Media Monitoring per 18-01-2019 - Rassegna stampa del 18-01-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 17/01/2019 - DONATORIH24.IT Carenza di sangue al Ruggi L’appello-denuncia della Cgil di Salerno ..................................... 1 17/01/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT Ruggi, emergenza Pronto Soccorso, la Direzione Generale precisa. ...................................... 3 17/01/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT Salerno, ospedale Ruggi: l'allarme dei sindacati per il Pronto Soccorso ................................ 4 17/01/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT Vietri sul Mare: convegno su nefrologia ospedale “Ruggi” eccellenza campana ................... 5 18/01/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Accessi al Pronto soccorso: record e accuse .......................................................................... 7 18/01/2019 - CRONACHE DI SALERNO «Infermieri costretti a turni massacranti in pronto soccorso» ............................................... 8 18/01/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Emergenza Ruggi «Un solo medico per 53 ricoverati» ......................................................... 10 18/01/2019 - CRONACHE DI SALERNO L' appello di Edmondo Cirielli ............................................................................................... 12 18/01/2019 - CRONACHE DI SALERNO La nefrologia del Ruggi d' Aragona eccellenza in Campania ................................................ 14 18/01/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Sale operatorie, i cantieri restano aperti garantiti soltanto gli interventi d' urgenza .......... 16 18/01/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Via il tumore da 15 chili dopo la gravidanza ........................................................................ 18 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 20 18/01/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Ospedale, a breve apre il centro diurno» ........................................................................... 20 18/01/2019 - CRONACHE DI SALERNO Via la gastroenterologia dall' ospedale di Sapri ................................................................... 21 Sanità Campania ............................................................................................................................. 22 18/01/2019 - IL MATTINO Anestesisti, evitato lo stop degli interventi ......................................................................... 22 18/01/2019 - IL MATTINO «Casa del parto» inaugurazione flop è chiusa da 10 anni .................................................... 23 18/01/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Commissario sanità, De Luca punta i piedi ........................................................................... 25 18/01/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Ispezione agli Incurabili per le crepe e i cedimenti L' Asl: lavori per 21 milioni ................... 27 18/01/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Medici, slittano le graduatorie ............................................................................................. 29 18/01/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Medico aggredito da familiare di un paziente ...................................................................... 30 18/01/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Precari 118, convenzionati discriminati ............................................................................... 31 18/01/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Pulizie ospedaliere, rischio appalto ..................................................................................... 32 18/01/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Spilla nell' addome di paziente morto a giudizio 5 medici ................................................... 34 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 36 18/01/2019 - LA STAMPA "Costretti a fare una colletta per salvare nostro figlio" ....................................................... 36 18/01/2019 - LA STAMPA "Dobbiamo investire di più in prevenzione Ma molte spese inutili" ..................................... 38 18/01/2019 - AVVENIRE I medici nascono senza frontiere ......................................................................................... 40 18/01/2019 - IL SOLE 24 ORE L' industria del farmaco: un miliardo d' investimenti ........................................................... 41
18/01/2019 - LA STAMPA La salute è un lusso per molti C' è chi s' impoverisce per curarsi ........................................ 43 18/01/2019 - IL GIORNO Medici in piazza per il contratto Il governo: «Sblocco in arrivo» .......................................... 45 18/01/2019 - CORRIERE DELLA SERA Pensioni, l' allarme dei chirurghi «In 1.500 diranno addio agli ospedali» ............................ 46 18/01/2019 - AVVENIRE Radio in ospedale per i piccoli malati ................................................................................... 48 18/01/2019 - IL MESSAGGERO Ragazzo morto di meningite la madre testimonial pro vax .................................................. 49 18/01/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO Relazione sulla 194. La Grillo è in ritardo di undici mesi ...................................................... 51
17/01/2019 donatorih24.it EAV: € 632 Lettori: 1.333 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Carenza di sangue al Ruggi L’appello-denuncia della Cgil di Salerno È di pochi giorni fa la notizia della carenza di sangue di gruppo 0 neg e 0 positivo all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e nel territorio della provincia di Salerno. Una grave situazione comunicata dal reparto immuno trasfusionale dell’Ospedale Ruggi stesso che ha riferito a DonatoriH24 della sospensione di 20 operazioni chirurgiche nei reparti di ortopedia, cardiologia e urologia. Una condizione «aggravata dalla sospensione delle raccolte sul territorio che équipe ospedaliere hanno garantito fino a dicembre 2018, nonostante gli ultimi due mesi non siano state retribuite, mediante un’attività progettuale che si svolge oltre il normale orario di servizio», questa la denuncia a DonatoriH24 di Patrizia Ardia, tecnico di laboratorio e delegato sindacale Cgil. L’attività progettuale a cui fa riferimento Patrizia Ardia è il “progetto per l’autosufficienza sangue“, rinnovato l’ultima volta nel 2015 e poi prorogato ogni anno fino al 2018. Tre équipe di medici, infermieri e tecnici trasfusionali erano impegnate sul territorio salernitano in un lavoro di raccolta sangue costante e fruttuoso ma per il quale negli ultimi due mesi (novembre e dicembre 2018) non hanno ricevuto compenso. Il Progetto è terminato quindi con la fine del 2018 senza una proroga per l’anno successivo. I rappresentanti Cgil hanno inviato una lunga lettera ai dirigenti della struttura ospedaliera Ruggi d’Aragona in cui si evidenziava quanto questo progetto fosse meno costoso del rifornimento di sangue dall’esterno a cui sarebbe costretto l’Ospedale se non rinnovasse il progetto per l’autosufficienza nel 2019. La raccolta di sangue da parte di queste équipe, si legge nella lettera, garantiva all’azienda Ruggi un contenimento dei costi per i rifornimenti di sangue che sarebbero «esborsi economici di gran lunga superiori al costo del progetto e con la concreta difficoltà di trovare la disponibilità di quantità sufficienti», aggiunge Patrizia Ardia a Donatori H24. Nella lettera inviata alla direzione dell’azienda ospedaliera, vengono illustrati i costi del progetto e del rifornimento esterno di sangue e confrontati fra loro. Spese che, nel caso del rifornimento dall’esterno, si legge, non tengono nemmeno conto «del rilevante costo derivante dall’allungamento dei tempi di degenza ospedaliera conseguenti alla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
impossibilità di garantire adeguato supporto trasfusionale agli interventi di elezione», nel caso cioè i pazienti debbano attendere gli interventi oltre il tempo di normale degenza. Una condizione, quella della sospensione degli interventi chirurgici, spiegano dalla Cgil, che già in presenza dell’attività del “progetto per l’autosufficienza sangue” si verifica più volte nel corso dell’anno, e che però diventerebbe molto più frequente se il rifornimento aziendale di sangue dovesse essere ulteriormente ridotto. Situazione che quindi, senza il rinnovo del progetto, si renderebbe insostenibile. E’ noto che in diversi periodi dell’anno si crea una carenza di scorte in tutta la regione tale che non riesce ad essere risolta dall’acquisto di sacche fuori dalla Campania. Inoltre «il mancato approvvigionamento autonomo di quantità sufficienti di sangue», e cioè un approvvigionamento senza il “progetto per l’autosufficienza di sangue”, si legge nella lettera e conferma a voce a DonatoriH24 la delegata Patrizia Ardia, non permette neanche di «garantire a sufficienza prodotti come i pool piastrinici, prodotti indispensabili per alcune gravi patologie». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/01/2019 gazzettadisalerno.it EAV: € 220 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ruggi, emergenza Pronto Soccorso, la Direzione Generale precisa. In riferimento al comunicato delle Segretari Provinciali CGIL FP – CISL FP – UIL FPL sulle criticità del Pronto Soccorso dell’Ospedale Ruggi, la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Salerno precisa che la gestione dell’iper afflusso di queste settimane nel Pronto Soccorso cittadino e presso gli altri ospedali dell’azienda, presi d’assalto per l’influenza stagionale, è un tema estremamente attuale. Dai bambini ai più anziani, infatti, si registra un’impennata dei ricoveri; una situazione che non solo porta alla saturazione dei posti letto disponibili, ma che mette anche a dura prova medici e infermieri. Tali criticità si registrano, in questi ultimi anni, su tutto il territorio nazionale. Fra le cause del sovraffollamento vi è, principalmente, la vera e propria rivoluzione demografica che sta cambiando il volto dei paesi occidentali con l’aumento della popolazione anziana e, di conseguenza, dei pazienti fragili. I dati di accesso ai Pronto Soccorso degli ospedali dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno relativi al 2018 confermano tale andamento e pongono la nostra Azienda al primo posto, in regione Campania, per numero di accessi al Pronto Soccorso, registrando un valore di circa centocinquantamila accessi in un anno. Il blocco dei ricoveri in elezione, l’aumento dei posti letto nei reparti interessati, un continuo monitoraggio dei tempi di degenza, il coinvolgimento dei direttori delle Unità Operative delle diverse discipline assistenziali, il coinvolgimento dell’ASL di Salerno, permettono all’Azienda di affrontare tali criticità. La delibera aziendale del Bed Manager, da poco istituito, non ha ancora dispiegato i suoi effetti, ma è la modalità organizzativa finalizzata a garantire specifici percorsi di efficientamento attraverso una maggiore disponibilità di posti letto. Per gestire questo tipo di emergenza sarà da subito attivato un Tavolo aziendale di coordinamento e monitoraggio dell’iper afflusso nei Pronto Soccorso. Considerando, infine, che il sovraffollamento è una causa principale del burn-out degli operatori sanitari del Pronto Soccorso, esprimo un sentito ringraziamento a tutti gli Operatori interessati nei Pronto Soccorso Aziendali, in quanto stanno lavorando con il massimo impegno e dedizione e grazie a loro fronteggiamo in modo efficace ed efficiente l’iper afflusso che si verifica in questi mesi. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/01/2019 EAV: € 467 Lettori: 2.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, ospedale Ruggi: l'allarme dei sindacati per il Pronto Soccorso Salerno, ospedale Ruggi: l'allarme dei sindacati per il Pronto SoccorsoAllarme Pronto Soccorso al Ruggi di Salerno, sindacati in prima linea Ancora una volta si torna a parlare delle criticità del Pronto Soccorso del Ruggi di Salerno, la seconda azienda ospedaliera più grande e importante per numero di accessi della Campania . Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, assieme a tutti i delegati Rsu, con una nota inviata alla direzione generale dell’ente sanitario di Salerno, hanno sollecitato il management aziendale a prendere seri provvedimenti per la grave ed inaccettabile situazione in cui versa il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino. Nella nota si parla di operatori sanitari costretti a turni massacranti per cercare di soccorrere con grande professionalità e dedizione tutti i pazienti che hanno bisogno di cure. «I pazienti – scrivono i sindacalisti Conte, Addesso e Antonacchio – dovrebbero essere al centro delle politiche di miglioramento della salute, bene garantito dalla costituzione. Eppure gli stessi pazienti sono costretti a subire continue violazioni della privacy e lunghissime attese». Le organizzazioni sindacali puntano il dito contro la direzione sanitaria, «sorda alle istanze che partono dai sindacati di categoria, sempre più lontana ai bisogni dei propri dipendenti, ma soprattutto di tutta la cittadinanza, impelagata in oscure politiche volte unicamente ad ottenere risparmi di gestione». I sindacati proseguono segnalando «casi estremi di 1 medico e 53 accessi e non da ultimo 83 accessi simultanei di cui 8 in codice rosso, senza nemmeno una sedia su cui far sostare i pazienti. Prima di pensare ad individuare un bed manager – concludono Addesso, Antonacchio e Conte -, bisognerebbe trovare letti, risorse umane e soprattutto individuare spazi idonei». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/01/2019 dentrosalerno.it EAV: € 328 Lettori: 433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Vietri sul Mare: convegno su nefrologia ospedale “Ruggi” eccellenza campana Vietri sul Mare: convegno su nefrologia ospedale “Ruggi” eccellenza campana | Dentro Salerno | L'informazione di Salerno e provincia è on lineL’Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno è, nell’ambito del panorama sanitario Campano, una realtà operativa consolidata e di riconosciuta eccellenza. Ricevono assistenza pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati renali, con possibilità di ricoveri ordinari e in urgenza per la gestione di tutte le problematiche cliniche che la malattia renale comporta. Attività di spicco è certamente la gestione globale del percorso clinico, diagnostico e assistenziale offerto al paziente portatore di trapianto renale. Fin dagli inizi, dal 1990, è attivo un ambulatorio dedicato al paziente che ha ricevuto un trapianto di rene, con incremento crescente nel corso degli anni del numero di pazienti arruolati che oggi sono circa 500, posizionando l’Unità, per numerosità di casi osservati, al secondo posto in Campania, dopo la Nefrologia dell’Università di Napoli “Federico II”. Dal 2015, per la complessità e la completezza delle prestazioni erogate ai portatori di trapianto, la Nefrologia del Ruggi di Salerno è stata identificata e riconosciuta, dal Centro Regionale Trapianti, Centro di riferimento HUB, ai vertici delle strutture Nefrologiche in Campania. Per questi pazienti sono previste prestazioni in regime di ricovero in Day-Hospital, con visite programmate, prelievi ematici e urinari, monitoraggio della terapia immunosoppressiva, visite specialistiche ed esami strumentali; nei casi che lo richiedano è garantita, in H24, la possibilità di ricoveri con 3 posti letto esclusivamente dedicati. I pazienti, sia in regime di ricovero in Day- Hospital che ordinario, sono assistiti da personale medico ed infermieristico con specifica ed elevata competenza in campo trapiantologico. Uno degli aspetti fondamentali per una ottimale gestione del trapianto renale è l’attenta gestione del “follow-up post trapianto”, inteso come percorso clinico-assistenziale, che si avvia fin dall’immediato post intervento e che vede il Nefrologo costantemente impegnato in un delicatissimo compito, a salvaguardia del buon esito del trapianto stesso, sia nel breve che nel lungo temine. E proprio in relazione al follow-up Nefrologico del post trapianto di rene, la UOC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Azienda Ospedaliera di Salerno, diretta dal dott. Giuseppe Palladino, ha organizzato presso il Lloyd’s Baia Hotel di Salerno sabato 19 gennaio il Convegno “TRAPIANTO DI RENE: STATO DELL’ARTE PER IL MIGLIORAMENTO DELL’OUTCOME CLINICO”. All’evento, patrocinato dalla SIN Società Italiana di Nefrologia, dall’Università degli Studi di Salerno e dall’Ordine dei Medici della provincia di Salerno interverranno esperti, Nefrologi e Chirughi del Trapianto di rilievo nazionale e internazionale, che si confronteranno con sulle tematiche più attuali riguardanti le problematiche trapianto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
correlate, allo scopo di migliorare l’offerta assistenziale ai pazienti. Il Corso è stato inserito nel Programma Nazionale di Educazione Continua in Medici con obiettivo formativo “Documentazione clinica, percorsi clinico-assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza, profili di cura”e conferirà ai partecipanti delle professioni di Medico Chirurgo (discipline: Nefrologia; Anatomia Patologica, Anestesia e Rianimazione, Biochimica Clinica, Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Malattie Infettive, Malattie Metaboliche e Diabetologia, Medicina Interna, Oncologia, Urologia), Biologo, Infermiere, otto crediti formativi E.C.M.. Il trapianto renale è la migliore soluzione terapeutica per la cura della malattia renale cronica terminale. Nell’ultimo decennio abbiamo osservato un incremento del numero dei trapianti eseguiti, sia da donatore non vivente che da vivente, e un significativo miglioramento della prognosi del trapianto nel tempo. Aspetto fondamentale per il buon esito del trapianto renale è una costante sorveglianza del paziente nell’ambito di un percorso di follow-up centrato sulla corretta gestione delle problematiche cliniche, mediche e chirurgiche, correlate al trapianto stesso. Saranno affrontati temi riguardanti la corretta gestione del follow-up nefrologico del trapianto di rene, l’utilità di ausili diagnostici per la gestione del rigetto, quali la biopsia renale e l’imaging ecografico, la prevenzione e la gestione di complicanze infettive e neoplastiche. Sarà, inoltre, dedicata una sessione alla esperienza trapiantologica maturata presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno. Le due letture magistrali saranno svolte dal Presidente della Società Italiana di Nefrologia prof. L. Gesualdo di Bari e dal Direttore del Centro Trapianti Rene Pancreas di Padova prof. P. Rigotti, fornendo ai discenti una panoramica su quello che è lo stato dell’arte del trapianto renale oggi e per come è affrontato il percorso del follow-up post trapianto, sia dal punto di vista del nefrologo, che del chirurgo trapiantologo. Il percorso formativo sarà, poi, completato con una sessione pratica riguardante l’utilizzo dell’imaging ecografica per la diagnosi non invasiva di problematiche quale il rigetto e le complicanze chirurgiche precoci e tardive. Per i giovani medici nefrologi sarà riservata una Sessione Poster, con l’assegnazione di un Premio intitolato ad “Angelo Santopietro” alla migliore elaborazione sul tema del follow-up del trapianto renale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Accessi al Pronto soccorso: record e accuse Marcella Cavaliere Troppi accessi al pronto soccorso dell'ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno e poco personale per assistere i pazienti. A lanciare l'allarme sono i segretari provinciali della Cgil, Cisl e Uil rispettivamente Pasquale Addesso , Pietro Antonacchio e Lorenzo Conte e i sindacalisti aziendali che parlano di turni estenuanti del personale per soccorrere gli ammalati. Un problema cronico, quello della carenza di personale a fronte delle richieste eccessive di assistenza sanitaria, che si ripropone ogni anno quando il picco influenzale determina un consistente aumento di accessi, soprattutto anziani e bambini. «Si sono verificati casi di un medico e 53 accessi e non da ultimo 83 accessi simultanei di cui 8 pazienti con codice rosso senza una sedia su cui farli sostare». Di qui le stoccate rivolte ai vertici aziendali sull'istituzione della figura del bed manager, impegnato a garantire un uso adeguato degli operatori sanitari. «Prima di individuare un bed manager, responsabile dei posti letto bisognerebbe trovare i letti affermano i sindacalisti le risorse umane e gli spazi idonei». A loro avviso «una richiesta di aiuto è arrivata anche dal responsabile del servizio per chiedere l'individuazione di soluzioni percorribili ». E secondo i sindacalisti la soluzione «è quella di aumentare i posti letto in osservazione breve intensiva». Già a dicembre scorso fu inoltrata una nota al dg, Giuseppe Longo , per sollecitare «ad adottare provvedimenti per la grave situazione del pronto soccorso del Ruggi » e chiedere «l'incremento e una migliore organizzazione del personale e più posti letto, anche solo temporaneamente». Per i sindacalisti la direzione sanitaria sarebbe «sorda alle istanze, lontana dai bisogni dei dipendenti e delle cittadinanza, impelagata solo a risparmiare, con un bilancio consuntivo del 2017 di 6 milioni di euro». Ora chiedono l'intervento del governatore Vincenzo De Luca «per frenare questa ondata di inefficienze ». La risposta della direzione aziendale non si è fatta attendere. «Sarà attivato subito un tavolo aziendale di coordinamento e monitoraggio dell'iper afflusso nei pronto soccorso aziendali» ha dichiarato il dg Longo. L'afflusso per «l'influenza stagionale porta alla saturazione dei posti letto conclude Longo la nostra Azienda è al primo posto in Campania, per numero di accessi, registrando un valore di circa 150mila accessi in un anno». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 2 EAV: € 1.763 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Infermieri costretti a turni massacranti in pronto soccorso» «Soccorrete il pronto soccorso del Ruggi». E' il grido d' allarme lanciato dai segretari della Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl, rispettivamente Pasquale Addesso, Pietro Antonacchio e Lorenzo Conte che accendono i riflettori sulle criticità del pronto soccorso dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona. I segretari provinciali della Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl che hanno evidenziato come tutti gli operatori sanitari siano costretti a turni massacranti per cercare di soccorrere, con grande professionalità e dedizione tutti i pazienti che hanno bisogno di cure. Da qui l' appello al management aziendale, Giuseppe Longo di prendere seri provvedimenti per «la grave ed inaccettabile situazione», come dichiarato da Addesso, Antonacchio e Conte, indicando le strade percorribili, quali incremento e migliore organizzazione del personale, oltre ad un inevitabile quanto necessario incremento anche temporaneo di posti letto dell' osservazione breve intensiva. «A volte sembra che l' azienda ospedaliero universitaria di Salerno sia un ente che produce beni di altra natura invece di fornire sevizi sanitari di importanza vitale per i cittadini ma nemmeno per un momento sembra essere accorta ai bisogni della comunità di riferimento - hanno dichiarato ancora i segretari provinciali - I pazienti dovrebbero essere al centro delle politiche di miglioramento della salute che è un bene garantito dalla costituzione eppure gli stessi pazienti sono costretti sebbene la grande umanità e professionalità di tutto il personale sanitario a subire continue deprivazioni della privacy e lunghissime attese con notevoli impatti negativi sul "bene salute"». La denuncia fatta dalle ooss e dai delegati Rsu all' epoca era ancora una volta un grido di aiuto verso l' attuale direzione aziendale strategica investendo la direzione sanitaria, sorda alle istanze che partono dai sindacati di categoria. «E' da ultima la notizia del bilancio consuntivo 2017 che ha registrato un risultato di esercizio positivo pari ad euro 6 milioni indicando che la gestione della res publica sia stata pessima sciatta e poco vicina ai bisogni del territorio», hanno poi aggiunto i sindacalisti, secondo cui Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
attualmente si sarebbero verificati anche casi estremi di un medico e 53 accessi e non da ultimo 83 accessi simultanei di cui 8 in codice rosso senza nemmeno una sedia su cui farli sostare. «Prima di pen sare ad individuare un bed manager ovvero il cosiddetto responsabile delle degenze e dei posti letto bisognerebbe trovare i letti, risorse umane e soprattutto individuare spazi idonei" da ultimo sembrerebbe che un ulteriore urlo di allarme e di richiesta di aiuto sia stata inoltrata dal responsabile del servizio perché' costretto a vedere mortificate le professionalità da lui dirette per mancanza di fattivo intervento del management aziendale e chiedendo un giusto adeguamento del personale sanitario stesso e la individuazione di una soluzione percorribile, che a parere delle segreterie provinciali, è solo quella di aumentare i posti letto in osservazione breve», concludono Addesso, Antonacchio e Conte. Non si è fatta attendere la replica della direzione generale dell' azienda ospedaliera universitaria che precisa come la gestione dell' iperafflusso di queste settimane nel pronto soccorso cittadino e presso gli altri ospedali dell' azienda, presi d' assalto per l' influenza stagionale, è un tema estremamente attuale. «I dati di accesso ai pronto soccorso degli ospedali dell' Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno relativi al 2018 confermano tale andamento e pongono la nostra Azienda al primo posto, in regione Campania, per numero di accessi al Pronto Soccorso, registrando un valore di circa centocinquantamila accessi in un anno - dichiara la direzione generale del Ruggi Il blocco dei ricoveri in elezione, l' aumento dei posti letto nei reparti interessati, un continuo monitoraggio dei tempi di degenza, il coinvolgimento dei direttori delle Unità Operative delle diverse discipline assistenziali, il coinvolgimento dell' Asl di Salerno, permettono all' Azienda di affrontare tali criticità». E in merito alla figura del Bed Manager, da poco istituita, l' azienda ospedaliera ha reso noto che «non ha ancora dispiegato i suoi effetti, ma è la modalità organizzativa finalizzata a garantire specifici percorsi di efficientamento attraverso una maggiore disponibilità di posti letto. Per gestire questo tipo di emergenza sarà da subito attivato un Tavolo aziendale di coordinamento e monitoraggio dell' iperafflusso nei Pronto Soccorso». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.834 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Emergenza Ruggi «Un solo medico per 53 ricoverati» Sabino Russo «Un medico con 53 accessi, così come 83 arrivi simultanei, di cui otto in codice rosso, senza avere i lettini a disposizione per accomodarli». A denunciare questi casi limite al pronto soccorso del Ruggi, da settimane alle prese col consueto superaffollamento di inizio anno, sono le segreterie provinciali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, che invitano la direzione strategica ad aumentare i posti letto in osservazione breve intensiva e ad adeguare la dotazione organica in forza al reparto, oltre all' intervento del governatore De Luca. IL MANAGER Pronta la replica del manager Giuseppe Longo, che mette in evidenza le contromosse già adottate: blocco dei ricoveri programmati e aumento dei posti letto nei reparti interessati. Il pronto soccorso del Ruggi è diventato il primo in Campania per volume di accessi, passando dai 78 mila del 2017 ai 95mila del 2018. Ben 17mila in più in un solo anno. A poco può bastare il filtro messo in atto col 118 per smistare verso altri presidi i pazienti meno urgenti, perché restano comunque tanti i codici rossi che in questi giorni si attestano intorno ai 6-7 al giorno, così come i codici gialli, che necessitano nella stragrande maggioranza dei casi di ricovero. «La direzione sanitaria, sorda alle istanze che partono dai sindacati di categoria, è sempre più lontana dai bisogni dei propri dipendenti, ma soprattutto di tutta la cittadinanza, impelagata in questioni politiche volte unicamente a ottenere risparmi di gestione si legge nella nota di Cgil, Cisl e Uil È recente la notizia del bilancio consuntivo 2017, che ha registrato un risultato di esercizio positivo pari a sei milioni di euro, indicando che la gestione della res publica sia stata pessima, sciatta e poco vicina ai bisogni del territorio. Prima di pensare a individuare un bed manager, bisognerebbe trovare i letti, le risorse umane e soprattutto individuare spazi idonei». L' impossibilità di ricoverare i pazienti nei reparti, al termine del completamento della fase di cura in pronto soccorso, è il principale motivo del sovraffollamento. Si concretizza così, una condizione di congestione del sistema, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
caratterizzata dalla permanenza inappropriata di pazienti in attesa di ricovero. L' ADEGUAMENTO «Sembrerebbe che una richiesta di aiuto sia stata inoltrata dal responsabile del servizio, per mancanza di fattivo intervento del management aziendale e chiedendo un giusto adeguamento del personale sanitario stesso e l' individuazione di una soluzione percorribile, che a parere delle segreterie provinciali è solo quella di aumentare i posti letto in osservazione breve conclude la nota Abbiamo sempre cercato di coadiuvare l' azienda nell' ottica di coinvolgimento e della risoluzione dei problemi. Ora chiediamo al presidente De Luca di intervenire nella sua città per frenare questa ondata di inefficienze e di inattività». L' ORGANIZZAZIONE Quando ciclicamente, nello stesso periodo dell' anno, si torna a parlare di area dell' emergenza stracolma, è ipotizzabile che ci si trovi di fronte a un problema di sistema che necessita, in attesa del nuovo ospedale e della concretizzazione del piano ospedaliero, di soluzioni politiche, strategiche e programmatiche. «Il blocco dei ricoveri in elezione, l' aumento dei posti letto nei reparti interessati, un continuo monitoraggio dei tempi di degenza, il coinvolgimento dei direttori delle diverse discipline assistenziali, il coinvolgimento dell' Asl di Salerno, permettono all' azienda di affrontare tali criticità replica il manager del Ruggi I risultati del bed manager, da poco istituito, non ha ancora avuto effetti. Per gestire questo tipo di emergenza sarà da subito attivato un tavolo aziendale di coordinamento e monitoraggio dell' iperafflusso nei pronto soccorso». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 15 EAV: € 1.063 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L' appello di Edmondo Cirielli L' ospedale della Costiera Amalfitana va potenziato e serve assolutamente mettere in campo quanto era stato previsto nel vecchio piano sanitario. L' appello è del deputato Edmondo Cirielli al Ministro della salute Giulia Grillo: "Il presidio ospedaliero «Costa d' Amalfi» di Castiglione di Ravello è plesso dell' azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno. La struttura è stata identificata con decreto del commissario ad acta n. 8/2018 pubblicato sul Bollettino Ufficiale della regione Campania 12 del 12 febbraio 2018 come ospedale di «zona disagiata» ai sensi del decreto ministeriale 70/2015. Tale decreto del commissario ad acta è stato anche recepito nell' Atto aziendale dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi ove vengono conteggiati i posti letto previsti; in tale qualifica sono previsti infatti 20 posti letto di medicina con annessa funzione di Day Surgery e One Day surgery, nonché la funzione di Ps -Obi con i servizi indispensabili di laboratorio analisi e radiologia ed il personale di supporto (rianimatore, cardiologo); da organi di stampa si apprende che, ad oggi, risulta essere attivo il solo pronto soccorso, con il laboratorio analisi e radiologia e le figure di supporto. Manca, invece, l' Obi e soprattutto nessuna iniziativa è stata intrapresa per la realizzazione dei 20 posti di medicina, nonché per la riattivazione della sala operatoria, esistente e disattivata da 3 anni. - si legge nell' interrogazione di Cirielli Anzi, è stato disattivato l' ambulatorio di chirurgia, sebbene vi sarebbero 6 chirurghi di pronto soccorso disponibili a svolgerlo in orario ordinario. Inoltre, è stata soppressa anche la reperibilità del rianimatore per i trasferimenti di rianimazione, situazione ancora più grave e pericolosa, considerando che il presidio spesso rimane oltre 3 ore senza rianimatore, a giudizio dell' interrogante un vero attentato alla sicurezza di pazienti ed operatori; Pertanto, non essendo stato fatto nulla in concreto, secondo quanto deliberato all' interno del decreto del commissario ad acta n. 8, sembrerebbe all' interrogante che la regione non voglia mettere in pratica quanto previsto per soddisfare le legittime Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
aspettative dei cittadini della Costiera amalfitana, creando disagio, disservizio e grave pericolo per la salute della popolazione che usufruisce delle cure del presidio ospedaliero". Cirielli quindi chiede"quali urgenti iniziative di competenza si ritiene opportuno adottare per far sì che il commissario ad acta per l' attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari concretizzi quanto precedentemente previsto nel decreto del commissario ad acta n. 8. Pertanto, non essendo stato fatto nulla in concreto, secondo quanto deliberato all' interno del decreto del commissario ad acta n. 8". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 3 EAV: € 1.111 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona La nefrologia del Ruggi d' Aragona eccellenza in Campania L' Unità Operativa Complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell' Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno è, nell' ambito del panorama sanitario Campano, una realtà operativa consolidata e di riconosciuta eccellenza. Ricevono assistenza pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati renali, con possibilità di ricoveri ordinari e in urgenza per la gestione di tutte le problematiche cliniche che la malattia renale comporta. Attività di spicco è certamente la gestione globale del percorso clinico, diagnostico e assistenziale offerto al paziente portatore di trapianto renale. E proprio in relazione al follow-up Nefrologico del post trapianto di rene, la UOC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell' Azienda Ospedaliera di Salerno, diretta dal dottor Giuseppe Palladino, ha organizzato presso il Lloyd' s Baia Hotel di Salerno sabato 19 gennaio il Convegno "Trapianto di rene: stato dell' arte per il miglioramento dell' outcome clinico". All' evento, patrocinato dalla Sin Società Italiana di Nefrologia, dall' Università degli Studi di Salerno e dall' Ordine dei Medici della provincia di Salerno interverranno esperti, Nefrologi e Chirughi del Trapianto di rilievo nazionale e internazionale, che si confronteranno con sulle tematiche più attuali riguardanti le problematiche trapianto correlate, allo scopo di migliorare l' offerta assistenziale ai pazienti. Il Corso è stato inserito nel Programma Nazionale di Educazione Continua in Medici con obiettivo formativo "Documentazione clinica, percorsi clinico -assistenziali diagnostici e riabilitativi, profili di assistenza, profili di cura"e conferirà ai partecipanti delle professioni di Medico Chirurgo (discipline: Nefrologia; Anatomia Patologica, Anestesia e Rianimazione, Biochimica Clinica, Cardiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Malattie Infettive, Malattie Metaboliche e Diabetologia, Medicina Interna, Oncologia, Urologia), Biologo, Infermiere, otto crediti formativi E.C.M.. Il trapianto renale è la migliore soluzione terapeutica per la cura della malattia renale cronica terminale. Saranno affrontati temi riguardanti la corretta gestione del follow-up nefrologico del trapianto di rene, l' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
utilità di ausili diagnostici per la gestione del rigetto, quali la biopsia renale e l' imaging ecografico, la prevenzione e la gestione di complicanze infettive e neoplastiche. Sarà, inoltre, dedicata una sessione alla esperienza trapiantologica maturata presso l' Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno. Per i giovani medici nefrologi sarà riservata una Sessione Poster, con l' assegnazione di un Premio intitolato ad "Angelo Santopietro" alla migliore elaborazione sul tema del follow-up del trapianto renale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.181 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Sale operatorie, i cantieri restano aperti garantiti soltanto gli interventi d' urgenza CAVA DE' TIRRENI CAVA DE' TIRRENI Simona Chiariello Prolungati fino a febbraio i lavori di ristrutturazione delle sale operatorie: garantiti solo gli interventi di emergenza, bloccati quelli programmati. Cantieri ancora aperti al Santa Maria dell' Olmo dove l' opera di ristrutturazione delle sale operatorie continuerà fino al mese prossimo. Le prime previsioni, da parte della dirigenza, avevano previsto circa cinquanta giorni per ultimare i lavori. Tempo indicativo, vista la necessità di garantire le operazioni di emergenza. Oggi è stato formalizzato il prolungamento dei cantieri fino al mese di febbraio. Come spiegato dagli stessi operatori sanitari e dai dirigenti, l' avvio ed a questo punto il proseguimento della ristrutturazione, ha imposto uno stop forzato agli interventi di elezione (programmati) con conseguente allungamento delle liste di attesa. La storia recente dell' attività operatoria del Santa Maria dell' Olmo è contraddistinta da diversi momenti di difficoltà. L' estase scorsa, complice la carenza di rianimatori, per scongiurare il blocco completo delle attività chirurgiche, gli stessi medici si sacrificarono, rinunciando alle ferie estive. Superato il nodo delle ferie, sono state riprese le operazioni di elezione anche se a regime ridotto (4 sedute per l' area chirurgica e altrettante per l' ortopedia). Ma non è finita perché la necessità di ristrutturare i locali, adibiti a sale operatorie, ha imposto un nuovo stop. Un nuovo sacrificio in qualche modo ben digerito perché finalizzato ad un miglioramento strutturale del servizio offerto ed a benefici per l' utenza e per gli stessi sanitari. E cosi da oggi, fino al mese prossimo, saranno assicurati gli interventi di emergenza mentre sono ancora rimandati quelli di elezione. Lo stesso sindaco Vincenzo Servalli, in occasione del giro in ospedale per gli auguri natalizi, aveva sottolineato l' importanza degli interventi, previsti dalla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
direzione dell' Azienda Ospedalieria ed Universitaria Ruggi D' Aragona perché prova dell' intenzione di potenziare il presidio cavese. In questa ottica rientra la ristrutturazione delle sale operatorie che vanno rimodernate secondo i dettami della normativa corrente. Nei mesi scorsi sono partiti anche i lavori al reparto di medicina e anche in questo caso con piccoli sacrifici, visto che si tratta di una divisione che continua a funzionare regolarmente. Per consentire la ristrutturazione, si è deciso di dividere la divisione in due aree in modo di procedere prima in una e poi nell' altra in modo da poter spostare i pazienti nei locali non interessati dai lavori. «I lavori di ristrutturazione sono senza dubbio necessari e rappresentano una riqualificazione dell' ospedale». Dicono i sanitari. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.892 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Via il tumore da 15 chili dopo la gravidanza L' INTERVENTO L' INTERVENTO I miracoli di Natale non accendono solo i presepi, ma a volte anche i riflettori del servizio pubblico nazionale. Così l' asportazione di un tumore di 15 chili da una giovane salernitana, subito dopo il parto effettuato durante le festività dall' équipe chirurgiche del reparto Gravidanza a rischio guidate da Mario Polichetti e dal primario Raffaele Petta, già insignito di una statuetta dai maestri artigiani di San Gregorio Armeno, è stato raccontato anche davanti alle telecamere de «I fatti vostri» di Giancarlo Magalli. La donna, una casalinga 38enne di Salerno, in gravidanza alla 37esima settimana e affidata al ginecologo del reparto Mario Polichetti, presentava un' enorme massa dal diametro di circa 35 centimetri, che incredibilmente non aveva complicato in modo grave la gestazione e aveva solo provocato sintomi da compressione addominale. In sala operatoria tutto è andato per il meglio, così è venuto al mondo un bimbo del peso di oltre 3 chilogrammi, lungo 50 centimetri. Preso il neonato, i medici hanno poi proceduto all' asportazione della massa tumorale, mentre alla donna sono state trasfuse due sacche di sangue. Un solo caso di massa tumorale così voluminosa è stato segnalato dai chirurghi di Chennai, città dell' India Meridionale. Tuttavia, in quel caso, si trattava di un fibroma in una donna non alle prese con una gravidanza. L' eccezionalità dell' intervento eseguito a Salerno, infatti, è legata sia alle enormi dimensioni della massa tumorale, che al fatto che coesisteva una gestazione. L' intervento è durato 2 ore e 20 minuti, mentre quello eseguito in India è terminato dopo oltre 3 ore. La paziente e il bimbo godono attualmente di ottima salute. «Auspico di poter trasferire questa esperienza anche ai giovani del nostro territorio, attraverso la facoltà di Medicina dice Mario Polichetti Questa storia può dare solo lustro alla sanità salernitana, dopo tanti episodi che l' hanno portata alla ribalta per vicende poco edificanti. Invece questa vicenda deve ricordarci che il Ruggi è un polo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di eccellenze per la sanità del Sud». sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 22 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia «Ospedale, a breve apre il centro diurno» Cljo Proietti AGROPOLI Sarà presto attivo il centro diurno per i disturbi della alimentazione presso il presidio ospedaliero di Agropoli. «Un primo piccolo traguardo è prossimo a concretizzarsi ha dichiarato il sindaco Adamo Coppola infatti, i lavori del centro diurno sono stati completati in questi giorni. Restano pochi accorgimenti e a breve verrà svelata la data di apertura. A stretto giro, attendiamo novità anche in merito all'avvio del funzionamento delle sale operatorie, ancora work in progress. Con l'attivazione delle stesse, è previsto anche l'arrivo di nuovo personale. Quanto alla esclusione ha concluso dai fondi regionali per l'edilizia sanitaria, Agropoli le strutture le ha. Ma bisogna renderle funzionali». Continua, dunque, l'attesa sulle sorti future del nosocomio nato sotto una cattiva stella. Tuttavia, secondo indiscrezioni, il centro diurno aprirà non appena verranno individuate le figure professionali più adatte a comporre il team di esperti e le sale operatorie sarebbero state ultimate già da qualche mese. «L'esclusione dalla pioggia di fondi erogati dalla Regione Campania commenta Giovanni Basile , responsabile del comitato Salviamo l'ospedale di Agropoli è relativa, perché un presidio in sostanza disattivato e ridotto ad ambulatorio, non ha ragione di essere adeguato. Mi spiace dover dire che il nostro diritto alla vita se lo sono venduto i nostri amministratori con inutili guerre a Caldoro , a Valiante , alla Asl Salerno 3 e con la rinuncia alla creazione del polo oncologico. Per il resto ha concluso le richieste per il territorio all'attuale governatore della regione non vengono fatte per la collettività, ma per il solo interesse personale». Mentre la consigliera super partes Gisella Botticchio che non condivide, sull'argomento «l'atteggiamento remissivo del nostro sindaco», che avrà ripercussioni «alle prossime elezioni regionali». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 19 EAV: € 621 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Via la gastroenterologia dall' ospedale di Sapri L' Ospedale dell' Immacolata di Sapri finisce ancora una volta sotto i riflettori. Non certamente per i suoi indiscussi ed indiscutibili meriti professionali, ma perché al nosocomio della città della spigolatrice è stato sottratto in base ai dettami espressi dal nuovo piano ospedaliero un servizio che l' intera comunità ritiene dela massima importanza: la gastroenterologia che ha subito un declassamento. A lanciare l' allarme e mettere il dito nella piaga sono gli operatori del presidio e il gruppo politico Sapri Cambia che non esita con i suoi aderenti a criticare l' operato del Governo Regionale targato De Luca. "Oggi il grande imbroglio è svelato- dichiarano coloro che hanno criticato quanto avvenuto- L' ospedale di Sapri è destinato a diventare un pronto soccorso specialistico. Aver declassato ciò che rappresentava il fiore all' occhiello dell' ospedale da divisione a semplice ambulatorio, indica chiaramente quale sia la direzione intrapresa che è quella che porta a Maratea" Ma la gente, l' utenza , la popolazione non accetta di buon grado la riduzione a posti letto in ginecologia; la soppressione dei concorsi a primario in ginecologia e ostetricia; la mancata attribuzione di emodinamica in cardiologia e l' attribuzione del primariato in un" reparto fantasma" che quello della lunga degenza, già dallo scorso mese di Maggio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 28 EAV: € 3.137 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Anestesisti, evitato lo stop degli interventi Scongiurato il rischio di una riduzione drastica degli interventi chirurgici al Policlinico Vanvitelli che, per fronteggiare la carenza di anestesisti in organico e coprire i turni anche al pronto soccorso ostetrico, in rianimazione e terapia intensiva, compra ventimila ore di prestazioni aggiuntive all' anno fornite da colleghi di altre strutture. Tutte le prestazioni sono regolate da una convenzione, nel 2019 non ancora firmata con l' Asl di Caserta che, per questo motivo, ieri ha inviato una nota ai suoi dipendenti, diffidandoli dal proseguire le attività senza autorizzazione. Informato del provvedimento, il direttore sanitario dell' azienda universitaria ospedaliera Ferdinando Russo si è attivato immediatamente, ottenendo invece la garanzia che i turni verranno comunque coperti e quindi non ci saranno ripercussioni. «L' intesa sarà rinnovata, infatti, a stretto giro», spiega Russo. m.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 28 EAV: € 7.849 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Casa del parto» inaugurazione flop è chiusa da 10 anni `Tre sale travaglio, cinque camere di degenza e un ambulatorio nel 2009 l' avvio dei lavori, poi il taglio del nastro: ora solo rifiuti LO SCANDALO Giuliana Covella Davanti all' ingresso ci sono materiali di risulta e arredi ospedalieri abbandonati. Salendo la prima rampa di scale si avverte ancora di più il degrado e l' abbandono in cui versa la Casa del parto: quella che doveva sorgere all' ospedale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili nell' ottica di un percorso specializzato di maternità si è rivelata un flop. Sono passati circa dieci anni dall' inaugurazione e la struttura non ha mai aperto. È tutto chiuso. Come si vede da porte e finestre che affacciano sull' antico chiostro del presidio sanitario fondato da Maria Longo per le donne meno abbienti. «Sarebbe stato il luogo ideale per la vocazione naturale di quell' ospedale come voleva la sua fondatrice nel '500 - dice Annamaria Carloni, già parlamentare e firmataria di un' interrogazione sul tema - ma soprattutto un esempio di buona pratica nella nostra regione per contrastare gli eccessi di parti cesarei. Ancora oggi non si capisce perché non sia mai stato aperto». L' INAUGURAZIONE FLOP Era maggio 2009 quando fu posta la prima pietra. Progettata nel 2003, l' opera doveva essere inserita nel complesso ospedaliero del centro storico. Una struttura di 500 metri quadrati, al primo piano dell' ex convento di Santa Maria delle Grazie che ospitava l' Ostetricia e la Neonatologia, con tre sale travaglio (una dotata di vasca per il parto in acqua), cinque camere di degenza che ricreavano l' ambiente familiare, un ambulatorio, una stanza dedicata all' ostetricia, un locale per le visite, una sala relax con cucina e una di preparazione al parto. Una Casa del Parto di cui avrebbero potuto usufruire tutte le donne che avrebbero scelto la strada del parto spontaneo. La loro selezione sarebbe dovuta avvenire all' interno del percorso nascita e avrebbe rappresentato il collegamento funzionale tra i consultori familiari del territorio e il luogo di parto. Un traguardo raggiunto grazie anche alle battaglie di tante associazioni: Casba, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Dedalus, Cgil, Anolf, Less, Cartagine ed Associazione Cinesi. Una struttura che avrebbe potuto migliorare l' assistenza alle donne, sia italiane che straniere, che è stata completata ma che oggi è inaccessibile. IL CASO IN PARLAMENTO A tentare di smuovere le acque fu il 21 maggio 2016 un' interrogazione di cui era firmataria l' allora parlamentare Carloni. Nonostante il pressing, però, nulla si è mosso e quel presidio non ha mai aperto. La Casa del parto rientrava nei programmi della Regione per abbattere le percentuali di parto cesareo che «in Campania è superiore al 50 per cento con punte del 70 per cento nelle strutture private. A tutt' oggi le «Case del parto» non sono mai entrate in funzione», chiarisce Carloni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/01/2019 Pagina 8 EAV: € 1.134 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Commissario sanità, De Luca punta i piedi NAPOLI - Vincenzo De Luca proprio non si rassegna ad abbandonare l'incarico di commissario ad acta alla sanità. E, come fece nel 2016 quando si fece riportare in sella da un emendamento alla legge di Bilancio presentato dal segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione, ora ha usato la Regione per difendere la poltrona. In seno alla Conferenza delle Regioni, infatti, ha fatto presentare alla Campania un emendamento secondo il quale le nomine dei commissari alla sanità delle Regioni in cui la figura coincide con il presidente di Regione siano subordinate a un'intesa in Conferenza Stato- Regioni per il patto della salute 2019-2021. Emendamento approvato, visto che di Regioni a guida Movimento 5 Stelle, che hanno introdotto la norma sull'incompatibilità dell'incarico di commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale con la figura di presidente di Regione, non ce ne sono. Sostengo l'eme n d a m e n t o proposto dalla Regione Campania per sospendere i commissariamenti fino a quando non si discuterà il tutto in sede di patto della salute. Mi sembra una proposta ragionevole, ha spiegato al termine della Conferenza il presidente del Molise, Donato Toma. Di centrodestra. Centrodestra e centrosinistra, ancora una volta, hanno fatto sponda tra loro, difendendo con le unghie e con i denti le posizioni che i grillini vogliono sottrargli. Senza pudore, senza remore, arrivando ai cavilli pur di mantenere il potere. E' solo l'ennesimo tentativo che fanno per tenere la politica nella sanità - ha commentato la senatrice del Movimento 5 Stelle Maria Domenica Castellone, capogruppo in commissione Igiene e Sanità - Eppure non ci vuole molto per capire che quella che abbiamo approvato non è una norma contro De Luca ma a favore dei cittadini. Nel decreto che ristabilisce l'incompatibilità tra commissario ad acta e governatore abbiamo anche definito i criteri di scelta e il fatto che si richiedano requisiti come la grande esperienza maturata in strutture e aziende Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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