Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020

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Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
Comune di Russi
venerdì, 10 gennaio 2020
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
Comune di Russi
                                                     venerdì, 10 gennaio 2020

Prime Pagine

 10/01/2020     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                               4
 Prima pagina del 10/01/2020

 10/01/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                              5
 Prima pagina del 10/01/2020

Cultura e Turismo

 10/01/2020     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                           IRENE GULMINELLI    6
 «Innamorati dell' 800, ci siamo immersi in un secolo di innovazioni e ribellione»
 10/01/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                                                    8
 «Porterò il pubblico nell' arte dell' Ottocento»
 10/01/2020     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                                                   10
 E domenica arriva 'Cappuccetto Rosso'
 09/01/2020     Ravenna Today                                                                                                  11
 I danzatori-acrobati raccontano la fiaba di Cappuccetto Rosso
 09/01/2020     Ravenna Today                                                                                                  12
 Il Weekend dà spettacolo con Serse, Rap Sofa, l' Ultramaratona e le piste di ghiaccio

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 10/01/2020     Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                        Marco Morino    14
 Bus, nelle città scatta la rivoluzione ecologica
 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 25                                                                                          16
 Polizia municipale in campo

 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 30                                                                     MARCO OTTAVIANO      17
 Ai bus green 2,2 miliardi

 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 31                                                                        DANIELE CIRIOLI   18
 Rdc, al via i lavori utili

 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 33                                                                      MATTEO BARBERO      20
 Fondo di solidarietà senza pace
 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 33                                                                      MATTEO BARBERO      22
 Il Fsc 2020 perde i ristori per la Tasi
 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 33                                                                  FRANCESCO CERISANO      23
 Il Mineconomia si accolla i mutui locali
 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 34                                                                                          24
 Concessioni servizi sociali, la disciplina è da rivedere
 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 34                                                                                          26
 Appalto, suddivisione in lotti solo se funzionale
 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 34                                                    PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI     27
 Servizi pubblici, in house il 93%
 10/01/2020     Italia Oggi Pagina 35                                                    PGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI   29
 Gemellaggi, bando da 18 mln
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 35                                                 31
In Lombardia 47,7 milioni all' edilizia popolare

10/01/2020   Italia Oggi Pagina 35                                                 32
Veneto, 12,5 milioni per rispondere al rischio sismico
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 36                                                 33
Quote rosa nelle giunte
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                 35
Congresso straordinario per Ali
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                 36
Le Marche e Ali aiutano le start-up tunisine
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 38                                                 38
Ancrel contro la nomina diretta del presidente del collegio
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 38                               MAURIZIO LUCCA*   40
Enti, la Manovra cambia tutto
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 39                              ELENA BRUNETTO*    42
Fcde, bilancio disallineato dal rendiconto
10/01/2020   Italia Oggi Pagina 39                            EDOARDO FERRAGINA*   44
Notifiche con raccomandata a/r
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
[ § 1 § ]

            venerdì 10 gennaio 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
[ § 2 § ]

     venerdì 10 gennaio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
[ § 1 5 2 5 2 6 8 9 § ]

                          venerdì 10 gennaio 2020
                          Pagina 25

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                 Cultura e Turismo

                          «Innamorati dell' 800, ci siamo immersi in un secolo di innovazioni e ribellione»
                          Le Belle Bandiere questa sera a Russi con autori giganteschi, da Brontë a Shelley, da Poe a Flaubert, da Hugo a
                          echov, Dostoevskji, Tolstoj...

                                                                                                                                IRENE GULMINELLI

                          RUSSI Il teatro Comunale di Russi è pronto per trasformarsi in una sorta di
                          macchina del tempo grazie all' esperimento drammaturgico di Elena Bucci e
                          Marco Sgrosso. Questa sera va infatti in scena lo spettacolo "Ottocento" e al
                          termine, nel ridotto, gli artisti incontrano il pubblico condotti dalla studiosa Laura
                          Mariani. La messinscena della compagnia Le Belle Bandiere, prodotta dal
                          Centro Teatrale Bresciano, è diretta da Elena Bucci, con la collaborazione di
                          Marco Sgrosso, ed è dedicata a un secolo le cui ricchezze e contraddizioni
                          emanano un fascino talmente potente da nutrire ancora oggi il presente. I due
                          direttori artistici della compagnia sono anche i prota gonisti, passando
                          attraverso una fantasmagoria di diversi ruoli, e ne hanno curato anche l'
                          elaborazione drammaturgica. Bucci, com' è iniziato tutto il progetto e
                          come avete proceduto per portarlo in scena, a partire dall' adattamento
                          drammaturgico? «Siamo partiti prima di tutto dall' amore per la letteratura di
                          questo periodo storico - spiega l' attrice -. L' istinto, come spesso accade, ha
                          guidato la nostra scelta, poi è arrivato il desiderio di sfatare molti luoghi comuni
                          talvolta fuorvianti (mi era capitato di fare lo stesso con il mio lavoro su
                          Eleonora Duse). Non abbiamo fatto uno spettacolo nostalgico, ma recuperato l' importanza della memoria,
                          rispolverando quello che ancora c' è di vitale di quel secolo, la sua ricchezza di pensiero e di linguaggio. In questa o
                          perazione abbiamo quindi scelto con oculatezza tra autori giganteschi (Dickinson, Brontë, Shelley, Sand, Poe,
                          Baudelaire, Flaubert, Dumas, Hugo, e ancora echov, Dostoevskji, Ibsen, Mann, Gogol, Tolstoj). Come due innamorati
                          dell' Ottocento ci siamo ritrovati a vagare nella notte (penso alla scena iniziale di The rocky horror picture show) e ci
                          siamo addentrati in questo palazzo illuminato. Così ci siamo immersi in un secolo pieno di fascino e di
                          trasformazioni, di romanzi indimenticabili e di personaggi emblematici, di lotte per il progresso, la libertà e l'
                          emancipazione e di crudeli e violente repressioni. Questo passato non ci appare più ingannevolmente polveroso: si
                          staglia come un tempo di innovazioni, di scoperte, di ribellione delle arti, di nuovi linguaggi, di grandi storie e ideali, di
                          biografie avventurose». Un secolo che ha portato a grandi conquiste e che può far riflettere ancora oggi. Lo
                          avete portato anche nelle scuole?

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 6
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
[ § 1 5 2 5 2 6 8 9 § ]

                          venerdì 10 gennaio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                                Cultura e Turismo

                          «Sì, e gli studenti sono rimasti affascinati da queste scoperte. Il web è straordinario per la velocità e la semplicità
                          con cui ci fa navigare, però porta il rischio della banalizzazione e dell' impoverimento delle informazioni. In questo
                          lavoro abbiamo scelto però di escludere l' Italia e forse potrebbe essere un capitolo successivo dello spettacolo».
                          Dopo il debutto bresciano e una lunga tournée, ora portate lo spettacolo "a casa vostra". Siete contenti?
                          «Siamo felici di cominciare il nuovo anno proprio da qui dove con l' amministrazione comunale c' è sempre armonia.
                          Nella nostra sede stiamo affrontando un cammino di recupero e docu mentazione delle arti, "Archivio vivo. Un
                          progetto di teatro, musica, letture, documentazione audio evideo": prevede la realizzazione di un documentario e altri
                          eventi che racconteranno non solo la storia della compagnia, ma anche quella di persone, territori, collaborazioni,
                          emozionanti incontri ed esperienze». Oltre a questo, cosa c' è tra i vostri progetti futuri? «Dopo una lunga
                          permanenza al Piccolo Teatro di Milano con Mangiafoco di Roberto Latini, ora siamo pronti al tour dei nuovi
                          spettacoli che nei prossimi mesi passeranno da Bologna, Venezia, Genova, Torino, Milano. Si passa da L' anima
                          buona del Sezuan di Bertolt Brecht a Prima della pensione di Bernhard, da Nella lingua e nella spada, di Elena Bucci a
                          L' angelo abietto di Marco Sgrosso, fino a La pazzia di Isabella, dedicato alla commedia dell' arte, in repertorio dal
                          2004». Buio in sala alle 20.45 Info: 0544 587690.

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Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
[ § 1 5 2 5 2 6 9 0 § ]

                          venerdì 10 gennaio 2020
                          Pagina 63

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                Cultura e Turismo

                          «Porterò il pubblico nell' arte dell' Ottocento»
                          Stasera al comunale di Russi va in scena lo spettacolo di Elena Bucci. «Una rilettura contemporanea di un secolo
                          pieno di fascino»

                          di Roberta Bezzi Il teatro comunale di Russi diventa 'macchina del tempo'
                          nell' esperimento drammaturgico di Elena Bucci, che ne è anche regista,
                          e Marco Sgrosso della compagnia Le Belle Bandiere. Stasera alle 20.45
                          va in scena infatti lo spettacolo 'Ottocento', prodotto dal Centro Teatrale
                          Bresciano, dedicato a un secolo di ricchezze e contraddizioni. Subito
                          dopo, nel Ridotto del teatro, gli artisti saranno protagonisti di un incontro
                          condotto da Laura Mariani, studiosa di cultura teatrale dell' Ottocento.
                          Elena Bucci, dopo il bel debutto a Brescia e le repliche a Milano e Roma,
                          ora lo spettacolo viene allestito nelle terra d' origine della vostra
                          compagnia «Sì, questo sarà il nostro esordio regionale. Ne siamo molto
                          felici, anche perché avremo a disposizione qualche giorno in più per le
                          prove, qualcosa di molto prezioso Il lavoro inoltre è molto flessibile e
                          aperto e può, quindi, essere modificato in base al pubblico». Perché
                          avete scelto proprio l' Ottocento come secolo di riflessione? «È un
                          secolo pieno di fascino e di trasformazioni, di romanzi indimenticabili e di
                          personaggi emblematici, di lotte per il progresso, la libertà e l' emancipazione e di crudeli repressioni. La nostra è una
                          rilettura contemporanea, per togliere e pregiudizi, e far capire quanto in realtà sia un secolo molto più vicino di
                          quanto possa sembrare». Ma è anche un bel viaggio nel tempo in cui Sgrosso e lei vestite i panni di due curiosi
                          personaggi innamorati delle arti, della letteratura e della storia, al punto di cadervi dentro «Sì. Entriamo in un palazzo
                          incantato in cui prendono vita per un attimo voci e presenze illustri che subito svaniscono. Si va dalla Francia ai
                          paesaggi scandinavi, dall' Inghilterra alla Germania e alla Russia. In scena parla la grande letteratura dell' 800:
                          Dickinson, Brontë, Sand, Poe, Baudelaire, Flaubert, Dumas, Hugo, e ancora Cechov, Dostoevskji, Ibsen, Mann, Gogol,
                          Tolstoj». A livello personale, con quale personaggio sente maggiore affinità? «Durante la fase creativa, è
                          tornata vivacissima la mia passione per Emily Dickinson che, pur avendo passato gran parte della vita nella sua
                          stanza bianca, è riuscita a diventare un' icona di modernità per la sua ricerca di bellezza e di autenticità. In vita è
                          riuscita a pubblicare solo sette poesie, ma per fortuna i suoi eredi sono riusciti a esaltarne dopo la sua grandezza».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
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                          venerdì 10 gennaio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                                 Cultura e Turismo

                          Qual è la forza di questo spettacolo? «Recuperare e valorizzare quei lampi di magia di ieri, ma che in realtà
                          sembrano sempre esistiti. Ci sono cose infatti che dall' Ottocento sono scaturite e a cui non potremmo mai pure
                          rinunciare». Ci sarà un seguito? «Probabilmente sì. Forte del successo sinora ottenuto in questo cammino di
                          recupero e documentazione delle arti dal vivo, c' è chi ci ha già chiesto per esempio una versione più marcatamente
                          italiana di 'Ottocento'. E anche in tal caso, il materiale sarebbe vastissimo».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 9
Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
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                          venerdì 10 gennaio 2020
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                               Cultura e Turismo

                          TEATRO

                          E domenica arriva 'Cappuccetto Rosso'
                          Per 'Bambini a teatro' una versione acrobatica della celebre fiaba

                          Nel nuovo anno la stagione teatrale del comunale di Russi si arricchisce
                          con gli spettacoli della rassegna 'Bambini a teatro', che prende il via
                          domenica 12 alle 16 con un' eccezionale versione acrobatica di
                          Cappuccetto Rosso pensata per bambini dai 4/6 anni in su, in cui
                          Michelangelo Campanale dirige la compagnia di danza aerea-
                          contemporanea EleinaD. Come vuole la tradizione, anche nella
                          pluripremiata produzione della Compagnia 'La luna nel letto', il lupo si
                          prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco può andar bene, l'
                          importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto
                          Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, il lupo cura ogni
                          dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l' inganno
                          perfetto.

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                          giovedì 09 gennaio 2020

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                                                                                Cultura e Turismo

                          I danzatori-acrobati raccontano la fiaba di Cappuccetto Rosso

                          Nel nuovo anno la stagione teatrale del comunale di Russi si arricchisce con
                          gli spettacoli della rassegna "Bambini a teatro", che prende il via domenica 12
                          gennaio (alle 16) con un' eccezionale versione acrobatica di Cappuccetto
                          Rosso pensata per bambini dai 4/6 anni in su, in cui Michelangelo Campanale
                          dirige la compagnia di danza aerea-contemporanea EleinaD. Come vuole la
                          tradizione, anche nella pluripremiata produzione della Compagnia La luna nel
                          letto (Festebà 2018 di Ferrara, FIT Festival Internazionale del teatro e della
                          scena contemporanea di Lugano e Eolo Awards 2019), il lupo si prepara a
                          cacciare. Qualsiasi animale del bosco può andar bene, l' importante è placare
                          la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno
                          ricorrente o in una visione, il lupo cura ogni dettaglio della sua cattura: un
                          sentiero di fiori meravigliosi è l' inganno perfetto. Questo però gli costerà la
                          vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è
                          soltanto un lupo, ma il lupo, che non vince ma non muore mai. Michelangelo
                          Campanale dirige i danzatori-acrobati della Compagnia EleinaD affrontando
                          la più popolare tra le fiabe: Cappuccetto Rosso, che arriva da lontano e grazie
                          alla scrematura del tempo racconta argomenti legati alla vita, in maniera semplice, ma esatta. Le relazioni tra i
                          personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all'
                          immaginario dei cartoni animati di inizio '900. Le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli,
                          citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che
                          vive da sempre e per sempre.

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                          giovedì 09 gennaio 2020

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                                                                                 Cultura e Turismo

                          Il Weekend dà spettacolo con Serse, Rap Sofa, l' Ultramaratona e le piste di ghiaccio
                          Ultimi giorni per pattinare sul ghiaccio, mentre abbondano gli spettacoli teatrali, i concerti e le mostre. Poi si scalda l'
                          atmosfera con l' Ultramaratona della Pace

                          1 Il Weekend dà spettacolo con Serse, Rap Sofa, l' Ultramaratona e le piste di
                          ghiaccio Video del giorno Attendere un istante: stiamo caricando il video...
                          Ancora clima di festa: Piste di ghiaccio, videomapping e presepe di Sabbia Le
                          feste di Natale sono già finite ma il weekend ravennate di metà gennaio ci
                          offre ancora un' occasione per ammirare le luci, i divertimenti e l' atmosfera
                          festiva. Il centro di Ravenna saluta i videomapping di Ravenna in Luce con gli
                          ultimi spettacoli in programma fino a domenica al Mar. E fino a lunedì c' è
                          ancora la possibilità di pattinare sulla pista di ghiaccio in piazza Kennedy.
                          Resta al suo posto, per il momento, il Presepe di Sabbia sulla spiaggia libera
                          di Marina di Ravenna. C' è ancora tempo per pattinare anche sulla pista del
                          Pavaglione a Lugo che chiude i battenti domenica. Si corre l' Ultramaratona
                          della Pace sul Lamone Il 2020 è appena cominciato e parte già la stagione
                          podistica: domenica infatti scatta l' Ultramaratona della Pace sul Lamone
                          2020 a Traversara, un appuntamento che richiama un gran numero di sportivi
                          nella Bassa romagnola. Al sipario: Serse, Sconsolata, Misery e il Can Can di
                          Orfeo Sipario bollente in questo fine settimana, infatti dopo la sosta natalizia
                          i vari teatri della provincia si rimettono in moto con una bella serie di spettacoli. Venerdì e domenica prende il via la
                          Stagione d' opera al Teatro Alighieri di Ravenna con il capolavoro barocco Serse . Venerdì al Teatro Chiari di Cervia c'
                          è Sconsolata, alias Anna Maria Barbera , con il suo Ma voi... come stai? Sempre venerdì c' è anche il giornalista
                          Vincenzo Mollica con uno spettacolo tutto dedicato al centenario del Teatro Socjale di Piangipane, e poi alla Sala del
                          Carmine di Massa Lombarda si ride con il duo Idea di Daniele Mignatti e Adriano Battistoni . Venerdì vanno in scena
                          anche Misery al Masini di Faenza e Ottocento al Teatro comunale di Russi. Spazio anche all' operetta con il Can Can,
                          Orfeo va all' inferno in programma domenica al Teatro Masini di Faenza, mentre sabato il Ridotto del teatro faentino
                          ospita Lo Schiaccianoci . Il weekend di Rimini Sul palco: Rap Sofa, Tiquim e I Camillas C' è anche la musica live ad
                          accompagnarci in questo weekend. Sabato parte l' appuntamento con il Rap Sofa al Cisim di Lido Adriano, mentre al
                          Mama' s Club di Ravenna si tiene il concerto di musica brasiliana dei Tiquim e I Camillas portano uno show tutto
                          rinnovato al Bronson di Madonna dell' albero. Domenica spazio alla musica e alla degustazione all' ex convento San
                          Francesco di Bagnacavallo con il concerto Non sparlate sul pianista . Incontri ravvicinati fra storia, poesia e
                          fotografia Tanti incontri con autori e iniziative importanti ci accompagnano nel corso del fine settimana. Venerdì al
                          Mama' s Club la rassegna riprende con la serata di poesia In tempi avversi... versi . Sabato alla sala Gino Pozzi di
                          Savarna si tiene un incontro che tratta il passato e il futuro dell' Europa , invece alla libreria Libridine di Ravenna

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                          giovedì 09 gennaio 2020

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                                                                                Cultura e Turismo

                          Marcella Montesano presenta il suo libro di poesie, Luigi Tazzari porta il suo volume fotografico Addio Colonia al
                          Moog di Ravenna e alla biblioteca Goia di Cervia si riflette sulla Shoah con le letture tratte da Se questo è un uomo .
                          Domenica Labart Ravenna ospita nelle sue aule un workshop di storytelling fotografico . Due passi fra i giochi da
                          tavolo Domenica pomeriggio c' è l' opportunità di scoprire tante curiosità sulla collezione di giochi da tavolo presente
                          all' interno della Biblioteca Classense di Ravenna. Vi mostro le mostre Cari mostri, questo è un weekend di
                          rinnovamento e purtroppo qualche mostra ci saluta, quindi affrettatevi se non avete ancora visto: al Mar di Ravenna
                          Forever Young del Lego artist Riccardo Zangelmi, Mosaics di Chuck Close e Vanitas di Niki de Saint Phalle. Intanto
                          alla Galleria Pallavicini di Ravenna spunta La montagna sotto le dita di Luigi Dal Re. Vanno avanti: Il privilegio dell'
                          inquietudine dedicata ad Albrecht Durer al Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo, a Fusignano, Cotignola e
                          Bagnacavallo ci sono le opere di Selvatico , al Mic di Faenza le opere in ceramica di Pablo Picasso , a Palazzo
                          Rasponi di Ravenna i Libri mai mai visti , Salvare l' ora a Palazzo Rasponi 2 di Ravenna, Nella sovranità del silenzio a
                          Sant' Agata sul Santerno, alla Biblioteca Classense di Ravenna la collezione di giochi da tavolo Oche, civette e dadi e
                          l' intervento artistico di Nicola Samorì per il ciclo Ascoltare Bellezza . E allora cinema! Vi interessa altro? Ma andate
                          al cinema !

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 13
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                          venerdì 10 gennaio 2020
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                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          TRASPORTO PUBBLICO

                          Bus, nelle città scatta la rivoluzione ecologica
                          In Italia gli autobus usati hanno in media 11,4 anni, in Europa circa 7,5 anni Debuttano i mezzi elettrici e a metano:
                          Torino, Bologna e Milano apripista

                                                                                                                                    Marco Morino

                          milano Per molti anni il rinnovo del parco autobus in ambito urbano ha
                          costituito una chimera, ma ora i tempi sembrano maturi per una forte
                          accelerazione. Vanno in questa direzione i 2,2 miliardi staziati l' altro ieri dal
                          ministero dei Trasporti in favore delle Regioni per l' acquisto di nuovi bus
                          ecologici adibiti al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture per
                          l' alimentazione alternativa (metano, idrogeno, elettrica). «In tante città,
                          soprattutto nella pianura padana ma non solo, è emergenza smog. Serve
                          una rivoluzione nella mobilità urbana: abbiamo assegnato 2,2 miliardi alle
                          Regioni per l' acquisto di nuovi bus ecologici; 400 milioni andranno alle
                          città», sono le parole che la ministra Paola De Micheli ha postato sul suo
                          profilo twitter per commentare la firma del decreto. In media attualmente in
                          Italia gli autobus usati hanno circa 11,4 anni, a fronte dell' età media
                          europea di circa 7,5 anni. L' obiettivo del governo è quello di ridurre la
                          vetustità di queste vetture, di promuovere il miglioramento della qualità dell'
                          aria, nonché di rilanciare la filiera industriale di produzione di autobus.
                          Torino e Bologna Le città, anche se in ordine sparso, si stanno muovendo.
                          Attualmente il parco autobus circolante è in prevalenza ad alimentazione diesel (gasolio). La transizione energetica
                          in atto sta virando verso il gas oppure verso l' elettrico. Da qualche giorno, Gtt Torino ha messo in circolazione 40
                          nuovi bus urbani con alimentazione a metano costruiti dal gruppo Daimler-Mercedes, che si è aggiudicato la gara.
                          Negli ultimi due anni Gtt Torino ha acquistato 191 veicoli, di cui 144 per il servizio urbano e suburbano, ed ha quindi
                          rinnovato circa il 20% della flotta bus. Grazie alla sostituzione delle vetture più datate l' età media della flotta
                          scenderà nel 2020 di un anno e mezzo e risulterà inferiore a 11 anni. A fine dicembre, Tper Bologna ha pubblicato la
                          gara per l' acquisto di due autobus elettrici con l' opzione di altri 18 per un totale di 20 autobus full electric con
                          ricarica notturna. Il valore stimato è di 24,48 milioni di euro mentre la durata del contratto quadro è stata fissata per
                          168 mesi (alias 14 anni). Una gara importante che sembra voler spingere su una partnership di lungo periodo con
                          soggetti industriali di un certo spessore. Sempre a Bologna Tper e Scania hanno inaugurato l' era dell' autobus
                          interurbano a gas naturale liquefatto (Gnl). Nelle scorse settimane è stata presentata la consegna di 15 Scania
                          Interlink Ld alimentati a metano liquido. La gara di Tper rappresenta una prima assoluta in Europa. Il caso Milano Atm
                          Milano sta avviando un piano che la porterà, entro il 2030, ad avere una flotta interamente composta da autobus
                          elettrici. Si tratta di un progetto ambizioso che vedrà un investimento

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 14
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                          venerdì 10 gennaio 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          di circa 1,5 miliardi di euro e che ha l' obiettivo di rinnovare l' intera parco gomma con 1.200 nuovi bus elettrici. Un
                          cambiamento che contribuirà a cambiare l' aria di Milano nei prossimi 10 anni, arrivando a risparmiare ben 75 milioni
                          di tonnellate di CO2 e ridurre di circa 30 milioni il consumo di gasolio. La svolta di Cremona Anche per il trasporto
                          urbano di Cremona, gestito da Arriva,è prevista la graduale introduzione di un servizio di autobus elettrici. Due bus
                          elettrici di ultimissa generazione, realizzati da Alfabus, azienda cinese che produce circa 3mila autobus ogni anno nel
                          proprio stabilimento di Jiangyin, a 150 chilometri da Shanghai, sono entrati in servizio da qualche settimana. Siamo ai
                          primi passi, ma l' importnate è partire. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          venerdì 10 gennaio 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          alcol, droga

                          Polizia municipale in campo

                          Anche la polizia municipale contro alcol e droga. Ministero dell' interno e
                          Anci, l' associazione dei comuni, hanno siglato un accordo quadro per
                          assegnare alle polizie municipali un ruolo preminente nello svolgimento dei
                          servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana, compresa la rilevazione degli
                          incidenti. Si parte dalle 14 città metropolitane e dai capoluoghi in grado di
                          organizzare i servizi, poi saranno coinvolte altre città, a partire da quelle con
                          oltre 100 mila abitanti. L' attuazione dell' accordo, rileva il Viminale,
                          consentirà di liberare risorse delle forze di polizia da destinare al controllo del
                          territorio. Condivisa la necessità di coinvolgere le associazioni dei gestori di
                          locali di intrattenimento per rafforzare la prevenzione nei riguardi dei più
                          giovani attraverso iniziative di sensibilizzazione su ciò che può accadere
                          mettendosi alla guida sotto effetto di alcol e droga, la distribuzione di
                          etilometri e la messa in sicurezza di parcheggi e aree di collegamento. ©
                          Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          venerdì 10 gennaio 2020
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                          Ai bus green 2,2 miliardi

                                                                                                                             MARCO OTTAVIANO

                          Alle regioni una dote pari 2,2 miliardi di euro per l' acquisto di nuovi bus
                          ecologici adibiti al trasporto pubblico locale. E per le relative infrastrutture. I
                          fondi arrivano sulla base al piano strategico nazionale della mobilità
                          sostenibile. Lo stanziamento prevede, inoltre, che alle regioni del Sud sia
                          destinato circa il 35% delle risorse stanziate. È stato anche stabilito che le
                          risorse assegnate nel primo triennio, sino al 50% del contributo concesso,
                          possano essere destinate alla realizzazione della rete infrastrutturale per l'
                          alimentazione alternativa (es. a metano, a idrogeno, elettrica). È un decreto
                          del ministero delle infrastrutture (di concerto con i dicasteri dello sviluppo
                          economico e dell' economia), datato 8 gennaio 2020, che fissa modalità di
                          erogazione, vincoli di destinazione e graduatorie. Sia quelle relative all'
                          attribuzione dei punteggi e all' assegnazione delle risorse (applicando gli
                          indicatori previsti dal dpcm n. 18/2017), sia quelle relative alle regioni del
                          centro Nord e del Sud. Il decreto, nell' assegnazione delle risorse, tiene conto
                          del criterio di proporzionalità rispetto alla popolazione residente nelle regioni
                          del Sud, previsto dall' articolo 7 bis del decreto legge n. 243/2016, convertito
                          con modificazioni dalla legge n. 18/2017. E della modalità attuativa dello stesso decreto di cui al dpcm del 7 agosto
                          2017. L' obiettivo del provvedimento è di rinnovare il parco dei bus con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a
                          idrogeno) e più moderni riducendo l' età media del parco vetture per promuovere il miglioramento della qualità dell'
                          aria, ricorrendo a tecnologie innovative in linea con gli accordi internazionali e con le disposizioni normative della
                          Unione europea. © Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 17
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                          venerdì 10 gennaio 2020
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                                                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il dm con la disciplina dei Puc

                          Rdc, al via i lavori utili
                          Impegno di otto ore nei progetti comunali

                                                                                                                                      DANIELE CIRIOLI

                          Vietato poltrire a chi fruisce di reddito di cittadinanza. In primis giovani e
                          famiglie titolari di Rdc d' importo elevato, che hanno priorità al rispetto di un
                          nuovo obbligo: per almeno otto ore settimanali, fino a un massimo di 16 ore,
                          devono occuparsi in lavori utili alla collettività presso il comune di residenza.
                          Come? Con i Puc (progetti a titolarità dei comuni utili alla collettività, in
                          ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e tutela dei beni
                          comuni), disciplinati dal decreto 22 ottobre 2019, pubblicato sulla G.U. n.
                          5/2020, in attuazione all' art. 14, comma 15, del dl n. 4/2019 convertito dalla
                          legge n. 26/2019. Progetti di utilità sociale. L' obbligo di offrire la disponibilità
                          a partecipare ai Puc è tra gli impegni sottoscritti, da tutti i beneficiari di Rdc,
                          sia nel Patto per il lavoro, sia nel Patto per l' inclusione sociale. Si tratta di un
                          obbligo, pertanto, che non ricade solo sul titolare del Rdc (su chi ha fatto la
                          domanda), ma su tutti i componenti maggiorenni della famiglia beneficiaria
                          (eccetto esonerati ed esclusi). La mancata adesione ai Puc, da parte di uno
                          dei componenti della famiglia, comporta la decadenza dal Rdc. Per l'
                          effettivo assolvimento dell' obbligo, tuttavia, è necessario che siano i comuni
                          a progettare un numero sufficiente di Puc; quando ciò non sia possibile, si seguono le due priorità previste dal
                          decreto: la partecipazione di almeno un componente per famiglia, il più giovane tra gli obbligati; l' assegnazione
                          prioritaria alle famiglie beneficiarie di Rdc con importo più elevato. Non c' è «rapporto di lavoro». Nel progettare le
                          attività, i comuni possono avvalersi della collaborazione degli enti del terzo settore, nonché di altri enti pubblici. I Puc
                          devono comportare un impegno non inferiore alle otto ore settimanali, fino a un massimo di 16 previo accordo tra le
                          parti. Le attività svolte non sono assimilabili a lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo, né possono
                          comportare l' instaurazione di un rapporto di lavoro. Inoltre, non è possibile svolgere, tramite Puc, attività in
                          sostituzione del personale dipendente dal comune; né i soggetti obbligati possono ricoprire ruoli o posizioni proprie
                          nell' organizzazione del comune o sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri
                          istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di
                          particolare intensità di lavoro. Le presenze e l' Inail. Il comune, per ogni Puc, deve istituire un registro numerato in
                          ogni pagina, timbrato e firmato in ogni foglio dal legale rappresentante o da un delegato, in cui riportare, tra l' altro, le
                          presenze giornaliere dei beneficiari del Rdc, l' ora di inizio e fine dell' attività. Il registro può essere istituito e tenuto in
                          forma telematica. I dati riportati nel registro rilevano anche

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 18
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                          venerdì 10 gennaio 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          ai fini dell' assicurazione Inail, il cui importo verrà fissato nella forma di «premio speciale unitario» con apposito
                          decreto. © Riproduzione riservata.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 19
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                          Il riparto dei 6,2 mld di spettanze comunali ha suscitato molto malcontento tra i sindaci

                          Fondo di solidarietà senza pace
                          Penalizzate le amministrazioni virtuose e i mini-enti

                                                                                                                               MATTEO BARBERO

                          Fondo di solidarietà comunale senza pace. Anche quest' anno, il riparto dei
                          6,2 miliardi del Fsc non ha mancato di suscitare le solite discussioni fra i
                          sindaci. I numeri sono stati diffusi dal ministero dell' interno poco prima di
                          Natale (si veda ItaliaOggi del 27/12/2019), ma i criteri di distribuzione hanno
                          già tenuto conto delle modifiche normative previste dal dl 124/2019 (c.d.
                          Decreto fiscale) e dalla L. 160/2019 (legge di Bilancio 2020), oltre che della
                          destinazione di 7 milioni di euro all' accantonamento da utilizzare per
                          eventuali conguagli a singoli comuni derivanti da rettifiche dei valori. Come al
                          solito, le cifre hanno subito innescato un acceso confronto fra chi ci ha
                          guadagnato e chi ci ha perso o comunque ha ricevuto meno di quanto si
                          aspettava. Anche perché le attese erano per un leggero incremento, in
                          considerazione del fatto che i commi 848 e 849 della legge 160 hanno
                          avviato il percorso di restituzione dei 564 milioni circa di tagli finora applicati
                          in base al dl 66/2014, i cui effetti sono però cessati nel 2018. Per quest' anno,
                          in particolare, è prevista la distribuzione di una prima tranche, pari a 100
                          milioni. È bene precisare, però, che tali somme saranno assegnate
                          successivamente, così come quelle previste dal comma 551 della stessa legge 160, che prevede per ciascuno degli
                          anni dal 2020 al 2022 una dote da 2 milioni di euro annui al fine di ridurre per i comuni montani con popolazione
                          inferiore a 5 mila abitanti l' importo che gli stessi hanno l' obbligo di versare per alimentare il fondo mediante una
                          quota dell' Imu. Sempre a parte saranno assegnate anche le risorse del comma 554, che rifinanzia il fondo Imu-Tasi
                          di ulteriori 110 milioni annui, oltre a quelli già previsti dalla L. 145/2018. Ma questi aspetti tecnici non hanno frenato la
                          polemica politica. L' Anci Veneto, ad esempio, ha rilevato che complessivamente i comuni da essa rappresentati
                          hanno subito una riduzione del fondo pari ad oltre 7 milioni di euro, con 418 enti su 563 che presentano un saldo
                          negativo rispetto all' anno 2019. «Dopo i criteri del superamento del turnover che penalizzano pesantemente i
                          comuni veneti», ha rilevato il presidente Mario Conte, «perché virtuosi ed efficienti ora arriva un' altra amara sorpresa
                          per i nostri sindaci. È vergognoso togliere queste risorse alle amministrazioni comunali per darle magari a chi è in
                          disavanzo o ha i bilanci in rosso. Anci Veneto anche su questo fronte darà battaglia perché è inammissibile quello
                          che sta succedendo passo dopo passo si scopre che la legge di Bilancio è una penalizzazione continua per sindaci e
                          i cittadini». Sulla stessa linea si sono mosse anche altre Anci regionali, mentre il n. 1 dell' Uncem Marco Bussone ha
                          criticato i troppi tagli ai mini enti, pur evidenziando che, come detto, una parte di essi dovrebbe essere coperta dalle
                          ulteriori assegnazioni.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 20
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                          venerdì 10 gennaio 2020

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                          Queste ultime, però, avrebbero dovuto rappresentare un' integrazione e non una compensazione: soldi in più, in
                          altre parole. Senza contare che in alcuni casi tali somme difficilmente saranno sufficienti a colmare il gap. Per
                          rendersene conto basta analizzare un caso esemplare, quello del comune di Portofino, che rappresenta l' emblema
                          degli enti penalizzati dal fondo. Nel 2020, Portofino ha subito un' ulteriore riduzione di circa 30 mila euro rispetto al
                          2019, che ha portato il suo fondo da -900 mila a -930 mila circa. Quanto potrà ricevere tale ente come quota parte dei
                          100 milioni aggiuntivi stanziati dalla manovra? Per fare una stima, è sufficiente verificare a quanto ammontava il
                          taglio previsto dal dl 66/2014: si trattava di circa 20 mila euro per cui, facendo una semplice proporzione, il ristoro si
                          aggirerà sui 3 mila euro. Meno del 10%. «Con le risorse finanziarie, già insufficienti, non si possono fare ipotesi di
                          gettito. Le risorse vanno erogate sulla base dell' esistente, non sulla base della fantasia. Questa ripartizione favorisce
                          alcuni comuni e ne penalizza altri senza tener conto che per alcuni anche un minimo taglio può causare un
                          predissesto. Ma forse è proprio ciò che si vuole così da costringere a fondersi i comuni che finanziariamente non ce
                          la fanno a sostenersi da soli», chiosa amaramente Franca Biglio, presidente dei piccoli comuni riuniti in Anpci. ©
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                          Il Fsc 2020 perde i ristori per la Tasi

                                                                                                                             MATTEO BARBERO

                          Il Fsc 2020 perde i ristori per la Tasi non più dovuta dagli inquilini. È una delle
                          novità previste dall' ultimo riparto, in conseguenza dell' accorpamento del
                          tributo con l' Imu disposto dalla legge di Bilancio appena varata. Tale voce,
                          evidenziata al rigo C6 (Rettifica 2020 per Abolizione ristoro Tasi Inquilini) del
                          prospetto consultabile sul sito del Ministero dell' Interno - Direzione centrale
                          per la Finanza locale spiega in molti casi una parte della riduzione rispetto al
                          2019. Il fondo, infatti, è suddiviso in due quote, di cui una serve a
                          compensare i mancati gettiti Imu e Tasi derivanti dalle detassazioni
                          introdotte dalla legge di stabilità 2016, segnalatamente sulla prima casa. Per
                          effetto delle modifiche introdotte dalla L. 160/2019, la Tasi non sarà più
                          dovuta, ma questo dovrebbe paradossalmente portare i comuni a recuperare
                          gettito sulle case date in affitto a terzi. Per queste ultime, infatti, fino allo
                          scorso anno era dovuta solo la quota di Tasi a carico del proprietario e non
                          quella a carico dell' utilizzatore. Dal 2020, invece, la seconda quota torna ad
                          essere dovuta dal proprietario, con conseguenti maggiori entrate per i
                          comuni che, per il consueto meccanismo dei vasi comunicanti, vengono
                          decurtate dal fondo. Ovviamente, i comuni dovranno tenerne conto nel formulare le previsione di entrate tributarie,
                          per cui il taglio potrebbe essere (almeno in parte) riequilibrato, analogamente a quanto accaduto anni or sono
                          quando venne rivisto il meccanismo di alimentazione basato sull' Imu. È sempre più evidente, però, che l' algoritmo
                          che regola la suddivisione del fondo presenta un livello di complessità elevatissimo e di trasparenza bassissimo,
                          intrecciandosi con le tante incompiute del federalismo fiscale. © Riproduzione riservata.

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                          Il Mineconomia si accolla i mutui locali

                                                                                                                             FRANCESCO CERISANO

                          Comuni, province e città metropolitane dovranno attendere tre mesi per
                          conoscere modalità e termini della mega operazione di rinegoziazione dei
                          mutui con accollo da parte dello Stato inserita dal governo nel decreto
                          Milleproroghe. Il dl 162/2019 (articolo 39) disegna la cornice generale dell'
                          operazione ma per conoscere i dettagli tecnici si dovrà leggere il decreto che
                          il Mef, previa intesa in Conferenza stato-città, dovrà emanare entro fine
                          marzo. Per poter accedere alla rinegoziazione, i mutui contratti con banche e
                          intermediari finanziari dovranno avere tre requisiti: essere stati sottoscritti
                          alla data del 30 giugno 2019, avere scadenza successiva al 31 dicembre
                          2024 e avere un debito residuo superiore a 50 mila euro. Tale ultimo requisito
                          può essere derogato (nel senso che possono essere ammessi alla
                          rinegoziazione anche prestiti di importo pari o inferiore a 50 mila euro) nel
                          caso in cui gli enti interessati presentino un' incidenza degli oneri complessivi
                          per rimborso prestiti e interessi sulla spesa corrente media del triennio 2016-
                          2018 superiore all' 8 per cento. L' istanza con cui si chiede la ristrutturazione
                          del debito, con accollo da parte dello Stato, andrà presentata al Mef «al fine
                          di conseguire una riduzione totale del valore finanziario delle passività totali a carico delle finanze pubbliche». Per la
                          gestione dell' operazione, il Mef si avvarrà di una società in house (che sarà individuata dal decreto di cui sopra) per
                          la cui operatività vengono stanziati 2 milioni di euro per il 2020 e 4 milioni dal 2021. Per assicurare il buon esito dell'
                          operazione, con apposito dpcm verrà istituito un tavolo di coordinamento, senza nuovi o maggiori oneri per la
                          finanza pubblica, a cui parteciperanno di diritto il ministero dell' economia e delle finanze, il ministero dell' interno e i
                          rappresentanti di Anci e Upi. Il Milleproroghe prevede l' emissione di apposite obbligazioni da parte dello Stato in
                          sostituzione dei mutui oggetto di accollo. Da tali emissioni non dovrà derivare un aumento del debito delle pubbliche
                          amministrazioni. A seguito della presentazione dell' istanza, la società in house individuata dal Mef, avvierà l'
                          istruttoria e le attività necessarie per la ristrutturazione del mutuo e comunicherà all' ente le condizioni dell'
                          operazione, il nuovo profilo di ammortamento del mutuo ristrutturato (distinto tra quota capitale e quota interesse)
                          gli oneri e le eventuali penali o indennizzi a carico dell' ente. Se tali condizioni verranno accettate dagli enti, la società
                          in house sarà autorizzata ad effettuare l' operazione. © Riproduzione riservata.

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                          Parere del Consiglio di stato sulle linee guida dell' Anac

                          Concessioni servizi sociali, la disciplina è da rivedere

                          È illegittimo estendere la disciplina del codice alle concessioni di
                          affidamento di servizi sociali. Lo ha affermato il Consiglio di stato con il
                          parere reso il 27 dicembre 2019 sulle linee guida Anac in materia di
                          affidamento dei servizi sociali. In particolare, l' autorità ha chiesto alla
                          sezione consultiva un parere in ordine al regime applicabile alle concessioni
                          di servizi sociali che in base alla direttiva 23/2014 non sono soggette all'
                          applicazione integrale del codice ma soltanto ad alcune norme. Ad avviso
                          dell' Anac, «l' esclusione delle concessioni di servizi sociali dall' ambito di
                          applicazione del codice comporterebbe la necessità di rimettere ad atti
                          interni delle stazioni appaltanti l' intera regolazione di elementi fondamentali
                          dell' istituto e, in specie, tutta la disciplina contenuta nella parte III del codice
                          per le concessioni di servizi». Da qui, l' ipotesi formulata dall' autorità in base
                          alla quale, per evitare un vuoto normativo, si potrebbe prevedere l'
                          applicazione «alle concessioni di servizi sociali delle disposizioni indicate all'
                          articolo 164 del codice dei contratti pubblici». Per il Consiglio di stato la
                          «soluzione deve essere rimeditata» perché in base all' articolo 213, comma 2,
                          del codice dei contratti pubblici l' Anac, per l' emanazione delle linee guida, deve rispettare non soltanto la qualità
                          della regolazione ma anche «il divieto di introduzione o di mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli
                          minimi richiesti dalla legge n. 11 del 2016 e dal presente codice». In particolare, fa presente il Consiglio di stato, che
                          «costituiscono livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive comunitarie l' estensione dell'
                          ambito soggettivo o oggettivo di applicazione delle regole rispetto a quanto previsto dalle direttive, ove comporti
                          maggiori oneri amministrativi per i destinatari». Da questi riferimenti il parere trae la conclusione che «il divieto di
                          introduzione o di mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi (cosiddetti gold plating) esclude l'
                          applicabilità di una disciplina aggravata introdotta attraverso le linee guida». Se, quindi, per un verso, è vero che si
                          tratta di linee guida non vincolanti, per altro verso, è altrettanto vero che le stesse, anche alla luce della
                          giurisprudenza, per essere disattese richiedono che l' amministrazione specificamente motivi la ragione per cui
                          decide di discostarsene. Si tratta, dunque, di atti che assumono una propria vincolatività in quanto «provenienti da un'
                          autorità, particolarmente qualificata, con la conseguenza che devono mantenersi nell' ambito della cornice delineata
                          dalle direttive e dal legislatore». Interessante è anche la precisazione preliminare sul potere dell' autorità a emettere
                          linee guida anche

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
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                          venerdì 10 gennaio 2020

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                          dopo il decreto sblocca cantieri che ha reintrodotto il regolamento di attuazione del codice appalti: «la categoria
                          delle linee guida vincolanti appare significativamente ridimensionata dalla prospettata adozione del regolamento, ma
                          esso non investe la totalità delle norme del codice dei contratti pubblici il cui contenuto precettivo può essere
                          attuato o integrato dall' Anac con linee guida vincolanti richiamate nel codice». Permane la facoltà dell' Anac di
                          suggerire soluzioni o prassi interpretative attraverso gli strumenti di regolazione flessibile non muniti di efficacia
                          obbligatoria. © Riproduzione riservata.

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                          coerenza con interessi pubblici-privati

                          Appalto, suddivisione in lotti solo se funzionale

                          La scelta di suddividere in lotti un appalto costituisce una decisione ancorata
                          a valutazioni di carattere tecnico-economico, nel rispetto dei principi di
                          proporzionalità e di ragionevolezza. Lo ha stabilito il Consiglio di stato,
                          sezione sesta, con la sentenza del 2 gennaio 2020 n. 25. I giudici, in primo
                          luogo, hanno precisato che la discrezionalità amministrativa che sovrintende
                          alla scelta della stazione appaltante circa la suddivisione in lotti di un appalto
                          pubblico deve essere funzionalmente coerente con il bilanciato complesso
                          degli interessi pubblici e privati coinvolti dal procedimento di appalto. In ogni
                          caso, si tratta di scelta di carattere tecnico-economico, che resta sempre
                          delimitata, oltre che dalle specifiche norme del codice dei contratti, anche
                          dai principi di proporzionalità e di ragionevolezza, oltre che dall' obbligo di
                          motivazione «perché il precetto della ripartizione in lotti è funzionale alla
                          tutela della concorrenza». I giudici hanno ricordato anche come in
                          precedenza fosse già stato affermato il principio per cui la suddivisione in
                          lotti, ancorché finalizzata a favorire l' accesso alle gare da parte delle
                          microimprese, piccole e medie imprese alle gare pubbliche, «non è posto in
                          termini assoluti e inderogabili, giacché il medesimo art. 51, comma 1, secondo periodo afferma che le stazioni
                          appaltanti motivano la mancata suddivisione dell' appalto in lotti nel bando di gara o nella lettera di invito o nella
                          relazione unica di cui agli articoli 99 e 139». Il principio della suddivisione in lotti può dunque essere derogato,
                          motivando. Dal punto di vista della sua sindacabilità, il Consiglio di stato ha ribadito che può esserlo soltanto nei limiti
                          della ragionevolezza e proporzionalità, oltre che dell' adeguatezza dell' istruttoria, in ordine alla decisione di
                          frazionare o meno un appalto «di grosse dimensioni». Infatti, nonostante l' ampiezza del margine di valutazione
                          attribuito all' amministrazione, la scelta della stazione appaltante circa la suddivisione in lotti di un appalto pubblico,
                          deve comunque costituire una decisione funzionalmente coerente con il complesso degli interessi pubblici e privati
                          coinvolti dal procedimento di appalto, da valutarsi nel quadro complessivo dei principi di proporzionalità e di
                          ragionevolezza. © Riproduzione riservata.

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                          venerdì 10 gennaio 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Relazione Corte dei conti 2019 sugli organismi partecipati dagli enti territoriali e sanitari

                          Servizi pubblici, in house il 93%
                          Affidamenti diretti predominanti, ma pochi controlli

                                                                                                             PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI

                          Gli affidamenti diretti di servizi pubblici, secondo il modello dell' in house
                          providing costituiscono il 93% del totale degli affidamenti disposti dagli enti
                          locali; su 4.326 società affidatarie, 1.804 sono a totale capitale pubblico. È
                          quanto si legge nella relazione della Corte dei conti per l' anno 2019 sugli
                          organismi partecipati dagli enti territoriali e sanitari di cui alla delibera n. 29
                          del 10 dicembre 2019 della sezione autonomie. Uno dei numerosi profili
                          esaminati dalla corposa e dettagliata delibera, riguarda la parte concernente
                          l' affidamento di servizi pubblici locali e strumentali e in particolare l'
                          utilizzazione del modello dell' in house providing definito dall' art. 16 del
                          Testo unico. La norma consente l' affidamento diretto di contratti pubblici
                          alle società in house qualora sussistano i seguenti requisiti, già prescritti
                          dalle norme vigenti 241 e, comunque, di derivazione comunitaria: che sia una
                          società a capitale interamente pubblico, fatta salva la partecipazione privata
                          di minima entità; che svolga attività prevalentemente per l' ente pubblico
                          affidante (qualora «oltre l' 80% del loro fatturato sia effettuato nello
                          svolgimento dei compiti a esse affidati dall' ente pubblico o dagli enti pubblici
                          soci»); che vi sia un controllo analogo da parte del socio pubblico (o dei soci congiuntamente). Nel report si fa
                          presente che, sotto il profilo del rispetto dei principi della concorrenza, si registra «la netta prevalenza di affidamenti
                          in house mentre le gare con impresa terza risultano essere soltanto 878 (su un totale di 14.626 affidamenti) e gli
                          affidamenti a società mista, con gara a doppio oggetto». Stante la predominanza degli affidamenti diretti, che
                          incidono sul totale nella misura del 93%, la Corte pone l' accento sull' esigenza di monitorare la sussistenza dei
                          requisiti del «controllo analogo» ai fini della loro legittimità, e del «controllo analogo congiunto» nelle ipotesi di
                          partecipazione plurima. Delle 4.326 società con dati di bilancio 2017, 1.804 sono infatti interamente pubbliche e di
                          queste, 1.276 sono partecipate da un esiguo numero di enti (fino a 9), mentre 528 sono partecipate da oltre 9 enti (di
                          cui 226 partecipate da almeno 40 enti). I dati sugli affidamenti sono stati comunicati alla Corte dagli enti partecipanti
                          soltanto per 2.097 società: in altre parole, sembrerebbe che soltanto il 48% delle 4.326 considerate sia beneficiario di
                          affidamenti, mentre così non può essere. Al netto di ipotizzabili lacune informative, imputabili agli enti tenuti alla
                          comunicazione, per i magistrati di viale Mazzini appare evidente «la scarsità dei dati, considerata la centralità del
                          servizio affidato nella valutazione di acquisizione-mantenimento

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 27
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                          venerdì 10 gennaio 2020

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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          di una partecipazione societaria». Con riferimento all' insieme delle società osservate (le 4.326 con dati di bilancio
                          2017) emerge, inoltre, che le partecipazioni dirette e indirette degli enti territoriali sono distribuite sul territorio con
                          una prevalente concentrazione nella regione di appartenenza dell' ente socio; vi sono anche partecipazioni presenti
                          fuori regione, ma con evidenti differenze gestionali tra enti appartenenti a realtà regionali diverse. Il fenomeno, ha
                          detto la corte, è evidente per le partecipazioni indirette, che risultano distribuite sull' intero territorio nazionale per la
                          maggior parte degli enti dell' area nord. Con riguardo alle partecipazioni dirette, la distribuzione fuori regione è più
                          contenuta e, comunque, più frequente al Nord e al Centro, mentre al Sud il fenomeno appare alquanto circoscritto. In
                          linea generale, nella relazione si fa presente come vi sia una corrispondenza tra il possesso di partecipazioni dirette
                          fuori regione e l' affidamento di servizi da parte degli enti possessori di tali quote, sia pure con dinamicità diverse. ©
                          Riproduzione riservata.

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                          venerdì 10 gennaio 2020
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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          La Commissione europea ha diffuso l' invito a presentare proposte per il 2020

                          Gemellaggi, bando da 18 mln
                          Per realizzare reti tra comuni e conservare la memoria Ue

                                                                                                           PGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI

                          Memoria europea, gemellaggi tra città, reti di comuni e progetti per la società
                          civile sono i quattro pilastri del nuovo bando del programma «L' Europa per i
                          cittadini» 2014-2020. La commissione europea, grazie all' invito a presentare
                          proposte per il 2020, stanzia la somma complessiva di 17,9 milioni di euro. I
                          soggetti potenzialmente interessati, tra cui gli enti locali, potranno richiedere
                          fondi per i gemellaggi, per implementare reti tra città, per attuare progetti
                          favore della società civile e per sostenere la memoria europea. Il programma
                          può contare su uno stanziamento nel periodo 2014-2020 di oltre 185 milioni
                          di euro, di cui 17,9 milioni di euro destinati a soddisfare le richieste per il
                          2020. Le domande di accesso al programma potranno essere presentate
                          telematicamente attraverso il portale dei partecipanti. Sono previste varie
                          scadenze nel corso dell' anno da febbraio a settembre. Contributi a sostegno
                          dei gemellaggi. I comuni italiani possono ottenere un contributo fino a 25
                          mila euro per finanziare progetti di gemellaggio con altre città europee.
                          Questa misura intende sostenere progetti finalizzati a mettere in contatto
                          una pluralità di cittadini di comuni gemellati, stimolando il confronto su
                          tematiche proprie del programma. I progetti dovranno attivare i cittadini a livello locale ed europeo, in modo che
                          possano dibattere su questioni concrete previste dall' agenda politica europea. Ulteriore obiettivo della misura è
                          quello di promuovere la partecipazione civica al processo decisionale dell' Unione europea e favorire l' impegno
                          sociale e il volontariato a livello comunitario. Conservare la memoria europea. Arriva fino a 100 mila euro per ciascun
                          progetto il contributo per la memoria europea. Il sostegno è destinato a finanziare attività volte a stimolare la
                          riflessione sulla diversità culturale e sui valori comuni europei in senso generale. L' invito a presentare proposte
                          intende offrire un sostegno a quei progetti che portino a riflettere sulle cause dei regimi totalitari nella storia
                          moderna dell' Europa, con particolare attenzione, anche se non esclusiva, al nazismo e all' olocausto che ne è
                          derivato, al fascismo, allo stalinismo e ai regimi totalitari comunisti. Il bando vuole inoltre sostenere la
                          commemorazione delle vittime dei crimini generati da questi regimi. Potranno essere finanziati anche progetti di
                          altra tipologia riguardanti altri momenti importanti e punti cruciali nella recente storia europea. Saranno privilegiate le
                          azioni che incoraggiano la tolleranza, la comprensione reciproca, il dialogo interculturale e la riconciliazione quale
                          strumento per superare il passato e costruire il futuro, con particolare attenzione alle giovani generazioni.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 29
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