Media Monitoring per 17-07-2019 - Rassegna stampa del 16-07-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 17-07-2019 - Rassegna stampa del 16-07-2019 - Ruggi
17-07-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 16-07-2019
Media Monitoring per 17-07-2019 - Rassegna stampa del 16-07-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      16/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Cantautori in campo per Neonatologia ................................................................................... 1
      16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            La musica del cuore di Sunnammisunà .................................................................................. 3
      15/07/2019 - WWW.MN24.IT
            Salerno, ecco i nomi dei 40 infermieri al Ruggi ...................................................................... 4
      15/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT
            Salerno. Pubblicata la graduatoria dei 40 nuovi infermieri presso l’ospedale “San Giovanni di
            Dio e Ruggi D’Aragona”, tutti i nomi ...................................................................................... 5
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 6
      16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Ambulanze al Tar, due settimane perse ................................................................................. 6
      16/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Bando dell' Asl Salerno per i lavori di riqualificazione dell' ex ospedale di Sant' Arsenio ...... 8
      16/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Bilotti denuncia i guasti negli ospedali di Eboli e Battipaglia ................................................ 9
      16/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Blitz dei Nas all' ospedale Tortora sequestrati campioni biologici ....................................... 10
      16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Gli imboscati all'Asl Scattano i controlli del Nucleo ispettivo ............................................... 12
      16/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Morì per ritardo nei soccorsi: medico del Saut rischia processo .......................................... 14
      16/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Morì per un errore medico condannati i due chirurghi ......................................................... 16
      16/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Ospedale pieno, a Roma per una frattura ............................................................................ 17
Sanità Campania ............................................................................................................................. 19
      16/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Mammografie dopo un anno» scintille Lonardo-Rummo ..................................................... 19
      16/07/2019 - IL MATTINO
            De Luca a Conte: stop commissario ..................................................................................... 21
      16/07/2019 - CRONACHE DI CASERTA
            Dipendenti dell' ospedale sospesi, chiesta la rimozione della direttrice .............................. 23
      16/07/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Ginecologia, medici litigano in corsia Direttrice li sospende, Fials: si dimetta .................... 24
      16/07/2019 - CRONACHE DI CASERTA
            Mancano i medici, 'chiude' Ortopedia .................................................................................. 26
      16/07/2019 - CRONACHE DI CASERTA
            Ospedale, concorso per cardiologi: candidati in sospeso ..................................................... 28
      16/07/2019 - IL SANNIO
            Ospedale, slitta l' ok del Ministero ....................................................................................... 29
      16/07/2019 - IL ROMA
            Ospedali della Penisola: è emergenza .................................................................................. 30
      16/07/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Paolo Valerio "La Carta di Napoli contro le discriminazioni nello sport" .............................. 32
      16/07/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Rete oncologica campana, si parte cancellato il 75 % degli ospedali ................................... 34
      16/07/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Robot all' avanguardia dal Pascale a Pozzuoli successi in chirurgia .................................... 37
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 39
      16/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Addio ai commissari per le Regioni in rosso ......................................................................... 39
      16/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Arriva l' infermiere di famiglia: sul territorio a fianco dei medici ......................................... 41
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16/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Attenti uomini L' infertilità è spia di mali peggiori ............................................................... 43
16/07/2019 - IL MATTINO
     «Intervenga il ministro Grillo, così si possono salvare centinaia di vite» ............................. 45
16/07/2019 - LA REPUBBLICA
     C' è una stanza che fa il check e (poi) ti cura ....................................................................... 47
16/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Depressione Ma chi ha dato la colpa ai geni? ....................................................................... 49
16/07/2019 - IL MATTINO
     Donazione degli organi la legge ferma da 20 anni ............................................................... 51
16/07/2019 - LA STAMPA
     Il dolore non deve diventare cronico .................................................................................... 53
16/07/2019 - LA VERITÀ
     Il reparto ospedaliero? È chiuso per ferie ............................................................................ 55
16/07/2019 - LA STAMPA
     L' immagine non mente ........................................................................................................ 57
16/07/2019 - ITALIA OGGI
     L' intramoenia è per tutti ..................................................................................................... 59
16/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     La via europea per diventare leader nella robotica sanitaria ............................................... 61
16/07/2019 - ITALIA OGGI
     Medicina con 2 mila borse in più .......................................................................................... 63
16/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Molise, Asl "più umana" si paga in base ai bisogni .............................................................. 64
16/07/2019 - AVVENIRE
     ORA UN ARGINE ALLA MORTE MEDICALMENTE ASSISTITA .................................................... 65
16/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Per battere il cancro uno non vale mai uno .......................................................................... 67
16/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
     Roche e Novartis, confermata la multa per il caso Avastin .................................................. 69
16/07/2019 - LA REPUBBLICA
     Se la malattia cambia il Dna in gran segreto ....................................................................... 70
16/07/2019 - LA STAMPA
     Sofisticato eppure vulnerabile Il referto digitale adesso è a rischio malware ...................... 72
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16/07/2019                                                                                                                   Pagina 28
                                        Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                             EAV: € 4.346
                                                                                                                             Lettori: 107.296
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                      Cantautori in campo per Neonatologia
 Luca Visconti
 La musica salernitana scende in campo
 per aiutare i bambini in difficoltà. È
 questa la mission del primo Festival
 Cantautorale        di        Beneficenza
 «SunnamiSunà», che si terrà domani
 sera, dalle 20, all' Arena del Mare di
 Salerno. Una prima edizione supportata
 dall' associazione DeArt Progetti, dal
 Comune e dalla etichetta discografica e
 di produzione Sound Club Studio, che si
 pone un obiettivo nobile: raccogliere i
 fondi necessari all' acquisto della
 strumentazione        tecnologica     per
 assistenza ai bambini nati pretermine,
 da destinare al Ruggi D' Aragona; i
 presidi verranno acquistati grazie alla
 sinergia con la onlus «A Casa di Andrea -
 Lvh». LA CORDATA Sarà un' onda di note
 a travolgere l' arena fino a mezzanotte,
 con numerosi artisti pronti a rispondere
 presente all' appello e desiderosi di far
 ascoltare la propria arte al pubblico di
 piazza della Concordia. Padroni di casa i
 Vico Masuccio (si esibiranno alle 22 e
 duetteranno con gli amici) visto che l' ideatore del concerto è proprio il loro leader
 Antonio Amatruda. Sul palco si alterneranno Vigil & Esxo, Steli, SuperSlots Terrible
 Smachers, Cosmorama, La Bestia Carenne, Luna Palumbo PasKuale Iannone, Joe
 Petrosino & Rockammorra i Picarielli, Patto, Piervito Grisù, Tonico Settanta, Morfuco,
 Marina, Massimiliano D' Alessandro, Drew, In-Difference e Malatja. Ce ne sarà per
 tutti i gusti anche perché l' accezione cantautorale va ben oltre la fisionomia di
 genere che ha fatto la storia della musica italiana, ma si estende al rap, al pop e al
 reggae. Una serata di grandi emozioni che avrà un suo seguito, il 22 agosto a
 Cetara, a Largo Marina, prossima tappa di «SunnammiSunà» che intende essere
 itinerante per raggiungere il suo scopo sociale. Emozionato Antonio Amatruda, fiero
 di aver portato a Salerno questo festival: «Si tratta di una prima edizione ma spero
 ce ne siano altre. Sono contento di poter fare qualcosa per i bambini nati
 prematuramente visto che sono padre ed infermiere proprio al Ruggi ed ho vissuto
 sulla mia pelle questo problema. Mi aspetto che i salernitani rispondano al nostro
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appello per poter dare un segnale forte all' intera comunità». Dello stesso avviso il
presidente dell' associazione «A Casa di Andrea», Dino Cerbarano: «Abbiamo subito
sposato questa idea. Noi siamo una piccola realtà che cerca di muoversi per aiutare
gli altri nel ricordo di mio figlio; al momento stiamo inaugurando una scuola in Costa
d' Avorio che porterà il nome di Andrea, poi ci concentreremo su Salerno e sulle
persone che hanno bisogno del nostro aiuto». L' assessore al Commercio Dario
Loffredo, guarda giù al futuro: «Con Antonio subito ci siamo capiti, l' iniziativa è
ottima e quando si possono abbinare arte e beneficenza è sempre qualcosa di
emozionante, specie se parliamo di bambini. È la prima edizione e sono convinto che
si potrà lavorare perché diventi un appuntamento fisso». «È una iniziativa che
abbiamo voluto accompagnare - conferma l' assessore alle Politiche dociali Nino
Savastano - e che coinvolge Neonatologia, un reparto gestito con grande
professionalità che va sostenuto con tutti i mezzi a nostra disposizione». ©
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16/07/2019                                                                                                                Pagina 25
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                    La musica del cuore di Sunnammisunà
 Eleonora Tedesco
 I più famosi cantautori salernitani uniti
 all'insegna della solidarietà. Questo il
 senso di Sunnammisunà, il primo festival
 di beneficenza ideato da Antonio
 Amatruda, leader della band Vico
 Masuccio, gruppo di musica folk
 mediterranea e cantautorale di Salerno.
 L'obiettivo è quello di reperire i fondi
 sufficienti per l'acquisto di presidi
 sanitari destinati alla cura del neonato
 prematuro in terapia intensiva neonatale
 per l'ospedale Ruggi. I macchinari
 verranno acquistati grazie al supporto della Onlus A Casa di Andrea LVH,
 associazione guidata da Dino Cerbarano che, tra l'altro, è riuscita a raccogliere i
 fondi per costruire una scuola in Costa d'Avorio che sarà intitolata al giovane
 scomparso tre anni fa dopo un incidente. «Invitiamo tutti i salernitani a partecipare e
 a donare», l'appello lanciato da Amatruda, papà di un bimbo nato prematuro e
 infermiere al Ruggi. «È un'idea importante - sottolinea l'assessore al Commercio,
 Dario Loffredo -. Sappiamo che anche in questa occasione i salernitani sapranno
 confermate il loro grande cuore». Infatti, come rileva l'assessore alle Politiche
 sociali, Nino Savastano «i nostri concittadini hanno dimostrato grande sensibilità».
 L'appuntamento con la prima edizione di SunnammiSunà è all'Arena del Mare
 domani alle 20. Ad esibirsi Vico Masuccio, L Vigil& Esxo #Steli, SuperSlots Terrible
 Smachers, Cosmorama, la bestia Carenne, Luna Palumbo, PasKuale IanNone, Joe
 Petrosino & Rockammorra Picarielli, Patto, Piervito Grisù, Tonico Settanta e Morfuco,
 Marina, Massimiliano D'Alessandro, Drew, In-Difference Malatja. Prevista una
 seconda tappa il 22 agosto in Largo Marina a Cetara.

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15/07/2019
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                                                                                                                          Lettori: 1.433
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

             Salerno, ecco i nomi dei 40 infermieri al Ruggi

 E’ stata pubblicata la graduatoria per il
 conferimento di 40 incarichi provvisori a
 tempo determinato per un massimo di 6
 mesi rinnovabili per infermieri categoria
 D     presso     l’Azienda    Ospedaliera
 Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi
 D’Aragona. Le domande pervenute entro
 il 2 luglio scorso sono state 2521. Da
 queste domande la commissione le ha
 dovute esaminare e sceglierne 40.Ecco i
 vincitori dell’avviso pubblico Elia Franco Casoria Luisa Tedesco Alfonso Amabile
 Arsenio Caiazzo Carmine Izzo Luigi De Riso Carmela Gallotta Damiano Savarese
 Alessia Menichino Gerardo Di Maio Patrizia Marsico Stefano Cacchione Francesco
 Eraldo Achille Bruno Giulia Siani Giuseppina Cerone Giovanna De Matteo Marcello
 Licciardi Roberta Maria Giuliana Savignano Valentina Orlando Antonietta Gatta
 Giuseppe Santoro Valentina Accardo Roberto Calenda Marcello Vivarelli Maria
 Barbello Eleonora Fresolone Giuseppe Grygiel Monika Izabel Accardo Roberto
 Clemente Michele Cardalisco Nicola Damiano Salvatore Apicella Antonio De Vivo
 Antonio Mazza Andrea Salvatore Giacinti Carmela Forino Enzo Fenza Serena Gallo
 Christian

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15/07/2019

                                                                                                                         EAV: € 649
                                                                                                                         Lettori: 6.100
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

   Salerno. Pubblicata la graduatoria dei 40 nuovi infermieri
  presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”,
                           tutti i nomi

 Salerno. E’ stata resa nota la graduatoria
 con i nomi dei 40 nuovi infermieri presso
 l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi
 D’Aragona”. Le domanda presentate
 entro il termine dello scorso 2 luglio sono
 state 2.521, tutte esaminate dalla
 competente      commissione       che    ha
 provveduto a selezionare 40 persone le
 quali ricopriranno un incarico provvisorio
 a tempo determinato per un massimo di sei mesi rinnovabili per infermieri categoria
 D. Ecco i nomi dei 40 prescelti: Elia Franco, Casoria Luisa, Tedesco Alfonso, Amabile
 Arsenio, Caiazzo Carmine, Izzo Luigi, De Riso Carmela, Gallotta Damiano, Savarese
 Alessia, Menichino Gerardo, Di Maio Patrizia, Marsico Stefano, Cacchione Francesco,
 Eraldo Achille, Bruno Giulia, Siani Giuseppina, Cerone Giovanna, De Matteo Marcello,
 Licciardi Roberta Maria Giuliana, Savignano Valentina, Orlando Antonietta, Gatta
 Giuseppe, Santoro Valentina, Accardo Roberto, Calenda Marcello, Vivarelli Maria,
 Barbello Eleonora, Fresolone Giuseppe, Grygiel Monika Izabel, Accardo Roberto,
 Clemente Michele, Cardalisco Nicola, Damiano Salvatore, Apicella Antonio, De Vivo
 Antonio, Mazza Andrea Salvatore, Giacinti Carmela, Forino Enzo, Fenza Serena, Gallo
 Christian.

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16/07/2019
                                              La Città di Salerno
                                     Argomento: Sanità Salerno e provincia

                     Ambulanze al Tar, due settimane perse
 Carmine Landi
 CAPACCIO PAESTUM Due settimane
 d'attesa vana. Alla fine il carteggio Croce
 Azzurra resta sulle scrivanie dei giudici
 della Seconda sezione salernitana del
 Tribunale amministrativo regionale. Le
 perplessità emerse nel corso della
 camera di consiglio del 10 luglio scorso,
 con i magistrati che avevano eccepito il
 difetto di competenza, ritenendo che,
 prima di pronunciarsi, fosse necessario
 consultare il presidente del Tar,
 Francesco Riccio , sono state dissolte. La
 Prima sezione non c'entra niente con le
 materie afferenti il Servizio sanitario
 nazionale: sono le toghe della Seconda
 quelle chiamate ad esprimersi sulla
 sospensione della convenzione tra Asl e
 Croce Azzurra, la onlus di ambulanze
 riconducibile a Roberto Squecco , a
 seguito del corteo festante a sirene
 spiegate che sfilò per le vie della città
 per omaggiare la vittoria elettorale del
 nuovo sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri . Uno stop, decretato dal
 commissario straordinario Asl Mario Iervolino , che poi fu congelato proprio dai
 giudici della Seconda sezione, il 17 di giugno scorso, con dei decreti cautelari
 monocratici. Il 10 luglio, a Largo San Tommaso, a Salerno, i giudici del Tar avrebbero
 dovuto esprimersi in seduta collegiale: non l'hanno fatto perché ritenevano che
 l'affaire Croce Azzurra potesse essere materia della Prima sezione, quella che
 s'occupa pure di servizi pubblici. E, nelle more della nuova udienza, riconfermarono
 l'efficacia dei decreti cautelari monocratici. Decisero di non decidere, ma avrebbero
 potuto farlo tranquillamente. Tant'è che ieri, agli avvocati delle parti in causa, è
 stato notificato un avviso per l'udienza in camera di consiglio. «Si comunica - si
 legge nella nota trasmessa dalla Seconda sezione del Tar - che la discussione del
 ricorso indicato è fissata per la camera di consiglio del giorno 24 luglio 2019 alle 9 e
 30». Per pronunciarsi quasi alla fine del mese di luglio. Restano in ballo soltanto
 agosto e metà settembre, in pratica. Una nota che è stata trasmessa all'avvocato
 Marcello Fortunato , legale delle tre onlus riconducibili a Squecco, la Croce Azzurra
 Città di Capaccio , la Croce Azzurra Città di Agropoli e la Croce Azzurra Città di
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Acerno, a Valerio Casilli ed Emma Tortora , patrocinanti dell'Asl di Salerno, e al
professor Paolo de Caterini e al legale Ferdinando Belmonte , che assistono la
Giovani Vincenti, l'associazione che ottenne l'affidamento del servizio di
potenziamento estivo di Santa Maria di Castellabate, revocato alla Croce Azzurra con
la sospensione dell'Asl, e che se l'è visto sottrarre a seguito del decreto monocratico
del Tar. La convocazione della Seconda sezione arriva dopo che i giudici del
Consiglio di Stato avevano accolto l'istanza di abbreviazione dei tempi, richiesta da
GiVi, fissando un'altra udienza a Roma, davanti alla Corte suprema. Per il 25 luglio.
Quando, sempre al Consiglio di Stato, si discuterà pure dell'interdittiva antimafia al
Lido Kennedy. In quel procedimento dovrebbe costituirsi, su mandato della giunta,
pure l'Avvocatura del Comune di Capaccio, che ad oggi, però, non lo ha ancora fatto.

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16/07/2019                                                                                                                Pagina 19

                                                                                                                          EAV: € 767
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

 Bando dell' Asl Salerno per i lavori di riqualificazione dell' ex
                   ospedale di Sant' Arsenio

 IL FATTO L' Asl Salerno ha indetto un
 bando di gara per l' affidamento dei
 lavori di riqualificazione ed adeguamento
 antincendio dell' ex ospedale di Sant'
 Arsenio. Circa 700 mila euro è la cifra
 stanziata per i lavori di "riqualificazione
 ed adeguamento normativo antincendio
 dell' ex presidio ospedaliero di Sant'
 Arsenio" con una delibera pubblicata
 dall' Asl Salerno. Una disposizione
 propedeutica, tra le altre cose, al
 trasferimento nell' ex ospedale di Sant'
 Arsenio delle attività presenti nella
 struttura ubicata in località San Vito a
 Sant' Arsenio. Una somma importante
 quella assegnata dall' azienda sanitaria
 salernitana per l' ex presidio ospedaliero
 di Sant' Arsenio che dovrà essere
 utilizzata, per consentire piena fruibilità
 ed utilizzo dei locali, per mettere in atto
 lavori di riqualificazione e adeguamento
 sismico, l' eliminazione di barriere
 architettoniche ed altri lavori di natura edile. In merito è intervenuta anche la CGIL
 FP che ha espresso soddisfazione per la notizia relativa ai lavori per l' ex ospedale di
 Sant' Arsenio. "A conferma del fatto che le segnalazioni effettuate non restano
 inascoltate, con la presente vogliamo ringraziare vivamente la Gestione
 Commissariale dell' ASL Salerno per aver dato corso alle procedure concorsuali in
 materia di "Riqualificazione ed adeguamento normativo antincendio del P.O. di Sant'
 Arsenio" già programmate nel 2018.

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16/07/2019                                                                                                               Pagina 16

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Bilotti denuncia i guasti negli ospedali di Eboli e Battipaglia

 Carenze strutturali al pronto soccorso di
 Battipaglia "Il governatore De Luca
 chiede la fine del commissariamento in
 Campania quando l' unica richiesta ovvia
 sarebbe la fine del suo mandato politico
 visti i risultati ottenuti nel settore
 sanitario. Non serve snocciolare a Roma i
 freddi numeri di una classifica di carta
 quando sui territori l' organizzazione dei
 servizi non raggiunge i livelli minimi di
 tollerabilità". E' quanto denuncia la
 Deputata del Movimento 5 stelle Anna
 Bilotti "parlo ad esempio della provincia
 di Salerno che seguo ovviamente con più
 attenzione dove non passa giorno senza
 una denuncia o segnalazione di disagi e
 disservizi. Solo negli ultimi giorni sono
 state denunciate carenze strutturali e
 autorizzative presso il pronto soccorso di
 Battipaglia, carenza di cardiologi in
 costiera amalfitana o del personale di
 pneumologia al Ruggi di Salerno e caos
 prenotazioni presso l' ospedale di Eboli sempre per mancanza di personale. Non
 accenna a rientrare la vertenza pediatria nelle aree interne del vallo di Diano e del
 Cilento che rischiano tra qualche mese il riproporsi della richiesta di chiusura dei
 relativi reparti. Per i cittadini salernitani non è concepibile avere una copertura
 sanitaria che copre pochi mesi l' anno per l' esaurimento dei tetti di spesa.
 Chiediamo al governatore se sia normale che gli esami cardiologici e di radiologia
 siano a pagamento fino a maggio, quelli dei laboratori di analisi o di radioterapia,
 utilizzati soprattutto da pazienti oncologici, fino a giugno. Questi sono i drammi che
 il commissario De Luca lascia ai cittadini salernitani e che cerca di vendere come
 risultati rivoluzionari sulla loro pelle".

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16/07/2019                                                                                                                Pagina 26
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 4.077
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

     Blitz dei Nas all' ospedale Tortora sequestrati campioni
                              biologici

 PAGANI Daniela Faiella Blitz dei
 carabinieri del Nas all' ospedale di
 Pagani. Sequestrati campioni biologici ed
 altri dispositivi medico-diagnostici in
 vitro. Identificati, inoltre, quattro tecnici
 di laboratorio non iscritti all' albo
 professionale. L' attività dei militari del
 nucleo antisofisticazione e sanità,
 coordinati    dal     maggiore     Vincenzo
 Ferrara,        avrebbe          interessato
 esclusivamente il reparto di Anatomia
 patologica. È proprio li, al piano terra del
 presidio Andrea Tortora, che ieri mattina
 si sono diretti gli uomini dell' Arma,
 coadiuvati dagli ispettori del servizio di
 «Prevenzione e Protezione» dell' Asl
 Salerno.     Sembra      sia    stata    una
 segnalazione molto dettagliata ad
 indurre i carabinieri ad intervenire per
 effettuare un' ispezione. Gli uomini del
 comandante Ferrara hanno voluto
 effettuare un controllo anche nella
 stanza di uno dei dirigenti medici in
 servizio presso il reparto in questione,
 dove sono stati rinvenuti circa 35 contenitori con all' interno campioni biologici,
 immersi in formalina, tutti privi sia delle indicazioni concernenti la tracciabilità e la
 riconducibilità sia del protocollo di ingresso della struttura ospedaliera. Sembra che i
 reperti istologici, sottoposti a sequestro cautelativo sanitario, fossero conservati in
 uno scatolone sistemato lungo la parete della stanza, in modo non conforme a
 quando disposto dalle linee guida del ministero della Salute circa la «tracciabilità,
 raccolta, trasporto, conservazione e archiviazione di cellule e tessuti per indagini
 diagnostiche di anatomia patologica» del 2015. I vertici della struttura, interpellati
 dagli investigatori per avere spiegazioni rispetto al rinvenimento di quel materiale
 biologico, avrebbero confermato che quei campioni non fossero stati protocollati in
 ingresso perché non riconducibili alle attività ospedaliere. I carabinieri e gli ispettori
 dell' Asl hanno esteso i controlli a tutti gli altri ambienti del reparto, rinvenendo oltre

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1500 dispositivi medico-diagnostici in vitro «IVD», scaduti di validità. Nell' ambito
della stessa attività gli uomini del maggiore Ferrara hanno, infine, identificato
quattro tecnici di laboratorio che erano intenti a lavorare all' interno del reparto
nonostante fossero sprovvisti dell' iscrizione all' albo professionale. ABUSIVI Rispetto
a queste ultime posizioni, i, carabinieri del Nas hanno informato la procura di Nocera
che potrebbe decidere di procedere contro i quattro tecnici per esercizio abusivo
della professione. Gli esiti dell' ispezione sono stati dettagliati in un verbale,
trasmesso nella stessa giornata di ieri al commissario straordinario dell' Asl Salerno
Mario Iervolino. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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16/07/2019                                                                                                                  Pagina 9
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Gli imboscati all'Asl Scattano i controlli del Nucleo ispettivo
 Marcella Cavaliere
 Da pochi giorni è iniziata la caccia agli
 imboscati dell'Asl: su ordine del
 commissario Mario Iervolino , infatti,
 sono iniziate le verifiche ospedale per
 ospedale su come vengono impiegati i
 270 dipendenti utilizzati per mansioni
 amministrative invece che assistere i
 pazienti in corsia. In base a quanto
 dichiarato alcuni mesi fa dai responsabili
 delle macroaree dei reparti degli
 ospedali dell'Asl, da Nord a Sud della
 provincia, gran parte dei 270 lavoratori
 avrebbero      dovuto     ritornare   negli
 ospedali per adempiere alle mansioni
 per le quali erano stati originariamente
 assunti; e non a quelle affidate loro sulla
 base di un semplice certificato medico
 che ne dichiarava la momentanea
 inabilità. Tanto momentanea che molti di
 loro sono rimasti per anni negli uffici
 dell'Asl. Il compito affidato al nucleo di
 verifica dell'Azienda sanitaria sarà
 appunto quello di controllare i motivi per i quali il personale non è ritornato
 nuovamente a lavorare nei reparti. Il capo del personale, Francesco Avitabile ,
 conclusa la ricognizione sul personale fuori ruolo, alcuni mesi fa invitò i responsabili
 delle macroaree aziendali a comunicare i trasferimenti dei lavoratori nelle corsie dei
 reparti. Il punto è che solo alcuni sono stati resi esecutivi, mentre gran parte dei 270
 lavoratori ha continuato a rimanere negli uffici. A fine mese il nucleo aziendale
 ultimerà il lavoro e si farà il punto del personale trasferito. Il commissario dunque
 aspetta gli esiti dei controlli del nucleo aziendale per avere un quadro chiaro della
 situazione e intervenire in caso di inadempienze. Intanto rimangono le difficoltà di
 reclutamento di medici. Complessivamente, secondo il fabbisogno pianificato dall'Asl
 salernitana dal 2018 al 2020, occorrono in tutto 846 unità. Il prospetto di assunzione
 iniziale fu modificato pochi mesi fa, abbassando il numero dei medici e aumentando
 quello del personale di comparto: cioè infermieri, operatori socio-sanitari e altre
 figure professionali. A breve dovrà essere redatto anche il prossimo fabbisogno di
 personale per il triennio 2019-2021. Per ora si continua a lavorare con i dipendenti a
 disposizione ma occorrono medici e personale di comparto. Le difficoltà sono su
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diversi fronti. Tramite un bando indetto dall'Asl di Salerno per trovare medici nei
pronto soccorso ne sono stati reclutati solo sette anche se ne prevedevano almeno
11. Scarseggiano in genere i medici con specializzazioni, non interessano le
chiamate fatte dalle Azienda pubbliche come l'Asl di Salerno e infatti c'è stato chi ha
rifiutato esplicitamente l'offerta di lavoro dell'Azienda preferendo la clinica privata
anziché lavorare in ospedali lontani da casa, magari troppo a Sud della provincia di
Salerno. L'Asl non riesce a trovare pediatri, chirurghi, ha difficoltà a reperire
cardiologi, non trova urologi, non si riesce a reclutare ortopedici mentre per
Ostetricia e ginecologia è in corso la procedura di cui si attendono gli esiti. Gli
ospedali più lontani, come Polla e Vallo della Lucania, sono ancora più penalizzati
proprio a causa delle distanze: in futuro se non cambierà la logica del reclutamento
queste strutture sanitarie sono a serio rischio di rimanere sprovvisti di medici. La
programmazione nazionale anni fa non fu attenta a individuare il numero giusto di
medici da reclutare e ha prodotto più offerta e meno domande e quindi i camici
bianchi possono permettersi di rifiutare le chiamate negli ospedali.

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16/07/2019                                                                                                                Pagina 19

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Morì per ritardo nei soccorsi: medico del Saut rischia
                             processo

 Fu colto da infarto dopo una cena
 consuma in un ristorante di Laureana
 Cilento. Nonostante le continue chiamate
 al 118 il mezzo di soccorso arrivò in
 ritardo e per questo i familiari si
 rivolsero alla magistratura. Ora, per il
 decesso del 51enne Orlando Petrillo di
 Eboli, rischia il processo il medico in
 servizio presso il Saut di Castellabate
 Anna Auricchio. Il camice bianco il
 prossimo     12     novembre     comparirà
 dinanzi al giudice per le udienze
 preliminari del Tribunale di Vallo della
 Lucania. Il gup è chiamato a decidere
 sulla richiesta di rinvio a giudizio
 formulata dal magistrato titolare del
 fascicolo aperto all'indomani della
 denuncia      presentata   dai     familiari
 dell'uomo. Pare che questi ultimi si
 costituiranno       parte    civile     nel
 procedimento. Orlando Petrillo spirò in
 un parcheggio dinanzi ad un bar ad
 Agropoli il 30 settembre del 2018. L'uomo dopo aver cenato fuori, all'improvviso si
 sentì male. i titolari del locale, allarmati, immediatamente fecero scattare la
 richiesta di aiuto. Nonostante le telefonate si ripetevano ad intervalli brevi, l'unità di
 soccorso senza il rianimatore è precisato nell'esposto arrivò sul luogo della
 segnalazione solo intorno alle 2,30. All'inizio i soccorritori non ritennero gravi le
 condizioni di salute del Petrillo, somministrandogli dei medicinali per calmarlo. Col
 passare dei minuti, il paziente peggiorava a vista d'occhio. Tanto che si decise per
 un trasferimento d'urgenza all'ospedale di Agropoli. L'uomo lamentava secondo
 quanto denunciato dei dolori lancinanti al petto e alla schiena, accompagnati da
 evidente sudorazione e perdita di urina. Lungo il tragitto verso il pronto soccorso, il
 quadro clinico è precipitato al punto di chiedere l'intervento immediato di un
 rianimatore. Le due ambulanze viene ricostruito nell'esposto alla procura vallese si
 incrociano presso il parcheggio di un bar in contrada Marotta, alle porte della città. È
 in quel punto che, verosimilmente, vengono effettuate le manovre di rianimazione al

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paziente che, purtroppo, morirà di lì a poco. Secondo la Procura i camice bianco è
rea di essere stata negligente nella diagnosi avendo effettuato l'elettrocardigramma
sul paziente soltanto alle ore 2,52 nonostante l'ambulanza avesse preso in carico lo
stesso alle ore 1,41 a seguito di prima richiesta telefonica al 118 effettuata alle ore
0.53 a seguito di dolore al petto lamentato dal paziente.

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16/07/2019                                                                                                                Pagina 27
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 2.929
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Morì per un errore medico condannati i due chirurghi

 OLIVETO CITRA OLIVETO CITRA Clemy De
 Maio Ci sono voluti 19 anni, ma la
 Cassazione ha stabilito in via definitiva
 che la morte di Chiara Gonnella
 deceduta dopo un intervento di
 isterectomia in cui le fu perforato l'
 intestino fu la conseguenza di un errore
 medico che poteva essere evitato. I
 giudici hanno respinto il ricorso dei due
 chirurghi, confermando le condanne per
 omicidio      colposo    (6    mesi    alla
 professionista che coordinava l' équipe,
 4 al primo assistente) e ribadendo la
 ricostruzione della Corte d' Appello,
 secondo cui i medici sbagliarono non
 solo in sala operatoria ma anche dopo,
 quando un controllo più accurato
 avrebbe ancora potuto salvare la
 paziente. Era il 2 marzo del 2000, la
 donna era stata ricoverata nell' ospedale
 di Oliveto Citra per l' asportazione dell'
 utero, ma il caso si rivelò più complicato
 del previsto. Secondo le successive
 consulenze tecniche il primo errore fu
 commesso già nella scelta del metodo di intervento: una laparoscopia, mentre la
 posizione dei focolai endometriosici avrebbe consigliato una procedura di tipo
 tradizionale. La scelta non fu modificata nemmeno in corso d' opera, quando le
 difficoltà iniziarono a palesarsi, né venne dato peso ad alcuni sintomi post operatori.
 «Il controllo laparoscopico successivo all' intervento fu eseguito in modo superficiale
 scrivono i giudici nonostante le circostanze dovessero indurre a una verifica più
 accurata». Chiara Gonnella fu rioperata d' urgenza due giorni dopo per una
 peritonite, le fu asportata una parte del colon ma ormai le sue condizioni erano
 compromesse. Morì il 6 marzo, per un collasso cardiorespiratorio dovuto allo choc
 settico. Nelle trentasei ore trascorse tra il primo e il secondo intervento, la piccola
 ferita al retto aveva consentito al materiale fecale di arrivare nell' addome,
 causando un' infezione mortale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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16/07/2019                                                                                                                  Pagina 16
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

                     Ospedale pieno, a Roma per una frattura
 Stefania Battista
 Una vacanza che si è trasformata in
 un'odissea.      Due     sorelle   romane
 domenica erano ospiti in un lido
 battipagliese. Le donne pensavano di
 trascorrere una settimana di relax
 godendosi il mare e la buona cucina
 battipagliese quando una delle due,
 uscendo, è inciampata ed è caduta
 rovinosamente      a    terra.   Purtroppo
 l'anziana donna, una ottantatreenne le
 cui iniziali sono A.F., nella caduta ha
 riportato una frattura al femore, come le
 è stato diagnosticato alcune ore dopo.
 Mentre giungeva sul posto l'ambulanza
 del 118 per portare la donna caduta in
 ospedale, sua sorella, anche lei non più
 giovanissima - ha 76 anni - chiamava un
 taxi per farsi accompagnare al Pronto
 soccorso ed accertarsi delle condizioni
 della congiunta che, ovviamente, non
 intendeva lasciare da sola ad affrontare
 la brutta esperienza. In vacanza non
 pensavano di aver bisogno dell'auto che, probabilmente, data l'età, non guidano più.
 Dunque l'unica soluzione era un taxi, visti i collegamenti dei mezzi pubblici tra
 litoranea ed ospedale soprattutto di domenica. Entrambe, però, non si aspettavano
 che la giornata potesse rivelarsi un incubo peggiore di quanto determinato dalla
 caduta. Ma una volta giunte entrambe al pronto soccorso del Santa Maria della
 Speranza, una in ambulanza e l'altra in taxi, è cominciata una lunga, quanto vana
 attesa. La donna ferita è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso,
 radiografia compresa, dopo aver pazientemente atteso il proprio turno in un
 ospedale che, purtroppo, in questi giorni sta registrando un enorme affollamento sia
 al Pronto soccorso che nei reparti. Soprattutto in ortopedia e chirurgia d'urgenza.
 Tanto che dall'ortopedia i medici hanno solo potuto alleviare il dolore alla signora
 ma, a malincuore, non hanno potuto ricoverarla. Tutti i 13 posti letto erano già
 occupati. Così dall'ospedale battipagliese è partita la chiamata verso gli altri
 nosocomi della provincia per disporre il trasferimento. Anche perché, ad un ulteriore
 controllo, si è appurato che nessun posto si sarebbe liberato neppure nella giornata
 di lunedì e la paziente, dopo un primo ricovero ed ulteriori esami, andava sottoposta
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ad intervento chirurgico. In sala d'attesa la sorella, anche lei anziana, che attendeva
pazientemente la disposizione del trasferimento in compagnia dell'autista del taxi
perché, se l'avesse lasciato libero, non avrebbe saputo come accompagnare la
congiunta nell'ospedale di destinazione. Ma il tempo continuava a scorrere e nulla
cambiava. Era ormai trascorsa da un pezzo l'ora di pranzo e la fame cominciava a
farsi sentire, così, grazie all'aiuto della tassista che è andata a comprare loro un
panino, le due sorelle hanno almeno potuto mangiare qualcosa. Intanto, insieme al
tempo, scorreva anche il tassametro. Sosta domenicale con relativa tariffa. Un'ora,
due tre. Finché le due donne hanno deciso di telefonare alla figlia a Roma che,
compresa la situazione, si è messa in auto e ha raggiunto Battipaglia. A quel punto
le tre donne hanno chiamato privatamente un'ambulanza per poter trasferire la
ferita direttamente nella capitale alla ricerca di un posto letto in un reparto di
ortopedia. Quindi la sospirata partenza da una città che, purtroppo, non ha saputo
offrire un servizio adeguato. E la vacanza è costata loro, solo nella giornata di
domenica, oltre 600 euro, dato che anche il trasferimento in ambulanza hanno
dovuto pagarlo di tasca loro.

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16/07/2019                                                                                                               Pagina 23
                                 Il Mattino (ed. Benevento)
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                                                                                                                         Lettori: 107.296
                                         Argomento: Sanità Campania

     «Mammografie dopo un anno» scintille Lonardo-Rummo

 LA SANITÀ Luella De Ciampis «Un anno
 per una mammografia all' ospedale
 Rummo». È la denuncia della senatrice
 Sandra Lonardo, che ha fatto seguito al
 messaggio ricevuto da una cittadina, in
 cui era scritto: «Cara senatrice, stamani
 ho provato a chiamare il Cup, dell'
 azienda ospedaliera San Pio, per
 prenotare una mammografia di ultima
 generazione. Disponibilità a partire da
 novembre 2020! Non ho parole». «Per la
 verità commenta Lonardo anche io sono
 rimasta senza parole. Ma come è
 possibile? Per questo, lo chiedo
 pubblicamente al direttore generale
 Pizzuti e attendo risposta, per dare
 riscontro agli increduli cittadini che
 ricevono queste risposte a fronte di
 esami fondamentali per la prevenzione.
 Il rischio altissimo è che la medicina da
 preventiva diventi medicina postuma.
 Mentre, l' unica certezza è che il nostro
 caro ospedale Rummo, (per me resterà
 sempre tale) sta sprofondando sempre
 più». La senatrice di Fi conclude così: «Ricordo a me stessa, e a quanti mi seguono l'
 indifferenza del governatore De Luca e soprattutto del ministro Grillo, alla quale ho
 rivolto ben sette interrogazioni e mai ho ottenuto una benché minima risposta.
 Credo sia vergognoso. Se questo è il cambiamento, mille volte il pregresso». LA
 REPLICA Dal Rummo è arrivata la risposta condivisa tra il digì Pizzuti, il direttore
 sanitario, Giovanni Di Santo, il primario di Senologia, Pasquale Zagarese, e il
 primario di Radiologia, Alfonso Bencivenga. «La direzione strategica è scritto nella
 nota congiunta - ha posto sempre particolare attenzione alle attività di prevenzione
 clinica in campo oncologico, e quindi anche nella diagnosi tempestiva e nel
 trattamento della neoplasia mammaria. Infatti, da giugno si effettuano sedute di
 diagnostica senologica ambulatoriale e chirurgica presso il presidio ospedaliero di
 Sant' Agata, attività che integra fortemente quella istituzionale dei programmi di
 prevenzione primaria di screening mammografico di stretta competenza dell' Asl.
 Quindi, la direzione strategica si chiede il motivo delle critiche nei confronti dell'
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azienda ospedaliera per un' offerta assistenziale che genera liste di attesa riferibili
ad attività di primo livello, che esulano dalle competenze istituzionali di qualunque
ospedale». Bencivenga, poi, sottolinea che «la diagnostica senologica per la
prevenzione del cancro della mammella prevede uno screening di primo livello di
competenza dell' Asl e uno di secondo livello di competenza del Rummo». Quindi, l'
Asl, che attualmente garantisce gli esami mammografici presso l' ex consorzio
antitubercolare, dovrebbe assicurare le prestazioni diagnostiche mentre è compito
dell' ospedale subentrare solo nella seconda fase. «L' Asl spiega il digì Franklin
Picker ha attivato una convenzione con il Fatebenefratelli, per le mammografie e gli
screening. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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16/07/2019                                                                                                                Pagina 27

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

                       De Luca a Conte: stop commissario

 IL VERTICE Ettore Mautone Una lunga
 maratona andata avanti fino a tarda
 sera, quella che si è svolta di ieri a
 Roma, a Palazzo Chigi, tra il presidente
 del Consiglio Giuseppe Conte e il
 presidente della Regione Campania
 Vincenzo De Luca. Fari puntati sulla
 Sanità, i livelli di assistenza, lo snodo del
 commissariamento e l' autonomia
 differenziata. A chiedere il colloquio è
 stato il governatore della Campania dopo
 alcuni incontri pubblici in cui lo stesso
 premier Conte aveva chiesto di
 approfondire i temi proposti da De Luca.
 Quest' ultimo ha certificato che la
 Campania ha raggiunto l' equilibrio di
 bilancio e risultati nella griglia Lea (livelli
 essenziali assistenza) che rendono non
 più sostenibile, per ragioni tecniche, il
 commissariamento            della      Sanità
 campana. Ribadita la necessità di una
 decisione rapida anche in vista delle
 prossime riunioni di tavoli tecnici
 nazionali su questa questione. De Luca
 ha anche illustrato i contenuti del documento inviato al ministri degli Affari Regionali
 relativo al tema dell' autonomia differenziata delle Regioni. Il governatore ha
 rapidamente illustrato i contenuti per i quali la Campania dichiara la piena
 disponibilità per una battaglia dell' efficienza ma nel quadro dell' Unita nazionale e di
 una tutela corretta degli interessi delle comunità meridionali come previsto dalla
 Costituzione. Il presidente del Consiglio, riferiscono dalla Regione, «ha confermato di
 voler approfondire nel merito le questioni sottoposte in un clima di rispetto reciproco
 e di assoluta correttezza istituzionale». IL RISULTATO Una tappa interlocutoria, di
 avvicinamento al tavolo interministeriale di verifica trimestrale del piano di rientro in
 programma con Salute ed Economia il 25 luglio a Roma. De Luca reclama una svolta
 sulla sanità campana per imboccare la strada della fuoriuscita dal tunnel del
 commissariamento dopo 10 anni di regime speciale che ancora vincola la Regione,
 nonostante il pareggio dei conti per sette anni consecutivi, a stringere la cinghia su
 investimenti e spesa. Nella pagella che misura l' efficienza (Lea) la Campania nel
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2017 (ultimo dato disponibile) nonostante abbia recuperato 25 punti sull' anno
precedente è ancora a 153 punti, dunque sotto la soglia di sufficienza fissata a 160.
La richiesta è di tenere conto però del flusso dei dati relativi all' attualità e dunque
aggiornare i parametri al 2018. In base alle proiezioni regionali (i dati reali sono
conosciuti solo dai ministeri) la Campania avrebbe raggiunto quota 170. L'
AUTONOMIA Più volte De Luca ha fatto presente che la Campania non è più disposta
a fare accattonaggio istituzionale e che la sua linea sarebbe stata quella della dura
presa di posizione, anche giudiziaria, se alla Campania fosse negata questa realtà.
La consuetudine vuole però che, almeno fino a novembre prossimo, si proceda al
consolidamento del consultivo del 2017. I margini di manovra politica per De Luca
sono stretti nelle maglie dei rapporti istituzionali e politici con la maggioranza giallo
verde. Da una lato c' è il ministro della Salute Giulia Grillo che non intende fare
sconti sul doppio ruolo di governatore e commissario per la Sanità di De Luca. Dall'
altro c' è il sottosegretario all' Economia Massimo Garavaglia, delegato ai Piani di
rientro, convinto della necessità di superare i commissariamenti e garantire le
autonomie delle Regioni. Un tira e molla tutto interno al governo gialloverde che
incrocia anche le posizioni della Conferenza Stato-Regioni impegnata ad approvare il
nuovo Patto per la Salute e che approda nel campo minato del progetto
autonomista. Qui De Luca ha giocato d' anticipo depositando, nei giorni scorsi, una
proposta anche sulla perequazione del gettito fiscale tra le Regioni superando la
spesa storica per fare posto ai Livelli essenziali delle prestazioni. E nell' agenda di
fine luglio per De Luca c' è anche la scelta dei nuovi manager di Asl e ospedali. ©
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16/07/2019                                                                                                                Pagina 12

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

  Dipendenti dell' ospedale sospesi, chiesta la rimozione della
                           direttrice

 Stabile: non possiede i requisiti per fare
 una scelta del genere AVERSA - Scontro
 tra sindacato e direttrice sanitario sulla
 decisione di sospendere numerosi
 dipendenti dell' As l di Caserta addetti
 all' ospedale Moscati. Dopo la decisione
 del direttore sanitario dell' ospedale,
 Angela Maffeo, di sospendere diversi
 dipendenti dell' ospedale per diversi
 motivi. Il segretario generale della Fials
 di Caserta, Salvatore Stabile, ha chiesto
 in una nota inviata al direttore generale
 dell' Asl Mario De Blasio, "la rimozione
 immediata dall' incarico di facente
 funzione di direttore sanitario del
 presidio ospedaliero di Aversa della
 dottoressa Angela Maffeo" scrive Stabile.
 Il sindacalista poi spiega anche perchè a
 suo avviso la Maffeo andrebbe rimossa:
 "Non possiede i titoli di legge". Poi
 Stabile cita anche quello che secondo lui
 è il riferimento su cui poggia la sua
 affermazione. Si tratta dell' accertamento "Gruppo di lavoro Asl di Caserta per la
 verifica dei requisiti dei partecipanti all' avviso interno per il conferimento di
 incarichi di sostituzione di direttore sanitario di presidio ospedaliero, giusta verbale
 redatto in data sei febbraio 2019". La Fials poi chiede "la dichiarazione di nullità dei
 provvedimenti di sospensione cautelare per la detta carenza assoluta di attribuzione
 nonchè la assenza dei presupposti di fatto e di diritto legittimanti i provvedimenti".
 La Maffeo, con diversi provvedimenti, ha provveduto a sospendere sette dipendenti
 dell' ospedale tra cui il dirigente di Ostetricia e Gine cologia Francesco Forleo, il
 caposala di Gastroenterologia Francesco Tessitore e gli infermieri dello stesso
 reparto Giuseppina Freso lone, Pietro Esposito e Antonio Trombetta. Sospesi anche
 altri due medici di Ginecologia. Diverse le motivazioni che hanno portato alle
 decisioni della Maffeo. La questione adesso approderà sul tavolo del direttore
 generale dell' Asl di Caserta che potrà disporre eventualmente gli accertamenti del
 caso.

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16/07/2019                                                                                                                Pagina 27

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

  Ginecologia, medici litigano in corsia Direttrice li sospende,
                         Fials: si dimetta

 AVERSA / 2 Nicola Rosselli Tre medici del
 reparto di ginecologia dell' ospedale San
 Giuseppe Moscati di Aversa, dopo una
 serie di scontri sulla gestione del
 reparto, si sono «scontrati» in corsia
 davanti a pazienti e familiari e sono stati
 sospesi dal servizio dalla direttrice
 sanitaria. Immediata la risposta del
 sindacato Fials che, con il segretario
 generale Salvatore Stabile chiede non
 solo la revoca dei provvedimenti di
 sospensione cautelare emanati dal
 Moscati perché deliberati da una
 direttrice che non poteva essere
 nominata tale per cui ogni suo atto è
 nullo.    Ma,     andiamo     per    ordine.
 Considerati i rapporti tesi tra il personale
 dell' unità operativa di Ostetricia e
 Ginecologia dell' ospedale aversano, la
 lite era nell' aria. Preannunciata. E così è
 stato.     È     bastato    un      episodio
 insignificante per farlo scoppiare. Tutto
 sarebbe nato dalla scelta di un' ostetrica
 che avrebbe messo fuori dalla stanza di
 degenza la parente di una paziente in travaglio, giustificando la cosa con la presenza
 di una seconda paziente con aborto in corso. Il responsabile del reparto Francesco
 Forleo non ha fatto sua la scelta e sulla base delle linee guida dell' associazione
 nazionale finalizzata a umanizzare il parto, sarebbe intervenuto riportando l'
 accompagnatrice accanto alla paziente in travaglio. Da qui, il duro scambio di idee
 tra i due, avvenuto a voce alta davanti ai ricoverati, tanto da richiamare l' attenzione
 di altre persone e della stessa dottoressa Maffeo che ha adottato il pugno duro
 decidendo la sospensione dal servizio dei tre specialisti. Scelta che potrebbe creare
 problemi alla funzionalità del reparto che già è in crisi di personale. Accanto alle
 azioni giudiziarie che stanno valutando i diretti interessati, è sceso in campo il
 sindacato Fials che chiede: «la rimozione dall' incarico di direttore sanitario del
 Moscati della dottoressa Angela Maffeo in quanto la stessa non possiede i titoli di

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legge e per i numerosi atti di grave disamministrazione e disorganizzazione del
Moscati dei quali la dirigente in questione si è resa responsabile». Stabile chiede,
inoltre: «la dichiarazione di nullità dei provvedimenti di sospensione». ©
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16/07/2019                                                                                                                Pagina 22

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                    Mancano i medici, 'chiude' Ortopedia

 Flop dei concorsi per reperire camici
 bianchi e personale in ferie hanno
 determinato lo stop Non c' è pace per l'
 ospedale San Rocco. La mancanza di
 medici nel reparto ortopedia ne ha
 determinato la 'chiusura'. La carenza di
 camici bianchi e il personale in ferie ha
 determinato lo stop del reparto. Ancora
 da chiarire per quanto andrà avanti il
 provvedimento, nei prossimi giorni il
 personale potrebbe essere preso in
 prestito da altri reparti per garantire
 comunque il servizio. Fatto sta che
 questo disagio va ad aggiungersi alle
 altre 'piaghe' che ormai da mesi hanno
 colpito il presidio ospedaliero locale. I
 problemi strutturali, l' inagibilità, i
 macchinari vetusti e i ritardi nei cantieri
 sono la triste cornice dell' inchiesta sui
 furbetti del cartellino, che nell' aprile
 scorso ha gettato il San Rocco nel
 baratro. Pochi giorni fa la Cassazione ha
 escluso il reato associativo per i medici coinvolti nello scandalo. Ma il processo per la
 truffa all' Asl procede. Intanto sempre più a fatica l' ospedale cerca di rialzarsi. E la
 chiusura del reparto Ortopedia non aiuta. Per cercare di contenere le lacune sono
 stati avviati una serie di con corsi, ma i vincitori hanno poi rifiutato l' incarico. Non
 che le altre divisioni se la passimo meglio. La nuova Tac, attesa da tempo sia dai
 pazienti che dagli attivisti del comitato che si muove in difesa del San Rocco, è in
 attesa della piena operatività. I lettini del reparto di prima urgenza dell' Ob,
 osservazione breve del pronto soccorso non sono ancora arrivati. Il comitato ha
 anche presentato una lettere al direttore del noso comio in cui ha presentato tutte le
 osservazioni. Tra queste anche le lacune sul fronte del personale. Problemi che
 caratterizzano tanto Ortopedia quanto Radiologia, e Cardiologia, dove mancano
 molti camici bian chi, e il problema si aggrava con le ferie estive. Il rischio è che
 dopo Ortopedia ci sia un effetto domino per gli altri reparti. "Che esista una regia
 politica occulta per smantellare pian piano l' ospedale San Rocco e favorire,
 presumibilmente, strutture private è un sospetto sempre più forte - ha detto il
 consigliere Alberto Verrengia - Sospetto che è anche alimentato dalla noncuranza
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dei nostri rappresentanti in Regione, che sulla sanità hanno sempre avuto grande
influenza. Ben poco affidamento possiamo fare, poi, sul sindaco e su questa
amministrazione che non ha mai lavorato seriamente per il bene di questa
struttura".

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16/07/2019                                                                                                               Pagina 6

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

     Ospedale, concorso per cardiologi: candidati in sospeso

 In 31 non sono ancora specializzati
 CASERTA (ren.cas.) - Sarà l' Avvocatura
 della Regione Campania a chiarire chi
 parteciperà al concorso per 4 medici di
 Cardiologia     bandito     dall'    azienda
 ospedaliera     "Sant'    Anna     e     San
 Sebastiano". Lo ha deciso il direttore
 generale dell' azienda Mario Nicola
 Vittorio Ferrante (nella foto) con delibera
 firmata in questi giorni. Il 28 giugno
 scorso c' è stata l' ammissione dei
 candidati,     ma      esaminando         più
 attentamente le domande emerso che
 31 fra i concorrenti ammessi non
 risultano aver conseguito, alla data di
 presentazione della domanda, il titolo di
 specializzazione, ma sono solo iscritti all'
 ultimo anno del corso. Il bando di
 concorso prevedeva il possesso della
 specializzazione per partecipare, ma
 dopo la pubblicazione di questo atto è
 arrivata la legge di bilancio regionale del
 30 dicembre 2018 a stabilire che i medici all' ultimo anno di specializzazione sono
 ammessi ai concorsi per la specialità relativa. Ci sono quindi du atti confliggenti: l'
 azienda ha quindi chiesto un parere all' Avvocatura e nel frattempo ha ammesso al
 concorso con riserva i 31 specializzandi. Da Napoli dovrà quindi arrivare l'
 orientamento sull' ammissione di questi concorrenti: per adesso la procedura di gara
 per i 4 posti va avanti per tutti gli ammessi.

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