Domenica 15 marzo a Pordenone l'iniziativa benefica "FVG Motori Uniti Donando" - Il Discorso

Pagina creata da Alessandro Bellini
 
CONTINUA A LEGGERE
Domenica 15 marzo a Pordenone l'iniziativa benefica "FVG Motori Uniti Donando" - Il Discorso
Domenica 15 marzo a Pordenone
l’iniziativa benefica “FVG
Motori Uniti Donando”

La pista di kart indoor di Pordenone accoglierà il 15 marzo le
squadre delle scuderie automobilistiche del Friuli Venezia
Giulia che si sfideranno in un Endurance di Go-kart per
l’evento di beneficienza “FVG Motori Uniti Donando”con lo
scopo di raccogliere fondi a favore della A.B.C. Onlus,
l’Associazione per Bambini Chirurgici, associzione che si
occupa della cura dei bambini nati con malformazioni che
necessitano di un intervento chirurgico.

                           L’Associazione    per   i   Bambini
Chirurgici Onlus ha sede presso il Burlo Garofalo di Trieste,
la struttura ospedaliera di alta specializzazione in alcuni
settori della chirurgia pediatrica, ed ha come finalità
l’assistenza ai bambini che necessitano di cure chirurgiche
complesse e ripetute; oltre all’intervento l’associazione cura
anche i vari aspetti che coinvolgono le famiglie dei bambini
in un momento così delicato, gestendo l’aspetto emotivo
tramite il sostegno del referente dell’associazione e mettendo
a disposizione tre abitazioni per le persone provenienti da
più lontano per dar modo di affrontare più serenamente il
ricovero dei bambini. Le famiglie vengono supportate anche dai
volontari presenti sia in reparto che nelle Case messe a
Domenica 15 marzo a Pordenone l'iniziativa benefica "FVG Motori Uniti Donando" - Il Discorso
disposizione   per essere accanto a bimbi e genitori nelle
lunghe ore del ricovero.

La manifestazione kartistica è nata dalla sinergia delle
scuderie automobilistiche del Friuli Venezia Giulia che hanno
deciso di unire le loro forze per convergere verso un unico
obiettivo, quello appunto di sostenere l’A.B.C. effettuando
una raccolta di fondi tramite l’organizzazione dell’evento
motoristico citato. Un’iniziativa che non ha bisogno di
commenti e che auspichiamo riscontri un notevole successo e
che, magari, venga presa ad esempio per future analoghe
manifestazioni che consentano all’A.B.C. di affrontare sempre
al meglio le attività prefissate.

Le iscrizioni chiuderanno martedì 18 febbraio, per info ed
iscrizioni rivolgersi alle società organizzatrici.

                                                     Dario Furlan

SUM 41 – Le star del punk
rock mondiale in concerto al
60° Festival di Majano il 14
agosto 2020
  Zenit srl in collaborazione con Pro Majano, Regione Friuli
   Venezia Giulia, PromoTurismo FVG, nell’ambito della 60°
               edizione del Festival di Majano

                           presenta
Domenica 15 marzo a Pordenone l'iniziativa benefica "FVG Motori Uniti Donando" - Il Discorso
FESTIVAL DI MAJANO 2020

 LE STAR DEL PUNK SUM 41 IN CONCERTO AL
         60° FESTIVAL DI MAJANO
FRA LE BAND CHE HANNO SEGNATO LA STORIA
 DEL PUNK ROCK INTERNAZIONALE VENDENDO
  OLTRE 15 MILIONI DI DISCHI NEL MONDO
HANNO FIRMATO ALBUM MEMORABILI COME “ALL
KILLER NO FILLER” (2001) E SUPER HIT COME
     “IN TOO DEEP” E “STILL WAITING”
SARANNO SUL PALCO DI MAJANO IL PROSSIMO
  14 AGOSTO PER L’UNICA DATA NEL NORD
  ITALIA DEL LORO NUOVO TOUR MONDIALE
             #FestivalMajano60

                 SUM 41

                     “No Personal Space Tour”
Domenica 15 marzo a Pordenone l'iniziativa benefica "FVG Motori Uniti Donando" - Il Discorso
Venerdì 14 agosto 2020, inizio ore 21.30

        MAJANO (UDINE), AREA CONCERTI FESTIVAL

  Biglietti in vendita online su Ticketone.it e in
  tutti i punti vendita autorizzati dalle 10.00 di
      martedì 11 febbraio. Info e punti vendita
            autorizzati su www.azalea.it

Secondo annuncio internazionale per il Festival di Majano,
storica rassegna musicale, culturale e enogastronomica del
Friuli Venezia Giulia che festeggia nel 2020 i suoi 60° anni
attestandosi come una delle manifestazioni più longeve e di
successo dell’estate. Dopo il concerto con protagonisti i Bad
Religion, i cui biglietti sono andati in vendita nelle scorse
settimane, ecco ufficializzato oggi l’arrivo delle star del
punk rock mondiale Sum 41, che saranno straordinariamente in
concerto sul palco dell’Aera Concerti il prossimo venerdì 14
agosto 2020. I biglietti per questo nuovo grande appuntamento
musicale dell’estate, organizzato da Zenit srl, in
collaborazione con Pro Majano, Regione Friuli Venezia Giulia,
PromoTurismoFVG e Hub Music Factory, saranno in vendita online
su Tiketone.it e in tutti i punti vendita del circuito dalle
10.00 di martedì 11 febbraio. Tutte le info e l’elenco dei
punti vendita su www.azalea.it .
I Sum 41 sono uno dei gruppi più famosi e apprezzati della
scena pop-rock-punk internazionale, sulle scene da oltre 20
anni, hanno venduto oltre 15 milioni di dischi e riscosso un
successo planetario fondato sulla loro indiscussa capacità di
suonare dal vivo, skill testimoniate dalle centinaia di date e
da sold out incredibili come quello dell’imminente tour
australiano con i biglietti polverizzati in prevendita in meno
di tre ore. Sul palco di Majano saranno protagonisti
dell’unica data nel nord Italia dei soli due concerti italiani
parte del “No Personal Space Tour”, nuovo tour mondiale in cui
la band presenta live il nuovo album “Order in Decline”. Ma il
vero segreto della band capitanata da Deryck Whibley è tutto
nella formula musicale – creata ad arte e limata a cavallo dei
’90/00 – che unisce i mondi pop-punk e nu-metal sotto gli
occhi del pubblico; in quel periodo i Sum 41 hanno colto un
perfetto punto sonoro creando un’atmosfera unica e stimolante
nel loro debutto, per certi versi rivoluzionario per la scena
punk-alternative, avvenuto con il disco “All Killer, No
Filler”. Dopo quel disco sono susseguiti oltre tre lustri di
opere musicali di livello e ovviamente centinaia di show, un
arco di tempo che naturalmente ha cambiato anche attitudini,
stili di vita e visioni del gruppo nativo di Ajax, Ontario,
Canada. “Order in decline” il loro disco uscito a metà del
2019 ne è la più pura testimonianza, un disco per certi versi
politico e impegnato socialmente che riflette i drammi e le
difficoltà di questo periodo storico; il front-man della band
ne è stato testimone diretto guardando dalle stanze di albergo
di mezzo mondo tutto quello che accadeva, vivendo il voto
della Brexit e seguendo l’ascesa di Donald Trump, assistendo
alle elezioni francesi e ai violenti scontri nelle strade di
Parigi, una fonte di ispirazione in presa diretta per un disco
carico di aggressività e passione.

A Majano la band proporrà oltre 25 canzoni, dalle più recenti
ai loro cavalli di battaglia, come “Catching Fire”, “Pieces”,
“Fat Lip”, “Still Waiting” e tante tante altre, compresi bis a
sorpresa e cover.
Il concerto dei Sum 41 a Majano si aggiunge come detto a
quello ufficializzato di un’altra band simbolo del punk rock
mondiale, i Bad Religion, live al festival il prossimo 12
agosto. Biglietti in vendita, info su www.azalea.it .

Il Festival di Majano è organizzato dalla Pro Majano, in
collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia,
PromoTurismoFVG, Comune di Majano, Associazione regionale tra
le Pro Loco, Comunità Collinare del Friuli, Consorzio tra le
Pro Loco della Comunità Collinare.

SUM 41 – Biografia

I Sum 41, band punk rock di fama internazionale, si formano in
Canada nel 1996 con il nome di Kaspir. Cambiano presto nome in
Sum 41, per ricordare l’incontro dei componenti durante un
concerto avvenuto 41 giorni dopo l’inizio dell’estate dello
stesso anno. Influenzati dalle sonorità degli Iron Maiden,
NOFX, Green Day e degli Judas Priest, debuttano nel 2000 con
l’EP “Half Hour of Power”. L’esordio è positivo, dal momento
che alcune canzoni vengono utilizzate come colonne sonore di
film e videogiochi. La band raggiunge il successo mondiale con
il primo album “All Killer No Filler” (2001), che vende oltre
15 milioni di copie. Dal CD vanno ricordate in particolare
“Fat Lip”, che scala le classifiche di tutto il pianeta
durante l’estate, “Motivation” e “In Too Deep”, che nel 2002
vince il MuchMusic Video Awards nella categoria “Best Rock
Video”. Il secondo singolo è “What We’re All About” (2002),
che verrà scelto nella tracklist del videogioco della EA
Sports NHL 2002 e successivamente inserito nella colonna
sonora del film Spider-Man. I Sum 41 nascono come band pop
punk, ma negli anni si avvicinano anche ad altri generi
musicali quali il punk rock, l’hardcore punk, l’alternative
rock e il metal, che troviamo per esempio nelle famose canzoni
“Still Waiting” (2002) e “Pieces” (2004), per poi tornare allo
stile originario con il quinto album “Underclass Hero”. In
tutta la loro carriera artistica hanno pubblicato sette album
in studio e due dal vivo; nel 2016, a vent’anni dalla
fondazione della band, esce “13 Voices”, che vede il ritorno
di Dave Baksh, uscito dalla formazione nel 2006. Il disco
segna una vera e propria rinascita, testimoniata anche dal
video del singolo “War”, nel quale Whibley brucia fra i
rottami quelli che sono i simboli del suo passato. I tre
singoli estratti dall’album, “War” appunto, “Fake My Own
Death” e “God Save Us All (Death to POP)”, con più di 15
milioni di views su YouTube, sono il segnale netto e deciso
del ritorno in grande stile dei Sum 41, di nuovo con la
formazione a 5 elementi e con quel sound inconfondibile che li
ha resi una delle più celebri band punk rock del mondo. Il 19
luglio 2019 viene pubblicato “Order in Decline”, settimo e
ultimo album di inediti anticipato dai singoli “Out for
Blood”, “A Death in the Family”, “Never There” e “45 (A Matter
of Time)”.

Tutte le info su

www.azalea.it      e   www.promajano.it   oppure   scrivendo   a
info@azalea.it o a promajano60@gmail.com.

CASARSA – giovedì 13 FEBBRAIO
in scena un omaggio a Raymond
Carver: SOGNO AMERICANO
Secondo appuntamento a Casarsa della Delizia con la neonata
rassegnaTeatro Oggi 2020 – proposte di spettacolo
contemporaneo. Giovedì 13 febbraio alle 20.45 al Teatro Pier
Paolo Pasolini andrà in scena Sogno Americano / Chapter1#Ray
la prima parte di un trittico di spettacoli che il Teatro del
Simposio dedica alla drammaturgia statunitense del Novecento.
Il Ray del titolo è Raymond Carver dalle cui opere Francesco
Leschiera, Manuel Renga, Ettore Distasio hanno tratto questo
lavoro che si avvale dell’interpretazione di Mauro Negri,
Ettore Distasio e Ilaria Machinò; la regia è di Francesco
Leschiera. Il primo capitolo di Sogno Americano ritornerà nel
Circuito ERT per un’ulteriore data giovedì 27 febbraio al
Teatro Verdi di Maniago.

In scena un uomo e una donna, chiusi in un appartamento, fanno
i conti con sé stessi mentre fuori strombazza l’America degli
anni Sessanta e qualcuno, disperato, invoca giustizia. C’è un
terzo uomo, Ray, lo scrittore, il vero occupante di quella
casa, colui che dà vita ai personaggi, li blocca, li cancella
e li riscrive. Un uomo il cui sguardo è stato una radiografia
commovente e agghiacciante dell’essere umano. Questo
spettacolo è un omaggio a Carver e alla sua America incerta e
sofferente, al patrimonio di ombra e luce che ci ha lasciato.
Come detto, il progetto Sogno Americano nasce dalla volontà di
raccontare un periodo storico che si riflette ancora oggi
sulla società occidentale attraverso tre autori tra i più
importanti del Novecento: il secondo capitolo si concentrerà
sui lavori di Tennessee Williams, mentre l’obiettivo del terzo
sarà indirizzato su Truman Capote.

Sogno Americano / Chapter1#Ray è stato selezionato da NEXT
19/20 della Regione Lombardia, laboratorio di idee per la
produzione e la distribuzione di spettacolo dal vivo.

Maggiori informazioni al sito www.ertfvg.it chiamando la
Biblioteca di Casarsa (0434 873981) e l’Ufficio Turistico di
Maniago (0427 709063).
MARCO PAOLINI AL TEATRO NUOVO
MERCOLEDì 12 FEBBRAIO CON
“NEL TEMPO DEGLI DEI – IL
CALZOLAIO DI ULISSE”
 Il nuovo spettacolo di Marco Paolini approda al Teatro Nuovo
                      Giovanni da Udine

Grande narratore di successi come Il racconto del
Vajont, Galileo, le serie degli Album e i Bestiari, Paolini
questa volta diretto da Gabriele Vacis si avventura nel grande
mare della mitologia greca interpretandola con il suo stile
personalissimo. Giovedì 13 febbraio recita sold out per le
scuole

Udine, 10 febbraio 2020 – È un ritorno molto atteso quello
di Marco Paolini al Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Seguitissimo dal pubblico con ogni suo spettacolo – lo abbiamo
visto impegnato sul palcoscenico friulano con Il
Sergente (2004), Song 32 (2006), ITIS Galileo (2012) e Numero
Primo (2018), il grande autore, attore e regista bellunese
sarà in scena mercoledì 12 febbraio 2020 alle 20.45 con il suo
nuovo lavoro, Nel tempo degli dei – il Calzolaio di
Ulisse coprodotto con il Piccolo Teatro di Milano – Teatro
d’Europa, scritto a quattro mani con Francesco Niccolini e
diretto da un compagno di viaggio di lungo corso, Gabriele
Vacis.

Cantore attento, ironico, poetico e sempre nuovo del nostro
Nordest, questa volta Paolini si avventura nel grande mare
della mitologica greca per reinterpretare con il suo stile
avvincente e personalissimo il personaggio di Ulisse.
Spogliato dell’armatura luccicante che brilla nella nostra
memoria e degli infernali riverberi danteschi, ex guerriero ed
eroe, Ulisse si è ridotto a calzolaio viandante e da dieci
anni cammina verso non si sa dove con un remo in spalla, così
come il fantasma di Tiresia gli aveva profetizzato. Ha
sterminato gli usurpatori del suo trono per volere degli
dèi ma invece di godersi la vittoria ha rinunciato al governo,
ha abbandonato la moglie e il regno e soprattutto ha
abbandonato gli dèi che lo vorrebbero trionfante e immortale.
Indurito dagli anni, dall’età, dai viaggi e dai naufragi,
pellegrino e invecchiato, Ulisse si rivolta contro i loro
capricci, la loro ambigua volontà e non ha paura di pagare il
prezzo della propria scelta.

“Ulisse più lo conosci e più ti porta lontano e la distanza
(celeste e marina) è la condizione essenziale per comprenderlo
e cantarlo – spiega Marco Paolini -. Perché di questo si
tratta: un canto. Forse il canto. Antico di tremila anni,
passato di bocca in bocca, e di anima in anima: il soul per
eccellenza. Perché questa è la storia dell’Occidente, e tutto
contiene: dal primo istante, quando nulla esisteva, e un
giorno cominciò a esistere, a partire proprio da quelle
misteriose, ambigue capricciosissime entità che questa storia
muovono: gli dèi.”

Affiancano Marco Paolini in scena Saba Anglana, Elisabetta
Bosio, Vittorio Cerroni, Lorenzo Monguzzi ed Elia Tapognani.
Musiche originali di Lorenzo Monguzzi, luci di Michele
Mescalchin, scenofonia, luminismi, stile di Roberto Tarasco.
Aiuto regia Silvia Busato, fonica Piero Chinello, assistenza
tecnica Pierpaolo Pilla, direzione tecnica Marco Busetto.

Giovedì 13 febbraio 2020 lo spettacolo replicherà con una
matinée dedicata alle scuole (teatro esaurito).

Biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine aperta dal
martedì al sabato dalle 16.00 alle 19.00. Biglietti
acquistabili                  anche                online
su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it, nei punti
vivaticket e alla Libreria Feltrinelli di Udine (Via
Canciani), il venerdì mattina dalle 9.30 alle 13.00. Per info:
tel. 0432 248418 e biglietteria@teatroudine.it.

TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE

mercoledì 12 febbraio 2020 – ore 20.45

giovedì 13 febbraio 2020 – ore 10.30 recita riservata alle
scuole

NEL TEMPO DEGLI DEI

Il calzolaio di Ulisse

di Marco Paolini e Francesco Niccolini

con Marco Paolini

e con Saba Anglana, Elisabetta Bosio,                Vittorio
Cerroni, Lorenzo Monguzzi, Elia Tapognani

musiche originali Lorenzo Monguzzi

con il contributo di Saba Anglana e Fabio Barovero

scenofonia, luminismi, stile Roberto Tarasco

aiuto regia Silvia Busato

luci Michele Mescalchin, fonica Piero Chinello

assistenza tecnica Pierpaolo Pilla, direzione tecnica Marco
Busetto

regia Gabriele Vacis

produzione Jolefilm, Piccolo Teatro di Milano – Teatro
d’Europa

                                                 Enrico Liotti
TEATRO COMUNALE DI CORMONS
‘Gagmen – I fantatici sketch’
con Lillo e Greg Giovedì 13
febbraio
Un Teatro Comunale di Cormons affollatissimo accoglierà
giovedì 13 febbraio, alle 21, la prima regionale di ‘Gagmen –
I fantastici sketch’ con Lillo e Greg, al secolo Pasquale
Petrolo e Claudio Gregori, che firmano anche la regia assieme
a Claudio Piccolotto. Sul palco saliranno anche Vania Della
Bidia, Attilio Di Giovanni e Marco Fiorini.

                    Un nuovo sfavillante “varietà” firmato dal
                    duo comico che ripropone ulteriori cavalli
                    di battaglia, questa volta tratti non
                    soltanto dal loro repertorio teatrale ma
                    anche da quello televisivo e radiofonico
                    come “Che, l’hai visto?” (rubrica cult del
                    famigerato programma radiofonico 610
                    condotto dai due) e “Normal Man”, che vede
                    Lillo e Greg nei panni di due super eroi
                    particolari! L’umorismo colto e sagace
                    della storica coppia comica torna sul
                    palco, più forte che mai, con pillole
esilaranti di risate concentrate. Gagmen, fantastici sketch.
Il titolo parla chiaro: la forma più basica e diretta della
comicità di Lillo e Greg, gli sketch, essenza più pura del
divertimento, depurati da qualsiasi orpello
narrativo. Soltanto Lillo, Greg ed il loro
carisma per una rivisitazione personale e
molto attuale della più classica
tradizione di sketch. Una lettura della
realtà colta e intramontabile che non teme
confronti stilistici o temporali grazie al
suo stretto legame con le attitudini umane
più viscerali e per questo immutabili e
sempre attuali.

Lillo e Greg si conoscono sul lavoro, presso la casa editrice
ACME di Roma, per la quale entrambi lavoravano come autori di
fumetti comici (Zio Tibia, di Pasquale Petrolo e Michelangelo
La Neve, e Sergio o I Sottotitolati di Claudio Gregori).
Quando nel 1991 la casa editrice fallisce, i due decidono di
proseguire la loro opera creativa in una dimensione tutta
nuova, dando vita al gruppo musicale rock demenziale Latte & i
Suoi Derivati.

Nel 1997 fanno parte del gruppo fondatore della trasmissione
televisiva Le Iene (per Italia 1), e vi lavorano per 3 anni
consecutivi. Li vedremo poi impegnati in ’Telenauta ’69’ su
Italia1; partecipano a ‘L’Ottavo nano’ di Dandini-Guzzanti, a
‘Mmmh’ con Neri Marcorè e a moltissimi altri programmi
televisivi.

Dal 2004 Lillo e Greg sono autori e conduttori della
trasmissione radiofonica di Radio2 610, condotta in studio da
Alex Braga per la regia di Fabrizio Trionfera. Anche il cinema
li vede protagonisti di diverse pellicole.

Infine il teatro che calcano dal 1994 con una serie di
spettacoli sempre a firma loro.

                                                          C.L.
foto Siniscalco

SHINE! PINK FLOYD MOON” di
MICHA VAN HOECKE – grande
appuntamento con la DANZA al
Teatro ROSSETTI 11 FEBBRAIO
È uno spettacolo che nasce da grandi passioni, da intriganti
intuizioni, da elevatissime professionalità e che possiede
un’anima, “SHINE! Pink Floyd Moon”, in scena alla Sala
Assicurazioni Generali solo martedì 11 febbraio, alle 20.30
per il cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia. Firmata da uno dei massimi coreografi contemporanei,
Micha van Hoecke – e danzata dalla Compagnia Daniele Cipriani
che divide la scena con l’acclamata band italiana Pink Floyd
Legend – l’opera rock si sviluppa come un sortilego affresco
in movimento che ha trionfato all’ultimo Ravenna Festival. Le
onde sonore diventano onde visive, perché per Micha van Hoecke
musica e coreografia sono come un mare sconfinato intriso di
speranza e di fantasia, armi per combattere il materialismo
del nostro tempo. Punto di partenza della creazione è il
famoso brano “Shine On You Crazy Diamond” in cui i Pink Floyd,
evocavano il loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle
regioni sconosciute della “luna”, intesa come malattia
mentale. Ad interpretare Syd in “SHINE!” il coreografo ha
voluto Denys Ganio, primo ballerino della Compagnia di Roland
Petit che (all’epoca giovanissimo) era stato nel 1972
interprete del memorabile “Pink Floyd Ballet” di Roland Petit.
Qui rappresenterà un fil rouge fra passato e presente e si
troverà faccia a faccia con un alter ego giovane e guizzante:
il ballerino Mattia Tortora,personaggio ponte tra terra e
luna. Sulle note dei più famosi e trascinanti brani dei Pink
Floyd, eseguiti dal vivo, lo spettacolo scopre un mondo lunare
non solo (o forse non più) inteso come luogo di follia ma
anche come simbolo dipoesia, fantasia, vita. Se il lato oscuro
della luna nel 1973 dà il titolo ad uno degli LP pi ù
iconicidella band, la danza fa conoscere ora il lato
luminoso. Danzatore, attore, coreografo, regista, Micha van
Hoecke nasce a Bruxelles da un pittore belga e una cantante
russa, ma sceglie la danza: studia con Olga Preobrajenskaya ed
entra nella compagnia di Roland Petit e poi in quella di
Maurice Béjart di cui dirigerà la Scuola Mudra a Bruxelles.
Nel 1981 fonda l’Ensemble Micha van Hoecke. Firma coreografie
e regie d’opera per i maggiori teatri lirici e festival
internazionali. In Italia, nel 1999 dirige il Balletto del
Teatro Massimo di Palermo, dove rimane per cinque anni; dal
2010 al 2012 dirige il Corpo di ballo dell’Opera di Roma
firmando molte regie e coreografie. Ha un’intenso legame con
il Ravenna Festival e un forte sodalizio artistico con il
Maestro Riccardo Muti che gli affida, fra le altre, le
coreografie di “Ifigenia in Aulide” (2002) e “Moïse et
Pharaon” (2003) che inaugurano la Stagione alla Scala. Sue le
coreografie del Concerto di Capodanno 2005 al Teatro la Fenice
di Venezia, eseguite dal suo Ensemble. Attiva da undici anni,
la Compagnia Daniele Cipriani opera nel segno del recupero del
repertorio italiano della seconda metà del Novecento: ha
interpretato in Italia e all ’estero lavori come “Lo
Schiaccianoci” (vincendo il premio “Oscar della Danza – Best
Italian Dance Box Office 2016/2017”), “Coppelia” e “Carmen” di
Amedeo Amodio, in importanti teatri lirici italiani come il
Petruzzelli di Bari, il Regio di Torino, il Carlo Felice di
Genova, il Verdi di Trieste e il Lirico di Cagliari, nonché al
Festival di Spoleto.      Inoltre, “Mediterranea” di Mauro
Bigonzetti, portato anche al Festival di Sochi (Russia), e
“Prélude à l’après-midi d’un faune” di Amodio che ha debuttato
al Museo Manzù di Ardea, tra le sculture del maestro. Nel
repertorio della CDC anche lavori nuovi come “Puccini” di
Julien Lestel e, ora “Shine – Pink Floyd Moon” di Micha van
Hoecke.   Tra le étoile che hanno danzato con la Compagnia
ricordiamo Eleonora Abbagnato (Opéra de Paris), Ashley Bouder
e Andrew Veyette (New York City Ballet), Alexei Popov
(Balletto dell’Opera di Monaco di Baviera), Liudmila
Konovalova   e Davide Dato (Balletto dell’Opera di Vienna),
Vito Mazzeo (Balletto Nazionale Olandese), Amilcar Moret
Gonzalez, Anbeta Toromani e Alessandro Macario. La band dei
Pink Floyd Legend è attiva dal 2005, ed è riconosciuta da
pubblico e critica, come il gruppo italiano che rende il
miglior omaggio alla musica dei Pink Floyd: negli ultimi tre
anni, si sono esibiti davanti a più di 60.000 spettatori. Sono
stati l’unica band a riproporre la celebre suite “Atom Heart
Mother” con l’ausilio di orchestra e coro, realizzando il
tutto esaurito in ogni concerto nei teatri e nei Festival più
importanti di Italia.Fra i luoghi dove si sono esibiti
figurano anche lo Sferisterio di Macerata e il Teatro Romano
di Ostia antica. Moltissime le collaborazioni con la
straordinaria Durga Mc Broom (vocalist dei Pink Floyd dal
1987), fra cui l’esecuzione integrale, in prima assoluta
mondiale, dell’album THE FINAL CUT in occasione delle
celebrazioni per il 70° anniversario dello Sbarco di Anzio,
alla presenza dello stesso Roger Waters.

Allo Stabile regionale lo spettacolo va in scena alla Sala
Assicurazioni Generali alle ore 20.30 solo l’11 febbraio. Per
biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla
Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti
vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it.
Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.

E.L.
dall’11 al 16 febbraio –
“Apologia” di Alexi Kaye
Campbell con una strepitosa
Elisabetta Pozzi alla Sala
Bartoli DEL ROSSETTI TRIESTE
La bravissima Elisabetta Pozzi, attrice di rarissima eleganza
e intensità, ritorna sul palcoscenico della Sala Bartoli allo
Stabile regionale con un testo avvincente del contemporaneo
Alexi Kaye Campbell, “Apologia”, che replicherà per il
cartellone Altri percorsi dall’11 al 16 febbraio. Una casa
privata, nella campagna inglese: vi abita Kristin Miller,
donna raffinata, esperta di storia dell’arte, da sempre
impegnata politicamente. La pièce si svolge tutta nella sera
in cui la protagonista ha riunito alla cena del suo
sessantesimo compleanno le persone a lei care. Ci sono l’amico
di famiglia, Hugh, un omosessuale ironico e affezionato e i
due figli, con le relative compagne. Peter è un soddisfatto
banchiere, e giunge con la sua nuova fidanzata, l’americana
Trudi che i parenti non hanno ancora mai visto. Simon ha
invece un profilo più difficile: è un romanziere, ma si sente
fallito, e vive con Claire, attrice di soap opera. Il rapporto
di Kristin con i due figli non è dei più semplici, e la
ragione va cercata nella sua schiettezza brutale e nella sua
inclinazione a criticare. La cena dunque, non si prospetta fra
le più tranquille. Si assiste infatti a un tagliente confronto
fra i commensali, che in una conversazione ritmatissima,
intessuta di humour inglese e di stoccate inattese, riportano
a galla antiche ruggini, scomode verità, dolenti delusioni. Ma
il testo non si accontenta di mantenersi sul piano familiare.
Il respiro della riflessione indotta dai dialoghi, si apre a
temi sociali e questioni che riguardano tutti: il fallimento
delle rivolte del ’68, la caduta delle sue utopie, il
consumismo, la fede, il saper avvalorare i propri talenti… Il
regista Andrea Chiodi non solo ha potuto contare su un testo
perfettamente orchestrato (la drammaturgia di Campbell, che al
Rossetti è stata apprezzata di recente in “The Pride”, è
davvero eccellente), ma anche su un cast di rara qualità, a
partire proprio da Elisabetta Pozzi, che sa illuminare ogni
sfumatura, ogni complessità di Kristin. Il regista ha dunque
impreziosito la pièce di un ulteriore gioco teatrale: «Peter e
Simon sono le due facce di una stessa medaglia» anticipa
infatti Chiodi. «È così che la figura del figlio prende valore
nello spettacolo, interpretata dallo stesso attore in un vero
gioco teatrale, non fine a sé stesso, ma capace di raccontare
in maniera sorprendente diversità e similitudini dei due
ragazzi, feriti in modo diverso e uguale». La scrittura di
Alexi Kaye Campbell, autore di origini greche che vive e
pubblica in Inghilterra, si dipana sottile fra questioni
delicate e mordaci battute, rivelando poco a poco i veri volti
dei protagonisti e conducendoli ad inattese conclusioni. Allo
Stabile regionale lo spettacolo replica alle ore 19.30 martedì
11 febbraio e alla stessa ora venerdì 14; il 12, 13 e 15
febbraio “Apologia” va in scena alle ore 21 e domenica 16
febbraio è in programma la pomeridiana alle ore 17. Per
biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla
Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti
vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it.
Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.

“La casa nova” va in scena al
Politeama               Rossetti              dal        12
feb.
L’allestimento è quello raffinato e accuratissimo di Giuseppe
Emiliani, che coniuga l’amore per la tradizione e il rispetto
filologico per la drammaturgia goldoniana a una messinscena
che grazie alla tecnologia – la bella scenografia virtuale di
Federico Cautero – “trasporterà” il pubblico in suggestivi
scorci della Venezia del Settecento. Goldoni scrisse “La casa
nova” dopo una veloce gestazione e sull’onda emotiva di
un’esperienza personale: al debutto al Teatro San Luca nel
dicembre del 1760 fu accolta con notevole favore, replicò per
tredici sere e superò addirittura il successo di due
capolavori dello stesso periodo, “Gl’Innamorati” ed “I
Rusteghi”. In tempi recenti, invece, questa bella commedia
veneta è stata ingiustamente poco frequentata ed un motivo è
da individuare nella numerosa compagnia che vi si deve
impegnare. Vi pone riparo, ora, il Teatro Stabile del Veneto,
che – unendo gli attori della Compagnia Giovani a quattro
interpreti si grande esperienza come Piergiorgio Fasolo,
Stefania Felicioli, Valerio Mazzucato e Lucia Scheriano e
affidandoli alle cure di un regista dalla profonda competenza
in materia goldoniana come Giuseppe Emiliani – ne porta in
scena una lodata edizione. Se lo spunto di partenza rimane
attuale, la maestria di Goldoni rende la commedia ancor più
universale, intrecciando alla leggerezza della scrittura e al
divertente intreccio, importanti input di critica sociale e
morale (si allude alla dissipazione, all’interesse,
all’ipocrisia sociale, alla crisi economica che minano la
moralità borghese). «È una commedia d’ambiente in cui lo
spazio poetico è occupato innanzitutto dalla vivacità dei
dialoghi» osserva il regista. «I personaggi sono straordinarie
creazioni linguistiche e la struttura drammaturgica è
caratterizzata da un continuo “crescendo”, da un ritmo sempre
più incalzante fino a diventare vertiginoso. Ciò che più
colpisce di questo capolavoro è il suo raffinato equilibrio;
il commediografo risolve in un impeccabile contrappunto gli
elementi drammatici e gli effetti comici. Ogni fase
dell’intreccio, ogni elemento della vicenda, ogni motivo
dell’impianto tematico sono perfettamente calcolati e
sapientemente integrati». È dunque naturale che la frenesia e
il crescendo della scrittura goldoniana si trasferiscano sul
palcoscenico dove i protagonisti, Anzoletto e Cecilia sono da
mesi impegnati in un oneroso trasloco. Cecilia, un po’ ingenua
e un po’ capricciosa, è vittima di tutte le fragilità dei
parvenu, e fin troppo sensibile agli inutili consigli su
arredi e lussi forniti da scrocconi e nobili spiantati.
Anzoletto, innamorato e insicuro, non si oppone alle bizze
della sua sposa. E così falegnami e operai sono presi da un
isterico lavorio senza una linea decisa. Questo caotico
teatrino ha un gran numero di spettatori: diverte la serva
Lucietta, inquieta non poco la sorella di Anzoletto,
Meneghina, ansiosa di trovare la calma e le sostanze per
sposarsi a propria volta. E le due sorelle Checca e Rosina pur
saldamente borghesi nei valori, non perdono un attimo per
curiosare e spettegolare. La salvezza per gli sposi arriva con
Cristofolo, parente anziano e laborioso che pagherà i debiti
del nipote e lo ricondurrà alla saggezza. La produzione dedica
lo spettacolo a Virgilio Zernitz, grande attore,
indimenticabile interprete goldoniano e generoso maestro di
giovani attori.

Alla Sala Assicurazioni Generali lo spettacolo replica alle
ore 20.30 dal 12 al 15 febbraio e domenica 16 febbraio alle
ore 16. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di
rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti, agli
altri consueti punti vendita, o via internet sul sito
www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro
040.3593511.
CHIMERA, La favola di Amore e
Psiche    Al     Museo    del
Sottosuolo Venerdì 14 Feb.
braio alle ore 19,30 ed alle ore 21,30 ci sarà uno
#SpettacoloMozzafiato su una delle storie d’amore più
romantiche e struggenti di tutti i tempi. la rappresentazione
viene messa in scena proprio nel giorno di #SanValentino
affinché tutti possano immergersi nella dolcezza e nella
bellezza del sentimento a cui tutti aneliamo, aprire il #cuore
e cullare l’#anima per una sera.

Lo spettacolo, il cui titolo completo è “Chimera: La favola di
Amore e Psiche negli occhi di Dino Campana” nasce nell’Aprile
2012 dalla mano drammaturgica della regista Livia Bertè per
celebrare il grande artista Carmelo Bene nel decennale della
sua morte.

Per questo motivo al suo interno la storia viene arricchita da
versi liberamente tratti dai Canti Orfici, cavallo di
battaglia dell’attore.

I versi di Dino Campana vengono inseriti all’interno della
“Favola di Amore e Psiche”, vero fulcro dello spettacolo, per
creare continue e speciali suggestioni attraverso l’uso di
sovrapposizioni e tecniche vocali.

Questa lieve novità in campo teatrale si sposa egregiamente
con una delle più antiche e carezzevoli Fiabe del passato.
La storia di Apuleio viene ripercorsa fedelmente, seguendone i
dettagli come i punti salienti, gli attori regalano corpo e
volto al mito.

A creare le suggestioni indispensabili per far calare lo
spettatore in questo mondo fiabesco sono le immagini.

Il paesaggio esterno, naturale conferisce forza e sincerità
alla vicenda. La minimale ed incantevole chiave scenografica
dello spettacolo, composta per lo più da luci non artificiali,
fiaccole, bracieri riporta in un mondo passato e perduto. Il
candore dei vestiti bianchi richiama quell’idea di purezza e
dolcezza tipica della favola a lieto fine.

Infine a condurre in un’altra dimensione è la musica inedita,
composta appositamente per questo spettacolo da Gianluca
Rovinello, eseguita dal vivo con gli incantevoli suoni
dell’arpa e del violino.

Il tutto si svolge nella suggestiva e particolarissima
location del “Museo del Sottosuolo” (del quale verrà fornita
anche una breve spiegazione e visita guidata): antico rifugio
bellico della seconda guerra mondiale.

Uno dei luoghi della città dove anni di storia napoletana
continuano a rivivere giorno dopo giorno nel sottosuolo
napoletano come se restassero così, sospesi nel tempo.

In scena gli attori:

Leonardo Di Costanzo

Keara Barassi

Orentia Marano

Marilia Marciello

Angela Rosa D’Auria
Livia Bertè

Ad eseguire le splendide musiche inedite i musicisti Gianluca
Rovinello (arpa) ed Anna Rita Di Pace (Violino).

Lo spettacolo inizierà alle ore 19,30 ed alle ore 21,30.

Si prega per questo il gentile pubblico di arrivare in sito
almeno 15 minuti prima al fine di permettere uno scorrevole
svolgimento della rappresentazione.

INFO E PRENOTAZIONI

turno ore 19:30

turno ore 21:30

PRESENTARSI AL BOTTEGHINO 15 MINUTI PRIMA DELL’INIZIO

DURATA 1 ora e 20

COSTO Biglietto 16,00 euro

POSTI LIMITATI, PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

PRENOTA IL TUO BIGLIETTO:

Chiamare 371 4285438 – 328 0115044

messaggio whatsapp 340 4657949

Direct (messaggio privato su fb)

lachiavediartemysia@gmail.com
Puoi anche leggere