Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado

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Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
P AGINA 1                                                                                      I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                           Per una Chiesa Viva
A NNO XV - N. 3 – APRILE 2019 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ                                 ECCLESIALE DI RAVELLO
WWW . CHIESARAVELLO . IT     WWW . RAVELLOINFESTA . IT                                       WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM

                    Discepoli di Cristo
             testimoni della sua Resurrezione
Il Vangelo di Giovanni (Gv20,11-18) ci         evangelista, ossia messaggera che annun-      che io mando voi».22Detto questo, soffiò
informa che Maria di Magdala fu la             cia la buona notizia della risurrezione del   e disse loro: «Ricevete lo Spirito San-
“prima” a vedere Gesù Risorto:1Maria           Signore; o come dicevano Rabano Mauro         to. 23A coloro a cui perdonerete i pecca-
stava all'esterno vicino al sepolcro e pian-   e San Tommaso d’Aquino, «apostolorum          ti, saranno perdonati; a coloro a cui non
geva. Mentre piangeva, si chinò verso il       apostola - apostola degli apostoli», poiché   perdonerete, non saranno perdona-
sepolcro 12e vide due angeli in bianche        annuncia agli apostoli quello che, a loro     ti» (Gv 19-23). Questi uomini, gli Apo-
vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e     volta, essi annunceranno a tutto il mon-      stoli, sono i testimoni del passato, per-
l'altro dei piedi, dove era stato posto il     do. Il Dottore Angelico usa questo termi-     ché hanno conosciuto quello che Gesù ha
corpo di Gesù. 13Ed essi le dissero:           ne applicandolo a Maria Maddalena: ella       compiuto in Galilea, in Giudea e a Geru-
«Donna, perché piangi?». Rispose                                                               salemme e hanno testimoniano la vita
loro: «Hanno portato via il mio Si-                                                            di Cristo dopo che è risorto dai morti.
gnore e non so dove lo hanno po-                                                               Questi discepoli della prima ora, costi-
sto». 14Detto questo, si voltò indie-                                                          tuiti apostoli e profeti del Regno di Dio
tro e vide Gesù che stava lì in piedi;                                                         annunciato da Cristo, per la missione
ma non sapeva che era Gesù. 15Le                                                               ricevuta dal Maestro, hanno testimo-
disse Gesù: «Donna, perché piangi?                                                             niato con la parola e con la vita che
Chi cerchi?». Essa, pensando che fos-                                                          Gesù Risorto è il Signore che vive ed
se il custode del giardino, gli disse:                                                         opera nella storia attraverso coloro che
«Signore, se l'hai portato via tu, dim-                                                        Egli ha scelto. Essi, pertanto, formano
mi dove lo hai posto e io andrò a                                                              il Suo Corpo Mistico ovvero la Chiesa
prenderlo». 16Gesù le disse:                                                                   e vivono in Lui, con Lui e per Lui. Ad
«Maria!». Essa allora, voltatasi verso                                                         essi Gesù ha anche promesso di ritorna-
di lui, gli disse in ebraico:                                                                  re nella qualità di giudice dei vivi e dei
«Rabbunì!», che significa: Mae-                                                                morti per giudicare gli uomini passati,
stro! 17Gesù le disse: «Non mi trat-                                                           presenti e futuri: e tutti coloro i quali
tenere, perché non sono ancora salito al       è testimone del Cristo Risorto e annuncia     porranno fiducia in Lui (crederanno nel
Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io   il messaggio della risurrezione del Signo-    Cristo Signore e Redentore di tutti gli
salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio         re, come gli altri Apostoli i quali pur non   uomini), potranno avere la remissione
mio e Dio vostro». 18Maria di Màgdala          avendolo visto risorgere lo hanno incon-      dei peccati e vivere eternamente nel Re-
andò subito ad annunziare ai discepoli:        trato e visto risorto dopo la morte, come     gno preparato dal Padre. Nella storia
«Ho visto il Signore» e anche ciò che le       annota l’evangelista Giovanni: “La sera       presente, nel nostro tempo, chi, dunque,
aveva detto”. Testimone oculare del Cri-       di quel giorno, il primo della settimana,     ha la missione di testimoniare la resurre-
sto Risorto, Maria di Màgdala fu anche la      mentre erano chiuse le porte del luogo        zione di Cristo? Chi è oggi il testimone
prima a darne testimonianza davanti agli       dove si trovavano i discepoli per timore      di Gesù Risorto? Se gli apostoli sono stati
apostoli, adempiendo al mandato del            dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo       i testimoni della resurrezione di Gesù,
Risorto che le aveva detto «Va’ dai miei       e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto que-     noi cristiani, oggi siamo i testimoni della
fratelli e di’ loro… Ella andò ad annun-       sto, mostrò loro le mani e il fianco. E i     trasformazione che la fede nella Resurre-
ciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e   discepoli gioirono al vedere il Signo-        zione di Cristo opera nella vita dei cre-
ciò che le aveva detto» (Gv 20,17-18).         re. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a       denti.
In tal modo Maria di Magdala diventa           voi! Come il Padre ha mandato me, an-                          Continua a pagina 2
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
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    Segue dalla prima pagina
E’ testimone di Cristo ,infatti, colui che
                                                             Il significato della
crede nel suo nome, vive in Lui e con                      risurrezione di Cristo
Lui, lo rende presente con una condotta
di vita, che ispirata agli insegnamenti del
Maestro, attualizza i pensieri, i sentimen-
ti e le scelte fondamentali di Gesù il Si-
gnore: il Regno di Dio, Regno della Veri-
tà, della Giustizia, della Fraternità e della
Pace. Oggi siamo noi, discepoli di Gesù,
chiamati a testimoniare con la parola e la
vita, la fede nel Cristo Vivente nella sto-
ria, nel Cristo Risorto. Ma in quale mo-
do, come? Con la vita di fede che abbiam
ricevuto in dono, abbiamo accolto e fac-
ciamo visibilmente fruttificare nella no-
stra esistenza totalmente impegnata nella
pratica delle buone opere. Per i primi
discepoli la "tomba vuota" certamente
non è stata una prova sufficiente per po-
tere affermare "credo nella Resurrezione    Le testimonianze del Nuovo Testamento,         ni). Non sono interpretazioni di un'espe-
di Gesù". Eppure gli apostoli credettero    con linguaggi diversi, parlano della risur-    rienza soggettiva, giunta lentamente a
facendo un’esperienza che va oltre il       rezione di Cristo È difficile esprimere        maturazione, in qualche anima appassio-
campo della logica umana. Tanti sono i      con parole umane la realtà del mistero.        nata e amante. Anche se ammettiamo che
segni di Dio che mettono in moto la no-     Eppure bisogna tentare di farlo perché la      l'amore di Pietro e degli altri discepoli
                                            nostra fede non è una fede muta. E nep-
stra intelligenza, la nostra riflessione, che                                              per il loro Maestro avesse superato la
sollecitano la nostra volontà, che toccano  pure bisogna rifugiarsi in una fede che        tragedia della morte scandalosa di Gesù
il nostro cuore, ma nessuno di essi è pro-  abbia paura di fare i conti con la storia,     sulla croce approdando all'annuncio della
va logica e sicura. Allora perché credia-   intendendo la fede come puro «rischio»         risurrezione, resterebbe sempre da spie-
mo? Crediamo perché Dio interviene          senza alcun fondamento e garanzia. La          gare come mai tale convinzione si è potu-
nella nostra coscienza, infondendo in noi   testimonianza del Nuovo Testamento             ta formare nei discepoli. Dal nulla non
il dono della fede come luce che orienta    afferma chiaramente che la risurrezione        può         nascere          qualcosa.
e guida la nostra esistenza. E’ grazie alla di Cristo è un fatto reale, riguardante il     La risurrezione di Cristo è un avve-
fede, luce che illumina il nostro cammino   Cristo stesso, e non soltanto la nostra        nimento carico di significato
con la Parola di Dio, che Gesù, il Figlio   fede in lui. Le testimonianze del Nuovo        Il significato più evidente che gli apostoli
di Dio, Parola fatta carne, Crocifisso e    Testamento vogliono dirci che la risurre-      percepirono nella risurrezione fu
Risorto, il Signore vivente e operante      zione di Gesù è un fatto reale, un avveni-     la risposta divina all'ingiustizia umana che
nella Chiesa e nel mondo, ci dona, la       mento carico di significato, che tuttavia      aveva condannato Gesù. «Voi l'avete in-
                                            va al di là di ciò che è «storico» nel senso
nostra vita e tutta la storia acquista signi-                                              chiodato sulla croce per mano di empi e
ficato e senso. Noi vogliamo credere con    spiegato sopra.                                l'avete ucciso – dichiara Pietro nel giorno
la gioia che ci viene dalla Parola di Dio   La risurrezione di Gesù, infatti, non si       della Pentecoste –. Ma Dio lo ha risusci-
che è Verità, con quella gioia che Paolo    spiega col gioco delle cause empiriche.        tato, sciogliendolo dalle angosce della
pone tra i primi frutti dello Spirito (Gal  Essa è il frutto della straordinaria potenza   morte» (At 2,23; cfr. At 3,14ss; 4,10;
5,4) e che presenta come caratteristica     di Dio. La risurrezione non ha analogie        5,30ss ecc.). La risurrezione è così la
della condizione cristiana (Rm 15, 13):.    con le nostre esperienze, è qualcosa di        rivelazione di Dio che sta dalla parte del
gioia per un mondo futuro senza dolori e    assolutamente nuovo come la creazione.         debole e di chi fa della sua vita un totale
senza lacrime (Ap 21, 4). Vogliamo cre-     La risurrezione di Cristo ha lasciato però     dono d'amore agli altri. Con la risurre-
dere, perciò, operando concretamente        tracce, mediante le quali entra nella sto-     zione, Dio riabilita pubblicamente Gesù e
scelte concrete di vita, tutte ed esclusi-  ria. Si tratta delle apparizioni, della pro-   la sua opera: «Il maestro di falsità si rivela
vamente fondate sulla Parola di Dio con-    fonda trasformazione dei discepoli, della      maestro dotato di pieni poteri e dell'auto-
tenuta nelle Scritture e propostaci dalla   nascita della comunità cristiana.              rità di insegnare la via. Il profeta di men-
Chiesa, profondamente convinti che la       Tutte le testimonianze sulla risurrezione      zogne, profeta veritiero. Il bestemmiato-
fede autentica deve essere incarnata nella  di Cristo in nostro possesso sono attesta-     re di Dio, santo di Dio. Il seduttore, giu-
vita, e che la fede se non ha le opere, è   zioni di un fatto (gli apostoli si presenta-   dice finale del popolo» [5].
morta in se stessa (Gc 2,18b).              no come testimoni, Paolo si appella a          Nasce allora l'interesse per la storia di
                                       G.I. testimoni ancora viventi delle apparizio-      Gesù di Nazaret, per la sua passione (la
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
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prima sezione dei vangeli che venne             dre» (Rm 8,34. Cfr. Eb 1,3; 12,2 ecc.).
messa per iscritto fu la storia della passio-   Queste espressioni indicano che Gesù è         Il Papa a Loreto
ne), per tutto ciò che egli disse e fece
durante la sua vita terrena. Se Dio, risu-
                                                entrato in una nuova situazione. Egli,
                                                trasfigurato dallo Spirito, è associato alla
                                                                                                La lettera ai Giovani
scitando Gesù da morte, lo approva in           potenza e alla gloria di Dio. Tutto ciò,
tutto, occorre sapere di più su di lui.         evidentemente, riguarda l'umanità di
Sarà questo interesse a far sì che il mes-      Cristo che diventa totalmente trasparen-
saggio e l'attività di Gesù vengano raccol-     te all'azione dello Spirito e può risponde-
ti e narrati nei vangeli. Tutte le testimo-     re al Padre con tutto il suo essere umano
nianze su Gesù saranno filtrate attraverso      trasfigurato.
l'avvenimento della risurrezione. È essa,       Il Cristo risorto viene anche a trovarsi in
infatti, che conferisce profondità di signi-    una nuova situazione di rapporti col
ficato e validità perenne al parlare, all'a-    mondo, con la Chiesa e con i suoi disce-
gire, al vivere e al morire del Gesù stori-     poli. Qui sta il significato profondo della
co. La risurrezione spiega il mutamento         risurrezione corporale.       «Risurrezione
di prospettiva che si avverte confrontan-                                            Vive Cristo, esperanza nuestra: parla di
                                                corporea significa che l'intera persona del
do la predicazione di Gesù e quella della                                            speranza l’incipit dell’originale in lingua
                                                Signore si trova definitivamente presso
Chiesa apostolica. Con la risurrezione,         Dio.                                 spagnola dell’esortazione apostolica post-
«colui che chiamava alla fede si è fatto                                             sinodale che Papa Francesco ha voluto in
                                                Ma significa anche che il Risorto mantie-
contenuto della fede. Dio si è identificato                                          forma di Lettera ai giovani, perché pro-
                                                ne il suo riferimento al mondo e a noi...
per sempre con colui che si identificava                                             prio loro sono il paradigma della speran-
                                                Il carattere corporeo della risurrezione
con Dio... Torna così a risuonare il mes-                                            za. Per firmarla lunedì 25 marzo, solen-
                                                non significa quindi altro se non che Ge-
saggio del regno di Dio che viene, ma in                                             nità dell’Annunciazione del Signore, il
                                                sù, con la sua intera persona, ora si trova
una forma nuova: con la sua morte e con                                              Pontefice si è recato a Loreto, dove se-
                                                definitivamente presso Dio e in mezzo a
la sua nuova vita Gesù è entrato nel mes-       noi       in     modo       nuovo»   condo la tradizione è custodita la casa di
                                                                                        [7].
saggio e ora ne forma il nucleo centra-         C'è un titolo dato a Gesù che esprimeNazareth in cui la giovanissima Maria
le... Anziché di un generico "annunciare                                             ricevette l’annuncio dell’angelo. E quasi
                                                questa sua nuova situazione. È il titolo di
il regno di Dio", si parlerà oramai, sem-       «Signore».                           a voler sottolineare con i fatti il contenu-
pre più incisivamente, di un "annunciare                                             to del suo messaggio, Papa Bergoglio ha
                                                Esso indica sia l'uguaglianza con Dio, sia
Cristo"» [6].                                                                        visitato a fine mattinata i lavori di ristrut-
                                                il dinamismo di salvezza che si sprigiona
2. La risurrezione di Cristo è azione so-       dal Risorto.                         turazione del vicino centro giovanile di
vrana della potenza di Dio, il quale «dà                                             Montorso, intitolato a Giovanni Paolo II.
                                                Egli, «innalzato alla destra di Dio, dopo
vita ai morti e chiama all'esistenza le cose                                         In questa località a ridosso del santuario
                                                aver ricevuto dal Padre lo Spirito San-
che ancora non esistono» (Rm 4,17). Per         to..., lo ha effuso» (At 2,32).      lauretano, adagiato sulle colline marchi-
parlare della risurrezione di Cristo, il        D'ora in poi lo Spirito sarà chiamatogiane con vista sul mare Adriatico, è ini-
Nuovo Testamento usa spesso verbi attivi                                             ziata la prima uscita in Italia di Francesco
                                                «Spirito di Cristo». Donando lo Spirito,
dei quali Dio è soggetto («Dio ha risusci-                                           nel 2019. Poche ore, circa quattro, allie-
                                                il Cristo diventa salvatore nel senso più
tato Gesù»). Talvolta si usano verbi al                                              tate da un caldo sole di primavera, la
                                                profondo della parola. Egli può rendersi
passivo, ma anche in questo caso l'agente                                            stagione che è paradigma dell’età della
                                                presente a tutti gli uomini con la sua
è Dio («Gesù è stato risuscitato»). Più         forza salvifica.                     gioventù. L’elicottero con il Pontefice a
che di risurrezione bisognerebbe parlare        Non ci sono più barriere che possano bordo è atterrato verso le 9 del mattino,
di risuscitazione o i risuscitamento.           ostacolare il suo cammino.           accolto dall’arcivescovo prelato Fabio
Questo linguaggio non nega la divinità di       L'incarnazione giunge al suo culmine Dal Cin, dal presidente della Regione
Cristo.                                                                              Marche, Luca Ceriscioli, dal prefetto di
                                                perché l'umanità di Cristo è dotata della
Semplicemente ne mette in risalto l'uma-        potenza salvifica di Dio stesso.     Ancona, Antonio D’Acunto, e dal sinda-
nità, poiché è proprio questa umanità del                                            co di Loreto, Paolo Niccoletti, in fascia
                                                Ed è anche la creazione intera che, antici-
Cristo che è oggetto di «risuscitamento»                                             tricolore. A causa della nebbia il velivolo
                                                patamente, raggiunge, in Cristo risorto,
da parte di Dio Padre. Come soggetto                                                 era decollato dallo scalo romano di
                                                la sua meta: «Con la risurrezione ed ele-
attivo di risurrezione, Gesù è testimonia-      vazione di Gesù un "frammento del    Ciampino, raggiunto dal Papa in automo-
to dagli scritti più tardivi del Nuovo Te-                                           bile, e non dall’eliporto Vaticano come
                                                mondo" è giunto definitivamente a Dio e
stamento, e specialmente dal Vangelo di         da Dio è stato definitivamente accol-da programma. Sorvolando i cieli mar-
Giovanni (cfr. Gv 10,18).                                                            chigiani, il Pontefice ha benedetto la cit-
                                                to» [8]. In questo senso alcuni teologi
3. Con la risurrezione, Gesù è                                                       tadina di Amandola, duramente danneg-
                                                parlano della risurrezione di Cristo come
«costituito Figlio di Dio con poten-                                                 giata dal terremoto che ha colpito l’Italia
                                                «prolessi» (anticipazione) del compimen-
za» (Rin 1,3-4). Altri testi dicono che         to finale del disegno di Dio.        centrale nel 2016.
Cristo risorto «sta alla destra del Pa-                               Franco Ardusso                    Continua a pagina 4
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
P AGINA 4                                                                                     I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
         Segue da pagina 3                    sa preghiera, seduto davanti alla venera-     Baldisseri, segretario generale del Sino-
                                              ta statua della Madonna nera. Poi, in-        do dei vescovi, con il vescovo sottose-
Un gruppo di cittadini del piccolo cen-       dossati i paramenti, ha celebrato la mes-     gretario Fabene e i segretari speciali
tro in provincia di Fermo radunati nel        sa sempre all’interno delle mura della        dell’assise sui giovani, il gesuita Giaco-
campo sportivo, soprattutto giovani e         dimora in cui visse la giovane Maria:         mo Costa e il salesiano Rossano Sala.
bambini delle scuole, hanno salutato          l’ultimo Pontefice a farlo era stato Pio      Il successivo appuntamento è stato con
con gioia il passaggio a bassissima quota     IX ben 162 anni fa. Pochissime le perso-      gli ammalati: del resto essi sono stati i
dell’elicottero bianco. Accompagnava-         ne ammesse al rito. Tra loro alcuni ra-       primi a scoprire la realtà mistica e pro-
no Francesco gli arcivescovi Peña Parra,      gazzi della pastorale giovanile regionale     digiosa di Loreto, con l’Unitalsi e con
sostituto della Segreteria di Stato, e        e una coppia di fidanzati che si spose-       altri gruppi che si fanno carico del loro
Gänswein, prefetto della Casa pontifi-        ranno ad agosto. Con loro due frati e         accompagnamento. Dopo essersi in-
cia; monsignor Sapienza, reggente della       due suore francescane che si occupano         trattenuto con un gruppo di non udenti
Prefettura della Casa pontificia, e l’aiu-    dell’animazione liturgica del santuario:      della pastorale dei sordi delle Marche, il
tante di camera Mariotti. Tra striscioni      nel frattempo un migliaio di fedeli assi-     Pontefice ha attraversato la navata cen-
di benvenuto e bandiere biancogialle,         stevano grazie ai maxischermi dall’in-        trale della basilica ai cui lati erano am-
molti fedeli giunti da tutta la regione,      terno della basilica e, ancor più nume-       malati e disabili. Con ciascuno di loro si
nonostante la giornata lavorativa, hanno      rosi, circa diecimila, dal piazzale anti-     è fermato a parlare a lungo, scambiando
salutato lungo il tragitto da Montorso a      stante, senza farsi scoraggiare dal sole      gesti di tenerezza e incoraggiandoli.
                                                                cocente. Momento            Quando è giunto alla fine della navata e
                                                                culminante della matti-     si è spalancato il portone che affaccia sul
                                                                nata, alla fine della       sagrato, Francesco è uscito tenendo per
                                                                messa, è stata la firma     mano dei bambini, che poi si sono sedu-
                                                                della Lettera ai giovani    ti a terra, ai piedi della sua sedia, tra gli
                                                                che suggella i lavori del   applausi dei presenti. Dopo il saluto
                                                                Sinodo dei vescovi de-      rivoltogli dall’arcivescovo prelato, ha
                                                                dicato alle nuove gene-     pronunciato il suo discorso e ha guidato
                                                                razioni, tenutosi in Va-    la preghiera mariana dell’Angelus, che
                                                                ticano nell’ottobre         fa memoria proprio del Fiat di Maria.
Loreto l’utilitaria blu con cui il Papa ha    scorso. Si intitola Christus vivit, “Cristo   Al termine due giovani vestiti da cuochi
raggiunto il santuario mariano. Qui la        vive” e sarà pubblicata il 2 aprile, anni-    — un ragazzo e una ragazza — gli han-
devozione alla Vergine è saldamente           versario della morte di Giovanni Paolo        no offerto un dolce preparato dall’isti-
radicata dal xiii secolo, attirando da        II, per rimarcare il legame tra il pontifi-   tuto alberghiero di Loreto, mentre le
tutti i continenti almeno quattro milioni     cato wojtyliano e i giovani. Avrà una         parrocchie che compongono la prelatu-
tra pellegrini e fedeli ogni anno: i primi    forte connotazione mariana e non sarà         ra, cui si sono unite tutte quelle della
per il fascino mistico della casa dell’An-    riservata esclusivamente alle nuove ge-       regione, hanno suonato le campane a
nunciazione, i secondi per l’imponente        nerazioni, ha spiegato il direttore “ad       festa. Tra i rintocchi di giubilo, a bordo
complesso di opere d’arte che arricchi-       interim” della Sala stampa della Santa        di una vettura bianca scoperta il Papa ha
scono la cittadella mariana: basti pensa-     Sede, Gisotti, parlando ai giornalisti        compiuto un lungo giro tra i fedeli as-
re che qui è sepolto Lorenzo Lotto.           presenti a Loreto. Con accanto il sosti-      siepati dietro le transenne, prima di
Essendo una delle più importanti mete         tuto della Segreteria di Stato, il Papa ha    pranzare con i vescovi delle Marche.
di pellegrinaggio del mondo cattolico,        impugnato la penna e, in piedi, sull’al-      Durante il momento di convivialità
Loreto ha ricevuto la visita di circa 200     tare ha posto la propria firma in calce al    all’interno del Palazzo apostolico laure-
santi e beati e di numerosi Papi, soprat-     documento, mentre una corale intonava         tano, Francesco ha baciato una reliquia
tutto negli ultimi cinquant’anni: da Gio-     l’inno mariano Dell’aurora tu sorgi più       della Santa Casa offertagli in dono
vanni XXIII a Benedetto XVI, fino a           bella. Subito dopo Francesco ha deposto       dall’arcivescovo Dal Cin. Infine in auto-
Francesco, che arrivato al santuario è        ai piedi della Vergine una rosa d’oro,        mobile i due sono tornati insieme a
stato accolto dal rettore cappuccino          tradizionale dono dei Pontefici a Maria.      Montorso, dove il presule ha presentato
Franco Carollo, dai vicari generali della     Dismessi i paramenti, ha quindi salutato      i lavori del centro giovanile voluto da
delegazione pontificia lauretana, don         in una cappellina la comunità dei frati       Wojtyła per il Giubileo del 2000 che
Andrea Principini e padre Vincenzo            cappuccini cui è affidata la cura pastora-    Francesco intende rilanciare — come
Mattia, e dal segretario generale della       le del tempio mariano, due gruppi di          ha detto nel suo discorso — facendone
stessa, Claudio Quattrini. Attraverso un      monache — le passioniste del convento         un polo per la gioventù. Subito dopo,
ascensore il Papa è salito all’interno        di Loreto e le carmelitane scalze di          quando erano da poco passate le 14, il
della basilica, dirigendosi al sacello mar-   Montorso — e, tra gli altri, i cardinali      decollo dell’elicottero che ha ricondot-
moreo bramantesco che conserva la             Bassetti, presidente della Conferenza         to il Pontefice in Vaticano.
Santa Casa di Nazareth. Commosso,             episcopale italiana, Menichelli, arcive-                           Gianluca Biccini
Francesco ha sostato a lungo in silenzio-     scovo emerito di Ancona-Osimo, e                 Fonte: “L’Osservatore Romano”
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
P AGINA 5                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                            Il compito della famiglia
                        nella crescita di fede dei ragazzi
Non c’è educazione alla fede senza una           gli strumenti devono essere in riferimen-     piccole regole di vita, a partire dal Deca-
collaborazione stretta con i genitori dei        to alla vita di Gesù o alla storia della      logo. Come ha spiegato Don Luciano, a
ragazzi. Al XVII Convegno Catechistico           Chiesa. E’ importante che i ragazzi capi-     questo punto comincia il ruolo di Evan-
Diocesano, svoltosi a Cava de’ Tirreni,          scano che “nella Settimana Santa noi ce-      gelizzazione della Parrocchia che, ravvi-
Sabato 2 Marzo u.s., Don Luciano Med-            lebriamo il significato della Morte di        sando l’esigenza di socializzazione del
di, professore ordinario presso la Pontifi-      Gesù ed il significato della Resurrezione;    cammino di fede da parte delle famiglie,
cia Università Urbaniana di Roma, ha             nella Trasfigurazione e nel Battesimo di      inizia un percorso di collaborazione, di
spiegato che è compito della famiglia            Gesù celebriamo la decisione di essere        vita comunitaria, di catechesi con i geni-
l’educazione religiosa ; la famiglia si          Messia; nella Pentecoste celebriamo il        tori. Tutte le diverse figure pastorali
adopera per i figli alla trasmissione di         giorno in cui Gesù dona lo Spirito; il        esistenti nella Comunità intervengono
valori umani : la realizzazione di sé, la        Natale celebra il Figlio di Dio che diven-    sinergicamente, favorendo una pastorale
cultura, il diritto alla libertà e alla parte-   ta Uomo; nella festa di Tutti i Santi ,       integrata,per sostenere, aiutare e favori-
cipazione politica, allo stesso modo essa        lodiamo Dio per il dono del suo Spirito       re responsabilmente una crescita spiri-
deve impegnarsi a trasmettere la dimen-          che si manifesta negli uomini ”.              tuale delle nuove generazioni.
sione religiosa, come partecipazione del         In famiglia si devono insegnare le pre-       Il suggerimento di Don Luciano è di ap-
patrimonio culturale di una comunità,            ghiere, è importante la consegna del          profittare della età pre-adolescenziale e
come educazione al rispetto del plurali-         Padre Nostro, ed è anche opportuno            della crisi che quasi sempre ne deriva (il
                                                                                                                              linguaggio e
                                                                                                                              l’esperienza
                                                                                                                              religiosa non
                                                                                                                              sono       più
                                                                                                                              evidenti e
                                                                                                                              devono esse-
                                                                                                                              re rinnovate
                                                                                                                              le scelte )
                                                                                                                              per sostene-
                                                                                                                              re la lettu-
                                                                                                                              ra , la visio-
                                                                                                                              ne cristiana
                                                                                                                              della vita,
                                                                                                                              attraverso
smo religioso. In questa dimensione              spiegarne il significato: Gesù annuncia       una rinnovata evangelizzazione della vita
religiosa è più facile veicolare il Vangelo      che“ Dio è il Padre di tutti, Egli è nei      di fede dei ragazzi, nel catecumenato
sia come “ proposta universale di vera           Cieli ma non ha disdegnato di scendere        crismale ; i ragazzi, sentendosi mossi
umanità …sia come discepolato e vita             a toccare e redimere la nostra umanità        dallo Spirito, iniziano nella Comunità la
cristiana.” Ed è necessario dar vita ad un       ferita; con questa preghiera chiediamo e      via alla conversione ed i genitori devono
“ catecumenato familiare”: la ricezione          speriamo che venga il Regno di Dio,           accompagnare i figli attraverso un con-
dell’amore paterno e materno che susci-          Regno di pace,amore e fratellanza; chie-      fronto, sapendoli ascoltare per mettersi
tano l’abbandono in Dio, in forma di             diamo il pane della terra per sostenerci      in sintonia, cercare di capire che c’è nel
donazione e responsabilità, in altre paro-       nel nostro cammino ed il Pane Eucaristi-      loro intimo, e dire le parole giuste al
le “ una silenziosa ma efficace opera di         co che ci porta alla Patria Beata; chiedia-   momento giusto, fino a quando non di-
testimonianza della famiglia”.                   mo il perdono dei peccati, chiediamo          ventano adulti nella fede.
Un pericolo che si corre nella trasmissio-       essere capaci di perdonare chi ci fa del      Di qui quindi la necessità di una catechesi
ne della fede è che il linguaggio religioso      male; chiediamo infine al Padre di libe-      costante e di una rievangelizzazione dei
viene trasmesso e quindi percepito in            rarci dal maligno che è sempre pronto ad      genitori, affinchè si sentano responsabili
forma umana ; è necessario viceversa             allontanarci dal Bene.”                       della vita di fede dei propri figli. Un invi-
fare uno sforzo per trasmettere il Vange-        In famiglia, inoltre, si impara a condivi-    to a tutti i genitori ad avere fiducia i sé
lo come “ prospettiva e vocazione di vi-         dere il pane e la Parola con i bisognosi e    stessi e nelle proprie capacità e possibilità
ta”, ad imitazione di Gesù.                      ci si allena al perdono reciproco. Condi-     educative e ad intraprendere una vera e
In famiglia ci si deve adoperare a spiegare      visione Eucaristica e Riconciliazio-          propria collaborazione con le Comunità
tutti i simboli religiosi e le feste cristia-    ne,sono alla base della vita del cristiano.   Parrocchiali di appartenenza.
ne : i luoghi ,i tempi, i soggetti e gli atto-   Esiste infine la ministerialità della fami-
ri protagonisti, i colori, i canti , i gesti,    glia che insegna ai figli a comprendere le                            Giulia Schiavo
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
P AGINA 6                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                          Un incontro significativo
                                                munque di quelle persone che ne sono            problematiche giovanili, ne ha parlato da
                                                coinvolte. Orbene, prendendo spunto             padre e da genitore che, nonostante gli
                                                dalla figura grandiosa e scomoda di san         sforzi, porterà con sé sino alla morte il
                                                Giuseppe, l’uomo giusto che accetta sen-        rimorso per non aver saputo evitare la
                                                za obiezioni la volontà di Dio, l’uomo          tragedia. Una confessione sincera, talvol-
                                                giusto che non si addice all’arroganza          ta interrotta dalla comprensibile commo-
                                                dell’uomo contemporaneo, l’uomo del             zione, di un papà che ha ammesso il suo
                                                silenzio inaccettabile per l’uomo odierno       fallimento, la sua incapacità nel saper
                                                abituato a non tacere, ma soprattutto il        ascoltare il silenzioso grido di aiuto che
                                                Padre amorevole che ha custodito e pro-         Emanuele, il figlio sedicenne, quotidiana-
Ci siamo lasciati alle spalle il mese di        tetto il Figlio, mi piace condividere su        mente gli lanciava e che alla vigilia della
marzo che sul piano liturgico è caratteriz-     queste pagine un’esperienza che ho vissu-       tragedia era diventato parola: “Papà, ti
zato in genere dal Tempo quaresimale            to agli inizi del mese di marzo e che ha        devo parlare”. Una confessione sincera di
che ci prepara degnamente alla Pasqua           avuto come protagonista proprio un pa-          un padre che non potrà mai perdonarsi di
del Signore. Ma marzo è tradizionalmen-         pà. Mi riferisco ad un bellissimo incontro      aver risposto a quella drammatica richie-
te anche il mese dedicato a san Giuseppe,       promosso dall’Oratorio di Clusone (Bg)          sta di aiuto: “Ho da fare. Ne parliamo
sposo della Vergine Maria e padre adotti-       con Gianpietro Ghidini, presidente della        domani”. Domani sarebbe stato tardi!
vo di Gesù, nonché patrono della Chiesa         Fondazione Pesciolino Rosso, al quale ho        Quel domani Gianpietro ha potuto solo
universale. Purtroppo, per ragioni che          partecipato come docente accompagnato-          riconoscere il cadavere del figlio recupe-
non mi dilungo a chiarire, San Giuseppe,        re delle classi dell’Istituto Scolastico, nel   rato dopo ore di ricerche nelle acque del
nonostante le esortazioni di Pontefici          quale presto servizio, che ha aderito al        fiume dove Emanuele si era gettato per
quali san Giovanni Paolo II e Francesco,        progetto. Mi permetto subito di suggeri-        porre fine alla sua giovane esistenza.
per citare quelli più recenti, dopo che il      re agli insegnanti, ai Dirigenti scolastici,    All’indomani della disgrazia, Ghidini,
19 marzo non è stata più “Festa di precet-      ai gruppi ecclesiali e non ecclesiali che si    d’accordo con la moglie, ha deciso di
to” e quindi giorno di vacanza, è finito        dedicano agli adolescenti di valutare la        trasformare una vicenda di dolore in una
nel dimenticatoio. I social, i siti cattolici   possibilità di promuovere anche sul no-         grande missione di amore, quell’amore
si sono sforzati nei giorni precedenti la       stro territorio, se non è già stato fatto,      incondizionato di cui hanno disperato
solennità del 19 marzo di rinverdire la         l’iniziativa, perché è veramente significa-     bisogno i nostri adolescenti, figli o stu-
memoria, il ricordo di questo grande            tiva e riguarda certamente i nostri stu-        denti che siano, spesso solamente giudi-
Santo alla cui premurosa custodia Dio,          denti e studentesse, ma soprattutto i ge-       cati, criticati, accusati, ma non ascoltati,
nel suo disegno di amore, ha voluto affi-       nitori e gli adulti in genere. Chi è Gian-      non aiutati, non amati. Una lezione, un
dare gli inizi della nostra redenzione, ma,     pietro Ghidini? E’ un papà che vive, con        incontro di umanità che si è concluso con
alla fine, le zeppole di san Giuseppe han-      la famiglia a Gavardo, un paese in provin-      l’abbraccio del relatore con tanti studenti
no avuto la meglio sulla liturgia. Se si        cia di Brescia. Nulla di eccezionale, dire-     in lacrime che lo hanno consolato e rin-
escludono le feste patronali e le sagre         te. Ma Gianpietro Ghidini dal 25 novem-         graziato. Un grande momento educativo
dedicate al Padre putativo di Gesù, dob-        bre 2013 ha scelto di compiere una mis-         e formativo; una testimonianza e l’impe-
biamo ammettere che ci stiamo dimenti-          sione: girare l’Italia per raccontare la        gno di un papà che dovremmo conoscere
cando di san Giuseppe e, parlo per la           storia del figlio Emanuele, morto suicida       e sostenere, consapevoli che a noi adulti,
città di Bergamo, nei calendari parroc-         dopo aver assunto, nel corso di una festa       genitori o insegnanti, il Signore ci ha
chiali non è stato dato alcun risalto alla      con gli amici, una pasticca di Lsd, una di      affidato la custodia premurosa dei giova-
solennità del 19 marzo. Per tradizione in       quelle micidiali droghe che falciano i gio-     ni, speranza del domani e non un proble-
questo giorno si celebra anche la Festa         vani. Ghidini gira per l’Italia, in partico-    ma di oggi. E che san Giuseppe ci guidi in
del papà, ma anche questo aspetto, ben-         lare per le scuole, perché la morte di          questo difficile compito, affinché le stra-
ché secondario, è sempre più tralasciato        Emanuele possa salvare altre vite. Am-          de, le piazze, le chiese, le scuole, i centri
persino dalla pubblicità che si guarda          metto che all’inizio ero abbastanza scetti-     di ritrovo delle nostre città e dei nostri
bene dal ricordare una figura della fami-       co sulla natura dell’incontro, temevo il        paesi siano i luoghi dove si realizzano i
glia tradizionale in un tempo in cui da più     solito bla bla sui pericoli della droghe,       sogni e i desideri dei nostri figli, dei no-
parti si caldeggiano strambi nuclei fami-       sulle problematiche giovanili, etc. etc.,       stri studenti e non i luoghi in cui piangere
liari che poco o nulla hanno a che vedere       ma ben presto ho dovuto ricredermi.             i loro gesti estremi.
con la Famiglia. Lo dico nel rispetto co-       Anche se Ghidini ha parlato di droghe e
                                                                                                                    Roberto Palumbo
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
P AGINA 7                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                   C’è un eroe in ognuno di noi
Il Presidente della Repubblica Sergio          presentato un punto riferimento per i           sensibilizzazione decidendo di supportare
Mattarella ha premiato poco tempo fa al        giovani di Porto Torres.                        e sostenere la missione di ADMO
Quirinale con l’onorificenza al Meri-          Pietro Bartolo è da anni impegnato in           (Associazione Donatori Midollo Osseo),
to della Repubblica Italiana 40 per-           prima linea nel salvataggio e nella cura dei    utilizzando come testimonials i leggendari
sone che si sono distinti per atti di          migranti che sbarcano o naufragano nella        robot-veicolo che dal 1984 continuano ad
eroismo, per l’impegno nella soli-             sua isola: Lampedusa. Ha fatto nascere          appassionare milioni di fan. I Transfor-
darietà, integrazione, nel soccorso,           bambini, curato ferite, ricomposto i corpi      mers , infatti, si fanno portavoce di una
per l’attività in favore dell’inclusio-        dei morti, garantito a tutti condizioni         forte campagna di sensibilizzazione rivolta
ne sociale, nella promozione della             igieniche e sanitarie dignitose anche nelle     ai più giovani e a tutti coloro che li amano
cultura, della legalità e per contra-          situazioni di emergenza. "Dottor Bartolo,       in modo incondizionato da oltre 30 anni.
sto alla violenza. Il Capo di Stato ha         molti la definiscono eroe, lei che cosa         Dato che solo una persona su 100mila è
individuato casi significativi di impegno      dice?", gli hanno chiesto. Ha risposto:         compatibile con chi aspetta un trapianto
civile, di dedizione al bene comune e di       “Ma quale eroe, quale eroe… Io sono             di midollo osseo, è evidente che, come
testimonianza dei valori repubblicani ed è     solo un medico che fa il suo dovere.            recita il claim della campagna, “C’è un
stata scelta la Giornata dedicata al ricordo   Quello che dovremmo fare tutti: dare una        Eroe in ognuno di noi”. Ed è da qui
dei caduti militari e civili nelle missioni    mano a chi te la chiede. Io faccio quello       che deve emergere la volontà di donare.
internazionali per la pace per la conse-                                                           Un’azione coraggiosa e di assoluta e
gna dei riconoscimenti.                                                                            incondizionata solidarietà. Lo scopo è
Il più giovane di loro è Francesco                                                                 salvare il bene più prezioso di tutti: la
Morelli, 18 anni di Roma, che è diven-                                                             vita.
tato Cavaliere dell’Ordine al Merito                                                               I donatori che sostengono ADMO,
della Repubblica Italiana: “Per il corag-                                                          sempre in condizione di anonimato,
gio e l’altruismo con cui a Pescara del                                                            possono salvare la vita di chi ne ha più
Tronto, nella notte del 24 agosto, si è                                                            bisogno. “Sostenere una causa così alta
prodigato nei soccorsi contribuendo a                                                              per noi è un vero onore e una grandis-
mettere in salvo molte vite. Premiando                                                             sima responsabilità, – dichiara Mikael
il più giovane tra i soccorritori si inten-                                                        Berthou, General Manager Hasbro
de estendere simbolicamente il ricono-                                                             France & Italy. Basta quindi risponde-
scimento a tutti coloro che, in occasione                                                          re positivamente all’impegno lanciato
del terremoto del Centro Italia, hanno         che è giusto fare, né più, né meno.             su internet dalla campagna “C’è un Eroe
offerto il loro prezioso aiuto”. Ci sono       Don Giuseppe Diana, ucciso il 19                in ognuno di noi”. Con pochi click è
altre persone che con discrezione e pas-       marzo 1994 dalla criminalità organizzata a      possibile apprendere le varie modalità per
sione per il proprio lavoro fanno parte        Casal di Principe (Ce), per il suo impegno      diventare un donatore di midollo osseo.
della schiera degli eroi silenziosi che dan-   civile nell’educazione dei giovani alla le-     Perché è “in te che puoi trovare il
no lustro all’Italia. Come Pietro Bartolo,     galità è stato da poco tempo ricordato          coraggio di diventare l’eroe di
Il medico di Lampedusa o Don Antonio           dalle istituzioni e dalla comunità di Casal     qualcuno”! Se si possiedono i giusti re-
Sanna di Porto Torres or Don Giuseppe          di Principe, e non solo, in occasione dei       quisiti anagrafici e fisici, infatti, ci si potrà
Diana Di Casal di Principe……                   25 anni dalla sua morte che segnò un            iscrivere al Registro Italiano dei Donatori
Don Antonio Sanna, don Tonino per              cambiamento nella comunità civile di            di Midollo Osseo (IBMDR) a seguito di
gli amici, un giovane prete che la musica      allora e che viene tuttora ricordato come       un semplice processo di tipizzazione che
ce l’ha nel sangue, negli occhi, nelle mani    portatore di quei valori fondamentali per       avviene tramite l’analisi di un piccolo
con le quali dirige il coro che pian piano     la convivenza civile.                           campione di saliva o di sangue. Nel caso
prende forma e nel ’1959 il primo con-         Queste sono solo alcune delle storie di         in cui il profilo tipizzato combaci con
certo: aveva messo insieme, da autodidat-      persone eccezionali che danno lustro alla       quello di un potenziale ricevente, eve-
ta, un gruppo di ragazze e ragazzi che non     nostra nazione. Anche noi comuni cittadi-       nienza che si realizza solo una volta ogni
conoscevano altra musica se non quella         ni possiamo fare la nostra parte per mi-        centomila, si può procedere alla donazio-
trasmessa dalla radio , li fece cantare in-    gliorare la qualità di vita della nostra co-    ne in tutta sicurezza, spesso attraverso un
sieme in quello che diventerà il Coro Po-      munità anche senza essere persone ecce-         semplice prelievo di sangue periferico.
lifonico Turritano, un fiore all’occhiello     zionali . In occasione della Giornata Inter-    Donare il midollo osseo non comporta
che si esibirà in tutta Europa mietendo        nazionale della Felicità festeggiata in tutto   rischi di nessun genere per il donatore,
successi. Nell’epoca della ricostruzione       il mondo il 20 marzo, la società Hasbro,        ma è una grande opportunità per chi lo
post bellica in cui moltissime erano le        leader nell’intrattenimento per bambini e       riceve.
cose che mancavano don Tonino ha rap-          famiglie, ha lanciato una campagna di                                    Marco Rossetto
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
P AGINA 8                                                                                     I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                 Ah …. Beata Gioventù!
  Presentato nel Duomo di Scala il libro di P. Vincenzo Loiodice
Domenica 24 marzo, al termine della          Zigmund Bauman. Con animo sereno,             do al loro linguaggio, che vediamo impo-
messa domenicale, celebrata per l’occa-      con umiltà e di fronte ai diversi temi af-    verirsi sempre più, si pone l’obbiettivo di
sione da Monsignor Orazio Soricelli, Ar-     frontati, Padre Vincenzo diventa di volta     capire anche “quello che si agita nella
civescovo di Amalfi - Cava de’ Tirreni, è    in volta psicologo, sociologo, filosofo,      loro testa e nel loro cuore, nella consape-
stato presentato il volume, edito da         pedagogista, anche politico in senso ari-     volezza che è “ una impresa ardua”. Ma
“Edizioni S.Antonio”, a firma del Parroco    stotelico, ma resta un pastore di anime       da dove partire ? Solo se si riesce a creare
di Scala, il redentorista,                                                                                   quel virtuoso circolo di
P. Vincenzo Loiodice.                                                                                        empatia con umiltà e
A fare da cornice la co-                                                                                     vicinanza si può entrare
munità parrocchiale,                                                                                         nel loro mondo, capirne
nonché rappresentanze                                                                                        i problemi ed il disagio
alfonsiane di Vietri sul                                                                                     ed indurli a fermarsi e
Mare ed un folto grup-                                                                                       riflettere al loro interno
po giovanile gerardiano                                                                                      e porsi la domanda sulla
di Avellino, venuti a                                                                                        propria vocazione e sulla
festeggiare con calore                                                                                       chiamata alla santità.
l’autore e a sostenerlo                                                                                      Non a caso evoca la fa-
con affettuosa parteci-                                                                                      mosa iscrizione a carat-
pazione. Non si tratta di                                                                                    teri cubitali incisa sul
un volume a tema, ma                                                                                         frontone del Tempio di
di una serie di spigolatu-                                                                                   Delfi “ Conosci te stes-
re disseminate in un                                                                                         so”. A tanto può essere
lasso di tempo dal 2012                                                                                      utile anche l‘ascolto del
al 2018, corrispondente                                                                                      silenzio, perché il bene
ai numeri della rivista                                                                                      non va cercato su qual-
mensile “In cammino                                                                                          che pianeta ma dentro sè
con San Gerardo” e,                                                                                          stessi, “basta rispolve-
dopo sei anni, raccolte                                                                                      rarlo ogni giorno perché
in un unico e pregevole                                                                                      vedere la luce poi fun-
testo dal titolo       “Ah                                                                                   ziona senza sosta e sem-
…. Beata Gioven-                                                                                             pre meglio. Il bene si
tù !” . In forma scorre-                                                                                     alimenta del bene“. Tal-
vole lo scritto si lascia                                                                                    volta non mancano spun-
leggere piacevolmente,                                                                                       ti autobiografici sul suo
catturando l’attenzione                                                                                      percorso vocazionale e
del lettore coinvolgen-                                                                                      spirituale senza cedere a
dolo in un confronto                                                                                         tentazioni autoreferen-
diretto e personale. Tra                                                                                     ziali, ma semplicemente
chi sceglie le bibliote-                                                                                     per dire che tutti siamo
che, la polvere dei libri                                                                                    chiamati alla vocazione
( e su S. Alfonso c’è                                                                                        sia essa sacerdotale che
ancora tanto da studia-                                                                                      genitoriale, obbedendo
re) il nostro giovane                                                                                        ad una intima esigenza di
autore ha scelto certamente non una stra-    pur sempre redentorista fedele al suo         amore sostenuta dalla grazia e sorretta
da facile da percorrere, ma un cammino       “caro S.Alfonso“. Nessun atteggiamento        dalla speranza. Il rammarico è che oggi si
difficile e duro, dove la formazione, le     paternalistico, alcuna pretesa di essere il   assiste, invece, alla negazione della spe-
capacità ed una solida cultura non posso-    risolutore di tutti i problemi, ma con        ranza non solo per i giovani, ma anche
no mancare, perché affrontare le proble-     tono dialogante, magari partendo da pre-      per gli adulti. “Tutti, ci dice Paolo Ru-
matiche del mondo giovanile, oggi , oltre    messe condivise, esibisce qualche volta il    miz, abbiamo il dovere della speranza“ ma
alle difficoltà, è oltremodo impegnativo e   “Noi Giovani “, presentandosi da giovane      il nostro autore si chiede “se ci sono adul-
rischioso. Si è immerso, purtuttavia, in     tra i giovani, non fa ricorso a parole lo-    ti in grado di risvegliare nei giovani forza
questo mondo “liquido “ per dirla con        gore, vuote o stereotipate, ma attingen-      e speranza”. La speranza libera energie
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
P AGINA 9                                                                                        I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
positive, è liberazione dall’egoismo e dal       portanza, con fermezza denuncia tutte le         Don Diana, il prete con
pregiudizio, è “ Il desiderio che rende          conseguenze negative della disoccupazione
ricchi i nostri desideri più belli, ci tiene     giovanile, dello sfruttamento, delle pre-       l'odore delle pecore che ci
legati la fune tesa dei nostri sogni “. Ma in    carietà, del disagio, dei diritti negati e       insegna a essere uomini
più la speranza cristiana è quella che salva     della perdita di futuro. Alla fine nessun    «I veri galantuomini sono quelli che non
“ mi fa gioire autenticamente qui ed ora,        cedimento al pessimismo perché anche se      fanno professione né di eroi né di vigliac-
la vita stessa, purchè presa con il verso        “ non possiamo negare, infatti, che la mag-  chi, sono quelli che ieri non gridavano
giusto, è il luogo perfetto per imparare         gior parte dei giovani è comunque indiffe-   "Viva la Germania" e oggi non gridano né
l’arte dello sperare”. Proseguendo nella         rente all’evangelizzazione, continuare a     "Viva l’America" né "Viva la Russia"».
lettura, accanto a queste considerazioni,        camminare è il solo modo di scoprire do-     Non so per quali misteriosi ingranaggi di
sembrerebbe che Padre Vincenzo abbia             ve la grazia di Dio ci conduce“. Di fronte   pensieri mi ritornano in mente queste
smesso l’abito di pastore redentorista e         al rifiuto di camminare, dice Padre Vin-     parole di Curzio Malaparte mentre ci pre-
rinunciato al “ discernere “. Non troviamo       cenzo, “non possiamo piangerci addosso,      pariamo a celebrare il venticinquesimo
traccia di premi, promesse, condanne o di        ma con realismo dobbiamo ricordare quel      anniversario dell’orribile omicidio di don
castighi. Non è mai citata la parola pecca-      che prescrivono le nostre costituzioni:      Peppino Diana. Aveva 36 anni appena
to. Indubbiamente questa fraseologia da          Quando le circostanze rendono impossibi-     questo prete aversano quando fu trucidato
sermone è superata da tempo, non attrae i        le l’annuncio diretto, immediato e totale    dalla camorra mentre si accingeva a cele-
giovani, non ne riscalda il cuore né con-        del Vangelo, allora i missionari devono      brare la messa. Era la festa di san Giusep-
corre ad aprirne la mente, ma la responsa-       offrire la testimonianza della carità di Cri-pe. La camorra, la mafia, la ’ndrangheta
bilità pastorale di Padre Vincenzo emerge        sto con grande pazienza, prudenza e fidu-    scelgono con cura la data in cui colpire.
sempre. La troviamo disseminata un               cia, cercando in tutti i modi di rendersi    Non deve essere un giorno qualsiasi: don
po’dappertutto allorquando li ammonisce          prossimo di ognuno“. Questa è la risposta    Pino Puglisi venne ucciso nel giorno del
chiamandoli affettuosamente “cari giova-         di un Redentorista sì, ma pure DOC !         suo compleanno, don Peppino Diana in
ni “, “ cari ragazzi “, quando con chiarezza,                                                 quello del suo onomastico. Mai avrebbero
usando una felice espressione, afferma che                                 Ricciotti Mansi pensato di diventare eroi o santi questi
”i valori non vanno in prescrizione“ o al-                                                    due preti meridionali che nemmeno si
lorchè li invita a scegliere perché “il mio                                                   conoscevano. Credo che ne avrebbero riso
timore più grande è che state scegliendo                                                      al solo pensiero. Una risata calda, aperta,
di non scegliere” o semplicemente dice                                                        schietta. Una fragorosa e ricca risata meri-
“ciò che non abbiamo osato, abbiamo cer-                                                      dionale. Eroe? E che vuol dire? Può acca-
tamente perduto“, esortando “a rimboc-                                                        dere, certo. E tante volte accade. T’in-
carci le maniche per turbare l’ indifferen-                                                   cammini, procedi, ci credi, fai sul serio. E
za e scuotere il torpore “o ricordando che                                                    a qualcuno tutto questo dà fastidio. Uno
sono “figli amati dal Padre anche se ribelli,                                                 dei clan più sanguinari e insidiosi che la
ma amati da sempre e per sempre! Cari                                                         storia delle mafie ricordi è proprio quello
giovani lettori, c’è una lettera che possia-                                                  nato e sviluppatosi nel paese di don Peppi-
mo inviare al Padre quando vogliamo!.....
                                                  Nel giardino della risurrezione il Signo- no, Casal di Principe. Il cosiddetto "clan
Metteteci dentro pure tutte le vostre               re dice a Maria Maddalena: «Noli me       dei Casalesi". Tanti di quegli ignobili e
paure, angosce, perplessità, ma…non                tangere». E’ un invito rivolto non solo a  tristi figuri erano suoi vicini di casa, vecchi
trascurate neanche i desideri, i sogni e le        Maria, ma anche a tutta la Chiesa, per     amici di scuola, compagni di giochi adole-
aspirazione. E poi ….. state a guardare.             entrare in una esperienza di fede che    scenziali. Poi le strade si divisero. Mistero
Scoprirete che il miracolo più grande sia-         supera ogni appropriazione materiali-      della vita. Nati nello stesso paese, battez-
mo noi ! Se al centro del discorso ci sono          sta e comprensione umana del mistero
                                                                                              zati nella stessa chiesa, zapparono le stesse
i giovani ed il loro mondo, nella ricostru-          divino. Ha una portata ecclesiale! E’
                                                   una buona lezione per ogni discepolo di
                                                                                              terre, studiarono nella stessa scuola, si
zione della speranza associa anche il con-                                                    espressero nello stesso, gustosissimo dia-
tributo degli educatori , dei nonni e degli          Gesù: non cercare sicurezze umane e
                                                  titoli mondani, ma la fede in Cristo Vivo letto partenopeo con quel particolare ac-
adulti che siano in grado di svegliare in                                                     cento che sa d’inglese. Eppure, uno con-
                                                                    e Risorto!
essi forza e coraggio. Chiama, anzi alla           Proprio perché fu testimone oculare del    sumerà la sua vita per riscattare il popolo
causa, la saggezza antica spaziando da Fe-         Cristo Risorto, fu anche, per altro lato,  che ama dalle grinfie degli altri che quel
dro a Dante, da Hugo a Pascal, da Wilde a         la prima a darne testimonianza davanti popolo odiano, maltrattano, umiliano fino
Pasolini, da registi ad attori ecc. contenu-        agli apostoli. Adempie al mandato del     ad affossarlo. Il prete don Giuseppe Diana
ta in citazioni inserite come incipit all’ini-      Risorto: «Va’ dai miei fratelli e di’ lo- e i camorristi di Casal di Principe. Un
zio di ciascun brano. Quando si parla di          ro… Maria di Màgdala andò ad annun-
                                                                                              braccio di ferro. Strade parallele. Lotta tra
giovani non può essere sottaciuto il grave         ciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!”
                                                            e ciò che le aveva detto»
                                                                                              bene e male. Eppure, strano a dirsi, non
problema della mancanza di lavoro che                                                         era don Peppino a temer di loro, ma loro
genera la perdita della speranza. Qui Pa-                        (Gv 20,17-18).
                                                                                              a tremar di lui.
dre Vincenzo , ben conscio della sua im-                                                                        Continua a pagina 10
Discepoli di Cristo testimoni della sua Resurrezione - Il Vescovado
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                                                                                               Il coraggio di fidarsi
                                                                                                       di Dio
                                                                                               Dalla Catechesi di Papa Francesco
                                                                                                     del 20 marzo 2019

                                                                                               “Dio non è ambiguo, non si nasconde
                                                                                               dietro ad enigmi, non ha pianificato l’av-
                                                                                               venire del mondo in maniera indecifrabi-
                                                                                               le. No, Lui è chiaro. Se non comprendia-
                                                                                               mo questo, rischiamo di non capire il
                                                                                               senso della terza espressione del “Padre
                                                                                               nostro”.
                                                                                               Infatti, la Bibbia è piena di espressioni che
                                                                                               ci raccontano la volontà positiva di Dio
         Segue da pagina 9                     pugnalata al cuore. Credetti di sveni-          nei confronti del mondo. E nel Catechi-
Loro, armati di pistole e mitragliette, con    re. Sul presbiterio, impietrito, in silen-      smo della Chiesa Cattolica troviamo una
macchine di lusso e conti in banca; loro       zio, angosciato, addolorato, il volto bian-     raccolta di citazioni che testimoniano
che vantavano agganci con la politica e la     co come la tovaglia dell’altare, stava l’al-    questa fedele e paziente volontà divina
mafia siciliana. Questi “duri” tanto fragili   lora vescovo di Aversa, Lorenzo Chari-          (cfr nn. 2821-2827). E San Paolo, nella
e spavaldi, spiavano il piccolo prete arma-    nelli e qualche confratello. Li raggiunsi.      Prima Lettera a Timoteo, scrive: «Dio
to di Vangelo. Golia e Davide.Loro vor-        Ci abbracciammo. Nessuno osava parlare.         vuole che tutti gli uomini siano salvati e
rebbero offrire alla sua parrocchia, banchi    Un nodo ci serrava la gola. Il vescovo          giungano alla conoscenza della veri-
e suppellettili, calici d’argento e pissidi    sussurrò: " Preghiamo… preghia-                 tà» (2,4).
d’oro. Sculture di santi e madonnine in        mo". Peppino era morto. Possibile? La           Questa, senza ombra di dubbio, è la vo-
legno pregiato, in memoria di parenti e        camorra aveva dunque vinto? Il male ave-        lontà di Dio: la salvezza dell’uomo, degli
amici uccisi. Perché l’amico d’infanzia li     va prevalso? Invece. L’uccisione di Peppi-      uomini, di ognuno di noi.
tiene a distanza? Perché non accetta le        no segnò la condanna a morte del "clan          Dio con il suo amore bussa alla porta del
loro offerte? Perché ostenta di non te-        dei Casalesi".                                  nostro cuore. Perché? Per attirarci; per
merli? Perché non chiede? Perché conti-        Lentamente, ma inesorabilmente, da quel         attirarci a Lui e portarci avanti nel cam-
nua a predicare e scrivere contro di loro?     giorno iniziò il declino di quei ceffi che      mino della salvezza. Dio è vicino ad
Perché non fa l’elogio funebre ai funerali     avevano terrorizzato il nostro territorio.      ognuno di noi con il suo amore, per por-
dei loro cari? Perché mette a dura prova       Sbocciava la primavera del riscatto.            tarci per mano alla salvezza.
la loro pazienza? Don Peppino è un uo-         I campi si ricoprivano dei fiori della digni-   Quanto amore c’è dietro di questo! Pre-
mo, un galantuomo, non è un vigliac-           tà ritrovata.                                   gando “sia fatta la tua volontà”, non siamo
co. Non si è mai schierato dalla parte del     Nei cuori la speranza iniziò a galoppa-         invitati a piegare servilmente la testa,
più forte, non ha mai parteggiato per il       re. Sono stati anni incredibili. Impegno.       come se fossimo schiavi. No! Dio ci vuole
potente di turno, chiunque esso sia. Don       Coraggio. Arresti. Pentimenti.                  liberi; è l’amore di Lui che ci libera. Il
Peppino è un prete. Un semplice prete.         Carcere duro. Confische. Comitati. Cor-         “Padre nostro”, infatti, è la preghiera dei
Un vero prete. Don Peppino è un vero           tei. Cultura. Preghiera. Scuola. Sono           figli, non degli schiavi; ma dei figli che
"Casalese". Tra le tante cose che i camor-     passati venticinque anni e non c’è stato un     conoscono il cuore del loro padre e sono
risti devono immediatamente restituire         giorno in cui non ci siamo confrontati con      certi del suo disegno di amore. Una pre-
alla società civile c’è anche il nome del      don Peppino Diana. Che non gli abbiamo          ghiera coraggiosa, anche combattiva, per-
paese in cui don Peppino e migliaia di         chiesto consiglio, forza, aiuto.                ché nel mondo ci sono tante, troppe real-
persone perbene sono nati e che loro           Che non abbiamo pregato per lui e prega-        tà che non sono secondo il piano di Dio.
hanno usurpato. Loro non sono i                to lui di pregare per noi. Don Peppino          Tutti le conosciamo.
"Casalesi", ma quelli che hanno insozza-       Diana, un prete che ci ha insegnato cosa        Parafrasando il profeta Isaia, potremmo
to, calpestato, insanguinato le strade, le     vuol dire essere preti: peccatori e limitati    dire: “Qui, Padre, c’è la guerra, la preva-
case, la vita di Casale. Don Peppino è il      ma innamorati di Gesù, e impregnati             ricazione, lo sfruttamento; ma sappiamo
vero Casalese.                                 dell’odore delle pecore. Preti che per          che Tu vuoi il nostro bene, perciò ti sup-
E lo uccisero. A tradimento lo uccisero.       strappare le pecore ai lupi sono disposti a     plichiamo: sia fatta la tua volontà! Signo-
Sono passati 25 anni da quel tragico e         tutto, anche a dare la vita. Un prete, don      re, sovverti i piani del mondo, trasforma
dolorosissimo 19 marzo 1994. Sembra            Peppino, che ci ha insegnato cosa vuol          le spade in aratri e le lance in falci; che
ieri, sembra un secolo, un’eternità. Mi        dire essere uomini.                             nessuno si eserciti più nell’arte della
telefonarono. Corsi. Peppino stava river-                Don Maurizio Patriciello              guerra!” (cfr 2,4). Dio vuole la pace.”
so in una pozza di sangue in chiesa. Una                      Fonte: “Avvenire”
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