Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado

Pagina creata da Federica Granata
 
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Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
P AGINA 1                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                             Per una Chiesa Viva
A NNO XVI - N. 1 – FEBBRAIO 2020 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO
WWW . CHIESARAVELLO . IT    WWW . RAVELLOINFESTA . IT   WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM

                         Discepoli del Regno
                      in ascolto di Dio che parla
Nella terza domenica del tempo ordina-           Parola del Signore rimane in eterno. E        della Domenica della Parola di Dio: l’e-
rio del corrente anno liturgico, con la          questa è la Parola del Vangelo che vi è       vangelista presenta Gesù all’inizio della
solenne celebrazione della Domenica              stato annunziato» (1Pt 1,25; cfr. Is 40,8).   sua predicazione con queste parole:
della Parola, istituita in settembre nella       Con questa espressione della Prima Let-       “Convertitevi, perché il Regno dei cieli è
lettera apostolica Aperuit illis, si è avviata   tera di san Pietro, che riprende le parole    vicino”. Le parole di Gesù sono le stesse
una felice tradizione che speriamo si pos-       del profeta Isaia, siamo posti di fronte ai   di quelle del Battista e ci dice che la pre-
sa sempre più radicare nel popolo di Dio         misteri di Dio che comunica se stesso         dicazione di Gesù è in stretta continuità
che avanza nella storia nella misura in cui      mediante il dono della sua Parola. Questa     con quella di Giovanni, suo maestro; ma
dappertutto si costituiscano autentiche          Parola, che rimane in eterno, è entrata       cambia l’annunziatore, in qualche modo,
comunità cristiane.                              nel tempo. Dio ha pronunciato la sua          e cambia anche l’annunzio. L’annunzio
Papa Francesco ha scelto                                                                                      dato dal Precursore pone-
questa data per la celebra-                                                                                   va l’accento sul-
zione della Domenica                                                                                          la conversione, ma se ora la
della Parola perché le                                                                                        parola, la proclama Dio
letture, il brano del van-                                                                                    stesso nella Persona del
gelo, in particolare, parla-                                                                                  Figlio fatto Uomo, che è
no dell’inizio del ministe-                                                                                   il compimento delle promes-
ro di Gesù che annuncia il                                                                                    se, l’accento va posto
Regno di Dio, chiama i                                                                                        sul Regno che è venuto! E’
primi discepoli e indica la                                                                                   interessante notare che
modalità indispensabile                                                                                       Gesù non spiega cosa sia
richiesta per fondare l’i-                                                                                    questo Regno che è venu-
dentità dei discepoli di                                                                                      to; tutto l’Evangelo ci
Cristo: l’ascolto della                                                                                       aiuterà ad accostarci a
Parola di Dio.                                                                                                questo Regno che Gesù è
Dopo il Sinodo dei Vesco-                                                                                     venuto a portare; ce ne
vi, del 2008, sul tema “La                                                                                    darà tante immagini ma
Parola di Dio nella vita e                                                                                    mai nessuna definizione e
nella missione della Chiesa,                                                                                  questo ci devono far riflet-
Papa Benedetto XVI, nella                                                                                     tere! Al Regno ci saranno
Esortazione apostolica                                                                                        sempre e solo degli acco-
postsinodale “Verbum Domini”, acco-              eterna Parola in modo umano; il suo Ver-      stamenti, perché esso si realizza qui
gliendo la richiesta dei Padri di far cono-      bo «si fece carne» (Gv 1,14). Questa è la     nel regnare di Dio, ma si compirà solo
scere a tutto il Popolo di Dio la ricchezza      buona notizia. Questo è l’annunzio che        nell’ “oltre”! Qui, del Regno che viene,
emersa in quella ’assise vaticana e le indi-     attraversa i secoli, arrivando fino a noi     c’è data una scena che ci esemplifica co-
cazioni espresse dal lavoro comune, scris-       oggi”.                                        me la luce del Messia che s’irradia e di
se: È stata un’esperienza profonda di            Tale autorevole messaggio di Papa Bene-       come il regnare di Dio, attraverso Gesù, in
incontro con Cristo, Verbo del Padre,            detto XVI trova piena corrispondenza          Gesù, si fa prossimo all’uomo nella sua
che è presente dove due o tre si trovano         nelle parole del Vangelo di Matteo, pro-      concretezza quotidiana.
riuniti nel suo nome (cfr. Mt 18,20). «La        clamato quest’anno nel giorno solenne                          Continua a pagina 2
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
P AGINA 2                                                                                       I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
    Continua dalla prima pagina                comunità dei discepoli.
 Quest’annuncio, “è come un potente            E qui riconosciamo l’esigenza di un terzo           Il racconto e
fascio di luce che attraversa le tenebre” ha   elemento che caratterizza l’identità del              la Parola
rilevato il Papa Francesco all’Angelus         discepolo: la comunità. Il discepolo non è
della Domenica 26 gennaio. “Con la ve-         un solitario alla sequela di Gesù, è uno
nuta di Gesù, luce del mondo - aggiunge        che nella comunità trova degli altri che        · Il nesso tra il Messaggio per la Giornata
il Pontefice - Dio Padre ha mostrato           ugualmente seguono quel Maestro. È da           Mondiale delle comunicazioni sociali e la
all’umanità la sua vicinanza e amicizia”,      Gesù che sceglie che nasce la comunità.                   Domenica della Parola ·
donate “gratuitamente di là dai nostri         Poiché Gesù ci ha scelto, ci fa comunità. Il
meriti”. Dio che parla, oggi, mediante il      discepolo è questo. Il discepolo, poi,      Esiste un evidente nesso tra il Messaggio
                                                                           continua        pubblicato il 24 gennaio da Papa France-
                                                                                           a
                                                                                           sco per la Giornata Mondiale delle comu-
                                                                           dirci Matteo in
                                                                                           nicazioni sociali e la Domenica della Pa-
                                                                           questo raccon-
                                                                                           rola, l’iniziativa voluta dal Santo Padre
                                                                           to apparente-
                                                                                           che comincia proprio oggi. Il collega-
                                                                           mente così
                                                                                           mento lo si può rintracciare nel titolo e
                                                                           semplice, è
                                                                                           nell’incipit del Messaggio che quest’anno
                                                                           uno che si
                                                                                           il Papa ha voluto dedicare «al tema della
                                                                           mette in cam-
                                                                                           narrazione, perché credo che per non
                                                                           mino. La se-
                                                                                           smarrirci abbiamo bisogno di respirare la
                                                                           quela del di-
                                                                                           verità delle storie buone». La Domenica
                                                                           scepolo        di
                                                                                           della Parola ha al suo centro la Bibbia,
                                                                           Gesù non ci
                                                                                           una narrazione ricca della verità delle
                                                                           conduce         o
                                                                                           storie buone, un testo, un “tessuto” di
                                                                           colloca       in
                                                                                           storie che hanno il potere di farci respira-
                                                                           uno stato ma ci
                                                                           fa degli uomini re, cioè di farci vivere, respingendo quel-
                                                                                           lo smarrimento che accompagna la vita di
                                                                           “della via” (cfr.
Figlio: questi, spiega il Santo Padre, sono    At 9,2), ci mette in cammino. Il discepolo, ogni uomo.
i doni da custodire.                           l’uomo del Regno è uno sempre per via. È    Non è un libro di teorie astratte la Bibbia
Davanti al Regno di Dio che viene, nel rac-    affetto da una “sant’ inquietudine”!        ma una raccolta di narrazioni, una biblio-
conto di Matteo, si fa chiaro anche chi sia    Un ultimo tratto che questo testo dà al     teca (dal greco Tà Biblìa, I Libri) di 73
                                                                                           libri pieni di racconti, di storie che insie-
il discepolo: in primo luogo è uno che ha      discepolo è quelle del missionario. La chia-
                                                                                           me compongono “la storia della salvez-
posto al centro Gesù. È Lui che si segue.      mata alla sequela è missione, è invio! Il
                                                                                           za”. Ogni storia umana è una storia di
Non la sua dottrina, né un suo bel pro-        discepolo, proprio perché è uno in stretta
                                                                                           salvezza, è questo il senso ultimo della
getto di vita. Il discepolo è uno che deve     relazione con Gesù, (dietro di me!) è in
                                                                                           letteratura: l’uomo conosce lo smarri-
fare vita con Lui che è il maestro; un di-     corsa verso il mondo (Vi farò pescatori di
                                                                                           mento che la vita porta con sé («la dritta
scepolo che, dunque, non diverrà mai a         uomini!). Insomma Gesù non prende i
                                                                                           via era smarrita» canta Dante nel suo
sua volta maestro. Lo statuto del discepo-     suoi e li mette al riparo dal mondo, quasi
                                                                                           celebre incipit) e affronta l’abisso senza
lo di Gesù comprende il rimanere per           in uno spazio separato, privilegiato, pro-
                                                                                           nome della morte. La letteratura è il rac-
sempre discepolo.                              tetto, esente. No! Li mette in cammino
                                                                                           conto di questa esperienza: l’uomo che
Matteo ci dice, poi, che il discepolo, è       per le strade del mondo, per le strade
                                                                                           torna vivo dalla morte può raccontare,
uno chiamato a compiere dei tagli; il di-      degli uomini ad annunziare il Regno! Il
                                                                                           perché il male, come afferma Paul Ri-
scepolo di Gesù è uno che deve dire dei        discepolo ha la “febbre dell’annunzio”!
                                                                                           coeur, non si può spiegare, è anzi l’assen-
“no”, è uno che deve assolutamente gira-       Più avanti Gesù dirà che per seguirlo
                                                                                           za della spiegazione, ma si può racconta-
re pagina; ci sono cose e persone da la-       bisogna assumere la croce (cfr. Mt 16, 24)
sciare. Non a caso il racconto ci mostra       in una solidarietà profondissima con il     re. I primi uomini tornavano dalla caccia
due coppie di fratelli e la narrazione delle   mondo ed i suoi dolori tanto da rinunzia-   (portando morti e feriti con loro) e attor-
due chiamate è quasi a calco, ma c’è una       re a se stessi fino alla morte dell’uomo    no al fuoco raccontavano l’avventura e
differenza. Pietro ed Andrea lasciano le       vecchio.                                    spesso qualcuno ne faceva arte, dipingen-
reti, Giovanni e Giacomo lasciano la barca     Il Regno è portato da uomini così. Non      do quelle storie sulle pareti della caverna,
ed il padre; insomma, non solo il mestiere     c’è nessuno sconto da questa identità per   perché «la vita si fa storia» come recita il
                                                                                           titolo del Messaggio papale. I poemi degli
ma anche la famiglia.                          chi vuole essere discepolo di Gesù e quin-
                                                                                           antichi non a caso sono dei “nostoi”, dei
Se il mestiere rappresenta un’identità so-     di “luogo” in cui il Regno si dispiega.
                                                                                           ritorni dall’orrore della guerra, come
ciale, il padre rappresenta le radici ma,      Il Regno … con tutti i suoi confini senza
                                                                                           quello di Ulisse, ma anche nella moderni-
rappresentando la famiglia, rappresenta        confini!
                                                                                           tà, come nel romanzo di Melville: Ismae-
qualcosa che ormai il discepolo deve rico-                                              GI le, l’unico sopravvissuto della Pequod,
noscere altrove, in un altrove che è la
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
P AGINA 3                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
                             abbarbicato alla    La Buona Notizia, la redenzione degli
                             bara galleggian-    uomini operata da Cristo, ma sono buone         A immagine di Dio
                             te, torna dalla     innanzitutto perché sono storie “vere”.
                             morte e rac-        Da questo punto di vista il testo biblico       La missione è la forma di vita del cristia-
                             conta.       Così   possiede un realismo straordinario, che         no, uno stile e un modo di vivere e di
                             avviene       nel   non fa nessuno sconto alla crudezza della       stare nel mondo caratterizzato da un mo-
                             Vangelo, che è      vita e a tutte le sue zone d’ombra. Se          vimento verso l’esterno, un uscire da se
                             una narrazione      Platone in Grecia raccomandava agli arti-       stessi in cerca dell’altro, a immagine di
                             scaturita dal big   sti di non raccontare le oscenità e le tur-     Dio che si è manifestato come un “Dio in
                             -bang       delle   pitudini della vita, non così accade per gli    missione”.
                             apparizioni di      autori ispirati del testo biblico. Uccisioni,   In primo luogo, grazie alla rivelazione del
                             Cristo risorto      tradimenti, fallimenti, niente di tutto         mistero di Dio come Trinità di persone,
                             ai suoi discepo-    questo è risparmiato al lettore della Bib-      contempliamo che il carattere dell’essere
li. Anche oggi, nel mondo contempora-            bia che invano cercherà un “happy end”          divino, la vita del Dio cristiano, è una
neo,        iper-connesso        e      “iper-   assente nella maggior parte delle vicende       relazione d’amore tra il Padre, il Figlio e
comunicativo”, raccontare storie è, ricor-       in essa raccontate. I personaggi di quelle      lo Spirito fondata sull’offerta e la dona-
da il Papa, questione di vita o di morte. Si     vicende entrano in scena con tutta la loro      zione totale di ciascuna delle persone a
deve dare spazio alle parole, alla Parola,       verità fatta di nobiltà intrecciata alla me-    favore delle altre.
altrimenti si muore soffocati dalle chiac-       schinità e anche i più “grandi” sono visti      Il Padre vive generando il Figlio in un
chiere perché è la chiacchiera il vero ne-       nella loro costitutiva fragilità (si pensi ad   atto eterno senza principio né fine, in
mico, l’opposto della parola, non il silen-      esempio al grande Re David) cioè umani-         modo tale che Dio Padre è se stesso nella
zio. Parola e silenzio vivono uno grazie         tà. Il punto è che le storie che la Bibbia      “misura senza misura” con cui si perde nel
all’altra, uno dell’altra perché il silenzio è   racconta sono buone, cioè portano la            Figlio; paradossalmente Egli radica il suo
il grembo della parola e così come silen-        buona notizia, ma non sono “dolci”, c’è         essere personale nel Figlio, nell’Altro,
zio e parola generano e rigenerano la vita,      più sale che miele nella parola di Dio che      perché il Padre vive nel suo donarsi com-
la chiacchiera invece produce morte,             è come dice la Lettera agli Ebrei: «Viva,       pletamente. Questa dinamica, a sua volta,
uccide. La Domenica della Parola ricorda         efficace e più tagliente di ogni spada a        si compie in ciascuna delle altre Persone
la centralità nella vita del cristiano della     doppio taglio; essa penetra fino al punto       Divine.
parola di Dio raccolta nella Bibbia, un          di divisione dell’anima e dello spirito,        Dio Figlio è pura e totale risposta di grati-
tema su cui Papa Francesco è spesso tor-         delle giunture e delle midolla e scruta i       tudine e donazione al Padre, e pertanto
nato nella sua predicazione. Nella Bibbia        sentimenti e i pensieri del cuore». Di          Egli è, in quanto viene accolto come uni-
il cristiano può contemplare come «la vita       questa parola tagliente ha bisogno l’uomo       ca Parola che il Padre pronuncia eterna-
si fa storia»: il Dio trinitario, creatore       di ogni epoca e oggi anche gli stessi cri-      mente. Lo Spirito è la Persona Amore
della vita, nella seconda persona del Ver-       stiani perché il rischio è quello di cadere     che scaturisce “in” e “per” la relazione di
bo, cioè della Parola, «si è fatto carne ed      nella tentazione di toglierle il pungiglio-     Amore tra il Padre e il Figlio, e li unisce
è venuto ad abitare in mezzo a noi», ha          ne, così come ha intuito il critico lettera-    in una comunione perfetta che non annul-
percorso le strade polverose degli uomi-         rio Northrop Frye (sua la definizione           la la differenza. Tale corrente di amore
ni. È il mistero della kenosis di Cristo, del    della Bibbia “Grande Codice” della lette-       divino che permette di essere se stessi
suo “abbassamento”, fino alla morte in           ratura): «La normale reazione degli uo-         grazie all’altro, nel riferimento e nella
croce che ha generato molto frutto, la           mini di fronte ad una grande costruzione        deferenza verso un tu, nel perdersi
vita e la salvezza per tutti gli uomini sue      culturale come la Bibbia è fare quello che      dell’uno a favore del prossimo, getta una
creature. Cristo è il Verbo, la Parola di        i Filistei fecero a Sansone: ridurla all’im-    luce sul mistero del comunicarsi ad extra
Dio che, come dice il profeta Isaia, opera       potenza e quindi rinchiuderla in un muli-       del Dio trinitario nell’avvenimento della
come la pioggia e la neve che «scendono          no a macinare i nostri risentimenti e pre-      creazione.
dal cielo e non vi ritornano senza avere         giudizi...». Contro questa tentazione           Dio non ha paura del differente, al con-
irrigato la terra, senza averla fecondata e      “accomodante” si batte Papa Francesco e         trario, lo ha reso possibile grazie alla
fatta germogliare, perché dia il seme al         anche l’iniziativa della Domenica della         creazione per relazionarsi con esso e apri-
seminatore e pane da mangiare, così sarà         Parola deve essere letta all’interno di         re così una comunicazione con l’alterità.
della parola uscita dalla mia bocca: non         questa lotta, un combattimento che il           Possiamo dire perciò che Dio è uscito da
ritornerà a me senza effetto, senza aver         Pontefice conduce con grande fiducia            se stesso, è “eccentrico” e vive in missio-
operato ciò che desidero e senza aver            nella forza di quella Parola, perché, come      ne. E questa è la buona notizia del cristia-
compiuto ciò per cui l’ho mandata», pro-         conclude lo stesso Frye: «...ma i suoi          nesimo. Dio si è comunicato, si è donato,
prio così Gesù, cioè la vita di Dio fatta        capelli come quelli di Sansone, potrebbe-       ha detto se stesso creando questo univer-
storia, compie la sua missione d’amore           ro forse anche lì cominciare a ricrescere».     so che esiste perché sostenuto dal suo
«fino alla fine». Sono storie “buone” quel-                                                      respiro.
le della Bibbia? Certo, ma in che senso?                                 Andrea Monda                             Continua a pagina 4
La notizia che esse portano è il Vangelo,        Fonte: www.osservatoreromano.va
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
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        Continua da pagina 3                     essere trinitario in relazione con il mon- L’aborto, la più terribile
                                                 do, che Dio ha tanto amato, diamo il no-              negazione dell’altro
Ancora di più, Dio ha rotto ogni serratu-        me di “missioni divine”.
ra, porta o muro che potessero separarlo         La missione della Chiesa è il prolungarsi Come vincere l’indifferenza?
o distanziarlo dalla sua creazione. È arri-      nella storia e sino ai confini della terra di
vato a essere l’Emmanuele, il Dio con            questa presenza e “pro-vocazione” del La Giornata per la Vita, istituita dalla
                                                                                                Chiesa italiana nel 1978, vuole dare voce
                                                                                                ai bambini che non sono ancora nati ma
                                                                                                sono vivi e vegeti nel grembo delle loro
                                                                                                madri. È un compito triste ma doveroso
                                                                                                perché è assolutamente necessario ricor-
                                                                                                dare a tutti quello che la società si ostina a
                                                                                                negare: e cioè che i bambini uccisi nel
                                                                                                grembo materno sono esseri umani, in
                                                                                                tutto simili a noi.
                                                                                                Tutto il mondo (o quasi) celebra oggi
                                                                                                la Giornata della memoria per ricordare lo
                                                                                                sterminio degli ebrei. La tragedia di cui si
                                                                                                parla è avvenuta negli anni ’40 del secolo
                                                                                                scorso, 80 anni fa, ma questa Giornata fu
                                                                                                istituita dalla Nazioni Unite solo nel 2005.
                                                                                                Prima abbiamo fatto finta di non sapere,
                                                                                                poi abbiamo cercato di dimenticare. Alla
                                                                                                fine tutti hanno compreso che era dovero-
                                                                                                so fare memoria degli errori commessi per
noi. Ha lasciato il suo cielo per andare in      nostro Dio missionario. Quando parliamo evitare di ricadere nuovamente nella stes-
cerca della pecora perduta, ha aperto le         di missione non si tratta di fare cose: la sa barbarie. Le immagini di quegli eventi
porte della sua casa e ha invitato insisten-     missione non è legata ad attività o progetti suscitano un legittimo turbamento, ci
temente tutti ad entrarvi, specialmente i        ma a un “sentire” insieme al cuore del Dio domandiamo come sia potuto accadere
poveri, gli emarginati, gli indegni. Ha          Trinità e a un entrare nella dinamica evan- tutto questo. Ci sembra impossibile che
percorso le nostre strade verso Emmaus, i        gelica di Gesù che ci chiama a seguirlo, gli uomini abbiamo potuto trattare i loro
sentieri dell’assenza di senso e della dispe-    cioè, a perdere la propria vita, rinnegare simili con tanta crudeltà. Si tratta senza
razione.                                         se stessi, servire i fratelli.                 dubbio di una pagina vergognosa della
Ha assunto il destino dei maledetti, è di-       Esiste un vincolo stretto e inseparabile tra storia dell’umanità. Non l’unica, a dire il
sceso nell’abisso della morte — renden-          il seguire Cristo e l’essere inviati in mis- vero.
dosi straniero a se stesso, che è la fonte e     sione, perché l’appartenenza e il legame La Giornata per la Vita, istituita dalla Chie-
l’origine della vita — affinché neppure          con Cristo ci farà vivere, per amore a Lui, sa italiana nel 1978, si muove nella stessa
questo potesse separarci dal suo Amore. I        legati ai fratelli, orientati verso di loro e, direzione, vuole dare voce ai bambini che
suoi gesti di misericordia, di protezione,       di conseguenza, perduti e dimentichi nei non sono ancora nati ma sono vivi e vegeti
di amore folle — perché nessuno vada             riguardi di noi stessi.                        nel grembo delle loro madri. È un compi-
perduto — le sue braccia distese sulla           È a partire da questo che tutto, nella vita to triste ma doveroso perché è assoluta-
croce e il suo abbraccio di perdono per          cristiana, può essere definito come mis- mente necessario ricordare a tutti quello
tutti i “figli prodighi” sono la speranza        sione: il piccolo gesto quotidiano di aiuto che la società si ostina a negare: e cioè che
del reditus, il possibile ritorno a casa dei     e di ascolto, di carità e di coinvolgimento, i bambini uccisi nel grembo materno sono
figli di Dio dispersi, il compiersi del desti-   di deferenza e di vicinanza, di decentra- esseri umani, in tutto simili a noi.
no di comunione nella grande festa di            mento e di spossessamento, in casa, sul Nessuno oggi parla dell’aborto, nel mon-
nozze per cui «questo mio figlio era per-        lavoro, per la strada, con gli amici e persi- do dei talk show quotidiani che imperver-
duto, ed è stato ritrovato».                     no con i nemici, in una nazione del conti- sano su ogni canale televisivo, questo te-
Il perdersi totale di Dio Padre a favore         nente africano, in un paese dell’Amazzo- ma è accuratamente evitato. Si parla di
dell’uomo ha un nome: Gesù Cristo, il            nia, in un monastero di vita contemplativa tutto, ogni forma di disagio sociale trova
Figlio fatto uomo, che ha soffiato il suo        o nelle grandi metropoli dell’Occidente, spazio ma nessuno ha voglia di parlare
Spirito sopra di noi.                            in qualunque angolo del mondo.                 delle mamme che hanno difficoltà ad ac-
Tutta la vita di Dio riversata, spesa, offer-    Vivere in missione è spendersi e consu- cogliere la vita e nessuno vuole fa vedere
ta perché noi possiamo avere vita. Giunti        marsi per amore del Suo Amore per i quel bambino che sta accucciato nel grem-
a questo punto dobbiamo ricordare che,           fratelli.                                      bo della madre, come un clandestino sen-
in teologia, a quest’avvenimento di mise-                      Carolina Blázquez Casado za diritto di cittadinanza.
ricordia, salvezza e grazia fuori dal suo          Fonte: www.osservatoreromano.va Anche la Chiesa fa silenzio. Dispiace dirlo
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
P AGINA 5                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
                                                                                                                    di queste è quella di
                                                                                                                    Giovanni Battista. È
                                                                                                                    uno di quei bambini
                                                                                                                    che non avrebbe do-
                                                                                                                    vuto nascere e che
                                                                                                                    oggi rallegra il cuore
                                                                                                                    dei genitori e dei non-
                                                                                                                    ni. Quando la mamma
                                                                                                                    si accorge di essere
                                                                                                                    incinta vive un perio-
                                                                                                                    do di grave turbamen-
                                                                                                                    to, ha fatto uso di psi-
                                                                                                                    cofarmaci per liberarsi
                                                                                                                    da un’acuta depressio-
                                                                                                                    ne. In questi casi, an-
                                                                                                                    che senza ulteriori
                                                                                                                    accertamenti i medi-
                                                                                                                    ci prescrivono l’aborto.
                                                                                                                    Lo prescrivono pro-
                                                                                                                    prio come se fosse
ma è così. Il Messaggio dei Vescovi italia-    favoriscono. Niente di tutto questo. Per        un dovere sanitario, un fatto oggettivo e
ni parla della vita come di un desiderio di    la politica l’aborto non appartiene alla        obbligatorio.
bene e invita ad esercitare la responsabili-   categoria dei problemi sociali, è sempli-       Loro non hanno dubbi: il bambino può
tà dell’accoglienza. Le parole sono belle,     cemente una questione sanitaria. Chi non        nascere con patologie gravi a causa dei
raffinate e… generiche, non tali da scuo-      ha voglia di accogliere il bambino, si ri-      farmaci assunti dalla mamma. Aggiungo-
tere le coscienze, incapaci di suscitare un    volge all’istituzione pubblica che provve-      no che la gravidanza e il parto sarebbe un
confronto acceso nell’opinione pubblica.       de tempestivamente a eliminare il bambi-        ulteriore trauma per la donna che aggrava
Ben diverso è il linguaggio forte e deciso     no, pardon… il problema. Zitti e mosca.         la sua già debole condizione psichica.
degli anni passati, nel 2005 ad esempio i      E guai a dire che si tratta di un infantici-    I medici ovviamente non si assumono
Vescovi scrivevano senza troppi peli sulla     dio. Si rischia una denuncia penale.            responsabilità.
lingua: “L’aborto, quando è compiuto           Non possiamo tacere dinanzi a questa            Si limitano a dire che l’unica via d’uscita è
con consapevole rifiuto della vita, super-     menzogna. Anzi, quanto più viene ampli-         quella di eliminare il bambino.
ficialmente o in obbedienza alla cultura       ficata, tanto più abbiamo il dovere di alza-    Il Signore ha voluto che i genitori di que-
dell’individualismo assoluto, è la più         re la voce.                                     sto bambino trovassero sulla loro strada i
terribile negazione dell’altro, la più         Il nostro impegno per la vita trova tante       volontari della vita.
gelida affermazione dell’individuo che         espressioni, nei limiti delle risorse che       La storia è andata i tutt’altra direzione. Il
ignora l’altro, perché riconosce soltanto      possiamo mettere in campo. Uno dei              bambino è nato, è sano ed è la gioia di
se stesso”.                                    capitoli più interessanti e fecondi è quello    tutta la famiglia. Un domani potrà dire:
Un giudizio netto che non si traduceva in      dei colloqui per la vita che facciamo con       “Sono vivo per miracolo”, proprio
una condanna della donna, che nella gran       le mamme che hanno intenzione di abor-          come quelle persone che sono tornate
parte dei casi è vittima e non colpevole,      tire.                                           vive dai campi di sterminio nazisti.
ma chiamava in causa tutta la società: “In     Fare un colloquio significa aiutare la          “Ho detto, e sono sicura di quello che
non poche circostanze, in verità, l’aborto     mamma a riconoscere il bambino che              affermo, che la maggiore aggressione alla
è una scelta tragica, vissuta nel tormento     porta in grembo, darle tutto il sostegno        pace del mondo viene oggi dall’aborto.
e con angoscia, sbocco di povertà mate-        possibile per accogliere la vita, far vincere   Se una madre può uccidere suo figlio,
riale o morale, di solitudine disperata, di    l’amore e non la paura.                         cosa può impedire a voi e me dall’ucci-
triste insicurezza: in queste situazioni a     Tutto questo è certamente un bene per il        derci reciprocamente?”. Lo diceva Madre
negare l’altro è, in ultima analisi, tutta     bambino, che vedrà la luce, ma è un bene        Teresa di Calcutta.
una società, cieca nei riguardi dei bisogni    anche per la donna alla quale viene evita-      La santa della carità che non si limitava a
delle persone e insensibile al rispetto del    to di vivere un evento traumatico che           certificare il disagio sociale ma interveni-
figlio e della madre”.                         resterà per sempre impresso nella sua           va per sanare le ferite dell’umanità. Lei
Se fosse riconosciuto come una tragedia,       esistenza.                                      stava dalla parte dei poveri.
potrebbe stimolare una forte reazione          Per sempre, anche se non sempre ne avrà         E quei bambini non ancora nati erano i
etica.                                         piena coscienza. Il male è come una ferita      più poveri dei poveri. Lei non ha avuto
Se l’aborto fosse percepito come un disa-      nascosto che debilita se non viene rimar-       timore né dubbi. Una testimonianza da
gio sociale dovrebbe suscitare un comune       ginata e cicatrizzata.                          ricordare e un esempio da seguire.
impegno per superare le cause che lo           Potremmo raccontare tante storie. Una                        Don Silvio Longobardi
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
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                     MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
                  PER LA XXVIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO
                                      11 febbraio 2020
                      «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
                               e io vi darò ristoro» (Mt 11, 28)
 Cari fratelli e sorelle,                            che, patologie psichiche, quelle che ne-          za, nel sollievo. In questa casa potrete
1. Le parole che Gesù pronuncia: «Venite             cessitano di riabilitazione o di cure pallia-     incontrare persone che, guarite dalla mi-
a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io   tive, le varie disabilità, le malattie dell’in-   sericordia di Dio nella loro fragilità, sa-
vi darò ristoro» (Mt 11,28) indicano il mi-          fanzia e della vecchiaia… In queste circo-        pranno aiutarvi a portare la croce facendo
sterioso cammino della grazia che si rivela          stanze si avverte a volte una carenza di          delle proprie ferite delle feritoie, attra-
ai semplici e che offre ristoro agli affatica-       umanità e risulta perciò necessario perso-        verso le quali guardare l’orizzonte al di là
ti e agli stanchi. Queste parole esprimono           nalizzare l’approccio al malato, aggiun-          della malattia e ricevere luce e aria per la
la solidarietà del Figlio dell’uomo, Gesù            gendo al curare il prendersi cura, per una        vostra vita.
Cristo, di fronte ad una umanità afflitta e          guarigione umana integrale. Nella malat-          In tale opera di ristoro verso i fratelli
sofferente. Quante persone soffrono nel              tia la persona sente compromessa non              infermi si colloca il servizio degli opera-
corpo e nello spirito! Egli chiama tutti ad          solo la propria integrità fisica, ma anche        tori sanitari, medici, infermieri, persona-
andare da Lui, «venite a me», e promette             le dimensioni relazionale, intellettiva,          le sanitario e amministrativo, ausiliari,
loro sollievo e ristoro. «Quando Gesù                affettiva, spirituale; e attende perciò,          volontari che con competenza agiscono
dice questo, ha davanti agli occhi le per-           oltre alle terapie, sostegno, sollecitudine,      facendo sentire la presenza di Cristo, che
sone che incontra ogni giorno                                                                                    offre consolazione e si fa carico
per le strade di Galilea: tanta                                                                                  della persona malata curandone
gente semplice, poveri, mala-                                                                                    le ferite. Ma anche loro sono
ti, peccatori, emarginati dal                                                                                    uomini e donne con le loro fragi-
peso della legge e dal sistema                                                                                   lità e pure le loro malattie. Per
sociale oppressivo... Questa                                                                                     loro in modo particolare vale
gente lo ha sempre rincorso                                                                                      che, «una volta ricevuto il risto-
per ascoltare la sua parola –                                                                                    ro e il conforto di Cristo, siamo
una parola che dava speran-                                                                                      chiamati a nostra volta a diventa-
za» (Angelus, 6 luglio 2014).                                                                                    re ristoro e conforto per i fratel-
Nella XXVIII Giornata Mon-                                                                                       li, con atteggiamento mite e
diale del Malato, Gesù rivolge                                                                                   umile, ad imitazione del Mae-
l’invito agli ammalati e agli oppressi, ai           attenzione… insomma, amore. Inoltre,              stro» (Angelus, 6 luglio 2014).
poveri che sanno di dipendere interamen-             accanto al malato c’è una famiglia che            4. Cari operatori sanitari, ogni intervento
te da Dio e che, feriti dal peso della pro-          soffre e chiede anch’essa conforto e vici-        diagnostico, preventivo, terapeutico, di
va, hanno bisogno di guarigione. Gesù                nanza. 3. Cari fratelli e sorelle infermi, la     ricerca, cura e riabilitazione è rivolto alla
Cristo, a chi vive l’angoscia per la propria         malattia vi pone in modo particolare tra          persona malata, dove il sostantivo
situazione di fragilità, dolore e debolezza,         quanti, “stanchi e oppressi”, attirano lo         “persona”, viene sempre prima dell’ag-
non impone leggi, ma offre la sua miseri-            sguardo e il cuore di Gesù. Da lì viene la        gettivo “malata”. Pertanto, il vostro agire
cordia, cioè la sua persona ristoratrice.            luce per i vostri momenti di buio, la spe-        sia costantemente proteso alla dignità e
Gesù guarda l’umanità ferita. Egli ha oc-            ranza per il vostro sconforto. Egli vi invi-      alla vita della persona, senza alcun cedi-
chi che vedono, che si accorgono, perché             ta ad andare a Lui: «Venite». In Lui, in-         mento ad atti di natura eutanasica, di
guardano in profondità, non corrono in-              fatti, le inquietudini e gli interrogativi        suicidio assistito o soppressione della vita,
differenti, ma si fermano e accolgono                che, in questa “notte” del corpo e dello          nemmeno quando lo stato della malattia è
tutto l’uomo, ogni uomo nella sua condi-             spirito, sorgono in voi troveranno forza          irreversibile.
zione di salute, senza scartare nessuno,             per essere attraversate. Sì, Cristo non ci        Nell’esperienza del limite e del possibile
invitando ciascuno ad entrare nella sua              ha dato ricette, ma con la sua passione,          fallimento anche della scienza medica di
vita per fare esperienza di tenerezza.               morte e risurrezione ci libera dall’oppres-       fronte a casi clinici sempre più problema-
2. Perché Gesù Cristo nutre questi senti-            sione del male.                                   tici e a diagnosi infauste, siete chiamati ad
menti? Perché Egli stesso si è fatto debo-           In questa condizione avete certamente             aprirvi alla dimensione trascendente, che
le, sperimentando l’umana sofferenza e               bisogno di un luogo per ristorarvi. La            può offrirvi il senso pieno della vostra
ricevendo a sua volta ristoro dal Padre.             Chiesa vuole essere sempre più e sempre           professione. Ricordiamo che la vita è
Infatti, solo chi fa, in prima persona, que-         meglio la “locanda” del Buon Samaritano           sacra e appartiene a Dio, pertanto è invio-
sta esperienza saprà essere di conforto per          che è Cristo (cfr Lc 10,34), cioè la casa         labile e indisponibile (cfr Istr. Donum vi-
l’altro. Diverse sono le forme gravi di              dove potete trovare la sua grazia che si          tae, 5; Enc. Evangelium vitae, 29-53). La
sofferenza: malattie inguaribili e croni-            esprime nella familiarità, nell’accoglien-        vita va accolta, tutelata, rispettata e servi-
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
P AGINA 7                                                                              I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
ta dal suo nascere al suo morire: lo ri-
chiedono contemporaneamente sia la               Il fisico Zichichi: «l’esistenza della
ragione sia la fede in Dio autore della         scienza prova che siamo figli di una
vita. In certi casi, l’obiezione di coscienza
è per voi la scelta necessaria per rimanere              logica, non del caos»
coerenti a questo “sì” alla vita e alla per-
sona. In ogni caso, la vostra professionali-
tà, animata dalla carità cristiana, sarà il
migliore servizio al vero diritto umano,
quello alla vita. Quando non potrete gua-
rire, potrete sempre curare con gesti e
procedure che diano ristoro e sollievo al
malato.
Purtroppo, in alcuni contesti di guerra e
di conflitto violento sono presi di mira il
personale sanitario e le strutture che si
occupano dell’accoglienza e assistenza dei
malati.
In alcune zone anche il potere politico
pretende di manipolare l’assistenza medi-
ca a proprio favore, limitando la giusta
autonomia della professione sanitaria. In
realtà, attaccare coloro che sono dedicati
                                       Molto interessante la recente riflessione    non soltanto una parte del tutto».
al servizio delle membra sofferenti deldel celebre fisico italiano Antonino         Ovvero, se Dio si potesse indagare trami-
corpo sociale non giova a nessuno.     Zichichi. A lungo diversi esponenti del      te la scienza (la famosa “prova scientifica”
5. In questa XXVIII Giornata Mondiale  mondo anticlericale hanno messo in dub-      chiesta dagli antiteisti) non sarebbe più il
                                       bio la sua autorità scientifica avendo più
del Malato, penso ai tanti fratelli e sorelle                                       Creatore, ma una semplice creatura.
                                       volte affermato di credere in Dio grazie
che, nel mondo intero, non hanno la pos-                                            Zichichi da sempre descrive due realtà
                                       alla scienza.
sibilità di accedere alle cure, perché vivo-                                        dell’esistenza, quella trascendentale e
no in povertà.                         Tuttavia, ancora oggi, Zichichi risulta      quella immanentistica.
                                       avere un H-index (indice di impatto sul
Mi rivolgo, pertanto, alle istituzioni sani-                                        La seconda, dice, è studiata dalle scoper-
                                       mondo scientifico) pari a 62, come Ste-
tarie e ai Governi di tutti i Paesi del mon-                                        te scientifiche, mentre la prima è di com-
do, affinché, per considerare l’aspettophen Hawking (62) e ben superiore, ad        petenza della teologia. «È un errore pre-
economico, non trascurino la giustizia esempio, a Carlo Rovelli (52) e al premio    tendere che la sfera trascendentale debba
sociale.                               Nobel Sheldon Lee Glashow (52).              essere come quella che noi studiamo nei
Auspico che, coniugando i principi di  «Le scoperte scientifiche sono la prova      nostri laboratori.
                                       che non siamo figli del caos, ma di una
solidarietà e sussidiarietà, si cooperi per-                                        Se le due logiche fossero identiche non
                                       logica rigorosa.
ché tutti abbiano accesso a cure adeguate                                           potrebbero esistere i miracoli, ma solo, e
per la salvaguardia e il recupero dellaSe c’è una Logica ci deve essere un Auto-    soltanto, le scoperte scientifiche. Se così
salute.                                re», ha scritto Zichichi, professore eme-    fosse le due sfere dell’Immanente e del
                                       rito di Fisica all’Università di Bologna,
Ringrazio di cuore i volontari che si pon-                                          Trascendente sarebbero la stessa cosa.
gono al servizio dei malati, andando invincitore del Premio Fermi ed ex presi-      È quello che pretendono coloro che ne-
                                       dente dell’European Physical Society
non pochi casi a supplire a carenze strut-                                          gano l’esistenza del Trascendente, come
                                       (EPS) e dell’Istituto Nazionale di Fisica
turali e riflettendo, con gesti di tenerezza                                        fa la cultura atea. Non è un dettaglio da
                                       Nucleare.
e di vicinanza, l’immagine di Cristo Buon                                           poco.
Samaritano.                            Il fisico ha smentito che la scienza possa   I miracoli sono la prova che la nostra
Alla Vergine Maria, Salute dei malati, mai spiegare o riprodurre i miracoli, il     esistenza non si esaurisce nell’Immanen-
                                       che sarebbe equivalente a «illudersi di
affido tutte le persone che stanno portan-                                          te. Ma c’è di più».
                                       potere scoprire l’esistenza scientifica di
do il peso della malattia, insieme ai loro                                          Ma lo stesso Autore di ciò che la scienza
                                       Dio». E ciò è impossibile, poiché «se
familiari, come pure tutti gli operatori                                            scopre, ha proseguito l’eminente scien-
                                       fosse la Scienza a scoprirlo,
sanitari. A tutti con affetto assicuro la                                           ziato italiano, «è un’intelligenza di gran
                                       Dio non potrebbe essere fatto che di
mia vicinanza nella preghiera e invio di                                            lunga superiore alla nostra.
cuore la Benedizione Apostolica.       Scienza e basta. Se fosse la Matematica ad   Ecco perché le grandi scoperte sono tutte
                                       arrivare al “Teorema di Dio”, il Creatore    venute, non migliorando i calcoli e le
Dal Vaticano, 3 gennaio 2020           del Mondo non potrebbe che essere fatto      misure ma dal “totalmente inatteso“.
Memoria del SS. Nome di Gesù           di Matematica e basta. Sarebbe poca cosa.
                             Francesco Noi credenti vogliamo che Dio sia tutto:                      Continua a pagine 8
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
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        Continua da pagina 7
                                                   La causa di Beatificazione di
Il più grande dei miracoli, amava dire
Eugene Wigner (gigante della Scienza), è              Mons. Ercolano Marini
che esiste la Scienza».                                                                        passi da fare : solo dopo, l’Arci-
Le parole di Zichichi si rifanno chiara-                                                       vescovo potrà insediare il Colle-
mente alle riflessioni di Albert Ein-                                                          gio dei giudici.
stein, il quale a sua volta scriveva: «Trovi                                                   Ma ciò che ora sta affiorando
sorprendente che io pensi alla compren-                                                        come “opera della Provvidenza” è
sibilità del mondo come a un miracolo o                                                        la contemporanea rifioritura della
a un eterno mistero? A priori, tutto som-                                                      devozione al Mistero della
mato, ci si potrebbe aspettare un mondo                                                        SS.Trinità, il che è stato il chiodo
caotico del tutto inafferrabile da parte del                                                   fisso di tutta la sua azione pasto-
pensiero.                                                                                      rale. Egli desiderava ardentemen-
Al contrario, il tipo d’ordine che, per                                                        te che la Chiesa di Amalfi non
esempio, è stato creato dalla teoria della                                                     glorificasse “il caro” Mistero sola-
gravitazione di Newton è di carattere                                                          mente con la liturgia, ma soprat-
completamente diverso: anche se gli as-                                                        tutto con la vita cristiana. A pro-
siomi della teoria sono posti dall’uomo, il                                                    posito pubblicò la monografia:
successo di una tale impresa presuppone                                                        ” Santissima Trinità e la vita cri-
un alto grado d’ordine nel mondo ogget-                                                        stiana”, che è un compendio di
tivo, che non era affatto giustificato pre-                                                    ascetica. E non si fermò alla “sana
vedere a priori.                                                                               dottrina” , ma si adoperò perchè
È qui che compare il sentimento del                                                            il mistero della SS.Trinità im-
“miracoloso”, che cresce sempre più                                                            prontasse tutta l’azione pastorale,
con lo sviluppo della nostra conoscenza.
                                      Parlando dell’Orfanotrofio, diceva che          riconducendo ad unità le diversità, che ci
E qui sta il punto debole dei positivisti e
                                      era “l’opera della Provvidenza”, che            sono nella Chiesa e nella famiglia.
degli atei di professione, che si sentono
                                      “portava nel cuore, perché gli era cresciu-     Non lo spaventavano le divisioni e le diffi-
paghi per la coscienza di avere con succes-
                                      ta tra le mani”. Posso ripetere anch’io         coltà del convivere, ma lo preoccupava il
so non solo liberato il mondo da Dio, ma
                                      così, quando mi si domanda come è nato          volere sanare queste ferite senza l’aiuto
persino di averlo privato dei miracoli» (A.
                                      il desiderio di portare avanti la causa della   dello Spirito di Dio.
Einstein, “Lettera a Maurice Solovine”,
                                      sua glorificazione. E’ la Provvidenza, che      L’unità della famiglia, “pallida immagine
GauthierVillars, Parigi 1956 p.102).  ha così voluto.                                 del Mistero Trinitario”, e l’educazione dei
                                      Con intima soddisfazione noto che il ri-
Anche l’unico premio Nobel vivente ita-                                               figli, spesso lasciati a bighellonare sulla
                                      cordo di questo santo arcivescovo non
liano, il fisico Carlo Rubbia, si è lascia-                                           “marina” per l’assenza in casa del papà,
                                      solo non si è spento, ma ora vedo che ad
to interrogare dal “perché” la scienza pos-                                           erano i problemi generati
                                      Amalfi si prega per la sua glorificazione.
sa essere così efficace: «Se contiamo le                                              dalle tre guerre, che caratterizzarono i
                                      L’auspicio è che ciò si estenda a tutta la
galassie del mondo o dimostriamo l’esi-                                               trenta anni del suo episcopato. A ciò si
                                      Diocesi. Gloria Tibi,Trinitas! E’ uscita in
stenza delle particelle elementari, in mo-                                            aggiungeva l’influsso malefico del pensie-
do analogo probabilmente non possiamo questi giorni una sua nuova                     ro filosofico del tempo, che, esaltando
avere prove di Dio.                   “autobiografia” dal titolo “Mons.Ercolano       l’uomo, proclamava con ogni mezzo
Ma, come ricercatore, sono profonda-  Marini, il cantore del Mistero augusto          “l’oblio di Dio” e il pratico “offuscamento
mente colpito dall’ordine e dalla bel-della SS.Trinità”. La si è dovuta appronta-     dell’opera salvatrice di Gesù”.
lezza che trovo nel cosmo, così come  re per rispettare le norme per l’introdu-       Mons.Marini, come rimedio ad essi, pro-
                                      zione della causa santi. Chi la vuole, basta
all’interno delle cose materiali. E come                                              pose ed ottenne “la rinascita della vita
un osservatore della natura, non possochiederla : è a disposizione gratuitamente.     cristiana “ nelle
                                      L’Arcivescovo Soricelli ha accolto la for-
fare a meno di pensare che esiste un ordi-                                            famiglie . Ed è ciò, che oggi è necessario
ne superiore.                         male richiesta del postulatore di aprire        riproporre dinanzi all’attuale problema
                                      l’inchiesta diocesana e il 3 dicembre, ap-
L’idea che tutto questo è il risultato del                                            della loro
                                      pena trascorso, ne ha investito la Confe-
caso o della pura diversità statistica, per                                           disgregazione e dell’allontanamento delle
me è completamente inaccettabile. C’è renza Episcopale Campana per quanto di          nuove generazioni da Dio.
                                      sua competenza. Bisogna adesso ottenere
un’Intelligenza ad un livello superiore,                                              Far rifiorire in esse “lo spirito cristiano” è
                                      l’autorizzazione a procedere Congrega-
oltre all’esistenza dell’universo stes-                                               il miracolo da chiedere all’ intercessione
so» (C. Rubbia, Neue Zürcher Zeitung, zione dei Santi e dal Vicariato di Roma,        di Mons. Marini e deve essere anche l’o-
märz 1993).                           che è il foro competente per la Causa,          biettivo della nostra azione pastorale.
                   Fonte: Avvenire.it essendo Egli morto Roma. Sono i primi                            Don Luigi Colavolpe
Discepoli del Regno in ascolto di Dio che parla - Il Vescovado
P AGINA 9                                                                                        I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                   Mirabile tradizione
Il tempo di Natale liturgicamente si chiu-     Queste hanno mantenuto, per fortuna, la        dall’umiltà di Colui che si è fatto uomo per
de con la Festa del Battesimo del Signore      bella tradizione di fare il presepe in casa,   incontrare ogni uomo” e ci permette di
che si celebra in Italia la domenica succes-   senza cedere alla tentazione di allestire      scoprire che il Signore “ci ama a tal punto
siva alla Solennità dell’Epifania. Dopo le     solo il più profano e meno impegnativo         da unirsi a noi, perché anche noi possiamo
grandi celebrazioni natalizie, inizia quindi   albero di Natale, e di festeggiare con pa-     unirci a Lui”.
il Tempo ordinario che si interrompe il        renti amici e vicini il momento in cui         La mirabile tradizione della “levata del
Mercoledì delle Ceneri e riprende il lu-       bisogna riporre il “mirabile segno” che ha     Bambino” coltivata nelle famiglie ravelle-
nedì dopo la solennità                                                                                       si, ma anche della vicina Sca-
di Pentecoste per con-                                                                                       la, ha però un altro impor-
cludersi ai primi Ve-                                                                                        tante valore, in quanto tale
spri della I Domenica                                                                                        devozione diventa occasione
di Avvento.                                                                                                  per fare comunione.
 La tradizione e la                                                                                          Nel rispetto di una tradizione
pietà popolare hanno                                                                                         ben consolidata, la levata del
voluto nel tempo pro-                                                                                        Bambino non è un momento
lungare la gioia del                                                                                         intimistico, vissuto nel chiuso
Natale fino alla Festa                                                                                       della propria abitazione, ma
della Presentazione di                                                                                       una occasione di condivisione
Gesù al Tempio, il 2                                                                                         nel corso della quale la fami-
febbraio, più comune-                                                                                        glia ospitante apre le porte a
mente        conosciuta                                                                                      vicini e amici per vivere in-
come       “Candelora”,                                                                                      sieme qualche ora in compa-
che, prima della rifor-                                                                                      gnia in un clima di festa che
ma liturgica, era una                                                                                        inizia generalmente con la
celebrazione mariana                                                                                         breve preghiera seguita dalla
che ricordava la                                                                                             processione con la statuetta
“Purificazione della                                                                                         di Gesù Bambino, rigorosa-
Beata Vergine Maria”.                                                                                        mente affidata alle mani di un
Non a caso, oggi, an-                                                                                        bambino o di una bambina , e
che se il 2 febbraio è                                                                                       dal canto del Te Deum.
una festa del Signore,                                                                                       Nel passato questa celebra-
la connotazione ma-                                                                                          zione domestica era talvolta
riana permane con la                                                                                         anche una opportunità per
celebrazione, in diver-                                                                                      rinsaldare legami interrotti,
se località, Ravello                                                                                         sanare qualche dissapore con
compresa, della Ma-                                                                                          i vicini.
donna delle Grazie,                                                                                          E oggi mantiene la caratteri-
titolo con il quale la                                                                                       stica di una festa di pace per
Beata Vergine Maria è                                                                                        celebrare il Principe della
ricordata venerata e                                                                                         Pace, nato a Betlemme.
festeggiata anche il 2 luglio.                 caratterizzato la casa sin dalla solennità      Quando racconto agli amici bergamaschi
 Il periodo, però, che va dall’Epifania al 2   dell’Immacolata.                               come si svolge il rito, citando la sempre
febbraio è un tempo nel quale, almeno in        Si tratta di una bella e genuina tradizione   più bella “levata del Bambino” che viene
alcuni paesi della Costiera, Ravello in        che si pone nettamente in linea con quan-      fatta presso la famiglia del prof. Liguori,
particolare, si mantiene viva e si rinnova     to papa Francesco ha voluto, il primo          dopo una iniziale ironia condita di mera-
una mirabile tradizione: la levata del         dicembre scorso, ricordarci nella lettera      viglia, i commenti diventano positivi e si
Bambino.                                       “Admirabile signum” con la quale ha sot-       coglie e apprezza non tanto la dimensione
Nella Città della Musica, infatti, tale rito   tolineato il valore del presepe, definito      devozionale (quella è per addetti ai lavori
si svolge non solo nelle singole chiese o      appunto mirabile segno, che suscita sempre     o per i conterranei della Divina che cono-
parrocchie dal 6 gennaio al 2 febbraio,        stupore e meraviglia, “ Vangelo vivo che       scono questa bella tradizione propria di
cosa che si verifica anche in altri paesi      trabocca dalle pagine della Scrittura” che     Ravello e altri paesi della Costiera), ma
costieri, ma anche in un buon numero di        mentre viene contemplato, ci invita “a         l’aspetto comunitario e sociale.
famiglie.                                      metterci spiritualmente in cammino, attratti                   Continua a pagina 10
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                                                   «Vi racconto Chiara Lubich,
Si comprende che la “levata del Bambi-
no” diventa occasione per stare insieme,          la rivoluzionaria per l’unità»
condividere, fare festa, valori che acco-
munano e che sono fondamentali per   Più che la celebrazione di un ricordo
                                     vuole essere l’occasione di un nuovo
costruire non solo la comunità ecclesiale,
                                     incontro. Il centenario della nascita di
ma anche quella civile e che, purtroppo,
sono sempre più a rischio.           Chiara Lubich, che ricorre proprio oggi,
                                     ha alla radice la riscoperta del tanto che
La pietà popolare ancora una volta sugge-
                                     di lei ancora vive. Nel Movimento dei
risce quindi una strategia per arginare il
                                     Focolari, ovviamente. Nelle centinaia di
dilagare di nuove tendenze che minaccia-
                                     progetti spirituali, sociali, economici,
no l’individuo, la persona, indipendente-
                                     politici ispirati al suo carisma. Ma anche
mente se credente o meno: creare occa-
                                     nel coraggio certosino e silenzioso, spes-
sioni per stare insieme, condividere e
                                     so nascosto, di chi guardando all’esempio
gustare non solo le prelibatezze culinarie                                         Lei che le è stata per tanto tempo accanto ci
che sono proprie di questi momenti didi Chiara, lavora giorno dopo giorno per      può dire che cosa colpiva di più del suo carat-
                                     far cadere i muri di diffidenza e separa-
festa, ma il calore umano, la ricchezza                                            tere? In che cosa era speciale?
                                     zione che ci siamo costruiti dentro.
che c’è in ognuno di noi e che si manife-                                          Chiara era una presenza eccezionale,
                                     Nelle donne e negli uomini impegnati
sta attraverso semplici gesti di amicizia e                                        formidabile. Se la incontravi, eri per lei
di rispetto reciproco.               nella costruzione di quel mondo unito         in quel momento la persona più impor-
                                     che è insieme sogno necessario e profe-
E’ l’ABC del vivere civile e anche la con-                                         tante del mondo. Sapeva accogliere
                                     zia. «Il motto che abbiamo scelto per
dizione fondamentale per poter conosce-                                            chiunque con la stessa apertura: dal nipo-
                                     questo Centenario è proprio: “celebrare
re e apprezzare l’altro, in una società                                            te, con il quale si intratteneva a giocare,
                                     per incontrare” – spiega Maria Voce pre-
nella quale si preferisce solo giudicare,                                          ai molti che le chiedevano consiglio, da
                                     sidente del Movimento dei Focolari,
mortificare, denigrare e offendere chi                                             personalità di calibro internazionale fino
non ha le nostre stesse idee.        ruolo cui è stata eletta dall’Assemblea       alle persone più umili. Lei accoglieva
Se manca questa dimensione umana e   generale alla morte della fondatrice, av-     ciascuno con lo stesso amore, la stessa
                                     venuta il 14 marzo 2008 –. E l’abbiamo
sociale anche la Parola di Dio rischia di                                          dignità.
                                     pensato, perché non vogliamo fare un
essere ostacolata e passano invece le pa-                                          Si può dire che l’impegno del dialogo l’abbia
                                     ricordo nostalgico di Chiara. Lei stessa
role degli uomini che non sempre ci aiu-                                           respirato già in famiglia, viste le diversità
                                     non ne sarebbe stata contenta. Il suo
tano a comprendere che, citando ancora                                             ideologiche che la caratterizzavano?
                                     grande sogno, il suo carisma, era un
papa Francesco, “in Gesù Dio è stato Bambi-                                        Penso che sia un’analisi giusta. Dalla ma-
                                     mondo più unito, dove tutti si riscopro-
no e in questa condizione ha voluto rivelare la                                    dre Luigia, una cattolica fervente, ha
                                     no fratelli, appartenenti alla famiglia dei
grandezza del suo amore, che si manifesta in                                       ereditato una fede solida, dal padre Lui-
                                     figli di Dio e uniti dall’amore scambievo-
un sorriso e nel tendere le sue mani verso                                         gi, socialista e convinto antifascista, una
chiunque”.                           le. È questa la vocazione del nostro Mo-      sensibilità per la questione sociale. In
                                     vimento. E finché questo scopo non è
Manteniamo allora viva questa mirabile                                             tutta la vita di Chiara troviamo questi
                                     raggiunto, non possiamo “avere tregua”,
tradizione di fare festa quando togliamo il                                        due aspetti: un rapporto profondo con
presepe, consapevoli però che quel   neanche per celebrare la nostra fondatri-     Dio e un amore appassionato per la Chie-
                                     ce. Perciò anche questo centenario vuole
“Bambino” che viene tolto dalla mangia-                                            sa uniti allo spirito rivoluzionario che
                                     essere prima di tutto un motivo per offri-
toia e dignitosamente riposto in un luogo                                          caratterizza tutti i portatori di un carisma
                                     re il messaggio di unità di Chiara. E que-
consono della casa, dovrà per tutto l’an-                                          in quanto portatori di una forza profeti-
                                     sto interpella tutti noi che l’abbiamo
no essere custodito nei nostri cuori, per-                                         ca.
                                     incontrata, che siamo stati toccati dal suo
ché solo così potrà parlare alla nostra                                            Quali sono le basi imprescindibili su cui si
vita.                                stile di vita, quello di una persona che si   fonda la spiritualità dell’unità, della comu-
                                     è spesa per creare relazioni con tutti co-
Altrimenti finiremo per confonderlo con                                            nione?
                                     loro che ha incontrato, senza lasciarsi
la voce fuori campo dell’ultimo irrive-                                            Direi che la nostra spiritualità si basa
rente spot pubblicitario di una nota fermare da alcuna differenza di cultura,      sulla grande scoperta di essere tutti e
                                     religione, sesso, etnia, età.
azienda italiana che produce poltrone e                                            ognuno immensamente amati da Dio.
                                     Se la seguiamo in questo suo spirito, se
divani, metafora di un agire sempre più                                            In risposta a questo suo amore si cerca di
                                     anche noi cerchiamo di creare relazioni,
diffuso che tende a ridicolizzare o a bana-                                        amarlo, vivendo concretamente e quoti-
lizzare il “sensus Fidei “.          di accogliere l’altro senza pregiudizi e      dianamente la sua parola e cercando di
                                     senza idee preconcette, allora siamo noi      amare i fratelli, senza distinzione e senza
                     Roberto Palumbo stessi il luogo ed il modo                    riserva, cioè con la misura di Gesù che ha
                                     per incontrare Chiara viva».                  dato la vita per i suoi. Dove si vivono
P AGINA 11                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
rapporti di questo tipo, con questa misu-       za di Dio di ogni essere umano e di con-        un’opera di Dio, un’Opera di Maria.
ra d’amore, lì si aprono spazi nei quali è      seguenza alla fratellanza universale che        «Era eccezionale: chi la incontrava capiva
reale e tangibile la presenza di Gesù:          caratterizza tutto l’agire di Chiara. Per       di essere per lei in quel momento la per-
cellule vive di una Chiesa senza limiti,        dirlo con parole forse un po’ difficili:        sona più importante di tutte.
focolari di amore che sono in grado di          Chiara ci ha lasciato una spiritualità che ci   Il suo grande sogno? Un mondo in cui
incendiare il mondo con questo spirito.         insegna a vivere dei rapporti a mo’ della       tutti si scoprono fratelli nella famiglia dei
Chiara Lubich è stata un’apripista anche per    Santissima Trinità e cioè essere in dona-       figli di Dio».
quanto riguarda la presenza femminile nella     zione totale gli uni agli altri. In questo                        Riccardo Maccioni
Chiesa. Chiedendo e ottenendo tra l’altro che   stile di vita c’è anche il germe che può                           Fonte: Avvenire.it
a capo del Movimento ci fosse una donna.        permettere di rinnovare sia la teologia
Immagino non sia stato facile superare incom-   che le scienze umane. Ed è - ne sono
prensioni e sospetti.                           profondamente convinta - una spiritualità         Albergo etico
La questione femminile non è mai stata          rivolta al mondo intero. Perché questo
un tema scottante per Chiara. Io direi          era il grande desiderio di Chiara: contri-      Il progetto “Albergo Etico” nasce nel
che Chiara è stata un’apripista per una         buire alla realizzazione della preghiera di     2006 grazie ad una felice intuizione di
nuova presa di coscienza nella Chiesa           Gesù al Padre: “Che tutti siano uno”.           amici che esercitano la loro attività in
della presenza di Maria, cioè del               Lei quest’anno lascerà la guida del Movimento   settori diversi tra loro, professionisti
suo profilo mariano. Ha inserito nel se-        a un’altra presidente. Che Movimento lascia?    della ristorazione e del sistema turistico
condo capitolo del nostro Statuto un’e-         Qual è la fotografia dei Focolari oggi?         astigiano e del mondo dell’architettura,
spressione che spiega come il no-               Non lascio il Movimento, né lo consegno         con il supporto successivo di giornalisti,
stro Movimento abbia un lega-                   in qualche modo alla futura presidente,         direttori commerciali e bancari, intenzio-
me particolare con Maria Santissima del-        perché non l’ho mai posseduto nel senso         nati a dare il proprio contributo per mi-
la quale vuole essere, nel suo insieme,         che non è mai stato solo mio. Continue-         gliorare la società in cui vivono.
quasi una continuazione sulla terra. È per      rò a vivere da focolarina, da figlia di         Con l’espressione “Accademia dell’Indi-
questo che Chiara ha quasi per istinto          Chiara, e cercherò di dare anche in futu-       pendenza” viene definito il percorso
soprannaturale - chiesto a papa Giovan-         ro il mio contributo alla realizzazione         di tre anni di formazione/lavoro
ni Paolo II di poter inserire la clausola       dell’eredità di Chiara che ho appena de-        nell’Albergo Etico delle persone
per la quale la presidente dei Focolari sia     scritto, come e dove la prossima presi-         diversamente abili.
sempre una donna, una focolarina consa-         dente, che sarà eletta durante l’Assem-         Come ogni altra azienda esiste nell’alber-
crata.                                          blea generale del Movimento nel settem-         go una gerarchia e un rispetto della figura
Le difficoltà comunque non sono mancate.        bre 2020, mi chiederà di fare. Certo, ho        superiore indispensabile non solo per
Nella nostra storia ci sono stati certa-        avuto la grazia di offrire il mio servizio da   imparare ad acquisire la propria autono-
mente sospetti e incomprensioni. Ma è           presidente nella fase di passaggio dal pe-      mia gradatamente, ma anche per non
sempre così quando lo Spirito Santo su-         riodo con la fondatrice a quello che noi        incorrere in errori potenzialmente peri-
scita un carisma nella Chiesa. Lui non si       amiamo chiamare non il “Dopo-Chiara”            colosi.
ripete mai. Il suo agire è sempre nuovo e       ma il “Chiara- dopo”. E si sa che i mo-         Nello stesso tempo il clima che si respira
di conseguenza crea domande, perplessi-         menti di passaggio, di transizione, sono        nell’ambiente di lavoro è quello di forte
tà, disagi. Queste incomprensioni, però,        sempre caratterizzati da processi di veri-      cameratismo, in cui indipendentemente,
aiutano la Chiesa, nella sua veste gerar-       fica, da purificazioni, da momenti di crisi     dagli errori commessi o dalle incompren-
chica, a fare il proprio dovere: discerne-      nel senso vero della parola che significa       sioni che si sono generate nel corso della
re, cioè esaminare bene quanto sta emer-        anche evoluzione. In questa trasforma-          giornata, si condivide il rituale del pasto,
gendo di nuovo. Così è stato anche per          zione che stiamo vivendo mi sembra di           che stempera ogni tensione, e si ricava-
Chiara, per il nostro Movimento, soprat-        notare nel nostro Movimento una nuova           no dei momenti per un abbraccio.
tutto negli anni prima del Concilio Vati-       sensibilità per la grandezza del carisma di     Proprio come in un’Accademia militare,
cano II. Erano senz’altro per Chiara anni       Chiara, per la sua profondità, la sua poli-     si condivide una divisa e si rappresenta un
difficili e duri, di una profonda prova         valenza. E ci rendiamo conto che questa         “corpo”.
spirituale. Ma lei non ha mai dubitato          consapevolezza è un tesoro che portiamo         La presenza diffusa in città di ragazzi che
dell’amore e della saggezza della Chiesa.       in vasi di creta, cioè dipendiamo in tutto      si muovono in divisa stimola la collettivi-
Se lei dovesse riassumere la sua principale     dalla grazia di Dio. Mi sembra anche di         tà a riflettere e a porsi domande.
eredità?                                        notare una nuova sensibilità per i nostri       É anche un modo per allargare la rifles-
Uno degli ultimi messaggi di Chiara era         scopi specifici, soprattutto nel campo del      sione sull’inserimento lavorativo dei ra-
la semplice frase: “Siate sempre fami-          dialogo e, di conseguenza, anche per i          gazzi diversamente abili con esigenze
glia!”. In questa frase non vedo soltanto       luoghi specifici nei quali siamo chiamati       particolari e per aumentare il numero di
un appello rivolto agli aderenti al Movi-       ad operare e dove possiamo offrire un           imprenditori disponibili ad accogliere
mento, nel senso di curare bene i nostri        contributo tutto particolare. Insomma: il       questi ragazzi tra il loro organico.
rapporti ed avere tra di noi uno spirito di     nostro Movimento è un’Opera affasci-                            Continua a pagina 12
famiglia. Essa fa riferimento alla figliolan-   nante e appassionante, proprio perché è
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