FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai

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FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
RADIOCORRIERE TV
                                                SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA
                                                numero 9 - anno 87
                                                5 marzo 2018
Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997

                                         torna la
                                         FICTION CIVILE
                                                                                  dal 14 marzo su

                                                                                   In anteprima su RaiPlay
                                                                                        i primi due episodi
                                                                                              dall'11 marzo
FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
LA
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RaiEriEditore   @ RaiEri1   http://www.eri.rai.it/home/
FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
Le frasi fatte, ovvero espressioni idiomatiche, modi di
dire, metafore logore o formule preconfezionate
arrivano in soccorso quando ci mancano le parole.
Servono a colorare i nostri interventi, cercano di
dare un senso o semplicemente vengono utilizzate come
raccordo quando si è perso il filo del discorso.
Appunto.
Dopo aver parlato con il mio amico Massimo Roscia, che

                                                          Vita da strada
ha scritto "Peste e Corna", un libro che si diverte a
prendere in giro la nostra inveterata tendenza ad
usare formule stereotipate a ogni piè spinto, ho
pensato di scrivere di getto quello che mi passava per
la testa, perché non parlo come un libro stampato, ma
scrivo invece come parlo.
Non sono un fenomeno da baraccone e non guardo
dall'alto verso il basso, ma cerco soltanto di non
restare con un pugno di mosche. Senza uscire dal
seminato e senza saltare di palo in frasca, voglio
tornare a bomba sul tema del pronto soccorso
linguistico. A qualcuno staranno fischiando le
orecchie, soprattutto dopo giornate passate a cercare
le parole migliori, a rigirare la frittata, a ridere
sotto i baffi. Finalmente siamo giunti al "redde
rationem". Penserete che siamo da capo a dodici e che
siamo caduti dalla padella alla brace. Non è così. Il
colpo di grazia non è stato dato e non possiamo usare
due pesi e due misure, anche se loro lo hanno fatto.
Hanno preso la palla al balzo, non hanno contato
neanche fino a dieci ed hanno agito come se avessero
il dente avvelenato.
Adesso sono costretti a ritirarsi sull'Aventino. In fin
dei conti ho usato soltanto una serie di frasi fatte
per raccontare il nulla. Come diceva Samuel Beckett,
"anche se ci mancano le parole, dobbiamo usarle lo
stesso".

Buona settimana.

                                Fabrizio Casinelli
FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
SOMMARIO

          N. 9                                                                                                                                                      CINEMA

5 MARZO 2018                                                                                                                                                   Prodotti con Rai Cinema,
                                                                                                                                                             "La botta grossa" di Baldoni
                                                                                                                                                              "La lucida follia" di Ferreri
                                                                                                                                                             e Anselma Dell'Olio e "Pino
                                                                                                                                                              Daniele - Il tempo resterà"
VITA DA STRADA                                                                                                                                                di Verdelli vincono i Nastri
            5                                                                                                                                               d'Argento Documentari 2018                CULTURA

                                                                                                                                                                          28                     Su Rai5 Roberto Bolle è
                                                                                                                                                                                               protagonista all'Auditorium
                                                                                                                                                                                              Rai di Torino Arturo Toscanini,
                                                                                                                                                              SENSO COMUNE                      mentre Elio accompagna
                                                                                                                                                                                                 nelle ultime puntate de
                                                                                                                                                             Il programma, dal lunedì al         "L'opera italiana". Su Rai
                                                                                                                                                             venerdì alle 20.20 su Rai3,      Storia la nuova serie "Famiglia
                                                                                                                                                               anche in questa seconda                   Famiglie"
                                                                                                                                                            edizione, raccoglie i commenti                                              RAGAZZI                   CINEMA IN TV
                                                                                                                                                            e le reazioni di gente comune                   36
                                                                                                                                                              sulle notizie di attualità in                                          "Voyager" il popolare        Una selezione dei film
                                                                                                                                                                     tempo reale                                                    programma di Roberto             in programma
                                                                                  TOP                                    8 MARZO                                                                                                Giacobbo su Rai2, raddoppia e         sulle reti Rai
                                                                                                                                                                          30                                                    arriva anche su Rai Gulp con il
                                                                                                                                                                                                                                 nuovo format "Teen Voyager"               48
                                             TRE DI CUORI               Dal 10 marzo, nella seconda                  Un'intera giornata di
                                                                          serata di Rai1, arriva la             programmazione con le storie
                                                                                                                                                                                                                                              44
                                          Claudio Sabelli Fioretti,      quarta edizione del format              di donne che hanno lasciato
                                       Nicoletta Simeone e Adriano      ideato e condotto da Angelo               il segno su Rai Storia. Rai
                                       Panatta parlano d'amore nel       Mellone. Mode e tendenze                Radio3 propone una serata
                                        programma quotidiano che          raccontate da una folta                  speciale con "Il racconto
                                         conducono insieme su Rai            squadra di inviati                    dell'ancella" di Margaret                                                                                                                       ALMANACCO
                                           Radio1 ogni mattina                                                              Atwood
                                                                                     16                                                                                                                                                                           Le storiche copertine
                                                                                                                                                                                                                                        MUSICA
                                                   12                                                                             20                                                                                                                               del RadiocorriereTv
 IL CACCIATORE                                                                                                                                                                                                                   Attore, cantante e musicista,
                                                                                                                                                                                                                                                                           50
                                                                                                                                                                                                                                Luca Seta, dopo il primo disco
                                                                                                                                                                                                                                  "In viaggio con Kerouac" e il
La serie tv, dal 14 marzo su
                                                                                                                                                                                                                                 successo del singolo "Cuccioli
Rai2, s'ispira al romanzo del
                                                                                                                                                                                                                                di gnu", ha pubblicato il nuovo
magistrato Alfonso Sabella.
                                                                                                                                                                                                                                   album "Ricomincio da qui"
 Nel ruolo del protagonista
 Francesco Montanari, che
                                                                                                                                                                                                                                              46
  interpreta il giovane pm
palermitano Saverio Barone
                                                                                                                                                                                                 LA FEBBRE
                                                                                                                                                                                              DEL SABATO SERA
             8
                                                                                                                                                               COMPOSITORI                    Il film, che arrivò nelle sale
                                                                                                                                                                                                 italiane il 13 marzo del
                                                                                                                                                              Il musicista internazionale       1978 interpretato da un
                                                                                                                                                               Marco Scorsolini firma le      giovanissimo John Travolta
                                                                                                                                                            musiche di due programmi di           nel ruolo del ballerino
                                                                                                                                                            punta di Rai3: "Presadiretta" e     Tony Manero, festeggia i
                                                                                                                                                                 "I dieci comandamenti"                quarant'anni

                                                                                                                                                                          32                               40

                 RADIOCORRIERETV               DIRETTORE RESPONSABILE       www.radiocorrieretv.rai.it   Hanno collaborato             Fotografico
                 SETTIMANALE DELLA RAI         FABRIZIO CASINELLI           www.rai-com.com              Simonetta Faverio             Barbara Pellegrino
                                                                            www.ufficiostampa.rai.it     Carlo Casoli
                 RADIOTELEVISIONE ITALIANA     Redazione - Rai                                                                         Fabiola Sanesi
                                                                                                         Claudia Turconi
                 Reg. Trib. n. 673             Via Umberto Novaro 18        HEADLINE GIORNALISTI
                 del 16 dicembre 1997          00195 ROMA                   Marina Cocozza               Grafica, impaginazione
                 Numero 9 - anno 87            Tel. 0633178213                                           Cinzia Geromino
                 5 marzo 2018                                                                            Claudia Tore
FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
FRANCESCO MONTANARI

                                              DISCESA
                                                 NEGLI
                                              INFERI
    Il CACCIATORE

8                          TV RADIOCORRIERE          9
FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
«Non ho voluto conoscere il giudice prima delle                fino ad allora non aveva toccato i bambini». Così i registi           Chi è Saverio Barone?
                                                                                                                                         Non è Alfonso Sabella in tutto quello che fa, tranne nei       Barone non è Sabella. Ha veicolato la sua grandissima
  riprese per non lasciarmi condizionare». Francesco               Stefano Lodovichi e Davide Marengo spiegano quello che
                                                                                                                                         fatti di cronaca che lo vedono coinvolto. Non ho voluto        necessità di autoaffermazione, la sua ambizione in un
   Montanari interpreta Saverio Barone, un giovane                 vedremo nella serie tv "Il cacciatore", tratta da "Il cacciatore
                                                                                                                                         conoscere il giudice prima delle riprese per non lasciarmi     lavoro che per lui è diventato un'ossessione. Nella serie
                                                                   dei mafiosi", romanzo di Alfonso Sabella, ex sostituto
 magistrato protagonista della serie tv "Il cacciatore ",                                                                                condizionare. Ho preferito confrontarmi con i registi perché   vedremo il percorso umano di Saverio Barone, che parte un
                                                                   procuratore del pool antimafia di Palermo di Gian Carlo
 su Rai2 dal 14 marzo in sei prime serate. Il racconto                                                                                   temevo di farmi fuorviare da un'idea preimpostata prima        po' in sordina e poi sprofonda nel marciume umano. Io ho
                                                                   Caselli. In tutto sei prime serate su Rai2 il mercoledì dal
 s'ispira all'omonimo romanzo di Alfonso Sabella, ex               14 marzo. I primi due episodi saranno visibili in anteprima           di leggere la sceneggiatura.                                   cercato di lavorare proprio su questo con Stefano Lodovichi
  sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo              online su RaiPlay dall'11 marzo. La storia è quella della                                                                            e Davide Marengo. Ho cercato di creare un personaggio
                                                                                                                                         Quando l'ha incontrato?
                  di Gian Carlo Caselli                            "discesa agli inferi della delinquenza" di Saverio Barone,            Ho avuto l'onore di incontrarlo sul set. Quando l'ho
                                                                                                                                                                                                        ambiguo, che non capisci mai se agisce più per un concetto
                                                                   un giovane magistrato appena trentenne. Ad interpretarlo              conosciuto ho avuto subito la sensazione che i fatti           di legalità o per una voglia di affermazione personale. 

«R
                                                                   Francesco Montanari, che il pubblico ricorda come il                  che stavamo raccontando erano successi davvero. Non
                     accontiamo una delle pagine            più    Libanese di "Romanzo criminale".                                      che prima non ne fossi consapevole, ma incontrarlo ha
                     cruente della lotta tra lo Stato      e la
                                                                                                                                         accentuato questa percezione.
                     mafia siciliana all'inizio degli      anni    Montanari, da feroce criminale a magistrato in prima linea.
                     Novanta. Raccontiamo l'arresto di     boss    Come è avvenuta la trasformazione?                                    Cosa gli ha chiesto?
 come Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Vito Vitale,             Negli ultimi dieci anni ho fatto tante cose molto diverse             Lui mi ha dato una grossa mano in particolar modo
 Pietro Aglieri e tanti altri responsabili di pagine dolorose      tra loro, ora sono impegnato al teatro con "Uno Zio Vanja"            nelle scene in cui dovevo interrogare i criminali. È
 della recente storia d'Italia. Le bombe di Firenze, Bologna       di Checov. Ogni attore deve sapersi modellare al ruolo                stato fondamentale il suo suggerimento: "Devi metterci
 e Milano, le stragi di Capaci e Via D'Amelio, in cui persero la   che interpreta e io sono stato felicissimo di aver fatto              l'umanità necessaria per farti dire quello che ti serve, ma
 vita Falcone e Borsellino. Ma anche il rapimento del piccolo      "Il cacciatore" perché la differenza tra una fiction e una            dentro di te non devi dargli altrettanta dignità".
 Giuseppe, figlio del pentito Santino Di Matteo, che segna un      serie è che la prima lavora sugli stereotipi e la seconda             Ha trovato affinità tra il protagonista del romanzo e il
 punto di non ritorno nella storia della mafia siciliana che       sull'umanità. Noi raccontiamo personaggi fallibili.                   magistrato in carne ed ossa?

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FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
SABELLI FIORETTI - SIMEONE- PANATTA

                                                                Adriano Panatta
                                                              Nicoletta Simeone
                                                                 Claudio Sabelli

             CHE VITA SAREBBE
               SENZA AMORE?
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FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
farsi compagnia e condividere degli interessi comuni è                 della donna. Si dichiara senza pudore, mentre la donna è
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                 Per Nicoletta Simeone è "il
                                                                  spesso un po' superficiale.
              sentimento che regge i fili di ogni                                                                                        E per voi tre cos'è l'amore?
                                                                  SABELLI    FIORETTI Tutti vogliono           parlare   d'amore.
             cosa". Adriano Panatta lo definisce                  Specialmente in questi giorni in cui siamo ossessionati                SIMEONE È quel sentimento che regge i fili di ogni cosa,
             "la forza che muove tutto", mentre                   dalla politica, che annoia e delude, la gente ha voglia di             il motore delle nostre giornate e della nostra esistenza.
            Claudio Sabelli Fioretti lo considera                 disintossicarsi. Il cinema, il teatro e le letture ci fanno avere      L'esigenza di credere nell'amore attraversa tutte l'età,
             "qualcosa che vale sempre la pena                    una visione più ampia del mondo e quindi dei sentimenti.               perché il cuore sa battere forte sia nei ragazzi che negli
              vivere". Si riferiscono all'amore, il                                                                                      adulti e nelle persone molto mature. Adriano ha uno spazio
                                                                  Nello spazio dedicato alla "Posta del cuore" che tipo di inte-
          tema che ruota intorno al programma                                                                                            dedicato all'intervista del giorno. Alla sua domanda finale
                                                                  razione c'è con gli ascoltatori?
                                                                                                                                         "Cos'è l'amore?" una delle risposte più ricorrenti è "Vita".
           "Tre di cuori", che conducono insieme                  SIMEONE Ci arriva tanta posta perché l'amore ha un
                                                                  numero infinito di declinazioni. In questi mesi ci stiamo              PANATTA Ogni giorno ciascuno di noi pensa almeno per
           su Rai Radio1 ogni mattina a partire
                                                                  occupando dell'amore tra due persone, ma non è escluso                 un attimo all'amore. È quello che ti dà la forza per fare
                          dalle 11.40
                                                                  che in futuro potremmo analizzare quello per i figli, gli              tante cose. La vita di tutti noi sarebbe molto piatta senza
                                                                  amici, i fratelli, gli animali. Un sentimento che entra nelle          l'amore, perciò non credo a chi dice di non essersi mai

L
                                                                  vite di tutti a trecentosessanta gradi.                                innamorato.
         ui è un grande campione di tennis che dice: «Nella       PANATTA Nella nostra posta mi sorprendo a scoprire che                 SABELLI FIORETTI È qualcosa che vale sempre la pena
         vita bisogna saper voltare pagina. Sono stato            anche i più agé non hanno ancora dimenticato il primo                  di vivere, anche se dubito che esista l'amore eterno.
         sempre consapevole che prima o la mia carriera           amore, loro racconti sono affascinanti e imprevedibili. Il             Abitualmente perdiamo molto tempo in cose inutili, ci
         agonistica sarebbe finita, così ho voluto fare tante     programma va in onda in diretta e le sensazioni arrivano
                                                                                                                                         lasciamo assorbire dal lavoro e spesso inseguiamo il
 altre esperienze oltre allo sport. Comprese la tv e la radio».   immediate.
                                                                                                                                         successo a discapito dei sentimenti. Se riuscissimo a
 Lei è una delle voci più belle e garbate dell'etere che, dopo    SABELLI FIORETTI In questo spazio, come nelle interviste
                                                                                                                                         volere più bene agli altri e anche a noi stessi la nostra vita
 essersi laureata in giurisprudenza e aver conseguito il          di Panatta, sorrido di alcune situazioni. Alla domanda
                                                                                                                                         sarebbe sicuramente più gradevole.
 praticantato per diventare avvocata, ha lasciato tutto per       "Quale follia hai fatto per amore?" mi è capitato di sentire
 amore della radio. L'altro è un giornalista, scrittore, autore   che una voce maschile rispondesse quasi con orgoglio di                Nicoletta si trova al centro, tra di voi… Cosa vi colpisce dei
 e conduttore radiotelevisivo che ha avuto un pubblico            essere andato in treno da Roma a Bari per vedere la sua lei.           vostri partner?
 fedelissimo a "Caterpillar" e a "Un giorno da pecora" in         Ma è una cosa normalissima! Le donne invece raccontano
                                                                                                                                         SIMEONE La sensibilità di Adriano. Il nostro pubblico lo
 coppia con Giorgio Lauro. Dopo l'addio, i due sono tornati       cose stupende: loro arrivano a fare rinunce impensabili per
                                                                                                                                         adora per quel suo modo di porsi naturale, per l'empatia
 nuovamente insieme in "Senza titolo", la scanzonata e            amore.
                                                                                                                                         che riesce a creare. E poi ci coccola presentandosi ogni
 dissacrante rassegna stampa di Radio1.
                                                                  Cosa vi scrivono?                                                      mattina in redazione con un vassoio pieno di dolci…
 Adriano Panatta, Nicoletta Simeone e Claudio Sabelli
                                                                  PANATTA Ci raccontano storie belle e altre più difficili e             Claudio invece ha un'ironia straordinaria, irresistibile. Lui
 Fioretti compongono un trio incredibilmente eterogeneo,
                                                                  complicate, il momento magico dell'innamoramento, amori                è il "saggio" e, benché si definisca cinico, io credo molto
 che dall'ottobre scorso si ritrova felicemente ogni mattina,
                                                                  lontani, rimpianti e occasioni mancate. Tutti intervengono
 dalle 11.40 alle 13.00, a condurre il nuovo programma di                                                                                poco al suo cinismo…
                                                                  attraverso whatsapp lasciandoci un messaggio vocale o su
 Rai Radio1 "Tre di cuori".                                                                                                              PANATTA Tra noi si è creato un buon affiatamento.
                                                                  facebook, in radiovisione, e noi rispondiamo a tutti.
                                                                                                                                         Nicoletta ha una pazienza incredibile perché io e il "saggio"
 Di chi è stata l'idea?                                           SABELLI FIORETTI Fortunatamente ci scrivono molte
                                                                                                                                         battibecchiamo continuamente, non siamo d'accordo quasi
 SIMEONE Di Claudio (Sabelli Fioretti, ndr). L'intrattenimento    donne. Si tratta per lo più di creature romantiche che
                                                                                                                                         su nulla. Lui contesta sempre, sta all'opposizione. Fa il finto
 è una novità per Radio1, tradizionalmente votata                 sperano sempre di innamorarsi, di trovare il partner
                                                                  ideale…                                                                maschilista, mentre io cerco di essere più ragionevole.
 all'informazione. E noi, con le nostre presenze "leggere",
 riusciamo sicuramente a distrarre gli ascoltatori.               SIMEONE Io al contrario credo che si evinca un po' di                  Ovviamente si scherza. Ci piace improvvisare perché
                                                                                                                                         contiamo su Nico, che è una professionista straordinaria          Nicoletta Simeone, Claudio Sabelli Fioretti e Adriano
                                                                  disillusione, specchio del nostro tempo, causata da
 Si parla d'amore…                                                                                                                                                                                         Panatta sono insieme per la prima volta davanti a un
                                                                  insicurezze e dubbi che spesso vengono trasferiti nella                ed è sempre lei a dare i tempi del programma.
 SIMEONE Un argomento che non era mai stato trattato                                                                                                                                                       microfono per parlare d'amore, di sesso, sentimenti e
                                                                  coppia. Quello che più denunciano è la disattenzione                   SABELLI FIORETTI Sono il bastian contrario perché è
 in maniera monografica in un programma radiofonico.
                                                                  dell'altro e poi il rammarico di storie finite che non sono            giusto che la si pensi in maniera diversa. Mi piace non dare      passioni. Lo fanno attraverso le storie, le canzoni, le poesie.
 Un   tema     estremamente     serio:   non   dimentichiamo
                                                                  state vissute fino in fondo.                                           nulla per scontato e allora è il mio lato cinico a prevalere.     Affrontano da un angolo di visuale insolito l'attualità
 che la felicità quanto i dispiaceri e le sofferenze sono
                                                                                                                                         Per fortuna ci pensano Nicoletta e Adriano a fare da              in Italia e nel mondo. Il programma, a cura di Paola De
 prevalentemente legati all'amore.                                Sono più le donne o gli uomini a contattarvi?
 PANATTA Ogni età ha il suo modo di vivere questo                 SIMEONE Direi ex aequo. Sinceramente non mi aspettavo                  contraltare con il loro animo più tenero e romantico. Va          Gaudio e con la regia di Roberta Di Casimirro, va in onda
 sentimento. L'amore passionale esiste finché uno ce              la partecipazione di tanti uomini e mi sto rendendo conto              detto però che spesso uso il contraddittorio solo per far         su Rai Radio1 dal lunedì al venerdì dalle 11.40 alle 13.00.
 la fa, poi si trasforma. Nelle persone anziane anche il          che l'uomo, nella maggior parte dei casi, è più romantico              arrabbiare Panatta (ride, ndr)!.                                 In redazione Stefania Livoli, ai social Maria Lucia Schito. 

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FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
ANGELO MELLONE
                                       La squadra di "Top
                                          - Tutto quanto
                                           fa tendenza",
                                        dal 10 marzo su
                                        Rai1 in seconda
                                        serata, in questa
                                         quarta edizione
                                         si arricchisce di
                                        nuovi inviati per
                                       raccontare tutte le
                                        novità del Made
                                       in Italy. Alla guida
                                         del programma
                                        c'è come sempre
                                        Angelo Mellone:
                                         «Siamo andati
                                         a scovare delle
                                          vere e proprie
                                             genialità,
                                            soprattutto
                                             nel campo
                                        dell'artigianato»

LA CULTURA ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLA MODA
FICTION CIVILE torna la - dal 14 marzo su - Rai
L
         a quarta edizione di "Top - Tutto quanto fa
         tendenza" prende il via su Rai1 il 10 marzo per
         raccontare la cultura del Made in Italy, ogni
         sabato in seconda serata. Come sempre alla
 guida c'è Angelo Mellone, ideatore, autore e conduttore
 del programma oltre che capostruttura non solo si
 questo format ma anche di alcune trasmissioni di punta
                                                                                                          TOP
 del day time e degli Speciali della rete ammiraglia.
                                                                                               TUTTO QUANTO FA TENDENZA
 Che novità ci sono?
 Innanzitutto tre nuovi inviati, che si aggiungono a
 Valeria Oppenheimer e Francesca Lancini. Si tratta
 di Alina Nitu, una moldava poliglotta esperta di
 marketing e moda, quindi l'attrice Manuela Zero e Mirko
 Gangitano, il nostro uomo della notte. Inoltre abbiamo
 introdotto un tutorial per spiegare le differenze tra un                      La moda continua ad essere un fenomeno culturale?
 prodotto fatto a mano e uno industriale. Un maestro                           Sicuramente. Noi che facciamo servizio pubblico,
 artigiano mostrerà come viene ideata e confezionata                           attraverso la moda, raccontiamo il territorio, la
 una vera camicia sartoriale. La qualità è fondamentale,                       peculiarità di un prodotto e anche un'epoca.
 rappresenta il vero valore aggiunto.
                                                                               Cosa ci mostrerete in particolare?
 I servizi degli inviati vengono lanciati da studio?                           Per quanto riguarda l'artigianato, dalle camicie alle
 Un'altra novità riguarda la location. Questa volta                            scarpe, siamo andati a scovare delle vere e proprie
 infatti la mia conduzione sarà itinerante, nel senso                          genialità. Tra le curiosità, a Milano abbiamo trovato due
 che mi troverò in posti diversi. Per la prima puntata                         esempi incredibili che riguardano l'utilizzo dei tessuti.
 abbiamo scelto il Palazzo Reale di Milano, che ospita la                      Abbiamo scoperto che c'è una casa di produzione che
 mostra "Italiana. L'Italia vista dalla moda 1971-2001".                       confeziona cravatte utilizzando tessuti di famiglia
 Un progetto originale che evidenzia la progressiva                            che hanno cent'anni, un'eredità del nonno. Quando li
 affermazione del sistema italiano della moda nella                            avranno esauriti terminerà l'esclusività del prodotto. Si
 grande stagione del Made in Italy. Un eccezionale                             tratta di capi unici, è come indossare la storia. Sempre
 periodo di creatività culturale in cui si consolidarono                       a Milano abbiamo incontrato un ragazzo che costruisce
 relazioni e scambi tra artisti, architetti, designer e                        vestiti con tessuti tecnici: doppiopetto e cravatta
 intellettuali che hanno preparato la strada della nostra
                                                                               realizzati con gli stessi materiali usati per l'outfit da
 presenza nella cultura internazionale.
                                                                               ranning. La particolarità è che lui, così vestito, ci ha
                                                                               scalato il Monte Bianco.

                                                                               Dove ci porterete nella prima puntata?
                                                                               Valeria ci coinvolgerà nella "Milano fashion week",
                                                                               l'evento più glam e atteso dagli amanti della moda
                                                                               e non solo. Manuela Zero ci farà scoprire, attraverso
                                                                               un racconto inedito, i tesori nascosti d'Italia, luoghi
                                                                               meravigliosi e unici nel mondo ma ancora poco
                                                                               conosciuti. Con Francesca Lancini si volerà a Madrid per
                                                                               trascorrere una giornata tra arte, cultura e buon cibo,
                                                                               mentre Alina ci parlerà di vintage e look moderno. Poi
                                                                               ci immergeremo nel "by night" meneghino con Mirko
                                                                               Gancitano tra party, sfilate, dj set ed eventi esclusivi.

                                                                               Cosa indosseremo in primavera?
                                                                               Tanti colori, anche l'estate sarà molto colorata. Per il
                                                                               resto sobrietà e rispetto per l'ambiente saranno alla
                                                                               base del look della prossima stagione. 

18                                                          TV RADIOCORRIERE                                                               19
8 MARZO

UNA GIORNATA
AL FEMMINILE
          Figure rappresentative, personaggi che hanno cambiato le sorti del nostro e
         di altri Paesi, donne che hanno lasciato il segno, quelle che hanno combattuto
            per gli ideali e per i diritti. L'8 marzo Rai Storia celebra le donne con una
                                       programmazione speciale

     P
               er l'8 marzo Rai Storia dedica un'intera giornata di programmazione alle donne. Si comincia
               con "Il giorno e la storia", che dalle prime ore del mattino ricorda l'8 marzo del 1972
               quando ventimila donne manifestarono a Roma a Piazza Campo de' Fiori. Nella piazza
               dove l'Inquisizione condusse al rogo Giordano Bruno accusandolo di eresia, cominciarono
     a gridare slogan fino ad allora inconsueti, esigendo di gestire liberamente il loro corpo e la scelta
     della maternità. Tutti hanno in comune la necessità di un cambiamento radicale che le liberi dagli
     schemi rigidi di mogli, di madri, di figlie. Ai lati della piazza una massiccia presenza della polizia
     presto caricherà duramente le manifestanti. Alle 8.50, a "Passato e Presente", Paolo Mieli parla con
     la professoressa Silvia Salvatici di cosa abbia significato realmente il fascismo per le donne italiane
     al di là degli stereotipi. Nelle intenzioni dei costruttori del regime erano infatti destinate a restare
     a casa ed essere madri prolifiche. Ma mentre il regime cerca a suon di decreti di ridurne l'impiego
     negli uffici, il governo, attraverso le associazioni giovanili e di massa, le spinge all'esterno e le

                                                                        8 Marzo
     incoraggia a scoprire una nuova autonomia e una nuova coscienza di sé. Alle 9.30 è la volta del
     documentario di Francesco Conversano e Nene Grignaffini "Donne di guerra in guerra". Ovvero il
     secondo conflitto mondiale visto con gli occhi delle donne, quelle della borghesia culturalmente
     consapevoli e quelle del popolo per le quali l'analfabetismo era un limite quasi invalicabile.

20                                                                                                              TV RADIOCORRIERE   21
NILDE   PRIMA LE 21 DELLA L'UMANITA'
PRESIDENTESSA COSTITUENTE DI ANNE
P                                                                                                                                                                                                                 L
          er il ciclo "Italiani" è protagonista la prima donna presidente                                                                                                                                                   a     storia   eccezionale   di   una   donna

                                                                                                    A
                                                                                                              lla fine della seconda guerra mondiale, le italiane, in particolar modo quelle
          della Camera, figura di primo piano dell'Italia repubblicana                                        che hanno lottato nella resistenza, chiedono di poter partecipare attivamente                                 all'avanguardia del femminismo e dell'azione
          e parlamentare del Pci per cinquantatré anni e, soprattutto,                                        alla rinascita politica della nazione. Ottengono così il diritto di farsi eleggere,                           umanitaria. AnnEMorgan viene raccontata in un
          prima donna Presidente della Camera dei deputati, molto vicina                                      al pari degli uomini. Nel 1946 ventuno donne vengono elette nell'Assemblea                                    documentario per il ciclo "Grandi Donne" alle
all'elezione come Presidente della Repubblica nel 1992. A Nilde Iotti                               Costituente, tra loro anche quattro deputate che entrano a far parte alla Commissione                          17.00. Un omaggio alla geniale, indipendente e altruista
è dedicato il documentario di Enrico Salvatori "La donna, l'onorevole,                              dei settantacinque, incaricata di redigere                                                                     Anne protagonista della ricostruzione postbellica
la presidente". Impossibile raccontarla senza parlare del suo sodalizio                             la nuova costituzione. Un periodo decisivo                                                                     di un'area particolarmente devastata della Francia
privato e politico con Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista                              della Storia italiana che la professoressa                                                                     settentrionale. Una storia poco conosciuta ma esemplare
Italiano, che conosce in Parlamento ai tempi della Costituente. Un                                  Patrizia Gabrielli rilegge con Paolo Mieli                                                                     che la vide a trecentocinquanta giovani donne americane
rapporto che la segna perché da un lato viene riconosciuta come la                                  a "Passato e Presente", alle 14.20 su                                                                          volontarie ricostruire villaggi e portare aiuti alla
"donna del capo" e per questo dileggiata dentro e fuori il                                          Rai Storia. Col contributo delle donne                                                                         popolazione indigente della Piccardia nel
Partito Comunista, dall'altro questo rapporto le consente                                           presenti all'Assemblea Costituente viene                                                                       periodo immediatamente successivo
di maturare una sua concezione politica orientata                                                   formalmente sancito nella Costituzione                                                                         alla prima guerra mondiale. Un
in particolare alle battaglie dei diritti civili, a                                                 il principio di uguaglianza tra i sessi.                                                                       lavoro pioneristico, un'azione
cominciare dall'approvazione della legge per                                                        Traguardi importanti ma non decisivi, che                                                                      "umanitaria"       scollegata
il divorzio. Non è trascurabile che Iotti abbia                                                     rappresentano solo la prima tappa di un                                                                        da qualsiasi movimento
fatto parte del primo nucleo di politici che ha                                                     lungo percorso verso il riconoscimento                                                                         politico o religioso.
preparato il Parlamento Europeo fin dal 1969, un                                                    di una sostanziale parità, tanto nelle                                                                         Grazie a fotografie e
decennio prima delle elezioni europee a suffragio                                                   istituzioni quanto in famiglia e nel                                                                           filmati inediti della Anne
universale, partecipando a un laboratorio politico                                                  lavoro.                                                                                                       Morgan Film Archive,
fondamentale per la storia non soltanto italiana.                                                                                                                                                                 questo         documentario
                                                                            nilde Iotti                                                                                                                            riporta in vita il drammatico
                                                                                                                                                                                                                   periodo postbellico e la
                                                                                                                                                                                                                                                             anne morgan

     CARLA                                                                                                                                      MALALA
                                                                                                                                                                                                                   sorprendente       avventura    della
                                                                                                                                                                                                                   ricostruzione della Francia grazie anche a
                                                                                                                                                                                                                   una donna misteriosa ma con un destino eccezionale. 

          E ILFEMMINISMO                                                                                                                            E LE ALTRE CORAGGIOSE
                                    I
                                       l femminismo degli Settanta e Ottanta attraverso la
                                       figura di Carla Lonzi. A "Passato e Presente", alle 13.15

                                                                                                                                                    D
                                                                                                                                                                   al discorso "Education first!" tenuto all'Onu da Malala Yousafzai, la sedicenne pakistana che ha commosso
                                       su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ne parla
                                                                                                                                                                   il mondo per la sua resistenza al regime talebano, a quello dell'eroina birmana Aung San Suu Kyi alla
                                       con la professoressa Silvia Salvatici. Critica d'arte e
                                                                                                                                                                   cerimonia del Premio Nobel per la pace, che ha potuto ritirare solo ventun anni dopo l'assegnazione. Dalle
                                      poetessa tra le più influenti della sua generazione, Carla
                                                                                                                                                                   parole di Nilde Iotti alla Camera per l'approvazione della legge sul divorzio, nel 1969, ai vibranti "The
                                       sul finire degli anni Sessanta decide di abbandonare la
                                                                                                                                                       lady's not for turning" di Margaret Thatcher ai colleghi del Congresso e il "No, no, no" alla moneta unica. E, infine, lo
                                         sua attività professionale per dedicarsi anima e corpo
                                                                                                                                                       struggente discorso in chiesa di Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani, morto nella strage di Capaci insieme
                                         all'impegno politico nei movimenti femministi.
                                                                                                                                                       a Giovanni Falcone. Alle parole di donne coraggiose è dedicato il nuovo appuntamento con "I grandi discorsi della
                                         Scrive su il Manifesto di "Rivolta femminile", partecipa
                                                                                                                                                      Storia", condotto da Aldo Cazzullo alle 18.00 su Rai Storia. Oltre all'analisi retorica e linguistica di Flavia Trupia, ci sono
                                         con posizioni mai schematiche al dibattito sull'aborto
                                                                                                                                                    i contributi di Emma Bonino, della scrittrice Dacia Maraini, dei giornalisti Ritanna Armeni, Felice Cavallaro, Christina
                                        e sulla libertà sessuale. Scrive libri come "Sputiamo
                                                                                                                                                 Lamb e Sergio Romano, e le testimonianze dirette di Rosaria Costa, che spiegherà le sensazioni e le parole usate dalla
                                      su Hegel" e "La donna clitoridea" che dividono e fanno          MALALA Yousafzai                        vedova Schifani nel duomo di Palermo, di Albertina Soliani, accompagnatrice di Aung Sun Suu Kyi nel suo viaggio in Italia, e
carla Lonzi                         discutere, accompagnando la crescita dei movimenti
                                                                                                                                           di Giorgio Frasca Polara, segretario personale di Nilde Iotti. "Grandi Discorsi della Storia" è un programma a cura di Erika Brenna,
                                 femministi fino alla sua scomparsa, il 2 agosto 1982.
                                                                                                                                           scritto da Aldo Cazzullo e Luciano Palmerino, con la regia di Tommaso Vecchio e Jovika Nonkovic..

22                                                                                                                      TV RADIOCORRIERE                                                                                                                                                23
ANNA BOLENA

IL NOBEL DI RITA DUE REGINE
                                                                                                                                              U
                                                                                                                                                           na storia di romanticismo, potere, sesso, religione e intrighi politici. Per secoli

     N
              ella sua ultima intervista sul web, alla soglia dei centouno anni, aveva detto: "Il corpo faccia quel che vuole, io                          l'improvvisa e violenta fine di Anna Bolena ha affascinato e diviso storici, gli
              sono la mente". Parole che raccontano la fiducia nell'intelletto e l'ottimismo di Rita Levi Montalcini, prima donna                          scrittori e appassionati. Ma chi è veramente questa donna di cui si è parlato così a
              italiana Nobel per la medicina e senatrice a vita, alla quale "Italiani", con Paolo Mieli, dedica il documentario di                         lungo? Lo racconta "Gli ultimi giorni di Anna Bolena" per "a.C.d.C.", con un'introduzione
              Brigida Gullo "Io sono la mente" in onda giovedì 8 marzo alle 19.00 su Rai Storia. Il documentario ripercorre                    del professor Alessandro Barbero. Anna Bolena, una delle donne più famose e controverse della
     le tappe e i traguardi più importanti nella vita della scienziata culminati nell'assegnazione del premio Nobel per la                     storia britannica, nel 1536 divenne la prima regina nella storia ad essere giustiziata. Il documentario
     medicina, ottenuto, il 10 dicembre 1986, insieme al biochimico Stanley Cohen, grazie alla scoperta della proteina del                     racconta la sua controversa storia, concentrandosi sulle tre settimane in cui si condensano panico
     fattore di crescita del sistema nervoso. Un percorso lungo e tortuoso che inizia con l'infanzia trascorsa nella Torino dei                                          e paranoia. Dall'arresto di Anna al patibolo, il documentario combina ricostruzioni                  e
     primi del Novecento e che svela i rapporti di affetto di Rita Levi Montalcini, in particolare quello con la sorella gemella                                             contributi di esperti che offrono una interpretazione diversa sul destino della regnante. Amata
                           Paola, artista affermata e rivoluzionaria. Ma anche l'amicizia con illustri scienziati conosciuti                                                    e odiata, disprezzata e rispettata, quanto Anna Bolena fu causa della propria rovina e quanto
                                durante il soggiorno alla Washington University di Saint Louis nel Missouri e la gioia nel                                                        invece vittima della rigida politica sessuale dei Tudor?
                                    rivedere i suoi familiari e i più stretti collaboratori al suo ritorno, negli anni ‘60 in Italia. Ad                                            Alle 22.10 "a.C.d.C" racconta invece la vicenda di Elisabetta I d'Inghilterra, nata dall'unione
                                      arricchire il racconto, le immagini di repertorio della Washington University, l'università                                                    di Enrico VIII con Anna Bolena e artefice, nella seconda metà del Cinquecento, della
                                        americana nella quale ha insegnato e fatto le scoperte più sensazionali, le lettere colme                                                    trasformazione dell'Inghilterra in una grande potenza politica e commerciale. Coraggiosa
                                        di tenerezza e nostalgia inviate alla sorella e alla madre dagli Stati Uniti, la preziosa                                                    e determinata regnò per quarantacinque anni e gettò le basi di un vasto impero coloniale.
                                         testimonianza della nipote, Piera Levi Montalcini che ricorda: "Mio padre, ancora in                                                       La vittoria della sua flotta sull'Invincibile Armata, nel 1588, consacrò il prestigio inglese e
                                         età adulta, chiamava le zie, Rita e Paola, le bimbe e definiva zia Rita sensibilissima,                                                   la sua posizione di guida dello schieramento protestante contro la Spagna, Paese simbolo
                                        fragilissima, resistentissima". Il messaggio più rivoluzionario che Rita Levi Montalcini             Elizabeth I                         della Controriforma. Elisabetta mantenne, invece, ottimi rapporti col terribile nemico del
                                       ha voluto lasciare alle future generazioni, così come è evidente anche nelle sue ultime                                                 mondo cristiano: il sultano ottomano e l'Inghilterra fu uno dei pochissimi Paesi a mantenere un
                                     interviste, è quello di fare affidamento al capitale umano, credere nelle proprie capacità e                                          ambasciatore a Costantinopoli. 
     RITA                         assicurare alle donne, specialmente nei Paesi in via di sviluppo il diritto all'istruzione. 

     LEVI MONTALCINI

     ELEANOR                                                                                                                                    TINA
                                            FIRST LADY RIBELLE                                                                                             UNA VITA PER LA DEMOCRAZIA
                                                      U
                                                                 n ritratto inedito di Eleanor Roosevelt, moglie di Franklyn
                                                                 Delano Roosevelt, nel documentario proposto alle 23.00 per

                                                                                                                                                 T
                                                                 il ciclo "Grandi Donne". In primo piamo la sua personalità.                                 ina Anselmi nasce nel 1927 a Castel Franco Veneto e muore, sempre nel suo
                                                                 Fu lei a contribuire attivamente all'elezione del marito                                    paese, nel 2016. È stata partigiana, sindacalista, ministra della Repubblica
                                                      alla presidenza degli Stati Uniti e a dare il suo grande apporto                                       ricoprendo, sempre all'interno della Democrazia Cristiana, incarichi
                                                      nell'affermazione dei diritti civili e dei diritti delle donne in una società                          importanti. Un personaggio che la professoressa Tiziana Noce racconta
                                                      dominata dal forte maschilismo. Il documentario propone anche                              con Paolo Mieli a "Passato e Presente" dopo mezzanotte. Nel 1976 la Anselmi passa
           Eleanor Roosevelt                          documenti inediti, come le lettere scritte dalla Roosevelt nel periodo                     alle cronache per essere la prima donna, nella storia dell'Italia unita, a diventare
                                                      del New Deal, con le sue impressioni critiche sulla società americana                      ministro della Repubblica. Qualche anno dopo, nel 1978, il suo partito la incarica
                                                      del tempo e le sue idee di cambiamento.                                                   di gestire i rapporti con la famiglia Moro durante i difficili giorni del rapimento.
                                                                                                                                                 Nel 1981 viene incaricata di presiedere la commissione parlamentare sulla P2.
                                                                                                                                                 Nonostante gli attacchi, difenderà il suo operato fino alla fine. 
                                                                                                                                                                                                                                                              Tina Anselmi

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8 MARZO
               LA VOCE DELLE DONNE
                                In diretta dalla Sala A di via Asiago Rai Radio3 celebra l'8 marzo con una serata culturale in cui l'attrice
                                  Viola Graziosi leggerà il romanzo della canadese Margaret Atwood "Il racconto dell'ancella". E' inoltre
                                            prevista un'intera settimana di palinsesto, dal 5 all'11 marzo, dedicata alle donne

                                N
                                         on una data, ma un'intera settimana tutta declinata al femminile su Rai Radio3, che l'8 marzo, come da consuetudine,
                                         celebra la Giornata della donna con una serata speciale in diretta dalla Sala A di via Asiago a partire dalle 21.00. A
                                         cura di Laura Palmieri, viene proposto il romanzo distopico della scrittrice canadese Margaret Atwood "Il racconto
                                         dell'ancella", con della lettura sceneggiata dell'attrice Viola Graziosi. L'adattamento radiofonico è di Loredana Lipperini
                                e le musiche sono di Riccardo Amorese. Scritto nel 1985, il testo è recentemente ritornato alla ribalta delle cronache dopo
                                il grande successo della serie televisiva "The handmaid's tale", che ha ispirato i cortei di protesta di molte donne americane
                                durante la campagna presidenziale di Donald Trump. Ospiti della serata Giuliana Misserville, socia fondatrice della Società
                                Italiana delle Letterate ed esperta di scritture femminili e di letteratura fantastica e fantascientifica e la scrittrice Veronica
                                Raimo, una delle curatrici dell'edizione italiana de "Le visionarie. Fantascienza, fantasy e femminismo: un'antologia", di Ann &
                                Jeff VanderMeer. Insieme a loro Francesca Zecca della Cooperativa sociale Contro tratta, violenza e discriminazioni "Be Free" e
                                Antonella Petricone dell'Associazione socioculturale "Le funambole".
                                "Hollywood Party" in attesa della serata in sala A l'8 marzo propone una puntata sull'evoluzione del ruolo femminile al
                                cinema, visto che da "Il Racconto dell'ancella" sono stati tratti il film di Volker Schlöndorff e la serie "The Handmaid's Tale". Sarà
                                un'occasione per raccontare anche "La ragazza con la pistola", "Colazione da Tiffany", "Una donna tutta sola" e il recentissimo
                                "Figlia mia". Ma già dal 5 marzo Rai Radio3 pensa la sua programmazione al femminile perché "Tre soldi", dà appuntamento
                                alle 19.45 con "Chiamatemi Fufi" di Francesca Bellino con Fabiana Carobolante, fino al 9 marzo. Ogni racconto di vita ha colpi
                                di scena e piccole o grandi rivoluzioni, ma quello di Fufi Sonnino è particolarmente emblematico dell'esperienza femminista
                                degli anni Settanta. Il 6 marzo "Radio3 Suite Jazz", alle 20.30, trasmetterà il concerto del trio "Hear In Now", con l'italiana
                                Silvia Bolognese al contrabbasso e le americane Mazz Swift violino e voce e Tomeka Reid al violoncello. Inoltre "Battiti"
                                ha improntato la sua programmazione su una fortissima presenza di musiche di donne. Lo Speciale di sabato notte sarà
                                incentrato sulle protagoniste dell'elettronica, da Moor Mother a Lucrecia Dalt, da Jlin a Gudrun Gut, mentre domenica notte
                                verrà trasmesso il concerto di Anna Högberg Attack guidata dalla sassofonista Anna Högberg. Dall'8 all'11 marzo "Fahrenheit"
                                sarà in diretta da "Tempo di libri" a Milano, dove interverranno le musiciste Cristina Donà, Marzo Vale & The Varlet, Marzo
                                Eloisa Atti e Debora Petrina. 

                                   IL RACCONTO DELL'ANCELLA
                                U        na narrazione, quella di Atwood, che immagina un mondo futuro, la Repubblica di Galaad, devastato da guerre,
                                         inquinamento e sterilità, dove le donne sono strettamente sorvegliate e rigidamente divise in categorie distinguibili
                                         dal colore dei loro vestiti: verde intenso per le "Mogli dei Comandanti", verde smorto le "Marte", donne sterili e
                                attempate che svolgono i servizi domestici. Alle "Zie", guardiane e sorveglianti, è destinato il marrone spento, mentre
                                il rosso è il colore delle "Ancelle", le sole in grado di procreare, sottomesse alla Repubblica per essere fecondate dai
                                Comandanti, le cui mogli cresceranno i loro figli. Nessuna può disobbedire o disattendere al proprio ruolo, pena la morte
                                o la deportazione nelle Colonie.
                                Un "nuovo mondo" che, ancora una volta, attraverso le donne e l'uso del loro corpo, cerca la sua definizione e legittimazione.
                                "Esiste più di un genere di libertà, diceva Zia Lydia. La libertà di e la libertà da. Nei tempi dell'anarchia c'era la libertà di.
                                Adesso vi viene data la libertà da. Non sottovalutatelo."
                                Attraverso il racconto onirico e quasi ipnotico della protagonista, anche noi scopriremo di esserci abituati a qualcosa che
                                all'inizio ci è estraneo ma che progressivamente diventa sempre più normale? Quanto questa narrazione fantascientifica
                                ci parla dell'oggi? 

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CINEMA

TRITTICO D'AUTORE

            "La botta grossa" di Sandro Baldoni, "La lucida follia" di Marco Ferreri e Anselma Dell'Olio e
        "Pino Daniele - Il tempo resterà" di Giorgio Verdelli, tutti prodotti con Rai Cinema, vincono i Nastri
          d'Argento Documentari 2018. Miglior docufilm "La corsa de L'Ora" di Antonio Bellia e "Diva!" di
                                                       Francesco Patierno

I
     vincitori dei Nastri d'Argento Documentari 2018 sono        Jacopo Quadri sul tema del lavoro Premio Cipputi a Torino,
     "La botta grossa" di Sandro Baldoni per il Cinema del       appena proposto anche dal Festival di Berlino. Anche
     reale, "La lucida follia" di Marco Ferreri e Anselma        questi prodotti con Rai Cinema. Il documentario di Verdelli
     Dell'Olio per il Cinema e "Pino Daniele - Il tempo          è stato girato a Napoli e vede tra i protagonisti i musicisti
 resterà" di Giorgio Verdelli per lo Spettacolo, sono i film     della storica band di Pino Daniele "Vaimò" Joe Amoruso,
 vincitori dei Nastri d'Argento Documentari 2018. Tutti          Tony Esposito, Tullio De Piscopo, James Senese e Rino
 film coprodotti da Rai Cinema che rappresentano un              Zurzolo.
 riconoscimento alla politica di investimento produttivo e       Miglior docufilm "La corsa de L'Ora", scritto e diretto da
 creativo seguito e incrementato da anni. Inoltre, fra i cento   Antonio Bellia, e "Diva!" di Francesco Patierno vincono ex
 titoli entrati in selezione, un Premio Speciale è andato a      aequo nella categoria Miglior docufilm. Il primo racconta la
 "Dieci Storie proprio così" di Emanuela Giordano e Giulia       storia del quotidiano di Palermo in prima linea per la lotta
 Minoli e una menzione d'onore a Ermanno Olmi per "Vedete,       alla mafia, che chiuse nel 1992. Il secondo rende omaggio
 sono uno di voi". Menzione anche a "Lorello e Brunello" di      a Valentina Cortese, autentica diva degli anni Quaranta. 

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COSTUME

COMMENTI SENZA FILTRI
      È tornato su Rai3 il fixed show "Senso
    comune", dal lunedì al venerdì alle 20.20.
   Anche in questa seconda edizione sarà data
   voce agli italiani, scelti da nord a sud della
  Penisola. Persone comuni che apprenderanno
  le più disparate notizie di attualità in tempo
   reale e le loro reazioni saranno, in un certo
       senso, lo specchio del nostro Paese

U
           n modo per permettere alle persone di dire quello     e le "sorelle ballerine", signore un po' agé che insegnano
           che pensano e per restituire ai telespettatori una    danze da balera. Insieme a loro tante new entry pronte
           visione contemporanea dei diversi punti di vista.     a commentare i fatti del giorno e le notizie più curiose.
           Dal lunedì al venerdì alle 20.20, è tornato su Rai3   Notizie fresche, su cui non c'è materialmente il tempo di
 "Senso Comune", dopo il successo della prima edizione. Il
                                                                 prepararsi, introdotte per i telespettatori da passaggi del
 fixed show, prodotto da Stand By Me e Rai3, darà ancora
                                                                 Tg, mentre i diretti interessati le apprendono dai giornali
 una volta voce agli italiani con nuove puntate da venti
                                                                 o più frequentamente dai Social sui propri cellulari. Le
 minuti ciascuna. Le telecamere, attraverso la tecnica del
                                                                 reazioni alla stessa notizia sono dissimili ed esce fuori di
 fixed rig, cattureranno le reazioni e i commenti sulle
 notizie più calde dei protagonisti, entrando nei loro uffici    tutto, in modo spontaneo.
 e nelle loro case, seguendoli nei negozi, nei supermercati      La prima edizione del programma, un adattamento del
 e nelle palestre, scoprendo anche le dinamiche, i rapporti      format britannico "Common Sense" andato in onda sulla
 e le storie personali. Insomma è di scena l'attualità vissuta   BBC, è stato premiato dagli ascolti per aver raggiunto
 in tempo reale, che arriva alle persone senza preavviso.        fino a due milioni di telespettatori con uno share medio
 Le reazioni vanno dall'emozione alla rabbia o all'ilarità.      di oltre il 5%. Questo fixed rig sull'attualità ha richiesto,
 Grazie al montaggio alternato sarà possibile scoprire come      anche per la seconda edizione, ha richiesto diversi mesi
 la stessa notizia coinvolge diversamente colleghi, amici        di preparazione editoriale e un accurato e lungo lavoro di
 e familiari, comunque più persone. Si darà voce a punti
                                                                 casting per integrare i protagonisti, individui eterogenei
 di vista diversi, a volte opposti, si sveleranno opinioni
                                                                 e fortemente rappresentativi della varietà economica,
 fuori dal comune, a volte banali ma spesso illuminanti.
                                                                 sociale e culturale del nostro Paese.
 Un'indagine antropologica che attraversa l'Italia da Nord a
                                                                 A cura di Davide Acampora e con la regia di Giacomo
 Sud. "Senso comune" permetterà alle persone di dire quello
 che pensano per restituire ai telespettatori una visione        Frignani, il gruppo autoriale di "Senso comune" è composto
 contemporanea del sistema culturale del nostro Paese.           da Anna Agata Evangelisti, Claudio Moretti, Raffaele Di
 In questa stagione il pubblico ritroverà alcuni personaggi      Placido e Francesca Mattioli con la consulenza giornalistica
 già noti come le "yogine", le amiche che praticano yoga,        di Carmine Fotia. 

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M
                                                                                               arco Scorsolini, giovane compositore di
     MARCO SCORSOLINI                                                                          talento, è abituato a fare la spola tra Los
                                                                                               Angeles e l'Italia per cimentarsi con continue
                                                                                               e nuove sfide professionali. Forte di una solida
                                                                               e prestigiosa formazione internazionale (Berklee College
                                                                               of Music di Boston e Royal College of Music di Londra, ndr)
                                                                               per tre anni ha lavorato a diversi progetti cinematografici
                                                                               nella città degli Angeli. Tornato a Roma, pur non perdendo

 QUANDO L'ISPIRAZIONE
                                                                               di vista il grande schermo, si è dedicato anche alla
                                                                               televisione. Sono sue le musiche di due programmi cult di
                                                                               Rai3: "Presadiretta" e "I dieci comandamenti".

                                                                               Come è nata l'idea di diventare compositore?
                                                                               Ho   iniziato     studiando    pianoforte   e   mi   sono    da
                                                                               subito interessato agli aspetti che andavano al di là

 VIENE DAL
                                                                               dell'esecuzione. Mi piaceva capire quali erano gli elementi
                                                                               che creavano il pezzo. Sin dall'inizio ho sperimentato la
                                                                               gioia di creare musica, oltre che di suonarla.

                                                                               Lei ha studiato e lavorato all'estero. Com'è fare il composito-
                                                                               re in America?

 SILENZIO
                                                                               Lì essere italiani è ancora un valore importante, visto
                                                                               con curiosità, infatti mi è sempre stato chiesto di mettere
                                                                               nella mia musica anche il mio background culturale.
                                                                               L'esperienza all'estero è arricchente perché ti espone a una
                                                                               realtà sfaccettata, che amplia la tua visione.

                                                                               La sua formazione internazionale ha condizionato il suo la-
                                                                               voro in Italia?
                                                                               Un po' sì. Ho studiato in America e in Inghilterra e ho
                                                                               lavorato a Los Angeles. Ed è stato un bene perché ti ritrovi
                                                                               in un contesto molto centrale, dove puoi lavorare a progetti
                                                                               dal respiro internazionale che vengono visti in tutto il
                                                                               mondo. Credo che il mio modo di affrontare il lavoro sia
      Ha una formazione internazionale il compositore
                                                                               stato condizionato positivamente da quell'esperienza,
      Marco Scorsolini, che mette la propria creatività                        anche musicalmente. È stato un lavoro intenso, perché
         al servizio del cinema e della tv. Sono sue le                        lì hanno un approccio molto compresso, veloce. E oggi
       musiche dei programmi di Rai3 "Presadiretta" e                          questo aspetto è importante.
       "I dieci comandamenti": «Lavoro su un discorso
                                                                               Ha scritto colonne sonore per il cinema e per la Tv. Ha avuto
     giornalistico già completato, la cui complessità mi                       un approccio diverso per i due media?
     precede. L'importante per me è filtrare, capire cosa                      La musica applicata risponde sempre alle esigenze del
                  la storia vuole trasmettere»                                 committente, del regista. A differenza del cinema, dove si
                                                                               fa musica sul prodotto finito, in Tv spesso si monta sulle
                                                                               musiche, i tempi sono molto più stretti e il lavoro tecnico
                                                                               è un po' diverso. Al cinema devo narrare visivamente, in
                                                                               televisione invece devo essere discreto e scrivere più
                                                                               emotivamente che visivamente. Per le mie esperienze
                                                                               televisive finora è stato ugualmente un lavoro narrativo.

                                                                               Sia "I dieci comandamenti" che "Presadiretta" sono legati a
                                                                               una certa cifra narrativa, ma il racconto del reale dei due
                                                                               programmi è diverso.

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Le puntate de "I dieci comandamenti" sono dei piccoli            lo è: produce note rarefatte, c'è la sensazione di una corda
 documentari, mentre ogni puntata di "Presadiretta" pone          quasi pizzicata che dà l'idea di uno che sta lì da solo.
 una grande attenzione ai dettagli ed è unica musicalmente.       Proprio l'idea di solitudine, ma senza dramma.
 Entrambi i prodotti hanno un linguaggio musicale proprio.
                                                                  Si considera musicalmente moderno?
 Abitualmente i format giornalistici possono essere realizzati    Non proprio. La veste risulta moderna per esigenze
 con delle production music, le cosiddette library, invece in     di committenza, però cerco sempre di metterci degli
 questi due programmi si chiede a un compositore di scrivere.     elementi più antichi perché sono appassionato di musica
 Si è dovuto immergere nel vissuto dei protagonisti?              antica, barocca. La musica che mi piacerebbe fare è molto
 La musica non è una cosa che si realizza da soli, ma in          tradizionale, però avendo studiato a Boston mischio e
 stretto rapporto con quello che recepiscono gli altri. La        contamino molto questi aspetti.
 bravura del compositore è adattare sé stesso alle esigenze
                                                                  Che cosa ne pensa dell'elettronica?
 del momento. Io lavoro su un discorso giornalistico già          Recentemente l'ambiente produttivo si è velocizzato,
 completato, la cui complessità mi precede. Dal punto di          il tempo di lavoro a disposizione è diminuito, anche il
 vista musicale cerco di farmi dare delle indicazioni emotive     mercato delle library si è adeguato creando suoni costruiti
 essenziali. L'importante per me è filtrare e capire cosa si      su dei loop. Se queste musiche si usano eccessivamente si
 vuole veramente trasmettere, la storia.                          rischia di rendere simili tutti i pezzi. L'elettronica va usata
 Per l'inchiesta di "Presadiretta" intitolata "Lavoratori alla    come strumento che ti aiuta nel tuo linguaggio espressivo
 spina" a firma di Lisa Iotti, come si è organizzato?             artistico.
 Per questa puntata la musica doveva essere affilata,             A cosa sta lavorando attualmente?
 arrivare al punto. Quindi ho pensato a una narrazione con        A fine gennaio è uscito il film "Edhel" per la regia di Marco
 un ritmo sul quale si inseriscono degli elementi melodici        Renda e sto lavorando a un altro film, "Calypso", per la
 minimali, sparsi. Note isolate che richiamano la solitudine,     regia di Luca Severi. Entrambi sono delle produzioni italo-
 l'incertezza. E queste atmosfere aiutano a riflettere, a         americane realizzate a Los Angeles.
 connettersi emotivamente con quello che si vede sullo
                                                                  Concludiamo con la domanda che rivolgiamo a tutti i compo-
 schermo.
                                                                  sitori: qual è per lei il ruolo del silenzio?
 Ci sono delle note che convenzionalmente vengono associate       È tutto, l'alternarsi di silenzio e suono è la musica stessa.
 a certi stati d'animo?                                           Qualunque melodia, dal punto di vista ritmico, esiste
 Storicamente     la   poetica   del   barocco   attribuiva   a   quando c'è un determinato spazio di silenzio tra una nota
 determinati movimenti certe emozioni. Noi non siamo              e l'altra. Il silenzio è anche una dimensione dello spirito
 così storicamente informati. Spesso metto una nota di            necessaria, perché mi permette di immaginare la musica
 fondo e sopra questa nota altre armonie, che ogni volta          che voglio creare. 
 acquisiscono un'importanza diversa proprio perché c'è
 quella nota di fondo che viene mantenuta, come nei canti,
 nei mantra. Non mi sono ispirato a quel mondo, ma mi
 è servito per creare sospensione: un elemento ripetuto,
 costante aiuta ad essere attenti e sospesi.

 Quali strumenti, secondo lei, raggiungono più di altri quegli
 obiettivi emotivi?
 Mi piace molto il pianoforte, ma si tratta di uno strumento
 abusato e allora ne faccio un uso un po' particolare. Per
 la puntata di "Presadiretta" di cui parlavamo prima ho
 usato il cimbalom della tradizione gitana e ungherese, una
 specie di arpa orizzontale che si suona coi bastoncini. L'ho
 usato spesso insieme ad altri strumenti perché mi piace
 raddoppiare i suoni in modo inusuale: col pianoforte ha
 molte affinità, ma anche delle differenze. Quando faccio
 un accordo col cimbalom ottengo un suono che crea un
 elemento di incertezza, perchè sembra familiare ma non

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CULTURA        La star della danza Roberto Bolle è protagonista del                                         Gino Bartali, negli anni delle persecuzioni razziali, riuscì
                      balletto in due quadri di Igor Stravinsky "Apollon                                          a salvare ottocento ebrei consegnando loro documenti
                  Musagète" all'Auditorium Rai "Arturo Toscanini" di Torino                                    falsi stampati da una tipografia clandestina di Assisi che il
                  con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai diretta da John                                       campione riusciva a raggiungere partendo da Firenze con
                    Axelrod. L'eccezionale serata, in collaborazione con il                                     la sua pedalata velocissima. Il racconto nella puntata del
                   Teatro alla Scala di Milano, viene proposto su Rai5 l'8                                         6 marzo do "Passato e presente" su Rai3 e Rai Storia
                  marzo in prima serata e in replica nei giorni successivi

 POESIA SULLE PUNTE                                                                                       IL BENE SI FA
               U                                                                                          MA NON SI DICE
                          n Apollo nei passi di un étoile della danza. È Roberto Bolle
                          il protagonista del balletto in due quadri di Igor Stravinsky
                          "Apollon Musagète", in scena all'Auditorium Rai "Arturo
                          Toscanini" di Torino con l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai
               diretta da John Axelrod. Un appuntamento eccezionale, in collaborazione
               con il Teatro alla Scala di Milano, che Rai Cultura propone l'8 marzo
               alle 21.15 su Rai5 e in replica il 10 marzo alle 12.10, l'11 alle 18.30
               e il 15 alle 23.00.
               Per la prima volta un concerto sinfonico dell'Orchestra Rai diventa

                                                                                                               T
               anche uno spettacolo di danza, con un interprete d'eccezione come
                                                                                                                          ra il 1934 e il 1954, Gino Bartali è per tutti l'asso del ciclismo
               Bolle, al suo debutto all'Auditorium Rai. Primo ballerino al mondo a
                                                                                                                          italiano e per lui il ciclismo è quasi una vocazione monastica.
               essere Étoile del Teatro alla Scala di Milano e contemporaneamente
                                                                                                                          Con questo credo durante gli anni terribili della Seconda
               Principal Dancer dell'American Ballet Theatre di New York, la stella
                                                                                                                          Guerra Mondiale, Ginettaccio, come lo chiamavano, riuscì a
               del balletto internazionale ha recentemente conquistato oltre cinque
                                                                                                               salvare ottocento ebrei dalle deportazioni. Una storia che il professor
               milioni di telespettatori con "Danza con me", andato in onda su Rai1 in
                                                                                                               Stefano Pivato rilegge con Paolo Mieli a "Passato e Presente" il 6 marzo
               prima serata a Capodanno.
                                                                                                               alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia.
               Esaltazione della poesia, dell'arte mimica e della danza, personificate
                                                                                                               La Delegazione per l'Assistenza degli Emigranti Ebrei è un'organizzazione
               dalle tre muse interpretate da Nicoletta Manni, Virna Toppi e
                                                                                                               di resistenza formata da attivisti cattolici. Tra loro c'è anche Bartali, che
               Martina Arduino, e di Apollo, il dio della luce e dell'armonia che su
                                                                                                               tra l'autunno del 1944 e l'estate del 1945 si mobilita per fornire aiuti
               tutte presiede. "Apollon Musagète" debuttò il 12 giugno del 1928 al
                                                                                                               concreti percorrendo la tappa più importante della sua vita: quella
               Théatre Sarah Bernhardt di Parigi con Igor Stravinsky nel doppio ruolo
                                                                                                               da Firenze ad Assisi. Quasi quattrocento, tra andata e ritorno, sono i
               di compositore delle musiche e di direttore d'orchestra. Il giovane
                                                                                                               chilometri che percorre ogni volta per raggiungere la cittadina umbra,
               Serge Lifar, protetto dell'impresario dei Balletti russi Djagilev, incarnò
                                                                                                               dove la tipografia clandestina della famiglia Brizzi stampa i documenti
               Apollo nella coreografia modernissima del ventiquattrenne George
                                                                                                               falsi destinati agli ebrei. Con queste nuove identità centinaia di famiglie
               Balanchine. La serata fu un successo eccezionale, che segnò una svolta
                                                                                                               riescono a salvarsi.
               nella storia del balletto e dell'accademismo. Accanto al capolavoro di
                                                                                                               Gino Bartali diceva "il bene si fa, ma non si dice" e per quel bene fatto
               Stravinskij, il direttore d'orchestra texano John Axelrod propone, con la
                                                                                                               ma non detto, nel 2013, è diventato Giusto tra le nazioni. Nel settembre
               sola Orchestra Rai, una scelta di brani legati all'arte coreutica come la
                                                                                                               del 2013 infatti, lo Stato di Israele gli conferisce come massimo
               Danza delle Furie e la Danza degli spiriti beati dall'Orfeo ed Euridice di
                                                                                                               riconoscimento un albero in suo onore nel Giardino dei Giusti dello
               Christoph Willibald Gluck. E poi la Marcia, l'Andante e la Ciaccona dal
                                                                                                               Yad Vashem. "Passato e presente" propone anche una visita al Museo
               Divertimento dell'Atto III di Alceste, sempre di Gluck, e il Divertimento
                                                                                                               della Memoria di Assisi, dove sono custodite le tracce di quell'impresa
               dal balletto Le baiser de la fée (Il bacio della fata, ndr) ancora di Igor
                                                                                                               del grande ciclista.
               Stravinsky. 

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