CSV FC - Assiprov mercoledì, 05 febbraio 2020

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Prime Pagine

 05/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                               4
 Prima pagina del 05/02/2020

 05/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                     5
 Prima pagina del 05/02/2020
 05/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                    6
 Prima pagina del 05/02/2020

ambiente e protezione civile

 04/02/2020   Cesena Today                                                                                         7
 Caldo anomalo, è colpa del Garbino, allerta meteo per le raffiche di vento
 05/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 42                                                           8
 Una nuova onlus di soccorso con unità cinofile

csv e scenario locale

 04/02/2020   Cesena Today                                                                                         9
 "Ogni mattina un altro mattone", mezzo secolo di attività per l' imprenditore cesenate
 04/02/2020   Cesena Today                                                                                        10
 Balli, spettacoli, musica e sfilata di maschere al Carnevale senza Frontiere
 05/02/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 49                                                    11
 Ad e s i o n i al progetto Winter Young
 04/02/2020   Forli Today                                                                                         12
 Un aiuto per le famiglie più povere: torna la "Giornata di Raccolta del Farmaco"

 05/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 42                                                          14
 Il Comune cerca volontari per gestire la colonia di conigli

salute e assistenza

 05/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 2                                         Rita Bartolomei   15
 Anziani malati, lo Stato non c' è Spese e assistenza scaricate sui figli
 05/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 3                                                           17
 «Io, mamma e il Parkinson Le istituzioni? Un muro»
 05/02/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43                                                          19
 I bambini fanno raccolta di tappi in cambio di stampelle e carrozzine

volontariato

 05/02/2020   Avvenire Pagina 10                                                          FRANCESCO RICCARDI      20
 Solidarietà sotto attacco, sfida del Festival Fundraising
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05/02/2020   Corriere della Sera Pagina 6          22
Vip e sportivi, asta per la ricerca cardiologica
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[ § 1 § ]

            mercoledì 05 febbraio 2020
                                         Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     mercoledì 05 febbraio 2020
                                      Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     mercoledì 05 febbraio 2020
                                    Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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[ § 1 5 3 7 4 5 9 5 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                                  Cesena Today
                                                                           ambiente e protezione civile

                          Caldo anomalo, è colpa del Garbino, allerta meteo per le raffiche di vento
                          Si sono attivati già nella prima mattinata di martedì venti di caduta dall' Appennino, che hanno spinto le temperature
                          oltre i 17°C in pianura.

                          L' atteso Garbino ha spazzato via nebbie ed inquinanti. E' in atto in questo ore
                          un cambio di circolazione atmosferica per effetto di una discesa di aria
                          fredda che investirà prevalentemente la dorsale adriatica centro-meridionale.
                          Si sono attivati già nella prima mattinata di martedì venti di caduta dall'
                          Appennino, che hanno spinto le temperature oltre i 17°C in pianura. Al Passo
                          della Calla, a 1296 metri d' altezza, con la raffica più intensa è stata di 80.5
                          (dati amatoriali Asmer, Emilia Romagna Meteo), mentre a Cesena la
                          centralina dell' Arpae ha registrato una raffica di 68.76 chilometri orari. I Vigili
                          del Fuoco sono stati impegnati in diversi interventi nella zona di Bagno di
                          Romagna per la messa in sicurezza di rami pericolanti o spezzati. La
                          ventilazione rimarrà sostenuta anche mercoledì, con rotazione dai quadranti
                          nord-occidentali. Questo favorirà un sensibile abbassamento delle
                          temperature, che rimarranno ancora oltre la media, oscillando tra 10 e 13°C.
                          Allerta sulla fascia costiera Dal Garbino alle raffiche di Bora. Anche quella di
                          mercoledì sarà una giornata particolarmente ventosa. La Protezione Civile
                          dell' Emilia Romagna ha diramato un' allerta "gialla" per vento per la fascia
                          costiera. Mercoledì, viene specificato, "correnti nord orientali, legate al passaggio di una saccatura atlantica,
                          determineranno venti forti sul mare e sulla costa dove si raggiungeranno intensità pari o superiori a 62 km/h (raffiche
                          fino a 80 km/h.) La ventilazione sarà più intensa sulla costa della Romagna. Il mare sarà molto mosso o agitato nella
                          seconda parte della giornata con altezza d' onda superiore a 2,5 metri e direzione d' onda da nord-est nella costa
                          romagnola". La tendenza è per un' attenuazione dei fenomeni. Si annunciano giornate soleggiate, con temperature in
                          flessione. Venerdì, annuncia il servizio meteorologico dell' Arpae, "la presenza di un promontorio anticiclonico
                          garantirà prevalenti condizioni di cielo sereno, con temperature in ulteriore lieve calo e prossime alla norma,
                          conseguenza dell' avvezione di aria temporaneamente più fredda dei giorni precedenti. Da sabato un graduale
                          cedimento del campo di alta pressione ed il conseguente arrivo di aria più mite ed umida da ovest, favorirà un
                          progressivo aumento della nuvolosità, con qualche precipitazione attesa sulle aree del crinale appenninico per
                          lunedì. Le temperature saranno in progressivo aumento fino a portarsi nuovamente su valori sensibilmente superiori
                          alla norma sui rilievi, mentre sulle aree pianeggianti le inversioni termiche e qualche nebbia manterranno le
                          temperature su valori più consoni alla prima decade di febbraio. Il vento da sud-ovest subirà una progressiva
                          intensificazione sulla dorsale appenninica a partire dalla giornata di domenica, lunedì potrebbe interessare anche la
                          Romagna, determinando un sensibile aumento della temperatura anche su questa porzione di pianura".

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 7
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[ § 1 5 3 7 4 6 0 0 § ]

                          mercoledì 05 febbraio 2020
                          Pagina 42

                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                           ambiente e protezione civile

                          Una nuova onlus di soccorso con unità cinofile

                          Si sono «messi in proprio». Espressione tecnicamente non corretta per
                          un' associazione senza scopi di lucro, ma l' idea della sostanza è resa.
                          Dopo una lunga esperienza come volontari di protezione civile con il
                          supporto di cani per il ritrovamento e il salvataggio di persone smarrite,
                          un gruppo di esperti s' è riunito ufficialmente in un' associazione
                          specifica munita di unità cinofile addestrate da mettere immediatamente
                          al servizio della comunità in caso di necessità. Il nome del sodalizio
                          onlus è essenziale, 'Unità Cinofile da Soccorso', ed esprime in sintesi alla
                          perfezione la vocazione della nuova nata nell' articolato panorama di enti
                          e associazioni di soccorso della provincia. «Il nostro principale obiettivo -
                          argomenta Stefano Rossi, anima della neonata alleanza di solidarietà -,
                          oltre a una partecipazione più ampia alle attività di volontariato di
                          protezione civile, è quello di offrire un rapido e competente supporto agli
                          organi istituzionali in caso di calamità o di eventi in cui necessiti l' ausilio
                          di unità cinofile». Tema sempre attuale, in un territorio come quello
                          forlivese zeppo di fiumi, aree boschive o picchi appenninici. «Le emergenze sono tantissime - sottolinea ancora
                          Rossi -, e l' impiego immediato di cani addestrati risulta fondamentale. Ciò che ci muove sono passione e
                          professionalità: la nostra attività di addestramento è costante, anche con qualificati stage formativi».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 8
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[ § 1 5 3 7 4 5 9 6 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                               csv e scenario locale

                          "Ogni mattina un altro mattone", mezzo secolo di attività per l' imprenditore cesenate
                          Ho 72 anni e già a 14, nel lontano 1961, ho avuto il primo timbro sul libretto di lavoro, come apprendista meccanico"

                          C' è il meglio dell' artigianato nella storia dell' imprenditore cesenate Ubaldo
                          Gardelli, premiato da Confartigianato per il 50° di fondazione della sua
                          impresa, nella quale è affiancato dal figlio Fulvio, con la terza generazione
                          pronta a entrare. L' attività della ditta si sviluppa nel settore manifatturiero di
                          carpenteria, costruzione ed installazione di macchinari automatici per l'
                          imballaggio, la dosatura e il confezionamento generico. Socio di
                          Confartigianato da sempre, Gardelli, che ha ricevuto l' onorificenza di
                          cavaliere della Repubblica per i suoi meriti professionali, è impegnato nel
                          volontariato, sensibile alle tematiche giovanili e contribuisce al sostegno di
                          associazioni sportive locali. "Ho 72 anni - dice - e già a 14, nel lontano 1961,
                          ho avuto il primo timbro sul libretto di lavoro, come apprendista meccanico.
                          Ho fatto la gavetta in alcune aziende e nel 1970 mi sono messo in proprio
                          creando la prima attività nel capannone di proprietà dove ho costruito anche
                          la casa. Dall' unione con mia moglie Loretta sono nati Isabella e Fulvio, che
                          ha seguito le mie orme e mi affianca. Nel 1990 ci siamo trasferiti nella zona
                          artigianale di Torre del Moro, in un terreno in cui abbiamo costruito uno
                          stabilimento di 1300 mq dove oggi lavorano dieci dipendenti. Il settore è in fermento e noi ci siamo costruiti un nome
                          grazie alla serietà e alla professionalità, i nostri marchi di garanzia". "Un aneddoto di questi cinquant' anni di storia?
                          Sarebbero infiniti - rimarca Gardelli -. Ce n' è uno, tuttavia, che si ripete ogni giorno: alzarsi la mattina con la voglia di
                          mettere un altro mattone in questa grande casa imprenditoriale che abbiamo costruito grazie all' unione familiare, al
                          senso di responsabilità, alla capacità di fare sacrifici e soprattutto al desiderio di lavorare bene puntando all'
                          eccellenza al servizio dei clienti. Il futuro è dei giovani e spero che mio nipote Lorenzo, che frequenta l' ultimo anno
                          delle superiori, entri a far parte della impresa per darle ancora maggior continuità". Il vicesegretario di Confartigianato
                          Cesena Giampiero Placuzzi ha consegnato una targa a Gardelli per i primi cinquant' anni di storia imprenditoriale
                          ringraziandolo per l' impegno associativo e per il contributo che la sua impresa dà ogni giorno allo sviluppo
                          territoriale.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
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[ § 1 5 3 7 4 5 9 7 § ]

                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                               csv e scenario locale

                          Balli, spettacoli, musica e sfilata di maschere al Carnevale senza Frontiere

                          Sabato 8 febbraio, dalle 15 alle 19, al Nuovo Teatro Carisport di Cesena torna
                          il "Carnevale senza Frontiere", l' evento più divertente del periodo
                          carnevalesco organizzato dall' Associazione l' Aquilone di Iqbal giunge alla
                          sua XIV edizione. Nel corso dell' evento ci sono: balli di gruppo, gonfiabili,
                          trucca bimbi, sculture di palloncini, pesca di beneficenza, zona bimbi 0-3 anni,
                          le divertenti incursioni dei clown dottori e la coloratissima sfilata con in palio
                          tanti premi per le maschere più belle. Sul palco poi si alternano molti
                          spettacoli. Si comincia da "Rime Insaponate", un entusiasmante spettacolo di
                          bolle di sapone dell' artista Alekos, poi spazio a I Cartuneitors che scatenano
                          l' entusiasmo di adulti e bambini con le sigle dei cartoni animati più amati,
                          dagli anni '70 a oggi. Non possono mancare il fascino e la magia delle
                          Principesse Disney del Gruppo Genesi Musical che fanno sognare il pubblico
                          presente. Infine tutti a ballare con gli animatori dell' Aquilone di Iqbal che si
                          lanciano in una divertente e movimentata baby dance. Ingresso a offerta
                          libera. Il ricavato andrà a sostenere i progetti dell' Associazione.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
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                          mercoledì 05 febbraio 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Ad e s i o n i al progetto Winter Young
                          "Winter

                          MERCATO SARACENO C' è tempo fino a venerdì 7 febbraio per i giovani
                          mercatesi dai 16 ai 18 anni che intendono aderire al progetto "Winter Young". Il
                          Comune offre a 10 giovani la possibilità di partecipare attivamente alla vita della
                          comunità sperimentando brevi ma significative esperienze di impegno
                          volontario in servizi pubblici o in attività di pubblica utilità svolte da realtà
                          associative. A fronte di tale impegno i partecipanti riceveranno un bonus del
                          valore di 100 euro da utilizzare per attività sportive presso centri o associazioni
                          sportive del paese convenzionati. Verranno considerate le prime 10 domande
                          pervenute, in ordine cronologico, al protocollo comunale. Per modulo di
                          richiesta di adesione, elenco associazioni aderenti al progetto ed elenco centri
                          sportivi presso i quali spendere il bonus si può consultare il sito
                          www.comune.mercatosaraceno.fc.it. I programmi di Impegno Civile Volontario
                          si potranno effettuare presso l' Unione Sportiva Due Emme, la coop Cisa e il
                          centro diurno disabili, l' associazione Amici di Casa Insieme, il Tennis club
                          Mercatese, l' associazione culturale Barbablù, la biblioteca comunale Veggiani.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                               csv e scenario locale

                          Un aiuto per le famiglie più povere: torna la "Giornata di Raccolta del Farmaco"
                          Gli stessi farmacisti consiglieranno il farmaco da banco di cui è maggiormente avvertita la necessità

                          Sono 31 le farmacie del forlivese che partecipano alla ventesima edizione
                          della Giornata di Raccolta del Farmaco. Dal 4 al 10 febbraio (il giorno
                          principale sarà sabato 8 febbraio) sarà possibile acquistare uno o più
                          medicinali da banco ed i medicinali raccolti (421.904 confezioni nel 2019 in
                          tutt' Italia, pari a un valore di 3.069.595 euro; 5.319.728 confezioni in 20 anni,
                          pari a un valore di 34.155.450 euro) saranno consegnati agli oltre 1.800 enti
                          assistenziali convenzionati con Banco Farmaceutico. Si tratta di realtà che
                          offrono cure e medicine gratuite a chi non può permettersele per ragioni
                          economiche. La Giornata è resa possibile da oltre 20.000 volontari c h e
                          svolgono il turno in farmacia e da più di 15.000 farmacisti. Gli stessi
                          farmacisti consiglieranno il farmaco da banco di cui è maggiormente
                          avvertita la necessità. Nel 2019 nel Forlivese vennero raccolte 4.404
                          confezioni di farmaci (pari a un valore di 31.723 euro) che hanno aiutato
                          2.059 assistiti da 37 enti caritativi del territorio. A Forlì i volontari del Banco
                          farmaceutico saranno presenti davanti alle farmacie Zuccari,
                          Cicognani,Comunale Risorgimento, Comunale Ospedaletto, Comunale piazza
                          Erbe, Comunale Punta di Ferro, Comunale zona Iva, Nanni, Mancini, Vecchiazzano, Del Ronco, San Benedetto,
                          Comunale De Calboli, San Martino, Comunale Bussecchio, Comunale Cà Rossa, Villafranca, Lombardi Ospedale,
                          Roncadello e Sarti. A Forlimpopoli aderiscono le farmacie Comunale, Fabbri e Tognoli; a Meldola la farmacia Giardini;
                          a Fiumana la farmacia Del Rabbi; a Castrocaro la farmacia "Le Terme"; a Cusercoli la farmacia Bombardi; a Civitella
                          la "San Michele"; a Rocca San Casciano la "Degli Angeli"; a Dovadola la "Due Ponti", mentre a Bertinoro la farmacia di
                          Santa Maria Nuova. Per info e disponibilità ai turni davanti alle farmacie del forlivese è possibile contattare Grazia
                          Tosoni al numero 338.9508705. La Giornata di Raccolta del Farmaco si svolge sotto l' Alto Patronato della
                          Presidenza della Repubblica, con il patrocinio di Aifa, in collaborazione con Cdo Opere Sociali, Federfarma, Fofi,
                          Federchimica Assosalute, Assogenerici, Federsalus e BFResearch. Intesa Sanpaolo è Partner Istituzionale dell'
                          iniziativa. La Giornata di Raccolta del Farmaco è realizzata grazie all' importante contributo incondizionato di Ibsa e
                          Teva e al sostegno di Eg Stada Group e Doc Generici. La Giornata è supportata da Mediafriends, Responsabilità
                          Sociale Rai, La7, Sky per il sociale,e Pubblicità Progresso. La decisione di estendere le attività di raccolta ad una
                          settimana deriva soprattutto dalla necessità di rispondere in maniera più efficace al fabbisogno espresso dagli enti.
                          Nella scorsa edizione della Giornata di Raccolta del Farmaco, infatti, nonostante l' ottimo risultato (421.904
                          confezioni di farmaci raccolte, pari a un valore di 3.069.595 euro) è stato possibile soddisfare solamente il 40,5%
                          delle richieste degli enti assistenziali. Questo poiché la povertà sanitaria resta un problema preoccupante

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 12
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                          martedì 04 febbraio 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                              csv e scenario locale

                          e di elevate dimensioni. In Italia ci sono 1,8 milioni di famiglie e 5 milioni di individui che vivono in condizioni di
                          povertà assoluta. Tra questi, nel 2019, sono stati 473.000 quelli che hanno avuto bisogno di farmaci e che hanno
                          chiesto aiuto ad un ente assistenziale per potersi curare, come rileva il Settimo Rapporto sulla Povertà Sanitaria di
                          Banco Farmaceutico. La richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali - si legge nel Rapporto - è cresciuta, in
                          7 anni (2013-2019) del 28%. Nel 2019, si è raggiunto il picco di richieste, pari a 1.040.607 confezioni di medicinali
                          (+4,8% rispetto al 2018). Val la pena, infine, ricordare che, tra i 5 milioni di poveri, 1 milione 260.000 sono minori;
                          questo, nonostante il nostro intero sistema, a partire della Costituzione, riconosca al bambino il diritto a vedere
                          riconosciuti i propri interessi e le proprie esigenze come superiori e nonostante siano passati 30 anni dall'
                          approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell' infanzia (New York, 20 novembre 1989), che riconosce al minore
                          il diritto "di godere del miglior stato di salute possibile". Non solo: le famiglie povere con figli minorenni - sottolinea
                          sempre il 7° Rapporto - sperimentano, paradossalmente (dal momento che sarebbe logico aspettarsi un
                          supplemento di facilitazioni da parte delle istituzioni) difficoltà aggiuntive: nel 40,6% dei casi (vs 37,2% delle famiglie
                          povere senza figli), per ragioni economiche, hanno limitato la spesa per visite mediche e accertamenti periodici di
                          controllo preventivo almeno una volta nel corso dell' anno. Le difficoltà sono superiori anche per le famiglie non
                          povere con figli (ha limitato la spesa o rinunciato del tutto il 20,7% di esse) rispetto alle famiglie non povere senza
                          figli (18,3%). Considerando il totale delle famiglie (povere + non povere) ha limitato la spesa o rinunciato del tutto alle
                          cure il 22,9% di quelle con figli, contro il 19,2% di quelle senza. Significa che la rinuncia ha riguardato,
                          complessivamente, una famiglia su cinque "Tutto ciò significa che, nel nostro Paese, c' è ancora tanto lavoro da fare
                          - osserva Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus -. Nei sette giorni della prossima
                          Giornata di Raccolta del Farmaco sarà possibile dare un importante contributo, aiutando concretamente chi ha
                          bisogno. Sostenere la Giornata di Raccolta del Farmaco, come donatori, farmacisti, o volontari, significa sostenere
                          quella rete di solidarietà composta dagli enti di assistenza e di prossimità senza la quale le persone povere
                          sarebbero non solo prive di cure, ma anche più sole. Significa compiere un gesto che indica come la gratuità sia la
                          strada da percorrere per realizzare il bene della società", ha dichiarato Sergio Daniotti, presidente della Fondazione
                          Banco Farmaceutico onlus. "Ogni anno cresce l' impegno delle farmacie che partecipano a questa meritevole
                          iniziativa, con spirito di solidarietà nei confronti delle persone più disagiate. In farmacia ben conosciamo le difficoltà
                          economiche che, purtroppo, coinvolgono un numero sempre maggiore di famiglie, con conseguenze negative sulla
                          salute: sono molti, soprattutto bambini e anziani, che non riescono a curarsi adeguatamente - afferma Marco
                          Cossolo, Presidente di Federfarma Nazionale -. L' adesione alla Giornata di Raccolta del Farmaco del Banco
                          Farmaceutico conferma il valore sociale della farmacia e il suo costante contributo al miglioramento della vita
                          collettiva".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                          mercoledì 05 febbraio 2020
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                               csv e scenario locale

                          Parco urbano

                          Il Comune cerca volontari per gestire la colonia di conigli
                          Domenica mattina un incontro per illustrare la situazione e le fasi del procedimento

                          Il Comune di Forlì cerca volontari da impiegare nella gestione della
                          colonia di conigli insediata al parco urbano 'Franco Agosto', in particolare
                          nell' ambito delle attività finalizzate alla sterilizzazione e vaccinazione. I
                          volontari, spiega una nota stampa dell' amministrazione comunale,
                          «verranno opportunamente formati a cura dell' azienda sanitaria ed
                          opereranno in sinergia con gli enti (Comune e Azienda Usl) e la società
                          che ha in gestione il parco». L' impegno previsto è ipotizzabile in due
                          giorni settimanali, in date preventivamente pianificate e comunque sulla
                          base di quelle che saranno le varie esigenze. Non sono richieste
                          competenze specifiche, ma è preferibile avere già una conoscenza della
                          corretta gestione del coniglio. In vista di tali operazioni, domenica alle
                          10.30, nella saletta riunioni situata nell' edificio all' interno del parco,
                          adiacente ai campetti sportivi, raggiungibile dal parcheggio pubblico
                          situato al termine della via Fiume Montone (prima traversa a destra di
                          viale dell' Appennino), si terrà un primo incontro tra il Comune e gli
                          aspiranti volontari per illustrare e chiarire la situazione e le fasi del procedimento. All' incontro saranno presenti i
                          volontari delle Associazioni Made in Bunny Odv e Follow the Bunny che si occuperanno di supportare la formazione
                          per quanto concerne l' etologia del coniglio. Gli interessati possono scrivere una mail al seguente indirizzo:
                          info@madeinbunny.org inserendo come oggetto 'Ricerca volontari Forlì'. I conigli del parco in questi anni sono finiti
                          nelle cronache locali a causa di una serie di epidemie (la prima nel 2012, la seconda tre anni fa) di mixomatosi; si
                          tratta di una patologia non trasmissibile all' uomo che però è pressoché letale per gli animali che la contraggono. Nel
                          2017 il Comune emise un' apposita ordinanza che imponeva di uccidere gli animali infetti. Nel corso delle fasi della
                          cattura dei conigli ci furono diverse manifestazioni di dissenso da parte del movimento ambientalista; i 5 Stelle
                          presentarono poi un esposto. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 14
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                          mercoledì 05 febbraio 2020
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                                                                                 salute e assistenza

                          Anziani malati, lo Stato non c' è Spese e assistenza scaricate sui figli
                          Due milioni e mezzo di infermi. Costi per 31,4 miliardi, metà a carico delle famiglie. Strutture insufficienti

                                                                                                                                   Rita Bartolomei

                          di Rita Bartolomei BOLOGNA Ricade drammaticamente sulle famiglie
                          non solo la fatica, ma anche quasi metà dei costi per l' assistenza socio
                          sanitaria degli anziani non autosufficienti. Lo rivelano le statistiche dell'
                          Auser. Claudio Falasca, architetto e ricercatore, parte dai numeri e
                          spiega: «Nel 2017 abbiamo speso 31 miliardi: 16 e mezzo a carico dello
                          Stato, gli altri coperti dai parenti. Altri 560 milioni sono stati garantiti dal
                          welfare aziendale». Ma se gli anziani con disabilità funzionali - in altre
                          parole quelli che non sono in grado di svolgere le normali attività
                          quotidiane, dal mangiare al lavarsi - sono 2,6 milioni (Istat 2016), non
                          raggiungono i 138mila quelli che beneficiano dell' assistenza domiciliare
                          socioassistenziale (ad esempio gli aiuti sull' igiene personale), con 332
                          milioni di spesa totale, 2.400 euro a testa. Vuol dire sei euro e mezzo al
                          giorno. Il valore di un buono pasto. Peggio. Se andiamo a verificare i
                          numeri del sostegno vero, quello integrato con i servizi sanitari (Adi), le
                          statistiche lasciano basiti. I privilegiati sono appena 70.867, 105 milioni la
                          spesa totale e 1.490 quella pro capite: 4 euro al giorno. E sono solo 3.200 Comuni su 8mila a garantire il servizio, 4 su
                          dieci. Spiega Falasca: «Vero, i numeri si riferiscono al 2015. Ma il problema è che non ne esistono di più aggiornati.
                          Non solo: ognuno ha i propri». Una babele, l' ha giustamente definita 'Italia longeva', la rete nazionale sull'
                          invecchiamento e la longevità attiva. «Dotazione di servizi comica, toccano solo a tre su 100», ha tuonato il
                          presidente Roberto Bernabei nel definire l' assistenza a domicilio. In media 20 ore all' anno a testa, quello che in altri
                          Paesi è concentrato in un mese solo. E con «una forte disomogeneità dell' offerta - che non segue in maniera chiara
                          un gradiente Nord-Sud -, talvolta anche all' interno di una stessa regione». Una grande emergenza nazionale, da nord
                          a sud, nel secondo paese più vecchio al mondo dopo il Giappone, con quasi 14 milioni di anziani (22% della
                          popolazione, Istat 2019). Una famiglia che decida di fare una scelta controcorrente e di attrezzarsi per le cure a casa,
                          a qualunque latitudine deve affrontare una traversata del deserto. «Invece di garantire l' assistenza si monetizza il
                          servizio - alza le braccia Falasca -. Non è un caso che una delle richieste più insistenti del sindacato pensionati sia
                          quello del piano per la non autosufficienza. Consente almeno di prevedere finanziamenti adeguati e pluriennali. Che
                          ci permettano di impostare politiche vere. Invece ogni anno viene stanziata una cifra, che varia».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                          mercoledì 05 febbraio 2020

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                              salute e assistenza

                          E sono una tragedia i posti letto nelle strutture. «Ne servirebbero il doppio - fa i conti Auser -. Nelle Rsa al 2015
                          risultavano quasi 288mila anziani, il 74% donne, con un indice del 100,3%. Vuol dire che sono occupati dagli over65
                          anche letti destinati ad altre categorie». In teoria, nelle Rsa viene ricoverato chi non può essere curato a casa. «Ma
                          andando a scavare - è stupito il ricercatore - si scopre che in alcune regioni la percentuale di chi potrebbe essere
                          assistito a domicilio supera il 50%». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 16
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                          mercoledì 05 febbraio 2020
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                                salute e assistenza

                          «Io, mamma e il Parkinson Le istituzioni? Un muro»
                          Il racconto di Giovanna: abbiamo dovuto pagare quasi tutto noi «Chiedere aiuto non serve. Da anni aspettiamo i
                          contributi promessi»

                          VARESE Un anziano da solo, come fa? «È quello che mi chiedo tutti i
                          giorni. Vale anche se ha una badante. Non è in grado». Giovanna
                          Colombo, 62 anni, pensionata di Cairate (Varese), assiste a casa la
                          mamma Amabile Comelli, 89 anni, malata di Parkinson. Caregiver a
                          tempo pieno. «Sono rimasta orfana di mio padre da bambina, mamma è
                          sempre rimasta con noi. Sono andata in pensione 5 anni fa, poco dopo
                          ha cominciato a peggiorare. Dopo una caduta non si è più ripresa, non è
                          più riuscita ad essere autosufficiente. Devo lavarla, cambiarla, fare
                          tutto». Che aiuti le dà il pubblico? «Poco e niente. Il medico di famiglia
                          aveva aperto l' assistenza a domicilio per un problema a un piede, l'
                          infermiera veniva due volte a settimana. Un venerdì eravamo in visita a
                          Milano, abbiamo saltato. L' Asl ha concluso che quel servizio bastava
                          una volta e l' ha ridotto. Poi l' anno scorso mamma non riusciva più a
                          deglutire. Quando hanno posizionato la Peg, dopo l' aiuto iniziale hanno
                          chiesto come me la cavassi, quindi hanno tolto anche quel minimo di
                          assistenza». In altre parole: se la famiglia si distrugge per garantire dignità e cure, niente aiuti. «Esatto. A meno che il
                          malato non abbia qualcosa di veramente grave». La Peg lo è. «Abbiamo messo il sondino nella nostra Asl di Varese,
                          a pochi chilometri da casa. Per i pezzi di ricambio, chiamiamoli così, mi sono dovuta rivolgere a Gallarate. E ho
                          scoperto che non sono compatibili con i nostri. Ecco, uno si trova davanti un muro e si chiede: e adesso? Se il
                          problema non si risolve, bisogna sostituire tutto». Lei è da sola? «Diciamo che il grosso è mio. Mio marito e mio
                          figlio hanno imparato a somministrare le medicine. La settimana scorsa sono sempre stata in giro per ospedali. O
                          non mangiava o mi aiutavano». Per attrezzare la casa che aiuti ha avuto?

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
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                          mercoledì 05 febbraio 2020

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                                                                              salute e assistenza

                          «Abbiamo comprato il montascale, a spese nostre. La Regione doveva riconoscere qualcosa. Dopo anni non
                          abbiamo ancora visto un centesimo. Il letto l' ho voluto comprare io. Ci hanno dato il materasso antidecubito. E poi
                          pannoloni e traverse non bastano mai. Servono creme, io spendo tanti soldi, ma voglio che lei sia in ordine, pulita».
                          La burocrazia, una delle incombenze pesantissime e quotidiane di un caregiver. «E nessuno ti spiega niente. Se
                          ottieni qualcosa è perché senti, leggi, fai la figura della tonta e chiedi». Che prospettive vede? «Ho paura. Nella mia
                          famiglia i malati di Parkinson sono tanti. Mia nonna, due zii, la mamma. Spero si vada avanti nelle cure ma anche
                          nella prevenzione». Il dolore del caregiver. «Vedo ogni tanto mia mamma che non ha più voce, mi dice sono stufa.
                          Faccio finta di niente, vado avanti. Mettiamo su la musica, mettiamo le lenzuola belle colorate. Però lo so, non è vita
                          questa. E spariscono tutti. Quasi tutti. Le associazioni di volontariato fanno un grande lavoro. Quelle come l' Aspi di
                          Cassano. Perché uno si guarda attorno e non sa come muoversi». Rita Bartolomei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 18
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                                                                                salute e assistenza

                          I bambini fanno raccolta di tappi in cambio di stampelle e carrozzine
                          Iniziativa benefica a Roncadello e alle elementari 'Spazzoli': si ricicla la plastica e si ricevono strumenti per disabili

                          Prima la scuola di Roncadello, poi l' elementare Saffi in viale Spazzoli per
                          proseguire con la scuola dell' infanzia Girasole in via Kennedy. Gli
                          assistenti civici di Forlì hanno consegnato in questi istituti dei bidoncini in
                          cui i bambini potranno mettere i tappi di plastica delle bottiglie. Il progetto
                          si chiama 'Amico Tappo' e coinvolge, oltre agli assistenti civici, l'
                          assessorato alle politiche educative del Comune e le guardie giurate
                          ecologiche volontarie. I tappi, una volta raccolti, vengono portati alla
                          Protezione civile di Dovadola, che poi li consegna a una ditta di Medicina
                          che li ricicla. Ogni 12 quintali di tappi raccolti viene consegnata ai
                          promotori una carrozzina, o un deambulatore e stampelle che vengono
                          poi lasciate alla farmacia di Dovadola con la possibilità, per chi ne fa
                          richiesta, di utilizzarli. Gli assistenti civici forlivesi invitano i cittadini
                          interessati a raccogliere e a consegnare nella loro sede in corso Diaz i
                          tappi nella giornate di martedì (orario 10.30-11.30) e giovedì (15.30-
                          16.30).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 19
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                          mercoledì 05 febbraio 2020
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                                                                                    volontariato

                          Solidarietà sotto attacco, sfida del Festival Fundraising

                                                                                                                             FRANCESCO RICCARDI

                          Imuri anti-immigrazione, la criminalizzazione delle Ong e l' accoglienza
                          degli stranieri caratterizzeranno la prossima edizione del Festival del
                          Fundraising in programma a Lazise ( Verona) dal 13 al 15 maggio. Quella
                          che 'Avvenire' l' anno scorso ha battezzato come una parte della 'Guerra
                          alla solidarietà' si è tradotta infatti in un danno alla reputazione e, di
                          conseguenza, al finanziamento dei progetti di assistenza di molte realtà
                          non profit. Anche di quelle non direttamente collegate alla questione delle
                          migrazioni. Già dal 2017 e poi in particolare con il governo giallo-verde,
                          infatti, l' attacco alle Ong ha scosso il mondo della solidarietà per le
                          accuse di essere addirittura complice del traffico di uomini che si svolge
                          tra le sponde del Mediterraneo e di lucrare sull' accoglienza dei profughi in
                          Italia, con inevitabili ricadute negative. Una tendenza talmente 'pesante'
                          per la vita delle organizzazioni senza scopo di lucro da non poter essere
                          ignorata dal Festival del Fundraising, da oltre dieci anni il più seguito
                          appuntamento per il non profit e la raccolta in Italia. Un danno, quello
                          reputazionale, che comincia ad emergere anche nei numeri delle
                          donazioni. Secondo la quinta edizione dell''Italy Giving Report' appena pubblicato dal mensile 'Vita', nel 2017 le
                          donazioni degli italiani hanno subito un brusco calo dello 0,87% dopo aver registrato per tre anni consecutivi un trend
                          positivo, addirittura con un +11% nel 2016. Il report ha preso in analisi le dichiarazioni dei redditi compilate nel 2018,
                          per l' anno d' imposta 2017: l' anno della ripresa economica, ma anche quello in cui il Censis ci definì 'l' Italia del
                          rancore'. «Il 2017 - segnalano gli organizzatori del Festival - registra così l' inizio di una tendenza, nata dal discredito
                          che si è abbattuto ad ampio raggio sul mondo della solidarietà, e che finisce per colpire indistintamente: dalle società
                          sportive dilettantistiche agli enti di formazione». «Il tema è talmente pervasivo che sarebbe surreale non affrontarlo
                          », spiega Valerio Melandri, direttore del Master in Fundraising dell' Università di Bologna, fondatore e anima del
                          Festival. «C' è da chiedersi come sia possibile che, nella narrazione mediatica, le Ong da 'angeli del mare' siano
                          diventate in pochi mesi 'taxi del mare', amiche degli scafisti e complici dei trafficanti di uomini. Un giudizio inquinato
                          dalla propaganda, che ha minato alla base lo storico patto di fiducia degli italiani con le organizzazioni che fanno
                          quotidianamente solidarietà e assistenza in favore dei più deboli». Una presa di posizione quella del Festival, e del
                          suo ideatore, particolarmente importante e attesa, dopo alcune polemiche che avevano caratterizzato i mesi scorsi
                          per la decisione dello stesso Valerio Melandri di entrare nella giunta leghista del Comune di Forlì. Una scelta che
                          aveva messo in forse la partecipazione al festival (oggi ancora da definire) proprio di alcune tra le più grandi Ong
                          attive

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 20
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                          mercoledì 05 febbraio 2020

                                                                                     Avvenire
                                                                                    volontariato

                          nel soccorso in mare dei migranti, nell' accoglienza di chi arriva nel nostro Paese e nei progetti di cooperazione nei
                          Paesi in via di sviluppo. «Ci siamo confrontati e chiariti. La mia è una partecipazione di tipo civico, non politico, nella
                          giunta del mio comune, a servizio del sociale e per lo sviluppo dell' Università», taglia corto Melandri. Che ribadisce le
                          sue critiche a chi, come in particolare la Lega e il Movimento 5 Stelle, nei mesi scorsi hanno condotto un attacco
                          «alle Ong che si è abbattuto come un macigno non solo sulle non profit, ma soprattutto sui beneficiari che le
                          organizzazioni assistono. È triste. Così come è impensabile che chi si occupa degli ultimi venga messo alla gogna.
                          Noi stiamo dalla parte di chi cerca di salvare vite umane e ci impegneremo perché si ponga fine a questo indegno
                          attacco. Per questo abbiamo voluto fortemente che nell' edizione 2020 del Festival del Fundraising il tema
                          emergesse in maniera rilevante, non certo per piangerci addosso o recriminare, ma per coltivare idee in comune e
                          soluzioni percorribili». Strade e soluzioni che il Festival, con 800 fundraiser, 55 relatori e 100 sessioni formative, vuol
                          trovare con spirito da 'ribelli'. Quei ' Rebels' - questo il filo rosso della manifestazione - che «vedono nelle crisi e nelle
                          difficoltà la possibilità di evolvere, di tracciare nuove strade e individuare risposte ai problemi». RIPRODUZIONE
                          RISERVATA Sopra, Valerio Melandri. A sinistra, un momento del Festival 2019.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 21
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                          mercoledì 05 febbraio 2020
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                                                                             Corriere della Sera
                                                                                    volontariato

                          Evento di beneficenza organizzato dalla onlus United: raccolti 110 mila euro per il Monzino

                          Vip e sportivi, asta per la ricerca cardiologica

                          La settimana del derby si apre nel segno della beneficienza. Con il mondo
                          dello sport riunito lunedì sera all' hotel Principe di Savoia per raccogliere fondi
                          in favore del progetto di ricerca del centro cardiologico Monzino sulla morte
                          improvvisa dei giovani atleti. La serata, organizzata da «United onlus» di
                          Riccardo Calleri, Chiara Geronzi e Alessandro Moggi ha fruttato 110 mila euro.
                          L' evento sta diventando un appuntamento fisso: l' anno scorso la
                          mobilitazione era stata in favore della popolazione colpita dal crollo del ponte
                          Morandi. La serata è stata presentata da Massimo Giletti con il duo comico
                          Pio e Amedeo. Tra gli ospiti, il presidente della Regione Attilio Fontana, il
                          sindaco Giuseppe Sala, il presidente del Coni Giovanni Malagò e Gabriele
                          Gravina, presidente della Figc. In chiave pre-derby, da una parte gran parte
                          della società nerazzurra, con Beppe Marotta, Piero Ausilio, Alessandro
                          Antonello, ma anche il centrocampista Stefano Sensi. Dall' altra il ds
                          rossonero Frederic Massara. «L' idea è nata due anni per mettere la popolarità
                          dei personaggi dello sport al servizio di persone in difficoltà», ha detto l' agente
                          Alessandro Moggi, al timone della onlus padrona di casa. Al centro della
                          serata, l' asta di beneficenza. Fra i cimeli sportivi battuti le maglie autografate di Francesco Totti, quella di Romelu
                          Lukaku e di Ciro Immobile, la racchetta di Matteo Berrettini. I fondi sosterranno il progetto di ricerca del Monzino
                          dedicato alla Cardiomiopatia Aritmogena, grave disfunzione cardiaca che colpisce anche in giovane età e che
                          costituisce una delle prime cause di morte improvvisa nei giovani e negli atleti. Responsabile del progetto è il
                          professor Giulio Pompilio, vicedirettore scientifico e responsabile dell' Unità di Biologia vascolare e Medicina
                          rigenerativa del Monzino. Tra gli obiettivi della Fondazione Ieo-CCM c' è la volontà di riportare l' attenzione sull'
                          importanza della prevenzione e del sostegno alla ricerca scientifica.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 22
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