La felicità è un segreto ridicolo - Andra Camilleri - Piceno33
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da10annicomenoinessuno la felicità è un segreto ridicolo Marzo • Anno XI • n° 2 Andra Camilleri www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |1
L'editoriale ● Fabiana Pellegrino Sommario L a felicità è un segreto ridicolo. Poche, 6 NEWS semplici parole con cui Andrea Camille- ri ha espresso un’idea cosmogonica. Un 8 FOCUS Cecco d'Ascoli ammonimento universale per ciascuno di noi, affaccendati come siamo sempre, inquieti 12 ARTE nel corpo prima ancora che nella mente, insod- Dario Dardust Faini disfatti dell’inconsistenza di cui ci vestiamo e di 18 SPECIALE cui, poi, improvvisamente vorremmo disfarci Mafie nelle Marche senza esserne capaci. Dovremmo forse imparare 20 TERREMOTO a muoverci in questa vita a passo di danza, con Restauri e devozione l’anima leggera e il corpo impalpabile. 22 ATTUALITÀ Liste di attesa “La felicità per me non ha motivazioni, non ne ha mai avute, per me è fatta di cose ridicole. La felicità per me era aprire la finestra al mattino, sentire l’aria fresca, guardare fuori. Oggi più che mai mi accorgo di aver legato la felicità al corpo. RUBRICHE Con il mio cervello invece ho pochi rapporti di felicità, non è quasi mai presente quando sono 26 AMORE E PSICHE felice. Io la felicità l'ho trovata sempre nelle cose E adesso... sesso terrene, concrete, negli odori, nei sapori, nei rap- porti umani, non nella letteratura. L'aspetto che 27 ASTRI NASCENTI Dieci anni di attività più mi piace della felicità è che è duplicabile, se riesci a rinnovare dentro di te la memoria di un 28 ASCOLI DI PETÒ momento felice, quell'evento ha ancora un'eco di La s nel dialetto ascolano felicità. La felicità è un istante, l'accensione di un 29 PNL, ISTRUZIONI PER L'USO fiammifero che in quei pochi secondi di luce ti La paura di parlare in pubblico II permette però di vedere a lungo. Per esempio, 30 UNIVERSITÀ una mattina in campagna sentii a un tratto l'o- Un'idea di futuro dore della citronella, un'erba selvatica che cresce nelle vicinanze dell'acqua. Ecco, io mi fermai, 31 LIBERRANTE non feci più un passo, restai immobile a respi- Leggere la scienza rarne l'odore che mi riempiva i polmoni, me li 33 A QUALCUNO PIACE NERD slargava e in quel momento mi sentii in armo- Capitan Marvel nia, con me stesso, con le persone vicine e quelle IL GIARDINO DI LOLA 34 lontane, con gli uomini e le donne che abitavano Hoya, fiori di cera l'altra parte dell'emisfero della Terra. E rimasi fermo lì, in attesa. Durò ancora qualche istante, 36 CHEAP & CREATIVE Eventi di Marzo poi, forse il vento, portò via quell'odore ma io non mi intristii, ripresi a camminare e continuai a portarmene dentro la memoria”. SCRIVETECI A direttore@piceno33.it, Potremmo educarci alla gratitudine e scoprirem- seguiteci sulla nostra pagina Facebook mo che si può essere felici con poco, quasi con Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656. nulla. www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |5
NEWS SIAMO UNA TERRA DI PEN Dal 2011 a oggi i passeggeri nelle Marche sono passati da 16.4 clamoroso dell’80,3%. Ma le opere necessarie ai pendolari hann S ono oltre 29mila i cittadini che tutti i grati e coincidenze con autobus locali, treni e giorni viaggiano sui 386km di linea pullman verso collegamenti interni e naziona- ferroviaria che percorre le Marche, li, ma anche il sistema di porti (commerciali e per un totale di 154 corse giornaliere. turistici) e aeroporti (Rimini, Ancona, Pescara). Pendolaria è il rapporto annuale di Legambiente che dal 2008 analizza ogni anno Investire e potenziare il servizio ha portato otti- il trasporto ferroviario in Italia. La situazione mi risultati, come dimostra l’investimento fatto della mobilità su rotaia nelle Marche presen- da Regione Marche e Provincia di Ascoli Pice- ta ancora poche luci e molte ombre: le risorse no con fondi Fas sulla linea Ascoli-Porto d’A- regionali in servizi e materiale rotabile nel periodo 2008-2017 sono state pari a 46 milioni di euro, di gran lunga inferiori rispetto a quel- le di altre regioni del centro Italia. Inoltre, in proporzione al numero di abitanti delle singole Regioni italiane, con solo 3,02 euro per abitan- te all’anno per servizi e materiale rotabile, la nostra regione non risulta certamente tra le più virtuose. Nelle Marche, tra l’altro, si contano 80 treni la cui età media è di 14,5 anni. Nonostante dal 2015 l’età media sia scesa (-4,8), il 28,8% del materiale rotabile supera i 15 anni, età in cui i treni cominciano ad avere problemi sempre più rilevanti di gestione e manutenzione. Di contro, l’aumento clamoroso dei passeggeri dal 2011 ad oggi, che sono passati da 16.400 a 29.578 (+80,3%), dimostra la voglia di treno presente nella nostra regione. L’incremento della domanda di trasporto sulle principali linee ferroviarie urbane ha una spiegazione legata al cambiamento avvenuto nelle princi- pali aree metropolitane italiane negli ultimi vent’anni. Un esempio di questi cambiamenti è la cosiddetta Città Adriatica, che va da Pesca- ra a Rimini, con le Marche al centro di questo sistema, dove sarebbe di fondamentale impor- tanza puntare a una “metropolitana della Città Adriatica”. Ossia a un servizio di trasporto fer- roviario con caratteristiche europee, che colle- ghi i 237 km, ed i 20 centri principali, con treni moderni a orari cadenzati, abbonamenti inte- 6| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
NEWS NDOLARI 400 a oltre 29mila, con un aumento no pochissime risorse. scoli. Nel 2013 sono stati ultimati i lavori per percorrenza e, quindi, un miglioramento com- l’elettrificazione e il vecchio treno a gasolio ha plessivo del servizio. I collegamenti tra Ancona lasciato il posto ai treni elettrici garantendo un e Ascoli Piceno sono ora di due tipologie, con servizio più moderno, meno inquinante e più treni più veloci che effettuano il servizio in 90 fruibile. Infatti, con i nuovi treni ed eliminando minuti. il passaggio a livello al chilometro 5, il colle- Questo felice risultato, del costo complessivo gamento tra la linea interna e quella adriatica di 9,8 milioni di euro, è frutto dell’investimento risulta immediato, senza alcun cambio di mo- di 9,5 milioni di euro dei fondi FAS che la Pro- tore, con una sensibile riduzione dei tempi di vincia di Ascoli Piceno ha deciso di investire completamente nel miglioramento della linea e della mobilità provinciale e 288.000 euro stan- ziati dalla Provincia stessa. I risultati in termini di viaggiatori sono chiari: la modernizzazione della linea ha prodotto un aumento di viag- giatori del 30%, circa 3 milioni di unità com- plessive l’anno. Permangono, invece, alcuni problemi infra- strutturali legati al mancato raddoppio del collegamento ferroviario Orte-Falconara ed al conseguente aggancio con la linea Adriatica. Tra le opere prioritarie per i pendolari inseri- te nel Rapporto, infatti, troviamo il raddoppio della tratta Albacina (AN)-Castelplanio (AN), che costituisce parte integrante della linea Or- te-Falconara, quasi interamente ad un solo bi- nario. Il costo dell’intervento sarebbe di 593,1 milioni di euro (di cui 20 milioni per nuovo materiale rotabile), di cui, ad oggi, risultano disponibili appena 2 milioni. L’intera direttri- ce deve essere considerata un’opera strategica non solo per Marche ed Umbria ma per tutto il traffico merci e passeggeri del centro Italia e del Nord-Est, una vera e propria alternativa alla dorsale Roma-Milano e andrebbe ad inte- ressare un’utenza di 50mila passeggeri. In questo contesto va anche considerato che parte dei 30mila passeggeri al giorno che viag- giano su treni regionali transitano in Regioni limitrofe e, in particolare per le aree interne, presentano numeri importanti di flussi da e verso l’Umbria. www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |7
FOCUS A tu per tu con Piersandra Dragoni tra perseguiva come ideale la bellezza, Cecco ri- eventi e cultura a 360 gradi. cercava con ostinazione la verità: lui è vissuto Abbiamo chiesto all’assessore alla negli anni del dolce stil novo però aveva scelto Cultura del Comune di Ascoli Pice- di scrivere versi ruvidi, niente affatto media- no perché è così importante celebrare l’anniver- ti, certamente non esteticamente “belli” come sario del 750° dalla nascita di Cecco d’Ascoli, e quelli di Dante e dei suoi emuli perché badava ha risposto con le parole che Petrarca rivolse a invece all’essenziale. Cercava il vero. Cecco era Cecco in un sonetto: un tenace, indomabile, intransigente “cercato- re del vero” e proprio in questo sta la sua mo- Tu sei il grande Ascholan che ‘l mondo allumi dernità: viviamo in un’epoca in cui non si bada Per gratia de l’altissimo tuo ingegno, alla verità perché ci si accontenta di prendere Tu solo in terra de veder sei degno per buono ciò che viene condiviso dai più o che Experientia de gl’eterni lumi. ci viene presentato con slogan efficaci... Ecco: avremmo bisogno di ritrovare dentro di noi il «Non abbiamo avuto altri ascolani di tale le- “cercatore del vero” e cominciare a studiare vatura: Cecco è patrimonio storico, culturale, Cecco potrebbe esserci di aiuto». scientifico del suo e del nostro tempo». Dalla stampa si evince che gli ascolani sap- Come nasce il fitto calendario delle celebra- piano poco e niente di Francesco Stabili: zioni e qual è il filo conduttore, al di là della come se lo spiega? figura di Francesco Stabili, di questo anniver- «Non me lo spiego, ma so che come assessore sario? «Le iniziative di Ascoli celebra Cecco sono fi- nalizzate da un lato a far conoscere e studiare l’uomo, la sua vita, le sue opere nonché il suo pensiero (abbiamo organizzato 11 conferen- ze - di cui una in lingua inglese per turisti – e tre mostre), dall’altro a riparare alcune ferite: inaugureremo, infatti, il monumento in bron- zo dello scultore Edoardo Cammilli - un mo- numento che tutti conosciamo ma che aspetta questa ufficializzazione dal lontano 1922 – e, dopo gli imprescindibili approfondimenti, predisporremo la documentazione necessaria per chiedere la remissione della scomunica. Ovviamente nelle celebrazioni abbiamo previ- sto anche una parte “ludica” con gli spettacoli del Coro Ventidio Basso e della Compagnia dei Folli più una lettura pubblica integrale de l’Acerba aperta a tutti: di quest’ultima sapre- mo dirvi quando comincerà ma non quando terminerà». Cosa, a suo avviso, rende Cecco d’Ascoli un personaggio moderno e perché Ascoli do- vrebbe recuperare una memoria storica in merito? «A cavallo fra il XIII e il XIV secolo, in un pe- riodo in cui artisticamente e culturalmente si www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |9
FOCUS alla cultura devo fare del mio meglio per aiu- tare i miei concittadini a conoscere il Magister ascolano per eccellenza. Sto ideando un con- corso per le scuole dalle quinte elementari alle superiori per stimolare lo studio di Cecco d’A- scoli, lo sento davvero come un dovere». Cosa la affascina di più di Cecco d’Ascoli? «Il suo “essere oltre”: oltre i confini del luogo in cui è nato, oltre i limiti della conoscenza del suo mondo e addirittura oltre i limiti della co- noscenza del suo tempo». Cosa (o chi) a suo avviso ha “penalizzato” il nostro Cecco d’Ascoli rispetto a personaggi più noti e popolari in Italia e all’estero? «La risposta sembrerebbe facile perché baste- rebbe attribuire la responsabilità a una for- ma di damnatio memoriae perpetrata ai suoi danni. A mio avviso, tuttavia, hanno pesato anche, molto, le inopportune quanto ingiustifi- cate strumentalizzazioni della figura di Cecco d’Ascoli che si sono susseguite nel corso degli ultimi tre secoli. Diciamo che il nostro Cecco si è trovato, incolpevole, al centro di accese dispute negli ambienti accademici, politici e pseudo-culturali: e questo non solo al suo tem- Conferenza stampa di presentazione po». delle iniziative in occasione del 750° anniversario dalla nascita di Francesco Proviamo ad andare oltre Cecco d’Ascoli e Stabili: Ascoli celebra Cecco. parliamo di cultura ad Ascoli Piceno: qual è la sua lettura dell’offerta culturale ascolana oggi, cosa va bene e cosa può essere miglio- il 2017. Altra chiave del successo, poi, è certa- rato? mente quell’investimento di risorse ed energie «Le rilevazioni del Sole 24ore sul 2018 attesta- sulle nuove generazioni che ci vede in prima li- no che la nostra provincia è al quarto posto per nea con progetti specifici di avvicinamento alla offerta/fruizione culturale e che abbiamo fatto pittura alla scultura e alla ceramica nei nostri un gran salto in avanti rispetto al 15° posto del Musei Civici, di guida all’ascolto della musica 2017: in sostanza siamo a un passetto dal po- e della lirica nelle scuole e nei nostri teatri, di dio, quindi possiamo dichiararci soddisfatti. approfondimento di temi letterari, storici e fi- Una delle chiavi del successo, a mio avviso, è losofici nella nostra Biblioteca comunale. Per la collaborazione con i privati: gestiamo i Mu- natura, tuttavia, tendo a voler sempre miglio- sei Civici con le Cooperative Integra/Il Picchio rare dunque direi che proseguendo su questa e grazie al sopraggiunto supporto dell’Asso- strada potremmo, Amministrazione comunale ciazione Arte Picena siamo riusciti a ottenere e associazioni che operano in campo culturale, una performance straordinaria con la Galleria aiutarci per realizzare un bel progetto: ottene- di Arte contemporanea Licini che in soli tre re il riconoscimento di Capitale Italiana del- mesi, da agosto a novembre 2018, ha registra- la Cultura entro i prossimi 5/10 anni. D’altra to gli stessi ingressi a pagamento avuti in tutto parte, c’è l’autorevole Sole 24ore che ci dice 10| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
FOCUS che questo riconoscimento ce lo stiamo guada- Ultima domanda: esprima un desiderio. Se gnando sul campo». potesse avere l’evento culturale dei suoi sogni ad Ascoli, di cosa si tratterebbe? Ancora cultura: se le chiedessi cosa è cultura «Ne esprimo due di desideri. Il primo: un olo- ad Ascoli in tre parole cosa risponderebbe? gramma a grandezza naturale di Cecco d’A- «Musei, quelli civici, per esempio: Pinacote- scoli, realizzato utilizzando tecnologie ad alta ca, Museo dell’Alto Medioevo, Galleria d’arte risoluzione e ad alta luminosità di terza gene- contemporanea Licini e Museo della ceramica, razione, da collocare nella Pinacoteca Civica, con i loro tesori e le numerose mostre prodot- per far sì che sia il Magister ascolano ad acco- te. Teatri, Ventidio Basso, Filarmoci, Romano e gliere i visitatori e a parlare loro. Il secondo: ri- Auditorium, con l’offerta di prosa, lirica, mu- creare con le tecnologie laser le torri ascolane sica, danza, spettacoli delle associazioni e del- distrutte e organizzare ogni tre mesi “La notte le scuole cittadine. Biblioteca, non solo come delle cento torri”, cioè una notte bianca con luogo che custodisce il sapere nei libri e nei iniziative culturali e commerciali che avrebbe manoscritti, ma anche come luogo in cui si col- come evento clou lo spettacolo degli spettaco- tiva il sapere con gli incontri letterari, filosofici, li: l’accensione, a mezzanotte, di tutte le rinate scientifici e storici». torri cittadine». www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |11
ARTE DARIO DARDUST FAINI: dal Festival di Sanremo alla grande bellezza ascolana ● di Valentina Falcioni Tutte le foto di Alessio Panichi 12| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ARTE a Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno ha ac- colto un ospite spe- ciale: Dario Faini, autore, compositore e musicista che con Mahmood - il vin- citore di Sanremo 2019 - ha portato un po’ di “ascolanità” sul palco dell’Ari- ston. Ad accoglierlo e guidarlo lungo le bellezze del nostro patrimonio storico-artistico c’erano le rappre- sentanti di Integra - Servizi per la Cultura e il Turismo e Il Picchio - Consorzio di Cooperative So- ciali, il curatore scientifico delle Collezioni Co- munali Stefano Papetti e l’assessore alla Cul- tura Piersandra Dragoni. “Lo stupore di Dario Faini davanti ai capolavori custoditi in Pina- coteca era evidente” ha affermato quest’ulti- ma. “Ha osservato, domandato, commentato, fotografato, ‘instagrammato’ video in tempo reale e ci siamo persino messi a fantasticare sulla possibilità di organizzare un suo concerto nella maestosa Sala della Vittoria. Mi è sempre piaciuta l’idea di vivere i Musei Civici in modo inclusivo, contaminato e contaminante nei confronti delle altre arti perché sono convinta che sia una delle strade da percorrere per farli conoscere da un pubblico sempre più vasto: il concerto di Dardust in Pinacoteca sarebbe dav- vero un’occasione straordinaria per avvicinare il pubblico più giovane alla magnificenza delle nostre collezioni d’arte”. Dario, la sera del 9 febbraio tutti gli ascolani che da anni seguono le tue attività così come coloro che hanno imparato a conoscerti attra- verso le cinque giornate del Festival di San- remo, per un attimo si sono sentite sul palco dell’Ariston. La maggior parte ha esultato con te e Mahmood ed era ansiosa di complimen- tarsi per questa vittoria intrisa di sogni e sa- crifici, perseveranza e capacità di vedere oltre gli orizzonti. Come hai vissuto questo ritorno a casa? «È stato unico perché forse per la prima volta www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |13
ARTE ho visto nei miei confronti un’attenzione diver- e tenacia ha dimostrato che “ognuno di noi sa da parte delle persone. Mi hanno fermato in ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a tanti e mi sono reso conto che non solo Ascoli volare”. Cosa ha lasciato a te, invece, quella ha partecipato vivacemente al Festival, ma ha mattinata al museo? gioito con me per questo successo. Ho ricevuto «La consapevolezza che ho ancora tanto da tanto e inaspettato affetto proprio come ina- fare per conoscere Ascoli, la sua storia e la sua spettata e sorprendente è stata questa vittoria». cultura artistica. Io sono un esterofilo, sono sempre andato all’estero a scrivere, a lasciar- Piersandra Dragoni, Stefano Papetti e i rap- mi ispirare e a scovare nuovi immaginari. A presentanti di Ascoli Musei ti hanno accom- Reykjavíka, Berlino, Edimburgo e Londra ho pagnato lungo le sale della Pinacoteca Civica. tracciato gli album della trilogia iniziata con 7 In te hanno riconosciuto un giovane artista e proseguita con Birth. La mattinata trascorsa carismatico, un ragazzo nato in una frazione nella Pinacoteca Civica mi ha fatto capire che nel di 564 anime che attraverso studio, passione posto in cui sono nato si sono susseguiti eventi 14| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ARTE co locale, sanno raccontare il nostro bagaglio etnoantropologico? «Mi hanno lasciato una grossa curiosità, un’an- sia di conoscere ancora meglio e nel dettaglio le opere di Francesco Stabili, detto Cecco d’Ascoli. Sono rimasto molto, molto affascinato dal suo carattere tanto visionario da essere considera- to eretico, dall’aspetto grafico dei suoi disegni, da quelle sue percezioni che per i tempi in cui viveva erano all’avanguardia. Sicuramente da questa esperienza partirà un mio percorso di conoscenza verso questo personaggio e non è detto che in futuro non entri a far parte anche del mio immaginario musicale». importanti con personaggi visionari che hanno cambiato l’assetto della storia locale e non solo. Mi sono reso conto che ho ancora tanto da sco- prire nella mia città d’origine». Dopo la Pinacoteca, sei stato ospite della Bi- blioteca Comunale “G. Gabrielli”, dove hai potuto ammirare cinquecentine, codici musi- cali medievali e antiche edizioni dell’Acerba di Cecco d’Ascoli al quale quest’anno verran- no dedicate molte attività culturali per cele- brare i 750 anni dalla nascita. Cosa hai pro- vato nell’ammirare queste opere che oltre a rappresentare una parte del patrimonio stori- www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |15
PERSONAGGI Dario Faini si racco dalla vittoria di Sanremo al nuovo ● di Fabiana Pellegrino Foto di Dario Faini insieme a Mahmood scattata il giorno in cui è nata "Soldi". Fonte: Profilo Facebook Dardust Un incontro informale, in linea con l’artista ma prima ancora con l’uomo, quello che non hai mai dimenticato da dove viene: Dario Faini a pochi giorni dalla vittoria sanremese si è raccontato alla stampa in compagnia del sindaco di Ascoli, Guido Castelli. 16| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
PERSONAGGI tato a dire che “in manifestazioni del genere, onta: come anche gli Oscar o la Mostra del Cinema a Venezia, la giuria ha e deve avere un ruolo im- portante nella decisione finale. Trovo giusto il bilanciamento tra giuria e televoto e non vedo o tour di Dardust nulla di sbagliato in questo meccanismo”. “Di questo Sanremo ho amato i brani più mo- derni, come quello di Achille Lauro, segno di una rivoluzione in atto della forma canzone, oggi completamente contaminata da nuovi lin- guaggi espressivi”. Grande anche l’emozione di trovarsi sul palco con un suo mito di sempre, Claudio Baglioni, e di essere annunciato proprio da lui. Dario ha infatti confessato che, da ragazzo, ha spesso se- guito i suoi tour, facendo parte del fan club del R cantante. “Avevo notato Mahmood a X Factor, anche se era uscito immediatamente. Avevo provato an- educe da una “vittoria incredibi- che a contattarlo ma in quel momento non ci le, miracolosa e completamente siamo incontrati. Poi, è entrato nella Universal inaspettata” a Sanremo, Dario ha e da lì, lo scorso abbiamo cominciato a colla- fatto il punto sull’esperienza al te- borare a diverse canzoni, fino a Soldi, che ab- atro Ariston e sui nuovi progetti, biamo deciso di presentare a Sanremo 2019”, a cominciare da un contratto in- racconta Dario. La collaborazione artistica, ternazionale per Dardust in giro per il mondo ovviamente, continua a gonfie vele: “Ci sen- partendo dall’Italia e magari, con una nuova tiamo con messaggio vocali praticamente tutti data zero proprio al Ventidio Basso di Ascoli i giorni”. E all’orizzonte c’è l’Eurovision con Piceno. una versione di Soldi più contratta e contenuta Prima il doveroso ringraziamento al primo cit- nei 3 minuti consentiti dal concorso, su cui ci si tadino ascolano che in questi dieci anni lo ha appresta a lavorare. sempre appoggiato, “aiutandomi anche a far Il presente di Dario si chiama soprattutto Dar- germogliare progetti e idee. Torno sempre con dust, anche se non mancheranno le colla- grande piacere ad Ascoli e amo valorizzare i borazioni artistiche con diversi cantanti, tra mille talenti di questa città”. cui Tommaso Paradiso in procinto di uscire E su Sanremo? La vittoria, a detta di Dario, è con un nuovo album. Partirà un tour mondiale stata completamente inaspettata: “ho portato dall’Italia e Dario spera di poter programmare, all’Ariston brani molto più sanremesi, quello come diversi anni fa, la data zero proprio al te- di Mahmood è un brano coraggioso e innova- atro Ventidio Basso di Ascoli. In ogni caso, con tivo che abbiamo deciso di portare a Sanremo il sindaco c’è in programma un incontro con i come esperienza diversa dal solito, ma nessuno ragazzi ascolani: “l’esperienza di Dario Faini è di noi pensava di vincere”. molto positiva – ha detto Castelli – perché, no- Da Ascoli, durante l’esperienza sanremese, è nostante i successi, questo ragazzo ha sempre stato immenso l’affetto, anche se “non sono continuato a studiare, a lavorare e non ha mai mancate alcune polemiche a sfondo razzi- perso l’educazione e il garbo che lo contraddi- sta che poco mi sono piaciute, ma preferisco stinguono”. Intanto, l’8 maggio tornerà al Ven- concentrarmi su quanto di positivo mi è arri- tidio Basso, con il consueto appuntamento per vato”. l’AIL con due super ospiti che saranno annun- Sulle polemiche post Sanremo, Dario si è limi- ciati a breve. www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |17
SPECIALE MAFIE NELL L a mafia nelle Marche c’è ma i marchigia- voro nero (31%), la corruzione dei dipendenti ni non ne percepiscono la presenza. La pubblici, gli appalti truccati (entrambi al 20%). nostra regione non è più l’isola felice di Un marchigiano su quattro conosce personal- un tempo, nonostante meno di un cit- mente qualcuno che è stato coinvolto in situa- tadino su cinque consideri il fenomeno come zioni di corruzione, da qui quella sfiducia riser- preoccupante o pericoloso. vata soprattutto a partiti e governo. A dirlo è il rapporto sulla percezione e pre- La nostra regione è “appetibile per la crimina- senza delle mafie nelle Marche presentato da lità organizzata”, soprattutto per il riciclaggio Libera. di denaro sporco. Il rapporto nasce da un questionario che è stato La mafia cambia modo di agire e non si mani- sottoposto a 300 persone. Le attività principali festa quasi mai in modo tradizionale e violento delle mafie nel nostro territorio, come perce- nelle Marche ma opera soprattutto nel sistema zione, sono il traffico di stupefacenti (70%), lo degli appalti, con un contesto reso ancora più sfruttamento della prostituzione (32%), il la- vulnerabile dal sisma Centro Italia. Fenomeno globale Per quasi la metà dei rispondenti marchigiani la presenza della mafia nella propria zona è un fenomeno marginale: si tratta di una quota molto più ampia di quanto emerso nel campione nazionale e costituita prevalentemente da giovanissimi under 18 e da non iscritti a Libera. Specularmente, una percentuale molto più ridotta rispetto al dato italiano ritiene che la mafia sul territorio sia preoccupante e socialmente pericolosa; tra questi, specularmente, vi sono soprattutto i rispondenti adulti e gli iscritti a Libera. 18| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
SPECIALE LE MARCHE Percezione e cause La funzione attribuita alla memoria delle vittime di mafia è prevalentemente quella di esempio per le nuove generazioni e, in seconda battuta, di promozione dell’impegno civile antimafia e di conforto per i familiari delle vittime. Il ruolo di impulso per l’impegno civile è posto in rilievo soprattutto dagli adulti e dagli iscritti a Libera, mentre i rispondenti under 18 evidenziano in misura superiore alla media la rilevanza dell’espressione di riconoscenza e solidarietà alle famiglie delle vittime. Corruzione Un rispondente marchigiano su quattro dichiara di conoscere personalmente o di aver conosciuto in passato qualcuno coinvolto in pratiche corruttive (aver ricevuto o aver offerto tangenti e/o favori indebiti): si tratta di una quota elevata, ma leggermente inferiore a quella nazionale, pari al 30,5%. www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |19
TERREMOTO RISCOPRIRE L’ARTE SALVATA DAL SISMA Il progetto “Restauri e devozione” del #masterplanterremoto apre i laboratori di restauro alla comunità I l Progetto “Restauri e devozione” Filippo Neri, Pala, Olio su tela; Sant’Antonio dell’Università di Camerino, realiz- con Bambino Gesù in braccio, statua lignea zato insieme alla Fondazione Cassa di decorata; Santa Lucia, statua lignea decorata; Risparmio di Ascoli Piceno nell’ambi- Madonna in Trono con Bambino Gesù, statua to del #masterplanterremoto è entrato in terracotta decorata; San Michele Arcangelo, nel pieno delle sue attività di restauro dipinto su tela, da Spelonga. e recupero di molte opere d’arte del ter- Nel corso delle indagini diagnostiche e delle ritorio. attività conservative e di restauro, si sta inol- Innanzitutto, sono state eseguite le indagini tre acquisendo una vasta documentazione fo- diagnostiche preliminari per acquisire i dati tografica e storico-artistica, che sarà presentata necessari per la corretta programmazione e nella fase finale del progetto. Entro quest’anno strategia di intervento conservativo e di re- più della metà dei lavori sulle opere saranno stauro e, a oggi, sono stati avviati anche i la- ultimati, per concludersi definitivamente entro vori di restauro delle opere selezionate per il il 2020. progetto: Apparizione della Madonna a San Tra le azioni programmate ci sono, inoltre: l’av- 20| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
TERREMOTO vio dei laboratori d’arte e di interpretazione esperti nel settore e attraverso la collaborazio- da marzo e giugno prossimi, l’inizio dell’atti- ne della Rete Ecomuseale dei Sibillini. Al cen- vità di mappatura della devozione popolare tro ci sono 7 comuni del territorio piceno e il che sarà presentata entro la fine di quest’anno restauro di oggetti di valenza storico-artistica, e, nel corso dei prossimi mesi, il lavoro già in di forte valore affettivo e devozionale. atto sarà ulteriormente arricchito con scansio- L’intento è fortemente partecipativo e vuole ni tridimensionali delle statue e consulenze coinvolgere la popolazione locale, a questo storico-artistiche sulle seguenti opere: San proposito è stato organizzato un Open Day Michele Porchiano, Vergine Del Soccorso da presso i Laboratori di Tecnologie e diagno- Montemonaco e Spelonga, Statua Santa Lucia stica per la conservazione e il restauro, in via da Vezzano, Sant’Antonio da Montegallo, San Pacifici-Mazzoni ad Ascoli Piceno, dedicato Filippo Neri da Arquata. alla comunità del cratere. La giornata è stata Il progetto ha l’obiettivo di costruire un ponte preziosa per fare il punto sulle attività avvia- tra generazioni e riscoprire e tramandare con- te, attraverso un excursus sulla diagnostica tenuti storici, artistici e culturali, raccontati da scientifica e sui lavori di restauro delle opere. www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |21
ATTUALITÀ Ci curiamo meno e andiamo dai privati. Lanciato il numero 1500 per le ● di Giuliano Centinaro S econdo l’indagine “Sanità bene distribuiti nei luoghi di lavoro, nelle sedi sin- comune”, condotta dalle segre- dacali, nei luoghi di aggregazione e su internet terie regionali di CGIL, CISL (all’interno dei siti online di CGIL, CISL E UIL). E UIL, i cittadini della Regione Più della metà degli intervistati (il 60.2 %), Marche sono costretti, per curarsi, ha dichiarato di sostenere una spesa per pre- a rivolgersi al sistema sanitario stazioni sanitarie private compresa tra 200 privato, a causa delle intermina- e 1.000 euro, mentre il 20,8% spende per la bili liste di attesa. Inoltre, è diminuita la spesa propria salute tra i 1.000 e i 2.500 euro. I dati sanitaria marchigiana, esattamente come ac- relativi alla spesa per la salute delle famiglie cade nel resto d’Italia, soprattutto riguardo le marchigiane sono inferiori a quelli rilevati fasce più deboli. complessivamente in Italia, oltre ad essere in L’indagine è stata effettuata attraverso la com- diminuzione rispetto al 2016. pilazione di questionari anonimi, che sono stati I cittadini marchigiani ritengono la sanità 22| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ATTUALITÀ L’85,6% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto ricorso a prestazioni sanitarie in strutture private nell’ultimo anno. Tra le ragioni del ricorso al privato, c’è soprattutto la possibilità di ridurre i tempi di attesa. Infatti, maggiori criticità evidenziate da parte del cittadini nei confronti del sistema sanitario pubblico, secondo 9 intervistati su 10, sono rin- tracciabili proprio nelle liste d’attesa troppo lunghe. A questo proposito, il Ministero della Salute ha sperimentato il numero di pubblica uti- lità “1500” per le liste di attesa nella Sanità, con l’obiettivo di informare sulle modalità di accesso alle prestazioni offerte dal “Servizio Sanitario Nazionale” e raccogliere informa- zioni sulle esperienze dei cittadini. Dal lunedì al venerdì (ore 10-16), i dirigenti sanitari del Ministero della Salute risponderanno alle te- lefonate dei cittadini: in base alle informazioni raccolte, verranno effettuati interventi miglio- rativi in accordo con le Regioni (cui compete la programmazione e l’organizzazione dei servizi sanitari). Con il numero di pubblica utilità 1500 non sarà possibile effettuare prenotazioni di presta- zioni sanitarie, raccogliere denunce penali e e liste di attesa. chiedere valutazioni cliniche sulle prescrizioni effettuate dal medico di famiglia. Sarà, però, utile per monitorare e definire meglio le carat- teristiche di un fenomeno (quello delle lunghe liste di attesa) che rappresenta forse la prima e la più criticata carenza della sanità italiana. Va- lutazioni di tipo “negativo” sono state espres- se anche sui ticket per le prestazioni sanitarie e sull’accessibilità dei servizi, ritenuti non ade- regionale di livello “sufficiente” (seppur guati rispettivamente dal 58,3% e dal 47,1% del con alcune criticità in specifici distretti sani- campione esaminato. tari) per quanto riguarda gli orari di apertura I cittadini intervistati hanno anche espresso dei servizi, l’assistenza domiciliare, il sistema l’esigenza di fermare i tagli al “Fondo sa- di emergenza-urgenza, le Residenze protette nitario regionale”, evidenziando un’insuffi- e le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), cienza del finanziamento statale. Tra le priorità la chiarezza delle informazioni e le Case del- emerse, per Cgil, Cisl, Uil Marche, c’è l’esi- la Salute. Hanno, invece, ottenuto una “buo- genza di potenziare i servizi sanitari territoriali na valutazione”: il rapporto tra operatori e rispetto ai bisogni dei cittadini. I sindacati mar- cittadini, i servizi ambulatoriali specialistici, chigiani hanno lanciato, infine, un appello per l’accoglienza, gli ospedali, gli standard igienici, il potenziamento degli Ospedali di Comunità l’efficacia delle prestazioni ricevute e l’attività e il concreto sviluppo delle “Case della dei medici di famiglia. Salute”. www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |23
ATTUALITÀ La Conferenza dei Sindaci ha deciso: tre ospedali nel Piceno ● di Giuliano Centinaro I l 26 febbraio, presso la sede del Piceno Con- su due plessi (Ascoli e San Benedetto). Se vogliamo sind di Ascoli Piceno, si è svolta la Confe- svolgere un ruolo da protagonisti, dobbiamo fare un renza dei Sindaci della Provincia di Ascoli piano di zona, l’ultimo è del 2013. Mentre noi ci av- Piceno, per prendere una decisione in me- venturiamo in ipotesi sulla localizzazione del nuovo rito alla localizzazione del nuovo Ospedale ospedale, l’Asur delle Marche si orienta verso tre Piceno. Al termine di una lunga assemblea grandi Aree che formeranno un blocco coeso (Pe- dei Sindaci, durata più di tre ore, si è tenu- saro, Ancona e Macerata-Fermo). Io rifuggo dall’i- to il voto sulla proposta di tre ospedali. dea di parlare di nuovi ospedali, senza piani di zona È passata la proposta del Pd, sostenuta dal e senza analisi di dati. Sono anche per un accordo Comune di Offida, che era stata presentata all’As- di confine con l’Abruzzo. Mi rifiuto di partecipare semblea provinciale del partito, la quale prevede a questa ‘plaza de toros’ dei nuovi ospedali. Sarò ben tre nosocomi nell’Area vasta, due di Livello sempre per l’Azienda ospedaliera Marche Sud, in base, ad Ascoli e a San Benedetto del Tronto; uno coordinamento con il Teramano e in questo modo di Primo livello confermato nella zona di Pagliare resterebbero nel Piceno due presidi sanitari, quello del Tronto-Colli. È stata, invece, bocciata la linea di Ascoli e quello di San Benedetto, con funzioni del Sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti e paritarie». dell’Ambito 21 (ospedale di Primo livello a San Benedetto e uno di Livello base ad Ascoli). Il Sin- Questo, invece, l’intervento del Sindaco di San Be- daco di Grottammare Enrico Piergallini ha tentato, nedetto, Pasqualino Piunti: «Come il 2 agosto 2018, invano, di “cucire” le due opposte posizioni (quella è arrivata un’altra sorpresa con un altro documento del Pd e quella di Piunti), ma anche la sua proposta improvviso (quello di Offida presentato oggi e che è stata respinta dall’assemblea. Dunque, nel terri- ricalca quello del Pd), mentre abbiamo fatto da mesi torio piceno ci saranno tre ospedali: due nosocomi la nostra proposta. La proposta dell’Ambito 21 è di Livello base (ad Ascoli e San Benedetto) e uno lapalissiana, si basa sul decreto Balduzzi. Se l’ospe- di Primo livello (a Pagliare del Tronto-Colli). Que- dale di Primo livello ci deve essere, deve stare a San ste sono state le parole pronunciate dal Sindaco di Benedetto per i criteri di raggiungibilità e per il ba- Ascoli Piceno, Guido Castelli, alla Conferenza dei cino di utenza, lo dice la legge. Il nostro documento Sindaci: «non ci sono le risorse per tre ospedali nel si basa su studi, ringrazio per questi il consigliere Piceno, io sarò sempre per un’azienda ospedaliera De Vecchis, e su dati di fatto». 24| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
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SPORT MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD AMORE E PSICHE di Valeria Allevi E adesso... SESSO C ari lettori, in cui l’espressione: “Non mi va di fare sesso” mi scopro spesso ad osservare coppie risulta essere più semplice rispetto al “Non mi intorno a me, non necessariamente attra- va di fare sesso con te”. Il blocco emozionale, e verso un occhio clinico, ma per il puro e vivo in- conseguentemente sessuale, può avvenire per teresse che nutro verso l’essere umano e il suo fattori inerenti ai soldi, ai bambini, ai parenti, modo di relazionarsi. Osservo divertita e com- ecc…allo stesso modo in coppie che non nego- piaciuta ciò che produce la potenza di una ses- ziano, che non arrivano mai a un compromesso sualità appena sbocciata, la forza dell’eros che o, al contrario, in coppie che giungono a com- idealizza ed esalta, che fa amare tutto dell’altro, promessi per tutto, ma i cui meccanismi di ac- che fa desiderare, ardere, che non aspetta tem- comodamento utilizzati per regolare i livelli di po. Poi osservo le coppie cosiddette “consolida- ansia finiscono invece per innalzarla. Il concetto te”, quelle che condividono i famosi “progetti”; stesso di accoppiamento è di per sé opposto a ora ciò che era permesso all’altro inizialmente quello di identità, il segreto come sempre sta inizia a rappresentare un problema, le priorità nel non sacrificare completamente una parte a si sono modificate, ci si dividono compiti e re- favore dell’altra. sponsabilità. Non occorre scomodare Freud per In “Doppio sogno” di A. Schnitzler (1926), libro ricordare che la libido costituisce il fattore ener- da cui è stato tratto il più famoso Eyes Wide getico del funzionamento psichico. Shut, film di Stanley Kubrick, i due coniugi, in Il problema è che quando la donna che s’incon- seguito ad una consueta e monotona giornata tra per la prima volta, meravigliosa creatura che di attività lavorative per il marito medico, e do- attiva il sistema sensoriale e affettivo e fa sen- mestiche per la donna di casa, solo dopo che tire unici al mondo, diventa “moglie”, si fa pian anche la bambina è andata a letto, permettono piano sempre più esigente; a sua volta l’uomo, di far riaffiorare il ricordo del singolare ballo in essere inizialmente un po’ principesco e un po’ maschera della sera precedente. Così “si scam- meravigliosamente barbaro, si ritrova sempre biarono domande ingenue eppure insidiose, più intimidito e inadeguato a soddisfare le ri- e risposte maliziose e ambigue; a nessuno dei chieste di lei. Tutto ciò si riversa inevitabilmente due sfuggì che l’altro non era in fondo sincero nella sfera sessuale, con il risultato che l’appa- e si sentirono inclini a una moderata vendet- rente mancato desiderio dell’altro, incrementa ta […]. Finirono così col passare a un discorso il già precario senso di sicurezza di sé. più serio sui reciproci desideri nascosti, appena Il dott. David Schnarch, in un interessante semi- presentiti, che possono originare torbidi e pe- nario, asseriva che il sesso può essere profonda- ricolosi vortici anche nell’anima più limpida e mente influenzato dal significato che gli viene pura […]. Sapevano che ieri li aveva sfiorati, e attribuito. Può inoltre non essere accompagna- non per la prima volta, un’ombra di avventura, to da alcun coinvolgimento, o aspetto erotico di libertà e di pericolo […]”. In che modo, al ter- profondo, per cui potrebbero esserci coppie mine del film, la moglie suggerisce al marito di con una normale attività sessuale che non por- superare la profonda crisi che da qui ebbe ini- tano in realtà niente di sé. Oppure, consideran- zio… beh… vi invito a rivederlo e scoprirlo. Alla do la parte più conscia del desiderio, coppie prossima! 26| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
ASTRI NASCENTI di Sergio Consorti per Radio Incredibile Radio Incredibile compie 10 anni di attività E bbene sì, siamo nati lo stesso anno di Ecco chi è passato dai nostri microfoni, dalle Piceno33 e quasi per caso ci siamo prime interviste fino ai giorni nostri: incontrati. Ma da allora, salvo alcuni Almus Band, COMEFROMONKEYS, Altered mesi di stop, abbiamo riempito que- Eyes, Il sogno di Giada, La fabbrica dei sogni sto spazio raccontando di cantanti di carta, Mad Hatters, Passo carrabile, Quei più o meno giovani, in generale bravi ragazzi, Stigmata, Levi, DLC, Alex Di Sal- gruppi, musicisti, amanti dei diesis e bemol- vatore, Rossopiceno, Santa Cecilia, The Lotus, li; appassionati o professionisti; meteroe e DJ Umberto Tassoni e DJ Zucca, ZAP, Neuroti- grandi artisti. Abbiamo ascoltato brani di tut- cs, Paola Narcisi, PTSD, 92com, The sideburns ti i generi rock, pop, rap, blues, jazz, hip pop, company, LI.B.RA., Onde End, Coniugi Orsini, grunge, alternative, progressive, dark e metal. Wallfoll, Wallace and the generous, Kenzie Ken- Non basterebbero sicuramente 2000 caratteri zei, Luca Maurizi, Startrash, Champions Liga, II per raccontare compiutamente questi 10 anni Bass, Vibratacore, Caljamari, Bungalow62, RDC, di Radio Incredibile e Piceno 33, una rubrica TDS Crew, File Toy, Atimia, Kriss, The sideburns che ha rappresentato un ulteriore e importan- company, Videoteque, Ramses, Fog Prison, tissimo canale di comunicazione, una vetrina Persian Pelican, Abetito Galeotta, El Domino, per gli artisti che negli anni hanno arricchito il Nimiz69, Innershine, Stephkill, Scisma baby, nostro territorio di melodie e sound ricercati, Serena Abrami, Davide Cruccas, Marco Bollet- di album e LP, di partecipazioni a concorsi ca- tini, Morso, Cassiopea, Orchestrina, Rosafan- nori, da Sanremo a Tecniche Perfette e Festival te, Progetto Zero Clique, Viola bacia tutti, The dell’Adriatico. Dieci anni di interviste, una Lotus, The Groove, Sputo MC, Siero MC, Rock- lunga lista di nomi più o meno noti, interviste storm, Mudimbi, Superflui, Curse, Blitz, Enzi- che potete da sempre e per sempre ascoltare ma, Ase, Tosk, Anter, Keys, Metanoia, Motette, sull nostro sito web www.radioincredibile.com La Base, Wanted, Rosafante, YDY, Stefano Lelii. www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ di Pier Paolo Piccioni La s nel dialetto ascolano C w i sono diverse parole nel un'operazione andata a male: "So' nate lu 31 dialetto ascolano che vengono dicembre a li nove de sera... ghie so' sfallite dette aggiungendo la "s" sule tre ore a Capedanne!" diceva un vecchio davanti a mo' di rafforzativo. del contado, lamentando la sua appartenenza Aggiungere il suono secco a una classe di un anno più anziana. "Porca, della "s" all'inizio, infatti, ugne vòdda me sfallisce e io dico le preghiere" parrebbe conferire alla parola una maggiore diceva il sor Emiddio una volta che, nel corso valenza drammatica, forse dovuta alla durezza della manutenzione della moto, cercava di timbrica del sibilo. mettere a leva un pezzo con un attrezzo poco Ebbene, uno dei più tipici esempi è il verbo adatto fallendo, appunto, l'operazione. cancellare, che in ascolano acquisisce la Scacciare al posto di cacciare è un'altra parola "s" iniziale e diventa scancellà. Tipico è lo tipica dell'ascolano, ma questa è ben diffusa in "Scancella ssa lavagna", così come la minaccia tutto il centro sud, ove scacciare viene usato "Te denghe nu cazzuotte te scancelle". normalmente: la mucca scaccia le mosche Beh, bisogna ammettere che l'utilizzo della "s" con la sua coda, i poveri Testimoni di Geova conferisce alla frasistica una forza particolare. vengono scacciati con metodo nei condominî A tal proposito, una vecchia storiella degli anni quando si presentano la domenica mattina 60 vuole che a un graduato dei carabinieri, che presto. intendeva fargli la multa e gli chiedeva il nome, La parola con cui concluderemmo la piccola un acquasantano abbia risposto: "Scancella silloge della "s" è però la più antipatica, la più marescià!" E l'altro, infastidito: "Ma che cancella schifosa, quella che evoca le più turpi immagini, e cancella, la multa te la faccio eccome!" "Ma caratterizzate dalla rivoltante resa cromatica. no marescià - rispose il malcapitato - è che me Sì, stiamo parlando dello scatarro, che ad chiame Scancella!" Ascoli assume il significato di sputo avente Altra tipica parola ascolana - non riscontrata in solidità consistente e colore pregno. E già ci altri dialetti se non in quelli del vicino Abruzzo immaginiamo il povero lettore, infastidito dal - è quella che trasforma un piazzale in uno quadro evocato: in effetti l'immagine di una spiazzale. Noto lo spiazzale dello stadio, così scatarrata è quanto di più viscido e schifoso come quello davanti al Battente. Se uno, come la natura ci offra. Per non parlare dello sputo il vostro articolista, non è riuscito a conservare in faccia, offesa mortale in tutte le culture, alcun bulbo tricologico, gli vien detto che cià che diviene provocazione da sanare perfino in testa 'nu spiazzale. È vero che nella lingua con la morte nel caso in cui l'espettorazione italiana è contemplata la parola spiazzo, ma prenda la forma e la consistenza de lu scatarre. come disse un vecchio di Porta Cappuccina "lu In questo caso la "s" aggiunta nell'ascolano spiazze è più piccule de lu spiazzale!" ben si attaglia alla drammaticità che si vuol Altro caso. Se stai facendo un lavoro di dare all'espressione: il semplice catarro - ad precisione, ad esempio con un cacciavitino, e esempio dovuto agli esiti di una malattia - la punta dell'utensile scivola via dal canaletto non stimolerebbe di per sé alcuna pulsione di della vite, si dice che hai sfallito, mettendo la rivalsa; pe' 'nu scatarre, al contrario, in passato "s" di fronte al più normale verbo fallire. Che in si poteva anche morire. Giacché se uno cià il realtà non c'entrerebbe niente con il contesto: catarro lo si guarda con commiserazione, ma se fallire ha tutt'altro significato. Sfallire dà sì produce uno scatarro (peggio se con l'intento l'idea, a suo modo, di un fallimento, ma più che di offendere la dignità altrui) allora lo si odia altro di un'occasione mancata per un pelo, di senza ritegno. 28| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO di Roberto Palumbo Vinci la paura di parlare in pubblico L Seconda parte a paura di parlare in pubblico dunque, tutto ciò che potrebbe essere utilizza- può essere sconfitta agendo su to o modificato durante l’intervento. vari profili, sia psicologici che Controlla gli strumenti tecnici: funziona tut- pratici. Partiamo da qualcosa di to? C’è il microfono? È troppo corto il filo? C’è pratico. Spesso la paura è am- un tecnico all’occorrenza? Valuta anche l’op- plificata dal fatto che non cono- portunità di avere nella tua valigetta eventuali sciamo il luogo in cui dobbiamo prolunghe, ciabatte, prese multiple ecc., poiché parlare e le persone che verran- non è escluso che debba essere tu stesso il tec- no ad ascoltarci, per cui è buona nico! Ordina gli appunti e il materiale. Tutto regola tranquillizzarsi su questo punto acqui- deve essere disposto in sequenza nell’ordine in sendo informazioni su entrambi. Immagina, ad cui va consultato o presentato, per non rischia- esempio, di dover tenere una conferenza in una re imbarazzanti vuoti per la ricerca. Elimina og- sala d’albergo. L’ideale sarebbe recarsi sul posto getti che distraggono. Ammettiamo che die- prima dell’evento per osservare attentamente tro di te ci sia un quadro raffigurante un nudo... alcuni particolari. Chi pensi che guarderà con maggior attenzione Ecco i consigli. Familiarizza con la sala: cam- il pubblico: te o il quadro? Ricordati che il pro- mina tra le sedie, simula i movimenti che fare- tagonista sei tu. Consoci il pubblico. È fonda- sti in presenza del pubblico. Osserva i colori, le mentale, perché dalle notizie e i particolari ac- forme, gli spazi. Fai come se fosse una stanza quisiti puoi adattare una parte dell’intervento di casa tua. Il pubblico deve percepirti come alle caratteristiche che hai rilevato. Ammettia- il padrone di casa e questa sensazione la tra- mo che tu debba parlare a dei dipendenti pub- smetterai solamente se di quella casa ne hai blici; è buona regola acquisire notizie sulla loro la perfetta conoscenza. Controlla interrutto- amministrazione di appartenenza; i loro vertici; ri, finestre, ecc. Immagina di dover spegnere l’organizzazione; gli eventuali problemi; e così le luci, per proiettare un filmato e di renderti via. In alternativa, se possibile, intrattieniti con conto di non sapere dove sono gli interruttori, essi qualche secondo, man mano che entrano le prese di corrente, dove si chiudono le tende nell’aula. Ripeto, diventa il padrone di casa e fai ecc... Quanto tempo perderesti? Quanto ca- sentire i tuoi ospiti a loro agio, in questo modo lerebbe l’attenzione del pubblico? Controlla, si creerà empatia. Alla prossima! www.piceno33.it • MARZO • PICENO 33 |29
UNIVERSITÀ di Marco Giovagnoli Un'idea di futuro S iamo andati a vedere al cine- ma, qualche tempo fa, Con- versazione su Tiresia, un capolavoro teatrale scritto e recitato da Andrea Camilleri. Non ne facciamo una recen- sione: non siamo all’altezza. E tuttavia qualche riflessione a partire da quel pezzo di bra- vura assoluta è doverosa. La prima è di ‘conte- sto’: il luogo dove si è svolta la ‘conversazione’ è il Teatro Greco di Siracusa, un regalo delle nostre radici classiche, un posto magico, di una religiosa delle attenzioni. Siamo convinti che la bellezza e di una purezza acustica assolute che velocità prefiguri un mondo nuovo (speriamo speriamo siano conservate a lungo. La secon- non à la Huxley) e dunque ne prendiamo atto; da, la cristallina meraviglia che la cultura gre- per molti versi è apprezzabile, o almeno sedu- ca classica riesce ancor oggi a suscitare, la sua cente. Ma – probabilmente per ragioni biografi- eternità di parola e di concetto, oggi più che che – ci permettiamo di dire che forse la sintesi mai stupefacente nella sua resistenza alle sfu- giustificata dalla velocità e viceversa (soprattut- riate dell’utilitarismo intellettuale e linguistico to nel campo della comunicazione delle idee) imperante. E poi, la ‘densità’ culturale che Camil- ci appare il sigillo teorico sulla difficoltà attuale leri è riuscito ad inserire in (relativamente) poco di affrontare il gravoso lavoro della conoscenza, tempo – 85 minuti che avremmo voluto non dell’esperienza, della verifica, della autoverifica, finissero mai –, con il racconto di Tiresia come del confronto ponderato. Rivolgiamo dunque a filo rosso dalla classicità sino a Virginia Woolf, noi stessi una domanda finale: ascoltare la bel- Cesare Pavese, Borges, passando per le rielabo- lissima voce di Camilleri, perdersi nel piacere (e razioni millenarie del mito dell’indovino cieco anche nella difficoltà a questo connessa) della e dalla anfotera appartenenza di genere. Un descrizione di un lunghissimo percorso di cul- racconto con un continuo gioco di specchi tra tura che ci ha resi umani nel pieno senso della passato e presente. Poi la sorpresa: nell’era del parola, prendersi il tempo di farlo e rimanere pensiero a 140 caratteri (l’attuale ampliamento commossi (sì, commossi) da tanta delicata for- è irrisorio), della comunicazione-lampo tele- za, è un retaggio del passato, un vezzo elitario, visiva, dei post sui social, e dunque di tutta la un segno di trista senilità, oppure è un gesto di conseguente riduzione qualitativa del pensiero felicità e di speranza, di profonda fede nella no- trasmesso, Conversazione su Tiresia si prende il stra essenza, di fiducia nella capacità delle per- tempo necessario per dipingere a grandi tratti sone di relazionarsi e di riconoscersi (e rispet- il pensiero, si culla nel piacere della parola scan- tarsi) tra di loro sulla base di un sentire comune, dita e ascoltata, nella lentezza dello scorrere del che sia solido terreno e non superficie scivolosa racconto delle idee. Una vera ‘prova di forza’: e e precaria: in definitiva, un’idea di futuro? infatti nel (rado) pubblico presente al cinema non sono mancati i telefonini accesi (e non da Le opinioni espresse nell’articolo sono riconduci- parte dei ‘giovani’!) e febbrilmente scorsi anche bili unicamente al suo Autore e non necessaria- durante passaggi che avrebbero richiesto la più mente all’Università degli Studi di Camerino. 30| PICENO 33 • MARZO • www.piceno33.it
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