10 anni insieme Fai che il tuo cuore sia come un lago: con una superficie calma e silenziosa e una profondità colma di gentilezza - Piceno33
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10 anni insieme da10annicomenoinessuno Fai che il tuo cuore sia come un lago: con una superficie calma e silenziosa e una profondità colma di gentilezza. Lao Tzu Novembre • Anno XI • n° 10 - Illustrazione ©Chaos Ego
L'editoriale ● Fabiana Pellegrino Sommario U 6 FOCUS no psicoterapeuta america- La grande bellezza no, Wayne W. Dyer, ha detto: “quando ti viene data la pos- 8 TERRITORIO Anniversario Bottega Terzo Settore sibilità di scegliere se avere ragione o essere gentile, scegli di essere gentile”. 10 IMPRESA Cos’è, dunque, la gentilezza? Secondo Giovani e nuove imprese il dizionario, con questo termine si in- 12 SOCIALE tende un insieme di “atti, espressioni Il primo hotel accessibile a tutti e modi gentili, amabili e garbati”. Pra- ticamente un miracolo di questi tempi 14 ARTE Adolfo De Carolis sgraziati. Oggi che la tracotanza è la re- gola, poco spazio rimane alle anime af- 16 STORIA fabili. La gentilezza diventa, allora, un La Madonna dell'Ambro atto di rottura. E la ricerca dell’armonia, 18 PERSONAGGI paradossalmente, si trova a passare at- Angelo Bellobono traverso la crepa, improvvisa, creata 22 TURISMO da chi alle urla risponde sussurrando. Record di presenze ai Musei Sistini Perché se l’altro è pronto a difendersi dal mostro che immagina di fronte a 24 TEATRO Stagione lirica lui, restare umani è disarmante. In un mondo di prototipi prepotenti e vani- 28 ATTUALITÀ tosi, la grazia è l’eccezione salvifica in Ig Nobel 2019 grado di proteggerci da tanta volgarità. Ma non è affatto semplice. Piuttosto, la RUBRICHE gentilezza va praticata, alla gentilezza si va educati, di gentilezza si va nutriti. 31 ASCOLI DI PETÒ I canti popolari: il saltarello 32 PNL, ISTRUZIONI PER L'USO La struttura della paura 33 UNIVERSITÀ Greenwashing 34 LIBERRANTE La voce del silenzio 35 A QUALCUNO PIACE NERD Novembre al cinema 36 IL GIARDINO DI LOLA Il Gingko Biloba SCRIVETECI A direttore@piceno33.it, seguiteci sulla nostra pagina Facebook Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |5
FOCUS La grande bellezza Il monte Conero (AN) con i suoi 572 m di altezza è il promontorio più importante del medio Adriatico e quello che ha le rupi marittime più alte di tutto l'Adriatico italiano. Il suo territorio forma il Parco Regionale del Conero. Nella foto, la Riviera del Conero fotografata da Sud. Tutte le foto sono state concesse dalla Regione Marche 10 anni insieme 6| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
FOCUS “ Ogni anno chiediamo ai nostri autori e ai nostri redattori in giro per il mondo di indicarci le loro mete per l’anno a venire. Dopo accese discussioni, la nostra giuria di esperti riduce questo lungo elenco a soli 10 pa- esi, 10 regioni, 10 città e 10 destinazioni con- venienti. Ogni meta è scelta perché attuale, stimolante e sorprendente. Inoltre prendiamo molto sul serio l’impegno a viaggiare in modo Veduta del castello di Gradara, Gradara (PU) responsabile, per aiutarvi ad avere un impatto positivo ovunque decidiate di andare. Per que- voglio condividere con tutta la comunità mar- sto abbiamo scelto viaggi sostenibili in tutto il chigiana – ha dichiarato il presidente della mondo: dalle coste del Maine, tra escursioni e Regione Marche, Luca Ceriscioli - in partico- soste gastronomiche a base di pesce, alle cime lare con i tantissimi operatori del Turismo per dell’Himalaya in Bhutan tra nuvole e mona- questo significativo riconoscimento concesso steri incantevoli. Allora, quale sarà la vostra da Lonely Planet che colloca le Marche, unica prossima meta?”. Così Lonely Planet presenta regione italiana presente nella graduatoria, al i suoi Best in Travel 2020: 10 Paesi, 10 Regioni secondo posto tra le 10 più importanti mete e 10 Città in tutto il mondo da visitare assolu- turistiche mondiali consigliate per il 2020. Chi tamente il prossimo anno. Sorpresa… Le Mar- verrà nelle Marche vivrà un’esperienza indi- che finiscono al secondo posto tra le 10 regio- menticabile e ne siamo certi tornerà perché ni da non perdere. La nostra grande bellezza in questi luoghi la qualità della vita è elevata conquista la bibbia internazionale delle guide e diffusa e chi viene da noi è davvero ospite turistiche. gradito”. “Abbiamo lavorato tanto in questi Lonely Planet ogni anno seleziona il top del anni – commenta l’assessore regionale al Turi- top di tutte le latitudini e le Marche sono l’u- smo-Cultura, Moreno Pieroni - per riposizio- nico luogo italiano del 2020, piazzandosi nella nare l’offerta turistica delle Marche in ambito classifica superesclusiva dove troviamo Asia, nazionale e internazionale. Chiedo a tutto il Giappone, Egitto o Stati Uniti. La motivazio- sistema turistico delle Marche di trasformare il ne? Eccola: “Dopo decenni in un ruolo un po’ 2020 in un anno memorabile”. defilato, le Marche sono finalmente pronte a Best in Travel è il più importante progetto an- mettersi sotto i riflettori. Nel 2020, infatti, la nuale di Lonely Planet a livello globale, pro- regione salirà alla ribalta, quando Urbino, una mosso in tutto il mondo attraverso il proprio delle sue città più suggestive, guiderà le cele- network. Il progetto si sviluppa attraverso la brazioni per il 500° anniversario della morte pubblicazione di una guida tradotta in 6 lingue del grande pittore rinascimentale Raffaello. (inglese, francese, italiano, tedesco, spagnolo e Ecco dunque l’occasione perfetta per partire russo) e un analogo contenuto digitale con una alla scoperta di un territorio stupefacente, per copertura complessiva di 11 lingue. Ogni anno, molti versi ancora sconosciuto. E probabilmen- a ottobre, Lonely Planet comunica l’attesa clas- te una delle ragioni del suo grande fascino è sifica delle migliori destinazioni - 10 Paesi, 10 proprio quella di poter esplorare con calma, e Regioni e 10 Città- da visitare l’anno successi- in relativa solitudine, maestose rovine romane, vo, ottenendo un’incredibile eco mediatica in svettanti architetture gotiche, massicci castelli tutto il mondo. Come dice l’introduzione della medievali e sublimi palazzi rinascimentali che guida : “Non ci limitiamo insomma a registrare custodiscono collezioni d’arte tra le più ricche le tendenze, ma le creiamo, invitando i viaggia- d’Italia. Il tutto racchiuso tra alte montagne bo- tori ad andare nei posti che vale la pena vedere scose e la placida costa dell’Adriatico e condito prima che ci arrivino tutti gli altri. In breve, ciò da golosi festival gastronomici”. che trovate nelle pagine di Best in Travel è il “Una grande soddisfazione e un orgoglio che meglio dei consigli secondo Lonely Planet”. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |7
TERRITORIO La Bottega del Terzo Settore compie due anni B La Bottega del Terzo Settore ottega ha visto confermare ha presentato i dati relativi sempre più anche il suo ruolo di promotore del cambiamen- all’operatività nel primo to e incubatore di innovazio- semestre del 2019. A due anni ne sociale per la comunità e dall’inaugurazione della sede, il territorio, supportando la può considerarsi consolidata creazione di nuove forme di l’affermazione di Bottega come welfare e la costruzione di luogo della e per la comunità, reti all’interno del Terzo Settore e tra il Terzo Settore e la comunità. Ne è la riprova l’amplia- uno spazio fisico a disposizione mento della base associativa, che ha raggiunto di organizzazioni non profit - nel primo semestre quota 141 organizzazioni socie e non -, di studenti, di non profit, così come le numerose collabora- professionisti e di cittadini in zioni consolidate con Istituzioni, Università, cui avere l’opportunità di Centri di ricerca, Enti privati e Associazioni di realizzare e partecipare a categoria del territorio locale e regionale, so- stanziatesi nella realizzazione di progetti e ini- eventi, corsi, riunioni e in cui ziative congiunte. Ricco è il parterre di progetti confrontarsi e fare coworking, e iniziative che Bottega ha messo in campo nel con oltre 6 mila visite corso del semestre, volto a catalizzare gli input registrate e più di 240 eventi di innovazione emersi dal territorio e a valoriz- realizzati nel solo semestre. zare e mettere in rete il ricco capitale umano e 10 anni insieme 8| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
TERRITORIO sociale del non profit locale. “Il nostro è stato il primo esperimento in Ita- lia: siamo stati i primi a creare un’associazione come la BTS generandola da una fondazione bancaria. Ci è sembrato il modo migliore per incrementare e migliorare l’impatto sociale della Fondazione Carisap nei confronti del ter- ritorio e colmare il continuo ritiro del servizio pubblico verso la comunità”, spiega Angelo Davide Galeati, Presidente della Fondazione Carisap. Circa 50 le iniziative curate da Bottega tra even- ti, che hanno coinvolto la comunità in riflessio- ni partecipate sui possibili strumenti a suppor- to dello sviluppo locale, e percorsi formativi, finalizzati all’ampliamento delle competenze e all’empowerment dei soggetti che animano il Terzo Settore, con una partecipazione totale che si attesta intorno alle 1.500 persone. Il tutto grazie alla collaborazione con la Fon- dazione Cassa di Risparmio di Ascoli Pice- no e grazie alle risorse messe in campo dalla stessa Fondazione, che prevedono anche un impegno economico di 300.000 euro l’anno, e che permettono di coprire i costi del persona- le, di funzionamento, custodia e manutenzio- ne dell’immobile oltre allo svolgimento delle attività proposte dall’Associazione Bottega del di comune interesse in appuntamenti mensili Terzo Settore: dalle suggestioni di Visioni in itineranti. Nella prima metà dell’anno si è te- evoluzione alle riflessioni del Talk sulle Coo- nuto il primo ciclo di 4 appuntamenti - di cui perative di comunità, dalla valorizzazione del 1 presso la sede di Bottega e gli altri 3 ospi- non profit in chiave lavorativa per i giovani di tati dai soci - a cui faranno seguito ulteriori 3 BTSchool al ripensamento degli spazi cittadini incontri entro la fine dell’anno. Le attività di in chiave ecosostenibile dei seminari di Rige- primo orientamento e facilitazione per la co- nerazione urbana, dai corsi professionalizzanti struzione di partenariati e di coprogettazioni per Operatore del Terzo Settore a quelli dedi- vanno, dunque, ad affiancarsi agli altri servizi cati a potenziare il rapporto tra Terzo Settore consulenziali e di fruibilità degli spazi dedicati e Pubblica Amministrazione, dagli itinerari di ai soci. European Project Management al percorso sul Una rete di soci che cresce, un ventaglio di Digitale per il non profit. attività e servizi che si allarga e un orizzonte “La nostra mission è, oltre a mettere in rete tut- territoriale che si rafforza sempre più anche ol- to il terzo settore, formare e qualificare questo tre i confini locali. Da qui la costruzione di un mondo, con iniziative rivolte ai soci e finora network nazionale e internazionale, concretiz- totalmente gratuite” dichiara Roberto Paoletti, zatosi anche nella realizzazione di partnership Presidente della Bottega. per la partecipazione a bandi di finanziamen- Nato in risposta all’esigenza dei Soci di raffor- to. Un futuro, dunque, che intende esplorare zare la rete associativa e stimolare la nascita di nuovi possibili percorsi per garantire maggio- collaborazioni è il progetto delle Tavole Ro- re sostenibilità all’associazione anche nel me- tonde, che raduna i soci attorno a tematiche dio-lungo periodo. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |9
IMPRESA Fare impresa non è sempre e solo un “affare di famiglia” Il 40% degli under 40 con un’attività artigiana o commerciale viene da una famiglia che faceva la stessa attività, il 60% ha creato una nuova impresa. 10 anni insieme 10| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
IMPRESA G iovani e fare impresa. Speranze, a un campione di imprenditori under 40. In- molte difficoltà ma anche suc- nanzitutto nel Piceno fare impresa è una scelta cessi e soddisfazioni. Il gruppo “matura”. Infatti ben il 75% degli imprenditori Giovani imprenditori della Cna ha un’età compresa fra 31 e 40 anni, il 20 per di Ascoli Piceno è impegnato at- cento ha fra 26 e 30 anni e solo il 5 per cento tivamente nell’azione del sistema nazionale meno di 25 anni. Cna per incentivare e sostenere le nuove ge- Altro dato significativo è il fatto che, sempre nerazioni ad avvicinarsi al mondo imprendi- nella nostra provincia, il fare impresa non sia toriale. “Quest’anno un’occasione importante affatto una questione “familiare”. Infatti, fra di incontro e confronto - spiega Selene Re, gli intervistati, solo il 43,9 per cento degli in- presidente dei Giovani imprenditori della tervistati ha dichiarato di provenire da una fa- Cna Picena - c’è stata a Milano con Cna Next. miglia di artigiani o di commercianti, mentre il Cna ha raccolto, per poi presentarli all’incontro 56,1 per cento si è avvicinato al mondo dell’im- a cui erano presenti anche rappresentanti del- presa esclusivamente per proprio interesse e la politica e del Governo, dati e indicazioni di vocazione. Dato che disegna un territorio con oltre mille giovani imprenditori per arricchire molta creatività e voglia di “intraprendere”. E e aggiornare il quadro della giovane impresa. come meglio si intuisce da quest’altra percen- La nostra partecipazione agli appuntamenti tuale, ricavata sempre dalle risposte al sondag- Cna Next ci permette di riportare sul territorio gio: il 10,5 per cento dei giovani imprenditori input e idee per i nostri giovani imprenditori”. ha rilevato un’attività già presente sul territo- Ma cosa emerge dal sondaggio Cna, relativa- rio, mentre il 25,5 per cento ha rilevato un’im- mente ai giovani imprenditori del Piceno? “La presa di famiglia. Ma ben il 63,9 per cento degli percezione - aggiunge Francesco Balloni, di- intervistati ha dichiarato di aver avviato l’im- rettore della Cna di Ascoli – è che il cosiddetto presa da solo e in base a una sua idea di lavoro ascensore sociale, cioè quel meccanismo fisio- e di saper fare. logico generazionale che dovrebbe permettere Giovani imprese del Piceno che, oltre a essere alle nuove generazioni di elevare le proprie un’occasione di occupazione e reddito per il condizioni di vita e di lavoro, rispetto alle gene- titolare, produce anche nuova e vitale occupa- razioni precedenti, sia purtroppo fermo. Come zione. Il 75 per cento del campione ha infatti Cna Picena possiamo vantare un gruppo di uno o due dipendenti, mentre il restante 25 per imprenditori under 40 consistente e motivato. cento da 2 a 5 dipendenti. Così come lo sono i giovani Piceni che vogliono Infine la giovane impresa che dà valore aggiun- fare imprese. Cerchiamo di sostenerli e la loro to al territorio. Il 37,8 per cento degli impren- motivazione è sicuramente una speranza per il ditori under 40 intervistati dalla Cna ha conse- futuro di questo territorio”. guito almeno una laurea triennale e il 51,1 per Questi i dati più significativi dell’intervista cento ha un diploma di scuola media superiore. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |11
SOCIALE IL PRIMO ALBERGO DELLE MARCHE ACCESSIBILE A TUTTI Percorsi vocalizzati, mappe tattili, abbattimento di ogni barriera architettonica: la sfida ora è coinvolgere il territorio Nasce a San Benedetto del Tronto il primo hotel delle Marche accessibile a tutti, tra i primi del litorale adriatico nel centro e sud Italia. Percorsi vocalizzati che attraverso lo smartphone guidano i turisti non vedenti all’interno dell’albergo, mappe tattili in braille per orientarsi in ogni piano, Tv, ascensori e climatizzatori con comandi vocali, stanze e spazi studiati per muoversi agevolmente in carrozzina, dispense per il buffet e armadi sospesi, bagni attrezzati senza rinunciare al design, con lavandini e specchi regolabili in altezza: l’hotel Bolivar compie 50 anni e per l’occasione cambia volto, aprendo le porte all’accessibilità. 10 anni insieme 12| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
S SOCIALE i chiama Damaso e prende il spiegato ai ragazzi come si gestisce una perso- nome dal figlio dei proprie- na con disabilità visiva, dal suo ingresso alla tari, oggi 29enne, laureato in firma dei documenti, alle necessarie informa- Language, Society and Com- zioni di base. munication, non vedente dalla Abbiamo fatto prove di accompagnamento, nascita, il progetto che dalla bendando i dipendenti per far capire loro in Riviera delle Palme lancia, in- quale situazione si trovano i clienti quando sieme all’Unione italiana Cie- sono in hotel. L’esperienza è servita sia a evita- chi e Ipovedenti di Ascoli Piceno e Fermo, un re gli errori banali che a imparare a trasmettere messaggio importante: “La necessità – spiega le emozioni quando si descrivono gli ambienti. Cristiano Vittori, presidente dell’Uici territo- Perché le emozioni sono parte integrante della riale - di accogliere nel migliore dei modi tutta persona e della sua vacanza”. quella fascia di turisti che a causa di una disa- bilità motoria o sensoriale devono rinunciare ai La Federazione delle Istituzione Pro Ciechi ha momenti di relax in piena autonomia”. fornito le mappe tattili e i numeri in braille e l’Uici nazionale ha visionato la sede segnalan- “Sì – sottolinea Bernardo Di Emidio, proprie- dola attraverso una circolare per promuoverla tario del Bolivar – il nostro obiettivo è proprio in tutta Italia. Mentre da Ettore Galassi, esper- questo: consentire ai turisti con disabilità di to di accessibilità turistica, sono arrivate fonda- gestire la propria vacanza muovendosi agevol- mentali indicazioni su come rendere accessibile mente anche senza l’aiuto di un accompagna- tutta la struttura. “Il progetto realizzato all’ho- tore. Gli spunti? Molti sono arrivati dalla no- tel Bolivar per noi è un momento di cultura stra stessa famiglia, alle prese da tempo con le molto importante perché unisce l’imprendito- esigenze legate alla disabilità visiva”. ria privata alle esigenze provenienti dal socia- Tre piani su quattro ristrutturati completamen- le. Oltre che un esempio determinante affinché te, 12 stanze accessibili, personale formato ad altre strutture pubbliche e private si adeguino hoc per l’accoglienza dei turisti con disabilità, a questi standard”, ha spiegato Salvatore Ro- la famiglia Di Emidio si è affidata anche all’Ui- mano, Direttore generale dell’Uici nazionale. ci per la realizzazione del progetto. “Molti “Gli abbattimenti delle barriere architettoniche hotel italiani sono accessibili alle persone in e le innovazioni tecnologiche faciliteranno an- carrozzina – dice Adoriano Corradetti, consi- che i turisti normodotati, soprattutto bambini e gliere dell’Uici nazionale – ma pochissimi han- anziani – ha detto Antonietta Di Giampaolo, no strutture idonee anche per chi non vede. Il proprietaria dell’hotel –. Ora speriamo che il Bolivar è riuscito ad aprire a tutti, grazie anche nostro progetto possa essere un trampolino di alla tecnologia presente già negli aeroporti e lancio in tema di accessibilità per tutto il terri- nelle stazioni ferroviarie. Il sistema vocale Lo- torio”. ges, acronimo di Linea di Orientamento Guida “Le statistiche dicono che il due per cento della e Sicurezza, non consente solo di indicare ai popolazione ha problemi di vista – ha sottoli- non vedenti il percorso da seguire ma fornisce neato Armando Giampieri, vice presidente anche notizie utili come le informazioni alber- dell’Uici Marche -. Questo significa che a San ghiere e turistiche”. Benedetto ci sono almeno un migliaio di per- E per il personale, corso specifico sulla gestio- sone con disabilità visiva più o meno marcata. ne dei turisti con disabilità visiva. “L’Uici di Alcuni di questi cittadini sono nostri soci, mol- Ascoli Piceno e Fermo – racconta Mirco Fava, ti altri restano nel sommerso. E’ compito delle consigliere Irifor - ha promosso una giornata di istituzioni avvicinare queste persone e attuare formazione per i dipendenti dell’hotel sull’ac- interventi per rendere il territorio completa- coglienza delle persone non vedenti. Abbiamo mente accessibile anche a loro”. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |13
ARTE ADOLFO DE CAROLIS A ● di Flavia Orsati Grande pittore e dolfo De Carolis è stato un pitto- re, incisore, illustratore e xilogra- incisore locale, suoi fo, considerato uno dei grandi esponenti nostrani dello stile Li- berty. Nato a Montefiore dell’A- sono gli affreschi so nel 1874, muore a Roma nel 1928. Passa la sua vita tra Bologna, dove studia all’Accade- del Palazzo del mia di Belle Arti sotto la supervisione di Do- menico Ferri, e Roma, dove invece vince una Governo di Ascoli. borsa di studio finanziata dal Pio Sodalizio dei Piceni, non dimenticando mai la sua amata ter- ra natia. Conosce Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio e con loro collabora, illustrando le copertine dei volumi del primo e realizzan- do allestimenti scenografici per le opere teatrali del secondo. L’artista viene solitamente inserito all’interno della corrente dello Stile Liberty: forma d’arte che deriva dall’Art Deco, essenzialmente deco- rativa, nata per conferire bellezza e raffinatezza 10 anni insieme 14| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
ARTE S, ANIMA DEL PICENO alle moderne produzioni di quella che si avvia- Aso e Tenna), mentre brucia dell’incenso il cui va a diventare la società di massa. fumo si perde nell’aria. Adolfo De Carolis ha eseguito una sua rappre- Ai lati sono dipinte scene della vita quotidia- sentazione della Sibilla Appenninica, nel Sa- na picena in chiave epica ed esaltante, mitiz- lone di Rappresentanza di Palazzo San Filippo zando la vita agropastorale e la quotidianità o Palazzo di Governo di Ascoli Piceno (oggi del popolo piceno: monumentali figure di sede della Prefettura e della Provincia), realiz- contadine recano sul capo cesti colmi di frutta, zata tra 1907 e 1908. altre attrezzi da portare ai mariti dediti alla pe- La donna, affrescata nella parete sud, dedicata sca, magniloquenti ma la cui possenza si stem- al tema del folklore piceno e della montagna, pera nell’eleganza che deriva dalle suggestioni misteriosa e pensosa, è avvolta in una veste Liberty. celeste, il volto appoggiato sul pugno chiuso. Preparati da studi a tempera su cartone, oggi La mole è massiccia, michelangiolesca, come conservati nella Sala De Carolis e Ferri della quella delle due donne guerriere raffigurate ai Pinacoteca Civica di Ascoli, i dipinti del Salone lati, allegoria, quella di destra di Fermo, quella della Prefettura sono solo un preludio ai suc- di sinistra di Ascoli. Ai lati della Sibilla ci sono cessivi, realizzati soprattutto presso il Palazzo altre due figure femminili vestite di un bianco dei Podestà a Bologna (1917-1928), nell’Aula candido che versano acqua dalle brocche, sim- Magna dell’Ateneo di Pisa (1916-1920) e nella bolo di purificazione e fertilità, probabilmente sala del Consiglio Provinciale di Arezzo (1922- personificazioni dei fiumi Tronto e Tesino (o 1924). 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |15
STORIA LA MADONNA DELL'AMBRO E LE SIBILLE DI BONFINI ● di Flavia Orsati T Nel Santuario della Madonna ra Monte Priora e Castel Manardo è incastonato il secondo luogo, dell'Ambro, nel comune di dopo Loreto, di culto mariano Montefortino, sono dipinte delle Marche e il primo per anti- chità: il Santuario della Madonna 12 Sibille. Una di queste è dell’Ambro. misteriosamente senza nome. L’edificio risale all’XI secolo, si pensa costruito sulla base di un precedente tempietto pagano, da una piccola cappella che poi, con il passare del tempo, è stata ampliata. Il sisma del 2016 lo ha danneggiato gravemente ma, durante la 10 anni insieme 16| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
STORIA notte di Natale dello scorso anno, ha riaperto si trova nella zona absidale, alla quale si può le porte ai fedeli. Sorge proprio a lato del tor- accedere da due porte collocate ai lati dell’al- rente Ambro, nel cuore di luoghi dai toponimi tare maggiore, all’interno della quale, ancora spaventosi, come a fugare le demoniache pre- oggi, si trovano diverse offerte votive lasciate senze che, nei Sibillini, hanno lunga storia e dai fedeli. tradizione. Sulle pareti e sulle volte si trova un bellissimo Leggenda vuole che, intorno all’anno 1000, la ciclo pittorico di soggetto mariano, dipinto tra Madonna apparve a Santina, pastorella muta 1610 e 1611 da Martino Bonfini da Patrignone dalla nascita e a lei devota; la Vergine si palesò (attuale Montalto). Lì sono raffigurati momen- nei pressi del torrente, e disse alla giovane di ti salienti della vita della Vergine più quattro far erigere una chiesa a lei dedicata in quel profeti e dodici sibille, in periodo rinascimen- luogo. Come per miracolo, Santina riacqui- tale spesso dipinti insieme. Mentre i primi, in sì il dono della parola. Volendo far fede alla età pagana, hanno preannunciato la nascita del promessa fatta alla Madonna, la chiesa venne Messia da una madre vergine, le altre hanno edificata. predetto l’avvento di un nuovo regno. Le do- Le prime notizie sul santuario si hanno nel dici sibille sono tutte effigiate con il proprio 1073, in una pergamena che attesta l’esistenza nome e un attributo che le caratterizzi, tranne di una chiesa dedicata alla Madonna in una una: che si tratti della prima raffigurazione del- località detta “Amaro”, che solo successiva- la Sibilla Picena? Oppure è la rappresentazione mente si trasformò in Ambro, probabilmente della pastorella Santina, considerata anche lei per un’errata trascrizione da parte di un ama- facente parte del disegno divino? nuense. Quella sibillina è una tradizione fortemente Attualmente, il santuario è officiato dai Frati radicata negli abitanti dei Monti Sibillini, dove Minori Cappuccini. pagano e cristiano, sacro e profano erano soliti La parte artisticamente più interessante del- intrecciarsi continuamente e la Sibilla Appen- la costruzione è quella della vecchia cappella, ninica, o Picena, vive ancora nella tradizione chiamata Cappella dell’Annunciazione, che orale e popolare. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |17
PERSONAGGI Linea Appennino 1201, il progetto di Angelo Bellobono Pittore e maestro di sci, ha percorso tutti i 1201 km della dorsale appenninica creando una serie di opere montane che testimoniano il suo viaggio lungo la spina dorsale italiana. ● di Flavia Orsati 10 anni insieme 18| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
“ PERSONAGGI Dipingo per tornare a casa. La pittura è la mia mappa di sudore, vento, freddo, sole, salite e disce- se, è la costruzione del sentiero”, potrebbe essere questo il riassunto dell’opera di Angelo Bellobono, originario di Nettuno. Il progetto Linea Appennino 1201 lo ha por- tato a vagabondare sull’Appennino, dalla Ca- labria alla Liguria, raccogliendo terra da tutte le cime principali toccate, impiegate poi per realizzare pigmenti da usare per dipingere i suoi quadri, che portano le memorie di una terra bella ma fragile, in continua mutazione e fortemente segnata dalla presenza - e dalla memoria - dell’uomo. Questo viaggio, mentale e fisico al tempo stesso, lo ha portato a toccare anche le maggiori cime marchigiane ed abruz- zesi, dal Monte Vettore nei Sibillini, al Gorzano nei Monti della Laga fino al Corno Grande nel massiccio montuoso del Gran Sasso, con i suoi 2.912 m. Un percorso, insomma, di scoperta di sé e del territorio che ci circonda, fatto di fatica e su- dore, movimento, che modella il paesaggio e, contemporaneamente, l’uomo, mettendolo, nel silenzio più totale, a confronto con se stesso e con il freddo, con il vento che soffia e con la nebbia che scende. Ha scritto Angelo, nel suo libro che riassume l’esperienza compiuta, a proposito del nostro Vettore, la cima più alta della catena dei Monti Sibillini: “Il Vettore è montagna di leggende, di sco-emiliane e liguri, che dall’alto dialogano demoni, di riti e stregonerie, ma nel salirlo la tra loro, ma poi ciascuna richiede la quota di sola magia è il susseguirsi di pendii e creste ap- sudore che le spetta”. pese sulla Piana di Castelluccio di Norcia, è il La sintesi di questo viaggio è stata la realizza- Redentore con la sua parete verticale. Umbria zione di un grande quadro, chiamato Monte e Marche qui si abbracciano, una vetta di rocce Appennino, che unisce fisicamente tutti i mon- dal sapore e colore quasi Himalayano, un cam- ti della catena, poiché realizzato unendo le po base di un Everest staccatosi e volato via mi- terre raccolte da tutte le cime maggiori, monte lioni di anni fa. Quassù ho sentito che il mondo che non esiste ma che è riassunto di un senti- si muove, di un moto impercettibile, che cam- mento e di una memoria, che collega le mon- bia continuamente il suo assetto e aspetto con- tagne dell’Appennino e le vede come cerniera, fondendo ogni certezza. Per la seconda volta punto di unione tra i due versanti dell’Italia e su una vetta vedo un topo muschiato. Risceso tra nord e sud, e non come confine o separa- alla base, mi stendo su una prateria battuta dal zione, al centro di un grande lago, il Mare Me- vento per stamparmi addosso la pittura che diterraneo, considerato da Angelo un “lago di sarà. Metto al sicuro il sacchetto di questa se- montagna”, incastonato tra vette che fungono sta terra e prendo fiato per le tappe finali to- da cornice. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |19
10 anni insieme 20| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
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TURISMO Oltre 12mila presenze nei musei Sistini, Montemonaco da record I Musei Sistini registrano oltre 12mila presen- ze durante l’estate 2019. Più che raddoppia- te le presenze di visitatori al museo di Arte Sacra di Montemonaco dopo il sisma. L’edi- ficio ha riaperto due anni fa dopo il terremoto e oggi accoglie molte opere provenienti dalle chiese lesionate. Nel museo, ad esempio, tro- viamo le famose lastre di pietra arenaria di San Lorenzo della chiesa di Vallegrascia, collocate grazie al lavoro dei Vigili del Fuoco. I due monumenti antichi sono stati oggetto di un restauro del valore di 10mila euro, raccolti grazie alla giunta comunale che ha deciso di 10 anni insieme 22| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
TURISMO devolvere 3mila euro rinunciando così all'in- stita nel museo di Rotella, un progetto ideato dennità del sisma, all’associazione Sale delle dai Musei Sistini in stretta collaborazione con Asse di Lecce e alla Diocesi. il Comune, che, la scorsa estate, ha ospitato il Il museo di Arte Sacra di Montemonaco è uno gruppo ligneo raffigurante l’Angelo Annun- dei dieci Musei Sistini del Piceno, insieme a ziante e la Vergine Annunciata, questo 100 anni quelli di Rotella, Ripatransone, Grottammare, dopo la vendita delle due opere alla Galleria Monteprandone, San Benedetto, Force, Comu- nazionale delle Marche di Urbino da parte nanza. Sono ancora chiusi a causa del sisma dell’allora parroco di Rotella. Durante l’esposi- quello di Castignano e Montalto Marche. Sono zione sono stati organizzati diversi eventi con i musei di Grottammare e Montemonaco ad il coinvolgimento di Peter Aufreiter, direttore aver registrato la maggiore affluenza con, ri- della Galleria nazionale delle Marche che ha spettivamente, oltre 8mila e quasi 500 visitatori. presentato il catalogo e Vittorio Sgarbi che ha Molti visitatori anche grazie alla mostra alle- tenuto una Lectio Magistralis. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |23
TEATRO Al via la stagione l Puccini, Bizet e Ros Si comincia il 9 novembre al Teatro dell’Aquila di Fermo con la Turandot firmata da Pier Luigi Pizzi; nel 2020 si prosegue con Carmen e L’italiana in Algeri. D opo i successi di eseguì alla prima alla Scala Arturo Toscanini. pubblico e i risultati Sul podio dell’Orchestra Filarmonica Marchi- gestionali estrema- giana salirà Pietro Rizzo, alla guida del Coro mente positivi del del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno primo anno di atti- c’è invece Giovanni Farina. La regia, le scene, vità, la Fondazione i costumi e le luci sono firmate da una delle Rete Lirica delle personalità artistiche più importanti del teatro Marche è pronta di oggi, che conferma il suo legame col territo- ad alzare il sipario rio marchigiano e la sua collaborazione con la sulla nuova stagio- Rete dopo il Così fan tutte dello scorso anno ne: inaugurazione e prima ancora Nabucco e Madama Butterfly: il 9 novembre alle 21 al Teatro dell’Aquila di Pier Luigi Pizzi. Il debutto dello spettacolo sarà Fermo con Turandot di Giacomo Puccini nel- preceduto giovedì 7 novembre da un’antepri- la versione incompiuta del 1926, così come la ma under 30 (ore 17), appuntamento dedicato 10 anni insieme 24| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
TEATRO lirica nel segno di ssini alla formazione del nuovo pubblico che si ripe- Turandot sarà interpretata dal soprano Tizia- terà per ogni titolo della stagione in ogni tea- na Caruso che, nel corso dell’anno, è stata già tro: una scommessa i cui risultati sono stati già la principessa “di gelo” alla Shanghai Opera convincenti nella precedente stagione e che la House e all’Ópera de Tenerife. Il principe Calaf Fondazione ha deciso di rinnovare per il secon- invece sarà il tenore Francesco Pio Galasso; Liù do anno. La messa in scena è un riadattamento sarà Maria Laura Iacobellis, già applaudita dal della Rete Lirica in coproduzione con la Fonda- pubblico marchigiano nel Falstaff della scorsa zione Pergolesi Spontini di Jesi dello storico al- stagione, così come Paolo Ingrasciotta che, con lestimento dell’Associazione Arena Sferisterio Ugo Tarquini e Vassily Solodkyy, formerà il trio e sarà replicato al teatro della Fortuna di Fano dei ministri imperiali Ping, Pang e Pong; Ce- sabato 16 novembre alle 20:30 (anteprima gio- sare Catani sarà l’imperatore Altoum. Nel cast vani, 14 novembre, ore 17) e al Teatro Ventidio brilla il nome di Andrea Concetti come Timur. Basso di Ascoli sabato 23 novembre alle 20:30 La stagione prosegue con Carmen di Georges (anteprima giovani, 21 novembre, ore 17). Bizet, uno dei titoli più rappresentati nei teatri 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |25
di tutto il mondo, firmata dal regista Paul-Ém- questa produzione della Rete Lirica realizzata ile Fourny frutto di una coproduzione interna- in collaborazione con il Rossini Opera Festival, zionale tra la Fondazione Pergolesi Spontini la regia è affidata a un’artista in ascesa del te- di Jesi e l’Opéra-Théâtre de Metz Métropole e atro italiano, Cecilia Ligorio – già apprezzata quindi la Rete Lirica delle Marche. Sul podio, in teatri di rilievo come il Maggio Musicale per una delle opere più femminili che ci siano, Fiorentino, La Fenice o il Festival della Valle la giovane e affermata Beatrice Venezi, toscana d’Itria e al Lauro Rossi di Macerata – mentre trentenne, celebre per aver scelto di farsi chia- sul podio ci sarà l’energia e la brillantezza di mare al maschile “direttore” e non “direttrice” un astro emergente come Vincenzo Milletarì, e per non indossare sul podio il frac ma elegan- già allievo di maestri come Riccardo Muti e Fa- tissimi abiti da sera che ne esaltano la femmi- bio Luisi. Sarà il Teatro della Fortuna di Fano nilità. Carmen è in programma al Teatro della ad aprire il sipario su questa produzione il 7 Fortuna di Fano sabato 25 gennaio 2020 (ante- marzo (anteprima il 5 marzo), poi ci si sposterà prima giovedì 23 gennaio) per poi proseguire al Teatro dell’Aquila di Fermo sabato 21 mar- ad Ascoli il primo febbraio (anteprima il 30 zo (anteprima il 19 marzo); quindi al Teatro gennaio) e Fermo l’8 febbraio (anteprima il 6 Ventidio Basso di Ascoli Piceno, il 28 marzo febbraio). Nel ruolo del titolo il mezzosoprano (anteprima il 26 marzo). Il cast sarà composto canadese Mireille Lebel al suo debutto in Ita- da giovani voci provenienti dall’Accademia lia, mentre il tenore Enrico Casari sarà per la Rossiniana “Alberto Zedda” di Pesaro, fattesi prima volta Don José. Nel ruolo del toreador notare nei teatri di tutta Europa, come Nicolò Escamillo e in quell giovani talenti come Pietro Donini (Mustafà), Matteo Roma (Lindoro), Di Bianco e Anna Bordignon. Laura Verrecchia (Isabella), Giorgia Paci (Elvi- Terzo ed ultimo titolo sarà una delle più amate ra), Anastasia Medvedeva (Zulma), Pablo Gal- opere del Marchigiano più famoso del mondo: vèz (Haly) e Peter Sokolov (Taddeo). L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini. Per 10 anni insieme 26| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
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ATTUALITÀ Il Premio per la Medicina va all’Italia, per le virtù della pizza I ● di Giuliano Centinaro g Nobel 2019: l’Italia ha vinto il dell’università di Harvard. Premio per la Medicina, che evi- Inaugurata da un lancio di aeroplanini di carta, denzia le virtù della pizza italiana. la cerimonia è entrata subito nel vivo, con l’as- Gli “Ig Nobel” (alter-ego ironici dei segnazione dell’Ig Nobel per la Medicina ad prestigiosi Premi Nobel) sono rico- una ricerca italiana sulla pizza. Questa la moti- noscimenti assegnati annualmente vazione dell’Ig Nobel 2019 ricevuto dall’Italia, a dieci ricercatori, autori di ricer- nella sezione Medicina:“Aver fornito l’evidenza che divertenti e assurde. Lo scopo che la pizza può proteggere da malattie e morte, è “premiare l’insolito, l’immagini- purché fatta e mangiata in Italia”. Tre gli articoli fico, ma anche stimolare l’interesse vincitori, pubblicati su riviste internazionali da del pubblico generale alla scienza, epidemiologi di primo piano, dell’Istituto Ma- alla medicina e alla tecnologia”. Di- rio Negri di Milano e dell’Università di Maa- versamente dai “Nobel” tradizio- stricht, rappresentati da Silvano Gallus. “Una nali, gli “Ig Nobel” non prevedono buona pizza racchiude tutte le virtù della dieta un premio in denaro per i vincitori, mediterranea”, ha commentato Gallus ritiran- ma solo il conferimento di un trofeo do il Premio “Ig Nobel 2019” per la Medicina. e di una pergamena. I premi “Ig Nobel 2019” Nel minuto che ogni ricercatore aveva a dispo- sono stati assegnati nel “Sanders Theatre” sizione, per esporre i suoi risultati e le motiva- 10 anni insieme 28| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
zioni delle ricerche effettuate, Gallus ha affer- arriva l’Ig Nobel per la Pace, per la ricerca che mato che la pizza può proteggere dall’infarto si è proposta di misurare il piacere di grattarsi del miocardio e da alcune forme di tumore. quando si avverte il prurito. Gli ingredienti, però, devono essere quelli tipi- L’abitudine è stato il tema portante dell’edi- ci della dieta mediterranea, non dando spazio zione 2019 degli “Ig Nobel”, che ha compreso ad altre “interpretazioni” della pizza. anche l’esibizione di un improbabile coro dedi- Ecco alcuni degli altri riconoscimenti conferiti cato alle cattive abitudini. A consegnare i pre- ad Harvard. Secondo i vincitori dell’Ig Nobel mi, sono stati tre autentici Premi Nobel: Eric per la Biologia 2019, una volta resi magneti- Maskin (Nobel per l’Economia 2007), Rich ci, gli scarafaggi morti si comportano diver- Roberts (Nobel per la Medicina 1993) e Jerome samente da quelli vivi. Il Premio per l’Econo- Friedman (Nobel per la Fisica 1990). A bloccare mia è andato allo studio di Turchia, Olanda e i ricercatori che non rispettavano i 60 secondi, Germania, che ha confrontato le banconote di rigorosamente previsti per i loro interventi, è diversi Paesi, per scoprire le più efficienti nel stata una bambina di otto anni, che entrava in veicolare i batteri. L’Ig Nobel per l’Ingegneria scena gridando: “Per favore fermati, mi sto an- è andato, invece, alla macchina per il cambio noiando”. Sono premi bizzarri, i cosiddetti “Ig automatico dei pannolini nei neonati, proget- Nobel”; possono far sorridere, ma invitano an- tata in Iran. Dall’Arabia Saudita e da Singapore che a riflettere sulle ricerche premiate. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |29
LIBRI Ti Riconosco dalle mani di Benedetta Ercoli Trama Prendere e partire. Meglio se con un compagno di viaggio verso il quale si nutre un sentimento radicato nel tempo, scolpito ma non urlato, represso inconsciamente a causa dei pregiudizi che pervadono la nostra società. I chilometri che separano Bianca e Gheorghe ci sono e si fanno sentire, ma le motivazioni a mollare tutto per una folle corsa fuori dalla realtà quotidiana hanno la meglio. In ballo c'è la voglia di costruire un futuro, tentando di mettere da parte le divergenze di entrambi e salvare i bei ricordi. Bianca si sofferma sui dettagli della storia con "pollo", palpabile e irraggiungibile, con cui ha condiviso risate e silenzi sullo sfondo di una provincia asfissiante. Una somma di speranze che si nutre dei propri fallimenti, alla ricerca di un equilibrio difficile. L'autrice Benedetta Ercoli è nata ad Amandola (FM) nel 1994. Si è diplomata al liceo sociopsicopedagogico e ha studiato tastiera per oltre dieci anni nella scuola di musica del suo paese. Vive a Comunanza. “Ti riconosco dalle mani” è il suo primo romanzo. Inserzione pubblicitaria Il libro è ordinabile in tutte le librerie e nei maggiori store online (Ibs, Amazon, Mondadori, Feltrinelli). 10 anni insieme 30| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
SPORT MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD ASCOLI DI PETÓ di Pier Paolo Piccioni I canti popolari: il saltarello I w l saltarello, o salterello se si vuol dotato di un pe- essere un pelo più forbiti, è un stello per pestare canto e un ballo classico delle il pepe delle ra- zone rurali centroitaliane: un gazze), ma anche: battere in 2/4 incessante e mo- “E quanne mess’ar- notòno, anzi bitono visto che gli rizza mess’allonga accordi sono in genere due. E ciò / deventa ‘nda nu a motivo dello strumento principe che consen- màneche de van- te di eseguire il saltarello: l’organetto a du’ ga” (e quando mi si rizza mi si allunga, a guisa botte (a due accordi), che azionato in un verso del manico di una vanga). O ancora: “E viste produrrà un’armonia e nell’altro verso una se- che la tié tutta nterrata / ghiela veléme da’ na re- conda armonia (due armonie, ovvero due ac- pelìta” (e visto che ce l’hai sporca di terra, gliela cordi in tutto). vogliamo dare una sommaria nettatura). Bellissime le strofe del saltarello ascolano, che Insomma non certo un canto delicato, né ascol- riteniamo in gran parte mutuato dal più carat- tabile da tutte le orecchie. Inadatto ai bambini teristico saltarello abruzzese. Nel corso degli e alle giovani donne in età da marito, si riteneva anni le strofette si affastellano, cambiano, si che fosse un canto essenzialmente di stampo arricchiscono, vengono depurate, ma non per- maschile (mai sentita una donna cantare il sal- dono mai la carica dissacratoria che le contrad- tarello, ma potremmo sbagliare). distingue e che definisce il vero saltarello popo- La più bella strofa di tutti i tempi del saltarello lare italiano. ascolano, a nostro avviso, è quella che si palesò Chi scrive, a suo tempo, ne raccolse molte nel ai Crystals, un complesso di musica leggera corso delle sue suonate per le campagne asco- chiamato a suonare sulla piazza di Tallacano. lane: si era negli anni 80, e se volevi suonare nei Durante il soundcheck del pomeriggio, gli ele- paesini intorno ad Ascoli dovevi sciorinare un menti della band cominciano a scherzare l’uno repertorio che al fianco della musica leggera con l’altro, e viene fuori un saltarello con orga- del momento avesse una ricca declinazione di netto e chitarra, così a voce sotto il palco. A un canzoni popolari. certo punto ecco che si stacca dal fondo della Ebbene alcune strofe del saltarello accumulate- piazzetta un vecchietto che fa segno al chitar- si nel corso degli anni sono letteralmente irre- rista: “...continua continua...”, si avvicina, prende sistibili, oltre che un bel po’ salaci: “O bella che il fiato e canta a tutta ugola: “E fàmmecelu mette pe’ lu cante me pegghiste / e mo’ se vuó magnà pónta a póntà, che puó è pensiere mié dagghie magnete quiste” (o bella che per la mia abilità ‘na spenta” (consentimi di appoggiarne solo la nel canto mi scegliesti, ora se desideri nutrirti punta al tuo pertugio, sarà poi mio adempi- non ti rimane che farlo col mio membro). mento conferire una spinta). Gli elementi della Molte, naturalmente, le strofe a sfondo lubri- band collassarono a terra, il vecchietto soddi- co e sessuale: “E mamma me l’è fatte lu pestille sfatto fece vedere tutti i denti prima di tornare / pe’ pestà lu pepe a li fantelle” (mamma mi ha sul fondo della piazza. 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |31
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO di Roberto Palumbo La struttura della paura N el precedente articolo ho ac- anche somatici. Ed essendo il pensiero un’attivi- cennato alle tecniche che la tà continua (anche di notte), i 5 sensi “lavora- PNL (Programmazione Neuro no” continuamente, nella mente e nel corpo, Linguistica) offre per aiutarci anche al di sotto della nostra attività cosciente. a modificare il nostro com- In effetti, se pensiamo a una fobia, notiamo portamento, rispetto a un’e- che la paura non nasce solo dalla visione rea- sperienza che ci procura una le dell’oggetto temuto (ragno) ma, soprattutto, reazione negativa, come ad esempio la paura dal pensiero di quello che potrebbe causarci il dei ragni. ragno. Infatti, anche il solo pensiero ci causa di- È interessante capire su cosa si basino tali tec- sagio. Insomma, dentro di noi, proiettiamo veri niche. Cercherò di spiegarlo, semplificando il e propri filmati - disastrosi, nel caso di paure e più possibile i concetti. Non starò a ripetere le fobie - dove vediamo, ascoltiamo e proviamo origini della PNL perché è un argomento già fortissime sensazioni, esattamente come se la trattato nei precedenti articoli, tuttavia, sarà scena fosse reale. E, nei casi più gravi, questi opportuno ricordare che il suo campo di studi è filmati e le sensazioni a essi associate ci logo- la struttura dell’esperienza soggettiva. Si presup- rano veramente la vita, pur esistendo solo nella pone che qualsiasi tipo di esperienza umana nostra mente. Ed è proprio questo il punto di (fisica o mentale) abbia una struttura precisa. partenza della PNL, utilizzare la mente per ana- Una domanda da porci è: come percepiamo le lizzare questi filmati e cambiarne la struttura, esperienze? Risposta: attraverso i 5 sensi. Non fino ad ottenere una diversa sensazione rispet- esiste altro modo di percepire la realtà se non to alla paura. Prima di continuare nel prossimo attraverso vista, udito, tatto, gusto e olfatto, numero, ti lascio un piccolo esercizio. Pensa a in varie proporzioni. E gli stessi sensi li usiamo una tua piccola paura (mi raccomando, picco- anche nel nostro pensiero. Infatti, nelle nostre la), come ad es. la paura di parlare in pubblico e elaborazioni mentali vediamo, ascoltiamo, toc- nota com’è fatta, ovvero: cosa vedi? Cosa ascol- chiamo, insomma agiamo e proviamo sensa- ti? In quale punto del corpo provi la sensazione zioni che a loro volta producono cambiamenti di disagio? Ecco, questo è il primissimo passo significativi nel nostro stato d’animo, con effetti per capire la struttura della tua paura. 10 anni insieme 32| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
UNIVERSITÀ di Marco Giovagnoli Greenwashing J onathan Franzen è intervenuto sul New Yorker con un articolo dal tito- lo ‘What if we stop pretending?’, ri- preso in Italia dalla benemerita rivista Internazionale col titolo ‘Smettiamo di fingere’. In sostanza la articolata e provocatoria tesi di Franzen, che parla di cambiamento climatico, è che i bei spiriti che stanno prendendo la testa della battaglia con- tro questo fenomeno stanno diffondendo, allo stato attuale delle cose, un insensato ottimismo sulla possibilità di ‘fermarlo’, a fronte dell’evi- denza che ormai è troppo tardi e che nel men- tre si coltiva questa speranza i comportamenti individuali e collettivi stanno addirittura accele- rando il processo. La conclusione dell’articolo è che, sì, vanno bene le battaglie globali ma oc- ©James Fryer corre ri-coltivare il ‘qui e ora’, il breve termine, accordando al piccolo gesto ‘locale’ di cura del mondo una valenza di risultato ottenibile, con il carico di speranza che ciò comporta anche per ni: forse il ragionamento di Franzen andrebbe il futuro. indirizzato alle orecchie di noi più anziani, che Ha ragione Franzen? La retorica del combatti- siamo i veri artefici di questo disastro ambien- mento globale sull’orizzonte futuro sta davvero tale e sociale che ci aspetta. L’intensità della portando a trascurare oggi la miriade di azioni retorica ambientalista di questi ultimi tempi da non direttamente ‘ambientali’ ma che danno il parte dei media, dell’industria, della politica, è senso della necessità di arrivare preparati a quel pari solo alla pervicace volontà di non distur- mutamento oramai inevitabile: ‘democrazie, si- bare troppo il conducente, quello del treno su- stemi giuridici e comunità funzionanti’, contro il perveloce della crescita, che nei Paesi avanzati tribalismo, la società dell’odio, il culto delle armi, si traduce in ‘non rinunciamo al nostro standard per ‘politiche migratorie umane’, l’uguaglianza di vita’ e in quelli avanzanti in ‘adesso è il nostro di genere, etc.? Esseri umani migliori, dunque, e turno’, un treno che ha come destinazione un come tali in grado di affrontare meglio il mon- muro. Ma, ovviamente, si parla sempre di cre- do futuro, nel suo ostile cambiamento, ma a co- scita sostenibile. Nel gergo, tutto ciò si chiama minciare da ora, dal buen vivir che intanto salva greenwashing, una spolverata di verde e via, le persone, senza pretese escatologiche. business as usual. Dunque forse qualche ra- Come in tutte le provocazioni intelligenti, c’è gione Franzen ce l’ha, nella sua provocazione: del condivisibile nell’analisi di Franzen, così attenzione a concentrarsi troppo sul futuro, di- come va detto che tuttavia la speranza è sem- straendosi sul presente e sui suoi malfattori. pre stata un motore dell’attivismo e del cam- biamento umano. Da questo punto di vista Le opinioni espresse nell’articolo sono riconduci- occorre essere estremamente cauti nel mortifi- bili unicamente all’Autore e non necessariamente care i grandi disegni, soprattutto dei più giova- all’Università degli Studi di Camerino 10 anni insieme www.piceno33.it • NOVEMBRE • PICENO 33 |33
LIBERRANTE di Eleonora Tassoni "La voce del silenzio" La lettrice di Čechov di Giulia Corsalini I l libro che voglio segnalare oggi è un negato ai genitori e una donna che si vota al sa- romanzo molto bello, scritto da Giu- crificio silenzioso. Solitudine, cura di una estra- lia Corsalini, docente all’università nea, lontananza, incomprensione e nostalgia. di Macerata e all’esordio come narra- Nina e il suo silenzio sembrano appartenere a trice. Con questo libro voglio conti- un mondo diverso rispetto al nostro, fatto di nuare il filone del Genius Loci, teso a esposizione di sé e parole urlate. Lontana fisi- valorizzare, dopo Fabio Bacà e Mat- camente e emotivamente dalla famiglia trova il teo Trevisani, le voci più belle del- suo conforto nella biblioteca del dipartimento la letteratura “made in Marche”. Il di slavistica dove incontra il prof. De Felice. Sarà libro di Giulia Corsalini, oltre al meritato suc- l’amicizia con questo uomo, anche lui deluso cesso di pubblico, sta avendo anche grandi e ferito dalla vita, a farle tornare l’amore per la e prestigiosi riconoscimenti letterari. Questa letteratura e a farle riscoprire la passione per i fortuna gli deriva da una caratteristica che è grandi maestri della scrittura, uno su tutti Čec- alla base della bellezza di ogni libro: la voce. hov. Ed è proprio come in un racconto del gran- de maestro i nostri protagonisti ci colpiscono al Con la parola voce intendo un certo stile di cuore con il silenzio, con il gesto appena trat- scrittura, un tono e un colore che ciascun au- tenuto con gli sguardi. Una poesia delle mini- tore riesce a dare alle parole e che è spesso me cose che regala una luce unica a ogni cosa, la chiave di volta che ci fa adorare o odiare un anche la più povera e spoglia. Piccole vite, sof- testo. La lettrice di Čechov mostra una voce focate dalla solitudine che trovano, nella bellez- delicata, profonda e sussurrata che sembra za della scrittura della Corsalini, una dignità spe- avvolgere tutta la storia in una delicata neb- ciale e unica. Nina e il prof. De Felice, gli studenti, bia. Se siete mai stati a Macerata, soprattutto le badanti, gli anziani, la durezza della figlia e la le mattine d’autunno, capirete perché questa cecità della burocrazia, tutto viene accarezzato nebbia è l’immagine visiva che meglio traduce, con dolcezza e con un rispetto antico e poetico. almeno a mio dire, la tramatura del testo. Il ro- manzo racconta la storia di una delle tante don- Non è un libro facile, non è un libro che lascia in- ne che dall’est viene in Italia per fare la badante. differenti. Come dice Čechov: “Quel che provia- mo quando siamo innamorati è forse la nostra Alla base c’è quindi quello che si potrebbe de- condizione normale. L’amore mostra quale do- finire un “everyman” (o in questo caso everywo- vrebbe essere l’uomo”. Grazie a Nina scoprire- man). La povertà, la malattia del marito, una fi- mo, di questo amore, le sfumature più nascoste glia che studia medicina e che si merita il futuro e profonde. 10 anni insieme 34| PICENO 33 • NOVEMBRE • www.piceno33.it
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