RASSEGNA STAMPA - Intranet AOU Sassari

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SISTEMA SANITARIO DELLA SARDEGNA

                 RASSEGNA STAMPA

A cura di
Ufficio stampa Aou Sassari
Viale San Pietro, 10
07100 Sassari

Addetto stampa
Andrea Bazzoni                                                            Sassari 25 aprile 2021

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Rassegna stampa

INDICE

LA NUOVA SARDEGNA – 25 aprile 2021

L'UNIONE SARDA – 25 aprile 2021

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                                     QUOTIDIANI LOCALI

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Edizione regionale

                                                                                                                                                                                         y(7HB5J2*TKOKKR( +#!z!&!$!\
        DOMENICA 25 APRILE 2021
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Barista ucciso, in cella un 24enne
Claudio Dettori arrestato dai carabinieri. Forse usato un martello ma l’arma non si trova
I carabinieri lo hanno rintracciato su una panchi-
na a Carbonazzi, fumava e beveva birra: sembra-                     Guarigione, vaccino o tampone per ottenere il permesso                                                          l’esperto statistico
va che li aspettasse Claudio Dettori, 24 anni. Ora
è in carcere accusato dell’omicidio di Antonio Fa-
ra, il barista i trovato in casa con la testa fracassa-
ta, forse a colpi di martello (ma l’arma del delitto
non si trova). Il racconto dell’ex fidanzata che
aveva tentato di buttare dentro un cassonetto: «É
cattivo e pericoloso». E dell’istruttore di arti mar-
ziali che aveva cercato di salvarlo dalla strada.

                            ■ L.SORIGA ALLE PAGG. 2 E 3

l’assessore nella bufera

Chessa: «Io ce l’ho                                                                                                                                                                 «Rt inattendibile,
con lo smartworking                                                                                                                                                                 la Sardegna
non con i lavoratori»                                                                                                                                                               non doveva
                                                                                                                                                                                    diventare rossa»
 ◗◗ gef sanna                                                                                                                                                                       ■ PETRETTO A PAGINA 4

                                                             LE REGOLE DEL VIAGGIO                                                                                                  254 positivi, 4 morti

                                                             CON IL GREEN PASS                                                                                                      Già 450mila sardi
                                                                                                                                                                                    hanno ricevuto
                                                                                                                                                                                    almeno una dose
                                                                                                                                                                                    di vaccino
                                  ■ PIRINA A PAGINA 8                                                                                             ZOCCHEDDU A PAGINA 5              ■ A PAGINA 5

tragico incidente a bancali. Marco tedde avrebbe compiuto oggi 55 anni                                                           emanuela nurra                    IL PRANZO DI SARDARA

Cade dalla Vespa, muore un operaio                                                                                                                                GIUSTO PUNIRE
                                                                                                                                                                  CHI HA SBAGLIATO
 PANICO A SORSO                       Oggi avrebbe compiuto 55 anni.                                                                                              di DANIELA SCANO
                                      Marco Tedde, originario di Arda-
                                                                                                                                                                        osto di blocco. Un agente della Forestale

                                                                                                                                                                  P
                                      ra ma residente a “Saccheddu”,
 Scene da rodeo                       è morto sul colpo ieri in un inci-
                                      dente stradale. L’operaio stava
                                                                                                                                                                        chiede a una signora perché è uscita da
                                                                                                                                                                        casa. «Sto andando a una manifestazione di
 per catturare                        rientrando a casa per pranzo in
                                      sella alla sua Vespa 50, quando
                                                                                                                                 Moda bimbi,                      protesta _ si giustifica la donna _. Sono
                                                                                                                                                                  un’ambulante e, se continua così, io e la mia
                                      ha perso il controllo ed è finito a                                                                                         famiglia forse non moriremo di Covid ma
 un puledro                           sbattere con violenza contro un                                                            una bonorvese                    patiremo la fame». L’agente obietta che lo
                                      palo della segnaletica e poi con-                                                                                           spostamento non rientra tra le comprovate
 imbizzarrito                         tro il muro che delimita il piazza-
                                      le della chiesa parrocchiale.
                                                                                                                                 star a Shanghai                  esigenze lavorative, di necessità e di salute
                                                                                                                                                                  autorizzate per gli spostamenti in “zona rossa”.
          ■ SANTONI A PAGINA 17                                                                                                                  ■ S. SANNA A 9
                                                    ■ BAZZONI A PAGINA 14                                                                                                                      ■ CONTINUA A PAGINA 8

                                                               basket/serie a femminile

                                                               Impresa Dinamo: è salvezza
      Lo Studio Fenu, si avvale di avanzate                    Le sassaresi vincono gara3 a Broni e centrano l’obiettivo
     Tecnologie Mediche mediante l’utilizzo                    L’impresa più bella, nel mo-
                                                               mento più importante della
                                                                                                 il dibattito                 musica in lutto
         di Medical Dermo Lasers per la
                                                               stagione. La Dinamo femmi-
   Rimozione Tatuaggi, Macchie,                                nile vince sul campo di Bro-
                                                               ni gara3 dei playout e con-
                                                                                                 De Luna:                     Addio Milva
         Rughe e Capillari                                     quista la salvezza nella mas-

      Epilazione laser assistita
                                                               sima serie femminile di ba-
                                                               sket. Finale al cardiopalma
                                                                                                 «Sul 25 Aprile               “la Rossa”
              Dott.ssa Fenu Francesca
                                                               per le ragazze di coach Resti-
                                                               vo, che hanno ribaltato la        De Rita                      grande voce
    Specialista in Dermatologia e Venereologia                 partita e la serie grazie a un
          Sassari - Via IV Novembre, 18/B
                 Cell. 338.1172467
                                                               incredibile ultimo quarto,
                                                               grazie a un break di 22-6.
                                                                                                 si sbaglia»                  brechtiana
             www.studiofenudermos.it                                        ■ SINI A PAGINA 52       ■ C. COSSU A PAGINA 46   ■ BIAMONTE E GIUDICI A PAG. 47
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4    Sardegna                                                                                                                                                                               LA NUOVA SARDEGNA DOMENICA 25 APRILE 2021

coronavirus
I dati non convincono:
dubbi sulla zona rossa
Contestato l’Rt: l’opinione di Maruotti, docente di Statistica alla Lumsa di Roma
«L’isola non la merita: la situazione è più grave in alcune regioni arancioni»
di Roberto Petretto
◗ SASSARI
La classificazione in zona ros-
sa ha lasciato in Sardegna la
diffusa sensazione di aver su-
bito un’ingiustizia. Era già ac-
caduto con la retrocessione
da bianco a arancione (an-
che se poi l’aumento dei con-
tagi ha fatto capire che non si
trattava di una previsione pe-
regrina). L’ordinanza del mi-
nistro Speranza pone sull’iso-
la il bollino che comporta le
limitazioni più pesanti, ma
con «la possibilità di una nuo-
va classificazione» se riuscirà
a contenere in modo efficace
la diffusione del contagio,
ora in linea con le regioni gial-
le anche per il numero dei ca-
si ogni 100mila abitanti: 132.
   Insomma, la “penitenza”
prolungata potrebbe non es-
sere giustificata. Ne è convin-
to Antonello Maruotti, pro-
fessore ordinario di Statistica
all’università Lumsa di Roma
e co-fondatore di Stat-Group
19, gruppo interaccademico
di studi statistici sul Covid 19:
«La classificazione in zona
rossa penalizza troppo la Sar-       Proseguono i controlli sul rispetto delle regole della zona rossa. A destra, un tampone appena effettuato. Sotto: lo statistico Antonello Maruotti
degna».
   Cosa è successo? «La Sarde-       ruotti -. Sono più pericolosi                                                                                                        Australia e Nuova Zelanda.          elaborato i flussi di dati con
gna era zona bianca, aveva           100 focolai con tre persone o
                                                                                                          Si sarebbe dovuto                                               Però servono decisioni forti:       pazienza certosina: «Passare
meno di 50 casi ogni 100mila         3 focolai con 100 persone? Di-                                       fare di più quando                                              a Melbourne, durante gli            come i peggiori, indicandoci
abitanti. Poi i casi sono saliti     pende sempre dal numero di                                                                                                           open d’Australia di tennis,         addirittura come unica regio-
e questo ha portato a una cre-       contagiati, di per sé il nume-                              i contagi erano 50                                                       per 13 casi di positività han-      ne in rosso, mi sembra vera-
scita molto evidente dell’indi-      ro dei focolai non è fonda-                                 ogni 100mila abitanti:                                                   no chiuso tutto per 5 giorni.       mente troppo - dice Piredda
ce Rt. Siete arrivati a un Rt di     mentale. Piuttosto la Sarde-                                                                                                         Qui non si riuscirebbe mai a        -. Mi chiedo come sia possibi-
1,54 che vi ha condannati alla       gna ha un’altra lacuna, che si                              in quella situazione                                                     prendere una decisione del          le che non usino i dati più re-
zona rossa».                         evince dai rilievi del report                               si può riprendere                                                        genere. E poi per proteggersi       centi invece che quelli della
   Maruotti fa parte di quella       settimanale: è sempre in ri-                                                                                                         non si può far entrare le per-      settimana precedente. Per-
schiera di studiosi che repu-        tardo     nell’aggiornamento                                il tracciamento                                                          sone solo col tampone: serve        chè non valutano più le tera-
tano l’indice Rt strumento           del flusso dei dati. E questo                                                                                                        il vaccino o la certificazione      pie intensive e l'occupazione
quantomeno            impreciso:     non viene mai visto come un                                                                                                          di guarigione dal Covid».           ospedaliera nell'area non cri-
«L’indice Rt viene stimato           buon segno, perché con dati                                 gna era già stata penalizzata      no in arancione sono messe               I concetti espressi dal do-      tica? Al 23 aprile gli ospedaliz-
male e il suo uso è improprio        non aggiornati si perde il sen-                             dall’assenza di zona gialla, fi-   molto peggio della Sarde-             cente di statistica sono condi-     zati in Sardegna sono 26 ogni
per definire i livelli di rischio.   so della reale evoluzione                                   nendo direttamente in aran-        gna».                                 visi a livello locale anche da      100 mila persone, molto peg-
Faccio un esempio: se ci fos-        dell’epidemia».                                             cione - aggiunge Maruotti -.          L’insularità e la scarsa den-      Francesco Piredda, economi-         gio di noi fanno ben 16 regio-
se stato un caso il primo gior-         Quelle tre settimane di zo-                              La zona rossa in questo mo-        sità di popolazione possono           sta sassarese che lavora per la     ni su 20, in Piemonte sono
no, 2 il secondo e 3 il terzo,       na bianca sono state pagate                                 mento non ha ragione di esi-       essere un vantaggio? «Certa-          Camera di commercio e che           63».
potremmo dedurre che c’è             con gli interessi: «La Sarde-                               stere: alcune regioni che so-      mente, come è avvenuto in             dall’inizio della pandemia ha                        ©RIPRODUZIONE RISERVATA
una capacità di contagio altis-
sima. Ma valutare la capacità
di contagio partendo da nu-
meri bassi è sbagliato. Nelle
terapie intensive e nei reparti        in Sardegna17.334
                                       La situazione
                                                                                    isolamento
                                                                                                                                    il bollettino
ordinari avete numeri sotto il
valore di allerta. È vero che è
aumentata l’incidenza, ma
                                      53.165 378 51
                                                                                    domiciliare

                                                                                                       in terapia
                                                                                                                                    Quattro vittime ma calano i contagi
comunque non tanto da giu-
stificare una zona rossa».            casi totali                                                       intensiva                   I nuovi positivi sono 254. Crescono i ricoveri nei reparti non intensivi
   Eppure gli errori sono stati       incremento +254                        ricoverati
fatti: «La Sardegna avrebbe
potuto far meglio sul traccia-        1.164.436        1.347                con sintomi

                                                                                                        deceduti
                                                                                                                                    ◗ SASSARI                             vece alto il numero delle vitti-
                                                                                                                                                                          me, ieri ne sono state segnala-
                                                                                                                                                                                                              ne attualmente ricoverate in
                                                                                                                                                                                                              ospedale in reparti non inten-
mento: quando si hanno 50             tamponi                                                                                       Il bollettino diramato dall’Uni-      te quattro mentre nelle 24 ore      sivi, mentre sono 51 (uno in
casi ogni 100mila si può ri-
prendere a fare il tracciamen-
to, invece questo non è stato
                                      1.111.271
                                      negativi
                                                  34.055                                   guariti
                                                                                                                                    tà di crisi della Regione è quasi
                                                                                                                                    una fotocopia di quello comu-
                                                                                                                                    nicato nelle 24 ore precedenti,
                                                                                                                                                                          precedenti i decessi erano sta-
                                                                                                                                                                          ti sei. Con i quattro decessi co-
                                                                                                                                                                          municati dalla Regione il nu-
                                                                                                                                                                                                              meno) i pazienti costretti alla
                                                                                                                                                                                                              degenza in terapia intensiva.
                                                                                                                                                                                                              Le persone in isolamento do-
fatto. E poi se si pensa di esse-                                                                                                   con l’eccezione dell’incremen-        mero complessivo delle vitti-       miciliare sono 17.334 mentre i
re in zona bianca e di poter                                  I casi nelle province                                                 to del numero dei pazienti ri-        me sale a 1.347.                    guariti sono complessivamen-
stare in giro tranquillamente                                                                                                       coverati in reparti non intensi-         Sono invece 53.165 i casi di     te 34.055, 288 in più nelle ulti-
allora non si è proprio capito
                                              13.797                  8.035                 4.672       10.457       16.204
                                                                                                                                    vi. Il tasso di positività resta di   positività al Covid-19 comples-     me 24 ore.
come funziona».                               Città met.               Sud                  Oristano      Nuoro       Sassari       poco sopra il 7 per cento, i nuo-     sivamente accertati in Sarde-          Sul territorio, dei 53.165 casi
                                              di Cagliari            Sardegna
   La Sardegna, oltre a un in-                                                                                                      vi contagi sono 254, ieri erano       gna dall’inizio dell'emergen-       positivi complessivamente ac-
dice Rt oltre soglia, ha pagato          La crescita dell’epidemia in Italia                                                        267, e i tamponi effettuati so-       za. Contando gli ultimi 3.477       certati, 13.797 (+44) sono stati
anche un alto numero di fo-                                                                                                         no 3.477, ieri erano stati 3635. I    test, sono stati invece eseguiti    rilevati nella Città Metropolita-
colai: «Non credo che il nu-             casi totali                       positivi              deceduti            guariti        numeri del contagio, dunque,          1.164.436 tamponi dall’inizio       na di Cagliari, 8.035 (+23) nel
mero dei focolai sia un para-          3.949.517                       461.448                    119.021           3.369.048       sembrano in calo e sembra             della pandemia. Sono invece         Sud Sardegna, 4.672 (+71) a
metro da tenere troppo in                                                                                                           che la tendenza registrata ieri       378 (10 in più rispetto all’ulti-   Oristano, 10.457 (+59) a Nuo-
considerazione - dice Ma-               Fonte: Ministero della Salute dati del 24 aprile                                            sia stata confermata. Resta in-       ma comunicazione) le perso-         ro, 16.204 (+57) a Sassari.
RASSEGNA STAMPA - Intranet AOU Sassari
DOMENICA 25 APRILE 2021 LA NUOVA SARDEGNA                                                                                                                                                                     Sardegna                 5

                                                                               Il “green pass” fa ripartire
                                                                               gli spostamenti per turismo
                                                                               In vigore da domani la certificazione che permette i viaggi da o per l’isola
                                                                               Potrà essere richiesta da vaccinati, guariti ma anche dopo un tampone negativo
                                                                               di Claudio Zoccheddu
                                                                               ◗ SASSARI
                                                                               È una delle novità del decreto
                                                                               “Riaperture”, approvato dal
                                                                               Consiglio dei ministri il 21 apri-
                                                                               le ed è un piccola rivoluzione in
                                                                               un periodo in cui viaggiare è
                                                                               molto complicato. La “certifica-
                                                                               zione verde” permette infatti gli
                                                                               spostamenti da o per la Sarde-
                                                                               gna, l’unica regione ancora in
                                                                               zona rossa, o verso i paesi
                                                                               dell’Unione europea. Il docu-
                                                                               mento può essere richiesto in
                                                                               formato cartaceo o digitale e
                                                                               avrà una durata differente a se-
                                                                               conda delle attestazioni che ri-
                                                                               porterà. Il pass che entrerà in vi-
                                                                               gore da domani dovrebbe poi
                                                                               essere sostituito o adeguato, en-
                                                                               tro giugno, alla certificazione sa-
                                                                               nitaria presentata a marzo
                                                                               dall’Unione europea che, nelle
                                                                               intenzioni, permetterebbe di
                                                                               salvare almeno una parte della           Un esempio di certificazione verde in formato digitale
                                                                               stagione turistica.
                                                                               Le nuove regole. Le misure che
                                                                               regolano gli spostamenti saran-
                                                                                                                                                                                                              Spostamenti
                                                                               no in vigore da domani. Tra le                                                                                                 liberi tra le regioni
                                                                               novità c’è la possibilità di spo-
                                                                               starsi liberamente tra regioni                                                                                        in zona gialla
                                                                               classificate in fascia “gialla” o                                                                                     e con l’autocertificazione
                                                                               “bianca”. Cade, dunque, l’obbli-
                                                                               go di giustificare il viaggio con                                                                                     per chi viaggia per lavoro
                                                                               l’autocertificazione. Per viaggia-                                                                                    ma per gli altri
                                                                               re verso le regioni in fascia aran-
                                                                               cione o rossa, invece, sarà obbli-                                                                                    è obbligatorio il pass
                                                                               gatoria la “certificazione verde”
                                                                               o “green pass” che, tecnicamen-
                                                                               te, permette anche gli sposta-
                                                                               menti con fini turistici verso l’i-
                                                                                                                                                                                                              Le attestazioni
                                                                               sola. Sempre che un regione in                                                                                                 saranno rilasciate
                                                                               zona rossa sia appetibile anche
                                                                               sotto questo punto di vista. In                                                                                       dalle strutture sanitarie
                                                                               ogni caso è possibile e la certifi-                                                                                   o dai medici di base
                                                                               cazione verde potrà essere di tre
       sardi e sicuri                                                          tipi. Chi viaggia per lavoro, inve-                                                                                   che hanno seguito
                                                                               ce, potrà continuare a farlo con                                                                                      la degenza post contagio
Oltre 3.600 test in 27 centri del Sassarese                                    l’autocertificazione.
                                                                               Vaccinati. Il primo modello di                                                                                        o effettuato la vaccinazione
La campagna di screening della         Giave, Bulzi, Ittireddu, Martis,        certificazione riguarda l’attesta-       Passeggeri in arrivo all’aeroporto di Olbia
Regione “Sardi e sicuri” per il        Cheremule, Bessude, Esporlatu,          zione del completamento del ci-
contrasto alla diffusione del          Borutta, Semestene, Monteleone          clo vaccinale e potrà essere ri-         stato contagiato dal Sars-Cov-2        to del 21 aprile manterranno la       test, compresi i medici di medi-
Covid-19 ha chiuso l’ultima tappa      Rocca Doria, Muros e Cargeghe.          chiesta alla struttura sanitaria         ma non ha avuto necessità di un        validità semestrale con decor-        cina generale o i pediatri. Sulla
nel Sassarese interessando 27          L’adesione più alta si è registrato     che ha effettuato la vaccinazio-         ricovero, potrà richiedere l’atte-     renza dalla data di rilascio.         concessione del pass anche ai
piccoli comuni: l’attività di          nel Comune di Putifigari, dove, nel     ne. Una volta richiesto, lo stesso       stazione al medico di famiglia         Test negativi. Le certificazione      viaggiatori “tamponati” si è pe-
monitoraggio è stata concentrata       corso della giornata, sono stati        documento sarà disponibile an-           che ha seguito la malattia o, nel      verde sarà disponibile anche          rò aperto un dibattito scientifi-
in un’unica giornata. In tutto sono    eseguiti oltre trecento tamponi. A      che nel fascicolo sanitario elet-        caso dei più piccoli, al pediatra.     per i viaggiatori non vaccinati o     co sulla possibilità che i viaggia-
stati 3.649 i test antigenici          oggi sono oltre 300 mila i test         tronico personale. Il pass per i         Il pass avrà una validità di sei       che non abbiano contratto il vi-      tori contraggano il virus proprio
eseguiti nelle sedi operative di       eseguiti nell’ambito della              vaccinati avrà una durata di sei         mesi anche per i guariti, ma ver-      rus. Nel caso di tamponi mole-        nelle 48 di validità certificate dal
Tula, Nule, Burgos, Siligo, Illorai,   campagna di screening, condotta         mesi.                                    rà revocato se dovesse essere ac-      colari o antigenici rapidi negati-    pass. Un discorso valido anche
Cossoine, Nughedu San Nicolò,          dall’Ats con la collaborazione          Guariti. La certificazione verrà ri-     certata una nuova positività al        vi, il “green pass” avrà una dura-    per i vaccinati perché è possibi-
Ardara, Erula, Putifigari, Padria,     delle istituzioni locali, in oltre la   lasciata dalla struttura in cui il ri-   virus. Le certificazioni di avve-      ta di 48 ore e potrà essere rila-     le che un vaccinato asintomati-
Bottidda, Mara, Banari, Romana,        metà dei Comuni dell’Isola.             chiedente è stato ricoverato do-         nuta guarigione rilasciate prima       sciata dalla strutture pubbliche      co contribuisca a far viaggiare
                                                                               po aver contratto il virus. Chi è        dell’entrata in vigore del decre-      o private che hanno effettuato il     anche il virus.

In 450mila hanno ricevuto almeno una dose                                                                                                                                                            “fragili”, una categoria finita in
                                                                                                                                                                                                     un limbo». La risposta di Nieddu
                                                                                                                                                                                                     non si è fatta attendere. «La Sar-
                                                                                                                                                                                                     degna è fra le regioni che più ha
Nieddu: forte accelerazione, impegni rispettati. Farina (Cisl): Figliuolo prenda in mano la campagna                                                                                                 accelerato nella campagna di
                                                                                                                                                                                                     vaccinazione – ha detto l’asses-
                                                                                                                                                                                                     sore –. Chi contesta questo fatto
                                       ◗ SASSARI                               per il siero Janssen della John-         le - ha detto l'assessore regiona-     la campagna vaccinale in Sarde-       e parla di “caos”, invocando in-
                                                                               son & Johnson che è stato distri-        le della Sanità Mario Nieddu,          gna - dice Alberto Farina, segre-     terventi salvifici, dimostra in pri-
                                       In cinque giorni in Sardegna so-        buito dalla farmacia dell'ospeda-        che ha inaugurato il nuovo hub         tario generale della federazione      mo luogo di non avere la mini-
                                       no state inoculate 53mila dosi di       le del Binaghi a tutti gli hub e         a Pula insieme alla vicepresiden-      pensionati della Cisl -. Nono-        ma cognizione dell'argomento,
                                       vaccino. Sono circa 450mila i           centri di prelievo territoriali.         te della Giunta, Alessandra Zed-       stante le ripetute promesse e le      oltre a mancare di rispetto a tutti
                                       sardi che hanno avuto almeno               C’è ancora un certo ritardo           da -. La nostra capacità di vacci-     buone intenzioni, la Sardegna         gli operatori sanitari e i volontari
                                       una dose. Nelle ultime 24 ore so-       nella somministrazione agli an-          nazione è superiore ai quantita-       da sola non riesce a darsi una        impegnati mattina e sera negli
                                       no state somministrate 12.420           ziani: sinora il 29 per cento degli      tivi attualmente a nostra disposi-     strategia razionale caratterizza-     hub. Siamo assolutamente in li-
                                       dosi e complessivamente in Sar-         over 80 non ha ancora ricevuto           zione. Stiamo rispettando gli im-      ta da efficacia, efficienza e velo-   nea con i target fissati dalla strut-
                                       degna si arriva all'85,6% delle         la prima dose mentre solo il 48          pegni. Nella giornata di lunedì        cità». Secondo il rappresentante      tura commissariale e anche la
                                       inoculazioni rispetto alle fiale        per cento ha completato il per-          siamo persino arrivati a termina-      sindacale «sono troppe le pasto-      campagna vaccinale dei sogget-
                                       consegnate dalla struttura com-         corso con entrambe le dosi. Ma-          re tutte le dosi a disposizione,       ie burocratiche e gli opportuni-      ti fragili resta per noi una priori-
                                       missariale. Per l’Isola si dovreb-      le anche la somministrazione ai          salvo quelle necessarie per le se-     smi di categoria per consentire       tà assoluta. Su 77mila persone
                                       be passare dalle 11mila attuali         pazienti fragili. Bene invece la si-     conde inoculazioni».                   di vincere normalmente quella         estremamente vulnerabili, circa
                                       alle 15mila per poi raggiungere         tuazione per personale sanitario            L’entusiasmo dell’assessore         che è diventata anche una guer-       30mila hanno già ricevuto la pri-
                                       le 17mila nel giro di pochi giorni.     e ospiti e personale delle Rsa.          Nieddu non è però condiviso da         ra contro il tempo. L'Ats ha tra-     ma dose di vaccino e il program-
                                       Un’accelerazione che arriverà           «Abbiamo dato una forte accele-          tutti: «È opportuno che il genera-     sformato in un'inestricabile ma-      ma va avanti con la massima at-
Alberto Farina, Cisl pensionati        anche dall’unica dose prevista          razione alla campagna vaccina-           le Figliuolo prenda le redini del-     tassa perfino la vaccinazione dei     tenzione».
RASSEGNA STAMPA - Intranet AOU Sassari
DOMENICA 25 APRILE 2021 LA NUOVA SARDEGNA                                                                                                                                                              Sardegna                  7

CORONAVIRUS
L’Italia riapre ma con mille controlli
Il Viminale mette a punto il piano per evitare che l’allentamento delle misure nelle zone gialle si trasformi in un liberi tutti
di Matteo Guidelli                    ranno bar, ristoranti, pizzerie,       tri e i locali dove si terranno gli    ta «con consumo al tavolo          mo al banco in zona gialla». Il
◗ ROMA                                gelaterie, cinema, teatri e mu-        spettacoli dal vivo. «Interventi       esclusivamente all'aperto e nel-   governo degli «ammazza-im-                    proteste
                                      sei. È il motivo per il quale, con     mirati» devono poi essere pre-         la fascia oraria compresa fra le   prese - aggiunge la leader di Fdi
Controlli nei locali per il rispet-   la circolare inviata ai prefetti, il   disposti per evitare gli assem-        5 e le 22», in massimo di 4 per-   Giorgia Meloni - ha ulterior-          Vietato il consumo
to delle norme anticovid e in-        Viminale chiede che l'allenta-         bramenti, nelle aree dove ci so-       sone salvo persone conviventi.     mente inasprito le regole e i di-
terventi mirati nelle piazze e        mento delle restrizioni sia «at-       no locali aperti al pubblico, nel-     È probabile dunque che un          vieti». Se la verifica annunciata      del caffè al banco
nelle zone della movida, per          tentamente monitorato» per in-         le zone caratterizzate da «inten-      eventuale «sforamento» di po-      dal governo a metà mese non
impedire assembramenti: do-           dividuare tutti quei «comporta-        si flussi di mobilità» e in tutte le   che decine di minuti per rien-     dovesse produrre cambiamen-            Gustare il caffè al bancone da
mani l'Italia riparte e il Vimina-    menti difformi dal quadro rego-        piazze e le strade dove si con-        trare a casa dopo aver cenato      ti, lo stop rimarrà in vigore fino     domani, giorno delle prime
le mette a punto il piano per         latorio» che potrebbero deter-         centra la movida, specie nei fi-       fuori, non sarà sanzionato. A      al 1 giugno, quando è prevista         riaperture, sarà ancora vietato. Il
evitare che le riaperture si tra-     minare un peggioramento del-           ne settimana.                          far scattare la polemica quoti-    la riapertura almeno a pranzo          rito veloce ma imprescindibile
sformino in un liberi tutti che       la situazione epidemiologica.          La circolare non affronta inve-        diana è stato invece il caffè al   dei locali al chiuso.                  delle mattine di molti italiani sarà
rischierebbe nel giro di qual-        In sostanza, scrive il capo di ga-     ce nello specifico uno dei temi        bar in quanto il decreto confer-       Fino ad allora, ribadisce il Vi-   ancora una tappa da conquistare
che settimana, come hanno             binetto Bruno Frattasi, gli oltre      su cui la maggioranza di gover-        ma il divieto di consumazione      minale, il servizio al banco è         nel lento ritorno alla normalità. E
più volte ripetuto gli esperti e      70mila uomini delle forze di po-       no si è divisa, il posticipo del co-   al bancone, come già previsto      possibile solo «in presenza di         così anche a Napoli, patria della
gli scienziati, di far schizzare di   lizia a disposizione dovranno          prifuoco. Il Viminale si limita a      dal Dpcm del 2 marzo. Una de-      strutture che consentano la            tazzina di caffè, baristi e clienti
nuovo i contagi e riportare tut-      concentrare i controlli in pri-        ribadire infatti che il divieto di     cisione «grave» secondo Clau-      consumazione all'aperto». Il           dovranno ancora aspettare e.
to il paese in zona rossa o aran-     mo luogo su «tutte le attività»        spostamento è in vigore dalle          dio Pica, vicepresidente della     decreto che entra in vigore do-        Il divieto è ribadito nella circolare
cione. I segnali, d'altronde, so-     che riapriranno a partire da do-       22 alle 5. Ma allo stesso tempo        Fiepet-Confesercenti. «Siamo       mani liberalizza anche gli spo-        del Viminale che dispone l'attività
no abbastanza chiari: da Mila-        mani, dunque bar e ristoranti          ricorda che l'attività di ristora-     tornati indietro rispetto alla     stamenti tra le regioni gialle,        di ristorazione solo all'aperto. «È
no a Roma fino a Napoli l'ulti-       in testa ma anche cinema, tea-         zione in zona gialla è consenti-       norma che prevedeva il consu-      bloccati da Natale.                    semplicemente vergognoso questo
mo sabato prima della riparten-                                                                                                                                                               provvedimento oltre che illogico
za è stato vissuto come se le mi-                                                                                                                                                             perché le pressioni dei ristoratori
sure fossero già state allentate e                                                                                                                                                            hanno concesso la ristorazione
migliaia di italiani, approfittan-                                                                                                                                                            all'aperto e dunque la possibilità
do del bel tempo, si sono river-                                                                                                                                                              alle persone di essere a contatto
sati nelle strade e nelle piazze,                                                                                                                                                             senza mascherina per un'ora e non
sul litorale e nei parchi.                                                                                                                                                                    viene concesso ai baristi di poter
Non ci sono stati particolari                                                                                                                                                                 servire un caffè, un dolce o una
problemi ma nella capitale i vi-                                                                                                                                                              bibita per pochi minuti al banco»,
gili urbani hanno chiuso alcu-                                                                                                                                                                commenta con rabbia Ulderico
ne ore via del Corso, per con-                                                                                                                                                                Carraturo della Antica Pasticceria
sentire il deflusso delle migliaia                                                                                                                                                            Carraturo, nonché rappresentante
di romani a passeggio. Un anti-                                                                                                                                                               di categoria per Confcommercio
cipo di quanto potrebbe avve-                                                                                                                                                                 Campania.
nire da domani quando riapri-

 India in ginocchio                                                                                                                                                                            I ristoranti pronti
 La variante ora                                                                                                                                                                               Ma a Milano c’è
 fa paura all’Europa                                                                                                                                                                           l’incubo pioggia

                                                                                                                                                                                               C'è chi misura la distanza tra i
                                                                                                                                                                                               tavoli con il metro, chi allestisce
                                                                                                                                                                                               i dehors e chi predispone i
                                                                                                                                                                                               divisori in plexiglass per
                                                                                                                                                                                               recuperare un po' di spazio e di
                                                                                                                                                                                               posti. I ristoratori milanesi si
                                                                                                                                                                                               preparano alla ripartenza delle
                                                                                                                                                                                               attività prevista per domani,
                                                                                                                                                                                               dopo settimane di stop a causa
                                                                                                                                                                                               della pandemia. Con l'ingresso
                                                                                                                                                                                               della Lombardia in fascia gialla
 Ospedali che lanciano sos                                                                                                                                                                     si potrà infatti tornare al bar e
 perché i pazienti muoiono per                                                                                                                                                                 al ristorante ma solo
 mancanza di ossigeno: è questa                                                                                                                                                                all'esterno. A Milano però non
 l'ultima istantanea dell'incubo                                                                                                                                                               tutti esultano perché chi non
 Covid in cui è ripiombata                                                                                                                                                                     possiede spazi all'aperto dovrà
 l'India, travolta da una                                                                                                                                                                      proseguire con l'asporto e il
 variante che ha provocato un                                                                                                                                                                  delivery. In città, secondo
 milione di contagi in tre giorni.                                                                                                                                                             Confcommercio, aprirà un
 Una mutazione temibile, forse                                                                                                                                                                 locale su due perché il 50%
 resistente agli attuali vaccini,                                                                                                                                                              delle attività non ha spazi
 che ora spaventa l'Europa.                                                                                                                                                                    all'aperto: la zona gialla
 Dopo essere comparsa in alcuni                                                                                                                                                                rinforzata farà poi perdere 300
 Paesi, inclusa l'Italia, un primo                                                                                                                                                             milioni in più rispetto a quella
 caso è stato registrato anche in                                                                                                                                                              precedente in Lombardia alle
 Svizzera.La variante                                                                                                                                                                          imprese. Sulle riaperture c'è poi
 denominata B.1.617, che                                                                                                                                                                       anche l'incognita del tempo
 presenta una doppia                                                                                                                                                                           perché la ripartenza a Milano
 mutazione rispetto al ceppo                                                                                                                                                                   coincide con previsioni di
 originario e appare più                                                                                                                                                                       pioggia e calo delle
 facilmente trasmissibile, ha                                                                                                                                                                  temperature. Sui Navigli, zona
 riportato l'India in piena                                                                                                                                                                    della movida per eccellenza, è
 emergenza. Appena un mese fa                                                                                                                                                                  giornata di grandi preparativi:
 il ministro della Salute                                                                                                                                                                      con i ristoratori che sono divisi
 annunciava che l'epidemia era                                                                                                                                                                 tra un sentimento di speranza
 giunta «alla fine», mentre                                                                                                                                                                    per la nuova riapertura e di
 adesso il governo è costretto a                                                                                                                                                               delusione, per i provvedimenti
 inviare le forze armate nelle                                                                                                                                                                 del governo che discriminano
 aree più colpite per i                                                                                                                                                                        una parte di loro. Dalla
 rifornimenti. Negli ultimi tre                                                                                                                                                                prossima settimana anche lo
 giorni sono stati bruciati                                                                                                                                                                    chef stellato, Claudio Sadler,
 altrettanti record, con oltre                                                                                                                                                                 riaprirà il suo locale a 1 stella
 340 mila contagi registrati                                                                                                                                                                   Michelin sul Naviglio Pavese,
 nelle ultime 24 ore (oltre un                                                                                                                                                                 ma il secondo ristorante che si
 terzo degli 893 mila nel mondo,                                                                                                                                                               trova lì accanto, la trattoria
 anch'essi un record). E molti                                                                                                                                                                 moderna, rimarrà chiuso
 esperti stimano che per il picco                                                                                                                                                              perché non ha uno spazio
 bisognerà attendere almeno                                                                                                                                                                    all'aperto e continuerà con il
 tre settimane.                                                                                                                                                                                delivery.
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L'assessore: «Non ce l'ho con loro, ma così com'è il sistema è fallimentare»
Ai sindacati: «Anziché le mie dimissioni chiedano più risorse, siamo al collasso»

Chessa: «Dipendenti a casa
Così il lavoro va a rilento»
di Alessandro PirinawSASSARI«Io ce l'ho con lo smartworking, non con i dipendenti della Regione». Gianni
Chessa ritorna sulla bufera che lo ha travolto dopo che un video in cui attaccava gli impiegati
dell'assessorato da un anno in telelavoro ha fatto il giro di smartphone e social. Un discorso, il suo, che ha
scatenato la polemica politica. Non solo da parte delle opposizioni, ma anche di Antonio Moro, il
presidente del suo stesso partito, il Psd'Az, che l'ha criticato pesantemente e pubblicamente. E i sindacati
ne hanno chiesto anche le dimissioni. Chessa ha poi chiesto scusa, ma a 24 ore dalla bufera ribadisce che
l'obiettivo del suo attacco non sono i lavoratori, ma lo smartworking. Assessore, prima ha attaccato i
dipendenti, poi ha chiesto scusa con un comunicato. Ha cambiato idea?«Io ho partecipato a un consiglio
comunale di Dorgali. Lì c'è una amministrazione a 5 stelle, sono stati gentilissimi e io sono rimasto un'ora e
mezza per partecipare al dibattito. Giorni dopo - solo per cattiveria politica - hanno fatto vedere un
minuto e mezzo del mio discorso, estrapolandone una parte».Ma lei ha detto: i dipendenti pubblici stanno
a casa e lavorano pochissimo.«Ma se avessero sentito il discorso generale avrebbero capito che io non ce
l'avevo con i dipendenti. Io ho detto che è impensabile dare risposte in modo veloce e certo perché c'è lo
smartworking da più di un anno. La politica trova i soldi ma gli uffici sono chiusi e diventa impossibile dare
risposte a partite Iva, commercianti, artigiani che stanno cercando di avere i ristori che il presidente della
Regione ha messo a disposizione. Questo è il senso del mio intervento. L'ho detto in totale buona fede».Ma
li ha anche accusati di prendere i buoni pasto.«Ma il buono pasto è stato previsto per dare la possibilità di
uscire dall'ufficio e mangiare una cosa di fretta. Se sei a casa che senso ha? Non ho detto nessuna bugia».I
sindacati intanto hanno chiesto le sue dimissioni.«Anziché le mie dimissioni i sindacati dovrebbero
chiedere più soldi per informatizzare i dipendenti e arrivare a uno smartworking che funzioni. Perché
questa situazione sta creando disagi enormi non solo nel mio assessorato, ma in tutta la pubblica
amministrazione. Nelle aziende private mica sono tutti in smartworking, mentre il sistema pubblico sta
collassando. È ora che rientrino a lavorare, perché così non sono controllati».Controllati in che senso?«Gli
impiegati non hanno nemmeno i computer adatti e molti di loro non sono preparati. Anziché offendersi
con me lottino per avere gli strumenti, perché il sistema per come è stato concepito è fallimentare. La
gente ha bisogno di risposte e noi non riusciamo a dargliele». Tra i più critici con lei c'è stato il presidente
del suo partito. «Il presidente ha parlato da dipendente del Consiglio regionale e non può attaccare un
eletto quale sono io. Moro, che è un amico, questa volta ha pesato male le sue parole. Lui ha uno stipendio
garantito, tredicesima, quattordicesima, quindicesima. Gente come lui dovrebbe avere più buonsenso. Lo
dico perché anche io sono dipendente pubblico. Mi spiace ma ha fatto una esternazione sbagliata».E
Solinas si è arrabbiato?«No, ci siamo sentiti e gli ho spiegato che è stata estrapolata una frase che ha fatto
apparire le cose come non sono. Io non ho attaccato i dipendenti ma un sistema che mette in difficoltà la
parte politica. Il 75 per cento a casa non ci fa niente: continuare così è impossibile».

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GIUSTO PUNIRE
CHI A SARDARA
HA SBAGLIATO
segue dalla prima
di DANIELA SCANO«Ha ragione _ è la risposta _. In effetti sto andando a pranzo alle terme di Sardara».
Multa evitata per esercizio di sarcasmo. Si può immaginare la frustrazione degli agenti della forestale
quando la signora ha alluso al pranzo in piena zona arancione dove, per sua stessa ammissione, era
presente il loro comandante Antonio Casula. Chissà la rabbia e il dispiacere provati da tanti uomini e
donne in divisa per quella che è una umiliazione pubblica per tutto il Corpo forestale della Sardegna, che
quelle regole violate dal capo deve fare rispettare.L'episodio è solo un esempio, tra i tanti, del fastidio
collettivo provocato dall'ormai celebre riunione di una quarantina di commensali che rappresentavano
ciascuno una importante istituzione: sanitaria, amministrativa, militare, politica. La Finanza ha multato i
partecipanti che è riuscita a identificare. Gli altri, come è noto, se la sono data a gambe dando prova di
inaspettate doti atletiche. In attesa che l'inchiesta (senza indagati) della magistratura faccia il suo corso,
cominciano ad arrivare le dimissioni e le scuse degli interessati. Nel frattempo la Regione ha fatto partire
lettere di contestazione ai propri dipendenti presenti in quella occasione per presunto danno alla
immagine e alla reputazione dell'ente a livello nazionale e internazionale.Viene così giustamente
affrontato un effetto collaterale, forse il più grave, del "caso Sardara": avere ferito con un comportamento
sbagliato la reputazione e l'onore di chi si ha il dovere di rappresentare. In effetti la commerciante che non
riesce più a mettere insieme il pranzo con la cena ha qualche ragione in più degli "attovagliati di Sardara"
per uscire di casa. È quindi comprensibile la sua reazione sprezzante all'idea di quella comitiva di potenti
riuniti in ristorante.Questa però è solo una parte del danno di immagine, quella immediata della reazione
popolare. Ce n'è un'altra che coinvolge chi nelle istituzioni lavora e che degli errori altrui subisce le
conseguenze. Dimissioni, scuse e passi indietro sono arrivati ma non riparano il disastroso effetto
mediatico. E quindi bene fanno la Regione e tutte le altre istituzioni mortificate da quel pranzo indigesto
ad aprire, nei confronti dei propri dipendenti partecipanti, i provvedimenti disciplinari avviati con le
lettere di contestazione. Provvedimenti che faranno il loro corso e le cui conclusioni saranno, forse, rese
note nel tentativo di rimediare al danno all'immagine.Quella del pranzo di Sardara è una storia che deve
far riflettere al di là dei suoi risvolti penali (se ci saranno), disciplinari, politici. Chi rappresenta una
istituzione dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio, per sé stesso e per il ruolo che ricopre. Un
comune cittadino quando sbaglia paga, ma se lo fa il rappresentante di una istituzione sbaglia due volte
visto che fa passare il messaggio che c'è chi si può permettere di violare la legge. Se viene scoperto,
l'interessato fa una figuraccia memorabile, ma l'istituzione subisce un danno devastante. Nel 61 avanti
Cristo la moglie di Cesare doveva essere al di sopra di ogni sospetto, oggi troppi sedicenti potenti
ritengono ancora di essere al di sopra della legge.C'è da dire che chi si è dimesso ha dimostrato più dignità
di chi è riuscito (fino ad ora) a evitare le forche caudine saltando dalla finestra. Personaggi senza vergogna
e senza coraggio.Forse tra qualche anno, quando l'incubo della pandemia sarà storia dolorosa ma ormai
alle spalle, gli stessi dimissionari potranno sorridere ricordando lo scandalo di quaranta persone sorprese
a mangiare in ristorante. Chi invece si è sottratto alle proprie responsabilità, fuggendo tra i cespugli di un
hotel come un pericoloso criminale, continuerà a provare imbarazzo. Per lui (o lei) la zona rossa della
vergogna non finirà.Il danno di immagine ormai è fatto, ma non è irrimediabile. Non saranno gli invitati al
pranzo a lenire la ferita ma l'esempio, il lavoro e l'impegno di tutte le persone che ogni giorno
rappresentano una istituzione onorandola con il proprio comportamento corretto e rispettoso delle
regole.

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Ancora aggiustamenti alla bozza del Recovery in sintonia con la Commissione Ue
La coperta però è corta e rischia di non bastare: scettici imprenditori e banchieri

Superbonus e Quota 100
primi inciampi per Draghi
ROMA Rischia il primo inciampo sul Recovery Plan il governo Draghi: il piano da oltre 200 miliardi da cui
passa la ripartenza dell'Italia dalla crisi peggiore del dopoguerra resta bloccato per tutto il giorno tra
tensioni dei partiti sul Superbonus e rilievi degli uffici di Bruxelles: a tentare di «sbloccare l'impasse»
interviene direttamente il premier, con una telefonata con la presidente della Commissione Ursula von
der Leyen, con cui dà la sua garanzia del cambio di passo per assicurare la messa a terra degli investimenti
e, soprattutto, la realizzazione delle riforme necessarie alla ripresa. Ma Bruxelles fa sapere che servono
ancora «rifiniture», in particolare sui dossier fisco e business environment. Il Consiglio dei ministri che
deve esaminare il piano prima che il premier lo illustri lunedì e martedì alle Camere è ufficialmente
convocato alle 10 di ieri mattina: ma già dalla tarda serata di venerdì gli uffici erano stati avvisati di
possibili ritardi e si arriva a tarda sera: la bozza del testo, più di 300 pagine in cui si descrive l'Italia che
verrà, più verde e più digitale, va coordinato per dare coerenza a tutti i capitoli, e servono ancora
aggiustamenti tecnici e formali. E poi ci sono le interlocuzioni informali con Bruxelles, che aspetta il
documento ufficiale entro il 30 aprile e vuole più dettagli sulle riforme. Mentre il premier tira le fila con la
Commissione, a Roma i partiti sono sempre più in fibrillazione: non è piaciuto nemmeno ai ministri il
riserbo con cui si è lavorato sulle bozze, circolate solo venerdì sera. E si diffondono i malumori, per
quell'accenno a Quota 100 che non sarà rinnovata, per lo schema della governance ancora da definire sul
fronte della "regia politica". Ma anche per la lista delle cose che mancano, compresa l'indicazione di Torino
come sede di I3A, l'istituto per l'intelligenza artificiale, che fa infuriare la sindaca, Chiara Appendino (ma la
sede quella sarà, la rassicura poi in serata il viceministro al Mise Pichetto Fratin).Il Pd, torna a sottolineare
il segretario Enrico Letta chiede che ci sia un vincolo chiaro, nei contratti di appalto per i progetti del
Recovery, che garantisca più occupazione per donne e giovani. Forza Italia vede un piano «migliorato
rispetto a quello di Conte» ma a cui servono «correttivi su politica industriale, rigenerazione urbana, fondi
per il Sud» che non devono essere «meno del 40%», come chiarisce il coordinatore di Fi, Antonio Tajani. Il
partito di Silvio Berlusconi si è affiancato al Movimento 5 Stelle anche nella battaglia più dura, quella sul
Superbonus. Più moderato su questo dossier - al contrario di quello sulle aperture - il profilo che assume la
Lega, che pure chiede di proseguire. Sulla proroga dell'incentivo al 110% per le ristrutturazioni green e
antisismiche la bozza del Recovery è ambigua, si parla di una proroga della misura introdotta a maggio
scorso con il decreto Rilancio «dal 2021 al 2023» ma le risorse - in tutto 18,5 miliardi - sono le stesse già
previste dal vecchio piano di gennaio che però contemplava le estensioni introdotte con la legge di
Bilancio (scadenza a giugno 2022, per i condomini a fine del prossimo anno e allungamento fino a giugno
2023 solo per le case popolari). Lo reclamano i costruttori, le imprese, le banche, lo chiedono anche i Dem.
E insorge il Movimento, cui non bastano le rassicurazioni che le risorse per arrivare al 2023 - se ne
serviranno altre - saranno indicate con la prossima manovra. I 5S chiedono garanzie e «un segnale
inequivocabile» direttamente da parte di Draghi. Perché si tratta di «un punto essenziale», come lo
definisce l'ex premier Giuseppe Conte che, per la prima volta, interviene su un tema di governo da leader
del M5S.

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Casa della Divina Provvidenza in bolletta: ottanta pazienti dovranno lasciare l'istituto
entro il mese

Ai "Cronici" ospiti in dimissione
di Paoletta FarinawSASSARIVia gli ospiti entro la fine del mese e posto di lavoro a rischio per una
quarantina di dipendenti. La Casa della Divina Provvidenza chiude. Temporaneamente (forse). Il bilancio
in rosso non consente di andare avanti, undici pignoramenti sulle rette sono stati avviati da lavoratori che
non ricevono regolarmente lo stipendio, ma solo acconti sull'arretrato. I "Cronici", così come è chiamano
dai sassaresi da quando l'istituto venne fondato da padre Manzella, vivono uno dei momenti più bui della
loro storia.Tensione nella casa di piazza Sant'Agostino, ieri mattina, quando i vertici hanno comunicato la
situazione al personale. E scoramento nelle famiglie dei ricoverati che sempre da ieri stanno ricevendo la
lettera della Fondazione Divina Provvidenza, firmata dal vice presidente del consiglio di amministrazione,
Andrea Pintus, con la quale vengono informati delle dimissioni dei loro congiunti entro il 30 aprile. Nella
lettera, inviata anche via mail, il vicepresidente afferma che «duole comunicare che la attuale situazione
della Casa della Divina Provvidenza non consente, principalmente sotto il profilo economico, di garantire,
almeno temporaneamente, nelle prossime settimane i livelli minimi ottimali dei servizi di assistenza
erogati che, unitamente alle note vulnerabilità indotte dalla pandemia, potrebbero esporre ad ulteriori
rischi l'incolumità delle persone». Ma è il successivo passaggio a chiarire il perché l'istituto per anziani si
sia ritrovato in una situazione di ingestibilità: e cioè «la mancanza di sostegno da parte dei soggetti sociali
e istituzionali del nostro territorio alla condivisione degli obiettivi di assistenza». Tradotto, è un richiamo
anche alle responsabilità del Comune e della Curia, che devono ancora nominare i loro rappresentanti nel
cda che già sta registrando la defezione della presidente Vincenzina Biddau, di cui sono attese le
dimissioni formali.Considerate le travagliate vicende nell'amministrazione dell'ospizio, niente di nuovo,
ma ora il dramma investe gli oltre ottanta ospiti, tutti soggetti fragili: anziani, allettati, persone sole, malati
psichiatrici della casa protetta. Quale sarà il loro futuro? Gli ospiti versano la loro pensione per godere
dell'assistenza, pensioni non certo pesanti, e la loro retta viene infatti integrata dai fondi dell'assessorato
regionale alle Politiche sociali e dalla Assl. Dove potranno essere assistiti, quando dovranno lasciare la
"Divina Provvidenza"? Nelle Rsa i posti a disposizione non sono mai sufficienti e sono anche stati ridotti in
seguito all'emergenza sanitaria, e, soprattutto, hanno costi più alti. Inoltre non tutti hanno una famiglia
che possa accoglierli. E quando si sbroglierà la situazione? Nessuno, in questo momento può dare tempi
certi, e infatti nella comunicazione ai parenti si dice genericamente «fino a quando non si porranno in
essere soluzioni adeguate al ripristino del servizio».Venerdì il cda ha convocato i sindacati - Cgil, Cisl e Uil
della Funzione pubblica e la Csa - in streaming per comunicare che la situazione era grave e che nella
serata avrebbe deciso sulla dimissione degli ospiti. Gli undici pignoramenti disposti dal giudice
aggrediscono una parte delle rette, per la prima volta: 65 su 75. E le rette rappresentano un introito
mensile per la Fondazione che va dai 145mila ai 160mila euro. Pignoramenti che seguono quelli del 2019,
sul contribuiti regionali e sulle somme erogate dall'Ats. Di recente il sindaco Campus aveva annunciato in
Consiglio lo spostamento di 800mila euro destinati alla "Divina Provvidenza per la ristrutturazione di
Casa Serena. Insomma, serve un'iniezione di fondi urgente. O i "Cronici" chiuderanno per sempre i
battenti.

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La richiesta

Il gruppo del Pd:
«Il sindaco informi
subito il Consiglio»
SASSARII consiglieri del Gruppo del Partito Democratico Carla Fundoni, Giuseppe Masala, Fabio Pinna e
Giuseppe Mascia chiedono al sindaco Nanni Campus di riferire in consiglio sulla situazione della Casa
Divina Provvidenza, dopo la notizia delle dimissioni dei pazienti. «Esattamente un anno fa i consiglieri del
Pd- affermano in una nota - presentavano un'interrogazione per avere informazioni dal sindaco rispetto
alla situazione sanitaria all'interno della Casa Divina Provvidenza e alle problematiche di tipo
amministrativo finanziario e alla nomina del delegato del Comune, poi dimessosi, nomina a tutt'oggi
ancora vacante. Passaggio avvenuto con dichiarazioni quanto mai preoccupanti e poco chiare rispetto al
futuro della struttura e soprattutto degli ospiti e dei lavoratori». I consiglieri ricordano che «la Fondazione
Casa Divina Provvidenza è una struttura che eroga servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale ad anziani
non più completamente autosufficienti e garantisce assistenza per circa 90 pazienti e può contare sulle
prestazioni di circa 40 lavoratori. Perciò desta preoccupazione la destinazione dei pazienti e la
prosecuzione delle cure».

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Il presidente del consiglio comunale: numeri raddoppiati, abbiamo smesso di fare la
nostra parte

Murru: «Covid, dobbiamo arginare i contagi»

SASSARIUna lettera aperta rivolta alla cittadinanza, perché i numeri del contagio a Sassari sono schizzati
in alto dopo settimane di risultati virtuosi. E lo hanno fatto troppo in fretta. E sembra che in molti «abbiano
smesso di fare la loro parte». A scriverla il presidente del consiglio comunale Maurilio Murru.«I numeri
della città di Sassari - sottolinea l'esponente del M5s - sono in costante crescita. Il 2 aprile il nostro
comune registrava 53 positivi e 8 ricoverati. Il 23 aprile, i positivi sono 174, con 24 ricoverati e 261
persone in quarantena. Numeri troppo alti, raggiunti in tempi troppo brevi». «Polemiche, rabbia e
frustrazione - continua Maurilio Murru - sentimenti legittimi e comprensibili per imprenditori costretti a
un anno di chiusure e limitazioni. Persone e famiglie che attendono di ripartire affidandosi al buon senso
della gente là fuori. Esiste il buon senso della gente fuori?»«Alla volontà di ricominciare dei cittadini -
spiega il presidente del consiglio comunale - deve corrispondere un senso di responsabilità che sta
evidentemente venendo meno. Inutile negarlo, inutile urlare alla normalità continuando a trasgredire le
prescrizioni. Abbiamo mollato la presa. Abbiamo smesso di seguire le regole. Troppe mascherine
abbassate, anche solo per strada. Troppi assembramenti. Troppe riunioni familiari ed extra familiari.
Avremmo dovuto difendere la zona bianca e ce la siamo giocata. Controllare tutto e tutti è, nella pratica,
impossibile». «Abbiamo il dovere civico, morale, umano - sottolinea Murru - di contribuire alle riaperture e
alla ripartenza dell'economia. Non possiamo limitarci a imputare tutte le colpe alla politica: dobbiamo
assumerci la nostra parte di responsabilità. E' sufficiente guardare ai numeri o passeggiare per la città per
capire che siamo parte del problema, che se non cambieremo rotta saremo, alla stregua del virus e degli
errori politici, responsabili del futuro malconcio di questo paese«. «Indossiamo correttamente i dispositivi
di sicurezza - conclude l'esponente del Movimento 5 stelle -quando siamo per strada, al supermercato, al
bar, al chiuso o all'aperto. Evitiamo i contatti non indispensabili e manteniamo le distanze con le persone
non conviventi. Dobbiamo frenare, adesso».

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Ittiri, il primo cittadino Sau protesta con l'Ats sostenuto da altri nove sindaci

Comuni uniti per salvare l'Alivesi

ITTIRI Davanti una platea di 9 sindaci (Usini, Uri, Florinas, Putifigari, Monteleone Roccadoria, Cargeghe,
Romana, Thiesi) presenti all'incontro di ieri nel piazzale dell'Alivesi e delle rappresentanze sindacali della
sanità del territorio, il primo cittadino di Ittiri, Antonio Sau, promotore, con tutto il consiglio comunale,
della manifestazione in difesa del presidio ospedaliero, ha usato termini forti per condannare il
provvedimento dell'Ats che, in un momento particolarmente difficile, ha trasferito, senza alcun preavviso,
i pazienti di lungodegenza a Thiesi e il personale sanitario al reparto Covid del Marino di Alghero. Una
situazione paradossale in aperta controtendenza sulle esigenze dei cittadini. Altrettanto ferma la presa di
posizione dei sindaci di Thiesi Gianfranco Soletta, di Usini Antonio Brundu e di Uri Lucia Cirroni che a
nome dei colleghi degli altri Comuni, hanno rappresentato il malcontento e la superficialità organizzativa e
decisionale di Regione e Ats che ignorano totalmente le amministrazioni comunali non coinvolgendole in
fase propedeutica per le decisioni da assumere, ma non trasmette neppure alcuna comunicazione su
decisioni già assunte, privando i Comuni di informazioni istituzionali necessarie per i cittadini. «Siamo qui -
ha detto il sindaco di Usini - per chiedere, a prescindere dai colori politici, di fermare il processo di
smantellamento dell'Alivesi, struttura di riferimento per la sanità del territorio. Le fasce tricolori che
indossiamo sono la decisa testimonianza della volontà di lottare per una sanità più vicina ai cittadini. Non
meno decise le parole del sindaco di Thiesi che manifestando solidarietà al sindaco di Ittiri ha voluto
rimarcare l'unità di un territorio che necessità di progetti equilibrati per una sanità al passo con i tempi e
vicina ai cittadini Non meno decise le posizioni di Antonio Monni della Fp Cisl che ha ricordato le lotte in
difesa dell'Alivesi ponendo in risalto l'utilità operativa e funzionale del presidio nella lotta al Covid-19,
concludendo che non si possono usare strutture e personale come un qualcosa di usa e getta. Vincenzo
Masia

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Gli uomini al comando del capitano Gianni Uleri si occupano di gestire e indirizzare gli
arrivi nell'hub

Barracelli, lavoro prezioso nel centro vaccini

OZIERI Le squadre di barracelli stanno fornendo un prezioso supporto nella gestione logistica del Centro
Vaccini di Ozieri e, ancora una volta, la loro opera si sta rivelando importante e preziosa.Gli uomini,
coordinati dal capitano Gianni Uleri, sin da quando è iniziata l'emergenza sanitaria si sono messi a
disposizione del Comune e dell'Ats distribuendo a domicilio farmaci e generi alimentari alle famiglie o
sanificando vie e piazze con mezzi attrezzati. Con l'inizio della campagna vaccinale i barracelli si sono
attivati per gestire gli arrivi nel quartiere fieristico di San Nicola in cui giungono persone da tutto il
territorio del distretto sanitario. Con un totale di una settantina di operatori, sia uomini che donne, tra i
quali vi sono quattro tenenti e quattordici graduati, il corpo barracellare garantisce un servizio sempre
presente nel controllo e nell'affiancamento delle forze di polizia locale e si sta rivelando assolutamente
importante nella gestione dei flussi all'hub vaccinale che in alcuni momenti, nonostante la buona
organizzazione, si ritrova sotto pressione per l'afflusso delle persone che stanno aumentando di numero
ogni giorno che passa. Nel frattempo gli uomini di Uleri hanno iniziato anche i corsi di aggiornamento per
poter affrontare al meglio la campagna antincendio 2021 che svolgeranno con tre pattuglie su veicoli
attrezzati e un servizio di vigilanza giornaliera. Al fianco dell'antincendio, con settemila interventi
effettuati l'anno scorso e del controllo sull'abigeato c'è anche la sorveglianza ambientale in materia di
rifiuti che viene attuata con la predisposizione di servizi diurni e con il monitoraggio delle isole ecologiche
dell'agro e della periferia di Ozieri. Francesco Squintu

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NUOROL'Anmil (Associazione nazionale invalidi del lavoro) rilancia in provincia di Nuoro l'iniziativa del
Coordinamento nazionale amianto di invitare i sindaci a sottoscrivere la lettera aperta da inviare al
presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere alle massime cariche politiche ed istituzionali delle
decisioni risolutive nella lotta all'amianto. Nelle prossime ore, infatti, saranno varati importanti leggi di
spesa: il Def, Documento di economia e finanza, e il Recovery plan. «Vogliamo che il capitolo amianto faccia
parte di questi programmi di investimenti», sottolinea Francesco Tolu, consigliere provinciale Anmil e
componente del Coordinamento nazionale amianto.Il problema è stato già sollevato a Nuoro ai primi di
marzo dall'Anmil in un documento che tra altro ha spinto il Comune di Bolotana a convocare gli
amministratori per sollecitare la Regione a inserire la bonifica dei siti industriali nei progetti da
presentare. «È importante intensificare l'azione politica su questi argomenti - sostiene ancora il presidente
dell'Anmil di Nuoro Michele Tatti - anche perché in queste ore si sta giocando una partita decisiva per il
rilancio economico. Sottoscrivere la lettera aperta a Draghi sull'amianto è un contributo concreto a
rompere la cortina di silenzio su situazioni come quelle dell'area industriale Ottana-Bolotana» chiude
Tatti.

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Dorgali. I pazienti con fibrosi polmonare: «Noi
senza vaccino»
DORGALI Non sono serviti a nulla gli appelli per avere il vaccino e si è dovuto domiciliare in un'altra
regione. Tindaro Gianno, presidente regionale di Ipf (Fibrosi polmonare idiopatica) e Malattie rare del
polmone Sardegna, per poter respirare non deve staccarsi da un apparecchio. Per se e per gli altri malati
Ipf che in Sardegna sono circa 400, per poter avere il vaccino, aveva chiesto l'intervento prima del
Ministro e poi dell'assessorato regionale alla Sanità. Invano. «Per nostra conoscenza - dice Gianno - ad
oggi in provincia di Nuoro le vaccinazioni ai malati con fibrosi non sono ancora iniziate. La situazione è
paradossale. I pazienti fragili inseriti al primo posto nelle liste delle persone da vaccinare, dopo il personale
sanitario, i ricoverati in strutture Rsa e gli over 80, non hanno ricevuto alcuna chiamata. In questo
momento io ho trasferito il mio domicilio sanitario in provincia di Reggio Emilia ed ho ricevuto ieri sera il
messaggio per poter essere vaccinato Emilia-Romagna. Pensavo che avrei avuto problemi a vaccinarmi
fuori dalla mia residenza ma devo dire che nonostante la mia situazione riuscirò a vaccinarmi prima di tanti
miei amici malati della provincia di Nuoro». Gianno chiude rivolgendo un appello al commissario
straordinario per l'attuazione delle misure necessarie per il contrasto dell'emergenza epidemiologica,
generale Figliulo: «Per favore aiutateci a fare rispettare il nostro diritto alla vaccinazione». (n.mugg.)

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