Media Monitoring per 07-12-2018 - Rassegna stampa del 07-12-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...

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07-12-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 07-12-2018
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Mercato San Severino, le richieste del Sindaco per il pronto soccorso del "G.Fucito"
        ................................................................................................................................................ 1
   Salerno: all'Ospedale Ruggi convegno “Le luci sulla Radiologia” ..................................... 3
   Salerno: all’ospedale “Ruggi” convegno “Le luci sulla Radiologia” ................................. 5
   "Le luci sulla radiologia", convegno all' ospedale Ruggi .................................................... 6
   Iannone: E' allarme Aids in provincia di Salerno .................................................................. 7
   PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE G. FUCITO DI MERCATO SAN SEVERINO ............... 8
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 10
   Acquisiti gli atti del concorso per Cardiologia .................................................................... 10
   «Ha la tubercolosi»: resta in corsia per 15 ore .................................................................. 12
   «Un policlinico del Parco per garantirci la sanità» ............................................................ 13
   Primari cardiologi concorso sospetto blitz dei Nas all' Asl ............................................... 15
   Servizio di Psichiatria Conto alla rovescia per l'apertura a Polla .................................... 17
Sanità Campania ............................................................................................................................. 19
   «Sesso, amore e inferno la mia vita con lady Asl» ............................................................. 19
   Emofilia, focus sulle terapie nasce il primo «social movie» ............................................. 21
   Imbriani, si formano i medici del futuro l' Ordine: gli ospedali vanno potenziati ........ 23
   S. Leonardo, valzer di manager Mensorio rinuncia: torna Muto ..................................... 25
   Sanità, bocciati i commissari De Luca e Caldoro ................................................................ 27
   Un clown in corsia per regalare un sorriso ......................................................................... 29
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 31
   Abbiamo preso il parkinson a pugni ..................................................................................... 31
   Bimbo muore di polmonite in ospedale: via all' inchiesta ................................................ 34
   Da Roma 640 milioni per gli ospedali ................................................................................... 36
   Il Galeazzi si aggiudica due ospedali in Liguria .................................................................. 38
   Immunoterapia «In trent' anni batterà i tumori» ............................................................... 39
   Legittime due lauree contemporanee in uno Stato Ue ..................................................... 40
   Minsalute, nell' atto d' indirizzo anche una spinta alla cannabis .................................... 42
   Professioni, vince lo Stato ..................................................................................................... 44
   Se tra di noi già camminano umani con il dna modificato ................................................ 46
   Università Campus Biomedico, è record nella didattica ................................................... 49
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06/12/2018
                                                zerottonove.it
                                                                                                                          EAV: € 483
                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Mercato San Severino, le richieste del Sindaco per il pronto
                  soccorso del "G.Fucito"

 Il Sindaco di Mercato San Severino
 Antonio Somma ha incontrato in
 mattinata il direttore sanitario del Ruggi
 di Salerno per discutere delle recenti
 vicende     che     hanno    visto    come
 protagonista l’ospedale “G.Fucito” Le
 questioni più serie e stringenti relative al
 Pronto Soccorso dell’Ospedale “G.
 Fucito” di Mercato San Severino sono state al centro di un’incontro avvenuto questa
 mattina, e chiesto dal Sindaco del Comune irnino Antonio Somma al direttore
 sanitario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona” di Salerno, Cosimo Maiorino. Il colloquio fa seguito alla visita
 istituzionale, avvenuta lo scorso 26 novembre e finalizzata all’analisi delle
 problematiche del Territorio, con il Commissario straordinario della ASL Salerno
 Mario Iervolino, oltre che alle determinazioni della Conferenza dei Sindaci dello
 scorso giugno ed ai numerosi incontri tra i sindaci del comprensorio per l’analisi
 congiunta sulla situazione sanitaria “Ringrazio il direttore sanitario Maiorino” – ha
 affermato il Sindaco Somma- “per l’immediata e cortese disponibilità. In prima
 battuta, abbiamo rappresentato l’esigenza che la degenza del paziente presso il
 Pronto Soccorso non possa e non debba superare la durata delle settantadue ore,
 cosa che, di recente, si è verificata con eccessiva frequenza. Passate le settantadue
 ore, per legge, il paziente deve essere trasferito in reparto oppure procedere con le
 dimissioni. Devo dare atto al direttore sanitario di aver immediatamente recepito
 l’istanza ed aver disposto che i posti letto dei reparti di Cardiologia e Medicina siano
 destinati anche ad esigenze di Pronto Soccorso, cosi’ da ampliare la disponibilità e
 diminuire i disagi. Non solo. A questo proposito, ci siamo anche soffermati sulla
 necessità di disciplinare in maniera adeguata il trasferimento dei degenti dal Pronto
 Soccorso di Castiglione di Ravello a Mercato San Severino, che sovente è avvenuto
 ed avviene in maniera impropria, con trasporti non preannunciati, d’improvviso e
 senza alcun accordo. Anche questo è un elemento che ha accresciuto l’utenza del
 Pronto Soccorso della nostra Città ed il direttore sanitario del Ruggi ha disposto che i
 ricoveri dovranno essere anzitutto concordati e solo in presenza di disponibilità di
 posti letto a Mercato San Severino ”. “Abbiamo chiesto l’unificazione in un’unica
 entità ed in un sol blocco dei reparti di Medicina, Pronto Soccorso e Rianimazione” –
 ha successivamente aggiunto il consigliere comunale Carmine Landi- “perchè questa

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è una soluzione piu’ appropriata, che permette di affrontare in maniera sicuramente
piu’ coerente le emergenze. Allo stesso tempo abbiamo richiesto quattro posti
dedicati all’osservazione breve (anziché i due che si intendono attribuire), oltre alla
copertura delle urgenze nei reparti non piu’ presenti, ossia pediatria, ginecologia ed
ortopedia.” “L’attenzione per il nostro nosocomio”– ha chiuso il primo cittadino
Somma – “significa attenzione verso la salute ed il miglioramento della qualità di
vita dei concittadini.Per un amministratore responsabile è una delle assolute
 priorità. Ed avverto il dovere di rivolgere un affettuoso e sentito ringraziamento ai
consiglieri comunali Carmine Landi, Antonio Basile e Felice de Santis, che
sostengono l’Amministrazione profondendo impegno e dedizione nella battaglia
quotidiana a favore del nostro Ospedale e per la salvaguardia del benessere della
Comunità.”

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06/12/2018
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 975
                                                                                                                          Lettori: 10.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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        Salerno: all'Ospedale Ruggi convegno “Le luci sulla
                            Radiologia”

 Venerdì 7 dicembre, alle ore 9.00,
 nell’Aula Scozia del Plesso Ruggi
 dell’AOU di Salerno, prenderà il via il
 convegno “Le luci sulla Radiologia”, che
 si terrà a Salerno il 7 dicembre 2018,
 con     il responsabile scientifico Dott.
 Mattia Carbone direttore della UOC di
 Radiologia dell’AOU San Giovanni di Dio
 e Ruggi di Aragona. L’intento di questo
 importante appuntamento è quello di
 fare il punto su alcune emergenti
 problematiche cliniche attraverso il confronto tra clinici e radiologi, animato dai
 moderatori che chiameranno in causa i numerosi discussant coinvolti nel dibattito. Si
 tratta di argomenti che spaziano dall’oncologia alla gastro-enterologia e all’urgenza,
 con particolare attenzione alla recente organizzazione delle reti stroke, senza
 dimenticare un focus specifico sulle patologie traumatiche muscolo-scheletriche,
 tema sempre di grande successo ed attualità. Il convegno, presieduto dal Dott
 Renato Saponiero, direttore del dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’AOU
 San Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona, si aprirà con il saluto del consiglio direttivo
 della SIRM, affidato al prof. Roberto Grassi, nuovo presidente eletto, ordinario
 dell’Università della Campania, che farà il punto sulle prospettive della gestione
 delle procedure di imaging dei pazienti dal lato della Società Scientifica. Le sessioni
 cliniche partiranno con l’emergenza; si parlerà della gestione radiologica delle
 urgenze addominali in cui il Direttore della radiologia della AORN Cardarelli di Napoli
 Dott ssa Luigia Romano presenterà una lezione magistrale tenuta dal Prof Vittorio
 Miele, Direttore della Radiologia dell’ospedale Careggi di Firenze, sulla gestione
 radiologica delle emergenze traumatiche. Successivamente un ampio focus sulla
 gestione delle reti stroke, gestito dal Prof Luca Brunese ordinario dell’università del
 Molise, dove interverranno i massimi esperti nazionali e regionali. A seguire
 verranno affrontate problematiche di tipo oncologico che inizieranno con la lezione
 magistrale sul cancro della colecisti, per continuare con il cancro delle vie biliari e
 sulla neoplasia su cui oggi c’è in assoluto più attenzione dal punto di vista
 dell’imaging, il cancro della prostata. Tra i protagonisti, il prof. Luca Volterrani,
 Ordinario dell’Università di Siena, Presidente della Sezione SIRM di Diagnostica per
 Immagini in Oncologia, il Prof Paolo Fonio, ordinario dell’Università degli studi di

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Torino, la prof.ssa Maria Antonietta Mazzei, Associato dell’’Università di Siena e il
Prof Leonardo Pace ordinario dell’AOU di Salerno.

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06/12/2018
                                              dentrosalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 313
                                                                                                                          Lettori: 433
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Salerno: all’ospedale “Ruggi” convegno “Le luci sulla
                           Radiologia”
 Il 7 dicembre, alle ore 9.00, nell’Aula Scozia del Plesso Ruggi dell’AOU di Salerno,
 prenderà il via il convegno “Le luci sulla Radiologia”, che si terrà a Salerno il 7
 dicembre 2018, con il responsabile scientifico Dott. Mattia Carbone direttore della
 UOC di Radiologia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona. L’intento di
 questo importante appuntamento è quello di fare il punto su alcune emergenti
 problematiche cliniche attraverso il confronto tra clinici e radiologi, animato dai
 moderatori che chiameranno in causa i numerosi discussant coinvolti nel dibattito. Si
 tratta di argomenti che spaziano dall’oncologia alla gastro-enterologia e all’urgenza,
 con particolare attenzione alla recente organizzazione delle reti stroke, senza
 dimenticare un focus specifico sulle patologie traumatiche muscolo-scheletriche,
 tema sempre di grande successo ed attualità. Il convegno, presieduto dal Dott
 Renato Saponiero, direttore del dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’AOU
 San Giovanni di Dio e Ruggi di Aragona, si aprirà con il saluto del consiglio direttivo
 della SIRM, affidato al prof. Roberto Grassi, nuovo presidente eletto, ordinario
 dell’Università della Campania, che farà il punto sulle prospettive della gestione
 delle procedure di imaging dei pazienti dal lato della Società Scientifica. Le sessioni
 cliniche partiranno con l’emergenza; si parlerà della gestione radiologica delle
 urgenze addominali in cui il Direttore della radiologia della AORN Cardarelli di Napoli
 Dott ssa Luigia Romano presenterà una lezione magistrale tenuta dal Prof Vittorio
 Miele, Direttore della Radiologia dell’ospedale Careggi di Firenze, sulla gestione
 radiologica delle emergenze traumatiche. Successivamente un ampio focus sulla
 gestione delle reti stroke, gestito dal Prof Luca Brunese ordinario dell’università del
 Molise, dove interverranno i massimi esperti nazionali e regionali. A seguire
 verranno affrontate problematiche di tipo oncologico che inizieranno con la lezione
 magistrale sul cancro della colecisti, per continuare con il cancro delle vie biliari e
 sulla neoplasia su cui oggi c’è in assoluto più attenzione dal punto di vista
 dell’imaging, il cancro della prostata. Tra i protagonisti, il prof. Luca Volterrani,
 Ordinario dell’Università di Siena, Presidente della Sezione SIRM di Diagnostica per
 Immagini in Oncologia, il Prof Paolo Fonio, ordinario dell’Università degli studi di
 Torino, la prof.ssa Maria Antonietta Mazzei, Associato dell’’Università di Siena e il
 Prof Leonardo Pace ordinario dell’AOU di Salerno. Le altre sessioni cliniche saranno
 imperniate sulla patologia cronica intestinale , argomento sempre di grande
 attualità, e sulla patologia traumatica dipolso e spalla , al quale parteciperanno il
 prof. Nicola Capuano, Primario della ortopedia dell’AOU ruggi di Aragona di Salerno,
 ed alcuni tra i principali esperti di radiologia scheletrica in Italia, come Antonio
 Barile, de L’Aquila, Massimo De Filippo, di Parma, Marcello Zappia di Campobasso.

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07/12/2018                                                                                                                Pagina 5

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     "Le luci sulla radiologia", convegno all' ospedale Ruggi

 Si terrà questa mattina, alle 9, presso l'
 aula Scozia dell' azienda ospedaliera
 universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi
 d' Aragona, il convegno "Le Luci sulla
 Radiologia", con il dottor Mattia Carbone,
 direttore della Uoc di Radiologia del
 nosocomio locale. Obiettivo di quest'
 appuntamento è quello di fare il punto su
 alcune emergenti problematiche cliniche
 attraverso il confronto tra clinici e
 radiologi. Il convegno, presieduto dal
 dottor Renato Saponiero, direttore del
 dipartimento      di    Diagnostica      per
 Immagini del Ruggi di Aragona, si aprirà
 con il saluto del consiglio direttivo della
 Sirm, affidato al professor Roberto
 Grassi,    nuovo      presidente      eletto,
 ordinario dell' Università della Campania,
 che farà il punto sulle prospettive della
 gestione delle procedure di imaging dei
 pazienti    dal    lato    della     Società
 Scientifica.A seguire verranno affrontate
 problematiche di tipo oncologico che inizieranno con la lezione magistrale sul cancro
 della colecisti, per continuare con il cancro delle vie biliari e sulla neoplasia su cui
 oggi c' è in assoluto più attenzione dal punto di vista dell' imaging, il cancro della
 prostata. Tra i protagonisti, Luca Volterrani, Ordinario dell' Università di Siena,
 Presidente della Sezione Sirm di Diagnostica per Immagini in Oncologia, il Prof Paolo
 Fonio, ordinario dell' Università degli studi di Torino, Maria Antonietta Mazzei,
 Associato dell"Università di Siena e il Prof Leonardo Pace ordinario dell' Aou di
 Salerno. Chiude il convegno la sessione di casistica ragionata e casi quiz, sempre
 interessante ed importante per garantire il massimo coinvolgimento di tutti i
 partecipanti. Al via le attività del Centro diurno "San Francesco di Paola": la Caritas
 accanto a chi è in difficoltà.

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07/12/2018                                                                                                                 Pagina 7

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Iannone: E' allarme Aids in provincia di Salerno

 Il senatore di Fdi Antonio Iannone lancia
 un sos al Ministro della Salute Giulia
 Grillo sui troppi casi di Aids in Provincia
 di Salerno. "In provincia di Salerno è
 allarme Aids; si registrano 90 nuovi
 contagi da Hiv in meno di 3 anni, dal 1°
 gennaio 2016 al 30 giugno 2018, mentre
 nel primo semestre il numero è salito di
 22 unità, venti sono uomini e due sono
 donne. Dei 22, uno è già deceduto,
 nonostante la giovane età, dopo aver
 contratto il virus tra i 16 e i 20 anni -
 spiega Iannone nell' interrogazione
 parlamentare rivolta al Ministro Grillo - A
 preoccupare       maggiormente        è    l'
 abbassamento dell' età media dei
 sieropositivi, che ormai nel Salernitano si
 assesta attorno ai 25 anni; circa il 70 per
 cento ha contratto il virus durante
 rapporti omosessuali non protetti,
 mentre nel restante 30 per cento si
 tratta     di    tossicodipendenti      che
 scambiano aghi, siringhe, cateteri ed eterosessuali che hanno rapporti sessuali non
 protetti con diversi partner. Attualmente, al centro dell' Unità operativa complessa di
 malattie infettive dell' azienda ospedaliera -universitaria "Ruggi d' Aragona" di
 Salerno, ci sono 450 pazienti sieropositivi, una cinquantina con Aids già certificato, si
 chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza degli allarmanti dati
 descritti e se intenda realizzare azioni finalizzate alla sensibilizzazione e alla
 prevenzione, visto il ritorno dell' incubo Aids".

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07/12/2018
                                           comunemss.gov.it
                                                                                                                          EAV: € 1.209
                                                                                                                          Lettori: 1.400
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE G. FUCITO DI MERCATO
                   SAN SEVERINO

 LE RICHIESTE DEL SINDACO SOMMA AL
 DIRETTORE SANITARIO DELL’AZIENDA
 OSPEDALIERA SAN GIOVANNI DI DIO E
 RUGGI D’ARAGONA, COSIMO MAIORINO
 Le questioni piu’ serie e stringenti
 relative al Pronto Soccorso dell’Ospedale
 “G. Fucito” di Mercato San Severino sono
 state al centro dell’incontro di questa
 mattina, chiesto dal Sindaco di Mercato
 San Severino, Antonio Somma, al direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera
 Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, Cosimo Maiorino.
 Con il primo cittadino il consigliere comunale, Carmine Landi, medico. Il colloquio fa
 seguito alla visita istituzionale, finalizzata alla analisi delle problematiche del
 Territorio (dello scorso 26 novembre) con il Commissario straordinario della ASL
 Salerno Mario Iervolino, oltre che alle determinazioni della Conferenza dei Sindaci
 dello scorso giugno ed ai numerosi incontri tra i sindaci del comprensorio per la
 analisi congiunta sulla situazione sanitaria “Ringrazio il direttore sanitario, dottor
 Maiorino, per l’immediata e cortese disponibilità” – esordisce Somma. – “In prima
 battuta, abbiamo rappresentato l’esigenza che la degenza del paziente presso il
 Pronto Soccorso non possa e non debba superare la durata delle settantadue ore,
 cosa che, di recente, si è verificata con eccessiva frequenza. Passate le settantadue
 ore, per legge, il paziente deve essere trasferito in reparto oppure procedere con le
 dimissioni. Devo dare atto al direttore sanitario di aver immediatamente recepito
 l’istanza ed aver disposto che i posti letto dei reparti di Cardiologia e Medicina siano
 destinati anche ad esigenze di Pronto Soccorso, cosi’ da ampliare la disponibilità e
 diminuire i disagi. Non solo. A questo proposito, ci siamo anche soffermati sulla
 necessità di disciplinare in maniera adeguata il trasferimento dei degenti dal Pronto
 Soccorso di Castiglione di Ravello a Mercato San Severino, che sovente è avvenuto
 ed avviene in maniera impropria, con trasporti non preannunciati, d’improvviso e
 senza alcun accordo. Anche questo è un elemento che ha accresciuto l’utenza del
 Pronto Soccorso della nostra Città ed il direttore sanitario del Ruggi ha disposto che i
 ricoveri dovranno essere anzitutto concordati e solo in presenza di disponibilità di
 posti letto a Mercato San Severino ”. “Ancora” – prosegue il consigliere comunale
 Carmine Landi –“nell’ambito delle attività di riqualificazione del Pronto Soccorso
 –“abbiamo chiesto l’unificazione in un'unica entità ed in un sol blocco dei reparti di

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Medicina, Pronto Soccorso e Rianimazione : è questa una soluzione piu’ appropriata,
che permette di affrontare in maniera sicuramente piu’ coerente le emergenze. Cosi’
come abbiamo richiesto quattro posti dedicati all’osservazione breve (anziché i due
che si intendono attribuire), oltre alla copertura delle urgenze nei reparti non piu’
presenti, ossia pediatria, ginecologia ed ortopedia.” “L’attenzione per il nostro
nosocomio significa attenzione verso la salute ed il miglioramento della qualità di
vita dei concittadini” – chiude Somma – “Per un amministratore responsabile è una
delle assolute priorità. Ed avverto il dovere di rivolgere un affettuoso e sentito
ringraziamento ai consiglieri comunali Carmine Landi, Antonio Basile e Felice de
Santis, che sostengono l’Amministrazione profondendo impegno e dedizione nella
battaglia quotidiana a favore del nostro Ospedale e per la salvaguardia del
benessere della Comunità.”

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07/12/2018                                                                                                                 Pagina 15
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Acquisiti gli atti del concorso per Cardiologia
 Salvatore De Napoli
 Sulla nomina del nuovo primario di
 Cardiologia all'ospedale di Nocera
 Inferiore arriva un esposto in Procura, e i
 carabinieri dei Nas acquisiscono gli atti
 del      procedimento       amministrativo.
 Un'indagine è stata aperta per fare
 chiarezza sul concorso per il nuovo
 responsabile alla direzione del reparto
 nocerino, vinto da Antonello D'Andrea ,
 noto professionista del settore. Va
 ricordato che gli esposti fioccano ad ogni
 scelta di un nuovo primario e ogni volta
 si mette in moto una verifica per stabilire
 se vi siano stati favoritismi. Ieri la notizia
 dell'arrivo dei Nas nella sede dell'Asl, in
 via Nizza a Salerno, è stata diffusa dal
 sito salernosanita. it, che ha anche
 parlato dell'acquisizione di documenti,
 da parte dei carabinieri del maggiore
 Vincenzo Ferrara , su un concorso a
 cardiologia. Successivamente si è saputo
 che si trattava della scelta del direttore
 dell'unità operativa complessa cardiologica dell'Umberto I, che associa anche l'Utic
 (l'unità di terapia intensiva coronarica) e l'emodinamica, con un ambulatorio
 cardiologico distaccato nell'ospedale Andrea Tortora di Pagani. L'indagine della
 Procura si svolgera sull'incartamento ora al vaglio dai militari del Nucleo
 antisofisticazioni e sanità. Intanto, sempre all'Umberto I è totonomine sul successore
 del direttore sanitario Alfonso Giordano , che ha chiesto di andare in pensione
 nonostante potesse rimanere fino al 2021. Nei giorni scorsi vari papabili si sono visti
 nei corridoi dell'ospedale nocerino, anche se sono sempre più insistenti le voci che
 scommettono su un ripensamento del direttore uscente. Un dietro front di Giordano
 che dovrebbe arrivare entro il 31 dicembre, suo ultimo giorno di lavoro, anche se la
 pratica per il congedo è già all'Inps. L'Umberto I è una struttura di particolare valore
 nell'ambito dell'Asl salernitana; ne costituisce l'ospedale più importante, visto che il
 Ruggi d'Aragona è autonomo quale Azienda ospedaliera universitaria. Per questo,
 sono almeno una decina i medici che ambiscono a prendere il posto del direttore
 sanitario uscente. Una struttura sanitaria di rilievo, quella di Nocera, ma che soffre
 della carenza di medici, oltre che della mancanza di una novantina infermieri e di
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una trentina di Oss, gli operatori socio sanitari. I reparti più in difficoltà sono
l'affollato pronto soccorso per i medici, ma anche il reparto di malattie infettive,
ostetricia e ginecologia, urologia ed oculistica. Le unità dove sono fortemente
carenti gli infermieri sono neurologia, pronto soccorso, nefrologia e dialisi, e
ostetricia e ginecologia. La copertura dei posti mancanti consentirebbe
l'abbattimento dei costi di Alpi, l'attività libero professionale dei medici, e degli
straordinari del comparto, con un risparmio totale che si calcola intorno ai quattro
milioni di euro.

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07/12/2018                                                                                                                Pagina 34
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.684
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             «Ha la tubercolosi»: resta in corsia per 15 ore

 Sospetta      tubercolosi    e    nessuna
 possibilità di ricovero, uomo di 45 anni
 resta su una lettiga del pronto soccorso
 per oltre 15 ore tra lo sgomento dei
 presenti. Nessun posto letto e gli
 operatori hanno addirittura richiesto l'
 intervento     dei   carabinieri   per   il
 trasferimento. Proteste anche da parte
 degli altri degenti che, nel timore di una
 infezione, hanno preferito lasciare l'
 ospedale di Sarno per recarsi in un altro
 nosocomio. Soprattutto persone che
 erano arrivate al pronto soccorso con i
 loro bambini. Una situazione davvero al
 limite quella che si è dovuta fronteggiare
 con estrema difficoltà dalla tarda serata
 di mercoledì e fino alla mattinata di ieri.
 Nessuna possibilità di trasferimento
 presso il reparto malattie infettive di un
 altro ospedale, nessun posto letto
 disponibile. L' uomo è arrivato al pronto
 soccorso con febbre e tosse con
 presenza di sangue. Gli operatori
 sanitari, sospettando una forma di
 tubercolosi, hanno subito richiesto il trasferimento per ulteriori accertamenti. Una
 trasferimento che, però, è stato possibile effettuare solo dopo oltre 15 ore. Rossella
 Liguori © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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07/12/2018                                                                                                                  Pagina 23
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

          «Un policlinico del Parco per garantirci la sanità»
 Vito Sansone
 VALLO DELLA LUCANIA «Immaginiamo un
 vero e proprio policlinico verde, un'unica
 azienda ospedaliera del territorio a sud
 di Salerno con plessi specialistici in
 grado di garantire un'offerta sanitaria
 continua e variegata. Non possiamo
 continuare ad assistere a viaggi della
 speranza sia in altre parti della Regione
 che nel resto d'Italia ». Salvatore
 Iannuzzi , presidente della Comunità del
 Parco Nazionale del Cilento, Vallo di
 Diano ed Alburni, sintetizza così il nuovo
 progetto degli ospedali riuniti del Parco,
 presentato nel corso dell'incontro a Vallo
 della Lucania con i sindaci del Basso
 Cilento, i vertici dell'ente che gestisce
 l'area protetta ed il presidente della
 Comunità Montana Bussento, Lambro e
 Mingardo, Vincenzo Speranza , sulla
 delicata questione dei punti nascita di
 Sapri e Polla. Obiettivo del Parco è
 rilanciare una nuova e diversa sanità.
 Uno sguardo al futuro ma con i piedi piantati in una realtà dura, difficile. «Il primo
 passaggio ricorda Iannuzzi è mantenere in vita i punti nascita. Dunque, sosterremo
 la Regione nella richiesta di concessione della deroga ma soprattutto di
 potenziamento degli organici dei nostri ospedali, perché in un territorio dalle
 evidenti accidentalità orografiche garantire un riferimento sanitario prossimo al
 cittadino rappresenta un segno di civiltà. Lavoreremo, insieme, alla creazione di una
 grande realtà ospedaliera in area Parco». Tra le fasce tricolori a Vallo non c'era
 quella di Santa Marina. Giovanni Fortunato ha, infatti, mantenuto l'annunciata
 promessa di non partecipare al summit. «A questo punto bisogna passare ai fatti -
 dice - Credo che l'azione migliore sia quella di andare a protestare sotto la sede
 della Regione ed al Ministero della Salute, perché i responsabili sono il presidente De
 Luca e il ministro Grillo e solo loro possono e devono risolvere il problema». E
 sull'ospedale del Parco il sindaco di Santa Marina chiosa: «Già quando ero
 consigliere regionale avevo lanciato la proposta, tuttora valida, dell'Asl Salerno Sud
 da Eboli a Sapri. Credo che sia un lavoro che tocchi alla Regione; il Parco pensi
 all'ambiente». Se a Vallo erano riunite le istituzioni, ad una cinquantina di km di
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distanza, Sapri, si è snodato un lungo serpentone di persone e fiaccole. Una
protesta, silenziosa e luminosa che ha attraversato le principali vie della cittadina
della Spigolatrice, fermandosi proprio all'ingresso del presidio ospedaliero dedicato
all'Immacolata Concezione. Il corteo è partito dalla piazza della chiesa dedicata alla
Vergine. «Con quest'iniziativa riflette il cappellano dell'ospedale saprese, Pasquale
Pellegrino abbiamo voluto rimarcare la forza della preghiera in questo momento
delicato».

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07/12/2018                                                                                                                  Pagina 34
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 9.823
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Primari cardiologi concorso sospetto blitz dei Nas all' Asl
 Sabino Russo
 `Nel mirino il bando per gli ospedali di
 Nocera e Sarno l' inchiesta dopo un
 esposto in Procura: documenti al vaglio
 Finisce in Procura il bando di nomina a
 primario dei reparti di cardiologia di
 Nocera Inferiore e Sarno. Aperto un
 fascicolo di indagine, in seguito alla
 presentazione di un esposto denuncia.
 Visita dei carabinieri dei Nas, coordinati
 dal maggiore Vincenzo Ferrara, ieri
 mattina hanno agli uffici dell' Asl, per
 ritirare    tutti   i    faldoni  con    la
 documentazione relativa al concorso. Al
 vaglio     degli      inquirenti eventuali
 irregolarità durante le fasi concorsuali.
 La selezione, avviata nell' estate 2017 e
 conclusa nel maggio scorso, prevedeva
 la nomina anche del primario dell'
 omologo reparto all' ospedale di Polla e
 andava ad aggiungersi ad altri analoghi
 concorsi per la direzione di diverse unità
 operative dei nosocomi dell' Asl,
 soprattutto nell' agro-nocerino-sarnese.
 Gli stessi, inoltre, giungevano dopo anni
 durante i quali si era proceduto con i facenti funzione. Per questo motivo, su di essi
 risultavano i fari puntati fin dalle prime battute, con non poche polemiche. LE
 CRITICITÀ Ad attirare l' attenzione sugli esiti della selezione per l' assegnazione dei
 primariati di cardiologia di Nocera Inferiore e Sarno, poi, ci si mise la circostanza che
 in entrambi i casi il secondo classificato, nonostante partisse con il punteggio
 relativo ai titoli posseduti più alto, fosse stato scavalcato durante le fasi del
 colloquio. A rendere il fatto quanto mai insolito si aggiungeva la circostanza che nel
 caso della selezione per il primariato di Sarno lo stesso veniva scalzato dal terzo
 classificato per Nocera, che partiva con 4 punti di svantaggio (relativamente ai titoli
 posseduti), ma durante i colloqui otteneva dalla stessa commissione ben 6 punti in
 più rispetto a quanto raggiunto a Nocera, mentre il secondo in graduatoria ne
 perdeva addirittura 5 rispetto alla selezione per l' Umberto I, che sarà anche il
 distacco finale rispetto al vincitore. Se il secondo, infatti, partendo da 28,834 punti
 per i titoli, ottenne 38 punti per Nocera e 33 per Sarno al colloquio, l' altro che
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partiva 24,138 punti ne raggiunse al colloquio 32 per Nocera e 38 per Sarno, finendo
così con 62,138 punti, appena 0,304 punti davanti al diretto concorrente, che si
fermò, per così dire, a 61,834. LE INDAGINI Sul concorso pende un esposto in
Procura. I carabinieri dei Nas hanno fatto visita agli uffici Asl, per ritirare tutta la
documentazione utile alle indagini. Al vaglio degli inquirenti tutte le fasi di
valutazione. Il bando per i primariati di cardiologia rientrava in un più ampio giro di
nomine dei vertici delle strutture complesse, partito con l' approvazione dell' atto
aziendale da parte della Regione, nel gennaio 2017. Questo consentì l' avvio delle
procedure per il conferimento degli incarichi dei direttori dei distretti, per passare
poi agli incarichi delle funzioni di supporto territoriali e di quelle centrali, fino ad
arrivare all' affidamento di circa 30 incarichi apicali (cioè i primari) di reparti chiave.
In questa direzione, nell' estate 2017, furono coinvolti gli ospedali di Nocera
Inferiore, Sarno e Pagani, relativamente all' individuazione dei primari di cardiologia,
neurochirurgia e chirurgia oncologica. La selezione per l' incarico di direzione di
struttura complessa di cardiologia interessava l' Umberto I di Nocera Inferiore, il
Martiri del Villa Malta di Sarno e il Curto di Polla. All' avviso diedero la propria
adesione 32 medici. Nove, invece, furono gli ammessi alla selezione a primario di
chirurgia oncologica a Pagani, mentre gli aspiranti per la direzione di neurochirurgia
di Nocera Inferiore e Vallo della Lucania risultarono essere 18. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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07/12/2018                                                                                                                  Pagina 24
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

   Servizio di Psichiatria Conto alla rovescia per l'apertura a
                              Polla
 Erminio Cioffi
 POLLA Dopo oltre un anno di attesa e di
 annunci non rispettati, finalmente il Vallo
 di Diano sarà dotato di una struttura in
 grado di assistere almeno nel breve
 periodo le persone affette da patologie
 psichiatriche. Sono infatti agli sgoccioli i
 lavori di sistemazione di uno spazio
 ubicato al piano terra dell'ospedale Luigi
 Curto,     nelle    immediate      vicinanze
 dell'area del pronto soccorso dedicata al
 triage, dove sarà attivato il servizio night
 and day psichiatrico. «Manca solo la
 sistemazione della rete telematica ha
 spiegato il direttore sanitario del Curto,
 Luigi Mandia dopodichè ci vorrà solo
 l'autorizzazione       da     parte       del
 Dipartimento di Salute Mentale per
 attivare il servizio che tra l'altro è tra le
 priorità del commissario alla Sanità
 Mario Iervolino». Il servizio night and day
 psichiatrico consentirà di poter trattare
 fino a 4 pazienti i quali una volta
 stabilizzati, nell'arco delle 24 ore, saranno dimessi o se i medici non lo riterranno
 opportuno saranno trasferiti in un'altra struttura dell'Asl dove è consentita una
 degenza che vada oltre le 24 ore. «Questo servizio ha sottolineato Mandia è un
 segno di grande civiltà e di vicinanza a chi è affetto da queste patologie. Si tratta di
 persone fragili e indifese che meritano di essere assistite allo stesso modo in cui
 vengono assistiti tutti gli altri pazienti e ritengo che un servizio del genere attivato
 all'interno dell'ospedale sia la soluzione migliore perché spesso queste persone
 hanno anche patologie di altra natura che necessitano in alcuni casi anche di
 interventi immediati e quale posto migliore se non l'ospedale? ». Dal 2016, anno in
 cui l'ASL ha disposto la chiusura del reparto di psichiatrica dell'ospedale Santissima
 Annunziata di Sant'Arsenio, il Vallo di Diano ed i comuni limitrofi sono sprovvisti di
 una adeguata assistenza per chi ha patologie psichiatriche e ciò comporta la
 necessità di ricoveri in altre strutture che si trovano in altre zone, non vicine, della
 provincia di Salerno e in questi due anni sono stati diversi i casi di trattamenti

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sanitari obbligatori disposti dai sindaci dei comuni del comprensorio che hanno visto
i destinatari del provvedimento ricoverati nelle strutture di Nocera Inferiore o di
Vallo della Lucania con tutti i disagi che ne sono conseguiti anche per le famiglie.
«Anche se non sembra ha concluso il direttore sanitario - nel Diano ci sono molte
persone affette da patologie psichiatriche gravi e meno gravi e la prova di ciò è nel
numero di accessi al pronto soccorso che avvengono nell'arco di un anno per questo
tipo di problema».

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07/12/2018                                                                                                                 Pagina 38

                                                                                                                           EAV: € 10.242
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

          «Sesso, amore e inferno la mia vita con lady Asl»
 Leandro Del Gaudio
 All' inizio fu «attrazione» fatale, roba da
 far girare la testa e chiudere senza
 indugi due matrimoni (per lui e per lei),
 ma alla fine è stato un «inferno». In
 mezzo, storie di soldi (siamo una
 repubblica fondata sul lavoro), quelli che
 lievitano del cento per cento quando si
 tratta di comprare apparati parasanitari
 per l' ospedale del Mare, e quelli
 promessi: «Sì, va bene, dicevo che glieli
 avrei dati, ma era solo fumo negli occhi.
 Giudice, la verità è che quella stava tutta
 esaurita». Eccolo Vincenzo Dell' Accio,
 imprenditore agli arresti domiciliari nell'
 ultima      inchiesta   sulla   sanità    in
 Campania, a proposito di ipotesi di
 corruzione e di turbativa d' asta. Si
 difende e si racconta, Vincenzo Dell'
 Accio, nega di aver ricevuto vantaggi o
 favori dalla relazione d' amore con
 Loredana Di Vico, la dirigente «ufficio
 acquisti e trasparenza» dell' Asl Napoli
 uno, nega di averle regalato circa
 150mila euro nell' acquisto di una casa,
 mentre minimizza le pretese della donna di intestare una casa e un trust
 imprenditoriale al figlio. Amanti e soci in affari, secondo il gip che ha arrestato
 Vincenzo e Loredana, niente più che una coppia scoppiata e al capolinea, secondo lo
 stesso imprenditore. Difeso dal penalista Guido Furgiuele, ecco l' interrogatorio reso
 da Vincenzo Dell' Accio al gip che ha firmato le richieste di arresti ai domiciliari, ecco
 la storia di «Panatta», come lo conoscono negli ambienti sanitari, o di «Giovanni»,
 nome di copertura usato più di dieci anni fa, quando iniziò una relazione tra la
 dirigente e l' imprenditore macina appalti. SESSO CLANDESTINO All' inizio fu una
 storia di «attrazione», «le tipiche scappatelle tra due amanti... ricordo una volta in
 albergo a Formia, mentre lei era in vacanza con la famiglia». E al gip Francesco De
 Falco Giannone, aggiunge quasi con complicità maschile: «Mi creda giudice, era una
 donna bellissima». Ma il gip non ci sta e gli ricorda i capi di imputazione: la
 leadership del gruppo Dell' Accio costruita grazie ai favori della convivente
 semiclandestina, che avrebbe potuto quanto meno bloccare le procedure
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
amministrative che sottendevano alle forniture date alle aziende «di famiglia». In
sintesi, il giudice prova ad inchiodare l' indagato: ma non le sembra strano che lei
ordinava alle case madri gli apparati paramedicali prima ancora che l' Asl chiudesse
le pratiche? «Da un punto di vista formale mi sembra una cosa sbagliatissima, non lo
metto in dubbio, ma alla fine questa storia mi ha anche danneggiato, sia sotto il
profilo economico che da un punto di vista dell' immagine». Inchiesta coordinata dal
pm Valter Brunetti, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo
Piscitelli, si parte da una ipotesi di fondo: apparecchiature elettromedicali sono state
acquistate dalle ditte della famiglia Dell' Accio (che le comprava dalle case madre
del nord Italia) in modo esclusivo, grazie a una sorta di escamotage: alcune
apparecchiature venivano bollate come infungibili, uniche ed esclusive, quanto
basta a sbaragliare il campo da possibili competitor. Un punto su cui la difesa
(rappresentata anche dall' avvocato Alfonso Furgiuele, che assiste Loredana Di Vico)
promette battaglia, battendo su un punto in particolare: erano i medici (non
indagati) a chiedere determinate apparecchiature, indicandone l' unicità, una
dirigente amministrativa poteva fare ben poco. Un punto nevralgico del processo,
scandito da decine di intercettazioni in cui la donna chiede una sorta di tornaconto,
pretendendo che il suo ex amante le intestasse una casa da un milione di euro. A
che titolo? Era una contropartita? E cosa risponde l' imprenditore? PIATTI IN FACCIA
«Sì, io le rispondevo che gliela compravo, ma era solo fumo negli occhi, quella era
talmente esaurita che non potevo rispondere diversamente, le davo tutte risposte
esasperate, pensi signor giudice, che una volta mi ha anche buttato un piatto in
faccia, per la storia di questa casa». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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07/12/2018                                                                                                               Pagina 45

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                                         Argomento: Sanità Campania

   Emofilia, focus sulle terapie nasce il primo «social movie»

 IL PROGETTO Disinnescare la diffidenza
 con un sorriso, riuscire a trasformare i
 social network in strumenti per una
 comunicazione efficace. È un importante
 focus sull' emofilia quello che ieri ha
 coinvolto clinici, pazienti, associazioni e
 caregiver al Cinema Hart di via Crispi per
 la presentazione del primo «social
 movie» sulla malattia. «L' emofilia è una
 patologia per la quale oggi esistono
 terapie molto efficaci», spiega Michele
 Schiavulli, specialista del centro di
 riferimento regionale del Santobono.
 Terapie che consentono ai pazienti (circa
 500 in Campania) di condurre una vita
 normale, generando anche un grande
 risparmio per il sistema sanitario
 regionale.    Schiavulli     sottolinea   l'
 importanza del social movie, perché
 mostra i veri pazienti che «fanno le cose
 più disparate come nuotare, andare in
 bicicletta, fare lunghe traversate in
 barca. Ci immergiamo in quello che è l'
 emofilia oggi - dice - descritta senza filtri
 da chi la conosce meglio di chiunque altro. Il risultato è una dimostrazione tangibile
 dei progressi fatti anche grazie a terapie innovative che consentono una migliore
 protezione del paziente. Un bel segnale, da parte di chi vive con questa patologia:
 non avere più timore di mostrare anche questo lato di sé, di essere giudicati, perché
 i pazienti non sono diversi dagli altri e non c' è nulla di cui vergognarsi». Nove le
 associazioni pazienti che hanno promosso il progetto, che ha il contributo non
 condizionato di Sobi, cogliendo la sfida di raccontarsi senza filtri: ACE di Milano
 Onlus, Associazione degli Amici dell' Emofilia di Palermo, AVES onlus Parma, A.E.L.
 Associazione Emofilici del Lazio Onlus, AESA Associazione Emofilici Salerno, ARCE
 della Campania, Associazione emofilici e talassemici Vincenzo Russo Serdoz di
 Ravenna, FedEmo e ACEP Associazione coagulopatici emofilici piemontesi Massimo
 Chesta Onlus. La decisione di sostenere il progetto, spiega Chiara Loprieno (Sobi
 Italia), nasce dal suo grande valore sociale e siamo molto felici del risultato
 raggiunto. Sobi è un' azienda impegnata nelle malattie rare, in cui la rarità rende
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tutto più difficile e proprio per questo fa ancora più paura alle persone. Paura che
possiamo sconfiggere sviluppando terapie sempre migliori». Ma da cosa nasce l' idea
di ritrarre una giornata tipo di chi affronta l' emofilia? Tutto è partito lo scorso aprile
in occasione della Giornata mondiale. Non solo pazienti, ma anche caregiver, medici,
infermieri, insegnanti, educatori sportivi hanno aderito inviando video che hanno
catturato piccoli o grandi spezzoni di vita, per far crescere la sensibilità su questa
rara malattia genetica. Da Nord a Sud decine di contributi video spontanei e
amatoriali che si sono trasformati nella prima opera collettiva «cinematografica» che
porta in scena una giornata normale con l' emofilia. L' ispirazione per la nascita di
emofilia in a day è arrivata dai grandi nomi del cinema: Gabriele Salvatores con il
suo «Italy in a day» e prima ancora Ridley Scott che nel 2010 ha realizzato il primo
social movie, Life in a day. Il principio di fondo è rimasto lo stesso: condividere un
momento della giornata e inviarlo. In questo caso il frame da catturare era connesso
in qualche modo all' emofilia - dai semplici gesti quotidiani, a momenti speciali o
difficili e per partecipare bastava caricare il video sul sito dell' iniziativa
emofiliainaday.it in modo semplice e rapido, anche dal proprio smartphone. E un
video lo ha prodotto anche il collettivo di Casa Surace. «Non conoscevamo molto la
patologia dice l' attore e autore Daniele Pugliese - ma ci siamo innamorati del
progetto. Abbiamo giocato sui falsi miti legati alla patologia e sulla tendenza di
cercare informazioni sulle malattie facendo uso, molte volte improprio, di Internet».
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07/12/2018                                                                                                                  Pagina 34

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                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                            Argomento: Sanità Campania

        Imbriani, si formano i medici del futuro l' Ordine: gli
                      ospedali vanno potenziati
 Luigi Pisano
 LA SANITÀ Una esperienza unica per
 formare e soprattutto orientare i ragazzi
 ad una eventuale scelta universitaria
 legata al campo medico. Questo il
 progetto, presentato nel corso di un
 convegno moderato da Aldo Balestra,
 dell' ufficio redattore capo de «Il
 Mattino», presentato ieri al liceo Imbriani
 di Avellino. L' iniziativa, che coinvolge 25
 studenti, nasce da un protocollo di intesa
 tra il Miur e la Federazione Nazionale
 dell' Ordine dei Medici. Si tratta di un
 percorso       di     potenziamento       ed
 orientamento di Biologia con Curvatura
 Biomedica. Un progetto triennale di
 ampliamento dell' offerta formativa. «È
 importante dice il dirigente scolastico
 Sergio Siciliano far trovare pronti i
 ragazzi con la scelta universitaria ed
 evitare, quindi, disorientamenti iniziali».
 Tocca a Massimo Esposito, dirigente
 tecnico del Miur, squadernare i vari
 aspetti tecnici: «Questo progetto nasce
 da un protocollo di intesa con l' Ordine
 dei Medici, la cui finalità è favorire un percorso di orientamento e potenziamento per
 accostare i ragazzi ai temi della professione sanitaria. Prevede 50 ore all' anno,
 alcune svolte da professori e altre da medici anche in strutture sanitarie. Medici che
 prestando gratuitamente la loro opera. Dopo l' ok dell' Ordine dei Medici, in ogni
 provincia si individua la scuola con più requisiti e quelli più convincenti li aveva l'
 Imbriani. Alla scuola è affidata tutta la parte logistico-organizzativa, compresa la
 selezione degli studenti. Quest' anno sono stati scelti altri 36 plessi, tra cui l'
 Imbriani». Francesco Sellitto, presidente dell' ordine dei Medici di Avellino, prima di
 analizzare il progetto, apre una parentesi sulla questione delle liste d' attesa. «C' è
 carenza di personale: o ci si dedica al reparto o alle visite ambulatoriali. Sia Asl che
 Moscati stanno fronteggiando bene, ma a queste due strutture va assicurato il giusto
 numero di medici. Ecco perché dobbiamo interagire di più con la Regione, affinché ci

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dia la possibilità di assumere. Per quanto riguarda il progetto, è in piedi da circa
nove anni, lanciato dall' Ordine della Calabria. Io ho aderito con grande entusiasmo,
come quello dei ragazzi e dei colleghi che stanno organizzando il percorso di
orientamento. Noi contestiamo i tesi di ingresso a Medicina, ma sarebbe opportuno
assegnare a questo corso anche dei crediti da spendere nei test». Rosa Grano,
dirigente dell' Ufficio scolastico provinciale, aggiunge: «Questo è un corso formativo,
non di preparazione. C' è un orientamento, quindi, un momento di consapevolezza.
Oggi non abbiamo grandi scelte, ma dobbiamo cogliere le opportunità come questo
progetto». Tra i docenti medici, Felice Rotondi Aufiero fa notare: «Oggi è bene
allargare la visuale sulla possibile scelta dopo la maturità». Gli fa eco Giuseppe
Bianchino, Asl di Ariano: «La nostra professione, evitando di rincorrere il falso mito
del guadagno facile, implica impegno, sacrifico e rinunce». Così Nicolino Santoro,
docente di Chimica: «Questo progetto sperimentale offre una articolata cultura
scientifica. La nostra scuola ha sempre avuto una certa predisposizione alla
innovazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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07/12/2018                                                                                                                Pagina 45
                           Il Mattino (ed. Circondario Sud)
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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

    S. Leonardo, valzer di manager Mensorio rinuncia: torna
                             Muto

 LE NOMINE Fiorangela d' Amora Porte
 girevoli all' ospedale San Leonardo,
 torna il direttore sanitario Mario Muto. Il
 manager che nel 2016 aveva ricoperto il
 ruolo di supercoordinatore dei quattro
 presìdi della zona (Castellammare, Vico
 Equense, Gragnano e Sorrento) rientra
 nel nosocomio stabiese con un incarico
 quinquennale. Muto aveva partecipato,
 arrivando secondo, al concorso indetto
 dall' Asl Na3Sud lo scorso 8 novembre
 per la carica di successore dell' attuale
 direttore Savio Marziani. Prima di lui si
 era classificato Mario Massimo Mensorio,
 che però ha deciso di rinunciare per
 motivi personali. L' attuale direttore
 sanitario del Sant' Anna e San
 Sebastiano di Caserta avrebbe dovuto
 varcare la soglia del San Leonardo
 sabato primo dicembre, ma al suo posto
 è arrivata una lettera nella quale in
 poche righe si motivava la rinuncia all'
 incarico. «Si procederà ora, come
 stabilito     dal    regolamento,       all'
 affidamento del secondo in graduatoria commenta la manager dell' Asl Na3Sud
 Antonietta Costantini sulle motivazioni non possiamo che attenerci a quanto scritto
 dal dottore Mensorio». LA POLEMICA Il dubbio è che le continue polemiche dei
 sindacati, lo scontro degli ultimi giorni tra il sindaco Gaetano Cimmino e i primari
 sull' efficienza dell' ospedale, possano aver scoraggiato il dirigente. Un' ipotesi che
 la Costantini prova ad allontanare. «Il San Leonardo è un ospedale con ottime
 eccellenze spiega la manager alcuni primari sono in scadenza di contratto ma i
 concorsi sono in corso o già terminati. Certo che le criticità ci sono e capisco anche il
 rammarico del sindaco per la realizzazione del nuovo reparto di Emodinamica, ma se
 il ministero non eroga il finanziamento siamo bloccati. La condizione del San
 Leonardo non è quella che lui dipinge. Non abbiamo la bacchetta magica prosegue la
 Costantini - ma tanto è stato fatto nei due anni di gestione di Savio Marziani».

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Obiettivo imminente ora per la direzione sanitaria è l' apertura dell' Obi, il reparto di
osservazione breve intensiva del pronto soccorso pronto ormai da un anno ma mai
attivato per carenza di personale. «Aspettiamo ancora infermieri che devono
arrivare dalla mobilità interna, ma intanto conferma la Costantini abbiamo assunto
infermieri interinali solo per il Ps, e lunedì apriremo anche l' Obi». Era il dicembre
2016 quando Savio Marziani fu nominato dalla direzione dell' Asl alla guida del San
Leonardo, dopo due anni esatti il chirurgo lascia a chi lo aveva preceduto. Due anni
intensi fatti di continuo confronto con i sindacati, di dimissioni e ripensamenti, di
accorpamenti di reparti, dell' attivazione di nuovi servizi. «Tornerò in direzione
centrale afferma Marziani ma continuerò a seguire e a collaborare, se lo vorrà, con il
direttore Muto. Abbiamo cominciato un rinnovamento che spero ora non si arresti».
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07/12/2018
                                            La Città di Salerno
                                           Argomento: Sanità Campania

             Sanità, bocciati i commissari De Luca e Caldoro
 Gianmaria Roberti
 La     Consulta     boccia     la    gestione
 commissariale della sanità in Campania,
 per la durata record associata al
 fallimento     degli     obiettivi.   E    dà
 indirettamente una mano alla norma anti
 De Luca, in corso di approvazione in
 Parlamento: c'è un vulnus nelle funzioni
 della Regione, quando coincidono le
 cariche di governatore e commissario di
 governo. Cioè, proprio il nodo gordiano
 su cui interviene il testo licenziato dal
 Senato, per ripristinare l'incompatibilità
 dei due ruoli. I fulmini della Corte
 Costituzionale sono nero su bianco nella
 sentenza che dichiara illegittima la legge
 regionale      sull'autismo,      promulgata
 l'anno scorso. Nella pronuncia depositata
 il 15 novembre - redattore Marta
 Cartabia - c'è un capoverso dal sapore
 inequivocabile: «Questa Corte non può
 esimersi scrivono i giudici dal rilevare
 l'anomalia di un commissariamento della
 sanità regionale protratto per oltre un decennio, senza che l'obiettivo del
 risanamento finanziario sia stato raggiunto, con tutte le ripercussioni che esso
 determina anche sugli equilibri della forma di governo regionale, a causa del
 perdurante esautoramento del Consiglio e della stessa Giunta a favore del
 Commissario ad acta, soprattutto quando è impersonato dal Presidente della Giunta,
 in un ambito cruciale per il governo della Regione». Un riferimento, dunque,
 all'attuale governatore De Luca, ma anche una chiamata in causa per il suo
 predecessore, Stefano Caldoro. Nelle righe del provvedimento emergono due aspetti
 critici. Uno riguarda il mancato risanamento dei conti, contraddicendo quanto
 rivendica la Regione. L'altro sembra anticipare - la pronuncia è stata emessa il 9
 ottobre - proprio quanto approderà poche settimane dopo alle Camere. Vale a dire la
 norma anti De Luca, voluta dal M5s, per impedire la sovrapposizione di controllore e
 controllato. E della crociata contro la legge attuale - varata due anni fa dal
 centrosinistra - la legge sull'autismo diventa una testa di ponte. Questa disciplina,
 infatti, si presta pericolosamente a confondere le competenze tra Stato e Regione.
 Confini resi labili dal testo, con la sanità divenuta una terra incognita, dominata dal
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