La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33

Pagina creata da Antonio Crippa
 
CONTINUA A LEGGERE
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
da10annicomenoinessuno

                            la felicità è
                         un segreto ridicolo
Marzo • Anno XI • n° 2

                               Andra Camilleri

                                                 www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |1
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
2| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |3
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
4| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
L'editoriale
● Fabiana Pellegrino
                                                         Sommario

L
         a felicità è un segreto ridicolo. Poche,         6    NEWS
         semplici parole con cui Andrea Camille-
         ri ha espresso un’idea cosmogonica. Un
                                                          8    FOCUS
                                                               Cecco d'Ascoli
         ammonimento universale per ciascuno
di noi, affaccendati come siamo sempre, inquieti         12    ARTE
nel corpo prima ancora che nella mente, insod-                 Dario Dardust Faini
disfatti dell’inconsistenza di cui ci vestiamo e di      18    SPECIALE
cui, poi, improvvisamente vorremmo disfarci                    Mafie nelle Marche
senza esserne capaci. Dovremmo forse imparare            20    TERREMOTO
a muoverci in questa vita a passo di danza, con                Restauri e devozione
l’anima leggera e il corpo impalpabile.
                                                         22    ATTUALITÀ
                                                               Liste di attesa
“La felicità per me non ha motivazioni, non ne
ha mai avute, per me è fatta di cose ridicole. La
felicità per me era aprire la finestra al mattino,
sentire l’aria fresca, guardare fuori. Oggi più che
mai mi accorgo di aver legato la felicità al corpo.
                                                                 RUBRICHE
Con il mio cervello invece ho pochi rapporti di
felicità, non è quasi mai presente quando sono           26    AMORE E PSICHE
felice. Io la felicità l'ho trovata sempre nelle cose          E adesso... sesso
terrene, concrete, negli odori, nei sapori, nei rap-
porti umani, non nella letteratura. L'aspetto che        27    ASTRI NASCENTI
                                                               Dieci anni di attività
più mi piace della felicità è che è duplicabile, se
riesci a rinnovare dentro di te la memoria di un         28    ASCOLI DI PETÒ
momento felice, quell'evento ha ancora un'eco di               La s nel dialetto ascolano
felicità. La felicità è un istante, l'accensione di un   29    PNL, ISTRUZIONI PER L'USO
fiammifero che in quei pochi secondi di luce ti                La paura di parlare in pubblico II
permette però di vedere a lungo. Per esempio,
                                                         30    UNIVERSITÀ
una mattina in campagna sentii a un tratto l'o-                Un'idea di futuro
dore della citronella, un'erba selvatica che cresce
nelle vicinanze dell'acqua. Ecco, io mi fermai,          31    LIBERRANTE
non feci più un passo, restai immobile a respi-                Leggere la scienza
rarne l'odore che mi riempiva i polmoni, me li           33    A QUALCUNO PIACE NERD
slargava e in quel momento mi sentii in armo-                  Capitan Marvel
nia, con me stesso, con le persone vicine e quelle             IL GIARDINO DI LOLA
                                                         34
lontane, con gli uomini e le donne che abitavano               Hoya, fiori di cera
l'altra parte dell'emisfero della Terra. E rimasi
fermo lì, in attesa. Durò ancora qualche istante,        36    CHEAP & CREATIVE
                                                               Eventi di Marzo
poi, forse il vento, portò via quell'odore ma io
non mi intristii, ripresi a camminare e continuai
a portarmene dentro la memoria”.
                                                         SCRIVETECI A direttore@piceno33.it,
Potremmo educarci alla gratitudine e scoprirem-          seguiteci sulla nostra pagina Facebook
mo che si può essere felici con poco, quasi con          Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656.
nulla.

                                                                     www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |5
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
NEWS

 SIAMO UNA TERRA DI PEN
 Dal 2011 a oggi i passeggeri nelle Marche sono passati da 16.4
 clamoroso dell’80,3%. Ma le opere necessarie ai pendolari hann

S
            ono oltre 29mila i cittadini che tutti i   grati e coincidenze con autobus locali, treni e
            giorni viaggiano sui 386km di linea        pullman verso collegamenti interni e naziona-
            ferroviaria che percorre le Marche,        li, ma anche il sistema di porti (commerciali e
            per un totale di 154 corse giornaliere.    turistici) e aeroporti (Rimini, Ancona, Pescara).
            Pendolaria è il rapporto annuale di
 Legambiente che dal 2008 analizza ogni anno           Investire e potenziare il servizio ha portato otti-
 il trasporto ferroviario in Italia. La situazione     mi risultati, come dimostra l’investimento fatto
 della mobilità su rotaia nelle Marche presen-         da Regione Marche e Provincia di Ascoli Pice-
 ta ancora poche luci e molte ombre: le risorse        no con fondi Fas sulla linea Ascoli-Porto d’A-
 regionali in servizi e materiale rotabile nel
 periodo 2008-2017 sono state pari a 46 milioni
 di euro, di gran lunga inferiori rispetto a quel-
 le di altre regioni del centro Italia. Inoltre, in
 proporzione al numero di abitanti delle singole
 Regioni italiane, con solo 3,02 euro per abitan-
 te all’anno per servizi e materiale rotabile, la
 nostra regione non risulta certamente tra le più
 virtuose.
 Nelle Marche, tra l’altro, si contano 80 treni la
 cui età media è di 14,5 anni. Nonostante dal
 2015 l’età media sia scesa (-4,8), il 28,8% del
 materiale rotabile supera i 15 anni, età in cui i
 treni cominciano ad avere problemi sempre più
 rilevanti di gestione e manutenzione.
 Di contro, l’aumento clamoroso dei passeggeri
 dal 2011 ad oggi, che sono passati da 16.400
 a 29.578 (+80,3%), dimostra la voglia di treno
 presente nella nostra regione. L’incremento
 della domanda di trasporto sulle principali
 linee ferroviarie urbane ha una spiegazione
 legata al cambiamento avvenuto nelle princi-
 pali aree metropolitane italiane negli ultimi
 vent’anni. Un esempio di questi cambiamenti è
 la cosiddetta Città Adriatica, che va da Pesca-
 ra a Rimini, con le Marche al centro di questo
 sistema, dove sarebbe di fondamentale impor-
 tanza puntare a una “metropolitana della Città
 Adriatica”. Ossia a un servizio di trasporto fer-
 roviario con caratteristiche europee, che colle-
 ghi i 237 km, ed i 20 centri principali, con treni
 moderni a orari cadenzati, abbonamenti inte-

 6| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
NEWS

NDOLARI
400 a oltre 29mila, con un aumento
no pochissime risorse.
      scoli. Nel 2013 sono stati ultimati i lavori per     percorrenza e, quindi, un miglioramento com-
      l’elettrificazione e il vecchio treno a gasolio ha   plessivo del servizio. I collegamenti tra Ancona
      lasciato il posto ai treni elettrici garantendo un   e Ascoli Piceno sono ora di due tipologie, con
      servizio più moderno, meno inquinante e più          treni più veloci che effettuano il servizio in 90
      fruibile. Infatti, con i nuovi treni ed eliminando   minuti.
      il passaggio a livello al chilometro 5, il colle-    Questo felice risultato, del costo complessivo
      gamento tra la linea interna e quella adriatica      di 9,8 milioni di euro, è frutto dell’investimento
      risulta immediato, senza alcun cambio di mo-         di 9,5 milioni di euro dei fondi FAS che la Pro-
      tore, con una sensibile riduzione dei tempi di       vincia di Ascoli Piceno ha deciso di investire
                                                           completamente nel miglioramento della linea e
                                                           della mobilità provinciale e 288.000 euro stan-
                                                           ziati dalla Provincia stessa. I risultati in termini
                                                           di viaggiatori sono chiari: la modernizzazione
                                                           della linea ha prodotto un aumento di viag-
                                                           giatori del 30%, circa 3 milioni di unità com-
                                                           plessive l’anno.
                                                           Permangono, invece, alcuni problemi infra-
                                                           strutturali legati al mancato raddoppio del
                                                           collegamento ferroviario Orte-Falconara ed
                                                           al conseguente aggancio con la linea Adriatica.
                                                           Tra le opere prioritarie per i pendolari inseri-
                                                           te nel Rapporto, infatti, troviamo il raddoppio
                                                           della tratta Albacina (AN)-Castelplanio (AN),
                                                           che costituisce parte integrante della linea Or-
                                                           te-Falconara, quasi interamente ad un solo bi-
                                                           nario. Il costo dell’intervento sarebbe di 593,1
                                                           milioni di euro (di cui 20 milioni per nuovo
                                                           materiale rotabile), di cui, ad oggi, risultano
                                                           disponibili appena 2 milioni. L’intera direttri-
                                                           ce deve essere considerata un’opera strategica
                                                           non solo per Marche ed Umbria ma per tutto
                                                           il traffico merci e passeggeri del centro Italia
                                                           e del Nord-Est, una vera e propria alternativa
                                                           alla dorsale Roma-Milano e andrebbe ad inte-
                                                           ressare un’utenza di 50mila passeggeri.
                                                           In questo contesto va anche considerato che
                                                           parte dei 30mila passeggeri al giorno che viag-
                                                           giano su treni regionali transitano in Regioni
                                                           limitrofe e, in particolare per le aree interne,
                                                           presentano numeri importanti di flussi da e
                                                           verso l’Umbria.

                                                                                www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |7
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
FOCUS

  CECCO
  D'ASCOLI
  Il cercatore
  del vero

  8| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
FOCUS

A
           tu per tu con Piersandra Dragoni tra     perseguiva come ideale la bellezza, Cecco ri-
           eventi e cultura a 360 gradi.            cercava con ostinazione la verità: lui è vissuto
           Abbiamo chiesto all’assessore alla       negli anni del dolce stil novo però aveva scelto
           Cultura del Comune di Ascoli Pice-       di scrivere versi ruvidi, niente affatto media-
no perché è così importante celebrare l’anniver-    ti, certamente non esteticamente “belli” come
sario del 750° dalla nascita di Cecco d’Ascoli, e   quelli di Dante e dei suoi emuli perché badava
ha risposto con le parole che Petrarca rivolse a    invece all’essenziale. Cercava il vero. Cecco era
Cecco in un sonetto:                                un tenace, indomabile, intransigente “cercato-
                                                    re del vero” e proprio in questo sta la sua mo-
Tu sei il grande Ascholan che ‘l mondo allumi       dernità: viviamo in un’epoca in cui non si bada
Per gratia de l’altissimo tuo ingegno,              alla verità perché ci si accontenta di prendere
Tu solo in terra de veder sei degno                 per buono ciò che viene condiviso dai più o che
Experientia de gl’eterni lumi.                      ci viene presentato con slogan efficaci... Ecco:
                                                    avremmo bisogno di ritrovare dentro di noi il
«Non abbiamo avuto altri ascolani di tale le-       “cercatore del vero” e cominciare a studiare
vatura: Cecco è patrimonio storico, culturale,      Cecco potrebbe esserci di aiuto».
scientifico del suo e del nostro tempo».
                                                    Dalla stampa si evince che gli ascolani sap-
Come nasce il fitto calendario delle celebra-       piano poco e niente di Francesco Stabili:
zioni e qual è il filo conduttore, al di là della   come se lo spiega?
figura di Francesco Stabili, di questo anniver-     «Non me lo spiego, ma so che come assessore
sario?
«Le iniziative di Ascoli celebra Cecco sono fi-
nalizzate da un lato a far conoscere e studiare
l’uomo, la sua vita, le sue opere nonché il suo
pensiero (abbiamo organizzato 11 conferen-
ze - di cui una in lingua inglese per turisti – e
tre mostre), dall’altro a riparare alcune ferite:
inaugureremo, infatti, il monumento in bron-
zo dello scultore Edoardo Cammilli - un mo-
numento che tutti conosciamo ma che aspetta
questa ufficializzazione dal lontano 1922 – e,
dopo gli imprescindibili approfondimenti,
predisporremo la documentazione necessaria
per chiedere la remissione della scomunica.
Ovviamente nelle celebrazioni abbiamo previ-
sto anche una parte “ludica” con gli spettacoli
del Coro Ventidio Basso e della Compagnia
dei Folli più una lettura pubblica integrale de
l’Acerba aperta a tutti: di quest’ultima sapre-
mo dirvi quando comincerà ma non quando
terminerà».

Cosa, a suo avviso, rende Cecco d’Ascoli un
personaggio moderno e perché Ascoli do-
vrebbe recuperare una memoria storica in
merito?
«A cavallo fra il XIII e il XIV secolo, in un pe-
riodo in cui artisticamente e culturalmente si

                                                                        www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |9
La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
FOCUS

  alla cultura devo fare del mio meglio per aiu-
  tare i miei concittadini a conoscere il Magister
  ascolano per eccellenza. Sto ideando un con-
  corso per le scuole dalle quinte elementari alle
  superiori per stimolare lo studio di Cecco d’A-
  scoli, lo sento davvero come un dovere».

  Cosa la affascina di più di Cecco d’Ascoli?
  «Il suo “essere oltre”: oltre i confini del luogo
  in cui è nato, oltre i limiti della conoscenza del
  suo mondo e addirittura oltre i limiti della co-
  noscenza del suo tempo».

  Cosa (o chi) a suo avviso ha “penalizzato” il
  nostro Cecco d’Ascoli rispetto a personaggi
  più noti e popolari in Italia e all’estero?
  «La risposta sembrerebbe facile perché baste-
  rebbe attribuire la responsabilità a una for-
  ma di damnatio memoriae perpetrata ai suoi
  danni. A mio avviso, tuttavia, hanno pesato
  anche, molto, le inopportune quanto ingiustifi-
  cate strumentalizzazioni della figura di Cecco
  d’Ascoli che si sono susseguite nel corso degli
  ultimi tre secoli. Diciamo che il nostro Cecco
  si è trovato, incolpevole, al centro di accese
  dispute negli ambienti accademici, politici e
  pseudo-culturali: e questo non solo al suo tem-        Conferenza stampa di presentazione
  po».                                                   delle iniziative in occasione del 750°
                                                         anniversario dalla nascita di Francesco
  Proviamo ad andare oltre Cecco d’Ascoli e              Stabili: Ascoli celebra Cecco.
  parliamo di cultura ad Ascoli Piceno: qual è
  la sua lettura dell’offerta culturale ascolana
  oggi, cosa va bene e cosa può essere miglio-         il 2017. Altra chiave del successo, poi, è certa-
  rato?                                                mente quell’investimento di risorse ed energie
  «Le rilevazioni del Sole 24ore sul 2018 attesta-     sulle nuove generazioni che ci vede in prima li-
  no che la nostra provincia è al quarto posto per     nea con progetti specifici di avvicinamento alla
  offerta/fruizione culturale e che abbiamo fatto      pittura alla scultura e alla ceramica nei nostri
  un gran salto in avanti rispetto al 15° posto del    Musei Civici, di guida all’ascolto della musica
  2017: in sostanza siamo a un passetto dal po-        e della lirica nelle scuole e nei nostri teatri, di
  dio, quindi possiamo dichiararci soddisfatti.        approfondimento di temi letterari, storici e fi-
  Una delle chiavi del successo, a mio avviso, è       losofici nella nostra Biblioteca comunale. Per
  la collaborazione con i privati: gestiamo i Mu-      natura, tuttavia, tendo a voler sempre miglio-
  sei Civici con le Cooperative Integra/Il Picchio     rare dunque direi che proseguendo su questa
  e grazie al sopraggiunto supporto dell’Asso-         strada potremmo, Amministrazione comunale
  ciazione Arte Picena siamo riusciti a ottenere       e associazioni che operano in campo culturale,
  una performance straordinaria con la Galleria        aiutarci per realizzare un bel progetto: ottene-
  di Arte contemporanea Licini che in soli tre         re il riconoscimento di Capitale Italiana del-
  mesi, da agosto a novembre 2018, ha registra-        la Cultura entro i prossimi 5/10 anni. D’altra
  to gli stessi ingressi a pagamento avuti in tutto    parte, c’è l’autorevole Sole 24ore che ci dice

  10| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
FOCUS

che questo riconoscimento ce lo stiamo guada-            Ultima domanda: esprima un desiderio. Se
gnando sul campo».                                       potesse avere l’evento culturale dei suoi sogni
                                                         ad Ascoli, di cosa si tratterebbe?
Ancora cultura: se le chiedessi cosa è cultura           «Ne esprimo due di desideri. Il primo: un olo-
ad Ascoli in tre parole cosa risponderebbe?              gramma a grandezza naturale di Cecco d’A-
«Musei, quelli civici, per esempio: Pinacote-            scoli, realizzato utilizzando tecnologie ad alta
ca, Museo dell’Alto Medioevo, Galleria d’arte            risoluzione e ad alta luminosità di terza gene-
contemporanea Licini e Museo della ceramica,             razione, da collocare nella Pinacoteca Civica,
con i loro tesori e le numerose mostre prodot-           per far sì che sia il Magister ascolano ad acco-
te. Teatri, Ventidio Basso, Filarmoci, Romano e          gliere i visitatori e a parlare loro. Il secondo: ri-
Auditorium, con l’offerta di prosa, lirica, mu-          creare con le tecnologie laser le torri ascolane
sica, danza, spettacoli delle associazioni e del-        distrutte e organizzare ogni tre mesi “La notte
le scuole cittadine. Biblioteca, non solo come           delle cento torri”, cioè una notte bianca con
luogo che custodisce il sapere nei libri e nei           iniziative culturali e commerciali che avrebbe
manoscritti, ma anche come luogo in cui si col-          come evento clou lo spettacolo degli spettaco-
tiva il sapere con gli incontri letterari, filosofici,   li: l’accensione, a mezzanotte, di tutte le rinate
scientifici e storici».                                  torri cittadine».

                                                                              www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |11
ARTE

       DARIO
       DARDUST
       FAINI:
       dal Festival di Sanremo
       alla grande bellezza
       ascolana
       ● di Valentina Falcioni
       Tutte le foto di Alessio Panichi

  12| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ARTE

                               a Pinacoteca Civica di
                               Ascoli Piceno ha ac-
                               colto un ospite spe-
                               ciale: Dario Faini,
                               autore, compositore
                               e musicista che con
                               Mahmood - il vin-
                               citore di Sanremo
                               2019 - ha portato un
                               po’ di “ascolanità”
                               sul palco dell’Ari-
                               ston. Ad accoglierlo
                               e guidarlo lungo le
                               bellezze del nostro
patrimonio storico-artistico c’erano le rappre-
sentanti di Integra - Servizi per la Cultura e il
Turismo e Il Picchio - Consorzio di Cooperative So-
ciali, il curatore scientifico delle Collezioni Co-
munali Stefano Papetti e l’assessore alla Cul-
tura Piersandra Dragoni. “Lo stupore di Dario
Faini davanti ai capolavori custoditi in Pina-
coteca era evidente” ha affermato quest’ulti-
ma. “Ha osservato, domandato, commentato,
fotografato, ‘instagrammato’ video in tempo
reale e ci siamo persino messi a fantasticare
sulla possibilità di organizzare un suo concerto
nella maestosa Sala della Vittoria. Mi è sempre
piaciuta l’idea di vivere i Musei Civici in modo
inclusivo, contaminato e contaminante nei
confronti delle altre arti perché sono convinta
che sia una delle strade da percorrere per farli
conoscere da un pubblico sempre più vasto: il
concerto di Dardust in Pinacoteca sarebbe dav-
vero un’occasione straordinaria per avvicinare
il pubblico più giovane alla magnificenza delle
nostre collezioni d’arte”.

Dario, la sera del 9 febbraio tutti gli ascolani
che da anni seguono le tue attività così come
coloro che hanno imparato a conoscerti attra-
verso le cinque giornate del Festival di San-
remo, per un attimo si sono sentite sul palco
dell’Ariston. La maggior parte ha esultato con
te e Mahmood ed era ansiosa di complimen-
tarsi per questa vittoria intrisa di sogni e sa-
crifici, perseveranza e capacità di vedere oltre
gli orizzonti. Come hai vissuto questo ritorno
a casa?
«È stato unico perché forse per la prima volta

                     www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |13
ARTE

  ho visto nei miei confronti un’attenzione diver-    e tenacia ha dimostrato che “ognuno di noi
  sa da parte delle persone. Mi hanno fermato in      ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a
  tanti e mi sono reso conto che non solo Ascoli      volare”. Cosa ha lasciato a te, invece, quella
  ha partecipato vivacemente al Festival, ma ha       mattinata al museo?
  gioito con me per questo successo. Ho ricevuto      «La consapevolezza che ho ancora tanto da
  tanto e inaspettato affetto proprio come ina-       fare per conoscere Ascoli, la sua storia e la sua
  spettata e sorprendente è stata questa vittoria».   cultura artistica. Io sono un esterofilo, sono
                                                      sempre andato all’estero a scrivere, a lasciar-
  Piersandra Dragoni, Stefano Papetti e i rap-        mi ispirare e a scovare nuovi immaginari. A
  presentanti di Ascoli Musei ti hanno accom-         Reykjavíka, Berlino, Edimburgo e Londra ho
  pagnato lungo le sale della Pinacoteca Civica.      tracciato gli album della trilogia iniziata con 7
  In te hanno riconosciuto un giovane artista         e proseguita con Birth. La mattinata trascorsa
  carismatico, un ragazzo nato in una frazione        nella Pinacoteca Civica mi ha fatto capire che nel
  di 564 anime che attraverso studio, passione        posto in cui sono nato si sono susseguiti eventi

  14| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ARTE

                                                     co locale, sanno raccontare il nostro bagaglio
                                                     etnoantropologico?
                                                     «Mi hanno lasciato una grossa curiosità, un’an-
                                                     sia di conoscere ancora meglio e nel dettaglio le
                                                     opere di Francesco Stabili, detto Cecco d’Ascoli.
                                                     Sono rimasto molto, molto affascinato dal suo
                                                     carattere tanto visionario da essere considera-
                                                     to eretico, dall’aspetto grafico dei suoi disegni,
                                                     da quelle sue percezioni che per i tempi in cui
                                                     viveva erano all’avanguardia. Sicuramente da
                                                     questa esperienza partirà un mio percorso di
                                                     conoscenza verso questo personaggio e non è
                                                     detto che in futuro non entri a far parte anche
                                                     del mio immaginario musicale».

importanti con personaggi visionari che hanno
cambiato l’assetto della storia locale e non solo.
Mi sono reso conto che ho ancora tanto da sco-
prire nella mia città d’origine».

Dopo la Pinacoteca, sei stato ospite della Bi-
blioteca Comunale “G. Gabrielli”, dove hai
potuto ammirare cinquecentine, codici musi-
cali medievali e antiche edizioni dell’Acerba
di Cecco d’Ascoli al quale quest’anno verran-
no dedicate molte attività culturali per cele-
brare i 750 anni dalla nascita. Cosa hai pro-
vato nell’ammirare queste opere che oltre a
rappresentare una parte del patrimonio stori-

                                                                        www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |15
PERSONAGGI

   Dario          Faini  si racco
   dalla vittoria di Sanremo al nuovo
     ● di Fabiana Pellegrino

                                            Foto di Dario Faini insieme a
                                            Mahmood scattata il giorno in cui
                                            è nata "Soldi".
                                            Fonte: Profilo Facebook Dardust

                                            Un incontro
                                            informale, in
                                            linea con l’artista
                                            ma prima ancora
                                            con l’uomo,
                                            quello che
                                            non hai mai
                                            dimenticato
                                            da dove viene:
                                            Dario Faini a
                                            pochi giorni
                                            dalla vittoria
                                            sanremese si
                                            è raccontato
                                            alla stampa in
                                            compagnia del
                                            sindaco di Ascoli,
                                            Guido Castelli.

  16| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
PERSONAGGI

                                                         tato a dire che “in manifestazioni del genere,

onta:
                                                         come anche gli Oscar o la Mostra del Cinema a
                                                         Venezia, la giuria ha e deve avere un ruolo im-
                                                         portante nella decisione finale. Trovo giusto il
                                                         bilanciamento tra giuria e televoto e non vedo

o tour di Dardust
                                                         nulla di sbagliato in questo meccanismo”.
                                                         “Di questo Sanremo ho amato i brani più mo-
                                                         derni, come quello di Achille Lauro, segno di
                                                         una rivoluzione in atto della forma canzone,
                                                         oggi completamente contaminata da nuovi lin-
                                                         guaggi espressivi”.
                                                         Grande anche l’emozione di trovarsi sul palco
                                                         con un suo mito di sempre, Claudio Baglioni,
                                                         e di essere annunciato proprio da lui. Dario ha
                                                         infatti confessato che, da ragazzo, ha spesso se-
                                                         guito i suoi tour, facendo parte del fan club del

    R
                                                         cantante.
                                                         “Avevo notato Mahmood a X Factor, anche se
                                                         era uscito immediatamente. Avevo provato an-
                 educe da una “vittoria incredibi-       che a contattarlo ma in quel momento non ci
                 le, miracolosa e completamente          siamo incontrati. Poi, è entrato nella Universal
                 inaspettata” a Sanremo, Dario ha        e da lì, lo scorso abbiamo cominciato a colla-
                 fatto il punto sull’esperienza al te-   borare a diverse canzoni, fino a Soldi, che ab-
                 atro Ariston e sui nuovi progetti,      biamo deciso di presentare a Sanremo 2019”,
                 a cominciare da un contratto in-        racconta Dario. La collaborazione artistica,
     ternazionale per Dardust in giro per il mondo       ovviamente, continua a gonfie vele: “Ci sen-
     partendo dall’Italia e magari, con una nuova        tiamo con messaggio vocali praticamente tutti
     data zero proprio al Ventidio Basso di Ascoli       i giorni”. E all’orizzonte c’è l’Eurovision con
     Piceno.                                             una versione di Soldi più contratta e contenuta
     Prima il doveroso ringraziamento al primo cit-      nei 3 minuti consentiti dal concorso, su cui ci si
     tadino ascolano che in questi dieci anni lo ha      appresta a lavorare.
     sempre appoggiato, “aiutandomi anche a far          Il presente di Dario si chiama soprattutto Dar-
     germogliare progetti e idee. Torno sempre con       dust, anche se non mancheranno le colla-
     grande piacere ad Ascoli e amo valorizzare i        borazioni artistiche con diversi cantanti, tra
     mille talenti di questa città”.                     cui Tommaso Paradiso in procinto di uscire
     E su Sanremo? La vittoria, a detta di Dario, è      con un nuovo album. Partirà un tour mondiale
     stata completamente inaspettata: “ho portato        dall’Italia e Dario spera di poter programmare,
     all’Ariston brani molto più sanremesi, quello       come diversi anni fa, la data zero proprio al te-
     di Mahmood è un brano coraggioso e innova-          atro Ventidio Basso di Ascoli. In ogni caso, con
     tivo che abbiamo deciso di portare a Sanremo        il sindaco c’è in programma un incontro con i
     come esperienza diversa dal solito, ma nessuno      ragazzi ascolani: “l’esperienza di Dario Faini è
     di noi pensava di vincere”.                         molto positiva – ha detto Castelli – perché, no-
     Da Ascoli, durante l’esperienza sanremese, è        nostante i successi, questo ragazzo ha sempre
     stato immenso l’affetto, anche se “non sono         continuato a studiare, a lavorare e non ha mai
     mancate alcune polemiche a sfondo razzi-            perso l’educazione e il garbo che lo contraddi-
     sta che poco mi sono piaciute, ma preferisco        stinguono”. Intanto, l’8 maggio tornerà al Ven-
     concentrarmi su quanto di positivo mi è arri-       tidio Basso, con il consueto appuntamento per
     vato”.                                              l’AIL con due super ospiti che saranno annun-
     Sulle polemiche post Sanremo, Dario si è limi-      ciati a breve.

                                                                            www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |17
SPECIALE

  MAFIE NELL
 L
         a mafia nelle Marche c’è ma i marchigia-          voro nero (31%), la corruzione dei dipendenti
         ni non ne percepiscono la presenza. La            pubblici, gli appalti truccati (entrambi al 20%).
         nostra regione non è più l’isola felice di        Un marchigiano su quattro conosce personal-
         un tempo, nonostante meno di un cit-              mente qualcuno che è stato coinvolto in situa-
  tadino su cinque consideri il fenomeno come              zioni di corruzione, da qui quella sfiducia riser-
  preoccupante o pericoloso.                               vata soprattutto a partiti e governo.
  A dirlo è il rapporto sulla percezione e pre-            La nostra regione è “appetibile per la crimina-
  senza delle mafie nelle Marche presentato da             lità organizzata”, soprattutto per il riciclaggio
  Libera.                                                  di denaro sporco.
  Il rapporto nasce da un questionario che è stato         La mafia cambia modo di agire e non si mani-
  sottoposto a 300 persone. Le attività principali         festa quasi mai in modo tradizionale e violento
  delle mafie nel nostro territorio, come perce-           nelle Marche ma opera soprattutto nel sistema
  zione, sono il traffico di stupefacenti (70%), lo        degli appalti, con un contesto reso ancora più
  sfruttamento della prostituzione (32%), il la-           vulnerabile dal sisma Centro Italia.

   Fenomeno globale

                                                                                   Per quasi la metà
                                                                                   dei rispondenti
                                                                                   marchigiani la
                                                                                   presenza della mafia
                                                                                   nella propria zona
                                                                                   è un fenomeno
                                    marginale: si tratta di una quota molto più ampia di quanto
                                    emerso nel campione nazionale e costituita prevalentemente da
                                    giovanissimi under 18 e da non iscritti a Libera. Specularmente,
                                    una percentuale molto più ridotta rispetto al dato italiano
                                    ritiene che la mafia sul territorio sia preoccupante e
                                    socialmente pericolosa; tra questi, specularmente, vi sono
                                    soprattutto i rispondenti adulti e gli iscritti a Libera.

  18| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
SPECIALE

LE MARCHE                             Percezione
                                      e cause
                                      La funzione attribuita alla
                                      memoria delle vittime di
                                      mafia è prevalentemente
                                      quella di esempio per le nuove
                                      generazioni e, in seconda
                                      battuta, di promozione
                                      dell’impegno civile antimafia
                                      e di conforto per i familiari
                                      delle vittime. Il ruolo di
                                      impulso per l’impegno civile
                                      è posto in rilievo soprattutto
                                      dagli adulti e dagli iscritti a
                                      Libera, mentre i rispondenti
                                      under 18 evidenziano in
                                      misura superiore alla media la
                                      rilevanza dell’espressione di
                                      riconoscenza e solidarietà alle
                                      famiglie delle vittime.

              Corruzione
    Un rispondente marchigiano
           su quattro dichiara di
     conoscere personalmente o
   di aver conosciuto in passato
  qualcuno coinvolto in pratiche
      corruttive (aver ricevuto o
       aver offerto tangenti e/o
 favori indebiti): si tratta di una
 quota elevata, ma leggermente
    inferiore a quella nazionale,
                    pari al 30,5%.

                                            www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |19
TERREMOTO

  RISCOPRIRE L’ARTE
  SALVATA DAL SISMA
  Il progetto “Restauri e devozione” del
  #masterplanterremoto apre i laboratori di
  restauro alla comunità

 I
            l Progetto “Restauri e devozione”           Filippo Neri, Pala, Olio su tela; Sant’Antonio
            dell’Università di Camerino, realiz-        con Bambino Gesù in braccio, statua lignea
            zato insieme alla Fondazione Cassa di       decorata; Santa Lucia, statua lignea decorata;
            Risparmio di Ascoli Piceno nell’ambi-       Madonna in Trono con Bambino Gesù, statua
            to del #masterplanterremoto è entrato       in terracotta decorata; San Michele Arcangelo,
            nel pieno delle sue attività di restauro    dipinto su tela, da Spelonga.
            e recupero di molte opere d’arte del ter-   Nel corso delle indagini diagnostiche e delle
  ritorio.                                              attività conservative e di restauro, si sta inol-
  Innanzitutto, sono state eseguite le indagini         tre acquisendo una vasta documentazione fo-
  diagnostiche preliminari per acquisire i dati         tografica e storico-artistica, che sarà presentata
  necessari per la corretta programmazione e            nella fase finale del progetto. Entro quest’anno
  strategia di intervento conservativo e di re-         più della metà dei lavori sulle opere saranno
  stauro e, a oggi, sono stati avviati anche i la-      ultimati, per concludersi definitivamente entro
  vori di restauro delle opere selezionate per il       il 2020.
  progetto: Apparizione della Madonna a San             Tra le azioni programmate ci sono, inoltre: l’av-

  20| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
TERREMOTO

vio dei laboratori d’arte e di interpretazione         esperti nel settore e attraverso la collaborazio-
da marzo e giugno prossimi, l’inizio dell’atti-        ne della Rete Ecomuseale dei Sibillini. Al cen-
vità di mappatura della devozione popolare             tro ci sono 7 comuni del territorio piceno e il
che sarà presentata entro la fine di quest’anno        restauro di oggetti di valenza storico-artistica,
e, nel corso dei prossimi mesi, il lavoro già in       di forte valore affettivo e devozionale.
atto sarà ulteriormente arricchito con scansio-        L’intento è fortemente partecipativo e vuole
ni tridimensionali delle statue e consulenze           coinvolgere la popolazione locale, a questo
storico-artistiche sulle seguenti opere: San           proposito è stato organizzato un Open Day
Michele Porchiano, Vergine Del Soccorso da             presso i Laboratori di Tecnologie e diagno-
Montemonaco e Spelonga, Statua Santa Lucia             stica per la conservazione e il restauro, in via
da Vezzano, Sant’Antonio da Montegallo, San            Pacifici-Mazzoni ad Ascoli Piceno, dedicato
Filippo Neri da Arquata.                               alla comunità del cratere. La giornata è stata
Il progetto ha l’obiettivo di costruire un ponte       preziosa per fare il punto sulle attività avvia-
tra generazioni e riscoprire e tramandare con-         te, attraverso un excursus sulla diagnostica
tenuti storici, artistici e culturali, raccontati da   scientifica e sui lavori di restauro delle opere.

                                                                           www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |21
ATTUALITÀ

  Ci curiamo
  meno e
  andiamo dai
  privati.
  Lanciato il numero 1500 per le
  ● di Giuliano Centinaro

 S
                   econdo l’indagine “Sanità bene       distribuiti nei luoghi di lavoro, nelle sedi sin-
                   comune”, condotta dalle segre-       dacali, nei luoghi di aggregazione e su internet
                   terie regionali di CGIL, CISL        (all’interno dei siti online di CGIL, CISL E UIL).
                   E UIL, i cittadini della Regione     Più della metà degli intervistati (il 60.2 %),
                 Marche sono costretti, per curarsi,    ha dichiarato di sostenere una spesa per pre-
                 a rivolgersi al sistema sanitario      stazioni sanitarie private compresa tra 200
                 privato, a causa delle intermina-      e 1.000 euro, mentre il 20,8% spende per la
  bili liste di attesa. Inoltre, è diminuita la spesa   propria salute tra i 1.000 e i 2.500 euro. I dati
  sanitaria marchigiana, esattamente come ac-           relativi alla spesa per la salute delle famiglie
  cade nel resto d’Italia, soprattutto riguardo le      marchigiane sono inferiori a quelli rilevati
  fasce più deboli.                                     complessivamente in Italia, oltre ad essere in
  L’indagine è stata effettuata attraverso la com-      diminuzione rispetto al 2016.
  pilazione di questionari anonimi, che sono stati      I cittadini marchigiani ritengono la sanità

  22| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ATTUALITÀ

                                                          L’85,6% degli intervistati ha dichiarato di
                                                          aver fatto ricorso a prestazioni sanitarie
                                                          in strutture private nell’ultimo anno. Tra le
                                                          ragioni del ricorso al privato, c’è soprattutto
                                                          la possibilità di ridurre i tempi di attesa.
                                                          Infatti, maggiori criticità evidenziate da parte
                                                          del cittadini nei confronti del sistema sanitario
                                                          pubblico, secondo 9 intervistati su 10, sono rin-
                                                          tracciabili proprio nelle liste d’attesa troppo
                                                          lunghe.
                                                          A questo proposito, il Ministero della Salute
                                                          ha sperimentato il numero di pubblica uti-
                                                          lità “1500” per le liste di attesa nella Sanità,
                                                          con l’obiettivo di informare sulle modalità di
                                                          accesso alle prestazioni offerte dal “Servizio
                                                          Sanitario Nazionale” e raccogliere informa-
                                                          zioni sulle esperienze dei cittadini. Dal lunedì
                                                          al venerdì (ore 10-16), i dirigenti sanitari del
                                                          Ministero della Salute risponderanno alle te-
                                                          lefonate dei cittadini: in base alle informazioni
                                                          raccolte, verranno effettuati interventi miglio-
                                                          rativi in accordo con le Regioni (cui compete la
                                                          programmazione e l’organizzazione dei servizi
                                                          sanitari).
                                                           Con il numero di pubblica utilità 1500 non
                                                          sarà possibile effettuare prenotazioni di presta-
                                                          zioni sanitarie, raccogliere denunce penali e

e liste di attesa.
                                                          chiedere valutazioni cliniche sulle prescrizioni
                                                          effettuate dal medico di famiglia. Sarà, però,
                                                          utile per monitorare e definire meglio le carat-
                                                          teristiche di un fenomeno (quello delle lunghe
                                                          liste di attesa) che rappresenta forse la prima e
                                                          la più criticata carenza della sanità italiana. Va-
                                                          lutazioni di tipo “negativo” sono state espres-
                                                          se anche sui ticket per le prestazioni sanitarie
                                                          e sull’accessibilità dei servizi, ritenuti non ade-
    regionale di livello “sufficiente” (seppur            guati rispettivamente dal 58,3% e dal 47,1% del
    con alcune criticità in specifici distretti sani-     campione esaminato.
    tari) per quanto riguarda gli orari di apertura       I cittadini intervistati hanno anche espresso
    dei servizi, l’assistenza domiciliare, il sistema     l’esigenza di fermare i tagli al “Fondo sa-
    di emergenza-urgenza, le Residenze protette           nitario regionale”, evidenziando un’insuffi-
    e le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA),         cienza del finanziamento statale. Tra le priorità
    la chiarezza delle informazioni e le Case del-        emerse, per Cgil, Cisl, Uil Marche, c’è l’esi-
    la Salute. Hanno, invece, ottenuto una “buo-          genza di potenziare i servizi sanitari territoriali
    na valutazione”: il rapporto tra operatori e          rispetto ai bisogni dei cittadini. I sindacati mar-
    cittadini, i servizi ambulatoriali specialistici,     chigiani hanno lanciato, infine, un appello per
    l’accoglienza, gli ospedali, gli standard igienici,   il potenziamento degli Ospedali di Comunità
    l’efficacia delle prestazioni ricevute e l’attività   e il concreto sviluppo delle “Case della
    dei medici di famiglia.                               Salute”.

                                                                              www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |23
ATTUALITÀ

    La Conferenza dei
    Sindaci ha deciso:
    tre ospedali nel Piceno
    ● di Giuliano Centinaro

 I
           l 26 febbraio, presso la sede del Piceno Con-    su due plessi (Ascoli e San Benedetto). Se vogliamo
           sind di Ascoli Piceno, si è svolta la Confe-     svolgere un ruolo da protagonisti, dobbiamo fare un
           renza dei Sindaci della Provincia di Ascoli      piano di zona, l’ultimo è del 2013. Mentre noi ci av-
           Piceno, per prendere una decisione in me-        venturiamo in ipotesi sulla localizzazione del nuovo
           rito alla localizzazione del nuovo Ospedale      ospedale, l’Asur delle Marche si orienta verso tre
           Piceno. Al termine di una lunga assemblea        grandi Aree che formeranno un blocco coeso (Pe-
           dei Sindaci, durata più di tre ore, si è tenu-   saro, Ancona e Macerata-Fermo). Io rifuggo dall’i-
           to il voto sulla proposta di tre ospedali.       dea di parlare di nuovi ospedali, senza piani di zona
           È passata la proposta del Pd, sostenuta dal      e senza analisi di dati. Sono anche per un accordo
    Comune di Offida, che era stata presentata all’As-      di confine con l’Abruzzo. Mi rifiuto di partecipare
    semblea provinciale del partito, la quale prevede       a questa ‘plaza de toros’ dei nuovi ospedali. Sarò
    ben tre nosocomi nell’Area vasta, due di Livello        sempre per l’Azienda ospedaliera Marche Sud, in
    base, ad Ascoli e a San Benedetto del Tronto; uno       coordinamento con il Teramano e in questo modo
    di Primo livello confermato nella zona di Pagliare      resterebbero nel Piceno due presidi sanitari, quello
    del Tronto-Colli. È stata, invece, bocciata la linea    di Ascoli e quello di San Benedetto, con funzioni
    del Sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e        paritarie».
    dell’Ambito 21 (ospedale di Primo livello a San
    Benedetto e uno di Livello base ad Ascoli). Il Sin-     Questo, invece, l’intervento del Sindaco di San Be-
    daco di Grottammare Enrico Piergallini ha tentato,      nedetto, Pasqualino Piunti: «Come il 2 agosto 2018,
    invano, di “cucire” le due opposte posizioni (quella    è arrivata un’altra sorpresa con un altro documento
    del Pd e quella di Piunti), ma anche la sua proposta    improvviso (quello di Offida presentato oggi e che
    è stata respinta dall’assemblea. Dunque, nel terri-     ricalca quello del Pd), mentre abbiamo fatto da mesi
    torio piceno ci saranno tre ospedali: due nosocomi      la nostra proposta. La proposta dell’Ambito 21 è
    di Livello base (ad Ascoli e San Benedetto) e uno       lapalissiana, si basa sul decreto Balduzzi. Se l’ospe-
    di Primo livello (a Pagliare del Tronto-Colli). Que-    dale di Primo livello ci deve essere, deve stare a San
    ste sono state le parole pronunciate dal Sindaco di     Benedetto per i criteri di raggiungibilità e per il ba-
    Ascoli Piceno, Guido Castelli, alla Conferenza dei      cino di utenza, lo dice la legge. Il nostro documento
    Sindaci: «non ci sono le risorse per tre ospedali nel   si basa su studi, ringrazio per questi il consigliere
    Piceno, io sarò sempre per un’azienda ospedaliera       De Vecchis, e su dati di fatto».

    24| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
SPORT

www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |25
SPORT                                             MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD

   AMORE E PSICHE                                                                di Valeria Allevi

                            E adesso... SESSO
   C
           ari lettori,                                   in cui l’espressione: “Non mi va di fare sesso”
           mi scopro spesso ad osservare coppie           risulta essere più semplice rispetto al “Non mi
           intorno a me, non necessariamente attra-       va di fare sesso con te”. Il blocco emozionale, e
   verso un occhio clinico, ma per il puro e vivo in-     conseguentemente sessuale, può avvenire per
   teresse che nutro verso l’essere umano e il suo        fattori inerenti ai soldi, ai bambini, ai parenti,
   modo di relazionarsi. Osservo divertita e com-         ecc…allo stesso modo in coppie che non nego-
   piaciuta ciò che produce la potenza di una ses-        ziano, che non arrivano mai a un compromesso
   sualità appena sbocciata, la forza dell’eros che       o, al contrario, in coppie che giungono a com-
   idealizza ed esalta, che fa amare tutto dell’altro,    promessi per tutto, ma i cui meccanismi di ac-
   che fa desiderare, ardere, che non aspetta tem-        comodamento utilizzati per regolare i livelli di
   po. Poi osservo le coppie cosiddette “consolida-       ansia finiscono invece per innalzarla. Il concetto
   te”, quelle che condividono i famosi “progetti”;       stesso di accoppiamento è di per sé opposto a
   ora ciò che era permesso all’altro inizialmente        quello di identità, il segreto come sempre sta
   inizia a rappresentare un problema, le priorità        nel non sacrificare completamente una parte a
   si sono modificate, ci si dividono compiti e re-       favore dell’altra.
   sponsabilità. Non occorre scomodare Freud per          In “Doppio sogno” di A. Schnitzler (1926), libro
   ricordare che la libido costituisce il fattore ener-   da cui è stato tratto il più famoso Eyes Wide
   getico del funzionamento psichico.                     Shut, film di Stanley Kubrick, i due coniugi, in
   Il problema è che quando la donna che s’incon-         seguito ad una consueta e monotona giornata
   tra per la prima volta, meravigliosa creatura che      di attività lavorative per il marito medico, e do-
   attiva il sistema sensoriale e affettivo e fa sen-     mestiche per la donna di casa, solo dopo che
   tire unici al mondo, diventa “moglie”, si fa pian      anche la bambina è andata a letto, permettono
   piano sempre più esigente; a sua volta l’uomo,         di far riaffiorare il ricordo del singolare ballo in
   essere inizialmente un po’ principesco e un po’        maschera della sera precedente. Così “si scam-
   meravigliosamente barbaro, si ritrova sempre           biarono domande ingenue eppure insidiose,
   più intimidito e inadeguato a soddisfare le ri-        e risposte maliziose e ambigue; a nessuno dei
   chieste di lei. Tutto ciò si riversa inevitabilmente   due sfuggì che l’altro non era in fondo sincero
   nella sfera sessuale, con il risultato che l’appa-     e si sentirono inclini a una moderata vendet-
   rente mancato desiderio dell’altro, incrementa         ta […]. Finirono così col passare a un discorso
   il già precario senso di sicurezza di sé.              più serio sui reciproci desideri nascosti, appena
   Il dott. David Schnarch, in un interessante semi-      presentiti, che possono originare torbidi e pe-
   nario, asseriva che il sesso può essere profonda-      ricolosi vortici anche nell’anima più limpida e
   mente influenzato dal significato che gli viene        pura […]. Sapevano che ieri li aveva sfiorati, e
   attribuito. Può inoltre non essere accompagna-         non per la prima volta, un’ombra di avventura,
   to da alcun coinvolgimento, o aspetto erotico          di libertà e di pericolo […]”. In che modo, al ter-
   profondo, per cui potrebbero esserci coppie            mine del film, la moglie suggerisce al marito di
   con una normale attività sessuale che non por-         superare la profonda crisi che da qui ebbe ini-
   tano in realtà niente di sé. Oppure, consideran-       zio… beh… vi invito a rivederlo e scoprirlo. Alla
   do la parte più conscia del desiderio, coppie          prossima!

   26| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ASTRI NASCENTI                                                      di Sergio Consorti per Radio Incredibile

                  Radio Incredibile compie
                    10 anni di attività

E
           bbene sì, siamo nati lo stesso anno di    Ecco chi è passato dai nostri microfoni, dalle
           Piceno33 e quasi per caso ci siamo        prime interviste fino ai giorni nostri:
           incontrati. Ma da allora, salvo alcuni    Almus Band, COMEFROMONKEYS, Altered
           mesi di stop, abbiamo riempito que-       Eyes, Il sogno di Giada, La fabbrica dei sogni
           sto spazio raccontando di cantanti        di carta, Mad Hatters, Passo carrabile, Quei
           più o meno giovani, in generale           bravi ragazzi, Stigmata, Levi, DLC, Alex Di Sal-
gruppi, musicisti, amanti dei diesis e bemol-        vatore, Rossopiceno, Santa Cecilia, The Lotus,
li; appassionati o professionisti; meteroe e         DJ Umberto Tassoni e DJ Zucca, ZAP, Neuroti-
grandi artisti. Abbiamo ascoltato brani di tut-      cs, Paola Narcisi, PTSD, 92com, The sideburns
ti i generi rock, pop, rap, blues, jazz, hip pop,    company, LI.B.RA., Onde End, Coniugi Orsini,
grunge, alternative, progressive, dark e metal.      Wallfoll, Wallace and the generous, Kenzie Ken-
Non basterebbero sicuramente 2000 caratteri          zei, Luca Maurizi, Startrash, Champions Liga, II
per raccontare compiutamente questi 10 anni          Bass, Vibratacore, Caljamari, Bungalow62, RDC,
di Radio Incredibile e Piceno 33, una rubrica        TDS Crew, File Toy, Atimia, Kriss, The sideburns
che ha rappresentato un ulteriore e importan-        company, Videoteque, Ramses, Fog Prison,
tissimo canale di comunicazione, una vetrina         Persian Pelican, Abetito Galeotta, El Domino,
per gli artisti che negli anni hanno arricchito il   Nimiz69, Innershine, Stephkill, Scisma baby,
nostro territorio di melodie e sound ricercati,      Serena Abrami, Davide Cruccas, Marco Bollet-
di album e LP, di partecipazioni a concorsi ca-      tini, Morso, Cassiopea, Orchestrina, Rosafan-
nori, da Sanremo a Tecniche Perfette e Festival      te, Progetto Zero Clique, Viola bacia tutti, The
dell’Adriatico. Dieci anni di interviste, una        Lotus, The Groove, Sputo MC, Siero MC, Rock-
lunga lista di nomi più o meno noti, interviste      storm, Mudimbi, Superflui, Curse, Blitz, Enzi-
che potete da sempre e per sempre ascoltare          ma, Ase, Tosk, Anter, Keys, Metanoia, Motette,
sull nostro sito web www.radioincredibile.com        La Base, Wanted, Rosafante, YDY, Stefano Lelii.

                                                                        www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ                                                                           di Pier Paolo Piccioni

    La s nel dialetto ascolano

C
w                   i sono diverse parole nel          un'operazione andata a male: "So' nate lu 31
                    dialetto ascolano che vengono      dicembre a li nove de sera... ghie so' sfallite
                    dette aggiungendo la "s"           sule tre ore a Capedanne!" diceva un vecchio
                    davanti a mo' di rafforzativo.     del contado, lamentando la sua appartenenza
                    Aggiungere il suono secco          a una classe di un anno più anziana. "Porca,
                    della "s" all'inizio, infatti,     ugne vòdda me sfallisce e io dico le preghiere"
 parrebbe conferire alla parola una maggiore           diceva il sor Emiddio una volta che, nel corso
 valenza drammatica, forse dovuta alla durezza         della manutenzione della moto, cercava di
 timbrica del sibilo.                                  mettere a leva un pezzo con un attrezzo poco
 Ebbene, uno dei più tipici esempi è il verbo          adatto fallendo, appunto, l'operazione.
 cancellare, che in ascolano acquisisce la             Scacciare al posto di cacciare è un'altra parola
 "s" iniziale e diventa scancellà. Tipico è lo         tipica dell'ascolano, ma questa è ben diffusa in
 "Scancella ssa lavagna", così come la minaccia        tutto il centro sud, ove scacciare viene usato
 "Te denghe nu cazzuotte te scancelle".                normalmente: la mucca scaccia le mosche
 Beh, bisogna ammettere che l'utilizzo della "s"       con la sua coda, i poveri Testimoni di Geova
 conferisce alla frasistica una forza particolare.     vengono scacciati con metodo nei condominî
 A tal proposito, una vecchia storiella degli anni     quando si presentano la domenica mattina
 60 vuole che a un graduato dei carabinieri, che       presto.
 intendeva fargli la multa e gli chiedeva il nome,     La parola con cui concluderemmo la piccola
 un acquasantano abbia risposto: "Scancella            silloge della "s" è però la più antipatica, la più
 marescià!" E l'altro, infastidito: "Ma che cancella   schifosa, quella che evoca le più turpi immagini,
 e cancella, la multa te la faccio eccome!" "Ma        caratterizzate dalla rivoltante resa cromatica.
 no marescià - rispose il malcapitato - è che me       Sì, stiamo parlando dello scatarro, che ad
 chiame Scancella!"                                    Ascoli assume il significato di sputo avente
 Altra tipica parola ascolana - non riscontrata in     solidità consistente e colore pregno. E già ci
 altri dialetti se non in quelli del vicino Abruzzo    immaginiamo il povero lettore, infastidito dal
 - è quella che trasforma un piazzale in uno           quadro evocato: in effetti l'immagine di una
 spiazzale. Noto lo spiazzale dello stadio, così       scatarrata è quanto di più viscido e schifoso
 come quello davanti al Battente. Se uno, come         la natura ci offra. Per non parlare dello sputo
 il vostro articolista, non è riuscito a conservare    in faccia, offesa mortale in tutte le culture,
 alcun bulbo tricologico, gli vien detto che cià       che diviene provocazione da sanare perfino
 in testa 'nu spiazzale. È vero che nella lingua       con la morte nel caso in cui l'espettorazione
 italiana è contemplata la parola spiazzo, ma          prenda la forma e la consistenza de lu scatarre.
 come disse un vecchio di Porta Cappuccina "lu         In questo caso la "s" aggiunta nell'ascolano
 spiazze è più piccule de lu spiazzale!"               ben si attaglia alla drammaticità che si vuol
 Altro caso. Se stai facendo un lavoro di              dare all'espressione: il semplice catarro - ad
 precisione, ad esempio con un cacciavitino, e         esempio dovuto agli esiti di una malattia -
 la punta dell'utensile scivola via dal canaletto      non stimolerebbe di per sé alcuna pulsione di
 della vite, si dice che hai sfallito, mettendo la     rivalsa; pe' 'nu scatarre, al contrario, in passato
 "s" di fronte al più normale verbo fallire. Che in    si poteva anche morire. Giacché se uno cià il
 realtà non c'entrerebbe niente con il contesto:       catarro lo si guarda con commiserazione, ma se
 fallire ha tutt'altro significato. Sfallire dà sì     produce uno scatarro (peggio se con l'intento
 l'idea, a suo modo, di un fallimento, ma più che      di offendere la dignità altrui) allora lo si odia
 altro di un'occasione mancata per un pelo, di         senza ritegno.

 28| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO                                                                   di Roberto Palumbo

               Vinci la paura
                di parlare in
                  pubblico

L
                                      Seconda parte
                a paura di parlare in pubblico       dunque, tutto ciò che potrebbe essere utilizza-
                può essere sconfitta agendo su       to o modificato durante l’intervento.
                vari profili, sia psicologici che    Controlla gli strumenti tecnici: funziona tut-
                pratici. Partiamo da qualcosa di     to? C’è il microfono? È troppo corto il filo? C’è
                pratico. Spesso la paura è am-       un tecnico all’occorrenza? Valuta anche l’op-
                plificata dal fatto che non cono-    portunità di avere nella tua valigetta eventuali
                sciamo il luogo in cui dobbiamo      prolunghe, ciabatte, prese multiple ecc., poiché
                parlare e le persone che verran-     non è escluso che debba essere tu stesso il tec-
                no ad ascoltarci, per cui è buona    nico! Ordina gli appunti e il materiale. Tutto
regola tranquillizzarsi su questo punto acqui-       deve essere disposto in sequenza nell’ordine in
sendo informazioni su entrambi. Immagina, ad         cui va consultato o presentato, per non rischia-
esempio, di dover tenere una conferenza in una       re imbarazzanti vuoti per la ricerca. Elimina og-
sala d’albergo. L’ideale sarebbe recarsi sul posto   getti che distraggono. Ammettiamo che die-
prima dell’evento per osservare attentamente         tro di te ci sia un quadro raffigurante un nudo...
alcuni particolari.                                  Chi pensi che guarderà con maggior attenzione
Ecco i consigli. Familiarizza con la sala: cam-      il pubblico: te o il quadro? Ricordati che il pro-
mina tra le sedie, simula i movimenti che fare-      tagonista sei tu. Consoci il pubblico. È fonda-
sti in presenza del pubblico. Osserva i colori, le   mentale, perché dalle notizie e i particolari ac-
forme, gli spazi. Fai come se fosse una stanza       quisiti puoi adattare una parte dell’intervento
di casa tua. Il pubblico deve percepirti come        alle caratteristiche che hai rilevato. Ammettia-
il padrone di casa e questa sensazione la tra-       mo che tu debba parlare a dei dipendenti pub-
smetterai solamente se di quella casa ne hai         blici; è buona regola acquisire notizie sulla loro
la perfetta conoscenza. Controlla interrutto-        amministrazione di appartenenza; i loro vertici;
ri, finestre, ecc. Immagina di dover spegnere        l’organizzazione; gli eventuali problemi; e così
le luci, per proiettare un filmato e di renderti     via. In alternativa, se possibile, intrattieniti con
conto di non sapere dove sono gli interruttori,      essi qualche secondo, man mano che entrano
le prese di corrente, dove si chiudono le tende      nell’aula. Ripeto, diventa il padrone di casa e fai
ecc... Quanto tempo perderesti? Quanto ca-           sentire i tuoi ospiti a loro agio, in questo modo
lerebbe l’attenzione del pubblico? Controlla,        si creerà empatia. Alla prossima!

                                                                         www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |29
UNIVERSITÀ                                                                                   di Marco Giovagnoli

  Un'idea di futuro

 S
                      iamo andati a vedere al cine-
                      ma, qualche tempo fa, Con-
                      versazione su Tiresia, un
                      capolavoro teatrale scritto e
                      recitato da Andrea Camilleri.
                      Non ne facciamo una recen-
                      sione: non siamo all’altezza. E
                      tuttavia qualche riflessione a
                      partire da quel pezzo di bra-
  vura assoluta è doverosa. La prima è di ‘conte-
  sto’: il luogo dove si è svolta la ‘conversazione’
  è il Teatro Greco di Siracusa, un regalo delle
  nostre radici classiche, un posto magico, di una       religiosa delle attenzioni. Siamo convinti che la
  bellezza e di una purezza acustica assolute che        velocità prefiguri un mondo nuovo (speriamo
  speriamo siano conservate a lungo. La secon-           non à la Huxley) e dunque ne prendiamo atto;
  da, la cristallina meraviglia che la cultura gre-      per molti versi è apprezzabile, o almeno sedu-
  ca classica riesce ancor oggi a suscitare, la sua      cente. Ma – probabilmente per ragioni biografi-
  eternità di parola e di concetto, oggi più che         che – ci permettiamo di dire che forse la sintesi
  mai stupefacente nella sua resistenza alle sfu-        giustificata dalla velocità e viceversa (soprattut-
  riate dell’utilitarismo intellettuale e linguistico    to nel campo della comunicazione delle idee)
  imperante. E poi, la ‘densità’ culturale che Camil-    ci appare il sigillo teorico sulla difficoltà attuale
  leri è riuscito ad inserire in (relativamente) poco    di affrontare il gravoso lavoro della conoscenza,
  tempo – 85 minuti che avremmo voluto non               dell’esperienza, della verifica, della autoverifica,
  finissero mai –, con il racconto di Tiresia come       del confronto ponderato. Rivolgiamo dunque a
  filo rosso dalla classicità sino a Virginia Woolf,     noi stessi una domanda finale: ascoltare la bel-
  Cesare Pavese, Borges, passando per le rielabo-        lissima voce di Camilleri, perdersi nel piacere (e
  razioni millenarie del mito dell’indovino cieco        anche nella difficoltà a questo connessa) della
  e dalla anfotera appartenenza di genere. Un            descrizione di un lunghissimo percorso di cul-
  racconto con un continuo gioco di specchi tra          tura che ci ha resi umani nel pieno senso della
  passato e presente. Poi la sorpresa: nell’era del      parola, prendersi il tempo di farlo e rimanere
  pensiero a 140 caratteri (l’attuale ampliamento        commossi (sì, commossi) da tanta delicata for-
  è irrisorio), della comunicazione-lampo tele-          za, è un retaggio del passato, un vezzo elitario,
  visiva, dei post sui social, e dunque di tutta la      un segno di trista senilità, oppure è un gesto di
  conseguente riduzione qualitativa del pensiero         felicità e di speranza, di profonda fede nella no-
  trasmesso, Conversazione su Tiresia si prende il       stra essenza, di fiducia nella capacità delle per-
  tempo necessario per dipingere a grandi tratti         sone di relazionarsi e di riconoscersi (e rispet-
  il pensiero, si culla nel piacere della parola scan-   tarsi) tra di loro sulla base di un sentire comune,
  dita e ascoltata, nella lentezza dello scorrere del    che sia solido terreno e non superficie scivolosa
  racconto delle idee. Una vera ‘prova di forza’: e      e precaria: in definitiva, un’idea di futuro?
  infatti nel (rado) pubblico presente al cinema
  non sono mancati i telefonini accesi (e non da         Le opinioni espresse nell’articolo sono riconduci-
  parte dei ‘giovani’!) e febbrilmente scorsi anche      bili unicamente al suo Autore e non necessaria-
  durante passaggi che avrebbero richiesto la più        mente all’Università degli Studi di Camerino.

  30| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
Puoi anche leggere