Report Questionario on line - LOMBARDIA 2020 Progetto "Conciliazione Famiglia Lavoro": Consultazione Cittadini Consultazione Enti/Assoc./Aziende
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Report Questionario on line LOMBARDIA 2020 Progetto “Conciliazione Famiglia‐ Lavoro”: Consultazione Cittadini Consultazione Enti/Assoc./Aziende 9 marzo 2011 / Versione 2
Report Questionario on line Indice: Lombardia 2020. Conciliazione famiglia-lavoro .................................................................................. 3 1. La consultazione dei cittadini. ............................................................................................. 4 1.1 Il profilo socio-professionale dei rispondenti ......................................................................... 6 1.2 I servizi a sostegno delle famiglie ..................................................................................... 10 1.3 Il lavoro e la contrattazione sociale ................................................................................. 17 1.4 Il libro verde ................................................................................................................ 23 2. La consultazione degli enti, associazioni, aziende .................................................................. 27 2.1 Il profilo dei rispondenti ................................................................................................. 29 2.2 Gli aspetti interni alle organizzazioni ................................................................................. 32 2.3 Gli aspetti esterni alle organizzazioni................................................................................. 35 2.4 Il Libro Verde ............................................................................................................... 37 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 2
Report Questionario on line Lombardia 2020. Conciliazione famiglia-lavoro Nel mese di novembre del 2010 la Regione Lombardia avviava la consultazione pubblica sui temi della conciliazione famiglia‐lavoro con riferimento al Libro Verde predisposto dall’Assessorato alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale. L’obiettivo dichiarato era quello di consentire ‘a ciascuno di manifestare un proprio orientamento rispetto alle suggestioni introdotte (nel Libro Verde), … di fare proposte, indicare ulteriori soluzioni ai problemi, condividere ipotesi di sviluppo e assumere impegni’. La consultazione, rivolta sia ai cittadini che alle istituzioni, enti o associazioni, si è svolta con il supporto del sito www.conciliazione.regione.lombardia.it dove gli utenti potevano consultare il Libro Verde e gli allegati di approfondimento, compilare il questionario predisposto per la raccolta delle opinioni, ricevere informazioni sullo stato d’avanzamento della consultazione. Al termine della consultazione, il 31 gennaio 2010, si contavano circa 5.500 visite al sito e 35.000 pagine visitate. I questionari compilati sono stati 1.560 da parti dei cittadini e 160 da parte di istituzioni, enti o associazioni. E’ questo un risultato ampiamente soddisfacente (le indagini di opinione svolte con simili modalità di somministrazione dei questionari raramente raggiungono la soglia dei 2‐300 questionari compilati) che testimonia una forte attenzione al tema promosso nell’indagine. Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. Accessi al sito www.conciliazione.regione.lombardia.it mese visite pagine visitate pagine/visite novembre 2010 3 360 19 258 5.7 dicembre 2010 1 103 4 620 4.2 gennaio 2011 1 026 12 405 12.1 Totale 5 489 36 283 6.6 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 3
Report Questionario on line 1. La consultazione dei cittadini. I temi della consultazione svolta tramite il questionario rivolto ai cittadini possono letti nella successiva wordcloud: sono i problemi della famiglia e del lavoro nel loro intreccio con i servizi, i soggetti e le condizioni che possono favorirne la conciliazione (i questionari sono interamente proposti in allegato). I temi del questionario rivolto ai cittadini 1 [Lm6/Fm1] In modo più organico, il questionario ai cittadini può essere articolato in 3 sezioni: 1 I codici indicati sotto la wordcloud indicano i parametri di estrazione: la lunghezza minima delle parole estratte dal testo originario (Lm, in questo caso 6) e la loro frequenza minima (Fm, in questo caso anche una sola ricorrenza). Nella wordcloud le parole estratte sono proposte in ordine alfabetico e il numero di ricorrenze è dato dall’altezza del carattere (il font 10 per il minimo, il font 24 per il massimo). Si ringraziano Barbara Bonavota e Fernando Cinquegrani (ProDomoSua) per il programma di creazione delle wordcloud. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 4
Report Questionario on line 1. una prima sezione (Q1-1) permette di conoscere le condizioni socio-professionali dei rispondenti e in particolare la loro condizione famigliare: il numero di figli in maggiore o minore età, gli obblighi di cura verso familiari conviventi e non; 2. una seconda sezione (Q1-2 e Q1-3 e Q1-6) chiede un approfondimento sui problemi dei servizi per le famiglie: i servizi per la prima infanzia e i servizi per gli anziani e le persone non autosufficienti, il problema dei trasporti e degli orari; 3. si chiede quindi ai cittadini (Q1-3 e Q1-4) di evidenziare gli ostacoli che l’attività lavorativa frappone alla vita della famiglia e le opportunità che la tecnologia, l’organizzazione del lavoro, la contrattazione tra le parti sociali possono mettere in campo per facilitarne la conciliazione. Nelle conclusioni riporteremo il grado di soddisfazione espresso dai rispondenti rispetto alle iniziative che la Regione Lombardia ha già posto in campo e il loro grado di adesione alle indicazioni programmatiche del Libro Verde L’indagine sui cittadini ha coinvolto 1.560 rispondenti di età media di circa 43 anni. La significatività delle risposte ai fini dell’approfondimento delle tematiche del Libro Verde è assicurata: 1. da un’ampia presenza di donne (il 78,1% dei rispondenti), 2. da una diffusa provenienza dei rispondenti dall’intero territorio, 3. dalla condizione famigliare dei rispondenti: l’89,2% in famiglie pluricomponente, il 72,4% con figli, il 56,9 con figli minorenni, 4. dalla condizione sociale dei rispondenti: in assoluta prevalenza in condizione lavorativa (per il 95,0%) e con titolo di studio elevato (il 91,0% con media superiore o con laurea), 5. dall’arricchimento dei temi oggetto della consultazione che i rispondenti hanno apportato rispondendo con suggerimenti, commenti, riflessioni e indicazioni di casi ai quesiti a risposta aperta. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 5
Report Questionario on line 1.1 Il profilo socio-professionale dei rispondenti Queste caratteristiche rilevate dei partecipanti alla consultazione coincidono con l’obiettivo di coinvolgimento della campagna di promozione della indagine: acquisire la più ampia espressione di attese, suggerimenti e opinioni sulle iniziative del governo regionale dai soggetti più sensibili, attivi e interessati da queste politiche. Una generalizzazione delle risultanze dell’indagine all’intero bacino dei soggetti su cui gli indirizzi e le misure delle politiche regionali sulla famiglia direttamente incidono deve quindi tener conto delle differenze tra lo specifico profilo socio‐professionale dei rispondenti e quello della popolazione lombarda in generale: appunto delle differenze nella distribuzione per genere, per età (con una maggior incidenza nei rispondenti delle classi d’età tra 30 e 54 anni), per titolo di studio (con una maggior incidenza di soggetti con alta scolarizzazione) e per condizione professionale (con una maggior incidenza in condizione lavorativa e in posizione dipendente). Si deve tener conto anche, per gli specifici problemi che il questionario tratta, di una distribuzione per provenienza territoriale che, sebbene rifletta da vicino la distribuzione provinciale della popolazione lombarda, appare più concentrata nei comuni capoluogo. cartogrammi. 1.1.1 – Lombardia 2020. Conciliazione famiglia-lavoro. Provincia e Comune di residenza/domicilio: donne 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 6
Report Questionario on line cartogrammi. 1.1.2 – Lombardia 2020. Conciliazione famiglia-lavoro. Provincia e Comune di residenza/domicilio: uomini cartogrammi. 1.1.2 – Lombardia 2020. Conciliazione famiglia-lavoro. Provincia e Comune di residenza/domicilio: totale rispondenti La condizione famigliare dei rispondenti, come mostra la successiva tabella che pure semplifica le risposte fornite ai quesiti relativi alla struttura famigliare, è molto dispersa. Ci sono indubbiamente tipologie più ricorrenti di altre: la famiglia pluricomponente, senza persone anziane o non autosufficienti in famiglia, con nessun figlio (16,4%), o con un figlio (20,1%) o due figli minorenni (19,9%). Tuttavia è difficile raccordare quest’insieme di situazioni diverse ai modelli sociologici di riferimento. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 7
Report Questionario on line Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. Condizione famigliare dei rispondenti numero numero figli anziani % componenti figli minorenni in famiglia No 8.9% nessuno nessuno Sì 0.4% No 0.5% nessuno uno Sì 0.1% uno No 0.2% Monocomponente No 0.3% nessuno Sì 0.1% due uno No 0.1% due No 0.1% più di due nessuno No 0.1% No 16.4% nessuno nessuno Sì 1.7% No 5.0% nessuno Sì 0.8% uno No 20.1% uno Sì 0.6% No 6.5% nessuno Sì 0.6% No 4.3% due uno Sì 0.2% Pluricomponente No 19.9% due Sì 0.9% No 1.5% nessuno Sì 0.2% No 1.3% uno Sì 0.1% più di due No 1.9% due Sì 0.1% No 6.5% più di due Sì 0.6% Totale 100.0% 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 8
Report Questionario on line Si è preferito piuttosto unificare i profili famigliari con una metodologia statistica2 che, azzerando le differenze riconducibili a variazioni casuali intorno ai poli di aggregazione, ne permettesse almeno una semplificazione descrittiva3. E’ possibile così riconoscere tra i rispondenti quattro gruppi omogenei. Nel primo gruppo (famiglie giovani) il rispondente ha un’età media relativamente più giovane (32,7 anni al 31 dicembre 2010). La famiglia si compone di 3 persone con figlio minorenne, più raramente di 2 persone senza figli. Il livello di scolarizzazione è alto, come d’altronde anche per gli altri gruppi ad eccezione di quello residuale (altre famiglie). Comprende anche persone di cittadinanza straniera e il rispondente si trova per lo più in condizione lavorativa. Il gruppo comprende 216 casi. Nel secondo gruppo (coppie mature) troviamo tutti italiani, in condizione lavorativa, con titolo di studio elevato ed età media superiore ai 40 anni. La famiglia è composta quasi esclusivamente da 2 persone, coniugate o conviventi. Più spesso che negli altri gruppi il rispondente è donna. Il gruppo comprende 107 casi. Il terzo gruppo (famiglie tradizionali) si compone in modo quasi esclusivo di coppie con due figli minorenni. La residenza del nucleo famigliare è in altissima prevalenza in comuni minori della Regione o fuori della Regione Lombardia. Nella prevalenza dei casi il rispondente è uomo, con titolo di studio di media superiore o di laurea. Il gruppo conta 101 rispondenti. Il quarto gruppo (altre famiglie), il più consistente (1.132 rispondenti), presenta situazioni più differenziate al suo interno: in questo gruppo vi è una consistente componente di soggetti non in condizione lavorativa (circa il 10% tra studenti, pensionati, casalinghe e, soprattutto, persone in cerca di prima o nuova occupazione); qui si ritrovano tanto i soggetti più giovani quanto quelli più anziani, tanto i single (celibi/nubili, divorziati, separati) che le famiglie con più alto numero di componenti. La famiglie vive in un ambiente cittadino e ha maggiori incombenze rispetto agli altri gruppi legate alla cura di familiari conviventi o non conviventi. Il rispondente, spesso con cittadinanza straniera, ha un titolo di studio meno elevato rispetto agli altri gruppi. 2 Con cluster analysis si indicano quell’insieme di tecniche di analisi multivariata – nel nostro caso il metodo delle nubi dinamiche sui primi assi di una analisi delle corrispondenze multiple - che minimizzano la varianza interna alle partizioni e massimizzano la varianza tra le partizioni permettendo quindi il riconoscimento di gruppi omogenei e distinti all’interno di un collettivo. 3 Anche la cluster analysis trova in questo caso difficoltà a operare una generale classificazione per gruppi omogenei: il gruppo residuale presenta una consistenza molto elevata (1.132 rispondenti) che una costruzione in un numero maggiore dei gruppi oltre i quattro qui descritti permette solo in minima parte di segmentare. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 9
Report Questionario on line 1.2 I servizi a sostegno delle famiglie Le risposte ai temi del questionario si correlano spesso alle condizioni famigliari e socio‐economiche dei rispondenti. Le famiglie allargate (famiglie tradizionali, altre famiglie) riescono, ad esempio, a far fronte con minor affanno alle difficoltà di integrazione tra vita professionale e vita personale. Tab. 1.2.1 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 22. Come giudica il suo rapporto fra luogo di vita e di lavoro? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Insufficiente 19.4% 17.7% 17.6% 12.3% 18.9% Sufficiente 31.3% 38.7% 27.9% 32.4% 33.5% Buono 40.3% 33.9% 51.5% 49.8% 38.3% Ottimo 9.0% 9.7% 2.9% 5.5% 9.2% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Oltre la metà dei rispondenti appartenenti a famiglie tradizionali e altre famiglie giudica buono o ottimo la personale condizione di integrazione tra luogo di vita e luogo di lavoro (Tab.1.2.1). Tab. 1.2.2 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 3. Quali sono secondo lei i principali ostacoli all’integrazione tra vita professionale e vita personale? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Esigenze lavorative 4.16 4.19 4.11 4.04 4.07 Scarsa offerta di servizi 4.05 4.00 3.73 3.83 3.87 Orari e organizzazione di trasporti pubblici e viabilità 3.69 4.04 3.87 3.90 3.88 valori medi tra 1, per nulla, e 5, moltissimo Gli stessi gruppi sembrano avere minori criticità nel rapporto con il lavoro, i servizi, l’organizzazione dei trasporti e degli orari (Tab. 1.2.2), sebbene, al pari e più degli altri gruppi, abbiano necessità di ricorrere ai servizi sanitari, scolastici, di trasporto e pubblici in generale essenziali alla gestione della vita famigliare 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 10
Report Questionario on line (Tab.1.2.3), e sebbene, al pari e più degli altri gruppi, individuino nei nidi per l’infanzia e nei servizi di assistenza per gli anziani i principali supporti alla conciliazione famiglia‐lavoro (Tab. 1.2.4). Tab. 1.2.3 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 23. Quanto ritiene che la vita delle persone sia condizionata dalla organizzazione e dagli orari di: famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie a. Trasporti 4.02 4.20 4.22 4.35 4.22 b. Servizi sanitari 3.81 4.05 3.89 4.03 3.89 c. Servizi scolastici 4.49 4.12 4.40 4.33 4.40 d. Servizi pubblici 4.17 4.20 4.19 4.26 4.19 valori medi tra 1, per nulla, e 5, moltissimo 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 11
Report Questionario on line Tab. 1.2.4 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 7. Quanto i seguenti servizi e interventi aiutano la famiglia nella conciliazione famiglia-lavoro? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Servizi prima infanzia: Nidi 4.18 4.00 4.26 4.11 4.26 Servizi prima infanzia: Micronidi 3.74 3.86 3.63 3.80 3.63 Servizi prima infanzia: Centri Prima infanzia 3.63 3.88 3.64 3.79 3.64 Servizi prima infanzia: Nido famiglia 3.41 3.46 3.43 3.60 3.43 Baby parking, Centri ricreativi, Centri estivi 3.58 3.76 3.51 3.70 3.51 Baby sitting 3.50 3.41 3.27 3.45 3.27 Accompagnamento a scuola, a visite mediche 3.57 3.62 3.49 3.61 3.49 Dopo scuola/supporto allo studio 3.92 3.86 3.76 3.75 3.76 Piccoli lavori domestici 3.35 3.30 3.18 3.40 3.18 Servizi di assistenza domiciliare per anziani 4.22 4.16 4.23 4.16 4.23 Supporto al disbrigo di pratiche 3.49 3.46 3.49 3.51 3.49 valori medi tra 1, per nulla, e 5, moltissimo 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 12
Report Questionario on line Tab. 1.2.4 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 7. Quanto i seguenti servizi e interventi aiutano la famiglia nella conciliazione famiglia-lavoro? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Servizi prima infanzia (da 0 a 3 anni) offerti da: Nidi 4.18 4.00 4.26 4.11 4.26 Servizi di assistenza domiciliare per anziani e/o soggetti 4.22 4.16 4.23 4.16 4.23 non autosufficienti Dopo scuola/supporto allo studio 3.92 3.86 3.76 3.75 3.76 Servizi prima infanzia (da 0 a 3 anni) offerti da: Centri 3.63 3.88 3.64 3.79 3.64 Prima infanzia Servizi prima infanzia (da 0 a 3 anni) offerti da: Micronidi 3.74 3.86 3.63 3.80 3.63 Baby parking /Centri ricreativi e/o di animazione/ Centri 3.58 3.76 3.51 3.70 3.51 estivi Supporto al disbrigo di pratiche 3.49 3.46 3.49 3.51 3.49 Accompagnamento a scuola, a visite mediche, allo sport, al 3.57 3.62 3.49 3.61 3.49 gioco, etc. Servizi prima infanzia (da 0 a 3 anni) offerti da: Nido 3.41 3.46 3.43 3.60 3.43 famiglia Baby sitting 3.50 3.41 3.27 3.45 3.27 Piccoli lavori domestici che favoriscano la fruizione della 3.35 3.30 3.18 3.40 3.18 politica attiva valori medi tra 1, per nulla, e 5, moltissimo Ciò perché la famiglia allargata permette di distribuire su un maggior numero di componenti le incombenze della vita personale; ciò perché la famiglia stessa è erogatrice di servizi di assistenza e cura (un questionario riporta: ‘L'unica vera risorsa sulla quale una donna può contare sono i nonni’) Si è tuttavia ancora ben lontani da un’equa ripartizione delle incombenze famigliari tra i membri della famiglia: sebbene la consapevolezza che tutti debbano contribuire alla gestione famigliare sia ormai ampiamente diffusa (Tab. 1.2.5), è sulle donne, anche per ammissione degli uomini, che si riversano i principali impegni di cura (Tab. 1.2.6). 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 13
Report Questionario on line Tab.1.2.5 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 5. Quando in famiglia ci sono bambini piccoli, persone malate o anziani non autosufficienti, chi dovrebbe occuparsi della loro cura? famiglie coppie famiglie altre famiglie totale giovani mature tradizionali Donna 6.5% 1.4% 6.8% 4.1% 4.4% Entrambi dovrebbero contribuire 93.5% 97.2% 93.2% 95.7% 95.3% Uomo 1.4% 0.3% 0.3% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Tab.1.2.6 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 6. Chi si occupa della pulizia e della gestione della casa nel suo nucleo famigliare? famiglie coppie famiglie altre famiglie totale giovani mature tradizionali Donna 37.8% 40.8% 32.4% 49.7% 46.1% Entrambi contribuiscono 62.2% 57.7% 66.2% 47.4% 51.6% Uomo 1.4% 1.4% 3.0% 2.3% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Questo generale svantaggio delle donne è solo in parte attenuato in rapporto dal livello sociale raggiunto: se tra i rispondenti con titolo di studio di media inferiore la percentuale di quanti affermano che entrambi i sessi contribuiscono al mantenimento della casa è solo del 43,2%, questa incidenza sale per i rispondenti con titolo di studio superiore (45,7%) o per i laureati (57,3%); se la percentuale dei rispondenti con qualifica operaia è del 48,1%, maggiore è la quota per gli impiegati (51,3%) e, in modo più significativo, per imprenditori, liberi professionisti, dirigenti e alti funzionari (60,6%). Gli asili nido per la prima infanzia e l’assistenza domiciliare per gli anziani sono i servizi maggiormente necessari. Questo viene ribadito e rafforzato anche da quanti rispondono al quesito sulla opportunità di introdurre ‘nuovi’ servizi. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 14
Report Questionario on line Opportunità di nuovi servizi [Lm7/Fm6] E’ sulla accessibilità dei servizi per i bambini e per gli anziani – dal punto di vista dei costi, della distribuzione territoriale e degli orari di questi servizi ‐ che ci si sofferma nei commenti: ‘Già se ci fossero e funzionassero tutti i servizi sopra elencati potremmo considerarci quasi al pari di altri paesi europei…’ ‘Sarebbe utile fornire supporto economico a chi non riesce ad avere accesso ai nidi comunali…’ ‘Tutti quelli elencati sopra, in quanto poco scarsamente esistenti sul territorio e se esistenti carissimi e quindi non accessibili.’ ‘Più che nuovi servizi forse sarebbe il caso di potenziare quelli già in essere, tenendo in considerazione la grande diversità di accesso agli stessi per chi non abita in città.’ ‘Basterebbe aumentare il numero dei servizi già individuati…’ ‘Tutti i precedenti elencati: non sempre sono presenti e soprattutto a prezzi accessibili’ ‘E' ovvio che l'introduzione di nuovi servizi migliorerebbe la conciliazione, ma molto sinceramente basterebbe, prima, far funzionare bene quelli già presenti, e poi aumentarne il numero (es: nidi, nidofamiglia)…’ ‘Non servirebbero tanto nuovi servizi quanto maggiore duttilità di orari’ ‘Tutti quelli sopra elencati visto che sono ancora oggi scarsi nel territorio e molto costosi’ ‘Ritengo sia più utile migliorare e integrare quelli esistenti’ ‘Sarebbe sufficiente sviluppare tutti i servizi elencati sopra.’ ‘Più che 'nuovi' servizi serve ottimizzare quelli esistenti: migliorarli, articolarli e garantire un accesso a basso costo.’ ‘Anzitutto migliorare quelli già esistenti in quanto scarsi e/o troppo costosi…’ ‘Sarebbe già molto che quelli esistenti fossero sufficienti per tutti e che avessero un costo alla portata delle famiglie (vedi asili nido)’ ‘Il fatto è che questi servizi sono molto utili, ma non ci sono nel mio paese’ ‘Il mio Comune offre numerosi servizi al riguardo; non rilevo però uniformità sul territorio più ampio. La rete dei servizi, anche nel solo ambito distrettuale è disomogenea, dettata dalle risorse e dalla sensibilità dei singoli comuni.’ 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 15
Report Questionario on line ‘Tutti questi aiuti sono validissimi, ma che senso ha un baby parking che chiude alle 18 come il nido, scuola dell'infanzia o elementare? Si avrebbe bisogno di strutture il cui orario di chiusura si estendesse fino a sera e il cui costo non fosse troppo elevato’ Ma si segnalano anche tre istanze particolarmente sentite e presenti in più casi: la insostituibilità dei genitori nella cura dei figli, e quindi la centralità dell’intervento sui temi della flessibilità del lavoro, la personalizzazione dei servizi e, infine, la necessità che vi sia più ampia informazione sulle opportunità. Qualche esempio della prima istanza: ‘I genitori dovrebbero poter occuparsi direttamente dei propri figli e, anche se non lavoratori dipendenti, (dovrebbero poter godere) di orari flessibili’ ‘Tutti quelli descritti sopra, ma soprattutto vanno aiutati i genitori ad occuparsi dei propri figli, non sostituirsi a loro nella gestione e nella cura perché passino le loro giornate al lavoro.’ ‘L'aiuto dei vari componenti della famiglia, sia uomo che donna, sono ineguagliabili confrontati con gli aiuti esterni di associazione o badanti. La regione dovrebbe spendere meglio dando direttamente alle famiglie che ne hanno necessità: + part-time per i genitori’ ‘Il "mestiere" di genitore non è molto delegabile. Si può conciliare famiglia e lavoro ed essere sereni se ci si può permettere un buon supporto di aiuto domestico, ma ciò richiede disponibilità di denaro (i servizi si pagano!)’ ‘Migliori politiche di assenza-minor presenza dal lavoro. Non mi piacerebbe comunque che io sono al lavoro e qualcun altro si occupi dei miei figli. Vorrei avere la libertà di poter decidere di fare un figlio e gestirmi il lavoro in modo autonomo.’ Qualche esempio della seconda istanza (a cui si possono associare anche le numerose richieste di ‘tagesmutter’, correttamente individuato e specificato come operatore educativo esperto a supporto dell’azione dei genitori): ‘Consulente per controllo corretta gestione (del) rapporto figli-genitori’ ‘Aiuto di personale specializzato nella cura dei bambini e degli anziani a domicilio. Si verrebbero a creare nuove figure professionali.’ ‘Io ho il marito disabile, vorrei che di fronte a questo tipo di problemi ci fosse più umanità e meno burocrazia. Per l'infanzia invece più accessi alle strutture che accudiscano i ragazzi che sono spesso soli e isolati. Bisognerebbe rivedere il modello di (assistenza)’ ‘Servizi assistenza domiciliare per anziani (anche psicologica), servizi di accompagnamento ai figli, anche oltre l'età dell'infanzia, … con personale appositamente formato..’ ‘Servizi agli anziani, compagnia.’ Qualche esempio della terza: ‘Mancanza di informazione, mancanza di incentivazione di forme flessibili a livello aziendale e di promozione di reti informali’ ‘[Mancanza di] assistenza per conoscere le modalità di accesso ai servizi offerti dallo stato o da enti pubblici e privati, agli aiuti (contributi) disponibili e alle pratiche necessarie all’accesso’ Gestione pubblica e gestione privata nei commenti si contrappongono: c’è chi auspica un ulteriore ampliamento ai soggetti privati e chi ne denuncia gravi carenze di professionalità e motivazione. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 16
Report Questionario on line 1.3 Il lavoro e la contrattazione sociale L’impegno lavorativo riversa sulle famiglie, su quelle giovani in particolare, un peso enorme (Tab.1.3.1). Tab. 1.3.1 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 9. A suo giudizio, quanto influiscono gli impegni di lavoro sulla vita familiare? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Per nulla Poco 0.4% Abbastanza 4.5% 8.5% 2.7% 9.4% 5.8% Molto 37.4% 54.9% 48.6% 42.3% 42.9% Moltissimo 58.1% 36.6% 48.6% 47.9% 51.3% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% media 4.54 4.28 4.46 4.38 4.46 Di contro gli impegni famigliari non comportano particolare sofferenza nella gestione famigliare (Tab. 1.3.2). Sono comunque sempre le giovani famiglie ad accusare maggiormente la contrapposizione tra lavoro e famiglia e a vivere questo intreccio in termini spesso di rinuncia: rinuncia a una piena realizzazione nell’ambito dell’attività professionale o rinuncia ai diritti/dovere del genitore. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 17
Report Questionario on line Tab. 1.3.2 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 10. E quanto influiscono gli impegni famigliari sul lavoro? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Per nulla 3.2% 8.5% 1.1% 4.8% Poco 10.3% 16.9% 17.6% 17.9% 12.3% Abbastanza 27.6% 31.0% 33.8% 28.1% 28.6% Molto 32.7% 31.0% 35.1% 33.6% 32.2% Moltissimo 26.3% 12.7% 13.5% 19.3% 22.0% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% media 3.69 3.23 3.45 3.52 3.45 Questa contrapposizione trova fondamento anzitutto nella miopia delle aziende a cogliere la piena realizzazione delle aspettative dei dipendenti verso la famiglia come fattore di sviluppo e vantaggio concorrenziale (Tab. 1.3.3). Tab. 1.3.3 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. Per una azienda la soddisfazione dei dipendenti è un costo da affrontare o un vantaggio su cui investire? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Costo 11.5% 1.6% 7.4% 8.3% 8.9% Vantaggio 88.5% 98.4% 92.6% 91.7% 91.1% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Le ragioni del vantaggio che la conciliazione comporta per l’impresa sono principalmente nell’equazione ‘maggior serenità dei lavoratori = maggior produttività dell’impresa’. ‘E' dimostrato che un dipendente felice è un dipendente più produttivo.’ ‘Semplifico: Una migliore gestione della vita personale di una persona consente una minore dispersione di risorse, un lavoratore "alleggerito", quindi una resa più performante nella propria attività lavorativa.’ ‘La presenza di dipendenti più serene, in quanto meno assillate dai problemi famigliari, porterebbe ad un maggior rendimento e ad una maggiore attenzione nello svolgimento delle attività d'impresa’ 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 18
Report Questionario on line ‘Il valore aggiunto che può dare una risorsa che si ritenga soddisfatta del suo impegno professionale e del suo contributo alla vita familiare è inestimabile.’ ‘Il dipendente con meno problemi lavora meglio ed è più soddisfatto.’ ‘Più tempo a disposizione fuori dal lavoro, si tradurrebbe in meno assenteismo e più resa.’ Ma non solo. Vantaggi offerti dalla conciliazione all’impresa [Lm7/Fm6] Crescerebbe il senso d’appartenenza dei lavoratori e la loro fiducia nell’impresa; verrebbe assicurata la loro partecipazione agli obiettivi, comporterebbe un cambiamento delle organizzazioni nella direzione di uno sviluppo per progetti, sicuramente più efficiente di un sistema fondato sull’orario di lavoro. ‘Meno assenteismo, più continuità nel lavoro, più attenzione e dedizione, senso di appartenenza da parte dei lavoratori che percepirebbero l'impresa capace di promuovere azioni di conciliazione come una alleata nel costruire condizioni di vita migliori’ ‘In termini di fidelizzazione del dipendente e di soddisfazione/serenità che influirebbe certamente oltre che sul benessere della persona, anche sui risultati del lavoro’ ‘Un guadagno in termini di aumento di senso di appartenenza del dipendente alla struttura e di minori assenze dovute a migliori condizioni di conciliazione’ ‘La conciliazione consente di elevare il senso di appartenenza all'impresa; migliora la qualità della vita e dell'attività dell'individuo; riduce le assenze dovute a stress o a impegni familiari.’ Permetterebbe alle aziende di avvalersi, a tutti i livelli e in particolar modo, nelle funzioni di leadership, di una risorsa importante ed essenziale in un azienda moderna, una risorsa capace di interpretare i bisogni del mercato, sicuramente meno corruttibile, più equilibrata: le donne e quanti hanno obblighi rispetto alla propria famiglia. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 19
Report Questionario on line ‘Aprirebbe il mercato del lavoro alle donne che oggi ne sono escluse quindi consentirebbe alle imprese di avere maggior scelta nella selezione dei talenti’ ‘Accesso ad un numero più ampio di risorse umane pregiate' ‘Le differenze di vedute e lo stile delle scelte tipicamente dei leader femminili hanno permesso, ad esempio alla Volvo Cars, il rilancio della immagine (aziendale) e un successo di marketing, più vicino alle richieste degli utenti’ ‘Una donna in grado di gestire una famiglia non incontrerà nessun tipo di difficoltà nel gestire un ufficio, saprà instradare e valorizzare ognuno e tenere ordine in tutto. Quindi maggiore efficienza e risparmio’ ‘Introduzione di stili organizzativi e di leadership meno competitivi e più attenti a diversi criteri di vantaggio aziendale e socio-culturale’. ‘Il mercato é formato da individui e se l'impresa al suo interno rispecchia il mondo esterno riesce ad offrire servizi e prodotti per tutti, dall'interno la visione é parziale e il risultato sarà parziale. Molti vedono però la conciliazione anche come irrinunciabile dovere per l’impresa moderna, socialmente responsabile, partecipe dei destini dell’intera società e non solo provvisoria struttura dedita al profitto. E’ l’azienda il principale attore della conciliazione (Tab. 1.3.4), per le sue ampie possibilità d’intervento su tutti gli ambiti di attrito tra lavoro e famiglia e principalmente sull’assenza di flessibilità nel lavoro e sulla scarsa considerazione e, spesso, sull’emarginazione delle donne madri. Tab.1.3.4 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 20. Quanto le aziende possono facilitare processi di conciliazione intervenendo nei seguenti ambiti? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie a. Organizzazione dell’attività lavorativa: flessibilità orari, utilizzo 4.62 4.40 4.59 4.40 4.59 di tecnologie, ecc. b. Cultura aziendale e comunicazione interna 4.26 4.06 4.31 4.06 4.31 c. Benefit aziendali (retribuzioni/voucher/kit di beni) 4.01 3.90 3.90 3.90 3.90 d. Servizi di cura e time saving 4.00 3.95 4.07 3.95 4.07 I gruppi presentano delle differenze sui modi ritenuti più adeguati per l’affermarsi di condizioni lavorative in grado di assicurare una maggiore armonia della vicenda famigliare (Tab. 1.3.5). 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 20
Report Questionario on line Tab. 1.3.5 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 21. Quale tipologia di negoziazione del rapporto di lavoro può meglio tutelare le esigenze di conciliazione? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Accordi personali 3.48 3.30 3.55 3.45 3.45 Contrattazione aziendale 4.05 3.86 3.93 4.01 4.00 Contrattazione nazionale 4.06 3.78 3.81 3.91 3.92 Accordi territoriali 3.95 3.75 3.76 3.97 3.94 Modifica normativa 4.34 3.92 4.05 4.10 4.12 Sono i più giovani ad aver fiducia in interventi legislativi e accordi contrattuali, mentre i più anziani appaiono fortemente scettici rispetto a tutte le possibilità di intervento. Le famiglie tradizionali puntano di più sulla manifesta difficoltà dei casi personali; ad accordi territoriali sembrano moderatamente più propense tutte le altre famiglie, di gran lunga la maggioranza (il 70% dei rispondenti al quesito). Ma il termine ‘accordi territoriali’ è poco chiaro se, come mostra la successiva tabella (Tab. 1.3.6), la fiducia in un sistema di regole condiviso a scala territoriale, che permetta di saldare orari di lavoro e orari dei sevizi, contributo individuale al lavoro e contributo collettivo alla crescita famigliare, è sicuramente generale. Tab. 1.3.6 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 25. Crede che una miglior collaborazione fra cittadini, imprese, associazioni, enti pubblici, scuole, servizi sociali, sanitari e educativi possa favorire la conciliazione? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie Per nulla Poco 2.8% 1.6% 2.9% 2.2% 2.4% Abbastanza 15.9% 18.0% 10.3% 12.1% 16.5% Molto 36.6% 45.9% 38.2% 40.9% 39.3% Moltissimo 44.8% 34.4% 48.5% 44.8% 41.7% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 21
Report Questionario on line E ancora: rispetto alla prospettiva di iniziative a scala territoriale che coinvolgano direttamente i cittadini in gran parte si dichiarano disposti a collaborare e a ‘metterci la faccia’ (Tab. 1.3.7). Tab.1.3.7 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 26. Sarebbe disponibile a partecipare attivamente a progetti sul territorio per favorire la conciliazione? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie No 3.5% 5.1% 4.4% 4.9% 3.9% Probabilmente no 13.9% 13.6% 13.2% 11.6% 13.8% Probabilmente sì 58.3% 57.6% 63.2% 52.2% 58.1% Sicuramente sì 24.3% 23.7% 19.1% 31.3% 24.1% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 22
Report Questionario on line 1.4 Il libro verde L’organizzazione del lavoro, quello privato e indipendente in particolare, con la sua scarsa flessibilità, l’inconciliabilità degli orari, la sua scarsa considerazione per le donne e il suo iniquo sistema premiante, costituisce uno dei maggiori ostacoli ‐ accanto al costo dei servizi e alla dominante cultura che delega alla donna le incombenze della cura dei figli, degli anziani e della casa ‐ a una più serena integrazione tra lavoro e famiglia. ‘Scarsa disponibilità dei datori di lavoro, sopratutto privati, di dare il part-time ai dipendenti (sia donna che uomo). Talvolta, sempre nei privati, "discriminazione" per chi ha figli.’ ‘Vecchia organizzazione nelle aziende non più adeguata: niente telelavoro, niente part-time, orari di lavoro poco flessibili, riunioni a tarda sera ecc. A ciò si somma la mancanza di servizi adeguati, lo stato della scuola attuale, la difficoltà di spostamento’ ‘Rigidità delle leggi/datori di lavoro che regolano il lavoro e i suoi orari, che sono incompatibili con la conciliazione o la limitano molto’ ‘Sarebbe auspicabile maggiore flessibilità per gli orari di lavoro (mamme che devono prendere bambini a scuola o altro...) A volte si è costretti a prendere alcuni periodi di aspettativa quando comunque con un tempo ridotto di lavoro sarebbe possibile…’ ‘Ad alti profili professionali vengono spesso richiesti impegni non programmati nell'ordinario tempo di lavoro che non rivestono carattere né di urgenza né di eccezionalità ma sono spesso l'esercizio di una manifestazione di potere di capi…’ ‘I contratti part time nel privato sono pressoché inesistenti. Nelle libere professioni, non si tiene in alcun modo conto delle esigenze familiari, ad esempio negli studi di settore. Per le libere professioni non esistono forme di sostegno alla conciliazione’ ‘La conciliazione tra lavoro e famiglia per noi stranieri è ancora più difficile perché avendo un figlio il datore di lavoro ci mette sempre tra il lavoro e la famiglia a volte minacciando di essere licenziati…’ ‘La donna indipendente non ha le stesse opportunità/diritti di cui godono le donne con famiglia. La disparità di trattamento è evidente nel percorso di carriera. La single garantisce la presenza in ufficio e il lavoro quotidiano…’ Ciò anche in una regione come la Lombardia dove pure gli indicatori internazionali evidenziano un livello avanzato di sensibilità ai temi della conciliazione (un questionario riporta ‘Personalmente credo che i dati OCSE non indicano "una volontà precisa delle donne lombarde di stare nel mercato del lavoro e di fare dei figli", ma molto spesso la necessità obbligata della donna a lavorare per mantenere i figli…’) (Tab. 1.4.1). 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 23
Report Questionario on line Tab. 1.4.1 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 1. Ritiene che in Lombardia la conciliazione tra vita privata e vita professionale sia adeguatamente garantita? famiglie coppie famiglie altre famiglie totale giovani mature tradizionali Sì 7.6% 10.0% 4.8% 14.5% 12.4% No 92.4% 90.0% 95.2% 85.5% 87.6% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Ancora importante è perciò il ruolo delle istituzioni nella promozione di una cultura della conciliazione e nella individuazione di strumenti adeguati a sostenerla (Tab. 1.4.2). Tab. 1.4.2 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 2. Ritiene che Regione Lombardia dovrebbe impegnarsi maggiormente nel promuovere strumenti di conciliazione famiglia - lavoro? famiglie coppie famiglie altre famiglie totale giovani mature tradizionali Sì 97.7% 98.7% 98.8% 96.0% 96.6% No 2.3% 1.3% 1.2% 4.0% 3.4% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% L’attenzione ai temi del Libro Verde e l’adesione alle proposte messe in campo è abbastanza elevata (Tab. 1.4.3). Tab. 1.4.3 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 4. Condivide i seguenti contenuti e proposte del Libro Verde? famiglie coppie famiglie altre totale giovani mature tradizionali famiglie a. Superamento dell’approccio di tipo assistenziale 3.46 3.26 3.47 3.51 3.48 b. Investimento sulle abilità e risorse di individui e delle comunità 3.84 3.59 4.00 3.74 3.77 c. Necessità di un cambiamento culturale 4.37 4.21 4.34 4.22 4.25 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 24
Report Questionario on line d. Importanza delle reti relazionali e dei social networks 3.62 3.43 3.56 3.64 3.62 e. Integrare e riconoscere iniziative del settore No profit e private 3.67 3.64 3.72 3.72 3.71 valori medi tra 1, per nulla, e 5, moltissimo E’ evidente un minor interesse ai temi del Libro Verde da parte dei soggetti meno legati a bisogni concreti (coppie mature), ma vi è un ampio apprezzamento del coinvolgimento del privato da parte delle famiglie con maggiori oneri di cura verso i figli (famiglie tradizionali) o verso gli anziani (altre famiglie), una adesione alla necessità di un nuovo approccio culturale ai temi del lavoro e della famiglia da parte delle giovani famiglie, l’approvazione del riconoscimento del valore delle comunità da parte dei residenti nei centri minori (famiglie tradizionali). Sul tema del superamento dell’approccio assistenziale il giudizio è più prudente: si teme di perdere qualcosa prima ancora di aver garanzia di qualcosa d’altro. Altri ostacoli alla conciliazione Ancora lungo è tuttavia il percorso verso una piena conciliazione. Occorre operare su più ambiti, dalla programmazione dei servizi e degli orari ‘Lavorando all'interno dei servizi socio assistenziali noto ora come mamma che nessuno quando organizza i servizi per il territorio lo fa pensando al nucleo familiare e alle esigenze dei soggetti più deboli quali mamma in attesa e bambini.’ ‘Conciliare tempi di lavoro con i tempi degli esercizi commerciali, uffici, attività. Inoltre la ingessatura dei tempi obbliga alla contemporaneità degli spostamenti intasando i trasporti.’ alla risposta ai bisogni immediati, ‘Impossibilità di assunzione con un contratto regolare a tempo pieno, o peggio parziale. Questa situazione non mi garantisce alcuna tutela, né in caso di malattia mia, né in caso di malattia dei figli.’ ‘Non si sostiene abbastanza la famiglia e soprattutto i figli. Se il doposcuola esiste non ha mai orari adeguati alle mamme che lavorano, le attività sportive per i figli sono costose e in alcuni casi difficili da raggiungere.’ dalla promozione di una cultura della conciliazione, 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 25
Report Questionario on line ‘La mancanza di una cultura della paternità che invogli i padri ad occuparsi dei propri figli condividendo quindi con le donne le fatiche della conciliazione. Finché la conciliazione sarà un fatto esclusivamente femminile non si risolverà mai il problema.’ ‘Approccio culturale verso le esigenze di conciliazione ancora retrograda: se una persona (specie se donna) manifesta queste necessità è spesso vista come poco professionale, poco organizzata e poco interessata al lavoro’ alla emersione e soluzione delle criticità ‘Trovo pochi servizi riferiti agli adolescenti, nell'età critica in cui l'attenzione deve aumentare. Per i piccoli ci sono doposcuola e centri di gioco e ricreazione, per gli adolescenti non trovo quasi nulla.’ ‘Scarsa se non nulla attenzione alle famiglie monogenitoriali che, anche in questa regione, con dati superiori alla media nazionale e in linea con il trend europeo, sono in aumento. Occuparsi di questo fenomeno senza ideologia’ 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 26
Report Questionario on line 2. La consultazione degli enti, associazioni, aziende Il questionario rivolto a enti, associazioni e aziende costituiva un primo sondaggio, poi proseguito in incontri, seminari, occasioni di confronto, delle posizioni delle organizzazioni sul tema della conciliazione. I temi affrontati dal questionario, come è possibile leggere nella successiva wordcloud, non sono dissimili da quelli del questionario rivolto ai cittadini, ma, si tralasciano naturalmente i quesiti relativi alla famiglia e si approfondiscono alcuni argomenti relativi alla contrattazione e al territorio. I temi del questionario rivolto agli enti Si possono evidenziare anche in questo caso tre sezioni: • una prima sezione funzionale a una classificazione dell’ente per tipo e dimensione; • una seconda sezione relativa agli aspetti interni all’organizzazione; • una sezione, infine, rivolta agli aspetti d’ordine sociale e territoriale della conciliazione esterni alle oraganizzazioni. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 27
Report Questionario on line Alla consultazione tramite questionario hanno partecipato 160 organizzazioni: • 49 enti e amministrazioni pubbliche, in prevalenza Comuni, ma anche Direzioni e Enti regionali; • 86 cooperative sociali e associazioni di volontariato, e, tra queste ultime, alcune associazioni di sole donne; • 16 aziende, in prevalenza piccole-medie imprese, ma anche due grandi industrie e una grande impresa di servizi; • 9 altre organizzazioni e, tra queste, fondazioni, sindacati, consulte tra amministrazioni e cittadini. Consultazione enti, associazioni, aziende: questionari compilati Tipo di ente questionari % Enti e amministrazioni pubbliche 49 30.6% Cooperative sociali e associazioni di volontariato 86 53.8% Aziende 16 10.0% Altre organizzazioni 9 5.6% Nel complesso 160 100.0% In un terzo dei casi (la metà per quanto riguarda le cooperative sociali e associazioni di volontariato) il punto di vista dell’organizzazione è riportato dal presidente; in circa il 70% dei casi relativi agli enti e amministrazioni pubbliche il rispondente non trova collocazione tra le figure proposte dal questionario (presidente, amministratore delegato, direttore responsabile, responsabile delle risorse umane). 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 28
Report Questionario on line 2.1 Il profilo dei rispondenti Per circa la metà le organizzazioni rispondenti si collocano nella fascia al di sotto dei 15 addetti, ma sono 42 le organizzazioni con un numero di addetti superiore a 100 (Tab. 2.1.1). Tab. 2.1.1 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. Dimensione enti cooperative aziende altro totale amministrazioni associazioni Da 1 a 5 addetti 8.2% 27.9% 56.3% 11.1% 23.8% Da 6 a 15 addetti 18.4% 24.4% 12.5% 77.8% 24.4% Da 16 a 50 addetti 18.4% 24.4% 18.8% Da 51 a 100 addetti 6.1% 7.0% 12.5% 6.9% Oltre i 100 addetti 49.0% 16.3% 18.8% 11.1% 26.3% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Quasi tutte (96,9%) hanno sede legale e operativa in Lombardia, circa il 40% nella provincia di Milano e circa un quarto nel comune di Milano. La provincia di Sondrio è del tutto assente e le province di Como, Cremona e Lecco scarsamente rappresentate (6 casi per ciascuna di queste province). Delle 16 aziende, 4 operano nella filiera dell’energia, nella produzione o nell’erogazione. cartogrammi. 2.1.1 – Lombardia 2020. Conciliazione famiglia-lavoro. Provincia e Comune della sede 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 29
Report Questionario on line Enti e amministrazioni pubbliche Cooperative sociali e associazioni di volontariato Aziende Altro Tutti gli enti La maggior parte delle organizzazioni ritiene che l’introduzione di quote rosa possa favorire la modernizzazione della struttura (87,6%) e si riverserebbe in modo positivo sul generale progresso economico sociale della regione (89,4%). Sono le aziende a sottolineare maggiormente l’aspetto di vantaggio economico della struttura (Tab. 2.1.2). 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 30
Report Questionario on line Tab.1.2.2 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 7. E più in particolare quali conseguenze potrebbe avere? enti cooperative aziende altro totale amministrazioni associazioni Cambiamento culturale (percezione donna e lavoro) 50.0% 48.2% 25.0% 42.9% 46.4% Cambiamento organizzativo: pluralismo 11.5% 17.9% 25.0% 14.3% 16.5% Nuovo stile di leadership 15.4% 14.3% 28.6% 14.4% Perdita di parità: il criterio di essere donna non è di per se 7.7% 16.1% 11.3% sufficiente Perdita economica 3.8% 1.0% Successo economico 11.5% 3.6% 50.0% 14.3% 10.3% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 31
Report Questionario on line 2.2 Gli aspetti interni alle organizzazioni Se la soddisfazione dei dipendenti è per il complesso delle organizzazioni, anche con percentuali maggiori rispetto ai cittadini, un fattore importante dello sviluppo d’impresa, le aziende ne vedono più di altri il riflesso sui costi aziendali e richiedono spesso agevolazioni economiche che possano compensarlo (‘Come prima ho segnalato, occorre effettuare un cambio culturale. All'interno della mia impresa personalmente posso decidere di mettere in atto strategie di conciliazione ma il confronto con il mondo esterno, lontano da queste scelte, imporrebbe [costi non sostenibili])’ (Tab. 2.2.1). Tab.2.2.1 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 5. Per una azienda la soddisfazione dei dipendenti è un costo da affrontare o un vantaggio su cui investire? enti cooperative aziende altro totale amministrazioni associazioni Costo 3.8% 5.2% 12.5% 14.3% 6.1% Vantaggio 96.2% 94.8% 87.5% 85.7% 93.9% totale 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% 100.0% Le organizzazioni si mostrano più prudenti rispetto ai cittadini (85,8%) rispetto alle possibilità che le nuove tecnologie possano favorire processi di riorganizzazione del modo di lavorare in grado di accelerare, con garanzie d’ordine contrattuale, i percorsi di conciliazione (75,3%). Il valore della formazione permanente come importante ambito di intervento in grado di operare nella stessa direzione è riconosciuto più ampiamente da amministrazioni (80,8%) e associazioni (82,7%); trova però più scettiche le aziende (50,0%). Tre quarti circa delle organizzazioni riconoscono le maggiori difficoltà d’inserimento o reinserimento lavorativo successivi all’allontanamento volontario per motivi famigliari (‘Di fatto oggi non esistono misure attive premianti per le aziende che sostengano concretamente il reinserimento nel mondo del lavoro. Né ci sono piani di riqualificazione e aggiornamento per le persone.’), e tutti o quasi (91,5%) pensano che chi è costretto a questa scelta debba essere assistito al fine di conservare un rapporto vitale con il mondo del lavoro e con i percorsi di apprendimento funzionali al rientro in attività (ma anche ‘Gli ostacoli incontrati dalle donne non sono quasi mai dovuti a carenza di competenze’). Ritengono, al pari dei cittadini, che una maggiore flessibilità delle forme di lavoro possano favorire un miglior rapporto tra vita professionale e vita famigliare, ma concentrano maggiormente la scelta sulla flessibilità oraria e sul part‐time (Tab. 2.2.2), anche se ‘alcuni contesti lavorativi, per le loro caratteristiche intrinseche (tipologia di servizio, elevata presenza di personale femminile),’ non consentono un ricorso esteso a questa forma di rapporto di lavoro. 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 32
Report Questionario on line Tab. 2.2.2 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 13. È d’accordo con la diffusione di forme di lavoro flessibile per chi ha esigenze di conciliazione, e quali, in particolare, ritiene più utile incentivare? enti cooperative aziende altro totale amministrazioni associazioni a. Flessibilità oraria 4.31 4.48 4.14 4.29 4.40 b. Permessi e congedi 3.85 3.56 3.86 3.83 3.68 c. Part-time 4.15 4.24 3.57 3.71 4.13 d. Telelavoro 3.96 3.44 3.86 4.14 3.67 e. Job sharing 3.44 3.39 2.83 3.67 3.39 Un avanzamento sul terreno della conciliazione comporta sicuramente un impegno delle organizzazioni teso principalmente ad assicurare questa maggiore flessibilità delle forme lavorative (Tab.2.2.3). Tab. 2.2.3 - Regione Lombardia. Conciliazione famiglia-lavoro. 8. In che modo le aziende possono facilitare processi di conciliazione? enti cooperative aziende altro totale amministrazioni associazioni a. Organizzazione dell’attività lavorativa: flessibilità orari, utilizzo 4.35 4.26 4.71 4.29 4.32 di tecnologie, ecc. b. Cultura aziendale e comunicazione interna 3.92 4.03 4.75 4.00 4.06 c. Benefit aziendali (retribuzioni/voucher/kit di beni) 3.72 3.60 4.14 4.00 3.70 d. Servizi di cura e time saving 3.92 4.02 4.00 4.29 4.01 valori medi tra 1, per nulla, e 5, moltissimo Tale impegno deve necessariamente confrontarsi con le singole realtà aziendali ma deve trovare una sponda in modifiche normative in grado di rendere obblighi generali quello che per singole aziende potrebbe rivelarsi un vantaggio ingenuamente offerto alla concorrenza (è questa la preoccupazione di molte aziende) (Tab. 2.2.4). 9/03/2011 Conciliazione Famiglia‐Lavoro ‐ Cittadini / Enti,Associazioni, Aziende Pagina 33
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