10 anni insieme - Piceno33

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10 anni insieme - Piceno33
Gennaio/Febbraio • Anno XII • n° 1 - Illustrazione ©Elena Limkina

                                                                                             10 anni insieme

                                                                    da10annicomenoinessuno
10 anni insieme - Piceno33
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10 anni insieme - Piceno33
L'editoriale
● Fabiana Pellegrino
                                                           Sommario

"
                                                            6   FOCUS
     La forza della vita è straordinaria, è questo che          In prima linea nella tutela dei piccoli
     dobbiamo trasmettere ai giovani di oggi. Noi           8   CULTURA
     non volevamo morire, eravamo pazzamente                    Le Marche nella Top30 del Mibact
     attaccati alla vita qualunque essa fosse per cui      10   SVILUPPO
proseguivamo una gamba davanti l'altra, buttan-                 La banda ultralarga arriva a Montalto
doci nei letamai, mangiando anche la neve che non
era sporca di sangue. Si può, una gamba davanti            14   BUONE NOTIZIE
                                                                Il premio Braille a una marchigiana
all'altra, essere come quella bambina di Terezin che
ha disegnato una farfalla gialla che vola sopra i fili     16   SOCIALE
spinati. Io non avevo le matite colorate e forse non            I ragazzi di Centimetro Zero dal Papa
avevo la fantasia meravigliosa della bambina di Te-        17   TEATRO
rezin. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili          Ascoli Musiche 2020
spinati. Questo è un semplicissimo messaggio da
nonna che vorrei lasciare ai miei futuri nipoti ideali.
                                                           20   ATTUALITÀ
                                                                Facebook cambia veste
Che siano in grado di fare la scelta. E con la loro re-
sponsabilità e la loro coscienza, essere sempre quel-      22   SOCIALE
la farfalla gialla che vola sopra ai fili spinati”.             L'armadio dei piccoli
                                                           24   ARTE
Il discorso di Liliana Segre, superstite di Auschwitz           Claudio Alfonzi
e senatrice a vita in Italia, al Parlamento europeo di
Bruxelles dello scorso 29 gennaio è un inno alla vita.
                                                           26   STORIA
                                                                Il crocifisso ligneo torna ad Arquata
Caparbio, doloroso, nostalgico. La farfalla gialla di
Terezin non ha a che fare - soltanto - con l’antisemi-     28   NATURA
tismo. Quel filo spinato ci riguarda tutti. È il nostro         L'eremo di San Marco
razzismo, l’ignavia, la disonestà, la superbia, l’invi-
dia. È la volgarità, l’arroganza, la paura. È tutto ciò            RUBRICHE
che ci impedisce di essere quello che potremmo. Poi
c’è la farfalla gialla che vola oltre i poveri di spiri-   32 ASCOLI DI PETÒ
to, la pochezza umana, l’indifferenza. Ed è l’attac-          L'avverbio di quantità nel dialetto
camento alla vita e anche il profondo rispetto che
dovremmo sempre portare all’esistenza umana - no-          33 PNL, ISTRUZIONI PER L'USO
                                                              Coltivare la fortuna (parte prima)
stra e altrui - a fare in modo che ciascuno di noi sia
farfalla o filo spinato.                                   34 LIBERRANTE
                                                              Sull'Isola dei Fucili di Amitav Ghosh
                                                           35 UNIVERSITÀ
                                                              Adultescenti
                                                           36 A QUALCUNO PIACE NERD
                                                              The Witcher

SCRIVETECI A direttore@piceno33.it,                        37 IL GIARDINO DI LOLA
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                                                           www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |5
10 anni insieme - Piceno33
FOCUS

   In prima linea nella
                                                            Ascoli virtuosa ne
                                                            scopriamo cosa son
                                                            e il registro della big

                                                      I
                                                          l Comune di Ascoli Piceno in prima linea
                                                          nella tutela dei minori. Da qualche mese,
                                                          infatti, è stata istituita la nuova figura del
                                                          Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza,
                                                          ricoperta da Anna Grazia Di Nicola, Pre-
                                                      sidente della Camera Minorile. “Si tratta di
                                                      un’idea che avevamo preso tempo fa, ma la
                                                      drammatica vicenda di Bibbiano ci ha indotto
                                                      ad accelerare i tempi”, spiega il sindaco Mar-
                                                      co Fioravanti. “Il Garante scelto tra personali-
                                                      tà d’indiscusso prestigio nel campo giuridico,
                                                      psicologico, pedagogico ed educativo, resterà
                                                      in carica per tutta la durata del mandato am-
                                                      ministrativo del sindaco e non potrà essere rin-
                                                      novato più di una volta. È un’autorità indipen-
                                                      dente, che svolge la propria attività in piena
                                                      libertà da istituzioni pubbliche e private”. Tra
                                                      i compiti del garante c’è la vigilanza sull’ap-
                                                      plicazione della Convenzione ONU sui diritti
                                                      del fanciullo e sulle norme adottate in materia
                                                      di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, ma
                                                      anche la promozione della conoscenza di tali
                                                      diritti e della partecipazione e dell’ascolto di
                                                      bambini e ragazzi. Inoltre, questa figura segna-
                                                      lerà all’autorità giudiziaria qualsiasi presunta
                                                      violazione di diritti o forma di discriminazione
                                                      verso i minori. Si tratta del primo Garante a
                                                      livello regionale istituito dai Comuni.

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10 anni insieme - Piceno33
FOCUS

  tutela dei più piccoli
ella protezione dei minori:
no il Garante dei diritti dell'infanzia
genitorialità.

     “La figura del Garante ha una funzione di              to da un eventuale divorzio o separazione tra
     garanzia e promozione in un’ottica di com-             i due coniugi”. Il registro della bigenitorialità
     plementarietà. Ritengo che le parole d’ordine          permette di mantenere e sviluppare un corret-
     siano Garanzia ossia tutela dei diritti dei mi-        to rapporto genitoriale, favorendo una costante
     nori in ogni contesto dove essi siano coinvolti e      relazione del minore con entrambi i genitori e
     impegno nella loro protezione e nel loro dirit-        garantendo ai più piccoli il diritto alla salute,
     to a essere ascoltati ed informati, Promozione         all’educazione e all’istruzione. Il registro con-
     del loro interesse e il consolidamento della           sente inoltre a entrambi i genitori di legare il
     prassi“, illustra Anna Grazia di Nicola. “Il Ga-       loro domicilio a quello del figlio residente nel
     rante rappresenta un punto di partenza, perché         Comune di Ascoli Piceno: in questo modo,
     nell’ambito dei minori c’è tanto da fare”, spie-       ogni comunicazione relativa al minore dovrà
     ga l’Assessore ai Servizi Sociali, Massimilia-         ugualmente pervenire presso i domicili di en-
     no Brugni. Ulteriore tassello nella protezione         trambi i genitori.
     dei minori, oggi, è il nuovo registro ammini-          “La nostra amministrazione sta riservando
     strativo per il diritto del minore alla bigenito-      grande attenzione verso le fondamentali tema-
     rialità. “L’istituzione del registro si pone come      tiche di sostegno sociale e anche l’istituzione
     obiettivo quello di tutelare il diritto dei minori a   del registro della bigenitorialità va in questa
     mantenere un rapporto equilibrato e continua-          direzione”, aggiunge l’assessore ai servizi so-
     tivo con ciascuno dei propri genitori”, spiega il      ciali Massimiliano Brugni, che conclude: “La
     sindaco Fioravanti, proseguendo: “Con questa           nostra volontà è quella di dare un segnale forte
     misura, vogliamo rispettare un principio etico         in materia di difesa e tutela di tutti quei mino-
     secondo cui il minore ha il legittimo diritto di       ri che vivono situazioni di particolare disagio
     mantenere un rapporto stabile con entrambi i           familiare, favorendo le più ampie forme di par-
     genitori ogni qualvolta non esistano impedi-           tecipazione alla vita dei figli in ogni fase della
     menti che giustifichino l’allontanamento di un         loro crescita. Per questo motivo il registro della
     genitore dal proprio figlio. Essere genitori è un      bigenitorialità rappresenta un’ulteriore misura
     impegno che si prende nei confronti dei figli:         di vicinanza alla fascia più debole della comu-
     questo non può e non deve essere influenza-            nità ascolana”.

                                                                       www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |7
10 anni insieme - Piceno33
CULTURA

        LE MARCHE DI NUOVO NE
        DEL MIBACT
         Dopo 8 anni torniamo nella top 30 della classi

  8| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
10 anni insieme - Piceno33
I
                                                                                                               CULTURA

                l sistema museale marchigiano torna,        Sant’Elmo e a Palazzo Reale, entrambi a pieno
                dopo 8 anni di assenza, nella classifica    titolo nella TOP 30.
                annuale dei migliori 30 musei stilata       La Galleria Nazionale delle Marche, con sede al
                dal Ministero per i beni e le attività      Palazzo Ducale di Urbino, sale di 7 posizioni
                culturali. Ad avere concorso all’attri-     con circa 70 mila biglietti in più staccati rispetto
                buzione del posto in classifica per il      al 2018, anno nel quale i visitatori erano stati
                2019 è soprattutto la Galleria Nazio-       quasi 195 mila (+ 36,8%). Si aggiudica, perciò,
                nale delle Marche di Urbino, che ha         il 26° posto nella Top 30.
                registrato un aumento dei visitatoti        La città natale di Raffaello, che nel 2020 si ap-
                del + 36,8%.                                presta a celebrare i 500 anni dalla sua morte,
                Ogni anno il Mibact stila una classifica    ospita la Galleria Nazionale delle Marche. Isti-
                sui musei e parchi archeologici più vi-     tuita con Reale Decreto nel 1912, agli albori si
     sitati a livello nazionale. Il podio è stabilmente     trovò ad affrontare una problematica: l’esiguità
     occupato dal Colosseo, con oltre 7,5 milioni di        delle sue collezioni, a seguito della dispersione
     visitatori, seguito dalla Galleria degli Uffizi        delle opere d’arte avvenuta dopo la morte di
     (quasi 4,4 milioni di ingressi) e dal sito di Pom-     Federico da Montefeltro (1482) e dell’ultimo
     pei, con circa 4 milioni di visitatori. In linea con   erede maschio de Della Rovere (1631), quando
     gli scorsi anni, seguono la Galleria dell’Acca-        l’intero patrimonio del Ducato fu devoluto allo
     demia a Firenze e Castel Sant’Angelo a Roma.           Stato della Chiesa.
     Dopo anni di crescita, il numero dei visitatori        L’inaugurazione ufficiale avvenne nel 1913,
     dell’intero sistema museale nazionale si assesta       sotto la direzione di Lionello Venturi, periodo
     intorno ai 55 milioni. Le prime cinque regioni         nel quale la Galleria procede all’acquisizione di
     per numero di ingressi sono il Lazio, la Cam-          importanti opere. Notevole incremento delle
     pania, la Toscana, il Piemonte e la Lombardia.         collezioni si avrà con la direzione di Luigi Serra
     L’assestamento è stato causato anche dai nu-           dal 1915 al 1933, ottenuto soprattutto per mez-
     merosi fenomeni di maltempo che hanno carat-           zo di depositi di opere d’arte, come, ad esem-
     terizzato l’autunno del 2018 e la primavera del        pio, la Flagellazione e la Madonna di Senigallia
     2019 e che hanno comportato la forte riduzione         di Piero della Francesca.
     del numero visitatori, soprattutto nei parchi          Nel 1927 lo Stato riconobbe l’importanza della
     monumentali e nei giardini storici: il Bosco di        Galleria inviando ad Urbino un’opera di Raf-
     Capodimonte, ad esempio, ha avuto una con-             faello, il Ritratto di Gentildonna la Muta. Valo-
     sistente riduzione degli ingressi dovuta anche         rizzazione del Palazzo e della Galleria si ebbe,
     a lunghi mesi in cui ragioni di sicurezza non          poi, a partire dal 1939, anno nel quale venne
     ne hanno permesso l’apertura e la piena fru-           istituita la Soprintendenza alle Gallerie che,
     ibilità. Per il 2019, è da registrare una crescita     oltre ai compiti di tutela del patrimonio artisti-
     significativa dei musei napoletani, in primis di       co marchigiano, ha svolto un’attività culturale
     quello di Capodimonte, che aumenta del 34,2%           determinante sull’assetto museografico della
     i visitatori; poi, aumentano le visite a Castel        Galleria.
                                                            Con il D.M. 27 novembre 2014 del Ministero
                                                            dei beni e delle attività culturali e del turismo

ELLA TOP 30
                                                            la Galleria Nazionale delle Marche, prima di-
                                                            pendente dalla soppressa Soprintendenza Beni
                                                            Storici Artistici ed etnoantropologici delle Mar-
                                                            che, diventa museo dotato di autonomia. Dal
                                                            1 dicembre 2015 ne assume la direzione Peter
                                                            Aufreiter. Oltre alla Galleria, il Palazzo Ducale
                                                            ospita al piano terra il Museo Archeologico e
ifica stilata dal Mibact.                                   Lapidario che ha avuto origine nelle raccolte di
                                                            epigrafi radunate ad Urbino dal Fabretti.

                                                                       www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |9
10 anni insieme - Piceno33
SVILUPPO

  LA BANDA
  ULTRALARGA
  ARRIVA A
  MONTALTO
  DELLE
  MARCHE
  Ceriscioli: sulla fibra viaggeranno
  sogni e opportunità.

 L
                 a Regione Marche dà ufficial-         vero possibile che ha permesso la partecipazio-
                 mente avvio alla fase operativa       ne del Liceo Classico di San Benedetto.
                 del servizio di Banda Ultralarga      Al via da Montalto delle Marche un moderno
                 (BUL) con l’attivazione a Mon-        sistema di interconnessione per tutti i cittadini
                 talto delle Marche. L’evento          che vogliono mettersi in rete e per le aziende
                 inaugurale, aperto dal presidente     che lavorano con tutto il mondo, abilitando an-
                 della Regione, Luca Ceriscioli, dal   che servizi che hanno bisogno per essere atti-
  sindaco di Montalto, Daniel Matricardi e dalla       vati della BUL.
  dirigente scolastica Luigia Romagni, si è tenuto     “Su questa fibra viaggeranno i sogni e le op-
  nella palestra dell’Istituto scolastico compren-     portunità, la voglia di crescere e competere di
  sivo di Montalto, la prima scuola in assoluto        questa regione – ha detto il presidente Ceri-
  nelle aree bianche in Italia a collegarsi alla       scioli – Si apre un mondo di opportunità per
  rete Bul. Insieme per questa prima sperimenta-       la comunità, la banda ultralarga ci permette
  zione attivata nella pubblica amministrazione,       di crescere in ogni attività e vincere strategi-
  istituzioni e scuole, rappresentanti del Ministe-    camente tutte le partite, sul piano della cono-
  ro dello Sviluppo Economico, di Infratel Italia,     scenza per i giovani e la scuola, nella qualità
  di Open Fiber e di Tlc Fidoka, allievi presenti      dei servizi della pubblica amministrazione e
  fisicamente nel cantare l’Inno d’Italia ma anche     per le imprese per le quali è essenziale colle-
  virtualmente grazie al collegamento ora dav-         garsi al mondo. Sono centinai i cantieri aperti

  10| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
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in un percorso che ci porterà nel giro di un paio
d’anni a poter godere di questo servizio in tut-
ta la regione. Grazie al lavoro di tutti gli attori
per il gioco di squadra che ci ha portato oggi a
questo grande risultato che esalta il territorio e
permette alla regione di affrontare il futuro da
una stazione spaziale sotto i piedi“.
“Ottima sinergia e collaborazione per un pro-
getto ambizioso - ha rilevato il Sindaco Matri-
cardi - per accedere ai più innovativi servizi
digitali nel nostro territorio”.
Implementare il Piano per la Banda ultralar-
ga è strategico anche per il rilancio dei territori
colpiti dal sisma. È l’infrastruttura in grado di
abilitare tutte le altre infrastrutture immateriali
e dare quindi nuove opportunità di sviluppo
ai territori che sono più penalizzati dalle in-
frastrutture fisiche, consentendo di arginare
lo spopolamento delle aree interne grazie, ad
esempio, a servizi innovativi di telemedicina e
di teleassistenza, a supporto di tutta la popola-
zione e in particolare di quella più fragile, degli
anziani, ma anche dei giovani che devono tro-
vare nuove opportunità per non abbandonare i
loro territori di origine, ma anzi divenire prota-
gonisti del loro sviluppo e della loro rinascita.
Strategia perseguita con determinazione e im-
pegno, per rendere le Marche protagoniste dei
processi di innovazione. Un caso particolare gli
87 Comuni del cratere del sisma, per i quali
sono state messe a punto procedure speciali af-
finché fossero raggiunte dalla BUL le SAE, gli
edifici pubblici provvisori, le aree produttive
di emergenza e quelle nuove attivate dopo il
sisma per contribuire a rilanciare le attività di
quelle zone.
“L’Agenda Digitale Marche – ha dichiarato
l’assessore all’informatica e reti Ict Fabrizio
Cesetti - è una leva fondamentale per coglie-
re l’opportunità di una ripresa economica che
non si focalizzi solo sul settore emergente dei
servizi tecnologici dell’informazione e della
comunicazione, ma che costituisca il fattore
abilitante per la crescita di tutti i settori fon-
damentali dell’economia marchigiana: dal
manifatturiero al commerciale, dal turistico
all’agroalimentare. La Regione Marche, oltre
a finanziare gran parte del Piano BUL per le
Aree Bianche, sta supportando l’implementa-

          www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |11
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  zione del Piano attraverso diverse iniziative:
  ha sensibilizzato i Comuni, ha razionalizzato il
  processo di autorizzazione da parte dei nume-
  rosi Enti coinvolti, organizzando le Conferenze
  di Servizi tramite la piattaforma digitale Me-             Obiettivo
  etPad, ha favorito, durante la fase di progetta-
  zione della rete, l’interscambio informativo as-            2020:
  sociazioni di categoria e Comuni, ha favorito
  negli operatori la conoscenza della rete e degli            copertura
  utenti potenziali sul territorio, attraverso la co-
  stituzione di una Task Force che riunisce tutti              al 100%
  gli stakeholder”.
  “Abbiamo fatto un grande investimento – ha
  aggiunto la vicepresidente Anna Casini - per
  favorire la crescita digitale in Regione con par-
  ticolare attenzione alle aree interne. Sono stati
  investiti per il piano della Banda Ultra Larga        Garantire entro il 2020 la co-
  quasi 20 milioni di euro di fondi FEASR che           pertura al 100% della popo-
  ci hanno permesso di aprire 78 cantieri che for-      lazione marchigiana e la sot-
  niranno la connettività a ben 132 comuni nella        toscrizione di abbonamenti con
  Regione.                                              velocità superiore ai 100 Mbps
  Siamo felici di tenere a battesimo la prima atti-     per il 40% degli utenti domestici
  vazione del BUL nel comune di Montalto delle          e per l’80 % delle utenze business
  Marche che ha avviato con tutti i soggetti coin-      resta una delle più importanti
  volti un percorso virtuoso di collaborazione. I       priorità di governo della Regio-
  cittadini di Montalto delle Marche da oggi po-        ne. Il soggetto attuatore è la so-
  tranno avere un servizio all’avanguardia e una
                                                        cietà pubblica Infratel, che ha il
  connessione più veloce rispetto a quella prece-
                                                        compito di attuare il Piano Banda
  dente anche al servizio di tutte quelle aziende
                                                        Ultralarga. Il Piano per le Aree
  che vorranno potenziare la propria attività im-
                                                        Bianche è in corso di realizzazio-
  prenditoriale”.
  “Open Fiber – ha dichiarato Stefano Paggi,
                                                        ne attraverso la creazione di una
  direttore Network and Operation di Open Fi-           rete di proprietà pubblica (Stato/
  ber - sta lavorando in tutte le regioni d’Italia      Regioni), in larga parte mediante
  per azzerare le differenze tecnologiche grazie        il meccanismo della concessione,
  all’infrastruttura di TLC più avanzata in cir-        con un concessionario che rea-
  colazione. Servizi come streaming HD, telela-         lizza la rete e la gestisce per 20
  voro, domotica, gaming, PA digitale saranno           anni, rendendola disponibile agli
  disponibili per tutti i cittadini senza distinzio-    operatori che offrono i servizi di
  ni, dalle metropoli fino ai comuni più periferi-      connettività BUL agli utenti finali:
  ci. La connettività a 1 Gigabit al secondo, che       cittadini, imprese, pubbliche am-
  è oggi disponibile per i cittadini di Montalto,       ministrazioni. Il concessionario,
  raggiungerà presto tutti i comuni delle aree          scelto tramite gara, è Open Fiber,
  bianche delle Marche, grazie anche a una profi-       che sta realizzando il Piano in tut-
  cua collaborazione con la Regione”.                   ta Italia. Il Piano prevede 9,6 mln
                                                        unità immobiliari da collegare, in
                                                        7.700 Comuni in 20 Regioni, per
                                                        14,2 mln di abitanti.

  12| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
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I criteri strategici di intervento per l’imple-
mentazione della Banda Ultra Larga nei ter-
ritori dei 236 Comuni coinvolti (dove sono
state firmate tutte le convenzioni), in partico-
lare nelle aree produttive, industriali e rurali
interne e per le sedi della PA marchigiana,
sono definiti nel Piano telematico della Re-
gione Marche, proposto dalla Giunta e

                                                       236
già approvato dall’Assemblea Legisla-
tiva. Ammontano ad oltre 105 milioni
di euro le risorse complessivamente
stanziate per il raggiungimento di
questi obiettivi. A seguito delle con-
venzioni operative stipulate tra Infra-                comuni
tel Italia Spa ed i Comuni, si è dato
avvio alle successive istruttorie tecni-                 convolti
che finalizzate a pianificare il riutilizzo
sinergico delle infrastrutture civili e delle
opere di scavo già esistenti o programmate,
e ad individuare le aree da coprire ad almeno
100Mbs (sedi delle PA e territori dei Comuni).
A questo fine è stata inoltre istituita la “Task
Force Piano BUL Marche”, un tavolo perma-
nente con funzione di acceleratore e cerniera
con i soggetti del territorio, composta da Re-
gione, ANCI regionale, Camera di Commer-
cio, CORECOM, Università marchigiane, Asso-
ciazioni di categoria, Operatori TLC nazionali
e locali ed altri stakeholder interessati. Sono
135 i cantieri aperti, 11 di prossima apertura
e 3 già chiusi.

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BUONE NOTIZIE

                      A Gioia Ficetola il Premio
                      La piccola studentessa non vedente marchigia

                      S
                                         i chiama Gioia Ficetola, è marchigiana e vive a
                                         Monteprandone, la bimba di 8 anni non vedente
                                         che si è aggiudicata il primo posto per la categoria
                                         ‘Scuola primaria Primo ciclo’ nel Concorso nazio-
                                         nale di lettura ‘Louis Braille’. La finale del Premio,
                                         giunto alla 14ma edizione, si è tenuta a Pisa dove
                                         sono confluiti bambini, ragazzi e adulti da tutta
                        Italia.
                        Organizzato dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina
                        Margherita”, il Concorso coinvolge tutte le sezioni territoriali
                        e i Consigli regionali dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
                        (Uici) e ha visto nella giuria il vice presidente Uici Marche, Ar-
                        mando Giampieri.
                        “Ero emozionata, ma non ho avuto paura!” racconta Gioia con
                        tutta l’energia di una piccola studentessa che dopo la scuola è
                        impegnata anche con il pianoforte, il canto, la piscina, il teatro e,
                        come ci tiene a sottolineare, “con il catechismo”.
                        “Era la prima volta e sono stata anche la prima a iniziare a leg-
                        gere! Mi hanno chiesto di raccontare cosa faccio dopo la scuola
                        e io ho detto tutto, poi mi hanno dato il libro e ho cominciato a
                        leggere. Ma non era un racconto difficile!”.

  14| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
BUONE NOTIZIE

o nazionale "Louis Braille"
ana ha vinto il Concorso nazionale di lettura.

             “Mi sono divertita tanto perché ho conosciuto tante altre per-
             sone come me. Ho incontrato nuovi amici e ho parlato anche
             con i signori della Biblioteca: a loro ho chiesto se potevo avere
             i cruciverba e gli spartiti musicali in braille perché tra un po’
             iniziamo a fare le cose difficili a pianoforte e io non mi posso
             ricordare sempre tutto!”.
             Il concorso era partito a gennaio con la selezione provinciale
             nella quale i partecipanti di tutta Italia potevano competere nel-
             la lettura in braille di un brano non scolastico e sconosciuto al
             lettore e fin da questo step i concorrenti sono stati divisi in 6 ca-
             tegorie: Scuola primaria 1° ciclo, Scuola primaria 2° ciclo, Scuola
             secondaria di primo grado, Scuola secondaria di secondo grado
             – biennio, Scuola secondaria di secondo grado – triennio, Uni-
             versità e adulti.
             È seguita la fase regionale, con i candidati valutati dai Consigli
             regionali Uici, dalla quale sono emersi i nomi dei finalisti: 30 in
             tutto, che si sono sfidati nel Centro Le Torri - Olympic Beach di
             Tirrenia (Pisa). La valutazione dei partecipanti ha tenuto conto
             della precisione nella lettura, della fluidità, della correttezza,
             della postura e della espressività dimostrate.
             “È un’esperienza che arricchisce molto – raccontano mamma
             Katja e papà Massimo - abbiamo conosciuto molte persone con
             la stessa disabilità di Gioia, e siamo stati bene. Il giorno dopo
             abbiamo visitato la Torre di Pisa e la città. È stata proprio una
             bella esperienza”.
             “Voglio ringraziare tutte le mie maestre, speciali per me, che
             mi hanno insegnato a leggere e a studiare – interviene Gioia -
             Paola Di Pancrazio, Giovanna Ricci, Manuela Gabrielli, Tiziana
             Michetti e Francesca D’Agostino. Ringrazio molto anche Lucia
             Aleandri e Manuela Storani che mi aiutano sempre tanto. E tutti
             i miei compagni della terza C della scuola ‘Benedetto Croce’ di
             Centobuchi!”. Insieme alla piccola studentessa, altri due bam-
             bini marchigiani hanno ottenuto un ottimo punteggio: Vittoria
             e Lorenzo.
             “Il Concorso nazionale – sottolinea la presidente Uici Marche,
             Alina Pulcini - è nato per mettere a confronto i non vedenti di
             tutta Italia sulla padronanza del sistema, ma anche per sensibi-
             lizzare le persone su ciò che l’invenzione di Braille ha rappre-
             sentato e rappresenta per i non vedenti di tutto il mondo”.

                                                           www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |15
SOCIALE

  I ragazzi di Centimetro Zero da
  PAPA FRANCESCO
  I giovani della Locanda del Terzo Settore hanno avuto
  la possibilità di incontrare e ascoltare il Santo Padre nel
  corso della prima udienza generale dell’anno

 Q
                    uando al termine della prima       ragazzi, i genitori e, in particolare, il Vescovo di
                    udienza generale dell’anno         Ascoli Piceno, Mons. Giovanni D’Ercole, che
                    Papa Francesco ha salutato         ha permesso l’incontro con Papa Francesco.
                    personalmente tutti i ragazzi      Per i giovani le due esperienze romane, quella
                    della Locanda ‘Centimetro          dell’estate scorsa al Quirinale e ora in Vaticano,
                    Zero’, l’emozione ha preso il      rimarranno tra i momenti più significativi di
  sopravvento. Il primo a rompere il ghiaccio è        tutta l’attività nel ristorante sociale.
  stato Marino: “Ti voglio bene” ha detto al San-      Dopo l’emozione vissuta il 31 dicembre scor-
  to Padre appena lo ha abbracciato. “Fai il bra-      so, con il discorso di fine anno del Presidente
  vo!” gli ha risposto Papa Francesco. E Marino:       della Repubblica che aveva citato il messaggio
  “Pure tu!”.                                          riportato sulla sedia che gli avevano donato
  È stata una mattinata intensa quella vissuta in      (“Quando perdiamo il diritto di essere diffe-
  Vaticano dai ragazzi della Locanda del Terzo         renti, perdiamo il privilegio di essere liberi”)
  Settore, il ristorante sociale realizzato nel-       i giovani della Locanda, ascoltando le parole
  le Marche insieme alla Fondazione Cassa di           del Papa e vivendo il suo abbraccio si sono
  Risparmio di Ascoli Piceno, e che da quattro         ulteriormente commossi e sono stati incorag-
  anni a Spinetoli (Ap) impiega giovani con di-        giati nel proseguire il percorso di integrazione
  verse disabilità.                                    e socializzazione avviato da quattro anni con
  Gli operatori della Locanda ringraziano tutti i      ottimi risultati.

  16| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
TEATRO

Ascoli musiche                2020

                                     D
                                                opo l’inaugurazione del 24 gennaio al
Ascoli Musiche - quinta stagione
                                                Teatro dei Filarmonici con La Crus, il
musicale nata su iniziativa del                 14 febbraio il Cotton Jazz Club pro-
Comune di Ascoli Piceno con                     pone il quartetto di Jerome Sabba-
                                     gh, uno dei musicisti più personali della sua
AMAT, Ascolipicenofestival,
                                     generazione, e Greg Tuohei, chitarrista molto
Cotton Jazz Club, Nuovi Spazi        apprezzato nella scena jazz newyorkese, con il
Musicali e Società Filarmonica       loro ultimo lavoro discografico No filter. Con-
                                     certo in memoriam di Michael Flaksman, fon-
Ascolana, con il contributo di       datore del Festival internazionale di musica di
Regione Marche, MiBACT e il          Ascoli Piceno, con figli musicisti, colleghi e al-
sostegno di BIM Tronto - torna nel   lievi, attende il pubblico di Ascoli Musiche il 24
                                     febbraio all’Auditorium Emidio Neroni. Due
2020 con un ricco programma di       gli appuntamenti di grande qualità artistica
26 appuntamenti fino a maggio        proposti dalla Società Filarmonica Ascolana al
per un’offerta a 360 gradi.          Ridotto del Teatro Ventidio Basso. Il 27 febbraio

                                               www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |17
TEATRO

  è la volta del concerto che vede protagonista        Stella (pianoforte) danno vita il 13 marzo al
  il duo di grande talento composto da Fulvio          Cotton Jazz Club a Solo Clara con musiche
  Ferrara al flauto e Manuela Marcone al piano-        tratte dal repertorio di Clara Wieck-Schumann,
  forte; il 5 marzo la proposta è quella di Percor-    straordinaria pianista e compositrice del Ro-
  si musicali del XX secolo eseguiti dalla mae-        manticismo. L’appuntamento promosso il 13
  stria interpretativa di un numeroso ensemble         marzo al Teatro dei Filarmonici da AscoliPice-
  composto da Fabio Bagnoli (oboe), Gianluca           noFestival, in collaborazione con Marche Con-
  Sulli (clarinetto), Daniele Orlando (violino),       certi, vede protagonisti Simone Rubino alle
  Margherita Di Giovanni (viola), Alessandro           percussioni ed Enrico Dindo al violoncello.
  Schillaci (contrabbasso) e Lucio Perotti (pia-       Ancora due appuntamenti al Cotton Jazz Club:
  noforte). Il 6 marzo si torna al Cotton Jazz Club    il 20 marzo con Roberto Cecchetto (chitarra),
  con Trace Element con Dominique Dipiazza             Lionel Loueke (chitarra) e Alessandro Pater-
  (basso), Paolo Di Sabatino (piano) e Damien          nesi (batteria) in un programma magnetico con
  Schmitt (batteria). Ascoli Musiche prosegue il 9     composizioni originali attraversate da umori e
  marzo al Ridotto del Teatro Ventidio Basso con       sensazioni del momento; il 3 aprile è la volta di
  Giulio De Padova, giovane pianista considera-        Emiliano D’Auria Quartet feat. Luca Aquino
  to uno dei più interessanti della sua generazio-     in The Equilibrist. Il 4 aprile fa tappa al Teatro dei
  ne, che si confronta – su invito di Nuovi Spazi      Filarmonici su iniziativa dell’AMAT, nell’am-
  Musicali – con Bach, Liszt e Rachmaninov. Il         bito di KLANG. Altri suoni, altri spazi, Jenni-
  concerto è impreziosito da letture di Donatella      fer Gentle, una delle più bizzarre rock bands
  Ferretti. Il 12 marzo ancora un appuntamento         italiane capitanata da Marco Fasolo, tra le for-
  curato dalla Società Filarmonica Ascolana con        mazioni indie italiane più conosciute all’este-
  la FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana            ro. La Società Filarmonica Ascolana ospita nel
  diretta da Manlio Benzi in Progetto Mahler,          proprio cartellone il 5 aprile al Teatro Ventidio
  sinfonia n. 1 Il Titano. Giuditta Longo (violi-      Basso l’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta
  no), Andrea Agostinelli (violoncello) e Ilenia       da Nicola Paszkowski con Giuseppe Albane-

  18| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
TEATRO

se al pianoforte in un programma dedicato a          za e il batterista Nicola Angelucci si esprime in
Beethoven. Ascoli Musiche prosegue il 9 aprile       un dialogo autentico, forte e pieno di espressi-
al Ridotto del Teatro Ventidio Basso con una         vità in Estate of art il 24 aprile al Cotton Jazz
proposta di Nuovi Spazi Musicali che vede il         Club. Ascoli Musiche prosegue il 30 aprile al
Trio di Imola composto da Angioletta Jannucci        Ridotto del Teatro Ventidio Basso con un altro
Cecchi, Maria Cristina Mazza e Marianna Ton-         appuntamento della Società Filarmonica Asco-
giorgi impegnato in un seducente programma           lana che vede protagonisti Andrea Gialluca al
che attraversa Haydn, Pärt e Mendelsshon, con        clarinetto e Silvia Di Domenico al pianofor-
la partecipazione di Stefano Papetti. Dittico di     te. Il mese di maggio si apre l’8 al Cotton Jazz
proposte al Cotton Jazz Club il 10 aprile con        Club con Lorenzo De Finti Quartet, accolto
Una passione latino-americana su musiche di          con entusiasmo dalla critica e dal pubblico di
Piazzolla, Gnattali, Villa Lobos e Pujol eseguite    tutta Europa. Un trittico di proposte musicali
da Maria Fabiani (flauto), Gianluca Sulli (cla-      alla Chiesa di San Pietro in Castello per APP -
rinetto) e Marco Salcito (chitarra) e il 17 aprile   Ascoli Piceno Present, festival multidisciplinare
con Massimiliano Coclite Recital al pianofor-        promosso dall’AMAT: il 22 maggio con FORM
te su musiche di Schubert e Prokofiev. Elpidia       – Orchestra Filarmonica Marchigiana e a se-
Giardina, eclettica pianista di formazione clas-     guire Fusaro in concerto, talentuoso cantautore
sica, è la protagonista il 19 aprile al Ridotto      tra i più interessanti delle nuove generazioni;
del Teatro Ventidio Basso su invito di AMAT          il 23 maggio con Romina Falconi, cantautrice
di una riscrittura delle amatissime musiche dei      romana con un importante battesimo musi-
Pink Floyd e Genesis. Ancora un appuntamen-          cale arrivato appena maggiorenne nel 2007 al
to promosso da AMAT il 23 aprile al Ridotto          Festival di Sanremo nella Sezione Giovani con
del Teatro Ventidio Basso con Umberto Jacopo         il brano Ama. La conclusione del ricchissimo
Laureti in Piano Renaissance. Lo Stato dell’Arte     programma di Ascoli Musiche è il 29 maggio
di Fabrizio Bosso con il pianista Julian Oliver      al Cotton Jazz Club con Nicola Santochirico
Mazzariello, il contrabbassista Jacopo Ferraz-       (tromba) e Alessandro Cappella (pianoforte).

                                                               www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO• PICENO 33 |19
ATTUALITÀ

 Facebook
 cambia veste, la nuova
 grafica del social network
  ● di Giuliano Centinaro

  f
                   acebook, il popolare social         è stata annunciata durante la “F8 Conference”,
                     network, fondato da Mark          tenutasi a San Josè (in California).
                       Zuckerberg e da alcuni suoi     Facebook, dunque, cambia grafica e la sua in-
                       colleghi, sta cambiando ve-     terfaccia diventa simile a quella di Instagram
                       ste. Oltre al rinnovamento      (che, insieme a Facebook e WhatsApp, appar-
                      esteriore, però, ci saranno      tiene a Mark Zuckerberg e ai suoi soci). Secon-
                     anche novità relative ai con-     do quanto ha dichiarato il fondatore e CEO di
                   tenuti. La nuova in-
               terfaccia avrà come colore
  dominante il bianco, al posto del co-
  lore blu (che caratterizzava Facebook
  fin dal 2004).
  In alcuni dispositivi elettronici, però,
  il social network più famoso al mondo
  (utilizzato da circa 2 miliardi di utenti)
  è già cambiato e si presenta con una
  nuova grafica, ma solo per quanto
  riguarda la versione App; prossima-
  mente, verrà rinnovata anche la ver-
  sione Desktop. La novità, che ha già
  toccato diversi utenti iOS e Android,

  20| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
ATTUALITÀ

Facebook, si tratta di una delle
innovazioni più importanti de-
gli ultimi cinque anni.
Facebook cambia già dall’icona
ufficiale dell’App, ora sostitu-
ita da un cerchio contenente
la lettera “F”, una scelta che si
unisce ad un bianco dominante,
che rende la visualizzazione dei
contenuti più pulita e ordinata.
Inoltre, Facebook ha iniziato
a nascondere il numero dei
“like” sotto ai post; il provve-
dimento riguarda solo gli utenti
che consultano il post, ma non
il suo autore (che continuerà a visualizzare il        pany, dunque, si preparano a valorizzare an-
numero di “like” e reazioni ricevuti).                 che uno dei servizi più apprezzati dagli utenti:
Il test ha preso il via in Australia, per un limi-     i Gruppi. Secondo quanto dichiarato dal suo
tato numero di utenti; successivamente verrà           fondatore, “Su Facebook ci sono all’attivo de-
ampliato ad altri Paesi ma, al momento, Face-          cine di milioni di gruppi. Quando le persone
book non sa ancora quando la sperimentazione           trovano quello giusto, lo rendono spesso la
sarà introdotta anche in Italia. La scelta è dovu-     parte più significativa della loro esperienza di
ta a una forte tendenza, da parte degli utenti,        utilizzo su Facebook”.
all’autocensura. Questo comportamento spin-
gerebbe molti utenti, soprattutto i più giovani,
a vivere in modo ansioso l’esperienza sul social       Gli utenti saranno coinvolti in tanti “mini so-
network, per via della continua ricerca della          cial network”, formati dai loro amici con cui ci
popolarità legata al numero di “like” ricevuti,        sono degli interessi comuni.
effettuando confronti con gli altri utenti.            La versione Desktop riprende la grafica più
Facebook sta cercando, in tutti i modi, di rilan-      semplice e leggera della nuova applicazione,
ciare la propria immagine e di non ripetere gli        con una suddivisione in tre colonne: la prima
errori commessi nel suo recente passato, che           mostra le varie sezioni disponibili su Facebook;
hanno portato ad accese polemiche. Sul tema            la seconda (centrale e più grande) evidenzia le
della privacy, infatti, il social network ha sem-      Storie realizzate dai propri contatti, oltre agli
pre mantenuto un atteggiamento poco chiaro:            altri contenuti che essi hanno condiviso; la ter-
da un lato prometteva grandi tutele e maggiori         za mostra suggerimenti sui Gruppi da seguire
possibilità di controllo, dall’altro trascurava la     e un elenco dei propri contatti, per avviare con-
riservatezza dei dati dei suoi iscritti e li utiliz-   versazioni dirette tramite Messenger.
zava in modi poco trasparenti. Quindi, non è           Infine, la sezione “Notizie” diventerà sempre
ancora chiaro se le novità presentate costitui-        meno centrale, nell’esperienza degli utenti. Da
scano, da parte di Facebook, un nuovo approc-          tempo, Facebook lavora per rendere meno im-
cio orientato a tutelare la privacy degli utenti,      portante questa sezione: negli ultimi anni, in-
per recuperare la loro fiducia (che, negli anni,       fatti, era stata utilizzata soprattutto per far cir-
è diminuita).                                          colare notizie false, diffondere disinformazione
Nel nuovo Facebook, inoltre, saranno resi più          e fare propaganda politica. Rendendo tutto più
evidenti i contenuti condivisi nelle sezioni           privato e diretto a gruppi più piccoli di perso-
“Gruppi” ed “Eventi”, che coinvolgono un nu-           ne, Facebook confida di risolvere il problema,
mero limitato di persone. Zuckerberg e com-            almeno in parte.

                                                                 www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |21
SOCIALE

   NASCE A VILLA SANT’ANTONIO

   “L’Armadio
    dei Piccoli”
   PER I BAMBINI DELLA VALLATA DEL TRONTO

  G
                  rande gioia e soddisfazione           che arrivava dalla quotidianità: avevamo figli
                  domenica 19 gennaio a Villa S.        piccoli e ci scambiavamo i vestiti. Abbiamo
                  Antonio per l’inaugurazione           pensato di allargare questa esperienza in un
                  de “L’Armadio dei Piccoli”, un        luogo ben preciso e di accogliere le famiglie in
                  luogo di distribuzione e raccolta     difficoltà che nell’arco di pochi anni sono di-
                  gratuiti di materiale per l’infan-    ventate 380. Ora inauguriamo la sede di Castel
  zia 0-14 anni. Presso l’oratorio San Filippo Neri,    di Lama per permettere alle tante famiglie che
  in via Monte Catria, la parrocchia S. Antonio di      già seguiamo di non venire fino a San Benedet-
  Padova con grande fervore inizia questa espe-         to e per dare una possibilità in più a molti altri
  rienza di carità rivolta in particolare alle fami-    che vivono in vallata in situazioni di bisogno.
  glie bisognose. Ogni martedì mattina, dalle 9         Per accedere ai nostri servizi sarà necessario
  alle 12, sarà aperto “l’Armadio” e le famiglie        passare da un centro di ascolto e consegnare
  con necessità economiche potranno andare per          la documentazione Isee. Le persone saran-
  ricevere materiale per l’infanzia: vestiti, giochi,   no coinvolte anche attivamente per dare una
  materiale scolastico, pannolini, omogeneizzati,       mano con le pulizie e con quello che possono,
  ecc. Tutte le famiglie che invece vorranno do-        perché vogliamo restare un gruppo di amici
  nare materiale nuovo o usato in buono stato           che collabora, per darci una mano a vicenda,
  potranno recarsi sempre in oratorio ogni gio-         proprio come deve fare una comunità”.
  vedì dalle 16 alle 18.                                Grazie all’associazione “Il Mattino” il proget-
  “Il progetto è nato a San Benedetto del Tronto        to ha preso forma negli anni e si è strutturato
  nel 2012 - spiega Elena Capriotti, presidente         sempre di più, tanto da richiedere la nascita di
  de ‘Il Mattino’ - a seguito di una esperienza         una nuova sede nella Vallata del Tronto. Spie-

  22| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
SOCIALE

ga Mario Muratore, marito di Elena e anche
lui molto impegnato nel progetto che “la vera
                                                                                         INFO
motivazione che ci spinge a fare questa bella        Chiamare o inviare un messaggio
esperienza di carità nasce dalle parole di Papa
Francesco che ci chiede di vedere Gesù nei po-
                                                               su whatsapp al numero
veri. Con questo spirito siamo venuti qualche             349.6638464 o una e-mail a
mese fa da Don Paolo e gli abbiamo chiesto di        mattino.associazione@gmail.com
aiutarci a trovare in vallata una sede, ma non ci
aspettavamo che sarebbe stata proprio questa
parrocchia ad aprirci le porte”.
Il progetto sarà portato avanti da un gruppo
di volontari, coordinati da Elena e Mario, che
hanno dato la propria disponibilità a questa
avventura. Don Paolo Sabatini, parroco della
parrocchia di S. Antonio racconta che “da subi-
to, e in modo inaspettato, sono stati in tanti che
hanno dato la propria disponibilità sia come
volontari che come donatori. Il consiglio pa-
storale e tutti i collaboratori parrocchiali hanno
accolto con fervore questa proposta, e per me,
che guido questa parrocchia, è una grande sod-
disfazione vedere tutta questa generosità”.

                                                         www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |23
ARTE

  CLAUDIO ALFONZI, il pitto
  ● di Flavia Orsati

  Claudio Alfonzi,
  pittore ascolano,
  ha sempre dipinto
  la sua amata terra,
  rappresentandola
  come un luogo
  idilliaco e fiabesco.

  24| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
ARTE

ore della quotidianità picena

   C
                   laudio Alfonzi, classe 1953, risie-     raccolti nella loro semplice quotidianità, assor-
                   de da sempre ad Ascoli Piceno,          biti in un lavoro che ha sapore sacrale e valenza
                   sua città natale, nella zona di         rituale poiché erede di una più antica operosità
                   Campo Parignano. Autodidatta,           che si è tramandata, di padre in figlio, nel corso
                   inizia a dipingere all’età di circa     dei secoli.
                   vent’anni, non consapevole del          La tecnica pittorica impiegata è semplice, ma
    fatto che l’amore per la pittura lo avrebbe ac-        riesce ad immortalare con efficacia frammen-
    compagnato per il resto della sua vita; giova-         ti di vita cittadina, nell’intrecciarsi di vicoli e
    nissimo, ha occasione di partecipare a diverse         di “rue”, nella stasi delle piazze e dei chiostri.
    mostre, affinando, nel corso del tempo, la sua         Ad essere riportate alla luce sono le profonde
    tecnica pittorica.                                     radici dell’anima picena, fissate in un momen-
    L’artista stesso si dichiara grande appassionato       to eterno da una luce calda ma piacevole, mai
    della pittura fiamminga, e il suo modello è pro-       sgargiante. Insomma, è la compostezza croma-
    prio uno dei grandi di quella corrente: Bruegel        tica del ductus pittorico a ricondurre l’atmo-
    il Vecchio, da cui trae una concezione onirica         sfera dei dipinti al tempo sospeso tipico della
    del mondo calata nella popolanità, nella tradi-        fiaba, calando il folklore piceno in una perfe-
    zione e nel folklore.                                  zione che, forse, non gli è mai appartenuta. O è
    In Alfonzi, tuttavia, la visione della realtà è        esistita nei sogni.
    molto meno cruda di quella del maestro fiam-           La vita dei personaggi di Alfonzi è sempli-
    mingo: le sue opere sono più tenui, anche a li-        ce, ma comunque dignitosa, anche quella dei
    vello cromatico, viene inscenata una realtà fia-       meno abbienti, delle donne che si recano ai la-
    besca e non sanguigna e ferina come quella di          vatoi pubblici a lavare le vesti o dei contadi-
    Bruegel. Questa peculiarità la trae da due pit-        ni che, appena fuori città, sotto il sole cocente
    tori croati naif: Ivan Rabuzin e Ivan Generalić.       mietono il grano dorato, vedendo la loro vita
    I temi più rappresentati dall’artista sono tratti      scandita dai ritmi agresti e naturali.
    a piene mani dall’ambiente da lui amato e re-          Le torri della città, immobili ed eterne, veglia-
    spirato, ovvero la sua città e il paesaggio circo-     no sulla dura vita dei campi, così come fa da
    stante. L’atmosfera che emerge dalle sue tele è        custode il Monte Ascensione, rifugio, in età
    magica: lo spettatore viene calato in luoghi pi-       passate, di santi ed eretici.
    ceni realmente esistenti, ma che si fanno spazio       Sintesi dell’opera pittorica dell’artista potreb-
    mentale, filtrato dal dolce ed innocente ricordo       bero essere due figure, un uomo e una donna,
    della gioventù.                                        ormai anziani che, tenendosi sottobraccio, ar-
    L’Ascoli di Alfonzi è una città fatta di torri, tor-   rancano, stanchi ma sereni, per le vie cittadine
    rioni, campanili, circondata da una natura pla-        fredde, invernali, spoglie ma che sono sempre
    cida e idilliaca, che fa da sfondo a personaggi        accoglienti. Che sono sempre casa.

                                                                     www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |25
STORIA

  IL CROCIFISSO LIGNEO
  TORNA AD ARQUATA

I
  ● di Flavia Orsati

       l 1 gennaio 2020, grazie alla sinergia di       re a casa.
       due associazioni arquatane, Arquata Po-         Si tratta di un antico manufatto che, oltre al
       test e Arquata Futura, il crocifisso ligneo     prezioso valore artistico e storico, rappresenta,
       di Arquata è tornato in patria, purtroppo       per la comunità, un simbolo identitario e dal
       non nella chiesa che lo ospitava, in quan-      forte valore devozionale, che ha accompagnato
       to distrutta dal sisma del 2016, ma nella       secoli della sua storia.
       chiesa dell’area SAE di Borgo 1. Era stato      Quella della crocifissione di Cristo è un tipo di
  collocato, in maniera non definitiva, presso il      iconografia che si diffonde fortemente nel Me-
  Duomo di Ascoli Piceno, insieme alla Sindone         dioevo, in quanto correlativo della redenzione
  proveniente dalla Chiesa di San Francesco di         universale, e segue, semplificando, due filoni:
  Borgo di Arquata, che ancora attende di torna-       quello del Christus Triumphans (Cristo Trion-

  26| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
STORIA

fante) e quello del Christus Patiens (Cristo          intagliato e dipinto da due monaci benedettini,
Sofferente). Il primo modulo, di derivazione          Raniero e Bernardo (di cui conosciamo i nomi
bizantina, è quello con cui è realizzata l’ope-       perché ci hanno lasciato una firma alla base del
ra di Arquata: il figlio di Dio, inchiodato alla      crocifisso), venne trafugato nel corso di una
croce, con gli occhi aperti, sembra non provare       delle numerose lotte tra ascolani e arquatani,
dolore. Questo tipo di rappresentazione narra         che nel 1680 lo portarono nella chiesa del loro
due momenti principali del sacrificio di Gesù,        paese, dalla quale solo il terremoto del 2016 ri-
ovvero la morte e la resurrezione, mettendo           uscì a smuoverlo.
in risalto la vittoria sulle tenebre e la possibile   Nel 1855 imperversò in tutta Italia un’epide-
salvezza dell’uomo dopo il Giudizio; ad ogni          mia di colera, che arrivò ad interessare anche
modo, tale modello iconografico dall’inizio del       il territorio di Arquata. I decessi furono nume-
XIII secolo cadrà in disuso a favore del Chri-        rosi, ma il centro dell’abitato fece eccezione:
stus Patiens, poiché si inizierà a porre l’accento    lì, infatti, il morbo non fu in grado di mietere
sulla sofferenza fisica del Cristo, specie con lo     vittime. La popolazione locale attribuì questo
sviluppo di filoni mistici che vedranno nel do-       vero e proprio miracolo all’influenza benevola
lore inferto sulla croce un momento fondamen-         del loro protettore e fece, così, produrre un ex
tale della riflessione cristiana.                     voto, una corona d’argento ancor oggi appog-
Il crocifisso, dedicato al SS Salvatore, patro-       giata sul capo del Cristo, che riporta una frase
no di Arquata, era conservato nella Chiesa            in latino dove si scrive che Arquata è stata sal-
dell’Annunziata. L’opera risale al XIII secolo        vata dall’epidemia di colera grazie al suo Sal-
ma, in origine, era posizionata ad Ascoli Pice-       vatore (Arquata Colerae morbo servata. Salvatori
no, presso la Chiesa di San Salvatore di Sotto;       suo d.d. 1855).

                                                                www.piceno33.it • GENNAIO/FEBBRAIO • PICENO 33 |27
NATURA

 L
          ’eremo di San Marco è visibile anche         deri del monastero di San Lorenzo in Carpine-
          dal cuore di Ascoli, da Piazza del Popo-     to, esiste una cavità artificiale nota con il nome
          lo, specie quando, di notte, è illuminato    di Grotta del Beato Corrado. Tradizione vuole
          da una luce gialla e calda.                  che lì abbia dimorato in solitudine il Beato Cor-
          Il romitorio si presenta abbarbicato sul-    rado Milani, dopo aver predicato in Libia ed
  la roccia, come appeso alla rupe calcarea. Le        essere stato docente alla Sorbona di Parigi; il
  prime notizie sulla struttura risalgono al XIII      santo è veramente esistito, ma non sappiamo
  secolo: eremo cistercense, passa successiva-         quali aspetti della sua vita siano reali e quali
  mente nelle mani della famiglia ascolana degli       sconfinano nella leggenda. Ad esempio non
  Sgariglia, che nel XIV secolo lo allarga, aggiun-    è certo se abbia veramente edificato la grotta
  gendo il campanile e trasformandolo in chiesa.       artificiale insieme al futuro pontefice ascolano
  Nel Quattrocento è usato come nascondiglio           Niccolò IV: sicuro è che il Beato Corrado si ri-
  durante i conflitti tra Guelfi e Ghibellini ma       tira nella caverna in solitudine, aspettando la
  quando, nel corso del secolo, viene costruita la     morte, sopraggiunta nel 1292. Secondo le ana-
  chiesa di San Bartolomeo nella vicina Piagge         lisi storiografiche, l’eremo viene scavato dai
  inizia il suo declino.                               benedettini del vicino convento di S. Lorenzo,
  Le prime ristrutturazioni si hanno solo nel No-      fondato nell’VIII secolo, a opera di devoti che
  vecento. Scavata all’interno della rupe di San       si rintanano in questo luogo seguendo la regola
  Marco, non distante dall’eremo e vicino ai ru-       benedettina. Il monastero, eretto su uno spero-

  ● di Flavia Orsati

  IL GIOIELLO AS
  L'EREMO DI S
  28| PICENO 33 • GENNAIO/FEBBRAIO • www.piceno33.it
NATURA

 ne roccioso vicino alla base del monumentale         guendo dritti si arriva all’eremo di San Marco,
 Dito del Diavolo, oggi è sede di diverse vie         invece, imboccando il sentiero sulla destra, si
 di arrampicata frequentate dai climber locali.       giunge ad uno spiazzo dove la vegetazione cre-
 Nell’Alto Medioevo, sulla Montagna dei Fiori         sce fitta ma si possono intravedere i resti delle
 l’eremitismo si diffonde fortemente, tanto che       antiche mura di San Lorenzo in Carpineto e i
 il monastero si trova a capo di un numero non        rimasugli di una piccola scalinata che portano
 identificato di piccoli eremi. L’edificio vive un    ad una cisterna, ancora visibile.
 consistente rinnovamento quando San France-          Di fronte all’ingresso dell’ex monastero si di-
 sco giunge ad Ascoli, nel 1215, e riceve in dono     rama un ulteriore sentiero che, costaggiando la
 il complesso dal vescovo. Divenuto fiorente          rupe, arriva fino alla grotta, nascosta da alcuni
 e frequentato, l’edificio viene abbandonato          massi da aggirare. Per un breve tratto ci si deve
 all’inizio del XIII secolo perché il consistente     arrampicare, fino ad una fessura che conduce
 numero di religiosi rende necessario il trasferi-    all’ingresso della grotta; l’accesso è molto pic-
 mento in una sede più capiente.                      colo, un tempo chiuso da una porticina non
                                                      più presente, anche se sono ancora visibili le
 Questi luoghi sono facilmente raggiungibili          fessure dove erano incastrati i cardini. L’inter-
 scendendo dal Sacrario Partigiano che si trova       no, molto angusto, presenta solo una piccola
 nel pianoro di San Marco. Una volta terminata        mensola e un giaciglio per l’eremita, entrambi
 la discesa, fatta di ripide scale in legno, prose-   scavati nella roccia.

SCOLANO:
SAN MARCO
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    ASCOLI DI PETÓ                                                                 di Pier Paolo Piccioni

              L'avverbio di quantità
              nel dialetto ascolano

  I
    w         n ascolano ci sono vari modi per defi-             avié fatte ‘na spasa de piezze là all’officina.
              nire il poco o viceversa il molto. Ognu-           Bellissima l’unità di misura di certo Stauro,
              no di essi si attaglia a una situazione            amante del buon vino, che misurava tutto a da-
              diversa, per cui ogni tipo di poco, o di           migiane: te pegghiesse ‘na damiciana de colpe!
              molto, avrà la sua corrispondente ac-              disse una volta, infervorato, a un superiore al la-
   cezione nel dialetto ascolano.                                voro che lo stava infastidendo.
   Il molto è definito, in generale, dal lemma fu-               Ma anche per il poco esistono diverse e variega-
   ria, adattabile a quasi tutte le occasioni: fa furia          te espressioni: se quella principe è nuccó (dam-
   calle, so’ guadagnate furia quatrì, certe che ié              me nuccó de pa’, dentre a lu motorì tuó ce so’
   furia sceme! È tipico ed esclusivo del dialetto di            remisse nuccó de benzina, stenghe nuccó male,
   Ascoli e delle immediate adiacenze: già a San                 ecc.), bello è il suo diminutivo, quel neccunille
   Benedetto è diffuso il corrispondente prassà                  che vuol significare una quantità proprio mo-
   (crasi di “per assai”), di identico significato.              desta: a lu cà ghie so’ date neccunille de pa’,
   Molto usata, sempre per il molto, l’espressione               declinabile anche al femminile con il pari signi-
   ‘nu montó, non adattabile a tutte le situazioni               ficato neccunella (poco usato ma divertente).
   ma solo a quelle di stampo fisico: o ma’, m’ié fat-           ‘Na ntecchia, come vuole l’onomatopea ma
   te ‘nu montó de spaghitte, la settimana scorsa                anche il richiamo alla scheggia, significa un
   so’ carriate ‘nu montó de vreccia, ecc.                       pezzettino piccolo, ma solido: damme mpo’ ‘na
   ‘Na fracca è spesso riferito alla dazione di                  ntecchia de cecculata, de colorante dentr’a lu
   percosse: come non citare la famosa fracca de                 stucche ce ne so’ misse juste ‘na ntecchia, ecc..
                            botte che i genitori ci mi-          Per sostanza liquida, naturalmente, si userà il
                   cc  ia    nacciavano da piccoli se            più immediato ‘na ‘occia (una goccia). Pari va-
         tó de vre
'Nu mon                       ne combinavamo un’altra            lore ha ‘na nzegna, o anche ‘na nzegnetta,
                              delle nostre. Bello l’uso          perfettamente fungibile con la ntecchia (mia
                               figurato, tipo quando si          nonna occhieggiando il desco con un florido
                                dice che a Natale m’è ve-        dolce in bella vista: O Pierpà, dàmmene mbo’
                                nute a salutà ‘na fracca         ‘na nzegna!).
                                 de pariente.                    Bellissimo il termine quant’appena, usato in
                                 Se la quantità è costitu-       vallata, per definire una quantità misera, in spe-
                                  ita da un’ampia super-         cie nell’arte culinaria: d’acite ce ne dive mette
                                  ficie di piccole cose si       quant’appena, spesso utilizzato come raffor-
                                    usa il termine spasa,        zativo dopo altro avverbio di quantità: mìttece
                                    traducibile con di-          pure nuccó d’Archemus, ma quant’appena eh!
                                     stesa, largo spargi-        Ma se uno deve definire la regolarità, cioè né
                                      mento: mógghiema           poco né tanto? Ci soccorre in tal caso una fan-
                                      è fatte na spasa de        tasiosa espressione usata da un vecchio ascola-
                                       panne là fore, so’ ite    no: nne la stregne forte ssa vite, fanne ‘na cósa
                                       a vedé se la mmac-        rèula! La cósa rèula, ovvero la cosa regolare, per
                                        chena era pronta         l’ascolano è la sintesi della normalità e la chiosa
                      n  a d e p a'     e lu meccaniche          bonaria di ogni discorso relativo alle quantità.
             'Na nzeg

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