COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 03 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Venerdì, 03 maggio 2019

Prime Pagine
 03/05/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                            1
 03/05/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                           2
Cultura e Turismo
 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45
 Racconti di viaggio: il Lamone Una passeggiata per riscoprirlo                                                               3
 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45
 Visite guidate alla Villa Romana e a Palazzo San Giacomo                                                                     4
 02/05/2019 Ravenna Today
 Con il 'Jazz Day Unesco' la musica entra nelle scuole                                                                        5
Infrastrutture, viabilità, trasporti
 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51
 Passaggio a livello chiuso per lavori                                                                                        7
Politica locale
 03/05/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7
 Russi, la "Guerra delle multe" infiamma la campagna elettorale                                                               8
 03/05/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 Flamigni: «Dalla mia lista nessun esposto»                                                                                   10
 02/05/2019 Ravenna24Ore.it
 Russi: Andrea Flamigni interviene sull' esposto nei confronti della...                                                       11
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 8                                                                             FILIPPO MERLI
 Fuga dei sindaci nel bresciano                                                                                               12
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 10                                                                         CARLO VALENTINI
 FdI e la lista dei transfughi                                                                                                14
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 32
 Gare, sì alla sanatoria se il bando crea confusione                                                                          16
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 32
 Nasce l' efficientometro, un data base di Ancitel                                                                            17
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 32                                                    PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO
 Piani di rientro senza avanzo                                                                                                18
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 33                                                                        MATTEO BARBERO
 Comuni, assunzioni più libere                                                                                                20
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 33                                                                             LUIGI OLIVERI
 Enti senza dirigenti, incarichi fino a 5...                                                                                  22
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 34
 Appalti soprasoglia, limiti alle procedure negoziate                                                                         24
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 34
 Gara, soccorso istruttorio per l' offerta difforme                                                                           26
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 34                                                       PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI
 Contratti, meno vincoli per la p.a.                                                                                          27
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 35                                                      PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 Cooperazione, pioggia di fondi                                                                                               29
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 35
 Lombardia, aiuti per potenziare la polizia locale                                                                            31
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 35
 Sicilia, 16 milioni per il compostaggio dei rifiuti                                                                          32
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 36                                                                      MARCO FILIPPESCHI*
 Clima, emergenza per i comuni                                                                                                33
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 36
 Provincia di Viterbo capofila nella conciliazione vita-lavoro                                                                35
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 37                                                                         GIANLUCA RUSSO
 Costi Tari da calcolare secondo criteri di competenza                                                                        37
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 37                                                                      ANTONIO CHIARELLO
 Dichiarazione Imu a emendabilità limitata                                                                                    39
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 37                                                                         ROBERTO LENZU*
 Inesigibilità senza par condicio                                                                                             41
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                                             PIETRO RIZZO
 Legittime le notifiche dirette a mezzo posta                                                                                 43
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                                             LUIGI OLIVERI
 Mercato elettronico, aumentano le incertezze sui requisiti degli operatori                                                   44
 03/05/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                                         SERGIO TROVATO
 Servizio idrico, si paga l' Imu                                                                                              46
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
03/05/2019 Italia Oggi Pagina 39
Stop ai consiglieri politici       48
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
3 maggio 2019
                Corriere di Romagna
                   (ed. Ravenna)
                                   Prima Pagina

                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
3 maggio 2019
                Il Resto del Carlino (ed.
                        Ravenna)
                                    Prima Pagina

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
3 maggio 2019
Pagina 45                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                   Cultura e Turismo

  Racconti di viaggio: il Lamone Una passeggiata per
  riscoprirlo
  DOMENICA si terrà una passeggiata lungo il
  fiume Lamone sulle tracce della storia. Un
  percorso di 8 chilometri ad anello con pic-nic
  gourmet a base di prodotti del territorio e con
  visita guidata a Palazzo San Giacomo, dove
  per l' occasione nel giardino verrà allestita la
  mostra degli artisti dell' Artej. L' evento è
  rivolto a un pubblico di famiglie e sportivi,
  curiosi di riscoprire un percorso di grande
  fascino culturale. Il gruppo verrà condotto da
  esperti del territorio.
  In particolare l' associazione Traversara in
  Fiore e la Pro Loco di                    Russi,
  accompagneranno i partecipanti lungo gli
  argini del fiume a conoscere dei piccoli tesori
  del territorio: le pievi di Santa Maria Assunta
  (Traversara), il santuario d i Santa Rosa da
  Lima, la chiesa di San Tommaso Apostolo
  (Cortina). Nel pomeriggio sarà la volta di
  Palazzo San Giacomo e della sua chiesa,
  dove verrà allestita anche una mostra con
  fotografie storiche del territorio dei comuni di
  Russi e Bagnacavallo. Il ritrovo è alle 8.30 a
  San Giacomo di Russi. Il costo è di 15 euro
  (10 euro per i bambini fino ai 12 anni). Le iscrizioni sono effettuate presso Degriffè in via Ungaretti 34 a
  Russi (0544-582598). Per info: Strada della Romagna, 339-2747317.

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
3 maggio 2019
Pagina 45                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                                   Cultura e Turismo

  Visite guidate alla Villa Romana e a Palazzo San
  Giacomo
  PALAZZO San Giacomo di Russi, c o n l a
  Chiesa dedicata al santo apostolo Giacomo e
  il ciclo dei dipinti delle costellazioni, questa
  domenica è visitabile con accompagnamento
  a cura della pro loco, a ingresso gratuito dalle
  15 con ingressi ogni mezz' ora (ultimo
  ingresso alle 17); mentre la Villa Romana, sarà
  sempre visitabile con accompagnamento
  guidato a cura della pro loco russiana dalle
  14.30 (ultimo ingresso alle 17) con accesso
  regolato secondo le norme della biglietteria.
  Le visite guidate a cura della pro loco,
  torneranno domenica 15 settembre e 6
  ottobre.
  I due grandi edifici sorgono sotto l' argine
  destro del fiume Lamone. E testimoniano la
  bimillenaria storia dei luoghi. Russi detiene
  una particolarità unica in provincia di Ravenna
  e forse in tutta la regione: due esempi di villa
  signorile che vanno dal periodo imperiale (i-ii
  sec. d.c.) all' epoca barocca (xvii sec.). La villa
  romana di Russi e il Palazzo Rasponi, meglio
  conosciuto come Palazzo San Giacomo, sono
  due testimonianze poste sulla medesima
  strada, a un chilometro di distanza, che mostrano come l' architettura, l' arte, la società non siano mutate
  poi così tanto nel corso dei quasi due millenni.

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
2 maggio 2019
                                         Ravenna Today
                                                  Cultura e Turismo

  Con il 'Jazz Day Unesco' la musica entra nelle
  scuole
  L' Associazione Dis-Ordine aderisce alla Giornata Internazionale del Jazz Unesco con
  un laboratorio estemporaneo di mosaico alla scuola primaria Mordani di Ravenna

  1 Pauroso frontale, una automobilista
  trasportata al "Bufalini" in eliambulanza 2 Dalla
  Cina per aprire un Bubble tea a Ravenna: "Ho
  realizzato il sogno di mia moglie" 3 Orrore in
  mare: trovato un cadavere in avanzato stato di
  decomposizione 4 Lotta alle zanzare: cosa
  fare e dove ritirare il prodotto larvicida, multe
  'salate' L' Associazione Dis-Ordine aderisce
  alla Giornata Internazionale del Jazz Unesco
  con un laboratorio estemporaneo di mosaico
  alla scuola primaria Mordani di Ravenna. In
  occasione dell' International Jazz Day del 30
  aprile 2019, l' Associazione Nazionale Il Jazz
  va a Scuola inserita nella Federazione
  nazionale Il Jazz Italiano presieduta da Paolo
  Fresu, ha promosso in collaborazione con il
  MIUR Comitato Nazionale Per l'
  Apprendimento Pratico per la Musica
  presieduto da Luigi Berlinguer, la celebrazione
  della giornata Unesco del jazz in tutte le
  scuole del territorio nazionale. A Ravenna, con
  gli allievi delle classi seconde e quarte della
  Scuola Primaria F. Mordani ICS Novello, le ex-
  allieve delle Scuole d' Arte di Ravenna dell'
  Associazione Culturale Dis-Ordine Giorgia
  Baroncelli, Chiara Sansoni e Francesca Vitali
  realizzano, con il contributo di materiali della
  Fonderia Orsoni Venezia 1888, un piccolo
  mosaico che rappresenta il logo della Associazione Nazionale "Il Jazz va a Scuola". Questa esperienza
  tattile e musicale che vede jazz e mosaico come linguaggi artistici di libertà è stata coordinata da Catia
  Gori. All' Ics Darsena, con il Progetto Jazz "I have a dream", gli studenti della sezione a indirizzo
  musicale della scuola secondaria di primo grado M. Montanari hanno suonato alla scuola Primaria B.
  Pasini e G. Garibaldi, coinvolgendo studenti insegnanti. Il progetto musicale è stato curato e coordinato
  da Claudio Bondi e Mauro Vergimigli, rispettivamente direttori della banda della città di Russi e d i
  Ravenna, insieme ai colleghi delle classi di strumento Nicoletta Pasini, Jacopo Rivani, Tiziana
  Stanzione. Anche alla scuola Maria Bartolotti di Savarna le classi coordinate da Maria Cereti hanno
  omaggiato il jazz day con un lavoro su Nina Simone, unite a riflessioni sul tema della lotta per i diritti
  civili. A Lugo, all' Istituto Gherardi, Luca Bombardi, docente e compositore delle musiche del libro edito
  da Curci Una classica serata jazz di Reno Brandoni, ha presentato il suo lavoro artistico che vede a

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2 maggio 2019
                                         Ravenna Today
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 03 maggio 2019
3 maggio 2019
Pagina 51                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Ravenna)
                                          Infrastrutture, viabilità, trasporti

  VIA FABBRA

  Passaggio a livello chiuso per lavori
  IL PASSAGGIO a livello di via Fabbra - al km
  7+190 - sulla linea ferroviaria Faenza-Russi,
  sarà chiuso al traffico dalle 22 di stasera alle
  22 del 22 maggio. La chiusura del passaggio a
  livello è dovuta a lavori straordinari di
  adeguamento della linea ferroviaria. Il divietro
  di transito riguarda anche pedoni e sarà
  indicato con segnaletica a fondo giallo
  cinquanta metri prima dell' intersezione.

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                                   (ed. Ravenna-Imola)
                                                      Politica locale

  Russi, la "Guerra delle multe" infiamma la campagna
  elettorale
  RUSSI Qualche mese fa l' auspicio espresso
  da tutti candidati era quello di una campagna
  elettorale rispettosa, dai toni alti, tutta
  concentrata sui programmi e sui problemi dei
  cittadini. E invece a poche settimane
  dalvotoaRussiè scoppiata la guerra dei
  manifesti. In un clima che avvelena irapportitra
  le forze in campo, ogni giorno si ha notizia di
  un esposto che ha per oggetto la corretta
  esposizione del materiale eletto rale. Un tutti
  contro tutti che non aiuta gli elettori a scegliere
  il nuovo sindaco e accende gli animi.
  Un esposto al giorno Nei giorni scorsi Cambia
  Ross - la lista civica di sinistra- rende noto di
  aver ricevuto una sanzione dalla Polizia
  municipale di 430 euro inseguito aun esposto
  presentato da un esponente di Russi Libera e
  Sicura, a causa della non corretta esposizione
  di materiale elettorale in luogo pubblico.
  Accusa rigettata dal candidato di Cambia
  Ross Gianluca Zannoni, che ha spiegato l'
  accaduto raccontando che in occasione di una
  festa ai giardini della Rocca, il 26 aprile, nella
  fase di allestimento, «due plance, una delle
  quali raffigurante materiale elettorale, erano
  state appoggiate per pochi minuti sul
  marciapiede di via Don Minzoni. Ergendosi a
  sceriffo, un esponente di Russi Libera e Sicura
  ha ben pensato di avvisare la Polizia
  Municipale per risolvere il "grave" abuso.
  Dopo pochi minuti, la plancia incriminata era già stata posta all' interno della rocca». Zannoni si sarebbe
  aspettato un contatto diretto per correggere la «disattenzione» invece incassa un «colpo basso» e fa
  ricorso».
  Il colpo di scena A questa ricostruzione risponde in breve Flamigni, ma la vicenda si aggrava perché a
  sorpresa entra in gioco anche la lista di centrosinistra Insieme per Russi, finora spettatore della disputa.
  Il candidato di Russi Libera e Sicura si dissocia e prende le distanze dal simpatizzante: «È la mia prima
  esperienza politica, ma in oltre 10 anni di attività di dirigente medico ho sempre applicato una mia etica
  di lealtà e trasparenza. La segnalazione -esposto non è affatto pervenuta né da un esponente della Lista
  "Russi Libera e Sicura" né da uno dei 16 candidati».
  A questo punto il colpo di scena, con Valentina Palli di Insieme per Russi che rivela sui social che un
  giorno prima di Cambia Ross aveva ricevutola medesima sanzione, ma di 300 euro, sempre in
  occasione di un festa, senza che nessuno si dissociasse. «Trascura di dire Flamigni - scrive Palli - che il
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                                              Ravenna)
                                                              Politica locale

  RUSSI

  Flamigni: «Dalla mia lista nessun esposto»
  «DOPO avere ricevuto comunicazione della
  sanzione, d a p a r t e d i G i a n l u c a Z a n n o n i
  candidato sindaco di 'Cambia Ross', ho preso
  le distanze e mi sono dissociato da tale gesto
  e da tale modus operandi. È la mia prima
  esperienza politica, ma in oltre 10 anni di
  attività di dirigente medico ho sempre
  applicato una mia etica di lealtà e
  trasparenza».
  È quanto in una nota il candidato sindaco
  Andrea Flamigni delle lista 'Russi Libera e
  Sicura' ha precisato in merito all' intervento
  della lista 'Cambia Ross' sulla sanzione
  amministrativa ricevuta dalla polizia locale per
  materiale elettorale.
  «Fin dal mio primo incontro pubblico in questa
  nuova avventura politica - continua Flamigni -
  mi sono fatto portavoce e paladino di una
  politica basata sul confronto, trasparenza e
  lealtà. I comunicati di Cambia Ross non sono
  affatto veritieri». In particolare «la
  segnalazione/esposto non è pervenuta né da
  un esponente della lista 'Russi Libera e Sicura'
  né da uno dei 16 candidati a consigliere».

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                                         Ravenna24Ore.it
                                                       Politica locale

  Russi: Andrea Flamigni interviene sull' esposto nei
  confronti della lista "cambia Ross"
  Il candidato sindaco si dissocia dall' azione individuale di un cittadino

  Il candidato della lista "Russi Libera e Sicura"
  interviene sull' esposto effettuato da qualche
  cittadino nei confronti dell' opposta "cambia
  Ross", che ha causato un verbale di oltre 400
  euro per un' ingiustificata affissione politica
  fuori dai termini consentiti per legge.
  "Immediatamente, dopo aver ricevuto
  comunicazione della sanzione, d a p a r t e d i
  Gianluca Zannoni candidato sindaco di
  "Cambia Ross" ho preso le distanze e mi sono
  dissociato da tale gesto e da tale modus
  operandi. E' la mia prima esperienza politica,
  ma in oltre 10 anni di attività di dirigente
  medico ho sempre applicato una mia etica di
  lealtà e trasparenza. Fin dal mio primo
  incontro pubblico in questa nuova avventura
  politica mi sono fatto portavoce e paladino di
  una politica basata sul confronto, trasparenza
  e lealtà. I comunicati emanati da Cambia Ross
  - continua Flamigni - non sono affatto veritieri."
  "La segnalazione/esposto non è affatto
  pervenuta ne da un esponente della Lista
  "Russi L i b e r a e S i c u r a " c o m e c i t a n o i
  comunicati, ne da uno dei 16 candidati a
  consigliere come menzionato da Bruno
  Cignani - candidato sindaco PCI." "Infine -
  ricorda Flamigni replicando ai comunicati di
  Cambia Ross - la legge relativa alle affissioni è
  la 212 del 4 aprile 1956 che vieta, nei trenta giorni precedenti le elezioni, le affissioni in luogo pubblico al
  di fuori degli spazi assegnati. Ovviamente la sede di un partito e dei comitati elettorali di liste civiche
  non sono un luogo pubblico, ma privato."

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Rispetto alle amministrative del 2014 calo nettissimo degli aspiranti primi cittadini

  Fuga dei sindaci nel bresciano
  Alle elezioni del 26 maggio i candidati saranno 80 in meno

  Ci sono quelli come Ciriaco De Mita. Che a 91
  anni, con alle spalle una carriere politica
  iniziata nel 1956 con la Dc, ha deciso di
  ricandidarsi a sindaco di Nusco. E poi c' è chi,
  come nel Bresciano, sta alla larga dalla fascia
  tricolore. Mancanza di fondi, disaffezione per
  la politica, enti locali spesso lasciati al loro
  destino: dalle parti di Brescia, alle
  amministrative del 26 maggio, rispetto al 2014
  gli aspiranti primi cittadini saranno 80 in meno.
  Con ben 23 Comuni nei quali si presenterà
  una sola lista. Con un unico avversario: l'
  astensione.
  Gli elettori della provincia bresciana chiamati
  al voto nell' election day del 26 maggio, con
  una scheda per le europee e una per le
  comunali, saranno 552 mila. I centri che
  andranno alle urne saranno 147, per un totale
  di 324 candidati a sindaco, con le liste civiche
  in netta predominanza sui simboli di partito. I
  Comuni nei quali è previsto il ballottaggio,
  quelli sopra i 15 mila abitanti, sono quattro:
  Chiari, Ghedi, Lumezzane e Montichiari.
  Nella precedente tornata elettorale, quella di
  cinque anni fa, erano presenti circa 80
  candidati a sindaco in più. Nei 23 Comuni
  bresciani con una sola lista in campo, una
  sorta di piccolo record su scala nazionale, la
  sfida sarà tra l' unico aspirante primo cittadino e l' affluenza: per diventare sindaco, e per evitare il
  commissariamento, sarà necessario che si rechi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
  A un anno dalle amministrative del capoluogo di provincia, con Emilio Del Bono riconfermato sindaco al
  primo turno col Pd, in pochi, nel Bresciano, puntano alla poltrona di primo cittadino. Un trend
  confermato anche a Chiari e a Ghedi, due dei quattro Comuni sopra i 15mila abitanti nei quali i
  candidati a sindaco saranno soltanto due.
  Cesare Trebeschi è della generazione De Mita. Ha 93 anni, è cresciuto politicamente nella Democrazia
  cristiana ed è stato sindaco di Brescia, la sua città d' origine, dal 1975 al 1985.
  Tempi nei quali l' interesse per le istituzioni e per le cariche pubbliche e amministrative era ben più alto
  rispetto a oggi.
  «Mi rammarico della scarsità di interesse che aumenta», ha detto Trebeschi al Corriere di Brescia in
  riferimento alla drastica diminuzione dei candidati nel Bresciano. «D' altronde la partecipazione al voto è
  sempre più ridotta e questi dati lo confermano. Una volta gli animi si accendevano, ci si inferociva per la
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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Giorgia Meloni propone per le comunali di Rovigo un ex consigliere Pd e un ex senatore Fi

  FdI e la lista dei transfughi
  A casa il dimissionato sindaco leghista Massimo Bergamin

  Fratelli d' Italia non si era, finora, mai
  presentata alle amministrative di Rovigo.
  Invece il 26 maggio ci sarà. La lista, con tutte
  le firme prescritte, è stata approvata, quindi
  tutto regolare e gli elettori troveranno il
  simbolo sulla scheda. Anche gli elettori del Pd
  che volessero fare il salto mortale e passare
  da Nicola Zingaretti a Giorgia Meloni.
  Sì, perché gran parte del merito di questa
  neopresenza elettorale è di un piddino, o
  m e g l i o e x , M a t t i a M o r e t t o , consigliere
  comunale uscente Pd passato armi e bagagli
  con FdI e diventato il factotum di questo partito
  in terra rodigina. Niente di male a cambiare
  opinione e anche casacca, ma questa volta si
  tratta di un trasloco da far tremare i polsi.
  Il centrodestra si presenta a Rovigo (51 mila
  abitati) unito dopo aspri litigi che hanno
  lasciato sul campo il sindaco leghista Massimo
  Bergamin.
  Dopo la sua elezione, infatti, erano subentrati
  liti e dissensi, addebitati al suo modo
  sbrigativo e solitario di operare, così alla fine
  sono stati proprio gran parte dei consiglieri
  della Lega (sei su otto) e di Forza Italia (tutti) a
  votargli la sfiducia e a interrompere anzitempo
  la legislatura comunale. Con lo stato maggiore
  regionale e nazionale leghista che ha preso le
  difese del sindaco, a cui sono seguite le espulsioni degli esponenti discoli del Carroccio, la decisione di
  Forza Italia di accoglierne alcuni nelle loro fila, la conseguente arrabbiatura della Lega e la
  polverizzazione del centrodestra che però si è ricompattato dopo tribolate riunioni per non perdere
  (almeno spera) la guida del Comune.
  La conclusione unitaria è che Bergamin è stato lasciato, esanime, nell' angolo, e che alcuni consiglieri
  comunali ex leghisti disobbedienti sono ricandidati nella lista di Forza Italia col veto leghista che è
  caduto ma solo dopo la scelta del candidato sindaco, Monica Gambardella, 54 anni, laurea in
  architettura, lavora alla Protezione civile, una civica equidistante dai due partiti ma sponsorizzata dal
  governatore del Veneto, Luca Zaia, che il 6 maggio sarà a Rovigo proprio per sostenerla.
  In questo scenario è arrivata la mossa di Moretto, che si è scoperto incompreso dal Pd e ha accolto l'
  appello di Giorgia Meloni che punta al 26 maggio per rafforzarsi non solo in Europa ma anche laddove
  si vota per le amministrative. FdI sosterrà la Gambardella ma Moretto, recordman delle preferenze alle
  scorse elezioni, avrò un ruolo di primo piano nell' eventuale giunta.
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  Gare, sì alla sanatoria se il bando crea confusione
  Negli appalti gli obblighi di legge valgono
  anche se non richiamati dal bando. Ma, se
  questo crea confusione, deve essere
  consentito agli offerenti di sanare la loro
  situazione.
  Lo ha deciso la Corte di giustizia Ue (Causa
  C-309/2018) interpellata dal Tar Lazio sull'
  applicazione della direttiva 2014/24 in materia
  di appalti pubblici. La Corte ha osservato che l'
  obbligo di indicare separatamente i costi della
  manodopera, a pena di esclusione dalla gara
  e senza possibilità di soccorso istruttorio,
  discende chiaramente dalla legge italiana e
  vale anche se non espressamente richiamato
  nel bando. Tuttavia, se il giudice accerta che
  questo ha generato confusione, può essere
  consentito agli offerenti di ottemperare agli
  obblighi previsti dalla normativa nazionale
  entro un termine stabilito.

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  Nasce l' efficientometro, un data base di Ancitel
  Arriva l' Efficientometro, il nuovo servizio
  Ancitel di supporto alla governance comunale
  e ai controlli interni. Si tratta di una banca dati
  che compara ogni tipo di esborso con le
  performance degli altri municipi in modo da
  capire quanto il proprio comune spenda
  rispetto agli altri enti.
  Per ciascuno dei quasi 8 mila comuni italiani il
  portale passa ai raggi X tutti i conti sottotraccia
  degli ultimi anni.
  E svela i casi limite da evitare e le priorità su
  cui porre particolare attenzione come, ad
  esempio, la virtuosità o meno negli eccessi di
  spesa, nella consistenza dei dipendenti, nei
  costi unitari dello smaltimento rifiuti, nel tasso
  di assenza per malattia. Con cadenza mensile
  l' Efficientometro mette a disposizione dei
  vertici dell' ente una panoramica dettagliata di
  facile comprensione.

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  Per la Consulta la normativa sul pre-dissesto è contraddittoria e genera ambiguità

  Piani di rientro senza avanzo
  È incompatibile con il riequilibrio finanziario pluriennale

  L' avanzo, in quanto risultato di
  amministrazione positivo, è unico e quindi
  incompatibile con un piano di riequilibrio
  finanziario pluriennale, che presuppone invece
  passività scaglionate nel tempo. Lo ha chiarito
  la Corte costituzionale nella sentenza n.
  105/2019 (relatore il giudice Aldo Carosi),
  depositata ieri in cancelleria, con cui la
  Consulta ha dichiarato inammissibile per
  difetto di rilevanza una questione sollevata
  dalla Corte conti Sicilia.
  I giudici contabili avevano sollevato questione
  di legittimità costituzionale dell' art. 5, comma
  11-septies, del dl n. 244/2016, nella parte in
  cui prevede la facoltà di deliberare il nuovo
  piano di riequilibrio finanziario pluriennale
  degli enti locali che abbiano conseguito un
  miglioramento dell' avanzo di
  amministrazione.
  La Corte conti era stata chiamata a
  pronunciarsi sul nuovo piano di riequilibrio
  deliberato dal comune di Pozzallo alla luce
  delle novità introdotte dalla normativa
  censurata che subordina la possibilità di
  deliberare u n n u o v o piano d i r i e n t r o
  all'«avvenuto conseguimento di un
  miglioramento, inteso quale aumento dell'
  avanzo di amministrazione o diminuzione del
  disavanzo di amministrazione, registrato nell' ultimo rendiconto approvato dall' ente locale». La
  Consulta ha ritenuto inammissibile la questione in quanto dall' ordinanza di rimessione non sarebbe
  emerso un miglioramento dei conti da parte dell' ente, circostanza che costituisce il presupposto dell'
  applicazione della norma.
  Tuttavia, la Corte costituzionale non ha mancato di rimarcare la «contraddizione intrinseca» contenuta
  nel dl 244/2016 nella parte in cui ritiene compatibile l' avanzo di amministrazione con un piano d i
  riequilibrio finanziario pluriennale. Secondo i giudici delle leggi si tratta di una contraddizione «non
  innocua», perché, già in passato, l' ambiguità di alcuni allegati al bilancio predisposti dal legislatore
  statale aveva ispirato leggi di bilancio regionali (da quella della regione Liguria definita con la sent. n.
  274 del 2017 a quella della regione Abruzzo definita con la sent. n. 49 del 2018) costituzionalmente
  illegittime.
  In quei casi era stato il governo a impugnare le leggi regionali e l' esecutivo aveva fatto valere il
  principio dell' unicità del risultato di amministrazione e l' incompatibilità dell' avanzo con la presenza di
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  Il decreto Crescita lega i reclutamenti al peso della spesa per stipendi sulle entrate correnti

  Comuni, assunzioni più libere
  Premiati i virtuosi. Turnover sganciato dalle cessazioni

  Per regioni e comuni virtuosi future assunzioni
  più libere. La novità è prevista nel decreto
  crescita (dl n. 34/2019)che punta a sganciare i
  nuovi reclutamenti dalle cessazioni, misurando
  l' ampiezza del turnover in base al peso della
  spesa per il pagamento degli stipendi sulle
  entrate correnti.
  In pratica, s i p o t r à a s s u m e r e a t e m p o
  indeterminato sino ad una spesa complessiva
  (al lordo degli oneri riflessi a carico dell'
  amministrazione) non superiore ad un valore
  soglia definito come percentuale, differenziata
  per fascia demografica, delle entrate relative ai
  primi tre titoli del rendiconto dell' anno
  precedente, al netto del fondo crediti dubbia
  esigibilità.
  Quindi, dopo oltre un decennio di vincoli
  parametrati sui risparmi derivanti dalle
  cessazioni di personale intervenute negli
  esercizi precedenti (con un complesso
  meccanismo di recupero dei «resti» non
  utilizzati), il legislatore cambia rotta: il budget
  assunzionale dipenderà esclusivamente dalla
  sostenibilità delle uscite, misurata in relazione
  alla capacità finanziaria ordinaria.
  Chi spende meno in rapporto a quanto incassa
  potrà assumere di più, chi spende di più
  (sempre in rapporto alle entrate) avrà margini
  inferiori.
  Sarà un decreto della Funzione pubblica, da adottare di concerto con il Mef e il Viminale e previa intesa
  in Conferenza, ad individuare le fasce demografiche e i relativi valori soglia per fascia demografica.
  Gli enti che avranno un rapporto fra la spesa di personale e le entrate correnti sopra soglia dovranno
  avviare un percorso di graduale riduzione fino al conseguimento del predetto valore soglia, anche
  applicando un turnover inferiore al 100%.
  Peraltro, il decreto attuativo potrà anche individuare le percentuali massime annuali di incremento del
  personale in servizio per coloro che si collocano al di sotto del predetto valore soglia. Il che lascia
  comunque aperta la possibilità di far rientrare dalla finestra le vecchie regole appena uscite dalla porta.
  Le nuove assunzioni, inoltre, saranno consentite a condizione che vi sia coerenza con i piani triennali dei
  fabbisogni di personale e fermo restando il rispetto pluriennale dell' equilibrio di bilancio asseverato
  dall' organo di revisione.
  La norma precisa, infine, che «il limite al trattamento accessorio del personale di cui all' articolo 23,
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  Enti senza dirigenti, incarichi fino a 5 anni
  Incarichi fino a cinque anni per le posizioni
  organizzative nei comuni senza dirigenza.
  Mancano pochi giorni alla data del 20 maggio
  2019, entro la quale occorre riattribuire gli
  incarichi di posizione organizzativa, a seguito
  dell' adeguamento della connessa disciplina
  alle regole contenute nel Ccnl 21/5/2018. Sulla
  durata degli incarichi, come anche sui criteri
  per la loro assegnazione, proprio il Ccnl
  induce a un equivoco. L' articolo 14, comma 1,
  dispone che «gli incarichi relativi all' area delle
  posizioni organizzative sono conferiti dai
  dirigenti p e r u n p e r i o d o m a s s i m o n o n
  superiore a tre anni, previa determinazione di
  criteri generali da parte degli enti». Questa
  disposizione induce molti a ritenere
  conseguentemente che la durata degli
  incarichi sia stata ridotta dai 5 anni
  espressamente previsti dal precedente Ccnl
  31/3/1999, al più breve triennio.
  Tuttavia, questa chiave di lettura non appare
  soddisfacente. L' articolo 14 del Ccnl
  21/5/2018 contiene una regolamentazione
  degli incarichi delle posizioni organizzative
  riferita con ogni evidenza agli enti nei quali
  sono presenti i dirigenti. Non a caso il comma
  uno precisa che gli incarichi «sono conferiti dai
  dirigenti». Negli enti privi di dirigenza, dunque,
  la disciplina non può che essere differente. E la conferma si trova nella disposizione contenuta nell'
  articolo 17, comma 1, sempre del Ccnl 21/5/2018: «negli enti privi di personale con qualifica
  dirigenziale, i responsabili delle strutture apicali, secondo l' ordinamento organizzativo dell' ente, sono
  titolari delle posizioni organizzative disciplinate dall' art. 13».
  Come si nota, mentre negli enti in cui siano presenti qualifiche dirigenziali l' articolo 14 attribuisce ai
  dirigenti il compito di conferire gli incarichi, nel caso di enti senza qualifiche dirigenziali il Ccnl dedica
  una previsione speciale e precisa, quella dell' articolo 17, comma 1. Che è da considerarsi esclusiva;
  negli enti senza dirigenti, dunque, non si applicano le previsioni dei primi due commi dell' articolo 14,
  ma il diverso meccanismo stabilito dal comma 1 dell' articolo 17.
  Si tratta di un automatismo: l' articolo 17, semplificando, dispone che i funzionari ai quali i sindaci
  abbiano attribuito le funzioni dirigenziali ai sensi dell' articolo 109, comma 2, del dlgs 267/2000 e che in
  conseguenza di ciò siano stati nominati come responsabili dei servizi ai sensi dell' articolo 50, comma
  10, sempre del dlgs 267/2000, sono necessariamente posizioni organizzative. Quindi, negli enti privi di
  dirigenti non occorre nessun atto di assegnazione dell' incarico nell' area delle posizioni organizzative,
  essendo detto incarico connesso al precedente provvedimento amministrativo di competenza sindacale
  di nomina come responsabile di servizio, al vertice di una struttura amministrativa.
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  Niente affidamenti d' urgenza se ci sono più operatori sul mercato

  Appalti soprasoglia, limiti alle procedure negoziate
  Un affidamento di servizi di importo superiore
  alla soglia Ue non può essere disposto
  utilizzando la procedura negoziata per ragioni
  di urgenza se il mercato è caratterizzato dalla
  presenza di diversi operatori che agiscono in
  concorrenza. È quanto si legge nella delibera
  dell' Autorità nazionale anticorruzione n. 305
  del 10 aprile 2019 riguardante l' affidamento,
  da parte del comune di Bologna, dei servizi
  relativi alla gestione della postalizzazione degli
  atti giudiziari relativi a violazioni al codice della
  strada.
  L' Anac, nello svolgimento delle proprie
  funzioni di vigilanza, aveva individuato un
  appalto di servizi con un importo di oltre 6,8
  milioni da affidare con procedura in economia,
  affidamento diretto. Per questi servizi il
  comune aveva aderito ad una convenzione
  stipulata da una agenzia regionale per lo
  sviluppo dei mercati telematici con un
  raggruppamento di operatori economici; erano
  poi seguiti alcuni rinnovi sempre allo stesso
  operatore. Nel frattempo, l' agenzia regionale
  aveva bandito una gara per gli stessi servizi,
  aggiudicata ad un altro operatore economico.
  A quel punto il comune, ritenendo necessario
  garantire la continuità del servizio di
  postalizzazione degli atti giudiziari relativi a
  violazioni al codice della strada, richiedeva al nuovo operatore economico (scelto dall' Agenzia
  regionale fra tre operatori invitati) un' offerta (risultata più bassa di quella del precedente fornitore) e
  affidava il servizio direttamente per 6,8 milioni circa a questo nuovo operatore.
  In via preliminare, l' Anac ha messo in discussione la motivazione per cui si sarebbe scelto l'
  affidamento diretto, cioè che alla procedura esperita dall' agenzia regionale avevano partecipato solo tre
  operatori e che presumibilmente vi sarebbe stata un' analoga partecipazione se avessero anch' essi
  esperito una gara. Al riguardo l' Anac ha evidenziato innanzitutto che il mercato dei servizi postali è
  caratterizzato da una pluralità di operatori che vi operano in concorrenza e che quindi «non si può
  escludere che a una eventuale procedura indetta dal comune avrebbero potuto partecipare più
  operatori economici, non solo i tre operatori che hanno partecipato alla gara» dell' agenzia regionale.
  Inoltre, ha detto l' Anac, in base al comma 6 dell' art. 63 del dlgs 50/2016, che prevede in tutti i casi di
  affidamento con procedura negoziata senza bando, l' effettuazione di un' indagine di mercato ed il
  successivo invito ad almeno cinque operatori economici, «la trattativa diretta posta in essere dal
  comune di Bologna con un unico soggetto non risulta conforme al dettato normativo».

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  se l' ente appaltante sbaglia il fac-simile

  Gara, soccorso istruttorio per l' offerta difforme
  Se in una gara d' appalto l' impresa formula l'
  offerta in conformità a un facsimile predisposto
  dalla stazione appaltante, ma difforme dal
  disciplinare di gara, non può essere esclusa;
  eventuali difformità rispetto al disciplinare di
  gara sono sanabili con il soccorso istruttorio.
  Lo ha affermato il Consiglio di stato sezione
  quinta, con la sentenza del 29 aprile 2019 n.
  2720. La questione rimessa ai giudici di
  secondo grado riguardava l' offerta economica
  del concorrente per la quale il disciplinare di
  gara presupponeva fossero rese, secondo un
  facsimile, una serie di dichiarazioni da parte
  dell' offerente.
  In realtà esistevano alcune incongruenze tra il
  modello di offerta predisposto dalla stazione
  appaltante e gli obblighi dichiarativi previsti
  dalla lex specialis di gara.
  Dopo la pronuncia di primo grado, che aveva
  comunque legittimato la non esclusione dell'
  offerente, in appello veniva chiesto se l' utilizzo
  dei moduli predisposti dalla stazione
  appaltante potesse giustificare l' erronea
  formulazione dell' offerta e se le omissioni dell'
  offerta integrassero la violazione dell' art. 94,
  comma 1, lett. a), del codice appalti e quindi
  non potessero essere suscettibili di soccorso
  istruttorio.
  La sentenza ha precisato che per giurisprudenza consolidata, il principio del favor partecipationis, volto
  a favorire la più ampia partecipazione alle gare pubbliche, ha di norma carattere recessivo rispetto al
  principio della par condicio.
  Ciò premesso, però, il Consiglio di stato ha spiegato che l' esigenza di apprestare tutela all' affidamento
  inibisce alla stazione appaltante di escludere dalla gara pubblica un' impresa che abbia compilato l'
  offerta in conformità al facsimile, perché eventuali parziali difformità rispetto al disciplinare possono
  costituire oggetto di richiesta di integrazione (necessariamente, mediante soccorso istruttorio). La
  ragione di questa impostazione risiede nel fatto che nessun addebito poteva essere contestato all'
  impresa per essere stata indotta in errore, all' atto della presentazione della domanda di partecipazione
  alla gara, da un negligente comportamento della stazione appaltante, che aveva predisposto la
  modulistica da allegare alla domanda.
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  Novità dello «Sblocca cantieri»: centrale unica non obbligatoria, ritorno a progettazioni
  incentivate

  Contratti, meno vincoli per la p.a.
  Aggiudicazioni sottosoglia Ue con il massimo ribasso

  Niente obbligo di centralizzazione della
  domanda per comuni n o n c a p o l u o g o d i
  provincia; ritorno alla progettazione interna
  «incentivata», ma anche semplificata; più
  spazio per gli affidamenti con procedura
  negoziata; aggiudicazione dei contratti sotto
  soglia Ue con il prezzo più basso. Sono
  queste alcune delle principali scelte, destinate
  alle pubbliche amministrazioni, operate dal
  decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32 («Sblocca
  cantieri») che ha iniziato questa settimana il
  suo iter parlamentare al senato, con l' obiettivo
  di avviare l' esame dei singoli articoli dopo il 7
  maggio e nell' auspicio di giungere in aula il 17
  maggio.
  Poi il testo, dopo le elezioni europee, passerà
  alla camera (il provvedimento dovrà
  comunque essere convertito entro il 17
  giugno).
  Un primo intervento importante sul fronte delle
  pubbliche amministrazioni riguarda il tema
  generale della qualificazione delle stazioni
  appaltanti e della riduzione del loro numero (si
  puntava all' epoca a una sforbiciata di circa il
  70%). Su questo, prima del decreto 32 i
  comuni non capoluogo di provincia dovevano
  affidare contratti o r i c o r r e n d o c e n t r a l i d i
  committenza (stazione unica appaltante o
  centrali di unioni di comuni) o soggetti aggregatori qualificati.
  Con il decreto «Sblocca cantieri» l' obbligo diventa una facoltà perché al posto della parola «procede»
  si scrive «può procedere direttamente e autonomamente oppure». Sempre guardando al mondo delle
  amministrazioni rileva la scelta di intervenire a favore dei tecnici interni alle stazioni appaltanti che fra i
  loro compiti hanno anche la progettazione (cosiddetta progettazione interna), ma che dal 2016 fino al 18
  aprile 2019 non potevano più contare sull' incentivo (una quota del 2% del valore dell' opera) previsto
  dall' art. 113 del codice dei contratti pubblici.
  Tutto cambia con il decreto «Sblocca cantieri»: si torna alla progettazione «incentivata». Non solo, si
  aggiunge anche la progettazione cosiddetta «semplificata»: per le manutenzioni ordinarie e per quelle
  straordinarie (ad eccezione degli interventi che prevedano il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali)
  si potrà anche prescindere dalla predisposizione del progetto esecutivo.
  Andando avanti, si passa poi alla fase di aggiudicazione dei contratti dove si prevede l' innalzamento da
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  Stanziati in totale 27,5 milioni. Sono interessati gli enti di Puglia, Molise e Sicilia

  Cooperazione, pioggia di fondi
  Per accordi con Malta, Albania e Montenegro

  La cooperazione territoriale tra Italia, Albania e
  Montenegro sarà finanziata grazie al nuovo
  bando del relativo programma «Interreg Ipa
  Cbc 2014-2020».
  Il bando stanzia oltre 11,5 milioni di euro per
  rafforzare la competitività delle piccole e
  medie imprese, il patrimonio culturale e
  naturale, l' ambiente e il trasporto sostenibile.
  Le domande di partecipazione dovranno
  essere presentate entro il 2 giugno 2019. È
  stato inoltre approvato il bando relativo al
  programma di cooperazione territoriale
  Interreg Italia-Malta 2014-2020, in corso di
  pubblicazione, che stanzia 16 milioni di euro e
  concede 60 giorni per la presentazione delle
  domande.
  Cooperazione con Albania e Montenegro Il
  programma di cooperazione con Albania e
  Montenegro interessa gli enti italiani localizzati
  nelle regioni P u g l i a e M o l i s e . S a r a n n o
  finanziati progetti nell' ambito dell' innovazione
  sociale, dell' economia verde e marittima, del
  turismo, delle arti visive, dell' ambiente, dell'
  energia e dei trasporti sostenibili. Il contributo
  del programma permette di coprire fino all'
  85% delle spese ammissibili, ma gli enti
  italiani potranno contare anche sulla copertura
  del restante 15% grazie al cofinanziamento
  nazionale, coprendo quindi il 100% delle spese ammissibili grazie al contributo a fondo perduto
  pubblico. Potranno accedere ai fondi gli enti pubblici, gli enti di diritto pubblico e le organizzazioni non
  profit; ciascun progetto richiede la partecipazione di almeno un partner proveniente dalla Puglia, almeno
  un partner proveniente dal Molise e almeno un partner ciascuno per gli stati di Albania e Montenegro,
  fino ad un massimo di cinque partner complessivi per ciascun progetto. I progetti potranno avere un
  budget compreso tra un minimo di 400 mila euro e un massimo di 1,2 milioni di euro.
  Le risorse messe in campo dal programma ammontano a oltre 11,5 milioni di euro, oltre al
  cofinanziamento nazionale o dei partecipanti. La durata massima dei progetti è di 18 mesi. Le domande
  dovranno essere presentate entro il 2 giugno 2019 secondo le istruzioni presenti sul sito internet ufficiale
  del programma www.
  italy-albania-montenegro.eu.
  Cooperazione con Malta Il bando mette a disposizione oltre 16 milioni di euro da destinare alla
  cooperazione tra Malta e la regione Sicilia.
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  sul piatto 2,3 mln

  Lombardia, aiuti per potenziare la polizia locale
  La Regione Lombardia ha pubblicato il bando
  per l' assegnazione di cofinanziamenti a favore
  dei comuni in forma singola o associata per
  tutte le funzioni di polizia locale, per l' acquisto
  di dotazioni tecnico strumentali destinate alle
  polizia locale. Il bando, che attua la lr n. 6/2015
  per l' anno 2019, stanzia allo scopo 2,3 milioni
  di euro. I fondi sono destinati ai comuni singoli,
  con popolazione minima pari a 10 mila
  abitanti, dotati di un corpo o servizio di polizia
  locale, con personale con contratto a tempo
  indeterminato, oppure ad enti aggregati. Sono
  finanziabili progetti finalizzati a sviluppare
  politiche di sicurezza urbana, per prevenire e
  contenere fenomeni di disagio sociale,
  degrado urbano e inciviltà, in rapporto alle
  peculiari caratteristiche e problematicità di
  ciascun contesto territoriale. Per i comuni
  singoli, il cofinanziamento regionale è pari al
  80% del costo del progetto validato, elevabile
  fino all' 85%, fino ad un massimo di 20 mila
  euro .Per gli enti associati, le comunità
  montane e le           unioni d i      comuni, i l
  cofinanziamento regionale può raggiungere un
  massimo di 30 mila euro. Le voci di spesa
  ammissibili sono biciclette elettriche, droni,
  dotazioni digitali, radio portatili, dash cam,
  bodycam, defibrillatore, metal detector
  portatili, fototrappole e armi comuni ad impulso elettrico. I progetti cofinanziati devono essere realizzati
  e rendicontati entro e non oltre il 31 dicembre 2019, senza alcuna possibilità di proroga, pena la
  decadenza del contributo. La scadenza del bando è fissata al 16 maggio 2019.
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  entro l' 11 giugno

  Sicilia, 16 milioni per il compostaggio dei rifiuti
  La Regione Sicilia ha pubblicato l' avviso
  pubblico per la concessione di agevolazioni in
  f a v o r e d i comuni, a n c h e n e l l e f o r m e
  associative regolarmente costituite, per il
  sostegno alle attività di compostaggio di
  prossimità dei rifiuti organici. Il bando attua l'
  azione 6.1.1 «realizzare le azioni previste nei
  piani d i p r e v e n z i o n e e p r o m u o v e r e l a
  diffusione di pratiche d i c o m p o s t a g g i o
  domestico e di comunità» del Por Fesr 2014-
  2020. Possono partecipare al bando i comuni,
  anche nelle forme regolarmente costituite l
  momento della presentazione dell' istanza
  quali ambiti di raccolta ottimali. Sono
  ammissibili al contributo le operazioni di
  acquisto ed installazione di compostiere
  elettromeccaniche o statiche per il trattamento
  della frazione organica di piccola scala, le
  strutture ausiliarie connesse all' installazione e
  gestione delle stesse attrezzature e gli
  eventuali interventi di adeguamento di strutture
  esistenti necessarie al loro funzionamento. Il
  contributo finanziario in conto capitale è
  concesso fino al 100% delle spese ammissibili
  dell' operazione e non deve superare i 350
  mila euro per enti fino a 5 mila abitanti, gli 800
  mila euro per enti fino a 25 mila abitanti, 1,2
  milioni di euro per enti fino a 100 mila abitanti
  e 1,5 milioni di euro per enti oltre i 100 mila abitanti. Il contributo per singolo impianto non può
  comunque superare i 180 mila euro nel caso di impianti statici e i 220 mila euro negli altri casi.
  Le domande dovranno essere presentate tramite posta elettronica certificata entro l' 11 giugno 2019.

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  Alla vigilia del Festival dello sviluppo sostenibile, Ali rilancia gli impegni di Agenda 2030

  Clima, emergenza per i comuni
  L' Europa si muove, in Italia serve un' azione dal basso

  Siamo alla vigilia dell' appuntamento annuale
  con il Festival dello sviluppo sostenibile,
  promosso dall' ASviS, alleanza alla quale Ali
  (Autonomie       locali italiane-Legautonomie)
  aderisce, la più grande iniziativa italiana di
  sensibilizzazione della società civile sui temi
  della sostenibilità economica, sociale e
  ambientale.
  Il Festival, dal 21 maggio al 6 giugno, propone
  centinaia di eventi su tutto il territorio nazionale
  per favorire il confronto, condividere le migliori
  iniziative e stimolare richieste che «dal basso»
  impegnino la leadership diffusa del Paese al
  rispetto degli impegni presi in sede Onu con l'
  Agenda 2030.
  Ciò avviene mentre cresce la sensibilità per la
  qualità dello sviluppo e anche le piazze
  italiane si riempiono dei giovani e ragazze dei
  #friadaysforfuture, sostenuti dal messaggio di
  Greta Thumberg. Mentre i sondaggi vedono
  ormai al primo posto la preoccupazione per il
  cambiamento climatico. C' è un vero e proprio
  spartiacque politico che si fa sempre più
  visibile.
  «Dichiariamo emergenza climatica»: sono le
  parole della primo ministro scozzese Nicola
  Sturgeon, pronunciate di fronte all' auditorio
  dello Scottish National Party, il movimento di
  cui è leader. E Jeremy Corbyn, leader dei laburisti britannici, ha dichiarato che il suo partito presenterà
  una legge alla Camera dei comuni per chiedere che tutto il Regno Unito dichiari emergenza climatica,
  con l' obiettivo di tagliare drasticamente le emissioni di CO2 entro il 2030 ed evitare che nei prossimi 12
  anni la temperatura del pianeta salga di più di un grado e mezzo, quella che l' Ipcc ha definito nel suo
  ultimo rapporto come la soglia di non ritorno.
  Nel Regno Unito sono già 59 i comuni che hanno dichiarato l' emergenza climatica, impegnandosi ad
  adottare misure che riducano drasticamente le emissioni di CO2 e fissando una data (il 2030 o il 2050,
  generalmente) per raggiungere l' obiettivo. Tra essi, realtà importanti come Edinburgo, Cardiff, Leeds,
  Leicester, Oxford, Cambridge, Newcastle, Nottingham, Portsmouth, York. E ovviamente, pure la capitale
  Londra guidata dal sindaco laburista Sadiq Kahn.
  Certo, sono all' opera anche i negazionisti del climate change, con alla testa Trump e Putin e gli
  interessi economici che questi leader conservatori rappresentano, non per caso ostili all' Unione
  europea, l' attore globale più impegnato ad affrontare la crisi climatica. Lo spartiacque è sempre più
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  il progetto r.a.f.f.a.e.l. punta a costruire un modello replicabile da parte di altre p.a.

  Provincia di Viterbo capofila nella conciliazione vita-
  lavoro
  Il progetto R.a.f.f.a.e.l. («Redesigning activities
  in a family friendly way in Viterbo' s
  workplaces») è diretto a promuovere la cultura
  della condivisione delle responsabilità di cura
  tra uomini e donne e sviluppare e testare un
  modello di conciliazione vita-lavoro nel
  territorio della Tuscia (provincia di Viterbo). Il
  progetto è finanziato nell' ambito di una call del
  programma europeo per l' occupazione e l'
  innovazione sociale (Easi 2014-2020)
  finalizzata a supportare gli attori governativi e
  non governativi e le parti sociali e ad attuare i
  diritti e i principi stabiliti dal pilastro europeo
  dei diritti sociali attraverso l' innovazione
  sociale e le riforme delle politiche nazionali
  relative alla conciliazione tra lavoro e vita
  privata.
  Il progetto R.a.f.f.a.e.l., presentato lo scorso 29
  marzo nella sala conferenze della provincia di
  Viterbo dal presidente Pietro Nocchi alla
  presenza della presidente Fondazione Nilde
  Iotti, Livia Turco e della consigliera nazionale
  di parità, Franca Cipriani, è basato sulla
  collaborazione tra organizzazioni pubbliche e
  private.
  «Il progetto Raffael» è importante perché mira
  a costruire un modello replicabile» ha
  affermato il direttore di Lega delle autonomie
  Loreto Del Cimmuto nel corso della presentazione «E di fronte a una società che cambia per
  composizione delle famiglie, struttura demografica, modelli di vita, è impensabile una p.a. sempre
  uguale a se stessa e ancorata a modelli organizzativi rigidi. La riforma avviata con la legge Madia, per
  esempio, va già in questa direzione e si tratta di calarla in contesti territoriali differenti e a livello di
  amministrazioni locali».
  La provincia di Viterbo, capofila del progetto, avrà un ruolo cruciale nel coinvolgimento degli attori locali,
  sia pubblici che privati, per la condivisione di conoscenze ed esperienze, per l' attuazione di servizi
  innovativi e per la promozione di una cultura orientata alla conciliazione vita-lavoro.
  Lega autonomie (partner sociale a livello nazionale) contribuirà, attraverso la propria rete associativa, a
  raggiungere gli obiettivi di coinvolgimento e divulgazione.
  Il progetto si propone, infatti, di sviluppare un modello innovativo basato sull' integrazione delle misure
  di welfare pubblico e aziendale in settori lavorativi strategici per l' economia del territorio della provincia

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                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  nel piano economico finanziario

  Costi Tari da calcolare secondo criteri di competenza
  I costi del servizio «devono essere calcolati
  secondo il criterio della competenza, di modo
  che ogni tariffa annuale sia costruita in
  maniera da bastare a se stessa, e non nascere
  già gravata da ulteriori pregressi oneri
  estranei, appunto, ai costi del servizio
  imputabili all' esercizio finanziario di
  competenza». Con questo assunto, la sezione
  regionale di controllo della Corte dei conti
  Basilicata nel parere n. 4/2019, conferma l'
  impossibilità di inserire nei Piano economico e
  finanziario (Pef) i costi del servizio rifiuti non
  emersi e quindi non considerati negli anni
  precedenti. Le ipotesi in cui è possibile inserire
  costi del servizio riferibili ad anni precedenti
  nel Pef relativo all' anno successivo sono del
  tutto straordinarie ed eccezionali (si pensi alla
  possibilità di recuperare i crediti inesigibili
  nelle ipotesi di cui all' art. 1, comma 654-bis,
  legge 147/2013) e in ogni caso «giammai
  riconducibili a ordinari comportamenti
  negligenti/illegittimi imputabili all' ente locale»,
  così escludendosi «la possibilità di valutare tra
  le componenti di costo anche i mancati ricavi
  (tout court) derivanti, in via del tutto
  prevedibile, dalla «errata» (o illegittima)
  determinazione della tariffa per l' anno
  precedente».
  La problematica affonda le radici nella norma, che impone la copertura integrale dei costi sostenuti, ma
  nulla dice su eventuali recuperi dei costi non inseriti nei Pef relativi a esercizi precedenti. La Corte è dell'
  avviso che i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti, illegittimamente non posti a carico degli utenti
  nell' esercizio di competenza, non possano essere inseriti nel Pef di esercizi successivi. Le direttrici
  seguite nella redazione del parere in esame, vanno individuate nella legge istitutiva della Tari e nelle
  disposizioni contenute nella legge n. 296/06. In primis, nell' art. 1, comma 650 che sancisce il principio
  di copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, tenuto conto che la Tari è
  corrisposta in base a tariffa commisurata ad anno solare coincidente con un' autonoma obbligazione
  tributaria e nel comma 683, secondo il quale le tariffe della Tari devono essere approvate entro il
  termine fissato da norme statali per l' approvazione del bilancio di previsione. La lettura di questi due
  commi in combinato disposto con l' art.
  1, comma 169, della legge n. 296/2006, a mente del quale «gli enti locali devono deliberare le tariffe e le
  aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione
  del bilancio di previsione» e della deroga prevista dall' art. 193, comma 3, del Tuel, che consente la

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