visitiamo,   resse a promuovere l’elezione di Trump
                              i giornali che leggiamo, le cose che compe-          invece che quella di Hillary Clinton, si può
                              riamo, viene costruito il nostro profilo ed in       ben capire come il tema della politica al
                              base a questo specifico profilo ci vengono           tempo del digitale sia davvero complesso,
                              proposti nuovi siti, nuovi acquisti, nuove           intricato.
                              letture, nuovi viaggi.
                                  Veniamo così chiusi in una bolla, che            La comunicazione non ostile
                              alcuni definiscono autismo informaziona-                 Lo spazio della rete, con il suo “finto
                              le, nella quale in sostanza incontriamo              anonimato”, favorisce inoltre il prolifera-
                              solo noi stessi o le persone che la pensano          re degli haters, ovvero delle persone che
                              come noi, che frequentano il nostro stesso           usano i social per alimentare la piramide
                              “giro”, con le quali andiamo necessaria-             dell’odio nei confronti di singole persone
                              mente d’accordo. Secondo alcuni si tratta            (in genere persone famose o semplicemen-
                              della fine della conversazione democrati-            te salite alla ribalta in quel periodo) o interi
                              ca, della fine del dialogo come base della           gruppi sociali (donne, immigrati, gay...)
                              nostra visione del mondo.                            spingendo, spesso nell’indifferenza gene-
                                  Il legame tra i due momenti, quello              rale, ad avviare concrete azioni di rifiuto,
                              individuale e quello collettivo, sistemico, è        violenza e persecuzione nei loro confronti.
                              apparso evidentissimo nel maggiore scan-             Ovviamente gli haters agiscono in modo
                              dalo digitale/politico degli ultimi anni,            particolare nel mondo della politica e del
                              ovvero lo scandalo Cambridge Analytica.              confronto tra idee e posizioni all’interno
                                  Di cosa si tratta? Nel 2018 negli Stati          del dibattito politico seminando incom-
                              Uniti si scoprì che una società di analisi dei       prensione, odio e rischio di violenza.
                              dati, Cambridge Analytica appunto, venne                 Sul versante del comportamento indi-
                              accusata di aver comprato i dati di navi-            viduale è nata da alcuni anni una carta
                              gazione e consumo di milioni di persone              che elenca dieci princìpi di stile utili a
                              mettendo poi a punto un microtargeting com-          migliorare lo stile e il comportamento di
                              portamentale, ovvero la possibilità di perso-        chi sta in Rete. Si tratta del Manifesto della
                              nalizzare al massimo grado la pubblicità ed          comunicazione non ostile, un impegno di
                              i messaggi rivolti ai profili iper precisi dei       responsabilità condivisa che vuole favorire
                              singoli cittadini. Ciò avrebbe permesso di           comportamenti rispettosi e civili per rende-
                              personalizzare anche i messaggi di comu-             re la Rete un luogo accogliente e sicuro per
                              nicazione politica durante la campagna               tutti (https://paroleostili.it/manifesto/).
                              elettorale di Donald Trump lavorando sui
                              gusti e sulle emozioni delle persone.                Per salvare la democrazia
                                  Se a questo si aggiunge la massiccia                Assumere comportamenti individuali
                              campagna di fake news, il cerchio si chiu-           corretti nella comunicazione politica è

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PAROLA E SANDALI PER STRADA
certamente corretto ma non è sufficiente. È    è uno strumento con cui l’azienda dà a
necessario infatti un diretto ed immediato     noleggio la propria gamma di strumenti
impegno a livello legislativo per ripristi-    per raggiungere utenti mirati, manipolarli e
nare uno spazio di confronto democratico       seminare il caos cognitivo, orientando tutta
che limiti le intrusioni e le possibilità di   la macchina verso obiettivi politici più che
manipolazione dell’opinione pubblica da        commerciali.
parte dei grandi gruppi internazionali che         Occorre ripristinare la legalità democra-
controllano i dati di milioni e miliardi di    tica: negli ultimi anni sia negli USA che
persone. È un tema di politica globale,        in Europa sono in discussione importanti
come la tassazione degli utili delle società   normative finalizzate da un lato a garantire
multinazionali, i giganti del web sinteti-     la privacy e dall’altro a mettere sotto con-
camente definiti con l’acronimo “Gafa”         trollo i giganti del web. È su questo terreno
(Google, Amazon, Facebook, Apple) e che        che si gioca la partita della politica e della
oggi hanno molto più potere di tantissimi      democrazia dei prossimi decenni.
stati. E non è un potere democratico.
   E torniamo così alle riflessioni di         * docente presso la Facoltà di Scienze
                                                della Formazione dell’Università
Shoshana Zuboff e al golpe cognitivo:           Cattolica di Piacenza e presso la scuola
l’opinione pubblica ha cominciato a capire      di Specializzazione (SSIS) dell’Università
che il business della propaganda politica       di Parma

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PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              I compromessi

                                       SPOSI

                                                       di Gilberto Borghi    *

                                                      C
                               La politica è un                  om’è stato possibile il terremoto
                               accordo fra                       elettorale del 2018? In cui 16 mi-
                                                                 lioni di italiani si sono divisi tra
                               pluralità, non un                 un partito perfettamente quasi
                               matrimonio             sconosciuto (Movimento 5 Stelle) e la
                                                      Lega, rinato, e segnato ancora dal leghi-
                               combinato per il       smo che aveva dato di sé una immagine
                                                      altrettanto “rapace” come gli altri par-
                               potere                 titi da cui voleva prendere le distanze?
                                                      Probabilmente dobbiamo dire che una fase

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PAROLA E SANDALI PER STRADA
si è chiusa, quella in cui due partiti come      identitario del populista. Ne consegue una
il PD e l’area berlusconiana avevano domi-       marcata tendenza a pensare che «il conflit-
nato per i vent’anni precedenti.                 to non sia un tratto strutturale di società
    E probabilmente la chiave è nell’analisi     divise tra parti. (…) I populisti suggerisco-
di quell’atteggiamento che va sotto il nome      no che le opinioni individuali si devono
di “populismo”. Possiamo definirlo un            uniformare all’opinione collettiva come si
insieme di modi di comunicare e di gestire       acconsente a un’evidenza di senso comu-
la relazione con l’elettorato, utilizzate per    ne espressa dalla volontà popolare. Viene
la presa del potere. Si tratta di un movi-       messa in ombra l’irriducibile diversità delle
mento ad ampio respiro geografico, che           opinioni individuali e s’afferma l’idea che
permea moltissimo del mondo avanzato,            i problemi politici siano in realtà problemi
e che forse trova in Italia una specie di tra-   tecnici o amministrativi», (Segatti, ibidem)
duzione paradigmatica, per la rapidità e la      risolvibili con la volontà di risolverli. Un
evidenza con cui si è andato affermando e        radicale anti-pluralismo e insieme un radi-
con cui ha soppiantato il ruolo tradizionale     cale individualismo.
dei partiti.                                         Sembra perciò che il processo decisio-
    A livello generale, valido anche al di       nale democratico, e non tanto i contenuti
fuori dell’Italia, anche se sembra difficile     delle possibili scelte politiche, siano al cen-
indicare i caratteri specifici di cosa sia un    tro della riflessione dei populisti. Problemi
partito populista, forse si può dire che, per    rimasti spesso insoluti nella fase preceden-
i populisti, non è l’identità del partito che    te delle democrazie e che oggi, per come
conta, non è sostenere una visione globale       sono affrontati mettono in discussione la
della società, che sembrano ancora non           disponibilità stessa dei singoli a fidarsi
avere, ma adattarsi, come il camaleonte,         dell’istituzione. Sempre Segatti ricorda che
ai diversi contesti elettorali, per uscirne      «In Italia, per esempio, nel 2013 il 40%
vincitori.                                       degli intervistati nell’indagine curata da
                                                 ItaNES riteneva che fare compromessi in
All’ombra di un monolite                         politica significa svendere i propri princi-
    Ciò non significa che il populismo sia       pi e 2/3 di questi ritenevano che le cose
vuoto di contenuti politici. In realtà alcu-     potrebbero andare meglio se a decidere
ni tratti si possono definire, come dice         fossero i cittadini. In sostanza la domanda
Paolo Segatti, docente di Sociologia poli-       di più democrazia diretta s’accompagna
tica all’Università di Milano, «una visione      anche a monismo moralistico».
antagonistica della società divisa tra due
entità definite secondo criteri morali; l’idea   Il sentimento dell’impolitica
di un popolo “puro”; l’idea della politica           Ma la questione ha radici lunghe.
come espressione di una volontà generale.        Sempre seguendo l’analisi di Segatti, già
Il messaggio populista è dunque ontologi-        «nella Prima Repubblica, le ragioni per le
camente moralistico e contiene sempre un         quali gli elettori votavano questo o quel
giudizio d’indegnità morale dell’avversa-        partito erano molte, alcune extrapolitiche.
rio, qualunque cosa abbia fatto» (Il Regno       Ma tra queste la valutazione di quello che
- Attualità 18/2019, pp. 559-571).               i Governi facevano o non facevano aveva
    Ma ancora - prosegue Segatti - «gli          un peso trascurabile. Si trattava di un voto
appelli populisti enfatizzano l’urgenza di       espressivo, attraverso cui l’italiano riba-
riportare la sovranità democratica nelle         diva la propria collocazione ideologica, a
mani del popolo. Il che si traduce in una        prescindere da ciò che al Governo poteva
retorica che rappresenta l’opinione della        succedere.
maggioranza di un popolo come l’opi-                 Dalle elezioni del 1994 il rapporto tra
nione della totalità del popolo». Perciò         il voto e la formazione del Governo è
popolo contro élite e maggioranza contro         cambiato progressivamente. Gli italiani
minoranza diventano i cardini del confine        hanno finalmente appreso che a chi gover-

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PAROLA E SANDALI PER STRADA

                              nava poteva venire chiesto conto del suo          alcuni passaggi negatore dei valori liberal-
                              operato. Ma, purtroppo, le classi politiche       democratici, hanno mostrato il volto di
                              che si sono alternate alla guida del paese        una crisi culturale e morale che non imma-
                              non hanno dato l’impressione di trarre le         ginavamo così profonda e pervasiva» (Il
                              dovute conseguenze dalle punizioni subi-          Regno - Attualità 04/2021, pp. 69-70).
                              te. Sembra, perciò, che il comportamen-              A questo punto Mattarella ha messo in
                              to della classe dirigente della Seconda           campo Mario Draghi. Il suo vorrebbe esse-
                              Repubblica abbia generato una bolla di            re l’ennesimo Governo di salvezza nazio-
                              radicale sfiducia verso la classe politica e le   nale. Difficile dire come andrà. Che sia la
                              sue capacità di governo. Una crisi d’auto-        dimostrazione più evidente della sempli-
                              rità politica che si è tradotta in sentimenti     cissima e banale affermazione populista
                              fatalistici sulla capacità della politica in sé   che chi governa fa solo i propri interessi,
                              di risolvere i problemi del paese. Una bolla      e per sopravvivere al potere si è disposti a
                              di impolitica che porta di volta in volta ver-    qualsiasi compromesso politico? Che sia
                              so un nuovo leader che si presenta come           invece l’apertura di una fase nuova in cui
                              il fixer in grado di risolvere personalmente      i partiti sono costretti a ritrovare una pro-
                              tutti i problemi».                                pria identità ideale, in cui il PD per primo
                                   In questa fase immigrazione, rapporto        dovrà decidere cosa è, la Lega da che parte
                              con l’Europa e situazione economica sono          stare e il M5S come fare per sopravvivere
                              stati i luoghi politici in cui l’erosione della   elettoralmente?
                              fiducia verso la politica si è consolidata
                              radicalmente. Per molti, perciò, sono cam-        * della Redazione di MC
                              biate le scelte di voto, ma non le opinioni
                              che già erano cambiate da tempo, perché è
                              cambiata la reputazione politica e morale
                              del partito che prima votavano. Per mol-
                              tissimi italiani già prima del 2018 i partiti
                              erano ritenuti responsabili, in blocco, della
                              crisi della situazione italiana. E non a caso
                              la proposta di riduzione del numero dei
                              politici ha ottenuto una enorme risonanza
                              trasversale a M5S e Lega.

                              Arriviamo ad oggi
                                  E ora? La crisi si è indubbiamente
                              aggravata, e i tentativi di Governarla sem-
                              brano davvero essere naufragati. In meno
                              di tre anni, abbiamo avuto due governi,
                              di segno politicamente opposto, con lo
                              stesso partito di maggioranza e con lo
                              stesso presidente. Il loro fallimento, come
                              scrive giustamente Gianfranco Brunelli,
                              direttore della rivista Il Regno, «ha messo in
                              luce un livello di strumentalità, di oppor-
                              tunismo, di trasformismo che ha pochi
                              precedenti nella storia della Repubblica.
                              Il disvelamento di una società civile che
                              non è il Paradiso terrestre, giunta in una
                              sua parte, senza mediazioni di alcun gene-
                              re, direttamente al potere con i 5 Stelle, il
                              propagandismo della Lega salviniana, in

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PAROLA E SANDALI PER STRADA
POLITICA
AL FEMMINILE
 a cura di Saverio Orselli *

A
             bbiamo proposto a tre donne im-              Intervista a tre
             pegnate politicamente da posi-
             zioni diverse, di raccontarci la lo-
                                                          donne della
             ro visione della politica, confrontan-       politica italiana
dosi con tre semplici domande, uguali per tutte.
Hanno accolto il nostro invito la senatrice Anna
Maria Bernini, presidente del Gruppo Forza
Italia Berlusconi Presidente - UDC, la sena-          come il merito, il rispetto reciproco, il
trice Paola Boldrini del Partito Democratico,         lavoro vanno riscoperti e riaffermati dopo
vicepresidente della Commissione Sanità del           l’ubriacatura populista dell’uno-vale-uno,
Senato e membro della Commissione Infanzia            soprattutto in un drammatico snodo della
e Adolescenza, e Silvia Zamboni, capogruppo           storia come questo, con l’Italia da ricostru-
di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea       ire dopo la pandemia. Entriamo in una
legislativa dell’Emilia-Romagna.                      fase cruciale, in cui le idee dovranno essere
                                                      coniugate con competenza e meriti per
Cosa significa per lei fare politica?                 mettere a frutto le migliori energie finora
   Bernini: Significa non perdere mai il              inespresse, rendere possibile la mobilità
contatto con la realtà, saper parlare al cuo-         sociale e offrire ai giovani una prospettiva
re della gente e restare sempre fermi nella           che non sia il reddito di cittadinanza. Ora
convinzione che i valori vengono prima                come mai la politica deve essere davvero
del potere e lo rendono legittimo. Valori             intesa come servizio.

                                                             n.04 giugno-luglio 2021                  19
PAROLA E SANDALI PER STRADA

                                  Boldrini: Per me fare politica significa        Esiste una politica al femminile e
                              mettere ogni giorno in atto, coi miei com-          c’è spazio per una politica al fem-
                              portamenti, azioni che rispecchiano la mia          minile?
                              scala valoriale, che pone al centro la società,         Boldrini: Lo spazio c’è sicuramente,
                              i diritti, l’individuo. Nel tempo questo sen-       deve però ancora oggi essere spesso conces-
                              timento è diventato impegno, dapprima sul           so dagli uomini. Il fatto che ci si interroghi
                              territorio, poi in Parlamento. Tutti facciamo       è conferma di una questione sempre aper-
                              politica con le nostre scelte, con le nostre        ta. Il problema vero è che, man mano che
                              abitudini, con l’arbitrio delle nostre libertà,     si fanno passi avanti, se ne fanno indietro.
                              dei nostri diritti, dei nostri doveri. In sinte-    L’emergenza sanitaria ed economica da
                              si, nel nostro essere cittadini. Esercitare la      Covid-19 ha rivelato quanto, nel mondo
                              politica, cosa ben diversa dall’esercitare il       del lavoro, le più penalizzate siano state
                              potere, significa per me lavorare un’infinità       le donne. Una politica “al femminile” è
                              di ore al giorno tra Commissioni e Aula             quella che si batte per evitarlo, per arginare
                              per attuare percorsi e progetti in cui credo,       un fenomeno la cui conseguenza potrebbe
                              portare all’attenzione del Governo le istan-        essere la progressiva perdita di diritti fati-
                              ze che mi vengono sollecitate e che reputo          cosamente conquistati, a partire dall’in-
                              significative. Chi fa politica seriamente colti-    dipendenza economica, senza cui spesso
                              va il sogno di una società in cui ciascuno di       si vivono condizioni di coercizione. Ma
                              noi abbia il proprio spazio di realizzazione e      dovrebbe essere politica e basta. Noi donne
                              le stesse possibilità di affrancamento.             abbiamo molte più difficoltà di un uomo a
                                  Zamboni: Si è discusso molto e si con-          conciliare tempi di vita e lavoro, per questo
                              tinua a discutere se fare politica sia un           abbiamo maggior sensibilità e pragmati-
                              servizio alla collettività o una professione.       smo. L’auspicio è che arrivi un tempo in
                              Rispetto a ricoprire ruoli nelle istituzioni, lo    cui quota e genere siano superati e si passi
                              ritengo un servizio da svolgere con la serietà      dalla conciliazione alla condivisione.
                              e l’impegno richiesti nello svolgimento di              Zamboni: Per le donne lo spazio in poli-
                              una professione. Penso anche che fare affi-         tica, sia nelle istituzioni sia nei partiti, non
                              damento su una propria attività lavorativa,         è più accogliente di quanto lo sia nei vari
                              svolta prima o a cui tornare a fine attività        settori della società. Per superare questo
                              ricoperta nelle istituzioni, sia una garanzia       ennesimo gap di genere, almeno a livello
                              di autonomia e quindi un paracadute che             di partito, i Verdi/Europa Verde, che rap-
                              consente di fare sempre la scelta ritenuta          presento nell’Assemblea legislativa dell’E-
                              giusta e opportuna, e non quella forzata            milia-Romagna, hanno scelto da tantissimi
                              per non “perdere il lavoro nelle istituzioni”.      anni di avere, ad ogni livello (cittadino,
                              Aver svolto un lavoro aiuta anche a capire          regionale e nazionale), due coportavoce:
                              meglio come funziona la società, ai cui pro-        una donna e un uomo.
                              blemi si cerca di dare risposte nelle istituzio-        C’è un modo diverso di fare politica
                              ni. Questo paracadute, e al contempo questa         tra donne e uomini? La mia risposta, sulla
                              lente di ingrandimento sulla società, io li ho      base della mia esperienza, è “sì” rispetto
                              avuti e li ho usati: sono infatti giornalista,      agli obiettivi per i quali le donne si impe-
                              prevalentemente impegnata su tematiche              gnano, ancorati ai vissuti sociali e familiari.
                              ambientali.                                         Ma anche tra le donne ce ne sono che nulla
                                  Ma si può fare politica anche in un par-        hanno da invidiare alla gestione “maschi-
                              tito, in un comitato cittadino, in un’asso-         le” del potere.
                              ciazione, tutte attività di volontariato civico         Bernini: È un tema che non mi ha mai
                              che, qualora siano disinteressate e finaliz-        appassionato: mi interessa solo che il mio
                              zate solo a quello che si ritiene il “bene          Paese sia guidato da una classe dirigente
                              comune” e non di parte, sono indispensa-            all’altezza. Quando la smetteremo di ridur-
                              bili a chi sta nelle istituzioni per orientare il   re tutto a una questione di quote, riuscire-
                              proprio lavoro.                                     mo finalmente ad apprezzare e valorizzare

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