La Cooperazione Italiana Informa - AICS

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La Cooperazione
                     ANNO V N. 11 - NOVEMBRE 2015      DIRETTORE RESPONSABILE IVANA TAMAI

Italiana Informa
        2015
        Anno europeo
per lo sviluppo

LA VALLETTA
FOCUS SUI MIGRANTI
NEL VERTICE UE-AFRICA

INTERVISTA
A MAURIZIO MASSARI
AMBASCIATORE AL CAIRO
                                                                                                                © UN Photo / Albert Gonzales Fesian

EGITTO
L’IMPEGNO ITALIANO
A MARSA MATROUH

LA SETTIMANA
DI COOPERAZIONE
NELLE SCUOLE

                                            BOLLETTINO MENSILE DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
                                            E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
                                            Registrazione al Tribunale di Roma n. 192/2011 del 17 giugno 2011
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Bollettino mensile del Ministero            Il Bollettino è realizzato a scopo       ©2015 Ministero degli Affari Esteri e della
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Direttore responsabile Ivana Tamai.         dell’editore e citandone la fonte.       Piazzale della Farnesina, 1
Anno V n. 11- novembre 2015                                                          00135 Roma - Italia
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Per commenti e suggerimenti scrivere a:     Ministero degli Affari Esteri e della
dgcs.bollettino@esteri.it                   Cooperazione Internazionale.             Progetto grafico: Dario Galvagno
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EDITORIALE

                                                di Giampaolo Cantini
                                                Direttore Generale
                                         Cooperazione italiana allo sviluppo

                  L'
                                  11 e 12 novembre si è svolto a La    Parleremo inoltre delle iniziative della Coo-
                                  Valletta un vertice internazionale   perazione italiana per i rifugiati in Giordania
                                  tra i leader dell'Unione europea     e Somalia, senza trascurare i programmi di
                                  e quelli africani per discutere di   emergenza e assistenza umanitaria in Yemen,
                   migrazione. Più di 50 capi di Stato e di governo    Repubblica Centrafricana, Sudan e Sud Su-
                   europei e africani si sono riuniti con lo scopo     dan. Uno spazio sarà poi dedicato alle testi-
                   di rafforzare la cooperazione e affrontare non      monianze dai nostri uffici locali di cooperazio-
                   solo le sfide attuali, ma anche le opportunità      ne in Albania, Afghanistan, Etiopia ed Egitto.
                   dei fenomeni migratori. In primo piano, in          Un’attenzione particolare sarà infine dedicata
                   questo numero della Cooperazione italiana           all’impegno italiano nella lotta contro la vio-
                   informa, parleremo di uno dei momenti chia-         lenza sulle donne, un fenomeno purtroppo
                   ve del vertice: la firma dell'accordo per istitu-   globalmente diffuso. Vi parleremo del caso
                   ire il nuovo Fondo                                                              della Palestina, dove
                   fiduciario europeo                                                              l’Italia porta avanti
                   d’emergenza per                                                                 numerose iniziative
                   l’Africa, dell’impor-                                                           per contrastare la
                   to complessivo di                                                               violenza di genere
                   1,8 miliardi di euro,                                                           e sostenere le istitu-
                   che finanzierà pro-                                                             zioni nella pianifi-
                   getti su quattro                                                                cazione di politiche
                   principali assi d’in-                                                           di prevenzione e
                   tervento: sviluppo                                                              reintegrazione del-
                   economico; resi-                                                                le donne vittime di
                   lienza e sostegno          © M.Linton / Fao                                     abusi.
                   ai servizi sociali di base; gestione dei flussi     In questo numero non troverete la rubrica
                   migratori e governance. L’Italia, confermando       “Speciale Expo” che ci ha accompagnato in
                   il suo ruolo decisivo nel riconoscere la migra-     questi ultimi mesi. L’intenzione è infatti quella
                   zione come motore di sviluppo, ha garantito         di pubblicare, nei prossimi giorni, un inserto
                   un contributo di 10 milioni di euro.                speciale dedicato alla partecipazione della
                   In questo numero ci occuperemo anche                Cooperazione italiana ad Expo Milano: un
                   dell’impegno della Cooperazione italiana in         bilancio finale; gli eventi clou della manife-
                   Egitto e del rafforzamento delle relazioni tra      stazione; una raccolta di articoli sugli eventi
                   questo paese e il nostro, tema su cui verte, tra    e le iniziative realizzate a Milano da maggio
                   l’altro, l’intervista all’Ambasciatore italiano     a ottobre; le cifre che hanno caratterizzato
                   al Cairo, Maurizio Massari. Un reportage vi         l’Esposizione; e un ringraziamento speciale,
                   porterà nel governatorato di Marsa Matrouh,         doveroso, a tutti i nostri partner, che ci han-
                   sulla costa nord-occidentale dell’Egitto, dove      no aiutato a contribuire al dibattito globale
                   la Cooperazione è attiva già dal 2010 con tre       di quest’anno, scaturito in occasione di Expo,
                   progetti a favore della comunità beduina lo-        dell’Anno europeo per lo sviluppo (procla-
                   cale e dove è in corso una nuova iniziativa,        mato dall’Unione europea per il 2015) e del
                   finanziata dall’Unione europea, con l’obiet-        negoziato che ha portato a settembre scorso
                   tivo di sfruttare appieno le potenzialità dei       a New York all’adozione dell'Agenda 2030 per
                   prodotti agricoli di un territorio altrimenti       lo sviluppo sostenibile.
                   destinato all’abbandono.                                                                Buona lettura.

La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015                                                                     3
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IN QUESTO NUMERO

3    EDITORIALE                                14   EGITTO
     di Giampaolo Cantini                           Lo sviluppo rurale
                                                    passa per l’indicazione geografica
                                                    di Gianmarco Volpe
6    EMERGENZE

                                               20   VERTICE A LA VALLETTA
8    L'INTERVISTA                                   Un nuovo Fondo
     Maurizio Massari                               per lo sviluppo dell’Africa
     Egitto e Italia, un’amicizia                   di Daniela Tonon
     rafforzata dalla Cooperazione

                                               24   SETTIMANA SCOLASTICA
12   BREVI DAL MONDO                                Val d'Aosta, l'esperienza
                                                    della scuola media di Quart
                                                    di Ivana Tamai

4                                          La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
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IN QUESTO NUMERO

26   GIORNATA DELL'INFANZIA                    36   BRUXELLES
     Le iniziative italiane
     per i diritti dei minori
                                               38   DELIBERE

30   PALESTINA
     L’Italia in prima linea                   39   LE UNITÀ TECNICHE LOCALI
     contro la violenza sulle donne

                                               40   AGENDA
34   INCLUSIONE SOCIALE
     Disabilità
     strumento di sviluppo                     41   ABSTRACTS

La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015                               5
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EMERGENZE

                                                                                                         © Unhcr
Crisi in Yemen                       21 governatorati sono coinvolti         a termine interventi nel settore
Un milione di euro                   nelle violenze. Per migliorare le       sanitario, idrico ed igienico e
per assistenza umanitaria            attività di assistenza e protezione     garantire che il maggior numero
                                     rivolte alla popolazione locale, la     possibile di persone possa
                                     Cooperazione italiana ha concesso       beneficiarne in modo tempestivo
Assume sempre più i caratteri        un nuovo contributo volontario          ed efficace. Nonostante la grave
della catastrofe umanitaria il       da un milione di euro. I fondi di       situazione d’insicurezza, infatti,
conflitto in corso in Yemen, dove    emergenza saranno utilizzati dal        squadre del Cicr continuano a
oltre 1,5 milioni di persone sono    Comitato internazionale della           operare ad Aden, Sa’ada, Sana’a
state costrette ad abbandonare       Croce Rossa (Cicr) per aiutare          e Taiz, le aree più colpite dagli
le proprie abitazioni e dove 12 su   le autorità yemenite a condurre         scontri in corso.

Giordania                            per la riabilitazione di edifici         Rifugiati somali
                                     scolastici primari e secondari;
Sostegno a rifugiati                 la formazione di insegnanti e
                                                                              Un milione di euro
e comunità ospitante                 personale scolastico in materia di       per la reintegrazione
                                     protezione, educazione in contesti
                                     di emergenza, diritti dei minori e
Sono circa 630 mila i rifugiati      tecniche di sostegno psico-sociale;      Un nuovo stanziamento da un
siriani registrati che attualmente   la creazione di cinque comitati          milione di euro è stato deciso
si trovano in Giordania: a loro      genitori-insegnanti per mobilitare       dalla Cooperazione italiana
e alla comunità ospitante è          le comunità sulle questioni di tutela    per sostenere un progetto
dedicata una nuova iniziativa        e benessere dei minori. Dall’altro       dall’Alto commissariato
lanciata dalla Cooperazione          lato, il programma intende               delle Nazioni Unite per i
italiana con il rifinanziamento di   inoltre rinnovare il sostegno            rifugiati (Unhcr) a sostegno
un fondo in loco da 1,5 milioni      al Poliambulatorio del campo             del ritorno volontario e della
di euro. Il progetto si concentra,   profughi di Zaatari, donato dal          reintegrazione sostenibile
in particolare, sui settori          governo italiano a quello giordano       dei profughi somali. Grazie
dell’educazione e della salute       e gestito dal Royal Medical              al contributo dell'Italia,
per quella fetta di popolazione      Service di Amman. L’intervento si        l'agenzia dell’Onu potrà
che, a causa della mancanza          colloca nel quadro dell’impegno          assistere i rifugiati di rientro
di risorse finanziarie, non ha       complessivo della Cooperazione           e promuovere la convivenza
accesso ai servizi di base. Da       italiana per la crisi siriana, pari      pacifica nelle comunità
un lato, sono previsti interventi    finora a quasi 80 milioni di euro.       somale interessate.

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EMERGENZE

                                       all’acqua e ai servizi igienici,        dedicata alle migliaia di bambini
Crisi in Sud Sudan                     della sicurezza alimentare e della      non accompagnati giunti in campi
Aiuti ai più vulnerabili               protezione dei minori. Un’azione        e centri collettivi. Per loro saranno
                                       che si è resa necessaria anche in       creati servizi di ricongiungimento
                                       considerazione del peggioramento        familiare, affidamento temporaneo
                                       delle condizioni sanitarie nel paese,   e distribuzione di cibo e generi
Nonostante la firma ad agosto          con l’Unicef che ha di recente          non alimentari. L’iniziativa avrà la
dell’accordo per il cessate il fuoco   messo in risalto un aumento di          durata di un anno e si propone di
tra il governo di Giuba e le forze     mortalità da malaria e da colera.       fornire una risposta immediata e
ribelli, resta molto precaria la       In questo contesto, il settore          tempestiva all’emergenza attuale,
situazione di sicurezza nel Sud        idrico acquisisce un’importanza         integrando gli aiuti internazionali
Sudan. Qui la Cooperazione             prioritaria: alla disponibilità di      già messi in campo e puntando
italiana ha dato avvio a una nuova     acqua nei campi e nelle zone            al rafforzamento sostenibile dei
iniziativa di emergenza con un         in cui vivono gli sfollati è infatti    servizi di base, in un paese in cui
contributo di 1,4 milioni di euro      collegata la necessità di realizzare    il 51 per cento della popolazione
volta a migliorare le condizioni di    programmi di igiene e prevenzione       vive sotto la soglia di povertà e in
vita della popolazione attraverso      con la costruzione di latrine, orti e   cui l'aspettativa di vita media è di
azioni nei settori dell’accesso        pozzi. Particolare attenzione verrà     42 anni.

Acqua e igiene
Iniziativa italiana
nel Sudan orientale

A favore della Federazione
internazionale delle società di
Croce rossa e Mezzaluna rossa
(Ficross) è stato erogato un
nuovo contributo da 225 mila
euro per interventi umanitari
nel settore dell’acqua e
dell’igiene nel Sudan orientale.
Saranno realizzati nuovi
pozzi e condotte attività per il
miglioramento della capacità di
immagazzinamento e fornitura
dell’acqua. Infine saranno
realizzati corsi di formazione
sulla clorazione a beneficio di
volontari e personale locale.

Repubblica Centrafricana               parteciperà al Fondo fiduciario         2015, di cui 1,5 a favore del
                                       europeo per la Repubblica               sistema Onu. L'obiettivo del
Contributo volontario                  Centrafricana denominato                Fondo Ue è attrarre contributi
al Fondo europeo “Bekou”               “Bekou”, "speranza" in lingua           per consentire alla comunità
                                       locale. L’impegno rientra               internazionale di favorire
                                       nel quadro di un pacchetto              attraverso un approccio
Con un contributo volontario           complessivo di aiuti per il paese       coordinato la stabilizzazione
da un milione di euro, l’Italia        pari a 2,5 milioni di euro nel          della Repubblica Centrafricana.

La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015                                                                 7
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L'INTERVISTA

                            Egitto e Italia
                        Un’amicizia rafforzata
                         dalla Cooperazione

    Intervista a Maurizio Massari, ambasciatore d'Italia al Cairo

    S
             viluppo dell’agricoltura, promozio-
             ne del turismo e del settore privato,
             protezione delle fasce più deboli
             della popolazione. Sul fronte della
    cooperazione, l’impegno dell’Italia in Egit-
    to si è rafforzato negli ultimi anni seguen-
    do linee strategiche ben precise. Secondo
    l’ambasciatore Maurizio Massari, al Cairo
    dal 2013, le iniziative italiane hanno avuto
    un ruolo essenziale nel costruire un rap-
    porto di “fiducia, stima e amicizia” tra i due
    paesi. Tra le aree dell’Egitto che più hanno
    beneficiato dei progetti della Cooperazione
    italiana c’è senza dubbio il governatorato
    di Matrouh, sulla costa nord, dove questo
    mese si è tenuto, nel quadro del Programma
    europeo congiunto di sviluppo rurale, l’inte-
    ressante workshop “Buone pratiche agricole
    in terreni aridi”.                                  settore del turismo ed esistono interessanti
                                                        potenzialità per il settore agricolo. La nostra
    Perché, ambasciatore, l’Italia punta con tan-       presenza a fianco delle comunità locali risul-
    ta decisione sullo sviluppo di questa regione?      ta quindi essenziale per promuovere l’inclu-
    Si tratta di un’area importante dal punto di        sione sociale e la sostenibilità ambientale,
    vista politico e dalla cui stabilità dipende l’e-   in un territorio reso particolarmente vulne-
    quilibrio della regione. Il governo egiziano        rabile e sensibile a causa dei cambiamenti
    stesso attribuisce grande importanza allo           climatici che interessano l’intera regione.
    sviluppo del governatorato di Matrouh, dove         Gli obiettivi strategici che si intendono per-
    sono stati effettuati forti investimenti nel        seguire sono l’incremento delle produzioni

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         agricole locali, attraverso una gestione più    zone dell’Egitto?
         efficace e sostenibile delle risorse idriche    Il contesto territoriale, agronomico ed il
         e l'adozione di migliori pratiche colturali,    quadro normativo in Egitto sono molto di-
         unita alla promozione di attività generatrici   versi dal contesto operativo italiano, dove
         di reddito (settore agricolo e non agricolo) e  esiste un’enorme diversificazione di prodot-
         di valorizzazione del territorio. Oggi più che  ti tipici locali di altissima qualità, unita ad un
         mai, la nostra presenza in quest’area assume    sostegno istituzionale e tecnico della tutela
         un’importanza fondamentale, tanto più che       e promozione della biodiversità che ne è
         i programmi di coo-                                                         alla base. In Egitto
         perazione che l’Italia    “Il miglioramento                                 tali tematiche sono
         promuove e realizza delle condizioni di vita delle                          ancora poco esplo-
         affrontano in ma- popolazioni locali è sicuramente                          rate e le potenziali
         niera concreta ed                                                           ricadute sul terri-
                                   un primo e fondamentale passo
         efficace le maggiori                                                        torio rendono tale
         sfide del momento e
                                   per limitare i fenomeni migratori                 percorso un’oppor-
         favoriscono uno svi- e la crescita d'ideologie estremiste                   tunità interessante.
         luppo socio-econo- di tipo religioso”                                       Nella costa nord esi-
         mico sostenibile del                                                        stono le condizioni
         paese a beneficio delle popolazioni locali.     per avviare un processo di identificazione
                                                         geografica di alcuni prodotti quali il fico, le
         Il workshop ha toccato un argomento inno-       olive da olio o da tavola, e le erbe aromati-
         vativo per il paese, quello dell’indicazione    che. Stiamo già lavorando in questa direzio-
         geografica dei prodotti. Esistono, a suo modo   ne affinché le produzioni locali di qualità
         di vedere, le condizioni perché il modello ita- siano riconosciute e valorizzate e affinché
         liano possa attecchire anche in determinate     possano essere avviati anche dei processi di

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     trasformazione dei prodotti in loco, creando      generale e spesso la mancata realizzazione
     così ulteriore valore aggiunto per la filiera     dal punto di vista professionale e umano
     agroalimentare locale. Tutto ciò con il fine      nei luoghi di origine li spinge ad abbraccia-
     ultimo di aumentare il reddito degli agricol-     re ideologie estremiste nelle quali trovano
     tori e migliorare la qualità della vita delle po- conforto e senso di appartenenza. Certo,
     polazioni locali.                                 sia l’estremismo religioso che le migrazioni
                                                       irregolari sono fenomeni molto complessi
     Il Programma congiunto europeo interessa          e sarebbe riduttivo limitarli entrambi alle
     tre governatorati – Fayoum e Minya, oltre         sole necessità materiali, ma sicuramente il
     a Matrouh – caratterizzati da un alto tasso       benessere economico gioca un importante
     di povertà. Aiutare                                                         ruolo nelle scelte di
     queste popolazioni a "Dal 2001 ad oggi sono stati                           molti giovani.
     sviluppare le proprie
                              convertiti 350 milioni di dollari
     risorse territoriali ha                                                     Anche con riferimen-
     anche un impatto sul
                              di  debito   tra  l’Egitto e l’Italia              to al Programma di
     contrasto dell’estre- attraverso tre successive fasi                        conversione del de-
     mismo e del fenome- regolate da altrettanti                                 bito, quali sono i più
     no migratorio?           accordi tra i due governi"                         importanti progetti
     Il    miglioramento                                                         che l’Italia porta
     delle condizioni di vita delle popolazioni        avanti in Egitto in materia di cooperazione
     locali che vivono spesso in estrema pover-        allo sviluppo? E quali sono i campi in cui
     tà è sicuramente un primo e fondamenta-           possiamo renderci più utili?
     le passo per limitare i fenomeni migratori        I programmi della Cooperazione italiana in
     e la crescita di ideologie estremiste di tipo     Egitto sono allineati agli Obiettivi del millen-
     religioso. Numerosi studi di organizzazio-        nio e, grazie alla diversificazione dei settori
     ni internazionali dichiarano che in Medio         di azione e dei target specifici, contribuisco-
     Oriente ed in Africa è proprio la disoccupa-      no al loro raggiungimento in maniera bilan-
     zione che spinge molti ad emigrare. I giovani     ciata. In particolare, la Cooperazione opera
     egiziani sono alla ricerca di salari migliori e   in cinque settori d’intervento: agricoltura e
     di migliori condizioni lavorative e di vita in    sviluppo rurale; sviluppo socio-economico

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         e protezione sociale; istruzione e formazio-        di eccellenza nel governatorato di Port Said
         ne professionale; protezione dell’ambiente          in partenariato con il ministero della Sani-
         e del patrimonio culturale; sviluppo del set-       tà egiziano. Inoltre, nel governatorato del
         tore pubblico e privato. Cerchiamo sempre           Fayoum, abbiamo supportato la creazione
         di tenere in considerazione le priorità di          di un istituto tecnico e di una scuola alber-
         sviluppo dell’Egitto, plasmandole in confor-        ghiera che godono di ottima fama. Un’altra
         mità con le Linee guida della Cooperazione          nostra priorità riguarda la protezione del
         italiana e, ovviamente, non dimenticando i          vasto patrimonio culturale ed ambienta-
         più recenti Obiettivi di sviluppo sostenibile       le egiziano, ad esempio con il programma
         approvati dalla comunità internazionale.            di cooperazione ambientale italo-egiziano
         Oltre ai doni e ai crediti d’aiuto, un’impor-       volto alla valorizzazione delle numerose ed
         tante fonte di finanziamento consiste nella         affascinanti aree protette locali.
         conversione del debito estero dovuto dall’E-
         gitto all’Italia. Dal 2001 ad oggi, è stata ogget-  La cooperazione allo sviluppo è sempre più
         to di conversione la somma complessiva di           uno strumento essenziale della politica estera
         350 milioni di dollari attraverso tre successi-     italiana. Quanto ha essa inciso sul rafforza-
         ve fasi, regolate da altrettanti accordi inter-     mento dei rapporti bilaterali tra Roma e il
         governativi. In generale, l'azione italiana si      Cairo?
         concentra sulla lotta alla povertà, attribuen-      L’Italia è sempre più riconosciuta in Egitto
         do massima importanza allo sviluppo so-             come uno dei principali partner e questo
         cio-economico dell’Egitto e alla dimensione         anche per le affinità culturali che legano i
         sociale, tramite il                                                           nostri due popoli
         sostegno ai gruppi “Grazie agli aiuti concreti                                e che sono ricono-
         più vulnerabili della concessi al paese nella particolare                     sciute dagli egizia-
         popolazione, inclusi congiuntura che ha connotato                             ni a tutti i livelli. La
         donne e bambini.                                                              cooperazione allo
                                     il periodo post-rivoluzione e
         Nello specifico cam-                                                          sviluppo ha giocato
         po dei diritti dei mi-
                                     la fase transitoria, l’Italia ha                  un ruolo essenziale
         nori, sosteniamo il         ulteriormente       confermato      il            nel costruire questo
         Consiglio nazionale suo ruolo di partner strategico                           rapporto di fiducia,
         per l’infanzia e la dell’Egitto, sviluppando al                               stima e amicizia.
         maternità egiziano, contempo un’esperienza di                                 Ricordiamo che l’E-
         oltre che finanziare cooperazione giudicata dagli                             gitto è uno dei primi
         numerosi progetti                                                             paesi dove le attività
                                     egiziani un modello da replicare”
         di Ong italiane che                                                           della Cooperazione
         lavorano per l’istru-                                                         sono state avviate.
         zione e la protezione dei più piccoli dalla         Anche grazie agli aiuti concreti concessi
         violenza.                                           al paese nella particolare congiuntura che
         Rivolgiamo inoltre particolare attenzione           ha connotato il periodo post-rivoluzione e
         allo sviluppo del settore privato egiziano.         la fase transitoria, l’Italia ha ulteriormente
         Tramite i nostri programmi supportiamo              confermato il suo ruolo di partner strategico
         la creazione di un ambiente in grado di ga-         dell’Egitto, sviluppando al contempo un’e-
         rantire lo sviluppo sostenibile e la crescita       sperienza di cooperazione giudicata dagli
         inclusiva del settore privato, con particolare      egiziani un modello da replicare.
         riferimento alle micro, piccole e medie im-         L’azione fin qui promossa è e continuerà ad
         prese, che compongono più del 90 per cento          essere caratterizzata non solo da risponden-
         del tessuto imprenditoriale locale. Lo svilup-      za ai reali bisogni della popolazione egizia-
         po delle risorse umane attraverso l'istruzio-       na, alle istanze della società civile ed alle
         ne e la formazione tecnica e professionale è        richieste del governo, ma anche da estrema
         un’altra priorità per la Cooperazione italiana      sensibilità rispetto alle specificità del mo-
         qui in Egitto. Stiamo lavorando alla creazio-       mento storico, così come del territorio e del-
         ne di un istituto di scienze infermieristiche       la cultura egiziani. (gmr)

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BREVI DAL MONDO

Albania
La tutela
delle aree naturali

In occasione del forum
di coordinamento sulle
aree protette, il ministro
dell’Ambiente albanese, Lefter
Koka, insieme a Eduard Shalsi,
presidente della commissione
parlamentare per le Attività
produttive, il commercio e
l’ambiente, ha ufficialmente
lanciato la Strategia per le aree
protette in Albania, ad opera
della neonata Agenzia nazionale
per le aree protette. L'evento
è stato promosso nell’ambito
di un progetto finanziato
dall’Unione europea e gestito
dalla Cooperazione italiana.
Nel corso dell’evento è stato
ribadito che un ambiente sano,
e i relativi processi eco-sistemici,
                                        © Annalisa Vandelli
permettono uno sviluppo socio
economico sostenibile e a lungo
termine e che è fondamentale           la perdita di biodiversità e          è potuto riscontrare un nuovo
destinare molti degli investimenti     garantire il benessere sociale        impulso al controllo delle
in Albania alla protezione             ed economico di tutta la              attività venatorie, all'afflusso
delle risorse naturali. Infatti, il    popolazione albanese.                 turistico nelle numerose aree di
miglioramento della gestione           In soli sette mesi dalla              interesse ambientale del paese e
dei parchi naturali nel paese          costituzione dell’Agenzia             all'allineamento legislativo con
è fondamentale per arrestare           nazionale per le aree protette si     l’Unione europea.

Afghanistan                            delle Finanze alla presenza del       finanziaria, pari a 1,3 milioni
                                       ministro Eklil Ahmad Hakimi,          di euro (su un totale di 29,3
Lavori in corso                        hanno partecipato anche il            milioni), che permetterà l’inizio
all’aeroporto di Herat                 direttore dell'Autorità per           delle attività. Infine, a fronte
                                       l'aviazione civile afgana, Hamid      dell’impegno delle autorità locali
                                       Zaher, e l’ambasciatore d’Italia in   nel sostenere la formazione
Si è riunito il primo comitato         Afghanistan, Luciano Pezzotti.        del personale, 17 professionisti
esecutivo del progetto                 Il comitato ha confermato             dell'Autorità si sono recati in India
per l’ammodernamento                   l’approvazione del piano di           per un percorso formativo che
dell’aeroporto di Herat, previsto      acquisizione del progetto, oltre      permetterà loro di perfezionare
dall’accordo intergovernativo          a verificare positivamente il         le competenze nel settore della
siglato nel 2014 tra Italia e          raggiungimento delle quattro          meteorologia e della gestione dei
Afghanistan. Alla riunione, che        condizioni previste per il            sistemi di controllo di sicurezza
si è svolta presso il ministero        trasferimento della prima tranche     dell’aeroporto.

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BREVI DAL MONDO

                                        tenuto nel complesso pedagogico          contesto mozambicano, dall’altro
Mozambico
                                        dell’Università di Maputo, ha visto      identificare misure e azioni per
Disabilità e sviluppo                   la partecipazione, tra gli altri, di     un’integrazione trasversale della
                                        Giampiero Griffo (Disabled People’s      disabilità nelle politiche pubbliche.
                                        International) e di Francesca            Nel corso dell’evento un’attenzione
Nell’ambito del progetto "Cooperare     Ortali (Associazione italiana amici      particolare è stata posta sul
per includere", l'ufficio della         di Raoul Follereau) per conto            Piano d’azione sulla disabilità
Cooperazione italiana di Maputo         della Rete italiana disabilità e         della Cooperazione italiana, che
ha organizzato un seminario             sviluppo (Rids), per condividere         promuove anche una maggiore
congiunto con l’Università Eduardo      esperienze sul tema, informare e         accessibilità a beni e servizi per i
Mondlane, il ministero di Genere,       sensibilizzare il pubblico locale sui    disabili nei paesi in via di sviluppo.
infanzia e azione sociale e il Forum    seguiti operativi della Convenzione      Il Piano e l’assunzione del ruolo di
di associazioni mozambicane per i       e sul ruolo dell’Italia nell’agenda      vicepresidente della Conferenza
disabili (Famod) sulla realizzazione    internazionale su disabilità e           degli Stati della Convenzione
della Convenzione internazionale        sviluppo. Da un lato si è voluto         riflettono il crescente impegno
per i diritti delle persone con         tracciare un bilancio della messa        italiano per l’inclusione sociale dei
disabilità. Il seminario, che si è      a punto della Convenzione nel            disabili nel mondo.

Etiopia                                                                          Assistenza al settore
Il progetto “Wash”                                                               statistico dell'Egitto

È attualmente in corso la fase finale                                            La Cooperazione italiana,
di valutazione del progetto “Wash                                                in collaborazione con
in small and medium towns”,                                                      l’Istituto italiano di statistica
finanziato dalla Cooperazione           acqua pulita. Il progetto prevede        (Istat), ha stanziato un
italiana con oltre 6 milioni di         anche attività di capacity building      contributo di circa 500 mila
euro, che punta a migliorare            che intendono rafforzare le              euro in favore dell’Agenzia
l’accesso ad acqua potabile             competenze tecniche, gestionali,         centrale di mobilitazione
e servizi igienico-sanitari in          amministrative e finanziarie dello       pubblica e statistica egiziana
cinque città, di piccole e medie        staff delle aziende idriche e del        (Capmas). Il contributo è
dimensioni, di quattro regioni          “Water resources development             volto a migliorare la base
dell’Etiopia: Ahmara, Oromia,           fund”, ufficio dell’Acqua del            informativa statistica necessaria
Regione delle nazioni, nazionalità      ministero etiope. Grazie alla            a governare il processo di
e popoli del sud e Tigray per un        collaborazione con questo ufficio        sviluppo sociale, economico
totale di circa 155 mila persone        è stato possibile finanziare progetti    e demografico del paese,
raggiunte. Dalla valutazione in         idrici in aree urbane, ristrutturare     attraverso la realizzazione
corso, da parte dei beneficiari è       acquedotti, estendere le linee di        del 14mo censimento della
emersa una grande soddisfazione         distribuzione alle comunità e creare     popolazione, che metterà a
dei risultati del progetto, che ha      infrastrutture igienico-sanitarie.       disposizione dati aggiornati
permesso la ristrutturazione di         Nel complesso, particolarmente           sulla struttura e composizione
acquedotti, l’estensione di linee       significativa è risultata la creazione   della popolazione egiziana.
di distribuzione alle comunità          di infrastrutture in aree in cui         L’obiettivo è dotare l’Egitto
e la creazione di infrastrutture        la scarsità della risorsa idrica         di una serie di informazioni
igienico-sanitarie. Risulta positivo    rappresentava una criticità              esaurienti e affidabili sulla
anche l’impatto sulla salute delle      problematica e dove le lunghe ore        situazione demografica a livello
persone che, grazie a connessioni       di cammino per raggiungere i punti       nazionale, distrettuale e locale
private o fontane pubbliche create      d’acqua più vicini impedivano a          per agevolare il monitoraggio e
dal progetto, hanno ora accesso         donne e bambini di impiegare il          la valutazione dei programmi di
quotidiano e ininterrotto ad            loro tempo in attività formative.        sviluppo sociale ed economico.

La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015                                                                     13
EGITTO

Lo sviluppo rurale dell’Egitto
passa per l’indicazione geografica

                                      H
La Cooperazione italiana è                           a 57 anni, Awad Moussa, due
attiva dal 2010 nel governatorato                    occhi vispi e la fronte segna-
di Matrouh, sulla costa nord-                        ta da mille profondissime
                                                     rughe. “Prima correvamo
occidentale del paese, con tre
                                      dietro alla pioggia, oggi ci siamo ferma-
progetti a favore della comunità      ti”, ci dice. È uno dei capi della comunità
beduina locale. Una nuova             beduina del governatorato di Matrouh,
iniziativa finanziata dall’Unione     che si stende lungo la costa mediterranea
europea ha l’obiettivo di sfruttare   dell’Egitto e verso il confine con la Libia.
appieno le potenzialità dei           Un territorio che, nelle intenzioni del Cai-
prodotti agricoli di un territorio    ro, sarebbe dovuto essere protagonista di
                                      un boom nel settore turistico grazie al ri-
altrimenti destinato a un             chiamo internazionale di uno splendido
inesorabile abbandono                 mare (tanto caro a Cleopatra, si narra) e
                                      di resort di lusso non dissimili da quelli
di Gianmarco Volpe                    che puntellano la costa del Mar Rosso.

14                                           La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
EGITTO

Sui wadi – letti di fiumi stagionali           Cento millimetri di pioggia l’anno ren-
                                                                                               3

– vengono costruiti terrazzamenti              dono estreme le condizioni per qualsiasi
                                               tipo di coltura e anche per consentire il
che hanno l’obiettivo di                                                                       Saad, 30 anni, chiede
                                               pascolo della pecora Barqi, la varietà ovi-     che altri chilometri
permettere l’infiltrazione di                  na locale. Come ricorda Naim Moselhy,           di wadi vengano
quanta più acqua possibile                     presidente del Desert research center del       bonificati

nel terreno. In parallelo, sono                Cairo, “i problemi sono accentuati dai
realizzate cisterne per raccogliere            cambiamenti climatici e dalla progressiva
acqua piovana da utilizzare                    desertificazione della regione”. Distese di
in situazioni d'emergenza                      sabbia, di pietre e di terra brulla si allun-
                                               gano a perdita d’occhio, inseguendosi e
                                               alternandosi fino alla linea dell’orizzonte.
                                               La Cooperazione italiana è presente qui
                                               dal 2010, quando con l’istituto Ciheam di
Anni di turbolenze e instabilità hanno ta-     Bari ha avviato il progetto Marsadev. Sui
gliato le gambe ai progetti di gloria colti-   wadi – letti di piccoli fiumi stagionali –
vati per primo da Hosni Mubarak, tenen-        vengono costruiti terrazzamenti che han-
do lontani gli occidentali e il loro denaro    no l’obiettivo di permettere l’infiltrazione
da uno degli angoli più poveri dell’Egitto.    di quanta più acqua possibile nel terreno;
Sono rimasti i beduini, veri padroni di un     in parallelo, sono realizzate una serie di
territorio che ha però ben poco da offrire.    cisterne per raccogliere acqua piovana

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EGITTO

                                                di costruzioni in cemento. Circa 70 fa-
                                                                                               3
Agricoltori, pescatori,
                                                miglie che non hanno ancora beneficia-
commercianti della comunità                                                                    Il workshop
                                                to dei progetti di cooperazione dell’Ita-
beduina si sono seduti al tavolo                lia - tra cui quella del 30enne Saad, che
                                                                                               di Marsa Matrouh
con esperti locali e internazionali,            ha già quattro figli e sul volto i segni di
rappresentanti delle istituzioni e              un’esistenza difficile – chiedono nuovi
delle Ong per il workshop “Buone                terrazzamenti e nuove cisterne. La Coo-
pratiche agricole in terreni aridi”             perazione italiana ha già in cantiere altri
                                                otto chilometri di bonifica di wadi e la co-
                                                struzione di altre cisterne, ma l’idea è ora
                                                di sviluppare a tutto campo il potenziale
da utilizzare d’emergenza nei periodi di        agricolo e commerciale del territorio.
maggiore aridità. A Matrouh i romani fa-        Così agricoltori, pescatori, commercian-
cevano lo stesso duemila anni fa e, tra i       ti della comunità beduina si sono seduti
cocci di antichi vasi e i resti di enormi ci-   questo mese al tavolo con esperti locali e
sterne, è ancora possibile scorgere i segni     internazionali, rappresentanti delle isti-
della loro opera.                               tuzioni e delle Ong per discutere proble-
Oggi il ruolo dei beduini è centrale: con-      mi, individuare soluzioni e stabilire prio-
ducono essi stessi i lavori e, non senza        rità. Il workshop “Buone pratiche agricole
una lunga e faticosa opera di mediazione        in terreni aridi” s’inserisce nel quadro del
degli italiani, si sono suddivisi gli appez-    Programma europeo congiunto di svilup-
zamenti di wadi da coltivare, ciascuno          po rurale (Eu-Jrdp), finanziato dall’Unio-
affidato a una singola famiglia. Si stan-       ne europea con fondi per 21 milioni di
no stabilendo lungo i wadi, dove per la         euro, co-finanziato (con altri 11 milioni)
prima volta iniziano a stagliarsi i profili     e condotto sul campo dall’Italia. “È una

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EGITTO

In Egitto esiste un vuoto                        I partecipanti del workshop di Marsa
legislativo in materia di                        Matrouh sono stati divisi in tre gruppi di
                                                 lavoro, ciascuno con un focus specifico:
indicazione geografica dei
                                                 uno sull’indicazione geografica dei pro-
prodotti. Secondo gli esperti                    dotti, uno sulla coltivazione e uno sull’al-
giunti a Marsa Matrouh                           levamento. “Ogni gruppo – sottolinea
dall’Europa, tuttavia, ci sono                   Mario Margiotta, team leader del Pro-
le condizioni perché                             gramma congiunto europeo – riunisce
l’esperimento abbia successo                     i vari attori di una filiera. Questo modo
                                                 di lavorare fornisce una visione globale
                                                 dei problemi”. I beduini sono intervenuti
                                                 con convinzione, cercando di far valere
tappa molto importante per lo sviluppo           le proprie priorità e aprendosi a inedite
del Programma - osserva Marco Platzer,           possibilità di sviluppo.
direttore dell’ufficio della Cooperazio-         Awad Moussa, per esempio, produce ba-
ne italiana al Cairo – perché permetterà         rattoli di marmellata grazie alla sua picco-
di guidare le attività ascoltando le con-        la azienda familiare. Il progetto Sed, altra
troparti e le loro esperienze”. L’iniziativa     iniziativa finanziata dalla Cooperazione
sarà replicata nei prossimi tempi nei go-        italiana a Matrouh, permetterà a lui e agli
vernatorati di Fayoum e di Minya, a sud          altri agricoltori di avere a disposizione
del Cairo, gli altri due territori interessati   una vera fabbrica. Ma il vero salto di qua-
da un Programma quinquennale che,                lità – ne è convinto Moussa così come gli
come sottolinea Sebastian Trenner della          organizzatori del workshop – è nell’indi-      Operai impiegati
                                                                                                nella costruzione di una
delegazione Ue in Egitto, costituisce un         cazione geografica. Un percorso lungo e        cisterna durante una
esempio innovativo di collaborazione tra         complesso, perché in Egitto, come hanno        pausa dal lavoro
Unione europea e Stati membri in mate-           rilevato gli esperti arrivati qui dall’Euro-

                                                                                                3
ria di cooperazione internazionale.              pa, esiste un vuoto legislativo in materia

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EGITTO

         e l’introduzione di prodotti a indicazione        tivamente bisogno questa gente. Ci sono
         geografica a Matrouh sarebbe una novità           tanti progetti di cooperazione, ma solo
         assoluta nel paese. Secondo Marco Plat-           pochi hanno un effettivo impatto sulla vita
         zer, tuttavia, ci sono le condizioni perché       delle persone”, osserva el Kheshen. Che
         l’esperimento, “ispirato dagli innumere-          le iniziative portate avanti in quest’area
         voli esempi italiani”, abbia successo. Può        dell’Egitto incidano nel concreto sulla re-
         essere il caso dei datteri, dei fichi, dell’o-    altà lo dimostra il coinvolgimento e l’atteg-
         lio d’oliva, delle erbe aromatiche e medi-        giamento costruttivo di un popolo pronto
         cinali. Prodotti la cui valorizzazione è già      ad abbandonare la natura nomade.
         obiettivo del progetto Nemo, anch’esso            Ivan Virtuosi è il coordinatore del pro-
         finanziato dall’Italia, che mira a sostenere      getto Marsadev sul campo e ha il difficile
         le associazioni locali di produttori agricoli     compito di mediare tra le istanze bedu-
         e di pescatori, promuovere le tipicità locali     ine e tra necessità spesso in contrasto.
         e armonizzare le direttrici di sviluppo lo-       “Quando siamo arrivati abbiamo firmato
         cale con le opportunità presenti a livello        il contratto in una tenda”, racconta. “Oggi
         culturale e turistico. “Ci muoviamo per           la comunità ha iniziato a costruire con
         fare in modo che i prodotti arrivino sul          il cemento e ha espresso l’intenzione di
         mercato con un’indicazione dell’origine.          stabilirsi definitivamente qui”. A pochi
         Non sono che i primissimi passi: un gior-         metri da uno dei primi wadi che si in-
         no speriamo di arrivare a toccare anche gli       contrano lasciando la città di Marsa in
         aspetti legislativi”, spiega il direttore della   direzione dell’entroterra, un gruppo di
         Cooperazione italiana in Egitto.                  giovani lavora alla realizzazione di una
         Le autorità del Cairo hanno sposato i prin-       cisterna da 200 metri cubi che ha il com-
         cipi del Programma europeo congiunto,             pito di fornire irrigazione di soccorso al
         inviando a Marsa la direttrice degli Affari       wadi sottostante in tempi di particolare
         internazionali del ministero dell’Agricol-        siccità. Preparano il tè e condividono un
         tura, Dina el Kheshen. È stata l’occasione        cesto di pane arabo.
         per un nuovo confronto tra il governo e la        Uno di loro, Hassan, dice di aver inviato
         comunità beduina di questa parte dell’E-          per la prima volta a scuola i propri figli.
         gitto, rapporto spesso segnato da tensioni        “Siamo una famiglia di 26 persone – spie-
         e incomprensioni. “Stiamo cercando di             ga - e quest’anno abbiamo avuto da man-
         dare inizio a un vero cambiamento, e per          giare tutti i giorni. Inshallah, sarà così an-
         farlo dobbiamo capire di che cosa ha effet-       che l’anno prossimo”.

18                                         La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
EGITTO

Ancorare gli agricoltori
a un territorio che rischia l’abbandono

M
           arco Platzer,
           direttore dell’ufficio
           tecnico locale della
Cooperazione italiana al Cairo dal
2012, ha seguito tutti i passaggi
che hanno segnato la storia del
Programma europeo congiunto di
sviluppo rurale.

Come nasce l’impegno italiano a
Matrouh?
Come Cooperazione italiana
abbiamo partecipato attivamente
fin dalla fase di concezione del
Programma europeo, tra la fine
del 2012 e l’inizio del 2013. La
parola “congiunto” all’interno del
titolo del progetto è stata inserita
perché all’epoca l’Unione europea
ha aperto alla partecipazione di        all’epoca avevamo individuato           nostre azioni, tanti capiscono
tutti i paesi e l’Italia è quello che   come prioritarie le attività volte ad   di poter ottenere dai prodotti
ha risposto con più entusiasmo di       aumentare le capacità di raccolta       agricoli un ritorno importante in
tutti. La scelta dei governatorati,     dell’acqua. Avevamo anche avviato       termini economici. Trasformare i
inoltre, è stata dettata non solo       un discorso legato alla creazione       prodotti vuol dire allungarne la vita
dal fatto che parliamo di zone in       di opportunità di reddito extra-        economica e creare una ricchezza
cui si registrano i più alti tassi di   agricolo per le comunità rurali,        che resta in loco. Laddove
povertà e dove sono maggiori le         legate per esempio alla produzione      possibile, cerchiamo di creare
problematiche di sviluppo rurale,       animale. Qui è allevata una             nuove opportunità di reddito per
ma anche dal fatto che si tratta        razza di pecora particolarmente         gli agricoltori in modo da ancorarli
di aree in cui la Cooperazione          resistente alle condizioni              a un territorio che, altrimenti,
italiana era già da tempo               climatiche estreme (la Barqi,           rischia di essere abbandonato e
presente. Abbiamo così potuto           ndr), la cui lana viene lavorata per    di perdere le sue caratteristiche.
costruire sulle nostre esperienze       la produzione di tappeti o altri        Un territorio meraviglioso e che
e valorizzare al massimo le nostre      oggetti di artigianato.                 rischia uno sviluppo turistico
attività integrandone di nuove                                                  indiscriminato e incontrollato.
laddove possibile.                      Come è cambiata negli anni la           Su questo piano, le nostre attività
                                        risposta della comunità locale ai       possono contribuire anche a
Attività che erano già state avviate    progetti di cooperazione portati        individuare un percorso più sano
alcuni anni prima…                      avanti dall’Italia e dall’Unione        di sviluppo che sia rispettoso
Nel 2010, assieme alla delegazione      europea?                                dell’ambiente e delle tradizioni
dell’Unione europea in Egitto,          Molti contadini hanno preso             locali e che, soprattutto, non sia
abbiamo iniziato un approfondito        coscienza delle potenzialità di         solo un’iniezione di centinaia
lavoro di formulazione per un           sviluppo dell’agricoltura, una          di milioni di euro per costruire
programma concentrato proprio           volta considerata solo come mera        strutture alberghiere utilizzate solo
sul governatorato di Matrouh. Già       attività di sussistenza. Grazie alle    dai turisti. (gmr)

La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015                                                                 19
VERTICE A LA VALLETTA

Un nuovo Fondo
per lo sviluppo dell’Africa

I capi di Stato e di governo dell'Ue, riuniti l’11 e il 12
novembre a La Valletta, hanno siglato l'accordo per
istituire il nuovo Fondo fiduciario europeo d’emergenza
per l’Africa, dell’importo complessivo di 1,8 miliardi
L’Italia ha garantito un contributo di 10 milioni di euro
dal bilancio della Cooperazione allo sviluppo
a cura di Daniela Tonon

A
            margine del vertice euro-africa-     volontà di svolgere un ruolo proattivo nel
            no che si è tenuto a La Valletta     processo, tanto che è stata già avviata a li-
            l’11 e 12 novembre scorsi è sta-     vello locale l’identificazione di concrete
            to firmato l’accordo istitutivo      proposte progettuali. Il Fondo finanzierà
del Fondo fiduciario di emergenza dell'Ue        progetti su quattro principali assi di inter-
per affrontare le cause profonde delle mi-       vento: lo sviluppo economico, attraverso la
grazioni in Africa. L’Italia, che ha creduto     creazione di opportunità d’impiego e il so-
nell’iniziativa e l’ha sostenuta sin dall’ori-   stegno al reinserimento dei migranti nelle
gine, ha deciso di assicurare la sua piena       comunità di origine; la resilienza e il soste-
partecipazione al nuovo fondo Ue con un          gno ai servizi sociali di base, con un focus
contributo di 10 milioni di euro dal bilan-      sulle popolazioni locali e le categorie più
cio della Cooperazione allo sviluppo.            vulnerabili, oltre che su interventi nei set-
In qualità di paese membro fondatore, l’I-       tori sicurezza alimentare, della salute, della
talia ha voluto così sottolineare la propria     protezione sociale e della sostenibilità am-
                                                 bientale; la gestione della migrazione, con
                                                 il sostegno alla “capacity building” per lo
Il Fondo finanzierà progetti                     sviluppo di strategie nazionali fondate sui
su quattro principali assi                       diritti, sulla prevenzione e sulla lotta al traf-
d'intervento: lo sviluppo                        fico di esseri umani; la governance, con un
economico, la resilienza                         focus su Stato di diritto e sul nesso tra sicu-
e il sostegno ai servizi sociali                 rezza e sviluppo.
                                                 A beneficiare direttamente del Fondo sa-
di base, la gestione della
                                                 ranno 23 paesi partner africani suddivisi in
migrazione, la governance                        tre aree geografiche: Sahel, Corno d'Africa

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VERTICE A LA VALLETTA

© Giovanni Cocco

La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015                     21
VERTICE A LA VALLETTA

L’Italia ha contribuito in modo                    lo declina tanto sotto il profilo delle sfide
decisivo all’affermazione                          quanto sotto il profilo dei benefici. Il Piano
della nozione di migrazione                        d'azione de La Valletta introduce a tal fine
                                                   delle azioni dettagliate e di ampio respiro
come motore dello sviluppo
                                                   che toccano il ruolo delle diaspore, la mi-
riconosciuta poi sul piano                         grazione circolare, la resilienza, la centra-
internazionale e multilaterale                     lità dello sviluppo economico e della crea-
nella nuova Agenda 2030                            zione di impiego, il ruolo dei giovani, delle
                                                   donne, delle categorie vulnerabili, nonché
                                                   un legame più forte tra emergenza e svi-
e Nord Africa. L’accordo istitutivo prevede        luppo. Il Trust Fund sarà chiamato a dare
anche il ricorso ad attività con dimensio-         attuazione al Piano d’azione nel quadro
ne regionale e transfrontaliera, nelle quale       di un documento strategico approvato dal
possano essere inclusi anche altri paesi           Board che mira ad assicurare coerenza tra
vicini. Il Fondo avrà una dotazione finan-         gli interventi all’interno e tra le tre finestre
ziaria di 1,881 miliardi di euro così suddivi-     geografiche, nonché rispetto alla varietà
si: un miliardo di risorse Ue recentemente         degli altri strumenti finanziari di cui l’Ue
stanziate dal Fondo europeo di sviluppo            e i suoi Stati membri dispongono e che
(Fes); 800 milioni di risorse stanziate a va-      insistono nelle stesse aree geografiche e
lere su strumenti finanziari del bilancio Ue;      tematiche. Uno degli aspetti di più difficile
81 milioni di contributi bilaterali addizio-       sintesi nel Fondo è dato dall’individuazio-
nali annunciati a La Valletta come impegni         ne delle modalità operative più adatte per
di finanziamento dei paesi partecipanti.           mettere a sistema, da un lato, il bisogno di
Sono 15 i paesi che hanno annunciato con-          risposte urgenti e di breve periodo, dall’al-
tributi superiori alla soglia di ingresso dei      tro, quello di incanalarle in una prospetti-
tre milioni, stabilita dall’accordo per con-       va di lungo periodo, che affronti le radici
sentire l’ingresso nel Board strategico e nei      del fenomeno.
Comitati operativi incaricati della selezione      Nasce da qui la consapevolezza di un ap-
dei progetti: insieme all’Italia, che è il se-     proccio integrato, quello che Commissio-
condo contributore, figurano Paesi Bassi,          ne e Servizio europeo per l'azione esterna
Belgio, Danimarca, Finlandia, Lussembur-           (Seae) definiscono "olistico, integrato e
go, Austria, Francia, Germania, Irlanda,           coordinato". Davanti alla pressione mi-
Spagna, Svezia, Gran Bretagna, Svizzera e          gratoria si rendono necessari interventi
Norvegia. Il valore aggiunto del Trust Fund        aggiuntivi e nuovi, volti a massimizzare
risiede proprio in questo effetto di “messa        i benefici della migrazione, creare occu-
a sistema” di fondi di più donatori, bilate-       pazione e generare reddito, rafforzare la
rali e non, geografici e tematici, Ue ed ex-       resilienza, migliorare la gestione dei flussi,
tra-Ue, unito alla capacità di esercitare un       assicurare la protezione internazionale di
“effetto-leva” rispetto a contributi bilaterali    migranti e richiedenti asilo, incentivare la
nazionali aggiuntivi. Sul piano del metodo,        cooperazione in materia di rimpatri e ri-
inoltre, il ricorso ad un Fondo fiduciario         ammissioni.In fase di attuazione, ciò si tra-
apre la via a procedure più rapide e flessibi-     duce nella necessità di pacchetti integrati
li di allocazione delle risorse per progetto,      di misure complementari che si rivolgano
con una conseguente accresciuta capacità           alle diverse dimensioni dell’Agenda delle
di impegno e spesa, oltre ad offrire una visi-     migrazioni – ferma restando la finalità di
bilità maggiore all'azione collettiva dell'Ue.     sviluppo e di eliminazione della povertà
Il vertice de La Valletta ha cercato di impo-      che il Trust Fund persegue, che è ineren-
stare su basi nuove il dialogo con i paesi afri-   te alla natura dei fondi che lo finanziano e
cani sul tema della migrazione, fondandolo         che va pertanto preservata in fase di ese-
su una narrativa di sviluppo ambiziosa, che        cuzione.
riconosce il nesso migrazione-sviluppo e           In termini strategici, appare cruciale la no-

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VERTICE A LA VALLETTA

                                                   di un partenariato autentico tra paesi di
   fondo d'emergenza                               partenza, di transito e di destinazione. Da
   Fondo fiduciario d'emergenza                    parte italiana, si è cercato di enfatizzare, in
   dell'Unione europea per la                      sede negoziale, alcuni aspetti qualificanti
   stabilità e la lotta contro le cause            tra i quali il tema dell'uguaglianza di ge-
   profonde della migrazione                       nere; l'importanza di lavorare con e attra-
   irregolare e del fenomeno degli                 verso la società civile e le autorità locali;
   sfollati in Africa                              la necessità di monitorare i risultati; il bi-
                                                   sogno di coerenza e complementarità con
                                                   altri interventi in corso; la valorizzazione
   fondi stanziati                                 del ruolo delle diaspore nel favorire lo svi-
   1,881 miliardi di euro                          luppo di piccole medie imprese nei paesi
                                                   d'origine.
                                                   L’Italia continua ad operare in uno spirito
   obiettivo                                       di continuità rispetto all’azione promossa
   Sostenere la stabilità in tutti                 nel corso del semestre di presidenza di
   i suoi aspetti e contribuire a                  turno del Consiglio dell’Unione europea:
   gestire meglio la migrazione                    un'azione volta a ristabilire un equilibrio
   così come ad affrontare le cause                nella percezione del fenomeno migrato-
   profonde della destabilizzazione,               rio, che guardi tanto ai benefici quanto
   dei trasferimenti forzati e                     alle sfide che esso comporta. In sintesi,
   della migrazione irregolare,                    l’Italia ha contribuito in modo decisivo
   in particolare promuovendo                      all’affermazione della nozione di migra-
   la resilienza, le prospettive                   zione come motore dello sviluppo, rico-
   economiche e le pari opportunità,               nosciuta poi sul piano internazionale e
   la sicurezza e lo sviluppo, e                   multilaterale nella nuova Agenda 2030.
   affrontando gli abusi relativi ai               All’indomani del vertice de La Valletta, il
   diritti dell'uomo.                              Trust Fund passa ora dagli annunci po-
                                                   litici alla fase operativa: saranno a breve
                                                   convocati i primi Comitati operativi e le
   paesi partner                                   proposte saranno valutate anche alla luce
   Burkina Faso, Camerun, Ciad,                    della capacità di messa in opera nel breve
   Gambia, Mali, Mauritania,                       termine. La volontà strategica di combi-
   Niger, Nigeria e Senegal; Gibuti,               nare misure con effetti di breve e lungo
   Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia,               periodo sarà subito posta sul banco di
   Sud Sudan, Sudan, Tanzania                      prova.
   e Uganda; Marocco, Algeria,                     In tale prospettiva, appare chiaro che la
   Tunisia, Libia ed Egitto.                       capacità di cogliere questa sfida in tut-
                                                   ta la sua complessità si dovrà fondare
                                                   su un approccio integrato e coerente tra
zione del carattere condiviso della sfida che,     modalità, settori e strategie di interven-
in tema di migrazioni, interessa l'Europa e        to e soprattutto su un quadro condiviso
l'Africa, e la cui soluzione passa attraverso il   di dialogo e collaborazione con i nostri
miglioramento delle condizioni di vita delle       partner africani, che sono paesi di ori-
persone, affinché la decisione di lasciare il      gine, di transito e in molti casi anche di
proprio paese si fondi su una libera scelta        destinazione. Quella della migrazione
e non sia forzata da circostanze politiche,        non è infatti soltanto una sfida europea,
economiche o conflitti. In tale prospettiva,       ma una sfida globale comune che richie-
l’approccio integrato deve basarsi su una          de paradigmi solidi ed azioni condivise.
profonda comprensione del contesto loca-           Daniela Tonon
le e sul rispetto della “ownership”, nel nome      è il capo dell'Ufficio I della Dgcs

La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015                                                         23
SETTIMANA SCOLASTICA

                                                                                    ai fenomeni contemporanei come i
Val d'Aosta, l'esperienza                                                           flussi migratori e la tutela dei diritti
                                                                                    umani. Naturalmente abbiamo fatto
della scuola media di Quart                                                         ricorso a sussidi didattici multime-
                                                                                    diali. Per esempio un video che è pia-
                                                                                    ciuto molto è quello che mostra una
                                                                                    gara di corsa fra bambini con disabi-
                                                                                    lità: tutti corrono verso il traguardo,
Continua nelle scuole italiane l’attività di                                        ma uno di loro cade e allora gli altri
sensibilizzazione e informazione della Settimana                                    (che erano quasi arrivati alla meta)
scolastica della cooperazione allo sviluppo nata                                    si fermano per aiutarlo a rialzarsi e
dalla Carta d’intenti fra Miur e Maeci: quasi 40 scuole                             poi tutti insieme riprendono la gara
hanno realizzato le attività legate all’Anno europeo                                e tagliano il traguardo. È stato un bel
per lo sviluppo che si concluderà nel marzo                                         messaggio sull’importanza di costru-
                                                                                    ire cittadinanza e partecipazione”.
del prossimo anno
                                                                                    Quali temi hanno suscitato maggiore
di Ivana Tamai                                                                      interesse fra i ragazzi?
                                                                                     “Quelli di attualità, come l’immigra-
                                                                                    zione e la crisi che sta trasformando
                                                                                    anche tradizioni locali. In relazione a

Q
            uesto mese raccontiamo                                                  questi temi appunto è stato messo in
            l’esperienza della scuola                                               luce il ruolo attivo della cooperazione
            media di Quart, vicino ad                                               sottolineando come ciò che succede
            Aosta, dove gli incontri 		                                             nel mondo, anche se apparentemen-
             con le classi dell’ultimo                                              te lontano da noi, sia in realtà stretta-
anno sono stati realizzati da Guido                                                 mente connesso a ciò che vediamo
Barbera, presidente dell’Ong Cipsi –                                                accadere in Italia”.
Coordinamento di iniziative popolari
di solidarietà internazionale.                                                      Gli studenti vedono nella coopera-
“I ragazzi hanno mostrato un livello                                                zione anche un’opportunità profes-
di interesse e preparazione inaspet-                                                sionale?
tato per quella età - spiega Barbe-                                                 “Non esplicitamente, ma è emerso
ra - alcuni di loro avevano già una       razione, per arrivare alla necessità di   un forte interesse per un ruolo atti-
buona preparazione di base (per           cooperare insieme per costruire un        vo e partecipativo nell’azione di co-
esempio conoscevano la Teoria del-        mondo migliore raccontando quello         operazione. In questa fase i ragazzi
la decrescita di Latouche). Con loro      che l’Italia e l’Europa stanno facendo,   stanno imparando a conoscerne i
abbiamo fatto un percorso partendo        sottolineando l’importanza di fare        fenomeni ed è addirittura inserita nel
dal significato di sviluppo e di coope-   cooperazione anche in riferimento         programma scolastico in quanto sarà

24                                                         La Cooperazione Italiana Informa - novembre 2015
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