PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Domenica, 06 ottobre 2013 Prime Pagine Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 1 Prima Pagina del 06/10/2013 La Voce di Romagna 2 Prima Pagina del 06/10/2013 agricoltura Sui prezzi delle uve aspre polemiche anche tra vinificatori e Trasversali 3 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Caldarroste e cagnina, il vino che stregò Carducci 4 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 tornano di moda gli orti urbani 6 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Uva, prezzi bassi rispetto al 2012 'Ingiustificata analisi dei... 7 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 allevamento e pesca Dalla truffa del baccalà alle vongole non controllate 9 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Pesce sottomisura e non a norma 10 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Frode sul pesce: tre denunce e multe per 32mila euro 11 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 I vongolari in difficoltà, prodotto sottomisura Si punta a chiudere... 12 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 ambiente Maxisequestro di rifiuti fuorilegge: un indagato 13 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 I grillini fanno il pieno «Così facciamo opposizione» 14 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Discarica abusiva sequestrata al porto 15 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Rifiuti pericolosi, deposito abusivo al porto 16 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 cronaca Nuovo vicario del questore 18 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Lucio Aprile è il nuovo vicario del questore di Ravenna 19 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Sottopasso killer indagate due persone 21 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Nessuna inchiesta, polemiche nei soccorsi 23 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 economia locale e territorio «Pronti a comprare le concessioni» 25 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Sul ?catasto' dei posti barca nuovo affondo dei 5 Stelle 27 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Centinaia di giovani in "fuga"all' estero 29 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 «In Usa stipendi più alti» 30 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 «Mi ha aperto la mente» 31 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 «Assunti io e mia moglie» 32 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Carissimi nonni, il vostro benessere cercatelo in Svezia! 33 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Corso da vetrinista aperte le iscrizioni 34 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 edilizia e infrastrutture Immobili "fantasma" In provincia sono migliaia 35 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 istruzione «Mio figlio lasciato a piedi da Tper» 36 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 «Lasciati a piedi dal bus» 37 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Presto al via 12 'scuole' gratis per tecnici specializzati 38 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Ragazzi, mettete la tuta Parte lo sport giovane 39 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 lavoro Anche i sindacati Cgil e Cisl si mobilitano contro la chiusura 40 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
Chiude la Federici, in 10 perdono il lavoro 41 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 "Va scongiurata la chiusura dell' Inail Sindacati e Unione per... 43 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 parchi Bagni e sporcizia nel mirino 44 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 politica locale Renziani verso l’appoggio a De Pascale 45 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Inaugurato il ?Ridotto' del teatro Masini 46 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Clamoroso, Malpezzi non si ricandida 47 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 politiche sociali Sicurezza: convegno 49 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 La lotta alle discriminazioni festeggia un anno 50 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 L' associazione Il Terzo Mondo propone una fiaccolata 51 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Il welfare che non c' è 52 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 pubblica amministrazione agenda digitale L' Italia unita dell' Ict La razionalizzazione dei centri... 53 Da Il Sole 24 Ore del 2013-10-06T04:02:00 PATTO DI 55 Da Il Sole 24 Ore del 2013-10-06T04:01:00 sanità Un convegno su società sportiva 56 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 turismo, cultura e spettacoli ?Dialoghi sulla fede' con Cacciari nella Pieve di S.Pietro a Bagnacavallo 57 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 FAENZA Itinerari organistici Si riparte da San Biagio 58 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Mic, festa e inaugurazione 59 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 Turismo, vola Mirabilandia 60 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 A San Cassiano si "celebra" la polenta 61 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 CASTEL BOLOGNESE 62 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 LUGO 63 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 BAGNACAVALLO 64 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Tanesini e Bettoli a San Biagio 65 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Floridia, Gaudenzi e Pezzi in concerto 66 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Mic sempre più Paladino della ceramica 67 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Filosofia e fede alla Pieve 68 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Ieri la presentazione del dossier: ecco i numeri della sfida 69 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Sfida 2019 Arrivano anche i bosniaci a "tirare la volata" europea di... 71 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Percorso Woodpecker 72 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Borletti Buitoni sottosegretario ai Beni Culturali inaugura lo sfarzoso... 73 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Mostra a Castello 74 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Turismo e priorità 75 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Una porta collega il Mic a Lampedusa 76 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 De Luca: «Trovo la luce nelle pietre più difficili» 77 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00 La Cassa ha aperto i suoi antichi tesori alla città 79 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Open day alla Scuola di musica Malerbi 80 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 Sonate di giovani emergenti 81 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00 viabilità
Garantita la qualità del prodotto offerto: in ogni stand ben... 82 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00 Oggi stop alle auto in centro 84 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
6 ottobre 2013 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
6 ottobre 2013 La Voce di Romagna Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
6 ottobre 2013 Pagina 58 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) agricoltura VENDEMMIA. Sui prezzi delle uve aspre polemiche anche tra vinificatori e Trasversali E' SEMPRE accesa la polemica sui prezzi delle uve, specie dopo l' intervento della Coldiretti che ha stigmatizzato duramente l' atteggiamento al ribasso perseguito dell' associazione Viner. «Sono sgomento ? dice Giuseppe Moriello, presidente Viner ? per i toni e gli argomenti usati da Coldiretti n e l commentare la nostra analisi. Forse questa categoria trascura il mercato globale con cui ogni operatore deve confrontarsi. Essere accusati di bluff, di speculazione e di volere far l' affare, è un atteggiamento destituito di ogni fondamento, da rimandare al mittente». Mercoledì la Commissione prezzi della Camera di Commercio di Lugo ha registrato prezzi di circa 3 euro al grado più Iva: 2630 euro al quintale per le uve rosse, 28- 32 per le bianche di pianura e 30-36 per quelle di collina, Iva compresa. Sono quotazioni insoddisfacenti per i viticoltori, «perché il prodotto è di qualità, anche se con un grado inferiore allo scorso anno». Ma il Viner non cambia la sua linea, come sottolinea Morello: «Dispiace che si voglia creare questo clima di contrapposizione fra categorie, usando slogan da campagna elettorale. Confermo le preoccupazioni già espresse dovuta alla crisi del settore aggravata da quella più generale». Più dura della Coldiretti la presa di posizione del Gruppo Trasversale degli agricoltori che parla di «grave speculazione. Abbiamo ? dice Fabiano Mazzotti presidente dei Trasversali ? già i rappresentanti del settore ortofrutta che ogni anno ?usano' le produzioni di meridione e Spagna per ?coprire' le loro inefficienze e speculare sui prezzi dell' ortofrutta nei confronti dei produttori. Ora anche i vinificatori tirano in ballo le produzioni di SudItalia e Spagna, nel tentativo di speculare sui prezzi delle uve dell' attuale vendemmia. Qualcuno forse dimentica che la vendemmia parte con le cantine praticamente vuote, con i prezzi dei vini che non hanno avuto cali negli ultimi mesi e il positivo andamento commerciale dei vini italiani all' estero non giustifica davvero certe ?uscite' dei vinificatori. Gli operatori corretti danno indicazioni, al momento per i vini della vendemmia 2013, di 4,5 euro al grado, e per le uve di 9 gradi significa 32-33 euro al quintale, al di sotto dei prezzi 2012, ma sicuramente ben più dignitosi rispetto alle indicazioni del Viner». Daniele Filippi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
6 ottobre 2013 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) agricoltura Caldarroste e cagnina, il vino che stregò Carducci Ottobre non è solo il mese delle castagne. di FRANCO GÀBICI OTTOBRE è il mese delle castagne e del vino. Una volta, durante la stagione invernale, la castagna sfamava intere famiglie e non a caso il nostro Giovanni Pascoli definì il castagno ?l' albero del pane' e il suo frutto ?il pane dei poveri'. Le castagne sono preparate in diversi modi. Uno dei più diffusi è la ?caldarrosta', la castagna arrostita dentro una padella col fondo bucherellato dopo averla ?castrata' con un apposito coltellino che i nostri vecchi chiamavano ?e castren'. La ?castratura' consiste in una incisione orizzontale sul guscio per evitare che la castagna esploda e infatti il nome ? castagnola' dato a certi petardi deriva proprio dallo scoppio delle castagne sul fuoco. LA CASTAGNA intera, invece, poteva anche essere cucinata nella ?burnisa', la calda cenere del camino. Un' altra variante delle castagne sono le ballotte, ?al balus', cotte dentro all' acqua bollente con qualche foglia di alloro o di finocchio. Appartengono più al passato i ?cuciarul', le castagne secche e raggrinzite di color giallo che una volta erano vendute per le strade insieme ai lupini, alle brustoline e ai ceci americani. Il poeta Nevio Spadoni, finissimo cantore sempre attento alle nostre tradizioni, li ricorda nella sua poesia ?D' nota': «Nench pr' incù, l' om di cuciarul l' a finì a su zir?». Quasi del tutto dimenticate, invece, sono le castagne la cui buccia si poteva togliere facilmente e che da noi erano chiamate ?sguscett'. Con la farina di castagna si fa invece la ?castagnaza', che veniva venduta a quadretti in apposite rivendite, oggi scomparse. IL VINO che si sposa meglio con le castagne è la ?cagnina', molto apprezzata da Carducci. Nell' inverno del 1865 il poeta si trovava a Faenza per partecipare a un meeting sulla pena di morte, argomento non molto allegro che tuttavia cercò di addolcire andando ad assaggiare nelle osterie «vini di varia ed ottima ragione». Faceva molto freddo e Carducci si buscò pure un malanno a causa della neve che cadeva in abbondanza ma scrivendo a un amico così concludeva: «Oh se mi dessero sempre di quel vino, farei tre meeting la settimana!». E UNA VOLTA tornato a Bologna mandò una lettera a don Luigi Bolognini con la quale ?canonizzava' la ?cagnina': «Comprami un barile costassù, mettici dentro la ?santa' cagnina, tappalo e assicuralo bene, e fammene una spedizione al mio indirizzo». Attenzione, però, a non confondere la ?cagnina' con la ?canina'. Scrive Libero Ercolani nel suo vocabolario che «un contadino sa distinguere benissimo canéna da cagnina, ma quanti ne hanno scritto in italiano hanno creato confusione usando il termine canina sia per l' una che per l' altra uva, o per i vini Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4
6 ottobre 2013 Pagina 52 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) agricoltura tornano di moda gli orti urbani LA NOSTRA richiesta è di riuscire a proporre una delibera del Consiglio Comunale che possa migliorare e adeguare il regolamento per l' assegnazione e la gestione degli orti urbani del Comune di Ravenna. Le necessità oggi sono cambiate per via della crisi economica, sempre più persone hanno cominciato a coltivare un proprio orto. Coltivando per esempio qualche piantina del costo di pochi euro, un' intera famiglia può mangiare pomodori per tutta l' estate e l' idea si può ovviamente applicare a qualsiasi altro prodotto coltivabile. Visto e considerato i prezzi delle verdure che si trovano sui banchi dei supermercati, la coltivazione di un piccolo pezzo di terra rappresenta oggi un considerevole risparmio per tutte quelle famiglie che stanno vivendo un momento di difficoltà economica. Oltre a questo ci sono tantissimi altri aspetti positivi nel portare avanti questo tipo di progetto: dall' attività ricreativa, alla socializzazione, all' aiutare gli individui a sentirsi impegnati in qualcosa, diffondendo stili di vita più sani e sostenibili o magari anche solo per scaricare la tensione della giornata. Quando notiamo che alcuni spazi di proprietà comunale (uno, ad esempio, nel borgo S. Rocco presso le mura della città), anche in centro città, sono ancora amorevolmente destinati ad ordinatissimi orti e giardini, spazi di aggregazione, di svago e di attività per anziani e non, e che altri lo potrebbero diventare (orti didattici e serre nel cosiddetto Parco delle Lucciole, ad esempio?), ed invece si continua a pensare di riutilizzarli ad esempio per recuperare qualche stallo di parcheggio per le auto, ci chiediamo se il Comune di Ravenna voglia davvero farsi promotore di attività di salvaguardia del poco verde urbano rimasto, delle attività di solidarietà sociale e delle nostre utili tradizioni non ancora tramontate. Paolo Cornacchione Donatello Sampaoli Consiglieri territoriali Movimento 5 Stelle A Ravenna non partiamo dall' anno zero. La pratica, quasi la cultura, degli orti per anziani, è diffusa da tempo in città, nelle frazioni della costa, un po' meno nel forese ma solo perché lì le aree agricole non mancano. Proprio in questi mesi è in atto la valorizzazione del Bosco Baronio, con una zona estesa dedicata alla coltivazione dei prodotti della terra e organizzata in piccoli lotti. Può essere invece utile rivedere il regolamento di assegnazione. Ed è certamente corretto l' invito all' amministrazione ad estendere questa pratica. Certo, nessuno ipotizza di trasformare piazza Kennedy in una distesa di piccoli campi di insalata, zucchine e pomodori. Ma rendere disponibile il Parco delle lucciole per queste attività, socialmente ed economicamente utili, è una sollecitazione che va, come dire, raccolta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6
6 ottobre 2013 Pagina 37 La Voce di Romagna agricoltura Uva, prezzi bassi rispetto al 2012 'Ingiustificata analisi dei vinificatori' Dura critica ai rappresentanti di categoria. "Abbiamo già i rappresentanti del settore ortofrutta che tutti gli anni "usano" le produzioni del meridione e della Spagna per "coprire" le loro inefficienze e attuare una speculazione sui prezzi del' ortofrutta nei confronti dei produttori, ora dobbiamo sentirci dire anche dai vinificatori che la colpa è delle produzioni del sudItalia e spagnole, nel tentativo vergognoso e vigliacco, di speculare sui prezzi delle uve della attuale vendemmia". Il Gta (Gruppo degli agricoltori trasversali), tira un primo bilancio della vendemmia 2013: "Siamo consapevoli di una gradazione media non eccezionale e di una stagione non ottimale (al contrario di quanto sostiene qualcuno), ma ci sembra però eccessivamente drastica l' indicazione fatta dal Pres.te del Viner Moriello, di 3 euro al grado. Qualcuno forse dimentica che la vendemmia parte con le cantine praticamente vuote, con i prezzi dei vini che non hanno avuto drastici cali negli ultimi mesi, il positivo andamento commerciale dei vini italiani all' estero e, quindi, una previsione di un lieve aumento dei quantitativi della nuova vendemmia (per altro di poco se guardiamo i dati a livello italiano), non giustificano certe "uscite" dei vinificato ri". Gli operatori corretti - sostengono dal Gta - danno indicazioni, al momento per i vini della vendemmia 2013, di 4,5 euro al grado, e per le uve di 9 gradi significa 32-33 euro al q.le, al di sotto dei prezzi 2012, ma sicuramente ben più dignitosi rispetto alle indicazioni del Viner. "Questo dovrebbe ricordare al mondo agricolo - proseguono i Trasversaliquanto sia importante la corretta gestione delle nostre cantine cooperative e, soprattutto, dei consorzi di secondo grado che si occupano della commercializzazione del prodotto trasformato.Questi ultimi,se correttamente gestiti,dovrebbero dare il giusto il plus -valore alle uve, che qualcuno vorrebbe a prezzi di saldo. Come agricoltori dovremmo anche meditare sui nostri, a volte,remissivi atteggiamenti, perché se i vinificatori "imparano" velocemente dagli operatori dell' ortofrutta su come " sfruttare" le nostre debolezze, dobbiamo anche fare un po' di mea culpa sui nostri silenzi, nonostante i continui e ripetuti tentativi di speculazione ai danni delle nostre produzioni. Allo stesso tempo,ancora una volta,constatiamo come agricoltori,una inefficace tutela sindacale ed economica da parte delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7
6 ottobre 2013 Pagina 37 La Voce di Romagna
6 ottobre 2013 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) allevamento e pesca CAPITANERIA TRE DENUNCE E SANZIONI PER 32MILA EURO. Dalla truffa del baccalà alle vongole non controllate OPERAZIONE Sono state 165 le verifiche portate a termine in appena tre giorni; trenta i verbali. TRE giorni di interventi mandano in archivio 165 verifiche nei punti di sbarco del pescato, nei centri di distribuzione all' ingrosso e sui mezzi di trasporto; 30 verbali e sanzioni per circa 32mila euro; 3 indagati per frode in commercio. Questo, in sintesi, il bilancio di ? Legal fish', operazione diretta dal Centro controllo area pesca della Direzione marittima di Ravenna nell' ambito dell' intera filiera ittica. Sono stati 25 i militari che, operando in maniera coordinata sia in mare che a terra, hanno ?coperto' l' intera area ricompresa nella Direzione marittima ravennate, che va da Goro a Cattolica. Le violazioni più frequenti sono consistite nell' errata e fuorviante etichettatura dei prodotti venduti nelle fasi precedenti il commercio al dettaglio, nella ?dimenticanza' di norme sanitarie sulla commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi, nel commercio di prodotti sottomisura e anche nella vendita di pesci di minor pregio rispetto a quelli ? pubblicizzati', ad esempio molva al posto di baccalà. PER quanto riguarda in particolare la zona di Ravenna, è stato controllato un camion refrigerato che, in transito alla volta di Porto Garibaldi, trasportava 4 quintali di orate risultate sottomisura e, nonostante questo, già pronte per essere commercializzate; il prodotto è stato sequestrato e il responsabile del trasporto indagato a piede libero. In un' altra occasione sono finiti sotto sequestro attrezzi da pesca e 3 quintali di vongole, del tipo lupino, in procinto di essere commercializzate senza essere state sottoposte a tutti i controlli sanitari previsti. Fermata, ancora, una barca da pesca che aveva nascosto le proprie scritte identificative nella speranza di eludere i controlli della Guardia costiera. «SONO pienamente soddisfatto ? ha dichiarato il contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara, comandante della Capitaneria di porto di Ravenna e direttore marittimo dell' Emilia Romagna ? del brillante operato di tutto il personale in servizio nelle dipendenti Capitanerie di porto regionali che, consapevoli del delicato compito loro affidato, si adoperano quotidianamente e incessantemente per assicurare il rispetto delle norme a tutela del consumatore e per il corretto operato dell' utenza del mare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9
6 ottobre 2013 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) allevamento e pesca Pesce sottomisura e non a norma Controlli della Capitaneria, tre denunce, 32mila euro di sanzioni. RAVENNA. Trenta verbali, 3 denunce per frode, 165 verifiche e 32mila euro di sanzioni: è il bilancio dell' operazione Legal fish diretta d a l C e n t r o c o n t r o l l o a r e a pesca d e l l a Direzione Marittima di Ravenna ne ll' ambito dell' intera filiera ittica, che ha visto impegnati 25 militari per tre giorni. L' operazione mirava a prevenire e reprimere gli illeciti relativi alla pesca e commercializzazione del pescato, garantendo la tutela della legalità a favore del consumatore. Dal centro operativo di Ravenna, i controlli si sono estesi da Goro a Cattolica. Tra le irregolarità riscontrate, l' errata e fuorviante etichettatura dei prodotti, nelle fasi precedenti la vendita al dettaglio; la violazione delle norme sanitarie relative alla commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi; l' immissione in commercio di prodotto sottomisura, e anche la commercializzazione di prodotto di minor pregio venduto per specie di maggiore qualità, come la molva venduta come baccalà. Su un mezzo refrigerato in transito per Ravenna e diretto a Porto Garibaldi, è stato anche bloccato un carico di 4 quintali di orate sottomisura; sequestrato anche un carico di 3 quintali di vongole pronte a essere commercializzate senza essere sottoposte ai controlli sanitari. Fermato anche un peschereccio che ha tentava di eludere i controlli nascondendo le scritte identificative. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10
6 ottobre 2013 Pagina 46 La Voce di Romagna allevamento e pesca CAPITANERIA SEQUESTRATI PRODOTTI SOTTOMISURA. Frode sul pesce: tre denunce e multe per 32mila euro Trenta persone verbalizzate, circa 32 mila euro di sanzioni e tre denunce per frode in commercio. E' il bilancio di «Legal Fish», operazione di controllo della Guardia Costiera (direzione marittima di Ravenna) che per tre giorni ha scandagliato l' intera filiera ittica mare -terra sul litorale adriatico di competenza, da Goro (Ferrara) a Cattolica. In totale il Ccap (centro controlla area pesca) attraverso 25 militari ha compiuto 165 verifiche nelle diverse fasi della giornata di pesca tra punti di sbarco, centri di distribuzione all' ingrosso e al dettaglio e mezzi di trasporto su strada. Tra le irregolarità più riscontrate, figura l' errata etichettatura dei prodotti, la violazione delle norme sanitarie relative alla vendita dei molluschi bivalvi vivi, l' offerta di animali sottomisura e la commercializzazione di specie di minor pregio spacciate per specie di alta qualità (tipo la molva, un pesce dalla carni simili al merluzzo, venduta come baccalà). In occasione di un controllo eseguito su un mezzo refrigerato diretto a Ravenna e a Porto Garibaldi (Ferrara), è stato intercettato un carico di circa quattro quintali di orate sottomisura pronte a essere vendute: tutto sequestrato con conseguente denuncia per violazione delle disposizioni sulla dimensione minima del pescato. Sono stati anche sequestrati circa tre quintali di vongole del tipo «lupino» pronte a essere commercializzate senza essere sottoposte ai dovuti controlli sanitari. Tra il materiale finito sottochiave compaiono pure alcuni attrezzi da pesca usati illecitamente. E' stato infine fermato un peschereccio che aveva nascosto le proprie scritte identificative per cercare di evitare i controlli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11
6 ottobre 2013 Pagina 47 La Voce di Romagna allevamento e pesca PESCA PER GLI OPERATORI LA CRESCITA LENTA DELLA VONGOLA È DOVUTA ALL' INQUINAMENTO. I vongolari in difficoltà, prodotto sottomisura Si punta a chiudere la pesca temporaneamente Settore delle vongole in difficoltà, da uno studio dell' Università di Bologna, in particolare del Laboratorio di Biologia di Fano, si afferma che per riuscire a pescare si deve dividere la zona di pesca in sottozone: una per la pesca vera e proprio e una per la semina. Le difficoltà ci sono perché, come "riscontrato dalle analisi effettuate lo scorso settembre, la maggior parte del prodotto è sottomisura e quindi non commercializzabile, in più la pesca potrebbe rovinare il novellame e quindi portare a un calo del prodotto per i prossimi mesi". Considerando che la vongola cresce di 1-2 mm al mese, il Laboratorio di ricerca suggerisce tre soluzioni: la prima è "chiudere la pesca per non danneggiare il prodotto fino all' autunno del 2014"; la seconda "chiudere la pesca per un breve periodo in modo che la percentuale di vongole di taglia commerciale a u m e n t i e q u a n d o s i r i p r e n d e l a pesca, accanto a vongole sottomisura vi sarà una percentuale maggiore di vongole di taglia commerciale" e la terza ipotesi è quella di attuare "una strategia differenziata per zone, per tempi e per quantità pescabili, quindi dividere l' intera zona in sottozone, la massimo del 20-30% del totale, dove pescare, il resto lasciato libero per la semina". I vongolari sono decisamente propensi per la seconda e sottolineano anche come la crescita lenta del prodotto sia dovuto anche in parte al fenomeno dell' inquinamento dovuto a sversamenti in mare. (gd) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12
6 ottobre 2013 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) ambiente AL PORTO. Maxisequestro di rifiuti fuorilegge: un indagato UNA società al porto aveva destinato diverse aree allo stoccaggio di rifiuti, t r a c u i o l i i esausti, materiali ferrosi, residui di macerie di fibrocemento; c' era anche una vasca di decantazione piena di fanghi di residui industriali. Ora tutte le aree sono sotto sequestro, grazie a un' indagine condotta dai finanzieri del Comando provinciale di Ravenna e dai tecnici di Arpa. L' operazione ha portato al sequestro di 323 fusti contenenti olii esausti e prodotti chimici, 90 metri cubi di rifiuti speciali derivanti dalla pulizia dei piazzali e dalla demolizione di macchinari, 18 metri cubi di fanghi derivanti da un processo di produzione. L' azienda ? il cui rappresentante legale è stato indagato ? gestiva un vero e proprio deposito incontrollato di rifiuti, senza rispettare le norme in materia di tutela ambientale e le procedure per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Dagli accertamenti condotti da Fiamme Gialle e Arpa, i rifiuti erano conservati senza i registri e formulari destinati a garantirne la tracciabilità e in violazione delle norme su imballaggi ed etichettatura. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13
6 ottobre 2013 Pagina 54 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) ambiente I grillini fanno il pieno «Così facciamo opposizione» L' incontro con quattro parlamentari cinque stelle FOLLA La sala del dopolavoro piena. Sotto, il consigliere comunale ?Fatti sentire' Vincenzo Barnabè e la deputata Giulia Sarti. HA RICHIAMATO quasi 200 persone l' incontro con quattro parlamentari del Movimento Cinque Stelle svoltosi ieri pomeriggio alle 17 presso il circolo Dopolavoro Ferroviario: all' evento erano presenti Giulia Sarti e Mara Mucci, deputate, e le senatrici Elisa Bulgarelli e Michela Montevecchi. Assieme a loro c' era anche il consigliere regionale Andrea Defranceschi. Quattro parlamentari e non cinque perché era assente il deputato Roberto Fico. Il titolo dell' evento era emblematico: ?Quello che non vi dicono'. Il «vi» si riferisce naturalmente ai media e infatti l' argomento su cui si è imperniata tutta la serata sono le presunte censure o distorsioni da parte dei media italiani sull' operato dei parlamentari cinque stelle. I temi trattati, risvegliati dalle domande del pubblico, sono stati diversi: dalla chiusura d e l l e f o n t a n e d e l l ' acqua p u b b l i c a a l l ' erogazione della moneta da parte della Banca Centrale Europea, delegata a privati con conseguenti costi ed interessi (il tema del ? signoraggio'). CIRCA il nostro sistema statale e governativo oggi in forte crisi Elisa Bulgarelli ha dichiarato: «Non possiamo sradicare il problema: dobbiamo distruggerlo e ricostruirlo, e per fare questo dobbiamo attuare tutti quanti, a partire dai cittadini, un grande cambiamento nel modo di pensare. Per noi non è facile comparire in televisione se non troviamo che persone che tentano di distruggerci». EPPURE i parlamentari, messa evidentemente da parte l' idea di comunicare solo attraverso internet (mezzo che dicono comunque di preferire), dicono di stare in pratica rincorrendo i giornalisti per spiegarsi e hanno colto l' occasione per raccontare, dal loro punto di vista, molti dei fatti di cronaca ? distorti' che li riguardano: «La stampa dopo averci deriso ora ha iniziato a ignorarci: ad esempio la Rai ha mandato in diretta tutta la seduta di mercoledì con il voto alla fiducia ma ha coperto i nostri interventi con i commenti dallo studio. Anche la nostra presenza davanti alla loro sede, avvenuta qualche giorno fa, è stata fatta passare come protesta: in realtà noi volevamo solo parlare con i dipendenti dell' emittente, confrontandoci con loro per raccogliere le eventuali lamentele e denunce». Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14
6 ottobre 2013 Pagina 13 La Voce di Romagna ambiente Discarica abusiva sequestrata al porto Finanza e Arpa scoprono un deposito di rifiuti con 323 fusti di lubrificanti esausti e 90 metri cubi di scarti da pulizia piazzali. Denunciato imprenditore ravennate. Un deposito di rifiuti speciali, pericolosi e non, è stato sequestrato nei giorni scorsi all' interno dell' area portuale. I materiali sono stati individuati dai militari della guardia di Finanza e dai tecnici dell' Arpa in diverse zone riconducibili alla stessa società e utilizzate per lo stoccaggio di olii esausti, di materiali ferrosi, di residui di macerie di fibrocemento e per una vasca di decantazione di fanghi di scarti industriali. Per ora è stata tuttavia esclusa la presenza di materiali contenenti amianto. Il legale rappresentante della società, un 60enne ravennate, è stato denunciato a piede libero. Nello specifico sono stati sequestrati 323 fusti contenenti lubrificanti esausti e prodotti chimici, 90 metri cubi di rifiuti speciali derivanti dalla pulizia dei piazzali e dalla demolizione di macchinari, e 18 metri cubi di fanghi riconducibili a un processo di produzione aziendale. L' azienda ravennate in questione - secondo quanto riferito dai finanzieri in una nota - "gestiva un vero e proprio deposito incontrollato di rifiuti, senza rispettare gli obblighi normativi previsti in materia di tutela ambientale, in violazione delle norme per il recupero e lo smaltimento". In particolare "i rifiuti pericolosi erano conservati senza registri e formulari che ne garantiscono la tracciabilità". Tutte le condizioni riscontrate - ha concluso la Finanza - avrebbero potenzialmente consentito la dispersione nel suolo di prodotti altamente dannosi per l' ambiente e pericolosi per la salute. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15
6 ottobre 2013 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) ambiente Rifiuti pericolosi, deposito abusivo al porto Operazione di Guardia di Finanza e Arpa, denunciato il titolare di una società Lucio Aprile vicario del questore. prile, è dal 1° ottobre il nuovo vicario del Questore di Ravenna. Nato a Napoli 53 anni fa, laureato in giurisprudenza, entra nella Polizia di Stato nel 1987. Dopo il corso di formazione per vice commissari di nove mesi a Roma, è destinato alla Questura di Alessandria, dove per quattro anni riveste le funzioni di vice dirigente della Squadra Mobile. Nel 1992 è chiamato a dirigere la Mobile della Questura di Novara. Nel gennaio del 2004, da vice questore aggiunto, è nominato dirigente del Commissariato di di Vigevano. Dopo due anni arriva la promozione a primo dirigente; nel 2006 gli viene quindi affidata la dirigenza della Polizia Stradale di Alessandria, una delle più importanti d' Italia. Dal 2008 al 2012 dirige la Polizia Stradale di Cagliari, quindi lascia la specialità per rientrare in Questura come vicario del Questore di Imperia. RAVENNA. Oli esausti, materiali ferrosi, residui di macerie di fibrocemento e una vasca di decantazione di fanghi di residui industriali: è quanto hanno trovato ieri i finanzieri del Comando provinciale di Ravenna, insieme al personale tecnico dell' Arpa in diverse aree del portoriconducibili alla stessa società destinate allo stoccaggio di varie tipologie di rifiuti, anche pericolosi. Un sequestro consistente, che comprende 323 fusti contenenti olii lubrificanti esausti e prodotti chimici, 90 metri cubi di rifiuti speciali derivanti dalla pulizia dei piazzali e dalla demolizione di macchinari e 18 metri cubi di fanghi derivanti da un processo di produzione aziendale. Secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle, l' azienda ravennate avrebbe gestito un vero e proprio deposito incontrollato di rifiuti, senza rispettare gli obblighi normativi previsti in materia di tutela ambientale, in violazione delle rigorose ed onerose norme procedurali per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Con il rischio potenziale di dispersione nel suolo di prodotti altamente dannosi per l' ambiente e per la salute. I rifiuti pericolosi erano conservati anche senza i previsti registri e formulari che ne garantiscono la tracciabilità, in violazione alle norme. Il rappresentante legale della società è stato quindi denunciato a piede libero; le violazioni in materia ambientale comportano, inoltre, la segnalazione alle autorità competenti, che emetteranno i provvedimenti necessari per ripristinare le aree irregolari ed evitare conseguenze a danno dell' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16
6 ottobre 2013 Pagina 7 Corriere di Romagna
6 ottobre 2013 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) cronaca Nuovo vicario del questore LUCIO Aprile, napoletano, 53 anni, è il nuovo questore vicario di Ravenna. In Polizia dall' 87, ha operato ad Alessandria, Novara, Vigevano, Cagliari e Imperia. Nel 2001, quando dirigeva la Mobile novarese, diresse l' inchiesta ?San Pietro', poi giudicata a Praga quale migliore indagine europea dell' anno per il contrasto al furto e riciclaggio di veicoli rubati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18
6 ottobre 2013 Pagina 15 La Voce di Romagna cronaca Guidò l' operazione "San Pietro" premiata come migliore indagine europea nel 2001. Lucio Aprile è il nuovo vicario del questore di Ravenna 53 anni e laureato in giurisprudenza, è entrato nella polizia nel 1987 INCREMENTO DEL 251,5% Cambiali protestate Ravenna 2ª! Dal 1° ottobre Lucio Aprile è il nuovo Vicario del Questore di Ravenna. Nato a Napoli 53 anni fa, Aprile si è laureato in giurisprudenza all' Università del capoluogo partenopeo, è entrato nella Polizia di Stato nel 1987 attraverso il concorso per l' accesso al ruolo dei commissari. Dopo il corso di formazione per Vice Commissari di 9 mesi a Roma, fu destinato alla Questura di Alessandria, dove per 4 anni rivestì le funzioni di vice dirigente della Squadra Mobile. Nel novembre 1992, da Commissario Capo, fu chiamato a dirigere la Squadra Mobile della Questura di Novara, ufficio che guidò per oltre 10 anni, realizzando numerose e rilevanti operazioni di polizia giudiziaria, una delle quali, denominata "San Pietro", fu giudicata e premiata a Praga come la migliore indagine europea dell' anno 2001 nell' ambito del contrasto al furto e riciclaggio di autoveicoli rubati. Nel gennaio del 2004, da Vice Questore aggiunto, fu nominato dirigente del Commissariato di Vigevano. Nella sede della provincia pavese rimase per due anni, fino alla promozione a Primo Dirigente. Nel 2006 gli fu affidata la dirigenza della Sezione di Polizia Stradale di Alessandria, una delle più importanti d' Italia, in quanto competente su diverse tratte autostradali e articolata in otto reparti. Nel settembre 2008 fu chiamato a dirigere la Sezione di Polizia Stradale di Cagliari e dopo quattro anni, nel 2012, lasciò la Specialità per rientrare in Questura come Vicario del Questore di Imperia. L' aumento del valore dei protesti delle cambiali attraversa tutta l' Italia. Ad Avellino, in un anno, il valore è aumentato del 354,2% raggiungendo quota 47.171.565,21 euro. A Ravenna, invece, l' incremento è stato pari al 251,5% (16.558.012,37 euro), mentre a Belluno del 155,5% (1.362.663,38 euro). Ad aggiudicarsi, invece, la quarta e la quinta posizione tra le province con il bollino nero, Ferrara (76,3% pari a 4.043.943,63 euro) e Udine (71,1% pari a 5.037.507,92 euro). Questo il risultato dell' analisi condotta dall' Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza sui dati Repr. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19
6 ottobre 2013 Pagina 15 La Voce di Romagna
6 ottobre 2013 Pagina 13 La Voce di Romagna cronaca Sottopasso killer indagate due persone SAVIO DI CERVIA Stretta nell' inchiesta per la signora annegata in auto La procura ha invece chiesto l' archiviazione per la figlia che era al volante In panne in via Camane sotto quasi due metri di pioggia. Il nome di due persone è stato iscritto sul fascicolo aperto per il decesso della donna annegata due anni e mezzo fa nella sua auto rimasta in panne nel sottopasso ferroviario di via Camane, a Savio di Cervia, allagato da un metro e 80 di pioggia e nevischio. Sono in corso verifiche anche su altri profili. Mentre è stata chiesta l' archiviazione per quella che in prima battuta era stata l' unica persona indagata, ovvero la figlia della vittima, quel giorno al volante della vettura. Il fatto risale al pomeriggio del 2 marzo 2011. Per la 97enne Alda Rosetti non c' era stato niente da fare. Mentre la figlia 74enne era stata salvata in extremis dai carabinieri che con un' asse di legno erano riusciti a sfondare il lunotto e a entrare nell' abitacolo. Il pm Isabella Cavallari aveva poi aperto un' inchiesta per omicidio colposo. Secondo le consulenze tecniche disposte a suo tempo, la 74enne difesa dagli avvocati Luigi Berardi e Mirco Tonetti - non aveva avuto alcuna responsabilità nell' accaduto. "Non si ravvisa una sua condotta di guida in contrasto con le norme sulla circolazione stradale", si legge nelle con clusioni raggiunte dall' ingegnere Saponaro. La signora si era cioè venuta a trovare in una situazione che, data anche la sua età e la conformazione della strada, era difficile da gestire in tempi rapidi. Disco verde anche per la vettura, una Ford Fiesta del '97 descritta in buone condizioni. Scagionata pure la situazione meteo: brutto tempo ma non certo eccezionali precipitazioni. E' così al vaglio dell' accusa c' era finita l' intera struttura. Lo si deduce dalla consulenza dei due esperti incaricati a suo tempo dal magistrato, l' ingegnere Oliva e il geologo Caiffa. Sotto alla lente d' ingrandimento in primis c' era finito l' ingresso del condotto sotto alla linea ferroviaria: al momento dei fatti era ostruito da rami e da materiale vario. Ed è stata proprio questa la ragione principale dell' allagamento perché aveva determinato la tracimazione del canale di scolo. La situazione - continua la relazione - era stata aggravata dalla presenza subito dopo il tunnel di un brusco restringimento della fognatura che passava da circa un metro e mezzo a 80 centimetri. All' indice pure la stazione di sollevamento delle acque meteoriche che, sebbene a parere dei due fosse stata correttamente dimensionata con le due elettropompe giudicate sufficienti, sarebbe stata priva di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 21
6 ottobre 2013 Pagina 13 La Voce di Romagna
6 ottobre 2013 Pagina 7 La Voce di Romagna cronaca era per noi ne sarebbero morti altri cento. Sono gli altri ad aver ritardato". Ma la Capitaneria di porto nega. Nessuna inchiesta, polemiche nei soccorsi Corona di fiori sul luogo della strage Indagati i superstiti. Una corona di fiori nel giorno delle polemiche. Mentre il Procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale, afferma che "la Procura non ha aperto nessun fascicolo su presunti ritardi nei soccorsi del naufragio di Lampedusa, perché non abbiamo finora notizie di reato", i pescatori dell' isola escono in mare per rendere l' omaggio alle vittime della strage. Un naufragio nel quale la gran parte delle vittime è composta da donne. E' quanto emerge dai racconti fatti dai superstiti: dei 111 corpi recuperati, infatti, 49 sono donne mentre tra i 155 superstiti sono solo 4 le donne presenti. Secondo il racconto dei minori agli operatori di 'Save the Children', sul barcone c' erano centinaia di donne, molte delle quali mancherebbero quindi all' appello. All' interno del relitto a 47 metri di profondità ci sarebbero almeno un centinaio di corpi incastrati. E sono 41 i minori sopravvissutiPer rendere omaggio ai migranti morti, ieri mattina è stata lanciata in acqua una corona di fiori: a bordo dei pescherecci il presidente del consorzio dei pescatori Salvatore Martello e altre decine di pescatori. Tra questi, anche Vito Fiorino, proprietario della barca 'Gamar', il primo a soccorrere gli immigrati dopo il naufragio avvenuto due notti fa: "Basta in fangare i pescatori di Lampedusa dice non è assolutamente vero e non sarebbe possibile non dare l' allarme o fermarsi quando si vede un barcone. Anche la notte del naufragio, se qualcuno avesse visto il barcone in difficoltà, si sarebbe immediatamente fermato per dare l' allarme. Non capisco come faccia il sindaco Giusi Nicolini a dire una cosa simile, non so chi glielo ha riferito". "Noi non vogliamo essere eroi dice ma non è giusto che la Capitaneria continui a dire che ha salvato 155 persone: se non fosse stato per noi i morti sarebbero stati molti, molti di più. Soltanto su tre pescherecci abbiamo tirato su oltre 100 persone. Come fanno a dire che li hanno salvati loro?". Vito Fiorino è molto arrabbiato e ha ancora davanti agli occhi la scena delle decine di corpi che galleggiavano sull' acqua e di altri che si sbracciavano per essere aiutati. Tornando alla notte del naufragio, ha detto: "Tra i 47 profughi che ho salvato nessuno ha detto che altri pescherecci erano passati senza fermarsi afferma anzi, non facevano che ringraziarci e abbracciarci perché era no felici di essere stati salvati. A noi non interessa fare polemiche, l' importante è che queste persone siano state Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 23
6 ottobre 2013 Pagina 7 La Voce di Romagna
6 ottobre 2013 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) economia locale e territorio «Pronti a comprare le concessioni» Maurizio Rustignoli (Ravenna) entusiasta per l' apertura del Governo PRESIDENTE Maurizio Rustignoli, titolare di concessioni a Punta Marina. FORSE UN PO' troppo semplicisticamente l' hanno definita la vendita delle spiagge. In realtà è la vendita delle concessioni degli stabilimenti balneari agli attuali proprietari dei muri. L' idea non è nuovissima, ma è di stretta attualità. I benefici sono evidenti. Il sottosegretario all' Economia, l' onorevole Pier Paolo Baretta (Pd), il direttore generale del demanio marittimo ed una commissione trasversale Pd-Pdl stanno affrontando il tema. Sono tutti d' accordo sulla bontà dell' operazione, da Bibione al Gargano, da Ostia alla Versilia. L' unica voce fuori dal coro è Rimini. Il tema coinvolge 208 stabilimenti balneari del Ravennate (fra cui una dozzina già su terreno privato a Lido Adriano e Lido di Dante) e 212 nel Cervese. Danilo Piraccini, presidente della coop Bagnini di Cervia ha preferito rinviare le proprie riflessioni. Andrea Corsini, assessore comunale al turismo, si è dichiarato possibilista («Non sono contrario a priori, purché l' area riservata all' ombreggio resti pubblica e purché non si proceda ad una svendita»). Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa spiagge Ravenna, è sceso invece più nel dettaglio, partendo dal veto posto dai cugini riminesi: «Nessuno si spiega il motivo per cui presidente della provincia e sindaco di Rimini, spalleggiati dall' assessore regionale al turismo Melucci, peraltro ex vice sindaco di Rimini, siano contrari alla cessione di quello che è il cosiddetto corridoio di servizi, ovvero l' area antropizzata che da tempo non ha più le caratteristiche di spiaggia perché occupata dagli stabilimenti. Tanto più che, proprio il Comune di Rimini, sfruttando il decreto Fare, si è appena preso dallo Stato il lungomare». AL DI LÀ del derby RavennaRimini, i vantaggi che arriverebbero dall' acquisto delle concessioni da parte dei ?bagnini' sarebbero evidenti: «Prima di tutto ? ha proseguito Rustignoli ? consentirebbe a noi operatori di uscire dall' incertezza della Bolkestein, che di fatto ha solo prorogato di cinque anni, cioè al 2020, la messa all' asta delle concessioni demaniali. La certezza della titolarità dell' area ci consentirebbe di fare quegli investimenti che sono fermi da cinque anni. In pratica si rimetterebbe in moto tutta l' economia locale degli artigiani, mentre noi imprenditori, potendo dare in garanzia i nostri manufatti, avremmo l' accesso al credito, cosa che oggi ci è negata. Ma sarebbe un vantaggio anche per lo Stato, che farebbe cassa e che potrebbe investire parte delle risorse per la sicurezza delle nostre coste». LA SITUAZIONE è ancora nella fase esplorativa. Martedì, proprio a Rimini, al Sun, la fiera di settore, è Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25
6 ottobre 2013 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed.
6 ottobre 2013 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) economia locale e territorio MARINARA ESPOSTO INVIATO ALLA POLIZIA MUNICIPALE. Sul ?catasto' dei posti barca nuovo affondo dei 5 Stelle Dito puntato su Agenzia del Territorio e vari sindaci. IL MOVIMENTO 5 Stelle insiste sul fronte Marinara, moltiplicando gli esposti, l' ultimo dei quali è di ieri ed è stato inviato alla Polizia municipale di Ravenna. I temi sono sempre quelli già oggetto di esposti alla Procura, ma questa volta i ?grillini' puntano molto sul discorso del mancato accatastamento dei posti barca, di competenza di Seaser, visto che sono venuti in possesso della documentazione del Comune di Rimini da cui emerge che «tutta la darsena» di quella città «è stata accatastata, dalla società concessionaria, come blocco unico, comprendente nel suo interno banchine, pontili, portici e ogni altro immobile rilevante ai fini catastali, nella categoria D8, come da indicazioni dell' Agenzia del Territorio». IL CONSIGLIERE comunale Pietro Vandini punta l' indice contro l' Agenzia del territorio di Ravenna e i sindaci che si sono succeduti dal 1998 a oggi «che non si sono mai posti il problema» del mancato accatastamento e sottolinea che l' obbligo di provvedere in tal senso era indicato nelle «due concessioni demaniali rilasciate dall' Autorità portuale, nel 1998 e nel 2005». Sotto questo profilo Vandini sostiene di non comprendere «per quale motivo l' accatastamento non sia avvenuto e ancor più perché mai non ci siano stati controlli». IL CAPOGRUPPO Cinque Stelle definisce «assurde e fuori luogo le affermazioni del presidente dell' Autorità portuale», secondo cui la normativa in questione sull' accatastamento dei posti barca non sarebbe affatto chiara. A questo proposito c' è comunque da rilevare quanto il Comune di Rimini abbia inteso evidenziare, sul tema, nella documentazione fornita ai ?grillini'. «E' doveroso sottolineare ? scrive il responsabile dell' Unità operativa Tributi sugli immobili ? che l' individuazione delle modalità di accatastamento dei posti barca nei porti e in particolare in quelli turistici si sono rilevate, per i contribuenti, particolarmente difficoltose a causa di una normativa non chiara e di una giurisprudenza confusa e contraddittoria, tant' è vero che nel porto turistico di Rimini opportune verifiche sono state effettuate anche dal locale reparto della Guardia di Finanza». NELL' ESPOSTO alla Polizia municipale, firmato dal consigliere comunale Francesca Santarella e dal consigliere territoriale Paolo Cornacchione, sono inoltre individuati, quali fronti di indagini, il «mancato completamento delle opere di protezione e sicurezza del porto di Marinara», in particolare «il muro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 27
6 ottobre 2013 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed.
6 ottobre 2013 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) economia locale e territorio Centinaia di giovani in "fuga"all' estero Dall' inizio della crisi in 700 hanno fatto le valigie. Mete preferite: Usa e Inghilterra. RAVENNA. Nel 2012 i ravennati che hanno deciso di trasferirsi al l’estero sono più che raddoppiati rispetto all’anno precedente. Sono passati dai 102 del 2011 (62 maschi e 40 donne) ai 210 del 2012, con 133 maschi e 77 femmine. I numeri sono stati forniti dall’Ufficio Statistica del Comune di Ravenna. Complessivamente negli ultimi 5 anni, dall’inizio della grande crisi nel 2008 al 2012, da Ravenna si sono trasferite in altri paesi 701 persone, 433 maschi e 268 femmine. L’1,7% dei casi riguarda soggetti che, per lavoro o per motivi personali, sono emigrati 2 volte nel per i o d o . I l paese predil e t t o è l a Gran Bretagna seguito dalla Germania. I “migranti” ravennati sono stati 182 nel 2008, 100 nel 2009 e 107 nel 2010. L’apice si è quindi avuto nel 2012 e di certo la prolungata congiuntura economica negativa può avere influito in maniera sensibile sull’aumento dei cambi di residenza. La maggior parte delle migrazioni avviene in Europa: al primo posto c’è il Regno Unito con 74 trasferimenti, seguito dalla Germania con 73 e dalla Svizzera con 61. Subito dopo si posizionano gli Stati Uniti con 50 cambi di residenza; vengono poi la Francia con 45 e la Spagna con 36. I ravennati mostrano di amare molto anche la lontana Australia, 22 cambi di residenza, l’Argentina con 14 e infine la Thail andia con 11. Ma cosa c’è dietro questo spos t a m e n t o g eo g r af i co ? L ’ a n a l i s i per fasce di età mostra che il picco di trasferimenti si ha per le persone che vanno dai 25 ai 39 anni, che da sole coprono più della metà dei trasferimenti. Dietro a questi numeri ci sono storie di tanti ravennati che per i motivi più diversi hanno deciso di cambiare aria, di provare nuove esperienze. Molti di loro all’estero hanno trovato opportunità che purtroppo oggi in Italia sono un miraggio. Dagli ultimi dati emerge che a livello nazionale la disoccupazione giovanile ha superato la soglia del 40%. In Inghilterra, Germania, Stati Uniti sembra che le dinamiche siano molto diverse e di seguito alcuni ravennati ci raccontano cosa hanno trovato all’estero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29
6 ottobre 2013 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) economia locale e territorio «In Usa stipendi più alti» Ingegnere meccanico con laurea all' Università di Bologna, Antonio Baccarini si è trasferito, poco più che trentenne, negli Stati Uniti. Da allora ha sempre lavorato a Detroit nell' industria automobilistica. «La scelta degli Usa è stata determinata da questioni economiche e perchè si prospettava una qualità della vita migliore. Così è stato. Sono stato assunto con condizioni molto più favorevoli che in Italia. A ciò si aggiunge che le aziende sono più strutturate, per cui al lavoratore viene chiesto un compito ben preciso. I ritmi lavorativi ne traggono sicuro beneficio; quotidianamente alle 17 sono di ritorno a casa. C' è più tempo per la famiglia e per coltivare interessi. Ai miei parenti e amici do sempre più spesso il consiglio: se c' è la possibilità, fate provare un anno di studi in Usa ai figli. In generale credo che sia utile per i giovani staccarsi da casa per provare esperienze di studio e lavorative all' estero». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30
6 ottobre 2013 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) economia locale e territorio Damiano Gaudenzi. E' rientrato dall' Inghilterra. «Mi ha aperto la mente» Damiano appena avuta in tasca la laurea di Scienze della comunicazione si è trasferito in Inghilterra per alcuni mesi. Prima è stato a Colchester, poi nella capitale inglese dove ha colto in prima persona le grandi opportunità della city. A 23 anni ha lavorato per alcuni mesi nella catena Caffè Nero, multinazionale inglese che conta diversi bar a Londra. «Lo stipendio era il minimo previsto per legge: 6,29 pound all' ora. A fine mese portavo a casa circa 1.100 euro che mi permettevano di pagare l' affitto e i trasporti, molto efficienti ma anche molto cari». Damiano dopo un anno è tornato in Italia e ha deciso di prendere una specializzazione: «L' esperienza londinese è stata molto formativa. Mi ha aperto la mente». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31
Puoi anche leggere