01|2019 - Confartigianato Venezia
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PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO POLITICA ARTIGIANA PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO 01|2019 periodico dell’Associazione Artigiani Venezia - anno XXXII - n.01/2019 - spedizione in A.P. -70% - DCI VE MA CHI ENTRA IN CASA PER FARE I LAVORI? IMPIANTISTI ELETTRICI, CHI SI FERMA È PERDUTO! VENEZIA SFIDA GENOVA: A GIUGNO IL PRIMO SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO POLITICA ARTIGIANA editoriale 01|2019 PERCHE’ UN CONTRIBUTO DI ACCESSO A VENEZIA In principio fu Mario Rigo! La sua idea di un ticket per vero è un altro. Cosa vogliamo farne di questa tassa o Venezia si basava su due elementi. Il primo era trovare contributo che sia. Abbiamo poco da giocare di seman- un modo per calmierare un afflusso che già alla fine degli tica e cambiargli nome se deve entrare miseramente anni ’80 si annunciava in ascesa incontrollata, il secon- dentro il conto economico del Comune. Se deve servire do era fare in modo che tutti contribuissero alle spese, per scontare qualcosina sulle spese ai cittadini e ai ne- soprattutto quelli che allora non si sapeva ancora che gozianti. Venezia non ha bisogno di sconti. Ha bisogno si chiamavano “escursionisti” o “escursionisti sistemici” di una strategia di largo respiro. Questo contributo deve come ora ci hanno insegnato, ma che sporcavano e in- servire a controllare la pressione turistica, a fare politica casinavano la città già abbastanza. Solo chi possedeva del turismo non a scontare 10 euro di IMU ai venezia- quell’innata capacità di fare in modo che il cervello drib- ni. Non è così che si richiama il ceto medio a Venezia. blasse gli ostacoli più immediati, quella che insomma si Quindi io sono per incamerare questa tassa o contributo definisce normalmente in senso etimologico “intelligen- che sia e farne il centro di un grande progetto di con- za”, aveva capito che si trattava dell’inizio di una politica trollo di accessi e della pressione turistica, individuando di controllo e gestione dei flussi. Tutti gli altri guardarono il numero di turisti massimo che la città può assorbire solo il dito con le fronti corrucciate, la luna…non per- giornalmente, abbiamo già detto che sono 52.100, già a venuta! Ma come!? I veneziani in gabbia, dentro a un Carnevale lo abbiamo sforato con 80 mila e non capisco museo, si paga per vederli, il libero accesso e via così. perché, e far sì che non venga mai superato attraverso Ma fu soprattutto a livello internazionale che la proposta un piano di controllo finanziato da questa tassa. Paralle- di Rigo trovò ostacoli da parte di benpensanti, a casa lamente questa tassa insieme ad altri finanziamenti deve loro, e maître a penser, con le vite degli altri, che ci spie- servire per finanziare un piano per rilanciare la residenza garono quanto eravamo arretrati, illiberali e provinciali. volta a favorire il ceto medio, anche con seconde case. Ricordo soprattutto i francesi, la cui atavica “cacchetta” Da lì riparte la città. E riparte anche artigianato e piccolo sotto il naso su questa cosa divenne assai fastidiosa e, commercio. Meno speculazione e più città normale. Il d’altra parte, venire due giorni a Venise vestiti da Re Sole Sindaco dice che per fare questo bisogna aspettare il vale più di una misera tassa. Parbleu! Altri tempi. Oggi 2022. Non capisco molto onestamente perché! Sono tre a me sembra, non so se sbaglio, che a livello europeo anni e mezzo che cincischiamo tra i dati che ci sono e Venezia stia più a cuore ai foresti che ai veneziani. E pro- quelli che non ci sono, abbiamo fatto più commissioni babilmente soprattutto oltre oceano. Mi sembra che la del partito comunista cinese all’epoca di Mao. E ades- sensibilità sia talmente alta, al netto di qualche testone so, con uno strumento rivoluzionario in mano bisogna con la zucca piena di selfie e segatura che ogni tanto va aspettare fino al 2022 perché?? Promettiamo al Sin- fuori per fuori, che tutti si chiedano “ma cosa fanno lì? daco Brugnaro che lo eleggiamo subito, piuttosto, un Perché non fermano lo scempio?”. anno e mezzo prima, purché si parta subito con il lato B Sulla tassa di sbarco il problema di marketing per me del disco, che è il più importante! Venezia non può più quindi non esiste più. Rigo era in tempo perfetto, e quin- aspettare. di…troppo avanti! Abbiamo dovuto toccare il fondo, il direttore responsabile mettere il naso sulla cacca, come i cuccioli. Il problema Gianni De Checchi
indice Anno XXXII - n.1/2019 Iscr. Trib. n.877 del 12.12.1986 Periodico dell’Associazione Artigiani Venezia Confartigianato 05|2017 sede centrale Venezia Castello S.Lio 5653/4 tel. 041 5299211 fax 041 5299259 Cavallino-Treporti via Fausta 69/a tel. e fax 041 530 0837 Lido via S. Gallo 43 tel. 041 529 9280 3 editoriale fax 041 529 9282 Murano VENEZIA CHE CAMBIA Campo San Bernardo 1 tel. e fax 041 529 9281 5 Venezia sfida genova: a giugno il primo Salone Nautico Internazionale Burano via San Mauro 58 EVENTI tel. e fax 041 527 2264 9 Itinerari teatrali in barca: dalle montagne alla laguna PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO POLITICA ARTIGIANA Pellestrina 13 Il laboratorio delle emozioni San Pietro in Volta 110/b tel. e fax 041 527 3057 STORIE __________________ 16 Impianto Waiterjet, la metallurgica Mainardi si rinnova direttore responsabile 20 “Il Colore Inciso”: Paolo Baruffaldi si racconta Gianni De Checchi testi a cura di Caludia Meschini CATEGORIE 17 Sicurezza: corso di formazioni scale portatili foto di archivio Confartigianato Ve 18 Impiantisti elettrici, chi si ferma è perduto! archivio Tostapane Studio Benedetta Socal APPROFONDIMENTI __________________ 22 Ma chi entra in casa nostra per fare i lavori? direzione, redazione 28 “Vivere e lavorare a Murano: cosa ne pensi ?” e amministrazione Castello S.Lio 5653/4 Venezia BENVENUTO TRA NOI progetto grafico 26 Predrag Prenjaca, maschere e non solo... e impaginazione Fabrizio Berger www.tostapane.biz NEWS 27 “Pace e Bene”, Titta impianti e stampa L’Artegrafica www.lartegrafica.com CALEIDOSCOPIO VENEZIANO __________________ 31 A Venezia il primo corso veneto per clowndottori in copertina fotografia di 32 CONSIGLI PER VOLERSI BENE Archivio Vela spa 33 LEGGENDO
VENEZIA SFIDA GENOVA: A GIUGNO IL PRIMO SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE VENEZIA CHE CAMBIA Un momento di rilancio per il Museo Navale e, più in generale, di riscoperta di questa parte meno conosciuta della città __________________________________________ Nasce il primo Salone Nautico Inter- gimento di attori locali, nazionali e inter- nazionale a Venezia: “Imbarcazioni a nazionali. 360 gradi: svago, trasporto e lavoro”. Il Salone Nautico Internazionale di Ve- La prima edizione dell’evento dedicato nezia non poteva che nascere all’in- alla nautica, (ma la sfida è triennale, con terno delle mura dell’Arsenale, quelle POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 l’obiettivo di migliorarsi e ingrandirsi), si stesse mura e torri costruite dai vene- svolgerà all’Arsenale dal 18 al 23 giu- ziani nel XIII secolo per impedire alla gno, all’interno dell’ex Cantiere di Sta- concorrenza “estera” di carpire i segreti to della Serenissima e sarà diffusa an- dei suoi marangoni de nave (i maestri qui sotto che nel territorio comunale con diversi falegnami), remieri (gli artigiani che rea- Ferretti Yachts 670 eventi e manifestazioni collaterali. Una lizzavano i remi delle galere scegliendo Palazzo Ducale Venice manifestazione che nasce quindi già di persona nei boschi della Serenissima (© photo Maurizio Paradisi) con un’idea pluriennale con il coinvol- i migliori faggi) e calafati (gli operai che 5
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 6 inserivano nelle navi il materiale imper- l’acqua salata e l’acqua dolce e rivitaliz- qui sopra meabilizzante) in grado di realizzare le zando l’economia della città e dell’inte- Ferretti Yachts 670 navi più grandi e prestigiose dell’epoca. ro territorio, puntando sulla diportistica Bacino di San Marco, Venezia La manifestazione dello scorso anno e sull’innovazione tecnologica per la (© photo Alberto Cocchi) dedicata al primo mezzo secolo di Fer- navigazione ecologica. Un evento del retti Yachts ha suggerito l’idea al sin- genere può fungere da attrattore verso daco Luigi Brugnaro, ma questa volta la scoperta e il potenziamento di altre non ci sarà solamente il lusso. “Il Sa- attività produttive e qui penso a quelle lone - spiega Brugnaro - vuole essere di porto Marghera.” anche un momento di rilancio per il Mu- Sei giorni in cui si metterà assieme la seo Navale e, più in generale, di risco- diportistica e le più avanzate tecnologie perta di questa parte meno conosciuta per la navigazione ecologica, aree di della città, l’idea è che Venezia debba svago in cui sarà possibile per tutti pro- sposare nuovamente il mare, non solo vare ad andare in barca (a remi o a vela in termini simbolici, come avviene con al terzo) grandi spazi per gli espositori la festa della Sensa, ma rimettendolo al e luoghi per il business, oltre a diversi centro della sua vita produttiva, a tutti i punti ristoro. livelli e in tutti i settori, dall’industria alla Il Salone mostrerà la barca in tutte le cultura, come ai tempi della Serenissi- sue declinazioni: come mezzo ludico, ma, che proprio sul mare ha misurato per famiglie e non solo, ma anche come per oltre mille anni il proprio potere e le mezzo di lavoro, su diversa scala e con proprie ricchezze. La sfida è trovare la diversi tipi di propulsione, dai traspor- chiave per rileggere le attività che ruo- ti locali alle navi, cargo e da crociera, tano attorno alla nautica e rilanciarle. fino alle imbarcazioni usate dalle forze “Vogliamo salvare Venezia ripartendo dell’ordine e alle imbarcazioni storiche, proprio dall’acqua, che sarà il vero “pe- il tutto correlato da una grande mostra trolio” dei prossimi decenni, gestendo sulla progettazione nautica (in questi
giorni uscirà il bando per selezionare metri quadri di esposizione al coperto e i lavori migliori). Non mancherà poi il 5000 di esposizione open air: due spazi coinvolgimento dei giovani e delle scuo- incontri, due spazi eventi, un ristorante le, delle remiere, dei gestori delle darse- ed tre punti ristoro ed un’area relax te- ne e la cantieristica minore. Il Comune matica, Verrà anche ristrutturato e ria- ha già stanziato 900 mila euro per la perto il sommergibile Dandolo, nelle cui manifestazione, poi ci saranno partner vicinanze sarà allestito lo spazio giochi e sponsor. per bambini”, spiega Fabrizio D’Oria di- “All’Arsenale si potrà accedere da tre rettore Comunicazione & Eventi di Vela punti: grazie alla collaborazione della Spa. L’ingresso al Salone sarà a paga- Marina militare, il primo sarà dal Museo mento. Navale, con l’ingresso lungo il canale La macchina organizzativa dell’evento dell’Arsenale, il secondo dal Giardino sarà pilotata da un Comitato d’Indirizzo delle Vergini (grazie all’associazione dei del Salone Nautico di Venezia, già inse- Gondolieri un servizio di gondola inter- diato, composto da enti, istituzioni, For- no al Bacino permetterà di raggiungere ze dell’Ordine e le principali realtà pro- poi la parte nord) ed il terzo dai Bacini duttive della città. Hanno già aderito a (collegati direttamente anche con l’ae- progetto l’Istituto di Studi Militari Maritti- roporto). Il Salone vuole essere anche mi di Venezia, il Presidio Marina Militare POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 l’occasione giusta per realizzare inter- di Venezia, l’Autorità di Sistema Por- venti infrastrutturali per il recupero e la tuale del Mare Adriatico Settentrionale, valorizzazione del complesso dell’Arse- Vela Spa, Confindustria Venezia Area nale, come ad esempio la realizzazione Metropolitana di Venezia e Rovigo, il di banchine per 100 ormeggi in acqua Provveditorato interregionale delle ope- nell’area nord fino ai Bacini di carenag- re pubbliche per Veneto, Trentino Alto gio che saranno riaperti (500 metri sa- Adige e Friuli Venezia Giulia, il Gruppo ranno adibiti a pontili e banchine). Com- Ferretti, leader in Italia negli yacht. plessivamente si arriverà ad avere 3000 7
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 8 IL SALONE NAUTICO COME OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE PER LE AZIENDE VENEZIANE E’ del tutto evidente che è un’opportunità da cogliere al volo, ne è convinto il segretario Gianni De Checchi che intravede nel Salone Nautico uno stru- mento valido a disposizione non solo di “squeraroli” ma anche “remeri” e “tapessieri nautici” . “Ci siamo prontamente attivati con l’Ente Organizza- tore Vela Spa - puntualizza Gianni De Checchi - per assicurare spazi gratuiti o a costi particolarmente agevolati alle imprese locali”. Il rilancio della Cantieristica veneziana e del suo indotto non può che partire anche da queste iniziative. Per quanto il periodo non sia certo dei più indicati (n.d.r giugno è il periodo di maggior lavoro per i cantieri e per coloro che realizzano remi, forcole, vele, tiemi e tendalini vari), l’opportunità di essere presenti in un contesto come quello all’Arsenale sotto i riflettori internazionali è un’occa- sione concreta per ottenere “in casa” una visibilità pregiata”. Sono già molte le idee e i suggerimenti che Confartigianato sta raccoglien- do tra le proprie aziende che vogliono stupire al Salone esponendo barche tradizionali in costruzione ed accessori nautici.
ITINERARI TEATRALI IN BARCA: DALLE MONTAGNE ALLA LAGUNA Viaggio nella storia e nel futuro degli squeri EVENTI __________________________________________ Lo scorso 2 dicembre si è svolto il pri- Casal ai Servi, in mezzo diverse fermate mo appuntamento di “Dalle Montagne con lo scopo di riscoprire i luoghi della alla laguna - Itinerari teatrali in barca”, produzione di barche, ma anche spie- iniziativa che sarà replicata a marzo, gare, grazie alla prsenza di attori, i lega- promossa da Confartigianato Venezia, mi di Venezia con la montagna, perchè curata dall’associazione culturale Mont lo squeraiol è un mestiere importato dal de Vie in collaborazione con l’associa- Cadore e dalla Val Zoldana. Il teatro, in- zione Arzanà e sostenuta dalla Came- somma, per salvare uno dei mestieri più ra di Commercio di Venezia-Rovigo. antichi, quello degli squeraioli. POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 Obiettivo la scoperta di alcuni inediti iti- La scomparsa di uno degli ultimi grandi, nerari “poveri” di Venezia, dai luoghi di Roberto Tramontin, ha fatto riflettere sia lavoro dei migranti di montagna, come il mondo della voga che quello dell’arti- qui sotto gli squeri, ai loro punti di ritrovo, come gianato e della cantieristica. Ecco quin- e nelle pagine successive campo dell’Abbazia. Venticinque soci di questo progetto che vuole sensibiliz- coinvolgenti momenti a bordo delle barche dell’associazione zare la città sulla bellezza del mestiere delll’itinerario teatrale in barca Arzanà, un giro di due ore, con parten- di costruire barche e sulla difficoltà nel (© photo B. Socal) za da San Marcuola e arrivo allo squero condurre una piccola azienda artigia- 9
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 10 na; un’esperienza storico-artistica nel- barcazioni e attrezzi di lavoro. Questo la quale fra rii in barche a remi, calli e l’itinerario percorso: partenza da San Venezia minore, in forma teatrale e Marcuola, con introduzione storica sui musicale, gli attori (Paola Brolati, Fabio rapporti tra montagna e laguna; Campo Santin e Charly Gamba) introducono il S. Fosca, storie legate ai santi venerati pubblico nella storia e nel futuro degli sia in montagna che in laguna e religio- squeri, come nei luoghi dove gli zatte- sità delle valli alpine; Campo Abbazia, rieri del bellunese portavano i tronchi a storia della trafila del legno con l’arrivo Venezia. a Venezia delle zattere che scendevano In questo primo appuntamento gli atto- lungo il Piave; Corte Cavallo, gli artisti ri Paola Brolati e Charly Gamba, vestiti di montagna che hanno fatto fortuna con abiti settecenteschi, cantando can- a Venezia, Campo Madonna dell’Or- zoni della tradizione, hanno raccontato to, scene di vita veneziana; Calle delle la storia della gente di montagna che Muneghe, fatti di cronaca che vedono scendeva a Venezia, la “segonda bona coinvolti migranti di montagna; Squero mare”, rappresentando brani di vita Casal, attivo fino al 1920. Qui a metà quotidiana e rievocando personalità si- dell’800, nasce la gondola asimmetrica, gnificative (Valentino Panciera Besarel, tutt’oggi in uso. Oggi sede dell’associa- scultore del legno) o episodi eccezionali zione Arzanà, ospita una collezione di (la auto crocifissione di Matìo Lovat di attrezzi e forniture di barche, compreso Casal di Zoldo in Calle de le Muneghe). l’ultimo “gondolino da fresco” realizzato L’itinerario teatrale si è svolto a bordo per le dame della Serenissima nel 1878. di imbarcazioni a remi con partenza “L’ultima tappa di un viaggio nel tempo come detto da San Marcuola e arri- che risulta fondamentale per la forma- vo all’ex squero Casal, in rio dei Servi, zione di chi vive questa città, a dispetto uno dei più rinomati nell’ottocento, ora di un’evoluzione tecnologica che fa per- sede di una collezione museale di im- dere le radici”, rileva l’impiantista Ivan
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 Tosi. “Lo “squeraiol” è un mestiere im- vera, facendoci scoprire storie legate 11 portato dal Cadore e dalla Val Zoldana al nostro passato, soprattutto al mon- ma da secoli, ormai, fa parte della no- do artigiano, è stata anche l’occasione stra tradizione - spiega Giampaolo Toso giusta per trascorrere insieme una bella dell’Ufficio Categorie di Confartigianato giornata e fare gruppo”. Venezia - la stessa che ora va sempre più perdendosi. Per questo abbiamo sentito la responsabilità di fare qualco- I TEMPI DEGLI SQUERI: sa”. “Per dimostrare che la città è viva, PASSATO E PRESENTE DELLA anche se trasformata, e che non può CANTIERISTICA VENEZIANA basarsi solo sulla monocultura turistica, Venezia nel corso dei secoli è stata si deve andare oltre e per farlo, serve meta della migrazione della gente di quella memoria storica che è l’unica montagna: donne di servizio, balie, fab- forma di rilancio verso il futuro”, rileva bri e falegnami venuti a lavorare in Ar- l’acconciatore Umberto Corrà. “Una senale, e in particolare giovani appren- bella esperienza anche se si è svolta in disti squeraroli percorrevano la Piave in una giornata piuttosto fredda - afferma zattera per venire a lavorare in laguna. I Elena Bussolin, creazione miniature, ar- più antichi documenti sul commercio di ticoli in legno e carta - Ho partecipato legname lungo il Piave risalgono al XI- all’iniziativa insieme ai miei genitori e I°secolo, ma pare che già dal IX secolo i anche loro ne sono rimasti entusiasti Cadorini si portassero a Venezia a ven- e mia figlia Rosa di otto anni, era così dere il legname. coinvolta da questa iniziativa che ha vo- Non dimentichiamo poi che in epoca luto seguire gli attori a piedi lungo tutto romana (II° secolo d.C.) è documentata il percorso”. Fabrizio Berger, grafico, l’esistenza di un collegio di “dendrofo- “una bella iniziativa che oltre ad averci ri” (trasportatori di legname) a Feltre e permesso di conoscere una Venezia Belluno.
Agli inizi del secolo XV°, Belluno passa lo squero Casal: la famiglia Casal era sotto la repubblica veneta. arrivata a Venezia da Forno di Zoldo A Venezia c’era gran bisogno di materie nella seconda metà del ‘700 e nel 1833 prime, e in particolare di legname: pian- ebbe in affitto lo squero ai Servi (in rio tati nei fondali della laguna ci sono mi- dei Servi). lioni di pali che tengono a galla la città. Nel 1852 i Casal acquistarono lo sque- Il legno serviva anche per gli arredi e, in ro. “Barca di Casal e po’ non più”, si gran quantità, per la costruzione delle diceva, poiché il perfezionamento delle navi all’Arsenale. tecniche costruttive era affiancato dal- Verso il XIII secolo, quando la provvista la preziosità delle rifiniture, dovute alla di legname in pianura cominciò a scar- mano di un altro montanaro stabilitosi seggiare, Venezia si rivolse ai boschi a Venezia: lo scultore in legno Valentino delle Dolomiti, emanando norme che Panciera Besarel, originario di Astra- regolamentavano il taglio degli alberi gal, in Zoldo, che aveva il laboratorio (pino, larice, abete, faggio). Il bosco del a S.Tomà (dove ora c’è l’imbarcadero Cansiglio, in particolare, forniva i fusti del vaporetto). Besarel sposò la figlia di che poi venivano trasformati in remi. un Casal, così che tra scultore e sque- Ecco perché era definito dai Veneziani raioli si creò un sodalizio che portò alla un “perfettissimo bosco da reme”. realizzazione di gondole e imbarcazioni POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 I zatèr partivano all’alba dal porto di di fattura raffinatissima, destinate all’ari- Belluno. Le zattere arrivavano a Venezia stocrazia europea (tra cui la regina Mar- e approdavano in Sacca della Miseri- gherita). cordia, alle Fondamente Nove: lì veni- I Casal avviarono l’acquisto di un altro vano disfatte, così da utilizzare anche le squero assieme a Domenico Tramon- ultime taie, il mezzo di trasporto stesso. tin, nonno di Nedis Tramontin (man- È stata analizzata la provenienza dei cato recentemente, pluriottantenne), il garzoni dell’arte degli squeraroli, gli ar- più esperto costruttore di gondole dei 12 tigiani che lavorano alla costruzione di nostri giorni, nel 1882, ma tali furono i navi e barche negli squeri privati di Ve- dissapori che decisero di costruire un nezia: dal 1734 al 1778 sono in tutto muro tra i due squeri. Nel 1935 l’ap- qui sotto 210, ma soltanto di 129 è indicata la palto delle imbarcazioni di casa Savoia Paola Brolati e Charly Gamba “patria” nei registri. Di questi il 42 per andò ai Tramontin. (© photo B. Socal) cento proviene da Zoldo e un altro 12 per cento da altre località del bellunese o del Cadore. I mestieri esercitati da questi garzoni sono i più vari: raggruppandoli per set- tori di attività, se ne possono individua- re tre nei quali la presenza di bellunesi e cadorini è rilevante: a) alcune arti di vittuaria: forneri, lugane- gheri, scaleteri; b) manifatture tessili e abbigliamento: tentori da seda e da guado, tesseri da fustagni e da tella, bombaseri, strama- ceri, calegheri, capeleri; c) cantieristica, edilizia, lavoro del legno e del ferro: squeraroli, marangoni da case, mureri, fravi, casseleri. Molti montanari, quindi, rimangono a Venezia, e si affinano in varie arti, tra cui quella dello “squerariòl”, ovvero il costruttore di imbarcazioni, di gondole. Tra i più celebri squeri di Venezia, c’era
IL LABORATORIO DELLE EMOZIONI Visita guidata gratuita alla Tessitura Bevilacqua a San Zan Degolà EVENTI __________________________________________ Lo scorso 24 novembre, sfidando Gio- momento che abbiamo scoperto che ve pluvio e l’acqua alta, una cinquantina tanti veneziani non sono mai entrati in di artigiani veneziani ha partecipato alla questo luogo magico ubicato a San visita all’interno della Tessitura Bevilac- Zan Degolà - spiega Enrico Vettore, re- qua. Il laboratorio che conta oggi sette sponsabile Categorie di Confartigianato maestranze, è stato fondato da Luigi Venezia - abbiamo deciso di organizza- Bevilacqua nel 1875, il quale ha recu- re una visita guidata in esclusiva per i perato telai e macchinari anticamente nostri associati e loro familiari nel corso POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 usati dalla Scuola della Seta della Se- della quale è stato possibile vedere le qui sotto renissima. L’azienda continua quindi maestranze all’opera”. “Siamo assolu- e nelle pagine successive un’antica arte di Venezia, decaduta tamente convinti che tutti i canali che visita guidata alla Tessitura nel Settecento e rinata nell’Ottocento, contribuiscono a fare associazionismo Bevilacqua con grande e combinando tecniche e disegni storici vadano attivati anche se non rispondo- sentita partecipazione da con un tocco di modernità. Si tratta di no ai canoni tradizionali delle riunioni e parte degli artigiani veneziani una vera e propria eccellenza artigia- delle assemblee - aggiunge Vettore - ci (© photo B. Socal) na che merita di essere ammirata.”Dal siamo infatti resi conto che negli ultimi 13
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 anni le persone si aggregano molto più rimasto molto sorpreso nel constata- facilmente su iniziative di natura ricreati- re che esistesse a Venezia un’azienda va piuttosto che sugli obblighi di legge; di tessitura così ricca di fascino, dove in questo senso le visite guidate all’in- vengono tuttora usati macchinari anti- terno delle eccellenze del nostro arti- chi che producono tessuti straordinari., gianato rispondono in pieno a queste unici. 14 esigenze. Per questo motivo abbiamo già in programma per il 2019 altri incon- UN PO’ DI STORIA: tri di questo tipo con l’obiettivo di coin- IL MOVIMENTO ARTS AND CRAFTS volgere un numeri sempre maggiore di Facciamo un po’ di storia e vediamo associati”. Tra gli artigiani presenti alla cosa stava succedendo, a Venezia e visita guidata, Pamela Sabbadin, edi- nel mondo, quando la Tessitura Luigi le “un salto nel tempo, conoscevo già Bevilacqua è diventata un’azienda vera il laboratorio Bevilacqua e tornandovi e propria, nel 1875. Iniziamo da una dopo 20 anni dalla mia prima visita ho fine, quella delle corporazioni artigiane constatato con piacere che è rimasto di Venezia, chiuse da un decreto napo- un posto meraviglioso. In particolare mi leonico del 1806. Il decreto riguarda an- ha colpito molto il lavoro fatto su telai che l’Arte della Seta, che non scompa- antichi che porta avanti una tradizione re, però, immediatamente, bensì poco che altrimenti rischierebbe di andare a poco: a contribuire al declino fu anche persa”. Stefania Giannici, produzione di la creazione, nello stesso periodo, del gioielli e oggettistica in carta: “Un posto telaio Jacquard, che il francese Joseph straordinario, magico, che racchiude Marie Jacquard ultimò appunto tra il in sé tantissimi anni di storia. Per me è 1804 e il 1806. stato un privilegio poterlo visitare, infatti Nonostante i timori e le proteste dei pur conoscendo i prodotti tessili Bevi- tessitori, che si opposero all’introdu- lacqua non avevo mai avuto occasione zione della produzione industriale, la di visitare il laboratorio”. Andrea Dabalà, meccanizzazione ebbe la meglio, per- decoratore con fiori: tutti i giorni per an- ché garanzia di un lavoro più rapido: i dare a lavoro passo con la barca da- nuovi telai si diffondono dunque a mac- vanti alla sede della Bevilacqua, quindi chia d’olio in tutta Europa, intorno agli ne conoscevo l’esistenza ma non avevo anni Venti dell’Ottocento. L’inizio del XIX mai avuto l’occasione di visitarla. Sono secolo sembra quindi segnare la scom-
parsa dell’Arte della Seta e, soprattutto, DAL FILO DI SETA della sua produzione più artigianale: il AI VELLUTI BEVILACQUA velluto. Il velluto a mano forse più significativo Ma non finisce qui. La consapevolezza per Bevilacqua è il velluto “soprarizzo” di cosa significasse perdere l’artigiana- Leoni Persiani. Il suo disegno, infatti, dal to si traduce nel movimento Arts and 2005 è diventato il logo della Tessitura. Crafts. Nato nella seconda metà del se- Come tutti i tessuti, anche questo vellu- colo, vuole trovare una risposta al de- to nasce dai fili di seta, quelli delle 400 clino delle arti decorative, recuperando bobine del telaio su cui viene prodotto. i prodotti dell’artigianato e la sensazio- Dalle bobine, i fili passano nei cartoni, ne di qualcosa che non sia uniformato. collocati al di sopra della macchina: Complice anche lo spirito romantico, quasi come degli artisti, sono loro a vengono così riscoperte le tecniche permettere al disegno di formarsi. Cia- tradizionali della lavorazione della seta scuno dei fori sul cartone, infatti, cor- e tolta la polvere dai telai abbandona- risponde ad un filo: tutto questo ordi- ti. Dietro i velluti Bevilacqua si cela una to deve poi necessariamente passare storia di tecnica e pazienza, tramandata attraverso le mani di una tessitrice. In per secoli e che, ancora oggi, si compie fondo, stiamo o no parlando di velluti a come nel Settecento. mano? POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 Sotto l’ordito di fili usciti dal telaio, la tessitrice infila alcuni ferri sottili, che sa- ranno poi rimossi. Non sono tutti uguali tra loro: quelli in numero minore servi- ranno a creare l’effetto velluto; quelli più numerosi, invece, presentano delle scanalature. Queste sono il segreto per l’effetto riccio, rispetto al quale il velluto si troverà sopra: da qui il nome “sopra- 15 rizzo”. Il velluto tagliato e il velluto riccio pos- sono essere distinti anche grazie al loro colore: il primo è più scuro, il secondo più chiaro. Ma a cosa deve il proprio nome il velluto tagliato? Alla tecnica che permette di crearlo: scorrendo una lametta sopra i fili della trama, questi vengono tagliati, producendo il vero e proprio velluto. Il lavoro delle tessitrici richiede, quindi, tantissima precisione, per sfilare il ferro giusto: almeno quattro devono essere inseriti nella trama, affinché i fili tagliati non si aprano. Altrettanta attenzione, però, deve essere posta al telaio: in quanto risalente al Settecento, non è veloce quanto le macchine moderne. Non lavora, insomma, senza sosta, ma deve essere spesso ricaricato e ricali- brato: non c’è da stupirsi se il massimo a cui si arriva sono 30 cm di tessuto in più rispetto al giorno prima. Ma, anche se lento, il frutto della tradizione artigia- nale è sempre unico. Abbastanza da far diventare Penelope verde d’invidia.
IMPIANTO WAITERJET, LA METALLURGICA MAINARDI SI RINNOVA STORIE Impresa 4.0...una grande opportunità di crescita per le imprese __________________________________________ La Metallurgica Mainardi Snc ha deci- con la stessa passione e lo stesso en- so di intraprendere un ulteriore salto di tusiasmo. qualità, entrando a far parte del piano Nel corso del tempo sono riusciti a nazionale “impresa 4.0”. Il Piano nazio- conquistare una posizione di rilievo in nale Industria 4.0, che nel 2018 diventa qualità di fabbri e carpentieri nel centro Impresa 4.0, intende promuovere la di- storico di Venezia, accrescendo le pro- POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 gitalizzazione delle imprese italiane. La prie conoscenze e spaziando in diversi modernizzazione dei processi produttivi settori specifici di anno in anno. è, infatti, uno strumento essenziale at- Da sempre la società dedica tutta la traverso cui le piccole e medie imprese sua attenzione ai clienti, cercando possono guadagnare competitività sui sempre la soluzione più idonea. L’attivi- mercati internazionali. Le misure intro- tà dell’officina non prevede interruzioni, dotte nella Legge di Bilancio fanno leva in quanto è la ditta stessa che provve- prevalentemente su incentivi automatici de al montaggio delle singole unità di 16 a vantaggio delle Pmi che investono e, carpenteria, garantendo così maggiori tra queste anche la Manardi snc che ha celerità, precisione e personalizzazione, qui sotto acquistato un nuovo impianto Waiterjet. garantendo un vero e proprio servizio Corrado Mainardi “Si tratta di un sistema di taglio a getto d’eccellenza. d’acqua e abrasivo, che assicura versa- La Metallurgica Mainardi è specia- tilità e possibilità di taglio avanzato, su lizzata nella lavorazione di ferro, qualsiasi materiale e spessore - spiega ottone, acciaio inox e cor-ten, Corrado Mainardi - E’ nostra convinzio- in particolare nella costruzio- ne che l’innovazione digitale sia un’im- ne di scale, porte, vetrine e portante opportunità di crescita e com- serramenti, nonché di opere petitività futura per tutti, dalle micro alle su progettazione di terzi. Nel grandi imprese”. 2015 ha conseguito la certi- La Metallurgica Mainardi ha la propria ficazione EN 1090-1 per car- sede a Venezia, nel sestiere di Canna- penteria strutturale. regio. L’officina occupa uno spazio co- perto di 700 m² con un accesso diretto sul lato nord della Laguna di Venezia, una posizione strategica che permette alla ditta di effettuare operazioni di cari- co e scarico, anche di grossi quantita- tivi di materiale, con relativa facilità. La società, fondata da Angelo Mainardi, opera nel settore della carpenteria me- dio/pesante dal 1960. Nel 1982, dopo il diploma, i figli Adriano e Corrado lo hanno affiancato nel lavoro, e ad oggi continuano a seguire le orme del padre
SICUREZZA: CORSO DI FORMAZIONI SCALE PORTATILI Non solo un obbligo ma un’occasione di crescita CATEGORIE __________________________________________ Elettra snc di Andrea Rioda e corso di 12 ore, teorico e pratico, per la Andrea Visman (impianti elet- sicurezza, organizzato da ArtAmbiente POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 trici civili e industriali, installa- e inerente l’addestramento per l’utilizzo zioni), con sede in Fondamenta delle scale portatili, delle imbragature, Antonio Colleoni 7 a Murano, ha delle corde e dei sistemi di protezione partecipato lo scorso ottobre al anticaduta da utilizzare durante il lavo- ro: “Al corso - spiega Visman - hanno partecipato varie ditte a cui è stato poi rilasciato da ArtAmbiente l’attestato di partecipazione. Il corso era suddiviso in una parte teorica, svoltosi nella sede 17 della Confartigianato di San Lio e tenuto da un docente molto preparato il dott. Stefano Bortolami, ed una parte prati- ca svoltasi nel patronato della chiesa di San Pietro Martire, a Murano, sede reperita dalla nostra ditta che ha anche fornito a tutti i corsisti le scale da uti- lizzare. Ritengo i corsi per la sicurezza un momento importante di formazione e aggiornamento oltre che di proficuo confronto tra addetti ai lavori”. “Le scale portatili non vengono usate solo dagli elettricisti, ma da chiunque; di conse- guenza proponiamo questo corso a tutte le categorie artigiane che ne fanno uso soprattutto durante gli allestimen- to di mostre o altro - spiega Silvia Me- negazzo, responsabile formazione di ArtAmbiente - Non è il primo né sarà l’ultimo corso che organizziamo sull’ar- gomento e, in quest’occasione, abbia- mo anche avuto l’opportunità di usu- fruire della sede muranese per la parte pratica, uno spazio a costo zero dotato anche di una una parete attrezzata per l’arrampicata sportiva”.
IMPIANTISTI ELETTRICI, CHI SI FERMA È PERDUTO! Aggiornamento su documenti tecnici CATEGORIE e riduzione del “rischio incendio” __________________________________________ Si sono svolte tra novembre e dicem- comparto artigiano, ha ormai maturato bre due serate di aggiornamento tecni- la consapevolezza che, per poter ri- POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 co gratuito destinate agli impiantisti del spondere adeguatamente alle richieste settore elettrico. Ampia la partecipazio- del mercato non può più prescindere ne da parte degli operatori artigiani. “In- dall’offerta di interventi qualitativa- contri - come spiega Enrico Vettore, re- mente elevati; e in questo senso sponsabile Categorie di Confartigianato il ricorso ad un relatore come Venezia - nati da una precisa richiesta il perito industriale France- avanzata da alcune nostre aziende e sco Zillio, socio del CEI, progettati con l’obiettivo di anticipare e Comitato Elettrotecnico 18 sviluppare le continue evoluzioni delle Italiano costituisce una tecnologie e delle norme di sicurezza”. garanzia assoluta. Va, infatti, detto che questa categoria, Gli argomenti trattati dal probabilmente più di altre all’interno del docente, che vanta una
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 19 a sinistra specifica esperienza nell’innovazione dico e verifica dei documenti tecnici a Mauro Novello tecnologica e nei sistemi di impiantisti- corredo degli impianti in fase di acquisi- ca elettrica nei luoghi con pericolo di zione della manutenzione. qui sotto incendio, si sono incentrati su due di- “L’Associazione - conclude Vettore - Enrico Vettore versi temi. Durante il primo incontro si è conferma quindi il proprio supporto discusso di modelli di “Dichiarazioni di a tutte le imprese associate, affinché rispondenza”, le loro modalità di com- possano accompagnare nel futuro i loro pilazione, i soggetti abilitati e contenuti clienti con le migliori scelte, nel pieno ri- tecnici. In occasione del secondo in- spetto delle Norme e garantendo stan- contro ci si è soffermati sul tema dell’ef- dard sempre più elevati di qualità che ficienza energetica e l’applicazione una città come Venezia impone”. “A di sistemi intelligenti negli edifici Venezia gli impianti sono per lo più ve- storici vincolati come contri- tusti e ci viene quindi spesso richiesto la buto alla riduzione del ri- dichiarazione di rispondenza; il corso ci schio incendio. Sono stati, ha quindi istruito su come procedere e inoltre, trattati vari esempi cosa verificare per effettuarla, quali test applicativi ed eseguite va- eseguire per poter affermare o meno se lutazioni dinamiche e pro- l’impianto è rispondente alle normative ve strumentali con esempi di legge e può considerarsi sicuro”, rile- pratici grazie anche all’uti- va Mauro Novello, elettricista della ditta lizzo di strumentazione di- CIEM, nonchè promotore della prima sponibile in sala. serata. “Molto interessante - aggiunge Sono stati, infine, forniti con- Novello - anche la parte dedicata alla creti suggerimenti per ampliare le gestione degli impianti attraverso l’uso opportunità di lavoro con manutenzioni dei sistemi domotici, in grado di scon- programmate, servizi di controllo perio- giurare il rischio incendio”.
“IL COLORE INCISO”: PAOLO BARUFFALDI SI RACCONTA Quarant’anni di ricerca artistica STORIE __________________________________________ Quaranta anni della ricerca e pratica fa sembrare obsoleti strumenti e feno- incisoria di Paolo Baruffaldi nel labora- meni, dopo solo tre/quattro anni di uti- torio-galleria Bac Art Studio di Venezia. lizzo. Anche metodologie legate ai vari Questo racconta “Il Colore Inciso”, libro campi applicativi subiscono la stessa scritto da Baruffaldi ed edito da Marsilio. sorte e lo vediamo nel commercio elet- POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 Bac Art Studio (BAS), nasce dall’e- tronico, nell’home banking, nella comu- sperienza di Paolo Baruffaldi e Clau- nicazione Social ed Email, per restare ai dio Bazzichetto con la creazione delle settori più diffusi e conosciuti. Botteghe d’Arte “Cadore” nel 1977 a “Proporre quindi una iniziativa che “cele- Venezia – S. Croce, nel 1980 a Parigi bra” quaranta anni di ininterrotta attività -Montparnasse e nel 1981 a Rialto. La diventa così un “piccolo” evento, una vera nascita dell’esperienza artistica ed testimonianza della sopravvivenza di im- espositiva con l’insegna “Bac Art Stu- prese, tecnologie e, soprattutto, capitali 20 dio” si colloca comunque nell’apertu- umani, che sanno convivere con la mo- ra della sede in campo S.Maurizio nel dernità (quindi anche con Internet) sal- 1985. La nuova sede a S. Vio (1998) vaguardando però una propria identità rappresenta l’ulteriore e più importante e una ragion d’essere che esisterebbero tappa di questo lungo percorso proget- anche senza questo importante stru- tuale ed artistico. Lo spazio espositivo della nuova galleria comprende: una bottega di grafica, dove continuano a svolgere la propria attività di progetta- zione e di ricerca Baruffaldi e Cadore; una galleria d’arte, per mostre personali e collettive; una sezione editoria per la presentazione di stampe, manifesti, ca- taloghi e libri d’arte, bookmarks, carnet. A febbraio 2017 l’attività della galleria si sposta in Calle delle Botteghe 3451, zona Campo S.Stefano. In questo per- corso che porta a Palazzo Grassi, resi- stono ancora le attività di antiquariato, gallerie di pittura e fotografia, librerie antiquarie, piccoli negozi di articoli per Belle Arti. IL LIBRO, “IL COLORE INCISO” Nell’epoca di Internet un decennio cor- risponde ad un’era geologica, tanto ve- loce è l’evoluzione delle tecnologia che
quatinta, le più utilizzate, spaziando an- che tra Cera Molle, Maniera a zucchero e sale, Maniera nera, Litografia, per ar- rivare alle tecniche sperimentali che uti- lizzano come matrice il plexiglass con applicazioni di Carborundum, interventi al Pirografo e tutte le varianti introdotte da Henri Goetz nella grafica contempo- ranea - aggiunge Baruffaldi. Il volume intende coniugare le due mo- dalità che sono state le guide del mio fare artistico: da un lato, continuare l’arte incisoria classica; dall’altro, utiliz- zare le novità che la tecnologia ha man mano messo a disposizione. Nell’arte incisoria ho sfidato antiche consuetu- dini legate al mantenimento del bianco e nero come inchiostrazione esclusiva delle lastre incise, introducendo tutte le POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 varianti che il colore permetteva; dalla contemporaneità ho assunto e utilizza- to i mezzi di comunicazione quali il Web, i Social, Instagram, per raggiungere un pubblico il più vasto possibile. La commistione ha forse infastidito i cultori della tradizione, ma sicuramente ha avvicinato un collezionismo giova- ne, altrimenti escluso dai grandi eventi 21 dell’Arte. La disposizione interna dei testi e del- le immagini seguirà un ordine tema- tico-cronologico, tipico dei nuovi So- cial-book. Molto spazio quindi alle immagini con brevi didascalie, alternate mento”, spiega l’autore Paolo Baruffal- a testi e commenti tratti dagli scritti che di. Il “piccolo” evento è proprio questo: hanno accompagnato le mostre e gli poter testimoniare realtà creative floride eventi”. e “innovative” non legate di necessità Il volume di 160 pagine raccoglie una alle tecnologie dell’universo Internet, panoramica di opere eseguite dall’arti- capaci di utilizzarlo comunque come sta nel corso di 40 anni di attività grafi- “strumento” alla pari, puntando sul pro- ca, suddivise per tematiche: prio prodotto e sulle proprie “tecniche”, L’autore ha inserito anche alcune spesso antiche e sapienti, anche se ab- schede sulle tecniche grafiche e una bandonate e desuete e per questo tra- bio-bliografia completa. Testi critici di scurate e dimenticate dai media. Ines Brentan, Saverio Simi de Burgis, “Questo è l’esempio qui proposto: qua- Piero Fraccalini, Giuliano Gargano, ranta anni della mia ricerca e pratica Emanuele Horodniceanu, Duccio Pa- qui sopra incisoria nel laboratorio-galleria Bac Art squi, Paolo Rizzi. la copertina del libro Studio di Venezia, iniziata nel 1977 e Il libro è reperibile nel circuito di Marsi- “Il colore inciso” non ancora conclusa. lio Editore e Feltrinelli. In permanenza è edito da Marsilio Il “corpus” completo comprende più di esposto anche presso la Galleria di ri- tremila matrici incise. Le tecniche utiliz- ferimento dell’artista: Bac Art Studio, s. a sinistra zate vanno dalla più semplice e diretta, Marco 3451 – 30124 Venezia e nel sito: Paolo Baruffaldi la Punta Secca, all’Acquaforte e all’Ac- www.bacart.com.
MA CHI ENTRA IN CASA NOSTRA PER FARE I LAVORI? La sicurezza nei cantieri edili è affare di tutti, APPROFONDIMENTI cittadini compresi __________________________________________ Si è tenuto lo scorso 4 dicembre, pres- zione. La novità è che si va verso una so il laboratorio Uni.S.Ve. Unione Stuc- valorizzazione dei ruoli delle figure che catori Veneziani, in fondamenta del entrano in cantiere e delle differenze tra Squero a San Barnaba, il seminario di essi. In pratica secondo una recente “Sicurezza del lavoro nei cantieri edili pronuncia della Corte di Cassazione “gli POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 privati e obblighi di vigilanza” con rela- obblighi del committente vanno tenuti tore l’Avv. Giovanni Scudier dello studio nettamente distinti da quelli del profes- legale Casella-Scudier di Padova. sionista nominato come coordinatore Il seminario ha voluto fare il punto sul per la progettazione ed esecuzione dei ruolo e le funzioni in materia di vigilanza lavori, che deve avere specifici requisiti da parte dei vari attori coinvolti, in parti- e competenze tecniche”. colare quella del committente. Ciò non significa però che il commit- “Bisogna sgombrare il campo da un tente venga svuotato nelle sue funzio- 22 equivoco di fondo - spiega Scudier - il ni e quindi esonerato da ogni obbligo. committente non è un super-control- Nell’ambito dei piccoli appalti privati, lore al quale viene chiesto di verificare parlando quindi del proprietario di casa, l’applicazione da parte delle imprese dell’amministratore di condominio o esecutrici e dei lavoratori autonomi, del rappresentante legale di un eserci- delle disposizioni contenute nel piano zio commerciale, chi commissiona un di sicurezza”. In effetti la giurisprudenza intervento di restauro, manutenzione più recente ha rivisto questa interpreta- o ristrutturazione, continua a giocare
Confartigianato Venezia - che le impre- se artigiane specializzate nel restauro e nelle manutenzioni degli edifici della Venezia insulare, se operano nel rispet- to delle regole sostengono una serie di costi aziendali fissi incomprimibili. Biso- gna quindi diffidare di preventivi troppo bassi!” “Che garanzia può offrire un’impresa - rincara la dose Gianni De Checchi, di- rettore di Confartigianato Venezia - che non paga le tasse, non versa i contributi e non rispetta le normative della sicu- rezza? Che oggi c’è e domani sparisce! Preventivi a prezzi stracciati spesso na- scondono trappole che rischiano di co- stare care!”. Il cliente quindi - conclude Vettore - non può determinare la sua scelta solo sul POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 prezzo, dato che diventa responsabi- le dei lavori con precisi obblighi civili e penali. Chi opera abusivamente, o non rispettando le regole, non rispetta nem- meno la città e chi ci vive favorendone il degrado”. L’incontro, realizzato con il sostegno di Edilcassa Veneto, data la delicatez- za e trasversalità del tema, si è rivolto 23 a tutti gli attori coinvolti - imprenditori, artigiani, liberi professionisti e cittadini/ un ruolo fondamentale a garanzia della committenti - nei lavori all’interno di un sicurezza in cantiere, non con un ruolo cantiere, indipendentemente dalla tipo- sovraordinato sul piano tecnico e ope- logia, pubblica o privata, e dalle dimen- rativo, ma semplicemente perché man- sioni. tiene in capo il potere decisionale e di spesa relativo alla gestione dell’appalto. CANTIERE VENEZIA, “Vale ancora il principio del diritto ro- UN OSSERVATORIO PREZZI mano - commenta Enrico Vettore, re- PER LE IMPRESE E CITTADINI sponsabile categorie di Confartigianato Una guida da consultare e conservare. Venezia - della culpa in eligendo e in vi- Preventivi trasparenti, patti chiari, gilando. In altre parole prima dell’affida- lavori in sicurezza mento dei lavori il cliente ha l’obbligo di E’ stato presentato lo scorso 13 dicem- verificare che l’edile, il falegname, il di- bre la pubblicazione “Cantiere Venezia” pintore, l’idraulico, l’elettricista, il fabbro rilevazione statistica del costo della ma- possieda tutti i requisiti tecnici e di sicu- nodopera e dei materiali dei vari settori rezza richiesti dalla legge; se non lo fa legati al “bene casa”, con specifico rife- rischia pesanti sanzioni. Il cliente quindi rimento al territorio della Venezia insula- non può determinare la sua scelta solo re. Un vademecum per “non farsi frega- a sinistra sul prezzo, dato che diventa responsa- re”, che contiene prezzi dettagliatissimi, Matteo Busolin bile dei lavori con precisi obblighi civili e formulari di contratti e tutto ciò che è e Francesco Busato penali”. necessario sapere sui costi della mano- “I cittadini devono sapere - è l’appello dopera e dei materiali legati al settore qui sopra rivolto da Francesco Busato e Matteo casa, riferiti specificatamente al territo- Giampaolo Toso Busolin, dirigenti del settore edilizia di rio della città lagunare.
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 La guida, realizzata da Confartigiana- Sono stati riportati, inoltre, dei formulari to Venezia con il patrocinio dell’Ordine di contratti, personalizzabili da imprese degli Architetti Pianificatori Paesaggi- e utenti sulla base degli accordi che le sti e Conservatori di Venezia, è sta- parti decideranno di darsi. 24 ta operativamente condotta da varie “Ci piacerebbe che questa guida potes- commissioni di imprenditori artigiani, in se diventare motivo di ampia discussio- rappresentanza dei diversi mestieri, che ne anche in vista dei futuri aggiornamen- operano nel territorio lagunare, con lo ti, così come lo sono state le precedenti scopo di dotare la cittadinanza di una edizioni: in tal senso ogni contributo e guida orientativa da consultare e alla critica che, da qui alla prossima ste- quale poter liberamente fare riferimen- sura, verrà proposta ai nostri uffici per to. “E poiché, quindi, - spiega Andrea rendere l’osservatorio maggiormente in Bertoldini, Presidente di Confartigia- nato Venezia - i fruitori potenzialmente interessati sono anche i non addetti ai lavori ossia i cittadini, le pubbliche am- ministrazioni nella veste di committenti, è importante sottolineare come i prezzi riportati costituiscono una rilevazione media di mercato. Ciò comporta che in presenza di determinate circostanze, quali ad esempio opere particolari o di modesta entità, si potranno riscontrare variazioni di prezzo anche significative rispetto a quelle indicate. Sempre in chiave di guida informativa sono state inserite anche altre indica- zioni utili su materie comunque legate alla gestione dei cantieri, quali le nor- mative tecniche di settore, l’organiz- zazione della commessa, la sicurezza.
a sinistra linea con le reali dinamiche di mercato lavori eseguiti male e con materiali sca- una fase del seminario locali, sarà la benvenuta”, spiega Enrico denti e quindi potenzialmente pericolosi tenutosi presso Uni.S.Ve con Vettore, responsabile Ufficio Categorie. per il singolo o la collettività. Ne va della il relatore “Questo progetto nasce per fornire una sicurezza dei cittadini quindi, ma non l’Avv. Giovanni Scudier guida ai veneziani aiutandoli a districarsi solo. Anche chi commissiona i lavori è e sotto la copertina della nella selva oscura dei costi di ristruttu- perseguibile civilmente e penalmente se guida Cantiere Venezia razione. Ne abbiamo sentito l’esigenza, chi ha effettuato i lavori non è in regola. in accordo con l’Ordine degli Architet- Poiché l’importanza di uno strumento qui sotto ti, perchè in città domina sempre più di consultazione si misura anche dalla la campagna di la logica del minor prezzo e questo ha sua diffusione, è confermata la scelta sensibilizzazione promossa dato il via ad un vero e proprio esercito di renderlo disponibile sia in forma car- da Confartigianato Imprese di abusivi. Un fenomeno estremamente tacea che digitale all’interno dei siti di Venezia pericoloso perchè il minor prezzo quan- Confartigianato Venezia e dell’Ordine do si parla di edilizia va sempre di pari degli Architetti. “Lo stesso, poi, - ag- passo a minori diritti e minori doveri”, giunge Gianni De Checchi - verrà col- spiega Gianni De Checchi, segretario di legato all’applicazione per smartphone Confartigianato Venezia. Il che significa e tablet “SOS Casa”, studiata per se- lavoratori pagati in nero che non sono gnalare quelle imprese artigiane vene- dotati dell’attrezzatura di sicurezza e ziane che hanno deciso di operare alla POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 “luce del sole” nel rispetto delle regole. Quelle imprese, quindi, che utilizzano correttamente i lavoratori, che sosten- gono gli oneri della sicurezza, che co- noscono il costruito storico della Città d’acqua impiegando tecniche, processi lavorativi e materiali a questa conso- ni”. “La qualità dell’architettura e quindi dell’abitare è un tema essenziale a cui 25 i cittadini devono essere sensibilizzati - interviene Anna Buzzacchi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Venezia - I lavori eseguiti abusivamente non pos- sono garantire qualità perché un lavoro eseguito a regola d’arte prevede tempi precisi e adeguati a costi di manodope- ra e materie prime. Tutto il resto porta a dei rischi e a ulteriori costi per riparare danni causati da interventi errati”. Presto verrà avviata una campagna su tutti i mezzi di comunicazione, social compresi. Il succo sarà questo: “Pre- ventivi spesso stracciati nascondono trappole che rischiano di costare care. Chi opera abusivamente non rispetta la città, favorendone il degrado”. In conclusione Cantiere Venezia non na- sconde l’ambizione di consolidamento del suo ruolo di riferimento credibile per consumatori e imprese che operano nell’ambito dei restauri e delle ristruttu- razioni. E’ confermato che l’osservato- rio verrà depositato presso la Camera di Commercio di Venezia e sarà quindi di- sponibile per la consultazione pubblica.
PREDRAG PRENJACA, MASCHERE E NON SOLO... Aperta a Castello, in calle Lunga BENVENUTO TRA NOI Santa Maria Formosa, la nuova bottega dell’artista-artigiano croato __________________________________________ Predrag Prenjaca, artista-artigiano ori- Dall’Orio”. Lo scorso maggio Predrag ginario di Fiume in Croazia e residente a ha deciso di fare il salto di qualità, met- Venezia sin dal 2000, dove si è laurea- tendosi in proprio e aprendo un nego- to in Pittura all’Accademia di Belle Arti, zio tutto suo in Calle delle Botteghe, a ha aperto, in Calle Lunga Santa Maria Santo Stefano: “la zona però non era a destra POLITICA ARTIGIANA • 01/2019 Formosa (Castello 5239), lo scorso 1 adatta al mio tipo di merce, in quanto in alto dicembre la sua bottega di maschere e in quella calle ci sono prevalentemente Predrag Prenjaca non solo, “La Bottega di Pre”. “Quando negozi di antiquariato e gallerie d’arte, ero ancora iscritto all’Accademia - spie- quindi ho deciso di spostarmi a Castel- ga Predrag - ho iniziato a dipingere ma- lo, zona che considero più adatta e di schere che poi vendevo a vari negozi, forte passaggio”. in seguito, a partire dal 2010, ho iniziato Predrag realizza in toto le sue ma- a collaborare per il negozio di maschere schere, dalla cartapesta alla di- 26 di Alberto Saria in Ruga Rialto, lavoran- pintura in acrilico, e acquerello, do nel suo laboratorio a San Giacomo alla rifinitura in foglia d’oro e cera
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