Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 14-03-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 14-03-2019 - Ruggi
15-03-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 14-03-2019
Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 14-03-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      13/03/2019 - WWW.PUNTOAGRONEWS.IT
            Mercato San Severino. Insulti ad un ragazzo di colore ricoverato al Fucito, il caso arriva in
            Parlamento ............................................................................................................................. 1
      12/03/2019 - WWW.ASALERNO.IT
            Al Fucito il primo intervento di ablazione dell'esofago di Barrett con radiofrequenza ........... 2
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 3
      14/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            «Di notte, da sole al lavoro tra violenze e minacce» .............................................................. 3
      14/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Emergenza e 118 Partono i corsi per giovani medici .............................................................. 5
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Rete emergenza mancano 80 medici «Chance assunzioni» .................................................... 7
Sanità Campania ............................................................................................................................... 9
      14/03/2019 - IL SANNIO
            'San Pio', affidato il servizio assicurativo ............................................................................... 9
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Asl, cambia il manager Ospedale resta Ferrante .................................................................. 10
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Panolada» e lista fake: comitati, nuova offensiva per salvare il Sant' Alfonso ................... 12
      14/03/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Cardarelli, pazienti in barella persino davanti agli ascensori ............................................... 14
      14/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Castellone: «C' è la legge per il registro dei tumori» ........................................................... 16
      14/03/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Maxi appalto a Romeo: l' Asl Napoli 1 avvia verifiche sull' offerta ....................................... 17
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Ospedale, arrivano undici specialisti ................................................................................... 19
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Rinnovo manager all'Asl e al Rummo via al «concorsone» ................................................... 20
      14/03/2019 - IL ROMA
            Salute, De Luca: «Pronti a non firmare il Patto» .................................................................. 22
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Sanità, la Cgil all' attacco della Morgante «La manager Asl sa solo tagliare nastri» ............ 24
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Sessa, si dimette il direttore del San Rocco: anzi no ........................................................... 26
      14/03/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Tetti di spesa in esaurimento stop alle visite specialistiche ................................................ 28
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 30
      14/03/2019 - LA STAMPA
            "I farmaci sono troppo costosi Siamo preoccupati per i figli" .............................................. 30
      14/03/2019 - AVVENIRE
            Azienda sanitaria infiltrata dalle ndrine, arrivano i commissari ........................................... 32
      14/03/2019 - AVVENIRE
            «13 milioni con sofferenze curabili Fino a 7 anni in attesa di una cura» .............................. 34
      14/03/2019 - IL MATTINO
            «Chirurghi in fuga è allarme ospedali» ................................................................................. 35
      14/03/2019 - AVVENIRE
            «Più cure palliative, non l' eutanasia» .................................................................................. 37
      14/03/2019 - FAMIGLIA CRISTIANA
            BAMBINO GESÙ, ECCELLENZA E UMANITÀ ............................................................................ 39
      14/03/2019 - AVVENIRE
            Biotestamento, esame della Consulta .................................................................................. 41
      14/03/2019 - AVVENIRE
            Cardiologia Niguarda: ogni anno 170 mila euro da privati ................................................... 43
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14/03/2019 - LA REPUBBLICA
     Che paura per una semplice ferita ....................................................................................... 45
14/03/2019 - FAMIGLIA CRISTIANA
     Cuore e istinto, la generosità delle italiane ......................................................................... 47
14/03/2019 - LA REPUBBLICA
     Evviva, gli scienziati sanno dirsi di no .................................................................................. 48
14/03/2019 - LA VERITÀ
     Il ministro Grillo tifa per l' eutanasia: «Basta aspettare, è ora di fare la legge» .................. 49
14/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     IL SUD E L' ESODO SANITARIO .............................................................................................. 51
14/03/2019 - LA REPUBBLICA
     L' antiscienza corre sul web ................................................................................................. 54
14/03/2019 - LA REPUBBLICA
     L' aspirina alla sbarra ........................................................................................................... 56
14/03/2019 - FAMIGLIA CRISTIANA
     MEDICI IN FUGA, I RICAMBI NON BASTANO .......................................................................... 58
14/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Sanità, la Regione apre ai clandestini «Diritto al pediatra per le famiglie» ......................... 60
14/03/2019 - IL GIORNALE
     Se il colesterolo «cattivo» è amico della Sla ........................................................................ 62
14/03/2019 - AVVENIRE
     Sul business dei test genetici la lente delle autorità sanitarie ............................................ 64
14/03/2019 - IL DUBBIO
     Un algoritmo predice la risposta alle terapie anti- cancro ................................................... 66
14/03/2019 - LA STAMPA
     Un italiano su due fatica a pagare le visite mediche ............................................................ 67
14/03/2019 - LA REPUBBLICA
     Una dormita ci salverà ......................................................................................................... 69
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13/03/2019
                                            puntoagronews.it
                                                                                                                          EAV: € 407
                                                                                                                          Lettori: 1.500
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Mercato San Severino. Insulti ad un ragazzo di colore
        ricoverato al Fucito, il caso arriva in Parlamento

 Insulti ad un ragazzo di colore ricoverato
 all'ospedale Fucito di Mercato San
 Severino, la Parlamentare del Movimento
 cinque stelle Anna Bilotti porta il caso in
 Parlamento. "Al Ministro della salute. -
 Per sapere - premesso che: nella notte
 tra sabato 23 e domenica 24 febbraio
 2019      è    stato    trasportato     da
 un'ambulanza presso il pronto soccorso
 dell'ospedale Amico Gaetano Fucito di
 San Severino un ragazzo di 20 anni di origine Ivoriana che lavora e vive in provincia
 di Salerno.Il ricorso d'urgenza alle cure sanitarie era causato da problematiche
 respiratorie. Da quanto risulta da organi di stampa e da testimonianze dirette al
 paziente sarebbe stato riservato un trattamento tutt'altro che consono ai livelli
 minimi di assistenza garantiti da servizio sanitario nazionale. In particolare, uno
 degli operatori presenti avrebbe pronunciato ripetutamente frasi ingiuriose di chiaro
 intento razzista al punto da costringere il giovane a rifiutare le cure per poi rivolgersi
 nella notte stessa ad altra struttura sanitaria. Il fatto, così documentato
 dall'interessato con video rilanciato sui social network, ha destato sgomento ed è
 stato riproposto anche da testate nazionali.L'episodio è stato stigmatizzato dai
 sindaci dei comuni di San Severino e Pellezzano, comuni che fanno riferimento alle
 comunità presso cui il giovane vive ed è perfettamente inserito. Nella giornata
 successiva il direttore sanitario predisponeva un'indagine interna che avrebbe in
 poche ore sollevato il personale medico e paramedico da ogni tipo di responsabilità,
 mentre il ragazzo confermava i fatti discriminatori -: di quali elementi disponga il
 Ministro interrogato in merito a quanto esposto in premessa e quali iniziative di
 competenza intenda adottare per assicurare la correttezza dei comportamenti del
 personale sanitario. E tutelare la dignità e il decoro del servizio pubblico prima
 ancora della salute".

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12/03/2019
                                                      asalerno.it
                                                                                                                           EAV: € 303
                                                                                                                           Lettori: 633
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Al Fucito il primo intervento di ablazione dell'esofago di
                    Barrett con radiofrequenza

 MERCATO SAN SEVERINO | Presso l’Unità
 Operativa di Endoscopia Digestiva
 dell’Ospedale G. Fucito di Mercato San
 Severino, diretta dal dottor Attilio
 Maurano, è stato eseguito il primo
 intervento di ablazione dell’esofago di
 Barrett con la radiofrequenza. Questa
 procedura si propone come alternativa
 all’approccio tradizionale basato su altre
 tecniche endoscopiche o chirurgiche che
 presentano un tasso di risoluzione minore e complicanze maggiori. La
 radiofrequenza rappresenta una metodica innovativa che, oltre a curare i danni
 avanzati della malattia da reflusso, serve anche a prevenire l’insorgenza del tumore
 dell’esofago. L’uso di tale procedura a livello esofageo, infatti, evita che il tessuto
 infiammatorio e displastico si trasformi in tessuto neoplastico, ovvero, tumorale.
 L’Equipe diretta dal dottor Maurano aggiunge così un ulteriore tassello nel
 completamento dei percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in gastroenterologia ed
 endoscopia digestiva nella nostra provincia.L’esofago di Barrett è un disturbo in cui
 le pareti dell’esofago, anzichè essere costituite da epitelio normale, sono costituite
 da tessuti simili a quelli delle pareti dell’intestino. Il rischio, seppur basso, è quello di
 sviluppare un tumore all’esofago, perchè a causa del reflusso i succhi gastrici
 erodono le cellule dell’esofago, cellule che vengono sostituite da quelle dello
 stomaco.

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14/03/2019                                                                                                                Pagina 5
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

          «Di notte, da sole al lavoro tra violenze e minacce»
 (m.c.)
 «Riceviamo tante segnalazioni, anche
 gravi. La notte siamo soli, a volte in sedi
 periferiche senza adeguate misure di
 sicurezza... ». A parlare è Titti
 D'Ambrosio , medico responsabile dello
 Sportello Giovani dell'Ordine dei medici e
 odontoiatri che lavora alla guardia
 medica di Battipaglia ma, come previsto
 nella continuità assistenziale, concluso il
 periodo previsto, si sposta di volta in
 volta in diverse strutture. A dicembre
 scorso ha vissuto sulla sua pelle cosa si
 prova a subire un'aggressione: «Un noto
 tossicodipendente della zona è venuto a
 chiedere la ricetta per uno psicofarmaco
 che io e la mia collega non potevano
 prescrivere», racconta. Dopo un alterco
 e varie proteste il tossicodipendente è
 andato via, con la minaccia che sarebbe
 ritornato. A quel punto le due colleghe
 per sentirsi più sicure hanno deciso di
 chiudere la porta a chiave, riaperta dopo
 un po' per accogliere una mamma e una bambina e subito richiusa. Ma il
 tossicodipendente che era del tutto fuori controllo si è ripresentato. «Trovando la
 porta chiusa, ha iniziato a prendere a pugni e a dare calci alla porta, spaventando
 non solo noi ma anche la bambina e la sua mamma». Poi, non riuscendo a ottenere
 risultati, ha preso «un cestino di ferro per i rifiuti che era in strada, scaraventandolo
 ripetutamente contro i vetri di un infisso, che per fortuna non si è rotto». Poi è
 ritornato davanti alla porta, intanto le due colleghe avevano chiamato i carabinieri
 che hanno provveduto ad allontanare il tossicodipendente. «E nell'edificio non siamo
 da sole: sopra c'è il 118 e accanto il servizio d'igiene mentale, anche se a quell'ora
 erano tutti impegnati per l'emergenza e per una visita domiciliare ». Un altro
 collega, in questo caso nel novembre 2017, fu spinto a terra, preso a calci e a pugni
 e minacciato con una pistola che risultò essere giocattolo. «Da allora l'Ordine si è
 attivato per chiedere soluzioni ai nostri problemi di sicurezza», dice la dottoressa
 D'Ambrosio. «Abbiamo avanzato una proposta alla Regione e alla nostra Asl,
 elencando gli strumenti a nostro avviso più opportuni e indicando il preventivo di
 spesa», ha puntualizzato il medico. Occorrerebbero mille euro a struttura e perciò
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«70mila per tutti i presidi Asl per installare luci particolarmente forti davanti alle
sedi, telecamere, un sistema di allarme sonoro per attirare attenzione all'esterno, un
allarme collegato alle forze dell'ordine più vicine a ogni sede e un braccialetto di
posizionamento con pulsante per allertate le forze dell'ordine se si esce per le visite
domiciliari. Perché entri nelle abitazioni, non sai chi trovi davanti...».

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14/03/2019                                                                                                                  Pagina 5
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Emergenza e 118 Partono i corsi per giovani medici
 Marcella Cavaliere
 La Regione ha dato l'ok ai corsi di
 formazione per i medici da impiegare nel
 settore dell'emergenza territoriale; e
 l'auspicio del presidente dell'Ordine dei
 Medici e odontoiatri di Salerno, Giovanni
 D'Angelo , è che vengano attivati presto.
 «Potranno partecipare al futuro bando
 tutti i medici, ma credo che per l'80%
 saranno giovani professionisti che non
 hanno trovato ancora una collocazione
 nel mondo del lavoro e in questo modo
 avranno l'occasione per entrare nel
 sistema sanitario, affiancando medici
 esperti». Sul bollettino ufficiale della
 Regione sono state pubblicate le
 procedure organizzative e i criteri per lo
 svolgimento dei corsi di formazione per
 l'idoneità all'esercizio dell'attività medica
 di      emergenza         territoriale.     E
 nell'emergenza rientrano i medici dei
 pronto soccorso, del servizio 118 ma
 anche della continuità assistenziale (ex
 guardie mediche). Potranno concorrere al conferimento degli incarichi nel settore
 dell'emergenza i medici in possesso dell'attestato d'idoneità che sarà rilasciato dopo
 la frequenza del corso di formazione. Il medico che risulterà idoneo, riceverà un
 attestato all'esercizio dell'attività di emergenza. Il corso durerà dai 4 ai 6 mesi, le
 ore complessive saranno 406, di cui 106 di formazione teorica e 300 di formazione
 pratica, con esercitazioni e tirocini. Saranno i direttori generali delle Asl a
 individuare la sede per la formazione teorica, mentre il responsabile della Centrale
 operativa 118 che insiste nel territorio dell'Asl attiverà il corso occupandosi di
 individuare i docenti e della formazione. I medici saranno preparati per riconoscere e
 trattare dolori acuti al torace, disturbi del ritmo cardiaco, insufficienze respiratorie
 acute, ictus cerebrali, ipertensione endocranica, epilessia, condizioni acute in
 gravidanza, intossicazioni e tanto altro ma studieranno, tra l'altro, anche
 responsabilità giuridiche e medico-legali. Chi risulterà idoneo riceverà un attestato e
 chi non lo sarà potrà ripetere il corso una sola volta. «Questa è un'occasione
 importante, basti considerare la carenza di personale che afferisce all'emergenza»,
 ha puntualizzato il presidente D'Angelo. La formazione interesserà i servizi di
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emergenza e dunque «è riferita principalmente, ma non solo, al personale del pronto
soccorso, settore in cui le condizioni di lavoro dei medici spesso sono rese difficili e
pertanto garantire prestazioni accettabili diventa faticoso oltre i limiti». «Da un lato -
spiega D'Angelo - occorre creare le condizioni per rendere le prestazioni
qualitativamente efficaci e per questo il nuovo personale è necessario; dall'altro
bisogna creare condizioni favorevoli di lavoro nelle strutture di emergenza, nella
continuità assistenziale (ex guardie mediche, ndr ) e per il personale del 118».
D'Angelo si riferisce alle aggressioni al personale delle ambulanze o ai medici che
lavorano nei pronto soccorso o nei presidi territoriali. «I medici devono poter
lavorare serenamente e occorre quindi anche maggiore senso civico da parte dei
cittadini». Per il presidente «i corsi per giovani medici da affiancare a esperti
saranno una palestra importante, la loro formazione avanzerà nel tempo, ma
diamogli sicurezza». L'Ordine ha chiesto di attivare misure di protezione con sistemi
di allarme e telecamere, oltre ad aver chiesto di aggiornare le graduatorie per avere
un quadro chiaro sulla reale disponibilità di medici.

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14/03/2019                                                                                                                  Pagina 25
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 10.235
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

   Rete emergenza mancano 80 medici «Chance assunzioni»
 Sabino Russo
 Riorganizzare il servizio 118 con 80
 medici in meno. È il duro compito a cui è
 chiamata l' Asl di Salerno in questi
 giorni, alle prese da una parte con il
 riordino del servizio come previsto dal
 nuovo piano ospedaliero regionale, e
 dall' altro con un'«anemia» di camici
 bianchi diffusa in tutti i distretti della
 provincia. Il commissario straordinario
 Mario Iervolino però, è corso già ai ripari
 e ha avviato la procedura la scorsa
 settimana, per il reclutamento di 57
 unità. Si sbloccano nel frattempo, anche
 i corsi indispensabili per l' idoneità all'
 esercizio dell' attività medica di
 emergenza       territoriale.  Sono    stati
 pubblicati sul bollettino ufficiale della
 Regione infatti, gli indirizzi relativi all'
 organizzazione        dei     percorsi    di
 formazione. L' operazione coinvolgerà
 circa 40 camici bianchi per ogni Asl, che
 potranno così fornire in futuro, un'
 importante boccata d' ossigeno. La palla
 passa ora alle Asl, che dovranno
 preparare le delibere e designare i responsabili delle centrali. Solo allora potranno
 partire i corsi e il bando. La norma del 118 permette l' accesso solo ai medici che
 abbiano svolto le fatidiche 400 ore per la medicina dell' emergenza come precari
 sulle ambulanze oppure per i medici che hanno la specializzazione in medicina
 generale che godono di una convenzione a tempo indeterminato. Gli specialisti però,
 si contano sulla punta delle dita. Ogni anno in Campania se ne formano solo quattro
 che reclutati dalle Asl, vanno a lavorare nei pronto soccorso e non certo
 autoambulanze. A Salerno, di medici del 118, fino alla fine dell' anno, ne
 mancheranno circa 80. «Tutto l' incartamento è stato inviato il 7 marzo scorso in
 Regione spiega Gerarda Montella, direttore dell' emergenza-urgenza dell' Asl di
 Salerno Si tratta di una buona boccata d' ossigeno, che ci consentirà di colmare i
 vuoti che ci sono. Una carenza che si registra in tutti i distretti della provincia,
 sopperita con i contratti a tempo determinato». Lo sblocco dei corsi di formazione
 che va a inserirsi in un quadro di carenza diffusa, non solo all' Asl di Salerno, ma più
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in generale di specialisti del settore, rappresenta una buona risposta all'«anemia» di
medici dell' emergenza e un' ottima opportunità soprattutto per i camici bianchi
meno giovani. «È necessario sostiene Giovanni D' Angelo, coordinatore degli ordini
dei medici della Regione Campania far partire i corsi immediatamente, vista la grave
carenza di medici addetti all' emergenza, che è un settore che esprime meglio il
senso dell' arte medica e che invece è da anni fortemente in tensione. Blindarlo
significherà lavoro per i giovani e salute per i malati». Entusiasta dell' iniziativa, la
responsabile dello sportello giovani dell' ordine dei medici di Salerno. «I giovani
medici sono affascinati dall' emergenza, che è una necessità del territorio, oltre che
un' opportunità di lavoro sostiene Titti D' Ambrosio Fino a oggi e da vent' anni circa,
era necessario frequentare questo corso fuori regione e la grande richiesta ci ha
permesso di portare avanti un gran lavoro con gli ordini della Campania». L'
ORGANIZZAZIONE La centrale 118 ha funzioni prevalentemente tecnico-
organizzative, svolge compiti di processazione delle chiamate, di identificazione del
codice d' intervento sulla base della grave urgenza del caso, invio del mezzo più
idoneo, guida fino al luogo dell' evento. L' ultimo piano ospedaliero prevede per la
provincia l' accorpamento della centrale Salerno 1 e Salerno 2. Il fabbisogno dei
mezzi di soccorso avanzati, che prevedono infermiere e medico rianimatore sul
territorio regionale invece, viene individuato in un mezzo ogni 60mila abitanti, con la
copertura di un territorio non superiore a 350 chilometri quadri. Per la provincia di
Salerno è calcolato in 19 mezzi. Quest' anno è prevista l' implementazione del
sistema regionale del trasporto pazienti, con la parziale medicalizzazione del
servizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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14/03/2019                                                                                                               Pagina 6
                                                      Il Sannio
                                                                                                                         EAV: € 730
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

               'San Pio', affidato il servizio assicurativo

 9 milioni per il triennio: ricaduta per il
 contenzioso su casi di mala sanità
 Assegnato per 8 milioni e 919mila euro il
 servizio assicurativo per la responsabilità
 civile terzi e dipedenti dell' azienda
 Ospedaliera San Pio. Affidamento all'
 operatore     internazione     'Am    Trust
 International Dac', succursale Italia.
 Questo l' esito della gara stipulata con
 procedura aperta affidamento tramite
 Soresa piattaforma Siaps. Determinato in
 2 milioni e 973mila euro il costo anno
 della copertura assicurativa, per un
 plafond complessivo che coprirà il
 triennio 2019, 2020, 2021 con una
 opzione rinnovo anche per il 2022.
 Pesante l' onere finanziario legato alla
 copertura assicurativa che si impernia
 sui costi legali connessi a contenzioso
 per prestazioni sanitarie per utenti per
 presunti casi di cure non effici, ovvero non adeguate tali da determinare la
 responsabilità a titolo di colpa dei sanitari. Peraltro quello relativo ai costi
 assicurativi è solo l' aspetto emergente del sovraccarico di costi, essendo difficile
 calcolare l' ammontare di prestazioni supplementari, che magari non sarebbero
 state altrimenti ritenuti necessari, finalizzati proprio ad evitare il contenzioso per
 presunta responsabilità dei sanitari. E' facile presumere che in questo caso i costi
 possano essere ben maggiori. Un problema, ed una tematica, di carattere generale
 che chiaramente non riguarda l' azienda ospedaliera San Pio nel suo specifico ma l'
 intero sistema sanitario italiano nel suo complesso, come ricaduta dell' alto tasso di
 contenzioso che peraltro caratterizza in ogni aspetto della vita civile e sociale il
 nostro Paese. Un problema che appare molto rilevante e poco meditato nel dibattito
 pubblico e politico.

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14/03/2019                                                                                                                 Pagina 25

                                                                                                                           EAV: € 8.022
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

             Asl, cambia il manager Ospedale resta Ferrante

 LA SANITÀ Ornella Mincione È stato
 pubblicato l' 11 marzo scorso sul
 Bollettino     Ufficiale     della   Regione
 Campania l' avviso pubblico di selezione
 per il conferimento di incarico di
 direttore generale presso le Asl di tutta
 la regione e di diversi enti del servizio
 sanitario della Regione Campania. Tra
 queste c' è anche Caserta, sia come
 azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli che
 come Asl. Il direttore generale Mario de
 Biasio, infatti, ha compiuto i 65 anni utili
 per il pensionamento (sebbene secondo
 normativa, in virtù di una proroga,
 potrebbe restare al suo posto per altri
 cinque anni). Detto questo, la scadenza
 del contratto dell' attuale direttore dell'
 Asl è prevista per il 20 luglio prossimo. Il
 limite dell' età di 65 anni è evidenziato
 anche nel bando, dove si legge che «il
 raggiungimento del sessantacinquesimo
 anno di età, il collocamento in
 quiescenza o l' esclusione dall' elenco
 nazionale determineranno l' automatica
 decadenza dalla selezione o dalla rosa di idonei». Ragion per cui fino a quella data
 sono possibili diversi scenari. LA PROROGA Una proroga del mandato conferito a De
 Biasio, ad esempio, oppure un commissariamento (anche questo possibile ma da
 porre in relazione a volontà politiche dell' ente regionale). E' ipotizzabile anche che il
 concorso venga espletato nei tempi utili perchè allo scadere del contratto del
 direttore Mario De Biasio, possa esserci in tempi rapidi la nomina di un nuovo
 direttore. Per ora è aperto il bando e entro quindici giorni possono presentare
 domanda coloro che sono inseriti nell' elenco nazionale di idonei alla nomina a
 direttore generale di azienda sanitaria, pubblicato sul sito internet del Ministero
 della Salute. Nel bando si legge anche che verrà fornita una rosa di nominativi idonei
 e che la commissione di esperti che dovrà valutare le candidature verrà nominata
 con successivo decreto del presidente della giunta regionale. Nei prossimi quattro
 mesi il direttore De Biasio dunque continuerà a gestire l' Asl casertana. LA
 DECADENZA Secondo prassi, dopo la scadenza del suo contratto anche i due
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
direttori nominati da lui al momento dell' insediamento decadranno: dunque anche il
direttore sanitario Correra e il direttore amministrativo Blasotti concluderanno il loro
operato ad agosto. Tra questi, non sembra che il direttore sanitario Correra abbia i
titoli per potersi candidare al bando. Quello pubblicato nei giorni scorsi è un bando
cruciale per l' intera sanità regionale, visto che l' incarico di direttore generale non è
solo per le Asl campane, ma anche per l' azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, l'
azienda ospedaliera dei Colli, l' azienda ospedaliera universitaria Federico II, l'
azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli l' istituto Fondazione Pascale di
Napoli, l' azienda ospedaliera Moscati di Avellino e l' azienda ospedaliera San Pio di
Benevento. Di fatto resta fuori l' azienda ospedaliera casertana il cui direttore Mario
Ferrante ha firmato un contratto che lo vede nel nosocomio di Caserta fino al 2020.
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14/03/2019                                                                                                                Pagina 22
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 7.603
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

      «Panolada» e lista fake: comitati, nuova offensiva per
                     salvare il Sant' Alfonso

 LA MOBILITAZIONE Giuseppe Piscitelli
 Non si fermano le iniziative dei due
 comitati civici sorti da settembre nel
 tentativo dievitare la soppressione dell'
 ospedale «Sant' Alfonso», che sta
 diventando un contenitore vuoto a causa
 dei recenti provvedimenti verticistici che
 peggiorano       una      situazione     già
 insostenibile. Di certo della questione
 ospedaliera si discuterà nell' imminente
 campagna elettorale. Sarà tardi? I due
 comitati chiedono fatti concreti, non più
 parole, non più promesse. E sperano,
 intanto,di essere invitati entrambi nella
 prossima riunione dei sindaci dell' Asl
 che sarà convocata dal primo cittadino di
 Benevento, Clemente Mastella, e di
 incontrare i sindacati di categoria. LA VIA
 CRUCIS Il direttivo del comitato «Pro
 ospedale» sta avviandola raccoltadi
 firme per richiedere la rimozione di
 Renato Pizzuti, direttore generale dell'
 azienda «San Pio», che raggruppa il
 «Rummo» ed il «Sant' Alfonso». Nei
 prossimi giorni sarà approntato il documento da sottoporre ai cittadini.«In occasione
 della Via Crucis che il vescovo Domenico Battaglia organizzerà il 12 aprile a Sant'
 Agata - evidenzia la presidente Lucrezia D' Abruzzo - si propone di partecipare in
 preghiera e silenzio ma recando in mano un fazzoletto bianco in segno di
 lasciapassare per un ospedale da salvare». La «panolada» silenziosa fu inventata dai
 tifosi del Real Madrid in segno di dissenso contro chi gestisce il mondo del calcio.
 Analoga raccolta di firme per destituire Pizzuti, ricorda il comitato, è stata avviata a
 Benevento, «ma il meetup 5 Stelle del capoluogo sostiene che sia un' inutile perdita
 di tempo e che devono essere i parlamentari eletti nel Sannio a chiedere al ministro
 Grillo di inviare gli ispettori per verificare le criticità del Rummo; è forse giunto il
 momento di far sentire la loro voce, finora flebile, in Parlamento, presso i ministeri e
 anche presso i consiglieri regionali, totalmente assenti sulle questioni sannite». LA

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PROVOCAZIONE Alla stessa ministro Grllo si è rivolta la presidente del comitato
«Curiamo la vita», Mena Di Stasi, con l' identica richiesta di una visita ispettiva, già
rivolta invano a settembre al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, al
«Sant' Alfonso». Provocatoriamente il comitato ha proposto una lista denominata
«Articolo 32 della Costituzione» per le amministrative, con gli obiettivi da
raggiungere al posto dei nomi dei candidati, e varie richieste, tra cui l' abolizione
dell' azienda «San Pio», con il ritorno del «Sant' Alfonso» all' Asl. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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14/03/2019                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 1.696
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

  Cardarelli, pazienti in barella persino davanti agli ascensori

 NAPOLI - In principio fu "Le barelle al
 Cardarelli non ci sono più", era il 2016. L'
 anno      dopo     "la    situazione"    era
 "eccellente". Poi, a inizio 2019, davanti
 all' evidenza, se n' è uscito con una bella
 frase per tutte le stagioni: "Demagogia e
 scandalismo a vuoto". Ci vada adesso il
 governatore -commissario alla Sanità
 nell' ospedale cittadino: dovrà stare
 attento pure a dove mette i piedi.
 Soprattutto, Vincenzo De Luca incontrerà
 medici e infermieri che con l' emergenza
 barelle fanno i conti da anni, sempre,
 tutti i giorni, a parte quando vengono
 opportunamente nascoste in occasione
 delle visite importanti. Le foto di ieri
 fanno impressione, le lettighe sono
 ovunque: anche nella saletta ascensori
 della Chirurgia d' urgenza. L' Obi (il
 reparto di Osservazione breve intensiva)
 è un vero inferno. Ieri i pazienti lì
 ricoverati erano 100, ieri l' altro 110: le
 postazioni       ordinarie     sono      34.
 Sessantasette         persone,      dunque,
 giacevano su una barella. Stessa
 situazione in Medicina d' urgenza, Chirurgia d' urgenza, Neurochirurgia, nelle
 Chirurgie e nelle Medicine ordinarie. E molto spesso anche nelle stesse sale
 operatorie. Alla faccia delle chiacchiere al vento di De Luca che in più di un'
 occasione ha detto che il problema era stato risolto, che le barelle erano "un
 elemento di arredo" dei corridoi del Cardarelli. In realtà si tratta di una presenza
 sistematica correlata a nessuna causa particolare (influenza, calamità o criticità che
 sia, a seconda delle stagioni). Solo disorganizzazione su base politica. Che non ha
 colore. Le colpe del commissario -governatore sono fin troppo evidenti. "La
 Campania sarà la prima regione in Sanità entro due anni", disse a gennaio del 2017.
 Il conto alla rovescia è scaduto, e la realtà è quella che vedono gli occhi di chiunque.
 La sanità campana è un girone dantesco, una inesauribile miniera di disastri, di
 storie maledette. I pazienti curati sulle barelle dei corridoi, quando non a terra, le
 formiche sui letti dei reparti, l' assistenza inesistente ai disabili, le proteste dei
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
medici, degli infermieri, dei precari, degli operatori dei laboratori, i reparti
smantellati, la fuga dei pazienti verso il Nord e l' estero, gli scandali, i furbetti del
cartellino, gli appalti irregolari, gli arresti, i processi, le condanne. E' un viaggio nella
disperazione di chi nella sanità ci lavora e di chi è costretto ad armarsi di infinita
pazienza per accedere a quel costantemente negato diritto alle cure. Il com parto è
ancora commissariato, i Livelli di assistenza essenziali non sono garantiti. E la
Campania è la penultima regione d' Italia per l' efficienza dei servizi. Nel silenzio
complice di chi aveva detto: "Rimuoveremo De Luca dal ruolo di commissario ad
acta". Parola del ministro alla Sanità del Movimento 5 Stelle Giulia Grillo, che da
agosto scorso ripete questa tiritera. E' da gennaio che ha la possibilità, per legge, di
sbarazzarsi di De Luca, ma non lo fa. Cosa altro serve per convincerla? Quante altre
gite di piacere dovrà venire a fare negli ospedali napoletani prima di convincersi che
quello che succede al loro interno è tutto sbagliato? Quante altre promesse dovrà
disattendere? La realtà, e lo testimoniano i fatti, è che differenze non ce ne sono, tra
'la Kasta' e 'i grillini', la delusione più grossa che l' Italia abbia subito fino a questo
momento. Coloro che per anni hanno suonato la carica della novità, della
trasparenza, della rottura col passato, del merito, dell' antipolitica, sono peggio dei
democristiani secondo l' accezione negativa del termine. Senza la loro cultura
politica però. Le poltrone piacciono a tutti, il potere logora chi non ce l' ha, ed ecco
qua: l' inciucio è servito. Chi ha parlato di un accordo tra grillini e De Luca in materia
di sanità ha la prova che qualcosa è accaduto. Del resto, se così non fosse, la testa
del commissario -governatore sarebbe caduta il giorno dopo l' approvazione della
legge che ne ha stabilito l' incompatibilità. E invece ancora nulla. Mentre la Grillo
seleziona curricula almeno così dice - per trovare l' uomo giusto da spedire in
Campania, De Luca nomina primari fedeli e piazza suoi uomini nei posti chiave, a
prescindere dalle competenze. E quelli nessuna legge potrà mai toglierli da lì,
perpetuando un sistema che vive a scapito della salute delle persone. Eccola, la
tanto decantata 'rivoluzione'.

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14/03/2019                                                                                                                Pagina 6

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

         Castellone: «C' è la legge per il registro dei tumori»
 A. A.
 Via libera alla legge che istituisce
 iregistro tumori nazionale. «Con questa
 legge - commenta Maria Domenica
 Castellone,di         Villaricca,      medico
 ricercatore,      capogruppo        M5s      in
 commissione sanità del Senato e prima
 firmataria del disegno - metteremo in
 rete i dati di tutti i registri regionali e dei
 sistemi di sorveglianza per potenziare il
 monitoraggio delle neoplasie. Capiremo
 meglio quanto può incidere una vita
 trascorsa in aree contaminate. Vengo
 dalla Terra dei Fuochi, purtroppo so che
 ci sono zone dove la terra cela sostanze
 inquinanti, che viaggiano sotto traccia,
 trasportati da falde che possono
 raggiungere       campi      coltivati   e    li
 abbeverano. La rete nazionale servirà a
 capire tutto questo con precisione e
 indirizzare la programmazione sanitaria
 verificando le terapie e l' assistenza».
 Intanto       il   consigliere       regionale
 indipendente, Gianpiero Zinzi, interroga
 il governatore De Luca su quanto accade nell' azienda ospedaliera di Caserta sulla
 revoca degli incarichi di coordinamento precedentemente conferiti per procedere ad
 una nuova selezione interna «con il rischio di andare incontro ad una condanna della
 giustizia amministrativa». Sui concorsi all' ospedale Sant' Anna e San Sebastiano
 interviene anche il consigliere Franco Moxedano denunciando intenti discriminatori
 poiché «nei requisiti richiesti per l' ammissione» uno «afferma che bisogna essere
 iscritti al collocamento provinciale di Caserta, e il secondo richiede la residenza nella
 provincia di Caserta da almeno un anno».

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14/03/2019                                                                                                                Pagina 4

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                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità Campania

    Maxi appalto a Romeo: l' Asl Napoli 1 avvia verifiche sull'
                             offerta
 ALESSIO GEMMA
 Il caso Gli uffici vogliono vederci chiaro
 sui punteggi a 4 ditte Al vertice dell' Asl
 Verdoliva, già indagato in un' inchiesta
 con l' imprenditore Un maxi appalto dell'
 Asl Napoli 1 da 229 milioni di euro: la
 pulizia di ospedali e distretti sanitari per
 sei anni. Un appalto su due lotti che da
 mesi fa gola a ben diciassette aziende,
 grandi e piccole: prima in graduatoria
 risulta    la   Romeo       Gestioni.     La
 commissione di gara ha concluso la
 valutazione delle offerte il 4 marzo. Da
 febbraio è commissario all' Asl Napoli 1
 Ciro Verdoliva, l' ex direttore generale
 dell' ospedale Cardarelli che risulta
 indagato dalla Procura per frode in
 pubbliche forniture in relazione proprio a
 un appalto della Romeo: le pulizie del
 Cardarelli. Si tratta dell' inchiesta sui
 rapporti tra l' imprenditore Alfredo
 Romeo e le pubbliche amministrazioni
 che diede origine all' indagine Consip
 che coinvolse poi i vertici del Pd renziano. La Romeo ritrova così sulla sua strada
 Ciro Verdoliva, il manager già accusato dalla Procura della Repubblica di Napoli di
 non aver vigliato su " disservizi e inadempienze" commessi dall' azienda nell'
 esecuzione dell' appalto al Cardarelli. C' è da dire che il bando per le pulizie all' Asl è
 stato pubblicato a luglio, i termini sono scaduti il 2 ottobre e la valutazione delle
 offerte, a partire dalla parte tecnica, è iniziata il 16 novembre, prima della nomina di
 Verdoliva all' Asl avvenuta il 6 febbraio. La commissione di gara ha proseguito l'
 esame delle offerte in più sedute e ha concluso i lavori il 4 marzo. Dalla graduatoria
 viene fuori che Romeo, su uno dei due lotti, stacca di quasi 14 punti sull' offerta
 tecnica il secondo in classifica. Intanto non c' è ancora l' aggiudicazione definitiva
 perché è in corso da parte degli uffici dell' Asl la verifica sull' anomalia dell' offerta:
 le prime 4 aziende classificate hanno superato i quattro quinti del punteggio a
 disposizione sia per l' offerta tecnica che per quella economica. L' Asl ha chiesto
 spiegazioni, per capire come è possibile da parte della ditta vincitrice applicare un

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tale ribasso e allo stesso tempo garantire un' alta qualità del servizio. Romeo in
questo modo farebbe di fatto fuori la concorrenza di imprese del calibro di
Coopservice, Cns, Manital, Dussmann che ora valutano possibili ricorsi. Dall' Asl
trapela che « Ciro Verdoliva non ha ruoli operativi e gestionali come commissario,
per cui non avrà niente a che fare con la Romeo che risponderà soltanto a funzionari
e dirigenti interni per l' eventuale appalto». Non solo. Si fa notare che il manager, a
seguito dell' inchiesta in cui venne coinvolto proprio l' imprenditore Alfredo Romeo,
«fu dichiarato incompatibile per il ruolo di provveditore e capo dell' ufficio tecnico
ma non per la direzione generale ». Tant' è che dopo aver scontato gli arresti
domiciliari Verdoliva tornò a fare il direttore generale dell' ospedale Cardarelli con la
Romeo che eseguiva ancora le pulizie nel più grande nosocomio del Mezzogiorno.
Nel corso di una recente intervista a " Repubblica" l' imprenditore Romeo ha
dichiarato, tra l' altro, di «non aver mai avuto rapporti con Verdoliva, neanche un
saluto». Ma soprattutto sia il commissario Ciro Verdoliva che l' imprenditore Alfredo
Romeo hanno sempre respinto le accuse e ora cercheranno di far valere le loro
ragioni nei successivi passaggi del procedimento giudiziario. Per alcuni episodi
indicati nel filone di indagine che vede coinvolto il commissario dell' Asl 1, Romeo è
già a giudizio con rito immediato per frode in pubbliche forniture e sette presunti
episodi di corruzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Verdoliva Nella foto a sinistra il
commissario della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva.

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14/03/2019                                                                                                                Pagina 22
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 2.629
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

                     Ospedale, arrivano undici specialisti

 In seguito ai concorsi per 5 posti di
 dirigente medico di Anestesia e
 Rianimazione,         4      posti        di
 Radiodiagnostica      e    3     posti    di
 Neurochirurgia     presso    l'   ospedale
 «Rummo», in seguito allo scorrimento
 della graduatoria, sono state immesse in
 servizio, a tempo pieno e indeterminato,
 11 unità. Per la branca di Anestesia e
 Rianimazione sono stati reclutati Melania
 D' Agostino, Antonella Mastroianni e
 Marco      Crisci;     per     quella     di
 Radiodiagnostica si è proceduto alla
 convocazione       di    Annarita      Ferri,
 Vincenzina Crisci, Giovanni Battista
 Scalera, Serena Schipani e Mariacarmela
 Sciandra, un elemento in più di quelli
 previsti; per l' unità complessa di
 Neurochirurgia sono stati immessi in
 servizio Roberto Granata, Francesco
 Corrivetti e Pierluigi Granaroli. ©
 RIPRODUZIONE RISERVATA.

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14/03/2019                                                                                                                  Pagina 22
                                    Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                            EAV: € 8.842
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                            Argomento: Sanità Campania

    Rinnovo manager all'Asl e al Rummo via al «concorsone»
 Gianni De Blasio
 LE NOMINE Via al concorsone. La
 Regione ha pubblicato l' avviso pubblico
 ai fini della manifestazione di interesse
 da parte dei soggetti iscritti nell' elenco
 nazionale per il conferimento dell'
 incarico di direttore generale delle
 aziende e degli enti del servizio sanitario
 regionale. La valutazione dei candidati
 per titoli e colloquio è effettuata da una
 commissione regionale nominata dal
 governatore secondo modalità e criteri
 definiti dalle Regioni anche tenendo
 conto di eventuali provvedimenti di
 accertamento della violazione degli
 obblighi in materia di trasparenza. Nella
 rosa proposta non può essere inserito chi
 ha ricoperto l' incarico di digì per due
 volte consecutive presso la medesima
 Asl o azienda ospedaliera o il medesimo
 ente del Servizio sanitario nazionale.
 Potranno produrre domanda, quindi, solo
 coloro che sono nell' apposito elenco
 nazionale del Ministero della Salute
 pubblicato a febbraio dello scorso anno. I
 CAMBI Entrambe le Aziende sannite, quella ospedaliera e quella sanitaria, sono
 interessate dal rinnovo dei manager. Ci sono, infatti, le Asl di Benevento, Avellino,
 Caserta, Napoli 2 Nord e Napoli 3 Sud. Inoltre, le Aziende ospedaliere «S. Pio» di
 Benevento, «Moscati» di Avellino, le Aziende ospedaliere universitarie «Federico II»
 e «Luigi Vanvitelli», nonché l' Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico
 Fondazione «Pascale» di Napoli. Inoltre, l' Azienda Ospedaliera dei Colli, l' Asl Napoli
 1 Centro, l' Asl di Salerno e l' Azienda Ospedaliera Cardarelli. Complessivamente
 sono 758 (di cui 209 donne) i candidati risultati idonei in base ai requisiti della nuova
 legge che prevede un' età massima di 65 anni (non compiuti) e il possesso, oltre che
 della laurea, di una comprovata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nel
 settore sanitario o settennale in altri settori, con autonomia gestionale e diretta
 responsabilità delle risorse umane, tecniche e o finanziarie, maturata nel settore
 pubblico o nel settore privato. Ma il requisito che ha contribuito a restringere la già
 esigua presenza sannita è stato l' attestato rilasciato all' esito degli appositi corsi di
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formazione in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria
previsti anch' essi dalle nuove disposizioni. GLI ASPIRANTI Ha sorpreso l' assenza di
Tommaso Zerella, per anni direttore di distretto, poi direttore sanitario, ora al
vertice del dipartimento Prevenzione. Non ha prodotto istanza per questioni
connesse ai corsi di formazione. Non c' è neppure il manager dell' Asl Picker ma solo
per questioni di anagrafe. Dell' Asl, invece, c' è invece il direttore sanitario Vincenzo
D' Alterio. In elenco Renato Pizzuti, attuale direttore generale del «San Pio», il cui
mandato è rinnovabile. Presenti anche Alberto Di Stasio, già direttore amministrativo
del «Rummo», Marino Scherillo, napoletano ma primario da 16 anni del reparto di
Cardiologia Interventistica con Terapia Intensiva (Utic) al Rummo, Pietro Crisci,
responsabile dell' Uoc Coordinamento socio-sanitario dell' Asl; Giovanni De Masi,
dirigente amministrativo del Provveditorato-Economato, Roberto De Toma, dirigente
dell' Uoc Tecnico-Manutentiva dell' Asl, Giovanni Di Santo, responsabile della
Medicina all' ospedale Sant' Alfonso di Sant' Agata, e Salvatore De Paola. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA.

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14/03/2019                                                                                                                 Pagina 8

                                           Argomento: Sanità Campania

             Salute, De Luca: «Pronti a non firmare il Patto»

 NAPOLI. LA Regione Campania è pronta a
 non sottoscrivere il Patto per la salute
 del prossimi triennio. «Con il ministro
 Grillo credo ci saranno presto degli
 incontri. Finché non chiariamo alcune
 situazioni, la Campania non darà alcuna
 intesa». A dirlo il governatore,Vincenzo
 De Luca, nel corso di un' iniziativa all'
 ospedale evangelico Betania per un'
 iniziativa di screening oncologici gratuiti
 nelle periferie. Altro argomento sul
 tappeto è quello del commissariamento:
 «Chi parla ancora di commissari è uno
 squinternato imbecille. E Quota 100
 rischia di mandare in ginocchio la sanità
 italiane per delle scelte demenziali che
 sono state fatte». De Luca parla anche
 del Piano ospedaliero ricordando che l'
 ultimo inviato dalla Regione a Roma
 prevedeva il polo materno infantile all'
 Ospedale del Mare, ipotesi che non
 piaceva allo "sceriffo" ma voluta dal
 Movimento 5 Stelle. «Tra le prescri zioni
 del ministero, c' era quella di mantenere
 due realtà con uguali poli materno infantili a distanza di 900 metri l' uno dall' altro. È
 demenziale, lo so, ma ho fatto finta di non vedere o non avremmo potuto approvare
 il piano per il personale e assumere oltre 7.000 nuovi dipendenti». Poi conferma: «I
 nostri ospedali li dirigono i dirigenti e i primari non i camorristi. Abbiamo deciso di
 pulire tutto e arriveremo fino in fondo. In un ospedale sono state trovate delle blatte
 sudamericane a gennaio, mentre eravamo sottozero, oltre a formiche, scorpioni e
 serpenti. Intanto, i camorristi gestivano i parcheggi degli ospedali. È chiaro che se
 dici ai camorristi che, dopo 16 anni di proroghe, che si fanno le gare d' appalto, gli
 stai dicendo che la camorra è finita». Intanto, De Luca firma il Protocollo di Intesa
 per l' avvio delle attività della Scuola di ceramica vietrese con l' Accademia delle
 Belle arti di Napoli, il Comune di Vietri, l' Ente ce ramiche vietresi e Cna Salerno.«La
 ceramica di Vietri Patrimonio Unesco. Credo ci siano tutte le condizioni per avere un
 riconoscimento di questo tipo. A Vietri vogliamo l' Academy della ceramica, perché il
 livello di qualità è senza paragone. A questo si lega anche un elemento di sviluppo
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turistico e la possibilità di presentare i prodotti nello show room di Milano dove ci
sono già i coralli di Torre del Greco e le sete di San Leucio». E a chi gli chiede se l'
iniziativa sia una riposta al reddito di cittadinanza, De Luca replica: «Non lo so ma
questo è uno dei provvedimenti nella linea della Regione che non è quella dell'
assistenza ma del dare ai giovani delle opportunità per evitare loro di dover
emigrare altrove per lavorare. Su questo ci sono Garanzia giovani: il piano per il
lavoro; l' opportunità di sfruttare nicchie di artigianato con programmi di formazione;
start up. L' accordo sui navigator? Prima era un' idiozia al 100%, ora è unidiozia al
50%». «Da quando abbiamo annunciato questo corso - spiega Chiara Marciani,
assessore regionale alle politiche giovanili -. Siamo stati contattati da tantissimi
ragazzi anche da altre regioni e dall' estero. Questa iniziativa serve a portare avanti
un percorso formativo che permetterà ai ragazzi della nostra regione di diventare
ceramisti e quindi di acquisire una importante professionalità per la nostra re gione.
Nel giro di un mese faremo partire anche questo nuovo corso dedicato alle
ceramiche vietresi». L' obiettivo, aggiunge Francesco Benincasa, sindaco di Vietri sul
Mare, «è realizzare una scuola di ceramica, che sarebbe uno dei primi esempi in
Italia. Dovrebbero essere circa 20 i ragazzi coinvolti inizialmente per poi
eventualmente verificare il mercato come risponde.La formazione dei giovani si
trasformerà anche in un momento occupazionale perché a Vietri si mangia pane e
turismo ma anche pane e ceramica. A Vietri non ci sono artigiani, ma artisti».
Giovanni De Simone, presidente ente ceramica e assessore alla ceramica e
artigianato di Vietri, «da noi ci sono 48 aziende ma hanno difficoltà a trovare i
giovani. Spero che con questa iniziativa tanto possano riavvicinarsi a questo mondo.
Iscriveremo la ceramica vietrese anche nel libro verde della comunità europea». «Si
avvera un sogno - incalza Lucio Ronca, presidente Cna Salerno -. È il conseguimento
di un iter. La ceramica di Vietri è conosciuta nel mondo e ha una storia secolare. È
giusto che abbia una propria scuola di riferimento per la ceramica che possa
accompagnare i nuovi artigiani». Giuseppe Gaeta, direttore Accademia Belle Arti di
Napoli, conclude: «Abbiamo la responsabilità di diffondere un modello di sviluppo
virtuoso».

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14/03/2019                                                                                                                Pagina 25

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   Sanità, la Cgil all' attacco della Morgante «La manager Asl
                       sa solo tagliare nastri»

 LA POLEMICA Antonello Plati «Con l' Asl
 di Avellino non è possibile instaurare
 alcun tipo di relazione sindacale». L'
 azienda sanitaria di via Degli Imbimbo è
 ancora bersaglio delle parti sociali. Ieri, l'
 attacco del segretario provinciale del
 Sumai-Assoprof, Arturo Iannaccone, che
 senza troppi giri di parole ha definito la
 direzione strategica «sciatta e incurante
 della salute della popolazione». Oggi, le
 accuse della Funzione pubblica Cgil col
 segretario generale Licia Morsa e i
 componenti dell' esecutivo provinciale
 Pietro De Ciuceis e Antonio Panico,
 secondo i quali «la manager Maria
 Morgante è bravissima a tagliare i nastri
 per inaugurare i reparti, ma ha scarse
 capacità di gestione». E «la crisi
 irreversibile dell' assistenza territoriale»,
 che     ha     anche       determinato      il
 congestionamento del Pronto soccorso
 del Moscati, ne sarebbe la sintesi
 plastica. «Il sistema sanitario della
 nostra     provincia      sostiene    Morsa
 necessiterebbe di una riorganizzazione complessiva per innalzare gli standard
 qualitativi. Nei casi meno gravi, i cittadini devono essere curati se non a casa loro,
 quantomeno nei pressi dei comuni di residenza. Altrimenti finiscono tutti al Pronto
 soccorso di Avellino con le conseguenze ormai note a tutti». Allora se si vuole
 invertire la rotta «bisogna ascoltare la voce di chi ogni giorno è in prima linea: negli
 ospedali, nei presidi di continuità o a bordo delle ambulanze del 118. L' Asl, invece,
 non accetta consigli da nessuno». Per rafforzare l' argomentazione, Morsa propone
 un parallelo con l' Azienda ospedaliera «Moscati». Dice: «Con il direttore generale di
 Contrada Amoretta, Angelo Percopo, abbiamo avviato un confronto costruttivo che
 ha portato alla definizione di un percorso volto a risolvere i problemi della struttura.
 Con Maria Morgante, nonostante le ripetute sollecitazioni, non siamo ancora riusciti
 a scambiare una parola: è una cosa che risulta davvero difficile da comprendere».

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