La festa del Redentore - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM COPIA GRATUITA ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021 La festa del Redentore di don Gianni Antoniazzi Far festa è importante quanto lavorare e mangiare. Il popolo d’Israele aveva dedicato un giorno su sette al riposo sabbatico. Era un gesto di sapienza, compiuto per alzare lo sguardo dal lavoro e affrontare con gioia gli assil- li quotidiani. Gesù inizia la vita pubblica con 600 litri di acqua trasformata in vino. Lo fa perché si sapesse che, con lui, iniziava il tempo della gioia messianica. La sua parabola più celebre narra di un ragazzino che lascia la casa in cerca di libertà: il fratello maggio- re aveva imposto un clima di rego- le e doveri. Quando ritorna scopre che il Padre è il primo a volere la festa: ad indicare che la fede non consiste in un decalogo morale ma nella pienezza di gioia. Piuttosto: il figlio maggiore che non accetta musica e danze rischia l’esclusio- ne. Veniamo a noi. Ci hanno con- segnato la festa del Redentore. È un segno di speranza, per uscire da ogni forma di peste. Mai come in questi ultimi due anni l’appun- tamento è prezioso per la fede e più ancora a livello umano. Cer- to: essere contenti significa “stare insieme” e la variante Delta cre- sce. Serve equilibrio e sapienza. Occorre coniugare la gioia con le attenzioni sanitarie. Mentre scrivo queste righe, sento che quest’an- no il Redentore si farà: sulla bar- ca con gruppi famigliari e sulle rive col “green pass”. Sarebbe una soluzione opportuna. Animo dunque. In ogni caso si è con- tenti quando si fa felici gli altri. Ciascuno trovi la strada migliore.
Festa su prenotazione Fuochi e green pass di Matteo Riberto Dopo la pausa forzata dello scorso anno, tornano i fuochi più amati dai veneziani Stringenti le regole anti-Covid: necessaria la prenotazione per accedere alle rive Dopo il Salone Nautico e la Biennale, vaccinale (ma anche chi ha ricevuto allo spettacolo pirotecnico – si era Venezia vuole dimostrare definitiva- la prima dose da almeno 15 giorni), stabilito il tetto massimo di 20 mila mente al mondo di essere una città chi è guarito dal Covid e chi, appun- persone. Visti i numeri contingentati, sicura. Il Redentore, sotto questo to, si è sottoposto a tampone. Sarà nelle prenotazioni verrà data priorità aspetto, è una vetrina che non ha poi un Redentore «su prenotazione»: ai veneziani. Altro punto fermo è che pari e per questo, da settimane, Ca’ vanno infatti evitati gli assembra- Ca’ Farsetti incentiverà al massimo la Farsetti sta predisponendo le regole menti perché, anche se i contagi con- partecipazione in barca che consente per garantire la sicurezza nella notte tinuano ad essere bassi, le varianti di evitare gli assembramenti di centi- più amata dai veneziani. L’anno scor- – in particolare la temuta Delta, più naia di persone. Anche per le imbar- so i fuochi, causa Covid, erano stati contagiosa – sono presenti sul ter- cazioni sarà richiesta la prenotazione annullati. Quest’anno, nonostante il ritorio. Gli accessi alle rive saranno e i proprietari dei natanti dovranno timore varianti, ci saranno. Sabato contingentati e delimitati da percorsi avere una lista delle persone a bordo 10, i dettagli organizzativi non era- transennati, e le transenne saranno per consentire all’azienda sanitaria no ancora stati diffusi ufficialmente montate anche per separare i diversi eventuali indagini epidemiologiche. dall’amministrazione, concentrata settori dedicati al pubblico. Per ac- Terminata la prenotazione online, tutta sul G20. Ma diverse informa- cedere alle rive – dall’area marciana i proprietari delle imbarcazioni do- zioni sono trapelate e, a meno di alla riva degli Schiavoni, dalle Zattere vrebbero ricevere automaticamente cambi improvvisi dell’ultimo minuto, e la Salute alla Giudecca - bisognerà un documento che indicherà l’area le principali misure sono già state quindi prenotarsi; con ogni probabili- di bacino loro riservata: come ogni concordate e non dovrebbero subi- tà sul portale comunale Dime (o altre anno, infatti, saranno previste delle re stravolgimenti. Forniamo quindi piattaforme che verranno comunicate zone omogenee per tipologia di bar- le informazioni che, nel momento in dal Comune) inserendo nome, cogno- ca. Queste erano le principali infor- cui scriviamo, risultano punti fermi. me e codice fiscale. Non era ancora mazioni che erano trapelate la scorsa La principale novità – su cui appunto chiaro – almeno fino allo scorso fine settimana e che, a meno di stravol- paiono non esserci dubbi - è che per settimana – quante persone potran- gimenti o cambi repentini dell’an- vedere i fuochi dalle rive bisognerà no accedere alle rive. Sicuramente si damento dell’epidemia, dovrebbero esibire il green pass o l’esito negativo eviteranno i grandi numeri (pre-Covid essere confermate. Certo, le regole di un tampone effettuato nelle 48 ore ci si aggirava sulle 70 mila persone). previste non sono poche ma sono ne- precedenti. In partica, potrà accede- L’anno scorso – quando fino all’ulti- cessarie per garantire la maggior sicu- re alle rive chi ha completato il ciclo mo si era tentato di non rinunciare rezza possibile durante una festa che – nonostante gli ingressi contingentati – vedrà riunirsi migliaia di persone, desiderose di divertirsi e staccare dalla quotidianità dopo un anno che ha segnato tutti. L’obiettivo, oltre a dare un forte segnale di rilancio e ri- partenza, è offrire una serata spen- sierata ai veneziani, che sabato sera si ritroveranno con il naso all’insù. Il nostro settimanale Ogni settimana L'incontro è di- stribuito gratuitamente in 5 mila copie in molte parrocchie e nei posti più importanti della cit- tà. Inoltre è consultabile anche sul sito www.centrodonvecchi.org 2 ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Camminare insieme Redentore: come è cambiato di don Sandro Vigani Già nel 1800 la solennità aveva perduto molto del carattere di evento di fede per diventare soprattutto una festa profana. L’aspetto folkloristico si è sempre più acuito “Tutto era solitudine, lutto. Le case ancora Giustina Renier ad annotare: spetto ai veneziani se affermiamo riuscivan più lugubri de’ sepolcri; da “La festa continuò ad essere sempre che la festa del Redentore è soprat- per tutto respiravasi un alito morta- considerata come sacra e solenne, ed tutto un evento folkloristico, che riu- le, esalante dalle cataste d’uomini o ogni anno si costumò di rinnovarne le nisce migliaia di persone nelle barche defunti o semivivi, né v’avean brac- cerimonie. Ma in progresso di tempo o nelle calli illuminate dai flambeaux cia bastanti a togliere questi monti si meschiò alcun poco di profano. To- per mangiare e godere la vista degli di cadaveri”, scriveva la nobile vene- sto si videro le strade, le fondamen- spettacolari fuochi d’artificio nottur- ziana Giustina Renier Michiel, donna ta, i giardini empiti di quelle cucine ni divenuti famosi in tutto il mondo. di cultura e scrittrice, vissuta tra il ambulanti, e di quelle cene semplici I cibi di rito sono la pasta e fasoi, le 1700 e il 1800, sulla peste del 1576. e gaie, nelle quali nulla aveavi che sarde in saor, i bigoli in salsa, l’àne- Il governo di Venezia – aggiungeva la turbasse l’innocente piacere. Bello ra col pien e l'immancabile anguria. scrittrice – si distinse nel combatte- era il vedere brigate di artigiani, di Della festa religiosa è rimasta la ce- re il morbo, approntando le misure operai, di gondolieri colle lor mo- lebrazione presieduta dal Patriarca, sanitarie possibili e cercando di ren- gli e figlioli, frammiste a crocchi di alla quale partecipano il sindaco e dere meno dura la vita dei suoi cit- dame e cavalieri. Uguali era in tut- le altre autorità civili e militari, a tadini. Finché “il religioso Senato fe’ ti la letizia, eguali i cibi… ognuno ricordare da una parte l’antica fede concorde voto d’innalzare un Tempio approfittava con vera soddisfazione di Venezia nella misericordia del Si- nell’isola della Giudecca al Supremo d’un’uguaglianza, che accresceva la gnore, dall’altra la necessità di guar- redentore, perché facesse cessare il felicità comune”. Finché col passare dare alla vita della città in maniera flagello, aggiungendovi l’obbligo so- del tempo: “… cessò la bella solenni- spirituale. Quest’anno la festa cade lenne di portarvisi ogni anno in pro- tà... Il popolo segue sempre quelle in una situazione per certi aspetti cessione”. Fu così che venne eretto, consuetudini, il cui scopo è il diverti- simile a quella del 1576: mentre la su progetto dell’architetto Andrea mento, e le segue con tanto maggior pandemia da Covid è ancora molto Palladio, il tempio dedicato al Reden- trasporto, quant’è minor la riflessio- diffusa in alcune parti del mondo, tore e nacque la festa: ogni anno la ne, che impiega e sopra se stesso e e ha lasciato alle sue spalle più di terza domenica di luglio le autorità sopra il passato”. Già nel 1800, quin- 11.000 morti in Veneto e 130.000 in religiose e civili si recano al tempio di, la solennità del Redentore aveva Italia. Può diventare una straordi- per sciogliere il voto, lungo il ponte perduto molto del carattere di even- naria occasione per approfondire il costruito per l’occasione sul canale to di fede dal quale traeva origine, significato che ha la pandemia nel della Giudecca. Ma come è cambiata per diventare soprattutto una festa nostro rapporto con il progresso, nei secoli la festa del Redentore? E’ profana. Oggi non manchiamo di ri- la malattia, la morte, la natura… Testamento a favore della Fondazione Carpinetum La Fondazione Carpinetum ha come scopo il supporto alle persone anziane accolte nei sei Centri don Vecchi pre- senti tra Carpenedo, Marghera, Cam- palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti più fragili che vivono in città. Si so- stiene solo con le offerte e i contributi della gente di buona volontà che ven- gono tutti destinati ad azioni di be- neficienza. Per sostenerla è possibile fare testamento a suo favore: chi non avesse eredi o chi volesse comunque lasciare un legato, sappia che il suo grande gesto di generosità si tradurrà in carità concreta, per fare del bene a vantaggio del prossimo che ha bisogno. ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021 3
Sottovoce Redentore e Rsa di don Gianni Antoniazzi In queste settimane vivo in modo diviso: per lo più sono dei Don Vecchi sono tutti vaccinati, fatta qualche sin- a Gosaldo coi campi estivi dei ragazzi e dei giovani, golare eccezione. La festa del Redentore acquista per il resto del tempo lo trascorro in parrocchia, con lo queste persone un significato denso di ringraziamento. sguardo alla Fondazione Carpinetum, i Centri don Vec- Certo non siamo fuori da ogni pericolo. Non abbassiamo chi e l’associazione “Il Prossimo”. Tempo per leggere mai la guardia, ma la gratitudine a Dio è necessaria. le notizie ne resta poco. Mi pare però di aver capito che molte Rsa si sono trovate a Roma per domanda- re risarcimenti. I ritardi nelle regole sanitarie hanno infatti portato ad un numero elevato di vittime nelle comunità dove gli anziani conducono vita comune. Pare che in alcune Rsa siano stati colpiti dal Covid anche il 50% dei residenti, se non più. Sento dire che la magi- stratura sta conducendo precise indagini con l’obietti- vo di fare chiarezza caso per caso. Mi sembra che nei Centri don Vecchi di Mestre, Carpenedo, Marghera e Campalto non ci sia stata questa grave difficoltà. Ne- anche lontanamente si può paragonare la condizione della Fondazione Carpinetum con quella delle Rsa. Da noi, su 600 residenti, abbiamo avuto dei casi sporadici (in tutto 4 se non erro) e dipendenti non dalla struttura della Fondazione ma da contatti esterni. Ora i residenti In punta di piedi La gatta frettolosa Un proverbio dice pressappoco così: “La gatta fret- la pigrizia non è migliore. Anzi: oggi qualcuno aggiun- tolosa fa i gattini ciechi”. Già Esopo conosceva que- ge che la “gatta lenta rimane schiacciata dall’auto”. ste parole, anche se aveva i cani al posto dei gatti. La soluzione non è fare velocemente o con pigrizia Il significato è chiaro: la fretta e la vista buona non ma lavorare con sapienza. Veniamo a noi. In queste stanno insieme. Chi corre vede male. Badiamo bene: settimane qualcuno vorrebbe già festeggiare la fine del Covid e metterci in balia delle varianti più sini- stre. Qualche altro resta chiuso come se fuori ci fosse la morte nera. Virus in circolazione ce ne sono sem- pre stati molti. Solo il vaiolo è stato estirpato (1979). Dopo 15 mesi di pandemia si tratta di riprendere una vita prudente, senza la fretta di mescolarci in grup- po. Chi già canta vittoria rischia ancora migliaia di morti. Per contro, le visioni catastrofiche spengono la vita. Gli inglesi, per esempio, vanno forse troppo di fretta. La loro smania di libertà può trasformarsi nell’ouverture di un’opera tragica. I giapponesi inve- ce sono stati troppo lenti con le vaccinazioni e ora devono addirittura blindare anche le Olimpiadi. Come sempre la vita esige giudizio. E non solo perché c’è il Covid ma perché ogni situazione ha i suoi peri- coli e i suoi vantaggi: basta tenere gli occhi aperti. 4 ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Il bello della vita Sagre: mix di generazioni di Plinio Borghi La festa del Redentore fa ricordare anche le altre feste e sagre parimenti aggreganti Ognuna trae origine da aspetti sociali e culturali di un certo spessore: teniamoli in conto Non sono mai stato un abituale fre- indifferenti. E non mi riferisco solo a quanto già accennato, investe da quentatore di sagre (ho amici che alla parte esecutiva del programma, una parte anche la forzata collabo- non se ne perdono una nel raggio sicuramente la più importante, ma a razione fra chi persegue interessi di cento chilometri), ma ho sempre tutto il lavorio che ferve nella pre- diversi, a volte addirittura contra- convenuto che sono espressione viva parazione, durante il quale lo spirito stanti, ma che sono costretti a con- di un retaggio socio-culturale che di collaborazione necessario per ot- vivere per sopravvivere, e dall’al- spesso affonda le sue radici nella tenere il massimo della resa, tocca tro l’effetto di ritrovare seduti allo notte dei tempi o in avvenimenti livelli quantitativi e qualitativi effi- stesso tavolo vicini di casa, magari storici di una rilevanza ancora pre- cacissimi. Nelle varie occasioni lavo- non sempre in armonia fra loro. Non gnante. In genere oggi se ne coglie rative e non, ho avuto modo di se- trascuriamo, nella fattispecie, l’in- l’aspetto più folkloristico o goderec- guire alcuni processi da vicino, come terazione generazionale che tutte le cio (magna e bevi), però, se analiz- quello sviluppatosi con successo in feste e le sagre di questo tipo nor- zate attentamente, rilanciano i mo- tempi più recenti nelle varie parroc- malmente promuovono: non è facile tivi che hanno dato origine e carat- chie mestrine, ma anche dell’abban- far sì che ogni fascia d’età si senta terizzano ogni singolo avvenimento, donata sagra di San Michele per Me- attratta da una proposta comune, fossero anche semplicemente legati stre (pare che finalmente ci si decida fino al punto di essere compresenti. alla valorizzazione dei prodotti del a ripristinarla); quella storica della Ad allinearsi a questo cliché ci hanno posto (mi balza alla mente la famosa Fiera Franca di Chirignago, ancor più pensato anche i vari movimenti pre- sagra di Combai e le sue castagne) o incisiva in quanto concentrata in una senti nel territorio, partiti politici alla riproposizione di usi e costumi, località ristretta, ma con una eco a compresi, che nel corso dei tempi si dei quali altrimenti si perderebbe livello interregionale, quelle di San sono alternati nel filone, a conferma completamente memoria. L’occasio- Matteo a Mirano e della Madonna del che a volte, più che l’ideologia e lo ne della festa del Redentore a Vene- Rosario a San Donà, con le quali con- spirito di appartenenza poté la forza zia, che mai mi sognerei di relegare dividevamo i periodi di apertura o che deriva dai momenti aggreganti. a livello di sagra, anche se per certi chiusura, importanti per il terziario Purtroppo c’è sempre un pericolo in aspetti lo ricalca, mi offre lo spunto che vi ruota attorno. Altro aspetto agguato: che sugli stimoli culturali e per allargare l’ottica alle tantissime non secondario del fenomeno, che sociali prevalgano quelli di pancia, ricorrenze che ovunque annualmen- registra in primis tutta l’attività dei cioè quelli che costituiscono la par- te si celebrano e che, al di là e al giostrai, protagonisti dell’aspetto te effimera dell’offerta. Non spre- di sopra di tutte le ragioni, costitui- giocoso che prevale in queste inizia- chiamo questo potenziale e, quan- scono momenti di aggregazione non tive. Il contributo aggregativo, oltre do partecipiamo, godiamoci tutto. Domanda per entrare ai Centri don Vecchi Ai Centri don Vecchi il turnover degli appartamenti è costante. Chi pen- sasse di presentare domanda d’inse- rimento, mettendosi in lista d'attesa, può consegnarla in direzione al Cen- tro don Vecchi 2 di via dei Trecento campi a Carpenedo. Per richiedere un alloggio occorre: non avere meno di 65 anni e più di 83; trovarsi in una condizione economica modesta; es- sere normalmente autosufficienti; disporre di un garante che si assu- ma la responsabilità di intervenire qualora la persona abbia necessità di una diversa collocazione, in se- guito alla perdita dell’autonomia. ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021 5
Il punto sul Centro AAA volontari cercasi di don Armando Trevisiol Il trasferimento dei magazzini della carità dal Centro don Vecchi alla nuova struttura degli Arzeroni, che è molto più grande, ha palesato che c’è bisogno di più volontari Fin dal primo sogno dell’ipermerca- to; perché questa iniziativa di ca- Vangelo “Ama il tuo prossimo come to della solidarietà, abbiamo deciso rattere solidale esprima e realizzi te stesso”: quindi ai cristiani prati- di tentare ogni mezzo perché, in al massimo la sua potenzialità. Ho canti, scout, catecumenali, azione quello che poi si sarebbe manifesta- già in programma di riferire prossi- cattolica, S. Vincenzo, Caritas, ma to come un vero “miracolo” di ca- mamente su alcune notizie positi- pure a tutte le persone di buona vo- rattere solidale, venissero coinvolti ve, però credo più urgente dedicare lontà. Nel volantino che distribuire- tutti gli abitanti della nostra città; questo intervento ad un argomento mo, ognuno potrà mettersi diretta- credenti o non credenti, giovani o che ci preoccupa alquanto. Il tra- mente a contatto con l’associazione anziani, ossia tutte le persone che sferimento dal Centro don Vecchi “Il Prossimo”, per concordare tempi possono aiutare in qualche modo alla nuova struttura degli Arzeroni e modalità di servizio. Facciamo perché questa splendida impresa dei magazzini della carità, ha subi- quindi nostro l’appello di don Zeno abbia successo e faccia di Mestre to messo in evidenza che abbiamo Saltini, il fondatore di Nomadelfia, l’esempio di una città veramente bisogno di più volontari, perché la il quale cercò volontari per la sua solidale. Già ho scritto che sogno struttura è molto più grande e com- opera con queste parole: “Ange- che nei cartelli stradali che indica- plicata e soprattutto perché siamo li dalle trombe d’argento suonate no le vie d’accesso alla nostra città, alla vigilia del grande esodo per le l’accolta di tutti gli uomini e donne sia scritto “Mestre, Città della soli- ferie estive. La direzione dell’iper- di buona volontà, voi conoscete i darietà”. Per dar l’esempio, anch’io mercato della carità sta già distri- loro nomi, dove abitano e il numero vecchio prete, ultranovantenne, buendo un volantino col quale si dei loro cellulari, chiamateli perché mi sono messo a disposizione per invitano i concittadini ad offrire un ci aiutiamo reciprocamente a co- informare frequentemente i miei po’ del loro tempo per collaborare struire un mondo nuovo in cui ogni concittadini sulle problematiche alla gestione di questa nuova strut- cittadino fragile o in difficoltà possa che insorgono nel nostro “ipermer- tura della carità. Premetto subito trovare aiuto”. Invito quindi questi cato”, perché esso rappresenti una che non c’è bisogno di alcuna quali- angeli perché riprendano le loro soluzione quanto mai esemplare fica particolare per svolgere questo trombe d’argento affinché nell’iper- e divenga un punto di riferimento servizio e che si accettano volontari mercato aderisca un numero ab- utile anche per tutte le altre città dai 15 anni in su, maschi o femmi- bonante di volontari! Ringrazio ed del nostro Paese. Per questo mo- ne, che accettino di offrire parte attendo un gran numero di risposte. tivo mi sono offerto di interessare del loro tempo a favore dei pove- l’opinione pubblica, il più frequen- ri che ci chiedono aiuto. Facciamo N.B.: Potrete contattare il presiden- temente possibile, segnalando suc- quindi un caldo e accorato appello, te dell’associazione il Prossimo, Edo- cessi e insuccessi, tentativi più o soprattutto alle persone con le qua- ardo Rivola, al 335 8243096 oppure meno urgenti del nostro ipermerca- li penso condividiamo il monito del alla mail edoardo.rivola@gmail.com Centro Papa Francesco Vi invitiamo a visitare il Centro di So- lidarietà cristiana Papa Francesco. È un ambiente accogliente, semplice, familiare, diverso dai supermercati ai quali siamo abituati. Desidera essere un luogo di fraternità concreta: chi può dà una mano mentre chi ha biso- gno trova un soccorso. Al momento il Centro si occupa di raccogliere e di- stribuire abiti, di provvedere a mobili usati, di impiegare il cibo in prossimi- tà di scadenza, che rimane invenduto negli scaffali della grande distribuzio- ne. Il Centro offre anche alimenti a lunga scadenza che giungono da Agea e dal Banco alimentare di Verona. 6 ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Occhio sulla città Rilancio religioso e civile Lente d'ingrandimento di don Gianni Antoniazzi di Plinio Borghi Festa per i Don Vecchi Non sono rare le occasioni che talu- delle mere formalità, ma diventa Chiedo scusa ai miei lettori se qual- ne festività religiose rivestano una occasione per un rilancio dei rispet- che volta dedico questo spazio a concreta e formale valenza anche tivi ruoli religioso e civile. Specie il questioni specifiche che riguarda- sul piano civile, vuoi per l’ovvia e Redentore è diventata una buona no la vita dei Centri don Vecchi e necessaria concorrenza del potere occasione per far sintesi dei nuo- della Fondazione Carpinetum. Non locale alla riuscita delle manife- vi problemi che assillano la città e ho altri canali per parlare con tutti stazioni, vuoi perché nella maggior dai quali la Chiesa non può dichia- i residenti delle nostre strutture e parte dei casi i benefici perorati non rarsi estranea, né rinunciare al suo profitto dunque dell’Incontro che si limitano a questioni strettamente ruolo di analisi e di stimolo verso nasce anche per questo, per te- spirituali, ma investono anche pro- soluzioni che abbiano riguardo del nere un rapporto dentro i centri. blemi di carattere personale, locale bene comune. Di contro non può Vorrei fare una proposta delicata e sociale. Venezia è forse l’esempio nemmeno venir meno il suo ruolo e, per qualcuno, forse prematura. La espongo come sono capace, gli più prestigioso e autorevole di que- naturale che è quello di affranca- interessati ci pensino con calma e sta convergenza: non esiste nella re la festa dagli aspetti folkloristi- mi facciano sapere la loro opinione sua storia alcuna distonia fra l’azio- ci per far emergere il preminente in qualche modo. Si tratta di que- ne della Chiesa e l’operato dei rap- peso spirituale, al quale sono legate sto. Dopo un periodo molto lungo presentanti della Serenissima, tanto le vicende storiche e quelle attuali. di isolamento, avevamo promesso che la stessa formalizzazione dei Il confronto in certe fasi ha raggiun- di fare insieme una festa coi re- vari voti è stata opera dei rispetti- to un livello di qualità e d’incisività sidenti dei Centri, qualora fosse vi Dogi, seriamente preoccupati del veramente interessanti. Mi riferisco stato possibile. Certo: il Covid proprio popolo, naturalmente assi- in particolare al periodo di compre- non è affatto superato. Tuttavia stiti, sostenuti e guidati da chi ave- senza del patriarca Scola da una l’estate aiuta a stare all’esterno, a va la cura delle anime. Questo ha parte e del sindaco Cacciari dall’al- tenere le distanze e ad osservare impegnato nei secoli entrambe le tra. Senza nulla togliere alla valen- alcune regole sanitarie. Non solo: realtà, anche dopo il tramonto dei za di tutti gli altri confronti, fu un i residenti dei centri sono pratica- mente tutti vaccinati. Propongo fautori, le quali si sentono ancora esempio di alto profilo per entram- dunque di pensare ad una festa da vincolate al rispetto degli obblighi be le parti e basta andarsi a rilegge- fare insieme, offerta dalla fonda- assunti a suo tempo. Tanto accade re i rispettivi interventi per averne zione Carpinetum, in una serata non solo per gli aspetti votivi, ma conferma. Come deve rispondere prima della fine di agosto. Non pure in altri più legati alle tradizio- la parte civile ai richiami senza es- serve pensare a chissà quale even- ni, come lo sposalizio col mare il dì sere o sentirsi subalterna? Non ar- to mondano. Basterebbe studiare dell’Ascensione o la recente conse- roccandosi e favorendo il confronto il modo esatto per stare insieme gna al Patriarca dell’anello piscato- nel merito. Ed è quello che succes- in modo gioioso. Mi incaricherei rio a San Pietro di Castello. Ebbene, se allora e sta succedendo ancora io stesso di sviluppare una propo- tutto ciò non resta mai nell’alveo oggi, con tanto rispetto e umiltà. sta sostenibile anche davanti alle autorità sanitarie. Per esempio, potremmo seguire le indicazioni osservate dal comune di Venezia in occasione dl Redentore: tutti i vaccinati possono partecipare con gioia alla festa e trasmettere un senso di gioia e di speranza per il futuro. Dico questo perché ricor- do a chi ne sa sempre una pagi- na più del libro che noi non siamo una Rsa ma semplici condomini ad alta protezione e dunque dob- biamo prestare attenzione anche a come possiamo incontrarci fra residenti. Che ve ne pare? Spero che la proposta sia compresa nel modo più benevolo e più sereno. ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021 7
Pensieri a voce alta Tra miti e cadute di Federica Causin Quando vado alla ricerca di spun- in un mondo molto esposto, dove il e la spiaggia non è accessibile per ti per scrivere, leggo tanto sul web confine tra il personaggio pubblico e chi si muove in carrozzina. Per lui (ovviamente avendo cura di verifi- la persona diventa sempre più sotti- il mare è una meta irraggiungibile, care la fonte delle notizie), tuttavia le e dove l’apparire prende spesso il un’immagine distante che vede dal- devo ammettere che mi piace ancora sopravvento, lei se n’è andata in si- la strada, come fosse una cartolina. molto stringere tra le mani la rivista lenzio, con lo stesso garbo e la stes- La seconda riguarda un papà che ha cartacea. Il vero relax è sentire le sa discrezione con cui ha vissuto. E’ visto negare alla sua bambina con la pagine tra le dita, un piacere acuito entrata ed è rimasta a lungo nella sindrome di Down l’accesso al “baby senz’altro dal bisogno di staccare lo casa e nel cuore di molte famiglie, club” di un villaggio turistico. Gli sguardo dal video del computer. Mi compresa la mia. Mia cugina, che animatori si sono rifiutati di acco- capita spesso di riporre il settima- nel 1971 aveva poco più di tre anni, glierla perché non si ritenevano pre- nale o il mensile in questione, dopo era una sua piccola ammiratrice e parati, nonostante lui avesse speci- aver letto gli articoli che m’incurio- ha proposto il nome Raffaella a mia ficato che sua figlia non necessitava sivano di primo acchito, per sfogliar- mamma che era incinta di me, ma di assistenza particolare e si fosse lo di nuovo a qualche settimana, o non sapeva di aspettare due gemel- offerto di rimanere per supportar- a volte addirittura a qualche mese le. E così siamo arrivate noi, Federi- li. Come spiegare alla piccola che di distanza, scoprendo pezzi ai quali ca e Raffaella, anche se lei purtrop- suo fratello gemello poteva andare non avevo dedicato la giusta atten- po è volata in cielo il giorno dopo a giocare e lei no? Mi ha indignato zione. Quel pizzico di stupore, dato la nostra nascita. Ho ascoltato tante constatare che per qualcuno l’inclu- da uno sguardo diverso, regala sem- volte l’aneddoto del nome scelto per sione è ancora soltanto una parola. pre alla lettura un sapore inaspet- affetto verso la “Raffa nazionale”. La storia con cui vorrei concludere è tato. Questa settimana ho deciso Viene sempre raccontato con grande una di quelle che ho definito “risco- di proporvi alcuni fatti di attualità tenerezza e con un sorriso, un ricor- perte” e parla di uno sceneggiatore e una “storia riscoperta” che mi do dolce che “accarezza” un dolore che, durante la pandemia, non po- hanno fatto riflettere. Una sorta di silenzioso, mai sopito. Le altre due tendo fare il suo mestiere, ha dato “viaggio nei pensieri”, e in qualche storie che mi hanno colpito parla- vita al progetto “Come si scrive una caso nei ricordi, che mi auguro sarà no d’estate e di vacanze, però mi grande storia”: lezioni gratuite di gradevole da leggere. Proprio men- hanno lasciato l’amaro in bocca. La narrazione in cambio di donazioni tre stavo per mettermi all’opera, ho prima ha per protagonista una mam- ad associazioni di volontariato, cen- appreso dal telegiornale della morte ma che ha portato i suoi bambini al tri antiviolenza e organizzazioni non di Raffaella Carrà e, al di là del di- mare, però soltanto il più piccolo ha governative. È riuscito a raccogliere spiacere per la scomparsa di un’ico- potuto andare a bagnarsi i piedini, più di 80 mila euro, lo splendido frut- na della televisione, ho pensato che perché suo fratello ha una disabilità to di un tempo che sembrava sterile. Il nostro aiuto è rivolto a tutti Molti pensano che i generi alimentari, la frutta e la verdura, i mobili, gli indu- menti e gli oggetti per la casa, distri- buiti al Centro Papa Francesco, siano destinati esclusivamente ai senza tet- to, ai disperati e ai mendicanti. In re- altà tutto ciò che viene raccolto e che si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica, destinata ai costi di gestio- ne, è a disposizione di chiunque abbia una difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavorato- ri con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! 8 ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Viaggio nel tempo I cerchi nel grano di Adriana Cercato Chi non è incuriosito dall' enigma dei no anche parecchie architetture sacre logia avrebbe la capacità di insinuarsi cerchi nel grano, ovvero quei cerchi della cristianità, i mausolei ottagonali a livello sottile, ma profondo, nell’in- che compaiono all’improvviso nei del mondo arabo, la cupola ottagona- conscio umano, modellando il suo inti- campi di cereali, in cui le piante ap- le del Brunelleschi, e via dicendo. La mo secondo le leggi del Creatore. Tale paiono appiattite in modo uniforme stessa piazza San Pietro, cuore della sapere ci conduce all'interno di un formando figure geometriche ben vi- cristianità, riporta - sulla pavimenta- viaggio, dove ogni uomo si rende con- sibili dall'alto? Recentemente ho let- zione - 8 direzioni, con un diametro to di far parte di una famiglia cosmica to un interessante libro che propone di 240 mt, pari alle tre ottave sopra contenuta in un universo vivente, che un’interpretazione del fenomeno (ne- citate. I Maya avevano costruito il loro è perfetta armonia. Ma c’è di più! Chi gli anni ne sono state avanzate mol- calendario utilizzando il concetto del- ha disegnato i cerchi nel grano sembra tissime; noi ci soffermiamo su una es- le Ottave. Secondo l'autore del libro, avere una forte responsabilità circa il sendo impossibile riassumerle tutte). l'universo non è altro che l’interazio- nostro destino e ci contatterebbe per Secondo l'autore sembra che i cerchi ne di vibrazioni cosmiche; la materia fornirci gli insegnamenti necessa- nel grano siano in grado di riprodurre sarebbe quindi una sorta di
Proverbi africani I tradimenti di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano Tradire è porre in atto un meccani- rai tradito” (Haoussa, Nigeria) (Negli tori di solito hanno la doppia faccia smo psicologico o razionale di rinne- affari, le persone che tradiscono di o, come si dice in Calabria, “lavarsi go o rifiuto di un impegno preceden- più sono i più stretti collaborato- la faccia”. “Un tale vi inganna con il temente preso, con conseguenza di ri). Bisogna essere prudenti con le suo sorriso, interiormente vi taglia causare danno alla vittima del tradi- persone più intime. “Il fuoco che ti a pezzi” (Baoulè, Costa d’Avorio). E’ mento. Il traditore altera, modifica brucerà è quello al quale ti riscal- meglio fidarsi delle cose materiali, il suo atteggiamento nei confronti di quotidianamente” (Basuto, Sud piuttosto che delle persone che pos- della sua radice vitale più essen- Africa) e uno simile, che dovrebbe sono tradirti. “Un cattivo bosco vale ziale: la ragionevolezza. Da quello valere anche per gli uomini (!) “Una più di un genero” (Hutu, Rwanda). slancio, egli tradirà anche le proprie donna indegna è peggio di un nemi- Spesso si dice che i propri insucces- radici culturali, le proprie tradizioni, co mortale” (Hutu, Burundi). A vol- si sono colpa del tradimento, cioè usi e costumi, la propria umanità, la te qualcuno ti mette una trappola non si riconosce i propri sbagli; ci si propria patria, il suo paese, la pro- davanti, mentre tu stai conducendo sente sempre vittima di un complot- pria integrità morale…Ad essere ca- degli affari insieme (vedi la politi- to (vedi politica italiana) “La pulce, paci di tradimento sono le persone ca italiana, quella dei due forni) uccisa dal fulmine, dice: sono vitti- più vicine: i parenti, gli amici, i ge- “Mentre mi mandi a cercare l’acqua ma di un complotto” (Mossi, Burkina nitori, la propria famiglia, il proprio per te, ecciti il leone contro di me” Faso). Spesso chi chiacchiera troppo coniuge, i collaboratori professionali (Basonge, Congo RDC) Si è sempre può tradire involontariamente quelli più vicini…Questo tipo di tradimen- sorpresi dal tradimento di un col- della sua famiglia (non dirlo a nessu- to è figlio della maliziosa astuzia, laboratore, non ce lo si aspettava. no, mi raccomando, e dopo 5 minuti dell’inganno, dell’odio, dell’invidia o “Scoprirai che un amico ti ha messo lo sa tutto il paese). “il chiacchie- della gelosia. Potrebbe anche por- in imbarazzo, soltanto quando ti ci rone racconta pure il posto dove tare all’attentato alla vita della per- ritroverai” (Toma, Guinea) e uno suo padre avrebbe ucciso qualcuno” sona che si vuol tradire. Si tradisce simile “Come l’erba dietro la casa, (Ngambay, Ciad). E poi: colui che con la parola e con gli atti concreti. il tuo amico intimo mira la tua vita frequenta troppo le grandi persona- Per cui si consiglia di frenare bene o la tua morte” (Mende, Sierra Leo- lità è esposto al tradimento degli al- la propria lingua, di saper bene ne). E un altro “Il serpente che mor- tri (invidia, gelosia). “Quando si pas- cosa dire, a chi dirlo, come e quan- de con la testa è malmenato dalla sa troppo tempo alla corte, si finisce do dirlo. Non si tradiscono sempre coda” (Basonge, Congo RDC). Chi ti col tradire il proprio amico” (Bateke, altre persone. Si può tradire anche tradirà, è sempre quello che è vi- Congo Brazzaville). Infine, si dice in se stessi con le proprie imprudenze cino a te. “L’insetto che mangia il swahili “Hakuna siri ya watu wawi- ed ingenuità. E voilà les proverbes. fagiolo è quello che è dentro il fa- li ao watatu” (nessun segreto tra “Fai tu stesso i tuoi affari e non sa- giolo” (Luluwa, Congo RDC). I tradi- due o tre persone). (103/continua) L’editrice L’incontro La nostra editrice pubblica anche: Sole sul nuovo giorno, un quaderno mensile utile per la meditazione quotidiana; Il messaggio di Papa Francesco, settimanale che riporta i passaggi più importanti dei di- scorsi tenuti dal Pontefice; Favole per adulti, quindicinale di racconti di fantasia con una finalità morale; Il libro delle preghiere, delle verità e delle fondamentali regole mora- li per un cristiano, edito in 8 mila copie. Il settimanale è pubblicato in 5 mila copie in distribuzione gratuita in tutta la città, ma può essere letto anche con la versio- ne digitale scaricabile dal sito in- ternet www.centrodonvecchi.org 10 ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021
Per trasparenza Per il Centro di solidarietà Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene La signora Zorzi ha sottoscritto I nipoti della defunta Alda un’azione, pari a € 50, in Mezzalira hanno sottoscritto 5x1000 memoria di suo padre Aldo quasi mezza azione, pari a € 20, Un modo concreto per aiutare e di tutti i defunti della sua per onorare la memoria della famiglia. loro zia. Molti già cominciano con la dichia- razione dei redditi. Ricordiamoci della scelta del 5x1000. Non sono La signora Giovanna Miele Molin La moglie del defunto cifre stellari ma ugualmente pre- ha sottoscritto mezza azione Giandomenico Boscolo, in ziose. Con 5 pani e 2 pesci Gesù abbondante, pari a € 30, per occasione del decimo anniversario ha sfamato una folla. Il 5x1000 non onorare la memoria di due suore: della morte del marito, ha costa niente e sostiene la Fonda- suor Angela e suor Michela che sottoscritto quasi mezza azione, zione Carpinetum. Si tratta di uno hanno ben meritato presso i pari a € 20, per onorarne la strumento gratuito che lo Stato Centri Don Vecchi. memoria. italiano mette nelle nostre mani. Al momento di fare la nostra di- È stata sottoscritta quasi La signora Cristofoletti ha chiarazione dei redditi, possiamo mezza azione, pari a € 20, per sottoscritto un’azione, pari a € indicare nell’apposita casella a onorare la memoria dei defunti 50, per onorare la memoria del quale ente destinare il contributo. delle famiglie Franceschin e marito. Tre possibilità di scelta Bergamo. Se credete opportuno il lavoro fat- I due figli della defunta Iride to con gli anziani e le famiglie in Il marito della defunta Sandra, in Cialdi hanno sottoscritto quattro difficoltà proponiamo di dare il occasione del sesto anniversario azioni, pari a € 200, per onorare 5x1000 alla Fondazione Carpinetum della morte della moglie, ha la memoria della loro cara dei Centri don vecchi: codice fisc. sottoscritto un’azione, pari madre. 94064080271. Se invece preferite a € 50, per onorarne la cara sostenere i bambini si può aiutare il memoria. La signora Lazzarin ha Centro Infanzia Il Germoglio che da sottoscritto, come ogni mese, più di 100 anni si occupa della for- mazione e della crescita dei bam- Una signora ha sottoscritto due un’azione, pari a € 50, in bini in via Ca’ Rossa: codice fisc. azioni, pari a € 100, per onorare suffragio di suo marito Renzo. 90178890274. Da ultimo invece, per la memoria dei suoi defunti. chi ritiene di sostenere le donne in È stata sottoscritta quasi mezza difficoltà da secoli c’è l’Associazione La nipote della defunta Tersilla azione, pari a € 20, in memoria Piavento: codice fisc. 90017970279. Castellaro, in occasione della di Caterina, Mansueto, Mario e Come destinarlo morte della sua vecchia e di tutti i defunti della famiglia carissima zia, ha sottoscritto due Venturini. Se compili il Modello 730 o il Modello azioni, pari a € 100, per onorarne Redditi, nel riquadro “Sostegno del la memoria. La figlia del defunto Roberto, volontariato…” firma e scrivi il codi- in occasione del trigesimo ce fiscale dell'ente prescelto. Se non sei tenuto a presentare la dichia- La signora Liliana Pialli, in della morte di suo padre, ha razione dei redditi puoi comunque occasione del suo novantesimo sottoscritto un’azione, pari a € donare il tuo 5x1000: nella scheda compleanno, ha sottoscritto quasi 50, per onorarne la memoria. fornita insieme alla Certificazio- mezza azione, pari a € 20. ne Unica dal tuo datore di lavoro La signora Campigli ha o dall’ente che eroga la pensione, I tre figli del defunto Elio Ranzato sottoscritto quasi mezza azione, firma nel riquadro “Sostegno del hanno sottoscritto tre azioni, pari a € 20, in memoria di suo volontariato…” e scrivi nel riquadro pari a € 150, per onorare la cara marito Orfango. il codice fiscale dell'ente prescelto. memoria del loro padre. Inserisci la scheda in una busta chiu- Una persona ha sottoscritto sa e scrivici “Destinazione 5x1000 Ir- I familiari dei defunti Vittorio e un’azione, pari a € 50, in pef” insieme al tuo cognome, nome e codice fiscale, consegnala poi gra- Fabio hanno sottoscritto quasi memoria dei defunti della sua tuitamente ad un ufficio postale, al mezza azione, pari a € 20, in loro famiglia: Adele, Maria, Giuseppe, Caf oppure al tuo commercialista. suffragio. Alfonso e Concettina. ANNO 17 - N° 29 / Domenica 18 luglio 2021 11
Il punto di vista I testi sacri per i cristiani di don Fausto Bonini I testi che noi cristiani consideria- la vita di Gesù e della comunità Senza dimenticare, fra l’altro e mo sacri sono raccolti in un unico cristiana primitiva, sono raccolti questa è la cosa più importante, volume, la Bibbia, parola greca i quattro Vangeli (Matteo, Mar- che la Parola di Dio per eccellenza plurale che significa “libri”, per- co, Luca, Giovanni), gli Atti degli è Gesù Cristo, perché Gesù Cristo ché si tratta di un insieme di 73 apostoli, che contengono la storia è il “Verbo” di Dio, cioè la “Paro- piccoli libri, suddivisi in Antico Te- delle prime comunità cristiane, le la” di Dio che “si è fatta carne”, stamento (46 libri) e Nuovo Testa- Lettere apostoliche, in particolare come sta scritto all’inizio del Van- mento (27 libri). Il nostro Antico quelle di San Paolo, e l’Apocalis- gelo di Giovanni e anche all’inizio Testamento coincide solo parzial- se, la visione delle cose ultime. della Lettera agli Ebrei: “Dio che mente con quello degli Ebrei ed è Ovviamente il periodo di tempo aveva già parlato nei tempi anti- suddiviso in quattro parti in base della composizione di tutti questi chi molte volte e in diversi modi ai al contenuto: il Pentateuco, cioè i testi dell’Antico e del Nuovo Te- padri per mezzo dei profeti, ulti- primi cinque libri (Genesi, Esodo, stamento è molto vasto per cui mamente, in questi giorni, ha par- Levitico, Numeri, Deuteronomio), la Bibbia è scritta in generi let- lato a noi per mezzo del Figlio”. che raccontano le origini del mon- terari molto diversi fra loro, che Per questo possiamo concludere do e la nascita del popolo ebraico, vanno letti e interpretati anche che la fede cristiana non è una i Libri storici, che raccontano la in modo diverso e che si rifanno a religione del libro, come l’ebrai- storia del popolo ebraico, i Libri tradizioni orali diverse. Si possono smo e l’islam, ma la religione poetici e sapienziali e i Libri pro- distinguere testi che si rifanno al della Parola di Dio che si è fatta fetici, che illustrano la presenza genere storico, quando racconta- “carne” nella persona di Gesù Cri- di Dio nelle vicende terrene degli no delle storie, o profetico, quan- sto Figlio di Dio, come sta scritto ebrei e il loro rapporto con Dio. do trascrivono la predicazione dei all’inizio del Vangelo “secondo” Nella parte dedicata al Nuovo Te- profeti, o legislativo, quando rac- San Marco. Una Parola di Dio che stamento, scritta originariamente colgono leggi, o epistolare quando aspetta una risposta dell’uomo. in greco e dedicata a raccontare raccolgono lettere inviate alle va- La risposta di ciascuno di noi. rie comunità, o apocalittico quan- do trattano delle cose ultime. Generi letterari diversi e quindi I recapiti anche interpretazioni diverse. Ora dei Centri don Vecchi vorrei soffermarmi brevemente su Don Vecchi 1: Carpenedo - viale un tema molto importante per noi don Sturzo, 53 - tel. 0415353000 cristiani che riteniamo che i testi contenuti nella Bibbia siano Pa- Don Vecchi 2: Carpenedo - via dei rola di Dio. Che significa questo? 300 campi, 6 - tel. 0415353000 Significa che la Sacra Scrittura, Don Vecchi 3: Marghera - via Car- fatta di parole umane, contiene rara, 10 - tel. 0412586500 quanto Dio vuole comunicarci. In altri termini è parola umana (“se- Don Vecchi 4: Campalto - via Or- condo” San Luca o Matteo o Marco landa, 187 - tel. 0415423180 o Giovanni, come diciamo nella Don Vecchi 5: Arzeroni - via Mar- liturgia della Messa o scritta da sala, 14 - tel. 0413942480 San Paolo o altri) che ci comunica quanto Dio vuole dirci. In questo Don Vecchi 6: Arzeroni - via Mar- senso è Parola di uomini che con- sala, 14 - tel. 0413942214 tiene quanto Dio vuole comuni- Don Vecchi 7: Arzeroni - via Mar- carci, Parola di Dio trascritta da sala, 14 - tel. 0413942214 autori umani, “ispirati” da Dio. Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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