La felicità è una decisione, la ferma decisione che qualunque cosa arrivi nella vita, sarò felice - Amma, Sri Mata Amritanandamayi Devi - Piceno33

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La felicità è una decisione, la ferma decisione che qualunque cosa arrivi nella vita, sarò felice - Amma, Sri Mata Amritanandamayi Devi - Piceno33
La felicità è una decisione, la ferma decisione
                                                       che qualunque cosa arrivi nella vita, sarò felice.
Dicembre • Anno X • n° 10

                                                               Amma, Sri Mata Amritanandamayi Devi

                            AGENZIA DI COMUNICAZIONE

                                                                                         www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |1
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Fas, tutto è possibile
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L'editoriale
● Fabiana Pellegrino
                                                           Sommario

C
           oraggio. Perseveranza. Felicità. Quando          6     NEWS
           un anno finisce è sempre il momento in
           cui tracciamo la linea. Quella che sepa-
                                                            8     FOCUS
                                                                  La qualità della vita
           ra ciò che è stato da ciò che sarà e, so-
prattutto, quella che delinea il confine tra la vita       12     MUSICA
immaginaria e quella reale. Ed è così che ogni                    The Misfits
Capodanno porta con sé l’amarezza di quello che            14     SPECIALE
abbiamo perduto strada facendo e l’assenza di                     Libri per Natale
quello che avremmo voluto e non è stato. Ma, nello         17     ARTE
stesso tempo, ogni volta promettiamo a noi stessi                 Pietro Cardarelli
di correggere gli errori commessi, facciamo buo-
ni propositi per l’anno che verrà e ci proiettiamo         22     SOCIALE
                                                                  I 40 anni del Centro Famiglia
in abitudini diverse che durano il tempo dell’en-
tusiasmo. A mancarci, però, è la perseveranza.             24     SPORT
La capacità di insistere, durare nel tempo, restare               Bando Sport e Periferie
centrati. La volontà di aderire a ciò che siamo. La
forza di radicarci in un’evoluzione consapevole. Se
facessimo della fine un autentico nuovo inizio, co-
minceremmo a compiere buone azioni senza più                         RUBRICHE
rimandare a domani, a coltivare compassione per
gli errori nostri e degli altri, a educarci alla pazien-
                                                           27     AMORE E PSICHE
za e all’attesa che, da sole, ci salverebbero dalla fre-          Il miracolo della vita
nesia che ci consuma. È Mata Amritanandamay,
più nota come Amma, leader umanitaria e spiri-             28     ASCOLI DI PETÒ
tuale globale, ad aver pronunciato questo inno alla               I bambini nella cultura ascolana
libertà e a ricordarci che il nuovo anno segna sem-        29     PNL, ISTRUZIONI PER L'USO
pre il trascorrere del tempo. “I giorni trascorrono               L'anno che verrà
in ogni caso, sia che ridiamo sia che piangiamo. E                UNIVERSITÀ
                                                           30
allora perché non scegliamo di ridere? La risata è                Scritture 2
la musica dell’anima. Cerchiamo di vedere il bene
in ognuno e condividiamo buoni pensieri, parole            32     STORIE DI STORIA
                                                                  Nel Piceno arriva il metro
e azioni. E proviamo a ridere guardando le nostre
carenze e i nostri difetti. Come ogni altra decisio-       33     A QUALCUNO PIACE NERD
ne, anche la felicità è una decisione – una ferma                 Natale con Netflix
decisione che qualsiasi cosa accada io sarò felice,        34     IL GIARDINO DI LOLA
sarò forte. Non sono mai solo”. Non c’è nessuna                   L'orchidea, il sandalo del mondo
fine, quindi, ma soltanto il tempo che continua, in
                                                           36     CHEAP & CREATIVE
forme differenti, modi differenti, esistenze diffe-
                                                                  Eventi di Natale
renti. Ma continuare richiede coraggio perché non
ci consente più di nasconderci in quello che verrà.
Non c’è nessuna linea, nessun confine, nessun sal-
to. La nostra umanità scorre nel tempo. E tutto ciò        SCRIVETECI A direttore@piceno33.it,
che possiamo fare, nel modo più onesto possibile,          seguiteci sulla nostra pagina Facebook
è continuare, così da imparare, strada facendo, an-        Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656.
che a perdurare.

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NEWS

 IL PREMIO MARCHE: 123 ARTISTI
 MARCHIGIANI IN MOSTRA
 Chi sono i 12 premiati della rassegna che ha il
 patrocinio del Ministero Beni e attività culturali.

«
        Nelle Marche mancano esperti
        storici dell’arte che lo Stato non
        assume e che i Comuni non pos-
        sono assumere» è il grido d’allar-
        me lanciato da Stefano Papetti,
curatore scientifico dei musei di Ascoli
Piceno e docente all’università di Came-
rino, all’inaugurazione della mostra del
Premio Marche, nel bel Forte Malatesta
restaurato di Ascoli Piceno.
Esposizione che annovera 123 opere di
artisti marchigiani, nativi o di adozione
o che operano qui; tra cui opere del pre-
mio Oscar Dante Ferretti di Macerata, di
Enzo Cucchi della Transavanguardia (di             reto, Ancona, ha una mostra in corso fino
Morro d’Alba e poi anconetano), di Tullio          al 2 dicembre alla galleria Puccini nel ca-
Pericoli, famoso pittore e disegnatore di          poluogo marchigiano; Franco Alessan-
Colli del Tronto, di Valeriano Trubbiani           droni di Sassocorvaro; Iulija Bazyaeva;
(di Elvia Recina, Macerata e anconetano            Anthony Bufali; Giulio Catelli, nipote
d’adozione), di Floriano Ippoliti, anco-           di Arnoldo Ciarrocchi; Stefano Dania di
netano, di Mario Sasso di Staffolo, di             Porto San Giorgio; Andrea Fabietti di
Walter Valentini di Pergola.                       Chiaravalle, Ancona; Bruno Marcucci di
Le opere di questi artisti si possono am-          Cagli; Riccardo Ruggeri di Civitanova
mirare nella bellissima sala circolare che         Marche; Paolo Sacchini; Federico Sinat-
dà sull’arco con il quadro di Leonardo             ti di Urbino.
Cemak, nel Forte Malatesta di Sangallo il          Artisti che parteciperanno il prossimo
giovane, struttura del 1540 «che ho visto          anno alla Biennale nazionale di Arte
la prima volta 9 anni fa, piena di impalca-        Contemporanea del Premio Marche.
ture» ha esplicitato Stefano Papetti.              Mentre Sandro Ciriscioli di Pesaro ha
È bello il Forte Malatesta, pieno di sale          vinto il premio della Critica “Alfredo Trifo-
con volte, archi a sesto acuto, salette,           gli”, ex Sindaco di Ancona e storico fon-
strettoie, colonne, scalette, finestre, mat-       datore del Premio Marche.
toncini a vista, una visita nella visita e si      La mostra del Premio Marche resterà
trova nel centro della città.                      aperta al Forte Malatesta di Ascoli Pice-
I 12 vincitori del Premio Marche sono              no fino al 31 gennaio 2019, il martedì
Hisako Mori (che si è formata in Giap-             e giovedì ore 10-13; il mercoledì e vener-
pone e poi all’Accademia di Belle Arti di          dì ore 15-18; sabato, domenica, festivi e
Macerata), Francesco Gioacchini di Lo-             prefestivi ore 10-13 e 15-18.

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NEWS

EDILIZIA SCOLASTICA, DALLA
REGIONE 5,2 MILIONI DI EURO
Due interventi a San Benedetto e Roccafluvione per
oltre 2 milioni. Casini: “Sicurezza sismica una priorità”.

L
          a Regione Marche ha destinato
          5,2 milioni di euro per l’edilizia
          scolastica dell’ascolano. Oltre
          due milioni sono subito spendi-
          bili, perché i progetti risultano
          cantierabili, mentre i circa tre
milioni rimanenti verranno utilizzati il
prossimo anno.
Gli interventi già finanziati riguardano
due adeguamenti sismici, in scuole di
proprietà dei Comuni di San Benedetto
del Tronto e Roccafluvione: rispettiva-
mente il Polo 0/6 secondario 1° grado e la
Primaria Pignoloni. I fondi utilizzati sono
quelli della prima annualità del program-       lastica regionale. Sono stati ripartiti sulla
ma triennale 2018-2020 disposto dal mi-         base delle richieste pervenute dal territo-
nistero dell’Istruzione Università Ricerca.     rio, secondo i criteri stabiliti dalla Giunta
“Un grande programma di investimenti            regionale per soddisfare le esigenze del
scolastici, per rendere le scuole marchi-       mondo scolastico marchigiano. Già avve-
giane sicure, funzionali, al passo con i        nuto lo stanziamento della prima annua-
tempi – commenta la vicepresidente del-         lità del programma triennale 2018-2020
la Regione, Anna Casini – La sicurezza è        disposto dal ministero dell’Istruzione
una priorità del governo regionale e tro-       Università Ricerca. A disposizione ci sono
va un’adeguata attenzione nell’ammo-            48,4 milioni, dei quali 37,6 subito asse-
dernamento degli edifici scolastici anche       gnati ai progetti già cantierabili, mentre
sul fronte sismico. Abbiamo raccolto le         la rimanete quota di 10,8 milioni seguirà
esigenze del territorio, incanalandole in       la prossima annualità.
un progetto organico di investimenti che        La ripartizione provinciale dei 48,4 mi-
coinvolge tutte le amministrazioni pro-         lioni disponibili, effettuata secondo i
vinciali e locali delle Marche”.                progetti pervenuti, assegna 14,5 milio-
Al Comune di San Benedetto del Tronto           ni alle amministrazioni provinciali (che
andranno 1,5 milioni di euro, a fronte di       disponevano di una quota riservata del
un investimento di 1,8 milioni. Al Comu-        30% del fondo), 8,8 milioni agli enti locali
ne di Roccafluvione 585 mila euro che           dell’Anconetano (26,16%) – 5,2 milioni
copriranno l’intero costo dell’intervento.      al Piceno (15,41%) – 7 milioni al Mace-
In generale, sono stati assegnati 37,6 mi-      ratese (20,8%) – 4,3 milioni al Fermano
lioni di euro agli enti locali per finanziare   (12,7%) – 8,4 milioni al Pesarese e Urbi-
20 interventi nel settore dell’edilizia sco-    nate (24,8%).

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FOCUS

  Voglio viv
    Ecco la classifica della Qualità d
    Ascoli Piceno si piazza nella top
    ● di Fabiana Pellegrino

  A
                            d Ascoli Piceno si vive         ce e nelle principali aree del Paese. Il 2018 è l’anno
                            bene, anzi benissimo. E lo      delle conferme e per Ascoli dei balzi in avanti di ben
                            dice la classifica stilata      16 posizioni. La classifica, tuttavia, mette in luce
                            da Italia Oggi, in colla-       anche alcune tendenze già emerse nelle precedenti
                            borazione con La Sapien-        indagini: dalla riduzione del gap Nord-Sud in ter-
                            za di Roma che analizza         mini di qualità della vita e benessere economico, al
                            la qualità della vita nelle     crescente divario tra piccoli centri in cui la vita si
                            province italiane. Assieme      conferma migliore e grandi centri urbani, in cui si
  a quella ascolana, tra le prime 20 posizioni ci sono      vive sempre peggio. La Capitale, ad esempio, scivo-
  anche Ancona e Macerata, rispettivamente al 12°           la dal 67° all’85° posto della classifica. La classifica
  e al 19° posto.                                           è stata stilata tenendo conto di 9 parametri: affari e
  Bolzano si conferma saldamente in cima, seguita,          lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e per-
  da Trento e Belluno. L’indagine fotografa modelli         sonale, popolazione, servizi finanziari e scolastici,
  virtuosi, criticità e cambiamenti in atto nelle provin-   sistema salute, tempo libero e tenore di vita. Gli in-

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FOCUS

vere così qui
della vita 2018:
 20 d’Italia.

    dicatori presi in considerazione sono stati 84.         al 12° posto e guadagnando ben 5 posizioni rispetto
    In ogni caso, dando uno sguardo d’insieme, in Ita-      all’anno precedente, al 16° posto la nostra provincia
    lia si vive meglio: quest’anno sono infatti 59 su 110   con un balzo in avanti di 16 posizioni e Macerata
    le province in cui la qualità di vita viene giudicata   è alla 19° posizione, guadagnando addirittura 21
    buona o accettabile, nel 2017 e nel 2016 erano 56.      “punti”. Meno bene la provincia di Pesaro e Urbino
    Le migliori performance le mettono a segno le città     che è al 35° posto, salendo di sole 3 posizioni rispet-
    più piccole, come Siena, Pordenone, Parma, Aosta,       to al 2017. Maglia nera per la provincia di Fermo
    Sondrio, Treviso e Cuneo. Ma anche Ascoli Piceno        al 56° posto, ovvero a metà della classifica nazio-
    non se la passa male. La maglia nera è per la cala-     nale, dopo essere scivolata verso il basso di ben 27
    brese Vibo Valentia, in coda alla classifica assieme    posizioni. In ogni caso, comunque, nelle Marche si
    a Catania, Napoli, Siracusa e Palermo.                  vive piuttosto bene. Per 4 province su 5 la qualità
    Ma come vanno le Marche? Ben 3 province marchi-         della vita è “buona”, solo per Fermo è “accettabile”.
    giane si piazzano nella Top 20 in Italia, con Ancona    La nostra provincia fa un bel salto in avanti di 16
    che mette a segno il migliore risultato, piazzandosi    posizioni e si piazza saldamente al 16° posto a li-

                                                                       www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |9
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FOCUS

                                                     Tre province
                                                     marchigiane su 5
                                                     sono tra le prime 20
                                                     in Italia per qualità
                                                     della vita: Ascoli,
                                                     Macerata e Ancona.

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FOCUS

                                            Classifica finale
Pos.   Provincia            Gruppo   Punteggi   Posizione   Pos.   Provincia                Gruppo   Punteggi   Posizione
                                                     2017                                                            2017

 vello nazionale, niente male. Per la dimensione            nazionale.
 affari e lavoro Ascoli Piceno, rispetto allo scorso        Qualche difettuccio, però, dovrà pur esserci, ed
 anno guadagna 34 posizioni e è all’11° posto in            eccolo qui: la popolazione cala e Ascoli sprofon-
 Italia. Bene anche la dimensione ambientale, che           da al 77° posto in Italia, contro il 65° del 2017.
 premia le iniziative per la ecosostenibilità da par-       Non brilliamo nemmeno per il sistema salute,
 te delle amministrazioni locali. In testa ci sono          dove Ascoli occupa il 43° posto in Italia, pur gua-
 ben 3 province marchigiane e Ascoli è al 12° po-           dagnando moltissime posizioni rispetto all’anno
 sto. La dimensione della criminalità premia anco-          precedente (80°). Anche con il tempo libero non
 ra Ascoli, che è al 16° posto in Italia, guadagnan-        ce la caviamo meglio: Ascoli Piceno è al 50° po-
 do 5 posizioni rispetto al 2017 e confermandosi            sto. Infine, per il tenore di vita siamo al 67° posto,
 una provincia tra le più sicure in tutto il territorio     mentre nel 2017 eravamo al 78°.

                                                                        www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |11
MUSICA

  La band ascolana trionfa a
  Lucca Comics 2018
  ● di Giuliano Centinaro
                                                              La band ascolana The
                                                              Misfits-Cartoon Cover
                                                              Band è stata protagonista
                                                              di una grande esibizione
                                                              al Cartoon Music Contest
                                                              del festival Lucca Comics
                                                              2018, aggiudicandosi ben tre
                                                              premi. Il gruppo, che esegue
                                                              canzoni tratte dalle colonne
                                                              sonore dei cartoni animati,
                                                              si è infatti aggiudicato il
                                                              Premio “Red Phoenix”, in
                                                              virtù del quale ha potuto
                                                              realizzare una canzone per la
                                                              colonna sonora italiana del
                                                              film d’animazione giapponese
                                                              “Penguin Highway”. La
  band nostrana ha ottenuto altri due importanti riconoscimenti: la “voce” femminile del
  gruppo Arianna Marconi è stata proclamata “Migliore cantante” del Contest, mentre
  la bassista Giorgia Natalini è stata premiata “Migliore musicista”.
  Questa la formazione della band (nella foto, da sinistra a destra): Alfredo Gagliardi
  (tastiere e voce); Andrea Gagliardi (chitarra); Stefano Albanesi (voce); Giorgia Natalini
  (basso); Arianna Marconi (voce); Pierpaolo Sita (batteria); Andrea Giardina (chitarra e
  voce).
  Abbiamo intervistato la cantante dei The Misfits, Arianna Marconi, che ha svelato
  qualche curiosità sulla band e ha raccontato l’esperienza di “Lucca Comics 2018”.

         12| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
Q
                                                                                                                                         MUSICA

                                    uando è nata                                   Le canzoni che suonate sono tratte dalle co-
                                    la band e                                      lonne sonore dei cartoni animati. Come mai,
                                    perché     ave-                                secondo te, nelle reti generaliste non c'è più
                                    te deciso di                                   una Tv dei Ragazzi?
                                    chiamarvi The                                  «È troppo difficile rispondere a questa doman-
                                    Misfits?                                       da. Si è persa la pazienza e la costanza di se-
                                    «La band si è                                  guire un percorso, in tutti i campi. Tutto deve
                                    formata      nel                               iniziare e finire in un certo tempo, ai bambini
                                    2014 per fe-                                   vengono mostrati cartoni animati ricchi di epi-
                                    steggiare i 20                                 sodi singoli, ma senza una trama. Penso che
                                    anni dell’Asso-                                l’era tecnologica ci abbia impigriti: per carità,
                                    ciazione Cul-                                  sono sostenitrice della tecnologia; ma ormai
turale Dimensione Fumetto di Ascoli Piceno.                                        non si memorizza più nulla, non si “aspetta”
Era una band costituita da soci che doveva esi-                                    nulla. Quando ero ragazzina io, dovevo sapere
stere per una sola serata. Dovevamo chiamarci                                      a memoria i numeri di telefono per qualsiasi
Jem e gli Holograms (dal nome della serie ani-                                     emergenza. Ora è tutto salvato sul cellulare.
mata americana), ma, poco tempo prima dei fe-                                      Quando ero ragazzina, venivano trasmessi i
steggiamenti per la costituzione della band, ad                                    cartoni con storie vere e proprie e se perdevi
Ascoli è nato un gruppo che si chiama The Ho-                                      una puntata erano guai! Adesso puoi vedere e
lograms. Dato che ci avevano rubato il nome,                                       rivedere ciò che vuoi quando vuoi, non c’è più
abbiamo deciso di chiamarci come il gruppo                                         l’attesa. Non c’è più una Tv dei Ragazzi per-
antagonista del cartone Jem e le Holograms,                                        ché…loro non la vedrebbero, non sarebbero
ovvero proprio Misfits. Poi, questo nome signi-                                    costanti, si stancherebbero dopo due giorni».
fica disadattati e direi che ci calza a pennello!».
                                                                                   Quali emozioni hai provato, quando sei sta-
Cosa significa, per voi, aver vinto il Pre-                                        ta proclamata Migliore cantante del Cartoon
mio Red Phoenix e di cosa si tratta?                                               Music Contest a Lucca Comics 2018?
«L’Associazione Culturale Red Phoenix, orga-                                       «Sicuramente una grande sorpresa. Sincera-
nizzatrice del Cartoon Music Contest, ha mes-                                      mente, a livello tecnico c’erano almeno altri
so in palio la possibilità di incidere la sigla di                                 due super Cantanti, non pensavo proprio che
un anime (film d’animazione giapponese) a livello                                  quel premio sarebbe finito a me. Quando Enzo
nazionale. Per noi è stato il premio più bello                                     Draghi ha detto che ero io la vincitrice, l’ho
che potessimo ricevere. Pensare che siamo stati                                    guardato come per dire: “Amico, mi sa che stai
noi, con i nostri strumenti, ad aprire con la si-                                  sbagliando”. Poi non ho resistito, l’ho abbrac-
gla iniziale un cartone animato, ci ha fatto ve-                                   ciato e mi ha preso in braccio! Per me lui è un
nire la pelle d’oca».                                                              punto di riferimento importante, quindi sono
                                                                                   tuttora emozionatissima».
La partecipazione al festival di Lucca può rap-
presentare, per voi, un trampolino di lancio a                                     Quali sono i tuoi cantanti o gruppi musicali
livello nazionale?                                                                 di riferimento?
«Beh… chissà! In realtà abbiamo avuto l’oc-                                        «I miei musicisti di riferimento sono Queen,
casione di suonare su un palco che è il Sanre-                                     Guns N’ Roses, Foo Fighters, AC/DC, Aero-
mo del nostro repertorio, quindi sicuramente                                       smith, Bon Jovi…Insomma, tutto ciò che non
porterà delle belle novità. Certo è che abbiamo                                    c’entra niente con le canzoni che fanno parte
avuto l’onore di conoscere tante persone im-                                       del repertorio della band».
portanti nel settore musicale. Per chi non lo
sapesse, Enzo Draghi è un cantautore e compo-                                      Che progetti avete per il futuro?
sitore, famoso soprattutto per la sua interpreta-                                  «Suonare, suonare, suonare, continuando a di-
zione di sigle dei cartoni animati».                                               vertirci come bambini»

                                                                                            www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |13
SPECIALE

   ● di Eleonora Tassoni

  LIBRI PER NATA
 N
                    atale è alle porte e non c’è niente di    postmoderna che si crede libero di scegliere il pro-
                    meglio che regalare un libro. Sem-        prio bene tra i prodotti e le occasioni del mercato,
                    bra una pubblicità da libraia ma vi       finisce per sottomettersi ad una “dittatura del go-
                    garantisco che è vero. Con il libro       dimento” che rinnova in lui quella insoddisfazione
                    riuscirete a far viaggiare, emozio-       che pretende inconsciamente di esiliare. Così, l’al-
                    nare, vivere avventure uniche con         leanza feroce tra capitalismo ed inconscio lo illude
  una modica spesa. I viaggi mentali infatti sono easy        di poter colmare una mancanza dell’essere che non
  e cheap!                                                    è contingente, bensì strutturale; senza peraltro con-
  Ho pensato di segnalare in questo articolo i libri che      tare sull’“ombrello” del padre che in passato per-
  verranno presentati nel mese di dicembre in città           metteva di dare un senso all’infelicità del vivere, ai
  perché così potrete volendo non solo regalare il li-        conflitti derivanti dalle relazioni con gli altri, alle
  bro ma anche avere la possibilità di farvelo autogra-       incognite dell’amore e della sessualità”.
  fare dall’autore in onore del destinatario del vostro       Dopo questo libro un po’ forte ma di sicuro impat-
  dono. Un modo unico per personalizzare un regalo            to anche per ripensare il troppo consumismo del
  ricco di implicazioni affettive e capace di suscitare       Natale che spesso ce ne fa scordare il vero valore
  emozioni ad ogni età.                                       vi segnalo un libro divertentissimo e che invece si
  Il primo libro che vi segnalo è il recente lavoro di un     adatta a regali più leggeri. Tutti conoscono Piero
  amico, Daniele Luciani, psicologo e psicoterapeu-           Massimo Macchini, comico marchigiano tagliente
  ta, uscito da poco con un libro denso che analizza          che ci racconta il marchigiano medio con i suoi vizi
  con attenzione il nostro tempo: “La dittatura del           e i suoi tic. Con lui avremo modo di conoscere il suo
  Godimento”. “Il lavoro di Daniele Luciani indaga            esilarante libro “La gente mormorano” di Giaco-
  il rapporto che l’essere umano intrattiene con il de-       ni Editori (sarà in città per una presentazione unica
  siderio, il godimento, il corpo, i legami sociali, il di-   nel suo genere il prossimo 6 gennaio). Frase iconica
  scorso familiare e il sistema scolastico, mettendolo        del libro (vi giuro è la summa di tutti i vizi del no-
  in tensione con quanto accadeva nell’epoca moder-           stro tempo e del nostro essere a volte provinciali)
  na appena trascorsa. Da questo confronto emerge, in         “La gnocca è importante, ma non è tutto nella
  particolare, la difficoltà dell’individuo contempora-       vita. Ci sono anche gli aperitivi”. Regalatelo agli
  neo ad arginare la spinta al godimento propagandata         amici che studiano o lavorano fuori per ricordare
  dal discorso capitalistico. In effetti, l’uomo dell’era     con ironia le “radici”.

           14| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SPECIALE

ALE
 A seguire questo titolo un libro che invece vuole es-    della vista e delle mani a causa dell’esplosione di
 sere un contributo alla riflessione, proprio a ridosso   una bomba, Guerrino sembra segnato da un destino
 del Natale, sulla situazione difficilissima che vive     inevitabile, ma l’intervento provvidenziale e quasi
 ancora il territorio che ha subito i danni più ingenti   fiabesco della regina Elena di Savoia riconsegna
 del terremoto. Il libro “Gli Spaesati” nasce da un       al bambino, oltre alla vista, la vita stessa: da allo-
 lavoro di ricerca ed è davvero una testimonianza         ra Guerrino si dedica con abnegazione e caparbietà
 unica. Uno scrittore e un fotografo raccontano il loro   allo studio e al disegno, trovando il proprio modo
 viaggio durato otto mesi dentro il Cratere. Angelo       di vincere i limiti pratici e dare espressione alla sua
 Ferracuti e Giovanni Marrozzini attraversano le          forza interiore. Sempre sospinto da una volontà te-
 zone rosse, dove tutto improvvisamente è cambiato        nace, Guerrino si scontra con i dolori e le contrad-
 nella vita di intere comunità che per secoli hanno       dizioni della Seconda guerra mondiale, e poi, nel
 vissuto in simbiosi con la natura. Ma raggiungono        dopoguerra, diventa un insegnante appassionato e
 anche le frazioni più remote, si spingono dentro il      un pittore di successo, fino al riconoscimento come
 cuore della montagna attraversando luoghi di rara        migliore maestro d’Italia.
 bellezza. Raccontano i paesaggi feriti, le strade        Concludo questo articolo con una collana che ha re-
 abbandonate, le comunità provvisorie fatte da chi        alizzato una delle maggiori esperte di letteratura per
 è rimasto e cerca di sviluppare strategie di soprav-     l’infanzia e referente per Nati per Leggere: Elena
 vivenza per non arrendersi alla malora. Lo fanno in      Carrano con la bella serie di volumi per Clemento-
 modo naturale usando al minimo i mezzi espressivi.       ni. Vi segnalo in particolare “Il libro della calma”.
 Ne viene fuori un racconto onesto nell’intersezione      Questo delicato volume è uno strumento utilissimo
 tra parola e immagine, dove la condizione umana          perché aiuta i neogenitori a capire come gestire ed
 vive un profondo spaesamento, tra esodi nelle strut-     educare i bambini a comprendere e a superare le
 ture alberghiere della riviera adriatica e forme di      emozioni negative. Un supporto ricco di bellezza
 resistenza.                                              alle famiglie che potranno condividere così azioni
 Un altro libro che ci parla di territorio e memoria      e riflessioni per aiutare i piccoli a crescere sereni.
 è quello di Maria Collina “Il maestro di Quin-           Questi libri spero vi ispirino per i regali di Natale
 todecimo”, la storia del maestro Guerrino, uomo          e che siano per voi occasione di lettura, dono e ri-
 eccezionale e dalla forza interiore unica. Un vero       flessione.
 esempio per tutti. A soli sette anni, rimasto privo      Buon Natale a tutti!

                                                                    www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |15
ARTE

       16| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
ARTE

● di Valentina Falcioni

PIETRO CARDARELLI:
LO SPAZIO VISIVO COME

P
ATMOSFERA DA SUONARE
                       ietro Cardarelli può essere       tista e lighting-visual artist per un altro ascolano
                       tranquillamente considera-        doc, il compositore e musicista Dardust - Da-
                       to un ambasciatore ascola-        rio Faini - che ha affiancato lungo le date dei
                       no all’estero, uno scenogra-      tour, al concerto del Primo Maggio e in diversi
                       fo, creative director, lighting   eventi per MTV ed Elita. In una lunga catena
                       e visual designer con un ba-      di occasioni ha vestito i panni dello scenografo,
                       gaglio formativo ed espe-         lighting designer e visual artist ed è stato docente
                       rienziale tanto cospicuo          del corso di Visual Art nell’evento nazionale Ap
                       da essere ritenuto, a giusto      Art Up. Gioventù Creativa per ANCI - Consiglio
                       titolo, un artista multidi-       dei Ministri. Oltre all’applicazione di tecniche
sciplinare. Infatti, dopo la laurea in Scienze           artistiche grafiche e pittoriche, si dedica anche
dell’Architettura, si è specializzato in Sceno-          all’arte digitale saggiando nuove espressio-
grafia presso l’Accademia di Belle Arti di Bre-          ni dell’arte contemporanea come performance
ra. Durante la specializzazione ha avuto modo            art, video installazioni, videomapping, video in-
di dilatare le proprie conoscenze su nuove for-          teraction, live media, digital painting, street art e
me di scenografia contemporanea, lighting desi-          sculture New Pop. Il suo universo creativo non
gn, live media, tecniche di progettazione e visua-       conosce confini tantoché da anni studia il rap-
lizzazione attraverso professionisti del cinema          porto fra cibo, arte ed emozione partendo dallo
e dello spettacolo. Ha lavorato come creative            studio della cucina asiatica (prevalentemente
director per cantanti, artisti, band, produttori         giapponese tradizionale e yoshoku), della cuci-
musicali, stilisti e coreografi. Dal 2014 è proget-      na new nordic e molecolare. Porta in tavola la

                                                                  www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |17
ARTE

  propria sperimentazione organizzando cene            mondo: studiavo pianoforte ma allo stesso
  “esperienziali” e piccoli eventi legati al cibo.     tempo ero sempre molto attratto dall’Arte. Di-
  Dal punto di vista umano, Pietro è un ragazzo        ciamo che frequentando la facoltà di Architet-
  che emana una gentilezza spontanea, un’ironia        tura ad Ascoli ho avuto tutto molto più chia-
  brillante e mai scontata. Se fosse vissuto nel       ro e ho quindi poi modificato i miei studi e il
  XVIII secolo, sarebbe stato definito un giova-       mio percorso per raggiungere il mio obiettivo.
  ne dotato di una raffinata politesse, intessuta da   Scelta folle in Italia perché di Arte non si vive
  fantasia, brio, originalità e presenza di spirito.   ma sto lottando per raggiungere il mio sogno
  Tutte queste peculiarità emergono anche dalle        e fortunatamente il mio lavoro è stato ricono-
  sue parole, rubate da un semplice post su Fa-        sciuto all’estero. Mixare luci e visual per trattare
  cebook: «Fin da quando ero bambino ho sem-           quindi lo spazio visivo come se fosse musica
  pre avuto un sogno (oddio quanto l’ho presa          da suonare. Questa idea mi sta aprendo diver-
  alla lontana, ma resistete!): avrei voluto fare il   se porte all’estero. Ho addirittura presentato
  musicista. Ho studiato pianoforte, organo, ho        questo progetto a Berlino, lo scorso giugno,
  smanettato un po’ di tutto, i miei genitori han-     durante la rassegna I nuovi maestri della musica
  no fatto un sacco di sacrifici. Ma non riuscivo a    contemporanea».
  capire cosa effettivamente volessi fare. Così ho
  mollato lo studio del pianoforte per dedicar-        Quando ero piccola, amavo fare un gioco. Te
  mi all’arte (altra passione immensa della mia        lo propongo. Se fossi uno spettacolo, come ti
  vita). Cazzata direte voi e giustamente, vivia-      descriveresti?
  mo in Italia! Con gli anni però ho capito qual       «Sicuramente uno spettacolo multidisciplina-
  era la strada giusta. E se fondessi le due cose?     re, dove varie forme dell’arte si fondono per
  Se suonassi le atmosfere e ciò che le persone        un fine ultimo: l’emozione del pubblico. Credo
  vedono durante un concerto? Anni e anni di           fermamente che l’Arte abbia una funzione so-
  ricerca per trovare qualcosa che fosse tecnico       ciale fortissima e uno degli “obblighi” che ha è
  ovviamente ma che mantenesse anche l’emoti-          sicuramente far vivere al pubblico quella che
  vità di quando si suona uno strumento. Tutto         gli addetti ai lavori chiamano “verità emotiva”,
  questo ovviamente in Italia non è stato capi-
  to e da sempre sono un banale “tecnico luci”
  (praticamente un elettricista con la differenza
  che in Italia un elettricista guadagna come un
  cardiochirurgo, primario per giunta). Non mi
  ritengo un cervello in fuga ma purtroppo solo
  in Germania hanno capito il mio valore e cosa
  volessi fare. Mi hanno dato spazio, strumenti,
  anni per la ricerca e poi finalmente il primo
  vero concerto, sul palco, a Berlino. Concerto
  per pianoforti, elettronica, orchestra e visual.
  Una bomba. In un importantissimo evento per
  la musica classica contemporanea dal titolo: I
  nuovi Maestri. Finito a “suonare”, mi viene dato
  il centro della scena. E quegli applausi credo
  che non li dimenticherò mai».

  Una volta su un tuo profilo social ho letto che
  ad un certo punto del percorso hai pensato di
  unire la musica alle arti visive per suonare le
  atmosfere durante i concerti...
  «In realtà fin da piccolo ero attratto da questo

          18| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
ARTE

la sincerità dei sentimenti e delle emozioni re-
ali che sgorga dalla profondità dell’anima di
ognuno. Molto spesso, purtroppo, assistiamo
a spettacoli improvvisati dove conta più esse-
re alla moda che raccontare qualcosa di vero
e profondo. Se dovessi scegliere tra un sold out
con uno spettacolo “fighetto” che strizza l’oc-
chio a ciò che va di moda e un teatro con poco
pubblico ma con uno spettacolo “sincero”,
sceglierei sicuramente la seconda opzione. Si-
curamente il poco pubblico uscirà dal teatro e
porterà sempre nel cuore ciò che ha “vissuto”
in teatro».

Ci racconti il primo ricordo legato all’arte?
«Fin da piccolo sono stato un bambino “ano-
malo”, appassionato di arte, teatro, lirica, foto-
grafia, storia. Mi ricordo (e spesso lo ricordano
anche i miei genitori) che di frequente giocavo
a creare piccoli teatrini. Spegnevo la luce della
cameretta e con piccole torce elettriche mettevo
in scena i miei spettacolini senza pubblico. Si
può dire che sono nato con il desiderio di fare
questo lavoro».                                      nuovi orizzonti?
                                                     «Più che portare qualcosa io (e di solito è una
Sulla base del tuo cammino esperienziale,            bella bottiglia di Anisetta sempre molto ap-
qual è in generale l’atteggiamento del nostro        prezzata), cerco di riportare io ad Ascoli ciò
Paese verso la contaminazione artistica e le         che ho appreso e vissuto fuori. Però si, oltre
nuove forme espressive?                              all’Anisetta, ho i miei “portafortuna” legati alla
«Il nostro Paese purtroppo è molto indietro          mia terra».
rispetto al mondo dell’arte contemporanea (in
tutte le sue forme). Oserei dire quasi fermo. Il     Su quali progetti stai lavorando in questo pe-
pubblico non è educato e purtroppo l’educazio-       riodo?
ne parte proprio dalle scuole e dalle famiglie.      «Attualmente sono impegnato in un progetto
Non si ha la minima idea di quanto faccia bene       molto interessante in Germania in cui sono re-
l’Arte soprattutto per lo sviluppo del senso         sponsabile visivo. Il progetto è stato sviluppato
critico. Invece viene considerata solo una cosa      in uno dei centri di ricerca per l’arte contem-
noiosa da radical chic. E ci trasciniamo ancora      poranea più importanti d’Europa: lo ZKM di
l’affermazione dell’ex ministro: “con l’arte non     Karlsruhe. Io curo tutta la parte visiva, dalla
si mangia”. E invece non solo ci si mangia ma        scenografia al disegno luci, al visual live e sono
ci si cresce addirittura sani e forti in un Paese    anche responsabile artistico di un gruppo di ri-
che per millenni ha insegnato l’arte al mondo        cercatori di Los Angeles che si occupa di realtà
intero. Provo sempre profonda tristezza quan-        aumentata nel nostro progetto. Inoltre sto col-
do si affronta questo argomento. Non smetterò        laborando con una pianista turca per una serie
mai di dirlo: l’Arte non ha colore politico. Un      di concerti in Europa. Infine sto collaborando
cervello colto è un cervello libero».                con una grande azienda internazionale (di cui
                                                     non posso dire il nome) per un progetto artisti-
Cosa porti di Ascoli Piceno, la tua città d’o-       co che debutterà l’anno prossimo all’estero e su
rigine, quando sei pronto a decollare verso          SkyArte».

                                                              www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |19
SOCIALE

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ATTUALITÀ

www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |21
SPECIALE

  CENTRO FAMIGLIA
  Da 40 anni un punto di riferimento
  ● di Dina Maria Laurenzi

  A
                         A quarant’anni dalla co-       Tronto in via Pizzi, 25. A coronamento di que-
                         stituzione del consulto-       sti 40 anni di attività ha ricevuto il Gran Pavese
                         rio familiare Centro Fa-       Rossoblù 2018, l’onorificenza cittadina conces-
                         miglia di San Benedetto        sa dal Comune per l’opera svolta.
                         del Tronto abbiamo de-
                         ciso di conoscere meglio       Che ruolo ha il Centro Famiglia oggi?
                         la realtà associativa che      «Il Centro Famiglia si è evoluto nel tempo. Nel
                         vanta un team sinergico        1978 prevalente era l’attività di consulenza fa-
  in costante crescita. Dai soci fondatori, Riccar-     miliare e medica. Rilevanza veniva data alla
  da Bovi, Carlo Di Biagio, Luigi D’Orazio, Elsa        formazione, per cui si organizzavano dei corsi
  Forconi e Don Luigi Illuminati, oggi il centro è      di preparazione alla vita di coppia, di educa-
  guidato dal presidente Nicola Farinelli. Negli        zione sessuale per giovani, di formazione per
  anni l’équipe è cresciuta con la collaborazione       l’utilizzo dei metodi naturali nella procreazio-
  di consulenti, psicologi, avvocati e altre figu-      ne responsabile. Ottima era la collaborazione
  re specilistiche per rispondere alle esigenze e       con le scuole in cui venivano coinvolti anche
  problematiche della famiglia contemporanea            i genitori che partecipavano agli incontri con
  in uno spazio informale aperto alla comunità.         i figli, in modo da favorire il dialogo e le rela-
  Dal 1978 a oggi il Centro Famiglia continua a         zioni in famiglia superando il pudore tipico di
  essere un punto di riferimento per molte per-         quell’epoca. Non vi erano fondi economici, se
  sone e famiglie. Si trova a San Benedetto del         non nei primissimi anni. Oggi i rapporti sono

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SPECIALE

cambiati, le principali richieste sono di aiuto
psicologico ed economico. Il Centro Famiglia è
entrato di fatto tra le realtà del Terzo Settore e
attraverso finanziamenti per progetti ha potuto
potenziare la sua attività con centri di ascolto
territoriali, percorsi nelle scuole e incontri per
la cittadinanza».
Il consultorio familiare si contraddistingue
per la sua ispirazione cristiana. Cosa significa
per l’utenza?                                          Nelle foto: Convegno sui 40 anni del Centro Famiglia,
«Essere consultori di ispirazione cristiana si-        del presidente Nicola Farinelli e del premio Gran
gnifica accogliere l’altro nella sua interezza con     Pavese Rossoblù 2018.
tutti i problemi che ha e con un atteggiamento
professionale da Buon Samaritano, tutelando i
valori fondamentali della persona, della fami-
glia, dei figli e dei giovani. Si ascolta l’utente,
lo si responsabilizza e lo si aiuta anche con me-
todiche fornite dalla scienza psicologica-socia-
le-medica in modo che si possa ristabilire l’e-
quilibrio del buon vivere e del ben formarsi. In
occasione dei 40 anni dalla nascita del Centro
Famiglia, è stato organizzato un convegno che
ha messo a confronto tutte le realtà marchigia-
ne e i principali attori di questo percorso che
dura senza sosta dal 1978».

Quale è la fotografia dei consultori familiari
di ispirazione di oggi?
«I consultori, già presenti in numero ridottis-
simo nel territorio italiano, si sono sviluppati       cristiana hanno 40 anni, ma non li dimostrano.
dal 1978 in poi, in quanto la costituzione del-        Sono in campo a giocare la partita della vita a
la famiglia, la famiglia stessa e la società sta-      favore della famiglia senza se e senza ma. Sono
vano cambiando. Il Centro Famiglia, come gli           cambiati i giocatori, è cambiato lo schema di
altri consultori sul territorio regionale e nazio-     gioco ma il fine è sempre quello: stare vicino
nale, è stata la risposta alla richiesta di aiuto,     alla famiglia. Il Centro Famiglia nel tempo ha
che determinate leggi pensavano di risolvere.          avviato una serie di collaborazioni con il mon-
Dopo una prima fase inziale in cui alta è sta-         do dell’associazionismo locale, la Diocesi e le
ta la motivazione degli operatori dei consultori       istituzioni».
di ispirazione cristiana vi è stata una fase di
ripensamento e di adattamento alle situazioni          Cosa può essere fatto di più per la famiglia?
locali. Forse è venuto meno anche il carisma di        «Sicuramente essere più presenti sul territorio
persone che erano state le promotrici dei con-         e rispondere alle diverse esigenze della società
sultori in Italia. Negli ultimi tempi si è verifica-   contemporanea. Nessuno ha una ricetta uni-
to uno scossone. La famiglia torna a confessare        versale per risolvere i problemi ma, lavorando
il suo bisogno di aiuto. I consultori al contem-       insieme, secondo le proprie professionalità,
po hanno rinnovato il modo di essere di aiuto          qualche risultato in più si può avere. In questi
alla famiglia e alla società, favorendo il dialo-      casi l’integrazione pubblico-privato, associa-
go nella coppia, tra la coppia e tra la coppia e       zionismo e singoli possono lavorare insieme
i figli nella società. I consultori di ispirazione     aiutare la famiglia».

                                                                www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |23
SPORT

    SPORT E PER

  S
                    ono 34 i progetti approvati re-      curezza le proprie strutture sportive: un aiuto
                    lativi alla riqualificazione o al    alla ricostruzione, ma anche alla ricucitura di
                    completamento degli impianti         relazioni sociali per favorire la quali lo sport è
                    sportivi del territorio, dislocati   fattore privilegiato.
                    in 32 Comuni, per un finan-
                    ziamento complessivo di 11,8         Istituito dal precedente Governo, il fondo
                    milioni di euro. Sono i nume-        “Sport e periferie” è volto a realizzare in-
                    ri del bando “Sport e periferie      terventi edilizi per l’impiantistica sportiva,
   2017” nelle Marche, del quale è stata pubblica-       tesi, in particolare, al recupero e alla riquali-
   ta la graduatoria degli interventi, mentre si è       ficazione degli impianti esistenti, e individua
   aperto già il bando 2018 i cui termini si chiu-       come finalità il potenziamento dell’agonismo,
   deranno il prossimo 17 dicembre. La quota di          lo sviluppo della relativa cultura, la rimozio-
   investimento statale nelle Marche è di oltre il       ne degli squilibri economico-sociali e l’incre-
   10% del totale delle risorse a disposizione. Tra i    mento della sicurezza urbana. Gli interventi
   Comuni che saranno interessati dagli interven-        nascono dall’esigenza di dare un segnale im-
   ti, anche molte località del cratere sismico, che     mediato sul territorio, soprattutto a quei terri-
   potranno così vedere completate o messe in si-        tori particolarmente degradati delle periferie

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SPORT

RIFERIE
 Finanziati 34 progetti per la
 riqualificazione degli impianti
 sportivi nelle Marche per 11,8
 milioni di risorse

 delle città.                                           Le risorse del fondo “Sport e periferie” non
 Ad Ascoli, in particolare, con il bando si finan-      sono che una parte degli investimenti pub-
 zierà la riqualificazione del pattinodromo al          blici statali, ma anche regionali rivolti all’im-
 Pennile di Sotto, un progetto che vale 1.472.000       piantistica sportiva. Ricorda il presidente del
 euro prevede l’ampliamento della struttura             CONI Marche, Fabio Luna: «Nell’ultimo anno
 sportiva per la rigenerazione della stessa e           sono stati finanziati nelle Marche, attraverso diversi
 l’ampliamento per l’inserimento di un velodro-         bandi e fondi, circa 150 strutture sportive, per cir-
 mo e realizzare un’unica struttura polivalente.        ca 30milioni di investimenti complessivi. Solo poco
 Nel dettaglio si realizzerà la riqualificazione        più di un mese fa – sottolinea Luna – è stata pub-
 dei campi da tennis esistenti la realizzazione         blicata la graduatoria per i progetti finanziati dai
 di un nuovo velodromo (lunghezza pista 250             fondi regionali, circa 6 milioni, che hanno generato
 m), l’adeguamento della pista di pattinaggio           oltre 17 milioni di investimento per interventi su
 (lunghezza pista 200 m) da realizzare all’inter-       circa 90 strutture».
 no del velodromo, la realizzazione di spalti che       Appena pubblicata la graduatoria del bando
 potranno accogliere 400 spettatori, la realizza-       2017 di “Sport e periferie” è già aperto il ban-
 zione di servizi per gli atleti, i giudici di gara e   do 2018, i cui termini scadranno il prossimo 17
 per gli spettatori.                                    dicembre.

                                                                  www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |25
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SPORT                                            MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD

   AMORE E PSICHE                                                                di Valeria Allevi

           AMORE O PATOLOGIA?

   C
               ari lettori,                             si è maggiorenni a dodici. Estremi. Condizione
               sempre più spesso ascolto genitori       necessaria affinché questo percorso verso la
               che ritengono l’arrivo del secondo       maturazione avvenga è che la sicurezza di base
               figlio un vero e proprio “trauma” per    dei legami familiari sia stata interiorizzata, per-
               il primo, con tanto di incremento per    mettendo la separazione.
   quest’ultimo di cure e di attenzioni. Tempo fa si    I legami invece oggi non sono sicuri, sono solo
   rivolse a me con urgenza una donna che, dopo         lunghi, fusionali. L’eccesso di attenzioni con cui
   aver allattato il suo bambino per tutta la notte,    si copre un figlio, non solo non gli permetterà di
   aveva subito un vero e proprio crollo psico-fi-      superare la sua fisiologica fase narcisistica, tipi-
   sico.                                                ca nel momento in cui dalle attenzioni dipende
   Più recentemente, leggo in un’interessante in-       la sua sopravvivenza, bloccandolo in tale stadio
   tervista di Umberto Galimberti dal titolo “Che       per sempre, ma creerà in lui l’illusione che al di
   ci fanno i genitori a scuola?”, le conseguenze       là della porta di casa tutto il mondo sarà così
   del considerevole coinvolgimento dei genitori        generoso e attento, trasformando la più picco-
   nella vita scolastica dei figli, proprio nel mo-     la frustrazione nei più gravi affronti, causa di
   mento in cui il bambino dovrebbe imparare a          depressioni e nevrosi future.
   cavarsela da sé. Sempre qualche tempo fa, mi         Riferiamoci ancora una volta alla natura; come
   colpì molto la notizia di un bambino, figlio di      scrive Giuliana Mieli nel suo libro “Il bambi-
   vegani “integralisti”, ricoverato per grave sta-     no non è un elettrodomestico”, fin dall’inizio
   to di malnutrizione e regressione neurologica.       ai fini della sopravvivenza è necessario un am-
   Cosa hanno in comune tutti questi esempi?            biente accogliente, un luogo adatto entro cui la
   Abbiamo l’impressione che siano tanto distanti       vita possa esprimersi. Con il passare del tempo
   da noi? Non illudiamoci, quando insegniamo           però, qualcosa di scomodo nel tempo “onirico”,
   ai nostri figli a fare sempre tutto al meglio, a     sospeso e dolce della gravidanza accade: molto
   dare sempre ottima impressione di sé, quando         saggiamente la natura rende tale fusione in-
   a nostra volta facciamo per loro senza sentire       gombrante, e fa sì che emerga emotivamente
   ma solo perché dobbiamo, corriamo lo stesso          il desiderio della separazione, che si concretiz-
   rischio, di cadere nell’eccesso. Perché il proble-   zerà con il parto, con la spinta verso la vita e lo
   ma, come scrive Galimberti, è che i genitori         stacco da sé, rinuncia di un possesso totale e
   non sono interessati alla formazione dei             perenne del bambino. Meravigliosa metafora
   loro figli, ma alla loro promozione. In questo       di ciò che accadrà ad ogni successiva fase di
   modo, ciò che potrebbe sembrare essere detta-        crescita, quando si avvertirà la fine di un tem-
   to dal troppo “Amore”, non è altro che un modo       po compiuto non più estendibile, come l’inizio
   di alimentare quel nucleo di narcisismo che          della scuola, le scelte affettive, l’uscita da casa,
   risiede in ognuno di noi.                            ecc. (2009). Come dice il saggio Maestro Yoda al
   Oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità          piccolo Anakin di “Guerre Stellari”: “Allenati a
   situa a ventiquattro anni l’età che segna il         lasciar andare tutto ciò che temi di perdere”.
   passaggio allo stato adulto. Per alcune tribù        Alla prossima!

                                                                 www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ                                                                           di Pier Paolo Piccioni

 I BAMBINI NELLA
 CULTURA ASCOLANA

T
w
                         utto ciò che riguarda i
                         bambini, in ogni cultura, è
                         un mondo a sé e reca i ger-
                         mi di quanto li riguarderà
                         una volta diventati adulti.
                         L’ascolano non fa ecce-
                         zione, per cui in merito ai
                         bambini esistono espres-
 sioni e modi di dire peculiari e piuttosto strani.
 Il primo. L’unione di tanti bambini in ascolano
 è detta pepenàra. La parola pepenara evoca
 un insieme variegato, vociante, fors’anche dan-
 neggiante di bambini, non individualmente ri-
 conoscibili e nemmeno forse distinguibili tanto
 è importante per l’accezione comune del termi-
 ne il loro essere gruppo indistinto.
 Due bambini o tre non fanno una pepenara: di-
 ciamo che il termine può cominciare ad essere
 utilizzato da una decina di capi in su. Tipico è il    lani è però scengiapàgghia. Come tradurlo?
 caso in cui un adulto si ritrovi tra le mani, in una   Scengiare in ascolano significa disordinare,
 festa o comunque in un luogo molto frequen-            disfare. Chi scengia la paglia quindi sono quei
 tato, un vassoio di cioccolatini o caramelle. Ecco     bambini che in mezzo ai covoni ben ordinati di
 che il personaggio in questione sarà fatto og-         paglia o fieno si rotolano, zompettano, si tirano
 getto di attenzione da tutti gli individui inferiori   manciate di paglia, insomma rovinano l’ordine
 a un metro esistenti in zona, per cui si ritroverà     con cui i loro genitori o nonni hanno riposto la
 sicuramente intorno una gran pepenàra de               paglia o il fieno per l’inverno.
 frechì.                                                Tutti sanno della precisione dei contadini, quei
 Altro bel modo di dire relativo al mondo dell’in-      bei covoni o quelle balle ben fatte e squadrate,
 fanzia è la citazione del santo protettore dei         quand’anche non quei fasci di spighe senza or-
 bambini. Eh sì, ne esiste uno, è molto noto nelle      mai il grano riposte in bell’ordine nel granaio.
 campagne e si chiama San Cipriano. Il nome             Ecco, gli scengiapagghia mettono a repenta-
 dialettale del patrono, San Cipria’, diviene per-      glio tutto questo, e figurativamente lo stesso
 tanto sinonimo di bambini, ma non necessaria-          fanno con le altre questioni della vita. Sono i
 mente in numero elevato. Anzi, nelle campagne          bambini, nel contado tanto amati quanto vitu-
 non è raro sentir invocare il santo in presenza di     perati per la loro potenziale dannosità.
 un singolo bambino molto impegnativo educa-            Scengiapagghia è peraltro diventato, nel cor-
 tivamente, insomma il classico discolo. “Oh San        so del tempo, un epiteto riservato anche a quei
 Ciprià!” invocavano i vecchi di una volta, messi       tipi di adulti considerati infantili, arruffoni e
 a dura prova dal nipote scavezzacollo lasciato         dannosi. Se ve lo sentite dire da qualcuno non
 loro in cura dai figli.                                è un bel segnale: “Ma statte zitta, scengiapag-
 L’epiteto più comune riservato ai bambini asco-        ghia!”.

         28| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO                                                                          di Roberto Palumbo

       L'anno che verrà
S
             iamo al termine di quest’anno e forse ti    riflettere su un aspetto non ancora affrontato su
             stai chiedendo se è stato un buon anno,     queste pagine. Spesso, pensando all’anno che ver-
             anzi, sarebbe opportuno che lo facessi,     rà, formuliamo i nostri obiettivi tenendo presente
             soprattutto per prendere consapevo-         ciò di cui abbiamo necessità a livello pratico. Ci
             lezza di ciò che puoi fare adesso per       poniamo infatti obiettivi anche molto ambiziosi
migliorare la tua vita. Più volte su queste pagine       come ad esempio guadagnare di più, comprare
ho ribadito l’importanza di porsi degli obiettivi        una nuova auto, cambiare lavoro e così via. Cer-
a breve, medio e lungo termine, dandoti anche            tamente si tratta di desideri legittimi e rispettabi-
dei consigli su come programmarli correttamente          lissimi ma il più delle volte si basano sulla consta-
in modo da renderli realizzabili.                        tazione di ciò che ci manca per. Di conseguenza,
Abbiamo parlato della motivazione, della visualiz-       la domanda inconscia che ci poniamo nella loro
zazione, delle scadenze, della formulazione in po-       formulazione è: di cosa ho bisogno? Bene, da
sitivo e di tutta una serie di tecniche che potessero    oggi in poi, accanto a questa domanda ti consiglio
aiutarti in qualche modo a “scomporre” l’obiettivo       di porti anche quest’altra: cosa mi merito? Que-
in parti più piccole e gestibili separatamente per       sta domanda ha il potere di far emergere aspetti
poterle padroneggiare meglio.                            poco considerati di noi stessi e focalizza l’attenzio-
Le uniche cose su cui non ti ho mai potuto dare          ne non tanto sui nostri bisogni (ciò che ci manca),
consigli sono, invece, gli obiettivi. Quelli, infatti,   quanto sui nostri reali desideri (ciò che è in linea
sei tu a sceglierli. Eppure, a ben pensarci, qualche     con la nostra natura). Non aggiungo altro, perché
parola su questo argomento così soggettivo la            voglio semplicemente che tu lo faccia, scoprendo
possiamo ugualmente spendere. Come fai a sce-            che più penserai a ciò che meriti e più si rivelerà
gliere i tuoi obiettivi? Mi dirai che scegli ciò che     la parte più autentica di te e se chiederai a que-
è importante per te. Giusto, ma cos’è veramente          sta parte di suggerirti i tuoi nuovi obiettivi, l’anno
importante per te? Potremmo andare avanti all’in-        che verrà sarà davvero straordinario.
finito, ma le mie domande hanno lo scopo di farti        A proposito, Auguri!

                                                                   www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |29
UNIVERSITÀ                                                                                      di Marco Giovagnoli

                Scritture 2

  A
                         completamento (provvi-             questa nostra parte di Italia solo in stretta con-
                         sorio) di un nostro inter-         nessione con il lavoro dei suoi abitanti, messi in
                         vento di qualche numero            grado di poter operare efficacemente – e trop-
                         addietro, discutiamo di            po spesso così non è. Perché nel dibattito sulla
                         un’ulteriore uscita lette-         ‘ricostruzione’ dei territori colpiti dal terremoto
                         raria legata all’esperienza        – ma anche dall’ignavia e dalla protervia di scel-
                         del sisma del 2016/17 e in         lerate politiche di lungo periodo di marginaliz-
                         particolare di Una yurta           zazione ed esclusione delle aree appenniniche
  sull’Appennino di Marco Scolastici (editore Ei-           – accanto ai progetti c\he volano in alto occor-
  naudi). Scolastici è un giovane allevatore che la-        rerebbe guardare nel dettaglio la pluriformità
  vora da anni nella zona di Macereto, una storia           delle esperienze e delle sapienze in atto, il va-
  del ritorno di un figlio e nipote sulle terre della       lore testimoniale di come sotto la fumosa idea
  famiglia, tra pecore, asini, una produzione di            di futuribili smart land le intelligenze, quelle
  formaggi di qualità elevatissima e una prezio-            in carne ed ossa, siano già disponibili, anche
  sissima sensibilità per il territorio. Il libro è appa-   scontando una vita e un lavoro non semplici,
  rentemente un libro sul terremoto, ma in realtà           forse non troppo attrattivi per quella miriade
  incrocia anche il terremoto, vissuto dentro e at-         di soggetti che lamentano scippi di opportu-
  torno quella yurta che permette a Scolastici di           nità da parte dello ‘straniero’ (e lì gli ‘stranieri’
  rimanere accanto alla sua azienda e ai suoi ani-          con il pastore Scolastici, ci lavorano). Dentro la
  mali, nel momento drammatico dell’uno-due                 narrazione di Scolastici brilla, secondo noi, quel
  del sisma e delle grandi nevicate                                         futuro immaginato che si vuole
  del gennaio 2017; lì lo incontra                                          concretizzare, quella indicazio-
  Paolo Rumiz, che ne racconta                                              ne programmatica di come, al
  la storia poi al grande pubblico                                          di là e contro la logica dei del-
  nazionale, lì si aggrumano per-                                           taplani e della gentrificazione
  corsi di camminanti, iniziative di                                        come ‘opportunità di sviluppo’,
  sostegno, storie di vicinanza. Ma                                         la tenuta del territorio non potrà
  su questo ‘basso continuo’ del                                            non essere fondata sul felice e
  sisma il libro racconta, accanto                                          delicato incontro tra tradizione
  anche a delicati momenti della                                            e modernità, tra lavoro e rispet-
  vita personale e familiare dello                                          to dei luoghi, tra intelligenza
  scrittore, qualcosa di altro. Rac-                                        creatrice, capacità di ascolto e
  conta la scommessa della per-                                             di dialogo, progettualità, ragio-
  sistenza nelle ‘terre alte’, con le                                       nevole sacrificio e amore per la
  sua difficoltà e le sue meraviglie;                                       propria terra e la propria storia.
  evoca una possibilità altra di                                            Non potrà, il futuro, che ripartire
  pensare allo sviluppo delle aree                                          dalle persone.
  appenniniche, fondandola sui saperi tradizio-
  nali e contestuali come pure sull’innovazione,            Le opinioni espresse nell’articolo sono riconducibili
  sul dialogo con gli altri soggetti del territorio,        unicamente al suo Autore e non necessariamente
  sulla indispensabilità di immaginare il futuro di         all’Università degli Studi di Camerino

          30| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
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