Unione della Romagna Faentina - venerdì, 03 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina venerdì, 03 aprile 2020 Prime Pagine 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 5 Prima pagina del 03/04/2020 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 6 Prima pagina del 03/04/2020 03/04/2020 Il Sole 24 Ore 7 Prima pagina del 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30 8 Circa 600 persone in quarantena 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31 9 Meno ingressi al pronto soccorso Ma il virus miete un' altra vittima 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32 11 Farine e macchinari, la crisi non è per tutti 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 13 Prima pagina Faenza Lugo 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 Beppe Sangiorgi 14 L' estate del colera a Casola 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 15 «I volumi vi arrivano direttamente a casa» 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 17 Altri aiuti per gli operatori sanitari dell' ospedale Degli infermi 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 18 Paesi di collina e montagna isolati «Grazie all' impegno dei volontari E speriamo tornino le feste» 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 19 Cassa per il gruppo Bucci Sollievo per i dipendenti 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 21 MoMeVi, annullata l' edizione 2020 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 22 Fondo alimentare, le assegnazioni ai comuni faentini 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 24 Vigile in cella per estorsione, nuove accuse 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 26 Addio a 'Marela' Tedioli, l' orologiaio di Fognano 03/04/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 27 Ciao Teresio, innamorato della musica Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2 28 Focolai verso l' esaurimento Ma muore un altro paziente
03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 ALESSANDRO MONTANARI 30 Primi dati Istat: in alcuni comuni della Bassa e del Faentino morti tra gli over 75 in crescita del 57% 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6 ALESSANDRO MONTANARI 31 Il ginecologo: «Parti in acqua da evitare ma le futuri madri stiano tranquille» 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 11 CHIARA BISSI 33 Giro d' Italia, Festival e Niballo, ecco l' estate distrutta dal virus 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 35 La città invasa da anatre e conigli In collina imperversano lupi e cinghiali 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 37 Cassa integrazione dipendenti Bucci: sì all' anticipo 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 38 Stanziati 24 mila euro per il personale medico dell' ospedale di Faenza 03/04/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 FEDERICO SPADONI 39 Estorsioni e truffe, nuove accuse per l' ex vigile urbano Stampa Locale 03/04/2020 Corriere di Bologna Pagina 14 Paola Gabrielli 41 Musica non stop Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 03/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 3 43 Stop mutui locali: Cdp libera 1,4 miliardi 03/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 45 Fisco, sospensione per tasse e pignoramenti su conti e stipendi 03/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 47 Torino prova a tenere il passo sul progetto Smart city 03/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 11 49 Modello unico digitale gratuito per i Comuni 03/04/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Gianni Trovati 50 Funzione pubblica, stop al rischio fuga dei dipendenti Pa 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 24 52 I profitti Cdp a 3,4 mld 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 33 53 Corsi di formazione gratuiti sugli enti locali 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 33 54 Già pronti al dopo Covid-19 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 34 56 Enti locali senza mutui nel 2020 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 34 MATTEO BARBERO 57 Guida Anci per riorganizzare i comuni 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 34 MATTEO BARBERO 58 Sostegno alimentare, 5 punti cruciali per i sindaci 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 35 FEDERICO FURLAN 59 Dopo il 5 aprile le ordinanze regionali saranno molto circoscritte 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 35 LUIGI OLIVERI 61 Il lavoro agile non toglie le ferie 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 36 63 Lo Scaffale degli Enti Locali
03/04/2020 Italia Oggi Pagina 36 SERGIO TROVATO 64 Ruoli inesigibili, nuova proroga 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 38 66 agevolazioni in pillole 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 38 67 Sanità, 10 milioni di fondi europei per nuovi progetti 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 38 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 68 Tlc, bando Ue da 31,4 milioni 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 39 TOMMASO VENTRE* 70 Emergenza rifiuti all' orizzonte 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 39 FABIO BORRELLO, - AVVOCATO TRIBUTARISTA 72 La rendita catastale è efficace dalla notifica se è ben motivata 03/04/2020 Italia Oggi Pagina 39 CRISTINA CARPENEDO, 74 Tasse locali in cerca di sospensione. In stand by le riforme ante-Covid
[ § 1 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 2 § ] venerdì 03 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 3 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 6 4 4 2 2 9 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 30 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) il bilancio Circa 600 persone in quarantena Dei nuovi 22 casi positivi, 11 sono donne e altrettanti uomini; 16 sono in isolamento domiciliare, 6 ricoverati non in terapia intensiva. Sono circa 600 le persone in quarantena. Si registrano poi altre otto guarigioni cliniche: due donne e sei uomini e una guarigione definitiva (cioè con due tamponi negativi). Complessivamente in provincia i casi di positività sono 627: 287 a Ravenna 98 a Faenza 45 a Lugo 42 a Lugo 18 a Castel Bolognese 16 a Russi e Bagnacavallo 14 ad Alfonsine 12 a Cotignola 10 a Fusignano 8 a Conselice e Massa Lombarda 7 a Riolo Terme 5 a Solarolo e Brisighella 3 a Sant' Agata sul Santerno 1 a Casola Valsenio 32 infine i residenti fuori provincia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 6 4 4 2 3 3 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Meno ingressi al pronto soccorso Ma il virus miete un' altra vittima Non ce l' ha fatta un 86enne di Cotignola affetto da altre patologie. Ieri ventidue i nuovi positivi, fra cui una persona che ha contratto la malattia dopo esser stata a sciare sulle Alpi a fine febbraio Tre accessi al Pronto soccorso, e tra i tamponi persone nelle quali i sintomi erano comparsi nella prima metà di marzo. È vero, non siamo ancora fuori dall' emergenza, ma i segnali che arrivano dai dati giornalieri dei contagi sono decisamente incoraggianti. Ieri nella provincia di Ravenna si sono registrati 22 nuovi casi, confermando il trend dei 25 del giorno precedente. Purtroppo c' è anche un retrogusto amaro, perché ieri è stata registrata una vittima: non ce l' ha fatta a superare il Coronavirus il cotignolese Serafino Bianchedi, 86 anni. Era già gravato da altre patologie, che unite probabilmente all' età non lo hanno aiutato nella sua battaglia personale contro la malattia. Veniamo ai contagi di ieri. Tra i 22 casi positivi troviamo 11 donne e 11 uomini, 16 in isolamento domiciliare e 6 ricoverati, ma nessuno in Terapia intensiva. Per 16 casi su 22 la trasmissione del virus è avvenuta attraverso il contatto con persone che avevano già ricevuto una diagnosi di positività. Gli accessi in Pronto soccorso di persone col virus sono stati in tutto 3, ed è un buon numero, molto basso. Il dato degli accessi al Pronto soccorso è uno di quelli che tiene più col fiato sospeso gli addetti ai lavori, perché dà un' indicazione della circolazione del virus al di fuori dei casi conosciuti, attraverso persone asintomatiche. Altre due persone, poi, sono state sottoposte al tampone e risultate positive dopo essere state segnalate dal loro medico di medicina generale. Infine il ventiduesimo contagiato è una persona che ha presumibilmente contratto la malattia durante una settimana bianca a sciare sulle Alpi, nella zona del Veneto, tra la fine di febbraio e l' inizio di marzo: ha sintomi da diverse settimane, ma solo ora è stato richiesto il tampone. Ciò che rincuora è anche che tra i 22 casi ci sono 12 persone che hanno avuto i sintomi nella prima metà di marzo, ma che non erano emersi prima in quanto sono stati collegati a casi risultati positivi di recente. Un' altra buona notizia è quella relativa alle guarigioni: otto quelle cliniche (cioè persone asintomatiche che dovranno essere sottoposte a due tamponi negativi), tra cui sei uomini e due donne, a cui si aggiunge la guarigione definitiva di un uomo. I casi in totale nella nostra provincia sono 627, e tra i positivi di ieri troviamo 15 persone di Ravenna, 1 di Faenza, 3 di Lugo, 1 di Alfonsine, 1 di Riolo Terme e 1 di Fusignano. «Non è ancora finita - ha detto ieri anche il commissario regionale ad acta per il Coronavirus Sergio Venturi, commentando i dati -, ed è il nostro comportamenti di oggi, domani e da qui in avanti che può condizionare il nostro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 6 4 4 2 3 3 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) futuro verso una nuova normalità. Allentare o abbandonare le restrizioni oggi rischia di farci tornare indietro, disperdendo tutti i sacrifici fatti finora». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 6 4 4 2 3 0 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 32 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Farine e macchinari, la crisi non è per tutti In controtendenza rispetto al difficile momento, alcune aziende sono chiamate a una super produzione: «Ma non si pensi sia facile» Dal boom delle farine a quello dei componenti per macchinari sanitari. Ci sono aziende che in questo periodo sono chiamate a una superproduzione sia per necessità mediche che per le mutate abitudini dei cittadini in seguito all' emergenza coronavirus. «Non si pensi che produrre di più sia facile», dice Leonardo Spadoni, titolare dell' omonimo gruppo alimentare. «Noi siamo passati, solo a Coccolia, da 200mila sacchetti di farina da 1 kg a 500mila al giorno. Incontriamo tante difficoltà: tra i fornitori non tutti sono rimasti aperti in seguito al decreto governativo e anche il trasporto via camion incontra parecchi ostacoli. L' organizzazione del lavoro è cambiata: siamo passati da due a tre turni e abbiamo rinforzato gli organici spostando alcuni dipendenti da altre mansioni. Una cosa è certa: non c' è alcun aumento di prezzi, né speculazioni, in questo difficile momento». Da Coccolia ad Alfonsine. Qui la Fonderia Taroni destina il 50% della sua produzione a componenti in acciaio per apparecchiature medicali. «Siamo l' unica fonderia al mondo che le produce. Abbiamo ottenuto tutte le certificazioni del caso, seguiti passo a passo dalla Cna provinciale», spiega il titolare Massimiliano Taroni. «Sono componenti per le macchine della risonanza magnetica e per particolari carrelli usati nelle sale chirurgiche ed è chiaro che in questo momento la nostra produzione è al massimo». La Madel di Cotignola, specializzata in prodotti igienizzanti per la casa ma anche per la cura della persona, ha convertito parte della produzione. «In collaborazione con le Distillerie Mazzarri abbiamo messo a punto un gel igienizzante, particolarmente richiesto dal mercato», spiega il presidente Maurizio Della Cuna. «Una parte andrà alle forze dell' ordine o alle altre istituzioni impegnate sul fronte dell' emergenza. Il resto sui banchi delle farmacie e dei supermercati. Non ci saranno speculazioni sui prezzi». Curiosa l' esperienza della PDS di Cervia, la Piadina del Salinaro. «Siamo una piccola realtà composta da quattro soci e due dipendenti. Abbiamo quattro chioschi, chiusi su disposizione del decreto governativo. Però abbiamo un laboratorio centralizzato che ha iniziato a lavorare giorno e notte», spiega Sauro Bernabei. «Noi riforniamo i supermercati. Quando è circolata la notizia della possibile chiusura dei negozi c' è stato l' assalto agli scaffali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 6 4 4 2 3 0 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Siamo passati dal produrre 5mila piadine alla settimana a 20mila. Adesso ci siamo stabilizzati con una produzione in crescita del 10-15%». A Faenza è invece decollata la consegna a domicilio della gastronomia e dei prodotti alimentari di Delithia, azienda con 20 dipendenti che aveva in programma di fornire questo servizio tra alcuni mesi. »Abbiamo anticipato il progetto per rispondere alle esigenze dei nostri clienti che non potevano più servirsi nelle nostre quattro gastronomie. Siamo tutti al lavoro e siamo contenti», commenta Paola Severino. Lorenzo Tazzari © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 6 4 4 2 4 6 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza Lugo Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 6 4 4 2 3 2 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La storia L' estate del colera a Casola Beppe Sangiorgi A tutt' oggi Casola Valsenio risulta tra i comuni della provincia meno colpiti dal Coronavirus. Ma non fu così con il colera che imperversò nell' estate del 1855. In tre mesi furono contagiati 218 casolani, su circa 4.000 abitanti, con morte di 131 individui, fra cui intere famiglie. La mortalità fu favorita dalla debilitazione della popolazione più povera, tormentata della pellagra, e dalle cattive condizioni igieniche nelle quali versava il paese. La trasmissione del batterio fu favorita dalle pessime condizioni igieniche dell' acqua da bere e da lavare il cibo. Importante veicolo di contagio furono i manici dei secchi con i quali veniva attinta dai pozzi l' acqua che si portava ai malati a lenimento della sete incessante che li assillava. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 6 4 4 2 2 4 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «I volumi vi arrivano direttamente a casa» La libreria 'Moby Dick' ha attivato il servizio di consegna. Le titolari Chiara Menghetti ed Evelina Pifferi: «Partiti dopo le molte richieste» È terminata l' altroieri per molti faentini una delle astinenze più complicate da affrontare tra quelle imposte dalla quarantena decisa dal governo per contrastare la diffusione del Coronavirus. Allo scoccare della quarta lunghissima settimana di confinamento la libreria 'Moby Dick' ha infatti attivato un servizio di consegna domiciliare dei libri, effettuato l' altroieri per la prima volta - servendosi di una bicicletta - dalle titolari Chiara Menghetti ed Evelina Pifferi. «È un' idea nata dalle molte richieste arrivateci in queste settimane - spiega Menghetti -. Inizialmente sembrava che il decreto della presidenza del consiglio dei ministri non prevedesse attività come questa, ma ulteriori interpretazioni ci hanno assicurato che è consentito». In sella dunque: già l' altroieri sono state effettuate le prime consegne, il cui raggio d' azione per ovvi motivi è limitato soprattutto al centro storico e al Borgo. «Molti sono testi ordinati da studenti universitari prima che venisse introdotta la quarantena. In altri casi si tratta di libri che i genitori comprano per i figli: volumi che hanno qualche attinenza con i programmi scolastici, o semplicemente acquistati per regalare a bambini e ragazzi qualcosa da fare nel tempo libero». I lettori più accaniti - normalmente gli stessi che rifiutano come fosse diossina l' ipotesi di servirsi degli e-book - sono chiaramente coloro che vivono più drammaticamente la lontananza dai libri. Michel Houellebecq, che nei suoi romanzi ha spesso anticipato l' evolversi del presente - dal terrorismo islamista del 2001 e del 2015 alle più recenti involuzioni del femminismo, fino alle rivolte dei pastori e dei gilet gialli - aveva del resto messo in guardia i lettori su quanto «vivere senza leggere sia pericoloso», dal momento che «ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi», figurarsi in tempo di quarantena. Tra i volumi più richiesti a 'Moby Dick' compaiono quelli riusciti ad arrivare nelle librerie prima che si entrasse nella fase d' emergenza. «Come la saga familiare 'Prima di noi' di Giorgio Fontana - dice Menghetti -, l' ultimo giallo 'L' inverno più nero' di Carlo Lucarelli, o il romanzo di debutto dell' irlandese Sally Rooney, 'Parlarne tra amici'». La pandemia nel frattempo ha partorito dei casi letterari: è quanto è accaduto per 'Spillover', il saggio sulle epidemie scritto dall' americano David Quammen alcuni anni fa, pubblicato solo recentemente in Italia. «Ne abbiamo consegnate due copie nella sola giornata dell' altroieri - continua Menghetti -, e altre due sono state prenotate». In totale sono già diverse decine i clienti rivoltisi a Moby Dick in questi soli due giorni: «Tanti inoltre ci scrivono per chiedere consigli: sanno che di molti di loro conosciamo i gusti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 6 4 4 2 2 4 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 6 4 4 2 2 6 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Altri aiuti per gli operatori sanitari dell' ospedale Degli infermi Ventiquattromila euro da Crédit Agricole e Fondazione Banca Del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza È di 24mila euro la donazione che l' istituto bancario Crédit Agricole Italia e la Fondazione Banca Del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza hanno destinato a supportare il personale medico dell' ospedale Degli infermi della città in questo periodo di emergenza Covid-19. Con l' iniziativa l' istituto bancario che ha assorbito l' ex Banca di Romagna e la sua Fondazione collegata ha voluto ribadire la vicinanza non solo ai territori, ma anche alle tante persone che si trovano in prima linea ad affrontare questa emergenza, convinti che se ne potrà uscire solo uniti e con l' aiuto di tutti. «Abbiamo deciso di intervenire in modo rapido e concreto a favore dell' intero territorio - ha detto Massimo Tripuzzi, direttore per la Romagna di Crédit Agricole Italia - assieme alla Fondazione nell' interesse della collettività» «Un grazie particolare - aggiunge Paolo Bontempi, presidente della Fondazione- ai responsabili dell' ospedale di Faenza e al personale medico e para-medico che, con spirito di servizio affronta orari di lavoro estenuanti per la tutela dei cittadini. L' emergenza sanitaria di queste settimane sta imponendo sacrifici a cui non eravamo più abituati, ma è proprio la consapevolezza dei limiti individuali che consente di riscoprire la forza e la bellezza della solidarietà, possibile anche quando si è costretti a vivere a distanza. La Fondazione continuerà nell' impegno a far fronte comune verso l' emergenza locale sia con i propri mezzi sia tramite ogni forma di collaborazione e solidarietà possibili». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 6 4 4 2 3 5 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Paesi di collina e montagna isolati «Grazie all' impegno dei volontari E speriamo tornino le feste» L' inverno d' estate. Quelli che incombono sulla collina e sulla montagna faentina rischiano di essere mesi di solitudine, privi dei colori delle feste che animano i paesi e delle persone che ogni anno attraggono qui. Il Coronavirus vedrà l' Italia in stato di emergenza fino al 31 luglio, ma lassù più che altrove, nelle alte vallate del Lamone, del Sintria, del Senio, ci si augura che le persone possano tornare a spostarsi quanto prima. A San Martino in Gattara, ad esempio, cova il timore che la sagra che si tiene ogni anno d' estate possa essere rinviata. «Ma i volontari si sono già detti pronti ad organizzarla in qualunque altro momento: possono farcela in un mese», spiega Alessandra Barzagli, voce di queste comunità nel consiglio comunale di Brisighella. Il rumore delle auto è stato il primo ad abbandonare la vallata del Lamone che congiunge frazioni quali San Cassiano, Sant' Eufemia e San Martino. «Per il resto qui la vita non è cambiata molto. Tutto era già prima nel raggio di 200 metri: gli abitanti hanno capito che i due negozi di alimentari hanno quasi tutto quel che serve loro. Per il resto c' è il servizio di volontari», ammette Barzagli, impegnata tra i fiori che cura in giardino e l' orto che sorge dietro la sua casa, oasi in cui riscoprire la piacevolezza della vita nell' Appennino. «Ma un' estate di isolamento sarebbe comunque un dolore». A Zattaglia le poche decine di abitanti, in buona parte anziani, sono rimasti soli. «Sin dai primi giorni dell' emergenza - dice l' ex preside Franca Pozzi - gli operai che arrivano per lavorare nei campi si sono offerti di sbrigare per loro qualche commissione: acquisto di farmaci e generi alimentari». Tutti si augurano che l' attaccamento alla vita di queste comunità finisca col trionfare: è ciò che si auspica anche a Casola Valsenio, dove le prime capitolazioni hanno però già avuto luogo. «La festa di primavera è stata rinviata», ammette l' assessore al Turismo Maurizio Nati. «Avremmo dovuto tenerla il 25 aprile e il 1° maggio. Speriamo di poter recuperare in giugno». Per il momento il Comune e i volontari hanno mantenuto in calendario la 'Mille di Oriani' (la randonnée è in programma in maggio), la Festa di inizio estate, la Notte Viola e la Notte delle stelle a Monte Battaglia. f.d. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 6 4 4 2 2 7 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cassa per il gruppo Bucci Sollievo per i dipendenti L' annuncio della società: in 300 riceveranno il trattamento in deroga del salario anticipato. I sindacati avevano espresso preoccupazione I dipendenti del Gruppo Bucci riceveranno il trattamento di cassa integrazione in deroga del salario anticipato direttamente dall' azienda. Lo ha annunciato l' azienda (di automazioni e robotica) ai suoi dipendenti attraverso una lettera. Rientrano così le preoccupazioni di oltre 300 dipendenti dopo lo stallo tra l' azienda e le organizzazioni sindacali. Nei giorni scorsi dopo il decreto del governo che aveva decretato la chiusura delle attività produttive non indispensabili alla vita del Paese i sindacati si erano attivati per concordare le modalità della cassa integrazione. I fondi vengono anticipati dall' Inps, per non lasciare i lavoratori senza stipendio. I sindacati avevano dichiarato che «nel corso degli incontri con le aziende sul territorio le divisioni Iemca, Giuliani e Vire del Gruppo Bucci Automations di Faenza avevano respinto le richieste su quasi tutti gli elementi che qualificano un accordo di cassa integrazione, a partire dall' anticipo del trattamento di integrazione salariale da parte dell' azienda». La notizia aveva gettato nello sconforto i dipendenti del gruppo. Mercoledì 1 aprile la svolta quando il gruppo industriale faentino con una lettera inviata ai propri dipendenti ricostruisce gli avvenimenti e li rassicura. «Lunedì 23 marzo -si legge- si è svolto l' esame congiunto con le organizzazioni sindacali durante il quale l' azienda ha dichiarato di non poter confermare, in quel momento, l' anticipo della Cigo, volendo verificare, durante la chiusura aziendale prevista fino al 3 aprile, la messa in disponibilità di nuovi strumenti (finanziari, ndr) che potessero sostenere la modalità di pagamento diretto della prestazione da parte dell' Inps». L' azienda ha quindi proposto ai sindacati di pianificare un incontro di aggiornamento, da fissarsi al termine del periodo di chiusura, indicativamente nei primi giorni della settimana del 6 aprile, per valutare gli aggiornamenti in merito. Su questa ipotesi abbiamo trovato una netta opposizione da parte dei sindacati sfociata in un comunicato stampa con valutazioni e commenti inaccettabili in quanto lesivi della storia delle relazioni industriali del Gruppo e dell' impegno rilevante per lo sviluppo del territorio e della comunità in cui viviamo. In questi giorni è apparso un nuovo strumento finanziario di cui eravamo in attesa, la Convenzione tra l' Abi, il Governo e le parti sociali per anticipare ai dipendenti l' integrazione salariale Inps. Dopo attenta verifica riteniamo che questa misura, sicuramente meritoria, sia uno strumento che richieda una procedura di attivazione individuale complessa e non immediatamente accessibile a tutti i dipendenti interessati, con possibili criticità e ritardi di disponibilità delle Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 6 4 4 2 2 7 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) integrazioni rispetto alle scadenze degli stipendi. Pertanto la Società, con l' obiettivo di tutelare i dipendenti, procederà anticipando il trattamento di Cigo per conto dell' Inps, alle normali scadenze dei cedolini paga. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 6 4 4 2 3 4 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) L' EVENTO MoMeVi, annullata l' edizione 2020 La fiera, inizialmente rinviata al 24 aprile, tornerà il prossimo anno La Mostra Agricoltura Faenza e il MoMeVi, la mostra meccanizzazione vitivinicoltura, danno appuntamento al 2021. A comunicarlo è la Fiera di Faenza organizzatrice del doppio evento, in programma a marzo che per l' emergenza sanitaria era stato rinviato al 24 aprile. Dopo il prolungarsi delle misure per contenere la pandemia gli organizzatori, la Blu Nautilus, preso atto dell' attuale situazione di incertezza generale a causa del Covid-19, di comune accordo con gli espositori, ha deciso di annullare la manifestazione. La cosa è stata comunicata a tutti gli espositori che già avevano prenotato gli spazi. Il doppio evento fieristico specializzato su macchinari e attrezzature, vivaismo, servizi e tecnologie per vigneto, frutteto, campi, magazzino e cantina, è stato così rinviato al 2021. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 6 4 4 2 3 1 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Fondo alimentare, le assegnazioni ai comuni faentini Strappo a Brisighella, il sindaco: «Avrei preferito che la priorità fosse data a cittadini italiani, anche di origine straniera» Misure di solidarietà alimentare dal Governo, oltre 450mila euro per l' Unione faentina. L' ordinanza della protezione civile del 29 marzo mette a disposizione dei comuni d' Italia 400milioni di euro per la solidarietà alimentare. Attraverso la protezione civile il governo ha deciso di mettere a disposizione misure urgenti di sostegno alla spesa, per l' appunto con un fondo da distribuire ai comuni. Nell' Unione sono stati dirottati, in base ad alcuni criteri che vanno dal numero di abitanti e tenuto conto (per un 20%, 80 milioni) della distanza tra il reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, sun totale di 476mila 751 euro e 78 centesimi così divisi: a Brisighella 43.295,90 euro; a Casola Valsenio 14.412,24 euro, a Castel Bolognese 50.889,71 euro, a Faenza 311.493,40 euro, a Riolo Terme 31.157,98 euro e a Solarolo 25.502,55. La gestione di queste cifre sono in capo ai singoli enti locali seguendo però criteri e modalità generali di utilizzo secondo linee guida nazionali. In questi giorni c' è un forsennato lavoro da parte degli amministratori che proprio ieri hanno avuto una riunione di Giunta dell' Unione per decidere i criteri di attribuzione dei fondi fissando i paletti e le regole per poter accedere ai fondi. Il documento ufficiale non è ancora stato pubblicato ma in linea di massima è stato deciso che ci sono categorie a cui è destinato il contributo, in particolare ad esempio i lavoratori più fragili che con il decreto sono andati in sofferenza e hanno avuto una compressione delle entrate; tra questi ad esempio i lavoratori a chiamata, quelli stagionali, partite Iva e così via. Ovviamente si terrà conto della composizione dei nuclei familiari e la presenza di minori a carico. Si parla di 100 euro per i singoli mentre per i nuclei familiari fino a 80 euro a componente con un tetto massimo di 400 euro. Il modulo potrà essere scaricato dal sito dell' Unione e da quello dei singoli comuni dell' Unione ma verrà stampato e sarà a disposizione. Le domande verranno esaminati dalla commissione tecnica dei servizi sociali. Da registrare in queste ore anche una scollatura tra il comune di Brisighella e gli altri dell' Unione faentina. Il punto, che verrà chiarito oggi nella riunione di Giunta del comune dei Tre colli, dovrà decidere se allinearsi ai requisiti chiesti dagli altri cinque comuni. «Avevo proposto -dice il sindaco Massimiliano Pederzoli- che tra i criteri prioritari venisse contemplato, come fatto da Ferrara e Forlì, anche la cittadinanza italiana dei richiedenti i contributi, intendiamoci anche 'nuovi' cittadini con cognomi stranieri. Un punto però non votato dagli altri sindaci. Domani Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 6 4 4 2 3 1 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) (oggi per chi legge, ndr) in mattinata si riunirà la Giunta e decideremo se allinearci ai criteri dell' Unione faentina oppure se Brisighella adotterà principi differenti» Antonio Veca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 6 4 4 2 3 6 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Vigile in cella per estorsione, nuove accuse A Gian Carlo Valgimigli, agente 51enne della polizia locale manfreda, viene contestato anche il reato di truffa aggravata Le prime indagini erano scattate quando alle 5.50 del 25 luglio scorso, Gian Carlo Valgimigli, agente 51enne della polizia locale manfreda, aveva chiamato le forze dell' ordine per avvisarle del fatto che il titolare di una blasonata macelleria del centro di Faenza, s i e r a t o l t o l a v i t a impiccandosi. Agli inquirenti arrivati sul posto, aveva candidamente spiegato di trovarsi lì per fare firmare al defunto una proposta di acquisto del suo appartamento da parte di un' altra persona. In totale 115 mila euro dei quali 20 mila a deposito cauzionale e gli altri al momento del rogito. Una volta dentro, gli inquirenti avevano trovato una busta lasciata dal suicida con messaggi del tipo "vi racconto la storia", "da recuperare", "Giancarlo vigile ha un assegno da 20 mila euro e ne ha già avuti 18 mila" e ancora "ha un mio assegno personale di 20 mila in realtà ne ho ricevuto 13 mila". L' indagine, partita inizialmente come istigazione al suicidio, è approdata ieri per il 51enne a un' ordinanza di custodia cautelare in carcere per due truffe aggravate e continuate nei confronti di quattro persone, nonché per una tentata estorsione e due estorsioni a un imprenditore. La misura, emessa dal gip Janos Barlotti su richiesta dei pm Alessandro Mancini e Angela Scorza, è stata notificata dagli stessi militari della guardia di Finanza di Ravenna che avevano portato avanti gli accertamenti patrimoniali. Il 51enne si trovava già in carcere a Ferrara in seguito a un arresto eseguito dalla polizia di Stato - squadra Mobile ravennate e Commissariato manfredo - nel settembre scorso per una contestata estorsione a un imprenditore che affitta auto di lusso: più di recente su questo fronte, il 51enne è stato condannato in abbreviato a quattro anni e dieci mesi di reclusione. Secondo le verifiche del nucleo di polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle, attraverso varie manovre e forte del suo ruolo di pubblico ufficiale, l' agente faentino era in buona sostanza riuscito a procurarsi disponibilità economiche che gli consentivano di mantenere una condotta di vita estremamente agiata, ben al di sopra delle sue possibilità. Le sue attenzioni - prosegue l' accusa - erano rivolte soprattutto a persone anziane o comunque in situazione di difficoltà ma benestanti: con loro, riusciva a instaurare un finto rapporto di fiducia peraltro millantando amicizie attraverso le quali potere risolvere ogni tipo di problematica. Ed è così che per i finanzieri, il 51enne riusciva a mettere le mani su ingenti somme di denaro. In alcuni casi di fronte alle resistenze di qualcuno a continuare a elargire, sarebbe addirittura giunto alle minacce riuscendo in tal modo a farsi consegnare ulteriori somme. Dalle indagini è in particolare emerso come sui conti bancari a lui riconducibili, in molti casi formalmente intestati Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 6 4 4 2 3 6 § ] venerdì 03 aprile 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) a familiari, transitassero volumi di denaro assolutamente ingiustificati. Nello specifico, per la procura l' uomo era riuscito a carpire la fiducia di due anziane gemelle faentine: con loro, si dimostrava assai disponibile, attento ai problemi del quotidiano; quindi a un certo punto aveva manifestato la necessità di comperare una casa adeguata a fronte di gravi problemi personali. Ecco che allora in varie tranche tra il 2012 e il 2108 - continua l' accusa -, aveva messo le mani su qualcosa come 400 mila euro. I pm gli hanno contestato anche un caso legato a una coppia di coniugi faentini: il 51enne, dopo avere saputo che l' uomo aveva avviato l' iter per farsi risarcire in seguito a un grave incidente stradale, gli avrebbe spiegato che l' unico modo per ottenere quanto gli spettava, era pagare i medici legali che si sarebbero dovuti occupare del caso, riuscendo così a farsi dare tra il 2018 e il 2019 prima 23 mila euro e poi altri 14.200 euro. Da ultimo figurano le tre contestate estorsioni a un imprenditore tra marzo e maggio 2019 per un somma complessiva di quasi 60 mila euro ottenuta, sempre per gli inquirenti, con la minaccia di mandare amici albanesi a picchiarlo. Per quanto riguarda l' ipotesi di istigazione al suicidio, il gip l' ha invece scartata ventilando semmai altro scenario: la morte come conseguenza di altro reato, ovvero l' usura. Andrea Colombari © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 6 4 4 2 2 5 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Addio a 'Marela' Tedioli, l' orologiaio di Fognano Aveva 87 anni. Punto di riferimento della comunità, era anche 'il fotografo' All' età di 87 anni, come riportato dalla pagina social di informazioni 'Brisighella Aperta notizie dal territorio', è scomparso Pietro Tedioli, più conosciuto come 'Marela', l' orologiaio e gioielliere di Fognano, punto di riferimento della comunità dove andare ad acquistare i primi oggettini d' oro e le fedi nuziali di chi convolava a nozze. Ma 'Marela' era anche il fotografo del borgo del Brisighellese e con la sua macchina fotografica ha impresso i ricordi di tantissimi suoi concittadini, creando un preziosissimo archivio di Fognano nella sua vita del '900. Tedioli da tempo, a causa dell' età, non stava bene e ultimamente era stato ricoverato all' ospedale di Forlì. Un curioso aneddoto ricorda 'Marela' come una persona benvoluta e temeraria che aveva portato la prima lavatrice a casa caricandosela sulla sua Vespa da un negozio di Bologna fino a Castellina. La figlia di Pietro Tedioli, Daniela, sul suo blog 'Un piede giù dal letto' ha voluto lasciare un ricordo per suo padre. «Mio babbo - scrive - aveva la bottega nel mezzo del paese, con l' ingresso di fronte a quello della chiesa delle suore. Ogni mattina sollevava due metri di saracinesca dando tutta la luce possibile al negozio. La saracinesca scopriva una porta a vetri larga novanta centimetri e al fianco un metro di vetrina con quattro ripiani, sui quali erano adagiati preziosi, cornici d' argento, macchine fotografiche e orologi dai cinturini in cuoio. Quando c' era da intervenire sugli orologi metteva all' occhio destro un monocolo e usava le stesse pinze dei chirurghi per smontare e rimontare gli ingranaggi minuscoli. Per tutta la vita, alla domanda che lavoro fa rispondeva "l' orologiaio". Era anche 'il' fotografo dato che, all' epoca in un paese di milleseicento abitanti, chi si intendeva di macchine fotografiche abbastanza da venderle se ne intendeva sufficientemente da usarle». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 6 4 4 2 2 8 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il ricordo Ciao Teresio, innamorato della musica Due giorni fa mentre leggevo il Carlino, e bevevo il caffè, ho dato un' occhiata al cellulare e ho letto una notizia che mi ha molto colpito. È morto Teresio Savini, una persona molto conosciuta a Faenza, perché appassionato di opera lirica; in pensione da ferroviere, si era dedicato a far conoscere la musica lirica ai ragazzini delle scuole faentine, facendo delle vere e proprie lezioni nelle classi, spiegando la trama delle opere liriche e il loro significato, e portando le classi al teatro Masini, dove queste opere venivano rappresentate, con l' aiuto di cantanti lirici, musicisti, coro lirico, ed anche l' aiuto della danza. Io l' ho conosciuto per motivi di lavoro, il nostro rapporto non è stato facile, per colpa mia, ma anche per colpa del suo carattere non facile, che gli ha dato qualche problema anche con altre persone. Era l' anima anche di un' associazione lirica, la 'Pia Tassinari', di Faenza, che seguiva con la stessa passione con la quale 'insegnava' le opere a scuola. Teresio, mi dispiace, e ti chiedo scusa, per le liti che ci sono state fra noi, ma sono certa che ora stai spiegando 'Il trovatore' alle anime del Paradiso! Ciao Teresio. Vilma Chiarini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 6 4 4 2 3 9 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 2 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Focolai verso l' esaurimento Ma muore un altro paziente Sul tavolo un piano per il dopo emergenza: «Indagine sierologica sulla popolazione per capire quanti hanno contratto la malattia. Chi è immune potrà tornare prima al lavoro» RAVENNA In tutto 97 guarigioni certificate, contro 79 decessi. Il commissario straordinario per l' emergenza Covid -19 Stefano Venturi mette in evidenza il confronto tra i due dati regionali, mostrando un trend dell' epidemia che fa ben sperare, suggerendo che la strada percorsa per combattere il coronavirus sia quella giusta. Fra quelle guarigioni otto (sei uomini e due donne) sono state registrate nella provincia di Ravenna, dove però si piange ancora una vittima. Non ce l' ha fatta Serafino Bianchedi, 86enne di Cotignola. Era ricoverato a Ravenna con patologie pregresse, che associate alvirus non gli hanno dato scampo. Con lui salgono a 38 i morti ricondotti direttamente o indirettamente al coronavirus. Si aggiunge inoltre una "guarigione definitiva", cioè un paziente che si è sottoposto a due tamponi risultati entrambi negativi. Sono 22 invece i nuovi test positivi in provincia, che fanno salire i casi accertati nel territorio ravennate a 627, legati in qualche modo al dato della persone sottoposte a quarantena e sorveglianza attiva, che hanno raggiunto quota 600. Fra i nuovi contagiati 16 pazienti sono in isolamento domiciliare e altri 6 sono ricoverati, ma nessuno è in terapia intensiva. FOCOLAI IN ESAURIMENTO Le indagini epidemiologiche consentono di ricollegare le 22 positività comunicate ieri con i casi già accertati nei giorni scorsi, ma evidenziano anche che i principali focolai emersi da quando la malattia ha fatto breccia nel territorio si stanno via via consumando. Il comune di Ravenna rimane quello con il numero di contagiati più alto, con 15 nuovi casi su un totale di 287. Un solo positivo in più a Faenza (98 in tutto), 3 a Lugo (45) e uno ad Alfonsine (14), Fusignano (10) e Riolo Terme (7). Invariati invece i dati sugli altri comuni, a Cervia 42 casi in tutto), 16 a Russi e Bagnacavallo, 18 a Castel Bolognese, 8 a Conselice e Massa Lombarda, 12 a Cotignola, 5a Sola rolo e Brisighella, 3 a Sant' Agata sul Santerno e1 a Casola Valsenio. PIÙ ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO I numeri -spiega Venturi tirando le somme - sono in calo. Sono invece in aumento le persone che si rivolgono al pronto soccorso per altri motivi che non siano il virus. Quando l' epidemia è esplosa, commenta il commissario «abbiamo visto pochissimi accessi per altre patologie, perché il virus si portava via tutto. Sono fiducioso che i numeri continuino nei prossimi giorni a dare fiducia alle persone». È invece previsto per oggi il trasferimento in altri ospedali della regione di 45 persone da Piacenza per aiutare l' ospedale «a riprendere una fisionomia meno affannata». Continuano invece gli screening Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 6 4 4 2 3 9 § ] venerdì 03 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) a personale sanitario, e da ieri ufficialmente anche agli operatori delle case protette. Tra le buone notizie c' è anche quella dell' arrivo all' aeroporto Marconi di Bologna del primo dei tre voli cargo dalla Cina con 185mila tute per gli operatori sanitari, un milione di mascherine chirurgiche e 15mila occhiali. INDAGINE SIEROLOGICA Nel frattempo anche il pensiero vola al "dopo emergenza". Tra i piani per evitare una ricaduta e fronteggiare una nuova diffusione del virus si pensa a un' indagine sierologica su un campione rappresentativo degli abitanti dell' Emilia Romagna, con l' aiuto di esperti di statistica. Si tratta, spiega Venturi, di «capire quanta percentuale della popolazione ha contratto questa malattia. Coloro che l' hanno già avuta sono persone più invulnerabili, potranno aiutare glialtri a raggiungere l' immunità di gregge e saranno le prime che potranno tornare al lavoro prima degli altri». Lo spiraglio di luce sivede. Ma Venturi mette in guardia, attingendo dall' altra emergenza che in questi giorni ha colpito la regione, quella climatica. «Cerchiamo di non prendere una gelata adesso che gli alberi stanno fiorendo -conclude-. Guardiamo questi dati dalle nostre case. Evitiamo di pensare che sia tutto finito, perché non lo è». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 6 4 4 2 4 3 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Primi dati Istat: in alcuni comuni della Bassa e del Faentino morti tra gli over 75 in crescita del 57% Il dato prende in considerazione i decessi compresi tra l'1 gennaio e il 21 marzo ALESSANDRO MONTANARI RAVENNA Una prima analisi dell' Istat su alcuni comuni della provincia di Ravenna mostra un aumento dei decessi superiore al 42 per cento, con un passaggio da 69 a 98 decessi per il periodo che va dall' 1 gennaio al 21 marzo. L' istituto di statistica ha verificato i decessi dei prime mille comuni (su un totale di ottomila in tutta Italia). In provincia di Ravenna i territori interessati sono Casola Valsenio, Conselice, Cotignola, Lugo, Massa Lombarda, Riolo Terme, Russi e Solarolo. L' istituto non divide i decessi per causa di morte ma l' incremento è abbastanza evidente nel 2020. Si consideri poi che, nel Ravennate, molte persone sono morte dopo la data del 21 marzo per il virus e il bilancio nella prossima rilevazione Istat, in cui saranno poi inseriti altri comuni del territorio, potrebbe essere anche più pesante. Nel comune più grande tra quelli considerati, Lugo, le morti nel periodo sono sei in più: passano da da 36 a 42. Va evidenziata però una forte crescita nella fascia d' età al di sopra degli 85 anni: i morti in questo range erano 13 lo scorso anno, sono 23 oggi. Casola Valsenio passa da un totale di 3 decessi a 4; Conselice da 8 a 13; Cotignola da 4 a 8 (da precisare in questo caso che i pazienti morti nella clinica Villa Maria non vengono conteggiati in questo comune ma in quello di residenza, quindi sono esclusi dal conto); Massa Lombarda da 2 a 8; Riolo Terme da 3 a 5; Russi da 10 a 15. Solarolo, infine, è stabile a3 decessi. Per quanto riguarda gli anziani, i decessi tra di persone tra i 65 e i 74 anni passano da 9 a 11, quelli tra i 75 e gli 84 da 19 a 31. Le morti degli over 85 diventano 47: 17 in più rispetto allo stesso preiodo dello scorso anno. Questi dati dimostrano quanto il 2020 sia stato al momento un anno terribile per gli over 75: i decessi in questa fascia d' età tra l' 1 e il 21 marzo erano pari a 49 unità, quelli del 2020 sono arrivati a 77. L' incremento è del 57%. Tali dati sono diffusi dall' Istat per dare un elemento in più nella lettura dei dati della mortalità da coronavirus. Come detto, si prendono in considerazione in questo caso tutte le cause di morte ma il dato è utile ad intercettare tutte anche quei deceduti che non sono stati individuati come positivi al virus per vari motivi. Dato poi che, secondo gli scienziati, la malattia circolava da tempo in Italia comprendere all' interno della rilevazione i dati delle morti a partire da gennaio rappresenta una cartina di tornasole che aggiunge una nuova prospettiva a questa triste contabilità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 6 4 4 2 4 1 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Il ginecologo: «Parti in acqua da evitare ma le futuri madri stiano tranquille» Il punto con il direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia a Faenza e a Lugo che ricorda come le donne in gravidanza devono avere le stesse accortezze richieste a tutti ALESSANDRO MONTANARI RAVENNA Non ci sono ancora stati casi di donne positive al Covid che hanno partorito ma gli ospedali di Ravenna, nel caso, saranno pronti. A tracciare un quadro della situazione è il dottor Enzo Esposito, che dirige i reparti di Ginecologia e Ostetricia a Faenza e Lugo. La situazione al momento è relativamente tranquilla ma, certo, «anche per noi questo frangente ha portato diversi sconvolgimenti». Dottor Esposito, quali sono le accortezze che una donna in gravidanza deve avere in questo periodo? «In linea generale le stesse che valgono per tutti: proteggersi, lavarsi le mani, evitare di toccarsi il volto. Non è ancora chiaro come si comporta il coronavirus sulle superfici, per cui è meglio prevenire». In ospedale si riescono ad effettuare le visite? «Sì, le visite ostetriche sono le uniche che continuiamo a svolgere, insieme a quelle oncologiche. Una buona notizia che si può dare alle madri è che, a differenza di altre malattie come la Sars, sembra che le donne in gravidanza non abbiano maggiore suscettibilità al virus». Anche se non ci sono stati ancora casi, come verrebbe trattata una donna positiva al Covid? «In linea generale, a meno di casi in cui sia necessario, è sconsigliato il cesareo. Assolutamente da evitare è invece il parto in acqua che ultimamente era molto richiesto che può favorire la trasmissione del virus al figlio». Per quanto riguarda l' epidurale? «Non ci sono controindicazioni in merito, una donna Covid positiva può essere sottoposta ad epidurale». L' allattamento è possibile? «Sì, non ci sono problemi di sorta. La donna positiva al virus può allattare ma ovviamente dovrà usare tutti gli accorgimenti per proteggere il piccolo: naturalmente indosserà la mascherina e posizionerà il lettino del bimbo a due metri di distanza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 6 4 4 2 4 1 § ] venerdì 03 aprile 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) la notte». Come sono organizzati i reparti di Ginecologia negli ospedali ravennati al momento? «A Ravenna e Faenza sono aperti, e dotato di un percorso Covid nel caso ci siano casi sospetti. Lugo è Covid Hospital quindi al momento Ginecologia è chiusa ma stiamo cercando di tenere un ambulatorio aperto per le visite. Finora c' è stato un solo caso sospetto a Faenza ma si è poi rivelato negativo». I parti e le visite alle neomamme come sono organizzati? «In un primo momento avevamo deciso di tenere aperto il reparto ad un solo visitatore che poteva rimanere accanto alla neomamma. Purtroppo abbiamo dovuto stringere ancora di più: ora il padre segue il parto, poi viene a prendere la compagna e il figlio dopo un paio di giorni». Ci sono state lamentele? «No, almeno finora. Le signore capiscono che è fatto tutto per il loro bene». Oltre alla visite come sono stati gestiti gli altri appuntamenti? Ad esempio i corsi pre parto... «Sono sospesi, tutto ciò che richiede un raggruppamento di persone purtroppo in questo momento non è fattibile. Vedremo se continuerà questa situazione di trovare un altro modo di renderli fruibili». Alle donne incinte che non hanno sintomi viene fatto un tampone? «Non è previsto. Ingenerale per le visite programmate le pazienti vengono contattate prima e gli si fanno domande su sintomi e contatti eventuali con casi positivi. Peri casi in urgenza questa procedura non è possibile ma chiaramente si tratta di situazioni particolari». Cosa deve fare una donna incinta che riscontri i sintomi del corona virus? «Contattare innanzitutto il suo medico di base. Un caso come questo se si dovesse verificare sarebbe ovviamente seguito con attenzione. La paziente verrà poi indirizzata verso gli specialisti». Conferma che i bambini sembrano più "resistenti" al Covid19? «Sembra di sì, aldilà di singoli casi di decessi nel mondo di cui però si dovrebbe conoscere la situazione clinica. Usiamo comunque prudenza, parliamo di un virus che conosciamo ancora poco». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 6 4 4 2 4 0 § ] venerdì 03 aprile 2020 Pagina 11 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) TANTI GLI APPUNTAMENTI SALTATI Giro d' Italia, Festival e Niballo, ecco l' estate distrutta dal virus La kermesse musicale è prevista a giugno e pensa a nuove modalità di fruizione per gli spettatori CHIARA BISSI RAVENNA Per gli operatori del mondo dello spettacolo e della cultura la ripresa delle attività dal vivo appare lontana, così per i cittadini il pensiero di poter assistere in piena sicurezza a un evento pubblico senza l' incubo del contagio, rimane fra i desideri più ricorrenti. L' estate 2020 segnata dall' emergenza Covid- 19, in città e sulle spiagge è ancora un' incognita: lungo è l' elenco degli appuntamenti annullati e delle date da recuperare fra teatri, sale da concerto, discoteche, ma anche manifestazioni all' aperto. RAVENNA FESTIVAL Mentre a una a una le grandi manifestazioni nel mondo vengono annullate, il soprintendente di Ravenna Manifestazioni, Antonio De Rosa conferma l' intenzione di aprire il Ravenna festival in giugno come da programma. Sono 18 i lavoratori in cassa integrazione legati alle attività del teatro Alighieri e altri lavorano in smart working. «Il festival ci sarà con variazioni di programma perché tanti artisti stranieri non potranno forse raggiungere l' Italia. Qualora non vi fossero le condizioni per avere il pubblico dal vivo andremo a casa degli spettatori, chiederemo il sostegno di soggetti pubblici ma anche di natura privata, proponendo nuove formule. Stiamo aspettando le normative relative al mondo dello spettacolo, sappiamo che il Comune, la Regione che ci sostengono e il ministero beni culturali si stanno prodigando per dare certezze e per rendere più flessibile tutti i meccanismi di rendicontazione delle attività. Ci stiamo preparando al tema del distanziamento sociale, a erogare alcuni servizi con il digitale in attesa di quello che verrà, siamo pronti a fronteggiare la situazione. Ringrazio i collaboratori per la professionalità e l' abnegazione». INCOGNITE Se i teatri continuano a tenere spente le luci della ribalta, i musei possono intervenire sulla programmazione delle mostre. Così la personale dedicata al grande fotografo ravennate di moda, Paolo Roversi prevista in aprile è ora attesa per il 10 ottobre. Gli scatti per Vogue, per Dior e il calendario Pirelli saranno visibili al Mar fino a gennaio 2021. Non aprirà invece a palazzo Rasponi la mostra dello street artist internazionale Ericailcane attesa il 18 aprile. Incerta la sorte fino a nuove disposizioni per Ravenna jazz al via il 7 maggio con concerti, workshop e aperitivi musicali nei migliori bar e locali del centro storico. Niente di ufficiale neanche per il Beaches Brew Festival a Marina di Ravenna dal 08 all' 11 giugno, uno degli eventi di musica indie più acclamato al livello internazionale. Intanto Christopher Angiolini attraverso il Bronson bulletin fa sapere che le date previste per aprile ma non quelle di maggio nel locale di Madonna dell' Alberto sono state tutte annullate. «Anche noi come potete immaginare stiamo vivendo il lockdown con una certa apprensione, ritrovandoci con tutte le attività chiuse, noi che come tanti altri in questi anni abbiamo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
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