Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
P AGINA 1 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Per una Chiesa Viva A NNO XVI - N. 1 – FEBBRAIO 2020 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO WWW . CHIESARAVELLO . IT WWW . RAVELLOINFESTA . IT WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla Nella terza domenica del tempo ordina- Parola del Signore rimane in eterno. E della Domenica della Parola di Dio: l’e- rio del corrente anno liturgico, con la questa è la Parola del Vangelo che vi è vangelista presenta Gesù all’inizio della solenne celebrazione della Domenica stato annunziato» (1Pt 1,25; cfr. Is 40,8). sua predicazione con queste parole: della Parola, istituita in settembre nella Con questa espressione della Prima Let- “Convertitevi, perché il Regno dei cieli è lettera apostolica Aperuit illis, si è avviata tera di san Pietro, che riprende le parole vicino”. Le parole di Gesù sono le stesse una felice tradizione che speriamo si pos- del profeta Isaia, siamo posti di fronte ai di quelle del Battista e ci dice che la pre- sa sempre più radicare nel popolo di Dio misteri di Dio che comunica se stesso dicazione di Gesù è in stretta continuità che avanza nella storia nella misura in cui mediante il dono della sua Parola. Questa con quella di Giovanni, suo maestro; ma dappertutto si costituiscano autentiche Parola, che rimane in eterno, è entrata cambia l’annunziatore, in qualche modo, comunità cristiane. nel tempo. Dio ha pronunciato la sua e cambia anche l’annunzio. L’annunzio Papa Francesco ha scelto dato dal Precursore pone- questa data per la celebra- va l’accento sul- zione della Domenica la conversione, ma se ora la della Parola perché le parola, la proclama Dio letture, il brano del van- stesso nella Persona del gelo, in particolare, parla- Figlio fatto Uomo, che è no dell’inizio del ministe- il compimento delle promes- ro di Gesù che annuncia il se, l’accento va posto Regno di Dio, chiama i sul Regno che è venuto! E’ primi discepoli e indica la interessante notare che modalità indispensabile Gesù non spiega cosa sia richiesta per fondare l’i- questo Regno che è venu- dentità dei discepoli di to; tutto l’Evangelo ci Cristo: l’ascolto della aiuterà ad accostarci a Parola di Dio. questo Regno che Gesù è Dopo il Sinodo dei Vesco- venuto a portare; ce ne vi, del 2008, sul tema “La darà tante immagini ma Parola di Dio nella vita e mai nessuna definizione e nella missione della Chiesa, questo ci devono far riflet- Papa Benedetto XVI, nella tere! Al Regno ci saranno Esortazione apostolica sempre e solo degli acco- postsinodale “Verbum Domini”, acco- eterna Parola in modo umano; il suo Ver- stamenti, perché esso si realizza qui gliendo la richiesta dei Padri di far cono- bo «si fece carne» (Gv 1,14). Questa è la nel regnare di Dio, ma si compirà solo scere a tutto il Popolo di Dio la ricchezza buona notizia. Questo è l’annunzio che nell’ “oltre”! Qui, del Regno che viene, emersa in quella ’assise vaticana e le indi- attraversa i secoli, arrivando fino a noi c’è data una scena che ci esemplifica co- cazioni espresse dal lavoro comune, scris- oggi”. me la luce del Messia che s’irradia e di se: È stata un’esperienza profonda di Tale autorevole messaggio di Papa Bene- come il regnare di Dio, attraverso Gesù, in incontro con Cristo, Verbo del Padre, detto XVI trova piena corrispondenza Gesù, si fa prossimo all’uomo nella sua che è presente dove due o tre si trovano nelle parole del Vangelo di Matteo, pro- concretezza quotidiana. riuniti nel suo nome (cfr. Mt 18,20). «La clamato quest’anno nel giorno solenne Continua a pagina 2
P AGINA 2 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Continua dalla prima pagina comunità dei discepoli. Quest’annuncio, “è come un potente E qui riconosciamo l’esigenza di un terzo Il racconto e fascio di luce che attraversa le tenebre” ha elemento che caratterizza l’identità del la Parola rilevato il Papa Francesco all’Angelus discepolo: la comunità. Il discepolo non è della Domenica 26 gennaio. “Con la ve- un solitario alla sequela di Gesù, è uno nuta di Gesù, luce del mondo - aggiunge che nella comunità trova degli altri che · Il nesso tra il Messaggio per la Giornata il Pontefice - Dio Padre ha mostrato ugualmente seguono quel Maestro. È da Mondiale delle comunicazioni sociali e la all’umanità la sua vicinanza e amicizia”, Gesù che sceglie che nasce la comunità. Domenica della Parola · donate “gratuitamente di là dai nostri Poiché Gesù ci ha scelto, ci fa comunità. Il meriti”. Dio che parla, oggi, mediante il discepolo è questo. Il discepolo, poi, Esiste un evidente nesso tra il Messaggio continua pubblicato il 24 gennaio da Papa France- a sco per la Giornata Mondiale delle comu- dirci Matteo in nicazioni sociali e la Domenica della Pa- questo raccon- rola, l’iniziativa voluta dal Santo Padre to apparente- che comincia proprio oggi. Il collega- mente così mento lo si può rintracciare nel titolo e semplice, è nell’incipit del Messaggio che quest’anno uno che si il Papa ha voluto dedicare «al tema della mette in cam- narrazione, perché credo che per non mino. La se- smarrirci abbiamo bisogno di respirare la quela del di- verità delle storie buone». La Domenica scepolo di della Parola ha al suo centro la Bibbia, Gesù non ci una narrazione ricca della verità delle conduce o storie buone, un testo, un “tessuto” di colloca in storie che hanno il potere di farci respira- uno stato ma ci fa degli uomini re, cioè di farci vivere, respingendo quel- lo smarrimento che accompagna la vita di “della via” (cfr. Figlio: questi, spiega il Santo Padre, sono At 9,2), ci mette in cammino. Il discepolo, ogni uomo. i doni da custodire. l’uomo del Regno è uno sempre per via. È Non è un libro di teorie astratte la Bibbia Davanti al Regno di Dio che viene, nel rac- affetto da una “sant’ inquietudine”! ma una raccolta di narrazioni, una biblio- conto di Matteo, si fa chiaro anche chi sia Un ultimo tratto che questo testo dà al teca (dal greco Tà Biblìa, I Libri) di 73 libri pieni di racconti, di storie che insie- il discepolo: in primo luogo è uno che ha discepolo è quelle del missionario. La chia- me compongono “la storia della salvez- posto al centro Gesù. È Lui che si segue. mata alla sequela è missione, è invio! Il za”. Ogni storia umana è una storia di Non la sua dottrina, né un suo bel pro- discepolo, proprio perché è uno in stretta salvezza, è questo il senso ultimo della getto di vita. Il discepolo è uno che deve relazione con Gesù, (dietro di me!) è in letteratura: l’uomo conosce lo smarri- fare vita con Lui che è il maestro; un di- corsa verso il mondo (Vi farò pescatori di mento che la vita porta con sé («la dritta scepolo che, dunque, non diverrà mai a uomini!). Insomma Gesù non prende i via era smarrita» canta Dante nel suo sua volta maestro. Lo statuto del discepo- suoi e li mette al riparo dal mondo, quasi celebre incipit) e affronta l’abisso senza lo di Gesù comprende il rimanere per in uno spazio separato, privilegiato, pro- nome della morte. La letteratura è il rac- sempre discepolo. tetto, esente. No! Li mette in cammino conto di questa esperienza: l’uomo che Matteo ci dice, poi, che il discepolo, è per le strade del mondo, per le strade torna vivo dalla morte può raccontare, uno chiamato a compiere dei tagli; il di- degli uomini ad annunziare il Regno! Il perché il male, come afferma Paul Ri- scepolo di Gesù è uno che deve dire dei discepolo ha la “febbre dell’annunzio”! coeur, non si può spiegare, è anzi l’assen- “no”, è uno che deve assolutamente gira- Più avanti Gesù dirà che per seguirlo za della spiegazione, ma si può racconta- re pagina; ci sono cose e persone da la- bisogna assumere la croce (cfr. Mt 16, 24) sciare. Non a caso il racconto ci mostra in una solidarietà profondissima con il re. I primi uomini tornavano dalla caccia due coppie di fratelli e la narrazione delle mondo ed i suoi dolori tanto da rinunzia- (portando morti e feriti con loro) e attor- due chiamate è quasi a calco, ma c’è una re a se stessi fino alla morte dell’uomo no al fuoco raccontavano l’avventura e differenza. Pietro ed Andrea lasciano le vecchio. spesso qualcuno ne faceva arte, dipingen- reti, Giovanni e Giacomo lasciano la barca Il Regno è portato da uomini così. Non do quelle storie sulle pareti della caverna, ed il padre; insomma, non solo il mestiere c’è nessuno sconto da questa identità per perché «la vita si fa storia» come recita il titolo del Messaggio papale. I poemi degli ma anche la famiglia. chi vuole essere discepolo di Gesù e quin- antichi non a caso sono dei “nostoi”, dei Se il mestiere rappresenta un’identità so- di “luogo” in cui il Regno si dispiega. ritorni dall’orrore della guerra, come ciale, il padre rappresenta le radici ma, Il Regno … con tutti i suoi confini senza quello di Ulisse, ma anche nella moderni- rappresentando la famiglia, rappresenta confini! tà, come nel romanzo di Melville: Ismae- qualcosa che ormai il discepolo deve rico- GI le, l’unico sopravvissuto della Pequod, noscere altrove, in un altrove che è la
P AGINA 3 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA abbarbicato alla La Buona Notizia, la redenzione degli bara galleggian- uomini operata da Cristo, ma sono buone A immagine di Dio te, torna dalla innanzitutto perché sono storie “vere”. morte e rac- Da questo punto di vista il testo biblico La missione è la forma di vita del cristia- conta. Così possiede un realismo straordinario, che no, uno stile e un modo di vivere e di avviene nel non fa nessuno sconto alla crudezza della stare nel mondo caratterizzato da un mo- Vangelo, che è vita e a tutte le sue zone d’ombra. Se vimento verso l’esterno, un uscire da se una narrazione Platone in Grecia raccomandava agli arti- stessi in cerca dell’altro, a immagine di scaturita dal big sti di non raccontare le oscenità e le tur- Dio che si è manifestato come un “Dio in -bang delle pitudini della vita, non così accade per gli missione”. apparizioni di autori ispirati del testo biblico. Uccisioni, In primo luogo, grazie alla rivelazione del Cristo risorto tradimenti, fallimenti, niente di tutto mistero di Dio come Trinità di persone, ai suoi discepo- questo è risparmiato al lettore della Bib- contempliamo che il carattere dell’essere li. Anche oggi, nel mondo contempora- bia che invano cercherà un “happy end” divino, la vita del Dio cristiano, è una neo, iper-connesso e “iper- assente nella maggior parte delle vicende relazione d’amore tra il Padre, il Figlio e comunicativo”, raccontare storie è, ricor- in essa raccontate. I personaggi di quelle lo Spirito fondata sull’offerta e la dona- da il Papa, questione di vita o di morte. Si vicende entrano in scena con tutta la loro zione totale di ciascuna delle persone a deve dare spazio alle parole, alla Parola, verità fatta di nobiltà intrecciata alla me- favore delle altre. altrimenti si muore soffocati dalle chiac- schinità e anche i più “grandi” sono visti Il Padre vive generando il Figlio in un chiere perché è la chiacchiera il vero ne- nella loro costitutiva fragilità (si pensi ad atto eterno senza principio né fine, in mico, l’opposto della parola, non il silen- esempio al grande Re David) cioè umani- modo tale che Dio Padre è se stesso nella zio. Parola e silenzio vivono uno grazie tà. Il punto è che le storie che la Bibbia “misura senza misura” con cui si perde nel all’altra, uno dell’altra perché il silenzio è racconta sono buone, cioè portano la Figlio; paradossalmente Egli radica il suo il grembo della parola e così come silen- buona notizia, ma non sono “dolci”, c’è essere personale nel Figlio, nell’Altro, zio e parola generano e rigenerano la vita, più sale che miele nella parola di Dio che perché il Padre vive nel suo donarsi com- la chiacchiera invece produce morte, è come dice la Lettera agli Ebrei: «Viva, pletamente. Questa dinamica, a sua volta, uccide. La Domenica della Parola ricorda efficace e più tagliente di ogni spada a si compie in ciascuna delle altre Persone la centralità nella vita del cristiano della doppio taglio; essa penetra fino al punto Divine. parola di Dio raccolta nella Bibbia, un di divisione dell’anima e dello spirito, Dio Figlio è pura e totale risposta di grati- tema su cui Papa Francesco è spesso tor- delle giunture e delle midolla e scruta i tudine e donazione al Padre, e pertanto nato nella sua predicazione. Nella Bibbia sentimenti e i pensieri del cuore». Di Egli è, in quanto viene accolto come uni- il cristiano può contemplare come «la vita questa parola tagliente ha bisogno l’uomo ca Parola che il Padre pronuncia eterna- si fa storia»: il Dio trinitario, creatore di ogni epoca e oggi anche gli stessi cri- mente. Lo Spirito è la Persona Amore della vita, nella seconda persona del Ver- stiani perché il rischio è quello di cadere che scaturisce “in” e “per” la relazione di bo, cioè della Parola, «si è fatto carne ed nella tentazione di toglierle il pungiglio- Amore tra il Padre e il Figlio, e li unisce è venuto ad abitare in mezzo a noi», ha ne, così come ha intuito il critico lettera- in una comunione perfetta che non annul- percorso le strade polverose degli uomi- rio Northrop Frye (sua la definizione la la differenza. Tale corrente di amore ni. È il mistero della kenosis di Cristo, del della Bibbia “Grande Codice” della lette- divino che permette di essere se stessi suo “abbassamento”, fino alla morte in ratura): «La normale reazione degli uo- grazie all’altro, nel riferimento e nella croce che ha generato molto frutto, la mini di fronte ad una grande costruzione deferenza verso un tu, nel perdersi vita e la salvezza per tutti gli uomini sue culturale come la Bibbia è fare quello che dell’uno a favore del prossimo, getta una creature. Cristo è il Verbo, la Parola di i Filistei fecero a Sansone: ridurla all’im- luce sul mistero del comunicarsi ad extra Dio che, come dice il profeta Isaia, opera potenza e quindi rinchiuderla in un muli- del Dio trinitario nell’avvenimento della come la pioggia e la neve che «scendono no a macinare i nostri risentimenti e pre- creazione. dal cielo e non vi ritornano senza avere giudizi...». Contro questa tentazione Dio non ha paura del differente, al con- irrigato la terra, senza averla fecondata e “accomodante” si batte Papa Francesco e trario, lo ha reso possibile grazie alla fatta germogliare, perché dia il seme al anche l’iniziativa della Domenica della creazione per relazionarsi con esso e apri- seminatore e pane da mangiare, così sarà Parola deve essere letta all’interno di re così una comunicazione con l’alterità. della parola uscita dalla mia bocca: non questa lotta, un combattimento che il Possiamo dire perciò che Dio è uscito da ritornerà a me senza effetto, senza aver Pontefice conduce con grande fiducia se stesso, è “eccentrico” e vive in missio- operato ciò che desidero e senza aver nella forza di quella Parola, perché, come ne. E questa è la buona notizia del cristia- compiuto ciò per cui l’ho mandata», pro- conclude lo stesso Frye: «...ma i suoi nesimo. Dio si è comunicato, si è donato, prio così Gesù, cioè la vita di Dio fatta capelli come quelli di Sansone, potrebbe- ha detto se stesso creando questo univer- storia, compie la sua missione d’amore ro forse anche lì cominciare a ricrescere». so che esiste perché sostenuto dal suo «fino alla fine». Sono storie “buone” quel- respiro. le della Bibbia? Certo, ma in che senso? Andrea Monda Continua a pagina 4 La notizia che esse portano è il Vangelo, Fonte: www.osservatoreromano.va
P AGINA 4 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Continua da pagina 3 essere trinitario in relazione con il mon- L’aborto, la più terribile do, che Dio ha tanto amato, diamo il no- negazione dell’altro Ancora di più, Dio ha rotto ogni serratu- me di “missioni divine”. ra, porta o muro che potessero separarlo La missione della Chiesa è il prolungarsi Come vincere l’indifferenza? o distanziarlo dalla sua creazione. È arri- nella storia e sino ai confini della terra di vato a essere l’Emmanuele, il Dio con questa presenza e “pro-vocazione” del La Giornata per la Vita, istituita dalla Chiesa italiana nel 1978, vuole dare voce ai bambini che non sono ancora nati ma sono vivi e vegeti nel grembo delle loro madri. È un compito triste ma doveroso perché è assolutamente necessario ricor- dare a tutti quello che la società si ostina a negare: e cioè che i bambini uccisi nel grembo materno sono esseri umani, in tutto simili a noi. Tutto il mondo (o quasi) celebra oggi la Giornata della memoria per ricordare lo sterminio degli ebrei. La tragedia di cui si parla è avvenuta negli anni ’40 del secolo scorso, 80 anni fa, ma questa Giornata fu istituita dalla Nazioni Unite solo nel 2005. Prima abbiamo fatto finta di non sapere, poi abbiamo cercato di dimenticare. Alla fine tutti hanno compreso che era dovero- so fare memoria degli errori commessi per noi. Ha lasciato il suo cielo per andare in nostro Dio missionario. Quando parliamo evitare di ricadere nuovamente nella stes- cerca della pecora perduta, ha aperto le di missione non si tratta di fare cose: la sa barbarie. Le immagini di quegli eventi porte della sua casa e ha invitato insisten- missione non è legata ad attività o progetti suscitano un legittimo turbamento, ci temente tutti ad entrarvi, specialmente i ma a un “sentire” insieme al cuore del Dio domandiamo come sia potuto accadere poveri, gli emarginati, gli indegni. Ha Trinità e a un entrare nella dinamica evan- tutto questo. Ci sembra impossibile che percorso le nostre strade verso Emmaus, i gelica di Gesù che ci chiama a seguirlo, gli uomini abbiamo potuto trattare i loro sentieri dell’assenza di senso e della dispe- cioè, a perdere la propria vita, rinnegare simili con tanta crudeltà. Si tratta senza razione. se stessi, servire i fratelli. dubbio di una pagina vergognosa della Ha assunto il destino dei maledetti, è di- Esiste un vincolo stretto e inseparabile tra storia dell’umanità. Non l’unica, a dire il sceso nell’abisso della morte — renden- il seguire Cristo e l’essere inviati in mis- vero. dosi straniero a se stesso, che è la fonte e sione, perché l’appartenenza e il legame La Giornata per la Vita, istituita dalla Chie- l’origine della vita — affinché neppure con Cristo ci farà vivere, per amore a Lui, sa italiana nel 1978, si muove nella stessa questo potesse separarci dal suo Amore. I legati ai fratelli, orientati verso di loro e, direzione, vuole dare voce ai bambini che suoi gesti di misericordia, di protezione, di conseguenza, perduti e dimentichi nei non sono ancora nati ma sono vivi e vegeti di amore folle — perché nessuno vada riguardi di noi stessi. nel grembo delle loro madri. È un compi- perduto — le sue braccia distese sulla È a partire da questo che tutto, nella vita to triste ma doveroso perché è assoluta- croce e il suo abbraccio di perdono per cristiana, può essere definito come mis- mente necessario ricordare a tutti quello tutti i “figli prodighi” sono la speranza sione: il piccolo gesto quotidiano di aiuto che la società si ostina a negare: e cioè che del reditus, il possibile ritorno a casa dei e di ascolto, di carità e di coinvolgimento, i bambini uccisi nel grembo materno sono figli di Dio dispersi, il compiersi del desti- di deferenza e di vicinanza, di decentra- esseri umani, in tutto simili a noi. no di comunione nella grande festa di mento e di spossessamento, in casa, sul Nessuno oggi parla dell’aborto, nel mon- nozze per cui «questo mio figlio era per- lavoro, per la strada, con gli amici e persi- do dei talk show quotidiani che imperver- duto, ed è stato ritrovato». no con i nemici, in una nazione del conti- sano su ogni canale televisivo, questo te- Il perdersi totale di Dio Padre a favore nente africano, in un paese dell’Amazzo- ma è accuratamente evitato. Si parla di dell’uomo ha un nome: Gesù Cristo, il nia, in un monastero di vita contemplativa tutto, ogni forma di disagio sociale trova Figlio fatto uomo, che ha soffiato il suo o nelle grandi metropoli dell’Occidente, spazio ma nessuno ha voglia di parlare Spirito sopra di noi. in qualunque angolo del mondo. delle mamme che hanno difficoltà ad ac- Tutta la vita di Dio riversata, spesa, offer- Vivere in missione è spendersi e consu- cogliere la vita e nessuno vuole fa vedere ta perché noi possiamo avere vita. Giunti marsi per amore del Suo Amore per i quel bambino che sta accucciato nel grem- a questo punto dobbiamo ricordare che, fratelli. bo della madre, come un clandestino sen- in teologia, a quest’avvenimento di mise- Carolina Blázquez Casado za diritto di cittadinanza. ricordia, salvezza e grazia fuori dal suo Fonte: www.osservatoreromano.va Anche la Chiesa fa silenzio. Dispiace dirlo
P AGINA 5 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA di queste è quella di Giovanni Battista. È uno di quei bambini che non avrebbe do- vuto nascere e che oggi rallegra il cuore dei genitori e dei non- ni. Quando la mamma si accorge di essere incinta vive un perio- do di grave turbamen- to, ha fatto uso di psi- cofarmaci per liberarsi da un’acuta depressio- ne. In questi casi, an- che senza ulteriori accertamenti i medi- ci prescrivono l’aborto. Lo prescrivono pro- prio come se fosse ma è così. Il Messaggio dei Vescovi italia- favoriscono. Niente di tutto questo. Per un dovere sanitario, un fatto oggettivo e ni parla della vita come di un desiderio di la politica l’aborto non appartiene alla obbligatorio. bene e invita ad esercitare la responsabili- categoria dei problemi sociali, è sempli- Loro non hanno dubbi: il bambino può tà dell’accoglienza. Le parole sono belle, cemente una questione sanitaria. Chi non nascere con patologie gravi a causa dei raffinate e… generiche, non tali da scuo- ha voglia di accogliere il bambino, si ri- farmaci assunti dalla mamma. Aggiungo- tere le coscienze, incapaci di suscitare un volge all’istituzione pubblica che provve- no che la gravidanza e il parto sarebbe un confronto acceso nell’opinione pubblica. de tempestivamente a eliminare il bambi- ulteriore trauma per la donna che aggrava Ben diverso è il linguaggio forte e deciso no, pardon… il problema. Zitti e mosca. la sua già debole condizione psichica. degli anni passati, nel 2005 ad esempio i E guai a dire che si tratta di un infantici- I medici ovviamente non si assumono Vescovi scrivevano senza troppi peli sulla dio. Si rischia una denuncia penale. responsabilità. lingua: “L’aborto, quando è compiuto Non possiamo tacere dinanzi a questa Si limitano a dire che l’unica via d’uscita è con consapevole rifiuto della vita, super- menzogna. Anzi, quanto più viene ampli- quella di eliminare il bambino. ficialmente o in obbedienza alla cultura ficata, tanto più abbiamo il dovere di alza- Il Signore ha voluto che i genitori di que- dell’individualismo assoluto, è la più re la voce. sto bambino trovassero sulla loro strada i terribile negazione dell’altro, la più Il nostro impegno per la vita trova tante volontari della vita. gelida affermazione dell’individuo che espressioni, nei limiti delle risorse che La storia è andata i tutt’altra direzione. Il ignora l’altro, perché riconosce soltanto possiamo mettere in campo. Uno dei bambino è nato, è sano ed è la gioia di se stesso”. capitoli più interessanti e fecondi è quello tutta la famiglia. Un domani potrà dire: Un giudizio netto che non si traduceva in dei colloqui per la vita che facciamo con “Sono vivo per miracolo”, proprio una condanna della donna, che nella gran le mamme che hanno intenzione di abor- come quelle persone che sono tornate parte dei casi è vittima e non colpevole, tire. vive dai campi di sterminio nazisti. ma chiamava in causa tutta la società: “In Fare un colloquio significa aiutare la “Ho detto, e sono sicura di quello che non poche circostanze, in verità, l’aborto mamma a riconoscere il bambino che affermo, che la maggiore aggressione alla è una scelta tragica, vissuta nel tormento porta in grembo, darle tutto il sostegno pace del mondo viene oggi dall’aborto. e con angoscia, sbocco di povertà mate- possibile per accogliere la vita, far vincere Se una madre può uccidere suo figlio, riale o morale, di solitudine disperata, di l’amore e non la paura. cosa può impedire a voi e me dall’ucci- triste insicurezza: in queste situazioni a Tutto questo è certamente un bene per il derci reciprocamente?”. Lo diceva Madre negare l’altro è, in ultima analisi, tutta bambino, che vedrà la luce, ma è un bene Teresa di Calcutta. una società, cieca nei riguardi dei bisogni anche per la donna alla quale viene evita- La santa della carità che non si limitava a delle persone e insensibile al rispetto del to di vivere un evento traumatico che certificare il disagio sociale ma interveni- figlio e della madre”. resterà per sempre impresso nella sua va per sanare le ferite dell’umanità. Lei Se fosse riconosciuto come una tragedia, esistenza. stava dalla parte dei poveri. potrebbe stimolare una forte reazione Per sempre, anche se non sempre ne avrà E quei bambini non ancora nati erano i etica. piena coscienza. Il male è come una ferita più poveri dei poveri. Lei non ha avuto Se l’aborto fosse percepito come un disa- nascosto che debilita se non viene rimar- timore né dubbi. Una testimonianza da gio sociale dovrebbe suscitare un comune ginata e cicatrizzata. ricordare e un esempio da seguire. impegno per superare le cause che lo Potremmo raccontare tante storie. Una Don Silvio Longobardi
P AGINA 6 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA XXVIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO 11 febbraio 2020 «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11, 28) Cari fratelli e sorelle, che, patologie psichiche, quelle che ne- za, nel sollievo. In questa casa potrete 1. Le parole che Gesù pronuncia: «Venite cessitano di riabilitazione o di cure pallia- incontrare persone che, guarite dalla mi- a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io tive, le varie disabilità, le malattie dell’in- sericordia di Dio nella loro fragilità, sa- vi darò ristoro» (Mt 11,28) indicano il mi- fanzia e della vecchiaia… In queste circo- pranno aiutarvi a portare la croce facendo sterioso cammino della grazia che si rivela stanze si avverte a volte una carenza di delle proprie ferite delle feritoie, attra- ai semplici e che offre ristoro agli affatica- umanità e risulta perciò necessario perso- verso le quali guardare l’orizzonte al di là ti e agli stanchi. Queste parole esprimono nalizzare l’approccio al malato, aggiun- della malattia e ricevere luce e aria per la la solidarietà del Figlio dell’uomo, Gesù gendo al curare il prendersi cura, per una vostra vita. Cristo, di fronte ad una umanità afflitta e guarigione umana integrale. Nella malat- In tale opera di ristoro verso i fratelli sofferente. Quante persone soffrono nel tia la persona sente compromessa non infermi si colloca il servizio degli opera- corpo e nello spirito! Egli chiama tutti ad solo la propria integrità fisica, ma anche tori sanitari, medici, infermieri, persona- andare da Lui, «venite a me», e promette le dimensioni relazionale, intellettiva, le sanitario e amministrativo, ausiliari, loro sollievo e ristoro. «Quando Gesù affettiva, spirituale; e attende perciò, volontari che con competenza agiscono dice questo, ha davanti agli occhi le per- oltre alle terapie, sostegno, sollecitudine, facendo sentire la presenza di Cristo, che sone che incontra ogni giorno offre consolazione e si fa carico per le strade di Galilea: tanta della persona malata curandone gente semplice, poveri, mala- le ferite. Ma anche loro sono ti, peccatori, emarginati dal uomini e donne con le loro fragi- peso della legge e dal sistema lità e pure le loro malattie. Per sociale oppressivo... Questa loro in modo particolare vale gente lo ha sempre rincorso che, «una volta ricevuto il risto- per ascoltare la sua parola – ro e il conforto di Cristo, siamo una parola che dava speran- chiamati a nostra volta a diventa- za» (Angelus, 6 luglio 2014). re ristoro e conforto per i fratel- Nella XXVIII Giornata Mon- li, con atteggiamento mite e diale del Malato, Gesù rivolge umile, ad imitazione del Mae- l’invito agli ammalati e agli oppressi, ai attenzione… insomma, amore. Inoltre, stro» (Angelus, 6 luglio 2014). poveri che sanno di dipendere interamen- accanto al malato c’è una famiglia che 4. Cari operatori sanitari, ogni intervento te da Dio e che, feriti dal peso della pro- soffre e chiede anch’essa conforto e vici- diagnostico, preventivo, terapeutico, di va, hanno bisogno di guarigione. Gesù nanza. 3. Cari fratelli e sorelle infermi, la ricerca, cura e riabilitazione è rivolto alla Cristo, a chi vive l’angoscia per la propria malattia vi pone in modo particolare tra persona malata, dove il sostantivo situazione di fragilità, dolore e debolezza, quanti, “stanchi e oppressi”, attirano lo “persona”, viene sempre prima dell’ag- non impone leggi, ma offre la sua miseri- sguardo e il cuore di Gesù. Da lì viene la gettivo “malata”. Pertanto, il vostro agire cordia, cioè la sua persona ristoratrice. luce per i vostri momenti di buio, la spe- sia costantemente proteso alla dignità e Gesù guarda l’umanità ferita. Egli ha oc- ranza per il vostro sconforto. Egli vi invi- alla vita della persona, senza alcun cedi- chi che vedono, che si accorgono, perché ta ad andare a Lui: «Venite». In Lui, in- mento ad atti di natura eutanasica, di guardano in profondità, non corrono in- fatti, le inquietudini e gli interrogativi suicidio assistito o soppressione della vita, differenti, ma si fermano e accolgono che, in questa “notte” del corpo e dello nemmeno quando lo stato della malattia è tutto l’uomo, ogni uomo nella sua condi- spirito, sorgono in voi troveranno forza irreversibile. zione di salute, senza scartare nessuno, per essere attraversate. Sì, Cristo non ci Nell’esperienza del limite e del possibile invitando ciascuno ad entrare nella sua ha dato ricette, ma con la sua passione, fallimento anche della scienza medica di vita per fare esperienza di tenerezza. morte e risurrezione ci libera dall’oppres- fronte a casi clinici sempre più problema- 2. Perché Gesù Cristo nutre questi senti- sione del male. tici e a diagnosi infauste, siete chiamati ad menti? Perché Egli stesso si è fatto debo- In questa condizione avete certamente aprirvi alla dimensione trascendente, che le, sperimentando l’umana sofferenza e bisogno di un luogo per ristorarvi. La può offrirvi il senso pieno della vostra ricevendo a sua volta ristoro dal Padre. Chiesa vuole essere sempre più e sempre professione. Ricordiamo che la vita è Infatti, solo chi fa, in prima persona, que- meglio la “locanda” del Buon Samaritano sacra e appartiene a Dio, pertanto è invio- sta esperienza saprà essere di conforto per che è Cristo (cfr Lc 10,34), cioè la casa labile e indisponibile (cfr Istr. Donum vi- l’altro. Diverse sono le forme gravi di dove potete trovare la sua grazia che si tae, 5; Enc. Evangelium vitae, 29-53). La sofferenza: malattie inguaribili e croni- esprime nella familiarità, nell’accoglien- vita va accolta, tutelata, rispettata e servi-
P AGINA 7 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA ta dal suo nascere al suo morire: lo ri- chiedono contemporaneamente sia la Il fisico Zichichi: «l’esistenza della ragione sia la fede in Dio autore della scienza prova che siamo figli di una vita. In certi casi, l’obiezione di coscienza è per voi la scelta necessaria per rimanere logica, non del caos» coerenti a questo “sì” alla vita e alla per- sona. In ogni caso, la vostra professionali- tà, animata dalla carità cristiana, sarà il migliore servizio al vero diritto umano, quello alla vita. Quando non potrete gua- rire, potrete sempre curare con gesti e procedure che diano ristoro e sollievo al malato. Purtroppo, in alcuni contesti di guerra e di conflitto violento sono presi di mira il personale sanitario e le strutture che si occupano dell’accoglienza e assistenza dei malati. In alcune zone anche il potere politico pretende di manipolare l’assistenza medi- ca a proprio favore, limitando la giusta autonomia della professione sanitaria. In realtà, attaccare coloro che sono dedicati Molto interessante la recente riflessione non soltanto una parte del tutto». al servizio delle membra sofferenti deldel celebre fisico italiano Antonino Ovvero, se Dio si potesse indagare trami- corpo sociale non giova a nessuno. Zichichi. A lungo diversi esponenti del te la scienza (la famosa “prova scientifica” 5. In questa XXVIII Giornata Mondiale mondo anticlericale hanno messo in dub- chiesta dagli antiteisti) non sarebbe più il bio la sua autorità scientifica avendo più del Malato, penso ai tanti fratelli e sorelle Creatore, ma una semplice creatura. volte affermato di credere in Dio grazie che, nel mondo intero, non hanno la pos- Zichichi da sempre descrive due realtà alla scienza. sibilità di accedere alle cure, perché vivo- dell’esistenza, quella trascendentale e no in povertà. Tuttavia, ancora oggi, Zichichi risulta quella immanentistica. avere un H-index (indice di impatto sul Mi rivolgo, pertanto, alle istituzioni sani- La seconda, dice, è studiata dalle scoper- mondo scientifico) pari a 62, come Ste- tarie e ai Governi di tutti i Paesi del mon- te scientifiche, mentre la prima è di com- do, affinché, per considerare l’aspettophen Hawking (62) e ben superiore, ad petenza della teologia. «È un errore pre- economico, non trascurino la giustizia esempio, a Carlo Rovelli (52) e al premio tendere che la sfera trascendentale debba sociale. Nobel Sheldon Lee Glashow (52). essere come quella che noi studiamo nei Auspico che, coniugando i principi di «Le scoperte scientifiche sono la prova nostri laboratori. che non siamo figli del caos, ma di una solidarietà e sussidiarietà, si cooperi per- Se le due logiche fossero identiche non logica rigorosa. ché tutti abbiano accesso a cure adeguate potrebbero esistere i miracoli, ma solo, e per la salvaguardia e il recupero dellaSe c’è una Logica ci deve essere un Auto- soltanto, le scoperte scientifiche. Se così salute. re», ha scritto Zichichi, professore eme- fosse le due sfere dell’Immanente e del rito di Fisica all’Università di Bologna, Ringrazio di cuore i volontari che si pon- Trascendente sarebbero la stessa cosa. gono al servizio dei malati, andando invincitore del Premio Fermi ed ex presi- È quello che pretendono coloro che ne- dente dell’European Physical Society non pochi casi a supplire a carenze strut- gano l’esistenza del Trascendente, come (EPS) e dell’Istituto Nazionale di Fisica turali e riflettendo, con gesti di tenerezza fa la cultura atea. Non è un dettaglio da Nucleare. e di vicinanza, l’immagine di Cristo Buon poco. Samaritano. Il fisico ha smentito che la scienza possa I miracoli sono la prova che la nostra Alla Vergine Maria, Salute dei malati, mai spiegare o riprodurre i miracoli, il esistenza non si esaurisce nell’Immanen- che sarebbe equivalente a «illudersi di affido tutte le persone che stanno portan- te. Ma c’è di più». potere scoprire l’esistenza scientifica di do il peso della malattia, insieme ai loro Ma lo stesso Autore di ciò che la scienza Dio». E ciò è impossibile, poiché «se familiari, come pure tutti gli operatori scopre, ha proseguito l’eminente scien- fosse la Scienza a scoprirlo, sanitari. A tutti con affetto assicuro la ziato italiano, «è un’intelligenza di gran Dio non potrebbe essere fatto che di mia vicinanza nella preghiera e invio di lunga superiore alla nostra. cuore la Benedizione Apostolica. Scienza e basta. Se fosse la Matematica ad Ecco perché le grandi scoperte sono tutte arrivare al “Teorema di Dio”, il Creatore venute, non migliorando i calcoli e le Dal Vaticano, 3 gennaio 2020 del Mondo non potrebbe che essere fatto misure ma dal “totalmente inatteso“. Memoria del SS. Nome di Gesù di Matematica e basta. Sarebbe poca cosa. Francesco Noi credenti vogliamo che Dio sia tutto: Continua a pagine 8
P AGINA 8 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Continua da pagina 7 La causa di Beatificazione di Il più grande dei miracoli, amava dire Eugene Wigner (gigante della Scienza), è Mons. Ercolano Marini che esiste la Scienza». passi da fare : solo dopo, l’Arci- Le parole di Zichichi si rifanno chiara- vescovo potrà insediare il Colle- mente alle riflessioni di Albert Ein- gio dei giudici. stein, il quale a sua volta scriveva: «Trovi Ma ciò che ora sta affiorando sorprendente che io pensi alla compren- come “opera della Provvidenza” è sibilità del mondo come a un miracolo o la contemporanea rifioritura della a un eterno mistero? A priori, tutto som- devozione al Mistero della mato, ci si potrebbe aspettare un mondo SS.Trinità, il che è stato il chiodo caotico del tutto inafferrabile da parte del fisso di tutta la sua azione pasto- pensiero. rale. Egli desiderava ardentemen- Al contrario, il tipo d’ordine che, per te che la Chiesa di Amalfi non esempio, è stato creato dalla teoria della glorificasse “il caro” Mistero sola- gravitazione di Newton è di carattere mente con la liturgia, ma soprat- completamente diverso: anche se gli as- tutto con la vita cristiana. A pro- siomi della teoria sono posti dall’uomo, il posito pubblicò la monografia: successo di una tale impresa presuppone ” Santissima Trinità e la vita cri- un alto grado d’ordine nel mondo ogget- stiana”, che è un compendio di tivo, che non era affatto giustificato pre- ascetica. E non si fermò alla “sana vedere a priori. dottrina” , ma si adoperò perchè È qui che compare il sentimento del il mistero della SS.Trinità im- “miracoloso”, che cresce sempre più prontasse tutta l’azione pastorale, con lo sviluppo della nostra conoscenza. Parlando dell’Orfanotrofio, diceva che riconducendo ad unità le diversità, che ci E qui sta il punto debole dei positivisti e era “l’opera della Provvidenza”, che sono nella Chiesa e nella famiglia. degli atei di professione, che si sentono “portava nel cuore, perché gli era cresciu- Non lo spaventavano le divisioni e le diffi- paghi per la coscienza di avere con succes- ta tra le mani”. Posso ripetere anch’io coltà del convivere, ma lo preoccupava il so non solo liberato il mondo da Dio, ma così, quando mi si domanda come è nato volere sanare queste ferite senza l’aiuto persino di averlo privato dei miracoli» (A. il desiderio di portare avanti la causa della dello Spirito di Dio. Einstein, “Lettera a Maurice Solovine”, sua glorificazione. E’ la Provvidenza, che L’unità della famiglia, “pallida immagine GauthierVillars, Parigi 1956 p.102). ha così voluto. del Mistero Trinitario”, e l’educazione dei Con intima soddisfazione noto che il ri- Anche l’unico premio Nobel vivente ita- figli, spesso lasciati a bighellonare sulla cordo di questo santo arcivescovo non liano, il fisico Carlo Rubbia, si è lascia- “marina” per l’assenza in casa del papà, solo non si è spento, ma ora vedo che ad to interrogare dal “perché” la scienza pos- erano i problemi generati Amalfi si prega per la sua glorificazione. sa essere così efficace: «Se contiamo le dalle tre guerre, che caratterizzarono i L’auspicio è che ciò si estenda a tutta la galassie del mondo o dimostriamo l’esi- trenta anni del suo episcopato. A ciò si Diocesi. Gloria Tibi,Trinitas! E’ uscita in stenza delle particelle elementari, in mo- aggiungeva l’influsso malefico del pensie- do analogo probabilmente non possiamo questi giorni una sua nuova ro filosofico del tempo, che, esaltando avere prove di Dio. “autobiografia” dal titolo “Mons.Ercolano l’uomo, proclamava con ogni mezzo Ma, come ricercatore, sono profonda- Marini, il cantore del Mistero augusto “l’oblio di Dio” e il pratico “offuscamento mente colpito dall’ordine e dalla bel-della SS.Trinità”. La si è dovuta appronta- dell’opera salvatrice di Gesù”. lezza che trovo nel cosmo, così come re per rispettare le norme per l’introdu- Mons.Marini, come rimedio ad essi, pro- zione della causa santi. Chi la vuole, basta all’interno delle cose materiali. E come pose ed ottenne “la rinascita della vita un osservatore della natura, non possochiederla : è a disposizione gratuitamente. cristiana “ nelle L’Arcivescovo Soricelli ha accolto la for- fare a meno di pensare che esiste un ordi- famiglie . Ed è ciò, che oggi è necessario ne superiore. male richiesta del postulatore di aprire riproporre dinanzi all’attuale problema l’inchiesta diocesana e il 3 dicembre, ap- L’idea che tutto questo è il risultato del della loro pena trascorso, ne ha investito la Confe- caso o della pura diversità statistica, per disgregazione e dell’allontanamento delle me è completamente inaccettabile. C’è renza Episcopale Campana per quanto di nuove generazioni da Dio. sua competenza. Bisogna adesso ottenere un’Intelligenza ad un livello superiore, Far rifiorire in esse “lo spirito cristiano” è l’autorizzazione a procedere Congrega- oltre all’esistenza dell’universo stes- il miracolo da chiedere all’ intercessione so» (C. Rubbia, Neue Zürcher Zeitung, zione dei Santi e dal Vicariato di Roma, di Mons. Marini e deve essere anche l’o- märz 1993). che è il foro competente per la Causa, biettivo della nostra azione pastorale. Fonte: Avvenire.it essendo Egli morto Roma. Sono i primi Don Luigi Colavolpe
P AGINA 9 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Mirabile tradizione Il tempo di Natale liturgicamente si chiu- Queste hanno mantenuto, per fortuna, la dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per de con la Festa del Battesimo del Signore bella tradizione di fare il presepe in casa, incontrare ogni uomo” e ci permette di che si celebra in Italia la domenica succes- senza cedere alla tentazione di allestire scoprire che il Signore “ci ama a tal punto siva alla Solennità dell’Epifania. Dopo le solo il più profano e meno impegnativo da unirsi a noi, perché anche noi possiamo grandi celebrazioni natalizie, inizia quindi albero di Natale, e di festeggiare con pa- unirci a Lui”. il Tempo ordinario che si interrompe il renti amici e vicini il momento in cui La mirabile tradizione della “levata del Mercoledì delle Ceneri e riprende il lu- bisogna riporre il “mirabile segno” che ha Bambino” coltivata nelle famiglie ravelle- nedì dopo la solennità si, ma anche della vicina Sca- di Pentecoste per con- la, ha però un altro impor- cludersi ai primi Ve- tante valore, in quanto tale spri della I Domenica devozione diventa occasione di Avvento. per fare comunione. La tradizione e la Nel rispetto di una tradizione pietà popolare hanno ben consolidata, la levata del voluto nel tempo pro- Bambino non è un momento lungare la gioia del intimistico, vissuto nel chiuso Natale fino alla Festa della propria abitazione, ma della Presentazione di una occasione di condivisione Gesù al Tempio, il 2 nel corso della quale la fami- febbraio, più comune- glia ospitante apre le porte a mente conosciuta vicini e amici per vivere in- come “Candelora”, sieme qualche ora in compa- che, prima della rifor- gnia in un clima di festa che ma liturgica, era una inizia generalmente con la celebrazione mariana breve preghiera seguita dalla che ricordava la processione con la statuetta “Purificazione della di Gesù Bambino, rigorosa- Beata Vergine Maria”. mente affidata alle mani di un Non a caso, oggi, an- bambino o di una bambina , e che se il 2 febbraio è dal canto del Te Deum. una festa del Signore, Nel passato questa celebra- la connotazione ma- zione domestica era talvolta riana permane con la anche una opportunità per celebrazione, in diver- rinsaldare legami interrotti, se località, Ravello sanare qualche dissapore con compresa, della Ma- i vicini. donna delle Grazie, E oggi mantiene la caratteri- titolo con il quale la stica di una festa di pace per Beata Vergine Maria è celebrare il Principe della ricordata venerata e Pace, nato a Betlemme. festeggiata anche il 2 luglio. caratterizzato la casa sin dalla solennità Quando racconto agli amici bergamaschi Il periodo, però, che va dall’Epifania al 2 dell’Immacolata. come si svolge il rito, citando la sempre febbraio è un tempo nel quale, almeno in Si tratta di una bella e genuina tradizione più bella “levata del Bambino” che viene alcuni paesi della Costiera, Ravello in che si pone nettamente in linea con quan- fatta presso la famiglia del prof. Liguori, particolare, si mantiene viva e si rinnova to papa Francesco ha voluto, il primo dopo una iniziale ironia condita di mera- una mirabile tradizione: la levata del dicembre scorso, ricordarci nella lettera viglia, i commenti diventano positivi e si Bambino. “Admirabile signum” con la quale ha sot- coglie e apprezza non tanto la dimensione Nella Città della Musica, infatti, tale rito tolineato il valore del presepe, definito devozionale (quella è per addetti ai lavori si svolge non solo nelle singole chiese o appunto mirabile segno, che suscita sempre o per i conterranei della Divina che cono- parrocchie dal 6 gennaio al 2 febbraio, stupore e meraviglia, “ Vangelo vivo che scono questa bella tradizione propria di cosa che si verifica anche in altri paesi trabocca dalle pagine della Scrittura” che Ravello e altri paesi della Costiera), ma costieri, ma anche in un buon numero di mentre viene contemplato, ci invita “a l’aspetto comunitario e sociale. famiglie. metterci spiritualmente in cammino, attratti Continua a pagina 10
P AGINA 10 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Continua da pagina 9 «Vi racconto Chiara Lubich, Si comprende che la “levata del Bambi- no” diventa occasione per stare insieme, la rivoluzionaria per l’unità» condividere, fare festa, valori che acco- munano e che sono fondamentali per Più che la celebrazione di un ricordo vuole essere l’occasione di un nuovo costruire non solo la comunità ecclesiale, incontro. Il centenario della nascita di ma anche quella civile e che, purtroppo, sono sempre più a rischio. Chiara Lubich, che ricorre proprio oggi, ha alla radice la riscoperta del tanto che La pietà popolare ancora una volta sugge- di lei ancora vive. Nel Movimento dei risce quindi una strategia per arginare il Focolari, ovviamente. Nelle centinaia di dilagare di nuove tendenze che minaccia- progetti spirituali, sociali, economici, no l’individuo, la persona, indipendente- politici ispirati al suo carisma. Ma anche mente se credente o meno: creare occa- nel coraggio certosino e silenzioso, spes- sioni per stare insieme, condividere e so nascosto, di chi guardando all’esempio gustare non solo le prelibatezze culinarie Lei che le è stata per tanto tempo accanto ci che sono proprie di questi momenti didi Chiara, lavora giorno dopo giorno per può dire che cosa colpiva di più del suo carat- far cadere i muri di diffidenza e separa- festa, ma il calore umano, la ricchezza tere? In che cosa era speciale? zione che ci siamo costruiti dentro. che c’è in ognuno di noi e che si manife- Chiara era una presenza eccezionale, Nelle donne e negli uomini impegnati sta attraverso semplici gesti di amicizia e formidabile. Se la incontravi, eri per lei di rispetto reciproco. nella costruzione di quel mondo unito in quel momento la persona più impor- che è insieme sogno necessario e profe- E’ l’ABC del vivere civile e anche la con- tante del mondo. Sapeva accogliere zia. «Il motto che abbiamo scelto per dizione fondamentale per poter conosce- chiunque con la stessa apertura: dal nipo- questo Centenario è proprio: “celebrare re e apprezzare l’altro, in una società te, con il quale si intratteneva a giocare, per incontrare” – spiega Maria Voce pre- nella quale si preferisce solo giudicare, ai molti che le chiedevano consiglio, da sidente del Movimento dei Focolari, mortificare, denigrare e offendere chi personalità di calibro internazionale fino non ha le nostre stesse idee. ruolo cui è stata eletta dall’Assemblea alle persone più umili. Lei accoglieva Se manca questa dimensione umana e generale alla morte della fondatrice, av- ciascuno con lo stesso amore, la stessa venuta il 14 marzo 2008 –. E l’abbiamo sociale anche la Parola di Dio rischia di dignità. pensato, perché non vogliamo fare un essere ostacolata e passano invece le pa- Si può dire che l’impegno del dialogo l’abbia ricordo nostalgico di Chiara. Lei stessa role degli uomini che non sempre ci aiu- respirato già in famiglia, viste le diversità non ne sarebbe stata contenta. Il suo tano a comprendere che, citando ancora ideologiche che la caratterizzavano? grande sogno, il suo carisma, era un papa Francesco, “in Gesù Dio è stato Bambi- Penso che sia un’analisi giusta. Dalla ma- mondo più unito, dove tutti si riscopro- no e in questa condizione ha voluto rivelare la dre Luigia, una cattolica fervente, ha no fratelli, appartenenti alla famiglia dei grandezza del suo amore, che si manifesta in ereditato una fede solida, dal padre Lui- figli di Dio e uniti dall’amore scambievo- un sorriso e nel tendere le sue mani verso gi, socialista e convinto antifascista, una chiunque”. le. È questa la vocazione del nostro Mo- sensibilità per la questione sociale. In vimento. E finché questo scopo non è Manteniamo allora viva questa mirabile tutta la vita di Chiara troviamo questi raggiunto, non possiamo “avere tregua”, tradizione di fare festa quando togliamo il due aspetti: un rapporto profondo con presepe, consapevoli però che quel neanche per celebrare la nostra fondatri- Dio e un amore appassionato per la Chie- ce. Perciò anche questo centenario vuole “Bambino” che viene tolto dalla mangia- sa uniti allo spirito rivoluzionario che essere prima di tutto un motivo per offri- toia e dignitosamente riposto in un luogo caratterizza tutti i portatori di un carisma re il messaggio di unità di Chiara. E que- consono della casa, dovrà per tutto l’an- in quanto portatori di una forza profeti- sto interpella tutti noi che l’abbiamo no essere custodito nei nostri cuori, per- ca. incontrata, che siamo stati toccati dal suo ché solo così potrà parlare alla nostra Quali sono le basi imprescindibili su cui si vita. stile di vita, quello di una persona che si fonda la spiritualità dell’unità, della comu- è spesa per creare relazioni con tutti co- Altrimenti finiremo per confonderlo con nione? loro che ha incontrato, senza lasciarsi la voce fuori campo dell’ultimo irrive- Direi che la nostra spiritualità si basa rente spot pubblicitario di una nota fermare da alcuna differenza di cultura, sulla grande scoperta di essere tutti e religione, sesso, etnia, età. azienda italiana che produce poltrone e ognuno immensamente amati da Dio. Se la seguiamo in questo suo spirito, se divani, metafora di un agire sempre più In risposta a questo suo amore si cerca di anche noi cerchiamo di creare relazioni, diffuso che tende a ridicolizzare o a bana- amarlo, vivendo concretamente e quoti- lizzare il “sensus Fidei “. di accogliere l’altro senza pregiudizi e dianamente la sua parola e cercando di senza idee preconcette, allora siamo noi amare i fratelli, senza distinzione e senza Roberto Palumbo stessi il luogo ed il modo riserva, cioè con la misura di Gesù che ha per incontrare Chiara viva». dato la vita per i suoi. Dove si vivono
P AGINA 11 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA rapporti di questo tipo, con questa misu- za di Dio di ogni essere umano e di con- un’opera di Dio, un’Opera di Maria. ra d’amore, lì si aprono spazi nei quali è seguenza alla fratellanza universale che «Era eccezionale: chi la incontrava capiva reale e tangibile la presenza di Gesù: caratterizza tutto l’agire di Chiara. Per di essere per lei in quel momento la per- cellule vive di una Chiesa senza limiti, dirlo con parole forse un po’ difficili: sona più importante di tutte. focolari di amore che sono in grado di Chiara ci ha lasciato una spiritualità che ci Il suo grande sogno? Un mondo in cui incendiare il mondo con questo spirito. insegna a vivere dei rapporti a mo’ della tutti si scoprono fratelli nella famiglia dei Chiara Lubich è stata un’apripista anche per Santissima Trinità e cioè essere in dona- figli di Dio». quanto riguarda la presenza femminile nella zione totale gli uni agli altri. In questo Riccardo Maccioni Chiesa. Chiedendo e ottenendo tra l’altro che stile di vita c’è anche il germe che può Fonte: Avvenire.it a capo del Movimento ci fosse una donna. permettere di rinnovare sia la teologia Immagino non sia stato facile superare incom- che le scienze umane. Ed è - ne sono prensioni e sospetti. profondamente convinta - una spiritualità Albergo etico La questione femminile non è mai stata rivolta al mondo intero. Perché questo un tema scottante per Chiara. Io direi era il grande desiderio di Chiara: contri- Il progetto “Albergo Etico” nasce nel che Chiara è stata un’apripista per una buire alla realizzazione della preghiera di 2006 grazie ad una felice intuizione di nuova presa di coscienza nella Chiesa Gesù al Padre: “Che tutti siano uno”. amici che esercitano la loro attività in della presenza di Maria, cioè del Lei quest’anno lascerà la guida del Movimento settori diversi tra loro, professionisti suo profilo mariano. Ha inserito nel se- a un’altra presidente. Che Movimento lascia? della ristorazione e del sistema turistico condo capitolo del nostro Statuto un’e- Qual è la fotografia dei Focolari oggi? astigiano e del mondo dell’architettura, spressione che spiega come il no- Non lascio il Movimento, né lo consegno con il supporto successivo di giornalisti, stro Movimento abbia un lega- in qualche modo alla futura presidente, direttori commerciali e bancari, intenzio- me particolare con Maria Santissima del- perché non l’ho mai posseduto nel senso nati a dare il proprio contributo per mi- la quale vuole essere, nel suo insieme, che non è mai stato solo mio. Continue- gliorare la società in cui vivono. quasi una continuazione sulla terra. È per rò a vivere da focolarina, da figlia di Con l’espressione “Accademia dell’Indi- questo che Chiara ha quasi per istinto Chiara, e cercherò di dare anche in futu- pendenza” viene definito il percorso soprannaturale - chiesto a papa Giovan- ro il mio contributo alla realizzazione di tre anni di formazione/lavoro ni Paolo II di poter inserire la clausola dell’eredità di Chiara che ho appena de- nell’Albergo Etico delle persone per la quale la presidente dei Focolari sia scritto, come e dove la prossima presi- diversamente abili. sempre una donna, una focolarina consa- dente, che sarà eletta durante l’Assem- Come ogni altra azienda esiste nell’alber- crata. blea generale del Movimento nel settem- go una gerarchia e un rispetto della figura Le difficoltà comunque non sono mancate. bre 2020, mi chiederà di fare. Certo, ho superiore indispensabile non solo per Nella nostra storia ci sono stati certa- avuto la grazia di offrire il mio servizio da imparare ad acquisire la propria autono- mente sospetti e incomprensioni. Ma è presidente nella fase di passaggio dal pe- mia gradatamente, ma anche per non sempre così quando lo Spirito Santo su- riodo con la fondatrice a quello che noi incorrere in errori potenzialmente peri- scita un carisma nella Chiesa. Lui non si amiamo chiamare non il “Dopo-Chiara” colosi. ripete mai. Il suo agire è sempre nuovo e ma il “Chiara- dopo”. E si sa che i mo- Nello stesso tempo il clima che si respira di conseguenza crea domande, perplessi- menti di passaggio, di transizione, sono nell’ambiente di lavoro è quello di forte tà, disagi. Queste incomprensioni, però, sempre caratterizzati da processi di veri- cameratismo, in cui indipendentemente, aiutano la Chiesa, nella sua veste gerar- fica, da purificazioni, da momenti di crisi dagli errori commessi o dalle incompren- chica, a fare il proprio dovere: discerne- nel senso vero della parola che significa sioni che si sono generate nel corso della re, cioè esaminare bene quanto sta emer- anche evoluzione. In questa trasforma- giornata, si condivide il rituale del pasto, gendo di nuovo. Così è stato anche per zione che stiamo vivendo mi sembra di che stempera ogni tensione, e si ricava- Chiara, per il nostro Movimento, soprat- notare nel nostro Movimento una nuova no dei momenti per un abbraccio. tutto negli anni prima del Concilio Vati- sensibilità per la grandezza del carisma di Proprio come in un’Accademia militare, cano II. Erano senz’altro per Chiara anni Chiara, per la sua profondità, la sua poli- si condivide una divisa e si rappresenta un difficili e duri, di una profonda prova valenza. E ci rendiamo conto che questa “corpo”. spirituale. Ma lei non ha mai dubitato consapevolezza è un tesoro che portiamo La presenza diffusa in città di ragazzi che dell’amore e della saggezza della Chiesa. in vasi di creta, cioè dipendiamo in tutto si muovono in divisa stimola la collettivi- Se lei dovesse riassumere la sua principale dalla grazia di Dio. Mi sembra anche di tà a riflettere e a porsi domande. eredità? notare una nuova sensibilità per i nostri É anche un modo per allargare la rifles- Uno degli ultimi messaggi di Chiara era scopi specifici, soprattutto nel campo del sione sull’inserimento lavorativo dei ra- la semplice frase: “Siate sempre fami- dialogo e, di conseguenza, anche per i gazzi diversamente abili con esigenze glia!”. In questa frase non vedo soltanto luoghi specifici nei quali siamo chiamati particolari e per aumentare il numero di un appello rivolto agli aderenti al Movi- ad operare e dove possiamo offrire un imprenditori disponibili ad accogliere mento, nel senso di curare bene i nostri contributo tutto particolare. Insomma: il questi ragazzi tra il loro organico. rapporti ed avere tra di noi uno spirito di nostro Movimento è un’Opera affasci- Continua a pagina 12 famiglia. Essa fa riferimento alla figliolan- nante e appassionante, proprio perché è
Puoi anche leggere