Cronache - Città Metropolitana ...

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Cronache - Città Metropolitana ...
www.cittametropolitana.torino.it
                                                               NUMERO 17- serie V - anno XXVI                           16 APRILE 2021

                                                               Cronache
                                                                              DA PALAZZO CISTERNA

                                                                              IL SETTIMANALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO
Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 1788 del 29.3.1966

                                                                                                               UN NOME
                                                                                                           AL TREKKING
                                                                                                            PARTIGIANO

Politiche di coesione,                                                                          Micromobilità                 Venerdì dal sindaco
        nuova                                                                                    nella prima                       tappa a
 programmazione                                                                                    cintura                       Groscavallo
Cronache - Città Metropolitana ...
Sommario
PRIMO PIANO
                                                                                                              25 TORINOSCIENZA
                                                           Aperitivi disobbedienti a Chivasso.
Politica di coesione 2021/27:
il ruolo delle Città metropolitane europee          3
                                                           Marocco: "Le leggi vanno rispettate"
                                                                                                                 Ripartono le Settimane a scuola                         39
Voto on line per il nome del trekking
                                                           SISTEMI NATURALI
partigiano                                          5     La scala di risalita per i pesci a Villafranca

Il valore della memoria, il dibattito
                                                           Piemonte                                          26
al Polo del 900                                     6 RESTAURI DA SCOPRIRE
CARTOLINE DAI COMUNI                                       La cappella dell’Oratorio di san Filippo
Barone, Corio                                      9      Neri a Chieri                                     28
Forno, Isolabella                                 10 I NOSTRI TESORI
Macello, Oglianico                                11 Raffaele Pontremoli                                    31
Vallo                                             12
                                                           BIBLIOTECA
VENERDÌ DAL SINDACO                                        La Battaglia di Ceresole,
Nel paese che costruì un ospedale                          10 e 11 agosto 1944                               32
da campo partigiano in una notte                  13      BiblioTour 2021                                   35
ATTIVITÀ ISTITUZIONALI                                     EVENTI
Micromobilità già attiva a Collegno, presto
anche a Grugliasco e Nichelino                    15      Sentieri collinari in sicurezza,
                                                           le regole per le mountain bike                    36
Catalogo CeSeDi ‘21-’22:
didattica digitale tra i temi preferiti           16 LINGUE MADRI
Monitoraggio del lupo: in corso l’analisi                  Lo francoprovensal: quei qu’ét?
dei dati                                          17      Dieci lezioni online per impararlo                38
Per rilanciare il Pinerolese                      23

                                                                                                               #inviaunafoto

                               Ami la fotografia e vorresti vedere pubblicato il tuo scatto sui nostri canali?
                                        Vuoi raccontare il territorio della Città metropolitana di Torino
                     attraverso l’immagine di un luogo, un personaggio, un prodotto tipico, una festa? #inviaUnaFoto!
                            Scopri come fare e il regolamento su www.cittametropolitana.torino.it/foto_settimana
                  Questa settimana per la categoria paesaggi è stata selezionata la fotografia di Valeriy Khrolenko di Torino:
                                                        "Un Santuario tra le nuvole".

Direttore responsabile Carla Gatti Redazione e grafica Cesare Bellocchio, Lorenzo Chiabrera, Denise Di Gianni, Michele Fassinotti, Carlo Prandi, Anna Randone, Giancarlo Viani,
Alessandra Vindrola Foto Archivio Fotografico Città metropolitana di Torino “Andrea Vettoretti” Cristiano Furriolo con la collaborazione di Leonardo Guazzo Amministrazione
Patrizia Virzi Progetto grafico e impaginazione Ufficio Grafica Città metropolitana di Torino Hanno collaborato Sara Minera e Andrea Murru Ufficio stampa corso Inghilterra,
7 - 10138 Torino - tel. 011 8617612-6334 - stampa@cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it Chiuso in redazione alle ore 10 di venerdì 23 aprile 2021

            2         CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Cronache - Città Metropolitana ...
Primo Piano

Politica di coesione 2021/27:
il ruolo delle Città metropolitane europee

U
          n seminario online
          sul ruolo delle città
          metropolitane euro-
          pee nella politica di
coesione 2021-2027 e la pre-
sentazione al territorio della
nuova programmazione euro-
pea: l'appuntamento a cura di
Città metropolitana di Torino
e del Politecnico di Torino è in
programma mercoledì 28 apri-
le per l'intera giornata sulla
piattaforma virtuale zoom (ore
9.00 – 17.45).
Per registrarsi https://forms.
gle/ZbErsFvc9QGDY5gJ8 (in-
formazioni e chiarimenti  elisa-
betta.vitale@polito.it) .          di coesione, contribuendo con     di Danzica-Gdynia-Sopot; Co-
L'occasione è la consegna del      prove scientifiche alla futura    mune di Firenze; Métropole de
rapporto intermedio del pro-       strategia regionale e nazionale   Lyon; Brussels-Capital Region;
getto di ricerca Espon metro       in collaborazione con un grup-    Consiglio Comunale di Riga;
(https://www.espon.eu/metro)       po di esperti che realizzerà la   Metropolis-World Association
Il progetto europeo Metro è        targeted analysis guidato dal     of the major metropolises; Eu-
finanziato    dal   programma      Politecnico di Torino.            rocities-The network of major
Espon: la Città metropolitana      I partner in questo progetto      European cities.
di Torino lavora per colmare       Metro sono Area metropolita-      La sessione del mattino (in
il divario sullo stato dell'ar-    na di Barcellona; Area metro-     inglese, con traduzione si-
te delle interrelazioni tra aree   politana di Lisbona; Comune       multanea in lingua italiana)
metropolitane e città e politica   di Brno; Area metropolitana       è dedicata al ruolo delle Città

                                                 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA               3
Cronache - Città Metropolitana ...
Primo Piano

metropolitane nella politica di
coesione 2021-27 ed è parti-
colarmente rivolto agli attori
impegnati nella preparazione
delle strategie e delle politiche
di sviluppo delle città metropo-
litane in Italia e in Europa.
Ospiterà riflessioni, tra cui
quelle della sindaca metropo-
litana di Torino Chiara Appen-
dino, sul ruolo che le Città me-
tropolitane potranno giocare
nell’ambito della nuova politica
di coesione, anche in relazione
alle risorse rese disponibili
dal programma Next-Genera-
tion Europe. Un rappresen-
tante della Commissione Euro-
pea presenterà gli obiettivi e la
governance del nuovo periodo
di programmazione, con par-
ticolare attenzione per il ruolo
delle Città Metropolitane in Ita-
lia e in Europa; a seguire, una
tavola rotonda con la parteci-
pazione dei rappresentanti del-
le aree metropolitane coinvolte
nel progetto Metro.
La sessione del pomeriggio (in
lingua italiana) si rivolge al ter-
ritorio metropolitano torinese
e al pubblico locale interessa-
to ai futuri contorni della poli-
tica di coesione 2021-27. Sarà
presentato anche il quadro dei
programmi europei ad acces-
so diretto. La programmazio-
ne 2021-27 verrà inquadrata
a livello europeo, nazionale e
regionale mediante interventi
di rappresentanti della Com-
missione, dell’Agenzia Italiana
per la coesione e della Regione
Piemonte.
La Città metropolitana di To-
rino presenterà le aspettative
e le priorità per la futura pro-
grammazione in relazione an-
che al Piano strategico metro-
politano da poco approvato.

                         Carla Gatti

       4      CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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Primo Piano

Voto on line per il nome del trekking
partigiano

U
          n totale di 216,1 km
          da percorrere in 14
          tappe, una al giorno.
          Un trekking sui sen-
tieri dei partigiani per collega-
re luoghi e segni della memoria
della Resistenza nelle Alpi oc-
cidentali del territorio torinese.
L’itinerario si snoda da Alpet-
te a Rorà, tra l'alto Canavese
occidentale e le valli di Lanzo,
di Susa, del Sangone, del Chiso-
ne, del Germanasca e del Pellice
nella splendida cornice paesag-
gistica e ambientale tipica delle
quote altimetriche medio basse.      Tappa 6: dal rifugio Colle del       ma Alcotra Italia Francia – coor-
Tappa 1: da Alpette al rifugio       Lys a Sant'Ambrogio di Torino        dina questo progetto e ha lan-
Alpe Soglia                          Tappa 7: da Sant'Ambrogio di         ciato un contest insieme al Polo
Tappa 2: dal rifugio Alpe Soglia     Torino a Coazze                      del ‘900 per far votare online il
al rifugio Salvin                    Tappa 8: da Coazze alla Palaz-       nome a questo percorso.
Tappa 3: dal rifugio Salvin a        zina Sertorio                        Le scelte sono tre: Il cammino
Traves                               Tappa 9: dalla Palazzina Serto-      dei partigiani, Resistenza in
Tappa 4: da Traves a Viù             rio al rifugio Serafin               cammino, ResisTO.
Tappa 5: da Viù al rifugio Colle     Tappa 10: dal rifugio Serafin a      Si può votare qui          https://
del Lys                              Perosa Argentina                     marketingpolo.limequery.
                                     Tappa 11: da Perosa Argentina        com/367162 fino al 21 maggio.
                                     a Ruà di Pramollo                    Il periodo migliore per cimen-
                                     Tappa 12: da Ruà di Pramollo         tarsi con il trekking è quello tra
                                     al rifugio Barfé                     l'inizio dell'estate e il medio au-
                                     Tappa 13: dal rifugio Barfé a        tunno, quando i corsi d'acqua
                                     Torre Pellice                        non sono in piena e gelo e neve
                                     Tappa 14: da Torre Pellice           non creano insidie. Utilizzan-
                                     a Rorà.                              do una secolare rete di sentieri
                                     Entro il 2022 l’itinerario dispor-   tra pascoli e selve di conifere e
                                     rà di segnaletica lungo tutto il     latifoglie, il trekking accompa-
                                     percorso e sarà disponibile una      gna negli alpeggi e nei villaggi
                                     app per la fruizione da parte        dove c’erano le basi delle for-
                                     degli escursionisti esperti, ma      mazioni partigiane, segnala i
                                     anche dei turisti interessati a      cippi, i luoghi del ricordo e i
                                     ripercorrere i sentieri della no-    segni della riconoscenza che
                                     stra storia recente.                 sono stati dedicati al sacrificio
                                     Per cominciare però è necessa-       di quanti hanno combattuto e
                                     rio dare un nome al trekking: la     sono caduti per la nostra liber-
                                     Città metropolitana di Torino        tà: lapidi, monumenti, parchi,
                                     - all’interno del piano tematico     musei ed ecomusei.
                                     Pa.C.E. finanziato dal program-                                     c.ga.

                                                    CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                    5
Cronache - Città Metropolitana ...
Primo Piano

Il valore della memoria, il dibattito
al Polo del 900

“
      La Città metropolitana di            ma istituzionale organizzato
      Torino è particolarmente             come ogni anno in occasione
      interessata ad attualizza-           del 25 aprile.
      re il racconto sulla Libe-           “Noi siamo una generazione for-
razione dal nazifascismo e sui             tunata che non ha conosciuto la
protagonisti della Resistenza:             guerra, ma non per questo dob-
il valore della testimonianza, il          biamo dimenticarci che i nostri
racconto di quanto è accaduto              nonni, i nostri padri, le nostre
nelle nostre città, sulle nostre           madri ciascuno con il suo esem-
montagne, di quanto hanno                  pio sono stati degli eroi. Noi che
vissuto uomini e donne per ri-             viviamo oggi un periodo par-
portare la libertà in Italia han-          ticolarmente difficile a causa
no un grande bisogno di essere             della crisi economica e a causa
riportati all'attenzione” .                della pandemia da covid, noi
Lo ha sottolineato il vicesin-             che spesso ci comportiamo cosi
                                                                                   Anche Alessandro Bollo, diret-
daco di Città metropolitana di             male senza rispettare le regole
                                                                                   tore del Polo del 900, coordi-
Torino Marco Marocco aprendo               e senza dare attenzione agli al-
                                                                                   nando il dibattito ha ricordato
l’incontro online organizzato              tri, come avremmo affrontato la
                                                                                   l’importanza di trasmettere ai
mercoledì 21 aprile in colla-              guerra di Liberazione dal nazi-
                                                                                   giovani come hanno vissuto e
borazione con il Polo del 900              fascismo?” si è domandato tra
                                                                                   dove hanno combattuto per la
nell’ambito del vasto program-             l’altro Marocco.
                                                                                   nostra libertà quei ragazzi di

 ITINERARI DELLA RESISTENZA ANCHE A GIAVENO

  “Itinerari della Resistenza” è un progetto ideato e a         ulteriori informazioni e di brevi filmati e testimonianze.
  cura dell’Associazione La Piazzetta di Giaveno rea-           L’inaugurazione è prevista per inizio giugno.
  lizzato con la collaborazione della Città di Giaveno,         Alla definizione dei contenuti hanno partecipato sto-
  dell’A.N.P.I. Giaveno Val Sangone, con il patrocinio          rici e autori locali; cittadini, parenti e discendenti delle
  della Città Metropolitana di Torino e il sostegno della       vittime civili hanno dato la loro disponibilità per ricordi
  Fondazione Time2                                              e racconti tramandati.
  Ha preso avvio lo scorso anno ed è attualmente in cor-        L’iniziativa per la Città di Giaveno affianca e concorre
  so di ultimazione.                                            al progetto P.A.CE. della Città metropolitana di Torino
  La Città di Giaveno si è resa disponibile a contribuire       e alla riqualificazione dell’Ecomuseo della resistenza
  alla sua attuazione con interventi tecnici e di promozio-     della Val Sangone con sede a Coazze e agli altri impe-
  ne e valorizzazione.                                          gni per preservare la memoria, riconoscere il sacrificio
  Si tratta di due percorsi tematici di conoscenza dell’am-     di allora, proporre pratiche di turismo alla scoperta dei
  bito locale, cittadino e montano sui temi della storia e      territori e della montagna teatro della lotta partigiana
  delle vicende che interessarono la comunità e il territo-     e di coloro che l’hanno fatta.
  rio nei lunghi e duri mesi della Resistenza, a Giaveno e      L’associazione “La piazzetta” rimarca il valore del la-
  in Val Sangone per i quali è stata riconosciuta 25 anni       voro realizzato con i ragazzi e le ragazze dei laborato-
  fa la medaglia d’argento al valor militare.                   ri, che li vede direttamente interessati e coinvolti nel
  Un itinerario riguarda il capoluogo e si snoda con 14         raccogliere testimonianze e ricordi, nel produrre video
  punti – tappe, fra segni, lapidi e cippi della memoria        e nel percorrere il territorio dai quali hanno tratto co-
  e dei luoghi degli accadimenti, un secondo interes-           noscenza e comprensione che quei fatti non sono nei
  sa i monti con discesa da borgata Fusero a Giaveno,           libri o raccontati in un film, sono accaduti veramente
  cadenzato da 8 punti a cui a progetto realizzato cor-         e sono avvenuti nelle piazze, nelle vie, nelle borgate in
  risponderanno altrettante tabelle sulle quali saranno         cui oggi vivono.
  riportate descrizioni e contenuti storici, immagini e il                                          Alessandra Maritano
  codice QR che permetterà di scaricare e di disporre di                                             Comune di Giaveno

       6       CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Cronache - Città Metropolitana ...
Primo Piano

                                     zione della allora Provincia di
                                     Torino nel 1995 con la creazio-
                                     ne della rete ecomuseale che fa-
                                     ceva cardine sul riconoscimen-
                                     to identitario di una comunità
                                     con il proprio territorio, al cui
                                     interno ci sono ecomusei dedi-
                                     cati alla Resistenza che sorgo-
                                     no non a caso nei luoghi dove
                                     forte era già stata la memoria
                                     della guerra partigiana.
                                     “Quel lavoro” ha detto tra l’al-
                                     tro “era stata una risposta a
                                     un processo di allontanamen-

nemmeno 20 anni che fino al                                              Istituto storici della Resisten-
1945 si sono sacrificati per                                             za: “quel progetto aveva lo sco-
liberare il nostro Paese. In                                             po di costruire e mettere in rete
quest’ottica la Città metropo-                                           sentieri e musei del territorio
litana di Torino ha illustrato il                                        alpino ed ha posto così le basi
progetto dei sentieri resisten-                                          per realizzare un vasto museo
ti per integrare storia e natura                                         diffuso su tutto il territorio al-
nei percorsi escursionistici sui                                         pino costituito da due elemen-
sentieri battuti dai partigiani.                                         ti fondamentali: i luoghi della
Un’occasione per famiglie, gio-                                          memoria (rappresentati dai
vani, appassionati di trekking                                           sentieri) e i centri di documen-
di dare un valore in più alle pas-                                       tazione e/o musei. I sentieri,
seggiate sulle nostre montagne.                                          anche facendo un bilancio di
Barbara Berruti, vicedirettore                                           quella esperienza, offrono una
dell'Istituto piemontese per la                                          grande occasione per capire la
                                     to delle nuove generazioni da
                                                                         storia e la sua complessità, la
                                     quella storia e da quella memo-
                                                                         storia degli uomini , delle don-
                                     ria. Dopo il 1989, la caduta del
                                                                         ne, ma anche del territorio su
                                     muro di Berlino, il crollo della
                                                                         cui hanno vissuto e combattu-
                                     cosiddetta prima Repubblica, i
                                                                         to. Perché la storia è fatti da-
                                     simboli della Resistenza erano
                                                                         gli eventi, dagli uomini e dalle
                                     stati spesso ignorati o conte-
                                                                         donne che l’hanno vissuta ma
                                     stati come residuali sia dalla
                                                                         anche dal tempo e dallo spazio
                                     destra al governo sia dalla sto-
                                                                         in cui sono avvenuti”.
                                     riografia revisionista. Oltre ai
                                                                         È toccato poi a Marco Sguayzer
                                     Presidenti della Repubblica,
                                                                         dell’Associazione Col del Lys
                                     sono state le realtà territoriali
                                                                         illustrare nel dettaglio le 14
                                     a ribadire il loro legame con la
                                                                         tappe del percorso del trekking
                                     memoria della Resistenza so-
                                                                         (di cui diamo conto in queste
                                     prattutto di nuovo nei luoghi
                                                                         pagine).
                                     in cui l’identità era fortemente                                  c.ga.
storia della Resistenza e della      legata a questa esperienza”.
società contemporanea “Gior-         D’obbligo il richiamo al proget-
gio Agosti” riconoscendo che         to Memoria delle Alpi/Mémoi-
su questo tema negli ultimi de-      re des Alpes che tra il 2003 e
cenni c’è sempre stato un inte-      il 2008 ha visto il nostro ter-
resse e un impegno importante        ritorio oggetto di un progetto
da parte delle istituzioni pie-      transfrontaliero seguito per la
montesi ha voluto ricordare l’a-     parte scientifica italiana dagli

                                                    CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                   7
Cronache - Città Metropolitana ...
25 APRILE 1945 - 2021
      FESTA DELLA LIBERAZIONE DELL'ITALIA DALL'OCCUPAZIONE
                              NAZISTA E DAL REGIME FASCISTA

                                  76° ANNIVERSARIO
                                  DELLA LIBERAZIONE
                                                       2 4 A P RI L E             R -E S I S TI A MO
                                                      O R E 20 . 0 0           LA RESISTENZA
                                                         D I R ET T A         PA R T I G I A N A N E L
                                                    S T R E AM I N G                    CH I E R E S E
                                                           s ul si t o                Vi deo s p et t a c ol o
                                       ww w.c o m une.c hi er i .to .i t     r eal i z zat o n el l 'a m b it o
                                                                               del pro g et to "P r em i o
                                            e s ui pro fi l i f ace boo k     C oman dant e Ta r z a n " ,
                                                    @ co munec hi eri                         pr om os s o
                                     @ bi bl i o tecaAr chi vi oC hier i         dall ' ANPI d i C hi er i.
                                                           @ Chi er iOn
                                                                                        Pr od u z ion e
                                                                                  C ompag n ia A R T. O '

                                                   2 5 AP R I L E                    C E LE B RA ZI ON E
In c o lla b oraz ione c on
                                                   O R E 1 5 .0 0                       FE S T A D E LLA
                                                                                LI B ER A Z I O N E C O N
                                              PIAZZA DUOMO                    L E A U T OR I T A C IV I LI
Sezione di Chieri
Ercole Chiolero,                                                                          E M I LI TA R I*
   M.O al V.M

con i l pa tro ci nio d i
                                         * La cerimo nia sar à in f or ma st at ic a, senza pu bbl ic o e
                                                  si at terra' alle nor mati ve vigent i in m a te ri a d i
                                                      co nteniment o della diff usi o ne de l c o vi d -1 9
Cronache - Città Metropolitana ...
UNA CAR
       Siamo l     TOLINA
                              DA.
                                                                         #ComuniCittàMetroTo
      territo Città metrop ..
                a
               rio che         olitana
      Forti d            s                con il
               i patri pazia dalla                m
     muovere           mon              pianura aggior numer
                ma spes i naturali,               ai lagh          o d
                                                           i, alle i Comuni, be
     perle d            s                a rtistic
              ella pr o diamo per                  i                 montagn         n 3
                      ov               scontat        e c ul                  e olimp 12, ed un va
    Noi del
             la comu incia torine               o che t turali abbia                                     sto
    valoriz          ni               se.                utti co          mo tant iche alle co
             zare le cazione isti                                noscano
                                                                           l
                                                                                   o da ra
                                                                                           c c o
                                                                                                      lline.
   Ora che            nostre          t uz                                   e storie,           ntar
              s               peculia ionale di Ci                                       le curi e e pro-
   @CittaM i torna per                 r                  ttà met
            etroTo           qualche ità ed ogni                  ropolit                          osità,
                                                                                                           le
  per ogn           ch                settima           gio               ana ogn
            uno dei e conta su u               na in l rno pensiamo                i giorn
                                                                                           o
  Una car            nostri         n g                  ockdown           a come              c
           to                Comuni. rande numero                , d                farlo a erchiamo di
 ci segu lina al gior                                     di foll edichiamo su              l
           e e rip          no, una                               ower (o          lla pag meglio.
 sfoglia           or                sintesi                              ltre 14           in
          re onli tare anche q                                                     mila) u a Facebook
Chi avr            ne ques         ui sull di cose bell                                    na cart
                           te pagi           a nostr          e                                       olina
          à
sapeva. voglia di le               ne                 a Agenz che ci piace
                           ggere l .                          ia sett            c
                                                                       imanale ondividere c
                                  e nostr                                                         on c
                                            e carto                              per chi
                                                     line tr                              preferi hi
                                                             overà f                                sce
                                                                      orse qu
                                                                               alcosa
                                                                                       che anc
                                                                                                 ora non

                                                                                                   c.ga.

                                               Si chiamano baronesi i circa 600 abitan-
                                              ti di questo Comune collocato di fronte
                                              all'anfiteatro morenico di Ivrea, a una
                                              quarantina di chilometri da Torino. Ha un
                                             posto importante nella storia dell’arte,
                                             BARONE, perché il suo castello costi-
                                             tuisce una delle più significative archi-
                                            tetture barocche del Canavese. Fu costrui-
                                            to nella prima metà del ‘700 per incarico
                                           dei Valperga di Caluso, la famiglia comitale
                                           del luogo, su progetto dell’architetto Co-
                                           stanzo Michela, collaboratore dello Juvarra
                                          alla palazzina di Stupinigi. Presenta al suo
                                          interno una scala monumentale, a sbalzo del
                                          muro, di notevole fattura. A metà Ottocento
                                         i Valperga lo cedettero ai Palma di Cesnola,
                                         che lo rivendettero 50 anni dopo. Fu coinvolto
                                         nelle vicende della Seconda guerra mondiale:
                                        occupato dai partigiani nel settembre 1944, il
                                        1° ottobre fu assaltato dai tedeschi, che lo
                                        incendiarono in parte e lo saccheggiarono. Ma
                                       il barocco a Barone non finisce qui: il Michela
                                       è autore anche della parrocchiale di Santa Maria
                                       Assunta, pregevole facciata in cotto e ricca ba-
                                      laustra all’interno. Una tradizione locale vuole
                                      che i mattoni per le due costruzioni siano stati
                                      preparati e cotti nella regione Rittana, al mar-
                                      gine orientale del paese sulla strada per Candia.

                                      CORIO   è immerso in una cornice paesaggistica di
                                      grande bellezza, paese collinare che nella bella
                                      stagione diventa una meta turistica.
                                      Molte persone provenienti dalla città si recano
                                      nel paese delle valli di Lanzo per passare le va-
                                      canze e approfittare della tranquillità del luo-
                                      go, tra panorami incantevoli e effettuare escur-
                                      sioni sui monti circostanti, a contatto con un
                                      ambiente naturale intatto.
                                      Un’altra particolarità del comune di circa 3000
                                      abitanti, è che è ancora parlata la lingua franco
                                      provenzale, caratteristici del paese sono i co-
                                      gnomi doppi in cui la seconda parte del cognome
                                       fa riferimento a una frazione di cui era origi-
                                       naria la famiglia.
                                        Il monumento più importante di Corio è la chiesa
                                        di San Genesio, costruita nel 1744, su di un
                                         precedente edificio religioso, in stile ba-
                                         rocco.
                                          Degni di nota per il loro valore artistico
                                          sono alcuni ponti in pietra: il Ponte Picca
                                          del XIV secolo, la cui struttura è composta
                                          da un’unica arcata e il Ponte dell’Avvocato
                                      anch’esso del XIV secolo, ma a due arcate.
                                      Molte sono le feste e le manifestazioni che ven-
                                      gono organizzate: la fiera dell’artigianato, a
                                      maggio; la festa della Madonna del Monte Soglio,
                                      a luglio; la festa di San Rocco, ad agosto, e la
                                      sagra della castagna, a novembre.

                             CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                                        9
Cronache - Città Metropolitana ...
#ComuniCittàMetroTo

                                        FORNO   ha una lunga storia anche se la sua au-
                                        tonomia è piuttosto recente. La località è citata
                                        in documenti della metà del Seicento ma diviene
                                        comune solo nel 1927. Le vicissitudini di que-
                                        sto spicchio di Canavese passano anche attraverso
                                                          le tristi storie di stregone-
                                                           ria: qui sono stati celebrati
                                                           dall’inquisizione, secondo do-
                                                           cumenti d’archivio, processi
                                                           contro due donne ed un uomo,
                                                           tutti mandati al rogo. Il suo
                                                           territorio è stato scenario di
                                                           duri scontri durante la Seconda
                                                            guerra mondiale. I partigiani
                                                            di Forno sono stati i protago-
                                                            nisti alla fine del 1943 della
                                                            "Battaglia del Monte Soglio"
                                                            contro i nazifascisti. Mol-
                                                            ti i caduti in combattimento,
                                                            una ventina di partigiani sono
                                                            stati fucilati in paese di
                                                            fronte alla casa del fascio.
                                                             Passeggiando tra le vie del
                                                             centro incontriamo la chie-
                                                             sa parrocchiale dedicata alla
                                                             Vergine Assunta, con il cam-
                                                             panile romanico e la casa
                                                             parrocchiale   risalente   al
                                                             Seicento, tre le navate che
                                                             ospitano sette altari. Di due
                                                              secoli prima la cappella di
                                                              San Bernardo nella frazione
                                                            Cimapiasole. Degno di nota an-
                                        che il Santuario dei Milani, fondato da un gruppo
                                        di milanesi che si erano insediati in zona nel
                                        XII secolo.
                                        È un buon punto di partenza per lunghe passeg-
                                        giate nel verde e sui monti circostanti. Buona
                                        gita a Forno!

                                        Oggi saluti da ISOLABELLA, piccolo comune di
                                        circa 383 abitanti, un paese di frontiera a pochi
                                        passi dagli astigiani Cellarengo e Valfenera, con
                                        le strade che portano dritto a Villanova d’A-
                                        sti: un vero Comune che fa da ponte tra la zona
                                        sud di Torino e i territori dell’astigiano e del
                                        cuneese, da dove si passa per raggiungere le
                                                    grandi città e le colline del Roe-
                                                     ro e dell’astigiano. Il Comune di
                                                     Isolabella è stato spesso conteso
                                                      negli anni da Poirino, Valfenera e
                                                      Cellarengo fino a diventare realtà
                                                       autonoma, con una comunità che ha
                                                       l’ambizione di ripopolarsi ed es-
                                                        sere protagonista nel tessuto so-
                                                        ciale. Per chi passa in biciclet-
                                                         ta, tappa d’obbligo alla fontana
                                                         con acqua freschissima! La tran-
                                                          quillità e la pace sono la cor-
                                                          nice ideale per pedalare, cam-
                                                           minare o girare in auto perché
                                                           le strade sono ben asfaltate e
                                                            i contadini sono sempre pronti
                                                            a vendere i propri prodotti.
                                                             Fra le particolarità storiche
                                                             suggeriamo di ammirare Piazza
                                                              Cavour, il piccolo Munici-
                                                              pio, il campanile, la Par-
                                                               rocchia di San Vincenzo e la
                                                               Chiesa cimiteriale di San
                                                                Bernardo.
                                                                Ma Isolabella è famosa an-
                                                                 che perché era sotto il
                                                                 controllo di Camillo Ben-
                                                                  so di Cavour conte di Iso-
                                                                  labella.
                                                                   Lo statista che ha dato
                                                                   vita all’Italia unita è
                                                                    passato anche da qui,
                                                                    lasciando le sue tracce.

  10     CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
#ComuniCittàMetroTo

Non ha nulla a che fare
con l’abbattimento de-
gli animali da carne il
nome di questo piccolo
Comune    del  Pinerole-
se: il nome MACELLO
deriva dal popolo dei
Magelli, una tribù di
Liguri che aveva pre-
so possesso della zona
in epoca preromana, e
che    dall’espansione
di Roma fu spazzata
via nel III secolo
a.C.
Il paese è domina-
to dalla mole del
castello, edifica-
to nel XIII secolo
come     costruzione
fortificata a ca-
rattere militare.
Dalla fine del XIV
secolo e fino ai
primi dell’800 fu
in possesso dei So-
laro, famiglia guelfa di ori-
gine astigiana che dominò su Macello per
quattro secoli, la cui storia – come spiega il
sito Internet del Comune - “non si separò mai
da quella del paese, e la cui influenza arriva
praticamente sino ai giorni nostri”. Il maniero
presenta una pianta pressoché quadrata con tor-
rione centrale (mastio), quattro torrette d'an-
golo (bertesche), cortile interno piccolo e rac-
colto, tracce dell'antico ponte levatoio e del
fossato perimetrale. Nel ‘700 fu rimaneggiato con
trasformazioni barocche e adibito a residenza si-
gnorile. Restaurato integralmente tra il 1980 e
il 1982, presenta un parco di 12.000 mq. ricco di
piante secolari. Oggi è utilizzato come location
per matrimoni e quindi, Covid permettendo, può
essere visitato dal pubblico.

Carissimi,
oggi vi saluto da OGLIANICO, un suggestivo
paese che avrebbe origine romane,     anche se le
prime notizie documentate risal-
gono al secolo XII: in un diplo-
ma del 1110 l'Imperatore Enrico
IV, nel confermare numerosi feu-
di ai fratelli Guido ed Ottone,
conti del Canavese, ricorda fra
questi Oglianico. Fino al XIV
secolo il paese appartenne in
parte ai Valperga e in parte ai
San Martino, che dovettero nel
tempo assoggettarsi al domi-
nio e all’influenza sabauda.
Risalgono al 1352 gli Statuti
concessi dal conte di Savo-
ia, che costituirono la base
del diritto pubblico citta-
dino e furono ratificati so-
lennemente ad Avigliana da
Ibleto de Challant, capita-
no generale del Piemonte e
balivo delle Valli di Susa
e del Canavese. Oglianico
vale una visita per il bel-
lissimo ricetto medievale,
rimasto pressoché integro
nel suo impianto urbani-
stico, con un unico in-
gresso difeso dalla torre-porta.
Il ricetto venne concepito come ricovero per-
manente delle provviste, delle persone e degli
animali in caso di attacchi dall’esterno. Arrive-
derci dunque ad Oglianico, quando sarà possibile
riprendere la bella tradizione della festa del
Calendimaggio e delle Idi di Maggio, in cui il
paese ritorna al XIV secolo!

                                                    CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA       11
#ComuniCittàMetroTo

                                        Oggi   scriviamo     la nostra cartolina da
                                        VALLO TORINESE      cui si arriva direttamente dal
                                        Passo della Croce: vi serviranno almeno due ore
                                        di salita, ma ne vale pena!
                                        L’ascensione al Passo della Croce con partenza
                                        da Vallo Torinese è una di quelle esperienze che
                                              restano nel cuore.
                                               Lasciate l’auto in una delle due piazze
                                               che portano alla Cappella di San Rocco (a
                                               570 m. di altitudine circa) da dove al-
                                                zando lo sguardo vedrete sulla destra, il
                                                monte Turu con il ripetitore della Rai e
                                                sulla sinistra il monte Druina.
                                                Il Passo della Croce, visibile tra le due
                                                cime, si trova all’incontro di due linee
                                                elettriche ed il percorso è ben segna-
                                                 lato. Dopo alcuni tornanti incontrerete
                                                 una palina in legno che vi indicherà il
                                                 sentiero, abbandonate la strada sterrata
                                                 e sarete già tra bassi ginepri e pini
                                                 silvestri
                                                 Sappiate che questo sentiero, usato sin
                                                  dall’antichità come collegamento tra la
                                                  Val Ceronda e la Valle di Viù, è sta-
                                                  to un’importante via durante la seconda
                                                  guerra mondiale per le squadre partigia-
                                                  ne che operavano in zona.
                                                  Lungo il percorso si trovano numerose
                                                   fontane, tutte ben segnalate.
                                                   Dal 2000 una statua della Madonna è sta-
                                                   ta posizionata ai piedi della Croce e
                                                   ogni anno il primo sabato di settembre
                                                   (covid permettendo) si svolge la festa
                                                   organizzata dalla Pro loco.

                                        Cartoline di Bellocchio, Fassinotti, Furriolo,
                                        Gatti, Prandi

  12     CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Venerdì dal sindaco

Nel paese che costruì un ospedale
da campo partigiano in una notte

L
        a tappa numero 12 del Venerdì dal sinda-                 to vivace, fatto di belle escursioni nel territorio
        co è stata a Groscavallo, ultimo Comune                  circostante. E con un pensiero alla Resistenza e
        della Val Grande di Lanzo, con un pas-                   all’impresa memorabile di un giovane medico
        sato turistico importante (le tante ville                dal futuro importante.
liberty, tra cui quella di Giovanni Pastrone, au-                                                    Cesare Bellocchio
tore di Cabiria) e un presente comunque mol-

 IL VENERDÌ DAL SINDACO A GROSCAVALLO, TRA PRESENTE E PASSATO

  Questa puntata del Venerdì dal sindaco cade il 23 apri-          te per chi voglia trasferirsi qui e impiantare un’attività
  le, e non a caso. Con il sindaco Giuseppe Giacomelli,            economica, sia essa una bottega di prodotti tipici o un
  infatti, è stato un piacere rievocare una vicenda molto          altro esercizio commerciale come un negozio di abbi-
  significativa della guerra partigiana delle Valli di Lanzo.      gliamento o di articoli sportivi, di cui c’è richiesta so-
  Proprio a Groscavallo, infatti, precisamente nella fra-          prattutto da parte dei turisti, che d’estate portano da
  zione Richiardi, un giovane medico di famiglia ebrai-            200 a circa 3mila il numero di abitanti presenti nel Co-
  ca, nato in Ungheria ma torinese di adozione, Simone             mune: vengono qui per l’opportunità di fare delle belle
  Teich Alasia (che negli anni dopo la guerra diventò un           passeggiate escursionistiche, in particolare verso i me-
  grande chirurgo plastico, contribuendo alla nascita              ravigliosi laghi alpini che ne punteggiano il territorio.
  del Cto-Centro traumatologico ortopedico di Torino, e            Una tradizione turistica che affonda le sue radici alla
  fondò il primo centro grandi ustionati in Italia) , riuscì       fine dell’800 quando, inaugurata la strada carrozzabi-
  nell’impresa di mettere in piedi in una sola notte – an-         le Ceres-Forno Alpi Graie, cominciò un flusso sempre
  che grazie al determinante contributo della popolazio-           più consistente di villeggianti. E le molte ville liberty - a
  ne locale e di un dentista sfollato in loco – un vero e          partire da quella di Giovanni Pastrone, produttore del
  proprio ospedale da campo, munito di letti, materassi,           kolossal del cinema muto Cabiria, collocata a Richiardi
  lenzuola, medicine, ferri chirurgici e quant’altro fosse         proprio davanti all’ex scuola elementare - sono lì a te-
  necessario per l’assistenza ai feriti e addirittura per ef-      stimoniarlo.
  fettuare interventi chirurgici. La sede dell’ospedale era        La chiacchierata con il sindaco Giacomelli si è conclusa
  la scuola elementare di Richiardi, e per il dottor Silvio        con la fatidica domanda finale sulla passione necessa-
  (questo il suo nome di battaglia) fu fondamentale per            ria per svolgere il ruolo di primo cittadino in un piccolo
  l’assistenza ai malati l’aiuto della maestra, che si pro-        Comune del nostro territorio. Bella la risposta: la pas-
  digò giorno e notte al suo fianco.                               sione c’è ed è tanta perché sei nato qui e ci tieni a che
  Ma non di solo passato si è parlato durante la chiac-            le cose funzionino: ti dai da fare per non lasciare anda-
  chierata col sindaco Giacomelli, il quale ha spiegato            re in malora le cose che hanno fatto i tuoi antenati con
  come Groscavallo possa essere una meta interessan-               tanta fatica.

                                                                CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                           13
Venerdì dal sindaco

                                         La vicenda partigiana di Simone Teich Alasia, con l’e-
                                         pica impresa dell’allestimento in una sola notte di un
                                         ospedale da campo in grado di garantire anche inter-
                                         venti chirurgici, è al centro della videoclip intitolata
                                         “Senza sparare un colpo. Storie di resistenza”, realiz-
                                         zata dall’associazione di promozione sociale Swinging
                                         Turin, in collaborazione con la Fondazione Donat-Cattin
                                         e con il patrocinio della Città metropolitana di Torino,
                                         in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile. “Senza
                                         sparare un colpo” fa parte del programma delle cele-
                                         brazioni della Liberazione allestito dal Polo del ‘900,
                                         e sarà online domenica 25 aprile alle 15 sulla pagina
                                         Facebook e sul sito della Fondazione Donat-Cattin.

   14     CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali

Micromobilità già attiva a Collegno,
presto anche a Grugliasco e Nichelino

È
        già presente a Colle-
        gno, e in corso di atti-
        vazione a Grugliasco e
        a Nichelino, il servizio
di micromobilità lanciato a
ottobre dell’anno scorso con
un bando della Città metro-
politana che mirava a indivi-
duare operatori interessati a
fornire questo tipo di servi-
zio, costituito dall’utilizzo in
condivisione di monopattini
elettrici. Oltre ai Comuni ci-
tati, ha manifestato il proprio
interesse Venaria Reale. Tre
gli operatori attivi a Collegno,
e presto presenti a Grugliasco     Città metropolitana, Agenzia         "La Città metropolitana è im-
e a Nichelino: Bird, Dott e Hel-   per la mobilità piemontese e         pegnata a sviluppare politiche
biz. Per ora il servizio riguar-   gli operatori interessati hanno      di contrasto all'inquinamento
da solo i monopattini elettrici.   costituito un tavolo di lavoro       atmosferico, di miglioramen-
Altri Comuni sono in attesa di     per monitorare costantemente         to della qualità dell'aria, di
ricevere manifestazioni di in-     il servizio e migliorarlo, ren-      inclusione delle aree più pe-
teresse da parte degli opera-      dendolo uniforme in termini          riferiche e per il decongestio-
tori di micromobilità: Carma-      di qualità e degli obiettivi di      namento del traffico e dello
gnola, Chieri, Chivasso, Ivrea,    sostenibilità su tutto il territo-   spazio pubblico" spiega il con-
Moncalieri, Pinerolo, Rivoli.      rio metropolitano.                   sigliere delegato alla pianifi-
                                                                        cazione strategica Dimitri De
                                                                        Vita."Certamente in quest'ot-
                                                                        tica i servizi di micromobilità
                                                                        sono un tassello fondamen-
                                                                        tale, sia per i grandi Comuni
                                                                        che per quelli più piccoli, per i
                                                                        quali costituiscono anche stru-
                                                                        menti di sviluppo turistico. Per
                                                                        questo il servizio deve fornire
                                                                        garanzie di qualità omogenee
                                                                        su tutto il territorio: la creazio-
                                                                        ne di una sorta di 'albo' degli
                                                                        operatori interessati consente
                                                                        di incrociare meglio la doman-
                                                                        da e l'offerta e di mantenere
                                                                        alto lo standard qualitativo e
                                                                        aderente alle necessità del ter-
                                                                        ritorio".

                                                                                                        c.be.

                                                  CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                    15
Attività istituzionali

Catalogo CeSeDi ‘21-’22:
didattica digitale tra i temi preferiti

È
        il tema che va sotto il
        titolo “Metodologie di-
        dattiche, didattica di-
        gitale e nuove modalità
di insegnamento” quello più
gettonato da parte dei 638
insegnanti che hanno par-
tecipato al sondaggio orga-
nizzato dal Ce.Se.Di (Centro
servizi didattici) della Cit-
tà metropolitana di Torino
per predisporre la program-
mazione del catalogo 2021-
2022. Seguono “Ambiente
scolastico, tematiche legate
alla famiglia e all’affettivi-
tà degli studenti, benessere
e salute”, “Educazione civi-
ca: ambiente”, “Educazione
scientifica” e “Parità, diritti
e inclusione”. Messi poi di
fronte alla scelta tra forma-
zione in presenza e formazio-
ne in remoto su piattaforma
digitale, il 47,6% dei docenti
ha optato per quest’ultima,
contro il 20,8 che preferisce
la modalità in presenza e il
24,7 che predilige un insieme
delle due cose.
Per un identikit degli inse-
gnanti che hanno risposto al
sondaggio: il 96,1% lavora nel-
la scuola pubblica, il 39,1% in-
segna nella scuola superiore
(il 28,8 nelle elementari e il
20,3 alle medie), il 46,1% ap-
partiene alle discipline uma-      sondaggio, e gli operatori del     come sempre, i progetti for-
nistiche (il 32,5% alle materie    CeSeDi che l’hanno predispo-       mativi saranno vagliati dall’ap-
scientifiche); per quanto ri-      sto” commenta la consiglie-        posita commissione formata
guarda la dislocazione geo-        ra metropolitana con delega        da rappresentanti di Regione
grafica, il 94,8% opera in Pie-    all’istruzione, Barbara Azzarà.    Piemonte, Città metropolitana
monte (il 73,8 in provincia di     “Gli esiti ci aiuteranno a indi-   e Ufficio Scolastico regionale e
Torino e il 7% nel Cuneese).       viduare le nuove linee guida       provinciale”.
“Ringrazio molto gli insegnan-     per la redazione del catalogo
ti che hanno partecipato al        CeSeDi del prossimo anno. Poi,                                 c.be.

      16      CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali

Monitoraggio del lupo: in corso l’analisi
dei dati

N
          ello scorso numero di      tana di Torino interessate al         tra personale di vari Enti, Ca-
          “Cronache” avevamo         monitoraggio.                         rabinieri forestali, guardiapar-
          annunciato la conclu-      Le linee guida e i protocol-          co, agenti faunistico-ambientali
          sione della raccolta si-   li operativi, a cui tutti gli enti,   della Città metropolitana, Gev,
stematica dei segni di presenza      i professionisti e i volontari si     volontari indipendenti o appar-
del lupo sul campo, che costi-       devono attenere sono state ela-       tenenti ad associazioni come
tuiva la fase 1 del primo moni-      borate dall’Ispra, l’Istituto su-     la Commissione internaziona-
toraggio nazionale della specie,     periore per la protezione e la        le per la protezione delle Alpi,
lanciato nell’autunno 2020 dal       ricerca ambientale, che ha coor-      il Wwf e il Cai, il personale dei
Ministero per la Transizione         dinato il monitoraggio a livello      comprensori alpini (CA TO 1,2
ecologica.                           nazionale. Grazie al progetto         e 3) e dell'azienda faunistico ve-
Mentre è in corso la fase 2,         Life WolfAlps EU è stata creata       natoria dell'Albergian.
che prevede la validazione e         una rete di Enti e di volonta-        Sono stati individuati 192 tran-
l’archiviazione dei campioni         ri che collabora alle attività di     setti per un totale di 1150 chi-
biologici da inviare ai vari la-     campo finalizzate alla raccolta       lometri da percorrere, la mag-
boratori di genetica di riferi-      di segni indiretti della presen-      gior parte dei quali monitorati
mento, facciamo il punto su          za del lupo, animale difficile da     a piedi una volta al mese per
come si sono svolte nei mesi         avvistare ma che lascia tracce        sei mesi, con l'obiettivo di rac-
scorsi le operazioni nelle           che possono essere rilevate dal       cogliere i segni di presenza. Ol-
zone della Città metropoli-          personale del network debita-         tre ai segni materiali, sono stati
                                         mente formato: escrementi,        raccolti dati fotografici e video
                                         impronte sulla neve, resti        validati, sia occasionali che de-
                                         della predazione e del con-       rivanti dal monitoraggio siste-
                                         sumo di ungulati selvatici.       matico della specie con l'impie-
                                         Il monitoraggio viene svolto      go delle fototrappole.
                                         in modo sistematico e ca-
                                         lendarizzato da ottobre a         STIMARE I BRANCHI E LA LORO
                                         marzo. Nel caso del territo-      DISTRIBUZIONE
                                         rio della Città metropolita-      L'obiettivo del monitoraggio è
                                         na di Torino è stata monito-      la stima della consistenza nu-
                                         rata la porzione della catena     merica dei branchi e della loro
                                         alpina che va dalla Val Pelli-    distribuzione sul territorio. I ri-
                                         ce al Canavese e quindi dal       sultati non possono prescinde-
                                         confine con la Provincia di       re dalle analisi genetiche deri-
                                         Cuneo (anch’essa interessa-       vanti dalla raccolta di campioni
                                         ta al monitoraggio) a quello      fecali freschi (ma anche dai lupi
                                         con la Valle d'Aosta. Per la      rinvenuti morti), che consen-
                                         prima volta, oltre ai territori   tono il riconoscimento indivi-
                                         alpini, sono stati monitorati     duale degli animali, la ricostru-
                                         quelli collinari tra il Chivas-   zione delle relazioni parentali
                                         sese e il Chierese, il parco      e dei fenomeni di dispersione.
                                         della Mandria e la zona a         Tutte le informazioni sono utili
                                         quota più alta della Serra        per chiarire nel tempo le dina-
                                         morenica di Ivrea.                miche dei branchi e la loro con-
                                         Sono state ben 170 le per-        figurazione spaziale, partendo
                                         sone coinvolte nell’attività,     dal presupposto che un singolo

                                                     CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                    17
Attività istituzionali

branco occupa un territorio                Rispetto ai precedenti monito-                ropea i dati relativi allo status di
che ha un’estensione varia-                raggi, la tecnica non è cambiata.             conservazione del lupo, essendo
bile tra i 100 e i 200 chilo-              Quelli che cambieranno saranno                la specie inserita nell’allegato D
metri quadrati.                            probabilmente i dati sulla con-               della direttiva Habitat come “spe-
I dati raccolti in campo du-               sistenza numerica e la distribu-              cie prioritaria, di interesse co-
rante l'inverno comportano                 zione della specie, poiché l'area             munitario che richiede una pro-
un successivo lavoro di alcuni             monitorata a partire dall’ottobre             tezione rigorosa”. Le istituzioni
mesi da parte dei ricercatori,             2020 è un po' più ampia rispetto              dovranno prendere decisioni
poiché devono essere proces-               alla campagna conclusa nel 2018.              che, con l’espansione della popo-
sati, analizzati geneticamente             Grazie al supporto di un gruppo               lazione in zone nuove, alcune a
e sintetizzati in report tecni-            di ricercatori, si otterrà una stima          bassa quota, le pongono di fron-
co, che presumibilmente sarà               attendibile della distribuzione               te a scelte inedite. Il primo passo
disponibile verso la fine di               e della popolazione del lupo in               verso qualsiasi tipo di ipotesi per
quest’anno. Un primo bilan-                Italia. I dati saranno messi a di-            la gestione della specie lupo è la
cio potrebbe essere costituito             sposizione delle istituzioni, che             conoscenza scientifica dello sta-
dalla distribuzione dei segni di           sono tenute a comunicare perio-               tus della popolazione.
presenza sul territorio.                   dicamente alla Commissione Eu-                                       Michele Fassinotti

 IL NOSTRO GRAZIE A CHI HA CAMMINATO ALLA RICERCA DELLE TRACCE DEL LUPO

  Per sei mesi, dall’ottobre del 2020 al marzo scorso, hanno percorso sistematicamente e con grande attenzione e precisio-
  ne 192 porzioni del territorio alpino e collinare torinese alla ricerca di segni della presenza o del passaggio dei lupi. Sono
  170 tra volontari e dipendenti di Enti pubblici, Carabinieri forestali, guardiaparco, agenti faunistico-ambientali della Città
  metropolitana e Gev, che una volta al mese hanno camminato sui percorsi loro assegnati, raccogliendo o documentando
  le prove inequivocabili del fatto che il predatore per eccellenza era stato o è ancora presente in quei luoghi. Sono persone
  normalissime, ma contagiate dalla passione per la natura e dal desiderio di fare qualcosa per il proprio territorio. Pubblica-
  re le immagini dei volti di alcuni di loro è un modo per ringraziarli a nome dell’intera comunità metropolitana.

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Attività istituzionali

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Attività istituzionali

Per rilanciare il Pinerolese
Un intervento dei sindaci della zona omogenea 5

U
           n grappolo di progetti
           per riqualificare e ri-
           lanciare un territorio,
           il pinerolese. Quattro
indicazioni attorno alle quali
è possibile pianificare, da un
lato, lo sviluppo di quest’area
territoriale e, al contempo, va-
lorizzarne alcune storiche spe-
cificità colmando un ritardo di
investimenti che di fatto conti-
nuano a bloccare o a rallentare
il futuro di questo territorio.
Innanzitutto il capitolo delle
infrastrutture. Nello specifico,     e della prima cintura torinese.     ti svettano su questo versante.
del collegamento ferroviario tra     Un investimento che si rende        Su tutti il futuro e la prospetti-
Pinerolo e Torino. Un raddop-        sempre più necessario non solo      va del Forte di Fenestrelle. Mo-
pio selettivo di una linea che       per decongestionare il traffico     numento simbolo della Città
continua ad essere tra le più        da e verso Torino ma anche, e       metropolitana di Torino e già
frequentate a livello regionale e    soprattutto, per garantire un       simbolo della Provincia di Tori-
che, purtroppo, registra una og-     collegamento veloce ed efficien-    no, è anche noto come la ‘gran-
gettiva e non più sopportabile       te con il capoluogo subalpino.      de muraglia piemontese’. Il po-
carenza di servizi e di collega-     In secondo luogo il capitolo del    tenziamento e il rafforzamento
menti. Non mancano, al riguar-       turismo. Una antica e radicata      del Forte può rappresentare un
do, i progetti di miglioramento      vocazione di questo territorio      autentico volano per lo svilup-
e di maggior efficienza che ri-      che lega in un disegno armoni-      po turistico di tutto il territorio.
guarda l’intera linea ferroviaria    co la pianura pinerolese con la     Come la valorizzazione degli
e che coinvolge, di conseguen-       collina e la montagna delle sue     altri Beni Faro del Pinerolese,
za, molti comuni del Pinerolese      valli circostanti. Alcuni elemen-   delle ville e dei parchi, presidi
                                                                         storici e culturali che sono pre-
                                                                         senti in quest’area territoriale.
                                                                         Anche su questo versante non
                                                                         mancano progetti di riqualifica-
                                                                         zione e valorizzazione di molti
                                                                         siti che possono diventare non
                                                                         solo elementi di attrattività tu-
                                                                         ristica ma anche, e soprattutto,
                                                                         volano economico e riscoperta
                                                                         di un territorio che affonda le
                                                                         sue radici in una storia ricca
                                                                         di simboli e di monumenti che
                                                                         ne hanno scandito il cammino.
                                                                         Al riguardo, la valorizzazione
                                                                         della sentieristica rappresen-
                                                                         ta un altro elemento decisivo
                                                                         che qualifica l’offerta legata

                                                    CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                   23
Attività istituzionali

                                                                          In ultimo, ma non per ordine di
                                                                          importanza, la pianificazione
                                                                          di una sanità di prossimità. Un
                                                                          progetto utile e funzionale per
                                                                          un territorio come il pinerole-
                                                                          se, per la sua concreta confor-
                                                                          mazione, per la sua estensione
                                                                          geografica e per il suo assetto
                                                                          sociale. Un territorio che richie-
                                                                          de sotto il profilo sanitario e so-
                                                                          cio assistenziale un processo di
                                                                          progressivo ma irreversibile in-
                                                                          formatizzazione dei servizi per
                                                                          garantirne una migliore e più ef-
                                                                          ficiente fruibilità da parte dei cit-
                                                                          tadini. Tenendo conto che il pi-
                                                                          nerolese conta una consistente
all'outdoor, all'escursionismo e     giovanile. Una connessione che,      e crescente popolazione anziana
al cicloturismo (territorio scel-    in virtù di un crescente e poten-    e che, di conseguenza, richiede
to anche per il Giro d'Italia e il   ziale utilizzo del ‘lavoro agile’,   una sanità che non contempli
Tour de France) dell’intero ter-     può trasformare il Pinerolese        difficoltà logistiche e di sposta-
ritorio pinerolese. Inoltre l'ere-   in un’area territoriale sempre       mento. Una sanità di prossimi-
dità post olimpica rappresenta       più appetibile contribuendo          tà, dunque, che sia in grado di
una peculiarità che qualifica il     a ridurre l’inquinamento me-         incrociare e soddisfare le istan-
territorio come fortemente le-       tropolitano e a creare nuove         ze che provengono soprattutto
gato allo sport. Un giacimento       opportunità di lavoro in sede        dalle aree montane che restano
di risorse culturali, storiche e     locale. Un investimento che si       quelle maggiormente in difficol-
ambientali che proprio in que-       rende necessario alla luce della     tà per quando riguarda l’offerta
sto periodo particolare può          nuova evoluzione tecnologica         dei servizi sanitari.
offrire importanti opportunità       che si può e si deve estendere       Quattro progetti, dunque, che
per un turismo che punta a ri-       alla scuola e agli stessi edifici    possono garantire uno svilup-
scoprire la dimensione soste-        pubblici.                            po migliore e più equilibrato
nibile, naturalistica ed ambien-                                          per l’intero territorio pinero-
tale. Infine, il Pinerolese può                                           lese e per la sua prospettiva
essere valorizzato nella sua pe-                                          di area integrata ma che può
culiarità di incontro e dialogo                                           offrire anche molte opportu-
ecumenico valorizzandone le                                               nità per i suoi residenti e per
risorse architettonico-storico-                                           tutti coloro che individuano in
culturali legate allo spirito.                                            quest’area piemontese una mi-
In terzo luogo il settore legato                                          glior qualità della vita.
alla digitalizzazione. Un inve-                                           Sarà impegno di tutti i Sindaci
stimento decisivo per un ter-                                             dell’area omogenea pinerolese
ritorio compatto come il Pine-                                            portare avanti con determina-
rolese e che può trarre da una                                            zione queste linee strategiche
efficace copertura della rete                                             e lavorare compatti, con gli
e dei servizi ad essa collegati                                           attori del territorio che dimo-
enormi benefici. E non solo di                                            streranno interesse e impegno,
carattere economico e produt-                                             al fine di attrarre investimenti
tivo. Una connessione che può                                             attraverso tutte le opportunità
avere, dunque, ripercussioni                                              di finanziamento che si presen-
positive per le imprese locali                                            teranno.
e per un ulteriore incremento
                                                                                 I Sindaci della zona omogenea 5
dell’occupazione, soprattutto

      24      CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali

Aperitivi disobbedienti a Chivasso.
Marocco: "Le leggi vanno rispettate"

“
      Siamo tutti convinti che si
      debba poter lavorare per
      far vivere le nostre città
      anche attraverso manife-
stazioni stimolanti ed attratti-
ve: ma non possiamo tollerare
l'arrivo di pullman carichi di
negazionisti che utilizzano il
caso della torteria di Chivasso
per sfidare lo Stato, negando
la pandemia e strumentaliz-
zando politicamente".
Il vicesindaco della Città me-
tropolitana di Torino Marco
Marocco, amministratore co-
munale di Chivasso, intervie-
ne sui cosiddetti "aperitivi di-
sobbedienti" che da settimane
si ripetono alla Torteria di via    Covid, si sono dati appunta-        merito alle violazioni che per
Orti a Chivasso, diventando         mento nel locale attraverso i       tutelare i ristoratori e i com-
un appuntamento fisso del           social" commenta preoccupato        mercianti che hanno sempre
sabato sera.                        Marocco che sottolinea come         rispettato le regole.
"Anche sabato scorso più di         il sindaco di Chivasso Claudio      "Si è davvero superato il limi-
100 persone senza mascherine,       Castello abbia sollecitato l'in-    te” aggiunge Marocco “la po-
in barba a tutte le regole anti     tervento della prefettura, sia in   litica è chiamata ad interveni-
                                                                        re soprattutto alla luce delle
                                                                        strumentalizzazioni       dell'e-
                                                                        strema destra: dobbiamo tu-
                                                                        telare la maggioranza dei cit-
                                                                        tadini e dei commercianti che
                                                                        rispettano le leggi dello Stato,
                                                                        ricordando i drammi vissuti
                                                                        da migliaia di famiglie che in
                                                                        Piemonte hanno avuto vittime
                                                                        a causa del Covid".
                                                                        Marocco conclude: "la totalità
                                                                        dei commercianti vuole riaprire,
                                                                        ma in sicurezza e non sfidando
                                                                        la scienza. Lo Stato, la Regione
                                                                        Piemonte e tutti gli amministra-
                                                                        tori locali stanno operando per
                                                                        tornare il prima possibile alla
                                                                        normalità, nel rispetto delle
                                                                        leggi e nel contrasto forte alla
                                                                        diffusione della pandemia".
                                                                                                       c.ga.

                                                   CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                  25
RUBRICA       SISTEMI NATURALI

La scala di risalita per i pesci
a Villafranca Piemonte
Un esempio del lavoro di squadra della Città metropolitana

P
        er vivere adeguatamen-      d'acqua. Fino ad alcune decine      verso la fine del mese di giu-
        te, la maggior parte dei    di anni fa risalivano il Po anche   gno. Il secondo spostamento
        pesci che solcano i corsi   a monte di Torino, dove cresce-     avviene nei mesi di settembre
        d'acqua hanno bisogno       vano per alcuni anni e poi ri-      e ottobre, alla ricerca di tratti
di potersi spostare da un am-       percorrevano il tragitto inverso    di corso d'acqua caratterizza-
biente ad un altro, sia per ali-    per potersi riprodurre.             ti da ghiaia di medie dimen-
mentarsi che per cercare aree       La trota marmorata nel corso        sioni, dove le trote marmorate
idonee alla riproduzione. Al-       dell'anno compie invece due         possono deporre le uova.
cune specie possono compiere        spostamenti verso monte. Il         In Italia l’impossibilità di com-
migrazioni di migliaia di chilo-    primo durante il periodo pri-       piere queste migrazioni è all’o-
metri. Le anguille, ad esempio,     maverile, quando i Ciprinidi        rigine del rischio di estinzione
nascono nel mare dei Sargassi       reofili (barbi, vaironi e ca-       che stanno correndo alcune
e, grazie alle correnti oceani-     vedani ad esempio) di cui si        specie ittiche. Le migrazioni
che, arrivano fino alle coste       ciba vanno alla ricerca di aree     sono di fondamentale impor-
europee e nord-africane. Mol-       idonee alla riproduzione, nel-      tanza per il mantenimento del
te di loro passano lo stretto di    le zone prossime agli sbocchi       ciclo riproduttivo e dunque
Gibilterra, entrano nel mar Me-     vallivi, per poi tornare nelle      per la sopravvivenza stessa dei
diterraneo e risalgono i corsi      buche più profonde a valle          pesci. Alcune opere costruite

      26     CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
SISTEMI NATURALI        RUBRICA

                                                                           tegrati con gli Enti locali della
                                                                           Città metropolitana di Torino
                                                                           (tutti facenti parte del gruppo
                                                                           interdipartimentale “Natura”),
                                                                           in stretta collaborazione con
                                                                           la direzione Viabilità 2 han-
                                                                           no portato alla messa in sicu-
                                                                           rezza e alla protezione della
                                                                           soglia a valle del ponte e alla
                                                                           progettazione e realizzazione
                                                                           di una scala di risalita per la
                                                                           fauna ittica integrata nell’ope-
                                                                           ra di protezione.
                                                                           “L’operazione realizzata a Villa-
                                                                           franca Piemonte è un bell’esem-
                                                                           pio della capacità dei dirigenti,
                                                                           dei funzionari e del personale
                                                                           delle diverse direzioni del no-
                                                                           stro Ente di fare squadra, lavo-
dall'uomo, ad esempio le soglie       mi erosivi sul lato a valle. Nello   rando a vantaggio del territorio
a valle dei ponti e le traverse       stesso periodo il servizio Risor-    e mettendo in campo le proprie
per captazioni irrigue o idroe-       se idriche-settore Tutela delle      competenze e la propria pro-
lettriche, creano forti dislivelli    acque della Regione Piemonte         fessionalità” commentano con
tra i tratti a monte e a valle, in-   ha indetto un bando per l'asse-      soddisfazione il vicesindaco
terferendo negativamente con          gnazione di fondi per la riqua-      metropolitano Marco Marocco,
gli spostamenti dei pesci.            lificazione dei corsi d'acqua dal    la consigliera delegata all’am-
Proprio per mitigare gli effetti      punto di vista ecologico.            biente e alla tutela della fauna
negativi di queste barriere la        Gli sforzi congiunti della dire-     e della flora Barbara Azzarà e
Legge regionale 37 del 2006 e         zione Risorse idriche e tutela       il consigliere delegato ai lavori
altri provvedimenti successivi        dell'atmosfera, della Funzione       pubblici Fabio Bianco.
prevedono la realizzazione di         specializzata tutela fauna e flo-
opere che permettano ai pesci         ra e della direzione Progetti in-                                 m.fa.
di oltrepassare i dislivelli. Le
scale di risalita per l’ittiofauna
suddividono l'intero dislivello
in tanti piccoli salti di 20-25
centimetri ciascuno, intervalla-
ti da buche, che consentono ai
pesci di riposarsi e di riprende-
re lo slancio necessario a pro-
seguire verso monte.
Nel 2018 la Direzione Viabilità
2 della Città metropolitana di
Torino stava operando per la
messa in sicurezza del ponte
della strada provinciale 139,
che collega Vigone a Villafran-
ca Piemonte, a valle del quale
è presente una soglia realizza-
ta per mitigare l’azione erosi-
va del torrente sulle opere di
fondazione del ponte. La soglia
evidenziava essa stessa proble-

                                                     CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA                  27
Restauri da scoprire

La cappella dell’Oratorio
di san Filippo Neri a Chieri

Q
           uesta settimana la
           nostra rubrica sui re-
           stauri d’arte fa tappa
           a Chieri e più preci-
samente nella cappella dell’O-
ratorio di san Filippo Neri,
dove è in corso un impegna-
tivo restauro curato dal Co-
mune con il contributo della
Regione Piemonte.
Ma questo luogo è caro ai chie-
resi e ai Salesiani perché qui,
tra queste mura, in queste
stanze, nei corridoi, Don Bosco
studiò a partire dall’ottobre del
1835 fino al 1841, anno in cui
terminò, a malincuore, il suo
percorso di clericato, come egli
stesso ricorda: “mi tornò dolo-
rosissima quella separazione,
separazione da un luogo dove
ero vissuto per sei anni, dove
ebbi educazione, scienza, spi-
rito ecclesiastico e tutti i se-
gni di bontà e di affetto che si
possono desiderare”. Il centro
visite allestito al primo piano
permette di scoprire la vita
del Santo e l’ambiente chiere-
se che fu il teatro della forma-
zione di Don Bosco, attraverso
un percorso multimediale e la
parziale ricostruzione di alcu-
ni ambienti della prima metà
dell’Ottocento.
L'oratorio si presenta, chiuso
tra la galleria di accesso al con-
vento e la chiesa di San Filip-      dell'ampliarsi del convento e       la configurazione attuale risale
po Neri, come un'aula a navata       del suo collegarsi alla chiesa di   solo a fine ottocento, quando il
unica con pianta rettangolare,       san Filippo. Le opere vengono       professor Massoglia ne demo-
coperto da volta a botte co-         proseguite tra il 1763 e 1772,      lisce il presbiterio e lo amplia,
stolonata, e presbiterio absi-       su progetto dell'architetto Gal-    rifacendo interamente la volta,
dato con cupola e cupolino a         letti. Nell'anno successivo la      che lo stesso decora con affre-
pianta ottagonale. La prima          Congregazione dei Filippini         schi, e l'orchestra. Appartengo-
edificazione dell'oratorio risa-     decide di far realizzare l'alta-    no a questa fase di rifacimenti
le al 1695, come conseguenza         re in marmo dell'Oratorio, ma       "neo-barocchi" gli stucchi dei

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