COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019 Prime Pagine 03/05/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 1 03/05/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 2 Cultura e Turismo 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 Racconti di viaggio: il Lamone Una passeggiata per riscoprirlo 3 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 Visite guidate alla Villa Romana e a Palazzo San Giacomo 4 02/05/2019 Ravenna Today Con il 'Jazz Day Unesco' la musica entra nelle scuole 5 Infrastrutture, viabilità, trasporti 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 Passaggio a livello chiuso per lavori 7 Politica locale 03/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7 Russi, la "Guerra delle multe" infiamma la campagna elettorale 8 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 Flamigni: «Dalla mia lista nessun esposto» 10 02/05/2019 Ravenna24Ore.it Russi: Andrea Flamigni interviene sull' esposto nei confronti della... 11 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 8 FILIPPO MERLI Fuga dei sindaci nel bresciano 12 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 10 CARLO VALENTINI FdI e la lista dei transfughi 14 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 32 Gare, sì alla sanatoria se il bando crea confusione 16 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 32 Nasce l' efficientometro, un data base di Ancitel 17 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 32 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO Piani di rientro senza avanzo 18 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 33 MATTEO BARBERO Comuni, assunzioni più libere 20 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 33 LUIGI OLIVERI Enti senza dirigenti, incarichi fino a 5... 22 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 34 Appalti soprasoglia, limiti alle procedure negoziate 24 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 34 Gara, soccorso istruttorio per l' offerta difforme 26 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 34 PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI Contratti, meno vincoli per la p.a. 27 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 35 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI Cooperazione, pioggia di fondi 29 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 35 Lombardia, aiuti per potenziare la polizia locale 31 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 35 Sicilia, 16 milioni per il compostaggio dei rifiuti 32 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 36 MARCO FILIPPESCHI* Clima, emergenza per i comuni 33 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 36 Provincia di Viterbo capofila nella conciliazione vita-lavoro 35 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 37 GIANLUCA RUSSO Costi Tari da calcolare secondo criteri di competenza 37 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 37 ANTONIO CHIARELLO Dichiarazione Imu a emendabilità limitata 39 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 37 ROBERTO LENZU* Inesigibilità senza par condicio 41 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 38 PIETRO RIZZO Legittime le notifiche dirette a mezzo posta 43 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 38 LUIGI OLIVERI Mercato elettronico, aumentano le incertezze sui requisiti degli operatori 44 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 38 SERGIO TROVATO Servizio idrico, si paga l' Imu 46
3 maggio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
3 maggio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
3 maggio 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo Racconti di viaggio: il Lamone Una passeggiata per riscoprirlo DOMENICA si terrà una passeggiata lungo il fiume Lamone sulle tracce della storia. Un percorso di 8 chilometri ad anello con pic-nic gourmet a base di prodotti del territorio e con visita guidata a Palazzo San Giacomo, dove per l' occasione nel giardino verrà allestita la mostra degli artisti dell' Artej. L' evento è rivolto a un pubblico di famiglie e sportivi, curiosi di riscoprire un percorso di grande fascino culturale. Il gruppo verrà condotto da esperti del territorio. In particolare l' associazione Traversara in Fiore e la Pro Loco di Russi, accompagneranno i partecipanti lungo gli argini del fiume a conoscere dei piccoli tesori del territorio: le pievi di Santa Maria Assunta (Traversara), il santuario d i Santa Rosa da Lima, la chiesa di San Tommaso Apostolo (Cortina). Nel pomeriggio sarà la volta di Palazzo San Giacomo e della sua chiesa, dove verrà allestita anche una mostra con fotografie storiche del territorio dei comuni di Russi e Bagnacavallo. Il ritrovo è alle 8.30 a San Giacomo di Russi. Il costo è di 15 euro (10 euro per i bambini fino ai 12 anni). Le iscrizioni sono effettuate presso Degriffè in via Ungaretti 34 a Russi (0544-582598). Per info: Strada della Romagna, 339-2747317. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 3
3 maggio 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cultura e Turismo Visite guidate alla Villa Romana e a Palazzo San Giacomo PALAZZO San Giacomo di Russi, c o n l a Chiesa dedicata al santo apostolo Giacomo e il ciclo dei dipinti delle costellazioni, questa domenica è visitabile con accompagnamento a cura della pro loco, a ingresso gratuito dalle 15 con ingressi ogni mezz' ora (ultimo ingresso alle 17); mentre la Villa Romana, sarà sempre visitabile con accompagnamento guidato a cura della pro loco russiana dalle 14.30 (ultimo ingresso alle 17) con accesso regolato secondo le norme della biglietteria. Le visite guidate a cura della pro loco, torneranno domenica 15 settembre e 6 ottobre. I due grandi edifici sorgono sotto l' argine destro del fiume Lamone. E testimoniano la bimillenaria storia dei luoghi. Russi detiene una particolarità unica in provincia di Ravenna e forse in tutta la regione: due esempi di villa signorile che vanno dal periodo imperiale (i-ii sec. d.c.) all' epoca barocca (xvii sec.). La villa romana di Russi e il Palazzo Rasponi, meglio conosciuto come Palazzo San Giacomo, sono due testimonianze poste sulla medesima strada, a un chilometro di distanza, che mostrano come l' architettura, l' arte, la società non siano mutate poi così tanto nel corso dei quasi due millenni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 4
2 maggio 2019 Ravenna Today Cultura e Turismo Con il 'Jazz Day Unesco' la musica entra nelle scuole L' Associazione Dis-Ordine aderisce alla Giornata Internazionale del Jazz Unesco con un laboratorio estemporaneo di mosaico alla scuola primaria Mordani di Ravenna 1 Pauroso frontale, una automobilista trasportata al "Bufalini" in eliambulanza 2 Dalla Cina per aprire un Bubble tea a Ravenna: "Ho realizzato il sogno di mia moglie" 3 Orrore in mare: trovato un cadavere in avanzato stato di decomposizione 4 Lotta alle zanzare: cosa fare e dove ritirare il prodotto larvicida, multe 'salate' L' Associazione Dis-Ordine aderisce alla Giornata Internazionale del Jazz Unesco con un laboratorio estemporaneo di mosaico alla scuola primaria Mordani di Ravenna. In occasione dell' International Jazz Day del 30 aprile 2019, l' Associazione Nazionale Il Jazz va a Scuola inserita nella Federazione nazionale Il Jazz Italiano presieduta da Paolo Fresu, ha promosso in collaborazione con il MIUR Comitato Nazionale Per l' Apprendimento Pratico per la Musica presieduto da Luigi Berlinguer, la celebrazione della giornata Unesco del jazz in tutte le scuole del territorio nazionale. A Ravenna, con gli allievi delle classi seconde e quarte della Scuola Primaria F. Mordani ICS Novello, le ex- allieve delle Scuole d' Arte di Ravenna dell' Associazione Culturale Dis-Ordine Giorgia Baroncelli, Chiara Sansoni e Francesca Vitali realizzano, con il contributo di materiali della Fonderia Orsoni Venezia 1888, un piccolo mosaico che rappresenta il logo della Associazione Nazionale "Il Jazz va a Scuola". Questa esperienza tattile e musicale che vede jazz e mosaico come linguaggi artistici di libertà è stata coordinata da Catia Gori. All' Ics Darsena, con il Progetto Jazz "I have a dream", gli studenti della sezione a indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado M. Montanari hanno suonato alla scuola Primaria B. Pasini e G. Garibaldi, coinvolgendo studenti insegnanti. Il progetto musicale è stato curato e coordinato da Claudio Bondi e Mauro Vergimigli, rispettivamente direttori della banda della città di Russi e d i Ravenna, insieme ai colleghi delle classi di strumento Nicoletta Pasini, Jacopo Rivani, Tiziana Stanzione. Anche alla scuola Maria Bartolotti di Savarna le classi coordinate da Maria Cereti hanno omaggiato il jazz day con un lavoro su Nina Simone, unite a riflessioni sul tema della lotta per i diritti civili. A Lugo, all' Istituto Gherardi, Luca Bombardi, docente e compositore delle musiche del libro edito da Curci Una classica serata jazz di Reno Brandoni, ha presentato il suo lavoro artistico che vede a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 5
3 maggio 2019 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Infrastrutture, viabilità, trasporti VIA FABBRA Passaggio a livello chiuso per lavori IL PASSAGGIO a livello di via Fabbra - al km 7+190 - sulla linea ferroviaria Faenza-Russi, sarà chiuso al traffico dalle 22 di stasera alle 22 del 22 maggio. La chiusura del passaggio a livello è dovuta a lavori straordinari di adeguamento della linea ferroviaria. Il divietro di transito riguarda anche pedoni e sarà indicato con segnaletica a fondo giallo cinquanta metri prima dell' intersezione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 7
3 maggio 2019 Pagina 7 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Politica locale Russi, la "Guerra delle multe" infiamma la campagna elettorale RUSSI Qualche mese fa l' auspicio espresso da tutti candidati era quello di una campagna elettorale rispettosa, dai toni alti, tutta concentrata sui programmi e sui problemi dei cittadini. E invece a poche settimane dalvotoaRussiè scoppiata la guerra dei manifesti. In un clima che avvelena irapportitra le forze in campo, ogni giorno si ha notizia di un esposto che ha per oggetto la corretta esposizione del materiale eletto rale. Un tutti contro tutti che non aiuta gli elettori a scegliere il nuovo sindaco e accende gli animi. Un esposto al giorno Nei giorni scorsi Cambia Ross - la lista civica di sinistra- rende noto di aver ricevuto una sanzione dalla Polizia municipale di 430 euro inseguito aun esposto presentato da un esponente di Russi Libera e Sicura, a causa della non corretta esposizione di materiale elettorale in luogo pubblico. Accusa rigettata dal candidato di Cambia Ross Gianluca Zannoni, che ha spiegato l' accaduto raccontando che in occasione di una festa ai giardini della Rocca, il 26 aprile, nella fase di allestimento, «due plance, una delle quali raffigurante materiale elettorale, erano state appoggiate per pochi minuti sul marciapiede di via Don Minzoni. Ergendosi a sceriffo, un esponente di Russi Libera e Sicura ha ben pensato di avvisare la Polizia Municipale per risolvere il "grave" abuso. Dopo pochi minuti, la plancia incriminata era già stata posta all' interno della rocca». Zannoni si sarebbe aspettato un contatto diretto per correggere la «disattenzione» invece incassa un «colpo basso» e fa ricorso». Il colpo di scena A questa ricostruzione risponde in breve Flamigni, ma la vicenda si aggrava perché a sorpresa entra in gioco anche la lista di centrosinistra Insieme per Russi, finora spettatore della disputa. Il candidato di Russi Libera e Sicura si dissocia e prende le distanze dal simpatizzante: «È la mia prima esperienza politica, ma in oltre 10 anni di attività di dirigente medico ho sempre applicato una mia etica di lealtà e trasparenza. La segnalazione -esposto non è affatto pervenuta né da un esponente della Lista "Russi Libera e Sicura" né da uno dei 16 candidati». A questo punto il colpo di scena, con Valentina Palli di Insieme per Russi che rivela sui social che un giorno prima di Cambia Ross aveva ricevutola medesima sanzione, ma di 300 euro, sempre in occasione di un festa, senza che nessuno si dissociasse. «Trascura di dire Flamigni - scrive Palli - che il Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 8
3 maggio 2019 Pagina 7 Corriere di Romagna
3 maggio 2019 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Politica locale RUSSI Flamigni: «Dalla mia lista nessun esposto» «DOPO avere ricevuto comunicazione della sanzione, d a p a r t e d i G i a n l u c a Z a n n o n i candidato sindaco di 'Cambia Ross', ho preso le distanze e mi sono dissociato da tale gesto e da tale modus operandi. È la mia prima esperienza politica, ma in oltre 10 anni di attività di dirigente medico ho sempre applicato una mia etica di lealtà e trasparenza». È quanto in una nota il candidato sindaco Andrea Flamigni delle lista 'Russi Libera e Sicura' ha precisato in merito all' intervento della lista 'Cambia Ross' sulla sanzione amministrativa ricevuta dalla polizia locale per materiale elettorale. «Fin dal mio primo incontro pubblico in questa nuova avventura politica - continua Flamigni - mi sono fatto portavoce e paladino di una politica basata sul confronto, trasparenza e lealtà. I comunicati di Cambia Ross non sono affatto veritieri». In particolare «la segnalazione/esposto non è pervenuta né da un esponente della lista 'Russi Libera e Sicura' né da uno dei 16 candidati a consigliere». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 10
2 maggio 2019 Ravenna24Ore.it Politica locale Russi: Andrea Flamigni interviene sull' esposto nei confronti della lista "cambia Ross" Il candidato sindaco si dissocia dall' azione individuale di un cittadino Il candidato della lista "Russi Libera e Sicura" interviene sull' esposto effettuato da qualche cittadino nei confronti dell' opposta "cambia Ross", che ha causato un verbale di oltre 400 euro per un' ingiustificata affissione politica fuori dai termini consentiti per legge. "Immediatamente, dopo aver ricevuto comunicazione della sanzione, d a p a r t e d i Gianluca Zannoni candidato sindaco di "Cambia Ross" ho preso le distanze e mi sono dissociato da tale gesto e da tale modus operandi. E' la mia prima esperienza politica, ma in oltre 10 anni di attività di dirigente medico ho sempre applicato una mia etica di lealtà e trasparenza. Fin dal mio primo incontro pubblico in questa nuova avventura politica mi sono fatto portavoce e paladino di una politica basata sul confronto, trasparenza e lealtà. I comunicati emanati da Cambia Ross - continua Flamigni - non sono affatto veritieri." "La segnalazione/esposto non è affatto pervenuta ne da un esponente della Lista "Russi L i b e r a e S i c u r a " c o m e c i t a n o i comunicati, ne da uno dei 16 candidati a consigliere come menzionato da Bruno Cignani - candidato sindaco PCI." "Infine - ricorda Flamigni replicando ai comunicati di Cambia Ross - la legge relativa alle affissioni è la 212 del 4 aprile 1956 che vieta, nei trenta giorni precedenti le elezioni, le affissioni in luogo pubblico al di fuori degli spazi assegnati. Ovviamente la sede di un partito e dei comitati elettorali di liste civiche non sono un luogo pubblico, ma privato." Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 11
3 maggio 2019 Pagina 8 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Rispetto alle amministrative del 2014 calo nettissimo degli aspiranti primi cittadini Fuga dei sindaci nel bresciano Alle elezioni del 26 maggio i candidati saranno 80 in meno Ci sono quelli come Ciriaco De Mita. Che a 91 anni, con alle spalle una carriere politica iniziata nel 1956 con la Dc, ha deciso di ricandidarsi a sindaco di Nusco. E poi c' è chi, come nel Bresciano, sta alla larga dalla fascia tricolore. Mancanza di fondi, disaffezione per la politica, enti locali spesso lasciati al loro destino: dalle parti di Brescia, alle amministrative del 26 maggio, rispetto al 2014 gli aspiranti primi cittadini saranno 80 in meno. Con ben 23 Comuni nei quali si presenterà una sola lista. Con un unico avversario: l' astensione. Gli elettori della provincia bresciana chiamati al voto nell' election day del 26 maggio, con una scheda per le europee e una per le comunali, saranno 552 mila. I centri che andranno alle urne saranno 147, per un totale di 324 candidati a sindaco, con le liste civiche in netta predominanza sui simboli di partito. I Comuni nei quali è previsto il ballottaggio, quelli sopra i 15 mila abitanti, sono quattro: Chiari, Ghedi, Lumezzane e Montichiari. Nella precedente tornata elettorale, quella di cinque anni fa, erano presenti circa 80 candidati a sindaco in più. Nei 23 Comuni bresciani con una sola lista in campo, una sorta di piccolo record su scala nazionale, la sfida sarà tra l' unico aspirante primo cittadino e l' affluenza: per diventare sindaco, e per evitare il commissariamento, sarà necessario che si rechi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto. A un anno dalle amministrative del capoluogo di provincia, con Emilio Del Bono riconfermato sindaco al primo turno col Pd, in pochi, nel Bresciano, puntano alla poltrona di primo cittadino. Un trend confermato anche a Chiari e a Ghedi, due dei quattro Comuni sopra i 15mila abitanti nei quali i candidati a sindaco saranno soltanto due. Cesare Trebeschi è della generazione De Mita. Ha 93 anni, è cresciuto politicamente nella Democrazia cristiana ed è stato sindaco di Brescia, la sua città d' origine, dal 1975 al 1985. Tempi nei quali l' interesse per le istituzioni e per le cariche pubbliche e amministrative era ben più alto rispetto a oggi. «Mi rammarico della scarsità di interesse che aumenta», ha detto Trebeschi al Corriere di Brescia in riferimento alla drastica diminuzione dei candidati nel Bresciano. «D' altronde la partecipazione al voto è sempre più ridotta e questi dati lo confermano. Una volta gli animi si accendevano, ci si inferociva per la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 12
3 maggio 2019 Pagina 8 Italia Oggi
3 maggio 2019 Pagina 10 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Giorgia Meloni propone per le comunali di Rovigo un ex consigliere Pd e un ex senatore Fi FdI e la lista dei transfughi A casa il dimissionato sindaco leghista Massimo Bergamin Fratelli d' Italia non si era, finora, mai presentata alle amministrative di Rovigo. Invece il 26 maggio ci sarà. La lista, con tutte le firme prescritte, è stata approvata, quindi tutto regolare e gli elettori troveranno il simbolo sulla scheda. Anche gli elettori del Pd che volessero fare il salto mortale e passare da Nicola Zingaretti a Giorgia Meloni. Sì, perché gran parte del merito di questa neopresenza elettorale è di un piddino, o m e g l i o e x , M a t t i a M o r e t t o , consigliere comunale uscente Pd passato armi e bagagli con FdI e diventato il factotum di questo partito in terra rodigina. Niente di male a cambiare opinione e anche casacca, ma questa volta si tratta di un trasloco da far tremare i polsi. Il centrodestra si presenta a Rovigo (51 mila abitati) unito dopo aspri litigi che hanno lasciato sul campo il sindaco leghista Massimo Bergamin. Dopo la sua elezione, infatti, erano subentrati liti e dissensi, addebitati al suo modo sbrigativo e solitario di operare, così alla fine sono stati proprio gran parte dei consiglieri della Lega (sei su otto) e di Forza Italia (tutti) a votargli la sfiducia e a interrompere anzitempo la legislatura comunale. Con lo stato maggiore regionale e nazionale leghista che ha preso le difese del sindaco, a cui sono seguite le espulsioni degli esponenti discoli del Carroccio, la decisione di Forza Italia di accoglierne alcuni nelle loro fila, la conseguente arrabbiatura della Lega e la polverizzazione del centrodestra che però si è ricompattato dopo tribolate riunioni per non perdere (almeno spera) la guida del Comune. La conclusione unitaria è che Bergamin è stato lasciato, esanime, nell' angolo, e che alcuni consiglieri comunali ex leghisti disobbedienti sono ricandidati nella lista di Forza Italia col veto leghista che è caduto ma solo dopo la scelta del candidato sindaco, Monica Gambardella, 54 anni, laurea in architettura, lavora alla Protezione civile, una civica equidistante dai due partiti ma sponsorizzata dal governatore del Veneto, Luca Zaia, che il 6 maggio sarà a Rovigo proprio per sostenerla. In questo scenario è arrivata la mossa di Moretto, che si è scoperto incompreso dal Pd e ha accolto l' appello di Giorgia Meloni che punta al 26 maggio per rafforzarsi non solo in Europa ma anche laddove si vota per le amministrative. FdI sosterrà la Gambardella ma Moretto, recordman delle preferenze alle scorse elezioni, avrò un ruolo di primo piano nell' eventuale giunta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 14
3 maggio 2019 Pagina 10 Italia Oggi
3 maggio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Gare, sì alla sanatoria se il bando crea confusione Negli appalti gli obblighi di legge valgono anche se non richiamati dal bando. Ma, se questo crea confusione, deve essere consentito agli offerenti di sanare la loro situazione. Lo ha deciso la Corte di giustizia Ue (Causa C-309/2018) interpellata dal Tar Lazio sull' applicazione della direttiva 2014/24 in materia di appalti pubblici. La Corte ha osservato che l' obbligo di indicare separatamente i costi della manodopera, a pena di esclusione dalla gara e senza possibilità di soccorso istruttorio, discende chiaramente dalla legge italiana e vale anche se non espressamente richiamato nel bando. Tuttavia, se il giudice accerta che questo ha generato confusione, può essere consentito agli offerenti di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa nazionale entro un termine stabilito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
3 maggio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Nasce l' efficientometro, un data base di Ancitel Arriva l' Efficientometro, il nuovo servizio Ancitel di supporto alla governance comunale e ai controlli interni. Si tratta di una banca dati che compara ogni tipo di esborso con le performance degli altri municipi in modo da capire quanto il proprio comune spenda rispetto agli altri enti. Per ciascuno dei quasi 8 mila comuni italiani il portale passa ai raggi X tutti i conti sottotraccia degli ultimi anni. E svela i casi limite da evitare e le priorità su cui porre particolare attenzione come, ad esempio, la virtuosità o meno negli eccessi di spesa, nella consistenza dei dipendenti, nei costi unitari dello smaltimento rifiuti, nel tasso di assenza per malattia. Con cadenza mensile l' Efficientometro mette a disposizione dei vertici dell' ente una panoramica dettagliata di facile comprensione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17
3 maggio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Per la Consulta la normativa sul pre-dissesto è contraddittoria e genera ambiguità Piani di rientro senza avanzo È incompatibile con il riequilibrio finanziario pluriennale L' avanzo, in quanto risultato di amministrazione positivo, è unico e quindi incompatibile con un piano di riequilibrio finanziario pluriennale, che presuppone invece passività scaglionate nel tempo. Lo ha chiarito la Corte costituzionale nella sentenza n. 105/2019 (relatore il giudice Aldo Carosi), depositata ieri in cancelleria, con cui la Consulta ha dichiarato inammissibile per difetto di rilevanza una questione sollevata dalla Corte conti Sicilia. I giudici contabili avevano sollevato questione di legittimità costituzionale dell' art. 5, comma 11-septies, del dl n. 244/2016, nella parte in cui prevede la facoltà di deliberare il nuovo piano di riequilibrio finanziario pluriennale degli enti locali che abbiano conseguito un miglioramento dell' avanzo di amministrazione. La Corte conti era stata chiamata a pronunciarsi sul nuovo piano di riequilibrio deliberato dal comune di Pozzallo alla luce delle novità introdotte dalla normativa censurata che subordina la possibilità di deliberare u n n u o v o piano d i r i e n t r o all'«avvenuto conseguimento di un miglioramento, inteso quale aumento dell' avanzo di amministrazione o diminuzione del disavanzo di amministrazione, registrato nell' ultimo rendiconto approvato dall' ente locale». La Consulta ha ritenuto inammissibile la questione in quanto dall' ordinanza di rimessione non sarebbe emerso un miglioramento dei conti da parte dell' ente, circostanza che costituisce il presupposto dell' applicazione della norma. Tuttavia, la Corte costituzionale non ha mancato di rimarcare la «contraddizione intrinseca» contenuta nel dl 244/2016 nella parte in cui ritiene compatibile l' avanzo di amministrazione con un piano d i riequilibrio finanziario pluriennale. Secondo i giudici delle leggi si tratta di una contraddizione «non innocua», perché, già in passato, l' ambiguità di alcuni allegati al bilancio predisposti dal legislatore statale aveva ispirato leggi di bilancio regionali (da quella della regione Liguria definita con la sent. n. 274 del 2017 a quella della regione Abruzzo definita con la sent. n. 49 del 2018) costituzionalmente illegittime. In quei casi era stato il governo a impugnare le leggi regionali e l' esecutivo aveva fatto valere il principio dell' unicità del risultato di amministrazione e l' incompatibilità dell' avanzo con la presenza di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 18
3 maggio 2019 Pagina 32 Italia Oggi
3 maggio 2019 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Il decreto Crescita lega i reclutamenti al peso della spesa per stipendi sulle entrate correnti Comuni, assunzioni più libere Premiati i virtuosi. Turnover sganciato dalle cessazioni Per regioni e comuni virtuosi future assunzioni più libere. La novità è prevista nel decreto crescita (dl n. 34/2019)che punta a sganciare i nuovi reclutamenti dalle cessazioni, misurando l' ampiezza del turnover in base al peso della spesa per il pagamento degli stipendi sulle entrate correnti. In pratica, s i p o t r à a s s u m e r e a t e m p o indeterminato sino ad una spesa complessiva (al lordo degli oneri riflessi a carico dell' amministrazione) non superiore ad un valore soglia definito come percentuale, differenziata per fascia demografica, delle entrate relative ai primi tre titoli del rendiconto dell' anno precedente, al netto del fondo crediti dubbia esigibilità. Quindi, dopo oltre un decennio di vincoli parametrati sui risparmi derivanti dalle cessazioni di personale intervenute negli esercizi precedenti (con un complesso meccanismo di recupero dei «resti» non utilizzati), il legislatore cambia rotta: il budget assunzionale dipenderà esclusivamente dalla sostenibilità delle uscite, misurata in relazione alla capacità finanziaria ordinaria. Chi spende meno in rapporto a quanto incassa potrà assumere di più, chi spende di più (sempre in rapporto alle entrate) avrà margini inferiori. Sarà un decreto della Funzione pubblica, da adottare di concerto con il Mef e il Viminale e previa intesa in Conferenza, ad individuare le fasce demografiche e i relativi valori soglia per fascia demografica. Gli enti che avranno un rapporto fra la spesa di personale e le entrate correnti sopra soglia dovranno avviare un percorso di graduale riduzione fino al conseguimento del predetto valore soglia, anche applicando un turnover inferiore al 100%. Peraltro, il decreto attuativo potrà anche individuare le percentuali massime annuali di incremento del personale in servizio per coloro che si collocano al di sotto del predetto valore soglia. Il che lascia comunque aperta la possibilità di far rientrare dalla finestra le vecchie regole appena uscite dalla porta. Le nuove assunzioni, inoltre, saranno consentite a condizione che vi sia coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale e fermo restando il rispetto pluriennale dell' equilibrio di bilancio asseverato dall' organo di revisione. La norma precisa, infine, che «il limite al trattamento accessorio del personale di cui all' articolo 23, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
3 maggio 2019 Pagina 33 Italia Oggi
3 maggio 2019 Pagina 33 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Enti senza dirigenti, incarichi fino a 5 anni Incarichi fino a cinque anni per le posizioni organizzative nei comuni senza dirigenza. Mancano pochi giorni alla data del 20 maggio 2019, entro la quale occorre riattribuire gli incarichi di posizione organizzativa, a seguito dell' adeguamento della connessa disciplina alle regole contenute nel Ccnl 21/5/2018. Sulla durata degli incarichi, come anche sui criteri per la loro assegnazione, proprio il Ccnl induce a un equivoco. L' articolo 14, comma 1, dispone che «gli incarichi relativi all' area delle posizioni organizzative sono conferiti dai dirigenti p e r u n p e r i o d o m a s s i m o n o n superiore a tre anni, previa determinazione di criteri generali da parte degli enti». Questa disposizione induce molti a ritenere conseguentemente che la durata degli incarichi sia stata ridotta dai 5 anni espressamente previsti dal precedente Ccnl 31/3/1999, al più breve triennio. Tuttavia, questa chiave di lettura non appare soddisfacente. L' articolo 14 del Ccnl 21/5/2018 contiene una regolamentazione degli incarichi delle posizioni organizzative riferita con ogni evidenza agli enti nei quali sono presenti i dirigenti. Non a caso il comma uno precisa che gli incarichi «sono conferiti dai dirigenti». Negli enti privi di dirigenza, dunque, la disciplina non può che essere differente. E la conferma si trova nella disposizione contenuta nell' articolo 17, comma 1, sempre del Ccnl 21/5/2018: «negli enti privi di personale con qualifica dirigenziale, i responsabili delle strutture apicali, secondo l' ordinamento organizzativo dell' ente, sono titolari delle posizioni organizzative disciplinate dall' art. 13». Come si nota, mentre negli enti in cui siano presenti qualifiche dirigenziali l' articolo 14 attribuisce ai dirigenti il compito di conferire gli incarichi, nel caso di enti senza qualifiche dirigenziali il Ccnl dedica una previsione speciale e precisa, quella dell' articolo 17, comma 1. Che è da considerarsi esclusiva; negli enti senza dirigenti, dunque, non si applicano le previsioni dei primi due commi dell' articolo 14, ma il diverso meccanismo stabilito dal comma 1 dell' articolo 17. Si tratta di un automatismo: l' articolo 17, semplificando, dispone che i funzionari ai quali i sindaci abbiano attribuito le funzioni dirigenziali ai sensi dell' articolo 109, comma 2, del dlgs 267/2000 e che in conseguenza di ciò siano stati nominati come responsabili dei servizi ai sensi dell' articolo 50, comma 10, sempre del dlgs 267/2000, sono necessariamente posizioni organizzative. Quindi, negli enti privi di dirigenti non occorre nessun atto di assegnazione dell' incarico nell' area delle posizioni organizzative, essendo detto incarico connesso al precedente provvedimento amministrativo di competenza sindacale di nomina come responsabile di servizio, al vertice di una struttura amministrativa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
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3 maggio 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Niente affidamenti d' urgenza se ci sono più operatori sul mercato Appalti soprasoglia, limiti alle procedure negoziate Un affidamento di servizi di importo superiore alla soglia Ue non può essere disposto utilizzando la procedura negoziata per ragioni di urgenza se il mercato è caratterizzato dalla presenza di diversi operatori che agiscono in concorrenza. È quanto si legge nella delibera dell' Autorità nazionale anticorruzione n. 305 del 10 aprile 2019 riguardante l' affidamento, da parte del comune di Bologna, dei servizi relativi alla gestione della postalizzazione degli atti giudiziari relativi a violazioni al codice della strada. L' Anac, nello svolgimento delle proprie funzioni di vigilanza, aveva individuato un appalto di servizi con un importo di oltre 6,8 milioni da affidare con procedura in economia, affidamento diretto. Per questi servizi il comune aveva aderito ad una convenzione stipulata da una agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici con un raggruppamento di operatori economici; erano poi seguiti alcuni rinnovi sempre allo stesso operatore. Nel frattempo, l' agenzia regionale aveva bandito una gara per gli stessi servizi, aggiudicata ad un altro operatore economico. A quel punto il comune, ritenendo necessario garantire la continuità del servizio di postalizzazione degli atti giudiziari relativi a violazioni al codice della strada, richiedeva al nuovo operatore economico (scelto dall' Agenzia regionale fra tre operatori invitati) un' offerta (risultata più bassa di quella del precedente fornitore) e affidava il servizio direttamente per 6,8 milioni circa a questo nuovo operatore. In via preliminare, l' Anac ha messo in discussione la motivazione per cui si sarebbe scelto l' affidamento diretto, cioè che alla procedura esperita dall' agenzia regionale avevano partecipato solo tre operatori e che presumibilmente vi sarebbe stata un' analoga partecipazione se avessero anch' essi esperito una gara. Al riguardo l' Anac ha evidenziato innanzitutto che il mercato dei servizi postali è caratterizzato da una pluralità di operatori che vi operano in concorrenza e che quindi «non si può escludere che a una eventuale procedura indetta dal comune avrebbero potuto partecipare più operatori economici, non solo i tre operatori che hanno partecipato alla gara» dell' agenzia regionale. Inoltre, ha detto l' Anac, in base al comma 6 dell' art. 63 del dlgs 50/2016, che prevede in tutti i casi di affidamento con procedura negoziata senza bando, l' effettuazione di un' indagine di mercato ed il successivo invito ad almeno cinque operatori economici, «la trattativa diretta posta in essere dal comune di Bologna con un unico soggetto non risulta conforme al dettato normativo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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3 maggio 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali se l' ente appaltante sbaglia il fac-simile Gara, soccorso istruttorio per l' offerta difforme Se in una gara d' appalto l' impresa formula l' offerta in conformità a un facsimile predisposto dalla stazione appaltante, ma difforme dal disciplinare di gara, non può essere esclusa; eventuali difformità rispetto al disciplinare di gara sono sanabili con il soccorso istruttorio. Lo ha affermato il Consiglio di stato sezione quinta, con la sentenza del 29 aprile 2019 n. 2720. La questione rimessa ai giudici di secondo grado riguardava l' offerta economica del concorrente per la quale il disciplinare di gara presupponeva fossero rese, secondo un facsimile, una serie di dichiarazioni da parte dell' offerente. In realtà esistevano alcune incongruenze tra il modello di offerta predisposto dalla stazione appaltante e gli obblighi dichiarativi previsti dalla lex specialis di gara. Dopo la pronuncia di primo grado, che aveva comunque legittimato la non esclusione dell' offerente, in appello veniva chiesto se l' utilizzo dei moduli predisposti dalla stazione appaltante potesse giustificare l' erronea formulazione dell' offerta e se le omissioni dell' offerta integrassero la violazione dell' art. 94, comma 1, lett. a), del codice appalti e quindi non potessero essere suscettibili di soccorso istruttorio. La sentenza ha precisato che per giurisprudenza consolidata, il principio del favor partecipationis, volto a favorire la più ampia partecipazione alle gare pubbliche, ha di norma carattere recessivo rispetto al principio della par condicio. Ciò premesso, però, il Consiglio di stato ha spiegato che l' esigenza di apprestare tutela all' affidamento inibisce alla stazione appaltante di escludere dalla gara pubblica un' impresa che abbia compilato l' offerta in conformità al facsimile, perché eventuali parziali difformità rispetto al disciplinare possono costituire oggetto di richiesta di integrazione (necessariamente, mediante soccorso istruttorio). La ragione di questa impostazione risiede nel fatto che nessun addebito poteva essere contestato all' impresa per essere stata indotta in errore, all' atto della presentazione della domanda di partecipazione alla gara, da un negligente comportamento della stazione appaltante, che aveva predisposto la modulistica da allegare alla domanda. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 26
3 maggio 2019 Pagina 34 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Novità dello «Sblocca cantieri»: centrale unica non obbligatoria, ritorno a progettazioni incentivate Contratti, meno vincoli per la p.a. Aggiudicazioni sottosoglia Ue con il massimo ribasso Niente obbligo di centralizzazione della domanda per comuni n o n c a p o l u o g o d i provincia; ritorno alla progettazione interna «incentivata», ma anche semplificata; più spazio per gli affidamenti con procedura negoziata; aggiudicazione dei contratti sotto soglia Ue con il prezzo più basso. Sono queste alcune delle principali scelte, destinate alle pubbliche amministrazioni, operate dal decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 («Sblocca cantieri») che ha iniziato questa settimana il suo iter parlamentare al senato, con l' obiettivo di avviare l' esame dei singoli articoli dopo il 7 maggio e nell' auspicio di giungere in aula il 17 maggio. Poi il testo, dopo le elezioni europee, passerà alla camera (il provvedimento dovrà comunque essere convertito entro il 17 giugno). Un primo intervento importante sul fronte delle pubbliche amministrazioni riguarda il tema generale della qualificazione delle stazioni appaltanti e della riduzione del loro numero (si puntava all' epoca a una sforbiciata di circa il 70%). Su questo, prima del decreto 32 i comuni non capoluogo di provincia dovevano affidare contratti o r i c o r r e n d o c e n t r a l i d i committenza (stazione unica appaltante o centrali di unioni di comuni) o soggetti aggregatori qualificati. Con il decreto «Sblocca cantieri» l' obbligo diventa una facoltà perché al posto della parola «procede» si scrive «può procedere direttamente e autonomamente oppure». Sempre guardando al mondo delle amministrazioni rileva la scelta di intervenire a favore dei tecnici interni alle stazioni appaltanti che fra i loro compiti hanno anche la progettazione (cosiddetta progettazione interna), ma che dal 2016 fino al 18 aprile 2019 non potevano più contare sull' incentivo (una quota del 2% del valore dell' opera) previsto dall' art. 113 del codice dei contratti pubblici. Tutto cambia con il decreto «Sblocca cantieri»: si torna alla progettazione «incentivata». Non solo, si aggiunge anche la progettazione cosiddetta «semplificata»: per le manutenzioni ordinarie e per quelle straordinarie (ad eccezione degli interventi che prevedano il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali) si potrà anche prescindere dalla predisposizione del progetto esecutivo. Andando avanti, si passa poi alla fase di aggiudicazione dei contratti dove si prevede l' innalzamento da Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 27
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3 maggio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Stanziati in totale 27,5 milioni. Sono interessati gli enti di Puglia, Molise e Sicilia Cooperazione, pioggia di fondi Per accordi con Malta, Albania e Montenegro La cooperazione territoriale tra Italia, Albania e Montenegro sarà finanziata grazie al nuovo bando del relativo programma «Interreg Ipa Cbc 2014-2020». Il bando stanzia oltre 11,5 milioni di euro per rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese, il patrimonio culturale e naturale, l' ambiente e il trasporto sostenibile. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 2 giugno 2019. È stato inoltre approvato il bando relativo al programma di cooperazione territoriale Interreg Italia-Malta 2014-2020, in corso di pubblicazione, che stanzia 16 milioni di euro e concede 60 giorni per la presentazione delle domande. Cooperazione con Albania e Montenegro Il programma di cooperazione con Albania e Montenegro interessa gli enti italiani localizzati nelle regioni P u g l i a e M o l i s e . S a r a n n o finanziati progetti nell' ambito dell' innovazione sociale, dell' economia verde e marittima, del turismo, delle arti visive, dell' ambiente, dell' energia e dei trasporti sostenibili. Il contributo del programma permette di coprire fino all' 85% delle spese ammissibili, ma gli enti italiani potranno contare anche sulla copertura del restante 15% grazie al cofinanziamento nazionale, coprendo quindi il 100% delle spese ammissibili grazie al contributo a fondo perduto pubblico. Potranno accedere ai fondi gli enti pubblici, gli enti di diritto pubblico e le organizzazioni non profit; ciascun progetto richiede la partecipazione di almeno un partner proveniente dalla Puglia, almeno un partner proveniente dal Molise e almeno un partner ciascuno per gli stati di Albania e Montenegro, fino ad un massimo di cinque partner complessivi per ciascun progetto. I progetti potranno avere un budget compreso tra un minimo di 400 mila euro e un massimo di 1,2 milioni di euro. Le risorse messe in campo dal programma ammontano a oltre 11,5 milioni di euro, oltre al cofinanziamento nazionale o dei partecipanti. La durata massima dei progetti è di 18 mesi. Le domande dovranno essere presentate entro il 2 giugno 2019 secondo le istruzioni presenti sul sito internet ufficiale del programma www. italy-albania-montenegro.eu. Cooperazione con Malta Il bando mette a disposizione oltre 16 milioni di euro da destinare alla cooperazione tra Malta e la regione Sicilia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 29
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3 maggio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali sul piatto 2,3 mln Lombardia, aiuti per potenziare la polizia locale La Regione Lombardia ha pubblicato il bando per l' assegnazione di cofinanziamenti a favore dei comuni in forma singola o associata per tutte le funzioni di polizia locale, per l' acquisto di dotazioni tecnico strumentali destinate alle polizia locale. Il bando, che attua la lr n. 6/2015 per l' anno 2019, stanzia allo scopo 2,3 milioni di euro. I fondi sono destinati ai comuni singoli, con popolazione minima pari a 10 mila abitanti, dotati di un corpo o servizio di polizia locale, con personale con contratto a tempo indeterminato, oppure ad enti aggregati. Sono finanziabili progetti finalizzati a sviluppare politiche di sicurezza urbana, per prevenire e contenere fenomeni di disagio sociale, degrado urbano e inciviltà, in rapporto alle peculiari caratteristiche e problematicità di ciascun contesto territoriale. Per i comuni singoli, il cofinanziamento regionale è pari al 80% del costo del progetto validato, elevabile fino all' 85%, fino ad un massimo di 20 mila euro .Per gli enti associati, le comunità montane e le unioni d i comuni, i l cofinanziamento regionale può raggiungere un massimo di 30 mila euro. Le voci di spesa ammissibili sono biciclette elettriche, droni, dotazioni digitali, radio portatili, dash cam, bodycam, defibrillatore, metal detector portatili, fototrappole e armi comuni ad impulso elettrico. I progetti cofinanziati devono essere realizzati e rendicontati entro e non oltre il 31 dicembre 2019, senza alcuna possibilità di proroga, pena la decadenza del contributo. La scadenza del bando è fissata al 16 maggio 2019. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 31
3 maggio 2019 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali entro l' 11 giugno Sicilia, 16 milioni per il compostaggio dei rifiuti La Regione Sicilia ha pubblicato l' avviso pubblico per la concessione di agevolazioni in f a v o r e d i comuni, a n c h e n e l l e f o r m e associative regolarmente costituite, per il sostegno alle attività di compostaggio di prossimità dei rifiuti organici. Il bando attua l' azione 6.1.1 «realizzare le azioni previste nei piani d i p r e v e n z i o n e e p r o m u o v e r e l a diffusione di pratiche d i c o m p o s t a g g i o domestico e di comunità» del Por Fesr 2014- 2020. Possono partecipare al bando i comuni, anche nelle forme regolarmente costituite l momento della presentazione dell' istanza quali ambiti di raccolta ottimali. Sono ammissibili al contributo le operazioni di acquisto ed installazione di compostiere elettromeccaniche o statiche per il trattamento della frazione organica di piccola scala, le strutture ausiliarie connesse all' installazione e gestione delle stesse attrezzature e gli eventuali interventi di adeguamento di strutture esistenti necessarie al loro funzionamento. Il contributo finanziario in conto capitale è concesso fino al 100% delle spese ammissibili dell' operazione e non deve superare i 350 mila euro per enti fino a 5 mila abitanti, gli 800 mila euro per enti fino a 25 mila abitanti, 1,2 milioni di euro per enti fino a 100 mila abitanti e 1,5 milioni di euro per enti oltre i 100 mila abitanti. Il contributo per singolo impianto non può comunque superare i 180 mila euro nel caso di impianti statici e i 220 mila euro negli altri casi. Le domande dovranno essere presentate tramite posta elettronica certificata entro l' 11 giugno 2019. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 32
3 maggio 2019 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Alla vigilia del Festival dello sviluppo sostenibile, Ali rilancia gli impegni di Agenda 2030 Clima, emergenza per i comuni L' Europa si muove, in Italia serve un' azione dal basso Siamo alla vigilia dell' appuntamento annuale con il Festival dello sviluppo sostenibile, promosso dall' ASviS, alleanza alla quale Ali (Autonomie locali italiane-Legautonomie) aderisce, la più grande iniziativa italiana di sensibilizzazione della società civile sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il Festival, dal 21 maggio al 6 giugno, propone centinaia di eventi su tutto il territorio nazionale per favorire il confronto, condividere le migliori iniziative e stimolare richieste che «dal basso» impegnino la leadership diffusa del Paese al rispetto degli impegni presi in sede Onu con l' Agenda 2030. Ciò avviene mentre cresce la sensibilità per la qualità dello sviluppo e anche le piazze italiane si riempiono dei giovani e ragazze dei #friadaysforfuture, sostenuti dal messaggio di Greta Thumberg. Mentre i sondaggi vedono ormai al primo posto la preoccupazione per il cambiamento climatico. C' è un vero e proprio spartiacque politico che si fa sempre più visibile. «Dichiariamo emergenza climatica»: sono le parole della primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, pronunciate di fronte all' auditorio dello Scottish National Party, il movimento di cui è leader. E Jeremy Corbyn, leader dei laburisti britannici, ha dichiarato che il suo partito presenterà una legge alla Camera dei comuni per chiedere che tutto il Regno Unito dichiari emergenza climatica, con l' obiettivo di tagliare drasticamente le emissioni di CO2 entro il 2030 ed evitare che nei prossimi 12 anni la temperatura del pianeta salga di più di un grado e mezzo, quella che l' Ipcc ha definito nel suo ultimo rapporto come la soglia di non ritorno. Nel Regno Unito sono già 59 i comuni che hanno dichiarato l' emergenza climatica, impegnandosi ad adottare misure che riducano drasticamente le emissioni di CO2 e fissando una data (il 2030 o il 2050, generalmente) per raggiungere l' obiettivo. Tra essi, realtà importanti come Edinburgo, Cardiff, Leeds, Leicester, Oxford, Cambridge, Newcastle, Nottingham, Portsmouth, York. E ovviamente, pure la capitale Londra guidata dal sindaco laburista Sadiq Kahn. Certo, sono all' opera anche i negazionisti del climate change, con alla testa Trump e Putin e gli interessi economici che questi leader conservatori rappresentano, non per caso ostili all' Unione europea, l' attore globale più impegnato ad affrontare la crisi climatica. Lo spartiacque è sempre più Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 33
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3 maggio 2019 Pagina 36 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali il progetto r.a.f.f.a.e.l. punta a costruire un modello replicabile da parte di altre p.a. Provincia di Viterbo capofila nella conciliazione vita- lavoro Il progetto R.a.f.f.a.e.l. («Redesigning activities in a family friendly way in Viterbo' s workplaces») è diretto a promuovere la cultura della condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e sviluppare e testare un modello di conciliazione vita-lavoro nel territorio della Tuscia (provincia di Viterbo). Il progetto è finanziato nell' ambito di una call del programma europeo per l' occupazione e l' innovazione sociale (Easi 2014-2020) finalizzata a supportare gli attori governativi e non governativi e le parti sociali e ad attuare i diritti e i principi stabiliti dal pilastro europeo dei diritti sociali attraverso l' innovazione sociale e le riforme delle politiche nazionali relative alla conciliazione tra lavoro e vita privata. Il progetto R.a.f.f.a.e.l., presentato lo scorso 29 marzo nella sala conferenze della provincia di Viterbo dal presidente Pietro Nocchi alla presenza della presidente Fondazione Nilde Iotti, Livia Turco e della consigliera nazionale di parità, Franca Cipriani, è basato sulla collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private. «Il progetto Raffael» è importante perché mira a costruire un modello replicabile» ha affermato il direttore di Lega delle autonomie Loreto Del Cimmuto nel corso della presentazione «E di fronte a una società che cambia per composizione delle famiglie, struttura demografica, modelli di vita, è impensabile una p.a. sempre uguale a se stessa e ancorata a modelli organizzativi rigidi. La riforma avviata con la legge Madia, per esempio, va già in questa direzione e si tratta di calarla in contesti territoriali differenti e a livello di amministrazioni locali». La provincia di Viterbo, capofila del progetto, avrà un ruolo cruciale nel coinvolgimento degli attori locali, sia pubblici che privati, per la condivisione di conoscenze ed esperienze, per l' attuazione di servizi innovativi e per la promozione di una cultura orientata alla conciliazione vita-lavoro. Lega autonomie (partner sociale a livello nazionale) contribuirà, attraverso la propria rete associativa, a raggiungere gli obiettivi di coinvolgimento e divulgazione. Il progetto si propone, infatti, di sviluppare un modello innovativo basato sull' integrazione delle misure di welfare pubblico e aziendale in settori lavorativi strategici per l' economia del territorio della provincia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 35
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3 maggio 2019 Pagina 37 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali nel piano economico finanziario Costi Tari da calcolare secondo criteri di competenza I costi del servizio «devono essere calcolati secondo il criterio della competenza, di modo che ogni tariffa annuale sia costruita in maniera da bastare a se stessa, e non nascere già gravata da ulteriori pregressi oneri estranei, appunto, ai costi del servizio imputabili all' esercizio finanziario di competenza». Con questo assunto, la sezione regionale di controllo della Corte dei conti Basilicata nel parere n. 4/2019, conferma l' impossibilità di inserire nei Piano economico e finanziario (Pef) i costi del servizio rifiuti non emersi e quindi non considerati negli anni precedenti. Le ipotesi in cui è possibile inserire costi del servizio riferibili ad anni precedenti nel Pef relativo all' anno successivo sono del tutto straordinarie ed eccezionali (si pensi alla possibilità di recuperare i crediti inesigibili nelle ipotesi di cui all' art. 1, comma 654-bis, legge 147/2013) e in ogni caso «giammai riconducibili a ordinari comportamenti negligenti/illegittimi imputabili all' ente locale», così escludendosi «la possibilità di valutare tra le componenti di costo anche i mancati ricavi (tout court) derivanti, in via del tutto prevedibile, dalla «errata» (o illegittima) determinazione della tariffa per l' anno precedente». La problematica affonda le radici nella norma, che impone la copertura integrale dei costi sostenuti, ma nulla dice su eventuali recuperi dei costi non inseriti nei Pef relativi a esercizi precedenti. La Corte è dell' avviso che i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti, illegittimamente non posti a carico degli utenti nell' esercizio di competenza, non possano essere inseriti nel Pef di esercizi successivi. Le direttrici seguite nella redazione del parere in esame, vanno individuate nella legge istitutiva della Tari e nelle disposizioni contenute nella legge n. 296/06. In primis, nell' art. 1, comma 650 che sancisce il principio di copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, tenuto conto che la Tari è corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con un' autonoma obbligazione tributaria e nel comma 683, secondo il quale le tariffe della Tari devono essere approvate entro il termine fissato da norme statali per l' approvazione del bilancio di previsione. La lettura di questi due commi in combinato disposto con l' art. 1, comma 169, della legge n. 296/2006, a mente del quale «gli enti locali devono deliberare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione» e della deroga prevista dall' art. 193, comma 3, del Tuel, che consente la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 37
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