Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Investita sulle strisce, muore anziana .................................................................................... 1 02/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Muore investita sulle strisce Travolta da mamma distratta ................................................... 3 02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Parrucchiere dei vip morto al Ruggi la famiglia chiede maxi -risarcimento ........................... 5 02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Truffe assicurative, cinque condanne quattro anni all' ex consigliere Pierro ......................... 7 01/07/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Infermieri in ferie, caos nei turni .......................................................................................... 9 01/07/2019 - WWW.SEITV.IT Salerno, accoltella il marito mandandolo in ospedale: denunciata 37enne .......................... 10 01/07/2019 - WWW.RADIOALFA.FM Salerno, l’ospedale “Ruggi” nella rete dei servizi medici per le Universiadi ........................ 11 30/06/2019 - WWW.UNIVERSIADE2019NAPOLI.IT Tutta la rete di servizi medici per gli accreditati di Napoli 2019 .......................................... 12 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14 02/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO " Il Welfare sanitario del manager" Un convegno di Federmanager ..................................... 14 02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Diagnostica ed esami riavvio dei ticket assalto ai laboratori ............................................... 16 02/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO File all'alba: «Colpa è dei medici» ........................................................................................ 18 Sanità Campania ............................................................................................................................. 20 02/07/2019 - IL ROMA Anna morì per una necrosi del feto, per il medico legale poteva salvarsi ............................ 20 02/07/2019 - IL MATTINO Formiche in corsia, sospesi 2 dirigenti ................................................................................. 22 02/07/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Formiche in ospedale Sospeso il manager del SanGiovanni Bosco ....................................... 24 02/07/2019 - IL ROMA Formiche in ospedale, sospesi direttore sanitario e tecnico ................................................ 26 02/07/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Incurabili, stop assistenza agli sfollati Devono lasciare gli alberghi .................................... 28 02/07/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) L' allarme violenza ............................................................................................................... 29 02/07/2019 - IL MATTINO Morta con feto in grembo al Pellegrini la perizia choc: «Poteva essere salvata» ................. 31 02/07/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Posto da primario alla Federico II Guerra di carte bollate fra tre medici ............................. 33 02/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Terapie autismo, ecco l' elenco dell' Asl ............................................................................... 35 02/07/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Uffici Asl, niente trasloco al Maffucci la Regione non dà fondi per il restyling ..................... 37 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 39 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE A Milano il primo «genome data scientist» .......................................................................... 39 02/07/2019 - LA REPUBBLICA Ai diabetici controllate anche quello .................................................................................... 40 02/07/2019 - IL MESSAGGERO Arresto dell' accoltellatore la folla contro la polizia ............................................................. 41 02/07/2019 - LA REPUBBLICA Attenti il caldo dà alla testa ................................................................................................. 43 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Cablare la cellula contro tutti i tumori ................................................................................. 45
02/07/2019 - LA REPUBBLICA Così riusciamo a rigenerare il fegato ................................................................................... 46 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE DIAGNOSI Immagine del cuore in un battito ........................................................................ 48 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Fontana: «Con l' autonomia assunzioni in base alle esigenze» ............................................ 49 02/07/2019 - LA REPUBBLICA Frutta e verdura e si dimentica il sondino ........................................................................... 51 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Il valore della farmacologia innovativa ................................................................................ 53 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE In Cina Janssen apre il sito clone di Latina ........................................................................... 55 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE L' arma dell' intelligenza artificiale per ridurre sprechi e liste d' attesa .............................. 57 02/07/2019 - LA REPUBBLICA La malattia che preferisce le donne ..................................................................................... 59 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Manipolare l' Rna per curare la demenza ............................................................................. 61 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Medici, dalla fuga al rischio bolla ......................................................................................... 62 02/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Oltre 600 chance per la salute ............................................................................................. 64 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Per l' allarme carenza 12mila specializzandi, ma l' università fa muro ................................ 66 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE RADIOTERAPIA Tecnologia di precisione anticancro ............................................................. 68 02/07/2019 - LA REPUBBLICA Se il malato dirige l' ospedale .............................................................................................. 69 02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Sulle terapie avanzate sfida italiana nel biotech ................................................................. 71 02/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Tagliati i test su alcol e droga «Incidenti, indagini a rischio» .............................................. 73
02/07/2019 Pagina 29 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.641 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Investita sulle strisce, muore anziana AGROPOLI Paola Desiderio Domenica scorsa era stata investita da un' auto di passaggio mentre attraversava la strada in via Pio X. Non ce l' ha fatta Isa Russo, 75 anni, a riprendersi dal terribile impatto: è morta nella notte tra domenica e ieri all' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno. L' anziana, domenica mattina, era stata sbalzata in aria e aveva riportato fratture molto gravi, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali all' altezza dell' ufficio del Giudice di pace. Alla guida dell' auto c' era una donna che si è fermata per prestare soccorso. Diverse le persone presenti in strada che hanno cercato di rendersi utili accorrendo verso l' anziana e attivando la centrale operativa del 118. In pochi minuti sul posto è arrivata un' ambulanza, ma la situazione è apparsa subito gravissima. Isa Russo è stata trasportata in codice rosso all' ospedale San Luca di Vallo della Lucania dov' è stata ricoverata in terapia intensiva e nello stesso pomeriggio trasferita in eliambulanza a Salerno, dov' è deceduta nel corso della notte successiva. Isa Russo era sposata con un commerciante di Agropoli e madre di due figli. La notizia del suo investimento si è diffusa e in tanti, nonostante i medici fin dall' inizio avessero lasciato poche speranze, hanno pregato e sperato in un miracolo. Purtroppo non c' è stato. Spetterà ora ai carabinieri del nucleo radio mobile di Agropoli ricostruire la dinamica dell' incidente e accertare eventuali responsabilità a carico dell' investitrice. La salma è stata liberata nella stessa giornata di ieri. È stato un fine settimana totalmente negativo quello appena trascorso nel Cilento, per quanto riguarda gli incidenti stradali. Ad Agropoli, sempre domenica, intorno alle 8.30 del mattino, un altro investimento è avvenuto sul lungomare San Marco. Vittima una dodicenne di San Valentino Torio che stava attraversando la strada per recarsi al mare. Soccorsa dall' ambulanza rianimativa della Croce Azzurra di Agropoli, è stata trasportata all' ospedale di Vallo con numerosi traumi. I due investimenti hanno Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
riacceso i riflettori sulla necessità di aumentare la sicurezza della viabilità sulle principali strade. Sabato scorso un' altra bambina era rimasta ferita in un incidente tra due auto avvenuto a Capaccio Paestum, in località Laura. Trasportata in ospedale da un' eliambulanza, le sue condizioni erano meno gravi di quanto temuto. Infine, un altro scontro è avvenuto domenica sera a Fonte di Roccdaspide, sulla Statale 166 degli Alburni, tre le persone ferite. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 18 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Muore investita sulle strisce Travolta da mamma distratta Non c'è l'ha fatta la donna 76enne investita domenica mattina su via Colombo, ad Agropoli. Troppo gravi i danni riportati agli organi interni. Isa Russo il nome della vittima della tragica fatalità verificatisi alle 9 circa. L'anziana stava attraversando sulle strisce pedonali, tra il palazzo che ospita il giudice di pace e un negozio di abbigliamento, che si trova dalla parte opposta dell'arteria cittadina, quando è stata investita dall'auto con al volante una persona del posto. Chi era alla guida, una donna e madre di tre figli, molto probabilmente era distratta e non si è accorto della 76enne che attraversava la strada. Violento l'impatto. Dal racconto di alcuni testimoni è emerso che uno dei pneumatici dell'auto è passato sopra il corpo della donna, rimanendovi per qualche istante. In un attimo sul posto sono accorse una serie di persone che hanno tentato più volte di sollevare l'auto di peso per liberare la malcapitata, riuscendo dopo poco nell'intento. Scattata la segnalazione alla centrale operativa del 118, sul posto è giunta un'ambulanza i cui sanitari, dopo le manovre di rito, hanno trasportato la donna all'ospedale San Luca di Vallo della Lucania in codice rosso. Qui è giunta che era vigile ma in condizioni gravissime. Condotta nel reparto di Rianimazione, è stata sottoposta ad una serie di accertamenti che hanno portato i medici a riscontrare problemi al bacino ed una emorragia interna legata alla frattura in questione. Una problematica che poteva essere risolta solo con una embolizzazione. In pratica bisognava intervenire a livello interno per bloccare il sangue che fuoriusciva. E per questo specifico intervento l'ospedale di Vallo della Lucania non era attrezzato, ragione per cui la donna è stata trasferita in elisoccorso all'ospedale Ruggi di Salerno. Ma, a poche ore dal suo arrivo, è deceduta. La salma resta presso l'obitorio del nosocomio salernitano a disposizione dell'Autorità giudiziaria. È possibile che il magistrato di turno presso la Procura di Salerno, che agisce per delega rispetto a quella di Vallo della Lucania, possa disporre l'autopsia. Non appena si è diffusa la notizia della morte della donna, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ieri ad Agropoli è scattata la caccia al mostro. Una serie di accuse sono state mosse via social al presunto autore colpevole di correre troppo e di avere per questo motivo investito la 76enne. Ma, di fatto, ad aver investito la donna è stata un'altra donna, madre di tre figli, e vittima di un momento di distrazione fatale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.262 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Parrucchiere dei vip morto al Ruggi la famiglia chiede maxi - risarcimento LA STORIA/1 Angela Trocini Richiesta risarcitoria milionaria nei confronti dell' azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona per la morte di Umberto Schettino, parrucchiere dei vip di Pompei. Nei prossimi giorni, infatti, presso il Tribunale civile di Salerno, sarà depositato un accertamento tecnico preventivo con la richiesta di risarcimento di un milione e 200mila euro per i figli (uno ancora minorenne e l' altro appena 18enne rappresentati dall' avvocato Francesco Alfredo Berritto). Questa è solo una delle richieste risarcitorie nei confronti della struttura ospedaliera e dei medici che ebbero in cura il parrucchiere pompeiano, deceduto al Ruggi il 10 gennaio 2018. Alla richiesta di maxi risarcimento per i figli si aggiunge la richiesta di un altro milione e mezzo di euro suddiviso tra gli altri eredi (i genitori, il fratello e la sorella ed altri due familiari rappresentati dall' avvocato Nicola Schettino che coordina i colleghi Luca Savarese, Fausto Diaz e Giuseppe Bandino). Il passaggio in sede civile serve come condizione indispensabile di procedibilità in osservanza alla legge Gelli-Bianco in modo da cristallizzare le posizioni mentre in sede penale, da una parte, c' è la richiesta di rinvio a giudizio per quattro medici e, dall' altra, una richiesta di archiviazione per altri sanitari a cui però si sono opposti gli avvocati Giuseppe Lupone e Nicola Schettino. Fu la moglie del parrucchiere, a poche ore dalla morte del coniuge, a presentare una denuncia penale per fare luce su cosa fosse realmente accaduto al marito deceduto a soli 45 anni e chiarire eventuali responsabilità. Nel verbale di denuncia, la vedova Schettino raccontò l' odissea del marito durata un paio di mesi: il primo accesso al Ruggi fu a novembre 2017, per una presunta malattia cardiaca. Al pronto soccorso l' uomo fu sottoposto ad accertamenti e, una volta prescritta una cura da fare a casa, fu Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dimesso ma già durante la cura, l' uomo sentiva le sue condizioni di salute peggiorare. Ritornato al pronto soccorso del Ruggi, per il controllo, gli venne diagnosticata una pericardite e ricoverato per sette giorni. Una volta dimesso, il giorno dopo si aggravò e fu ricoverato nuovamente al Ruggi dove, dopo una prima cura antibiotica, fu sottoposto all' aspirazione del liquido dai polmoni ma nella notte si aggravò tanto che fu disposta una Tac al torace con esame batteriologico che evidenziò un' infezione tubercolare: dal 22 dicembre iniziarono le cure specifiche fino al 10 gennaio quando, una Tac di controllo ed un' ecografia cardiaca e polmonare, evidenziarono la presenza di liquidi ai lati dei due polmoni. Il giorno dopo gli fu effettuata l' aspirazione del liquido dai polmoni ma dopo una ventina di minuti morì. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.988 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Truffe assicurative, cinque condanne quattro anni all' ex consigliere Pierro LA SENTENZA Viviana De Vita Attraverso il loro studio legale volevano imporre il monopolio su tutti gli incidenti stradali che si verificavano in città. A tale scopo si procuravano i dati di inconsapevoli clienti che, vittime di incidenti conseguenti alla cattiva manutenzione delle strade comunali, si presentavano presso l' ospedale cittadino per le cure del caso. Quindi presentavano al Comune di Salerno richieste di risarcimento, in assenza di mandato difensivo e anche nella consapevolezza della presenza di un altro difensore. Pioggia di condanne per i legali dello studio «Pierro-Naddeo-Potente», finiti nel mirino della Procura nel novembre 2010 quando i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza diedero esecuzione a cinque ordinanze applicative della misura cautelare interdittiva, nei confronti di quattro avvocati e di un infermiere del Ruggi. La sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri quando i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Salerno (presidente Casale) hanno condannato a 4 anni di reclusione l' ex consigliere comunale Antonio Pierro, titolare di un avviato studio legale; 3 anni di reclusione per il suo collaboratore Consiglio Naddeo, 2 anni per Maria Cristina Potente, un anno e 4 mesi per Eleonora Landi e un anno per la segretaria di studio Simona De Meo. Unico assolto l' operatore sanitario del Ruggi Giuseppe Ansalone, assistito dagli avvocati Lentini e Di Ruocco. Salvati dalla prescrizione infine Pompea Giffoni, accusata di favoreggiamento, e Alfredo Ventre, che rispondeva invece di falsa testimonianza (nel collegio difensivo gli avvocati Paolo Carbone, Lucio Basco ed Enrico Tedesco). Associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Aig Erope S.A., una società assicurativa che garantisce il Comune di Salerno per la responsabilità civile verso terzi, era l' ipotesi di reato formulata dalla Procura a carico dei legali accusati Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di aver messo in piedi un sistema quasi perfetto finalizzato «all' indiscriminato, scorretto e illecito accaparramento del mercato del contenzioso tra privati e il Comune di Salerno». Attraverso falsi testimoni e mandati difensivi falsi - perché mai sottoscritti dagli assistiti - gli imputati, a parere della Procura avrebbero «utilizzato qualsiasi mezzo a loro disposizione pur di incrementare progressivamente il loro pacchetto clienti». Un meccanismo quasi perfetto che, però, ad un certo punto collassò quando la società assicurativa sporse denuncia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/07/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 575 Lettori: 2.533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Infermieri in ferie, caos nei turni La Cisl al dg Longo: «Validi rinforzi per garantire il diritto alla salute» La mancanza di personale nei reparti ospedalieri, di infermieri e operatori socio sanitari, inizia a farsi sentire e qualche primario ha chiesto al direttore generale, Giuseppe Longo, di ridurre i posti letto. A chiederlo è stato il primario del reparto di Medicina interna di uno dei presidi aziendali dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno. A denunciare la grave situazione del presidio “Giovanni da Procida” sono stati i sindacalisti Cisl di via San Leonardo. «È di questi ultimi giorni - scrivono i sindacalisti - la notizia che il direttore del reparto di Medicina interna ha inviato una missiva alla Direzione strategica aziendale con l’intenzione di chiedere di diminuire i posti letto in un reparto così complesso e di rilevanza sociale per la carenza di personale infermieristico e di operatori socio-sanitari, problematica accentuatasi in concomitanza del periodo estivo». La segreteria aziendale della Cisl aveva inviato delle note alla Direzione per sollecitare la risoluzione del problema «ma purtroppo bisogna constatare – commentano i rappresentanti sindacali - che a nulla sono valse le grida di aiuto». In vista dell’imminente scadenza dell’avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato di quaranta infermieri, la Cisl chiede al dg Longo «di assumersi l’impegno formale a inviare dei validi rinforzi al reparto al fine di scongiurare la chiusura dei posti letto e garantire alla cittadinanza una struttura in grado di soddisfare il fabbisogno di “salute” della comunità». L’emergenza è legata al periodo estivo per far fronte al turn over delle ferie. La richiesta è stata firmata dai delegati della Rsu: Biondino, Cicalese, Di Pietro, Pumpo, Tortora, Stellato, Guariglia, Savastano, Panzuto e dei segretari degli ospedali “Ruggi”, Mercato S. Severino e Cava rispettivamente Iannone, Napoli e Lopez. (m.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/07/2019 seitv.it EAV: € 426 Lettori: 1.167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, accoltella il marito mandandolo in ospedale: denunciata 37enne SALERNO. Accoltella il marito mandandolo all’ospedale, scatta la denuncia per una 37enne che nella serata di ieri ha ferito il proprio coniuge con tre fendenti, a Salerno.I carabinieri sono entrati in azione in via Spinosa, dove la donna, affetta da psicosi cronica, per motivi ancora in fase di accertamento, ha sferrato tre fendenti verso il proprio marito, mentre quest’ultimo dormiva in camera da letto.Le urla dell’uomo hanno svegliato la madre, che dormiva nell’altra stanza dello stesso appartamento. I condomini, anche loro svegliati di soprassalto dai rumori, hanno allertato le autorità. Sul posto sono giunti gli uomini dell’Arma ed i paramedici del 118.L’uomo è stato trasportato al Ruggi, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per le ferite riportate. La prognosi è di 20 giorni.La donna, anche lei trasportata in ospedale a causa delle sue condizioni di salute, è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio e denunciata a piede libero.Indagano i carabinieri che hanno sequestrato il coltello ancora sporco di sangue. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/07/2019 radioalfa.fm EAV: € 174 Lettori: 233 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, l’ospedale “Ruggi” nella rete dei servizi medici per le Universiadi Tutto pronto per le Universiadi della Campania, al via il 3 luglio, anche sul fronte dell’assistenza sanitaria. E’ stato infatti predisposto un piano di assistenza medica gratuito, sui campi di gare e di allenamento, e nei Villaggi Atleti, a disposizione degli accreditati. E nella rete delle strutture a disposizione c’è anche l’ospedale “Ruggi” di Salerno, con cui è stata stipulata un’apposita convenzione. Nel Villaggio Atleti della Stazione Marittima di Napoli è stato allestito un vero e proprio policlinico con un punto di primo intervento per le emergenze, e in caso di necessità, grazie alla collaborazione con il 118, sarà predisposto il trasferimento del paziente presso le strutture ospedaliere di competenza. Nei siti di allenamento è prevista sempre la presenza di un’ambulanza, come nei siti di gara, dove però l’assistenza è rafforzata in considerazione della presenza anche del pubblico”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2019 universiade2019napoli.it EAV: € 467 Lettori: 2.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Tutta la rete di servizi medici per gli accreditati di Napoli 2019 Gli accreditati alla 30^ Summer Universiade Napoli 2019 potranno contare su un piano di assistenza medica, capillare e gratuito, sia sui campi di gare e di allenamento, sia nei Villaggi Atleti. “Nel Villaggio Atleti della Stazione Marittima di Napoli – spiega il Capo dei servizi medici di Napoli 2019, Bianca Liccardo - è stato allestito un vero e proprio policlinico con un punto di primo intervento per le emergenze, più una serie di ambulatori specialistici. In caso di necessità, grazie alla collaborazione con il 118 territoriale, sarà predisposto il trasferimento del paziente presso le strutture ospedaliere di competenza. Lo stesso avviene per gli altri Villaggi: a Caserta, per le visite specialistiche c’è una convenzione con gli ospedali di Sant’Anna e San Sebastiano. A Salerno, con l’ospedale Ruggi d’Aragona. Nei siti di allenamento è prevista sempre la presenza di un’ambulanza, come nei siti di gara, dove però l’assistenza è rafforzata in considerazione della presenza anche del pubblico”. Il piano sanitario è stato predisposto dal professor Amato de Paulis, Coordinatore generale dell’area medica Napoli 2019, e condiviso dai direttori generali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere territoriali, tra cui Antonio Postiglione direttore generale della sanità campana. Il Rettore dell’Università Federico II, Gaetano Manfredi, insieme agli altri Rettori delle Università partenopee, hanno inoltre fortemente voluto, in sinergia con la Regione Campania, che il piano fosse il più capillare possibile e rispondesse alle esigenze che un evento come l’Universiade richiedono. “Un attore importante di questo piano – dice de Paulis - è la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia che affianca la struttura commissariale nel fornire le risorse dei servizi sanitari. Sui campi di allenamento già sono attive più di 50 ambulanze, 70 medici sono dislocati alla Stazione Marittima di Napoli e nei Villaggi Atleti di Caserta e Salerno. Il personale specialistico che opera nel Villaggio di Napoli è coordinato dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria dell’Università Federico II, Vincenzo Viggiani, che ha permesso di usufruire della farmacia del Policlinico, con la distribuzione capillare di farmaci in tutti i Villaggi, del servizio di esecuzione analisi di laboratori, della radiologia e dei servizi specialistici. Con l’inizio delle competizioni – aggiunge – Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
saranno messe in campo risorse umane aggiuntive”. Il piano sanitario elaborato riguarda anche la sicurezza alimentare. “La Regione Campania – dice Vincenzo Caputo, coordinatore dell’area medica della manifestazione - ha curato moltissimo anche gli aspetti dell’ambiente di vita e di sicurezza alimentare dei partecipanti, predisponendo attraverso un centro regionale sulla ristorazione collettiva una serie di controlli preventivi sugli alimenti, prima e dopo la manifestazione, per garantire il massimo della sicurezza”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 11 EAV: € 1.041 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia " Il Welfare sanitario del manager" Un convegno di Federmanager E' l' associazione che tutela i manager salernitani, presieduta dall' ingegner Armando Indennimeo " Il panorama dei medici italiani è di alto profilo: dove invece siamo fortemente carenti è nell' organizzazione delle strutture sanitarie che sono molto complesse: bisogna contaminarle con figure capaci di gestirle, con grande beneficio dei cittadini che avranno un Sistema Sanitario più effi ciente e la riduzione dei tempi di attesa. La direzione delle nostre ASL dovrebbe essere affidata non a medici, ma a chi ha competenze manageriali. Oggi un terzo della spesa sanitaria viene sostenuta dai cittadini, ma ciò nonostante la Sanità pubblica da sola non ce la fa: è necessario che pubblico e privato camminino insieme per fare di più. Bisogna evitare gli schieramenti di parte e met tere il cittadino al centro". Sono queste le considerazioni del dottor Mario Cardoni, Direttore Generale di Federmanager, espresse durante il convegno: " Il welfare del manager", organizzato da " Federmanager Salerno", l' associazione he tutela i manager salernitani, presieduta dall' ingegner Armando Indennimeo. Il Presidente Indenni meo ha ricordato che Federmanager è molto attenta alla politica del welfare aziendale per i dirigenti: " Curiamo molto quest' attività anche con forme assicurative dedicate ai nostri 125 soci e alle loro famiglie, senza limiti di età". Indennimeo ha anche presentato l' innovativo progetto "Innovation Road Lab" realizzato in collaborazione con Confindustria Salerno:" E' destinato a 25 imprenditori e manager provenienti da: Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia, che ha l' obiettivo di stimolare un confronto costruttivo tra Istituzioni, Imprenditori e Manager su come apportare innovazione in azienda. In Campania 5 aziende, con l' aiuto di nostri manager certificati stanno realizzando, insieme, dei progetti basati sull' innovazione". Il Direttore Generale FASI, la dot toressa Caterina Miscia, ha sottolineato l' importanza Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
della tutela:" Tuteliamo le situazioni di fragilità: stiamo registrando una crescita importante della spesa sanitaria, sia per una maggiore attenzione alle attività di prevenzione, sia per le difficoltà che sta incontrando il Sistema Sanitario Nazionale pur essendo uno dei migliori al mondo. Noi cerchiamo di sup portarlo integrando i servizi". Il dottor Giuseppe Califano, Vicepresidente "Fasdapi" e Presidente "PMI Welfare Manager" ha parlato di politiche attive. Aniello Palumbo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.494 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Diagnostica ed esami riavvio dei ticket assalto ai laboratori Sabino Russo Presi d' assalto i laboratori e i centri diagnostici della provincia. Raddoppiata in un solo giorno la domanda di analisi del sangue, visite ambulatoriali ed esami strumentali, soprattutto da parte di anziani ed esenti, che hanno atteso la riapertura, dal primo luglio, delle convenzioni con le strutture sanitarie private, dopo il blocco per l' esaurimento dei tetti di spesa trimestrali. La situazione di affollamento, stando alle previsioni, dovrebbe continuare per tutta la settimana. Si conferma alta, dunque, l' attesa da parte degli utenti per la riapertura delle convenzioni, a dimostrazione di quanto sia elevato anche il rischio di un rinvio delle cure da parte soprattutto delle fasce più deboli per l' impossibilità a pagare l' intero importo delle prestazioni necessarie. Si tratta di anziani ed esenti, un esercito di oltre 100mila over 65enni, che vive con una pensione al di sotto di 800 euro al mese. Per queste persone quindi, l' esaurimento dei tetti di spesa per le prestazioni sanitarie in regime convenzionato diventa un vero problema. «Dai dati che emergono, al momento abbiamo un incremento rispetto alla scorsa settimana superiore al cento per cento dice Gennaro Lamberti, presidente nazionale Federlab È ovvio che i cittadini esenti, le cui condizioni di salute lo permettevano, hanno deciso di aspettare. L' afflusso del primo luglio ricorda quello del primo giorno di saldi. Purtroppo, anche il bisogno di salute è diventato stagionale». GLI UTENTI Altri 20mila over 65enni poi, necessitano di assistenza a vario titolo, sanitaria e sociale, così come altrettanti, quasi 1 su 4, vivono da soli. La condizione di potenziale disagio coinvolge anche il 3% delle famiglie salernitane nell' assistenza, per la presenza di soli componenti ultra 65enni e almeno un componente di 80 anni e più. «Per fortuna mi hanno fissato la visita giovedì e ho potuto aspettare fino al primo luglio spiega la signora Lucia, 72enne in attesa ieri mattina alla Synlab di Pagani Nei giorni scorsi ero andata anche in ospedale, ma non ce l' avrei mai fatta. Devo effettuare alcuni esami particolari e tra Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
i 5 euro delle ricette e quello per il quale non è previsto il ticket ho pagato 50 euro. Ditemi voi una persona con 416 euro di pensione al mese come deve fare per curarsi. È una follia questa storia dei fondi per gli accertamenti che finiscono. Non possiamo metterci col calendario in mano ad aspettare che sia il giorno giusto». Nel trimestre appena concluso, l' alt per Cardiologia, Medicina nucleare, Radioterapia e Radiologia è giunto come un fulmine a ciel sereno il 28 maggio, con gli inevitabili problemi per gli utenti che avevano effettuato le prenotazioni e che dovettero così, pagare l' intero importo della prestazione o inserirsi nelle liste d' attesa delle strutture pubbliche. Il giorno successivo poi, si fermarono quasi tutte le altre branche, a eccezione dei laboratori di analisi che goderono di qualche altro giorno di tregua. Il 30 infine, giunse lo stop alle visite specialistiche e la diabetologia. Nel primo trimestre invece, lo stop arrivò per la cardiologia il 26 febbraio, per diabetologia l' 8 marzo, per gli esami di sangue e urine il 9 marzo e gli esami radiologici il 4 marzo. «Alla ripresa delle convenzioni le strutture sono state letteralmente assalite dai pazienti continua Bruno Accarino, responsabile del sindacato dei radiologi Come è noto in tutta la Regione si è passati dallo stop and go annuale a quello trimestrale. Questo fenomeno inventato dall' ex commissario governativo Polimeni è stato perpetuato anche dopo, ma non fa altro che mascherare l' insufficienza dei fondi. Scontiamo il taglio di oltre 110 milioni di euro dal 2013 ad oggi e le nozze con i fichi secchi non si possono fare. Il problema si ripresenterà subito dopo agosto, perché si assisterà ad un nuovo blocco a settembre». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 11 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia File all'alba: «Colpa è dei medici» Giuseppe Ferrara Parla Perrotta: «Abbiamo poco personale, spazi angusti e dipendenti in ferie» File al distretto dalle 5:30 di mattina, dopo la denuncia della Fials, interviene il direttore del Distretto Sanitario di via Gramsci, Francesco Perrotta . Per poter nominare un nuovo medico di famiglia dopo i pensionamenti che ci sono stati, bisogna avviasi in via Gramsci prima dell'alba. «Il problema spiega il dottor Francesco Perrotta è che il medico che è andato in pensione avrebbe dovuto avvisare con largo anticipo i propri pazienti, in modo tale che questi ultimi avrebbero potuto provvedere in tempo utile a trovare un sostituto. Ma così non è stato e quindi ora ci troviamo ad affrontare questa situazione. Facciamo i salti mortali per garantire il miglior servizio possibile o anche solo quello ordinario, ma mi rendo conto che in queste condizioni è impossibile soddisfare tutti i bisogni». A sollevare la questione è stato il sindacalista della Fials, Salvatore Di Candia , che in una nota stampa diramata nei giorni scorsi ha evidenziato le criticità affrontate da diversi utenti dell'Asl, costretti nei giorni scorsi a svegliarsi di buonora, se non a notte fonda, per mettersi in coda agli uffici di via Gramsci e riuscirsi ad accaparrarsi uno dei trenta bigliettini fortunati necessari per la prenotazione di un nuovo medico di base dopo che il precedente è andato in pensione. «Il problema del pensionamento del medico di base continua Perrotta si aggiunge a quello della carenza di personale e dell'esiguità degli spazi in cui dobbiamo lavorare. Alcuni dipendenti sono in malattia, altri in ferie. Da qui le lunghe code di utenti che abbiamo dovuto gestire con i famosi numerini tanto recriminati. Sono trenta ticket, tuttavia bisogna tener presente che ciascuno vale per almeno cinque o sei persone, quindi l'utenza che viene servita ogni giorno, al netto dei disagi e dei problemi per le code di primo mattino, è molto più ampia di quella calcolata dai sindacalisti della Fials». Il problema, a quanto pare, riguarda anche la carenza di personale qualificato e soprattutto l'inadeguatezza degli spazi dove attualmente lavorano gli operatori dell'Asl di via Gramsci. Un prefabbricato post Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
terremoto provvisorio da oltre trent'anni in cui i sanitari dell'Asl lavorano alla meno peggio, arrangiandosi, in attesa di altra sede. «Purtroppo conclude il direttore non è facile gestire la situazione o semplicemente sostituire anche solo gli operatori che lavorano agli sportelli o incrementare il personale. C'è bisogno di personale qualificato e che abbia lo stesso livello di formazione, e non è facile. Ovviamente ce la stiamo mettendo tutta, chiediamo un po' di pazienza all'utenza, con l'augurio di riuscire a risolvere in breve tempo la situazione». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 11 EAV: € 1.588 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Anna morì per una necrosi del feto, per il medico legale poteva salvarsi NAPOLI. Poteva essere salvata Anna Siena, la trentaseienne morta nell' ospedale Vecchio Pellegrini il 18 gennaio scorso, se solo fosse stata visitata a dovere al suo primo ingresso al pronto soccorso. È quanto risulterebbe dalla relazione scritta dal medico legale nominato dalla Procura e chiamato a dare il suo parere tecnico nella causa intentata dalla famiglia della donna attraverso i legali Angelo e Sergio Pisani. La donna si era recata in ospedale una prima volta il 15 gennaio ed era stata dimessa con una semplice diagnosi di lombosciatalgia, dopo un' attesa di ore su una sedia e senza esser scrupolosamente visitata. Dopo tre giorni, però, il suo cuore aveva smesso di battere. Una morte allora senza spiegazioni. Poi si scoprì che la donna era incinta, pur a sua insaputa, e aveva in grembo un feto morto e a ciò erano dovuti i forti dolori addominali che la donna aveva accusato e per cui si era recata in ospedale il 15 gennaio dove nessuno aveva capito quanto stava accadendo. IL REFERTO. La necrosi del feto, ucciso dal cordone ombelicale, ne avrebbe provocato la morte dopo tre giorni. «Deve censurarsi - scrive il medico legale l' operato dei medici che ebbero contatto con la paziente Anna Sie na in data 15 gennaio 2019, poiché la paziente non fu sottoposta ad un corretto esame anamnestico e soprattutto clinico obiettivo, che ove invece eseguito in condizioni e con modalità adeguate, avrebbe senza dubbio mostrato l' esistenza di un addome gravidico. Emerge dunque che un' idonea e indicata assistenza alla giovane paziente Anna Siena ne avrebbe con criterio di elevata probabilità tecnica garantito la sopravvivenza». I LEGALI. In buona sostanza, per il perito, se i medici avessero eseguito gli accertamenti necessari la donna si sarebbe potuta salvare. Anna invece fu mandata a casa con una diagnosi di lombo sciatalgia. «Difficile spiegarla ai Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
genitori, alla sorella e alle nipotine - hanno commentato all' Adnkronos gli avvocati della famiglia Siena, Angelo e Sergio Pisani - . I medici dovrebbero essere sempre attentissimi e scrupolosi perché la vita umana vale più di qualsiasi ecografia ed analisi risparmiata. Nessuna sentenza e nessun risarcimento potranno restituire la giovane donna ai suoi cari ma le giustizia e una diversa condotta dei medici, ma soprattutto una regolare organizzazione sanitaria, potrebbero almeno evitare in futuro altro casi di malasanità». sempre secondo i legali dunque A.S.L. Napoli I cepedge del penegrini dall' esame autoptico sono emersi elementi che hanno chiarito sia la responsabilità dei sanitari che ebbero in cura «la povera Anna che la buona fede sua e della famiglia poichè si è accertato che si trattava effettivamente di una gravidanza criptica». Al momento della morte della trentaseienne infatti si ipotizzò anche che la donna non avesse reso noto ai medici di essere incinta. I FAMILIARI. «È stato fatto il primo passo in avanti per ottenere giustizia» ha commentato Ernesto Izzo, cognato di Anna. «Se solo avesse trovato un medico coscienzioso - afferma Izzo - si sarebbe salvata e adesso non staremmo parlando della sua morte. Sta venendo fuori quello che è realmente successo cioè che si è trattato di un caso di negligenza e di malasanità». «Anna è stata "guardata" e non visitata. È stata su una sedia, abbandonata per ore, senza neanche fare un esame ecografico. Questo è un fatto gravissimo e sconvolgente - hanno proseguito i legali, secondo i quali «può capitare, purtroppo, una gravidanza criptica ma il compito del medico è sopperire ad ogni deficit e mancanza anche del paziente, dedicandogli una maggiore attenzione e dedicandogli assistenza umana e professionale. Aspettiamo l' esito delle indagini e la sentenza - concludono i due legali ma una cosa sembra chiara: Anna è un' altra vittima innocente, non è stata curata nella maniera giusta e al pronto soccorso sono stati mal praticati ed omessi i passaggi fondamentali della scienza medica». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 25 EAV: € 5.370 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Formiche in corsia, sospesi 2 dirigenti LA SVOLTA Ettore Mautone Caso formiche al San Giovanni Bosco: l' assegnazione dei lavori per riparare quel vetusto ospedale (lavori eseguiti in somma urgenza) avvenne in maniera difforme rispetto alle norme vigenti e senza rispettare precisi vincoli e procedure amministrative. Pertanto l' ufficio procedimenti disciplinari della Asl Napoli 1, guidato da Michele Ciarfera, ha sospeso dal servizio (con privazione dello stipendio) per un mese Giuseppe Matarazzo, all' epoca direttore sanitario del presidio della Doganella, e per quattro mesi Claudio Pucillo, ex assistente tecnico dell' ospedale San Giovanni Bosco. «Si è chiuso un capitolo importante del recente passato riguardante il San Giovanni Bosco - si legge in una nota della Asl Napoli 1 - tra i primi atti compiuti dal commissario Ciro Verdoliva, già a febbraio, vi era infatti la decisa intenzione di far luce su molti aspetti poco chiari nell' annosa vicenda delle formiche al San Giovanni Bosco. In particolare, sull' avvenuta assegnazione di lavori in somma urgenza e relative responsabilità a vario titolo rilevabili». LE SANZIONI La sanzione decorre a partire dal 16 luglio per Matarazzo e dal 4 luglio per Pucillo, entrambi già incaricati in altra funzione nella Asl. «Sembra che la procedura faccia riferimento a un mancato controllo da parte mia sul tecnico del presidio - precisa Matarazzo - evidenzio che la mia competenza riguarda gli aspetti igienico- organizzativi e non strutturali che fanno capo all' Ufficio tecnico centrale della Asl Napoli 1 Centro. In particolare, in occasione della presenza di formiche, che ha avuto un notevole risalto mediatico, ho chiesto all' Amministrazione, con idonea documentazione, di adottare tutte le misure necessarie per la soluzione del problema con la ristrutturazione di alcuni reparti». «Sulla mia direzione - aggiunge Matarazzo - parlano 40 anni di onorato servizio sempre a favore della istituzione e con specchiata onestà. Tali valori mi hanno consentito di rivestire ruoli di alta responsabilità ottenendo risultati nell' ottica del miglioramento della qualità dell' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
assistenza. Mi sono sempre comportato in maniera trasparente senza mai accettare compromessi nell' esclusivo interesse dell' istituzione a cui mi sono ispirato per valori di fedeltà, lealtà, onestà e senso di appartenenza alla struttura». GLI ADDEBITI Secondo gli uffici la memoria difensiva presentata da Matarazzo (ma con la stessa formula ci si esprime anche per Pucillo) risulterebbe «inconsistente e supportata da un' interpretazione approssimativa ed inesatta circa l' applicazione delle regole procedurali in materia di affidamenti dei lavori». In particolare, contrariamente a quanto sostenuto dall' avvocato della difesa - secondo cui il personale tecnico del presidio dipenderebbe dall' Unità operativa autonoma di gestione e manutenzione impianti su cui dovrebbero ricadere le responsabilità - si evidenzia che tale personale tecnico «è stato assegnato alle dirette dipendenze dei datori di lavoro con delibere risalenti al 2016, anche sotto il profilo della gestione giuridica ed economica». In discussione dunque la vigilanza di Matarazzo sull' operato di Pucillo nominato dallo stesso direttore sanitario Responsabile unico del procedimento e direttore dei lavori. Compito assegnato con una semplice nota interna anziché, come richiesto, con un decreto dirigenziale da pubblicare sull' albo pretorio. Con un decreto del 7 febbraio poi Matarazzo ha proceduto a liquidare alla ditta esecutrice dei lavori circa 172mila euro. La questione su cui il collegio di disciplina pone l' accento è il fatto che «l' affidamento diretto dei lavori è risultato privo di un contratto così come obbligatoriamente previsto». Riconosciuti a Matarazzo la mancanza di dolo e di colpa grave laddove avrebbe potuto avvalersi di organi terzi di controllo. Il mancato rispetto delle regole procedurali di affidamento dei lavori è contestato anche a Pucillo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 7 EAV: € 1.108 Lettori: 25.449 Argomento: Sanità Campania Formiche in ospedale Sospeso il manager del SanGiovanni Bosco Fabrizio Geremicca napoli Lavori per 172.000 euro assegnati ad una ditta con una procedura irregolare di somma urgenza: scatta la sospensione da parte dell' Asl Napoli 1 per Giuseppe Matarazzo, medico ed ex direttore sanitario dell' ospedale San Giovanni Bosco, e per Claudio Puccillo, assistente tecnico presso il medesimo nosocomio e responsabile unico del procedimento. Il primo resterà senza stipendio per un mese, dal 16 luglio al 15 agosto. Il secondo per quattro, tra il 4 luglio ed il 5 novembre. Il provvedimento è stato adottato, a conclusione dell' istruttoria avviata alcuni mesi fa dall' ufficio per i procedimenti disciplinari composto da Michele Ciarfera, Nicola Crispino e Pasquale Izzo. Contro di esso Matarazzo e Puccillo potranno proporre ricorso al giudice. Il caso nasce nelle settimane convulse nelle quali l' ospedale - recentemente al centro di una inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che ha ipotizzato che molte attività interne al nosocomio fossero controllate dalla camorra - era nel ciclone mediatico per i continui ritrovamenti di formiche nei reparti e perfino sui letti dei pazienti. Titoli sui giornali, ampi reportage televisivi, denunce ed interrogazioni parlamentari. Ci fu anche una visita del ministro della Sanità, Giulia Grillo. In quel clima ed in quel contesto furono pianificati interventi di ristrutturazione dei locali e di bonifica che avrebbero dovuto prevenire che si ripetessero casi di infestazione. Puccillo in qualità di responsabile unico del procedimento, secondo le accuse mossegli nel procedimento disciplinare, ebbe un ruolo di primo piano nell' assegnare alla P.A.R.A. Edile srl lavori dell' importo di 172.000 euro senza rispettare le regole. In particolare, l' affidamento diretto dei lavori non era coperto, secondo l' argomentazione della commissione disciplinare, da un contratto di lavoro, contrariamente a quanto prevede obbligatoriamente il Codice dei contratti pubblici. Matarazzo, a sua volta, in qualità di direttore sanitario - gli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
hanno contestato i membri della commissione disciplinare - liquidò l' importo all' impresa il 7 febbraio di quest' anno con il Decreto 202 senza una preventiva e necessaria azione di verifica della regolarità della procedura. «Mi preme sottolineare per chiarezza - commenta il commissario dell' Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva - che né al dottor Matarazzo né al tecnico Puccillo sono state contestate in alcun modo responsabilità relative alla comparsa delle formiche al San Giovanni Bosco. Certo non le hanno messe loro. Parliamo di una vicenda diversa, di irregolarità nelle procedure di affidamento di un intervento originato, quello sì, dalla questione degli insetti». A fine maggio l' Asl Napoli 1 aveva sospeso anche quattro infermieri, due dei quali rappresentanti sindacali, in servizio al San Giovanni Bosco. Due di essi, in particolare, furono ritenuti responsabili di non essere intervenuti tempestivamente per cambiare le lenzuola dei degenti sulle quali erano stati ritrovati gli insetti - nonostante fossero stati invitati a farlo da un medico lì presente - in attesa che sopraggiungessero i loro due colleghi rappresentanti sindacali, affinché l' episodio potesse avere rilievo e clamore mediatico. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 11 EAV: € 1.229 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Formiche in ospedale, sospesi direttore sanitario e tecnico SAN GIOVANNI BOSCO È la decisione del Collegio disciplinare nei confronti di Giuseppe Matarazzo e Claudio Pucillo NAPOLI. L' ex direttore sanitario del San Giovanni Bosco di Napoli, l' ospedale che è stato al centro dello scandalo formiche, Giuseppe Matarazzo, è stato sospeso temporaneamente senza stipendio insieme a un tecnico, sempre dipendente della struttura. Si è concluso ieri, con la firma del presidente del Collegio dei provvedimenti disciplinari, Ciarfera, uno dei primi atti compiuti dal commissario straordinario dell' Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, al momento del suo insediamento che a febbraio aveva disposto di far luce sui molti aspetti poco chiari della vicenda delle formiche al pronto soccorso del San Giovanni e in particolare sull' avvenuta assegnazione di lavori in somma urgenza e relative responsabilità a vario titolo. «Al termine di un approfondito lavoro di ricostruzione dei fatti, il Collegio Disciplinare dell' Asl Napoli 1 Centro ha definito la sospensione dal servizio per Giuseppe Matarazzo (già direttore Sanitario del San Giovanni Bosco) e per Claudio Pucillo (già assistente tecnico al San Giovanni Bosco)». In particolare, al dottor Giusep pe Matarazzo è stata comminata la sanzione di un mese di sospensione dal servizio con decorrenza dal 16 luglio prossimo e con privazione della retribuzione, mentre a carico dell' assistente tecnico Claudio Pucillo la sospensione dal servizio per 4 mesi di sospensione dal servizio con decorrenza dal 4 luglio prossimo con privazione della retribuzione». «Sembra che la procedura faccia riferimento a un mancato controllo da parte mia sul tecnico del presidio - ha precisato lo stesso Matarazzo apprendendo della sanzione - evidenzio che la mia competenza riguarda gli aspetti igienico - organizzativi e non strutturali che fanno capo all' Ufficio tecnico centrale della Asl. In particolare, in occasione della presenza di formiche,che ha avuto un notevole risalto mediatico, ho chiesto all' amministrazione, con idonea documentazione, di adottare tutte le misure necessarie per la soluzione del problema con la ristrutturazione di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
alcuni reparti». Matarazzo, direttore sanitario del San Giovanni Bosco all' epoca dei fatti contestati, ha commentato così la sospensione dal servizio con privazione dello stipendio in relazione ai casi della presenza di formiche nel nosocomio. «Sulla mia direzione aggiunge Matarazzo - parlano 40 anni di onorato servizio sempre a favore della istituzione e con specchiata onestà. Tali valori mi hanno consentito di rivestire ruoli di alta responsabilità ottenendo risultati nell' ottica del miglioramento della qualità dell' assistenza. Mi sono sempre comportato in maniera trasparente senza mai accettare compromessi». Matarazzo è stato direttore sanitario per 6 mesi del San Giovanni. Tra gli altri incarichi, è stato direttore sanitario dell' Azienda Monaldi- Cotugno, poi direttore sanitario aziendale per 12 anni del Cardarelli, e ancora direttore sanitario all' Azienda Sant' Anna e San Sebastiano di Caserta. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019 Pagina 7 EAV: € 412 Lettori: 25.449 Argomento: Sanità Campania Incurabili, stop assistenza agli sfollati Devono lasciare gli alberghi Il Comitato degli sfollati degli Incurabili è tornato ieri a manifestare il suo dissenso verso la piega degli eventi dopo l' abbandono forzato dei loro alloggi a causa del pericolo crolli. Le proroghe riguardanti la sistemazione negli alberghi sono scadute il 30 giugno e non ve ne saranno di nuove. Pertanto alle rimostranze delle famiglie colpite dalla decisione ha risposto il commissario dell' Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. «Non comprendo e non posso condividere l' atteggiamento del Comitato degli Sfollati - ha commentato Verdoliva - È un dato di fatto che ad oggi l' unico Ente che ha garantito l' aiuto concreto degli sfollati è stata l' Asl ma ora sembrano dimenticare gli sforzi, pretendendo una sistemazione alberghiera senza fine». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Puoi anche leggere