Media Monitoring per 15-01-2020 - Rassegna stampa del 15-01-2020 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 15/01/2020 - CRONACHE DI SALERNO "Bella sempre. Dixhuit", raccolti 5mila euro .......................................................................... 1 15/01/2020 - CRONACHE DI SALERNO Difendeva gli operai, sindacalista licenziato .......................................................................... 3 15/01/2020 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Influenza, attese record al Ruggi ........................................................................................... 5 15/01/2020 - WWW.LIRATV.COM Lavori al terzo piano della Torre Cuore del Ruggi: operai “convivono” con pazienti .............. 7 15/01/2020 - CRONACHE DI SALERNO Parcheggio: sarà vietato ai lavoratori delle pulizie ................................................................ 8 15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Picco d'influenza Boom di pazienti al pronto soccorso ........................................................... 9 15/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Salerno: raccolti 12mila euro per donare casco refrigerante al Ruggi ................................. 11 15/01/2020 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Unisa, la squadra di Loia «Rispettati i due poli umanistico e scientifico» ............................ 12 14/01/2020 - WWW.LACITTADISALERNO.IT «Fecondazione assistita non chiude» .................................................................................. 14 14/01/2020 - WWW.ILMATTINO.IT «Salerno: bambini in ospedale tra chiodi, legno e sbarre di ferro» ...................................... 16 14/01/2020 - WWW.LIRATV.COM Centro PMA al Ruggi ridotto: anche Oculistica Pediatrica deve trasferirsi ........................... 17 14/01/2020 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Ospedale, in una lettera la protesta dei medici .................................................................. 18 14/01/2020 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Pronto soccorso affollato al Ruggi, “In barella da 48ore”: la denuncia di una 50enne ....... 19 14/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Rinnovo autorizzazione Regione-Ruggi per centro trapianti rene ........................................ 20 14/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Salerno: ancora polemiche per il reparto doppione di Coscioni ........................................... 21 14/01/2020 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Terzo piano del ‘Ruggi’ un cantiere aperto tra operai e piccoli pazienti .............................. 23 14/01/2020 - WWW.CRONACHESALERNO.IT Trapianto del rene, rinnovata l’autorizzazione all’azienda “Ruggi” ..................................... 24 14/01/2020 - WWW.SALERNOTODAY.IT Urge sangue al Ruggi per un paziente leucemico: l'appello di una lettrice .......................... 25 13/01/2020 - WWW.SALERNOCITTA.COM MANCATO ATTERRAGGIO ELIAMBULANZA AL RUGGI: CHIARIMENTI ...................................... 26 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 27 15/01/2020 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Artigiano ucciso dalla legionella L' Asl: non c' è rischio di contagio ..................................... 27 15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO I fannulloni si pentono Condannati a lavorare ..................................................................... 29 15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Scandalo Hospice: sospensione finita Marra va in reparto ................................................... 31 15/01/2020 - LA CITTÀ DI SALERNO Sindacalisti in pressing sul manager D'Ambrosio ................................................................. 33 Sanità Campania ............................................................................................................................. 34 15/01/2020 - IL MATTINO Autonomia, un convegno universitario riflettori sulle disuguaglianze sanitarie .................. 34 15/01/2020 - IL ROMA «Tanto ti aspetto al parcheggio» Infermiere aggredite al Cardarelli .................................... 35 15/01/2020 - IL ROMA Lo strabismo di De Luca quando parla di sanità ................................................................... 36 15/01/2020 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
Ospedale, precari sul piede di guerra: concorso o sciopero ................................................. 38 15/01/2020 - IL ROMA Pascale, radioterapia per i pazienti anche di domenica ....................................................... 40 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 42 15/01/2020 - CORRIERE DELLA SERA «All' epoca stavo al telefono più di quattro ore al giorno» Così Romeo ha perso l' udito ..... 42 15/01/2020 - CORRIERE DELLA SERA «Non c' è evidenza scientifica Ma il consiglio è usare l' auricolare» ..................................... 44 15/01/2020 - AVVENIRE Belgio, tre medici alla sbarra L' eutanasia è sotto processo ................................................ 47 15/01/2020 - PANORAMA CONFESSO CHE HO SBAGLIATO ............................................................................................ 49 15/01/2020 - IL SOLE 24 ORE E' ora che le fondazioni bancarie dialoghino con le università ............................................. 54 15/01/2020 - IL FATTO QUOTIDIANO Il cellulare può accorciarti la vita. "Nesso col tumore" ......................................................... 57 15/01/2020 - CORRIERE DELLA SERA Il giudice: tumore dovuto al cellulare ................................................................................... 59 15/01/2020 - IL MESSAGGERO Impiantata caviglia in 3D è la prima volta al mondo ............................................................ 61 15/01/2020 - IL MESSAGGERO Influenza vaccino last minute .............................................................................................. 63 15/01/2020 - ITALIA OGGI La crisi del medico pubblico ................................................................................................. 65 15/01/2020 - IL SOLE 24 ORE Ortopedia, al Rizzoli di Bologna la prima caviglia al mondo in 3D ........................................ 68 15/01/2020 - IL MESSAGGERO Pensioni, la grande fuga degli statali Tridico: «Il Reddito non crea lavoro» ........................ 70 15/01/2020 - IL SOLE 24 ORE Ricerca di base, le speranze di un ottimista ......................................................................... 72 15/01/2020 - IL GIORNO Sanità, ticket più bassi ai poveri «E posto fisso per 32mila precari» ................................... 75 15/01/2020 - IL MESSAGGERO Scienziati contro giudici su telefonino e tumori ................................................................... 77
15/01/2020 Pagina 6 EAV: € 1.567 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona "Bella sempre. Dixhuit", raccolti 5mila euro Iniziativa - Salerno campione di solidarietà: continua la raccolta fondi per il casco refrigerante da donare all' ospedale Ruggi La città di Salerno, ancora una volta, campionessa di solidarietà. In questi giorni, il progetto "Bella Sempre. Dixhiut", portato avanti da Teresa Giordano, 32enne salernitana "sopravvissuta" al tumore al seno, come lei stessa ha raccontato attraverso queste colonne, con l' obiettivo di raccogliere fondi da destinare all' acquisto di un casco refrigerante, del valore di circa 30mila euro, da donare al reparto di oncologia - diretto dalla dottoressa Clementina Sava stano - dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona. «Sono molto felice per il risultato raggiunto con questo progetto - ha raccontato la Giordano - La città di Salerno ha abbracciato la mia causa e si è fatta carico dell' iniziativa, dimostrando interesse, affetto ma soprattutto generosità». La raccolta fondi per l' acquisto di un casco refrigerante prodotto dall' azienda inglese Paxman (serve a limitare, almeno per l' 80% la caduta di capelli per donne sottoposte a chemioterapia) ha preso il via circa due mesi fa e da allora Teresa non si è mai fermata, facendo conoscere a tutti la sua storia proprio per aiutare il nosocomio locale a dotarsi di questo macchinario, indispensabile per le donne colpite da tumore al seno. «La parola Dixhuit, tradotta dalla lingua francese, significa diciotto, ha una sua armonia ed un suo perché tanto che in molti, mossi dalla curiosità, hanno scavato più a fondo fino a comprendere che diciotto, nella mia vita, rappresenta la mia salvezza, la mia rivincita ma soprattutto la mia rinascita», Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ha aggiunto la 32enne salernitana. Il progetto "Bella sempre. Dixhuit" è sostenuto da tre fondazioni salernitane che negli ultimi tre anni (ancor prima che la Giordano iniziasse la sua lotta contro il male del secolo) si sono impegnate nella raccolta di fondi al fine di acquistare il casco refrigerante che, come già spiegato, blocca la caduta dei capelli durante i trattamenti chemioterapici. Si tratta di Cna, Inner Wheel e Fondazione della comunità salernitana che, di fatto, hanno dato vita a "Bella sempre", raccogliendo fino ad oggi 12mila euro (il casco della ditta Paxman costa, in totale, 30mila euro ma l' azienda si è resa disponibile a concederla all' azienda ospedaliera dopo aver raggiunto poco più della metà della somma, per poi concedere la rateizzazione dell' importo restante). Oggi Bella Sempre e Dixhuit uniscono le loro forze avvalendosi del supporto di tutta la città di Salerno che con energia e grande motivazione desidera ottenere il casco per il dayhospital oncologico della sua città. Numerose, fino ad ora, le iniziative di solidarietà circa otto ore di lavoro. «Un sabato di colori, bellezza e chiacchiere tra donne speciali - ricorda Teresa Giordano - Ci sono persone che hanno voluto fortemente aiutarci». Tra queste, non si può non nominare Augusta Lagone, titolare di "Pasticcia" dove, ancora oggi, al costo di soli 5 uro è possibile acquistare il cupcake Bella sempre. Il ricavato, infatti, sarà devoluto in toto alla fondazione della Comunità salernitana. Tra le iniziative che hanno avuto grosso successo, facendo raccogliere circa 600 euro in meno di un mese e mezzo, la scuola di Nocera Inferiore "Il volo delle colombe" i piccoli dell' istituto, infatti, hanno lavorato ad alcuni progetti messi all' asta all' interno di un mercatino dando ancora più valore al progetto. Ad oggi, infatti, sono stati raccolti circa 5mila euro, frutto non solo delle tante iniziative già concluse, ma anche di donazioni bancarie pervenute grazie alle locandine rosa disponibili in molti negozi di Salerno e alle raccolte sul web, con l' utilizzo dei social network. Intanto, altre iniziative sono in programma nei prossimi mesi e coinvolgeranno nomi importanti ed emittenti televisive. «Questa malattia mi ha tolto, forse tutto: la bellezza, la femminilità, il mio sentirmi veramente donna ma non mi ha tolto la grinta di chi vuole continuare a fare qualcosa per gli altri, per quelle che come me hanno il diritto di vedersi Belle sempre", ha detto infine Teresa Giordano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 Pagina 7 EAV: € 1.343 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Difendeva gli operai, sindacalista licenziato La storia - Dalla ditta che effettua le pulizie al Ruggi, denunciò i gravi rischi per la loro salute Denunciò i gravi rischi per la salute a cui erano esposti i lavoratori delle pulizie dell' ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona" di Salerno. Da quel giorno, seppur le condizioni di lavoro sono leggermente migliorate, hanno avuto inizio i "guai" per Guglielmo Loreto. Le varie vicisitudini che ha vissuto in questi mesi, sicuramente non gli hanno fatto abbassare la testa, nonostante il liceziamento subito e, oggi più di ieri è intenzionato proseguire la sua battaglia tesa alla rivendicazione dei diritti di tutti i lavoratori e di «arginare tutti quei comportamenti che sfociano nella prevaricazione della dignità degli operatori che nonostante le innumerevoli difficoltà lavorano in maniera corretta e con senso di responsabilitrà». Tiene a sottolineare Guglielmo Loreto. Dal giorno in cui Loreto denunciò i rischi alla salute a cui erano esposti i lavoratori delle pulizie ha preso il via il suo calvario come egli stesso racconta. «La prima ritorsione subita è stata una lettera di licenziamento, causato dall' operato svolto in veste di rappresentante sindacale aziendale della Uil trasporti di Salerno, ruolo che mi ha visto in prima linea per denunciare condizioni di lavoro pericolose al fine di salvaguardare la dignità e la salute dei miei colleghi. L' impegno profuso nel ruolo di rappresentante sindacale è sempre stato svolto al massimo delle mie possibilità, dimostrato dal risultato che in breve tempo l' organizzazione sindacale che rappresentavo nella ditta "Epm Servizi" , sul sito di Salerno, era diventata la si glia con maggiori adesioni. Il licenziamento Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dinnanzi esposto a seguito di un ricatto che ho dovuto subire, si trasmorma -spiega Loreto - in luogo dello stesso in tre giorni di sospensione dalla retribuzione e dal lavoro, a condizione che avessi dato le dimissioni da Rsa, tutto ciò accadeva negli uffici della ditta alla presenza del segretario provinciale del sindacato". Il ricatto subito da Loreto, come egli stessa illustra, gli ha determinato un forte stato di frustazione sindacale autonoma in cui attualmente riveste il ruolo di coordinatore provinciale. Il sindacato è il Salpi Fenalt. «Ma manco a dirlo sono stato colpito da un' ennesima prepotenza dalla ditta Epm Servizi, ovvero un nuovo licenziamento, oltre alle innumerevoli pressioni sul lavoratori che di loro spontanea volontà hanno deciso di aderire al mio nuovo percorso sindacale, oltretutto nel voler comunque interloquire con la ditta ci siamo visti obbligati ad adire l' intervento della Prefettura di Salerno, che visti i problemi esposti ha ritenuto aprire un tavolo di composizione che è attualmente vigente. In merito al licenziamento abbiamo già fatto istanza di Arbitrato all' ispettorato del lavoro in quanto riteniamo il tutto palesemente illegittimo sia nel metodo che nel merito. In questo frangente sento l' obbligo di ringraziare tutti i colleghi di lavoro che pur guadagnando stipendi molto bassi, non si sono sottratti a gesti di generosa solidarietà. La cosa che mi lascia sgomento è che tutte le rivendicazioni passate e presenti sono state sempre portate all' attenzione della Direzione sanitaria del Ruggi che in qualità di stazione appaltante e di committente avrebbe l' obbligo di vigilare sul rispetto della legge in materia di lavoro e sicurezza sui luoghi di lavoro, cosa che ad onor del vero e come dimostrano i fatti non è mai accaduto». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.964 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Influenza, attese record al Ruggi Sabino Russo Ancora non è arrivato il picco influenzale e già si registrano le prime situazioni di affollamento al pronto soccorso del Ruggi. In questi giorni infatti, gli arrivi in via San Leonardo si attestano intorno ai 300 al giorno, provocando di conseguenza imbuti nel trasferimento ai reparti, con attese anche di 48 ore. Nel corso delle prossime settimane, stando alle previsioni che ipotizzano per fine mese una impennata delle persone alle prese col virus dell' influenza, la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare e raggiungere le criticità dello scorso anno, quando nello stesso periodo si contavano anche 400 accessi in 24 ore. Chi arriva al pronto soccorso degli ospedali salernitani, nel 90 per cento dei casi è un utente della provincia. L' iperafflusso poi, stando anche ai dati degli esperti, è un problema destinato a perdurare nel tempo, lasciando l' impronta di evento episodico. Bisogna abituarsi dunque, ad avere dei reparti particolarmente affollati. GLI UTENTI Molte delle persone che giungono al pronto soccorso infatti, sono anziane, cardiopatiche o in qualche modo scompensate, affetti da pancreatiti, da problemi alla colicisti, così come alle vie biliari, in linea con una popolazione destinata a diventare sempre più anziana e costituita da tanti malati cronici. Risulta evidente dunque, che le due aziende della provincia trovino altre soluzioni per dare delle risposte permanenti. Il pronto soccorso di via San Leonardo è passato dai 78mila arrivi del 2017 ai 95mila del 2018, diventando per volumi di accessi il primo della Campania, staccando anche Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
il Cardarelli. Ben 17mila in più in 1 solo anno. L' impossibilità di ricoverare i pazienti nei reparti, al termine del completamento della fase di cura in pronto soccorso, è il principale motivo del sovraffollamento. Si concretizza, così, una condizione di congestione del sistema, caratterizzata dalla permanenza inappropriata di pazienti in attesa di ricovero, con alti bisogni assistenziali che assorbono risorse umane e organizzative, che dovrebbero più opportunamente essere dedicate all' assistenza di nuovi pazienti e alla pronta accoglienza dei pazienti afferiti con le ambulanze del 118. Ne discende quindi un allungamento dei tempi di attesa e dei tempi di sbarellamento dei mezzi del 118, con conseguente blocco operativo degli stessi. Quando ciclicamente, nello stesso periodo dell' anno si torna a parlare di area dell' emergenza in affanno è ipotizzabile che ci si trovi di fronte a un problema di sistema che necessita, in attesa del nuovo ospedale e della concretizzazione del piano ospedaliero, di soluzioni politiche, strategiche e programmatiche, anche perché nel frattempo, il pronto soccorso è diventato il terminale dove confluisce la domanda di salute insoddisfatta e si sopperisce alle inefficienze di un sistema territoriale non in grado di fare filtro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 liratv.com EAV: € 168 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Lavori al terzo piano della Torre Cuore del Ruggi: operai “convivono” con pazienti E’ un cantiere a cielo aperto il terzo piano della Torre Cuore dell’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Per terminare i lavori di allestimento della seconda divisione di Cardiochirurgia entro domani (e quindi rendere possibile un’apertura a giorni), squadre di operai incaricati dall’azienda hanno lavorato per l’intera mattinata in coabitazione con i pazienti del centro anti-infertilità (che viene ridotto della metà) e con i piccoli degenti dell’Oculistica Pediatrica (trasferita accanto alla Medicina Nucleare). Notevoli i disagi per l’utenza, come si può immaginare dalla foto- documentazione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 Pagina 7 EAV: € 401 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Parcheggio: sarà vietato ai lavoratori delle pulizie Il fatto I lavoratori impiegati nelle pulizie al Ruggi non potranno più usufruire del parcheggio del personale. Secondo alcune indiscrezioni trapelate, sembrerebbe che presto sarà redatta una delibera attraverso la quale verrà disposto la non fruizione del parcheggio nella struttura ospedaliera alle ditte esterne operanti nel nosocomio. "Se così fosse - precisa Guglielmo Loreto - la condizione economica dei lavoratori della ditta Epm Servizi si affaticherebbe ulteriormente, considerate le cifre molto basse che concorrono a formare lo stipendio. Acuendo sempre di più il divario tra lavoratori e di fatto sezionandoli in fasce di prima e seconda classe". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 Pagina 11 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Picco d'influenza Boom di pazienti al pronto soccorso Picco influenzale e gli ospedali presi d'assalto. Sono giorni difficili per le strutture sanitarie e in questo periodo di aumento della richiesta di cure sanitarie non sfugge neanche l'ospedale più grande della provincia di Salerno, il San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, guidato dal commissario Vincenzo D'Amato . Il presidio di via San Leonardo, da qualche giorno, viaggia a non meno di 300 accessi al giorno al pronto soccorso per tutte le patologie, contro una media che va dai 230 ai 250. Un incremento - fanno notare i responsabili del Ruggi - dovuto all'influenza. Un dato che incide non solo quantitativamente sul lavoro quotidiano ma anche dal punto di vista qualitativo per la complessità di casi da trattare. E così, le attese aumentano e per avere una prestazione bisogna, in alcuni casi, attendere anche ore oppure si rimane su barelle sperando che si liberi un posto nei reparti. La Campania, assieme alle Marche e al Trentino, del resto, è la regione italiana dove si registrano in questo mese di gennaio il maggior numero di casi di influenza e di ricorso alle cure ospedaliere. Proprio il picco influenzale porta all'incremento di accessi ai pronto soccorso, specie di persone anziane, quasi sempre con complicazioni respiratorie e cardio circolatorie. Oppure si tratta di bambini e giovani in generale che non curano bene la banale influenza. Tutti casi che comportano prestazioni sanitarie che non si esauriscono in poche ore. Da qui, le attese o il rimanere sulle barelle che si registrano da giorni anche al Ruggi. Il picco dell'influenza dovrebbe terminare con l'arrivo di febbraio. Il problema rimane sempre lo stesso. Tanti anziani o categorie a Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
rischio, come coloro che soffrono di malattie respiratorie e cardio circolatorie, donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano nel secondo e terzo trimestre di gravidanza non si vaccinano e poi vengono colpiti dal virus influenzale che può essere di per sé pericoloso e le cui complicanze possono far rischiare davvero grosso. Una resistenza culturale che rimane indenne anche alle più pressanti campagne di informazione sulla vaccinazione. A vaccinarsi, inoltre, dovrebbero essere anche le persone che soffrono di diabete mellito e altre malattie metaboliche, insufficienza renale o surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, tumori, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione, malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, di patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici oppure di quelle associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, e di epatopatie croniche. Stessa cosa dovrebbero fare gli ultra sessantacinquenni, le persone che possono trasmettere l'infezione a soggetti ad alto rischio, chi è addetto a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 salernonotizie.it EAV: € 664 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: raccolti 12mila euro per donare casco refrigerante al Ruggi Salerno fa rima con solidarietà: successo per la raccolta fondi, organizzata in questi giorni nell’ambito del progetto “Bella Sempre. Dixhiut”, portato avanti da Teresa Giordano, 32enne salernitana “sopravvissuta” al tumore al seno. L’obiettivo – come riporta il quotidiano “le Cronache” – è di raggiungere la somma di 30mila euro da destinare all’acquisto di un casco refrigerante da donare al reparto di oncologia dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona. Finora sono stati già raccolti quasi 12mila euro. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.018 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Unisa, la squadra di Loia «Rispettati i due poli umanistico e scientifico» L' ATENEO Barbara Landi Si delinea la squadra di governo del rettore Vincenzo Loia. Nelle scorse ore infatti, sono stati ufficializzati i delegati in carica fino al 2022, che integrano gli organi accademici Unisa. Un team ancora non definitivo, perché una short list di 3-4 nomi sarà confermata a breve, in seguito ai vari colloqui con il rettore. «Lo spirito che mi ha spinto nell' individuazione di questo gruppo è quello di favorire un rapporto più robusto, rispettoso delle esigenze e delle aspettative del polo sia scientifico che umanistico esordisce Vincenzo Loia Molti incarichi sono costruiti in tandem, con due delegati scelti per il legame con il contesto scientifico o per la competenza umanistica». Si sdoppia così la delega alla ricerca, con il professore Pietro Campiglia declinato sull' area scientifica e Luca Cerchiai per quella umanistica. Confermato alla terza missione Cesare Pianese, esperto di trasferimento tecnologico, affiancato da Mauro Menichetti in un asset strategico per il public engagement, ovvero le attività svolte dall' ateneo senza scopo di lucro con valore educativo, culturale e per lo sviluppo della società (si pensi all' impatto di uno scavo archeologico). GLI INCARICHI Doppia delega anche per Dottorati e Scuole di specializzazione, con Salvatore De Pasquale e Giovanni Sciancalepore, e per il Placement con Stefano Riemma e Paolo Diana. «È fondamentale coniugare le scelte strategiche e le politiche di ateneo con le Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
specificità dei vari settori disciplinari insiste il rettore Loia Altra novità fondamentale è l' internazionalizzazione, con attenzione alle relazioni con riferimenti distinti per aree geografiche. In prima persona sto lavorando su una politica di espansione internazionale, intrattenendo rapporti con Cina, Emirati Arabi e Malta». Settore strategico anche la Corea del Sud, affidata a Francesco Colace dopo l' esperienza significativa con Samsung, mentre referente per la Colombia è Virgilio D' Antonio, che conserva la delega alla mobilità studentesca. «Non un circuito chiuso. Il mio auspicio è di riunire tutti i delegati in una discussione aperta, in un confronto. Il placement per esempio si collega alla terza missione come input per l' innovazione tecnologica. Non esiste una formula magica di una squadra vincente. Credo però nel rinnovamento: infatti l' incarico è biennale. È un invito a fare esperienze significative. Quando la delega non è routine, non è esercizio scontato, diventa un arricchimento, con ricadute positive per la nostra università». New entry Amelia Filippelli (Pari Opportunità), Ornella Malandrino (Orientamento), Orlando Troisi (Branding e merchandising), Carmine Pinto (Reputation e Valutazione - Ranking internazionali), Sergio Perongini (Rapporti con gli Enti Territoriali), Carmine Vecchione (rapporti con l' A.O.U. Ruggi), Gennaro Percannella (Servizi Informatici ESSE3), Alessandra Petrone (Comunicazione), Alfredo De Santis (Information and Communication Technology), Fabio Carucci (rapporti settore trasporti marittimi), Paola Adinolfi (Formazione post laurea), Alfonso Amendola (Radio di Ateneo) e Vincenzo Auletta (Didattica). Riconfermate Pina De Luca alle iniziative artistiche e Giulia Savarese alla Disabilità, al coordinamento di UnisaOrienta 2020 Rosalba Normando e al Diploma Supplement Gelsomina Salito. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 lacittadisalerno.it EAV: € 1.457 Lettori: 20.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web «Fecondazione assistita non chiude» Il commissario del “Ruggi”: investiti 1,2 milioni. Amatruda: Centro ridimensionato Il funzionamento del Centro di procreazione medicalmente assistita sarà garantito. Lo assicura il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi”, Vincenzo D’Amato, dopo le indiscrezioni sulla possibile definitiva chiusura della struttura perché privata di alcuni spazi destinati ad ampliare il reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale di via San Leonardo guidato dal dottor Enrico Coscioni. D’Amato ha chiarito in una nota che, nonostante le modifiche alla planimetria del Centro ospitato nella Torre cardiologica guidato dal dottor Giorgio Colarieti, non verranno a mancare i requisiti previsti dalla normativa per garantire il regolare funzionamento della struttura nata per aiutare le aspiranti mamme; e che il Dipartimento di Prevenzione dell’Asl, informato della riduzione degli spazi del centro, ha concesso parere positivo all’utilizzo della sede. «Questa struttura commissariale - afferma D’Amato – ha approvato il progetto esecutivo per l’adeguamento dei locali adiacenti al reparto di Ostetricia e ginecologia e delle sale operatorie da destinarsi al Centro di procreazione di II Livello». Dunque D’Amato preannuncia anche di impegnarsi a ingrandire il Centro, con un investimento di 1,2 milioni di euro, con la contestuale realizzazione del laboratorio di crioconservazione. Il punto è capire i tempi del progetto, visto che il Centro doveva essere ampliato già cinque anni fa. È stata espletata, ha continuato il commissario, la gara per l’acquisto delle attrezzature, avviato un avviso per il reclutamento di biologi e prevista una borsa di studio per il reclutamento di un biologo/biotecnologo. D’Amato ha ammesso che «si è resa necessaria una lieve rimodulazione degli spazi» del Centro per realizzare i piani previsti dall’atto aziendale, come ingrandire la Cardiochirurgia. «Ma – ha garantito - non sussiste nessun rischio di interruzione o chiusura delle attività di Procreazione medicalmente assistita di I livello né la perdita dell’autorizzazione sanitaria». Non è convinto delle rassicurazioni Gaetano Amatruda, rappresentante dell’associazione “Andare Avanti”. «Dall’azienda ospedaliera arriva una garbata risposta, non sufficiente. Il Centro viene ridimensionato e non rilanciato, al netto degli impegni e degli annunci sul futuro». «L’Azienda “Ruggi” - aggiunge - dispone di un Centro ma ad oggi, per la mancanza di biologi, non sono garantite adeguate Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
prestazioni e mancano quelle di secondo livello. In questo contesto, garantire più spazi a Enrico Coscioni, consigliere del governatore De Luca, non è una soluzione. Serve accelerare, rilanciare e investire e non rimodulare gli spazi a danno di alcuni e a vantaggio di altri». Marcella Cavaliere ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 EAV: € 1.713 Lettori: 176.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web «Salerno: bambini in ospedale tra chiodi, legno e sbarre di ferro» Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona a Salerno, reparto Oculistica Pediatrica, in attesa della visita i piccoli pazienti tra chiodi, cartongesso, trucioli. I medici costernati ed imbarazzati, operai al lavoro. Ultimo aggiornamento: 16:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 liratv.com EAV: € 215 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Centro PMA al Ruggi ridotto: anche Oculistica Pediatrica deve trasferirsi A prendere carta e penna è direttamente il prof. Adriano Magli, direttore dell’Oculistica Pediatrica dell’Ospedale Ruggi. Quanto deciso dai vertici aziendali per far spazio al secondo reparto di Cardiochirurgia ha delle conseguenze pesanti per centinaia di piccoli pazienti costretti a trattamenti ed operazioni salva-vista che solo l’equipe del prof. Magli, oltre ai colleghi del Santobono di Napoli, possono fare in Campania. Magli scrive ai vertici dell’Ospedale di Salerno spiegando che le strutture individuate di fianco alla Medicina Nucleare non appaiono idonee per diversi aspetti. Innanzitutto per l’utenza, composta da neonati e bambini fino a due anni, accompagnati dalle mamme spesso incinte, che sostano ore nell’ambulatorio in attesa di terapie ed interventi. La legge stabilisce chiaramente che non possono entrare in contatto con radiazioni ionizzanti ed i locali scelti per spostare Oculistica Pediatrica sono nei pressi della Pet Tac di Radioterapia e Medicina Nuclare. Ancora: negli spazi del centro anti-infertilità, il prof. Magli si avvaleva di un medico e di un solo dottorando, usufruendo della collaborazione volontaria di due infermiere del centro: con questa carenza di personale, non si possono affrontare le difficoltà che gli spazi esigui scelti presso la Medicina Nucleare comportano. Non si potrebbe più, come accade adesso, garantire un’ampia sala d’attesa dove aspettare anche con dei passeggini, locali dove poter allattare rispettando la privacy, dove poter cambiare un bimbo in fasce con riservatezza, dove poter riscaldare del cibo da dare ai bambini in attesa di cure salva-vista. Insomma, per il prof. Magli la decisione del direttore dell’Ospedale Ruggi viola una serie impressionante di norme di settore e di diritti fondamentali dei piccoli pazienti malati. Per questo conclude segnalando che la nuova allocazione ipotizzata per liberare la metà del terzo piano della Torre Cuore e consegnarlo al dottor Coscioni è del tutto non idonea. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 lacittadisalerno.it EAV: € 1.435 Lettori: 20.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale, in una lettera la protesta dei medici Consegnata una missiva ai dirigenti del Ruggi: è scontro politico sul futuro del nosocomio Non solo gli anestesisti sul piede di guerra: anche i chirurghi che dovrebbero stazionare al Pronto Soccorso dell’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” lamentano difficoltà di organizzazione per carenza di personale. A quanto pare si riesce ad andare avanti con il supporto dei medici “prestati” dal reparto di Chirurgia, mentre presso l’unità di Rianimazione la situazione sempre in equilibrio almeno fino a quando gli anestesisti di Cava de’ Tirreni non saranno dirottati al presidio ospedaliero di Castiglione di Ravello, in Costiera amalfitana. È quanto si evince da una missiva che gli stessi, supportati dalle sigle sindacali, hanno fatto recapitare all’attenzione della Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”. Insomma, a quanto pare la situazione si fa sempre più pressante tanto che anche i medici, in queste ore, si stanno ribellando e hanno inviato una nota alla dirigenza dell’azienda. Nella lettera hanno manifestato la loro insofferenza nel vedere come la struttura per cui lavorano siano, ormai, in perenne agonia tanto da mettere in discussione anche le capacità politiche di chi finora a tentato di porre rimedio ai vari problemi. Nella missiva, infatti, si evidenzia la necessità “di un politico cavese che difenda le sorti del Santa Maria dell’Olmo”. Un chiaro riferimento a quanto più volte affermato dall’attuale amministrazione che, in un modo o nell’altro, è riuscita a mantenere in vita l’ospedale laddove si paventava, cinque anni fa, una sua chiusura. Ma a quanto pare non è sufficiente e a cogliere l’appello dei medici affinché si prospetti un nuovo e più efficace corso a garanzia del futuro del presidio cavese è stato il movimento civico “Siamo Cavesi”. «A fronte delle rivendicazioni dell’amministrazione in carica che va sbandierando di aver scongiurato la chiusura dell’ospedale – scrive il portavoce Marcello Murolo – negli ultimi cinque anni abbiamo più volte denunciato la situazione della struttura sanitaria, anche sulla scorta delle segnalazioni di sindacalisti ed operatori sanitari che ci hanno manifestato le loro quotidiane difficoltà.Non c’è stato nessuno capace di tutelare l’ospedale e i servizi di primaria importanza che offre, e di frenare questa continua emorragia di personale». Giuseppe Ferrara ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 anteprima24.it EAV: € 623 Lettori: 15.067 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Pronto soccorso affollato al Ruggi, “In barella da 48ore”: la denuncia di una 50enne Tempo di lettura: 2 minutiSalerno – “Su una barella per 48 ore in attesa di un ricovero”. È la denuncia che arriva ad Anteprima24 dalla signora M.B., 50 anni, residente a Palomonte, giunta ieri mattina al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. “Sono arrivata in ospedale con la mia macchina, accompagnata da mio figlio – spiega la donna che dopo essere stata visitata, i medici ne hanno disposto il ricovero. – Ho problemi di deambulazione e mi trovo su una barella da 48 ore, “collocata” in pronto soccorso ed in attesa di ricovero. Siamo in molti nella stessa situazione – tuona da donna. – Ho sedici ernie discali e non posso muovermi. Io e gli altri pazienti – conclude la 50enne – siamo in uno stato che per me, è assurdo”. Una situazione preoccupante dunque, resa ancora più difficile in questi giorni, dall’afflusso di pazienti, oltre 300 accessi al giorno in pronto soccorso al “Ruggi” (a fronte di una media di 200 ingressi giornalieri), provenienti da tutta la provincia di Salerno che giungono al nosocomio salernitano anche da altri ospedali i quali non hanno più posti disponibili per ulteriori ricoveri. Pazienti dunque, che al Ruggi, vengono temporaneamente curati nelle sale interne del pronto soccorso dove sono sottoposti a tutte le terapie mediche del caso in attesa di ricovero nei reparti affollati. L'articolo Pronto soccorso affollato al Ruggi, “In barella da 48ore”: la denuncia di una 50enne proviene da Anteprima24.it. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 salernonotizie.it EAV: € 681 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Rinnovo autorizzazione Regione-Ruggi per centro trapianti rene Fumata bianca:la Regione Campania ha rinnovato l’autorizzazione al centro trapianti del rene del “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Nelle settimane scorse – come scrive il quotidiano “Le Cronache” – si era temuto il peggio con il rischio di una chiusura del centro trapianti e dell’ambulatorio, per carenza di personale. Un rischio sventato attraverso una prima riorganizzazione interna che ha messo in sicurezza l’indispensabile centro della struttura ospedaliera universitaria di via San Leonardo. Ora arriva anche il rinnovo dell’autorizzazione da parte della Regione Campania. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 salernonotizie.it EAV: € 965 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: ancora polemiche per il reparto doppione di Coscioni La smentita che l’Ospedale Ruggi d’Aragona fa diramare sul rischio chiusura del centro di procreazione medicalmente assistita, oltre che timida, è in realtà una seconda notizia: perché non solo conferma il forte ridimensionamento del centro anti- infertilità, ma anche l’urgenza di consegnare all’ex consigliere regionale e cardiochirurgo Enrico Coscioni un reparto creato ad hoc, con lo sdoppiamento della divisione di Cardiochirurgia nella Torre Cuore dell’azienda ospedaliera. Lo scrive Liratv.com Non solo: il fatto che il manager pro tempore del Ruggi preferisca non rilasciare interviste sul tema, denota un certo imbarazzo che, per carità, capiamo: il dottor Vincenzo D’Amato sta gestendo una situazione difficile, le pressioni non mancano. Ma stando alla cronaca non si può non notare che la decisione datata 9 gennaio, con cui si comunica la destinazione della metà degli spazi del terzo piano della Torre cuore al reparto del dottor Coscioni, porta con sé conseguenze gravi per l’impossibilità del centro di procreazione medicalmente assistita di proseguire nelle prestazioni come prima. Inoltre, come vedremo, ciò comporta il trasferimento coatto dell’Oculistica Pediatrica in locali vicini alla Medicina Nucleare. Locali non adatti per una serie di motivi che spiegheremo, limitandoci per ora a segnalare il rischio di radiazioni ionizzanti per donne gravide e bambini. Carte alla mano, la direzione del Ruggi sostiene di avere un nulla osta dell’Asl al ridimensionamento del centro anti-infertilità. Questo è vero, ma è altrettanto vero che il nulla osta porta la data di ieri ed il calce al parere firmato dal direttore del servizio igiene pubblica si legge che l’Asl «resta in attesa di ricevere comunicazione di conclusione dei lavori al fine di procedere alle verifiche previste dalle norme». Come dire, fate pure come volete ma non è detto che dopo vi autorizziamo. Il problema è proprio questo: come segnalato dal dottor Giorgio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Colarieti, responsabile del centro di procreazione medicalmente assistita, l’autorizzazione firmata dall’allora sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, faceva riferimento a spazi e locali come sono adesso e non come mostra la planimetria che i vertici del Ruggi allegano alla documentazione inoltrata all’Asl. Dalla planimetria del terzo piano della Torre Cuore, infatti, si nota come per ricavare il reparto del dottor Coscioni si debba sacrificare della metà lo spazio condiviso tra centro anti- infertilità e ambulatorio di oculistica pediatrica (provocando il trasferimento di quest’ultimo). E siccome nel centro si trattano anche tessuti umani per la preservazione della fertilità dei pazienti oncologici, il ridimensionamento deciso dall’ospedale Ruggi potrebbe violare le norme e far incorrere in vicende penali così come già accaduto all’Ospedale di Teramo, per un caso analogo. Ma c’è un’altra cosa che grida vendetta: dal mese di agosto, infatti, giace in chissà quale cassetto il bando per reclutare due biologi/biotecnologi da assegnare al centro anti-infertilità. Nonostante la nota diramata dall’ospedale Ruggi faccia cenno alle due borse di studio, nulla dice su date certe, procedure avviate, progetti conclusi, tempistica degli interventi citati per il centro di procreazione medicalmente assistita. Anzi: l’unica certezza, messa nero su bianco, è la necessità di consegnare le chiavi del reparto-doppione di cardiochirurgia al dottor Enrico Coscioni entro il 15 gennaio, ovvero domani. fonte Liratv.com VIDEO LIRATV Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 salernonotizie.it EAV: € 695 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Terzo piano del ‘Ruggi’ un cantiere aperto tra operai e piccoli pazienti E’ un cantiere a cielo aperto il terzo piano della Torre Cuore dell’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Per terminare i lavori di allestimento della seconda divisione di Cardiochirurgia entro domani (e quindi rendere possibile un’apertura a giorni), squadre di operai incaricati dall’azienda hanno lavorato per l’intera mattinata in coabitazione con i pazienti del centro anti-infertilità (che viene ridotto della metà) e con i piccoli degenti dell’Oculistica Pediatrica (trasferita accanto alla Medicina Nucleare). Notevoli i disagi per l’utenza, come si può immaginare dalla foto-documentazione. Lo scrive Liratv.com Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 cronachesalerno.it EAV: € 311 Lettori: 900 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Trapianto del rene, rinnovata l’autorizzazione all’azienda “Ruggi” di Andrea Pellegrino La Giunta regionale della Campania rinnova l’autorizzazione al centro trapianti del rene del “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Nelle settimane scorse si era temuto il peggio con il rischio di una chiusura del centro trapianti e dell’ambulatorio, per carenza di personale. Un rischio sventato attraverso una prima riorganizzazione interna che ha messo in sicurezza l’indispensabile centro della struttura ospedaliera universitaria di via San Leonardo. Ora arriva anche il rinnovo dell’autorizzazione da parte della Regione Campania. Ieri la delibera è stata pubblicata sul bollettino ufficiale. A partire dal primo gennaio e per due anni il centro trapianti del rene potrà continuare ad esercitare all’interno del “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Tra un anno il centro regionale trapianti provvederà ad effettuare la verifica sullo stato di attuazione del piano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/01/2020 salernotoday.it EAV: € 630 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Urge sangue al Ruggi per un paziente leucemico: l'appello di una lettrice Chiunque fosse nelle condizioni di aiutarlo e donare, può recarsi al Centro Trasfusionale dell'ospedale Ruggi di Salerno, aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 12 Approfondimenti Associazione Donatori Volontari Polizia di Stato: la raccolta sangue in piazza Amendola 21 dicembre 2019 Gara di solidarietà per Chicco: mistero su alcune donazioni scomparse 10 gennaio 2020 Urge sangue, al Ruggi: una lettrice, infatti, ha lanciato l'appello di aiuto per un uomo leucemico con gruppo sanguigno 0Rh negativo. L'appello Chiunque fosse nelle condizioni di aiutarlo e donare, può recarsi al Centro Trasfusionale dell'ospedale Ruggi di Salerno, aperto tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 12, e contattare su Facebook "Sasha Laika" la nostra lettrice, per maggiori informazioni sul caso. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
13/01/2020 salernocitta.com EAV: € 70 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web MANCATO ATTERRAGGIO ELIAMBULANZA AL RUGGI: CHIARIMENTI In merito ad articoli di stampa riguardanti l’area di atterraggio d’emergenza che non sarebbe stata utilizzata da un pilota per presunte criticità, la Direzione Strategica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno specifica quanto segue:– la squadra antincendio dell’ospedale Ruggi è regolarmente in servizio e attivabile ad ogni atterraggio e/o decollo;– le due società che gestiscono l’elisoccorso, contattate dal responsabile dell’Asl Na1, hanno riferito che quanto riportato dagli organi di stampa è privo di fondamento Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 Pagina 26 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.472 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Artigiano ucciso dalla legionella L' Asl: non c' è rischio di contagio `Sessantenne di Buonabitacolo muore all' ospedale di Polla Le ipotesi: virus contratto dalla doccia o dal condizionatore LA TRAGEDIA Pasquale Sorrentino Andrea Mele è deceduto nella giornata di domenica, a 60 anni, per aver contratto la legionella. L' artigiano di Buonabitacolo ha perso la vita nel reparto di Rianimazione del Luigi Curto di Polla dove era stata trasportato per il suo critico quadro clinico dovuto all' infezione contratta nei giorni scorsi per motivi ancora ignoti. Una infezione contratta prima del ricovero. Il personale sanitario del reparto guidato da Luigi de Angelis e degli altri reparti interessati ha fatto tutto ciò che era possibile per cercare di salvare la vita al 60enne, molto noto - e benvoluto - nel piccolo paese a sud del Vallo di Diano, ma purtroppo non c' è stato nulla da fare. L' Asl Salerno e il Dipartimento di Prevenzione, con la dottoressa responsabile del territorio Rosa D' Alvano, una volta ricevuta la segnalazione da parte della struttura ospedaliera e la denuncia del decesso hanno avviato il protocollo di questi casi (circa 1.500 sono i casi di legionella in Italia soprattutto nel centro nord dell' Italia) per cercare di risalire all' origine dell' infezione. LA PROCEDURA Non c' è alcun pericolo di contagio per la popolazione di Buonabitacolo - occorre immediatamente precisarlo - questa malattia che si contrae inalando goccioline d' acqua contaminata, eventualmente diffuse dai soffioni della doccia o dagli impianti di condizionamento Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dell' aria. L' Asl Salerno in seguito al decesso del 60enne, suocero di uno degli assessori del paese, ha comunicato «di aver effettuato gli opportuni accertamenti, in base ai quali è risultato che il caso - si legge in una nota dell' azienda ospedaliera - non è frutto di infezione nosocomiale». Ovvero non è stato contratto nell' ospedale di Polla. Al contempo gli ispettori dell' Asl hanno messo in atto tutte le procedure di monitoraggio previste visitando i luoghi frequentati dal sessantenne: dall' azienda, dove però non andava da qualche tempo, all' abitazione e anche nell' auto per cercare dove si possa essere annidato il batterio. «Al fine di informare opportunamente la popolazione - si legge sempre in una nota dell' Asl Salerno - si ritiene utile ricordare che per questo tipo di infezione non esiste alcun pericolo di contagio da persona a persona». I CONSIGLI Tra i consigli che vengono dati per evitare il pericolo c' è quello di una manutenzione periodica che può contribuire in modo efficace a prevenire la colonizzazione degli impianti da parte dei batteri e soprattutto a limitarne la moltiplicazione e la diffusione. A tale proposito è consigliabile effettuare regolarmente una accurata pulizia e disinfezione dei filtri dei condizionatori, la decalcificazione dei rompigetto dei rubinetti e dei diffusori delle docce, la sostituzione delle guarnizioni ed altre parti usurate, lo svuotamento, la pulizia e la disinfezione dei serbatoi di accumulo dell' acqua. IL DOLORE Resta la tragedia che ha colpito la comunità di Buonabitacolo e il decesso del sessantenne. «Una perdita enorme per la comunità - ha commentato il sindaco Giancarlo Guercio - e per la famiglia. Una persona perbene, questo dramma colpisce al cuore l' intera cittadinanza». Inoltre il primo cittadino ha tenuto a sottolineare che «non esiste alcun pericolo per la popolazione, siamo in stretto contatto con l' Asl e l' Arpac (come richiesto dal protocollo - ndr) per lo studio della situazione. Nessun pericolo per la nostra comunità ma solo tanto dolore per la perdita di Andrea». I funerali si sono tenuti nella giornata di ieri e l' intera cittadinanza di Buonabitacolo ma anche dei paesi limitrofi si è stretta attorno al dolore della famiglia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/01/2020 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia I fannulloni si pentono Condannati a lavorare Alfonso T. Guerritore Hanno ottenuto l'accesso alla messa alla prova dopo il consenso del pm i tre infermieri dipendenti Asl in servizio all'ospedale l'Umberto I di Nocera Inferiore, accusati di truffa aggravata per aver marcato il cartellino mentre erano altrove, aiutandosi a vicenda nell'eludere il meccanismo di presenza. I tre furbetti, in particolare, sono stati individuati da accurate indagini portate avanti da uomini della polizia giudiziaria della Questura di Salerno, attivati nel ricostruire le ipotesi di truffa ai danni dello stato per assenteismo e irregolarità nell'attestazione delle presenze sul posto di lavoro. L'inchiesta, durata diversi mesi, si è avvalsa di un lavoro di investigazione tecnica e tradizionale, con dei pedinamenti effettuati dagli uomini della squadra investigativa, documentando la loro presenza altrove e in particolare videoregistrando mediante telecamere ad alta precisione e sensibilità i trucchi nel marcare i cartellini di presenza: le webcam, in particolare, erano state installate all'interno delle lampade di servizio, con un escamotage investigativo in grado di svolgere il delicato lavoro di accertamento in maniera invisibile, giocando d'astuzia esattamente come i tre si erano mossi per aggirare le procedure elettroniche di presenza sul luogo di lavoro. I fatti contestati sono compresi tra il novembre 2016 e il febbraio 2017, con il monitoraggio spalmato sul periodo in questione, il lavoro di ricostruzione che ha compreso l'assenza, il trucco adoperato e i favori fatti a vicenda oltre alla loro presenza in posti lontani dal luogo di lavoro negli orari previsti per lo svolgimento del servizio. Il pm nei mesi scorsi aveva chiesto la sospensione dal Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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