La felicità è una decisione, la ferma decisione che qualunque cosa arrivi nella vita, sarò felice - Amma, Sri Mata Amritanandamayi Devi - Piceno33
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La felicità è una decisione, la ferma decisione che qualunque cosa arrivi nella vita, sarò felice. Dicembre • Anno X • n° 10 Amma, Sri Mata Amritanandamayi Devi AGENZIA DI COMUNICAZIONE www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |1
L'editoriale ● Fabiana Pellegrino Sommario C oraggio. Perseveranza. Felicità. Quando 6 NEWS un anno finisce è sempre il momento in cui tracciamo la linea. Quella che sepa- 8 FOCUS La qualità della vita ra ciò che è stato da ciò che sarà e, so- prattutto, quella che delinea il confine tra la vita 12 MUSICA immaginaria e quella reale. Ed è così che ogni The Misfits Capodanno porta con sé l’amarezza di quello che 14 SPECIALE abbiamo perduto strada facendo e l’assenza di Libri per Natale quello che avremmo voluto e non è stato. Ma, nello 17 ARTE stesso tempo, ogni volta promettiamo a noi stessi Pietro Cardarelli di correggere gli errori commessi, facciamo buo- ni propositi per l’anno che verrà e ci proiettiamo 22 SOCIALE I 40 anni del Centro Famiglia in abitudini diverse che durano il tempo dell’en- tusiasmo. A mancarci, però, è la perseveranza. 24 SPORT La capacità di insistere, durare nel tempo, restare Bando Sport e Periferie centrati. La volontà di aderire a ciò che siamo. La forza di radicarci in un’evoluzione consapevole. Se facessimo della fine un autentico nuovo inizio, co- minceremmo a compiere buone azioni senza più RUBRICHE rimandare a domani, a coltivare compassione per gli errori nostri e degli altri, a educarci alla pazien- 27 AMORE E PSICHE za e all’attesa che, da sole, ci salverebbero dalla fre- Il miracolo della vita nesia che ci consuma. È Mata Amritanandamay, più nota come Amma, leader umanitaria e spiri- 28 ASCOLI DI PETÒ tuale globale, ad aver pronunciato questo inno alla I bambini nella cultura ascolana libertà e a ricordarci che il nuovo anno segna sem- 29 PNL, ISTRUZIONI PER L'USO pre il trascorrere del tempo. “I giorni trascorrono L'anno che verrà in ogni caso, sia che ridiamo sia che piangiamo. E UNIVERSITÀ 30 allora perché non scegliamo di ridere? La risata è Scritture 2 la musica dell’anima. Cerchiamo di vedere il bene in ognuno e condividiamo buoni pensieri, parole 32 STORIE DI STORIA Nel Piceno arriva il metro e azioni. E proviamo a ridere guardando le nostre carenze e i nostri difetti. Come ogni altra decisio- 33 A QUALCUNO PIACE NERD ne, anche la felicità è una decisione – una ferma Natale con Netflix decisione che qualsiasi cosa accada io sarò felice, 34 IL GIARDINO DI LOLA sarò forte. Non sono mai solo”. Non c’è nessuna L'orchidea, il sandalo del mondo fine, quindi, ma soltanto il tempo che continua, in 36 CHEAP & CREATIVE forme differenti, modi differenti, esistenze diffe- Eventi di Natale renti. Ma continuare richiede coraggio perché non ci consente più di nasconderci in quello che verrà. Non c’è nessuna linea, nessun confine, nessun sal- to. La nostra umanità scorre nel tempo. E tutto ciò SCRIVETECI A direttore@piceno33.it, che possiamo fare, nel modo più onesto possibile, seguiteci sulla nostra pagina Facebook è continuare, così da imparare, strada facendo, an- Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656. che a perdurare. www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |5
NEWS IL PREMIO MARCHE: 123 ARTISTI MARCHIGIANI IN MOSTRA Chi sono i 12 premiati della rassegna che ha il patrocinio del Ministero Beni e attività culturali. « Nelle Marche mancano esperti storici dell’arte che lo Stato non assume e che i Comuni non pos- sono assumere» è il grido d’allar- me lanciato da Stefano Papetti, curatore scientifico dei musei di Ascoli Piceno e docente all’università di Came- rino, all’inaugurazione della mostra del Premio Marche, nel bel Forte Malatesta restaurato di Ascoli Piceno. Esposizione che annovera 123 opere di artisti marchigiani, nativi o di adozione o che operano qui; tra cui opere del pre- mio Oscar Dante Ferretti di Macerata, di Enzo Cucchi della Transavanguardia (di reto, Ancona, ha una mostra in corso fino Morro d’Alba e poi anconetano), di Tullio al 2 dicembre alla galleria Puccini nel ca- Pericoli, famoso pittore e disegnatore di poluogo marchigiano; Franco Alessan- Colli del Tronto, di Valeriano Trubbiani droni di Sassocorvaro; Iulija Bazyaeva; (di Elvia Recina, Macerata e anconetano Anthony Bufali; Giulio Catelli, nipote d’adozione), di Floriano Ippoliti, anco- di Arnoldo Ciarrocchi; Stefano Dania di netano, di Mario Sasso di Staffolo, di Porto San Giorgio; Andrea Fabietti di Walter Valentini di Pergola. Chiaravalle, Ancona; Bruno Marcucci di Le opere di questi artisti si possono am- Cagli; Riccardo Ruggeri di Civitanova mirare nella bellissima sala circolare che Marche; Paolo Sacchini; Federico Sinat- dà sull’arco con il quadro di Leonardo ti di Urbino. Cemak, nel Forte Malatesta di Sangallo il Artisti che parteciperanno il prossimo giovane, struttura del 1540 «che ho visto anno alla Biennale nazionale di Arte la prima volta 9 anni fa, piena di impalca- Contemporanea del Premio Marche. ture» ha esplicitato Stefano Papetti. Mentre Sandro Ciriscioli di Pesaro ha È bello il Forte Malatesta, pieno di sale vinto il premio della Critica “Alfredo Trifo- con volte, archi a sesto acuto, salette, gli”, ex Sindaco di Ancona e storico fon- strettoie, colonne, scalette, finestre, mat- datore del Premio Marche. toncini a vista, una visita nella visita e si La mostra del Premio Marche resterà trova nel centro della città. aperta al Forte Malatesta di Ascoli Pice- I 12 vincitori del Premio Marche sono no fino al 31 gennaio 2019, il martedì Hisako Mori (che si è formata in Giap- e giovedì ore 10-13; il mercoledì e vener- pone e poi all’Accademia di Belle Arti di dì ore 15-18; sabato, domenica, festivi e Macerata), Francesco Gioacchini di Lo- prefestivi ore 10-13 e 15-18. 6| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
NEWS EDILIZIA SCOLASTICA, DALLA REGIONE 5,2 MILIONI DI EURO Due interventi a San Benedetto e Roccafluvione per oltre 2 milioni. Casini: “Sicurezza sismica una priorità”. L a Regione Marche ha destinato 5,2 milioni di euro per l’edilizia scolastica dell’ascolano. Oltre due milioni sono subito spendi- bili, perché i progetti risultano cantierabili, mentre i circa tre milioni rimanenti verranno utilizzati il prossimo anno. Gli interventi già finanziati riguardano due adeguamenti sismici, in scuole di proprietà dei Comuni di San Benedetto del Tronto e Roccafluvione: rispettiva- mente il Polo 0/6 secondario 1° grado e la Primaria Pignoloni. I fondi utilizzati sono quelli della prima annualità del program- lastica regionale. Sono stati ripartiti sulla ma triennale 2018-2020 disposto dal mi- base delle richieste pervenute dal territo- nistero dell’Istruzione Università Ricerca. rio, secondo i criteri stabiliti dalla Giunta “Un grande programma di investimenti regionale per soddisfare le esigenze del scolastici, per rendere le scuole marchi- mondo scolastico marchigiano. Già avve- giane sicure, funzionali, al passo con i nuto lo stanziamento della prima annua- tempi – commenta la vicepresidente del- lità del programma triennale 2018-2020 la Regione, Anna Casini – La sicurezza è disposto dal ministero dell’Istruzione una priorità del governo regionale e tro- Università Ricerca. A disposizione ci sono va un’adeguata attenzione nell’ammo- 48,4 milioni, dei quali 37,6 subito asse- dernamento degli edifici scolastici anche gnati ai progetti già cantierabili, mentre sul fronte sismico. Abbiamo raccolto le la rimanete quota di 10,8 milioni seguirà esigenze del territorio, incanalandole in la prossima annualità. un progetto organico di investimenti che La ripartizione provinciale dei 48,4 mi- coinvolge tutte le amministrazioni pro- lioni disponibili, effettuata secondo i vinciali e locali delle Marche”. progetti pervenuti, assegna 14,5 milio- Al Comune di San Benedetto del Tronto ni alle amministrazioni provinciali (che andranno 1,5 milioni di euro, a fronte di disponevano di una quota riservata del un investimento di 1,8 milioni. Al Comu- 30% del fondo), 8,8 milioni agli enti locali ne di Roccafluvione 585 mila euro che dell’Anconetano (26,16%) – 5,2 milioni copriranno l’intero costo dell’intervento. al Piceno (15,41%) – 7 milioni al Mace- In generale, sono stati assegnati 37,6 mi- ratese (20,8%) – 4,3 milioni al Fermano lioni di euro agli enti locali per finanziare (12,7%) – 8,4 milioni al Pesarese e Urbi- 20 interventi nel settore dell’edilizia sco- nate (24,8%). www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |7
FOCUS Voglio viv Ecco la classifica della Qualità d Ascoli Piceno si piazza nella top ● di Fabiana Pellegrino A d Ascoli Piceno si vive ce e nelle principali aree del Paese. Il 2018 è l’anno bene, anzi benissimo. E lo delle conferme e per Ascoli dei balzi in avanti di ben dice la classifica stilata 16 posizioni. La classifica, tuttavia, mette in luce da Italia Oggi, in colla- anche alcune tendenze già emerse nelle precedenti borazione con La Sapien- indagini: dalla riduzione del gap Nord-Sud in ter- za di Roma che analizza mini di qualità della vita e benessere economico, al la qualità della vita nelle crescente divario tra piccoli centri in cui la vita si province italiane. Assieme conferma migliore e grandi centri urbani, in cui si a quella ascolana, tra le prime 20 posizioni ci sono vive sempre peggio. La Capitale, ad esempio, scivo- anche Ancona e Macerata, rispettivamente al 12° la dal 67° all’85° posto della classifica. La classifica e al 19° posto. è stata stilata tenendo conto di 9 parametri: affari e Bolzano si conferma saldamente in cima, seguita, lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e per- da Trento e Belluno. L’indagine fotografa modelli sonale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, virtuosi, criticità e cambiamenti in atto nelle provin- sistema salute, tempo libero e tenore di vita. Gli in- 8| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
FOCUS vere così qui della vita 2018: 20 d’Italia. dicatori presi in considerazione sono stati 84. al 12° posto e guadagnando ben 5 posizioni rispetto In ogni caso, dando uno sguardo d’insieme, in Ita- all’anno precedente, al 16° posto la nostra provincia lia si vive meglio: quest’anno sono infatti 59 su 110 con un balzo in avanti di 16 posizioni e Macerata le province in cui la qualità di vita viene giudicata è alla 19° posizione, guadagnando addirittura 21 buona o accettabile, nel 2017 e nel 2016 erano 56. “punti”. Meno bene la provincia di Pesaro e Urbino Le migliori performance le mettono a segno le città che è al 35° posto, salendo di sole 3 posizioni rispet- più piccole, come Siena, Pordenone, Parma, Aosta, to al 2017. Maglia nera per la provincia di Fermo Sondrio, Treviso e Cuneo. Ma anche Ascoli Piceno al 56° posto, ovvero a metà della classifica nazio- non se la passa male. La maglia nera è per la cala- nale, dopo essere scivolata verso il basso di ben 27 brese Vibo Valentia, in coda alla classifica assieme posizioni. In ogni caso, comunque, nelle Marche si a Catania, Napoli, Siracusa e Palermo. vive piuttosto bene. Per 4 province su 5 la qualità Ma come vanno le Marche? Ben 3 province marchi- della vita è “buona”, solo per Fermo è “accettabile”. giane si piazzano nella Top 20 in Italia, con Ancona La nostra provincia fa un bel salto in avanti di 16 che mette a segno il migliore risultato, piazzandosi posizioni e si piazza saldamente al 16° posto a li- www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |9
FOCUS Tre province marchigiane su 5 sono tra le prime 20 in Italia per qualità della vita: Ascoli, Macerata e Ancona. 10| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
FOCUS Classifica finale Pos. Provincia Gruppo Punteggi Posizione Pos. Provincia Gruppo Punteggi Posizione 2017 2017 vello nazionale, niente male. Per la dimensione nazionale. affari e lavoro Ascoli Piceno, rispetto allo scorso Qualche difettuccio, però, dovrà pur esserci, ed anno guadagna 34 posizioni e è all’11° posto in eccolo qui: la popolazione cala e Ascoli sprofon- Italia. Bene anche la dimensione ambientale, che da al 77° posto in Italia, contro il 65° del 2017. premia le iniziative per la ecosostenibilità da par- Non brilliamo nemmeno per il sistema salute, te delle amministrazioni locali. In testa ci sono dove Ascoli occupa il 43° posto in Italia, pur gua- ben 3 province marchigiane e Ascoli è al 12° po- dagnando moltissime posizioni rispetto all’anno sto. La dimensione della criminalità premia anco- precedente (80°). Anche con il tempo libero non ra Ascoli, che è al 16° posto in Italia, guadagnan- ce la caviamo meglio: Ascoli Piceno è al 50° po- do 5 posizioni rispetto al 2017 e confermandosi sto. Infine, per il tenore di vita siamo al 67° posto, una provincia tra le più sicure in tutto il territorio mentre nel 2017 eravamo al 78°. www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |11
MUSICA La band ascolana trionfa a Lucca Comics 2018 ● di Giuliano Centinaro La band ascolana The Misfits-Cartoon Cover Band è stata protagonista di una grande esibizione al Cartoon Music Contest del festival Lucca Comics 2018, aggiudicandosi ben tre premi. Il gruppo, che esegue canzoni tratte dalle colonne sonore dei cartoni animati, si è infatti aggiudicato il Premio “Red Phoenix”, in virtù del quale ha potuto realizzare una canzone per la colonna sonora italiana del film d’animazione giapponese “Penguin Highway”. La band nostrana ha ottenuto altri due importanti riconoscimenti: la “voce” femminile del gruppo Arianna Marconi è stata proclamata “Migliore cantante” del Contest, mentre la bassista Giorgia Natalini è stata premiata “Migliore musicista”. Questa la formazione della band (nella foto, da sinistra a destra): Alfredo Gagliardi (tastiere e voce); Andrea Gagliardi (chitarra); Stefano Albanesi (voce); Giorgia Natalini (basso); Arianna Marconi (voce); Pierpaolo Sita (batteria); Andrea Giardina (chitarra e voce). Abbiamo intervistato la cantante dei The Misfits, Arianna Marconi, che ha svelato qualche curiosità sulla band e ha raccontato l’esperienza di “Lucca Comics 2018”. 12| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
Q MUSICA uando è nata Le canzoni che suonate sono tratte dalle co- la band e lonne sonore dei cartoni animati. Come mai, perché ave- secondo te, nelle reti generaliste non c'è più te deciso di una Tv dei Ragazzi? chiamarvi The «È troppo difficile rispondere a questa doman- Misfits? da. Si è persa la pazienza e la costanza di se- «La band si è guire un percorso, in tutti i campi. Tutto deve formata nel iniziare e finire in un certo tempo, ai bambini 2014 per fe- vengono mostrati cartoni animati ricchi di epi- steggiare i 20 sodi singoli, ma senza una trama. Penso che anni dell’Asso- l’era tecnologica ci abbia impigriti: per carità, ciazione Cul- sono sostenitrice della tecnologia; ma ormai turale Dimensione Fumetto di Ascoli Piceno. non si memorizza più nulla, non si “aspetta” Era una band costituita da soci che doveva esi- nulla. Quando ero ragazzina io, dovevo sapere stere per una sola serata. Dovevamo chiamarci a memoria i numeri di telefono per qualsiasi Jem e gli Holograms (dal nome della serie ani- emergenza. Ora è tutto salvato sul cellulare. mata americana), ma, poco tempo prima dei fe- Quando ero ragazzina, venivano trasmessi i steggiamenti per la costituzione della band, ad cartoni con storie vere e proprie e se perdevi Ascoli è nato un gruppo che si chiama The Ho- una puntata erano guai! Adesso puoi vedere e lograms. Dato che ci avevano rubato il nome, rivedere ciò che vuoi quando vuoi, non c’è più abbiamo deciso di chiamarci come il gruppo l’attesa. Non c’è più una Tv dei Ragazzi per- antagonista del cartone Jem e le Holograms, ché…loro non la vedrebbero, non sarebbero ovvero proprio Misfits. Poi, questo nome signi- costanti, si stancherebbero dopo due giorni». fica disadattati e direi che ci calza a pennello!». Quali emozioni hai provato, quando sei sta- Cosa significa, per voi, aver vinto il Pre- ta proclamata Migliore cantante del Cartoon mio Red Phoenix e di cosa si tratta? Music Contest a Lucca Comics 2018? «L’Associazione Culturale Red Phoenix, orga- «Sicuramente una grande sorpresa. Sincera- nizzatrice del Cartoon Music Contest, ha mes- mente, a livello tecnico c’erano almeno altri so in palio la possibilità di incidere la sigla di due super Cantanti, non pensavo proprio che un anime (film d’animazione giapponese) a livello quel premio sarebbe finito a me. Quando Enzo nazionale. Per noi è stato il premio più bello Draghi ha detto che ero io la vincitrice, l’ho che potessimo ricevere. Pensare che siamo stati guardato come per dire: “Amico, mi sa che stai noi, con i nostri strumenti, ad aprire con la si- sbagliando”. Poi non ho resistito, l’ho abbrac- gla iniziale un cartone animato, ci ha fatto ve- ciato e mi ha preso in braccio! Per me lui è un nire la pelle d’oca». punto di riferimento importante, quindi sono tuttora emozionatissima». La partecipazione al festival di Lucca può rap- presentare, per voi, un trampolino di lancio a Quali sono i tuoi cantanti o gruppi musicali livello nazionale? di riferimento? «Beh… chissà! In realtà abbiamo avuto l’oc- «I miei musicisti di riferimento sono Queen, casione di suonare su un palco che è il Sanre- Guns N’ Roses, Foo Fighters, AC/DC, Aero- mo del nostro repertorio, quindi sicuramente smith, Bon Jovi…Insomma, tutto ciò che non porterà delle belle novità. Certo è che abbiamo c’entra niente con le canzoni che fanno parte avuto l’onore di conoscere tante persone im- del repertorio della band». portanti nel settore musicale. Per chi non lo sapesse, Enzo Draghi è un cantautore e compo- Che progetti avete per il futuro? sitore, famoso soprattutto per la sua interpreta- «Suonare, suonare, suonare, continuando a di- zione di sigle dei cartoni animati». vertirci come bambini» www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |13
SPECIALE ● di Eleonora Tassoni LIBRI PER NATA N atale è alle porte e non c’è niente di postmoderna che si crede libero di scegliere il pro- meglio che regalare un libro. Sem- prio bene tra i prodotti e le occasioni del mercato, bra una pubblicità da libraia ma vi finisce per sottomettersi ad una “dittatura del go- garantisco che è vero. Con il libro dimento” che rinnova in lui quella insoddisfazione riuscirete a far viaggiare, emozio- che pretende inconsciamente di esiliare. Così, l’al- nare, vivere avventure uniche con leanza feroce tra capitalismo ed inconscio lo illude una modica spesa. I viaggi mentali infatti sono easy di poter colmare una mancanza dell’essere che non e cheap! è contingente, bensì strutturale; senza peraltro con- Ho pensato di segnalare in questo articolo i libri che tare sull’“ombrello” del padre che in passato per- verranno presentati nel mese di dicembre in città metteva di dare un senso all’infelicità del vivere, ai perché così potrete volendo non solo regalare il li- conflitti derivanti dalle relazioni con gli altri, alle bro ma anche avere la possibilità di farvelo autogra- incognite dell’amore e della sessualità”. fare dall’autore in onore del destinatario del vostro Dopo questo libro un po’ forte ma di sicuro impat- dono. Un modo unico per personalizzare un regalo to anche per ripensare il troppo consumismo del ricco di implicazioni affettive e capace di suscitare Natale che spesso ce ne fa scordare il vero valore emozioni ad ogni età. vi segnalo un libro divertentissimo e che invece si Il primo libro che vi segnalo è il recente lavoro di un adatta a regali più leggeri. Tutti conoscono Piero amico, Daniele Luciani, psicologo e psicoterapeu- Massimo Macchini, comico marchigiano tagliente ta, uscito da poco con un libro denso che analizza che ci racconta il marchigiano medio con i suoi vizi con attenzione il nostro tempo: “La dittatura del e i suoi tic. Con lui avremo modo di conoscere il suo Godimento”. “Il lavoro di Daniele Luciani indaga esilarante libro “La gente mormorano” di Giaco- il rapporto che l’essere umano intrattiene con il de- ni Editori (sarà in città per una presentazione unica siderio, il godimento, il corpo, i legami sociali, il di- nel suo genere il prossimo 6 gennaio). Frase iconica scorso familiare e il sistema scolastico, mettendolo del libro (vi giuro è la summa di tutti i vizi del no- in tensione con quanto accadeva nell’epoca moder- stro tempo e del nostro essere a volte provinciali) na appena trascorsa. Da questo confronto emerge, in “La gnocca è importante, ma non è tutto nella particolare, la difficoltà dell’individuo contempora- vita. Ci sono anche gli aperitivi”. Regalatelo agli neo ad arginare la spinta al godimento propagandata amici che studiano o lavorano fuori per ricordare dal discorso capitalistico. In effetti, l’uomo dell’era con ironia le “radici”. 14| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SPECIALE ALE A seguire questo titolo un libro che invece vuole es- della vista e delle mani a causa dell’esplosione di sere un contributo alla riflessione, proprio a ridosso una bomba, Guerrino sembra segnato da un destino del Natale, sulla situazione difficilissima che vive inevitabile, ma l’intervento provvidenziale e quasi ancora il territorio che ha subito i danni più ingenti fiabesco della regina Elena di Savoia riconsegna del terremoto. Il libro “Gli Spaesati” nasce da un al bambino, oltre alla vista, la vita stessa: da allo- lavoro di ricerca ed è davvero una testimonianza ra Guerrino si dedica con abnegazione e caparbietà unica. Uno scrittore e un fotografo raccontano il loro allo studio e al disegno, trovando il proprio modo viaggio durato otto mesi dentro il Cratere. Angelo di vincere i limiti pratici e dare espressione alla sua Ferracuti e Giovanni Marrozzini attraversano le forza interiore. Sempre sospinto da una volontà te- zone rosse, dove tutto improvvisamente è cambiato nace, Guerrino si scontra con i dolori e le contrad- nella vita di intere comunità che per secoli hanno dizioni della Seconda guerra mondiale, e poi, nel vissuto in simbiosi con la natura. Ma raggiungono dopoguerra, diventa un insegnante appassionato e anche le frazioni più remote, si spingono dentro il un pittore di successo, fino al riconoscimento come cuore della montagna attraversando luoghi di rara migliore maestro d’Italia. bellezza. Raccontano i paesaggi feriti, le strade Concludo questo articolo con una collana che ha re- abbandonate, le comunità provvisorie fatte da chi alizzato una delle maggiori esperte di letteratura per è rimasto e cerca di sviluppare strategie di soprav- l’infanzia e referente per Nati per Leggere: Elena vivenza per non arrendersi alla malora. Lo fanno in Carrano con la bella serie di volumi per Clemento- modo naturale usando al minimo i mezzi espressivi. ni. Vi segnalo in particolare “Il libro della calma”. Ne viene fuori un racconto onesto nell’intersezione Questo delicato volume è uno strumento utilissimo tra parola e immagine, dove la condizione umana perché aiuta i neogenitori a capire come gestire ed vive un profondo spaesamento, tra esodi nelle strut- educare i bambini a comprendere e a superare le ture alberghiere della riviera adriatica e forme di emozioni negative. Un supporto ricco di bellezza resistenza. alle famiglie che potranno condividere così azioni Un altro libro che ci parla di territorio e memoria e riflessioni per aiutare i piccoli a crescere sereni. è quello di Maria Collina “Il maestro di Quin- Questi libri spero vi ispirino per i regali di Natale todecimo”, la storia del maestro Guerrino, uomo e che siano per voi occasione di lettura, dono e ri- eccezionale e dalla forza interiore unica. Un vero flessione. esempio per tutti. A soli sette anni, rimasto privo Buon Natale a tutti! www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |15
ARTE 16| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
ARTE ● di Valentina Falcioni PIETRO CARDARELLI: LO SPAZIO VISIVO COME P ATMOSFERA DA SUONARE ietro Cardarelli può essere tista e lighting-visual artist per un altro ascolano tranquillamente considera- doc, il compositore e musicista Dardust - Da- to un ambasciatore ascola- rio Faini - che ha affiancato lungo le date dei no all’estero, uno scenogra- tour, al concerto del Primo Maggio e in diversi fo, creative director, lighting eventi per MTV ed Elita. In una lunga catena e visual designer con un ba- di occasioni ha vestito i panni dello scenografo, gaglio formativo ed espe- lighting designer e visual artist ed è stato docente rienziale tanto cospicuo del corso di Visual Art nell’evento nazionale Ap da essere ritenuto, a giusto Art Up. Gioventù Creativa per ANCI - Consiglio titolo, un artista multidi- dei Ministri. Oltre all’applicazione di tecniche sciplinare. Infatti, dopo la laurea in Scienze artistiche grafiche e pittoriche, si dedica anche dell’Architettura, si è specializzato in Sceno- all’arte digitale saggiando nuove espressio- grafia presso l’Accademia di Belle Arti di Bre- ni dell’arte contemporanea come performance ra. Durante la specializzazione ha avuto modo art, video installazioni, videomapping, video in- di dilatare le proprie conoscenze su nuove for- teraction, live media, digital painting, street art e me di scenografia contemporanea, lighting desi- sculture New Pop. Il suo universo creativo non gn, live media, tecniche di progettazione e visua- conosce confini tantoché da anni studia il rap- lizzazione attraverso professionisti del cinema porto fra cibo, arte ed emozione partendo dallo e dello spettacolo. Ha lavorato come creative studio della cucina asiatica (prevalentemente director per cantanti, artisti, band, produttori giapponese tradizionale e yoshoku), della cuci- musicali, stilisti e coreografi. Dal 2014 è proget- na new nordic e molecolare. Porta in tavola la www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |17
ARTE propria sperimentazione organizzando cene mondo: studiavo pianoforte ma allo stesso “esperienziali” e piccoli eventi legati al cibo. tempo ero sempre molto attratto dall’Arte. Di- Dal punto di vista umano, Pietro è un ragazzo ciamo che frequentando la facoltà di Architet- che emana una gentilezza spontanea, un’ironia tura ad Ascoli ho avuto tutto molto più chia- brillante e mai scontata. Se fosse vissuto nel ro e ho quindi poi modificato i miei studi e il XVIII secolo, sarebbe stato definito un giova- mio percorso per raggiungere il mio obiettivo. ne dotato di una raffinata politesse, intessuta da Scelta folle in Italia perché di Arte non si vive fantasia, brio, originalità e presenza di spirito. ma sto lottando per raggiungere il mio sogno Tutte queste peculiarità emergono anche dalle e fortunatamente il mio lavoro è stato ricono- sue parole, rubate da un semplice post su Fa- sciuto all’estero. Mixare luci e visual per trattare cebook: «Fin da quando ero bambino ho sem- quindi lo spazio visivo come se fosse musica pre avuto un sogno (oddio quanto l’ho presa da suonare. Questa idea mi sta aprendo diver- alla lontana, ma resistete!): avrei voluto fare il se porte all’estero. Ho addirittura presentato musicista. Ho studiato pianoforte, organo, ho questo progetto a Berlino, lo scorso giugno, smanettato un po’ di tutto, i miei genitori han- durante la rassegna I nuovi maestri della musica no fatto un sacco di sacrifici. Ma non riuscivo a contemporanea». capire cosa effettivamente volessi fare. Così ho mollato lo studio del pianoforte per dedicar- Quando ero piccola, amavo fare un gioco. Te mi all’arte (altra passione immensa della mia lo propongo. Se fossi uno spettacolo, come ti vita). Cazzata direte voi e giustamente, vivia- descriveresti? mo in Italia! Con gli anni però ho capito qual «Sicuramente uno spettacolo multidisciplina- era la strada giusta. E se fondessi le due cose? re, dove varie forme dell’arte si fondono per Se suonassi le atmosfere e ciò che le persone un fine ultimo: l’emozione del pubblico. Credo vedono durante un concerto? Anni e anni di fermamente che l’Arte abbia una funzione so- ricerca per trovare qualcosa che fosse tecnico ciale fortissima e uno degli “obblighi” che ha è ovviamente ma che mantenesse anche l’emoti- sicuramente far vivere al pubblico quella che vità di quando si suona uno strumento. Tutto gli addetti ai lavori chiamano “verità emotiva”, questo ovviamente in Italia non è stato capi- to e da sempre sono un banale “tecnico luci” (praticamente un elettricista con la differenza che in Italia un elettricista guadagna come un cardiochirurgo, primario per giunta). Non mi ritengo un cervello in fuga ma purtroppo solo in Germania hanno capito il mio valore e cosa volessi fare. Mi hanno dato spazio, strumenti, anni per la ricerca e poi finalmente il primo vero concerto, sul palco, a Berlino. Concerto per pianoforti, elettronica, orchestra e visual. Una bomba. In un importantissimo evento per la musica classica contemporanea dal titolo: I nuovi Maestri. Finito a “suonare”, mi viene dato il centro della scena. E quegli applausi credo che non li dimenticherò mai». Una volta su un tuo profilo social ho letto che ad un certo punto del percorso hai pensato di unire la musica alle arti visive per suonare le atmosfere durante i concerti... «In realtà fin da piccolo ero attratto da questo 18| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
ARTE la sincerità dei sentimenti e delle emozioni re- ali che sgorga dalla profondità dell’anima di ognuno. Molto spesso, purtroppo, assistiamo a spettacoli improvvisati dove conta più esse- re alla moda che raccontare qualcosa di vero e profondo. Se dovessi scegliere tra un sold out con uno spettacolo “fighetto” che strizza l’oc- chio a ciò che va di moda e un teatro con poco pubblico ma con uno spettacolo “sincero”, sceglierei sicuramente la seconda opzione. Si- curamente il poco pubblico uscirà dal teatro e porterà sempre nel cuore ciò che ha “vissuto” in teatro». Ci racconti il primo ricordo legato all’arte? «Fin da piccolo sono stato un bambino “ano- malo”, appassionato di arte, teatro, lirica, foto- grafia, storia. Mi ricordo (e spesso lo ricordano anche i miei genitori) che di frequente giocavo a creare piccoli teatrini. Spegnevo la luce della cameretta e con piccole torce elettriche mettevo in scena i miei spettacolini senza pubblico. Si può dire che sono nato con il desiderio di fare questo lavoro». nuovi orizzonti? «Più che portare qualcosa io (e di solito è una Sulla base del tuo cammino esperienziale, bella bottiglia di Anisetta sempre molto ap- qual è in generale l’atteggiamento del nostro prezzata), cerco di riportare io ad Ascoli ciò Paese verso la contaminazione artistica e le che ho appreso e vissuto fuori. Però si, oltre nuove forme espressive? all’Anisetta, ho i miei “portafortuna” legati alla «Il nostro Paese purtroppo è molto indietro mia terra». rispetto al mondo dell’arte contemporanea (in tutte le sue forme). Oserei dire quasi fermo. Il Su quali progetti stai lavorando in questo pe- pubblico non è educato e purtroppo l’educazio- riodo? ne parte proprio dalle scuole e dalle famiglie. «Attualmente sono impegnato in un progetto Non si ha la minima idea di quanto faccia bene molto interessante in Germania in cui sono re- l’Arte soprattutto per lo sviluppo del senso sponsabile visivo. Il progetto è stato sviluppato critico. Invece viene considerata solo una cosa in uno dei centri di ricerca per l’arte contem- noiosa da radical chic. E ci trasciniamo ancora poranea più importanti d’Europa: lo ZKM di l’affermazione dell’ex ministro: “con l’arte non Karlsruhe. Io curo tutta la parte visiva, dalla si mangia”. E invece non solo ci si mangia ma scenografia al disegno luci, al visual live e sono ci si cresce addirittura sani e forti in un Paese anche responsabile artistico di un gruppo di ri- che per millenni ha insegnato l’arte al mondo cercatori di Los Angeles che si occupa di realtà intero. Provo sempre profonda tristezza quan- aumentata nel nostro progetto. Inoltre sto col- do si affronta questo argomento. Non smetterò laborando con una pianista turca per una serie mai di dirlo: l’Arte non ha colore politico. Un di concerti in Europa. Infine sto collaborando cervello colto è un cervello libero». con una grande azienda internazionale (di cui non posso dire il nome) per un progetto artisti- Cosa porti di Ascoli Piceno, la tua città d’o- co che debutterà l’anno prossimo all’estero e su rigine, quando sei pronto a decollare verso SkyArte». www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |19
SOCIALE 20| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
ATTUALITÀ www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |21
SPECIALE CENTRO FAMIGLIA Da 40 anni un punto di riferimento ● di Dina Maria Laurenzi A A quarant’anni dalla co- Tronto in via Pizzi, 25. A coronamento di que- stituzione del consulto- sti 40 anni di attività ha ricevuto il Gran Pavese rio familiare Centro Fa- Rossoblù 2018, l’onorificenza cittadina conces- miglia di San Benedetto sa dal Comune per l’opera svolta. del Tronto abbiamo de- ciso di conoscere meglio Che ruolo ha il Centro Famiglia oggi? la realtà associativa che «Il Centro Famiglia si è evoluto nel tempo. Nel vanta un team sinergico 1978 prevalente era l’attività di consulenza fa- in costante crescita. Dai soci fondatori, Riccar- miliare e medica. Rilevanza veniva data alla da Bovi, Carlo Di Biagio, Luigi D’Orazio, Elsa formazione, per cui si organizzavano dei corsi Forconi e Don Luigi Illuminati, oggi il centro è di preparazione alla vita di coppia, di educa- guidato dal presidente Nicola Farinelli. Negli zione sessuale per giovani, di formazione per anni l’équipe è cresciuta con la collaborazione l’utilizzo dei metodi naturali nella procreazio- di consulenti, psicologi, avvocati e altre figu- ne responsabile. Ottima era la collaborazione re specilistiche per rispondere alle esigenze e con le scuole in cui venivano coinvolti anche problematiche della famiglia contemporanea i genitori che partecipavano agli incontri con in uno spazio informale aperto alla comunità. i figli, in modo da favorire il dialogo e le rela- Dal 1978 a oggi il Centro Famiglia continua a zioni in famiglia superando il pudore tipico di essere un punto di riferimento per molte per- quell’epoca. Non vi erano fondi economici, se sone e famiglie. Si trova a San Benedetto del non nei primissimi anni. Oggi i rapporti sono 22| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SPECIALE cambiati, le principali richieste sono di aiuto psicologico ed economico. Il Centro Famiglia è entrato di fatto tra le realtà del Terzo Settore e attraverso finanziamenti per progetti ha potuto potenziare la sua attività con centri di ascolto territoriali, percorsi nelle scuole e incontri per la cittadinanza». Il consultorio familiare si contraddistingue per la sua ispirazione cristiana. Cosa significa per l’utenza? Nelle foto: Convegno sui 40 anni del Centro Famiglia, «Essere consultori di ispirazione cristiana si- del presidente Nicola Farinelli e del premio Gran gnifica accogliere l’altro nella sua interezza con Pavese Rossoblù 2018. tutti i problemi che ha e con un atteggiamento professionale da Buon Samaritano, tutelando i valori fondamentali della persona, della fami- glia, dei figli e dei giovani. Si ascolta l’utente, lo si responsabilizza e lo si aiuta anche con me- todiche fornite dalla scienza psicologica-socia- le-medica in modo che si possa ristabilire l’e- quilibrio del buon vivere e del ben formarsi. In occasione dei 40 anni dalla nascita del Centro Famiglia, è stato organizzato un convegno che ha messo a confronto tutte le realtà marchigia- ne e i principali attori di questo percorso che dura senza sosta dal 1978». Quale è la fotografia dei consultori familiari di ispirazione di oggi? «I consultori, già presenti in numero ridottis- simo nel territorio italiano, si sono sviluppati cristiana hanno 40 anni, ma non li dimostrano. dal 1978 in poi, in quanto la costituzione del- Sono in campo a giocare la partita della vita a la famiglia, la famiglia stessa e la società sta- favore della famiglia senza se e senza ma. Sono vano cambiando. Il Centro Famiglia, come gli cambiati i giocatori, è cambiato lo schema di altri consultori sul territorio regionale e nazio- gioco ma il fine è sempre quello: stare vicino nale, è stata la risposta alla richiesta di aiuto, alla famiglia. Il Centro Famiglia nel tempo ha che determinate leggi pensavano di risolvere. avviato una serie di collaborazioni con il mon- Dopo una prima fase inziale in cui alta è sta- do dell’associazionismo locale, la Diocesi e le ta la motivazione degli operatori dei consultori istituzioni». di ispirazione cristiana vi è stata una fase di ripensamento e di adattamento alle situazioni Cosa può essere fatto di più per la famiglia? locali. Forse è venuto meno anche il carisma di «Sicuramente essere più presenti sul territorio persone che erano state le promotrici dei con- e rispondere alle diverse esigenze della società sultori in Italia. Negli ultimi tempi si è verifica- contemporanea. Nessuno ha una ricetta uni- to uno scossone. La famiglia torna a confessare versale per risolvere i problemi ma, lavorando il suo bisogno di aiuto. I consultori al contem- insieme, secondo le proprie professionalità, po hanno rinnovato il modo di essere di aiuto qualche risultato in più si può avere. In questi alla famiglia e alla società, favorendo il dialo- casi l’integrazione pubblico-privato, associa- go nella coppia, tra la coppia e tra la coppia e zionismo e singoli possono lavorare insieme i figli nella società. I consultori di ispirazione aiutare la famiglia». www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |23
SPORT SPORT E PER S ono 34 i progetti approvati re- curezza le proprie strutture sportive: un aiuto lativi alla riqualificazione o al alla ricostruzione, ma anche alla ricucitura di completamento degli impianti relazioni sociali per favorire la quali lo sport è sportivi del territorio, dislocati fattore privilegiato. in 32 Comuni, per un finan- ziamento complessivo di 11,8 Istituito dal precedente Governo, il fondo milioni di euro. Sono i nume- “Sport e periferie” è volto a realizzare in- ri del bando “Sport e periferie terventi edilizi per l’impiantistica sportiva, 2017” nelle Marche, del quale è stata pubblica- tesi, in particolare, al recupero e alla riquali- ta la graduatoria degli interventi, mentre si è ficazione degli impianti esistenti, e individua aperto già il bando 2018 i cui termini si chiu- come finalità il potenziamento dell’agonismo, deranno il prossimo 17 dicembre. La quota di lo sviluppo della relativa cultura, la rimozio- investimento statale nelle Marche è di oltre il ne degli squilibri economico-sociali e l’incre- 10% del totale delle risorse a disposizione. Tra i mento della sicurezza urbana. Gli interventi Comuni che saranno interessati dagli interven- nascono dall’esigenza di dare un segnale im- ti, anche molte località del cratere sismico, che mediato sul territorio, soprattutto a quei terri- potranno così vedere completate o messe in si- tori particolarmente degradati delle periferie 24| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
SPORT RIFERIE Finanziati 34 progetti per la riqualificazione degli impianti sportivi nelle Marche per 11,8 milioni di risorse delle città. Le risorse del fondo “Sport e periferie” non Ad Ascoli, in particolare, con il bando si finan- sono che una parte degli investimenti pub- zierà la riqualificazione del pattinodromo al blici statali, ma anche regionali rivolti all’im- Pennile di Sotto, un progetto che vale 1.472.000 piantistica sportiva. Ricorda il presidente del euro prevede l’ampliamento della struttura CONI Marche, Fabio Luna: «Nell’ultimo anno sportiva per la rigenerazione della stessa e sono stati finanziati nelle Marche, attraverso diversi l’ampliamento per l’inserimento di un velodro- bandi e fondi, circa 150 strutture sportive, per cir- mo e realizzare un’unica struttura polivalente. ca 30milioni di investimenti complessivi. Solo poco Nel dettaglio si realizzerà la riqualificazione più di un mese fa – sottolinea Luna – è stata pub- dei campi da tennis esistenti la realizzazione blicata la graduatoria per i progetti finanziati dai di un nuovo velodromo (lunghezza pista 250 fondi regionali, circa 6 milioni, che hanno generato m), l’adeguamento della pista di pattinaggio oltre 17 milioni di investimento per interventi su (lunghezza pista 200 m) da realizzare all’inter- circa 90 strutture». no del velodromo, la realizzazione di spalti che Appena pubblicata la graduatoria del bando potranno accogliere 400 spettatori, la realizza- 2017 di “Sport e periferie” è già aperto il ban- zione di servizi per gli atleti, i giudici di gara e do 2018, i cui termini scadranno il prossimo 17 per gli spettatori. dicembre. www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |25
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SPORT MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD AMORE E PSICHE di Valeria Allevi AMORE O PATOLOGIA? C ari lettori, si è maggiorenni a dodici. Estremi. Condizione sempre più spesso ascolto genitori necessaria affinché questo percorso verso la che ritengono l’arrivo del secondo maturazione avvenga è che la sicurezza di base figlio un vero e proprio “trauma” per dei legami familiari sia stata interiorizzata, per- il primo, con tanto di incremento per mettendo la separazione. quest’ultimo di cure e di attenzioni. Tempo fa si I legami invece oggi non sono sicuri, sono solo rivolse a me con urgenza una donna che, dopo lunghi, fusionali. L’eccesso di attenzioni con cui aver allattato il suo bambino per tutta la notte, si copre un figlio, non solo non gli permetterà di aveva subito un vero e proprio crollo psico-fi- superare la sua fisiologica fase narcisistica, tipi- sico. ca nel momento in cui dalle attenzioni dipende Più recentemente, leggo in un’interessante in- la sua sopravvivenza, bloccandolo in tale stadio tervista di Umberto Galimberti dal titolo “Che per sempre, ma creerà in lui l’illusione che al di ci fanno i genitori a scuola?”, le conseguenze là della porta di casa tutto il mondo sarà così del considerevole coinvolgimento dei genitori generoso e attento, trasformando la più picco- nella vita scolastica dei figli, proprio nel mo- la frustrazione nei più gravi affronti, causa di mento in cui il bambino dovrebbe imparare a depressioni e nevrosi future. cavarsela da sé. Sempre qualche tempo fa, mi Riferiamoci ancora una volta alla natura; come colpì molto la notizia di un bambino, figlio di scrive Giuliana Mieli nel suo libro “Il bambi- vegani “integralisti”, ricoverato per grave sta- no non è un elettrodomestico”, fin dall’inizio to di malnutrizione e regressione neurologica. ai fini della sopravvivenza è necessario un am- Cosa hanno in comune tutti questi esempi? biente accogliente, un luogo adatto entro cui la Abbiamo l’impressione che siano tanto distanti vita possa esprimersi. Con il passare del tempo da noi? Non illudiamoci, quando insegniamo però, qualcosa di scomodo nel tempo “onirico”, ai nostri figli a fare sempre tutto al meglio, a sospeso e dolce della gravidanza accade: molto dare sempre ottima impressione di sé, quando saggiamente la natura rende tale fusione in- a nostra volta facciamo per loro senza sentire gombrante, e fa sì che emerga emotivamente ma solo perché dobbiamo, corriamo lo stesso il desiderio della separazione, che si concretiz- rischio, di cadere nell’eccesso. Perché il proble- zerà con il parto, con la spinta verso la vita e lo ma, come scrive Galimberti, è che i genitori stacco da sé, rinuncia di un possesso totale e non sono interessati alla formazione dei perenne del bambino. Meravigliosa metafora loro figli, ma alla loro promozione. In questo di ciò che accadrà ad ogni successiva fase di modo, ciò che potrebbe sembrare essere detta- crescita, quando si avvertirà la fine di un tem- to dal troppo “Amore”, non è altro che un modo po compiuto non più estendibile, come l’inizio di alimentare quel nucleo di narcisismo che della scuola, le scelte affettive, l’uscita da casa, risiede in ognuno di noi. ecc. (2009). Come dice il saggio Maestro Yoda al Oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità piccolo Anakin di “Guerre Stellari”: “Allenati a situa a ventiquattro anni l’età che segna il lasciar andare tutto ciò che temi di perdere”. passaggio allo stato adulto. Per alcune tribù Alla prossima! www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ di Pier Paolo Piccioni I BAMBINI NELLA CULTURA ASCOLANA T w utto ciò che riguarda i bambini, in ogni cultura, è un mondo a sé e reca i ger- mi di quanto li riguarderà una volta diventati adulti. L’ascolano non fa ecce- zione, per cui in merito ai bambini esistono espres- sioni e modi di dire peculiari e piuttosto strani. Il primo. L’unione di tanti bambini in ascolano è detta pepenàra. La parola pepenara evoca un insieme variegato, vociante, fors’anche dan- neggiante di bambini, non individualmente ri- conoscibili e nemmeno forse distinguibili tanto è importante per l’accezione comune del termi- ne il loro essere gruppo indistinto. Due bambini o tre non fanno una pepenara: di- ciamo che il termine può cominciare ad essere utilizzato da una decina di capi in su. Tipico è il lani è però scengiapàgghia. Come tradurlo? caso in cui un adulto si ritrovi tra le mani, in una Scengiare in ascolano significa disordinare, festa o comunque in un luogo molto frequen- disfare. Chi scengia la paglia quindi sono quei tato, un vassoio di cioccolatini o caramelle. Ecco bambini che in mezzo ai covoni ben ordinati di che il personaggio in questione sarà fatto og- paglia o fieno si rotolano, zompettano, si tirano getto di attenzione da tutti gli individui inferiori manciate di paglia, insomma rovinano l’ordine a un metro esistenti in zona, per cui si ritroverà con cui i loro genitori o nonni hanno riposto la sicuramente intorno una gran pepenàra de paglia o il fieno per l’inverno. frechì. Tutti sanno della precisione dei contadini, quei Altro bel modo di dire relativo al mondo dell’in- bei covoni o quelle balle ben fatte e squadrate, fanzia è la citazione del santo protettore dei quand’anche non quei fasci di spighe senza or- bambini. Eh sì, ne esiste uno, è molto noto nelle mai il grano riposte in bell’ordine nel granaio. campagne e si chiama San Cipriano. Il nome Ecco, gli scengiapagghia mettono a repenta- dialettale del patrono, San Cipria’, diviene per- glio tutto questo, e figurativamente lo stesso tanto sinonimo di bambini, ma non necessaria- fanno con le altre questioni della vita. Sono i mente in numero elevato. Anzi, nelle campagne bambini, nel contado tanto amati quanto vitu- non è raro sentir invocare il santo in presenza di perati per la loro potenziale dannosità. un singolo bambino molto impegnativo educa- Scengiapagghia è peraltro diventato, nel cor- tivamente, insomma il classico discolo. “Oh San so del tempo, un epiteto riservato anche a quei Ciprià!” invocavano i vecchi di una volta, messi tipi di adulti considerati infantili, arruffoni e a dura prova dal nipote scavezzacollo lasciato dannosi. Se ve lo sentite dire da qualcuno non loro in cura dai figli. è un bel segnale: “Ma statte zitta, scengiapag- L’epiteto più comune riservato ai bambini asco- ghia!”. 28| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
PNL, ISTRUZIONI PER L’USO di Roberto Palumbo L'anno che verrà S iamo al termine di quest’anno e forse ti riflettere su un aspetto non ancora affrontato su stai chiedendo se è stato un buon anno, queste pagine. Spesso, pensando all’anno che ver- anzi, sarebbe opportuno che lo facessi, rà, formuliamo i nostri obiettivi tenendo presente soprattutto per prendere consapevo- ciò di cui abbiamo necessità a livello pratico. Ci lezza di ciò che puoi fare adesso per poniamo infatti obiettivi anche molto ambiziosi migliorare la tua vita. Più volte su queste pagine come ad esempio guadagnare di più, comprare ho ribadito l’importanza di porsi degli obiettivi una nuova auto, cambiare lavoro e così via. Cer- a breve, medio e lungo termine, dandoti anche tamente si tratta di desideri legittimi e rispettabi- dei consigli su come programmarli correttamente lissimi ma il più delle volte si basano sulla consta- in modo da renderli realizzabili. tazione di ciò che ci manca per. Di conseguenza, Abbiamo parlato della motivazione, della visualiz- la domanda inconscia che ci poniamo nella loro zazione, delle scadenze, della formulazione in po- formulazione è: di cosa ho bisogno? Bene, da sitivo e di tutta una serie di tecniche che potessero oggi in poi, accanto a questa domanda ti consiglio aiutarti in qualche modo a “scomporre” l’obiettivo di porti anche quest’altra: cosa mi merito? Que- in parti più piccole e gestibili separatamente per sta domanda ha il potere di far emergere aspetti poterle padroneggiare meglio. poco considerati di noi stessi e focalizza l’attenzio- Le uniche cose su cui non ti ho mai potuto dare ne non tanto sui nostri bisogni (ciò che ci manca), consigli sono, invece, gli obiettivi. Quelli, infatti, quanto sui nostri reali desideri (ciò che è in linea sei tu a sceglierli. Eppure, a ben pensarci, qualche con la nostra natura). Non aggiungo altro, perché parola su questo argomento così soggettivo la voglio semplicemente che tu lo faccia, scoprendo possiamo ugualmente spendere. Come fai a sce- che più penserai a ciò che meriti e più si rivelerà gliere i tuoi obiettivi? Mi dirai che scegli ciò che la parte più autentica di te e se chiederai a que- è importante per te. Giusto, ma cos’è veramente sta parte di suggerirti i tuoi nuovi obiettivi, l’anno importante per te? Potremmo andare avanti all’in- che verrà sarà davvero straordinario. finito, ma le mie domande hanno lo scopo di farti A proposito, Auguri! www.piceno33.it • DICEMBRE • PICENO 33 |29
UNIVERSITÀ di Marco Giovagnoli Scritture 2 A completamento (provvi- questa nostra parte di Italia solo in stretta con- sorio) di un nostro inter- nessione con il lavoro dei suoi abitanti, messi in vento di qualche numero grado di poter operare efficacemente – e trop- addietro, discutiamo di po spesso così non è. Perché nel dibattito sulla un’ulteriore uscita lette- ‘ricostruzione’ dei territori colpiti dal terremoto raria legata all’esperienza – ma anche dall’ignavia e dalla protervia di scel- del sisma del 2016/17 e in lerate politiche di lungo periodo di marginaliz- particolare di Una yurta zazione ed esclusione delle aree appenniniche sull’Appennino di Marco Scolastici (editore Ei- – accanto ai progetti c\he volano in alto occor- naudi). Scolastici è un giovane allevatore che la- rerebbe guardare nel dettaglio la pluriformità vora da anni nella zona di Macereto, una storia delle esperienze e delle sapienze in atto, il va- del ritorno di un figlio e nipote sulle terre della lore testimoniale di come sotto la fumosa idea famiglia, tra pecore, asini, una produzione di di futuribili smart land le intelligenze, quelle formaggi di qualità elevatissima e una prezio- in carne ed ossa, siano già disponibili, anche sissima sensibilità per il territorio. Il libro è appa- scontando una vita e un lavoro non semplici, rentemente un libro sul terremoto, ma in realtà forse non troppo attrattivi per quella miriade incrocia anche il terremoto, vissuto dentro e at- di soggetti che lamentano scippi di opportu- torno quella yurta che permette a Scolastici di nità da parte dello ‘straniero’ (e lì gli ‘stranieri’ rimanere accanto alla sua azienda e ai suoi ani- con il pastore Scolastici, ci lavorano). Dentro la mali, nel momento drammatico dell’uno-due narrazione di Scolastici brilla, secondo noi, quel del sisma e delle grandi nevicate futuro immaginato che si vuole del gennaio 2017; lì lo incontra concretizzare, quella indicazio- Paolo Rumiz, che ne racconta ne programmatica di come, al la storia poi al grande pubblico di là e contro la logica dei del- nazionale, lì si aggrumano per- taplani e della gentrificazione corsi di camminanti, iniziative di come ‘opportunità di sviluppo’, sostegno, storie di vicinanza. Ma la tenuta del territorio non potrà su questo ‘basso continuo’ del non essere fondata sul felice e sisma il libro racconta, accanto delicato incontro tra tradizione anche a delicati momenti della e modernità, tra lavoro e rispet- vita personale e familiare dello to dei luoghi, tra intelligenza scrittore, qualcosa di altro. Rac- creatrice, capacità di ascolto e conta la scommessa della per- di dialogo, progettualità, ragio- sistenza nelle ‘terre alte’, con le nevole sacrificio e amore per la sua difficoltà e le sue meraviglie; propria terra e la propria storia. evoca una possibilità altra di Non potrà, il futuro, che ripartire pensare allo sviluppo delle aree dalle persone. appenniniche, fondandola sui saperi tradizio- nali e contestuali come pure sull’innovazione, Le opinioni espresse nell’articolo sono riconducibili sul dialogo con gli altri soggetti del territorio, unicamente al suo Autore e non necessariamente sulla indispensabilità di immaginare il futuro di all’Università degli Studi di Camerino 30| PICENO 33 • DICEMBRE • www.piceno33.it
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