Bioattualità - BioFach: il Cervino in prestito ai nostri vicini pagina 8 2/08 - Pagina iniziale
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bioattualità 2 /08 L A R I V I S TA D E L M O V I M E N T O B I O MARZO Ristoranti Gemma – nuovo slancio? pagina 4 BioFach: il Cervino in prestito ai nostri vicini pagina 8 Bio Suisse alla ricerca della retta via pagina 10
Eroi della natura. Marzo. «In preda al panico, gridavo aiuto.» Le mucche da latte e le manzette al di là del ruscello accaduto in un attimo: il toro si è gettato coraggiosa- non avevano scelta. Guidate dal toro, hanno sfondato mente tra i flutti, ha raggiunto la vitella inerme e l’ha lo steccato che le separava da noi fattrici, poi, con un spinta con tutte le sue forze fino a riva, dove io aspettavo balzo, hanno attraversato il torrente e si sono in preda all’an- goscia. Ansimando, i due sono rifugiate sul nostro pascolo. Alle loro spalle, le usciti dall’acqua. Ed ecco che eravamo di nuovo acque ribollivano già con violenza. A quel tutti e tre insieme, padre, figlia ed io: punto dovevamo agire insieme. Nel giro un momento meraviglioso! di pochi minuti la pioggia – un vero nubi- fragio – aveva trasformato il prato in Ora, sette mesi più tardi, una un’isola tra due fiumi in piena. Se giovane manza pascola ac- volevamo raggiungere la fattoria canto a me. Grande, forte e non ci restava che attraversare quello piena di voglia di vivere: la mia davanti a noi, ai piedi della collina. E vitella. Da un paio di mesi non beve più bisognava farlo subito. il mio latte, ma come me si nutre di erba e fieno biologici e a volte anche di Noi, le tre fattrici, ci siamo messe in qualche carota biologica. Come vuole testa alla mandria con i nostri vitelli. la natura, e grazie alle cure amorevoli Una volta al fiume abbiamo raduna- del contadino della fattoria biologica. È to i piccoli alla nostra sinistra. Poi così che anch’io mi mantengo sana e ro- siamo entrate nell’acqua, una dopo busta. Forse produco un po’ meno latte ri- l’altra, e siamo avanzate verso destra, spetto alle altre mucche, ma in compenso è contro corrente, spingendo con tutta la sano e pieno di vitamine. Puro latte svizzero, potenza dei nostri 600 chili. Il resto biologico al 100%. Ottimo per squisiti yogurt della mandria, due dozzine di biologici freschi. Senza chimica. Senza mani- vacche e manze, ci seguiva polazioni genetiche. Un piacere naturale da vicino. Solo il toro ci che non cambierà mai: parola mia e del veniva dietro a distanza, mio contadino. Venite a visitare una riluttante. vera fattoria biolo- gica svizzera, una Fino a quando la situazione di quelle con la non è precipitata. Gemma, gestite biolo- gicamente all’A alla Z, dal mangime La mia vitella, che si era spinta troppo avanti, è stata al concime, dalla semina al raccolto. ghermita e trascinata via dalla corrente. Mi si è fermato Senza se e senza ma. Oppure infor- il cuore e presa dal panico ho gridato aiuto. Poi, tutto è matevi su www.bio-suisse.ch Svizzera. Naturalmente.
E D I TO R I A L E SOMMARIO N bioattualità Gemma vigorosa, bio vigoroso Da oltre un anno stiamo lavorando alle nuove linee guida. Esse dovranno indi- carci la via da seguire in futuro e delinea- re le priorità strategiche di Bio Suisse. All’assemblea dei delegati del 23 aprile si GASTRONOMIA farà sul serio: i rappresentanti delle orga- 4 Come è messa la cucina Gemma? nizzazioni associate decideranno a quale delle tre varianti per il futuro vorranno da- Finora la Gemma non è riuscita a prendere piede re la preferenza. Su questa base saranno nella gastronomia. Bio Suisse cerca di infondere poi formulate le nuove linee guida. nuovo slancio. Bioattualità propone il ritratto di Per il consiglio direttivo la scelta dell’indi- un ristorante bio che cucina con successo con la rizzo da perseguire è di fondamentale im- Gemma. portanza. Anche il consiglio direttivo si è occupato intensamente delle varianti per QUI E ORA il futuro e raccomanda ai delegati di ap- provare la variante 3. Questa 8 Spunti dalla BioFach 4 offre sufficiente margine di Alla fine di febbraio il fiorente mercato del biolo- manovra per posizionare la gico di tutto il mondo si è dato appuntamento a Gemma sul mercato in mo- Norimberga. C’era anche bioattualità. do chiaro e forte da un lato e per rappresentare dall’al- tro lato gli interessi di tutte BIO SUISSE le aziende biologiche con la 10 Linee guida: è quasi giunto il momento creazione di un’associazio- di scegliere ne nazionale. L’elaborazione delle nuove linee guida di Bio Suisse Numerosi membri dell’associazione han- sta prendendo velocità. L’AD a metà aprile decide- no collaborato all’elaborazione delle tre rà quale indirizzo perseguire. varianti. Per me è segno di grande forza il fatto di aver avuto il coraggio di discutere tutte le possibilità apertamente e senza 11 Cambio ai vertici dell’AQ. timori. Numerosi membri si sono occu- pati dell’ulteriore sviluppo di Bio Suisse 15 Tre nuovi membri per l’AD e della Gemma non solo nel forum di All’assemblea dei delegati del 23 aprile sarà eletto discussione in internet ma anche alla un nuovo consiglio direttivo. conferenza sul futuro tenutasi un anno fa e in occasione di diverse conferenze dei presidenti. Il gruppo di progetto ha M E R C ATO continuamente riassunto e distillato le 16 Marchio AB per la Svizzera numerose idee, riflessioni e proposte. Bio Suisse offre in Svizzera il certificato AB per Per la presente edizione di bioattualità l’esportazione. si sono incontrati per discutere quattro membri del consiglio direttivo impegnati 16 che parteggiano in modo più o meno pro- RUBRICHE nunciato per una delle varianti. La “pacifi- 17 Consumo ca disputa» rimette ancora una volta le tre varianti sul banco di prova e certamente 18 Consigli favorisce qua e là il processo di formazio- 19 Notizie ne delle opinioni. 20 La parola ai lettori Sarei lieta se tutti i bioagricoltori discu- tessero le tre varianti per il futuro nelle proprie organizzazioni associate e affi- dassero le proprie opinioni ai delegati. 17 Regina Fuhrer, presidente Bio Suisse Foto in prima pagina: La coppia di biogastronomi Franz Huber e Yvonne Herzog davanti al ristorante «Adlergarten» a Schattdorf. Foto: Markus Bär bioattualità 1/08 3
N GASTRONOMIA Nuovi stimoli per la cucina Gemma? Riuscirà Bio Suisse a riportare a galla il bastimento gastronomico? Salvo una fase tra il 2002 e il 2004 i due modelli cucina Gemma e cucina con componenti Gemma non hanno mai preso velocità. Esistono però esercizi di ristorazione che cucinano con la Gemma con grande successo! Bio Suisse si sta sfor- zando di infondere nuova vita al decennale progetto. I l concetto gastronomico di Bio Suisse esiste da dieci anni. Il contrassegno con la Gemma è suddiviso in due livelli: zio facile; il mercato del biologico alla fine degli anni novanta era ancora lungi da quello che è ora, sia per quanto riguarda la le, nella gastronomia e nella ristorazione collettiva ha ancora un grande potenziale di sviluppo». la cucina con componenti Gemma offre domanda sia per quanto riguarda l’offer- in qualità Gemma singole componenti o ta. Oggigiorno non è più difficile reperire Passeggeri di spicco interi menu. Il condimento in polvere è le materie prime di qualità biologica e/o abbandonano il bastimento bandito dalla cucina: glutammato e altri Gemma, salvo forse qualche rara eccezio- Qualche anno più tardi tuttavia non era intensificatori di sapore c’entrano con la ne esotica e perlomeno nelle città e nelle rimasto nulla dell’atmosfera di entusia- cucina con componenti Gemma quanto i agglomerazioni la domanda dovrebbe es- smo. SV Svizzera, le mense di SF DRS e del prodotti geneticamente modificati o irra- sere sufficiente. politecnico di Zurigo hanno abbandonato diati. Anche i forni a microonde sono ta- la cucina con componenti Gemma; il po- bù. Gli esercizi di ristorazione che si fanno Alta pressione transitoria litecnico offre un unico menu bio in uno certificare secondo questo concetto pos- Fra il 2002 e il 2004 sembrava che la solo dei suoi stabilimenti di ristorazione sono far riferimento alla Gemma in modo Gemma si affermasse nella gastronomia zurighesi. Pure la collaborazione prevista generico solo sulla carta delle vivande, per – almeno quanto nel rimanente mercato con il programma Goût-mieux del WWF esempio: alimentare. All’espo 2002 Coop ha fat- (a un livello inferiore della cucina con «Nel nostro esercizio impieghiamo to una splendida figura con il ristorante componenti Gemma e quindi attrattivo esclusivamente carne di manzo ». «Biotavola», nello stesso anno Coop era per chi intende iniziare) si è sgretolata. oppure: «Impieghiamo le seguenti già arrivata al traguardo di 127 ristoranti Certamente gli ostacoli per iniziare erano verdure di qualità Gemma: carote, pomo- self-service con cucina con componenti e sono relativamente alti: il concetto di dori…». Gemma. gastronomia Gemma limita la libertà im- Le aziende di ristorazione con cucina Nel 2003 Vreni Giger del ristorante prenditoriale, l’acquisto richiede più tem- con componenti Gemma non possono Jägerhof a San Gallo (17 punti Gault- po e (pur sfruttando i prezzi di stagione) però far pubblicità con la Gemma, non Millau, 1 stella Michelin) è stata eletta possono né applicarla all’entrata del locale cuoca dell’anno – haute cuisine con cuci- né stamparla sui prospetti. na Gemma! Vatter grande assente Nel frattempo i pionieri della cucina La Vatter Gastro SA, che fa parte di Obiettivo: bio al 100 per cento Gemma come Renato Blättler del risto- «Vatterland» del pioniere del biologico Solo le aziende che si impegnano a cuci- rante «Neuhof» a Bachs ZH e l’albergatore bernese Thomas Vatter, rinuncia alla cer- tificazione secondo uno dei due modelli nare secondo il più impegnativo concetto Rafael Biner a Zermatt si erano affermati Gemma: il ristorante e il servizio party cucina Gemma possono impiegare libera- con i loro progetti. non si presentano più con la Gemma. mente il marchio Gemma nelle loro co- Il ristorante per il personale dell’emit- bioattualità ha voluto sapere il motivo. municazioni aziendali. Esse sono tenute tente televisiva SF DRS, la mensa del po- Ecco la risposta: a impiegare almeno il 50% delle materie litecnico e SV-Service, il maggior sistema Il concetto delle componenti è ragio- prime di qualità Gemma e almeno il 70 % di esercizi di ristorazione in Svizzera han- nevole per le aziende di ristorazione delle materie prime deve presentare qua- no puntato sulla cucina con componenti che intendono convertire al biologico. lità bio. La carne va sempre impiegata di Gemma. Vatter è molto più avanti. (…) A giusto qualità bio (eccezione: selvaggina). Il motore e l’icona di questo prospera- titolo la ditta Vatter viene associata a bio al 100% (…). Abbiamo conosciuto Il principio e l’obiettivo della cuci- re della Gemma è stata Cordelia Galli, al- Goût-mieux come organizzazione molto na Gemma è naturalmente l’impiego del lora responsabile del marketing. Per lei era impegnata dal punto di vista gastrono- 100 per cento di prodotti bio; il 30 % di importante la qualità bio controllata «dal mico. Goût-mieux offre alla gastronomia merce non biologica deve quindi essere campo fino al piatto» e ha riconosciuto una piattaforma di comunicazione. Bio ammesso (parte C dell’Ordinanza Bio l’opportunità che si presentava nei nume- Suisse invece non ha mai lanciato un o lista bianca di Bio Suisse) e può essere rosi piatti della gastronomia: nell’opusco- concetto gastronomico in certo qual impiegato unicamente se le materie pri- lo «fattori di successo della Gemma sulla modo completo che dedicasse la ne- me corrispondenti non sono disponibili carta delle vivande» del 2004 scriveva: «I cessaria attenzione agli aspetti approv- vigionamento/logistica della merce, as- in qualità biologica. prodotti bio hanno conquistato un posto sicurazione della qualità e marketing. Il progetto per la gastronomia di Bio fisso nel frigorifero e nelle pentole degli Matthias Wiesmann, PR Vatter Gastro SA Suisse naturalmente non ha avuto un ini- svizzeri. (…). Quello che a casa è natura- 4 bioattualità 2/08
Foto: Ilona Schmid La cucina Gemma del ristorante i prodotti bio sono generalmente sensibil- Presto nuovi stimoli? «Adlergarten» a Schattdorf UR descritto nel ritratto aziendale a pagina 6. mente più cari di quelli convenzionali. Il «Il progetto per la gastronomia a cau- controllo e la certificazione richiedono al- sa della mancanza di risorse si è un po’ tro tempo e denaro e Bio Suisse non è mai sgonfiato» spiega Jürg Schenkel, dal 2006 si concentrerà sulla fascia di prezzo me- riuscita a lanciare una grande campagna responsabile di marketing presso Bio dia. Negli altri settori le ulteriori analisi pubblicitaria o a appoggiare in modo so- Suisse. Lui, come pure la direzione e i ver- indicheranno quali sono le possibilità più stanziale la comunicazione delle aziende. tici dell’associazione sono però convinti promettenti. dell’importanza del tema. Soprattutto per «Abbiamo sempre colto le opportuni- Bassa pressione transitoria quanto riguarda l’immagine, Schenkel ve- tà che si sono presentate» insiste Schenkel, L’intero progetto gastronomico stava an- de nella gastronomia grandi possibilità di «anche durante la fase che definisci ‹bec- dando alla deriva. Bio Suisse dopo alcune guadagno per la Gemma. L’anno scorso cheggiante›». All’inizio di quest’anno a partenze di personale non ha più comple- Bio Suisse ha analizzato questo settore di Basilea è stato aperto un nuovo ristoran- tato gli effettivi. Sono così venute a man- mercato e cercato delle opportunità per la te con cucina Gemma, il «Bio-Bistro» care risorse di personale e finanziarie che Gemma. di Transform, un’azienda che fa parte non hanno permesso l’ulteriore sviluppo Il mercato della gastronomia è un set- dell’ospedale cittadino e che offre po- della presenza della Gemma nel settore tore molto frammentato, innanzitutto vi sti di lavoro adeguati a persone disabili. della gastronomia. Sabine Würth, respon- è la ristorazione tradizionale che spazia Cerchiamo anche nuove forme di colla- sabile del settore trasformazione e com- dal buffet della stazione ai templi dell’al- borazione nel settore della gastronomia, mercio, si è assunta l’ingrato compito di ta gastronomia, secondariamente vi è il per esempio con take-away.” mantenere in vita il progetto gastronomi- settore dei take-away e dei self-service e Ed è proprio in questo mese di mar- co alle condizioni esistenti senza poterlo in terzo luogo la cosiddetta gastronomia zo che un nuovo «key account manager» portare avanti e trovare nuovi stimoli. sistemica, quindi mense e cucine comu- (assistente o consulente alla clientela) ini- I pochi ristoratori, albergatori e cuo- nitarie. Da dove deve iniziare Bio Suisse, zia la sua attività presso Bio Suisse e che chi rimasti fedeli a bordo del bastimento quali sono le migliori opportunità per la con una percentualità d’impiego del 20% beccheggiante naturalmente avrebbero Gemma? La ristorazione tradizionale per si occuperà del settore della gastronomia. auspicato maggiori stimoli e si lamenta- quanto riguarda la cifra d’affari forse non «L’intero reparto marketing e tutti gli altri vano periodicamente della mancanza di è la più importante, ritiene Schenkel, in dipartimenti gli assicurano un appoggio appoggio nel campo della comunicazio- compenso crede che questo settore possa fattivo», promette Schenkel. ne. Una piattaforma pubblicitaria sarebbe giovare all’immagine. Bio Suisse proba- senz’altro una fra le finalità principali. bilmente nella ristorazione tradizionale Markus Bär bioattualità 2/08 5
Il ristorante bio sulla strada del Gottardo Franz Huber e Yvonne Herzog hanno realizzato con impegno e cura un ristorante bio a Schattdorf nel Canton Uri: il ristorante Adlergarten vale senz’altro una visita. Il modello aziendale è sorprendente. I l cinquantenne, statura alta, sembra calmo e pacato. Non è per niente stres- sato, pur gerendo non solo il ristorante di fare tutto con cura, senza pasticciare». La coppia biogastronomica ha ripreso il ristorante nel 2002. «Abbiamo iniziato che conta 4800 abitanti. La posizione dal punto di vista stradale è favorevole: sulla strada del Gottardo tra Altdorf e Erstfeld «Adlergarten» ma anche una ditta di com- a servire carne biologica, per noi era im- nel Canton Uri dove non esiste nessun mercio di carburanti e combustibili. Franz portante. Una delle cose peggiori infatti negozio bio. Huber si accorge del mio stupore per que- sono i trasporti degli animali. Risultava Il ristorante Adlergarten non offre sta combinazione: «Sì, mia moglie ed io però sempre più difficile spiegare ai clien- gastronomia di tendenza o di altissimo li- proveniamo da altre esperienze. Ci rag- ti e anche a noi stessi perché l’ossobuco è vello bensì una cucina curata e fantasiosa. giungerà più tardi, è consulente aziendale biologico e la pannacotta al sedano con «Desideriamo che l’apprendista venga qui attiva soprattutto nel settore sanitario.» tartufo nero invece no». a mangiare con la sua ragazza e che venga L’intera cucina quindi all’inizio del anche il signor professore. Tutti e tre sa- Da carne bio a bio integrale 2004 è stata convertita a bio integrale, alla ranno trattati alla pari». «Per voi il ristorante Adlergarten è un cucina Gemma certificata. «Il segmento Tutte le salse, le minestre, il pane, i hobby?» chiedo. «Beh, tutto è iniziato bio rappresenta dal cinque al dieci per gelati sono fatti in casa. L’unico prodotto così….», e ci si accorge presto che Franz cento di tutta la popolazione, è un bel già pronto che il ristorante acquista sono Huber e Yvonne Herzog agiscono spinti da mercato» si sono detti Yvonne Herzog e le patate fritte – gli esperimenti per pre- una convinzione di fondo. «Desideriamo Franz Huber e hanno osato l’esperimento pararli finora non hanno avuto risultati riunire la salute e il piacere. E cerchiamo del ristorante bio a Schattdorf, un Comune Foto: Markus Bär soddisfacenti. «Bio da solo non riempie un ristorante» La maggior parte degli avvent ori non è alla ricerca di una cucina biologica ma va all’Adlergarten perché è un posto simpa- tico e perché si mangia bene. I giovani ci vengono soprattutto per la pizza. L’influsso dello chef di cucina non si ferma alla questione bio o non bio. «Bio da solo non riempie un ristorante» spiega Franz Huber. «Ci vuole un team impe- gnato, creatività, gentilezza, qualità co- stante». Pian pianino la voce che ci sia un risto- rante bio in un Comune urano poco cono- sciuto che vale la pena visitare ha iniziato a circolare anche fra i consumatori bio nelle altre regioni svizzere e alcuni abban- donano l’autostrada (o il treno a Flüelen) per andare a mangiare all’Adlergarten. Per circa 60 franchi compresa la colazione si può anche pernottare in una delle quattro camere per gli ospiti che durante l’estate attirano soprattutto i ciclisti. Il ristorante Adlergarten acquista il 90 per cento della carne da aziende bio del luogo. «Il nostro macellaio si fa certificare solo per noi». La verdura proviene soprat- tutto da un orticoltore locale. «Acquistare e trasformare qui, mantenere la creazione di valore nel Canton Uri», questo è impor- Mangiare all’«Adlergarten»: in famiglia nella pizzeria… tante per Franz Huber. 6 bioattualità 2/08
Nella prossima edizione: la guida gastronomica Gemma Nell’edizione di aprile di bioattualità offriremo una panoramica di tutte le aziende gastronomiche – alberghi, ri- storanti, case di cura e centri di forma- zione – che cucinano con la Gemma. Coloro che desiderano festeggiare già prima un compleanno importante con un banchetto o offrire ai partecipanti a seminari piatti biologici possono trova- re l’elenco aggiornato degli esercizi di ristorazione Gemma sotto www.bio- suisse.ch > Konsumenteninfos > Hier essen Sie Bio. Nel mese di aprile bioattualità offrirà inoltre due ulteriori ritratti di esercizi con cucina Gemma: un albergo in un casta- gneto con magnifica vista e una cucina mobile senza sede fissa che si reca dai propri clienti in diverse località. mb Il personale al timone Il personale viene trattato in modo dav- vero degno di nota. Nell’azienda lavorano tre cuochi diplomati, un pizzaiolo con formazione empirica, un apprendista e Foto: Gemeinde Schattdorf … o in ambiente più esclusivo nel grotto. Foto: Markus Bär Huber vuole personale che cerchi più rante Adlergarten: «Non siamo costretti di un semplice lavoro. Infatti prima o poi a vivere della gastronomia, a questo pro- Huber prevede che il personale riprenda il posito siamo privilegiati». Dimostrano ristorante, questo è il suo obiettivo dichia- comunque che è possible: un ristorante rato. Tutti lo sanno e tutti sono a cono- con cucina Gemma in un paesino senza scenza di tutte le cifre aziendali. Visto che turismo dove la maggior parte della gente l’azienda deve pagare il 2 per cento in me- va a casa a pranzare. no d’affitto può versare salari più alti del Infatti nel frattempo, grazie ai sussidi 2% di quanto non siano usuali nel ramo. incrociati che la coppia Huber –Herzog ha Non meraviglia quindi che non vi è versato per due anni, l’azienda si finanzia praticamente cambio di personale. Nel da sé. Anzi, un sussidio incrociato sussiste Schattdorf visto dall’alto team regna armonia e l’avventore lo sen- tuttora: la coppia di gerenti a tempo par- te. ziale non percepisce alcun salario! sei camerieri con un grado di occupazio- Yvonne Herzog e Franz Huber svela- ne variante dal 60 al 100 per cento. Tutte no volentieri il piccolo segreto del risto- Markus Bär queste persone tuttavia devono saper fare Foto: Ilona Schmid tutto, infatti vige la rotazione del lavoro tra servizio, buffet, cucina e forno per pizza. «Questa rotazione favorisce la compren- sione reciproca, tutti devono essere coin- volti nel lavoro» spiega Huber. Non c’è uno chef de service, vi sono responsabili per i diversi incarichi e anche loro sottostanno al principio della rotazione. Per il ristorante Adlergarten è molto importante anche il perfezionamento. Tutti seguono ogni anno un corso di per- fezionamento. Quest’anno si tratta di un corso di dietetica. L’azienda paga i costi per i corsi, il personale mette a disposi- zione il proprio tempo. Il pizzaiolo Ramesh Sinnathamby. bioattualità 2/08 7
N QUI E ORA Cervino e zucchero filato La superficie bio aumenta. Il volume di mercato bio aumenta. La superficie espositiva aumenta. Alla fine di febbraio ci si incontra a Norimberga alla BioFach, il più grande e impressionante appuntamento del mercato bio globale. Quest’anno c’era anche bioattualità. D al discorso inaugurale di Gerard Depardieu in occasione dell’apertu- ra della fiera mondiale del mercato bio- N on avrebbe certo fatto brutta figura la Svizzera, che continua a considerarsi la culla dell’agricoltura biologica dato che ettaro sarebbero stati guadagnati 1150 dollari. Per il 2006 eseguendo lo stesso calcolo si otterrebbero già 1270 dollari. logico, la BioFach di Norimberga, non è ai tempi era molto più avanti dei Paesi Limitiamo ulteriormente il calcolo: la emerso quanto sia biologica la viticoltura confinanti, offrendo a una fiera di questo crescita di mercato 2006 diviso la crescita praticata nei suoi vigneti. Tuttavia, a suo calibro un buon caffè biologico equo e delle superfici nel 2006 ci danno la bella dire, si sente vicino all’agricoltura biologi- solidale, panna con la Gemma e un croc- cifra di 2777 dollari per ettaro. I bioagri- ca e reputa positivamente il biologico, una cante biscotto di avena con zenzero tutto coltori quindi guadagnano sempre si più? via per uscire dall’anonimità della produ- bio. Di tutto ciò ce n’era più che sufficienza Difficilmente! Gettando uno sguardo nei zione alimentare: «L’agricoltura biologica nelle oltre 2500 bancarelle di 110 Paesi su padiglioni della fiera si può concludere inizia al momento dell’incontro tra il con- più di nove ettari di superficie espositiva. che una parte sempre minore delle cifre sumatore e il produttore». Una dozzina di Poiché è proprio per questo che erano pre- d’affari in crescita finisce nelle tasche dei guardie del corpo ha poi impedito l’incon- senti: per far degustare il proprio caffè, la produttori. tro dei visitatori con il popolare interprete propria panna da caffè, presentare le taz- ( di Obelix. ( zine compostabili e i biscottini bio. ( L ’esposizione delle novità ha mostrato che cosa riesce a entusiasmare ai nostri N el suo discorso inaugurale il presi- dente dell’associazione mondiale per l’agricoltura biologica IFOAM Gerald A. D urante i quattro giorni BioFach è ri- masta aperta per complessivamente 35 ore. Chi in questo tempo avrebbe vo- giorni facendo aumentare il fatturato. Per i golosi zucchero filato in scatola o mo- retti, per gli appassionati di cucina rösti o Herrmann ha affermato che bio sarebbe luto visitare tutte le bancarelle avrebbe riso per sushi, per i salutisti biscotti light diventata una tendenza e costruirebbe avuto a disposizione circa 50 secondi per o fiocchi arricchiti con omega 3, per gli ponti tra lavoro artigianale e stile di vita ogni bancarella. amanti del fast-food hamburger con pa- moderno – per poi fare subito la morale ai ( nini al sesamo. C’erano però anche ortaggi commercianti e ai trasformatori presenti: «Bio è diventato un buon affare, sempre più aziende vi aderiscono e va bene così. I mercati bio stanno vivendo un boom irrefrenabile. Alla BioFach sono state presentate le più recenti cifre disponibi- di nuova invenzione: il «cetriolo primiti- vo« presentato dal selezionatore olandese Eosta, che ha l’aspetto e il gusto di un vero Affinché bio rimanga un buon affare an- li globalmente e che concernono l’anno cetriolo. Oppure la nuova varietà di barba- che a medio e lungo termine non dobbia- 2006. Rispetto al 2005 la superficie bio bietole «Robuschka« della ditta di sementi mo però perdere il nostro spirito dei pri- è aumentata di 1,8 milioni raggiungen- Bingenheimer SA che riunisce tutte le ca- mi anni«. Ogni imprenditore ha l’obbligo do 30,4 milioni di ettari – soprattutto in ratteristiche di una buona barbabietola. In di sviluppare ulteriormente il sistema e Australia e Oceania (oltre 600'000 ettari) mezzo ai vari crunch! crock! crisp! crack! di trasmettere lo spirito del biologico ai e in Europa (oltre 500'000 ettari). L’esperta pop! chips! sembravano relitti di un buon, nuovi arrivati. «Non basta solo parteci- del FiBL Helga Willer ha spiegato che per vecchio mondo bio in via di estinzione. pare«. alcuni Paesi sono già disponibili i dati per ( B ( io Suisse quest’anno non ha parteci- pato con una bancarella propria – una il 2007 che indicano un’ulteriore crescita. Il mercato del biologico invia segnali an- cora più ottimistici. La società di studi e I n ottima posizione nel padiglione del commercio specializzato germanico, vicino alla bancarella delle novità, ecco misura di risparmio decisa dal reparto ricerche di mercato Organic Monitor di la latteria Biedermann di Bischofszell. Il marketing. L’organizzazione mantello è Londra ha reso noto che nel 2006 la cifra trasformatore svizzero registra succes- tuttavia riuscita a trovare un modesto po- d’affari ammontava a 38,6 miliardi di dol- si sul mercato bio tedesco da quando il sticino presso il Swiss Pavilion dell’Osec, lari americani, 5 000 000 000 di dollari in grossista Dennree offre ai negozi bio del- l’ufficio federale che incoraggia la pro- più rispetto al 2005. Il mercato del biolo- la Germania intera una gamma delle sue mozione delle esportazioni. Per quanto gico tra il 2000 e il 2006 è quindi cresciuto specialità – con la Gemma. Il suo lassi riguarda la cura dello spirito del biolo- del 116 %. Anche in questo caso per finire (una specie di iogurt da bere) ai fiori di gico si trattava però anche di scendere a una buona notizia: anche per il 2007 e gli rosa figurava fra le novità, il lassi di mango compromessi: Osec ha offerto agli ospiti anni successivi ci si attende una sana cre- ha addirittura ottenuto il premio «succes- Nespresso in tazzine di plastica, panna da scita. so dell’anno«. Questo onore viene conferi- caffè in porzioni singole e amaretti, tutta ( to a un prodotto che nell’anno precedente merce convenzionale. bio.inspecta nella bancarelle di fronte ha chiuso entrambi gli occhi davanti a questa immagine della T utti questi numeri invitano a giocare con le cifre. Suddividendo unifor- memente la cifra d’affari conseguita con è stato presentato come novità e che da allora è stato il più venduto in Germania. Biedermann intanto consegue il tre per Svizzera. prodotti bio nel 2005 su tutte le superfici cento della cifra d’affari all’infuori della ( gestite in regime biologico, in media per Svizzera. 8 bioattualità 2/08
I l successo ottenuto sul palcoscenico UE Foto: Alfred Schädeli non è però piovuto dal cielo. Dal 2000 Pius Biedermann è stato sempre presen- te alla BioFach per allacciare contatti e prendere piede sul mercato dell’esporta- zione, dapprima alla bancarella comuni- taria svizzera dove Osec si occupa di tutti i lavori amministrativi e preparatori per gli espositori, e dall’anno scorso con una bancarella propria. ( P oco lontano da Biedermann la Switzeland Cheese Marketing GmbH ha cercato di posizionare sul mercato bio germanico specialità di formaggio sviz- zere. Bisogna dire che ha avuto luogo un positivo cambiamento di paradigma: po- chi anni fa il settore del formaggio sviz- zero non ha manifestato alcun interesse di aprire i canali d’esportazione per il formaggio bio. Al contrario, si temevano collisioni con la presenza sul mercato di formaggio convenzionale che all’estero viene offerto con un’immagine vicina al biologico. Oggi il vortice dei mercati bio circostanti sembra essere così grande che gli addetti al marketing hanno dovuto ricredersi. Adesso ci sono anche loro. ( P oco distante dalla modesta banca- rella comunitaria svizzera dell’Osec, l’Austria si è presentata con un padiglio- ne molto vistoso e spazioso. Il partner di Euro 08 sembra di avere più voglia di esportare che la Svizzera. 111 espositori austriaci hanno presentato i propri pro- dotti bio, dalla Confederazione se ne sono presentati tre volte meno. L’appartenenza dell’Austria all’UE sarà anche un motivo. Per gli esportatori svizzeri le formalità do- ganali potrebbero giocare un ruolo deter- rente anche dopo lo smantellamento delle frontiere. ( L a promozione delle esportazioni del Paese confinante a est è più offensi- va. Agli offerenti svizzeri l’Osec fornisce gratuitamente unicamente una parte dei propri servizi. Per la presenza alle fie- re dispone di un budget di meno di due Un vero colpo da maestro: l’Austria sposta le montagne. Marketing per formaggio bio sviz- milioni con i quali deve presenziare a una zera alla bancarella comunitaria dell’Austria. ventina di fiere; BioFach è una delle meno importanti. Coloro che desiderano par- ( bandiera di Bio Austria. Mercato mirato: tecipare alla bancarella comunitaria de- vono pagare il posto di tasca propria – e devono oltre tutto versare un contributo G razie al Cervino la promozione del- l’esportazione austriaca concede qual- che briciola di elemosina ai vicini meno il commercio specializzato germanico. Chiaro? Il direttore di Gute Zeit Wolfgang Böhlk vuole posizionare l’Emmental, il alle spese dell’Osec, per esempio per l’ac- abbienti. Infatti al mercato bio conferisce Gruyère e l’Appenzell, che fa porzionare e quisto della macchina Nespresso. Lo stato nuovo splendore all’identificazione sviz- imballare in Austria, nella fascia di prez- austriaco è nettamente più generoso con zera: con il Cervino, la croce svizzera e la zo superiore. I prezzi al chilo si situano i partecipanti: oltre ai servizi si assume Gemma Bio Suisse l’azienda commerciale fra 22.90 e 24.90 euro. Quindi tra 36.60 a anche una parte notevole delle tasse per Gute Zeit GmbH promuove il formaggio 39.80 franchi. la bancarella. bio proveniente dalla Svizzera – sotto la Alfred Schädeli bioattualità 2/08 9
N BIO SUISSE Fase decisiva nel processo d’elaborazione delle linee guida Alla prossima AD i delegati dovranno scegliere fra tre varianti per decidere il futuro orientamento stra- tegico di Bio Suisse. In occasione dell’AD nell’autunno 2008 saranno sottoposte all’approvazione (o al rigetto) linee guida formulate. N elle nuove linee guida Bio Suisse de- finisce l’orientamento strategico a lungo termine. All’inizio del 2007 il consi- strategia dell’ASOAB degli anni ottanta quando non esisteva ancora Bio federale bensì una sola “confederazione bio» La politica, 2) nell’assicurazione della qualità e nello sviluppo dell’agricoltu- ra biologica, 3) nel mercato e 4) nella glio direttivo ha avviato la revisione delle variante 1 oggi indebolirebbe inutilmente formazione. linee guida del 1997. Un gruppo di pro- la rinomata Gemma. Con l’adeguamento f. La democrazia all’interno dell’asso- getto coordina il processo e ha il compito delle direttive all’Ordinanza bio si rinun- ciazione e la Gemma rappresentano di coinvolgere membri e responsabili del cerebbe a un’importante parte di autono- alti valori per Bio Suisse. mondo agricolo. mia nella definizione delle direttive. g. Esiste contemporaneamente una vi- Il consiglio direttivo sottopone all’ap- sione del Paese bio Svizzera (un bio) e provazione dei delegati tre varianti per il La visione comune di un alto posizionamento (raggiun- futuro: Le linee guida dell’anno 1997 non rispon- gere maggior valore sul mercato, di- rettive proprie, motore di sviluppo). Variante 1: Variante 2: Variante 3: Lo scopo di Bio Suisse è e rimane il strategia del marchio Strategia della marca separazione di associazio- promuovimento dell’agricoltura biologica ne e marca e il perseguimento di obiettivi ecologici. Il Gemma come marchio sul- Posizionare la Gemma come 1. Nuova associazione na- la base di Bio federale; Bio marca forte; Bio Suisse orga- zionale di tutti i bioagri- metodo di gestione biologica va ulterior- Suisse in futuro organiz- nizza solo aziende Gemma. coltori; mente esteso sulla base dei principi dei za tutte le aziende Bio in 2. Sviluppare ulteriormente pionieri del biologico e del loro continuo Svizzera. la Gemma Bio Suisse co- sviluppo fino ai nostri giorni. In tal modo me marca forte. i principi dell’agricoltura biologica posso- La Gemma come marchio La Gemma, la marca forte Vengono tutelati sia gli inte- no essere tradotti in modo ancora più cre- sul maggior numero possibi- delle aziende Bio Suisse è ressi dei produttori che quel- dibile e l’agricoltura biologica potrà posi- le di prodotti bio in Svizzera sinonimo di prodotti bio li degli utenti della Gemma, zionarsi più chiaramente come la forma è sinonimo dello standard di alta qualità e dall’ottimo ma in due strutture separate di agricoltura sostenibile e lungimirante. riconosciuto dalla legge sapore. dal punto di vista dell’orga- La visione consiste nel fatto di conseguire (OBio) nizzazione. una sempre maggiore affermazione sul Il consiglio direttivo raccomanda ai dono più a tutte le esigenze attuali. Il pro- mercato dei prodotti biologici ottenuti e delegati l’approvazione della variante 3 cesso per la revisione delle linee guida ha trasformati in Svizzera. Le aziende biolo- “separazione associazione e marca». Ciò mostrato che in numerosi punti occorre giche devono continuare a essere gestite significa che l’associazione in futuro sarà trovare un nuovo consenso ma che attual- dalle generazioni future in strutture rurali organizzata in due unità separate. I con- mente sono fortemente ancorati i seguenti in modo redditizio. In ogni caso vogliamo cetti Bio Suisse e Gemma inseparabili da punti: raggiungere lo scopo con un’organizzazio- 27 anni rimarranno associati: nelle teste a. Bio non si riduce solo a agricoltura, ne in cui i bioagricoltori siano i promotori dei consumatori svizzeri sono fortemen- Ordinanza Bio e direttive Bio Suisse e che tramite i delegati abbiano il supremo te ancorati. La Gemma va ulteriormente bensì rappresenta una forma globale potere decisivo. La democrazia nell’asso- sviluppata come marca forte. I produttori e indipendente di agricoltura, trasfor- ciazione nonché il vantaggio che i membri continueranno a mantenere la sovranità mazione e commercializzazione. traggono dalle conquiste rimangono valo- sulle direttive. In futuro tuttavia sarà ne- b. I produttori bio contrassegnano con ri fondamentali. cessario riunire tutte le tendenze del bio- la Gemma i loro prodotti con un’alta logico in Svizzera, anche e soprattutto a li- qualità di processo. Domande aperte vello dei produttori. Ciò richiede la fonda- c. I prodotti biologici vanno seguiti “dal In diversi workshop sono state discusse zione di una nuova associazione unica dei campo fino al piatto». e trattate le domande scottanti che ri- produttori bio svizzeri. Quest’associazione d. Bio Suisse, l’organizzazione dei bioa- guardano il futuro delle aziende biologi- con una struttura snella dovrà rappresen- gricoltori, si impegna contempora- che svizzere e lo sviluppo positivo delle tare gli interessi delle aziende bio svizzere neamente a favore 1) delle esigenze aziende di trasformazione e commerciali e provvedere affinché i diversi orienta- ecologiche 2) degli interessi dei mem- con la Gemma. Nel corso del processo d menti dell’agricoltura biologica non si bri e 3) della commercializzazione revisione delle linee guida sono emerse le contrastino a vicenda. Il consiglio diret- della Gemma. seguenti domande chiave: tivo respinge la variante 1 “strategia del e. Bio Suisse si impegna professional- a) La Gemma viene posizionata come marchio». Questa via corrisponde alla mente 1) nelle pubbliche relazioni/in marchio (marchio di qualità) o come 10 bioattualità 2/08
Cambio ai vertici dell’assicurazione qualità Alla fine di febbraio Markus Wittmer, responsabile dell’assicurazione della qualità, ha lasciato Bio Suisse per affrontare nuove sfide. Hans Ramseier, che essendo attivo quale responsabile del settore importazione già conosce l’azienda a perfezione, assumerà il suo compito presso Bio Suisse. M arkus Wittmer ha lavorato per Bio Suisse per più di dieci anni vivendo di persona la rapidissima crescita della ra della certificazione hanno occupato l’associazione. Markus Wittmer è anche stato nominato membro del primo con- Assieme al suo team Markus Wittmer ha contribuito moltissimo all’alta credibilità della Gemma. Gemma e quindi anche del segretariato siglio di amministrazione di bio.inspecta. «Mantenere alta la credibilità della centrale a Basilea. Ha inziato la sua car- Certamente il suo non è sempre stato un Gemma nel quotidiano significa trovare riera come responsabile del dipartimen- compito facile. Markus Wittmer negli un buon equilibrio tra prescrizioni, con- to importazione. «In quegli anni di forte scorsi anni ha continuamente ampliato trollo e appello alla responsabilità pro- crescita si trattava soprattutto di adeguare e rielaborato il sistema di assicurazione pria degli utenti della Gemma», conclude le strutture e di mettere ordine nei più della qualità interno ed esterno. Si è sem- Wittmer. «Occorre però tenere d’occhio disparati processi» ricorda Wittmer. Ciò pre preoccupato di una buona e stretta tutti quanti, anche gli organi Bio Suisse e comportava anche la creazione di una collaborazione con le commissioni del gli uffici di controllo. Non si trovano solo banca dati. Come responsabile del pro- marchio. Wittmer si rallegra di poter con- amicizie, il lavoro può essere snervante.» getto BioFach ha anche portato avanti il segnare a Hans Ramseier un dipartimento Markus Wittmer si rallegra di affron- rafforzamento dell’immagine internazio- che «continua a funzionare come il mo- tare il nuovo compito di responsabile di nale di Bio Suisse. tore di un maggiolino VW. Grazie a una progetto presso Grün Stadt Zürich dove Nel 2001 l’ingegnere agronomo di- buona base oggi si possono eseguire delle potrà continuare a impegnarsi per risol- plomato ha assunto la direzione dell’as- modifiche nei processi senza che l’intero vere i problemi legati all’ecologia. sicurazione della qualità. «Una posizione sistema sia subito messo in questione». Jacqueline Forster-Zigerli complessa e esposta», così descrive il suo Foto: zVg compito. Temi come residui e l’apertu- marca (marchio commerciale)? O quanto carattere di marca e quanto di marchio deve avere la Gemma? b) La Gemma deve discostarsi da Bio fe- derale o va piuttosto armonizzata con l’Ordinanza Bio? c) La Gemma è anche sinonimo della qualità del prodotto o solo della qua- lità di processo? d) La Gemma include l’intera catena di creazione del valore aggiunto o si li- mita primariamente alla produzione? e) La Gemma si orienta in primo luogo alle esigenze dei produttori o anche a quelle dei consumatori? f) Chi sono i proprietari (responsabi- li) di Bio Suisse e della Gemma e chi sono i clienti: produttori, aziende di trasformazione, commercianti e con- sumatori? g) Bio Suisse è l’associazione di “bio» o della “Gemma»? Dalle domande aperte nel corso del processo in atto da un anno e mezzo sono risultate le tre varianti che saranno ogget- to della votazione dell’AD nella primavera 2008. Ai delegati la responsabilità di indi- care la via verso il futuro. Non sempre un lavoratore silenzioso: Markus Wittmer lascia Bio Suisse dopo un impegno Christian Voegeli, Bio Suisse più che decennale. bioattualità 2/08 11
Lotta per le priorità Quale delle tre varianti delle linee guida è la migliore? Quale influsso hanno le diverse priorità sul futu- ro della Gemma? Quattro membri di Bio Suisse si sono incontrati a Zurigo pre scambiarsi le opinioni in merito ai vantaggi e agli svantaggi delle varianti. Negli scorsi anni è stata investita tantissi- e di dover constatare che non ci restava Lo si legge anche nelle lettere che i lettori ma energia nel lavoro per lo sviluppo delle che semplicemente accettare determinate hanno inviato a bioattualità: ci si distacca, linee guida. Perché sono necessarie nuove norme del Regolamento UE e dell’Ordi- nessuno ha voglia di leggere 35 pagine di linee guida? Che vantaggio rappresentano nanza Bio della Confederazione. contenuti che non interessano l’azienda per Bio Suisse? Stefan Schreiber: Provengo dalla Valle agricola in senso stretto come per esempio Alfons Cotti: Anch’io all’inizio avevo di Frick, vicino alla frontiera con la la cura del paesaggio, la cura del suolo, la qualche perplessità in merito. Ci si po- Germania. Constato che le radio regiona- salute degli animali, eccetera. Qui si tratta trebbe anche chiedere: perché non si può li germaniche trasmettono regolarmente di strutture nel mercato e nella direzione lasciare la situazione così com’è? Non era pubblicità per il biologico. Una grande ca- dell’associazione. poi così male. Vale però la pena chiedersi tena di negozi è stata convinta a commer- Alfons Cotti: Al momento della fonda- se siamo sulla giusta via. Nuove linee gui- cializzare prodotti biologici e sfrutta enor- zione di Bio Susse si sono riunite sotto un da possono essere d’aiuto. memente questo fatto nella pubblicità. Ho solo tetto – nonostante le grandi differen- Christian Butscher: Si tratta di trovare partecipato a più riprese alle degustazioni ze - tutte le organizzazioni per l’agricol- l’identità e di formulare gli obiettivi, co- di latte e mi sono accorto che la Gemma tura biologica importanti. Questo è stato sa che per un’organizzazione come Bio per la gente riveste una posizione impor- un atto da pionieri. Adesso siamo giunti a Suisse è assolutamente importante perché tante. Dopo un lungo lavoro di sviluppo un bivio, dove questa conquista viene in deve rimanere attuale e questo comporta la Gemma può anche raccogliere qualche parte messa in forse a causa degli sviluppi sempre uno sviluppo. Un’organizzazione frutto. Essa deve impersonare l’agricoltura degli ultimi anni. Bio Suisse 25 anni fa fa- così importante per l’agricoltura biologica biologica svizzera e rappresentarla verso ceva lei stessa la politica del biologico ed deve avere un obiettivo e questo obiettivo l’esterno. Con la Gemma abbiamo creato era libera nell’elaborazione delle direttive viene formulato in comune grazie all’ela- un ottimo marchio e dobbiamo averne dato che la Confederazione non se ne oc- borazione delle linee guida. cura. Dobbiamo scoprire nell’attuale di- cupava. Quando poi la Confederazione Stefan Schreiber: Le sfide che l’agricol- scussione quale delle tre varianti sia la più ha iniziato a prendere tanto sul serio il tura svizzera e l’agricoltura biologica in adatta a questo scopo. biologico da introdurre l’Ordinanza Bio, particolare dovranno affrontare diven- la situazione si è fatta più difficile. Sono tano sempre più importanti: bio UE, Bio Secondo voi la Gemma ha bisogno di mag- sorti i problemi descritti da Elsbeth. Ora federale, accordi di libero scambio. Ci giori stimoli? dobbiamo chiederci se è giusto permette- muoviamo su un determinato binario, e Stefan Schreiber: Penso di sì. Come pro- re in misura sempre maggiore allo Stato va bene così, ma la direzione deve essere duttori dobbiamo poter appoggiare mag- di dire che cosa è bio e che cosa invece no. quella giusta. Le linee direttive sono un giormente la Gemma. È importante che Penso che dobbiamo creare strutture che buon strumento. Anche le discussioni che la Gemma possa rientrare nel concetto ci permettano di esercitare un influsso sorgono tra gli agricoltori sono preziose. dei produttori, nel senso di un’agricoltura molto forte. Elsbeth Arnold: Sostengo gli accordi biologica normale e naturale. È qui che Un esempio negativo è la produzio- sugli obiettivi che figurano nelle attuali dobbiamo trovare soluzioni. ne bio settoriale resa possibile grazie al- linee guida e in fondo potremmo anche Christian Butscher: Non possiamo in l’Unione contadini. Non abbiamo potuto mantenerli. Negli ultimi anni però vi so- nessun caso mettere in gioco quanto ab- esercitare sufficiente influsso per impe- no stati numerosi cambiamenti in seno a biamo raggiunto finora con la Gemma. La dirla. Bio Suisse, anche dissidi e scontenti. La discussione attorno alle linee guida mo- Christian Butscher: Le questioni riguar- discussione su un nuovo obiettivo e la via stra però che per i bioagricoltori è molto danti le direttive sono certamente im- che occorre percorrere per raggiungerlo è difficile mantenere la visione d’insieme. portanti ma non vanno sopravalutate. Vi buona. È anche positivo che siano in molti sono altri campi spesso trascurati come a partecipare e a riflettere. Gli interlocutori per esempio la ricerca, la formazione e la qualità. Finora in questi campi abbia- Elisabeth Arnold, contadina di Spirigen Bio Suisse negli scorsi anni ha agito con suc- mo fatto troppo poco. Come possiamo UR, ha collaborato nel gruppo di proget- cesso. La Gemma ha un alto grado di noto- to linee guida. far influire nella ricerca le questioni che rietà, la gente ha fiducia in essa, i prodotti Christian Butscher, contadino a Madis- ci occupano in azienda? Come possiamo Gemma sono ottenibili ovunque. In quale wil (BE, è presidente dell’associazione formare la futura generazione affinché ambito bisogna agire? per l’agricoltura biodinamica. possa continuare il nostro lavoro? Come Elsbeth Arnold: Non bisogna soprattutto Stefan Schreiber, contadino a Wegen- possiamo migliorare la qualità dei pro- sottovalutare gli influssi dello spazio UE stetten AG, è presidente della Aargaui- dotti? A queste domande occorre dare sche Bioland-Vereinigung. che ci riserverà ancora tante sorprese. Ci una risposta. Questo però dipende solo Alfons Cotti, contadino a Sur GR, è pre- è già successo a più riprese di trovarci alle da noi, non possiamo aspettarci nessun sidente di Bio Grischun. assemblee dei delegati con le mani legate aiuto dallo Stato. 12 bioattualità 2/08
Foto: Alfred Schädeli Quale sarà il futuro dell’associazione e della Gemma? Christian Butscher, Elsbeth Arnold, Alfons Cotti, Stefan Schreiber. Da tutti gli interventi emerge che le nuove Riuscirà l’associazione a vincere questa Christian Butscher: Come organizzazio- linee guida dovranno diventare uno stru- sfida? ne dei bioagricoltori possiamo partecipare mento per Bio Suisse per prendere in ma- Alfons Cotti: Penso di sì. I produttori che a tutte le procedure di consultazione della no le proprie sorti. Quale variante è la più commercializzano con la Gemma aderi- Confederazione. A questo si aggiungono adatta a questo scopo? ranno a Bio Suisse per considerazioni di buoni contatti personali in seno all’Ufficio Christian Butscher: Dobbiamo cercare economia di mercato. Coloro che non federale dell’agricoltura. Possiamo quindi con cura delle vie e creare spazi per tro- necessitano della Gemma aderiranno già ora esercitare il nostro influsso e dire vare all’interno di Bio Suisse una nuova piuttosto all’organizzazione bio senza la che cosa è l’agricoltura biologica. È però struttura tra i contadini, il commercio e Gemma. Nei Grigioni vi sono allevatori solo grazie alla nostra iniziativa che ac- la trasformazione. Sono del parere che la di pecore che sono membri di Bio Suisse quisiamo questo potere. Perderemmo di prima e la terza variante in questo punto da dieci o quindici anni e che non sono peso se riposassimo sugli allori per quanto divergono fortemente mentre la secon- mai riusciti a vendere un agnello con la riguarda le direttive. da è la migliore a questo proposito. Le Gemma. È evidente che siano scontenti. discussioni di principio che concernono E non sono nemmeno disposti a inaspri- Bio Suisse avrebbe sufficiente profilo con veramente gli agricoltori devono ottenere re le direttive per motivi di economia di questa variante per soddisfare i membri spazio. Coloro che sono attivi nel com- mercato. Ciò in definitiva può portare a che oggi si impegnano? mercio e nella trasformazione e che sono una paralisi. Elsbeth Arnold: Bisognerebbe soddisfare vicini al mercato devono poter disporre di una condizione: i produttori che attual- una piattaforma all’interno di Bio Suisse. Le varianti 3 e 1 hanno in comune che pos- mente collaborano strettamente con Bio Demeter ha trovato una buona soluzione sono aderire all’organizzazione bio anche Suisse devono assolutamente rimanere separando l’associazione dalla federazio- aziende senza la Gemma. La variante 1 fedeli alla Gemma. Se con questa variante ne. Ciò però non significa che si possa tuttavia non prevede più direttive proprie. non si sentono più rappresentati e si riti- semplicemente adottare questa soluzione Questo risolverebbe anche il dilemma? rano, la stessa non è attuabile. per Bio Suisse. Elsbeth Arnold: Con la variante 1 po- Christian Butscher: Se abbandoniamo Alfons Cotti: Se si vuole aprire la Gemma tremmo evitare di elaborare e discutere le nostre stesse direttive e non diciamo e renderla più consona ai bisogni di mer- normative. Potremmo affidare questo più che cosa è l’agricoltura biologica – le cato si possono sviluppare le direttive per lavoro alla Confederazione. Si liberereb- dimensioni del porcile, come concimare, la Gemma in modo più indipendente dal- bero potenzialità enormi, si potrebbero quale semente impiegare – la nostra forza l’Ordinanza Bio. Dall’altra parte vorremmo incaricare esperti a diventare politica- di condeterminazione viene a mancare. conquistare tutti i bioagricoltori. Questo mente attivi e a esercitare il loro influsso in Finiremmo per sederci a un grande tavo- potrebbe rivelarsi un’impresa ardua e la Svizzera e anche a livello europeo. Lavoro lo presso l’associazione bio: uno avrebbe variante tre è la più adatta per realizzarla. volentieri con la Gemma. Quello che però davanti a sé la bandierina dell’ingrasso di Ne risulterebbe un’associazione bio aperta mi infastidisce è il continuo inveire contro maiali, un altro la bandierina dell’ingras- a tutte le aziende biologiche, con o senza i poliziotti delle normative, è ovvio ed è so di bovini e il nostro rappresentante la Gemma, e in questa associazione ci sareb- umano che si commettano errori durante bandierina bio, ma a parlare sarebbe solo be una Bio Suisse che appoggia la Gemma i controlli. Con la variante 1 la Gemma il presidente. e che la riempie di contenuti. potrebbe liberarsi da queste discussioni. Alfons Cotti: Bio Grischun all’inizio ha bioattualità 2/08 13
dato la preferenza alla variante 1. Ora pe- vative che risparmiano energia o che ge- vire a integrare i migliori aspetti delle va- rò siamo giunti alla conclusione che non stiscono l’azienda in modo rispettoso del rianti uno e tre. Dobbiamo stare attenti a dobbiamo allontanarci dalle direttive. clima. Sarebbe un punto a favore rispetto non pensare troppo in questi termini di Altrimenti vi è il rischio che le aziende che ad altri marchi. circoscrizione. Qui attorno al tavolo ab- possono adempiere requisiti più severi, Alfons Cotti: L’apertura in linea di mas- biamo tutti obiettivi simili, affrontiamo come per esempio NOP, si organizzereb- sima è un fatto positivo ma non deve i problemi insieme. Tutte e tre le varianti bero in proprio e si avrebbe una scissio- succedere che sorgano nuovi marchi sul hanno buoni approcci. Bisognerebbe ora ne all’interno dell’agricoltura biologica. mercato che scacciano la Gemma. mettere in atto una soluzione ideale senza Dobbiamo impedirlo. perdersi in guerre di trincea. Anch’io mi Stefan Schreiber: Con la variante 1 pos- La variante due in fondo corrisponde alla rendo conto del rischio che la Gemma co- siamo da un lato tenere unito il movi- continuazione della politica già avviata da me marca non avrà più nulla a che vedere mento bio, ma dall’altro lato perdiamo Bio Suisse. Esiste il rischio che il numero con i produttori e che si trasformi in un importanti produttori Gemma che finora dei membri diminuisca e che il marketing puro simbolo di marketing. si sono molto impegnati. Questa perdita assuma maggior peso – a spese dell’impe- sarebbe peggiore che se dovessimo ri- gno politico. Nella variante 3 i contenuti della marca nunciare a aziende Ordinanza bio. Non Stefan Schreiber: Non necessariamente. sono definiti dai produttori. Quale è la dif- bisogna poi dimenticare un altro punto: Preferisco una piccola associazione con ferenza rispetto ad oggi? la Gemma non è importante solo per membri impegnati piuttosto che un’as- Stefan Schreiber: La questione è, se la quanto riguarda la produzione ma anche sociazione importante che si disperde. Gemma con la variante 3 potrà mantenere per la trasformazione e il commercio. Una Considero la Gemma la forma ideale per l’importanza che ha attualmente. «Gemma Bio federale» probabilmente l’agricoltura biologica in Svizzera. Bio fe- Alfons Cotti: La differenza rispetto ad non avrebbe più lo stesso valore. Potrebbe derale è a un livello inferiore che permette oggi secondo me sta nel fatto che nel pro- anche darsi che Coop si ritirerebbe. Coop alle aziende di passare in un secondo tem- gramma Gemma partecipano solo coloro attualmente valuta molto positivamente la po alla Gemma. che producono per la Gemma. Gemma e paga anche le tasse di licenza. Christian Butscher: Grazie alla grande Con la variante 1 corriamo il rischio che lungimiranza al momento della fonda- Le direttive Bio Suisse quanto dovrebbero Coop si abbassi al livello della Migros e zione di Bio Suisse non ci si è limitati a scostarsi da Bio federale? si accontenti di contrassegnare i prodotti definire bio quanto produce il campo. Si Stefan Schreiber: Considero Bio federale solo con «bio». Sarebbe più un danno che è andati oltre fino alla trasformazione e il un mezzo per scoprire l’agricoltura biolo- un beneficio. commercio e addirittura fino ai prodotti gica e vedere la natura da un altro pun- importati. La nostra scala dei valori deve to di vista. Una volta scattata la molla e Con la variante 1 la Gemma come marchio essere soddisfatta fino al prodotto finale. quando il messaggio è entrato nel cuore, riuscirebbe a imporsi a lungo termine? O Fino ad oggi questi valori sono definiti da nell’anima e nell’intelletto si può passare potrebbe essere spiazzata da altri marchi, coloro che hanno a che fare con gli animali alla Gemma. per esempio il marchio UE? e che arano i campi. Con le varianti 1 e 3 Alfons Cotti: Condivido. La variante 1 si Elsbeth Arnold: Il buon nome che la queste forze saranno ridotte. Il pensiero riduce a un livello di partenza e finisce lì. Gemma gode presso i consumatori non di fondo della variante 3 non è male ma Nella variante 2 esiste una porta d’entrata scompare da un anno all’altro. Con la dobbiamo tenere davanti agli occhi questi ma non porta all’interno dell’organizza- variante 1 possiamo impiegare la nostra rischi. Dobbiamo trovare una via affinché zione bio. Nella variante 3 abbiamo sia il energia per rafforzare la Gemma – forse il marchio non diventi ostentato ma possa livello di partenza sia l’ulteriore sviluppo anche con nuove specificazioni del mar- mantenere la nostra scala dei valori. sotto un solo tetto. chio per aziende particolarmente inno- Stefan Schreiber: La variante 2 può ser- Intervista: Alfred Schädeli bioattualità abo La rivista del movimento bio. 10 volte all’anno (all’inizio di ogni mese, salvo agosto e gennaio). Editore: FiBL e Bio Suisse Tagliando di ordinazione Desidero abbonare «bioattualità». Dieci edizioni mi costano fr. 49.– (estero 59.–) Nome e cognome Indirizzio CAP/Luogo Data Firma Si prega di inviare a FiBL, Istituto di ricerca sull’agricoltura biologica, bioattualità, Ackerstrasse, casella postale, 5070 Frick 14 bioattualità 2/08
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