Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020
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Comune di Russi venerdì, 10 gennaio 2020 Prime Pagine 10/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 10/01/2020 10/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 5 Prima pagina del 10/01/2020 Cultura e Turismo 10/01/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25 IRENE GULMINELLI 6 «Innamorati dell' 800, ci siamo immersi in un secolo di innovazioni e ribellione» 10/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63 8 «Porterò il pubblico nell' arte dell' Ottocento» 10/01/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63 10 E domenica arriva 'Cappuccetto Rosso' 09/01/2020 Ravenna Today 11 I danzatori-acrobati raccontano la fiaba di Cappuccetto Rosso 09/01/2020 Ravenna Today 12 Il Weekend dà spettacolo con Serse, Rap Sofa, l' Ultramaratona e le piste di ghiaccio Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 10/01/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 9 Marco Morino 14 Bus, nelle città scatta la rivoluzione ecologica 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 25 16 Polizia municipale in campo 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 30 MARCO OTTAVIANO 17 Ai bus green 2,2 miliardi 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 31 DANIELE CIRIOLI 18 Rdc, al via i lavori utili 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 MATTEO BARBERO 20 Fondo di solidarietà senza pace 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 MATTEO BARBERO 22 Il Fsc 2020 perde i ristori per la Tasi 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 33 FRANCESCO CERISANO 23 Il Mineconomia si accolla i mutui locali 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 34 24 Concessioni servizi sociali, la disciplina è da rivedere 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 34 26 Appalto, suddivisione in lotti solo se funzionale 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 34 PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI 27 Servizi pubblici, in house il 93% 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 PGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 29 Gemellaggi, bando da 18 mln
10/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 31 In Lombardia 47,7 milioni all' edilizia popolare 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 35 32 Veneto, 12,5 milioni per rispondere al rischio sismico 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 36 33 Quote rosa nelle giunte 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 37 35 Congresso straordinario per Ali 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 37 36 Le Marche e Ali aiutano le start-up tunisine 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 38 38 Ancrel contro la nomina diretta del presidente del collegio 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 38 MAURIZIO LUCCA* 40 Enti, la Manovra cambia tutto 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 39 ELENA BRUNETTO* 42 Fcde, bilancio disallineato dal rendiconto 10/01/2020 Italia Oggi Pagina 39 EDOARDO FERRAGINA* 44 Notifiche con raccomandata a/r
[ § 1 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 5 2 5 2 6 8 9 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 25 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo «Innamorati dell' 800, ci siamo immersi in un secolo di innovazioni e ribellione» Le Belle Bandiere questa sera a Russi con autori giganteschi, da Brontë a Shelley, da Poe a Flaubert, da Hugo a echov, Dostoevskji, Tolstoj... IRENE GULMINELLI RUSSI Il teatro Comunale di Russi è pronto per trasformarsi in una sorta di macchina del tempo grazie all' esperimento drammaturgico di Elena Bucci e Marco Sgrosso. Questa sera va infatti in scena lo spettacolo "Ottocento" e al termine, nel ridotto, gli artisti incontrano il pubblico condotti dalla studiosa Laura Mariani. La messinscena della compagnia Le Belle Bandiere, prodotta dal Centro Teatrale Bresciano, è diretta da Elena Bucci, con la collaborazione di Marco Sgrosso, ed è dedicata a un secolo le cui ricchezze e contraddizioni emanano un fascino talmente potente da nutrire ancora oggi il presente. I due direttori artistici della compagnia sono anche i prota gonisti, passando attraverso una fantasmagoria di diversi ruoli, e ne hanno curato anche l' elaborazione drammaturgica. Bucci, com' è iniziato tutto il progetto e come avete proceduto per portarlo in scena, a partire dall' adattamento drammaturgico? «Siamo partiti prima di tutto dall' amore per la letteratura di questo periodo storico - spiega l' attrice -. L' istinto, come spesso accade, ha guidato la nostra scelta, poi è arrivato il desiderio di sfatare molti luoghi comuni talvolta fuorvianti (mi era capitato di fare lo stesso con il mio lavoro su Eleonora Duse). Non abbiamo fatto uno spettacolo nostalgico, ma recuperato l' importanza della memoria, rispolverando quello che ancora c' è di vitale di quel secolo, la sua ricchezza di pensiero e di linguaggio. In questa o perazione abbiamo quindi scelto con oculatezza tra autori giganteschi (Dickinson, Brontë, Shelley, Sand, Poe, Baudelaire, Flaubert, Dumas, Hugo, e ancora echov, Dostoevskji, Ibsen, Mann, Gogol, Tolstoj). Come due innamorati dell' Ottocento ci siamo ritrovati a vagare nella notte (penso alla scena iniziale di The rocky horror picture show) e ci siamo addentrati in questo palazzo illuminato. Così ci siamo immersi in un secolo pieno di fascino e di trasformazioni, di romanzi indimenticabili e di personaggi emblematici, di lotte per il progresso, la libertà e l' emancipazione e di crudeli e violente repressioni. Questo passato non ci appare più ingannevolmente polveroso: si staglia come un tempo di innovazioni, di scoperte, di ribellione delle arti, di nuovi linguaggi, di grandi storie e ideali, di biografie avventurose». Un secolo che ha portato a grandi conquiste e che può far riflettere ancora oggi. Lo avete portato anche nelle scuole? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 2 5 2 6 8 9 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cultura e Turismo «Sì, e gli studenti sono rimasti affascinati da queste scoperte. Il web è straordinario per la velocità e la semplicità con cui ci fa navigare, però porta il rischio della banalizzazione e dell' impoverimento delle informazioni. In questo lavoro abbiamo scelto però di escludere l' Italia e forse potrebbe essere un capitolo successivo dello spettacolo». Dopo il debutto bresciano e una lunga tournée, ora portate lo spettacolo "a casa vostra". Siete contenti? «Siamo felici di cominciare il nuovo anno proprio da qui dove con l' amministrazione comunale c' è sempre armonia. Nella nostra sede stiamo affrontando un cammino di recupero e docu mentazione delle arti, "Archivio vivo. Un progetto di teatro, musica, letture, documentazione audio evideo": prevede la realizzazione di un documentario e altri eventi che racconteranno non solo la storia della compagnia, ma anche quella di persone, territori, collaborazioni, emozionanti incontri ed esperienze». Oltre a questo, cosa c' è tra i vostri progetti futuri? «Dopo una lunga permanenza al Piccolo Teatro di Milano con Mangiafoco di Roberto Latini, ora siamo pronti al tour dei nuovi spettacoli che nei prossimi mesi passeranno da Bologna, Venezia, Genova, Torino, Milano. Si passa da L' anima buona del Sezuan di Bertolt Brecht a Prima della pensione di Bernhard, da Nella lingua e nella spada, di Elena Bucci a L' angelo abietto di Marco Sgrosso, fino a La pazzia di Isabella, dedicato alla commedia dell' arte, in repertorio dal 2004». Buio in sala alle 20.45 Info: 0544 587690. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 2 5 2 6 9 0 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo «Porterò il pubblico nell' arte dell' Ottocento» Stasera al comunale di Russi va in scena lo spettacolo di Elena Bucci. «Una rilettura contemporanea di un secolo pieno di fascino» di Roberta Bezzi Il teatro comunale di Russi diventa 'macchina del tempo' nell' esperimento drammaturgico di Elena Bucci, che ne è anche regista, e Marco Sgrosso della compagnia Le Belle Bandiere. Stasera alle 20.45 va in scena infatti lo spettacolo 'Ottocento', prodotto dal Centro Teatrale Bresciano, dedicato a un secolo di ricchezze e contraddizioni. Subito dopo, nel Ridotto del teatro, gli artisti saranno protagonisti di un incontro condotto da Laura Mariani, studiosa di cultura teatrale dell' Ottocento. Elena Bucci, dopo il bel debutto a Brescia e le repliche a Milano e Roma, ora lo spettacolo viene allestito nelle terra d' origine della vostra compagnia «Sì, questo sarà il nostro esordio regionale. Ne siamo molto felici, anche perché avremo a disposizione qualche giorno in più per le prove, qualcosa di molto prezioso Il lavoro inoltre è molto flessibile e aperto e può, quindi, essere modificato in base al pubblico». Perché avete scelto proprio l' Ottocento come secolo di riflessione? «È un secolo pieno di fascino e di trasformazioni, di romanzi indimenticabili e di personaggi emblematici, di lotte per il progresso, la libertà e l' emancipazione e di crudeli repressioni. La nostra è una rilettura contemporanea, per togliere e pregiudizi, e far capire quanto in realtà sia un secolo molto più vicino di quanto possa sembrare». Ma è anche un bel viaggio nel tempo in cui Sgrosso e lei vestite i panni di due curiosi personaggi innamorati delle arti, della letteratura e della storia, al punto di cadervi dentro «Sì. Entriamo in un palazzo incantato in cui prendono vita per un attimo voci e presenze illustri che subito svaniscono. Si va dalla Francia ai paesaggi scandinavi, dall' Inghilterra alla Germania e alla Russia. In scena parla la grande letteratura dell' 800: Dickinson, Brontë, Sand, Poe, Baudelaire, Flaubert, Dumas, Hugo, e ancora Cechov, Dostoevskji, Ibsen, Mann, Gogol, Tolstoj». A livello personale, con quale personaggio sente maggiore affinità? «Durante la fase creativa, è tornata vivacissima la mia passione per Emily Dickinson che, pur avendo passato gran parte della vita nella sua stanza bianca, è riuscita a diventare un' icona di modernità per la sua ricerca di bellezza e di autenticità. In vita è riuscita a pubblicare solo sette poesie, ma per fortuna i suoi eredi sono riusciti a esaltarne dopo la sua grandezza». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 2 5 2 6 9 0 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo Qual è la forza di questo spettacolo? «Recuperare e valorizzare quei lampi di magia di ieri, ma che in realtà sembrano sempre esistiti. Ci sono cose infatti che dall' Ottocento sono scaturite e a cui non potremmo mai pure rinunciare». Ci sarà un seguito? «Probabilmente sì. Forte del successo sinora ottenuto in questo cammino di recupero e documentazione delle arti dal vivo, c' è chi ci ha già chiesto per esempio una versione più marcatamente italiana di 'Ottocento'. E anche in tal caso, il materiale sarebbe vastissimo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 2 5 2 6 9 1 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 63 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo TEATRO E domenica arriva 'Cappuccetto Rosso' Per 'Bambini a teatro' una versione acrobatica della celebre fiaba Nel nuovo anno la stagione teatrale del comunale di Russi si arricchisce con gli spettacoli della rassegna 'Bambini a teatro', che prende il via domenica 12 alle 16 con un' eccezionale versione acrobatica di Cappuccetto Rosso pensata per bambini dai 4/6 anni in su, in cui Michelangelo Campanale dirige la compagnia di danza aerea- contemporanea EleinaD. Come vuole la tradizione, anche nella pluripremiata produzione della Compagnia 'La luna nel letto', il lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco può andar bene, l' importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, il lupo cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l' inganno perfetto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 2 5 2 6 9 2 § ] giovedì 09 gennaio 2020 Ravenna Today Cultura e Turismo I danzatori-acrobati raccontano la fiaba di Cappuccetto Rosso Nel nuovo anno la stagione teatrale del comunale di Russi si arricchisce con gli spettacoli della rassegna "Bambini a teatro", che prende il via domenica 12 gennaio (alle 16) con un' eccezionale versione acrobatica di Cappuccetto Rosso pensata per bambini dai 4/6 anni in su, in cui Michelangelo Campanale dirige la compagnia di danza aerea-contemporanea EleinaD. Come vuole la tradizione, anche nella pluripremiata produzione della Compagnia La luna nel letto (Festebà 2018 di Ferrara, FIT Festival Internazionale del teatro e della scena contemporanea di Lugano e Eolo Awards 2019), il lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco può andar bene, l' importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, il lupo cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l' inganno perfetto. Questo però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma il lupo, che non vince ma non muore mai. Michelangelo Campanale dirige i danzatori-acrobati della Compagnia EleinaD affrontando la più popolare tra le fiabe: Cappuccetto Rosso, che arriva da lontano e grazie alla scrematura del tempo racconta argomenti legati alla vita, in maniera semplice, ma esatta. Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all' immaginario dei cartoni animati di inizio '900. Le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 2 5 2 6 9 3 § ] giovedì 09 gennaio 2020 Ravenna Today Cultura e Turismo Il Weekend dà spettacolo con Serse, Rap Sofa, l' Ultramaratona e le piste di ghiaccio Ultimi giorni per pattinare sul ghiaccio, mentre abbondano gli spettacoli teatrali, i concerti e le mostre. Poi si scalda l' atmosfera con l' Ultramaratona della Pace 1 Il Weekend dà spettacolo con Serse, Rap Sofa, l' Ultramaratona e le piste di ghiaccio Video del giorno Attendere un istante: stiamo caricando il video... Ancora clima di festa: Piste di ghiaccio, videomapping e presepe di Sabbia Le feste di Natale sono già finite ma il weekend ravennate di metà gennaio ci offre ancora un' occasione per ammirare le luci, i divertimenti e l' atmosfera festiva. Il centro di Ravenna saluta i videomapping di Ravenna in Luce con gli ultimi spettacoli in programma fino a domenica al Mar. E fino a lunedì c' è ancora la possibilità di pattinare sulla pista di ghiaccio in piazza Kennedy. Resta al suo posto, per il momento, il Presepe di Sabbia sulla spiaggia libera di Marina di Ravenna. C' è ancora tempo per pattinare anche sulla pista del Pavaglione a Lugo che chiude i battenti domenica. Si corre l' Ultramaratona della Pace sul Lamone Il 2020 è appena cominciato e parte già la stagione podistica: domenica infatti scatta l' Ultramaratona della Pace sul Lamone 2020 a Traversara, un appuntamento che richiama un gran numero di sportivi nella Bassa romagnola. Al sipario: Serse, Sconsolata, Misery e il Can Can di Orfeo Sipario bollente in questo fine settimana, infatti dopo la sosta natalizia i vari teatri della provincia si rimettono in moto con una bella serie di spettacoli. Venerdì e domenica prende il via la Stagione d' opera al Teatro Alighieri di Ravenna con il capolavoro barocco Serse . Venerdì al Teatro Chiari di Cervia c' è Sconsolata, alias Anna Maria Barbera , con il suo Ma voi... come stai? Sempre venerdì c' è anche il giornalista Vincenzo Mollica con uno spettacolo tutto dedicato al centenario del Teatro Socjale di Piangipane, e poi alla Sala del Carmine di Massa Lombarda si ride con il duo Idea di Daniele Mignatti e Adriano Battistoni . Venerdì vanno in scena anche Misery al Masini di Faenza e Ottocento al Teatro comunale di Russi. Spazio anche all' operetta con il Can Can, Orfeo va all' inferno in programma domenica al Teatro Masini di Faenza, mentre sabato il Ridotto del teatro faentino ospita Lo Schiaccianoci . Il weekend di Rimini Sul palco: Rap Sofa, Tiquim e I Camillas C' è anche la musica live ad accompagnarci in questo weekend. Sabato parte l' appuntamento con il Rap Sofa al Cisim di Lido Adriano, mentre al Mama' s Club di Ravenna si tiene il concerto di musica brasiliana dei Tiquim e I Camillas portano uno show tutto rinnovato al Bronson di Madonna dell' albero. Domenica spazio alla musica e alla degustazione all' ex convento San Francesco di Bagnacavallo con il concerto Non sparlate sul pianista . Incontri ravvicinati fra storia, poesia e fotografia Tanti incontri con autori e iniziative importanti ci accompagnano nel corso del fine settimana. Venerdì al Mama' s Club la rassegna riprende con la serata di poesia In tempi avversi... versi . Sabato alla sala Gino Pozzi di Savarna si tiene un incontro che tratta il passato e il futuro dell' Europa , invece alla libreria Libridine di Ravenna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 2 5 2 6 9 3 § ] giovedì 09 gennaio 2020 Ravenna Today Cultura e Turismo Marcella Montesano presenta il suo libro di poesie, Luigi Tazzari porta il suo volume fotografico Addio Colonia al Moog di Ravenna e alla biblioteca Goia di Cervia si riflette sulla Shoah con le letture tratte da Se questo è un uomo . Domenica Labart Ravenna ospita nelle sue aule un workshop di storytelling fotografico . Due passi fra i giochi da tavolo Domenica pomeriggio c' è l' opportunità di scoprire tante curiosità sulla collezione di giochi da tavolo presente all' interno della Biblioteca Classense di Ravenna. Vi mostro le mostre Cari mostri, questo è un weekend di rinnovamento e purtroppo qualche mostra ci saluta, quindi affrettatevi se non avete ancora visto: al Mar di Ravenna Forever Young del Lego artist Riccardo Zangelmi, Mosaics di Chuck Close e Vanitas di Niki de Saint Phalle. Intanto alla Galleria Pallavicini di Ravenna spunta La montagna sotto le dita di Luigi Dal Re. Vanno avanti: Il privilegio dell' inquietudine dedicata ad Albrecht Durer al Museo delle Cappuccine di Bagnacavallo, a Fusignano, Cotignola e Bagnacavallo ci sono le opere di Selvatico , al Mic di Faenza le opere in ceramica di Pablo Picasso , a Palazzo Rasponi di Ravenna i Libri mai mai visti , Salvare l' ora a Palazzo Rasponi 2 di Ravenna, Nella sovranità del silenzio a Sant' Agata sul Santerno, alla Biblioteca Classense di Ravenna la collezione di giochi da tavolo Oche, civette e dadi e l' intervento artistico di Nicola Samorì per il ciclo Ascoltare Bellezza . E allora cinema! Vi interessa altro? Ma andate al cinema ! Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 2 5 2 6 9 6 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali TRASPORTO PUBBLICO Bus, nelle città scatta la rivoluzione ecologica In Italia gli autobus usati hanno in media 11,4 anni, in Europa circa 7,5 anni Debuttano i mezzi elettrici e a metano: Torino, Bologna e Milano apripista Marco Morino milano Per molti anni il rinnovo del parco autobus in ambito urbano ha costituito una chimera, ma ora i tempi sembrano maturi per una forte accelerazione. Vanno in questa direzione i 2,2 miliardi staziati l' altro ieri dal ministero dei Trasporti in favore delle Regioni per l' acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale e alle relative infrastrutture per l' alimentazione alternativa (metano, idrogeno, elettrica). «In tante città, soprattutto nella pianura padana ma non solo, è emergenza smog. Serve una rivoluzione nella mobilità urbana: abbiamo assegnato 2,2 miliardi alle Regioni per l' acquisto di nuovi bus ecologici; 400 milioni andranno alle città», sono le parole che la ministra Paola De Micheli ha postato sul suo profilo twitter per commentare la firma del decreto. In media attualmente in Italia gli autobus usati hanno circa 11,4 anni, a fronte dell' età media europea di circa 7,5 anni. L' obiettivo del governo è quello di ridurre la vetustità di queste vetture, di promuovere il miglioramento della qualità dell' aria, nonché di rilanciare la filiera industriale di produzione di autobus. Torino e Bologna Le città, anche se in ordine sparso, si stanno muovendo. Attualmente il parco autobus circolante è in prevalenza ad alimentazione diesel (gasolio). La transizione energetica in atto sta virando verso il gas oppure verso l' elettrico. Da qualche giorno, Gtt Torino ha messo in circolazione 40 nuovi bus urbani con alimentazione a metano costruiti dal gruppo Daimler-Mercedes, che si è aggiudicato la gara. Negli ultimi due anni Gtt Torino ha acquistato 191 veicoli, di cui 144 per il servizio urbano e suburbano, ed ha quindi rinnovato circa il 20% della flotta bus. Grazie alla sostituzione delle vetture più datate l' età media della flotta scenderà nel 2020 di un anno e mezzo e risulterà inferiore a 11 anni. A fine dicembre, Tper Bologna ha pubblicato la gara per l' acquisto di due autobus elettrici con l' opzione di altri 18 per un totale di 20 autobus full electric con ricarica notturna. Il valore stimato è di 24,48 milioni di euro mentre la durata del contratto quadro è stata fissata per 168 mesi (alias 14 anni). Una gara importante che sembra voler spingere su una partnership di lungo periodo con soggetti industriali di un certo spessore. Sempre a Bologna Tper e Scania hanno inaugurato l' era dell' autobus interurbano a gas naturale liquefatto (Gnl). Nelle scorse settimane è stata presentata la consegna di 15 Scania Interlink Ld alimentati a metano liquido. La gara di Tper rappresenta una prima assoluta in Europa. Il caso Milano Atm Milano sta avviando un piano che la porterà, entro il 2030, ad avere una flotta interamente composta da autobus elettrici. Si tratta di un progetto ambizioso che vedrà un investimento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 2 5 2 6 9 6 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali di circa 1,5 miliardi di euro e che ha l' obiettivo di rinnovare l' intera parco gomma con 1.200 nuovi bus elettrici. Un cambiamento che contribuirà a cambiare l' aria di Milano nei prossimi 10 anni, arrivando a risparmiare ben 75 milioni di tonnellate di CO2 e ridurre di circa 30 milioni il consumo di gasolio. La svolta di Cremona Anche per il trasporto urbano di Cremona, gestito da Arriva,è prevista la graduale introduzione di un servizio di autobus elettrici. Due bus elettrici di ultimissa generazione, realizzati da Alfabus, azienda cinese che produce circa 3mila autobus ogni anno nel proprio stabilimento di Jiangyin, a 150 chilometri da Shanghai, sono entrati in servizio da qualche settimana. Siamo ai primi passi, ma l' importnate è partire. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 2 5 2 7 0 7 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 25 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali alcol, droga Polizia municipale in campo Anche la polizia municipale contro alcol e droga. Ministero dell' interno e Anci, l' associazione dei comuni, hanno siglato un accordo quadro per assegnare alle polizie municipali un ruolo preminente nello svolgimento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana, compresa la rilevazione degli incidenti. Si parte dalle 14 città metropolitane e dai capoluoghi in grado di organizzare i servizi, poi saranno coinvolte altre città, a partire da quelle con oltre 100 mila abitanti. L' attuazione dell' accordo, rileva il Viminale, consentirà di liberare risorse delle forze di polizia da destinare al controllo del territorio. Condivisa la necessità di coinvolgere le associazioni dei gestori di locali di intrattenimento per rafforzare la prevenzione nei riguardi dei più giovani attraverso iniziative di sensibilizzazione su ciò che può accadere mettendosi alla guida sotto effetto di alcol e droga, la distribuzione di etilometri e la messa in sicurezza di parcheggi e aree di collegamento. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 2 5 2 6 9 4 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Ai bus green 2,2 miliardi MARCO OTTAVIANO Alle regioni una dote pari 2,2 miliardi di euro per l' acquisto di nuovi bus ecologici adibiti al trasporto pubblico locale. E per le relative infrastrutture. I fondi arrivano sulla base al piano strategico nazionale della mobilità sostenibile. Lo stanziamento prevede, inoltre, che alle regioni del Sud sia destinato circa il 35% delle risorse stanziate. È stato anche stabilito che le risorse assegnate nel primo triennio, sino al 50% del contributo concesso, possano essere destinate alla realizzazione della rete infrastrutturale per l' alimentazione alternativa (es. a metano, a idrogeno, elettrica). È un decreto del ministero delle infrastrutture (di concerto con i dicasteri dello sviluppo economico e dell' economia), datato 8 gennaio 2020, che fissa modalità di erogazione, vincoli di destinazione e graduatorie. Sia quelle relative all' attribuzione dei punteggi e all' assegnazione delle risorse (applicando gli indicatori previsti dal dpcm n. 18/2017), sia quelle relative alle regioni del centro Nord e del Sud. Il decreto, nell' assegnazione delle risorse, tiene conto del criterio di proporzionalità rispetto alla popolazione residente nelle regioni del Sud, previsto dall' articolo 7 bis del decreto legge n. 243/2016, convertito con modificazioni dalla legge n. 18/2017. E della modalità attuativa dello stesso decreto di cui al dpcm del 7 agosto 2017. L' obiettivo del provvedimento è di rinnovare il parco dei bus con mezzi meno inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno) e più moderni riducendo l' età media del parco vetture per promuovere il miglioramento della qualità dell' aria, ricorrendo a tecnologie innovative in linea con gli accordi internazionali e con le disposizioni normative della Unione europea. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 2 5 2 7 0 9 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 31 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il dm con la disciplina dei Puc Rdc, al via i lavori utili Impegno di otto ore nei progetti comunali DANIELE CIRIOLI Vietato poltrire a chi fruisce di reddito di cittadinanza. In primis giovani e famiglie titolari di Rdc d' importo elevato, che hanno priorità al rispetto di un nuovo obbligo: per almeno otto ore settimanali, fino a un massimo di 16 ore, devono occuparsi in lavori utili alla collettività presso il comune di residenza. Come? Con i Puc (progetti a titolarità dei comuni utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e tutela dei beni comuni), disciplinati dal decreto 22 ottobre 2019, pubblicato sulla G.U. n. 5/2020, in attuazione all' art. 14, comma 15, del dl n. 4/2019 convertito dalla legge n. 26/2019. Progetti di utilità sociale. L' obbligo di offrire la disponibilità a partecipare ai Puc è tra gli impegni sottoscritti, da tutti i beneficiari di Rdc, sia nel Patto per il lavoro, sia nel Patto per l' inclusione sociale. Si tratta di un obbligo, pertanto, che non ricade solo sul titolare del Rdc (su chi ha fatto la domanda), ma su tutti i componenti maggiorenni della famiglia beneficiaria (eccetto esonerati ed esclusi). La mancata adesione ai Puc, da parte di uno dei componenti della famiglia, comporta la decadenza dal Rdc. Per l' effettivo assolvimento dell' obbligo, tuttavia, è necessario che siano i comuni a progettare un numero sufficiente di Puc; quando ciò non sia possibile, si seguono le due priorità previste dal decreto: la partecipazione di almeno un componente per famiglia, il più giovane tra gli obbligati; l' assegnazione prioritaria alle famiglie beneficiarie di Rdc con importo più elevato. Non c' è «rapporto di lavoro». Nel progettare le attività, i comuni possono avvalersi della collaborazione degli enti del terzo settore, nonché di altri enti pubblici. I Puc devono comportare un impegno non inferiore alle otto ore settimanali, fino a un massimo di 16 previo accordo tra le parti. Le attività svolte non sono assimilabili a lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo, né possono comportare l' instaurazione di un rapporto di lavoro. Inoltre, non è possibile svolgere, tramite Puc, attività in sostituzione del personale dipendente dal comune; né i soggetti obbligati possono ricoprire ruoli o posizioni proprie nell' organizzazione del comune o sostituire lavoratori assenti a causa di malattia, congedi parentali, ferie e altri istituti, né possono essere utilizzati per sopperire a temporanee esigenze di organico in determinati periodi di particolare intensità di lavoro. Le presenze e l' Inail. Il comune, per ogni Puc, deve istituire un registro numerato in ogni pagina, timbrato e firmato in ogni foglio dal legale rappresentante o da un delegato, in cui riportare, tra l' altro, le presenze giornaliere dei beneficiari del Rdc, l' ora di inizio e fine dell' attività. Il registro può essere istituito e tenuto in forma telematica. I dati riportati nel registro rilevano anche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 2 5 2 7 0 9 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali ai fini dell' assicurazione Inail, il cui importo verrà fissato nella forma di «premio speciale unitario» con apposito decreto. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 2 5 2 7 0 0 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il riparto dei 6,2 mld di spettanze comunali ha suscitato molto malcontento tra i sindaci Fondo di solidarietà senza pace Penalizzate le amministrazioni virtuose e i mini-enti MATTEO BARBERO Fondo di solidarietà comunale senza pace. Anche quest' anno, il riparto dei 6,2 miliardi del Fsc non ha mancato di suscitare le solite discussioni fra i sindaci. I numeri sono stati diffusi dal ministero dell' interno poco prima di Natale (si veda ItaliaOggi del 27/12/2019), ma i criteri di distribuzione hanno già tenuto conto delle modifiche normative previste dal dl 124/2019 (c.d. Decreto fiscale) e dalla L. 160/2019 (legge di Bilancio 2020), oltre che della destinazione di 7 milioni di euro all' accantonamento da utilizzare per eventuali conguagli a singoli comuni derivanti da rettifiche dei valori. Come al solito, le cifre hanno subito innescato un acceso confronto fra chi ci ha guadagnato e chi ci ha perso o comunque ha ricevuto meno di quanto si aspettava. Anche perché le attese erano per un leggero incremento, in considerazione del fatto che i commi 848 e 849 della legge 160 hanno avviato il percorso di restituzione dei 564 milioni circa di tagli finora applicati in base al dl 66/2014, i cui effetti sono però cessati nel 2018. Per quest' anno, in particolare, è prevista la distribuzione di una prima tranche, pari a 100 milioni. È bene precisare, però, che tali somme saranno assegnate successivamente, così come quelle previste dal comma 551 della stessa legge 160, che prevede per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022 una dote da 2 milioni di euro annui al fine di ridurre per i comuni montani con popolazione inferiore a 5 mila abitanti l' importo che gli stessi hanno l' obbligo di versare per alimentare il fondo mediante una quota dell' Imu. Sempre a parte saranno assegnate anche le risorse del comma 554, che rifinanzia il fondo Imu-Tasi di ulteriori 110 milioni annui, oltre a quelli già previsti dalla L. 145/2018. Ma questi aspetti tecnici non hanno frenato la polemica politica. L' Anci Veneto, ad esempio, ha rilevato che complessivamente i comuni da essa rappresentati hanno subito una riduzione del fondo pari ad oltre 7 milioni di euro, con 418 enti su 563 che presentano un saldo negativo rispetto all' anno 2019. «Dopo i criteri del superamento del turnover che penalizzano pesantemente i comuni veneti», ha rilevato il presidente Mario Conte, «perché virtuosi ed efficienti ora arriva un' altra amara sorpresa per i nostri sindaci. È vergognoso togliere queste risorse alle amministrazioni comunali per darle magari a chi è in disavanzo o ha i bilanci in rosso. Anci Veneto anche su questo fronte darà battaglia perché è inammissibile quello che sta succedendo passo dopo passo si scopre che la legge di Bilancio è una penalizzazione continua per sindaci e i cittadini». Sulla stessa linea si sono mosse anche altre Anci regionali, mentre il n. 1 dell' Uncem Marco Bussone ha criticato i troppi tagli ai mini enti, pur evidenziando che, come detto, una parte di essi dovrebbe essere coperta dalle ulteriori assegnazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 2 5 2 7 0 0 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Queste ultime, però, avrebbero dovuto rappresentare un' integrazione e non una compensazione: soldi in più, in altre parole. Senza contare che in alcuni casi tali somme difficilmente saranno sufficienti a colmare il gap. Per rendersene conto basta analizzare un caso esemplare, quello del comune di Portofino, che rappresenta l' emblema degli enti penalizzati dal fondo. Nel 2020, Portofino ha subito un' ulteriore riduzione di circa 30 mila euro rispetto al 2019, che ha portato il suo fondo da -900 mila a -930 mila circa. Quanto potrà ricevere tale ente come quota parte dei 100 milioni aggiuntivi stanziati dalla manovra? Per fare una stima, è sufficiente verificare a quanto ammontava il taglio previsto dal dl 66/2014: si trattava di circa 20 mila euro per cui, facendo una semplice proporzione, il ristoro si aggirerà sui 3 mila euro. Meno del 10%. «Con le risorse finanziarie, già insufficienti, non si possono fare ipotesi di gettito. Le risorse vanno erogate sulla base dell' esistente, non sulla base della fantasia. Questa ripartizione favorisce alcuni comuni e ne penalizza altri senza tener conto che per alcuni anche un minimo taglio può causare un predissesto. Ma forse è proprio ciò che si vuole così da costringere a fondersi i comuni che finanziariamente non ce la fanno a sostenersi da soli», chiosa amaramente Franca Biglio, presidente dei piccoli comuni riuniti in Anpci. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 2 5 2 7 0 2 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il Fsc 2020 perde i ristori per la Tasi MATTEO BARBERO Il Fsc 2020 perde i ristori per la Tasi non più dovuta dagli inquilini. È una delle novità previste dall' ultimo riparto, in conseguenza dell' accorpamento del tributo con l' Imu disposto dalla legge di Bilancio appena varata. Tale voce, evidenziata al rigo C6 (Rettifica 2020 per Abolizione ristoro Tasi Inquilini) del prospetto consultabile sul sito del Ministero dell' Interno - Direzione centrale per la Finanza locale spiega in molti casi una parte della riduzione rispetto al 2019. Il fondo, infatti, è suddiviso in due quote, di cui una serve a compensare i mancati gettiti Imu e Tasi derivanti dalle detassazioni introdotte dalla legge di stabilità 2016, segnalatamente sulla prima casa. Per effetto delle modifiche introdotte dalla L. 160/2019, la Tasi non sarà più dovuta, ma questo dovrebbe paradossalmente portare i comuni a recuperare gettito sulle case date in affitto a terzi. Per queste ultime, infatti, fino allo scorso anno era dovuta solo la quota di Tasi a carico del proprietario e non quella a carico dell' utilizzatore. Dal 2020, invece, la seconda quota torna ad essere dovuta dal proprietario, con conseguenti maggiori entrate per i comuni che, per il consueto meccanismo dei vasi comunicanti, vengono decurtate dal fondo. Ovviamente, i comuni dovranno tenerne conto nel formulare le previsione di entrate tributarie, per cui il taglio potrebbe essere (almeno in parte) riequilibrato, analogamente a quanto accaduto anni or sono quando venne rivisto il meccanismo di alimentazione basato sull' Imu. È sempre più evidente, però, che l' algoritmo che regola la suddivisione del fondo presenta un livello di complessità elevatissimo e di trasparenza bassissimo, intrecciandosi con le tante incompiute del federalismo fiscale. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 2 5 2 7 0 3 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il Mineconomia si accolla i mutui locali FRANCESCO CERISANO Comuni, province e città metropolitane dovranno attendere tre mesi per conoscere modalità e termini della mega operazione di rinegoziazione dei mutui con accollo da parte dello Stato inserita dal governo nel decreto Milleproroghe. Il dl 162/2019 (articolo 39) disegna la cornice generale dell' operazione ma per conoscere i dettagli tecnici si dovrà leggere il decreto che il Mef, previa intesa in Conferenza stato-città, dovrà emanare entro fine marzo. Per poter accedere alla rinegoziazione, i mutui contratti con banche e intermediari finanziari dovranno avere tre requisiti: essere stati sottoscritti alla data del 30 giugno 2019, avere scadenza successiva al 31 dicembre 2024 e avere un debito residuo superiore a 50 mila euro. Tale ultimo requisito può essere derogato (nel senso che possono essere ammessi alla rinegoziazione anche prestiti di importo pari o inferiore a 50 mila euro) nel caso in cui gli enti interessati presentino un' incidenza degli oneri complessivi per rimborso prestiti e interessi sulla spesa corrente media del triennio 2016- 2018 superiore all' 8 per cento. L' istanza con cui si chiede la ristrutturazione del debito, con accollo da parte dello Stato, andrà presentata al Mef «al fine di conseguire una riduzione totale del valore finanziario delle passività totali a carico delle finanze pubbliche». Per la gestione dell' operazione, il Mef si avvarrà di una società in house (che sarà individuata dal decreto di cui sopra) per la cui operatività vengono stanziati 2 milioni di euro per il 2020 e 4 milioni dal 2021. Per assicurare il buon esito dell' operazione, con apposito dpcm verrà istituito un tavolo di coordinamento, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, a cui parteciperanno di diritto il ministero dell' economia e delle finanze, il ministero dell' interno e i rappresentanti di Anci e Upi. Il Milleproroghe prevede l' emissione di apposite obbligazioni da parte dello Stato in sostituzione dei mutui oggetto di accollo. Da tali emissioni non dovrà derivare un aumento del debito delle pubbliche amministrazioni. A seguito della presentazione dell' istanza, la società in house individuata dal Mef, avvierà l' istruttoria e le attività necessarie per la ristrutturazione del mutuo e comunicherà all' ente le condizioni dell' operazione, il nuovo profilo di ammortamento del mutuo ristrutturato (distinto tra quota capitale e quota interesse) gli oneri e le eventuali penali o indennizzi a carico dell' ente. Se tali condizioni verranno accettate dagli enti, la società in house sarà autorizzata ad effettuare l' operazione. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 2 5 2 7 1 2 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Parere del Consiglio di stato sulle linee guida dell' Anac Concessioni servizi sociali, la disciplina è da rivedere È illegittimo estendere la disciplina del codice alle concessioni di affidamento di servizi sociali. Lo ha affermato il Consiglio di stato con il parere reso il 27 dicembre 2019 sulle linee guida Anac in materia di affidamento dei servizi sociali. In particolare, l' autorità ha chiesto alla sezione consultiva un parere in ordine al regime applicabile alle concessioni di servizi sociali che in base alla direttiva 23/2014 non sono soggette all' applicazione integrale del codice ma soltanto ad alcune norme. Ad avviso dell' Anac, «l' esclusione delle concessioni di servizi sociali dall' ambito di applicazione del codice comporterebbe la necessità di rimettere ad atti interni delle stazioni appaltanti l' intera regolazione di elementi fondamentali dell' istituto e, in specie, tutta la disciplina contenuta nella parte III del codice per le concessioni di servizi». Da qui, l' ipotesi formulata dall' autorità in base alla quale, per evitare un vuoto normativo, si potrebbe prevedere l' applicazione «alle concessioni di servizi sociali delle disposizioni indicate all' articolo 164 del codice dei contratti pubblici». Per il Consiglio di stato la «soluzione deve essere rimeditata» perché in base all' articolo 213, comma 2, del codice dei contratti pubblici l' Anac, per l' emanazione delle linee guida, deve rispettare non soltanto la qualità della regolazione ma anche «il divieto di introduzione o di mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalla legge n. 11 del 2016 e dal presente codice». In particolare, fa presente il Consiglio di stato, che «costituiscono livelli di regolazione superiori a quelli minimi richiesti dalle direttive comunitarie l' estensione dell' ambito soggettivo o oggettivo di applicazione delle regole rispetto a quanto previsto dalle direttive, ove comporti maggiori oneri amministrativi per i destinatari». Da questi riferimenti il parere trae la conclusione che «il divieto di introduzione o di mantenimento di livelli di regolazione superiori a quelli minimi (cosiddetti gold plating) esclude l' applicabilità di una disciplina aggravata introdotta attraverso le linee guida». Se, quindi, per un verso, è vero che si tratta di linee guida non vincolanti, per altro verso, è altrettanto vero che le stesse, anche alla luce della giurisprudenza, per essere disattese richiedono che l' amministrazione specificamente motivi la ragione per cui decide di discostarsene. Si tratta, dunque, di atti che assumono una propria vincolatività in quanto «provenienti da un' autorità, particolarmente qualificata, con la conseguenza che devono mantenersi nell' ambito della cornice delineata dalle direttive e dal legislatore». Interessante è anche la precisazione preliminare sul potere dell' autorità a emettere linee guida anche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 2 5 2 7 1 2 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali dopo il decreto sblocca cantieri che ha reintrodotto il regolamento di attuazione del codice appalti: «la categoria delle linee guida vincolanti appare significativamente ridimensionata dalla prospettata adozione del regolamento, ma esso non investe la totalità delle norme del codice dei contratti pubblici il cui contenuto precettivo può essere attuato o integrato dall' Anac con linee guida vincolanti richiamate nel codice». Permane la facoltà dell' Anac di suggerire soluzioni o prassi interpretative attraverso gli strumenti di regolazione flessibile non muniti di efficacia obbligatoria. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 2 5 2 7 1 3 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali coerenza con interessi pubblici-privati Appalto, suddivisione in lotti solo se funzionale La scelta di suddividere in lotti un appalto costituisce una decisione ancorata a valutazioni di carattere tecnico-economico, nel rispetto dei principi di proporzionalità e di ragionevolezza. Lo ha stabilito il Consiglio di stato, sezione sesta, con la sentenza del 2 gennaio 2020 n. 25. I giudici, in primo luogo, hanno precisato che la discrezionalità amministrativa che sovrintende alla scelta della stazione appaltante circa la suddivisione in lotti di un appalto pubblico deve essere funzionalmente coerente con il bilanciato complesso degli interessi pubblici e privati coinvolti dal procedimento di appalto. In ogni caso, si tratta di scelta di carattere tecnico-economico, che resta sempre delimitata, oltre che dalle specifiche norme del codice dei contratti, anche dai principi di proporzionalità e di ragionevolezza, oltre che dall' obbligo di motivazione «perché il precetto della ripartizione in lotti è funzionale alla tutela della concorrenza». I giudici hanno ricordato anche come in precedenza fosse già stato affermato il principio per cui la suddivisione in lotti, ancorché finalizzata a favorire l' accesso alle gare da parte delle microimprese, piccole e medie imprese alle gare pubbliche, «non è posto in termini assoluti e inderogabili, giacché il medesimo art. 51, comma 1, secondo periodo afferma che le stazioni appaltanti motivano la mancata suddivisione dell' appalto in lotti nel bando di gara o nella lettera di invito o nella relazione unica di cui agli articoli 99 e 139». Il principio della suddivisione in lotti può dunque essere derogato, motivando. Dal punto di vista della sua sindacabilità, il Consiglio di stato ha ribadito che può esserlo soltanto nei limiti della ragionevolezza e proporzionalità, oltre che dell' adeguatezza dell' istruttoria, in ordine alla decisione di frazionare o meno un appalto «di grosse dimensioni». Infatti, nonostante l' ampiezza del margine di valutazione attribuito all' amministrazione, la scelta della stazione appaltante circa la suddivisione in lotti di un appalto pubblico, deve comunque costituire una decisione funzionalmente coerente con il complesso degli interessi pubblici e privati coinvolti dal procedimento di appalto, da valutarsi nel quadro complessivo dei principi di proporzionalità e di ragionevolezza. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 2 5 2 7 1 0 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Relazione Corte dei conti 2019 sugli organismi partecipati dagli enti territoriali e sanitari Servizi pubblici, in house il 93% Affidamenti diretti predominanti, ma pochi controlli PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI Gli affidamenti diretti di servizi pubblici, secondo il modello dell' in house providing costituiscono il 93% del totale degli affidamenti disposti dagli enti locali; su 4.326 società affidatarie, 1.804 sono a totale capitale pubblico. È quanto si legge nella relazione della Corte dei conti per l' anno 2019 sugli organismi partecipati dagli enti territoriali e sanitari di cui alla delibera n. 29 del 10 dicembre 2019 della sezione autonomie. Uno dei numerosi profili esaminati dalla corposa e dettagliata delibera, riguarda la parte concernente l' affidamento di servizi pubblici locali e strumentali e in particolare l' utilizzazione del modello dell' in house providing definito dall' art. 16 del Testo unico. La norma consente l' affidamento diretto di contratti pubblici alle società in house qualora sussistano i seguenti requisiti, già prescritti dalle norme vigenti 241 e, comunque, di derivazione comunitaria: che sia una società a capitale interamente pubblico, fatta salva la partecipazione privata di minima entità; che svolga attività prevalentemente per l' ente pubblico affidante (qualora «oltre l' 80% del loro fatturato sia effettuato nello svolgimento dei compiti a esse affidati dall' ente pubblico o dagli enti pubblici soci»); che vi sia un controllo analogo da parte del socio pubblico (o dei soci congiuntamente). Nel report si fa presente che, sotto il profilo del rispetto dei principi della concorrenza, si registra «la netta prevalenza di affidamenti in house mentre le gare con impresa terza risultano essere soltanto 878 (su un totale di 14.626 affidamenti) e gli affidamenti a società mista, con gara a doppio oggetto». Stante la predominanza degli affidamenti diretti, che incidono sul totale nella misura del 93%, la Corte pone l' accento sull' esigenza di monitorare la sussistenza dei requisiti del «controllo analogo» ai fini della loro legittimità, e del «controllo analogo congiunto» nelle ipotesi di partecipazione plurima. Delle 4.326 società con dati di bilancio 2017, 1.804 sono infatti interamente pubbliche e di queste, 1.276 sono partecipate da un esiguo numero di enti (fino a 9), mentre 528 sono partecipate da oltre 9 enti (di cui 226 partecipate da almeno 40 enti). I dati sugli affidamenti sono stati comunicati alla Corte dagli enti partecipanti soltanto per 2.097 società: in altre parole, sembrerebbe che soltanto il 48% delle 4.326 considerate sia beneficiario di affidamenti, mentre così non può essere. Al netto di ipotizzabili lacune informative, imputabili agli enti tenuti alla comunicazione, per i magistrati di viale Mazzini appare evidente «la scarsità dei dati, considerata la centralità del servizio affidato nella valutazione di acquisizione-mantenimento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 2 5 2 7 1 0 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali di una partecipazione societaria». Con riferimento all' insieme delle società osservate (le 4.326 con dati di bilancio 2017) emerge, inoltre, che le partecipazioni dirette e indirette degli enti territoriali sono distribuite sul territorio con una prevalente concentrazione nella regione di appartenenza dell' ente socio; vi sono anche partecipazioni presenti fuori regione, ma con evidenti differenze gestionali tra enti appartenenti a realtà regionali diverse. Il fenomeno, ha detto la corte, è evidente per le partecipazioni indirette, che risultano distribuite sull' intero territorio nazionale per la maggior parte degli enti dell' area nord. Con riguardo alle partecipazioni dirette, la distribuzione fuori regione è più contenuta e, comunque, più frequente al Nord e al Centro, mentre al Sud il fenomeno appare alquanto circoscritto. In linea generale, nella relazione si fa presente come vi sia una corrispondenza tra il possesso di partecipazioni dirette fuori regione e l' affidamento di servizi da parte degli enti possessori di tali quote, sia pure con dinamicità diverse. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 2 5 2 7 0 1 § ] venerdì 10 gennaio 2020 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La Commissione europea ha diffuso l' invito a presentare proposte per il 2020 Gemellaggi, bando da 18 mln Per realizzare reti tra comuni e conservare la memoria Ue PGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI Memoria europea, gemellaggi tra città, reti di comuni e progetti per la società civile sono i quattro pilastri del nuovo bando del programma «L' Europa per i cittadini» 2014-2020. La commissione europea, grazie all' invito a presentare proposte per il 2020, stanzia la somma complessiva di 17,9 milioni di euro. I soggetti potenzialmente interessati, tra cui gli enti locali, potranno richiedere fondi per i gemellaggi, per implementare reti tra città, per attuare progetti favore della società civile e per sostenere la memoria europea. Il programma può contare su uno stanziamento nel periodo 2014-2020 di oltre 185 milioni di euro, di cui 17,9 milioni di euro destinati a soddisfare le richieste per il 2020. Le domande di accesso al programma potranno essere presentate telematicamente attraverso il portale dei partecipanti. Sono previste varie scadenze nel corso dell' anno da febbraio a settembre. Contributi a sostegno dei gemellaggi. I comuni italiani possono ottenere un contributo fino a 25 mila euro per finanziare progetti di gemellaggio con altre città europee. Questa misura intende sostenere progetti finalizzati a mettere in contatto una pluralità di cittadini di comuni gemellati, stimolando il confronto su tematiche proprie del programma. I progetti dovranno attivare i cittadini a livello locale ed europeo, in modo che possano dibattere su questioni concrete previste dall' agenda politica europea. Ulteriore obiettivo della misura è quello di promuovere la partecipazione civica al processo decisionale dell' Unione europea e favorire l' impegno sociale e il volontariato a livello comunitario. Conservare la memoria europea. Arriva fino a 100 mila euro per ciascun progetto il contributo per la memoria europea. Il sostegno è destinato a finanziare attività volte a stimolare la riflessione sulla diversità culturale e sui valori comuni europei in senso generale. L' invito a presentare proposte intende offrire un sostegno a quei progetti che portino a riflettere sulle cause dei regimi totalitari nella storia moderna dell' Europa, con particolare attenzione, anche se non esclusiva, al nazismo e all' olocausto che ne è derivato, al fascismo, allo stalinismo e ai regimi totalitari comunisti. Il bando vuole inoltre sostenere la commemorazione delle vittime dei crimini generati da questi regimi. Potranno essere finanziati anche progetti di altra tipologia riguardanti altri momenti importanti e punti cruciali nella recente storia europea. Saranno privilegiate le azioni che incoraggiano la tolleranza, la comprensione reciproca, il dialogo interculturale e la riconciliazione quale strumento per superare il passato e costruire il futuro, con particolare attenzione alle giovani generazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
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