Comune di Russi giovedì, 12 settembre 2019
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Comune di Russi giovedì, 12 settembre 2019 Prime Pagine 12/09/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 4 Prima pagina del 12/09/2019 12/09/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 5 Prima pagina del 12/09/2019 Cronaca 12/09/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 8 RAFFAELLA TASSINARI 6 Ritrovata dopo 3 anni grazie al microchip 12/09/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 7 In una sera tutti i volti del bel e cot Cultura e Turismo 12/09/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 8 Gli appuntamenti della Fira di oggi Si entra nel vivo sanità, sociale e servizi per l'infanzia 12/09/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7 SOFIA FERRANTI 9 Informazioni e servizi per le persone disabili in una semplice app 11/09/2019 Ravenna Today 10 Nasce il 'Network Sociale', un aiuto alle persone con disabilità e alle loro famiglie sport 12/09/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 12 Manuel Mazza trionfa nell' Open del Ct Casalecchio Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 12/09/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 11 13 «Autobrennero motore dello sviluppo» 12/09/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Saverio Fossati 15 Revisione catastale, la Cassazione detta le regole 12/09/2019 Italia Oggi Pagina 25 GIOVANNI GALLI 16 Disabili, assunzione a 18 anni 12/09/2019 Italia Oggi Pagina 28 17 Al via la riforma della Tari
12/09/2019 Italia Oggi Pagina 28 FRANCO ADRIANO 19 Autonomie a confronto con il nuovo governo 12/09/2019 Italia Oggi Pagina 30 CARLA DE LELLIS 20 Enti locali, da aggiornare i dati degli amministratori
[ § 1 § ] giovedì 12 settembre 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] giovedì 12 settembre 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 1 4 6 6 9 5 3 5 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 8 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Cronaca LA STORIA A LIETO FINE Ritrovata dopo 3 anni grazie al microchip Carlotta era sparita nel nulla, ad agosto è stata accolta da una famiglia di turisti, poi da alcuni volontari RAFFAELLA TASSINARI PINARELLA DI CERVIA Ritrova la sua famiglia a tre anni dalla scomparsa grazie al microchip e ad una catena di solidarietà. Protagonista di questa storia a lieto fine è Carlotta, dolcissima gattina tigrata che, nel 2016, si era allontanata da casa, a Cesenatico, sparendo nel nulla. Fin da subito, i proprietari l' avevano cercata ovunque senza, purtroppo, nessun risultato. A distanza di tanti anni, avevano dunque perso la speranza di poterla riabbracciare nuovamente. Invece, talvolta la realtà realizza sogni tanto arditi da non venire nemmeno espressi. Una famiglia in vacanza a Pinarella di Cervia, incrocia il cammino di Carlotta. Si prendono cura di lei per tutto il mese di agosto, dandole da mangiare abbondanti razioni di pappa. A ridosso del loro rientro a casa, però, non se la sentono di lasciarla lì sola, senza nessuno che possa continuare a prendersi cura di lei. Contattano, dunque, la responsabile adozioni fine di Ar ca 2005, associazione che gestisce il canile di Cervia ma che ha un occhio di riguardo anche per i Mici. Carlotta viene, dunque, accolta da una volontaria che il giorno seguente la porta nella clinica veterinaria di Russi per i control lidi routine che vengono svolti in questi casi. Passandole il lettore di microchip, il bip bip ne indica la presenza. Una cifra numerica che permette al veterinario di contattare velocemente i proprietari. Increduli, si precipitano in clinica e, ancora increduli ed emozionati, riabbracciano la loro gatta. Qualche annusata basta a Carlotta per riconoscerli e di mostrare la sua felicità attraverso rumorose fusa. Una splendida storia a lieto fine che testimonia inequivocabilmente l' importanza del microchip. Questo è, a tutti gli effetti, una sorta di carta d' identità sottocutanea. Se, attualmente, la legge lo rende obbligatorio solo per i cani, tale dispositivo può essere inserito sotto pelle anche a numerosi altre specie animali come, ad esempio, gatti e furetti. Una scelta d' amore che permette di tutelare i propri amici a quattro zampe nel caso dovessero perdersi favorendone immediatamente la restituzione anche a distanza di anni. Carlotta, e la sua famiglia, hanno avuto però anche altri angeli custodi che hanno scritto, con la loro sensibilità, questo lieto fine: la famiglia in vacanza, che prima di ripartire siè assicurata che la gattina fosse in mani sicure, e le volontarie che- quotidianamente e mosse solo dall' amore per gli animali si spendono per i quattro zampe meno fortunati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 4 6 6 9 5 3 1 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cronaca In una sera tutti i volti del bel e cot Russi, domani la degustazione del tipico insaccato DOMANI SERA, in piazza Farini il protagonistà è lui, il simbolo gastronomico della Fira di Sett Dulur: il bel e cot. Dalle 20 nell' area vicino al municipio, degustazione di bel e cot accompagnata dalla canèna della tenuta Uccellina. Il bel e cot è offerto dalle tre macellerie di Russi, Riziero Cappelli nel mercato coperto, Bruno Renzi di Russi Carni in via Trieste, e Fabrizio Fusè di piazza Farini, il vino arriva dalla cantina Uccellina e Ferruzzi Uova offre i garganelli. «Quest' anno la sorpresa è il garganello, o meglio il ragù di bel e cot che condisce il garganello», afferma Monica Grilli, assessore che fra le altre ha le deleghe al turismo e alla promozione dei prodotti tipici. «NIENTE GARA, ma una degustazione realizzata in collaborazione con l' associazione Chef to Chef Romagna Cuochi - spiega - associazione da tempo impegnata nella valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, e nella loro rivisitazione: ed ecco che il bel e cot, un insaccato, viene utilizzato per realizzare un gustoso ragù. Per cui questa sera il bel e cot sarà offerto nella versione classica a fette, ma anche come condimento ai garganelli». Daniele Baruzzi dell' Insolito Ristorante, a Chef to Chef quest' anno propone le polpette di bel e cot. Il piatto tipico della Fira è un insaccato fresco di suino, la forma ricorda il cotechino, ma guai, a Russi, confonderlo o chiamarclo cotechino. Il bel e cot, infatti, è un insaccato molto più magro, fatto con tagli di carne più pregiati, con una cotenna sottile e nel rispetto di un disciplinare di produzione redatto nel 2009 dai macellai 'storici' di Russi, Cappelli, Renzi e Ettore Fiorentini, a cui un anno fa è subentrato Fusè. Ogni bottega poi, pur nel rispetto del disciplinare ha i propri segreti che vengono tramandati di macellaio in macellaio, per cui alcuni bél e còt presentano una colorazione più scura, rossastra, altri più chiara. Difficile calcolare quanto ne viene prodotto e venduto alla Fira, gli stand sono molti e la produzione da tempo non è ristretta più solo a Russi: le tre macellerie non possono produrne tanto. L' importante è attenersi al disciplinare. Paola Severino, titolare della gastronomia 'La Delithia', ha eredito la ricetta del macellaio Sintini, da cui ha preso il negozio. «Sono anni che ordino 10 quintali di bel e cot, lo vendo al banco sia crudo che cotto, e poi allo stand. - spiega - se il tempo rimane così, per lunedì dovrò prenderne dell' altro. In questi anni ho notato che anni fa vendevo il 90 per cento del prodotto al banco e il 10 allo stand. Negli ultimi anni questa percentuale si è invertita I russiani mangiano molto di più fuori e meno in casa». FATTO confermato dalle lunghe file che si formano dall' ora di cena fino a tardi agli stand gastronomici. E sono tanti anche i quintali di cappelletti che si mangiano alla Fira. Mamme, giocatrici e giocatori del Basket Club ne hanno fatti dieci quintali. «Abbiamo lavorato tutt' estate - afferma Carla Capucci, presidente della società - quattro quintali sono per il nostro stand, sei per quello di Rifondazione Comunista. È uno scambio loro ci danno i locali e le attrezzature, che noi non abbiamo, noil facciamo i cappelletti anche per loro». Dieci quintali per due stand di dimensioni molto ridotte rispetto a quelli, ad esempio dell' oratorio don Bosco o di padre Giorgio. Claudio Liverani © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 6 6 9 5 3 6 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo RUSSI Gli appuntamenti della Fira di oggi Si entra nel vivo IL LUNA PARK della Fita di Sett Dulur di Russi è aperto. Il bruco mela, gioia dei più piccoli è stato montato in piazza Baccarini, a pochi metri di distanza dalla dalla postazione abituale. Suoni, colori, luci delle giostre, insieme a grida di imbonitori, bambini e ragazzi riempiono le vie, le piazze, i vicoli e anche le case del centro di Russi. I russiani sono tutti in strada, in giostra, seduti agli stand oppure a passeggio, e con loro anche i primi visitatori. Questa sera l' appuntamento di maggior richiamo è con la grande tombola in piazza Farini, alle 21, Presentata da Lucia Sassi la grande tombola è organizzata come sempre dal Lions Club di Russi. Il montepremi è di 3mila, due cinquine, due decine, due tombole e sarà devoluto all' istituto comprensivo Baccarini. A pochi metri nel giardino della Rocca T. Melandri, musica rock a cura di Rocka' n'more-Est. Numeri n piazza, note alla Rocca e parole scritte in biblioteca. Alle 21 nella biblioteca Comunale, via Vecchia Godo, Quadrante 61 e Gianni Cascone presentano 'La Bassa Landa', libro che raccoglie i testi, racconti e poesie, redatti e da una ventina di appassionati di scrittura, che hanno frequentato il corso tenuto da Cascone a Russi. laboratorio tenuto dallo scrittore a Russi. 'La bassa landa' racconta Russi e quello che il paese e i suoi dintorni hanno suggerito agli autori. Alcuni di loro leggeranno una selezione di testi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 6 6 9 5 3 2 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sanità, sociale e servizi per l'infanzia WELFARE, PROGETTO INNOVATIVO Informazioni e servizi per le persone disabili in una semplice app Network sociale: le associazioni fanno rete per non lasciare sole le famiglie e offrire un aiuto concreto SOFIA FERRANTI RAVENNA Le associazioni che si occupano di persone con disabilità fanno rete e danno vita a "Network sociale" una app tramite la quale con un semplice click è possibile accedere a tutte le informazioni e ai servizi disponibili sui territori di Ravenna, Cervia e Russi, per gestire al meglio le esigenze di dei diversamente abili e delle loro famiglie, che quotidianamente affrontano difficoltà e disagi anche nelle cose più semplici. Uno strumento innovativo, che sarà online dal 31 ottobre, facile e immediato per essere più vicini alle famiglie; la app pubblicizzerà le attività promosse dalle associazioni in rete, aiuterà le famiglie a organizzarsi in base alle proprie esigenze, sentendosi parte di una comunità. Una rete solidale Il progetto è finanziato dalla Regione Emilia- Romagna, coordinato da Per gli altri - Centro di Servizio per il Volontariato di Ravenna, e nasce in collaborazione con l' Amministrazione comunale, Associazione Marinando Ravenna, Associazione Italiana Persone Down, Per una Solidarietà Fattiva, Agebo Assistenza Genitori e Bambini Ospedalizzati, Centro Sportivo Italiano, Forum del Terzo Settore. A fare da capofila del progetto è l' Associazione di Volontariato Letizia. «Siamo capofila semplicemente perchè l' idea è partita da Giovanni Santoro presidente di Letizia-spiega Lisa Dradi, responsabile del progetto per Letizia - un' idea sulla quale abbiamo ragionato e, insieme al centro servizi per ilvolontariato, abbiamo attuato un percorso dando vita ad un co -progetto tra associazioni. L' obiettivo è quello di dare risposte ai bisogni delle famiglie mettendo in rete tutte le opportunità; la grande sfida è quella di mettere in rete anche i servizi oltre alle informazioni, coinvolgendo più associazioni possibili». «Riteniamo sia importante valorizzare la capacità del mettersi in rete-afferma l' assessore al Volontariato Gianandrea Baroncini - da parte delle associazioni che hanno dato vita a questo lavoro di co -progettazione che punta a farsi carico delle solitudini delle persone e delle famiglie. Network Sociale è un contenitore digitale che ha grandi potenzialità di sviluppo e implementazione». Finanziamenti regionali «La Regione ha deciso di finanziare questo progetto - sottolinea il consigliere regionale Mir co Bagnari - tramite i fondi ottenuti con accordo del Dicembre 2017 col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l' obiettivo di favorire la co -progettazione fra associazioni nell' ottica di un miglioramento della qualità della vita delle persone e dell' inclusione sociale». Infine, l' appello dei promotori è rivolto a tutte le associazioni del settore, affinché entrino nel progetto. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 6 6 9 5 3 4 § ] mercoledì 11 settembre 2019 Ravenna Today sanità, sociale e servizi per l'infanzia Nasce il 'Network Sociale', un aiuto alle persone con disabilità e alle loro famiglie La creazione di una vera e propria mappa delle opportunità che il territorio è in grado di offrire alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che cercano quotidianamente una rete alla quale affidarsi nella società civile 1 Vanno dal meccanico dopo l' incidente e ne fanno un altro: curiosa "scia" di sinistri 2 Ladri in concessionaria nella notte, il titolare avvilito: "Colpiti tre volte in una settimana" 3 Molesta sessualmente una ragazza in treno: la vittima lo filma e lo incastra 4 Un concorso per l' assunzione di nuovi agenti di Polizia locale La creazione di una vera e propria mappa delle opportunità che il territorio è in grado di offrire alle persone con disabilità e alle loro famiglie, che cercano quotidianamente una rete alla quale affidarsi nella società civile. È questo l' intento con il quale è nato il nuovo progetto di "Network sociale" che coinvolge il distretto territoriale di Ravenna, Cervia e Russi. Il fine ultimo della nuova proposta è quello di tutelare e promuovere il benessere delle persone nella nostra società, il loro sviluppo come membri fattivi del contesto nel quale agiscono e si muovono ogni giorno, sviluppando i rispettivi talenti. Destinatari diretti del progetto sono tutte le persone con disabilità, di ogni genere, e le loro famiglie. Il Network sociale è un progetto finanziato dalla Regione Emilia- Romagna, coordinato da Per gli altri - Centro di Servizio per il Volontariato di Ravenna, e nasce in collaborazione con l' Amministrazione comunale di Ravenna, Associazione Marinando Ravenna, Associazione Italiana Persone Down, Per una Solidarietà Fattiva, Agebo Assistenza Genitori e Bambini Ospedalizzati, Centro Sportivo Italiano - Comitato di Ravenna, Forum del Terzo Settore. A fare da capofila del progetto è invece l' Associazione di Volontariato Letizia. In una prima fase del progetto saranno coinvolte tutte le associazioni del territorio, invitate a raccontarsi e raccontare, attraverso questionari accompagnati da una lettera di presentazione, la propria opera quotidiana, i progetti e le attività svolte, messe a disposizione di tutte le persone con disabilità e dei loro familiari. E l' apporto delle associazioni sarà fondamentale perché attraverso e grazie alle loro risposte si provvederà a creare una vera e propria app, un' applicazione da installare in ogni smartphone, per consentire agli utenti di trovare quello che cercano, il servizio che vorrebbero, il luogo, l' attività del quale necessitano quel giorno, quella settimana, quel mese e soprattutto chi la gestisce. L' app promuoverà le attività delle associazioni in rete aiutando le famiglie a meglio organizzare i tempi, le agende, il benessere della vita quotidiana. In una parola, a non sentirsi sole, ma a sentirsi in rete, facenti parte di una comunità, nella gestione di una disabilità, della fatica e del disagio che spesso porta con sé tale situazione. In questo modo si verrà a creare un network che non si attiverà solo nel bisogno, perché la comunità non si fa solo in emergenza, ma va coltivata grazie a relazioni, scambi, incontri. Nel corso dei vari step sarà poi attivato e sempre più completo il sito web all' indirizzo www.networksociale.ra.it che fungerà da contenitore per tutte le parti del progetto e per le associazioni che vi aderiranno. "Riteniamo sia importante valorizzare la capacità del mettersi in rete - affermano l' assessore ai Servizi sociali del Comune di Ravenna, Valentina Morigi e l' assessore al Volontariato Gianandrea Baroncini - da parte delle associazioni che hanno dato vita a questo interessantissimo lavoro di co-progettazione che punta a farsi carico delle solitudini delle persone e delle famiglie. Network Sociale è un contenitore digitale che ha grandi potenzialità di sviluppo e implementazione perché potranno aderire nuovi soggetti con la possibilità migliorare la qualità delle informazioni, ma soprattutto delle opportunità offerte alle persone, perché il risultato in termini di bene comune e senso di comunità va oltre alla sommatoria dei benefici prodotti con azioni singole. Il Comune accompagnerà sempre le associazioni, i volontari e quanti vivono la solidarietà come Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 6 6 9 5 3 4 § ] mercoledì 11 settembre 2019 Ravenna Today sanità, sociale e servizi per l'infanzia servizio". "Con la partenza del Network Sociale - spiega Lisa Dradi, responsabile del progetto per l' associazione di volontariato Letizia - vogliamo mettere in rete le esperienze e le persone facendo sistema tra le associazioni e i servizi presenti nei territori attraverso una metodologia innovativa. L' idea è di diffondere opportunità per le persone con disabilità e le loro famiglie". "La Regione ha deciso di finanziare questo progetto - dice Mirco Bagnari, consigliere regionale Emilia Romagna - tramite i fondi ottenuti con accordo del Dicembre 2017 col Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con l' obiettivo di favorire la co-progettazione fra associazioni nell' ottica di un miglioramento della qualità della vita delle persone e dell' inclusione sociale. Il progetto Network Sociale coniuga tutto questo con le opportunità offerte dalla tecnologia e mette in rete concretamente le grandi potenzialità dei servizi pubblici e delle associazioni di volontariato". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 6 6 9 5 3 3 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) sport TENNIS Manuel Mazza trionfa nell' Open del Ct Casalecchio CASALECCHIO Manuel Mazza si aggiudica l' Open del Ct Casalecchio. Il 2.3 riminese del Tennis Viserba, n.4, ha battuto in semifinale il2.2 bolognese Luca Pancaldi (n.1) per 6-7 (4), 7-5, 6-0 ed in finale ha completato l' opera superando 7-6 (1), 5-7, 6-3 il 2.3 Federico Maccari (n.2) che nell' altra semifinale aveva fermato per 6-0, 6-3 il 2.4 Francesco Giorgetti (Viserba, n.7). Open Russi Siamo alla conclusione del tabellone di 3ª nell' Open del Ct Russi, il trofeo "Rossetti Auto". 3° turno: Avanzini (3.4)-Gordini (3.3) 7-6, 3-6, 3-0 e ritiro, Cicinelli (3.3)-Tsopanellis (3.4) 6-3, 6-3. 4° turno: Casal boni (3.4)-Costanzi (3.3) 7-5, 6-4. Open Cesenatico Lorenzo Monti e Federico Manfredi staccano il biglietto per i quarti nel torneo Open del Ct Cesenatico. 3° turno: Enrico Lanza Cariccio (3.1)- Manzini (2.7) 6-4, 6-3. Ottavi: Monti (2.5) -Vai (2.7) 7-5, 6-0, Manfredi (2.6)Cambrini (2.8) 6-3, 6-2. Torre Pedrera Nicolò Balducci e Nathan Zan noni nei quarti del 4ª all' Asd Torre. Ottavi: Balducci (4.1, n.16)Leardini (4.1, n.1) 4-6, 5-3 e ritiro, Zannoni (4.1, n.2)-Raffaelli (4.1, n.15) 6-3, 6-3. Castel San Pietro Tommaso Zucchini in semifinale nel torneo di 3° del Ct Casatorre. Quarti: Zucchini (3.3) -Giorgio Boldrini (3.2) 6-2, 6-3. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 6 6 9 5 3 7 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali INTERVISTADIEGO CATTONI «Autobrennero motore dello sviluppo» «L' auspicio di un dialogo rapido con il Governo per sbloccare gli investimenti» DIEGO CATTONI - «Le infrastrutture sono centrali per le imprese: dove c' è buona viabilità in genere c' è anche sviluppo». Diego Cattoni, da poco meno di due mesi amministratore delegato di Autobrennero, non è sorpreso dalle scelte di localizzazione effettuate dalle multinazionali. Attratte sul territorio anche, in qualche caso soprattutto, da quei 314 km di tracciato costruiti in soli 10 anni che collegano Modena al Brennero e che garantiscono allo snodo di Verona un ruolo chiave come porta d' interscambio tra la parte produttiva del Paese e il Nord Europa. «Opera che inizialmente negli anni '50 non era prevista a livello di Stato centrale - spiega - e che è stata realizzata solo grazie alla lungimiranza delle amministrazioni locali». Regioni, province, comuni e C a m e r e d i Commercio che ancora oggi dominano la compagine societaria con quasi l' 85% delle quote. Con primo partner (32,3%) il Trentino-Alto Adige, mentre Comune, Provincia e Camera di Commercio di Verona insieme detengono quasi il 13% del capitale. Infrastruttura che attraversa ora una fase di impasse, per effetto di una concessione scaduta nel 2014 e ancora non riattivata. Bloccando di fatto il piano di investimenti della società, che prevede impegni per 4,14 miliardi di euro. Investimenti da realizzare nell' arco di 30 anni, con una forte accelerazione tuttavia nel primo decennio dell' auspicato rinnovo della concessione. «Il Paese ha necessità di opere - aggiunge Cattoni - e mi auguro di poter avere un dialogo forte, rapido e costruttivo con il nuovo Governo. Io sono ottimista e confermo la nostra disponibilità: siamo pronti ad attivare in tempi rapidi questi investimenti, per dare benefici e nuovi servizi agli utenti». Che nel corso del tempo utilizzano in modo sempre più massiccio l' infrastruttura, come confermano i nuovi record realizzati, con 5,06 miliardi di veicoli/km e 73 milioni di veicoli effettivi totali, il massimo di sempre. Con un progresso del 15% per le merci rispetto al periodo pre-crisi, dell' 11% per i passeggeri. «Da qui - aggiunge il manager - transita oltre il 10% dell' intero import-export italiano, in termini di merce si tratta di 50 milioni di tonnellate all' anno tra autostrada e ferrovia. Numeri impressionanti, che rendono questo un asset fondamentale per l' intero Paese». Tra i nuovi investimenti in programma la quota principale è assorbita dalla terza corsia, realizzata in modo "dinamico" (utilizzando la corsia di emergenza) nel tratto Bolzano Nord-Verona ed espandendo invece la viabilità nella zona centrale tra i due sensi di marcia (area già disponibile) nel tratto Verona-Modena. Progetti che non si fermano qui e che in parallelo vedono avanzare il piano di rilancio dell' intermodalità, utilizzando 700mila metri quadri di proprietà di una società controllata per rinforzare lo scambio gomma-rotaia proprio nei pressi di Verona. «Il progetto, che vale 350 milioni di investimenti, esiste da anni - spiega Cattoni - ma l' iter autorizzativo è complesso. Ad ogni modo stiamo cercando di accelerare, in modo da poter essere pronti nel momento in cui sarà aperto e operativo il tunnel del Brennero». Intermodalità che la società punta a rilanciare anche per via fluviale, attraverso un investimento nel porto di Valdaro, a Mantova, dove si punta a rilanciare le connessioni sia con la gomma che con il ferro. Per arrivare all' obiettivo finale di consentire alle merci, via Po, un accesso diretto all' Adriatico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 6 6 9 5 3 7 § ] giovedì 12 settembre 2019 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 6 6 9 5 4 2 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali ACCERTAMENTI MASSIVI Revisione catastale, la Cassazione detta le regole Calcoli, parametri e criteri vanno provati. Scostamento da ridurre solo al 35% Saverio Fossati La Cassazione boccia sonoramente un accertamento delle Entrate conseguente a una revisione "massiva" delle rendite catastali e spiega la procedura da seguire. Il senso generale dell' articolata sentenza 22671/2019 (relatore Maura Caprioli) è che il contribuente deve essere messo in grado di capire esattamente su quali presupposti sia stata operata la revisione. La vicenda prende le mosse da una revisione che aveva portato dalla classe 1 alla classe 3 un immobile in categoria catastale A/10 (uffici), ubicato nella microzona 5 (Prati) a Roma. La revisione era stata effettuata sulla base dell' articolo 1, comma 335 della legge 311/2004, che consente ai Comuni di chiedere all' agenzia delle Entrate la revisione parziale del classamento delle unità immobiliari di proprietà privata ubicate in microzone comunali dove il rapporto tra valore medio di mercato e corrispondente valore medio catastale ai fini Imu presente sul territorio comunale si discosti «significativamente» (cioè oltre il 35%). La Cassazione, preliminarmente, chiarisce che, quando viene attivata, questa procedura va seguita con la massima esattezza e non possono essere inseriti elementi previsti dalle altre due forme di revisione (quelle previste dal comma 336 della stessa norma dall' articolo 3 della legge 662/96). L' ipotesi del comma 335, a differenza delle altre due è basta su fattori estrinseci, cioè sul valore di mercato medio della microzona. Ma è proprio qui che la Cassazione interviene. Anzitutto, precisa, il Comune deve indicare «in modo dettagliato quali siano stati gli interventi e le trasformazioni urbane che hanno portato l' area alla riqualificazione». Quindi specificare quali dato siano stati usati per determinare «il valore medio di mercato» della microzona, usando i prezzi delle compravendite e, se impiega altri fattori («urbanistici, ambientali o simili») deve provarne «la sussistenza e l' efficacia». Inoltre, il calcolo del valore catastale medio va fatto «sulla base dei valori medi delle singole unità» e non «dei valori medi delle singole microzone». Il rapporto tra i due valori medi (catastale e di mercato) deve essere fatto spiegando quali correttivi sono stati fatti per confrontare vani catastali e metri quadrati. Anche la data delle rilevazioni è determinante: non può essere precedente ai «fenomeni di decrescita dei prezzi (...) quali si sono avuti nei tempi recenti». Infine, il Comune deve «dedurre e provare i parametri, i fattori determinativi e criteri per l' applicazione della riclassificazione alla singola unità immobiliare» e l' aumento della rendita deve essere tale da ridurre il rapporto tra valore di mercato e valore catastale allo scostamento massimo del 35% «rispetto all' analogo rapporto relativo all' insieme delle microzone comunali». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 6 6 9 5 4 0 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 25 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali nelle p.a. Disabili, assunzione a 18 anni GIOVANNI GALLI Anche per le categorie protette l' età minima necessaria per l' accesso al pubblico impiego è fissata a 18 anni. Il limite massimo di età per l' assunzione coincide invece, per queste categorie, con il limite ordinamentale previsto dai rispettivi settori. I datori di lavoro pubblici devono garantire un' omogeneità geografica delle assunzioni obbligatorie a livello nazionale, affinché la quota complessiva delle relative assunzioni sia il più possibile distribuita in modo omogeneo tra le regioni e le province. Il responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità va individuato dalle amministrazioni nell' ambito del personale con qualifica dirigenziale ovvero, relativamente alle pubbliche amministrazioni in cui non siano previste posizioni dirigenziali, tra i dipendenti in posizione apicale. Sono solo alcune delle molte indicazioni fornite dal ministro per la pubblica amministrazione con la direttiva 24 giugno 2019 avente a oggetto «Chiarimenti e linee guida in materia di collocamento obbligatorio delle categorie protette. Articoli 35 e 39 e seguenti del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - Legge 12 marzo 1999, n. 68 - Legge 23/11/1998, n. 407 - Legge 11 marzo 2011, n. 25. (Direttiva n. 1/2019)» pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.213 dell' 11 settembre 2019. La direttiva si rivolge ovviamente solo ai datori di lavoro pubblici (le amministrazioni pubbliche di cui all' art. 1, comma 2, del dlgs n. 165 del 2001) e la finalità perseguita è quella di rendere più efficaci gli strumenti approntati dalla legge per i beneficiari del collocamento obbligatorio. La direttiva specifica che rimangono salve le disposizioni speciali vigenti per il personale delle istituzioni scolastiche ed educative statali e delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica nonché del personale in regime di diritto pubblico di cui all' art. 3 del dlgs n. 165/2001. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 6 6 9 5 3 8 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' Arera ha illustrato a 650 stakeholder i documenti su schemi tariffari e trasparenza Al via la riforma della Tari Consultazione fino al 16/9. Nuovi criteri dal 2020 FRANCESCO CERISANO - È uno dei tributi più odiati da cittadini e imprese, per la disomogeneità dei criteri tariffari e il disallineamento tra costi ed efficienza del servizio. In questo ginepraio di parametri che ha portato la tassa rifiuti a crescere del 76% (+4,1 miliardi di euro) dal 2010 al 2018 fino ad arrivare a quota 10 miliardi, sta lavorando l' Arera (l' Autorità che ha assorbito le competenze di regolazione e controllo sul ciclo dei rifiuti urbani) che ieri ha presentato a 650 stakeholder le proprie proposte sul metodo tariffario e sugli obblighi di trasparenza verso gli utenti. I due documenti resteranno in consultazione fino al prossimo 16 settembre. Poi, entro la fine di ottobre, sarà definita la prima metodologia tariffaria per il 2020-2021 e le componenti a conguaglio relative agli anni 2018-2019. Entro fine anno, i comuni dovranno definire i piani finanziari e approvare le nuove tariffe in modo che la riforma della Tari entri in vigore dal 1° gennaio 2020. Fissata la roadmap che dovrà portare a una tassa rifiuti più equa sul territorio nazionale, resta da vedere come questo cambiamento verrà attuato. Innanzitutto circoscrivendo la nozione stessa di gestione integrata dei rifiuti urbani che sarà limitata a: spazzamento e lavaggio strade; raccolta e trasporto dei rifiuti; trattamento, recupero e smaltimento; riscossione e rapporto con gli utenti. Saranno fuori dal perimetro di gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani, le attività esterne non strettamente riferibili al servizio, quali: raccolta, trasporto e smaltimento dell' amianto dalle utenze domestiche, derattizzazione, disinfestazione zanzare, spazzamento e sgombero neve, cancellazione scritte vandaliche, gestione dei servizi igienici pubblici, gestione del verde pubblico e manutenzione delle fontane. Queste attività non saranno coperte dalle tariffe dell' Arera anche qualora siano state incluse nelle concessioni di affidamento del servizio. Saranno previsti quattro diversi tipi di schemi tariffari nell' ambito dei quali i comuni e i gestori del servizio saranno chiamati a scegliere secondo criteri di miglioramento qualitativo, sviluppo gestionale e peculiarità territoriali. Trasparenza. Oltre ad avere nuove tariffe e regole più chiare e omogenee, la Tari che verrà dovrà anche caratterizzarsi per una maggiore trasparenza verso i contribuenti. L' Arera ha predisposto e messo in consultazione (sempre entro il 16 settembre) un documento in materia di trasparenza che prevede un primo periodo di regolazione a partire dal 1° aprile 2020 fino al 31 dicembre 2023, al termine del quale sarà valutata un' eventuale revisione della disciplina. Per i comuni sotto i 5.000 abitanti si prevede il differimento delle nuove regole di trasparenza al 1° gennaio 2021. I municipi e i gestori del servizio dovranno obbligatoriamente predisporre e pubblicare online la «carta della qualità» e indicare nei documenti di riscossione tutti i dati di sintesi sugli importi addebitati, il calcolo della tariffa, le modalità di pagamento, i recapiti e le procedure per i reclami, nonché le informazioni sulle modalità di erogazione del servizio e il raggiungimento degli obiettivi ambientali. Qualsiasi variazione di rilievo nelle condizioni di erogazione del servizio dovrà essere comunicata agli utenti con largo preavviso. Le reazioni. Gli operatori, dal canto loro, si aspettano molto dal tavolo di confronto con l' Arera. E l' hanno detto chiaramente. Per Patrizia Di Dio, membro di giunta di Confcommercio, vanno avviate con urgenza «azioni concrete affinché si limiti la libertà fino ad ora concessa ai comuni di poter determinare il costo dei piani finanziari includendo voci di costo improprie». E gli enti locali vanno «vincolati a tenere conto dei fabbisogni», visto che come sottolinea la stessa Confcommercio, è proprio lo scostamento dai fabbisogni standard una delle principali cause dell' aumento dei costi di gestione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 6 6 9 5 3 8 § ] giovedì 12 settembre 2019 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali dei rifiuti, soprattutto al Sud (in Piemonte, Basilicata e Calabria gli scostamenti maggiori, Toscana e Abruzzo sono invece le regioni più virtuose). A chiedere una rapida revisione delle tariffe è anche la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) secondo cui la Tari costituisce un peso sempre più insostenibile per le imprese della ristorazione, visto che dal 2017 ad oggi il costo per i ristoranti è cresciuto mediamente del 5,2% e per bar e caffè del 3,7%. «Le nostre imprese vedono erose dalla Tari risorse che sarebbe necessario investire nello sviluppo delle attività e in nuova occupazione», ha osservato Roberto Calugi, direttore generale di Fipe che propone una tassazione decrescente che premi il livello di differenziata realizzata dalla singola impresa. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 6 6 9 5 3 9 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 28 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Al 1° Festival delle città organizzato a Roma da Ali Autonomie a confronto con il nuovo governo FRANCO ADRIANO Al via il 1° Festival delle città organizzato da Ali (Autonomie locali italiane). Si terrà a Roma dal 1° al 4 ottobre prossimi . È la prima occasione di confronto tra gli amministratori locali e i rappresentanti del nuovo governo nel momento in cui proprio i territori sono chiamati a svolgere il ruolo di motore di sviluppo (smart city e 5G) e di coesione sociale (sicurezza e immigrazione). «C' è bisogno di promuovere la buona amministrazione locale, ovvero quella più vicina al cittadino, come esempio di governabilità nazionale», ha spiegato Matteo Ricci, presidente nazionale Ali. Perciò, ha concluso, «le città devono diventare le protagoniste della ripartenza». Ben cinque ministri del nuovo esecutivo hanno già aderito all' evento: Roberto Gualtieri, ministro dell' economia, Francesco Boccia, ministro agli affari regionali, Nunzia Catalfo, ministro del lavoro, Teresa Bellanova, ministro dell' Agricoltura, ed Elena Bonetti, ministro alle Pari opportunità. «Altri se ne aggiungeranno», è la previsione degli organizzatori (il programma definitivo arriverà la prossima settimana). Saranno i principali interlocutori di sindaci ed ex sindaci d i grido, come Matteo Renzi, Walter Veltroni, Gabriele Albertini, Francesco Rutelli, Antonio Bassolino, Antonio Decaro, Federico Pizzarotti, Giuseppe Sala, Clemente Mastella, Claudio Scajola, Dario Nardella, Emilio Del Bono, Giorgio Gori. Hanno garantito la loro partecipazione anche alcuni presidenti di regione: Stefano Bonaccini, Michele Emiliano, Vincenzo De Luca, Giovanni Toti, Donato Toma e Nicola Zingaretti. Fondamentale importanza avranno le sessioni tematiche: quella sulla gestione dei grandi eventi sportivi come occasione di sviluppo, cui parteciperà il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nonché quella intitolata alle città e alla memoria, contro l' odio e l' intolleranza, cui parteciperà la senatrice a vita, Liliana Segre, che vedrà il coinvolgimento di alcune scuole. Uno sguardo all' estero verrà dato attraverso il confronto con il sindaco di Barcellona, Ada Colau, e altri sindaci di città europee attesi per l' occasione. Parteciperanno all' evento anche la vicepresidente della camera, Mara Carfagna, l' editorialista del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, il professore Enrico Giovannini, il senatore Gianluigi Paragone. Un' iniziativa che infine vuole incidere dal punto di vista legislativo. «Abbiamo depositato», ha spiegato il deputato Claudio Mancini, vicepresidente Ali, «una proposta di legge sulla dignità dei sindaci e degli amministratori locali, perché a fronte di sempre maggiori responsabilità e maggiori rischi legati all' incarico istituzionale corrisponde una retribuzione troppo bassa». Non solo. «Con la nuova maggioranza si affronteranno le singole difficoltà dei territori come il caso Roma per esempio». «Non vogliamo fare accademia», ha concluso Micaela Fanelli, ex sindaco e parlamentare molisana, «ma agire sulla prossima legge finanziaria». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 4 6 6 9 5 4 1 § ] giovedì 12 settembre 2019 Pagina 30 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Enti locali, da aggiornare i dati degli amministratori CARLA DE LELLIS Gli enti locali devono aggiornare le denunce contributive dei propri amministratori iscritti alla gestione separata dell' Inps. Le variazioni alla misura dell' aliquota contributiva registrate negli ultimi anni, in particolare, obbligano a precisare all' Inps, sia per il futuro e sia per il passato a partire dall' anno 2015, l' esatta aliquota contributiva dovuta per gli amministratori. Lo spiega l' Inps nel messaggio n. 3268/2019, istituendo a tal fine un nuovo codice («19») da utilizzare sui flussi Uniemens. Amministratori locali. La novità interessa, come accennato, gli enti locali obbligati al versamento della contribuzione e alla presentazione delle relative denunce contributive (un tempo i modelli Gla annuali, oggi sostituiti dal flusso Uniemens mensile) per conto dei propri amministratori che sono iscritti alla gestione separata dell' Inps. Nel tempo, come detto, c' è stata una rideterminazione delle aliquote dovute alla predetta gestione separata: per gli anni 2015 e 2016 in misura pari al 27%; a decorrere dall' anno 2017 in misura pari al 25%; cui aggiungere uno 0,72% destinato al finanziamento delle prestazioni assistenziali (malattia, maternità, ecc.). Le nuove istruzioni operative. Al fine della corretta individuazione del contributo dovuto e della corretta compilazione del flusso Uniemens, l' Inps istituisce un nuovo elemento «Tipo rapporto», specifico per gli enti locali tenuti a pagare la contribuzione per gli amministratori locali che svolgono attività libero professionale, iscritti alla gestione separata e tenuti a versare l' aliquota maggiore. Per i periodi correnti, gli enti locali devono presentare i flussi Uniemens utilizzando il nuovo codice «19» da inserire, appunto, nel nuovo elemento di . Lo stesso va fatto per i periodi pregressi, a decorrere dal 2015, con riferimento agli amministratori per i quali è stata versata la contribuzione con aliquota piena (27,72% e/o 25,72%). Per le denunce già presentate, l' ente deve operare le necessarie variazioni dei flussi utilizzando il nuovo codice. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
Puoi anche leggere