Cronache - Città Metropolitana ...
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www.cittametropolitana.torino.it NUMERO 17- serie V - anno XXVI 16 APRILE 2021 Cronache DA PALAZZO CISTERNA IL SETTIMANALE DELLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO Autorizzazione del Tribunale di Torino n. 1788 del 29.3.1966 UN NOME AL TREKKING PARTIGIANO Politiche di coesione, Micromobilità Venerdì dal sindaco nuova nella prima tappa a programmazione cintura Groscavallo
Sommario PRIMO PIANO 25 TORINOSCIENZA Aperitivi disobbedienti a Chivasso. Politica di coesione 2021/27: il ruolo delle Città metropolitane europee 3 Marocco: "Le leggi vanno rispettate" Ripartono le Settimane a scuola 39 Voto on line per il nome del trekking SISTEMI NATURALI partigiano 5 La scala di risalita per i pesci a Villafranca Il valore della memoria, il dibattito Piemonte 26 al Polo del 900 6 RESTAURI DA SCOPRIRE CARTOLINE DAI COMUNI La cappella dell’Oratorio di san Filippo Barone, Corio 9 Neri a Chieri 28 Forno, Isolabella 10 I NOSTRI TESORI Macello, Oglianico 11 Raffaele Pontremoli 31 Vallo 12 BIBLIOTECA VENERDÌ DAL SINDACO La Battaglia di Ceresole, Nel paese che costruì un ospedale 10 e 11 agosto 1944 32 da campo partigiano in una notte 13 BiblioTour 2021 35 ATTIVITÀ ISTITUZIONALI EVENTI Micromobilità già attiva a Collegno, presto anche a Grugliasco e Nichelino 15 Sentieri collinari in sicurezza, le regole per le mountain bike 36 Catalogo CeSeDi ‘21-’22: didattica digitale tra i temi preferiti 16 LINGUE MADRI Monitoraggio del lupo: in corso l’analisi Lo francoprovensal: quei qu’ét? dei dati 17 Dieci lezioni online per impararlo 38 Per rilanciare il Pinerolese 23 #inviaunafoto Ami la fotografia e vorresti vedere pubblicato il tuo scatto sui nostri canali? Vuoi raccontare il territorio della Città metropolitana di Torino attraverso l’immagine di un luogo, un personaggio, un prodotto tipico, una festa? #inviaUnaFoto! Scopri come fare e il regolamento su www.cittametropolitana.torino.it/foto_settimana Questa settimana per la categoria paesaggi è stata selezionata la fotografia di Valeriy Khrolenko di Torino: "Un Santuario tra le nuvole". Direttore responsabile Carla Gatti Redazione e grafica Cesare Bellocchio, Lorenzo Chiabrera, Denise Di Gianni, Michele Fassinotti, Carlo Prandi, Anna Randone, Giancarlo Viani, Alessandra Vindrola Foto Archivio Fotografico Città metropolitana di Torino “Andrea Vettoretti” Cristiano Furriolo con la collaborazione di Leonardo Guazzo Amministrazione Patrizia Virzi Progetto grafico e impaginazione Ufficio Grafica Città metropolitana di Torino Hanno collaborato Sara Minera e Andrea Murru Ufficio stampa corso Inghilterra, 7 - 10138 Torino - tel. 011 8617612-6334 - stampa@cittametropolitana.torino.it - www.cittametropolitana.torino.it Chiuso in redazione alle ore 10 di venerdì 23 aprile 2021 2 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano Politica di coesione 2021/27: il ruolo delle Città metropolitane europee U n seminario online sul ruolo delle città metropolitane euro- pee nella politica di coesione 2021-2027 e la pre- sentazione al territorio della nuova programmazione euro- pea: l'appuntamento a cura di Città metropolitana di Torino e del Politecnico di Torino è in programma mercoledì 28 apri- le per l'intera giornata sulla piattaforma virtuale zoom (ore 9.00 – 17.45). Per registrarsi https://forms. gle/ZbErsFvc9QGDY5gJ8 (in- formazioni e chiarimenti elisa- betta.vitale@polito.it) . di coesione, contribuendo con di Danzica-Gdynia-Sopot; Co- L'occasione è la consegna del prove scientifiche alla futura mune di Firenze; Métropole de rapporto intermedio del pro- strategia regionale e nazionale Lyon; Brussels-Capital Region; getto di ricerca Espon metro in collaborazione con un grup- Consiglio Comunale di Riga; (https://www.espon.eu/metro) po di esperti che realizzerà la Metropolis-World Association Il progetto europeo Metro è targeted analysis guidato dal of the major metropolises; Eu- finanziato dal programma Politecnico di Torino. rocities-The network of major Espon: la Città metropolitana I partner in questo progetto European cities. di Torino lavora per colmare Metro sono Area metropolita- La sessione del mattino (in il divario sullo stato dell'ar- na di Barcellona; Area metro- inglese, con traduzione si- te delle interrelazioni tra aree politana di Lisbona; Comune multanea in lingua italiana) metropolitane e città e politica di Brno; Area metropolitana è dedicata al ruolo delle Città CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 3
Primo Piano metropolitane nella politica di coesione 2021-27 ed è parti- colarmente rivolto agli attori impegnati nella preparazione delle strategie e delle politiche di sviluppo delle città metropo- litane in Italia e in Europa. Ospiterà riflessioni, tra cui quelle della sindaca metropo- litana di Torino Chiara Appen- dino, sul ruolo che le Città me- tropolitane potranno giocare nell’ambito della nuova politica di coesione, anche in relazione alle risorse rese disponibili dal programma Next-Genera- tion Europe. Un rappresen- tante della Commissione Euro- pea presenterà gli obiettivi e la governance del nuovo periodo di programmazione, con par- ticolare attenzione per il ruolo delle Città Metropolitane in Ita- lia e in Europa; a seguire, una tavola rotonda con la parteci- pazione dei rappresentanti del- le aree metropolitane coinvolte nel progetto Metro. La sessione del pomeriggio (in lingua italiana) si rivolge al ter- ritorio metropolitano torinese e al pubblico locale interessa- to ai futuri contorni della poli- tica di coesione 2021-27. Sarà presentato anche il quadro dei programmi europei ad acces- so diretto. La programmazio- ne 2021-27 verrà inquadrata a livello europeo, nazionale e regionale mediante interventi di rappresentanti della Com- missione, dell’Agenzia Italiana per la coesione e della Regione Piemonte. La Città metropolitana di To- rino presenterà le aspettative e le priorità per la futura pro- grammazione in relazione an- che al Piano strategico metro- politano da poco approvato. Carla Gatti 4 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano Voto on line per il nome del trekking partigiano U n totale di 216,1 km da percorrere in 14 tappe, una al giorno. Un trekking sui sen- tieri dei partigiani per collega- re luoghi e segni della memoria della Resistenza nelle Alpi oc- cidentali del territorio torinese. L’itinerario si snoda da Alpet- te a Rorà, tra l'alto Canavese occidentale e le valli di Lanzo, di Susa, del Sangone, del Chiso- ne, del Germanasca e del Pellice nella splendida cornice paesag- gistica e ambientale tipica delle quote altimetriche medio basse. Tappa 6: dal rifugio Colle del ma Alcotra Italia Francia – coor- Tappa 1: da Alpette al rifugio Lys a Sant'Ambrogio di Torino dina questo progetto e ha lan- Alpe Soglia Tappa 7: da Sant'Ambrogio di ciato un contest insieme al Polo Tappa 2: dal rifugio Alpe Soglia Torino a Coazze del ‘900 per far votare online il al rifugio Salvin Tappa 8: da Coazze alla Palaz- nome a questo percorso. Tappa 3: dal rifugio Salvin a zina Sertorio Le scelte sono tre: Il cammino Traves Tappa 9: dalla Palazzina Serto- dei partigiani, Resistenza in Tappa 4: da Traves a Viù rio al rifugio Serafin cammino, ResisTO. Tappa 5: da Viù al rifugio Colle Tappa 10: dal rifugio Serafin a Si può votare qui https:// del Lys Perosa Argentina marketingpolo.limequery. Tappa 11: da Perosa Argentina com/367162 fino al 21 maggio. a Ruà di Pramollo Il periodo migliore per cimen- Tappa 12: da Ruà di Pramollo tarsi con il trekking è quello tra al rifugio Barfé l'inizio dell'estate e il medio au- Tappa 13: dal rifugio Barfé a tunno, quando i corsi d'acqua Torre Pellice non sono in piena e gelo e neve Tappa 14: da Torre Pellice non creano insidie. Utilizzan- a Rorà. do una secolare rete di sentieri Entro il 2022 l’itinerario dispor- tra pascoli e selve di conifere e rà di segnaletica lungo tutto il latifoglie, il trekking accompa- percorso e sarà disponibile una gna negli alpeggi e nei villaggi app per la fruizione da parte dove c’erano le basi delle for- degli escursionisti esperti, ma mazioni partigiane, segnala i anche dei turisti interessati a cippi, i luoghi del ricordo e i ripercorrere i sentieri della no- segni della riconoscenza che stra storia recente. sono stati dedicati al sacrificio Per cominciare però è necessa- di quanti hanno combattuto e rio dare un nome al trekking: la sono caduti per la nostra liber- Città metropolitana di Torino tà: lapidi, monumenti, parchi, - all’interno del piano tematico musei ed ecomusei. Pa.C.E. finanziato dal program- c.ga. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 5
Primo Piano Il valore della memoria, il dibattito al Polo del 900 “ La Città metropolitana di ma istituzionale organizzato Torino è particolarmente come ogni anno in occasione interessata ad attualizza- del 25 aprile. re il racconto sulla Libe- “Noi siamo una generazione for- razione dal nazifascismo e sui tunata che non ha conosciuto la protagonisti della Resistenza: guerra, ma non per questo dob- il valore della testimonianza, il biamo dimenticarci che i nostri racconto di quanto è accaduto nonni, i nostri padri, le nostre nelle nostre città, sulle nostre madri ciascuno con il suo esem- montagne, di quanto hanno pio sono stati degli eroi. Noi che vissuto uomini e donne per ri- viviamo oggi un periodo par- portare la libertà in Italia han- ticolarmente difficile a causa no un grande bisogno di essere della crisi economica e a causa riportati all'attenzione” . della pandemia da covid, noi Lo ha sottolineato il vicesin- che spesso ci comportiamo cosi Anche Alessandro Bollo, diret- daco di Città metropolitana di male senza rispettare le regole tore del Polo del 900, coordi- Torino Marco Marocco aprendo e senza dare attenzione agli al- nando il dibattito ha ricordato l’incontro online organizzato tri, come avremmo affrontato la l’importanza di trasmettere ai mercoledì 21 aprile in colla- guerra di Liberazione dal nazi- giovani come hanno vissuto e borazione con il Polo del 900 fascismo?” si è domandato tra dove hanno combattuto per la nell’ambito del vasto program- l’altro Marocco. nostra libertà quei ragazzi di ITINERARI DELLA RESISTENZA ANCHE A GIAVENO “Itinerari della Resistenza” è un progetto ideato e a ulteriori informazioni e di brevi filmati e testimonianze. cura dell’Associazione La Piazzetta di Giaveno rea- L’inaugurazione è prevista per inizio giugno. lizzato con la collaborazione della Città di Giaveno, Alla definizione dei contenuti hanno partecipato sto- dell’A.N.P.I. Giaveno Val Sangone, con il patrocinio rici e autori locali; cittadini, parenti e discendenti delle della Città Metropolitana di Torino e il sostegno della vittime civili hanno dato la loro disponibilità per ricordi Fondazione Time2 e racconti tramandati. Ha preso avvio lo scorso anno ed è attualmente in cor- L’iniziativa per la Città di Giaveno affianca e concorre so di ultimazione. al progetto P.A.CE. della Città metropolitana di Torino La Città di Giaveno si è resa disponibile a contribuire e alla riqualificazione dell’Ecomuseo della resistenza alla sua attuazione con interventi tecnici e di promozio- della Val Sangone con sede a Coazze e agli altri impe- ne e valorizzazione. gni per preservare la memoria, riconoscere il sacrificio Si tratta di due percorsi tematici di conoscenza dell’am- di allora, proporre pratiche di turismo alla scoperta dei bito locale, cittadino e montano sui temi della storia e territori e della montagna teatro della lotta partigiana delle vicende che interessarono la comunità e il territo- e di coloro che l’hanno fatta. rio nei lunghi e duri mesi della Resistenza, a Giaveno e L’associazione “La piazzetta” rimarca il valore del la- in Val Sangone per i quali è stata riconosciuta 25 anni voro realizzato con i ragazzi e le ragazze dei laborato- fa la medaglia d’argento al valor militare. ri, che li vede direttamente interessati e coinvolti nel Un itinerario riguarda il capoluogo e si snoda con 14 raccogliere testimonianze e ricordi, nel produrre video punti – tappe, fra segni, lapidi e cippi della memoria e nel percorrere il territorio dai quali hanno tratto co- e dei luoghi degli accadimenti, un secondo interes- noscenza e comprensione che quei fatti non sono nei sa i monti con discesa da borgata Fusero a Giaveno, libri o raccontati in un film, sono accaduti veramente cadenzato da 8 punti a cui a progetto realizzato cor- e sono avvenuti nelle piazze, nelle vie, nelle borgate in risponderanno altrettante tabelle sulle quali saranno cui oggi vivono. riportate descrizioni e contenuti storici, immagini e il Alessandra Maritano codice QR che permetterà di scaricare e di disporre di Comune di Giaveno 6 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Primo Piano zione della allora Provincia di Torino nel 1995 con la creazio- ne della rete ecomuseale che fa- ceva cardine sul riconoscimen- to identitario di una comunità con il proprio territorio, al cui interno ci sono ecomusei dedi- cati alla Resistenza che sorgo- no non a caso nei luoghi dove forte era già stata la memoria della guerra partigiana. “Quel lavoro” ha detto tra l’al- tro “era stata una risposta a un processo di allontanamen- nemmeno 20 anni che fino al Istituto storici della Resisten- 1945 si sono sacrificati per za: “quel progetto aveva lo sco- liberare il nostro Paese. In po di costruire e mettere in rete quest’ottica la Città metropo- sentieri e musei del territorio litana di Torino ha illustrato il alpino ed ha posto così le basi progetto dei sentieri resisten- per realizzare un vasto museo ti per integrare storia e natura diffuso su tutto il territorio al- nei percorsi escursionistici sui pino costituito da due elemen- sentieri battuti dai partigiani. ti fondamentali: i luoghi della Un’occasione per famiglie, gio- memoria (rappresentati dai vani, appassionati di trekking sentieri) e i centri di documen- di dare un valore in più alle pas- tazione e/o musei. I sentieri, seggiate sulle nostre montagne. anche facendo un bilancio di Barbara Berruti, vicedirettore quella esperienza, offrono una dell'Istituto piemontese per la grande occasione per capire la to delle nuove generazioni da storia e la sua complessità, la quella storia e da quella memo- storia degli uomini , delle don- ria. Dopo il 1989, la caduta del ne, ma anche del territorio su muro di Berlino, il crollo della cui hanno vissuto e combattu- cosiddetta prima Repubblica, i to. Perché la storia è fatti da- simboli della Resistenza erano gli eventi, dagli uomini e dalle stati spesso ignorati o conte- donne che l’hanno vissuta ma stati come residuali sia dalla anche dal tempo e dallo spazio destra al governo sia dalla sto- in cui sono avvenuti”. riografia revisionista. Oltre ai È toccato poi a Marco Sguayzer Presidenti della Repubblica, dell’Associazione Col del Lys sono state le realtà territoriali illustrare nel dettaglio le 14 a ribadire il loro legame con la tappe del percorso del trekking memoria della Resistenza so- (di cui diamo conto in queste prattutto di nuovo nei luoghi pagine). in cui l’identità era fortemente c.ga. storia della Resistenza e della legata a questa esperienza”. società contemporanea “Gior- D’obbligo il richiamo al proget- gio Agosti” riconoscendo che to Memoria delle Alpi/Mémoi- su questo tema negli ultimi de- re des Alpes che tra il 2003 e cenni c’è sempre stato un inte- il 2008 ha visto il nostro ter- resse e un impegno importante ritorio oggetto di un progetto da parte delle istituzioni pie- transfrontaliero seguito per la montesi ha voluto ricordare l’a- parte scientifica italiana dagli CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 7
25 APRILE 1945 - 2021 FESTA DELLA LIBERAZIONE DELL'ITALIA DALL'OCCUPAZIONE NAZISTA E DAL REGIME FASCISTA 76° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE 2 4 A P RI L E R -E S I S TI A MO O R E 20 . 0 0 LA RESISTENZA D I R ET T A PA R T I G I A N A N E L S T R E AM I N G CH I E R E S E s ul si t o Vi deo s p et t a c ol o ww w.c o m une.c hi er i .to .i t r eal i z zat o n el l 'a m b it o del pro g et to "P r em i o e s ui pro fi l i f ace boo k C oman dant e Ta r z a n " , @ co munec hi eri pr om os s o @ bi bl i o tecaAr chi vi oC hier i dall ' ANPI d i C hi er i. @ Chi er iOn Pr od u z ion e C ompag n ia A R T. O ' 2 5 AP R I L E C E LE B RA ZI ON E In c o lla b oraz ione c on O R E 1 5 .0 0 FE S T A D E LLA LI B ER A Z I O N E C O N PIAZZA DUOMO L E A U T OR I T A C IV I LI Sezione di Chieri Ercole Chiolero, E M I LI TA R I* M.O al V.M con i l pa tro ci nio d i * La cerimo nia sar à in f or ma st at ic a, senza pu bbl ic o e si at terra' alle nor mati ve vigent i in m a te ri a d i co nteniment o della diff usi o ne de l c o vi d -1 9
UNA CAR Siamo l TOLINA DA. #ComuniCittàMetroTo territo Città metrop .. a rio che olitana Forti d s con il i patri pazia dalla m muovere mon pianura aggior numer ma spes i naturali, ai lagh o d i, alle i Comuni, be perle d s a rtistic ella pr o diamo per i montagn n 3 ov scontat e c ul e olimp 12, ed un va Noi del la comu incia torine o che t turali abbia sto valoriz ni se. utti co mo tant iche alle co zare le cazione isti noscano l o da ra c c o lline. Ora che nostre t uz e storie, ntar s peculia ionale di Ci le curi e e pro- @CittaM i torna per r ttà met etroTo qualche ità ed ogni ropolit osità, le per ogn ch settima gio ana ogn uno dei e conta su u na in l rno pensiamo i giorn o Una car nostri n g ockdown a come c to Comuni. rande numero , d farlo a erchiamo di ci segu lina al gior di foll edichiamo su l e e rip no, una ower (o lla pag meglio. sfoglia or sintesi ltre 14 in re onli tare anche q mila) u a Facebook Chi avr ne ques ui sull di cose bell na cart te pagi a nostr e olina à sapeva. voglia di le ne a Agenz che ci piace ggere l . ia sett c imanale ondividere c e nostr on c e carto per chi line tr preferi hi overà f sce orse qu alcosa che anc ora non c.ga. Si chiamano baronesi i circa 600 abitan- ti di questo Comune collocato di fronte all'anfiteatro morenico di Ivrea, a una quarantina di chilometri da Torino. Ha un posto importante nella storia dell’arte, BARONE, perché il suo castello costi- tuisce una delle più significative archi- tetture barocche del Canavese. Fu costrui- to nella prima metà del ‘700 per incarico dei Valperga di Caluso, la famiglia comitale del luogo, su progetto dell’architetto Co- stanzo Michela, collaboratore dello Juvarra alla palazzina di Stupinigi. Presenta al suo interno una scala monumentale, a sbalzo del muro, di notevole fattura. A metà Ottocento i Valperga lo cedettero ai Palma di Cesnola, che lo rivendettero 50 anni dopo. Fu coinvolto nelle vicende della Seconda guerra mondiale: occupato dai partigiani nel settembre 1944, il 1° ottobre fu assaltato dai tedeschi, che lo incendiarono in parte e lo saccheggiarono. Ma il barocco a Barone non finisce qui: il Michela è autore anche della parrocchiale di Santa Maria Assunta, pregevole facciata in cotto e ricca ba- laustra all’interno. Una tradizione locale vuole che i mattoni per le due costruzioni siano stati preparati e cotti nella regione Rittana, al mar- gine orientale del paese sulla strada per Candia. CORIO è immerso in una cornice paesaggistica di grande bellezza, paese collinare che nella bella stagione diventa una meta turistica. Molte persone provenienti dalla città si recano nel paese delle valli di Lanzo per passare le va- canze e approfittare della tranquillità del luo- go, tra panorami incantevoli e effettuare escur- sioni sui monti circostanti, a contatto con un ambiente naturale intatto. Un’altra particolarità del comune di circa 3000 abitanti, è che è ancora parlata la lingua franco provenzale, caratteristici del paese sono i co- gnomi doppi in cui la seconda parte del cognome fa riferimento a una frazione di cui era origi- naria la famiglia. Il monumento più importante di Corio è la chiesa di San Genesio, costruita nel 1744, su di un precedente edificio religioso, in stile ba- rocco. Degni di nota per il loro valore artistico sono alcuni ponti in pietra: il Ponte Picca del XIV secolo, la cui struttura è composta da un’unica arcata e il Ponte dell’Avvocato anch’esso del XIV secolo, ma a due arcate. Molte sono le feste e le manifestazioni che ven- gono organizzate: la fiera dell’artigianato, a maggio; la festa della Madonna del Monte Soglio, a luglio; la festa di San Rocco, ad agosto, e la sagra della castagna, a novembre. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 9
#ComuniCittàMetroTo FORNO ha una lunga storia anche se la sua au- tonomia è piuttosto recente. La località è citata in documenti della metà del Seicento ma diviene comune solo nel 1927. Le vicissitudini di que- sto spicchio di Canavese passano anche attraverso le tristi storie di stregone- ria: qui sono stati celebrati dall’inquisizione, secondo do- cumenti d’archivio, processi contro due donne ed un uomo, tutti mandati al rogo. Il suo territorio è stato scenario di duri scontri durante la Seconda guerra mondiale. I partigiani di Forno sono stati i protago- nisti alla fine del 1943 della "Battaglia del Monte Soglio" contro i nazifascisti. Mol- ti i caduti in combattimento, una ventina di partigiani sono stati fucilati in paese di fronte alla casa del fascio. Passeggiando tra le vie del centro incontriamo la chie- sa parrocchiale dedicata alla Vergine Assunta, con il cam- panile romanico e la casa parrocchiale risalente al Seicento, tre le navate che ospitano sette altari. Di due secoli prima la cappella di San Bernardo nella frazione Cimapiasole. Degno di nota an- che il Santuario dei Milani, fondato da un gruppo di milanesi che si erano insediati in zona nel XII secolo. È un buon punto di partenza per lunghe passeg- giate nel verde e sui monti circostanti. Buona gita a Forno! Oggi saluti da ISOLABELLA, piccolo comune di circa 383 abitanti, un paese di frontiera a pochi passi dagli astigiani Cellarengo e Valfenera, con le strade che portano dritto a Villanova d’A- sti: un vero Comune che fa da ponte tra la zona sud di Torino e i territori dell’astigiano e del cuneese, da dove si passa per raggiungere le grandi città e le colline del Roe- ro e dell’astigiano. Il Comune di Isolabella è stato spesso conteso negli anni da Poirino, Valfenera e Cellarengo fino a diventare realtà autonoma, con una comunità che ha l’ambizione di ripopolarsi ed es- sere protagonista nel tessuto so- ciale. Per chi passa in biciclet- ta, tappa d’obbligo alla fontana con acqua freschissima! La tran- quillità e la pace sono la cor- nice ideale per pedalare, cam- minare o girare in auto perché le strade sono ben asfaltate e i contadini sono sempre pronti a vendere i propri prodotti. Fra le particolarità storiche suggeriamo di ammirare Piazza Cavour, il piccolo Munici- pio, il campanile, la Par- rocchia di San Vincenzo e la Chiesa cimiteriale di San Bernardo. Ma Isolabella è famosa an- che perché era sotto il controllo di Camillo Ben- so di Cavour conte di Iso- labella. Lo statista che ha dato vita all’Italia unita è passato anche da qui, lasciando le sue tracce. 10 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
#ComuniCittàMetroTo Non ha nulla a che fare con l’abbattimento de- gli animali da carne il nome di questo piccolo Comune del Pinerole- se: il nome MACELLO deriva dal popolo dei Magelli, una tribù di Liguri che aveva pre- so possesso della zona in epoca preromana, e che dall’espansione di Roma fu spazzata via nel III secolo a.C. Il paese è domina- to dalla mole del castello, edifica- to nel XIII secolo come costruzione fortificata a ca- rattere militare. Dalla fine del XIV secolo e fino ai primi dell’800 fu in possesso dei So- laro, famiglia guelfa di ori- gine astigiana che dominò su Macello per quattro secoli, la cui storia – come spiega il sito Internet del Comune - “non si separò mai da quella del paese, e la cui influenza arriva praticamente sino ai giorni nostri”. Il maniero presenta una pianta pressoché quadrata con tor- rione centrale (mastio), quattro torrette d'an- golo (bertesche), cortile interno piccolo e rac- colto, tracce dell'antico ponte levatoio e del fossato perimetrale. Nel ‘700 fu rimaneggiato con trasformazioni barocche e adibito a residenza si- gnorile. Restaurato integralmente tra il 1980 e il 1982, presenta un parco di 12.000 mq. ricco di piante secolari. Oggi è utilizzato come location per matrimoni e quindi, Covid permettendo, può essere visitato dal pubblico. Carissimi, oggi vi saluto da OGLIANICO, un suggestivo paese che avrebbe origine romane, anche se le prime notizie documentate risal- gono al secolo XII: in un diplo- ma del 1110 l'Imperatore Enrico IV, nel confermare numerosi feu- di ai fratelli Guido ed Ottone, conti del Canavese, ricorda fra questi Oglianico. Fino al XIV secolo il paese appartenne in parte ai Valperga e in parte ai San Martino, che dovettero nel tempo assoggettarsi al domi- nio e all’influenza sabauda. Risalgono al 1352 gli Statuti concessi dal conte di Savo- ia, che costituirono la base del diritto pubblico citta- dino e furono ratificati so- lennemente ad Avigliana da Ibleto de Challant, capita- no generale del Piemonte e balivo delle Valli di Susa e del Canavese. Oglianico vale una visita per il bel- lissimo ricetto medievale, rimasto pressoché integro nel suo impianto urbani- stico, con un unico in- gresso difeso dalla torre-porta. Il ricetto venne concepito come ricovero per- manente delle provviste, delle persone e degli animali in caso di attacchi dall’esterno. Arrive- derci dunque ad Oglianico, quando sarà possibile riprendere la bella tradizione della festa del Calendimaggio e delle Idi di Maggio, in cui il paese ritorna al XIV secolo! CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 11
#ComuniCittàMetroTo Oggi scriviamo la nostra cartolina da VALLO TORINESE cui si arriva direttamente dal Passo della Croce: vi serviranno almeno due ore di salita, ma ne vale pena! L’ascensione al Passo della Croce con partenza da Vallo Torinese è una di quelle esperienze che restano nel cuore. Lasciate l’auto in una delle due piazze che portano alla Cappella di San Rocco (a 570 m. di altitudine circa) da dove al- zando lo sguardo vedrete sulla destra, il monte Turu con il ripetitore della Rai e sulla sinistra il monte Druina. Il Passo della Croce, visibile tra le due cime, si trova all’incontro di due linee elettriche ed il percorso è ben segna- lato. Dopo alcuni tornanti incontrerete una palina in legno che vi indicherà il sentiero, abbandonate la strada sterrata e sarete già tra bassi ginepri e pini silvestri Sappiate che questo sentiero, usato sin dall’antichità come collegamento tra la Val Ceronda e la Valle di Viù, è sta- to un’importante via durante la seconda guerra mondiale per le squadre partigia- ne che operavano in zona. Lungo il percorso si trovano numerose fontane, tutte ben segnalate. Dal 2000 una statua della Madonna è sta- ta posizionata ai piedi della Croce e ogni anno il primo sabato di settembre (covid permettendo) si svolge la festa organizzata dalla Pro loco. Cartoline di Bellocchio, Fassinotti, Furriolo, Gatti, Prandi 12 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Venerdì dal sindaco Nel paese che costruì un ospedale da campo partigiano in una notte L a tappa numero 12 del Venerdì dal sinda- to vivace, fatto di belle escursioni nel territorio co è stata a Groscavallo, ultimo Comune circostante. E con un pensiero alla Resistenza e della Val Grande di Lanzo, con un pas- all’impresa memorabile di un giovane medico sato turistico importante (le tante ville dal futuro importante. liberty, tra cui quella di Giovanni Pastrone, au- Cesare Bellocchio tore di Cabiria) e un presente comunque mol- IL VENERDÌ DAL SINDACO A GROSCAVALLO, TRA PRESENTE E PASSATO Questa puntata del Venerdì dal sindaco cade il 23 apri- te per chi voglia trasferirsi qui e impiantare un’attività le, e non a caso. Con il sindaco Giuseppe Giacomelli, economica, sia essa una bottega di prodotti tipici o un infatti, è stato un piacere rievocare una vicenda molto altro esercizio commerciale come un negozio di abbi- significativa della guerra partigiana delle Valli di Lanzo. gliamento o di articoli sportivi, di cui c’è richiesta so- Proprio a Groscavallo, infatti, precisamente nella fra- prattutto da parte dei turisti, che d’estate portano da zione Richiardi, un giovane medico di famiglia ebrai- 200 a circa 3mila il numero di abitanti presenti nel Co- ca, nato in Ungheria ma torinese di adozione, Simone mune: vengono qui per l’opportunità di fare delle belle Teich Alasia (che negli anni dopo la guerra diventò un passeggiate escursionistiche, in particolare verso i me- grande chirurgo plastico, contribuendo alla nascita ravigliosi laghi alpini che ne punteggiano il territorio. del Cto-Centro traumatologico ortopedico di Torino, e Una tradizione turistica che affonda le sue radici alla fondò il primo centro grandi ustionati in Italia) , riuscì fine dell’800 quando, inaugurata la strada carrozzabi- nell’impresa di mettere in piedi in una sola notte – an- le Ceres-Forno Alpi Graie, cominciò un flusso sempre che grazie al determinante contributo della popolazio- più consistente di villeggianti. E le molte ville liberty - a ne locale e di un dentista sfollato in loco – un vero e partire da quella di Giovanni Pastrone, produttore del proprio ospedale da campo, munito di letti, materassi, kolossal del cinema muto Cabiria, collocata a Richiardi lenzuola, medicine, ferri chirurgici e quant’altro fosse proprio davanti all’ex scuola elementare - sono lì a te- necessario per l’assistenza ai feriti e addirittura per ef- stimoniarlo. fettuare interventi chirurgici. La sede dell’ospedale era La chiacchierata con il sindaco Giacomelli si è conclusa la scuola elementare di Richiardi, e per il dottor Silvio con la fatidica domanda finale sulla passione necessa- (questo il suo nome di battaglia) fu fondamentale per ria per svolgere il ruolo di primo cittadino in un piccolo l’assistenza ai malati l’aiuto della maestra, che si pro- Comune del nostro territorio. Bella la risposta: la pas- digò giorno e notte al suo fianco. sione c’è ed è tanta perché sei nato qui e ci tieni a che Ma non di solo passato si è parlato durante la chiac- le cose funzionino: ti dai da fare per non lasciare anda- chierata col sindaco Giacomelli, il quale ha spiegato re in malora le cose che hanno fatto i tuoi antenati con come Groscavallo possa essere una meta interessan- tanta fatica. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 13
Venerdì dal sindaco La vicenda partigiana di Simone Teich Alasia, con l’e- pica impresa dell’allestimento in una sola notte di un ospedale da campo in grado di garantire anche inter- venti chirurgici, è al centro della videoclip intitolata “Senza sparare un colpo. Storie di resistenza”, realiz- zata dall’associazione di promozione sociale Swinging Turin, in collaborazione con la Fondazione Donat-Cattin e con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile. “Senza sparare un colpo” fa parte del programma delle cele- brazioni della Liberazione allestito dal Polo del ‘900, e sarà online domenica 25 aprile alle 15 sulla pagina Facebook e sul sito della Fondazione Donat-Cattin. 14 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali Micromobilità già attiva a Collegno, presto anche a Grugliasco e Nichelino È già presente a Colle- gno, e in corso di atti- vazione a Grugliasco e a Nichelino, il servizio di micromobilità lanciato a ottobre dell’anno scorso con un bando della Città metro- politana che mirava a indivi- duare operatori interessati a fornire questo tipo di servi- zio, costituito dall’utilizzo in condivisione di monopattini elettrici. Oltre ai Comuni ci- tati, ha manifestato il proprio interesse Venaria Reale. Tre gli operatori attivi a Collegno, e presto presenti a Grugliasco Città metropolitana, Agenzia "La Città metropolitana è im- e a Nichelino: Bird, Dott e Hel- per la mobilità piemontese e pegnata a sviluppare politiche biz. Per ora il servizio riguar- gli operatori interessati hanno di contrasto all'inquinamento da solo i monopattini elettrici. costituito un tavolo di lavoro atmosferico, di miglioramen- Altri Comuni sono in attesa di per monitorare costantemente to della qualità dell'aria, di ricevere manifestazioni di in- il servizio e migliorarlo, ren- inclusione delle aree più pe- teresse da parte degli opera- dendolo uniforme in termini riferiche e per il decongestio- tori di micromobilità: Carma- di qualità e degli obiettivi di namento del traffico e dello gnola, Chieri, Chivasso, Ivrea, sostenibilità su tutto il territo- spazio pubblico" spiega il con- Moncalieri, Pinerolo, Rivoli. rio metropolitano. sigliere delegato alla pianifi- cazione strategica Dimitri De Vita."Certamente in quest'ot- tica i servizi di micromobilità sono un tassello fondamen- tale, sia per i grandi Comuni che per quelli più piccoli, per i quali costituiscono anche stru- menti di sviluppo turistico. Per questo il servizio deve fornire garanzie di qualità omogenee su tutto il territorio: la creazio- ne di una sorta di 'albo' degli operatori interessati consente di incrociare meglio la doman- da e l'offerta e di mantenere alto lo standard qualitativo e aderente alle necessità del ter- ritorio". c.be. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 15
Attività istituzionali Catalogo CeSeDi ‘21-’22: didattica digitale tra i temi preferiti È il tema che va sotto il titolo “Metodologie di- dattiche, didattica di- gitale e nuove modalità di insegnamento” quello più gettonato da parte dei 638 insegnanti che hanno par- tecipato al sondaggio orga- nizzato dal Ce.Se.Di (Centro servizi didattici) della Cit- tà metropolitana di Torino per predisporre la program- mazione del catalogo 2021- 2022. Seguono “Ambiente scolastico, tematiche legate alla famiglia e all’affettivi- tà degli studenti, benessere e salute”, “Educazione civi- ca: ambiente”, “Educazione scientifica” e “Parità, diritti e inclusione”. Messi poi di fronte alla scelta tra forma- zione in presenza e formazio- ne in remoto su piattaforma digitale, il 47,6% dei docenti ha optato per quest’ultima, contro il 20,8 che preferisce la modalità in presenza e il 24,7 che predilige un insieme delle due cose. Per un identikit degli inse- gnanti che hanno risposto al sondaggio: il 96,1% lavora nel- la scuola pubblica, il 39,1% in- segna nella scuola superiore (il 28,8 nelle elementari e il 20,3 alle medie), il 46,1% ap- partiene alle discipline uma- sondaggio, e gli operatori del come sempre, i progetti for- nistiche (il 32,5% alle materie CeSeDi che l’hanno predispo- mativi saranno vagliati dall’ap- scientifiche); per quanto ri- sto” commenta la consiglie- posita commissione formata guarda la dislocazione geo- ra metropolitana con delega da rappresentanti di Regione grafica, il 94,8% opera in Pie- all’istruzione, Barbara Azzarà. Piemonte, Città metropolitana monte (il 73,8 in provincia di “Gli esiti ci aiuteranno a indi- e Ufficio Scolastico regionale e Torino e il 7% nel Cuneese). viduare le nuove linee guida provinciale”. “Ringrazio molto gli insegnan- per la redazione del catalogo ti che hanno partecipato al CeSeDi del prossimo anno. Poi, c.be. 16 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali Monitoraggio del lupo: in corso l’analisi dei dati N ello scorso numero di tana di Torino interessate al tra personale di vari Enti, Ca- “Cronache” avevamo monitoraggio. rabinieri forestali, guardiapar- annunciato la conclu- Le linee guida e i protocol- co, agenti faunistico-ambientali sione della raccolta si- li operativi, a cui tutti gli enti, della Città metropolitana, Gev, stematica dei segni di presenza i professionisti e i volontari si volontari indipendenti o appar- del lupo sul campo, che costi- devono attenere sono state ela- tenenti ad associazioni come tuiva la fase 1 del primo moni- borate dall’Ispra, l’Istituto su- la Commissione internaziona- toraggio nazionale della specie, periore per la protezione e la le per la protezione delle Alpi, lanciato nell’autunno 2020 dal ricerca ambientale, che ha coor- il Wwf e il Cai, il personale dei Ministero per la Transizione dinato il monitoraggio a livello comprensori alpini (CA TO 1,2 ecologica. nazionale. Grazie al progetto e 3) e dell'azienda faunistico ve- Mentre è in corso la fase 2, Life WolfAlps EU è stata creata natoria dell'Albergian. che prevede la validazione e una rete di Enti e di volonta- Sono stati individuati 192 tran- l’archiviazione dei campioni ri che collabora alle attività di setti per un totale di 1150 chi- biologici da inviare ai vari la- campo finalizzate alla raccolta lometri da percorrere, la mag- boratori di genetica di riferi- di segni indiretti della presen- gior parte dei quali monitorati mento, facciamo il punto su za del lupo, animale difficile da a piedi una volta al mese per come si sono svolte nei mesi avvistare ma che lascia tracce sei mesi, con l'obiettivo di rac- scorsi le operazioni nelle che possono essere rilevate dal cogliere i segni di presenza. Ol- zone della Città metropoli- personale del network debita- tre ai segni materiali, sono stati mente formato: escrementi, raccolti dati fotografici e video impronte sulla neve, resti validati, sia occasionali che de- della predazione e del con- rivanti dal monitoraggio siste- sumo di ungulati selvatici. matico della specie con l'impie- Il monitoraggio viene svolto go delle fototrappole. in modo sistematico e ca- lendarizzato da ottobre a STIMARE I BRANCHI E LA LORO marzo. Nel caso del territo- DISTRIBUZIONE rio della Città metropolita- L'obiettivo del monitoraggio è na di Torino è stata monito- la stima della consistenza nu- rata la porzione della catena merica dei branchi e della loro alpina che va dalla Val Pelli- distribuzione sul territorio. I ri- ce al Canavese e quindi dal sultati non possono prescinde- confine con la Provincia di re dalle analisi genetiche deri- Cuneo (anch’essa interessa- vanti dalla raccolta di campioni ta al monitoraggio) a quello fecali freschi (ma anche dai lupi con la Valle d'Aosta. Per la rinvenuti morti), che consen- prima volta, oltre ai territori tono il riconoscimento indivi- alpini, sono stati monitorati duale degli animali, la ricostru- quelli collinari tra il Chivas- zione delle relazioni parentali sese e il Chierese, il parco e dei fenomeni di dispersione. della Mandria e la zona a Tutte le informazioni sono utili quota più alta della Serra per chiarire nel tempo le dina- morenica di Ivrea. miche dei branchi e la loro con- Sono state ben 170 le per- figurazione spaziale, partendo sone coinvolte nell’attività, dal presupposto che un singolo CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 17
Attività istituzionali branco occupa un territorio Rispetto ai precedenti monito- ropea i dati relativi allo status di che ha un’estensione varia- raggi, la tecnica non è cambiata. conservazione del lupo, essendo bile tra i 100 e i 200 chilo- Quelli che cambieranno saranno la specie inserita nell’allegato D metri quadrati. probabilmente i dati sulla con- della direttiva Habitat come “spe- I dati raccolti in campo du- sistenza numerica e la distribu- cie prioritaria, di interesse co- rante l'inverno comportano zione della specie, poiché l'area munitario che richiede una pro- un successivo lavoro di alcuni monitorata a partire dall’ottobre tezione rigorosa”. Le istituzioni mesi da parte dei ricercatori, 2020 è un po' più ampia rispetto dovranno prendere decisioni poiché devono essere proces- alla campagna conclusa nel 2018. che, con l’espansione della popo- sati, analizzati geneticamente Grazie al supporto di un gruppo lazione in zone nuove, alcune a e sintetizzati in report tecni- di ricercatori, si otterrà una stima bassa quota, le pongono di fron- co, che presumibilmente sarà attendibile della distribuzione te a scelte inedite. Il primo passo disponibile verso la fine di e della popolazione del lupo in verso qualsiasi tipo di ipotesi per quest’anno. Un primo bilan- Italia. I dati saranno messi a di- la gestione della specie lupo è la cio potrebbe essere costituito sposizione delle istituzioni, che conoscenza scientifica dello sta- dalla distribuzione dei segni di sono tenute a comunicare perio- tus della popolazione. presenza sul territorio. dicamente alla Commissione Eu- Michele Fassinotti IL NOSTRO GRAZIE A CHI HA CAMMINATO ALLA RICERCA DELLE TRACCE DEL LUPO Per sei mesi, dall’ottobre del 2020 al marzo scorso, hanno percorso sistematicamente e con grande attenzione e precisio- ne 192 porzioni del territorio alpino e collinare torinese alla ricerca di segni della presenza o del passaggio dei lupi. Sono 170 tra volontari e dipendenti di Enti pubblici, Carabinieri forestali, guardiaparco, agenti faunistico-ambientali della Città metropolitana e Gev, che una volta al mese hanno camminato sui percorsi loro assegnati, raccogliendo o documentando le prove inequivocabili del fatto che il predatore per eccellenza era stato o è ancora presente in quei luoghi. Sono persone normalissime, ma contagiate dalla passione per la natura e dal desiderio di fare qualcosa per il proprio territorio. Pubblica- re le immagini dei volti di alcuni di loro è un modo per ringraziarli a nome dell’intera comunità metropolitana. 18 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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Attività istituzionali Per rilanciare il Pinerolese Un intervento dei sindaci della zona omogenea 5 U n grappolo di progetti per riqualificare e ri- lanciare un territorio, il pinerolese. Quattro indicazioni attorno alle quali è possibile pianificare, da un lato, lo sviluppo di quest’area territoriale e, al contempo, va- lorizzarne alcune storiche spe- cificità colmando un ritardo di investimenti che di fatto conti- nuano a bloccare o a rallentare il futuro di questo territorio. Innanzitutto il capitolo delle infrastrutture. Nello specifico, e della prima cintura torinese. ti svettano su questo versante. del collegamento ferroviario tra Un investimento che si rende Su tutti il futuro e la prospetti- Pinerolo e Torino. Un raddop- sempre più necessario non solo va del Forte di Fenestrelle. Mo- pio selettivo di una linea che per decongestionare il traffico numento simbolo della Città continua ad essere tra le più da e verso Torino ma anche, e metropolitana di Torino e già frequentate a livello regionale e soprattutto, per garantire un simbolo della Provincia di Tori- che, purtroppo, registra una og- collegamento veloce ed efficien- no, è anche noto come la ‘gran- gettiva e non più sopportabile te con il capoluogo subalpino. de muraglia piemontese’. Il po- carenza di servizi e di collega- In secondo luogo il capitolo del tenziamento e il rafforzamento menti. Non mancano, al riguar- turismo. Una antica e radicata del Forte può rappresentare un do, i progetti di miglioramento vocazione di questo territorio autentico volano per lo svilup- e di maggior efficienza che ri- che lega in un disegno armoni- po turistico di tutto il territorio. guarda l’intera linea ferroviaria co la pianura pinerolese con la Come la valorizzazione degli e che coinvolge, di conseguen- collina e la montagna delle sue altri Beni Faro del Pinerolese, za, molti comuni del Pinerolese valli circostanti. Alcuni elemen- delle ville e dei parchi, presidi storici e culturali che sono pre- senti in quest’area territoriale. Anche su questo versante non mancano progetti di riqualifica- zione e valorizzazione di molti siti che possono diventare non solo elementi di attrattività tu- ristica ma anche, e soprattutto, volano economico e riscoperta di un territorio che affonda le sue radici in una storia ricca di simboli e di monumenti che ne hanno scandito il cammino. Al riguardo, la valorizzazione della sentieristica rappresen- ta un altro elemento decisivo che qualifica l’offerta legata CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 23
Attività istituzionali In ultimo, ma non per ordine di importanza, la pianificazione di una sanità di prossimità. Un progetto utile e funzionale per un territorio come il pinerole- se, per la sua concreta confor- mazione, per la sua estensione geografica e per il suo assetto sociale. Un territorio che richie- de sotto il profilo sanitario e so- cio assistenziale un processo di progressivo ma irreversibile in- formatizzazione dei servizi per garantirne una migliore e più ef- ficiente fruibilità da parte dei cit- tadini. Tenendo conto che il pi- nerolese conta una consistente all'outdoor, all'escursionismo e giovanile. Una connessione che, e crescente popolazione anziana al cicloturismo (territorio scel- in virtù di un crescente e poten- e che, di conseguenza, richiede to anche per il Giro d'Italia e il ziale utilizzo del ‘lavoro agile’, una sanità che non contempli Tour de France) dell’intero ter- può trasformare il Pinerolese difficoltà logistiche e di sposta- ritorio pinerolese. Inoltre l'ere- in un’area territoriale sempre mento. Una sanità di prossimi- dità post olimpica rappresenta più appetibile contribuendo tà, dunque, che sia in grado di una peculiarità che qualifica il a ridurre l’inquinamento me- incrociare e soddisfare le istan- territorio come fortemente le- tropolitano e a creare nuove ze che provengono soprattutto gato allo sport. Un giacimento opportunità di lavoro in sede dalle aree montane che restano di risorse culturali, storiche e locale. Un investimento che si quelle maggiormente in difficol- ambientali che proprio in que- rende necessario alla luce della tà per quando riguarda l’offerta sto periodo particolare può nuova evoluzione tecnologica dei servizi sanitari. offrire importanti opportunità che si può e si deve estendere Quattro progetti, dunque, che per un turismo che punta a ri- alla scuola e agli stessi edifici possono garantire uno svilup- scoprire la dimensione soste- pubblici. po migliore e più equilibrato nibile, naturalistica ed ambien- per l’intero territorio pinero- tale. Infine, il Pinerolese può lese e per la sua prospettiva essere valorizzato nella sua pe- di area integrata ma che può culiarità di incontro e dialogo offrire anche molte opportu- ecumenico valorizzandone le nità per i suoi residenti e per risorse architettonico-storico- tutti coloro che individuano in culturali legate allo spirito. quest’area piemontese una mi- In terzo luogo il settore legato glior qualità della vita. alla digitalizzazione. Un inve- Sarà impegno di tutti i Sindaci stimento decisivo per un ter- dell’area omogenea pinerolese ritorio compatto come il Pine- portare avanti con determina- rolese e che può trarre da una zione queste linee strategiche efficace copertura della rete e lavorare compatti, con gli e dei servizi ad essa collegati attori del territorio che dimo- enormi benefici. E non solo di streranno interesse e impegno, carattere economico e produt- al fine di attrarre investimenti tivo. Una connessione che può attraverso tutte le opportunità avere, dunque, ripercussioni di finanziamento che si presen- positive per le imprese locali teranno. e per un ulteriore incremento I Sindaci della zona omogenea 5 dell’occupazione, soprattutto 24 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
Attività istituzionali Aperitivi disobbedienti a Chivasso. Marocco: "Le leggi vanno rispettate" “ Siamo tutti convinti che si debba poter lavorare per far vivere le nostre città anche attraverso manife- stazioni stimolanti ed attratti- ve: ma non possiamo tollerare l'arrivo di pullman carichi di negazionisti che utilizzano il caso della torteria di Chivasso per sfidare lo Stato, negando la pandemia e strumentaliz- zando politicamente". Il vicesindaco della Città me- tropolitana di Torino Marco Marocco, amministratore co- munale di Chivasso, intervie- ne sui cosiddetti "aperitivi di- sobbedienti" che da settimane si ripetono alla Torteria di via Covid, si sono dati appunta- merito alle violazioni che per Orti a Chivasso, diventando mento nel locale attraverso i tutelare i ristoratori e i com- un appuntamento fisso del social" commenta preoccupato mercianti che hanno sempre sabato sera. Marocco che sottolinea come rispettato le regole. "Anche sabato scorso più di il sindaco di Chivasso Claudio "Si è davvero superato il limi- 100 persone senza mascherine, Castello abbia sollecitato l'in- te” aggiunge Marocco “la po- in barba a tutte le regole anti tervento della prefettura, sia in litica è chiamata ad interveni- re soprattutto alla luce delle strumentalizzazioni dell'e- strema destra: dobbiamo tu- telare la maggioranza dei cit- tadini e dei commercianti che rispettano le leggi dello Stato, ricordando i drammi vissuti da migliaia di famiglie che in Piemonte hanno avuto vittime a causa del Covid". Marocco conclude: "la totalità dei commercianti vuole riaprire, ma in sicurezza e non sfidando la scienza. Lo Stato, la Regione Piemonte e tutti gli amministra- tori locali stanno operando per tornare il prima possibile alla normalità, nel rispetto delle leggi e nel contrasto forte alla diffusione della pandemia". c.ga. CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 25
RUBRICA SISTEMI NATURALI La scala di risalita per i pesci a Villafranca Piemonte Un esempio del lavoro di squadra della Città metropolitana P er vivere adeguatamen- d'acqua. Fino ad alcune decine verso la fine del mese di giu- te, la maggior parte dei di anni fa risalivano il Po anche gno. Il secondo spostamento pesci che solcano i corsi a monte di Torino, dove cresce- avviene nei mesi di settembre d'acqua hanno bisogno vano per alcuni anni e poi ri- e ottobre, alla ricerca di tratti di potersi spostare da un am- percorrevano il tragitto inverso di corso d'acqua caratterizza- biente ad un altro, sia per ali- per potersi riprodurre. ti da ghiaia di medie dimen- mentarsi che per cercare aree La trota marmorata nel corso sioni, dove le trote marmorate idonee alla riproduzione. Al- dell'anno compie invece due possono deporre le uova. cune specie possono compiere spostamenti verso monte. Il In Italia l’impossibilità di com- migrazioni di migliaia di chilo- primo durante il periodo pri- piere queste migrazioni è all’o- metri. Le anguille, ad esempio, maverile, quando i Ciprinidi rigine del rischio di estinzione nascono nel mare dei Sargassi reofili (barbi, vaironi e ca- che stanno correndo alcune e, grazie alle correnti oceani- vedani ad esempio) di cui si specie ittiche. Le migrazioni che, arrivano fino alle coste ciba vanno alla ricerca di aree sono di fondamentale impor- europee e nord-africane. Mol- idonee alla riproduzione, nel- tanza per il mantenimento del te di loro passano lo stretto di le zone prossime agli sbocchi ciclo riproduttivo e dunque Gibilterra, entrano nel mar Me- vallivi, per poi tornare nelle per la sopravvivenza stessa dei diterraneo e risalgono i corsi buche più profonde a valle pesci. Alcune opere costruite 26 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
SISTEMI NATURALI RUBRICA tegrati con gli Enti locali della Città metropolitana di Torino (tutti facenti parte del gruppo interdipartimentale “Natura”), in stretta collaborazione con la direzione Viabilità 2 han- no portato alla messa in sicu- rezza e alla protezione della soglia a valle del ponte e alla progettazione e realizzazione di una scala di risalita per la fauna ittica integrata nell’ope- ra di protezione. “L’operazione realizzata a Villa- franca Piemonte è un bell’esem- pio della capacità dei dirigenti, dei funzionari e del personale delle diverse direzioni del no- stro Ente di fare squadra, lavo- dall'uomo, ad esempio le soglie mi erosivi sul lato a valle. Nello rando a vantaggio del territorio a valle dei ponti e le traverse stesso periodo il servizio Risor- e mettendo in campo le proprie per captazioni irrigue o idroe- se idriche-settore Tutela delle competenze e la propria pro- lettriche, creano forti dislivelli acque della Regione Piemonte fessionalità” commentano con tra i tratti a monte e a valle, in- ha indetto un bando per l'asse- soddisfazione il vicesindaco terferendo negativamente con gnazione di fondi per la riqua- metropolitano Marco Marocco, gli spostamenti dei pesci. lificazione dei corsi d'acqua dal la consigliera delegata all’am- Proprio per mitigare gli effetti punto di vista ecologico. biente e alla tutela della fauna negativi di queste barriere la Gli sforzi congiunti della dire- e della flora Barbara Azzarà e Legge regionale 37 del 2006 e zione Risorse idriche e tutela il consigliere delegato ai lavori altri provvedimenti successivi dell'atmosfera, della Funzione pubblici Fabio Bianco. prevedono la realizzazione di specializzata tutela fauna e flo- opere che permettano ai pesci ra e della direzione Progetti in- m.fa. di oltrepassare i dislivelli. Le scale di risalita per l’ittiofauna suddividono l'intero dislivello in tanti piccoli salti di 20-25 centimetri ciascuno, intervalla- ti da buche, che consentono ai pesci di riposarsi e di riprende- re lo slancio necessario a pro- seguire verso monte. Nel 2018 la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino stava operando per la messa in sicurezza del ponte della strada provinciale 139, che collega Vigone a Villafran- ca Piemonte, a valle del quale è presente una soglia realizza- ta per mitigare l’azione erosi- va del torrente sulle opere di fondazione del ponte. La soglia evidenziava essa stessa proble- CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA 27
Restauri da scoprire La cappella dell’Oratorio di san Filippo Neri a Chieri Q uesta settimana la nostra rubrica sui re- stauri d’arte fa tappa a Chieri e più preci- samente nella cappella dell’O- ratorio di san Filippo Neri, dove è in corso un impegna- tivo restauro curato dal Co- mune con il contributo della Regione Piemonte. Ma questo luogo è caro ai chie- resi e ai Salesiani perché qui, tra queste mura, in queste stanze, nei corridoi, Don Bosco studiò a partire dall’ottobre del 1835 fino al 1841, anno in cui terminò, a malincuore, il suo percorso di clericato, come egli stesso ricorda: “mi tornò dolo- rosissima quella separazione, separazione da un luogo dove ero vissuto per sei anni, dove ebbi educazione, scienza, spi- rito ecclesiastico e tutti i se- gni di bontà e di affetto che si possono desiderare”. Il centro visite allestito al primo piano permette di scoprire la vita del Santo e l’ambiente chiere- se che fu il teatro della forma- zione di Don Bosco, attraverso un percorso multimediale e la parziale ricostruzione di alcu- ni ambienti della prima metà dell’Ottocento. L'oratorio si presenta, chiuso tra la galleria di accesso al con- vento e la chiesa di San Filip- dell'ampliarsi del convento e la configurazione attuale risale po Neri, come un'aula a navata del suo collegarsi alla chiesa di solo a fine ottocento, quando il unica con pianta rettangolare, san Filippo. Le opere vengono professor Massoglia ne demo- coperto da volta a botte co- proseguite tra il 1763 e 1772, lisce il presbiterio e lo amplia, stolonata, e presbiterio absi- su progetto dell'architetto Gal- rifacendo interamente la volta, dato con cupola e cupolino a letti. Nell'anno successivo la che lo stesso decora con affre- pianta ottagonale. La prima Congregazione dei Filippini schi, e l'orchestra. Appartengo- edificazione dell'oratorio risa- decide di far realizzare l'alta- no a questa fase di rifacimenti le al 1695, come conseguenza re in marmo dell'Oratorio, ma "neo-barocchi" gli stucchi dei 28 CRONACHE DA PALAZZO CISTERNA
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