Ben comune, gaudio intero - Messaggero Cappuccino
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
ANNO LXV - POSTE ITALIANE SPA - SPED. ABB. POST. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 n. 46) ART. 1 COMMA 2, DCB - BO 04 GIUGNO-LUGLIO 2021 Ben comune, gaudio intero
MESSAGGERO CAPPUCCINO Poste italiane s.p.a. - Sped. abb. post. Periodico di cultura e formazione cristiana D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) dei Cappuccini dell’Emilia-Romagna art. I comma 2. DCB - BO ISSN 1972-8239 Filiale di Bologna Euro 0,08 Autorizzazione del Tribunale di Bologna DIRETTORE RESPONSABILE n. 2680 del 17.XII.1956 - ISSN: 1972-8239 Dino Dozzi GRUPPO REDAZIONALE ABBONAMENTO Giuseppe De Carlo, Matteo Ghisini, Michele Papi, Fabrizio Zaccarini, Italia: euro 25,00 - Estero: euro 40,00 Barbara Bonfiglioli, Gilberto Borghi, Pietro Casadio, Lucia Lafratta, Elia Orselli, Saverio Orselli, Michela Zaccarini CCP n. 15916406 intestato a Segretariato Missioni Cappuccini Emilia-Romagna AMMINISTRAZIONE E SPEDIZIONE Via Villa Clelia 16 - 40026 Imola (BO) Via Villa Clelia 16 - 40026 Imola (BO) tel. 0542.40265 - fax 0542.626940 GRAPHIC DESIGN e-mail mc.messaggerocappuccino@gmail.com Studio Salsi Comunicazione - www.studiosalsi.it www.messaggerocappuccino.it tel +39 0522 516955 - Via Previdenza Sociale, 8 (RE) Impaginazione: Chiara Salsi e Gloria Rosselli(team@studiosalsi.it) Associato alla STAMPA Le foto, eccetto quelle con altra indicazione, SAB LITOGRAFIA SNC - Strada Statale S. Vitale, 20/C sono di Mauro Fochi 40054 Trebbo di Budrio (BO) - tel +39 051 6920652 Sommario P arliamo di politica. Che resta molto importante per tutti, perché si occupa - o almeno dovrebbe occuparsi - del bene comune, cioè di tutti. Di politica parla spesso anche papa Francesco - e per questo chiamato da alcuni “comunista” - ma anche la Bibbia a saperla leggere. Abbiamo coinvolto specialisti e politici di professione, donne in particolare, ma anche gli ospiti della Dozza e gli amici della Caritas di Bologna. Perché davvero la politi- ca riguarda tutti, soprattutto oggi che i partiti sono partiti (senza lasciare recapito). 1 EDITORIALE 26 Bene comune, mon amour Come piccole stelle nel mondo a cura della Caritas Diocesana di Francesco Occhetta di Bologna 4 PAROLA E SANDALI PER STRADA 29 FOTO CHE PARLANO C’è uno sguardo nuovo sotto il sole di Annalisa Vandelli di Angelo Reginato 32 IN CONVENTO 7 PAROLA E SANDALI PER STRADA a cura della Redazione La moltiplicazione dei pani e dei L’Uno coniugato nei molti francescani di Filippo Gridelli di Dino Dozzi 35 Ricordando padre Aurelio Rossi 10 PAROLA E SANDALI PER STRADA di Lorenzo Volpe Non ti scordar di me di Matteo Prodi 37 FESTIVAL FRANCESCANO 13 E il tonno disse: “Viva la rete!” a cura della Segreteria del Festival di Aluisi Tosolini Francescano Molte volte c’è 16 I compromessi sposi di Cinzia Vecchi di Gilberto Borghi 39 Un amico come te 19 Politica al femminile di Nicoletta Contini intervista a Anna Maria Bernini, Paola Boldrini e Silvia Zamboni 41 IN MISSIONE a cura di Saverio Orselli a cura di Saverio Orselli La meglio gioventù 22 L’ECO DELLA PERIFERIA di Matteo Ghisini Venghino elettori venghino a cura della Redazione 43 PROVARE PER CREDERE di “Ne vale la pena” a cura di Gilberto Borghi In piccioletta barca desiderosi d’andar di Sergio Di Benedetto Mauro Fochi Appassionato di arte, si dedica alla fotografia fin da ragazzo. Ha partecipato ad alcune 47 RELIGIONI IN DIALOGO mostre locali tematiche. Con i cappuccini ha a cura di Barbara Bonfiglioli partecipato ad un campo estivo a Sighet in Il mondo è nel pallone Romania. Vive a Piacenza con sua moglie di Marco e Cristina Mirri Giorgia e i due figli Virginia e Giampaolo. messaggero cappuccino
EDITORIALE COME PICCOLE STELLE NEL MONDO Le radici della buona politica. Tra ecologia integrale e fraternità di Francesco Occhetta * O gni stagione politica distingue co- loro che sperano da quelli che di- sperano. L’esperienza di un anno luttuoso, costellato da desola- zione e da errori, ha fatto emergere false speranze e ferite personali, politiche ed ecclesiali, per molto tempo taciute: tutto era iniziato con lo slogan “ne usciremo migliori”, poi la rassegnazione e la rabbia sociale sono gradualmente cresciute, ma chi spera continua a rimanere in prima linea anche a costo della vita. La Chiesa non si stanca di definire la politica come la forma più alta di amore. Lo ha recentemente ribadito anche papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti che ai laici chiede di impegnarsi in una trasfor- mazione della politica basata su due grandi temi: l’ecologia integrale e la fraternità. Eppure su 100 persone che vanno a messa alla domenica, la metà non ha votato nelle ultime elezioni. Cosa fare allora per non rifugiarsi nel privato e ritornare alla testi- monianza dei cattolici in politica? Investire sull’ecologia integrale Oltre al vaccino sanitario, nel dibattito pubblico si inizia a riflettere anche sul “vaccino sociale” che è composto «dalla rete di legami di solidarietà, dalla forza n.04 giugno-luglio 2021 1
EDITORIALE delle iniziative della società civile e degli vita umana: “Ogni lesione della solida- enti intermedi che realizzano nel concre- rietà e dell’amicizia civica provoca danni to il principio di sussidiarietà anche in ambientali”» (LS n. 142). momenti così difficili», come scrivono i Inoltre la consapevolezza che se davve- vescovi nel Messaggio per la Festa del 1° ro tutto è connesso «l’analisi dei problemi maggio 2021. ambientali è inseparabile dall’analisi dei Il dato politico a cui guardare come contesti umani, familiari, lavorativi, urba- Chiesa in Italia è la necessità di far nascere ni, e dalla relazione di ciascuna persona una nuova stagione costituente che ripensi con sé stessa» (LS n. 141). regole, riforme, parole nuove e orizzonti Infine la politica è chiamata a prendere verso cui portare il Paese. Il paradigma atto che «non ci sono due crisi separate, culturale di riferimento è nel significa- una ambientale e un’altra sociale, bensì to antropologico di “economia integra- una sola e complessa crisi socio-ambienta- le” e di “transizione ecologica”, entrambi le». Per questo il Papa chiede di impegnarsi concetti che la Chiesa ha il merito di per il bene comune che significa fare scelte avere anticipato nel 2015 con l’enciclica solidali sulla base di «una opzione prefe- Laudato si’ rispetto alle agende dei Governi. renziale per i più poveri». Ritornando a questo testo, la politica può riscoprire un metodo e un approccio nuo- Costruire l’amicizia solidale vo non limitato all’ecologismo verde, ma Come in ogni sfida occorre lasciare il aperto a tutte le dimensioni antropolo- vecchio per il nuovo e farlo con la forza giche dell’esperienza umana. Da anni la della “spiritualità ambientale”: un modo Chiesa sta proponendo una “conversione di vivere e di stare nel mondo in cui, prima ecologica” che tocca stili, comportamenti di essere competitori, siamo prossimi. La e scelte dal punto di vista etico-sociale ed “transizione ecologica” inizia dai nostri educativo per arginare il paradigma tecno- comportamenti come l’essere attenti agli economico-finanziario che ha fallito. Per sprechi di acqua, all’uso della plastica, la politica investire sull’ecologia integrale agli investimenti sostenibili e così via. Ma significa tenere insieme tre aspetti. anche investire sulla qualità delle relazioni Anzitutto il tema dell’ecologia delle per impedire che il distanziamento fisico istituzioni. Scrive Francesco, «se tutto è diventi lontananza sociale e spirituale. C’è in relazione, anche lo stato di salute delle bisogno di gesti, di testimonianze sobrie e istituzioni di una società comporta conse- di sostanza, ma anche di coerenza. Solo guenze per l’ambiente e per la qualità della forti spinte ideali e di valore cambiano 2 messaggero cappuccino
EDITORIALE la realtà: «Ci sono persone che lo fanno di sviluppo non più sostenibile. Il desiderio e diventano stelle in mezzo all’oscurità» di abbracciare “più-vita” non passa da un (Fratelli tutti, n. 222). nuovo “rinascimento”, come alcuni politici La classe politica ha l’urgenza di discer- propongono, in cui si ri-nasce seppellendo nere, a partire dai principi costituzionali, i ciò che è stato, ma da un “ri-sorgimento” grandi temi politici sul tavolo come la qua- sociale e spirituale in cui la vita, che porta lità dei (nuovi) lavori e la ridefinizione di i segni del dolore e della morte di questo famiglia, il senso (umano) dei nuovi diritti drammatico anno, si rialza dallo stato soggettivi e le politiche ambientali olistiche, piegato in cui si trova, rendendo tutti più fino ad arrivare alle riforme e alle regole del umani e più vicini. gioco politico che includono una visione Basterebbe che ciascuna delle ventisei- rinnovata di comunità e di mondo. In politi- mila parrocchie italiane aiutasse a ritrovare ca ogni scelta di bene e ogni testimonianza le radici nella responsabilità generosa verso di servizio sono un appello alla coscienza i territori che si abitano e nel sogno euro- matura di un popolo per risvegliarlo e peo degasperiano o del personalismo di nutrirlo di vita. Ad una condizione però: Maritain e di Paolo VI. Davanti a noi si è «per diventare uomini del discernimento», aperto il tempo (spirituale) del pensare, del ha sottolineato Francesco, «bisogna essere fare e del connettere. Esistono esperienze di coraggiosi, dire la verità a sé stessi. Il discer- buona amministrazione pubblica, associa- nimento è una scelta di coraggio». Dalla zioni del terzo settore, le community legate qualità del discernimento politico dipende sull’etica ambientale e della rete, i progetti la qualità di una civiltà. di economia sociale e imprenditoria solida- Per costruire l’amicizia sociale, intesa le da unire insieme. Tutto questo è ciò in come processo politico, occorre passare cui crede anche Comunità di Connessioni per la via stretta delle comunità e aiutare che, senza chiedere e pretendere, da anni le popolazioni e le culture a porsi una porta avanti silenziosamente un progetto domanda radicale: «Chi è la persona titola- culturale che rimane al servizio di tutti. re di diritti?». La risposta a questa domanda * gesuita, docente alla Pontificia emerge nelle soluzioni pratiche, ad esem- Università Gregoriana pio nel modo in cui uno Stato rispetta gli immigrati, i carcerati, i poveri, le famiglie bisognose, i bambini abbandonati, le donne violentate, gli anziani, i rifugiati e gli sfollati che sono circa 45 milioni. L’Italia può dirsi rispettosa di questa nuova etica? Ripartire dal piccolo Esiste una via d’uscita: credere, insegnare e testimoniare che la costruzione dell’a- micizia sociale, che fonda diritti e doveri, possa costruire un mondo migliore. Occorre ricominciare da «posti piccoli, vicino a casa, il quartiere in cui si vive, la scuola che si fre- quenta, la fabbrica, il campo o l’ufficio in cui Dell’Autore segnaliamo: si lavora», come ricordava Eleanor Roosevelt, Le politiche del popolo. Volti, una tra i protagonisti della Dichiarazione dei competenze e metodo diritti dell’Uomo del 1948. Edizioni San Paolo, Roma 2021 Il colpo d’ala rimane quello di scom- e il sito di “Comunità di mettere sui principi (costituzionali) di soli- Connessioni”: https://comunita- darietà e di uguaglianza, di libertà e di diconnessioni.org/ sussidiarietà per sostituire l’attuale modello n.04 giugno-luglio 2021 3
PAROLA E SANDALI PER STRADA C’è uno sguardo nuovo sotto il sole grado di abbracciarne «la larghezza, la lun- di Angelo Reginato * N ghezza, l’altezza e la profondità» (Ef 3,18). ella biblioteca biblica, prevale il “noi” rispetto all’“io”. Fin dalla Sentire in grande prima pagina, Dio non dà forma Dunque, la domanda preliminare per ad un’anima che lo desideri, affrontare il nostro tema è: come leggiamo ad una religione che lo celebri, ma crea la Bibbia? E come il Libro stesso domanda un mondo. Un mondo plurale, abitato da di essere letto, in modo tale da suscitare diversi popoli, che parlano lingue differen- conversione e aprire nuovi orizzonti? C’è ti. Un mondo il cui governo Dio affida agli stato un tempo in cui lo stile di lettura del- umani, chiamati a custodire e coltivare la le Scritture era caratterizzato dal “sentire terra, a dare forma a quella vita buona che in grande”. Basta sfogliare le pagine che Lui ha sognato “in principio”. Chi apre riportano le predicazioni ed i commenti questo Libro, è invitato a far propria la sfi- biblici dei cosiddetti padri della chiesa, da dell’imparare a leggere nientemeno che ovvero di quei credenti delle prime genera- la vita: il microcosmo della nostra vicenda zioni cristiane che si sono assunti l’onere personale, certo, ma anche il macrocosmo di spezzare sapientemente il pane della della storia umana. Noi, però, leggiamo le Parola per nutrire i cercatori di senso. Vi Scritture con occhiali che non sanno più troviamo un’interpretazione della storia mettere a fuoco il sogno ed il compito di umana, compreso il presente, mai però abitare la terra in modo divino. Il panora- ridotto alla stretta attualità. Ma al “senti- ma che compare sotto i nostri occhi è quel- re in grande” del momento aurorale del lo dell’anima. Viviamo cioè il paradosso di cristianesimo è subentrato un “sentire in avere tra le mani un testo “politico”, ma di piccolo”, che ha ristretto l’orizzonte biblico leggerlo in tutt’altro modo. Per recuperare entro i recinti del sacro: la Bibbia parla del- il lievito pubblico delle Scritture, occorre le cose della religione, rivolgendosi esclusi- allargare l’orizzonte dell’atto di lettura, vamente all’anima di chi legge. perché non si riduca ai ristretti confini La prima sfida riguarda i nostri occhi di dell’anima. lettori, prima ancora di trovare testi che ci Leggere è abitare un mondo e non solo possano far riflettere sulla dimensione poli- attingere a sentimenti che consolano. La tica della fede. E una volta pulito lo sguar- narrazione biblica desidera accendere la do, non c’è che l’imbarazzo della scelta. passione per un mondo diverso dal nostro, Quest’ultima sarà, per forza di cose, det- il Regno di Dio. Differente ma non estra- tata dal presente, dalle urgenze del proprio neo alla nostra storia, al punto di proporsi tempo. Formulo in estrema sintesi un’ipo- come suo lievito, sale e luce. Solo leggen- tesi di lavoro, il mio discernimento su que- do la Bibbia nel teatro della storia, si è in sto tempo: per cogliere, oggi, il potenziale 4 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA FOTO DI ROD LONG VIA UNSPLASH È necessario riaprire gli occhi alla valenza politica delle pagine bibliche politico delle Scritture, dobbiamo prestare domanda di passare da problema a proble- attenzione alla letteratura sapienziale (in ma. Dio non parla più con la voce tonante particolare, al Qohelet). Finora lo sguardo del Sinai. Tocca agli umani decidere quale di chi ricercava ispirazioni per un pensiero sia la scelta adeguata alla circostanza in politico a partire dalle Scritture si volgeva cui vengono a trovarsi. All’epica dei tempi al fuoco della Torah e della parola profeti- fondatori e dei successivi oracoli profetici, ca, che infiamma la scena solenne dell’al- i sapienti preferiscono una narrazione che leanza tra Dio ed Israele. esplori la condizione umana nei suoi diver- si e contraddittori aspetti. Un po’ come il Sapienza quotidiana romanzo moderno, che Milan Kundera Nello sguardo sapienziale non c’è il presenta in questi termini: «Mentre Dio pathos dell’ideale e nemmeno l’urgen- andava lentamente abbandonando il posto za della redenzione. Piuttosto, si presta da cui aveva diretto l’universo e il suo ordi- attenzione al quotidiano e alle necessarie ne di valori, separato il bene dal male e competenze per muoversi nella realtà della dato un senso ad ogni cosa, don Chisciotte vita. Lo sguardo si appunta in una storia uscì di casa e non fu più in grado di rico- concreta, particolare. E la realtà messa a noscere il mondo. Questo, in assenza del fuoco dallo sguardo sapienziale non è più Giudice supremo, apparve all’improvviso a tutto tondo, come nella scena iniziale, in una temibile ambiguità; l’unica Verità ma risulta profondamente ambigua, mute- divina si scompose in centinaia di verità vole. Non offre stabili prospettive ideali ma relative, che gli uomini si spartirono fra n.04 giugno-luglio 2021 5
PAROLA E SANDALI PER STRADA loro. Nacque così il mondo dei Tempi moderni, e con esso il romanzo, sua imma- gine e modello». Pensiamo al nostro passato prossimo e a questo inafferrabile presente. Al tempo fondativo della Costituzione è seguito il tempo profetico della denuncia del suo tra- dimento, dell’imporsi di una costituzione materiale differente da quella scritta sulla carta; ora, anche quella stagione della con- testazione sembra esaurita e ci ritroviamo FOTO DI FATHER JAMES VIA UNSPLASH a dover ripensare il senso di un’umanità smarrita. Il linguaggio solenne dei valori costitutivi, come quello militante che ha dato voce alla stagione delle lotte, sembra non parlare più alla nostra generazione. Come nel canone biblico, sorge l’esigen- za di un altro linguaggio, che si smarchi dalla lingua parlata in precedenza, troppo compromessa con i sacerdoti difensori dell’istituzione e con i falsi profeti. Lo il mio consiglio... la mia istruzione» (Prov sguardo sapienziale è appuntato a quanto 1,20ss). La passione politica delle Scritture, succede “sotto il sole”, pur sapendo che c’è la cura per il mondo sognato da Dio, oggi, anche un “sopra”, e che alla fine i giochi li si gioca, innanzitutto, nel compito edu- farà Dio. Il presente, però, sollecita mosse cativo di formare cittadini e ristabilire i parziali e, allo stesso tempo, sagge, astute, legami, secondo la sapienza delle Scritture. che evitino la paralisi di fronte all’immane Riapriamo la Bibbia non più solo nel chiu- potenza del negativo. so della nostra stanzetta ma anche nel bel mezzo della piazza della nostra città! Scendere in piazza * pastore battista La sapienza è sguardo lucido, mosso da una passione educativa. Sta qui il suo apporto principale per il nostro tempo. Perché oggi a surriscaldarsi non è solo il clima ma anche gli animi! La sapienza sa che gli occhi sono filtri, non specchi: vedo- no quello che vogliono vedere. Di qui l’im- portanza di agire a monte, sullo sguardo. E agire con scaltrezza, con un linguaggio che si sottragga al rifiuto pregiudiziale che gli esseri umani oppongono di fronte ad argomenti ritenuti scomodi. Spaventati dai sintomi di una crisi che minaccia l’esisten- za sul pianeta, molti manifestano la loro preoccupazione scendendo nelle piazze Segnaliamo il volume: (perlopiù solo in quelle virtuali, postando LIDIA MAGGI-ANGELO sui social foto, video, slogan, considerazio- REGINATO ni varie). Anche la sapienza «grida per le Liberté, égalité, fraternité. Il vie, fa udire la sua voce per le piazze; nella lettore, la storia e la Bibbia città, la sapienza pronuncia i suoi discorsi: Claudiana, Torino 2014, pp. 146 volgetevi ad ascoltare la mia correzione... 6 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA di Dino Dozzi * L a storia francescana può bene col- Il dis-ordine locarsi tra Babele e Pentecoste, due francescano tra racconti che mettono in gioco l’u- nità e la diversità, con possibilità frammentazione, di interpretazioni diverse, se non contrap- poste. Un po’ come la politica. nostalgia e Nel racconto di Babele «un unico popo- diversità perfetta lo e un’unica lingua» è il punto di partenza da cui nasce il progetto umano prome- teico di costruire «una torre la cui cima tocchi il cielo», il sogno megalomane, permetterà) la dispersione su tutta la terra adolescenziale e pretenzioso di «farsi un e risulterà quindi provvidenziale, come nome», insieme con la paura infantile del peraltro anticipato nella “tavola dei popo- «disperdersi su tutta la terra». La confu- li” di Genesi 10. Ma ci vorrà il senno di sione delle lingue operata dal Signore, poi o una lettura di fede per cogliere come liberata dall’impressione di un pizzico di provvidenziale la “punizione” divina della permalosa punizione divina, provocherà (o divisione-confusione-dispersione e lo stes- LA MOLTIPLICAZIONE DEI PANI E DEI FRANCESCANI FOTO DI IVANO PUCCETTI n.04 giugno-luglio 2021 7
PAROLA E SANDALI PER STRADA so peccato di autonomia da cui deriverà cato originale sociale» - vogliamo aggiunge- una possibile lettura redentiva. re anche “politico”? - consistente nel voler conservare-imporre una lingua unica, una Puniti o benedetti? città-civiltà monolitica, una globalizzazione Secondo alcuni esegeti Gen 11,1-9 omogeneizzante, un totalitarismo orgoglio- descrive un tipico caso di “delitto e casti- so che «salga fino al cielo» sfidandolo e che go”: come Adamo ed Eva sono condannati permetta di «farsi un nome» monumentale perché hanno voluto «essere come dèi» ed empio. La Pentecoste (At 2,1-11) viene (Gen 3,5.22), così gli uomini di Babele presentata da Luca e dai Padri come l’anti- (Gen 11,1-9) sono castigati per aver osato Babele, la ripresa del progetto di Dio di avventurarsi in zone riservate alla divinità. «radunare tutte le nazioni e le lingue perché La grande varietà di lingue e quindi di cul- vengano e vedano la gloria del Signore» (Is ture sarebbe vista come una conseguenza 2,2-4), donando agli apostoli la capacità negativa della presunzione umana, della di parlare tutte le lingue, permettendo così loro hybris. Questa era già l’interpretazio- la costruzione di una società pluralista ne di Giuseppe Flavio nelle sue Antichità basata sul rispetto, sulla valorizzazione e giudaiche. Negli ultimi anni si è notato il sull’armonia delle diversità. Che sia que- vocabolario politico più che religioso del sta la “buona politica” di cui parla papa brano e si è fatta strada una nuova ipotesi Francesco nella Fratelli tutti? esegetica: una dura critica delle imprese C’è un parallelismo tra Gen 11,1 e At imperialistiche (babilonesi) e una chiara 2,1. In entrambi i casi, apparentemente è difesa delle diversità linguistiche e culturali una situazione di tranquillità, ma in effetti (già presentate come processo naturale nel- è una tranquillità solo apparente: in Genesi la “tavola dei popoli” di Gen 10). Nell’uso è una situazione di globalizzazione e di comune “Babele” significa “confusione” e omologazione, in Atti si tratta di paura. In si collega all’interpretazione tradizionale Genesi, la dispersione nel mondo e l’abban- che vedeva la “confusione delle lingue” dono della scalata al cielo avvengono grazie come punizione. La nuova interpretazione alla provvidenziale “confusione delle lin- legge come peccato il progetto totalitario gue”; in Atti, l’uscita dal cenacolo e il corag- omogeneizzante e come provvidenziale gioso discorso di Pietro a tutta quella gente la varietà delle lingue. A quale delle due di lingue e popoli diversi avviene grazie alla interpretazioni collegare la variegata storia discesa della Spirito che opera il miracolo francescana e il suo policromo mosaico non della riunificazione delle lingue, ma anche attuale? della capacità degli Apostoli di farsi capire Sospendiamo per un attimo il giudizio e da tutti, di parlare le lingue di tutti. passiamo al racconto della Pentecoste (At Come nel caso di Adamo ed Eva Dio si 2,1-17), che è essenziale nel libro degli Atti ricorderà della loro tentazione di «diventare perché introduce il personaggio principale come dèi» e in Gesù Cristo troverà il modo attorno a cui gira la seconda parte dell’ope- di soddisfare il loro desiderio, così nel caso ra lucana, lo Spirito, come la prima parte, il di Babele, Dio riprenderà la loro tentazione vangelo, girava attorno alla figura di Gesù. di «un unico popolo e di un’unica lingua» Evidente è il collegamento tra la Pentecoste e «su tutti effonderà il suo Spirito» (cfr. Gl e Babele. L’azione dello Spirito permette 3,1; At 2,17) rendendo possibile la reciproca agli Apostoli di parlare agli uditori nella comprensione e l’unità profonda di tutto il loro propria lingua: viene qui sottolineata la genere umano. La Pentecoste redime e por- vocazione universale della Chiesa. ta a compimento il peccato di Babele. Unità nella diversità Tra Babele e Pentecoste Il peccato della costruzione della torre di Le divisioni e le incomprensioni della Babele (Gen 11,1-9), soprattutto nella più storia francescana fanno parte di una storia recente interpretazione esegetica, è «il pec- di salvezza. Anche in questo caso, come 8 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA sempre, la salvezza non sta dietro di noi, che, con felice eufemismo, viene chiamato in un’unità oggetto di nostalgia, ma sta “Movimento francescano” (in perpetuo davanti a noi, in una nuova possibilità di movimento). Accanto alla «grazia delle comprensione vicendevole, dono dell’uni- riforme», si parla così anche, con serena co Spirito: «A ciascuno è data una mani- autoironia, di «dis-ordine francescano». festazione particolare dello Spirito per il Nel 2017 è stato ricordato il quinto cente- bene comune» (1Cor 12,7). nario della bolla pontificia di Leone X Ite L’itineranza e la provvisorietà sono vos che, per riportare l’unità o almeno la caratteristiche tipicamente francescane: il pace, decretò la scissione tra frati minori nuovo continuamente sostituisce l’esisten- della regolare osservanza e frati minori te; questo a volte crea problemi istituzio- conventuali. E, per non farsi mancare nali, ma spesso rende possibile il rapido proprio nulla e per dare un ulteriore contri- adattamento alle esigenze della vita che buto alla varietà imprevedibile della storia cambia. Certo, la frammentazione è un francescana, appena una decina di anni rischio, ma la varietà è una grande ricchez- dopo nascerà un’ulteriore riforma, quella za: accanto ai santi dottori Bonaventura dei frati minori cappuccini, dei quali fa da Bagnoregio e Lorenzo da Brindisi c’è parte anche chi scrive. tutta una schiera di santi fratelli questuanti Il francescanesimo continua il suo cam- analfabeti. La varietà e la complementa- mino tra Babele e Pentecoste, tra nostalgia rietà, l’accoglienza e la valorizzazione di dell’unità e rischio di frammentazione o, se ogni fratello come dono del Signore piace- si preferisce, tra il rischio dell’unità globa- vano molto a Francesco che indicava come lizzata omogeneizzante e la nostalgia della “perfetto frate minore” non un singolo, ma diversità complementare e armoniosa. Il la somma delle qualità di ben dieci fratelli carisma francescano respira libertà e non (FF 1782) e che, alla fine della vita, inco- ha paura delle diversità, se può permettersi raggiava i fratelli a «cominciare tutto da di dare persino a un gesuita il nome e lo capo» (FF 500). stile di Francesco. E anche questa, forse, Negli ultimi otto secoli della loro storia è politica. i francescani l’han preso molto spesso alla lettera questo incoraggiamento e, tra una riforma e l’altra, ne è nato quel calderone * Direttore MC n.04 giugno-luglio 2021 9
PAROLA E SANDALI PER STRADA Non ti scordar La democrazia è in crisi quando la politica si di me crisi è quella dell’Homo democraticus, senza dimentica del il quale nessuna istituzione può davvero popolo consentire al popolo di essere il decisore ultimo delle traiettorie per costruire il bene comune. Vi è, inoltre, una domanda ancora più a monte: come ci consideriamo gli uni gli altri? Siamo degni di fiducia o di Matteo Prodi * solo per convenzione non ci facciamo la E guerra reciprocamente? Il potere è servizio Esiste ancora la democrazia? La o dominio? È condivisione delle esistenze domanda dalla quale parte questo o è a servizio sempre delle élite? contributo è davvero interessantis- Nella nostra storia ci sono modi per sima; è ovvio che ancora mol- creare distanze e privilegi e sono l’ingan- ti Stati nel mondo hanno la democrazia no e la menzogna; questi sono anche alla come governo della cosa pubblica; ma base del potere e della sua conservazione, è ancor più evidente che la situazione come ha mirabilmente dimostrato Niccolò oggi è particolarmente delicata e proble- Machiavelli. Molti esperimenti sociali con- matica. Spingendo il ragionamento alle ducono a spiegare come sopravvivano i più estreme conseguenze, ed anticipando la amichevoli. Ma alcune persone riescono conclusione del nostro contributo, la vera ad emergere perché sfruttano a loro van- 10 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA taggio la caratteristica di non rispecchiarsi, la Repubblica e si restringono quelli del di non connettersi con gli altri. Il potere è Parlamento. Erdogan, notevolmente raf- una anestesia che ci isola dagli altri. Chi forzato, potrà, in teoria, continuare a rima- arriva a comandare è spesso senza vergo- nere al potere fino al 2029. L’esecutivo gna, è come se si disumanizzasse, inven- sarà totalmente concentrato nelle mani del tando sempre più giustificazioni per con- presidente e sparirà la figura del premier. solidare la sua posizione. Anche in demo- Per gli avversari il nuovo sistema non avrà crazia si può usare questo meccanismo. alcun contrappeso, aprendo la strada a un Si è affermato che anche la Costituzione regime autocratico. Il popolo ha votato per americana è stata scritta per tenere fuori il avviarsi a una dittatura? popolo dalla gestione del potere; essa è un Il 1° ottobre 2017, in Catalogna, regio- documento intrinsecamente aristocratico, ne appartenente allo Stato spagnolo, si è volto ad arginare le tendenze democratiche svolto il Referendum per la sua autodeter- dell’epoca (Noam Chomsky). minazione. A parte la difficoltà a capire se effettivamente la maggioranza della popo- Alcuni segnali della crisi lazione catalana approvi la separazione Ma quali eventi ci possono aiutare a dalla Spagna (il referendum non avrebbe capire la crisi della democrazia? Il 5 luglio raggiunto il quorum; le successive elezioni 2015 in Grecia si è svolto il Referendum nella regione non hanno dato la maggio- sul piano di ristrutturazione del debito pro- ranza assoluta dei voti ai partiti autonomi- posto dai creditori, per ottenere altri finan- sti), si pone un problema: è lecito votare ziamenti. I cittadini hanno votato contro la apertamente contro la Costituzione? Le proposta al 61%. Ma, dopo pochi giorni, primavere arabe hanno portato alcuni frut- il leader Tsipras ha dovuto sottoporsi a ti anche per la democrazia: la costituzione misure ancora peggiori. Il popolo non è tunisina è davvero molto apprezzabile. stato ascoltato. Il 16 aprile 2017 si è svolto Purtroppo, molte delle promesse di quel in Turchia un Referendum per appro- movimento di popolo si sono dissolte. vare alcune modifiche alla Costituzione. È consentito al popolo di seguire i suoi Il popolo ha approvato e aumentano sogni? Infine, il 6 gennaio 2021, negli Usa notevolmente i poteri del Presidente del- si è toccato uno dei punti più problematici n.04 giugno-luglio 2021 11
PAROLA E SANDALI PER STRADA per la storia delle democrazie. Un par- La democrazia come mezzo lamento preso d’assalto e un presidente Rimane da analizzare il livello pratico: uscente che potrebbe avere approvato l’a- cosa possiamo fare? Il vero nodo è conside- zione (non voglio sbilanciarmi sulle varie rare la democrazia non come un assoluto, ricostruzioni; non è neppure necessario). Il ma come un mezzo che prepara all’asso- popolo è solo massa manovrabile? luto. L’assoluto è costruire il bene comune, che ha nella responsabilità delle persone Liberismo e populismo verso il popolo un pilastro fondamentale. Per dare qualche risposta a tutto questo Sono le persone che si allenano ad essere occorrerebbe studiare la storia (la Catalogna democratiche attraverso le istituzioni che si è davvero integrabile nella Spagna?), la definiscono tali. Questo vuol dire allenarsi psicodinamica delle nazioni (il popolo tur- incessantemente al dibattito, al confronto, co attende ancora il grande impero otto- anche al conflitto, se necessario e soprattut- mano?), i rapporti tra lo Stato e ciò che to al dissenso personale e comunitario. La sta sopra gli stati (in particolare l’Unione nostra Costituzione è nata dentro un’aula Europea), l’eventuale attitudine democrati- con infinite tensioni. ca di popoli e confessioni religiose. Ci pare Occorre creare una democrazia sostan- urgente, in ogni caso, ascoltare le profonde ziale, che aiuti le persone a contribuire libe- riflessioni di papa Francesco sulla politica, ramente e insieme alla grande impresa di contenute nell’enciclica Fratelli tutti, che essere popolo. I partiti, che vivono all’inter- sono il primo passo per capire come affron- no e all’esterno la democrazia, sono neces- tare la crisi della democrazia. sari. La democrazia deve aiutare a cercare L’attuale pontefice prende come punto di la verità che aiuta a crescere come popolo, partenza delle sue riflessioni due fenomeni nel dialogo, nell’accoglienza, nell’integra- contrapposti: il populismo e il liberalismo. zione, nella condivisone. È evidente che il «Il problema sono populismi e liberalismi. tassello necessario per la democrazia è il In entrambi i casi si riscontra la difficoltà a lavoro, perché solo questo può consentire pensare un mondo aperto dove ci sia posto a tutti di collaborare responsabilmente al per tutti, che comprenda in sé i più deboli e bene comune. Ne consegue che la politica rispetti le diverse culture» (FT 155). non deve sottoporsi all’economia. Queste due derive annientano l’impor- La democrazia poi esige passione, tanza e la bellezza della parola popolo studio, formazione ma anche tenerezza, in politica, cioè esattamente l’insieme di capacità di condividere esistenzialmente persone aperto, accogliente e capace di le ferite dei più poveri. Sono tutte doti che integrare. Si può, quindi, affermare che la vorremmo trovare nei nostri leader. democrazia, nella sua sostanza, perde i suoi connotati se in qualsiasi modo si dimentica * sacerdote bolognese, docente di Teologia morale sociale presso la del popolo, cioè l’orizzonte entro cui ogni Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna persona valorizza e comprende se stessa e della Facoltà Teologica dell’Italia nella mutua relazionalità con i suoi com- Meridionale pagni di viaggio. Democrazia non è solo potere del popolo; è anche, o soprattutto, potere a vantaggio del popolo. E il popolo cresce anche in quanto è responsabilizzato. Potere del e a vantag- Dell’Autore segnaliamo: gio di sono momenti e movimenti capaci Regno di Dio e mondo nel De di alimentarsi a vicenda. Per questo papa Civitate Dei. Una parola attuale Francesco, nella Fratelli tutti, concentra la per il cambiamento d’epoca sua parte propositiva su parole come amore Il pozzo di Giacobbe, Trapani politico, cura, vicinanza, prossimità: tutto 2021 quanto serve per costruire il popolo. 12 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA di Aluisi Tosolini * manità nell’era dei nuovi poteri. Sono passati M poco più di vent’anni e lo scenario è com- anuel Castells pubblicò nel 1996 pletamente cambiato. il primo volume (La nascita della Ed è uno scenario brutale, come ha società in rete) di una trilogia dedi- sintetizzato la stessa Zuboff: «Chi è che sa? cata alla società contempora- Chi è che decide chi sa? Chi è che decide nea e alle sue trasformazioni connesse a chi decide chi sa? Ora i capitalisti della internet e al digitale. Una delle “radici” sorveglianza hanno in mano la risposta a di internet, scrive Castells, è il filone liber- ciascuna di queste domande, anche se non tario, ovvero l’idea che grazie alla rete, al li abbiamo mai eletti per governarci. Ed è digitale, alla comunicazione “uno a uno” questa l’essenza del colpo di stato cogni- vi sarebbe stato più dialogo, più libero con- tivo. Queste persone rivendicano l’auto- fronto tra idee, maggiore partecipazione e rità di decidere chi detiene la conoscenza democrazia. accampando diritti di proprietà sulle nostre A fine 2018, sempre negli Stati Uniti, la informazioni personali, e difendono questa professoressa Shoshana Zuboff pubblica il autorità con il potere di controllare siste- volume tradotto poi in Italia con il titolo: mi e infrastrutture informativi di cruciale Capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell’u- importanza». E IL TONNO DISSE: “VIVA LA RETE!” FOTO DI JACOB OWENS VIA UNSPLASH n.04 giugno-luglio 2021 13
PAROLA E SANDALI PER STRADA Dentro una bolla de. Nel corso della campagna elettorale del Il livello di analisi della Zuboff è quel- 2016 entrarono infatti in azione moltissimi lo strutturale, macro. È il livello che vede account falsi gestiti automaticamente da nelle grandi aziende digitali che control- programmi di intelligenza artificiale (chia- lano i dati di buona parte dell’umanità il mati boot) che diffondevano notizie false rischio enorme della fine della democrazia. in tempo reale in concomitanza con i più L’opposto della medaglia, il livello micro, è importanti eventi elettorali calibrando i costituito dalla vita quotidiana in cui ognu- passaggi sui diversi social e misurando con no di noi è alle prese con la propria bolla. precisione le reazioni degli utenti “reali” Lo studioso Eli Pariser ha pubblicato, nel così da spostare l’opinione pubblica a favo- 2011, un libro di grandissimo interesse inti- re di Trump. Se a tutto questo si aggiunge tolato Il filtro. Quello che internet ci nasconde. che probabilmente in questo gioco inter- Pariser fa riferimento al fatto che, grazie vennero anche molte società straniere, pro- agli algoritmi che tracciano la nostra vita babilmente russe, che avevano tutto l’inte- in rete, i nostri interessi, i siti che visitiamo, resse a promuovere l’elezione di Trump i giornali che leggiamo, le cose che compe- invece che quella di Hillary Clinton, si può riamo, viene costruito il nostro profilo ed in ben capire come il tema della politica al base a questo specifico profilo ci vengono tempo del digitale sia davvero complesso, proposti nuovi siti, nuovi acquisti, nuove intricato. letture, nuovi viaggi. Veniamo così chiusi in una bolla, che La comunicazione non ostile alcuni definiscono autismo informaziona- Lo spazio della rete, con il suo “finto le, nella quale in sostanza incontriamo anonimato”, favorisce inoltre il prolifera- solo noi stessi o le persone che la pensano re degli haters, ovvero delle persone che come noi, che frequentano il nostro stesso usano i social per alimentare la piramide “giro”, con le quali andiamo necessaria- dell’odio nei confronti di singole persone mente d’accordo. Secondo alcuni si tratta (in genere persone famose o semplicemen- della fine della conversazione democrati- te salite alla ribalta in quel periodo) o interi ca, della fine del dialogo come base della gruppi sociali (donne, immigrati, gay...) nostra visione del mondo. spingendo, spesso nell’indifferenza gene- Il legame tra i due momenti, quello rale, ad avviare concrete azioni di rifiuto, individuale e quello collettivo, sistemico, è violenza e persecuzione nei loro confronti. apparso evidentissimo nel maggiore scan- Ovviamente gli haters agiscono in modo dalo digitale/politico degli ultimi anni, particolare nel mondo della politica e del ovvero lo scandalo Cambridge Analytica. confronto tra idee e posizioni all’interno Di cosa si tratta? Nel 2018 negli Stati del dibattito politico seminando incom- Uniti si scoprì che una società di analisi dei prensione, odio e rischio di violenza. dati, Cambridge Analytica appunto, venne Sul versante del comportamento indi- accusata di aver comprato i dati di navi- viduale è nata da alcuni anni una carta gazione e consumo di milioni di persone che elenca dieci princìpi di stile utili a mettendo poi a punto un microtargeting com- migliorare lo stile e il comportamento di portamentale, ovvero la possibilità di perso- chi sta in Rete. Si tratta del Manifesto della nalizzare al massimo grado la pubblicità ed comunicazione non ostile, un impegno di i messaggi rivolti ai profili iper precisi dei responsabilità condivisa che vuole favorire singoli cittadini. Ciò avrebbe permesso di comportamenti rispettosi e civili per rende- personalizzare anche i messaggi di comu- re la Rete un luogo accogliente e sicuro per nicazione politica durante la campagna tutti (https://paroleostili.it/manifesto/). elettorale di Donald Trump lavorando sui gusti e sulle emozioni delle persone. Per salvare la democrazia Se a questo si aggiunge la massiccia Assumere comportamenti individuali campagna di fake news, il cerchio si chiu- corretti nella comunicazione politica è 14 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA certamente corretto ma non è sufficiente. È è uno strumento con cui l’azienda dà a necessario infatti un diretto ed immediato noleggio la propria gamma di strumenti impegno a livello legislativo per ripristi- per raggiungere utenti mirati, manipolarli e nare uno spazio di confronto democratico seminare il caos cognitivo, orientando tutta che limiti le intrusioni e le possibilità di la macchina verso obiettivi politici più che manipolazione dell’opinione pubblica da commerciali. parte dei grandi gruppi internazionali che Occorre ripristinare la legalità democra- controllano i dati di milioni e miliardi di tica: negli ultimi anni sia negli USA che persone. È un tema di politica globale, in Europa sono in discussione importanti come la tassazione degli utili delle società normative finalizzate da un lato a garantire multinazionali, i giganti del web sinteti- la privacy e dall’altro a mettere sotto con- camente definiti con l’acronimo “Gafa” trollo i giganti del web. È su questo terreno (Google, Amazon, Facebook, Apple) e che che si gioca la partita della politica e della oggi hanno molto più potere di tantissimi democrazia dei prossimi decenni. stati. E non è un potere democratico. E torniamo così alle riflessioni di * docente presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Shoshana Zuboff e al golpe cognitivo: Cattolica di Piacenza e presso la scuola l’opinione pubblica ha cominciato a capire di Specializzazione (SSIS) dell’Università che il business della propaganda politica di Parma n.04 giugno-luglio 2021 15
PAROLA E SANDALI PER STRADA I compromessi SPOSI di Gilberto Borghi * C La politica è un om’è stato possibile il terremoto accordo fra elettorale del 2018? In cui 16 mi- lioni di italiani si sono divisi tra pluralità, non un un partito perfettamente quasi matrimonio sconosciuto (Movimento 5 Stelle) e la Lega, rinato, e segnato ancora dal leghi- combinato per il smo che aveva dato di sé una immagine altrettanto “rapace” come gli altri par- potere titi da cui voleva prendere le distanze? Probabilmente dobbiamo dire che una fase 16 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA si è chiusa, quella in cui due partiti come identitario del populista. Ne consegue una il PD e l’area berlusconiana avevano domi- marcata tendenza a pensare che «il conflit- nato per i vent’anni precedenti. to non sia un tratto strutturale di società E probabilmente la chiave è nell’analisi divise tra parti. (…) I populisti suggerisco- di quell’atteggiamento che va sotto il nome no che le opinioni individuali si devono di “populismo”. Possiamo definirlo un uniformare all’opinione collettiva come si insieme di modi di comunicare e di gestire acconsente a un’evidenza di senso comu- la relazione con l’elettorato, utilizzate per ne espressa dalla volontà popolare. Viene la presa del potere. Si tratta di un movi- messa in ombra l’irriducibile diversità delle mento ad ampio respiro geografico, che opinioni individuali e s’afferma l’idea che permea moltissimo del mondo avanzato, i problemi politici siano in realtà problemi e che forse trova in Italia una specie di tra- tecnici o amministrativi», (Segatti, ibidem) duzione paradigmatica, per la rapidità e la risolvibili con la volontà di risolverli. Un evidenza con cui si è andato affermando e radicale anti-pluralismo e insieme un radi- con cui ha soppiantato il ruolo tradizionale cale individualismo. dei partiti. Sembra perciò che il processo decisio- A livello generale, valido anche al di nale democratico, e non tanto i contenuti fuori dell’Italia, anche se sembra difficile delle possibili scelte politiche, siano al cen- indicare i caratteri specifici di cosa sia un tro della riflessione dei populisti. Problemi partito populista, forse si può dire che, per rimasti spesso insoluti nella fase preceden- i populisti, non è l’identità del partito che te delle democrazie e che oggi, per come conta, non è sostenere una visione globale sono affrontati mettono in discussione la della società, che sembrano ancora non disponibilità stessa dei singoli a fidarsi avere, ma adattarsi, come il camaleonte, dell’istituzione. Sempre Segatti ricorda che ai diversi contesti elettorali, per uscirne «In Italia, per esempio, nel 2013 il 40% vincitori. degli intervistati nell’indagine curata da ItaNES riteneva che fare compromessi in All’ombra di un monolite politica significa svendere i propri princi- Ciò non significa che il populismo sia pi e 2/3 di questi ritenevano che le cose vuoto di contenuti politici. In realtà alcu- potrebbero andare meglio se a decidere ni tratti si possono definire, come dice fossero i cittadini. In sostanza la domanda Paolo Segatti, docente di Sociologia poli- di più democrazia diretta s’accompagna tica all’Università di Milano, «una visione anche a monismo moralistico». antagonistica della società divisa tra due entità definite secondo criteri morali; l’idea Il sentimento dell’impolitica di un popolo “puro”; l’idea della politica Ma la questione ha radici lunghe. come espressione di una volontà generale. Sempre seguendo l’analisi di Segatti, già Il messaggio populista è dunque ontologi- «nella Prima Repubblica, le ragioni per le camente moralistico e contiene sempre un quali gli elettori votavano questo o quel giudizio d’indegnità morale dell’avversa- partito erano molte, alcune extrapolitiche. rio, qualunque cosa abbia fatto» (Il Regno Ma tra queste la valutazione di quello che - Attualità 18/2019, pp. 559-571). i Governi facevano o non facevano aveva Ma ancora - prosegue Segatti - «gli un peso trascurabile. Si trattava di un voto appelli populisti enfatizzano l’urgenza di espressivo, attraverso cui l’italiano riba- riportare la sovranità democratica nelle diva la propria collocazione ideologica, a mani del popolo. Il che si traduce in una prescindere da ciò che al Governo poteva retorica che rappresenta l’opinione della succedere. maggioranza di un popolo come l’opi- Dalle elezioni del 1994 il rapporto tra nione della totalità del popolo». Perciò il voto e la formazione del Governo è popolo contro élite e maggioranza contro cambiato progressivamente. Gli italiani minoranza diventano i cardini del confine hanno finalmente appreso che a chi gover- n.04 giugno-luglio 2021 17
PAROLA E SANDALI PER STRADA nava poteva venire chiesto conto del suo alcuni passaggi negatore dei valori liberal- operato. Ma, purtroppo, le classi politiche democratici, hanno mostrato il volto di che si sono alternate alla guida del paese una crisi culturale e morale che non imma- non hanno dato l’impressione di trarre le ginavamo così profonda e pervasiva» (Il dovute conseguenze dalle punizioni subi- Regno - Attualità 04/2021, pp. 69-70). te. Sembra, perciò, che il comportamen- A questo punto Mattarella ha messo in to della classe dirigente della Seconda campo Mario Draghi. Il suo vorrebbe esse- Repubblica abbia generato una bolla di re l’ennesimo Governo di salvezza nazio- radicale sfiducia verso la classe politica e le nale. Difficile dire come andrà. Che sia la sue capacità di governo. Una crisi d’auto- dimostrazione più evidente della sempli- rità politica che si è tradotta in sentimenti cissima e banale affermazione populista fatalistici sulla capacità della politica in sé che chi governa fa solo i propri interessi, di risolvere i problemi del paese. Una bolla e per sopravvivere al potere si è disposti a di impolitica che porta di volta in volta ver- qualsiasi compromesso politico? Che sia so un nuovo leader che si presenta come invece l’apertura di una fase nuova in cui il fixer in grado di risolvere personalmente i partiti sono costretti a ritrovare una pro- tutti i problemi». pria identità ideale, in cui il PD per primo In questa fase immigrazione, rapporto dovrà decidere cosa è, la Lega da che parte con l’Europa e situazione economica sono stare e il M5S come fare per sopravvivere stati i luoghi politici in cui l’erosione della elettoralmente? fiducia verso la politica si è consolidata radicalmente. Per molti, perciò, sono cam- * della Redazione di MC biate le scelte di voto, ma non le opinioni che già erano cambiate da tempo, perché è cambiata la reputazione politica e morale del partito che prima votavano. Per mol- tissimi italiani già prima del 2018 i partiti erano ritenuti responsabili, in blocco, della crisi della situazione italiana. E non a caso la proposta di riduzione del numero dei politici ha ottenuto una enorme risonanza trasversale a M5S e Lega. Arriviamo ad oggi E ora? La crisi si è indubbiamente aggravata, e i tentativi di Governarla sem- brano davvero essere naufragati. In meno di tre anni, abbiamo avuto due governi, di segno politicamente opposto, con lo stesso partito di maggioranza e con lo stesso presidente. Il loro fallimento, come scrive giustamente Gianfranco Brunelli, direttore della rivista Il Regno, «ha messo in luce un livello di strumentalità, di oppor- tunismo, di trasformismo che ha pochi precedenti nella storia della Repubblica. Il disvelamento di una società civile che non è il Paradiso terrestre, giunta in una sua parte, senza mediazioni di alcun gene- re, direttamente al potere con i 5 Stelle, il propagandismo della Lega salviniana, in 18 messaggero cappuccino
PAROLA E SANDALI PER STRADA POLITICA AL FEMMINILE a cura di Saverio Orselli * A bbiamo proposto a tre donne im- Intervista a tre pegnate politicamente da posi- zioni diverse, di raccontarci la lo- donne della ro visione della politica, confrontan- politica italiana dosi con tre semplici domande, uguali per tutte. Hanno accolto il nostro invito la senatrice Anna Maria Bernini, presidente del Gruppo Forza Italia Berlusconi Presidente - UDC, la sena- come il merito, il rispetto reciproco, il trice Paola Boldrini del Partito Democratico, lavoro vanno riscoperti e riaffermati dopo vicepresidente della Commissione Sanità del l’ubriacatura populista dell’uno-vale-uno, Senato e membro della Commissione Infanzia soprattutto in un drammatico snodo della e Adolescenza, e Silvia Zamboni, capogruppo storia come questo, con l’Italia da ricostru- di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea ire dopo la pandemia. Entriamo in una legislativa dell’Emilia-Romagna. fase cruciale, in cui le idee dovranno essere coniugate con competenza e meriti per Cosa significa per lei fare politica? mettere a frutto le migliori energie finora Bernini: Significa non perdere mai il inespresse, rendere possibile la mobilità contatto con la realtà, saper parlare al cuo- sociale e offrire ai giovani una prospettiva re della gente e restare sempre fermi nella che non sia il reddito di cittadinanza. Ora convinzione che i valori vengono prima come mai la politica deve essere davvero del potere e lo rendono legittimo. Valori intesa come servizio. n.04 giugno-luglio 2021 19
PAROLA E SANDALI PER STRADA Boldrini: Per me fare politica significa Esiste una politica al femminile e mettere ogni giorno in atto, coi miei com- c’è spazio per una politica al fem- portamenti, azioni che rispecchiano la mia minile? scala valoriale, che pone al centro la società, Boldrini: Lo spazio c’è sicuramente, i diritti, l’individuo. Nel tempo questo sen- deve però ancora oggi essere spesso conces- timento è diventato impegno, dapprima sul so dagli uomini. Il fatto che ci si interroghi territorio, poi in Parlamento. Tutti facciamo è conferma di una questione sempre aper- politica con le nostre scelte, con le nostre ta. Il problema vero è che, man mano che abitudini, con l’arbitrio delle nostre libertà, si fanno passi avanti, se ne fanno indietro. dei nostri diritti, dei nostri doveri. In sinte- L’emergenza sanitaria ed economica da si, nel nostro essere cittadini. Esercitare la Covid-19 ha rivelato quanto, nel mondo politica, cosa ben diversa dall’esercitare il del lavoro, le più penalizzate siano state potere, significa per me lavorare un’infinità le donne. Una politica “al femminile” è di ore al giorno tra Commissioni e Aula quella che si batte per evitarlo, per arginare per attuare percorsi e progetti in cui credo, un fenomeno la cui conseguenza potrebbe portare all’attenzione del Governo le istan- essere la progressiva perdita di diritti fati- ze che mi vengono sollecitate e che reputo cosamente conquistati, a partire dall’in- significative. Chi fa politica seriamente colti- dipendenza economica, senza cui spesso va il sogno di una società in cui ciascuno di si vivono condizioni di coercizione. Ma noi abbia il proprio spazio di realizzazione e dovrebbe essere politica e basta. Noi donne le stesse possibilità di affrancamento. abbiamo molte più difficoltà di un uomo a Zamboni: Si è discusso molto e si con- conciliare tempi di vita e lavoro, per questo tinua a discutere se fare politica sia un abbiamo maggior sensibilità e pragmati- servizio alla collettività o una professione. smo. L’auspicio è che arrivi un tempo in Rispetto a ricoprire ruoli nelle istituzioni, lo cui quota e genere siano superati e si passi ritengo un servizio da svolgere con la serietà dalla conciliazione alla condivisione. e l’impegno richiesti nello svolgimento di Zamboni: Per le donne lo spazio in poli- una professione. Penso anche che fare affi- tica, sia nelle istituzioni sia nei partiti, non damento su una propria attività lavorativa, è più accogliente di quanto lo sia nei vari svolta prima o a cui tornare a fine attività settori della società. Per superare questo ricoperta nelle istituzioni, sia una garanzia ennesimo gap di genere, almeno a livello di autonomia e quindi un paracadute che di partito, i Verdi/Europa Verde, che rap- consente di fare sempre la scelta ritenuta presento nell’Assemblea legislativa dell’E- giusta e opportuna, e non quella forzata milia-Romagna, hanno scelto da tantissimi per non “perdere il lavoro nelle istituzioni”. anni di avere, ad ogni livello (cittadino, Aver svolto un lavoro aiuta anche a capire regionale e nazionale), due coportavoce: meglio come funziona la società, ai cui pro- una donna e un uomo. blemi si cerca di dare risposte nelle istituzio- C’è un modo diverso di fare politica ni. Questo paracadute, e al contempo questa tra donne e uomini? La mia risposta, sulla lente di ingrandimento sulla società, io li ho base della mia esperienza, è “sì” rispetto avuti e li ho usati: sono infatti giornalista, agli obiettivi per i quali le donne si impe- prevalentemente impegnata su tematiche gnano, ancorati ai vissuti sociali e familiari. ambientali. Ma anche tra le donne ce ne sono che nulla Ma si può fare politica anche in un par- hanno da invidiare alla gestione “maschi- tito, in un comitato cittadino, in un’asso- le” del potere. ciazione, tutte attività di volontariato civico Bernini: È un tema che non mi ha mai che, qualora siano disinteressate e finaliz- appassionato: mi interessa solo che il mio zate solo a quello che si ritiene il “bene Paese sia guidato da una classe dirigente comune” e non di parte, sono indispensa- all’altezza. Quando la smetteremo di ridur- bili a chi sta nelle istituzioni per orientare il re tutto a una questione di quote, riuscire- proprio lavoro. mo finalmente ad apprezzare e valorizzare 20 messaggero cappuccino
Puoi anche leggere