COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016 Cronaca 01/09/2016 Bologna Today Profughi in arrivo, Persiceto "non intende ospitarne di nuovi.... 1 02/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 2 FEDERICO DEL PRETE «Basta profughi, siamo al completo» Persiceto ora sbatte la... 2 02/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 4 CRISTINA DEGLIESPOSTI «Andrea non è giustificabile Gli toglieremo la patria... 4 02/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 19 Cade da una scala mentre lavora in garage, grave 69enne 5 02/09/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 7 ALESSANDRO CORI In arrivo 750 profughi sindaci in rivolta "Non li vogliamo" 6 Sport 01/09/2016 larepubblica.it (Bologna) Duelli, bracciate e pedalate: a Rio con Zanardi e i suoi fratelli 8 Pubblica Amministrazione 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 8 ALBERTO QUADRIO CURZIO Così l' Europa può finanziare la prevenzione antisismica 10 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9 MASSIMO FRONTERAGIUSEPPE LATOUR «Risarcimenti a tutti i danneggiati dal sisma» 12 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9 MASSIMO FRONTERA I sindaci «front office» della struttura commissariale 14 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9 ILARIA VESENTINI Quel patto a «360 gradi» per la ricostruzione in Emilia 16 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9 GIOVANNI PARENTE, MARCO MOBILI Versamenti fiscali e riscossione sospesi fino al 20 dicembre 18 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10 MA. PAR. M.PER Al palo la rivoluzione sulle partecipate 19 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 34 Giudici contabili critici sul decreto 21 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 34 DARIO FERRARA Limiti all' avvocatura unica tra più enti 22 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 34 DANIELE CIRIOLI Sussidio alle famiglie povere 24 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 35 MATTEO BARBERO Impegni di spesa secondo esigibilità 26 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 35 ANGELO COSTA Soprintendenze, bandite nuove valutazioni sostitutive 28 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 35 MATTEO BARBERO Sul bilancio si naviga a vista 30 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 36 Concorsi con il codice per tracciare i pagamenti 32 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 36 Le pendenze fiscali escludono dalla gara 34 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 36 PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI Opere, la legge obiettivo di Renzi 35 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37 Viabilità rurale, il Piemonte stanzia 17,5 milioni di euro 37 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37 agevolazioni in pillole 38 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI Terremoto, 8 per mille in aiuto 39 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37 Veneto, 77 mln destinati alle strategie urbane 41 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 38 Antimafia in comune 42 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 39 ANTONIO CHIARELLO Enc, occhio al regolamento 44 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 39 MARIA SUPPA Ex Iacp, sì all' Imu per il 2012 46 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 39 DANIELE LANZA DOCENTE ANUTEL Un piano propedeutico al 48
1 settembre 2016 Bologna Today Cronaca Profughi in arrivo, Persiceto "non intende ospitarne di nuovi. Raggiungere equilibrio nella distribuzione" Cronaca / San Giovanni in Persiceto Profughi in arrivo, Persiceto "non intende ospitarne di nuovi. Raggiungere equilibrio nella distribuzione" Così il sindaco di Persiceto, alla notizia della Prefettura sui nuovi profughi in arrivo, che dovranno essere ospitati nel territorio provinciale Redazione I più letti di oggi 1 Rifugiati: 700 in arrivo nell' hub di via Mattei 15 aprile 2016 La Prefettura di Bologna ha recentemente annunciato l' arrivo di nuovi profughi che dovranno essere ospitati nel territorio provinciale. I nuovi arrivi dei richiedenti asilo saranno ripartiti nei vari distretti della Città Metropolitana. Persiceto attualmente ospita già 54 profughi mentre a livello di Unione "Terred' acqua" ne sono stati accolti complessivamente 83. Così il sindaco del comune bolognese Lorenzo Pellegatti fa sapere che "Persiceto non intende ospitare nuovi profughi". Per il primo cittadino "l' auspicio è quello di raggiungere un equilibrio nella distribuzione essendoci territori che hanno accolto proporzionalmente in misura minore". Il Comune di Persiceto, fa inoltre sapere che, insieme ad associazioni locali che hanno dato la loro disponibilità e ad altri enti pubblici e privati, ha già intrapreso un progetto di integrazione dei profughi che prevede il loro impiego nello svolgimento di attività utili a fine sociale nell' ambito della manutenzione del verde e altri servizi di pubblica utilità. I richiedenti asilo presenti a Persiceto sono accolti da tre gestori: la cooperativa "Lai Momo", l' associazione "Mondo Donna" e "Arci Solidarietà"."Lai Momo" segue un gruppo di 16 adulti maschi e un nucleo madrefiglia adulte; l' associazione "Mondo Donna" gestisce 20 donne adulte singole e quattro nuclei famigliari con due minori mentre "Arci Solidarietà" segue due nuclei famigliari con due minori. La prossima settimana l' Amministrazione comunale incontrerà le associazioni di volontariato che hanno dato la loro disponibilità a coinvolgere i profughi ospiti a Persiceto in attività socialmente utili. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
2 settembre 2016 Pagina 2 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca «Basta profughi, siamo al completo» Persiceto ora sbatte la porta Il sindaco Pellegatti scrive al prefetto: «Ognuno faccia la sua parte» PERSICETO sbatte la porta. «Non abbiamo intenzione di ospitare nuovi profughi», mette nero su bianco il sindaco Lorenzo Pellegatti di fronte ai nuovi arrivi preannunciati dalla Prefettura. E chiama in causa i colleghi della provincia, rinfocolando una polemica che cova sotto traccia da settimane: «L' auspicio è quello di raggiungere un equilibrio nella distribuzione, essendoci territori che hanno accolto proporzionalmente in misura minore», spiega il primo cittadino che a giugno ha strappato a sorpresa una delle roccaforti storiche del centrosinistra. IL DISCORSO di Pellegatti è semplice: ci sono comuni che stanno facendo la propria parte in pieno e altri no. Gli stessi rilievi messi in luce dal Prefetto Sodano in una riunione a inizio agosto. «Persiceto attualmente ospita già 54 profughi mentre a livello di Unione delle 'Terre d' acqua' ne sono stati accolti complessivamente 83», fa i conti il sindaco. Di più non si può fare: « Il Comune, insieme ad associazioni locali che hanno dato la loro disponibilità e ad altri enti pubblici e privati, ha già intrapreso un progetto di integrazione dei profughi che prevede il loro impiego nello svolgimento di attività utili a fine sociale nell' ambito della manutenzione del verde e altri servizi di pubblica utilità ricorda Pellegatti . I richiedenti asilo presenti a Persiceto sono accolti da tre gestori: la cooperativa 'Lai Momo', l' associazione 'Mondo Donna' e 'Arci Solidarietà'. La prossima settimana incontrerò le associazioni di volontariato che hanno dato la loro disponibilità a coinvolgere i profughi ospiti a Persiceto in attività socialmente utili». NECESSITÀ, quelle evidenziate da Pellegatti, condivise anche dal sindaco di Valsamoggia, Daniele Ruscigno: «Parlano i dati del Prefetto. C' è chi ha accolto parecchio e chi molto meno. Percentualmente il nostro distretto è quello che ha accolto di più in questo periodo». I numeri parlano di circa 150 persone, un' ottantina direttamente dal distretto di Valsamoggia, il resto da punti privati di assistenza. «Questo è il nostro sistema che lavora attraverso i servizi sociali che fanno da intermediari, se verremo contattati vedremo cosa fare, ma il nostro l' abbiamo già fatto eccome», conclude Ruscigno. A BUDRIO, il sindaco Giulio Pierini solo pochi giorni fa ha tenuto a battesimo un nuovo hub che potrà ospitare circa 30 minori. «Per noi il capitolo accoglienza non si apre nemmeno in questo momento», mette in chiaro, senza voler accendere la polemica: «Noi siamo un comune accogliente da anni e lo rivendichiamo con orgoglio. Ognuno deve fare il proprio pezzettino, tutti i sindaci sono d' accordo su Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
2 settembre 2016 Pagina 4 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca «Andrea non è giustificabile Gli toglieremo la patria potestà» La donna avvelenata dall' ex e il legale: «Ora conta solo il bambino» di CRISTINA DEGLIESPOSTI «NON c' è giustificazione per quello che Andrea ha fatto e men che meno può esserlo una disabilità». Sono passati mesi da quel 31 maggio, quando Andrea Degli Esposti, 35enne di Savigno all' epoca suo fidanzato, l' avvelenò per farla abortire perché il figlio che aspettavano è affetto da una sindrome genetica. Una sindrome che la donna infermiera di 33 anni conosce da tempo: è la stessa che ha suo fratello e si trasmette per via ereditaria. Ma tutto questo era ben noto anche al compagno che in passato si era confrontato con i genitori della fidanzata e che, nonostante tutto, non gli aveva impedito di cercare Simone, il piccolo venuto alla luce la settimana scorsa. Erano seguiti gli esami prenatali e la crisi: lei voleva tenere Simone, lui no e si erano lasciati. Poi il riavvicinamento, l' idea di andare a vivere insieme e il gesto criminale. Cosa resta oggi di quel rapporto è un cumulo di macerie che appartiene al passato. Perché «una disabilità deve sviluppare in un padre uno spirito di protezione e non di annientamento», sostengono la neomamma e il legale Laura Andrao, avvocato dell' associazione De@si che da anni segue il fratello dell' infermiera. Dalla quella terribile sera in cui la ragazza ingerì una bibita adulterata con dello sgorgante per lavastoviglie, lei e Degli Esposti non si sono più parlati, né cercati. «È determinata a far valere i suoi diritti e quelli di Simone», conferma Andrao. A giorni, infatti, verrà depositata la richiesta per la decadenza della patria potestà che così taglierebbe definitivamente Degli Esposti fuori dalla vita del bambino, eccezion fatta per il mantenimento. Già durante il lungo ricovero al Maggiore l' infermiera aveva optato per il riconoscimento prenatale, tramite un ufficiale di Stato civile del Comune di Bologna, così da poter dare al bimbo subito il suo cognome. ALTRA partita, invece, sarà la vicenda penale, seguita dall' avvocato Nicola Termanini. La perizia chiesta dal pm Di Giorgio sarà decisiva. Sia per valutare gli effettivi danni causati dal liquido nella vittima, discrimine tra l' ipotesi di lesioni gravi o gravissime, cioè con danni permanenti. Sia perché dovrà chiarire quale sostanza sia stata usata esattamente e in quale quantità. Secondo i legali della donna Degli Esposti voleva uccidere, non solo procurare l' aborto. E per ottenere la corretta miscelazione, senza che la bibita producesse schiuma o cambiasse colore, sarebbero serviti diversi tentativi. CRISTINA DEGLIESPOSTI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4
2 settembre 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca SAN GIOVANNI IL PENSIONATO, DI DECIMA, E' PRECIPITATO DA UN' ALTEZZA DI TRE METRI. STAVA STUCCANDO UN MURO Cade da una scala mentre lavora in garage, grave 69enne S A N GIOVANNI I N PERSICETO SULLE PRIME si era pensato a un grave infortunio sul lavoro verificatosi in una ditta del Persicetano. Infatti tra i soccorritori si era diffusa la notizia di un incidente occorso a un uomo mentre stava eseguendo una serie di lavori edili. Invece l si è trattato invece di un grave infortunio domestico. Stiamo parlando dell' incidente che ha visto protagonista un sessantanovenne di San Matteo della Decima (Persiceto) che l' altra mattina stava eseguendo dei lavori di stuccatura sul muro esterno del garage di casa. L' uomo abita in via Arginone la grande strada che si snoda alla periferia San Matteo della Decima e che conduce anche nel territorio di Crevalcore e secondo quanto si è potuto apprendere sarebbe caduto dall' altezza di circa tre metri. Il pensionato era salito su una scala in legno che poggiava su un carrello sopra un ponteggio mobile, marchingegno che serviva per raggiungere i punti del muro da stuccare. A un certo momento il pensionato, per cause in via di accertamento, ha perso l' equilibrio ed è rovinato al suolo. Ad accorgersi della caduta la figlia dell' uomo che ha subito chiamato i soccorsi. SUL POSTO sono intervenute prontamente le ambulanze del 118, l' elisoccorso da Bologna e i carabinieri di Crevalcore che hanno competenza su questo territorio. Sulle prime i sanitari hanno giudicato molto gravi le condizioni di salute del pensionato che è stato trasportato al pronto soccorso dell' ospedale Maggiore in elicottero. Il sessantanovenne infatti nel cadere a terra avrebbe sbattuto la testa procurandosi ferite e traumi. I militari dell' Arma hanno sentito la figlia dell' infortunato, effettuato i rilievi di rito prendendo visione del ponteggio, del carrello e della scala che sono serviti per eseguire i lavori di stuccatura. L' intento è capire se si sia trattato di un malore, come un giramento di testa, che ha colto l' uomo mentre stava stuccando o di una perdita di equilibrio visto la precarietà del punto di appoggio. Attualmente il pensionato decimino è ricoverato all' ospedale Maggiore in prognosi riservata. Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
2 settembre 2016 Pagina 7 La Repubblica (ed. Bologna) Cronaca La polemica. Rizzo Nervo: "I Comuni si attivino" Per la Gualmini non è emergenza In arrivo 750 profughi sindaci in rivolta "Non li vogliamo" ALESSANDRO CORI Duecento sono arrivati mercoledì, da Brindisi e Messina, altri 150 hanno raggiunto Bologna ieri notte e nei prossimi giorni il flusso continuerà, superando la quota di 750 presenze: il numero più alto dell' estate. Gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane proseguono senza sosta e nell' ex Cie di via Mattei, dove da inizio anno sono transitate 7mila persone, l' emergenza oramai è una questione quotidiana. I 275 posti all' interno sono al completo, ma le tende montate nel corso dell' estate non sono state ancora tutte usate. Lo saranno presto. «Il sistema sta reggendo, anche se ci sono difficoltà nel reperire nuovi posti», fa sapere la Prefettura, che recentemente ha annunciato ai Comuni dell' hinterland l' arrivo dei nuovi profughi che dovranno essere ospitati nel territorio provinciale. E non tutti sono d' accordo. Il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, ha spiegato che «non intende ospitarne di nuovi» e anche a Molinella il primo cittadino, Dario Mantovani, fa sapere che al momento «il Comune non ha disponibilità ». Nonostante gli arrivi massicci, secondo Elisabetta Gualmini, vice presidente della Regione e assessore con delega al Welfare, la situazione è sotto controllo. «Non c' è una particolare emergenza, la nostra accoglienza continua secondo le quote. Questa settimana sono uscite 470 persone, dunque ci sono flussi in entrambi i sensi». Per Gualmini in Emilia Romagna ci sono Comuni più virtuosi nell' accoglienza e altri meno. «Cerchiamo di collaborare con le Prefetture il più possibile e insistiamo perché ci sia una equa ripartizione tra i Comuni, ma non accetteremo una accoglienza indiscriminata perché va a scapito della dignità delle persone ». La nuova ondata di profughi preoccupa invece l' assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo: «Un arrivo così massiccio è qualcosa di straordinario e complesso, siamo preoccupati ma anche occupati a trovare soluzioni. È un momento difficile, ma Bologna fa già il suo, sono gli altri Comuni che devono collaborare». Alcuni mettono le mani avanti. «Il Comune di Persiceto dichiara il sindaco attualmente ospita 54 profughi e non intende ospitarne di nuovi. L' auspicio è di raggiungere un equilibrio nella distribuzione, essendoci territori che hanno accolto in misura minore». Anche Molinella, uno tra i Comuni terremotati, è al completo. «Nel 2014 c' erano diversi appartamenti vuoti spiega Mantovani ed eravamo in attesa dei fondi per ristrutturarli. Poi sono Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6
1 settembre 2016 larepubblica.it (Bologna) Sport Duelli, bracciate e pedalate: a Rio con Zanardi e i suoi fratelli Paralimpiadi, sono dodici gli atleti della regione in partenza domani per il Brasile. A caccia di medaglie, oltre ad Alex (in bici), anche Camellini, Mazzei e Azzolini BOLOGNA Dal più noto al grande pubblico, Alex Zanardi, al più giovane, il 17enne schermidore Emanuele Lambertini, sono dodici gli atleti emilianoromagnoli che voleranno domani a Rio de Janeiro per le Paralimpiadi. Ci sono i veterani e gli esordienti, tutti accomunati da un' idea da gridare al mondo: quella che una malattia, un infortunio, la sorte avversa sono in grado dì cambiarti la vita, ma resta sempre possibile, poi, riprenderla in mano e farla di nuovo propria. La spedizione viene salutata dalla Regione con una sponsorizzazione da 30mila euro per Casa Italia Paralimpica, la struttura dove dal 7 al 18 soggiornerà la delegazione azzurra. A manifestazione conclusa, la sede continuerà la propria opera a sostegno degli atleti con disabilità nella comunità della parrocchia di Imaculada Conceiçao, una realtà che conta circa 25 mila famiglie. Anche altre due parrocchie, quelle di San Gerardo in Olarie e Nossa Senhora da Guia a Lins, riceveranno un aiuto per integrare lo sport per disabili in progetti già avviati, in accordo col Comitato Italiano Paralimpico (Cip). Al via le gare fra otto giorni, domani dal Marconi decolleranno per il Brasile i primi atleti. Tra l o r o c ' è l a r o m a g n o l a Eleonora S a r t i , attualmente la più forte tiratrice con l' arco al mondo, che grazie ai suoi risultati è entrata anche nel giro della nazionale "normodotati": un salto fatto, prima di lei, solo da altri due atleti azzurri. E dire che prima di passare a questa specialità, Eleonora era partita dal basket in carrozzina, coi Bradipi di Bologna. In partenza domani anche uno dei veterani, come Fabio Azzolini , arciere 47enne arrivato alla terza Paralimpiade di fila dopo Pechino e Londra; il tiratore reggiano Massimo Croci , otto volte campione italiano da quando nel 2011 un incidente in moto lo rese disabile; e il ct della nazionale di tiro a segno Marco Pedrazzi . Sette uomini e cinque donne faranno dell' EmiliaRomagna la terza regione più rappresentata a Rio, mentre il capofila della spedizione è anche il più anziano, oltre che il più noto. Forti speranze di medaglia alimenta Alex Zanardi , simbolo ed esempio per i tanti atleti che non si sono arresi a una sorte avversa. Cinquant' anni, esordirà il 14 nella prova di ciclismo crono e poi su strada, lui che nella sua seconda vita, quella iniziata dopo l' incidente in Cart di sedici anni fa, ha fatto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8
1 settembre 2016 larepubblica.it (Bologna)
2 settembre 2016 Pagina 8 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Bei e piano juncker Così l' Europa può finanziare la prevenzione anti sismica La tragedia del terremoto in Centro Italia con i morti , le famiglie decimate, le comunità di paese scardinate impone una partecipazione operosa che esprima una solidarietà concreta, esercitata quindi nell' ambito delle proprie responsabilità, competenze, possibilità. Fino ad ora il concorso delle istituzioni (anzitutto il potere esecutivo nelle sue varie articolazioni, la magistratura, gli enti di ricerca), della società (contribuzioni e assistenza di volontari), dell' economia (associazioni imprenditoriali e sindacali) ha mostrato una buona coesione. Esperienza insegna però che il tempo attenua la partecipazione e allora aumentano le responsabilità di azione dei soggetti che hanno il poteredovere di programmare e decidere, che tuttavia non va mai disgiunto dalla necessità di organizzare per competenze nel tempo. Programmi e decisioni L' azione di ricostruzione delle zone colpite dal sisma e quella della messa in sicurezza di molte altre aree a rischio del territorio italiano ha dei costi esorbitanti. Basti pensare che la popolazione italiana esposta a rischio idrogeologico è di circa 6 milioni e quella esposta a rischio sismico quasi 22 milioni. Altri dati arrivano a quasi il 50% della popolazione e delle imprese a rischio alluvione e due terzi dei comuni a rischio terremoto. Per questo l' azione di ricostruzione delle zone colpite dal sisma è stata opportunamente collocata dal Governo (ma anche da proposte ben argomentate da questo giornale, in particolare da Giorgio Santilli) in una politica di lungo periodo che l' Italia deve darsi. Non possiamo infatti limitarci a ricordare che negli ultimi 70 anni i danni attualizzati di catastrofi naturali ammontano a 240 miliardi di euro e che dal 1968 i 7 peggiori terremoti hanno richiesto interventi pubblici per 120 miliardi di euro. Si pensi che dal 2008 ad oggi, cioè da quando è iniziata la crisi economicofinanziaria, abbiamo avuto in Italia tre terremoti (Abruzzo, EmiliaRomagna, Centro Italia). Nessun altro Paese della Ue e della Uem ha avuto in un periodo economicamente già così difficile anche eventi catastrofali come questi. La stima del costo per la ricostruzione dell' Abruzzo sui 20 anni 20092029 è di circa 14 miliardi di euro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
2 settembre 2016 Pagina 8 Il Sole 24 Ore
2 settembre 2016 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione «Risarcimenti a tutti i danneggiati dal sisma» De Vincenti: ricostruiremo non solo i centri abitati ma anche le imprese Errani nominato commissario: non sarò calato dall' alto Emergenza gestita in maniera ottimale, con lodi bipartisan e senza eccezioni al lavoro della Protezione civile guidata da Fabrizio Curcio, e l' impegno assicurato dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio Claudio De Vincenti a risarcire tutti quelli che hanno avuto danni. Una ricostruzione che sta muovendo i primi passi, con la nomina del commissario Vasco Errani, formalizzata dal Consiglio dei ministri, e la promessa di rimettere in piedi anche il tessuto produttivo, oltre ai centri abitati. E un primo sguardo al percorso di potenziamento della prevenzione. Il Governo ieri, a poco più di una settimana dal terremoto del Centro Italia, ha dedicato la mattina a dialogare con Parlamento e Regioni per spiegare quanto fatto in questi giorni. De Vincenti ha incontrato le commissioni Ambiente e Lavori pubblici di Camera e Senato. In contemporanea, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il neo commissario Errani hanno presentato una prima relazione ai presidenti delle Regioni. Proprio De Vincenti ha rivendicato l' azione del Governo, caratterizzata, fin da subito, da una risposta «concreta e fattiva» che ha messo al centro la Protezione civile, «uno straordinario modello di efficienza». Modello che, peraltro, si appresta ad essere ulteriormente migliorato, grazie al Ddl Braga, approvato alla Camera e attualmente in discussione al Senato. De Vincenti ha messo in fila molti numeri: al momento ci sono 294 vittime, 285 sono quelle identificate, i feriti sono 386, le persone salvate dalle macerie sono 238. I posti letto allestiti nelle tende sono 6.316, ma quelli effettivamente occupati sono 4.013. Peraltro, ha spiegato il capo della Protezione civile, l' utilizzo delle strutture è in calo (per il fisiologico fenomeno che vede molte famiglie trasferirsi, dopo i primi giorni passati in tenda, in case di parenti o in seconde case). Dal punto di vista normativo, dopo il decreto che ha attivato lo stato di emergenza, è in arrivo un nuovo provvedimento per risolvere le problematiche di gestione delle macerie. Il passaggio più atteso, in questa fase, è la definizione del cratere: la Protezione civile sta conducendo le operazioni necessarie. Anche se, sul punto, De Vincenti ha assicurato che «chi ha subito danni potrà chiederne il riconoscimento, anche se si trova fuori dal cratere». Detto dell' emergenza, la novità principale di ieri è arrivata sulla ricostruzione, con la nomina formale di Errani che, comunque, aspetterà prima di muoversi in modo operativo: lo schema immaginato dal Governo prevede un periodo di affiancamento tra la Protezione civile e il commissario, per dare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12
2 settembre 2016 Pagina 9 Il Sole 24 Ore
2 settembre 2016 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Verso il decreto. Entro un mese il provvedimento, scritto in sinergia con Anac e Protezione civile, che preciserà poteri e deroghe e fisserà i criteri di trasparenza e legalità I sindaci «front office» della struttura commissariale ROMA Tre settimane, o quattro al massimo, per scrivere il decreto in cui precisare poteri e deroghe per gestire la ricostruzione e fissare tutti i paletti di trasparenza e legalità per i lavori, in forte sinergia con l' Anac. Vasco Errani, subito dopo la nomina a commissario alla ricostruzione dal Consiglio dei ministri di ieri, è partito per il suo primo sopralluogo nelle aree colpite. Sopralluogo che continuerà anche oggi. Ma prima di vedere con i suoi occhi la situazione, ha ascoltato nella mattinata il lungo resoconto che il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha fatto di fronte ai governatori convocati dal presidente delle Regioni, Stefano Bonaccini, in una conferenza straordinaria a porte chiuse. Da cui però filtrano indiscrezioni che consentono di capire quali saranno i primi passi del neocommissario. La prima cosa da ricordare però è che Curcio ha incassato l' apprezzamento generale per il lavoro svolto, a partire dai quattro governatori delle regioni interessate dal sisma. Nessuno ha avuto da dire sulla gestione del capo della protezione civile e anche i numeri con una quasi parità di decessi e salvataggi stanno a dimostrare che l' intervento è stato tempestivo ed efficace. Errani ha poi anticipato le sue mosse da qui a un mese: entro trequattro settimane al massimo ci sarà un decreto legislativo che conterrà tutte le procedure, le deroghe, i poteri e le funzioni per mettere mano alla fase della ricostruzione. L' obiettivo è accorciare il più possibile i tempi dell' avvio della ricostruzione senza aspettare la completa uscita della fase dell' emergenza. Emergenza, fase temporanea e ricostruzione non saranno rigidamente separate ma si snoderanno in contemporanea, grazie alla collaborazione istituzionale con i colleghi governatori e all' ottimo feeling con il capo della Protezione Civile. Non solo. Errani ha in mente di valorizzare soprattutto gli enti locali. Una parte non facile del lavoro sarà quella di rafforzare le strutture tecniche dei Comuni. L' idea di Errani è di lasciare agli enti locali il ruolo di "front office" con la popolazione. La struttura commissariale che Errani immagina snella punterà proprio sul coinvolgimento dei Comuni e l a catena di governo della ricostruzione, ha sottolineato, deve fare perno sui sindaci. La cosa più importante ha detto è tenere insieme la comunità: la comunità deve sapere che la risposta gliela sta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14
2 settembre 2016 Pagina 9 Il Sole 24 Ore
2 settembre 2016 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Il precedente. Nella gestione dell' emergenza post sisma del 2012 l' ex governatore ha fatto sedere al tavolo della ripartenza tutti gli attori coinvolti Quel patto a «360 gradi» per la ricostruzione in Emilia BOLOGNA Figlio della vecchia scuola comunista cresciuto al fianco di Bersani e politico di razza apprezzato anche dalle opposizioni, Vasco Errani è un romagnolo (di Massa Lombarda, Ravenna, dove è nato 61 anni fa e continua a vivere) atipico per il carattere schivo ma non per la concretezza, la tenacia e la capacità di dialogo. Qualità che gli hanno permesso di conquistare una stima trasversale e plebiscitaria nei due anni alla guida della ricostruzione post sisma. Assai più di quanto gli era riuscito nei 15 anni al timone della Regione EmiliaRomagna, che ha governato dal 1999 per tre mandati consecutivi, fino alle dimissioni spontanee l' 8 luglio 2014 per il processo Terremerse (con assoluzione definitiva pochi mesi fa, il fatto non sussisteva). Un ruolo, quello di governatore (e di leader dei governatori, avendo guidato dal 2005 anche la Conferenza delle Regioni) dove la visione rossa e policentrica della res publica si contrapponeva naturalmente alle istanze liberistiche di un tessuto industriale emiliano entrato in un nuovo Millennio di forte crescita e apertura globale. Ma nella gestione della calamità l' approccio cooperativo ed ecumenico ha consentito a Errani di unire a 360 gradi problemi e attori attorno a un unico grande patto (e strategia) per la ripartenza. E sono proprio gli imprenditori, oggi, i primi a riconoscere i meriti dell' allora commissario straordinario per aver costruito da zero un' impalcatura solida che ha rimesso in piedi l' Emilia piegata dalle scosse del 20 e 29 maggio 2012 e da 12,5 miliardi di danni, per metà a carico proprio delle attività produttive, in un cratere che valeva e vale il 2% del Pil nazionale. Per quello che è passato alla storia come il primo "terremoto delle imprese" 28 morti, meno di un decimo delle vittime attuali in Centro Italia, ma 13mila attività produttive danneggiate e 40mila lavoratori in Cig Errani si è dovuto "inventare" sia il quadro normativo, in assenza di una leggequadro nazionale, sia quello finanziario, di fronte all' impossibilità di usare fondi statali oltre il tetto del 3% del debito pubblico. Con un escamotage riuscì ad attivare un gigantesco prestito da 6 miliardi di euro a fondo perduto della Cassa depositi e prestiti, veicolato dalla banche e rimborsato in parte dalla Regione e in parte dallo Stato, con cui ha garantito a cittadini e imprenditori terremotati il rimborso quasi totale dei danni subiti. Lavoratore strenuo, amministratore rigoroso e di parola così lo ricordano nei 58 comuni terremotati, la metà già completamente tornati alla normalità Errani ha impostato tutta la macchina della ricostruzione attorno ai principi della trasparenza e della legalità, sapendo che lo scotto erano lentezza e burocrazia, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16
2 settembre 2016 Pagina 9 Il Sole 24 Ore
2 settembre 2016 Pagina 9 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Mef ed Equitalia Versamenti fiscali e riscossione sospesi fino al 20 dicembre Roma Arriva la sospensione di versamenti e adempimenti tributari nei comuni colpiti dal sisma nel Centro Italia. Le scadenze fiscali saranno sospese a partire dal 24 agosto (data della prima forte scossa). Mentre il termine per la ripresa di versamenti e adempimenti è stato fissato per il prossimo 20 dicembre. A prevederlo è il decreto firmato ieri dal ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan. Il Dm contiene l' elenco dei Comuni interessati dalla moratoria. Si tratta di 17 centri: 5 nelle Marche (Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montegallo e Montemonaco in provincia di Ascoli Piceno e Montefortino in provincia di Fermo), 5 in Abruzzo (Montereale, Capitignano e Campotosto in provincia dell' Aquila, Valle Castellana e Rocca Santa Maria in provincia di Teramo), 3 nel Lazio (Accumuli, Amatrice e Cittareale, tutti in provincia di Rieti) e 4 in Umbria (Cascia, Monteleone di Spoleto, Norcia e Preci in provincia di Perugia). Ma, come precisato dalla nota diffusa in serata dal Mef, con un successivo Dm del Mef potranno essere individuati, sulla base delle comunicazioni della Protezione Civile, altri comuni colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto ai quali si applica la sospensione. La moratoria fiscale riguarderà tutti i contribuenti (persone fisiche, imprenditori, persone giuridiche) che sono residenti o operano nei comuni individuati. La sospensione riguarderà anche i versamenti e gli adempimenti derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli da accertamenti esecutivi. E anche Equitalia rende noto lo stop a procedure e riscossione nelle aree del terremoto. Tra gli adempimenti interessati, per fare qualche esempio, l' invio delle dichiarazioni dei redditi (il 15 settembre scade il termine del 770 e il 30 settembre quello di Unico) e il versamento degli acconti d' imposta in scadenza il 30 novembre. Tuttavia le calamità naturali precedenti insegnano comunque che la ripresa di versamenti e adempimenti possa essere poi prorogata con un successivo provvedimento o magari in legge di Stabilità individuando le necessarie coperture in virtù dello scavallamento dell' anno solare. © RIPRODUZIONE RISERVATA. GIOVANNI PARENTE, MARCO MOBILI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18
2 settembre 2016 Pagina 10 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Municipalizzate. Rischia lo stop o almeno una profonda revisione la riforma della governance disegnata da Minenna e Raineri, slittata già nei giorni scorsi per i dissidi interni Al palo la rivoluzione sulle partecipate Con la decapitazione dei vertici di Atac e Ama, rischia una pesante battuta d' arresto la rivoluzione annunciata da Virginia Raggi sin dalla campagna elettorale: quella sui trasporti e sui rifiuti, «i temi più sentiti dai romani». Ma anche, più in generale, quella sulle partecipate di Roma Capitale: una nebulosa che costa al comune 1,67 miliardi (cifra certificata dal commissario Francesco Paolo Tronca, da cui è esclusa Acea, multiutility dell' acqua e dell' energia detenuta al 51% perché quotata in borsa) intorno alla quale gravitano posti di lavoro, servizi e interessi. A pesare per più dell' 80% su questo bilancio sono proprio trasporti e gestione dei rifiuti con Atac che assorbe 609,7 milioni e Ama 834,7 milioni. Al dossier si era messo subito al lavoro l' ormai ex assessore a Bilancio, patrimonio e partecipate, Marcello Minenna, che aveva sfornato insieme alla capo di gabinetto Carla Romana Raineri il primo tassello del cambiamento: la riforma della governance, con l' addio ai Cda e il passaggio per tutte le società all' amministratore unico, affiancato, ove fosse servito, da un direttore generale. Avrebbe dovuto andare in giunta la scorsa settimana, ma era slittata. I dissidi interni già serpeggiavano, la sindaca aveva chiesto approfondimenti tecnici. Dopo la governance, come anticipato al Sole 24 Ore, Minenna aveva intenzione di procedere a dismissioni, sinergie per realizzare economie di scala e accorpamenti per aree funzionali: trasporti, rifiuti, incassi e cultura. Ieri Minenna ha diffuso una sintesi degli interventi effettuati e in cantiere, tra cui quello di chiudere gli sportelli Equitalia per trasformare Aequa Roma nell' azienda deputata alla gestione della riscossione in house. Ora viene meno la regìa politica, con effetti a catena. Su Ama era già stato archiviato il nodo dei nuovi vertici, con Alessandro Solidoro amministratore unico e di Stefano Bina Dg. Solidoro, voluto da Minenna, ha coerentemente lasciato e reggerà l' azienda per la gestione ordinaria fino all' avvicendamento. Recita la nota di Ama: «Ha ritenuto venute meno le condizioni per l' incarico affidatogli». Bina, nominato con il placet della Casaleggio Associati, resta al suo posto. Ma senza timone, con il nuovo piano impianti da presentare entro dicembre (dopo la chiusura nel 2013 della maxidiscarica di Malagrotta di proprietà di Manlio Cerroni) e con l' inchiesta della procura di Roma che pende sul capo dell' assessora Paola Muraro, la strategia rifiuti zero arranca. La differenziata a fine 2015 era sotto il 45 per cento. E sulla municipalizzata da 7.800 dipendenti e che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19
2 settembre 2016 Pagina 10 Il Sole 24 Ore
2 settembre 2016 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Giudici contabili critici sul decreto L' Associazione magistrati della Corte dei conti condivide in una nota le forti perplessità espresse dall' Associazione nazionale magistrati sulle norme di trattenimento in servizio dei magistrati, contenuta nel decreto legge 168/2016 approvato giovedì scorso dal consiglio dei ministri (si veda ItaliaOggi di ieri). Per la magistratura contabile «si determina una palese disparità di trattamento tra magistrati che svolgono funzioni direttive e semidirettive e tutti gli altri (ivi compresi i magistrati contabili nel frattempo collocati a riposo per aver superato i 70 anni lo scorso 30 giugno in base alle norme all' epoca in vigore) e presenta profili di incostituzionalità, sotto il profilo dei principi di uguaglianza, di autonomia e indipendenza della magistratura, nella misura in cui non consente un trattamento indifferenziato fra tutti i magistrati». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21
2 settembre 2016 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Limiti all' avvocatura unica tra più enti Sì all' avvocatura unica f r a p i ù comuni, ma soltanto se ogni legale segue unicamente gli affari dell' ente di appartenenza. Deve invece essere annullata la delibera adottata dal consiglio con cui si mette il personale dell' avvocatura comunale a disposizione di altri enti locali, per esempio perché sono più piccoli e dispongono di meno risorse: la possibilità di aderire convenzionandosi al progetto, infatti, è contraria ai paletti contenuti nella riforma forense, mentre la Finanziaria 2008 autorizza sì gli enti locali a coalizzarsi per tagliare le s p e s e , m a s o l o a patto che gli avvocati provenienti dagli enti convenzionati trattino esclusivamente gli affari legali delle rispettive amministrazioni. È q u a n t o e m e r g e d a l l a sentenza 1608/16, pubblicata dalla terza sezione del Tar Lombardia. Va in fumo, almeno per ora, l' iniziativa di «federalismo legale». A far annullare la delibera incriminata è un gruppo di avvocati amministrativisti che non vede di buon occhio il progetto del comune più grande offerto ai paesi vicini. E in effetti il nuovo statuto della professione forense approvato con la legge 247/12 non ha mutato il quadro delle incompatibilità per gli avvocati con il lavoro subordinato: i legali che operano nell' ufficio dell' ente devono iscriversi all' elenco speciale e possono trattare soltanto le cause dell' amministrazione di riferimento. Altrettanto vale per le consulenze da svolgere. In occasione della riforma forense il legislatore ben poteva ampliare il campo delle deroghe. Ma non l' ha fatto. Così come da anni, ormai, manca una disciplina organica delle avvocature e dunque anche per i legali degli enti bisogna fare riferimento alla legge professionale. Le norme della Finanziaria 2008 sono dettate per ridurre la spesa pubblica e devono essere interpretate in modo compatibile con la disciplina dell' ordinamento forense: la convenzione tra comuni è valida a condizione che la struttura unitaria operi a livello amministrativo, mentre gli avvocati dei vari enti aderenti devono conservare la loro indipendenza. Il risparmio sui costi previsto dall' articolo 2 comma 12 della legge 244/07 scatta con le economie di scala che si ottengono concentrando in una sede sola il personale distaccato dagli enti e le risorse strumentali e le attività collaterali da svolgere, per esempio quelle di cancelleria. Non è però prevista alcuna modifica delle mansioni degli avvocati. Bisogna infatti ricordare che la disciplina dell' ordinamento della professione forense costituisce una legislazione speciale, che come tale non può essere derogata da una normativa generale successiva (visto che la legge 247/12 non innova sulle incompatibilità fra avvocati e lavoro dipendente). Inoltre la disciplina delle deroghe al regime di incompatibilità, per sua natura, è di stretta interpretazione e non suscettibile di estensione. Spese di giudizio compensate per l' assoluta novità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
2 settembre 2016 Pagina 34 Italia Oggi
2 settembre 2016 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Alle amministrazioni spettano anche i controlli sul diritto alla prestazione Sussidio alle famiglie povere Da oggi la richiesta del Sia agli uffici dei comuni Porte aperte nei comuni per richiedere il Sia (Sostegno all' inclusione attiva). È da stamattina, infatti, che presso gli sportelli degli uffici comunali le famiglie in serie difficoltà economiche possono fare domanda per il riconoscimento del nuovo sussidio economico, bimestrale, il cui importo varia tra 160 e 800 euro. Ai comuni spettano pure i controlli sul diritto alla nuova prestazione, mentre all' erogazione provvede l' Inps, cui gli enti locali devono trasmettere le domande una volta ricevute e protocollate. Un avviso ai cittadini: fare i furbi conviene poco. Chi sottoscrive la domanda (è autocertificazione) dichiarando dati non corrispondenti a verità corre il rischio di una sanzione da 500 a 5.000 euro. Contrasto alla povertà. Il Sia è una misura di contrasto alla povertà introdotta dalla legge di Stabilità 2 0 1 6 a f a v o r e d e l l e f a m i g l i e i n condizioni economiche disagiate e in cui siano presenti minorenni, figli disabili e/o donne in gravidanza. Obiettivo: aiutare a superare la condizione di povertà e a riconquistare l' autonomia. Proprio per ciò, l' erogazione è subordinata alla sottoscrizione di un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del comune, in rete con i servizi per l' impiego, i servizi sanitari, le scuole, soggetti privati ed enti non profit. Nuova «Carta acquisti». Il Sia è una nuova carta acquisti («Carta elettronica di pagamento Sia») inviata ai beneficiari da Poste italiane a seguito di disposizione di accredito da parte dell' Inps. Con tale Carta Sia si potranno fare acquisti in tutti i supermercati, nei negozi alimentari, nelle farmacie e nelle parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La CartaSia potrà anche essere utilizzata per pagare bollette elettriche, telefoniche e del gas. È «caricata» ogni due mesi di un importo prefissato dalla legge in funzione della numerosità del nucleo familiare (si veda tabella). I requisiti. Diversi i requisiti, da possedere al momento della domanda e per il periodo di erogazione del Sia. Tra l' altro: cittadinanza italiana o comunitaria del richiedente o, per i cittadini stranieri, il possesso del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo (requisito accertato dal comune); residenza in Italia da almeno due anni (requisito accertato dal comune); assenza di autoveicoli immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la richiesta, di autoveicoli di cilindrata superiore a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24
2 settembre 2016 Pagina 34 Italia Oggi
2 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Impegni di spesa secondo esigibilità Anche nella seconda parte dell' esercizio finanziario, gli impegni di spesa devono essere assunti secondo esigibilità, senza utilizzare impropriamente il fondo pluriennale vincolato. Man mano che ci si avvicina al 31 dicembre, è sempre più probabile che una parte delle spese che si andranno a impegnare scadranno nell' anno nuovo. Basti pensare, oltre che agli investimenti (che fisiologicamente hanno un orizzonte pluriennale), anche alle forniture o a molti servizi. In passato, prima dell' entrata in vigore della nuova contabilità, il problema non si poneva, nel senso che tutto ciò che non veniva liquidato entro fine anno poteva restare a residuo passivo. Spesso ciò consentiva ai responsabili degli uffici di garantirsi una provvista per affrontare i primi mesi del nuovo anno, anche a fronte di un eventuale esercizio provvisorio. C o m e n o t o , t a l e prassi ( g i à n o n t r o p p o ortodossa con le vecchie regole), è oggi assolutamente illegittima. Per cui, gli impegni non liquidati al 31 dicembre devono essere cancellati e le relative risorse confluire in avanzo (libero, vincolato o destinato). Per le spese correnti, inoltre, occorre considerare quanto prevede l' art. 183, comma 6, del Tuel, ai sensi del quale non possono essere assunte obbligazioni che danno luogo a impegni sugli esercizi successivi a quello in corso, a meno che non siano connesse a contratti o convenzioni pluriennali o siano necessarie per garantire la continuità dei servizi connessi con le funzioni fondamentali. Anche in tali casi, inoltre, occorre considerare l' esigibilità della spesa. Al riguardo, il principio contabile applicato sulla contabilità finanziaria (al punto 5.2, lett. b) riporta l' esempio delle fornitura continuative di servizi a cavallo tra due esercizi: in tal caso, occorre impegnare l' intera spesa, imputando distintamente nei due esercizi le relative quote di spesa; ciascuna quota di spesa trova copertura nelle risorse correnti dell' esercizio in cui è imputata e non richiede la costituzione del fondo pluriennale vincolato. Quest' ultimo, quindi, al di fuori dei casi in cui ciò è espressamente previsto dagli stessi principi contabili (ad esempio, per le spese di personale e per quelle relative a incarichi a legali esterni), non può essere utilizzato per trasferire le coperture da un esercizio all' altro, tranne che in presenza del c,d, fatto sopravvenuto, ossia quando l' esigibilità viene posticipata da un evento non prevedibile al momento del perfezionamento dell' obbligazione. Ad esempio, al 30 settembre l' ente stipula un contratto per la fornitura di cancelleria con consegna entro il 30 novembre; se la scadenza slitta per fatto sopravvenuto, è possibile utilizzare il fondo pluriennale vincolato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26
2 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi
2 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione sentenza del tribunale amministrativo regionale per la calabria Soprintendenze, bandite nuove valutazioni sostitutive La Soprintendenza non può svolgere una nuova valutazione sostitutiva di quella svolta dall' ente competente nel merito, mentre l' oggetto del giudizio alla stessa spettante appare limitato al profilo della legittimità dell' atto. È quanto sottolineato dai giudici della prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per la Calabria con la sentenza n. 1674 dello scorso 29 agosto. I giudici calabresi hanno poi citato anche un altro orientamento giurisprudenziale secondo cui «l' annullamento del nulla osta paesaggistico comunale (Consiglio di stato n. 2176 del 2016), da parte della Soprintendenza, ha ad oggetto l' esercizio della funzione di controllo della legittimità del nulla osta rilasciato dall' ente locale delegato e risulta, quindi, riferibile a qualsiasi vizio di legittimità riscontrato nella valutazione formulata in concreto dall' ente territoriale (in senso conforme Consiglio di stato n. 1764 del 2016)». Il caso sottoposto all' attenzione dei giudici amministrativi catanzaresi vedeva Tizio che con l' atto introduttivo del giudizio chiedeva: l' annullamento del decreto del Soprintendente con cui era annullato il provvedimento del dirigente del settore tutela ambientale della Provincia contenente nulla osta paesaggistico. Tizio stesso riferiva di essere proprietario di un terreno oggetto di ricorso e che aveva stipulato una convenzione edilizia con il comune e che, volendo edificare, aveva richiesto nulla osta paesaggistico. Dopo istruttoria, veniva rilasciato il nulla osta in suo favore, ma successivamente, la soprintendenza annullava il nulla osta rilasciato in precedenza dalla Provincia. Pertanto Tizio impugnava il provvedimento. Secondo il Tribunale amministrativo regionale l' unico limite che la Soprintendenza competente incontra in tema di annullamento dell' autorizzazione paesaggistica è costituito dal divieto di effettuare un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall' ente competente tale da consentire la sovrapposizione o la sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell' autorizzazione. Nel caso di specie, la Soprintendenza aveva annullato il nulla osta a suo tempo adottato evidenziando Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28
2 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi
2 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Enti locali a corto di programmazione finanziaria. Ma le scadenze si avvicinano Sul bilancio si naviga a vista Avanzi, debito e fondo pluriennali tra i punti critici Comuni ancora a corto di programmazione finanziaria. Mancano poco più di due mesi all' apertura della sessione di bilancio e l e amministrazioni brancolano nel buio. Limiti all' applicazione dell' avanzo ed al ricorso al debito e rilevanza del fondo pluriennale vincolato sono i punti più critici. Entro il prossimo 15 novembre, le giunte degli enti locali dovranno presentare ai consigli, unitamente alla nota di aggiornamento del Dup lo schema di bilancio di previsione 20172019, in vista della sua approvazione entro il 31 dicembre. Nelle intenzioni del governo, i termini, a differenza di quanto accade sistematicamente da oltre un decennio, non dovrebbero slittare più di tanto, anche se probabilmente una proroga ci sarà, pur se breve (si dice non oltre il 28 febbraio). Naturalmente, un discorso a parte va fatto per le province, molte delle quali non hanno ancora chiuso neppure il bilancio 2016. In ogni caso, anche nei confronti dei comuni le nuove regole contabili rendono sempre più pressante l' esigenza di approvare il preventivo il prima possibile. Per centrare l' obiettivo, occorrerebbe mettersi al lavoro già nelle prossime settimane, ma al momento al mosaico mancano alcuni tasselli fondamentali. Anche dando per scontata la conferma dei trasferimenti compensativi Imu e Tasi e dell' attuale sistema perequativo (anche se in parte bocciato dalla Corte costituzionale), il quadro delle risorse disponibili è ancora tutt' altro che definito. La l 164/2016, di modifica della l 243/2012 sugli equilibri contabili, pur semplificando i vincoli di finanza pubblica, ha posto una grossa incognita sulla possibilità di utilizzare sia l' avanzo di amministrazione che il debito. Tali leve, infatti, saranno manovrabili sono nell' ambito di intese a livello regionale o nazionale, che garantiscano a livello aggregato il rispetto del pareggio di bilancio. Sulle modalità e sui tempi per l' attuazione di tale meccanismo per ora tutto tace. Un' altra grossa difficoltà deriva dall' impatto del fondo pluriennale vincolato, ovvero di quelle entrate già impegnate per spese che diventeranno esigibili nei prossimi anni. La stessa l 164 ha previsto l' inclusione di tale fondo fra le entrate valide ai fini del pareggio di bilancio, ma fino al 2020 dovrà essere la manovra annuale a stabilire entro quali limiti. Tale informazione è quindi indispensabile, anche se il governo si è già Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30
2 settembre 2016 Pagina 35 Italia Oggi
2 settembre 2016 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Istruzioni Anac alle stazioni appaltanti sull' acquisizione dei Cig Concorsi con il codice per tracciare i pagamenti Il Codice identificativo gara di ogni appalto deve essere acquisito prima dell' indizione della gara. È quanto ha precisato l' Anac dettando le istruzioni e la tempistica che le stazioni appaltanti, e in particolare il responsabile del procedimento (Rup), devono seguire quando indicono una procedura per affidamento di contratti pubblici. La materia vede strettamente collegata l' acquisizione del Cig (codice identificativo gara) con il contributo per la partecipazione alle gare. L' Avcp (delibera del 10 gennaio 2007) che ha prima stabilito che le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori «sono tenuti al pagamento della contribuzione all' atto dell' attivazione delle procedure di selezione del contraente» e che gli operatori economici sono tenuti al versamento del contributo a pena di esclusione dalla gara; successivamente la stessa Avcp (delibera del 1° ottobre 2010) ha poi previsto l' obbligo dell' indicazione del codice Cig (codice identificativo gara) su bandi e avvisi di gara da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale. È ora l' articolo 213, comma 9 del nuovo codice dei contratti pubblici a stabilire che l' Autorità individui le informazioni obbligatorie, i termini e le forme di comunicazione che le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori sono tenuti a trasmettere all' Osservatorio. Con due comunicati del 13 luglio pubblicati sul sito Anac nei giorni scorsi, sono state quindi chiarite sia le modalità di acquisizione dei Cig da parte delle stazioni appaltanti, sia la tempistica. Dal punto di vista dei tempi l' Anac ha chiarito che le stazioni appaltanti che intendono avviare una gara, sono tenute ad acquisire il relativo Cig, «anche in modalità smart, in un momento antecedente all' indizione della procedura di gara». In altre parole: se è prevista la pubblicazione di un bando o avviso, il Cig va acquisito prima della pubblicazione in G.U., in modo che possa essere ivi riportato; per le gare che prevedono l' invio della lettera di invito, il Cig va acquisito prima dell' invio delle stesse in modo che possa essere ivi riportato. Invece, per gli acquisiti effettuati senza le formalità di pubblicazione e invio della lettera di invito il Cig va acquisito prima della stipula del relativo contratto in modo che possa essere ivi riportato e consentire il versamento del contributo da parte degli operatori economici partecipanti (ad esempio nel caso di affidamenti in somma urgenza il Cig va riportato nella lettera d' ordine). Infine, per le gare di cui non è previsto l' obbligo di contribuzione a favore dell' Autorità il Cig va Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32
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