Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
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P AGINA 1 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Per una Chiesa Viva A NNO XV - N. 3 – APRILE 2019 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO WWW . CHIESARAVELLO . IT WWW . RAVELLOINFESTA . IT WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione Il Vangelo di Giovanni (Gv20,11-18) ci evangelista, ossia messaggera che annun- che io mando voi».22Detto questo, soffiò informa che Maria di Magdala fu la cia la buona notizia della risurrezione del e disse loro: «Ricevete lo Spirito San- “prima” a vedere Gesù Risorto:1Maria Signore; o come dicevano Rabano Mauro to. 23A coloro a cui perdonerete i pecca- stava all'esterno vicino al sepolcro e pian- e San Tommaso d’Aquino, «apostolorum ti, saranno perdonati; a coloro a cui non geva. Mentre piangeva, si chinò verso il apostola - apostola degli apostoli», poiché perdonerete, non saranno perdona- sepolcro 12e vide due angeli in bianche annuncia agli apostoli quello che, a loro ti» (Gv 19-23). Questi uomini, gli Apo- vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e volta, essi annunceranno a tutto il mon- stoli, sono i testimoni del passato, per- l'altro dei piedi, dove era stato posto il do. Il Dottore Angelico usa questo termi- ché hanno conosciuto quello che Gesù ha corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero: ne applicandolo a Maria Maddalena: ella compiuto in Galilea, in Giudea e a Geru- «Donna, perché piangi?». Rispose salemme e hanno testimoniano la vita loro: «Hanno portato via il mio Si- di Cristo dopo che è risorto dai morti. gnore e non so dove lo hanno po- Questi discepoli della prima ora, costi- sto». 14Detto questo, si voltò indie- tuiti apostoli e profeti del Regno di Dio tro e vide Gesù che stava lì in piedi; annunciato da Cristo, per la missione ma non sapeva che era Gesù. 15Le ricevuta dal Maestro, hanno testimo- disse Gesù: «Donna, perché piangi? niato con la parola e con la vita che Chi cerchi?». Essa, pensando che fos- Gesù Risorto è il Signore che vive ed se il custode del giardino, gli disse: opera nella storia attraverso coloro che «Signore, se l'hai portato via tu, dim- Egli ha scelto. Essi, pertanto, formano mi dove lo hai posto e io andrò a il Suo Corpo Mistico ovvero la Chiesa prenderlo». 16Gesù le disse: e vivono in Lui, con Lui e per Lui. Ad «Maria!». Essa allora, voltatasi verso essi Gesù ha anche promesso di ritorna- di lui, gli disse in ebraico: re nella qualità di giudice dei vivi e dei «Rabbunì!», che significa: Mae- morti per giudicare gli uomini passati, stro! 17Gesù le disse: «Non mi trat- presenti e futuri: e tutti coloro i quali tenere, perché non sono ancora salito al è testimone del Cristo Risorto e annuncia porranno fiducia in Lui (crederanno nel Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io il messaggio della risurrezione del Signo- Cristo Signore e Redentore di tutti gli salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio re, come gli altri Apostoli i quali pur non uomini), potranno avere la remissione mio e Dio vostro». 18Maria di Màgdala avendolo visto risorgere lo hanno incon- dei peccati e vivere eternamente nel Re- andò subito ad annunziare ai discepoli: trato e visto risorto dopo la morte, come gno preparato dal Padre. Nella storia «Ho visto il Signore» e anche ciò che le annota l’evangelista Giovanni: “La sera presente, nel nostro tempo, chi, dunque, aveva detto”. Testimone oculare del Cri- di quel giorno, il primo della settimana, ha la missione di testimoniare la resurre- sto Risorto, Maria di Màgdala fu anche la mentre erano chiuse le porte del luogo zione di Cristo? Chi è oggi il testimone prima a darne testimonianza davanti agli dove si trovavano i discepoli per timore di Gesù Risorto? Se gli apostoli sono stati apostoli, adempiendo al mandato del dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo i testimoni della resurrezione di Gesù, Risorto che le aveva detto «Va’ dai miei e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto que- noi cristiani, oggi siamo i testimoni della fratelli e di’ loro… Ella andò ad annun- sto, mostrò loro le mani e il fianco. E i trasformazione che la fede nella Resurre- ciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e discepoli gioirono al vedere il Signo- zione di Cristo opera nella vita dei cre- ciò che le aveva detto» (Gv 20,17-18). re. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a denti. In tal modo Maria di Magdala diventa voi! Come il Padre ha mandato me, an- Continua a pagina 2
P AGINA 2 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Segue dalla prima pagina E’ testimone di Cristo ,infatti, colui che Il significato della crede nel suo nome, vive in Lui e con risurrezione di Cristo Lui, lo rende presente con una condotta di vita, che ispirata agli insegnamenti del Maestro, attualizza i pensieri, i sentimen- ti e le scelte fondamentali di Gesù il Si- gnore: il Regno di Dio, Regno della Veri- tà, della Giustizia, della Fraternità e della Pace. Oggi siamo noi, discepoli di Gesù, chiamati a testimoniare con la parola e la vita, la fede nel Cristo Vivente nella sto- ria, nel Cristo Risorto. Ma in quale mo- do, come? Con la vita di fede che abbiam ricevuto in dono, abbiamo accolto e fac- ciamo visibilmente fruttificare nella no- stra esistenza totalmente impegnata nella pratica delle buone opere. Per i primi discepoli la "tomba vuota" certamente non è stata una prova sufficiente per po- tere affermare "credo nella Resurrezione Le testimonianze del Nuovo Testamento, ni). Non sono interpretazioni di un'espe- di Gesù". Eppure gli apostoli credettero con linguaggi diversi, parlano della risur- rienza soggettiva, giunta lentamente a facendo un’esperienza che va oltre il rezione di Cristo È difficile esprimere maturazione, in qualche anima appassio- campo della logica umana. Tanti sono i con parole umane la realtà del mistero. nata e amante. Anche se ammettiamo che segni di Dio che mettono in moto la no- Eppure bisogna tentare di farlo perché la l'amore di Pietro e degli altri discepoli nostra fede non è una fede muta. E nep- stra intelligenza, la nostra riflessione, che per il loro Maestro avesse superato la sollecitano la nostra volontà, che toccano pure bisogna rifugiarsi in una fede che tragedia della morte scandalosa di Gesù il nostro cuore, ma nessuno di essi è pro- abbia paura di fare i conti con la storia, sulla croce approdando all'annuncio della va logica e sicura. Allora perché credia- intendendo la fede come puro «rischio» risurrezione, resterebbe sempre da spie- mo? Crediamo perché Dio interviene senza alcun fondamento e garanzia. La gare come mai tale convinzione si è potu- nella nostra coscienza, infondendo in noi testimonianza del Nuovo Testamento ta formare nei discepoli. Dal nulla non il dono della fede come luce che orienta afferma chiaramente che la risurrezione può nascere qualcosa. e guida la nostra esistenza. E’ grazie alla di Cristo è un fatto reale, riguardante il La risurrezione di Cristo è un avve- fede, luce che illumina il nostro cammino Cristo stesso, e non soltanto la nostra nimento carico di significato con la Parola di Dio, che Gesù, il Figlio fede in lui. Le testimonianze del Nuovo Il significato più evidente che gli apostoli di Dio, Parola fatta carne, Crocifisso e Testamento vogliono dirci che la risurre- percepirono nella risurrezione fu Risorto, il Signore vivente e operante zione di Gesù è un fatto reale, un avveni- la risposta divina all'ingiustizia umana che nella Chiesa e nel mondo, ci dona, la mento carico di significato, che tuttavia aveva condannato Gesù. «Voi l'avete in- va al di là di ciò che è «storico» nel senso nostra vita e tutta la storia acquista signi- chiodato sulla croce per mano di empi e ficato e senso. Noi vogliamo credere con spiegato sopra. l'avete ucciso – dichiara Pietro nel giorno la gioia che ci viene dalla Parola di Dio La risurrezione di Gesù, infatti, non si della Pentecoste –. Ma Dio lo ha risusci- che è Verità, con quella gioia che Paolo spiega col gioco delle cause empiriche. tato, sciogliendolo dalle angosce della pone tra i primi frutti dello Spirito (Gal Essa è il frutto della straordinaria potenza morte» (At 2,23; cfr. At 3,14ss; 4,10; 5,4) e che presenta come caratteristica di Dio. La risurrezione non ha analogie 5,30ss ecc.). La risurrezione è così la della condizione cristiana (Rm 15, 13):. con le nostre esperienze, è qualcosa di rivelazione di Dio che sta dalla parte del gioia per un mondo futuro senza dolori e assolutamente nuovo come la creazione. debole e di chi fa della sua vita un totale senza lacrime (Ap 21, 4). Vogliamo cre- La risurrezione di Cristo ha lasciato però dono d'amore agli altri. Con la risurre- dere, perciò, operando concretamente tracce, mediante le quali entra nella sto- zione, Dio riabilita pubblicamente Gesù e scelte concrete di vita, tutte ed esclusi- ria. Si tratta delle apparizioni, della pro- la sua opera: «Il maestro di falsità si rivela vamente fondate sulla Parola di Dio con- fonda trasformazione dei discepoli, della maestro dotato di pieni poteri e dell'auto- tenuta nelle Scritture e propostaci dalla nascita della comunità cristiana. rità di insegnare la via. Il profeta di men- Chiesa, profondamente convinti che la Tutte le testimonianze sulla risurrezione zogne, profeta veritiero. Il bestemmiato- fede autentica deve essere incarnata nella di Cristo in nostro possesso sono attesta- re di Dio, santo di Dio. Il seduttore, giu- vita, e che la fede se non ha le opere, è zioni di un fatto (gli apostoli si presenta- dice finale del popolo» [5]. morta in se stessa (Gc 2,18b). no come testimoni, Paolo si appella a Nasce allora l'interesse per la storia di G.I. testimoni ancora viventi delle apparizio- Gesù di Nazaret, per la sua passione (la
P AGINA 3 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA prima sezione dei vangeli che venne dre» (Rm 8,34. Cfr. Eb 1,3; 12,2 ecc.). messa per iscritto fu la storia della passio- Queste espressioni indicano che Gesù è Il Papa a Loreto ne), per tutto ciò che egli disse e fece durante la sua vita terrena. Se Dio, risu- entrato in una nuova situazione. Egli, trasfigurato dallo Spirito, è associato alla La lettera ai Giovani scitando Gesù da morte, lo approva in potenza e alla gloria di Dio. Tutto ciò, tutto, occorre sapere di più su di lui. evidentemente, riguarda l'umanità di Sarà questo interesse a far sì che il mes- Cristo che diventa totalmente trasparen- saggio e l'attività di Gesù vengano raccol- te all'azione dello Spirito e può risponde- ti e narrati nei vangeli. Tutte le testimo- re al Padre con tutto il suo essere umano nianze su Gesù saranno filtrate attraverso trasfigurato. l'avvenimento della risurrezione. È essa, Il Cristo risorto viene anche a trovarsi in infatti, che conferisce profondità di signi- una nuova situazione di rapporti col ficato e validità perenne al parlare, all'a- mondo, con la Chiesa e con i suoi disce- gire, al vivere e al morire del Gesù stori- poli. Qui sta il significato profondo della co. La risurrezione spiega il mutamento risurrezione corporale. «Risurrezione di prospettiva che si avverte confrontan- Vive Cristo, esperanza nuestra: parla di corporea significa che l'intera persona del do la predicazione di Gesù e quella della speranza l’incipit dell’originale in lingua Signore si trova definitivamente presso Chiesa apostolica. Con la risurrezione, Dio. spagnola dell’esortazione apostolica post- «colui che chiamava alla fede si è fatto sinodale che Papa Francesco ha voluto in Ma significa anche che il Risorto mantie- contenuto della fede. Dio si è identificato forma di Lettera ai giovani, perché pro- ne il suo riferimento al mondo e a noi... per sempre con colui che si identificava prio loro sono il paradigma della speran- Il carattere corporeo della risurrezione con Dio... Torna così a risuonare il mes- za. Per firmarla lunedì 25 marzo, solen- non significa quindi altro se non che Ge- saggio del regno di Dio che viene, ma in nità dell’Annunciazione del Signore, il sù, con la sua intera persona, ora si trova una forma nuova: con la sua morte e con Pontefice si è recato a Loreto, dove se- definitivamente presso Dio e in mezzo a la sua nuova vita Gesù è entrato nel mes- noi in modo nuovo» condo la tradizione è custodita la casa di [7]. saggio e ora ne forma il nucleo centra- C'è un titolo dato a Gesù che esprimeNazareth in cui la giovanissima Maria le... Anziché di un generico "annunciare ricevette l’annuncio dell’angelo. E quasi questa sua nuova situazione. È il titolo di il regno di Dio", si parlerà oramai, sem- «Signore». a voler sottolineare con i fatti il contenu- pre più incisivamente, di un "annunciare to del suo messaggio, Papa Bergoglio ha Esso indica sia l'uguaglianza con Dio, sia Cristo"» [6]. visitato a fine mattinata i lavori di ristrut- il dinamismo di salvezza che si sprigiona 2. La risurrezione di Cristo è azione so- dal Risorto. turazione del vicino centro giovanile di vrana della potenza di Dio, il quale «dà Montorso, intitolato a Giovanni Paolo II. Egli, «innalzato alla destra di Dio, dopo vita ai morti e chiama all'esistenza le cose In questa località a ridosso del santuario aver ricevuto dal Padre lo Spirito San- che ancora non esistono» (Rm 4,17). Per to..., lo ha effuso» (At 2,32). lauretano, adagiato sulle colline marchi- parlare della risurrezione di Cristo, il D'ora in poi lo Spirito sarà chiamatogiane con vista sul mare Adriatico, è ini- Nuovo Testamento usa spesso verbi attivi ziata la prima uscita in Italia di Francesco «Spirito di Cristo». Donando lo Spirito, dei quali Dio è soggetto («Dio ha risusci- nel 2019. Poche ore, circa quattro, allie- il Cristo diventa salvatore nel senso più tato Gesù»). Talvolta si usano verbi al tate da un caldo sole di primavera, la profondo della parola. Egli può rendersi passivo, ma anche in questo caso l'agente stagione che è paradigma dell’età della presente a tutti gli uomini con la sua è Dio («Gesù è stato risuscitato»). Più forza salvifica. gioventù. L’elicottero con il Pontefice a che di risurrezione bisognerebbe parlare Non ci sono più barriere che possano bordo è atterrato verso le 9 del mattino, di risuscitazione o i risuscitamento. ostacolare il suo cammino. accolto dall’arcivescovo prelato Fabio Questo linguaggio non nega la divinità di L'incarnazione giunge al suo culmine Dal Cin, dal presidente della Regione Cristo. Marche, Luca Ceriscioli, dal prefetto di perché l'umanità di Cristo è dotata della Semplicemente ne mette in risalto l'uma- potenza salvifica di Dio stesso. Ancona, Antonio D’Acunto, e dal sinda- nità, poiché è proprio questa umanità del co di Loreto, Paolo Niccoletti, in fascia Ed è anche la creazione intera che, antici- Cristo che è oggetto di «risuscitamento» tricolore. A causa della nebbia il velivolo patamente, raggiunge, in Cristo risorto, da parte di Dio Padre. Come soggetto era decollato dallo scalo romano di la sua meta: «Con la risurrezione ed ele- attivo di risurrezione, Gesù è testimonia- vazione di Gesù un "frammento del Ciampino, raggiunto dal Papa in automo- to dagli scritti più tardivi del Nuovo Te- bile, e non dall’eliporto Vaticano come mondo" è giunto definitivamente a Dio e stamento, e specialmente dal Vangelo di da Dio è stato definitivamente accol-da programma. Sorvolando i cieli mar- Giovanni (cfr. Gv 10,18). chigiani, il Pontefice ha benedetto la cit- to» [8]. In questo senso alcuni teologi 3. Con la risurrezione, Gesù è tadina di Amandola, duramente danneg- parlano della risurrezione di Cristo come «costituito Figlio di Dio con poten- giata dal terremoto che ha colpito l’Italia «prolessi» (anticipazione) del compimen- za» (Rin 1,3-4). Altri testi dicono che to finale del disegno di Dio. centrale nel 2016. Cristo risorto «sta alla destra del Pa- Franco Ardusso Continua a pagina 4
P AGINA 4 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Segue da pagina 3 sa preghiera, seduto davanti alla venera- Baldisseri, segretario generale del Sino- ta statua della Madonna nera. Poi, in- do dei vescovi, con il vescovo sottose- Un gruppo di cittadini del piccolo cen- dossati i paramenti, ha celebrato la mes- gretario Fabene e i segretari speciali tro in provincia di Fermo radunati nel sa sempre all’interno delle mura della dell’assise sui giovani, il gesuita Giaco- campo sportivo, soprattutto giovani e dimora in cui visse la giovane Maria: mo Costa e il salesiano Rossano Sala. bambini delle scuole, hanno salutato l’ultimo Pontefice a farlo era stato Pio Il successivo appuntamento è stato con con gioia il passaggio a bassissima quota IX ben 162 anni fa. Pochissime le perso- gli ammalati: del resto essi sono stati i dell’elicottero bianco. Accompagnava- ne ammesse al rito. Tra loro alcuni ra- primi a scoprire la realtà mistica e pro- no Francesco gli arcivescovi Peña Parra, gazzi della pastorale giovanile regionale digiosa di Loreto, con l’Unitalsi e con sostituto della Segreteria di Stato, e e una coppia di fidanzati che si spose- altri gruppi che si fanno carico del loro Gänswein, prefetto della Casa pontifi- ranno ad agosto. Con loro due frati e accompagnamento. Dopo essersi in- cia; monsignor Sapienza, reggente della due suore francescane che si occupano trattenuto con un gruppo di non udenti Prefettura della Casa pontificia, e l’aiu- dell’animazione liturgica del santuario: della pastorale dei sordi delle Marche, il tante di camera Mariotti. Tra striscioni nel frattempo un migliaio di fedeli assi- Pontefice ha attraversato la navata cen- di benvenuto e bandiere biancogialle, stevano grazie ai maxischermi dall’in- trale della basilica ai cui lati erano am- molti fedeli giunti da tutta la regione, terno della basilica e, ancor più nume- malati e disabili. Con ciascuno di loro si nonostante la giornata lavorativa, hanno rosi, circa diecimila, dal piazzale anti- è fermato a parlare a lungo, scambiando salutato lungo il tragitto da Montorso a stante, senza farsi scoraggiare dal sole gesti di tenerezza e incoraggiandoli. cocente. Momento Quando è giunto alla fine della navata e culminante della matti- si è spalancato il portone che affaccia sul nata, alla fine della sagrato, Francesco è uscito tenendo per messa, è stata la firma mano dei bambini, che poi si sono sedu- della Lettera ai giovani ti a terra, ai piedi della sua sedia, tra gli che suggella i lavori del applausi dei presenti. Dopo il saluto Sinodo dei vescovi de- rivoltogli dall’arcivescovo prelato, ha dicato alle nuove gene- pronunciato il suo discorso e ha guidato razioni, tenutosi in Va- la preghiera mariana dell’Angelus, che ticano nell’ottobre fa memoria proprio del Fiat di Maria. Loreto l’utilitaria blu con cui il Papa ha scorso. Si intitola Christus vivit, “Cristo Al termine due giovani vestiti da cuochi raggiunto il santuario mariano. Qui la vive” e sarà pubblicata il 2 aprile, anni- — un ragazzo e una ragazza — gli han- devozione alla Vergine è saldamente versario della morte di Giovanni Paolo no offerto un dolce preparato dall’isti- radicata dal xiii secolo, attirando da II, per rimarcare il legame tra il pontifi- tuto alberghiero di Loreto, mentre le tutti i continenti almeno quattro milioni cato wojtyliano e i giovani. Avrà una parrocchie che compongono la prelatu- tra pellegrini e fedeli ogni anno: i primi forte connotazione mariana e non sarà ra, cui si sono unite tutte quelle della per il fascino mistico della casa dell’An- riservata esclusivamente alle nuove ge- regione, hanno suonato le campane a nunciazione, i secondi per l’imponente nerazioni, ha spiegato il direttore “ad festa. Tra i rintocchi di giubilo, a bordo complesso di opere d’arte che arricchi- interim” della Sala stampa della Santa di una vettura bianca scoperta il Papa ha scono la cittadella mariana: basti pensa- Sede, Gisotti, parlando ai giornalisti compiuto un lungo giro tra i fedeli as- re che qui è sepolto Lorenzo Lotto. presenti a Loreto. Con accanto il sosti- siepati dietro le transenne, prima di Essendo una delle più importanti mete tuto della Segreteria di Stato, il Papa ha pranzare con i vescovi delle Marche. di pellegrinaggio del mondo cattolico, impugnato la penna e, in piedi, sull’al- Durante il momento di convivialità Loreto ha ricevuto la visita di circa 200 tare ha posto la propria firma in calce al all’interno del Palazzo apostolico laure- santi e beati e di numerosi Papi, soprat- documento, mentre una corale intonava tano, Francesco ha baciato una reliquia tutto negli ultimi cinquant’anni: da Gio- l’inno mariano Dell’aurora tu sorgi più della Santa Casa offertagli in dono vanni XXIII a Benedetto XVI, fino a bella. Subito dopo Francesco ha deposto dall’arcivescovo Dal Cin. Infine in auto- Francesco, che arrivato al santuario è ai piedi della Vergine una rosa d’oro, mobile i due sono tornati insieme a stato accolto dal rettore cappuccino tradizionale dono dei Pontefici a Maria. Montorso, dove il presule ha presentato Franco Carollo, dai vicari generali della Dismessi i paramenti, ha quindi salutato i lavori del centro giovanile voluto da delegazione pontificia lauretana, don in una cappellina la comunità dei frati Wojtyła per il Giubileo del 2000 che Andrea Principini e padre Vincenzo cappuccini cui è affidata la cura pastora- Francesco intende rilanciare — come Mattia, e dal segretario generale della le del tempio mariano, due gruppi di ha detto nel suo discorso — facendone stessa, Claudio Quattrini. Attraverso un monache — le passioniste del convento un polo per la gioventù. Subito dopo, ascensore il Papa è salito all’interno di Loreto e le carmelitane scalze di quando erano da poco passate le 14, il della basilica, dirigendosi al sacello mar- Montorso — e, tra gli altri, i cardinali decollo dell’elicottero che ha ricondot- moreo bramantesco che conserva la Bassetti, presidente della Conferenza to il Pontefice in Vaticano. Santa Casa di Nazareth. Commosso, episcopale italiana, Menichelli, arcive- Gianluca Biccini Francesco ha sostato a lungo in silenzio- scovo emerito di Ancona-Osimo, e Fonte: “L’Osservatore Romano”
P AGINA 5 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Il compito della famiglia nella crescita di fede dei ragazzi Non c’è educazione alla fede senza una gli strumenti devono essere in riferimen- piccole regole di vita, a partire dal Deca- collaborazione stretta con i genitori dei to alla vita di Gesù o alla storia della logo. Come ha spiegato Don Luciano, a ragazzi. Al XVII Convegno Catechistico Chiesa. E’ importante che i ragazzi capi- questo punto comincia il ruolo di Evan- Diocesano, svoltosi a Cava de’ Tirreni, scano che “nella Settimana Santa noi ce- gelizzazione della Parrocchia che, ravvi- Sabato 2 Marzo u.s., Don Luciano Med- lebriamo il significato della Morte di sando l’esigenza di socializzazione del di, professore ordinario presso la Pontifi- Gesù ed il significato della Resurrezione; cammino di fede da parte delle famiglie, cia Università Urbaniana di Roma, ha nella Trasfigurazione e nel Battesimo di inizia un percorso di collaborazione, di spiegato che è compito della famiglia Gesù celebriamo la decisione di essere vita comunitaria, di catechesi con i geni- l’educazione religiosa ; la famiglia si Messia; nella Pentecoste celebriamo il tori. Tutte le diverse figure pastorali adopera per i figli alla trasmissione di giorno in cui Gesù dona lo Spirito; il esistenti nella Comunità intervengono valori umani : la realizzazione di sé, la Natale celebra il Figlio di Dio che diven- sinergicamente, favorendo una pastorale cultura, il diritto alla libertà e alla parte- ta Uomo; nella festa di Tutti i Santi , integrata,per sostenere, aiutare e favori- cipazione politica, allo stesso modo essa lodiamo Dio per il dono del suo Spirito re responsabilmente una crescita spiri- deve impegnarsi a trasmettere la dimen- che si manifesta negli uomini ”. tuale delle nuove generazioni. sione religiosa, come partecipazione del In famiglia si devono insegnare le pre- Il suggerimento di Don Luciano è di ap- patrimonio culturale di una comunità, ghiere, è importante la consegna del profittare della età pre-adolescenziale e come educazione al rispetto del plurali- Padre Nostro, ed è anche opportuno della crisi che quasi sempre ne deriva (il linguaggio e l’esperienza religiosa non sono più evidenti e devono esse- re rinnovate le scelte ) per sostene- re la lettu- ra , la visio- ne cristiana della vita, attraverso smo religioso. In questa dimensione spiegarne il significato: Gesù annuncia una rinnovata evangelizzazione della vita religiosa è più facile veicolare il Vangelo che“ Dio è il Padre di tutti, Egli è nei di fede dei ragazzi, nel catecumenato sia come “ proposta universale di vera Cieli ma non ha disdegnato di scendere crismale ; i ragazzi, sentendosi mossi umanità …sia come discepolato e vita a toccare e redimere la nostra umanità dallo Spirito, iniziano nella Comunità la cristiana.” Ed è necessario dar vita ad un ferita; con questa preghiera chiediamo e via alla conversione ed i genitori devono “ catecumenato familiare”: la ricezione speriamo che venga il Regno di Dio, accompagnare i figli attraverso un con- dell’amore paterno e materno che susci- Regno di pace,amore e fratellanza; chie- fronto, sapendoli ascoltare per mettersi tano l’abbandono in Dio, in forma di diamo il pane della terra per sostenerci in sintonia, cercare di capire che c’è nel donazione e responsabilità, in altre paro- nel nostro cammino ed il Pane Eucaristi- loro intimo, e dire le parole giuste al le “ una silenziosa ma efficace opera di co che ci porta alla Patria Beata; chiedia- momento giusto, fino a quando non di- testimonianza della famiglia”. mo il perdono dei peccati, chiediamo ventano adulti nella fede. Un pericolo che si corre nella trasmissio- essere capaci di perdonare chi ci fa del Di qui quindi la necessità di una catechesi ne della fede è che il linguaggio religioso male; chiediamo infine al Padre di libe- costante e di una rievangelizzazione dei viene trasmesso e quindi percepito in rarci dal maligno che è sempre pronto ad genitori, affinchè si sentano responsabili forma umana ; è necessario viceversa allontanarci dal Bene.” della vita di fede dei propri figli. Un invi- fare uno sforzo per trasmettere il Vange- In famiglia, inoltre, si impara a condivi- to a tutti i genitori ad avere fiducia i sé lo come “ prospettiva e vocazione di vi- dere il pane e la Parola con i bisognosi e stessi e nelle proprie capacità e possibilità ta”, ad imitazione di Gesù. ci si allena al perdono reciproco. Condi- educative e ad intraprendere una vera e In famiglia ci si deve adoperare a spiegare visione Eucaristica e Riconciliazio- propria collaborazione con le Comunità tutti i simboli religiosi e le feste cristia- ne,sono alla base della vita del cristiano. Parrocchiali di appartenenza. ne : i luoghi ,i tempi, i soggetti e gli atto- Esiste infine la ministerialità della fami- ri protagonisti, i colori, i canti , i gesti, glia che insegna ai figli a comprendere le Giulia Schiavo
P AGINA 6 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Un incontro significativo munque di quelle persone che ne sono problematiche giovanili, ne ha parlato da coinvolte. Orbene, prendendo spunto padre e da genitore che, nonostante gli dalla figura grandiosa e scomoda di san sforzi, porterà con sé sino alla morte il Giuseppe, l’uomo giusto che accetta sen- rimorso per non aver saputo evitare la za obiezioni la volontà di Dio, l’uomo tragedia. Una confessione sincera, talvol- giusto che non si addice all’arroganza ta interrotta dalla comprensibile commo- dell’uomo contemporaneo, l’uomo del zione, di un papà che ha ammesso il suo silenzio inaccettabile per l’uomo odierno fallimento, la sua incapacità nel saper abituato a non tacere, ma soprattutto il ascoltare il silenzioso grido di aiuto che Padre amorevole che ha custodito e pro- Emanuele, il figlio sedicenne, quotidiana- Ci siamo lasciati alle spalle il mese di tetto il Figlio, mi piace condividere su mente gli lanciava e che alla vigilia della marzo che sul piano liturgico è caratteriz- queste pagine un’esperienza che ho vissu- tragedia era diventato parola: “Papà, ti zato in genere dal Tempo quaresimale to agli inizi del mese di marzo e che ha devo parlare”. Una confessione sincera di che ci prepara degnamente alla Pasqua avuto come protagonista proprio un pa- un padre che non potrà mai perdonarsi di del Signore. Ma marzo è tradizionalmen- pà. Mi riferisco ad un bellissimo incontro aver risposto a quella drammatica richie- te anche il mese dedicato a san Giuseppe, promosso dall’Oratorio di Clusone (Bg) sta di aiuto: “Ho da fare. Ne parliamo sposo della Vergine Maria e padre adotti- con Gianpietro Ghidini, presidente della domani”. Domani sarebbe stato tardi! vo di Gesù, nonché patrono della Chiesa Fondazione Pesciolino Rosso, al quale ho Quel domani Gianpietro ha potuto solo universale. Purtroppo, per ragioni che partecipato come docente accompagnato- riconoscere il cadavere del figlio recupe- non mi dilungo a chiarire, San Giuseppe, re delle classi dell’Istituto Scolastico, nel rato dopo ore di ricerche nelle acque del nonostante le esortazioni di Pontefici quale presto servizio, che ha aderito al fiume dove Emanuele si era gettato per quali san Giovanni Paolo II e Francesco, progetto. Mi permetto subito di suggeri- porre fine alla sua giovane esistenza. per citare quelli più recenti, dopo che il re agli insegnanti, ai Dirigenti scolastici, All’indomani della disgrazia, Ghidini, 19 marzo non è stata più “Festa di precet- ai gruppi ecclesiali e non ecclesiali che si d’accordo con la moglie, ha deciso di to” e quindi giorno di vacanza, è finito dedicano agli adolescenti di valutare la trasformare una vicenda di dolore in una nel dimenticatoio. I social, i siti cattolici possibilità di promuovere anche sul no- grande missione di amore, quell’amore si sono sforzati nei giorni precedenti la stro territorio, se non è già stato fatto, incondizionato di cui hanno disperato solennità del 19 marzo di rinverdire la l’iniziativa, perché è veramente significa- bisogno i nostri adolescenti, figli o stu- memoria, il ricordo di questo grande tiva e riguarda certamente i nostri stu- denti che siano, spesso solamente giudi- Santo alla cui premurosa custodia Dio, denti e studentesse, ma soprattutto i ge- cati, criticati, accusati, ma non ascoltati, nel suo disegno di amore, ha voluto affi- nitori e gli adulti in genere. Chi è Gian- non aiutati, non amati. Una lezione, un dare gli inizi della nostra redenzione, ma, pietro Ghidini? E’ un papà che vive, con incontro di umanità che si è concluso con alla fine, le zeppole di san Giuseppe han- la famiglia a Gavardo, un paese in provin- l’abbraccio del relatore con tanti studenti no avuto la meglio sulla liturgia. Se si cia di Brescia. Nulla di eccezionale, dire- in lacrime che lo hanno consolato e rin- escludono le feste patronali e le sagre te. Ma Gianpietro Ghidini dal 25 novem- graziato. Un grande momento educativo dedicate al Padre putativo di Gesù, dob- bre 2013 ha scelto di compiere una mis- e formativo; una testimonianza e l’impe- biamo ammettere che ci stiamo dimenti- sione: girare l’Italia per raccontare la gno di un papà che dovremmo conoscere cando di san Giuseppe e, parlo per la storia del figlio Emanuele, morto suicida e sostenere, consapevoli che a noi adulti, città di Bergamo, nei calendari parroc- dopo aver assunto, nel corso di una festa genitori o insegnanti, il Signore ci ha chiali non è stato dato alcun risalto alla con gli amici, una pasticca di Lsd, una di affidato la custodia premurosa dei giova- solennità del 19 marzo. Per tradizione in quelle micidiali droghe che falciano i gio- ni, speranza del domani e non un proble- questo giorno si celebra anche la Festa vani. Ghidini gira per l’Italia, in partico- ma di oggi. E che san Giuseppe ci guidi in del papà, ma anche questo aspetto, ben- lare per le scuole, perché la morte di questo difficile compito, affinché le stra- ché secondario, è sempre più tralasciato Emanuele possa salvare altre vite. Am- de, le piazze, le chiese, le scuole, i centri persino dalla pubblicità che si guarda metto che all’inizio ero abbastanza scetti- di ritrovo delle nostre città e dei nostri bene dal ricordare una figura della fami- co sulla natura dell’incontro, temevo il paesi siano i luoghi dove si realizzano i glia tradizionale in un tempo in cui da più solito bla bla sui pericoli della droghe, sogni e i desideri dei nostri figli, dei no- parti si caldeggiano strambi nuclei fami- sulle problematiche giovanili, etc. etc., stri studenti e non i luoghi in cui piangere liari che poco o nulla hanno a che vedere ma ben presto ho dovuto ricredermi. i loro gesti estremi. con la Famiglia. Lo dico nel rispetto co- Anche se Ghidini ha parlato di droghe e Roberto Palumbo
P AGINA 7 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA C’è un eroe in ognuno di noi Il Presidente della Repubblica Sergio presentato un punto riferimento per i sensibilizzazione decidendo di supportare Mattarella ha premiato poco tempo fa al giovani di Porto Torres. e sostenere la missione di ADMO Quirinale con l’onorificenza al Meri- Pietro Bartolo è da anni impegnato in (Associazione Donatori Midollo Osseo), to della Repubblica Italiana 40 per- prima linea nel salvataggio e nella cura dei utilizzando come testimonials i leggendari sone che si sono distinti per atti di migranti che sbarcano o naufragano nella robot-veicolo che dal 1984 continuano ad eroismo, per l’impegno nella soli- sua isola: Lampedusa. Ha fatto nascere appassionare milioni di fan. I Transfor- darietà, integrazione, nel soccorso, bambini, curato ferite, ricomposto i corpi mers , infatti, si fanno portavoce di una per l’attività in favore dell’inclusio- dei morti, garantito a tutti condizioni forte campagna di sensibilizzazione rivolta ne sociale, nella promozione della igieniche e sanitarie dignitose anche nelle ai più giovani e a tutti coloro che li amano cultura, della legalità e per contra- situazioni di emergenza. "Dottor Bartolo, in modo incondizionato da oltre 30 anni. sto alla violenza. Il Capo di Stato ha molti la definiscono eroe, lei che cosa Dato che solo una persona su 100mila è individuato casi significativi di impegno dice?", gli hanno chiesto. Ha risposto: compatibile con chi aspetta un trapianto civile, di dedizione al bene comune e di “Ma quale eroe, quale eroe… Io sono di midollo osseo, è evidente che, come testimonianza dei valori repubblicani ed è solo un medico che fa il suo dovere. recita il claim della campagna, “C’è un stata scelta la Giornata dedicata al ricordo Quello che dovremmo fare tutti: dare una Eroe in ognuno di noi”. Ed è da qui dei caduti militari e civili nelle missioni mano a chi te la chiede. Io faccio quello che deve emergere la volontà di donare. internazionali per la pace per la conse- Un’azione coraggiosa e di assoluta e gna dei riconoscimenti. incondizionata solidarietà. Lo scopo è Il più giovane di loro è Francesco salvare il bene più prezioso di tutti: la Morelli, 18 anni di Roma, che è diven- vita. tato Cavaliere dell’Ordine al Merito I donatori che sostengono ADMO, della Repubblica Italiana: “Per il corag- sempre in condizione di anonimato, gio e l’altruismo con cui a Pescara del possono salvare la vita di chi ne ha più Tronto, nella notte del 24 agosto, si è bisogno. “Sostenere una causa così alta prodigato nei soccorsi contribuendo a per noi è un vero onore e una grandis- mettere in salvo molte vite. Premiando sima responsabilità, – dichiara Mikael il più giovane tra i soccorritori si inten- Berthou, General Manager Hasbro de estendere simbolicamente il ricono- France & Italy. Basta quindi risponde- scimento a tutti coloro che, in occasione re positivamente all’impegno lanciato del terremoto del Centro Italia, hanno che è giusto fare, né più, né meno. su internet dalla campagna “C’è un Eroe offerto il loro prezioso aiuto”. Ci sono Don Giuseppe Diana, ucciso il 19 in ognuno di noi”. Con pochi click è altre persone che con discrezione e pas- marzo 1994 dalla criminalità organizzata a possibile apprendere le varie modalità per sione per il proprio lavoro fanno parte Casal di Principe (Ce), per il suo impegno diventare un donatore di midollo osseo. della schiera degli eroi silenziosi che dan- civile nell’educazione dei giovani alla le- Perché è “in te che puoi trovare il no lustro all’Italia. Come Pietro Bartolo, galità è stato da poco tempo ricordato coraggio di diventare l’eroe di Il medico di Lampedusa o Don Antonio dalle istituzioni e dalla comunità di Casal qualcuno”! Se si possiedono i giusti re- Sanna di Porto Torres or Don Giuseppe di Principe, e non solo, in occasione dei quisiti anagrafici e fisici, infatti, ci si potrà Diana Di Casal di Principe…… 25 anni dalla sua morte che segnò un iscrivere al Registro Italiano dei Donatori Don Antonio Sanna, don Tonino per cambiamento nella comunità civile di di Midollo Osseo (IBMDR) a seguito di gli amici, un giovane prete che la musica allora e che viene tuttora ricordato come un semplice processo di tipizzazione che ce l’ha nel sangue, negli occhi, nelle mani portatore di quei valori fondamentali per avviene tramite l’analisi di un piccolo con le quali dirige il coro che pian piano la convivenza civile. campione di saliva o di sangue. Nel caso prende forma e nel ’1959 il primo con- Queste sono solo alcune delle storie di in cui il profilo tipizzato combaci con certo: aveva messo insieme, da autodidat- persone eccezionali che danno lustro alla quello di un potenziale ricevente, eve- ta, un gruppo di ragazze e ragazzi che non nostra nazione. Anche noi comuni cittadi- nienza che si realizza solo una volta ogni conoscevano altra musica se non quella ni possiamo fare la nostra parte per mi- centomila, si può procedere alla donazio- trasmessa dalla radio , li fece cantare in- gliorare la qualità di vita della nostra co- ne in tutta sicurezza, spesso attraverso un sieme in quello che diventerà il Coro Po- munità anche senza essere persone ecce- semplice prelievo di sangue periferico. lifonico Turritano, un fiore all’occhiello zionali . In occasione della Giornata Inter- Donare il midollo osseo non comporta che si esibirà in tutta Europa mietendo nazionale della Felicità festeggiata in tutto rischi di nessun genere per il donatore, successi. Nell’epoca della ricostruzione il mondo il 20 marzo, la società Hasbro, ma è una grande opportunità per chi lo post bellica in cui moltissime erano le leader nell’intrattenimento per bambini e riceve. cose che mancavano don Tonino ha rap- famiglie, ha lanciato una campagna di Marco Rossetto
P AGINA 8 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Ah …. Beata Gioventù! Presentato nel Duomo di Scala il libro di P. Vincenzo Loiodice Domenica 24 marzo, al termine della Zigmund Bauman. Con animo sereno, do al loro linguaggio, che vediamo impo- messa domenicale, celebrata per l’occa- con umiltà e di fronte ai diversi temi af- verirsi sempre più, si pone l’obbiettivo di sione da Monsignor Orazio Soricelli, Ar- frontati, Padre Vincenzo diventa di volta capire anche “quello che si agita nella civescovo di Amalfi - Cava de’ Tirreni, è in volta psicologo, sociologo, filosofo, loro testa e nel loro cuore, nella consape- stato presentato il volume, edito da pedagogista, anche politico in senso ari- volezza che è “ una impresa ardua”. Ma “Edizioni S.Antonio”, a firma del Parroco stotelico, ma resta un pastore di anime da dove partire ? Solo se si riesce a creare di Scala, il redentorista, quel virtuoso circolo di P. Vincenzo Loiodice. empatia con umiltà e A fare da cornice la co- vicinanza si può entrare munità parrocchiale, nel loro mondo, capirne nonché rappresentanze i problemi ed il disagio alfonsiane di Vietri sul ed indurli a fermarsi e Mare ed un folto grup- riflettere al loro interno po giovanile gerardiano e porsi la domanda sulla di Avellino, venuti a propria vocazione e sulla festeggiare con calore chiamata alla santità. l’autore e a sostenerlo Non a caso evoca la fa- con affettuosa parteci- mosa iscrizione a carat- pazione. Non si tratta di teri cubitali incisa sul un volume a tema, ma frontone del Tempio di di una serie di spigolatu- Delfi “ Conosci te stes- re disseminate in un so”. A tanto può essere lasso di tempo dal 2012 utile anche l‘ascolto del al 2018, corrispondente silenzio, perché il bene ai numeri della rivista non va cercato su qual- mensile “In cammino che pianeta ma dentro sè con San Gerardo” e, stessi, “basta rispolve- dopo sei anni, raccolte rarlo ogni giorno perché in un unico e pregevole vedere la luce poi fun- testo dal titolo “Ah ziona senza sosta e sem- …. Beata Gioven- pre meglio. Il bene si tù !” . In forma scorre- alimenta del bene“. Tal- vole lo scritto si lascia volta non mancano spun- leggere piacevolmente, ti autobiografici sul suo catturando l’attenzione percorso vocazionale e del lettore coinvolgen- spirituale senza cedere a dolo in un confronto tentazioni autoreferen- diretto e personale. Tra ziali, ma semplicemente chi sceglie le bibliote- per dire che tutti siamo che, la polvere dei libri chiamati alla vocazione ( e su S. Alfonso c’è sia essa sacerdotale che ancora tanto da studia- genitoriale, obbedendo re) il nostro giovane ad una intima esigenza di autore ha scelto certamente non una stra- pur sempre redentorista fedele al suo amore sostenuta dalla grazia e sorretta da facile da percorrere, ma un cammino “caro S.Alfonso“. Nessun atteggiamento dalla speranza. Il rammarico è che oggi si difficile e duro, dove la formazione, le paternalistico, alcuna pretesa di essere il assiste, invece, alla negazione della spe- capacità ed una solida cultura non posso- risolutore di tutti i problemi, ma con ranza non solo per i giovani, ma anche no mancare, perché affrontare le proble- tono dialogante, magari partendo da pre- per gli adulti. “Tutti, ci dice Paolo Ru- matiche del mondo giovanile, oggi , oltre messe condivise, esibisce qualche volta il miz, abbiamo il dovere della speranza“ ma alle difficoltà, è oltremodo impegnativo e “Noi Giovani “, presentandosi da giovane il nostro autore si chiede “se ci sono adul- rischioso. Si è immerso, purtuttavia, in tra i giovani, non fa ricorso a parole lo- ti in grado di risvegliare nei giovani forza questo mondo “liquido “ per dirla con gore, vuote o stereotipate, ma attingen- e speranza”. La speranza libera energie
P AGINA 9 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA positive, è liberazione dall’egoismo e dal portanza, con fermezza denuncia tutte le Don Diana, il prete con pregiudizio, è “ Il desiderio che rende conseguenze negative della disoccupazione ricchi i nostri desideri più belli, ci tiene giovanile, dello sfruttamento, delle pre- l'odore delle pecore che ci legati la fune tesa dei nostri sogni “. Ma in carietà, del disagio, dei diritti negati e insegna a essere uomini più la speranza cristiana è quella che salva della perdita di futuro. Alla fine nessun «I veri galantuomini sono quelli che non “ mi fa gioire autenticamente qui ed ora, cedimento al pessimismo perché anche se fanno professione né di eroi né di vigliac- la vita stessa, purchè presa con il verso “ non possiamo negare, infatti, che la mag- chi, sono quelli che ieri non gridavano giusto, è il luogo perfetto per imparare gior parte dei giovani è comunque indiffe- "Viva la Germania" e oggi non gridano né l’arte dello sperare”. Proseguendo nella rente all’evangelizzazione, continuare a "Viva l’America" né "Viva la Russia"». lettura, accanto a queste considerazioni, camminare è il solo modo di scoprire do- Non so per quali misteriosi ingranaggi di sembrerebbe che Padre Vincenzo abbia ve la grazia di Dio ci conduce“. Di fronte pensieri mi ritornano in mente queste smesso l’abito di pastore redentorista e al rifiuto di camminare, dice Padre Vin- parole di Curzio Malaparte mentre ci pre- rinunciato al “ discernere “. Non troviamo cenzo, “non possiamo piangerci addosso, pariamo a celebrare il venticinquesimo traccia di premi, promesse, condanne o di ma con realismo dobbiamo ricordare quel anniversario dell’orribile omicidio di don castighi. Non è mai citata la parola pecca- che prescrivono le nostre costituzioni: Peppino Diana. Aveva 36 anni appena to. Indubbiamente questa fraseologia da Quando le circostanze rendono impossibi- questo prete aversano quando fu trucidato sermone è superata da tempo, non attrae i le l’annuncio diretto, immediato e totale dalla camorra mentre si accingeva a cele- giovani, non ne riscalda il cuore né con- del Vangelo, allora i missionari devono brare la messa. Era la festa di san Giusep- corre ad aprirne la mente, ma la responsa- offrire la testimonianza della carità di Cri-pe. La camorra, la mafia, la ’ndrangheta bilità pastorale di Padre Vincenzo emerge sto con grande pazienza, prudenza e fidu- scelgono con cura la data in cui colpire. sempre. La troviamo disseminata un cia, cercando in tutti i modi di rendersi Non deve essere un giorno qualsiasi: don po’dappertutto allorquando li ammonisce prossimo di ognuno“. Questa è la risposta Pino Puglisi venne ucciso nel giorno del chiamandoli affettuosamente “cari giova- di un Redentorista sì, ma pure DOC ! suo compleanno, don Peppino Diana in ni “, “ cari ragazzi “, quando con chiarezza, quello del suo onomastico. Mai avrebbero usando una felice espressione, afferma che Ricciotti Mansi pensato di diventare eroi o santi questi ”i valori non vanno in prescrizione“ o al- due preti meridionali che nemmeno si lorchè li invita a scegliere perché “il mio conoscevano. Credo che ne avrebbero riso timore più grande è che state scegliendo al solo pensiero. Una risata calda, aperta, di non scegliere” o semplicemente dice schietta. Una fragorosa e ricca risata meri- “ciò che non abbiamo osato, abbiamo cer- dionale. Eroe? E che vuol dire? Può acca- tamente perduto“, esortando “a rimboc- dere, certo. E tante volte accade. T’in- carci le maniche per turbare l’ indifferen- cammini, procedi, ci credi, fai sul serio. E za e scuotere il torpore “o ricordando che a qualcuno tutto questo dà fastidio. Uno sono “figli amati dal Padre anche se ribelli, dei clan più sanguinari e insidiosi che la ma amati da sempre e per sempre! Cari storia delle mafie ricordi è proprio quello giovani lettori, c’è una lettera che possia- nato e sviluppatosi nel paese di don Peppi- mo inviare al Padre quando vogliamo!..... Nel giardino della risurrezione il Signo- no, Casal di Principe. Il cosiddetto "clan Metteteci dentro pure tutte le vostre re dice a Maria Maddalena: «Noli me dei Casalesi". Tanti di quegli ignobili e paure, angosce, perplessità, ma…non tangere». E’ un invito rivolto non solo a tristi figuri erano suoi vicini di casa, vecchi trascurate neanche i desideri, i sogni e le Maria, ma anche a tutta la Chiesa, per amici di scuola, compagni di giochi adole- aspirazione. E poi ….. state a guardare. entrare in una esperienza di fede che scenziali. Poi le strade si divisero. Mistero Scoprirete che il miracolo più grande sia- supera ogni appropriazione materiali- della vita. Nati nello stesso paese, battez- mo noi ! Se al centro del discorso ci sono sta e comprensione umana del mistero zati nella stessa chiesa, zapparono le stesse i giovani ed il loro mondo, nella ricostru- divino. Ha una portata ecclesiale! E’ una buona lezione per ogni discepolo di terre, studiarono nella stessa scuola, si zione della speranza associa anche il con- espressero nello stesso, gustosissimo dia- tributo degli educatori , dei nonni e degli Gesù: non cercare sicurezze umane e titoli mondani, ma la fede in Cristo Vivo letto partenopeo con quel particolare ac- adulti che siano in grado di svegliare in cento che sa d’inglese. Eppure, uno con- e Risorto! essi forza e coraggio. Chiama, anzi alla Proprio perché fu testimone oculare del sumerà la sua vita per riscattare il popolo causa, la saggezza antica spaziando da Fe- Cristo Risorto, fu anche, per altro lato, che ama dalle grinfie degli altri che quel dro a Dante, da Hugo a Pascal, da Wilde a la prima a darne testimonianza davanti popolo odiano, maltrattano, umiliano fino Pasolini, da registi ad attori ecc. contenu- agli apostoli. Adempie al mandato del ad affossarlo. Il prete don Giuseppe Diana ta in citazioni inserite come incipit all’ini- Risorto: «Va’ dai miei fratelli e di’ lo- e i camorristi di Casal di Principe. Un zio di ciascun brano. Quando si parla di ro… Maria di Màgdala andò ad annun- braccio di ferro. Strade parallele. Lotta tra giovani non può essere sottaciuto il grave ciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto» bene e male. Eppure, strano a dirsi, non problema della mancanza di lavoro che era don Peppino a temer di loro, ma loro genera la perdita della speranza. Qui Pa- (Gv 20,17-18). a tremar di lui. dre Vincenzo , ben conscio della sua im- Continua a pagina 10
P AGINA 10 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Il coraggio di fidarsi di Dio Dalla Catechesi di Papa Francesco del 20 marzo 2019 “Dio non è ambiguo, non si nasconde dietro ad enigmi, non ha pianificato l’av- venire del mondo in maniera indecifrabi- le. No, Lui è chiaro. Se non comprendia- mo questo, rischiamo di non capire il senso della terza espressione del “Padre nostro”. Infatti, la Bibbia è piena di espressioni che ci raccontano la volontà positiva di Dio Segue da pagina 9 pugnalata al cuore. Credetti di sveni- nei confronti del mondo. E nel Catechi- Loro, armati di pistole e mitragliette, con re. Sul presbiterio, impietrito, in silen- smo della Chiesa Cattolica troviamo una macchine di lusso e conti in banca; loro zio, angosciato, addolorato, il volto bian- raccolta di citazioni che testimoniano che vantavano agganci con la politica e la co come la tovaglia dell’altare, stava l’al- questa fedele e paziente volontà divina mafia siciliana. Questi “duri” tanto fragili lora vescovo di Aversa, Lorenzo Chari- (cfr nn. 2821-2827). E San Paolo, nella e spavaldi, spiavano il piccolo prete arma- nelli e qualche confratello. Li raggiunsi. Prima Lettera a Timoteo, scrive: «Dio to di Vangelo. Golia e Davide.Loro vor- Ci abbracciammo. Nessuno osava parlare. vuole che tutti gli uomini siano salvati e rebbero offrire alla sua parrocchia, banchi Un nodo ci serrava la gola. Il vescovo giungano alla conoscenza della veri- e suppellettili, calici d’argento e pissidi sussurrò: " Preghiamo… preghia- tà» (2,4). d’oro. Sculture di santi e madonnine in mo". Peppino era morto. Possibile? La Questa, senza ombra di dubbio, è la vo- legno pregiato, in memoria di parenti e camorra aveva dunque vinto? Il male ave- lontà di Dio: la salvezza dell’uomo, degli amici uccisi. Perché l’amico d’infanzia li va prevalso? Invece. L’uccisione di Peppi- uomini, di ognuno di noi. tiene a distanza? Perché non accetta le no segnò la condanna a morte del "clan Dio con il suo amore bussa alla porta del loro offerte? Perché ostenta di non te- dei Casalesi". nostro cuore. Perché? Per attirarci; per merli? Perché non chiede? Perché conti- Lentamente, ma inesorabilmente, da quel attirarci a Lui e portarci avanti nel cam- nua a predicare e scrivere contro di loro? giorno iniziò il declino di quei ceffi che mino della salvezza. Dio è vicino ad Perché non fa l’elogio funebre ai funerali avevano terrorizzato il nostro territorio. ognuno di noi con il suo amore, per por- dei loro cari? Perché mette a dura prova Sbocciava la primavera del riscatto. tarci per mano alla salvezza. la loro pazienza? Don Peppino è un uo- I campi si ricoprivano dei fiori della digni- Quanto amore c’è dietro di questo! Pre- mo, un galantuomo, non è un vigliac- tà ritrovata. gando “sia fatta la tua volontà”, non siamo co. Non si è mai schierato dalla parte del Nei cuori la speranza iniziò a galoppa- invitati a piegare servilmente la testa, più forte, non ha mai parteggiato per il re. Sono stati anni incredibili. Impegno. come se fossimo schiavi. No! Dio ci vuole potente di turno, chiunque esso sia. Don Coraggio. Arresti. Pentimenti. liberi; è l’amore di Lui che ci libera. Il Peppino è un prete. Un semplice prete. Carcere duro. Confische. Comitati. Cor- “Padre nostro”, infatti, è la preghiera dei Un vero prete. Don Peppino è un vero tei. Cultura. Preghiera. Scuola. Sono figli, non degli schiavi; ma dei figli che "Casalese". Tra le tante cose che i camor- passati venticinque anni e non c’è stato un conoscono il cuore del loro padre e sono risti devono immediatamente restituire giorno in cui non ci siamo confrontati con certi del suo disegno di amore. Una pre- alla società civile c’è anche il nome del don Peppino Diana. Che non gli abbiamo ghiera coraggiosa, anche combattiva, per- paese in cui don Peppino e migliaia di chiesto consiglio, forza, aiuto. ché nel mondo ci sono tante, troppe real- persone perbene sono nati e che loro Che non abbiamo pregato per lui e prega- tà che non sono secondo il piano di Dio. hanno usurpato. Loro non sono i to lui di pregare per noi. Don Peppino Tutti le conosciamo. "Casalesi", ma quelli che hanno insozza- Diana, un prete che ci ha insegnato cosa Parafrasando il profeta Isaia, potremmo to, calpestato, insanguinato le strade, le vuol dire essere preti: peccatori e limitati dire: “Qui, Padre, c’è la guerra, la preva- case, la vita di Casale. Don Peppino è il ma innamorati di Gesù, e impregnati ricazione, lo sfruttamento; ma sappiamo vero Casalese. dell’odore delle pecore. Preti che per che Tu vuoi il nostro bene, perciò ti sup- E lo uccisero. A tradimento lo uccisero. strappare le pecore ai lupi sono disposti a plichiamo: sia fatta la tua volontà! Signo- Sono passati 25 anni da quel tragico e tutto, anche a dare la vita. Un prete, don re, sovverti i piani del mondo, trasforma dolorosissimo 19 marzo 1994. Sembra Peppino, che ci ha insegnato cosa vuol le spade in aratri e le lance in falci; che ieri, sembra un secolo, un’eternità. Mi dire essere uomini. nessuno si eserciti più nell’arte della telefonarono. Corsi. Peppino stava river- Don Maurizio Patriciello guerra!” (cfr 2,4). Dio vuole la pace.” so in una pozza di sangue in chiesa. Una Fonte: “Avvenire”
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