Cosa fare in casa? - Il Centro Don Vecchi

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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020

Cosa fare
in casa?
di don Gianni Antoniazzi

Ci chiedono di rimanere in casa.
Farlo non è impossibile, anche per-
ché noi Italiani siamo legati all’abi-
tazione più di altri popoli. Quando
però ci confinano dentro una di-
mora per un lungo periodo le cose
cambiano e ci pare di essere in pri-
gione. Come ingannare il tempo? Ci
raccomandano gli esercizi fisici e
la pulizia accurata degli ambienti.
Giusto. Per molti è anche l’occa-
sione buona per leggere un libro:
alimenta la mente e spalanca le
porte alla sapienza. A casa c’è chi
coltiva la passione dell’arte o della
musica: insomma, volendo, ci può
essere una vita piena anche se, per
qualche tempo, lo spazio è ristret-
to. C’è però un’attività più preziosa
di altre. Nei primi secoli di cristia-
nesimo, i monaci del deserto e i fi-
losofi eremiti insegnavano l’arte di
habitare secum, che consiste nella
ricchezza dello “stare con se stes-
si”. Il corpo, circondato dal silenzio,
svela le ricchezze più profonde del
nostro essere umano. La situazio-
ne di deserto diventa una sorta di
profezia di sapienza e di umanità.
Questo esercizio, così lontano dalla
nostra cultura italiana impastata di
sole e di compagnia, va ben com-
preso. Non è una fuga dagli altri ma
una ricchezza che fortifica le rela-
zioni. L’esercizio di introspezione
diventa più facile tenendo in mano
il testo dei Vangeli: nessuno ci co-
nosce come chi ci ha pensati da
sempre. Stare in casa diventa l’oc-
casione per conoscere se stessi, è
il momento propizio per far cresce-
re la sapienza nel nostro occiden-
te, da secoli scalzato da se stesso.
Liberi con i libri

                       Tempo di leggere
                       di Daniela Bonaventura

La lettura è un’alleata in questi giorni: ci permette di viaggiare standocene sul divano
Tra capolavori e grandi classici, proponiamo alcuni scritti “minori” scovati da un’amica
In questi giorni di riposo forzato, ab-    to sulla Toscana, regione dell’autore.    Grobéty Anne-Lise
biamo tutti più tempo per leggere.         Alcune caratteristiche generali sono      Il tempo delle parole sottovoce
Avrei voluto contattare conoscenti         sicuramente comuni in tutta l’Italia,     In uno sfondo sereno e tranquillo si
che lavorano in libreria per dare qual-    quel che è certo è che la Befana ha       svolge la vicenda di questo romanzo
che consiglio di lettura ma ho preferi-    origini antichissime. Si parla anche      breve dalla prosa lirica e curata, dolce-
to rendere omaggio a Marina Monego,        di una parentela della Befana con la      mente evocativa, permeata da un sen-
scomparsa prematuramente pochi             strega, che a sua volta proviene dalla    so di nostalgia struggente. È la storia
giorni fa. Cresciuta nella parrocchia      fata del paganesimo, una figura non        di un’amicizia tra due bambini, Oskar
di Carpenedo, sposata con Daniele e        necessariamente buona. La ricorren-       e Benjamin, e, in parallelo, tra i loro
mamma di Francesco ed Elena, era           za della Befana in verità si sovrap-      due padri, anche loro cresciuti insie-
persona di rara intelligenza, dedita       pone nella tradizione cristiana a una     me, amici da una vita. Niente sembra
al volontariato, è stata catechista per    festa religiosa importantissima, l’Epi-   turbare l’infanzia serena dei due bam-
diversi anni. Tra le sue tante attività    fania. La parola stessa Befana deriva     bini, che si sentono al sicuro, finché
Marina collaborava con il sito Lanke-      dal greco Epiphània (manifestazione),     non inizia il “tempo delle parole sot-
nauta che si occupa di recensire il        epifanìa, befanìa, befana. Nel libro      tovoce”, il tempo oscuro del nazismo.
meglio della letteratura considerata       – breve ma concentrato – Lapucci ri-      Allora gli adulti sussurrano, perché
minore. Ho scelto due sue recensioni;      cerca molti collegamenti simbolici        sanno che non è più possibile parlare
per conoscere altri libri sconosciuti      sulla figura della Befana e non manca      liberamente, ma una voce si leva più
ma decisamente interessanti provate        d’inserire notizie davvero curiose, ad    alta e più forte delle altre, sbraitando
a vedere il sito https://lankenauta.it.    esempio sulla casa della Befana o su      dalla radio. I bambini non capiscono
                                           quel che la vecchina fa durante tutto     bene quello che dice, vedono compa-
Lapucci Carlo                              il resto dell’anno. L’impressione è che   rire le svastiche un po’ ovunque e poi
La Vecchia dei camini                      in questo caso le neanche 50 pagine       si accorgono che, attorno a loro, l’at-
“La Befana vien di di notte. con le        del libro siano decisamente insuffi-        mosfera cambia, bandiere e parate si
scarpe tutte rotte, con le toppe alla      cienti per dare un quadro completo        moltiplicano insieme a intolleranza e
sottana, viva viva la Befana”. Credo       della tradizione dell’Epifania. Può       odio verso Oskar e tutto il suo popolo.
che tutti da bambini abbiamo aspet-        essere utile però a spiegare qualcosa     Iniziano gli insulti, le discriminazioni,
tato, nella notte tra il 5 e il 6 genna-   della Befana a figli e nipoti, in modo     l’emarginazione. Alla famiglia di Oskar
io, il passaggio della Befana. Il libro    che siano consapevoli delle tante im-     verrà ordinato di traslocare in un quar-
di Lapucci, pur fornendo numerose          plicazioni di questa figura, che si sta    tiere riservato, tutto in breve precipi-
notizie sulla Befana, risulta incentra-    riducendo a un fantoccio porta-regali.    terà verso il noto e terribile epilogo.
                                                                                     I personaggi di questo libro hanno lo
                                                                                     sguardo limpido e sincero di chi crede
                                                                                     nell’amicizia al di là di qualsiasi confi-
                                                                                     ne e di chi è disposto a sacrificare se
                                                                                     stesso per un amico. Lo stile è perva-
                                                                                     so di grazia e tenerezza nell’affronta-
                                                                                     re un argomento così impegnativo e,
                                                                                     purtroppo, sempre attuale, visto che i
                                                                                     pregiudizi razziali e le discriminazioni
                                                                                     sono sempre in agguato nella Storia.

                                                                                          Il nostro settimanale
                                                                                      Ogni settimana L'incontro è di-
                                                                                      stribuito gratuitamente in 5 mila
                                                                                      copie in molte parrocchie e nei
                                                                                      posti più importanti della cit-
                                                                                      tà. È consultabile anche sul no-
                                                                                      stro sito www.centrodonvecchi.org

2                                                                                          ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020
Da sapere

                             Musei e flessioni
                             di Matteo Riberto

Il benessere, dicevano già gli antichi, dipende dalla cura coordinata di corpo e mente
Da una visita guidata agli Uffizi di Firenze ad alcuni esercizi per mantenersi in forma
Non è facile rimanere a casa. E                                                       Il mio consiglio è di iniziare dopo la
nemmeno divertente. Il rischio è di                                                   colazione con qualche esercizio di
naufragare in cattivi pensieri. Per                                                   allungamento e respirazione. Pos-
questo è importante trovare attivi-                                                   siamo iniziare sdraiandoci in posi-
tà stimolanti: per la mente e per il                                                  zione supina sul pavimento, posi-
corpo. Mens sana in corpore sano                                                      zionando un cuscino sotto la testa
(una mente sana in un corpo sano)                                                     all’occorrenza, mantenendo le gi-
prescriveva già il poeta romano                                                       nocchia flesse e i piedi appoggiati al
Giovenale. E se la massima è giunta                                                   pavimento. Da questa posizione ap-
fino a noi, un fondo di verità pro-                                                    poggiamo una mano sopra l’ombeli-
babilmente c’è. Ecco allora alcuni                                                    co e una sopra il petto, ed iniziamo
consigli per il benessere e il piacere                                                a respirare cercando nella fase di
di mente e corpo. Partiamo dai mu-                                                    inspirazione di gonfiare la pancia e
sei. Sì dai musei. Come si possono                                                    di sgonfiarla durante l’espirazione.
visitare se non si può uscire di casa?                                                Concentriamoci a non gonfiare il to-
Alcuni, proprio in queste settimane,                                                  race, ed eseguiamo l’esercizio per
hanno caricato sul loro sito delle                                                    un paio di minuti. Una volta presa
video-visite guidate che accompa-                                                     confidenza col gesto possiamo ripe-
gnano lo spettatore, comodamen-                                                       terlo allargando le braccia e pog-
te seduto davanti al computer, tra           da svolgere dal balcone o da dietro      giandole al pavimento, in modo da
stanze, quadri e tesori. È possibile         la finestra. E oltre alla mente, è an-    allungare ulteriormente la muscola-
visitare, tra gli altri, la Pinacoteca       che fondamentale curare il fisico.        tura degli arti superiori.
di Brera, la Galleria degli Uffizi, i          Nicolò Favaretto, personal trainer e
Musei Vaticani. E dopo una visita            massoterapista, ci spiega il perché      E per il pomeriggio?
ai musei, perché non perdersi nel-           dandoci anche qualche piccolo con-       Consiglierei un’attività più intensa,
la vastità del patrimonio Unesco?            siglio.                                  volta a mantenere tonica la musco-
L’Organizzazione ha infatti conces-                                                   latura e promuovere la circolazione
so libero accesso alla biblioteca di-        Quanto è importante fare attività        sanguigna. Ci posizioniamo quindi in
gitale mondiale. Collegandosi al sito        fisica in questo momento in cui           posizione eretta mantenendo i pie-
https://www.wdl.org è quindi pos-            siamo costretti a casa?                  di ad una distanza uguale alla lar-
sibile accedere a mappe, testi e             L’attività fisica gioca un ruolo fon-     ghezza delle spalle e, posizionando
filmati delle biblioteche del piane-          damentale anche dal punto di vista       una sedia dietro a noi, proviamo a
ta. Per chi volesse invece qualcosa          psicologico. Ritagliare qualche mo-      sederci cercando di mantenere in-
di più “particolare” consigliamo la          mento al giorno per noi stessi au-       variata la distanza tra le ginocchia
caccia agli uccelli, rigorosamente           menta nell’organismo il livello di en-   e cercando di scendere lentamente.
senza armi. Il Museo di Storia Na-           dorfine, sostanze chimiche prodotte       Una volta seduti, senza poggiare la
turale e Associazione Venezia Bir-           nell’encefalo che riducono il dolore     schiena o darsi lo slancio, torniamo
dwatching, invita infatti a segnalare        e inducono un senso di benessere.        in posizione eretta concentrandoci.
la presenza degli uccelli selvatici          Di conseguenza, l’attività fisica può     Eseguiamo l’esercizio 8/10 volte.
raccogliendo foto e video da inviare         migliorare l’umore, riuscendo perfi-      Ovviamente questi sono due sem-
a mauro.bon@fmcvenezia.it indi-              no a mitigare i sintomi della depres-    plici esercizi, non delle schede di
cando la specie e il luogo dell’avvi-        sione.                                   allenamento che si possono trovare
stamento. Un progetto di censimen-                                                    semplicemente su youtube, ma se
to nato prima dell’emergenza, ma             Ci dici due esercizi che anche chi       effettuati ogni giorno portano già
che può essere un’attività perfetta          non è giovane e sportivo può fare?       importanti benefici.

ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020                                                                                  3
Sottovoce

                      I vantaggi della serenità
                      di don Gianni Antoniazzi

In questo periodo di fatica e di           coltà, così che quando esse arriva-              cina. Le quattro stagioni di Vivaldi
disagio, non serve arrabbiarsi né          no, noi rischiamo di soccombere,                 portano un notevole rilassamento:
stare in continua agitazione. Que-         pur avendo le energie per supera-                perché non approfittarne? I Van-
sti sentimenti infatti fanno scat-         re gli ostacoli. La serenità e la di-            geli trasmettono un orizzonte di
tare l’allarme nel nostro sistema          stensione invece favoriscono molto               speranza. Di nuovo e sempre in-
neuro-vegetativo; se coltiviamo i          il successo: la scioltezza del corpo             vito a leggere un capitolo al gior-
sentimenti di difesa, attacco e fuga       e dell’animo sono la prima medi-                 no: medicina potente e gratuita.
scateniamo l’adrenalina e il corti-
solo mettendo in forte stress il si-
stema immunitario. Meglio trovare
uno stato di serenità e armonia,
con una telefonata a persone ami-
che, aprendo le porte dell’animo
alla pace e al perdono. Si tratta di
ritrovare la giusta centralità di se
stessi e di saper porre equilibrio
nel nostro animo. Queste attività
producono neurotrasmettitori stra-
ordinari: la serotonina e le endor-
fine, sostanze che fanno vedere il
mezzo bicchiere pieno quando ci
sono e mezzo vuoto quando man-
cano. L’ansia e il linguaggio mesco-
lato con cupi presagi anticipano e
amplificano enormemente le diffi-

In punta di piedi

Basta un click
                      L’incontro e lettera aperta vengono composte e stampate regolarmente, ogni setti-
                      mana. Non possono però essere facilmente diffuse in tutti i luoghi dove prima ve-
                      nivano distribuite: in alcuni casi le attività sono chiuse, ma in linea più generale è
                      necessario che anche noi rispettiamo la regola di restare a casa. Bisogna allora im-
                      parare a trovare i due settimanali in internet. Per farlo basta andare sul sito della
                      parrocchia di Carpenedo o su quello dei Centri don Vecchi. Si può scrivere sul motore
                      di ricerca (per esempio Google) “Lettera aperta Carpenedo” oppure “L’Incontro Me-
                      stre” e già subito, fra i primi risultati della ricerca, si trova il modo per scaricare i
                      due giornali. Chi è capace di farlo lo insegni anche agli amici e ai parenti e mandi il
                      link alle persone conosciute: anche questo è un gesto di carità per sentirci un poco
                      più uniti. Raccomando poi a tutti di vincere la fatica della pigrizia e di scrivere le
                      proprie opinioni. Anche i bambini che fanno qualche disegno possono chiedere di
                      pubblicarlo: sarebbe un onore. In questo caso basta mandare un’e-mail a dongianni.
                      antoniazzi@gmail.com. Importante: scivere con chiarezza che si tratta di un contri-
                      buto da pubblicare su L’incontro o lettera aperta. Ecco gli indirizzi dove scaricare il
                      materiale e il QRcode per chi sa usarlo: https://www.centrodonvecchi.org/incontro/
                      h t t p s : // w w w. p a r r o c c h i a c a r p e n e d o. i t /i n f o r m a z i o n e /l e t t e r a p e r t a /

4                                                                                                   ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020
Pensieri a voce alta

                            Sotto lo stesso cielo
                            di Federica Causin

Non è facile spiegare ai bambini cosa sta succedendo e perché bisogna stare in casa
Tra disegni e letture animate: come passare la giornata in famiglia senza annoiarsi
Non è facile spiegare ai bambini il          te modulando le spiegazioni in base      colla, forbici e materiali di riciclo,
momento che stiamo vivendo. All’ini-         all’età. Nel contempo devono essere      ricette per “piccoli chef”, perché a
zio, soprattutto i più piccoli, l’hanno      in grado di accogliere le emozioni che   tutti piace cimentarsi in cucina as-
vissuto come una sorta di vacanza            i bimbi esprimono provando a inter-      sieme a mamma o papà e percorsi a
prolungata, poi però hanno iniziato          pretarle in modo costruttivo. La veri-   ostacoli “indoor” per chi non ama i
a percepire la preoccupazione degli          tà è che abbiamo tutti un po’ paura,     giochi sedentari. A Mestre e a Vene-
adulti e a capire che non è una sem-         ma insieme possiamo combatterla          zia, per restare nei paraggi, è stata
plice pausa da scuola. Perché dobbia-        anche grazie ad alcuni semplici gesti    lanciata un’iniziativa innovativa che
mo evitare di abbracciarci? Perché           che tutti siamo in grado di compiere     vede coinvolte le biblioteche VEZ Ju-
è importante lavarsi spesso le mani?         (ad es. lavarci spesso le mani, star-    nior e Bettini Junior: ogni pomerig-
Perché non possiamo invitare gli ami-        nutire in un fazzoletto o nella piega    gio alle ore 16.00 propongono, sulla
ci a casa o incontrarci al parco giochi?     del gomito, stare a casa, mantenere      loro pagina Facebook, una lettura
Perché possiamo sentire i nonni e gli        le distanze). E sabato 14 marzo sono     animata per fare idealmente meren-
zii soltanto al telefono? Perché le per-     stati proprio i bambini a scendere in    da in compagnia, un appuntamento
sone per strada camminano distanti e,        campo per partecipare a un’iniziativa    molto atteso e seguito, che permette
quando s’incontrano, non si stringono        che ha riempito di colori davanzali e    ai bambini di viaggiare sulle ali del-
più la mano? I grandi sono diventati         finestre. A ognuno è stato chiesto di     la fantasia. La lettura comunque non
scontrosi all’improvviso? Queste sono        disegnare un grande arcobaleno con       è l’unico strumento di aggregazione
solo alcune delle domande alle quali         il motto “Andrà tutto bene” e di ap-     che supera le distanze. La musica,
molti di noi si sono ritrovati a dover       penderlo in modo che fosse visibile      infatti, è altrettanto potente: da Mi-
rispondere e la difficoltà principale          a tutti. Anche le mie nipotine hanno     lano a Napoli in molti si sono affac-
è stata coniugare il bisogno di veri-        colto, con entusiasmo, l’occasione       ciati alla finestra per intonare l’inno
tà con la necessità di non spaventare        di dare libero sfogo alla creatività e   di Mameli, gente comune e voci note,
e di rassicurare sull’epilogo positivo       hanno realizzato un bellissimo arco-     unite in un unico coro. E così una ra-
della situazione. Come ha sottoline-         baleno, impreziosito da una pioggia di   gazza ha accarezzato le corde della
ato una mia carissima amica che ha           cuoricini. Questa in realtà è soltanto   sua arpa in un terrazzino con le pri-
condiviso una riflessione nata dalla          l’ultima delle tante iniziative pensa-   mule e una bimba ha suonato il cla-
sua esperienza di neuropsichiatra in-        te per coinvolgere e accompagnare i      rinetto strappando l’applauso dei vi-
fantile e di mamma, è fondamentale           bambini in questi giorni diversi. Sul    cini; c’è stato chi ha cantato e chi ha
che gli adulti rendano partecipi i pic-      web spopolano i tutorial di lavoretti    stonato, ma l’importante era sentirsi
coli del loro stato d’animo, ovviamen-       che si possono realizzare con carta,     ed essere tutti sotto lo stesso cielo.

                                                                                            L’editrice L’incontro
                                                                                       La nostra editrice pubblica anche:
                                                                                       Sole sul nuovo giorno, un quader-
                                                                                       no mensile utile per la meditazio-
                                                                                       ne quotidiana; Il messaggio di Papa
                                                                                       Francesco, settimanale che riporta i
                                                                                       passaggi più importanti dei discorsi
                                                                                       tenuti dal Pontefice; Favole per adul-
                                                                                       ti, quindicinale di racconti di fantasia
                                                                                       con una finalità morale; Il libro delle
                                                                                       preghiere, delle verità e delle fonda-
                                                                                       mentali regole morali per un cristia-
                                                                                       no, edito in 8 mila copie. Il settima-
                                                                                       nale è pubblicato in 5 mila copie in
                                                                                       distribuzione gratuita in tutta la cit-
                                                                                       tà, ma può essere letto anche con la
                                                                                       versione digitale scaricabile dal sito
                                                                                       internet     www.centrodonvecchi.org

ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020                                                                                          5
Un aiuto prezioso

                        Ti aiuto con la spesa
                        di Matteo Guerra

La spesa è una necessità che costringe ad uscire di casa anche in queste settimane
Diverse realtà si sono però mobilitate per offrire un servizio di consegna a domicilio
Il messaggio dovrebbe essere ormai         un collaboratore che trasmetterà la         041982333 dal lunedì al venerdì dalle
arrivato a tutti: per evitare il rischio   lista della spesa in formato on-line al     9.00 alle 18.00 e il sabato dalle 9.00
contagio e sconfiggere l’epidemia è         supermercato e appena pronta la Po-         alle 13.00. Anche il comune di Vene-
necessario restare a casa. Ma il frigo     lisportiva Bissuola di Mestre la ritirerà   zia ha poi creato una piattaforma per
non è una dispensa illimitata, e dopo      e la consegnerà direttamente senza          tutte le persone di Mestre, Marghera
un po’ diventa necessario uscire per       alcun costo aggiuntivo".                    e Venezia. Basta andare sul sito www.
fare la spesa. O forse no? Per aiuta-                                                  spesaonlinevenezia.it per trovare tut-
re chi non può muoversi, le persone        Chi può contattarvi?                        te le informazioni per fare la vostra
più fragili che devono assolutamente       "Chi ha bisogno. Chi non può muoversi       spesa con una chiamata o inviando
evitare il rischio di assembramenti e      ci può chiamare".                           un messaggio su Whatsapp. Il sito
in generale tutta la popolazione, al-                                                  giornalmente aggiunge fruttivendoli,
cune realtà hanno infatti attivato un      Come avviene il pagamento della             ristoranti, farmacie che consegnano
servizio di consegna a domicilio. Ve       spesa?                                      a domicilio. Va infatti ricordato che
ne presento alcune. Voglio dare in         "Il pagamento può essere effettuato          questa emergenza ha messo in gi-
primis una nota di merito al progetto      con contanti o bancomat tramite pos".       nocchio molte attività che, in molti
“AiutaLaSpesa-Emergenza Covid 19”                                                      casi, senza perdersi d’animo si sono
della Polisportiva Bissuola di Mestre.     Come portate a casa la spesa?               riorganizzate attivando un servizio
Ho contattato Cristian De Toni, presi-     "La spesa viene portata dai nostri col-     on-line e consegnando a domicilio
dente della polisportiva che, nata nel     laboratori sui pulmini messi a disposi-     la merce. Va quindi fatto anche da
1987, è oggi impegnata nel recupero e      zione dalla polisportiva".                  parte nostra uno sforzo, come fanno
nella gestione dei campi da tennis del                                                 loro (noi abbiamo segnalato qualche
Parco Albanese.                            Ma non c’è solo la Polisportiva Bis-        iniziativa), per scoprire quali hanno
                                           suola che ha attivato un progetto di        attivato il servizio così da suppor-
In cosa consiste il vostro progetto?       consegna di spesa a domicilio. Anche        tarsi a vicenda in questo momento.
"Il progetto 'AiutaLaSpesa-Emergen-        la Croce Rossa comitato di Venezia ha       Infine una dolce nota, di tradizione
za Covid 19' prevede che chi ha bi-        attivato il servizio gratuito di conse-     e grande passione per Carpenedo.
sogno di farsi recapitare a casa la        gna farmaci e spesa a domicilio per         Lo staff di Pasticceria Ceccon ha in-
spesa chiami il numero di cellulare        persone anziane, fragili e immuno-          trodotto un servizio di consegna a
3289778720 o il numero di telefono         depresse. Si può inviare l’ordine al        domicilio di dolci e leccornie che si
0415347883 dalle ore 9.00 alle 12.30       recapito     servizio.gentilezza@crive-     possono ordinare direttamente dal
e dalle 16.00 alle 18.00. Risponderà       nezia.it oppure chiamando il numero         sito internet PasticceriaCeccon.it.

                                                                                           Domanda per entrare
                                                                                           ai Centri don Vecchi
                                                                                        Ai Centri don Vecchi il turnover degli
                                                                                        appartamenti è costante. Chi pen-
                                                                                        sasse di presentare domanda d’inse-
                                                                                        rimento, mettendosi in lista d'attesa,
                                                                                        può consegnarla in direzione al Cen-
                                                                                        tro don Vecchi 2 di via dei Trecento
                                                                                        campi a Carpenedo. Per richiedere
                                                                                        un alloggio occorre: non avere meno
                                                                                        di 65 anni e più di 83; trovarsi in una
                                                                                        condizione economica modesta; es-
                                                                                        sere normalmente autosufficienti;
                                                                                        disporre di un garante che si assu-
                                                                                        ma la responsabilità di intervenire
                                                                                        qualora la persona abbia necessità
                                                                                        di una diversa collocazione, in se-
                                                                                        guito alla perdita dell’autonomia.

6                                                                                            ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020
Il bello della vita

                             La perseveranza                                                 Lente d'ingrandimento
                                                                                               di don Gianni Antoniazzi
                             di Plinio Borghi
                                                                                                      Un aiuto
Nel parlare di perseveranza, non è              obiettivi sempre più ambiziosi, evitan-         non solo per la spesa
automatico il richiamo a qualcosa di            do deviazioni o debolezze. Di più, essa
                                                                                           Esiste il modo per fare le spese ri-
positivo. Infatti, è un termine che dà          assume la doppia valenza di “metodo”       manendo in casa. A Marghera, per
continuità a qualsiasi azione: il famoso        e di “sostanza”. Finché siamo nell’am-     esempio, è nato un gruppo di gio-
proverbio che “sbagliare è umano, ma            bito di progetti “finiti”, rappresenta il   vani e adulti per questo servizio.
perseverare nell’errore è diabolico”            sistema migliore per affrontarli e, in      L’attività fa capo ad un referente,
non è che uno degli esempi di nega-             linea di massima, da ottime garanzie       Marco Trevisan di anni 25: il suo
tività. Stesso discorso vale per la me-         di riuscita, come abbiamo già detto.       numero è 347.47.85.773. I volonta-
diocrità, perseverare nella quale ren-          Se però cambiamo ambito e approdia-        ri, in modo alternato, si rendono
de insipidi, tiepidi e l’Apocalisse non         mo a quello della fede, il discorso è      disponibili a ricevere gli ordini, a
è molto benigna con questa categoria:           diverso, e non solo perché nella fede      fare la spesa e recapitarla in to-
il Signore li rigetta dalla sua bocca. I        coltiviamo finalità che vanno oltre il      tale sicurezza e gratuitamente.
risvolti di positività, tuttavia, sono di       finito, ma proprio in quanto viene ad       Operano a Marghera ma anche a
gran lunga i più ambiti e praticati, per        assumere pienamente le caratteristi-       Mestre. Al centro don Vecchi 3 già
cui è giusto includerla fra le cose belle       che di sostanza, che, nella fattispecie,   molti residenti sono sostenuti da
della vita. La perseveranza è cugina            diventa elemento costitutivo della no-     questo gruppo di giovani. Li rin-
della tenacia e sorella della costanza,         stra salvezza. C’è una specifica pre-       graziamo di cuore. Anche la poli-
ma non va confusa con loro. La tenacia          ghiera che ricorre nella liturgia, che     sportiva Bissuola (come approfon-
ha qualcosa di più contingente e carat-         invoca dal Signore la benedizione e la     dito a pag 6) mette a disposizione
teriale, diciamo che è più strumentale          “perseveranza finale”. Questa parte         alcuni collaboratori e i suoi pul-
e va usata quando serve allo scopo.             dal presupposto che siamo fallaci nella    lmini per portare a casa la spesa.
Ciò non toglie che sia una delle qualità        nostra umanità e quindi potremmo an-       Questo servizio è in collaborazio-
migliori e che non è da tutti posseder-         che non solo abbandonare la retta via,     ne con Famila e anche in questo
la. La costanza, invece, le assomiglia          ma a volte farci sopraffare dalla stan-     caso l’aiuto è gratuito. Accanto a
di più e a volte è più apprezzata della         chezza. Serve allora l’aiuto per arriva-   queste iniziative ne stanno fioren-
tenacia, perché offre più continuità, il         re integri al traguardo, dove, al grande   do altre. Per esempio: la Coop ha
che garantisce anche sul mantenimen-            passo, solo la perseveranza finale ci       già attivato il servizio EasyCoop. Si
                                                                                           tratta di scaricare un’applicazione
to dei livelli acquisiti e degli impegni:       consente di evitare il salto nel vuoto.
                                                                                           sul proprio telefono e registrar-
Dio solo sa quanto ce ne sia bisogno            Ecco dunque che nel cristiano la perse-
                                                                                           si con l’indirizzo di casa. La spe-
per contare su forze sicure, specie in          veranza assume pienamente la doppia
                                                                                           sa viene recapitata e si paga alla
parrocchia e dove il volontariato è de-         valenza di metodo e di sostanza, l’uno
                                                                                           consegna o con bancomat o con
terminante! La perseveranza le riassu-          come aspetto di impegno nel percorso
                                                                                           carta di credito. Realtà analoghe a
me entrambe, in parte, ma presenta              di fede e l’altra come requisito di ga-    queste ne stanno nascendo molte
un valore aggiunto che fa puntare a             ranzia per il superamento della prova.     proprio in questi giorni: i giovani
                                                                                           sanno come trovare i riferimenti
                                                                                           in Internet. Il comune di venezia
                                                                                           fa sapere che esistono anche que-
                                                                                           ste possibilità: si può chiamare il
                                                                                           numero verde della Regione del
                                                                                           Veneto 800.46.23.40; si può con-
                                                                                           tattare il 1500, numero di pub-
                                                                                           blica utilità del Ministero della
                                                                                           salute; per l'acquisto di generi di
                                                                                           prima necessità si può chiamare
                                                                                           lo 041.456.99.01, risponde la Pro-
                                                                                           tezione Civile di Marcon da lunedì
                                                                                           a venerdì, dalle ore 8.30 alle ore
                                                                                           10.30; per l'acquisto di farmaci c’è
                                                                                           invece lo 041.982.333 Risponde la
                                                                                           Croce Rossa da lunedì a venerdì,
                                                                                           dalle ore 9.00 alle ore 18.00; sa-
                                                                                           bato, dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020                                                                                           7
Prospettive

                      Ordine o disordine?
                      di Adriana Cercato

Il presente ci mette davanti tanti fatti negativi e non è facile immaginare un lieto fine
Il caos pare prevalere, ma se allarghiamo la nostra prospettiva si può scorgere la luce
È innegabile che i tempi odierni         ché la perfezione originaria della       notevole quantità eventi di carat-
siano pregni di preoccupazioni ed        creazione di Dio continua a venire       tere negativo e disordinato, spesso
angosce: virus letali che attaccano      compromessa, nonostante i pre-           causati dall’opera dell’uomo, que-
gli uomini dell’intero pianeta, crol-    sunti tentativi umani di migliorare      sti tuttavia non pregiudicano l’an-
li delle Borse mondiali ed arresto       la qualità della vita? Che “fine” sta     damento globale dell’universo che
quasi totale dell’economia. Ricordo      facendo il progetto di salvezza di       tende comunque all’equilibrio e
che mio padre, di fronte a notizie       Dio per l’uomo? La scienza riesce a      all’ordine. In effetti il caos e disor-
negative, usava spesso esprimersi        darci qualche spiegazione in propo-      dine, che noi percepiamo, riguarda
così: “Mala tempora currunt”. Ed         sito. Gli scienziati hanno osservato     solo sistemi isolati, nel nostro caso
io crebbi con la convinzione che,        che il mondo sembra apparente-           la terra che noi abitiamo, o porzio-
come in tutte le favole in cui vi        mente tendere al disordine e al di-      ni di essa, e non coinvolge l’univer-
è un lieto fine, anche quei “mala         sfacimento. Questo processo viene        so nella sua interezza. Noi esseri
tempora”, cioè quei brutti tempi,        indicato col termine di entropia,        umani, dalla nostra prospettiva li-
sarebbero prima o poi finiti. Ora         che è la tendenza naturale al disor-     mitata, percepiamo solo una picco-
che sono adulta mi chiedo se, nel        dine. Ludwig Boltzmann nel 1877,         lissima porzione di realtà; tuttavia
corso della storia, si sia mai potuta    e Rudolf Clausius nel 1868, giun-        se potessimo allungare lo sguardo
osservare effettivamente una fine          sero alla conclusione che l’energia      riusciremmo a scorgere una realtà
di quei “brutti tempi” o se invece       passa sempre da forme più com-           più vasta, in cui l’ordine cosmico,
essi non siano addirittura peggiora-     plesse e organizzate a forme meno        definito col termine di neghentro-
ti. Valutando gli aspetti positivi e     complesse ed organizzate; in altre       pia, regna sovrano, e questo non
negativi del progresso umano, ri-        parole, appunto, che il mondo ten-       è fortunatamente inficiato e com-
sulta effettivamente molto difficile        de al disordine. Questo fenomeno         promesso dal disordine delle nostre
capire se la qualità della nostra vita   tuttavia si realizza solo nella realtà   realtà limitate. Questo concetto è
sia migliorata o meno. In questa in-     spazio-temporale. Nella realtà non       ben rappresentato dalla tempesta
certezza mi sorgono spontanee al-        spazio-temporale l’universo evol-        nell’oceano: la superficie del mare
cune domande: possiamo obiettiva-        ve sempre e comunque con una             ribolle (entropia), ma l’acqua sot-
mente affermare che l’umanità, nel        intrinseca tendenza all’ordine, an-      to la superficie è ferma (neghen-
suo progredire, stia effettivamente       che attraverso fenomeni “distrut-        tropia). La neghentropia pertanto
tendendo al proprio benessere o          tivi”. Ciò significa che, nonostante      modifica un sistema da disordinato
viceversa stia retrocedendo? E per-      nella nostra realtà si verifichino in     a ordinato. Dietro a questo ordine
                                                                                  cosmico occulto appare inequivo-
                                                                                  cabile Dio con il Suo progetto di
                                                                                  salvezza per l’uomo e per la terra,
                                                                                  che - attraverso la distruzione e la
                                                                                  morte - porterà il mondo alla re-
                                                                                  surrezione. Non disperiamo dunque
                                                                                  se dinanzi ai nostri occhi continua-
                                                                                  no a sfilare scene di distruzione e
                                                                                  di morte, perché il progetto di Dio
                                                                                  si sta comunque realizzando. Così
                                                                                  scrive in proposito il teologo Mauro
                                                                                  Orsatti: “Nell’attuazione del Regno
                                                                                  di Dio …l’opera è affidata ad una for-
                                                                                  za segreta ed infallibile. Non rima-
                                                                                  ne che attendere con fiducia, senza
                                                                                  presunzione e senza scoraggiamen-
                                                                                  ti. …La messe, o il risultato finale,
                                                                                  avverrà nel tempo fissato da Lui.
                                                                                  L’importante è sapere che verrà.”

8                                                                                       ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020
La toponomastica cittadina

                             Corso del Popolo
                             di Sergio Barizza

All’inizio degli anni trenta del no-             che, dal cavalcavia, puntava diritto     steso di proprio pugno una nota al
vecento, la costruzione del nuovo                verso piazza Barche, dove si prov-       Prefetto, che sarebbe poi stata ac-
cavalcavia destinato a sovrappas-                vide a otturare la parte terminale       cettata e firmata dal Podestà Mario
sare i fasci di binari ferroviari non            del Canal Salso per permettere un        Alverà, in cui giustificava la scelta
sullo storico asse via Cappuccina-               collegamento diretto con via Co-         dell'amministrazione di negare la li-
via Fratelli Bandiera, ma qualche                lombo. Questa strada correva fra         cenza di costruzione di semplici "ca-
centinaio di metri più verso il bordo            i campi e in parte si sovrappose a       sette" nella prevista nuova zona di
della laguna, si rivelò subito estre-            una vecchia strada di campagna de-       urbanizzazione. Per tutta risposta i
mamente funzionale al nuovo ridi-                nominata ‘via Ronchi’. Per sbucare       privati, che volevano invece edifi-
segno della viabilità di accesso a               sul tratto ricoperto del Canal Salso     care senza alcun vincolo e sempli-
Venezia e alla costruzione di nuovi              fu necessario demolire alcune case       cemente secondo le proprie risorse
quartieri in Mestre. Contemporane-               mentre, sul lato destro, salendo         e aspettative di profitto, avevano
amente infatti si stava costruendo               verso il cavalcavia, erano presen-       richiesto, a sostegno della loro tesi,
l’autostrada Venezia-Padova e il                 ti due soli fabbricati: l’istituto San   l'intervento dello stesso Prefetto
traffico automobilistico, in veloce                Gioacchino all’angolo con via Costa      e Miozzi era letteralmente sbotta-
incremento, dopo il casello (posto               e il dormitorio notturno per i sen-      to: "Tutta questa struttura attende
nell’attuale piazzale Parmesan) po-              za tetto, all’angolo con via Tasso,      edifici appropriati che valorizzino
teva indirizzarsi verso le numerose              che di lì a poco sarebbe stato tra-      le spese fatte; di fronte a questi
fabbriche grazie a una deviazione                ferito accanto alla Casa di Riposo,      sforzi che il Governo Nazionale ed il
verso destra sulla sommità del ca-               perché non era opportuno tenere          Comune fanno per una degna riso-
valcavia stesso oppure proseguire                i poveracci in un edificio che sor-       luzione del problema civico, è pos-
diritto e raggiungere Venezia gra-               geva sulla strada destinata divenire     sibile far naufragare tutto il lavoro
zie al nuovo ponte translagunare                 l’emblema della ‘nuova grande Ve-        fatto e pregiudicare l'avvenire, co-
che sarebbe stato inaugurato il 25               nezia’. Viale Principe di Piemonte       struendo delle case da suburbio?".
aprile 1933. Venne il principe Um-               era stato appena tracciato quando        Per fortuna Miozzi riuscì a frenare
berto di Savoia a percorrerlo per                l’ingegner Eugenio Miozzi, padre e       la marea montante di quanti, nel
primo con un corteo di automobi-                 guida di tutta l’operazione, dovette     dopoguerra, avrebbero avuto mano
li di stretta marca Fiat e mentre il             sfoderare la sua miglior tenacia nel     libera nel ‘sacco di Mestre': ‘Corso
ponte, per celebrare i fasti del re-             cercare di difendere dagli inevita-      del Popolo’, come fu ribattezzata
gime, fu intitolato ‘del Littorio’, a            bili stravolgimenti, qualora si fosse    la strada dopo la Liberazione nel
lui fu intitolata (‘viale Principe di            lasciato costruire qualsiasi cosa a      biennio 1943-45 (era divenuta ‘viale
Piemonte’) la larga strada che dal               chiunque, quello ch'era il suo dise-     dei Martiri Fascisti’) poté così avere
cavalcavia portava ai ‘pili’ che se-             gno per una futura, nuova, Mestre.       l’aspetto di una strada centrale di
gnavano l’inizio del ponte e quella              All'inizio di luglio del 1933 aveva      una moderna città. (24/continua)

 Viale Principe di Piemonte                                                                Testamento a favore della
                                                                                            Fondazione Carpinetum
                                                                                           La Fondazione Carpinetum ha come
                                                                                           scopo il supporto alle persone anziane
                                                                                           accolte nei sei Centri don Vecchi pre-
                                                                                           senti tra Carpenedo, Marghera, Cam-
                                                                                           palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti
                                                                                           più fragili che vivono in città. Si so-
                                                                                           stiene solo con le offerte e i contri-
                                                                                           buti della gente di buona volontà che
                                                                                           vengono tutti destinati ad azioni di be-
                                                                                           neficienza. Per sostenerla è possibile
                                                                                           fare testamento a suo favore: chi non
                                                                                           avesse eredi o chi volesse comunque
                                                                                           lasciare un legato, sappia che il suo
                                                                                           grande gesto di generosità si tradurrà
                                                                                           in carità concreta, per fare del bene a
                                                                                           vantaggio del prossimo che ha bisogno.

ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020                                                                                                9
Proverbi africani

                       L'ospitalità
                       di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Ospitare è accettare il rischio di       elevate). Quando si chiede ospitali-     viste della casa, per questo si dice
ipotecare il proprio essere per far      tà, è sempre bene portare qualcosa       “un topo goloso è venuto a mangiare
vivere un altro insieme a se stes-       come segno di ringraziamento. È          la frutta; ecco perché i frutti ormai
si, oppure nel senso contrario, per      quello che ci ricordano i Bambara        non maturano più finchè c’è il topo”
crescere l’altro con il rischio di       del Mali, dicendo “La persona che        (Mangbetu, Congo RDC). Anche da
perire se stessi. È uno dei princi-      porta la cola (noce), porta la vita”     noi si considerava l’ospite come un
pi fondanti dell’etica africana. Ad      (quando si è invitati, è sempre bene     messaggero di Dio che veniva a farci
ogni uomo adulto è fatto obbligo di      portare un regalo che colmi la buca      visita. È la medesima cosa in Africa.
dover ospitare gli estranei di case      apertasi nei conti della persona o       “L’ospite è un inviato di Dio; occorre
e del paese. L’ospitalità è creatri-     famiglia ospitante, come già detto       accoglierlo con molto rispetto” (Ibo,
ce della vita, porta e sparge glorie     appena sopra. Lo stesso avviene          Nigeria). Molte volte, visitando la
ed è una scuola di vita. L’ospite è      quando qualcuno va a chiedere un         gente, vedevo che mi offrivano quel
onorabile ed è una persona sacra.        aiuto a qualche vicino, porta sem-       poco che avevano. Davano l’impres-
L’ospite può arricchire, come impo-      pre qualcosa, segno di reciprocità e     sione che io fossi molto importante
verire. Esiste un ospite buono e an-     di solidarietà). Quando arriva qual-     per loro e che quindi non avevano
che un ospite cattivo e pericoloso.      cuno in casa, la prima cosa che si       paura di restare senza, per questo,
L’ospitalità rende nobili, ma rende      fa è di dare da mangiare e da bere.      a volte, mi sentivo veramente imba-
anche l’uomo impotente e schiavo.        L’ho sperimentato anch’io andando        razzato, conoscendo i sacrifici che
Quante volte succede che arriva          a visitare le persone. Questa era        facevano per vivere ogni giorno.
gente in città dal villaggio e chiede    la prima cosa, poi ci si interessava     Per questo il proverbio degli Hutu
ospitalità alla gente della propria      sul motivo della visita. Ma prima di     del Burundi esprime bene que-
famiglia. E vi rimane mesi e mesi,       tutto si pensava all’accoglienza con-    sto concetto “Comunque sia piena
sfruttando l’ospitalità e soprattutto    creta, come ricordano i Wolof del        la piazza pubblica, non mancherà
facendo lavorare come una schiava        Senegal. “Ciò che l’ospite risente è     mai un posto per piazzare il tam
la donna di casa che non può la-         la fatica dei piedi; quando si tratta    tam”. Certo, ci vuole pazienza con
mentarsi con il marito (che poi non      di mangiare, non mancherà mai la         l’ospite, soprattutto quando non si
sa come invitarlo ad andare altro-       forza”. Naturalmente, quando arri-       comporta in modo corretto, perché
ve). Ed ecco i proverbi. “Prima di       va l’ospite, si cerca di fargli cono-    ancora non conosce gli usi locali
uccidere il pollo, esamina il caratte-   scere gli usi e le abitudini del luogo   (vedi, ad esempio, il milanese che
re del tuo ospite” (Mandingue, Gui-      che lo ospita. “La gallina di casa       arriva al Sud, nel film “Benvenuti
nea). (proporzionare l’accoglienza       insegna la strada alla gallina ospi-     al Sud”) “Quando mangi in com-
al ruolo sociale dell’ospite. Non è      te” (Bandibu, Congo RDC). A volte        pagnia di un ospite, non criticarlo;
né umiliazione nè discriminazione        chi viene ospitato, ne approfitta e       perché mangia solo per un giorno”
nei confronti delle persone meno         rischia di consumare tutte le prov-      (Malinkè, Senegal). (53/continua)

                                                                                       Notizie sui Saveriani
                                                                                   La comunità dei Saveriani si
                                                                                   trova in via Visinoni a Zelari-
                                                                                   no. Per avere informazioni sui
                                                                                   padri e le missioni seguite nel
                                                                                   mondo è possibile consultare il
                                                                                   sito internet www.saveriani.it.

                                                                                           Come donare
                                                                                          alla Fondazione
                                                                                   Per sostenere la Fondazione
                                                                                   Carpinetum si può effettuare
                                                                                   un bonifico bancario al Mon-
                                                                                   te dei Paschi di Siena, agenzia
                                                                                   di Via San Donà, codice IBAN:
                                                                                   IT17R0103002008000001425348

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Per trasparenza

Per realizzare l'Ipermercato solidale
Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene
I congiunti dei defunti: Emilio, Ezio      La figlia e il genero della defunta        L’avvocato Paolo Piovesana assieme
e Giovanni hanno sottoscritto mezza        Vanda Bacci hanno sottoscritto due        alle figlie Mariapaola e Valeria ha
azione abbondante, pari a € 30, in         azioni, pari a € 100, per onorare la      sottoscritto un’azione, pari a € 50,
loro ricordo.                              memoria della loro cara madre.            per onorare la memoria della loro
                                                                                     carissima Bruna.
La signora Romana Pagotto ha               È stata sottoscritta un’azione, pari a
sottoscritto quasi mezza azione,           € 50, in suffragio della defunta Luisa     La famiglia Zino Galliano ha
pari a € 20, per ricordare sua madre       Mattiazzo.                                sottoscritto mezza azione
Maria e il fratello Luigi.                                                           abbondante, pari a € 30, per
                                           La figlia della defunta Angela, in         ricordare il loro caro Sergio.
I familiari del defunto Benito,            occasione dell’anniversario della
da tutti chiamato Sergio, hanno            morte di sua madre, ha sottoscritto       La famiglia Pilotto ha sottoscritto
sottoscritto quasi mezza azione, pari      un’azione, pari a € 50, per ricordarla.   quasi mezza azione, pari a € 20, in
a € 20, in suo suffragio.                                                             ricordo della loro cara Vittoria.
                                           La signora Giuseppina Massignani
I due figli del defunto maestro             del Centro Don Vecchi ha festeggiato      È stata sottoscritta quasi mezza
Riccardo Perissa hanno sottoscritto        il suo compleanno sottoscrivendo          azione, pari a € 20, in memoria
due azioni, pari a € 100, per onorare      un’azione, pari a € 50.                   dei defunti Olivo, Anna e di tutti i
la memoria del loro padre.                                                           defunti della famiglia Casarin.
                                           I fratelli e la cognata del defunto
Il figlio del defunto Riccardo ha           Giorgio Sambugaro hanno                   La famiglia Basso, in occasione del
sottoscritto quasi mezza azione, pari      sottoscritto un’azione abbondante,        trentesimo giorno dalla morte della
a € 20, per ricordare suo padre.           pari a € 60, per onorare la memoria       loro cara Dina, ha sottoscritto quasi
                                           del loro caro congiunto.                  mezza azione, pari a € 20, per
La figlia del defunto Aldo ha                                                         ricordarla al Signore.
sottoscritto quasi mezza azione, pari      La moglie e i tre figli del defunto
a € 20, in suffragio di sua padre.          Tullio Cannavale hanno sottoscritto       La moglie del defunto Arturo
                                           un’azione, pari a € 50, in memoria        Piovesana ha sottoscritto un’azione,
Il figlio dei defunti Teresa Bellato        del loro caro congiunto.                  pari a € 50, in sua memoria.
e Antonio Mion ha sottoscritto
un’azione, pari a € 50, per onorare la     La moglie del defunto Antonio             I familiari dei defunti Alberina e
memoria dei suoi cari genitori.            Violetta ha sottoscritto un’azione,       Guido hanno sottoscritto un’azione,
                                           pari a € 50, per onorare la memoria       pari a € 50, in loro ricordo.
Il figlio della defunta Teresa Volpato      del suo caro marito.
ha sottoscritto due azioni, pari a €                                                 Una famiglia del Don Vecchi 4, che ha
100, per onorare la memoria della          I familiari della defunta Maria Comin     chiesto l’anonimato, ha sottoscritto
sua cara madre.                            hanno sottoscritto quasi mezza            mezza azione, pari a € 25.
                                           azione, pari a € 20, in ricordo della
La signora Giuseppina Carmela              loro cara congiunta.                      I fratelli e i figli della defunta Gioia
Boschian e la figlia dottoressa                                                       Cavalli hanno sottoscritto due azioni,
Patrizia Camani, in occasione              La signora Esterina Pistolato ha          pari a € 100, per onorare la memoria
dell’anniversario della morte del loro     sottoscritto un’azione, pari a € 50,      della loro cara congiunta.
carissimo Sergio, hanno sottoscritto       per ricordare con affetto i suoi cari
un’azione, pari a € 50, in ricordo del     zii Romeo e Olga e i cugini Luigi,        La famiglia Bozzola ha sottoscritto
loro caro congiunto.                       Elvia e Arnaldo.                          quasi mezza azione, pari a € 20, in
                                                                                     memoria del loro caro Luigi.
I familiari del defunto Armido Rossi       La famiglia Memo ha sottoscritto
hanno sottoscritto mezza azione            quasi mezza azione, pari a € 20, in       La signora Amabile Tozzato del
abbondante, pari a € 30, in memoria        occasione del 3° anniversario della       Centro Don vecchi 4 ha sottoscritto
del loro caro congiunto.                   morte del loro caro Vittorino.            un’azione, pari a € 50.

ANNO 16 - N° 13 / Domenica 29 marzo 2020                                                                                    11
Il punto di vista

                      Quarta tappa
                      di don Fausto Bonini

“Cercate il Signore, mentre si fa       perché comunica che l’esilio è fini-             case, ma con la speranza nel cuore
trovare, invocatelo, mentre è vici-     to, ma anche performativo perché                che il tempo di questo esilio volon-
no”. Questa è la frase centrale di      sollecita il destinatario del testo             tario finirà: “Andrà tutto bene”. Il
uno dei testi più belli che si leggo-   a lasciarsi coinvolgere. Al centro              lato positivo di questo nostro riti-
no nella Veglia pasquale. Si tratta     sta l’invito a lasciarsi coinvolgere:           ro forzato è che abbiamo del tem-
di Isaia 55,1-11, che vi suggerisco     “Cercate il Signore, mentre si fa tro-          po a disposizione per dare spazio
di leggere prima di continuare la       vare”. Il Signore si fa trovare, come           alla parola del Signore. “Restate a
lettura di questo mio testo. L’ave-     il padre della parabola di Luca che             casa”, ci viene detto. “Cercate il
te letto? Vi sarete senz’altro resi     aspetta sulla porta di casa il ritorno          Signore, mentre si fa trovare”, ci
conto che si tratta di un testo alta-   del figlio che aveva scelto di costru-           suggerisce questo testo. Rendiamo
mente poetico per la concisione e       ire la sua vita in modo autonomo,               positiva questa situazione di grave
per la ricchezza di immagini. I de-     lontano dalla casa del Padre. Al suo            disagio e di sofferenza. Il Signore
stinatari di questa parola sono gli     ritorno non trova una condanna,                 bussa alla nostra porta, una por-
ebrei in esilio a Babilonia ai quali    meritata fra l’altro, ma un abbrac-             ta che non ha maniglie esterne,
viene comunicato che la loro sof-       cio di “misericordia”. Questa paro-             ma che si apre solo dal di dentro,
ferenza è finita. Si ritorna a casa.     la informa ed agisce, dicevamo. È               dove noi siamo barricati per pau-
Anche noi che siamo esiliati nelle      come una pioggia che irriga la terra            ra. E la paura si può trasformare in
nostre case, attendiamo una parola      e la rende feconda in modo incre-               occasione per scoprire l’essenziale.
di liberazione. La prima parte del      dibile. Esce dalla bocca del Signore
nostro testo contiene una lunga se-     e trasforma in giardino fiorito ciò                Vista la particolare si-
rie di imperativi centrati attorno ai   che prima era deserto e poi ritorna               tuazione, per evita-
verbi “venire” e “ascoltare”. “Veni-    a Dio: “Così sarà della mia parola                re gli assembramenti,
te all’acqua”, “venite e comperate      uscita dalla mia bocca; non ritor-                sono momentaneamen-
senza denaro”, “venite a me”, “ve-      nerà a me senza effetto”. Questo                   te sospesi gli intratte-
nite e vivrete”, “porgete l’orecchio,   messaggio si inserisce pienamente                 nimenti previsti pres-
ascoltate e vivrete”. Si tratta di      nel contesto che stiamo vivendo.                  so i Centri don Vecchi.
un linguaggio non solo informativo      “Prigionieri” volontari nelle nostre

                                                                                              La grande squadra
                                                                                            dei volontari in servizio
                                                                                          I volontari all'opera nei diversi am-
                                                                                          biti d'impegno della Fondazione
                                                                                          Carpinetum sono oltre mezzo mi-
                                                                                          gliaio. Quelli che intendono presta-
                                                                                          re servizio nel futuro Ipermercato
                                                                                          solidale agli Arzeroni sono circa
                                                                                          130, iscritti nel registro dell'asso-
                                                                                          ciazione Il Prossimo che gestirà la
                                                                                          futura struttura. Confidiamo che il
                                                                                          numero possa salire: ad essi posso-
                                                                                          no aggiungersi altre realtà che già
                                                                                          collaborano con noi e che potreb-
                                                                                          bero entrare nell’Ipermercato so-
                                                                                          lidale. Quanti ancora il Signore sta
                                                                                          chiamando a questa impresa? Chi
                                                                                          leggendo si sentisse chiamato ven-
                                                                                          ga a lasciare la propria adesione.

                                        Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                        a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                        5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                        Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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