I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado

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I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
P AGINA 1                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                           Per una Chiesa Viva
A NNO XV - N. 10 – NOVEMBRE 2019 P ERIODICO DELLA                                  COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO
WWW . CHIESARAVELLO . IT   WWW . RAVELLOINFESTA . IT                                           WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM

                         I nuovi Santi
             “Luci gentili” tra le oscurità del mondo
 “Luci gentili” nel buio del mondo i           co di chi soffre, apostola degli infermi        Menachery nel 1913 le diede il permesso
cinque nuovi santi proclamati da               nel solco di san Camillo de Lellis;             di costruire un eremo che divenne sede
Papa Francesco, Domenica 13 Otto-              Suor Dulce Lopes Pontes de Sousa                della comunità denominata Congregazio-
bre: Santi, che mostrano il volto di una       Brito, nata il 26 maggio 1914 e morta il        ne della Sacra Famiglia, inaugurato il 14
Chiesa capace di vivere nelle periferie        22 maggio 1992 a São Salvador da Bahia,         maggio 1914. Thresia fu nominata madre
esistenziali del mondo, una Chiesa che si      in Brasile. Fondò la Congregazione delle        superiora. La fama della sua santa vita e
fa tale in una casa semplice e una Chiesa      Suore Missionarie dell’Immacolata Con-          l’apostolato verso la famiglia attirarono
santa nel quotidiano. Ogni suo tratto si       cezione della Madre di Dio. Negli anni          molte ragazze a consacrarsi nella nuova
sposa così con la storia                                                                                         Congregazione che nel
e la vita del cardinale                                                                                          tempo crebbe in numero
britannico        Henry                                                                                          e in vitalità, vivendo in
Newman, della Fon-                                                                                               preghiera e penitenza.
datrice delle Figlie di                                                                                          Morì l’8 giugno 1926 a
San Camillo suor Giu-                                                                                            causa di una ferita alla
seppina Vannini, della                                                                                           gamba, che le divenne
Madre indiana Ma-                                                                                                fatale poiché diabetica.
riam Theresa Chira-                                                                                              Viene invocata per pro-
mel Mankidiyan, della                                                                                            teggere le famiglie in
brasiliana suor Dulce                                                                                            difficoltà e per esaudire
Lopes Pontes e della                                                                                             le coppie senza figli;
svizzera      Margarita                                                                                          Marguerite          Bays,
Bays.                                                                                                            nata l’8 settembre 1815
Il cardinale John                                                                                                a La Pierraz di Siviriez
Henry         Newman                                                                                             nel Cantone di Friburgo
che “ è sicuramente un profeta dei nostri      40 e gli anni 50 avviò tutta una serie di       (Svizzera). Verso i 15 anni fece un ap-
tempi. E ad affascinare è sicuramente la       iniziative a favore dei poveri e dei disere-    prendistato come sarta, mestiere che
grande sintonia che ebbe con san Filippo       dati tanto da essere candidata al Nobel         esercitò per tutta la vita. Scartata la pos-
Neri. A unirli sono state virtù come l’u-      per la pace;                                    sibilità di consacrarsi come religiosa,
miltà, lo stile di gioia e la grande dimen-    Mariam Thresia Chiramel Manki-                  Margherita preferì rimanere nubile dedi-
sione mistica delle loro esistenze. Solo       diyan nata il 26 aprile 1876 a Puthenchi-       candosi alla famiglia e alla parrocchia.
attraverso queste chiavi si può compren-       ra, nello Stato indiano del Kerala, in una      Nel 1860 il fratello Claudio, colui che
dere Newman come sacerdote cattolico           famiglia cattolica. Dotata di profonda          dirigeva la fattoria di famiglia, sposò una
che scopre attraverso la spiritualità orato-   sensibilità e compassione per l’umanità         delle domestiche di casa, Josette, che non
riana il suo amore per Cristo»;                sofferente e le famiglie in difficoltà, si      nascose una forte avversione verso Mar-
Suor Giuseppina Vannini nata a Ro-             schierò dalla parte dei poveri, dei malati,     gherita. Al contrario Margherita continuò
ma il 7 luglio 1859, “tutta romana”:           dei moribondi, degli esclusi. Usciva per        a servire la famiglia sopportando con
fondatrice delle Figlie di san Camillo,        incontrare le persone bisognose nelle           carità le ingiurie. Il suo atteggiamento
vissuta tra l’Ottocento e gli inizi del No-    loro famiglie e visitò le case di tutti, sen-   portò alla fine la cognata a riconoscere i
vecento, che spese tutta la sua vita a fian-   za distinzione di casta e di credo. Ebbe        propri torti.
                                               visioni, estasi e stimmate. Il vescovo John                         Continua a pagina 2
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
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   Continua dalla prima pagina                                                       I santi
Con grande zelo Margherita si dedicò                  Aiuto per la crescita spirituale e sociale
all’istruzione religiosa sia dei bambini,                           dei loro Paesi
insegnando loro il catechismo e forman-
doli alla vita morale e religiosa, sia delle                                                    via, secondo il Papa, per “camminare”
giovani ragazze, preparandole alla futura                                                       insieme e mai da soli. I lebbrosi infatti
condizione di spose e madri.                                                                    non sono fermi mentre vengono guariti
Nel 1854 sul suo corpo apparvero le cin-                                                        ma procedono in salita, venendo purifica-
que piaghe del Crocifisso e ogni venerdì                                                        ti. La fede richiede un cammino, un’uscita, fa
alle 15 e per tutta la Settimana Santa,                                                         miracoli se usciamo dalle nostre certezze acco-
Margherita riviveva le sofferenze di Gesù                                                       modanti, se lasciamo i nostri porti rassicuran-
dal Getsemani al Calvario.                                                                      ti, i nostri nidi confortevoli. La fede aumenta
Secondo il suo desiderio morì nella festa                                                       col dono e cresce col rischio. Sì cresce con il
del Sacro Cuore, il 27 giugno 1879.                                                             rischio! La fede procede quando andiamo
Tre i temi dell’omelia del Papa alla Messa                                                      avanti equipaggiati di fiducia in Dio.
per la canonizzazione dei cinque nuovi      Papa Francesco, nell’omelia della Mes-              E’ questo muoversi insieme che definisce
Santi: invocare, camminare e ringraziare.   sa di canonizzazione del 13 ottobre u.s.,           la fede ed è anche l’invito di Francesco ai
La preghiera è la medicina del cuore, la    davanti a 50mila fedeli, suggerisce tre             ministri di Dio perché si prendano cura
fede un camminare insieme e ringraziare     strade per disegnare il cammino della               di chi ha smesso di camminare, di chi ha
è “la parola più semplice e benefica” ha    fede ispirandosi al brano del Vangelo di            perso la strada. “Siamo custodi dei fratelli
affermato il papa, che ha concluso l’o-     Luca nel quale si racconta la guarigione            lontani. Siamo intercessori - dice il Papa -
melia dicendo: “Oggi ringraziamo il Si-     dei lebbrosi. Di loro ricorda “l’esclusione         per loro, siamo responsabili per loro,
gnore per i nuovi Santi, che hanno cam-     sociale” e il grido per attirare l’attenzione       chiamati cioè a rispondere di loro, a
minato nella fede e che ora invochiamo      di Gesù. Un modo, spiega il Papa, per               prenderli a cuore”.
come intercessori.                          accorciare le distanze perché non è                 La salvezza non è bere un bicchiere
Tre di loro sono suore e ci mostrano che    “chiudendosi in sé stessi e nei propri rim-         d’acqua
la vita religiosa è un cammino d’amore      pianti” né pensare “ai giudizi degli altri”         Nello spiegare il passo del Vangelo, il
nelle periferie esistenziali del mondo.     ma è necessario invocare il Signore che             Pontefice ricorda che solo un lebbroso
Santa Marguerite Bays, invece, era una      ascolta il grido di chi è solo. Come quei           tornò a ringraziare Gesù, una decisione
sarta e ci rivela quant’è potente la pre-   lebbrosi, anche noi abbiamo bisogno di guari-       che lo condusse alla salvezza. “La tua fede
ghiera semplice, la sopportazione pazien-   gione, tutti. Abbiamo bisogno di essere risanati    ti ha salvato”. La salvezza non è bere un
te, la donazione silenziosa: attraverso     dalla sfiducia in noi stessi, nella vita, nel       bicchiere d’acqua per stare in forma, è andare
queste cose il Signore ha fatto rivivere in futuro; da molte paure; dai vizi di cui siamo       alla sorgente, che è Gesù. Solo Lui libera dal
lei, nella sua umiltà, lo splendore della   schiavi; da tante chiusure, dipendenze e attac-     male e guarisce il cuore, solo l’incontro con
Pasqua. È la santità del quotidiano, di cui camenti: al gioco, ai soldi, alla televisione, al   Lui salva, rende la vita piena e bella. Quando
parla il santo Cardinale Newman, che        cellulare, al giudizio degli altri. Il Signore      s’incontra Gesù nasce spontaneo il “grazie”,
disse: «Il cristiano possiede una pace pro- libera e guarisce il cuore, se lo invochiamo, se    perché si scopre la cosa più importante della
fonda, silenziosa, nascosta, che il mondo   gli diciamo: “Signore, io credo che puoi risa-      vita: non ricevere una grazia o risolvere un
non vede. […] Il cristiano è gioioso,       narmi; guariscimi dalle mie chiusure, liberami      guaio, ma abbracciare il Signore della vita.
tranquillo, buono, amabile, cortese, in-    dal male e dalla paura, Gesù”.                      Vivere ringraziando
genuo, modesto; non accampa pretese,        Preghiera, medicina del cuore                       “Il culmine del cammino di fede - sog-
[…] il suo comportamento è talmente         Il Signore premia l’audacia di chi lo chia-         giunge il Papa - è vivere rendendo grazie”
lontano dall’ostentazione e dalla ricerca-  ma per nome, premia chi si rivolge a lui            e questo spinge a chiederci se davvero
tezza che a prima vista si può facilmente   in modo diretto e spontaneo. Chiamare               viviamo la vita con un peso sul cuore o
prenderlo per una persona ordina-           per nome è segno di confidenza, e al Signore        rendendo lode, come ribadito anche via
ria» (Parochial and Plain Sermons, V,5).    piace. La fede cresce così, con l’invocazione       Twitter. “Quando ringraziamo - continua
Chiediamo di essere così, “luci gentili” trafiduciosa, portando a Gesù quel che siamo, a        -, il Padre si commuove e riversa su di
le oscurità del mondo. Gesù, «resta con     cuore aperto, senza nascondere le nostre mise-      noi lo Spirito Santo”. Ringraziare non è
noi e noi cominceremo a brillare come       rie. Invochiamo con fiducia ogni giorno il          questione di cortesia, di galateo, è questione di
Tu brilli, a brillare in modo da essere una nome di Gesù: Dio salva. Ripetiamolo: è pre-        fede. Un cuore che ringrazia rimane giovane.
                                            gare, dire Gesù è pregare. La preghiera è la
luce per gli altri» (Meditations on Christian                                                   Dire: “Grazie, Signore” al risveglio, durante la
Doctrine, VII,3).                           porta della fede, la preghiera è la medicina del    giornata, prima di coricarsi è l’antido-
                                            cuore                                               to all’invecchiamento del cuore, perché il cuo-
                                         GI Passi umili e concreti                              re invecchia e si abitua male. Così anche in
                                            Avanzare nella fede con l’amore umile e             famiglia, tra sposi: ricordarsi di dire grazie.
                                            concreto, con la pazienza quotidiana: è la          Grazie è la parola più semplice e benefica.
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                             Una vita donata
                        Ricordo di P. Antonio Bozza
Era il 25 settembre del 2000, quando          diane della comunità e nella cultura alba-    rocchie. Mancando in lingua albanese
due padri dehoniani p. Antonio Bozza e        nese, impegnandosi ad apprendere la           film e cartoni animati di carattere religio-
p. Pasquale Nalli arrivarono al porto di      lingua albanese. Ad accoglierlo nella co-     so, egli si era adoperato per tradurre e
Durazzo ed entrarono nella terra, segna-      munità di Scutari c’era p. Mario Bosio,       sottotitolare molti filmati, in formato
ta dal sangue dei martiri, per servire il     con il quale ha iniziato un’esperienza di     cassetta audio e DVD. La sua collabora-
vangelo e aiutare questo popolo a rialzar-    collaborazione negli impegni pastorali        zione con la diocesi si estendeva anche
si dall’oppressione di tanti anni oscuri.     della parrocchia di Boriç e nella forma-      nella revisione di alcuni libri prima della
Mentre l’anno prima un altro evento ma        zione dei seminaristi nella comunità di       stampa e nella gestione economica, nei
luttuoso aveva colpito la missione deho-      Scutari. Gli ostacoli inevitabili del cam-    primi anni, di Radio Maria albanese e
niana in Albania. Era il 4 maggio 1999,       mino non hanno rallentato la sua passio-      della Caritas diocesana.
quando un grande lavoratore nella vigna       ne nel servizio alla chiesa e al popolo.      Ma l’opera più onerosa e di grande valo-
del Signore cadeva in terrra, schiacciato     A mano a mano che passavano gli anni          re è risultata l’informatizzazione di tutti i
dalla fatica del suo pellegrinare per le      egli creava legami sempre più stretti con     registri dei sacramenti celebrati nella
strade polverose e sconquassate dell’Al-      la diocesi e le comunità religiose. Ha        maggior parte delle parrocchie albanesi.
bania per amore dei fratelli. P. Michele                                                    Egli ha trascritto tutti i dati provenienti
Bulmetti terminava il suo viaggio sulla                                                     dai registri esistenti, anche da quelli con-
terra dei suoi avi, dopo una corsa frene-                                                   fiscati dal regime e dai microfilm. In que-
tica per portare conforto morale e aiuto                                                    sto modo egli ha creato una banca dati,
materiale ai rifugiati del Kossovo. La sua                                                  ben strutturati, da cui tutti potranno
scomparsa ci interpellò sulla possibilità                                                   attingere. Il suo ministero sacerdotale
di continuare o interrompere la nostra                                                      nella parrocchia di Boriç lo ha esercitato
presenza missionaria in Albania. Pertan-                                                    in pienezza dopo la partenza di p. Mario
to l’arrivo dei due missionari, p. Anto-                                                    Bosio dall’Albania. Organizzava la cate-
nio a Scutari, dove lavorava p. Mario                                                       chesi per i fanciulli e gli adolescenti che
Bosio, e p. Pasquale a Gurëz, dove vive-                                                    si preparavano alla celebrazione dei sa-
va p. Giuseppe Civerra, rappresentò un                                                      cramenti. Alla sua cura pastorale erano
segno di speranza e la volontà di valoriz-                                                  affidate anche quattro cappelle dove cele-
zare l’eredità missionaria di p. Michele.                                                   brava l’eucarestia nei giorni festivi, con
Non sono ancora trascorsi diciannove                                                        l’aiuto di p. Giuseppe Nicolai. Nutriva
anni ed ecco abbattersi sulla fragile pre-                                                  una grande devozione a sant’Antonio di
senza dehoniana un altro fulmine, che ha                                                    Padova, ed aveva contribuito a restaurare
colpito tutti noi. Un altro servo fedele                                                    i ruderi di un Monastero Benedettino a
nella vigna del Signore è stato stroncato                                                   Shën Gjin, vicino a Boriç, dove un gran
nel giro di pochi giorni da un male non                                                     numero di fedeli da ogni parte si racco-
diagnosticato in tempo. L’8 settembre         fatto conoscere il suo interesse e le sue     glievano per celebrare i tredici martedì
2019 nelle prime ore pomeridiane un           competenze per i mezzi di comunicazio-        prima della festa di sant’Antonio. Aveva
arresto cardiaco arrestava il cammino di      ne di massa e li ha messi a servizio della    nel cuore le persone povere e ammalate,
p. Antonio in terra di Albania, che tanto     Chiesa. Mons. Angelo Massafra, vescovo        per le quali si spendeva generosamente,
aveva amata. Quante domande oscure            di Scutari, ha valorizzato i suoi talenti e   con l’aiuto delle suore Basiliane, per
sono apparse alla mente, quante fitte al      la sua generosità, chiamandolo a collabo-     alleviare le loro pene e sofferenze. Dona-
cuore abbiamo provato! Ma la preghiera        rare nella commissione per la causa di        va aiuti economici ad alcuni indigenti e
che saliva dal cuore ci diceva: illumina il   beatificazione dei martiri trucidati dal      offriva tramite l’ambulatorio un servizio
nostro cuore, o Dio, per leggere il miste-    regime comunista. Con cura certosina          gratuito agli ammalati. Viveva il suo im-
ro della tua volontà. All’età di cinquanta-   estraeva dai microfilm realizzati dal regi-   pegno missionario alla luce della spiritua-
cinque anni p. Antonio aveva deciso di        me i documenti della vita dei nostri beati    lità dehoniana, ispirata alla devozione del
mettere in gioco la sua vita, accettando la   e li trascriveva in formato word. Egli        S. Cuore di Gesù. Il p. Leone Dehon,
sfida missionaria in Albania. Anche se        stesso era stupito delle scoperte storiche    fondatore dei Sacerdoti del S. Cuore,
così vicina alle nostre coste era tanto       che faceva e innamorato della sublime         aveva espresso nel simbolo del Cuore di
lontana dai nostri modelli di vita sociale,   testimonianza dei nostri martiri. Un’altra    Cristo l’esperienza dell’incontro dell’uo-
politica e religiosa. Con rapidità ed entu-   mansione preziosa aveva accettato, per        mo con Dio.
siasmo si è immerso nelle vicende quoti-      offrire sussidi per la catechesi nelle par-                    Continua a pagina 4
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
P AGINA 4                                                                                        I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
         Continua da pagina 3                    zio svolto dal padre per la Chiesa albane-
                                                 se. Anche i fedeli erano numerosi e parte-        Non lasciate
Se il nostro cuore legge il cuore trafitto di    cipi al dolore per la sua scomparsa. La
Cristo, che effonde fino all’ultima goccia       chiesa di Scutari ha confermato l’affetto e     indietro nessuno!
sangue e acqua, scopre un Dio ferito e           la stima per la persona e il servizio di p.
trafitto dall’amore per noi. Egli, illumina-     Antonio. Al ternime dell’Eucarestia il
to da questa luce spirituale e dalla con-        feretro è partito per la nostra comunità di
templazione di questo Cuore, ha portato          Gurëz dove ha dimorato tutta la notte. Al
il vangelo, con il suo modo di essere sem-       terzo giorno verso mezzogiorno abbiamo
plice e bonario, ai fedeli della sua comuni-     accompagnato il feretro a Tirana presso
tà, prendendosi cura anche di alcune fa-         un’agenzia funebre, dove, alla presenza di
miglie in difficoltà economica. Sapeva di        un ufficiale dell’Ambasciata italiana, sono
poter contare in Italia su una robusta rete      stati apposti i sigilli. Di nuovo siamo ri-
di parenti e amici, che gli fornivano soste-     tornati a Gurëz, dove nel pomeriggio
gno economico. Si è dedicato con tutte le        abbiamo celebrato l’ultima messa esequia-
forze e mezzi per portare soccorso umano         le in terra di Albania, con la partecipazio-
e spirituale al popolo a lui affidato, non       ne di un piccolo numero di persone. A
trattenendo nulla per sé. E’ stato umile                                                 Il 13 ottobre in oltre 200 piazze d’Italia si è
                                                 sera siamo partiti per il porto di Durazzo,
lavoratore e grande collaboratore di mol-                                                celebrata la Giornata nazionale delle persone
                                                 per l’ultimo viaggio di ritorno in Italia.
te comunità religiose, di diverse congre-                                                con sindrome di Down. «Non lasciate indietro
                                                 Giunti, al quarto giorno, al porto di Bari
gazioni. A lui si rivolgevano per ogni tipo                                              nessuno» è lo slogan sotto cui volontari di varie
                                                 con molto ritardo, siamo partiti in fretta
di aiuto molte suore, a cui donava il suo                                                associazioni hanno distribuito cioccolato fab-
                                                 per il Santuario SS. Salvatore in Andria,
tempo e il suo servizio con gratuità. La                                                 bricato con cacao equo e solidale. Focus parti-
                                                 dove ci attendevano molti confratelli de-
sua morte inattesa e quasi improvvisa ha         honiani e altri sacerdoti. L’Eucarestia,colare sull’inclusione scolastica, uno dei diritti
provocato nel cuore di tutti un senso di         presieduta da mons. Luigi Mansi, vescovofondamentali da garantire anche alle persone
sconcerto e solitudine. Se dalla morte di        di Andria, e trasmessa da Tele Dehon, hacon sindrome di Down. A proposito nelle pros-
una persona si comprende la vera natura                                                  sime settimane sarà presentata «Ora parlo
                                                 visto la partecipazione di numerosi fedeli
del suo cuore, ho constatato che tanti                                                   io!», prima indagine nazionale con le espe-
                                                 e conoscenti di P. Antonio. Infine è parti-
sono accorsi attorno alla sua bara per           to per Praiano, la sua terra natale. Ad rienze di 650 ragazzi; i dati dicono che
guardare il suo volto carico di tanti ricor-                                             l’85% di chi va a scuola resta in classe con gli
                                                 accogliere il feretro sulla strada della Co-
di ed esprimergli gratitudine. I fedeli di       stiera Amalfitana nel suo paese c’erano altri e il 44% fa gli stessi compiti dei compa-
Boriç nel giorno successivo alla morte con                                               gni. Alle superiori invece il percorso obbligato-
                                                 don Pio, alcuni parenti e amici, che hanno
struggente affetto si sono stretti in un                                                 riamente differenziato rende arduo ottenere un
                                                 prelevato la bara dal carro e l’hanno de-
religioso silenzio, facendo una processio-       posta sullo splendente pavimento maioli-diploma.
ne ininterrotta alla sua bara, per raccon-                                               Lo scopo della Giornata Nazionale
                                                 cato della chiesa, dove ricevette il seme
targli il tempo trascorso insiene e ringra-      della vita immortale.                   delle Persone con Sindrome di
ziarlo.                                                                                  Down è stato di ricordare a tutti che
                                                 Alle ore dieci del quinto giorno, sotto la
Alle 18.00 la chiesa era gremita di fedeli       guida di mons. Orazio Soricelli, vescovo«solo maggiori opportunità a scuola, nel
per l’eucarestia esequiale, presieduta da        di Amalfi e con la parteciapzione di p. mondo del lavoro e nella vita sociale pos-
mons.Simon Kulla, vescovo di Sapa, con           Ciro Moschetta, Provinciale dei dehonia-sono portare alla piena inclusione per
la partecipazione di mons. Gjergj Meta,                                                  ogni persona con disabilità». Come gli
                                                 ni, di confratelli dehoniani e della quasi
vescovo di Rreshën e una decina di sacer-                                                altri anni anche questa volta, i volontari
                                                 totalità dei sacerdoti della diocesi, e di
doti. A sera tardi un incontro silenzioso e                                              delle Associazioni aderenti al CoorDown
                                                 tanti fedeli ha inizio l’utima messa di ese-
struggente: si chinava sul suo volto mar-                                                insieme ai genitori, fratteli, sorelle e ami-
                                                 quie, in un’atmosfera surreale di ascolto
moreo il volto in lacrime di don Pio e           del mistero e di luminosa speranza. La  ci ,sono stati in più di duecento piazze
Ciro, fratelli di p. Antonio. Il giorno suc-                                             d’Italia per incontrare i sostenitori, dare
                                                 chiesa si è riempita di luci, di canti, quasi
cessivo, il feretro è stato collocato ai piedi                                           informazioni, raccontare come verranno
                                                 di fede gioiosa. E’ la festa della Pasqua di
dell’altare nella maestosa cattedrale di                                                 utilizzati i fondi raccolti e distribuire il
                                                 p. Antonio, che ritorna al Padre, passando
Scutari, dove il ricordo di p. Antonio è                                                 tradizionale messaggio di cioccolato –
                                                 dalla terra al Cielo. E alla fine è stato de-
molto vivo.                                      posto nella nuda terra come il seme, cherealizzato con cacao proveniente dal com-
Alla celebrazione eucaristica hanno parte-       se non muore non produce frutti di vita.mercio equo e solidale – che promuove
cipato mons. Angelo Massafra, vescovo di         Guardandoci attorno ci siamo trovati im-vari progetti d’inclusione sociale in tutto
Scutari, che gli ha rivolto parole dense di      mersi nella Costiera Amalfitana, in una il territorio nazionale.
stima amorevole, mons. Simon Kulla e                                                     «L’educazione inclusiva, il lavoro, la par-
                                                 cornice di così grande bellezza, tanto che
mons. Giovanni Peragine, vescovo del                                                     tecipazione alla vita sociale, la vita indi-
                                                 anche sorella morte ha svelato quasi la sua
sud Albania. Sacerdoti di tutte le diocesi       bellezza.                               pendente e la possibilità di decidere della
erano presenti e riconoscenti per il servi-                            P. Pasquale Nalli propria vita – sottolineano dal
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
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CoorDown (Coordinamento Nazionale               cipanti all’indagine fanno
Associazioni delle Persone con Sindrome         certamente parte di per-
di Down) – sono diritti fondamentali            corsi di inclusione messi
che dovrebbero essere garantiti a tutti.        in campo dalle Associazioni
Negli ultimi quarant’anni in Italia gli         sui territori, mostrando il
sforzi intrapresi per realizzare un cambia-     forte impatto sociale dei
mento culturale verso la concreta inclu-        progetti realizzati fin dall’in-
sione hanno portato molte persone               fanzia sul loro vissuto».
con sindrome di Down a raggiun-                 Tra le interviste realizzate,
gere traguardi importanti. Oggi                 va detto, ce ne sono alcune
l’obiettivo oggi è far sì che quanto è alla     realizzate a giovani che
portata di molti si trasformi in realtà         hanno intrapreso per-
per tutti». È partendo da questo as-            corsi positivi che dimo-
sunto che lo stesso CoorDown ha scelto          strano come sia possibile
il messaggio Non lasciate indietro nes-         abbattere stereotipi e pregiudizi.              diventare aspirazioni realizzabili per
suno.                                           Sono le interviste a Emanuela, Irene,           ogni ragazzo e ragazza con disabi-
Quest’anno Il CoorDown ha presentato            Martina e Simone, «giovani che dal              lità intellettiva».
in anteprima i dati finora raccolti tramite     Veneto alla Sicilia , passando per Milano       CoorDown è impegnata fin dalla
la prima indagine nazionale rivolta a per-      e Firenze, studiano per prendere il diplo-      sua nascita a rendere sempre più
sone con sindrome di Down e denomina-           ma, lavorano in asilo nido, all’Ikea, in        forte e chiara la voce delle persone
ta Ora Parlo Io!,                               bar e ristoranti, fanno teatro, danza, yo-      con sindrome di Down, creando
L’intento è stato quello di dare voce           ga, hanno passioni e hobby, vanno al ci-        strumenti di dialogo e decisionali come la
alle reali esigenze e desideri, per-            nema ed escono con gli amici per fare           Consulta Giovani composta da ragazzi e
mettendo alle persone di esprimere la           l’aperitivo, hanno relazioni sentimentali       ragazze da diverse regioni e mettendo al
propria opinione in modo libero e senza         e almeno una di loro già vive in autono-        centro delle campagne di comunicazione
condizionamenti. Ebbene, «ad oggi sono          mia, in una casa condivisa con altre ra-        internazionali come protagonisti persone
stati ben 650 i questionari compilati,          gazze. Hanno anche incontrato difficoltà        reali che esprimono le loro opinioni. E
un risultato importante che permetterà          e discriminazioni sulla loro strada, ma         scegliendo di promuovere in ogni evento
di scoprire in modo diretto le percezioni       anche opportunità e il sostegno delle           pubblico la self advocacy (auto dife-
e i pensieri di un numero significativo         Associazioni che hanno permesso loro di         sa), come avvenuto negli ultimi due anni
delle persone con sindrome di Down. I           realizzare le proprie aspirazioni».             quando in rappresentanza di CoorDown
primi dati analizzati ci dicono che tra chi     L’obiettivo è quello di essere al loro fian-    e di tutti i ragazzi sono state selezionate
va a scuola l’85% durante le lezioni sta in     co nel quotidiano, e in attesa che le ri-       per la Conferenza Mondiale delle Nazio-
classe con i compagni (per il 63% tanto e       chieste fatte nelle sedi istituzionali abbia-   ni Unite del 21 marzo 2019 due giovani
per il 22% abbastanza). Al 73% degli            no un seguito con risposte concrete, per        donne adulte con sindrome di Down.
studenti con sindrome di Down vengono           far rispettare i loro diritti, ancora troppo    Il Coordinamento delle associazio-
assegnati compiti a casa e il 44% degli         spesso negati a causa di supporti inade-        ni delle persone con sindrome di
intervistati dichiara di fare gli stessi com-   guati, di pregiudizi sociali e di basse         Down nasce nel 1987 con lo scopo di
piti dei compagni. È un dato, quest’ulti-       aspettative. Ora più che mai, dunque, in        promuovere azioni di comunicazione
mo, che riguarda la percezione di quanto        ogni àmbito nessuno deve essere                 condivise tra le diverse organizzazioni
viene vissuto a scuola dai ragazzi e che        lasciato indietro, molti, infatti, ancora       italiane impegnate nella tutela e nella
comprende le risposte date da tutta Ita-        non ricevono a scuola i giusti supporti e i     promozione dei diritti delle persone con
lia. Ora il dato suddiviso per ogni             sostegni inclusivi e la regola quasi genera-    sindrome di Down ed è oggi l’organismo
Regione renderà un quadro più com-              lizzata che il percorso alle superiori deb-     ufficiale di confronto con tutte le Istitu-
pleto su ogni singolo territorio. Va evi-       ba essere solo ed esclusivamente diffe-         zioni. Ogni seconda domenica di otto-
denziato anche che le 650 persone parte-        renziato, non permette ai ragazzi di otte-      bre, CoorDown promuove la Giornata
                                                                     nere un diploma. E         Nazionale delle persone con sin-
                                                                     ancora, l’accesso al       drome di Down e, il 21 marzo di ogni
                                                                     lavoro con contratti       anno, il World Down Syndrome
                                                                     equi e le opportunità      Day, anche attraverso la produzione di
                                                                     di tirocini e formazio-    campagne internazionali di comunicazio-
                                                                     ne post scolastica sono    ne che in questi anni hanno collezionato
                                                                     limitati». «Le possi-      un totale di ben 20 leoni, di cui 9 d’oro,
                                                                     bilità di vita indi-       al Festival Internazionale della Creatività
                                                                     pendente e di auto-        di Cannes.
                                                                     nomia abitativa –
                                                                     conclude – devono                                Marco Rossetto
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
P AGINA 6                                                                                        I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                                                                                  Inaugurazione
      Conclusione del Sinodo                                                                     anno Catechistico
         per l’Amazzonia                                                                            2019-2020
Il Sinodo sull’Amazzonia si è concluso           considerato nel suo insieme nella sua
con un’apertura: conversione. È questa la        interezza a partire dalle analisi all’attacco
parola chiave che può riassumere la so-          all’ambiente e alle popolazioni che lo
stanza di un processo sinodale speciale          vivono, perché gli attacchi alla natura
che si è svolto in clima aperto, libero e        hanno sempre conseguenze per la vita dei
rispettoso dei vescovi, missionari e mis-        popoli.
sionarie, laici, laiche insieme a rappresen-     Quest’unica crisi socio-ambientale è stata
tanti delle popolazioni indigene dell’A-         così presentata anche in questo strumen-
mazzonia, che per la prima volta si sono         to: «Tutti i partecipanti – si scrive – han-
ritrovati in un’aula nella sede di Pie-          no espresso una profonda consapevolezza
tro. Un processo che si è compiuto nella         della drammatica situazione di distruzio-
comune partecipazione e nell’ascolto del         ne che colpisce l’Amazzonia di ciò che
grido che viene da quella terra violentata       significa la scomparsa del territorio e dei
e dei popoli che la abitano e che non può        suoi abitanti, in particolare delle popola-
essere compreso senza chiedersi cosa lo          zioni indigene. Perché la foresta amazzo-
Spirito Santo abbia voluto dire alla Chiesa      nica è un “cuore biologico” per la terra
universale attraverso l’Amazzonia.               sempre più minacciata.
Ed è di questo clima che s’impregna an-          È in una corsa sfrenata verso la morte»
che il documento finale consegnato nel-          perché «è scientificamente provato che la
le mani del Papa. Conversione è pertanto         scomparsa del bioma amazzonico avrà un
la parola centrale del documento-                impatto catastrofico sul pianeta nel suo
strumento di lavoro che di questo atto           complesso» ed «esige cambiamenti radi-
ecclesiale ne è il frutto.                       cali con estrema urgenza, una nuova dire-
Una conversione che si declina in quat-          zione che consenta di salvarla». Vengono
tro ambiti: ecologica, culturale e sinoda-       indicati nuovi modelli di sviluppo equo,
le, pastorale.                                   solidali e sostenibili e per la promozione Sabato 12 Ottobre 2019, alle ore 16,00 i
A fondamento delle quali, come è sottoli-        di un’ecologia integrale.                 ragazzi,le mamme,le catechiste della Co-
neato nel documento, c’è                                                                   munità Ecclesiale di Ravello con i Parroci
                                                 «L’ascolto del grido della terra e del gri-
«l’unica conversione al Vangelo vivo, che        do dei poveri e dei popoli dell’Amazzonia Don Angelo Mansi e Don Raffaele Ferri-
è Gesù Cristo». Perché solo una conver-          con cui camminiamo ci chiama a una vera   gno, si sono ritrovati presso la Chiesa di
sione al Vangelo può offrire uno sguardo         conversione integrale, con una vita sem-  Santa Maria della Pomice, a Sambuco
per curare le ferite e lo sguardo verso noi      plice e sobria, il tutto alimentato da unaper dare inizio al nuovo Anno Catechisti-
stessi come Chiesa, il mondo e l’ambien-                                                   co 2019-2020.
                                                 spiritualità mistica nello stile di san Fran-
te e quindi un reale cambiamento di tutti        cesco d’Assisi, esempio di conversione    Già salendo le scale che portano alla
questi ambiti. Per cercare nuovi cammi-                                                    Chiesetta si respirava aria di festa con
                                                 integrale». Si trova così declinata la pro-
ni di eva ng el iz z a z io ne, ne l-            spettiva della Laudato si’ sulla questionepalloncini multicolori ad annunciare la
la consapevolezza che tutto è intercon-          ambientale e dell’Evangelii gaudium sulla gioia di stare insieme.
nesso e che per i cristiani la cura dei po-      missione e la conversione pastorale.      Dopo i saluti e l’accoglienza reciproca,
veri, degli ultimi, degli scartati e la cura e   E nelle modalità della Chiesa missionaria nella Chiesetta, Don Angelo ha animato
la difesa del Creato che Dio ha affidato         e amazzonica che «serve e accompagna i    con canti (frà Martino Campanaro) e
alla custodia degli uomini scaturiscono          popoli amazzonici» vengono indicati i     filastrocche (la filastrocca della bigotta)
dal cuore della fede.                            nuovi cammini pastorali e itinerari di    un momento di allegria, i bambini in
I cambiamenti climatici, la deforestazio-        formazione e di conversione sinodale      prima fila direttamente coinvolti con le
ne, il depredamento selvaggio e indiscri-        nella prospettiva della crescita di una   mamme e le catechiste.
minato delle risorse, l’abbandono in cui         Chiesa in cultura «presente e alleata dei E´ seguito un breve momento di preghie-
vivono i popoli autoctoni, le sfide rappre-      popoli nei loro territori».               ra iniziato con il canto “Come è bello
sentate dalla crescita delle periferie delle     E che riconoscono come centrale la pre-   Signore stare insieme”, Don Raffaele ha
metropoli, le migrazioni interne ed ester-       senza delle donne e dei diaconi perma-    poi proclamato il brano del Vangelo di
ne, le violenze perpetrate sui più deboli.       nenti per una Chiesa «dal volto amazzoni- Luca (Lc. 19,1-10) su Zaccheo.
Tutto ciò sfida i cristiani e li richiama alle   co e in uscita missionaria».              Don Angelo ha spiegato in modo sem-
loro responsabilità.                                                    Stefania Falasca plice ai bambini chi era Zaccheo, un uo-
E per questo il documento-strumento va                                  Fonte: Avvenire.it mo come gli altri, anzi
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
P AGINA 7                                                                                 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
vista la sua bassa statura, ha spiegato che
Zaccheo era un esattore delle tasse, ha                  Nella pace dei giusti
spiegato il perché era considerato un pec-    Ricordi e testimonianze per Antonio Borgese
catore, un mascalzone, uno che allungava
le mani sui soldi da mettere nelle casse                                                                    lizzata dal maestro Anto-
dei Romani di cui era esattore, eppure ha                                                                   nio Esposito, al Santua-
detto Don Angelo, Zaccheo ha una gran                                                                       rio dei Santi Cosma e
voglia di vedere Gesù ed a causa della                                                                      Damiano di Ravello,
gran folla e della sua bassa statura decide                                                                 mantenendo una pro-
di salire su un albero di sicomoro in mo-                                                                   messa fatta a Don Panta-
do da poter dare almeno una sbirciatina.                                                                    leone.
Eppure Gesù, quando arriva sotto l’albe-                                                                    La morte di Antonio
ro alza lo sguardo , perché è proprio lui                                                                   Borgese ha suscitato in
che sta cercando e gli dice :“ Zac-                                                                         alcuni amici il proposito
cheo ,scendi subito perché oggi devo fer-                                                                   di dedicargli il giusto
marmi a casa tua”.                     Nella mattinata di martedì 8 ottobre,           commiato, non solo durante la celebra-
Don Angelo nella spiegazione ha fatto  presso la propria abitazione di Via San         zione esequiale, ma soprattutto affidando-
                                       Francesco, Antonio Borgese, una delle
toccare con mano ai bambini la meraviglia                                              lo alle pagine social e ai giornali on line, a
                                       figure di spicco della comunità ravellese,
di Zaccheo ma anche la gioia e l’emozio-                                               partire da coloro che hanno amministrato
                                       ha concluso la sua intensa esistenza terre-
ne mentre fa strada a Gesù ed ha l’onore                                               la Città di Ravello.
di farLo entrare nella sua casa.       na all’età di 93 anni.                          Il Prof. Salvatore Sorrentino, già sin-
Non riesce a dire neppure una parola, eMemoria storica della città della musica        daco di Ravello, dalle colonne de “Il Ve-
                                       come si rileva anche dalla sua ultima testi-
intanto pensa: "Il Maestro di Nazareth mi                                              scovado” ha ricordato l'attività ammini-
ha chiamato per nome, ha chiamato pro- monianza, resa al giornalista Silvano Pol-      strativa da Antonio Borgese, svolta nella
prio me, come fossimo amici da tanto   vani, autore della biografia dello storico      sua funzione di consigliere e assessore, in
tempo! E ho sentito bene: vuole propriosindaco Lorenzo Mansi.                          due delle tre amministrazioni da lui diret-
fermarsi qui da me !" Zaccheo sente an-Nel 2014 rese la sua testimonianza per i        te, a partire dal 1975, quando lo chiamò a
                                       settant'anni dalla permanenza di Re Vitto-
che il mormorio dei suoi concittadini, e                                               candidarsi come consigliere comunale.
                                       rio Emanuele III, che a Ravello firmò il
riesce a stupire tutti con quest’afferma-                                              “Mi ero accorto – afferma Sorrentino – nel
                                       decreto con cui fu sancito, nel giugno del
zione: “Ecco, Signore, io do la metà dei                                               precedente quinquennio, che nel Consiglio
                                       1944, il passaggio luogotenenziale al fi-
miei beni ai poveri; e se ho frodato qual-                                             Comunale erano ben rappresentate tutte le
cuno, restituisco quattro volte tanto. glio Umberto.                                   categorie professionali: dipendenti statali, a
                                       Classe 1926, già consigliere e assessore
Zaccheo riconosce di non aver agito sem-                                               cominciare da me, parastatali, albergatori,
                                       comunale tra gli anni Settanta e Ottanta,
pre onestamente, perciò vuole condivide-                                               costruttori, commercianti. Mancava la rappre-
                                       nonchè storico dipendente dell'ufficio di
re la metà della sua ricchezza con i pove-                                             sentanza dei comuni lavoratori, dei manovali,
ri.                                    collocamento di Ravello, Antonio Borge-         dei contadini, dei boscaioli, dei camerieri e
Gesù è davvero contento ed esprime la  se è stato memoria storica della Città e        simili, sia di sesso maschile, sia femminile. Mi
                                       titolare, fin dagli anni Cinquanta del seco-
sua soddisfazione verso Zaccheo dinanzi a                                              premeva che queste categorie di lavoratori
                                       lo scorso, dell'allora ufficio di colloca-
tutti: “Oggi la Salvezza è entrata in casa                                             fossero rappresentate. E bene.
tua”. Don Angelo ha concluso dicendo   mento in vari centri della Costiera amalfi-     Riflettei e, chi meglio del dirigente del locale
che Gesù chiama per nome ciascuno di   tana. Impegnato in campo politico - am-         Ufficio di collocamento, mi dissi, può rappre-
                                       ministrativo per più mandati quale consi-
noi, ci vuole bene, ci perdona e ci vuole                                              sentarle? Fu così che gli chiesi di entrare in
far diventare belli.                   gliere e assessore comunale, presidente         lista. Non ci rifletté nemmeno un secondo e
                                       dell'azienda silvo - pastorale, è stato an-
L’invito di Don Angelo ai bambini è stato                                              accettò. E mi disse: finalmente un amministra-
                                       che scrittore attento e raffinato di testi di
quello di aprire il cuore e credere nell’A-                                            tore che vuole veramente sentire e far sentire la
                                       genere biografico.
more di Gesù. I piccoli ,in forma di pre-                                              voce "del lavoratore" in seno all'Amministra-
ghiera hanno proclamato il loro Credo, Uomo colto, saggio, fine oratore, ha vis-       zione Comunale. E (il suo) contributo di Anto-
                                       suto i mutamenti sociali dal periodo del
c’è stato poi l’Invocazione allo Spirito                                               nio Borgese fu importante e, direi, determinan-
Santo e la recita del Padre Nostro.    secondo conflitto mondiale alla Ravello         te: entrò a far parte della Giunta Comunale e
                                       della Dolce Vita, fino ai tempi moderni.
Dopo il momento Liturgico c’è stato l’A-                                               dell'A.S.P.C.A. (Azienda Silvo-Pastorale Co-
                                       Ha raccontato più volte aneddoti e perso-
gape Fraterna ed i ragazzi sono stati feli-                                            stiera Amalfitana), di cui, per altro, fu addi-
                                       naggi di varie epoche attraverso interviste
cissimi di tirare qualche calcio al pallone                                            rittura Presidente e attraverso la quale gestì il
                                       e volumi. Tra suoi scritti ricordiamo
ei giocare con i palloncini colorati, nella                                            patrimonio montano dei Monti Lattari, sia
piazzetta all’uscita della Chiesa.     "L'Uomo e la Roccia", la biografia del          della provincia di Salerno che di Napoli, fino
                                       parroco Don Pantaleone Amato realizzata         alla completa entrata in funzione della Comu-
                        Giulia Schiavo nel 1997. Nel settembre del 2016 donò           nità Montana Amalfitana e della Sorrentina.
                                       una pregevole croce in ferro battuto rea-                            Continua a pagina 8
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
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          Continua da pagina 7                        di morire, la sua opera. L’aveva tirata su per       Il prof. Francesco Criscuolo, già diri-
                                                      lungo tempo, a partire dalle fondamenta, con         gente scolastico, ha esordito sottolinean-
Mi stette a fianco per due consiliature e anche       le sue mani. Ma ora, per terminarla, aveva           do: “l'aura di tristezza propria di una circo-
per la terza, non gestita più da noi, durante la      bisogno di aiuto. Mancava innanzitutto un            stanza, che vede tanti, ravellesi e non, riuniti
quale condivise la mia politica di non testarda       progetto, poi le condizioni e i relativi, numero-    attorno a un caro amico, a un uomo di non
opposizione ma di controllo e ausilio alle ini-       si, permessi. Occorreva un lavoro impegnativo,       poco spessore personale e sociale. È una testi-
ziative amministrative a favore delle classi più      dall’esito incerto. Mi chiedevo allora come un       monianza palpitante di affetto e di stima verso
deboli della popolazione”. Il Prof Sorrentino         uomo di ottant’anni e un architetto di trenta        una persona che ha ben meritato, perché ha
sottolinea, infine, che, durante le sue ammini-       potessero dialogare. Presumevo conflitti e disac-    dato senso alla lunghezza dei giorni vissuti con
strazioni, “grande fu il suo contributo per la        cordi; incomprensioni che mai ci sono state. Il      la validità delle opere compiute. Non senza
preparazione politica, amministrativa e orga-         signor Borgese era si un uomo severo, schivo,        ragione, l'autore del libro biblico
nizzativa delle due importanti strade interpo-        talvolta integerrimo, ma dotato di una sorpren-      del Siracide ha scritto che "la morte di un
derali, che purtroppo, e se ne doleva spesso con      dente immaginazione. Lucido, ingegnoso, più          uomo manifesta le sue opere" (Sir. 11, 27). Le
me, non sono mai arrivate a completezza”.             moderno di tanti giovani. Affascinato dal pro-       opere di Antonio sono ben visibili nella dimen-
Anche il Dott. Secondo Amalfitano,                    gresso, tanto che una volta mi raccomandò di         sione del buon padre di famiglia, attento, dili-
anch’egli già primo cittadino di Ravello,             recarmi a New York. “Devi assolutamente vede-        gente, premuroso, capace di non perdersi d'ani-
sul giornale on-line “Positanonews” ha                re i grattacie-
ricordato Antonio Borgese in qualità di               li” mi disse “la
collocatore “sempre vicino al ceto medio basso        meraviglia
(…). Conosceva situazioni familiari e sociali         delle costru-
che mai avrei immaginato, e i Ravellesi lo            zioni        che
accreditavano della loro fiducia e spesso si          sfidano        il
affidavano a lui anche per questioni molto            cielo in altez-
diverse dal lavoro”.                                  za“. Accettan-
L’impegno di Antonio Borgese nell’Azio-               do l’incarico
ne Cattolica è stato messo in evidenza dal            che mi affidò,
giornalista Sigismondo Nastri, che ha                 non riuscii a
ricordato la proficua collaborazione al               promettergli
Centro Diocesano di Azione Cattolica,                 che sarei stato
con l’incarico di incontrare i vari circoli           in grado di
parrocchiali dell’Arcidiocesi.                        sollevarlo dal
Anche il giovane architetto e scrittore               macigno che
minorese Christian De Iuliis su “Il Ve-               si      portava
scovado” ha omaggiato Antonio Borgese                 dentro. “Farò
con un appassionato ricordo dal seguente              il possibile” mi limitai a garantire. “Qui si        mo di fronte a vicende familiari tanto più tra-
tenore: “Una piastrella all’ingresso della casa       parrà la tua nobilitate” rispose. Non capii.         giche e dolorose, quanto più impensabili ed
del signor Borgese recita: “Se vuoi costruire una     Allora mi scrisse quella frase sul risvolto di una   inattese. Le stesse opere sono ben visibili, altre-
fabbrica di grande altezza, pensa prima alle          cartella in modo che potessi tenerla a mente.        sì, nella poliedricità e versatilità dell'indole,
fondamenta dell’umiltà“. E’ una frase di              “E’ ciò che Virgilio dice a Dante”. Corretto: nel    nella serenità e onestà di fondo, nell'apporto
Sant’Agostino. La si incontra lungo una via           canto secondo dell’Inferno. “Sarà questa l’occa-     dato con spirito di servizio al progresso della
centrale di Ravello, insieme ad altre, che il         sione nella quale potrai dimostrare quanto           comunità ravellese in veste di consigliere e
signor Borgese in questi ultimi anni ha voluto        vali. Se vali” chiosò. Da allora, tutte le volte     assessore comunale nell'amministrazione guida-
porre per rammentare le cose che più aveva a          che devo affrontare un compito impervio, ri-         ta dal Prof. Salvatore Sorrentino, nella
cuore. Il signor Borgese amava le citazioni,          penso al signor Borgese. Specie adesso che non       qualità di campione di libertà, che ha aperto
aveva il dono di saperle utilizzare al momento        c’è più. Vorrei avere come lui, tutte le volte, la   una breccia nel muro del conformismo culturale
giusto. Le pescava dalla memoria della sua            frase giusta. Nel frattempo, se non l’ho, sfoglio    degli anni ‘60 del secolo scorso, facendosi por-
burrascosa vita e dalle sue letture. Quando           il libro che mi suggerì di comprare. E la cerco”.    tatore di una mentalità duttile e innovativa.La
andavo a trovarlo, mi incantavo a guardare i          Al termine delle esequie, celebrate il suc-          sua operatività risalta, ancor più, nell'attività
titoli dei libri che teneva allineati sulle mensole   cessivo 9 ottobre, nel Duomo di Ravello,             di rappresentante locale del Ministero del La-
della sua piccola casa. Quando gli sfuggiva un        sono intervenuti per un saluto di commia-            voro, per il cui corretto svolgimento ha percorso
aforisma, ricorreva all’aiuto di un manuale dal       to Nicola Amato e Enzo Del Pizzo e il                in lungo e in largo tutti i paesi della Costiera
titolo “chi l’ha detto?”; sfogliando quel testo       prof. Francesco Criscuolo, che hanno                 amalfitana con la mitica e inseparabile
antico recuperava le parole giuste. “Tu che ami       tenuto una un'articolata e commossa com-             "lambretta", che oggi assurge a valore di cime-
scrivere” mi disse un giorno “dovresti comprare       memorazione, condita anche da coinvol-               lio. Egli è stato tutt'altro che un grigio travet,
questo libro“. Nel 2005, quando lo conobbi, il        genti ricordi personali, che riteniamo               in quanto ha cercato di incidere, da par suo,
signor Borgese aveva circa ottant’anni e un           utile conservare e riproporre alla memo-             nel tessuto sociale in un tempo contrassegnato
peso che lo opprimeva: vedere conclusa, prima         ria dell’indimenticabile amico.                      dalla presenza di un sistema di protezione
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
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sociale non ben definito, dalla carenza di rile-     zio) e che nel tempo ha ritenuto dover conti-       della chiesa rispettando la raccomandazione di
vanti attività economiche e produttive, dall'as-     nuare con me, onorato della sua stima nei miei      don Pantaleone allorchè nel 1997, a seguito
senza degli odierni incentivi statali e assisten-    confronti.                                          della evidenzia di Borgese sulla mancanza di
ziali, contribuendo ad educare e a far crescere      Questo mio breve ricordo riguarda proprio i         una croce, «Con tante cose a cui devo far fronte
nei giovani il desiderio di investire in un sereno   rapporti di Antonio Borgese con don Pantaleone      - rispose Don Pantaleone, non posso pensare a
futuro lavorativo. Per tutto questo lascia sicu-     e il Santuario dei Santi Medici.                    questi dettagli.Vuol dire che ci penserai tu».
ramente un segno e può rientrare a buon dirit-       Benchè vi fosse una differenza di pochi anni tra    Nel 2006 muore l'amata moglie Vittoria e
to, secondo una felice espressione dello scrittore   di loro Antonio considerava don Pantaleone          Antonio, già ottantenne, si dovrà prendere cura
latino Plinio il vecchio, tra coloro, di cui la      come un padre da cui attingeva nutrimento e         dei figli Omar, Oscar, Evan e Karim.
memoria non scompare per poter tesserne le           guida per la sua crescita. Il loro legame era       Purtroppo nel 2007 in America a seguito di un
lodi. Ciascuno di noi, in cuor suo, lo affida        molto forte tant'è che Antonio accompagnava         incidente stradale muore Oscar, appena venti-
alla speranza, a quella speranza - scrive S.         mio zio in giro per mezza Europa, soprattutto       quattrenne, un duro colpo per lui e la famiglia.
Paolo - che non delude (Rm 5, 5), perché             in Inghilterra, per la raccolta di fondi per la     All'epoca tutta la cittadinanza si raccolse in-
assomma in sé gli aneliti più autentici e pro-       realizzazione del nuovo santuario. Ben cian-        torno alla famiglia preoccupandosi di ogni
fondi di ogni uomo»”.                                quant'anni di vita vissuta in simbiosi tanto da     cosa, con una gara di solidarietà unica. Io fui
Infine commovente, perché carico di per-             indurre Antonio ad improvvisarsi scrittore e        incaricato dall'avvocato Paolo Imperato Sinda-
sonali ricordi, il saluto di commiato                scrivere un libro, sui cinquant'anni di vita        co di Ravello dei contatti con il consolato ame-
dell’amico Nicola Amato, consigliere                 pastorale di Mons. Pantaleone Amato parroco,        ricano e delle formalità per il rientro. Giunto il
comunale, che riteniamo utile riportare              dal titolo l'UOMO E LA ROCCIA, dedicato al          momento del trasferimento della salma dall'A-
integralmente:                                       figlio Dorian. Nella prefazione al libro Anto-      merica Antonio mi chiamò e mi affidò l'incaricò
«Ho innalzato un monumento più duraturo del          nio afferma di provare paura nella trattazione      di andare a Napoli ad accogliere il feretro del
bronzo e più alto della regale maestà delle          della monografia storica di un uomo di fede,        figlio perchè lui non se la sentiva, dicendomi di
piramidi che nè la pioggia che corrode nè il         ma nello sciogliere la riserva, ebbe a scrivere     sostituirmi a lui.
vento impetuoso potrà abbattere nè l'intermina-      che quella penna con cui stava scrivendo era un     Quella morte segnò molto Antonio tanto da non
bile corso degli anni e la fuga del tempo. Non       arnese che aveva usato per quarant'anni per         accettarla e alla mia richiesta di apporre una
morirò del tutto, anzi una gran parte di me          fare tutt'altro mestiere, che non è certamente      lastra marmorea al loculo che conteneva il
eviterà la morte e per sempre io crescerò rinno-     quello dello scrittore o del giornalista ma di un   corpo di Oscar lui mi rispondeva sempre che la
vato nella lode dei posteri. Così Flacco Quin-                                                           lapide avrebbe certificato di fatto la morte del
to Orazio nelle sue lodi utilizzando la fase                                                             figlio che lui immaginava ancora vivo in Ame-
ormai famosa Non omnis moriar.... l'uomo                                                                 rica. Solo negli ultimi tempi si è deciso di com-
non muore tutto. L'immortalità cui tende                                                                 pletare il loculo convinto com'era che a breve
ogni essere umano è frutto di un connubio tra                                                            avrebbe raggiunto sia Oscar che Vittoria che il
vita e morte, ove il giudizio sulla vita vissuta                                                         neonato Dorian.
è solo l'anello di congiunzione con la vita,                                                             Come abbiamo visto Antonio Borgese ha vissuto
dopo la morte, che è il ricordo (il cd monu-                                                             una vita a servizio della famiglia e della comu-
mento alla memoria) piuttosto che l'oblio che                                                            nità, una vita vissuta con intensità dando si-
ti proietta nella dimenticanza eterna. Anto-                                                             gnificato alla vita sua e delle persone che
nio Borgese il suo monumento alla memoria                                                                l'hanno conosciuto. Antonio si è eretto da solo
se l'è costruito da solo non sprecando o ren-                                                            il monumento alla sua memoria per cui il suo
dendo inutile la sua vita. Ha vissuto intensa-                                                           passaggio terreno non sarà dimenticato. Ma
mente una vita dedita in primis alla fami-                                                               nessuno muore se vive nel cuore di chi resta e
glia e alla cura dei figli dopo la dipartita                                                             così sarà per Omar, Evan e Karim, i suoi caris-
della moglie Vittoria, al lavoro come collo-                                                             simi figli, che ognuno di noi deve considerare
catore, alla società civile rivestendo diversi       comune impiegato per conto dello stato a servi-     come fratelli o figli.
incarichi politici, da consigliere ad assessore a    zio del pubblico. Il legame indissolubile con       A loro non dobbiamo far mancare la nostra
presidente dell'azienda silvo pastorale costiera     Don Pantaleone va ben oltre la morte tant'è che     vicinanza perché essi hanno bisogno del nostra
amalfitana, persona devota, di cultura e di          qualche anno addietro mi chiese se poteva co-       sostegno, della nostra attenzione, della nostra
grande                                   umanità.    struire una cappella cimiteriale proprio a ridos-   disponibilità come gesto che rende sicuramente
Qualche anno fa Antonio Borgese, accompa-            so della tomba di Don Pantaleone, utilizzando-      più ricchi chi lo riceve e chi lo dà. Vai Antonio,
gnato dal figlio Omar, si presentò nel mio uffi-     ne il muro comune, e benchè gli avessi indicato     il mondo dei giusti ti aspetta. Il tuo ricordo si
cio e mi fece promettere che al suo passaggio nel    altri spazi ove costruirsi la dimora eterna, mi     ravviverà in noi ogni qualvolta lo sguardo
mondo dei giusti, avrei tenuto un pubblico           ribadiva che voleva restare vicino a don Panta-     incrocerà quello dei tuoi figli Omar, Evan e
elogio funebre consegnandomi l'ode di Orazio.        leone come in vita anche in morte. Grazie a         Karim. e penseremo il tuo Mai dimenticato
L'impegno fu suggellato da una triplice stretta      questa amicizia e alla devozione di Antonio per     Oscar, morto in un tragico incidente a Phila-
di mano. Ho accettato di intervenire nel saluto      il Santuario dei Santi Cosma e Damiano, nel         delphia nel novembre del 2007 a soli 24 anni e
di commiato ad Antonio in virtù di un rapporto       2013 ha donato allo stesso elementi marmorei        e le opere da te compiute».
di amicizia che è nato con Don Pantalone (mio        e ha apposto una Croce in ferro sulla facciata                     A cura della Redazione
I nuovi Santi "Luci gentili" tra le oscurità del mondo - Il Vescovado
P AGINA 10                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                       Centenario della presenza di
                     San Massimiliano Kolbe a Ravello
                                                              Mons. Gianfranco Girotti,         pre presso la chiesa conventuale, si è te-
                                                              in compagnia di P. Gian-          nuto l’incontro: “San Massimiliano Kolbe
                                                              franco Grieco, per presiede-      e Ravello nel ricordo di Fra Antonio
                                                              re il momento di preghiera        Mansi”, in cui sono stati presentati diversi
                                                              presso la chiesa di Santa         contributi sulla presenza kolbiana in
                                                              Maria della Pomice. Ad            Campania e sul rapporto con il Servo di
                                                              attenderli Don Raffaele Fer-      Dio ravellese.
                                                              rigno e Don Angelo Mansi          Gli interventi sono stati preceduti da al-
                                                              con le autorità municipali e i    cuni intermezzi musicali animati dal M°
                                                              fedeli provenienti non solo       Giancarlo Amorelli, all’organo, e da Si-
                                                              dalla contrada, ma anche da       mone Gargano alla tromba.
                                                              altre frazioni di Ravello.        A portare i saluti per l’Amministrazione
                                                              Il momento liturgico ha           Comunale è stato il Vicesindaco, Dott.
                                                              previsto la lettura di un bra-    Salvatore Ulisse Di Palma, che ha ricor-
                                                              no scritturistico e di una        dato non solo il momento vissuto il gior-
Il 30 e 31 ottobre Ravello ha ricordato il     meditazione di San Massimiliano, dopo la         no precedente nella frazione Sambuco,
centenario della presenza di San Massimi-      quale P. Grieco ha tenuto una breve esor-        ma soprattutto il contributo che il Comu-
liano Kolbe, avvenuta dal 4 giugno all'8       tazione sul significato dell’evento che si       ne di Ravello, fin dal 2003, ha offerto al
luglio 1919, quando soggiornò presso il        celebrava.                                       ricordo dei fratelli Antonio e Bonaventu-
Convento dei Frati Minori Conventuali di       Al termine, il corteo processionale ha           ra Mansi.
San Francesco.                                 raggiunto la fine dell’abitato, dove è stata     Il momento commemorativo è stato
La motivazione principale della sua visita     collocata, a cura dei cittadini, la lapide in    aperto dalla lettura di alcune pagine degli
era la ricerca di informazioni sul confra-     ricordo del passaggio a Sambuco di San           Appunti di Cronaca e delle meditazioni
tello e amico, il Servo di Dio Antonio         Massimiliano Kolbe, avvenuto il 14 giu-          “ravellesi” di San Massimiliano, a cura del
Mansi, morto il 31 ottobre 1918, con il        gno 1919.                                        Prof. Alfonso Mansi e di Enzo Del Pizzo.
quale condivideva "l'offerta mariana all'a-    Durante il percorso è stata letta la biogra-     Il contesto storico e sociale ravellese in
more", che si tradusse nella fondazione        fia del martire polacco, intervallata dai        cui s’inserì la presenza del frate polacco è
della Milizia dell'Immacolata.                 canti liturgici.                                 stato ricostruito dal Dott. Salvatore Ama-
I giorni ravellesi vennero annotati negli      Allo scoprimento della lapide è seguito,         to, dell’Archivio di Stato di Salerno, at-
Appunti di cronaca, che consentono, a          infine, un momento di agape fraterna             traverso una carrellata dei momenti più
cento anni di distanza, di rivivere quell'e-   offerto dagli abitanti della contrada.           significativi che interessarono il territorio
state del 1919.                                Giovedì 31 ottobre, memoria annuale del          all’indomani della Prima Guerra Mondia-
Così, nel pomeriggio del 30 ottobre,           pio transito del Servo di Dio Fra Antonio        le.
hanno preso avvio a Ravello le celebra-        Mansi, alle 11.00, presso la chiesa di San       P. Gianfranco Grieco, giornalista e scrit-
zioni centenarie.                              Francesco, Mons. Girotti, concelebranti          tore, ha rivissuto, invece, il rapporto tra
Nella frazione di Sambuco, alle ore            Don Giuseppe Imperato, Don Angelo                Padre Kolbe e fra Antonio Mansi, rile-
16.00, è giunto da Roma il reggente            Mansi e P. Gianfranco Grieco, ha presie-         vando, in particolare, il profondo interes-
emerito della Penitenzieria Apostolica,        duto la celebrazione eucaristica in memo-        se suscitato dal giovane religioso ravellese
                                                                               ria del frate    nel confratello polacco, che raggiunse
                                                                               ravellese,       appositamente Ravello per cercarne le
                                                                               che è stata      origini familiari e vocazionali. A chiudere
                                                                               animata dalla    gli interventi, P. Giorgio Tufano, Segre-
                                                                               sezione re-      tario della Provincia di Napoli dei Frati
                                                                               gionale della    Minori Conventuali, che ha inserito la
                                                                               Campania         vicenda kolbiana nel lungo percorso di
                                                                               della Milizia    volti e di eventi che hanno interessato la
                                                                               dell’Imma-       provincia religiosa napoletana nell’ultimo
                                                                               colata.          secolo e oggi confluiti nella pubblicazione
                                                                               Nel pome-        “Tra la memoria e la cronaca”.
                                                                               riggio, con      Al termine, a cura del “Centro Regionale
                                                                               inizio    alle   Campania” della Milizia dell’Immacolata,
                                                                               17.00, sem-      è stato proiettato il video Padre Kolbe in
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