Consiglio Nazionale dei Geologi - 25- 26- 27 aprile 2020 - Consiglio Nazionale dei ...

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Consiglio Nazionale dei Geologi - 25- 26- 27 aprile 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
Consiglio Nazionale dei Geologi

      25-26-27 aprile 2020
Consiglio Nazionale dei Geologi - 25- 26- 27 aprile 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
la Repubblica                                                                          Quotidiano   Data     27-04-2020
                                                                                                         Pagina   1+5
  Napoli                                                                                                 Foglio   1/2

Notte dipaura,sciame sismico con 34episodi,4scosse avvertite dalla popolazione

  Terremoto nei Campi Flegrei
    gente in strada a Pozzuoli
                                      di Stella Cervasio             apagina5

  Notte di paura nei Campi F
 4scosse,gente in strada a Pozzuoli
  Sciame sismico con 34episodi ma solo alcuni avvertiti dalla popolazione. La direttrice dell'Osservatorio Vesuviano
"Monitoriamo gli eventi legati al bradisismo, ma non c'è un trend preoccupante.Il Covid amplifica le reazioni emotive"
                                                   no,ad est della Solfatara,con inizio      ce la direttrice dell'Osservatorio -
                     diStella Cervasio             alle 3.51 e scossa finale alle 7.23.      da quando pubblichiamo i segnali
                                                   «Abbiamo contato 34 terremoti di          sismici in tempo reale sul nostro si-
          Vincenzo D'Ambrosio,84anni,par-          magnitudo tra O e 3.1- dice France-       to, riceviamo notizie "inquinate"».
          rucchiere in pensione,si è messo la      sca Bianco, direttrice dell'Osserva-      Ma c'è da preoccuparsi? «Abbiamo
          mascherina ed è sceso alle quattro       torio Vesuviano - Istituto Naziona-       fatto una verifica - prosegue Fran-
          del mattino dal suo appartamento         le di Geofisica e Vulcanologia - di       cesca Bianco - di tutti i parametri
          alla fine di via Napoli: in strada de-   questi solo 3 hanno superato la ma-       che monitoriamo per capire se si
          cine di persone in assembramento         gnitudo 2. La profondità era com-         tratti di una dinamica vulcanica: e
          involontario,in teoria sanzionabili      presa tra 1 e 2,5. Si tratta di eventi    questi ultimi mostrano i soliti
          secondo i decreti e le ordinanze         che si contestualizzano nell'attua-       trend senza variazioni sensibili. Va
          del Covid-19. Ma Pozzuoli e dintor-      le fase bradisismica che registria-       sempre tenuto conto che quell'a-
          ni tra la notte e le prime ore del       mo dal 2005,e per la quale stiamo         rea è molto antropizzata e costrui-
          mattino di ieri sono stati colpiti an-   osservando un sollevamento che            ta su un vulcano attivo assai perico-
          che da un altro evento che poteva        negli ultimi anni si attesta a 0,7cen-    loso. Ovvio che col Covid-19 ogni
          essere un disastro: la terra balleri-    timetri al mese. Il Rione Terra di        reazione emotiva però è amplifica-
          na dei Campi Flegrei. Il signor          Pozzuoli è l'area che si solleva di       ta». Il presidente del Consiglio na-
          D'Ambrosio si è trovato in compa-        più,ed ora è arrivato a 67 centime-       zionale dei Geologi, Francesco Pe-
          gnia di tanti, soprattutto anziani,      tri. Quando il suolo si innalza, le       duto ricorda che «un piccolissimo
          in pigiama e con la mascherina che       rocce sono soggette a uno stress -        sciame si era avuto anche a inizio
          urlavano. Sono andati verso il ma-       spiega ancora Bianco - accumula-          aprile, di magnitudo 2.7. Ogni volta
          re, rimanendo fuori casa per una         no uno sforzo dovuto alla deforma-        che si supera il 2.5, le persone co-
          mezz'ora prima di rientrare con la       zione e tendono a espellerlo rom-         minciano ad avvertirlo. Bisogna se-
          paura che le scosse potessero ripe-      pendosi. Ecco come si genera un           guire le evoluzioni di questo scia-
          tersi: «E stato brutto: non sapeva-      terremoto».                               me, ma non farei allarmismi che
          mo se uscire da casa e morire di co-        Fabrizio Melisi lo ha sentito dalla    non hanno ragione d'essere. Se si
          ronavirus, eventualmente, oppure         sua casa che confina con le Terme         osservano i dati, l'attività è conti-
          per il terremoto». A farli scappare      di Agnano: «La prima scossa è stata       nua». Sui social si sfidano a colpi di
          erano stati quattro movimenti sus-       intorno alle 4 e tutti siamo corsi ad     fumarole: chi le ha viste prima,chi
          sultori della caldera flegrea, prece-    affacciarci, cinque minuti dopo           ne vede di nuove (addirittura 4 su
          duti da piccoli boati sotterranei        una seconda, più leggera, ma              via Pisciarelli) e chi si accorge che
                                                   mezz'ora dopo due di seguito, for-        le bocche aumentano di ampiezza.
                                                                                                                                      024697

          che nel resto della zona hanno fat-
          to affacciare terrorizzati gli abitan-   tissime: a quel punto mi sono mes-        «Le fumarole - spiega Peduto - so-
          ti ai balconi. Epicentro delle scos-     so le scarpe per fuggire». Lo scia-       no tipiche dell'attività bradisismi-
          se, via Pisciarelli ad Agnano e il       me sismico si è sentito a Quarto,         ca,ed è normale che dopo un even-
          Monte Spina. La sala operativa           Pianura, Fuorigrotta, Bacoli, Arco        to più importante si verifichino fuo-
          dell'Osservatorio Vesuviano ha re-       Felice, Posillipo e persino, ha scrit-    riuscite di fumi e gas».
          gistrato uno sciame sismico attiva-      to qualcuno sui social, ad Acerra.           Ha la voce stanca, il sindaco di
          to nella zona Pisciarelli, ad Agna-      «Più che sentirlo, lo "vedono" - di-      Pozzuoli Enzo Figliolia, ma poi sfo-
                        Ritaglio   stampa   ad     uso   esclusivo   del   destinatario,       non   riproducibile.

     Ordine Nazionale Geologi
Consiglio Nazionale dei Geologi - 25- 26- 27 aprile 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
la Repubblica                                                                              Quotidiano        Data     27-04-2020
                                                                                                                  Pagina   1+5
 Napoli                                                                                                           Foglio   2/2
        dera energia: «Tra tante battaglie         quando accade (e sta accadendo               dato e rincuora dallo spavento.
        anche questa. La terza scossa ha           un po' più spesso) l'angoscia si fa          «Confesso che mi fa più paura l'epi-
        creato un po'di ansie, una parte di        sentire. Dopo una notte tribolata,           demia che il bradisismo».E per for-
        puteolani si sono riversati per stra-      però,alle 8 di mattina tutto è torna-        tuna nessuno dei ricoverati nell'o-
        da ma sono subiti rientrati. La no-        to normale: i nostri concittadini            spedale di Santa Maria delle Grazie
        stra generazione sa che cos'è il bra-      hanno la pelle dura».Da due giorni           - nei giorni scorsi al centro della
        disismo e se uno ha scelto di vivere       Pozzuoli registra zero contagiati e          cronaca per un pericolo di focolaio
        qui è consapevole. Ovviamente              questo è il dato che conforta il sin-        - si è accorto delle scosse.
                                                                                                ©RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                                            medici di base della città, impegnati in prima persona nell'assistenza
Tute,calzari, guanti,scudi facciali e mascherine. È il contenuto del kit di dei cittadini."Proteggiamoli" è il nome dell'azione adottata dall'ente
protezione individuale donato dal Comune di Pozzuoli alla rete dei          comunale per salvaguardare medici e pediatri.

     `Éstato brutto:non
     sapevamo se uscire
     da casa e rischiare
         di morire
       contagiandoci
      colvirus oppure
      per il terremoto"

                                                               Jya.
                                                                                                                  }",~
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                     Dall'alto Una veduta del Rione Terra e del porto di Pozzuoli
                                                                                                                                                     024697

                         Ritaglio   stampa    ad   uso    esclusivo       del   destinatario,       non       riproducibile.

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                                                                                                                Pagina      1+IX
   Sicilia           centrale
                                 Caltanissetta/Gela
                                   Enna I Agrigento                                                             Foglio      1

TROINA
In 3 mesi uno sciame
con 50 terremoti
                                PAGINA IX

L'ANALISI DEL GEOLOGO SU COSA STA ACCADENDO ALL'ENNESE

Uno sciame sismico con 50 terremoti in 3 mesi
ma non fa paura: «Rilascio graduale di energia»
Prospettive.Tortorici: «Una sequenza con ben 15 scosse nelle ultime 48 ore»
La scossa sismica cheinteressato Troi-                                                      glio dei ministri del 2003,sono classi-
na registrata dall'Istituto nazionale di                                                    ficati in Zona 2 cioè con sismicità me-
geofisica e vulcanologia(Ingv)iericon                                                       dio-alta. Una classificazione che è una
magnitud o 3.5 riaccende l'attenzione                                                       generalizzazione, in quanto local-
sulla sicurezzae sui passiancora da fa-                                                     mente la propagazione delle onde si-
re. A spiegare cosa sta accadendo sul                                                       smiche è in funzione diinnumerevoli
territorio e in particolare nella zona                                                      fattori geologici,su tutti la tipologia e
nord è Fabio Tortorici, presidente                                                          lo spessore delle rocce affioranti: Esi-
Centro studi consiglio nazionale dei                                                        stono anche fattori di amplificazione
geologi: «Da circa 3 mesi le aree più                                                       sismica, quali la presenza di creste
settentrionali del territorio ennese,                                                       rocciose odistrutturetettoniche».Ma
sono teatro di uno sciame sismico che                                                       su sicurezza di territorio ed edificato
ha fatto registrare circa 50 terremoti,                                                     la Sicilia «rimane fanalino di coda per
prevalentemente strumentali,quindi                                                          il numero dí studi di microzonazione
non avvertiti dalla popolazione. Tale                                                       sismica e di risposta sismica locale,
sequenza ha registrato unincremento              II geologo Fabio Tortorici                 cioè di quelle analisi che individuano
di eventi,con ben 15 scosse nelle ulti-                                                     le zone più suscettibili ai terremoti e
me 48 ore». Tra queste, quella di ieri           piuttosto che con poche scosse di          che permettono ai geologi di fornire
mattina con magnitudo pari a 3.5,                maggiore intensità».                       nelle fasi di progettazione (oltre che
quindi di intensità piùforte rispetto le           Tortorici evidenzia «i territori più     nelle previsioni urbanistiche) una
altre, ma senza creare danni. Un rila-           vicini alle aree ipocentrali,interessati   lungaserie di elementi che giocano un
scio di energia da valutare favorevol-           da questo sciame sismico, Troina,Ca-       ruolo imprescindibile sulla sicurezza
mente in quanto «avvienein maniera               gliano Castelferrato e Cerami, per l'      del territorio e dell'edificato».
graduale, con tanti deboli eventi,               ordinanza del presidenza del consi-                               TIZIANA TAVELLA

                                                                                                                         Unruolo meriomaTglnaleper i m edi d di hase
                                                                                                                                                      „ c,.

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       Ordine Nazionale Geologi
Consiglio Nazionale dei Geologi - 25- 26- 27 aprile 2020 - Consiglio Nazionale dei ...
Terremoto Napoli: sciame sismico in area flegrea,
                gente in strada per paura
                         Una delle scosse avvertita anche in zona occidentale Napoli

09:46 26 aprile 2020- NEWS - Redazione ANSA - POZZUOLI (NAPOLI)

L'area flegrea, in provincia di Napoli, è stata al centro dall'alba da uno sciame sismico che, iniziato alle
4,16, si è protratto fino alle 7,23 con 22 eventi registrati. Tre le scosse di terremoto avvertite da buona
parte della popolazione sorpresa nel sonno: la prima, alle 4,16, di magnitudo 2,0, la seconda, alle 4,41, di
magnitudo 2,5 e la terza la più intensa, alle 4.59, di magnitudo 3,1.
   Quest'ultimo evento, tra i più forti negli ultimi sei mesi, avvertito anche nell'area occidentale di Napoli,
nella zona di Agnano Pisciarelli e su tutto il territorio di Pozzuoli, soprattutto in zona Solfatara fino a
Quarto, ha portato molta gente in strada per la paura. Al momento la situazione è tornata tranquilla e non
si registrano danni a persone e cose. Allertata la Protezione Civile comunale per controlli e verifiche.

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Sciame sismico in zona flegrea,
a Pozzuoli gente in strada per la
paura
Una delle scosse avvertita anche in zona occidentale Napoli. Nessun
danno

                                                                            26 aprile 2020

                                                L'area flegrea, in provincia di Napoli, è stata
                                                al centro dall'alba da uno sciame sismico
                                                che, iniziato alle 4,16, si è protratto fino alle
                                                7,23 con 22 eventi registrati. Tre le scosse di
                                                terremoto avvertite da buona parte della
                                                popolazione sorpresa nel sonno: la prima,
                                                alle 4,16, di magnitudo 2,0, la seconda, alle
                                                4,41, di magnitudo 2,5 e la terza la più
                                                intensa, alle 4.59, di magnitudo 3,1.

                                               Quest'ultimo evento, tra i più forti negli ultimi
                                               sei mesi, avvertito anche nell'area
                                               occidentale di Napoli, nella zona di Agnano
                                               Pisciarelli e su tutto il territorio di Pozzuoli,
soprattutto in zona Solfatara fino a Quarto, ha portato molta gente in strada per la paura.

Una scossa 3,1 era stata registrata a dicembre e aveva fatto ricordare a fine 2019 alla
direttrice dell'Osservatorio vesuviano che si trattava di quella più intensa dalla ripresa
del fenomeno del bradisismo tra 2005 e 2006.

Al momento la situazione è tornata tranquilla e non si registrano danni a persone e cose.
Allertata la Protezione Civile comunale per controlli e verifiche.

Le scosse sono state avvertite anche nei quartieri flegrei di Napoli, in particolare Pianura e
Bagnoli. Lo sciame sismico ha visto il susseguirsi di 25 eventi, il primo alle 3,35 di notte,
l'ultimo nella mattinata di domenoica 26 aprile.
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27 Apr 2020

Si torna in cantiere da oggi: nuova intesa
imprese-sindacati. Durc validi fino al 15
giugno
Massimo Frontera

Per i cantieri italiani ripartenza in due tappe. Da oggi potranno partire le attività preparatorie
funzionali a riavviare, dal 4 maggio, la normale attività produttiva nei cantieri pubblici e privati.
Ma prima del 4 maggio, potranno già riaprire i cantieri di edilizia scolastica, edilizia carceraria,
edilizia residenziale pubblica e dissesto idrogeologico. Il presidente del Consiglio Giuseppe
Conte, nella conferenza stampa di ieri sera, ha confermato la fine del lockdown per le
costruzioni, ferma restando l'applicazione di misure di sicurezza condivise tra parti sociali e
governo, e sempre che non si verifichi una nuova fiammata di contagi.

In questi giorni di blocco l'intera filiera delle costruzioni si era preparata alla ripartenza. Il 24
aprile le associazioni datoriali, i sindacati dell'edilizia e le principali committenze pubbliche
hanno rinnovato e aggiornato le linee guida "condivise" dal ministero del Mit il 19 marzo scorso
con le parti sociali. Diversamente dal precedente accordo, in questa nuova intesa la
"condivisione" del Mit è stata allargata a comuni e province; ma anche al ministero del Lavoro
che, in vista della riapertura dei cantieri, è chiamato a un ruolo specifico nelle verifiche del
rispetto delle prescrizioni di sicurezza. L'Ispettorato nazionale del lavoro è stato allertato - come
spiega la circolare n.149/2020 del 20 aprile scorso - per verificare il rispetto delle misure di
sicurezza concordate tra le parti sociali. «Il lavoro a distanza - si legge nelle linee guida
sottoscritte il 24 aprile - continua ad essere favorito anche nella fase di progressiva riattivazione
del lavoro in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione, ferma la necessità che il
datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività
(assistenza nell'uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause)».

Per partire in anticipo, comunicazioni ai prefetti
«Dal 4 maggio riparte la tutta la manifattura, tutto il settore delle costruzioni e tutto il settore del
commercio all'ingrosso funzionale alla manifattura e alle costruzioni», ha confermato ieri il
presidente del Consiglio Giuseppe Conte, illustrando i contenuti del nuovo Dpcm "Fase 2". «Le
imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le
attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020» si legge nel Dpcm.
Nell'allegato 3 del nuovo decreto, dove sono indicate le attività economiche che potranno
riprendere, sono indicati tutti i principali codici Ateco del settore costruzioni: 41 (costruzione di
edifici), 42 (ingegneria civile) e 43 (lavori di costruzione specializzati). Nel comunicato stampa
diffuso dalla regione Emilia Romagna dopo l'incontro con il premier, sempre ieri, nella cabina di
regia nazionale, si aggiunge che da oggi, 27 aprile, «in Emilia-Romagna (fatta eccezione per
Piacenza), così come in tutto il Paese, potranno ripartire le aziende del comparto costruzioni per
i soli cantieri di opere pubbliche su dissesto idrogeologico, edilizia scolastica, edilizia

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residenziale pubblica e penitenziaria», sempre a condizione di rispettare il nuovo protocollo del
24 aprile, richiamato dallo stesso Dpcm "Fase 2" di Conte. In ogni caso, la possibilità di riaprire
alcuni cantieri di opere pubbliche, spiega sempre il comunicato dell'Emilia Romagna, è
subordinata alla comunicazione alle prefetture.

La nuova intesa imprese-sindacati-committenze
Quanto alle attività più strettamente di cantiere, il testo dell'intesa sottoscritta il 24 aprile
ribadisce che «è necessario il rispetto del distanziamento sociale, anche attraverso una
rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e con
le dimensioni del cantiere. Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti
e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo
transitorio, essere posizionati in spazi ricavati». «Per gli ambienti dove operano più lavoratori
contemporaneamente potranno essere assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove
non fosse possibile in relazione alle lavorazioni da eseguire rispettare la distanza interpersonale
di un metro come principale misura di contenimento, siano adottati strumenti di protezione
individuale».

«L'articolazione del lavoro - si legge in un altro punto - potrà essere ridefinita con orari
differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in
contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all'entrata e all'uscita con
flessibilità di orari.È essenziale evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti
per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa (commuting), con particolare riferimento
all'utilizzo del trasporto pubblico. Per tale motivo andrebbero incentivate forme di trasporto
verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i viaggiatori e favorendo l'uso del
mezzo privato o di navette».

Il protocollo applicativo a cura della Cncpt
I principi indicati vanno calati nel ciclo di produzione. A questo aveva ha provveduto nei giorni
scorsi la Commissione per la prevenzione degli infortuni (Cncpt) partecipata da Ance e sindacati
dell'edilizia, che ha realizzato un dettagliato protocollo da seguire nelle varie lavorazioni di
cantieri, declinando in modo operativo i principi contenuti nell'accordo del 24 aprile. «Con le
procedure - si spiega nella lettera della Cncpt del 16 aprile inviata a tutti gli enti paritetici
territoriali - sono state definite e declinate, per ogni punto delle linee-guida, le azioni che
ciascun soggetto in modo specifico è chiamato ad adottare mantenendo in evidenza che la
prevenzione del rischio è il risultato della osservanza da parte di tutti dei compiti affidati a
ciascuno». Oltre al protocollo applicativo (e alla relativa modulistica) è stata anche redatta una
altrettanto dettagliata check list per verificare che gli adempimenti rispondano alle prescrizioni.
Nei casi di incongruenza o di impossibilità di realizzare le prescrizioni, scatta la sospensione
delle lavorazioni, che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione deve attestare.

Il ruolo dell'Ispettorato del lavoro
Come è noto, oltre che delle Asl i prefetti potranno avvalersi anche delle articolazioni territoriali
dell'Ispettorato nazionale del lavoro per l'attuazione delle misure di sicurezza nella cosiddetta
fase 2 della gestione della pandemia. Nella citata circolare 149, l'Ispettorato ha indicato più nel
dettaglio limiti e competenze dell'intervento degli ispettori ministeriali. Il ruolo esclusivo
dell'Ispettorato è finalizzato «alla verifica dell'osservanza, presso le imprese le cui attività non
sono sospese, dei "contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il
contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro
sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali"». Ma, nell'esercizio di questa attività
"speciale" gli ispettori dell'Inl potranno ovviamente intervenire anche nelle situazioni di evidenti

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violazioni e particolare gravità e urgenza che dovessero scoprire.

De Micheli: regole fondamentali per riaprire i cantieri
«Voglio ringraziare in particolare la ministra Nunzia Catalfo, i sindacati e i rappresentanti delle
categorie, Anci e Upi - ha detto la ministra delle Infrastrutture De Micheli commentando il
protocollo del 24 aprile condiviso con la ministra del Lavoro, i rappresentanti di comuni,
province, Anas, Rfi, Ance, Alleanza delle cooperative, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil - che
hanno operato con grande impegno per la definizione di regole fondamentali che ci
consentiranno di riaprire i cantieri nella sicurezza per chi ci lavora». Per quanto riguarda il
Durc, la ministra ha sottolineato «l'impegno del Governo di fissare al 15 giugno il termine di
validità di tutti quelli in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, attraverso un'apposita
modifica di legge che sarà inserita nel prossimo Decreto Legge di fine aprile».

Sindacati: ottima base per garantire la sicurezza
Nel nuovo accordo siglato nella notte tra il 24 e il 25 aprile, spiega Alessandro Genovesi,
segretario generale di Fillea Cgil, sono state specificate meglio «per realtà complesse come
quelle dell'edilizia, norme e prescrizioni su cui ora tutti insieme, sindacato e stazioni appaltanti
pubbliche vigileremo». Nello specifico, aggiunge il leader sindacale, «oltre a ribadire quanto
previsto già dai precedenti protocolli per i grandi lavori, si introducono tavoli specifici di verifica
e monitoraggio, oltre che a livello aziendale, solo dove sono presenti Rsu e Rls, anche a livello
territoriale, viste anche le dimensioni di impresa e la presenza di piccole e piccolissime aziende:
tavoli con le parti sociali firmatarie dei Ccnl che prevedono il coinvolgimento dei Cpt (gli enti
bilaterali territoriali dedicati alla sicurezza) e dei Rlst, con la possibilità di allargarli anche a
specifiche competenze tecniche sanitarie per una migliore organizzazione del lavoro e dei
carichi in cantiere». I piani della sicurezza, aggiunge Genovesi, «saranno aggiornati alla luce del
protocollo con il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori e le stazioni appaltanti
vigileranno, attraverso i coordinatori per la sicurezza, affinché tutte le imprese rispettino il
protocollo».

La nuova intesa imprese-sindacati con Mit e Welfare del 24 aprile

La circolare 149/2020 dell'Ispettorato nazionale del lavoro

Il nuovo Dpcm illustrato ieri dal premier Giuseppe Conte

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26 Apr 2020

Ripartenza/3. Sulla rete vuota di Autostrade
ripartono i cantieri: 1.628 interventi di
manutenzione entro maggio
Maurizio Caprino

Qualche settimana di incertezza: il tempo di consentire agli appaltatori di trovare personale,
alloggi e materiali nonostante il lockdown e mettere a punto con sindacati e ministero delle
Infrastrutture le procedure di distanziamento, protezione e sanificazione anti-contagi. Su molte
autostrade i cantieri sono ripartiti. Sia per manutenzioni e messe a norma, spesso necessarie per
recuperare prolungate omissioni e carenze che negli ultimi mesi hanno portato al collasso vari
tratti. Sia per nuove opere: lunedì scorso è stata riavviata la fresa più grande d'Europa, che scava
la galleria Santa Lucia nell'ambito dell'ampliamento a tre corsie dell'A1 tra Barberino e
Calenzano, che congiungerà la Variante di valico con il nodo di Firenze eliminando una
strozzatura critica. Vi lavorano 150 operai per turno. Ieri a mezzogiorno l'Autostrada del Sole è
stata riaperta.Così procedono i due maggiori gruppi del settore: Autostrade per l'Italia (Aspi, che
fa capo ai Benetton, 3.020 chilometri gestiti) e Astm (dei Gavio, 1.423 chilometri gestiti). Sono i
tre quarti dei 6mila chilometri di autostrade a pedaggio italiane.

I vantaggi del lockdown
I lavori sono facilitati dall'attuale quasi-assenza di traffico: in molti casi si riesce a spostare o a
estendere di giorno operazioni prima fattibili solo di notte. Rendendole più agevoli ed
economiche e consentendo di terminare alcuni lavori in anticipo, come per riasfaltature e
ispezioni di viadotti.Lo scarso traffico ha temporaneamente alleggerito le cose dovute a cantieri
e restringimenti imposti o raccomandati ad Aspi dalle Procure di Genova e Avellino in tratti
degradati o a rischio di Liguria, Campania e Abruzzo. Da marzo sull'A16 c'è addirittura un senso
unico alternato con attese di almeno 15 minuti.

Le nuove opere
Oltre che in Toscana, Aspi sta costruendo opere accessorie presso la Bretella Sud di Fano (A14).
Astm ha invece cantieri in due tra le zone più colpite dalla pandemia: il Bresciano
(completamento della Corda Molle Ospitaletto-Montichiari e variante alla statale 45-bis tra
Robecco e Pontevico) e il Piacentino (completamento della tangenziale di Carpaneto). Ha dovuto
sospenderli. Per i primi due si stanno valutando misure per una prossima ripresa. In provincia
di Piacenza, invece, fino al 3 maggio la Regione ha sospeso tutti i cantieri tranne quelli urgenti
per la messa in sicurezza del territorio e quelli per opere pubbliche di somma urgenza.

Manutenzioni
Aspi lavora su quattro fronti, trascurati negli scorsi anni e determinanti per recuperare
credibilità (tanto che ora i controlli sono affidati a società esterne): piano adeguamento gallerie
alle norme europee di sicurezza antincendio, manutenzioni strutturali (anche in galleria, specie

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dopo il crollo di parte della volta della Berté sull'A26 il 30 dicembre), sorveglianza sui viadotti e
sostituzioni e manutenzioni di barriere di sicurezza su 2.200 chilometri e 1.628 opere (di cui il
management precedente negava la necessità, prima di sequestri giudiziari revocati solo quando
si dà corso ai lavori). In galleria la maggior parte di lavori e ispezioni è in Liguria, spesso sotto la
supervisione del superispettore ministeriale Placido Migliorino, con cui ora c'è discreta
interlocuzione. Nutrito pure il programma in A14, tra Marche e Abruzzo e si lavora anche in
Veneto e Friuli, Toscana (A1) e Campania (A16 e A30). In molti casi sulla sicurezza antincendio si
attuano misure compensative (come impianti provvisori, videosorveglianza rafforzata, limiti di
velocità e divieti di sorpasso)), in attesa di sistemazione definitiva. Nel Lazio i lavori sono finiti.
La maggior parte delle manutenzioni strutturali di ponti è in corso in Liguria, per caratteristiche
del territorio, vicende giudiziarie e vetustà delle opere. La vetustà tocca anche Astm, la cui rete è
nel Nord-Ovest, l'area con le prime autostrade costruite in Italia. Sull'A6, 18 cantieri in viadotti e
cavalcavia, riprenderanno nei prossimi giorni assieme all'avvio di altri 23. Si conta di chiuderne
circa 30 entro l'estate, sperando possano esserci i consueti esodi nonostante la pandemia.
Giovedì 30 aprile riapre il viadotto Mollere, rifatto ex novo. E prosegue il programma di rinnovo
di tutte le barriere, con il lotto 2 su sette viadotti più lo svincolo di Altare. È prossimo l'avvio del
lotto 3 (cinque viadotti). Adeguamenti o misure compensative in gallerie sono già terminati ma
si va avanti per arrivare ovunque ad adeguamenti definitivi. Lo consente proprio la messa in
sicurezza provvisoria: il traffico può procedere su una corsia, unica soluzione possibile perché
sull'A6 gli scambi dicarreggiata sono pressoché impossibili.

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27 Apr 2020

La cassa integrazione semplificata non
elimina l'accordo con i sindacati
Paolo Stern

La semplificazione delle procedure di accesso agli ammortizzatori sociali per le aziende che
hanno sospeso l'attività in seguito al coronavirus lascia comunque intatti alcuni step della
procedura sindacale, senza i quali la prestazione potrebbe essere negata.Per prima cosa bisogna
distinguere tra la procedura di consultazione sindacale e il raggiungimento di un accordo.
L'articolo 14 del Dlgs 148/2015 di riforma degli ammortizzatori sociali prevede che l'impresa, nei
casi in cui debba ricorrere alla cassa integrazione ordinaria per sospensione o riduzione
dell'attività produttiva, informi preventivamente le Rsa o le Rsu, e le articolazioni territoriali
delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale, delle
cause di sospensione o di riduzione dell'orario di lavoro, dell'entità e della durata prevedibile
della sospensione e del numero dei lavoratori interessati. Le organizzazioni sindacali, ricevuta
l'informativa, possono chiedere, congiuntamente o disgiuntamente, di essere convocate per
esaminare la questione. In caso di mancata richiesta, la procedura di consultazione si dà per
esperita. Obbligatorio dunque è il percorso di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali,
non il risultato dell'interlocuzione. È evidente che concludere la consultazione con l'intesa
sindacale potrebbe fornire una maggiore garanzia di buon esito della domanda stessa di Cig
presentata alla commissione Inps.

Cigo e Fis per il Covid-19
Veniamo ora agli strumenti emergenziali attivati dal decreto "cura-Italia" (Dl 18/2020) per
sostenere le aziende durante l'emergenza Covid-19. L'articolo 19 mantiene inalterato l'obbligo di
informazione, consultazione ed esame congiunto con le organizzazioni sindacali, sia per la
cassa integrazione ordinaria (Cigo), sia per l'assegno ordinario del Fondo di integrazione
salariale (Fis). La procedura di interlocuzione deve concludersi, però, anche in via telematica,
entro i tre giorni successivi a quello della comunicazione preventiva. Tempi stretti dunque per
incontrarsi, discutere e accordarsi o meno. Nessun documento che attesti l'effettiva attivazione
della procedura di consultazione deve essere allegato alla domanda inoltrata all'Inps. Questa
circostanza però non deve trarre in inganno: è sempre obbligatorio esperire la procedura di
informazione sindacale. L'assenza di questo requisito vizierebbe insanabilmente il
procedimento amministrativo. Quindi è bene che l'impresa mantenga tutte le evidenze del suo
operato.

Cassa in deroga
Nel caso della cassa integrazione in deroga prevista dall'articolo 22 del DL 18/2020, è previsto
esplicitamente un «previo accordo» con le organizzazioni sindacali. L'accordo non è richiesto
per i datori di lavoro che occupano fino a cinque dipendenti. Questo particolare ammortizzatore
sociale si attiva su disposizione delle Regioni o delle Province autonome, che quindi possono
regolamentare autonomamente procedure e iter di approvazione. Per definire l'entità numerica
                                                                                                1/2
dell'impresa, cinque o più dipendenti, bisogna fare riferimento all'articolo 20, comma 1, del Dlgs
148/2015, e cioè al numero dei lavoratori occupati mediamente nell'azienda nel semestre
precedente la data di presentazione della domanda. I lavoratori a tempo parziale devono essere
conteggiati secondo quanto previsto dall'articolo 9 del Dlgs 81/2015. Le disposizioni regionali su
questo punto, poi, hanno assunto decisioni spesso differenti l'una dall'altra. Pertanto, senza una
modifica dell'articolo 22 del Dl 18/2020, per attivare la cassa integrazione in deroga per le
imprese con più di cinque dipendenti non basta la procedura di consultazione ma occorre
l'accordo sindacale. Saranno validi anche gli accordi raggiunti solo con alcune delle sigle
sindacali coinvolte. L'impresa plurilocalizzata dovrà procedere secondo le disposizioni di
ciascuna Regione ove risieda ogni unità produttiva interessata e, nel caso in cui le Regioni
interessate siano almeno cinque, la procedura di consultazione viene esperita a livello nazionale
secondo le previsioni della circolare 8/2020 del ministero del Lavoro. Non ci sono elementi
ostativi, però, nell'attivare, anche ove le Regioni coinvolte fossero fino a quattro, una sola
procedura di consultazione sindacale, con unico accordo finale, in cui risultassero presenti tutti i
vari organismi territoriali ovvero quelli nazionali con loro delega di firma.Non ha un impatto
secondario, poi, sul rapporto tra intese sindacali e provvedimenti emergenziali, la disposizione
dell'articolo 1, comma 1, del Dl 23/2020, il decreto «liquidità», che subordina ogni sostegno
finanziario all'impegno a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali (non mere
consultazioni).

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25 Apr 2020

Pagamenti Pa, nel decreto aprile lo sblocco
di 12 miliardi per i creditori degli enti locali
Marco Mobili e Gianni Trovati

Sarà da 12 miliardi la replica dello sblocca-debiti della Pa e si concentrerà in particolare sulla
liquidità necessaria a liberare i pagamenti alle imprese che forniscono lavori, beni e servizi ai
Comuni. La maximanovra da 150 miliardi che il governo punta ad approvare entro il 30 aprile
prende forma con il passare delle ore. Il Def la raffigura articolata in 7 filoni, dal credito al fisco
agli enti territoriali, ma a dominare la scena saranno gli interventi su imprese e lavoro. I numeri
chiave sono finiti ieri pomeriggio sul tavolo della riunione che il ministro dell'Economia
Gualtieri ha tenuto con i capigruppo della maggioranza: incontro che non è bastato ad appianare
le discussioni sui temi più critici nella maggioranza, a partire dal reddito d'emergenza. Le cifre
passate in rassegna dalla maggioranza parlano poi di 17 miliardi per la sola replica della Cassa
integrazione, a cui vanno aggiunti gli 1,3 miliardi per il rafforzamento della Naspi.

Sul cosiddetto reddito di emergenza la proposta Mef punterebbe a distribuire un miliardo sotto
forma di assegno di 500 euro per due mesi a 800mila famiglie, fra cui rientrerebbero lavoratori
in nero e immigrati. Ma la ministra del Lavoro Catalfo continua a chiedere di più.La replica da 12
miliardi dello sblocca-debiti si concentrerà sulla liquidità necessaria a liberare le vecchie fatture
delle aziende che hanno fornito lavori, beni e servizi ai Comuni. Con un intervento che visto il
crollo in atto nelle entrate locali punta anche a evitare che i tempi di attesa si allunghino
ulteriormente. Intanto sempre su questo campo è intervenuta ieri la Consulta, che nella
sentenza 78/2020 depositata ieri (relatore Antonini) ha giudicato legittimo il taglio di almeno il
30% per i premi ai direttori generali e amministrativi delle Asl che non rispettano i tempi di
legge nel pagamento delle fatture. A chiedere di bocciare la norma erano state la Regione Lazio e
le Province di Trento e Bolzano.

Per Regioni e Comuni punta a salire a 5,5 miliardi e potrebbe ospitare anche un bis dei fondi per
la «solidarietà alimentare». Sempre per liberare la spesa degli enti locali, in particolare sul
welfare, si studia una norma per permettere di scrivere i bilanci preventivi, che autorizzano le
uscite, a senza considerare gli effetti dell'emergenza, in attesa che il tavolo di monitoraggio fra
governo e amministratori li definisca puntualmente. Nella stessa ottica va l'idea di permettere la
rinegoziazione dei mutui anche in esercizio provvisorio con delibera di giunta.Tra le novità
emerse ieri c'è lo sconto Iva per mascherine e altri dispositivi di protezione individuale, che
secondo quanto annunciato da Gualtieri al tavolo dovrebbero vedersi azzerare l'imposta o al
limite fermarsi all'aliquota agevolata del 5%. In costruzione anche il capitolo sul turismo, che
oltre al bonus vacanze prevederà, come annunciato dal ministro Dario Franceschini, la
conferma della proroga al 2033 delle attuali concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari:
una proroga già in vigore ma messa in discussione da alcune regioni.Il lavoro non è finito.
Lunedì prossimo è già in programma l'ennesima riunione fra il ministro e i capigruppo per
mettere a punto l'impalcatura delle misure che il governo vuole portare in consiglio dei ministri
                                                                                                     1/2
entro il 30. Da definire anche la dote da lasciare agli interventi parlamentari: la maggioranza ci
conta anche per costruire qualche filo di dialogo con l'opposizione, ma sul piatto non ci saranno
più di 600-800 milioni.

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27 Apr 2020

Edilizia, permesso di costruire tacito? Il
privato ha sempre la possibilità di chiedere
un provvedimento espresso
Pietro Verna

Il permesso di costruire tacito non esime l'amministrazione comunale dall'obbligo di adottare
un provvedimento espresso, allorché il privato vi abbia interesse per ragioni di certezza e
stabilità della propria posizione. Lo impone l' art. 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241 ("Nuove
norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi") che ha sancito il principio secondo cui, ove il procedimento consegua
obbligatoriamente ad un'istanza, ovvero debba essere iniziato d'ufficio, le pubbliche
amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l'adozione di un provvedimento
espresso (Tar Puglia- Bari, sentenza 30 marzo 2020).

In questi termini, i giudici amministrativi pugliesi hanno accolto il ricorso proposto da
un'impresa di costruzioni che aveva chiesto al Comune di Bisceglie di accertare l'illegittimità del
silenzio assenso formatosi sull' istanza di rilascio del permesso di costruire riguardante un
edificio commerciale asservito ad un impianto di distribuzione di carburanti. Istanza sulla quale
gli uffici competenti dell'Ente locale e le altre amministrazioni interessate al procedimento si
erano espressi favorevolmente, senza che il Consiglio comunale si pronunciasse nel termine
stabilito dall' art. 20 del D.P.R. 380/2001 "Testo Unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia".

La cornice normativa del testo unico edilizia
L'art. 20 del D.P.R. 380/2001, nel disciplinare il procedimento volto al rilascio del permesso di
costruire, prevede, al comma 8, che «decorso inutilmente il termine per l'adozione del
provvedimento conclusivo, ove il dirigente o il responsabile dell'ufficio non abbia opposto
motivato diniego, sulla domanda di permesso di costruire si intende formato il silenzio
assenso». Norma che ricalca l'art. 20 della legge n. 241/1990 (modificato dall'art. 3, comma 6-ter,
della legge n. 80/2005) secondo cui nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di
provvedimenti amministrativi «il silenzio dell'amministrazione competente equivale a
provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se
la medesima amministrazione non comunica all'interessato il provvedimento di diniego».

La pronuncia del Tar Puglia
L'impresa aveva denunciato la violazione dei principi di buon andamento dell'azione
amministrativa, legalità, affidamento, correttezza, efficienza, imparzialità della P.A. ( art. 97
Cost.; artt. 1, 2 e 3 legge n. 241/1990), evidenziando l'interesse ad ottenere un provvedimento
espresso «per l'avvio delle pratiche bancarie e finanziarie propedeutiche all'inizio delle opere,
per il trasferimento del bene [e] per la sottoscrizione del preliminare di acquisto delle porzioni

                                                                                                 1/2
del fabbricato». Argomentazioni che i giudici amministrativi pugliesi hanno accolto (la sentenza
ha dichiarato «l'obbligo del Comune di Bisceglie di concludere il procedimento entro il termine
di trenta giorni» e nominato commissario ad acta il Prefetto di Barletta- Andria- Trani,
nell'ipotesi di "ulteriore inerzia" dell' amministrazione comunale) alla luce dell'indirizzo
giurisprudenziale sul silenzio assenso ex art. 20 del Dpr n. 380/2001 declinato nei seguenti
elementi: introduce soltanto una modalità semplificata per il conseguimento del titolo edilizio
dimodoché il privato ha sempre la possibilità di richiedere un provvedimento espresso (Tar
Puglia- Bari, sentenza n. 725 del 20 maggio 2019 e Tar Lazio- Roma, sentenza 26 aprile 2019, n.
5308) al fine di conoscere il contenuto e le ragioni delle determinazioni dell'amministrazione
(Tar Campania, Napoli, sentenza 22 novembre 2013 n. 5334); lascia inalterato il regime
autorizzatorio in materia edilizia alla stessa stregua di quanto previsto per gli interventi
sottoposti a S.C.I.A (T.A.R. Puglia- Bari, sentenza 14 gennaio 2016 n. 37; Tar Lombardia, Milano,
sentenza 2 luglio 2018, n. 1640); l'Amministrazione ha l'obbligo di provvedere alla formazione
documentale del permesso di costruire tacito, eventualmente utilizzabile nei rapporti con i
soggetti terzi, oltre che nei riguardi della stessa Amministrazione (Tar Campania- Salerno,
sentenza 7 novembre 2019, n. 1936; Tar Lazio- Roma, sentenza 1° agosto 2019, n. 10227).

Sentenza, quest'ultima, che ha ritenuto legittima la richiesta di un privato di ottenere
dall'Amministrazione capitolina il permesso di costruire tacito in forma cartacea «per poter
riscontrare il termine finale dei lavori, per la documentazione di cantiere [e] per corrispondere
gli esatti importi del contributo dovuto per gli oneri di urbanizzazione e il costo costruzione».

La pronuncia del Tar Puglia

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27 Apr 2020

Immobiliare, affitti di case e negozi in crisi
in attesa degli aiuti del Governo
Dario Aquaro e Cristiano Dell'Oste

Proprietari e inquilini di oltre 6 milioni di immobili affittati misurano i primi danni della crisi e
aspettano le prossime mosse del Governo. Dopo il tax credit di marzo – limitato ai negozi in
categoria catastale C/1 – bisogna ricomporre il puzzle degli annunci, dal titolare dello Sviluppo
economico, Stefano Patuanelli, al sottosegretario al Mef, Maria Cecilia Guerra. Si va verso
un'estensione degli aiuti agli autonomi e agli immobili diversi dai negozi, con una dote
«sostanziosa» di 2 miliardi destinata anche alla bollette.

Verso un nuovo tax credit
Gli affitti commerciali sono i primi a soffrire, e in molti casi continueranno a farlo anche durante
la fase-2. «Ci sarà certamente una capacità reddituale più contenuta da parte degli inquilini, cui
si aggiungono fenomeni come morosità e richieste di rimodulazione del canone», osserva Luca
Dondi, direttore generale di Nomisma. Una situazione aggravata dal fatto che in Italia oltre il
50% del mercato è in mano alle persone fisiche: 810mila negozi e 171mila uffici, che per molte
famiglie costituiscono una componente reddituale significativa. Commenta Giorgio Spaziani
Testa, presidente di Confedilizia: «Ci sono grandi marchi che fin da inizio marzo hanno smesso
di pagare, inviando ai locatori lettere inaccettabili in cui dichiarano di ritenere non dovuto il
canone; mentre molti piccoli esercenti hanno cercato il dialogo e un accordo». Confedilizia
chiede da mesi il ripristino della cedolare secca sulle nuove locazioni dei negozi e l'estensione ai
contratti già in essere. Ogni anno, in effetti, vengono stipulati circa 360mila nuovi contratti per
immobili non abitativi, di cui però i negozi sono solo una parte. Per ora non si registrano ancora
massicci fallimenti tra le società immobiliari, ma chi gestisce centri commerciali e alberghi ha
problemi di liquidità.Se lo strumento prescelto per farvi fronte con il "decreto Aprile" sarà
nuovamente il tax credit – avvertono gli addetti ai lavori – sarà bene far tesoro degli errori
commessi con il "cura Italia". Chiarendo subito, ad esempio, che il bonus del 60% non "fa
reddito" per il conduttore. Precisando, poi, nella legge se l'inquilino deve pagare il canone,
anziché farlo dire ex post alle Entrate, affermazione a rischio contenzioso. E definendo meglio il
perimetro: ci sono attività commerciali svolte in locali di categoria C/3 e ci sono C/1 con attività
in parte ammesse e in parte ora soggette a lockdown, come i bar-tabacchi).

Canoni peggio dei prezzi nel 2020
La crisi delle attività si riflette inevitabilmente sul mercato abitativo. «Dove c'è il rischio che il
50% dei circa 4 milioni di famiglie in affitto vedrà accentuate criticità e sofferenze - spiega
Stefano Chiappelli, segretario generale del Sunia -. Occorre ripensare i canoni e rinegoziare le
condizioni, almeno in una prospettiva temporanea». Il sindacato degli inquilini propone ad
esempio di rivedere gli accordi territoriali sul canone concordato. Sono stati già firmati alcuni
protocolli (o bozze) territoriali. E anzi a Bologna l'accordo è stato integrato, con l'ok a prevedere
dei canoni inferiori ai valori minimi fissati. «Il concordato, anche pensando a studenti e
                                                                                                    1/2
lavoratori fuori sede colpiti dalla crisi – afferma Chiappelli – è uno strumento imprescindibile. E
vanno aumentate le detrazioni dal reddito dell'inquilino per questo contratto, come avviene
sulle rate del mutuo». I contribuenti che sfruttano i bonus per inquilini a basso reddito sono 1,25
milioni, con un importo medio di 179 euro. Mentre, per quanto concentrati nelle grandi città,
quelli che usano l'agevolazione del 19% per i fuori sede sono 282mila (per lo più genitori degli
studenti). Su protocolli e tavoli di confronto non sempre i proprietari sono d'accordo:
«Crediamo di più nell'analisi e nell'assistenza alle parti caso per caso», dice Spaziani Testa. Ma
risaltano già alcuni punti d'intesa. Come la richiesta di un forte finanziamento al Fondo di
sostegno all'affitto (si veda l'articolo in basso); o quella di scardinare il principio per cui si
pagano le imposte anche sui canoni non incassati, almeno finché non arriva la convalida dello
sfratto o – per i contratti siglati dal 2020 – l'ingiunzione di pagamento. Nell'ottica di
sburocratizzare, se non una autocertificazione, si potrebbe ad esempio ammettere una lettera
dell'inquilino come prova del mancato incasso.Tutti sanno che l'impatto sul mercato sarà
pesante. «Prevediamo un effetto più sostenuto sui canoni rispetto ai prezzi, almeno per
quest'anno – rileva Dondi di Nomisma –. Poi ci sarà una ridefinizione degli equilibri: gli ultimi
due mesi hanno stravolto la situazione e il mercato non si ripresenterà come tale. In questo
quadro, non ci si può aspettare che gli aiuti pubblici producano grandi effetti: serviranno come
misure tampone per alleggerire il carico sul settore, in attesa che l'economia si riprenda».

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Data           27-04-2020
 IMPRESEDILINEWS.IT (WEB2)                                                                                                                           Pagina
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Tavola Rotonda | Tecniche Nuove - Saie

L’edilizia è pronta a far ripartire il
Paese ma occorre accelerare
procedure e dare liquidità alle                                                                                                               n.3 - Aprile 2020    n.2 - Marzo 2020     n.1 - Febbraio

imprese
                                                                                                                                                                                             2020

La divisione Edilizia-Architettura di Tecniche Nuove e Saie hanno sentito i protagonisti della
Filiera delle Costruzioni chiedendo loro a quali “Strumenti per il Governo e richieste per
riavviare l’Italia” stanno pensando. Ne è scaturito un dibattito che ha confermato un dato
sconcertante: una gran mole di lavoro legislativo e procedurale per accelerare la
competitività del settore è praticamente pronto per essere implementato ma la politica non
                                                                                                                                              n.9 - Novembre        n.8 - Ottobre      n.7 - Settembre
riesce a comprenderne la portata e quindi ad agire. Eppure stiamo parlando di un’industria                                                          2019                 2019                2019
che nel suo complesso genera il 22% del Pil italiano. Covid-19 ha inoltre riacceso i riflettori
sul bene casa come luogo per vivere e guarire. Occorre perciò una riflessione sui luoghi                                                     Edicola Web
dell’abitare, dall’edificio alla città, riflessione ferma da 50 anni.
Redazione 27 aprile 2020

                                                                                                                                              Registrati alla newsletter
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La Divisione Edilizia e Architettura di Tecniche Nuove e
Saie hanno organizzato la tavola rotonda “Strumenti per il
Governo e richieste per riavviare l’Italia” facendo                                                                                                      Imprese Edili
                                                                                                                                                         8480 "Mi piace"
intervenire i rappresentanti della filiera delle costruzioni, filiera
che si è espressa per lo sviluppo condiviso delle strategie da
adottare affinché il settore (con l’indotto raggiunge il 22% del
                                                                                                                                                   Mi piace                                    Acquista ora
Pil), attualmente afflitto dall’emergenza Covid-19, possa
delineare idee e progetti a breve e a lungo termine per riavviare il comparto                                                                  Di' che ti piace prima di tutti i tuoi amici

industriale e, nel suo insieme, la crescita del Sistema Paese.

Da questo confronto scaturirà la Carta dell’Edilizia e delle
Costruzioni come strumento di confronto diretto con le
                                                                                                                                              Tag
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Istituzioni, affinché s’individuino linee guida strategiche per il
rilancio del sistema che vadano al di là dell’emergenza
                                                                                                                                              Agenzia del Demanio          ambiente    Ance
contingente. Tra gli elementi del dibattito, oltre alla richiesta di
riaprire i cantieri, avviare una serie di riforme procedurali dal                                                                             architettura        bando   cantiere
grande impatto economico sul settore e la priorità d’iniettare                                                                                città      colore    costruzioni
Data          27-04-2020
 IMPRESEDILINEWS.IT (WEB2)                                                                               Pagina
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liquidità nei conti correnti delle imprese, è emersa la necessità-opportunità di fare una
grande riflessione sulla casa, come luogo dell’abitare e come grande occasione di
                                                                                                   edilizia               edilizia residenziale

lavoro.                                                                                            efficienza energetica           Enea

                                                                                                   finanziamenti      finiture formazione
Tavola rotonda | Partecipanti
                                                                                                   geometri    impianti     imprese

                                                                                                   infrastrutture         innovazione     interni

                                                                                                   isolamento termico            laterizio    legno

                                                                                                   Milano      noleggio     pavimenti        pmi

                                                                                                   progettazione     progetti       recupero
                                                                                                   restauro     rigenerazione urbana

                                                                                                   riqualificazione           riqualificazione urbana

   Ivo Nardella | Editore Gruppo Editoriale Tecniche Nuove.                                        risparmio energetico        ristrutturazione
   Livia Randaccio (moderatore) | Direttore editoriale del tabloid Imprese Edili del
                                                                                                   rivestimenti     rivestimenti    serramenti
   Gruppo editoriale Tecniche Nuove
                                                                                                   sicurezza     sostenibilità territorio
   Gabriele Buia | Presidente Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili –
   Confindustria). I costruttori attivano una lunga filiera che rappresenta l’86% del              urbanistica

   settore industriale e il 22% del pil nazionale se si considera anche l’immobiliare
   Federica Brancaccio | Presidente Federcostruzioni – Confindustria, associa 100
   associazioni di settore per circa 350 miliardi di fatturato
   Gabriele Scicolone | Presidente Oice – Associazione organizzazioni italiane di
   ingegneria – Confindustria – associa 400 società con un fatturato di circa 2
   miliardi di euro e 14mila addetti                                                               01building
   Giuseppe Freri | Presidente Federcomated – Federazione Nazionale
   Commercianti Materiali Edili – Confcommercio per 8.000 punti vendita sul                        Materiali intelligenti nell’edilizia
                                                                                                   del futuro
   territorio nazionale e circa 18 miliardi di fatturato
                                                                                                   23 aprile 2020
   Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri – 100 mila
                                                                                                   Fra calcestruzzi che si auto riparano, legno
   geometri iscritti – e Consigliere Rete Professioni Tecniche                                     potenziato e prodotti fibrorinforzati con grafene o
   Marco Casamonti | Architetto, professore presso Facoltà di Architettura di                      dotati di sensori, il panorama dei materiali ad alte

   Genova e Direttore Responsabile della rivista Area del Gruppo Editoriale                        prestazioni per le nuove città è sempre più ricco
                                                                                                   L'articolo Materiali intelligenti nell’edilizia del futuro
   Tecniche Nuove
                                                                                                   proviene da 01building.

Il dibattito sulla ripartenza dell’Edilizia per far                                                Formazione e Fase 2: quattro
                                                                                                   manuali per il progettista Bim
ripartire il Paese                                                                                 21 aprile 2020

                                                                                                   Dalla fase emergenziale si riemerge anche con
                                                                                                   un'adeguata sessione di formazione, che per
Ivo Nardella | Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni                                             definizione deve essere continua. Quella sul Bim
                                                                                                   sarà ancora più fondamentale L'articolo
Ciascuna delle sigle presenti a questa tavola rotonda digitale ha                                  Formazione e Fase 2: quattro manuali per il
già fatto delle azioni nei confronti del Governo e delle Istituzioni                               progettista Bim proviene da 01building.

per dare un segnale forte di richiesta di apertura. Con Giuseppe
Freri abbiamo pensato di mettere insieme l’intellighenzia e le                                     Studio Malara Architetti, ogni
                                                                                                   progetto è realizzato in Bim
sigle associative più importanti della filiera delle costruzioni per
                                                                                                   20 aprile 2020
scrivere la Carta dell’Edilizia e delle Costruzioni, carta che
                                                                                                   Malara Architetti di Cosenza esegue il controllo e
elenchi gli strumenti e le attenzioni da mettere in campo per          Ivo Nardella | Presidente   gestione completa del progetto con Archicad
                                                                                                                                                                150022

                                                                       Gruppo Tecniche Nuove.
riattivare a pieno regime l’edilizia. Da sempre, si esce da grandi                                 adottando da subito la metodologia Bim L'articolo
                                                                                                   Studio Malara Architetti, ogni progetto è realizzato
crisi economiche post emergenze riattivando il comparto
                                                                                                   in Bim proviene da 01building.
trainante dell’economia, ovvero l’industria delle costruzioni. Credo che occorra
lavorare su due fronti: fare in modo che lo Stato non sia il primo debitore delle
                                                                                                   Digitalizzazione delle stazioni
imprese e cogliere l’occasione per semplificare il processo normativo, istituzionale e             appaltanti, partnership fra
realizzativo che grava sul settore. Attraverso le nostre piattaforme di                            TeamSystem e Dedagroup
Data         27-04-2020
 IMPRESEDILINEWS.IT (WEB2)                                                                                  Pagina
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comunicazione cercheremo di alzare la voce perché Governo e Istituzioni,                              16 aprile 2020

                                                                                                      TeamSystem Construction ha completato la propria
anche quelle locali, ci sentano.
                                                                                                      offerta per le stazioni appaltanti con CiviliaNext –
                                                                                                      Lavori Pubblici, Gare e Appalti di Dedagroup Public
Gabriele Buia | Sbloccare la Liquidità e far ripartire i Comuni                                       Services L'articolo Digitalizzazione delle stazioni
                                                                                                      appaltanti, partnership fra TeamSystem e
Il presidente dell’Ance ha ricordato che il settore delle                                             Dedagroup proviene da 01building.

costruzioni attiva una filiera che rappresenta l’86%
dell’industria italiana e il 22% del Pil nazionale, se si considera                                   Fase 2: a SAIE 2020 in primo piano
                                                                                                      il tema della salubrità di edificio
anche il settore immobiliare. Prima dell’emergenza Covid-19 il
                                                                                                      14 aprile 2020
comparto era caratterizzato da segnali, anche se timidi, di
                                                                                                      Iniziativa speciale di SAIE 2020 dedicata agli
ripresa, con investimenti in crescita del 2.3% (130 miliardi a                                        obblighi normativi e alle soluzioni per la tutela della
fronte dei 200 del 2008). La crisi palesatasi nel 2008 ha dato il        Gabriele Buia | Presidente   salute di chi sta in spazi chiusi L'articolo Fase 2: a
                                                                         Ance.                        SAIE 2020 in primo piano il tema della salubrità di
via a un decennio che ha registrato un notevole calo gli appalti.
                                                                                                      edificio proviene da 01building.
Negli ultimi 3 anni però il mercato privato ha cominciato a
riprendersi, purtroppo questi segnali di crescita ora rischiano di perdersi a
causa della mancanza di un forte intervento da parte della mano pubblica. Non
va dimenticato che il primo referente dei costruttori italiani è la pubblica
amministrazione, purtroppo gravata da una normativa incessante e disomogenea. Il
mercato delle costruzioni si trasforma molto più velocemente delle regole del gioco
amministrative (un esempio: i cambi di destinazione d’uso) mettendo fuori gioco la
tempestività dell’azione delle imprese. Sul fronte della liquidità utile a ripartire, se si
considera il ritardo dei pagamenti e se entro la fine del mese non sarà attivato il
credito dalle banche, tutto il sistema delle costruzioni è a rischio blocco e
migliaia di imprese non avranno ossigeno per ripartire, con il risultato di uno
scenario caratterizzato da tensioni sociali e da una notevole perdita di posti di lavoro.
Per questo i costruttori hanno espresso al Governo la richiesta di attivare la grande
stazione appaltante rappresentata dai Comuni, ai quali lo Stato deve garantire i
finanziamenti necessari a far partire tutti i progetti immediatamente cantierabili.
Purtroppo i Comuni oggi soffrono di indisponibilità finanziaria ed è necessario che lo
Stato intervenga con un’iniezione di liquidità a favore delle amministrazioni locali. La
Pubblica Amministrazione deve alle imprese di costruzione 6 miliardi e su
questo punto si è di fronte a un grave empasse burocratico. I tempi di pagamento
sono superiori al limite stabilito a livello europeo: 133 giorni contro i 60 giorni previsti
dalla normativa e lo Stato attraverso lo split payment ha drenato liquidità per 2,5
miliardi. Un altro aspetto gravoso sono i tempi di esecuzione delle opere. Non va
dimenticato che lo stato impiega quasi tre lustri per un’opera considerata medio-
grande e sei anni per realizzare le piccole opere: il 54% del tempo trascorre solo
per risolvere le incombenze burocratiche. Ora i costruttori sono pronti a riaprire in
sicurezza, hanno sottoscritto con le parti sociali e il ministero delle infrastrutture i
relativi protocolli. I costruttori hanno stimato che il fermo è costato finora il 18%
d’investimenti, dato che può addirittura crescere nel 2021 se non vi sarà un massiccio
investimento pubblico. Occorre cioè un grande piano Marshall basato sugli
investimenti pubblici e sul sostegno di quelli privati. Per il futuro di questo
settore occorre lavorare anche sulla fiscalità immobiliare. Occorre creare un
nuovo patto fra mondo produttivo e Stato definendo modelli di sviluppo fiscale per il
rilancio del settore. L’incentivo fiscale è sempre stato la molla che fa ripartire
                                                                                                                                                                150022

l’investitore.

Federica Brancaccio | Non si cresce facendo debito
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