PROTEZIONE CIVILE IMPARIAMO A CONOSCERE LA - manuale dei comportamenti da tenere in caso di emergenza
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Provincia di Comune di Verona Colognola ai Colli IMPARIAMO A CONOSCERE LA PROTEZIONE CIVILE manuale dei comportamenti da tenere in caso di emergenza www.comunecolognola.it
Provincia di Verona E’ con molto piacere che mi accingo a scrivere questa breve pre- sentazione dell’opuscolo informativo del piano di Protezione Civile del Comune di Colognola ai Colli. In qualità di Assessore Provinciale non posso che favorire questa iniziativa che farà conoscere meglio ai cittadini i rischi presenti, le nor- me di comportamento per fronteggiare le situazioni di emergenza, il ruolo e l’importanza della Protezione Civile e dei volontari che operano in essa. Sempre più spesso i mass media riferiscono degli interventi della Protezione Civile, ed ovunque vi sia un accadimento che mette a re- pentaglio la vita delle popolazioni, ovunque vi sia bisogno d’aiuto, si vedono comparire le divise gialle fluorescenti di generosi volontari. Subito, fin dal primo momento, a loro ed alle altre componenti istitu- zionali, si affidano i bisogni, le speranze, le attese, le disperazioni urlate e le mute rassegna- zioni. In realtà la Protezione Civile - che in passato è stata legata essenzialmente al soccorso - più che una struttura, è una “funzione” che oggi si definisce come un complesso di attività finaliz- zate alla sicurezza e alla tutela dei cittadini, dei beni e dell’ambiente colpiti da eventi o calamità. La valutazione dei rischi, la programmazione dei possibili rimedi, la pianificazione delle attività da svolgere, la conoscenza delle attrezzature da reperire ed impiegare, la formazione delle persone potenzialmente coinvolte e di quelle da impiegare per soccorrere: questo è protezio- ne civile. Per fronteggiare tali eventi è necessario disporre di conoscenze, professionalità, risorse finanziarie e umane straordinarie. Soprattutto queste ultime: uomini e donne straordinari che rinunciano alle proprie esigenze, al proprio tempo e mettono davanti e prima di tutto l’altrui- smo per aiutare il prossimo. L’emergenza alluvione che ha colpito duramente il nostro territorio e, nel recente passato, il terremoto in Abruzzo ne sono la testimonianza più vera e tangibile. La Provincia di Verona è e sarà sempre sensibile alle esigenze di questo complesso e prezio- so sistema rappresentato dalla Protezione civile. Sono grato anche al Sindaco Martelletto, certo di poter contare sempre sulla Sua atten- zione, disponibilità e collaborazione per attuare al meglio il mio mandato di assessore in tale materia. Disponibilità anch’essa testimoniata dall’immediata risposta da lui offerta il giorno stesso dell’alluvione, e la cui attenzione al tema questo opuscolo conferma. Attraverso gli strumenti divulgativi i Sindaci possono fare prevenzione fornendo informa- zioni utili a conoscere il proprio territorio e soprattutto a dare indicazioni fondamentali sui comportamenti da attuare in caso di emergenza e contribuendo ad offrire ai propri cittadini una migliore consapevolezza del ruolo della Protezione Civile. Anche in questa occasione vorrei esprimere un plauso particolare ai volontari che danno vita al Sistema Nazionale di Protezione Civile e alla loro scelta di servizio con la quale “....costrui- scono nel tempo una catena di gesti di condivisione e fraternità tra di loro e con quanti l’attività di soccorso fa loro incontrare... ”. Auspico che anche tra i cittadini di Colognola ai Colli cresca lo spirito di servizio, linfa del nostro sistema. L’Assessore provinciale alla Protezione Civile Giuliano Zigiotto
Comune di Colognola ai Colli Abbiamo realizzato questo piccolo manuale che consideriamo un utile contributo alla formazione di una coscienza e di un’educazione alla Protezione Civile per i nostri Cittadini. Una collettività evoluta si distingue soprattutto dal grado di consapevolezza acquisito sui possibili fenomeni che la possono coinvolgere. L’esperienza vissuta in casi veri di incidenti o calamità, ha insegnato quanto siano determinanti la capacità di affrontare con rapidità, precisione e in modo organizzato le emergenze. Inoltre, la conoscenza dei comportamenti più corretti ed efficaci da tenere in occasione di queste avversità può senz’altro evitare o almeno alleviare tragiche conseguenze. Fare Protezione Civile significa conoscere prima di tutto i fenomeni che determinano le situazioni di emergenza; vuol dire conoscere le strutture della protezione civile e le attività di prevenzione; significa altresì essere informati sulle norme e i comportamenti da adottare in caso di emergenza. Chiediamo quindi ai nostri concittadini di leggere con attenzione il presente opuscolo che contiene indicazioni semplici ma importanti, che possono apparire talvolta scontate, ma che devono entrare a far parte della nostra cultura della sicurezza. La forza di una comunità emerge nei momenti più difficili e perciò sentiamo il dovere di favorire lo sviluppo di un’autonoma responsabilità, consapevole e matura, in un cittadino capace di proteggersi. L’Assessore alla Protezione Civile Il Sindaco Andrea Nogara Alberto Martelletto 3
Indice La Protezione Civile pag. 5 Il rischio: conoscerlo per affrontarlo Emergenza Sanitaria pag. 6 Incidenti Domestici pag. 7 Crisi Idrica pag. 8 Black Out Elettrico pag. 9 Rischio Nubifragio • Temporale Violento pag. 10 Emergenza Neve • Rischio Nebbia pag. 11 Rischio Incidente Stradale pag. 12 Rischio Incendio Edifici Pubblici e Privati pag. 13 Rischio Industriale pag. 14 Rischio Tromba d’Aria pag. 15 Rischio Idrogeologico pag. 16 Rischio Inquinamento Acque pag. 17 Evento Sismico • Terremoto pag. 18 Il Piano Comunale di Protezione Civile Il C.O.C. (Centro Operativo Comunale) pag. 20 Aree di Emergenza pag. 21 Il Volontariato di Protezione Civile pag. 29 Numeri di Telefono Presidi di Pubblica Sicurezza pag. 31 Numeri di Telefono Servizi Sanitari pag. 32 Numeri Telefonici di Emergenza pag. 33 4
La Protezione Civile Questo libretto vuole essere uno strumento per diffon- Il rischio: dere la cultura di Protezione Civile e sviluppare la co- conoscerlo scienza di autoprotezione tra cittadini, attraverso una per affrontarlo lettura chiara e semplice. A volte, in circostanze di pericolo, conoscere alcune semplici norme di compor- tamento può essere di vitale importanza. La Protezione Civile non è solo rappresentata dai Vigili Ecco allora qualche utile indi- del Fuoco, dalle Forze Armate, dalle Organizzazioni di cazione sui rischi presenti, sul Volontariato e dalle Organizzazioni specializzate come la nostro territorio comunale di Croce Rossa. Colognola ai Colli, ed i relati- La Protezione Civile è mobilitazione totale del Paese vi comportamenti da tenere dove anche il più semplice dei cittadini è chiamato a fare al verificarsi di un evento ca- la propria parte; ciascuno deve sapere come deve com- lamitoso. portarsi per se stesso e per aiutare gli altri. La Protezione Civile non è un sistema nel quale parteci- pano solo gli addetti ai lavori, ma è un interesse di tut- ti. Non si riuscirà mai a costruire un sistema efficace di Protezione Civile senza un coinvolgimento di massa dei cittadini. Questa è l’essenza della Protezione Civile. 5
Emergenza Sanitaria Il rischio sanitario, nelle nostre aree, è legato general- mente al verificarsi di eventi calamitosi di altro genere (rischio sismico, incidente stradale, rischio industriale…) Al verificarsi di uno di questi eventi l’autorità comuna- le deve provvedere al soccorso immediato dei feriti, al recupero delle salme, alla gestione dei pazienti ospitati nelle strutture ospedaliere danneggiate, al reperimento di farmaci ecc.. Può richiedere controlli su acque potabili e sugli alimenti e provvedere allo smaltimento di pro- dotti degradati. Nel piano di Protezione Civile si possono escludere le epidemie sanitarie gravi (tifo, co- lera, ecc..) ma sono da prendere in considerazione alcune forme di epizoozie legate alla presenza di allevamenti di notevoli dimensioni che, se coinvolgenti la salute umana e causanti problemi ambientali, diventano un problema da gestire da parte dell’Ammini- strazione Comunale. Incidenti Domestici Per evitarli: • Far eseguire dai tecnici competenti, periodici controlli all’impianto del gas • Non trascurare mai un cattivo funzionamento dell’im- pianto elettrico • Pulire la canna fumaria ogni anno prima dell’inverno • Tenere le medicine lontano dalla portata dei bambini • Tenere le sostanze pericolose e infiammabili (candeggi- na, alcool, ecc.) in luoghi sicuri quali ripiani alti e lontano da fonti di calore • Dotarsi di un estintore ed informarsi sul suo corretto Anche tra le pareti domestiche utilizzo per poter spegnere eventuali incendi domestici • Non togliere le spine degli apparecchi elettrici tirando si possono verificare degli inci- il filo denti, a volte di notevole gravi- • Non utilizzare gli apparecchi elettrici con mani bagnate tà. Per evitarli è sufficiente avere o quando si è a contatto con l’acqua qualche piccolo, ma essenziale, • Non collegare più spine ad un’unica presa elettrica accorgimento. • Non coprire le lampade con fazzoletti o foulard perché potrebbero prendere fuoco • Quando in casa c’è odore di gas non accendere luci o fiamme, ma aprire tempestivamente porte e finestre. Chiudere il rubinetto generale del gas 6
Malore • Avvisare subito chi è presente in casa É utile • Avvisare il soccorso sanitario solo in caso di effettiva Avere sempre in casa, riuni- necessità ti in un punto noto a tutti i • Evitare di assumere o somministrare farmaci, liquidi, o componenti della famiglia, altro e attendere l’arrivo del soccorso medico oggetti di fondamentale im- • Tranquillizzare l’infortunato sullo stato di salute portanza in caso di emergen- za, quali: Sospensione erogazione energia elettrica • Candele, fiammiferi, accen- • Spegnere gli elettrodomestici dino • Usare torce elettriche • Cellulare e carica batterie • Evitare l’uso di candele o fuochi • Chiavi di casa • Coltello multiuso In generale • Coperta • Documenti di identità • Mantenere la calma • Seguire le norme comportamentali a tutela della propria • Fazzoletti di carta – panni incolumità fisica carta • Evitare l’uso eccessivo dei telefoni • Generi alimentari non de- • Ascoltare i notiziari radio-TV peribili • Impermeabili o cerate In caso di evacuazione • Kit di pronto soccorso • Portare con sé un documento di identità, denaro e le • Medicinali medicine salvavita • Orologio • Accertarsi che tutte le persone abbiano abbandonato • Radio e pile di riserva l’edificio • Scorta acqua potabile • Liberare gli animali, se non si possono portare in un • Specchio o fischietto luogo sicuro • Torcia elettrica + pile di riserva • Valori (contanti, preziosi) • Vestiario pesante di ricam- bio 7
Crisi Idrica Come comportarsi: In caso di crisi idrica • Prima della sospensione del- l’erogazione, fai una scorta minima di acqua per bagno e cucina • Spegni lo scaldabagno elettrico per evitare danni alle resisten- ze elettriche Una situazione di emergen- • Prima di bere l’acqua, control- za idrica si verifica quando la l’odore ed il colore, se non ti la richiesta di acqua da parte sembrano normali, sterilizza o dei cittadini è superiore alla falla bollire disponibilità. • Chiudi bene i rubinetti quando manca l’acqua Le cause derivano: • dalla siccità • dall’inquinamento di pozzi Per risparmiare in assoluto l’acqua e falde • Se il contatore gira con i rubinetti chiusi, significa che • da guasti alle tubazioni c’è una perdita nell’impianto idrico: contattare il tecnico dell’acquedotto specializzato • Usa sempre la lavatrice e la lavastoviglie a pieno carico: Chi interviene: si risparmia acqua ed energia • Ente gestore e Comune • Utilizza i serbatoi a due portate nei servizi igienici: si effettuano il monitoraggio risparmia fino al 60 % rispetto a quelli con un serbatoio delle disponibilità di ac- unico qua. • Quando vai in ferie e ti assenti per lunghi periodi da • La Protezione Civile del Co- casa, chiudi il rubinetto centrale dell’acqua mune provvede a distribu- • Innaffia le piante al mattino o al tramonto: ridurrai la ire acqua con autobotti o quantità d’acqua evaporata imbustata. • Mentre ci si rade o ci si lavano i denti, tieni La quantità individuale gior- aperto il rubinetto il naliera da assicurare è pari a tempo necessario 50 litri di acqua potabile. • L’installazione di un L’acqua è un bene limitato frangigetto o frangi- ed è quindi necessario che le flutto nei rubinetti fa famiglie la utilizzino in modo risparmiare migliaia equilibrato e responsabile, di litri di acqua ogni evitando gli sprechi. anno 8
Black Out Elettrico Il black out elettrico è una Come comportarsi: interruzione della fornitura dell’energia elettrica. Durante un Black Out improvviso • Tenere sempre in efficienza una torcia elettrica per Le cause muoversi e una radio a pile per ottenere informazioni • Può essere provocato da sull’emergenza interruzioni o sovraccarichi • Fare attenzione all’uso di candele e altre fonti di illumi- improvvisi della rete elet- nazione come lampade a gas, petrolio ecc…la fiamma trica libera a contatto con materiali infiammabili può dare • Guasti ordinari o provocati origine a incendi da eventi naturali: tempo- • Evitare di aprire inutilmente congelatori e frigoriferi: gli rali, terremoti, ecc. ecc. alimenti possono alterarsi • Fare attenzione agli incroci semaforici • Evitare l’utilizzo degli ascensori; se rimani bloccato in IMPORTANTE: ascensore evita di voler uscire a tutti i costi: le cabine non sono a tenuta stagna e quindi l’aria non manca Se avete un familiare che ne- • Evita di usare il telefono se non per l’emergenza, per cessita di apparecchi elettro- non sovraccaricare le linee utili ai soccorsi medicali salvavita, mantene- • Al ritorno della corrente non riattivare tutti assieme gli te sempre in evidenza il nu- apparecchi elettrici per non sovraccaricare la linea elet- mero telefonico del servizio trica di casa sanitario d’urgenza. In caso di avviso di interruzione dell’energia elettrica • Non usare l’ascensore; se per motivi di salute sei co- stretto ad utilizzarlo, porta con te il cellulare per chia- mare un numero di emergenza nel caso in cui il black- out rendesse inefficace l’allarme • Se esci di casa, porta con te le chiavi anche se rimane qualcuno dentro, perché il citofono potrebbe non fun- zionare • Se possibile, non utilizzare il computer: sbalzi di cor- rente potrebbero causare danni permanenti ad alcune sue componenti; salva continuamente il lavoro che stai svolgendo. • Se possiedi apparecchi elettromedicali, non utilizzarli se non in caso di emergenza, perché potrebbero dan- neggiarsi irreparabilmente 9
Rischio Nubifragio • Temporale Violento Come comportarsi: In casa • Evitare di uscire di casa • Chiudere porte e finestre • Mettere al riparo gli oggetti sui davanzali e sulle terraz- ze (vasi di fiori, tende, suppellettili, ecc.) • Evitare l’uso del telefono e di altre apparecchiature elettriche Cause: • Interrompere l’erogazione del gas • Interrompere l’energia elettrica direttamente dall’inter- • Forti temporali con caduta ruttore generale fulmini • Staccare le prese TV e degli apparecchi elettrici • Forte vento • Sostare, se possibile, in locali senza finestre Danni: • Dotarsi di torcia elettrica a batteria • Incendi da fulmine All’ aperto • Caduta alberi • Evitare di avvicinarsi ad impalcature, pali della luce, car- • Chiusura strade telli stradali e pubblicitari, alberi o tettoie precarie • Interruzione energia elet- • Non camminare sotto tetti e cornicioni pericolanti trica Il vento può scoperchiare abi- tazioni e magazzini, far vola- re oggetti, anche pesanti. Inoltre precipitazioni di forte intensità possono mettere in crisi sia il sistema fognario che quello di smaltimento delle acque stradali. 10
Emergenza Neve • Rischio Nebbia Come comportarsi: • Evitare di utilizzare l’auto se non strettamente neces- sario • Tenere pulito il marciapiedi davanti alla propria abita- zione in caso di nevicata • Evitare la sosta di auto in strada • Al passaggio di mezzi sgombraneve fermarsi al lato op- posto della carreggiata • Non accodarsi ai mezzi sgombraneve Un’abbondante nevicata e • Non camminare sotto i cornicioni la presenza di fitta nebbia • Segnalare mancanze di gas-metano, luce o acqua possono causare gravi disa- • Se il freddo è intenso lasciare nelle ore notturne un ru- gi alle vie di comunicazione binetto leggermente aperto principali, che vanno tenute • Azionare, in caso di nebbia, gli appositi dispositivi di costantemente percorribili segnalazione luminosi di bordo e mantenere la distanza di sicurezza 11
Rischio Incidente Stradale Gli incidenti stradali possono essere suddivisi in due grandi categorie: • Incidenti che coinvolgono mezzi e persone • Incidenti che coinvolgono mezzi che trasportano so- stanze pericolose La conoscenza del materiale trasportato è essenziale per i Vigili del Fuoco in casi di incendio conseguente a inci- dente o sversamento di liquidi sulla carreggiata o su un corso d’acqua. Il rischio incidente strada- le è purtroppo, uno dei più Rischio elevato a Colognola ai Colli: frequenti, in particolar modo Autostrada A4 Brescia – Padova sulla A4, ove in passato disa- • Strada Regionale n. 11 Verona – Vicenza strosi tamponamenti hanno provocato vittime e feriti. Rischio minore: • Alcune strade provinciali e comunali a maggior densità Cause di traffico • Velocità e imprudenza • Distrazione soprattutto in occasione di improvvisi e Come comportarsi: fitti banchi di nebbia, uso • Arrestare la propria auto a distanza di sicurezza dalla di telefono cellulare e altri precedente, avendo cura di lasciare libera la corsia di accessori emergenza per il passaggio dei soccorritori • Azionare i lampeggianti arancione • Restare all’interno dell’abitacolo finché il veicolo che segue non si è arrestato • Chiamare i soccorritori: 113 o 112 o 115 o 118 a seconda della necessità • Prestare soccorso solo se si è certi di saperlo e di poterlo fare • Mantenersi oltre il bordo della strada o oltre il guard-rail • Non intralciare l’intervento dei soccor- ritori semplicemente per curiosità • Seguire le indicazioni del personale operativo competente che è interve- nuto sul luogo dell’incidente 12
Rischio Incendio Edifici Pubblici e Privati L’incendio si verifica quando Come comportarsi: il fuoco si propaga in modo incontrollato, arrecando dan- • Utilizzare sempre la massima prudenza quando si fa uso ni e distruzione. di fiamme libere (fornelli, accendini, stufe, camini, ecc) o di prodotti infiammabili Cause: • Non trascurare la manutenzione dell’impianto elettrico • Da impianti elettrici difet- e di riscaldamento tosi • Chiamare il 115 • Dallo scoppio di una bom- • Chiudere il rubinetto del gas bola a gas • Interrompere l’erogazione dell’energia elettrica • Dalla combustione di ma- • Intervenire sulle fiamme solo se si è sicuri su cosa fare teriale indebitamente stoc- • Uscire dall’edificio, e in caso di fumo, proteggersi la cato bocca con un panno • Innesco per “dolo” o per atti terroristici • Chiudere le porte (tolgono ossigeno al focolaio) • Se c’è fumo camminare curvi o strisciare a terra • Evitare di attardarsi per salvare oggetti vari • Avvisare i soccorritori di eventuali persone mancanti all’appello In caso di Scoppio e/o Crollo • Avvisare immediatamente le Forze di Polizia, il Servizio Sanitario e i Vigili del Fuoco • Mantenere la calma • Allontanarsi il più rapidamente possibile dal luogo interessato dall’ evento • Prestare aiuto solo se adeguatamente istruiti, preparati e in condizioni di sicurezza Qualora l’incendio coinvolga • Sostenere psicologicamente anziani e bambini strutture in aree industriali • Non intralciare i soccorritori e/o artigianali è di fonda- • Non accalcarsi sui feriti e intorno alle eventuali vittime mentale importanza cono- • Non toccare gli oggetti nei pressi del luogo dello scere la natura dei materiali scoppio o del crollo usati o stoccati nelle imme- • Seguire le direttive comunicate dalle Forze dell’Ordine date vicinanze. e dalla Protezione Civile 13
Rischio Industriale Come comportarsi: All’aperto • Allontanarsi subito dal luogo dell’incidente seguendo un percorso contro vento nel caso si generi una nube tossica poiché questa è trasportata dalle correnti d’aria • Coprirsi naso e bocca per evitare di respirare l’aria inquinata o il fumo • Cercare riparo in un luogo chiuso • Se ci si trova in auto, fermarsi e chiudere i finestrini ed il condizionatore dell’aria • Allertare i Vigili del Fuoco se non è ancora scattato l’allarme o se, sul luogo, non sono ancora intervenute le squadre dei soccorritori Nel territorio di Colognola In casa ai Colli è presente un’ indu- stria classificata a rischio di • Rimanere in casa chiudendo tempestivamente porte e Incidente Rilevante, la Ditta finestre e sigillando le prese d’aria Turati, ed esistono attività • Spegnere gli impianti di condizionamento, aerazione e produttive che prevedono ventilazione processi lavorativi e/o stoc- caggio di materiali facilmen- • Se si viene a contatto con sostanze pericolose, cambiarsi te infiammabili o potenzial- il vestiario e lavarsi con abbondante acqua mente inquinanti. • Chiudere il riscaldamento e le fiamme libere Il rischio riguarda l’emissione • Attenersi alle istruzioni comunicate dalle autorità di sostanze tossiche che si competenti propagano nell’aria in segui- • Se si avvertono dei malori chiamare il soccorso medico to agli incendi o scoppi. • Non uscire prima del cessato allarme La Ditta Turati è un deposito di fitofarmaci ed è in posses- so di un piano di emergenza approvato dalla Prefettura e dai Vigili del Fuoco. 14
Rischio Tromba d’Aria Come comportarsi: • Evitare di restare in zone aperte • Allontanarsi da piante ad alto fusto • Cercare riparo in fabbricati di solida costruzione • Porsi lontano da finestre o porte • Terminato l’evento, accertarsi che le vie di esodo siano prive di elementi sospesi o in procinto di cadere La tromba d’aria consiste in un vortice dovuto ai moti convettivi locali dell’aria. Si tratta di un fenomeno at- mosferico difficilmente pre- vedibile e su cui è possibile intervenire solo per mitigare i possibili danni. 15
Rischio Idrogeologico Come comportarsi: In casa • Staccare l’interruttore centrale della corrente elettrica • Chiudere la valvola del gas • Porre delle paratie a protezione dei locali situati a piano strada • Chiudere/bloccare le porte di cantine o seminterrati L’ acqua dei corsi d’acqua e • Porre al sicuro l’autovettura degli scoli può fuoriuscire • Ripararsi ai piani alti del fabbricato portando con sé dalle sponde ovvero rompe- acqua, viveri, coperte, torce e radio a batteria re le arginature e inondare • Attendere i soccorsi le zone abitate e i piani in- terrati degli edifici, per cau- se naturali, come il persiste- Fuori casa re di precipitazioni meteo- rologiche, o per l’intervento • Evitare di muoversi a piedi o usare l’automobile, in zone dell’uomo. già allagate • Cercare riparo nell’edificio più vicino, salendo ai piani superiori • Non transitare o sostare sopra ponti o lungo gli argini dei corsi d’acqua perché potrebbero cedere im- provvisamente • Usare il telefono solo in caso di effettiva ne- cessità • Prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di prote- zione civile attraverso radio, TV, automezzi, megafoni 16
Rischio inquinamento acque destinate al consumo umano Come comportarsi: • Se si avvertono dei malori chiamare il soccorso medico • Segnalare il possibile inquinamento delle acque destinate al consumo umano direttamente alla struttura comunale • Non bere l’acqua potabile erogata dal rubinetto prima del cessato allarme • Prestare attenzione alle indicazioni fornite dalle autorità di protezione civile attraverso radio, TV e automezzi 17
Evento Sismico • Terremoto Come comportarsi: Prima del terremoto, all’interno di abitazioni private e di edifici pubblici • è importante che i mobili, i quadri, gli specchi, qualsiasi oggetto pesante sia ben fissato alle pareti • è necessario che tutti i membri della famiglia siano a conoscenza delle procedure per la chiusura del gas, dell’impianto elettrico e dell’erogazione dell’acqua • è importante decidere in anticipo quale sia la zona più sicura dell’edificio in cui si abita E’ un evento di origine natu- Durante la scossa, rale che non può essere evi- se si e’ in un’abitazione privata tato né previsto. • Mettersi al riparo sotto un tavolo o un letto o con le Nella classificazione del- spalle appoggiate ad un muro portante, in ogni caso le zone sismiche regionali lontani da finestre e pareti esterne (DGRV n.66 del 2406.2003) • Non percorrere scale o sostare su pianerottoli, poggio- il Territorio comunale di li, terrazze COLOGNOLA AI COLLI è • Non usare ascensori inserito nella zona sismica • Non uscire dall’edificio (potrebbero cadere vetri, calci- n.3 (sismicità medio-bassa). nacci, cornicioni) • Allontanarsi da finestre e da pentole sul fuoco • Chiudere il rubinetto del gas • Evitare di attardarsi per salvare vari oggetti • Telefonare solo se assolutamente necessario • Interrompere prima possibile l’energia elettrica dall’in- terruttore generale 18
Da ricordare • Scappare di casa in preda al panico aumenta i rischi: può essere rimasto aperto il gas, il fuoco acceso • Tentare di muoversi in au- tomobile è inutile: le strade sono intasate e si ostacola- no i mezzi di soccorso • Se ci si trova in auto fer- marsi sempre lontano da edifici e rimanere dentro l’abitacolo • Non sostare sui ponti o nei sottopassi Durante la scossa se si e’ in un edificio pubblico assieme a molte persone (stadio, discoteca, supermercato….) • Evitare di scappare • Se ci si trova in una calca di persone che scappa, strin- gere le braccia davanti allo stomaco per garantirsi il re- spiro e proteggere la cassa toracica • Seguire le vie di fuga indicate Dopo la scossa • Uscire di casa e recarsi in un luogo aperto e sicuro • Evitare l’uso dell’automobile • Usare il cellulare solo per richieste di aiuto o segnala- zione di persone in difficoltà • Se si è in grado, prestare i primi soccorsi a persone in difficoltà (in preda al panico, disabili, ecc.) 19
Il Piano Comunale di Protezione Civile Ha lo scopo di verificare e controllare le realtà presenti sul territorio per poter porre in esse- re azioni atte a prevenire e a ridurre le cause di rischio, nonché predisporre le procedure di intervento più opportune per fronteggiare le calamità al momento del loro manifestarsi. In un’ottica di previsione e prevenzione è quel documento che, previa identificazione dei rischi presenti nel territorio ed attraverso un accurato censimento delle risorse esistenti, de- finisce le operazioni da effettuare in caso si verifichi un determinato evento calamitoso. E’ di fondamentale importanza, durante un evento calamitoso, gestire le diverse fasi dell’emergenza attraverso procedure coordinate ed univoche che utilizzando il medesimo linguaggio tra organi preposti, portino a fronteggiare l’evento in tempi brevi e con la dovuta efficacia. Lo “Strumento” Piano di Protezione Civile, costituisce pertanto un sistema articolato che comprende l’organizzazione, le procedure, le risorse e le informazioni alla popolazione che permette di gestire un evento calamitoso in modo efficace e con il minor costo (umano e materiale). Il responsabile della Protezione Civile in ogni comune è il Sindaco, che organizza le risorse secondo i piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del territorio. Per svolgere questo ruolo il primo cittadino è affiancato dal C.O.C. che costituisce l’Ufficio di Protezione Civile. E’ questa la struttura permanente che permette di coordinare l’attività di Protezione Civile nel territorio comunale, volontari compresi. INCARICO FUNZIONI Sindaco Direzione emergenza Assessore delegato alla Protezione Civile Direzione emergenza Direzione emergenza, coordinamento COC, rapporti con: strutture Responsabile dell’Ufficio Tecnico, LLPP e Servizi esterne, Vigili del Fuoco, Prefettura, Volontari Responsabile del Settore Demografico Ufficio demografico, censimento danni a persone Raccolta censimento danni e liquidazione contributi, contabilità Responsabile del Settore Ragioneria interventi di emergenza Responsabile comunale dei Servizi Sociali Ufficio assistenza alla popolazione, assistenza e censimento disabili Controllo Settore Sicurezza e viabilità, realizzazione piano di Comandante Polizia Locale evacuazione centri abitati Carabinieri Controllo settore sicurezza e viabilità Medico designato Ulss 20 Sanità e assistenza sociale Veterinario designato Ulss 20 Sanità e veterinaria Responsabile Associazione di Volontari di Assistenza alla popolazione ed ai servizi di emergenza comunali Protezione Civile 20
Aree di Emergenza Devono essere ubicate all’interno del territorio comunale. Si tratta di spazi e strutture che in casi di emergenza saranno destinate alla popolazione durante le prime fasi delle operazioni di soccorso. Vengono distinte tre tipologie di aree ed a ciascuna di esse è assegnata una funzione: Area di attesa: In queste viene garantita la prima assistenza alla popolazione colpita da un evento cala- mitoso, oppure vengono utilizzate nella prima fase di allerta. Dovranno inoltre servire per dare alla popolazione le prime informazioni sull’evento e sulla situazione dei soccorsi in at- tesa dell’allestimento delle aree di ricovero Aree di ricovero: Strutture ricettive atte a garantire assistenza e ricovero a persone che hanno dovuto abbandonare la propria abitazione. In tali aree è possibile la costituzione dei primi insediamenti abitativi di emergenza quali: tendopoli, roulottopoli o containeropoli. Devono consentire il necessario utilizzo dei servizi igienici, dell’acqua, della luce e del gas. Aree di ammassamento soccorritori: Centri di raccolta di uomini e mezzi necessari alle operazioni di soccorso. 21
Divisione in settori Poiché il territorio è separato da elementi strutturali o infrastrutturali che possono rappresentare ostacolo alla mobilità di persone, mezzi di soccorso e merci si è ritenuto opportuno suddividere il territorio comunale in settori. 22
Settore 1 • SETTORE Villa -1 –Capoluogo CAPOLUOGO ZONE DI ATTESA Zsp 1/1 - Chiesa San Biagio Zsp 1/2 - Via Naronchi AREE DI ATTESA Zsp 1/3 - Piazzale Trento AREE DI RICOVERO ZONE DI AMMASSAMENTO ZAP 1/1 -Complesso Scolastico Villa ZSP 1/1 • Chiesa San Biagio ZAP 1/2 - Campo Sportivo Villa ZSP 1/2 • Via Naronchi ZAP 1/1 • Complesso Scolastico Villa ZSP 1/3 • Piazzale Trento ZAP 1/2 • Campo Sportivo Villa Zsp 1/3 Zsp 1/1 ZAP 1/2 Zsp 1/2 ZAP 1/1 23
Settore 2 • San Zeno SETTORE 2 – SAN ZENO AREE DI ATTESA non sono previste zone di smistamento AREE DI ATTESA AREE DI RICOVERO AREE DI RICOVERO ZAP 2/1 - Piazza San Zeno Non sono previste zone di smistamemto ZAP 2/1 • Piazza del Donatore San Zeno ZAP 2/1 24
SETTORE 3 – PIEVE Settore 3 • Pieve AREE DI ATTESA non sono previste zone di smistamento AREE DI RICOVERO AREE DI ATTESA ZAP 3/1 - Istituto Cappelletti AREE DI RICOVERO Non sono previste zone di smistamemto ZAP 3/1 • Istituto Cappelletti ZAP 3/1 25
Settore 4 • StràSETTORE 4 - STRÀ AREE DI ATTESA Zap 4/1 - Via della Pieve Zap 4/2 - Villaggio Famiglia AREE DI ATTESA Zap 4/3 - AREE Via Magellano DI RICOVERO Zap 4/4 - Via Polo Zap 4/5 - Via Vespucci Zap 4/6 - Via Colombo ZAP 4/1 • Via della Pieve Zap 4/7 - P.le Europa ZAP 4/1 • Aree pubbliche Villaggio ZAPAREE DI RICOVERO 4/2 • Villaggio Famiglia Famiglia ZAP 4/3 • Via Magellano ZAP 4/2 • Area verde Via Venezia ZAP 4/4 • Via Polo ZAP 4/1 - aree pubbliche Villaggio Famiglia ZAP 4/5 • Via Vespucci ZAPZAP 4/2 4/3 • Scuole – area verdee Cjiesa di ViadiVenezia Strà ZAP 4/3 - Scuole e Chiesa di Strà ZAP 4/6 • Via Colombo ZAP 4/7 • P.le Europa Zsp 4/1 Zsp 4/2 Zsp 4/5 Zsp 4/4 Zsp 4/6 Zsp 4/3 ZAP 4/1 ZAP 4/3 ZAP 4/2 Zsp 4/7 26
SETTORE 5 - COLOMBA Settore 5 • Colomba AREE DI ATTESA non sono previste zone di smistamento AREE DI ATTESA AREE DI RICOVERO AREE DI RICOVERO ZAP 5/1 – parcheggi via Colomba Non sono previste zone di smistamemto ZAP 5/1 • Parcheggi Via Colomba ZAP 5/1 27
SETTORE 6 – SAN VITTORE Settore 6 • San Vittore AREE DI ATTESA Zap 6/1 - via Molini Zap 6/2 - S.P. del Soave Zap 6/3 - Parrocchia di San Vittore Zap 6/4 - via Mameli Zap 6/5 - via Panoramica AREE DI ATTESA Zap 6/6 - strada Panoramica AREE DI RICOVERO AREE DI RICOVERO ZAP 6/1 - centro sportivo di S. Vittore ZAP 6/1 • Via Molini ZAP 6/2 • S.P. del Soave ZAP 6/3 • Parrocchia di San Vittore ZAP 6/1 • Centro Sportivo ZAP 6/4 • Via Mameli di San Vittore ZAP 6/5 • Via Panoramica ZAP 6/6 • Strada Panoramica Zsp 6/5 Zsp 6/6 Zsp 6/3 Zsp 6/4 Zsp 6/1 ZAP 6/1 Zsp 6/2 28
Il Volontariato di Protezione Civile Presentazione e attività della squadra Protezione Civile ANA Val d’Illasi La 13° Squadra di volontari denominata VAL D’ILLASI, fa parte, a livello provinciale, dell’Unità di Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Alpini della Sezione di Verona. L’Unità di Verona è inquadrata nel 3° Raggruppamento Protezione Civile interregionale (Veneto, Trentino A.A. e Friuli V.G.), è iscritta presso il Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Registro Regionale del Volontariato e l’Albo Regionale della Protezione Civile della Regione Veneto. Il coordinamento dell’Unità Sezionale di protezione Civile, appartiene alla Sede Nazionale A.N.A. di Milano. Le Squadre di Protezione Civile, tra cui la 13° squadra Val d’Illasi, svolgono compiti di prevenzione, previsione ed intervento in materia di Protezione Civile; interventi in calamità locali, regionali, nazionali ed internazionali, in coordinamento con i Comuni, con la Provincia di Verona, con la Regione del Veneto e con il Dipartimento nazionale ; detti compiti sono svolti senza scopo di lucro. La 13° Squadra di volontari VAL D’ILLASI è nata ufficialmente nel 1996. La squadra è composta di volontari, soci dell’ANA alpini e non Alpini ( soci Aggregati uomini e donne), aventi i requisiti richiesti dalla normativa in materia attualmente in vigore. La squadra attualmente conta una forza di 23 unità, suddivise in diverse specializzazioni, attualmente coordinati dal Caposquadra Paolo Fiorin. 29
Interventi della squadra • Allagamenti ed eventi naturali: grazie alle dotazioni di cui la squadra e in possesso, può intervenire con tem- pestività, grazie ad un efficiente sistema di allertamen- to meteo. • Interventi di Antincendio boschivo, con un nucleo di 15 volontari formati ed addestrati, tale attività risulta di strategica importanza sia a livello provinciale sia a livel- lo locale, numerosi son infatti gli interventi, nei periodi di maggior siccità, nella vallata dell’Illasi e zone collinari limitrofe. Mezzi • Fuoristrada Defender 90 • Pick-Up Isuzu • Pick-Up Mitsubishi L200 doppia cabina attrezzato an- tincendio • Fuoristrada Range Rover Materiali in dotazione • Carrello antincendio Fulmix TLF600 • Torre faro carrellata con generatore 7 Kva • Rimorchio attrezzato per interventi in alluvione con 3 motopompe • Motopompa 2500 lt/m su carrello • Rimorchio logistico antincendio • Rimorchio doppio asse logistico • Rimorchio trasporto • Serbatoi trasporto acqua • Vasche per caricamento elicotteri • Tenda 6x5 con camera termica e 12 brande • Gruppi autonomi illuminazione da campo con genera- Il cittadino che fosse tori interessato a ricevere informazioni può contattare Requisiti per diventare volontario il caposquadra o qualsiasi di Protezione Civile GRUPPO ALPINI della zona di VAL D’ILLASI, • Avere compiuto 18 anni presso le rispettive baite, • Possedere i requisiti psico-fisici per svolgere compiti di oppure chiamare protezione civile la Sezione di Verona • Non aver riportato condanne penali allo 045 8002546, • Presentare domanda utilizzando l’apposita modulistica ore ufficio, per essere • Frequentare il corso base ed un periodo d’addestra- indirizzati correttamente. mento di qualche mese 30
Numeri di Telefono Presidi di Sicurezza Pubblica POLIZIA LOCALE Unione di Comuni Verona Est 045 6152385 CARABINIERI Pronto intervento 112 Stazione di Colognola ai Colli Piazzale Europa, 1 045 7650008 POLIZIA DI STATO 113 GUARDIA DI FINANZA 117 VIGILI DEL FUOCO 115 CORPO FORESTALE DELLO STATO 1515 31
Numeri di Telefono Servizi Sanitari SERVIZI SANITARI ED ESERCIZI DI INTERESSE SANITARIO EMERGENZA SANITARIA 118 GUARDIA MEDICA SAN BONIFACIO 045 6138461 GUARDIA MEDICA TREGNAGO 045 7807280 PRONTO SOCCORSO OSPEDALE DI SAN BONIFACIO 045 6138118 OSPEDALE DI SAN BONIFACIO CENTRALINO 045 6138111 UNITÀ SOCIO SANITARIA N.20 DISTRETTO COLOGNOLA AI COLLI 045 6138312 FARMACIE FARMACIA COLOGNOLA AI COLLI 045 7650077 MEZZI DI TRASPORTO SANITARIO CROCE BLU SAN MARTINO BUON ALBERGO 045 8799237 CROCE GIALLA VAGO DI LAVAGNO 045 8980666 32
Numeri Telefonici di Emergenza UFFICIO PROTEZIONE CIVILE COMUNALE 045 6159651 REPERIBILITÁ SQUADRA DI PROTEZIONE CIVILE 348 3031434 333 9500313 SEGNALAZIONE GUASTI ACQUEDOTTO 335 5205518 SEGNALAZIONE GUASTI METANO 053 528122 PROTEZIONE CIVILE ANA VAL D’ILLASI 333 9500313 348 3031434 PROTEZIONE CIVILE PROVINCIALE 045 582899 PROTEZIONE CIVILE REGIONALE 800 900 009 PREFETTURA CENTRALINO 045 8673411 33
Ufficio di Protezione Civile Comune di Colognola ai Colli Assessore delegato alla Protezione Civile Responsabile del servizio: Ufficio tecnico Piazzale Trento 2, 37030 Colognola ai Colli Centralino 045 6159611 Fax 045 6159619 www.comunecolognola.it e-mail: tecnico2@comunecolognola.it 34
Consulenza: Grafica e Stampa: Tipografia Centrale
LOGISTICA LOGISTICA I servizi coprono una vasta tipologia di trasporti, dal nazionale all’internazionale, carichi completi e groupages diretti ai paesi dell’UE, spedizioni in containers e trasporti personalizzati su misura per il cliente. Il parco automezzi è attrezzato per le spedizioni in regime A.D.R. Turati Ovidio srl V.le del Lavoro, 54 37030 Colognola ai Colli (VR) e tutto il personale è adeguatamente formato. Tel. +39 045 6150088 Fax +39 045 6152229 Viale del lavoro, 54/60 37030 Colognola ai Colli • Verona • Italia tel 045 6150088 • fax 045 6152229 e-mail: info@turatitrasporti.com
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