01|2019 - Confartigianato Venezia

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01|2019 - Confartigianato Venezia
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
                                                                                                                                                                                             POLITICA ARTIGIANA
                                                                                                            PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO

                                                                                                                 01|2019
periodico dell’Associazione Artigiani Venezia - anno XXXII - n.01/2019 - spedizione in A.P. -70% - DCI VE

                                                                                                                                                          MA CHI ENTRA IN CASA PER FARE I LAVORI?

                                                                                                                                                    IMPIANTISTI ELETTRICI, CHI SI FERMA È PERDUTO!

                                                                                                              VENEZIA SFIDA GENOVA: A GIUGNO IL PRIMO SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE
01|2019 - Confartigianato Venezia
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01|2019 - Confartigianato Venezia
PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
                                                                                                                              POLITICA ARTIGIANA
   editoriale

   01|2019

PERCHE’ UN CONTRIBUTO DI ACCESSO A VENEZIA

In principio fu Mario Rigo! La sua idea di un ticket per         vero è un altro. Cosa vogliamo farne di questa tassa o
Venezia si basava su due elementi. Il primo era trovare          contributo che sia. Abbiamo poco da giocare di seman-
un modo per calmierare un afflusso che già alla fine degli       tica e cambiargli nome se deve entrare miseramente
anni ’80 si annunciava in ascesa incontrollata, il secon-        dentro il conto economico del Comune. Se deve servire
do era fare in modo che tutti contribuissero alle spese,         per scontare qualcosina sulle spese ai cittadini e ai ne-
soprattutto quelli che allora non si sapeva ancora che           gozianti. Venezia non ha bisogno di sconti. Ha bisogno
si chiamavano “escursionisti” o “escursionisti sistemici”        di una strategia di largo respiro. Questo contributo deve
come ora ci hanno insegnato, ma che sporcavano e in-             servire a controllare la pressione turistica, a fare politica
casinavano la città già abbastanza. Solo chi possedeva           del turismo non a scontare 10 euro di IMU ai venezia-
quell’innata capacità di fare in modo che il cervello drib-      ni. Non è così che si richiama il ceto medio a Venezia.
blasse gli ostacoli più immediati, quella che insomma si         Quindi io sono per incamerare questa tassa o contributo
definisce normalmente in senso etimologico “intelligen-          che sia e farne il centro di un grande progetto di con-
za”, aveva capito che si trattava dell’inizio di una politica    trollo di accessi e della pressione turistica, individuando
di controllo e gestione dei flussi. Tutti gli altri guardarono   il numero di turisti massimo che la città può assorbire
solo il dito con le fronti corrucciate, la luna…non per-         giornalmente, abbiamo già detto che sono 52.100, già a
venuta! Ma come!? I veneziani in gabbia, dentro a un             Carnevale lo abbiamo sforato con 80 mila e non capisco
museo, si paga per vederli, il libero accesso e via così.        perché, e far sì che non venga mai superato attraverso
Ma fu soprattutto a livello internazionale che la proposta       un piano di controllo finanziato da questa tassa. Paralle-
di Rigo trovò ostacoli da parte di benpensanti, a casa           lamente questa tassa insieme ad altri finanziamenti deve
loro, e maître a penser, con le vite degli altri, che ci spie-   servire per finanziare un piano per rilanciare la residenza
garono quanto eravamo arretrati, illiberali e provinciali.       volta a favorire il ceto medio, anche con seconde case.
Ricordo soprattutto i francesi, la cui atavica “cacchetta”       Da lì riparte la città. E riparte anche artigianato e piccolo
sotto il naso su questa cosa divenne assai fastidiosa e,         commercio. Meno speculazione e più città normale. Il
d’altra parte, venire due giorni a Venise vestiti da Re Sole     Sindaco dice che per fare questo bisogna aspettare il
vale più di una misera tassa. Parbleu! Altri tempi. Oggi         2022. Non capisco molto onestamente perché! Sono tre
a me sembra, non so se sbaglio, che a livello europeo            anni e mezzo che cincischiamo tra i dati che ci sono e
Venezia stia più a cuore ai foresti che ai veneziani. E pro-     quelli che non ci sono, abbiamo fatto più commissioni
babilmente soprattutto oltre oceano. Mi sembra che la            del partito comunista cinese all’epoca di Mao. E ades-
sensibilità sia talmente alta, al netto di qualche testone       so, con uno strumento rivoluzionario in mano bisogna
con la zucca piena di selfie e segatura che ogni tanto va        aspettare fino al 2022 perché?? Promettiamo al Sin-
fuori per fuori, che tutti si chiedano “ma cosa fanno lì?        daco Brugnaro che lo eleggiamo subito, piuttosto, un
Perché non fermano lo scempio?”.                                 anno e mezzo prima, purché si parta subito con il lato B
Sulla tassa di sbarco il problema di marketing per me            del disco, che è il più importante! Venezia non può più
quindi non esiste più. Rigo era in tempo perfetto, e quin-       aspettare.
di…troppo avanti! Abbiamo dovuto toccare il fondo,                                                    il direttore responsabile
mettere il naso sulla cacca, come i cuccioli. Il problema                                                  Gianni De Checchi
01|2019 - Confartigianato Venezia
indice
                                                                           Anno XXXII - n.1/2019
                                                                           Iscr. Trib. n.877
                                                                           del 12.12.1986
                                                                           Periodico dell’Associazione
                                                                           Artigiani Venezia
                                                                           Confartigianato

   05|2017                                                                 sede centrale
                                                                           Venezia
                                                                           Castello S.Lio 5653/4
                                                                           tel. 041 5299211
                                                                           fax 041 5299259

                                                                           Cavallino-Treporti
                                                                           via Fausta 69/a
                                                                           tel. e fax 041 530 0837

                                                                           Lido
                                                                           via S. Gallo 43
                                                                           tel. 041 529 9280
 3 editoriale                                                              fax 041 529 9282

                                                                           Murano
   VENEZIA CHE CAMBIA                                                      Campo San Bernardo 1
                                                                           tel. e fax 041 529 9281
 5 Venezia sfida genova: a giugno il primo Salone Nautico Internazionale
                                                                           Burano
                                                                           via San Mauro 58
   EVENTI                                                                  tel. e fax 041 527 2264
 9 Itinerari teatrali in barca: dalle montagne alla laguna

                                                                                                                     PERIODICO DELL’ ARTIGIANATO VENEZIANO
                                                                                                       POLITICA ARTIGIANA
                                                                           Pellestrina
13 Il laboratorio delle emozioni                                           San Pietro in Volta 110/b
                                                                           tel. e fax 041 527 3057

   STORIE                                                                  __________________

16 Impianto Waiterjet, la metallurgica Mainardi si rinnova                 direttore responsabile
20 “Il Colore Inciso”: Paolo Baruffaldi si racconta                        Gianni De Checchi

                                                                           testi a cura di
                                                                           Caludia Meschini
   CATEGORIE
17 Sicurezza: corso di formazioni scale portatili                          foto di
                                                                           archivio Confartigianato Ve
18 Impiantisti elettrici, chi si ferma è perduto!                          archivio Tostapane Studio
                                                                           Benedetta Socal

   APPROFONDIMENTI                                                         __________________
22 Ma chi entra in casa nostra per fare i lavori?
                                                                           direzione, redazione
28 “Vivere e lavorare a Murano: cosa ne pensi ?”                           e amministrazione
                                                                           Castello S.Lio 5653/4
                                                                           Venezia
   BENVENUTO TRA NOI
                                                                           progetto grafico
26 Predrag Prenjaca, maschere e non solo...                                e impaginazione
                                                                           Fabrizio Berger
                                                                           www.tostapane.biz
   NEWS
27 “Pace e Bene”, Titta                                                    impianti e stampa
                                                                           L’Artegrafica
                                                                           www.lartegrafica.com
   CALEIDOSCOPIO VENEZIANO
                                                                           __________________
31 A Venezia il primo corso veneto per clowndottori
                                                                           in copertina
                                                                           fotografia di
32 CONSIGLI PER VOLERSI BENE                                               Archivio Vela spa

33 LEGGENDO
01|2019 - Confartigianato Venezia
VENEZIA SFIDA GENOVA:
                                A GIUGNO IL PRIMO SALONE
                                NAUTICO INTERNAZIONALE
VENEZIA CHE CAMBIA

                                Un momento di rilancio per il Museo Navale
                                e, più in generale, di riscoperta di questa parte
                                meno conosciuta della città
                                __________________________________________
                                Nasce il primo Salone Nautico Inter-            gimento di attori locali, nazionali e inter-
                                nazionale a Venezia: “Imbarcazioni a            nazionali.
                                360 gradi: svago, trasporto e lavoro”.          Il Salone Nautico Internazionale di Ve-
                                La prima edizione dell’evento dedicato          nezia non poteva che nascere all’in-
                                alla nautica, (ma la sfida è triennale, con     terno delle mura dell’Arsenale, quelle

                                                                                                                               POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                                l’obiettivo di migliorarsi e ingrandirsi), si   stesse mura e torri costruite dai vene-
                                svolgerà all’Arsenale dal 18 al 23 giu-         ziani nel XIII secolo per impedire alla
                                gno, all’interno dell’ex Cantiere di Sta-       concorrenza “estera” di carpire i segreti
                                to della Serenissima e sarà diffusa an-         dei suoi marangoni de nave (i maestri
  qui sotto                     che nel territorio comunale con diversi         falegnami), remieri (gli artigiani che rea-
  Ferretti Yachts 670           eventi e manifestazioni collaterali. Una        lizzavano i remi delle galere scegliendo
  Palazzo Ducale Venice         manifestazione che nasce quindi già             di persona nei boschi della Serenissima
  (© photo Maurizio Paradisi)   con un’idea pluriennale con il coinvol-         i migliori faggi) e calafati (gli operai che
                                                                                                                                    5
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        6                      inserivano nelle navi il materiale imper-           l’acqua salata e l’acqua dolce e rivitaliz-                         qui sopra
                               meabilizzante) in grado di realizzare le            zando l’economia della città e dell’inte-                Ferretti Yachts 670
                               navi più grandi e prestigiose dell’epoca.           ro territorio, puntando sulla diportistica    Bacino di San Marco, Venezia
                               La manifestazione dello scorso anno                 e sull’innovazione tecnologica per la             (© photo Alberto Cocchi)
                               dedicata al primo mezzo secolo di Fer-              navigazione ecologica. Un evento del
                               retti Yachts ha suggerito l’idea al sin-            genere può fungere da attrattore verso
                               daco Luigi Brugnaro, ma questa volta                la scoperta e il potenziamento di altre
                               non ci sarà solamente il lusso. “Il Sa-             attività produttive e qui penso a quelle
                               lone - spiega Brugnaro - vuole essere               di porto Marghera.”
                               anche un momento di rilancio per il Mu-             Sei giorni in cui si metterà assieme la
                               seo Navale e, più in generale, di risco-            diportistica e le più avanzate tecnologie
                               perta di questa parte meno conosciuta               per la navigazione ecologica, aree di
                               della città, l’idea è che Venezia debba             svago in cui sarà possibile per tutti pro-
                               sposare nuovamente il mare, non solo                vare ad andare in barca (a remi o a vela
                               in termini simbolici, come avviene con              al terzo) grandi spazi per gli espositori
                               la festa della Sensa, ma rimettendolo al            e luoghi per il business, oltre a diversi
                               centro della sua vita produttiva, a tutti i         punti ristoro.
                               livelli e in tutti i settori, dall’industria alla   Il Salone mostrerà la barca in tutte le
                               cultura, come ai tempi della Serenissi-             sue declinazioni: come mezzo ludico,
                               ma, che proprio sul mare ha misurato                per famiglie e non solo, ma anche come
                               per oltre mille anni il proprio potere e le         mezzo di lavoro, su diversa scala e con
                               proprie ricchezze. La sfida è trovare la            diversi tipi di propulsione, dai traspor-
                               chiave per rileggere le attività che ruo-           ti locali alle navi, cargo e da crociera,
                               tano attorno alla nautica e rilanciarle.            fino alle imbarcazioni usate dalle forze
                               “Vogliamo salvare Venezia ripartendo                dell’ordine e alle imbarcazioni storiche,
                               proprio dall’acqua, che sarà il vero “pe-           il tutto correlato da una grande mostra
                               trolio” dei prossimi decenni, gestendo              sulla progettazione nautica (in questi
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giorni uscirà il bando per selezionare        metri quadri di esposizione al coperto e
i lavori migliori). Non mancherà poi il       5000 di esposizione open air: due spazi
coinvolgimento dei giovani e delle scuo-      incontri, due spazi eventi, un ristorante
le, delle remiere, dei gestori delle darse-   ed tre punti ristoro ed un’area relax te-
ne e la cantieristica minore. Il Comune       matica, Verrà anche ristrutturato e ria-
ha già stanziato 900 mila euro per la         perto il sommergibile Dandolo, nelle cui
manifestazione, poi ci saranno partner        vicinanze sarà allestito lo spazio giochi
e sponsor.                                    per bambini”, spiega Fabrizio D’Oria di-
“All’Arsenale si potrà accedere da tre        rettore Comunicazione & Eventi di Vela
punti: grazie alla collaborazione della       Spa. L’ingresso al Salone sarà a paga-
Marina militare, il primo sarà dal Museo      mento.
Navale, con l’ingresso lungo il canale        La macchina organizzativa dell’evento
dell’Arsenale, il secondo dal Giardino        sarà pilotata da un Comitato d’Indirizzo
delle Vergini (grazie all’associazione dei    del Salone Nautico di Venezia, già inse-
Gondolieri un servizio di gondola inter-      diato, composto da enti, istituzioni, For-
no al Bacino permetterà di raggiungere        ze dell’Ordine e le principali realtà pro-
poi la parte nord) ed il terzo dai Bacini     duttive della città. Hanno già aderito a
(collegati direttamente anche con l’ae-       progetto l’Istituto di Studi Militari Maritti-
roporto). Il Salone vuole essere anche        mi di Venezia, il Presidio Marina Militare

                                                                                               POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
l’occasione giusta per realizzare inter-      di Venezia, l’Autorità di Sistema Por-
venti infrastrutturali per il recupero e la   tuale del Mare Adriatico Settentrionale,
valorizzazione del complesso dell’Arse-       Vela Spa, Confindustria Venezia Area
nale, come ad esempio la realizzazione        Metropolitana di Venezia e Rovigo, il
di banchine per 100 ormeggi in acqua          Provveditorato interregionale delle ope-
nell’area nord fino ai Bacini di carenag-     re pubbliche per Veneto, Trentino Alto
gio che saranno riaperti (500 metri sa-       Adige e Friuli Venezia Giulia, il Gruppo
ranno adibiti a pontili e banchine). Com-     Ferretti, leader in Italia negli yacht.
plessivamente si arriverà ad avere 3000                                                             7
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                               IL SALONE NAUTICO COME OPPORTUNITÀ DA NON PERDERE
                               PER LE AZIENDE VENEZIANE

                               E’ del tutto evidente che è un’opportunità da cogliere al volo, ne è convinto
                               il segretario Gianni De Checchi che intravede nel Salone Nautico uno stru-
                               mento valido a disposizione non solo di “squeraroli” ma anche “remeri” e
                               “tapessieri nautici” . “Ci siamo prontamente attivati con l’Ente Organizza-
                               tore Vela Spa - puntualizza Gianni De Checchi - per assicurare
                               spazi gratuiti o a costi particolarmente agevolati alle imprese locali”.
                               Il rilancio della Cantieristica veneziana e del suo indotto non può
                               che partire anche da queste iniziative. Per quanto il periodo non
                               sia certo dei più indicati (n.d.r giugno è il periodo di maggior lavoro
                               per i cantieri e per coloro che realizzano remi, forcole, vele, tiemi
                               e tendalini vari), l’opportunità di essere presenti in un contesto
                               come quello all’Arsenale sotto i riflettori internazionali è un’occa-
                               sione concreta per ottenere “in casa” una visibilità pregiata”. Sono
                               già molte le idee e i suggerimenti che Confartigianato sta raccoglien-
                               do tra le proprie aziende che vogliono stupire al Salone esponendo
                               barche tradizionali in costruzione ed accessori nautici.
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ITINERARI TEATRALI IN BARCA:
                                     DALLE MONTAGNE ALLA LAGUNA
                                     Viaggio nella storia e nel futuro degli squeri
EVENTI

                                     __________________________________________

                                     Lo scorso 2 dicembre si è svolto il pri-       Casal ai Servi, in mezzo diverse fermate
                                     mo appuntamento di “Dalle Montagne             con lo scopo di riscoprire i luoghi della
                                     alla laguna - Itinerari teatrali in barca”,    produzione di barche, ma anche spie-
                                     iniziativa che sarà replicata a marzo,         gare, grazie alla prsenza di attori, i lega-
                                     promossa da Confartigianato Venezia,           mi di Venezia con la montagna, perchè
                                     curata dall’associazione culturale Mont        lo squeraiol è un mestiere importato dal
                                     de Vie in collaborazione con l’associa-        Cadore e dalla Val Zoldana. Il teatro, in-
                                     zione Arzanà e sostenuta dalla Came-           somma, per salvare uno dei mestieri più
                                     ra di Commercio di Venezia-Rovigo.             antichi, quello degli squeraioli.

                                                                                                                                   POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                                     Obiettivo la scoperta di alcuni inediti iti-   La scomparsa di uno degli ultimi grandi,
                                     nerari “poveri” di Venezia, dai luoghi di      Roberto Tramontin, ha fatto riflettere sia
                                     lavoro dei migranti di montagna, come          il mondo della voga che quello dell’arti-
qui sotto                            gli squeri, ai loro punti di ritrovo, come     gianato e della cantieristica. Ecco quin-
e nelle pagine successive            campo dell’Abbazia. Venticinque soci           di questo progetto che vuole sensibiliz-
coinvolgenti momenti                 a bordo delle barche dell’associazione         zare la città sulla bellezza del mestiere
delll’itinerario teatrale in barca   Arzanà, un giro di due ore, con parten-        di costruire barche e sulla difficoltà nel
(© photo B. Socal)                   za da San Marcuola e arrivo allo squero        condurre una piccola azienda artigia-
                                                                                                                                        9
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10                             na; un’esperienza storico-artistica nel-     barcazioni e attrezzi di lavoro. Questo
                               la quale fra rii in barche a remi, calli e   l’itinerario percorso: partenza da San
                               Venezia minore, in forma teatrale e          Marcuola, con introduzione storica sui
                               musicale, gli attori (Paola Brolati, Fabio   rapporti tra montagna e laguna; Campo
                               Santin e Charly Gamba) introducono il        S. Fosca, storie legate ai santi venerati
                               pubblico nella storia e nel futuro degli     sia in montagna che in laguna e religio-
                               squeri, come nei luoghi dove gli zatte-      sità delle valli alpine; Campo Abbazia,
                               rieri del bellunese portavano i tronchi a    storia della trafila del legno con l’arrivo
                               Venezia.                                     a Venezia delle zattere che scendevano
                               In questo primo appuntamento gli atto-       lungo il Piave; Corte Cavallo, gli artisti
                               ri Paola Brolati e Charly Gamba, vestiti     di montagna che hanno fatto fortuna
                               con abiti settecenteschi, cantando can-      a Venezia, Campo Madonna dell’Or-
                               zoni della tradizione, hanno raccontato      to, scene di vita veneziana; Calle delle
                               la storia della gente di montagna che        Muneghe, fatti di cronaca che vedono
                               scendeva a Venezia, la “segonda bona         coinvolti migranti di montagna; Squero
                               mare”, rappresentando brani di vita          Casal, attivo fino al 1920. Qui a metà
                               quotidiana e rievocando personalità si-      dell’800, nasce la gondola asimmetrica,
                               gnificative (Valentino Panciera Besarel,     tutt’oggi in uso. Oggi sede dell’associa-
                               scultore del legno) o episodi eccezionali    zione Arzanà, ospita una collezione di
                               (la auto crocifissione di Matìo Lovat di     attrezzi e forniture di barche, compreso
                               Casal di Zoldo in Calle de le Muneghe).      l’ultimo “gondolino da fresco” realizzato
                               L’itinerario teatrale si è svolto a bordo    per le dame della Serenissima nel 1878.
                               di imbarcazioni a remi con partenza          “L’ultima tappa di un viaggio nel tempo
                               come detto da San Marcuola e arri-           che risulta fondamentale per la forma-
                               vo all’ex squero Casal, in rio dei Servi,    zione di chi vive questa città, a dispetto
                               uno dei più rinomati nell’ottocento, ora     di un’evoluzione tecnologica che fa per-
                               sede di una collezione museale di im-        dere le radici”, rileva l’impiantista Ivan
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Tosi. “Lo “squeraiol” è un mestiere im-       vera, facendoci scoprire storie legate            11
portato dal Cadore e dalla Val Zoldana        al nostro passato, soprattutto al mon-
ma da secoli, ormai, fa parte della no-       do artigiano, è stata anche l’occasione
stra tradizione - spiega Giampaolo Toso       giusta per trascorrere insieme una bella
dell’Ufficio Categorie di Confartigianato     giornata e fare gruppo”.
Venezia - la stessa che ora va sempre
più perdendosi. Per questo abbiamo
sentito la responsabilità di fare qualco-     I TEMPI DEGLI SQUERI:
sa”. “Per dimostrare che la città è viva,     PASSATO E PRESENTE DELLA
anche se trasformata, e che non può           CANTIERISTICA VENEZIANA
basarsi solo sulla monocultura turistica,     Venezia nel corso dei secoli è stata
si deve andare oltre e per farlo, serve       meta della migrazione della gente di
quella memoria storica che è l’unica          montagna: donne di servizio, balie, fab-
forma di rilancio verso il futuro”, rileva    bri e falegnami venuti a lavorare in Ar-
l’acconciatore Umberto Corrà. “Una            senale, e in particolare giovani appren-
bella esperienza anche se si è svolta in      disti squeraroli percorrevano la Piave in
una giornata piuttosto fredda - afferma       zattera per venire a lavorare in laguna. I
Elena Bussolin, creazione miniature, ar-      più antichi documenti sul commercio di
ticoli in legno e carta - Ho partecipato      legname lungo il Piave risalgono al XI-
all’iniziativa insieme ai miei genitori e     I°secolo, ma pare che già dal IX secolo i
anche loro ne sono rimasti entusiasti         Cadorini si portassero a Venezia a ven-
e mia figlia Rosa di otto anni, era così      dere il legname.
coinvolta da questa iniziativa che ha vo-     Non dimentichiamo poi che in epoca
luto seguire gli attori a piedi lungo tutto   romana (II° secolo d.C.) è documentata
il percorso”. Fabrizio Berger, grafico,       l’esistenza di un collegio di “dendrofo-
“una bella iniziativa che oltre ad averci     ri” (trasportatori di legname) a Feltre e
permesso di conoscere una Venezia             Belluno.
Agli inizi del secolo XV°, Belluno passa        lo squero Casal: la famiglia Casal era
                               sotto la repubblica veneta.                     arrivata a Venezia da Forno di Zoldo
                               A Venezia c’era gran bisogno di materie         nella seconda metà del ‘700 e nel 1833
                               prime, e in particolare di legname: pian-       ebbe in affitto lo squero ai Servi (in rio
                               tati nei fondali della laguna ci sono mi-       dei Servi).
                               lioni di pali che tengono a galla la città.     Nel 1852 i Casal acquistarono lo sque-
                               Il legno serviva anche per gli arredi e, in     ro. “Barca di Casal e po’ non più”, si
                               gran quantità, per la costruzione delle         diceva, poiché il perfezionamento delle
                               navi all’Arsenale.                              tecniche costruttive era affiancato dal-
                               Verso il XIII secolo, quando la provvista       la preziosità delle rifiniture, dovute alla
                               di legname in pianura cominciò a scar-          mano di un altro montanaro stabilitosi
                               seggiare, Venezia si rivolse ai boschi          a Venezia: lo scultore in legno Valentino
                               delle Dolomiti, emanando norme che              Panciera Besarel, originario di Astra-
                               regolamentavano il taglio degli alberi          gal, in Zoldo, che aveva il laboratorio
                               (pino, larice, abete, faggio). Il bosco del     a S.Tomà (dove ora c’è l’imbarcadero
                               Cansiglio, in particolare, forniva i fusti      del vaporetto). Besarel sposò la figlia di
                               che poi venivano trasformati in remi.           un Casal, così che tra scultore e sque-
                               Ecco perché era definito dai Veneziani          raioli si creò un sodalizio che portò alla
                               un “perfettissimo bosco da reme”.               realizzazione di gondole e imbarcazioni
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               I zatèr partivano all’alba dal porto di         di fattura raffinatissima, destinate all’ari-
                               Belluno. Le zattere arrivavano a Venezia        stocrazia europea (tra cui la regina Mar-
                               e approdavano in Sacca della Miseri-            gherita).
                               cordia, alle Fondamente Nove: lì veni-          I Casal avviarono l’acquisto di un altro
                               vano disfatte, così da utilizzare anche le      squero assieme a Domenico Tramon-
                               ultime taie, il mezzo di trasporto stesso.      tin, nonno di Nedis Tramontin (man-
                               È stata analizzata la provenienza dei           cato recentemente, pluriottantenne), il
                               garzoni dell’arte degli squeraroli, gli ar-     più esperto costruttore di gondole dei
12                             tigiani che lavorano alla costruzione di        nostri giorni, nel 1882, ma tali furono i
                               navi e barche negli squeri privati di Ve-       dissapori che decisero di costruire un
                               nezia: dal 1734 al 1778 sono in tutto           muro tra i due squeri. Nel 1935 l’ap-                                qui sotto
                               210, ma soltanto di 129 è indicata la           palto delle imbarcazioni di casa Savoia         Paola Brolati e Charly Gamba
                               “patria” nei registri. Di questi il 42 per      andò ai Tramontin.                                         (© photo B. Socal)
                               cento proviene da Zoldo e un altro 12
                               per cento da altre località del bellunese
                               o del Cadore.
                               I mestieri esercitati da questi garzoni
                               sono i più vari: raggruppandoli per set-
                               tori di attività, se ne possono individua-
                               re tre nei quali la presenza di bellunesi e
                               cadorini è rilevante:
                               a) alcune arti di vittuaria: forneri, lugane-
                               gheri, scaleteri;
                               b) manifatture tessili e abbigliamento:
                               tentori da seda e da guado, tesseri da
                               fustagni e da tella, bombaseri, strama-
                               ceri, calegheri, capeleri;
                               c) cantieristica, edilizia, lavoro del legno
                               e del ferro: squeraroli, marangoni da
                               case, mureri, fravi, casseleri.
                               Molti montanari, quindi, rimangono a
                               Venezia, e si affinano in varie arti, tra
                               cui quella dello “squerariòl”, ovvero il
                               costruttore di imbarcazioni, di gondole.
                               Tra i più celebri squeri di Venezia, c’era
IL LABORATORIO DELLE EMOZIONI
                                  Visita guidata gratuita alla Tessitura Bevilacqua
                                  a San Zan Degolà
EVENTI

                                  __________________________________________

                                  Lo scorso 24 novembre, sfidando Gio-          momento che abbiamo scoperto che
                                  ve pluvio e l’acqua alta, una cinquantina     tanti veneziani non sono mai entrati in
                                  di artigiani veneziani ha partecipato alla    questo luogo magico ubicato a San
                                  visita all’interno della Tessitura Bevilac-   Zan Degolà - spiega Enrico Vettore, re-
                                  qua. Il laboratorio che conta oggi sette      sponsabile Categorie di Confartigianato
                                  maestranze, è stato fondato da Luigi          Venezia - abbiamo deciso di organizza-
                                  Bevilacqua nel 1875, il quale ha recu-        re una visita guidata in esclusiva per i
                                  perato telai e macchinari anticamente         nostri associati e loro familiari nel corso

                                                                                                                              POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                                  usati dalla Scuola della Seta della Se-       della quale è stato possibile vedere le
qui sotto                         renissima. L’azienda continua quindi          maestranze all’opera”. “Siamo assolu-
e nelle pagine successive         un’antica arte di Venezia, decaduta           tamente convinti che tutti i canali che
visita guidata alla Tessitura     nel Settecento e rinata nell’Ottocento,       contribuiscono a fare associazionismo
Bevilacqua con grande e           combinando tecniche e disegni storici         vadano attivati anche se non rispondo-
sentita partecipazione da         con un tocco di modernità. Si tratta di       no ai canoni tradizionali delle riunioni e
parte degli artigiani veneziani   una vera e propria eccellenza artigia-        delle assemblee - aggiunge Vettore - ci
(© photo B. Socal)                na che merita di essere ammirata.”Dal         siamo infatti resi conto che negli ultimi
                                                                                                                                   13
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               anni le persone si aggregano molto più          rimasto molto sorpreso nel constata-
                               facilmente su iniziative di natura ricreati-    re che esistesse a Venezia un’azienda
                               va piuttosto che sugli obblighi di legge;       di tessitura così ricca di fascino, dove
                               in questo senso le visite guidate all’in-       vengono tuttora usati macchinari anti-
                               terno delle eccellenze del nostro arti-         chi che producono tessuti straordinari.,
                               gianato rispondono in pieno a queste            unici.
14                             esigenze. Per questo motivo abbiamo
                               già in programma per il 2019 altri incon-       UN PO’ DI STORIA:
                               tri di questo tipo con l’obiettivo di coin-     IL MOVIMENTO ARTS AND CRAFTS
                               volgere un numeri sempre maggiore di            Facciamo un po’ di storia e vediamo
                               associati”. Tra gli artigiani presenti alla     cosa stava succedendo, a Venezia e
                               visita guidata, Pamela Sabbadin, edi-           nel mondo, quando la Tessitura Luigi
                               le “un salto nel tempo, conoscevo già           Bevilacqua è diventata un’azienda vera
                               il laboratorio Bevilacqua e tornandovi          e propria, nel 1875. Iniziamo da una
                               dopo 20 anni dalla mia prima visita ho          fine, quella delle corporazioni artigiane
                               constatato con piacere che è rimasto            di Venezia, chiuse da un decreto napo-
                               un posto meraviglioso. In particolare mi        leonico del 1806. Il decreto riguarda an-
                               ha colpito molto il lavoro fatto su telai       che l’Arte della Seta, che non scompa-
                               antichi che porta avanti una tradizione         re, però, immediatamente, bensì poco
                               che altrimenti rischierebbe di andare           a poco: a contribuire al declino fu anche
                               persa”. Stefania Giannici, produzione di        la creazione, nello stesso periodo, del
                               gioielli e oggettistica in carta: “Un posto     telaio Jacquard, che il francese Joseph
                               straordinario, magico, che racchiude            Marie Jacquard ultimò appunto tra il
                               in sé tantissimi anni di storia. Per me è       1804 e il 1806.
                               stato un privilegio poterlo visitare, infatti   Nonostante i timori e le proteste dei
                               pur conoscendo i prodotti tessili Bevi-         tessitori, che si opposero all’introdu-
                               lacqua non avevo mai avuto occasione            zione della produzione industriale, la
                               di visitare il laboratorio”. Andrea Dabalà,     meccanizzazione ebbe la meglio, per-
                               decoratore con fiori: tutti i giorni per an-    ché garanzia di un lavoro più rapido: i
                               dare a lavoro passo con la barca da-            nuovi telai si diffondono dunque a mac-
                               vanti alla sede della Bevilacqua, quindi        chia d’olio in tutta Europa, intorno agli
                               ne conoscevo l’esistenza ma non avevo           anni Venti dell’Ottocento. L’inizio del XIX
                               mai avuto l’occasione di visitarla. Sono        secolo sembra quindi segnare la scom-
parsa dell’Arte della Seta e, soprattutto,    DAL FILO DI SETA
della sua produzione più artigianale: il      AI VELLUTI BEVILACQUA
velluto.                                      Il velluto a mano forse più significativo
Ma non finisce qui. La consapevolezza         per Bevilacqua è il velluto “soprarizzo”
di cosa significasse perdere l’artigiana-     Leoni Persiani. Il suo disegno, infatti, dal
to si traduce nel movimento Arts and          2005 è diventato il logo della Tessitura.
Crafts. Nato nella seconda metà del se-       Come tutti i tessuti, anche questo vellu-
colo, vuole trovare una risposta al de-       to nasce dai fili di seta, quelli delle 400
clino delle arti decorative, recuperando      bobine del telaio su cui viene prodotto.
i prodotti dell’artigianato e la sensazio-    Dalle bobine, i fili passano nei cartoni,
ne di qualcosa che non sia uniformato.        collocati al di sopra della macchina:
Complice anche lo spirito romantico,          quasi come degli artisti, sono loro a
vengono così riscoperte le tecniche           permettere al disegno di formarsi. Cia-
tradizionali della lavorazione della seta     scuno dei fori sul cartone, infatti, cor-
e tolta la polvere dai telai abbandona-       risponde ad un filo: tutto questo ordi-
ti. Dietro i velluti Bevilacqua si cela una   to deve poi necessariamente passare
storia di tecnica e pazienza, tramandata      attraverso le mani di una tessitrice. In
per secoli e che, ancora oggi, si compie      fondo, stiamo o no parlando di velluti a
come nel Settecento.                          mano?

                                                                                                POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                                              Sotto l’ordito di fili usciti dal telaio, la
                                              tessitrice infila alcuni ferri sottili, che sa-
                                              ranno poi rimossi. Non sono tutti uguali
                                              tra loro: quelli in numero minore servi-
                                              ranno a creare l’effetto velluto; quelli
                                              più numerosi, invece, presentano delle
                                              scanalature. Queste sono il segreto per
                                              l’effetto riccio, rispetto al quale il velluto
                                              si troverà sopra: da qui il nome “sopra-               15
                                              rizzo”.
                                              Il velluto tagliato e il velluto riccio pos-
                                              sono essere distinti anche grazie al loro
                                              colore: il primo è più scuro, il secondo
                                              più chiaro. Ma a cosa deve il proprio
                                              nome il velluto tagliato? Alla tecnica
                                              che permette di crearlo: scorrendo una
                                              lametta sopra i fili della trama, questi
                                              vengono tagliati, producendo il vero e
                                              proprio velluto.
                                              Il lavoro delle tessitrici richiede, quindi,
                                              tantissima precisione, per sfilare il ferro
                                              giusto: almeno quattro devono essere
                                              inseriti nella trama, affinché i fili tagliati
                                              non si aprano. Altrettanta attenzione,
                                              però, deve essere posta al telaio: in
                                              quanto risalente al Settecento, non è
                                              veloce quanto le macchine moderne.
                                              Non lavora, insomma, senza sosta, ma
                                              deve essere spesso ricaricato e ricali-
                                              brato: non c’è da stupirsi se il massimo
                                              a cui si arriva sono 30 cm di tessuto in
                                              più rispetto al giorno prima. Ma, anche
                                              se lento, il frutto della tradizione artigia-
                                              nale è sempre unico. Abbastanza da far
                                              diventare Penelope verde d’invidia.
IMPIANTO WAITERJET,
                               LA METALLURGICA MAINARDI
                               SI RINNOVA

                                                                                                                                        STORIE
                               Impresa 4.0...una grande opportunità di crescita
                               per le imprese
                               __________________________________________

                               La Metallurgica Mainardi Snc ha deci-           con la stessa passione e lo stesso en-
                               so di intraprendere un ulteriore salto di       tusiasmo.
                               qualità, entrando a far parte del piano         Nel corso del tempo sono riusciti a
                               nazionale “impresa 4.0”. Il Piano nazio-        conquistare una posizione di rilievo in
                               nale Industria 4.0, che nel 2018 diventa        qualità di fabbri e carpentieri nel centro
                               Impresa 4.0, intende promuovere la di-          storico di Venezia, accrescendo le pro-
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               gitalizzazione delle imprese italiane. La       prie conoscenze e spaziando in diversi
                               modernizzazione dei processi produttivi         settori specifici di anno in anno.
                               è, infatti, uno strumento essenziale at-        Da sempre la società dedica tutta la
                               traverso cui le piccole e medie imprese         sua attenzione ai clienti, cercando
                               possono guadagnare competitività sui            sempre la soluzione più idonea. L’attivi-
                               mercati internazionali. Le misure intro-        tà dell’officina non prevede interruzioni,
                               dotte nella Legge di Bilancio fanno leva        in quanto è la ditta stessa che provve-
                               prevalentemente su incentivi automatici         de al montaggio delle singole unità di
16                             a vantaggio delle Pmi che investono e,          carpenteria, garantendo così maggiori
                               tra queste anche la Manardi snc che ha          celerità, precisione e personalizzazione,            qui sotto
                               acquistato un nuovo impianto Waiterjet.         garantendo un vero e proprio servizio        Corrado Mainardi
                               “Si tratta di un sistema di taglio a getto      d’eccellenza.
                               d’acqua e abrasivo, che assicura versa-         La Metallurgica Mainardi è specia-
                               tilità e possibilità di taglio avanzato, su     lizzata nella lavorazione di ferro,
                               qualsiasi materiale e spessore - spiega         ottone, acciaio inox e cor-ten,
                               Corrado Mainardi - E’ nostra convinzio-         in particolare nella costruzio-
                               ne che l’innovazione digitale sia un’im-        ne di scale, porte, vetrine e
                               portante opportunità di crescita e com-         serramenti, nonché di opere
                               petitività futura per tutti, dalle micro alle   su progettazione di terzi. Nel
                               grandi imprese”.                                2015 ha conseguito la certi-
                               La Metallurgica Mainardi ha la propria          ficazione EN 1090-1 per car-
                               sede a Venezia, nel sestiere di Canna-          penteria strutturale.
                               regio. L’officina occupa uno spazio co-
                               perto di 700 m² con un accesso diretto
                               sul lato nord della Laguna di Venezia,
                               una posizione strategica che permette
                               alla ditta di effettuare operazioni di cari-
                               co e scarico, anche di grossi quantita-
                               tivi di materiale, con relativa facilità. La
                               società, fondata da Angelo Mainardi,
                               opera nel settore della carpenteria me-
                               dio/pesante dal 1960. Nel 1982, dopo
                               il diploma, i figli Adriano e Corrado lo
                               hanno affiancato nel lavoro, e ad oggi
                               continuano a seguire le orme del padre
SICUREZZA: CORSO DI
            FORMAZIONI SCALE PORTATILI
            Non solo un obbligo ma un’occasione di crescita
CATEGORIE

            __________________________________________

                Elettra snc di Andrea Rioda e           corso di 12 ore, teorico e pratico, per la
                Andrea Visman (impianti elet-           sicurezza, organizzato da ArtAmbiente

                                                                                                      POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                trici civili e industriali, installa-   e inerente l’addestramento per l’utilizzo
                zioni), con sede in Fondamenta          delle scale portatili, delle imbragature,
                Antonio Colleoni 7 a Murano, ha         delle corde e dei sistemi di protezione
               partecipato lo scorso ottobre al         anticaduta da utilizzare durante il lavo-
                                                        ro: “Al corso - spiega Visman - hanno
                                                        partecipato varie ditte a cui è stato poi
                                                        rilasciato da ArtAmbiente l’attestato di
                                                        partecipazione. Il corso era suddiviso
                                                        in una parte teorica, svoltosi nella sede          17
                                                        della Confartigianato di San Lio e tenuto
                                                        da un docente molto preparato il dott.
                                                        Stefano Bortolami, ed una parte prati-
                                                        ca svoltasi nel patronato della chiesa
                                                        di San Pietro Martire, a Murano, sede
                                                        reperita dalla nostra ditta che ha anche
                                                        fornito a tutti i corsisti le scale da uti-
                                                        lizzare. Ritengo i corsi per la sicurezza
                                                        un momento importante di formazione
                                                        e aggiornamento oltre che di proficuo
                                                        confronto tra addetti ai lavori”. “Le scale
                                                        portatili non vengono usate solo dagli
                                                        elettricisti, ma da chiunque; di conse-
                                                        guenza proponiamo questo corso a
                                                        tutte le categorie artigiane che ne fanno
                                                        uso soprattutto durante gli allestimen-
                                                        to di mostre o altro - spiega Silvia Me-
                                                        negazzo, responsabile formazione di
                                                        ArtAmbiente - Non è il primo né sarà
                                                        l’ultimo corso che organizziamo sull’ar-
                                                        gomento e, in quest’occasione, abbia-
                                                        mo anche avuto l’opportunità di usu-
                                                        fruire della sede muranese per la parte
                                                        pratica, uno spazio a costo zero dotato
                                                        anche di una una parete attrezzata per
                                                        l’arrampicata sportiva”.
IMPIANTISTI ELETTRICI,
                               CHI SI FERMA È PERDUTO!
                               Aggiornamento su documenti tecnici

                                                                                                                       CATEGORIE
                               e riduzione del “rischio incendio”
                               __________________________________________

                               Si sono svolte tra novembre e dicem-          comparto artigiano, ha ormai maturato
                               bre due serate di aggiornamento tecni-        la consapevolezza che, per poter ri-
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               co gratuito destinate agli impiantisti del    spondere adeguatamente alle richieste
                               settore elettrico. Ampia la partecipazio-     del mercato non può più prescindere
                               ne da parte degli operatori artigiani. “In-   dall’offerta di interventi qualitativa-
                               contri - come spiega Enrico Vettore, re-      mente elevati; e in questo senso
                               sponsabile Categorie di Confartigianato       il ricorso ad un relatore come
                               Venezia - nati da una precisa richiesta       il perito industriale France-
                               avanzata da alcune nostre aziende e           sco Zillio, socio del CEI,
                               progettati con l’obiettivo di anticipare e    Comitato Elettrotecnico
18                             sviluppare le continue evoluzioni delle       Italiano costituisce una
                               tecnologie e delle norme di sicurezza”.       garanzia assoluta.
                               Va, infatti, detto che questa categoria,      Gli argomenti trattati dal
                               probabilmente più di altre all’interno del    docente, che vanta una
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                                                                                                                       19
a sinistra       specifica esperienza nell’innovazione            dico e verifica dei documenti tecnici a
Mauro Novello    tecnologica e nei sistemi di impiantisti-        corredo degli impianti in fase di acquisi-
                 ca elettrica nei luoghi con pericolo di          zione della manutenzione.
qui sotto        incendio, si sono incentrati su due di-          “L’Associazione - conclude Vettore -
Enrico Vettore   versi temi. Durante il primo incontro si è       conferma quindi il proprio supporto
                 discusso di modelli di “Dichiarazioni di         a tutte le imprese associate, affinché
                 rispondenza”, le loro modalità di com-           possano accompagnare nel futuro i loro
                 pilazione, i soggetti abilitati e contenuti      clienti con le migliori scelte, nel pieno ri-
                 tecnici. In occasione del secondo in-            spetto delle Norme e garantendo stan-
                 contro ci si è soffermati sul tema dell’ef-      dard sempre più elevati di qualità che
                     ficienza energetica e l’applicazione         una città come Venezia impone”. “A
                          di sistemi intelligenti negli edifici   Venezia gli impianti sono per lo più ve-
                             storici vincolati come contri-       tusti e ci viene quindi spesso richiesto la
                               buto alla riduzione del ri-        dichiarazione di rispondenza; il corso ci
                                schio incendio. Sono stati,       ha quindi istruito su come procedere e
                                 inoltre, trattati vari esempi    cosa verificare per effettuarla, quali test
                                  applicativi ed eseguite va-     eseguire per poter affermare o meno se
                                  lutazioni dinamiche e pro-      l’impianto è rispondente alle normative
                                  ve strumentali con esempi       di legge e può considerarsi sicuro”, rile-
                                 pratici grazie anche all’uti-    va Mauro Novello, elettricista della ditta
                               lizzo di strumentazione di-        CIEM, nonchè promotore della prima
                              sponibile in sala.                  serata. “Molto interessante - aggiunge
                           Sono stati, infine, forniti con-       Novello - anche la parte dedicata alla
                        creti suggerimenti per ampliare le        gestione degli impianti attraverso l’uso
                 opportunità di lavoro con manutenzioni           dei sistemi domotici, in grado di scon-
                 programmate, servizi di controllo perio-         giurare il rischio incendio”.
“IL COLORE INCISO”:
                               PAOLO BARUFFALDI SI RACCONTA
                               Quarant’anni di ricerca artistica

                                                                                                                           STORIE
                               __________________________________________

                               Quaranta anni della ricerca e pratica         fa sembrare obsoleti strumenti e feno-
                               incisoria di Paolo Baruffaldi nel labora-     meni, dopo solo tre/quattro anni di uti-
                               torio-galleria Bac Art Studio di Venezia.     lizzo. Anche metodologie legate ai vari
                               Questo racconta “Il Colore Inciso”, libro     campi applicativi subiscono la stessa
                               scritto da Baruffaldi ed edito da Marsilio.   sorte e lo vediamo nel commercio elet-
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               Bac Art Studio (BAS), nasce dall’e-           tronico, nell’home banking, nella comu-
                               sperienza di Paolo Baruffaldi e Clau-         nicazione Social ed Email, per restare ai
                               dio Bazzichetto con la creazione delle        settori più diffusi e conosciuti.
                               Botteghe d’Arte “Cadore” nel 1977 a           “Proporre quindi una iniziativa che “cele-
                               Venezia – S. Croce, nel 1980 a Parigi         bra” quaranta anni di ininterrotta attività
                               -Montparnasse e nel 1981 a Rialto. La         diventa così un “piccolo” evento, una
                               vera nascita dell’esperienza artistica ed     testimonianza della sopravvivenza di im-
                               espositiva con l’insegna “Bac Art Stu-        prese, tecnologie e, soprattutto, capitali
20                             dio” si colloca comunque nell’apertu-         umani, che sanno convivere con la mo-
                               ra della sede in campo S.Maurizio nel         dernità (quindi anche con Internet) sal-
                               1985. La nuova sede a S. Vio (1998)           vaguardando però una propria identità
                               rappresenta l’ulteriore e più importante      e una ragion d’essere che esisterebbero
                               tappa di questo lungo percorso proget-        anche senza questo importante stru-
                               tuale ed artistico. Lo spazio espositivo
                               della nuova galleria comprende: una
                               bottega di grafica, dove continuano a
                               svolgere la propria attività di progetta-
                               zione e di ricerca Baruffaldi e Cadore;
                               una galleria d’arte, per mostre personali
                               e collettive; una sezione editoria per la
                               presentazione di stampe, manifesti, ca-
                               taloghi e libri d’arte, bookmarks, carnet.
                               A febbraio 2017 l’attività della galleria
                               si sposta in Calle delle Botteghe 3451,
                               zona Campo S.Stefano. In questo per-
                               corso che porta a Palazzo Grassi, resi-
                               stono ancora le attività di antiquariato,
                               gallerie di pittura e fotografia, librerie
                               antiquarie, piccoli negozi di articoli per
                               Belle Arti.

                               IL LIBRO, “IL COLORE INCISO”
                               Nell’epoca di Internet un decennio cor-
                               risponde ad un’era geologica, tanto ve-
                               loce è l’evoluzione delle tecnologia che
quatinta, le più utilizzate, spaziando an-
                                                                       che tra Cera Molle, Maniera a zucchero
                                                                       e sale, Maniera nera, Litografia, per ar-
                                                                       rivare alle tecniche sperimentali che uti-
                                                                       lizzano come matrice il plexiglass con
                                                                       applicazioni di Carborundum, interventi
                                                                       al Pirografo e tutte le varianti introdotte
                                                                       da Henri Goetz nella grafica contempo-
                                                                       ranea - aggiunge Baruffaldi.
                                                                       Il volume intende coniugare le due mo-
                                                                       dalità che sono state le guide del mio
                                                                       fare artistico: da un lato, continuare
                                                                       l’arte incisoria classica; dall’altro, utiliz-
                                                                       zare le novità che la tecnologia ha man
                                                                       mano messo a disposizione. Nell’arte
                                                                       incisoria ho sfidato antiche consuetu-
                                                                       dini legate al mantenimento del bianco
                                                                       e nero come inchiostrazione esclusiva
                                                                       delle lastre incise, introducendo tutte le

                                                                                                                        POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                                                                       varianti che il colore permetteva; dalla
                                                                       contemporaneità ho assunto e utilizza-
                                                                       to i mezzi di comunicazione quali il Web,
                                                                       i Social, Instagram, per raggiungere un
                                                                       pubblico il più vasto possibile.
                                                                       La commistione ha forse infastidito i
                                                                       cultori della tradizione, ma sicuramente
                                                                       ha avvicinato un collezionismo giova-
                                                                       ne, altrimenti escluso dai grandi eventi              21
                                                                       dell’Arte.
                                                                       La disposizione interna dei testi e del-
                                                                       le immagini seguirà un ordine tema-
                                                                       tico-cronologico, tipico dei nuovi So-
                                                                       cial-book. Molto spazio quindi alle
                                                                       immagini con brevi didascalie, alternate
                         mento”, spiega l’autore Paolo Baruffal-       a testi e commenti tratti dagli scritti che
                         di. Il “piccolo” evento è proprio questo:     hanno accompagnato le mostre e gli
                         poter testimoniare realtà creative floride    eventi”.
                         e “innovative” non legate di necessità        Il volume di 160 pagine raccoglie una
                         alle tecnologie dell’universo Internet,       panoramica di opere eseguite dall’arti-
                         capaci di utilizzarlo comunque come           sta nel corso di 40 anni di attività grafi-
                         “strumento” alla pari, puntando sul pro-      ca, suddivise per tematiche:
                         prio prodotto e sulle proprie “tecniche”,     L’autore ha inserito anche alcune
                         spesso antiche e sapienti, anche se ab-       schede sulle tecniche grafiche e una
                         bandonate e desuete e per questo tra-         bio-bliografia completa. Testi critici di
                         scurate e dimenticate dai media.              Ines Brentan, Saverio Simi de Burgis,
                         “Questo è l’esempio qui proposto: qua-        Piero Fraccalini, Giuliano Gargano,
                         ranta anni della mia ricerca e pratica        Emanuele Horodniceanu, Duccio Pa-
qui sopra                incisoria nel laboratorio-galleria Bac Art    squi, Paolo Rizzi.
la copertina del libro   Studio di Venezia, iniziata nel 1977 e        Il libro è reperibile nel circuito di Marsi-
“Il colore inciso”       non ancora conclusa.                          lio Editore e Feltrinelli. In permanenza è
edito da Marsilio        Il “corpus” completo comprende più di         esposto anche presso la Galleria di ri-
                         tremila matrici incise. Le tecniche utiliz-   ferimento dell’artista: Bac Art Studio, s.
a sinistra               zate vanno dalla più semplice e diretta,      Marco 3451 – 30124 Venezia e nel sito:
Paolo Baruffaldi         la Punta Secca, all’Acquaforte e all’Ac-      www.bacart.com.
MA CHI ENTRA IN CASA NOSTRA
                               PER FARE I LAVORI?
                               La sicurezza nei cantieri edili è affare di tutti,

                                                                                                                            APPROFONDIMENTI
                               cittadini compresi
                               __________________________________________

                               Si è tenuto lo scorso 4 dicembre, pres-         zione. La novità è che si va verso una
                               so il laboratorio Uni.S.Ve. Unione Stuc-        valorizzazione dei ruoli delle figure che
                               catori Veneziani, in fondamenta del             entrano in cantiere e delle differenze tra
                               Squero a San Barnaba, il seminario              di essi. In pratica secondo una recente
                               “Sicurezza del lavoro nei cantieri edili        pronuncia della Corte di Cassazione “gli
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               privati e obblighi di vigilanza” con rela-      obblighi del committente vanno tenuti
                               tore l’Avv. Giovanni Scudier dello studio       nettamente distinti da quelli del profes-
                               legale Casella-Scudier di Padova.               sionista nominato come coordinatore
                               Il seminario ha voluto fare il punto sul        per la progettazione ed esecuzione dei
                               ruolo e le funzioni in materia di vigilanza     lavori, che deve avere specifici requisiti
                               da parte dei vari attori coinvolti, in parti-   e competenze tecniche”.
                               colare quella del committente.                  Ciò non significa però che il commit-
                               “Bisogna sgombrare il campo da un               tente venga svuotato nelle sue funzio-
22                             equivoco di fondo - spiega Scudier - il         ni e quindi esonerato da ogni obbligo.
                               committente non è un super-control-             Nell’ambito dei piccoli appalti privati,
                               lore al quale viene chiesto di verificare       parlando quindi del proprietario di casa,
                               l’applicazione da parte delle imprese           dell’amministratore di condominio o
                               esecutrici e dei lavoratori autonomi,           del rappresentante legale di un eserci-
                               delle disposizioni contenute nel piano          zio commerciale, chi commissiona un
                               di sicurezza”. In effetti la giurisprudenza     intervento di restauro, manutenzione
                               più recente ha rivisto questa interpreta-       o ristrutturazione, continua a giocare
Confartigianato Venezia - che le impre-
                                                                       se artigiane specializzate nel restauro
                                                                       e nelle manutenzioni degli edifici della
                                                                       Venezia insulare, se operano nel rispet-
                                                                       to delle regole sostengono una serie di
                                                                       costi aziendali fissi incomprimibili. Biso-
                                                                       gna quindi diffidare di preventivi troppo
                                                                       bassi!”
                                                                       “Che garanzia può offrire un’impresa -
                                                                       rincara la dose Gianni De Checchi, di-
                                                                       rettore di Confartigianato Venezia - che
                                                                       non paga le tasse, non versa i contributi
                                                                       e non rispetta le normative della sicu-
                                                                       rezza? Che oggi c’è e domani sparisce!
                                                                       Preventivi a prezzi stracciati spesso na-
                                                                       scondono trappole che rischiano di co-
                                                                       stare care!”.
                                                                       Il cliente quindi - conclude Vettore - non
                                                                       può determinare la sua scelta solo sul

                                                                                                                       POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                                                                       prezzo, dato che diventa responsabi-
                                                                       le dei lavori con precisi obblighi civili e
                                                                       penali. Chi opera abusivamente, o non
                                                                       rispettando le regole, non rispetta nem-
                                                                       meno la città e chi ci vive favorendone
                                                                       il degrado”.
                                                                       L’incontro, realizzato con il sostegno
                                                                       di Edilcassa Veneto, data la delicatez-
                                                                       za e trasversalità del tema, si è rivolto            23
                                                                       a tutti gli attori coinvolti - imprenditori,
                                                                       artigiani, liberi professionisti e cittadini/
                     un ruolo fondamentale a garanzia della            committenti - nei lavori all’interno di un
                     sicurezza in cantiere, non con un ruolo           cantiere, indipendentemente dalla tipo-
                     sovraordinato sul piano tecnico e ope-            logia, pubblica o privata, e dalle dimen-
                     rativo, ma semplicemente perché man-              sioni.
                     tiene in capo il potere decisionale e di
                     spesa relativo alla gestione dell’appalto.        CANTIERE VENEZIA,
                     “Vale ancora il principio del diritto ro-         UN OSSERVATORIO PREZZI
                     mano - commenta Enrico Vettore, re-               PER LE IMPRESE E CITTADINI
                     sponsabile categorie di Confartigianato           Una guida da consultare e conservare.
                     Venezia - della culpa in eligendo e in vi-        Preventivi trasparenti, patti chiari,
                     gilando. In altre parole prima dell’affida-       lavori in sicurezza
                     mento dei lavori il cliente ha l’obbligo di       E’ stato presentato lo scorso 13 dicem-
                     verificare che l’edile, il falegname, il di-      bre la pubblicazione “Cantiere Venezia”
                     pintore, l’idraulico, l’elettricista, il fabbro   rilevazione statistica del costo della ma-
                     possieda tutti i requisiti tecnici e di sicu-     nodopera e dei materiali dei vari settori
                     rezza richiesti dalla legge; se non lo fa         legati al “bene casa”, con specifico rife-
                     rischia pesanti sanzioni. Il cliente quindi       rimento al territorio della Venezia insula-
                     non può determinare la sua scelta solo            re. Un vademecum per “non farsi frega-
a sinistra           sul prezzo, dato che diventa responsa-            re”, che contiene prezzi dettagliatissimi,
Matteo Busolin       bile dei lavori con precisi obblighi civili e     formulari di contratti e tutto ciò che è
e Francesco Busato   penali”.                                          necessario sapere sui costi della mano-
                     “I cittadini devono sapere - è l’appello          dopera e dei materiali legati al settore
qui sopra            rivolto da Francesco Busato e Matteo              casa, riferiti specificatamente al territo-
Giampaolo Toso       Busolin, dirigenti del settore edilizia di        rio della città lagunare.
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               La guida, realizzata da Confartigiana-       Sono stati riportati, inoltre, dei formulari
                               to Venezia con il patrocinio dell’Ordine     di contratti, personalizzabili da imprese
                               degli Architetti Pianificatori Paesaggi-     e utenti sulla base degli accordi che le
                               sti e Conservatori di Venezia, è sta-        parti decideranno di darsi.
24                             ta operativamente condotta da varie          “Ci piacerebbe che questa guida potes-
                               commissioni di imprenditori artigiani, in    se diventare motivo di ampia discussio-
                               rappresentanza dei diversi mestieri, che     ne anche in vista dei futuri aggiornamen-
                               operano nel territorio lagunare, con lo      ti, così come lo sono state le precedenti
                               scopo di dotare la cittadinanza di una       edizioni: in tal senso ogni contributo e
                               guida orientativa da consultare e alla       critica che, da qui alla prossima ste-
                               quale poter liberamente fare riferimen-      sura, verrà proposta ai nostri uffici per
                               to. “E poiché, quindi, - spiega Andrea       rendere l’osservatorio maggiormente in
                               Bertoldini, Presidente di Confartigia-
                               nato Venezia - i fruitori potenzialmente
                               interessati sono anche i non addetti ai
                               lavori ossia i cittadini, le pubbliche am-
                               ministrazioni nella veste di committenti,
                               è importante sottolineare come i prezzi
                               riportati costituiscono una rilevazione
                               media di mercato. Ciò comporta che
                               in presenza di determinate circostanze,
                               quali ad esempio opere particolari o di
                               modesta entità, si potranno riscontrare
                               variazioni di prezzo anche significative
                               rispetto a quelle indicate.
                               Sempre in chiave di guida informativa
                               sono state inserite anche altre indica-
                               zioni utili su materie comunque legate
                               alla gestione dei cantieri, quali le nor-
                               mative tecniche di settore, l’organiz-
                               zazione della commessa, la sicurezza.
a sinistra                     linea con le reali dinamiche di mercato       lavori eseguiti male e con materiali sca-
una fase del seminario         locali, sarà la benvenuta”, spiega Enrico     denti e quindi potenzialmente pericolosi
tenutosi presso Uni.S.Ve con   Vettore, responsabile Ufficio Categorie.      per il singolo o la collettività. Ne va della
il relatore                    “Questo progetto nasce per fornire una        sicurezza dei cittadini quindi, ma non
l’Avv. Giovanni Scudier        guida ai veneziani aiutandoli a districarsi   solo. Anche chi commissiona i lavori è
e sotto la copertina della     nella selva oscura dei costi di ristruttu-    perseguibile civilmente e penalmente se
guida Cantiere Venezia         razione. Ne abbiamo sentito l’esigenza,       chi ha effettuato i lavori non è in regola.
                               in accordo con l’Ordine degli Architet-       Poiché l’importanza di uno strumento
qui sotto                      ti, perchè in città domina sempre più         di consultazione si misura anche dalla
la campagna di                 la logica del minor prezzo e questo ha        sua diffusione, è confermata la scelta
sensibilizzazione promossa     dato il via ad un vero e proprio esercito     di renderlo disponibile sia in forma car-
da Confartigianato Imprese     di abusivi. Un fenomeno estremamente          tacea che digitale all’interno dei siti di
Venezia                        pericoloso perchè il minor prezzo quan-       Confartigianato Venezia e dell’Ordine
                               do si parla di edilizia va sempre di pari     degli Architetti. “Lo stesso, poi, - ag-
                               passo a minori diritti e minori doveri”,      giunge Gianni De Checchi - verrà col-
                               spiega Gianni De Checchi, segretario di       legato all’applicazione per smartphone
                               Confartigianato Venezia. Il che significa     e tablet “SOS Casa”, studiata per se-
                               lavoratori pagati in nero che non sono        gnalare quelle imprese artigiane vene-
                               dotati dell’attrezzatura di sicurezza e       ziane che hanno deciso di operare alla

                                                                                                                             POLITICA ARTIGIANA • 01/2019
                                                                             “luce del sole” nel rispetto delle regole.
                                                                             Quelle imprese, quindi, che utilizzano
                                                                             correttamente i lavoratori, che sosten-
                                                                             gono gli oneri della sicurezza, che co-
                                                                             noscono il costruito storico della Città
                                                                             d’acqua impiegando tecniche, processi
                                                                             lavorativi e materiali a questa conso-
                                                                             ni”. “La qualità dell’architettura e quindi
                                                                             dell’abitare è un tema essenziale a cui              25
                                                                             i cittadini devono essere sensibilizzati -
                                                                             interviene Anna Buzzacchi, presidente
                                                                             dell’Ordine degli Architetti di Venezia - I
                                                                             lavori eseguiti abusivamente non pos-
                                                                             sono garantire qualità perché un lavoro
                                                                             eseguito a regola d’arte prevede tempi
                                                                             precisi e adeguati a costi di manodope-
                                                                             ra e materie prime. Tutto il resto porta a
                                                                             dei rischi e a ulteriori costi per riparare
                                                                             danni causati da interventi errati”.
                                                                             Presto verrà avviata una campagna su
                                                                             tutti i mezzi di comunicazione, social
                                                                             compresi. Il succo sarà questo: “Pre-
                                                                             ventivi spesso stracciati nascondono
                                                                             trappole che rischiano di costare care.
                                                                             Chi opera abusivamente non rispetta la
                                                                             città, favorendone il degrado”.
                                                                             In conclusione Cantiere Venezia non na-
                                                                             sconde l’ambizione di consolidamento
                                                                             del suo ruolo di riferimento credibile per
                                                                             consumatori e imprese che operano
                                                                             nell’ambito dei restauri e delle ristruttu-
                                                                             razioni. E’ confermato che l’osservato-
                                                                             rio verrà depositato presso la Camera di
                                                                             Commercio di Venezia e sarà quindi di-
                                                                             sponibile per la consultazione pubblica.
PREDRAG PRENJACA,
                               MASCHERE E NON SOLO...
                               Aperta a Castello, in calle Lunga

                                                                                                                                        BENVENUTO TRA NOI
                               Santa Maria Formosa, la nuova bottega
                               dell’artista-artigiano croato
                               __________________________________________

                               Predrag Prenjaca, artista-artigiano ori-      Dall’Orio”. Lo scorso maggio Predrag
                               ginario di Fiume in Croazia e residente a     ha deciso di fare il salto di qualità, met-
                               Venezia sin dal 2000, dove si è laurea-       tendosi in proprio e aprendo un nego-
                               to in Pittura all’Accademia di Belle Arti,    zio tutto suo in Calle delle Botteghe, a
                               ha aperto, in Calle Lunga Santa Maria         Santo Stefano: “la zona però non era                  a destra
POLITICA ARTIGIANA • 01/2019

                               Formosa (Castello 5239), lo scorso 1          adatta al mio tipo di merce, in quanto                  in alto
                               dicembre la sua bottega di maschere e         in quella calle ci sono prevalentemente       Predrag Prenjaca
                               non solo, “La Bottega di Pre”. “Quando        negozi di antiquariato e gallerie d’arte,
                               ero ancora iscritto all’Accademia - spie-     quindi ho deciso di spostarmi a Castel-
                               ga Predrag - ho iniziato a dipingere ma-      lo, zona che considero più adatta e di
                               schere che poi vendevo a vari negozi,         forte passaggio”.
                               in seguito, a partire dal 2010, ho iniziato   Predrag realizza in toto le sue ma-
                               a collaborare per il negozio di maschere      schere, dalla cartapesta alla di-
26                             di Alberto Saria in Ruga Rialto, lavoran-     pintura in acrilico, e acquerello,
                               do nel suo laboratorio a San Giacomo          alla rifinitura in foglia d’oro e cera
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