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La Cooperazione ANNO V N. 11 - NOVEMBRE 2015 DIRETTORE RESPONSABILE IVANA TAMAI Italiana Informa 2015 Anno europeo per lo sviluppo LA VALLETTA FOCUS SUI MIGRANTI NEL VERTICE UE-AFRICA INTERVISTA A MAURIZIO MASSARI AMBASCIATORE AL CAIRO © UN Photo / Albert Gonzales Fesian EGITTO L’IMPEGNO ITALIANO A MARSA MATROUH LA SETTIMANA DI COOPERAZIONE NELLE SCUOLE BOLLETTINO MENSILE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Registrazione al Tribunale di Roma n. 192/2011 del 17 giugno 2011
Bollettino mensile del Ministero Il Bollettino è realizzato a scopo ©2015 Ministero degli Affari Esteri e della degli Affari Esteri divulgativo e ne è vietata la vendita. Cooperazione Internazionale e della Cooperazione Internazionale. La riproduzione, totale o parziale, Direzione Generale per la Cooperazione Registrazione al Tribunale di Roma del contenuto della pubblicazione allo Sviluppo n. 192/2011 del 17 giugno 2011. è permessa previa autorizzazione Ufficio IX - Valutazione e Visibilità Direttore responsabile Ivana Tamai. dell’editore e citandone la fonte. Piazzale della Farnesina, 1 Anno V n. 11- novembre 2015 00135 Roma - Italia Le opinioni espresse nei documenti www.cooperazioneallosviluppo.esteri.it Per consultare le Delibere e i Pareri del pubblicati non rispecchiano Comitato Direzionale clicca qui necessariamente il punto di vista del Realizzazione: Agenzia Nova Srl Per commenti e suggerimenti scrivere a: Ministero degli Affari Esteri e della dgcs.bollettino@esteri.it Cooperazione Internazionale. Progetto grafico: Dario Galvagno
EDITORIALE di Giampaolo Cantini Direttore Generale Cooperazione italiana allo sviluppo L' 11 e 12 novembre si è svolto a La Parleremo inoltre delle iniziative della Coo- Valletta un vertice internazionale perazione italiana per i rifugiati in Giordania tra i leader dell'Unione europea e Somalia, senza trascurare i programmi di e quelli africani per discutere di emergenza e assistenza umanitaria in Yemen, migrazione. Più di 50 capi di Stato e di governo Repubblica Centrafricana, Sudan e Sud Su- europei e africani si sono riuniti con lo scopo dan. Uno spazio sarà poi dedicato alle testi- di rafforzare la cooperazione e affrontare non monianze dai nostri uffici locali di cooperazio- solo le sfide attuali, ma anche le opportunità ne in Albania, Afghanistan, Etiopia ed Egitto. dei fenomeni migratori. In primo piano, in Un’attenzione particolare sarà infine dedicata questo numero della Cooperazione italiana all’impegno italiano nella lotta contro la vio- informa, parleremo di uno dei momenti chia- lenza sulle donne, un fenomeno purtroppo ve del vertice: la firma dell'accordo per istitu- globalmente diffuso. Vi parleremo del caso ire il nuovo Fondo della Palestina, dove fiduciario europeo l’Italia porta avanti d’emergenza per numerose iniziative l’Africa, dell’impor- per contrastare la to complessivo di violenza di genere 1,8 miliardi di euro, e sostenere le istitu- che finanzierà pro- zioni nella pianifi- getti su quattro cazione di politiche principali assi d’in- di prevenzione e tervento: sviluppo reintegrazione del- economico; resi- le donne vittime di lienza e sostegno © M.Linton / Fao abusi. ai servizi sociali di base; gestione dei flussi In questo numero non troverete la rubrica migratori e governance. L’Italia, confermando “Speciale Expo” che ci ha accompagnato in il suo ruolo decisivo nel riconoscere la migra- questi ultimi mesi. L’intenzione è infatti quella zione come motore di sviluppo, ha garantito di pubblicare, nei prossimi giorni, un inserto un contributo di 10 milioni di euro. speciale dedicato alla partecipazione della In questo numero ci occuperemo anche Cooperazione italiana ad Expo Milano: un dell’impegno della Cooperazione italiana in bilancio finale; gli eventi clou della manife- Egitto e del rafforzamento delle relazioni tra stazione; una raccolta di articoli sugli eventi questo paese e il nostro, tema su cui verte, tra e le iniziative realizzate a Milano da maggio l’altro, l’intervista all’Ambasciatore italiano a ottobre; le cifre che hanno caratterizzato al Cairo, Maurizio Massari. Un reportage vi l’Esposizione; e un ringraziamento speciale, porterà nel governatorato di Marsa Matrouh, doveroso, a tutti i nostri partner, che ci han- sulla costa nord-occidentale dell’Egitto, dove no aiutato a contribuire al dibattito globale la Cooperazione è attiva già dal 2010 con tre di quest’anno, scaturito in occasione di Expo, progetti a favore della comunità beduina lo- dell’Anno europeo per lo sviluppo (procla- cale e dove è in corso una nuova iniziativa, mato dall’Unione europea per il 2015) e del finanziata dall’Unione europea, con l’obiet- negoziato che ha portato a settembre scorso tivo di sfruttare appieno le potenzialità dei a New York all’adozione dell'Agenda 2030 per prodotti agricoli di un territorio altrimenti lo sviluppo sostenibile. destinato all’abbandono. Buona lettura. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 3
IN QUESTO NUMERO 3 EDITORIALE 14 EGITTO di Giampaolo Cantini Lo sviluppo rurale passa per l’indicazione geografica di Gianmarco Volpe 6 EMERGENZE 20 VERTICE A LA VALLETTA 8 L'INTERVISTA Un nuovo Fondo Maurizio Massari per lo sviluppo dell’Africa Egitto e Italia, un’amicizia di Daniela Tonon rafforzata dalla Cooperazione 24 SETTIMANA SCOLASTICA 12 BREVI DAL MONDO Val d'Aosta, l'esperienza della scuola media di Quart di Ivana Tamai 4 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
IN QUESTO NUMERO 26 GIORNATA DELL'INFANZIA 36 BRUXELLES Le iniziative italiane per i diritti dei minori 38 DELIBERE 30 PALESTINA L’Italia in prima linea 39 LE UNITÀ TECNICHE LOCALI contro la violenza sulle donne 40 AGENDA 34 INCLUSIONE SOCIALE Disabilità strumento di sviluppo 41 ABSTRACTS La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 5
EMERGENZE © Unhcr Crisi in Yemen 21 governatorati sono coinvolti a termine interventi nel settore Un milione di euro nelle violenze. Per migliorare le sanitario, idrico ed igienico e per assistenza umanitaria attività di assistenza e protezione garantire che il maggior numero rivolte alla popolazione locale, la possibile di persone possa Cooperazione italiana ha concesso beneficiarne in modo tempestivo Assume sempre più i caratteri un nuovo contributo volontario ed efficace. Nonostante la grave della catastrofe umanitaria il da un milione di euro. I fondi di situazione d’insicurezza, infatti, conflitto in corso in Yemen, dove emergenza saranno utilizzati dal squadre del Cicr continuano a oltre 1,5 milioni di persone sono Comitato internazionale della operare ad Aden, Sa’ada, Sana’a state costrette ad abbandonare Croce Rossa (Cicr) per aiutare e Taiz, le aree più colpite dagli le proprie abitazioni e dove 12 su le autorità yemenite a condurre scontri in corso. Giordania per la riabilitazione di edifici Rifugiati somali scolastici primari e secondari; Sostegno a rifugiati la formazione di insegnanti e Un milione di euro e comunità ospitante personale scolastico in materia di per la reintegrazione protezione, educazione in contesti di emergenza, diritti dei minori e Sono circa 630 mila i rifugiati tecniche di sostegno psico-sociale; Un nuovo stanziamento da un siriani registrati che attualmente la creazione di cinque comitati milione di euro è stato deciso si trovano in Giordania: a loro genitori-insegnanti per mobilitare dalla Cooperazione italiana e alla comunità ospitante è le comunità sulle questioni di tutela per sostenere un progetto dedicata una nuova iniziativa e benessere dei minori. Dall’altro dall’Alto commissariato lanciata dalla Cooperazione lato, il programma intende delle Nazioni Unite per i italiana con il rifinanziamento di inoltre rinnovare il sostegno rifugiati (Unhcr) a sostegno un fondo in loco da 1,5 milioni al Poliambulatorio del campo del ritorno volontario e della di euro. Il progetto si concentra, profughi di Zaatari, donato dal reintegrazione sostenibile in particolare, sui settori governo italiano a quello giordano dei profughi somali. Grazie dell’educazione e della salute e gestito dal Royal Medical al contributo dell'Italia, per quella fetta di popolazione Service di Amman. L’intervento si l'agenzia dell’Onu potrà che, a causa della mancanza colloca nel quadro dell’impegno assistere i rifugiati di rientro di risorse finanziarie, non ha complessivo della Cooperazione e promuovere la convivenza accesso ai servizi di base. Da italiana per la crisi siriana, pari pacifica nelle comunità un lato, sono previsti interventi finora a quasi 80 milioni di euro. somale interessate. 6 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
EMERGENZE all’acqua e ai servizi igienici, dedicata alle migliaia di bambini Crisi in Sud Sudan della sicurezza alimentare e della non accompagnati giunti in campi Aiuti ai più vulnerabili protezione dei minori. Un’azione e centri collettivi. Per loro saranno che si è resa necessaria anche in creati servizi di ricongiungimento considerazione del peggioramento familiare, affidamento temporaneo delle condizioni sanitarie nel paese, e distribuzione di cibo e generi Nonostante la firma ad agosto con l’Unicef che ha di recente non alimentari. L’iniziativa avrà la dell’accordo per il cessate il fuoco messo in risalto un aumento di durata di un anno e si propone di tra il governo di Giuba e le forze mortalità da malaria e da colera. fornire una risposta immediata e ribelli, resta molto precaria la In questo contesto, il settore tempestiva all’emergenza attuale, situazione di sicurezza nel Sud idrico acquisisce un’importanza integrando gli aiuti internazionali Sudan. Qui la Cooperazione prioritaria: alla disponibilità di già messi in campo e puntando italiana ha dato avvio a una nuova acqua nei campi e nelle zone al rafforzamento sostenibile dei iniziativa di emergenza con un in cui vivono gli sfollati è infatti servizi di base, in un paese in cui contributo di 1,4 milioni di euro collegata la necessità di realizzare il 51 per cento della popolazione volta a migliorare le condizioni di programmi di igiene e prevenzione vive sotto la soglia di povertà e in vita della popolazione attraverso con la costruzione di latrine, orti e cui l'aspettativa di vita media è di azioni nei settori dell’accesso pozzi. Particolare attenzione verrà 42 anni. Acqua e igiene Iniziativa italiana nel Sudan orientale A favore della Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa (Ficross) è stato erogato un nuovo contributo da 225 mila euro per interventi umanitari nel settore dell’acqua e dell’igiene nel Sudan orientale. Saranno realizzati nuovi pozzi e condotte attività per il miglioramento della capacità di immagazzinamento e fornitura dell’acqua. Infine saranno realizzati corsi di formazione sulla clorazione a beneficio di volontari e personale locale. Repubblica Centrafricana parteciperà al Fondo fiduciario 2015, di cui 1,5 a favore del europeo per la Repubblica sistema Onu. L'obiettivo del Contributo volontario Centrafricana denominato Fondo Ue è attrarre contributi al Fondo europeo “Bekou” “Bekou”, "speranza" in lingua per consentire alla comunità locale. L’impegno rientra internazionale di favorire nel quadro di un pacchetto attraverso un approccio Con un contributo volontario complessivo di aiuti per il paese coordinato la stabilizzazione da un milione di euro, l’Italia pari a 2,5 milioni di euro nel della Repubblica Centrafricana. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 7
L'INTERVISTA Egitto e Italia Un’amicizia rafforzata dalla Cooperazione Intervista a Maurizio Massari, ambasciatore d'Italia al Cairo S viluppo dell’agricoltura, promozio- ne del turismo e del settore privato, protezione delle fasce più deboli della popolazione. Sul fronte della cooperazione, l’impegno dell’Italia in Egit- to si è rafforzato negli ultimi anni seguen- do linee strategiche ben precise. Secondo l’ambasciatore Maurizio Massari, al Cairo dal 2013, le iniziative italiane hanno avuto un ruolo essenziale nel costruire un rap- porto di “fiducia, stima e amicizia” tra i due paesi. Tra le aree dell’Egitto che più hanno beneficiato dei progetti della Cooperazione italiana c’è senza dubbio il governatorato di Matrouh, sulla costa nord, dove questo mese si è tenuto, nel quadro del Programma europeo congiunto di sviluppo rurale, l’inte- ressante workshop “Buone pratiche agricole in terreni aridi”. settore del turismo ed esistono interessanti potenzialità per il settore agricolo. La nostra Perché, ambasciatore, l’Italia punta con tan- presenza a fianco delle comunità locali risul- ta decisione sullo sviluppo di questa regione? ta quindi essenziale per promuovere l’inclu- Si tratta di un’area importante dal punto di sione sociale e la sostenibilità ambientale, vista politico e dalla cui stabilità dipende l’e- in un territorio reso particolarmente vulne- quilibrio della regione. Il governo egiziano rabile e sensibile a causa dei cambiamenti stesso attribuisce grande importanza allo climatici che interessano l’intera regione. sviluppo del governatorato di Matrouh, dove Gli obiettivi strategici che si intendono per- sono stati effettuati forti investimenti nel seguire sono l’incremento delle produzioni 8 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
L'INTERVISTA agricole locali, attraverso una gestione più zone dell’Egitto? efficace e sostenibile delle risorse idriche Il contesto territoriale, agronomico ed il e l'adozione di migliori pratiche colturali, quadro normativo in Egitto sono molto di- unita alla promozione di attività generatrici versi dal contesto operativo italiano, dove di reddito (settore agricolo e non agricolo) e esiste un’enorme diversificazione di prodot- di valorizzazione del territorio. Oggi più che ti tipici locali di altissima qualità, unita ad un mai, la nostra presenza in quest’area assume sostegno istituzionale e tecnico della tutela un’importanza fondamentale, tanto più che e promozione della biodiversità che ne è i programmi di coo- alla base. In Egitto perazione che l’Italia “Il miglioramento tali tematiche sono promuove e realizza delle condizioni di vita delle ancora poco esplo- affrontano in ma- popolazioni locali è sicuramente rate e le potenziali niera concreta ed ricadute sul terri- un primo e fondamentale passo efficace le maggiori torio rendono tale sfide del momento e per limitare i fenomeni migratori percorso un’oppor- favoriscono uno svi- e la crescita d'ideologie estremiste tunità interessante. luppo socio-econo- di tipo religioso” Nella costa nord esi- mico sostenibile del stono le condizioni paese a beneficio delle popolazioni locali. per avviare un processo di identificazione geografica di alcuni prodotti quali il fico, le Il workshop ha toccato un argomento inno- olive da olio o da tavola, e le erbe aromati- vativo per il paese, quello dell’indicazione che. Stiamo già lavorando in questa direzio- geografica dei prodotti. Esistono, a suo modo ne affinché le produzioni locali di qualità di vedere, le condizioni perché il modello ita- siano riconosciute e valorizzate e affinché liano possa attecchire anche in determinate possano essere avviati anche dei processi di La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 9
L'INTERVISTA trasformazione dei prodotti in loco, creando generale e spesso la mancata realizzazione così ulteriore valore aggiunto per la filiera dal punto di vista professionale e umano agroalimentare locale. Tutto ciò con il fine nei luoghi di origine li spinge ad abbraccia- ultimo di aumentare il reddito degli agricol- re ideologie estremiste nelle quali trovano tori e migliorare la qualità della vita delle po- conforto e senso di appartenenza. Certo, polazioni locali. sia l’estremismo religioso che le migrazioni irregolari sono fenomeni molto complessi Il Programma congiunto europeo interessa e sarebbe riduttivo limitarli entrambi alle tre governatorati – Fayoum e Minya, oltre sole necessità materiali, ma sicuramente il a Matrouh – caratterizzati da un alto tasso benessere economico gioca un importante di povertà. Aiutare ruolo nelle scelte di queste popolazioni a "Dal 2001 ad oggi sono stati molti giovani. sviluppare le proprie convertiti 350 milioni di dollari risorse territoriali ha Anche con riferimen- anche un impatto sul di debito tra l’Egitto e l’Italia to al Programma di contrasto dell’estre- attraverso tre successive fasi conversione del de- mismo e del fenome- regolate da altrettanti bito, quali sono i più no migratorio? accordi tra i due governi" importanti progetti Il miglioramento che l’Italia porta delle condizioni di vita delle popolazioni avanti in Egitto in materia di cooperazione locali che vivono spesso in estrema pover- allo sviluppo? E quali sono i campi in cui tà è sicuramente un primo e fondamenta- possiamo renderci più utili? le passo per limitare i fenomeni migratori I programmi della Cooperazione italiana in e la crescita di ideologie estremiste di tipo Egitto sono allineati agli Obiettivi del millen- religioso. Numerosi studi di organizzazio- nio e, grazie alla diversificazione dei settori ni internazionali dichiarano che in Medio di azione e dei target specifici, contribuisco- Oriente ed in Africa è proprio la disoccupa- no al loro raggiungimento in maniera bilan- zione che spinge molti ad emigrare. I giovani ciata. In particolare, la Cooperazione opera egiziani sono alla ricerca di salari migliori e in cinque settori d’intervento: agricoltura e di migliori condizioni lavorative e di vita in sviluppo rurale; sviluppo socio-economico 10 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
L'INTERVISTA e protezione sociale; istruzione e formazio- di eccellenza nel governatorato di Port Said ne professionale; protezione dell’ambiente in partenariato con il ministero della Sani- e del patrimonio culturale; sviluppo del set- tà egiziano. Inoltre, nel governatorato del tore pubblico e privato. Cerchiamo sempre Fayoum, abbiamo supportato la creazione di tenere in considerazione le priorità di di un istituto tecnico e di una scuola alber- sviluppo dell’Egitto, plasmandole in confor- ghiera che godono di ottima fama. Un’altra mità con le Linee guida della Cooperazione nostra priorità riguarda la protezione del italiana e, ovviamente, non dimenticando i vasto patrimonio culturale ed ambienta- più recenti Obiettivi di sviluppo sostenibile le egiziano, ad esempio con il programma approvati dalla comunità internazionale. di cooperazione ambientale italo-egiziano Oltre ai doni e ai crediti d’aiuto, un’impor- volto alla valorizzazione delle numerose ed tante fonte di finanziamento consiste nella affascinanti aree protette locali. conversione del debito estero dovuto dall’E- gitto all’Italia. Dal 2001 ad oggi, è stata ogget- La cooperazione allo sviluppo è sempre più to di conversione la somma complessiva di uno strumento essenziale della politica estera 350 milioni di dollari attraverso tre successi- italiana. Quanto ha essa inciso sul rafforza- ve fasi, regolate da altrettanti accordi inter- mento dei rapporti bilaterali tra Roma e il governativi. In generale, l'azione italiana si Cairo? concentra sulla lotta alla povertà, attribuen- L’Italia è sempre più riconosciuta in Egitto do massima importanza allo sviluppo so- come uno dei principali partner e questo cio-economico dell’Egitto e alla dimensione anche per le affinità culturali che legano i sociale, tramite il nostri due popoli sostegno ai gruppi “Grazie agli aiuti concreti e che sono ricono- più vulnerabili della concessi al paese nella particolare sciute dagli egizia- popolazione, inclusi congiuntura che ha connotato ni a tutti i livelli. La donne e bambini. cooperazione allo il periodo post-rivoluzione e Nello specifico cam- sviluppo ha giocato po dei diritti dei mi- la fase transitoria, l’Italia ha un ruolo essenziale nori, sosteniamo il ulteriormente confermato il nel costruire questo Consiglio nazionale suo ruolo di partner strategico rapporto di fiducia, per l’infanzia e la dell’Egitto, sviluppando al stima e amicizia. maternità egiziano, contempo un’esperienza di Ricordiamo che l’E- oltre che finanziare cooperazione giudicata dagli gitto è uno dei primi numerosi progetti paesi dove le attività egiziani un modello da replicare” di Ong italiane che della Cooperazione lavorano per l’istru- sono state avviate. zione e la protezione dei più piccoli dalla Anche grazie agli aiuti concreti concessi violenza. al paese nella particolare congiuntura che Rivolgiamo inoltre particolare attenzione ha connotato il periodo post-rivoluzione e allo sviluppo del settore privato egiziano. la fase transitoria, l’Italia ha ulteriormente Tramite i nostri programmi supportiamo confermato il suo ruolo di partner strategico la creazione di un ambiente in grado di ga- dell’Egitto, sviluppando al contempo un’e- rantire lo sviluppo sostenibile e la crescita sperienza di cooperazione giudicata dagli inclusiva del settore privato, con particolare egiziani un modello da replicare. riferimento alle micro, piccole e medie im- L’azione fin qui promossa è e continuerà ad prese, che compongono più del 90 per cento essere caratterizzata non solo da risponden- del tessuto imprenditoriale locale. Lo svilup- za ai reali bisogni della popolazione egizia- po delle risorse umane attraverso l'istruzio- na, alle istanze della società civile ed alle ne e la formazione tecnica e professionale è richieste del governo, ma anche da estrema un’altra priorità per la Cooperazione italiana sensibilità rispetto alle specificità del mo- qui in Egitto. Stiamo lavorando alla creazio- mento storico, così come del territorio e del- ne di un istituto di scienze infermieristiche la cultura egiziani. (gmr) La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 11
BREVI DAL MONDO Albania La tutela delle aree naturali In occasione del forum di coordinamento sulle aree protette, il ministro dell’Ambiente albanese, Lefter Koka, insieme a Eduard Shalsi, presidente della commissione parlamentare per le Attività produttive, il commercio e l’ambiente, ha ufficialmente lanciato la Strategia per le aree protette in Albania, ad opera della neonata Agenzia nazionale per le aree protette. L'evento è stato promosso nell’ambito di un progetto finanziato dall’Unione europea e gestito dalla Cooperazione italiana. Nel corso dell’evento è stato ribadito che un ambiente sano, e i relativi processi eco-sistemici, © Annalisa Vandelli permettono uno sviluppo socio economico sostenibile e a lungo termine e che è fondamentale la perdita di biodiversità e è potuto riscontrare un nuovo destinare molti degli investimenti garantire il benessere sociale impulso al controllo delle in Albania alla protezione ed economico di tutta la attività venatorie, all'afflusso delle risorse naturali. Infatti, il popolazione albanese. turistico nelle numerose aree di miglioramento della gestione In soli sette mesi dalla interesse ambientale del paese e dei parchi naturali nel paese costituzione dell’Agenzia all'allineamento legislativo con è fondamentale per arrestare nazionale per le aree protette si l’Unione europea. Afghanistan delle Finanze alla presenza del finanziaria, pari a 1,3 milioni ministro Eklil Ahmad Hakimi, di euro (su un totale di 29,3 Lavori in corso hanno partecipato anche il milioni), che permetterà l’inizio all’aeroporto di Herat direttore dell'Autorità per delle attività. Infine, a fronte l'aviazione civile afgana, Hamid dell’impegno delle autorità locali Zaher, e l’ambasciatore d’Italia in nel sostenere la formazione Si è riunito il primo comitato Afghanistan, Luciano Pezzotti. del personale, 17 professionisti esecutivo del progetto Il comitato ha confermato dell'Autorità si sono recati in India per l’ammodernamento l’approvazione del piano di per un percorso formativo che dell’aeroporto di Herat, previsto acquisizione del progetto, oltre permetterà loro di perfezionare dall’accordo intergovernativo a verificare positivamente il le competenze nel settore della siglato nel 2014 tra Italia e raggiungimento delle quattro meteorologia e della gestione dei Afghanistan. Alla riunione, che condizioni previste per il sistemi di controllo di sicurezza si è svolta presso il ministero trasferimento della prima tranche dell’aeroporto. 12 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
BREVI DAL MONDO tenuto nel complesso pedagogico contesto mozambicano, dall’altro Mozambico dell’Università di Maputo, ha visto identificare misure e azioni per Disabilità e sviluppo la partecipazione, tra gli altri, di un’integrazione trasversale della Giampiero Griffo (Disabled People’s disabilità nelle politiche pubbliche. International) e di Francesca Nel corso dell’evento un’attenzione Nell’ambito del progetto "Cooperare Ortali (Associazione italiana amici particolare è stata posta sul per includere", l'ufficio della di Raoul Follereau) per conto Piano d’azione sulla disabilità Cooperazione italiana di Maputo della Rete italiana disabilità e della Cooperazione italiana, che ha organizzato un seminario sviluppo (Rids), per condividere promuove anche una maggiore congiunto con l’Università Eduardo esperienze sul tema, informare e accessibilità a beni e servizi per i Mondlane, il ministero di Genere, sensibilizzare il pubblico locale sui disabili nei paesi in via di sviluppo. infanzia e azione sociale e il Forum seguiti operativi della Convenzione Il Piano e l’assunzione del ruolo di di associazioni mozambicane per i e sul ruolo dell’Italia nell’agenda vicepresidente della Conferenza disabili (Famod) sulla realizzazione internazionale su disabilità e degli Stati della Convenzione della Convenzione internazionale sviluppo. Da un lato si è voluto riflettono il crescente impegno per i diritti delle persone con tracciare un bilancio della messa italiano per l’inclusione sociale dei disabilità. Il seminario, che si è a punto della Convenzione nel disabili nel mondo. Etiopia Assistenza al settore Il progetto “Wash” statistico dell'Egitto È attualmente in corso la fase finale La Cooperazione italiana, di valutazione del progetto “Wash in collaborazione con in small and medium towns”, l’Istituto italiano di statistica finanziato dalla Cooperazione acqua pulita. Il progetto prevede (Istat), ha stanziato un italiana con oltre 6 milioni di anche attività di capacity building contributo di circa 500 mila euro, che punta a migliorare che intendono rafforzare le euro in favore dell’Agenzia l’accesso ad acqua potabile competenze tecniche, gestionali, centrale di mobilitazione e servizi igienico-sanitari in amministrative e finanziarie dello pubblica e statistica egiziana cinque città, di piccole e medie staff delle aziende idriche e del (Capmas). Il contributo è dimensioni, di quattro regioni “Water resources development volto a migliorare la base dell’Etiopia: Ahmara, Oromia, fund”, ufficio dell’Acqua del informativa statistica necessaria Regione delle nazioni, nazionalità ministero etiope. Grazie alla a governare il processo di e popoli del sud e Tigray per un collaborazione con questo ufficio sviluppo sociale, economico totale di circa 155 mila persone è stato possibile finanziare progetti e demografico del paese, raggiunte. Dalla valutazione in idrici in aree urbane, ristrutturare attraverso la realizzazione corso, da parte dei beneficiari è acquedotti, estendere le linee di del 14mo censimento della emersa una grande soddisfazione distribuzione alle comunità e creare popolazione, che metterà a dei risultati del progetto, che ha infrastrutture igienico-sanitarie. disposizione dati aggiornati permesso la ristrutturazione di Nel complesso, particolarmente sulla struttura e composizione acquedotti, l’estensione di linee significativa è risultata la creazione della popolazione egiziana. di distribuzione alle comunità di infrastrutture in aree in cui L’obiettivo è dotare l’Egitto e la creazione di infrastrutture la scarsità della risorsa idrica di una serie di informazioni igienico-sanitarie. Risulta positivo rappresentava una criticità esaurienti e affidabili sulla anche l’impatto sulla salute delle problematica e dove le lunghe ore situazione demografica a livello persone che, grazie a connessioni di cammino per raggiungere i punti nazionale, distrettuale e locale private o fontane pubbliche create d’acqua più vicini impedivano a per agevolare il monitoraggio e dal progetto, hanno ora accesso donne e bambini di impiegare il la valutazione dei programmi di quotidiano e ininterrotto ad loro tempo in attività formative. sviluppo sociale ed economico. La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 13
EGITTO Lo sviluppo rurale dell’Egitto passa per l’indicazione geografica H La Cooperazione italiana è a 57 anni, Awad Moussa, due attiva dal 2010 nel governatorato occhi vispi e la fronte segna- di Matrouh, sulla costa nord- ta da mille profondissime rughe. “Prima correvamo occidentale del paese, con tre dietro alla pioggia, oggi ci siamo ferma- progetti a favore della comunità ti”, ci dice. È uno dei capi della comunità beduina locale. Una nuova beduina del governatorato di Matrouh, iniziativa finanziata dall’Unione che si stende lungo la costa mediterranea europea ha l’obiettivo di sfruttare dell’Egitto e verso il confine con la Libia. appieno le potenzialità dei Un territorio che, nelle intenzioni del Cai- prodotti agricoli di un territorio ro, sarebbe dovuto essere protagonista di un boom nel settore turistico grazie al ri- altrimenti destinato a un chiamo internazionale di uno splendido inesorabile abbandono mare (tanto caro a Cleopatra, si narra) e di resort di lusso non dissimili da quelli di Gianmarco Volpe che puntellano la costa del Mar Rosso. 14 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
EGITTO Sui wadi – letti di fiumi stagionali Cento millimetri di pioggia l’anno ren- 3 – vengono costruiti terrazzamenti dono estreme le condizioni per qualsiasi tipo di coltura e anche per consentire il che hanno l’obiettivo di Saad, 30 anni, chiede pascolo della pecora Barqi, la varietà ovi- che altri chilometri permettere l’infiltrazione di na locale. Come ricorda Naim Moselhy, di wadi vengano quanta più acqua possibile presidente del Desert research center del bonificati nel terreno. In parallelo, sono Cairo, “i problemi sono accentuati dai realizzate cisterne per raccogliere cambiamenti climatici e dalla progressiva acqua piovana da utilizzare desertificazione della regione”. Distese di in situazioni d'emergenza sabbia, di pietre e di terra brulla si allun- gano a perdita d’occhio, inseguendosi e alternandosi fino alla linea dell’orizzonte. La Cooperazione italiana è presente qui dal 2010, quando con l’istituto Ciheam di Anni di turbolenze e instabilità hanno ta- Bari ha avviato il progetto Marsadev. Sui gliato le gambe ai progetti di gloria colti- wadi – letti di piccoli fiumi stagionali – vati per primo da Hosni Mubarak, tenen- vengono costruiti terrazzamenti che han- do lontani gli occidentali e il loro denaro no l’obiettivo di permettere l’infiltrazione da uno degli angoli più poveri dell’Egitto. di quanta più acqua possibile nel terreno; Sono rimasti i beduini, veri padroni di un in parallelo, sono realizzate una serie di territorio che ha però ben poco da offrire. cisterne per raccogliere acqua piovana La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 15
EGITTO di costruzioni in cemento. Circa 70 fa- 3 Agricoltori, pescatori, miglie che non hanno ancora beneficia- commercianti della comunità Il workshop to dei progetti di cooperazione dell’Ita- beduina si sono seduti al tavolo lia - tra cui quella del 30enne Saad, che di Marsa Matrouh con esperti locali e internazionali, ha già quattro figli e sul volto i segni di rappresentanti delle istituzioni e un’esistenza difficile – chiedono nuovi delle Ong per il workshop “Buone terrazzamenti e nuove cisterne. La Coo- pratiche agricole in terreni aridi” perazione italiana ha già in cantiere altri otto chilometri di bonifica di wadi e la co- struzione di altre cisterne, ma l’idea è ora di sviluppare a tutto campo il potenziale da utilizzare d’emergenza nei periodi di agricolo e commerciale del territorio. maggiore aridità. A Matrouh i romani fa- Così agricoltori, pescatori, commercian- cevano lo stesso duemila anni fa e, tra i ti della comunità beduina si sono seduti cocci di antichi vasi e i resti di enormi ci- questo mese al tavolo con esperti locali e sterne, è ancora possibile scorgere i segni internazionali, rappresentanti delle isti- della loro opera. tuzioni e delle Ong per discutere proble- Oggi il ruolo dei beduini è centrale: con- mi, individuare soluzioni e stabilire prio- ducono essi stessi i lavori e, non senza rità. Il workshop “Buone pratiche agricole una lunga e faticosa opera di mediazione in terreni aridi” s’inserisce nel quadro del degli italiani, si sono suddivisi gli appez- Programma europeo congiunto di svilup- zamenti di wadi da coltivare, ciascuno po rurale (Eu-Jrdp), finanziato dall’Unio- affidato a una singola famiglia. Si stan- ne europea con fondi per 21 milioni di no stabilendo lungo i wadi, dove per la euro, co-finanziato (con altri 11 milioni) prima volta iniziano a stagliarsi i profili e condotto sul campo dall’Italia. “È una 16 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
EGITTO In Egitto esiste un vuoto I partecipanti del workshop di Marsa legislativo in materia di Matrouh sono stati divisi in tre gruppi di lavoro, ciascuno con un focus specifico: indicazione geografica dei uno sull’indicazione geografica dei pro- prodotti. Secondo gli esperti dotti, uno sulla coltivazione e uno sull’al- giunti a Marsa Matrouh levamento. “Ogni gruppo – sottolinea dall’Europa, tuttavia, ci sono Mario Margiotta, team leader del Pro- le condizioni perché gramma congiunto europeo – riunisce l’esperimento abbia successo i vari attori di una filiera. Questo modo di lavorare fornisce una visione globale dei problemi”. I beduini sono intervenuti con convinzione, cercando di far valere tappa molto importante per lo sviluppo le proprie priorità e aprendosi a inedite del Programma - osserva Marco Platzer, possibilità di sviluppo. direttore dell’ufficio della Cooperazio- Awad Moussa, per esempio, produce ba- ne italiana al Cairo – perché permetterà rattoli di marmellata grazie alla sua picco- di guidare le attività ascoltando le con- la azienda familiare. Il progetto Sed, altra troparti e le loro esperienze”. L’iniziativa iniziativa finanziata dalla Cooperazione sarà replicata nei prossimi tempi nei go- italiana a Matrouh, permetterà a lui e agli vernatorati di Fayoum e di Minya, a sud altri agricoltori di avere a disposizione del Cairo, gli altri due territori interessati una vera fabbrica. Ma il vero salto di qua- da un Programma quinquennale che, lità – ne è convinto Moussa così come gli come sottolinea Sebastian Trenner della organizzatori del workshop – è nell’indi- Operai impiegati nella costruzione di una delegazione Ue in Egitto, costituisce un cazione geografica. Un percorso lungo e cisterna durante una esempio innovativo di collaborazione tra complesso, perché in Egitto, come hanno pausa dal lavoro Unione europea e Stati membri in mate- rilevato gli esperti arrivati qui dall’Euro- 3 ria di cooperazione internazionale. pa, esiste un vuoto legislativo in materia La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 17
EGITTO e l’introduzione di prodotti a indicazione tivamente bisogno questa gente. Ci sono geografica a Matrouh sarebbe una novità tanti progetti di cooperazione, ma solo assoluta nel paese. Secondo Marco Plat- pochi hanno un effettivo impatto sulla vita zer, tuttavia, ci sono le condizioni perché delle persone”, osserva el Kheshen. Che l’esperimento, “ispirato dagli innumere- le iniziative portate avanti in quest’area voli esempi italiani”, abbia successo. Può dell’Egitto incidano nel concreto sulla re- essere il caso dei datteri, dei fichi, dell’o- altà lo dimostra il coinvolgimento e l’atteg- lio d’oliva, delle erbe aromatiche e medi- giamento costruttivo di un popolo pronto cinali. Prodotti la cui valorizzazione è già ad abbandonare la natura nomade. obiettivo del progetto Nemo, anch’esso Ivan Virtuosi è il coordinatore del pro- finanziato dall’Italia, che mira a sostenere getto Marsadev sul campo e ha il difficile le associazioni locali di produttori agricoli compito di mediare tra le istanze bedu- e di pescatori, promuovere le tipicità locali ine e tra necessità spesso in contrasto. e armonizzare le direttrici di sviluppo lo- “Quando siamo arrivati abbiamo firmato cale con le opportunità presenti a livello il contratto in una tenda”, racconta. “Oggi culturale e turistico. “Ci muoviamo per la comunità ha iniziato a costruire con fare in modo che i prodotti arrivino sul il cemento e ha espresso l’intenzione di mercato con un’indicazione dell’origine. stabilirsi definitivamente qui”. A pochi Non sono che i primissimi passi: un gior- metri da uno dei primi wadi che si in- no speriamo di arrivare a toccare anche gli contrano lasciando la città di Marsa in aspetti legislativi”, spiega il direttore della direzione dell’entroterra, un gruppo di Cooperazione italiana in Egitto. giovani lavora alla realizzazione di una Le autorità del Cairo hanno sposato i prin- cisterna da 200 metri cubi che ha il com- cipi del Programma europeo congiunto, pito di fornire irrigazione di soccorso al inviando a Marsa la direttrice degli Affari wadi sottostante in tempi di particolare internazionali del ministero dell’Agricol- siccità. Preparano il tè e condividono un tura, Dina el Kheshen. È stata l’occasione cesto di pane arabo. per un nuovo confronto tra il governo e la Uno di loro, Hassan, dice di aver inviato comunità beduina di questa parte dell’E- per la prima volta a scuola i propri figli. gitto, rapporto spesso segnato da tensioni “Siamo una famiglia di 26 persone – spie- e incomprensioni. “Stiamo cercando di ga - e quest’anno abbiamo avuto da man- dare inizio a un vero cambiamento, e per giare tutti i giorni. Inshallah, sarà così an- farlo dobbiamo capire di che cosa ha effet- che l’anno prossimo”. 18 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
EGITTO Ancorare gli agricoltori a un territorio che rischia l’abbandono M arco Platzer, direttore dell’ufficio tecnico locale della Cooperazione italiana al Cairo dal 2012, ha seguito tutti i passaggi che hanno segnato la storia del Programma europeo congiunto di sviluppo rurale. Come nasce l’impegno italiano a Matrouh? Come Cooperazione italiana abbiamo partecipato attivamente fin dalla fase di concezione del Programma europeo, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013. La parola “congiunto” all’interno del titolo del progetto è stata inserita perché all’epoca l’Unione europea ha aperto alla partecipazione di all’epoca avevamo individuato nostre azioni, tanti capiscono tutti i paesi e l’Italia è quello che come prioritarie le attività volte ad di poter ottenere dai prodotti ha risposto con più entusiasmo di aumentare le capacità di raccolta agricoli un ritorno importante in tutti. La scelta dei governatorati, dell’acqua. Avevamo anche avviato termini economici. Trasformare i inoltre, è stata dettata non solo un discorso legato alla creazione prodotti vuol dire allungarne la vita dal fatto che parliamo di zone in di opportunità di reddito extra- economica e creare una ricchezza cui si registrano i più alti tassi di agricolo per le comunità rurali, che resta in loco. Laddove povertà e dove sono maggiori le legate per esempio alla produzione possibile, cerchiamo di creare problematiche di sviluppo rurale, animale. Qui è allevata una nuove opportunità di reddito per ma anche dal fatto che si tratta razza di pecora particolarmente gli agricoltori in modo da ancorarli di aree in cui la Cooperazione resistente alle condizioni a un territorio che, altrimenti, italiana era già da tempo climatiche estreme (la Barqi, rischia di essere abbandonato e presente. Abbiamo così potuto ndr), la cui lana viene lavorata per di perdere le sue caratteristiche. costruire sulle nostre esperienze la produzione di tappeti o altri Un territorio meraviglioso e che e valorizzare al massimo le nostre oggetti di artigianato. rischia uno sviluppo turistico attività integrandone di nuove indiscriminato e incontrollato. laddove possibile. Come è cambiata negli anni la Su questo piano, le nostre attività risposta della comunità locale ai possono contribuire anche a Attività che erano già state avviate progetti di cooperazione portati individuare un percorso più sano alcuni anni prima… avanti dall’Italia e dall’Unione di sviluppo che sia rispettoso Nel 2010, assieme alla delegazione europea? dell’ambiente e delle tradizioni dell’Unione europea in Egitto, Molti contadini hanno preso locali e che, soprattutto, non sia abbiamo iniziato un approfondito coscienza delle potenzialità di solo un’iniezione di centinaia lavoro di formulazione per un sviluppo dell’agricoltura, una di milioni di euro per costruire programma concentrato proprio volta considerata solo come mera strutture alberghiere utilizzate solo sul governatorato di Matrouh. Già attività di sussistenza. Grazie alle dai turisti. (gmr) La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 19
VERTICE A LA VALLETTA Un nuovo Fondo per lo sviluppo dell’Africa I capi di Stato e di governo dell'Ue, riuniti l’11 e il 12 novembre a La Valletta, hanno siglato l'accordo per istituire il nuovo Fondo fiduciario europeo d’emergenza per l’Africa, dell’importo complessivo di 1,8 miliardi L’Italia ha garantito un contributo di 10 milioni di euro dal bilancio della Cooperazione allo sviluppo a cura di Daniela Tonon A margine del vertice euro-africa- volontà di svolgere un ruolo proattivo nel no che si è tenuto a La Valletta processo, tanto che è stata già avviata a li- l’11 e 12 novembre scorsi è sta- vello locale l’identificazione di concrete to firmato l’accordo istitutivo proposte progettuali. Il Fondo finanzierà del Fondo fiduciario di emergenza dell'Ue progetti su quattro principali assi di inter- per affrontare le cause profonde delle mi- vento: lo sviluppo economico, attraverso la grazioni in Africa. L’Italia, che ha creduto creazione di opportunità d’impiego e il so- nell’iniziativa e l’ha sostenuta sin dall’ori- stegno al reinserimento dei migranti nelle gine, ha deciso di assicurare la sua piena comunità di origine; la resilienza e il soste- partecipazione al nuovo fondo Ue con un gno ai servizi sociali di base, con un focus contributo di 10 milioni di euro dal bilan- sulle popolazioni locali e le categorie più cio della Cooperazione allo sviluppo. vulnerabili, oltre che su interventi nei set- In qualità di paese membro fondatore, l’I- tori sicurezza alimentare, della salute, della talia ha voluto così sottolineare la propria protezione sociale e della sostenibilità am- bientale; la gestione della migrazione, con il sostegno alla “capacity building” per lo Il Fondo finanzierà progetti sviluppo di strategie nazionali fondate sui su quattro principali assi diritti, sulla prevenzione e sulla lotta al traf- d'intervento: lo sviluppo fico di esseri umani; la governance, con un economico, la resilienza focus su Stato di diritto e sul nesso tra sicu- e il sostegno ai servizi sociali rezza e sviluppo. A beneficiare direttamente del Fondo sa- di base, la gestione della ranno 23 paesi partner africani suddivisi in migrazione, la governance tre aree geografiche: Sahel, Corno d'Africa 20 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
VERTICE A LA VALLETTA © Giovanni Cocco La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 21
VERTICE A LA VALLETTA L’Italia ha contribuito in modo lo declina tanto sotto il profilo delle sfide decisivo all’affermazione quanto sotto il profilo dei benefici. Il Piano della nozione di migrazione d'azione de La Valletta introduce a tal fine delle azioni dettagliate e di ampio respiro come motore dello sviluppo che toccano il ruolo delle diaspore, la mi- riconosciuta poi sul piano grazione circolare, la resilienza, la centra- internazionale e multilaterale lità dello sviluppo economico e della crea- nella nuova Agenda 2030 zione di impiego, il ruolo dei giovani, delle donne, delle categorie vulnerabili, nonché un legame più forte tra emergenza e svi- e Nord Africa. L’accordo istitutivo prevede luppo. Il Trust Fund sarà chiamato a dare anche il ricorso ad attività con dimensio- attuazione al Piano d’azione nel quadro ne regionale e transfrontaliera, nelle quale di un documento strategico approvato dal possano essere inclusi anche altri paesi Board che mira ad assicurare coerenza tra vicini. Il Fondo avrà una dotazione finan- gli interventi all’interno e tra le tre finestre ziaria di 1,881 miliardi di euro così suddivi- geografiche, nonché rispetto alla varietà si: un miliardo di risorse Ue recentemente degli altri strumenti finanziari di cui l’Ue stanziate dal Fondo europeo di sviluppo e i suoi Stati membri dispongono e che (Fes); 800 milioni di risorse stanziate a va- insistono nelle stesse aree geografiche e lere su strumenti finanziari del bilancio Ue; tematiche. Uno degli aspetti di più difficile 81 milioni di contributi bilaterali addizio- sintesi nel Fondo è dato dall’individuazio- nali annunciati a La Valletta come impegni ne delle modalità operative più adatte per di finanziamento dei paesi partecipanti. mettere a sistema, da un lato, il bisogno di Sono 15 i paesi che hanno annunciato con- risposte urgenti e di breve periodo, dall’al- tributi superiori alla soglia di ingresso dei tro, quello di incanalarle in una prospetti- tre milioni, stabilita dall’accordo per con- va di lungo periodo, che affronti le radici sentire l’ingresso nel Board strategico e nei del fenomeno. Comitati operativi incaricati della selezione Nasce da qui la consapevolezza di un ap- dei progetti: insieme all’Italia, che è il se- proccio integrato, quello che Commissio- condo contributore, figurano Paesi Bassi, ne e Servizio europeo per l'azione esterna Belgio, Danimarca, Finlandia, Lussembur- (Seae) definiscono "olistico, integrato e go, Austria, Francia, Germania, Irlanda, coordinato". Davanti alla pressione mi- Spagna, Svezia, Gran Bretagna, Svizzera e gratoria si rendono necessari interventi Norvegia. Il valore aggiunto del Trust Fund aggiuntivi e nuovi, volti a massimizzare risiede proprio in questo effetto di “messa i benefici della migrazione, creare occu- a sistema” di fondi di più donatori, bilate- pazione e generare reddito, rafforzare la rali e non, geografici e tematici, Ue ed ex- resilienza, migliorare la gestione dei flussi, tra-Ue, unito alla capacità di esercitare un assicurare la protezione internazionale di “effetto-leva” rispetto a contributi bilaterali migranti e richiedenti asilo, incentivare la nazionali aggiuntivi. Sul piano del metodo, cooperazione in materia di rimpatri e ri- inoltre, il ricorso ad un Fondo fiduciario ammissioni.In fase di attuazione, ciò si tra- apre la via a procedure più rapide e flessibi- duce nella necessità di pacchetti integrati li di allocazione delle risorse per progetto, di misure complementari che si rivolgano con una conseguente accresciuta capacità alle diverse dimensioni dell’Agenda delle di impegno e spesa, oltre ad offrire una visi- migrazioni – ferma restando la finalità di bilità maggiore all'azione collettiva dell'Ue. sviluppo e di eliminazione della povertà Il vertice de La Valletta ha cercato di impo- che il Trust Fund persegue, che è ineren- stare su basi nuove il dialogo con i paesi afri- te alla natura dei fondi che lo finanziano e cani sul tema della migrazione, fondandolo che va pertanto preservata in fase di ese- su una narrativa di sviluppo ambiziosa, che cuzione. riconosce il nesso migrazione-sviluppo e In termini strategici, appare cruciale la no- 22 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
VERTICE A LA VALLETTA di un partenariato autentico tra paesi di fondo d'emergenza partenza, di transito e di destinazione. Da Fondo fiduciario d'emergenza parte italiana, si è cercato di enfatizzare, in dell'Unione europea per la sede negoziale, alcuni aspetti qualificanti stabilità e la lotta contro le cause tra i quali il tema dell'uguaglianza di ge- profonde della migrazione nere; l'importanza di lavorare con e attra- irregolare e del fenomeno degli verso la società civile e le autorità locali; sfollati in Africa la necessità di monitorare i risultati; il bi- sogno di coerenza e complementarità con altri interventi in corso; la valorizzazione fondi stanziati del ruolo delle diaspore nel favorire lo svi- 1,881 miliardi di euro luppo di piccole medie imprese nei paesi d'origine. L’Italia continua ad operare in uno spirito obiettivo di continuità rispetto all’azione promossa Sostenere la stabilità in tutti nel corso del semestre di presidenza di i suoi aspetti e contribuire a turno del Consiglio dell’Unione europea: gestire meglio la migrazione un'azione volta a ristabilire un equilibrio così come ad affrontare le cause nella percezione del fenomeno migrato- profonde della destabilizzazione, rio, che guardi tanto ai benefici quanto dei trasferimenti forzati e alle sfide che esso comporta. In sintesi, della migrazione irregolare, l’Italia ha contribuito in modo decisivo in particolare promuovendo all’affermazione della nozione di migra- la resilienza, le prospettive zione come motore dello sviluppo, rico- economiche e le pari opportunità, nosciuta poi sul piano internazionale e la sicurezza e lo sviluppo, e multilaterale nella nuova Agenda 2030. affrontando gli abusi relativi ai All’indomani del vertice de La Valletta, il diritti dell'uomo. Trust Fund passa ora dagli annunci po- litici alla fase operativa: saranno a breve convocati i primi Comitati operativi e le paesi partner proposte saranno valutate anche alla luce Burkina Faso, Camerun, Ciad, della capacità di messa in opera nel breve Gambia, Mali, Mauritania, termine. La volontà strategica di combi- Niger, Nigeria e Senegal; Gibuti, nare misure con effetti di breve e lungo Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, periodo sarà subito posta sul banco di Sud Sudan, Sudan, Tanzania prova. e Uganda; Marocco, Algeria, In tale prospettiva, appare chiaro che la Tunisia, Libia ed Egitto. capacità di cogliere questa sfida in tut- ta la sua complessità si dovrà fondare su un approccio integrato e coerente tra zione del carattere condiviso della sfida che, modalità, settori e strategie di interven- in tema di migrazioni, interessa l'Europa e to e soprattutto su un quadro condiviso l'Africa, e la cui soluzione passa attraverso il di dialogo e collaborazione con i nostri miglioramento delle condizioni di vita delle partner africani, che sono paesi di ori- persone, affinché la decisione di lasciare il gine, di transito e in molti casi anche di proprio paese si fondi su una libera scelta destinazione. Quella della migrazione e non sia forzata da circostanze politiche, non è infatti soltanto una sfida europea, economiche o conflitti. In tale prospettiva, ma una sfida globale comune che richie- l’approccio integrato deve basarsi su una de paradigmi solidi ed azioni condivise. profonda comprensione del contesto loca- Daniela Tonon le e sul rispetto della “ownership”, nel nome è il capo dell'Ufficio I della Dgcs La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015 23
SETTIMANA SCOLASTICA ai fenomeni contemporanei come i Val d'Aosta, l'esperienza flussi migratori e la tutela dei diritti umani. Naturalmente abbiamo fatto della scuola media di Quart ricorso a sussidi didattici multime- diali. Per esempio un video che è pia- ciuto molto è quello che mostra una gara di corsa fra bambini con disabi- lità: tutti corrono verso il traguardo, Continua nelle scuole italiane l’attività di ma uno di loro cade e allora gli altri sensibilizzazione e informazione della Settimana (che erano quasi arrivati alla meta) scolastica della cooperazione allo sviluppo nata si fermano per aiutarlo a rialzarsi e dalla Carta d’intenti fra Miur e Maeci: quasi 40 scuole poi tutti insieme riprendono la gara hanno realizzato le attività legate all’Anno europeo e tagliano il traguardo. È stato un bel per lo sviluppo che si concluderà nel marzo messaggio sull’importanza di costru- ire cittadinanza e partecipazione”. del prossimo anno Quali temi hanno suscitato maggiore di Ivana Tamai interesse fra i ragazzi? “Quelli di attualità, come l’immigra- zione e la crisi che sta trasformando anche tradizioni locali. In relazione a Q uesto mese raccontiamo questi temi appunto è stato messo in l’esperienza della scuola luce il ruolo attivo della cooperazione media di Quart, vicino ad sottolineando come ciò che succede Aosta, dove gli incontri nel mondo, anche se apparentemen- con le classi dell’ultimo te lontano da noi, sia in realtà stretta- anno sono stati realizzati da Guido mente connesso a ciò che vediamo Barbera, presidente dell’Ong Cipsi – accadere in Italia”. Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale. Gli studenti vedono nella coopera- “I ragazzi hanno mostrato un livello zione anche un’opportunità profes- di interesse e preparazione inaspet- sionale? tato per quella età - spiega Barbe- “Non esplicitamente, ma è emerso ra - alcuni di loro avevano già una razione, per arrivare alla necessità di un forte interesse per un ruolo atti- buona preparazione di base (per cooperare insieme per costruire un vo e partecipativo nell’azione di co- esempio conoscevano la Teoria del- mondo migliore raccontando quello operazione. In questa fase i ragazzi la decrescita di Latouche). Con loro che l’Italia e l’Europa stanno facendo, stanno imparando a conoscerne i abbiamo fatto un percorso partendo sottolineando l’importanza di fare fenomeni ed è addirittura inserita nel dal significato di sviluppo e di coope- cooperazione anche in riferimento programma scolastico in quanto sarà 24 La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
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