Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 14-03-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 13/03/2019 - WWW.PUNTOAGRONEWS.IT Mercato San Severino. Insulti ad un ragazzo di colore ricoverato al Fucito, il caso arriva in Parlamento ............................................................................................................................. 1 12/03/2019 - WWW.ASALERNO.IT Al Fucito il primo intervento di ablazione dell'esofago di Barrett con radiofrequenza ........... 2 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 3 14/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Di notte, da sole al lavoro tra violenze e minacce» .............................................................. 3 14/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Emergenza e 118 Partono i corsi per giovani medici .............................................................. 5 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Rete emergenza mancano 80 medici «Chance assunzioni» .................................................... 7 Sanità Campania ............................................................................................................................... 9 14/03/2019 - IL SANNIO 'San Pio', affidato il servizio assicurativo ............................................................................... 9 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Asl, cambia il manager Ospedale resta Ferrante .................................................................. 10 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) «Panolada» e lista fake: comitati, nuova offensiva per salvare il Sant' Alfonso ................... 12 14/03/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Cardarelli, pazienti in barella persino davanti agli ascensori ............................................... 14 14/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Castellone: «C' è la legge per il registro dei tumori» ........................................................... 16 14/03/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Maxi appalto a Romeo: l' Asl Napoli 1 avvia verifiche sull' offerta ....................................... 17 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Ospedale, arrivano undici specialisti ................................................................................... 19 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Rinnovo manager all'Asl e al Rummo via al «concorsone» ................................................... 20 14/03/2019 - IL ROMA Salute, De Luca: «Pronti a non firmare il Patto» .................................................................. 22 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Sanità, la Cgil all' attacco della Morgante «La manager Asl sa solo tagliare nastri» ............ 24 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Sessa, si dimette il direttore del San Rocco: anzi no ........................................................... 26 14/03/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Tetti di spesa in esaurimento stop alle visite specialistiche ................................................ 28 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 30 14/03/2019 - LA STAMPA "I farmaci sono troppo costosi Siamo preoccupati per i figli" .............................................. 30 14/03/2019 - AVVENIRE Azienda sanitaria infiltrata dalle ndrine, arrivano i commissari ........................................... 32 14/03/2019 - AVVENIRE «13 milioni con sofferenze curabili Fino a 7 anni in attesa di una cura» .............................. 34 14/03/2019 - IL MATTINO «Chirurghi in fuga è allarme ospedali» ................................................................................. 35 14/03/2019 - AVVENIRE «Più cure palliative, non l' eutanasia» .................................................................................. 37 14/03/2019 - FAMIGLIA CRISTIANA BAMBINO GESÙ, ECCELLENZA E UMANITÀ ............................................................................ 39 14/03/2019 - AVVENIRE Biotestamento, esame della Consulta .................................................................................. 41 14/03/2019 - AVVENIRE Cardiologia Niguarda: ogni anno 170 mila euro da privati ................................................... 43
14/03/2019 - LA REPUBBLICA Che paura per una semplice ferita ....................................................................................... 45 14/03/2019 - FAMIGLIA CRISTIANA Cuore e istinto, la generosità delle italiane ......................................................................... 47 14/03/2019 - LA REPUBBLICA Evviva, gli scienziati sanno dirsi di no .................................................................................. 48 14/03/2019 - LA VERITÀ Il ministro Grillo tifa per l' eutanasia: «Basta aspettare, è ora di fare la legge» .................. 49 14/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA IL SUD E L' ESODO SANITARIO .............................................................................................. 51 14/03/2019 - LA REPUBBLICA L' antiscienza corre sul web ................................................................................................. 54 14/03/2019 - LA REPUBBLICA L' aspirina alla sbarra ........................................................................................................... 56 14/03/2019 - FAMIGLIA CRISTIANA MEDICI IN FUGA, I RICAMBI NON BASTANO .......................................................................... 58 14/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA Sanità, la Regione apre ai clandestini «Diritto al pediatra per le famiglie» ......................... 60 14/03/2019 - IL GIORNALE Se il colesterolo «cattivo» è amico della Sla ........................................................................ 62 14/03/2019 - AVVENIRE Sul business dei test genetici la lente delle autorità sanitarie ............................................ 64 14/03/2019 - IL DUBBIO Un algoritmo predice la risposta alle terapie anti- cancro ................................................... 66 14/03/2019 - LA STAMPA Un italiano su due fatica a pagare le visite mediche ............................................................ 67 14/03/2019 - LA REPUBBLICA Una dormita ci salverà ......................................................................................................... 69
13/03/2019 puntoagronews.it EAV: € 407 Lettori: 1.500 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Mercato San Severino. Insulti ad un ragazzo di colore ricoverato al Fucito, il caso arriva in Parlamento Insulti ad un ragazzo di colore ricoverato all'ospedale Fucito di Mercato San Severino, la Parlamentare del Movimento cinque stelle Anna Bilotti porta il caso in Parlamento. "Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: nella notte tra sabato 23 e domenica 24 febbraio 2019 è stato trasportato da un'ambulanza presso il pronto soccorso dell'ospedale Amico Gaetano Fucito di San Severino un ragazzo di 20 anni di origine Ivoriana che lavora e vive in provincia di Salerno.Il ricorso d'urgenza alle cure sanitarie era causato da problematiche respiratorie. Da quanto risulta da organi di stampa e da testimonianze dirette al paziente sarebbe stato riservato un trattamento tutt'altro che consono ai livelli minimi di assistenza garantiti da servizio sanitario nazionale. In particolare, uno degli operatori presenti avrebbe pronunciato ripetutamente frasi ingiuriose di chiaro intento razzista al punto da costringere il giovane a rifiutare le cure per poi rivolgersi nella notte stessa ad altra struttura sanitaria. Il fatto, così documentato dall'interessato con video rilanciato sui social network, ha destato sgomento ed è stato riproposto anche da testate nazionali.L'episodio è stato stigmatizzato dai sindaci dei comuni di San Severino e Pellezzano, comuni che fanno riferimento alle comunità presso cui il giovane vive ed è perfettamente inserito. Nella giornata successiva il direttore sanitario predisponeva un'indagine interna che avrebbe in poche ore sollevato il personale medico e paramedico da ogni tipo di responsabilità, mentre il ragazzo confermava i fatti discriminatori -: di quali elementi disponga il Ministro interrogato in merito a quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare per assicurare la correttezza dei comportamenti del personale sanitario. E tutelare la dignità e il decoro del servizio pubblico prima ancora della salute". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
12/03/2019 asalerno.it EAV: € 303 Lettori: 633 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Al Fucito il primo intervento di ablazione dell'esofago di Barrett con radiofrequenza MERCATO SAN SEVERINO | Presso l’Unità Operativa di Endoscopia Digestiva dell’Ospedale G. Fucito di Mercato San Severino, diretta dal dottor Attilio Maurano, è stato eseguito il primo intervento di ablazione dell’esofago di Barrett con la radiofrequenza. Questa procedura si propone come alternativa all’approccio tradizionale basato su altre tecniche endoscopiche o chirurgiche che presentano un tasso di risoluzione minore e complicanze maggiori. La radiofrequenza rappresenta una metodica innovativa che, oltre a curare i danni avanzati della malattia da reflusso, serve anche a prevenire l’insorgenza del tumore dell’esofago. L’uso di tale procedura a livello esofageo, infatti, evita che il tessuto infiammatorio e displastico si trasformi in tessuto neoplastico, ovvero, tumorale. L’Equipe diretta dal dottor Maurano aggiunge così un ulteriore tassello nel completamento dei percorsi di prevenzione, diagnosi e cura in gastroenterologia ed endoscopia digestiva nella nostra provincia.L’esofago di Barrett è un disturbo in cui le pareti dell’esofago, anzichè essere costituite da epitelio normale, sono costituite da tessuti simili a quelli delle pareti dell’intestino. Il rischio, seppur basso, è quello di sviluppare un tumore all’esofago, perchè a causa del reflusso i succhi gastrici erodono le cellule dell’esofago, cellule che vengono sostituite da quelle dello stomaco. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia «Di notte, da sole al lavoro tra violenze e minacce» (m.c.) «Riceviamo tante segnalazioni, anche gravi. La notte siamo soli, a volte in sedi periferiche senza adeguate misure di sicurezza... ». A parlare è Titti D'Ambrosio , medico responsabile dello Sportello Giovani dell'Ordine dei medici e odontoiatri che lavora alla guardia medica di Battipaglia ma, come previsto nella continuità assistenziale, concluso il periodo previsto, si sposta di volta in volta in diverse strutture. A dicembre scorso ha vissuto sulla sua pelle cosa si prova a subire un'aggressione: «Un noto tossicodipendente della zona è venuto a chiedere la ricetta per uno psicofarmaco che io e la mia collega non potevano prescrivere», racconta. Dopo un alterco e varie proteste il tossicodipendente è andato via, con la minaccia che sarebbe ritornato. A quel punto le due colleghe per sentirsi più sicure hanno deciso di chiudere la porta a chiave, riaperta dopo un po' per accogliere una mamma e una bambina e subito richiusa. Ma il tossicodipendente che era del tutto fuori controllo si è ripresentato. «Trovando la porta chiusa, ha iniziato a prendere a pugni e a dare calci alla porta, spaventando non solo noi ma anche la bambina e la sua mamma». Poi, non riuscendo a ottenere risultati, ha preso «un cestino di ferro per i rifiuti che era in strada, scaraventandolo ripetutamente contro i vetri di un infisso, che per fortuna non si è rotto». Poi è ritornato davanti alla porta, intanto le due colleghe avevano chiamato i carabinieri che hanno provveduto ad allontanare il tossicodipendente. «E nell'edificio non siamo da sole: sopra c'è il 118 e accanto il servizio d'igiene mentale, anche se a quell'ora erano tutti impegnati per l'emergenza e per una visita domiciliare ». Un altro collega, in questo caso nel novembre 2017, fu spinto a terra, preso a calci e a pugni e minacciato con una pistola che risultò essere giocattolo. «Da allora l'Ordine si è attivato per chiedere soluzioni ai nostri problemi di sicurezza», dice la dottoressa D'Ambrosio. «Abbiamo avanzato una proposta alla Regione e alla nostra Asl, elencando gli strumenti a nostro avviso più opportuni e indicando il preventivo di spesa», ha puntualizzato il medico. Occorrerebbero mille euro a struttura e perciò Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
«70mila per tutti i presidi Asl per installare luci particolarmente forti davanti alle sedi, telecamere, un sistema di allarme sonoro per attirare attenzione all'esterno, un allarme collegato alle forze dell'ordine più vicine a ogni sede e un braccialetto di posizionamento con pulsante per allertate le forze dell'ordine se si esce per le visite domiciliari. Perché entri nelle abitazioni, non sai chi trovi davanti...». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Emergenza e 118 Partono i corsi per giovani medici Marcella Cavaliere La Regione ha dato l'ok ai corsi di formazione per i medici da impiegare nel settore dell'emergenza territoriale; e l'auspicio del presidente dell'Ordine dei Medici e odontoiatri di Salerno, Giovanni D'Angelo , è che vengano attivati presto. «Potranno partecipare al futuro bando tutti i medici, ma credo che per l'80% saranno giovani professionisti che non hanno trovato ancora una collocazione nel mondo del lavoro e in questo modo avranno l'occasione per entrare nel sistema sanitario, affiancando medici esperti». Sul bollettino ufficiale della Regione sono state pubblicate le procedure organizzative e i criteri per lo svolgimento dei corsi di formazione per l'idoneità all'esercizio dell'attività medica di emergenza territoriale. E nell'emergenza rientrano i medici dei pronto soccorso, del servizio 118 ma anche della continuità assistenziale (ex guardie mediche). Potranno concorrere al conferimento degli incarichi nel settore dell'emergenza i medici in possesso dell'attestato d'idoneità che sarà rilasciato dopo la frequenza del corso di formazione. Il medico che risulterà idoneo, riceverà un attestato all'esercizio dell'attività di emergenza. Il corso durerà dai 4 ai 6 mesi, le ore complessive saranno 406, di cui 106 di formazione teorica e 300 di formazione pratica, con esercitazioni e tirocini. Saranno i direttori generali delle Asl a individuare la sede per la formazione teorica, mentre il responsabile della Centrale operativa 118 che insiste nel territorio dell'Asl attiverà il corso occupandosi di individuare i docenti e della formazione. I medici saranno preparati per riconoscere e trattare dolori acuti al torace, disturbi del ritmo cardiaco, insufficienze respiratorie acute, ictus cerebrali, ipertensione endocranica, epilessia, condizioni acute in gravidanza, intossicazioni e tanto altro ma studieranno, tra l'altro, anche responsabilità giuridiche e medico-legali. Chi risulterà idoneo riceverà un attestato e chi non lo sarà potrà ripetere il corso una sola volta. «Questa è un'occasione importante, basti considerare la carenza di personale che afferisce all'emergenza», ha puntualizzato il presidente D'Angelo. La formazione interesserà i servizi di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
emergenza e dunque «è riferita principalmente, ma non solo, al personale del pronto soccorso, settore in cui le condizioni di lavoro dei medici spesso sono rese difficili e pertanto garantire prestazioni accettabili diventa faticoso oltre i limiti». «Da un lato - spiega D'Angelo - occorre creare le condizioni per rendere le prestazioni qualitativamente efficaci e per questo il nuovo personale è necessario; dall'altro bisogna creare condizioni favorevoli di lavoro nelle strutture di emergenza, nella continuità assistenziale (ex guardie mediche, ndr ) e per il personale del 118». D'Angelo si riferisce alle aggressioni al personale delle ambulanze o ai medici che lavorano nei pronto soccorso o nei presidi territoriali. «I medici devono poter lavorare serenamente e occorre quindi anche maggiore senso civico da parte dei cittadini». Per il presidente «i corsi per giovani medici da affiancare a esperti saranno una palestra importante, la loro formazione avanzerà nel tempo, ma diamogli sicurezza». L'Ordine ha chiesto di attivare misure di protezione con sistemi di allarme e telecamere, oltre ad aver chiesto di aggiornare le graduatorie per avere un quadro chiaro sulla reale disponibilità di medici. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 10.235 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Rete emergenza mancano 80 medici «Chance assunzioni» Sabino Russo Riorganizzare il servizio 118 con 80 medici in meno. È il duro compito a cui è chiamata l' Asl di Salerno in questi giorni, alle prese da una parte con il riordino del servizio come previsto dal nuovo piano ospedaliero regionale, e dall' altro con un'«anemia» di camici bianchi diffusa in tutti i distretti della provincia. Il commissario straordinario Mario Iervolino però, è corso già ai ripari e ha avviato la procedura la scorsa settimana, per il reclutamento di 57 unità. Si sbloccano nel frattempo, anche i corsi indispensabili per l' idoneità all' esercizio dell' attività medica di emergenza territoriale. Sono stati pubblicati sul bollettino ufficiale della Regione infatti, gli indirizzi relativi all' organizzazione dei percorsi di formazione. L' operazione coinvolgerà circa 40 camici bianchi per ogni Asl, che potranno così fornire in futuro, un' importante boccata d' ossigeno. La palla passa ora alle Asl, che dovranno preparare le delibere e designare i responsabili delle centrali. Solo allora potranno partire i corsi e il bando. La norma del 118 permette l' accesso solo ai medici che abbiano svolto le fatidiche 400 ore per la medicina dell' emergenza come precari sulle ambulanze oppure per i medici che hanno la specializzazione in medicina generale che godono di una convenzione a tempo indeterminato. Gli specialisti però, si contano sulla punta delle dita. Ogni anno in Campania se ne formano solo quattro che reclutati dalle Asl, vanno a lavorare nei pronto soccorso e non certo autoambulanze. A Salerno, di medici del 118, fino alla fine dell' anno, ne mancheranno circa 80. «Tutto l' incartamento è stato inviato il 7 marzo scorso in Regione spiega Gerarda Montella, direttore dell' emergenza-urgenza dell' Asl di Salerno Si tratta di una buona boccata d' ossigeno, che ci consentirà di colmare i vuoti che ci sono. Una carenza che si registra in tutti i distretti della provincia, sopperita con i contratti a tempo determinato». Lo sblocco dei corsi di formazione che va a inserirsi in un quadro di carenza diffusa, non solo all' Asl di Salerno, ma più Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
in generale di specialisti del settore, rappresenta una buona risposta all'«anemia» di medici dell' emergenza e un' ottima opportunità soprattutto per i camici bianchi meno giovani. «È necessario sostiene Giovanni D' Angelo, coordinatore degli ordini dei medici della Regione Campania far partire i corsi immediatamente, vista la grave carenza di medici addetti all' emergenza, che è un settore che esprime meglio il senso dell' arte medica e che invece è da anni fortemente in tensione. Blindarlo significherà lavoro per i giovani e salute per i malati». Entusiasta dell' iniziativa, la responsabile dello sportello giovani dell' ordine dei medici di Salerno. «I giovani medici sono affascinati dall' emergenza, che è una necessità del territorio, oltre che un' opportunità di lavoro sostiene Titti D' Ambrosio Fino a oggi e da vent' anni circa, era necessario frequentare questo corso fuori regione e la grande richiesta ci ha permesso di portare avanti un gran lavoro con gli ordini della Campania». L' ORGANIZZAZIONE La centrale 118 ha funzioni prevalentemente tecnico- organizzative, svolge compiti di processazione delle chiamate, di identificazione del codice d' intervento sulla base della grave urgenza del caso, invio del mezzo più idoneo, guida fino al luogo dell' evento. L' ultimo piano ospedaliero prevede per la provincia l' accorpamento della centrale Salerno 1 e Salerno 2. Il fabbisogno dei mezzi di soccorso avanzati, che prevedono infermiere e medico rianimatore sul territorio regionale invece, viene individuato in un mezzo ogni 60mila abitanti, con la copertura di un territorio non superiore a 350 chilometri quadri. Per la provincia di Salerno è calcolato in 19 mezzi. Quest' anno è prevista l' implementazione del sistema regionale del trasporto pazienti, con la parziale medicalizzazione del servizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 6 Il Sannio EAV: € 730 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania 'San Pio', affidato il servizio assicurativo 9 milioni per il triennio: ricaduta per il contenzioso su casi di mala sanità Assegnato per 8 milioni e 919mila euro il servizio assicurativo per la responsabilità civile terzi e dipedenti dell' azienda Ospedaliera San Pio. Affidamento all' operatore internazione 'Am Trust International Dac', succursale Italia. Questo l' esito della gara stipulata con procedura aperta affidamento tramite Soresa piattaforma Siaps. Determinato in 2 milioni e 973mila euro il costo anno della copertura assicurativa, per un plafond complessivo che coprirà il triennio 2019, 2020, 2021 con una opzione rinnovo anche per il 2022. Pesante l' onere finanziario legato alla copertura assicurativa che si impernia sui costi legali connessi a contenzioso per prestazioni sanitarie per utenti per presunti casi di cure non effici, ovvero non adeguate tali da determinare la responsabilità a titolo di colpa dei sanitari. Peraltro quello relativo ai costi assicurativi è solo l' aspetto emergente del sovraccarico di costi, essendo difficile calcolare l' ammontare di prestazioni supplementari, che magari non sarebbero state altrimenti ritenuti necessari, finalizzati proprio ad evitare il contenzioso per presunta responsabilità dei sanitari. E' facile presumere che in questo caso i costi possano essere ben maggiori. Un problema, ed una tematica, di carattere generale che chiaramente non riguarda l' azienda ospedaliera San Pio nel suo specifico ma l' intero sistema sanitario italiano nel suo complesso, come ricaduta dell' alto tasso di contenzioso che peraltro caratterizza in ogni aspetto della vita civile e sociale il nostro Paese. Un problema che appare molto rilevante e poco meditato nel dibattito pubblico e politico. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 25 EAV: € 8.022 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Asl, cambia il manager Ospedale resta Ferrante LA SANITÀ Ornella Mincione È stato pubblicato l' 11 marzo scorso sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania l' avviso pubblico di selezione per il conferimento di incarico di direttore generale presso le Asl di tutta la regione e di diversi enti del servizio sanitario della Regione Campania. Tra queste c' è anche Caserta, sia come azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli che come Asl. Il direttore generale Mario de Biasio, infatti, ha compiuto i 65 anni utili per il pensionamento (sebbene secondo normativa, in virtù di una proroga, potrebbe restare al suo posto per altri cinque anni). Detto questo, la scadenza del contratto dell' attuale direttore dell' Asl è prevista per il 20 luglio prossimo. Il limite dell' età di 65 anni è evidenziato anche nel bando, dove si legge che «il raggiungimento del sessantacinquesimo anno di età, il collocamento in quiescenza o l' esclusione dall' elenco nazionale determineranno l' automatica decadenza dalla selezione o dalla rosa di idonei». Ragion per cui fino a quella data sono possibili diversi scenari. LA PROROGA Una proroga del mandato conferito a De Biasio, ad esempio, oppure un commissariamento (anche questo possibile ma da porre in relazione a volontà politiche dell' ente regionale). E' ipotizzabile anche che il concorso venga espletato nei tempi utili perchè allo scadere del contratto del direttore Mario De Biasio, possa esserci in tempi rapidi la nomina di un nuovo direttore. Per ora è aperto il bando e entro quindici giorni possono presentare domanda coloro che sono inseriti nell' elenco nazionale di idonei alla nomina a direttore generale di azienda sanitaria, pubblicato sul sito internet del Ministero della Salute. Nel bando si legge anche che verrà fornita una rosa di nominativi idonei e che la commissione di esperti che dovrà valutare le candidature verrà nominata con successivo decreto del presidente della giunta regionale. Nei prossimi quattro mesi il direttore De Biasio dunque continuerà a gestire l' Asl casertana. LA DECADENZA Secondo prassi, dopo la scadenza del suo contratto anche i due Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
direttori nominati da lui al momento dell' insediamento decadranno: dunque anche il direttore sanitario Correra e il direttore amministrativo Blasotti concluderanno il loro operato ad agosto. Tra questi, non sembra che il direttore sanitario Correra abbia i titoli per potersi candidare al bando. Quello pubblicato nei giorni scorsi è un bando cruciale per l' intera sanità regionale, visto che l' incarico di direttore generale non è solo per le Asl campane, ma anche per l' azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, l' azienda ospedaliera dei Colli, l' azienda ospedaliera universitaria Federico II, l' azienda ospedaliera universitaria Luigi Vanvitelli l' istituto Fondazione Pascale di Napoli, l' azienda ospedaliera Moscati di Avellino e l' azienda ospedaliera San Pio di Benevento. Di fatto resta fuori l' azienda ospedaliera casertana il cui direttore Mario Ferrante ha firmato un contratto che lo vede nel nosocomio di Caserta fino al 2020. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 7.603 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Panolada» e lista fake: comitati, nuova offensiva per salvare il Sant' Alfonso LA MOBILITAZIONE Giuseppe Piscitelli Non si fermano le iniziative dei due comitati civici sorti da settembre nel tentativo dievitare la soppressione dell' ospedale «Sant' Alfonso», che sta diventando un contenitore vuoto a causa dei recenti provvedimenti verticistici che peggiorano una situazione già insostenibile. Di certo della questione ospedaliera si discuterà nell' imminente campagna elettorale. Sarà tardi? I due comitati chiedono fatti concreti, non più parole, non più promesse. E sperano, intanto,di essere invitati entrambi nella prossima riunione dei sindaci dell' Asl che sarà convocata dal primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, e di incontrare i sindacati di categoria. LA VIA CRUCIS Il direttivo del comitato «Pro ospedale» sta avviandola raccoltadi firme per richiedere la rimozione di Renato Pizzuti, direttore generale dell' azienda «San Pio», che raggruppa il «Rummo» ed il «Sant' Alfonso». Nei prossimi giorni sarà approntato il documento da sottoporre ai cittadini.«In occasione della Via Crucis che il vescovo Domenico Battaglia organizzerà il 12 aprile a Sant' Agata - evidenzia la presidente Lucrezia D' Abruzzo - si propone di partecipare in preghiera e silenzio ma recando in mano un fazzoletto bianco in segno di lasciapassare per un ospedale da salvare». La «panolada» silenziosa fu inventata dai tifosi del Real Madrid in segno di dissenso contro chi gestisce il mondo del calcio. Analoga raccolta di firme per destituire Pizzuti, ricorda il comitato, è stata avviata a Benevento, «ma il meetup 5 Stelle del capoluogo sostiene che sia un' inutile perdita di tempo e che devono essere i parlamentari eletti nel Sannio a chiedere al ministro Grillo di inviare gli ispettori per verificare le criticità del Rummo; è forse giunto il momento di far sentire la loro voce, finora flebile, in Parlamento, presso i ministeri e anche presso i consiglieri regionali, totalmente assenti sulle questioni sannite». LA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
PROVOCAZIONE Alla stessa ministro Grllo si è rivolta la presidente del comitato «Curiamo la vita», Mena Di Stasi, con l' identica richiesta di una visita ispettiva, già rivolta invano a settembre al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, al «Sant' Alfonso». Provocatoriamente il comitato ha proposto una lista denominata «Articolo 32 della Costituzione» per le amministrative, con gli obiettivi da raggiungere al posto dei nomi dei candidati, e varie richieste, tra cui l' abolizione dell' azienda «San Pio», con il ritorno del «Sant' Alfonso» all' Asl. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 5 EAV: € 1.696 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Cardarelli, pazienti in barella persino davanti agli ascensori NAPOLI - In principio fu "Le barelle al Cardarelli non ci sono più", era il 2016. L' anno dopo "la situazione" era "eccellente". Poi, a inizio 2019, davanti all' evidenza, se n' è uscito con una bella frase per tutte le stagioni: "Demagogia e scandalismo a vuoto". Ci vada adesso il governatore -commissario alla Sanità nell' ospedale cittadino: dovrà stare attento pure a dove mette i piedi. Soprattutto, Vincenzo De Luca incontrerà medici e infermieri che con l' emergenza barelle fanno i conti da anni, sempre, tutti i giorni, a parte quando vengono opportunamente nascoste in occasione delle visite importanti. Le foto di ieri fanno impressione, le lettighe sono ovunque: anche nella saletta ascensori della Chirurgia d' urgenza. L' Obi (il reparto di Osservazione breve intensiva) è un vero inferno. Ieri i pazienti lì ricoverati erano 100, ieri l' altro 110: le postazioni ordinarie sono 34. Sessantasette persone, dunque, giacevano su una barella. Stessa situazione in Medicina d' urgenza, Chirurgia d' urgenza, Neurochirurgia, nelle Chirurgie e nelle Medicine ordinarie. E molto spesso anche nelle stesse sale operatorie. Alla faccia delle chiacchiere al vento di De Luca che in più di un' occasione ha detto che il problema era stato risolto, che le barelle erano "un elemento di arredo" dei corridoi del Cardarelli. In realtà si tratta di una presenza sistematica correlata a nessuna causa particolare (influenza, calamità o criticità che sia, a seconda delle stagioni). Solo disorganizzazione su base politica. Che non ha colore. Le colpe del commissario -governatore sono fin troppo evidenti. "La Campania sarà la prima regione in Sanità entro due anni", disse a gennaio del 2017. Il conto alla rovescia è scaduto, e la realtà è quella che vedono gli occhi di chiunque. La sanità campana è un girone dantesco, una inesauribile miniera di disastri, di storie maledette. I pazienti curati sulle barelle dei corridoi, quando non a terra, le formiche sui letti dei reparti, l' assistenza inesistente ai disabili, le proteste dei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
medici, degli infermieri, dei precari, degli operatori dei laboratori, i reparti smantellati, la fuga dei pazienti verso il Nord e l' estero, gli scandali, i furbetti del cartellino, gli appalti irregolari, gli arresti, i processi, le condanne. E' un viaggio nella disperazione di chi nella sanità ci lavora e di chi è costretto ad armarsi di infinita pazienza per accedere a quel costantemente negato diritto alle cure. Il com parto è ancora commissariato, i Livelli di assistenza essenziali non sono garantiti. E la Campania è la penultima regione d' Italia per l' efficienza dei servizi. Nel silenzio complice di chi aveva detto: "Rimuoveremo De Luca dal ruolo di commissario ad acta". Parola del ministro alla Sanità del Movimento 5 Stelle Giulia Grillo, che da agosto scorso ripete questa tiritera. E' da gennaio che ha la possibilità, per legge, di sbarazzarsi di De Luca, ma non lo fa. Cosa altro serve per convincerla? Quante altre gite di piacere dovrà venire a fare negli ospedali napoletani prima di convincersi che quello che succede al loro interno è tutto sbagliato? Quante altre promesse dovrà disattendere? La realtà, e lo testimoniano i fatti, è che differenze non ce ne sono, tra 'la Kasta' e 'i grillini', la delusione più grossa che l' Italia abbia subito fino a questo momento. Coloro che per anni hanno suonato la carica della novità, della trasparenza, della rottura col passato, del merito, dell' antipolitica, sono peggio dei democristiani secondo l' accezione negativa del termine. Senza la loro cultura politica però. Le poltrone piacciono a tutti, il potere logora chi non ce l' ha, ed ecco qua: l' inciucio è servito. Chi ha parlato di un accordo tra grillini e De Luca in materia di sanità ha la prova che qualcosa è accaduto. Del resto, se così non fosse, la testa del commissario -governatore sarebbe caduta il giorno dopo l' approvazione della legge che ne ha stabilito l' incompatibilità. E invece ancora nulla. Mentre la Grillo seleziona curricula almeno così dice - per trovare l' uomo giusto da spedire in Campania, De Luca nomina primari fedeli e piazza suoi uomini nei posti chiave, a prescindere dalle competenze. E quelli nessuna legge potrà mai toglierli da lì, perpetuando un sistema che vive a scapito della salute delle persone. Eccola, la tanto decantata 'rivoluzione'. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 6 EAV: € 702 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Castellone: «C' è la legge per il registro dei tumori» A. A. Via libera alla legge che istituisce iregistro tumori nazionale. «Con questa legge - commenta Maria Domenica Castellone,di Villaricca, medico ricercatore, capogruppo M5s in commissione sanità del Senato e prima firmataria del disegno - metteremo in rete i dati di tutti i registri regionali e dei sistemi di sorveglianza per potenziare il monitoraggio delle neoplasie. Capiremo meglio quanto può incidere una vita trascorsa in aree contaminate. Vengo dalla Terra dei Fuochi, purtroppo so che ci sono zone dove la terra cela sostanze inquinanti, che viaggiano sotto traccia, trasportati da falde che possono raggiungere campi coltivati e li abbeverano. La rete nazionale servirà a capire tutto questo con precisione e indirizzare la programmazione sanitaria verificando le terapie e l' assistenza». Intanto il consigliere regionale indipendente, Gianpiero Zinzi, interroga il governatore De Luca su quanto accade nell' azienda ospedaliera di Caserta sulla revoca degli incarichi di coordinamento precedentemente conferiti per procedere ad una nuova selezione interna «con il rischio di andare incontro ad una condanna della giustizia amministrativa». Sui concorsi all' ospedale Sant' Anna e San Sebastiano interviene anche il consigliere Franco Moxedano denunciando intenti discriminatori poiché «nei requisiti richiesti per l' ammissione» uno «afferma che bisogna essere iscritti al collocamento provinciale di Caserta, e il secondo richiede la residenza nella provincia di Caserta da almeno un anno». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 4 EAV: € 60.932 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Maxi appalto a Romeo: l' Asl Napoli 1 avvia verifiche sull' offerta ALESSIO GEMMA Il caso Gli uffici vogliono vederci chiaro sui punteggi a 4 ditte Al vertice dell' Asl Verdoliva, già indagato in un' inchiesta con l' imprenditore Un maxi appalto dell' Asl Napoli 1 da 229 milioni di euro: la pulizia di ospedali e distretti sanitari per sei anni. Un appalto su due lotti che da mesi fa gola a ben diciassette aziende, grandi e piccole: prima in graduatoria risulta la Romeo Gestioni. La commissione di gara ha concluso la valutazione delle offerte il 4 marzo. Da febbraio è commissario all' Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, l' ex direttore generale dell' ospedale Cardarelli che risulta indagato dalla Procura per frode in pubbliche forniture in relazione proprio a un appalto della Romeo: le pulizie del Cardarelli. Si tratta dell' inchiesta sui rapporti tra l' imprenditore Alfredo Romeo e le pubbliche amministrazioni che diede origine all' indagine Consip che coinvolse poi i vertici del Pd renziano. La Romeo ritrova così sulla sua strada Ciro Verdoliva, il manager già accusato dalla Procura della Repubblica di Napoli di non aver vigliato su " disservizi e inadempienze" commessi dall' azienda nell' esecuzione dell' appalto al Cardarelli. C' è da dire che il bando per le pulizie all' Asl è stato pubblicato a luglio, i termini sono scaduti il 2 ottobre e la valutazione delle offerte, a partire dalla parte tecnica, è iniziata il 16 novembre, prima della nomina di Verdoliva all' Asl avvenuta il 6 febbraio. La commissione di gara ha proseguito l' esame delle offerte in più sedute e ha concluso i lavori il 4 marzo. Dalla graduatoria viene fuori che Romeo, su uno dei due lotti, stacca di quasi 14 punti sull' offerta tecnica il secondo in classifica. Intanto non c' è ancora l' aggiudicazione definitiva perché è in corso da parte degli uffici dell' Asl la verifica sull' anomalia dell' offerta: le prime 4 aziende classificate hanno superato i quattro quinti del punteggio a disposizione sia per l' offerta tecnica che per quella economica. L' Asl ha chiesto spiegazioni, per capire come è possibile da parte della ditta vincitrice applicare un Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tale ribasso e allo stesso tempo garantire un' alta qualità del servizio. Romeo in questo modo farebbe di fatto fuori la concorrenza di imprese del calibro di Coopservice, Cns, Manital, Dussmann che ora valutano possibili ricorsi. Dall' Asl trapela che « Ciro Verdoliva non ha ruoli operativi e gestionali come commissario, per cui non avrà niente a che fare con la Romeo che risponderà soltanto a funzionari e dirigenti interni per l' eventuale appalto». Non solo. Si fa notare che il manager, a seguito dell' inchiesta in cui venne coinvolto proprio l' imprenditore Alfredo Romeo, «fu dichiarato incompatibile per il ruolo di provveditore e capo dell' ufficio tecnico ma non per la direzione generale ». Tant' è che dopo aver scontato gli arresti domiciliari Verdoliva tornò a fare il direttore generale dell' ospedale Cardarelli con la Romeo che eseguiva ancora le pulizie nel più grande nosocomio del Mezzogiorno. Nel corso di una recente intervista a " Repubblica" l' imprenditore Romeo ha dichiarato, tra l' altro, di «non aver mai avuto rapporti con Verdoliva, neanche un saluto». Ma soprattutto sia il commissario Ciro Verdoliva che l' imprenditore Alfredo Romeo hanno sempre respinto le accuse e ora cercheranno di far valere le loro ragioni nei successivi passaggi del procedimento giudiziario. Per alcuni episodi indicati nel filone di indagine che vede coinvolto il commissario dell' Asl 1, Romeo è già a giudizio con rito immediato per frode in pubbliche forniture e sette presunti episodi di corruzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Verdoliva Nella foto a sinistra il commissario della Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 2.629 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Ospedale, arrivano undici specialisti In seguito ai concorsi per 5 posti di dirigente medico di Anestesia e Rianimazione, 4 posti di Radiodiagnostica e 3 posti di Neurochirurgia presso l' ospedale «Rummo», in seguito allo scorrimento della graduatoria, sono state immesse in servizio, a tempo pieno e indeterminato, 11 unità. Per la branca di Anestesia e Rianimazione sono stati reclutati Melania D' Agostino, Antonella Mastroianni e Marco Crisci; per quella di Radiodiagnostica si è proceduto alla convocazione di Annarita Ferri, Vincenzina Crisci, Giovanni Battista Scalera, Serena Schipani e Mariacarmela Sciandra, un elemento in più di quelli previsti; per l' unità complessa di Neurochirurgia sono stati immessi in servizio Roberto Granata, Francesco Corrivetti e Pierluigi Granaroli. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 8.842 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Rinnovo manager all'Asl e al Rummo via al «concorsone» Gianni De Blasio LE NOMINE Via al concorsone. La Regione ha pubblicato l' avviso pubblico ai fini della manifestazione di interesse da parte dei soggetti iscritti nell' elenco nazionale per il conferimento dell' incarico di direttore generale delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale. La valutazione dei candidati per titoli e colloquio è effettuata da una commissione regionale nominata dal governatore secondo modalità e criteri definiti dalle Regioni anche tenendo conto di eventuali provvedimenti di accertamento della violazione degli obblighi in materia di trasparenza. Nella rosa proposta non può essere inserito chi ha ricoperto l' incarico di digì per due volte consecutive presso la medesima Asl o azienda ospedaliera o il medesimo ente del Servizio sanitario nazionale. Potranno produrre domanda, quindi, solo coloro che sono nell' apposito elenco nazionale del Ministero della Salute pubblicato a febbraio dello scorso anno. I CAMBI Entrambe le Aziende sannite, quella ospedaliera e quella sanitaria, sono interessate dal rinnovo dei manager. Ci sono, infatti, le Asl di Benevento, Avellino, Caserta, Napoli 2 Nord e Napoli 3 Sud. Inoltre, le Aziende ospedaliere «S. Pio» di Benevento, «Moscati» di Avellino, le Aziende ospedaliere universitarie «Federico II» e «Luigi Vanvitelli», nonché l' Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Fondazione «Pascale» di Napoli. Inoltre, l' Azienda Ospedaliera dei Colli, l' Asl Napoli 1 Centro, l' Asl di Salerno e l' Azienda Ospedaliera Cardarelli. Complessivamente sono 758 (di cui 209 donne) i candidati risultati idonei in base ai requisiti della nuova legge che prevede un' età massima di 65 anni (non compiuti) e il possesso, oltre che della laurea, di una comprovata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nel settore sanitario o settennale in altri settori, con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche e o finanziarie, maturata nel settore pubblico o nel settore privato. Ma il requisito che ha contribuito a restringere la già esigua presenza sannita è stato l' attestato rilasciato all' esito degli appositi corsi di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
formazione in materia di sanità pubblica e di organizzazione e gestione sanitaria previsti anch' essi dalle nuove disposizioni. GLI ASPIRANTI Ha sorpreso l' assenza di Tommaso Zerella, per anni direttore di distretto, poi direttore sanitario, ora al vertice del dipartimento Prevenzione. Non ha prodotto istanza per questioni connesse ai corsi di formazione. Non c' è neppure il manager dell' Asl Picker ma solo per questioni di anagrafe. Dell' Asl, invece, c' è invece il direttore sanitario Vincenzo D' Alterio. In elenco Renato Pizzuti, attuale direttore generale del «San Pio», il cui mandato è rinnovabile. Presenti anche Alberto Di Stasio, già direttore amministrativo del «Rummo», Marino Scherillo, napoletano ma primario da 16 anni del reparto di Cardiologia Interventistica con Terapia Intensiva (Utic) al Rummo, Pietro Crisci, responsabile dell' Uoc Coordinamento socio-sanitario dell' Asl; Giovanni De Masi, dirigente amministrativo del Provveditorato-Economato, Roberto De Toma, dirigente dell' Uoc Tecnico-Manutentiva dell' Asl, Giovanni Di Santo, responsabile della Medicina all' ospedale Sant' Alfonso di Sant' Agata, e Salvatore De Paola. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 8 Argomento: Sanità Campania Salute, De Luca: «Pronti a non firmare il Patto» NAPOLI. LA Regione Campania è pronta a non sottoscrivere il Patto per la salute del prossimi triennio. «Con il ministro Grillo credo ci saranno presto degli incontri. Finché non chiariamo alcune situazioni, la Campania non darà alcuna intesa». A dirlo il governatore,Vincenzo De Luca, nel corso di un' iniziativa all' ospedale evangelico Betania per un' iniziativa di screening oncologici gratuiti nelle periferie. Altro argomento sul tappeto è quello del commissariamento: «Chi parla ancora di commissari è uno squinternato imbecille. E Quota 100 rischia di mandare in ginocchio la sanità italiane per delle scelte demenziali che sono state fatte». De Luca parla anche del Piano ospedaliero ricordando che l' ultimo inviato dalla Regione a Roma prevedeva il polo materno infantile all' Ospedale del Mare, ipotesi che non piaceva allo "sceriffo" ma voluta dal Movimento 5 Stelle. «Tra le prescri zioni del ministero, c' era quella di mantenere due realtà con uguali poli materno infantili a distanza di 900 metri l' uno dall' altro. È demenziale, lo so, ma ho fatto finta di non vedere o non avremmo potuto approvare il piano per il personale e assumere oltre 7.000 nuovi dipendenti». Poi conferma: «I nostri ospedali li dirigono i dirigenti e i primari non i camorristi. Abbiamo deciso di pulire tutto e arriveremo fino in fondo. In un ospedale sono state trovate delle blatte sudamericane a gennaio, mentre eravamo sottozero, oltre a formiche, scorpioni e serpenti. Intanto, i camorristi gestivano i parcheggi degli ospedali. È chiaro che se dici ai camorristi che, dopo 16 anni di proroghe, che si fanno le gare d' appalto, gli stai dicendo che la camorra è finita». Intanto, De Luca firma il Protocollo di Intesa per l' avvio delle attività della Scuola di ceramica vietrese con l' Accademia delle Belle arti di Napoli, il Comune di Vietri, l' Ente ce ramiche vietresi e Cna Salerno.«La ceramica di Vietri Patrimonio Unesco. Credo ci siano tutte le condizioni per avere un riconoscimento di questo tipo. A Vietri vogliamo l' Academy della ceramica, perché il livello di qualità è senza paragone. A questo si lega anche un elemento di sviluppo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
turistico e la possibilità di presentare i prodotti nello show room di Milano dove ci sono già i coralli di Torre del Greco e le sete di San Leucio». E a chi gli chiede se l' iniziativa sia una riposta al reddito di cittadinanza, De Luca replica: «Non lo so ma questo è uno dei provvedimenti nella linea della Regione che non è quella dell' assistenza ma del dare ai giovani delle opportunità per evitare loro di dover emigrare altrove per lavorare. Su questo ci sono Garanzia giovani: il piano per il lavoro; l' opportunità di sfruttare nicchie di artigianato con programmi di formazione; start up. L' accordo sui navigator? Prima era un' idiozia al 100%, ora è unidiozia al 50%». «Da quando abbiamo annunciato questo corso - spiega Chiara Marciani, assessore regionale alle politiche giovanili -. Siamo stati contattati da tantissimi ragazzi anche da altre regioni e dall' estero. Questa iniziativa serve a portare avanti un percorso formativo che permetterà ai ragazzi della nostra regione di diventare ceramisti e quindi di acquisire una importante professionalità per la nostra re gione. Nel giro di un mese faremo partire anche questo nuovo corso dedicato alle ceramiche vietresi». L' obiettivo, aggiunge Francesco Benincasa, sindaco di Vietri sul Mare, «è realizzare una scuola di ceramica, che sarebbe uno dei primi esempi in Italia. Dovrebbero essere circa 20 i ragazzi coinvolti inizialmente per poi eventualmente verificare il mercato come risponde.La formazione dei giovani si trasformerà anche in un momento occupazionale perché a Vietri si mangia pane e turismo ma anche pane e ceramica. A Vietri non ci sono artigiani, ma artisti». Giovanni De Simone, presidente ente ceramica e assessore alla ceramica e artigianato di Vietri, «da noi ci sono 48 aziende ma hanno difficoltà a trovare i giovani. Spero che con questa iniziativa tanto possano riavvicinarsi a questo mondo. Iscriveremo la ceramica vietrese anche nel libro verde della comunità europea». «Si avvera un sogno - incalza Lucio Ronca, presidente Cna Salerno -. È il conseguimento di un iter. La ceramica di Vietri è conosciuta nel mondo e ha una storia secolare. È giusto che abbia una propria scuola di riferimento per la ceramica che possa accompagnare i nuovi artigiani». Giuseppe Gaeta, direttore Accademia Belle Arti di Napoli, conclude: «Abbiamo la responsabilità di diffondere un modello di sviluppo virtuoso». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 Pagina 25 EAV: € 10.404 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Sanità, la Cgil all' attacco della Morgante «La manager Asl sa solo tagliare nastri» LA POLEMICA Antonello Plati «Con l' Asl di Avellino non è possibile instaurare alcun tipo di relazione sindacale». L' azienda sanitaria di via Degli Imbimbo è ancora bersaglio delle parti sociali. Ieri, l' attacco del segretario provinciale del Sumai-Assoprof, Arturo Iannaccone, che senza troppi giri di parole ha definito la direzione strategica «sciatta e incurante della salute della popolazione». Oggi, le accuse della Funzione pubblica Cgil col segretario generale Licia Morsa e i componenti dell' esecutivo provinciale Pietro De Ciuceis e Antonio Panico, secondo i quali «la manager Maria Morgante è bravissima a tagliare i nastri per inaugurare i reparti, ma ha scarse capacità di gestione». E «la crisi irreversibile dell' assistenza territoriale», che ha anche determinato il congestionamento del Pronto soccorso del Moscati, ne sarebbe la sintesi plastica. «Il sistema sanitario della nostra provincia sostiene Morsa necessiterebbe di una riorganizzazione complessiva per innalzare gli standard qualitativi. Nei casi meno gravi, i cittadini devono essere curati se non a casa loro, quantomeno nei pressi dei comuni di residenza. Altrimenti finiscono tutti al Pronto soccorso di Avellino con le conseguenze ormai note a tutti». Allora se si vuole invertire la rotta «bisogna ascoltare la voce di chi ogni giorno è in prima linea: negli ospedali, nei presidi di continuità o a bordo delle ambulanze del 118. L' Asl, invece, non accetta consigli da nessuno». Per rafforzare l' argomentazione, Morsa propone un parallelo con l' Azienda ospedaliera «Moscati». Dice: «Con il direttore generale di Contrada Amoretta, Angelo Percopo, abbiamo avviato un confronto costruttivo che ha portato alla definizione di un percorso volto a risolvere i problemi della struttura. Con Maria Morgante, nonostante le ripetute sollecitazioni, non siamo ancora riusciti a scambiare una parola: è una cosa che risulta davvero difficile da comprendere». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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