COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016

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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
COMUNE DI ANZOLA
 Venerdì, 02 settembre 2016
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
COMUNE DI ANZOLA
                                                          Venerdì, 02 settembre 2016

Cronaca
 01/09/2016 Bologna Today
 Profughi in arrivo, Persiceto "non intende ospitarne di nuovi....                                                            1
 02/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 2                                               FEDERICO DEL PRETE
 «Basta profughi, siamo al completo» Persiceto ora sbatte la...                                                               2
 02/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 4                                             CRISTINA DEGLIESPOSTI
 «Andrea non è giustificabile Gli toglieremo la patria...                                                                     4
 02/09/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 19
 Cade da una scala mentre lavora in garage, grave 69enne                                                                      5
 02/09/2016 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 7                                                         ALESSANDRO CORI
 In arrivo 750 profughi sindaci in rivolta "Non li vogliamo"                                                                  6
Sport
 01/09/2016 larepubblica.it (Bologna)
 Duelli, bracciate e pedalate: a Rio con Zanardi e i suoi fratelli                                                            8
Pubblica Amministrazione
 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                               ALBERTO QUADRIO CURZIO
 Così l' Europa può finanziare la prevenzione anti­sismica                                                                    10
 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                    MASSIMO FRONTERAGIUSEPPE LATOUR
 «Risarcimenti a tutti i danneggiati dal sisma»                                                                               12
 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                    MASSIMO FRONTERA
 I sindaci «front office» della struttura commissariale                                                                       14
 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                        ILARIA VESENTINI
 Quel patto a «360 gradi» per la ricostruzione in Emilia                                                                      16
 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                       GIOVANNI PARENTE, MARCO MOBILI
 Versamenti fiscali e riscossione sospesi fino al 20 dicembre                                                                 18
 02/09/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10                                                                        MA. PAR. M.PER
 Al palo la rivoluzione sulle partecipate                                                                                     19
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 34
 Giudici contabili critici sul decreto                                                                                        21
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 34                                                                           DARIO FERRARA
 Limiti all' avvocatura unica tra più enti                                                                                    22
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 34                                                                           DANIELE CIRIOLI
 Sussidio alle famiglie povere                                                                                                24
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 35                                                                         MATTEO BARBERO
 Impegni di spesa secondo esigibilità                                                                                         26
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 35                                                                           ANGELO COSTA
 Soprintendenze, bandite nuove valutazioni sostitutive                                                                        28
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 35                                                                         MATTEO BARBERO
 Sul bilancio si naviga a vista                                                                                               30
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 36
 Concorsi con il codice per tracciare i pagamenti                                                                             32
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 36
 Le pendenze fiscali escludono dalla gara                                                                                     34
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 36                                                       PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI
 Opere, la legge obiettivo di Renzi                                                                                           35
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37
 Viabilità rurale, il Piemonte stanzia 17,5 milioni di euro                                                                   37
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37
 agevolazioni in pillole                                                                                                      38
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37                                                      PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 Terremoto, 8 per mille in aiuto                                                                                              39
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 37
 Veneto, 77 mln ​ destinati alle strategie urbane                                                                             41
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 38
 Antimafia in comune                                                                                                          42
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 39                                                                       ANTONIO CHIARELLO
 Enc, occhio al regolamento                                                                                                   44
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 39                                                                             MARIA SUPPA
 Ex Iacp, sì all' Imu per il 2012                                                                                             46
 02/09/2016 Italia Oggi Pagina 39                                                          DANIELE LANZA DOCENTE ANUTEL
 Un piano propedeutico al                                                                                                     48
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
1 settembre 2016
                                          Bologna Today
                                                         Cronaca

  Profughi in arrivo, Persiceto "non intende ospitarne
  di nuovi. Raggiungere equilibrio nella distribuzione"
  Cronaca / San Giovanni in Persiceto Profughi
  in arrivo, Persiceto "non intende ospitarne di
  nuovi. Raggiungere equilibrio nella
  distribuzione" Così il sindaco di Persiceto, alla
  notizia della Prefettura sui nuovi profughi in
  arrivo, che dovranno essere ospitati nel
  territorio provinciale Redazione I più letti di
  oggi 1 Rifugiati: 700 in arrivo nell' hub di via
  Mattei 15 aprile 2016 La Prefettura di Bologna
  ha recentemente annunciato l' arrivo di nuovi
  profughi che dovranno essere ospitati nel
  territorio provinciale. I nuovi arrivi dei
  richiedenti asilo saranno ripartiti nei vari
  distretti della Città Metropolitana. Persiceto
  attualmente ospita già 54 profughi mentre a
  livello di Unione "Terred' acqua" ne sono stati
  accolti complessivamente 83. Così il sindaco
  del comune bolognese ­Lorenzo Pellegatti ­ fa
  sapere che "Persiceto non intende ospitare
  nuovi profughi". Per il primo cittadino "l'
  auspicio è quello di raggiungere un equilibrio
  nella distribuzione essendoci territori che
  hanno accolto proporzionalmente in misura
  minore". Il Comune di Persiceto, fa inoltre
  sapere che, insieme ad associazioni locali che
  hanno dato la loro disponibilità e ad altri enti
  pubblici e privati, ha già intrapreso un progetto
  di integrazione dei profughi che prevede il loro
  impiego nello svolgimento di attività utili a fine sociale nell' ambito della manutenzione del verde e altri
  servizi di pubblica utilità. I richiedenti asilo presenti a Persiceto sono accolti da tre gestori: la
  cooperativa "Lai Momo", l' associazione "Mondo Donna" e "Arci Solidarietà"."Lai Momo" segue un
  gruppo di 16 adulti maschi e un nucleo madre­figlia adulte; l' associazione "Mondo Donna" gestisce 20
  donne adulte singole e quattro nuclei famigliari con due minori mentre "Arci Solidarietà" segue due
  nuclei famigliari con due minori. La prossima settimana l' Amministrazione comunale incontrerà le
  associazioni di volontariato che hanno dato la loro disponibilità a coinvolgere i profughi ospiti a
  Persiceto in attività socialmente utili.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                                 1
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
2 settembre 2016
Pagina 2                          Il Resto del Carlino (ed.
                                          Bologna)
                                                           Cronaca

  «Basta profughi, siamo al completo» Persiceto ora
  sbatte la porta
  Il sindaco Pellegatti scrive al prefetto: «Ognuno faccia la sua parte»

  PERSICETO sbatte la porta.
  «Non abbiamo intenzione di ospitare nuovi
  profughi», mette nero su bianco il sindaco
  Lorenzo Pellegatti di fronte ai nuovi arrivi
  preannunciati dalla Prefettura. E chiama in
  causa i colleghi della provincia, rinfocolando
  una polemica che cova sotto traccia da
  settimane: «L' auspicio è quello di raggiungere
  un equilibrio nella distribuzione, essendoci
  territori che hanno accolto proporzionalmente
  in misura minore», spiega il primo cittadino
  che a giugno ha strappato a sorpresa una
  delle roccaforti storiche del centrosinistra.
  IL DISCORSO di Pellegatti è semplice: ci sono
  comuni che stanno facendo la propria parte in
  pieno e altri no. Gli stessi rilievi messi in luce
  dal Prefetto Sodano in una riunione a inizio
  agosto.
  «Persiceto attualmente ospita già 54 profughi
  mentre a livello di Unione delle 'Terre d' acqua'
  ne sono stati accolti complessivamente 83», fa
  i conti il sindaco.
  Di più non si può fare: « Il Comune, insieme ad
  associazioni locali che hanno dato la loro
  disponibilità e ad altri enti pubblici e privati, ha già intrapreso un progetto di integrazione dei profughi
  che prevede il loro impiego nello svolgimento di attività utili a fine sociale nell' ambito della
  manutenzione del verde e altri servizi di pubblica utilità ­ ricorda Pellegatti ­. I richiedenti asilo presenti a
  Persiceto sono accolti da tre gestori: la cooperativa 'Lai Momo', l' associazione 'Mondo Donna' e 'Arci
  Solidarietà'. La prossima settimana incontrerò le associazioni di volontariato che hanno dato la loro
  disponibilità a coinvolgere i profughi ospiti a Persiceto in attività socialmente utili».
  NECESSITÀ, quelle evidenziate da Pellegatti, condivise anche dal sindaco di Valsamoggia, Daniele
  Ruscigno: «Parlano i dati del Prefetto. C' è chi ha accolto parecchio e chi molto meno. Percentualmente
  il nostro distretto è quello che ha accolto di più in questo periodo». I numeri parlano di circa 150
  persone, un' ottantina direttamente dal distretto di Valsamoggia, il resto da punti privati di assistenza.
  «Questo è il nostro sistema che lavora attraverso i servizi sociali che fanno da intermediari, se verremo
  contattati vedremo cosa fare, ma il nostro l' abbiamo già fatto eccome», conclude Ruscigno.
  A BUDRIO, il sindaco Giulio Pierini solo pochi giorni fa ha tenuto a battesimo un nuovo hub che potrà
  ospitare circa 30 minori. «Per noi il capitolo accoglienza non si apre nemmeno in questo momento»,
  mette in chiaro, senza voler accendere la polemica: «Noi siamo un comune accogliente da anni e lo
  rivendichiamo con orgoglio. Ognuno deve fare il proprio pezzettino, tutti i sindaci sono d' accordo su

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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
2 settembre 2016
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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
2 settembre 2016
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                                        Bologna)
                                                         Cronaca

  «Andrea non è giustificabile Gli toglieremo la patria
  potestà»
  La donna avvelenata dall' ex e il legale: «Ora conta solo il bambino»

  di CRISTINA DEGLIESPOSTI «NON c' è giustificazione
  per quello che Andrea ha fatto e men che meno può
  esserlo una disabilità». Sono passati mesi da quel 31
  maggio, quando Andrea Degli Esposti, 35enne di
  Savigno all' epoca suo fidanzato, l' avvelenò per farla
  abortire perché il figlio che aspettavano è affetto da una
  sindrome genetica. Una sindrome che la donna ­
  infermiera di 33 anni ­ conosce da tempo: è la stessa
  che ha suo fratello e si trasmette per via ereditaria. Ma
  tutto questo era ben noto anche al compagno che in
  passato si era confrontato con i genitori della fidanzata e
  che, nonostante tutto, non gli aveva impedito di cercare
  Simone, il piccolo venuto alla luce la settimana scorsa.
  Erano seguiti gli esami prenatali e la crisi: lei voleva
  tenere Simone, lui no e si erano lasciati. Poi il
  riavvicinamento, l' idea di andare a vivere insieme e il
  gesto criminale. Cosa resta oggi di quel rapporto è un
  cumulo di macerie che appartiene al passato. Perché
  «una disabilità deve sviluppare in un padre uno spirito di
  protezione e non di annientamento», sostengono la
  neomamma e il legale Laura Andrao, avvocato dell' associazione De@si che da anni segue il fratello
  dell' infermiera. Dalla quella terribile sera in cui la ragazza ingerì una bibita adulterata con dello
  sgorgante per lavastoviglie, lei e Degli Esposti non si sono più parlati, né cercati. «È determinata a far
  valere i suoi diritti e quelli di Simone», conferma Andrao. A giorni, infatti, verrà depositata la richiesta
  per la decadenza della patria potestà che così taglierebbe definitivamente Degli Esposti fuori dalla vita
  del bambino, eccezion fatta per il mantenimento. Già durante il lungo ricovero al Maggiore l' infermiera
  aveva optato per il riconoscimento prenatale, tramite un ufficiale di Stato civile del Comune di Bologna,
  così da poter dare al bimbo subito il suo cognome.
  ALTRA partita, invece, sarà la vicenda penale, seguita dall' avvocato Nicola Termanini. La perizia
  chiesta dal pm Di Giorgio sarà decisiva. Sia per valutare gli effettivi danni causati dal liquido nella
  vittima, discrimine tra l' ipotesi di lesioni gravi o gravissime, cioè con danni permanenti. Sia perché
  dovrà chiarire quale sostanza sia stata usata esattamente e in quale quantità. Secondo i legali della
  donna Degli Esposti voleva uccidere, non solo procurare l' aborto.
  E per ottenere la corretta miscelazione, senza che la bibita producesse schiuma o cambiasse colore,
  sarebbero serviti diversi tentativi.

                                                                                         CRISTINA DEGLIESPOSTI

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                                                                                                                 4
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
2 settembre 2016
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                                          Bologna)
                                                           Cronaca

  SAN GIOVANNI IL PENSIONATO, DI DECIMA, E' PRECIPITATO DA UN' ALTEZZA DI TRE
  METRI. STAVA STUCCANDO UN MURO

  Cade da una scala mentre lavora in garage, grave
  69enne
  ­ S A N GIOVANNI I N PERSICETO ­ SULLE
  PRIME si era pensato a un grave infortunio sul
  lavoro verificatosi in una ditta del Persicetano.
  Infatti tra i soccorritori si era diffusa la notizia di
  un incidente occorso a un uomo mentre stava
  eseguendo una serie di lavori edili. Invece l si
  è trattato invece di un grave infortunio
  domestico. Stiamo parlando dell' incidente che
  ha visto protagonista un sessantanovenne di
  San Matteo della Decima (Persiceto) che l'
  altra mattina stava eseguendo dei lavori di
  stuccatura sul muro esterno del garage di
  casa. L' uomo abita in via Arginone ­ la grande
  strada che si snoda alla periferia San Matteo
  della Decima e che conduce anche nel
  territorio di Crevalcore ­ e secondo quanto si è
  potuto apprendere sarebbe caduto dall'
  altezza di circa tre metri. Il pensionato era
  salito su una scala in legno che poggiava su
  un carrello sopra un ponteggio mobile,
  marchingegno che serviva per raggiungere i
  punti del muro da stuccare. A un certo
  momento il pensionato, per cause in via di
  accertamento, ha perso l' equilibrio ed è
  rovinato al suolo. Ad accorgersi della caduta la figlia dell' uomo che ha subito chiamato i soccorsi.
  SUL POSTO sono intervenute prontamente le ambulanze del 118, l' elisoccorso da Bologna e i
  carabinieri di Crevalcore che hanno competenza su questo territorio. Sulle prime i sanitari hanno
  giudicato molto gravi le condizioni di salute del pensionato che è stato trasportato al pronto soccorso
  dell' ospedale Maggiore in elicottero. Il sessantanovenne infatti nel cadere a terra avrebbe sbattuto la
  testa procurandosi ferite e traumi. I militari dell' Arma hanno sentito la figlia dell' infortunato, effettuato i
  rilievi di rito prendendo visione del ponteggio, del carrello e della scala che sono serviti per eseguire i
  lavori di stuccatura. L' intento è capire se si sia trattato di un malore, come un giramento di testa, che ha
  colto l' uomo mentre stava stuccando o di una perdita di equilibrio visto la precarietà del punto di
  appoggio. Attualmente il pensionato decimino è ricoverato all' ospedale Maggiore in prognosi riservata.
  Pier Luigi Trombetta.

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                                                                                                                      5
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
2 settembre 2016
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                                         Bologna)
                                                         Cronaca

  La polemica. Rizzo Nervo: "I Comuni si attivino" Per la Gualmini non è emergenza

  In arrivo 750 profughi sindaci in rivolta "Non li
  vogliamo"
  ALESSANDRO CORI Duecento sono arrivati
  mercoledì, da Brindisi e Messina, altri 150
  hanno raggiunto Bologna ieri notte e nei
  prossimi giorni il flusso continuerà, superando
  la quota di 750 presenze: il numero più alto
  dell' estate.
  Gli sbarchi dei migranti sulle coste italiane
  proseguono senza sosta e nell' ex Cie di via
  Mattei, dove da inizio anno sono transitate
  7mila persone, l' emergenza oramai è una
  questione quotidiana. I 275 posti all' interno
  sono al completo, ma le tende montate nel
  corso dell' estate non sono state ancora tutte
  usate. Lo saranno presto. «Il sistema sta
  reggendo, anche se ci sono difficoltà nel
  reperire nuovi posti», fa sapere la Prefettura,
  che recentemente ha annunciato ai Comuni
  dell' hinterland l' arrivo dei nuovi profughi che
  dovranno essere ospitati nel territorio
  provinciale. E non tutti sono d' accordo. Il
  sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo
  Pellegatti, ha spiegato che «non intende
  ospitarne di nuovi» e anche a Molinella il primo
  cittadino, Dario Mantovani, fa sapere che al
  momento «il Comune non ha disponibilità ».
  Nonostante gli arrivi massicci, secondo
  Elisabetta Gualmini, vice presidente della
  Regione e assessore con delega al Welfare, la situazione è sotto controllo. «Non c' è una particolare
  emergenza, la nostra accoglienza continua secondo le quote. Questa settimana sono uscite 470
  persone, dunque ci sono flussi in entrambi i sensi». Per Gualmini in Emilia Romagna ci sono Comuni
  più virtuosi nell' accoglienza e altri meno. «Cerchiamo di collaborare con le Prefetture il più possibile e
  insistiamo perché ci sia una equa ripartizione tra i Comuni, ma non accetteremo una accoglienza
  indiscriminata perché va a scapito della dignità delle persone ». La nuova ondata di profughi preoccupa
  invece l' assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo: «Un arrivo così massiccio è qualcosa di straordinario
  e complesso, siamo preoccupati ma anche occupati a trovare soluzioni. È un momento difficile, ma
  Bologna fa già il suo, sono gli altri Comuni che devono collaborare». Alcuni mettono le mani avanti. «Il
  Comune di Persiceto ­ dichiara il sindaco ­ attualmente ospita 54 profughi e non intende ospitarne di
  nuovi. L' auspicio è di raggiungere un equilibrio nella distribuzione, essendoci territori che hanno accolto
  in misura minore». Anche Molinella, uno tra i Comuni terremotati, è al completo. «Nel 2014 c' erano
  diversi appartamenti vuoti ­ spiega Mantovani ­ ed eravamo in attesa dei fondi per ristrutturarli. Poi sono

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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
2 settembre 2016
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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 02 settembre 2016
1 settembre 2016
                                larepubblica.it (Bologna)
                                                            Sport

  Duelli, bracciate e pedalate: a Rio con Zanardi e i
  suoi fratelli
  Paralimpiadi, sono dodici gli atleti della regione in partenza domani per il Brasile. A
  caccia di medaglie, oltre ad Alex (in bici), anche Camellini, Mazzei e Azzolini

  BOLOGNA ­ Dal più noto al grande pubblico,
  Alex Zanardi, al più giovane, il 17enne
  schermidore Emanuele Lambertini, sono
  dodici gli atleti emiliano­romagnoli che
  voleranno domani a Rio de Janeiro per le
  Paralimpiadi. Ci sono i veterani e gli
  esordienti, tutti accomunati da un' idea da
  gridare al mondo: quella che una malattia, un
  infortunio, la sorte avversa sono in grado dì
  cambiarti la vita, ma resta sempre possibile,
  poi, riprenderla in mano e farla di nuovo
  propria. La spedizione viene salutata dalla
  Regione con una sponsorizzazione da 30mila
  euro per Casa Italia Paralimpica, la struttura
  dove dal 7 al 18 soggiornerà la delegazione
  azzurra. A manifestazione conclusa, la sede
  continuerà la propria opera a sostegno degli
  atleti con disabilità nella comunità della
  parrocchia di Imaculada Conceiçao, una realtà
  che conta circa 25 mila famiglie. Anche altre
  due parrocchie, quelle di San Gerardo in
  Olarie e Nossa Senhora da Guia a Lins,
  riceveranno un aiuto per integrare lo sport per
  disabili in progetti già avviati, in accordo col
  Comitato Italiano Paralimpico (Cip). Al via le
  gare fra otto giorni, domani dal Marconi
  decolleranno per il Brasile i primi atleti. Tra
  l o r o c ' è l a r o m a g n o l a Eleonora S a r t i ,
  attualmente la più forte tiratrice con l' arco al mondo, che grazie ai suoi risultati è entrata anche nel giro
  della nazionale "normodotati": un salto fatto, prima di lei, solo da altri due atleti azzurri. E dire che prima
  di passare a questa specialità, Eleonora era partita dal basket in carrozzina, coi Bradipi di Bologna. In
  partenza domani anche uno dei veterani, come Fabio Azzolini , arciere 47enne arrivato alla terza
  Paralimpiade di fila dopo Pechino e Londra; il tiratore reggiano Massimo Croci , otto volte campione
  italiano da quando nel 2011 un incidente in moto lo rese disabile; e il ct della nazionale di tiro a segno
  Marco Pedrazzi . Sette uomini e cinque donne faranno dell' Emilia­Romagna la terza regione più
  rappresentata a Rio, mentre il capofila della spedizione è anche il più anziano, oltre che il più noto. Forti
  speranze di medaglia alimenta Alex Zanardi , simbolo ed esempio per i tanti atleti che non si sono
  arresi a una sorte avversa. Cinquant' anni, esordirà il 14 nella prova di ciclismo crono e poi su strada, lui
  che nella sua seconda vita, quella iniziata dopo l' incidente in Cart di sedici anni fa, ha fatto

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1 settembre 2016
                                larepubblica.it (Bologna)
2 settembre 2016
Pagina 8                                    Il Sole 24 Ore
                                            Pubblica Amministrazione

  Bei e piano juncker

  Così l' Europa può finanziare la prevenzione anti­
  sismica
  La tragedia del terremoto in Centro Italia con i morti , le
  famiglie decimate, le comunità di paese scardinate impone
  una partecipazione operosa che esprima una solidarietà
  concreta, esercitata quindi nell' ambito delle proprie
  responsabilità, competenze, possibilità.
  Fino ad ora il concorso delle istituzioni (anzitutto il potere
  esecutivo nelle sue varie articolazioni, la magistratura, gli enti
  di ricerca), della società (contribuzioni e assistenza di
  volontari), dell' economia (associazioni imprenditoriali e
  sindacali) ha mostrato una buona coesione.
  Esperienza insegna però che il tempo attenua la
  partecipazione e allora aumentano le responsabilità di azione
  dei soggetti che hanno il potere­dovere di programmare e
  decidere, che tuttavia non va mai disgiunto dalla necessità di
  organizzare per competenze nel tempo.
  Programmi e decisioni L' azione di ricostruzione delle zone
  colpite dal sisma e quella della messa in sicurezza di molte
  altre aree a rischio del territorio italiano ha dei costi
  esorbitanti.
  Basti pensare che la popolazione italiana esposta a rischio
  idrogeologico è di circa 6 milioni e quella esposta a rischio
  sismico quasi 22 milioni. Altri dati arrivano a quasi il 50%
  della popolazione e delle imprese a rischio alluvione e due
  terzi dei comuni a rischio terremoto. Per questo l' azione di
  ricostruzione delle zone colpite dal sisma è stata
  opportunamente collocata dal Governo (ma anche da
  proposte ben argomentate da questo giornale, in particolare
  da Giorgio Santilli) in una politica di lungo periodo che l' Italia
  deve darsi. Non possiamo infatti limitarci a ricordare che
  negli ultimi 70 anni i danni attualizzati di catastrofi naturali
  ammontano a 240 miliardi di euro e che dal 1968 i 7 peggiori
  terremoti hanno richiesto interventi pubblici per 120 miliardi di
  euro.
  Si pensi che dal 2008 ad oggi, cioè da quando è iniziata la
  crisi economico­finanziaria, abbiamo avuto in Italia tre
  terremoti (Abruzzo, Emilia­Romagna, Centro Italia). Nessun
  altro Paese della Ue e della Uem ha avuto in un periodo
  economicamente già così difficile anche eventi catastrofali
  come questi.
  La stima del costo per la ricostruzione dell' Abruzzo sui 20 anni 2009­2029 è di circa 14 miliardi di euro

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2 settembre 2016
Pagina 8                                       Il Sole 24 Ore
2 settembre 2016
Pagina 9                                      Il Sole 24 Ore
                                              Pubblica Amministrazione

  «Risarcimenti a tutti i danneggiati dal sisma»
  De Vincenti: ricostruiremo non solo i centri abitati ma anche le imprese ­ Errani nominato
  commissario: non sarò calato dall' alto

  Emergenza gestita in maniera ottimale, con
  lodi bipartisan e senza eccezioni al lavoro
  della Protezione civile guidata da Fabrizio
  Curcio, e l' impegno ­ assicurato dal
  sottosegretario alla Presidenza del consiglio
  Claudio De Vincenti ­ a risarcire tutti quelli che
  hanno avuto danni. Una ricostruzione che sta
  muovendo i primi passi, con la nomina del
  commissario Vasco Errani, formalizzata dal
  Consiglio dei ministri, e la promessa di
  rimettere in piedi anche il tessuto produttivo,
  oltre ai centri abitati. E un primo sguardo al
  percorso di potenziamento della prevenzione.
  Il Governo ieri, a poco più di una settimana dal
  terremoto del Centro Italia, ha dedicato la
  mattina a dialogare con Parlamento e Regioni
  per spiegare quanto fatto in questi giorni.
  De Vincenti ha incontrato le commissioni
  Ambiente e Lavori pubblici di Camera e
  Senato. In contemporanea, il capo della
  Protezione civile Fabrizio Curcio e il neo­
  commissario Errani hanno presentato una
  prima relazione ai presidenti delle Regioni.
  Proprio De Vincenti ha rivendicato l' azione del
  Governo, caratterizzata, fin da subito, da una
  risposta «concreta e fattiva» che ha messo al
  centro la Protezione civile, «uno straordinario modello di efficienza». Modello che, peraltro, si appresta
  ad essere ulteriormente migliorato, grazie al Ddl Braga, approvato alla Camera e attualmente in
  discussione al Senato. De Vincenti ha messo in fila molti numeri: al momento ci sono 294 vittime, 285
  sono quelle identificate, i feriti sono 386, le persone salvate dalle macerie sono 238. I posti letto allestiti
  nelle tende sono 6.316, ma quelli effettivamente occupati sono 4.013. Peraltro, ha spiegato il capo della
  Protezione civile, l' utilizzo delle strutture è in calo (per il fisiologico fenomeno che vede molte famiglie
  trasferirsi, dopo i primi giorni passati in tenda, in case di parenti o in seconde case).
  Dal punto di vista normativo, dopo il decreto che ha attivato lo stato di emergenza, è in arrivo un nuovo
  provvedimento per risolvere le problematiche di gestione delle macerie. Il passaggio più atteso, in
  questa fase, è la definizione del cratere: la Protezione civile sta conducendo le operazioni necessarie.
  Anche se, sul punto, De Vincenti ha assicurato che «chi ha subito danni potrà chiederne il
  riconoscimento, anche se si trova fuori dal cratere».
  Detto dell' emergenza, la novità principale di ieri è arrivata sulla ricostruzione, con la nomina formale di
  Errani che, comunque, aspetterà prima di muoversi in modo operativo: lo schema immaginato dal
  Governo prevede un periodo di affiancamento tra la Protezione civile e il commissario, per dare
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2 settembre 2016
Pagina 9                                       Il Sole 24 Ore
2 settembre 2016
Pagina 9                                     Il Sole 24 Ore
                                             Pubblica Amministrazione

  Verso il decreto. Entro un mese il provvedimento, scritto in sinergia con Anac e Protezione
  civile, che preciserà poteri e deroghe e fisserà i criteri di trasparenza e legalità

  I sindaci «front office» della struttura commissariale
  ROMA Tre settimane, o quattro al massimo,
  per scrivere il decreto in cui precisare poteri e
  deroghe per gestire la ricostruzione e fissare
  tutti i paletti di trasparenza e legalità per i
  lavori, in forte sinergia con l' Anac.
  Vasco Errani, subito dopo la nomina a
  commissario alla ricostruzione dal Consiglio
  dei ministri di ieri, è partito per il suo primo
  sopralluogo nelle aree colpite. Sopralluogo
  che continuerà anche oggi.
  Ma prima di vedere con i suoi occhi la
  situazione, ha ascoltato ­ nella mattinata ­ il
  lungo resoconto che il capo della Protezione
  civile, Fabrizio Curcio, ha fatto di fronte ai
  governatori convocati dal presidente delle
  Regioni, Stefano Bonaccini, in una conferenza
  straordinaria a porte chiuse. Da cui però
  filtrano indiscrezioni che consentono di capire
  quali saranno i primi passi del
  neocommissario.
  La prima cosa da ricordare ­ però ­ è che
  Curcio ha incassato l' apprezzamento
  generale per il lavoro svolto, a partire dai
  quattro governatori delle regioni interessate
  dal sisma.
  Nessuno ha avuto da dire sulla gestione del
  capo della protezione civile e anche i numeri ­ con una quasi parità di decessi e salvataggi ­ stanno a
  dimostrare che l' intervento è stato tempestivo ed efficace.
  Errani ha poi anticipato le sue mosse da qui a un mese: entro tre­quattro settimane al massimo ci sarà
  un decreto legislativo che conterrà tutte le procedure, le deroghe, i poteri e le funzioni per mettere mano
  alla fase della ricostruzione.
  L' obiettivo è accorciare il più possibile i tempi dell' avvio della ricostruzione senza aspettare la
  completa uscita della fase dell' emergenza. Emergenza, fase temporanea e ricostruzione non saranno
  rigidamente separate ma si snoderanno in contemporanea, grazie alla collaborazione istituzionale con i
  colleghi governatori e all' ottimo feeling con il capo della Protezione Civile. Non solo. Errani ha in mente
  di valorizzare soprattutto gli enti locali.
  Una parte ­ non facile ­ del lavoro sarà quella di rafforzare le strutture tecniche dei Comuni.
  L' idea di Errani è di lasciare agli enti locali il ruolo di "front office" con la popolazione. La struttura
  commissariale ­ che Errani immagina snella ­ punterà proprio sul coinvolgimento dei Comuni e l a
  catena di governo della ricostruzione, ha sottolineato, deve fare perno sui sindaci. La cosa più
  importante ­ ha detto ­ è tenere insieme la comunità: la comunità deve sapere che la risposta gliela sta

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2 settembre 2016
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2 settembre 2016
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                                              Pubblica Amministrazione

  Il precedente. Nella gestione dell' emergenza post sisma del 2012 l' ex governatore ha fatto
  sedere al tavolo della ripartenza tutti gli attori coinvolti

  Quel patto a «360 gradi» per la ricostruzione in
  Emilia
  BOLOGNA Figlio della vecchia scuola comunista
  cresciuto al fianco di Bersani e politico di razza
  apprezzato anche dalle opposizioni, Vasco Errani è un
  romagnolo (di Massa Lombarda, Ravenna, dove è nato
  61 anni fa e continua a vivere) atipico per il carattere
  schivo ma non per la concretezza, la tenacia e la
  capacità di dialogo. Qualità che gli hanno permesso di
  conquistare una stima trasversale e plebiscitaria nei due
  anni alla guida della ricostruzione post sisma. Assai più
  di quanto gli era riuscito nei 15 anni al timone della
  Regione Emilia­Romagna, che ha governato dal 1999
  per tre mandati consecutivi, fino alle dimissioni
  spontanee l' 8 luglio 2014 per il processo Terremerse
  (con assoluzione definitiva pochi mesi fa, il fatto non
  sussisteva).
  Un ruolo, quello di governatore (e di leader dei
  governatori, avendo guidato dal 2005 anche la
  Conferenza delle Regioni) dove la visione rossa e
  policentrica della res publica si contrapponeva
  naturalmente alle istanze liberistiche di un tessuto
  industriale emiliano entrato in un nuovo Millennio di forte
  crescita e apertura globale. Ma nella gestione della
  calamità l' approccio cooperativo ed ecumenico ha consentito a Errani di unire a 360 gradi problemi e
  attori attorno a un unico grande patto (e strategia) per la ripartenza. E sono proprio gli imprenditori,
  oggi, i primi a riconoscere i meriti dell' allora commissario straordinario per aver costruito da zero un'
  impalcatura solida che ha rimesso in piedi l' Emilia piegata dalle scosse del 20 e 29 maggio 2012 e da
  12,5 miliardi di danni, per metà a carico proprio delle attività produttive, in un cratere che valeva ­ e vale
  ­ il 2% del Pil nazionale.
  Per quello che è passato alla storia come il primo "terremoto delle imprese" ­ 28 morti, meno di un
  decimo delle vittime attuali in Centro Italia, ma 13mila attività produttive danneggiate e 40mila lavoratori
  in Cig ­ Errani si è dovuto "inventare" sia il quadro normativo, in assenza di una legge­quadro nazionale,
  sia quello finanziario, di fronte all' impossibilità di usare fondi statali oltre il tetto del 3% del debito
  pubblico. Con un escamotage riuscì ad attivare un gigantesco prestito da 6 miliardi di euro a fondo
  perduto della Cassa depositi e prestiti, veicolato dalla banche e rimborsato in parte dalla Regione e in
  parte dallo Stato, con cui ha garantito a cittadini e imprenditori terremotati il rimborso quasi totale dei
  danni subiti.
  Lavoratore strenuo, amministratore rigoroso e di parola ­ così lo ricordano nei 58 comuni terremotati, la
  metà già completamente tornati alla normalità ­ Errani ha impostato tutta la macchina della ricostruzione
  attorno ai principi della trasparenza e della legalità, sapendo che lo scotto erano lentezza e burocrazia,

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2 settembre 2016
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2 settembre 2016
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  Mef ed Equitalia

  Versamenti fiscali e riscossione sospesi fino al 20
  dicembre
  Roma Arriva la sospensione di versamenti e
  adempimenti tributari nei comuni colpiti dal
  sisma nel Centro Italia. Le scadenze fiscali
  saranno sospese a partire dal 24 agosto (data
  della prima forte scossa). Mentre il termine per
  la ripresa di versamenti e adempimenti è stato
  fissato per il prossimo 20 dicembre. A
  prevederlo è il decreto firmato ieri dal ministro
  dell' Economia, Pier Carlo Padoan. Il Dm
  contiene l' elenco dei Comuni interessati dalla
  moratoria. Si tratta di 17 centri: 5 nelle Marche
  (Acquasanta Terme, Arquata del Tronto,
  Montegallo e Montemonaco in provincia di
  Ascoli Piceno e Montefortino in provincia di
  Fermo), 5 in Abruzzo (Montereale,
  Capitignano e Campotosto in provincia dell'
  Aquila, Valle Castellana e Rocca Santa Maria
  in provincia di Teramo), 3 nel Lazio (Accumuli,
  Amatrice e Cittareale, tutti in provincia di Rieti)
  e 4 in Umbria (Cascia, Monteleone di Spoleto,
  Norcia e Preci in provincia di Perugia). Ma,
  come precisato dalla nota diffusa in serata dal
  Mef, con un successivo Dm del Mef potranno
  essere individuati, sulla base delle
  comunicazioni della Protezione Civile, altri
  comuni colpiti dagli eventi sismici del 24
  agosto ai quali si applica la sospensione. La moratoria fiscale riguarderà tutti i contribuenti (persone
  fisiche, imprenditori, persone giuridiche) che sono residenti o operano nei comuni individuati. La
  sospensione riguarderà anche i versamenti e gli adempimenti derivanti da cartelle di pagamento
  emesse dagli agenti della riscossione e quelli da accertamenti esecutivi. E anche Equitalia rende noto lo
  stop a procedure e riscossione nelle aree del terremoto.
  Tra gli adempimenti interessati, per fare qualche esempio, l' invio delle dichiarazioni dei redditi (il 15
  settembre scade il termine del 770 e il 30 settembre quello di Unico) e il versamento degli acconti d'
  imposta in scadenza il 30 novembre. Tuttavia le calamità naturali precedenti insegnano comunque che
  la ripresa di versamenti e adempimenti possa essere poi prorogata con un successivo provvedimento o
  magari in legge di Stabilità individuando le necessarie coperture in virtù dello scavallamento dell' anno
  solare.
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  Municipalizzate. Rischia lo stop o almeno una profonda revisione la riforma della governance
  disegnata da Minenna e Raineri, slittata già nei giorni scorsi per i dissidi interni

  Al palo la rivoluzione sulle partecipate
  Con la decapitazione dei vertici di Atac e Ama,
  rischia una pesante battuta d' arresto la
  rivoluzione annunciata da Virginia Raggi sin
  dalla campagna elettorale: quella sui trasporti
  e sui rifiuti, «i temi più sentiti dai romani». Ma
  anche, più in generale, quella sulle partecipate
  di Roma Capitale: una nebulosa che costa al
  comune 1,67 miliardi (cifra certificata dal
  commissario Francesco Paolo Tronca, da cui
  è esclusa Acea, multiutility dell' acqua e dell'
  energia detenuta al 51% perché quotata in
  borsa) intorno alla quale gravitano posti di
  lavoro, servizi e interessi. A pesare per più
  dell' 80% su questo bilancio sono proprio
  trasporti e gestione dei rifiuti con Atac che
  assorbe 609,7 milioni e Ama 834,7 milioni.
  Al dossier si era messo subito al lavoro l'
  ormai ex assessore a Bilancio, patrimonio e
  partecipate, Marcello Minenna, che aveva
  sfornato insieme alla capo di gabinetto Carla
  Romana Raineri il primo tassello del
  cambiamento: la riforma della governance,
  con l' addio ai Cda e il passaggio per tutte le
  società all' amministratore unico, affiancato,
  ove fosse servito, da un direttore generale.
  Avrebbe dovuto andare in giunta la scorsa
  settimana, ma era slittata. I dissidi interni già serpeggiavano, la sindaca aveva chiesto approfondimenti
  tecnici. Dopo la governance, come anticipato al Sole 24 Ore, Minenna aveva intenzione di procedere a
  dismissioni, sinergie per realizzare economie di scala e accorpamenti per aree funzionali: trasporti,
  rifiuti, incassi e cultura. Ieri Minenna ha diffuso una sintesi degli interventi effettuati e in cantiere, tra cui
  quello di chiudere gli sportelli Equitalia per trasformare Aequa Roma nell' azienda deputata alla
  gestione della riscossione in house.
  Ora viene meno la regìa politica, con effetti a catena.
  Su Ama era già stato archiviato il nodo dei nuovi vertici, con Alessandro Solidoro amministratore unico e
  di Stefano Bina Dg. Solidoro, voluto da Minenna, ha coerentemente lasciato e reggerà l' azienda per la
  gestione ordinaria fino all' avvicendamento. Recita la nota di Ama: «Ha ritenuto venute meno le
  condizioni per l' incarico affidatogli». Bina, nominato con il placet della Casaleggio Associati, resta al
  suo posto. Ma senza timone, con il nuovo piano impianti da presentare entro dicembre (dopo la
  chiusura nel 2013 della maxidiscarica di Malagrotta di proprietà di Manlio Cerroni) e con l' inchiesta
  della procura di Roma che pende sul capo dell' assessora Paola Muraro, la strategia rifiuti zero arranca.
  La differenziata a fine 2015 era sotto il 45 per cento. E sulla municipalizzata da 7.800 dipendenti e che

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  Giudici contabili critici sul decreto
  L' Associazione magistrati della Corte dei conti
  condivide in una nota le forti perplessità
  espresse dall' Associazione nazionale
  magistrati sulle norme di trattenimento in
  servizio dei magistrati, contenuta nel decreto
  legge 168/2016 approvato giovedì scorso dal
  consiglio dei ministri (si veda ItaliaOggi di ieri).
  Per la magistratura contabile «si determina
  una palese disparità di trattamento tra
  magistrati che svolgono funzioni direttive e
  semidirettive e tutti gli altri (ivi compresi i
  magistrati contabili nel frattempo collocati a
  riposo per aver superato i 70 anni lo scorso 30
  giugno in base alle norme all' epoca in vigore)
  e presenta profili di incostituzionalità, sotto il
  profilo dei principi di uguaglianza, di
  autonomia e indipendenza della magistratura,
  nella misura in cui non consente un
  trattamento indifferenziato fra tutti i
  magistrati».

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  Limiti all' avvocatura unica tra più enti
  Sì all' avvocatura unica f r a p i ù comuni, ma
  soltanto se ogni legale segue unicamente gli
  affari dell' ente di appartenenza. Deve invece
  essere annullata la delibera adottata dal
  consiglio con cui si mette il personale dell'
  avvocatura comunale a disposizione di altri
  enti locali, per esempio perché sono più piccoli
  e dispongono di meno risorse: la possibilità di
  aderire convenzionandosi al progetto, infatti, è
  contraria ai paletti contenuti nella riforma
  forense, mentre la Finanziaria 2008 autorizza
  sì gli enti locali a coalizzarsi per tagliare le
  s p e s e , m a s o l o a patto che gli avvocati
  provenienti dagli enti convenzionati trattino
  esclusivamente gli affari legali delle rispettive
  amministrazioni. È q u a n t o e m e r g e d a l l a
  sentenza 1608/16, pubblicata dalla terza
  sezione del Tar Lombardia. Va in fumo,
  almeno per ora, l' iniziativa di «federalismo
  legale». A far annullare la delibera incriminata
  è un gruppo di avvocati amministrativisti che
  non vede di buon occhio il progetto del
  comune più grande offerto ai paesi vicini. E in
  effetti il nuovo statuto della professione forense
  approvato con la legge 247/12 non ha mutato il
  quadro delle incompatibilità per gli avvocati
  con il lavoro subordinato: i legali che operano
  nell' ufficio dell' ente devono iscriversi all'
  elenco speciale e possono trattare soltanto le cause dell' amministrazione di riferimento.
  Altrettanto vale per le consulenze da svolgere. In occasione della riforma forense il legislatore ben
  poteva ampliare il campo delle deroghe. Ma non l' ha fatto. Così come da anni, ormai, manca una
  disciplina organica delle avvocature e dunque anche per i legali degli enti bisogna fare riferimento alla
  legge professionale. Le norme della Finanziaria 2008 sono dettate per ridurre la spesa pubblica e
  devono essere interpretate in modo compatibile con la disciplina dell' ordinamento forense: la
  convenzione tra comuni è valida a condizione che la struttura unitaria operi a livello amministrativo,
  mentre gli avvocati dei vari enti aderenti devono conservare la loro indipendenza. Il risparmio sui costi
  previsto dall' articolo 2 comma 12 della legge 244/07 scatta con le economie di scala che si ottengono
  concentrando in una sede sola il personale distaccato dagli enti e le risorse strumentali e le attività
  collaterali da svolgere, per esempio quelle di cancelleria. Non è però prevista alcuna modifica delle
  mansioni degli avvocati. Bisogna infatti ricordare che la disciplina dell' ordinamento della professione
  forense costituisce una legislazione speciale, che come tale non può essere derogata da una normativa
  generale successiva (visto che la legge 247/12 non innova sulle incompatibilità fra avvocati e lavoro
  dipendente). Inoltre la disciplina delle deroghe al regime di incompatibilità, per sua natura, è di stretta
  interpretazione e non suscettibile di estensione. Spese di giudizio compensate per l' assoluta novità
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  Alle amministrazioni spettano anche i controlli sul diritto alla prestazione

  Sussidio alle famiglie povere
  Da oggi la richiesta del Sia agli uffici dei comuni

  Porte aperte nei comuni per richiedere il Sia
  (Sostegno all' inclusione attiva). È da
  stamattina, infatti, che presso gli sportelli degli
  uffici comunali le famiglie in serie difficoltà
  economiche possono fare domanda per il
  riconoscimento del nuovo sussidio economico,
  bimestrale, il cui importo varia tra 160 e 800
  euro. Ai comuni spettano pure i controlli sul
  diritto alla nuova prestazione, mentre all'
  erogazione provvede l' Inps, cui gli enti locali
  devono trasmettere le domande una volta
  ricevute e protocollate. Un avviso ai cittadini:
  fare i furbi conviene poco.
  Chi sottoscrive la domanda (è
  autocertificazione) dichiarando dati non
  corrispondenti a verità corre il rischio di una
  sanzione da 500 a 5.000 euro.
  Contrasto alla povertà. Il Sia è una misura di
  contrasto alla povertà introdotta dalla legge di
  Stabilità 2 0 1 6 a f a v o r e d e l l e f a m i g l i e i n
  condizioni economiche disagiate e in cui siano
  presenti minorenni, figli disabili e/o donne in
  gravidanza. Obiettivo: aiutare a superare la
  condizione di povertà e a riconquistare l'
  autonomia.
  Proprio per ciò, l' erogazione è subordinata
  alla sottoscrizione di un progetto
  personalizzato di attivazione sociale e
  lavorativa predisposto dai servizi sociali del comune, in rete con i servizi per l' impiego, i servizi sanitari,
  le scuole, soggetti privati ed enti non profit.
  Nuova «Carta acquisti». Il Sia è una nuova carta acquisti («Carta elettronica di pagamento Sia») inviata
  ai beneficiari da Poste italiane a seguito di disposizione di accredito da parte dell' Inps. Con tale Carta­
  Sia si potranno fare acquisti in tutti i supermercati, nei negozi alimentari, nelle farmacie e nelle
  parafarmacie abilitati al circuito Mastercard. La Carta­Sia potrà anche essere utilizzata per pagare
  bollette elettriche, telefoniche e del gas. È «caricata» ogni due mesi di un importo prefissato dalla legge
  in funzione della numerosità del nucleo familiare (si veda tabella).
  I requisiti. Diversi i requisiti, da possedere al momento della domanda e per il periodo di erogazione del
  Sia. Tra l' altro: cittadinanza italiana o comunitaria del richiedente o, per i cittadini stranieri, il possesso
  del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo (requisito accertato dal comune);
  residenza in Italia da almeno due anni (requisito accertato dal comune); assenza di autoveicoli
  immatricolati la prima volta nei 12 mesi antecedenti la richiesta, di autoveicoli di cilindrata superiore a
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  Impegni di spesa secondo esigibilità
  Anche nella seconda parte dell' esercizio
  finanziario, gli impegni di spesa devono
  essere assunti secondo esigibilità, senza
  utilizzare impropriamente il fondo pluriennale
  vincolato.
  Man mano che ci si avvicina al 31 dicembre, è
  sempre più probabile che una parte delle
  spese che si andranno a impegnare
  scadranno nell' anno nuovo. Basti pensare,
  oltre che agli investimenti (che
  fisiologicamente hanno un orizzonte
  pluriennale), anche alle forniture o a molti
  servizi.
  In passato, prima dell' entrata in vigore della
  nuova contabilità, il problema non si poneva,
  nel senso che tutto ciò che non veniva
  liquidato entro fine anno poteva restare a
  residuo passivo. Spesso ciò consentiva ai
  responsabili degli uffici di garantirsi una
  provvista per affrontare i primi mesi del nuovo
  anno, anche a fronte di un eventuale esercizio
  provvisorio.
  C o m e n o t o , t a l e prassi ( g i à n o n t r o p p o
  ortodossa con le vecchie regole), è oggi
  assolutamente illegittima. Per cui, gli impegni
  non liquidati al 31 dicembre devono essere
  cancellati e le relative risorse confluire in
  avanzo (libero, vincolato o destinato).
  Per le spese correnti, inoltre, occorre considerare quanto prevede l' art. 183, comma 6, del Tuel, ai
  sensi del quale non possono essere assunte obbligazioni che danno luogo a impegni sugli esercizi
  successivi a quello in corso, a meno che non siano connesse a contratti o convenzioni pluriennali o
  siano necessarie per garantire la continuità dei servizi connessi con le funzioni fondamentali.
  Anche in tali casi, inoltre, occorre considerare l' esigibilità della spesa. Al riguardo, il principio contabile
  applicato sulla contabilità finanziaria (al punto 5.2, lett. b) riporta l' esempio delle fornitura continuative di
  servizi a cavallo tra due esercizi: in tal caso, occorre impegnare l' intera spesa, imputando distintamente
  nei due esercizi le relative quote di spesa; ciascuna quota di spesa trova copertura nelle risorse correnti
  dell' esercizio in cui è imputata e non richiede la costituzione del fondo pluriennale vincolato.
  Quest' ultimo, quindi, al di fuori dei casi in cui ciò è espressamente previsto dagli stessi principi
  contabili (ad esempio, per le spese di personale e per quelle relative a incarichi a legali esterni), non
  può essere utilizzato per trasferire le coperture da un esercizio all' altro, tranne che in presenza del c,d,
  fatto sopravvenuto, ossia quando l' esigibilità viene posticipata da un evento non prevedibile al
  momento del perfezionamento dell' obbligazione. Ad esempio, al 30 settembre l' ente stipula un
  contratto per la fornitura di cancelleria con consegna entro il 30 novembre; se la scadenza slitta per fatto
  sopravvenuto, è possibile utilizzare il fondo pluriennale vincolato.
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  sentenza del tribunale amministrativo regionale per la calabria

  Soprintendenze, bandite nuove valutazioni
  sostitutive
  La Soprintendenza non può svolgere una
  nuova valutazione sostitutiva di quella svolta
  dall' ente competente nel merito, mentre l'
  oggetto del giudizio alla stessa spettante
  appare limitato al profilo della legittimità dell'
  atto.
  È quanto sottolineato dai giudici della prima
  sezione del Tribunale amministrativo regionale
  per la Calabria con la sentenza n. 1674 dello
  scorso 29 agosto.
  I giudici calabresi hanno poi citato anche un
  altro orientamento giurisprudenziale secondo
  cui «l' annullamento del nulla osta
  paesaggistico comunale (Consiglio di stato n.
  2176 del 2016), da parte della
  Soprintendenza, ha ad oggetto l' esercizio
  della funzione di controllo della legittimità del
  nulla osta rilasciato dall' ente locale delegato e
  risulta, quindi, riferibile a qualsiasi vizio di
  legittimità riscontrato nella valutazione
  formulata in concreto dall' ente territoriale (in
  senso conforme Consiglio di stato n.
  1764 del 2016)».
  Il caso sottoposto all' attenzione dei giudici
  amministrativi catanzaresi vedeva Tizio che
  con l' atto introduttivo del giudizio chiedeva: l'
  annullamento del decreto del Soprintendente
  con cui era annullato il provvedimento del
  dirigente del settore tutela ambientale della Provincia contenente nulla osta paesaggistico. Tizio stesso
  riferiva di essere proprietario di un terreno oggetto di ricorso e che aveva stipulato una convenzione
  edilizia con il comune e che, volendo edificare, aveva richiesto nulla osta paesaggistico.
  Dopo istruttoria, veniva rilasciato il nulla osta in suo favore, ma successivamente, la soprintendenza
  annullava il nulla osta rilasciato in precedenza dalla Provincia.
  Pertanto Tizio impugnava il provvedimento.
  Secondo il Tribunale amministrativo regionale l' unico limite che la Soprintendenza competente incontra
  in tema di annullamento dell' autorizzazione paesaggistica è costituito dal divieto di effettuare un
  riesame complessivo delle valutazioni compiute dall' ente competente tale da consentire la
  sovrapposizione o la sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di
  rilascio dell' autorizzazione.
  Nel caso di specie, la Soprintendenza aveva annullato il nulla osta a suo tempo adottato evidenziando

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  Enti locali a corto di programmazione finanziaria. Ma le scadenze si avvicinano

  Sul bilancio si naviga a vista
  Avanzi, debito e fondo pluriennali tra i punti critici

  Comuni ancora a corto di programmazione
  finanziaria. Mancano poco più di due mesi all'
  apertura della sessione di bilancio e l e
  amministrazioni brancolano nel buio. Limiti all'
  applicazione dell' avanzo ed al ricorso al
  debito e rilevanza del fondo pluriennale
  vincolato sono i punti più critici.
  Entro il prossimo 15 novembre, le giunte degli
  enti locali dovranno presentare ai consigli,
  unitamente alla nota di aggiornamento del Dup
  lo schema di bilancio di previsione 2017­2019,
  in vista della sua approvazione entro il 31
  dicembre.
  Nelle intenzioni del governo, i termini, a
  differenza di quanto accade sistematicamente
  da oltre un decennio, non dovrebbero slittare
  più di tanto, anche se probabilmente una
  proroga ci sarà, pur se breve (si dice non oltre
  il 28 febbraio). Naturalmente, un discorso a
  parte va fatto per le province, molte delle quali
  non hanno ancora chiuso neppure il bilancio
  2016.
  In ogni caso, anche nei confronti dei comuni le
  nuove regole contabili rendono sempre più
  pressante l' esigenza di approvare il
  preventivo il prima possibile. Per centrare l'
  obiettivo, occorrerebbe mettersi al lavoro già
  nelle prossime settimane, ma al momento al
  mosaico mancano alcuni tasselli fondamentali.
  Anche dando per scontata la conferma dei trasferimenti compensativi Imu e Tasi e dell' attuale sistema
  perequativo (anche se in parte bocciato dalla Corte costituzionale), il quadro delle risorse disponibili è
  ancora tutt' altro che definito.
  La l 164/2016, di modifica della l 243/2012 sugli equilibri contabili, pur semplificando i vincoli di finanza
  pubblica, ha posto una grossa incognita sulla possibilità di utilizzare sia l' avanzo di amministrazione
  che il debito. Tali leve, infatti, saranno manovrabili sono nell' ambito di intese a livello regionale o
  nazionale, che garantiscano a livello aggregato il rispetto del pareggio di bilancio. Sulle modalità e sui
  tempi per l' attuazione di tale meccanismo per ora tutto tace. Un' altra grossa difficoltà deriva dall'
  impatto del fondo pluriennale vincolato, ovvero di quelle entrate già impegnate per spese che
  diventeranno esigibili nei prossimi anni. La stessa l 164 ha previsto l' inclusione di tale fondo fra le
  entrate valide ai fini del pareggio di bilancio, ma fino al 2020 dovrà essere la manovra annuale a
  stabilire entro quali limiti. Tale informazione è quindi indispensabile, anche se il governo si è già
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  Istruzioni Anac alle stazioni appaltanti sull' acquisizione dei Cig

  Concorsi con il codice per tracciare i pagamenti
  Il Codice identificativo gara di ogni appalto
  deve essere acquisito prima dell' indizione
  della gara. È quanto ha precisato l' Anac
  dettando le istruzioni e la tempistica che le
  stazioni appaltanti, e in particolare il
  responsabile del procedimento (Rup), devono
  seguire quando indicono una procedura per
  affidamento di contratti pubblici. La materia
  vede strettamente collegata l' acquisizione del
  Cig (codice identificativo gara) con il
  contributo per la partecipazione alle gare.
  L' Avcp (delibera del 10 gennaio 2007) che ha
  prima stabilito che le stazioni appaltanti e gli
  enti aggiudicatori «sono tenuti al pagamento
  della contribuzione all' atto dell' attivazione
  delle procedure di selezione del contraente» e
  che gli operatori economici sono tenuti al
  versamento del contributo a pena di
  esclusione dalla gara; successivamente la
  stessa Avcp (delibera del 1° ottobre 2010) ha
  poi previsto l' obbligo dell' indicazione del
  codice Cig (codice identificativo gara) su
  bandi e avvisi di gara da pubblicare sulla
  Gazzetta Ufficiale.
  È ora l' articolo 213, comma 9 del nuovo
  codice dei contratti pubblici a stabilire che l'
  Autorità individui le informazioni obbligatorie, i
  termini e le forme di comunicazione che le
  stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori sono tenuti a trasmettere all' Osservatorio.
  Con due comunicati del 13 luglio pubblicati sul sito Anac nei giorni scorsi, sono state quindi chiarite sia
  le modalità di acquisizione dei Cig da parte delle stazioni appaltanti, sia la tempistica.
  Dal punto di vista dei tempi l' Anac ha chiarito che le stazioni appaltanti che intendono avviare una gara,
  sono tenute ad acquisire il relativo Cig, «anche in modalità smart, in un momento antecedente all'
  indizione della procedura di gara». In altre parole: se è prevista la pubblicazione di un bando o avviso, il
  Cig va acquisito prima della pubblicazione in G.U., in modo che possa essere ivi riportato; per le gare
  che prevedono l' invio della lettera di invito, il Cig va acquisito prima dell' invio delle stesse in modo che
  possa essere ivi riportato.
  Invece, per gli acquisiti effettuati senza le formalità di pubblicazione e invio della lettera di invito il Cig va
  acquisito prima della stipula del relativo contratto in modo che possa essere ivi riportato e consentire il
  versamento del contributo da parte degli operatori economici partecipanti (ad esempio nel caso di
  affidamenti in somma urgenza il Cig va riportato nella lettera d' ordine).
  Infine, per le gare di cui non è previsto l' obbligo di contribuzione a favore dell' Autorità il Cig va

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