10 anni insieme - Piceno33
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L'editoriale ● Fabiana Pellegrino Sommario Q uando un anno sta per finire e un altro 6 FOCUS è in procinto di cominciare, affiorano bi- lanci, delusioni, soddisfazioni. Dovrem- Il piano pluriennale della Fondazione mo, però, ricordare sempre che il viaggio 9 SALUTE è il vero obiettivo di questa vita. E, d’altro canto, il Diagnosi precoce del deficit visivo cammino esiste nel passo che facciamo qui e ora. 12 SOCIALE Per questo 2020 alle porte, allora, l’augurio si affida Apre il Polo accoglienza e solidarietà a una poesia di Elli Michler, tenendo ben presente 14 NUMERI che il “tempo” è soltanto quello presente. Violenza di genere, i dati del 2018 16 STORIA Antoine de La Sale e i Sibillini Elli Michler - Ti auguro tempo 18 TERRITORIO Il progetto di Rete Radio Montana Non ti auguro un dono qualsiasi, 22 ARCHEOLOGIA ti auguro soltanto quello che i più non hanno. La Ruota di Cupra Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; 24 SPORT se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa. L'arte della Pole Dance Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento. RUBRICHE Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: 27 ASTRI NASCENTI tempo per stupirti e tempo per fidarti UniOne Radio e non soltanto per guardarlo sull'orologio. Ti auguro tempo per contare le stelle 28 LIBERRANTE e tempo per crescere, per maturare. Letture natalizie Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per amare. 32 ASCOLI DI PETÒ Non ha più senso rimandare. La morte nelle espressioni ascolane Ti auguro tempo per trovare te stesso, 33 PNL, ISTRUZIONI PER L'USO per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. La paura ha i minuti contati Ti auguro tempo anche per perdonare. Ti auguro di avere tempo, 34 LIBRI Ti riconosco dalle mani tempo per la vita. 35 UNIVERSITÀ Cucinare in massima sicurezza 36 A QUALCUNO PIACE NERD Star Wars: ultimo atto 37 IL GIARDINO DI LOLA SCRIVETECI A direttore@piceno33.it, Il Corbezzolo seguiteci sulla nostra pagina Facebook Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656. 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |5
FOCUS CAMBIAMENTO SOSTEN Il Piano Pluriennale 2020-2022 della Fon L ’Organo di indirizzo della Fon- elaborato per i prossimi tre anni: le iniziati- dazione Carisap ha dato il via ve devono preferibilmente favorire l’avvio di libera al Piano pluriennale 2020 nuove forme sostenibili di impresa sociale, in – 2022, che definisce gli indirizzi, grado di generare benessere al di là delle risor- gli obiettivi e le linee strategi- se stanziate dalla Fondazione; sarà favorita la che per il triennio di riferimen- costruzione di reti collaborative e – in alcuni to. L’approvazione è frutto di casi - la coprogettazione per produrre proget- un attento lavoro di analisi del tualità che abbiano, come nel caso di Bottega contesto socio economico e delle principali del Terzo Settore, (che è nata proprio da un esigenze espresse dal territorio, al termine di innovativo percorso di coprogettazione) un un articolato percorso di ascolto, confronto effetto moltiplicatore di ricaduta sul territorio. e condivisione che ha coinvolto nei tavoli di Si terrà, quindi, conto della valutazione degli approfondimento oltre 400 rappresentanti di effetti delle più importanti iniziative realizzate. Enti pubblici, Terzo settore, imprese e privati cittadini, e dopo aver raccolto ed analizzato le Il welfare rimane il settore di intervento al qua- idee provenienti dalla comunità. le la Fondazione destinerà le maggiori risorse, Sono diverse le novità nel Piano di azione continuando a sostenere l’operatività degli 10 anni insieme 6| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
FOCUS NIBILE ndazione Carisap ● di Fabiana Pellegrino enti di Terzo Settore ed in particolare dell’As- zione e formazione trovano accoglienza i temi sociazione Bottega del Terzo Settore perché si della scuola, dei giovani, del tempo libero, del- possa consolidare nel territorio e possa essere la pratica sportiva, dell’università. sempre più riconosciuta come luogo di ap- prendimento, di coworking, di formazione, di L’ambito “Arte, attività e beni culturali” acco- generazione di progettualità e di idee innova- glie i temi dei luoghi e degli attori della storia, tive capaci di favorire lo sviluppo di iniziative della cultura e dell’arte, gli eventi e le manife- sostenibili per il miglioramento del benessere stazioni culturali, degli enti che generano cul- della comunità; attenzione inoltre ai disabili, tura e storia. L’obiettivo è ampliare l’accessibi- al contrasto alla povertà educativa, alla crea- lità della cultura a tutte le fasce di attraverso la zione o al rafforzamento di luoghi capaci di realizzazione di eventi e manifestazioni di par- ospitare comunità solidali per supportare la ticolare rilevanza (in ambito artistico, musicale, nascita di iniziative aggregative e relazionali teatrale e culturale) e capaci di incrementare la a beneficio di tutta la comunità, alla sanità in ricettività turistica e la visibilità del territorio in termini di prevenzione e dell’acquisto delle at- ambito nazionale, promuovendo l’educazione trezzature sanitarie, dell’assistenza domiciliare alla cultura ed alla bellezza anche attraverso la e specialistica. Nell’ambito Educazione, istru- realizzazione di iniziative stabili di apprendi- 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |7
FOCUS mento, formazione, preparazione professiona- voro; generare processi di ricerca e di trasfe- le capaci di valorizzare i mestieri d’arte e pre- rimento tecnologico con il coinvolgimento di servare l’eccellenza espressa dal territorio. università, centri di ricerca, acceleratori di im- presa e luoghi di eccellenza dell’innovazione; Lo sviluppo locale rappresenta un ambito promuovere una nuova visione del territorio strategico nuovo e ritenuto fondamentale per con nuovi prodotti “turistici”; proporre nuovi il futuro prossimo della comunità, ed accoglie i servizi turistici a beneficio delle persone affette temi della competitività dell’innovazione e del- da disabilità sensoriale; supportare l’autoim- lo sviluppo sostenibile, del lavoro, del turismo, prenditorialità e l’imprenditoria. del paesaggio e dell’ambiente. In tale ambito particolare attenzione viene riservata all’av- A seguito della valutazione positiva rappre- vio di un acceleratore tematico (per esempio sentata dall’attuazione del documento deno- sviluppo di imprese sociali) oppure alla costi- minato “Masterplan terremoto” la Fondazio- tuzione di un centro innovativo su temi stra- ne mantiene il sostegno alle aree gravemente tegici. colpite dal sisma del 2016 ponendo attenzione, nei vari ambiti che sono stati individuati nel L’Organo di indirizzo ha posto i seguenti obiet- presente Piano pluriennale, alla ricaduta delle tivi: sostenere i policy maker e gli stakeholder progettualità nei territori che rientrano nel cra- del territorio; creare nuove opportunità di la- tere sismico. La ripartizione delle risorse nel piano pluriennale 10 anni insieme 8| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SALUTE Diagnosi precoce del F deficit visivo ino al 70 per cento dei bambini con pro- blemi motori causati da lesioni cerebra- nei neonati li presentano anche un deficit visivo. Nonostante questo, spesso, i controlli prematuri: della vista avvengono dopo i 3 anni o addirittura in età scolare, mentre sul problema motorio si interviene fin dai primi mesi di vita. gli ospedali di Esistono test specifici che permettono di iden- tificare i problemi visivi fin dai primi giorni dalla nascita ma queste valutazioni sono poco Ascoli e San conosciute e solo pochi centri di terzo livello le utilizzano in Italia, prevalentemente al nord. Benedetto Questo determina viaggi dispendiosi per le famiglie e aumenta l’età in cui si approda alla prima diagnosi. nel network Nel 2015 la Fondazione Mariani ha sostenuto un progetto nato con l’obiettivo di creare un nazionale network italiano per definire e uniformare la metodologia di diagnosi precoce del deficit vi- 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |9
SALUTE La Fondazione Pierfranco e - prevede che si svolga, fin dalla terapia inten- siva neonatale, la valutazione precoce delle Luisa Mariani funzioni visive, come già avviene in alcune Istituita da Luisa Toffoloni Mariani nel 1984 neonatologie italiane. Creando poi un contatto in memoria del marito, noto industriale mila- diretto con i centri di riabilitazione del territo- nese, la Fondazione Mariani persegue finalità rio, i neonati con deficit visivo possono intra- di solidarietà sociale nell’ambito della Neuro- prendere un trattamento riabilitativo precoce logia infantile. Opera in appoggio a numero- e mirato che favorisca uno sviluppo armonico si istituti scientifici e assistenziali attraverso delle competenze”. un’azione complementare con l’obiettivo di: “L’obiettivo del Polo Nazionale di Ipovisione promuovere servizi nel campo dell’Assistenza, – ha sottolineato la responsabile Daniela Ricci favorire e sostenere la Formazione del perso- - era quello di rendere accessibile a tutti i bam- nale medico e paramedico, sovvenire la Ricer- bini a rischio la valutazione precoce delle fun- ca scientifica. zioni visive. I centri italiani che si occupano di Lo statuto indica come interlocutore privile- funzioni visive hanno lavorato insieme per or- giato la Fondazione IRCCS Istituto Neurolo- ganizzare protocolli di valutazione che fossero gico Carlo Besta, con il quale nel 2009 è stata di semplice esecuzione e di breve durata, facil- stipulata una convenzione che sancisce l’in- mente utilizzabili in ogni struttura pediatrica. gresso della Mariani nella Fondazione Carlo È stato anche organizzato il training specifico Besta quale primo partecipante privato al che ha reso possibile l’integrazione di tali valu- fianco dei fondatori pubblici (Ministero del- tazioni nella routine del follow up del neonato la Salute, Regione Lombardia e Comune di a rischio in centri che non si erano mai occupati Milano). Da più di quindici anni, la Fondazio- ne Mariani è inoltre un riferimento di primo piano nell’ambito del crescente settore delle neuroscienze: ‘The Neurosciences and Music’ sinteticamente denominato ‘Neuromusic’. sivo nei bambini con lesioni cerebrali, favoren- do la diffuzione quindi di queste conoscenze in ogni regione, in modo da ridurre gli sposta- menti dei bambini e arrivare a un intervento riabilitativo precoce. Facendo perno sull’attività del Centro Officina dei Sensi (nato per volontà dell’Unione italia- na Ciechi e Ipovedenti – sezione di Ascoli Pice- no e Fermo), il progetto approda ora nei reparti di Neonatologia, Pediatria e Neuropsichiatria degli ospedali di Ascoli Piceno e di San Bene- detto del Tronto che entrano così nel network nazionale e diventano, primi nelle Marche e tra i primi del centro Italia, punto di riferimento regionale e nuovi centri di collaborazione del Polo Nazionale di Ipovisione che insieme alla Neuropsichiatria Infantile e alla Neonatologia della Fondazione Policlinico Gemelli di Roma ha creato il network e il protocollo. “Il protocollo – ha spiegato Mirco Fava, Diret- tore Centro Officina dei Sensi di Ascoli Piceno 10 anni insieme 10| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SALUTE prima di funzioni visive. L’identificazione pre- noi sono l’1 per cento: cioè i bambini sotto le 32 coce di questi bambini permette di intrapren- settimane, neonati che vanno controllati perché dere rapidamente percorsi riabilitativi specifici negli ultimi anni la sopravvivenza è aumenta- e la possibilità di mettere insieme i dati raccolti ta, si arriva quasi al 90 per cento, ma il 10 per in tanti centri consente di comprendere meglio cento di loro registreranno esiti molto gravi nel e più rapidamente l’origine del deficit visivo e tempo. Da qui l’importanza del follow up, che il più efficace trattamento riabilitativo”. è multidisciplinare. Altro aspetto importante è “Abbiamo accolto con favore il protocollo negli che tutto deve essere centrato sia sul neonato ospedali di Ascoli e San Benedetto – ha detto che sulla famiglia: se non c’è il coinvolgimento Cesare Milani, Direttore dell’Area Vasta 5 –. della famiglia, il follow up fallisce. Con orgo- Riuscire a rilevare nei primi mesi di vita un glio ricordo che dal 2005 a oggi abbiamo segui- handicap così grave è molto importante. Rin- to più di 200 prematuri e svolto oltre 100 visite grazio chi ha proposto il progetto e tutti coloro all’anno. Questi neonati nascono ad Ancona e che ci lavoreranno perché grazie a loro riuscire- poi rientrano nella città di residenza dei geni- mo a rendere migliore la vita di tanti bambini”. tori e quindi li seguiamo noi. Ora, con questo “Voglio ricordare - ha spiegato Ermanno Ruf- protocollo, che è davvero innovativo, con po- fini, Direttore Pediatria-Neonatologia Area chi, semplici passaggi si riescono a individuare Vasta 5 – che dal 2005 ad Ascoli abbiamo un i primi segnali su cui intervenire: un servizio servizio di follow up dei neonati che rischia- che rappresenta sicuramente un’eccellenza per no di sviluppare una patologia neurologica o il nostro territorio e che, cosa altrettanto im- debilitante. In Italia i neonati prematuri sono portante, spero eviti i ‘viaggi della speranza’ a circa il 7 per cento ma quelli che interessano a tante famiglie”. 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |11
SOCIALE UNA CASA UNICA PER I POVERI Il Polo Accoglienza e Solidarietà ha già cominciato a svolgere la sua attività O biettivo del progetto, realizzato in- to inizialmente di conoscenza, stima reciproca sieme alla Fondazione Cassa di e condivisione - tra alcune associazioni che si Risparmio di Ascoli Piceno e alla occupano di sostegno al disagio economico e Diocesi di Ascoli Piceno, è di con- sociale, della povertà materiale e delle povertà centrare in un unico luogo fisico una serie di in generale. A partire da alcune associazioni, il servizi e di azioni - grazie alla rete di volon- “fare rete insieme” ha via via contagiato altre tariato già costituita – per il contrasto delle organizzazioni attive sul territorio e ad oggi emergenze sociali, l’inserimento lavorativo, la la rete è composta da ben sedici realtà: Caritas promozione della cultura della solidarietà, del Diocesana, ACLI, UNITALSI, Centro Acco- volontariato e della cittadinanza attiva. glienza Vita, Associazione San Vincenzo de Paoli, Croce Rossa Italiana, Movimento Dio- A partire dalla primavera del 2015, si è avviato cesano, Azione Cattolica Italiana, Zarepta, La- nel territorio ascolano un percorso di rete – fat- boratorio della Speranza, IOM, La Meridiana, 10 anni insieme 12| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SOCIALE Gocce di Carità, B&F, Kairos e Amolamiacit- campo dalla Fondazione Cassa di Risparmio tà. Si tratta di una “squadra” originale per la di Ascoli Piceno che ammonta ad euro 600.000. sua composizione, forse unica nel panorama italiano. La rete è infatti molto eterogenea, In tale struttura sono stati realizzati alcuni composta da associazioni ecclesiali e laiche, servizi per i poveri: una nuova mensa (sala grandi e piccole, associazioni che operano solo da pranzo, cucina, magazzino e servizi), un nel territorio o espressioni di realtà naziona- diurno per accogliere chi ha bisogno durante li. Tutte insieme volte a stendere “un tessuto il giorno provvisto di docce, lavasciuga e al- vivo” sulla nostra terra per renderla sempre tri piccoli elettrodomestici, il front-office del di più accogliente e inclusiva. Il successo del- Centro Accoglienza Vita e depositi, un centro la rete è dovuto, e di questo i protagonisti ne d’ascolto polivalente e un polo sanitario. Solo sono convinti, non tanto a un metodo (mettersi quest’ultima struttura ha bisogno di essere ul- insieme o assommarsi) ma soprattutto al valore timata ed entrerà in funzione entro aprile 2020. assoluto che hanno le relazioni tra i singoli, le esperienze dei singoli e quelle di ogni realtà. Il valore aggiunto che si genera dal volersi bene, dalla stima e fiducia reciproca. La rete delle associazioni ha fatto proprio il de- siderio del Vescovo diocesano di trovare una casa unica per i poveri. La “casa unica” è stata trovata, un luogo bello, forse tra i più belli del- la città, messo a disposizione dalla Diocesi che ai poveri ha voluto donare il meglio che ha; le associazioni si sono messe insieme in un’unica realtà associativa, l’associazione PAS, che non vuole soffocare le singole identità ma aumen- tarne il valore specifico in relazione alle altre. Si tratta di una struttura che l’associazione PAS ha avuto in comodato dalla Diocesi di Ascoli, in particolare dall’Ente Seminario, nell’autun- no 2018 e che nel frattempo è stata ristruttura- ta grazie ad un importante sostegno messo in 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |13
NUMERI VIOLENZA di GENERE N el 2018 sono state 534 le prestazioni alle vittime e ai loro figli. donne che si sono rivol- Ma soprattutto abbiamo creato te ai Centri antiviolenza la rete, interconnettendo istitu- delle Marche (Cav), con zioni e servizi, intensificato le un incremento “impor- azioni di prevenzione primaria tante” rispetto alle 409 per aumentare, nelle persone, la del 2017. Una crescita do- conoscenza e la consapevolezza vuta non a un aumento del fenomeno che va combattuto dei maltrattamenti e delle vittime, ma a una senza tregua. A partire dalle scuole maggiore emersione di un fenomeno ancora superiori, da cui pensiamo possa es- sommerso. È quanto si evince dalla relazione sere scaturito anche il notevole au- annuale sulla violenza di genere. mento di donne, di età compresa tra “Questa impennata statistica evidenzia la mag- i 18 e i 25 anni, che si sono rivolte ai giore capacità della Regione di intercettare un Cav per chiedere aiuto”. fenomeno diffuso anche nelle Marche - ha affer- I dati del 2018 segnalano che il 74% mato l’assessore alle Pari opportunità, Manuela delle donne che si rivolge ai Cav Bora – Ma soprattutto indica una più adeguata (Centri Anti-Violenza) è rappre- capacità dei servizi sul territorio di offrire ri- sentato da italiane, di cui il 45,4% è sposte appropriate e rassicuranti alle donne coniugata, il 44,8% ha un diploma di vittime di violenza per aiutarle a superare pau- scuola superiore e il 22% una laurea. re e timori e garantire tutele appropriate”. Un Il 37,8% è occupata in modo stabile risultato raggiunto, ha detto Bora, “lavorando e il 18,9% è disoccupata in cerca di su vari livelli e in rete che ha permesso a più occupazione. donne di trasformare il loro bisogno silente di Emerge poi un incremento consi- aiuto in domanda espressa. Abbiamo miglio- derevole di donne che dichiarano rato la capacità di intercettazione e di lettura la loro “sofferenza psichica” nel del fenomeno da parte dei Centri antiviolenza, vivere questa condizione: indice, introdotto il Codice Rosa nei Pronto soccorso, anche questo, di una maggiore abbiamo abolito il ticket sanitario per tutte le coscienza del loro stato e del- 10 anni insieme 14| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
NUMERI I numeri del 2018 la loro vittimizzazione. La violenza segnalata mente, la quasi totalità dei figli è coinvolta nei è prevalentemente “domestica”, consumata maltrattamenti e oltre la metà ne è vittima o all’interno delle relazioni familiari, non di rado testimone, confermando che la violenza assi- da uomini conosciuti alle forze dell’ordine (il stita è un aspetto della stessa violenza di ge- 54,5% ha denunce a carico in corso, il 24% è im- nere. Anche questo aumento delle donne con putato o condannato per reati diversi). figli che si rivolgono ai Cav fa presumere una L’autore della violenza è per il 74% di naziona- maggiore conoscenza delle gravi ricadute che lità italiana (età compresa tra i 38 e i 57 anni). la violenza intra-familiare ha sui figli. Un capi- Il 40% è composto da mariti; il 21% da convi- tolo del report, infine, focalizza le diverse di- venti, ex conviventi e fidanzati. Per il 57,9% dei mensioni della violenza, che non è mai di un casi l’uomo violento ha un lavoro stabile, per il solo tipo, ma compiuta attraverso modalità tra 42% un diploma di scuola media inferiore. Uo- loro associate: psicologica, economica, fisica e mini, quindi, meno istruiti delle loro compa- sessuale. Si evidenzia, infine, che i nuclei fami- gne, se paragoniamo il dato di scolarizzazione liari generano ancora una quota di sommerso, con quello delle donne loro vittime. Rispetto al perché non comunicano il problema all’ester- passato, cresce la percentuale delle donne con no e rimangono in silenzio. I dati sono raccolti figli che hanno assistito o subito violenza (il dall’Osservatorio regionale politiche sociali, 94% ha figli minorenni, il 52,5% maggiorenni sulla base delle rilevazioni dei cinque Centri o anche maggiorenni). antiviolenza delle Marche, strutturati a livello Sostanzial- provinciale. 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |15
STORIA ANTOINE DE LA SALE E LA FAMA DEI SIBILLINI Nel Medioevo i Monti Sibillini erano famosi in tutta Europa e attiravano molti avventurieri. Antoine era uno di questi. ● di Flavia Orsati 10 anni insieme 16| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
STORIA A ntoine de la ormai emancipata dalle credenze superstiziose Sale nacque medievali: egli riporta ciò che si racconta della probabilmente grotta, e del suo bellissimo regno sotterraneo, in Provenza nel ma ci tiene a sottolineare che per lui sono sol- 1388, entrando tanto dicerie prive di fondamento. Tuttavia, dà al servizio della una descrizione abbastanza dettagliata di quel- casa D’Angiò lo che doveva essere quel malefico antro: luogo appena quindicenne. Valoroso bellissimo (chiamato, infatti, Paradiso) ma che cavaliere, il destino lo legò ai in realtà è un inferno (e questa figura retorica in Monti Sibillini durante il mag- letteratura si chiama antifrasi). Chi vi entrava gio del 1420, quando, il giorno veniva catapultato in un regno pieno di lusso, 18, compì un’escursione alla vol- di donne bellissime e di ricchezza, luogo anche ta del monte e della grotta della di sapienza: lì si imparavano tutte le lingue del Sibilla. La sua signora, la duches- mondo; purtroppo, chi non riusciva ad uscirne sa di Borbone e d’Alvernia, lo entro un anno non poteva più farlo, e veniva mandò a scoprire come fossero obbligato a restare fino alla fine dei tempi, con- realmente dei soggetti raffigura- dannando la propria anima alla dannazione a ti in un arazzo nella sua reggia: questi monti seguito del Giudizio Universale. erano proprio i Sibillini, con il Monte Sibilla e il Lago di Pilato (che allora si chiamava Lago Antoine de la Sale riporta come abbia avuto un della Sibilla). colloquio con un prete di Montemonaco, Don Antonio Fumato, il quale gli riferì di essersi Il resoconto di viaggio di Antoine de la Sale è avventurato diverse volte all’interno della ca- contenuto in un libro, scritto in francese, intito- verna, ma solo fino a delle porte di metallo, che lato Le Paradis de la Reine Sibylle (Il Paradiso sbattono incessamente, mosse continuamente della Regina Sibilla). Lì, racconta tutte le dice- da un forte vento; al contrario, aveva accompa- rie che raccoglie dalla viva voce degli abitanti gnato nel luogo maledetto due tedeschi, che vi di Montemonaco, borgo alle pendici del Monte erano entrati senza fare mai più ritorno. Sibilla, e la propria esperienza in questa terra. Fuor di metafora, tutte queste storie contribui- Tradizione vuole che sulla grotta, che si trova scono a rendere i nostri Sibillini un luogo pieno poco prima della cima del monte, fosse ospita- di memorie e di sapienza, ricco di tradizioni e to il malefico regno di una maga, o fattucchie- leggende, frequentato sin dall’antichità più re- ra, la Sibilla appunto. La mentalità del De la mota, patrimonio da tenere caro e salvaguarda- Sale è quella tipica dell’uomo rinascimentale, re con ogni mezzo. 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |17
TERRITORIO IL PROGETTO DI RETE RADIO MONTANA Un progetto nato per la sicurezza in montagna tramite la comunicazione via radio ● di Flavia Orsati 10 anni insieme 18| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
R TERRITORIO ete Radio Montana è un progetto, da qual- che tempo attivo in tutta Italia, che permette il libero scambio di infor- mazioni “operative” tra gli uten- ti in possesso di una radio, che potrebbero tornare utili per prevenire ed intervenire in eventuali situazioni di emergenza in am- biente montano. La rete è composta da amatori, come escursionisti, alpinisti, cercatori di fun- ghi, mountain bikers, e professionisti della montagna (ad esempio, guide alpi- ne, accompagnatori di media montagna, guide ambientali escursionistiche, istruttori di mountain bike); è aperta, oltretutto, ai rifu- gisti e alle organizzazioni di soccorso, in primis il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologi- co (CNSAS), che aderiscono all’iniziativa al fine di incrementare la sicurezza in ambiente naturale. Il servizio si appoggia alla banda radio PMR-446 e il canale è l’8-16, di pubblico dominio ma per convenzione utilizzato dagli utenti di RRM. Il segnale, lì, viaggia per propagazione ottica: gli ostacoli artificiali tra i nodi disturbano il segnale o interrompono il collegamento radio: si può, quindi, comunicare con tutte le perso- ne che l’utente potrebbe, eventualmente, vedere. L’iniziativa rap- presenta un’opportunità importante perché, molto spesso, il tele- fono cellulare in ambiente montano non riesce a prendere la linea, non permettendo quindi, ad un eventuale infortunato, di mettersi in contatto con i soccorritori o con le persone a lui vicine. Qualora si dovesse ricevere una chiamata di soccorso da un altro utente di Rete Radio Montana bisogna tempestivamente allertare il Soccorso Alpino chiamando il 118. Tra l’altro, nelle Marche il CNSAS sta formalizzando la collaborazione con RRM: se non si riesce a contattare telefonicamente il ferito o il disperso, le squadre del soccorso sono abili, con la comunicazione radio, a parlare con l’infortunato sul canale 8-16, per agevolare e velocizzare le opera- zioni di soccorso. Chi partecipa al progetto acquisisce un ID, un Identificativo Radio personale sotto forma di sigla che indica la regione di residenza, seguita da un numero progressivo; l’identificativo delle Marche è KILO. Ovviamente, la potenzialità di Rete Radio Montana è diret- tamente proporzionale al numero di utenti attivi contemporanea- mente in un’area geografica ristretta. Per chi volesse approfondire l’argomento, tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.reteradiomontana.it. 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |19
10 anni insieme 20| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it CALENDARIO GENNAIO FEBBRAIO MARZO L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D APRILE MAGGIO GIUGNO
L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |21 10 anni insieme
ARCHEOLOGIA LA RUOTA DI CUPRA Il più antico simbolo piceno ● di Flavia Orsati 10 anni insieme 22| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
I ARCHEOLOGIA Piceni, nostri antenati, erano una popolazione che vi- veva nella fascia compresa tra Fiume Foglia a nord, Fiume Pescara a sud e arco appenninico ad ovest, nel periodo che va dal 900 a.C. fino al 268 a.C., quando i Romani riuscirono a rompere la loro resistenza. Il nome di questo popolo deriva da una primavera sa- cra, ricorrenza rituale praticata da diverse tribù dell’I- talia antica, che prevedeva l’allontanamento di gruppi di giovani consacrati agli dei per fondare nuove co- munità; in particolare, i Piceni nacquero grazie alla migrazione di un gruppo di Sabini verso il territorio dell’odierna Ascoli Piceno, seguendo il volo di un pic- chio verde (picus), animale sacro a Marte e divenuto, oggi, stemma della Regione. Quella Picena era una società che si basava sull’allevamento e sulla coltivazione, ma diede i natali anche a forti guerrieri, rag- giungendo l’apogeo nel VI sec. a.C. In alcune tombe femminili delle necropoli picene collocate tra fiume Tenna e Tronto, è stato ritrovato un anello in bronzo ap- poggiato sul ventre della donna sepolta, chiamato Ruota di Cupra o Anellone Piceno; è un oggetto misterioso, e sul signifi- cato esistono tuttora solo ipotesi, datato al VI / V sec. a.C. Sicuramente, la ruota è da sempre un simbolo associato al fem- minile e alla ciclicità della vita, al susseguirsi delle stagioni e alle fasi lunari. Alcuni archeologi e studiosi hanno ipotizzato che ve- nisse posto sul corpo delle sacerdotesse, anche perché la presen- za di questa ruota è sempre accompagnata da un ricco corredo funebre, simbolo di uno status privilegiato nella comunità. Possiamo ammirarne esemplari presso il Museo Archeologico di Ripatransone, il Museo del Territorio di Cupra Marittima e il Museo Archeologico di Ascoli Piceno; gli anelli hanno un diametro che varia dagli 8 ai 22 cm, con un peso che va dai 200 g ai 2 kg; presentano, solitamente, sei nodi che interrompono il fluire della sfera, ma ne esistono anche con quattro nodi. Non sappiamo dunque, se fosse un segnale di fertilità, un og- getto apotropaico (scaramantico) per accompagnare serena- mente l’anima della defunta nell’aldilà ed allontanare gli spiriti maligni, o semplicemente un simbolo contraddistintivo della casta sacerdotale femminile; fatto sta che si tratta del più antico simbolo identitario piceno che conosciamo. 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |23
SPORT Pole dance, un’arte molteplici identità N ● di Marianna Marcianò on si hanno in- La pole dance è una disciplina sportiva a tut- formazioni certe ti gli effetti (sebbene non ancora riconosciuta sulle origini della dal Coni) che ha diversi stili, a seconda della pole dance. C’è tipologia di sport da cui è influenzata: la con- chi sostiene che temporary pole, la pole sport (molto simile quest'arte derivi alla ritmica e alla ginnastica) l’exotic pole dan- dal palo cinese, ce che deriva dalla tradizione degli strip club chi dal malla- americani di cui conserva i tacchi, andando a khamb indiano delinearsi come la parte più sexy della pole, il mentre altri la pole ballet che nasce dall’incontro di pole dan- fanno risalire al ce e danza classica (praticata sulle punte) e la mondo circense americano degli anni ‘20. La pole tango. pole nasce come fusione di danza e ginnastica Nonostante ancora oggi sia uno sport conside- praticata con una pertica. Spesso viene confu- rato di nicchia, la pole dance si sta affermando sa con la lap dance perché, a partire dagli anni con enfasi, attirando sempre più persone che ’50, l’utilizzo della pertica si è consolidata negli decidono di avvicinarsi a questa disciplina strip club, anche se la prima esecuzione di una spinte dalla necessità di trovare nuovi stimoli, performance di pole dance risale al 1968 pro- per mettersi alla prova o per affermare la pro- prio in uno strip club (il Mugwumps, nell’O- pria femminilità. Ad Ascoli Piceno la pole si è regon) e le prime pole dancer sono state ex lap fatta conoscere conquistando sempre più allie- dancer. ve incuriosite da questo “nuovo” sport, come afferma L. (38 anni) che 3 anni fa ha scoperto quest'arte grazie ad Angie Garcìa “ho deciso di iniziare pole dance per fare qualcosa di di- verso e non i soliti corsi proposti dalle pale- stre, ero incuriosita da questa disciplina”. Pole dancer e insegnante dal vivacissimo background sportivo e artistico, Angie ha ma- turato la passione per questa disciplina circa 10 anni insieme 24| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SPORT e dalle «Sono stati i cinesi!» «Ma cosa dici? È roba americana» «No-o, è nata nei circhi!» «E il mallakhamb indiano, dove lo mettete?» «Secondo me è solo lap dance…» 6 anni fa, in seguito a un workshop sulla pole dance svolto all’estero. Tornata in Italia, dopo tanto studio e svariati workshop ha iniziato a tenere i primi corsi, riscuotendo un gran successo, fino a ottenere due sedi per lo svolgimento delle lezioni, una a San Benedetto del Tronto (DClub Fit) e l’altra ad Ascoli Piceno (Miniera delle Arti) con ben 4 corsi: due per principiante, un intermedio e un avanzato. L’aspetto positivo di questa disciplina è che è davvero alla portata di tutti. Tutti possono ap- passionarsi alla pole dance, indipendentemen- te dalla prestanza fisica, dall’età, dalla forza o dalla flessibilità. “Alla mia età è fondamentale fare attività fisi- ca. La pole mi ha dato tanto sia sul piano del benessere fisico, rendendomi molto più tonica, compatibilmente con i limiti fisici legati alla mia età ma anche sul piano mentale. Oltre alla sicurezza che deriva dal riuscire a fare cose che prima erano impensabili per me, la pole è di- ventata un momento di stacco e rigenerazione dalla routine quotidiana, un po’ come quando si va dall’estetista: un momento solo tuo” G. (47 anni, mamma, pratica pole da circa 3 anni) L’unica qualità davvero indispensabile è la tenacia. La pole è fatica, dolore, lividi, esco- riazioni e infinite lotte con l’eccessiva sudo- 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |25
TEATRO razione, ma è anche immensa soddisfazione. comfort zone in cui sentirsi sé stesse e “svuo- Riuscire a eseguire una figura che sembrava tare la mente da tutti i pensieri e lo stress che la impossibile accresce l’autostima in maniera vita quotidiana ci riserva”, V. (32 anni, pratica inimmaginabile. All'inizio non è semplice, biso- pole da 1 anno). “La cosa che più apprezzo di gna spogliarsi fisicamente e metaforicamente questo sport è la “sorellanza” che si instaura dei pregiudizi che ruotano attorno a questo tra donne diverse per stile di vita, passioni e at- sport, che nello stile exotic conserva alcuni ele- tività lavorative. È sorprendente sperimentare menti della tradizione, come i tacchi e l'esecu- come tutti i cliché sulle donne e la loro perpe- zione in maniera più sensuale di alcune mosse: tua invidia decadano miseramente durante gli "ancora si pensa a queste esibizioni come a una allenamenti!”, afferma V. provocazione nei confronti del mondo maschi- È uno stimolo continuo a superare i propri li- le ma in realtà non è così e non si può continua- miti, a vincere le proprie paure. Il fascino della re a giudicare le donne perché hanno voglia di pole dance risiede proprio nelle sue molteplici sentirsi donne o sexy. " afferma Angie. identità: dalle origini variegate, alle diverse ti- La pole dance non è solo “un ottimo modo per pologie in cui si sviluppa fino agli svariati be- allenare il corpo” ma rappresenta anche una nefici che ne possono derivare praticandola. 10 anni insieme 26| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SPORT MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD di Sergio Consorti ASTRI NASCENTI per Radio Incredibile UniOne Radio Parte la web radio dell'Univpm I l mondo della ricerca, l’università e il lavo- radio, può avere un impatto sul cambiamento ro, la connessione dell’UnivPM con il terri- sociale. Noi ci crediamo!” - così Domenico De torio e le Marche, gli studenti e l’Europa. Maio, Direttore Generale dell’Agenzia Naziona- Questi saranno i temi al centro del palinse- le per i Giovani, che ha fatto visita giovedì 17 sto della Digital Radio che nascerà grazie ottobre alla Politecnica per inaugurare la sta- alla collaborazione fra Radio Incredibile zione digitale presente nelle Marche (vedi foto). e l’Università Politecnica delle Marche. I ragazzi della Politecnica saranno seguiti nel “Da anni collaboriamo con l’Ateneo, che è percorso formativo da Leonardo Pieralisi di anche il posto dove Radio Incredibile è nata Radio Incredibile e Cristina Gregori giornali- - riporta Valeria Tassotti, Presidente dell’As- sta, formatrice e speaker marchigiana. Saranno sociazione - ed era da tempo che auspica- coinvolti anche degli esperti come il giornalista vamo la possibilità di aiutare l’Università Vincenzo Varagona, voce e volto storici della ad attivare una digital radio al suo interno”. TGR Rai Marche e Maurizia Gregori, l’anima vocale di Radio Arancia. Gli studenti, coadiuvati Questo progetto è stato realizzato grazie al fi- dagli operatori di Radio Incredibile, punteranno nanziamento dall’Agenzia Nazionale per i a raggiungere tutti i coetanei della regione, al Giovani - l’ente vigilato dalla Presidenza del fine di coinvolgerli e influenzarli sulle tematiche Consiglio dei Ministri e dalla Commissione Eu- della ricerca, del mondo del lavoro, del cambia- ropea, che si occupa per l’Italia dei programmi mento sociale, dell’inclusione, della dispersione europei rivolti ai giovani - nell’ambito del Fon- scolastica e della partecipazione attiva. do Nazionale Politiche Giovanili. La radio farà rete con i giovani di tutta Italia grazie al primo Per seguire le puntate: network radio istituzionale di “Ang In Radio”. Facebook: radiounivpm “Sarà un presidio dell’Agenzia sul territorio. La Spreaker: www.spreaker.com/user/ partecipazione giovanile, anche attraverso la radiounione 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |27
LIBERRANTE Letture per feste dell’anno e per T radizione vuole che con l’avvici- narsi delle festività natalizie ci sia sempre un articolo dedicato ai migliori libri dell’anno da con- sigliare come lettura durante le vacanze oppure con gradito dono da far trovare sotto l’albero diventando così la prima bella storia del nuovo anno. Que- sto articolo non si discosta da tale bella usan- za, vi segnalerò qui sotto alcuni volumi che potranno ben accompagnarvi sia sotto le fe- ste di Natale sia ben oltre, per iniziare il 2020 con la bellezza della letteratura di qualità. Vorrei cominciare questa carrellata con un li- bro molto bello che è appena arrivato in libre- ria ma che sono certa entrerà nelle bibliote- che di tantissimi appassionati lettori. Il volume è una bella raccolta di scritti di Pamela Travers, autrice arcinota la mondo in quanto mamma della mitica Mary Poppins, dall’evocativo titolo “La sapienza segreta delle api”. Il libro edi- to da liberilibri e curato dall’amico Cesa- re Catà è una raffinata raccolta di saggi sui temi profondi e bellissimi del folklo- re, della mitologia e del mistero. Pamela interroga il vasto e complesso patrimo- nio di storie e racconti che fanno parte del background culturale occidentale e da questo ricava gioielli e frammen- ti di conoscenza. Questo sapere na- scosto che, come polline, pervade il mondo, è ciò a cui l’uomo tende. L’ape, creatura da cui dipende la vita sulla terra secondo molti studi, è la simbolica custode di questa veri- tà che inseguiamo in tutte le storie e in tutti i canti. Un libro per impa- rare a leggere oltre l’immediato, 10 anni insieme 28| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
di Eleonora Tassoni eggiare la fine ben iniziare il 2020 ed incanta per la profondità e completezza. blico e la sua complessa manifestazione nella Un altro libro che mi fa piacere suggerire e che storia dell’antico popolo di Abramo. L’autore sono certa potrà incontrare il piacere dei letto- ci mostra le infinite e incomprensibili azioni di ri più curiosi è l’ultima, elegantissima, opera di Javhè, i suoi cambi repentini, le sue punizioni, Javier Marías. Del geniale autore del best seller la sua “psicologia” (termine difficile da usare nei “Domani nella battaglia pensa a me” vi vorrei confronti di un Dio ma tant’è). Il tutto tenen- proporre il suo “Vite scritte”, edito da Einaudi. do stretto il fil rouge che unisce questo libro a Si tratta di una raccolta di biografie di gran- tutti gli altri. L’indagine che ruota intorno alle di geni della letteratura che il nostro autore ci parole e ai simboli eterni della vita e della mor- racconta con attenzione e senza alcun inten- te, dell’uccisione e, soprattutto, del sacrificio. to agiografico. Grazie a questo libro, che è un Vorrei infine inserire in questa raccolta di te- omaggio alla letteratura e a tutti coloro che per sti che esulano dal classico romanzo, un testo essa sono vissuti scopriremo cose interessan- che possa appassionare tutti gli amanti del- ti e a volte un po’ disturbanti. Leggendo dia- la storia e della narrativa capace di portarci ri, biografie, testimonianze, scopriremo allora in luoghi e tempi lontani. Se avete amato le che Conan Doyle bramava di uccidere Sherlock atmosfere principesche della serie Victoria, e Holmes, che Joyce aveva un’ambigua incli- se vi incantano le storie dove passione e pote- nazione voyeuristica, che Emily Brontë era di re si intrecciano la vostra lettura è “La regina un’insospettabile forza fisica o che Rimbaud imperatrice”. Questa avvincente ricostruzio- intratteneva un pessimo rapporto con l’igiene. ne degli anni più difficili del regno della Regi- Certo, si perde in “aura” ma si guadagna in vi- na Vittoria e della gran Bretagna dell’ottocento cinanza e passione rispetto ai grandi maestri. è edito da Sperling ed è opera del più famoso A questo punto, dopo aver parlato di sapienza e esperto di “reali inglesi” italiano, il simpatico e di amore per i libri, non posso no citare l’uscita bravissimo Antonio Caprarica. In questo li- a mio avviso più imperante di questo fine 2019. bro incontreremo una donna piccola, che vive Calasso, principe degli editore con Adelphi in un’epoca difficile e che sfidando ogni con- (sapete quanto amo e quanto spesso vi parlo venzione e ogni intrigo diventerà il simbolo delle opere pubblicate da questa casa editri- stesso di uno degli imperi economici e politici ce), è tornato in libreria con l’ultimo suo libro, più importanti per l’epoca moderna. Vittoria, decimo pannello della serie di cui fanno parte donna, regina, amante, madre, ci appare nella libri meravigliosi come Le nozze di Cadmo e complessità di un carattere assolutamente con- Armonia e Ka. Questa nuova opera, monu- temporaneo che, sono certa, sarà di ispirazione mentale e geniale, è “Il libro di tutti libri”. Si a tutti coloro che a volte si sentono schiacciati tratta di un’attenta indagine e rilettura dei libri dalle difficoltà del contesto. Un romanzo che della bibbia. Un corpo a corpo serrato con il spero possa accompagnarvi per iniziare con Libro per eccellenza e con la sua origine divi- più coraggio e energia il 2020 che arriva. na e antichissima. In queste pagine troviamo i profeti, troviamo gli Eletti, troviamo il Dio bi- Buone letture! 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |29
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ASCOLI DI PETÓ di Pier Paolo Piccioni La morte nelle espressioni ascolane re, tra il serio e il faceto: “Finché ciarevedéme va bbè... puó ‘nu dì de chiste ce retrevaréme che li tacche per’aria...” (finché ci vediamo va bene, ma un giorno di questi ci ritroveremo con i tacchi in alto). Ecco, l’immagine dei tacchi per aria è il classico esempio di come si possa sdrammatizzare l’immagine della morte. Altra espressione bellissima dell’ascolano è relativa a quello che “se vede la messa da sti- se”, cioè da supino (dentro la cassa, n.d.r.), ed è chiaro che se a messa stai steso vi sono solo due casi, di cui uno ben più raro del secondo: o I sei un prete che si sta consacrando a Dio e gia- ce steso in terra aspettando la benedizione del w n ogni civiltà tutto quanto ri- vescovo, oppure - e sono i più - sei una salma guardi la morte assume i con- fresca in attesa di funerale. torni di una composta fierezza Per dire “cimitero”, poi, ad Ascoli si ricorre a di- antica. L’importanza del culto verse locuzioni. La più famosa è “me ne vade della morte e dei defunti tra i là a Vaddì”: Vaddì era il soprannome di un longobardi, gli etruschi, gli anti- contadino che aveva le terre confinanti con il chi greci, gli egiziani è unanime- cimitero, per cui ancora oggi “andare là a Vaddì” mente riconosciuta. Ascoli non deve far difetto significa vivere un trapasso. Meno fantasiosa e se nella vicina Castel Trosino conserva una delle più – diciamo – topografica è l’altra espressione necropoli longobarde di maggior pregio. “me ne vade su Monterocco”, che non significa Ma nella cultura popolare ascolana, come sem- esattamente visitare un quartiere prettamente pre, vi è una seconda vena intellettuale riguar- residenziale ascolano ai confini con la prima do ad ogni argomento, ed è la sua visione con campagna, ma giacere appunto nell’area cam- gli occhi del disincanto e forse anche dell’umo- posantale in esso compresa. rismo. Espressione tipica dell’ascolano è anche “ì a fa’ Nelle maledizioni ascolane, come abbiamo vi- la terra pe’ li cice” (andare a far terra per col- sto in precedenti articoli, la morte è presente in tivare ceci). Beh, qui siamo all’eccellenza: quale tutte le sue più variegate sfaccettature. Ma an- miglior fertilizzante infatti si può pretendere che nelle comuni espressioni ascolane la morte per le proprie colture se non un concimantissi- perde quell’aura di esclusiva drammaticità che mo corpo in decomposizione? ha, ad esempio, nella lingua italiana, dove solo il Particolare il verbo usato dal filosofo ascolano termine “dipartita” sdrammatizza la situazione. sor Emiddio al posto di “morire” (considerato Nell’ascolano no, il buttarla in burletta è sempre brutto e negativamente evocativo): “Tante pri- dietro l’angolo, soprattutto se la morte non ci ma o poi sogna rempatrià” (rimpatriare). tocca da vicino, o perché riguarda qualcun altro Siamo convinti che questa positiva immagine o perché è vista come evento ancora lontano. dell’aldilà come patria a cui tutti un giorno tor- Zio Florindo, prozio del vostro indegno articoli- neremo rappresenta l’ascolanità come poche sta, in visita all’anziana sorella era solito ripete- altre. 10 anni insieme 32| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO di Roberto Palumbo La paura ha i minuti contati H ai fatto l’esercizio che ti correlazione tra la variazione di intensità delle avevo suggerito nel pre- sub-modalità e le sensazioni percepite. Il feno- cedente articolo? Ti avevo meno viene chiamato sinestesia e si realizza chiesto di pensare a una (semplificando molto) quando lo stimolo pro- piccola paura e notare veniente da un canale sensoriale provoca effetti come si rappresentava nel- su un altro canale. E allora, induciamo volonta- la tua mente e come ve- riamente delle alterazioni delle sub-modalità. nivano coinvolti i 5 sensi. Richiama l’immagine della paura e percepi- Ammettiamo che tu abbia pensato alla paura sci la sensazione. Immagina adesso di avere di parlare in pubblico. Sicuramente, si sarà for- una specie di mixer davanti a te, con tanti cur- mata nella tua mente un’immagine o un film. sori, ciascuno dei quali può agire su una sin- Per esempio, potresti aver visto un’immagine di gola sub-modalità. Con la tua mente, potresti te stesso, in mezzo a una sala piena di pubblico muovere il cursore della luce, rendendo così serio, magari con atteggiamento giudicante o l’immagine più scura o più chiara e notare se di sfida, mentre tu hai percepito un crescente ti provoca una sensazione. Oppure potresti re- disagio e voglia di scappare. golare quello della messa a fuoco e notare se Premetto che ciò che ti descriverò a adesso in magari, sfocando l’immagine la sensazione di poi è un procedimento che per ottenere risul- paura diminuisce o aumenta. Hai capito qual è tati immediati necessita dell’aiuto di un Coach il meccanismo straordinario alla base del pro- esperto, ma te lo descrivo perché può aiutarti a cedimento? Ciascuna sub-modalità può esse- capire cosa accade nella tua mente nel proces- re determinante per aumentare o diminuire la so della paura. Inoltre, io lo trovo affascinante. sensazione della tua paura (o una parte di essa). Bene, soffermiamoci per adesso solo sul senso La stessa procedura si utilizzerà per il canale della vista e scomponiamolo. Guarda l’immagi- Uditivo, regolando le sub-modalità uditive ne e nota quali caratteristiche ha. È a colori o in (volume, timbro, velocità, altezza, silenzi ecc.) e bianco e nero? È nitida o sfocata? È luminosa o poi per quello Cenestesico (tatto, gusto olfat- scura? Grande o piccola? Vicina o lontana? Cen- to). Insomma, regolando i vari cursori mentali trale o spostata in qualche punto? Dove e collo- al punto giusto è possibile arrivare a regolare cata precisamente? È Statica o in movimento? le tue sensazioni a tuo piacimento. Ora, ripeto Ci sono particolari che risaltano? Quali e come che tutto questo va fatto, almeno in una pri- sono fatti? Come puoi vedere, già solo la mo- ma fase, con l’assistenza di un Coach esperto dalità visiva di una rappresentazione contiene e impiegando il tempo dovuto, fino al risultato in sé una serie di ulteriori caratteristiche che la desiderato. Mi rendo conto che può apparire rendono unica e diversa da persona a persona. complicato, quindi, se desideri ulteriori chiari- In PNL si parla di sub-modalità. La grande in- menti sono a tua disposizione su: rpformazio- tuizione della PNL è stata quella di trovare una ne@gmail.com. 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |33
LIBRI Ti riconosco dalle mani di Benedetta Ercoli Trama Prendere e partire. Meglio se con un compagno di viaggio verso il quale si nutre un sentimen- to radicato nel tempo, scolpito ma non urlato, represso inconsciamente a causa dei pregiudizi che pervadono la nostra società. I chilometri che separano Bianca e Gheorghe ci sono e si fanno sentire, ma le motivazioni a mollare tutto per una folle corsa fuori dalla realtà quotidiana hanno la meglio. In ballo c'è la voglia di costru- ire un futuro, tentando di mettere da parte le divergenze di entrambi e salvare i bei ricordi. Bianca si sofferma sui dettagli della storia con "pollo", palpabile e irraggiungibile, con cui ha condiviso risate e silenzi sullo sfondo di una provincia asfissiante. Una somma di speranze che si nutre dei propri fallimenti, alla ricerca di un equilibrio difficile. L'autrice Benedetta Ercoli è nata ad Amandola (FM) nel 1994. Si è diplomata al liceo sociopsicopedago- gico e ha studiato tastiera per oltre dieci anni nella scuola di musica del suo paese. Vive a Comunanza. “Ti riconosco dalle mani” è il suo primo romanzo. Il libro è ordinabile in tutte le librerie e nei maggiori store online (Ibs, Amazon, Mondadori, Feltrinelli). 10 anni insieme 34| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
UNIVERSITÀ di Marco Giovagnoli Cucinare in massima sicurezza C ucinare in massima sicurez- con prospettive za è il titolo di un bel libro di detenzione curato da Matteo Guidi (ed. lunghissime o da Stampa Alternativa) che nulla ‘fine pena mai’, le ha a che fare con consigli per quali, attraverso massaie distratte o mariti in- l’applicazione, la capaci (o culturalmente con- pratica, l’eserci- trari) di cucinare un uovo al zio del racconto tegamino. È l’esito di un progetto presso la Casa cercano una oc- di reclusione di Spoleto – un carcere – dove casione altra di operatori e detenuti hanno raccolto le espe- riscoprirsi uma- rienze nate da una pratica, quella di cucinare, la ni, al di là della quale, se nel mondo ‘normale’ viene oggi assisti- colpa da espiare. ta dall’alta tecnologia che oramai affianca me- Tutto ciò in un contesto, come quello carcera- todi e strumenti più ‘tradizionali’, in condizioni rio italiano, dove, accanto ad alcune esperienze di ristrettezza, di divieti, di scarsità quali quelle pilota di reale processo di rieducazione e rein- che regnano dentro un’istituzione totale, divie- serimento sociale, persistono ampie sacche ne un’impresa ardua. È qui che scatta l’arte di di degrado, di sovraffollamento, di fatiscenza ingegnarsi. Il libro, rispetto ai tradizionali ricet- strutturale e organizzativa. Ma il libro parla an- tari, contiene un passaggio in più, spesso tra- che a noi del ‘mondo di fuori’, ci rappresenta il scurato: accanto agli ingredienti e alle istruzioni sollievo di una normalità che diamo sempre per per la preparazione, compare una voce ‘stru- scontata – anzi, sempre più vissuta con insoffe- menti’ dove spuntano attrezzi di cucina che ori- renza nell’epoca dell’egolatria e dell’individua- ginano da tutt’altro uso. Sgabelli che diventano lismo. Ci dice che il gesto quotidiano, la sem- forni, vecchi televisori che ospitano il pane da plicità di un’azione, la possibilità di esprimersi, lievitare, scatole di polistirolo che, con bottiglie gli automatismi relazionali sono in realtà frutto di plastica ghiacciate, diventano frigoriferi, tem- di un lungo processo di conquista, di una liber- peramatite uniti a spazzolini da denti che di- tà mai garantita e scontata una volta per tutte. ventano piccoli coltellini, grattugie ricavate da Una libertà che va difesa e rivendicata. Ci fa ri- bombolette di gas vuote, manici di scopa che flettere sui diversi destini, sulla necessità di non si trasformano in mattarelli. Il risultato di tanto perdersi mai, quelli stanno ‘dentro’ e quelli che ingegno non sono i ‘quattro salti in padella’: si stanno ‘fuori’. “Cucinare insieme, per poi man- va dalla Pasta al forno alla pugliese agli Aranci- giare insieme, è il segno più alto della conviven- ni di riso, dai Pomodori ripieni alle Zeppole, al za civile”, dice Massimo Montanari in una delle ‘falso Martini’. È ovvio che l’interesse del proget- introduzioni al testo. Un bel programma, per la to e del volume va al di là delle mere istruzioni festa e per tutto l’anno. per un buon banchetto, anche se il materiale è assai interessante: è una idea di libertà (per Le opinioni espresse nell’articolo sono riconduci- riprendere il titolo di uno straordinario libro di bili unicamente all’Autore e non necessariamente Alberto Magnaghi), messa in pratica da persone all’Università degli Studi di Camerino 10 anni insieme www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |35
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