COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 22 luglio 2016

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COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 22 luglio 2016
COMUNE DI ANZOLA
  Venerdì, 22 luglio 2016
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 22 luglio 2016
COMUNE DI ANZOLA
                                                           Venerdì, 22 luglio 2016

Cronaca
 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17
 Ad Anzola è in svolgimento la rassegna...                                                                                    1
 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 19
 San Giovanni, Mirada de tango interpreta il grande Piazzolla                                                                 2
 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17
 Cinema sotto le stelle                                                                                                       3
 22/07/2016 larepubblica.it (Bologna)
 Gli appuntamenti di venerdì 22 a Bologna e dintorni: Notte jazz                                                              4
Economia e lavoro
 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17
 Sconti sulle bollette dell' acqua                                                                                            7
Politica locale
 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17
 Ex discarica Razzaboni, il sindaco: «Espropri a settembre, poi la...                                                         8
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
 22/07/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 17
 Cambio ai vertici della Pro Loco Racemoli passa il testimone a Franceschi                                                    9
Pubblica Amministrazione
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 11                                                                        GIANNI TROVATI
 Appalti in frenata dopo la riforma: ­52% nei lavori                                                                          10
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                                     MARZIO BARTOLONI
 Entro Ferragosto le prime unioni civili                                                                                      12
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 22
 Municipalizzate, agli enti                                                                                                   14
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31                                                                        GIANNI TROVATI
 Comuni, più spazio alle assunzioni                                                                                           16
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
 Copertura statale per l' estinzione dei vecchi mutui                                                                         18
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
 Dai mini­enti agli asili nido aumenta il personale                                                                           19
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
 Province e Città metropolitane, tagli e compensazioni                                                                        20
 22/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 31
 Sanzioni leggere per chi ha sforato il Patto 2015                                                                            21
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 29                                                                  ANTONIO CICCIA MESSINA
 Unioni civili, non c' è obiezione                                                                                            22
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 35                                                                       CINZIA DE STEFANIS
 Rifiuti, le schede del Sistri non...                                                                                         24
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 41                                                    FRANCESCO CERISANO, MATTEO BARBERO
 Boccata d' ossigeno per gli enti                                                                                             25
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 42                                                                         MATTEO BARBERO
 Assunzioni a rischio per il 2015                                                                                             27
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 42                                                                    FRANCESCO CERISANO
 La Delrio si salva ancora                                                                                                    28
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 42
 Partecipate, 2 mila incarichi                                                                                                30
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 43                                                                         SERGIO TROVATO
 Enti, l' addio ad Equitalia è certo                                                                                          31
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 45
 agevolazioni in pillole                                                                                                      33
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 45                                                      PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 Finanziate le strutture sportive                                                                                             34
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 45
 Veneto, 4 milioni per i lavori pubblici di interesse locale                                                                  36
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 46
 Giunte rosa nei mini­enti                                                                                                    37
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 46
 Lo scadenzario degli enti locali                                                                                             39
 22/07/2016 Italia Oggi Pagina 47                                                                          ANTONIO MISIANI
 Una toppa ai bilanci provinciali                                                                                             40
COMUNE DI ANZOLA Venerdì, 22 luglio 2016
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                                        Bologna)
                                                         Cronaca

  Ad Anzola è in svolgimento la rassegna
  cinematografica estiva 'Cinema sotto le stelle'.
  A d Anzola è in svolgimento la rassegna
  cinematografica estiva 'Cinema sotto le stelle'.
  Manifestazione che si svolge nelle corti
  agricole.
  Il prossimo appuntamento è per mercoledì alle
  21,30 nella corte agricola Fondo Palazzo della
  Famiglia Ballarini, in via Biancospino, dove si
  terrà la proiezione del film 'Carol'.

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                               1
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                                        Bologna)
                                                         Cronaca

  San Giovanni, Mirada de tango interpreta il grande
  Piazzolla
  Oggi, alle 21,15 nel cortile del municipio a San
  Giovanni in Persiceto si terrà un concerto con
  le musiche di Astor Piazzolla con influenze
  jazz e molteplici contaminazioni e
  sperimentazioni musicali. Si esibirà la band
  Mirada de tango (foto)'. I musicisti sono
  Manuela Turrini (fisarmonica), Alessandro
  Bonetti (violino), Roberto Salario
  (contrabbasso), Claudia D' Ippolito
  (pianoforte).

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

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                                                        Cronaca

  Cinema sotto le stelle
  Ad Anzola è in svolgimento la rassegna
  cinematografica estiva Cinema sotto le stelle'.
  Manifestazione che si svolge nelle corti
  agricole. Il prossimo appuntamento è per
  mercoledì alle 21,30 nella corte agricola Fondo
  Palazzo della Famiglia Ballarini, in via
  Biancospino, dove si terrà la proiezione del
  film Carol'

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  Gli appuntamenti di venerdì 22 a Bologna e dintorni:
  Notte jazz
  Una bella serata con il jazz di qualità con due
  concerti di notevole livello, purtroppo in
  contemporanea: al Montagnola Music club con
  il quartetto di Piero Odorici con due mostri
  sacri come Buster Williams e Lenny White, e
  al Salotto di via Mascarella le atmosfere
  s o f f u s e d e l l a v o c e d i Chiara Pancaldi.
  Sassofonista ormai avvezzo alle collaborazioni
  importanti, anche per le sue frequentazioni
  americane, Odorici sarà alle 21.30 (ingresso
  gratuito) sul palco del jazz club allestito tra il
  verde del parco di fronte a piazza VIII Agosto,
  guidando un quartetto di eccezione, col suo
  sax affiancato dalla sezione ritmica che ogni
  jazzista vorrebbe avere, ovvero il
  contrabbasso di Buster Williams e la batteria
  di Lenny White, con Nico Menzi al piano a
  completare il poker d' assi. È jazz classico
  suonato con tutti i crismi quello che si potrà
  ascoltare, perché i due esperti statunitensi
  vantano un palmares di collaborazioni stellare
  (da Davis a Corea, da Rollins a Hancock), con
  Odorici che ha acquisito la maturità artistica
  per stare al livello di tali jazzisti, con i quali
  peraltro ha già incrociato il palco in diverse
  occasioni. «Con loro un jazzista si sente quasi
  in paradiso ­ dice Odorici ­ e ogni volta mi
  arricchisco, perché sono veri maestri». Jazz
  classico anche al Salotto, con alle 21.30 Chiara Pancaldi in duo col pianista Cyrus Chestnut, con cui ha
  inciso lo scorso anno in quartetto "I walk a little faster", un disco che ottenuto ottime recensioni e che ha
  già presentato dal vivo in vari paesi europei e in Giappone. In autunno poi, sarà di nuovo in tour sempre
  in Europa in quartetto e sempre con il pianista Chestnut. In repertorio, per un concerto che merita tutta l'
  attenzione possibile da parte del pubblico, i classici del songbook, quelli con cui si confronta ogni
  cantante che si rispetti (da Porter a Gerswhin), e la cantante bolognese non fa eccezione. Talento e
  classe non le mancano, e avere al fianco un musicista esperto come Chestnut, che questo repertorio lo
  frequenta da sempre, è la migliore garanzia di un concerto di qualità, all' insegna del jazz raffinato ed
  elegante che da sempre propone la Pancaldi. Marcello Mastroianni sul set di "8 e ½" . È l' immagine
  scelta per l' edizione 2016 di Sotto le stelle del cinema che da oltre un mese ci guarda da muri, strade e
  autobus della città. Uno scatto bellissimo e inedito firmato da Paul Ronald e proveniente dalle collezioni
  del Centro Cinema Città di Cesena (in mostra tra l' altro alla Galleria d' arte Pescheria di Cesena fino al
  31 agosto). Ed è proprio "8 e ½", da molti considerato il capolavoro di Fellini e premiato con l' Oscar nel
  1964, a illuminare stasera alle 21.45 piazza Maggiore per rendere omaggio a Mastroianni nel
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  ANZOLA

  Sconti sulle bollette dell' acqua
  ­ ANZOLA ­ Il Comune di Anzola informa che l'
  Agenzia Territoriale dell' Emilia Romagna per i
  servizi idrici e rifiuti ha previsto, agevolazioni
  economiche riguardo la tariffa del servizio
  idrico in base al valore Isee del nucleo
  familiare. Possono usufruire degli sconti i
  nuclei familiari, anche composti da un' unica
  persona, con valore Isee inferiore o uguale a
  10.000 euro.
  La richiesta deve essere presentata entro il 30
  settembre. I moduli per inviare la domanda si
  trovano negli uffici comunali dell' Urp.

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                                                      Politica locale

  Ex discarica Razzaboni, il sindaco: «Espropri a
  settembre, poi la bonifica»
  San Giovanni La Regione ha finanziato l' intervento con 4 milioni

  di PIER LUIGI TROMBETTA ­ SAN GIOVANNI
  IN PERSICETO ­ «A SETTEMBRE dovremmo
  iniziare i lavori di completamento della bonifica
  della Razzaboni». A parlare è il sindaco di San
  Giovanni in Persiceto, Lorenzo Pellegatti, che
  si sta muovendo per risolvere l' annoso
  problema dell' ex discarica finita nel mirino
  della Corte europea che sta multando l' Italia
  per le discariche ancora non bonificate, tra cui
  appunto quella persicetana.
  «Ho nominato un dirigente del Comune ­
  continua il primo cittadino ­ che seguirà
  specificatamente questa questione e che si
  dedicherà alla progettazione e alla
  realizzazione dell' intervento previo esproprio
  dell' area (Mise) che ad oggi è ancora di
  proprietà privata.
  Giorni fa ho già incontrato l' assessore
  regionale alla Sanità Paola Gazzolo che ha
  confermato la disponibilità di quattro milioni di
  euro per finanziare l' intero intervento. Quindi
  la prossima mossa nostra sarà quella di
  espropriare la zona dove procedere con la
  rimozione dei rifiuti già messi in sicurezza.
  Credo che per completare questi passaggi burocratici occorrerà circa un mese. Quindi si procederà con
  la rimozione del materiale. Questi 4 milioni ­ prosegue il sindaco ­ permetteranno di completare la
  bonifica del sito con tutte le verifiche del caso».
  SUL TEMA la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Piccinini aveva chiesto al primo
  cittadino di San Giovanni in Persiceto di poter partecipare all' incontro con l' assessore Gazzolo sulla
  discarica. «Anche se ci è stata negata la possibilità essere presenti all' incontro ­ aveva sottolineato
  Piccinini ­ , la nostra speranza è che si arrivi al più presto a uno sblocco della vicenda, nonostante le
  premesse non siano delle più incoraggianti. Fino ad oggi l' unico risultato concreto, ottenuto solo grazie
  al nostro impegno in Commissione e in Assemblea e al pressing sulla Giunta, è stato quello di far
  mettere a bilancio quattro milioni di euro per le bonifiche. Ma, visto che le multe dell' Europa continuano
  ad arrivare, Comune e Regione devono darsi una mossa, altrimenti saremmo costretti a pagare chissà
  per quanto tempo ancora».
  TUTTAVIA Pellegatti replica dicendo che: «riguardo alla presunta mancanza di trasparenza lamentata
  dalla Piccinini per non essere stata convocata all' incontro, ricordo che avevo avuto già modo, appena
  giorni fa, di approfondire con lei, e di persona, i temi legati alla Razzaboni. Vale a dire durante il
  sopralluogo all' area che abbiamo effettuato insieme all' inizio di luglio».

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                                      Sanità, sociale e servizi per l'infanzia

  ANZOLA IL VICE PRESIDENTE E' ANDREA SCARPELLI

  Cambio ai vertici della Pro Loco Racemoli passa il
  testimone a Franceschi
  ­ ANZOLA ­ L ' I M P R E N D I T O R E F a u s t o
  Franceschi, 65 anni, titolare di una azienda di
  metalmeccanica, membro del Comitato di
  EmiliBanca e da sempre attivo volontariato
  anzolese, è il nuovo presidente della Pro loco
  di Anzola. Prende il testimone da Alfonso
  Racemoli che è stato presidente per sedici
  anni.
  Braccio destro di Franceschi è Andrea
  Scarpelli, ingegnere di 32 anni, che è stato
  eletto vicepresidente.
  «HO ACCETTATO l' incarico ­ spiega
  Franceschi ­ perché sono in Pro loco da molti
  anni e perché intendo portare avanti l' azione
  positiva di questa associazione. Credo che il
  paese debba sempre essere valorizzato. E mi
  piacerebbe che ci fosse una partecipazione
  sempre più ampia e diffusa alle nostre
  iniziative, ma soprattutto sogno di vedere tanti
  nuovi volontari della Pro loco tra i nostri
  giovani».
  Franceschi, è anzolese da cinque generazioni
  e in qualità di volontario e consigliere nella Pro
  Loco, si è sempre occupato di tante attività
  gestionali e operative come factotum. Dal montaggio degli allestimenti, al lavoro in cucina e al servizio
  ai tavoli. Ma soprattutto ha sempre seguito la gelateria della Fiera ­ quest' anno presa in carico per la
  prima volta dai ragazzi del Forum giovani ­ grazie al contributo della Carpigiani che ha sempre messo a
  disposizione le macchine per i gelati. Franceschi si definisce privilegiato perché sa di intraprendere la
  carica da presidente da un buon punto di partenza. E cioè dalla situazione positiva che ha ereditato
  dalla gestione di Racemoli, in termini di bilancio, di struttura e di iniziative.
  «SULLA SCIA di quanto già avviato ­ prosegue il neo presidente ­ , il mio obiettivo è quello di migliorare
  l' organizzazione per ampliare l' offerta di attività. Offro la mia piena disponibilità a collaborare con i
  protagonisti del territorio, a partire dall' amministrazione comunale, in un dialogo costante con le attività
  commerciali, con le imprese e con le associazioni locali». E aggiunge: «Lavoreremo per mantenere gli
  appuntamenti tradizionali come le feste della befana di Anzola, di fine anno, di primavera; eppoi il
  Carnevale, la fiera, il ferragosto. Potenzieremo le iniziative avviate dal Comune come Castrum Unciola,
  il cinema estivo e altri appuntamenti culturali».
  Pier Luigi Trombetta.

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  Anac. I dati del primo semestre

  Appalti in frenata dopo la riforma: ­52% nei lavori
  ROMA Le cifre diffuse dal Cresme e quelli dell'
  osservatorio congiunturale dell' Associazione
  dei costruttori avevano già prefigurato l'
  allarme, ma i numeri ufficiali sugli appalti
  messi in fila dall' Autorità nazionale
  anticorruzione dopo averli elaborati dalla
  banca dati nazionale dei contratti pubblici
  disegnano un vero e proprio crollo: tra aprile e
  giugno 2016 gli appalti di lavori sono stati il
  52% in meno rispetto allo stesso periodo dell'
  anno scorso, e i valori in gioco sono scesi
  ancora di più, del 62 per cento. A tirare il freno
  è stato, non da solo, l' effetto della riforma del
  Codice appalti, che ha rivoluzionato le regole
  dei contratti pubblici imponendo alle
  amministrazioni locali un complicato lavoro di
  adattamento e a quelle centrali di accelerare
  nella definizione di una serie di regole
  attuative: il tutto senza prevedere un periodo
  transitorio di ponte fra le vecchie e le nuove
  norme che avrebbe potuto attenuare il
  problema. Una riforma di questo tipo produce
  ovviamente una sorta di "shock da
  innovazione", destinato ad attenuarsi nel
  tempo come già sembrano mostrare i dati: fra
  aprile e maggio, infatti, la contrazione degli
  appalti di lavori sopra il milione di euro calcolata dall' Anac ha raggiunto addirittura l' 84% rispetto al
  2015, mentre a giugno la flessione si era quasi dimezzata (­45%).
  Per disegnare con precisione l' effetto del debutto del nuovo Codice l' Authority guidata da Raffaele
  Cantone divide in due periodi l' analisi della dinamica dei contratti nel primo semestre 2016. Il ritmo in
  realtà era già sceso fra il 1° gennaio e il 19 aprile, data di entrata in vigore del nuovo Codice, facendo
  segnare negli appalti di lavori una flessione del 16% nel numero e del 33% nel valore. Entrata in campo
  la riforma, però, la discesa si è trasformata in picchiata, arrivando appunto a dimezzare
  abbondantemente i numeri rispetto allo stesso periodo dell' anno prima. Diversa la dinamica di forniture
  e servizi, con una riduzione delle prime (­13% gli appalti nel primo semestre, ­23% in termini di valore)
  e un aumento delle seconde (+30% il numero di contratti, ma +4% l' importo), ma anche in questo caso
  quando si isola il periodo successivo al debutto della riforma i segni meno si intensificano parecchio.
  A conti fatti, una conseguenza di questo tipo si spiega senza troppe difficoltà se si guarda alle tante
  novità imposte dalla riforma, a partire dal fatto che nei lavori pubblici il nuovo Codice consente di
  mettere a base di gara solo il progetto esecutivo, chiudendo la porta all' appalto integrato che rimane
  possibile solo nel partenariato pubblico privato e nella realizzazione di opere con general contractor. Più
  rigide diventano poi le regole per la qualificazione delle stazioni appaltanti, che andranno attuate con

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  La riforma. Via libera del Consiglio di Stato al decreto: entro il 5 dicembre i decreti attuativi ­
  Orlando: saranno pronti prima dell' estate

  Entro Ferragosto le prime unioni civili
  I sindaci «dissidenti» dovranno delegare un funzionario ­ Si riaccende la polemica tra le
  forze politiche

  I sindaci sono avvisati: entro ferragosto, se dal
  Viminale arriveranno in tempo i formulari
  previsti, potranno essere celebrate e trascritte
  le prime unioni civili. E anche in quei Comuni
  dove i primi cittadini dovessero rifiutarsi
  dichiarandosi "obiettori" dovrà essere delegato
  u n consigliere o un assessore comunale. A
  chiarirlo è stato il Consiglio di Stato che ieri ha
  reso noto il suo via libera al decreto­ponte
  sulle unioni civili, un testo che in 10 articoli di
  fatto rende già possibili le registrazioni nei
  Comuni, in attesa che le norme attuative
  definiscano, da qui a dicembre, l' applicazione
  della legge varata a maggio dal Parlamento.
  «Con il nostro parere, il decreto può essere
  adottato subito dal governo. Se il ministero
  dell' Interno usa il periodo della vacatio legis di
  15 giorni per istituire il registro provvisorio, l'
  ufficiale di Stato civile per l' 11­12 agosto può
  raccogliere la documentazione necessaria e la
  p r i m a unione civile può essere celebrata
  ragionevolmente per Ferragosto», ha chiarito il
  presidente della sezione atti normativi del
  Consiglio di Stato, Franco Frattini, che ha
  messo a punto il parere. Parere che tra l' altro
  spazza via anche il rischio dell' obiezione di
  coscienza dei sindaci, non prevista nella legge. Che, come ha spiegato ieri lo stesso Frattini, affida
  «opportunamente» agli ufficiali di stato civile (e non ai soli sindaci) la trascrizione delle unioni. In pratica
  il sindaco che, per ragioni religiose o convinzioni etiche, non voglia procedere, può delegare ­ come
  avviene anche per il matrimonio ­ avvalendosi di «un' ampia platea di soggetti». E per chi si rifiutasse di
  delegare potrebbe scattare una denuncia per omissione di atti d' ufficio.
  È stata proprio la legge Cirinnà («Dal 15 agosto via libera ai confetti arcobaleno», ha commentato ieri la
  senatrice del Pd e relatrice della legge) a prevedere l' emanazione di un Dpcm per fissare subito le
  disposizioni transitorie. Ora sono previsti altri passaggi. In prima battuta, un provvedimento del Viminale
  sulle formule da inserire nei registri: l' emanazione del testo è stabilita entro 5 giorni dall' entrata in
  vigore del Dpcm, ma il Consiglio di Stato ieri ha suggerito di farli viaggiare insieme, così da accelerare i
  tempi e garantire le prime unioni civili già entro la metà di agosto. Dovranno poi arrivare i decreti
  attuativi definitivi: l' appello dei giudici amministrativi è quello di rispettare il termine del 5 dicembre. E
  ieri il ministro della Giustizia, Andrea Orlando ha assicurato che «saranno pronti prima della pausa
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  Utilities. Lo studio R&S Mediobanca

  Municipalizzate, agli enti locali 3,2 miliardi di cedole
  Altro che privatizzazioni. Lo Stato Imprenditore
  è ancora vivo e vegeto: nella foresta degli enti
  locali. I n I t a l i a l e municipalizzate, t r a
  acquedotti, bus, elettricità, e tanto altro, sono il
  quarto gruppo industriale del paese, con un
  giro d' affari aggregato di 32,3 miliardi di euro
  (nel quinquennio 2010­2015). Ma anche
  straindebitata (una gigantesca zavorra di 39,4
  miliardi) e con margini bassissimi.
  La radiografia scattata dall' ufficio studi di
  Mediobanca, uno degli osservatori più
  affidabili e autorevoli d' Italia (elaborata sui
  bilanci 2 0 1 4 ) , d i s e g n a u n ' I t a l i a a n c o r a
  fortemente influenzata Partecipazioni Statali
  (86 gruppi per un totale di 426 società censite)
  e spaccata in due: il Nord ricco ed efficiente; il
  S u d t r a s p r e c h i e b u c h i d i bilancio. L e
  municipalizzate hanno prodotto un misero utile
  di 2,1 miliardi (una media di 400 milioni all'
  anno, circa l' 1% dei ricavi del 2014).
  Come ogni affresco totale, quel numero è una
  media di andamenti molto contrastanti: ci sono
  regioni virtuose e altre bocciate. Svetta il
  Trentino, regione con le aziende pubbliche più
  ricche (850 milioni di utili, grazie all'
  AutoBrennero che da sola pesa per 360
  milioni), seguito dall' Emilia Romagna (680 milioni, tutti ralizzati grazie alla multi­utility Hera con 670
  milioni).
  Perde terreno la Lombardia, solo terza con con 240 milioni di utili: tutta colpa dell' autostrada Milano­
  Serravalle i cui 400 milioni di perdita hanno offuscato i buoni risultati di municipalizzate come Sea (gli
  aeroporti, 268 milioni), A2A (utility con 180 milioni) e Atm, metro e tram, (quella con la migliore
  copertura dei costi operativi tra i trasporti pubblici grazie anche alla bassissima evasione di biglietti). I
  trasporti locali sono il malato grave tra le municipalizzate: 1,5 miliardi di perdite cumulate).
  Lazio (affossata dalla voragine Atac) e Campania (col buco Eav, le ferrovie campane metropolitane)
  sono invece le pecore nere del Paese (circa mezzo miliardo di perdite). Le loro aziende sono una
  voragine: 1 miliardo per l' Atac (peggior municipalizzata d' Italia) e 370 per l' Eav. Terzo gradino del
  poco onorevole anti podio per la Sicilia con un rosso di 83 milioni. I casinò sono ormai una scommessa
  persa: in passivo Venezia e Saint­Vincent.
  Milano e Roma sono le due città più ricche: le loro aziende pubbliche valgono rispettivamente 2 e 1,5
  miliardi. Aziende che sono anche una mucca da mungere: se il capitale immobilizzato dagli enti locali
  nelle municipalizzate(15 miliardi in totale) venisse investito in titoli di Stato, ai tassi attuali(lo 0,9%)
  renderebbero 130 milioni all' anno. Invece in 5 anni, le aziende locali a controllo pubblico (115 enti

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  Pa. Primo via libera ieri alla Camera alla legge di conversione del decreto enti locali, che ora
  passa al Senato per la «ratifica»

  Comuni, più spazio alle assunzioni
  Aumentano le chance nei mini­enti e dove gli esuberi delle Province sono stati ricollocati
  al 90%

  roma Più assunzioni nei piccoli Comuni che
  hanno organici ridotti e negli enti locali d e i
  territori dove la ricollocazione degli esuberi
  d e l l e Province è q u a s i c o m p i u t a , piano
  straordinario di reclutamento per gli insegnanti
  e gli educatori degli asili nido e per i vigili del
  fuoco, ma anche riapertura delle rate per i
  debiti fiscali, riscossione coattiva estesa alle
  multe per chi sale in autobus senza biglietto,
  soluzione ponte per le concessioni balneari
  "condannate" dall' Europa, aiuti vari alle zone
  terremotate e nuovi interventi sulle fondazioni
  liriche.
  Ultimo treno normativo prima dell' estate, il
  decreto legge enti locali che ieri a Montecitorio
  ha fatto incassare la 57esima fiducia al
  governo Renzi ed è stato approvato con 271
  voti favorevoli, 109 contrari e due astenuti si è
  trasformato nel più classico dei decreti
  omnibus, che spaziano a tutto campo con una
  raffica di interventi grandi e piccoli impossibili
  da ricondurre a un quadro unitario. Ora il
  provvedimento passa al Senato dove, numeri
  permettendo, si punta a un passaggio blindato
  perché mancano i tempi per una terza lettura.
  Un filo rosso si incontra sul reclutamento di
  nuovo personale pubblico. Anni di stretta al turn over e blocchi delle assunzioni hanno moltiplicato le
  aree di sofferenza, la finanza pubblica non permette una riapertura a tutto campo e allora il decreto
  interviene con una serie di regole settoriali. Viene cancellato l' obbligo di ridurre progressivamente l'
  incidenza della spesa di personale sulle uscite correnti; gli spazi di turn over si triplicano, dal 25 al 75%,
  nei Comuni fra mille e 10mila abitanti che in rapporto alla popolazione abbiano organici più leggeri di
  quelli fissati per gli enti in dissesto, a tutti i Comuni frutto di fusione vengono estese le deroghe già
  previste dalla manovra 2015 per i soli casi in cui la spesa di personale fosse inferiore al 30% delle
  uscite correnti, mentre si riaprono le assunzioni negli enti locali delle Regioni in cui sia stato ricollocato
  almeno il 90% degli esuberi delle Province.
  I dirigenti a contratto escono dai calcoli per il tetto di spesa dei contratti a termine, in cui erano rientrati a
  seguito di una pronuncia della Corte dei conti, mentre il piano straordinario delle assunzioni negli asili
  nido, già scritto nel decreto originario, con la legge di conversione si estende anche ai Comuni che
  hanno sforato il Patto nel 2015. Su questo capitolo l' Anci esprime una «soddisfazione parziale» perché,
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  INDEBITAMENTO

  Copertura statale per l' estinzione dei vecchi mutui
  Per il 2016 ci sono 14 milioni, che possono
  salire a 40 dirottando a questo scopo i proventi
  delle sanzioni a carico di chi non ha rispettato
  il Patto, per coprire le penali per l' estinzione
  anticipata dei vecchi mutui a carico degli enti
  locali, che pagano spesso tassi non più in
  linea con le attuali dinamiche di mercato.
  Altri 48 milioni all' anno sono messi in campo
  per il 2017 e il 2018. I Comuni che intendono
  sfruttare questa opportunità hanno tempo per
  effettuare la richiesta fino al 31 ottobre di
  quest' anno, e fino al 31 marzo dei prossimi
  due anni.

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  ORGANICI

  Dai mini­enti agli asili nido aumenta il personale
  Si triplicano le facoltà assunzionali (dal 25% al
  75%) nei Comuni tra mille e 10mila abitanti
  che hanno organici inferiori ai parametri fissati
  per gli enti in dissesto. Riaperto il turn over al
  2 5 % n e i Comuni d e l l e Regioni che hanno
  ricollocato almeno il 90% degli esuberi delle
  Province.
  I l piano s t r a o r d i n a r i o d i a s s u n z i o n i d i
  insegnanti ed educatori degli asili nido si
  estende agli enti che non hanno rispettato il
  Patto nel 2015. Dirigenti a contratto fuori dai
  tetti di spesa per il lavoro flessibile.
  Per i vigili del fuoco assunzione straordinaria
  di 193 unità e allargamento degli organici di
  400 posti.

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  AREA VASTA

  Province e Città metropolitane, tagli e
  compensazioni
  Vengono definite per legge le compensazioni
  che azzerano i tagli a carico delle Città
  metropolitane, e vengono distribuiti i tagli e le
  compensazioni (parziali) per le Province.
  Un aiuto da 148 milioni viene indirizzato agli
  enti di area vasta per lo svolgimento delle loro
  funzioni istituzionali nel campo dell' edilizia
  scolastica e della manutenzione delle strade.
  La distribuzione di queste risorse sarà definita
  attraverso un accordo in Conferenza Stato
  Città da siglare entro il 30 settembre prossimo.
  Un aiuto da 17,5 milioni di euro arriva invece ai
  Comuni terremotati dell' Abruzzo: 16 milioni
  sono destinati a L' Aquila.

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  VINCOLI FINANZIARI

  Sanzioni leggere per chi ha sforato il Patto 2015
  Accanto all' azzeramento delle sanzioni
  finanziarie a carico di Province e Città (quasi
  tutte) che non hanno rispettato il Patto d i
  stabilità 2015, vengono limitate anche le
  penalità a carico dei Comuni nella stessa
  condizione, che subiranno un taglio pari al
  30% e non al 100% dello sforamento (tra gli
  interessati i Comuni di Venezia e Vercelli).
  Dalle sanzioni finanziarie per i Comuni sono
  esclusi anche gli sforamenti legati all' edilizia
  scolastica. Dal prossimo anno blocco delle
  assunzioni per gli enti locali che non rispettano
  i termini di approvazione e invio dei bilanci
  preventivi e consuntivi.

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  Il parere del Consiglio di stato sul decreto attuativo della legge Cirinnà (76/2016)

  Unioni civili, non c' è obiezione
  Il sindaco che non se ne vuole occupare delega altri

  P e r l e unioni civili non vale l' obiezione di
  coscienza. Non è prevista dalla legge e il
  sindaco che non vuole presiedere alla
  costituzione di una unione non deve fare altro
  che delegare. È una delle precisazioni del
  parere sullo schema di decreto per la prima
  applicazione della legge Cirinnà (n. 76/2016),
  licenziato dal Consiglio di stato (n. 1695/2016
  del 21/7/2016). Palazzo Spada, in un
  documento molto analitico sul decreto
  (anticipato da ItaliaOggi del 12 luglio 2016),
  pur capendo l' urgenza in cui si muove la
  presidenza del consiglio dei ministri, non
  manca di sottolineare le criticità del testo, per
  sua natura provvisorio, in attesa dei decreti
  delegati definitivi.
  In ogni comune. Gli interessati possono
  chiedere di unirsi civilmente all' ufficiale dello
  stato civile del comune di loro scelta. Lo
  schema di decreto, dunque, legittima le
  persone intenzionate ad unirsi civilmente a
  indirizzare la richiesta all' ufficiale dello stato
  civile di qualunque comune italiano. Per
  quanto la norma sia ragionevole, la sezione
  consultiva per gli atti normativi, presieduta da
  Franco Frattini, rileva che non viene
  specificato come devono comportarsi gli
  ufficiali dello stato civile, nel caso in cui siano
  scelti comuni diversi da quelli di residenza di uno o di entrambi i dichiaranti.
  Testimoni. Palazzo Spada punta il dito contro la norma dello schema di decreto che prescrive la
  presenza di quattro testimoni nell' ipotesi in cui l' ufficiale dello stato civile debba ricevere la
  dichiarazione costitutiva dell' unione civile nel luogo in cui si trovi la persona impedita a recarsi presso
  la casa comunale per infermità o per altro comprovato impedimento. Il decreto, in questo specifico
  punto, è illegittimo: il numero dei testimoni che devono presenziare alla dichiarazione in questione è
  espressamente stabilito dalla legge, che indica la necessità di soli due testimoni. La previsione della
  presenza di quattro testimoni sarebbe un ingiustificato aggravamento per le parti e per le
  amministrazioni comunali.
  Obiezione di coscienza. La legge n. 76/2016 non ha una norma sull' obiezione di coscienza, che non
  può legittimamente essere sollevata. D' altra parte gli adempimenti sono posti a carico dell' ufficiale di
  stato civile, e cioè di un pubblico ufficiale, che ben può essere diverso dalla persona del sindaco.
  Peraltro per i matrimoni le funzioni dell' ufficiale di stato civile possono essere svolte da persona a ciò
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  Rifiuti, le schede del Sistri non sostituiscono
  documenti
  La disciplina di riferimento per il trasporto
  transfrontaliero dei rifiuti è il regolamento
  1013/2006/Ce relativo alla spedizione dei
  rifiuti. Le schede sistri, area movimentazione,
  non sostituiscono la documentazione che deve
  a c c o m p a g n a r e i rifiuti i n b a s e a t a l e
  regolamento. La compilazione della scheda
  movimentazione del produttore può essere
  effettuata dal soggetto iscritto al Sistri che ha
  organizzato il trasporto.
  Questo è quanto si legge nelle nuove guide
  rapide aggiornate dal ministero dell' ambiente
  sul Sistri, diffuse il 18 luglio 2016 sul trasporto
  transfrontaliero dei rifiuti.
  Due i casi per il trasporto transfrontaliero dei
  rifiuti: l' importazione dei rifiuti dall' estero da
  parte di un trasportatore iscritto al Sistri e l'
  esportazione dei rifiuti verso l' estero da parte
  di un trasportatore iscritto al Sistri.
  N e l c a s o d i trasporto intermodale di rifiuti
  verso un impianto estero, il produttore deve
  specificare, nella sezione di propria
  competenza della scheda movimentazione,
  tutti i trasportatori che compongono la filiera
  intermodale su territorio nazionale.
  Considerando il trasporto intermodale come
  costituito da più tratte gestite da più
  trasportatori/vettori, le tratte sul territorio
  italiano devono essere effettuate da trasportatori iscritti al Sistri, anche nel caso in cui parte di una tratta,
  che inizia e termina in Italia, dovesse attraversare i confini territoriali.
  In caso di importazione dei rifiuti dall' estero il primo soggetto della filiera che effettua il trasporto sul
  territorio nazionale è tenuto ad inserire nella scheda movimentazione i dati relativi al produttore estero e
  ai rifiuti da movimentare. Nel caso in cui il soggetto in questione sia un' impresa ferroviaria, la scheda
  viene compilata dal soggetto immediatamente successivo (altro trasportatore o terminalista) e gli
  estremi dell' azienda ferroviaria vengono riportati da quest' ultimo nel campo «annotazioni» della
  scheda movimentazione sezione produttore.
  Cinzia De Stefanis © Riproduzione riservata.

                                                                                                 CINZIA DE STEFANIS

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  Tutte le novità del decreto legge 113 approvato in prima lettura dalla camera

  Boccata d' ossigeno per gli enti
  Alleggeriti turnover e sanzioni, più facile estinguere i mutui

  Alleggerimento del turnover nei comuni medio­
  piccoli e delle sanzioni per quelli che hanno
  sforato il Patto 2015.
  Introduzione di una compartecipazione statale
  alle spese sull' estinzione anticipata dei mutui
  e dei prestiti obbligazionari.
  Sono queste le principali novità per gli enti
  locali introdotte al dl 113/2016 dalla Camera
  che ieri pomeriggio ha dato il via libera in
  prima lettura al provvedimento con 271 voti
  favorevoli, 109 contrari e 2 astenuti, dopo che
  in mattinata il governo aveva incassato il voto
  di fiducia da Montecitorio con 343 si' e 165 no.
  Ora il provvedimento passa al senato per il
  varo definitivo prima della pausa estiva anche
  se è improbabile che palazzo Madama possa
  apportare ulteriori modifiche al testo. Vediamo
  le principali novità.
  Turnover. Fra le misure più rilevanti spicca l'
  allenamento del turnover a favore dei comuni
  medio­piccoli: fino alla soglia dei 10 mila
  abitanti, gli enti che nell' anno precedente
  hanno registrato un rapporto dipendenti­
  popolazione inferiore a quello individuato per
  gli enti in dissesto potranno assumere fino al
  75% (a fronte del 25% fissato dall' ultima legge
  di stabilità) della spesa dei cessati nell' anno
  precedente. Resta fermo il limite del 100% per
  gli enti che fino allo scorso anno erano esenti dal Patto.
  Sanzioni Patto. Il secondo capitolo su cui si sono registrate le maggiori aperture è quello delle sanzioni
  per la violazione del Patto 2015. In aggiunta al condono delle sanzioni economiche già previsto per gli
  enti di area vasta, è stato introdotto uno sconto anche a favore dei comuni, che subiranno un taglio pari
  al 30% (anziché al 100%) dello sforamento. La medesima penalità verrà ridotta di un importo pari alla
  spesa per edilizia scolastica sostenuta negli scorsi 12 mesi, purché non già oggetto di altre fattispecie
  di esclusione, sulla base dei dati che i comuni interessati dovranno comunicare alla Ragioneria
  generale dello Stato entro 30 giorni dall' entrata in vigore della legge di conversione del dl.
  Niente assunzioni senza bilanci. Regioni, province, città metropolitane e municipi che non rispettano i
  termini previsti per l' approvazione del preventivo, del rendiconto e del bilancio consolidato, o che non
  inviano nei termini tali documenti alla Banca dati delle pubbliche amministrazioni, non potranno
  effettuare assunzioni a qualsiasi titolo e con qualsiasi tipologia contrattuale, compresi i rapporti di
  co.co.co. e di somministrazione. Anche i procedimenti di stabilizzazione in atto saranno congelati e non
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  dl enti locali

  Assunzioni a rischio per il 2015
  Pericolo blocco delle assunzioni per le
  amministrazioni che nel 2015 hanno sforato il
  limite del rapporto fra spese di personale e
  spese correnti. Il correttivo introdotto dal
  decreto enti locali, infatti, potrebbe non essere
  sufficiente.
  Il dl 113/2016 ha abrogato la lettera a) dell' art.
  1, comma 557, della legge 296/2006, che
  secondo la Corte dei conti (si vedano, in
  particolare, le deliberazioni della Sezione delle
  autonomie nn. 16/20216 e 27/2015) imponeva
  agli enti già soggetti al Patto (ossia tutti quelli
  dai 5.000 abitanti in su) di ridurre l' incidenza
  della spesa di personale sulla spesa corrente
  rispetto al valore medio registrato negli anni
  2011­2013.
  Tale lettura ha posto numerose e rilevanti
  criticità: per esempio, se negli anni benchmark
  si sono sostenute spese di natura eccezionale
  o non ricorrente e poi le uscite sono tornate al
  loro livello fisiologico, rispettare l' obiettivo può
  essere complicato.
  E la stessa cosa accade se un ente decide
  (magari per migliorare efficacia ed efficienza)
  di esternalizzare un servizio prima svolto in
  forma diretta. Gli stessi giudici contabili
  avevano stigmatizzato tali distonie, ma per
  correggerle occorreva un intervento del
  legislatore, che adesso è finalmente arrivato.
  Tutto bene, quindi? Non proprio, purtroppo. Infatti, l' abrogazione del parametro normativo su cui si
  basava la lettura restrittiva della Corte, conformemente ai principi generali, vale solo pro futuro, per cui
  nel 2015, a rigore, il vincolo era e rimane cogente. Da qui, in caso di sforamento, l' applicabilità delle
  sanzione prevista dal comma 557­ter mediante rinvio all' art. 76, comma 4, del dl 112/2008, che vieta di
  assumere nell' anno successivo alla violazione.
  Si tratta, ovviamente, di una stortura che andrebbe sventata in sede di conversione del decreto anche
  se ormai i giochi sembrano fatti perché il testo non sarà modificato nel passaggio in senato.

                                                                                               MATTEO BARBERO

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                                                                                                                 27
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  Consulta: ok alle norme della Stabilità 2015 attuative della riforma

  La Delrio si salva ancora
  Legittimi i tagli alle province e la mobilità

  Dopo aver salvato (con la sentenza n.
  159/2016) la riduzione agli organici di province
  e città metropolitane, la Corte costituzionale
  blinda altri due pezzi della riforma Delrio
  (legge n. 56/2014), giudicando legittimi i tagli
  alle risorse e le disposizioni della legge di
  Stabilità 2015 che per il biennio 2015­2016
  hanno vincolato il budget per le assunzioni di
  regioni e d enti locali al ricollocamento dei
  dipendenti provinciali in esubero. Con le
  sentenze n.
  202 e 205/2016, depositate ieri in cancelleria
  (redatte rispettivamente dai giudici Giorgio
  Lattanzi e Daria de Pretis), la Consulta ha
  bocciato, giudicandoli non fondati, i ricorsi
  delle regioni (Lombardia, Puglia e Veneto) che
  lamentavano la compressione delle proprie
  prerogative costituzionali. Sul vincolo alle
  risorse assunzionali per incentivare la mobilità
  d e i dipendenti soprannumerari, la Corte ha
  ribadito che «la procedura di ricollocamento
  del personale perdente posto di province e
  città metropolitane è un elemento basilare del
  processo di riordino di tali enti» e c h e l a
  compressione dell' autonomia organizzativa e
  finanziaria delle regioni s u l l a s c e l t a d e l
  personale da assumere si giustifica con la
  considerazione che la mobilità «parte dal
  presupposto di una ridistribuzione di funzioni amministrative da province e città metropolitane verso
  regioni e d enti locali, cosicché, questi ultimi si troveranno gravati da compiti ulteriori ai quali in
  precedenza assolvevano proprio i dipendenti soggetti alla mobilità».
  È proprio questo legame tra trasferimento delle funzioni e mobilità del relativo personale che, secondo i
  giudici delle leggi, porta a ritenere che vi sia «un nesso tra la natura delle nuove funzioni e la
  preparazione professionale del personale da ricollocare».
  Per questo, conclude la Consulta, «la disposizione censurata (nella fattispecie l' art. 1, comma 424 della
  legge 190/2014, ndr) non contrasta con i principi di ragionevolezza e di buon andamento della pubblica
  amministrazione, né invade la sfera di competenza legislativa regionale».
  Lo stesso discorso vale per i commi 418 e 419 della legge di Stabilità 2015 che fissano i tagli ai fondi
  provinciali per il triennio 2015­2017 e stabiliscono che ogni provincia debba versare ad apposito
  capitolo del bilancio dello stato un ammontare pari ai risparmi di spesa stabiliti per ciascuna di esse.
  Secondo i giudici la previsione del versamento al bilancio statale di risorse frutto della riduzione della
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  mediobanca

  Partecipate, 2 mila incarichi
  Sono quasi 2 mila gli incarichi societari
  conferiti dagli enti locali nelle loro partecipate
  per un monte compensi che supera i 33,5
  milioni di euro solo considerando gli stipendi
  base, cui vanno aggiunti bonus e gettoni di
  presenza. Il dato è riportato nell' edizione 2016
  dello studio di R&S Mediobanca «Economia e
  finanza delle principali società partecipate dai
  maggiori enti locali». Le nomine, aggiornate al
  primo semestre 2015, sono 1.914 e non
  includono gli incarichi in società quotate né
  quelli in altri enti collegati.
  Quasi la metà, cioè 869, sono ruoli apicali
  (presidente, vicepresidente, amministratore
  delegato o unico). Il 46,8% degli incarichi sono
  conferiti dai comuni, il 31,2% dalle regioni e il
  22% dalle province.
  Nel complesso, le poltrone nelle partecipate
  sono diminuite del 35,2% in cinque anni
  (grazie alla sforbiciata delle province, m a
  anche a operazioni di fusione) e altrettanto è
  calato il monte compensi (­34,8%). Lo
  stipendio medio base per il 2014/2015 è pari a
  23.330 euro lordi. Le regioni sono i migliori
  pagatori, con stipendi superiori del 47%
  rispetto a quelli provinciali e del 24% su quelli
  comunali.

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  I sindaci possono sempre anticipare l' uscita. Tra i nodi, residui di gestione e quote inesigibili

  Enti, l' addio ad Equitalia è certo
  Se non sarà abolita, entro il 31/12 lascerà i comuni

  Comuni e Equitalia alla resa dei conti. Entro la
  fine dell' anno gli enti locali dovranno fare delle
  scelte per la riscossione delle loro entrate in
  previsione dell' annunciata abolizione di
  Equitalia o comunque della cessazione del
  regime di proroga che dura da 10 anni.
  T r a l ' a l t r o l e amministrazioni comunali
  possono avvalersi in qualsiasi momento dell'
  opzione di abbandonare la società pubblica,
  visti gli scarsi risultati prodotti e il malcontento
  che serpeggia tra essi, e di passare alla
  riscossione diretta o di affidare in concessione
  l' attività ai soggetti iscritti all' albo ministeriale.
  Inoltre devono essere affrontati i problemi
  legati alle quote inesigibili e ai residui di
  gestione, vale a dire ai ruoli non riscossi
  affidati fino alla data di cessazione dell'
  incarico.
  Riscossione diretta e supporto. In alternativa
  a l l a riscossione tramite Equitalia i comuni
  hanno la facoltà, in base a quanto disposto
  dall' articolo 52 del decreto legislativo
  446/1997, di affidare in concessione con gara l'
  attività ai concessionari iscritti all' albo
  ministeriale o di gestirla direttamente, magari
  avvalendosi dell' attività di supporto fornita da
  soggetti diversi dai concessionari, qualora
  abbiano difficoltà organizzative interne, dovute
  anche alla carenza di personale. Di recente, infatti, è stato ribadito che le attività di supporto all'
  accertamento e riscossione delle entrate locali, sia tributarie che extratributarie, possono essere affidate
  dai comuni anche alle società che non sono iscritte all' albo ministeriale, perché l' iscrizione è imposta
  solo per i soggetti ai quali le suddette attività vengono affidate in concessione. Con le attività di
  supporto, infatti, le amministrazioni comunali mantengono la titolarità, la direzione e il controllo dell'
  accertamento e della riscossione (Tar Puglia, prima sezione, sentenza 424/2016; Tar Lazio, seconda
  sezione, sentenza 5470/2016). Hanno precisato i giudici amministrativi che con l' attività di supporto il
  controllo e la responsabilità rimane in capo alla stazione appaltante, con l' assunzione di responsabilità
  «da parte del funzionario responsabile del comune su tutte le attività svolte dall' aggiudicataria» e i
  pagamenti devono essere effettuati su conti correnti postali intestati all' ente. Quindi, non vi è maneggio
  di denaro pubblico.
  Residui di gestione. Nel caso in cui l' ente non intenda più affidare l' incarico a Equitalia o, a maggior
  ragione, la chiusura del rapporto verrà sancita da una norma di legge, la società pubblica non sarà più
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  agevolazioni in pillole
  Lombardia, 1,3 milioni di euro per giovani a
  rischio marginalità. La regione Lombardia ha
  pubblicato l' avviso pubblico per il
  completamento territoriale dei percorsi di
  inclusione sociale a favore di giovani e
  persone, anche abusatori di sostanze, in
  situazione di grave marginalità. Nell' ambito
  del Por 2014­2020 sono stati stanziati 1,3
  milioni di euro che i comuni potranno tradurre
  in contributi a fondo perduto fino a 100 mila
  euro a copertura dell' 80% delle spese
  ammissibili. La scadenza per presentare
  domanda è fissata al 25 luglio 2016.
  Umbria, più tempo per i Gruppi di azione
  locale. La regione Umbria ha disposto la
  proroga del bando di evidenza pubblica per la
  selezione dei Gruppi di azione locale (Gal),
  delle Strategie di sviluppo locale (Ssl) e dei
  Piani di azione locale (Pal), nell' ambito del
  Psr 2014­2020. Gli enti interessati avranno
  tempo fino al 27 luglio 2016 per partecipare al
  bando.
  Lazio, contributi per progetti sulla sicurezza.
  G l i enti locali della regione Lazio possono
  partecipare all' avviso pubblico per la
  presentazione di proposte progettuali
  finalizzate allo sviluppo dell' azione
  prevenzionale nell' ambito regionale in materia
  di salute e sicurezza sul lavoro.
  Il bando, emanato dall' Inail in ottemperanza alle Linee di indirizzo operative per la prevenzione 2016 e
  valido sul territorio della regione Lazio, mette in campo risorse per 120 mila euro. Ciascun progetto
  potrà beneficiare di un importo massimo di cofinanziamento pari a 30 mila euro. La scadenza per
  presentare domande è fissata al 10 agosto 2016.
  Bolzano, contributi per la rete fognaria. La provincia autonoma di Bolzano ha approvato i criteri per la
  concessione di contributi per la realizzazione di reti fognarie e dei relativi impianti di depurazione e per
  interventi a tutela delle acque. Ai sensi dell' articolo 54, commi 1 e 2, della legge provinciale 18 giugno
  2002, n. 8, i comuni possono richiedere un contributo a fondo perduto fino ad un massimo del 90% dei
  costi riconosciuti ammissibili.
  Le domande di accesso al contributo possono essere presentate con modalità continua.

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                                              Pubblica Amministrazione

  La chance è offerta dal protocollo sottoscritto tra Anci e Istituto per il credito allo sport

  Finanziate le strutture sportive
  Stanziati 160 mln per costruire e ampliare impianti

  I comuni e le Unioni dei comuni che intendano
  realizzare nel proprio territorio interventi di
  impiantistica sportiva potranno beneficiare del
  nuovo protocollo d' intesa sottoscritto da Anci
  e da Ics.
  L' Istituto per il credito sportivo metterà in
  campo 160 milioni di euro per la costruzione,
  ampliamento, attrezzature, miglioramento,
  ristrutturazione, efficientamento energetico,
  completamento e messa a norma di impianti
  sportivi e/o strumentali all' attività sportiva,
  comprese le piste ciclabili e l' acquisizione
  delle aree e degli immobili relativi all' attività
  sportiva. L' aiuto sarà tradotto in mutui a tasso
  zero o a tasso agevolato. Il plafond s a r à
  attribuito ai soggetti beneficiari utilizzando un
  apposito Avviso pubblico.
  Finanziamenti per enti locali Il protocollo è
  rivolto ai comuni e alle Unioni dei comuni che
  facciano richiesta di mutui finalizzati alla
  costruzione, ampliamento, attrezzatura,
  miglioramento, ristrutturazione, efficientamento
  energetico, completamento e messa a norma
  di impianti sportivi e/o strumentali all' attività
  sportiva, incluse le piste ciclabili, e di luoghi ed
  immobili destinati ad attività culturali o
  strumentali ad essa, ivi compresa l'
  acquisizione delle aree e degli immobili relativi
  a dette attività. I mutui, sempre per le finalità indicate, potranno essere concessi anche a soggetti
  pubblici o privati, diversi dagli enti locali, aventi i requisiti per l' accesso ai finanziamenti dell' Istituto
  secondo la vigente normativa, nell' ambito di operazioni di partenariato pubblico privato sia di tipo
  istituzionale sia di tipo contrattuale. Il fondo potrà essere utilizzato anche per il finanziamento dei
  progetti di cui al bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città
  metropolitane, dei comuni capoluogo e della città di Aosta.
  Mutui a tasso zero fino al 31 dicembre 2016 Nell' ambito del plafond complessivo, l' Istituto per il credito
  sportivo si riserva di concedere ai comuni e agli enti un contributo in conto interessi, il cui importo sarà
  detratto dalla rata annuale di ammortamento dei mutui. A tale scopo viene stanziato un plafond di 60
  milioni di euro di mutui, da stipulare entro il 31/12/2016, che godranno del totale abbattimento del tasso
  d' interesse nel limite dello stanziamento massimo di 8 milioni di euro di contributi in conto interessi, con
  la finalità di fornire un impulso all' economia attraverso gli investimenti nel settore dell' impiantistica
  sportiva. Il plafond di mutui a tasso zero sarà riservato per 24 milioni di euro di mutui, ovvero uno
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  la scadenza è il 1° agosto

  Veneto, 4 milioni per i lavori pubblici di interesse
  locale
  La regione Veneto ha approvato i criteri per il
  sostegno finanziario ai lavori pubblici di
  interesse locale di importo fino a 200 mila
  euro, validi per l' anno 2016. I criteri attuano
  quanto previsto dalla legge regionale n.
  27/2003 articolo 50, stanziando la somma di 4
  milioni di euro. Sono ammessi a presentare
  istanza esclusivamente i comuni e le Unioni di
  comuni del Veneto; ciascun soggetto può
  presentare una sola istanza. Sono finanziabili
  opere di adeguamento, riabilitazione o rinnovo
  di spazi pubblici urbani, realizzazione di
  infrastrutture e di impianti relativi alla rete
  v i a r i a e d i illuminazione, costruzione,
  riabilitazione o rinnovo di edifici civici, funerari,
  educativi, culturali e di impianti sportivi,
  abbattimento di barriere architettoniche.
  Inoltre, rientrano progetti di miglioramento
  della sicurezza stradale e promozione di una
  mobilità urbana sostenibile, prevenzione del
  rischio sismico, piste ciclabili. Sono ammessi
  esclusivamente interventi la cui spesa totale
  per lavori, inclusi gli oneri per la sicurezza ed
  Iva, risulti non inferiore a 30 mila euro e non
  superiore a 200 mila euro; il limite superiore
  deve essere rispettato anche nel caso di
  redazione di eventuali perizie in corso d'
  opera, con riferimento all' ammontare per
  lavori al netto del ribasso d' asta. L' entità massima del contributo regionale è pari al 80% del costo
  totale previsto per i lavori, comprensivo degli oneri per la sicurezza e della relativa Iva, qualora quest'
  ultima costituisca costo effettivamente a carico del beneficiario. La scadenza per presentare domanda è
  fissata al 1° agosto 2016.
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  Anche sotto i 3 mila abitanti va garantita la presenza femminile

  Giunte rosa nei mini­enti
  La parità di genere non conosce eccezioni

  Quale disciplina deve essere applicata, in
  tema di parità di genere nella composizione
  della giunta comunale, a u n ente locale che
  conta una popolazione inferiore a 3 mila
  abitanti?
  La legge n. 56 del 7 aprile 2014, all' art. 1,
  comma 137, ha stabilito, per i soli comuni con
  popolazione superiore ai 3.000 abitanti, un
  preciso quorum del 40% affinché sia rispettato
  il principio dell' equilibrio di genere; per i
  comuni al di sotto di tale soglia demografica
  occorre richiamare l' art. 6, comma 3, del
  decreto legislativo n.
  267/00.
  L' articolo citato prevede che gli statuti
  comunali e provinciali stabiliscano norme per
  assicurare condizioni di pari opportunità tra
  uomo e donna e per garantire la presenza di
  entrambi i sessi nelle giunte e negli organi
  collegiali non elettivi del comune e della
  provincia, nonché degli enti, a z i e n d e e d
  istituzioni da essi dipendenti.
  Tale disposizione è stata modificata dall' art. 1,
  comma 1, della legge n. 215 del 2012 che ha
  sostituito il verbo «promuovere» con il verbo
  «garantire» e ha aggiunto alla espressione
  «organi collegiali» la dicitura «non elettivi». Ai
  sensi del comma 2 dell' art. 1 della citata legge
  n. 215 del 2012 è previsto che gli enti locali, entro sei mesi dall' entrata in vigore della legge stessa,
  adeguino i propri statuti e regolamenti alle disposizioni recate dell' art. 6, comma 3, del richiamato Testo
  unico degli enti locali.
  L' art. 2, comma 1, lett. b) della citata legge n. 215/12 ha modificato l' art. 46, comma 2, del decreto
  legislativo n.
  267/00, disponendo che il sindaco e il presidente nella provincia nominano i componenti della giunta
  «nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i
  sessi».
  La normativa in parola va letta alla luce dell' art.
  51 della Costituzione, come modificato dalla legge costituzionale n. 1/03, che ha riconosciuto dignità
  costituzionale al principio della promozione delle pari opportunità tra donne e uomini.
  Nel caso dei comuni rientranti nella suddetta fascia demografica, pertanto, devono trovare applicazione
  le disposizioni contenute nei citati articoli 6, comma 3, e 46, comma 2, del decreto legislativo n.
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