Media Monitoring per 17-07-2019 - Rassegna stampa del 16-07-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 16/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Cantautori in campo per Neonatologia ................................................................................... 1 16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO La musica del cuore di Sunnammisunà .................................................................................. 3 15/07/2019 - WWW.MN24.IT Salerno, ecco i nomi dei 40 infermieri al Ruggi ...................................................................... 4 15/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT Salerno. Pubblicata la graduatoria dei 40 nuovi infermieri presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”, tutti i nomi ...................................................................................... 5 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 6 16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Ambulanze al Tar, due settimane perse ................................................................................. 6 16/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Bando dell' Asl Salerno per i lavori di riqualificazione dell' ex ospedale di Sant' Arsenio ...... 8 16/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Bilotti denuncia i guasti negli ospedali di Eboli e Battipaglia ................................................ 9 16/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Blitz dei Nas all' ospedale Tortora sequestrati campioni biologici ....................................... 10 16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Gli imboscati all'Asl Scattano i controlli del Nucleo ispettivo ............................................... 12 16/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Morì per ritardo nei soccorsi: medico del Saut rischia processo .......................................... 14 16/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Morì per un errore medico condannati i due chirurghi ......................................................... 16 16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Ospedale pieno, a Roma per una frattura ............................................................................ 17 Sanità Campania ............................................................................................................................. 19 16/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) «Mammografie dopo un anno» scintille Lonardo-Rummo ..................................................... 19 16/07/2019 - IL MATTINO De Luca a Conte: stop commissario ..................................................................................... 21 16/07/2019 - CRONACHE DI CASERTA Dipendenti dell' ospedale sospesi, chiesta la rimozione della direttrice .............................. 23 16/07/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Ginecologia, medici litigano in corsia Direttrice li sospende, Fials: si dimetta .................... 24 16/07/2019 - CRONACHE DI CASERTA Mancano i medici, 'chiude' Ortopedia .................................................................................. 26 16/07/2019 - CRONACHE DI CASERTA Ospedale, concorso per cardiologi: candidati in sospeso ..................................................... 28 16/07/2019 - IL SANNIO Ospedale, slitta l' ok del Ministero ....................................................................................... 29 16/07/2019 - IL ROMA Ospedali della Penisola: è emergenza .................................................................................. 30 16/07/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Paolo Valerio "La Carta di Napoli contro le discriminazioni nello sport" .............................. 32 16/07/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Rete oncologica campana, si parte cancellato il 75 % degli ospedali ................................... 34 16/07/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Robot all' avanguardia dal Pascale a Pozzuoli successi in chirurgia .................................... 37 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 39 16/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Addio ai commissari per le Regioni in rosso ......................................................................... 39 16/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Arriva l' infermiere di famiglia: sul territorio a fianco dei medici ......................................... 41
16/07/2019 - LA REPUBBLICA Attenti uomini L' infertilità è spia di mali peggiori ............................................................... 43 16/07/2019 - IL MATTINO «Intervenga il ministro Grillo, così si possono salvare centinaia di vite» ............................. 45 16/07/2019 - LA REPUBBLICA C' è una stanza che fa il check e (poi) ti cura ....................................................................... 47 16/07/2019 - LA REPUBBLICA Depressione Ma chi ha dato la colpa ai geni? ....................................................................... 49 16/07/2019 - IL MATTINO Donazione degli organi la legge ferma da 20 anni ............................................................... 51 16/07/2019 - LA STAMPA Il dolore non deve diventare cronico .................................................................................... 53 16/07/2019 - LA VERITÀ Il reparto ospedaliero? È chiuso per ferie ............................................................................ 55 16/07/2019 - LA STAMPA L' immagine non mente ........................................................................................................ 57 16/07/2019 - ITALIA OGGI L' intramoenia è per tutti ..................................................................................................... 59 16/07/2019 - IL SOLE 24 ORE La via europea per diventare leader nella robotica sanitaria ............................................... 61 16/07/2019 - ITALIA OGGI Medicina con 2 mila borse in più .......................................................................................... 63 16/07/2019 - LA REPUBBLICA Molise, Asl "più umana" si paga in base ai bisogni .............................................................. 64 16/07/2019 - AVVENIRE ORA UN ARGINE ALLA MORTE MEDICALMENTE ASSISTITA .................................................... 65 16/07/2019 - LA REPUBBLICA Per battere il cancro uno non vale mai uno .......................................................................... 67 16/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO Roche e Novartis, confermata la multa per il caso Avastin .................................................. 69 16/07/2019 - LA REPUBBLICA Se la malattia cambia il Dna in gran segreto ....................................................................... 70 16/07/2019 - LA STAMPA Sofisticato eppure vulnerabile Il referto digitale adesso è a rischio malware ...................... 72
16/07/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.346 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Cantautori in campo per Neonatologia Luca Visconti La musica salernitana scende in campo per aiutare i bambini in difficoltà. È questa la mission del primo Festival Cantautorale di Beneficenza «SunnamiSunà», che si terrà domani sera, dalle 20, all' Arena del Mare di Salerno. Una prima edizione supportata dall' associazione DeArt Progetti, dal Comune e dalla etichetta discografica e di produzione Sound Club Studio, che si pone un obiettivo nobile: raccogliere i fondi necessari all' acquisto della strumentazione tecnologica per assistenza ai bambini nati pretermine, da destinare al Ruggi D' Aragona; i presidi verranno acquistati grazie alla sinergia con la onlus «A Casa di Andrea - Lvh». LA CORDATA Sarà un' onda di note a travolgere l' arena fino a mezzanotte, con numerosi artisti pronti a rispondere presente all' appello e desiderosi di far ascoltare la propria arte al pubblico di piazza della Concordia. Padroni di casa i Vico Masuccio (si esibiranno alle 22 e duetteranno con gli amici) visto che l' ideatore del concerto è proprio il loro leader Antonio Amatruda. Sul palco si alterneranno Vigil & Esxo, Steli, SuperSlots Terrible Smachers, Cosmorama, La Bestia Carenne, Luna Palumbo PasKuale Iannone, Joe Petrosino & Rockammorra i Picarielli, Patto, Piervito Grisù, Tonico Settanta, Morfuco, Marina, Massimiliano D' Alessandro, Drew, In-Difference e Malatja. Ce ne sarà per tutti i gusti anche perché l' accezione cantautorale va ben oltre la fisionomia di genere che ha fatto la storia della musica italiana, ma si estende al rap, al pop e al reggae. Una serata di grandi emozioni che avrà un suo seguito, il 22 agosto a Cetara, a Largo Marina, prossima tappa di «SunnammiSunà» che intende essere itinerante per raggiungere il suo scopo sociale. Emozionato Antonio Amatruda, fiero di aver portato a Salerno questo festival: «Si tratta di una prima edizione ma spero ce ne siano altre. Sono contento di poter fare qualcosa per i bambini nati prematuramente visto che sono padre ed infermiere proprio al Ruggi ed ho vissuto sulla mia pelle questo problema. Mi aspetto che i salernitani rispondano al nostro Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
appello per poter dare un segnale forte all' intera comunità». Dello stesso avviso il presidente dell' associazione «A Casa di Andrea», Dino Cerbarano: «Abbiamo subito sposato questa idea. Noi siamo una piccola realtà che cerca di muoversi per aiutare gli altri nel ricordo di mio figlio; al momento stiamo inaugurando una scuola in Costa d' Avorio che porterà il nome di Andrea, poi ci concentreremo su Salerno e sulle persone che hanno bisogno del nostro aiuto». L' assessore al Commercio Dario Loffredo, guarda giù al futuro: «Con Antonio subito ci siamo capiti, l' iniziativa è ottima e quando si possono abbinare arte e beneficenza è sempre qualcosa di emozionante, specie se parliamo di bambini. È la prima edizione e sono convinto che si potrà lavorare perché diventi un appuntamento fisso». «È una iniziativa che abbiamo voluto accompagnare - conferma l' assessore alle Politiche dociali Nino Savastano - e che coinvolge Neonatologia, un reparto gestito con grande professionalità che va sostenuto con tutti i mezzi a nostra disposizione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 25 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona La musica del cuore di Sunnammisunà Eleonora Tedesco I più famosi cantautori salernitani uniti all'insegna della solidarietà. Questo il senso di Sunnammisunà, il primo festival di beneficenza ideato da Antonio Amatruda, leader della band Vico Masuccio, gruppo di musica folk mediterranea e cantautorale di Salerno. L'obiettivo è quello di reperire i fondi sufficienti per l'acquisto di presidi sanitari destinati alla cura del neonato prematuro in terapia intensiva neonatale per l'ospedale Ruggi. I macchinari verranno acquistati grazie al supporto della Onlus A Casa di Andrea LVH, associazione guidata da Dino Cerbarano che, tra l'altro, è riuscita a raccogliere i fondi per costruire una scuola in Costa d'Avorio che sarà intitolata al giovane scomparso tre anni fa dopo un incidente. «Invitiamo tutti i salernitani a partecipare e a donare», l'appello lanciato da Amatruda, papà di un bimbo nato prematuro e infermiere al Ruggi. «È un'idea importante - sottolinea l'assessore al Commercio, Dario Loffredo -. Sappiamo che anche in questa occasione i salernitani sapranno confermate il loro grande cuore». Infatti, come rileva l'assessore alle Politiche sociali, Nino Savastano «i nostri concittadini hanno dimostrato grande sensibilità». L'appuntamento con la prima edizione di SunnammiSunà è all'Arena del Mare domani alle 20. Ad esibirsi Vico Masuccio, L Vigil& Esxo #Steli, SuperSlots Terrible Smachers, Cosmorama, la bestia Carenne, Luna Palumbo, PasKuale IanNone, Joe Petrosino & Rockammorra Picarielli, Patto, Piervito Grisù, Tonico Settanta e Morfuco, Marina, Massimiliano D'Alessandro, Drew, In-Difference Malatja. Prevista una seconda tappa il 22 agosto in Largo Marina a Cetara. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/07/2019 mn24.it EAV: € 351 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, ecco i nomi dei 40 infermieri al Ruggi E’ stata pubblicata la graduatoria per il conferimento di 40 incarichi provvisori a tempo determinato per un massimo di 6 mesi rinnovabili per infermieri categoria D presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. Le domande pervenute entro il 2 luglio scorso sono state 2521. Da queste domande la commissione le ha dovute esaminare e sceglierne 40.Ecco i vincitori dell’avviso pubblico Elia Franco Casoria Luisa Tedesco Alfonso Amabile Arsenio Caiazzo Carmine Izzo Luigi De Riso Carmela Gallotta Damiano Savarese Alessia Menichino Gerardo Di Maio Patrizia Marsico Stefano Cacchione Francesco Eraldo Achille Bruno Giulia Siani Giuseppina Cerone Giovanna De Matteo Marcello Licciardi Roberta Maria Giuliana Savignano Valentina Orlando Antonietta Gatta Giuseppe Santoro Valentina Accardo Roberto Calenda Marcello Vivarelli Maria Barbello Eleonora Fresolone Giuseppe Grygiel Monika Izabel Accardo Roberto Clemente Michele Cardalisco Nicola Damiano Salvatore Apicella Antonio De Vivo Antonio Mazza Andrea Salvatore Giacinti Carmela Forino Enzo Fenza Serena Gallo Christian Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/07/2019 EAV: € 649 Lettori: 6.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno. Pubblicata la graduatoria dei 40 nuovi infermieri presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”, tutti i nomi Salerno. E’ stata resa nota la graduatoria con i nomi dei 40 nuovi infermieri presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”. Le domanda presentate entro il termine dello scorso 2 luglio sono state 2.521, tutte esaminate dalla competente commissione che ha provveduto a selezionare 40 persone le quali ricopriranno un incarico provvisorio a tempo determinato per un massimo di sei mesi rinnovabili per infermieri categoria D. Ecco i nomi dei 40 prescelti: Elia Franco, Casoria Luisa, Tedesco Alfonso, Amabile Arsenio, Caiazzo Carmine, Izzo Luigi, De Riso Carmela, Gallotta Damiano, Savarese Alessia, Menichino Gerardo, Di Maio Patrizia, Marsico Stefano, Cacchione Francesco, Eraldo Achille, Bruno Giulia, Siani Giuseppina, Cerone Giovanna, De Matteo Marcello, Licciardi Roberta Maria Giuliana, Savignano Valentina, Orlando Antonietta, Gatta Giuseppe, Santoro Valentina, Accardo Roberto, Calenda Marcello, Vivarelli Maria, Barbello Eleonora, Fresolone Giuseppe, Grygiel Monika Izabel, Accardo Roberto, Clemente Michele, Cardalisco Nicola, Damiano Salvatore, Apicella Antonio, De Vivo Antonio, Mazza Andrea Salvatore, Giacinti Carmela, Forino Enzo, Fenza Serena, Gallo Christian. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Ambulanze al Tar, due settimane perse Carmine Landi CAPACCIO PAESTUM Due settimane d'attesa vana. Alla fine il carteggio Croce Azzurra resta sulle scrivanie dei giudici della Seconda sezione salernitana del Tribunale amministrativo regionale. Le perplessità emerse nel corso della camera di consiglio del 10 luglio scorso, con i magistrati che avevano eccepito il difetto di competenza, ritenendo che, prima di pronunciarsi, fosse necessario consultare il presidente del Tar, Francesco Riccio , sono state dissolte. La Prima sezione non c'entra niente con le materie afferenti il Servizio sanitario nazionale: sono le toghe della Seconda quelle chiamate ad esprimersi sulla sospensione della convenzione tra Asl e Croce Azzurra, la onlus di ambulanze riconducibile a Roberto Squecco , a seguito del corteo festante a sirene spiegate che sfilò per le vie della città per omaggiare la vittoria elettorale del nuovo sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri . Uno stop, decretato dal commissario straordinario Asl Mario Iervolino , che poi fu congelato proprio dai giudici della Seconda sezione, il 17 di giugno scorso, con dei decreti cautelari monocratici. Il 10 luglio, a Largo San Tommaso, a Salerno, i giudici del Tar avrebbero dovuto esprimersi in seduta collegiale: non l'hanno fatto perché ritenevano che l'affaire Croce Azzurra potesse essere materia della Prima sezione, quella che s'occupa pure di servizi pubblici. E, nelle more della nuova udienza, riconfermarono l'efficacia dei decreti cautelari monocratici. Decisero di non decidere, ma avrebbero potuto farlo tranquillamente. Tant'è che ieri, agli avvocati delle parti in causa, è stato notificato un avviso per l'udienza in camera di consiglio. «Si comunica - si legge nella nota trasmessa dalla Seconda sezione del Tar - che la discussione del ricorso indicato è fissata per la camera di consiglio del giorno 24 luglio 2019 alle 9 e 30». Per pronunciarsi quasi alla fine del mese di luglio. Restano in ballo soltanto agosto e metà settembre, in pratica. Una nota che è stata trasmessa all'avvocato Marcello Fortunato , legale delle tre onlus riconducibili a Squecco, la Croce Azzurra Città di Capaccio , la Croce Azzurra Città di Agropoli e la Croce Azzurra Città di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Acerno, a Valerio Casilli ed Emma Tortora , patrocinanti dell'Asl di Salerno, e al professor Paolo de Caterini e al legale Ferdinando Belmonte , che assistono la Giovani Vincenti, l'associazione che ottenne l'affidamento del servizio di potenziamento estivo di Santa Maria di Castellabate, revocato alla Croce Azzurra con la sospensione dell'Asl, e che se l'è visto sottrarre a seguito del decreto monocratico del Tar. La convocazione della Seconda sezione arriva dopo che i giudici del Consiglio di Stato avevano accolto l'istanza di abbreviazione dei tempi, richiesta da GiVi, fissando un'altra udienza a Roma, davanti alla Corte suprema. Per il 25 luglio. Quando, sempre al Consiglio di Stato, si discuterà pure dell'interdittiva antimafia al Lido Kennedy. In quel procedimento dovrebbe costituirsi, su mandato della giunta, pure l'Avvocatura del Comune di Capaccio, che ad oggi, però, non lo ha ancora fatto. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 19 EAV: € 767 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Bando dell' Asl Salerno per i lavori di riqualificazione dell' ex ospedale di Sant' Arsenio IL FATTO L' Asl Salerno ha indetto un bando di gara per l' affidamento dei lavori di riqualificazione ed adeguamento antincendio dell' ex ospedale di Sant' Arsenio. Circa 700 mila euro è la cifra stanziata per i lavori di "riqualificazione ed adeguamento normativo antincendio dell' ex presidio ospedaliero di Sant' Arsenio" con una delibera pubblicata dall' Asl Salerno. Una disposizione propedeutica, tra le altre cose, al trasferimento nell' ex ospedale di Sant' Arsenio delle attività presenti nella struttura ubicata in località San Vito a Sant' Arsenio. Una somma importante quella assegnata dall' azienda sanitaria salernitana per l' ex presidio ospedaliero di Sant' Arsenio che dovrà essere utilizzata, per consentire piena fruibilità ed utilizzo dei locali, per mettere in atto lavori di riqualificazione e adeguamento sismico, l' eliminazione di barriere architettoniche ed altri lavori di natura edile. In merito è intervenuta anche la CGIL FP che ha espresso soddisfazione per la notizia relativa ai lavori per l' ex ospedale di Sant' Arsenio. "A conferma del fatto che le segnalazioni effettuate non restano inascoltate, con la presente vogliamo ringraziare vivamente la Gestione Commissariale dell' ASL Salerno per aver dato corso alle procedure concorsuali in materia di "Riqualificazione ed adeguamento normativo antincendio del P.O. di Sant' Arsenio" già programmate nel 2018. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 16 EAV: € 776 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Bilotti denuncia i guasti negli ospedali di Eboli e Battipaglia Carenze strutturali al pronto soccorso di Battipaglia "Il governatore De Luca chiede la fine del commissariamento in Campania quando l' unica richiesta ovvia sarebbe la fine del suo mandato politico visti i risultati ottenuti nel settore sanitario. Non serve snocciolare a Roma i freddi numeri di una classifica di carta quando sui territori l' organizzazione dei servizi non raggiunge i livelli minimi di tollerabilità". E' quanto denuncia la Deputata del Movimento 5 stelle Anna Bilotti "parlo ad esempio della provincia di Salerno che seguo ovviamente con più attenzione dove non passa giorno senza una denuncia o segnalazione di disagi e disservizi. Solo negli ultimi giorni sono state denunciate carenze strutturali e autorizzative presso il pronto soccorso di Battipaglia, carenza di cardiologi in costiera amalfitana o del personale di pneumologia al Ruggi di Salerno e caos prenotazioni presso l' ospedale di Eboli sempre per mancanza di personale. Non accenna a rientrare la vertenza pediatria nelle aree interne del vallo di Diano e del Cilento che rischiano tra qualche mese il riproporsi della richiesta di chiusura dei relativi reparti. Per i cittadini salernitani non è concepibile avere una copertura sanitaria che copre pochi mesi l' anno per l' esaurimento dei tetti di spesa. Chiediamo al governatore se sia normale che gli esami cardiologici e di radiologia siano a pagamento fino a maggio, quelli dei laboratori di analisi o di radioterapia, utilizzati soprattutto da pazienti oncologici, fino a giugno. Questi sono i drammi che il commissario De Luca lascia ai cittadini salernitani e che cerca di vendere come risultati rivoluzionari sulla loro pelle". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 26 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.077 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Blitz dei Nas all' ospedale Tortora sequestrati campioni biologici PAGANI Daniela Faiella Blitz dei carabinieri del Nas all' ospedale di Pagani. Sequestrati campioni biologici ed altri dispositivi medico-diagnostici in vitro. Identificati, inoltre, quattro tecnici di laboratorio non iscritti all' albo professionale. L' attività dei militari del nucleo antisofisticazione e sanità, coordinati dal maggiore Vincenzo Ferrara, avrebbe interessato esclusivamente il reparto di Anatomia patologica. È proprio li, al piano terra del presidio Andrea Tortora, che ieri mattina si sono diretti gli uomini dell' Arma, coadiuvati dagli ispettori del servizio di «Prevenzione e Protezione» dell' Asl Salerno. Sembra sia stata una segnalazione molto dettagliata ad indurre i carabinieri ad intervenire per effettuare un' ispezione. Gli uomini del comandante Ferrara hanno voluto effettuare un controllo anche nella stanza di uno dei dirigenti medici in servizio presso il reparto in questione, dove sono stati rinvenuti circa 35 contenitori con all' interno campioni biologici, immersi in formalina, tutti privi sia delle indicazioni concernenti la tracciabilità e la riconducibilità sia del protocollo di ingresso della struttura ospedaliera. Sembra che i reperti istologici, sottoposti a sequestro cautelativo sanitario, fossero conservati in uno scatolone sistemato lungo la parete della stanza, in modo non conforme a quando disposto dalle linee guida del ministero della Salute circa la «tracciabilità, raccolta, trasporto, conservazione e archiviazione di cellule e tessuti per indagini diagnostiche di anatomia patologica» del 2015. I vertici della struttura, interpellati dagli investigatori per avere spiegazioni rispetto al rinvenimento di quel materiale biologico, avrebbero confermato che quei campioni non fossero stati protocollati in ingresso perché non riconducibili alle attività ospedaliere. I carabinieri e gli ispettori dell' Asl hanno esteso i controlli a tutti gli altri ambienti del reparto, rinvenendo oltre Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
1500 dispositivi medico-diagnostici in vitro «IVD», scaduti di validità. Nell' ambito della stessa attività gli uomini del maggiore Ferrara hanno, infine, identificato quattro tecnici di laboratorio che erano intenti a lavorare all' interno del reparto nonostante fossero sprovvisti dell' iscrizione all' albo professionale. ABUSIVI Rispetto a queste ultime posizioni, i, carabinieri del Nas hanno informato la procura di Nocera che potrebbe decidere di procedere contro i quattro tecnici per esercizio abusivo della professione. Gli esiti dell' ispezione sono stati dettagliati in un verbale, trasmesso nella stessa giornata di ieri al commissario straordinario dell' Asl Salerno Mario Iervolino. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 9 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Gli imboscati all'Asl Scattano i controlli del Nucleo ispettivo Marcella Cavaliere Da pochi giorni è iniziata la caccia agli imboscati dell'Asl: su ordine del commissario Mario Iervolino , infatti, sono iniziate le verifiche ospedale per ospedale su come vengono impiegati i 270 dipendenti utilizzati per mansioni amministrative invece che assistere i pazienti in corsia. In base a quanto dichiarato alcuni mesi fa dai responsabili delle macroaree dei reparti degli ospedali dell'Asl, da Nord a Sud della provincia, gran parte dei 270 lavoratori avrebbero dovuto ritornare negli ospedali per adempiere alle mansioni per le quali erano stati originariamente assunti; e non a quelle affidate loro sulla base di un semplice certificato medico che ne dichiarava la momentanea inabilità. Tanto momentanea che molti di loro sono rimasti per anni negli uffici dell'Asl. Il compito affidato al nucleo di verifica dell'Azienda sanitaria sarà appunto quello di controllare i motivi per i quali il personale non è ritornato nuovamente a lavorare nei reparti. Il capo del personale, Francesco Avitabile , conclusa la ricognizione sul personale fuori ruolo, alcuni mesi fa invitò i responsabili delle macroaree aziendali a comunicare i trasferimenti dei lavoratori nelle corsie dei reparti. Il punto è che solo alcuni sono stati resi esecutivi, mentre gran parte dei 270 lavoratori ha continuato a rimanere negli uffici. A fine mese il nucleo aziendale ultimerà il lavoro e si farà il punto del personale trasferito. Il commissario dunque aspetta gli esiti dei controlli del nucleo aziendale per avere un quadro chiaro della situazione e intervenire in caso di inadempienze. Intanto rimangono le difficoltà di reclutamento di medici. Complessivamente, secondo il fabbisogno pianificato dall'Asl salernitana dal 2018 al 2020, occorrono in tutto 846 unità. Il prospetto di assunzione iniziale fu modificato pochi mesi fa, abbassando il numero dei medici e aumentando quello del personale di comparto: cioè infermieri, operatori socio-sanitari e altre figure professionali. A breve dovrà essere redatto anche il prossimo fabbisogno di personale per il triennio 2019-2021. Per ora si continua a lavorare con i dipendenti a disposizione ma occorrono medici e personale di comparto. Le difficoltà sono su Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
diversi fronti. Tramite un bando indetto dall'Asl di Salerno per trovare medici nei pronto soccorso ne sono stati reclutati solo sette anche se ne prevedevano almeno 11. Scarseggiano in genere i medici con specializzazioni, non interessano le chiamate fatte dalle Azienda pubbliche come l'Asl di Salerno e infatti c'è stato chi ha rifiutato esplicitamente l'offerta di lavoro dell'Azienda preferendo la clinica privata anziché lavorare in ospedali lontani da casa, magari troppo a Sud della provincia di Salerno. L'Asl non riesce a trovare pediatri, chirurghi, ha difficoltà a reperire cardiologi, non trova urologi, non si riesce a reclutare ortopedici mentre per Ostetricia e ginecologia è in corso la procedura di cui si attendono gli esiti. Gli ospedali più lontani, come Polla e Vallo della Lucania, sono ancora più penalizzati proprio a causa delle distanze: in futuro se non cambierà la logica del reclutamento queste strutture sanitarie sono a serio rischio di rimanere sprovvisti di medici. La programmazione nazionale anni fa non fu attenta a individuare il numero giusto di medici da reclutare e ha prodotto più offerta e meno domande e quindi i camici bianchi possono permettersi di rifiutare le chiamate negli ospedali. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 19 EAV: € 1.027 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Morì per ritardo nei soccorsi: medico del Saut rischia processo Fu colto da infarto dopo una cena consuma in un ristorante di Laureana Cilento. Nonostante le continue chiamate al 118 il mezzo di soccorso arrivò in ritardo e per questo i familiari si rivolsero alla magistratura. Ora, per il decesso del 51enne Orlando Petrillo di Eboli, rischia il processo il medico in servizio presso il Saut di Castellabate Anna Auricchio. Il camice bianco il prossimo 12 novembre comparirà dinanzi al giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Vallo della Lucania. Il gup è chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal magistrato titolare del fascicolo aperto all'indomani della denuncia presentata dai familiari dell'uomo. Pare che questi ultimi si costituiranno parte civile nel procedimento. Orlando Petrillo spirò in un parcheggio dinanzi ad un bar ad Agropoli il 30 settembre del 2018. L'uomo dopo aver cenato fuori, all'improvviso si sentì male. i titolari del locale, allarmati, immediatamente fecero scattare la richiesta di aiuto. Nonostante le telefonate si ripetevano ad intervalli brevi, l'unità di soccorso senza il rianimatore è precisato nell'esposto arrivò sul luogo della segnalazione solo intorno alle 2,30. All'inizio i soccorritori non ritennero gravi le condizioni di salute del Petrillo, somministrandogli dei medicinali per calmarlo. Col passare dei minuti, il paziente peggiorava a vista d'occhio. Tanto che si decise per un trasferimento d'urgenza all'ospedale di Agropoli. L'uomo lamentava secondo quanto denunciato dei dolori lancinanti al petto e alla schiena, accompagnati da evidente sudorazione e perdita di urina. Lungo il tragitto verso il pronto soccorso, il quadro clinico è precipitato al punto di chiedere l'intervento immediato di un rianimatore. Le due ambulanze viene ricostruito nell'esposto alla procura vallese si incrociano presso il parcheggio di un bar in contrada Marotta, alle porte della città. È in quel punto che, verosimilmente, vengono effettuate le manovre di rianimazione al Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
paziente che, purtroppo, morirà di lì a poco. Secondo la Procura i camice bianco è rea di essere stata negligente nella diagnosi avendo effettuato l'elettrocardigramma sul paziente soltanto alle ore 2,52 nonostante l'ambulanza avesse preso in carico lo stesso alle ore 1,41 a seguito di prima richiesta telefonica al 118 effettuata alle ore 0.53 a seguito di dolore al petto lamentato dal paziente. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.929 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Morì per un errore medico condannati i due chirurghi OLIVETO CITRA OLIVETO CITRA Clemy De Maio Ci sono voluti 19 anni, ma la Cassazione ha stabilito in via definitiva che la morte di Chiara Gonnella deceduta dopo un intervento di isterectomia in cui le fu perforato l' intestino fu la conseguenza di un errore medico che poteva essere evitato. I giudici hanno respinto il ricorso dei due chirurghi, confermando le condanne per omicidio colposo (6 mesi alla professionista che coordinava l' équipe, 4 al primo assistente) e ribadendo la ricostruzione della Corte d' Appello, secondo cui i medici sbagliarono non solo in sala operatoria ma anche dopo, quando un controllo più accurato avrebbe ancora potuto salvare la paziente. Era il 2 marzo del 2000, la donna era stata ricoverata nell' ospedale di Oliveto Citra per l' asportazione dell' utero, ma il caso si rivelò più complicato del previsto. Secondo le successive consulenze tecniche il primo errore fu commesso già nella scelta del metodo di intervento: una laparoscopia, mentre la posizione dei focolai endometriosici avrebbe consigliato una procedura di tipo tradizionale. La scelta non fu modificata nemmeno in corso d' opera, quando le difficoltà iniziarono a palesarsi, né venne dato peso ad alcuni sintomi post operatori. «Il controllo laparoscopico successivo all' intervento fu eseguito in modo superficiale scrivono i giudici nonostante le circostanze dovessero indurre a una verifica più accurata». Chiara Gonnella fu rioperata d' urgenza due giorni dopo per una peritonite, le fu asportata una parte del colon ma ormai le sue condizioni erano compromesse. Morì il 6 marzo, per un collasso cardiorespiratorio dovuto allo choc settico. Nelle trentasei ore trascorse tra il primo e il secondo intervento, la piccola ferita al retto aveva consentito al materiale fecale di arrivare nell' addome, causando un' infezione mortale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 16 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale pieno, a Roma per una frattura Stefania Battista Una vacanza che si è trasformata in un'odissea. Due sorelle romane domenica erano ospiti in un lido battipagliese. Le donne pensavano di trascorrere una settimana di relax godendosi il mare e la buona cucina battipagliese quando una delle due, uscendo, è inciampata ed è caduta rovinosamente a terra. Purtroppo l'anziana donna, una ottantatreenne le cui iniziali sono A.F., nella caduta ha riportato una frattura al femore, come le è stato diagnosticato alcune ore dopo. Mentre giungeva sul posto l'ambulanza del 118 per portare la donna caduta in ospedale, sua sorella, anche lei non più giovanissima - ha 76 anni - chiamava un taxi per farsi accompagnare al Pronto soccorso ed accertarsi delle condizioni della congiunta che, ovviamente, non intendeva lasciare da sola ad affrontare la brutta esperienza. In vacanza non pensavano di aver bisogno dell'auto che, probabilmente, data l'età, non guidano più. Dunque l'unica soluzione era un taxi, visti i collegamenti dei mezzi pubblici tra litoranea ed ospedale soprattutto di domenica. Entrambe, però, non si aspettavano che la giornata potesse rivelarsi un incubo peggiore di quanto determinato dalla caduta. Ma una volta giunte entrambe al pronto soccorso del Santa Maria della Speranza, una in ambulanza e l'altra in taxi, è cominciata una lunga, quanto vana attesa. La donna ferita è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso, radiografia compresa, dopo aver pazientemente atteso il proprio turno in un ospedale che, purtroppo, in questi giorni sta registrando un enorme affollamento sia al Pronto soccorso che nei reparti. Soprattutto in ortopedia e chirurgia d'urgenza. Tanto che dall'ortopedia i medici hanno solo potuto alleviare il dolore alla signora ma, a malincuore, non hanno potuto ricoverarla. Tutti i 13 posti letto erano già occupati. Così dall'ospedale battipagliese è partita la chiamata verso gli altri nosocomi della provincia per disporre il trasferimento. Anche perché, ad un ulteriore controllo, si è appurato che nessun posto si sarebbe liberato neppure nella giornata di lunedì e la paziente, dopo un primo ricovero ed ulteriori esami, andava sottoposta Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ad intervento chirurgico. In sala d'attesa la sorella, anche lei anziana, che attendeva pazientemente la disposizione del trasferimento in compagnia dell'autista del taxi perché, se l'avesse lasciato libero, non avrebbe saputo come accompagnare la congiunta nell'ospedale di destinazione. Ma il tempo continuava a scorrere e nulla cambiava. Era ormai trascorsa da un pezzo l'ora di pranzo e la fame cominciava a farsi sentire, così, grazie all'aiuto della tassista che è andata a comprare loro un panino, le due sorelle hanno almeno potuto mangiare qualcosa. Intanto, insieme al tempo, scorreva anche il tassametro. Sosta domenicale con relativa tariffa. Un'ora, due tre. Finché le due donne hanno deciso di telefonare alla figlia a Roma che, compresa la situazione, si è messa in auto e ha raggiunto Battipaglia. A quel punto le tre donne hanno chiamato privatamente un'ambulanza per poter trasferire la ferita direttamente nella capitale alla ricerca di un posto letto in un reparto di ortopedia. Quindi la sospirata partenza da una città che, purtroppo, non ha saputo offrire un servizio adeguato. E la vacanza è costata loro, solo nella giornata di domenica, oltre 600 euro, dato che anche il trasferimento in ambulanza hanno dovuto pagarlo di tasca loro. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 23 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.140 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Mammografie dopo un anno» scintille Lonardo-Rummo LA SANITÀ Luella De Ciampis «Un anno per una mammografia all' ospedale Rummo». È la denuncia della senatrice Sandra Lonardo, che ha fatto seguito al messaggio ricevuto da una cittadina, in cui era scritto: «Cara senatrice, stamani ho provato a chiamare il Cup, dell' azienda ospedaliera San Pio, per prenotare una mammografia di ultima generazione. Disponibilità a partire da novembre 2020! Non ho parole». «Per la verità commenta Lonardo anche io sono rimasta senza parole. Ma come è possibile? Per questo, lo chiedo pubblicamente al direttore generale Pizzuti e attendo risposta, per dare riscontro agli increduli cittadini che ricevono queste risposte a fronte di esami fondamentali per la prevenzione. Il rischio altissimo è che la medicina da preventiva diventi medicina postuma. Mentre, l' unica certezza è che il nostro caro ospedale Rummo, (per me resterà sempre tale) sta sprofondando sempre più». La senatrice di Fi conclude così: «Ricordo a me stessa, e a quanti mi seguono l' indifferenza del governatore De Luca e soprattutto del ministro Grillo, alla quale ho rivolto ben sette interrogazioni e mai ho ottenuto una benché minima risposta. Credo sia vergognoso. Se questo è il cambiamento, mille volte il pregresso». LA REPLICA Dal Rummo è arrivata la risposta condivisa tra il digì Pizzuti, il direttore sanitario, Giovanni Di Santo, il primario di Senologia, Pasquale Zagarese, e il primario di Radiologia, Alfonso Bencivenga. «La direzione strategica è scritto nella nota congiunta - ha posto sempre particolare attenzione alle attività di prevenzione clinica in campo oncologico, e quindi anche nella diagnosi tempestiva e nel trattamento della neoplasia mammaria. Infatti, da giugno si effettuano sedute di diagnostica senologica ambulatoriale e chirurgica presso il presidio ospedaliero di Sant' Agata, attività che integra fortemente quella istituzionale dei programmi di prevenzione primaria di screening mammografico di stretta competenza dell' Asl. Quindi, la direzione strategica si chiede il motivo delle critiche nei confronti dell' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
azienda ospedaliera per un' offerta assistenziale che genera liste di attesa riferibili ad attività di primo livello, che esulano dalle competenze istituzionali di qualunque ospedale». Bencivenga, poi, sottolinea che «la diagnostica senologica per la prevenzione del cancro della mammella prevede uno screening di primo livello di competenza dell' Asl e uno di secondo livello di competenza del Rummo». Quindi, l' Asl, che attualmente garantisce gli esami mammografici presso l' ex consorzio antitubercolare, dovrebbe assicurare le prestazioni diagnostiche mentre è compito dell' ospedale subentrare solo nella seconda fase. «L' Asl spiega il digì Franklin Picker ha attivato una convenzione con il Fatebenefratelli, per le mammografie e gli screening. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 27 EAV: € 5.276 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania De Luca a Conte: stop commissario IL VERTICE Ettore Mautone Una lunga maratona andata avanti fino a tarda sera, quella che si è svolta di ieri a Roma, a Palazzo Chigi, tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Fari puntati sulla Sanità, i livelli di assistenza, lo snodo del commissariamento e l' autonomia differenziata. A chiedere il colloquio è stato il governatore della Campania dopo alcuni incontri pubblici in cui lo stesso premier Conte aveva chiesto di approfondire i temi proposti da De Luca. Quest' ultimo ha certificato che la Campania ha raggiunto l' equilibrio di bilancio e risultati nella griglia Lea (livelli essenziali assistenza) che rendono non più sostenibile, per ragioni tecniche, il commissariamento della Sanità campana. Ribadita la necessità di una decisione rapida anche in vista delle prossime riunioni di tavoli tecnici nazionali su questa questione. De Luca ha anche illustrato i contenuti del documento inviato al ministri degli Affari Regionali relativo al tema dell' autonomia differenziata delle Regioni. Il governatore ha rapidamente illustrato i contenuti per i quali la Campania dichiara la piena disponibilità per una battaglia dell' efficienza ma nel quadro dell' Unita nazionale e di una tutela corretta degli interessi delle comunità meridionali come previsto dalla Costituzione. Il presidente del Consiglio, riferiscono dalla Regione, «ha confermato di voler approfondire nel merito le questioni sottoposte in un clima di rispetto reciproco e di assoluta correttezza istituzionale». IL RISULTATO Una tappa interlocutoria, di avvicinamento al tavolo interministeriale di verifica trimestrale del piano di rientro in programma con Salute ed Economia il 25 luglio a Roma. De Luca reclama una svolta sulla sanità campana per imboccare la strada della fuoriuscita dal tunnel del commissariamento dopo 10 anni di regime speciale che ancora vincola la Regione, nonostante il pareggio dei conti per sette anni consecutivi, a stringere la cinghia su investimenti e spesa. Nella pagella che misura l' efficienza (Lea) la Campania nel Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
2017 (ultimo dato disponibile) nonostante abbia recuperato 25 punti sull' anno precedente è ancora a 153 punti, dunque sotto la soglia di sufficienza fissata a 160. La richiesta è di tenere conto però del flusso dei dati relativi all' attualità e dunque aggiornare i parametri al 2018. In base alle proiezioni regionali (i dati reali sono conosciuti solo dai ministeri) la Campania avrebbe raggiunto quota 170. L' AUTONOMIA Più volte De Luca ha fatto presente che la Campania non è più disposta a fare accattonaggio istituzionale e che la sua linea sarebbe stata quella della dura presa di posizione, anche giudiziaria, se alla Campania fosse negata questa realtà. La consuetudine vuole però che, almeno fino a novembre prossimo, si proceda al consolidamento del consultivo del 2017. I margini di manovra politica per De Luca sono stretti nelle maglie dei rapporti istituzionali e politici con la maggioranza giallo verde. Da una lato c' è il ministro della Salute Giulia Grillo che non intende fare sconti sul doppio ruolo di governatore e commissario per la Sanità di De Luca. Dall' altro c' è il sottosegretario all' Economia Massimo Garavaglia, delegato ai Piani di rientro, convinto della necessità di superare i commissariamenti e garantire le autonomie delle Regioni. Un tira e molla tutto interno al governo gialloverde che incrocia anche le posizioni della Conferenza Stato-Regioni impegnata ad approvare il nuovo Patto per la Salute e che approda nel campo minato del progetto autonomista. Qui De Luca ha giocato d' anticipo depositando, nei giorni scorsi, una proposta anche sulla perequazione del gettito fiscale tra le Regioni superando la spesa storica per fare posto ai Livelli essenziali delle prestazioni. E nell' agenda di fine luglio per De Luca c' è anche la scelta dei nuovi manager di Asl e ospedali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 12 EAV: € 904 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Dipendenti dell' ospedale sospesi, chiesta la rimozione della direttrice Stabile: non possiede i requisiti per fare una scelta del genere AVERSA - Scontro tra sindacato e direttrice sanitario sulla decisione di sospendere numerosi dipendenti dell' As l di Caserta addetti all' ospedale Moscati. Dopo la decisione del direttore sanitario dell' ospedale, Angela Maffeo, di sospendere diversi dipendenti dell' ospedale per diversi motivi. Il segretario generale della Fials di Caserta, Salvatore Stabile, ha chiesto in una nota inviata al direttore generale dell' Asl Mario De Blasio, "la rimozione immediata dall' incarico di facente funzione di direttore sanitario del presidio ospedaliero di Aversa della dottoressa Angela Maffeo" scrive Stabile. Il sindacalista poi spiega anche perchè a suo avviso la Maffeo andrebbe rimossa: "Non possiede i titoli di legge". Poi Stabile cita anche quello che secondo lui è il riferimento su cui poggia la sua affermazione. Si tratta dell' accertamento "Gruppo di lavoro Asl di Caserta per la verifica dei requisiti dei partecipanti all' avviso interno per il conferimento di incarichi di sostituzione di direttore sanitario di presidio ospedaliero, giusta verbale redatto in data sei febbraio 2019". La Fials poi chiede "la dichiarazione di nullità dei provvedimenti di sospensione cautelare per la detta carenza assoluta di attribuzione nonchè la assenza dei presupposti di fatto e di diritto legittimanti i provvedimenti". La Maffeo, con diversi provvedimenti, ha provveduto a sospendere sette dipendenti dell' ospedale tra cui il dirigente di Ostetricia e Gine cologia Francesco Forleo, il caposala di Gastroenterologia Francesco Tessitore e gli infermieri dello stesso reparto Giuseppina Freso lone, Pietro Esposito e Antonio Trombetta. Sospesi anche altri due medici di Ginecologia. Diverse le motivazioni che hanno portato alle decisioni della Maffeo. La questione adesso approderà sul tavolo del direttore generale dell' Asl di Caserta che potrà disporre eventualmente gli accertamenti del caso. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 27 EAV: € 3.638 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ginecologia, medici litigano in corsia Direttrice li sospende, Fials: si dimetta AVERSA / 2 Nicola Rosselli Tre medici del reparto di ginecologia dell' ospedale San Giuseppe Moscati di Aversa, dopo una serie di scontri sulla gestione del reparto, si sono «scontrati» in corsia davanti a pazienti e familiari e sono stati sospesi dal servizio dalla direttrice sanitaria. Immediata la risposta del sindacato Fials che, con il segretario generale Salvatore Stabile chiede non solo la revoca dei provvedimenti di sospensione cautelare emanati dal Moscati perché deliberati da una direttrice che non poteva essere nominata tale per cui ogni suo atto è nullo. Ma, andiamo per ordine. Considerati i rapporti tesi tra il personale dell' unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell' ospedale aversano, la lite era nell' aria. Preannunciata. E così è stato. È bastato un episodio insignificante per farlo scoppiare. Tutto sarebbe nato dalla scelta di un' ostetrica che avrebbe messo fuori dalla stanza di degenza la parente di una paziente in travaglio, giustificando la cosa con la presenza di una seconda paziente con aborto in corso. Il responsabile del reparto Francesco Forleo non ha fatto sua la scelta e sulla base delle linee guida dell' associazione nazionale finalizzata a umanizzare il parto, sarebbe intervenuto riportando l' accompagnatrice accanto alla paziente in travaglio. Da qui, il duro scambio di idee tra i due, avvenuto a voce alta davanti ai ricoverati, tanto da richiamare l' attenzione di altre persone e della stessa dottoressa Maffeo che ha adottato il pugno duro decidendo la sospensione dal servizio dei tre specialisti. Scelta che potrebbe creare problemi alla funzionalità del reparto che già è in crisi di personale. Accanto alle azioni giudiziarie che stanno valutando i diretti interessati, è sceso in campo il sindacato Fials che chiede: «la rimozione dall' incarico di direttore sanitario del Moscati della dottoressa Angela Maffeo in quanto la stessa non possiede i titoli di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
legge e per i numerosi atti di grave disamministrazione e disorganizzazione del Moscati dei quali la dirigente in questione si è resa responsabile». Stabile chiede, inoltre: «la dichiarazione di nullità dei provvedimenti di sospensione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 22 EAV: € 955 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Mancano i medici, 'chiude' Ortopedia Flop dei concorsi per reperire camici bianchi e personale in ferie hanno determinato lo stop Non c' è pace per l' ospedale San Rocco. La mancanza di medici nel reparto ortopedia ne ha determinato la 'chiusura'. La carenza di camici bianchi e il personale in ferie ha determinato lo stop del reparto. Ancora da chiarire per quanto andrà avanti il provvedimento, nei prossimi giorni il personale potrebbe essere preso in prestito da altri reparti per garantire comunque il servizio. Fatto sta che questo disagio va ad aggiungersi alle altre 'piaghe' che ormai da mesi hanno colpito il presidio ospedaliero locale. I problemi strutturali, l' inagibilità, i macchinari vetusti e i ritardi nei cantieri sono la triste cornice dell' inchiesta sui furbetti del cartellino, che nell' aprile scorso ha gettato il San Rocco nel baratro. Pochi giorni fa la Cassazione ha escluso il reato associativo per i medici coinvolti nello scandalo. Ma il processo per la truffa all' Asl procede. Intanto sempre più a fatica l' ospedale cerca di rialzarsi. E la chiusura del reparto Ortopedia non aiuta. Per cercare di contenere le lacune sono stati avviati una serie di con corsi, ma i vincitori hanno poi rifiutato l' incarico. Non che le altre divisioni se la passimo meglio. La nuova Tac, attesa da tempo sia dai pazienti che dagli attivisti del comitato che si muove in difesa del San Rocco, è in attesa della piena operatività. I lettini del reparto di prima urgenza dell' Ob, osservazione breve del pronto soccorso non sono ancora arrivati. Il comitato ha anche presentato una lettere al direttore del noso comio in cui ha presentato tutte le osservazioni. Tra queste anche le lacune sul fronte del personale. Problemi che caratterizzano tanto Ortopedia quanto Radiologia, e Cardiologia, dove mancano molti camici bian chi, e il problema si aggrava con le ferie estive. Il rischio è che dopo Ortopedia ci sia un effetto domino per gli altri reparti. "Che esista una regia politica occulta per smantellare pian piano l' ospedale San Rocco e favorire, presumibilmente, strutture private è un sospetto sempre più forte - ha detto il consigliere Alberto Verrengia - Sospetto che è anche alimentato dalla noncuranza Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dei nostri rappresentanti in Regione, che sulla sanità hanno sempre avuto grande influenza. Ben poco affidamento possiamo fare, poi, sul sindaco e su questa amministrazione che non ha mai lavorato seriamente per il bene di questa struttura". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/07/2019 Pagina 6 EAV: € 622 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ospedale, concorso per cardiologi: candidati in sospeso In 31 non sono ancora specializzati CASERTA (ren.cas.) - Sarà l' Avvocatura della Regione Campania a chiarire chi parteciperà al concorso per 4 medici di Cardiologia bandito dall' azienda ospedaliera "Sant' Anna e San Sebastiano". Lo ha deciso il direttore generale dell' azienda Mario Nicola Vittorio Ferrante (nella foto) con delibera firmata in questi giorni. Il 28 giugno scorso c' è stata l' ammissione dei candidati, ma esaminando più attentamente le domande emerso che 31 fra i concorrenti ammessi non risultano aver conseguito, alla data di presentazione della domanda, il titolo di specializzazione, ma sono solo iscritti all' ultimo anno del corso. Il bando di concorso prevedeva il possesso della specializzazione per partecipare, ma dopo la pubblicazione di questo atto è arrivata la legge di bilancio regionale del 30 dicembre 2018 a stabilire che i medici all' ultimo anno di specializzazione sono ammessi ai concorsi per la specialità relativa. Ci sono quindi du atti confliggenti: l' azienda ha quindi chiesto un parere all' Avvocatura e nel frattempo ha ammesso al concorso con riserva i 31 specializzandi. Da Napoli dovrà quindi arrivare l' orientamento sull' ammissione di questi concorrenti: per adesso la procedura di gara per i 4 posti va avanti per tutti gli ammessi. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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