FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
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RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 9 - anno 87 5 marzo 2018 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 torna la FICTION CIVILE dal 14 marzo su In anteprima su RaiPlay i primi due episodi dall'11 marzo
Le frasi fatte, ovvero espressioni idiomatiche, modi di dire, metafore logore o formule preconfezionate arrivano in soccorso quando ci mancano le parole. Servono a colorare i nostri interventi, cercano di dare un senso o semplicemente vengono utilizzate come raccordo quando si è perso il filo del discorso. Appunto. Dopo aver parlato con il mio amico Massimo Roscia, che Vita da strada ha scritto "Peste e Corna", un libro che si diverte a prendere in giro la nostra inveterata tendenza ad usare formule stereotipate a ogni piè spinto, ho pensato di scrivere di getto quello che mi passava per la testa, perché non parlo come un libro stampato, ma scrivo invece come parlo. Non sono un fenomeno da baraccone e non guardo dall'alto verso il basso, ma cerco soltanto di non restare con un pugno di mosche. Senza uscire dal seminato e senza saltare di palo in frasca, voglio tornare a bomba sul tema del pronto soccorso linguistico. A qualcuno staranno fischiando le orecchie, soprattutto dopo giornate passate a cercare le parole migliori, a rigirare la frittata, a ridere sotto i baffi. Finalmente siamo giunti al "redde rationem". Penserete che siamo da capo a dodici e che siamo caduti dalla padella alla brace. Non è così. Il colpo di grazia non è stato dato e non possiamo usare due pesi e due misure, anche se loro lo hanno fatto. Hanno preso la palla al balzo, non hanno contato neanche fino a dieci ed hanno agito come se avessero il dente avvelenato. Adesso sono costretti a ritirarsi sull'Aventino. In fin dei conti ho usato soltanto una serie di frasi fatte per raccontare il nulla. Come diceva Samuel Beckett, "anche se ci mancano le parole, dobbiamo usarle lo stesso". Buona settimana. Fabrizio Casinelli
SOMMARIO N. 9 CINEMA 5 MARZO 2018 Prodotti con Rai Cinema, "La botta grossa" di Baldoni "La lucida follia" di Ferreri e Anselma Dell'Olio e "Pino Daniele - Il tempo resterà" VITA DA STRADA di Verdelli vincono i Nastri 5 d'Argento Documentari 2018 CULTURA 28 Su Rai5 Roberto Bolle è protagonista all'Auditorium Rai di Torino Arturo Toscanini, SENSO COMUNE mentre Elio accompagna nelle ultime puntate de Il programma, dal lunedì al "L'opera italiana". Su Rai venerdì alle 20.20 su Rai3, Storia la nuova serie "Famiglia anche in questa seconda Famiglie" edizione, raccoglie i commenti RAGAZZI CINEMA IN TV e le reazioni di gente comune 36 sulle notizie di attualità in "Voyager" il popolare Una selezione dei film tempo reale programma di Roberto in programma TOP 8 MARZO Giacobbo su Rai2, raddoppia e sulle reti Rai 30 arriva anche su Rai Gulp con il nuovo format "Teen Voyager" 48 TRE DI CUORI Dal 10 marzo, nella seconda Un'intera giornata di serata di Rai1, arriva la programmazione con le storie 44 Claudio Sabelli Fioretti, quarta edizione del format di donne che hanno lasciato Nicoletta Simeone e Adriano ideato e condotto da Angelo il segno su Rai Storia. Rai Panatta parlano d'amore nel Mellone. Mode e tendenze Radio3 propone una serata programma quotidiano che raccontate da una folta speciale con "Il racconto conducono insieme su Rai squadra di inviati dell'ancella" di Margaret ALMANACCO Radio1 ogni mattina Atwood 16 Le storiche copertine MUSICA 12 20 del RadiocorriereTv IL CACCIATORE Attore, cantante e musicista, 50 Luca Seta, dopo il primo disco "In viaggio con Kerouac" e il La serie tv, dal 14 marzo su successo del singolo "Cuccioli Rai2, s'ispira al romanzo del di gnu", ha pubblicato il nuovo magistrato Alfonso Sabella. album "Ricomincio da qui" Nel ruolo del protagonista Francesco Montanari, che 46 interpreta il giovane pm palermitano Saverio Barone LA FEBBRE DEL SABATO SERA 8 COMPOSITORI Il film, che arrivò nelle sale italiane il 13 marzo del Il musicista internazionale 1978 interpretato da un Marco Scorsolini firma le giovanissimo John Travolta musiche di due programmi di nel ruolo del ballerino punta di Rai3: "Presadiretta" e Tony Manero, festeggia i "I dieci comandamenti" quarant'anni 32 40 RADIOCORRIERETV DIRETTORE RESPONSABILE www.radiocorrieretv.rai.it Hanno collaborato Fotografico SETTIMANALE DELLA RAI FABRIZIO CASINELLI www.rai-com.com Simonetta Faverio Barbara Pellegrino www.ufficiostampa.rai.it Carlo Casoli RADIOTELEVISIONE ITALIANA Redazione - Rai Fabiola Sanesi Claudia Turconi Reg. Trib. n. 673 Via Umberto Novaro 18 HEADLINE GIORNALISTI del 16 dicembre 1997 00195 ROMA Marina Cocozza Grafica, impaginazione Numero 9 - anno 87 Tel. 0633178213 Cinzia Geromino 5 marzo 2018 Claudia Tore
«Non ho voluto conoscere il giudice prima delle fino ad allora non aveva toccato i bambini». Così i registi Chi è Saverio Barone? Non è Alfonso Sabella in tutto quello che fa, tranne nei Barone non è Sabella. Ha veicolato la sua grandissima riprese per non lasciarmi condizionare». Francesco Stefano Lodovichi e Davide Marengo spiegano quello che fatti di cronaca che lo vedono coinvolto. Non ho voluto necessità di autoaffermazione, la sua ambizione in un Montanari interpreta Saverio Barone, un giovane vedremo nella serie tv "Il cacciatore", tratta da "Il cacciatore conoscere il giudice prima delle riprese per non lasciarmi lavoro che per lui è diventato un'ossessione. Nella serie dei mafiosi", romanzo di Alfonso Sabella, ex sostituto magistrato protagonista della serie tv "Il cacciatore ", condizionare. Ho preferito confrontarmi con i registi perché vedremo il percorso umano di Saverio Barone, che parte un procuratore del pool antimafia di Palermo di Gian Carlo su Rai2 dal 14 marzo in sei prime serate. Il racconto temevo di farmi fuorviare da un'idea preimpostata prima po' in sordina e poi sprofonda nel marciume umano. Io ho Caselli. In tutto sei prime serate su Rai2 il mercoledì dal s'ispira all'omonimo romanzo di Alfonso Sabella, ex 14 marzo. I primi due episodi saranno visibili in anteprima di leggere la sceneggiatura. cercato di lavorare proprio su questo con Stefano Lodovichi sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo online su RaiPlay dall'11 marzo. La storia è quella della e Davide Marengo. Ho cercato di creare un personaggio Quando l'ha incontrato? di Gian Carlo Caselli "discesa agli inferi della delinquenza" di Saverio Barone, Ho avuto l'onore di incontrarlo sul set. Quando l'ho ambiguo, che non capisci mai se agisce più per un concetto un giovane magistrato appena trentenne. Ad interpretarlo conosciuto ho avuto subito la sensazione che i fatti di legalità o per una voglia di affermazione personale. «R Francesco Montanari, che il pubblico ricorda come il che stavamo raccontando erano successi davvero. Non accontiamo una delle pagine più Libanese di "Romanzo criminale". che prima non ne fossi consapevole, ma incontrarlo ha cruente della lotta tra lo Stato e la accentuato questa percezione. mafia siciliana all'inizio degli anni Montanari, da feroce criminale a magistrato in prima linea. Novanta. Raccontiamo l'arresto di boss Come è avvenuta la trasformazione? Cosa gli ha chiesto? come Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Vito Vitale, Negli ultimi dieci anni ho fatto tante cose molto diverse Lui mi ha dato una grossa mano in particolar modo Pietro Aglieri e tanti altri responsabili di pagine dolorose tra loro, ora sono impegnato al teatro con "Uno Zio Vanja" nelle scene in cui dovevo interrogare i criminali. È della recente storia d'Italia. Le bombe di Firenze, Bologna di Checov. Ogni attore deve sapersi modellare al ruolo stato fondamentale il suo suggerimento: "Devi metterci e Milano, le stragi di Capaci e Via D'Amelio, in cui persero la che interpreta e io sono stato felicissimo di aver fatto l'umanità necessaria per farti dire quello che ti serve, ma vita Falcone e Borsellino. Ma anche il rapimento del piccolo "Il cacciatore" perché la differenza tra una fiction e una dentro di te non devi dargli altrettanta dignità". Giuseppe, figlio del pentito Santino Di Matteo, che segna un serie è che la prima lavora sugli stereotipi e la seconda Ha trovato affinità tra il protagonista del romanzo e il punto di non ritorno nella storia della mafia siciliana che sull'umanità. Noi raccontiamo personaggi fallibili. magistrato in carne ed ossa? 10 TV RADIOCORRIERE 11
SABELLI FIORETTI - SIMEONE- PANATTA Adriano Panatta Nicoletta Simeone Claudio Sabelli CHE VITA SAREBBE SENZA AMORE? 12 TV RADIOCORRIERE 13
farsi compagnia e condividere degli interessi comuni è della donna. Si dichiara senza pudore, mentre la donna è un'espressione d'amore, mentre l'approccio dei giovani è più ritrosa, talvolta scottata dalle delusioni. Per Nicoletta Simeone è "il spesso un po' superficiale. sentimento che regge i fili di ogni E per voi tre cos'è l'amore? SABELLI FIORETTI Tutti vogliono parlare d'amore. cosa". Adriano Panatta lo definisce Specialmente in questi giorni in cui siamo ossessionati SIMEONE È quel sentimento che regge i fili di ogni cosa, "la forza che muove tutto", mentre dalla politica, che annoia e delude, la gente ha voglia di il motore delle nostre giornate e della nostra esistenza. Claudio Sabelli Fioretti lo considera disintossicarsi. Il cinema, il teatro e le letture ci fanno avere L'esigenza di credere nell'amore attraversa tutte l'età, "qualcosa che vale sempre la pena una visione più ampia del mondo e quindi dei sentimenti. perché il cuore sa battere forte sia nei ragazzi che negli vivere". Si riferiscono all'amore, il adulti e nelle persone molto mature. Adriano ha uno spazio Nello spazio dedicato alla "Posta del cuore" che tipo di inte- tema che ruota intorno al programma dedicato all'intervista del giorno. Alla sua domanda finale razione c'è con gli ascoltatori? "Cos'è l'amore?" una delle risposte più ricorrenti è "Vita". "Tre di cuori", che conducono insieme SIMEONE Ci arriva tanta posta perché l'amore ha un numero infinito di declinazioni. In questi mesi ci stiamo PANATTA Ogni giorno ciascuno di noi pensa almeno per su Rai Radio1 ogni mattina a partire occupando dell'amore tra due persone, ma non è escluso un attimo all'amore. È quello che ti dà la forza per fare dalle 11.40 che in futuro potremmo analizzare quello per i figli, gli tante cose. La vita di tutti noi sarebbe molto piatta senza amici, i fratelli, gli animali. Un sentimento che entra nelle l'amore, perciò non credo a chi dice di non essersi mai L vite di tutti a trecentosessanta gradi. innamorato. ui è un grande campione di tennis che dice: «Nella PANATTA Nella nostra posta mi sorprendo a scoprire che SABELLI FIORETTI È qualcosa che vale sempre la pena vita bisogna saper voltare pagina. Sono stato anche i più agé non hanno ancora dimenticato il primo di vivere, anche se dubito che esista l'amore eterno. sempre consapevole che prima o la mia carriera amore, loro racconti sono affascinanti e imprevedibili. Il Abitualmente perdiamo molto tempo in cose inutili, ci agonistica sarebbe finita, così ho voluto fare tante programma va in onda in diretta e le sensazioni arrivano lasciamo assorbire dal lavoro e spesso inseguiamo il altre esperienze oltre allo sport. Comprese la tv e la radio». immediate. successo a discapito dei sentimenti. Se riuscissimo a Lei è una delle voci più belle e garbate dell'etere che, dopo SABELLI FIORETTI In questo spazio, come nelle interviste volere più bene agli altri e anche a noi stessi la nostra vita essersi laureata in giurisprudenza e aver conseguito il di Panatta, sorrido di alcune situazioni. Alla domanda sarebbe sicuramente più gradevole. praticantato per diventare avvocata, ha lasciato tutto per "Quale follia hai fatto per amore?" mi è capitato di sentire amore della radio. L'altro è un giornalista, scrittore, autore che una voce maschile rispondesse quasi con orgoglio di Nicoletta si trova al centro, tra di voi… Cosa vi colpisce dei e conduttore radiotelevisivo che ha avuto un pubblico essere andato in treno da Roma a Bari per vedere la sua lei. vostri partner? fedelissimo a "Caterpillar" e a "Un giorno da pecora" in Ma è una cosa normalissima! Le donne invece raccontano SIMEONE La sensibilità di Adriano. Il nostro pubblico lo coppia con Giorgio Lauro. Dopo l'addio, i due sono tornati cose stupende: loro arrivano a fare rinunce impensabili per adora per quel suo modo di porsi naturale, per l'empatia nuovamente insieme in "Senza titolo", la scanzonata e amore. che riesce a creare. E poi ci coccola presentandosi ogni dissacrante rassegna stampa di Radio1. Cosa vi scrivono? mattina in redazione con un vassoio pieno di dolci… Adriano Panatta, Nicoletta Simeone e Claudio Sabelli PANATTA Ci raccontano storie belle e altre più difficili e Claudio invece ha un'ironia straordinaria, irresistibile. Lui Fioretti compongono un trio incredibilmente eterogeneo, complicate, il momento magico dell'innamoramento, amori è il "saggio" e, benché si definisca cinico, io credo molto che dall'ottobre scorso si ritrova felicemente ogni mattina, lontani, rimpianti e occasioni mancate. Tutti intervengono dalle 11.40 alle 13.00, a condurre il nuovo programma di poco al suo cinismo… attraverso whatsapp lasciandoci un messaggio vocale o su Rai Radio1 "Tre di cuori". PANATTA Tra noi si è creato un buon affiatamento. facebook, in radiovisione, e noi rispondiamo a tutti. Nicoletta ha una pazienza incredibile perché io e il "saggio" Di chi è stata l'idea? SABELLI FIORETTI Fortunatamente ci scrivono molte battibecchiamo continuamente, non siamo d'accordo quasi SIMEONE Di Claudio (Sabelli Fioretti, ndr). L'intrattenimento donne. Si tratta per lo più di creature romantiche che su nulla. Lui contesta sempre, sta all'opposizione. Fa il finto è una novità per Radio1, tradizionalmente votata sperano sempre di innamorarsi, di trovare il partner ideale… maschilista, mentre io cerco di essere più ragionevole. all'informazione. E noi, con le nostre presenze "leggere", riusciamo sicuramente a distrarre gli ascoltatori. SIMEONE Io al contrario credo che si evinca un po' di Ovviamente si scherza. Ci piace improvvisare perché contiamo su Nico, che è una professionista straordinaria Nicoletta Simeone, Claudio Sabelli Fioretti e Adriano disillusione, specchio del nostro tempo, causata da Si parla d'amore… Panatta sono insieme per la prima volta davanti a un insicurezze e dubbi che spesso vengono trasferiti nella ed è sempre lei a dare i tempi del programma. SIMEONE Un argomento che non era mai stato trattato microfono per parlare d'amore, di sesso, sentimenti e coppia. Quello che più denunciano è la disattenzione SABELLI FIORETTI Sono il bastian contrario perché è in maniera monografica in un programma radiofonico. dell'altro e poi il rammarico di storie finite che non sono giusto che la si pensi in maniera diversa. Mi piace non dare passioni. Lo fanno attraverso le storie, le canzoni, le poesie. Un tema estremamente serio: non dimentichiamo state vissute fino in fondo. nulla per scontato e allora è il mio lato cinico a prevalere. Affrontano da un angolo di visuale insolito l'attualità che la felicità quanto i dispiaceri e le sofferenze sono Per fortuna ci pensano Nicoletta e Adriano a fare da in Italia e nel mondo. Il programma, a cura di Paola De prevalentemente legati all'amore. Sono più le donne o gli uomini a contattarvi? PANATTA Ogni età ha il suo modo di vivere questo SIMEONE Direi ex aequo. Sinceramente non mi aspettavo contraltare con il loro animo più tenero e romantico. Va Gaudio e con la regia di Roberta Di Casimirro, va in onda sentimento. L'amore passionale esiste finché uno ce la partecipazione di tanti uomini e mi sto rendendo conto detto però che spesso uso il contraddittorio solo per far su Rai Radio1 dal lunedì al venerdì dalle 11.40 alle 13.00. la fa, poi si trasforma. Nelle persone anziane anche il che l'uomo, nella maggior parte dei casi, è più romantico arrabbiare Panatta (ride, ndr)!. In redazione Stefania Livoli, ai social Maria Lucia Schito. 14 TV RADIOCORRIERE 15
ANGELO MELLONE La squadra di "Top - Tutto quanto fa tendenza", dal 10 marzo su Rai1 in seconda serata, in questa quarta edizione si arricchisce di nuovi inviati per raccontare tutte le novità del Made in Italy. Alla guida del programma c'è come sempre Angelo Mellone: «Siamo andati a scovare delle vere e proprie genialità, soprattutto nel campo dell'artigianato» LA CULTURA ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLA MODA
L a quarta edizione di "Top - Tutto quanto fa tendenza" prende il via su Rai1 il 10 marzo per raccontare la cultura del Made in Italy, ogni sabato in seconda serata. Come sempre alla guida c'è Angelo Mellone, ideatore, autore e conduttore del programma oltre che capostruttura non solo si questo format ma anche di alcune trasmissioni di punta TOP del day time e degli Speciali della rete ammiraglia. TUTTO QUANTO FA TENDENZA Che novità ci sono? Innanzitutto tre nuovi inviati, che si aggiungono a Valeria Oppenheimer e Francesca Lancini. Si tratta di Alina Nitu, una moldava poliglotta esperta di marketing e moda, quindi l'attrice Manuela Zero e Mirko Gangitano, il nostro uomo della notte. Inoltre abbiamo introdotto un tutorial per spiegare le differenze tra un La moda continua ad essere un fenomeno culturale? prodotto fatto a mano e uno industriale. Un maestro Sicuramente. Noi che facciamo servizio pubblico, artigiano mostrerà come viene ideata e confezionata attraverso la moda, raccontiamo il territorio, la una vera camicia sartoriale. La qualità è fondamentale, peculiarità di un prodotto e anche un'epoca. rappresenta il vero valore aggiunto. Cosa ci mostrerete in particolare? I servizi degli inviati vengono lanciati da studio? Per quanto riguarda l'artigianato, dalle camicie alle Un'altra novità riguarda la location. Questa volta scarpe, siamo andati a scovare delle vere e proprie infatti la mia conduzione sarà itinerante, nel senso genialità. Tra le curiosità, a Milano abbiamo trovato due che mi troverò in posti diversi. Per la prima puntata esempi incredibili che riguardano l'utilizzo dei tessuti. abbiamo scelto il Palazzo Reale di Milano, che ospita la Abbiamo scoperto che c'è una casa di produzione che mostra "Italiana. L'Italia vista dalla moda 1971-2001". confeziona cravatte utilizzando tessuti di famiglia Un progetto originale che evidenzia la progressiva che hanno cent'anni, un'eredità del nonno. Quando li affermazione del sistema italiano della moda nella avranno esauriti terminerà l'esclusività del prodotto. Si grande stagione del Made in Italy. Un eccezionale tratta di capi unici, è come indossare la storia. Sempre periodo di creatività culturale in cui si consolidarono a Milano abbiamo incontrato un ragazzo che costruisce relazioni e scambi tra artisti, architetti, designer e vestiti con tessuti tecnici: doppiopetto e cravatta intellettuali che hanno preparato la strada della nostra realizzati con gli stessi materiali usati per l'outfit da presenza nella cultura internazionale. ranning. La particolarità è che lui, così vestito, ci ha scalato il Monte Bianco. Dove ci porterete nella prima puntata? Valeria ci coinvolgerà nella "Milano fashion week", l'evento più glam e atteso dagli amanti della moda e non solo. Manuela Zero ci farà scoprire, attraverso un racconto inedito, i tesori nascosti d'Italia, luoghi meravigliosi e unici nel mondo ma ancora poco conosciuti. Con Francesca Lancini si volerà a Madrid per trascorrere una giornata tra arte, cultura e buon cibo, mentre Alina ci parlerà di vintage e look moderno. Poi ci immergeremo nel "by night" meneghino con Mirko Gancitano tra party, sfilate, dj set ed eventi esclusivi. Cosa indosseremo in primavera? Tanti colori, anche l'estate sarà molto colorata. Per il resto sobrietà e rispetto per l'ambiente saranno alla base del look della prossima stagione. 18 TV RADIOCORRIERE 19
8 MARZO UNA GIORNATA AL FEMMINILE Figure rappresentative, personaggi che hanno cambiato le sorti del nostro e di altri Paesi, donne che hanno lasciato il segno, quelle che hanno combattuto per gli ideali e per i diritti. L'8 marzo Rai Storia celebra le donne con una programmazione speciale P er l'8 marzo Rai Storia dedica un'intera giornata di programmazione alle donne. Si comincia con "Il giorno e la storia", che dalle prime ore del mattino ricorda l'8 marzo del 1972 quando ventimila donne manifestarono a Roma a Piazza Campo de' Fiori. Nella piazza dove l'Inquisizione condusse al rogo Giordano Bruno accusandolo di eresia, cominciarono a gridare slogan fino ad allora inconsueti, esigendo di gestire liberamente il loro corpo e la scelta della maternità. Tutti hanno in comune la necessità di un cambiamento radicale che le liberi dagli schemi rigidi di mogli, di madri, di figlie. Ai lati della piazza una massiccia presenza della polizia presto caricherà duramente le manifestanti. Alle 8.50, a "Passato e Presente", Paolo Mieli parla con la professoressa Silvia Salvatici di cosa abbia significato realmente il fascismo per le donne italiane al di là degli stereotipi. Nelle intenzioni dei costruttori del regime erano infatti destinate a restare a casa ed essere madri prolifiche. Ma mentre il regime cerca a suon di decreti di ridurne l'impiego negli uffici, il governo, attraverso le associazioni giovanili e di massa, le spinge all'esterno e le 8 Marzo incoraggia a scoprire una nuova autonomia e una nuova coscienza di sé. Alle 9.30 è la volta del documentario di Francesco Conversano e Nene Grignaffini "Donne di guerra in guerra". Ovvero il secondo conflitto mondiale visto con gli occhi delle donne, quelle della borghesia culturalmente consapevoli e quelle del popolo per le quali l'analfabetismo era un limite quasi invalicabile. 20 TV RADIOCORRIERE 21
NILDE PRIMA LE 21 DELLA L'UMANITA' PRESIDENTESSA COSTITUENTE DI ANNE P L er il ciclo "Italiani" è protagonista la prima donna presidente a storia eccezionale di una donna A lla fine della seconda guerra mondiale, le italiane, in particolar modo quelle della Camera, figura di primo piano dell'Italia repubblicana che hanno lottato nella resistenza, chiedono di poter partecipare attivamente all'avanguardia del femminismo e dell'azione e parlamentare del Pci per cinquantatré anni e, soprattutto, alla rinascita politica della nazione. Ottengono così il diritto di farsi eleggere, umanitaria. AnnEMorgan viene raccontata in un prima donna Presidente della Camera dei deputati, molto vicina al pari degli uomini. Nel 1946 ventuno donne vengono elette nell'Assemblea documentario per il ciclo "Grandi Donne" alle all'elezione come Presidente della Repubblica nel 1992. A Nilde Iotti Costituente, tra loro anche quattro deputate che entrano a far parte alla Commissione 17.00. Un omaggio alla geniale, indipendente e altruista è dedicato il documentario di Enrico Salvatori "La donna, l'onorevole, dei settantacinque, incaricata di redigere Anne protagonista della ricostruzione postbellica la presidente". Impossibile raccontarla senza parlare del suo sodalizio la nuova costituzione. Un periodo decisivo di un'area particolarmente devastata della Francia privato e politico con Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista della Storia italiana che la professoressa settentrionale. Una storia poco conosciuta ma esemplare Italiano, che conosce in Parlamento ai tempi della Costituente. Un Patrizia Gabrielli rilegge con Paolo Mieli che la vide a trecentocinquanta giovani donne americane rapporto che la segna perché da un lato viene riconosciuta come la a "Passato e Presente", alle 14.20 su volontarie ricostruire villaggi e portare aiuti alla "donna del capo" e per questo dileggiata dentro e fuori il Rai Storia. Col contributo delle donne popolazione indigente della Piccardia nel Partito Comunista, dall'altro questo rapporto le consente presenti all'Assemblea Costituente viene periodo immediatamente successivo di maturare una sua concezione politica orientata formalmente sancito nella Costituzione alla prima guerra mondiale. Un in particolare alle battaglie dei diritti civili, a il principio di uguaglianza tra i sessi. lavoro pioneristico, un'azione cominciare dall'approvazione della legge per Traguardi importanti ma non decisivi, che "umanitaria" scollegata il divorzio. Non è trascurabile che Iotti abbia rappresentano solo la prima tappa di un da qualsiasi movimento fatto parte del primo nucleo di politici che ha lungo percorso verso il riconoscimento politico o religioso. preparato il Parlamento Europeo fin dal 1969, un di una sostanziale parità, tanto nelle Grazie a fotografie e decennio prima delle elezioni europee a suffragio istituzioni quanto in famiglia e nel filmati inediti della Anne universale, partecipando a un laboratorio politico lavoro. Morgan Film Archive, fondamentale per la storia non soltanto italiana. questo documentario nilde Iotti riporta in vita il drammatico periodo postbellico e la anne morgan CARLA MALALA sorprendente avventura della ricostruzione della Francia grazie anche a una donna misteriosa ma con un destino eccezionale. E ILFEMMINISMO E LE ALTRE CORAGGIOSE I l femminismo degli Settanta e Ottanta attraverso la figura di Carla Lonzi. A "Passato e Presente", alle 13.15 D al discorso "Education first!" tenuto all'Onu da Malala Yousafzai, la sedicenne pakistana che ha commosso su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla il mondo per la sua resistenza al regime talebano, a quello dell'eroina birmana Aung San Suu Kyi alla con la professoressa Silvia Salvatici. Critica d'arte e cerimonia del Premio Nobel per la pace, che ha potuto ritirare solo ventun anni dopo l'assegnazione. Dalle poetessa tra le più influenti della sua generazione, Carla parole di Nilde Iotti alla Camera per l'approvazione della legge sul divorzio, nel 1969, ai vibranti "The sul finire degli anni Sessanta decide di abbandonare la lady's not for turning" di Margaret Thatcher ai colleghi del Congresso e il "No, no, no" alla moneta unica. E, infine, lo sua attività professionale per dedicarsi anima e corpo struggente discorso in chiesa di Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani, morto nella strage di Capaci insieme all'impegno politico nei movimenti femministi. a Giovanni Falcone. Alle parole di donne coraggiose è dedicato il nuovo appuntamento con "I grandi discorsi della Scrive su il Manifesto di "Rivolta femminile", partecipa Storia", condotto da Aldo Cazzullo alle 18.00 su Rai Storia. Oltre all'analisi retorica e linguistica di Flavia Trupia, ci sono con posizioni mai schematiche al dibattito sull'aborto i contributi di Emma Bonino, della scrittrice Dacia Maraini, dei giornalisti Ritanna Armeni, Felice Cavallaro, Christina e sulla libertà sessuale. Scrive libri come "Sputiamo Lamb e Sergio Romano, e le testimonianze dirette di Rosaria Costa, che spiegherà le sensazioni e le parole usate dalla su Hegel" e "La donna clitoridea" che dividono e fanno MALALA Yousafzai vedova Schifani nel duomo di Palermo, di Albertina Soliani, accompagnatrice di Aung Sun Suu Kyi nel suo viaggio in Italia, e carla Lonzi discutere, accompagnando la crescita dei movimenti di Giorgio Frasca Polara, segretario personale di Nilde Iotti. "Grandi Discorsi della Storia" è un programma a cura di Erika Brenna, femministi fino alla sua scomparsa, il 2 agosto 1982. scritto da Aldo Cazzullo e Luciano Palmerino, con la regia di Tommaso Vecchio e Jovika Nonkovic.. 22 TV RADIOCORRIERE 23
ANNA BOLENA IL NOBEL DI RITA DUE REGINE U na storia di romanticismo, potere, sesso, religione e intrighi politici. Per secoli N ella sua ultima intervista sul web, alla soglia dei centouno anni, aveva detto: "Il corpo faccia quel che vuole, io l'improvvisa e violenta fine di Anna Bolena ha affascinato e diviso storici, gli sono la mente". Parole che raccontano la fiducia nell'intelletto e l'ottimismo di Rita Levi Montalcini, prima donna scrittori e appassionati. Ma chi è veramente questa donna di cui si è parlato così a italiana Nobel per la medicina e senatrice a vita, alla quale "Italiani", con Paolo Mieli, dedica il documentario di lungo? Lo racconta "Gli ultimi giorni di Anna Bolena" per "a.C.d.C.", con un'introduzione Brigida Gullo "Io sono la mente" in onda giovedì 8 marzo alle 19.00 su Rai Storia. Il documentario ripercorre del professor Alessandro Barbero. Anna Bolena, una delle donne più famose e controverse della le tappe e i traguardi più importanti nella vita della scienziata culminati nell'assegnazione del premio Nobel per la storia britannica, nel 1536 divenne la prima regina nella storia ad essere giustiziata. Il documentario medicina, ottenuto, il 10 dicembre 1986, insieme al biochimico Stanley Cohen, grazie alla scoperta della proteina del racconta la sua controversa storia, concentrandosi sulle tre settimane in cui si condensano panico fattore di crescita del sistema nervoso. Un percorso lungo e tortuoso che inizia con l'infanzia trascorsa nella Torino dei e paranoia. Dall'arresto di Anna al patibolo, il documentario combina ricostruzioni e primi del Novecento e che svela i rapporti di affetto di Rita Levi Montalcini, in particolare quello con la sorella gemella contributi di esperti che offrono una interpretazione diversa sul destino della regnante. Amata Paola, artista affermata e rivoluzionaria. Ma anche l'amicizia con illustri scienziati conosciuti e odiata, disprezzata e rispettata, quanto Anna Bolena fu causa della propria rovina e quanto durante il soggiorno alla Washington University di Saint Louis nel Missouri e la gioia nel invece vittima della rigida politica sessuale dei Tudor? rivedere i suoi familiari e i più stretti collaboratori al suo ritorno, negli anni ‘60 in Italia. Ad Alle 22.10 "a.C.d.C" racconta invece la vicenda di Elisabetta I d'Inghilterra, nata dall'unione arricchire il racconto, le immagini di repertorio della Washington University, l'università di Enrico VIII con Anna Bolena e artefice, nella seconda metà del Cinquecento, della americana nella quale ha insegnato e fatto le scoperte più sensazionali, le lettere colme trasformazione dell'Inghilterra in una grande potenza politica e commerciale. Coraggiosa di tenerezza e nostalgia inviate alla sorella e alla madre dagli Stati Uniti, la preziosa e determinata regnò per quarantacinque anni e gettò le basi di un vasto impero coloniale. testimonianza della nipote, Piera Levi Montalcini che ricorda: "Mio padre, ancora in La vittoria della sua flotta sull'Invincibile Armata, nel 1588, consacrò il prestigio inglese e età adulta, chiamava le zie, Rita e Paola, le bimbe e definiva zia Rita sensibilissima, la sua posizione di guida dello schieramento protestante contro la Spagna, Paese simbolo fragilissima, resistentissima". Il messaggio più rivoluzionario che Rita Levi Montalcini Elizabeth I della Controriforma. Elisabetta mantenne, invece, ottimi rapporti col terribile nemico del ha voluto lasciare alle future generazioni, così come è evidente anche nelle sue ultime mondo cristiano: il sultano ottomano e l'Inghilterra fu uno dei pochissimi Paesi a mantenere un interviste, è quello di fare affidamento al capitale umano, credere nelle proprie capacità e ambasciatore a Costantinopoli. RITA assicurare alle donne, specialmente nei Paesi in via di sviluppo il diritto all'istruzione. LEVI MONTALCINI ELEANOR TINA FIRST LADY RIBELLE UNA VITA PER LA DEMOCRAZIA U n ritratto inedito di Eleanor Roosevelt, moglie di Franklyn Delano Roosevelt, nel documentario proposto alle 23.00 per T il ciclo "Grandi Donne". In primo piamo la sua personalità. ina Anselmi nasce nel 1927 a Castel Franco Veneto e muore, sempre nel suo Fu lei a contribuire attivamente all'elezione del marito paese, nel 2016. È stata partigiana, sindacalista, ministra della Repubblica alla presidenza degli Stati Uniti e a dare il suo grande apporto ricoprendo, sempre all'interno della Democrazia Cristiana, incarichi nell'affermazione dei diritti civili e dei diritti delle donne in una società importanti. Un personaggio che la professoressa Tiziana Noce racconta dominata dal forte maschilismo. Il documentario propone anche con Paolo Mieli a "Passato e Presente" dopo mezzanotte. Nel 1976 la Anselmi passa Eleanor Roosevelt documenti inediti, come le lettere scritte dalla Roosevelt nel periodo alle cronache per essere la prima donna, nella storia dell'Italia unita, a diventare del New Deal, con le sue impressioni critiche sulla società americana ministro della Repubblica. Qualche anno dopo, nel 1978, il suo partito la incarica del tempo e le sue idee di cambiamento. di gestire i rapporti con la famiglia Moro durante i difficili giorni del rapimento. Nel 1981 viene incaricata di presiedere la commissione parlamentare sulla P2. Nonostante gli attacchi, difenderà il suo operato fino alla fine. Tina Anselmi 24 TV RADIOCORRIERE 25
8 MARZO LA VOCE DELLE DONNE In diretta dalla Sala A di via Asiago Rai Radio3 celebra l'8 marzo con una serata culturale in cui l'attrice Viola Graziosi leggerà il romanzo della canadese Margaret Atwood "Il racconto dell'ancella". E' inoltre prevista un'intera settimana di palinsesto, dal 5 all'11 marzo, dedicata alle donne N on una data, ma un'intera settimana tutta declinata al femminile su Rai Radio3, che l'8 marzo, come da consuetudine, celebra la Giornata della donna con una serata speciale in diretta dalla Sala A di via Asiago a partire dalle 21.00. A cura di Laura Palmieri, viene proposto il romanzo distopico della scrittrice canadese Margaret Atwood "Il racconto dell'ancella", con della lettura sceneggiata dell'attrice Viola Graziosi. L'adattamento radiofonico è di Loredana Lipperini e le musiche sono di Riccardo Amorese. Scritto nel 1985, il testo è recentemente ritornato alla ribalta delle cronache dopo il grande successo della serie televisiva "The handmaid's tale", che ha ispirato i cortei di protesta di molte donne americane durante la campagna presidenziale di Donald Trump. Ospiti della serata Giuliana Misserville, socia fondatrice della Società Italiana delle Letterate ed esperta di scritture femminili e di letteratura fantastica e fantascientifica e la scrittrice Veronica Raimo, una delle curatrici dell'edizione italiana de "Le visionarie. Fantascienza, fantasy e femminismo: un'antologia", di Ann & Jeff VanderMeer. Insieme a loro Francesca Zecca della Cooperativa sociale Contro tratta, violenza e discriminazioni "Be Free" e Antonella Petricone dell'Associazione socioculturale "Le funambole". "Hollywood Party" in attesa della serata in sala A l'8 marzo propone una puntata sull'evoluzione del ruolo femminile al cinema, visto che da "Il Racconto dell'ancella" sono stati tratti il film di Volker Schlöndorff e la serie "The Handmaid's Tale". Sarà un'occasione per raccontare anche "La ragazza con la pistola", "Colazione da Tiffany", "Una donna tutta sola" e il recentissimo "Figlia mia". Ma già dal 5 marzo Rai Radio3 pensa la sua programmazione al femminile perché "Tre soldi", dà appuntamento alle 19.45 con "Chiamatemi Fufi" di Francesca Bellino con Fabiana Carobolante, fino al 9 marzo. Ogni racconto di vita ha colpi di scena e piccole o grandi rivoluzioni, ma quello di Fufi Sonnino è particolarmente emblematico dell'esperienza femminista degli anni Settanta. Il 6 marzo "Radio3 Suite Jazz", alle 20.30, trasmetterà il concerto del trio "Hear In Now", con l'italiana Silvia Bolognese al contrabbasso e le americane Mazz Swift violino e voce e Tomeka Reid al violoncello. Inoltre "Battiti" ha improntato la sua programmazione su una fortissima presenza di musiche di donne. Lo Speciale di sabato notte sarà incentrato sulle protagoniste dell'elettronica, da Moor Mother a Lucrecia Dalt, da Jlin a Gudrun Gut, mentre domenica notte verrà trasmesso il concerto di Anna Högberg Attack guidata dalla sassofonista Anna Högberg. Dall'8 all'11 marzo "Fahrenheit" sarà in diretta da "Tempo di libri" a Milano, dove interverranno le musiciste Cristina Donà, Marzo Vale & The Varlet, Marzo Eloisa Atti e Debora Petrina. IL RACCONTO DELL'ANCELLA U na narrazione, quella di Atwood, che immagina un mondo futuro, la Repubblica di Galaad, devastato da guerre, inquinamento e sterilità, dove le donne sono strettamente sorvegliate e rigidamente divise in categorie distinguibili dal colore dei loro vestiti: verde intenso per le "Mogli dei Comandanti", verde smorto le "Marte", donne sterili e attempate che svolgono i servizi domestici. Alle "Zie", guardiane e sorveglianti, è destinato il marrone spento, mentre il rosso è il colore delle "Ancelle", le sole in grado di procreare, sottomesse alla Repubblica per essere fecondate dai Comandanti, le cui mogli cresceranno i loro figli. Nessuna può disobbedire o disattendere al proprio ruolo, pena la morte o la deportazione nelle Colonie. Un "nuovo mondo" che, ancora una volta, attraverso le donne e l'uso del loro corpo, cerca la sua definizione e legittimazione. "Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell'anarchia c'era la libertà di. Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo." Attraverso il racconto onirico e quasi ipnotico della protagonista, anche noi scopriremo di esserci abituati a qualcosa che all'inizio ci è estraneo ma che progressivamente diventa sempre più normale? Quanto questa narrazione fantascientifica ci parla dell'oggi? 26 TV RADIOCORRIERE 27
CINEMA TRITTICO D'AUTORE "La botta grossa" di Sandro Baldoni, "La lucida follia" di Marco Ferreri e Anselma Dell'Olio e "Pino Daniele - Il tempo resterà" di Giorgio Verdelli, tutti prodotti con Rai Cinema, vincono i Nastri d'Argento Documentari 2018. Miglior docufilm "La corsa de L'Ora" di Antonio Bellia e "Diva!" di Francesco Patierno I vincitori dei Nastri d'Argento Documentari 2018 sono Jacopo Quadri sul tema del lavoro Premio Cipputi a Torino, "La botta grossa" di Sandro Baldoni per il Cinema del appena proposto anche dal Festival di Berlino. Anche reale, "La lucida follia" di Marco Ferreri e Anselma questi prodotti con Rai Cinema. Il documentario di Verdelli Dell'Olio per il Cinema e "Pino Daniele - Il tempo è stato girato a Napoli e vede tra i protagonisti i musicisti resterà" di Giorgio Verdelli per lo Spettacolo, sono i film della storica band di Pino Daniele "Vaimò" Joe Amoruso, vincitori dei Nastri d'Argento Documentari 2018. Tutti Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese e Rino film coprodotti da Rai Cinema che rappresentano un Zurzolo. riconoscimento alla politica di investimento produttivo e Miglior docufilm "La corsa de L'Ora", scritto e diretto da creativo seguito e incrementato da anni. Inoltre, fra i cento Antonio Bellia, e "Diva!" di Francesco Patierno vincono ex titoli entrati in selezione, un Premio Speciale è andato a aequo nella categoria Miglior docufilm. Il primo racconta la "Dieci Storie proprio così" di Emanuela Giordano e Giulia storia del quotidiano di Palermo in prima linea per la lotta Minoli e una menzione d'onore a Ermanno Olmi per "Vedete, alla mafia, che chiuse nel 1992. Il secondo rende omaggio sono uno di voi". Menzione anche a "Lorello e Brunello" di a Valentina Cortese, autentica diva degli anni Quaranta. 28 29
COSTUME COMMENTI SENZA FILTRI È tornato su Rai3 il fixed show "Senso comune", dal lunedì al venerdì alle 20.20. Anche in questa seconda edizione sarà data voce agli italiani, scelti da nord a sud della Penisola. Persone comuni che apprenderanno le più disparate notizie di attualità in tempo reale e le loro reazioni saranno, in un certo senso, lo specchio del nostro Paese U n modo per permettere alle persone di dire quello e le "sorelle ballerine", signore un po' agé che insegnano che pensano e per restituire ai telespettatori una danze da balera. Insieme a loro tante new entry pronte visione contemporanea dei diversi punti di vista. a commentare i fatti del giorno e le notizie più curiose. Dal lunedì al venerdì alle 20.20, è tornato su Rai3 Notizie fresche, su cui non c'è materialmente il tempo di "Senso Comune", dopo il successo della prima edizione. Il prepararsi, introdotte per i telespettatori da passaggi del fixed show, prodotto da Stand By Me e Rai3, darà ancora Tg, mentre i diretti interessati le apprendono dai giornali una volta voce agli italiani con nuove puntate da venti o più frequentamente dai Social sui propri cellulari. Le minuti ciascuna. Le telecamere, attraverso la tecnica del reazioni alla stessa notizia sono dissimili ed esce fuori di fixed rig, cattureranno le reazioni e i commenti sulle notizie più calde dei protagonisti, entrando nei loro uffici tutto, in modo spontaneo. e nelle loro case, seguendoli nei negozi, nei supermercati La prima edizione del programma, un adattamento del e nelle palestre, scoprendo anche le dinamiche, i rapporti format britannico "Common Sense" andato in onda sulla e le storie personali. Insomma è di scena l'attualità vissuta BBC, è stato premiato dagli ascolti per aver raggiunto in tempo reale, che arriva alle persone senza preavviso. fino a due milioni di telespettatori con uno share medio Le reazioni vanno dall'emozione alla rabbia o all'ilarità. di oltre il 5%. Questo fixed rig sull'attualità ha richiesto, Grazie al montaggio alternato sarà possibile scoprire come anche per la seconda edizione, ha richiesto diversi mesi la stessa notizia coinvolge diversamente colleghi, amici di preparazione editoriale e un accurato e lungo lavoro di e familiari, comunque più persone. Si darà voce a punti casting per integrare i protagonisti, individui eterogenei di vista diversi, a volte opposti, si sveleranno opinioni e fortemente rappresentativi della varietà economica, fuori dal comune, a volte banali ma spesso illuminanti. sociale e culturale del nostro Paese. Un'indagine antropologica che attraversa l'Italia da Nord a A cura di Davide Acampora e con la regia di Giacomo Sud. "Senso comune" permetterà alle persone di dire quello che pensano per restituire ai telespettatori una visione Frignani, il gruppo autoriale di "Senso comune" è composto contemporanea del sistema culturale del nostro Paese. da Anna Agata Evangelisti, Claudio Moretti, Raffaele Di In questa stagione il pubblico ritroverà alcuni personaggi Placido e Francesca Mattioli con la consulenza giornalistica già noti come le "yogine", le amiche che praticano yoga, di Carmine Fotia. 30 31
M arco Scorsolini, giovane compositore di MARCO SCORSOLINI talento, è abituato a fare la spola tra Los Angeles e l'Italia per cimentarsi con continue e nuove sfide professionali. Forte di una solida e prestigiosa formazione internazionale (Berklee College of Music di Boston e Royal College of Music di Londra, ndr) per tre anni ha lavorato a diversi progetti cinematografici nella città degli Angeli. Tornato a Roma, pur non perdendo QUANDO L'ISPIRAZIONE di vista il grande schermo, si è dedicato anche alla televisione. Sono sue le musiche di due programmi cult di Rai3: "Presadiretta" e "I dieci comandamenti". Come è nata l'idea di diventare compositore? Ho iniziato studiando pianoforte e mi sono da subito interessato agli aspetti che andavano al di là VIENE DAL dell'esecuzione. Mi piaceva capire quali erano gli elementi che creavano il pezzo. Sin dall'inizio ho sperimentato la gioia di creare musica, oltre che di suonarla. Lei ha studiato e lavorato all'estero. Com'è fare il composito- re in America? SILENZIO Lì essere italiani è ancora un valore importante, visto con curiosità, infatti mi è sempre stato chiesto di mettere nella mia musica anche il mio background culturale. L'esperienza all'estero è arricchente perché ti espone a una realtà sfaccettata, che amplia la tua visione. La sua formazione internazionale ha condizionato il suo la- voro in Italia? Un po' sì. Ho studiato in America e in Inghilterra e ho lavorato a Los Angeles. Ed è stato un bene perché ti ritrovi in un contesto molto centrale, dove puoi lavorare a progetti dal respiro internazionale che vengono visti in tutto il mondo. Credo che il mio modo di affrontare il lavoro sia Ha una formazione internazionale il compositore stato condizionato positivamente da quell'esperienza, Marco Scorsolini, che mette la propria creatività anche musicalmente. È stato un lavoro intenso, perché al servizio del cinema e della tv. Sono sue le lì hanno un approccio molto compresso, veloce. E oggi musiche dei programmi di Rai3 "Presadiretta" e questo aspetto è importante. "I dieci comandamenti": «Lavoro su un discorso Ha scritto colonne sonore per il cinema e per la Tv. Ha avuto giornalistico già completato, la cui complessità mi un approccio diverso per i due media? precede. L'importante per me è filtrare, capire cosa La musica applicata risponde sempre alle esigenze del la storia vuole trasmettere» committente, del regista. A differenza del cinema, dove si fa musica sul prodotto finito, in Tv spesso si monta sulle musiche, i tempi sono molto più stretti e il lavoro tecnico è un po' diverso. Al cinema devo narrare visivamente, in televisione invece devo essere discreto e scrivere più emotivamente che visivamente. Per le mie esperienze televisive finora è stato ugualmente un lavoro narrativo. Sia "I dieci comandamenti" che "Presadiretta" sono legati a una certa cifra narrativa, ma il racconto del reale dei due programmi è diverso. 32 TV RADIOCORRIERE 33
Le puntate de "I dieci comandamenti" sono dei piccoli lo è: produce note rarefatte, c'è la sensazione di una corda documentari, mentre ogni puntata di "Presadiretta" pone quasi pizzicata che dà l'idea di uno che sta lì da solo. una grande attenzione ai dettagli ed è unica musicalmente. Proprio l'idea di solitudine, ma senza dramma. Entrambi i prodotti hanno un linguaggio musicale proprio. Si considera musicalmente moderno? Abitualmente i format giornalistici possono essere realizzati Non proprio. La veste risulta moderna per esigenze con delle production music, le cosiddette library, invece in di committenza, però cerco sempre di metterci degli questi due programmi si chiede a un compositore di scrivere. elementi più antichi perché sono appassionato di musica Si è dovuto immergere nel vissuto dei protagonisti? antica, barocca. La musica che mi piacerebbe fare è molto La musica non è una cosa che si realizza da soli, ma in tradizionale, però avendo studiato a Boston mischio e stretto rapporto con quello che recepiscono gli altri. La contamino molto questi aspetti. bravura del compositore è adattare sé stesso alle esigenze Che cosa ne pensa dell'elettronica? del momento. Io lavoro su un discorso giornalistico già Recentemente l'ambiente produttivo si è velocizzato, completato, la cui complessità mi precede. Dal punto di il tempo di lavoro a disposizione è diminuito, anche il vista musicale cerco di farmi dare delle indicazioni emotive mercato delle library si è adeguato creando suoni costruiti essenziali. L'importante per me è filtrare e capire cosa si su dei loop. Se queste musiche si usano eccessivamente si vuole veramente trasmettere, la storia. rischia di rendere simili tutti i pezzi. L'elettronica va usata Per l'inchiesta di "Presadiretta" intitolata "Lavoratori alla come strumento che ti aiuta nel tuo linguaggio espressivo spina" a firma di Lisa Iotti, come si è organizzato? artistico. Per questa puntata la musica doveva essere affilata, A cosa sta lavorando attualmente? arrivare al punto. Quindi ho pensato a una narrazione con A fine gennaio è uscito il film "Edhel" per la regia di Marco un ritmo sul quale si inseriscono degli elementi melodici Renda e sto lavorando a un altro film, "Calypso", per la minimali, sparsi. Note isolate che richiamano la solitudine, regia di Luca Severi. Entrambi sono delle produzioni italo- l'incertezza. E queste atmosfere aiutano a riflettere, a americane realizzate a Los Angeles. connettersi emotivamente con quello che si vede sullo Concludiamo con la domanda che rivolgiamo a tutti i compo- schermo. sitori: qual è per lei il ruolo del silenzio? Ci sono delle note che convenzionalmente vengono associate È tutto, l'alternarsi di silenzio e suono è la musica stessa. a certi stati d'animo? Qualunque melodia, dal punto di vista ritmico, esiste Storicamente la poetica del barocco attribuiva a quando c'è un determinato spazio di silenzio tra una nota determinati movimenti certe emozioni. Noi non siamo e l'altra. Il silenzio è anche una dimensione dello spirito così storicamente informati. Spesso metto una nota di necessaria, perché mi permette di immaginare la musica fondo e sopra questa nota altre armonie, che ogni volta che voglio creare. acquisiscono un'importanza diversa proprio perché c'è quella nota di fondo che viene mantenuta, come nei canti, nei mantra. Non mi sono ispirato a quel mondo, ma mi è servito per creare sospensione: un elemento ripetuto, costante aiuta ad essere attenti e sospesi. Quali strumenti, secondo lei, raggiungono più di altri quegli obiettivi emotivi? Mi piace molto il pianoforte, ma si tratta di uno strumento abusato e allora ne faccio un uso un po' particolare. Per la puntata di "Presadiretta" di cui parlavamo prima ho usato il cimbalom della tradizione gitana e ungherese, una specie di arpa orizzontale che si suona coi bastoncini. L'ho usato spesso insieme ad altri strumenti perché mi piace raddoppiare i suoni in modo inusuale: col pianoforte ha molte affinità, ma anche delle differenze. Quando faccio un accordo col cimbalom ottengo un suono che crea un elemento di incertezza, perchè sembra familiare ma non 34 TV RADIOCORRIERE 35
CULTURA La star della danza Roberto Bolle è protagonista del Gino Bartali, negli anni delle persecuzioni razziali, riuscì balletto in due quadri di Igor Stravinsky "Apollon a salvare ottocento ebrei consegnando loro documenti Musagète" all'Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino falsi stampati da una tipografia clandestina di Assisi che il con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai diretta da John campione riusciva a raggiungere partendo da Firenze con Axelrod. L'eccezionale serata, in collaborazione con il la sua pedalata velocissima. Il racconto nella puntata del Teatro alla Scala di Milano, viene proposto su Rai5 l'8 6 marzo do "Passato e presente" su Rai3 e Rai Storia marzo in prima serata e in replica nei giorni successivi POESIA SULLE PUNTE IL BENE SI FA U MA NON SI DICE n Apollo nei passi di un étoile della danza. È Roberto Bolle il protagonista del balletto in due quadri di Igor Stravinsky "Apollon Musagète", in scena all'Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai diretta da John Axelrod. Un appuntamento eccezionale, in collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano, che Rai Cultura propone l'8 marzo alle 21.15 su Rai5 e in replica il 10 marzo alle 12.10, l'11 alle 18.30 e il 15 alle 23.00. Per la prima volta un concerto sinfonico dell'Orchestra Rai diventa T anche uno spettacolo di danza, con un interprete d'eccezione come ra il 1934 e il 1954, Gino Bartali è per tutti l'asso del ciclismo Bolle, al suo debutto all'Auditorium Rai. Primo ballerino al mondo a italiano e per lui il ciclismo è quasi una vocazione monastica. essere Étoile del Teatro alla Scala di Milano e contemporaneamente Con questo credo durante gli anni terribili della Seconda Principal Dancer dell'American Ballet Theatre di New York, la stella Guerra Mondiale, Ginettaccio, come lo chiamavano, riuscì a del balletto internazionale ha recentemente conquistato oltre cinque salvare ottocento ebrei dalle deportazioni. Una storia che il professor milioni di telespettatori con "Danza con me", andato in onda su Rai1 in Stefano Pivato rilegge con Paolo Mieli a "Passato e Presente" il 6 marzo prima serata a Capodanno. alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Esaltazione della poesia, dell'arte mimica e della danza, personificate La Delegazione per l'Assistenza degli Emigranti Ebrei è un'organizzazione dalle tre muse interpretate da Nicoletta Manni, Virna Toppi e di resistenza formata da attivisti cattolici. Tra loro c'è anche Bartali, che Martina Arduino, e di Apollo, il dio della luce e dell'armonia che su tra l'autunno del 1944 e l'estate del 1945 si mobilita per fornire aiuti tutte presiede. "Apollon Musagète" debuttò il 12 giugno del 1928 al concreti percorrendo la tappa più importante della sua vita: quella Théatre Sarah Bernhardt di Parigi con Igor Stravinsky nel doppio ruolo da Firenze ad Assisi. Quasi quattrocento, tra andata e ritorno, sono i di compositore delle musiche e di direttore d'orchestra. Il giovane chilometri che percorre ogni volta per raggiungere la cittadina umbra, Serge Lifar, protetto dell'impresario dei Balletti russi Djagilev, incarnò dove la tipografia clandestina della famiglia Brizzi stampa i documenti Apollo nella coreografia modernissima del ventiquattrenne George falsi destinati agli ebrei. Con queste nuove identità centinaia di famiglie Balanchine. La serata fu un successo eccezionale, che segnò una svolta riescono a salvarsi. nella storia del balletto e dell'accademismo. Accanto al capolavoro di Gino Bartali diceva "il bene si fa, ma non si dice" e per quel bene fatto Stravinskij, il direttore d'orchestra texano John Axelrod propone, con la ma non detto, nel 2013, è diventato Giusto tra le nazioni. Nel settembre sola Orchestra Rai, una scelta di brani legati all'arte coreutica come la del 2013 infatti, lo Stato di Israele gli conferisce come massimo Danza delle Furie e la Danza degli spiriti beati dall'Orfeo ed Euridice di riconoscimento un albero in suo onore nel Giardino dei Giusti dello Christoph Willibald Gluck. E poi la Marcia, l'Andante e la Ciaccona dal Yad Vashem. "Passato e presente" propone anche una visita al Museo Divertimento dell'Atto III di Alceste, sempre di Gluck, e il Divertimento della Memoria di Assisi, dove sono custodite le tracce di quell'impresa dal balletto Le baiser de la fée (Il bacio della fata, ndr) ancora di Igor del grande ciclista. Stravinsky. 36 TV RADIOCORRIERE 37
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