Unione della Romagna Faentina - venerdì, 03 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - venerdì, 03 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
     venerdì, 03 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 03 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                      venerdì, 03 aprile 2020

Prime Pagine

 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                               5
 Prima pagina del 03/04/2020

 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                                    6
 Prima pagina del 03/04/2020
 03/04/2020    Il Sole 24 Ore                                                                                             7
 Prima pagina del 03/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                                                               8
 Circa 600 persone in quarantena
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                                               9
 Meno ingressi al pronto soccorso Ma il virus miete un' altra vittima
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                                              11
 Farine e macchinari, la crisi non è per tutti
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                                              13
 Prima pagina Faenza Lugo
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                            Beppe Sangiorgi   14
 L' estate del colera a Casola
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                                              15
 «I volumi vi arrivano direttamente a casa»

 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                                              17
 Altri aiuti per gli operatori sanitari dell' ospedale Degli infermi

 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                                              18
 Paesi di collina e montagna isolati «Grazie all' impegno dei volontari E speriamo tornino le feste»

 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                                              19
 Cassa per il gruppo Bucci Sollievo per i dipendenti
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                                              21
 MoMeVi, annullata l' edizione 2020
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                                              22
 Fondo alimentare, le assegnazioni ai comuni faentini
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                                              24
 Vigile in cella per estorsione, nuove accuse
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                                              26
 Addio a 'Marela' Tedioli, l' orologiaio di Fognano
 03/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                              27
 Ciao Teresio, innamorato della musica

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                                                          28
 Focolai verso l' esaurimento Ma muore un altro paziente
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 03 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3                                            ALESSANDRO MONTANARI       30
 Primi dati Istat: in alcuni comuni della Bassa e del Faentino morti tra gli over 75 in crescita del 57%

 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                            ALESSANDRO MONTANARI       31
 Il ginecologo: «Parti in acqua da evitare ma le futuri madri stiano tranquille»
 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 11                                                     CHIARA BISSI     33
 Giro d' Italia, Festival e Niballo, ecco l' estate distrutta dal virus
 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                                      35
 La città invasa da anatre e conigli In collina imperversano lupi e cinghiali
 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                                      37
 Cassa integrazione dipendenti Bucci: sì all' anticipo
 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                                      38
 Stanziati 24 mila euro per il personale medico dell' ospedale di Faenza
 03/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                FEDERICO SPADONI      39
 Estorsioni e truffe, nuove accuse per l' ex vigile urbano

Stampa Locale

 03/04/2020    Corriere di Bologna Pagina 14                                                                        Paola Gabrielli   41
 Musica non stop

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 03/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                                                43
 Stop mutui locali: Cdp libera 1,4 miliardi

 03/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                                                45
 Fisco, sospensione per tasse e pignoramenti su conti e stipendi

 03/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                                                47
 Torino prova a tenere il passo sul progetto Smart city
 03/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 11                                                                                               49
 Modello unico digitale gratuito per i Comuni
 03/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 12                                                                              Gianni Trovati   50
 Funzione pubblica, stop al rischio fuga dei dipendenti Pa
 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 24                                                                                                  52
 I profitti Cdp a 3,4 mld
 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 33                                                                                                  53
 Corsi di formazione gratuiti sugli enti locali
 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 33                                                                                                  54
 Già pronti al dopo Covid-19
 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 34                                                                                                  56
 Enti locali senza mutui nel 2020
 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 34                                                                             MATTEO BARBERO       57
 Guida Anci per riorganizzare i comuni

 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 34                                                                             MATTEO BARBERO       58
 Sostegno alimentare, 5 punti cruciali per i sindaci

 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 35                                                                             FEDERICO FURLAN      59
 Dopo il 5 aprile le ordinanze regionali saranno molto circoscritte

 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 35                                                                                 LUIGI OLIVERI    61
 Il lavoro agile non toglie le ferie
 03/04/2020    Italia Oggi Pagina 36                                                                                                  63
 Lo Scaffale degli Enti Locali
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 03 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
03/04/2020   Italia Oggi Pagina 36                                                               SERGIO TROVATO     64
Ruoli inesigibili, nuova proroga
03/04/2020   Italia Oggi Pagina 38                                                                                  66
agevolazioni in pillole
03/04/2020   Italia Oggi Pagina 38                                                                                  67
Sanità, 10 milioni di fondi europei per nuovi progetti
03/04/2020   Italia Oggi Pagina 38                                           PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI   68
Tlc, bando Ue da 31,4 milioni
03/04/2020   Italia Oggi Pagina 39                                                             TOMMASO VENTRE*      70
Emergenza rifiuti all' orizzonte

03/04/2020   Italia Oggi Pagina 39                                        FABIO BORRELLO, - AVVOCATO TRIBUTARISTA   72
La rendita catastale è efficace dalla notifica se è ben motivata

03/04/2020   Italia Oggi Pagina 39                                                           CRISTINA CARPENEDO,    74
Tasse locali in cerca di sospensione. In stand by le riforme ante-Covid
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[ § 1 § ]

     venerdì 03 aprile 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            venerdì 03 aprile 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 1 5 6 4 4 2 2 9 § ]

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                          Pagina 30

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          il bilancio

                          Circa 600 persone in quarantena

                          Dei nuovi 22 casi positivi, 11 sono donne e altrettanti uomini; 16 sono in
                          isolamento domiciliare, 6 ricoverati non in terapia intensiva. Sono circa
                          600 le persone in quarantena. Si registrano poi altre otto guarigioni
                          cliniche: due donne e sei uomini e una guarigione definitiva (cioè con due
                          tamponi negativi). Complessivamente in provincia i casi di positività
                          sono 627: 287 a Ravenna 98 a Faenza 45 a Lugo 42 a Lugo 18 a Castel
                          Bolognese 16 a Russi e Bagnacavallo 14 ad Alfonsine 12 a Cotignola 10
                          a Fusignano 8 a Conselice e Massa Lombarda 7 a Riolo Terme 5 a
                          Solarolo e Brisighella 3 a Sant' Agata sul Santerno 1 a Casola Valsenio 32
                          infine i residenti fuori provincia.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 5 6 4 4 2 3 3 § ]

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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Meno ingressi al pronto soccorso Ma il virus miete un' altra vittima
                          Non ce l' ha fatta un 86enne di Cotignola affetto da altre patologie. Ieri ventidue i nuovi positivi, fra cui una persona
                          che ha contratto la malattia dopo esser stata a sciare sulle Alpi a fine febbraio

                          Tre accessi al Pronto soccorso, e tra i tamponi persone nelle quali i
                          sintomi erano comparsi nella prima metà di marzo. È vero, non siamo
                          ancora fuori dall' emergenza, ma i segnali che arrivano dai dati giornalieri
                          dei contagi sono decisamente incoraggianti. Ieri nella provincia di
                          Ravenna si sono registrati 22 nuovi casi, confermando il trend dei 25 del
                          giorno precedente. Purtroppo c' è anche un retrogusto amaro, perché ieri
                          è stata registrata una vittima: non ce l' ha fatta a superare il Coronavirus il
                          cotignolese Serafino Bianchedi, 86 anni. Era già gravato da altre
                          patologie, che unite probabilmente all' età non lo hanno aiutato nella sua
                          battaglia personale contro la malattia. Veniamo ai contagi di ieri. Tra i 22
                          casi positivi troviamo 11 donne e 11 uomini, 16 in isolamento domiciliare
                          e 6 ricoverati, ma nessuno in Terapia intensiva. Per 16 casi su 22 la
                          trasmissione del virus è avvenuta attraverso il contatto con persone che
                          avevano già ricevuto una diagnosi di positività. Gli accessi in Pronto
                          soccorso di persone col virus sono stati in tutto 3, ed è un buon numero,
                          molto basso. Il dato degli accessi al Pronto soccorso è uno di quelli che tiene più col fiato sospeso gli addetti ai
                          lavori, perché dà un' indicazione della circolazione del virus al di fuori dei casi conosciuti, attraverso persone
                          asintomatiche. Altre due persone, poi, sono state sottoposte al tampone e risultate positive dopo essere state
                          segnalate dal loro medico di medicina generale. Infine il ventiduesimo contagiato è una persona che ha
                          presumibilmente contratto la malattia durante una settimana bianca a sciare sulle Alpi, nella zona del Veneto, tra la
                          fine di febbraio e l' inizio di marzo: ha sintomi da diverse settimane, ma solo ora è stato richiesto il tampone. Ciò che
                          rincuora è anche che tra i 22 casi ci sono 12 persone che hanno avuto i sintomi nella prima metà di marzo, ma che
                          non erano emersi prima in quanto sono stati collegati a casi risultati positivi di recente. Un' altra buona notizia è
                          quella relativa alle guarigioni: otto quelle cliniche (cioè persone asintomatiche che dovranno essere sottoposte a
                          due tamponi negativi), tra cui sei uomini e due donne, a cui si aggiunge la guarigione definitiva di un uomo. I casi in
                          totale nella nostra provincia sono 627, e tra i positivi di ieri troviamo 15 persone di Ravenna, 1 di Faenza, 3 di Lugo, 1
                          di Alfonsine, 1 di Riolo Terme e 1 di Fusignano. «Non è ancora finita - ha detto ieri anche il commissario regionale ad
                          acta per il Coronavirus Sergio Venturi, commentando i dati -, ed è il nostro comportamenti di oggi, domani e da qui in
                          avanti che può condizionare il nostro

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 03 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
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                          venerdì 03 aprile 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          futuro verso una nuova normalità. Allentare o abbandonare le restrizioni oggi rischia di farci tornare indietro,
                          disperdendo tutti i sacrifici fatti finora». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 10
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Farine e macchinari, la crisi non è per tutti
                          In controtendenza rispetto al difficile momento, alcune aziende sono chiamate a una super produzione: «Ma non si
                          pensi sia facile»

                          Dal boom delle farine a quello dei componenti per macchinari sanitari. Ci
                          sono aziende che in questo periodo sono chiamate a una
                          superproduzione sia per necessità mediche che per le mutate abitudini
                          dei cittadini in seguito all' emergenza coronavirus. «Non si pensi che
                          produrre di più sia facile», dice Leonardo Spadoni, titolare dell' omonimo
                          gruppo alimentare. «Noi siamo passati, solo a Coccolia, da 200mila
                          sacchetti di farina da 1 kg a 500mila al giorno. Incontriamo tante
                          difficoltà: tra i fornitori non tutti sono rimasti aperti in seguito al decreto
                          governativo e anche il trasporto via camion incontra parecchi ostacoli. L'
                          organizzazione del lavoro è cambiata: siamo passati da due a tre turni e
                          abbiamo rinforzato gli organici spostando alcuni dipendenti da altre
                          mansioni. Una cosa è certa: non c' è alcun aumento di prezzi, né
                          speculazioni, in questo difficile momento». Da Coccolia ad Alfonsine. Qui
                          la Fonderia Taroni destina il 50% della sua produzione a componenti in
                          acciaio per apparecchiature medicali. «Siamo l' unica fonderia al mondo
                          che le produce. Abbiamo ottenuto tutte le certificazioni del caso, seguiti passo a passo dalla Cna provinciale», spiega
                          il titolare Massimiliano Taroni. «Sono componenti per le macchine della risonanza magnetica e per particolari carrelli
                          usati nelle sale chirurgiche ed è chiaro che in questo momento la nostra produzione è al massimo». La Madel di
                          Cotignola, specializzata in prodotti igienizzanti per la casa ma anche per la cura della persona, ha convertito parte
                          della produzione. «In collaborazione con le Distillerie Mazzarri abbiamo messo a punto un gel igienizzante,
                          particolarmente richiesto dal mercato», spiega il presidente Maurizio Della Cuna. «Una parte andrà alle forze dell'
                          ordine o alle altre istituzioni impegnate sul fronte dell' emergenza. Il resto sui banchi delle farmacie e dei
                          supermercati. Non ci saranno speculazioni sui prezzi». Curiosa l' esperienza della PDS di Cervia, la Piadina del
                          Salinaro. «Siamo una piccola realtà composta da quattro soci e due dipendenti. Abbiamo quattro chioschi, chiusi su
                          disposizione del decreto governativo. Però abbiamo un laboratorio centralizzato che ha iniziato a lavorare giorno e
                          notte», spiega Sauro Bernabei. «Noi riforniamo i supermercati. Quando è circolata la notizia della possibile chiusura
                          dei negozi c' è stato l' assalto agli scaffali.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 11
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                          venerdì 03 aprile 2020

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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Siamo passati dal produrre 5mila piadine alla settimana a 20mila. Adesso ci siamo stabilizzati con una produzione
                          in crescita del 10-15%». A Faenza è invece decollata la consegna a domicilio della gastronomia e dei prodotti
                          alimentari di Delithia, azienda con 20 dipendenti che aveva in programma di fornire questo servizio tra alcuni mesi.
                          »Abbiamo anticipato il progetto per rispondere alle esigenze dei nostri clienti che non potevano più servirsi nelle
                          nostre quattro gastronomie. Siamo tutti al lavoro e siamo contenti», commenta Paola Severino. Lorenzo Tazzari ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          L' estate del colera a Casola

                                                                                                                             Beppe Sangiorgi

                          A tutt' oggi Casola Valsenio risulta tra i comuni della provincia meno
                          colpiti dal Coronavirus. Ma non fu così con il colera che imperversò nell'
                          estate del 1855. In tre mesi furono contagiati 218 casolani, su circa 4.000
                          abitanti, con morte di 131 individui, fra cui intere famiglie. La mortalità fu
                          favorita dalla debilitazione della popolazione più povera, tormentata della
                          pellagra, e dalle cattive condizioni igieniche nelle quali versava il paese.
                          La trasmissione del batterio fu favorita dalle pessime condizioni
                          igieniche dell' acqua da bere e da lavare il cibo. Importante veicolo di
                          contagio furono i manici dei secchi con i quali veniva attinta dai pozzi l'
                          acqua che si portava ai malati a lenimento della sete incessante che li
                          assillava.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 14
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «I volumi vi arrivano direttamente a casa»
                          La libreria 'Moby Dick' ha attivato il servizio di consegna. Le titolari Chiara Menghetti ed Evelina Pifferi: «Partiti dopo
                          le molte richieste»

                          È terminata l' altroieri per molti faentini una delle astinenze più
                          complicate da affrontare tra quelle imposte dalla quarantena decisa dal
                          governo per contrastare la diffusione del Coronavirus. Allo scoccare
                          della quarta lunghissima settimana di confinamento la libreria 'Moby
                          Dick' ha infatti attivato un servizio di consegna domiciliare dei libri,
                          effettuato l' altroieri per la prima volta - servendosi di una bicicletta - dalle
                          titolari Chiara Menghetti ed Evelina Pifferi. «È un' idea nata dalle molte
                          richieste arrivateci in queste settimane - spiega Menghetti -. Inizialmente
                          sembrava che il decreto della presidenza del consiglio dei ministri non
                          prevedesse attività come questa, ma ulteriori interpretazioni ci hanno
                          assicurato che è consentito». In sella dunque: già l' altroieri sono state
                          effettuate le prime consegne, il cui raggio d' azione per ovvi motivi è
                          limitato soprattutto al centro storico e al Borgo. «Molti sono testi ordinati
                          da studenti universitari prima che venisse introdotta la quarantena. In
                          altri casi si tratta di libri che i genitori comprano per i figli: volumi che
                          hanno qualche attinenza con i programmi scolastici, o semplicemente acquistati per regalare a bambini e ragazzi
                          qualcosa da fare nel tempo libero». I lettori più accaniti - normalmente gli stessi che rifiutano come fosse diossina l'
                          ipotesi di servirsi degli e-book - sono chiaramente coloro che vivono più drammaticamente la lontananza dai libri.
                          Michel Houellebecq, che nei suoi romanzi ha spesso anticipato l' evolversi del presente - dal terrorismo islamista del
                          2001 e del 2015 alle più recenti involuzioni del femminismo, fino alle rivolte dei pastori e dei gilet gialli - aveva del
                          resto messo in guardia i lettori su quanto «vivere senza leggere sia pericoloso», dal momento che «ci si deve
                          accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi», figurarsi in tempo di quarantena. Tra i volumi più richiesti
                          a 'Moby Dick' compaiono quelli riusciti ad arrivare nelle librerie prima che si entrasse nella fase d' emergenza. «Come
                          la saga familiare 'Prima di noi' di Giorgio Fontana - dice Menghetti -, l' ultimo giallo 'L' inverno più nero' di Carlo
                          Lucarelli, o il romanzo di debutto dell' irlandese Sally Rooney, 'Parlarne tra amici'». La pandemia nel frattempo ha
                          partorito dei casi letterari: è quanto è accaduto per 'Spillover', il saggio sulle epidemie scritto dall' americano David
                          Quammen alcuni anni fa, pubblicato solo recentemente in Italia. «Ne abbiamo consegnate due copie nella sola
                          giornata dell' altroieri - continua Menghetti -, e altre due sono state prenotate». In totale sono già diverse decine i
                          clienti rivoltisi a Moby Dick in questi soli due giorni: «Tanti inoltre ci scrivono per chiedere consigli: sanno che di molti
                          di loro conosciamo i gusti».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Altri aiuti per gli operatori sanitari dell' ospedale Degli infermi
                          Ventiquattromila euro da Crédit Agricole e Fondazione Banca Del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza

                          È di 24mila euro la donazione che l' istituto bancario Crédit Agricole Italia
                          e la Fondazione Banca Del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza hanno
                          destinato a supportare il personale medico dell' ospedale Degli infermi
                          della città in questo periodo di emergenza Covid-19. Con l' iniziativa l'
                          istituto bancario che ha assorbito l' ex Banca di Romagna e la sua
                          Fondazione collegata ha voluto ribadire la vicinanza non solo ai territori,
                          ma anche alle tante persone che si trovano in prima linea ad affrontare
                          questa emergenza, convinti che se ne potrà uscire solo uniti e con l' aiuto
                          di tutti. «Abbiamo deciso di intervenire in modo rapido e concreto a
                          favore dell' intero territorio - ha detto Massimo Tripuzzi, direttore per la
                          Romagna di Crédit Agricole Italia - assieme alla Fondazione nell'
                          interesse della collettività» «Un grazie particolare - aggiunge Paolo
                          Bontempi, presidente della Fondazione- ai responsabili dell' ospedale di
                          Faenza e al personale medico e para-medico che, con spirito di servizio
                          affronta orari di lavoro estenuanti per la tutela dei cittadini. L' emergenza
                          sanitaria di queste settimane sta imponendo sacrifici a cui non eravamo più abituati, ma è proprio la consapevolezza
                          dei limiti individuali che consente di riscoprire la forza e la bellezza della solidarietà, possibile anche quando si è
                          costretti a vivere a distanza. La Fondazione continuerà nell' impegno a far fronte comune verso l' emergenza locale
                          sia con i propri mezzi sia tramite ogni forma di collaborazione e solidarietà possibili».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 17
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Paesi di collina e montagna isolati «Grazie all' impegno dei volontari E speriamo tornino le
                          feste»

                          L' inverno d' estate. Quelli che incombono sulla collina e sulla montagna
                          faentina rischiano di essere mesi di solitudine, privi dei colori delle feste
                          che animano i paesi e delle persone che ogni anno attraggono qui. Il
                          Coronavirus vedrà l' Italia in stato di emergenza fino al 31 luglio, ma lassù
                          più che altrove, nelle alte vallate del Lamone, del Sintria, del Senio, ci si
                          augura che le persone possano tornare a spostarsi quanto prima. A San
                          Martino in Gattara, ad esempio, cova il timore che la sagra che si tiene
                          ogni anno d' estate possa essere rinviata. «Ma i volontari si sono già detti
                          pronti ad organizzarla in qualunque altro momento: possono farcela in
                          un mese», spiega Alessandra Barzagli, voce di queste comunità nel
                          consiglio comunale di Brisighella. Il rumore delle auto è stato il primo ad
                          abbandonare la vallata del Lamone che congiunge frazioni quali San
                          Cassiano, Sant' Eufemia e San Martino. «Per il resto qui la vita non è
                          cambiata molto. Tutto era già prima nel raggio di 200 metri: gli abitanti
                          hanno capito che i due negozi di alimentari hanno quasi tutto quel che
                          serve loro. Per il resto c' è il servizio di volontari», ammette Barzagli, impegnata tra i fiori che cura in giardino e l' orto
                          che sorge dietro la sua casa, oasi in cui riscoprire la piacevolezza della vita nell' Appennino. «Ma un' estate di
                          isolamento sarebbe comunque un dolore». A Zattaglia le poche decine di abitanti, in buona parte anziani, sono
                          rimasti soli. «Sin dai primi giorni dell' emergenza - dice l' ex preside Franca Pozzi - gli operai che arrivano per lavorare
                          nei campi si sono offerti di sbrigare per loro qualche commissione: acquisto di farmaci e generi alimentari». Tutti si
                          augurano che l' attaccamento alla vita di queste comunità finisca col trionfare: è ciò che si auspica anche a Casola
                          Valsenio, dove le prime capitolazioni hanno però già avuto luogo. «La festa di primavera è stata rinviata», ammette l'
                          assessore al Turismo Maurizio Nati. «Avremmo dovuto tenerla il 25 aprile e il 1° maggio. Speriamo di poter
                          recuperare in giugno». Per il momento il Comune e i volontari hanno mantenuto in calendario la 'Mille di Oriani' (la
                          randonnée è in programma in maggio), la Festa di inizio estate, la Notte Viola e la Notte delle stelle a Monte
                          Battaglia. f.d.

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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Cassa per il gruppo Bucci Sollievo per i dipendenti
                          L' annuncio della società: in 300 riceveranno il trattamento in deroga del salario anticipato. I sindacati avevano
                          espresso preoccupazione

                          I dipendenti del Gruppo Bucci riceveranno il trattamento di cassa
                          integrazione in deroga del salario anticipato direttamente dall' azienda.
                          Lo ha annunciato l' azienda (di automazioni e robotica) ai suoi dipendenti
                          attraverso una lettera. Rientrano così le preoccupazioni di oltre 300
                          dipendenti dopo lo stallo tra l' azienda e le organizzazioni sindacali. Nei
                          giorni scorsi dopo il decreto del governo che aveva decretato la chiusura
                          delle attività produttive non indispensabili alla vita del Paese i sindacati si
                          erano attivati per concordare le modalità della cassa integrazione. I fondi
                          vengono anticipati dall' Inps, per non lasciare i lavoratori senza stipendio.
                          I sindacati avevano dichiarato che «nel corso degli incontri con le
                          aziende sul territorio le divisioni Iemca, Giuliani e Vire del Gruppo Bucci
                          Automations di Faenza avevano respinto le richieste su quasi tutti gli
                          elementi che qualificano un accordo di cassa integrazione, a partire dall'
                          anticipo del trattamento di integrazione salariale da parte dell' azienda».
                          La notizia aveva gettato nello sconforto i dipendenti del gruppo.
                          Mercoledì 1 aprile la svolta quando il gruppo industriale faentino con una lettera inviata ai propri dipendenti
                          ricostruisce gli avvenimenti e li rassicura. «Lunedì 23 marzo -si legge- si è svolto l' esame congiunto con le
                          organizzazioni sindacali durante il quale l' azienda ha dichiarato di non poter confermare, in quel momento, l' anticipo
                          della Cigo, volendo verificare, durante la chiusura aziendale prevista fino al 3 aprile, la messa in disponibilità di nuovi
                          strumenti (finanziari, ndr) che potessero sostenere la modalità di pagamento diretto della prestazione da parte dell'
                          Inps». L' azienda ha quindi proposto ai sindacati di pianificare un incontro di aggiornamento, da fissarsi al termine del
                          periodo di chiusura, indicativamente nei primi giorni della settimana del 6 aprile, per valutare gli aggiornamenti in
                          merito. Su questa ipotesi abbiamo trovato una netta opposizione da parte dei sindacati sfociata in un comunicato
                          stampa con valutazioni e commenti inaccettabili in quanto lesivi della storia delle relazioni industriali del Gruppo e
                          dell' impegno rilevante per lo sviluppo del territorio e della comunità in cui viviamo. In questi giorni è apparso un
                          nuovo strumento finanziario di cui eravamo in attesa, la Convenzione tra l' Abi, il Governo e le parti sociali per
                          anticipare ai dipendenti l' integrazione salariale Inps. Dopo attenta verifica riteniamo che questa misura, sicuramente
                          meritoria, sia uno strumento che richieda una procedura di attivazione individuale complessa e non immediatamente
                          accessibile a tutti i dipendenti interessati, con possibili criticità e ritardi di disponibilità delle

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 19
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          integrazioni rispetto alle scadenze degli stipendi. Pertanto la Società, con l' obiettivo di tutelare i dipendenti,
                          procederà anticipando il trattamento di Cigo per conto dell' Inps, alle normali scadenze dei cedolini paga.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' EVENTO

                          MoMeVi, annullata l' edizione 2020
                          La fiera, inizialmente rinviata al 24 aprile, tornerà il prossimo anno

                          La Mostra Agricoltura Faenza e il MoMeVi, la mostra meccanizzazione
                          vitivinicoltura, danno appuntamento al 2021. A comunicarlo è la Fiera di
                          Faenza organizzatrice del doppio evento, in programma a marzo che per
                          l' emergenza sanitaria era stato rinviato al 24 aprile. Dopo il prolungarsi
                          delle misure per contenere la pandemia gli organizzatori, la Blu Nautilus,
                          preso atto dell' attuale situazione di incertezza generale a causa del
                          Covid-19, di comune accordo con gli espositori, ha deciso di annullare la
                          manifestazione. La cosa è stata comunicata a tutti gli espositori che già
                          avevano prenotato gli spazi. Il doppio evento fieristico specializzato su
                          macchinari e attrezzature, vivaismo, servizi e tecnologie per vigneto,
                          frutteto, campi, magazzino e cantina, è stato così rinviato al 2021.

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                          Fondo alimentare, le assegnazioni ai comuni faentini
                          Strappo a Brisighella, il sindaco: «Avrei preferito che la priorità fosse data a cittadini italiani, anche di origine
                          straniera»

                          Misure di solidarietà alimentare dal Governo, oltre 450mila euro per l'
                          Unione faentina. L' ordinanza della protezione civile del 29 marzo mette a
                          disposizione dei comuni d' Italia 400milioni di euro per la solidarietà
                          alimentare. Attraverso la protezione civile il governo ha deciso di mettere
                          a disposizione misure urgenti di sostegno alla spesa, per l' appunto con
                          un fondo da distribuire ai comuni. Nell' Unione sono stati dirottati, in base
                          ad alcuni criteri che vanno dal numero di abitanti e tenuto conto (per un
                          20%, 80 milioni) della distanza tra il reddito pro capite di ciascun comune
                          e il valore medio nazionale, sun totale di 476mila 751 euro e 78 centesimi
                          così divisi: a Brisighella 43.295,90 euro; a Casola Valsenio 14.412,24 euro,
                          a Castel Bolognese 50.889,71 euro, a Faenza 311.493,40 euro, a Riolo
                          Terme 31.157,98 euro e a Solarolo 25.502,55. La gestione di queste cifre
                          sono in capo ai singoli enti locali seguendo però criteri e modalità
                          generali di utilizzo secondo linee guida nazionali. In questi giorni c' è un
                          forsennato lavoro da parte degli amministratori che proprio ieri hanno
                          avuto una riunione di Giunta dell' Unione per decidere i criteri di attribuzione dei fondi fissando i paletti e le regole per
                          poter accedere ai fondi. Il documento ufficiale non è ancora stato pubblicato ma in linea di massima è stato deciso
                          che ci sono categorie a cui è destinato il contributo, in particolare ad esempio i lavoratori più fragili che con il decreto
                          sono andati in sofferenza e hanno avuto una compressione delle entrate; tra questi ad esempio i lavoratori a
                          chiamata, quelli stagionali, partite Iva e così via. Ovviamente si terrà conto della composizione dei nuclei familiari e la
                          presenza di minori a carico. Si parla di 100 euro per i singoli mentre per i nuclei familiari fino a 80 euro a componente
                          con un tetto massimo di 400 euro. Il modulo potrà essere scaricato dal sito dell' Unione e da quello dei singoli
                          comuni dell' Unione ma verrà stampato e sarà a disposizione. Le domande verranno esaminati dalla commissione
                          tecnica dei servizi sociali. Da registrare in queste ore anche una scollatura tra il comune di Brisighella e gli altri dell'
                          Unione faentina. Il punto, che verrà chiarito oggi nella riunione di Giunta del comune dei Tre colli, dovrà decidere se
                          allinearsi ai requisiti chiesti dagli altri cinque comuni. «Avevo proposto -dice il sindaco Massimiliano Pederzoli- che
                          tra i criteri prioritari venisse contemplato, come fatto da Ferrara e Forlì, anche la cittadinanza italiana dei richiedenti i
                          contributi, intendiamoci anche 'nuovi' cittadini con cognomi stranieri. Un punto però non votato dagli altri sindaci.
                          Domani

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 22
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          (oggi per chi legge, ndr) in mattinata si riunirà la Giunta e decideremo se allinearci ai criteri dell' Unione faentina
                          oppure se Brisighella adotterà principi differenti» Antonio Veca.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Vigile in cella per estorsione, nuove accuse
                          A Gian Carlo Valgimigli, agente 51enne della polizia locale manfreda, viene contestato anche il reato di truffa
                          aggravata

                          Le prime indagini erano scattate quando alle 5.50 del 25 luglio scorso,
                          Gian Carlo Valgimigli, agente 51enne della polizia locale manfreda, aveva
                          chiamato le forze dell' ordine per avvisarle del fatto che il titolare di una
                          blasonata macelleria del centro di Faenza, s i e r a t o l t o l a v i t a
                          impiccandosi. Agli inquirenti arrivati sul posto, aveva candidamente
                          spiegato di trovarsi lì per fare firmare al defunto una proposta di acquisto
                          del suo appartamento da parte di un' altra persona. In totale 115 mila
                          euro dei quali 20 mila a deposito cauzionale e gli altri al momento del
                          rogito. Una volta dentro, gli inquirenti avevano trovato una busta lasciata
                          dal suicida con messaggi del tipo "vi racconto la storia", "da recuperare",
                          "Giancarlo vigile ha un assegno da 20 mila euro e ne ha già avuti 18 mila"
                          e ancora "ha un mio assegno personale di 20 mila in realtà ne ho ricevuto
                          13 mila". L' indagine, partita inizialmente come istigazione al suicidio, è
                          approdata ieri per il 51enne a un' ordinanza di custodia cautelare in
                          carcere per due truffe aggravate e continuate nei confronti di quattro
                          persone, nonché per una tentata estorsione e due estorsioni a un imprenditore. La misura, emessa dal gip Janos
                          Barlotti su richiesta dei pm Alessandro Mancini e Angela Scorza, è stata notificata dagli stessi militari della guardia di
                          Finanza di Ravenna che avevano portato avanti gli accertamenti patrimoniali. Il 51enne si trovava già in carcere a
                          Ferrara in seguito a un arresto eseguito dalla polizia di Stato - squadra Mobile ravennate e Commissariato manfredo -
                          nel settembre scorso per una contestata estorsione a un imprenditore che affitta auto di lusso: più di recente su
                          questo fronte, il 51enne è stato condannato in abbreviato a quattro anni e dieci mesi di reclusione. Secondo le
                          verifiche del nucleo di polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle, attraverso varie manovre e forte del suo
                          ruolo di pubblico ufficiale, l' agente faentino era in buona sostanza riuscito a procurarsi disponibilità economiche che
                          gli consentivano di mantenere una condotta di vita estremamente agiata, ben al di sopra delle sue possibilità. Le sue
                          attenzioni - prosegue l' accusa - erano rivolte soprattutto a persone anziane o comunque in situazione di difficoltà
                          ma benestanti: con loro, riusciva a instaurare un finto rapporto di fiducia peraltro millantando amicizie attraverso le
                          quali potere risolvere ogni tipo di problematica. Ed è così che per i finanzieri, il 51enne riusciva a mettere le mani su
                          ingenti somme di denaro. In alcuni casi di fronte alle resistenze di qualcuno a continuare a elargire, sarebbe
                          addirittura giunto alle minacce riuscendo in tal modo a farsi consegnare ulteriori somme. Dalle indagini è in
                          particolare emerso come sui conti bancari a lui riconducibili, in molti casi formalmente intestati

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                          venerdì 03 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          a familiari, transitassero volumi di denaro assolutamente ingiustificati. Nello specifico, per la procura l' uomo era
                          riuscito a carpire la fiducia di due anziane gemelle faentine: con loro, si dimostrava assai disponibile, attento ai
                          problemi del quotidiano; quindi a un certo punto aveva manifestato la necessità di comperare una casa adeguata a
                          fronte di gravi problemi personali. Ecco che allora in varie tranche tra il 2012 e il 2108 - continua l' accusa -, aveva
                          messo le mani su qualcosa come 400 mila euro. I pm gli hanno contestato anche un caso legato a una coppia di
                          coniugi faentini: il 51enne, dopo avere saputo che l' uomo aveva avviato l' iter per farsi risarcire in seguito a un grave
                          incidente stradale, gli avrebbe spiegato che l' unico modo per ottenere quanto gli spettava, era pagare i medici legali
                          che si sarebbero dovuti occupare del caso, riuscendo così a farsi dare tra il 2018 e il 2019 prima 23 mila euro e poi
                          altri 14.200 euro. Da ultimo figurano le tre contestate estorsioni a un imprenditore tra marzo e maggio 2019 per un
                          somma complessiva di quasi 60 mila euro ottenuta, sempre per gli inquirenti, con la minaccia di mandare amici
                          albanesi a picchiarlo. Per quanto riguarda l' ipotesi di istigazione al suicidio, il gip l' ha invece scartata ventilando
                          semmai altro scenario: la morte come conseguenza di altro reato, ovvero l' usura. Andrea Colombari ©
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
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                          Addio a 'Marela' Tedioli, l' orologiaio di Fognano
                          Aveva 87 anni. Punto di riferimento della comunità, era anche 'il fotografo'

                          All' età di 87 anni, come riportato dalla pagina social di informazioni
                          'Brisighella Aperta notizie dal territorio', è scomparso Pietro Tedioli, più
                          conosciuto come 'Marela', l' orologiaio e gioielliere di Fognano, punto di
                          riferimento della comunità dove andare ad acquistare i primi oggettini d'
                          oro e le fedi nuziali di chi convolava a nozze. Ma 'Marela' era anche il
                          fotografo del borgo del Brisighellese e con la sua macchina fotografica
                          ha impresso i ricordi di tantissimi suoi concittadini, creando un
                          preziosissimo archivio di Fognano nella sua vita del '900. Tedioli da
                          tempo, a causa dell' età, non stava bene e ultimamente era stato
                          ricoverato all' ospedale di Forlì. Un curioso aneddoto ricorda 'Marela'
                          come una persona benvoluta e temeraria che aveva portato la prima
                          lavatrice a casa caricandosela sulla sua Vespa da un negozio di Bologna
                          fino a Castellina. La figlia di Pietro Tedioli, Daniela, sul suo blog 'Un piede
                          giù dal letto' ha voluto lasciare un ricordo per suo padre. «Mio babbo -
                          scrive - aveva la bottega nel mezzo del paese, con l' ingresso di fronte a
                          quello della chiesa delle suore. Ogni mattina sollevava due metri di saracinesca dando tutta la luce possibile al
                          negozio. La saracinesca scopriva una porta a vetri larga novanta centimetri e al fianco un metro di vetrina con
                          quattro ripiani, sui quali erano adagiati preziosi, cornici d' argento, macchine fotografiche e orologi dai cinturini in
                          cuoio. Quando c' era da intervenire sugli orologi metteva all' occhio destro un monocolo e usava le stesse pinze dei
                          chirurghi per smontare e rimontare gli ingranaggi minuscoli. Per tutta la vita, alla domanda che lavoro fa rispondeva
                          "l' orologiaio". Era anche 'il' fotografo dato che, all' epoca in un paese di milleseicento abitanti, chi si intendeva di
                          macchine fotografiche abbastanza da venderle se ne intendeva sufficientemente da usarle». © RIPRODUZIONE
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                          venerdì 03 aprile 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il ricordo

                          Ciao Teresio, innamorato della musica

                          Due giorni fa mentre leggevo il Carlino, e bevevo il caffè, ho dato un'
                          occhiata al cellulare e ho letto una notizia che mi ha molto colpito. È
                          morto Teresio Savini, una persona molto conosciuta a Faenza, perché
                          appassionato di opera lirica; in pensione da ferroviere, si era dedicato a
                          far conoscere la musica lirica ai ragazzini delle scuole faentine, facendo
                          delle vere e proprie lezioni nelle classi, spiegando la trama delle opere
                          liriche e il loro significato, e portando le classi al teatro Masini, dove
                          queste opere venivano rappresentate, con l' aiuto di cantanti lirici,
                          musicisti, coro lirico, ed anche l' aiuto della danza. Io l' ho conosciuto per
                          motivi di lavoro, il nostro rapporto non è stato facile, per colpa mia, ma
                          anche per colpa del suo carattere non facile, che gli ha dato qualche
                          problema anche con altre persone. Era l' anima anche di un'
                          associazione lirica, la 'Pia Tassinari', di Faenza, che seguiva con la stessa
                          passione con la quale 'insegnava' le opere a scuola. Teresio, mi dispiace,
                          e ti chiedo scusa, per le liti che ci sono state fra noi, ma sono certa che
                          ora stai spiegando 'Il trovatore' alle anime del Paradiso! Ciao Teresio. Vilma Chiarini.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Focolai verso l' esaurimento Ma muore un altro paziente
                          Sul tavolo un piano per il dopo emergenza: «Indagine sierologica sulla popolazione per capire quanti hanno contratto
                          la malattia. Chi è immune potrà tornare prima al lavoro»

                          RAVENNA In tutto 97 guarigioni certificate, contro 79 decessi. Il commissario
                          straordinario per l' emergenza Covid -19 Stefano Venturi mette in evidenza il
                          confronto tra i due dati regionali, mostrando un trend dell' epidemia che fa ben
                          sperare, suggerendo che la strada percorsa per combattere il coronavirus sia
                          quella giusta. Fra quelle guarigioni otto (sei uomini e due donne) sono state
                          registrate nella provincia di Ravenna, dove però si piange ancora una vittima.
                          Non ce l' ha fatta Serafino Bianchedi, 86enne di Cotignola. Era ricoverato a
                          Ravenna con patologie pregresse, che associate alvirus non gli hanno dato
                          scampo. Con lui salgono a 38 i morti ricondotti direttamente o indirettamente al
                          coronavirus. Si aggiunge inoltre una "guarigione definitiva", cioè un paziente che
                          si è sottoposto a due tamponi risultati entrambi negativi. Sono 22 invece i nuovi
                          test positivi in provincia, che fanno salire i casi accertati nel territorio ravennate
                          a 627, legati in qualche modo al dato della persone sottoposte a quarantena e
                          sorveglianza attiva, che hanno raggiunto quota 600. Fra i nuovi contagiati 16
                          pazienti sono in isolamento domiciliare e altri 6 sono ricoverati, ma nessuno è in
                          terapia intensiva. FOCOLAI IN ESAURIMENTO Le indagini epidemiologiche
                          consentono di ricollegare le 22 positività comunicate ieri con i casi già accertati nei giorni scorsi, ma evidenziano
                          anche che i principali focolai emersi da quando la malattia ha fatto breccia nel territorio si stanno via via
                          consumando. Il comune di Ravenna rimane quello con il numero di contagiati più alto, con 15 nuovi casi su un totale
                          di 287. Un solo positivo in più a Faenza (98 in tutto), 3 a Lugo (45) e uno ad Alfonsine (14), Fusignano (10) e Riolo
                          Terme (7). Invariati invece i dati sugli altri comuni, a Cervia 42 casi in tutto), 16 a Russi e Bagnacavallo, 18 a Castel
                          Bolognese, 8 a Conselice e Massa Lombarda, 12 a Cotignola, 5a Sola rolo e Brisighella, 3 a Sant' Agata sul Santerno
                          e1 a Casola Valsenio. PIÙ ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO I numeri -spiega Venturi tirando le somme - sono in
                          calo. Sono invece in aumento le persone che si rivolgono al pronto soccorso per altri motivi che non siano il virus.
                          Quando l' epidemia è esplosa, commenta il commissario «abbiamo visto pochissimi accessi per altre patologie,
                          perché il virus si portava via tutto. Sono fiducioso che i numeri continuino nei prossimi giorni a dare fiducia alle
                          persone». È invece previsto per oggi il trasferimento in altri ospedali della regione di 45 persone da Piacenza per
                          aiutare l' ospedale «a riprendere una fisionomia meno affannata». Continuano invece gli screening

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 28
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                          venerdì 03 aprile 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          a personale sanitario, e da ieri ufficialmente anche agli operatori delle case protette. Tra le buone notizie c' è
                          anche quella dell' arrivo all' aeroporto Marconi di Bologna del primo dei tre voli cargo dalla Cina con 185mila tute per
                          gli operatori sanitari, un milione di mascherine chirurgiche e 15mila occhiali. INDAGINE SIEROLOGICA Nel frattempo
                          anche il pensiero vola al "dopo emergenza". Tra i piani per evitare una ricaduta e fronteggiare una nuova diffusione
                          del virus si pensa a un' indagine sierologica su un campione rappresentativo degli abitanti dell' Emilia Romagna, con l'
                          aiuto di esperti di statistica. Si tratta, spiega Venturi, di «capire quanta percentuale della popolazione ha contratto
                          questa malattia. Coloro che l' hanno già avuta sono persone più invulnerabili, potranno aiutare glialtri a raggiungere l'
                          immunità di gregge e saranno le prime che potranno tornare al lavoro prima degli altri». Lo spiraglio di luce sivede.
                          Ma Venturi mette in guardia, attingendo dall' altra emergenza che in questi giorni ha colpito la regione, quella
                          climatica. «Cerchiamo di non prendere una gelata adesso che gli alberi stanno fiorendo -conclude-. Guardiamo
                          questi dati dalle nostre case. Evitiamo di pensare che sia tutto finito, perché non lo è».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 29
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Primi dati Istat: in alcuni comuni della Bassa e del Faentino morti tra gli over 75 in crescita
                          del 57%
                          Il dato prende in considerazione i decessi compresi tra l'1 gennaio e il 21 marzo

                                                                                                                             ALESSANDRO MONTANARI

                          RAVENNA Una prima analisi dell' Istat su alcuni comuni della provincia di
                          Ravenna mostra un aumento dei decessi superiore al 42 per cento, con un
                          passaggio da 69 a 98 decessi per il periodo che va dall' 1 gennaio al 21 marzo.
                          L' istituto di statistica ha verificato i decessi dei prime mille comuni (su un totale
                          di ottomila in tutta Italia). In provincia di Ravenna i territori interessati sono
                          Casola Valsenio, Conselice, Cotignola, Lugo, Massa Lombarda, Riolo Terme,
                          Russi e Solarolo. L' istituto non divide i decessi per causa di morte ma l'
                          incremento è abbastanza evidente nel 2020. Si consideri poi che, nel
                          Ravennate, molte persone sono morte dopo la data del 21 marzo per il virus e il
                          bilancio nella prossima rilevazione Istat, in cui saranno poi inseriti altri comuni
                          del territorio, potrebbe essere anche più pesante. Nel comune più grande tra
                          quelli considerati, Lugo, le morti nel periodo sono sei in più: passano da da 36 a
                          42. Va evidenziata però una forte crescita nella fascia d' età al di sopra degli 85
                          anni: i morti in questo range erano 13 lo scorso anno, sono 23 oggi. Casola
                          Valsenio passa da un totale di 3 decessi a 4; Conselice da 8 a 13; Cotignola da 4
                          a 8 (da precisare in questo caso che i pazienti morti nella clinica Villa Maria non
                          vengono conteggiati in questo comune ma in quello di residenza, quindi sono esclusi dal conto); Massa Lombarda
                          da 2 a 8; Riolo Terme da 3 a 5; Russi da 10 a 15. Solarolo, infine, è stabile a3 decessi. Per quanto riguarda gli anziani, i
                          decessi tra di persone tra i 65 e i 74 anni passano da 9 a 11, quelli tra i 75 e gli 84 da 19 a 31. Le morti degli over 85
                          diventano 47: 17 in più rispetto allo stesso preiodo dello scorso anno. Questi dati dimostrano quanto il 2020 sia stato
                          al momento un anno terribile per gli over 75: i decessi in questa fascia d' età tra l' 1 e il 21 marzo erano pari a 49 unità,
                          quelli del 2020 sono arrivati a 77. L' incremento è del 57%. Tali dati sono diffusi dall' Istat per dare un elemento in più
                          nella lettura dei dati della mortalità da coronavirus. Come detto, si prendono in considerazione in questo caso tutte le
                          cause di morte ma il dato è utile ad intercettare tutte anche quei deceduti che non sono stati individuati come
                          positivi al virus per vari motivi. Dato poi che, secondo gli scienziati, la malattia circolava da tempo in Italia
                          comprendere all' interno della rilevazione i dati delle morti a partire da gennaio rappresenta una cartina di tornasole
                          che aggiunge una nuova prospettiva a questa triste contabilità.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 30
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                          venerdì 03 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il ginecologo: «Parti in acqua da evitare ma le futuri madri stiano tranquille»
                          Il punto con il direttore del reparto di Ginecologia e Ostetricia a Faenza e a Lugo che ricorda come le donne in
                          gravidanza devono avere le stesse accortezze richieste a tutti

                                                                                                                            ALESSANDRO MONTANARI

                          RAVENNA Non ci sono ancora stati casi di donne positive al Covid che hanno
                          partorito ma gli ospedali di Ravenna, nel caso, saranno pronti. A tracciare un
                          quadro della situazione è il dottor Enzo Esposito, che dirige i reparti di
                          Ginecologia e Ostetricia a Faenza e Lugo. La situazione al momento è
                          relativamente tranquilla ma, certo, «anche per noi questo frangente ha portato
                          diversi sconvolgimenti». Dottor Esposito, quali sono le accortezze che una
                          donna in gravidanza deve avere in questo periodo? «In linea generale le
                          stesse che valgono per tutti: proteggersi, lavarsi le mani, evitare di toccarsi il
                          volto. Non è ancora chiaro come si comporta il coronavirus sulle superfici, per
                          cui è meglio prevenire». In ospedale si riescono ad effettuare le visite? «Sì,
                          le visite ostetriche sono le uniche che continuiamo a svolgere, insieme a quelle
                          oncologiche. Una buona notizia che si può dare alle madri è che, a differenza di
                          altre malattie come la Sars, sembra che le donne in gravidanza non abbiano
                          maggiore suscettibilità al virus». Anche se non ci sono stati ancora casi,
                          come verrebbe trattata una donna positiva al Covid? «In linea generale, a
                          meno di casi in cui sia necessario, è sconsigliato il cesareo. Assolutamente da
                          evitare è invece il parto in acqua che ultimamente era molto richiesto che può favorire la trasmissione del virus al
                          figlio». Per quanto riguarda l' epidurale? «Non ci sono controindicazioni in merito, una donna Covid positiva può
                          essere sottoposta ad epidurale». L' allattamento è possibile? «Sì, non ci sono problemi di sorta. La donna positiva
                          al virus può allattare ma ovviamente dovrà usare tutti gli accorgimenti per proteggere il piccolo: naturalmente
                          indosserà la mascherina e posizionerà il lettino del bimbo a due metri di distanza

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 31
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                          venerdì 03 aprile 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          la notte». Come sono organizzati i reparti di Ginecologia negli ospedali ravennati al momento? «A
                          Ravenna e Faenza sono aperti, e dotato di un percorso Covid nel caso ci siano casi sospetti. Lugo è Covid Hospital
                          quindi al momento Ginecologia è chiusa ma stiamo cercando di tenere un ambulatorio aperto per le visite. Finora c' è
                          stato un solo caso sospetto a Faenza ma si è poi rivelato negativo». I parti e le visite alle neomamme come
                          sono organizzati? «In un primo momento avevamo deciso di tenere aperto il reparto ad un solo visitatore che
                          poteva rimanere accanto alla neomamma. Purtroppo abbiamo dovuto stringere ancora di più: ora il padre segue il
                          parto, poi viene a prendere la compagna e il figlio dopo un paio di giorni». Ci sono state lamentele? «No, almeno
                          finora. Le signore capiscono che è fatto tutto per il loro bene». Oltre alla visite come sono stati gestiti gli altri
                          appuntamenti? Ad esempio i corsi pre parto... «Sono sospesi, tutto ciò che richiede un raggruppamento di persone
                          purtroppo in questo momento non è fattibile. Vedremo se continuerà questa situazione di trovare un altro modo di
                          renderli fruibili». Alle donne incinte che non hanno sintomi viene fatto un tampone? «Non è previsto.
                          Ingenerale per le visite programmate le pazienti vengono contattate prima e gli si fanno domande su sintomi e
                          contatti eventuali con casi positivi. Peri casi in urgenza questa procedura non è possibile ma chiaramente si tratta di
                          situazioni particolari». Cosa deve fare una donna incinta che riscontri i sintomi del corona virus? «Contattare
                          innanzitutto il suo medico di base. Un caso come questo se si dovesse verificare sarebbe ovviamente seguito con
                          attenzione. La paziente verrà poi indirizzata verso gli specialisti». Conferma che i bambini sembrano più "resistenti" al
                          Covid19? «Sembra di sì, aldilà di singoli casi di decessi nel mondo di cui però si dovrebbe conoscere la situazione
                          clinica. Usiamo comunque prudenza, parliamo di un virus che conosciamo ancora poco».

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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          TANTI GLI APPUNTAMENTI SALTATI

                          Giro d' Italia, Festival e Niballo, ecco l' estate distrutta dal virus
                          La kermesse musicale è prevista a giugno e pensa a nuove modalità di fruizione per gli spettatori

                                                                                                                                      CHIARA BISSI

                          RAVENNA Per gli operatori del mondo dello spettacolo e della cultura la ripresa
                          delle attività dal vivo appare lontana, così per i cittadini il pensiero di poter
                          assistere in piena sicurezza a un evento pubblico senza l' incubo del contagio,
                          rimane fra i desideri più ricorrenti. L' estate 2020 segnata dall' emergenza Covid-
                          19, in città e sulle spiagge è ancora un' incognita: lungo è l' elenco degli
                          appuntamenti annullati e delle date da recuperare fra teatri, sale da concerto,
                          discoteche, ma anche manifestazioni all' aperto. RAVENNA FESTIVAL Mentre a
                          una a una le grandi manifestazioni nel mondo vengono annullate, il
                          soprintendente di Ravenna Manifestazioni, Antonio De Rosa conferma l'
                          intenzione di aprire il Ravenna festival in giugno come da programma. Sono 18 i
                          lavoratori in cassa integrazione legati alle attività del teatro Alighieri e altri
                          lavorano in smart working. «Il festival ci sarà con variazioni di programma
                          perché tanti artisti stranieri non potranno forse raggiungere l' Italia. Qualora non
                          vi fossero le condizioni per avere il pubblico dal vivo andremo a casa degli
                          spettatori, chiederemo il sostegno di soggetti pubblici ma anche di natura
                          privata, proponendo nuove formule. Stiamo aspettando le normative relative al
                          mondo dello spettacolo, sappiamo che il Comune, la Regione che ci sostengono e il ministero beni culturali si stanno
                          prodigando per dare certezze e per rendere più flessibile tutti i meccanismi di rendicontazione delle attività. Ci stiamo
                          preparando al tema del distanziamento sociale, a erogare alcuni servizi con il digitale in attesa di quello che verrà,
                          siamo pronti a fronteggiare la situazione. Ringrazio i collaboratori per la professionalità e l' abnegazione».
                          INCOGNITE Se i teatri continuano a tenere spente le luci della ribalta, i musei possono intervenire sulla
                          programmazione delle mostre. Così la personale dedicata al grande fotografo ravennate di moda, Paolo Roversi
                          prevista in aprile è ora attesa per il 10 ottobre. Gli scatti per Vogue, per Dior e il calendario Pirelli saranno visibili al
                          Mar fino a gennaio 2021. Non aprirà invece a palazzo Rasponi la mostra dello street artist internazionale Ericailcane
                          attesa il 18 aprile. Incerta la sorte fino a nuove disposizioni per Ravenna jazz al via il 7 maggio con concerti,
                          workshop e aperitivi musicali nei migliori bar e locali del centro storico. Niente di ufficiale neanche per il Beaches
                          Brew Festival a Marina di Ravenna dal 08 all' 11 giugno, uno degli eventi di musica indie più acclamato al livello
                          internazionale. Intanto Christopher Angiolini attraverso il Bronson bulletin fa sapere che le date previste per aprile ma
                          non quelle di maggio nel locale di Madonna dell' Alberto sono state tutte annullate. «Anche noi come potete
                          immaginare stiamo vivendo il lockdown con una certa apprensione, ritrovandoci con tutte le attività chiuse, noi che
                          come tanti altri in questi anni abbiamo

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 33
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