COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 22 luglio 2016
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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 22 luglio 2016 Cronaca 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17 Ad Anzola è in svolgimento la rassegna... 1 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 19 San Giovanni, Mirada de tango interpreta il grande Piazzolla 2 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17 Cinema sotto le stelle 3 22/07/2016 larepubblica.it (Bologna) Gli appuntamenti di venerdì 22 a Bologna e dintorni: Notte jazz 4 Economia e lavoro 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17 Sconti sulle bollette dell' acqua 7 Politica locale 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17 Ex discarica Razzaboni, il sindaco: «Espropri a settembre, poi la... 8 Sanità, sociale e servizi per l'infanzia 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17 Cambio ai vertici della Pro Loco Racemoli passa il testimone a Franceschi 9 Pubblica Amministrazione 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 11 GIANNI TROVATI Appalti in frenata dopo la riforma: 52% nei lavori 10 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15 MARZIO BARTOLONI Entro Ferragosto le prime unioni civili 12 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 22 Municipalizzate, agli enti 14 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 GIANNI TROVATI Comuni, più spazio alle assunzioni 16 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 Copertura statale per l' estinzione dei vecchi mutui 18 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 Dai minienti agli asili nido aumenta il personale 19 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 Province e Città metropolitane, tagli e compensazioni 20 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31 Sanzioni leggere per chi ha sforato il Patto 2015 21 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 29 ANTONIO CICCIA MESSINA Unioni civili, non c' è obiezione 22 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 35 CINZIA DE STEFANIS Rifiuti, le schede del Sistri non... 24 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 41 FRANCESCO CERISANO, MATTEO BARBERO Boccata d' ossigeno per gli enti 25 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 42 MATTEO BARBERO Assunzioni a rischio per il 2015 27 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 42 FRANCESCO CERISANO La Delrio si salva ancora 28 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 42 Partecipate, 2 mila incarichi 30 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 43 SERGIO TROVATO Enti, l' addio ad Equitalia è certo 31 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 45 agevolazioni in pillole 33 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 45 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI Finanziate le strutture sportive 34 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 45 Veneto, 4 milioni per i lavori pubblici di interesse locale 36 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 46 Giunte rosa nei minienti 37 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 46 Lo scadenzario degli enti locali 39 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 47 ANTONIO MISIANI Una toppa ai bilanci provinciali 40
22 luglio 2016 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Ad Anzola è in svolgimento la rassegna cinematografica estiva 'Cinema sotto le stelle'. A d Anzola è in svolgimento la rassegna cinematografica estiva 'Cinema sotto le stelle'. Manifestazione che si svolge nelle corti agricole. Il prossimo appuntamento è per mercoledì alle 21,30 nella corte agricola Fondo Palazzo della Famiglia Ballarini, in via Biancospino, dove si terrà la proiezione del film 'Carol'. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
22 luglio 2016 Pagina 19 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca San Giovanni, Mirada de tango interpreta il grande Piazzolla Oggi, alle 21,15 nel cortile del municipio a San Giovanni in Persiceto si terrà un concerto con le musiche di Astor Piazzolla con influenze jazz e molteplici contaminazioni e sperimentazioni musicali. Si esibirà la band Mirada de tango (foto)'. I musicisti sono Manuela Turrini (fisarmonica), Alessandro Bonetti (violino), Roberto Salario (contrabbasso), Claudia D' Ippolito (pianoforte). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2
22 luglio 2016 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Cronaca Cinema sotto le stelle Ad Anzola è in svolgimento la rassegna cinematografica estiva Cinema sotto le stelle'. Manifestazione che si svolge nelle corti agricole. Il prossimo appuntamento è per mercoledì alle 21,30 nella corte agricola Fondo Palazzo della Famiglia Ballarini, in via Biancospino, dove si terrà la proiezione del film Carol' Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3
22 luglio 2016 larepubblica.it (Bologna) Cronaca Gli appuntamenti di venerdì 22 a Bologna e dintorni: Notte jazz Una bella serata con il jazz di qualità con due concerti di notevole livello, purtroppo in contemporanea: al Montagnola Music club con il quartetto di Piero Odorici con due mostri sacri come Buster Williams e Lenny White, e al Salotto di via Mascarella le atmosfere s o f f u s e d e l l a v o c e d i Chiara Pancaldi. Sassofonista ormai avvezzo alle collaborazioni importanti, anche per le sue frequentazioni americane, Odorici sarà alle 21.30 (ingresso gratuito) sul palco del jazz club allestito tra il verde del parco di fronte a piazza VIII Agosto, guidando un quartetto di eccezione, col suo sax affiancato dalla sezione ritmica che ogni jazzista vorrebbe avere, ovvero il contrabbasso di Buster Williams e la batteria di Lenny White, con Nico Menzi al piano a completare il poker d' assi. È jazz classico suonato con tutti i crismi quello che si potrà ascoltare, perché i due esperti statunitensi vantano un palmares di collaborazioni stellare (da Davis a Corea, da Rollins a Hancock), con Odorici che ha acquisito la maturità artistica per stare al livello di tali jazzisti, con i quali peraltro ha già incrociato il palco in diverse occasioni. «Con loro un jazzista si sente quasi in paradiso dice Odorici e ogni volta mi arricchisco, perché sono veri maestri». Jazz classico anche al Salotto, con alle 21.30 Chiara Pancaldi in duo col pianista Cyrus Chestnut, con cui ha inciso lo scorso anno in quartetto "I walk a little faster", un disco che ottenuto ottime recensioni e che ha già presentato dal vivo in vari paesi europei e in Giappone. In autunno poi, sarà di nuovo in tour sempre in Europa in quartetto e sempre con il pianista Chestnut. In repertorio, per un concerto che merita tutta l' attenzione possibile da parte del pubblico, i classici del songbook, quelli con cui si confronta ogni cantante che si rispetti (da Porter a Gerswhin), e la cantante bolognese non fa eccezione. Talento e classe non le mancano, e avere al fianco un musicista esperto come Chestnut, che questo repertorio lo frequenta da sempre, è la migliore garanzia di un concerto di qualità, all' insegna del jazz raffinato ed elegante che da sempre propone la Pancaldi. Marcello Mastroianni sul set di "8 e ½" . È l' immagine scelta per l' edizione 2016 di Sotto le stelle del cinema che da oltre un mese ci guarda da muri, strade e autobus della città. Uno scatto bellissimo e inedito firmato da Paul Ronald e proveniente dalle collezioni del Centro Cinema Città di Cesena (in mostra tra l' altro alla Galleria d' arte Pescheria di Cesena fino al 31 agosto). Ed è proprio "8 e ½", da molti considerato il capolavoro di Fellini e premiato con l' Oscar nel 1964, a illuminare stasera alle 21.45 piazza Maggiore per rendere omaggio a Mastroianni nel Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4
22 luglio 2016 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Economia e lavoro ANZOLA Sconti sulle bollette dell' acqua ANZOLA Il Comune di Anzola informa che l' Agenzia Territoriale dell' Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti ha previsto, agevolazioni economiche riguardo la tariffa del servizio idrico in base al valore Isee del nucleo familiare. Possono usufruire degli sconti i nuclei familiari, anche composti da un' unica persona, con valore Isee inferiore o uguale a 10.000 euro. La richiesta deve essere presentata entro il 30 settembre. I moduli per inviare la domanda si trovano negli uffici comunali dell' Urp. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7
22 luglio 2016 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Politica locale Ex discarica Razzaboni, il sindaco: «Espropri a settembre, poi la bonifica» San Giovanni La Regione ha finanziato l' intervento con 4 milioni di PIER LUIGI TROMBETTA SAN GIOVANNI IN PERSICETO «A SETTEMBRE dovremmo iniziare i lavori di completamento della bonifica della Razzaboni». A parlare è il sindaco di San Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, che si sta muovendo per risolvere l' annoso problema dell' ex discarica finita nel mirino della Corte europea che sta multando l' Italia per le discariche ancora non bonificate, tra cui appunto quella persicetana. «Ho nominato un dirigente del Comune continua il primo cittadino che seguirà specificatamente questa questione e che si dedicherà alla progettazione e alla realizzazione dell' intervento previo esproprio dell' area (Mise) che ad oggi è ancora di proprietà privata. Giorni fa ho già incontrato l' assessore regionale alla Sanità Paola Gazzolo che ha confermato la disponibilità di quattro milioni di euro per finanziare l' intero intervento. Quindi la prossima mossa nostra sarà quella di espropriare la zona dove procedere con la rimozione dei rifiuti già messi in sicurezza. Credo che per completare questi passaggi burocratici occorrerà circa un mese. Quindi si procederà con la rimozione del materiale. Questi 4 milioni prosegue il sindaco permetteranno di completare la bonifica del sito con tutte le verifiche del caso». SUL TEMA la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Piccinini aveva chiesto al primo cittadino di San Giovanni in Persiceto di poter partecipare all' incontro con l' assessore Gazzolo sulla discarica. «Anche se ci è stata negata la possibilità essere presenti all' incontro aveva sottolineato Piccinini , la nostra speranza è che si arrivi al più presto a uno sblocco della vicenda, nonostante le premesse non siano delle più incoraggianti. Fino ad oggi l' unico risultato concreto, ottenuto solo grazie al nostro impegno in Commissione e in Assemblea e al pressing sulla Giunta, è stato quello di far mettere a bilancio quattro milioni di euro per le bonifiche. Ma, visto che le multe dell' Europa continuano ad arrivare, Comune e Regione devono darsi una mossa, altrimenti saremmo costretti a pagare chissà per quanto tempo ancora». TUTTAVIA Pellegatti replica dicendo che: «riguardo alla presunta mancanza di trasparenza lamentata dalla Piccinini per non essere stata convocata all' incontro, ricordo che avevo avuto già modo, appena giorni fa, di approfondire con lei, e di persona, i temi legati alla Razzaboni. Vale a dire durante il sopralluogo all' area che abbiamo effettuato insieme all' inizio di luglio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8
22 luglio 2016 Pagina 17 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Sanità, sociale e servizi per l'infanzia ANZOLA IL VICE PRESIDENTE E' ANDREA SCARPELLI Cambio ai vertici della Pro Loco Racemoli passa il testimone a Franceschi ANZOLA L ' I M P R E N D I T O R E F a u s t o Franceschi, 65 anni, titolare di una azienda di metalmeccanica, membro del Comitato di EmiliBanca e da sempre attivo volontariato anzolese, è il nuovo presidente della Pro loco di Anzola. Prende il testimone da Alfonso Racemoli che è stato presidente per sedici anni. Braccio destro di Franceschi è Andrea Scarpelli, ingegnere di 32 anni, che è stato eletto vicepresidente. «HO ACCETTATO l' incarico spiega Franceschi perché sono in Pro loco da molti anni e perché intendo portare avanti l' azione positiva di questa associazione. Credo che il paese debba sempre essere valorizzato. E mi piacerebbe che ci fosse una partecipazione sempre più ampia e diffusa alle nostre iniziative, ma soprattutto sogno di vedere tanti nuovi volontari della Pro loco tra i nostri giovani». Franceschi, è anzolese da cinque generazioni e in qualità di volontario e consigliere nella Pro Loco, si è sempre occupato di tante attività gestionali e operative come factotum. Dal montaggio degli allestimenti, al lavoro in cucina e al servizio ai tavoli. Ma soprattutto ha sempre seguito la gelateria della Fiera quest' anno presa in carico per la prima volta dai ragazzi del Forum giovani grazie al contributo della Carpigiani che ha sempre messo a disposizione le macchine per i gelati. Franceschi si definisce privilegiato perché sa di intraprendere la carica da presidente da un buon punto di partenza. E cioè dalla situazione positiva che ha ereditato dalla gestione di Racemoli, in termini di bilancio, di struttura e di iniziative. «SULLA SCIA di quanto già avviato prosegue il neo presidente , il mio obiettivo è quello di migliorare l' organizzazione per ampliare l' offerta di attività. Offro la mia piena disponibilità a collaborare con i protagonisti del territorio, a partire dall' amministrazione comunale, in un dialogo costante con le attività commerciali, con le imprese e con le associazioni locali». E aggiunge: «Lavoreremo per mantenere gli appuntamenti tradizionali come le feste della befana di Anzola, di fine anno, di primavera; eppoi il Carnevale, la fiera, il ferragosto. Potenzieremo le iniziative avviate dal Comune come Castrum Unciola, il cinema estivo e altri appuntamenti culturali». Pier Luigi Trombetta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9
22 luglio 2016 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Anac. I dati del primo semestre Appalti in frenata dopo la riforma: 52% nei lavori ROMA Le cifre diffuse dal Cresme e quelli dell' osservatorio congiunturale dell' Associazione dei costruttori avevano già prefigurato l' allarme, ma i numeri ufficiali sugli appalti messi in fila dall' Autorità nazionale anticorruzione dopo averli elaborati dalla banca dati nazionale dei contratti pubblici disegnano un vero e proprio crollo: tra aprile e giugno 2016 gli appalti di lavori sono stati il 52% in meno rispetto allo stesso periodo dell' anno scorso, e i valori in gioco sono scesi ancora di più, del 62 per cento. A tirare il freno è stato, non da solo, l' effetto della riforma del Codice appalti, che ha rivoluzionato le regole dei contratti pubblici imponendo alle amministrazioni locali un complicato lavoro di adattamento e a quelle centrali di accelerare nella definizione di una serie di regole attuative: il tutto senza prevedere un periodo transitorio di ponte fra le vecchie e le nuove norme che avrebbe potuto attenuare il problema. Una riforma di questo tipo produce ovviamente una sorta di "shock da innovazione", destinato ad attenuarsi nel tempo come già sembrano mostrare i dati: fra aprile e maggio, infatti, la contrazione degli appalti di lavori sopra il milione di euro calcolata dall' Anac ha raggiunto addirittura l' 84% rispetto al 2015, mentre a giugno la flessione si era quasi dimezzata (45%). Per disegnare con precisione l' effetto del debutto del nuovo Codice l' Authority guidata da Raffaele Cantone divide in due periodi l' analisi della dinamica dei contratti nel primo semestre 2016. Il ritmo in realtà era già sceso fra il 1° gennaio e il 19 aprile, data di entrata in vigore del nuovo Codice, facendo segnare negli appalti di lavori una flessione del 16% nel numero e del 33% nel valore. Entrata in campo la riforma, però, la discesa si è trasformata in picchiata, arrivando appunto a dimezzare abbondantemente i numeri rispetto allo stesso periodo dell' anno prima. Diversa la dinamica di forniture e servizi, con una riduzione delle prime (13% gli appalti nel primo semestre, 23% in termini di valore) e un aumento delle seconde (+30% il numero di contratti, ma +4% l' importo), ma anche in questo caso quando si isola il periodo successivo al debutto della riforma i segni meno si intensificano parecchio. A conti fatti, una conseguenza di questo tipo si spiega senza troppe difficoltà se si guarda alle tante novità imposte dalla riforma, a partire dal fatto che nei lavori pubblici il nuovo Codice consente di mettere a base di gara solo il progetto esecutivo, chiudendo la porta all' appalto integrato che rimane possibile solo nel partenariato pubblico privato e nella realizzazione di opere con general contractor. Più rigide diventano poi le regole per la qualificazione delle stazioni appaltanti, che andranno attuate con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
22 luglio 2016 Pagina 11 Il Sole 24 Ore
22 luglio 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione La riforma. Via libera del Consiglio di Stato al decreto: entro il 5 dicembre i decreti attuativi Orlando: saranno pronti prima dell' estate Entro Ferragosto le prime unioni civili I sindaci «dissidenti» dovranno delegare un funzionario Si riaccende la polemica tra le forze politiche I sindaci sono avvisati: entro ferragosto, se dal Viminale arriveranno in tempo i formulari previsti, potranno essere celebrate e trascritte le prime unioni civili. E anche in quei Comuni dove i primi cittadini dovessero rifiutarsi dichiarandosi "obiettori" dovrà essere delegato u n consigliere o un assessore comunale. A chiarirlo è stato il Consiglio di Stato che ieri ha reso noto il suo via libera al decretoponte sulle unioni civili, un testo che in 10 articoli di fatto rende già possibili le registrazioni nei Comuni, in attesa che le norme attuative definiscano, da qui a dicembre, l' applicazione della legge varata a maggio dal Parlamento. «Con il nostro parere, il decreto può essere adottato subito dal governo. Se il ministero dell' Interno usa il periodo della vacatio legis di 15 giorni per istituire il registro provvisorio, l' ufficiale di Stato civile per l' 1112 agosto può raccogliere la documentazione necessaria e la p r i m a unione civile può essere celebrata ragionevolmente per Ferragosto», ha chiarito il presidente della sezione atti normativi del Consiglio di Stato, Franco Frattini, che ha messo a punto il parere. Parere che tra l' altro spazza via anche il rischio dell' obiezione di coscienza dei sindaci, non prevista nella legge. Che, come ha spiegato ieri lo stesso Frattini, affida «opportunamente» agli ufficiali di stato civile (e non ai soli sindaci) la trascrizione delle unioni. In pratica il sindaco che, per ragioni religiose o convinzioni etiche, non voglia procedere, può delegare come avviene anche per il matrimonio avvalendosi di «un' ampia platea di soggetti». E per chi si rifiutasse di delegare potrebbe scattare una denuncia per omissione di atti d' ufficio. È stata proprio la legge Cirinnà («Dal 15 agosto via libera ai confetti arcobaleno», ha commentato ieri la senatrice del Pd e relatrice della legge) a prevedere l' emanazione di un Dpcm per fissare subito le disposizioni transitorie. Ora sono previsti altri passaggi. In prima battuta, un provvedimento del Viminale sulle formule da inserire nei registri: l' emanazione del testo è stabilita entro 5 giorni dall' entrata in vigore del Dpcm, ma il Consiglio di Stato ieri ha suggerito di farli viaggiare insieme, così da accelerare i tempi e garantire le prime unioni civili già entro la metà di agosto. Dovranno poi arrivare i decreti attuativi definitivi: l' appello dei giudici amministrativi è quello di rispettare il termine del 5 dicembre. E ieri il ministro della Giustizia, Andrea Orlando ha assicurato che «saranno pronti prima della pausa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12
22 luglio 2016 Pagina 15 Il Sole 24 Ore
22 luglio 2016 Pagina 22 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Utilities. Lo studio R&S Mediobanca Municipalizzate, agli enti locali 3,2 miliardi di cedole Altro che privatizzazioni. Lo Stato Imprenditore è ancora vivo e vegeto: nella foresta degli enti locali. I n I t a l i a l e municipalizzate, t r a acquedotti, bus, elettricità, e tanto altro, sono il quarto gruppo industriale del paese, con un giro d' affari aggregato di 32,3 miliardi di euro (nel quinquennio 20102015). Ma anche straindebitata (una gigantesca zavorra di 39,4 miliardi) e con margini bassissimi. La radiografia scattata dall' ufficio studi di Mediobanca, uno degli osservatori più affidabili e autorevoli d' Italia (elaborata sui bilanci 2 0 1 4 ) , d i s e g n a u n ' I t a l i a a n c o r a fortemente influenzata Partecipazioni Statali (86 gruppi per un totale di 426 società censite) e spaccata in due: il Nord ricco ed efficiente; il S u d t r a s p r e c h i e b u c h i d i bilancio. L e municipalizzate hanno prodotto un misero utile di 2,1 miliardi (una media di 400 milioni all' anno, circa l' 1% dei ricavi del 2014). Come ogni affresco totale, quel numero è una media di andamenti molto contrastanti: ci sono regioni virtuose e altre bocciate. Svetta il Trentino, regione con le aziende pubbliche più ricche (850 milioni di utili, grazie all' AutoBrennero che da sola pesa per 360 milioni), seguito dall' Emilia Romagna (680 milioni, tutti ralizzati grazie alla multiutility Hera con 670 milioni). Perde terreno la Lombardia, solo terza con con 240 milioni di utili: tutta colpa dell' autostrada Milano Serravalle i cui 400 milioni di perdita hanno offuscato i buoni risultati di municipalizzate come Sea (gli aeroporti, 268 milioni), A2A (utility con 180 milioni) e Atm, metro e tram, (quella con la migliore copertura dei costi operativi tra i trasporti pubblici grazie anche alla bassissima evasione di biglietti). I trasporti locali sono il malato grave tra le municipalizzate: 1,5 miliardi di perdite cumulate). Lazio (affossata dalla voragine Atac) e Campania (col buco Eav, le ferrovie campane metropolitane) sono invece le pecore nere del Paese (circa mezzo miliardo di perdite). Le loro aziende sono una voragine: 1 miliardo per l' Atac (peggior municipalizzata d' Italia) e 370 per l' Eav. Terzo gradino del poco onorevole anti podio per la Sicilia con un rosso di 83 milioni. I casinò sono ormai una scommessa persa: in passivo Venezia e SaintVincent. Milano e Roma sono le due città più ricche: le loro aziende pubbliche valgono rispettivamente 2 e 1,5 miliardi. Aziende che sono anche una mucca da mungere: se il capitale immobilizzato dagli enti locali nelle municipalizzate(15 miliardi in totale) venisse investito in titoli di Stato, ai tassi attuali(lo 0,9%) renderebbero 130 milioni all' anno. Invece in 5 anni, le aziende locali a controllo pubblico (115 enti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14
22 luglio 2016 Pagina 22 Il Sole 24 Ore
22 luglio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione Pa. Primo via libera ieri alla Camera alla legge di conversione del decreto enti locali, che ora passa al Senato per la «ratifica» Comuni, più spazio alle assunzioni Aumentano le chance nei minienti e dove gli esuberi delle Province sono stati ricollocati al 90% roma Più assunzioni nei piccoli Comuni che hanno organici ridotti e negli enti locali d e i territori dove la ricollocazione degli esuberi d e l l e Province è q u a s i c o m p i u t a , piano straordinario di reclutamento per gli insegnanti e gli educatori degli asili nido e per i vigili del fuoco, ma anche riapertura delle rate per i debiti fiscali, riscossione coattiva estesa alle multe per chi sale in autobus senza biglietto, soluzione ponte per le concessioni balneari "condannate" dall' Europa, aiuti vari alle zone terremotate e nuovi interventi sulle fondazioni liriche. Ultimo treno normativo prima dell' estate, il decreto legge enti locali che ieri a Montecitorio ha fatto incassare la 57esima fiducia al governo Renzi ed è stato approvato con 271 voti favorevoli, 109 contrari e due astenuti si è trasformato nel più classico dei decreti omnibus, che spaziano a tutto campo con una raffica di interventi grandi e piccoli impossibili da ricondurre a un quadro unitario. Ora il provvedimento passa al Senato dove, numeri permettendo, si punta a un passaggio blindato perché mancano i tempi per una terza lettura. Un filo rosso si incontra sul reclutamento di nuovo personale pubblico. Anni di stretta al turn over e blocchi delle assunzioni hanno moltiplicato le aree di sofferenza, la finanza pubblica non permette una riapertura a tutto campo e allora il decreto interviene con una serie di regole settoriali. Viene cancellato l' obbligo di ridurre progressivamente l' incidenza della spesa di personale sulle uscite correnti; gli spazi di turn over si triplicano, dal 25 al 75%, nei Comuni fra mille e 10mila abitanti che in rapporto alla popolazione abbiano organici più leggeri di quelli fissati per gli enti in dissesto, a tutti i Comuni frutto di fusione vengono estese le deroghe già previste dalla manovra 2015 per i soli casi in cui la spesa di personale fosse inferiore al 30% delle uscite correnti, mentre si riaprono le assunzioni negli enti locali delle Regioni in cui sia stato ricollocato almeno il 90% degli esuberi delle Province. I dirigenti a contratto escono dai calcoli per il tetto di spesa dei contratti a termine, in cui erano rientrati a seguito di una pronuncia della Corte dei conti, mentre il piano straordinario delle assunzioni negli asili nido, già scritto nel decreto originario, con la legge di conversione si estende anche ai Comuni che hanno sforato il Patto nel 2015. Su questo capitolo l' Anci esprime una «soddisfazione parziale» perché, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16
22 luglio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore
22 luglio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione INDEBITAMENTO Copertura statale per l' estinzione dei vecchi mutui Per il 2016 ci sono 14 milioni, che possono salire a 40 dirottando a questo scopo i proventi delle sanzioni a carico di chi non ha rispettato il Patto, per coprire le penali per l' estinzione anticipata dei vecchi mutui a carico degli enti locali, che pagano spesso tassi non più in linea con le attuali dinamiche di mercato. Altri 48 milioni all' anno sono messi in campo per il 2017 e il 2018. I Comuni che intendono sfruttare questa opportunità hanno tempo per effettuare la richiesta fino al 31 ottobre di quest' anno, e fino al 31 marzo dei prossimi due anni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18
22 luglio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ORGANICI Dai minienti agli asili nido aumenta il personale Si triplicano le facoltà assunzionali (dal 25% al 75%) nei Comuni tra mille e 10mila abitanti che hanno organici inferiori ai parametri fissati per gli enti in dissesto. Riaperto il turn over al 2 5 % n e i Comuni d e l l e Regioni che hanno ricollocato almeno il 90% degli esuberi delle Province. I l piano s t r a o r d i n a r i o d i a s s u n z i o n i d i insegnanti ed educatori degli asili nido si estende agli enti che non hanno rispettato il Patto nel 2015. Dirigenti a contratto fuori dai tetti di spesa per il lavoro flessibile. Per i vigili del fuoco assunzione straordinaria di 193 unità e allargamento degli organici di 400 posti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19
22 luglio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione AREA VASTA Province e Città metropolitane, tagli e compensazioni Vengono definite per legge le compensazioni che azzerano i tagli a carico delle Città metropolitane, e vengono distribuiti i tagli e le compensazioni (parziali) per le Province. Un aiuto da 148 milioni viene indirizzato agli enti di area vasta per lo svolgimento delle loro funzioni istituzionali nel campo dell' edilizia scolastica e della manutenzione delle strade. La distribuzione di queste risorse sarà definita attraverso un accordo in Conferenza Stato Città da siglare entro il 30 settembre prossimo. Un aiuto da 17,5 milioni di euro arriva invece ai Comuni terremotati dell' Abruzzo: 16 milioni sono destinati a L' Aquila. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20
22 luglio 2016 Pagina 31 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione VINCOLI FINANZIARI Sanzioni leggere per chi ha sforato il Patto 2015 Accanto all' azzeramento delle sanzioni finanziarie a carico di Province e Città (quasi tutte) che non hanno rispettato il Patto d i stabilità 2015, vengono limitate anche le penalità a carico dei Comuni nella stessa condizione, che subiranno un taglio pari al 30% e non al 100% dello sforamento (tra gli interessati i Comuni di Venezia e Vercelli). Dalle sanzioni finanziarie per i Comuni sono esclusi anche gli sforamenti legati all' edilizia scolastica. Dal prossimo anno blocco delle assunzioni per gli enti locali che non rispettano i termini di approvazione e invio dei bilanci preventivi e consuntivi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21
22 luglio 2016 Pagina 29 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Il parere del Consiglio di stato sul decreto attuativo della legge Cirinnà (76/2016) Unioni civili, non c' è obiezione Il sindaco che non se ne vuole occupare delega altri P e r l e unioni civili non vale l' obiezione di coscienza. Non è prevista dalla legge e il sindaco che non vuole presiedere alla costituzione di una unione non deve fare altro che delegare. È una delle precisazioni del parere sullo schema di decreto per la prima applicazione della legge Cirinnà (n. 76/2016), licenziato dal Consiglio di stato (n. 1695/2016 del 21/7/2016). Palazzo Spada, in un documento molto analitico sul decreto (anticipato da ItaliaOggi del 12 luglio 2016), pur capendo l' urgenza in cui si muove la presidenza del consiglio dei ministri, non manca di sottolineare le criticità del testo, per sua natura provvisorio, in attesa dei decreti delegati definitivi. In ogni comune. Gli interessati possono chiedere di unirsi civilmente all' ufficiale dello stato civile del comune di loro scelta. Lo schema di decreto, dunque, legittima le persone intenzionate ad unirsi civilmente a indirizzare la richiesta all' ufficiale dello stato civile di qualunque comune italiano. Per quanto la norma sia ragionevole, la sezione consultiva per gli atti normativi, presieduta da Franco Frattini, rileva che non viene specificato come devono comportarsi gli ufficiali dello stato civile, nel caso in cui siano scelti comuni diversi da quelli di residenza di uno o di entrambi i dichiaranti. Testimoni. Palazzo Spada punta il dito contro la norma dello schema di decreto che prescrive la presenza di quattro testimoni nell' ipotesi in cui l' ufficiale dello stato civile debba ricevere la dichiarazione costitutiva dell' unione civile nel luogo in cui si trovi la persona impedita a recarsi presso la casa comunale per infermità o per altro comprovato impedimento. Il decreto, in questo specifico punto, è illegittimo: il numero dei testimoni che devono presenziare alla dichiarazione in questione è espressamente stabilito dalla legge, che indica la necessità di soli due testimoni. La previsione della presenza di quattro testimoni sarebbe un ingiustificato aggravamento per le parti e per le amministrazioni comunali. Obiezione di coscienza. La legge n. 76/2016 non ha una norma sull' obiezione di coscienza, che non può legittimamente essere sollevata. D' altra parte gli adempimenti sono posti a carico dell' ufficiale di stato civile, e cioè di un pubblico ufficiale, che ben può essere diverso dalla persona del sindaco. Peraltro per i matrimoni le funzioni dell' ufficiale di stato civile possono essere svolte da persona a ciò Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
22 luglio 2016 Pagina 29 Italia Oggi
22 luglio 2016 Pagina 35 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Rifiuti, le schede del Sistri non sostituiscono documenti La disciplina di riferimento per il trasporto transfrontaliero dei rifiuti è il regolamento 1013/2006/Ce relativo alla spedizione dei rifiuti. Le schede sistri, area movimentazione, non sostituiscono la documentazione che deve a c c o m p a g n a r e i rifiuti i n b a s e a t a l e regolamento. La compilazione della scheda movimentazione del produttore può essere effettuata dal soggetto iscritto al Sistri che ha organizzato il trasporto. Questo è quanto si legge nelle nuove guide rapide aggiornate dal ministero dell' ambiente sul Sistri, diffuse il 18 luglio 2016 sul trasporto transfrontaliero dei rifiuti. Due i casi per il trasporto transfrontaliero dei rifiuti: l' importazione dei rifiuti dall' estero da parte di un trasportatore iscritto al Sistri e l' esportazione dei rifiuti verso l' estero da parte di un trasportatore iscritto al Sistri. N e l c a s o d i trasporto intermodale di rifiuti verso un impianto estero, il produttore deve specificare, nella sezione di propria competenza della scheda movimentazione, tutti i trasportatori che compongono la filiera intermodale su territorio nazionale. Considerando il trasporto intermodale come costituito da più tratte gestite da più trasportatori/vettori, le tratte sul territorio italiano devono essere effettuate da trasportatori iscritti al Sistri, anche nel caso in cui parte di una tratta, che inizia e termina in Italia, dovesse attraversare i confini territoriali. In caso di importazione dei rifiuti dall' estero il primo soggetto della filiera che effettua il trasporto sul territorio nazionale è tenuto ad inserire nella scheda movimentazione i dati relativi al produttore estero e ai rifiuti da movimentare. Nel caso in cui il soggetto in questione sia un' impresa ferroviaria, la scheda viene compilata dal soggetto immediatamente successivo (altro trasportatore o terminalista) e gli estremi dell' azienda ferroviaria vengono riportati da quest' ultimo nel campo «annotazioni» della scheda movimentazione sezione produttore. Cinzia De Stefanis © Riproduzione riservata. CINZIA DE STEFANIS Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24
22 luglio 2016 Pagina 41 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Tutte le novità del decreto legge 113 approvato in prima lettura dalla camera Boccata d' ossigeno per gli enti Alleggeriti turnover e sanzioni, più facile estinguere i mutui Alleggerimento del turnover nei comuni medio piccoli e delle sanzioni per quelli che hanno sforato il Patto 2015. Introduzione di una compartecipazione statale alle spese sull' estinzione anticipata dei mutui e dei prestiti obbligazionari. Sono queste le principali novità per gli enti locali introdotte al dl 113/2016 dalla Camera che ieri pomeriggio ha dato il via libera in prima lettura al provvedimento con 271 voti favorevoli, 109 contrari e 2 astenuti, dopo che in mattinata il governo aveva incassato il voto di fiducia da Montecitorio con 343 si' e 165 no. Ora il provvedimento passa al senato per il varo definitivo prima della pausa estiva anche se è improbabile che palazzo Madama possa apportare ulteriori modifiche al testo. Vediamo le principali novità. Turnover. Fra le misure più rilevanti spicca l' allenamento del turnover a favore dei comuni mediopiccoli: fino alla soglia dei 10 mila abitanti, gli enti che nell' anno precedente hanno registrato un rapporto dipendenti popolazione inferiore a quello individuato per gli enti in dissesto potranno assumere fino al 75% (a fronte del 25% fissato dall' ultima legge di stabilità) della spesa dei cessati nell' anno precedente. Resta fermo il limite del 100% per gli enti che fino allo scorso anno erano esenti dal Patto. Sanzioni Patto. Il secondo capitolo su cui si sono registrate le maggiori aperture è quello delle sanzioni per la violazione del Patto 2015. In aggiunta al condono delle sanzioni economiche già previsto per gli enti di area vasta, è stato introdotto uno sconto anche a favore dei comuni, che subiranno un taglio pari al 30% (anziché al 100%) dello sforamento. La medesima penalità verrà ridotta di un importo pari alla spesa per edilizia scolastica sostenuta negli scorsi 12 mesi, purché non già oggetto di altre fattispecie di esclusione, sulla base dei dati che i comuni interessati dovranno comunicare alla Ragioneria generale dello Stato entro 30 giorni dall' entrata in vigore della legge di conversione del dl. Niente assunzioni senza bilanci. Regioni, province, città metropolitane e municipi che non rispettano i termini previsti per l' approvazione del preventivo, del rendiconto e del bilancio consolidato, o che non inviano nei termini tali documenti alla Banca dati delle pubbliche amministrazioni, non potranno effettuare assunzioni a qualsiasi titolo e con qualsiasi tipologia contrattuale, compresi i rapporti di co.co.co. e di somministrazione. Anche i procedimenti di stabilizzazione in atto saranno congelati e non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25
22 luglio 2016 Pagina 41 Italia Oggi
22 luglio 2016 Pagina 42 Italia Oggi Pubblica Amministrazione dl enti locali Assunzioni a rischio per il 2015 Pericolo blocco delle assunzioni per le amministrazioni che nel 2015 hanno sforato il limite del rapporto fra spese di personale e spese correnti. Il correttivo introdotto dal decreto enti locali, infatti, potrebbe non essere sufficiente. Il dl 113/2016 ha abrogato la lettera a) dell' art. 1, comma 557, della legge 296/2006, che secondo la Corte dei conti (si vedano, in particolare, le deliberazioni della Sezione delle autonomie nn. 16/20216 e 27/2015) imponeva agli enti già soggetti al Patto (ossia tutti quelli dai 5.000 abitanti in su) di ridurre l' incidenza della spesa di personale sulla spesa corrente rispetto al valore medio registrato negli anni 20112013. Tale lettura ha posto numerose e rilevanti criticità: per esempio, se negli anni benchmark si sono sostenute spese di natura eccezionale o non ricorrente e poi le uscite sono tornate al loro livello fisiologico, rispettare l' obiettivo può essere complicato. E la stessa cosa accade se un ente decide (magari per migliorare efficacia ed efficienza) di esternalizzare un servizio prima svolto in forma diretta. Gli stessi giudici contabili avevano stigmatizzato tali distonie, ma per correggerle occorreva un intervento del legislatore, che adesso è finalmente arrivato. Tutto bene, quindi? Non proprio, purtroppo. Infatti, l' abrogazione del parametro normativo su cui si basava la lettura restrittiva della Corte, conformemente ai principi generali, vale solo pro futuro, per cui nel 2015, a rigore, il vincolo era e rimane cogente. Da qui, in caso di sforamento, l' applicabilità delle sanzione prevista dal comma 557ter mediante rinvio all' art. 76, comma 4, del dl 112/2008, che vieta di assumere nell' anno successivo alla violazione. Si tratta, ovviamente, di una stortura che andrebbe sventata in sede di conversione del decreto anche se ormai i giochi sembrano fatti perché il testo non sarà modificato nel passaggio in senato. MATTEO BARBERO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27
22 luglio 2016 Pagina 42 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Consulta: ok alle norme della Stabilità 2015 attuative della riforma La Delrio si salva ancora Legittimi i tagli alle province e la mobilità Dopo aver salvato (con la sentenza n. 159/2016) la riduzione agli organici di province e città metropolitane, la Corte costituzionale blinda altri due pezzi della riforma Delrio (legge n. 56/2014), giudicando legittimi i tagli alle risorse e le disposizioni della legge di Stabilità 2015 che per il biennio 20152016 hanno vincolato il budget per le assunzioni di regioni e d enti locali al ricollocamento dei dipendenti provinciali in esubero. Con le sentenze n. 202 e 205/2016, depositate ieri in cancelleria (redatte rispettivamente dai giudici Giorgio Lattanzi e Daria de Pretis), la Consulta ha bocciato, giudicandoli non fondati, i ricorsi delle regioni (Lombardia, Puglia e Veneto) che lamentavano la compressione delle proprie prerogative costituzionali. Sul vincolo alle risorse assunzionali per incentivare la mobilità d e i dipendenti soprannumerari, la Corte ha ribadito che «la procedura di ricollocamento del personale perdente posto di province e città metropolitane è un elemento basilare del processo di riordino di tali enti» e c h e l a compressione dell' autonomia organizzativa e finanziaria delle regioni s u l l a s c e l t a d e l personale da assumere si giustifica con la considerazione che la mobilità «parte dal presupposto di una ridistribuzione di funzioni amministrative da province e città metropolitane verso regioni e d enti locali, cosicché, questi ultimi si troveranno gravati da compiti ulteriori ai quali in precedenza assolvevano proprio i dipendenti soggetti alla mobilità». È proprio questo legame tra trasferimento delle funzioni e mobilità del relativo personale che, secondo i giudici delle leggi, porta a ritenere che vi sia «un nesso tra la natura delle nuove funzioni e la preparazione professionale del personale da ricollocare». Per questo, conclude la Consulta, «la disposizione censurata (nella fattispecie l' art. 1, comma 424 della legge 190/2014, ndr) non contrasta con i principi di ragionevolezza e di buon andamento della pubblica amministrazione, né invade la sfera di competenza legislativa regionale». Lo stesso discorso vale per i commi 418 e 419 della legge di Stabilità 2015 che fissano i tagli ai fondi provinciali per il triennio 20152017 e stabiliscono che ogni provincia debba versare ad apposito capitolo del bilancio dello stato un ammontare pari ai risparmi di spesa stabiliti per ciascuna di esse. Secondo i giudici la previsione del versamento al bilancio statale di risorse frutto della riduzione della Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28
22 luglio 2016 Pagina 42 Italia Oggi
22 luglio 2016 Pagina 42 Italia Oggi Pubblica Amministrazione mediobanca Partecipate, 2 mila incarichi Sono quasi 2 mila gli incarichi societari conferiti dagli enti locali nelle loro partecipate per un monte compensi che supera i 33,5 milioni di euro solo considerando gli stipendi base, cui vanno aggiunti bonus e gettoni di presenza. Il dato è riportato nell' edizione 2016 dello studio di R&S Mediobanca «Economia e finanza delle principali società partecipate dai maggiori enti locali». Le nomine, aggiornate al primo semestre 2015, sono 1.914 e non includono gli incarichi in società quotate né quelli in altri enti collegati. Quasi la metà, cioè 869, sono ruoli apicali (presidente, vicepresidente, amministratore delegato o unico). Il 46,8% degli incarichi sono conferiti dai comuni, il 31,2% dalle regioni e il 22% dalle province. Nel complesso, le poltrone nelle partecipate sono diminuite del 35,2% in cinque anni (grazie alla sforbiciata delle province, m a anche a operazioni di fusione) e altrettanto è calato il monte compensi (34,8%). Lo stipendio medio base per il 2014/2015 è pari a 23.330 euro lordi. Le regioni sono i migliori pagatori, con stipendi superiori del 47% rispetto a quelli provinciali e del 24% su quelli comunali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30
22 luglio 2016 Pagina 43 Italia Oggi Pubblica Amministrazione I sindaci possono sempre anticipare l' uscita. Tra i nodi, residui di gestione e quote inesigibili Enti, l' addio ad Equitalia è certo Se non sarà abolita, entro il 31/12 lascerà i comuni Comuni e Equitalia alla resa dei conti. Entro la fine dell' anno gli enti locali dovranno fare delle scelte per la riscossione delle loro entrate in previsione dell' annunciata abolizione di Equitalia o comunque della cessazione del regime di proroga che dura da 10 anni. T r a l ' a l t r o l e amministrazioni comunali possono avvalersi in qualsiasi momento dell' opzione di abbandonare la società pubblica, visti gli scarsi risultati prodotti e il malcontento che serpeggia tra essi, e di passare alla riscossione diretta o di affidare in concessione l' attività ai soggetti iscritti all' albo ministeriale. Inoltre devono essere affrontati i problemi legati alle quote inesigibili e ai residui di gestione, vale a dire ai ruoli non riscossi affidati fino alla data di cessazione dell' incarico. Riscossione diretta e supporto. In alternativa a l l a riscossione tramite Equitalia i comuni hanno la facoltà, in base a quanto disposto dall' articolo 52 del decreto legislativo 446/1997, di affidare in concessione con gara l' attività ai concessionari iscritti all' albo ministeriale o di gestirla direttamente, magari avvalendosi dell' attività di supporto fornita da soggetti diversi dai concessionari, qualora abbiano difficoltà organizzative interne, dovute anche alla carenza di personale. Di recente, infatti, è stato ribadito che le attività di supporto all' accertamento e riscossione delle entrate locali, sia tributarie che extratributarie, possono essere affidate dai comuni anche alle società che non sono iscritte all' albo ministeriale, perché l' iscrizione è imposta solo per i soggetti ai quali le suddette attività vengono affidate in concessione. Con le attività di supporto, infatti, le amministrazioni comunali mantengono la titolarità, la direzione e il controllo dell' accertamento e della riscossione (Tar Puglia, prima sezione, sentenza 424/2016; Tar Lazio, seconda sezione, sentenza 5470/2016). Hanno precisato i giudici amministrativi che con l' attività di supporto il controllo e la responsabilità rimane in capo alla stazione appaltante, con l' assunzione di responsabilità «da parte del funzionario responsabile del comune su tutte le attività svolte dall' aggiudicataria» e i pagamenti devono essere effettuati su conti correnti postali intestati all' ente. Quindi, non vi è maneggio di denaro pubblico. Residui di gestione. Nel caso in cui l' ente non intenda più affidare l' incarico a Equitalia o, a maggior ragione, la chiusura del rapporto verrà sancita da una norma di legge, la società pubblica non sarà più Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31
22 luglio 2016 Pagina 43 Italia Oggi
22 luglio 2016 Pagina 45 Italia Oggi Pubblica Amministrazione agevolazioni in pillole Lombardia, 1,3 milioni di euro per giovani a rischio marginalità. La regione Lombardia ha pubblicato l' avviso pubblico per il completamento territoriale dei percorsi di inclusione sociale a favore di giovani e persone, anche abusatori di sostanze, in situazione di grave marginalità. Nell' ambito del Por 20142020 sono stati stanziati 1,3 milioni di euro che i comuni potranno tradurre in contributi a fondo perduto fino a 100 mila euro a copertura dell' 80% delle spese ammissibili. La scadenza per presentare domanda è fissata al 25 luglio 2016. Umbria, più tempo per i Gruppi di azione locale. La regione Umbria ha disposto la proroga del bando di evidenza pubblica per la selezione dei Gruppi di azione locale (Gal), delle Strategie di sviluppo locale (Ssl) e dei Piani di azione locale (Pal), nell' ambito del Psr 20142020. Gli enti interessati avranno tempo fino al 27 luglio 2016 per partecipare al bando. Lazio, contributi per progetti sulla sicurezza. G l i enti locali della regione Lazio possono partecipare all' avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo dell' azione prevenzionale nell' ambito regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Il bando, emanato dall' Inail in ottemperanza alle Linee di indirizzo operative per la prevenzione 2016 e valido sul territorio della regione Lazio, mette in campo risorse per 120 mila euro. Ciascun progetto potrà beneficiare di un importo massimo di cofinanziamento pari a 30 mila euro. La scadenza per presentare domande è fissata al 10 agosto 2016. Bolzano, contributi per la rete fognaria. La provincia autonoma di Bolzano ha approvato i criteri per la concessione di contributi per la realizzazione di reti fognarie e dei relativi impianti di depurazione e per interventi a tutela delle acque. Ai sensi dell' articolo 54, commi 1 e 2, della legge provinciale 18 giugno 2002, n. 8, i comuni possono richiedere un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 90% dei costi riconosciuti ammissibili. Le domande di accesso al contributo possono essere presentate con modalità continua. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33
22 luglio 2016 Pagina 45 Italia Oggi Pubblica Amministrazione La chance è offerta dal protocollo sottoscritto tra Anci e Istituto per il credito allo sport Finanziate le strutture sportive Stanziati 160 mln per costruire e ampliare impianti I comuni e le Unioni dei comuni che intendano realizzare nel proprio territorio interventi di impiantistica sportiva potranno beneficiare del nuovo protocollo d' intesa sottoscritto da Anci e da Ics. L' Istituto per il credito sportivo metterà in campo 160 milioni di euro per la costruzione, ampliamento, attrezzature, miglioramento, ristrutturazione, efficientamento energetico, completamento e messa a norma di impianti sportivi e/o strumentali all' attività sportiva, comprese le piste ciclabili e l' acquisizione delle aree e degli immobili relativi all' attività sportiva. L' aiuto sarà tradotto in mutui a tasso zero o a tasso agevolato. Il plafond s a r à attribuito ai soggetti beneficiari utilizzando un apposito Avviso pubblico. Finanziamenti per enti locali Il protocollo è rivolto ai comuni e alle Unioni dei comuni che facciano richiesta di mutui finalizzati alla costruzione, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, ristrutturazione, efficientamento energetico, completamento e messa a norma di impianti sportivi e/o strumentali all' attività sportiva, incluse le piste ciclabili, e di luoghi ed immobili destinati ad attività culturali o strumentali ad essa, ivi compresa l' acquisizione delle aree e degli immobili relativi a dette attività. I mutui, sempre per le finalità indicate, potranno essere concessi anche a soggetti pubblici o privati, diversi dagli enti locali, aventi i requisiti per l' accesso ai finanziamenti dell' Istituto secondo la vigente normativa, nell' ambito di operazioni di partenariato pubblico privato sia di tipo istituzionale sia di tipo contrattuale. Il fondo potrà essere utilizzato anche per il finanziamento dei progetti di cui al bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo e della città di Aosta. Mutui a tasso zero fino al 31 dicembre 2016 Nell' ambito del plafond complessivo, l' Istituto per il credito sportivo si riserva di concedere ai comuni e agli enti un contributo in conto interessi, il cui importo sarà detratto dalla rata annuale di ammortamento dei mutui. A tale scopo viene stanziato un plafond di 60 milioni di euro di mutui, da stipulare entro il 31/12/2016, che godranno del totale abbattimento del tasso d' interesse nel limite dello stanziamento massimo di 8 milioni di euro di contributi in conto interessi, con la finalità di fornire un impulso all' economia attraverso gli investimenti nel settore dell' impiantistica sportiva. Il plafond di mutui a tasso zero sarà riservato per 24 milioni di euro di mutui, ovvero uno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34
22 luglio 2016 Pagina 45 Italia Oggi
22 luglio 2016 Pagina 45 Italia Oggi Pubblica Amministrazione la scadenza è il 1° agosto Veneto, 4 milioni per i lavori pubblici di interesse locale La regione Veneto ha approvato i criteri per il sostegno finanziario ai lavori pubblici di interesse locale di importo fino a 200 mila euro, validi per l' anno 2016. I criteri attuano quanto previsto dalla legge regionale n. 27/2003 articolo 50, stanziando la somma di 4 milioni di euro. Sono ammessi a presentare istanza esclusivamente i comuni e le Unioni di comuni del Veneto; ciascun soggetto può presentare una sola istanza. Sono finanziabili opere di adeguamento, riabilitazione o rinnovo di spazi pubblici urbani, realizzazione di infrastrutture e di impianti relativi alla rete v i a r i a e d i illuminazione, costruzione, riabilitazione o rinnovo di edifici civici, funerari, educativi, culturali e di impianti sportivi, abbattimento di barriere architettoniche. Inoltre, rientrano progetti di miglioramento della sicurezza stradale e promozione di una mobilità urbana sostenibile, prevenzione del rischio sismico, piste ciclabili. Sono ammessi esclusivamente interventi la cui spesa totale per lavori, inclusi gli oneri per la sicurezza ed Iva, risulti non inferiore a 30 mila euro e non superiore a 200 mila euro; il limite superiore deve essere rispettato anche nel caso di redazione di eventuali perizie in corso d' opera, con riferimento all' ammontare per lavori al netto del ribasso d' asta. L' entità massima del contributo regionale è pari al 80% del costo totale previsto per i lavori, comprensivo degli oneri per la sicurezza e della relativa Iva, qualora quest' ultima costituisca costo effettivamente a carico del beneficiario. La scadenza per presentare domanda è fissata al 1° agosto 2016. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36
22 luglio 2016 Pagina 46 Italia Oggi Pubblica Amministrazione Anche sotto i 3 mila abitanti va garantita la presenza femminile Giunte rosa nei minienti La parità di genere non conosce eccezioni Quale disciplina deve essere applicata, in tema di parità di genere nella composizione della giunta comunale, a u n ente locale che conta una popolazione inferiore a 3 mila abitanti? La legge n. 56 del 7 aprile 2014, all' art. 1, comma 137, ha stabilito, per i soli comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti, un preciso quorum del 40% affinché sia rispettato il principio dell' equilibrio di genere; per i comuni al di sotto di tale soglia demografica occorre richiamare l' art. 6, comma 3, del decreto legislativo n. 267/00. L' articolo citato prevede che gli statuti comunali e provinciali stabiliscano norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna e per garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi del comune e della provincia, nonché degli enti, a z i e n d e e d istituzioni da essi dipendenti. Tale disposizione è stata modificata dall' art. 1, comma 1, della legge n. 215 del 2012 che ha sostituito il verbo «promuovere» con il verbo «garantire» e ha aggiunto alla espressione «organi collegiali» la dicitura «non elettivi». Ai sensi del comma 2 dell' art. 1 della citata legge n. 215 del 2012 è previsto che gli enti locali, entro sei mesi dall' entrata in vigore della legge stessa, adeguino i propri statuti e regolamenti alle disposizioni recate dell' art. 6, comma 3, del richiamato Testo unico degli enti locali. L' art. 2, comma 1, lett. b) della citata legge n. 215/12 ha modificato l' art. 46, comma 2, del decreto legislativo n. 267/00, disponendo che il sindaco e il presidente nella provincia nominano i componenti della giunta «nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi». La normativa in parola va letta alla luce dell' art. 51 della Costituzione, come modificato dalla legge costituzionale n. 1/03, che ha riconosciuto dignità costituzionale al principio della promozione delle pari opportunità tra donne e uomini. Nel caso dei comuni rientranti nella suddetta fascia demografica, pertanto, devono trovare applicazione le disposizioni contenute nei citati articoli 6, comma 3, e 46, comma 2, del decreto legislativo n. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 37
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