Il valore della politica - Il Centro Don Vecchi

Pagina creata da Alessandro Meloni
 
CONTINUA A LEGGERE
SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020

Il valore
della politica
di don Gianni Antoniazzi

La politica, per quanto colpita da
debolezze, resta “la più alta forma
di carità, dopo la preghiera” (Papa
Paolo VI). Chi, infatti, consacra le
energie a servizio del Bene comune,
anche senza saperlo, serve i biso-
gnosi e Dio stesso. Certo: il mondo
dell’informazione non sempre aiuta
a fare chiarezza. Anche in questi
giorni si crea un “processo di No-
rimberga” ai furbetti del bonus 600
euro e si tacciono gravi questioni di
sanità, istruzione pubblica ed eco-
nomia (lo Stato non paga 11 miliardi
ai privati - fonte CGA Mestre). Pa-
zienza: la cura della res-publica è
come un faro nella tempesta. Due
principi non vanno mai dimentica-
ti. Ogni attività umana è soggetta
al “criterio del finito”: chi lavora
si muove in un orizzonte limitato,
fragile e incerto. Non apparteniamo
al “mistero dell’infinito” e quando
i nostri ideali si traducono in re-
altà risultano insufficienti rispet-
to alle attese. O si accetta questa
condizione oppure non si fa nulla.
E c’è un secondo principio. La fede
insegna che c’è un “peccato origi-
nale”. Tradotto: l’uomo è di natura
sbilanciato, bene e male non stan-
no sullo stesso piano. Viviamo in
una condizione inclinata: il bene è
elevato, ci piace ma comporta una
salita; detestiamo il male ma scivo-
liamo verso la cupidigia, l’avidità,
l’egoismo… La politica, nobilissima
arte più della musica, dello spetta-
colo e dello sport, delude sempre
perché si muove con queste due
povertà. Resta tuttavia il compi-
to fermo di insegnare ai giovani
l’amore per questo servizio, senza
il quale non esiste civiltà umana.
Da sapere

                      Settembre di fuoco
                      di Matteo Riberto

La campagna elettorale per le regionali e per le comunali si prepara a entrare nel vivo
Settembre si preannuncia però un mese caldo su più fronti: dal covid al rientro a scuola
Chi sarà il nuovo sindaco di Vene-     giorni fa, per intendersi, Forza Ita-     Verde e Progressista a cui fa capo
zia? E chi sarà il nuovo presidente    lia ha presentato la lista veneziana      il presidente della Municipalità di
di Regione? Saranno riconferma-        dei candidati in corsa per un po-         Marghera Gianfranco Bettin, la li-
ti sia Luca Zaia che Luigi Brugna-     sto da consigliere. «La vittoria del      sta Svolta in comune, e Idea Comu-
ro? Sembra più facile rispondere       centrodestra pare scontata – ha           ne di Gian Angelo Bellati. Oltre ai
per il primo, che pare destinato a     detto il coordinatore regionale del       due grandi schieramenti, c’è poi il
guidare nuovamente una delle re-       partito Michele Zuin – si giocherà        Movimento 5 Stelle che ha candi-
gioni più produttive d’Italia, for-    quindi anche all’interno della coa-       dato la consigliera comunale Sara
te anche dell’ottima gestione del      lizione per avere ognuno il proprio       Visman. Ci sono però una serie di
covid (si pensi a quanto successo      ruolo». Il successivo invito è stato      outsider che potrebbero, alla fine,
in Lombardia), e che promette di       a non votare partiti sovranisti ma        far pendere l’ago della bilancia da
aver allargato ulteriormente un già    a scegliere una forza moderata.           una parte o dall’altra soprattutto
ampio bacino di consensi. A sfidare     Insomma, il centrodestra sente la         nell’ipotesi che si dovesse arrivare
Luca Zaia c’è, per la coalizione che   vittoria in tasca e i partiti della       al secondo turno. Un elenco di liste
raggruppa gran parte del centro-       coalizione saranno quasi più im-          che per avere consiglieri comuna-
sinistra, l’ormai ex vicesindaco di    pegnati in “una sfida interna” per         li dovrà superare la soglia del 3%
Padova Arturo Lorenzoni che pro-       rubarsi voti a vicenda e ottenere il      al primo turno. Al momento, tut-
verà a spodestare il governatore       maggior numero possibile di consi-        te quante dicono di non voler fare
uscente. Il Movimento 5 Stelle ha      glieri. E a Venezia? I due principali     apparentamenti con le due grandi
invece candidato l’ex senatore vi-     contendenti sono il sindaco uscente       forze, ma se si dovesse arrivare al
centino Enrico Cappelletti. Ci sono    Luigi Brugnaro e il sottosegretario       ballottaggio è facile che lo scenario
poi i tanti rappresentanti delle li-   all’Economia Pier Paolo Baretta. A        muti radicalmente. Ma quali sono
ste minori, che paiono però avere      sostenere il primo cittadino uscen-       queste liste? In primis c’è “Tutta la
ancora meno possibilità di riuscire    te, tra gli altri, ci sono Forza Ita-     Città Insieme” guidata da Giovanni
a scalzare Zaia. Nella coalizione      lia, Fratelli d’Italia e la Lega con il   Andrea Martini (da tempo uscito dal
di centrodestra la vittoria è infat-   segretario provinciale Andrea To-         Pd) che non dovrebbe aver proble-
ti data quasi per scontata e il vero   maello, che proverà ad aumentare          mi a superare la soglia. A sostener-
nodo è capire quanto peseranno in      sensibilmente il peso del Carroccio       la c’è anche la civica Per “Mestre
consiglio regionale le diverse anime   nel capoluogo veneziano. A soste-         e Venezia, ecologia e solidarietà”
che lo compongono. Una decina di       gno di Baretta, tra gli altri, la lista   che fa capo a Michele Boato che
                                                                                 raccoglie molti comitati ambienta-
                                                                                 listi. Punta a raccogliere molti voti
                                                                                 anche la lista “Terra e acqua” di
                                                                                 Marco Gasparinetti che raggruppa
                                                                                 nomi della società civile mestrina
                                                                                 e veneziana. Tra gli altri corrido-
                                                                                 ri, c’è il filosofo Stefano Zecchi con
                                                                                 “il partito dei Veneti” che dovreb-
                                                                                 be però avere diverse difficoltà a
                                                                                 superare il fatidico 3%. Difficoltà
                                                                                 che dovrebbe condividere Maurizio
                                                                                 Callegari della lista “Italia Giovane
                                                                                 e solidale”. In campo c’è poi la li-
                                                                                 sta dell’avvocato Marco Sitran, tra
                                                                                 i primi promotori del referendum
                                                                                 sulla separazione tra Venezia e Me-
                                                                                 stre. Insomma, il panorama è quan-
                                                                                 tomai variegato. E alle elezioni non

2                                                                                     ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020
Da sapere

                                            elezioni. In primis c’è il tema covid:    dia dei contagiati era di 60 anni,
                                            il virus pare aver ripreso vigore e       ora è scesa a 40. Infine vi è un al-
                                            piano piano i contagi stanno ripren-      tro tema che promette di rendere
                                            dendo. Una seconda ondata – resta         l’autunno particolarmente caldo.
                                            da capire di che dimensioni – è at-       Migliaia di studenti rientreranno in-
                                            tesa per l’autunno tanto che l’Usl        fatti a scuola. E la preoccupazione
                                            3 ha già preparato un piano per           è molta perché radunare centina-
                                            reggere l’eventuale urto. Verranno        ia di ragazzi sotto un unico tetto
                                            potenziati i posti letto dedicati al      rischia di aiutare la diffusione del
                                            covid che saliranno a 330. Si pun-        virus. La didattica a distanza è
                                            terà poi molto sulla medicina del         però un’esperienza che nessuno
                                            territorio: l’obiettivo – vista l’espe-   vuole ripetere e si sta lavorando
                                            rienza della Lombardia dove i gran-       perché tutte le classi ripartano in
                                            di poli ospedalieri sono stati fucine     presenza come assicurato dal Mi-
                                            di contagi – è infatti portare il mi-     nistro dell’Istruzione Lucia Azzo-
manca molto: le liste verranno de-          nor numero possibile di persone in        lina. Il problema è che non tutte
positate entro questa settimane e           ospedale garantendo una migliore          le scuole hanno gli spazi necessari
si vota tra circa un mese. A set-           assistenza a casa. Per questo ver-        a garantire il distanziamento e le
tembre, quando la maggior parte             ranno quindi introdotte due nuove         difficoltà maggiori si starebbero
di veneziani e mestrini sarà ormai          figure: l’infermiere di famiglia e il      riscontrano a Venezia centro sto-
rientrato dalle vacanze, sono quin-         geriatra territoriale. Il primo farà      rico dove – in molti casi – le aule
di attesi “fuochi d’artificio” con le        da ponte tra medici di base e nu-         sono piccole essendo all’interno di
diverse forze in campo che saranno          clei familiari, il secondo permet-        palazzi storici dove è impossibile
impegnate a consolidare il loro ba-         terà agli anziani di poter usufruire      effettuare interventi di edilizia leg-
cino e a provare ad allargarlo. Di          delle visite di uno specialista anche     gera per aumentare i volumi. Molte
sicuro non mancheranno le polemi-           a casa. «Non sappiamo ancora con          scuole, in particolare le superiori,
che, gli attacchi e i confronti serra-      precisione cosa ci attenderà questo       dovrebbero quindi prevedere per
ti che contraddistinguono le cam-           autunno – ha detto il direttore ge-       alcune classi il proseguo della di-
pagne elettorali. Sarà da capire la         nerale dell’Usl 3 Giuseppe Dal Ben        dattica a distanza a rotazione con
partecipazione della cittadinanza.          nel corso della presentazione del         4-5 alunni di una classe che, a tur-
Da anni si assiste infatti a una pro-       piano – ma siamo pronti ad affron-         no, potrebbero fare attività extra
gressiva disaffezione alla politica          tare anche gli scenari più difficili».      al di fuori delle aule o collegarsi
e l’emergenza covid e l’ennesimo            Scenari che è arduo prevedere.            in streaming da casa per segui-
scandalo legato alla richiesta del          L’andamento epidemiologico sta            re le lezioni. Alla vigilia dell’ini-
bonus da 600 euro potrebbero gon-           infatti mutando, a partire dall’età       zio dell’anno scolastico è ancora
fiare ulteriormente il grande parti-         media dei contagiati che si è ab-         tutto in ballo con una scuola che
to degli astensionisti. Ma settembre        bassata. Escluse le case di riposo,       purtroppo pare sempre essere l’ul-
non sarà un mese caldo solo per le          nel periodo di lockdown l’età me-         timo tassello dell’agenda politica.

                                                                                           La grande squadra
                                                                                         dei volontari in servizio
                                                                                       I volontari all'opera nei diversi ambi-
                                                                                       ti d'impegno della Fondazione Car-
                                                                                       pinetum sono oltre mezzo migliaio.
                                                                                       Quelli che intendono prestare servi-
                                                                                       zio nel futuro Ipermercato solidale
                                                                                       agli Arzeroni sono circa 130, iscritti
                                                                                       nel registro dell'associazione Il Pros-
                                                                                       simo che gestirà la futura struttura.
                                                                                       Confidiamo che il numero possa sali-
                                                                                       re: ad essi possono aggiungersi altre
                                                                                       realtà che già collaborano con noi
                                                                                       e che potrebbero entrare nell’Iper-
                                                                                       mercato solidale. Quanti ancora il Si-
                                                                                       gnore sta chiamando a questa impre-
                                                                                       sa? Chi leggendo si sentisse chiamato
                                                                                       venga a lasciare la propria adesione.

ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020                                                                                        3
Sottovoce

                      La forza di proporsi
                      di don Gianni Antoniazzi

Presto saremo chiamati ad espri-       ristoro e lanciò la maledizione del     lasciati vuoti. Questo non è detto
mere il voto. Si rischia una parte-    fuoco su chi non lo avesse ubbidi-      per condannare la presente classe
cipazione fiacca e povera di con-       to. È il ritornello di sempre. Se, di   politica ma per esortare le giovani
tenuti. Pochi sanno quali siano le     fronte al servizio politico, i giusti   generazioni ad occupare i posti che
vere forze in campo. I più deci-       si scherniscono e coltivano obiet-      spettano a loro. C’è bisogno che
deranno negli ultimi giorni come       tivi personali, arrivano i malvagi      qualcuno fra i ventenni e i tren-
muoversi. Un dato stupisce in          (o peggio ancora gli incompetenti       tenni rappresenti la nostra socie-
modo particolare. Sono rari i gio-     e gli sciocchi) e occupano i posti      tà. A loro va tutta la nostra stima.
vani del nostro territorio che han-
no accettato di candidarsi per que-
sto turno di amministrative. Viene
in mente il celebre capitolo 9 del
libro dei giudici. Un certo Iotam
(sconosciuto figlio minore di Ierub-
Baal) proclama davanti al popolo
questo racconto passato alla sto-
ria: gli alberi si misero in cammino
per ungere su di essi un re. Anda-
rono prima dall’olivo, poi dal fico
e quindi dalla vite. Chiesero a cia-
scuno di regnare, ma le piante, a
turno, risposero in modo analogo:
non possiamo rinunciare ai frutti
preziosi per andare ad agitarsi so-
pra la foresta. Gli alberi, dunque,
andarono dal rovo e chiesero a lui
di regnare. Quello accettò, con iro-
nia offrì la propria “ombra” come

In punta di piedi

Una nuova scuola di politica
Se per guidare un aereo servono anni e anni di studio      Mestre è nato un gruppo quasi autogestito di laici.
e duro lavoro, se per essere capitano di lungo cor-        Si chiama “Dialoghi per la città”. Non esprime una
so sono necessari titoli e certificati, non si capisce      direzione di destra o sinistra. Anzi: è preoccupato di
perché non serva fare uno studio specifico per pre-         favorire una autentica crescita politica senza però
pararsi a guidare un Paese. Per diventare sacerdote        entrare in distinzioni di partito. Potrebbe in qualche
ho fatto 14 anni di seminario: dai 10 ai 24, tutta la      modo essere erede della vecchia scuola di politica? Il
giovinezza. Per diventare marito e moglie si propone       metodo è quello giusto. Si tratta di una democrazia
pur sempre un corso di preparazione… come si può           deliberativa: un metodo per ascoltare profondamen-
immaginare che uno riesca ad improvvisarsi guida po-       te le attese della gente invitando i presenti a farsi
litica di un’intera città, di una regione o dello Stato?   per primi responsabili delle loro speranze. È uno stile
In diocesi di Venezia, negli anni del patriarca Marco      nuovo, che sta però prendendo piede in molte parti
era nata una vera e propria scuola di politica. Dalle      del mondo, anche nella nostra Europa. Sarebbe una
fila di quegli alunni sono nate figure che oggi danno        vera e propria palestra di attività politica. Guardo
rilievo al nostro Comune, anche a livello nazionale,       questo esperimento con grande speranza e con estre-
pur senza essere parte dello stesso partito. Oggi a        ma attenzione. Il seme è buono. I frutti verranno.

4                                                                                   ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020
Il bello della vita

                              Il confronto
                              di Plinio Borghi

La politica non può prescindere da un sano momento di confronto che preceda l’agire
Per confrontarsi veramente è però necessario riconoscere pari dignità all’interlocutore
Un giorno, in un momento di crisi nei            porre in essere le tecniche più affinate     tributo che migliori o addirittura stra-
rapporti con i colleghi di lavoro (suc-          per mettere alle corde gli interlocuto-    volga la propria impostazione. Non
cede), ho beccato tra le cianfrusaglie           ri. Mi danno particolarmente ai nervi,     può mancare soprattutto il rispetto,
che non mancano mai nei mercati-                 nella fattispecie, gli olandesi e tutti    che non va condotto semplicemente
ni una tavoletta in terracotta con la            quei Paesi nordici cosiddetti “fruga-      a un linguaggio forbito, accompagnato
scritta “Niente se mi considero, molto           li”, che sappiamo bene da che gam-         da modi educati, il che in talune cir-
se mi confronto”. L’ho acquistata sen-           ba stanno zoppicando e si presentano       costanze, viste certe scene, sarebbe
za indugio e il dì seguente l’ho attac-          come anime candide e lo spirito da         già abbastanza, ma deve tradursi nel-
cata bene in vista sulla porta del mio           sciacallo. È chiaro che non ci siamo,      la pari dignità fra tutti i protagonisti,
ufficio. Ha avuto un certo effetto, ma              e neppure quando si confonde il con-       ancorché il peso delle rispettive ad-
non è stata una bella mossa, anche               fronto con la trattativa vera e propria    duzioni sia, va da sé, differenziato. In
perché non era né un atto di umiltà né           (spesso avviene nel rapporto tra sin-      buona sostanza il risultato di un cor-
un atteggiamento di apertura. Il con-            dacati e controparte); parimenti, non      retto confronto è sempre frutto di una
fronto è ben altra cosa, che è dove-             ci siamo quando il datore di lavoro si     leale concorrenza di idee, di capacità,
roso e quasi scontato annoverare nel             dichiara aperto all’apporto di idee coi    di esperienze, di suggerimenti e di so-
bello della vita, purché sia praticato           propri dipendenti, purché le loro colli-   luzioni che nessuno può aver la pre-
nei modi consoni. Troppi lo perorano e           mino con le sue, espresse ovviamente       tesa di realizzare da solo. Vale sem-
lo sbandierano come simbolo di demo-             da posizioni di forza. Già da queste       pre il detto, appunto, che il Papa e il
crazia, di crescita e di convivenza fra i        quattro pennellate si delinea quale        contadino sanno di più del Papa solo.
popoli; troppi in presenza di questioni          dovrebbe essere la vera natura del         Ogni altra dote di supporto, a partire
spinose chiedono l’istituzione di “ta-           confronto. Non dico nemmeno, però,         dall’umiltà, non faranno che arricchi-
voli” dove esercitarlo, ma pochi vi si           che ci si debba andare da sprovveduti:     re il dialogo, dandogli quel quid in più
approcciano con onestà mentale e sin-            ben venga una profonda preparazione        che non fa mai male. Il confronto così
cerità d’animo: i più sotto quei tavoli          sugli argomenti, un bagaglio di espe-      impostato vale anche in campo edu-
tengono i “coltelli”, pronti a colpire al        rienze da addurre, un modo convin-         cativo, dove, dicono gli esperti, è con-
minimo screzio. Mentre sto scrivendo,            cente di esporre i propri punti di vista   troproducente calare le cose dall’alto
è in corso il dibattito fra i capi di sta-       e le proprie ragioni. Tuttavia, deve       del proprio ruolo. Ah, a proposito, che
to europei sul “Recovery fund”, che              prevalere la reale volontà di adire        fine ha fatto il cartello di cui parla-
dovrebbe essere un confronto ad alto             uno scambio reciproco da effettuarsi        vo all’inizio? L’ho lasciato lì, quando
livello, ma che non è così: i pregiudizi         con la mente sgombra da sospetti e         sono andato in pensione e... so che
pesano alla grande e ognuno cerca di             pregiudizi, pronti a recepire ogni con-    una collega l’ha riesposto. Tant’è.

                                                                                                  L’editrice L’incontro
                                                                                             La nostra editrice pubblica anche:
                                                                                             Sole sul nuovo giorno, un quaderno
                                                                                             mensile utile per la meditazione
                                                                                             quotidiana; Il messaggio di Papa
                                                                                             Francesco, settimanale che riporta
                                                                                             i passaggi più importanti dei di-
                                                                                             scorsi tenuti dal Pontefice; Favole
                                                                                             per adulti, quindicinale di racconti
                                                                                             di fantasia con una finalità morale;
                                                                                             Il libro delle preghiere, delle verità
                                                                                             e delle fondamentali regole mora-
                                                                                             li per un cristiano, edito in 8 mila
                                                                                             copie. Il settimanale è pubblicato
                                                                                             in 5 mila copie in distribuzione
                                                                                             gratuita in tutta la città, ma può
                                                                                             essere letto anche con la versio-
                                                                                             ne digitale scaricabile dal sito in-
                                                                                             ternet www.centrodonvecchi.org

ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020                                                                                             5
Pensieri a voce alta

                      Il dono di Rossana
                      di Federica Causin

Rossana si è spenta ad appena 26 anni dopo aver combattuto contro un male terribile
La madre ha raccontato la sua storia in un libro che fa riscoprire la bellezza del dono
Oggi sono iniziate le mie ferie “lunghe” e finalmente        trovato la forza di raccontare, potrò ascoltare la sua
potrò dedicarmi alla lettura di “È Rossana. Diario di       storia dalla voce della persona che la conosceva come
una vita con il mio angelo” di Maria Teresa Innocente.      nessun altro. La profondità e l’unicità del loro legame
Seguo ormai da qualche tempo, seppur a distanza, le         si percepisce sin dalle prime righe e, per chi legge,
iniziative promosse dall’associazione “Il dono di Ros-      la sensazione di ricevere un dono diventa più nitida,
sana” e, quando ho saputo che avrei potuto contribu-        pagina dopo pagina. Ho sorriso, mi sono commossa,
ire alla raccolta fondi a sostegno della ricerca scienti-   ho ammirato la forza con la quale Rossana ha conti-
fica sui tumori cerebrali acquistando questo libro, l’ho     nuato a guardare avanti, pur sapendo di dover fare i
fatto molto volentieri. Grazie alle parole di familiari     conti con un tempo che sottrae. Devo ammettere che
e amici riportate sul sito dell’associazione, avevo già     all’inizio ero combattuta tra la voglia di conoscere un
iniziato a conoscere un pochino Rossana, una giovane        po’ più da vicino una persona che avevo intuito essere
donna volitiva, determinata, sportiva, piena di voglia      speciale e una sorta di pudore per il dolore della sua
di vivere che ha lottato con coraggio contro la malat-      famiglia e dei suoi amici. Mi sono avvicinata “in punta
tia. Purtroppo ha perso la sua battaglia e si è spenta a    di piedi” e ho letto tutto d’un fiato: le emozioni che ho
soli ventisei anni, ma l’amore dal quale è sempre sta-      provato sono state tante e alcune forse hanno ancora
ta circondata continua a dare frutto. Ora seguendo il       bisogno di sedimentare, però ci tenevo a scrivere “a
filo dei ricordi di Maria Teresa, la sua mamma, che ha       caldo” per dire grazie a Rossana e a Maria Teresa. Mi
                                                            colpisce sempre constatare come la vita di qualcun
                                                            altro riesca a far vibrare in noi corde inaspettate rega-
                                                            landoci l’opportunità di ripensare alle nostre scelte, a
                                                            ciò che è essenziale, alla nostra capacità di accoglie-
                                                            re gli altri, di confrontarci con l’incommensurabilità
                                                            del dolore, ma anche con una speranza ostinata che
                                                            a volte germoglia nostro malgrado e chiede soltanto
                                                            di essere riconosciuta. Incontrare Rossana per me ha
                                                            significato anche veder riaffiorare un ricordo molto
                                                            caro: quello di Barbara che, come lei, se n’è andata
                                                            troppo presto a causa di un tumore cerebrale. È stata
                                                            una delle mie prime amiche, quando ci siamo trasferiti
                                                            a Trieste, e nei lunghi pomeriggi trascorsi a chiacchie-
                                                            rare abbiamo condiviso tanti sogni nel cassetto. Pur-
                                                            troppo non le ero vicino quando è mancata e ancora
                                                            oggi, a distanza di tanti anni, me ne rammarico. Non
                                                            ha mai saputo che ho iniziato a scrivere proprio per
                                                            elaborare lo smarrimento e il dolore della sua assenza.
                                                            Oggi ho pensato a lei sorridendo ed è stato un altro
                                                            dono prezioso. Questo libro ha reso indelebile il ricor-
                                                            do di Rossana, che continuerà a vivere e a parlare al
                                                            cuore di chiunque vorrà ascoltare e alimenta in modo
                                                            concreto la speranza di trovare una cura. Mi sembra
                                                            giusto concludere con le parole di Maria Teresa Inno-
                                                            cente. "Ho imparato che chi dona lo fa per noi ma
                                                            anche per sé, per i suoi perché, e il grazie lo ripaga.
                                                            Ho imparato la cultura del dono che non è solo dare
                                                            quello che si ha, ma anche quello che si è. E noi siamo
                                                            due genitori con il loro dolore, che coltivano una spe-
                                                            ranza di trovare un giorno la cura per tutte le figlie e i
                                                            figli colpiti dalla stessa malattia della nostra Rossana".
                                                                                           www.ildonodirossana.it

6                                                                                    ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020
Prospettive

                              Il libero arbitrio
                              di Adriana Cercato

Ho letto un interessante libro di B.          quenze ed energie vibranti, che        scienza che li guida deve esistere.
Del Medico, “Tutti i colori dell’en-          cosa rimane della realtà? A fian-       È questo il momento del miracolo:
tanglement”, da cui prendo spun-              co di questo dilemma se ne apre        l’uomo, osservando l’atomo di ma-
to per proporre alcune riflessioni             un altro. Se è la nostra coscienza     teria, stabilisce dove esso si deb-
sul destino. Nelle mie argomenta-             a modellare l’universo, possiamo       ba trovare, facendo collassare la
zioni mi rifaccio a quanto afferma             considerarci gli artefici del nostro    funzione d’onda che lo contiene.
la scienza, in particolare la fisica           destino? Ovvero, l’uomo possiede       Da questo principio, ormai incon-
quantistica, che sta offrendo nuo-             il libero arbitrio? Secondo l’Enci-    futabile, deriva che il libero arbi-
vi modelli per l’interpretazione              clopedia Treccani, il libero arbi-     trio esiste. Non siamo più macchi-
della realtà. In particolare, que-            trio indica la libertà dell’uomo, i    ne dominate dalla materia, bensì
sta branca del sapere sostiene che            cui atti non sono determinati da       esseri capaci di dominarla con la
mente e materia sono strettamen-              Forze superiori, ma derivano da        nostra volontà. Oggi sappiamo che
te collegate, e che la prima riesce           proprie scelte. In realtà è diffici-     la fisica classica, la quale sostiene
ad influenzare la seconda, tanto               le conciliare il libero arbitrio con   che ogni effetto è sempre prece-
da poter essere considerata una               l’idea di un Dio onnisciente: se Dio   duto da una causa, si sbagliava. Le
“mente partecipatrice”, piuttosto             conosce già il futuro e quindi an-     nostre libere scelte svolgono un
che solo osservatrice di ciò che              che le nostre azioni, può l’uomo       ruolo essenziale nel determinare
accade. Il nostro cervello sarebbe            considerarsi libero di esercitare      il futuro. Giungiamo così ad un ul-
dunque il costruttore della realtà            delle scelte autonome? La scien-       teriore quesito: chi è che osserva
oggettiva, perché in grado di in-             za ci dice di sì. E allora: in qua-    le particelle per stabilire che for-
terpretare frequenze provenienti              le momento si inserirebbe la sua       mino il nostro corpo – e la nostra
da un’altra dimensione. Ne deriva             capacità, peraltro divina, di cre-     coscienza - esattamente così? Noi,
che il mondo oggettivo di per sé              are ciò che lo circonda? E come        da chi siamo osservati? Esiste un
non esiste, o perlomeno non nel               è possibile che dall’aggregazione      osservatore che ci determina? Op-
modo in cui siamo abituati a cre-             di miliardi di atomi senza coscien-    pure esiste un dinamismo per cui
dere. La realtà ci appare concreta            za nascano degli esseri dotati di      siamo al contempo osservatori ed
solo perché i nostri cervelli sono            coscienza? O gli atomi, contra-        osservati, creature e creatori? Il
capaci di trasformare queste fre-             riamente alle apparenze, possie-       fatto che tutta la materia prenda
quenze negli oggetti familiari che            dono una coscienza, oppure sono        forma dall’osservazione contiene
formano il nostro mondo. Allora,              guidati da una coscienza esterna       una necessità inderogabile: noi,
se la realtà è illusione, e tutto ciò         a loro: in ogni caso, nel processo     per esistere, abbiamo bisogno di
che esiste è un ammasso di fre-               aggregativo della materia, una co-     essere osservati. Tornano a propo-
                                                                                     sito i versetti del Salmo 138, che
                                                                                     recita: “Signore, tu mi scruti e mi
                                                                                     conosci, tu sai quando mi seggo e
                                                                                     quando mi alzo… se salgo nei cieli,
                                                                                     là tu sei, se scendo negli inferi, ec-
                                                                                     coti… Ti lodo perché mi hai fatto
                                                                                     come un prodigio, ancora informe
                                                                                     mi hanno visto i tuoi occhi”. Dun-
                                                                                     que, anche la Bibbia, ben prima
                                                                                     della scienza, ci parla di una For-
                                                                                     za esterna (Dio) che ci osserva per
                                                                                     portare a compimento la creazio-
                                                                                     ne. E noi, come co-eredi di Gesù,
                                                                                     possediamo pure questa divina
                                                                                     eredità, che ci rende co-partecipi
                                                                                     della creazione, grazie all’eser-
                                                                                     cizio del nostro libero arbitrio.

ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020                                                                                7
Vicino al cuore

                         Franca Valeri                                                             5 per mille
                                                                                        Un modo concreto per aiutare
                         di Luciana Mazzer                                              Il 5 per mille è una parte delle no-
                                                                                        stre tasse a cui lo Stato "rinuncia"
Franca Valeri ha lasciato i suoi cari e     cinema italiano è una sequela di vol-
                                                                                        per sostenere un ente benefico
il suo pubblico qualche giorno dopo         garità, grida, trame inesistenti, gag       che aiuta il prossimo in difficoltà.
aver festeggiato il suo secolo di vita.     stantie, lingua parlata da attori dalla     Non costa nulla e se non si sce-
Vera donna di teatro, ha recitato sino      recitazione disperata: "romanesco da        glie di donarlo rimane comunque
a qualche anno fa; era l’unica rap-         trucidi". Franca Valeri, signora dalla      allo Stato. Il 5 per mille non sosti-
presentante rimasta di un numeroso          grande arte, dalla grande cultura, non      tuisce l’8 per mille destinato alle
gruppo di attori, di cinema e teatro,       si è limitata ad interpretare, ma è sta-    confessioni religiose. Sono due
sempre ricordati e non più eguagliati.      ta regista, autrice e sceneggiatrice di     opportunità diverse di destinare
Dall’immediato dopo guerra il cinema        testi teatrali e cinematografici, mai si     le proprie imposte per fini diffe-
italiano ha vissuto decenni felici gra-     è vista, com’è avvenuto per altri suoi      renti. Amici lettori vi chiediamo di
zie a registi, sceneggiatori magistrali,    apprezzabili colleghi, in comparsate        impiegare bene le tasse sceglien-
eccellenti attori. Franca Valeri è stata    nei filmacci poc’anzi ricordati. Fede-       do, nella dichiarazione dei reddi-
fra questi. Ricordo in particolare il film   le alla sua arte, la signora Valeri fu      ti, come destinare il 5 per mille.
“Il segno di Venere”, vera e propria        negli anni giovanili autrice ed attrice
                                                                                             Tre possibilità di scelta
opera di cesello recitativo dell’attrice    d’innovazione e ricerca; con lei il col-
in cui una non bellissima cugina, dalle     lega marito Vittorio Caprioli e Alberto     Se credete opportuno il lavoro
false certezze e dalle altrettanto fal-     Bonucci; come trio “I gobbi” a Parigi       fatto con gli anziani e le famiglie
se convinzioni, deve quotidianamen-         ebbero un grande successo, in Italia        in difficoltà proponiamo di dare il
te confrontarsi con la prorompente          con il grande pubblico ancora provin-       5 permille alla Fondazione Car-
parente sua ospite (una giovanissima        cialotto e chiuso al sofisticato cerebra-    pinetum dei Centri don vecchi:
Sophia Loren agli esordi, dalle forme       le umorismo, dovettero insistere. Alla      codice fiscale 94064080271. Se in-
più che giunoniche). Nel film anche          fine capiti ed apprezzati fecero scuola.     vece preferite sostenere i bambini
Sordi, De Sica, Raf Vallone….. Quando       La televisione fece conoscere a tutti i     si può aiutare il Centro Infanzia Il
                                                                                        Germoglio che da più di 100 anni
insofferente alla programmata spaz-          molti personaggi da lei ideati ed inter-
                                                                                        si occupa della formazione e della
zatura televisiva serale, scelgo questa     pretati, e attraverso essi, grazie alla
                                                                                        crescita dei bambini in via Ca’ Ros-
od altra pellicola del felice periodo       sua intelligenza e grande arte Franca       sa: codice fiscale 90178890274. Da
cinematografico italiano, mio marito,        Valeri ebbe il merito di insegnarci a ri-   ultimo invece, per chi ritiene di
appagato da fantascienza o scadente         dere di noi stessi: forma più alta e più    sostenere le donne in difficoltà da
fantasia, esclama “Ancora quel vec-         completa di vero umorismo. Ora che          secoli c’è l’Associazione Piaven-
chiume!”. Senza dubbio sono pellicole       la signora se n’è andata, attendiamo        to: codice fiscale 90017970279.
datate, ma la vera arte della recita-       con (im)pazienza e fiducia un nuovo
zione non viene mai a noia. Da anni il      astro artistico che la possa eguagliare.              Come destinarlo
                                                                                        Se compili il Modello 730 o il Mo-
                                                                                        dello Redditi, nel riquadro “So-
                                                                                        stegno del volontariato…” firma
                                                                                        e scrivi il codice fiscale dell'ente
                                                                                        prescelto. Se non sei tenuto a
                                                                                        presentare la dichiarazione dei
                                                                                        redditi puoi comunque donare il
                                                                                        tuo 5 per mille: nella scheda for-
                                                                                        nita insieme alla Certificazione
                                                                                        Unica dal tuo datore di lavoro o
                                                                                        dall’ente che eroga la pensione,
                                                                                        firma nel riquadro “Sostegno del
                                                                                        volontariato…” e scrivi nel riqua-
                                                                                        dro il codice fiscale dell'ente pre-
                                                                                        scelto. Inserisci la scheda in una
                                                                                        busta chiusa e scrivici “Destina-
                                                                                        zione 5 per mille Irpef” insieme
                                                                                        al tuo cognome, nome e codice
                                                                                        fiscale, consegnala poi gratuita-
                                                                                        mente ad un ufficio postale, al
                                                                                        Caf oppure al tuo commercialista.

8                                                                                           ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020
L'intervista

Serenissima
dalla Redazione

“I segreti della diplomazia venezia-           Cosa racconta il li-
na” è l’ultimo libro del giornalista           bro? C'è un periodo
veneziano Gian Nicola Pittalis che             storico della storia
conduce il lettore – con un testo              della Serenissima su
ricco di aneddoti e curiosità che ha           cui ti sei soffermato
il taglio di un’indagine giornalistica         maggiormente?
più che di un libro di storia – in un          "Ho spaziato un po'
viaggio alla scoperta degli intrighi           anche se certamen-
e dei rapporti politici della Sere-            te il periodo lega-
nissima. Un testo scorrevole, scrit-           to al rapporto con
to e pensato per chi conosce già               Costantinopoli la fa
la materia ma anche per chi vuole              da padrone ma non
approcciarsi per la prima volta alla           mancano i riferi-
grande storia della città più bella            menti anche ad altre
del mondo.                                     azioni diplomatiche,
                                               considerando anche
Gian Nicola, ci racconti come è                l'estensione di tutta
nata questa “fatica”?                          la Serenissima che
"Nasce da una sfida con l'editore.              arrivava ben oltre i
Era una parte importante della sto-            confini che ci imma-
ria della Serenissima che è stata              giniamo. Si parla di
capace in secoli di vita a mantene-            diplomazia ma an-
re equilibri importanti senza mai              che di spionaggio. Un
perdere il suo ruolo. Come riuscì a            vecchio detto diceva
farlo? Proprio creando la figura del            che a Venezia c'era-
diplomatico. Doveva essere colto,              no più inviati dal sul-
istruito, parlare le lingue, sapere            tano che Veneziani e
come muoversi nelle diverse situa-             a Costantinopoli più
zioni anche e soprattutto nei paesi            Veneziani che fedeli
stranieri. Molti di loro sono diven-           al sultano".
tati famosi perché seppero unire le                                                    svela al lettore ciò che nei libri di
loro capacità ad una strategia in-             Come hai realizzato il libro, hai       storia non si trova. Un aneddoto?
nata".                                         fatto ricerche in archivi, bibliote-    Diciamo che ho provato a sollevare
                                               che?                                    il velo sulla storia di sfortune che
                                               "È stato un lavoro duro ma pieno di     tutt'ora avvolge Ca' Dario.
  Testamento a favore della                    soddisfazioni. Dall'archivio di stato
   Fondazione Carpinetum                       alla Querini stampalia, dalle piccole   A chi si rivolge il libro? Chi è il "let-
  La Fondazione Carpinetum ha come             librerie ai mercatini. Ogni posto po-   tore ideale"?
  scopo il supporto alle persone anziane       teva essere utile. Anche la Marcia-     "A tutti. Dagli appassionati agli stori-
  accolte nei sei Centri don Vecchi pre-
  senti tra Carpenedo, Marghera, Cam-          na. L'importante era poi prendere       ci. Ho cercato di renderlo fruibile a
  palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti   appunti, selezionarli, passare ore      tutti con una scrittura non impegna-
  più fragili che vivono in città. Si so-      nelle biblioteche perché molti do-      tiva. E con attenzione perché i culto-
  stiene solo con le offerte e i contri-        cumenti si potevano consultare solo     ri della storia della Serenissima sono
  buti della gente di buona volontà che
                                               in loco. Per fortuna qualche copia      i più attenti ma anche i più critici".
  vengono tutti destinati ad azioni di be-
  neficienza. Per sostenerla è possibile        dei documenti che mi interessavano
  fare testamento a suo favore: chi non        sono riuscito a farmela dare".          Dove possiamo trovarlo?
  avesse eredi o chi volesse comunque                                                  "Da adesso in tutte le librerie insie-
  lasciare un legato, sappia che il suo        C’è qualche segreto particolare         me ai precedenti “L'inquisizione a
  grande gesto di generosità si tradurrà
  in carità concreta, per fare del bene a
                                               della storia della Serenissima di       Venezia” e “I grandi condottieri della
  vantaggio del prossimo che ha bisogno.       cui parli nel libro?                    Serenissima” o ordinandolo alla casa
                                               "Il segreto è il libro stesso. Perché   editrice La biblioteca dei Leoni".

ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020                                                                                     9
Proverbi africani

                       Essere genitore
                       di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Procreatori della vita dell’indivi-       un uovo, il figlio non avrà un pol-       gambe del suo padrone” (Hutu, Bu-
duo, i genitori ne restano i promo-       lo” (Mandingue, Guinea). E un al-        rundi). Normalmente, le migliori
tori e protettori per eccellenza.         tro simile “Una mucca non lecca il       guide della vita di un uomo sono i
Loro ne conoscono tutte le vicende        piccolo di un’altra mucca” (Basuto,      genitori. Forse oggi lo sono un po’
dalle prime ore della sua comparsa        Lesotho). Lo sappiamo che i geni-        meno, vedendo quello che accade
nel mondo, si sentono i principa-         tori fanno molti sacrifici per i loro     nelle famiglie (e tra i genitori e an-
li responsabili della crescita e del      figli “L’elefante non si stanca mai di    che la violenza senza motivo sui
successo dei loro figli, dall’infanzia     portare le proprie zanne” (Douala,       figli), ma prendiamo la parte posi-
all’età adulta. È un ruolo, per gli       Cameroun). Si invitano i genitori a      tiva di questo proverbio. “Il sole e
africani, di origine divina. Vengono      non seguire i capricci dei propri fi-     la luna sono le migliori lampade”
considerati al livello della famiglia     gli (anche qui da noi, in Italia). “Il   (Ntomba, Congo RDC). Come si di-
stretta, come gli intermediari tra il     padrone del cane non segue la voce       ceva una volta, che la pianta va cu-
Dio/Creatore e i loro figli. Ecco per-     del suo cane” (Pygmèè, Gabon). Lo        rata fin dall’inizio, idem per i figli.
ché i loro ordini, le loro direttive ai   sappiamo che i genitori hanno una        “Nessuno impara a nuotare quando
figli sono coperti da una obbligato-       grande pazienza, forse troppa. “Il       è già vecchio” (Douala, Cameroun).
rietà assai rigida. A loro, i figli de-    cuore dell’adulto assomiglia a quel-     Si invitano i genitori a regolare i
vono obbedienza, rispetto, stima,         lo dell’elefante” (Bantandu, Congo       loro problemi, a non litigare e in-
amore, sollecitudine e mai disprez-       RDC). Se i genitori non hanno dato       giuriarsi davanti ai figli e anche agli
zo. E ora ai proverbi. “La rugiada        una buona educazione, la scuola          estranei. È il consiglio di questi due
non bagna se cammini dietro a un          non potrà riuscirci. “Se la pentola      proverbi. “I capi non regolano i loro
elefante” (Mandingue, Guinea) (co-        non riesce a cuocere un alimento,        litigi in mezzo all’assemblea” (Li-
lui che segue le direttive indicate       la bottiglia non ci riuscirà mai”        binza, Congo RDC) e “Il serpente
dai genitori, evita molti ostacoli e      (Ashanti, Ghana). Quando muoiono         non partorisce in pubblico” (Hutu,
fa una lunga e buona strada). I figli      i genitori, i figli restano “L’elefan-    Rwanda). Avendo conosciuto tante
non possono essere educati da altri       te muore, ma le zanne restano”           famiglie e quindi anche i genitori in
che dai propri genitori. “Un uccel-       (Bamfinu, Congo RDC). Ce lo dice          Africa, molte volte mi sono chiesto
lo non vola con le ali di un altro”       la Bibbia (nei libri sapienziali) e      come riescano a mandare avanti la
(Buza, Congo RDC) e un altro simile       ce lo ricorda questo proverbio “Il       famiglia, a garantire un futuro di-
“Un pacchetto che la mano non ri-         bambino si nutre con il latte della      gnitoso per i loro figli. Spesso (es:
esce ad aprire, come farà il piede        madre, anche se questa ha la gal-        Congo RDC e Cameroun) devono
ad aprirlo?” (Ntomba, Congo RDC).         la” (Ambede, Gabon). È importante        soffrire a causa delle guerre, del
Naturalmente una buona educazio-          la presenza dei genitori nella vita      terrorismo, dei cambiamenti clima-
ne esige l’intesa tra i due genitori.     dei figli. Dà loro sicurezza. “Non        tici, del menefreghismo dei politici.
“Se madre e padre si disputano per        si picchia una cane che sta tra le       Non dimentichiamoli. (69/continua)

                                                                                        Notizie sui Saveriani
                                                                                    La comunità dei Saveriani si
                                                                                    trova in via Visinoni a Zelari-
                                                                                    no. Per avere informazioni sui
                                                                                    padri e le missioni seguite nel
                                                                                    mondo è possibile consultare il
                                                                                    sito internet www.saveriani.it.

                                                                                        Il nostro settimanale
                                                                                    Ogni settimana L'incontro è di-
                                                                                    stribuito gratuitamente in 5 mila
                                                                                    copie in molte parrocchie e nei
                                                                                    posti più importanti della cit-
                                                                                    tà. Inoltre è consultabile anche
                                                                                    sul sito www.centrodonvecchi.org

10                                                                                       ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020
Per trasparenza

Per realizzare l'Ipermercato solidale
Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene
Il signor Umberto Bottecchia e              onorare la memoria della loro          dei defunti delle famiglie Klein,
la figlia dottoressa Paola hanno             cara congiunta.                        Troiani e Sambugaro.
sottoscritto un’azione, pari a € 50,
in memoria dei loro cari defunti            La moglie e i figli del defunto         La moglie del defunto Giuseppe
Sergio e Franca.                            Gianfranco Siviero, in occasione       ha sottoscritto quasi mezza
                                            del 5° anniversario della sua          azione, pari a € 20, in suo
La signora Pierro ha sottoscritto           morte, hanno sottoscritto due          suffragio.
mezza azione, pari a € 25, in               azioni, pari a € 100, per onorarne
ricordo di: Ignazio, Titina e di            la memoria.                            Una signora ha sottoscritto
tutti i defunti della famiglia                                                     un’azione, pari a € 50, per
Pierro.                                     La signora Carmela Camani              onorare la memoria dei suoi
                                            ha sottoscritto mezza azione           defunti: Maria. Antonio, Mario ed
È stata sottoscritta quasi mezza            abbondante, pari a € 30, per           Emma.
azione, pari a € 20, per ricordare          ricordare il suo carissimo marito.
il defunto Cesare.                                                                 I coniugi Pinelli hanno sottoscritto
                                            L’Avis di Mestre ha sottoscritto       quasi mezza azione, pari a €
La moglie del defunto Sergio ha             due azioni, pari a € 100, per          20, per onorare la memoria del
sottoscritto un’azione, pari a € 50,        onorare la memoria del defunto         defunto Luigi.
per ricordare il suo caro marito.           Giorgio Zuin, che dimorava al Don
                                            Vecchi 5.                              La signora Dogà ha sottoscritto
Un signore ha sottoscritto quasi                                                   quasi mezza azione, pari a € 20,
mezza azione, pari a € 20, per              Le due figlie della defunta Lucia       per onorare i defunti della sua
ricordare i suoi defunti: Fausto e          Codemo hanno sottoscritto due          famiglia e quelli delle famiglie
Annamaria.                                  azioni, pari a € 100, in ricordo       Parisen e Carlin.
                                            della loro cara madre.
È stata sottoscritta un’azione, pari                                               La signora Giselda Grassetti ha
a € 50, in memoria della defunta            È stata sottoscritta quasi mezza       sottoscritto quasi mezza azione,
Franca.                                     azione, pari a € 20, in suffragio       pari a € 20.
                                            dei defunti: Betty, Paolo e Bruna.
È stata sottoscritta un’azione, pari                                               Una signora, che desidera
a € 50, in suffragio dei defunti             I figli del defunto Gianni De           l’anonimato, ha sottoscritto quasi
Pietro e Maria.                             Lorenzi hanno sottoscritto             mezza azione, pari a € 20, in
                                            un’azione, pari a € 50, in suffragio    suffragio della defunta Maria.
Le due figlie del defunto Mario              del loro padre.
dei Rossi hanno sottoscritto                                                       Un familiare della defunta Bianca
un’azione, pari a € 50, per                 Il signor Danilo Busolin e la figlia    Ghion ha sottoscritto quasi mezza
onorare la memoria del loro                 Ileana hanno sottoscritto dieci        azione, pari a € 20, in memoria
padre.                                      azioni, pari a € 500, per onorare      della sua cara congiunta.
                                            la memoria della loro carissima
La figlia e gli amici della defunta          Maria Ozzurra.                         La signora Pistollato ha
Annalisa hanno sottoscritto                                                        sottoscritto quasi mezza azione,
quasi due azioni, pari a € 95 per           La figlia della defunta Iris            pari a € 20, in memoria della
onorare la memoria di questa                Bertolini ha sottoscritto quasi        figlia Maria Chiara e di Denis.
nostra concittadina.                        mezza azione, pari a € 20, in
                                            memoria della sua cara madre.          Alcuni signori hanno sottoscritto
I due nipoti della defunta Vanda                                                   quasi mezza azione, pari a €
Pozzo hanno sottoscritto due                La signora Maria Visentin ha           20, in suffragio della loro madre
azioni, pari a € 100, per onorare           sottoscritto un’azione, pari a € 50,   morta, senza funerale, durante la
la memoria della loro vecchia zia.          per ricordare i defunti della sua      pandemia.
                                            famiglia e di quella di suo marito.
Il fratello e i nipoti della defunta                                               Il signor Giampietro Bortolato ha
Renata Mocci hanno sottoscritto             È stata sottoscritta quasi mezza       sottoscritto dieci azioni, pari a
due azioni, pari a € 100, per               azione, pari a € 20, in ricordo        € 500.

ANNO 16 - N° 34 / Domenica 23 agosto 2020                                                                              11
Confidenze di un vecchio prete

                        Finanziamento dell’ipermercato
                        di don Armando Trevisiol

Sono veramente numerose le società,
le parrocchie, i Comuni ed enti vari
che si sono dimostrati interessati alla
dottrina dei Centri don Vecchi, perché
ai più queste realtà appaiono eviden-
temente una soluzione ottimale per
gli anziani meno abbienti e soprattut-
to soli in città nelle quali i cittadini
vivono pigiati quanto mai ma che di
fondo rimangono assolutamente soli.
Avere un alloggio, che sia a portata
di tutte le tasche, in un ambiente si-
gnorile e tutto sommato che offra la
sensazione di non essere isolati e soli,
ma avendo accanto a sè dei coetanei
che sono nella stessa situazione e so-     ventura, ho sempre riservato qualche            pientemente ad acquistarle essendo
prattutto, essendo garantita una as-       riga per informare su come si è risolto         garantito che valgono anche per la
sistenza, seppur leggera, ma pronta        il finanziamento di ognuna delle set-            salvezza eterna! Ho deciso che tut-
a dare soccorso immediato alle varie       te strutture delle quali disponiamo a           ti i proventi che ottengo nella mia
urgenze, rappresenta una cosa di non       tutt’oggi. Non mi pare che gli interlo-         chiesa, “la favolosa cattedrale tra i
poco conto. Tutti capiscono quanto         cutori ogni volta si dimostrassero con-         cipressi”, saranno destinati a questo
grandi sono i vantaggi e gli enti che si   vinti delle soluzioni che ho escogitato         scopo, sperando che la parrocchia di
interessano alle situazioni esistenzia-    per risolvere il problema finanziario,           Carpenedo faccia altrettanto. Infine
li delle nostre città non possono non      che in realtà non è proprio cosa da             ho passato alla divina Provvidenza
essere curiosi, o meglio ancora inte-      poco conto. Dato che la Fondazione              il preventivo di due milioni e mezzo,
ressati a queste soluzioni di carattere    dei Centri don Vecchi s’è una volta             che costerà l’ipermercato della ca-
sociale. Ogni volta però che ho avuto      ancora impegnata in un'altra avven-             rità. Non conosco ancora a che per-
modo di rispondere a questo interes-       tura che fa parte del mondo della               sona la Provvidenza abbia affidato il
se, come battuta finale m’è sempre          solidarietà, tenterò di illustrare come         compito di saldare il debito, ma que-
giunta la domanda a come s’è risolto       stiamo tentando di risolvere il pro-            sto non è affar mio, ma quello della
il problema del finanziamento. Le im-       blema del relativo finanziamento. Per            Provvidenza. Sono sicuro però che
prese capiscono subito che non è affar      l’acquisto dell’area abbiamo scelto di          comunque sono in una botte di ferro!
loro perché è evidentemente esclusa        acquistare un terreno a destinazione
ogni forma di reddito. I Comuni si mo-     agricola perché infinitamente meno
                                                                                                 Domanda per entrare
strano interessati ma, come avviene        costoso di quello edificabile. Poi ab-
sempre, l’ente pubblico è lento, e in-     biamo chiesto al Comune un cambio
                                                                                                 ai Centri don Vecchi
ceppato da molti vincoli della buro-       d’uso forti della destinazione sociale            Ai Centri don Vecchi il turnover degli
crazia. Le parrocchie si dimostrano di     del nuovo edificio. Un giovane geo-                appartamenti è costante. Chi pensasse
                                                                                             di presentare domanda d’inserimento,
primo acchito più disponibili, ma poi      metra membro del Consiglio di am-                 mettendosi in lista d'attesa, può con-
quando sentono le mille difficoltà e i       ministrazione, esperto in quel che ri-            segnarla in direzione al Centro don
mille rischi nell’intraprendere questa     guarda l’edilizia ha scelto, ha trattato          Vecchi 2 di via dei Trecento campi a
avventura, la stragrande maggioran-        con un’impresa seria che si acconten-             Carpenedo. Per richiedere un alloggio
                                                                                             occorre: non avere meno di 65 anni e
za rimanda, e tenta di dimenticare.        tava di un guadagno onesto. Abbiamo               più di 83; trovarsi in una condizione
È sempre più facile e più comodo           messo via qualche risparmio fatto con             economica modesta; essere normal-
aspettare e sperare in un “miraco-         una gestione oculata e leggera delle              mente autosufficienti; disporre di un
lo” che non è facile incontrare. In un     nostre strutture. Ancora una volta,               garante che si assuma la responsabilità
recente opuscolo, scritto ancora una       ho messo nel mercato le “azioni” di               di intervenire qualora la persona abbia
                                                                                             necessità di una diversa collocazione,
volta per informare la comunità sulla      questa struttura, ed ancora una volta
                                                                                             in seguito alla perdita dell’autonomia.
progettazione e sull’iter di questa av-    i concittadini hanno cominciato sa-

                                           Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti
                                           a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del
                                           5/2/1979 - Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafica: Maurizio Nardi - Via dei
                                           Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
Puoi anche leggere