Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi

Pagina creata da Daniele Scarpa
 
CONTINUA A LEGGERE
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
02-07-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 02-07-2019
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Investita sulle strisce, muore anziana .................................................................................... 1
      02/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Muore investita sulle strisce Travolta da mamma distratta ................................................... 3
      02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Parrucchiere dei vip morto al Ruggi la famiglia chiede maxi -risarcimento ........................... 5
      02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Truffe assicurative, cinque condanne quattro anni all' ex consigliere Pierro ......................... 7
      01/07/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT
            Infermieri in ferie, caos nei turni              .......................................................................................... 9
      01/07/2019 - WWW.SEITV.IT
            Salerno, accoltella il marito mandandolo in ospedale: denunciata 37enne .......................... 10
      01/07/2019 - WWW.RADIOALFA.FM
            Salerno, l’ospedale “Ruggi” nella rete dei servizi medici per le Universiadi ........................ 11
      30/06/2019 - WWW.UNIVERSIADE2019NAPOLI.IT
            Tutta la rete di servizi medici per gli accreditati di Napoli 2019 .......................................... 12
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14
      02/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            " Il Welfare sanitario del manager" Un convegno di Federmanager ..................................... 14
      02/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Diagnostica ed esami riavvio dei ticket assalto ai laboratori ............................................... 16
      02/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            File all'alba: «Colpa è dei medici» ........................................................................................ 18
Sanità Campania ............................................................................................................................. 20
      02/07/2019 - IL ROMA
            Anna morì per una necrosi del feto, per il medico legale poteva salvarsi ............................ 20
      02/07/2019 - IL MATTINO
            Formiche in corsia, sospesi 2 dirigenti ................................................................................. 22
      02/07/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Formiche in ospedale Sospeso il manager del SanGiovanni Bosco ....................................... 24
      02/07/2019 - IL ROMA
            Formiche in ospedale, sospesi direttore sanitario e tecnico ................................................ 26
      02/07/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Incurabili, stop assistenza agli sfollati Devono lasciare gli alberghi .................................... 28
      02/07/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            L' allarme violenza ............................................................................................................... 29
      02/07/2019 - IL MATTINO
            Morta con feto in grembo al Pellegrini la perizia choc: «Poteva essere salvata» ................. 31
      02/07/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Posto da primario alla Federico II Guerra di carte bollate fra tre medici ............................. 33
      02/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Terapie autismo, ecco l' elenco dell' Asl ............................................................................... 35
      02/07/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Uffici Asl, niente trasloco al Maffucci la Regione non dà fondi per il restyling ..................... 37
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 39
      02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
            A Milano il primo «genome data scientist» .......................................................................... 39
      02/07/2019 - LA REPUBBLICA
            Ai diabetici controllate anche quello .................................................................................... 40
      02/07/2019 - IL MESSAGGERO
            Arresto dell' accoltellatore la folla contro la polizia ............................................................. 41
      02/07/2019 - LA REPUBBLICA
            Attenti il caldo dà alla testa ................................................................................................. 43
      02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Cablare la cellula contro tutti i tumori ................................................................................. 45
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
02/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Così riusciamo a rigenerare il fegato ................................................................................... 46
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     DIAGNOSI Immagine del cuore in un battito ........................................................................ 48
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Fontana: «Con l' autonomia assunzioni in base alle esigenze» ............................................ 49
02/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Frutta e verdura e si dimentica il sondino ........................................................................... 51
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Il valore della farmacologia innovativa ................................................................................ 53
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     In Cina Janssen apre il sito clone di Latina ........................................................................... 55
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     L' arma dell' intelligenza artificiale per ridurre sprechi e liste d' attesa .............................. 57
02/07/2019 - LA REPUBBLICA
     La malattia che preferisce le donne ..................................................................................... 59
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Manipolare l' Rna per curare la demenza ............................................................................. 61
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Medici, dalla fuga al rischio bolla ......................................................................................... 62
02/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Oltre 600 chance per la salute ............................................................................................. 64
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Per l' allarme carenza 12mila specializzandi, ma l' università fa muro ................................ 66
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     RADIOTERAPIA Tecnologia di precisione anticancro ............................................................. 68
02/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Se il malato dirige l' ospedale .............................................................................................. 69
02/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Sulle terapie avanzate sfida italiana nel biotech ................................................................. 71
02/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Tagliati i test su alcol e droga «Incidenti, indagini a rischio» .............................................. 73
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
02/07/2019                                                                                                               Pagina 29
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 3.641
                                                                                                                         Lettori: 107.296
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                   Investita sulle strisce, muore anziana

 AGROPOLI Paola Desiderio Domenica
 scorsa era stata investita da un' auto di
 passaggio mentre attraversava la strada
 in via Pio X. Non ce l' ha fatta Isa Russo,
 75 anni, a riprendersi dal terribile
 impatto: è morta nella notte tra
 domenica e ieri all' ospedale San
 Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di
 Salerno. L' anziana, domenica mattina,
 era stata sbalzata in aria e aveva
 riportato fratture molto gravi, mentre
 attraversava la strada sulle strisce
 pedonali all' altezza dell' ufficio del
 Giudice di pace. Alla guida dell' auto c'
 era una donna che si è fermata per
 prestare soccorso. Diverse le persone
 presenti in strada che hanno cercato di
 rendersi utili accorrendo verso l' anziana
 e attivando la centrale operativa del
 118. In pochi minuti sul posto è arrivata
 un' ambulanza, ma la situazione è
 apparsa subito gravissima. Isa Russo è
 stata trasportata in codice rosso all'
 ospedale San Luca di Vallo della Lucania
 dov' è stata ricoverata in terapia intensiva e nello stesso pomeriggio trasferita in
 eliambulanza a Salerno, dov' è deceduta nel corso della notte successiva. Isa Russo
 era sposata con un commerciante di Agropoli e madre di due figli. La notizia del suo
 investimento si è diffusa e in tanti, nonostante i medici fin dall' inizio avessero
 lasciato poche speranze, hanno pregato e sperato in un miracolo. Purtroppo non c' è
 stato. Spetterà ora ai carabinieri del nucleo radio mobile di Agropoli ricostruire la
 dinamica dell' incidente e accertare eventuali responsabilità a carico dell'
 investitrice. La salma è stata liberata nella stessa giornata di ieri. È stato un fine
 settimana totalmente negativo quello appena trascorso nel Cilento, per quanto
 riguarda gli incidenti stradali. Ad Agropoli, sempre domenica, intorno alle 8.30 del
 mattino, un altro investimento è avvenuto sul lungomare San Marco. Vittima una
 dodicenne di San Valentino Torio che stava attraversando la strada per recarsi al
 mare. Soccorsa dall' ambulanza rianimativa della Croce Azzurra di Agropoli, è stata
 trasportata all' ospedale di Vallo con numerosi traumi. I due investimenti hanno
             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
riacceso i riflettori sulla necessità di aumentare la sicurezza della viabilità sulle
principali strade. Sabato scorso un' altra bambina era rimasta ferita in un incidente
tra due auto avvenuto a Capaccio Paestum, in località Laura. Trasportata in ospedale
da un' eliambulanza, le sue condizioni erano meno gravi di quanto temuto. Infine, un
altro scontro è avvenuto domenica sera a Fonte di Roccdaspide, sulla Statale 166
degli Alburni, tre le persone ferite. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
02/07/2019                                                                                                                Pagina 18
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

   Muore investita sulle strisce Travolta da mamma distratta

 Non c'è l'ha fatta la donna 76enne
 investita domenica mattina su via
 Colombo, ad Agropoli. Troppo gravi i
 danni riportati agli organi interni. Isa
 Russo il nome della vittima della tragica
 fatalità verificatisi alle 9 circa. L'anziana
 stava     attraversando      sulle    strisce
 pedonali, tra il palazzo che ospita il
 giudice di pace e un negozio di
 abbigliamento, che si trova dalla parte
 opposta dell'arteria cittadina, quando è
 stata investita dall'auto con al volante
 una persona del posto. Chi era alla
 guida, una donna e madre di tre figli,
 molto probabilmente era distratta e non
 si è accorto della 76enne che
 attraversava       la    strada.    Violento
 l'impatto. Dal racconto di alcuni
 testimoni è emerso che uno dei
 pneumatici dell'auto è passato sopra il
 corpo della donna, rimanendovi per
 qualche istante. In un attimo sul posto
 sono accorse una serie di persone che hanno tentato più volte di sollevare l'auto di
 peso per liberare la malcapitata, riuscendo dopo poco nell'intento. Scattata la
 segnalazione alla centrale operativa del 118, sul posto è giunta un'ambulanza i cui
 sanitari, dopo le manovre di rito, hanno trasportato la donna all'ospedale San Luca
 di Vallo della Lucania in codice rosso. Qui è giunta che era vigile ma in condizioni
 gravissime. Condotta nel reparto di Rianimazione, è stata sottoposta ad una serie di
 accertamenti che hanno portato i medici a riscontrare problemi al bacino ed una
 emorragia interna legata alla frattura in questione. Una problematica che poteva
 essere risolta solo con una embolizzazione. In pratica bisognava intervenire a livello
 interno per bloccare il sangue che fuoriusciva. E per questo specifico intervento
 l'ospedale di Vallo della Lucania non era attrezzato, ragione per cui la donna è stata
 trasferita in elisoccorso all'ospedale Ruggi di Salerno. Ma, a poche ore dal suo arrivo,
 è deceduta. La salma resta presso l'obitorio del nosocomio salernitano a
 disposizione dell'Autorità giudiziaria. È possibile che il magistrato di turno presso la
 Procura di Salerno, che agisce per delega rispetto a quella di Vallo della Lucania,
 possa disporre l'autopsia. Non appena si è diffusa la notizia della morte della donna,
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
ieri ad Agropoli è scattata la caccia al mostro. Una serie di accuse sono state mosse
via social al presunto autore colpevole di correre troppo e di avere per questo
motivo investito la 76enne. Ma, di fatto, ad aver investito la donna è stata un'altra
donna, madre di tre figli, e vittima di un momento di distrazione fatale.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
02/07/2019                                                                                                                Pagina 25
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 4.262
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

 Parrucchiere dei vip morto al Ruggi la famiglia chiede maxi -
                        risarcimento

 LA STORIA/1 Angela Trocini Richiesta
 risarcitoria milionaria nei confronti dell'
 azienda ospedaliera San Giovanni di Dio
 e Ruggi d' Aragona per la morte di
 Umberto Schettino, parrucchiere dei vip
 di Pompei. Nei prossimi giorni, infatti,
 presso il Tribunale civile di Salerno, sarà
 depositato un accertamento tecnico
 preventivo      con    la    richiesta     di
 risarcimento di un milione e 200mila
 euro per i figli (uno ancora minorenne e
 l' altro appena 18enne rappresentati
 dall'    avvocato     Francesco      Alfredo
 Berritto). Questa è solo una delle
 richieste risarcitorie nei confronti della
 struttura ospedaliera e dei medici che
 ebbero      in   cura     il   parrucchiere
 pompeiano, deceduto al Ruggi il 10
 gennaio 2018. Alla richiesta di maxi
 risarcimento per i figli si aggiunge la
 richiesta di un altro milione e mezzo di
 euro suddiviso tra gli altri eredi (i
 genitori, il fratello e la sorella ed altri
 due familiari rappresentati dall' avvocato
 Nicola Schettino che coordina i colleghi Luca Savarese, Fausto Diaz e Giuseppe
 Bandino). Il passaggio in sede civile serve come condizione indispensabile di
 procedibilità in osservanza alla legge Gelli-Bianco in modo da cristallizzare le
 posizioni mentre in sede penale, da una parte, c' è la richiesta di rinvio a giudizio per
 quattro medici e, dall' altra, una richiesta di archiviazione per altri sanitari a cui però
 si sono opposti gli avvocati Giuseppe Lupone e Nicola Schettino. Fu la moglie del
 parrucchiere, a poche ore dalla morte del coniuge, a presentare una denuncia
 penale per fare luce su cosa fosse realmente accaduto al marito deceduto a soli 45
 anni e chiarire eventuali responsabilità. Nel verbale di denuncia, la vedova Schettino
 raccontò l' odissea del marito durata un paio di mesi: il primo accesso al Ruggi fu a
 novembre 2017, per una presunta malattia cardiaca. Al pronto soccorso l' uomo fu
 sottoposto ad accertamenti e, una volta prescritta una cura da fare a casa, fu

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
dimesso ma già durante la cura, l' uomo sentiva le sue condizioni di salute
peggiorare. Ritornato al pronto soccorso del Ruggi, per il controllo, gli venne
diagnosticata una pericardite e ricoverato per sette giorni. Una volta dimesso, il
giorno dopo si aggravò e fu ricoverato nuovamente al Ruggi dove, dopo una prima
cura antibiotica, fu sottoposto all' aspirazione del liquido dai polmoni ma nella notte
si aggravò tanto che fu disposta una Tac al torace con esame batteriologico che
evidenziò un' infezione tubercolare: dal 22 dicembre iniziarono le cure specifiche
fino al 10 gennaio quando, una Tac di controllo ed un' ecografia cardiaca e
polmonare, evidenziarono la presenza di liquidi ai lati dei due polmoni. Il giorno dopo
gli fu effettuata l' aspirazione del liquido dai polmoni ma dopo una ventina di minuti
morì. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 02-07-2019 - Rassegna stampa del 02-07-2019 - Ruggi
02/07/2019                                                                                                                Pagina 25
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.988
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Truffe assicurative, cinque condanne quattro anni all' ex
                       consigliere Pierro

 LA SENTENZA Viviana De Vita Attraverso
 il loro studio legale volevano imporre il
 monopolio su tutti gli incidenti stradali
 che si verificavano in città. A tale scopo
 si procuravano i dati di inconsapevoli
 clienti    che,    vittime     di    incidenti
 conseguenti alla cattiva manutenzione
 delle strade comunali, si presentavano
 presso l' ospedale cittadino per le cure
 del caso. Quindi presentavano al
 Comune       di   Salerno      richieste    di
 risarcimento, in assenza di mandato
 difensivo e anche nella consapevolezza
 della presenza di un altro difensore.
 Pioggia di condanne per i legali dello
 studio «Pierro-Naddeo-Potente», finiti nel
 mirino della Procura nel novembre 2010
 quando i militari del Nucleo di Polizia
 Tributaria della Guardia di Finanza
 diedero esecuzione a cinque ordinanze
 applicative della misura cautelare
 interdittiva, nei confronti di quattro
 avvocati e di un infermiere del Ruggi. La
 sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio
 di ieri quando i giudici della seconda sezione penale del tribunale di Salerno
 (presidente Casale) hanno condannato a 4 anni di reclusione l' ex consigliere
 comunale Antonio Pierro, titolare di un avviato studio legale; 3 anni di reclusione per
 il suo collaboratore Consiglio Naddeo, 2 anni per Maria Cristina Potente, un anno e 4
 mesi per Eleonora Landi e un anno per la segretaria di studio Simona De Meo. Unico
 assolto l' operatore sanitario del Ruggi Giuseppe Ansalone, assistito dagli avvocati
 Lentini e Di Ruocco. Salvati dalla prescrizione infine Pompea Giffoni, accusata di
 favoreggiamento, e Alfredo Ventre, che rispondeva invece di falsa testimonianza
 (nel collegio difensivo gli avvocati Paolo Carbone, Lucio Basco ed Enrico Tedesco).
 Associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Aig Erope S.A., una
 società assicurativa che garantisce il Comune di Salerno per la responsabilità civile
 verso terzi, era l' ipotesi di reato formulata dalla Procura a carico dei legali accusati

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di aver messo in piedi un sistema quasi perfetto finalizzato «all' indiscriminato,
scorretto e illecito accaparramento del mercato del contenzioso tra privati e il
Comune di Salerno». Attraverso falsi testimoni e mandati difensivi falsi - perché mai
sottoscritti dagli assistiti - gli imputati, a parere della Procura avrebbero «utilizzato
qualsiasi mezzo a loro disposizione pur di incrementare progressivamente il loro
pacchetto clienti». Un meccanismo quasi perfetto che, però, ad un certo punto
collassò quando la società assicurativa sporse denuncia. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/07/2019
                                            lacittadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 575
                                                                                                                          Lettori: 2.533
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

                         Infermieri in ferie, caos nei turni

 La Cisl al dg Longo: «Validi rinforzi per
 garantire il diritto alla salute» La
 mancanza di personale nei reparti
 ospedalieri, di infermieri e operatori
 socio sanitari, inizia a farsi sentire e
 qualche primario ha chiesto al direttore
 generale, Giuseppe Longo, di ridurre i
 posti letto. A chiederlo è stato il primario
 del reparto di Medicina interna di uno dei
 presidi aziendali dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” di Salerno.
 A denunciare la grave situazione del presidio “Giovanni da Procida” sono stati i
 sindacalisti Cisl di via San Leonardo. «È di questi ultimi giorni - scrivono i sindacalisti
 - la notizia che il direttore del reparto di Medicina interna ha inviato una missiva alla
 Direzione strategica aziendale con l’intenzione di chiedere di diminuire i posti letto
 in un reparto così complesso e di rilevanza sociale per la carenza di personale
 infermieristico e di operatori socio-sanitari, problematica accentuatasi in
 concomitanza del periodo estivo». La segreteria aziendale della Cisl aveva inviato
 delle note alla Direzione per sollecitare la risoluzione del problema «ma purtroppo
 bisogna constatare – commentano i rappresentanti sindacali - che a nulla sono valse
 le grida di aiuto». In vista dell’imminente scadenza dell’avviso pubblico per
 l’assunzione a tempo determinato di quaranta infermieri, la Cisl chiede al dg Longo
 «di assumersi l’impegno formale a inviare dei validi rinforzi al reparto al fine di
 scongiurare la chiusura dei posti letto e garantire alla cittadinanza una struttura in
 grado di soddisfare il fabbisogno di “salute” della comunità». L’emergenza è legata
 al periodo estivo per far fronte al turn over delle ferie. La richiesta è stata firmata
 dai delegati della Rsu: Biondino, Cicalese, Di Pietro, Pumpo, Tortora, Stellato,
 Guariglia, Savastano, Panzuto e dei segretari degli ospedali “Ruggi”, Mercato S.
 Severino e Cava rispettivamente Iannone, Napoli e Lopez. (m.c.) ©RIPRODUZIONE
 RISERVATA

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/07/2019
                                                        seitv.it
                                                                                                                         EAV: € 426
                                                                                                                         Lettori: 1.167
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

      Salerno, accoltella il marito mandandolo in ospedale:
                        denunciata 37enne

 SALERNO.        Accoltella      il    marito
 mandandolo all’ospedale, scatta la
 denuncia per una 37enne che nella
 serata di ieri ha ferito il proprio coniuge
 con tre fendenti, a Salerno.I carabinieri
 sono entrati in azione in via Spinosa,
 dove la donna, affetta da psicosi cronica,
 per    motivi    ancora      in    fase   di
 accertamento, ha sferrato tre fendenti
 verso il proprio marito, mentre quest’ultimo dormiva in camera da letto.Le urla
 dell’uomo hanno svegliato la madre, che dormiva nell’altra stanza dello stesso
 appartamento. I condomini, anche loro svegliati di soprassalto dai rumori, hanno
 allertato le autorità. Sul posto sono giunti gli uomini dell’Arma ed i paramedici del
 118.L’uomo è stato trasportato al Ruggi, dove è stato sottoposto ad un intervento
 chirurgico per le ferite riportate. La prognosi è di 20 giorni.La donna, anche lei
 trasportata in ospedale a causa delle sue condizioni di salute, è stata sottoposta a
 trattamento sanitario obbligatorio e denunciata a piede libero.Indagano i carabinieri
 che hanno sequestrato il coltello ancora sporco di sangue.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/07/2019
                                                  radioalfa.fm
                                                                                                                         EAV: € 174
                                                                                                                         Lettori: 233
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

  Salerno, l’ospedale “Ruggi” nella rete dei servizi medici per
                         le Universiadi

 Tutto pronto per le Universiadi della
 Campania, al via il 3 luglio, anche sul
 fronte dell’assistenza sanitaria. E’ stato
 infatti predisposto un piano di assistenza
 medica gratuito, sui campi di gare e di
 allenamento, e nei Villaggi Atleti, a
 disposizione degli accreditati. E nella
 rete delle strutture a disposizione c’è
 anche l’ospedale “Ruggi” di Salerno, con
 cui è stata stipulata un’apposita convenzione. Nel Villaggio Atleti della Stazione
 Marittima di Napoli è stato allestito un vero e proprio policlinico con un punto di
 primo intervento per le emergenze, e in caso di necessità, grazie alla collaborazione
 con il 118, sarà predisposto il trasferimento del paziente presso le strutture
 ospedaliere di competenza. Nei siti di allenamento è prevista sempre la presenza di
 un’ambulanza, come nei siti di gara, dove però l’assistenza è rafforzata in
 considerazione della presenza anche del pubblico”.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2019
                                   universiade2019napoli.it
                                                                                                                          EAV: € 467
                                                                                                                          Lettori: 2.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

    Tutta la rete di servizi medici per gli accreditati di Napoli
                               2019

 Gli accreditati alla 30^ Summer
 Universiade Napoli 2019 potranno
 contare su un piano di assistenza
 medica, capillare e gratuito, sia sui
 campi di gare e di allenamento, sia nei
 Villaggi Atleti. “Nel Villaggio Atleti della
 Stazione Marittima di Napoli – spiega il
 Capo dei servizi medici di Napoli 2019,
 Bianca Liccardo - è stato allestito un
 vero e proprio policlinico con un punto di
 primo intervento per le emergenze, più
 una serie di ambulatori specialistici. In
 caso di necessità, grazie alla collaborazione con il 118 territoriale, sarà predisposto il
 trasferimento del paziente presso le strutture ospedaliere di competenza. Lo stesso
 avviene per gli altri Villaggi: a Caserta, per le visite specialistiche c’è una
 convenzione con gli ospedali di Sant’Anna e San Sebastiano. A Salerno, con
 l’ospedale Ruggi d’Aragona. Nei siti di allenamento è prevista sempre la presenza di
 un’ambulanza, come nei siti di gara, dove però l’assistenza è rafforzata in
 considerazione della presenza anche del pubblico”. Il piano sanitario è stato
 predisposto dal professor Amato de Paulis, Coordinatore generale dell’area medica
 Napoli 2019, e condiviso dai direttori generali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere
 territoriali, tra cui Antonio Postiglione direttore generale della sanità campana. Il
 Rettore dell’Università Federico II, Gaetano Manfredi, insieme agli altri Rettori delle
 Università partenopee, hanno inoltre fortemente voluto, in sinergia con la Regione
 Campania, che il piano fosse il più capillare possibile e rispondesse alle esigenze che
 un evento come l’Universiade richiedono. “Un attore importante di questo piano –
 dice de Paulis - è la Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia che affianca
 la struttura commissariale nel fornire le risorse dei servizi sanitari. Sui campi di
 allenamento già sono attive più di 50 ambulanze, 70 medici sono dislocati alla
 Stazione Marittima di Napoli e nei Villaggi Atleti di Caserta e Salerno. Il personale
 specialistico che opera nel Villaggio di Napoli è coordinato dal direttore generale
 dell’Azienda ospedaliera universitaria dell’Università Federico II, Vincenzo Viggiani,
 che ha permesso di usufruire della farmacia del Policlinico, con la distribuzione
 capillare di farmaci in tutti i Villaggi, del servizio di esecuzione analisi di laboratori,
 della radiologia e dei servizi specialistici. Con l’inizio delle competizioni – aggiunge –

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
saranno messe in campo risorse umane aggiuntive”. Il piano sanitario elaborato
riguarda anche la sicurezza alimentare. “La Regione Campania – dice Vincenzo
Caputo, coordinatore dell’area medica della manifestazione - ha curato moltissimo
anche gli aspetti dell’ambiente di vita e di sicurezza alimentare dei partecipanti,
predisponendo attraverso un centro regionale sulla ristorazione collettiva una serie
di controlli preventivi sugli alimenti, prima e dopo la manifestazione, per garantire il
massimo della sicurezza”.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                               Pagina 11

                                                                                                                         EAV: € 1.041
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

        " Il Welfare sanitario del manager" Un convegno di
                           Federmanager

 E' l' associazione che tutela i manager
 salernitani, presieduta dall' ingegner
 Armando Indennimeo " Il panorama dei
 medici italiani è di alto profilo: dove
 invece siamo fortemente carenti è nell'
 organizzazione delle strutture sanitarie
 che sono molto complesse: bisogna
 contaminarle con figure capaci di
 gestirle, con grande beneficio dei
 cittadini che avranno un Sistema
 Sanitario più effi ciente e la riduzione dei
 tempi di attesa. La direzione delle nostre
 ASL dovrebbe essere affidata non a
 medici, ma a chi ha competenze
 manageriali. Oggi un terzo della spesa
 sanitaria viene sostenuta dai cittadini,
 ma ciò nonostante la Sanità pubblica da
 sola non ce la fa: è necessario che
 pubblico e privato camminino insieme
 per fare di più. Bisogna evitare gli
 schieramenti di parte e met tere il
 cittadino al centro". Sono queste le
 considerazioni del dottor Mario Cardoni, Direttore Generale di Federmanager,
 espresse durante il convegno: " Il welfare del manager", organizzato da "
 Federmanager Salerno", l' associazione he tutela i manager salernitani, presieduta
 dall' ingegner Armando Indennimeo. Il Presidente Indenni meo ha ricordato che
 Federmanager è molto attenta alla politica del welfare aziendale per i dirigenti: "
 Curiamo molto quest' attività anche con forme assicurative dedicate ai nostri 125
 soci e alle loro famiglie, senza limiti di età". Indennimeo ha anche presentato l'
 innovativo progetto "Innovation Road Lab" realizzato in collaborazione con
 Confindustria Salerno:" E' destinato a 25 imprenditori e manager provenienti da:
 Campania, Basilicata, Calabria, Puglia e Sicilia, che ha l' obiettivo di stimolare un
 confronto costruttivo tra Istituzioni, Imprenditori e Manager su come apportare
 innovazione in azienda. In Campania 5 aziende, con l' aiuto di nostri manager
 certificati stanno realizzando, insieme, dei progetti basati sull' innovazione". Il
 Direttore Generale FASI, la dot toressa Caterina Miscia, ha sottolineato l' importanza

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
della tutela:" Tuteliamo le situazioni di fragilità: stiamo registrando una crescita
importante della spesa sanitaria, sia per una maggiore attenzione alle attività di
prevenzione, sia per le difficoltà che sta incontrando il Sistema Sanitario Nazionale
pur essendo uno dei migliori al mondo. Noi cerchiamo di sup portarlo integrando i
servizi". Il dottor Giuseppe Califano, Vicepresidente "Fasdapi" e Presidente "PMI
Welfare Manager" ha parlato di politiche attive. Aniello Palumbo.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                                  Pagina 24
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 5.494
                                                                                                                            Lettori: 107.296
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Diagnostica ed esami riavvio dei ticket assalto ai laboratori
 Sabino Russo
 Presi d' assalto i laboratori e i centri
 diagnostici della provincia. Raddoppiata
 in un solo giorno la domanda di analisi
 del sangue, visite ambulatoriali ed esami
 strumentali, soprattutto da parte di
 anziani ed esenti, che hanno atteso la
 riapertura, dal primo luglio, delle
 convenzioni con le strutture sanitarie
 private, dopo il blocco per l' esaurimento
 dei tetti di spesa trimestrali. La
 situazione di affollamento, stando alle
 previsioni, dovrebbe continuare per tutta
 la settimana. Si conferma alta, dunque, l'
 attesa da parte degli utenti per la
 riapertura     delle     convenzioni,     a
 dimostrazione di quanto sia elevato
 anche il rischio di un rinvio delle cure da
 parte soprattutto delle fasce più deboli
 per l' impossibilità a pagare l' intero
 importo delle prestazioni necessarie. Si
 tratta di anziani ed esenti, un esercito di
 oltre 100mila over 65enni, che vive con
 una pensione al di sotto di 800 euro al
 mese. Per queste persone quindi, l'
 esaurimento dei tetti di spesa per le prestazioni sanitarie in regime convenzionato
 diventa un vero problema. «Dai dati che emergono, al momento abbiamo un
 incremento rispetto alla scorsa settimana superiore al cento per cento dice Gennaro
 Lamberti, presidente nazionale Federlab È ovvio che i cittadini esenti, le cui
 condizioni di salute lo permettevano, hanno deciso di aspettare. L' afflusso del primo
 luglio ricorda quello del primo giorno di saldi. Purtroppo, anche il bisogno di salute è
 diventato stagionale». GLI UTENTI Altri 20mila over 65enni poi, necessitano di
 assistenza a vario titolo, sanitaria e sociale, così come altrettanti, quasi 1 su 4,
 vivono da soli. La condizione di potenziale disagio coinvolge anche il 3% delle
 famiglie salernitane nell' assistenza, per la presenza di soli componenti ultra 65enni
 e almeno un componente di 80 anni e più. «Per fortuna mi hanno fissato la visita
 giovedì e ho potuto aspettare fino al primo luglio spiega la signora Lucia, 72enne in
 attesa ieri mattina alla Synlab di Pagani Nei giorni scorsi ero andata anche in
 ospedale, ma non ce l' avrei mai fatta. Devo effettuare alcuni esami particolari e tra
                Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
i 5 euro delle ricette e quello per il quale non è previsto il ticket ho pagato 50 euro.
Ditemi voi una persona con 416 euro di pensione al mese come deve fare per
curarsi. È una follia questa storia dei fondi per gli accertamenti che finiscono. Non
possiamo metterci col calendario in mano ad aspettare che sia il giorno giusto». Nel
trimestre appena concluso, l' alt per Cardiologia, Medicina nucleare, Radioterapia e
Radiologia è giunto come un fulmine a ciel sereno il 28 maggio, con gli inevitabili
problemi per gli utenti che avevano effettuato le prenotazioni e che dovettero così,
pagare l' intero importo della prestazione o inserirsi nelle liste d' attesa delle
strutture pubbliche. Il giorno successivo poi, si fermarono quasi tutte le altre
branche, a eccezione dei laboratori di analisi che goderono di qualche altro giorno di
tregua. Il 30 infine, giunse lo stop alle visite specialistiche e la diabetologia. Nel
primo trimestre invece, lo stop arrivò per la cardiologia il 26 febbraio, per
diabetologia l' 8 marzo, per gli esami di sangue e urine il 9 marzo e gli esami
radiologici il 4 marzo. «Alla ripresa delle convenzioni le strutture sono state
letteralmente assalite dai pazienti continua Bruno Accarino, responsabile del
sindacato dei radiologi Come è noto in tutta la Regione si è passati dallo stop and go
annuale a quello trimestrale. Questo fenomeno inventato dall' ex commissario
governativo Polimeni è stato perpetuato anche dopo, ma non fa altro che
mascherare l' insufficienza dei fondi. Scontiamo il taglio di oltre 110 milioni di euro
dal 2013 ad oggi e le nozze con i fichi secchi non si possono fare. Il problema si
ripresenterà subito dopo agosto, perché si assisterà ad un nuovo blocco a
settembre». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                                 Pagina 11
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

                          File all'alba: «Colpa è dei medici»
 Giuseppe Ferrara
 Parla     Perrotta:     «Abbiamo       poco
 personale, spazi angusti e dipendenti in
 ferie» File al distretto dalle 5:30 di
 mattina, dopo la denuncia della Fials,
 interviene il direttore del Distretto
 Sanitario di via Gramsci, Francesco
 Perrotta . Per poter nominare un nuovo
 medico di famiglia dopo i pensionamenti
 che ci sono stati, bisogna avviasi in via
 Gramsci prima dell'alba. «Il problema
 spiega il dottor Francesco Perrotta è che
 il medico che è andato in pensione
 avrebbe dovuto avvisare con largo
 anticipo i propri pazienti, in modo tale
 che questi ultimi avrebbero potuto
 provvedere in tempo utile a trovare un
 sostituto. Ma così non è stato e quindi
 ora ci troviamo ad affrontare questa
 situazione. Facciamo i salti mortali per
 garantire il miglior servizio possibile o
 anche solo quello ordinario, ma mi rendo
 conto che in queste condizioni è
 impossibile soddisfare tutti i bisogni». A sollevare la questione è stato il sindacalista
 della Fials, Salvatore Di Candia , che in una nota stampa diramata nei giorni scorsi
 ha evidenziato le criticità affrontate da diversi utenti dell'Asl, costretti nei giorni
 scorsi a svegliarsi di buonora, se non a notte fonda, per mettersi in coda agli uffici di
 via Gramsci e riuscirsi ad accaparrarsi uno dei trenta bigliettini fortunati necessari
 per la prenotazione di un nuovo medico di base dopo che il precedente è andato in
 pensione. «Il problema del pensionamento del medico di base continua Perrotta si
 aggiunge a quello della carenza di personale e dell'esiguità degli spazi in cui
 dobbiamo lavorare. Alcuni dipendenti sono in malattia, altri in ferie. Da qui le lunghe
 code di utenti che abbiamo dovuto gestire con i famosi numerini tanto recriminati.
 Sono trenta ticket, tuttavia bisogna tener presente che ciascuno vale per almeno
 cinque o sei persone, quindi l'utenza che viene servita ogni giorno, al netto dei
 disagi e dei problemi per le code di primo mattino, è molto più ampia di quella
 calcolata dai sindacalisti della Fials». Il problema, a quanto pare, riguarda anche la
 carenza di personale qualificato e soprattutto l'inadeguatezza degli spazi dove
 attualmente lavorano gli operatori dell'Asl di via Gramsci. Un prefabbricato post
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
terremoto provvisorio da oltre trent'anni in cui i sanitari dell'Asl lavorano alla meno
peggio, arrangiandosi, in attesa di altra sede. «Purtroppo conclude il direttore non è
facile gestire la situazione o semplicemente sostituire anche solo gli operatori che
lavorano agli sportelli o incrementare il personale. C'è bisogno di personale
qualificato e che abbia lo stesso livello di formazione, e non è facile. Ovviamente ce
la stiamo mettendo tutta, chiediamo un po' di pazienza all'utenza, con l'augurio di
riuscire a risolvere in breve tempo la situazione».

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                               Pagina 11

                                                                                                                         EAV: € 1.588
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

     Anna morì per una necrosi del feto, per il medico legale
                        poteva salvarsi

 NAPOLI. Poteva essere salvata Anna
 Siena, la trentaseienne morta nell'
 ospedale Vecchio Pellegrini il 18 gennaio
 scorso, se solo fosse stata visitata a
 dovere al suo primo ingresso al pronto
 soccorso. È quanto risulterebbe dalla
 relazione scritta dal medico legale
 nominato dalla Procura e chiamato a
 dare il suo parere tecnico nella causa
 intentata dalla famiglia della donna
 attraverso i legali Angelo e Sergio Pisani.
 La donna si era recata in ospedale una
 prima volta il 15 gennaio ed era stata
 dimessa con una semplice diagnosi di
 lombosciatalgia, dopo un' attesa di ore
 su    una     sedia    e    senza    esser
 scrupolosamente visitata. Dopo tre
 giorni, però, il suo cuore aveva smesso
 di battere. Una morte allora senza
 spiegazioni. Poi si scoprì che la donna
 era incinta, pur a sua insaputa, e aveva
 in grembo un feto morto e a ciò erano
 dovuti i forti dolori addominali che la
 donna aveva accusato e per cui si era
 recata in ospedale il 15 gennaio dove nessuno aveva capito quanto stava
 accadendo. IL REFERTO. La necrosi del feto, ucciso dal cordone ombelicale, ne
 avrebbe provocato la morte dopo tre giorni. «Deve censurarsi - scrive il medico
 legale l' operato dei medici che ebbero contatto con la paziente Anna Sie na in data
 15 gennaio 2019, poiché la paziente non fu sottoposta ad un corretto esame
 anamnestico e soprattutto clinico obiettivo, che ove invece eseguito in condizioni e
 con modalità adeguate, avrebbe senza dubbio mostrato l' esistenza di un addome
 gravidico. Emerge dunque che un' idonea e indicata assistenza alla giovane paziente
 Anna Siena ne avrebbe con criterio di elevata probabilità tecnica garantito la
 sopravvivenza». I LEGALI. In buona sostanza, per il perito, se i medici avessero
 eseguito gli accertamenti necessari la donna si sarebbe potuta salvare. Anna invece
 fu mandata a casa con una diagnosi di lombo sciatalgia. «Difficile spiegarla ai

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
genitori, alla sorella e alle nipotine - hanno commentato all' Adnkronos gli avvocati
della famiglia Siena, Angelo e Sergio Pisani - . I medici dovrebbero essere sempre
attentissimi e scrupolosi perché la vita umana vale più di qualsiasi ecografia ed
analisi risparmiata. Nessuna sentenza e nessun risarcimento potranno restituire la
giovane donna ai suoi cari ma le giustizia e una diversa condotta dei medici, ma
soprattutto una regolare organizzazione sanitaria, potrebbero almeno evitare in
futuro altro casi di malasanità». sempre secondo i legali dunque A.S.L. Napoli I
cepedge del penegrini dall' esame autoptico sono emersi elementi che hanno
chiarito sia la responsabilità dei sanitari che ebbero in cura «la povera Anna che la
buona fede sua e della famiglia poichè si è accertato che si trattava effettivamente
di una gravidanza criptica». Al momento della morte della trentaseienne infatti si
ipotizzò anche che la donna non avesse reso noto ai medici di essere incinta. I
FAMILIARI. «È stato fatto il primo passo in avanti per ottenere giustizia» ha
commentato Ernesto Izzo, cognato di Anna. «Se solo avesse trovato un medico
coscienzioso - afferma Izzo - si sarebbe salvata e adesso non staremmo parlando
della sua morte. Sta venendo fuori quello che è realmente successo cioè che si è
trattato di un caso di negligenza e di malasanità». «Anna è stata "guardata" e non
visitata. È stata su una sedia, abbandonata per ore, senza neanche fare un esame
ecografico. Questo è un fatto gravissimo e sconvolgente - hanno proseguito i legali,
secondo i quali «può capitare, purtroppo, una gravidanza criptica ma il compito del
medico è sopperire ad ogni deficit e mancanza anche del paziente, dedicandogli una
maggiore attenzione e dedicandogli assistenza umana e professionale. Aspettiamo l'
esito delle indagini e la sentenza - concludono i due legali ma una cosa sembra
chiara: Anna è un' altra vittima innocente, non è stata curata nella maniera giusta e
al pronto soccorso sono stati mal praticati ed omessi i passaggi fondamentali della
scienza medica».

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                               Pagina 25

                                                                                                                         EAV: € 5.370
                                                                                                                         Lettori: 107.296
                                         Argomento: Sanità Campania

                  Formiche in corsia, sospesi 2 dirigenti

 LA SVOLTA Ettore Mautone Caso
 formiche al San Giovanni Bosco: l'
 assegnazione dei lavori per riparare quel
 vetusto ospedale (lavori eseguiti in
 somma urgenza) avvenne in maniera
 difforme rispetto alle norme vigenti e
 senza rispettare precisi vincoli e
 procedure amministrative. Pertanto l'
 ufficio procedimenti disciplinari della Asl
 Napoli 1, guidato da Michele Ciarfera, ha
 sospeso dal servizio (con privazione
 dello stipendio) per un mese Giuseppe
 Matarazzo, all' epoca direttore sanitario
 del presidio della Doganella, e per
 quattro mesi Claudio Pucillo, ex
 assistente tecnico dell' ospedale San
 Giovanni Bosco. «Si è chiuso un capitolo
 importante      del    recente      passato
 riguardante il San Giovanni Bosco - si
 legge in una nota della Asl Napoli 1 - tra
 i primi atti compiuti dal commissario Ciro
 Verdoliva, già a febbraio, vi era infatti la
 decisa intenzione di far luce su molti
 aspetti poco chiari nell' annosa vicenda
 delle formiche al San Giovanni Bosco. In particolare, sull' avvenuta assegnazione di
 lavori in somma urgenza e relative responsabilità a vario titolo rilevabili». LE
 SANZIONI La sanzione decorre a partire dal 16 luglio per Matarazzo e dal 4 luglio per
 Pucillo, entrambi già incaricati in altra funzione nella Asl. «Sembra che la procedura
 faccia riferimento a un mancato controllo da parte mia sul tecnico del presidio -
 precisa Matarazzo - evidenzio che la mia competenza riguarda gli aspetti igienico-
 organizzativi e non strutturali che fanno capo all' Ufficio tecnico centrale della Asl
 Napoli 1 Centro. In particolare, in occasione della presenza di formiche, che ha avuto
 un notevole risalto mediatico, ho chiesto all' Amministrazione, con idonea
 documentazione, di adottare tutte le misure necessarie per la soluzione del
 problema con la ristrutturazione di alcuni reparti». «Sulla mia direzione - aggiunge
 Matarazzo - parlano 40 anni di onorato servizio sempre a favore della istituzione e
 con specchiata onestà. Tali valori mi hanno consentito di rivestire ruoli di alta
 responsabilità ottenendo risultati nell' ottica del miglioramento della qualità dell'
             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
assistenza. Mi sono sempre comportato in maniera trasparente senza mai accettare
compromessi nell' esclusivo interesse dell' istituzione a cui mi sono ispirato per
valori di fedeltà, lealtà, onestà e senso di appartenenza alla struttura». GLI ADDEBITI
Secondo gli uffici la memoria difensiva presentata da Matarazzo (ma con la stessa
formula ci si esprime anche per Pucillo) risulterebbe «inconsistente e supportata da
un' interpretazione approssimativa ed inesatta circa l' applicazione delle regole
procedurali in materia di affidamenti dei lavori». In particolare, contrariamente a
quanto sostenuto dall' avvocato della difesa - secondo cui il personale tecnico del
presidio dipenderebbe dall' Unità operativa autonoma di gestione e manutenzione
impianti su cui dovrebbero ricadere le responsabilità - si evidenzia che tale
personale tecnico «è stato assegnato alle dirette dipendenze dei datori di lavoro con
delibere risalenti al 2016, anche sotto il profilo della gestione giuridica ed
economica». In discussione dunque la vigilanza di Matarazzo sull' operato di Pucillo
nominato dallo stesso direttore sanitario Responsabile unico del procedimento e
direttore dei lavori. Compito assegnato con una semplice nota interna anziché, come
richiesto, con un decreto dirigenziale da pubblicare sull' albo pretorio. Con un
decreto del 7 febbraio poi Matarazzo ha proceduto a liquidare alla ditta esecutrice
dei lavori circa 172mila euro. La questione su cui il collegio di disciplina pone l'
accento è il fatto che «l' affidamento diretto dei lavori è risultato privo di un
contratto così come obbligatoriamente previsto». Riconosciuti a Matarazzo la
mancanza di dolo e di colpa grave laddove avrebbe potuto avvalersi di organi terzi
di controllo. Il mancato rispetto delle regole procedurali di affidamento dei lavori è
contestato anche a Pucillo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                                 Pagina 7

                                                                                                                           EAV: € 1.108
                                                                                                                           Lettori: 25.449
                                           Argomento: Sanità Campania

   Formiche in ospedale Sospeso il manager del SanGiovanni
                            Bosco
 Fabrizio Geremicca
 napoli Lavori per 172.000 euro assegnati
 ad una ditta con una procedura
 irregolare di somma urgenza: scatta la
 sospensione da parte dell' Asl Napoli 1
 per Giuseppe Matarazzo, medico ed ex
 direttore sanitario dell' ospedale San
 Giovanni Bosco, e per Claudio Puccillo,
 assistente tecnico presso il medesimo
 nosocomio e responsabile unico del
 procedimento. Il primo resterà senza
 stipendio per un mese, dal 16 luglio al
 15 agosto. Il secondo per quattro, tra il 4
 luglio ed il 5 novembre. Il provvedimento
 è stato adottato, a conclusione dell'
 istruttoria avviata alcuni mesi fa dall'
 ufficio per i procedimenti disciplinari
 composto da Michele Ciarfera, Nicola
 Crispino e Pasquale Izzo. Contro di esso
 Matarazzo e Puccillo potranno proporre
 ricorso al giudice. Il caso nasce nelle
 settimane convulse nelle quali l'
 ospedale - recentemente al centro di una
 inchiesta della Direzione distrettuale
 antimafia che ha ipotizzato che molte attività interne al nosocomio fossero
 controllate dalla camorra - era nel ciclone mediatico per i continui ritrovamenti di
 formiche nei reparti e perfino sui letti dei pazienti. Titoli sui giornali, ampi reportage
 televisivi, denunce ed interrogazioni parlamentari. Ci fu anche una visita del ministro
 della Sanità, Giulia Grillo. In quel clima ed in quel contesto furono pianificati
 interventi di ristrutturazione dei locali e di bonifica che avrebbero dovuto prevenire
 che si ripetessero casi di infestazione. Puccillo in qualità di responsabile unico del
 procedimento, secondo le accuse mossegli nel procedimento disciplinare, ebbe un
 ruolo di primo piano nell' assegnare alla P.A.R.A. Edile srl lavori dell' importo di
 172.000 euro senza rispettare le regole. In particolare, l' affidamento diretto dei
 lavori non era coperto, secondo l' argomentazione della commissione disciplinare, da
 un contratto di lavoro, contrariamente a quanto prevede obbligatoriamente il Codice
 dei contratti pubblici. Matarazzo, a sua volta, in qualità di direttore sanitario - gli

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
hanno contestato i membri della commissione disciplinare - liquidò l' importo all'
impresa il 7 febbraio di quest' anno con il Decreto 202 senza una preventiva e
necessaria azione di verifica della regolarità della procedura. «Mi preme sottolineare
per chiarezza - commenta il commissario dell' Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva - che né al
dottor Matarazzo né al tecnico Puccillo sono state contestate in alcun modo
responsabilità relative alla comparsa delle formiche al San Giovanni Bosco. Certo
non le hanno messe loro. Parliamo di una vicenda diversa, di irregolarità nelle
procedure di affidamento di un intervento originato, quello sì, dalla questione degli
insetti». A fine maggio l' Asl Napoli 1 aveva sospeso anche quattro infermieri, due
dei quali rappresentanti sindacali, in servizio al San Giovanni Bosco. Due di essi, in
particolare, furono ritenuti responsabili di non essere intervenuti tempestivamente
per cambiare le lenzuola dei degenti sulle quali erano stati ritrovati gli insetti -
nonostante fossero stati invitati a farlo da un medico lì presente - in attesa che
sopraggiungessero i loro due colleghi rappresentanti sindacali, affinché l' episodio
potesse avere rilievo e clamore mediatico.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                                Pagina 11

                                                                                                                          EAV: € 1.229
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

   Formiche in ospedale, sospesi direttore sanitario e tecnico

 SAN GIOVANNI BOSCO È la decisione del
 Collegio disciplinare nei confronti di
 Giuseppe Matarazzo e Claudio Pucillo
 NAPOLI. L' ex direttore sanitario del San
 Giovanni Bosco di Napoli, l' ospedale che
 è stato al centro dello scandalo formiche,
 Giuseppe Matarazzo, è stato sospeso
 temporaneamente          senza     stipendio
 insieme a un tecnico, sempre dipendente
 della struttura. Si è concluso ieri, con la
 firma del presidente del Collegio dei
 provvedimenti disciplinari, Ciarfera, uno
 dei primi atti compiuti dal commissario
 straordinario dell' Asl Napoli 1, Ciro
 Verdoliva,     al    momento      del    suo
 insediamento che a febbraio aveva
 disposto di far luce sui molti aspetti poco
 chiari della vicenda delle formiche al
 pronto soccorso del San Giovanni e in
 particolare sull' avvenuta assegnazione
 di lavori in somma urgenza e relative
 responsabilità a vario titolo. «Al termine
 di un approfondito lavoro di ricostruzione
 dei fatti, il Collegio Disciplinare dell' Asl
 Napoli 1 Centro ha definito la sospensione dal servizio per Giuseppe Matarazzo (già
 direttore Sanitario del San Giovanni Bosco) e per Claudio Pucillo (già assistente
 tecnico al San Giovanni Bosco)». In particolare, al dottor Giusep pe Matarazzo è
 stata comminata la sanzione di un mese di sospensione dal servizio con decorrenza
 dal 16 luglio prossimo e con privazione della retribuzione, mentre a carico dell'
 assistente tecnico Claudio Pucillo la sospensione dal servizio per 4 mesi di
 sospensione dal servizio con decorrenza dal 4 luglio prossimo con privazione della
 retribuzione». «Sembra che la procedura faccia riferimento a un mancato controllo
 da parte mia sul tecnico del presidio - ha precisato lo stesso Matarazzo apprendendo
 della sanzione - evidenzio che la mia competenza riguarda gli aspetti igienico -
 organizzativi e non strutturali che fanno capo all' Ufficio tecnico centrale della Asl. In
 particolare, in occasione della presenza di formiche,che ha avuto un notevole risalto
 mediatico, ho chiesto all' amministrazione, con idonea documentazione, di adottare
 tutte le misure necessarie per la soluzione del problema con la ristrutturazione di
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
alcuni reparti». Matarazzo, direttore sanitario del San Giovanni Bosco all' epoca dei
fatti contestati, ha commentato così la sospensione dal servizio con privazione dello
stipendio in relazione ai casi della presenza di formiche nel nosocomio. «Sulla mia
direzione aggiunge Matarazzo - parlano 40 anni di onorato servizio sempre a favore
della istituzione e con specchiata onestà. Tali valori mi hanno consentito di rivestire
ruoli di alta responsabilità ottenendo risultati nell' ottica del miglioramento della
qualità dell' assistenza. Mi sono sempre comportato in maniera trasparente senza
mai accettare compromessi». Matarazzo è stato direttore sanitario per 6 mesi del
San Giovanni. Tra gli altri incarichi, è stato direttore sanitario dell' Azienda Monaldi-
Cotugno, poi direttore sanitario aziendale per 12 anni del Cardarelli, e ancora
direttore sanitario all' Azienda Sant' Anna e San Sebastiano di Caserta.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
02/07/2019                                                                                                                Pagina 7

                                                                                                                          EAV: € 412
                                                                                                                          Lettori: 25.449
                                          Argomento: Sanità Campania

   Incurabili, stop assistenza agli sfollati Devono lasciare gli
                             alberghi

 Il Comitato degli sfollati degli Incurabili è
 tornato ieri a manifestare il suo dissenso
 verso la piega degli eventi dopo l'
 abbandono forzato dei loro alloggi a
 causa del pericolo crolli. Le proroghe
 riguardanti     la   sistemazione      negli
 alberghi sono scadute il 30 giugno e non
 ve ne saranno di nuove. Pertanto alle
 rimostranze delle famiglie colpite dalla
 decisione ha risposto il commissario dell'
 Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva. «Non
 comprendo e non posso condividere l'
 atteggiamento del Comitato degli Sfollati
 - ha commentato Verdoliva - È un dato di
 fatto che ad oggi l' unico Ente che ha
 garantito l' aiuto concreto degli sfollati è
 stata l' Asl ma ora sembrano dimenticare
 gli sforzi, pretendendo una sistemazione
 alberghiera senza fine».

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Puoi anche leggere