Se la penna scivola - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020 Se la penna scivola… di don Gianni Antoniazzi Mio padre è mancato 15 anni fa per tumore al pancreas. Pace all’anima sua. Pure debolissimo, desiderava tornare a casa. Così ha pranzato con la famiglia, è andato a riposare nel suo letto e si è spento in un istan- te. È morto per tumore, anche se il medico ha scritto “infarto”. Venia- mo a noi: ci riferiscono il numero di vittime “per” il corona-virus: prima 10, poi 20 e via crescendo. Ma sa- rebbe giusto distinguere: solo qual- cuno è morto “per” il virus, gli altri “col” morbo nel corpo ma non a causa sua. Insomma: un conto è se la settimana prima, in piena salute, un anziano fosse andato a scalare i ghiacciai del Tibet o a scuoiare un muflone francese, altro conto, inve- ce, se già stava facendo testamento e aveva ricevuto l’estrema unzione. Capisco: qualche volta il confine è lieve ma guai farsi prendere la mano e lasciare che la penna sci- voli da una “preposizione” all’al- tra. Dunque: c’è chi è morto “per” il morbo e chi è passato a miglior vita “con” la sua partecipazione. Per esempio, sono vittime a pieno titolo i due medici in Cina che sen- za tregua hanno curato questa ma- lattia. Non è giusto, però, mettere sullo stesso piano anche tutti i no- stri decessi, perché in certi casi il Covid19 è responsabile forse all’1%. Si sa, tutti guardano l’ultima goccia che fa traboccare il vaso, però ac- qua ce n’era già tanta dentro. È già successo che, in estrema debolez- za, qualcuno sia passato al Creatore con un colpo di tosse. L’equilibrio della penna ci aiuterebbe a cono- scere i rischi e le giuste prudenze.
L'intervista Attenzione, ma niente panico di Matteo Riberto Il coronavirus ha iniziato a diffondersi anche a Venezia e Mestre scatenando il panico Il punto della situazione con Maurizio Scassola, vicepresidente dell’ordine dei medici Se ne sono viste di tutti i colori si è verificato il primo caso po- messo in quarantena e sottopo- nell’ultima settimana. Assalti ai sitivo nel veneziano: un anziano sto a tampone che ha dato esi- supermercati da parte di chi te- di Mira. Nei giorni successivi si to negativo: il dottore dovrebbe meva di doversi chiudere in casa sono moltiplicati i contagi, anche tornare in ambulatorio in questi per settimane. Ma anche assalti a Mestre e Venezia, e così sono giorni senza problemi. E non c'è alle farmacie, di persone alla di- state attuate misure di sicurezza solo l’aspetto sanitario. Il virus sperata ricerca di amuchina e al- straordinarie: stop al carnevale sta avendo enormi ricadute ne- tri detergenti per le mani. Poi la e chiusura delle scuole, per ci- gative sull’economia. Il panico ha caccia alle mascherine. Tanto che tarne due. L’aumento dei conta- fatto esplodere le disdette dei tu- in poco tempo le farmacie sono gi ha poi coinvolto anche diversi risti negli alberghi (l’occupazione rimaste senza scorte, sia di deter- operatori sanitari: medici, in- è a meno 40%) e anche ristoranti genti per mani che di mascherine. fermieri. L’emergenza ha anche e negozi stanno soffrendo il calo La paura del coronavirus (più pre- portato alla temporanea chiusura degli ingressi dettato dalla paura, cisamente Covid19) - soprattutto di alcune aree degli ospedali per tanto che Confcommercio, insie- nei primi giorni - non ha fermato consentire la sanificazione degli me ad altre parti sociali, ha richie- la gente e c’è chi si è precipitato spazi dove sono transitati i pa- sto al Governo misure straordina- anche nei negozi di ferramenta zienti ricoverati risultati positivi rie a sostegno delle aree colpite per acquistare le mascherine abi- al coronavirus. Per fare un esem- dal virus: su tutte la sospensione tualmente usate da imbianchini e pio, a Venezia è rimasta chiusa dei pagamenti legati ai prossimi chi lavora con le vernici per pro- per sanificazione l'area medica adempimenti fiscali e contributi- teggersi dalle polveri. Prima di (terzo, quarto e quinto piano del vi (il Comune di Venezia ha fatto approfondire il tema sanitario con padiglione Jona), ad esclusione di già slittare le scadenze per i pa- il dottor Maurizio Scassola, vice- mezzo reparto (25 posti letto) de- gamenti di Tari, Cimp, e Cosap). presidente dell’ordine dei medi- dicato ai pazienti non dimissibili. Tornando all’aspetto sanitario, ci di Venezia, diamo però alcuni Sono poi state allestite, davanti cerchiamo di fare un po' di ordine accenni sulla situazione in città. ai pronto soccorso (ps), alcune tra gli allarmismi - esasperati - di L’emergenza, va ricordato, è ini- tende esterne: dei “filtri” dove i questi giorni. Per capirne di più, ziata venerdì 21 febbraio quando pazienti “sospetti” vengono visi- abbiamo intervistato il dottor tati per evitare eventuali contatti Maurizio Scassola, vicepresidente "pericolosi" con altri pazienti nel- dell’ordine dei medici di Venezia. le sale d'attesa dei ps. È poi stato comunicato ai medici di base di Dottor Scassola, Cos’è il Co- ricevere per appuntamento per vid19? evitare gli affollamenti in sala di "È un virus che fa parte di una attesa: all’interno sarebbe oppor- famiglia eterogenea di virus già tuno ci fossero al massimo due conosciuta dalla specie umana persone. Proprio a Carpenedo, la e causa di sindromi respirato- scorsa settimana, si sono solleva- rie anche gravi (MERS E SARS ad te diverse preoccupazioni quando esempio), ma che generalmente è stata resa nota la notizia che causano banali virosi delle vie al poliambulatorio di via Manzo- respiratorie". ni era transitato un paziente, un anziano della Gazzera, poi risul- Il Covid19 è un nuovo virus, tato positivo al virus. Lo stesso cosa significa? medico che ha visitato l’anziano "Che non abbiamo mai avuto Dott. Maurizio Scassola (ricoverato in ospedale) è stato contatto con questo tipo. Non 2 ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020
L'intervista abbiamo quindi mai sviluppato contagiosità che invece è eleva- Cosa si può fare? anticorpi e non esiste un vacci- to: è su questo aspetto che va "Abbiamo già chiesto alla Regio- no. Non conosciamo poi la pos- posta attenzione". ne di mettere in piedi una lista sibile evoluzione di questo virus: di “sostituti” pronti a subentrare la sua capacità di passare da una Il virus potrebbe essere quindi appunto ai medici che dovessero specie all’altra e di trasformarsi contratto da molte persone? essere costretti alla quarantena. nel tempo". "Potenzialmente sì, ma solo una Anche perché per un singolo me- piccola percentuale svilupperà dico non è semplice provvedere C’è tanta paura tra la gente… complicanze. Molti potrebbero da un giorno all’altro e il rischio "Lo so, ma non vanno fatte addirittura non accorgersene o è, come ho detto, che gli ambu- drammatizzazioni. Dobbiamo averlo già avuto ed essere guariti latori restino scoperti". avere prudenza, soprattutto nei autonomamente. Va comunque soggetti più fragili come avviene posta molta attenzione. Tra tutti Lei è preoccupato? sempre. I soggetti che già pre- ma soprattutto nei soggetti più "No, però la questione non va sentano patologie, per esempio fragili dove potrebbe appunto sottovalutata e vanno adottate diabete, ipertensione o sindromi creare complicanze pesanti". le misure necessarie". respiratorie, possono andare in- contro a complicanze importanti Qual è l’aspetto che la preoccu- Per esempio? anche con un’influenza norma- pa maggiormente? "A parte quelle che stanno met- le, che può portare anche alla "Sinceramente la questione dei tendo in piedi Regione e Usl, è morte. Ovviamente, se in questi medici, e non per un fatto di importante la collaborazione dei soggetti arriva un virus per cui categoria. Penso per esempio cittadini che devono adottare non abbiamo anticorpi, le rea- ai medici di medicina generale, quei comportamenti che consen- zioni possono essere più impor- che sono la prima linea del fron- tano di limitare la diffusione del tanti". te. Alcuni sono già risultati po- virus". sitivi al coronavirus perché han- Il tasso di mortalità è però bas- no visitato soggetti contagiati e Cioè? so, no? sono stati messi in quarantena. "I consigli sono sempre gli stessi: "Sì, i dati statistici europei dico- Il problema è che se dovessero lavarsi frequentemente le mani, no che il tasso è basso: tra l’1 aumentare sensibilmente i me- evitare i luoghi affollati, mantene- e il 2%. Ovviamente più alto di dici in quarantena, gli ambulato- re nei luoghi pubblici, se possibi- un’influenza ma molto inferiore ri rischiano di chiudere. E se gli le, un paio di metri di distanza, e ad altri virus. La questione ri- ambulatori chiudono salta tutto andare in ospedale e ambulatorio guarda più che altro il tasso di il sistema di assistenza". solo se strettamente necessario". ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020 3
Sottovoce Verso il Mercato solidale di don Gianni Antoniazzi Da un anno e mezzo la Fondazione zio anche per il Mercato solidale. la sua storia parla di esperienza e Carpinetum desidera costruire un Bene. Ringrazio il Sindaco Brugnaro professionalità costanti. Dio gliene Emporio Solidale dove la gente del e la Giunta. Un grazie singolare va renda merito. Il lettore capisce che territorio possa ricevere alimenti anche al dirigente Danilo Gerotto tanta fiducia da parte delle istitu- in scadenza, abiti, mobili e arredo che, senza nulla togliere ai prede- zioni è un onore e insieme un dolce usati. Siamo contenti di annuncia- cessori, insieme al suo staff, si è peso. Confidiamo di portarlo: ne re che martedì scorso, 25 febbraio, distinto per la qualità del lavoro: saremo capaci con l’aiuto di tutti. quasi in silenzio, è stato compiuto un passo prezioso per la costru- zione di questo nuovo mercato. La Giunta del nostro Comune ha valu- tato i documenti di convenzione e ha espresso parere positivo. Ora è importante che anche il Consiglio Comunale possa prendere in consi- derazione il caso e concedere l’av- vio dei lavori. La Giunta ha lavorato il 25 febbraio, cioè il Martedì Gras- so. In quel giorno, a Venezia era saltato il Carnevale, c’era la psi- cosi per il coronavirus, bisognava approvare norme urgenti per dare sicurezza alla gente. L’organo del nostro Comune ha trovato lo spa- In punta di piedi Tenere duro In questi giorni i residenti dei Centri don Vecchi ultimi. Non è certo il caso di creare allarmi, se però stanno portando un peso straordinario. Il virus può il morbo entrasse in uno dei Centri darebbe qualche raggiungere in modo eguale bambini, giovani, adulti grattacapo. Per qualche giorno ancora dobbiamo os- e anziani. I primi lo tollerano certamente più degli servare una prevenzione che crea sicuramente disa- gio. Chiedo scusa, anche a nome del Consiglio, per tanto disturbo. Spero che tutti capiscano la nostra attenzione per la salute, soprattutto dei più fragili. Ringrazio molto i responsabili dei vari centri e chie- do loro con gentilezza di esortare tutti a conserva- re le precauzioni indicate. Desidero infine salutare i nostri residenti col più caro affetto e assicuro che, passati questi inconvenienti, passerò a salutare tutti i centri. Domando ai famigliari e agli amici dei no- stri residenti di rimanere cauti nel frequentare gli alloggi. È un importante segno di rispetto per chi abita nei centri. All’ingresso di ogni struttura do- vrebbero esserci mascherine e disinfettanti: racco- mandiamo di farne un uso coscienzioso. Queste pa- role non esprimono rigore ma chiedono l’osservanza dell’igiene, fondamento per una convivenza serena. 4 ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020
Il bello della vita Ogni tanto succede di Plinio Borghi Non riesco a farmi coinvolgere alternate ciclicamente, a volte emotivamente più di tanto dalle anche con parvenza di pandemie, Lente d'ingrandimento circostanze, pur non tralasciando, con le loro vittime e conseguen- di don Gianni Antoniazzi nei limiti del possibile e del ra- ze comunque pesanti, anche sotto zionale, di ottemperare a tutte le il profilo economico. Pur provati Non rinunciamo disposizioni e le raccomandazioni pesantemente, ci siamo sempre alla Quaresima che vengono impartite. Contraria- ripresi. Finché eravamo a un li- A Carpenedo proponiamo un segno mente al mio solito, non lo faccio vello di movimentazione piuttosto diverso dal solito per il cammino di per ottimismo e neppure per sot- contenuta e l’informazione segui- Quaresima. Non possiamo celebrare tovalutazione del problema, bensì va ritmi da scartamento ridotto, le Messe in chiesa. Questo no. Ma per puro realismo, accompagnato non c’era tempo di far montare al- riconosciamo che tanti stanno an- da una fede che mi consente una cun panico. A mano a mano che la che peggio di noi. A Venezia crol- la il turismo e a Mestre fioccano visione più ampia delle cose. Mi globalizzazione ha fatto luogo alla le disdette di chi aveva prenotato succedeva così anche in occasione più ampia movimentazione e l’in- stanze e appartamenti. Alcune im- dei gravi terremoti che abbiamo formazione è divenuta invadente prese potrebbero avere difficoltà subito nel recente passato. Forse a e immanente, la ridda di atteggia- economiche mentre anche la sanità chi vive tali avventure per la prima menti messi in atto sta innescando sta portando pesi straordinari. Le volta parrà difficile rimanere calmi comportamenti che rasentano il scuole restano chiuse e i bambini e razionali, il che aiuta a evitare ridicolo, alimentati da fake news per primi soffrono per una vita non atteggiamenti contraddittori. Io e passaparola del tutto sconclusio- regolare. L’altro giorno una famiglia ho avuto modo di vivere da adole- nati. Ad incrementare la confusio- mi ha confidato la delusione perché era saltato ogni segno di festa per scente la tensione che si era sca- ne e la tensione ci si mettono an- il compleanno del figlio. Le parroc- tenata attorno ai casi di poliomie- che i politici in cerca di immagine chie non sono le uniche a soffrire. lite (sfociata alla fine nell’obbligo e i mass media assetati di scoop Mai come quest’anno però rischia- del vaccino): addirittura un mio anche dove non c’è n’è, assillan- mo di saltare il cammino di conver- compagno di classe ne è morto e ti con trasmissioni chilometriche sione vero e profondo. Qualcuno fra di conseguenza tutto il seminario e ripetitive il povero spettatore, noi si chiede se almeno potremo ce- (allora eravamo veramente in tan- che alla fine trae la sensazione di lebrare la Pasqua. Stiamo toccando ti) è stato sottoposto alla profilas- avere tutti i sintomi del contagio. con mano che “non si vive di solo pane” ma anche della compagnia si. In seguito le epidemie si sono Qualunque sia la vera gravità del- fraterna e di un rapporto sereno col la situazione, le cose vanno prese Signore Gesù. Senza la celebrazio- con molta filosofia, come scrivevo ne dell’Eucaristia e senza una vita in lettera aperta della settimana da fratelli la vita assume un volto scorsa, della serie, appunto, che grigio. Abbiamo bisogno di tornare mal che vada di qualcosa dovremo insieme. In particolare a Carpene- pur morire. La vera pandemia in do si era abituati ad una comunità questo periodo è piuttosto il disa- vivace e ora prevale il vuoto. Non stro ambientale che stiamo incen- celebriamo la Messa, ubbidienti alle norme ricevute anche se re- tivando in modo esponenziale. Per stiamo sbalorditi quando sentiamo il coronavirus ci sarà la remissio- che agli ipermercati la gente resta ne, si troverà (tempi lunghi!) an- ammassata. Abbiamo trovato però che il vaccino, ma per l’ambiente, un segno che si sta diffondendo: dicono gli esperti, anche doves- fra preti celebriamo una Messa e simo bloccarci subito e del tut- la mettiamo su YouTube. Chi vuole to, ci vorrebbero almeno un’altra scarica il programma anche sul cel- quarantina di anni per rifluire dal lulare o sul computer e prega con noi se, per esempio cerca: “Mes- picco che il disastro ha assunto in sa 1ª domenica di Quaresima 2020 questi ultimi vent’anni. C’è da ri- Carpenedo” oppure “Messa Merco- flettere, mentre attendiamo che ledì delle Ceneri 2020 Carpenedo”. passi la buriana più contingente. ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020 5
La toponomastica cittadina Via Felisati di Sergio Barizza Quando, nel 1842, i binari della fer- di Giuseppe Bachmann, consigliere no, lo arrestarono e lo portarono nel rovia vennero posati nella campagna della corte dei conti di Venezia, che carcere di Santa Maria Maggiore. Il a sud del centro di Mestre, interrup- nell’angolo di verde prospiciente la 26 luglio 1944 un gruppo di partigia- pero il corso di due strade storiche. secca curva della strada a un centi- ni riuscì a entrare a Ca’ Giustinian, La prima, più importante, era quella naio di metri dalla stazione stessa, sede del comando provinciale della che noi oggi chiamiamo via Cappucci- si era costruito la propria ‘residen- Guardia Nazionale Repubblicana, na, che nei documenti veniva prima za di campagna’. Quel nome rima- piazzò un ordigno che devastò il pa- chiamata ‘strada per Padova’, poi se in vigore per qualche decennio lazzo e causò quattordici vittime tra ‘strada verso la stazione ferrovia- tant’è che nell’archivio storico del fascisti e tedeschi. Il 28 luglio, per ria’ e infine, dopo che il primo tratto comune di Mestre sono conservati i rappresaglia, il gruppo di partigiani era stato intitolato ad Antonio Olivi, disegni delle prime ville che vi ven- di San Donà con Giovanni Felisati, semplicemente via Cappuccina. Stra- nero costruite ai lati, nei primi anni furono portati sulle macerie di Ca’ da di antichissima fondazione perché del novecento e quel nome esotico Giustinian e fucilati. Dopo la guerra permetteva a quanti la percorreva- per i geometri nostrani era divenuto la sua salma fu riportata solenne- no venendo da Padova, attraverso ‘via Bacama’ o ‘via Bacma’. Con la mente a Carpenedo. (21/continua) la riviera del Brenta, di raggiungere revisione del 1911, venne intitolata direttamente piazza Barche e im- a ‘Felice Cavallotti’, patriota, poe- barcarsi per Venezia. L’altra era una ta e giornalista, padre di quella che Camere disponibili strada di campagna che permetteva sarebbe stata definita l’estrema sini- ai Centri don Vecchi 6 e 7 di raggiungere i campi coltivati nella stra, nel parlamento italiano prima Al Centro don Vecchi numero 6 degli frazione di Bottenigo del Comune di dell’era giolittiana. Ma non era finita. Arzeroni, a non molta distanza dalla Mestre. Al di là della ferrovia la pri- Nel 1924, quando vennero battezza- zona commerciale Aev del Terraglio ma, con la nascita della Città Giardi- te le laterali della nuova ‘via Piave’ e dall’ospedale dell’Angelo, può es- no (ribattezzata Marghera in ricordo con i nomi dei luoghi di battaglia del- serci la disponibilità di qualche stan- del glorioso 1848), divenne ‘via Fra- la prima guerra mondiale, Cavallotti za per chi dovesse trascorrere un telli Bandiera’, la seconda sparì dalle fu fatto slittare sulla traversa più im- certo periodo a Mestre per lavorare oppure, ad esempio, per assistere mappe per lasciar posto al disegno portante di via Piave stessa e la stra- i propri parenti ricoverati in città. del nuovo quartiere urbano, men- da fu intitolata ad Antonio Cattapan, Queste stanze sono a disposizione tre il tratto che dalla Miranese (ap- ferroviere fascista ferito gravemente anche di chi abbia per qualsiasi mo- pena oltre villa Erizzo) portava alla durante uno sciopero nella zona del- tivo una necessità abitativa di carat- stazione ferroviaria prese il nome le case dei ferrovieri, il 3 agosto 1922 tere temporaneo. Per prenotare una e morto il 24 settembre successivo. stanza cosiddetta di "formula uno" Si voleva così fissare nella memoria è possibile chiamare lo 0413942214. l’ascesa e l’affermazione del fasci- smo a Mestre, un paio di mesi prima della marcia su Roma. Inevitabilmen- Testamento a favore della te, dopo la liberazione, quel nome era destinato a sparire. Via Antonio Fondazione Carpinetum Cattapan divenne infatti ‘via Giovan- La Fondazione Carpinetum ha come ni Felisati’. Classe 1909, fratello del scopo il supporto alle persone anziane pittore Vittorio, operaio dello stabili- accolte nei sei Centri don Vecchi pre- senti tra Carpenedo, Marghera, Cam- mento ‘Piombo e Zinco’ di Marghera, palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti antifascista ma non uomo d’azione, più fragili che vivono in città. Si so- era entrato in contatto con un grup- stiene solo con le offerte e i contri- po di partigiani di San Donà che un buti della gente di buona volontà che giorno gli consegnarono da custo- vengono tutti destinati ad azioni di be- dire della dinamite per far saltare neficienza. Per sostenerla è possibile la linea ferroviaria. Probabilmente fare testamento a suo favore: chi non lo tradì una spiata: a metà gennaio avesse eredi o chi volesse comunque del 1944 le brigate nere si recaro- lasciare un legato, sappia che il suo no a casa sua, accanto alla trattoria grande gesto di generosità si tradurrà in carità concreta, per fare del bene a ‘al Cavallino’, mentre era al lavoro, vantaggio del prossimo che ha bisogno. Giovanni Felisati trovarono la dinamite, lo aspettaro- 6 ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020
Pensieri a voce alta Liquidambar di Federica Causin Voci e idee diverse che creano progetti, laboratori e percorsi didattici nelle scuole L’energia di Liquidambar, associazione nata dall’incontro di una decina di professionisti Se avete avuto modo di sfoglia- Fare insieme condividendo idea- un altro contesto, ho sperimentato re uno dei miei libri, forse avrete li e progetti che mettono sempre anche quando ho iniziato a scrivere notato una postilla sulla prima pa- al centro la persona, la capacità per “L’Incontro”. I liquidambar sono gina “L’Associazione di Promozio- di costruire relazioni e l’attenzio- alberi, che possono diventare molto ne Sociale Liquidambar sostiene ne verso l’altro e verso il mondo alti, caratterizzati dalla presenza di e supporta il libro-testimonianza in cui viviamo ha creato tra di noi tanti rami, perfetta rappresenta- “Simmetrie Asimmetriche”, accom- un legame speciale. Mentre scrivo, zione dei membri dell’associazione pagnata dal logo dell’associazione, rivedo Andrea che ha messo l’abile e, aggiungo io, della propensione una foglia di colore oro-rossastro. e originale tratto della sua matita verso l’altro. Per quest’anno, tra Ma cos’è Liquidambar? E in quali a disposizione delle mie parole, Lu- gli appuntamenti proposti da Liqui- ambiti opera? Nata nel 2012 dall’in- cia che mi ha affiancato nelle pre- dambar ritroviamo: “Il corpo par- contro di una decina di professioni- sentazioni dei miei libri, Federica e lante” (laboratori danza movimento sti che si occupano di educazione, Daniele che mi hanno coinvolto, in terapia per le scuole dell’infanzia), counseling, arte, insegnamento e qualità di testimone, nel progetto “Fa Re La musica in ludoteca” (in- formazione propone laboratori, Contatto che prevede laboratori di contri motorio musicali), laboratori seminari, percorsi didattici nelle sensibilizzazione su disabilità, dirit- di sensibilizzazione sulle discrimi- scuole, corsi d’italiano per stranie- ti dei bambini, intercultura e tutela nazioni per le scuole secondarie, la- ri, mostre. Tutti gli incontri vengo- dell’ambiente rivolti ad alunni del- boratori su tematiche ambientali e no realizzati grazie al contributo le scuole primarie e secondarie di dedicati a Rodari (in occasione del dei Comuni di Venezia, di Padova primo grado. Quando ho conosciuto centenario della nascita dello scrit- e della Regione Veneto e alla col- Liquidambar più da vicino, mi sono tore), corsi d’italiano L2. Torna an- laborazione tra professionisti e vo- resa conto che si respirava un’atmo- che il progetto Contatto, che vedrà lontari che mettono a disposizione sfera che mi era in qualche modo impegnata anche me. Dopo l’ottimo le proprie esperienze e competen- familiare. Ho impiegato un po’ per riscontro dell’anno scorso da parte ze. Rileggendo questa descrizione mettere a fuoco la sensazione, degli studenti e degli insegnanti, “istituzionale” sorrido perché, tra però poi ho capito che quello che sono davvero curiosa di incontrare i soci di Liquidambar, ho amici di mi aveva colpito era l’energia del- le nuove classi. Mi aspetto sorrisi, vecchia data e amici conosciuti di le idee in circolo, la possibilità di domande, silenzi, voglia di raccon- recente, che mi hanno accolto con dare spazio a voci diverse, di impa- tarsi, di stare insieme e so che tor- grande cordialità, quindi fatico a rare da esperienze differenti dalla nerò a casa un po’più ricca. (http:// mantenere un tono impersonale. propria, tutte cose che, seppur in li q u i d a m b a r li q u i d.ji m d o.co m) L’editrice L’incontro La nostra editrice pubblica anche: Sole sul nuovo giorno, un quader- no mensile utile per la meditazio- ne quotidiana; Il messaggio di Papa Francesco, settimanale che riporta i passaggi più importanti dei discorsi tenuti dal Pontefice; Favole per adul- ti, quindicinale di racconti di fantasia con una finalità morale; Il libro delle preghiere, delle verità e delle fonda- mentali regole morali per un cristia- no, edito in 8 mila copie. Il settima- nale è pubblicato in 5 mila copie in distribuzione gratuita in tutta la cit- tà, ma può essere letto anche con la versione digitale scaricabile dal sito internet www.centrodonvecchi.org ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020 7
Ricorrenze La festa della donna di Daniela Bonaventura L’8 marzo si ricordano le conquiste sociali e le discriminazioni subite dalle donne Una ricorrenza che richiama l’attenzione su disparità di genere e violenze da estirpare Mazzi di mimose o di fiori, ciocco- capito che bisogna lottare ancora l'armonia) e ci sono in pericolo la latini, inviti a cena (possibilmente tanto. Ma forse le armi usate sono salute o addirittura la vita bisogna solo donne), battute e scherzi a vol- errate, se per far carriera una don- reagire, bisogna chiudere. Nel te- te un po' scurrili... ma nel 2020 ha na o deve scendere a compromessi sto di Genesi che racconta la cre- ancora senso la festa della donna? o deve ragionare come un uomo, azione dell'uomo e della donna, Quand'ero ragazza ci tenevo molto, non ci siamo proprio. Ho visto col- quando Dio crea l'uomo lo chiama mio moroso, ora mio marito si pre- leghe trattare male altre colleghe, Adaam (nome collettivo) quindi non sentava sempre con un piccolo pen- dimenticare cos'è la maternità, la un uomo ma una persona. La prima siero e ciò mi rendeva felice. Ero famiglia, il prendersi cura dei pro- parte quindi non dà una distinzione ancora lontana dal mondo del la- pri cari in nome di una carriera che di genere, poi nel torpore e quindi voro, non ero ancora a conoscenza le ha rese fredde ed insensibili. Noi nel mistero in cui l'amore di Dio si della disparità tra uomo e donna, donne abbiamo tanti strumenti, manifesta, nasce l'altra realtà che si vivevo in un ambiente ovattato, pur siamo diverse dagli uomini, non più pone a specchio dell'altra, non so- vedendo mia mamma che non era brave, non più forti, non più intel- pra ma di fronte a completamento propriamente una regina per il mio ligenti, ma diverse. E la diversità l'uno dell'altro. Ecco la festa della papà, vedevo anche altre mamme serve a completarsi vicendevol- donna ha senso se ogni donna avrà di amiche trattate con tanto amo- mente che sia il nostro compagno, la consapevolezza di essere meravi- re. Il mondo del lavoro e, negli ul- il nostro figlio, il nostro collega. Se gliosa, come Dio che l'ha creata, e timi anni, Internet ed informazione imparassimo a vedere negli uomini se imparerà ad essere donna sem- mi hanno fatto allargare orizzonti (e gli uomini in noi) dei complici e pre e comunque anche in mezzo e conoscenze ed ho capito, anche non dei rivali il mondo sarebbe si- all'arroganza ed alla prepotenza. sulla mia pelle, che la parità uomo curamente migliore. Non va confusa Si può vincere solo se si è testimo- e donna è ancora lontana e che per la complicità con la sopportazione ni di amore che, attenzione, non tanti uomini la donna è proprietà della violenza. Come diceva un sa- vuol dire accettare maltrattamen- od oggetto da manovrare a pro- cerdote, ad un corso fidanzati un ti e violenze. Con questa certezza prio uso e consumo. Ed ho capito po' di anni fa, il Signore desidera nel cuore auguro a tutte le donne il perché di quelle feste di sole soprattutto il bene dell'uomo e del- buona festa ed auguro a tutti gli donne in cui ci si comporta come la donna. Se un rapporto è malato uomini di trattare la donna sempre il più volgare degli uomini, ed ho (e si è fatto il possibile per trovare con gentilezza non solo l'8 marzo. Domanda per entrare ai Centri don Vecchi Ai Centri don Vecchi il turnover degli appartamenti è costante. Chi pensasse di presentare domanda d’inserimento, mettendosi in lista d'attesa, può consegnarla in di- rezione al Centro don Vecchi 2 di via dei Trecento campi a Carpene- do. Per richiedere un alloggio oc- corre: non avere meno di 65 anni e più di 83; trovarsi in una condi- zione economica modesta; essere normalmente autosufficienti; di- sporre di un garante che si assu- ma la responsabilità di intervenire qualora la persona abbia necessità di una diversa collocazione, in se- guito alla perdita dell’autonomia. 8 ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020
Botteghe storiche Cuore di pizza Battesimo di Francesco Ci è stato chiesto di pubblicare questa lettera, scritta e letta di Matteo Guerra dalla nonna di Francesco in oc- casione del suo battesimo. Ac- Gennaro Seguino arriva a Carpe- cogliamo volentieri la richiesta. nedo nel 1987 da Caserta e rileva l’attività della trattoria e pizzeria Nostro adorato Francesco, pic- “Al Cavallino” in via San Donà. Con colo capolavoro della vita, oggi orgoglio mi mostra il diploma ri- il nostro augurio per te è che cevuto dall’allora sindaco Massimo tu possa essere degno del bel- Cacciari per avere gestito un’atti- lissimo nome che porti, il nome vità storica in Carpenedo. del più affascinante santo della Chiesa. Ti auguriamo che, come Com’era la gente di Carpenedo lui, tu possa partecipare alla quando sei arrivato nel 1987? vita in modo appassionato ed "Quando ho lasciato il mio paese, entusiasta, mostrandoti capace Succino, i miei amici mi dissero: di scelte coraggiose, gioioso, fi- "Ma cosa vai a fare al nord, la gen- ducioso e aperto alle persone. te è molto fredda". Quando arrivai, Come scegli i gusti delle tue nuo- Ti auguriamo che tu possa avere invece, trovai solo persone molto ve pizze in carta? uno sguardo di stupore davanti gentili che mi hanno accolto molto "Individuo un prodotto che mi pia- alle bellezze della natura, ma bene. A cominciare da don Arman- ce e poi cerco il giusto abbinamen- altrettanto davanti ai capolavori do che appena trovato un momen- creati dall’uomo. Che tu ti senta to per esaltarlo. In questo modo si responsabile del mondo che an- to libero, su mia richiesta, venne a esaltano al massimo i sapori senza che a te è affidato, così da cre- dare la benedizione al locale e al compromettere l’equilibrio". scere rispettoso dell’ambiente e crocifisso sopra il bancone del bar". partecipe della vita della collet- Oltre la pizza, hai scelto anche tività, solidale e generoso con gli Locale semplice ma spazioso, nel una specifica filosofia di cucina? altri; una persona retta e onesta, cuore di Carpenedo dalla fine del "La cucina è un’evoluzione, io cu- un sognatore capace di grandi milleottocento, l’aspetto di "Al cino per chi viene a mangiare, non ideali. Sarà bello se amerai leg- Cavallino" appare rustico ma l’ac- per me stesso. Io voglio far mangia- gere e studiare, se amerai l’arte coglienza è calda e familiare. La re tutti senza distinzioni tra pizze- in tutte le sue espressioni, se sa- gestione adesso è passata al figlio, ria e ristorante". rai capace di apprezzare il valore Marco Seguino. della cultura come un privilegio Hai progetti per il futuro? che ti permetta di capire meglio Marco, per te la pizza è solo quel- "Tra 10 anni mi vedo ancora qui. la realtà e comprenderne tutte le la napoletana? Questa è casa mia e la mia famiglia sue sfumature, e come uno stru- "La pizza napoletana è la madre di è qui che mi sostiene". mento per diventare una persona tutte le pizze, ma esistono altri sti- migliore, più completa e più li- li validissimi. Io amo la pizza, adoro Sei papà: vedi già ai fornelli tuo bera, in grado anche di sollevare tutte le tipologie. Quando sono fat- figlio? gli occhi da terra verso tutto ciò te bene, ovviamente". "Se si innamora di questo lavoro che è più alto e spirituale. Ti au- sono pronto a dargli tutto". guriamo di essere possibilmente Cosa consiglieresti ad un ragazzo felice, ma soprattutto di essere che inizia a fare il tuo mestiere? Il locale esiste da anni, quali pro- amato; di essere una persona che "Di avere pazienza, di non cercare blemi hanno i tuoi clienti? sappia cogliere qualcosa di buo- di bruciare le tappe e di imparare "Una volta arrivavano per mangiare no e di utile da ognuno di colo- ro che ti circondano ora e da chi prima a stare al forno perché ca- in bicicletta, oggi tutti con le auto. incontrerai nel corso della vita. pirà anche tanti errori da non fare La mancanza di parcheggi in que- E, anche se vorremmo che tu re- in stesura. Qualche esempio? Im- sta zona è un grosso problema per stassi sempre l’adorabile bambi- mergere il panetto nella farina. E loro ed è un peccato perché assie- no che sei ora per poterti con- poi stando al forno si capisce anche me agli altri esercizi commerciali tinuare a coccolare, quello che come esaltare al massimo un impa- e artigianali della zona, siamo uno più ti auguriamo è di diventare sto e come farcire i prodotti sulla dei più bei centri commerciali di un uomo straordinario. La nonna pizza". Venezia". ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020 9
Mestieri antichi Il barbiere di Adriana Cercato Il barbiere, per definizione, è l'ad- famoso barbiere della storia, for- alla chioma, seguivano in genere detto al taglio dei capelli e alla ra- se mai esistito in realtà, è Figaro, quella dell'imperatore Augusto, satura della barba. È un mestiere personaggio principale della famo- che non amava perdere troppo antichissimo e nei secoli passati i sa opera lirica “Il barbiere di Sivi- tempo ad acconciarsi. All'inizio barbieri, che svolgevano le funzio- glia” di Gioachino Rossini e delle del II secolo, quindi, i romani si ni di cerusici, ovvero di chirurghi, “Nozze di Figaro” di Mozart. Tale accontentavano di una sistematina praticavano anche piccoli inter- è stato il successo di queste opere con qualche colpo di forbici (for- venti, come l'estrazione di un den- che il termine “figaro” è divenuto fex), che di solito aveva delle lame te o un salasso. Nell'antica Roma un modo scherzoso e bonariamen- unite da un perno al centro con il barbiere era detto “Tonsor”, e te ironico, largamente diffuso, per degli anelli alla base, non molto svolgeva le funzioni sia di barbie- indicare questa professione. La efficiente per un taglio uniforme, re, per il taglio della barba, che di bottega del “tonsor” era così or- a giudicare dalle scalette che sfre- parrucchiere per le acconciature ganizzata: tutt'intorno alle pareti giavano la capigliatura. Per evitare femminili dei capelli.. Nel II secolo girava una panca dove sedevano i questo rischio i più vanitosi pre- d.C. l'esigenza per i più raffinati di clienti in attesa del loro turno, alle ferivano farsi arricciare i capelli, recarsi più volte al giorno dal bar- pareti erano appesi degli specchi come faceva Adriano e suo figlio biere fece sì che le loro botteghe sui quali i passanti potevano con- Lucio Cesare e il figlio di questi, diventassero luogo d'incontro per trollare il proprio aspetto; al cen- Lucio Vero, che sono rappresentati oziosi; per la massa, tuttavia, la tro vi era collocato uno sgabello, - nelle loro effigi - con capelli ina- moltitudine che s'incontrava lì, nel su cui il cliente sedeva; veniva nellati, che abili tonsores realizza- salone (tonstrina), dall'alba sino quindi coperto da una salvietta, vano utilizzando un ferro (calami- all'ora ottava, ne faceva un luo- oppure da un camice (involucrum). strum) scaldato al fuoco. La moda go di pettegolezzi, di scambio di Attorno si affannavano il tonsor e divenne prevalente tra i giovani notizie, quasi un variegato salotto i suoi aiutanti (circitores) per ta- e anche tra uomini anziani, che di varia umanità, tanto che diversi gliare o sistemare i capelli secon- volevano servirsi dei riccioli per pittori dal secolo di Augusto in poi do la moda, che - in genere - era nascondere la “pelata” ma, come ne fecero oggetto dei loro quadri. quella dettata dall'imperatore in li sferza Marziale, bastava un col- Per questa loro indefessa attività carica. Le acconciature degli im- po di vento per far riapparire «... rimuneratrice sempre più richie- peratori, da Traiano in poi, alme- il cranio nudo tutto circondato da sta, diversi “tonsores” si arricchi- no così come risulta dalla monete, filacce di nuvoli ai suoi lati...Ah se rono e divennero rispettabili ca- fatta eccezione per Nerone che tu vedessi la miseria assoluta di valieri o proprietari terrieri. Il più dedicava particolare attenzione una calvizie capelluta!» (continua) Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimentari, la frutta e la verdura, i mobili, gli indu- menti e gli oggetti per la casa, distribu- iti al Don Vecchi, siano destinati esclusi- vamente ai senza tetto, ai disperati e ai mendicanti. In realtà tutto ciò che viene raccolto e che si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica destinata ai costi di gestione, è a disposizione di chiunque abbia una difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavora- tori con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! 10 ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020
Per trasparenza Per realizzare l'Ipermercato solidale Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene La moglie del defunto Paolo ha I coniugi Stefan e Anna Bettiolo sottoscritto quasi mezza azione, pari e il signor Gianni Starita hanno 5 per mille a € 20, in ricordo del marito. sottoscritto mezza azione abbondante, pari a € 30. Un modo concreto per aiutare Un familiare dei defunti Anna, Ernesto e Mario ha sottoscritto I parenti dei defunti Iole, Mario ed Il 5 per mille è una parte delle no- quasi mezza azione, pari a € 20, per Eleonora hanno sottoscritto mezza stre tasse a cui lo Stato "rinuncia" onorarne la memoria. azione, pari a € 25, per ricordare i per sostenere un ente benefico che loro cari congiunti. aiuta il prossimo in difficoltà. Non Una familiare della defunta Pierina costa nulla e se non si sceglie di do- Anoè ha sottoscritto mezza azione I familiari del defunto Raimondo narlo rimane comunque allo Stato. abbondante, pari a € 30, per hanno sottoscritto quasi mezza Il 5 per mille non sostituisce l’8 per onorarne la memoria. azione, pari a € 20, in suffragio del mille destinato alle confessioni reli- loro caro congiunto. giose. Sono due opportunità diverse È stata sottoscritta un’azione, pari a € 50, in ricordo della defunta Laura È stata sottoscritta quasi mezza di destinare le proprie imposte per Alberotanza. azione, pari a € 20, pe ricordare i fini differenti. Amici lettori vi chie- defunti: Antonietta Creazza, Gino e diamo di impiegare bene le tasse Il figlio dei coniugi Orfelia e Matteo Manente. scegliendo, nella dichiarazione dei Giuseppe ha sottoscritto un’azione, redditi, come destinare il 5 per mille. pari a € 50, per onorarne la I familiari del defunto Giovanni Paolo memoria. Baroni hanno sottoscritto un’azione, Tre possibilità di scelta pari a € 50, in ricordo del loro caro Se credete opportuno il lavoro fat- Il signor Umberto Bottecchia e congiunto. to con gli anziani e le famiglie in la figlia dottoressa Paola hanno difficoltà proponiamo di dare il 5 sottoscritto un’azione, pari a € 50, I signori Orietta e Livio Bogani hanno permille alla Fondazione Carpine- per ricordare i loro cari defunti: sottoscritto due azioni, pari a € 100, tum dei Centri don vecchi: codi- Franca, Sergio e Decimo. per onorare la memoria della loro ce fiscale 94064080271. Se inve- madre Silvana Juzza. ce preferite sostenere i bambini La signora Mariella Dogà ha si può aiutare il Centro Infanzia Il sottoscritto quasi mezza azione, pari Le due figlie della defunta Maria Germoglio che da più di 100 anni a € 20, per ricordare i defunti della Antonietta Bortoletti hanno si occupa della formazione e del- sua famiglia e quelli delle famiglie sottoscritto otto azioni, pari a € 400, la crescita dei bambini in via Ca’ Carlin e Parisen. per onorare la memoria della loro cara madre. Rossa: codice fiscale 90178890274. La figlia dei coniugi Fernanda e Da ultimo invece, per chi ritiene Giovanni ha sottoscritto quasi mezza La signora R. ha sottoscritto due di sostenere le donne in difficol- azione, pari a € 20, in ricordo dei azioni, pari a € 100. tà da secoli c’è l’Associazione Pia- suoi genitori. vento: codice fiscale 90017970279. I coniugi Ida e Fernando Ferrari Il signor Salvarici ha sottoscritto hanno sottoscritto quasi mezza Come destinarlo un’azione, pari a € 50, in memoria di azione, pari a € 20, per onorare la Se compili il Modello 730 o il Model- Anna, sua figlia. memoria della loro assistita Maria lo Redditi, nel riquadro “Sostegno Cucchiarelli. del volontariato…” firma e scrivi il Il dottor Vincenzo D’Aloja ha codice fiscale dell'ente prescelto. sottoscritto dodici azioni, pari a € La famiglia Mattiazzo, Se non sei tenuto a presentare la 600, per onorare la cara memoria in occasione della morte della dichiarazione dei redditi puoi co- della moglie Ilse Muller. loro cara Lidia, hanno sottoscritto munque donare il tuo 5 per mille: un’azione, pari a € 50, per onorarne nella scheda fornita insieme alla Le due sorelle e le due nipoti della la memoria. Certificazione Unica dal tuo da- defunta Elena Giusberti hanno tore di lavoro o dall’ente che ero- sottoscritto cinque azioni, pari a € I tre figli del defunto Aldo De Col 250, per onorare la memoria della hanno sottoscritto un’azione, pari ga la pensione, firma nel riquadro loro cara congiunta. a € 50, per onorare la memoria del “Sostegno del volontariato…” e loro padre. scrivi nel riquadro il codice fisca- I familiari della defunta Maria Comin le dell'ente prescelto. Inserisci la hanno sottoscritto quasi mezza La signora Leda Marascalchi ha scheda in una busta chiusa e scrivi- azione, pari a € 20, per ricordare la sottoscritto un’azione, pari a € 50. ci “Destinazione 5 per mille Irpef” loro congiunta. insieme al tuo cognome, nome e La signora Milan ha sottoscritto quasi codice fiscale, consegnala poi gra- I familiari dei coniugi defunti Lidia e un’azione e mezza, pari a € 70, per tuitamente ad un ufficio postale, al Mario hanno sottoscritto quasi mezza onorare la memoria della sorella Caf oppure al tuo commercialista. azione, pari a € 20, in loro ricordo. Francesca. ANNO 16 - N° 10 / Domenica 8 marzo 2020 11
Il punto di vista La prima tappa Quanto costa vivere ai Centri don Vecchi di don Fausto Bonini Sono convinto che a Mestre non ci sia più alcun cittadino che non “A te grido, Signore, non restare in si- Quante cose apparentemente assurde abbia sentito parlare, fortunata- lenzio, mio Dio; perché, se tu non mi sono presenti anche nella nostra vita mente bene, dei Centri don Vec- parli, io sono come chi scende nella di fede! In questa Quaresima potrem- chi, tuttavia sono ancora troppo fossa” (salmo 27). mo imparare da Abramo a fidarci un pochi coloro che ne hanno visita- Alle spalle abbiamo la cerimonia delle po’ di più di Dio e a misurare le nostre to almeno uno. Solo chi visita e si ceneri e davanti una tomba vuota: Cri- scelte su quello che Dio ci suggerisce. informa, anche sommariamente, sto è risorto. Fra le ceneri e la tomba L’entrata di Dio nella vita degli uomini di come si vive in uno dei Don vuota un percorso a tappe per vivere è silenziosa o appena bisbigliata. Trop- Vecchi può accertare quanto sia bene la Quaresima, dono del Signore pa confusione nelle nostre giornate, innovativa, umana e conveniente che si rinnova ogni anno. Nella prima troppi impegni, troppi Isacco presenti la vita in queste strutture. Nel tappa del percorso incontriamo Abra- nella nostra vita, ai quali dovremmo passato ho pubblicato un opu- mo, il grande Abramo, il padre della rinunciare per dare più spazio a Dio e scolo con alcuni esempi concreti fede, colui che si fida di Dio anche alle sue richieste. Il silenzio, la lettura circa i costi e i vantaggi. Qualche nell’assurdo delle sue richieste: “Pren- della Parola di Dio, la meditazione ci giorno fa, essendomi capitato di di tuo figlio e offrilo in olocausto”. possono aiutare a scoprire quali Isac- conoscere quanto paga un nuovo Abramo è vissuto circa 2.000 anni co sono presenti nella nostra vita e a residente al centro di Carpene- prima di Cristo. Dio si fa sentire nel- quali il Signore ci chiede di rinunciare. do, m’è parso doveroso far cono- la sua vita e gli chiede di lasciare la Silenzio, allora, perché è Quaresima scere ai concittadini come stanno sua terra, Ur dei Caldei oggi Irak, sul e dobbiamo lasciare spazio a Dio che le cose. Questo signore occupa golfo persico, e di andare, ma verso ci vuol parlare. Silenzio interiore ed da solo un alloggio monolocale, dove? Dio promette di accompagnarlo esteriore perché Dio parla sottovoce e di circa 25 metri quadrati che è e di indicargli la strada, strada facen- rischiamo di non sentirlo. La sua parola composto di: angolo cottura, sog- do. Ma chi è questo Dio che gli chiede è stata scritta e ci è stata consegnata giorno, zona notte e bagno. Ebbe- di fidarsi e gli promette di diventare nella Sacra Scrittura. La lettura di un ne il suo “affitto” che comprende padre di una nuova generazione più brano al giorno è il suggerimento più costi condominiali, acqua fredda numerosa delle stelle del cielo e della ovvio. E poi la lettura si trasformi in e calda, luce, gas, canone telefo- sabbia del mare? Abramo non ha figli preghiera e in scelte concrete di vita. nico, canone tv, riscaldamento e e non poteva averne. Lui era vecchio “A te grido, Signore, non restare in si- tassa rifiuti, tutto compreso è di e la moglie era sterile. Nasce Isacco lenzio, mio Dio; perché, se tu non mi 161 euro al mese. Con altri 150 e Dio gli chiede di sacrificarlo. Come parli, io sono come chi scende nella euro pranza pure a mezzogior- si fa a fidarsi di un Dio così? Abramo fossa”. no: pane, acqua, primo piatto, si fida e Dio mantiene la promessa. Buona Quaresima, amici. secondo con contorno, purè, in- salata, dessert. Il tutto in un am- biente signorile con spazi enormi interni ed esterni per la vita co- mune. Dico tutto questo per far conoscere ai concittadini che i “miracoli” avvengono soprattut- to dove si amministra in maniera oculata e saggia. Don Armando Vista la particolare situa- zione, per evitare gli as- sembramenti, sono mo- mentaneamente sospesi gli intrattenimenti previsti presso i Centri don Vecchi. Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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