PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013

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   Domenica, 06 ottobre 2013
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Domenica, 06 ottobre 2013

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 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                 1
 Prima Pagina del 06/10/2013
 La Voce di Romagna                                                                 2
 Prima Pagina del 06/10/2013

agricoltura
 Sui prezzi delle uve aspre polemiche anche tra vinificatori e Trasversali          3
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Caldarroste e cagnina, il vino che stregò Carducci                                 4
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 tornano di moda gli orti urbani                                                    6
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Uva, prezzi bassi rispetto al 2012 'Ingiustificata analisi dei...                  7
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

allevamento e pesca
 Dalla truffa del baccalà alle vongole non controllate                              9
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Pesce sottomisura e non a norma                                                    10
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 Frode sul pesce: tre denunce e multe per 32mila euro                               11
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 I vongolari in difficoltà, prodotto sottomisura Si punta a chiudere...             12
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

ambiente
 Maxisequestro di rifiuti fuorilegge: un indagato                                   13
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 I grillini fanno il pieno «Così facciamo opposizione»                              14
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Discarica abusiva sequestrata al porto                                             15
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Rifiuti pericolosi, deposito abusivo al porto                                      16
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00

cronaca
 Nuovo vicario del questore                                                         18
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Lucio Aprile è il nuovo vicario del questore di Ravenna                            19
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Sottopasso killer indagate due persone                                             21
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Nessuna inchiesta, polemiche nei soccorsi                                          23
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

economia locale e territorio
 «Pronti a comprare le concessioni»                                                 25
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Sul ?catasto' dei posti barca nuovo affondo dei 5 Stelle                           27
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Centinaia di giovani in "fuga"all' estero                                          29
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 «In Usa stipendi più alti»                                                         30
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 «Mi ha aperto la mente»                                                            31
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 «Assunti io e mia moglie»                                                          32
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 Carissimi nonni, il vostro benessere cercatelo in Svezia!                          33
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Corso da vetrinista aperte le iscrizioni                                           34
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

edilizia e infrastrutture
 Immobili "fantasma" In provincia sono migliaia                                     35
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00

istruzione
 «Mio figlio lasciato a piedi da Tper»                                              36
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 «Lasciati a piedi dal bus»                                                         37
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 Presto al via 12 'scuole' gratis per tecnici specializzati                         38
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Ragazzi, mettete la tuta Parte lo sport giovane                                    39
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

lavoro
 Anche i sindacati Cgil e Cisl si mobilitano contro la chiusura                     40
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013
Chiude la Federici, in 10 perdono il lavoro                                    41
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 "Va scongiurata la chiusura dell' Inail Sindacati e Unione per...              43
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

parchi
 Bagni e sporcizia nel mirino                                                   44
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00

politica locale
 Renziani verso l’appoggio a De Pascale                                         45
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Inaugurato il ?Ridotto' del teatro Masini                                      46
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Clamoroso, Malpezzi non si ricandida                                           47
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

politiche sociali
 Sicurezza: convegno                                                            49
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 La lotta alle discriminazioni festeggia un anno                                50
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 L' associazione Il Terzo Mondo propone una fiaccolata                          51
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Il welfare che non c' è                                                        52
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

pubblica amministrazione
 agenda digitale L' Italia unita dell' Ict La razionalizzazione dei centri...   53
 Da Il Sole 24 Ore del 2013-10-06T04:02:00
 PATTO DI                                                                       55
 Da Il Sole 24 Ore del 2013-10-06T04:01:00

sanità
 Un convegno su società sportiva                                                56
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

turismo, cultura e spettacoli
 ?Dialoghi sulla fede' con Cacciari nella Pieve di S.Pietro a Bagnacavallo      57
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 FAENZA Itinerari organistici Si riparte da San Biagio                          58
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Mic, festa e inaugurazione                                                     59
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 Turismo, vola Mirabilandia                                                     60
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 A San Cassiano si "celebra" la polenta                                         61
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 CASTEL BOLOGNESE                                                               62
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 LUGO                                                                           63
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 BAGNACAVALLO                                                                   64
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 Tanesini e Bettoli a San Biagio                                                65
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 Floridia, Gaudenzi e Pezzi in concerto                                         66
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 Mic sempre più Paladino della ceramica                                         67
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
 Filosofia e fede alla Pieve                                                    68
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Ieri la presentazione del dossier: ecco i numeri della sfida                   69
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Sfida 2019 Arrivano anche i bosniaci a "tirare la volata" europea di...        71
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Percorso Woodpecker                                                            72
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Borletti Buitoni sottosegretario ai Beni Culturali inaugura lo sfarzoso...     73
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Mostra a Castello                                                              74
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Turismo e priorità                                                             75
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Una porta collega il Mic a Lampedusa                                           76
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 De Luca: «Trovo la luce nelle pietre più difficili»                            77
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013-10-06T04:04:00
 La Cassa ha aperto i suoi antichi tesori alla città                            79
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Open day alla Scuola di musica Malerbi                                         80
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00
 Sonate di giovani emergenti                                                    81
 Da La Voce di Romagna del 2013-10-06T05:01:00

viabilità
PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013
Garantita la qualità del prodotto offerto: in ogni stand ben...   82
Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
Oggi stop alle auto in centro                                     84
Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013-10-06T06:24:00
PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013
6 ottobre 2013
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
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                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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6 ottobre 2013
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PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013
6 ottobre 2013
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                                        Ravenna)
                                                       agricoltura

  VENDEMMIA.

  Sui prezzi delle uve aspre polemiche anche tra
  vinificatori e Trasversali
  E' SEMPRE accesa la polemica sui prezzi
  delle uve, specie dopo l' intervento della
  Coldiretti che ha stigmatizzato duramente l'
  atteggiamento al ribasso perseguito dell'
  associazione Viner. «Sono sgomento ? dice
  Giuseppe Moriello, presidente Viner ? per i
  toni e gli argomenti usati da Coldiretti n e l
  commentare la nostra analisi. Forse questa
  categoria trascura il mercato globale con cui
  ogni operatore deve confrontarsi. Essere
  accusati di bluff, di speculazione e di volere far
  l' affare, è un atteggiamento destituito di ogni
  fondamento, da rimandare al mittente».
  Mercoledì la Commissione prezzi della
  Camera di Commercio di Lugo ha registrato
  prezzi di circa 3 euro al grado più Iva: 26­30
  euro al quintale per le uve rosse, 28- 32 per le
  bianche di pianura e 30-36 per quelle di
  collina, Iva compresa. Sono quotazioni
  insoddisfacenti per i viticoltori, «perché il
  prodotto è di qualità, anche se con un grado
  inferiore allo scorso anno». Ma il Viner non
  cambia la sua linea, come sottolinea Morello:
  «Dispiace che si voglia creare questo clima di
  contrapposizione fra categorie, usando slogan da campagna elettorale. Confermo le preoccupazioni già
  espresse dovuta alla crisi del settore aggravata da quella più generale».
  Più dura della Coldiretti la presa di posizione del Gruppo Trasversale degli agricoltori che parla di
  «grave speculazione. Abbiamo ? dice Fabiano Mazzotti presidente dei Trasversali ? già i rappresentanti
  del settore ortofrutta che ogni anno ?usano' le produzioni di meridione e Spagna per ?coprire' le loro
  inefficienze e speculare sui prezzi dell' ortofrutta nei confronti dei produttori. Ora anche i vinificatori
  tirano in ballo le produzioni di SudItalia e Spagna, nel tentativo di speculare sui prezzi delle uve dell'
  attuale vendemmia.
  Qualcuno forse dimentica che la vendemmia parte con le cantine praticamente vuote, con i prezzi dei
  vini che non hanno avuto cali negli ultimi mesi e il positivo andamento commerciale dei vini italiani all'
  estero non giustifica davvero certe ?uscite' dei vinificatori. Gli operatori corretti danno indicazioni, al
  momento per i vini della vendemmia 2013, di 4,5 euro al grado, e per le uve di 9 gradi significa 32-33
  euro al quintale, al di sotto dei prezzi 2012, ma sicuramente ben più dignitosi rispetto alle indicazioni del
  Viner».
  Daniele Filippi.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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6 ottobre 2013
Pagina 47                        Il Resto del Carlino (ed.
                                         Ravenna)
                                                        agricoltura

  Caldarroste e cagnina, il vino che stregò Carducci
  Ottobre non è solo il mese delle castagne.

  di FRANCO GÀBICI OTTOBRE è il mese delle
  castagne e del vino. Una volta, durante la
  stagione invernale, la castagna sfamava intere
  famiglie e non a caso il nostro Giovanni
  Pascoli definì il castagno ?l' albero del pane' e
  il suo frutto ?il pane dei poveri'. Le castagne
  sono preparate in diversi modi. Uno dei più
  diffusi è la ?caldarrosta', la castagna arrostita
  dentro una padella col fondo bucherellato
  dopo averla ?castrata' con un apposito
  coltellino che i nostri vecchi chiamavano ?e
  castren'. La ?castratura' consiste in una
  incisione orizzontale sul guscio per evitare che
  la castagna esploda e infatti il nome ?
  castagnola' dato a certi petardi deriva proprio
  dallo scoppio delle castagne sul fuoco.
  LA CASTAGNA intera, invece, poteva anche
  essere cucinata nella ?burnisa', la calda
  cenere del camino.
  Un' altra variante delle castagne sono le
  ballotte, ?al balus', cotte dentro all' acqua
  bollente con qualche foglia di alloro o di
  finocchio.
  Appartengono più al passato i ?cuciarul', le
  castagne secche e raggrinzite di color giallo che una volta erano vendute per le strade insieme ai lupini,
  alle brustoline e ai ceci americani. Il poeta Nevio Spadoni, finissimo cantore sempre attento alle nostre
  tradizioni, li ricorda nella sua poesia ?D' nota': «Nench pr' incù, l' om di cuciarul l' a finì a su zir?». Quasi
  del tutto dimenticate, invece, sono le castagne la cui buccia si poteva togliere facilmente e che da noi
  erano chiamate ?sguscett'. Con la farina di castagna si fa invece la ?castagnaza', che veniva venduta a
  quadretti in apposite rivendite, oggi scomparse.
  IL VINO che si sposa meglio con le castagne è la ?cagnina', molto apprezzata da Carducci. Nell'
  inverno del 1865 il poeta si trovava a Faenza per partecipare a un meeting sulla pena di morte,
  argomento non molto allegro che tuttavia cercò di addolcire andando ad assaggiare nelle osterie «vini
  di varia ed ottima ragione». Faceva molto freddo e Carducci si buscò pure un malanno a causa della
  neve che cadeva in abbondanza ma scrivendo a un amico così concludeva: «Oh se mi dessero sempre
  di quel vino, farei tre meeting la settimana!».
  E UNA VOLTA tornato a Bologna mandò una lettera a don Luigi Bolognini con la quale ?canonizzava' la
  ?cagnina': «Comprami un barile costassù, mettici dentro la ?santa' cagnina, tappalo e assicuralo bene,
  e fammene una spedizione al mio indirizzo».
  Attenzione, però, a non confondere la ?cagnina' con la ?canina'. Scrive Libero Ercolani nel suo
  vocabolario che «un contadino sa distinguere benissimo canéna da cagnina, ma quanti ne hanno scritto
  in italiano hanno creato confusione usando il termine canina sia per l' una che per l' altra uva, o per i vini

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PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013
6 ottobre 2013
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PROVINCIA DI RAVENNA Domenica, 06 ottobre 2013
6 ottobre 2013
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                                        Ravenna)
                                                        agricoltura

  tornano di moda gli orti urbani
  LA NOSTRA richiesta è di riuscire a proporre una
  delibera del Consiglio Comunale che possa migliorare e
  adeguare il regolamento per l' assegnazione e la
  gestione degli orti urbani del Comune di Ravenna. Le
  necessità oggi sono cambiate per via della crisi
  economica, sempre più persone hanno cominciato a
  coltivare un proprio orto. Coltivando per esempio
  qualche piantina del costo di pochi euro, un' intera
  famiglia può mangiare pomodori per tutta l' estate e l'
  idea si può ovviamente applicare a qualsiasi altro
  prodotto coltivabile.
  Visto e considerato i prezzi delle verdure che si trovano
  sui banchi dei supermercati, la coltivazione di un piccolo
  pezzo di terra rappresenta oggi un considerevole
  risparmio per tutte quelle famiglie che stanno vivendo un
  momento di difficoltà economica.
  Oltre a questo ci sono tantissimi altri aspetti positivi nel
  portare avanti questo tipo di progetto: dall' attività
  ricreativa, alla socializzazione, all' aiutare gli individui a
  sentirsi impegnati in qualcosa, diffondendo stili di vita
  più sani e sostenibili o magari anche solo per scaricare la tensione della giornata.
  Quando notiamo che alcuni spazi di proprietà comunale (uno, ad esempio, nel borgo S.
  Rocco presso le mura della città), anche in centro città, sono ancora amorevolmente destinati ad
  ordinatissimi orti e giardini, spazi di aggregazione, di svago e di attività per anziani e non, e che altri lo
  potrebbero diventare (orti didattici e serre nel cosiddetto Parco delle Lucciole, ad esempio?), ed invece
  si continua a pensare di riutilizzarli ad esempio per recuperare qualche stallo di parcheggio per le auto,
  ci chiediamo se il Comune di Ravenna voglia davvero farsi promotore di attività di salvaguardia del
  poco verde urbano rimasto, delle attività di solidarietà sociale e delle nostre utili tradizioni non ancora
  tramontate.
  Paolo Cornacchione Donatello Sampaoli Consiglieri territoriali Movimento 5 Stelle A Ravenna non
  partiamo dall' anno zero. La pratica, quasi la cultura, degli orti per anziani, è diffusa da tempo in città,
  nelle frazioni della costa, un po' meno nel forese ma solo perché lì le aree agricole non mancano.
  Proprio in questi mesi è in atto la valorizzazione del Bosco Baronio, con una zona estesa dedicata alla
  coltivazione dei prodotti della terra e organizzata in piccoli lotti. Può essere invece utile rivedere il
  regolamento di assegnazione. Ed è certamente corretto l' invito all' amministrazione ad estendere
  questa pratica. Certo, nessuno ipotizza di trasformare piazza Kennedy in una distesa di piccoli campi di
  insalata, zucchine e pomodori. Ma rendere disponibile il Parco delle lucciole per queste attività,
  socialmente ed economicamente utili, è una sollecitazione che va, come dire, raccolta.

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  Uva, prezzi bassi rispetto al 2012 'Ingiustificata
  analisi dei vinificatori'
  Dura critica ai rappresentanti di categoria.

  "Abbiamo già i rappresentanti del settore
  ortofrutta che tutti gli anni "usano" le
  produzioni del meridione e della Spagna per
  "coprire" le loro inefficienze e attuare una
  speculazione sui prezzi del' ortofrutta nei
  confronti dei produttori, ora dobbiamo sentirci
  dire anche dai vinificatori che la colpa è delle
  produzioni del sudItalia e spagnole, nel
  tentativo vergognoso e vigliacco, di speculare
  sui prezzi delle uve della attuale vendemmia".
  Il Gta (Gruppo degli agricoltori trasversali), tira
  un primo bilancio della vendemmia 2013:
  "Siamo consapevoli di una gradazione media
  non eccezionale e di una stagione non ottimale
  (al contrario di quanto sostiene qualcuno), ma
  ci sembra però eccessivamente drastica l'
  indicazione fatta dal Pres.te del Viner Moriello,
  di 3 euro al grado. Qualcuno forse dimentica
  che la vendemmia parte con le cantine
  praticamente vuote, con i prezzi dei vini che
  non hanno avuto drastici cali negli ultimi mesi,
  il positivo andamento commerciale dei vini
  italiani all' estero e, quindi, una previsione di
  un lieve aumento dei quantitativi della nuova
  vendemmia (per altro di poco se guardiamo i
  dati a livello italiano), non giustificano certe
  "uscite" dei vinificato ri". Gli operatori corretti -
  sostengono dal Gta - danno indicazioni, al
  momento per i vini della vendemmia 2013, di 4,5 euro al grado, e per le uve di 9 gradi significa 32-33
  euro al q.le, al di sotto dei prezzi 2012, ma sicuramente ben più dignitosi rispetto alle indicazioni del
  Viner.
  "Questo dovrebbe ricordare al mondo agricolo - proseguono i Trasversaliquanto sia importante la
  corretta gestione delle nostre cantine cooperative e, soprattutto, dei consorzi di secondo grado che si
  occupano della commercializzazione del prodotto trasformato.Questi ultimi,se correttamente
  gestiti,dovrebbero dare il giusto il plus -valore alle uve, che qualcuno vorrebbe a prezzi di saldo.
  Come agricoltori dovremmo anche meditare sui nostri, a volte,remissivi atteggiamenti, perché se i
  vinificatori "imparano" velocemente dagli operatori dell' ortofrutta su come " sfruttare" le nostre
  debolezze, dobbiamo anche fare un po' di mea culpa sui nostri silenzi, nonostante i continui e ripetuti
  tentativi di speculazione ai danni delle nostre produzioni. Allo stesso tempo,ancora una
  volta,constatiamo come agricoltori,una inefficace tutela sindacale ed economica da parte delle

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                                        Ravenna)
                                                 allevamento e pesca

  CAPITANERIA TRE DENUNCE E SANZIONI PER 32MILA EURO.

  Dalla truffa del baccalà alle vongole non controllate
  OPERAZIONE Sono state 165 le verifiche portate a termine in appena tre giorni; trenta i
  verbali.

  TRE giorni di interventi mandano in archivio
  165 verifiche nei punti di sbarco del pescato,
  nei centri di distribuzione all' ingrosso e sui
  mezzi di trasporto; 30 verbali e sanzioni per
  circa 32mila euro; 3 indagati per frode in
  commercio. Questo, in sintesi, il bilancio di ?
  Legal fish', operazione diretta dal Centro
  controllo area pesca della Direzione marittima
  di Ravenna nell' ambito dell' intera filiera ittica.
  Sono stati 25 i militari che, operando in
  maniera coordinata sia in mare che a terra,
  hanno ?coperto' l' intera area ricompresa nella
  Direzione marittima ravennate, che va da Goro
  a Cattolica. Le violazioni più frequenti sono
  consistite nell' errata e fuorviante etichettatura
  dei prodotti venduti nelle fasi precedenti il
  commercio al dettaglio, nella ?dimenticanza' di
  norme sanitarie sulla commercializzazione dei
  molluschi bivalvi vivi, nel commercio di
  prodotti sottomisura e anche nella vendita di
  pesci di minor pregio rispetto a quelli ?
  pubblicizzati', ad esempio molva al posto di
  baccalà.
  PER quanto riguarda in particolare la zona di
  Ravenna, è stato controllato un camion refrigerato che, in transito alla volta di Porto Garibaldi,
  trasportava 4 quintali di orate risultate sottomisura e, nonostante questo, già pronte per essere
  commercializzate; il prodotto è stato sequestrato e il responsabile del trasporto indagato a piede libero.
  In un' altra occasione sono finiti sotto sequestro attrezzi da pesca e 3 quintali di vongole, del tipo lupino,
  in procinto di essere commercializzate senza essere state sottoposte a tutti i controlli sanitari previsti.
  Fermata, ancora, una barca da pesca che aveva nascosto le proprie scritte identificative nella speranza
  di eludere i controlli della Guardia costiera.
  «SONO pienamente soddisfatto ? ha dichiarato il contrammiraglio Francesco Saverio Ferrara,
  comandante della Capitaneria di porto di Ravenna e direttore marittimo dell' Emilia Romagna ? del
  brillante operato di tutto il personale in servizio nelle dipendenti Capitanerie di porto regionali che,
  consapevoli del delicato compito loro affidato, si adoperano quotidianamente e incessantemente per
  assicurare il rispetto delle norme a tutela del consumatore e per il corretto operato dell' utenza del
  mare».

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                                   (ed. Ravenna)
                                              allevamento e pesca

  Pesce sottomisura e non a norma
  Controlli della Capitaneria, tre denunce, 32mila euro di sanzioni.

  RAVENNA. Trenta verbali, 3 denunce per
  frode, 165 verifiche e 32mila euro di sanzioni:
  è il bilancio dell' operazione Legal fish diretta
  d a l C e n t r o c o n t r o l l o a r e a pesca d e l l a
  Direzione Marittima di Ravenna ne ll' ambito
  dell' intera filiera ittica, che ha visto impegnati
  25 militari per tre giorni. L' operazione mirava
  a prevenire e reprimere gli illeciti relativi alla
  pesca e commercializzazione del pescato,
  garantendo la tutela della legalità a favore del
  consumatore. Dal centro operativo di
  Ravenna, i controlli si sono estesi da Goro a
  Cattolica.
  Tra le irregolarità riscontrate, l' errata e
  fuorviante etichettatura dei prodotti, nelle fasi
  precedenti la vendita al dettaglio; la violazione
  delle norme sanitarie relative alla
  commercializzazione dei molluschi bivalvi vivi;
  l' immissione in commercio di prodotto
  sottomisura, e anche la commercializzazione
  di prodotto di minor pregio venduto per specie
  di maggiore qualità, come la molva venduta
  come baccalà. Su un mezzo refrigerato in
  transito per Ravenna e diretto a Porto
  Garibaldi, è stato anche bloccato un carico di 4
  quintali di orate sottomisura; sequestrato
  anche un carico di 3 quintali di vongole pronte
  a essere commercializzate senza essere
  sottoposte ai controlli sanitari. Fermato anche un peschereccio che ha tentava di eludere i controlli
  nascondendo le scritte identificative.

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                                                                                                    10
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                                               allevamento e pesca

  CAPITANERIA SEQUESTRATI PRODOTTI SOTTOMISURA.

  Frode sul pesce: tre denunce e multe per 32mila
  euro
  Trenta persone verbalizzate, circa 32 mila
  euro di sanzioni e tre denunce per frode in
  commercio. E' il bilancio di «Legal Fish»,
  operazione di controllo della Guardia Costiera
  (direzione marittima di Ravenna) che per tre
  giorni ha scandagliato l' intera filiera ittica
  mare -terra sul litorale adriatico di
  competenza, da Goro (Ferrara) a Cattolica. In
  totale il Ccap (centro controlla area pesca)
  attraverso 25 militari ha compiuto 165 verifiche
  nelle diverse fasi della giornata di pesca tra
  punti di sbarco, centri di distribuzione all'
  ingrosso e al dettaglio e mezzi di trasporto su
  strada. Tra le irregolarità più riscontrate, figura
  l' errata etichettatura dei prodotti, la violazione
  delle norme sanitarie relative alla vendita dei
  molluschi bivalvi vivi, l' offerta di animali
  sottomisura e la commercializzazione di
  specie di minor pregio spacciate per specie di
  alta qualità (tipo la molva, un pesce dalla carni
  simili al merluzzo, venduta come baccalà).
  In occasione di un controllo eseguito su un
  mezzo refrigerato diretto a Ravenna e a Porto
  Garibaldi (Ferrara), è stato intercettato un
  carico di circa quattro quintali di orate
  sottomisura pronte a essere vendute: tutto
  sequestrato con conseguente denuncia per
  violazione delle disposizioni sulla dimensione
  minima del pescato.
  Sono stati anche sequestrati circa tre quintali di vongole del tipo «lupino» pronte a essere
  commercializzate senza essere sottoposte ai dovuti controlli sanitari. Tra il materiale finito sottochiave
  compaiono pure alcuni attrezzi da pesca usati illecitamente. E' stato infine fermato un peschereccio che
  aveva nascosto le proprie scritte identificative per cercare di evitare i controlli.

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  PESCA PER GLI OPERATORI LA CRESCITA LENTA DELLA VONGOLA È DOVUTA ALL'
  INQUINAMENTO.

  I vongolari in difficoltà, prodotto sottomisura Si punta
  a chiudere la pesca temporaneamente
  Settore delle vongole in difficoltà, da uno
  studio dell' Università di Bologna, in
  particolare del Laboratorio di Biologia di Fano,
  si afferma che per riuscire a pescare si deve
  dividere la zona di pesca in sottozone: una per
  la pesca vera e proprio e una per la semina.
  Le difficoltà ci sono perché, come "riscontrato
  dalle analisi effettuate lo scorso settembre, la
  maggior parte del prodotto è sottomisura e
  quindi non commercializzabile, in più la pesca
  potrebbe rovinare il novellame e quindi portare
  a un calo del prodotto per i prossimi mesi".
  Considerando che la vongola cresce di 1-2
  mm al mese, il Laboratorio di ricerca
  suggerisce tre soluzioni: la prima è "chiudere
  la pesca per non danneggiare il prodotto fino
  all' autunno del 2014"; la seconda "chiudere la
  pesca per un breve periodo in modo che la
  percentuale di vongole di taglia commerciale
  a u m e n t i e q u a n d o s i r i p r e n d e l a pesca,
  accanto a vongole sottomisura vi sarà una
  percentuale maggiore di vongole di taglia
  commerciale" e la terza ipotesi è quella di
  attuare "una strategia differenziata per zone,
  per tempi e per quantità pescabili, quindi
  dividere l' intera zona in sottozone, la massimo
  del 20-30% del totale, dove pescare, il resto
  lasciato libero per la semina". I vongolari sono
  decisamente propensi per la seconda e sottolineano anche come la crescita lenta del prodotto sia
  dovuto anche in parte al fenomeno dell' inquinamento dovuto a sversamenti in mare. (gd)

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                                    Ravenna)
                                                    ambiente

  AL PORTO.

  Maxisequestro di rifiuti fuorilegge: un indagato
  UNA società al porto aveva destinato diverse
  aree allo stoccaggio di rifiuti, t r a c u i o l i i
  esausti, materiali ferrosi, residui di macerie di
  fibrocemento; c' era anche una vasca di
  decantazione piena di fanghi di residui
  industriali.
  Ora tutte le aree sono sotto sequestro, grazie a
  un' indagine condotta dai finanzieri del
  Comando provinciale di Ravenna e dai tecnici
  di Arpa.
  L' operazione ha portato al sequestro di 323
  fusti contenenti olii esausti e prodotti chimici,
  90 metri cubi di rifiuti speciali derivanti dalla
  pulizia dei piazzali e dalla demolizione di
  macchinari, 18 metri cubi di fanghi derivanti da
  un processo di produzione.
  L' azienda ? il cui rappresentante legale è
  stato indagato ? gestiva un vero e proprio
  deposito incontrollato di rifiuti, senza rispettare
  le norme in materia di tutela ambientale e le
  procedure per il recupero e lo smaltimento dei
  rifiuti.
  Dagli accertamenti condotti da Fiamme Gialle
  e Arpa, i rifiuti erano conservati senza i registri
  e formulari destinati a garantirne la tracciabilità e in violazione delle norme su imballaggi ed
  etichettatura.

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                                        Ravenna)
                                                        ambiente

  I grillini fanno il pieno «Così facciamo opposizione»
  L' incontro con quattro parlamentari cinque stelle FOLLA La sala del dopolavoro piena.
  Sotto, il consigliere comunale ?Fatti sentire' Vincenzo Barnabè e la deputata Giulia
  Sarti.

  HA RICHIAMATO quasi 200 persone l'
  incontro con quattro parlamentari del
  Movimento Cinque Stelle svoltosi ieri
  pomeriggio alle 17 presso il circolo
  Dopolavoro Ferroviario: all' evento erano
  presenti Giulia Sarti e Mara Mucci, deputate, e
  le senatrici Elisa Bulgarelli e Michela
  Montevecchi. Assieme a loro c' era anche il
  consigliere regionale Andrea Defranceschi.
  Quattro parlamentari e non cinque perché era
  assente il deputato Roberto Fico. Il titolo dell'
  evento era emblematico: ?Quello che non vi
  dicono'. Il «vi» si riferisce naturalmente ai
  media e infatti l' argomento su cui si è
  imperniata tutta la serata sono le presunte
  censure o distorsioni da parte dei media
  italiani sull' operato dei parlamentari cinque
  stelle. I temi trattati, risvegliati dalle domande
  del pubblico, sono stati diversi: dalla chiusura
  d e l l e f o n t a n e d e l l ' acqua p u b b l i c a a l l '
  erogazione della moneta da parte della Banca
  Centrale Europea, delegata a privati con
  conseguenti costi ed interessi (il tema del ?
  signoraggio'). CIRCA il nostro sistema statale
  e governativo oggi in forte crisi Elisa Bulgarelli ha dichiarato: «Non possiamo sradicare il problema:
  dobbiamo distruggerlo e ricostruirlo, e per fare questo dobbiamo attuare tutti quanti, a partire dai
  cittadini, un grande cambiamento nel modo di pensare.
  Per noi non è facile comparire in televisione se non troviamo che persone che tentano di distruggerci».
  EPPURE i parlamentari, messa evidentemente da parte l' idea di comunicare solo attraverso internet
  (mezzo che dicono comunque di preferire), dicono di stare in pratica rincorrendo i giornalisti per
  spiegarsi e hanno colto l' occasione per raccontare, dal loro punto di vista, molti dei fatti di cronaca ?
  distorti' che li riguardano: «La stampa dopo averci deriso ora ha iniziato a ignorarci: ad esempio la Rai
  ha mandato in diretta tutta la seduta di mercoledì con il voto alla fiducia ma ha coperto i nostri interventi
  con i commenti dallo studio.
  Anche la nostra presenza davanti alla loro sede, avvenuta qualche giorno fa, è stata fatta passare come
  protesta: in realtà noi volevamo solo parlare con i dipendenti dell' emittente, confrontandoci con loro per
  raccogliere le eventuali lamentele e denunce».
  Sara Servadei.

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  Discarica abusiva sequestrata al porto
  Finanza e Arpa scoprono un deposito di rifiuti con 323 fusti di lubrificanti esausti e 90
  metri cubi di scarti da pulizia piazzali. Denunciato imprenditore ravennate.

  Un deposito di rifiuti speciali, pericolosi e non,
  è stato sequestrato nei giorni scorsi all' interno
  dell' area portuale. I materiali sono stati
  individuati dai militari della guardia di Finanza
  e dai tecnici dell' Arpa in diverse zone
  riconducibili alla stessa società e utilizzate per
  lo stoccaggio di olii esausti, di materiali ferrosi,
  di residui di macerie di fibrocemento e per una
  vasca di decantazione di fanghi di scarti
  industriali.
  Per ora è stata tuttavia esclusa la presenza di
  materiali contenenti amianto. Il legale
  rappresentante della società, un 60enne
  ravennate, è stato denunciato a piede libero.
  Nello specifico sono stati sequestrati 323 fusti
  contenenti lubrificanti esausti e prodotti
  chimici, 90 metri cubi di rifiuti speciali derivanti
  dalla pulizia dei piazzali e dalla demolizione di
  macchinari, e 18 metri cubi di fanghi
  riconducibili a un processo di produzione
  aziendale.
  L' azienda ravennate in questione - secondo
  quanto riferito dai finanzieri in una nota -
  "gestiva un vero e proprio deposito
  incontrollato di rifiuti, senza rispettare gli
  obblighi normativi previsti in materia di tutela
  ambientale, in violazione delle norme per il
  recupero e lo smaltimento". In particolare "i
  rifiuti pericolosi erano conservati senza registri e formulari che ne garantiscono la tracciabilità". Tutte le
  condizioni riscontrate - ha concluso la Finanza - avrebbero potenzialmente consentito la dispersione nel
  suolo di prodotti altamente dannosi per l' ambiente e pericolosi per la salute.

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                                                         ambiente

  Rifiuti pericolosi, deposito abusivo al porto
  Operazione di Guardia di Finanza e Arpa, denunciato il titolare di una società Lucio
  Aprile vicario del questore.

  prile, è dal 1° ottobre il nuovo vicario del
  Questore di Ravenna.
  Nato a Napoli 53 anni fa, laureato in
  giurisprudenza, entra nella Polizia di Stato nel
  1987. Dopo il corso di formazione per vice
  commissari di nove mesi a Roma, è destinato
  alla Questura di Alessandria, dove per quattro
  anni riveste le funzioni di vice dirigente della
  Squadra Mobile. Nel 1992 è chiamato a
  dirigere la Mobile della Questura di Novara.
  Nel gennaio del 2004, da vice questore
  aggiunto, è nominato dirigente del
  Commissariato di di Vigevano. Dopo due anni
  arriva la promozione a primo dirigente; nel
  2006 gli viene quindi affidata la dirigenza della
  Polizia Stradale di Alessandria, una delle più
  importanti d' Italia.
  Dal 2008 al 2012 dirige la Polizia Stradale di
  Cagliari, quindi lascia la specialità per
  rientrare in Questura come vicario del
  Questore di Imperia.
  RAVENNA. Oli esausti, materiali ferrosi,
  residui di macerie di fibrocemento e una vasca
  di decantazione di fanghi di residui industriali:
  è quanto hanno trovato ieri i finanzieri del
  Comando provinciale di Ravenna, insieme al
  personale tecnico dell' Arpa in diverse aree del
  portoriconducibili alla stessa società ­
  destinate allo stoccaggio di varie tipologie di rifiuti, anche pericolosi. Un sequestro consistente, che
  comprende 323 fusti contenenti olii lubrificanti esausti e prodotti chimici, 90 metri cubi di rifiuti speciali
  derivanti dalla pulizia dei piazzali e dalla demolizione di macchinari e 18 metri cubi di fanghi derivanti
  da un processo di produzione aziendale.
  Secondo la ricostruzione delle Fiamme gialle, l' azienda ravennate avrebbe gestito un vero e proprio
  deposito incontrollato di rifiuti, senza rispettare gli obblighi normativi previsti in materia di tutela
  ambientale, in violazione delle rigorose ed onerose norme procedurali per il recupero e lo smaltimento
  dei rifiuti. Con il rischio potenziale di dispersione nel suolo di prodotti altamente dannosi per l' ambiente
  e per la salute. I rifiuti pericolosi erano conservati anche senza i previsti registri e formulari che ne
  garantiscono la tracciabilità, in violazione alle norme.
  Il rappresentante legale della società è stato quindi denunciato a piede libero; le violazioni in materia
  ambientale comportano, inoltre, la segnalazione alle autorità competenti, che emetteranno i
  provvedimenti necessari per ripristinare le aree irregolari ed evitare conseguenze a danno dell'
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                                                        cronaca

  Nuovo vicario del questore
  LUCIO Aprile, napoletano, 53 anni, è il nuovo
  questore vicario di Ravenna. In Polizia dall' 87,
  ha operato ad Alessandria, Novara, Vigevano,
  Cagliari e Imperia. Nel 2001, quando dirigeva
  la Mobile novarese, diresse l' inchiesta ?San
  Pietro', poi giudicata a Praga quale migliore
  indagine europea dell' anno per il contrasto al
  furto e riciclaggio di veicoli rubati.

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  Guidò l' operazione "San Pietro" premiata come migliore indagine europea nel 2001.

  Lucio Aprile è il nuovo vicario del questore di
  Ravenna
  53 anni e laureato in giurisprudenza, è entrato nella polizia nel 1987 INCREMENTO
  DEL 251,5% Cambiali protestate Ravenna 2ª!

  Dal 1° ottobre Lucio Aprile è il nuovo Vicario
  del Questore di Ravenna. Nato a Napoli 53
  anni fa, Aprile si è laureato in giurisprudenza
  all' Università del capoluogo partenopeo, è
  entrato nella Polizia di Stato nel 1987
  attraverso il concorso per l' accesso al ruolo
  dei commissari.
  Dopo il corso di formazione per Vice
  Commissari di 9 mesi a Roma, fu destinato
  alla Questura di Alessandria, dove per 4 anni
  rivestì le funzioni di vice dirigente della
  Squadra Mobile. Nel novembre 1992, da
  Commissario Capo, fu chiamato a dirigere la
  Squadra Mobile della Questura di Novara,
  ufficio che guidò per oltre 10 anni, realizzando
  numerose e rilevanti operazioni di polizia
  giudiziaria, una delle quali, denominata "San
  Pietro", fu giudicata e premiata a Praga come
  la migliore indagine europea dell' anno 2001
  nell' ambito del contrasto al furto e riciclaggio
  di autoveicoli rubati. Nel gennaio del 2004, da
  Vice Questore aggiunto, fu nominato dirigente
  del Commissariato di Vigevano. Nella sede
  della provincia pavese rimase per due anni,
  fino alla promozione a Primo Dirigente. Nel
  2006 gli fu affidata la dirigenza della Sezione
  di Polizia Stradale di Alessandria, una delle
  più importanti d' Italia, in quanto competente
  su diverse tratte autostradali e articolata in otto reparti. Nel settembre 2008 fu chiamato a dirigere la
  Sezione di Polizia Stradale di Cagliari e dopo quattro anni, nel 2012, lasciò la Specialità per rientrare in
  Questura come Vicario del Questore di Imperia.
  L' aumento del valore dei protesti delle cambiali attraversa tutta l' Italia.
  Ad Avellino, in un anno, il valore è aumentato del 354,2% raggiungendo quota 47.171.565,21 euro. A
  Ravenna, invece, l' incremento è stato pari al 251,5% (16.558.012,37 euro), mentre a Belluno del
  155,5% (1.362.663,38 euro). Ad aggiudicarsi, invece, la quarta e la quinta posizione tra le province con
  il bollino nero, Ferrara (76,3% pari a 4.043.943,63 euro) e Udine (71,1% pari a 5.037.507,92 euro).
  Questo il risultato dell' analisi condotta dall' Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza
  sui dati Repr.
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  Sottopasso killer indagate due persone
  SAVIO DI CERVIA Stretta nell' inchiesta per la signora annegata in auto La procura ha
  invece chiesto l' archiviazione per la figlia che era al volante In panne in via Camane
  sotto quasi due metri di pioggia.

  Il nome di due persone è stato iscritto sul
  fascicolo aperto per il decesso della donna
  annegata due anni e mezzo fa nella sua auto
  rimasta in panne nel sottopasso ferroviario di
  via Camane, a Savio di Cervia, allagato da un
  metro e 80 di pioggia e nevischio. Sono in
  corso verifiche anche su altri profili.
  Mentre è stata chiesta l' archiviazione per
  quella che in prima battuta era stata l' unica
  persona indagata, ovvero la figlia della vittima,
  quel giorno al volante della vettura. Il fatto
  risale al pomeriggio del 2 marzo 2011.
  Per la 97enne Alda Rosetti non c' era stato
  niente da fare. Mentre la figlia 74enne era stata
  salvata in extremis dai carabinieri che con un'
  asse di legno erano riusciti a sfondare il
  lunotto e a entrare nell' abitacolo. Il pm Isabella
  Cavallari aveva poi aperto un' inchiesta per
  omicidio colposo. Secondo le consulenze
  tecniche disposte a suo tempo, la 74enne
  difesa dagli avvocati Luigi Berardi e Mirco
  Tonetti - non aveva avuto alcuna
  responsabilità nell' accaduto. "Non si ravvisa
  una sua condotta di guida in contrasto con le
  norme sulla circolazione stradale", si legge
  nelle con clusioni raggiunte dall' ingegnere
  Saponaro. La signora si era cioè venuta a
  trovare in una situazione che, data anche la
  sua età e la conformazione della strada, era difficile da gestire in tempi rapidi. Disco verde anche per la
  vettura, una Ford Fiesta del '97 descritta in buone condizioni. Scagionata pure la situazione meteo:
  brutto tempo ma non certo eccezionali precipitazioni. E' così al vaglio dell' accusa c' era finita l' intera
  struttura.
  Lo si deduce dalla consulenza dei due esperti incaricati a suo tempo dal magistrato, l' ingegnere Oliva e
  il geologo Caiffa. Sotto alla lente d' ingrandimento in primis c' era finito l' ingresso del condotto sotto alla
  linea ferroviaria: al momento dei fatti era ostruito da rami e da materiale vario. Ed è stata proprio questa
  la ragione principale dell' allagamento perché aveva determinato la tracimazione del canale di scolo. La
  situazione - continua la relazione - era stata aggravata dalla presenza subito dopo il tunnel di un brusco
  restringimento della fognatura che passava da circa un metro e mezzo a 80 centimetri. All' indice pure
  la stazione di sollevamento delle acque meteoriche che, sebbene a parere dei due fosse stata
  correttamente dimensionata con le due elettropompe giudicate sufficienti, sarebbe stata priva di
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  era per noi ne sarebbero morti altri cento. Sono gli altri ad aver ritardato". Ma la Capitaneria di
  porto nega.

  Nessuna inchiesta, polemiche nei soccorsi
  Corona di fiori sul luogo della strage Indagati i superstiti.

  Una corona di fiori nel giorno delle polemiche.
  Mentre il Procuratore capo di Agrigento,
  Renato Di Natale, afferma che "la Procura non
  ha aperto nessun fascicolo su presunti ritardi
  nei soccorsi del naufragio di Lampedusa,
  perché non abbiamo finora notizie di reato", i
  pescatori dell' isola escono in mare per
  rendere l' omaggio alle vittime della strage. Un
  naufragio nel quale la gran parte delle vittime
  è composta da donne. E' quanto emerge dai
  racconti fatti dai superstiti: dei 111 corpi
  recuperati, infatti, 49 sono donne mentre tra i
  155 superstiti sono solo 4 le donne presenti.
  Secondo il racconto dei minori agli operatori di
  'Save the Children', sul barcone c' erano
  centinaia di donne, molte delle quali
  mancherebbero quindi all' appello.
  All' interno del relitto a 47 metri di profondità ci
  sarebbero almeno un centinaio di corpi
  incastrati. E sono 41 i minori sopravvissutiPer
  rendere omaggio ai migranti morti, ieri mattina
  è stata lanciata in acqua una corona di fiori: a
  bordo dei pescherecci il presidente del
  consorzio dei pescatori Salvatore Martello e
  altre decine di pescatori. Tra questi, anche
  Vito Fiorino, proprietario della barca 'Gamar', il
  primo a soccorrere gli immigrati dopo il
  naufragio avvenuto due notti fa: "Basta in
  fangare i pescatori di Lampedusa ­ dice ­ non è assolutamente vero e non sarebbe possibile non dare l'
  allarme o fermarsi quando si vede un barcone. Anche la notte del naufragio, se qualcuno avesse visto il
  barcone in difficoltà, si sarebbe immediatamente fermato per dare l' allarme. Non capisco come faccia il
  sindaco Giusi Nicolini a dire una cosa simile, non so chi glielo ha riferito". "Noi non vogliamo essere eroi
  ­ dice ­ ma non è giusto che la Capitaneria continui a dire che ha salvato 155 persone: se non fosse
  stato per noi i morti sarebbero stati molti, molti di più. Soltanto su tre pescherecci abbiamo tirato su oltre
  100 persone. Come fanno a dire che li hanno salvati loro?".
  Vito Fiorino è molto arrabbiato e ha ancora davanti agli occhi la scena delle decine di corpi che
  galleggiavano sull' acqua e di altri che si sbracciavano per essere aiutati. Tornando alla notte del
  naufragio, ha detto: "Tra i 47 profughi che ho salvato nessuno ha detto che altri pescherecci erano
  passati senza fermarsi ­ afferma ­ anzi, non facevano che ringraziarci e abbracciarci perché era no felici
  di essere stati salvati. A noi non interessa fare polemiche, l' importante è che queste persone siano state
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                                           economia locale e territorio

  «Pronti a comprare le concessioni»
  Maurizio Rustignoli (Ravenna) entusiasta per l' apertura del Governo PRESIDENTE
  Maurizio Rustignoli, titolare di concessioni a Punta Marina.

  FORSE UN PO' troppo semplicisticamente l'
  hanno definita la vendita delle spiagge. In
  realtà è la vendita delle concessioni degli
  stabilimenti balneari agli attuali proprietari dei
  muri. L' idea non è nuovissima, ma è di stretta
  attualità. I benefici sono evidenti. Il
  sottosegretario all' Economia, l' onorevole Pier
  Paolo Baretta (Pd), il direttore generale del
  demanio marittimo ed una commissione
  trasversale Pd-Pdl stanno affrontando il tema.
  Sono tutti d' accordo sulla bontà dell'
  operazione, da Bibione al Gargano, da Ostia
  alla Versilia. L' unica voce fuori dal coro è
  Rimini. Il tema coinvolge 208 stabilimenti
  balneari del Ravennate (fra cui una dozzina
  già su terreno privato a Lido Adriano e Lido di
  Dante) e 212 nel Cervese.
  Danilo Piraccini, presidente della coop Bagnini
  di Cervia ha preferito rinviare le proprie
  riflessioni.
  Andrea Corsini, assessore comunale al
  turismo, si è dichiarato possibilista («Non sono
  contrario a priori, purché l' area riservata all'
  ombreggio resti pubblica e purché non si
  proceda ad una svendita»). Maurizio Rustignoli, presidente della cooperativa spiagge Ravenna, è sceso
  invece più nel dettaglio, partendo dal veto posto dai cugini riminesi: «Nessuno si spiega il motivo per
  cui presidente della provincia e sindaco di Rimini, spalleggiati dall' assessore regionale al turismo
  Melucci, peraltro ex vice sindaco di Rimini, siano contrari alla cessione di quello che è il cosiddetto
  corridoio di servizi, ovvero l' area antropizzata che da tempo non ha più le caratteristiche di spiaggia
  perché occupata dagli stabilimenti. Tanto più che, proprio il Comune di Rimini, sfruttando il decreto
  Fare, si è appena preso dallo Stato il lungomare».
  AL DI LÀ del derby Ravenna­Rimini, i vantaggi che arriverebbero dall' acquisto delle concessioni da
  parte dei ?bagnini' sarebbero evidenti: «Prima di tutto ? ha proseguito Rustignoli ? consentirebbe a noi
  operatori di uscire dall' incertezza della Bolkestein, che di fatto ha solo prorogato di cinque anni, cioè al
  2020, la messa all' asta delle concessioni demaniali. La certezza della titolarità dell' area ci
  consentirebbe di fare quegli investimenti che sono fermi da cinque anni. In pratica si rimetterebbe in
  moto tutta l' economia locale degli artigiani, mentre noi imprenditori, potendo dare in garanzia i nostri
  manufatti, avremmo l' accesso al credito, cosa che oggi ci è negata. Ma sarebbe un vantaggio anche
  per lo Stato, che farebbe cassa e che potrebbe investire parte delle risorse per la sicurezza delle nostre
  coste».
  LA SITUAZIONE è ancora nella fase esplorativa. Martedì, proprio a Rimini, al Sun, la fiera di settore, è
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                                           economia locale e territorio

  MARINARA ESPOSTO INVIATO ALLA POLIZIA MUNICIPALE.

  Sul ?catasto' dei posti barca nuovo affondo dei 5
  Stelle
  Dito puntato su Agenzia del Territorio e vari sindaci.

  IL MOVIMENTO 5 Stelle insiste sul fronte
  Marinara, moltiplicando gli esposti, l' ultimo dei
  quali è di ieri ed è stato inviato alla Polizia
  municipale di Ravenna. I temi sono sempre
  quelli già oggetto di esposti alla Procura, ma
  questa volta i ?grillini' puntano molto sul
  discorso del mancato accatastamento dei
  posti barca, di competenza di Seaser, visto
  che sono venuti in possesso della
  documentazione del Comune di Rimini da cui
  emerge che «tutta la darsena» di quella città
  «è stata accatastata, dalla società
  concessionaria, come blocco unico,
  comprendente nel suo interno banchine,
  pontili, portici e ogni altro immobile rilevante ai
  fini catastali, nella categoria D8, come da
  indicazioni dell' Agenzia del Territorio».
  IL CONSIGLIERE comunale Pietro Vandini
  punta l' indice contro l' Agenzia del territorio di
  Ravenna e i sindaci che si sono succeduti dal
  1998 a oggi «che non si sono mai posti il
  problema» del mancato accatastamento e
  sottolinea che l' obbligo di provvedere in tal
  senso era indicato nelle «due concessioni
  demaniali rilasciate dall' Autorità portuale, nel 1998 e nel 2005». Sotto questo profilo Vandini sostiene di
  non comprendere «per quale motivo l' accatastamento non sia avvenuto e ancor più perché mai non ci
  siano stati controlli».
  IL CAPOGRUPPO Cinque Stelle definisce «assurde e fuori luogo le affermazioni del presidente dell'
  Autorità portuale», secondo cui la normativa in questione sull' accatastamento dei posti barca non
  sarebbe affatto chiara. A questo proposito c' è comunque da rilevare quanto il Comune di Rimini abbia
  inteso evidenziare, sul tema, nella documentazione fornita ai ?grillini'. «E' doveroso sottolineare ? scrive
  il responsabile dell' Unità operativa Tributi sugli immobili ? che l' individuazione delle modalità di
  accatastamento dei posti barca nei porti e in particolare in quelli turistici si sono rilevate, per i
  contribuenti, particolarmente difficoltose a causa di una normativa non chiara e di una giurisprudenza
  confusa e contraddittoria, tant' è vero che nel porto turistico di Rimini opportune verifiche sono state
  effettuate anche dal locale reparto della Guardia di Finanza».
  NELL' ESPOSTO alla Polizia municipale, firmato dal consigliere comunale Francesca Santarella e dal
  consigliere territoriale Paolo Cornacchione, sono inoltre individuati, quali fronti di indagini, il «mancato
  completamento delle opere di protezione e sicurezza del porto di Marinara», in particolare «il muro
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  Centinaia di giovani in "fuga"all' estero
  Dall' inizio della crisi in 700 hanno fatto le valigie. Mete preferite: Usa e Inghilterra.

  RAVENNA. Nel 2012 i ravennati che hanno deciso di
  trasferirsi al l’estero sono più che raddoppiati rispetto
  all’anno precedente. Sono passati dai 102 del 2011 (62
  maschi e 40 donne) ai 210 del 2012, con 133 maschi e
  77 femmine. I numeri sono stati forniti dall’Ufficio
  Statistica del Comune di Ravenna. Complessivamente
  negli ultimi 5 anni, dall’inizio della grande crisi nel 2008
  al 2012, da Ravenna si sono trasferite in altri paesi 701
  persone, 433 maschi e 268 femmine. L’1,7% dei casi
  riguarda soggetti che, per lavoro o per motivi personali,
  sono emigrati 2 volte nel per i o d o . I l paese predil e t t
  o è l a Gran Bretagna seguito dalla Germania. I
  “migranti” ravennati sono stati 182 nel 2008, 100 nel
  2009 e 107 nel 2010. L’apice si è quindi avuto nel 2012 e
  di certo la prolungata congiuntura economica negativa
  può avere influito in maniera sensibile sull’aumento dei
  cambi di residenza. La maggior parte delle migrazioni
  avviene in Europa: al primo posto c’è il Regno Unito con
  74 trasferimenti, seguito dalla Germania con 73 e dalla
  Svizzera con 61. Subito dopo si posizionano gli Stati
  Uniti con 50 cambi di residenza; vengono poi la Francia
  con 45 e la Spagna con 36. I ravennati mostrano di
  amare molto anche la lontana Australia, 22 cambi di
  residenza, l’Argentina con 14 e infine la Thail andia con 11. Ma cosa c’è dietro questo spos t a m e n t o
  g eo g r af i co ? L ’ a n a l i s i per fasce di età mostra che il picco di trasferimenti si ha per le persone
  che vanno dai 25 ai 39 anni, che da sole coprono più della metà dei trasferimenti. Dietro a questi numeri
  ci sono storie di tanti ravennati che per i motivi più diversi hanno deciso di cambiare aria, di provare
  nuove esperienze. Molti di loro all’estero hanno trovato opportunità che purtroppo oggi in Italia sono un
  miraggio. Dagli ultimi dati emerge che a livello nazionale la disoccupazione giovanile ha superato la
  soglia del 40%. In Inghilterra, Germania, Stati Uniti sembra che le dinamiche siano molto diverse e di
  seguito alcuni ravennati ci raccontano cosa hanno trovato all’estero.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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6 ottobre 2013
Pagina 3                           Corriere di Romagna
                                      (ed. Ravenna)
                                            economia locale e territorio

  «In Usa stipendi più alti»
  Ingegnere meccanico con laurea all' Università
  di Bologna, Antonio Baccarini si è trasferito,
  poco più che trentenne, negli Stati Uniti. Da
  allora ha sempre lavorato a Detroit nell'
  industria automobilistica.
  «La scelta degli Usa è stata determinata da
  questioni economiche e perchè si prospettava
  una qualità della vita migliore. Così è stato.
  Sono stato assunto con condizioni molto più
  favorevoli che in Italia. A ciò si aggiunge che le
  aziende sono più strutturate, per cui al
  lavoratore viene chiesto un compito ben
  preciso. I ritmi lavorativi ne traggono sicuro
  beneficio; quotidianamente alle 17 sono di
  ritorno a casa. C' è più tempo per la famiglia e
  per coltivare interessi. Ai miei parenti e amici
  do sempre più spesso il consiglio: se c' è la
  possibilità, fate provare un anno di studi in Usa
  ai figli. In generale credo che sia utile per i
  giovani staccarsi da casa per provare
  esperienze di studio e lavorative all' estero».

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6 ottobre 2013
Pagina 3                            Corriere di Romagna
                                       (ed. Ravenna)
                                             economia locale e territorio

  Damiano Gaudenzi. E' rientrato dall' Inghilterra.

  «Mi ha aperto la mente»
  Damiano appena avuta in tasca la laurea di
  Scienze della comunicazione si è trasferito in
  Inghilterra per alcuni mesi. Prima è stato a
  Colchester, poi nella capitale inglese dove ha
  colto in prima persona le grandi opportunità
  della city. A 23 anni ha lavorato per alcuni
  mesi nella catena Caffè Nero, multinazionale
  inglese che conta diversi bar a Londra. «Lo
  stipendio era il minimo previsto per legge:
  6,29 pound all' ora. A fine mese portavo a casa
  circa 1.100 euro che mi permettevano di
  pagare l' affitto e i trasporti, molto efficienti ma
  anche molto cari».
  Damiano dopo un anno è tornato in Italia e ha
  deciso di prendere una specializzazione: «L'
  esperienza londinese è stata molto formativa.
  Mi ha aperto la mente».

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