La festa del Redentore - Il Centro Don Vecchi

Pagina creata da Vittoria Fumagalli
 
CONTINUA A LEGGERE
SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021

La festa del
Redentore
di don Gianni Antoniazzi

Far festa è importante quanto
lavorare e mangiare. Il popolo
d’Israele aveva dedicato un giorno
su sette al riposo sabbatico. Era
un gesto di sapienza, compiuto
per alzare lo sguardo dal lavoro
e affrontare con gioia gli assil-
li quotidiani. Gesù inizia la vita
pubblica con 600 litri di acqua
trasformata in vino. Lo fa perché
si sapesse che, con lui, iniziava il
tempo della gioia messianica. La
sua parabola più celebre narra di
un ragazzino che lascia la casa in
cerca di libertà: il fratello maggio-
re aveva imposto un clima di rego-
le e doveri. Quando ritorna scopre
che il Padre è il primo a volere la
festa: ad indicare che la fede non
consiste in un decalogo morale ma
nella pienezza di gioia. Piuttosto:
il figlio maggiore che non accetta
musica e danze rischia l’esclusio-
ne. Veniamo a noi. Ci hanno con-
segnato la festa del Redentore. È
un segno di speranza, per uscire
da ogni forma di peste. Mai come
in questi ultimi due anni l’appun-
tamento è prezioso per la fede e
più ancora a livello umano. Cer-
to: essere contenti significa “stare
insieme” e la variante Delta cre-
sce. Serve equilibrio e sapienza.
Occorre coniugare la gioia con le
attenzioni sanitarie. Mentre scrivo
queste righe, sento che quest’an-
no il Redentore si farà: sulla bar-
ca con gruppi famigliari e sulle
rive col “green pass”. Sarebbe
una soluzione opportuna. Animo
dunque. In ogni caso si è con-
tenti quando si fa felici gli altri.
Ciascuno trovi la strada migliore.
Festa su prenotazione

                        Fuochi e green pass
                        di Matteo Riberto

Dopo la pausa forzata dello scorso anno, tornano i fuochi più amati dai veneziani
Stringenti le regole anti-Covid: necessaria la prenotazione per accedere alle rive
Dopo il Salone Nautico e la Biennale,      vaccinale (ma anche chi ha ricevuto        allo spettacolo pirotecnico – si era
Venezia vuole dimostrare definitiva-        la prima dose da almeno 15 giorni),        stabilito il tetto massimo di 20 mila
mente al mondo di essere una città         chi è guarito dal Covid e chi, appun-      persone. Visti i numeri contingentati,
sicura. Il Redentore, sotto questo         to, si è sottoposto a tampone. Sarà        nelle prenotazioni verrà data priorità
aspetto, è una vetrina che non ha          poi un Redentore «su prenotazione»:        ai veneziani. Altro punto fermo è che
pari e per questo, da settimane, Ca’       vanno infatti evitati gli assembra-        Ca’ Farsetti incentiverà al massimo la
Farsetti sta predisponendo le regole       menti perché, anche se i contagi con-      partecipazione in barca che consente
per garantire la sicurezza nella notte     tinuano ad essere bassi, le varianti       di evitare gli assembramenti di centi-
più amata dai veneziani. L’anno scor-      – in particolare la temuta Delta, più      naia di persone. Anche per le imbar-
so i fuochi, causa Covid, erano stati      contagiosa – sono presenti sul ter-        cazioni sarà richiesta la prenotazione
annullati. Quest’anno, nonostante il       ritorio. Gli accessi alle rive saranno     e i proprietari dei natanti dovranno
timore varianti, ci saranno. Sabato        contingentati e delimitati da percorsi     avere una lista delle persone a bordo
10, i dettagli organizzativi non era-      transennati, e le transenne saranno        per consentire all’azienda sanitaria
no ancora stati diffusi ufficialmente         montate anche per separare i diversi       eventuali indagini epidemiologiche.
dall’amministrazione,       concentrata    settori dedicati al pubblico. Per ac-      Terminata la prenotazione online,
tutta sul G20. Ma diverse informa-         cedere alle rive – dall’area marciana      i proprietari delle imbarcazioni do-
zioni sono trapelate e, a meno di          alla riva degli Schiavoni, dalle Zattere   vrebbero ricevere automaticamente
cambi improvvisi dell’ultimo minuto,       e la Salute alla Giudecca - bisognerà      un documento che indicherà l’area
le principali misure sono già state        quindi prenotarsi; con ogni probabili-     di bacino loro riservata: come ogni
concordate e non dovrebbero subi-          tà sul portale comunale Dime (o altre      anno, infatti, saranno previste delle
re stravolgimenti. Forniamo quindi         piattaforme che verranno comunicate        zone omogenee per tipologia di bar-
le informazioni che, nel momento in        dal Comune) inserendo nome, cogno-         ca. Queste erano le principali infor-
cui scriviamo, risultano punti fermi.      me e codice fiscale. Non era ancora         mazioni che erano trapelate la scorsa
La principale novità – su cui appunto      chiaro – almeno fino allo scorso fine        settimana e che, a meno di stravol-
paiono non esserci dubbi - è che per       settimana – quante persone potran-         gimenti o cambi repentini dell’an-
vedere i fuochi dalle rive bisognerà       no accedere alle rive. Sicuramente si      damento dell’epidemia, dovrebbero
esibire il green pass o l’esito negativo   eviteranno i grandi numeri (pre-Covid      essere confermate. Certo, le regole
di un tampone effettuato nelle 48 ore       ci si aggirava sulle 70 mila persone).     previste non sono poche ma sono ne-
precedenti. In partica, potrà accede-      L’anno scorso – quando fino all’ulti-       cessarie per garantire la maggior sicu-
re alle rive chi ha completato il ciclo    mo si era tentato di non rinunciare        rezza possibile durante una festa che
                                                                                      – nonostante gli ingressi contingentati
                                                                                      – vedrà riunirsi migliaia di persone,
                                                                                      desiderose di divertirsi e staccare
                                                                                      dalla quotidianità dopo un anno che
                                                                                      ha segnato tutti. L’obiettivo, oltre a
                                                                                      dare un forte segnale di rilancio e ri-
                                                                                      partenza, è offrire una serata spen-
                                                                                      sierata ai veneziani, che sabato sera
                                                                                      si ritroveranno con il naso all’insù.

                                                                                           Il nostro settimanale
                                                                                       Ogni settimana L'incontro è di-
                                                                                       stribuito gratuitamente in 5 mila
                                                                                       copie in molte parrocchie e nei
                                                                                       posti più importanti della cit-
                                                                                       tà. Inoltre è consultabile anche
                                                                                       sul sito www.centrodonvecchi.org

2                                                                                            ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Camminare insieme

                              Redentore: come è cambiato
                              di don Sandro Vigani

Già nel 1800 la solennità aveva perduto molto del carattere di evento di fede per
diventare soprattutto una festa profana. L’aspetto folkloristico si è sempre più acuito
“Tutto era solitudine, lutto. Le case          ancora Giustina Renier ad annotare:        spetto ai veneziani se affermiamo
riuscivan più lugubri de’ sepolcri; da         “La festa continuò ad essere sempre        che la festa del Redentore è soprat-
per tutto respiravasi un alito morta-          considerata come sacra e solenne, ed       tutto un evento folkloristico, che riu-
le, esalante dalle cataste d’uomini o          ogni anno si costumò di rinnovarne le      nisce migliaia di persone nelle barche
defunti o semivivi, né v’avean brac-           cerimonie. Ma in progresso di tempo        o nelle calli illuminate dai flambeaux
cia bastanti a togliere questi monti           si meschiò alcun poco di profano. To-      per mangiare e godere la vista degli
di cadaveri”, scriveva la nobile vene-         sto si videro le strade, le fondamen-      spettacolari fuochi d’artificio nottur-
ziana Giustina Renier Michiel, donna           ta, i giardini empiti di quelle cucine     ni divenuti famosi in tutto il mondo.
di cultura e scrittrice, vissuta tra il        ambulanti, e di quelle cene semplici       I cibi di rito sono la pasta e fasoi, le
1700 e il 1800, sulla peste del 1576.          e gaie, nelle quali nulla aveavi che       sarde in saor, i bigoli in salsa, l’àne-
Il governo di Venezia – aggiungeva la          turbasse l’innocente piacere. Bello        ra col pien e l'immancabile anguria.
scrittrice – si distinse nel combatte-         era il vedere brigate di artigiani, di     Della festa religiosa è rimasta la ce-
re il morbo, approntando le misure             operai, di gondolieri colle lor mo-        lebrazione presieduta dal Patriarca,
sanitarie possibili e cercando di ren-         gli e figlioli, frammiste a crocchi di      alla quale partecipano il sindaco e
dere meno dura la vita dei suoi cit-           dame e cavalieri. Uguali era in tut-       le altre autorità civili e militari, a
tadini. Finché “il religioso Senato fe’        ti la letizia, eguali i cibi… ognuno       ricordare da una parte l’antica fede
concorde voto d’innalzare un Tempio            approfittava con vera soddisfazione         di Venezia nella misericordia del Si-
nell’isola della Giudecca al Supremo           d’un’uguaglianza, che accresceva la        gnore, dall’altra la necessità di guar-
redentore, perché facesse cessare il           felicità comune”. Finché col passare       dare alla vita della città in maniera
flagello, aggiungendovi l’obbligo so-           del tempo: “… cessò la bella solenni-      spirituale. Quest’anno la festa cade
lenne di portarvisi ogni anno in pro-          tà... Il popolo segue sempre quelle        in una situazione per certi aspetti
cessione”. Fu così che venne eretto,           consuetudini, il cui scopo è il diverti-   simile a quella del 1576: mentre la
su progetto dell’architetto Andrea             mento, e le segue con tanto maggior        pandemia da Covid è ancora molto
Palladio, il tempio dedicato al Reden-         trasporto, quant’è minor la riflessio-      diffusa in alcune parti del mondo,
tore e nacque la festa: ogni anno la           ne, che impiega e sopra se stesso e        e ha lasciato alle sue spalle più di
terza domenica di luglio le autorità           sopra il passato”. Già nel 1800, quin-     11.000 morti in Veneto e 130.000 in
religiose e civili si recano al tempio         di, la solennità del Redentore aveva       Italia. Può diventare una straordi-
per sciogliere il voto, lungo il ponte         perduto molto del carattere di even-       naria occasione per approfondire il
costruito per l’occasione sul canale           to di fede dal quale traeva origine,       significato che ha la pandemia nel
della Giudecca. Ma come è cambiata             per diventare soprattutto una festa        nostro rapporto con il progresso,
nei secoli la festa del Redentore? E’          profana. Oggi non manchiamo di ri-         la malattia, la morte, la natura…

                                                                                           Testamento a favore della
                                                                                            Fondazione Carpinetum
                                                                                           La Fondazione Carpinetum ha come
                                                                                           scopo il supporto alle persone anziane
                                                                                           accolte nei sei Centri don Vecchi pre-
                                                                                           senti tra Carpenedo, Marghera, Cam-
                                                                                           palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti
                                                                                           più fragili che vivono in città. Si so-
                                                                                           stiene solo con le offerte e i contributi
                                                                                           della gente di buona volontà che ven-
                                                                                           gono tutti destinati ad azioni di be-
                                                                                           neficienza. Per sostenerla è possibile
                                                                                           fare testamento a suo favore: chi non
                                                                                           avesse eredi o chi volesse comunque
                                                                                           lasciare un legato, sappia che il suo
                                                                                           grande gesto di generosità si tradurrà
                                                                                           in carità concreta, per fare del bene a
                                                                                           vantaggio del prossimo che ha bisogno.

ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021                                                                                               3
Sottovoce

                      Redentore e Rsa
                      di don Gianni Antoniazzi

In queste settimane vivo in modo diviso: per lo più sono    dei Don Vecchi sono tutti vaccinati, fatta qualche sin-
a Gosaldo coi campi estivi dei ragazzi e dei giovani,       golare eccezione. La festa del Redentore acquista per
il resto del tempo lo trascorro in parrocchia, con lo       queste persone un significato denso di ringraziamento.
sguardo alla Fondazione Carpinetum, i Centri don Vec-       Certo non siamo fuori da ogni pericolo. Non abbassiamo
chi e l’associazione “Il Prossimo”. Tempo per leggere       mai la guardia, ma la gratitudine a Dio è necessaria.
le notizie ne resta poco. Mi pare però di aver capito
che molte Rsa si sono trovate a Roma per domanda-
re risarcimenti. I ritardi nelle regole sanitarie hanno
infatti portato ad un numero elevato di vittime nelle
comunità dove gli anziani conducono vita comune. Pare
che in alcune Rsa siano stati colpiti dal Covid anche il
50% dei residenti, se non più. Sento dire che la magi-
stratura sta conducendo precise indagini con l’obietti-
vo di fare chiarezza caso per caso. Mi sembra che nei
Centri don Vecchi di Mestre, Carpenedo, Marghera e
Campalto non ci sia stata questa grave difficoltà. Ne-
anche lontanamente si può paragonare la condizione
della Fondazione Carpinetum con quella delle Rsa. Da
noi, su 600 residenti, abbiamo avuto dei casi sporadici
(in tutto 4 se non erro) e dipendenti non dalla struttura
della Fondazione ma da contatti esterni. Ora i residenti

In punta di piedi

La gatta frettolosa
Un proverbio dice pressappoco così: “La gatta fret-         la pigrizia non è migliore. Anzi: oggi qualcuno aggiun-
tolosa fa i gattini ciechi”. Già Esopo conosceva que-       ge che la “gatta lenta rimane schiacciata dall’auto”.
ste parole, anche se aveva i cani al posto dei gatti.       La soluzione non è fare velocemente o con pigrizia
Il significato è chiaro: la fretta e la vista buona non      ma lavorare con sapienza. Veniamo a noi. In queste
stanno insieme. Chi corre vede male. Badiamo bene:          settimane qualcuno vorrebbe già festeggiare la fine
                                                            del Covid e metterci in balia delle varianti più sini-
                                                            stre. Qualche altro resta chiuso come se fuori ci fosse
                                                            la morte nera. Virus in circolazione ce ne sono sem-
                                                            pre stati molti. Solo il vaiolo è stato estirpato (1979).
                                                            Dopo 15 mesi di pandemia si tratta di riprendere una
                                                            vita prudente, senza la fretta di mescolarci in grup-
                                                            po. Chi già canta vittoria rischia ancora migliaia di
                                                            morti. Per contro, le visioni catastrofiche spengono
                                                            la vita. Gli inglesi, per esempio, vanno forse troppo
                                                            di fretta. La loro smania di libertà può trasformarsi
                                                            nell’ouverture di un’opera tragica. I giapponesi inve-
                                                            ce sono stati troppo lenti con le vaccinazioni e ora
                                                            devono addirittura blindare anche le Olimpiadi. Come
                                                            sempre la vita esige giudizio. E non solo perché c’è
                                                            il Covid ma perché ogni situazione ha i suoi peri-
                                                            coli e i suoi vantaggi: basta tenere gli occhi aperti.

4                                                                                     ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Il bello della vita

                               Sagre: mix di generazioni
                               di Plinio Borghi

La festa del Redentore fa ricordare anche le altre feste e sagre parimenti aggreganti
Ognuna trae origine da aspetti sociali e culturali di un certo spessore: teniamoli in conto
Non sono mai stato un abituale fre-               indifferenti. E non mi riferisco solo      a quanto già accennato, investe da
quentatore di sagre (ho amici che                 alla parte esecutiva del programma,       una parte anche la forzata collabo-
non se ne perdono una nel raggio                  sicuramente la più importante, ma a       razione fra chi persegue interessi
di cento chilometri), ma ho sempre                tutto il lavorio che ferve nella pre-     diversi, a volte addirittura contra-
convenuto che sono espressione viva               parazione, durante il quale lo spirito    stanti, ma che sono costretti a con-
di un retaggio socio-culturale che                di collaborazione necessario per ot-      vivere per sopravvivere, e dall’al-
spesso affonda le sue radici nella                 tenere il massimo della resa, tocca       tro l’effetto di ritrovare seduti allo
notte dei tempi o in avvenimenti                  livelli quantitativi e qualitativi effi-    stesso tavolo vicini di casa, magari
storici di una rilevanza ancora pre-              cacissimi. Nelle varie occasioni lavo-    non sempre in armonia fra loro. Non
gnante. In genere oggi se ne coglie               rative e non, ho avuto modo di se-        trascuriamo, nella fattispecie, l’in-
l’aspetto più folkloristico o goderec-            guire alcuni processi da vicino, come     terazione generazionale che tutte le
cio (magna e bevi), però, se analiz-              quello sviluppatosi con successo in       feste e le sagre di questo tipo nor-
zate attentamente, rilanciano i mo-               tempi più recenti nelle varie parroc-     malmente promuovono: non è facile
tivi che hanno dato origine e carat-              chie mestrine, ma anche dell’abban-       far sì che ogni fascia d’età si senta
terizzano ogni singolo avvenimento,               donata sagra di San Michele per Me-       attratta da una proposta comune,
fossero anche semplicemente legati                stre (pare che finalmente ci si decida     fino al punto di essere compresenti.
alla valorizzazione dei prodotti del              a ripristinarla); quella storica della    Ad allinearsi a questo cliché ci hanno
posto (mi balza alla mente la famosa              Fiera Franca di Chirignago, ancor più     pensato anche i vari movimenti pre-
sagra di Combai e le sue castagne) o              incisiva in quanto concentrata in una     senti nel territorio, partiti politici
alla riproposizione di usi e costumi,             località ristretta, ma con una eco a      compresi, che nel corso dei tempi si
dei quali altrimenti si perderebbe                livello interregionale, quelle di San     sono alternati nel filone, a conferma
completamente memoria. L’occasio-                 Matteo a Mirano e della Madonna del       che a volte, più che l’ideologia e lo
ne della festa del Redentore a Vene-              Rosario a San Donà, con le quali con-     spirito di appartenenza poté la forza
zia, che mai mi sognerei di relegare              dividevamo i periodi di apertura o        che deriva dai momenti aggreganti.
a livello di sagra, anche se per certi            chiusura, importanti per il terziario     Purtroppo c’è sempre un pericolo in
aspetti lo ricalca, mi offre lo spunto             che vi ruota attorno. Altro aspetto       agguato: che sugli stimoli culturali e
per allargare l’ottica alle tantissime            non secondario del fenomeno, che          sociali prevalgano quelli di pancia,
ricorrenze che ovunque annualmen-                 registra in primis tutta l’attività dei   cioè quelli che costituiscono la par-
te si celebrano e che, al di là e al              giostrai, protagonisti dell’aspetto       te effimera dell’offerta. Non spre-
di sopra di tutte le ragioni, costitui-           giocoso che prevale in queste inizia-     chiamo questo potenziale e, quan-
scono momenti di aggregazione non                 tive. Il contributo aggregativo, oltre    do partecipiamo, godiamoci tutto.

                                                                                                Domanda per entrare
                                                                                                ai Centri don Vecchi
                                                                                             Ai Centri don Vecchi il turnover degli
                                                                                             appartamenti è costante. Chi pen-
                                                                                             sasse di presentare domanda d’inse-
                                                                                             rimento, mettendosi in lista d'attesa,
                                                                                             può consegnarla in direzione al Cen-
                                                                                             tro don Vecchi 2 di via dei Trecento
                                                                                             campi a Carpenedo. Per richiedere
                                                                                             un alloggio occorre: non avere meno
                                                                                             di 65 anni e più di 83; trovarsi in una
                                                                                             condizione economica modesta; es-
                                                                                             sere normalmente autosufficienti;
                                                                                             disporre di un garante che si assu-
                                                                                             ma la responsabilità di intervenire
                                                                                             qualora la persona abbia necessità
                                                                                             di una diversa collocazione, in se-
                                                                                             guito alla perdita dell’autonomia.

ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021                                                                                              5
Il punto sul Centro

                       AAA volontari cercasi
                       di don Armando Trevisiol

Il trasferimento dei magazzini della carità dal Centro don Vecchi alla nuova struttura
degli Arzeroni, che è molto più grande, ha palesato che c’è bisogno di più volontari
Fin dal primo sogno dell’ipermerca-      to; perché questa iniziativa di ca-     Vangelo “Ama il tuo prossimo come
to della solidarietà, abbiamo deciso     rattere solidale esprima e realizzi     te stesso”: quindi ai cristiani prati-
di tentare ogni mezzo perché, in         al massimo la sua potenzialità. Ho      canti, scout, catecumenali, azione
quello che poi si sarebbe manifesta-     già in programma di riferire prossi-    cattolica, S. Vincenzo, Caritas, ma
to come un vero “miracolo” di ca-        mamente su alcune notizie positi-       pure a tutte le persone di buona vo-
rattere solidale, venissero coinvolti    ve, però credo più urgente dedicare     lontà. Nel volantino che distribuire-
tutti gli abitanti della nostra città;   questo intervento ad un argomento       mo, ognuno potrà mettersi diretta-
credenti o non credenti, giovani o       che ci preoccupa alquanto. Il tra-      mente a contatto con l’associazione
anziani, ossia tutte le persone che      sferimento dal Centro don Vecchi        “Il Prossimo”, per concordare tempi
possono aiutare in qualche modo          alla nuova struttura degli Arzeroni     e modalità di servizio. Facciamo
perché questa splendida impresa          dei magazzini della carità, ha subi-    quindi nostro l’appello di don Zeno
abbia successo e faccia di Mestre        to messo in evidenza che abbiamo        Saltini, il fondatore di Nomadelfia,
l’esempio di una città veramente         bisogno di più volontari, perché la     il quale cercò volontari per la sua
solidale. Già ho scritto che sogno       struttura è molto più grande e com-     opera con queste parole: “Ange-
che nei cartelli stradali che indica-    plicata e soprattutto perché siamo      li dalle trombe d’argento suonate
no le vie d’accesso alla nostra città,   alla vigilia del grande esodo per le    l’accolta di tutti gli uomini e donne
sia scritto “Mestre, Città della soli-   ferie estive. La direzione dell’iper-   di buona volontà, voi conoscete i
darietà”. Per dar l’esempio, anch’io     mercato della carità sta già distri-    loro nomi, dove abitano e il numero
vecchio prete, ultranovantenne,          buendo un volantino col quale si        dei loro cellulari, chiamateli perché
mi sono messo a disposizione per         invitano i concittadini ad offrire un    ci aiutiamo reciprocamente a co-
informare frequentemente i miei          po’ del loro tempo per collaborare      struire un mondo nuovo in cui ogni
concittadini sulle problematiche         alla gestione di questa nuova strut-    cittadino fragile o in difficoltà possa
che insorgono nel nostro “ipermer-       tura della carità. Premetto subito      trovare aiuto”. Invito quindi questi
cato”, perché esso rappresenti una       che non c’è bisogno di alcuna quali-    angeli perché riprendano le loro
soluzione quanto mai esemplare           fica particolare per svolgere questo     trombe d’argento affinché nell’iper-
e divenga un punto di riferimento        servizio e che si accettano volontari   mercato aderisca un numero ab-
utile anche per tutte le altre città     dai 15 anni in su, maschi o femmi-      bonante di volontari! Ringrazio ed
del nostro Paese. Per questo mo-         ne, che accettino di offrire parte       attendo un gran numero di risposte.
tivo mi sono offerto di interessare       del loro tempo a favore dei pove-
l’opinione pubblica, il più frequen-     ri che ci chiedono aiuto. Facciamo      N.B.: Potrete contattare il presiden-
temente possibile, segnalando suc-       quindi un caldo e accorato appello,     te dell’associazione il Prossimo, Edo-
cessi e insuccessi, tentativi più o      soprattutto alle persone con le qua-    ardo Rivola, al 335 8243096 oppure
meno urgenti del nostro ipermerca-       li penso condividiamo il monito del     alla mail edoardo.rivola@gmail.com

                                                                                      Centro Papa Francesco
                                                                                  Vi invitiamo a visitare il Centro di So-
                                                                                  lidarietà cristiana Papa Francesco. È
                                                                                  un ambiente accogliente, semplice,
                                                                                  familiare, diverso dai supermercati ai
                                                                                  quali siamo abituati. Desidera essere
                                                                                  un luogo di fraternità concreta: chi
                                                                                  può dà una mano mentre chi ha biso-
                                                                                  gno trova un soccorso. Al momento il
                                                                                  Centro si occupa di raccogliere e di-
                                                                                  stribuire abiti, di provvedere a mobili
                                                                                  usati, di impiegare il cibo in prossimi-
                                                                                  tà di scadenza, che rimane invenduto
                                                                                  negli scaffali della grande distribuzio-
                                                                                  ne. Il Centro offre anche alimenti a
                                                                                  lunga scadenza che giungono da Agea
                                                                                  e dal Banco alimentare di Verona.

6                                                                                       ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Occhio sulla città

Rilancio religioso e civile                                                             Lente d'ingrandimento
                                                                                            di don Gianni Antoniazzi
di Plinio Borghi
                                                                                           Festa per i Don Vecchi
Non sono rare le occasioni che talu-        delle mere formalità, ma diventa
                                                                                       Chiedo scusa ai miei lettori se qual-
ne festività religiose rivestano una        occasione per un rilancio dei rispet-      che volta dedico questo spazio a
concreta e formale valenza anche            tivi ruoli religioso e civile. Specie il   questioni specifiche che riguarda-
sul piano civile, vuoi per l’ovvia e        Redentore è diventata una buona            no la vita dei Centri don Vecchi e
necessaria concorrenza del potere           occasione per far sintesi dei nuo-         della Fondazione Carpinetum. Non
locale alla riuscita delle manife-          vi problemi che assillano la città e       ho altri canali per parlare con tutti
stazioni, vuoi perché nella maggior         dai quali la Chiesa non può dichia-        i residenti delle nostre strutture e
parte dei casi i benefici perorati non       rarsi estranea, né rinunciare al suo       profitto dunque dell’Incontro che
si limitano a questioni strettamente        ruolo di analisi e di stimolo verso        nasce anche per questo, per te-
spirituali, ma investono anche pro-         soluzioni che abbiano riguardo del         nere un rapporto dentro i centri.
blemi di carattere personale, locale        bene comune. Di contro non può             Vorrei fare una proposta delicata
e sociale. Venezia è forse l’esempio        nemmeno venir meno il suo ruolo            e, per qualcuno, forse prematura.
                                                                                       La espongo come sono capace, gli
più prestigioso e autorevole di que-        naturale che è quello di affranca-
                                                                                       interessati ci pensino con calma e
sta convergenza: non esiste nella           re la festa dagli aspetti folkloristi-     mi facciano sapere la loro opinione
sua storia alcuna distonia fra l’azio-      ci per far emergere il preminente          in qualche modo. Si tratta di que-
ne della Chiesa e l’operato dei rap-        peso spirituale, al quale sono legate      sto. Dopo un periodo molto lungo
presentanti della Serenissima, tanto        le vicende storiche e quelle attuali.      di isolamento, avevamo promesso
che la stessa formalizzazione dei           Il confronto in certe fasi ha raggiun-     di fare insieme una festa coi re-
vari voti è stata opera dei rispetti-       to un livello di qualità e d’incisività    sidenti dei Centri, qualora fosse
vi Dogi, seriamente preoccupati del         veramente interessanti. Mi riferisco       stato possibile. Certo: il Covid
proprio popolo, naturalmente assi-          in particolare al periodo di compre-       non è affatto superato. Tuttavia
stiti, sostenuti e guidati da chi ave-      senza del patriarca Scola da una           l’estate aiuta a stare all’esterno, a
va la cura delle anime. Questo ha           parte e del sindaco Cacciari dall’al-      tenere le distanze e ad osservare
impegnato nei secoli entrambe le            tra. Senza nulla togliere alla valen-      alcune regole sanitarie. Non solo:
realtà, anche dopo il tramonto dei          za di tutti gli altri confronti, fu un     i residenti dei centri sono pratica-
                                                                                       mente tutti vaccinati. Propongo
fautori, le quali si sentono ancora         esempio di alto profilo per entram-
                                                                                       dunque di pensare ad una festa da
vincolate al rispetto degli obblighi        be le parti e basta andarsi a rilegge-     fare insieme, offerta dalla fonda-
assunti a suo tempo. Tanto accade           re i rispettivi interventi per averne      zione Carpinetum, in una serata
non solo per gli aspetti votivi, ma         conferma. Come deve rispondere             prima della fine di agosto. Non
pure in altri più legati alle tradizio-     la parte civile ai richiami senza es-      serve pensare a chissà quale even-
ni, come lo sposalizio col mare il dì       sere o sentirsi subalterna? Non ar-        to mondano. Basterebbe studiare
dell’Ascensione o la recente conse-         roccandosi e favorendo il confronto        il modo esatto per stare insieme
gna al Patriarca dell’anello piscato-       nel merito. Ed è quello che succes-        in modo gioioso. Mi incaricherei
rio a San Pietro di Castello. Ebbene,       se allora e sta succedendo ancora          io stesso di sviluppare una propo-
tutto ciò non resta mai nell’alveo          oggi, con tanto rispetto e umiltà.         sta sostenibile anche davanti alle
                                                                                       autorità sanitarie. Per esempio,
                                                                                       potremmo seguire le indicazioni
                                                                                       osservate dal comune di Venezia
                                                                                       in occasione dl Redentore: tutti i
                                                                                       vaccinati possono partecipare con
                                                                                       gioia alla festa e trasmettere un
                                                                                       senso di gioia e di speranza per il
                                                                                       futuro. Dico questo perché ricor-
                                                                                       do a chi ne sa sempre una pagi-
                                                                                       na più del libro che noi non siamo
                                                                                       una Rsa ma semplici condomini
                                                                                       ad alta protezione e dunque dob-
                                                                                       biamo prestare attenzione anche
                                                                                       a come possiamo incontrarci fra
                                                                                       residenti. Che ve ne pare? Spero
                                                                                       che la proposta sia compresa nel
                                                                                       modo più benevolo e più sereno.

ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021                                                                                      7
Pensieri a voce alta

                      Tra miti e cadute
                      di Federica Causin

Quando vado alla ricerca di spun-        in un mondo molto esposto, dove il       e la spiaggia non è accessibile per
ti per scrivere, leggo tanto sul web     confine tra il personaggio pubblico e     chi si muove in carrozzina. Per lui
(ovviamente avendo cura di verifi-        la persona diventa sempre più sotti-     il mare è una meta irraggiungibile,
care la fonte delle notizie), tuttavia   le e dove l’apparire prende spesso il    un’immagine distante che vede dal-
devo ammettere che mi piace ancora       sopravvento, lei se n’è andata in si-    la strada, come fosse una cartolina.
molto stringere tra le mani la rivista   lenzio, con lo stesso garbo e la stes-   La seconda riguarda un papà che ha
cartacea. Il vero relax è sentire le     sa discrezione con cui ha vissuto. E’    visto negare alla sua bambina con la
pagine tra le dita, un piacere acuito    entrata ed è rimasta a lungo nella       sindrome di Down l’accesso al “baby
senz’altro dal bisogno di staccare lo    casa e nel cuore di molte famiglie,      club” di un villaggio turistico. Gli
sguardo dal video del computer. Mi       compresa la mia. Mia cugina, che         animatori si sono rifiutati di acco-
capita spesso di riporre il settima-     nel 1971 aveva poco più di tre anni,     glierla perché non si ritenevano pre-
nale o il mensile in questione, dopo     era una sua piccola ammiratrice e        parati, nonostante lui avesse speci-
aver letto gli articoli che m’incurio-   ha proposto il nome Raffaella a mia       ficato che sua figlia non necessitava
sivano di primo acchito, per sfogliar-   mamma che era incinta di me, ma          di assistenza particolare e si fosse
lo di nuovo a qualche settimana, o       non sapeva di aspettare due gemel-       offerto di rimanere per supportar-
a volte addirittura a qualche mese       le. E così siamo arrivate noi, Federi-   li. Come spiegare alla piccola che
di distanza, scoprendo pezzi ai quali    ca e Raffaella, anche se lei purtrop-     suo fratello gemello poteva andare
non avevo dedicato la giusta atten-      po è volata in cielo il giorno dopo      a giocare e lei no? Mi ha indignato
zione. Quel pizzico di stupore, dato     la nostra nascita. Ho ascoltato tante    constatare che per qualcuno l’inclu-
da uno sguardo diverso, regala sem-      volte l’aneddoto del nome scelto per     sione è ancora soltanto una parola.
pre alla lettura un sapore inaspet-      affetto verso la “Raffa nazionale”.        La storia con cui vorrei concludere è
tato. Questa settimana ho deciso         Viene sempre raccontato con grande       una di quelle che ho definito “risco-
di proporvi alcuni fatti di attualità    tenerezza e con un sorriso, un ricor-    perte” e parla di uno sceneggiatore
e una “storia riscoperta” che mi         do dolce che “accarezza” un dolore       che, durante la pandemia, non po-
hanno fatto riflettere. Una sorta di      silenzioso, mai sopito. Le altre due     tendo fare il suo mestiere, ha dato
“viaggio nei pensieri”, e in qualche     storie che mi hanno colpito parla-       vita al progetto “Come si scrive una
caso nei ricordi, che mi auguro sarà     no d’estate e di vacanze, però mi        grande storia”: lezioni gratuite di
gradevole da leggere. Proprio men-       hanno lasciato l’amaro in bocca. La      narrazione in cambio di donazioni
tre stavo per mettermi all’opera, ho     prima ha per protagonista una mam-       ad associazioni di volontariato, cen-
appreso dal telegiornale della morte     ma che ha portato i suoi bambini al      tri antiviolenza e organizzazioni non
di Raffaella Carrà e, al di là del di-    mare, però soltanto il più piccolo ha    governative. È riuscito a raccogliere
spiacere per la scomparsa di un’ico-     potuto andare a bagnarsi i piedini,      più di 80 mila euro, lo splendido frut-
na della televisione, ho pensato che     perché suo fratello ha una disabilità    to di un tempo che sembrava sterile.

                                                                                            Il nostro aiuto
                                                                                           è rivolto a tutti
                                                                                   Molti pensano che i generi alimentari,
                                                                                   la frutta e la verdura, i mobili, gli indu-
                                                                                   menti e gli oggetti per la casa, distri-
                                                                                   buiti al Centro Papa Francesco, siano
                                                                                   destinati esclusivamente ai senza tet-
                                                                                   to, ai disperati e ai mendicanti. In re-
                                                                                   altà tutto ciò che viene raccolto e che
                                                                                   si può ricevere a fronte di un’offerta
                                                                                   simbolica, destinata ai costi di gestio-
                                                                                   ne, è a disposizione di chiunque abbia
                                                                                   una difficoltà ad arrivare alla fine del
                                                                                   mese: disoccupati, precari, lavorato-
                                                                                   ri con stipendio inadeguato, famiglie
                                                                                   numerose o in situazioni di disagio.
                                                                                   Per fortuna di prodotti e materiali ne
                                                                                   abbiamo spesso in abbondanza: chi ne
                                                                                   avesse bisogno non esiti a farsi avanti!

8                                                                                        ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Viaggio nel tempo

                              I cerchi nel grano
                              di Adriana Cercato

Chi non è incuriosito dall' enigma dei         no anche parecchie architetture sacre       logia avrebbe la capacità di insinuarsi
cerchi nel grano, ovvero quei cerchi           della cristianità, i mausolei ottagonali    a livello sottile, ma profondo, nell’in-
che compaiono all’improvviso nei               del mondo arabo, la cupola ottagona-        conscio umano, modellando il suo inti-
campi di cereali, in cui le piante ap-         le del Brunelleschi, e via dicendo. La      mo secondo le leggi del Creatore. Tale
paiono appiattite in modo uniforme             stessa piazza San Pietro, cuore della       sapere ci conduce all'interno di un
formando figure geometriche ben vi-             cristianità, riporta - sulla pavimenta-     viaggio, dove ogni uomo si rende con-
sibili dall'alto? Recentemente ho let-         zione - 8 direzioni, con un diametro        to di far parte di una famiglia cosmica
to un interessante libro che propone           di 240 mt, pari alle tre ottave sopra       contenuta in un universo vivente, che
un’interpretazione del fenomeno (ne-           citate. I Maya avevano costruito il loro    è perfetta armonia. Ma c’è di più! Chi
gli anni ne sono state avanzate mol-           calendario utilizzando il concetto del-     ha disegnato i cerchi nel grano sembra
tissime; noi ci soffermiamo su una es-          le Ottave. Secondo l'autore del libro,      avere una forte responsabilità circa il
sendo impossibile riassumerle tutte).          l'universo non è altro che l’interazio-     nostro destino e ci contatterebbe per
Secondo l'autore sembra che i cerchi           ne di vibrazioni cosmiche; la materia       fornirci gli insegnamenti necessa-
nel grano siano in grado di riprodurre         sarebbe quindi una sorta di
Proverbi africani

                        I tradimenti
                        di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Tradire è porre in atto un meccani-        rai tradito” (Haoussa, Nigeria) (Negli   tori di solito hanno la doppia faccia
smo psicologico o razionale di rinne-      affari, le persone che tradiscono di      o, come si dice in Calabria, “lavarsi
go o rifiuto di un impegno preceden-        più sono i più stretti collaborato-      la faccia”. “Un tale vi inganna con il
temente preso, con conseguenza di          ri). Bisogna essere prudenti con le      suo sorriso, interiormente vi taglia
causare danno alla vittima del tradi-      persone più intime. “Il fuoco che ti     a pezzi” (Baoulè, Costa d’Avorio). E’
mento. Il traditore altera, modifica        brucerà è quello al quale ti riscal-     meglio fidarsi delle cose materiali,
il suo atteggiamento nei confronti         di quotidianamente” (Basuto, Sud         piuttosto che delle persone che pos-
della sua radice vitale più essen-         Africa) e uno simile, che dovrebbe       sono tradirti. “Un cattivo bosco vale
ziale: la ragionevolezza. Da quello        valere anche per gli uomini (!) “Una     più di un genero” (Hutu, Rwanda).
slancio, egli tradirà anche le proprie     donna indegna è peggio di un nemi-       Spesso si dice che i propri insucces-
radici culturali, le proprie tradizioni,   co mortale” (Hutu, Burundi). A vol-      si sono colpa del tradimento, cioè
usi e costumi, la propria umanità, la      te qualcuno ti mette una trappola        non si riconosce i propri sbagli; ci si
propria patria, il suo paese, la pro-      davanti, mentre tu stai conducendo       sente sempre vittima di un complot-
pria integrità morale…Ad essere ca-        degli affari insieme (vedi la politi-     to (vedi politica italiana) “La pulce,
paci di tradimento sono le persone         ca italiana, quella dei due forni)       uccisa dal fulmine, dice: sono vitti-
più vicine: i parenti, gli amici, i ge-    “Mentre mi mandi a cercare l’acqua       ma di un complotto” (Mossi, Burkina
nitori, la propria famiglia, il proprio    per te, ecciti il leone contro di me”    Faso). Spesso chi chiacchiera troppo
coniuge, i collaboratori professionali     (Basonge, Congo RDC) Si è sempre         può tradire involontariamente quelli
più vicini…Questo tipo di tradimen-        sorpresi dal tradimento di un col-       della sua famiglia (non dirlo a nessu-
to è figlio della maliziosa astuzia,        laboratore, non ce lo si aspettava.      no, mi raccomando, e dopo 5 minuti
dell’inganno, dell’odio, dell’invidia o    “Scoprirai che un amico ti ha messo      lo sa tutto il paese). “il chiacchie-
della gelosia. Potrebbe anche por-         in imbarazzo, soltanto quando ti ci      rone racconta pure il posto dove
tare all’attentato alla vita della per-    ritroverai” (Toma, Guinea) e uno         suo padre avrebbe ucciso qualcuno”
sona che si vuol tradire. Si tradisce      simile “Come l’erba dietro la casa,      (Ngambay, Ciad). E poi: colui che
con la parola e con gli atti concreti.     il tuo amico intimo mira la tua vita     frequenta troppo le grandi persona-
Per cui si consiglia di frenare bene       o la tua morte” (Mende, Sierra Leo-      lità è esposto al tradimento degli al-
la propria lingua, di saper bene           ne). E un altro “Il serpente che mor-    tri (invidia, gelosia). “Quando si pas-
cosa dire, a chi dirlo, come e quan-       de con la testa è malmenato dalla        sa troppo tempo alla corte, si finisce
do dirlo. Non si tradiscono sempre         coda” (Basonge, Congo RDC). Chi ti       col tradire il proprio amico” (Bateke,
altre persone. Si può tradire anche        tradirà, è sempre quello che è vi-       Congo Brazzaville). Infine, si dice in
se stessi con le proprie imprudenze        cino a te. “L’insetto che mangia il      swahili “Hakuna siri ya watu wawi-
ed ingenuità. E voilà les proverbes.       fagiolo è quello che è dentro il fa-     li ao watatu” (nessun segreto tra
“Fai tu stesso i tuoi affari e non sa-      giolo” (Luluwa, Congo RDC). I tradi-     due o tre persone). (103/continua)

                                                                                         L’editrice L’incontro
                                                                                     La nostra editrice pubblica anche:
                                                                                     Sole sul nuovo giorno, un quaderno
                                                                                     mensile utile per la meditazione
                                                                                     quotidiana; Il messaggio di Papa
                                                                                     Francesco, settimanale che riporta
                                                                                     i passaggi più importanti dei di-
                                                                                     scorsi tenuti dal Pontefice; Favole
                                                                                     per adulti, quindicinale di racconti
                                                                                     di fantasia con una finalità morale;
                                                                                     Il libro delle preghiere, delle verità
                                                                                     e delle fondamentali regole mora-
                                                                                     li per un cristiano, edito in 8 mila
                                                                                     copie. Il settimanale è pubblicato
                                                                                     in 5 mila copie in distribuzione
                                                                                     gratuita in tutta la città, ma può
                                                                                     essere letto anche con la versio-
                                                                                     ne digitale scaricabile dal sito in-
                                                                                     ternet www.centrodonvecchi.org

10                                                                                         ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Per trasparenza

Per il Centro di solidarietà
Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene
La signora Zorzi ha sottoscritto            I nipoti della defunta Alda
un’azione, pari a € 50, in                  Mezzalira hanno sottoscritto                     5x1000
memoria di suo padre Aldo                   quasi mezza azione, pari a € 20,    Un modo concreto per aiutare
e di tutti i defunti della sua              per onorare la memoria della
famiglia.                                   loro zia.                           Molti già cominciano con la dichia-
                                                                                razione dei redditi. Ricordiamoci
                                                                                della scelta del 5x1000. Non sono
La signora Giovanna Miele Molin             La moglie del defunto
                                                                                cifre stellari ma ugualmente pre-
ha sottoscritto mezza azione                Giandomenico Boscolo, in            ziose. Con 5 pani e 2 pesci Gesù
abbondante, pari a € 30, per                occasione del decimo anniversario   ha sfamato una folla. Il 5x1000 non
onorare la memoria di due suore:            della morte del marito, ha          costa niente e sostiene la Fonda-
suor Angela e suor Michela che              sottoscritto quasi mezza azione,    zione Carpinetum. Si tratta di uno
hanno ben meritato presso i                 pari a € 20, per onorarne la        strumento gratuito che lo Stato
Centri Don Vecchi.                          memoria.                            italiano mette nelle nostre mani.
                                                                                Al momento di fare la nostra di-
È stata sottoscritta quasi                  La signora Cristofoletti ha         chiarazione dei redditi, possiamo
mezza azione, pari a € 20, per              sottoscritto un’azione, pari a €    indicare nell’apposita casella a
onorare la memoria dei defunti              50, per onorare la memoria del      quale ente destinare il contributo.
delle famiglie Franceschin e                marito.                                   Tre possibilità di scelta
Bergamo.                                                                        Se credete opportuno il lavoro fat-
                                            I due figli della defunta Iride      to con gli anziani e le famiglie in
Il marito della defunta Sandra, in          Cialdi hanno sottoscritto quattro   difficoltà proponiamo di dare il
occasione del sesto anniversario            azioni, pari a € 200, per onorare   5x1000 alla Fondazione Carpinetum
della morte della moglie, ha                la memoria della loro cara          dei Centri don vecchi: codice fisc.
sottoscritto un’azione, pari                madre.                              94064080271. Se invece preferite
a € 50, per onorarne la cara                                                    sostenere i bambini si può aiutare il
memoria.                                    La signora Lazzarin ha              Centro Infanzia Il Germoglio che da
                                            sottoscritto, come ogni mese,       più di 100 anni si occupa della for-
                                                                                mazione e della crescita dei bam-
Una signora ha sottoscritto due             un’azione, pari a € 50, in
                                                                                bini in via Ca’ Rossa: codice fisc.
azioni, pari a € 100, per onorare           suffragio di suo marito Renzo.       90178890274. Da ultimo invece, per
la memoria dei suoi defunti.                                                    chi ritiene di sostenere le donne in
                                            È stata sottoscritta quasi mezza    difficoltà da secoli c’è l’Associazione
La nipote della defunta Tersilla            azione, pari a € 20, in memoria     Piavento: codice fisc. 90017970279.
Castellaro, in occasione della              di Caterina, Mansueto, Mario e
                                                                                         Come destinarlo
morte della sua vecchia e                   di tutti i defunti della famiglia
carissima zia, ha sottoscritto due          Venturini.                          Se compili il Modello 730 o il Modello
azioni, pari a € 100, per onorarne                                              Redditi, nel riquadro “Sostegno del
la memoria.                                 La figlia del defunto Roberto,       volontariato…” firma e scrivi il codi-
                                            in occasione del trigesimo          ce fiscale dell'ente prescelto. Se non
                                                                                sei tenuto a presentare la dichia-
La signora Liliana Pialli, in               della morte di suo padre, ha
                                                                                razione dei redditi puoi comunque
occasione del suo novantesimo               sottoscritto un’azione, pari a €    donare il tuo 5x1000: nella scheda
compleanno, ha sottoscritto quasi           50, per onorarne la memoria.        fornita insieme alla Certificazio-
mezza azione, pari a € 20.                                                      ne Unica dal tuo datore di lavoro
                                            La signora Campigli ha              o dall’ente che eroga la pensione,
I tre figli del defunto Elio Ranzato         sottoscritto quasi mezza azione,    firma nel riquadro “Sostegno del
hanno sottoscritto tre azioni,              pari a € 20, in memoria di suo      volontariato…” e scrivi nel riquadro
pari a € 150, per onorare la cara           marito Orfango.                     il codice fiscale dell'ente prescelto.
memoria del loro padre.                                                         Inserisci la scheda in una busta chiu-
                                            Una persona ha sottoscritto         sa e scrivici “Destinazione 5x1000 Ir-
I familiari dei defunti Vittorio e          un’azione, pari a € 50, in          pef” insieme al tuo cognome, nome
                                                                                e codice fiscale, consegnala poi gra-
Fabio hanno sottoscritto quasi              memoria dei defunti della sua
                                                                                tuitamente ad un ufficio postale, al
mezza azione, pari a € 20, in loro          famiglia: Adele, Maria, Giuseppe,   Caf oppure al tuo commercialista.
suffragio.                                   Alfonso e Concettina.

ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021                                                                            11
Il punto di vista

                       I testi sacri per i cristiani
                       di don Fausto Bonini

I testi che noi cristiani consideria-    la vita di Gesù e della comunità                Senza dimenticare, fra l’altro e
mo sacri sono raccolti in un unico       cristiana primitiva, sono raccolti              questa è la cosa più importante,
volume, la Bibbia, parola greca          i quattro Vangeli (Matteo, Mar-                 che la Parola di Dio per eccellenza
plurale che significa “libri”, per-       co, Luca, Giovanni), gli Atti degli             è Gesù Cristo, perché Gesù Cristo
ché si tratta di un insieme di 73        apostoli, che contengono la storia              è il “Verbo” di Dio, cioè la “Paro-
piccoli libri, suddivisi in Antico Te-   delle prime comunità cristiane, le              la” di Dio che “si è fatta carne”,
stamento (46 libri) e Nuovo Testa-       Lettere apostoliche, in particolare             come sta scritto all’inizio del Van-
mento (27 libri). Il nostro Antico       quelle di San Paolo, e l’Apocalis-              gelo di Giovanni e anche all’inizio
Testamento coincide solo parzial-        se, la visione delle cose ultime.               della Lettera agli Ebrei: “Dio che
mente con quello degli Ebrei ed è        Ovviamente il periodo di tempo                  aveva già parlato nei tempi anti-
suddiviso in quattro parti in base       della composizione di tutti questi              chi molte volte e in diversi modi ai
al contenuto: il Pentateuco, cioè i      testi dell’Antico e del Nuovo Te-               padri per mezzo dei profeti, ulti-
primi cinque libri (Genesi, Esodo,       stamento è molto vasto per cui                  mamente, in questi giorni, ha par-
Levitico, Numeri, Deuteronomio),         la Bibbia è scritta in generi let-              lato a noi per mezzo del Figlio”.
che raccontano le origini del mon-       terari molto diversi fra loro, che              Per questo possiamo concludere
do e la nascita del popolo ebraico,      vanno letti e interpretati anche                che la fede cristiana non è una
i Libri storici, che raccontano la       in modo diverso e che si rifanno a              religione del libro, come l’ebrai-
storia del popolo ebraico, i Libri       tradizioni orali diverse. Si possono            smo e l’islam, ma la religione
poetici e sapienziali e i Libri pro-     distinguere testi che si rifanno al             della Parola di Dio che si è fatta
fetici, che illustrano la presenza       genere storico, quando racconta-                “carne” nella persona di Gesù Cri-
di Dio nelle vicende terrene degli       no delle storie, o profetico, quan-             sto Figlio di Dio, come sta scritto
ebrei e il loro rapporto con Dio.        do trascrivono la predicazione dei              all’inizio del Vangelo “secondo”
Nella parte dedicata al Nuovo Te-        profeti, o legislativo, quando rac-             San Marco. Una Parola di Dio che
stamento, scritta originariamente        colgono leggi, o epistolare quando              aspetta una risposta dell’uomo.
in greco e dedicata a raccontare         raccolgono lettere inviate alle va-             La risposta di ciascuno di noi.
                                         rie comunità, o apocalittico quan-
                                         do trattano delle cose ultime.
                                         Generi letterari diversi e quindi                          I recapiti
                                         anche interpretazioni diverse. Ora                   dei Centri don Vecchi
                                         vorrei soffermarmi brevemente su
                                                                                           Don Vecchi 1: Carpenedo - viale
                                         un tema molto importante per noi
                                                                                           don Sturzo, 53 - tel. 0415353000
                                         cristiani che riteniamo che i testi
                                         contenuti nella Bibbia siano Pa-                  Don Vecchi 2: Carpenedo - via dei
                                         rola di Dio. Che significa questo?                 300 campi, 6 - tel. 0415353000
                                         Significa che la Sacra Scrittura,                  Don Vecchi 3: Marghera - via Car-
                                         fatta di parole umane, contiene                   rara, 10 - tel. 0412586500
                                         quanto Dio vuole comunicarci. In
                                         altri termini è parola umana (“se-                Don Vecchi 4: Campalto - via Or-
                                         condo” San Luca o Matteo o Marco                  landa, 187 - tel. 0415423180
                                         o Giovanni, come diciamo nella                    Don Vecchi 5: Arzeroni - via Mar-
                                         liturgia della Messa o scritta da                 sala, 14 - tel. 0413942480
                                         San Paolo o altri) che ci comunica
                                         quanto Dio vuole dirci. In questo                 Don Vecchi 6: Arzeroni - via Mar-
                                         senso è Parola di uomini che con-                 sala, 14 - tel. 0413942214
                                         tiene quanto Dio vuole comuni-                    Don Vecchi 7: Arzeroni - via Mar-
                                         carci, Parola di Dio trascritta da                sala, 14 - tel. 0413942214
                                         autori umani, “ispirati” da Dio.

                                         Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                         a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                         5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                         Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
Puoi anche leggere